ESCAVAZIONE DI MATERIALI LITOIDI IN ALVEO PROGRAMMA 2020

Scheda n° 05 Corso d’acqua: Fiume Bacino/sottobacino MERA di: Località: "Località Tratto tra Ponte di S.Pietro sino a confleunza valle Meriggia"

Totale materiale da scavare: 10.000 mc

TIPO DI MATERIALE:

 Cat. A (sabbia o ghiaia pronta)

X Cat. B ( misto granulometrico di ghiaia e sabbia da vagliare o lavorare al frantoio)

 Cat. C ( misto di sabbia e limo argilloso o terra, ciottolame o materiale di maggiore pezzatura)

RELAZIONE

Motivazione delle necessità di intervento: Gli eventi che hanno portato alla necessità di intervento sono principalmente due e si possono riassumere in: • evento franoso del Monte Cengalo in Comune di Bregaglia (CH) in data del 23.08.2017 e delle successive forti precipitazioni del 30.08.2017, del 01.09.2017 e moderate sino al 09.09.2017 si sono verificati sovralluvionamenti lungo tutta l’asta del fiume Mera. • Evento durante la notte tra 11 e 12 giugno 2019 e nella prima parte della mattinata del giorno 12 si sono verificati straordinari fenomeni temporaleschi nella Lombardia settentrionale, su tutto il territorio della Provincia di , si è assistito ad un evento di eccezionale entità: le copiose piogge osservate, vicine ai massimi storici registrati dai pluviometri nei decenni precedenti, hanno generato un notevole trasporto di detriti dai versanti verso il fondo valle.

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Inquadramento generale del bacino: La ha una superficie di circa 575 kmq, la cui rete idrografica è caratterizzata da due corsi d’acqua principali, il torrente Liro e il fiume Mera e definiscono le due principali incisioni vallive: la Valle di San giacomo e la Val Bregaglia (Svizzera). Il fiume Mera è lungo circa km. 58; nasce presso il Septimer in Val Bregaglia (Svizzera), e superiormente, per 2/5 della sua lunghezza, corre sul territorio svizzero. Prima del 1855 influente dell’, dopo reso solitario. Pendenza mite. Bacino ampio, alimentato da ghiacciai e laghetti con versanti diretti ricchi di boschi e pascolo nel tronco medio, meno ricchi nel tronco superiore e inferiore. Qua e là notevoli macereti ed ammassi morenici. La morfologia attuale è il risultato delle profonde trasformazioni legate all’erosione e deposizione di materiali operate durante il quaternario dalle lingue glaciali che percorrevano la Valchiavenna, nonché al sistema idrografico impostatosi successivamente. Le lingue glaciali hanno elaborato l’incisione valliva conferendole il classico profilo ad “U”, tipico di una valle glaciale. La piana del Mera è una antica conca glaciale, larga 2 km e lunga circa 10 km, colmata da depositi alluvionali; si ha perciò una brusca variazione di pendenza fra piana e versanti montuosi ai lati. Questa differenza di pendenza è stata in parte attuata da coni di deiezione in cui divagano tutti gli affluenti del Mera, che nel tratto da a Samolaco sono: Crezza, Boggia e Mengasca (affluenti di destra) – Torrente Schiesone (affluente di sinistra). Il Fiume Mera, nella tratta terminale, ha alveo inciso, mentre nel tratto in esame a monte del ponte di Era presenta sensibile pensilità rispetto al piano di campagna, sia in destra che in sinistra. La rete idrografica è caratterizzata da due corsi d’acqua principali, il torrente Liro e il Fiume Mera e definiscono le due principali incisioni vallive: la Valle di San Giacomo e la Val Bregaglia (Svizzera). Detti corsi d’acqua confluiscono all’altezza di , che rappresenta il principale centro abitato dell’area.

Tendenza evolutiva della stabilità dei versanti e delle sponde: La granulometria del materiale in alveo presente nel Fiume Mera nel tratto Chiavenna – rispecchia la progressiva diminuzione di energia della corrente fluviale procedendo da monte verso valle. Nella parte alta della piana, infatti, in prossimità di Chiavenna e di Gordona, si riscontra in alveo la presenza di materiale a granulometria 2 grossolana (ghiaia e blocchi) il quale poi decresce di dimensione parallelamente alla diminuzione di velocità del Mera sino a giungere ai depositi più fini dell’ultimo tratto, prima dello sbocco nel Lago di Mezzola. Nel tratto compreso tra il ponte di Samolaco e il ponte di san Pietro (tratto oggetto dell’intervento), si ha una tendenza alla meandrizzazione del Mera, con accumuli di materiale alluvionale (della dimensione prevalentemente della sabbia con ghiaietto fine) alternati a fenomeni di erosione delle sponde, mentre la pendenza è abbastanza regolare, con dislivello relativamente limitato.

Tendenza evolutiva del fondo alveo: Si osserva un deposito di materiale litoide che si ripete ciclicamente all’evolversi un evento atmosferico importante.

Frequenza e intensità degli eventi di piena nell’area e loro effetti Le piene, normalmente, si verificano in tarda primavera in concomitanza con il disgelo e durante le piogge autunnali o rovesci temporaleschi improvvisi. Il deposito di materiale lungo l’asta causa l’innalzamento del piano di scorrimento delle acque creando difficoltà di drenaggio alle acque superficiali dei terreni e versanti limitrofi

ALLEGATI:

Planimetria: (indicare zona oggetto dell’intervento) SCALA: 1: 10000

Stralcio della Cartografia Regionale delle Aree protette con l’ubicazione dell’intervento

Stralcio della Cartografia di Rischio della Direttiva Alluvioni con ubicazione dell’intervento

N. 1 Sezioni: (sezioni tipo più significative)

N. 2 Foto

Estensore: Castelli Valentino

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PLANIMETRIA AREA INTERVENTO Planimetria con l’ubicazione dell’intervento

Tratto 1

Tratto 2

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Tratto 3

Stralcio della Cartografia Regionale delle Aree protette con l’ubicazione dell’intervento

Tratto 1

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Tratto 2

Tratto 3

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Legenda vincoli paesaggistici – Aree Protette – Siti Natura 2000

Stralcio della Cartografia di Rischio Geologico e Idrogeologico

Tratto 1

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Tratto 2

Tratto 3

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Legenda Rischio Geologico e Idrogeologico – Fasce PAI – Vincolo Idrogeologico – Fattibilità Geologica PGT – Direttiva alluvioni RP - Direttiva alluvioni RSCM – Esondazioni a carattere torrentizio

SEZIONI

A

SEZIONE A-A

Aree di scavo

PIANO DI SPONDA IN AREA DI SCAVO CIRCA MQ. CAMPAGN EROSIONE 45 H= 1,5 mt A

Larghezza = 30 mt

Volume di scavo = 4.000,00 mc Lunghezza del tronco oggetto dell’intervento = circa mt 90. Profondità di scavo medio = 1,50 mt Sezione di scavo media: 45,00 mq

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SEZIONI

B

SEZIONE B-B

Aree di scavo

PIANO DI SPONDA IN AREA DI SCAVO CIRCA MQ. CAMPAGN EROSIONE 45 H= 1,5 mt A

Larghezza = 30 mt

Volume di scavo = 3.000,00 mc Lunghezza del tronco oggetto dell’intervento = circa mt 70. Profondità di scavo medio = 1,50 mt Sezione di scavo media: 45,00 mq

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SEZIONI

C

SEZIONE C-C

Aree di scavo

PIANO DI SPONDA IN AREA DI SCAVO CIRCA MQ. CAMPAGN EROSIONE 45 H= 1,5 mt A

Larghezza = 30 mt

Volume di scavo = 3.000,00 mc Lunghezza del tronco oggetto dell’intervento = circa mt 70. Profondità di scavo medio = 1,50 mt Sezione di scavo media: 45,00 mq

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DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Immagine vista aerea del tratto oggetto di svaso

Foto 1 – Vista aerea TRATTO 1

Foto 2 – Vista aerea TRATTO 2

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Foto 3 – Vista aerea TRATTO 3

Foto 4 – Vista verso monte da ponte Nave

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