CASTROVILLARI

breve profilo storico

"Castrumvillarum è il nome più antico che si ricordi della città, la quale però, affonda le proprie radici in epoche assai più remote di quella latina, visto che tracce di vita umana, risalenti al

Foto, Sisca

Paleolitico Inferiore (150.000‐50.000 a.C.) sono tornate alla luce in località Celimarro. Una forma di vita organizzata la si trova invece intorno ai 4.000 anni prima di Cristo sul colle della Madonna del Castello, sito che ha ospitato un luogo di culto fin dall'Età del Ferro, sostituito in epoca normanna da un Santuario Mariano. Tracce di epoca romana ci giungono dai resti delle numerose Villae Rusticae, che popolavano il territorio e che hanno avuto vita sino alle invasioni barbariche, le quali costrinsero gli abitanti a rifugiarsi in un luogo ben difendibile come il Colle della Madonna del Castello dove ha avuto vita la città che i normanni conquistarono nel 1064. Con tale conquista le notizie si fanno più numerose e chiare. nella prima metà del XIII sec. ha ingrandito il circuito delle sue mura, testimoniato dai resti di una serie di torrette a base quadra che circondano quella "nuova città degli Svevi" ricordata in due atti del 1218 e del 1245. Il dominio Angioino è caratterizzato da un periodo di relativo benessere, che si incrina in epoca aragonese e scompare quasi del tutto nel periodo vice‐reale. In questo lungo lasso di tempo Castrovillari ha vissuto periodi di limitata libertà dovuti a periodi di crisi economica e sociale dati dalle varie infeduazioni culminanti nel 1519 con la vendita del Ducato a Giovanbattista Spinelli, Conte di Cariati, la cui famiglia la signoreggerà, tranne un breve periodo, ininterrottamente fino al 1806. Divenuta, grazie all'occupazione francese (1806‐1815), capoluogo di un vasto distretto amministrativo, partecipò in seguito, molto attivamente, al Risorgimento e alle guerre mondiali, subendo nel 1943 anche duri bombardamenti.

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BIBLIOGRAFIA, può aiutare il visitatore per una maggiore conoscenza del territorio

BATTIPEDE B., Dizionario del dialetto di Castrovillari, ed. il coscile, Castrovillari. DE LEO P., Castrovillari, in "Il Pollino, storia, arte, costume", ed. Editalia, Roma 1984, pp. 126‐128. DI VASTO F., Castrovillari antica, Castrovillari 1979. DI VASTO F., Per Castrovillari. Discussioni di alcune fonti letterarie antiche con riferimenti a ed a Cophia, Castrovillari 1979. RISOLIA G., Lo sviluppo di Castrovillari attraverso i secoli, S. Pietro a Maida 1980. LICURSI M., Castrovillari in "Pollino ‐ Cuore verde del Mezzogiorno", ed. il coscile, Castrovillari 1992, pp. 43‐ 46. MIRAGLIA E., Le antichità di Castrovillari di Don Domenico Casalnuovo, Milano 1954. PEPE C., Memorie storiche della città di Castrovillari, Castrovillari 1930. RUSSO F., Il Santuario di S. Maria del Castello in Castrovillari, Tip. Patitucci, Castrovillari. RUSSO F., Le tradizioni culturali in Castrovillari, Castrovillari 1981. SITONGIA A., Soprannomi e nomignoli castrovillaresi, ed. il coscile, Castrovillari. TERZI F. L., Castrovillari In APPELLA G. et al. " e Lucania i centri storici", Libri Scheiwiller, Milano 1991, pp. 110‐111. TROMBETTI G., Castrovillari nei suoi momenti d'arte, ed. il coscile, Castrovillari 1989. TROMBETTI G., Ricordi di Castrovillari, ed. il coscile, Castrovillari. VARCASIA P. e GRISOLIA G.I., Castrovillari, Edizioni del Piccolissimo 1954.

PATRIMONIO ARCHITETTONICO E ARTISTICO

a Castrovillari il tono della ricerca o la rivisitazione del passato, lo offre il santuario e l’area circostante

Infatti La Chiesa di S. Maria del Castello sorge sul colle omonimo, alle cui pendici sono presenti, oltre ai nuclei di antiche costruzioni, alcune grotte eremitiche (VII‐VIII sec. d.C.). Il culto della Vergine risale all'epoca normanna, al ritrovamento della sacra immagine della Madonna nel corso dei lavori (1090) voluti dal Conte Ruggiero per fortificare il vertice del colle. Il complesso è stato ampliato e ristrutturato in epoche diverse. La Chiesa, del tipo basilicale a tre navate, è preceduta nella parete di facciata da un ampio loggiato ad arcate e pilastri murari, poggiato su strutture medioevali. La facciata impreziosita da due portali romanici. L'interno, tripartito, con cappelle sui lati delle navatelle con dipinti del XVI‐XVII‐XVIII sec., è stata rifatta e decorata in stile barocco nel 1769. Lateralmente, sul fianco destro della Chiesa, si apre un altro ingresso con portale archiacuto sormontato da un bassorilievo marmoreo di Tino Da Camaino. La chiesa conserva dipinti di Pietro Negroni datati al XVI sec., oltre a preziose opere romaniche e trecentesche. Chiesa di Santa Lucia, in via (Cf. Archivio parrocchiale) Chiesa dei Sacri Cuori (Id)

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Chiesa di S. Giuliano. Nella valletta di Cannarossa ai piedi del Colle del Lauro, è ubicata la Chiesa di S. Giuliano, anteriore al 1264. Subì interventi nel XV sec., alla fine del '500 e primi decenni del sec. XVII (1630), con l'inclusione della Sinagoga e della Schola giudaica nell'interno dell'impianto. Interventi che continuarono anche nel sec. successivo, comportanti anche la parziale ricostruzione della Chiesa rovinata dall'incendio del 1789. All'esterno, a destra, la torre campanaria derivante da un'antica torre di guardia (XIV sec.). Il portale rinascimentale è del 1568. Convento di S. Francesco d'Assisi e Chiesa della SS. Trinità. L'imponente complesso, situato sul colle del Lauro, venne fondato nel 1220 da Pietro Cathin, discepolo di S. Francesco d'Assisi. Il convento subì varie trasformazioni, nel 1586 venne ricostruito il primo chiostro, ad un lato del quale sorgeva la chiesa e il suo campanile. Nel 1702 iniziarono i lavori del secondo chiostro affiancato al primo e nel 1750 iniziò la costruzione della chiesa della SS. Trinità. Il convento venne soppresso nel 1809. Chiesa di S. Francesco di Paola con annesso il Convento (ex monastero delle Clarisse). L'antico monastero venne fondato nel 1562 in un'area vicino alla chiesa di S. Giuliano. Nel 1794 si decise di ricostruirlo. Convento dei frati francescani Conventuali Chiesa di S. Maria di Costantinopoli (S. Giuseppe). La chiesa, originariamente dedicata a S. Maria di Costantinopoli, ora a S. Giuseppe, risale alla seconda metà del XVI secolo. Nel '700 venne sostituito l'originale soffitto ligneo da una volta. La chiesa conserva un affresco della Madonna di Costantinopoli del XVI secolo, e due dipinti: uno raffigurante l'Assunzione della Vergine, l'altro S. Rocco, rispettivamente del XVI‐XVII secolo e del XVIII secolo. Cappella di S. Maria delle Grazie, di fondazione cinquecentesca; rifatta nel '700. La chiesa, a unica navata, con volta e presbiterio a arco trionfale, conserva un olio su tela di Domenico Antonio Vaccaro. Chiesa di S. Vito del sec. XVI. Conserva due dipinti del XVI‐XVII secolo. Chiesa di S. Maria della Valle (S. Rocco) del sec. XV. Castello Aragonese. Così il Cappelli lo descrive "Straordinario esempio di architettura militare attribuita a Francesco Giorgio Martini. Le due fasi della costruzione del Castello, quella che risale agli anni precedenti al 1478, e l'altra portata avanti dopo tale data, sono conglobate in una grande massiccia fabbrica, chiusa in sé come un solido blocco monolitico. All'interno esso si presenta in forma di rettangolo, ma esternamente acquista una forma trapezoidale, se si considerano le curve e le linee tangenziali delle quattro torri angolari, cilindriche ed aggettanti e tutte varie nelle loro proporzioni. Per tale motivo all'esterno è anche diversa la lunghezza dei diversi tratti della cortina che variano notevolmente. La cortina, che aveva in origine piccole e rade aperture e, come del resto ha tuttora, un unico ingresso, munito una volta di ponte levatoio, affondava le sue radici in un vallo più o meno profondo, a seconda delle accidentalità del terreno. Essa è uniforme in tutto il suo sviluppo, e sola sua nota saliente è il potente cingolo in conci di pietra che, a circa metà altezza ne interrompe la scabra nudità, (…). Con la uniformità della cortina contrasta la varietà delle quattro torri angolari, uguali in qualche piccolo particolare, ma diverse nelle proporzioni e nel loro aspetto. Orientate verso i punti cardinali, esse sono tutte nella parte inferiore, sotto il cingolo in pietra che le taglia trasversalmente circa a metà, inclinate a scarpa, e in altezza raggiungono ‐ tranne nel lato di nord‐ovest più alto ‐ quella di cortina. La torre meridionale che limita il prospetto del castello da questo lato ed è coperta da un tetto conico, è la terza in ordine di grandezza, ma appare la più massiccia di tutte per il maggior interramento verificatosi della sua base. Sulla sua WEB STUDY – web project management – www.webstudy.it 3

diagonale è posta la torre immediatamente più grande, quella che si presenta nettamente dominante per essere imbasata su un rivellino concentrico, il quale, a sua volta, sprofonda le sue strutture sulla scarpata dirupata della profonda valle del Fiumicello. La torre ha attualmente una copertura a terrazza che è nascosta alla vista esterna da un alto parapetto. Sistemazione recente, ma che ha mozzato la torre, privandola della sua parte terminale che è difficile poter definire esattamente (…). La maggiore di tutte, pur presentando lo stesso andamento delle altre esaminate, si distingue per il fatto di chiudersi all'interno, fin dalla base in perfetta forma cilindrica, per le sue proporzioni, per il dato, di origine forse recente, ma tanto romantico, di spuntare da un piccolo e concluso orto, per essere vista dalla valle del Fiumicello e notata per la elegante corona di mensole ed archetti leggermente acuti su cui è impiantato un tratto di muro pieno (…). Non meno interessante appare la più piccola delle torri, che diametralmente opposta alla maggiore (…) [e che] si presenta a guisa di una piramide tronca, a dodici lati, nella quale, però i lati sono appena accennati, ma pienamente percettibili alla luce del sole. (…). Nel paese sono presenti i seguenti edifici storici: Palazzo Cappelli del 1777, Palazzo Gesualdi del sec. XVI, Palazzo Salituri alla Giudeca del tardo 500, Palazzo Salituri in via Roma del sec. XIX, Palazzo Rescia del primo 800, Palazzo Gallo già monastero dei Benedettini del sec. XVI e rimaneggiamenti del sec. XIX, Palazzo Gallo ora Biblioteca Civica del sec. XIX, Palazzo Laghi del XVIII sec., Palazzo Turco del XIX sec., Palazzo Calvosa del sec. XIX.

LE FESTE: Festa dei Sacri Cuori 13 dicembre, festa di santa Lucia 13 maggio, festa della madonna di Fatima 3 febbraio, festa di S. Biagio 8 settembre, festa della Madonna Bambina Il 27 gennaio festa di S. Giuliano con Sagra delle "vecchiaredde". Rinomato è il "Carnevale del Pollino" con sfilate di carri allegorici e gruppi mascherati. Dal 30 aprile al 3 maggio festa della Madonna del Castello. Il 17 e il 18 giugno fiera di S. Giovanni. o Festa della Madonna del Carmine il 14 luglio. Festa campestre della Pietà il 14 e 15 agosto. Festa di S. Rocco il 16 agosto. Festa della Madonna degli Infermi, ultima domenica di settembre in contrada Vigne. Festival internazionale del folklore nel mese di agosto. Festa dei SS. Medici il 26 settembre. (Cf. www.comune.castrovillari.cs.it)

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