SHABBAT NACHAMÙ 24 LUGLIO 2021 MILANO 19.55 21.51 | FIRENZE 20.30 21.37 | ROMA 20.19 21.26| VENEZIA 20.31 21.38

5781 אב | n. 7 - Luglio 2021 Pagine Ebraiche – mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - Anno 13 | Redazione: Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 – [email protected] – www.paginebraiche.it | Direttore responsabile: Guido Vitale Reg. Tribunale di Roma – numero 218/2009 – ISSN 2037-1543 | Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) Art.1 Comma 1, DCB MILANO | Distribuzione: Pieroni distribuzione - v.le Vittorio Veneto, 28 - 20124 Milano - Tel. +39 02 632461 euro 3,00 www.moked.it Libia ebraica, le storie del coraggio I traumi del ‘67 in una serie di interviste tra radici, esilio e ripartenza pagg. 2-5

IL DOSSIER Musei, sfi de e novità Gli allentamenti alle restrizioni anti-Covid hanno permesso il ritorno alla fruizione, anche in presenza, dei musei. Nulla però, anche in questo campo, sarà come prima. L’offerta espositiva si sta infatti redifi nendo nell’ottica di una più effi cace armonizzazione tra online e offl ine. Una sfi da che investe anche le istituzioni ebraiche, in Italia e nel mondo / pagg. 15-21

pagg. Zsolt Balla, il primo rabbino militare da oltre un secolo 6-7 “Al servizio della Germania” CULTURA / ARTE / SPETTACOLO Governare tra diversi OPINIONI pagg. A CONFRONTO 30-31 PAGG. 23-25 HAREDIM Rav Beniamino Goldstein SCRITTORI David Bidussa I 100 ANNI DI IRIS APFEL: RAZZISMO “FELICE DI LAVORARE” David Sorani Israele riparte nel segno di un’inedita alleanza di governo: per far coesistere La fashion icon più longeva del pianeta si appresta a SCUOLA tagliare il traguardo del secolo di vita: di andare in anime e forze eterogenee sarà spesso Anna Segre necessario il compromesso / pagg. 8-9 pensione non se ne parla nemmeno.

Far fiorire il deserto: per Israele un obiettivo prioritario, enunciato già dai Israele e il suo deserto: pionieri dello Stato ebraico. A rilanciare questa sfida è ora Desertech, il nuovo centro di il futuro tra la sabbia innovazione dedicato all’adattamento e alla pagg. 4-5 resilienza al cambiamento climatico.

Protagonisti / a pag. 26 Dor Peretz, il talento di Israele in Serie A P2 POLITICA / SOCIETÀ n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche Libia, le storie del coraggio Son passati 54 anni dall’esodo forzato degli ebrei di Libia, travolti nel giugno del 1967 da un’on- data di barbarie innescata dall’esito, sfavore- vole ai Paesi arabi, della Guerra dei Sei Giorni. L’ultima in ordine di tempo di una serie di vio- lenze, perpetrate nei loro confronti anche nei decenni precedenti. Raid nelle case, agguati, omicidi: in molti casi la caccia all’uomo finì nel sangue. Proprio in giugno, in coincidenza con l’anniversario, ha preso avvio il progetto dello psicoanalista Da- vid Gerbi (nell’immagi- ne a fianco). Tripolino anch’egli e al centro in questi anni di molte ini- ziative dedicate al suo Paese d’origine. Si tratta di una serie di interviste a quanti affrontarono allora, giova- ni e giovanissimi, la prova dell’esilio. Tutti ide- almente “sul lettino” per elaborare il proprio percorso personale e i segni lasciati dal trauma. Storie di paura e angoscia, nostalgia e distac- u Nell’immagine in alto la co. Ma anche e soprattutto di coraggioso rilan- grande sinagoga di Tripoli, cio. Con l’Italia tutta, e non solo quella ebraica, oggi a rischio demolizione e che in questo mezzo secolo e oltre di integra- definitivo oblio. A sinistra zione ha beneficiato della loro vivacità in cam- alcune scene di vita ebraica po imprenditoriale, culturale e sociale. Gli ap- nel Paese: gli ebrei libici passionati custodi di una tradizione millenaria, hanno alle spalle una storia preservata ogni giorno con amore e impegno. millenaria. “Ho un sogno: chi odia impari finalmente ad amare”

Clemente Bublil è nato a Tripoli. Con la sua famiglia abi- più alto livello la casherut: nel 1967 c’era solo una ma- sere stato defraudato dei suoi beni e vorrebbe che gli ve- tava dietro alla residenza del re, in una abitazione costru- celleria, mentre oggi ce ne sono ben 14. Inoltre sono sta- nisse riconosciuta la ricchezza estorta senza motivo, ma ita da suo padre. Come molti ebrei tripolini aveva svolto te aperte otto sinagoghe di rito tripolino in vari punti di manifesta l’inutilità di lottare per preservare ciò che resta gran parte degli studi in Inghilterra. Roma. Si sono integrati e hanno partecipato at- di sinagoghe e cimiteri, perché molti integralisti islamici Ricorda che la regola era: se un componente tivamente alla vita economica italiana. Molti si insegnano e professano odio nei confronti degli ebrei e della famiglia lasciava la Libia, non poteva es- mirano a spazzare via ogni traccia legata all’ebraismo. sere seguito da altri (che dovevano restare in Sinagoghe e cimiteri sono stati profanati e demoliti per ostaggio nel Paese). costruire strade e palazzi. Purtroppo l’odio nasce dall’i- Della Libia ricorda la paura, la mancanza di gnoranza: hanno imparato ad odiare tutto ciò che non è libertà, le umiliazioni e le minacce subite sot- islamico. to casa da parte ragazzetti armati di coltelli e Clemente si augura che prima o poi imparino ad amare. accette. Le donne uscivano di rado per non rischiare che, Ma non vuole fare generalizzazioni sul mondo arabo. La al pari di tante altre giovani, potessero essere rapite per situazione non è uguale dappertutto, come dimostrano i andare in spose, contro la loro volontà, a libici di religio- patti di Abramo siglati recentemente a Washington. ne islamica. Suo padre ne salvò ben 52. Quando era giovane Clemente sentì il desiderio di com- Ha parlato molto poco della Libia ai suoi figli. Difficile battere e lasciò l’agiatezza della sua casa italiana per an- trovare memorie positive di quegli anni, la consapevo- dare in Israele. Fu soldato “solo”, cioè senza famiglia, per lezza di essere liberi e non perseguitati è stato il senti- un lungo tempo. Rischiò la vita e quando finì questo pe- mento più forte all’arrivo in Italia. riodo cominciò veramente ad apprezzare ogni piccola Nel 1967 aziende, negozi, case furono bruciate o confi- cosa, ad assaporare ogni momento. scate dopo duemila anni di presenza sul territorio. A sua A Roma si è sposato e ha avuto dei figli. Ci tiene a far madre fu strappata anche la fede dalle dita. Arrivati in u Turisti italiani nel quartiere ebraico presente che in Israele gli arabi sono rispettati, come le Italia, con appena 25 sterline in tasca, ogni componente loro moschee, e godono di massima libertà, dell’assisten- della sua famiglia dette prova di resilienza, la capacità di sono sposati con ebrei romani, dando vita a una bellissi- za sanitaria e di supporto economico in caso di bisogno. intraprendere, di costruire un futuro per sé e i propri fi- ma gioventù dinamica, attiva e intraprendente. Ci lascia questo messaggio: “Israele è l’unico forte baluar- gli. Soprattuto a Roma e a Milano, gli ebrei tripolini apri- Della Libia nutre le tradizioni culinarie e il rito libico del- do contro l’estremismo islamico, un punto di riferimen- rono aziende di abbigliamento, ora prestigiose. la preghiera. Si sofferma inoltre sulla grandezza di im- to per ogni ebreo. Se dimentico Gerusalemme dimenti- Da quando sono a Roma, afferma, hanno portato ad un portanti rabbini libici cari alla storia ebraica. Sente di es- co la mia mano destra”.

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 POLITICA / SOCIETÀ P3 “La memoria vive in un piatto di couscous o hraimi”

Penina Meghnagi Solomon è nata a Tripoli. Il padre era gici vissuti, probabilmente per la sua personale reazione bico colpevole dell’accaduto. Sheih, un amico di fami- spedizioniere, si occupava di import-export ed era rico- al trauma. Ha tenuto però un diario di quei giorni e lo glia musulmano, li nascose salvando loro la vita e una nosciuto campione di nuoto del Paese. La madre, casa- sfoglia ancora oggi per ricordare e raccontare la sua sto- amica (sempre musulmana) della mamma custodì e por- linga, si prendeva cura della famiglia pur potendo di- ria ai nipoti. tò loro l’argento, un anno dopo, in Italia. sporre, al suo servizio, di una persona che accudiva la Con sua sorella Denis e la mamma si rimboccarono le Non desidera tornare in Libia perché ritiene che lì non casa. Amava cucire, ricamare e ricevere ospiti. Tutta la maniche. Senza scoraggiarsi per la violenza subita rea- ci sia più nulla per lei, e considera inutile sperare di ri- famiglia rispettava le regole di una tranquilla conviven- avere i beni della sua famiglia. Inoltre non ci sono più za caratterizzata da grande attenzione ver- le tombe dei suoi cari su cui poter pregare. Autostrade so l’inevitabile intolleranza di alcuni resi- e palazzi sono stati edificati ove prima erano i cimiteri. denti. Lei spera che arabi pietosi abbiano gettato in mare le Gli ebrei di Libia evitavano di assembrarsi loro ossa e nell’anniversario della loro scomparsa si re- con altri correligionari per non provocare ca al mare con i familiari e lancia petali di fiori. la suscettibilità di libici di strette vedute, ma La Libia secondo lei vive dentro il cuore, in un piatto vivevano in pace nel rispetto della fede e di couscous o di hraimi, in un gioiello tramandato dal- delle tradizioni. Nel 1963 il padre era venu- la nonna o in un caffè con fiori di arancia. to a mancare, i figli più piccoli avevano solo due o tre Ci dice: “Raccontiamo la nostra storia per insegnare e anni, e la madre, seppur a fatica, si sforzava di dare co- tramandare ai giovani la consapevolezza di appartene- munque una prospettiva alla famiglia. re ad un grande popolo unito dalla fede e non da con- Malgrado le tante difficoltà di risiedere in un paese ara- fini, cittadini del mondo ma sempre legati alle nostre bo l’esistenza scorreva piuttosto serenamente per i più tradizioni. La mia esperienza e il trauma mi hanno por- giovani, protetti nell’illusione di poter godere di questa tato ad avere due motti: ‘Celebriamo il presente’ e ‘Puoi condizione per sempre. Nel 1967, all’improvviso, il mon- essere certo di dove ti svegli, ma mai di dove andrai dor- do intorno a loro non fu più lo stesso. Costretti a na- mire’: siamo ebrei e non ci diamo mai per vinti! Penso scondersi, assistevano inermi agli incendi appiccati ai che per noi solo in Israele sia possibile sentirci sicuri e negozi di proprietà degli ebrei e alla confisca dei loro liberi. Sarei felice se la Libia diventasse un paese libero beni. Per evitare di essere uccisi furono costretti a scap- e aperto e rispettasse il ricordo della nostra gente come pare, portando con sé soltanto i propri documenti. u Penina Meghnagi Solomon parte di duemila anni di storia. Fino a pochi giorni prima Penina era serena, pensava al Sarebbe giusto anche per le tante persone di valore mu- mare, alle vacanze, al futuro di studio a Oxford. All’im- girono con determinazione per far crescere le genera- sulmane, che meritano di vivere in pace. Un monumen- provviso lasciò tutto: la sua bambola, la scuola, gli ami- zioni successive in pace e con fiducia nel futuro. to commemorativo dei pogrom dedicato allo sterminio ci, la tartaruga in veranda, la casa. Come tanti ebrei di Libia la sua famiglia cucina i piatti di ebrei innocenti sarebbe un giusto monito per il futu- La sua famiglia si divise nel mondo: Italia, Canada, Sta- tradizionali libici e festeggia ancora come erano soliti ro: un grande gesto di tolleranza e di riconoscimento ti Uniti, Israele. Penina non ricorda più i momenti tra- fare a Tripoli. Penina non considera l’intero popolo li- verso il nostro popolo”. “Beni sottratti, nessun presupposto per riaverli”

Il padre di Miriam Haiun aveva un grande magazzino na casher annovera tantissimi piatti che ancora oggi dove era possibile trovare di tutto: dal cibo di importa- vengono preparati, specialmente in occasione delle fe- zione all’abbigliamento. Tornarono a vivere in Italia, a stività. In casa si mangiano però anche piatti legati alla Milano, nel 1962. Lì risiedevano alcune famiglie di ami- cultura tipicamente italiana, cara a suo marito. ci. All’epoca Miriam aveva solo sette anni. Miriam si sofferma sulla diversa musicalità legata al mo- I ricordi sono legati ai racconti delle sorelle e di alcuni do di pregare di suo padre, tipica degli ebrei di Libia: zii scappati da Tripoli nel 1967. Le sue sorelle erano ancora oggi lei e i suoi familiari usano alcune espressio- molto più grandi di lei e ricordavano solo cose piace- ni arabe per definire determinate situazioni. Miriam si voli della vita in Libia, legata alla frequentazione di am- sente a casa, davvero, a Roma. Ritiene inoltre che cer- bienti esclusivamente ebraici. care di recuperare beni e immobili sequestrati sia una Miriam non ha vissuto l’esilio forzato e non ha subito causa persa. le brutalità dei pogrom. In Israele, dove ha frequentato Afferma al riguardo: “Non ci sono i presupposti: sareb- l’università, ha poi avvertito il senso di su- be necessario un percorso di pace tra Libia ed Israele periorità con il quale gli ebrei sefarditi, al- perché si possa instaurare un dialogo e purtroppo al meno allora, erano guardati dai non sefar- momento questa possibilità è ben lontana. Sarebbe bel- diti. lo preservare i nostri luoghi sacri in Libia ma chi po- Probabilmente ciò era dovuto al fatto che trebbe poi garantirne il mantenimento? A nessun ebreo gli ebrei tripolini non avevano goduto di è concesso risiedervi. privilegi come il diritto di voto, la possibi- Chi potrebbe tutelare la eventuale costruzione di un lità di entrare nell’esercito e frequentare l’u- monumento per le vittime della Shoah e chi garantireb- niversità. Tra le imposizioni cui dovettero sottostare an- be il rispetto nel tempo di un tale bene, fondamentale che quella di lasciare il passo agli arabi, scendendo dal per le generazioni successive?”. marciapiede. Qualsiasi attività lavorativa poteva essere Miriam è la direttrice del Centro di Cultura Ebraica di aperta solo se in società con un arabo. Cittadini “di se- Roma e ha effettuato molte interviste per preservare il rie b” o “dhimmi”, il termine con cui erano tristemente ricordo della Shoah, che sono pubblicate su un sito di qualificati. memoria orale. In vari colloqui gli ebrei di Libia si mo- La famiglia di Miriam osserva ancora le usanze tripoli- strano felici di aver lasciato Tripoli per poter godere del- ne, soprattutto legate alla tradizione culinaria. La cuci- u Miriam Haiun la libertà che in quel paese a loro non era concessa.

www.moked.it P4 POLITICA / SOCIETÀ n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche “Inutile piangersi addosso, bisognava ricostruire”

“Lucky” Nahum ebbe questo soprannome quando, ne- città, per evitare di restare isolati in quel periodi di tu- poco tempo aprì una sua attività. Il fratello attualmente gli Stati Uniti, ottenne la cittadinanza. Due volte fortu- multi. Ad assisterli personalmente un parente del re che aiuta il governo a istruire il personale medico e parame- nato. La sua famiglia vantava diverse attività, palazzi, era legato alla sua famiglia. Ciò nonostante, concesse dico circa le procedure di sicurezza negli ambienti sen- terreni e vigneti grazie alle capacità del patriarca che si loro di partire con 25 dollari e una sola valigia a testa. sibili. era insediato in Libia. La madre si occupò delle valigie. Una di queste conte- Lucky si dedicò agli studi, convinto che in futuro avreb- Vivevano in una magnifica villa. neva solo fotografie, un’altra i libri di studio del fratello be potuto educare le persone ad essere meno ignoranti Il patriarca era famoso per la sua generosità verso la po- maggiore. e a prevenire tanti errori. polazione locale, soprattutto verso i più poveri. Una fa- Decise poi di intraprendere una carriera nel mondo de- ma che purtroppo gli costò la vita: dieci gli affari. Il benessere raggiunto l’ha spinto a fare bene- arabi lo torturarono e uccisero durante una ficienza: ora è chairman di una organizzazione, Israel rapina. Lucky ricorda il difficile rapporto Resource Center, che ha come mission l’insegnamento con la popolazione araba, la necessità di per la pace. evitare i luoghi in cui non era consentito La storia ebraica, afferma, sempre ci insegna: con pochi agli ebrei di entrare. dollari in tasca e senza recriminare per il destino avver- Con ragazzi ebrei, cristiani e alcuni arabi so si possono fare tante cose. “Perché piangersi addos- frequenterà la migliore scuola di Tripoli. so per qualcosa che non possiamo cambiare invece di Ci dice che gli americani non capiscono quella sorta di vivere onorando la vita che ci è dato vivere?”, riflette nostalgia per la terra in cui sei nato. Lucky. La volontà di raccontare e trasmettere la storia Malgrado i disagi a cui fu abituato, i profumi e i suoni si sta presentando ora con l’età, senza vittimismi ma con di quella terra sono sempre rimasti nel cuore. Indietro puntuale memoria dei tratti più tristi e brutali. però non ha mai voluto tornare. Ci dice: “È meglio mo- Lucky trova che non sia facile parlarne e assapora ogni rire in piedi che vivere in ginocchio”. giorno la gioia di sentirsi libero. Ritiene poco sensato La sua famiglia era consapevole di camminare sulle uo- sperare di riavere indietro i suoi beni (la sua famiglia ci va. Come dicono gli americani: “Walking on egg shell”. aveva provato, ma poi ha preferito lasciar perdere). Se a qualcuno cadeva sventuratamente una moneta, po- La cosa più importante che vorrebbe fosse preservata teva essere accusato dai musulmani di non amare il re è la memoria storica della Shoah. Molte persone non perché il suo viso era impresso su di essa. sapevano nemmeno che ci fossero ebrei in Libia da ad- Ricorda un amico che si era presentato all’improvviso dirittura duemila anni e che cosa fosse loro successo. e voleva farli scappare su due piedi. La madre era reti- u La famiglia Nahum in un momento sereno Nemmeno i libici di oggi. cente, tenevano moltissimo alla loro casa. Ricorda che, Lucky non si sente veramente a casa negli Stati Uniti per non destare sospetti, aveva poi pagato la badante Arrivato in America, dopo una breve permanenza al ed è intimamente legato ad Israele dove vorrebbe vive- islamica in anticipo avvisandola che sarebbero andati campo profughi di Capua, si rimboccò le maniche con re in una città vicino al mare. Una città con colori, suo- qualche giorno in vacanza. i genitori. ni e odori della sua terra natia. Ma con la differenza, non Decisero anche di trasferirsi in centro, nel cuore della Il padre si rimise in gioco lavorando in fabbrica e dopo irrilevante, di essere libera. “La fuga del ‘67 e i ricordi di mio padre giornalista”

Yoram Ortona nasce anche lui a Tripoli. Sua madre, di dere i fratellini a scuola dalle suore. Le suore inizialmen- e la cattedrale che si allontanavano alla sua vista per l’ul- origini tunisine, era molto osservante. Era una donna di te negarono al berbero la presenza delle bambine, evi- tima volta. In aeroporto alla madre avevano levato gli grande fascino, bionda con gli occhi azzurri, ed era sta- dentemente per proteggerle, ma le consegnarono im- ultimi gioielli e così, come gli altri ebrei, partirono con ta anche reginetta di bellezza in gioventù. Suo padre, di mediatamente al padre quando scese dalla macchina una valigia per uno e poche sterline che nessuno vole- origine italiana, più tradizionalista che religioso, a soli per farsi riconoscere. Per dodici giorni vissero asserra- va cambiare. Atterrando in Italia vide un cartello pub- 23 anni era diventato il direttore del Corriere di Tripo- gliati in casa con le tapparelle abbassate e nel silenzio blicitario che invitava a visitare Israele e “Gerusalemme li. Una carriera fulgida e brevissima perché dopo solo della paura. Il padre per la sua posizione aveva molte d’oro” e ne fu molto colpito perché a scuola sull’Atlante quattro anni scoppiò il primo pogrom e lui fu tra i pri- conoscenze in ambasciata e così riuscì a trovare quat- geografico, all’altezza di Israele, c’era un ritaglio di car- mi a ricevere le buste gialle col marchio top secret che ta...la censura del governo libico. contenevano i nomi delle vittime. Una famiglia bellissi- Il trauma per lui fu la fuga necessaria per non essere uc- ma che viveva a Tripoli in ottime condizioni economi- cisi, ma ha anche bei ricordi e li racconta che e svolgeva una vita felice, finché il 5 giugno del 1967, volentieri. In Libia con la situazione at- mentre svolgeva il tema per l’esame di licenza media, la tuale non vorrebbe tornarci anche se lì preside interruppe la prova e lo mise in contatto telefo- sono ancora sepolti i suoi nonni. Fa pau- nico con il padre che gli ordinò di correre immediata- ra l’odio razzista, fanno paura le discrimi- mente a casa dello zio, più vicina alla scuola della loro nazioni verso gli ebrei. Yoram è architet- abitazione. Orde di gente per le strade uccidevano e in- to e vive a Milano da 40 anni. Ha viaggia- cendiavano macchine, case e negozi degli ebrei. Con la to molto e spesso si è recato in Israele. Ci sua bicicletta, evitando la folla impazzita, ubbidì. Ricor- dice: “Israele è mia madre. Mio padre è Milano!”. Ci mo- da con commozione quell’odore acre del fumo, impos- stra una pubblicazione, con alcune considerazioni scrit- sibile da dimenticare, anche dopo così tanto tempo. te dal padre. Ne legge un passo: “Disumano da morire Quando sentirono dei colpi al portone si rifugiarono in lo strappo per quella che per tutta la vita i nostri padri terrazzo. Lui ascoltò la zia dire al marito “Se entrano u Yoram Ortona sul lungomare nonni e bisnonni avevano considerato e amato come la buttiamoci di sotto, non permettiamogli di lapidarci!”. nostra patria. Ma era tutt’altro che una sciagura. su Ma riuscirono a superare quel momento e il padre lo tro posti per un volo in Italia. Partirono in cinque con quell’aereo stavamo correndo verso la fortuna! Il tempo raggiunse in una macchina guidata da un amico berbe- la sorellina di cinque anni sulle ginocchia del padre. An- è un unguento che non ha eguali e fa miracoli: permet- ro per non destare sospetti e con lui si recarono a pren- cora ricorda lo skyline di Tripoli, il lungomare, le palme te alla ragione di avere il sopravvento”.

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 POLITICA / SOCIETÀ P5 “Ho rivisto Tripoli, una città dove la luce si è spenta”

Jojo Naim ci racconta, con il sorriso sulle labbra, di quando il nonno dichiarava di voler andare all’in- ferno per poter stare con le figlie che il sabato fu- mavano di nascosto. Vive a Miami, ha viaggiato molto, fatto il pilota di aerei per 40 anni. Si ritiene “molto ebreo”, pur non essendo particolarmente osservante. In Libia non ha mai avuto amici fuori dal mondo ebraico. Doveva anzi ingegnarsi per sfuggire ai grup- petti di facinorosi che erano soliti malmenare lui e gli altri ragazzi ebrei senza motivo. Se giocando a basket vincevano contro ragazzi ara- bi, le partite si concludevano con una pioggia di sassi. Jojo non ha subito il trauma di lasciare la Li- bia: il trauma era viverci senza libertà, da cittadino u Alcune vecchie vedute di Tripoli, quando la convivenza non si era ancora spezzata dhimmi. Un giorno, aveva solo 14 anni, ebbe la meglio su due di loro che lo volevano picchiare. Dopo alcuni giorni passò sotto casa un corteo funebre e quei ra- “Noi libici, piccanti e saporiti” gazzi si misero ad urlare dicendo che dal balcone della casa lui aveva sputato sul morto. Era ovvia- Raphael Barki è nato a Tripoli. La madre, figlia di un re- la società e nel lavoro. mente una orribile bugia. Molti arabi assediarono ligioso, era abbastanza osservante. Mentre il padre, il cui Raphael coltiva il ricordo delle sue radici specialmente nel la casa e la polizia fu costretta a presidiare l’ingres- genitore era capitato in Libia per errore, sbagliando nave, cucinare i piatti della tradizione e si sente a casa in Israe- so per impedire che lo lincias- convinto di recarsi a Tripoli in Libano, era sicuramente le ma anche in Italia, dove ha vissuto molti anni e dove sero. Così fu costretto a lascia- molto più tradizionalista che religioso. vivono la madre, la sorella e il fratello con le loro rispet- re Tripoli, da solo, appena ado- Il padre aveva un rinomato negozio di tessuti in centro e tive famiglie. lescente, alla volta di Napoli. Lì la famiglia godeva di un buon tenore di vita. Raphael nel Alla domanda se valga la pena richiedere risarcimento o visse nella casa di amici di fa- giugno ‘67 aveva solo quattro anni e mezzo, quindi nutre restituzione dei beni confiscati malgrado la “bugia di Ghed- miglia cattolici, che lo ospita- solo una flebile memoria della sua vita in Libia legata più dafi,” secondo la quale i beni degli ebrei di Libia in realtà rono e gli fecero rispettare la che altro al suo lettino bianco. Di quei fatidici giorni, po- compensassero quanto rubato ai sua religione mandandolo a co prima della fuga, ricorda di aver accolto in casa, per palestinesi, anche se mai i libici han- pregare tutti i venerdì in sinagoga. Fu raggiunto in proteggerla, una famiglia di amici ebrei. E poi il chiasso no dato ai pale- stinesi nessuna di Italia dal resto della famiglia dopo due anni e di lì della folla che urlava per le tali ricchezze, a breve si trasferirono tutti in Venezuela. strade. Raphael risponde Jojo dopo alcuni anni è tornato in Libia per fare vi- Si trasferirono per i primi che questa richie- sita ai parenti, con il suo nuovo passaporto. mesi a Roma e poi a Mila- sta dovrebbe esse- Nemmeno le spiagge di cui conservava un buon ri- no, dove viveva lo zio pa- re portata avanti cordo gli erano sembrate più così belle, almeno se terno di Raphael con un’av- non tanto dai singoli pro- paragonate a quelle dell’Italia o del Venezuela. Non viata attività commerciale fughi ebrei di Libia espro- c’erano disordini a quel tempo ma ricorda il grande che portarono avanti in so- priati ma piuttosto rientra- buio che gli sembrava pervadere Tripoli. cietà. Ci racconta sorriden- re nell’ambito di una nego- Joio parla di predisposizione ebraica per la sofferen- do che la madre temeva che ziazione ad ampio raggio za che porta a reagire e a riscattarsi. E questo vale l’eccessiva vivacità di Rapha- tra Israele e i paesi arabi, per tutti gli ebrei che hanno dovuto lasciare gli sta- el fosse legata al trauma ma che hanno prodotto circa ti arabi. in realtà lui non aveva ri- novecentomila profughi Coltiva le tradizioni culinarie familiari e racconta di cordi tali da poter essere ebrei dal dopoguerra in poi. aver ritrovato un campione libico di basket, Duccio traumatizzato…era solo un In merito al preservare si- Nemni, a Santo Domingo.In merito alla possibilità bambino molto vivace. nagoghe e cimiteri ancora di richiedere o meno un risarcimento e di fermare Come molti tripolini anche u Dall’album di famiglia: un matrimonio ebraico esistenti in Libia e alla co- la distruzione di sinagoghe e cimiteri osserva: “Mai il padre di Raphael si sareb- struzione di un monumen- nessuno ebreo costretto a lasciare uno stato arabo be rimboccato le maniche. Anche lui, come molti degli to dedicato alle vittime del pogrom ritiene che Israele po- è stato risarcito. Perché tentare noi? Amo lottare ebrei di Libia, non chiese aiuto economico alla Comunità trà promuovere l’iniziativa quando in Libia ci saranno con- ma non per cause perse. Non possiamo cambiare ebraica ma fece di se stesso l’artefice della ricostruzione. dizioni propizie ed interlocutori affidabili. la loro mentalità. Ovunque le chiese e le sinagoghe Alcuni anziani della Comunità ancora ricordano i bei mo- Bisognerebbe, sottolinea, che la Libia diventasse prima un sono state trasformate in moschee”. Aggiunge poi: menti trascorsi a Tripoli, dove vivevano in una specie di paese libero e democratico. Che gli arabi in cui è ancora “Chi non impara dalla sua storia è condannato a ri- bolla, come la definisce Raphael: l’agiatezza, le belle case, forte l’odio antisemita imparassero a riconoscere la ric- peterla”. le passeggiate sul viale, le serate danzanti. Piacevoli me- chezza della diversità. Allo stato attuale un monumento Miami è la sua casa, dove ci sono le persone che morie che però non possono prescindere dal fatto che gli rischierebbe di diventare un nuovo bersaglio di sputi ed ama e che lo amano. Ma anche gli Stati Uniti, ri- ebrei erano comunque e sempre cittadini discriminati. atti vandalici. corda, in passato emarginavano gli ebrei. Conclude Raphael vive con la sua famiglia in Israele, dove si è tra- Raphael ha creato e gestisce “Mafrum per tutti”, un grup- l’intervista spiegandoci di festeggiare più comple- sferito da solo nel 1996. Gli ebrei tripolini più grandi di po online di circa 1800 iscritti, nato per raccogliere espe- anni perché, oltre a quello legato alla nascita, cele- lui avevano dovuto fare i conti con l’etichetta di “tripoli- rienze e testimonianze della comunità ebraica e italiana bra il giorno in cui, piccolissimo, sopravvisse ad un no primitivo”, affibbiata dagli israeliani più “emancipati”. originaria della Libia. Come promette il nome, a volte i bombardamento che aveva distrutto sia la culla che Ma già la generazione di Raphael era ben scevra da que- toni delle discussioni possono diventare piccanti come la sua camera, e quello in cui si salvò da un grave sti preconcetti e lui, da sempre motivato a darsi da fare hraimi e saporiti come le mafrume, riflettendo in pieno il incidente aereo. per suo retaggio, è riuscito ad affermarsi con successo nel- carattere dei libici.

www.moked.it P6 INTERVISTA n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche “Al servizio della Germania” Dopo oltre un secolo, Berlino torna a dotarsi di un rabbino militare: le emozioni di rav Zsolt Balla

Adam Smulevich Nato a Budapest nel 1979, formatosi in yeshivah tra Berlino Una svolta epocale, affrontata e Gerusalemme, rav Zsolt Balla è rabbino capo di Lipsia e del- con la grinta e la determinazio- ne di chi sa da dove viene e do- la Sassonia. Dal 21 giugno scorso è entrato nella storia, di- ve vuole arrivare. ventando il primo rabbino militare di Germania da oltre un Rav Zsolt Balla ha 42 anni, è na- to in Ungheria e dal 2002 vive secolo. La cerimonia si è svolta nella sinagoga Brody, l’unica in Germania. Da qualche anno è il giovane rabbino capo di Lipsia sopravvissuta alla Notte dei Cristalli e alla Shoah. e della Sassonia. Uno dei Länd- er guardato con più attenzione (e anche qualche timore) a livel- va-formativa: lavorerò molto in lo europeo. Si tratta infatti dell’a- questo ambito, con progetti de- rea del Paese dove più forti sono dicati e rivolti a soldati non ebrei. i rigurgiti di estrema destra. Nel- Il taglio sarà sia teorico che pra- la forma “istituzionalizzata” di tico. Passare all’azione è sempre Alternative für Deutschland e in la cosa più importante. quella di gruppi più o meno or- ganizzati che hanno alzato la te- Continuerà ad essere rabbino di sta. Da qualche settimana rav Lipsia e Sassonia? Balla ha un nuovo incarico da Sì, svolgerò le due mansioni in svolgere: per la prima volta do- parallelo. Tengo molto a quanto po oltre un secolo la Germania costruito sul territorio in questi è tornata ad avere un rabbino anni di lavoro. È una comunità militare, e quel rabbino è lui. molto particolare la nostra, com- L’evento, carico anche di signifi- posta per la gran parte di ebrei cati simbolici, è stato festeggiato provenienti dai Paesi dell’ex Unio- in sinagoga con la presenza e at- ne Sovietica. Persone che in va- tiva partecipazione di alti rap- ri casi si sono lasciate alle spalle presentanti del governo, della grandi difficoltà per intraprende- città, dell’esercito, naturalmente re un nuovo inizio. Siamo una della comunità ebraica. “Adesso comunità viva e vivace. Con le al lavoro: c’è molto da fare”, di- sue ferite ancora fresche, ma an- ce rav Balla a Pagine Ebraiche. che la voglia di costruire futuro. u Zsolt Balla, nato in Ungheria, ma in Germania da vent’anni: ne è il nuovo rabbino militare Rav, la sua nomina rappresenta Anche lei viene dall’Est, dall’Unghe- qualcosa di davvero speciale. Cosa anno che se ne parla. Perché la svol- Come è stato scelto? ta di un tema ormai globale, pur- ria. Ci racconta qualcosa del suo prova nell’intraprendere questa ta proprio adesso? La decisione è stata presa dal troppo. Sono comunque consa- percorso? missione? Evidentemente le condizioni era- Consiglio centrale degli ebrei te- pevole del fatto che esistano sac- Come molti miei connazionali, Una grande emozione e un gran- no mature. È un dibattito che va deschi ed è stata poi approvata che di resistenza alla civiltà del anche io ho scoperto di essere de senso di responsabilità. Cre- avanti da lungo, direi da una ven- dalle autorità competenti. confronto. Di odio, intolleranza, ebreo abbastanza tardi. Ad avvi- do si tratti davvero di un’oppor- tina d’anni circa. La decisione è antisemitismo. Non tutti hanno cinarmi a questa storia ed eredi- tunità storica, come già qualcu- stata presa in modo graduale. Recentemente l’esercito tedesco ha ben chiaro dove quegli slogan ci tà è stata la frequentazione della no ha detto e scritto. Il mio com- Credo sia stato il modo miglio- fatto parlare per alcuni episodi di abbiano portato. È un deficit an- scuola ebraica sotto l’egida della pito sarà quello di fare il rabbino, re per affrontare un tema che neonazismo. È preoccupato per il che di natura culturale. Uno dei Lauder Foundation. Erano gli quindi di esserci per ogni possi- metteva in gioco così tanti ele- contesto in cui andrà ad operare? compiti che mi è stato assegna- Anni Novanta, finalmente l’ebrai- bile esigenza rituale e spirituale, menti, così tante sfumature. Parto dalla premessa che si trat- to avrà proprio valenza educati- smo non era più un tabù. ma anche di aiutare a ‘normaliz- zare’ un processo già in atto. Far sì che ogni cittadino ebreo di Germania, se ne ha voglia, si sen- Lipsia e la sfida dell’ebraismo vivo ta a suo agio in un contesto mi- litare. La ferita della persecuzio- “Un importante messaggio per i nostri solda- Una giornata indelebile e ancor più significa- persone. Una faticosissima risalita dalle ma- ne e della Shoah è ancora fresca. ti ebrei”. E la dimostrazione “che l’ebraismo è tiva se pensiamo alla storia della città sotto il cerie. Ma per fortuna il mondo, Ger- un’identità viva”. nazismo. Prima del secondo conflitto mondia- Per gli ebrei di Lipsia la prima voragine si era mania compresa, sta cambiando. È duplice la soddisfazione di Annegret Kram- le vivevano a Lipsia circa 14mila ebrei: la se- aperta nel 1938 con la Kristallnacht, la Notte Dobbiamo essere pronti a coglie- p-Karrenbauer, ministro della Difesa di Ger- sta comunità del Paese e la prima di Sassonia. dei Cristalli. Oltre alle persone, con omicidi, re ogni opportunità di fare del mania, per l’insediamento del rav Zsolt Balla. Alla fine della guerra, se ne conteranno appe- raid e centinaia di arresti, a farne le spese fu bene. Anche lei, come altre autorità dello Stato, era na 15. Si sarebbero poi aggiunti i reduci dai la sinagoga in stile moresco inaugurata a presente alla cerimonia in sinagoga a Lipsia. . campi di sterminio, per un totale di circa 200 metà Ottocento in un’epoca di grandi speran- Il tema non è nuovo. È da qualche

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 INTERVISTA P7

DONNE DA VICINO Nicole Nicole Csantini 26 anni, romana, terminato il liceo si trasferisce a Boston e poi a Tel Aviv, dove si laurea con lode in Anti Terrori- smo e Cyber Security. Finita l’u- niversità torna a Roma, si sposa con Angelo e diventa mamma della piccola Liv. Con Angelo e con sua sorella Be- nedetta, Nicole condivide la pas- sione per l’attività fi sica, durante il lockdown proprio con loro deci- de di creare una linea di abbiglia- mento sportivo: LIV Activewear, che prende il nome dalla princi- pessa di casa. L’idea è quella di introdurre colo- ri più vivaci e particolari, con- traddistinguendosi in questo mo- do da brand sportivi più classici. Il colore è la risposta all’esigenza di spensieratezza, dinamismo e vivacità in un periodo così parti- colare. “Le collezioni LIV Active sono un invito a tornare liberi di

Claudia De Benedetti Probiviro dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane muoverci, a sentirsi a proprio agio nel nostro corpo. - spiega Come è finio in Germania? Come è ho conseguitò la , l’or- È evidente che viviamo in un’e- snodo importante, direi decisivo. Nicole - Indossare il vestito giu- sto, che ci piace e ci fai sentire diventato rabbino? dinazione rabbinica. Sono stato poca attraversata da pulsioni vio- Per affrontare le criticità bisogna belle e gradevoli massimizza gli Al tempo degli studi universita- uno dei primi in assoluto dai tem- lente di un certo tipo. Sono pro- infatti qualifi carle, dar loro un pe- effetti benefi ci dati dal movimen- ri ho avuto l’opportunità di re- pi della Shoah. Un fatto anch’es- blemi enormi, una minaccia con- rimetro e contesto. Solo così pos- to: il rilascio di endorfi ne che hanno la capacità di regalarci carmi in visita a Berlino, e nell’oc- so piuttosto responsabilizzante. creta all’unico progetto possibile siamo sperare di uscirne. piacere, gratifi cazione e felicità casione di varcare la soglia di una che dobbiamo perseguire insieme aiutandoci a sopportare meglio lo yeshivah, una scuola di studi re- La Germania è uno dei pochi paesi, e che è quello del dialogo e della Cosa significa, per lei, essere un stress”. Ogni capo della linea è ideato in Europa, dove la presenza ebrai- rabbino? È un mestiere, una voca- ligiosi ebraici. È stata come una convivenza tra ‘diversi’. Non è un appositamente con materiale sof- rivelazione. In quel momento ho ca invece di decrescere aumenta. problema dei soli ebrei l’odio che zione? fi ce, elastico e traspirante per capito quale sarebbe dovuta es- Però è anche tra quelli maggior- divampa, l’antisemitismo sia ver- Fare il rabbino, per come la ve- rendere più confortevole l’attività sere la mia strada. Ho studiato mente segnati dal terrorismo, non bale che fi sico in ascesa. Ad es- do io, signifi ca soprattutto una fi sica. Gli outfi t sono eleganti e possono essere tranquillamente per due anni in Germania e poi solo di matrice islamica ma anche sere in pericolo sono i nostri va- cosa: esser pronti a dare una ma- indossati non solo per fare sport, mi sono perfezionato, nella mia neonazista. Come nel caso del ten- lori, la nostra società: per fortuna no, mettere le proprie energie e ma anche nell’uso quotidiano. formazione, a Gerusalemme. tato attacco alla sinagoga di Halle, mi sembra che sempre più per- competenze al servizio degli al- La linea ha riscosso subito suc- cesso e così è sbarcata anche a Tel Quindi ho fatto ritorno. Nel 2009 nello Yom Kippur di due anni fa. sone lo stiano cogliendo. È uno tri. Non c’è compito più bello. Aviv. LIV Active può già vanta- re numerose sinergie con i mi- gliori centri sportivi per far avvi- cinare sempre più persone a uno ze e aspettative. Interamente distrutta e mai parte all’incirca 1300 persone, provenienti stile di vita attivo. Oltre ad avere ricostruita, ma ancora viva nel ricordo. perlopiù da Paesi un tempo nell’orbita dell’U- a cuore lo sport e il benessere di Toccante il Memoriale istituito dove un tem- nione Sovietica. ogni donna, LIV Active tiene molto anche alla salvaguardia po sorgeva il Beth haKnesset, con 140 sedie Non è un caso, spiega rav Balla, che molti di dell’ambiente: infatti utilizza po- vuote in ricordo di tutte le vite spente nella loro parlino russo. E che il russo sia molto più chette eco friendly che possono Shoah. Ogni sedia simboleggia 100 unità, per di una seconda lingua per questo piccolo ma essere riutilizzate. un totale di 14mila anime. crescente nucleo enormemente rivitalizzato Il messaggio ottimista della gio- vane imprenditrice è che “i nostri Di sinagoghe ne è sopravvissuta solo una, la dalla loro presenza. capi rappresentano uno stile di Brody, risalente anch’essa al diciannovesimo Un dato utile per capire: nel 1989, alla vigilia vita, si adattano perfettamente secolo, che è oggi il perno di una delle comu- del crollo del Muro di Berlino, gli ebrei a alle persone, affi nché tutte le donne possano sentirsi raggianti nità ebraiche più attive del Paese. Ne fanno  L’interno della sinagoga di Lipsia Lipsia erano appena poche decine. e sicure.”

www.moked.it P8 ERETZ n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche Bennett, Premier del compromesso

Dopo due anni e mezzo di crisi politica e quattro elezioni della Knesset, un nuovo governo ha giurato in Israele. Per la prima volta in dodici anni, Benjamin Netanyahu, leader del Likud, non ne è il capo. A guidare il paese invece, in rotazione, sono Nafta- li Bennett e Yair Lapid, sostenu- ti da una coalizione di otto par- titi. Dalla destra di Yamina e Nuo- va Speranza passando per la si- nistra laburista e di Meretz, fino al partito arabo Ra’am, tutti i 60 (più un astenuto) parlamentari dell’intesa il 13 giugno scorso u Il nuovo governo d’Israele si è insediato lo scorso 13 giugno. A guidarlo, a rotazione, Naftali Bennett e Yair Lapid hanno dato la fiducia al “gover- no del cambiamento”. Una mag- garantito il futuro. Il suo deside- mier conquistando solo sei seggi tici laici e si irritava visibilmente lo hanno reso simpatico al pub- gioranza fragile ed eterogenea, rio era seguire le orme di Ne- in parlamento e soprattutto gra- ogni volta che doveva incontra- blico arabo. Oltre ad aver accu- che ha comunque a Bennett di tanyahu e diventare un giorno zie al sostegno di un partita isla- re i rabbini per una ‘guida’”. sato Ra’am di essere un partito vestire i panni di Primo ministro. Premier. Al leader del Likud e mico radicale come Ra’am. Lui, Altri analisti sottolineano come terrorista. Oggi, dagli scranni del- Lo farà per i primi due anni. Poi, alla sua consorte Sara, il capo di considerato da molti un rappre- il nuovo Premier d’Israele sem- la Knesset, dopo aver firmato un se l’impalcatura reggerà, dal 2023 Yamina ha così espresso la pro- sentante dell’ala più estrema e bra contraddire molte delle eti- accordo di coalizione proprio sarà il turno di Lapid. pria gratitudine nel discorso pri- intransigente della destra nazio- chette per cui è conosciuto. È il con Ra’am, dichiara: “Apriremo Bennett è andato così a sostitu- ma del voto di fiducia. Poi però, nal-religiosa israeliana. Per An- capo della destra religiosa, ma un nuovo capitolo nelle relazio- ire in via Balfour, casa a Gerusa- tra le urla dell’opposizione, ha shel Pfeffer, giornalista di Haa- ha sposato una donna laica. Ha ni con i cittadini arabi”. Queste lemme del Premier, l’uomo che dichiarato che è il momento di retz, bisogna però andare oltre guidato il Consiglio di Yesha, contraddizioni, dicono i suoi cri- per anni ha ammirato: Benjamin voltare pagina. Il suo governo agli “slogan e stereotipi su Ben- l’organizzazione politica che rap- tici, sono la dimostrazione che Netanyahu. Quest’ultimo gli ha servirà, ha promesso, a ricucire nett”. Per esempio, scrive Pfeffer, presenta gli insediamenti israe- non può governare il paese. Per aperto la strada della politica, as- le fratture interne alla società “è entrato alla Knesset come le- liani in Cisgiordania, ma vive in i sostenitori, al contrario, sono sumendolo come capo del per- israeliana. Lo farà tramite com- ader del partito Habayit Hayehu- una periferia ricca di Tel Aviv, a uno strumento utile per tenere sonale nel 2006. Il giovane Nafta- promessi, come a quelli a cui lui di, che significa ‘casa ebraica’, il Raanana. Uscite di questo teno- insieme una maggioranza di par- li non voleva soldi, ma prestigio. stesso è sceso pur di dare vita al venerabile Partito Nazionale Re- re: “Voi arabi vi arrampicavate titi che normalmente non si so- La vendita della sua start-up per nuovo esecutivo. Mai avrebbe ligioso. Ma ha subito cercato di ancora sugli alberi quando esi- gnerebbero di sedersi l’uno ac- 120 milioni di dollari, gli aveva infatti pensato di diventare Pre- riempire la sua squadra di poli- steva già uno stato ebraico” non canto all’altro.

Per la prima volta sono nove le tra ministra, la leader del Me- donne a ricoprire la carica di Donne, tempo di governare retz Tamar Zandberg, che si oc- ministro in un governo israe- cupa dell’ambiente. Le due han- liano. Un numero record, sep- quel ministero. Ora arriva la ri- no profili simili, combattive pur ancora lontano dalla pari- conferma, seppur nel mentre donne progressiste, e hanno tà. Nove infatti su 27 non è an- lei abbia cambiato partito, pas- l’occasione per incidere in set- cora una situazione di equili- sando da Kachol Lavan alla com- tori specifici. Chi spera di lascia- brio, sottolineano alcuni. Ma pagine di Yair Lapid. re il segno è Ayelet Shaked, mi- rappresenta comunque un pas- L’avvocato Karin Elharrar è in- nistro degli Interni che nel 2023 so in avanti. vece il ministro dell’Energia. passerà alla Giustizia. Numero Il partito più grande, Yesh Atid, Specializzata in diritto della di- due di Naftali Bennett, ex capo è anche quello che porta nell’e- sabilità, è stata eletta per la del personale di Netanyahu, secutivo più donne, tre. La pri- prima volta alla Knesset nel Shaked vorrebbe limitare il po- ma è Orna Barbivai, ministro 2013. È stata presidente della tere della Corte suprema d’Isra- dell’Economia, una vita nell’e- commissione per il controllo ele. E sarà un punto di divisio- sercito. Trentatré anni per la dello Stato e della potente com- ne all’interno del governo. precisione, con un risultato sto- missione per gli accordi. È af- u Da sinistra a destra, record di ministre nel governo d’Israele A chiudere l’elenco, Yifat Sha- rico per le donne in divisa: è fetta da distrofia muscolare ed sha-Biton, di Nuova Speranza, stata la prima a raggiungere il è il primo ministro di gabinet- l’Autorità israeliana dei servizi che in questo 2021. alla guida del ministero dell’E- grado di maggiore generale. to disabile di Israele. pubblici, criticando esplicita- Molta attesa c’è per vedere co- ducazione. Ruolo che auspica- Uno sotto a quello di capo di Un altro avvocato è Orit Farka- mente le politiche energetiche sa farà Merav Michaeli, leader va per sé prima delle elezioni, Stato maggiore. sh-Hacohen, a cui è stato affi- dei governi Netanyahu. Di Ka- del partito laburista, nelle ve- avendo studiato da educatrice. Sempre di Yesh Atid è Meirav dato il ministero della Scienza, chol Lavan è anche Pnina Tama- sti di ministro dei Trasporti. Ora è il suo momento, così co- Cohen, ministro dell’uguaglian- Tecnologia e Spazio. Farkash-Ha- no-Shata, prima donna di ori- Una posizione meno sotto i ri- me di tutte le donne del nuovo za sociale che di fatto mantie- cohen, parlamentare di Kachol gine etiope eletta alla Knesset. flettori, ma che sarà fondamen- governo d’Israele, che dovrà ne la sua posizione. Era infatti Lavan, ha un profilo da tecnico. Era ministro dell’ e dell’In- tale. Michaeli ha già annuncia- evitare l’ideologia per lasciare stata scelta già nel 2020 per Dal 2011 al 2016 ha presieduto tegrazione nel 2020, lo sarà an- to di voler collaborare con un’al- spazio al pragmatismo.

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 ERETZ P9 Lapid, l’architetto dell’accordo

Con un largo sorriso, affiancato cessario per realizzare questa lar- sarebbe stato in grado di mette- so dipinto come un uomo senza da Naftali Bennett, il 2 giugno, ga intesa. Con grande generosi- re da parte il proprio ego e an- ideologia e guidato dal solo or- mentre in Italia si festeggiava la tà, e nonostante avesse oltre il teporre l’obiettivo a se stesso. goglio. In questi mesi, l’ex anchor Repubblica, il Primo ministro in- doppio dei parlamentari, ha ce- Descritto come un narcisista, su- man televisivo ha invece dimo- caricato Yair Lapid annunciava duto a Bennett il primo turno al- perficiale, nel corso degli anni è strato maturità politica e grande al Presidente d’Israele di avere in la guida del paese nella rotazio- stato oggetto di una satira pun- capacità di mediazione, tenendo tasca la maggioranza parlamen- ne. Ha dimostrato capacità ope- gente. “Cambia posizione in ba- insieme anime profondamente tare. “Sono onorato di informar- rativa e oggi si è imposto come se a ciò che è meglio per lui”, l’a- diverse. Una trasformazione che la che sono riuscito a formare un il leader del centro in Israele”. In nalisi del commentatore politico dovrà provare duratura per po- governo”, le parole di Lapid nel- pochi, come ricorda Della Per- e comico Lior Schleien. Un giu- ter convincere gli israeliani di es- la telefonata con Rivlin, colto un gola, si aspettavano che Lapid dizio non isolato, con Lapid spes- sere un leader da seguire. po’ di sorpresa mentre si trova- va nello stadio di calcio Bloom- field di Tel Aviv per la finale di I futuri leader e i consigli da ascoltare coppa nazionale. Una partita de- cisa nei minuti finali, così come Durante la festa di Hanukkah di ben otto anni fa, Mark Mel- focata da un carovita sempre più pesante. “Parlare di altre è accaduto per l’intesa siglata da lman, veterano della consulenza politica su sponda democra- questioni tendeva a diluire quell’obiettivo. Parlare dei palesti- Lapid. A una manciata di minu- tica, aveva trascorso una serata a casa di Yair Lapid. Stava os- nesi e del processo di pace poteva non essere stato dannoso, ti dalla scadenza del suo manda- servando da vicino il leader di Yesh Atid e costruendo la stra- ma nemmeno utile. E quando si parte da zero, bisogna gua- to, il leader centrista di Yesh Atid tegia per le elezioni israeliane di prima- dagnare voti, non solo non perderli”. è infatti riuscito ad ottenere tut- vera. I sondaggi iniziali non davano mol- Per cui nella campagna elettorale del te le agognate firme necessarie ti seggi al nuovo partito costruito su mi- 2013 il messaggio era stato semplice per formare una coalizione di sura dell’ex giornalista televisivo. Il suo e gli elettori l’avevano premiato, facen- governo. Una vittoria al fotofini- fascino da prima serata non sembrava do guadagnare ben 19 seggi a Yesh sh, che ha portato Israele ad ave- convincere l’opinione pubblica, abituata Atid. Secondo partito alla Knesset, do- re un nuovo governo. E Lapid a a vederlo sullo schermo, meno nell’are- po il Likud di Netanyahu. “Qualcuno ha dare seguito alla sua promessa na politica. Mellman invece aveva visto in accusato Lapid di puntare troppo in al- di sostituire Netanyahu. “È stato lui un candidato forte. “È incredibilmen- to affermando di voler diventare Pre- lui il vero fautore di questo ac- te laborioso, incredibilmente intelligen- mier”, disse allora Mellman. Otto anni cordo. Non ho mai avuto un giu- te, e intuisce le esigenze degli israeliani dopo, era al suo fianco mentre Lapid dizio positivo su Lapid, ma devo della classe media. Ed era anche una superstar”, spiegava al- chiudeva la porta dell’ufficio del leader dell’opposizione per dire che mi sono ricreduto. - il lora il consulente politico al quotidiano Haaretz. Insieme ave- aprire quella di futuro Premier d’Israele (dopo i due anni a gui- commento a Pagine Ebraiche del vano impostato la campagna elettorale su un messaggio chia- da dell’alleato Naftali Bennett). “Sono così orgoglioso del mi- professor Sergio Della Pergola - ro: migliorare le condizioni della classe media israeliana, sof- racolo che ha fatto”, il commento oggi di Mellman. Ha cucito e ricucito dove era ne-

“Se non ci fosse l’ostacolo del- blema, ripresentatosi in diver- la conoscenza linguistica, con- Galei Zahal, onde a rischio se occasioni, è che una realtà siglierei a tutti l’ascolto (molto come quella militare non do- semplice via web) di alcune tra- vrebbe avere posizioni politi- smissioni della rete radiofoni- che di destra o di sinistra, men- ca dell’esercito israeliano Galei tre dalla onde radio di Galei Tzahal (letteralmente “le onde Zahal queste posizioni emergo- dell’esercito”). Si tratta di un no. E rischiano di distrarre, al- canale che definirei “laico”, non meno secondo i vertici militari. nel senso di “non religioso” (co- È stato infatti lo stesso capo di sa che per altro non è), ma per Stato maggiore Aviv Kochavi a il fatto che tratta in maniera chiedere a Gantz di intervenire decisamente libera dei princi- per togliere la radio dalle sue pali argomenti della politica, preoccupazioni. Gli alti dirigen- della cultura e finanche della u La radio dell’esercito d’Israele è un esempio di professionalità. Ma c’è chi vorrebbe chiuderla. ti di Galei Zahal hanno risposto difficile situazione militare di dicendo che: “La radio, che un paese che è pur sempre in mo ministro David Ben Gurion instillare in loro la conoscenza Gantz a gennaio- Una stampa quest’anno segna il suo 70° an- guerra come Israele.” Così scri- nel 1950. Uno dei suoi scopi di- della lingua ebraica e della ge- libera in Israele è importante niversario, è una risorsa per la veva su queste pagine il diret- chiarati all’epoca era quello di ografia del paese. Nel corso del sopra ogni cosa, e continuerò cultura e la società israeliana. tore del Cdec Gadi Luzzatto Vo- servire come un efficiente mez- tempo però molti ministri del- a difenderla e ad assicurare la Galei Zahal è stata una casa per ghera in merito alla celebre zo di comunicazione tra l’eser- la Difesa, compreso quello at- sua indipendenza, ma avere una i soldati, una casa per la crea- emittente dell’esercito israe- cito regolare e le forze della ri- tuale, Benny Gantz, volevano stazione radio militare nell’e- tività, la cultura e l’arte israe- liano. Un’istituzione nel paese, serva. Doveva anche essere uno che fosse trasferita sotto un al- sercito non è ragionevole in liana, e per innumerevoli gior- che ha formato schiere di gior- strumento educativo per i gio- tra direzione (non più l’eserci- questo momento. Ho stabilito nalisti eccezionali. Galei Zahal nalisti e a lungo considerata un vani e la popolazione in gene- to) o addirittura chiusa.”La de- che le persone in uniforme non è la casa della democrazia isra- esempio di professionalità. La rale, e un mezzo per aiutare ad cisione è una questione etica, dovrebbero occuparsi di politi- eliana. È una specie rara di fio- stazione è stata fondata dal pri- assorbire i nuovi immigrati e non di bilancio. - ha dichiarato ca in nessuna posizione”. Il pro- re, che deve essere protetta”.

www.moked.it P10 ORIZZONTI n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche Diplomazia, arma anti-Iran

L’accordo del 2015 sul nucleare ha fallito in diversi punti. Ha con- sentito agli iraniani di fare signi- fi cativi progressi nella qualità e quantità delle centrifughe e nell’ammontare dell’uranio arric- chito. Si è rivelato insuffi ciente sotto il profi lo della supervisio- ne dello sviluppo dell’arma nu- cleare. Non ha previsto un argi- ne alla corsa all’armamento ira- niano sul fronte del suo arsenale balistico. Questo deve cambiare. Almeno questo quanto ha chie-  Mentre dall’Iran i segnali non sono positivi, Israele cerca nuove strade per contrastarlo: il dialogo con gli Stati Uniti è una di queste sto il capo di Stato maggiore Aviv Kochavi in visita al Pentagono. In questo incontro, arrivato a po- I cinguettii di Khamenei, odio online da fermare chi giorni dall’elezione in Iran dell’ultraconservatore Ebrahim Dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gen- un appello in particolare a Twitter è sta- cazioni. Dal momento che gli attacchi Raisi, Kochavi ha ribadito la po- naio scorso, Twitter e Facebook avevano ta anche l’attivista e giornalista Masih Ali- verbali di Khamenei non erano rivolti ai sizione uffi ciale dell’intelligence deciso di sospendere l’allora Presidente nejad. “Khamenei – la sua denuncia – ha propri cittadini, ha sostenuto Dorsey, israeliana: no al ritorno Usa all’ac- Usa Donald Trump dalle proprie piatta- bandito 83 milioni di iraniani da Twitter, erano ammissibili. “È un’affermazione cordo sul nucleare stipulato forme. Una decisione temporanea, ma anche se lui e i suoi alleati fanno pieno miope e semplicemente sbagliata. - spie- dall’amministrazione Obama. Un che per il momento tiene. E su cui si è uso delle piattaforme sociali per diffon- gava sul Washington Post Alinejad - Per ritorno a cui Washington sta la- aperto un dibattito internazionale. Uno dere le loro bugie, senza nemmeno un molti iraniani comuni, le parole di Kha- vorando in questi mesi a Vienna, degli interrogativi è: se le piattaforme accenno di etichette di avvertimento. Il menei non sono minacce vuote ma han- ma con la porta aperta ad alcu- possono bannare il presidente degli Sta- campo di gioco dei social media rimane no conseguenze reali sulle loro vite”. ne modifi che. ti Uniti perché considerano la sua reto- fortemente inclinato a favore della dit- L’ayatollah, denuncia la giornalista irania- Kochavi, riportava una nota dell’e- rica pericolosa, come mai non agiscono tatura”. na, “promuove la misoginia e incoraggia sercito, “ha spiegato la minaccia allo stesso modo con altri esponenti po- In un’audizione al Senato Usa, l’ammini- la violenza contro le donne e i diversi rappresentata dal ritorno all’ac- litici? In particolare perché non bannano stratore delegato di Twitter Jack Dorsey gruppi etnici e religiosi” attraverso i suoi cordo originale e ha sottolinea- l’Ayatollah Khamanei, da cui profili ven- si era giustificato affermando che i twe- profili twitter, in persiano, inglese, arabo to che dovrebbero essere adot- gono continuamente lanciati strali con- et antisemiti di Khamenei e i suoi appel- e spagnolo. E intanto incarcera chi usa tate tutte le misure necessarie per tro Israele con vere e proprie istigazioni li per lo sradicamento di Israele non vio- le piattaforme per esprimere il proprio impedire all’Iran di raggiunge ca- alla violenza? Non è solo l’opinione pub- lano le regole della società perché si trat- dissenso. Non sarebbe quindi il caso, l’in- pacità militari nucleari”. La visi- blica israeliana a chiederselo. A lanciare terebbe solo di “saber-rattling”: provo- terrogativo di Alinejad, di fermarlo? ta di Kochavi negli Usa ha anti- cipato di una settimana quella del Presidente israeliano Reuven tra lo stesso Rivlin e il Primo mi- lestinesi. “Rivlin può trasmettere mo sulle vittorie, cose di cui tut- Esteri israeliano Yair Lapid. Una Rivlin, che si è recato a Washin- nistro Naftali Bennett. a Biden e a chiunque altro sia ri- ti possiamo benefi ciare, invece missione organizzata per incon- gton per incontrare il Presidente Una fonte vicina al Premier, par- levante che siamo a bordo per di prendere posizioni che in pas- trare il segretario di Stato Usa Joe Biden. Rivlin, concludendo lando con il Post, ha ridurre il confl itto, ma non de- sato non hanno fatto nulla per i Antony Blinken nel corso del suo il suo mandato, è stato il primo evidenziato come il Presidente vono pressarci troppo sulla que- palestinesi, gli israeliani o gli ame- tour europeo e volta a ribadire alto politico israeliano ad incon- israeliano uscente fosse la perso- stione”, ha detto la fonte al quo- ricani”. di persona quanto espresso in trare Biden dalla sua entrata in na giusta per presentare le istan- tidiano israeliano. “Non stiamo Anche sul tema Iran, l’obiettivo due conversazioni telefoniche: il carica nel gennaio scorso. Un ze di Gerusalemme in merito a nascondendo i palestinesi sotto è costruire un rapporto di dialo- governo Bennett-Lapid vuole un vertice atteso in Israele, al cen- diversi temi delicati. Oltre all’I- il tappeto, ma abbiamo un ap- go: a testimoniarlo la visita lam- rapporto con gli Usa all’insegna tro di un incontro preparatorio ran, anche il confl itto con i pa- proccio diverso. Ci concentrere- po a Roma del ministro degli del “nessuna sorpresa” (così si Mondiali in Qatar, il cantiere aperto dei diritti violati

Conclusasi l’esperienza degli Eu- una luce positiva. Il problema zioni da tempo denunciate, ma 2010 al 2020. tore dei Mondiali hanno sem- ropei, il mondo del pallone at- è che le notizie che arrivano da che ora, con l’avvicinarsi della E non basta perché il numero pre respinto tutte le accuse. tende il 2022 per rivedere le na- Doha non sono confortanti. Se- competizione, si stanno inten- complessivo potrebbe essere in Secondo gli organizzatori a og- zionali in campo nel palcosce- condo un reportage del britan- sificando. realtà molto più alto visto che gi sarebbero morte solamente nico più importante, la compe- nico Guardian, pubblicato nel I dati del Guardian sono impie- molti lavoratori provengono da 37 persone che lavoravano alla tizione mondiale. Per la prima febbraio di quest’anno, almeno tosi: le migliaia di vittime pro- Paesi come Kenya e Filippine di costruzione degli stadi: per 34 volta ad ospitare il torneo sarà 6.500 migranti arrivati in Qatar vengono per lo più da India, Pa- cui non si conoscono i dati. In di loro, si è sostenuto, la mor- il Qatar. Il paese del Golfo ha in- per lavorare nei cantieri per i kistan, Nepal, Bangladesh e Sri più non sono disponibili nean- te non sarebbe collegata al la- vestito miliardi di dollari nel Mondiali hanno perso la vita a Lanka. Il calcolo è il frutto del- che i numeri relativi agli ultimi voro. “Dietro le statistiche si progetto, che sarà un biglietto causa delle mancato rispetto la raccolta incrociata di dati mesi del 2020. La monarchia del nascondono storie di famiglie da visita per presentarsi sotto delle norme di sicurezza. Viola- forniti da fonti governative dal Qatar e il comitato organizza- devastate dal lutto, rimaste

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 ORIZZONTI P11 leggeva nella nota del ministe- ro). Entrambe le parti, è stato “Giochi in Cina, ricordiamoci degli uiguri” stabilito, si dovranno impegna- re ad aggiornare l’altra in an- A lungo la minoranza uiguri del- ticipo sulle proprie mosse più lo Xinjiang, regione della Cina signifi cative nell’area medio- occidentale, è rimasta per lo più rientale. sconosciuta. “Oggi questa realtà Lapid ha spiegato di voler evi- musulmana e turcofona è diven- tare lo scontro con Washington tata il simbolo della repressione e di voler riallacciare i rapporti messa in atto dal regime di Pe- con l’intero partito democratico. chino, e di conseguenza un tema Un rapporto segnato da grandi cruciale della politica internazio- tensioni nel corso dell’era Ne- nale”, scriveva l’analista francese tanyahu, arrivato a sfi dare la pre- Pierre Haski. Il governo di Pe- sidenza Obama direttamente al chino, ricordava Haski, non è ri- Congresso pur di far saltare l’in- uscito a censurare del tutto le tesa sull’Iran. Per incidere su notizie legate alla repressione de- quest’ultima, Lapid preferisce gli uiguri. Il mondo sa che oltre usare la strada diplomatica e ab- un milione di persone sono sta- bandonare la strategia dello scon- te internate in campi “di riedu- tro. Un’opzione caldeggiata a Pa- cazione”, cioè di lavori forzati. gine Ebraiche anche dall’esperto Però poche sono state le reazio- Raz Zimmt, analista israeliano. ni concrete a questi crimini. No- “Dobbiamo pensare a qual è il nostante i tentativi di migliaia di modo migliore per ritardare la attivisti di chiedere ai governi di  L’appello del rabbino capo di Gran Bretagna rav Mirvis a favore della minoranza degli uiguri nuclearizzazione dell’Iran. - la intervenire, la Cina non ha cam- sua analisi - Guardiamo alle tre biato le sue politiche. Ci sono che stanno subendo”, l’appello il gigante tedesco delle assicura- Un impegno che “è un punto opzioni principali sul tavolo: una state alcune iniziative per colpi- del rabbino capo d’Inghilterra e zioni Allianz. centrale del nostro impegno per è l’opzione militare. La seconda re Pechino, come le sanzioni in- del Commonwealth rav Ephraim Al riguardo Jewish News segna- la memoria storica”. Jewish News sono le azioni segrete, come quel- trodotte dall’Ue nel 2019, nel Mirvis con riferimento al massa- la come nella sezione “Chi sia- ha contattato Allianz chiedendo le che abbiamo visto negli ultimi 2020 e nel marzo scorso o l’a- cro in atto contro la minoranza mo” Allianz scriva di essere im- se sponsorizzare le Olimpiadi ci- mesi a Natanz. E la terza è l’op- perta accusa americana di com- musulmana. nesi non sia una vio- zione diplomatica, ovvero otte- piere un genocidio. Ma non è “Partecipare ai Gio- lazione di questo im- nere l’intesa sul nucleare (JCPOA). stato suffi ciente. E intanto la co- chi senza protestare pegno, alla luce delle Credo che nonostante tutte le munità internazionale si chiede contro queste atroci- accuse legate ai crimi- sue mancanze, e ne ha molte, cosa fare alla luce del grande tà sarebbe un inaccet- ni contro gli uiguri. l’accordo precedente abbia per- evento sportivo che porterà le tabile atto di indiffe- “Il movimento olim- messo di ritardare la corsa al nu- nazioni di tutto il mondo pro- renza” ha sottolinea- pico è costruito sui va- cleare di 10-15 anni. Un lasso di prio in Cina: le Olimpiadi inver- to il rav, che ha fatto lori dell’eccellenza, tempo signifi cativo per Israele. nali di Pechino 2022. propria la battaglia di dell’amicizia e del ri- Per questo ero contrario al ritiro Ad avere le idee chiare è la co- un’organizzazione di spetto, e i Giochi olim- deciso da Trump. Non poteva munità ebraica britannica, che a stampa ebraica - Jewi- pici hanno lo scopo di portare ad un accordo migliore, più riprese si è mobilitata per sh News - che si sta unire il mondo come ma solo spingere l’Iran a prose- chiedere che le Olimpiadi siano impegnando per rom- simbolo di pace”, la guire nelle sue politiche per ac- l’occasione per porre l’accento pere il muro del silen- replica di un portavo- celerare le proprie capacità. Co- sul destino degli uiguri. “Lo sport zio su questa dram- ce dell’azienda. “Allianz sa che è accaduta. Per questo so- è tale se unisce e ispira. Faccia- matica vicenda. L’o- condivide questi valo- no favorevole e credo che sia po- mo sì che i Giochi invernali si biettivo della campa- ri e non abbiamo in- sitivo per Israele un ritorno all’in- trasformino in una piattaforma gna è quella di fare pressione su pegnata nel “preservare la me- tenzione di ritirarci dal nostro tesa. Anche se non è la migliore. di solidarietà verso la popolazio- alcuni grandi aziende affi nché moria dei clienti e dei dipenden- accordo”. Un no secco. Ma i pro- Si potrà migliorare con il tempo, ne uigura piuttosto che in uno tolgano la sponsorizzazione alle ti che furono privati dei loro di- motori della campagna avverto- sulla base di incentivi e promes- strumento per distrarre il mon- Olimpiadi. Tra queste, il portale ritti, perseguitati e uccisi duran- no che conitnuerranno a insiste- se di cancellare le sanzioni”. do dalla spaventosa ingiustizia degli affi tti di alloggi Airbnb. O te il regno del terrore nazista”. re e farsi portavoce degli uiguri.

senza la loro principale fonte dopo essere arrivato si è suici- nal. In una lettera inviata al pre- di reddito, in lotta per ottene- dato. Mohammad Shahid, arri- sidente della Fifa Gianni Infan- re un risarcimento, e confuse vato dal Bangladesh, è morto tino, l’organizzazione ha parla- riguardo alle circostanze della per una scarica elettrica nel suo to di “una serie di riforme po- morte dei loro familiari”, rac- appartamento, dopo che l’ac- sitive” introdotte dal Qatar. Ma contava il Guardian. “Ghal Sin- qua era entrata in contatto con ha anche detto che le riforme gh Rai, immigrato nepalese, dei cavi non protetti”. E così al- “spesso non sono attuate cor- aveva pagato più di mille dol- tre centinaia di storie di vessa- rettamente, e migliaia di lavo- lari di commissioni per farsi as- zioni, soprusi e di violazione dei ratori migranti sono ancora sumere come addetto alle pu- diritti minimi dei lavoratori. C’è sfruttati e abusati”. lizie in un campo per i lavora- stata però un’evoluzione in po- Il cantiere dei diritti in Qatar tori impegnati nella costruzio- sitivo con un cambio di marcia rimane quindi aperto. Ong e ne di uno stadio nell’area di da parte del Qatar riconosciu- giornalisti dovranno continua- Education City. Una settimana  La costruzione di uno stadio per i Mondiali 2022 in Qatar to dall’ong Amnesty internatio- re a monitorare la situazione.

www.moked.it P12 ECONOMIA n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche

IL COMMENTO INNOVAZIONE E DEMOCRAZIA

CLAUDIO VERCELLI della seconda metà del Settecento, si è fatto suto dai più come una curiosa innovazione, cina di ambiti tecnologici che sono destinati sempre più diffuso e radicale. Se fino ad una comunque destinata ad essere usata da po- ad influenzare in non più di dieci anni l’e- Non c’è più bisogno di pensare ai soli film di trentina di anni fa si poteva ancora cercare chi. I processi tecnologici di digitalizzazione, voluzione delle economie nazionali. Il futuro fantascienza, anche se alcuni di essi, in di ragionare come se il cambiamento potesse che stanno letteralmente invadendo ogni non solo delle singole imprese ma anche di qualche modo, precorrono aspetti a venire essere maggiormente diluito nel tempo, oggi spazio non solo della produzione ma anche interi comparti produttivi, è quindi legato della nostra esistenza. Così come non occor- – invece – è palese, a chiunque abbia un po’ della commercializzazione dei beni e, con alla loro capacità di assorbirne funzioni e re ripetere le lamentazioni che da tempo si di senso della prospettiva, che le cose siano essi, della sfera delle relazioni sociali, si in- competenze, diffondendole e socializzandole susseguono sulla «crisi del mondo del lavo- destinate ad accelerarsi ulteriormente. scrivono a pieno titolo dentro una tale dina- al proprio interno. ro», fatto in sé del tutto veritiero ma da solo A conti fatti, il passaggio pandemico si rive- mica. Un recentissimo studio della McKin- L’automazione è destinata a vedere crescere incapace di restituirci il senso delle trasfor- lerà, il giorno in cui ne dovessimo scrivere sey & Company - società multinazionale di circuiti robotici («Next level process auto- mazioni che stiamo vivendo. Poiché il circu- la storia, un ulteriore incubatori di questi consulenza strategica che analizza gli anda- mation») in grado di autoripararsi, di ricon- ito economico è da sempre caratterizzato da processi. I quali hanno una comune radice, menti dei mercati, le fisionomie di business, figurarsi e di dare corso al cosiddetto «inter- un’intrinseca disposizione al mutamento ossia quella di rendere indispensabile quan- le dinamiche di breve e lungo periodo di in- net delle cose» su scala industriale. Entro il che, a partire dalla rivoluzione industriale to, in un primo momento, è altrimenti vis- teri settori merceologici - identifica una de- 2030, le reti in 5G dovrebbero raggiungere Desertech, il futuro tra la sabbia

“Attraverso la creatività e l’inno- tico. Istituito dal ministero per la per la Protezione ambientale. vazione, abbiamo trasformato de- Protezione ambientale di Israele, L’obiettivo è dunque sia di por- serti aridi in campi fiorenti e ab- in partenariato con la città di Be’er tare avanti progetti che affronti- biamo aperto nuove frontiere nel- Sheva, la Merage Foundation, l’I- no siccità e desertificazione in la scienza e nella tecnologia”, ri- srael Innovation Institute, l’Isti- Israele, sia esportare know-how cordava al mondo e agli israelia- tuto di Ricerca sulla Salute Am- all’estero. Anche in in paesi che ni il presidente . E bientale del Soroka Medical Cen- sino ad oggi non dovevano pre- nel solco di queste parole, Israe- ter e l’Istituto di Ricerca sul De- occuparsi di queste problemati- le prosegue il suo impegno per serto dell’Università Ben Gurion che. “Unione europea e Stati Uni- far fiorire il deserto e dimostrare, del Negev, DeserTech si propo- ti - segnala Cohen - stanno spe- attraverso scienza e ricerca, la ne anche come un centro per la rimentando situazioni che per strada da seguire nell’affrontare promozione di dialogo e sinergie u Tra le sfide di Desertech, implementare l’agricoltura nel deserto noi sono familiari, nella nostra scarsità di risorse in un clima ari- tra entità pubbliche, industria, ac- regione”. E Israele può dare il suo do e semi-arido. Lo fa attraverso cademia e società civile. gestionali innovative che posso- realtà dettata dal cambiamento contributo a rispondere a queste DeserTech, il suo nuovo centro “Israele ha affrontato con succes- no essere potenziate per aiutare climatico” spiega Galit Cohen, nuove esigenze. Anche perché il di innovazione internazionale, so le sfide legate al clima e nel gli sforzi di adattamento in altri vicedirettore generale senior per quadro per il futuro non è roseo. dedicato all’adattamento e alla corso degli anni ha sviluppato Paesi, comprese nazioni che non le Politiche, la Pianificazione e la “Secondo le Nazioni Unite entro resilienza al cambiamento clima- tecnologie, politiche e soluzioni hanno familiarità con la nuova Strategia del ministero israeliano il 2025 1,8 miliardi di persone Pardo, un medico al servizio d’Israele

Dall’esclusione da scuola a causa deciderà di cederne una parte ai quelli che venivano chiamati “prestiti delle leggi razziste, al lavoro nei contadini che li lavoravano. d’onore” cioè prestiti senza alcuna ga- campi per aiutare la madre rimasta ranzia bancaria con l’impegno, appun- vedova, passando per la laurea in Nella primavera del 1943 Giorgio Leo- to “di onore”, di restituire quanto rice- Svizzera in medicina, fino all’emi- ne Pardo entrava legalmente, in treno, vuto, a guerra finita. D’estate, quando grazione in Israele nel segno degli in Svizzera. Un vero miracolo e un gio- non c’erano lezioni, doveva lavorare ideali sionisti. co di abilità che gli consentì di emigra- per finanziare il suo mantenimento: ve- È la storia di Giorgio Leone Yehuda re senza violare le leggi di nessuno dei niva inviato nelle campagne a racco- Pardo, di cui cade quest’anno il cen- due Paesi. In Svizzera si iscrisse alla gliere frutta presso aziende agricole del- tenario dalla nascita e che viene ri- Facoltà di Medicina dell’Università di la piana della Svizzera tedesca. Non era cordato in queste pagine da Roberto Losanna ed iniziò gli studi per quella molto abituato ai lavori agricoli, ma Jona. Una figura poco nota al gran- carriera cui aspirava da tempo. Da casa non aveva scelta. Finalmente nel 1945 de pubblico, ma esempio di un poteva ottenere legalmente piccoli, ma la Liberazione: poté tornare a Genova ebraismo italiano dinamico e proiet- regolari versamenti di denaro che gli u Giorgio Leone Yehuda Pardo dove terminò gli studi di medicina. tato verso nuove sfide. Così come consentivano di mantenersi agli studi. Negli anni ‘50, laureatosi in medicina, profondamente segnato da idee Tutto continuò abbastanza serenamen- per la sorte della sua famiglia rimasta fece l’aliyah. Lasciava, nel paese di ori- egualitarie, come dimostra un gesto te, soltanto per pochi mesi. L’8 settem- in Italia) divenne profugo, ma poté pro- gine, una situazione di agi e benessere e raccontato da Jona compiuto da bre del 1943 l’Italia precipitò nell’infer- seguire gli studi. Associazioni di bene- si inserì con entusiasmo ed impegno Pardo negli anni quaranta: ricevuti no dell’occupazione nazista. Senza fi- ficenza svizzere (ebraiche e non) lo aiu- nello sforzo costruttivo d’Israele. Era in eredità alcuni terreni in Veneto, nanziamenti da casa (con l’angoscia tarono a sopravvivere. Ottenne anche laureato in medicina e sperava di poter

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 ECONOMIA P13

l’80 percento della popolazione mondiale. cazione di una parte delle loro attività e l’in- no, per essere accolte ed applicate, una di- ranno ben integrate nel circuito produttivo L’infrastruttura della tecnologia dell’infor- treccio permanente tra di esse. Ci si adope- sposizione di principio a farle proprie, inte- ma vedranno ben presto decrescere i costi, a mazione (hardware, software e rete, ovvero i rerà moltissimo sulla cyber-sicurezza, con grandole e poi sostituendole a ciò che già esi- fronte di significativi incrementi dei margi- componenti necessari a far funzionare e ge- l’implementazione della Trust Architecture. ste. Insieme, si intende, alle risorse finanzia- ni di profitto. Dopo di che, le economie che stire gli ambienti dell’economia della cono- Una vera e propria «rivoluzione» sulle bio- rie per realizzare i necessari investimenti. meglio riusciranno a reggere all’impatto del- scenza) si svilupperanno sempre di più con il molecole, i biosistemi e l’intreccio tra natu- I principali comparti industriali che ne sono la trasformazione saranno quelle che riusci- Cloud e l’Edge computing. Si svilupperanno rale ed artificiale, creerà la possibilità di usa- da subito interessati sono molti, a partire ranno a creare ambienti favorevoli all’inno- inoltre nuove generazioni di personal com- re il Dna a fini computazionali. Interverran- dall’automotive, la chimica, l’elettronica, la vazione. La qual cosa, per intenderci, chia- puter, basati su un’altissima capacità com- no nuovi materiali d’uso comune, così come mobilità (trasporti e logistica), l’informazio- ma direttamente in causa il rapporto tra in- putazionale e su chip neuromorfici. L’intelli- il ricorso alla green economy diverrà uno dei ne, le telecomunicazioni, la farmaceutica. Di vestimenti per la ricerca e lo sviluppo e loro genza artificiale abbatterà una parte rilevan- campi più importanti nella produzione di certo, in uno scenario oramai neanche trop- riversamento sulla popolazione in termini di te dei lavori ripetitivi. Si andrà verso un si- ricchezze. Tutte queste cose, insieme ad al- po futuribile, a fronte di elevati costi di adat- conoscenza diffusa. Un tema, quest’ultimo, stema di software 2.0 destinato a moltiplica- tro ancora, mentre modificano sul lungo pe- tamento iniziale, le imprese che dovessero che rimanda da subito alla natura della de- re le funzionalità di programma, la semplifi- riodo il tessuto produttivo, del pari richiedo- muoversi in tale direzione non solo rimar- mocrazia in una società digitale. sperimenteranno condizioni di Cohen- per l’innovazione tecno- scarsità idrica assoluta, con due logica a tutti i livelli partendo da terzi del mondo che vivranno in Ricerca&Sviluppo, con una spe- condizioni di carenza d’acqua”, sa che è la più alta pro capite nei spiega la dirigente israeliana. Paesi OCSE, questo è il nostro La sede di DeserTech è nella re- approccio”. gione del Negev, nella città di Be- Dopo un processo di mappatura er Sheva, parte della cintura de- e analisi della regione nella pri- sertica mondiale, “un laboratorio ma fase del progetto si è deciso vivente di scienza e tecnologia”, di dare la priorità al comparto evidenzia Cohen. Il centro è pen- dell’innovazione tecnologica del sato in base a “un modello di la- clima del deserto e a quello del- voro flessibile, inclusivo e modu- la salute e del clima. La Deser- lare che permetterà di aggiunge- Tech Innovation Community, re in futuro nuove aree di studio guidata dalla Merage Foundation e partner”. e dall’Israel Innovation Institute, Uno sforzo che si basa sulla no- è stata lanciata nel settembre 2020 ta importanza che il Paese asse- e conta circa 800 membri - star- gna all’innovazione, sostenendo- tup e aziende tecnologiche, lea- la: “I finanziamenti per l’innova- der del settore, istituzioni acca- zione in Israele sono sempre di- demiche e di ricerca, aziende go- sponibili, lo sono stati anche an- vernative, settore pubblico e am- che durante il CoViD- spiega u Pannelli solari nel deserto del Negev: una risorsa per l’intera Israele basciate. ripetere la carriera del padre, professore Palestina mandataria attraverso l’Iran. spetto più importante dei suoi interessi universitario. Ebbe qualche contatto Dalla Palestina era venuta a studiare era il lato umano, l’assistenza dei mala- con il professor Bernardo Zondek, agraria a Milano e di lì era tornata in ti, più che la ricerca scientifica che si dell’Università di Gerusalemme, l’in- patria. svolgeva soprattutto all’Ospedale Ha- ventore del primo test di gravidanza e Nel 1951 nacque il figlio Kariel. Presto dassah. A Gerusalemme nacque il figlio di studi fondamentali nel campo della la giovane famiglia si trasferì a Tiberia- più giovane, Amichai. [...] ginecologia, ma poi preferì passare alla de. Anche qui Pardo si dedicò all’assi- Con il passare degli anni l’impegno de- medicina pratica. L’assistenza dei pa- stenza dei pazienti, con la specializza- dicato alle scienze mediche, diminuì di zienti e il contatto con i malati soddi- zione in ginecologia. Dopo trovò un intensità per motivi di età, ma questo sfacevano la sua generosità più che impiego all’ospedale Kaplan di Rehovot. non lo spinse verso l’ozio, anzi. Creò la l’impegno di laboratorio su provette e La famiglia cresceva: qui nacquero altri sezione della Società Dante Alighieri e tessuti umani. Decise quindi di dedi- u Il campo per migranti di Rosh A’Ayn due figli, Eldad e Ilan. Rimase a Reho- ne divenne presidente per molti anni. carsi alla cura dei pazienti delle ma’a- vot diversi anni e data la giovane età Fu sempre molto attivo nell’inventare barot (campi di accoglienza per nuovi prattutto dallo Yemen, ma anche tan- partecipò come capitàno medico a tutte e promuovere iniziative culturali italia- migranti). Rosh A’ayin, a est di Petach tissimi da altri paesi arabi e dall’Euro- le varie guerre, combattute da Israele: ne cui partecipavano anche cittadini al Tiqwa, fu la prima sede di lavoro. Que- pa) alloggiati semplicemente sotto ten- Campagna del Sinai del 1956, Guerra di fuori di questa comunità. La sua at- sta località, alle fonti del fiume Yarkon, de, mentre oggi è una città dai grandi dei Sei Giorni nel 1967, Guerra di at- tività venne riconosciuta dall’Italia che fu sede di una delle più importanti edifici e infrastrutture. trito, sul Canale di Suez tra il 1967 e il lo nominò Commendatore dell’Ordine ma’abarot degli anni ‘50 dello scorso Nel frattempo Giorgio Pardo si sposò 1970 e, infine, la Guerra del Kippur nel della Stella d’Italia. secolo. È impressionante, il confronto con Anita Pisek, una giovane che aveva 1973. Negli anni ‘60 riuscì a trasferirsi tra gli anni ‘50 e la situazione attuale. alle spalle una storia da romanzo. Nata a Gerusalemme. Qui trovò lavoro Roberto Jona Allora era un campo di nuovi immigra- in Polonia, fuggita con la famiglia ver- all’Ospedale Sharé’ Zedek, il nosocomio ti (decine di migliaia che arrivavano so- so la Siberia, era arrivata nell’allora dei pazienti più religiosi. Anche qui l’a- (Il testo integrale su www.moked.it)

www.moked.it P14 CULTURA EBRAICA n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche

L’ANGOLO DEL MIDRASH Cosa è importante nella vita u PARASHAT MAS’È Rav Ephraim Mirvis era sincero, si va da un chacham, una grande autorità, I PROFETI E LE CITTÀ-RIFUGIO rabbino capo di Gran Bretagna che ha il potere di annullare quel voto, dopo varie do- mande. A quel tempo Pinchas era il sommo sacerdote e “Le città che darete ai leviti saranno le sei città Qual è la promessa di impegno personale più irrespon- avrebbe potuto annullare il voto di Yiftach. Perché non rifugio, che designerete affinché vi trovi rifu- sabile che abbia mai sentito? è successo? gio l’omicida involontario, e oltre a quelle da- Probabilmente è il voto di Yiftach. La haftarah di Par- Yiftach disse: “Va bene, che Pinchas venga da me. Io so- rete loro quarantadue città. Tutte le città che shat Chukat (Giudici 11:1) ci racconta come Yiftach, il no il leader nazionale. Dovrebbe venire lui da me”. darete ai leviti saranno quarantotto, esse e i re- capo della tribù di Gilad, fu chiamato a muovere guerra Pinchas disse: “Io sono il capo religioso del popolo. Yi- lativi recinti” (Numeri 35:6-7). Che ci viene a in- contro gli Ammoniti. Era in uno stato di trepidazione ftach dovrebbe venire lui da me”. segnare il testo della Torah dicendoci che il to- prima di guidare il suo popolo in questa fatidica batta- Ci fu uno stallo, e come risultato il voto non fu annullato, tale delle città era quarantotto? È facile sapere glia, e fece un voto. Implorando l’aiuto dell’Onnipotente ma Yiftach adempì ispirando la figlia a vivere una vita di il conto! (Infatti il testo ha già detto che ai levi- ti verranno destinate sei città-rifugio più altre quarantadue città). In realtà, il testo ci viene a insegnare che come le sei città-rifugio accol- gono i fuggiaschi, così anche le quarantadue città li potranno accogliere. E da dove sappia- mo che tutta la città, incluso il recinto, accoglie i fuggitivi? Perché è scritto: “Esse e i relativi re- cinti”, come le città accolgono così anche i lo- ro recinti accolgono. Una volta stavo studiando nella grande Acca- demia di Gerusalemme e venne un allievo che mi fece una domanda: “Maestro, dimmi! Quan- ti profeti ci furono nel popolo d’Israele?”. Gli risposi: “Figlio mio, furono quarantotto”. L’al- lievo mi chiese di nuovo: “E perché proprio quarantotto? Perché non quarantacinque o cinquanta?”. Gli risposi: “Furono quarantotto come le città-rifugio assegnate ai leviti” (cioè il pentimento che i profeti inducono nella gen- te è un rifugio dalle disgrazie). (Adattato dal Midrash haGadol e dal Seder Eliyahu Rabba cap. 16).

Gianfranco Di Segni Collegio rabbinico italiano

A LEZIONE DAI MAESTRI u IL PIANTO DEL POPOLO

“E tutta la congrega alzò la voce e il popolo u Una bandiera realizzata per celebrare Simchat Torah a Varsavia, 1902 - Libreria Nazionale d’Israele pianse in quella notte” (Bemidbàr 14;1). Si narra, in questo punto della Parashah, l’e- disse: “Se torno a casa vittorioso, qualunque cosa esca clausura. Ci sono tante lezioni che abbiamo potuto im- pisodio drammatico dei dodici esploratori che per prima dalla mia casa per correre verso di me, la sa- parare durante il tragico periodo del Coronavirus. tornando dalla visita in Israele la descriveran- crificherò”. Una riguarda chi è veramente importante. Yichus, l’or- no come un luogo abitato da giganti, un Pa- Naturalmente Yiftach presumeva che un animale casher goglio, l’ego, il protagonismo, non lo è. Ciò che è impor- ese inespugnabile. Al sentire quelle parole, il sarebbe uscito per primo dalla casa. tante è essere altruisti, essere gentili, essere mensch. C’è popolo perde la fiducia in D-o alzando la voce Tornò vittorioso. Sua figlia era così sollevata e felice di una seconda lezione. Ciò che è veramente importante è contro Moshè e piangendo. vedere suo padre venire verso casa che corse fuori per la mishpacha. La famiglia. Le connessioni con le perso- Secondo il computo dei giorni, quella data sa- salutarlo. Poi la Bibbia dice: “Yiftach adempì al suo vo- ne che contano nella nostra vita. Yiftach ha sbagliato rebbe il nono giorno del mese di Av. Data che, to” (Giudici 11:39). perché, per lui, la cosa più importante di tutte era esse- nei secoli successivi, ancora fino ai nostri gior- Che cosa significa questo? re importante. Era disposto a “sacrificare” sua figlia sull’al- ni, è da considerarsi la più nefasta. Sicuramente è impossibile che l’abbia davvero offerta in tare del suo ego perché non era disposto ad andare al di Nel midrash si racconta che la punizione in- sacrificio. Ecco perché molti dei nostri commentatori sotto della sua dignità per vedere un sommo sacerdote. flitta al popolo fu quella di vagare per qua- spiegano che il passaggio significa che Yiftach ispirò sua I nostri Maestri, nella loro saggezza, hanno scelto que- rant’anni nel deserto. figlia a condurre una forma di vita protetta, sacra, sepa- sto passo di Tanach per una haftarah al fine di eviden- Il Signore, non avendo gradito il pianto di tut- rata, perché naturalmente il sacrificio di bambini ci è as- ziare la lezione cruciale per noi. Prima di tutto, la lezio- ti per un futile motivo, a causa della mancan- solutamente estraneo. ne della mishpacha, la famiglia: il modo corretto in cui za di fiducia in Lui lo condannò a piangere in Ora i Tosafisti (da Tosafot, commentarii sul Talmud), nel dovremmo prenderci cura degli altri e come dovremmo quella data, nel futuro, per la perdita del Bet loro commento alla Gemara Masechet Taanit, pongono essere attenti, quando compiamo le nostre attività, alle ha Miqdash e della identità di popolo con la una grande domanda. Abbiamo familiarità con il con- ricadute sulla famiglia. In secondo luogo, l’altra lezione Diaspora. cetto di hatarat nedarim, l’annullamento dei voti. Nel ca- è legata a quello che è significativo nella vita: ciò che è so in cui si prenda un impegno e dopo si venga a sco- importante non sono io, ma piuttosto le persone che mi Rav Alberto Sermoneta prire che era impossibile portarlo a termine o che non circondano. Rabbino capo di Bologna

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 P15

DOSSIER /Musei A cura di Daniel Reichel Il momento di tornare in sala I musei sono stati particolarmen- rio. te colpiti dalla pandemia. Il 90 “L’urgente necessità di staccarsi per cento ha chiuso le porte du- dalla materialità degli spazi espo- rante la crisi e, secondo il Con- sitivi, dalle sale e dai teatri, ci ha siglio Internazionale dei Musei costretti a immaginare un am- (ICOM), più del 10 per cento biente digitale che offra un nuo- potrebbe non riaprire più. “C’è vo modo di vivere l’arte, un re- un urgente bisogno di rafforzare gno virtuale che permetta di rag- le politiche che sostengono que- giungere un pubblico molto più sto settore, che svolge un ruolo ampio e globale - spiegava in un essenziale nelle nostre società editoriale sul Jerusalem Post il per la diffusione della cultura, l’i- direttore del Museo d’Arte Mo- struzione, la coesione sociale e derna di Tel Aviv Tania Coen-U- il sostegno all’economia creati- zielli - In generale, questi tempi va”, aveva dichiarato il direttore di corona ci hanno unito come generale dell’Unesco Audrey comunità globale e hanno intro- Azoulay nell’autunno scorso. dotto una nuova dimensione vir- Di fronte alla crisi e alle chiusu- tuale nelle nostre vite, garanten- re, molte istituzioni culturali han- doci un accesso senza preceden- no agito rapidamente per svilup- ti ai tesori dell’arte mondiale, a pare la propria presenza in rete. fi gure culturali di spicco, a espe- Musei ebraici e israeliani non rienze uniche nella vita e ad una hanno fatto eccezione. Dall’Ita- miriade di opportunità di appren- lia alla Polonia, dalla Germania dimento. Ma dobbiamo ricorda- a Israele, le varie realtà museali re e ricordare al nostro pubblico hanno lavorato per mantenere che il contenuto digitale è solo un contatto con il pubblico. Per un surrogato limitato che non garantire un’offerta culturale ade- può sostituire l’esperienza fi sica, guata, nonostante l’impossibilità viscerale e potente di vedere una di accogliere nelle proprie sale i mostra o assistere a un concerto visitatori. Una penalizzazione  Nell’immagine il ritorno dei visitatori nelle sale del Museo di Arte Moderna di Tel Aviv dopo mesi di dal vivo”. forte perché, come spiega a Pa- chiusura a causa delle restrizioni disposte dal governo israeliano nella lotta al Coronavirus Per questo l’invito di Coen-U- gine Ebraiche la curatrice del zielli è - anche nelle pagine di Museo Polin Barbara Kirshenblatt un museo è il nostro movimen- za dell’architettura, è fondamen- di questa dialettica. Ma ha anche questo Dossier - quello di ritor- Gimblett, “la struttura stessa di to nello spazio che ci porta a sco- tale”. Anche solo andare al mu- aperto la strada a un nuove of- nare a calpestare gli spazi dei un museo ha una valenza peda- prire la storia che vi è narrata, seo è dunque un passaggio im- ferte di contenuti multimediali musei. Tornare a condividere gogica forte: l’architettura parla, sono le nostre scelte di avanzare portante dell’esperienza. Per non di ottimo livello. Ha portato i questi luoghi che, sottolinea la è fondamentale. Il visitatore vive o soffermarci in un luogo oppu- parlare dell’importanza di vede- musei a mettersi in gioco e risco- direttrice del Museo ebraico di un’esperienza in un certo senso re in un altro che condizionano re un’opera dal vivo e non fi ltra- prire modi per raccontarsi. Una Francoforte Mirjam Wenzel, so- opposta a quella che si esperisce quello che porteremo a casa a fi - ta attraverso lo schermo di un dinamica fondamentale dal pun- no anche “presidi di cittadinan- al cinema, dove si sta fermi e la ne visita. Il rapporto del corpo computer o di un cellulare. La to di vista ebraico, in cui la nar- za e di partecipazione” dove por- storia di svolge davanti a noi: in con lo spazio, che è poi l’essen- pandemia ha privato le persone razione è un elemento identita- si domande sulla società.

DALLA POLONIA A ISRAELE AL MEIS DI FERRARA RICORDANDO EMANUELE LUZZATI L’arte di raccontarsi I matrimoni in mostra Lele e i disegni universali

Anche con la chiusura realtà come il Polin, il Museo Con la riapertura il Meis ha voluto proporre una A cento anni dalla nascita diverse iniziative in ebraico di Francoforte e il Museo d’Arte Moderna nuova mostra che lega tradizione a fi ducia per il campo per ricordare nella pluralità di contributi il di Tel Aviv hanno trovato il modo di raccontarsi. futuro: “Mazal Tov! Il matrimonio ebraico”. grande e poliedrico artista Emanuele Luzzatti.

www.moked.it P16 n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche DOSSIER /Musei Polin: storia ebraica, storia di una nazione Tappa obbligata a Varsavia, il museo è un punto di riferimento per capire passato e presente della Polonia

“Abbiamo avuto oltre due milio- ni di visitatori dalla nostra aper- tura, costruito un rapporto du- raturo con il pubblico, realizzato programmi educativi per le scuo- le, corsi di formazione, organiz- zato festival. Siamo diventati un punto di riferimento in città: chi viene a Varsavia ha in agenda di venire al Polin”. A distanza di ot- to anni dalla sua inaugurazione, con una pandemia di mezzo, la vice direttrice del Polin - il Mu- seo della storia degli ebrei polac- chi, Jolanta Gumula, guarda con  Il Polin - Museo della storia to comunque un sollievo. “Il 20, orgoglio a quanto è stato realiz- degli ebrei polacchi è diventato 25% del nostro bilancio poggia zato fi no ad oggi. Il Polin, di cui un punto fermo dell’offerta sulla biglietteria, avere le porte Gumula cura la programmazio- culturale di Varsavia chiuse è stato un duro colpo, an- ne, è diventato un punto di rife- che economico. Abbiamo biso- rimento nazionale e internazio- gno dei visitatori. E la risposta nale. “Si viene da noi per scopri- me, grande seguito durante la alla riapertura è stata ecceziona- re la storia della Polonia. - spiega pandemia ha avuto la campagna le, sembrava una nuova inaugu- la vicedirettrice a Pagine Ebrai- online per commemorare la ri- razione”. che - Sento ancora persone che volta del Ghetto di Varsavia. Tra le nuove offerte del Polin dicono, non sono ebreo quindi “Normalmente abbiamo centi- post-pandemia, c’è la mostra Su- il Polin non mi riguarda. Ma è naia di volontari che distribui- ch a Landscape dell’artista po- una considerazione sbagliata: se scono i narcisi, simbolo della ri- lacco Wilhelm Sasnal: una co- non si conosce la storia degli volta, per le strade della città. raggiosa rifl essione sui luoghi ebrei polacchi non si conosce la Quest’anno non è stato possibi- tecipazione è stata enorme. Ol- turo”. Se la rete è stato uno stru- della Shoah in Polonia, che met- storia polacca. Sono due elemen- le, e quindi abbiamo realizzato tre 400 scuole e 400mila studen- mento formidabile per costruire te in discussione molte delle nar- ti inscindibili. Ed è questo su cui una versione scaricabile del fi ore ti vi hanno preso parte. Sarà uno nuove relazioni con il pubblico, razioni della politica al potere noi lavoriamo, così come sul no- e una campagna online. La par- strumento da usare anche in fu- riaprire le porte del museo è sta- nel paese. stro impegno a diventare un luo- go dove porsi domande sul pas- sato e sull’identità”. Come per tutte le istituzioni museali e cul- A Francoforte per porsi domande turali, la pandemia ha rappresen- tato un sfi da inaspettata. “Dopo Dopo cinque anni di ricostruzione e rin- inaugurata nel 2020 – che si affi anca a strazioni di come la musica potesse essere una prima fase per capire come novamento, il Museo ebraico di Franco- quella aperta nel 2016 e che si trova poco allora. Il nostro obiettivo è sempre quello procedere, abbiamo riproposto forte il 21 ottobre 2020 ha riaperto la sua distante – incorpora il palazzo neoclassico di dare un’impressione vivida al visitato- in rete tutti i nostri programmi. struttura principale al pubblico. È stata costruito dalla famiglia Rothschild nel re”. E così è anche nella struttura del pa- Abbiamo implementato il pro- un’inaugurazione agrodolce però. Nel pie- 1820, più un nuovo blocco realizzato dallo lazzo Rothschild: al terzo piano l’esposi- getto ‘Il Museo Polin a casa tua’, no della seconda ondata, le restrizioni ave- studio Staab Architects. Insieme, si crea zione si intitola Storia e Presenza. “In una selezione speciale di visite vano costretto a limitare in modo rigido una sinergia da presente e passato che ri- questo spazio raccontiamo la realtà ebrai- alle mostre, podcast e registra- gli accessi. “La cosa un po’ triste è stata specchia bene la fi losofi a del museo: rac- ca a partire dall’oggi e attraverso storie zioni che ci ha permesso di man- che, dopo cinque anni intensi di lavoro, contare la storia ebraica di Francoforte, personali, cercando di dare sempre un in- tenere il contatto con il nostro non abbiamo avuto quel momento catarti- ma anche aprire a rifl essioni sulla società quadramento storico a livello europeo. pubblico su base quotidiana. Un co di festeggiare insieme il traguardo rag- attuale. Anche perché si tratta di famiglie che han- esperimento che ha avuto gran- giunto. Per fortuna ci sono state le recen- La mostra permanente si estende su diver- no migrato, che hanno costruito reti in de successo, tanto che abbiamo sioni entusiastiche della stampa. Ma noi si livelli, spiega la direttrice Wenzel, e of- tutta Europa”. Il secondo piano è intitola- deciso di mantenerlo”. Se infatti aspettiamo ancora di avare quel momen- fre approcci diversi per capire l’identità e ta Tradizione e riti. “La domanda qui è i mesi di chiusura forzata hanno to” racconta a Pagine Ebraiche la direttri- la storia ebraica. “Nel museo Judengasse come l’ebraismo si sia trasformato in una rappresentato un duro colpo, so- ce del museo, Mirjam Wenzel. Anche loro (la struttura aperta nel 2016) si apre lo religione con diverse correnti, ricordando no stati anche una lezione, spie- si sono riadattati alla vita virtuale, anche sguardo sull’antico ghetto di Francoforte, che a Francoforte c’è stato uno scontro in- ga Gumula. “Ora andiamo avan- perché il museo è molto proiettato sul pre- raccontando cosa volesse dire una vita terno e la nascita della neo-ortodossia. ti in parallelo: realizziamo inizia- sente. “Noi siamo ora”, è il motto di que- ebraica all’epoca, con ritrovamenti archeo- Parliamo di questo, ma ci interroghiamo tive per il museo dal vivo, ma sta sua versione rinnovata. La struttura logici, oggetti cerimoniali, ma anche regi- anche sul presente, chiedendo ai rabbini di anche virtuali”. Tra queste ulti-

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 P17

u Per la direttrice del Museo di Tel Aviv Tania Coen-Uzzielli la chiusura forzata è stata anche un’opportunità per trovare nuovi modi per dialogare con il pubblico “Lockdown, occasione per mettersi in gioco” Dagli eventi online alle proiezioni in strada, il Museo di Arte Moderna di Tel Aviv e l’abilità di ripensarsi

“In tutti i campi questa crisi del i musei, trovo sia stata una bella tradizionale. In parallelo conti- so rappresenti bene il mio tenta- seo è soprattutto una struttura corona ha in qualche modo ac- risposta”. La dinamica negativa nueremo penso a usufruire di tivo di fare da ponte tra la cultu- fisica. “Volevamo mantenere il celerato i tempi di un cambia- della pandemia ha dunque avu- piattaforme diverse e anche di ra italiana e la realtà israeliana”. contatto fisico con il pubblico, mento e ha messo a fuoco delle to un effetto positivo: far risco- modi diversi di pensare per po- Durante il lockdown, il primo fargli incontrare la vera arte. Vi- problematiche che comunque prire il ruolo della cultura nelle ter arrivare a un pubblico più passo è stato portare tutto in re- sto che l’istituzione era chiusa esistevano. Le istituzioni cultu- nostre vite e spingere le istituzio- ampio. E quindi cercheremo di te e offrire sulle varie piattafor- abbiamo lanciato un progetto rali, tutto d’un tratto completa- ni a mettersi in gioco, spiega a essere istituzioni meno legate a me, dal sito, ai social network, abbastanza pionieristico: siamo mente chiuse, si sono poste un Pagine Ebraiche la direttrice del uno specifico settore”. delle proposte per ciascuna fa- entrati nella città di Tel Aviv, ab- interrogativo: e allora qual è il Museo di Arte Moderna di Tel Dal 2018 alla guida del Museo, scia di età. “Ogni canale ha il suo biamo preso i permessi e proiet- nostro ruolo? Ne abbiamo uno Aviv Tania Coen-Uzzielli. “Que- Coen-Uzzielli proprio in queste target: abbiamo costruito così tato sulle facciate dei palazzi del- oppure no. E il fatto che tutte, sto cambiamento ormai ce lo settimane ha ricevuto un presti- percorsi di approfondimento per le opere d’arte video di artisti chi più chi meno, si siano rein- porteremo dietro anche quando gioso riconoscimento dal Quiri- gli adulti, giochi interattivi con israeliani. Arrivando con mac- ventate, abbiano trovato altri ca- ritorneremo ad essere istituzio- nale: Cavaliere dell’Ordine della le opere d’arte per i più giovani, china e proiettore, dicendo ‘vi- nali per poter promuovere la pro- ne culturale normale, che apre Stella d’Italia. “Sono molto con- per i bambini dei veri e propri sto che voi non potete andare al pria cultura, in particolar modo le porte, che esalta arte in modo tenta di questa onorificenza. Pen- programmi educativi”. Ma il mu- museo il museo è venuto da voi’”. Un gesto simbolico, evidenzia Coen-Uzzielli, ma volto anche a ricordare “che vedere l’arte in- sieme, anche se distanziati so- cialmente, fa parte dell’esperien- za”. Altro elemento che la diret- trice sottolinea come importan- te è la mobilitazione del museo per sostenere gli artisti. “Abbia- mo creato una rete, e promosso donazioni e acquisizioni di arte israeliana in modo che gli artisti, u Ha riaperto al pubblico dopo cinque anni di lavori il Museo ebraico di Francoforte: una struttura completamente rinnovata che magari si erano visti cancel- late le mostre, potessero avere rispondere a domande su questioni di eti- in figlia”. A questo si affiancano le mostre centra sulla riscoperta della tradizione comunque un qualche suppor- ca legate all’attualità”. Al primo piano in- temporanee, come quella dedicata al “Lato largamente sconosciuta delle concezioni to”. Da quando Israele ha riaper- fine si percorre un viaggio all’interno di femminile di Dio”. “È una mostra che ab- femminili di Dio nello specchio dell’arte to la risposta del pubblico è sta- tre famiglie di Francoforte e tre generazio- biamo preso e riproposto perché innanzi- contemporanea”. Wenzel non nasconde ta di grande partecipazione. “Sia- ni: i banchieri Rothschild, la famiglia di tutto il tema del genere è di stretta attua- che si aspettava più controversie attorno a mo contenti di avere sempre pie- commercianti borghesi Frank e la famiglia lità”. Uno dei temi centrali sviluppati era questa mostra, ma la pandemia ha forse ri- no il museo. Abbiamo costruito dell’Europa dell’Est dell’autore e giornali- la “Shechina” intesa come la “presenza di dotto la sua portata provocatoria. Però la un legame con la comunità lo- sta Valentin Senger. “Entriamo dentro Dio sulla terra” e “descritta dal mistici- direttrice spiega che anche questo è uno cale, l’abbiamo allargato e raffor- anche ai dettagli, raccontando ad esempio smo ebraico come una sfaccettatura creati- dei caratteri del nuovo museo. “Che cosa zato ed è un patrimonio per il le ricette di cucina. Oppure, cosa è stato va dell’unico Dio. Questa concezione co- c’è di più ebraico di mettere in discussio- futuro. L’invito ora a tutti è di ve- tramandato di padre in figlio, o di madre stituisce il centro della mostra, che si con- ne, di porre domande difficili?”. nire da noi e di andare anche ne- gli altri musei”.

www.moked.it P18 n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche DOSSIER /Musei

 L’interno degli spazi museali del Meis con uno sguardo sull’ultima mostra sul matrimonio ebraico, da poco inaugurata e curata dal direttore rav Amedeo Spagnoletto e Sharon Reichel.

Mazal Tov! Lo diciamo tutti al termine della cerimonia del ma- trimonio, un augurio per il futu- ro della coppia che abbiamo scel- to come titolo della mostra aper- ta al pubblico al Meis di Ferrara il 4 giugno e che si concluderà il 5 settembre. Una mostra che il direttore del museo, Amedeo Spagnoletto, con cui ho avuto il piacere di cu- rare l’esposizione, ha voluto de- La lunga storia del matrimonio dicare alla speranza di un ritor- L’ultima mostra del Meis propone uno sguardo su un evento cardine dell’identità ebraica no alla normalità, dopo questo lungo periodo di limitazioni. Quando è stato il momento di mettere su carta i ragionamenti che hanno portato alla concre- tizzazione del percorso espositi- vo, ammetto, ho dovuto pensare a lungo su come affrontare la questione. Una mostra segue un processo a tappe e in questo ca- so la prima è stata quella di do- mandarsi quali temi del museo avessero bisogno di un appro- fondimento. La permanente del Meis infatti segue un percorso cronologico in continua evolu- zione, in cui viene presentata la storia della presenza ebraica in Italia. Ci siamo chiesti più volte come conciliare la natura storica del percorso, con l’urgenza di rac- contare una comunità, una reli- gione e una cultura ancora atti- va e presente. Gli ebrei italiani non sono infatti un ricordo pas- sato, ma una storia del presente. Siamo così arrivati a individuare il tema del matrimonio, momen- to centrale nella vita di un indi- viduo, ma anche della famiglia e  A caratterizzare la mostra tessuti, documenti e oggetti di varia provenienza: piccoli e grandi tesori di famiglia tornati alla luce della comunità, durante il quale ci si impegna a formare una cop- rito, dall’altra le varie forme di di un manufatto possa essere sia ro immerso nel Mar Morto, l’a- tiva in un elemento positivo è pia e un nuovo nucleo familiare. espressione che circondano il artistico che culturale. Arriva così zione del sale trasforma lenta- qualcosa che possiamo ricono- Individuate e comprese le ragio- matrimonio, quelle che abbiamo il momento di svelare il primo mente un simbolo di lutto, in un scere tutti, a fronte delle costri- ni della mostra ci siamo concen- raccolto sotto la dicitura “usi e oggetto a cui ho pensato: l’ope- abito bianco. L’artista ha tratto zioni e delle privazioni causate trati sulla scelta degli oggetti, ciò costumi”. L’idea portante è stata ra di Sigalit Landau in collabo- ispirazione dal “Dybbuk” di An dalla pandemia. In mostra le due che rende unico il linguaggio di quella di presentare oggetti che razione con Yotam From, Salt Sky, opera teatrale in cui una gio- immagini dell’abito da sposa dia- un percorso espositivo. Ci siamo racchiudessero in sé storie per- Crystal Bridal Gown. Una serie vane sposa viene posseduta da logano con Una per Tutte, Tut- trovati davanti due linee guida, sonali, che potessero dimostrare di fotografi e segue il processo di uno spirito. Questa lenta trasfor- te per Una l’opera di Florah De- da una parte gli oggetti legati al concretamente quanto il valore cristallizzazione di un abito ne- mazione di una situazione nega- borah, artista franco-italiana ora

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 P19

Musei ebraici, luoghi vivi Protagonisti della ripartenza, tra vecchie e nuove sfide

Protagonisti di queste settimane di ripartenza, i musei ebraici ita- liani sono al lavoro per riformu- lare i loro spazi e la loro offerta. Ciascuno con le proprie specifi- cità da valorizzare, ma anche la consapevolezza di far parte di una rete più ampia. Lo dimostra la recente iniziativa #ItaliaEbraica, il network che li riunisce e che dall’inizio della pandemia ha proposto al pub- di base a Tel Aviv, che ha riflet- d’uso al museo e che abbiamo blico del web una serie di inte- tuto per noi sul tema del mikveh, voluto mostrare al pubblico. La ressanti incontri online. Adesso il bagno rituale, con l’intenzione missione del Meis è infatti quel- però, per fortuna, anche gli spa- di evitare una rappresentazione la di rappresentare gli ebrei ita- zi fisici e non solo quelli virtuali u L’interno del Museo ebraico di Firenze, al centro di un rilancio didascalica e di aprire metafori- liani, compito reso più semplice sono a disposizione di tutti. Un’oc- camente uno spazio privato. grazie alla collaborazione dei pri- casione, in alcuni casi, di ripen- trova infatti in un luogo vivo, ne delle restrizioni il museo ebrai- Allo stesso tempo, per prosegui- vati. samento e rilancio. dentro una comunità e dentro co di Roma. Particolarmente si- re la riflessione sulle storie dei Proprio con l’idea di rafforzare È il caso di Firenze, con la Co- una struttura che respira”. gnificativa la visita di un gruppo singoli, abbiamo cercato di por- e, in alcuni casi, creare un lega- munità ebraica che ha colto l’oc- Un nuovo volto lo avrà anche il di studenti del corso di Storia tare oggetti che aprissero scorci me con gli ebrei italiani abbiamo casione delle riaperture di fine museo ebraico di Venezia, inte- dell’arte dell’Università La Sa- inaspettati, abbiamo fin da subi- pensato di chiedere la loro par- primavera per favorire un incon- ressato da un progetto di ampio pienza. Un momento formativo to deciso che dovevano essere tecipazione per arricchire lo spa- tro con la città dedicato a questi respiro con il supporto anche di importante, per tutti loro, alle presenti i doni alla sposa e così zio dedicato alla chuppah. Il mu- temi. Nel giardino della sinago- sponsor internazionali. Un re- prese con alcuni tesori della ric- insieme ai candelabri è stato in- seo aveva a disposizione alcune ga c’era tra gli altri il direttore stauro strutturale, che ha preso ca collezione. Ma soprattutto una dividuato un’oggetto meno clas- immagini di matrimoni, ma gra- delle Gallerie degli Uffizi Eike il via da vari mesi, nell’area dove grande emozione. Quella di una sico, frutto di un guizzo di Spa- zie alla partecipazione di tanti Schmidt. sorge il più importante comples- consuetudine ritrovata. gnoletto. Una chatelaine, manu- abbiamo potuto mostrare foto Festeggiato intanto un primo tra- so di sinagoghe rinascimentali al Di nuovo in presenza, pur con fatto che in passato ovviava alla che coprono il periodo dal 1920 guardo: la nuova “camera im- mondo. “La parola chiave sarà tutte le accortezze e prudenze, mancanza di tasche nelle gonne fino ad oggi, una testimonianza mersiva”, dedicata ad alcune gran- apertura verso l’esterno. Una sfi- anche gli incontri con gli autori. e veniva agganciata a una cintu- della vitalità dell’ebraismo italia- di figure della Firenze ebraica da che declineremo in vari mo- Come i quattro appuntamenti ra dalla quale pendevano uten- no. Tutti questi momenti e og- dall’Ottocento ad oggi. Raccon- di”, annuncia la direttrice Mar- promossi a giugno a Trieste, sul- sili utili per la donna, fra cui di- getti distanti fra loro sono stati ta Enrico Fink, il presidente del- cella Ansaldi a Pagine Ebraiche. la terrazza del museo ebraico, in tali, coltellini, matite e taccuini. messi in relazione dall’allestimen- la Comunità ebraica fiorentina: Il primo lotto dei lavori, uno dei occasione del festival culturale Un dono che veniva tramandato to ideato dall’architetto Giulia “La cosa più importante è la pro- più importanti cantieri in Lagu- Erev Laila. nella famiglia Levi di Firenze. Gallerani, che è riuscita ad unire spettiva, da costruire negli anni, na, dovrebbe concludersi per il Normalità che il museo di Bolo- Una mostra sul matrimonio ebrai- in un percorso semplice, ma non di uno spazio che è allo stesso gennaio del 2022. Nel frattempo gna ha declinato nel segno di co non è completa senza la pre- banale le varie anime del matri- tempo un di più e un di meno è possibile visitare il museo, in Dante Alighieri, di cui ricorrono senza di una ketubbah. In questo monio ebraico. rispetto a un museo tradiziona- una sistemazione provvisoria “che in questi mesi i 700 anni dalla caso ne abbiamo ben quattro, Cito come esempio la vetrina le. Il nostro museo, nato come non ha comunque ridotto l’inte- nascita, con una serie di iniziati- con storie e fatture diverse. Due centrale ideata per accogliere gli una piccola esposizione e oggi resse nei suoi confronti”. ve dedicate al suo rapporto con di queste provengono dalle col- oggetti effimeri che vengono pro- molto apprezzato dai turisti, si Tra i primi a riaprire dopo la fi- l’ebraismo. lezioni della Biblioteca Estense dotti per le nozze, gli inviti, i bir- Universitaria e dimostrano in konim e le kippot da distribuire modo dirompente l’uso di abbel- agli invitati, una struttura che lire i contratti matrimoniali. La scandisce lo spazio, alleggerita più antica, del 1629, è riccamen- dall’inserimento di grafiche che te miniata, mentre quella del 1728 dialogano con quelle dell’am- è decorata grazie alla tecnica del- biente dedicato alla chuppah. la micrografia, dove i contorni I giudizi sul nostro lavoro di cu- delle figure sono composti da te- ratori sono invece in mano al sti in ebraico. Due ketubbot ot- pubblico, che speriamo riesca a tocentesche completano il per- intuire alcune delle nostre rifles- corso, di minore pregio artistico, sioni, ma che soprattutto possa ma cariche di significato. Si trat- avere una piacevole esperienza ta di documenti che sono stati di visita. donati o lasciati in comodato Sharon Reichel u Alcuni studenti dell’università La Sapienza in visita al Museo ebraico di Roma

www.moked.it P20 n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche DOSSIER /Musei Cento anni di Luzzati, emozioni a colori Genova rende omaggio a uno dei suoi protagonisti, anche attraverso un nuovo spazio espositivo

Di fronte alle sue scenografi e, di- cantati. Atto I, è un percorso in- ceva Giorgio Strehler, “si ha qua- terdisciplinare di costumi, boz- si sempre l’impressione di fi nire zetti e installazioni di Luzzati re- mani, piedi e pensieri dentro un alizzata in collaborazione con la sogno”. Fondazione Cerratelli, Comune Un sogno che per Emanuele Luz- di Genova, Lele Luzzati Foun- zati, il grande illustratore e sce- dation e Palazzo Ducale Fonda- nografo genovese di cui lo scor- zione per la Cultura, con il pa- so tre giugno ricorrevano i 100 trocinio e il sostegno della Ca- anni dalla nascita, iniziava dall’os- mera di Commercio e il patro- servazione della sua città. Dalle cinio istituzionale di Regione Li- emozioni particolari che questa guria, Accademia Ligustica di gli suscitava, infl uenzandone pro- Belle Arti di Genova, Università fondamente l’opera, i temi, la di Pisa, Unige-DAD e UCEI. scelta dei colori. “Genova – rac- Il percorso delle opere si snoda contava Luzzati, scomparso nel attraverso l’installazione dei ma- 2007 – è la mia ispiratrice. Ge- nufatti o costumi teatrali della nova, dove si entra dai tetti del- Fondazione Cerratelli, attinenti le case e si esce giù per le strade a spettacoli storici di numerosi ripide, labirintica come un bo- teatri. In affi ancamento la visio- sco, è la mia migliore musa”.  Alcune immagini relative alla ne di bozzetti preparatori, dise- Nell’occasione del centenario la Casa Luzzati, il nuovo spazio gni di fi gurini, maquettes teatra- sua città gli ha dedicato una se- espositivo dedicato al Maestro li. Secondo i diversi titoli degli rie di importanti iniziative, met- e da poco inaugurato a Palazzo spettacoli è possibile compren- tendo al centro di esse anche il Ducale. Nato a Genova nel 1921 dere la poliedricità di Luzzati nel suo rapporto con l’identità ebrai- e scomparso nel 2007, Luzzati tempo, nelle creazioni per la pel- ca alla base di molte sue celebri diceva di avere nella sua città, licola fi lmica, il palcoscenico, la opere. Evento clou l’inaugura- molto amata, la sua ispiratrice pagina scritta. Obiettivo dell’e- zione di Casa Luzzati dentro Pa- e “migliore musa”. sposizione, viene specifi cato, non lazzo Ducale con custodite all’in- vuole essere un esaustivo percor- terno le sue opere, l’archivio, una se. plici linguaggi”. Al centro pro- monio del Maestro che, su espli- so sulla sua opera “ma una sol- biblioteca e un’area didattica. Casa Luzzati è nata come un grammi di sperimentazione di- cita volontà della famiglia e de- lecitazione e rifl essione sui pro- Nella Sala delle Grida del Palaz- obiettivo: proporsi come centro dattica, una programmazione gli eredi Luzzati, “è stato donato cessi inventivi e immaginifi ci di zo della Borsa emozioni intense di produzione culturale “con lo pluriennale di iniziative e pro- alla città di Genova e reso frui- Luzzati”. anche nella immersiva Luzzati scopo di divulgare l’arte e la bio- getti espositivi in partnership con bile dalla collettività e dal vasto Da il Candide di Voltaire decli- Experience, prodotta dalla Fon- grafi a di Luzzati, riscoprendo la musei e fondazioni nazionali e pubblico dei suoi estimatori”. nato dalle oltre 30 lastre incise dazione Luzzati Teatro della Tos- libertà creativa dei suoi molte- internazionali. Il fulcro del patri- La mostra inaugurale, Sipari In- per il saggio di diploma all’Eco- “In presenza o sul digitale, la sfi da è fare rete”

È presto per valutare l’impatto Anoha, la struttura dedicata ai ne IHRA è parte da molti anni, capacità economiche per affron- zioni. E rivolgersi ai giovani. La della pandemia sulle istituzioni bambini del museo ebraico di alla luce dei ragionamenti con- tare uno sviluppo digitale ade- spinta alla didattica è sicura- museali e più in generale sulla Berlino, con una nuova mostra divisi con colleghi da tutto il guato; l’impegno è teso ora a mente un risultato, e il ponte produzione culturale: i luoghi sull’arca di Noè, tutto mostra mondo spiega come il periodo esportare le buone pratiche, so- verso un nuovo periodo nella di cultura chiusi per mesi han- come siano stati mesi di proget- della pandemia abbia portato a prattutto dai musei grandi ai vita dei musei. Una scelta con- no attuato le strategie più di- ti e nuovi stimoli. A inizio giu- cambiamenti importanti: “Il più più piccoli”. Non basta avere divisa anche da grandi istituzio- verse, provando a immaginare gno durante l’ultima plenaria rilevante è certamente il pro- uno o più tecnici esperti di di- ni, come Uffizi e Louvre”. Non modi nuovi per raggiungere co- della International Holocaust cesso di digitalizzazione, che ha gitalizzazione: è tutto il grup- solo aspetti positivi, però: c’è munque il proprio pubblico. Pur Remembrance Museum (IHRA), spinto i musei ad affrontare un po di lavoro che deve condivi- grande preoccupazione per il se pesantemente condizionati il gruppo di lavoro dedicato a upgrade tecnico importante, dere il processo, e resta fonda- rischio che il mondo virtuale si e limitati, i musei ebraici non si musei e memoriali ha dedicato con risultati interessanti. Alcu- mentale trovare i finanziamen- scosti da quello reale, qualcosa sono fermati. Dalla presentazio- tempo e riflessioni comuni pro- ni hanno potuto raggiungere ti necessari. “Conviene sempre che può succedere con grande ne di un nuovo museo che a Li- prio a quanto accaduto. Simo- molte più persone, o sono riu- dare la priorità, nella richiesta facilità. Le visite ai luoghi di cul- sbona racconterà la storia degli netta Della Seta, che con la sua sciti ad arrivare più lontano. di fondi, a tutto quello che è tura non possono essere sosti- ebrei portoghesi, progettato da direzione ha portato al succes- L’aspetto più problematico è ‘educational’ sia verso l’esterno tuite neppure dalla migliore Daniel Libeskind, all’apertura di so il Meis e che della delegazio- che non tutti i musei hanno le che all’interno delle organizza- esperienza virtuale: “Il reach

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 P21

le des Beaux Arts di Losanna, al- lo spettacolo per le musiche di Leonard Bernstein del teatro di “Grande l’artista, ma anche l’uomo” Saint Louis. In mostra le illustrazioni origina- Daniele Sulewic racconta la sua Luzzati Experience, un ring di favola e colori li per il libro omonimo per l’edi- tore Nuages di Milano, il teatri- Quando prendiamo in esame la 12 tavole per le ‘Storie della cit- no per la Fondazione Walton di figura di Luzzati parliamo non tà di Safed’, una delle sue prime Ischia, il Flauto Magico di Mo- solo di un grande artista, ma an- opere grafiche. In mostra anche zart rielaborato dopo l’allesti- che di una persona dotata di una un lunario che racconta i mesi mento lirico a Glyndebourne carica umana profonda. ebraici, le illustrazioni per la Gran nelle illustrazioni per l’editore di Lo ricorda a Pagine Ebraiche la Bataja d’j’ebrei ad Moncalv, il ce- Oxford. Presenti anche numero- scenografa Daniele Sulewic, sua lebre Rabbino delle rose, e an- se edizioni preziose nelle tecni- storica collaboratrice e curatrice cora ceramiche, opere grafiche, che della serigrafia e della calco- assieme a Paolo Bonfiglio, anche persino un film (Luzzati ebbe grafia. Affascinanti inoltre i co- lui per molti anni accanto al ma- due nomination agli Oscar per stumi per la Cenerentola di Ros- estro, della Luzzati Experience. l’animazione) che sviluppa la sto- sini per il Teatro Lirico di Geno- Uno dei tanti omaggi di Genova ria di Gerusalemme. Testimo- va del ’78, unitamente a quattro a uno dei suoi personaggi più nianze dell’ebraicità di Luzzati, splendide tavole a tecnica mista amati e rappresentativi. ma anche dell’affetto che prova- e collage. “Si lavorava, certo. Ma il lavoro va per la Comunità di Casale, Significativi anche i contributi di - spiega Sulewic - è diventato poi dove trovava un po’ delle sue ra- alcuni estimatori di Luzzati. Co- amicizia. È successo con quasi dici (che risalivano alla nonna di me l’architetto Renzo Piano, che tutti i collaboratori, di cui sape- u La Luzzati Experience, Moncalvo). Elio Carmi, il presi- ha scritto: “Con Lele ci siamo va conquistarsi l’affetto col suo inaugurata in occasione del dente della Comunità ebraica conosciuti a lungo, abbiamo con- modo di fare speciale. Ci dava centenario. A sinistra la monferrina, ricorda Luzzati co- diviso tante cose. Io non sono un spazio, si fidava. Era sempre pron- curatrice Daniele Sulewic me un “uomo di humor” e dalla critico, la mia è una testimonian- to a integrare gli spunti altrui”. “straordinaria capacità di trasfor- za di vita, sono ricordi legati a La Luzzati Experience è stata mare il nulla in un concetto”. un affetto”. sviluppata all’interno di una se- aveva trasmesso questo messag- Tra i tanti aneddoti uno si riferi- “Con Lele - prosegue - c’era, co- rie di iniziative pensate per resti- gio anche in occasione di una sce alla prima edizione del festi- me dire, una sintonia: sono sem- tuirne la poesia e la grandezza: precedente mostra, nel 2017, pres- val internazionale di cultura ebrai- pre stato ammirato dalla sua in- “Una esperienza paragonabile a so il museo ebraico di Genova e ca OyOyOy!: “Mi rivolsi a lui - nocenza. Aveva infatti una sorta quella che si vive in un ring. L’im- con il sostegno del Centro Cul- rievoca - per chiedergli una ce- di innocenza da bambino, so che mersione – sottolinea – in un turale Primo Levi. ramica, il premio da assegnare al è banale dirlo, però lui sembra- mondo di favola e di colori”. Il centenario dalla sua nascita è vincitore. Gli chiesi poi di venire va quasi sorpreso di quello che Vista la sua prolificità e versati- teatro ai film d’animazione”. stata l’occasione di una iniziati- a consegnarlo di persona. Il no- riusciva a fare, proprio come i lità, una selezione si è resa ne- Una certezza comunque: “Non va anche a Casale Monferrato, me doveva restare segreto fino bambini alle prese con il loro pri- cessaria: “La figura di Luzzati – si può scindere ciò che ci ha da- nei locali della Comunità ebrai- all’ultimo. E così, per fortuna, fu. mo disegno o la prima frase scrit- ricorda infatti Sulewic – non è to artisticamente dall’aspetto ca. Filo conduttore il suo rappor- Con sua gran sorpresa scoprì in- ta. Per cui davanti a un suo lavo- facilmente inquadrabile, avendo umano. È una consapevolezza to con l’ebraismo. fatti che doveva darlo a se stes- ro, un disegno, un modello, ne lavorato in molti campi: dall’il- diffusa. Genova e i genovesi san- Nell’allestimento una trentina di so. Fu un momento molto gio- restava sorpreso lui per primo”. lustrazione all’arte applicata, dal no di dovergli molto”. Sulewic pezzi, alcuni introvabili come le ioso e divertente”.

out non deve mai sostituire la sei d’arte devono essere legati vuole raccontare. E sono cose visita in presenza, che poi biso- ai capolavori, che possono es- che poi restano, vengono ripre- gna sempre abbia qualcosa che sere immersi nella contempo- se, diffuse, riprodotte...“. Gran- non è stato incluso nella visita raneità, e per valorizzare i qua- di potenzialità, quindi, che de- virtuale. Il rischio è che la real- li ben vengano i mondi virtuali, vono però essere gestite con tà virtuale possa scivolare nell’im- ma è necessario tenere alta la un’attenzione ancora maggio- maginario, cosa diversa da un guardia rispetto a quello che si re, evitando qualsiasi scorcia- giusto processo di identificazio- propone, proprio per restare le- toia e puntando al massimo sul- ne, frequente soprattutto nei ali alla realtà, e alla verità. “Sen- la qualità. È emersa con grande giovani, in particolare quando za rischiare di andare oltre: con prepotenza poi la necessità di visitano un memoriale. Il rischio l’aumento della digitalizzazio- collaborare, fare rete, supera- che vengano offerti spunti di ne, che pure ha molti lati posi- re qualsiasi rivalità per condi- narrativa immaginaria, che si tivi anche se non può toccare le videre ed esportare buone pra- allontana dalla documentazio- stesse corde di una visita in pre- tiche e soprattutto le esperien- ne, preoccupa soprattutto chi senza, è necessario stare in guar- ze didattiche, che rimangono lavora sulla Memoria della Sho- dia. Basta una leggerezza du- l’obiettivo primario. Con o sen- ah, che deve restare ancorata rante l’editing, una testimonian- za digitalizzazione. all’evidenza, ai documenti, alle za tagliata, per dare un senso testimonianze”. Ma anche i mu- u Simonetta Della Seta durante una visita a Redazione Aperta del tutto diverso a ciò che si Ada Treves

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 OPINIONI A CONFRONTO P23 OPINIONI A CONFRONTO Arturo Schwarz, testimonianza indelebile Scrittori affrancato dalla sudditanza a Francesco David Bidussa Moises un’autorità irrazionale; rispetto Storico sociale Bassano della verità che sfocia nella brama delle idee Studente di conoscenza; rispetto del diverso e delle sue convinzioni; rispetto della giustizia che abborrisce i so- prusi; rispetto della natura; rispet- “Essere ebreo rappresenta un’ere- to ed esaltazione della vita e quindi Con «Années de guerre», ora edito dità molto pesante. L’eredità di un della felicità; rispetto e venerazione in nuova versione dalle edizioni popolo che per duemila anni è stato della donna. Possano queste esi- Autrement, emergono i racconti perseguitato, ha sofferto massacri, genze di rispetto a trecentosessanta entusiasti di Stalin scritti da espulsioni, esclusioni e che, nono- gradi diventare un’urgenza uni- Vasilij Grossman negli anni di stante tutto, è sopravvissuto, tanto versale così da permettere a un’u- guerra. da essere l’unico testimone dei po- manità redenta da dogmi e pregiu- È sempre pericoloso costruirsi de- poli dell’antichità classica. Essere dizi di vivere l’armonia che regola gli eroi di carta. In ogni caso non ebreo significa per me anche essere l’Universo.” sposto «Vita e destino» dal ripiano l’erede dei Profeti d’Israele, dei Con queste parole tratte dalle ulti- della libreria ad altezza occhio. Saggi della Cabbalà e del Talmud, me pagine del suo libro “Sono Gli affascinati del pensiero coeren- di un Baruch Spinoza, di un Karl ebreo, anche. Riflessioni di un ateo te e fedele a se stesso se si sentono Marx, di un Albert Einstein, di un anarchico” (Garzanti 2007) ricor- traditi da Vasilij Grossman posso- Sigmund Freud, di un Lev Trockij. do Arturo Schwarz. Nato ad no consolarsi con «Bagatelle per Per me, essere ebreo significa ten- Alessandria d’Egitto nel 1924 e un massacro» di Louis-Ferdinand tare di essere degno di una tale scomparso da poco all’età di 97 Céline. Uno che, come i suoi lettori eredità culturale e riconoscersi del sionismo e dell’anarchia. Tutti sola parola: Rispetto. Rispetto per anni, il suo pensiero resterà senza entusiasti, non ha mai cambiato negli ideali dell’ebraismo, e quindi questi ideali sono contenuti in una l’individuo che deve essere dubbio indelebile. idea.

Nel dopoguerra il modo ebraico ortodosso dell’Est, l’Ostjudentum, Il fardello dell’uomo bianco israeliano veniva ritenuto in via d’estinzione di civilizzare e portare alla luce del misericordia in quello migliore, ma dei grandi scrittori ebrei tedeschi, in tutte le parti del mondo nelle Rav progresso e della civiltà i poveri di sicuro con un senso di superio- Joseph Roth, nel suo libro Ebrei quali ancora si trovava. Beniamino popoli barbari e esotici, immersi rità dovuto alla loro integrazione erranti, Juden auf wanderschaft, Questo era chiaro sia nel nuovo Goldstein Rabbino nell’oscurità delle loro fedi e con- nella miglior Bildung culturale Berlino, 1927, trad. italiana mondo americano, nel quale era suetudini primitive. dell’epoca. Quella grande cultura Adelphi 1985. minacciato dall’American Dream e Al giorno d’oggi chiaramente non tedesca che allora dettava legge in Tutta questa difficile relazione di dalla sua capacità di assimilazione, sarebbe possibile scrivere una simi- campo culturale e scientifico. parentela fu cancellata via dalla sia nella terra d’Israele nella quale Leggendo l’articolo su Pagine le poesia né tantomeno pubblicarla Il complicato (e conflittuale) rap- catastrofe della Shoah, nella quale i Padri fondatori avevano un pro- Ebraiche dello stimato professor per ragioni di politticaly correct, porto tra i due mondi ebraici venne distrutto tutto il mondo getto del tutto diverso per il futuro Sergio Della Pergola, “Messaggio ma nel profondo dell’uomo occi- nell’Europa dell’epoca è magistral- ebraico, sia il Westjudentum sia degli ebrei; di sicuro non contem- dall’isola di Pasqua”, nel quale dentale questa visione non è mai mente descritto nell’opera di uno l’Ostjudentum plava la presenza di questo tipo di definisce i pellegrinaggi a Meron scomparsa e pulsa con forza nelle ebreo della Diaspora, vestito con dei “riti semi pagani”, ho pensato sue convinzioni. fogge strane, pallido e dedito allo che alcuni concetti riportati potes- Questa prospettiva cominciò a studio di opere antiche e primitive, sero costituire degli spunti per delinearsi tra gli ebrei dell’area di nessun valore pratico. capire in maniera più vasta (e non germanofona, per la maggior parte Al massimo si poteva tollerare la legata soltanto alla tragedia avve- assimilati, verso i loro parenti sua presenza in alcune enclaves a nuta di recente) la problematicità dell’Europa orientale ancora mag- Gerusalemme o vicino a Tel Aviv, dei rapporti tra laici e ortodossi giormente attaccati alle tradizioni Bnei Brak, nelle quali i residui di (charedim) nello Stato d’Israele. ebraiche. questa antica civiltà sarebbero so- Un grande scrittore inglese, Joseph Questa differenza non era soltanto pravissuti e li si sarebbe presentati Rudyard Kipling (1865-1936) pre- una questione geografica di prove- alle generazioni successive o ai mio Nobel per la letteratura nel nienza o residenza, ma descriveva turisti di turno come espressione 1907, scrisse la famosa poesia The due diverse visioni sulla vita ebrai- di una vita primitiva nella antica White Man’s Burden (il fardello ca e sul suo rapporto con la cultura diaspora d’Europa. dell’uomo bianco), descrivendo la circostante. Forse anche come monito al mo- visione dell’uomo europeo dell’epo- Nella terminologia dell’epoca si derno cittadino israeliano su cosa ca (oggi potremmo chiamarlo l’uo- parlava di distinzione tra sarebbe potuto succedere se non mo occidentale) sulle culture a lui Westjuden e Ostjuden. avesse imboccato con decisione la estranee. I Westjuden guardavano i loro via del progresso e della redenzione La poesia indica la missione parenti orientali con un misto di laburista nella sua nuova patria. dell’uomo occidentale, che è quella insofferenza nel caso peggiore, o Ogni persona / segue a P25

www.moked.it P24 OPINIONI A CONFRONTO n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche Lotta all’antisemitismo, lo scatto che serve Pagine Ebraiche il giornale dell’ebraismo italiano Emanuele Pubblicazione mensile di attualità Calò e cultura dell’Unione delle Comunità Giurista ebraiche Italiane

Registrazione al Tribunale di Roma numero 218/2009 Codice ISSN 2037-1543

Direttore editoriale: Noemi Di Segni Il ddl Zan recante misure di pre- Direttore responsabile: Guido Vitale venzione e contrasto della discrimi- nazione e della violenza per motivi REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE fondati sul sesso, sul genere, sull’o- Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 rientamento sessuale, sull’identità telefono +39 06 45542210 fax +39 06 5899569 di genere e sulla disabilità, ha su- [email protected] scitato un dibattito che andrebbe www.paginebraiche.it seguito in tutte le sue sfaccettature. “Pagine Ebraiche” aderisce al progetto del Portale Intanto, darei uno sguardo alla dell’ebraismo italiano www.moked.it e del notiziario quotidiano online “l’Unione informa”. definizione: Il sito della testata è integrato nella rete del “Articolo 1. Ai fini della presente Portale. legge: a) per sesso si intende il ses- ABBONAMENTI E PREZZO so biologico o anagrafico; b) per un percorso di transizione”. differenza delle legittime critiche a palestinesi. Questa è una discrimi- DI COPERTINA genere si intende qualunque mani- Tutto ruota, nel prosieguo del te- Israele che non sono antisemite, nazione contro gli ebrei in quanto [email protected] www.moked.it/paginebraiche/abbonamenti festazione esteriore di una persona sto, sulle definizioni. Gli ebrei ita- questa definizione indica che l’an- ebrei,p er nessun’altra ragione se che sia conforme o contrastante con liani, invece, non hanno nel loro tisionismo è un progetto antisemita non che sono ebrei.(2) Nega agli Prezzo di copertina: una copia euro 3 Abbonamento annuale ordinario le aspettative sociali connesse al ordinamento, nemmeno come soft in due aspetti significativi: il suo ebrei il loro più caro simbolo dell’i- Italia o estero (12 numeri): euro 30 sesso; c) per orientamento sessuale law, alcuna definizione di antise- scopo e la sua metodologia. dentità ebraica” (Lesley Klaff, Abbonamento annuale sostenitore Italia o estero (12 numeri): euro 100 si intende l’attrazione sessuale o mitismo, per ragioni che potrebbero Assumendo la seconda clausola Anti-zionist expression on the UK affettiva nei confronti di persone di essere oggetto d’esame. della definizione, che si riferisce campus: free speech or hate speech? Gli abbonamenti (ordinario o sostenitore) possono essere avviati versando euro 30 (abbonamento sesso opposto, dello stesso sesso, o Undici anni addietro, un rapporto alla sua scopo, l’antisionismo mira Jewish Political Studies Review, ordinario) o euro 100 (abbonamento sostenitore) con le seguenti modalità: di entrambi i sessi; d) per identità definiva l’antisionismo come “la all’eliminazione di Israele come vol. 22, no. 3/4, 2010, pp. 87–109). • versamento sul conto corrente postale numero 99138919 intestato a UCEI – Pagine Ebraiche – di genere si intende l’identificazio- rappresentazione di Israele come Stato ebraico. Questo è antisemita La Comunità Lgbt ha ritenuto di Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 ne percepita e manifestata di sé in uno Stato che è fondamentalmente perché (1) nega agli ebrei il diritto ampliare il concetto di omofobia, • bonifico sul conto bancario IBAN: IT- 39-B-07601-03200-000099138919 intestato a UCEI relazione al genere, anche se non distinto negativamente da tutti gli all’autodeterminazione, diritto che per impedire che i continui cambia- – Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 corrispondente al sesso, indipen- altri, che quindi non ha diritto di concede liberamente agli altri popo- menti sociali la rendessero indifesa. • addebito su carta di credito con server ad alta sicurezza PayPal utilizando la propria carta di credito dentemente dal¬ l’aver concluso esistere” e si diceva che “a li del mondo, compresi i Vogliamo rifletterci? Visa, Mastercard, American Express o PostePay e seguendo le indicazioni che si trovano sul sito www. moked.it/paginebraiche/abbonamenti/

PUBBLICITÀ

[email protected] Giocatori in ginocchio, stucchevole manfrina www.moked.it/paginebraiche/marketing

DISTRIBUZIONE Europei possa pensare di essere David davvero antirazzista per il solo Pieroni distribuzione Sorani viale Vittorio Veneto 28 Docente fatto di assecondare una tendenza 20124 Milano creata dai mass media, come se telefono: +39 02 632461 fax +39 02 63246232 dimostrare vero antirazzismo non [email protected] significasse invece altro: apertura www.pieronitalia.it al diverso, amicizia e accoglienza PROGETTO GRAFICO E LAYOUT Contro il razzismo è giusto inter- nei suoi confronti, aiuto economico S.G.E. - Giandomenico Pozzi venire convinti, attivamente e a e sociale a chi giunge profugo scac- www.sgegrafica.it gran voce; ma perché tutti in ciato da mondi lontani e violenti, STAMPA ginocchio? concreta collaborazione affettiva e

CENTRO STAMPA QUOTIDIANI S.p.A. Black Lives Matter ha lanciato a culturale al suo inserimento, ecc. Via dell’industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) Euro 2020 una nuova forma di Opporsi con forza alle indegne www.csqspa.it protesta in opposizione all’odio gazzarre che troppo spesso si veri- QUESTO NUMERO È STATO REALIZZATO razziale, purtroppo così diffuso considerato a tua volta un discri- Innanzitutto, di solito sono i regi- ficano negli stadi quando un cal- GRAZIE AL CONTRIBUTO DI nelle tifoserie calcistiche: durante minatore. Perché questo è il perico- mi totalitari a imporre gesti e riti ciatore di pelle più scura tocca il Alberto Angelino, Valentino Baldacci, Francesco la presentazione ufficiale delle lo connaturato a simili tendenze collettivi di riconoscimento massi- pallone è doveroso: ma con il pen- Moises Bassano, David Bidussa, Emanuele Calò, Bruno Carmi, Claudia De Benedetti, Jonatan squadre i giocatori sono invitati a pseudoculturali di massa: come per ficato, mentre le democrazie lascia- siero, le dichiarazioni, i gesti con- Della Rocca, Rav Gianfranco Di Segni, Daniela inginocchiarsi per segnalare com- il movimento dei distruttori di no spazio alla protesta organizzata, creti di solidarietà, il rifiuto di con- Fubini, David Gerbi, Daniela Gross, Aviram Levy, Rebecca Locci, Francesco Lucrezi, Gadi Luzzatto pattamente il loro dissenso da ogni statue, chi per ragioni di autonoma mai comunque formalizzata o se- tinuare a giocare, se serve; non con Voghera, Rav Giuseppe Momigliano, Roberta forma di discriminazione. scelta individuale si dissocia dal mi-forzata (altrimenti che protesta una stucchevole manfrina che in Polese, Daniel Reichel, Anna Segre, Adam Smulevich, Rav Alberto Moshe Somekh, Rossella Dissenso sacrosanto, per carità; gesto collettivamente imposto è è?) e aprono alla possibilità della fondo non cambia in nulla le cose e Tercatin, Ada Treves, Claudio Vercelli. ma attenzione alle scelte obbligate, bollato come reazionario, coloniali- modalità individuale di dissenso. di per sé non attesta la civiltà di “PAGINE EBRAICHE” É STAMPATO SU CARTA PRODOTTA CON IL 100 % DI CARTA DA MACERO SENZA USO DI CLORO E DI IMBIANCANTI OTTICI. che divengono consuetudini, mode, sta o peggio. Ma quali sono le ra- Inoltre il pericolo legato al presun- chicchessia. È troppo facile acquisi- Questo tipo di carta è stata fregiata con il marchio “Ecolabel”, che l’ Unione Europea rilascia ai prodotti “amici dell’ambiente”, perchè realizzata con basso consumo energetico e con minimo atti doverosi sottraendoti ai quali gioni intrinseche per guardare con to “bel gesto” del tutti in ginocchio re la patente di umanità e disponi- inquinamento di aria e acqua. il Ministero dell’Ambiente tedesco ha conferito il marchio “Der Blaue Engel” Per l’alto livello di passi automaticamente dalla parte sospetto e diffidenza all’inginoc- consiste nel fatto che qualcuno bilità verso l’altro ripetendo un ecosostenibilità, protezione dell’ambiente e standard di sicurezza. del torto e rischi di essere chiamento di gruppo? degli strapagati campioni degli copione condiviso.

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 OPINIONI A CONFRONTO P25

GOLDSTEIN da P23 / da fardello dell’uomo bianco, si visione occidentale per tutto quan- citato prima: “Non vogliamo che problematicità dei rapporti nel religiosa o meno dell’epoca, o con può parlare di uno sguardo di pa- to riguarda i valori e lo stile di vita uno sconosciuto appena arrivato mondo israeliano attuale tra la gioia o con dolore, avrebbe condi- ternalismo misto a della misericor- nei quali l’israeliano moderno oro- da Lodz ci rammenti l’aspetto di leadership di Tel Aviv e il mondo viso questa prospettiva sul futuro dia, simile alla visione di un ulti- gliosamente si immedesima. nostro nonno, il quale era origina- charedi si può ritrovare la visione dell’Ostjudentum, destinato dalle mo esemplare, vecchio e malmesso, Nasce così, a mio parere, il proble- rio di Poznan o Katowice. Questo kyplingiana. leggi della storia e dell’umanità ad di una specie in via d’estinzione. ma della convivenza di queste due è l’ignobile, ma comprensibile at- Temo però che queste incompren- entrare nel vasto archivio dei po- Incredibilmente però questo non visioni dell’ebraismo, che come teggiamento del piccolo borghese sioni potranno durare a lungo, se poli scomparsi. successe. Questo ebraismo riuscì a abbiamo dimostrato possono van- che si sente minacciato mentre sta la tribù bianca d’Israele (così defi- Questo forse potrebbe spiegare sopravvivere a tutti i fattori ostili tare “antiche” radici. arrampicandosi nella ripida scala nita dallo slang giornalistico israe- anche la facilità con la quale e si presenta oggi vivo e vegeto. In alcuni casi (estremi) questa che porta all’ariosa e panoramica liano) non sarà disposta a levarsi il David Ben Gurion concesse all’e- Come per qualsiasi realtà vivente, insofferenza si manifesta in terrazza della grande borghesia. casco di sughero alla Stanley, e a poca il famosa compromesso dello e non scomparsa nelle brume della espressioni come quella di un gior- All’apparire di un cugino da Lodz, vedere come degna anche questa status quo, sul regolamento delle storia, non lo si può ricondurre nalista israeliano che ha scritto di è facile che egli perda l’equilibrio e espressione dell’ebraismo. questioni religiose nello Stato d’I- alle descrizioni poetiche di Singer, non ritenersi coinvolto nel lutto caschi di sotto” - Introduzione alla sraele: non si percepiva la necces- ma si presenta con tutte le proble- nazionale indetto per la tragedia, nuova edizione del libro presso PS: Personalmente non sono mai sità di combattere per un problema matiche e le contraddizioni di ogni perché non si definisce apparte- l’editore Allert de Lange, stato a Meron, e non ho mai parte- che si sarebbe risolto da solo, con il gruppo umano vivente. nente allo stesso popolo (questa Amsterdam.) cipato a nessun tipo di pellegrinag- passare di qualche generazione. Soprattutto con problematiche e affermazione mi ha ricordato un A prescindere del discorso legato gio religioso ebraico (ad eccezione Quindi all’epoca della fondazione contraddizioni dovute al suo esse- interessante paragone con una all’attualità, volendo spaziare con di alcune sporadiche visita al Kotel dello Stato, più che di una visione re controcorrente rispetto ad una frase riportata nel libro di Roth uno sguardo vasto sulla nei giorni di minor affluenza). La Sfilata delle Bandiere e il messaggio travisato della riunificazione della città con significato. Non è stata una festa quasi del tutto assenti, i parteci- sottolineare che essa era rivolta Valentino la guerra del 1967. unificante ma divisiva: da momen- panti indossavano in maggioranza soprattutto contro il Governo ap- Baldacci Docente Un discorso analogo va purtroppo to di unità si è trasformata in una la kippah per sottolineare la loro pena insediato. Viceversa altri due fatto anche per la manifestazione manifestazione di parte, della parte appartenenza politico-religiosa; membri della Knesset, appartenen- che si è tenuta martedì 15 giugno: più nazionalistica della popolazio- l’unica cosa in comune con le pre- ti all’altra lista araba, la Joint List, in passato la Sfilata delle Bandiere ne di Gerusalemme, diretta essen- cedenti Sfilate è stata il grande si sono lasciati andare a dichiara- era l’occasione per una grande fe- zialmente contro il Governo appe- sventolio delle bandiere bianco-az- zioni incendiarie, uno sostenendo E così anche la Sfilata delle sta di popolo, che univa tutti i cit- na insediato. Una manifestazione zurre, usate però in questa occasio- che la bandiera palestinese un Bandiere a Gerusalemme è passata tadini ebrei di Gerusalemme, con nazionalistica dove non sono man- ne come segno di divisione, non di giorno sventolerà sulle mura di senza dar luogo a incidenti parti- canti e balli, con una presenza pre- cati gli slogan anti-arabi dal conte- unità. Gerusalemme, l’altro che colarmente gravi. Ma è bene dire ponderante dei giovani e in parti- nuto razzista, come ha rilevato il La divisione è stata il segno non Gerusalemme sarà un giorno la subito che la Sfilata di quest’anno colare delle ragazze delle scuole ministro degli Esteri Yair Lapid. solo della parte ebraica ma anche di capitale della Palestina è stata qualcosa di molto diverso superiori che con le loro magliette Ma anche visivamente la Sfilata ha quella palestinese. Il leader di riconquistata. da quelle che si sono tenute in pas- multicolori davano il senso della avuto un carattere del tutto diver- Ra’am Mansour Abbas, pur affer- C’è solo da augurarsi che la Sfilata sato in occasione di Yom festa, della gioia condivisa. so rispetto al passato: è stata una mando che la Sfilata, tenuta in delle Bandiere del 2022 ritorni a Yerushalayim, il Giorno di Quest’anno la Sfilata ha avuto manifestazione quasi esclusiva- queste condizioni, appariva una essere ciò che era sempre stata, un Gerusalemme dedicato al ricordo tutt’altro svolgimento e tutt’altro mente maschile, le ragazze erano provocazione, ha tenuto a momento di unità e di festa. Laicità e uguaglianza: un impegno anche dentro la scuola

sarebbe una clamorosa discrimina- Peraltro, dato che la nota verbale Anna zione nei confronti dei non cattoli- del Vaticano riguardava il ddl Segre ci, dato che – la matematica non è Zan, forse vale la pena di notare Docente un’opinione – un punto in più per che, a quanto mi risulta, le indica- qualcuno significa un punto in zioni sull’educazione civica non meno per qualcun altro a parità di parlano di lotta all’omofobia, come condizioni). E se anche queste voci del resto non parlano neppure di Le nostre istituzioni hanno dato non fossero vere, dovremmo co- lotta al razzismo o all’antisemiti- prova di un’insolita fermezza nella munque fare attenzione alla novità smo. Certo, si suppone che si inse- difesa della laicità dello stato oppu- di quest’anno, l’educazione civica gni l’articolo 3 della Costituzione re l’ingerenza del Vaticano è stata valutata come materia a sé, tenen- che enuncia l’uguaglianza tra tutti così clamorosa da rendere una rea- do presente che si dà praticamente i cittadini, resta comunque il fon- zione ferma praticamente obbliga- per scontato che molte ore di que- dato sospetto che nelle indicazioni ta? Difficile dirlo. sta nuova disciplina siano svolte sull’educazione civica si sia volu- Certo, di questi tempi la laicità dagli insegnanti di religione: tamente evitato di esplicitare trop- non sembra essere un tema molto quanto saranno obiettivi nel valu- conosciuti dai loro compagni? Per che qua e là ci saranno alcune po certi temi ritenuti “divisivi”. di moda. Ancora recentemente ho tare i ragazzi che non si avvalgono fortuna è lecito supporre che la sgradevoli eccezioni. Credo che Insomma, credo che sarà necessa- sentito molte voci su scuole supe- del loro insegnamento? Quanto stragrande maggioranza degli in- l’UCEI e le Comunità ebraiche rio, adesso e in futuro, fare sempre riori in cui pare sia abituale asse- potranno trovarsi a loro agio i ra- segnanti di religione cattolica sa- dovranno fare un po’ di attenzione un po’ di attenzione perché, asso- gnare un punto in più di credito a gazzi che non si avvalgono nel prà essere giusta nonostante que- per tutelare i ragazzi che scelgono data la laicità delle nostre istitu- chi frequenta l’ora di religione (mi vedersi valutati da insegnanti a sta situazione oggettivamente ano- di non frequentare le lezioni di zioni, sia altrettanto assodata la auguro che siano false perché loro quasi sconosciuti ma ben mala, ma è altrettanto lecito temere religione cattolica. laicità della scuola pubblica.

www.moked.it P26 n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche

Dor Peretz: un israeliano, il terzo, alla conquista della A A distanza di otto anni dall’ultima campionato, vinto da un altro presenza un calciatore israeliano Maccabi, quello di Haifa, è stato tornerà a calcare i campi della uno degli indiscutibili protagoni- Serie A. Il terzo nella storia del sti. Forse il miglior giocatore di nostro campionato. tutta la Ligat aa’Al (l’equivalente A compiere il grande passo sarà della nostra Serie A). una colonna della nazionale, il Queste le sue credenziali, con la 26enne centrocampista Dor speranza di un posto al sole: e cioè Peretz. Dal Primo luglio ufficial- un ruolo da titolare nella squadra mente un giocatore del neopromos- lagunare. Ma anche un posto nel so Venezia, una delle squadre che cuore della tifoseria locale. Come partiranno con l’obiettivo di sal- già era accaduto a Brescia con varsi. Ma anche di fare bel gioco, Banin, di cui non sono stati di- candidandosi al ruolo di sorpresa menticati forza d’urto nella partita come già fece il Venezia una venti- e generosità. na d’anni fa sotto i colpi dell’indi- Intervistato da Pagine Ebraiche menticabile Recoba. Quando veni- sui suoi trascorsi italiani, l’ex cen- re allo stadio Penzo, il suggestivo trocampista delle “rondinelle” si è impianto casalingo che si raggiun- lasciato andare a un momento no- ge in vaporetto, era una incognita stalgico: “Ho sempre avuto l’Italia per tutte le cosiddette “big”. nel destino. O almeno da quando, Chiedere per conferma alla 11enne, vidi la finale di Spagna Fiorentina dei vari Batistuta, Rui ’82 tra gli Azzurri e la Germania. Costa ed Edmundo, che nella sta- Arrivare in Serie A fu il corona- gione 1999-2000 si giocava lo scu- mento di un sogno”. detto e fu travolta per 4 a 1. Peretz sembra arrivare con lo stes- Una sfida ambiziosa, sulle orme so entusiasmo del collega. Un gior- dei due connazionali che l’hanno Venezia, il pallone e le radici nalista sportivo l’ha intercettato al preceduto a questi livelli: l’attac- Nella prima parte del Novecento molte squadre del suo sbarco all’aeroporto milanese cante Eran Zahavi, oggi un punto calcio italiano hanno avuto un profondo rapporto di di Malpensa. “Sono felicissimo di fermo del Psv Eindhoven, ma che identificazione e interconnessione con le vicende essere qui”, gli ha detto. al Palermo (2011-2013) non lasciò ebraiche locali. Anche il Venezia, nato nel 1907 con il Frasi di rito, forse. Ma la voglia di proprio un segno indelebile. nome originario di Venezia Foot Ball Club, non fa ec- far bene è tanta. E la si evince an- E il mastino di centrocampo Tal cezione. Suo primo presidente fu infatti Davide Fano, che dai primi sorrisi, appena entra- Banin, al Brescia dal 1997 al 2000. esponente della Comunità lagunare. Uno dei padri no- to nella sede del suo nuovo club. Un debutto da brividi: al suo esor- bili del calcio veneto. Alessandro Lancellotti, in un re- Per la firma del contratto, un dio a San Siro si trovò infatti a cente intervento su queste pagine, ha ricordato alcu- triennale, e per le prime foto uffi- marcare un certo Ronaldo Luís ni nomi: oltre a quello di Fano spiccano ad esempio Giuseppe Orefice, che fu tra gli artefici ciali con la casacca Nazário de Lima. Una mission della nascita del Vicenza, e Giorgio Treves De’ Bonfili che fu invece fondatore del Padova. arancioneroverde. impossible. Ma comunque un “Io Banin non ha dubbi sul futuro c’ero” da raccontare a figli e nipoti. (Nell’immagine lo stadio Penzo di Venezia) italiano, sulle possibilità di farsi Prima di loro sarebbe dovuto toc- strada, del suo emulo: “Lo ritengo care a Ronny Rosenthal, forse il diretto interessato ha poi confer- In carriera Peretz, che arriva dal maggiore, di cui è capitano e con la pronto per raccogliere la sfida, cre- miglior calciatore mai espresso da mato). Anche se a colpire l’atten- Maccabi Tel Aviv, ha vinto tre quale ha totalizzato ad oggi 20 do che dovrà velocizzare il gioco e Israele nella sua storia calcistica, zione della stampa internazionale campionati israeliani, due Coppe presenze e due goal, risale al 2015 abituarsi ai ritmi della A. Ma è un acquistato dall’Udinese nell’estate furono soprattutto le intemperanze di Lega e due Supercoppe. (prima aveva effettuato tutta la ragazzo sveglio, in gamba e intelli- del 1989 ma rimandato a casa po- antisemite di una frangia della Mentalità da vincente, anche se a trafila, partendo dalla Under gente. Ha le potenzialità per sfon- che ore dopo il suo arrivo in città. curva friulana. Primi sintomi di livelli naturalmente meno signifi- 16). Mentre con il Maccabi è sceso dare. Gioca per la squadra, è un Per un problema alla schiena, la un problema destinato, purtroppo, cativi del nostro campionato. in campo 212 volte, per un totale generoso che si sacrifica sempre ma motivazione fornita dal club (e il a intensificarsi ulteriormente. L’esordio nella nazionale di 22 goal e 17 assist. Dello scorso con qualità”.

u ***Lo avevano soprannominato il padre del movimento “preservatista”. Un modo singola

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 P27

“Essere creativi è molto importante. Spero di non dover mai andare in pensione, credo sia un destino peggiore della morte” (Iris Apfel)

/P28-29 /P30-31 /P32-33 /P34-35 MEMORIA CARATTERI STORIA SPORT Quando arrivano i Netanyahu

u Da sinistra Ben-Zion Netanyahu, l’allora ministro della Difesa Shimon Peres e il primo ministro Itzhak Rabin ai funerali di Yoni Nethanyahu, ucciso nel 1976 nell’operazione Entebbe.

Una sera d’inverno una famiglia come si legge nella postfazione, Netanyahu malgrado la sua spe- votato alla sofferenza. per la prima volta lo vedono ri- arriva al Corbin College, a nord da un episodio raccontato all’au- cialità non abbia niente a che fa- Sionista revisionista, vicino a Ja- flettere su se stesso, la sua storia di New York. È il 1959. Ben-Zion tore dal celebre critico Harold re con l’Inquisizione spagnola. botinsky e ferocemente contra- e il significato del suo essere ebreo Netanyahu, oscuro studioso isra- Bloom. A suo tempo Bloom, il “Sono uno storico ebreo, ma non rio a ogni compromesso con il nell’America laica. eliano specializzato nell’Inquisi- difensore del canone letterario uno storico degli ebrei”, precisa mondo arabo, Ben-Zion Nethanyahu Negli Stati Uniti “The Netanyahus: zione spagnola, è in lizza per un occidentale, si era trovato a fare nelle prime pagine a chiarire che considerava di fatto l’intera sto- An Account of a Minor and Ul- incarico e a sorpresa si è trasci- da chaperon a Ben-Zion Nethanyahu le dinamiche in ballo poco han- ria ebraica “una storia di olocau- timately Even Negligible Episo- nato dietro la moglie e i tre figli in visita alla Cornell University no a che fa- sti”. Alla sua morte, nel 2012 a de in the History of a Very Fa- turbolenti. A occuparsi contro- dove quest’ultimo, specializzato re con il 102 anni, mol- mous Family”, come suona il ti- voglia degli ospiti sarà il profes- in storia ebraica del Medioevo e merito ac- Joshua Cohen ti critici han- tolo completo, è stato accolto da sor Ruben Blum, che si occupa autore di un’opera monumenta- cademico. THE no sottoline- recensioni entusiastiche. “Nessu- di storia delle tasse ma in qualità le e discussa sull’Inquisizione, in- Appena si NETANYAHUS ato che “sem- no che oggi scriva in inglese è più di unico ebreo della facoltà è sta- segnerà dal 1971 al 1975. La fa- addentra New York brava guarda- dotato di Joshua Cohen”, sostie- to cooptato nella commissione miglia farà ritorno in Israele l’an- nelle ricer- Review Books re a casi di an- ne Nicole Krauss. A partire da che valuta il candidato. no dopo, quando il figlio Yona- che di tisemitismo di una trascurabile scheggia di veri- Da qui The Netanyahus (New than sarà ucciso nell’operazione Nethanyahu, epoche prece- tà, queste pagine compongono York Review Books, 248.pp.), il Entebbe. Nella finzione letteraria Blum si rende però conto che denti con il filtro dell’Olocausto”, una ricognizione feroce e brillan- nuovo romanzo di Joshua Cohen, Harold Bloom - ammiratore di stonano con la versione della sto- come scrive il New York Times. te degli interrogativi che segnano rimescola fatti e fantasia in una Joshua Cohen tanto da include- ria che conosce. Secondo lo stu- Nel romanzo, il professor Blum l’identità ebraica fra passato e pre- commedia vertiginosa che fra re il suo Il libro dei numeri (Co- dioso israeliano, l’Inquisizione concluderà che c’è poco di ac- sente, Israele, l’America e la dia- una risata e un’invettiva illumina dice Edizioni, 2019) nell’elenco spagnola non discenderebbe in- cademico in questa teoria che, spora – il genere di libro in cui la un intreccio micidiale di politi- dei 48 romanzi da leggere e ri- fatti dalla volontà di convertire dice, rasenta il “dogma”. Malgra- luce dell’attualità si carica di nuo- ca, identità, pregiudizi e umane leggere – diventa il professor Ru- gli ebrei ma dal tragico destino do ciò non riesce a staccarsene ve preziose sfumature. assurdità. Il libro prende spunto, ben Blum a cui tocca valutare del popolo ebraico, comunque e si avvita in notti insonni che d.g.

www.moked.it P28 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche

MEMORIA

Verso la fine della seconda guer- ra mondiale centinaia di miglia- ia di prigionieri che ancora era- no sopravvissuti all’interno del Marciare, morire, ricordare sistema dei campi di sterminio nazisti furono evacuati, con la forza e in condizioni atroci, sot- to stretta sorveglianza. Venivano fatti procedere per lo più a pie- di, ma anche usando treni, carri trainati da cavalli, camion e navi e le colonne di disperati si divi- devano e disperdevano, per poi ricongiungersi, su percorsi dalle lunghezze più varie, che poteva- no arrivare a decine di migliaia di chilometri. Nonostante sia im- possibile arrivare a definire un numero preciso certamente mi- gliaia di persone lungo il percor- u A sinistra e in basso: so sono morte e sono state uc- immagini di due Marce della cise, proprio durante gli ultimi morte, scattate di nascosto. giorni di guerra. La mostra che Sopra: ricerche e scavi a la Wiener Holocaust Library di Neuenkirchen, 1949. Londra ha inaugurato a fine mag- gio racconta il percorso di ricer- ossia Documentare la verità, te- ca, spiega come sono state rac- stimoni della Shoah (www.testi- colte informazioni, documenti, fyingtothetruth.co.uk). Ci sono prove di ogni tipo sulle cosiddet- storie di singoli sopravvissuti, co- te “marce della morte”, a partire me quella di Eugene Black, il cui dalla fine della Shoah. vero nome era Jeno Schwartz Uno sforzo che dura ancora og- (1928-2016): deportato da ado- gi e che è reso disponibile anche lescente dall’Ungheria a Auschwi- a partire dall’archivio digitale del tz-Birkenau nel 1944 venne se- centro, disponibile a tutti, che si parato dalla sua famiglia e man- chiama “Testifying to the truth, dato dapprima a Buchenwald, eyewitnesses to the Holocaust”, per arrivare poi a Mittelbau-Do-

Un’indagine più che ventennale sulla narrazione storica e sul suo rapporto L’arte, tra identità e narrazione storica con la costruzione delle identità collettive, una ricerca sul potere zione di provocare dell’immaginazione spesso spin- una visione concreta- ta sino all’inatteso, la volontà di mente attivista, un non dare nulla per scontato an- impegno politico, la dando a scavare fra traumi collettivi, riflessione sulla propria responsabilità speranza di salvezza e desiderio di cam- nella società. biamento. La costruzione di una Questo e molto altro identità collettiva, o il ri- aspetta i visitatori della fiuto. La sua arte provoca mostra che il museo una visione attiva, o più ebraico di Berlino dedica precisamente attivista, - dal 4 giugno e fino a ot- un impegno a riflettere, tobre - all’artista israelia- un ritorno a quello che è na Yael Bartana, nota per un puro atto politico. la sua capacità di osser- La mostra segue un topos vare, documentare, sezio- che si potrebbe definire nare e infine reinventare quasi escatologico, ossia rituali pubblici, cerimo- l’idea ricorrente che un nie e pratiche sociali. leader possa portare alla Non per il semplice gusto salvezza. E arriva alla di provocare: c’è sempre, u Yael Bartana ritratta da sua decostruzione, con il nelle sue opere, l’inten- Birgit Kaulfuss, 2017 video - concepito specifi-

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO P29

u Da sinistra: il catalogo della mostra; la marcia della morte che da Flossenbürg diresse verso Cham, la prima su cui si concentrarono le ricerche dopo la guerra; un rapporto sull’evacuazione di Dachau. A destra un ritratto di Iby Knill, sopravvissuta a una marcia della morte.

fino al 27 agosto DEATH MARCHES: EVIDENCE AND MEMORY Wiener Holocaust ra. Nel marzo del 1945 dopo una sero, e loro piedi. Chi Library, Londra cando di nascondersi, va a com- marcia forzata arrivò fino a Nor- dovessero non ce la fa- porre un quadro terribile, da cui dhausen per proseguire su un buttar fuori i cadaveri. Coloro ceva era destinato alla morte. I ria, una testimonianza rara, che non si può sfuggire. treno diretto ad Amburgo. Eu- che riuscirono con lui a soprav- pochi che riuscirono a sopravvi- insieme ai racconti di come si Che non si può dimenticare. gene ricorda come spesso il tre- vivere vennero fatti scendere per vere vennero poi liberati nell’a- viveva dei ghetti, nei campi di no si fermasse, le porte si apris- arrivare fino a Bergen-Belsen, a prile del 1945. Una singola sto- concentramento o in fuga, cer- Ada Treves

u Da sinistra: documenti del 1949 relativi alla vicenda di Schwartz-Black, un rapporto di esumazione e il disegno di un cimitero con l’indicazione della sepoltura di tre civili

u Yael Bartana, Herzl I, II e III, 2015. Sei immagini dedicate alla figura di fino al 10 ottobre Theodor Herzl, fra cliché e archetipi. YAEL BARTANA: REDEMPTION NOW Jüdisches Museum, Berlino

che attraversa la città riempiendone gli spazi con un immaginario collettivo in- conscio, passato e futuro fusi in un pre- sente diverso, sino a un tentativo di re- denzione collettiva. L’arte nelle sue mani non è consolatoria, assomiglia più a un bisturi con cui colpire dall’interno i meccanismi delle strutture di potere, in equilibrio su quella delicata e sottile u Sopra: un’immagine da “Malka linea che sta tra analisi sociologica e Germania”, a sinistra “Inferno immaginazione. Sono filmati, installa- (Waiting for the Messiah)” zioni, fotografie, performance e monu- menti pubblici, un tentativo potente di camente per il Museo Ebraico di risvegliare l’immaginario collettivo. Berlino e girato nei luoghi storici Yael Bartana indaga su temi come l’i- della città - che Bartana ha volu- dentità nazionale, il trauma e lo sposta- to intitolare “Malka Germania” mento, spesso attraverso cerimonie, (in ebraico, “Regina Germania”). memoriali, rituali e incontri collettivi. È una figura androgina, quella a.t.

www.moked.it P30 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche

CARATTERI

Daniela Gross

Farà cent’anni a fine agosto, ma ha già iniziato a festeggiare. A modo suo, come ha sempre fat- to. Iris Apfel, la fashion icon più longeva del pianeta, ha appena lanciato una nuova linea di oc- chiali per Zenni, gigante statuni- tense dell’ottica online. Cento montature, una per ogni anno di vita, grandi, colorate e spiritose come quelle che hanno fatto di lei uno dei volti più riconoscibi- li d’America. Qualche mese prima aveva fatto il suo ingresso trionfale da Lowe’s, il colosso americano del fai da te. Il suo viso, incorniciato da una matassa di collane e dagli im- mancabili immensi occhiali, am- micca gigantesco a ogni corsia in duemila negozi annunciando la sua nuova collezione di arti- coli per la casa. Poltrone, vasi, cuscini e tavolini che tentano l’impresa impossibile di replica- u Negli Stati Uniti il ritratto inconfondibile di Iris Apfel, cent’anni a fine agosto, da alcuni mesi trionfa nei negozi e sulle copertine. re il suo stile estroso – l’eccentri- cità, il gusto del variopinto e dell’eccesso. Estrosa è la stessa incursione di Apfel nel gran ma- re del gusto popolare, dopo una La favolosa Iris Apfel vita trascorsa nelle più rarefatte sfere della moda e del design. La etaneo Albert Maysles guadagnati parecchi - la Pre- Casa Bianca, per dirne una, do- (2014, Netflix), poi la sidential Medal of Freedom, ve ha curato gli interni per nove Barbie dedicatale da Mat- per dirne una – ma non ha presidenti (solo Jacqueline Ken- tel che ne ha fatto, a 96 intenzione di farsi da parte e nedy l’ha snobbata, preferendo anni, la signora più an- con il sorriso di chi ha impa- uno stilista francese) o il Metro- ziana a cui il tributo è rato a non prendersi troppo politan Museum che nel 2005 al stato riservato. Un anno sul serio continua a fare ciò suo guardaroba personale ha de- dopo, la firma con Img, che ama. Il suo lavoro. Ed è dicato una mostra dal trionfante l’agenzia che rappresenta e soprattutto sull’età delle don- me gli altri”, dice Apfel. E non è forse questo il segreto del suo titolo Rara Avis. supermodelle come Gigi Hadid ne. Non che il mondo si sia ro- solo questione di rosso sulle lab- successo popolare. Iris regala I segnali della svolta pop erano e Gisele Bundchen. vesciato, non ancora. È che Iris bra, gioiellerie o estrose giacchet- speranza perché chi non vorreb- però nell’aria. Scavallati i novan- Adesso, gli occhiali e del mobi- gioca secondo le sue regole, co- te. I suoi outfit stravaganti rac- be invecchiare se non quanto, ta, con sovrana eleganza Iris si è lio. A breve, la sua biografia a mi- me del resto hanno sempre fatto contano una capacità di rilancia- come lei? accomodata nell’immaginario sura di bambini nella celebre col- le altre due donne straordinarie re e gustarsi la vita che è quella Nel suo vulcanico attivismo, le collettivo nel ruolo inedito di “di- lana Little people big dreams e che trovate in queste pagine, Ruth di una ragazzina, anzi “la teena- ragioni economiche c’entrano vetta geriatrica” - la definizione chissà che cosa porterà il futuro. Westheimer e Fran Lebowitz. ger più vecchia che esista” come poco, visto che la signora vanta è sua. Prima il delizioso docu- In altre parole, un trionfo che “È importante essere quello che dice di sé. un patrimonio di 25 milioni di mentario dedicatole dal quasi co- sbugiarda ogni pregiudizio sull’età sei e non cercare di sembrare co- Una teenager che di onori ne ha dollari. Il lavoro è però il suo mo- Fran Lebowitz e la fine arte della chutzpah

Da mezzo secolo è una delle voci più amate e odiate quella di una volta. Puntata dopo puntata, la vediamo 240 pp.), è affetta dal peggiore d’America. C’è però voluto l’amico Martin Scorsese a in quella che ormai è la sua uniforme – occhiali tarta- blocco dello scrittore di cui si ab- catapultare la settantenne Fran Lebowitz oltre i confini ruga, camicia da uomo, Levi’s e stivali da cowboy – bia memoria. nazionali grazie a un documentario, Pretend it’s a city mentre si produce in una cascata di invettive, battute e Nipote di ebrei immigrati dalla (Netflix), che la porta in scena nel suo ambiente natu- sarcasmi che la restituiscono in tutta la sua intelligen- Russia, appena arriva a New York rale. L’adorata New York, la città che ha scelto a 19 an- te perfidia. Per quanto suoni strano, è la sua specialità. per mantenersi fa un po’ di tutto ni e rifiuta di lasciare malgrado i turisti che ciondolano Fran Lebowitz, di cui da poco è libreria La vita è qual- - le pulizie, la tassista, l’autrice di racconti porno. Poi per strada, gli affitti troppo alti e la vita che non è più cosa da fare quando non si riesce a dormire (Bompiani, collabora con riviste prestigiose - Change, Interview

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO P31

do di essere nel mondo. “Essere creativi è molto importante – di- ce - è stata una delle cose più im- portanti della mia vita e finché potrò continuare a fare questo genere di cose sarà magnifico. Spero di non dover mai andare in pensione, credo sia un desti- no peggiore della morte”. Basta guardare dietro la sua fac- ciata di fashion icon per render- si conto che di fatto non è mai rimasta con le mani in mano – dai primi passi come stilista di interni e disegnatrice di gioielli fino all’apertura nel 1950, insie- me all’amato marito Carl, dell’a- zienda di tessuti Old World We- avers. Per quarant’anni la coppia ha girato insieme il mondo alla ricerca di stoffe pregiate e acces- sori di cui lei fin da ragazzina è una collezionista appassionata. Proprio la spinta creativa, sostie- ne, è il segreto della sua longe- vità. “Non penso mai alla mia età”, scrive nel suo libro Acci- dental Icon. “È un numero. Al- cuni mangiano molto yoghurt e u Dai libri alla radio al cinema, la dottoressa Ruth Westheimer è uno dei personaggi mediatici più amati degli Usa. vivono fino a 127 anni. Alcuni fumano dodici sigari e bevono una bottiglia di alcol al giorno e sono ancora lì a fare quello fan- Tutti i consigli di Ruth no. Ognuno ha la sua storia”. E ancora, “Ho scoperto che il la- La vita sessuale non finisce a no- sere stata oggetto nel 2019 di un parte dell’Haganah dov’è ferita – per il marito di soddisfare la voro mi fa molto bene. Amo vant’anni. Parola di Ruth We- documentario intitolato come la così gravemente che si teme per- moglie. Punto. Ho realizzato che quello che faccio e ci metto il stheimer, la minuscola spumeg- sua trasmissione, da poco diven- da l’uso delle gambe. Studia psi- non se ne sapeva abbastanza e cuore e l’anima. Da quando mio giante signora che gli tata una piéce teatrale, Be- cologia a Parigi e sociologia ne- semplicemente ho voluto che la marito è morto lavoro ancora di americani conoscono coming Dr. Ruth. A ri- gli Stati Uniti, dove si trasferisce gente ne sapesse di più in fatto più per non pensare alla sua man- semplicemente come percorrere i suoi passi, è prima dei trent’anni. di contraccezione e malattie ses- canza, il che va bene da una par- Dr. Ruth, dal nome impossibile non cedere La sua carriera mediatica inizia suali”. Sposata tre volte, ma solo te, ma non dall’altra quando mi del programma radio- all’ammirazione per una negli anni Ottanta. Parlare di ses- il matrimonio con Manfred We- spingo troppo”. fonico “Ask Dr. Ruth” donna che malgrado tut- so in una società puritana non è stheimer è stato quello “vero” di- La conclusione è semplice nella che ne ha fatto la te- to ha sempre scelto di facile, ma la sua energia, il suo ce, vive a New York nello stesso sua brutalità. Diventare vecchi rapista sessuale più fa- guardare avanti. senso dell’umorismo e il profon- appartamento di tre stanze dove non è facile per nessuno. “Inizi a mosa d’America, au- Sopravvive alla Shoah, do rispetto nei confronti degli ha cresciuto i suoi figli per esse- cadere a pezzi, ma devi farti for- trice di numerosi libri dove perde i genitori, gra- interlocutori ne fanno una benia- re vicina alle due sinagoghe di za e rimetterti insieme. Può non e ospite ricercatissima dei talk zie a un kindertransport che dal- mina del pubblico. cui fa parte, il Jewish Communi- piacerti, ma qual è l’alternativa? show. Novantatre anni compiu- la Germania a dieci anni l’ha por- “Per gli ebrei – ha spiegato in ty Center di cui è stata presiden- Sei qui, goditelo”. Quanto a lei, ti da poco, ha alle spalle una vi- tata in Svizzera. Giovanissima, un’intervista – il sesso non è mai te e la comunità dei rifugiati ebrei si diverte da cent’anni. ta così avventurosa che dopo es- emigra in Israele ed entra a far stato un peccato ma un obbligo dalla Germania. dove Andy Warhol la assume per tenere una rubrica, ta, il mondo e soprattutto la sua adorata New York. Mademoiselle. È caustica, sardonica e i suoi articoli di Chi la ama, adora la sua conversazione pungente così critica culturale ne fanno una celebrità. ashkenazita-newyorkese. Chi la detesta, ne parla come Pubblica due libri, Metropolitan Life (1978) e Social di una privilegiata che sulla città di oggi e le sue dina- Studies (1981) che raccolgono i suoi pezzi. E lì si bloc- miche non ha più niente da dire. A guardare online le ca. Non scrive un libro da quarant’anni, fatta eccezio- foto del suo spettacolare appartamento in Chelsea – li- ne per un racconto per bambini. Eppure non solo ci ri- neare, bianco, l’esatto opposto di quello di Iris Apfel de sopra ma ne ha fatto un lavoro. Anziché scrivere, – che qualche anno fa le è costato oltre 3 milioni di dol- Fran Lebowitz appare. Non è un’attrice, non è una lari, qualche domanda viene da farsela. Nella speranza conferenziera. Si limita a fare davanti a una platea ciò che non sia lei a rispondere, perché in quel caso c’è da che un tempo faceva con la scrittura – commenta la vi- restare inceneriti.

www.moked.it P32 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche

STORIA Settembre 1630, la peste nel Ghetto

“Ne moriva uno, doi, tre al giorno”. stato ritrovato presso la Columbia più alto, 110 e lode, è anche il primo Undici settembre 1630, la peste University. tentativo di raccontare la vita, in tutte le letterariamente eternata da Manzoni nei Rebecca Locci ha scelto di farne il perno sue sfumature, di questa grande figura. A Promessi Sposi entra anche nel ghetto di della sua tesi di laurea magistrale in partire dal confronto con quella prova Padova. Avraham Catalano, rabbino e Scienze storiche, discussa a giugno estrema. Spunti di riflessione preziosi nel personalità insigne del tempo, ci ha presso la gloriosa Università patavina. “La momento in cui l’umanità intera affronta lasciato una testimonianza vivida di quei gestione della peste del 1631 nel ghetto una nuova epidemia, con la speranza giorni. Un manoscritto in italiano, che ha di Padova attraverso la cronaca di (anche se non, ovviamente, la certezza) di viaggiato per migliaia di chilometri ed è Avraham Catalano”, premiato con il voto aver messo il peggio alle spalle. Al centro I quattro medici ebrei al servizio di tutti Rebecca Locci sieme a Mandolin da Zara – rice- vette dall’Università degli Ebrei la Clemente Caliman Kalonymus Can- carica di custode, con l’incarico di tarini nacque nel 1593, membro tutelare, tutti gli oggetti lasciate dal- dell’illustre famiglia Cantarini, di le vittime di peste. origini antichissime e originaria di Loria morì a Mantova nel 1660, e Castellanza Bormida, nel Ducato in campo accademico si ricordano Milanese. I Cantarini emigrarono anche i suoi figli: suo figlio Isacco successivamente nel XV secolo ad laureato in medicina e filosofia nel Asolo e dopo la strage degli ebrei 1653, il suo altro figlio Simon stu- del 1547 si rifugiarono a Padova. dente dello Studio di Padova nel Caliman fu il primo della sua fami- 1648, ed infine la sua molto erudi- glia ad intraprendere studi accade- ta figlia Miriam. mici laureandosi all’Università di Leon Cantarini nacque nel 1595, Padova nel 1623. Fin da giovane u La tomba di Abraham fratello minore – con solo due anni coltivò lo studio della Torah, tanto Catalano, che fu uno dei capi del di differenza – di Caliman, inizial- che nella yeshivà di Padova conse- Ghetto al tempo dell’epidemia mente intraprese gli studi ebraici guì il titolo rabbinico. Una volta di peste del 1630. presso la yeshivà, tanto che riusci- adulto decise di continuare gli studi va ad ottenere a circa 23 anni nel iscrivendosi alle classi di medicina “mantoano”. Il rapporto tra le fami- 1618 il titolo rabbinico, conferitogli all’Università. Prova della sua iscri- glie Loria e Cantarini era consoli- dal Rabbino Leon da Fano di Pa- zione è la sua matricola originale dato nel tempo, tanto che il padre dova, riconfermatogli poi dai Rab- con cui veniva iscritto al secondo dei fratelli Caliman, Shimon Cali- bini Marco padre e Gherscion figlio corso dello studio medico il 20 di- man, insieme al padre di David, Si- Bassani di Verona. Successivamen- cembre 1619. Si firmava “Calima- mon Loria, prestarono insieme ser- te decise di proseguire con gli studi nus Cantarinus ebreus patavinus f. vizio presso l’Università degli Ebrei universitari. Conseguiva nel 1623 Dni Simeonis alias Matriculus”. Da te come “Rab. Aron-Kaliman figlio decide di rimanere nel ghetto di Pa- come agenti della Comunità ebrai- la laurea in medicina e filosofia fre- ciò ne consegue che approssimati- di Samuel di Grassin Koen Zedeck” dova durante l’epidemia di peste, si ca. David frequentò l’Università di quentando l’Università di Padova vamente nel 1622-23 avesse conse- prova del fatto che all’epoca avesse batté con tutto se stesso, sacrifican- Padova insieme ai suoi compagni, insieme al fratello e agli altri due guito la “laurea dottorale”. già il prestigioso titolo di Rabbino. dosi e prestandosi strenuamente per laureandosi anche lui nel 1623. Per compagni. Per celebrare l’occasio- Esercitò la professione di medico a Durante la peste del 1631 Cantari- assistenza medica. Morì a causa del- tale occasione il famoso rabbino ne della sua laurea, il dottor Isacco Padova, ma si occupò anche di bo- ni decise di rimanere nel ghetto di la peste senza lasciare eredi diretti Leon Da Modena compose in suo Gadeglia gli compose, come era uso tanica, tanto che compose un pre- Padova per poter assistere i malati il 30 luglio 1631 a soli 38 anni. onore una poesia. all’epoca, due poesie: una in lingua gevole erbario di piante medicinali. ebrei di peste, molti dei quali suo Nel suo testamento, scritto da ma- Gran parte della sua famiglia ven- spagnola e l’altra in latino. Tra i suoi scritti questo è quello che stessi parenti. L’impatto che l’epi- no altrui ma firmato da Caliman ne colpita dall’epidemia e verso la Pochi anni dopo la laurea in medi- merita di più per qualità: si trattava demia di peste di quegli anni ha Cantarini, esprimeva la sua volontà fine del maggio 1631 decise di fug- cina Cantarini si trasferiva a Vene- di un erbario costituito dalle piante avuto sulla sua famiglia, i Cantari- di essere sepolto insieme ai suoi al- gire dalla Padova infestata del mor- zia, forse per il suo matrimonio nel che al tempo venivano raccolte e ni, è narrata nella straordinaria cro- tri familiari, e non avendo dei figli bo nero e si rifugiò a Montagnana. 1628 con Mendele, la figlia del fa- che venivano studiate dagli studen- naca Olam Hafuch – letteralmente decise di provvedere alla madre, al- Prima di andarsene però fece delle moso medico Iseppo Coen Del Me- ti che frequentavano le lezioni del- “Il mondo sottosopra” – redatta da la moglie e alla sorella Didele - an- generose elargizioni di denaro alla digo De Dattolis, insigne dottore le classi di Botanica. Nel 1627 Ca- uno dei Capi del Ghetto: Abraham che se già sposata con Marco di Comunità ebraica, cercando così di che esercitava la professione medi- liman si sposò con Eva, figlia di Catalano. Aron Salomon dal 1624. aiutare gli altri ebrei vittime della ca lì, e che ricevette degli speciali Azriel Coen Porto di Verona. Nel diario-cronaca di Catalano tro- Oltre a Caliman Cantarini, l’altro peste. privilegi dal doge Giovanni Priuli Nella ketubbah – il contratto ma- viamo scritta la morte del padre medico in lotta in prima fila contro Fece successivamente ritorno al mediante la Ducale 27 Giugno 1567. trimoniale ebraico – il medico Cle- Shimon dei fratelli Caliman e Leon la peste nel ghetto di Padova era ghetto di Padova una volta finita Stabilitosi a Venezia, esercitò me- mente viene nominato ebraicamen- Cantarini, l’8 luglio 1631. Cantarini David Loria, figlio di Simon Loria l’epidemia, tanto che nel 1632 – in- dicina nella città lagunare, ed es-

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO P33

anche l’importante contributo dei medici tempo stesso legata in modo ebrei, in prima linea contro il morbo indissolubile alla città e coinvolta nel come i loro colleghi cristiani. Figure medesimo appassionato sforzo contro “ponte” con un proprio percorso di “una delle più violente ondate di peste formazione sia in yeshivah sia nelle aule dell’epoca moderna”. dell’Università, una delle poche in Europa L’archivio di Stato e quello comunitario, e l’unica in Italia a non chiuder loro le università e biblioteche: Locci si è porte in faccia nonostante la separazione confrontata con diverse fonti, facendo abitativa sancita all’inizio del secolo risaltare vari aspetti inediti sulla vita di (1601). Locci si focalizza su quattro Catalano e più in generale sui mesi della figure, i laureati dell’anno accademico peste. Il ritratto di una comunità che si 1623-24. Simbolo di una generazione dimostrò coesa e seppe mettersi al “fedele alle proprie tradizioni” ma al servizio di tutta la città.

u Alcuni documenti studiati da PADOVA EBRAICA Rebecca Locci per la sua tesi di laurea: la cronaca di Catalano e i registri redatti dalla Comunità ebraica di Padova.

Morpurg di Gradisca – si laureò in filosofia e medicina nel 1623 pres- so l’Università di Padova. Purtrop- po non ci sono molte informazioni sul suo conto: sappiamo che il pa- dre Shemarià si trasferì a Padova alla fine del Cinquecento e fu il ca- po rabbino dell’Università degli Ebrei nel 1612. Shemarià morì a causa dell’epidemia di peste nel 1631, e venne seppellito presso il cimitero ebraico di Via Codalunga. David Morpurg, dopo la morte del u La Sinagoga Tedesca padre, decise di trasferirsi a Craco- via. In Polonia esercitò la sua pro- fessione medica, inoltre divenne ca- Nel segno dei Maestri po della Comunità ebraica locale Radici nel Medioevo, tre sinagoghe e un suggestivo museo a ed anche Esattore della Beneficien- raccontarne la storia, la Comunità ebraica di Padova è stata se- za nel 1660. Nonostante David Mor- de in passato di una importante scuola rabbinica. purg fosse residente a Padova negli Vissero tra gli altri a Padova Yehuda Mintz Ha-Levi (1405-1508), anni della peste, non ci è rimasta talmudista che ebbe tra i suoi allievi anche molti nobili cristiani. della documentazione che faccia un E don Yitzhak Abrabanel (1437-1508), che fu un celebre com- preciso riferimento alla sua opera mentatore e poeta. Padovano d’adozione anche uno dei più in- come medico ebreo nel ghetto. fluenti intellettuali ebrei dell’Ottocento, Samuel David Luzzatto sendosi allontanato da Padova pro- ta – in cui troviamo scritto che “il Attraverso le vite di questi quattro (1800-1865). prio nel periodo in cui la peste in- Rab. Leone Cantarini ammaestrò medici ebrei laureati alla Facoltà di Padova sarà la capofila della prossima Giornata Europea della Cul- furiava, rimase fortunatamente in- nell’Accademia dell’Università di Medicina dell’Università di Padova tura Ebraica, in programma domenica 10 ottobre. colume. Leon, preoccupato per suo Padova” – cioè della Comunità ebrai- nel 1623, veniamo a conoscenza del Tra le istituzioni coinvolte anche il Museo della Padova Ebraica, fratello maggiore Caliman, così ca – “e continuò fino alla fine della profondo impatto della peste sull’U- realizzato all’interno della Sinagoga Tedesca che subì, in tempo esposto al rischio nel ghetto ebrai- sua vita, 56 anni, predicando ogni niversità degli Ebrei. C di guerra, la violenza fascista. co, gli scrisse angosciato varie let- anno al popolo”. aliman Cantarini, David Loria, Le- tere, consigliandoli dei “validi” ri- Leon Cantarini rabbino e medico on Cantarini e David Morpurg era- medi dell’epoca per cercare di su- dai molti diversi talenti e di censo no tutti studenti e grandi conosci- contagiato dalla peste, mentre Lo- Isserles –, includevano anche la pos- perare la malattia, oppure alcune agiato, aveva nel tempo acquisito tori – sebbene probabilmente a li- ria decise invece di fuggire a Mon- sibilità di fuggire da una città colta precazioni per non contrarre l’infe- la stima non solo dei suoi correli- velli diversi – della Torah. Nel cor- tagnana. È possibile ipotizzare in dall’epidemia di peste. A causa del- zione e considerazioni relative alla gionari ebrei, ma anche quella del- so dell’epidemia di peste, e nella lo- questo frangente anche una discus- la mancanza di una documentazio- diffusione del morbo. le illustri ed egregie persone dell’al- ro pratica medica, avranno avuto sione halachika: dove da una parte ne completa è difficile ricostruire Rimasto incolume, fece ritorno a tra confessione religiosa. Morì nel da affrontare parallelamente anche si trovava la Mishnah che afferma- completamente il quadro, e molte Padova, e tale periodo di perma- 1651. Dal suo matrimonio con Men- questioni halachike. va che in un momento di pestilen- domande rimangono senza rispo- nenza è desunto dalla copia di un’an- dele ebbe tre figli: Fradele – o Al- Non sappiamo i motivi che si na- za ci si sarebbe dovuti rifugiare sul ste, ma si conserva nel tempo fino notazione dal Libro della Nazione legra –, Giustina e Samuel Iseppo. scosero dietro le loro scelte, perché posto, mentre dall’altra parte le au- ai nostri giorni l’opera di Avraham Tedesca – ossia un protocollo re- David Morpurg, figlio del Rabbino Caliman Cantarini decise di rima- torità rabbiniche dell’epoca – come Catalano. Una cronaca di magnifi- datto dagli ebrei di rito ashkenazi- Shemarià – o Mario – Marpurg – o nere nel ghetto finendo per morire affermava anche il Rabbino Moshe ca chiarezza e puntualità.

www.moked.it P34 SPORT n. 7 | luglio 2021 pagine ebraiche Guttmann, mister Paralimpiadi

Un progetto d’amore: dare una ro, ha la pazienza di ascoltarli, si ragione di vita, una speranza, a sforza di comprenderli intima- chi rischiava di perderla. Un cuo- mente”. re da campione. Guttmann prende una decisione Parliamo di Ludwig Guttmann. coraggiosa: dimezza i sedativi. Il padre, poco conosciuto, di una Non vuole più vedere dei ven- delle più importanti manifesta- tenni “sdraiati come tanti cada- zioni sportive al mondo: le Pa- veri, li mette seduti sui letti e que- ralimpiadi, l’equivalente dei Gio- sto produce sofferenza: ma Gutt- chi olimpici per atleti con disa- mann non si lascia intimorire e bilità fisiche che fecero il loro li costringe a giocare lanciando esordio a Roma nel 1960. Poche una palla”. Un approccio alla fi- settimane e da Tokyo prenderà sioterapia rovesciato: “Non più il via la 16esima edizione di un un percorso che relega il pazien- torneo che ha acquisito nel tem- te a una modalità passiva, ma un po enorme visibilità e interesse. esercizio che lo rende protago- Una strada aperta in uno dei mo- nista”. Dai “Giochi di Stoke Man- menti più difficili nella storia deville” che presto nasceranno d’Europa. Tempi in cui serviva nel solco di quella rivoluzione di un cuore da campione: come il metodo si passerà ai Giochi con titolo della biografia scritta su la bandiera a cinque cerchi gra- questo eroe civile da Roberto u Ludwig Guttmann prende la parola durante un’edizione dei “Giochi” di Stoke Mandeville zie all’incontro tra due uomini Riccardi. straordinari: lo stesso Guttmann Nel novembre del ’38, la Notte e il medico italiano Antonio Ma- dei cristalli rappresenta una svol- A Tokyo, nel segno di Bebe glio. Le sue entrature, anche nel ta drammatica nella vita di Gutt- La delegazione italiana protagonista alle prossime Paralimpiadi di Tokyo Comitato organizzatore, permet- mann. È alla soglia dei 40 anni (24 agosto-5 settembre) avrà in Bebe Vio e Federico Morlacchi i pro- teranno infatti di compiere il ed è un medico molto stimato. pri portabandiera. grande passo: un torneo aperto Ma non c’è fama, non c’è credi- “Bebe è una grande campionessa che non ha bisogno di presentazio- al mondo. bilità, che possa tenere di fronte ni. Federico è uno degli atleti più medagliati e un ragazzo straordina- Protagonisti della prima Paralim- alla furia nazista. La fuga è ine- rio, che ha sempre promosso lo sport paralimpico”, le parole del pre- piade saranno quattrocento di- vitabile, concludono Ludwig e sidente del comitato azzurro Luca Pancalli. sabili di ventitré Paesi, in una Ro- sua moglie Elsa. Con loro anche La schermitrice ha espresso un auspicio: “Ispirare tante bambine e tanti bambini che voglio- ma carente di strutture adeguate i due bambini, il primogenito no cominciare un percorso nello sport paralimpico. A loro voglio dire: se hai una buona squa- ma comunque coinvolta e affa- Dennis di otto anni ed Eva che dra e un sogno nel cassetto puoi raggiungere qualsiasi obiettivo”. scinata. I pionieri di un’esperien- invece ne ha quattro. “I cuori dei Emozionato anche il nuotatore: “In pochi riescono a raggiungere le Paralimpiadi, pochissimi za diventata nel tempo sempre Guttmann sono pieni di ango- hanno il privilegio di diventare portabandiera. Un riconoscimento bellissimo per quanto fat- più grande. I disabili, ricorda Be- scia, per quel destino da esuli che to in questi anni di carriera ma anche una responsabilità nei confronti del movimento”. be Vio nell’intervista che conclu- non hanno scelto. Ma alla fine de il libro, non vogliono essere del viaggio li attende un Paese libero e ospitale, li attende una nuova vita. “A Londra – scrive Riccardi nel “Il mio viaggio a pedali per la Memoria” libro, pubblicato da Giuntina – c’è il futuro, bisogna solo correr- Il Covid ci si è messo di mezzo, cordo italiano. Non c’è regio- gli incontro”. Quel futuro che, costringendolo a un cambio di ne in cui Giovanni non sia tran- per il medico, diventa dal ’44 la programma. Ma la sua deter- sitato con la sua bicicletta e direzione di un ospedale: lo Stoke minazione, al solito, ha vinto. con il suo bagaglio di umanità Mandeville, nel Berkshire. Vi Con qualche mese di ritardo e civismo. transitano, duramente provati a rispetto al previsto, Giovanni Quello che già l’ha portato a un livello non soltanto fisico, i Bloisi è finalmente ripartito. macinare migliaia di chilome- soldati della Raf che stanno di- Una nuova avventura per il “ci- tri, da solo o con accompagna- fendendo il Paese e l’Europa dal clista della Memoria” di Vara- tori occasionali incontrati nel nazifascismo. La meglio gioven- no Borghi, piccolo Comune in percorso, talvolta anche gra- tù del tempo. È lì, in quel diffici- provincia di Varese dove risie- zie al passaparola della rete, le contesto, che avviene la sua de, protagonista in passato di per fare memoria di Selvino e rivoluzione prospettica: “Guarda molti viaggi a pedali che han- di Sciesopoli ebraica. Una del- i suoi pazienti negli occhi e vi no costruito momenti auten- le tante storie, relative ai me- legge ciò che nessuno ha visto tici di incontro, conoscenza e si della complessa ripartenza prima. Non ci sta a imbottirli di consapevolezza. post-Shoah - con centinaia di anestetici e tornare a casa la se- “Un lento viaggiatore in bici- u Il “ciclista della Memoria” in azione bambini sfuggiti all’orrore che ra con la coscienza tranquilla, cletta”, dice di sé questo di- ritrovarono in quei giorni e in come se il suo compito fosse sta- pendente Enel in pensione che Dal campo di sterminio di Au- no dello Yad Vashem, passan- quei luoghi una ragione di vi- to assolto. Si intrattiene con lo- ama lo sport e la Costituzione. schwitz al Memoriale israelia- do da tanti altri luoghi del ri- ta - cui si è appassionato.

www.moked.it pagine ebraiche n. 7 | luglio 2021 SPORT P35

ISRAELE Il tennis, un ponte

”Rackets, not rockets”. Un gioco di parole, rilanciato da alcuni media, sintetizza una riuscita iniziativa nel segno della coesisten- za. Un valore cardine di Israele, minacciato dal recente conflitto con Gaza e dalle successive turbolenze sul fronte interno. In par- ticolare dall’inedito scontro tra estremisti arabi ed estremisti ebrei divampato per giorni nel Paese. Tema esplosivo e che resta disseminato di incognite e e preoc- cupazioni. Come raccontavamo anche nel dossier dell’ultimo numero di Pagine Ebraiche, evidenziando i problemi aperti ma valorizzando anche le buone pratiche per l’incontro e il dialogo. Anche lo sport, come già altre volte in passato, può fare la sua parte. Ne è convinto il sindaco di Rahat, città del Distretto Me- ridionale d’Israele abitata da una forte comunità beduina, tra i promotori di un evento, sostenuto dalla federazione nazionale, che ha portato arabi ed ebrei a confronto su un campo da ten- nis. “Non ho mai tenuto una racchetta tra le mani. Ma sento già

u In alto una delle gare di Stoke Mandeville. A sinistra la squadra italiana a Roma ‘60

in uno strumento per distrarre il mondo dalla spaventosa ingiu- stizia che stanno subendo”. L’ap- pello, con riferimento al massa- cro in atto contro la minoranza di fede islamica, è del rabbino capo d’Inghilterra e del Com- monwealth rav Ephraim Mirvis. Un messaggio che tutti sono chia- u L’incontro svoltosi recentemente a Rahat mati ad ascoltare. “Partecipare ai “come gli altri”. Vogliono essere mento forte, anche stavolta, del Giochi senza protestare contro di amare questo sport” ha detto Fayez Sahiban, il primo cittadi- “con gli altri”. Questo lo spirito mondo ebraico. “Lo sport è tale queste atrocità sarebbe un inac- no di Rahat. “Si tratta infatti di una disciplina che insegna la tol- che animerà anche la prossima se unisce e ispira. Facciamo sì cettabile atto di indifferenza” ha leranza e il rispetto. Un discorso che va oltre lo sport: la nostra partecipazione ai Giochi di Tokyo. che i Giochi invernali di Pechi- fatto notare il rav, facendo pro- è una città giovane, con un’età media di 18 anni. Mi piacerebbe Sport e difesa della dignità. Un no si trasformino in una piatta- pria la battaglia di un’organizza- che i nostri ragazzi avessero strutture adeguate a soddisfare i binomio che resterà centrale an- forma di solidarietà verso la po- zione ebraica che lotta per rom- loro desideri sportivi”. È soprattutto dai giovani, ha ricordato che nel 2022. Con un coinvolgi- polazione uigura piuttosto che pere il silenzio. Sahiban, che passa il futuro. Un futuro di pace.

La sua ultima sfida è partita cune strade le conosce già, al- da piazza Loreto a Milano, do- tre saranno una scoperta. Con ve criminali repubblichini del- sé gli immancabili compagni la Muti uccisero quindici par- d’avventura: tenda, sacco a pe- tigiani: era l’agosto del ‘44. L’I- lo, la bandiera della pace. “Ne talia in parte già libera, ma il avrò per tre o quattro anni”, capoluogo lombardo costret- sorride. In ogni tappa una fe- to ancora all’ombra per mesi. sta: istituzioni, scolaresche, Si tratta di un percorso in tut- comuni cittadini. Tutti voglio- ti i luoghi martoriati dal nazi- no incontrarlo, carpire la sua fascismo con stragi ed eccidi. testimonianza. Giovanni viag- Un viaggio durato circa una gia da solo, ma non è mai so- settimana tra Lombardia, Pie- lo. Una felice collaborazione monte e Val d’Aosta, con tap- anche con il mondo ebraico, pa conclusiva il Colle del Lys cui tiene molto. Il percorso, dove un nutrito gruppo di re- organizzato sotto l’egida dell’An- sistenti, inquadrato nella Bri- pi locale, ha anche i patrocini gata Garibdaldi, fu ucciso dai di Unione delle Comunità Ebrai- tedeschi. che Italiane, Fondazione Cdec, Il primo di quattro itinerari Comunità ebraiche di Milano che lo porteranno a scendere e Vercelli, Memoriale della Sho- gradualmente sempre più giù, ah, Associazione Figli della Sho- verso il fondo dello Stivale. Al- u Giovanni Bloisi durante il suo ultimo viaggio, nei luoghi delle stragi nazifasciste ah e Gariwo.

www.moked.it