UNIVERSITA’ AGRARIA DI ALLUMIERE Come si traduce la normativa di settore nella gestione quotidiana delle proprietà collettive del Lazio – esempi concreti -

Il suo patrimonio è costituito per la maggior parte da demani collettivi derivanti da liquidazione degli usi civici su latifondi appartenenti all’ex Stato Pontificio in epoca pre-unitaria. Il patrimonio civico è di 6.500 Ha suddiviso pressoché in parti uguali tra boschi e pascoli con una parte gestita direttamente dall’Ente sotto forma di azienda agricolo - zootecnica condotta in economia diretta. Tutti i terreni dell’Ente sono inseriti nella ZPS - IT 6030005 – Comprensorio Tolfetano, Certite, Manziate dal 2005 Alcune aree sono anche classificate SIC (faggeta depressa di circa 100 ha., ecc) L’Università Agraria di Allumiere, insieme a quella di (pressoché uguali anche come entità del patrimonio gestito) costituiscono il grande comprensorio dei Monti della Tolfa ed insieme, senza soluzione di continuità, esprimono un patrimonio di alto valore ambientale di 13.000 ettari

PRINCIPALI DIRITTI CIVICI DI ALLUMIERE Jus legnandi: I boschi che giungono a turnazione vengono ceduti a ditte boschive regolarmente iscritte negli appositi albi. Il corrispettivo viene incamerato: parte in valuta, parte in legna da ardere con la quale l’Ente esaudisce la domanda civica degli utenti. Porzioni minori e residuali di boschi vengono utilizzati sempre da ditte boschive a cui viene riconosciuto un corrispettivo per il taglio esbosco impostaggio e consegna all’utenza. Il costo per I cittadini è solo di copertura delle spese per le operazioni suddette.

Jus Pascendi Gli allevatori utenti ogni anno denunciano il bestiame che intendono immettere sui pascoli collettivi specificando località, quantità e specie di animali. Gli animali immessi devono aver fatto regolare profilassi sanitaria come previsto dalla normativa vigente appositamente certificata dalla ASL servizio veterinario. In questo modo l’Ente programmerà i pascoli nel rispetto della proporzione superficie/numero capi e immetterà i riproduttori nel numero necessario. E’ prevista una fida pascolo ai sensi dell’art. 46 del R.D. 332/1928 . L’Ente fornisce assistenza amministrativa per la certificazione necessaria agli aiuti finanziari europei L’Ente, oltre a garantire la fruibilità dei diritti civici (essenziali e utili ai sensi dell’art. 4 della L. 1766/1927) per gli utenti aventi diritto come da statuto, gestisce in economia diretta un’azienda agricolo – zootecnica biologica con seguenti scopi principali:

1. Preservare le razze autoctone bovine, equine e asinine a rischio di erosione genetica; 2. Diffondere le buone pratiche aziendali secondo il metodo biologico ( primo risultato già ottenuto: nascita di un’associazione di allevatori locali a cui sono stati concessi 800 Ha. Per condurre un allevamento biologico in seno alle proprietà collettive). 3. Allevamento di torelli e stalloni nati nell’azienda dell’Ente e destinati alla riproduzione delle mandrie degli utenti. (Vantaggi economici notevoli derivanti dal mancato acquisto presso aziende agricole al di fuori della filiera dell’Ente). 4. Immissione sul mercato di prodotti sani destinati al consumo umano (carne e grano duro); 5. Assicurarsi flussi finanziari occorrenti per la gestione del patrimonio

Alcuni scorci dell’habitat del patrimonio dell’Università Agraria di Allumiere: Peri selvatici molto diffusi nelle praterie. Sullo sfondo il mar tirreno nei pressi di . Zone pianeggianti intervallate da colline. Le vecchie cave di allume datate 1500. La primavera in maremma Piano di Assestamento e Gestione Forestale e dei pascoli PSR LAZIO 2007/2013 - Asse IV Leader . Gal Tuscia Romana

Salvaguardia della Faggeta di Allumiere PSR LAZIO 2007/2013 Misura 323 Azione a) Tip. 2 Gal Tuscia Romana

Sentieri della Faggeta di Allumiere PSR LAZIO 2007/2013 Misura 227 Bosco Faggeto PROGETTO LIFE + NAT 08/IT/000316

SOGGETTI PARTECIPANTI

Comune (Capofila) di Allumiere Comune di Tolfa Università Agraria di Manziana Università Agraria di Allumiere Università Agraria di Tolfa Regione Lazio Riserva Naturale di

Cofinanced by the EUROPEAN COMMISSION - LIFE PROGRAM www.lifemontidellatolfa.it www.facebook.com/montitolfa

18/01/2012 Visita di Monitoraggio - Presentazione iniziale

LIFE NAT 08/IT/000316 « MONTI DELLA TOLFA» Interventi sui muri a secco contenimento bestiame – utilizzo delle pietre – struttura eco compatibile

BEFORE AFTER LIFE NAT 08/IT/000316 «MONTI DELLA TOLFA» Ristrutturazione abbeveratoi presenti sui pascoli bradi LIFE NAT 08/IT/000316 «MONTIDELLA TOLFA» Chiudende “Tolfetane” per la costituzione dei comparti Con la razionalizzazione dei pascoli collettivi mediante il progetto LIFE, si è reso necessario adottare un disciplinare che va a modificare sostanzialmente il Regolamento dell’uso dei beni ormai superato dalle nuove normative di ordine ambientale, sanitario e comunitario

Incontro delegazioni e scambio di esperienza tra i progetto LIFE: Fagus e Praterie e quello dei Monti della Tolfa ambio di esperienze in ambito progetti LIFE Concessione terreni non utilizzati dalla collettività per forme di imprenditoria giovanile per la realizzazione di progetti ecosostenibili Primo progetto di un vigneto biologico di circa 10 ettari da parte di un giovane di Allumiere Orto biologico “Poggio felcioso” Potenziamento olivicoltura realizzazione di un frantoio e messa a dimora di 5.000 piante di ulivo Progetto cofinanziato dalla Regione, Fondazione Carciv, U.A. di Tolfa, Ass. Agraria di per l’accesso nelle scuole delle buone pratiche legate all’uso civico “Come si produce il vino” bambini alla prova!!

Progetto AUTOCTONIAMOCI “Come si produce il vino” bambini alla prova Progetto AUTOCTONIAMOCI La trasformazione delle olive in olio Mantenimento delle tradizioni folkloristiche della comunità Produzione di pasta e pane da grano Senatore Cappelli

conversione del piano colturale dell’azienda con la semina di grani pregiati italiani e chiusura della filiera mediante la produzione di alimenti bio. Le prime estrazioni di allume avvennero dopo il 1500 ad opera di Agostino Ghigi • La cava di allume più grande «Gangalandi» GRAZIE PER L’ATTENZIONE IL PRESIDENTE PIETRO VERNACE