DOMENICA 18 MARZO 2018 In un Fabrique completamente sold out, ieri sera è partito il "2640 Tour" di che toccherà tutti i principali club d'Italia. A far da scenografia sul palco il logo del disco composto da tre triangoli colorati, Francesca Michielin: il 2640 Tour che rappresentano i tre simboli/temi del disco, il primo è un Vulcano conquista Milano con un elogio rosso, come le parole più crude da comunicare, il secondo è un Mare, blu alla tenerezza e caotico, da imparare ad ascoltare ed il terzo è una Montagna, alta, dove si arriva sulla cima solo per provare a immaginare.

Questi tre triangoli suddivisi a loro volta in altri triangoli colorati danno origine ad un'installazione iconica che sprigiona luminosità e che caratterizza la scena con giochi di luce, anche laser, e cromie. Ogni CRISTIAN PEDRAZZINI triangolo al suo interno contiene tanti triangoli, in una struttura che richiama il tangram, gioco semplice ma raffinato, e che diventa anche interattiva: la loro illuminazione in alcuni momenti del live è comandata direttamente da Francesca attraverso la tastiera che sta suonando.

Puntualissima Francesca accolta con un vero boato dal pubblico [email protected] presente, apre il concerto con "Comunicare", si continua con "Battito di SPETTACOLINEWS.IT Ciglia" in una scaletta che alterna gli ultimi brani con quelli di repertorio della cantante, passando da a Due Galassie, fino a L'Amore Esiste, , e l'ultimo singolo Bolivia, il cui video sarà online dal 20 marzo, dove afferma la propria onestà, la propria voglia di verità in una società che sempre più si lascia ammaliare dalle mode e dai trend ma non pensa alle conseguenze che ogni scelta, anche la più piccola, provoca sulle altre persone e sull'ambiente che ci circonda.

Dopo Un Cuore In Due, si torna su 2640 con E Se C'era? che incoraggia a guardare avanti lasciandosi alle spalle quanto di negativo tenta di bloccarci, Scusa Se Non Ho Gli Occhi Azzurri e l'"elogio alla lentezza" di Noleggiami Ancora Un Film. Un salto nel passato con Nessun Grado Di Separazione, Tutto È Magnifico e Amazing prima di arrivare a Monster, brano di Kanye West rivisitato da Francesca con un insert firmato da lei che dà continuità all' "aggressività rap" del testo originale.

In ogni brano è stata accompagnata dal calore del pubblico che non si è perso nemmeno una parola cantando anch'esso per tutta la durata della serata. Molto toccante il momento live di "Tapioca" in chiusura del concerto con i campionamenti in lingua ghanese realizzati da Cosmo: "E' la canzone che contiene il messaggio più universale del disco - afferma Francesca in un incontro successivo al concerto - parla di

Pag. 1 / 2 ringraziamento, un modo per salutare il pubblico con un enorme grazie per la loro presenza che non è una cosa scontata, nonchè un elogio alla voglia di stare insieme arricchendosi con le proprie culture anche se differenti".

Infatti il parterre era gremito all'inverosimile, ma la cosa più bella era il pubblico eterogeneo, ovvero accanto ai fan consolidati, anche una miriade di persone di età molto differenti. Questo sta ad indicare che i messaggi delle canzoni di Francesca sono universali! In coda al live non poteva mancare "Alonso", l'unico brano in cui si mette da parte l'elettronica per riscoprire l'intimità di un'esibizione piano e voce e ancora il ritmo di "Vulcano" brano questo, scelto come apripista dell'album.

"Un tour questo, caratterizzato da un filo conduttore anche a livello sonoro - aggiunge Francesca - dove alcuni pezzi riarrangiati per il live sono stati concepiti con l'obiettivo, che direi centrato, di trascinare il pubblico in un viaggio sonoro dall'inizio alla fine del live".

La band che la accompagna sul palco è quella storica: alla batteria e batteria elettronica Maicol Morgotti, Luca Marchi al basso, pianoforte e synth, e Eugenio Cattini alla chitarra e synth.

Ospiti d'eccezione per Francesca, durante il tour saliranno sul palco con lei anche tre artisti amici. Nelle prossime date arriveranno infatti, Mecna a Modugno (BA), Tommaso Paradiso in occasione della seconda data al Teatro Quirinetta di Roma, e Ghemon a Napoli.

2640 è anche un album che produce ossigeno! Infatti, in collaborazione con Treedom - l'unico sito che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online, andando a finanziare direttamente contadini locali in giro per il mondo - gli streaming dell'album si traducono in veri e propri alberi piantati da Francesca. 2640 è diventata quindi una foresta in Kenya, che viene arricchita con un nuovo albero ogni 200.000 streaming. Ad oggi sono stati piantati 125 alberi, visti gli oltre 15 milioni di streaming dell'album.

Pag. 2 / 2