SABATO 28 AGOSTO 2004 LA REPUBBLICA 45

DIARIODI “PER UN PUGNO DI DOLLARI” HA 40 ANNI

Il 28 agosto Sembrò un del 1964 gesto usciva il film pazzesco, ma di Sergio fece scuola Leone ed ebbe uno capostipite straordinario di un genere SPAGHETTISPAGHETTI successo Clint Eastwood in tenuta di scena: sullo sfondo i palazzi del quartiere di Cinecittà

(segue dalla prima pagina) con una violenza che talvolta diventa metafisica, tanto è gra- unque, musica di un tale tuita, esibita, astratta. DDon Savio, che poi era Il western italico di Sergio Ennio Morricone, l’in- Corbucci, Franco Giraldi, Ser- venzione di Clint Eastwood gio Sollima, così come occasio- doppiato da Enrico Maria Sa- WESTERNWESTERN nalmente di Florestano Vanci- lerno, una trama copiata ad ni e Carlo Lizzani, si tramuta in Akira Kurosawa, un set di risul- un mondo autoreferenziale, ta da un film precedente, Le pi- che ha i volti di Giuliano Gem- stole non discutono. Operazio- ma, Franco Nero, Tomas Mi- ne di un mimetismo assoluto: C’era una volta in Italia lian, Gianni Garko, ma a cui rifare il mito americano in Italia non si negano attori di rango era come se i giapponesi aves- come James Coburn, Telly Sa- sero rifatto Ladri di biciclettegi- valas, Fernando Rey e neppure, rando del sushi-neorealismo a EDMONDO BERSELLI nella parte dello schizzato, Tokyo. Leone veniva da film in Klaus Kinski. O addirittura Or- costume come Il colosso di Ro- ne completa. sa la prima volta, di solito lascia Ma se le cose stanno così, tut- meno vincoli i caratteri del son Welles. Come in ogni gene- di, dopo avere collaborato a ko- In sé, la reinvenzione di un dietro di sé il dramma, la trage- to è consentito. Diventava leci- bounty killer, dell’avventuriero re che si rispetti, lo spaghetti- lossal storici come Quo vadis e genere non è qualcosa di in- dia, il lieto fine che conclude un ta la costruzione di trame sov- dalla morale incerta, del veloci- western reclutava i propri pro- Ben Hur. Era un eclettico e congruo. In quel decennio si duello manicheo. Mentre versive rispetto al rigore mora- sta della Colt, del caratterista fessionisti cooptando talenti amava un cinema movimenta- reinventa autarchicamente il quando nel cinema l’epos si le del western classico. Diveni- malevolo con i denti cariati. come Dario Argento per gli to. L’Italia cinematografica era fumetto con Diabolik, Satanik, condensa in un genere, non ci va utile la serializzazione dei Quindi si poteva introdurre script, affidando la regia a non De Sica, Fellini, Visconti, Totò, Kriminal. Ci si prepara a una sono più né imperativi morali protagonisti, con l’apparizione una certa originalità nelle tra- sempre oscuri professionisti Sordi, Monicelli. Il post-neo- lunga stagione beat fatta perlo- né prescrizioni regolamentari dei Ringo, dei Santana, dei me, perché se non c’è etica non debitamente americanizzati realismo e la commedia. Nell’I- più di cover. Tuttavia che nell’I- che tengano, e la logica diventa . E dato che importare è detto che a morire debba es- nel nome. Ma conteneva anche talia che aveva oltrepassato il talia dell’incombente sociolo- una sola, al secondo passaggio in Italia l’America dell’Ovest sere il cattivo; un pizzico di ses- la propria negazione parodisti- boom e stava vivendo la “con- gia, dalle parti di Tor Caldara, o della story: è l’azione, l’emo- implicava l’abbandono di alcu- so, pur senza togliere ai perso- ca, come testimoniano i «figli di giuntura”, Leone prese fra le nei paesaggi spagnoli della zione, il gusto radicale della ne strettoie narrative e seman- naggi l’aura misogina del we- Ringo» Franco e Ciccio, e la fu- mani il western e lo arrangiò al- Sierra, si ricreasse il West ame- violenza. Leone lo aveva di- tiche si poteva stirare il western stern tradizionale. Poi, l’inevi- tura dissipazione comica, con la sua maniera. ricano aveva in sé qualcosa di chiarato: «Il cinema dev’essere fino a fargli comprendere un tabile sadismo, che è un ottimo la serie dei Trinità affidati alle Sottratto alle leggi della fron- pazzesco e oltranzista. Perché è spettacolo, e per me lo spetta- Messico fantasioso ma cialtro- catalizzatore del thriller, il san- coreografie fracassone di Bud tiera, alla chiara moralità che vero che la storia, quando pas- colo è il mito». ne e crudele, descrivere con gue che sgorga a fiotti o a fiumi, Spencer e Terence Hill. divideva praterie, villaggi e sa- Era artigianato, era genere, loon nei due fronti del bene e era una collezione di B-movie. del male, un’intera epopea ve- Ma proprio per questo, in niva stravolta. L’arrangiamen- quanto esplorava ogni spazio to di Leone consisteva nell’iso- sfruttabile di una maniera, po- lare tutti gli elementi del we- teva assomigliare qualche volta stern e nel dilatarli oltremisura. a un cinema potenziale. Poten- In questo modo, le formule zialmente in anticipo sullo classiche venivano sconvolte. SERGIO LEONE splatter, potenzialmente una L’equilibrio etico del West, di- prefigurazione del pulp, il cini- strutto. Sangue, violenza, amo- smo dello spaghetti-western ralità, ironia. Battute sarcasti- alludeva forse a un nuovo stan- che passate alla storia. Un flus- SPAGHETTI-WESTERN dard, dove il cinema è cinema so indimenticabile di gag amo- senza messaggi, cinema asso- rali, fenomenologiche, para- luto, puro dinamismo narrati- dossali. Qualche populismo “CREDO che ormai il Western sia un patrimonio di tut- vo. E sarà probabilmente per d’epoca, l’individuo contro il ti. Il mito del West, non bisogna confonderlo con la questo che oggi molti conside- potere. Schemi interpretativi realtà storica dell’America del secolo scorso. Se è rano lo spaghetti-western un destinati a furoreggiare: vero che è a quell’epoca che i film Western si ispira- paradigma. E per questo l’auto- «Quando l’uomo con la pistola no, è altrettanto vero che la modellano a piacimen- re di Pulp Fiction e dei due Kill incontra l’uomo con il fuci- to. Bill, Quentin Tarantino (fana- le...». Gli epigoni di Leone, fiori- Ricordo un film: Sangue sudore e polvere da spa- tico dei generi dal kung fu al we- ti dopo il successo mondiale del ro, un film che trattava il West con un grande rigore stern all’italiana), ha confessa- film-archetipo e in seguito al storico-ricostruttivo, ma non ne coglieva la moven- to la sua dedizione a questo ca- trionfo degli altri due capitoli za mitica quale scaturisce dalla leggenda e soprat- none: «Per quanto mi sforzi, della “Trilogia” (Per qualche tutto dai film hollywoodiani. La gente non ne ha vo- non credo che riuscirò mai a gi- dollaro in piùe Il buono, il brut- luto sapere. Perché? Perché non ha ritrovato quello rare qualcosa di così perfetto to, il cattivo) avrebbero poi che dal film si aspettava: la favola. Ecco il punto: la “ come l’ultima sequenza di Il provveduto alla disintegrazio- favola, la favolizzazione, il mito non appartengono a buono, il brutto, il cattivo». nessuno; sono di tutti. E allora anche il Western è di tutti. 46 LA REPUBBLICA DIARIO SABATO 28 AGOSTO 2004

LA CRISI ANNI ‘60 I PRECEDENTI 1962 SERGIO LEONE 1964 Il classico Western holliwoodiano, quello I primi western europei (“crauti-western”) “Per un pugno di dollari” inaugura la di John Ford e John Wayne, entra in crisi e sono tedeschi, si ispirano ai romanzi fortuna del filone del Western all’italiana o LE TAPPE perde pubblico. Nasce il Western che avventurosi di Karl May e sono girati per lo “spaghetti-Western”. Da allora fino al PRINCIPALI racconta il massacro degli indiani e l’altra più in Jugoslavia. Ha successo la saga 1978 in Italia sono stati prodotti più di 400 faccia della conquista del West dell’indiano Winnetou (Pierre Brice) film, con punte di 40-50 titoli all’anno

IL RICORDO DELL’ATTORE PROTAGONISTA DELLA “TRILOGIA DEL DOLLARO” CLINT EASTWOOD “FU UNA RIVOLUZIONE”

SILVIA BIZIO

ra il 1964, e Clint Eastwood nere illustrato troppo statico. Biso- prima che morisse io mi recai in Ita- bero avuto su di me, sul cinema, sul I LIBRI emergeva dalla serie tv sul Far gnava sporcarlo per rendere il ge- lia per la promozione di un film che pubblico… ho scoperto con grande EWest Rawhide. Era rappre- nere di nuovo affascinate». avevo diretto, Bird. Erano anni che sorpresa che c’è gente cha va in pel- sentato dalla William Morris Lei contribuì ai dialoghi, vero? non ci vedevamo. Mi chiamò per in- legrinaggio sui luoghi dove abbia- Agency, che ricevette una richiesta «Diciamo che ho insistito per ac- vitarmi a pranzo. Parlammo a lun- mo girato i film in Spagna». ANTONIO per lui dalla sua filiale di Roma. Una corciare certi go. La sera an- Com’era Leone sul set? BRUSCHINI co-produzione tedesca-italiana- passaggi di dia- dammo a una fe- «Un ciclone pieno di energia e ANTONIO spagnola cercava un attore ameri- logo troppo lun- sta, una serata passione per ogni singolo dettaglio. TENTORI cano per un western a basso budget ghi. Volevo reci- molto piacevole. Sergio si godeva il fare cinema, si di- Western provvisoriamente intitolato Il ma- tarlo con econo- Morì poco dopo, vertiva da matti a girare, quando all’italiana, gnifico straniero” (che poi sarà Per mia di parole, e e io sono convin- non era incazzato, cosa che succe- Glittering un pugno di dollari, A fistul of dol- creare il feeling to che mi aveva deva spesso, per ritardi, incompe- Images 1998 lars) diretto da un tale Sergio Leone. attraverso la po- chiamato per tenza, incompresioni. Era anche Ora: lavorare per un film italiano sa e il movimen- dirmi addio. Fare uno intenso, serio, talvolta nervo- ORESTE non era al tempo considerato una to. Sapevo che Per un pugno di so; sapeva che nonostante la sua DE FORNARI mossa perspicace per un attore di meno avrei det- dollari fu un pas- marginalità economica, questo Tutti i film di Hollywood. Ma Eastwood decise di to, più fortemen- so gigantesco sia film rappresentava la sua migliore Sergio compiere un atto di fede, anche te sarebbe entra- per me che per chance di farsi un nome come regi- Leone, perché con molta sagacia identificò to nell’immagi- lui. Creammo un sta, e a dispetto dei limiti di budget Ubulibri 1997 nel copione un libero adattamento nazione del pub- nuovo modo di era determinato a sfruttare tutte le di Yojimbo di Kurosawa, che aveva blico. Una mia fare cinema, e fu sue possibilità. Il set era una Torre Sergio pocanzi visto, e ne rimase incurio- idea è stata quel- molto bello. di Babele: giravano versioni del co- Leone, Mozzi sito. Del resto non aveva molto da la del sigaro cor- Quell’incontro pione in italiano, inglese, spagnolo 1977 perdere: Rawhide sarebbe presto to nero che ave- cambiò tutto per e tedesco. Ogni tanto era caos, e non andato in vacanza estiva e lui aveva vo comprato a FORZA DELLA NATURA me. Leone aveva nego momenti di frustrazione, ma CHRITSTOPHER qualche mese di lavoro da riempire. Los Angeles pri- genio visivo e Leone riusciva a trascinare la trup- FRAYLING ‘‘ «Ricordo che pensai: non sono mai ma di partire per Sergio aveva una umorismo, era pa come pochi. Ricordo che un Spaghetti stato in Italia ne’ in Spagna. Male Roma. Una tirata personalità spericolato, non giorno non riusciva a trovare l’albe- western, che vada sarà un bel viaggio e impa- a quel sigaro era aveva mai paura ro giusto col ramo a 90 gradi per far Routledge & rerò cose nuove», dice Easwood, la medicina per- trascinante: gli piaceva di provare cose pendere il cappio. Cerca, cerca, ne Kegan 1981 che intravide elementi dark, ironici fetta per metter- nuove. Per que- trova uno perfetto nel recinto di una e memorabili in quel personaggio mi di malumore, mangiare e fare film sto ha lasciato un fattoria. Va dal padrone e spaccian- Sergio Leone. quasi muto, sorta di tela bianca – come richiesto segno. Con Leo- dosi per un ispettore della forestale Danzando proprio l’anti-Rawhide che andava per il personag- ,, ne parlavamo gli dice che quell’albero è pericolo- con la morte, cercando. Insomma, rischiando un gio!». spesso di “reali- so e che bisogna tagliarlo. Il povero Il Castoro poco la sua reputazione, saltò su un Rimase in contatto con Leone smo”, cosa e come fare per rendere signore rimane a bocca aperta 2002 aereo per Roma nell’aprile del 1964. nel corso degli anni? credibile le storie e il personaggio, mentre guarda gli italiani che gli se- E fu una scelta felice… «Saltuariamente, ma la nostra fu ma non potevo prevedere l’impatto gano l’albero e lo portano via su una MARCELLO «Molto, in parte ho trovato l’A- un’amicizia molto sincera. Pochi che quei tre film con Leone avreb- camionetta!». GAROFALO merica in Italia. E’ stato un periodo Tutto il bellissimo della mia vita. Non par- cinema di lavo una parola d’italiano. C’era Sergio Leone, uno degli stuntman, Benito Stefa- Baldini nelli, che parlava molto bene ingle- Castoldi Dalai se e in pratica era diventato l’inte- 1999 prete designato tra me e Leone e gli altri della troupe che non parlavano MASSIMO la mia lingua. Nonostante i proble- MOSCATI mi di comunicazione io e Leone sia- Western mo andati subito d’accordo, e alla all’italiana, fine lo capivo bene. Sergio era una Pan 1978 forza della natura, una personalità trascinante, solare: un uomo a cui FRANCESCO piaceva mangiare e fare film!». MININNI Lei come si era preparato per Il Leone, La magnifico straniero? Nuova Italia «Coscienziosamente. Ricordo 1989 che arrivai a Roma con la barba in- (IL Castoro colta, come richiesto per il perso- 1994) naggio, e portai con me un baule pieno di pistole, cinturoni, stivali, TULLIO insomma tutto l’armamentario che KEZICH avevo accomulato con Rawhide. Il mito del Far Avevo messo in valigia anche vari QUENTIN TARANTINO West, Bulzoni jeans Levi’s neri, scoloriti e rovina- 1975 ti, un cappello a corona schiacciata IL GENERE VISTO DAL REGISTA AMERICANO e un gilet di pelle di pecora che ave- So che non raggiungerò CARLO vo trovato in un negozio di costumi GABERSCEK mai il livello della su Santa Monica Boulevard. Alla fi- MICHAEL CIMINO Dove il ne quel mio gilet da pecoraro di- sequenza finale di “Il cinema ha venne più famoso del poncho che creato il west, Leone stesso aveva comprato in buono, il brutto, il cattivo”, Biblioteca Spagna e che era stato l’ispirazione “COSÌ È MORTO IL WESTERN” dell’immagine primaria per l’Uomo senza nome». che è perfetta: ci proverò, 1997 Cosa c’era di diverso in quel film ma non ci riuscirò mai rispetto al western classico? ANTONIO MONDA FRANCO «Tutto. A partire dalla scena ini- FERRINI ziale, in cui arrivo al pozzo e assisto Intervista n perfezionista innamorato del no negli incassi le opere di Anthony Mann, MASSIMO a una scena pietosa col cattivo di 2003 proprio paese come Michael Cimi- Henry Hathaway ed il primo, ma già gran- MOSCATI U turno che terrorizza un povero no considera l’idea stessa di “spa- dissimo Sam Peckinpah. Lo spettatore era L’antiwestern bambino. Nel western tradizionale ghetti western” come una bestemmia, ma colpito dalla violenza e dall’ironia, ma en- e il caso avresti visto il mio personaggio DARIO ARGENTO riesce a divertirsi di fronte ai film che han- trambi gli aspetti finivano per snaturare la Leone, eroicamente farsi avanti e rifare i no riambientato il West tra l’italia e la Spa- verità del racconto, all’interno di un’am- Bianco e connotati al cattivo; invece niente: gna e riconosce immediatamente il talen- bientazione che nella migliore delle ipote- Nero 1978 si gira e se ne va senza dire niente. E “Per un pugno di dollari” to di alcuni dei cineasti che si sono cimen- si era spiazzante. Per molti produttori, gli pensai “E’ perfetto!”. E’ qualcosa tati in un “sottogenere” che ha influenza- dimostrarono il detto che ho sempre voluto fare in un we- non era una pellicola to un’intera generazione di registi. secondo cui un genere è giunto al termine stern. Quelli della frontiera erano normale, c’era dentro «Il western è insieme al musical il più quando cominciano a proliferare le paro- tempi duri, poco adatti alle svene- americano dei generi, e all’inizio non riu- die». volezze. Come me, Leone era con- un modo di fare cinema scivo a digerire un fenomeno che nasceva Ma il pubblico non le percepiva come vinto che il genere western avesse in un momento in cui ancora lo frequen- parodie... bisogno di un’iniezione di vitalità. Il così spavaldo, esasperato, tavano grandi registi», racconta mentre vi- «Probabilmente neanche alcuni dei re- western americano era entrato in senza pudori siona la copia restaurata dei Cancelli del gisti, e il problema era proprio questo. An- una zona morta, aveva perso con- cielo, che riuscirà in autunno negli Stati che i migliori di questi autori operavano tatto dalla realtà dura dell’Old We- Uniti. «Film come Per un pugno di dollari una graduale mutazione genetica, antici- st, c’era un’eroizzazione in corso Intervista e Per qualche dollaro in più soppiantava- pando inconsapevolmente quello che è troppo manierata. John Ford in 2003 particolare fece del Western un ge- SABATO 28 AGOSTO 2004 DIARIO LA REPUBBLICA 47

L’IRONIA 1964-1966 LA POLITICA 1968 HOLLIWOOD 1968-1970 “Una pistola per Ringo”, girato da Duccio Film come “Quien sabe?” di Damiani, Holliwood riprendere il filone western. Tessari nel 1964, con Giuliano Gemma, “Requiescant” di Lizzani, “Tepepa” di Vengono girati b-movie come “Viva Lilla!” ironizza su alcuni stereotipi del genere. Petroni, il western si fa ‘politico’. I film, di Buzz Kulik o “Charro” con Elvis Presley, Con “Il ritorno di Ringo” Tessari rilegge in ambientati per lo più in Messico, veicolano che ricordano gli euro-western prima chiave western l’epica omerica (1966) messaggi rivoluzionari dell’arrivo di Leone

LE ANALOGIE TRA I FILM DI LEONE E LE FAIDE MAFIOSE QUEI SUOI COWBOY SONO DEI PICCIOTTI VINCENZO CERAMI

ono sicuro che quando Ser- personaggi fossero peggio di loro. Sgio Leone, passeggiando in Il killer che uccide per pura, gra- I FILM giardino, inventava uno dei SOLITARIO E OMERTOSO tuita cattiveria — vedi Gian Maria suoi personaggi del West, in testa ‘‘ Volonté drogato fino ai capelli, o non vedeva un eroe americano, e L’eroe di queste storie è Klaus Kinski, psicotico marcio — meno che mai un good guy vir- sempre un bugiardo patentato, è più cattivo di chi fa secca una in- PER UN tuoso con la pistola. Immaginava nocente guardia della banca per PUGNO DI invece il maschio italiano che più abituato a ingannare toccare con un dito il cielo della DOLLARI maschio non si può, tanto docile ricchezza. L’umanità dei film di Un pistolero e indifeso nell’aspetto quanto de- anche sua madre Leone è quella perfettamente fo- (Eastwood) vastante se qualcuno gli pesta i tografata da Don Mariano Arena, viene piedi. Il modello semmai è il ma- ,, il famoso mafioso di Sciascia: uo- coinvolto fioso, il picciotto quando finisce mini, mezzi uomini, ominicchi, nella faida tra male; Liggio o Genco Russo piglianculo e quaquaraquà. Cer- due famiglie quando fanno strage di picciotti. to, la figura del cacciatore di ta- in un villaggio Per i protagonisti pensava ai glie, che cattura e uccide i crimi- ai confini tra grandi mafiosi degli anni Cin- nali per mestiere, per far sol- Usa e quanta, che agivano in prima di, è l’uovo di Colombo: Messico. Con persona, calmi come lucer- mette d’accordo la tasca e Gian Maria tole sotto il sole, ma spieta- la coscienza. Però si Volonté. Il ti. Li ringiovaniva, li vesti- tratta pur sempre di primo film va da cow boy e dava una spiccioli, mentre le della “Trilogia lezione agli americani ambizioni del vero del dollaro” di lanciando il seguente uomo di Leone mira- Leone, messaggio: «Adesso ve no agli stipendi dei straordinario lo faccio vedere io come soldati sul fronte o ai campione sono gli italiani!» L’ap- forzieri della banca d’incassi parizione di Clint Ea- più protetta del West. stwood in Per un pugno Insomma i buoni sen- PER di dollari, dove viene timenti, per Clint Ea- QUALCHE avanti tirando un patetico stwood, Eli Wallach e DOLLARO mulo, irriso da tre bravacci durano po- IN PIÙ dal ghigno facile, è fulminan- co, il demone della bisaccia Due pistoleri te, nel senso stretto della parola, piena di dollari è nella loro (Eastwood e tre colpi secchi e quelli crepano carne. Van Cleef) nell’assoluta incredulità: «Ma co- Per meglio inquadrare le facce danno la me, quel cretino ci ha ammazza- e le atmosfere di attesa, la tensio- caccia a un to?» Cosa hanno da spartire i duri ne che sta per esplodere, Sergio bandito di Leone con gli eroi della prateria dente la promozione a protago- VIOLENZA Leone ha inventato il rapido al- messicano come Glenn Ford, Alan Ladd, nista del pipante Lee Van Cleef, Qui sopra, una ternarsi dei campi lunghi e dei (Volonté). Gary Cooper, Burt Lancaster, Ro- famoso assassino di molti we- scena da “Per primissimi piani, dei dettagli e dei Con Kalus GLI AUTORI LE IMMAGINI bert Mitchum, eccetera? I prota- stern americani, nome di secon- un pugno di totali. Una tecnica di ripresa e di Kinsky. Del gonisti del western classico, nel do piano sui cartelloni. Leone li dollari”. Al montaggio efficacissima. Di qua i 1965 Edmondo Berselli La foto della co- bene e nel male, hanno alle spalle prendeva a modello, li bonificava centro, da “Il binari del treno che finiscono sul- è direttore della ri- pertina di questo brandelli di storia americana, so- dalla loro ottusità, li rivestiva da buono, il la linea dell’orizzonte e nel silen- IL BUONO IL vista Il Mulino. Diario è di Tazio no fondatori di una nazione, tutti simpatiche canaglie, e li copriva brutto e il zio, in controcampo un cappello BRUTTO E Vincenzo Cerami è Secchiaroli. L’im- coinvolti con la giustizia che fati- di sudore. Di queste canaglie ri- cattivo”. che fa buio su un paio d’occhi im- IL CATTIVO romanziere e sce- magine grande qui ca a trionfare. Il personaggio di maneva l’assoluta indifferenza Al loro pigriti dalla canicola. L’unico ru- Eastwood, Eli neggiatore di film sopra è tratta dal Leone, casomai mi fa venire in per le sorti degli Stati Uniti e per apparire i more, il ronzare di una mosca. Wallach e Van di grande succes- libro Directed By mente il terrorizzante e muto pi- tutti i sacri principi del vivere civi- film di Leone Occhiate veloci da uno all’altro, Cleef alla so, tra cui quelli di Sergio Leone di stolero Wilson del Cavaliere della le. Rimaneva una sorda, apriori- fecero grande appoggiati alle balaustre di legno ricerca di un Roberto Benigni. Il Gianni di Claudio valle solitaria, interpretato da stica fame di dollari sonanti, alla impressione di una stazioncina desolata, dove tesoro testo del Sillabario (Leu). Quelle nella Jack Palance, un pezzo di ghiac- faccia della guerra di Secessione, per la violenza trema vistosamente l’ometto del durante la di Sergio Leone è pagina a fianco dal cio vestito di nero, con i guanti ne- dei risparmi degli agricoltori, e esplicita telegrafo. Esplode d’improvviso guerra di tratto dall’intervi- volume di Oreste ri e il sorriso volutamente stereo- degli sceriffi corrotti. Insomma li un incendio, ma è solo il fiammi- Secessione. sta di Luca Verdo- de Fornari Tutti i tipato. Sono gli antagonisti di faceva diventare mafiosi emigra- fero che vien su dai ruvidi calzoni Memorabile il ne che compare nel film di Sergio Leo- quel cinema che di più intrigano ti in terra straniera, con la pistola del pistolero nell’atto di accen- duello a tre volume Per un pu- ne (Ubu Libri). la fantasia di Leone, antagonisti pronta. E siccome l’eroe deve dersi un sigarillo. Poi di nuovo il del finale. gno di dollari(Cap- Sotto, dal volume trasportati di sana pianta nel ruo- sempre essere il migliore, Sergio silenzio, denso di brutti presagi, e Capitolo pelli) Western Cult (Edi- lo di protagonisti, con il loro cini- Leone, pur di non cambiare i con- di morte. Un ragnetto incoscien- finale della mar) smo e la loro figura caricaturale, notati virili dei suoi protagonisti, te s’avventura su un ripiano di le- trilogia da fumetto. Ne è un esempio evi- faceva in modo che tutti gli altri gno, una manata lo spiaccica. E fi- (1966) nalmente il fil di fumo, lontanissi- mo. Una riga di sudore scivola ra- C’ERA UNA BERNARDO BERTOLUCCI pida da una basetta, mentre s’im- VOLTA A fianco, “Il bianca il sorriso sadico di chi pre- IL WEST buono, il Per me Sergio Leone è gusta l’odore del sangue. Ora sale Lo spietato brutto e il dal fondo la strepitosa musica di killer Henry cattivo”. A sempre stato il genio tra i Morricone, che magari fa vibrare, Fonda è sinistra, Leone registi di film popolari. come ha fatto, lo scacciapensieri incaricato di e Claudia siciliano e il marranzano. uccidere l’ex Cardinale sul Ha un’abilità straordinaria Sono immagini di picciotti in prostituta set di “C’era agguato, coperti di polvere, sotto Claudia una volta il di rendere in immagini al sole, con la scoppola in testa e Cardinale, ma West” le sue fantasie la lupara a canna mozza in mano. incapperà A uno di loro sbatte un occhio, un nella vendetta altro sputa in terra il tabacco. È il di Charles «Il talento di Tutti i film di Sergio più giovane, quello che ha paura, Bronson, cui un regista come Leone, 1984 a far ruotare il tamburo della pi- aveva Sergio Leone è stola: ha già scritto in fronte la sua sterminato la fuori discussio- fine imminente. Ma gli spettatori famiglia. E’ ne, ma quello sanno che non c’è scampo nei l’ultimo che continua ad ENNIO MORRICONE film di Sergio Leone per quelli che Western di affascinarmi di si mettono in gruppo. Il vero eroe Leone tutti i suoi film, e Io non ho scritto musica è sempre un solitario silenzioso e (1968) che lo distingue omertoso, che fa lo gnorri ma ne stato definito postmodernismo. Quando dai troppi epigoni, è la vitalità. La verità del per film western. Ho scritto sa una più del diavolo, un bugiar- Per un pugno di dollaridivenne un caso in- suo cinema è proprio in quella straordina- musica per i film di Sergio do patentato abituato a inganna- ternazionale in pochi hanno riflettuto sul ria energia, che a volte assume le forme re anche sua madre. Chi non è so- fatto che questo film italiano girato in Spa- dell’ironia, a volte esplode nella violenza». Leone, capolavori che lo è debole, non basta a se stesso, gna ed ambientato in una fantomatico Quali sono le sue sequenze preferite? quindi è destinato a soccombere West, era il remake di un film del più ame- «L’inizio muto di C’era una volta il West utilizzavano un linguaggio insieme alle mezze calzette che ricano dei registi giapponesi. E’ difficile ed il finale del Buono, il brutto e il cattivo. rivoluzionario gli stanno intorno. E poi non ci si mantenere un grado di verità attraverso E il modo in cui ha saputo utilizzare una può fidare di nessuno in una ter- tutti questi passaggi». grande icona del cinema come Henry ra ingorda e senza legge. Questo è Cosa apprezza degli spaghetti western? Fonda». Intervista il pistolero di Sergio Leone, un 2004 italiano vestito da americano. Più americano degli americani. Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro

40828 Anno 29 - Numero 204 € 1,20 in Italia sabato 28 agosto 2004

SEDE: 00185 ROMA, Piazza Indipendenza 11/b, PREZZI DI VENDITA ALL’ESTERO: Portogallo, Spagna  1,20 Danimarca Kr.15; Egitto EP 15,50; Malta Cents 53; Marocco tel. 06/49821, fax 06/49822923. (Azzorre, Madeira, Canarie  1,40); Grecia  1,60; Austria, Belgio, MDH 24; Norvegia Kr. 16; Polonia Pln 8,40; Regno Unito Lst. 1,30; ALVOHXEBbahaajA Sped. abb. post., art. 1, legge 46/04 del 27 febbraio 2004 - Roma. Francia (se con D o Il Venerdì  2,00), Germania, Lussemburgo, Repubblica Ceca Kc 56; Slovacchia Skk 71; Slovenia Sit. 280; INTERNET CIDODMDGDW Concessionaria di pubblicità: Monaco P., Olanda  1,85; Finlandia, Irlanda  2,00; Albania Svezia Kr. 15; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,5 (con il Venerdì 9 770390 107009 A. MANZONI & C. Milano - via Nervesa 21, tel. 02/574941. Lek 280; Canada $1; Costa Rica Col 1.000; Croazia Kn 13; Fr. 2,80); Tunisia TD 2; Ungheria Ft. 350; U.S.A $ 1. www.repubblica.it 1 2 Punti oscuri sulla versione fornita dell’uccisione: prima accreditata e poi smentita l’ipotesi della colluttazione. Trattative in corso per la restituzione del corpo Baldoni, sulle ultime ore Frattini: nessun video, abbiamo un’unica foto. La famiglia: lasciateci soli

CON REPUBBLICA LA PORTA I NEMICI “La Storia” SBAGLIATA DELL’OCCIDENTE Lunedì GIUSEPPE D’AVANZO KHALED FOUAD ALLAM in regalo ER LIBERARE Enzo Baldoni, A SERIE di rapimenti e i loro Pil governo italiano ha bussa- Lesiti, spesso atroci esecuzio- il 1° volume to, con idee sbagliate, alla ni — come nel tragico caso porta sbagliata. Ha tragicamente dell’italiano Baldoni — suscita va- sottovalutato la feroce determi- ri interrogativi e richiede oppor- nazione dell’“Esercito islamico in tune griglie di lettura per decodi- Iraq”. Non ha voluto comprende- ficarli. re la minaccia di morte rappre- La prima è che, come è stato già sentata da quella formazione po- detto, per quei gruppi terroristici litico-militare. Si è fatto chiudere Baldoni simbolizzava la presenza gli occhi dalla sua stessa ipocrisia dell’esercito italiano, era acco- che nega la guerra chiamandola munato alle forze occupanti: «missione di pace», vittima delle dunque il suo sequestro rappre- approssimative informazioni del- sentava un ricatto per mandare l’intelligence e del protagonismo via le truppe italiane considerate di un uomo come Maurizio Scelli come occupanti ribadendo così che, come commissario straordi- La moglie e i figli di Baldoni DA PAGINA 2 a PAGINA 13 che la lotta in Iraq avviene fra oc- nario, danneggia la Croce Rossa e, cupanti da una parte e iracheni come ambasciatore itinerante dall’altra. Non è un caso che il dell’Italia, confonde le idee pro- IL RETROSCENA gruppo che ha rapito e ucciso Bal- pagandando un legame dell’Iraq doni si faccia chiamare “Esercito con il nostro Paese che è soltanto islamico in Iraq”: la sigla vuole evi- un auspicio, nella migliore delle Berlusconi: non hanno più alibi, assassini ciechi denziare la questione nazionale “Dalla preistoria all’antico ipotesi. irachena e la sua dimensione isla- Egitto”. Sedici volumi di oltre SEGUE A PAGINA 4 mica. 800 pagine ciascuno CLAUDIO TITO A PAGINA 8 SEGUE A PAGINA 17

QUELLA MILANO A Najaf i ribelli consegnano a Sistani le chiavi della moschea. Scoperta la camera della morte di Sadr LE IDEE CONTROCORRENTE I politici CURZIO MALTESE che recitano NZO Baldoni è il dodicesimo Bush: tutti i miei errori in Iraq Eostaggio massacrato in Iraq, come attori il secondo italiano, la millesi- ma vittima dell’Occidente in guer- Parla il presidente Usa: troppa fretta di vincere contro Saddam ra eppure non assomiglia a nessu- ARTHUR MILLER no degli altri. Non era in Iraq per fa- re la guerra o per fare soldi e nep- ARÒ alcune osservazioni WASHINGTON pure per inseguire la gloria effime- — George W. Bu- Fsui politici in quanto atto- sh ammette gli errori commessi in ri. Dal momento che alcu- ra d’uno scoop. Hanno scritto che Ai Giochi commozione e gioie sportive Iraq. In un’intervista il presidente ni dei miei amici più cari sono è stato rapito a Najaf mentre cerca- conquistati un argento e tre bronzi americano spiega di aver avuto attori, non mi permetterò di di- va d’intervistare Al Sadr, come al- «troppa fretta di abbattere il regi- re nulla di male sull’arte della tre decine di reporter occidentali. Azzurri con il lutto me di Saddam» e per questo aver recitazione. La realtà è che reci- Non è vero. S’era fermato qualche «mal preparato il dopoguerra». tare è inevitabile, appena met- giorno in più per portare un ferito Alla vigilia della convention re- tiamo piede fuori di casa e ci im- all’ospedale d’Emergency. Una iracheni sconfitti pubblicana a New York parla del- mergiamo nella società. In que- verità troppo umana per esser rac- lo sfidante John Kerry affermando sto momento anch’io sto reci- contata dai media. Meglio aggrap- che «può andare fiero del suo cur- tando; di certo non sto parlan- parsi al cliché dell’inviato dilettan- Storiche finali riculum in Vietnam», e parla an- do come se fossi seduto nel mio te in cerca del colpo di successo. Il che degli spot contro il candidato soggiorno. Non è una novità il successo Baldoni l’aveva già avuto democratico. A Najaf i ribelli con- fatto che veniamo mossi più come pubblicitario di genio, ulti- per basket e volley segnano all’ayatollah Al Sistani le dalle nostre reazioni ghiando- mo di cento mestieri, da fotografo chiavi del mausoleo di Ali. Scoper- lari di fronte alla personalità di nera a Sesto San Giovanni a tra- ta la camera della morte degli uo- d’un leader e al suo modo di duttore di fumetti americani. ALLE PAGINE 10 e 11 e NELLO SPORT Gilardino in azione contro l’Iraq mini di Al Sadr. presentarsi, che dai suoi pro- SEGUE A PAGINA 17 ALLE PAGINE 14 e15 grammi o dalle sue caratteristi- che morali. Per milioni di loro sostenitori, dopotutto, DIARIO molti dei qua- li accademici d’alta levatu- ra intellettua- Quarant’anni di spaghetti western le, Hitler e Stalin erano uomini di EDMONDO BERSELLI profonda Amplesso in riva a un fiume Stipendi legati alle ore di volo moralità, dipinto nella sua cella UÒ darsi che sia stato dav- i sindacati rifiutano portatori di Pvero uno dei mostri sacri del verità nuove. George Bush cinema americano, John È vero che i Ford, a coniare l’espressione dittatori emergono nelle so- Turista annegata “spaghetti western”. O forse no, Alitalia e piloti cietà in declino, e che l’autoriz- che importa. Il western all’italia- zazione a dominare viene loro na è un universo mitologico dove concessa e non si procurano il nuovi sospetti tutto è possibile, e tutto irrealisti- ai ferri corti potere grazie al loro mero ta- co. Da quando Sergio Leone, lento di uomini di spettacolo. alias Bob Robertson, qua- Ma si può affermare qualcosa di sul marocchino rant’anni fa mandò sul mercato il “Ora dovete simile anche a proposito d’at- primo film della “Trilogia del dol- tori abbastanza fortunati da la- per un disegno laro”, Per un pugno di dollari, i lavorare di più” vorare in spettacoli teatrali o confini del western si dilatarono film che appaiono al momento all’infinito. giusto, invece che in vecchie MARINO BISSO SEGUE A PAGINA 45 LUCIO CILLIS storie logore o al contrario trop- A PAGINA 25 BIZIO, CERAMI e MONDA A PAGINA 30 po inedite per il pubblico. ALLE PAGINE 45, 46 e 47 SEGUE A PAGINA 42