L’ECO DI 38 DOMENICA 17 GENNAIO 2016 Valli Brembana e Imagna Dal sogno del rilancio alla crisi profonda «Aiutateci, Piazzatorre rischia di morire»

L’appello. Secondo anno con le piste da sci ancora chiuse a gennaio, indebitato e senza soldi per investire Impianti di Torcola Soliva abbandonati, ex colonie cadenti, 2.500 case sempre più vuote. «Ripartiamo stando uniti»

PIAZZATORRE vano per innevare la parte bassa GIOVANNI GHISALBERTI della pista, ma solo se in quota Sette anni fa, era il avesse nevicato. Quest’anno il 2009, l’accordo che sembrava cielo non ci ha aiutato». aprire un futuro di sviluppo per Eppure, era solo il 2010, il so- il paese: 50 milioni di euro di in- gno sembrava quasi realizzato: i vestimento privato per nuove due comprensori di Torcola Va- seggiovie e le ex colonie trasfor- ga e Torcola Soliva finalmente mate in appartamenti e posti al- uniti grazie alla realizzazione di berghieri. uno skiweg e all’accordo dei due Il sogno è svanito velocemen- proprietari. Oggi, quello skiweg te e oggi il paese deve fare i conti è abbandonato, con le reti che ri- con una crisi sempre più profon- schiano di deteriorarsi. Così co- da, appesantita da condizioni me è nell’abbandono, ormai dal meteo sfavorevoli. 2005, buona parte del compren- Piazzatorre, dopo la spruzza- sorio di Torcola Soliva, con i vec- ta di neve dei giorni scorsi, è in chi bidoni blu per l’arroccamen- pratica l’unica grossa stazione to ammassati alla stazione di sciistica (escludendo quindi le partenza. Alcuni, addirittura, piccole e Piani del- sono finiti in qualche mercatino l’Avaro) ancora chiusa a genna- di Natale, uno è stato visto utiliz- io. Per la seconda stagione con- zato in una discoteca di Livigno secutiva. Un colpo durissimo come consolle per il dj. Pezzi di per l’economia già traballante di storia di Piazzatorre riciclati in una storica stazione sciistica giro per la Lombardia. Il paese si che, negli Anni Sessanta, visse anima solo nei fine settimana, momenti di gloria. nei giorni feriali è desolatamen- te vuoto, in un periodo dell’anno Vecchie cabine finite a Livigno che dovrebbe invece animarsi. Oggi il quadro è desolante e ri- Non che in tutte le altre stazioni La stazione di partenza della seggiovia Gremei, per Torcola Vaga, ancora senza neve FOTO MARIO ROTA sollevarsi non sarà facile: un di sci la situazione sia molto mi- comprensorio sciistico (quello gliore, ma qui il futuro, al mo- di Torcola Soliva) chiuso dal mento, sembra essere nero. 2005 e abbandonato dalla socie- A fine aprile scadrà il contrat- tà Sesp (che peraltro continua a to di affitto (gratuito) che il Co- pagare l’affitto alla società priva- mune (proprietario degli im- ta proprietaria dei terreni), l’al- pianti di Torcola Vaga) ha con- tro comprensorio di Torcola Va- tratto con la società Itb per la ge- ga (con due seggiovie) rimasto stione (anche del rifugio Gre- chiuso per una stagione, quindi mei). E il futuro? «Non abbiamo affidato dal 2013 all’Itb-Impre- ancora deciso - dice l’ammini- se turistiche barziesi (che gesti- stratore di Itb Massimo Fossati scono anche Valtorta-Piani di -. Vedremo». Certezze non ce ne Bobbio): lo scorso anno le piste sono. Se lo sci non sorride, il hanno aperto a gennaio, oggi so- fronte per così dire «immobilia- no ancora chiuse per mancanza re» neppure: le due grandi ex co- di neve. lonie cadono. La Genovese (di L’altitudine non aiuta: il pun- proprietà del Comune che sta to più alto delle piste è a 1.800 ancora pagando il mutuo) per metri, il più basso a mille. Poco essere riconvertita necessite- per avere neve e forse anche per rebbe di investimenti milionari spararla coi cannoni. Quello che e l’Opera bergamasca (di pro- manca è un innevamento artifi- prietà privata, doveva diventare ciale completo sulle piste. La residenziale) è ridotta malissi- predisposizione c’è, ma manca- mo. E le 2.500 seconde case? no i fondi per realizzarlo. La «Qualcuno apre - dice un im- scorsa estate sono stati acqui- prenditore - ma ormai i figli di stati due cannoni per innevare la chi aveva acquistato anni fa non Da sinistra, le cabine dell’ovovia chiusa da dieci anni, l’ex colonia Genovese di proprietà del Comune e l’ex Opera bergamasca cadente parte bassa, ma non è stato suffi- vengono. Sono sempre più vuo- ciente. te». «Non abbiamo soldi – dice molto chiaramente il sindaco «Guerre» ed errori del passato miglie del campeggio e non so- Valeriano Bianchi – e il Comune Gli errori del passato? «Meglio C’è chi investe: campo scuola da 4 anni lo accontentate e felici. «L’in- può fare pochissimo. Servireb- non elencarli», dice il sindaco. vestimento è stato comunque bero dei bacini a monte, biso- «Dobbiamo cercare di diversifi- notevole – dice Petrucci – ma gnerebbe pompare acqua per care l’offerta – aggiunge Gaeta- Eppure c’è chi inve- troppo non vedo un grande fu- alla fine è bastato. Poco alla poter produrre neve e innevare no Bonetti, albergatore, consi- ste. Chi, in 43 anni, con la poli- turo per il paese, come si può volta ci siamo ritagliati uno ampiamente le piste. Ma da soli gliere comunale e direttore del- tica proprio dei piccoli passi, essere ottimisti? Troppi sba- spazio e oggi ricevo i ringra- non ce la faremo mai. Siamo l’Ufficio turistico - ormai solo delle operazioni in economia, gli, probabilmente, in passato. ziamenti di chi mi dice che ho sempre alla ricerca di soldi tra- con lo sci non si vive più. Andia- è riuscito a realizzare ciò che Servirebbero progetti a lungo salvato la stagione». mite bandi pubblici o con privati mo avanti, a piccoli passi, inutile finora ha salvato un po’ di turi- termine, idee chiare, investi- Poco distante le seggiovie disposti a investire. I cannoni pensare a grandi progetti». Con- smo a Piazzatorre. menti, ma i soldi non ci sono». sono ferme, il rifugio Gremei acquistati lo scorso anno servi- tinua il sindaco: «Abbiamo mu- La famiglia di Massimiliano Quattro anni fa, proprio a chiuso, il paese semideserto. tui da pagare e per fare qualcosa Petrucci arrivò dal Milanese valle del camping, la nascita Funziona il palaghiaccio, altro dobbiamo aprirne altri». Trop- nel centro turistico dell’alta del campo scuola per lo sci. «tesoro» di Piazzatorre da cu- po spesso il paese è stato diviso, nel 1972. Qui «Avevo un tapis roulant ac- stodire.  Ad aprile scade le «guerre» tra famiglie non aprì il camping Piazzatorre, quistato ai tempi delle Olim- Si aspetta qualche villeg- il contratto con l’Itb hanno favorito il rilancio. «Oggi ancora oggi funzionante. E di piadi invernali di Torino – giante, qualche proprietario siamo uniti, dobbiamo remare anno in anno è andata miglio- continua Petrucci - ho preso di seconda casa nel fine setti- che per tre anni tutti nella stessa direzione - con- randosi e potenziandosi. un terreno, ho acquistato un mana (e la neve vera dal cielo). ha gestito impianto clude - ma qualcuno deve darci «Arrivarono i miei genitori cannone e il gioco è stato fat- Oggi il turismo invernale di una mano». - dice Massimiliano, maestro to». Pista per imparare a scia- Piazzatorre è tutto qui. di risalita e rifugio ©RIPRODUZIONE RISERVATA di sci - e ora continuo io. Pur- re o per scendere con i bob. Fa- Il campo scuola del campeggio G. Gh.

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