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ambiente analogico/digitale funzione linguaggio post-digitale storia

tribù/società

capitoli / parte complementare USO SPERI- MENTALE DEI MEDIA NELLA STORIA by Grazia Dammacco data di creazione 21/01/16 19:13 ultima modifica 15/02/16 11:45

In questo capitolo:

— Le avanguardie — La deriva situazionista e il détournement — Controcultura, punk e post-modernismo — Copy art — Mail art — Net art

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Il ripensamento critico dei media e le pratiche di appropriazione, così come i processi di rimedia- zione e di combinazione di me- dia, sono figli delle precedenti sperimentazioni storiche. La sto- ria ci regala diverse notevoli an- ticipazioni riguardo l’utilizzo non convenzionale delle tecnologie. Inizialmente l’approccio è stato quello della sperimentazione — sempre più spinta — piuttosto che un vero e proprio uso improprio del medium. Questo processo è legato inizialmente allʼuso del- capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente la stampa per diffondere idee di dissenso politico, sociale e cul- turale, dando avvio a movimenti

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artistici e di protesta. Il modo in cui le pubblicazioni vengono realizzate — in particolare le riviste — diventa così inconsueto, perché questo medium viene ora impiegato non più come portavoce della società contemporanea, ma al fine di distribuire contenuti differenti o di opposizione alla società dominante.

LE AVAN- GUARDIE

I movimenti artistici d’avanguardia del Novecento nascono con l’intento di cambiare la società, il mondo del progresso e dello sviluppo dell’industria. Tutti questi movimenti — differenti per ideologie — hanno un elemento in comune: l’uso della stampa per la diffusione delle proprie idee, e l’utilizzo dei media al fine di rivoluzionare l’ordine esistente. Il Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, “Parole in Libertà”, 1915 con il suo intento di staccarsi da ogni forma di passatismo e di cultura tradizionale, fa esplodere Hugo Ball. Lì molti si esibiscono come atto di il proprio pensiero con una tipografia visiva ed liberazione dalle intossicazioni della società, per espressiva. Nel 1913 Giovanni Papini e Ardengo liberarsi da ogni forma di orrore della guerra tramite Soffici fondano “Lacerba”, la cui missione è di la musica, la poesia, l’arte, la performance. A Cabaret distruggere la cultura. Nella rivista la tipografia Voltaire viene attaccato il buon senso comune, si fa portavoce del cambiamento, della rottura, l’opinione pubblica, l’educazione, le istituzioni, della distruzione e dell’esplosione. Nel 1915 Marinetti i musei, tutto ciò che fa parte dell’ordine prevalente. pubblica “Parole in Libertà”, una pubblicazione Attraverso le sue pubblicazioni Dada vuole attaccare in formato mini-tabloid realizzata per “I paroliberi le convenzioni della pagina stampata e rompere Futuristi”, una serie di manifesti futuristi che l’ordine sequenziale della linea di testo, andando sarebbero dovuti uscire regolarmente. “Parole in così a trasformare radicalmente l’ordine classico, libertà” contiene una serie di esempi di scritti futuristi il bilanciamento e l’equilibrio della composizione che identificano uno stile grafico/letterario in cui razionale della pagina. I dadaisti rigettano anche vengono sfidati i limiti della stampa litografica in il desiderio di esprimere un’idea tramite l’uso bianco e nero. Le lettere sono disposte liberamente della tipografia, e se proprio si vuole stabilire un nella pagina, in diagonale o ricurve, a dimensioni senso, lo si può cercare tra le lettere, tra le parole, diverse. Viene eliminata la sintassi, la punteggiatura, deve essere costruito tra un marasma di elementi la simmetria, le lettere diventano giochi di parole, non-sense. Le riviste dadaiste — nate quindi con onomatopee che evocano i rumori delle macchine, l’obiettivo di diffondere le idee e i princìpi generali del i suoni delle battaglie, delle città. movimento — possono considerarsi le antenate delle zine perché sono molto spesso effimere — in quanto

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia Anche il movimento Dada fa largo utilizzo di pubblicate in uno o pochi numeri — e sfidavano storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente materiale stampato, pubblicando varie riviste, tra le convenzioni giornalistiche dell’epoca, utilizzando le quali “Dada”, fondata a Zurigo da Tristan Tzara la stampa in modo sperimentale. La grafica di nel 1917. Dada nasce come movimento non-sense queste riviste rispecchia le idee rivoluzionarie anti-arte, come un amalgama di idee provenienti da e anticapitaliste, nichiliste, portando al limite gruppi di persone partite da Zurigo e New York. Ma le possibilità tecniche della stampa. il significato di Dada è indefinito e le sue intenzioni cambiano da persona a persona, da gruppo a Anche i dadaisti, come i futuristi, sperimentano gruppo. Il movimento si sviluppa inizialmente attorno le possibilità della macchina da stampa utilizzando a Cabaret Voltaire (Zurigo) aperto nel 1916 da diverse dimensioni di carattere, integrando linee

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rappresentazione di un dato impersonale, e Duchamp predica l’anonimato tramite i ready-made. Un aspetto interessante è che tutte le tecniche dada nascono sotto il segno dell’alea dell’artista, dell’imprevedibilità. Qui la novità è che il medium e la tecnica non vengono scelti per un motivo legato al significato del medium stesso, ma perché esso serve per dire delle cose o per negarne altre. Nel 1920 Schwitters afferma che il medium è poco importante, quello che conta è la possibilità di formare attraverso la materia:

«Poichè il mezzo non conta, io prendo ogni e qualsiasi materiale che può essere richiesto dal quadro». [ “Dada”, http://www. treccani.it/enciclopedia/ dada_(Enciclopedia- del-Novecento)/, ultima consultazione 2015 ]

Tristan Tzara, “Bulletin Dada” n.6, 1920, retro cover Ed è quello che fa, ad esempio, nei suoi ed altri elementi per separare i contenuti grafici. “Merz”. Così, Ernst realizza collage e frottage, Man Iniziano a creare anche fotomontaggi e collage, Ray gli “Oggetti d’affezione” — vicini ai ready-made, rompendo con le regole tradizionali di impaginazione intitolati con giochi di parole — e Duchamp, appunto, e riappropriandosi del proprio contenuto in maniera i ready-made. Significativi sono i rayograph inventati totalmente libera ed espressiva, spesso con lettere da Man Ray, ovvero fotografie ottenute appoggiando o parole disposte alla rinfusa, parole prive di senso. oggetti sulla carta fotosensibile e poi esposti alla luce

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia La tipografia non-sense riprende così la società per qualche istante. In questo modo l’artista ottiene storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente dell’epoca, la stessa che ha portato alla guerra, fotografie senza l’uso della macchina fotografica, priva di senso logico. Anche la freddezza spesso stampando le ombre degli oggetti direttamente presente nei lavori dadaisti è un eco della società sulla carta, definendo un nuovo metodo ed contemporanea, quella della macchina. A differenza un uso sperimentale dei mezzi a disposizione. dei futuristi però, non viene espresso l’ottimismo per il presente e l’attesa ansiosa del futuro, ma qui Altro esempio che potrebbe essere definito come la macchina, l’automa, è diventata già parte del nuovo mezzo espressivo sviluppato dai dadaisti è nostro mondo. Bisogna fornire una rappresentazione quello della “poesia fonetica”. La scoperta di questo logica, la pittura diventa così non adatta alla tipo di poesia è da attribuire a Hausmann, ma la prima

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Man Ray, Rayographs, 1922 circa

raccolta importante è di Schwitters, l’“Ursonate”. 3:23 La recitazione di parole e suoni privi di senso, rievoca “Kurt Schwitters - Ursonate”, https://www.youtube.com/ la libera composizione tipografica di matrice futurista. watch?v=6X7E2i0KMqM, pubblicato da Laurent Cournoyer il 24 ottobre 2010

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I primi decenni del Novecento sono anni di forte 57) — guidato da Guy Debord, poi teorico principale innovazione, e mentre da una parte vediamo la dell’IS — e il Bauhaus Immaginista (1954-57) — spinta alla sperimentazione, da un altro versante guidato da Asger Jorn, poi artista principale dell’IS. si cerca di stabilire una regola per la composizione Il Bauhaus immaginista deriva da un altro gruppo, visiva. Negli anni Venti Moholy Nagy parla Cobra (1948-51), acronimo di Copenhagen, Bruxelles di “typophoto”, concetto di sintesi tra tipografia e Amsterdam, le città dei vari membri. Questi gruppi, e fotografia, che diventerà il medium centrale così come molti altri, si sono sviluppati nel secondo del graphic design: dopoguerra e condividono alcuni ideali, evidenti soprattutto nei legami con Surrealismo e Marxismo. «What is typophoto? Typography is communication composed in type. Photography is the visual L’Internazionale Situazionista nasce su questo presentation of what can be optically apprehended. terreno nel 1957 — e rimane attivo fino al 1972 Typophoto is the visually most exact rendering circa — per opera del francese Guy Debord. Viene of communication». criticata la nuova società dei consumi, sostenendo [“László Moholy-Nagy”, http://www.iconofgraphics. che all’interno di questa cultura si sia sviluppato com/laszlo-moholy-nagy/, ultima consultazione 2015] uno “spettacolo” che nega la nostra vera vita e che ha trasformato la nostra stessa alienazione in merci Diverse sono le pubblicazioni che sperimentano l’uso di consumo. Secondo Jorn gli artisti sperimentali della fotografia e della tipografia, come “Lef” (1923) devono impossessarsi degli strumenti industriali, che poi diventa “Novyj Lef” (1927), rivista ma devono assoggettarli ai loro fini non utilitari, d’avanguardia sovietica. La rivista viene fondata da perciò il gruppo si concentra molto sulla Majakovskij con la volontà di diffondere un tipo di arte sperimentazione dei nuovi materiali in pittura che si opponesse al passato imperiale e alla cultura e ceramica. Jorn rifiuta la proposta di Max Bill capitalista. Rodchenko lavora alla rivista soprattutto di fondare una nuova Bauhaus nel 1953, in quanto utilizzando la fotografia — come ripresa del dato la sua idea di Bauhaus è sperimentale, non oggettivo — combinata alla tipografia, secondo una tecnocratica, perciò con questo spirito fonda funzione sia iconica che narrativa. A sperimentare il Bauhaus Immaginista. Ma il movimento non dura la tecnica del typophoto ci saranno anche altre molto, e ben presto i suoi esponenti incontrano riviste, tra le quali la ceca “Zijeme” (1931), in cui quelli dell’Internazionale Lettrista, dando vita Sutnar crea fotomontaggi ritagliando le foto in alla coalizione. L’Internazionale Lettrista deriva silouette che poi vengono ridimensionate in modo invece dal Gruppo Lettrista, influenzato a sua da creare un senso di profondità, e combinandole volta dal Dadaismo. I lettristi mettono in scena poi con la tipografia, come se quest’ultima facesse azioni per scandalizzare i borghesi e spingono la parte della composizione fotografica, quindi anche scomposizione dadaista della parola e dell’immagine della realtà fisica. ancora più avanti, in poesie che distruggono la lingua e in collage che mescolano frammenti visivi e verbali.

Allʼinterno dellʼInternazionale Situazionista, i membri portano avanti alcune idee lettriste e riformulano la LA DERIVA loro poetica secondo un neomarxismo impegnato nella “critica della vita quotidiana” — secondo le idee SITUAZIO- del sociologo marxista Henri Lefebvre — attraverso la costruzione di “situazioni” sovversive — derivanti NISTA E IL da Jean-Paul Sartre. Il loro intento è quello di portare capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia avanti la lotta di classe attraverso la “battaglia del storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente DÉTOURNE- tempo libero”. Diversi dissidi ideologici interni al gruppo portano ad uno scisma nel 1962, tuttavia si MENT può dire che fino al 1972 il gruppo prosegue con l’attivismo politico, anche grazie alle lotte politiche Dagli anni Cinquanta ci sarà un altro gruppo che si sviluppano dagli anni Sessanta. Nel 1966 che si occuperà di proseguire le sperimentazioni l’IS viene coinvolto nella prima rivolta degli studenti dadaiste e di creare nuove forme di comunicazione: francesi all’università di Strasburgo, ispirata ad un l’Internazionale Situazionista, nato dalla fusione di pamphlet situazionista “Della miseria dell’ambiente due piccoli gruppi, l’Internazionela Lettrista (1952- studentesco” di Mustapha Khayati. Altre pubblicazioni

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di critica al capitalismo che hanno influenzato le esistenza. Il credo religioso viene ora ridotto ad un rivolte sono il “Manuale del saper vivere ad uso delle credo materialista, più terreno. Lo spettacolo produce giovani generazioni” di Raoul Vaneigem e “La società isolamento grazie ai mezzi stessi che utilizza: dello spettacolo” di Debord, entrambe pubblicate nel 1967. «Dall’automobile alla televisione, tutti i beni selezionati dal sistema spettacolare sono anche “La società dello spettacolo” raccoglie le analisi le sue armi per il rafforzamento costante delle della cultura capitalista già sviluppate condizioni d’isolamento delle “folle solitarie”. dall’Internazionale Lettrista, in cui si citano Lo spettacolo ritrova sempre più concretamente o elaborano, contestualizzandole ai nostri tempi, i propri presupposti. […] L’alienazione dello le teorie di Marx, György Lukács, Sartre e Lefebvre. spettatore a vantaggio dell’oggetto contemplato Debord analizza i primi progressi di questa società (che è il risultato della propria attività incosciente) capitalista rivolta al consumo di massa, informando si esprime così: più esso contempla, meno vive; Marx sugli effetti feticisti della merce e Lukács più accetta di riconoscersi nelle immagini dominanti sugli effetti della frammentazione della produzione del bisogno, meno comprende la propria esistenza di massa: e il proprio desiderio. […] Il lavoratore non produce più se stesso, egli produce una potenza «Con la divisione generalizzata del lavoratore e del indipendente. Il successo di questa produzione, suo prodotto, si perde ogni punto di vista unitario la sua abbondanza, ritorna al produttore come dell’attività svolta, si perde ogni comunicazione abbondanza dell’espropriazione». personale diretta tra i produttori. Seguendo il [Debord Guy, “La société...”, op. cit.] progresso dell’accumulazione dei prodotti divisi e della concentrazione del processo produttivo, l’unità In questo modo tutto il mondo diventa per il e la comunicazione divengono attributo esclusivo lavoratore un insieme di immagini estranee, perché del processo produttivo, l’unità e la comunicazione è formato da un accumulo di prodotti alienati, che divengono attributo esclusivo del sistema. Il successo non riconosce come propri: del sistema economico della separazione è la proletarizzazione del mondo. […] L’origine dello «Lo spettacolo della società corrisponde a una spettacolo è la perdita dell’unità del mondo». fabbricazione concreta dell’alienazione. […] [Debord Guy, “La société du spectacle”, Buchet/ L’uomo separato dal proprio prodotto sempre più Chastelm, Parigi, 1967] potentemente produce esso stesso tutti i dettagli del proprio mondo. Quanto più la vita è ora il suo Debord definisce la società di massa — del mercato, prodotto, tanto più è separata dalla propria vita. dei media e della cultura — come “spettacolo”, Lo spettacolo è il capitale a un tale grado afferma che in questa società ormai preferiamo di accumulazione da divenire immagine». l’immagine alla cosa reale, la copia all’originale, [Debord Guy, “La société...”, op. cit.] la rappresentazione, l’apparenza dell’essere. Così l’illusione diventa realtà, e la realtà, tutto Sulla base di queste fondamentali idee esposte ciò che è direttamente vissuto, si allontana in da Debord nel suo libro, si sviluppa il pensiero una rappresentazione. Lo spettacolo è così non situazionista. L’IS elabora quattro strategie principali semplicemente un insieme di immagini, ma è per riflettere la propria filosofia: la deriva, la psico- identificato come il rapporto sociale tra le persone, geografia, l’urbanismo unitario e il détournement. mediato dalle immagini. Lo spettacolo riprende La deriva è intesa come un rapporto sovversivo con la realtà, ma nella sua rappresentazione la falsifica, la vita quotidiana nella città capitalista, nella quale il

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia così, nel mondo falsamente rovesciato, il vero, situazionista passa il suo tempo libero, ovvero l’altra storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente piuttosto che essere vissuto, diventa un momento faccia del lavoro alienato. Dalla deriva può risultare del falso. Il carattere fondamentale dello spettacolo una psico-geografia, ovvero uno studio degli effetti è che utilizza gli stessi mezzi che sarebbero che un ambiente geografico specifico può avere poi i suoi scopi, primi fra tutti il consumo e sulle emozioni e sui comportamenti individuali. l’apparenza. Lo spettacolo diventa, nel mondo dei Un esempio fornito da Debord in tal senso è consumi, ciò che è stata la religione per lungo tempo: “The Naked City” (1957), consistente in una mappa narrando la sua storia attraverso le immagini, ci di Parigi sezionata in diciannove parti secondo fornisce un’illusione entro la quale viviamo e che un ipotetico itinerario: consideriamo reale, più reale della nostra stessa

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«Le frecce rappresentano delle pendenze che città non genera alcune rendita economica, non collegano naturalmente le differenti unità ambientali; è soggetta al giudizio del mondo dell’arte o di una vale a dire le tendenze spontanee di orientamento commissione urbanistica comunale. Per quasi di un soggetto che attraversa questo ambiente senza vent’anni Constant ha realizzato modelli in scala, tener conto delle concatenazioni pratiche — per disegni e collage del progetto, il cui cuore è il dei fini lavorativi o di svago — che condizionano concetto di proprietà collettiva, in cui il lavoro è svolto abitualmente la sua condotta». dalle macchine e l’uomo ha la libertà di utilizzare [Autori vari, introduzione di Salaris Claudia, il proprio tempo per attività creative. “La rivoluzione tipografica”, Sylvestre Bonnard, Milano, 2001] La deriva fa parte di un’attitudine alla sovversione di

Guy Debord, “The Naked City”, 1958

La deriva e la psico-geografia portano all’urbanismo chi esplora la città, non semplicemente al modo dei unitario, ovvero all’uso combinato delle arti e delle flâneries surrealisti. L’atto del camminare, indagato tecniche per la costruzione integrale di un ambiente dai surrealisti, si sviluppa in opposizione allo sviluppo secondo un rapporto dinamico, attraverso della società industriale, in cui il camminare è rilegato esperimenti di comportamento [ ibridazione come atto necessario: camminare per andare ambiente ]. Un’esempio importante è il progetto a lavoro, per andare a comprare. Inoltre la crescente “New Babilonia” (1956-1974) di Constant, disponibilità di mezzi di trasporto e l’espanzione dei

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia che definisce un’idea di progettazione urbana tessuti urbani, ha reso la camminata un’esperienza storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente proponendo megastrutture high-tech in varie città sempre meno frequente. In questo mondo l’uomo europee, che possono essere trasformate a piacere ha perso il contatto diretto con la propria città, è dai residenti. Il progetto si presenta come un’utopica ormai estraniato dallo spazio in cui vive. Per queste città anti-capitalista, in cui vengono create forme ragioni nasce la figura del flâneur, l’esploratore alternative di esperienze di vita, ovvero “situazioni”. urbano, che cammina per la città abbandonandosi Inizialmente chiamata “Deriveville”, è stata pensata senza controllo alla complessità del tessuto urbano, come una deriva continua degli abitanti su scala tra palazzi, strade, monumenti, in mezzo alla folla. mondiale, non valida solo per le ore di tempo libero, Prima dei surrealisti già i dadaisti, negli anni Venti ma parte di un progetto di vita globale. Questa a Parigi, decidono di compiere un’escursione

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Constant Anton Nieuwenhuys, “New Babylon”, (1956-1974), Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía (esposizione a Madrid, ottobre 2015-febbraio 2016)

nella città “banale”, ordinaria. I dadaisti vogliono la forma della nuova società post-rivoluzionaria. connettere arte e vita, e organizzano nella città Le strutture sarebbero abitate dall’Homo Ludens — letture, azioni improvvisate, distribuzione di doni “Homo Ludens” (1938) è anche il titolo di un libro e coinvolgimento dei passati in attività. Nel suo testo dello storico tedesco Johan Huizinga — e le regole “Teoria della deriva” (1956), Debord si preoccupa della borghesia legate al lavoro, alla famiglia, alle di stabilire fin dall’inizio la distinzione tra dadaisti responsabilità civiche sono trasformate radicalmente. e flâneries: L’individuo è ora libero e vaga nella città per divertirsi, per provare nuove sensazioni, per creare, «Tra le diverse norme situazioniste, la deriva si mangiare, dormire, procreare, auto-realizzarsi e definisce come tecnica di passaggio prematuro auto-soddisfarsi. Secondo Constant l’architettura attraverso vari ambienti. Il concetto di deriva è può trasformare la realtà quotidiana, perché capace indissolubilmente legato al riconoscimento degli di rispondere alle esigenze dell’Homo Ludens, può effetti della natura psicogeografica e all’affermazione facilitare il suo bisogno di mobilità, di divertimento, di un comportamento ludico-creativo, cosa che si incrementando la creatività generalizzata, all’interno oppone totalmente alle nozioni classiche di viaggio di una nuova società non più comandata dall’orologio e passeggiata». e dall’imperativo di una fissa dimora. [Debord Guy, “Théorie de la dérive”, “Les Lèvres nues”, 1956, n.9, Bruxelles] La “deriva” si colloca così all’interno dell’esperienza del primo surrealismo che intende inventare un

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia Quindi non c’è semplice contemplazione, inattività, nuovo modo di vivere il quotidiano, anziché produrre storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente godimento estetico della città, ma i situazionisti semplicemente oggetti artistici. Per Debord e gli compiono degli sforzi per uscire dalla contemplazione altri del gruppo la deriva diventa un modello di vita organizzata — dallo “spettacolo” — per realizzare permanente, che può durare anche più giorni o il contenuto stesso che l’arte si limita a guardare un’intera vita, e non essere semplice esplorazione impotente. La città diventa un territorio in cui si può temporanea della città. I deriveurs sono pronti ad intervenire attivamente. attaccare, ad attuare una trasformazione, rivelando quindi un atteggiamento aggressivo con il mondo Constant, ad esempio, lavora ad una serie di dipinti, circostante. Qui l’aspetto più poetico e magico della disegni e modelli architettonici che descrivono scoperta surrealista della città è meno importante,

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bisogna agire materialmente per cambiare la società, Diversi sono i media deviati: immagini e testi, film, cambiando l’ambiente — e quindi gli uomini — fumetti. La prima collaborazione tra Jorn e Debord è attraverso “situazioni”. Debord parla di “un’etica rappresentata dal libro “Fin de Copenhague” (1957), in della deriva”, che non è quindi né “un’esperienza una pagina si legge: estetica” né una “tecnica” applicabile ad ogni contesto. Alcune città si prestano meglio di altre alla «What do you want? Better and cheaper food? Lots deriva, altre invece, magari prive di una importante of new clothes? A dream home with all the latest storia e memoria, risultano inappropriate. Non comforts and labour saving devices? A new car... a volendo essere definita come azione artistica, nel motor launch... a light aircraft of your own? Whatever 1962 Debord sancisce definitivamente la rottura you want, it’s coming your way — plus greater leisure dell’Internazionale Situazionista con ogni pratica for enjoying it all. With electronics, automation and artistica. Più che pratica artistica, quella situazionista nuclear energy, we are entering on the new Industrial si pone come introduzione dell’arte stessa nella vita Revolution which will supply our every need, easily... quotidiana, in ambienti stimolanti: è l’incontro tra quickly... cheaply... abundantly». lʼ‟avventura” — più prossima allo spirito surrealista — [Debord Guy, Jorn Asger, “Fin de Copenhague”, e la scienza, con osservazioni sistematiche delle città Edition Allia, Parigi, 1957] e la realizzazione di piani psicogeografici. L’uso di sostanze come l’alcool inoltre, permette ai deriveurs In questo libro Debord collabora come consigliere di mettersi nella giusta prospettiva e predisposizione tecnico per il détournement: ritagli di stampa e di d’animo, affrontando un’avventura non puramente romanzi, pubblicità, avvisi, segni e colate di inchiostro, casuale, ma costruita seguendo i propri sensi e i fumetti, slogan e parole formano delle composizioni propri desideri. Una deriva quindi non è identificabile libere in cui ogni elemento è estrapolato dal suo con un semplice vagabondare, ma con una contesto originale. Viene ritrovato il senso perduto interpretazione degli spazi e dei simboli urbani, dei simboli della società, oppure ne vengono trovati che porta a sua volta verso un’altra importante di nuovi, e spesso i simboli stessi vengono messi in pratica situazionista: il détournement. Questo ridicolo. [Per approfondimenti: processo viene definito come: http://designobserver.com/article.php?id=37720].

«L’integrazione della produzione artistica presente o “Mémoires” (1959) è un altro libro realizzato da Jorn passata nella costruzione superiore di un ambiente». e Debord. Lʼopera è un esempio di psico-geografia, [Bois Yve-Alain, Buchloh Benjamin H., Foster realizzato in un periodo particolare della vita di Hal, Joselit David, Krauss Rosalind, “Arte dal 1900. Debord, in cui stava lasciando i lettristi e creando Modernismo, Antimodernismo, Postmodernismo”, l’Internazionale Lettrista. L’opera è divisa in tre parti: seconda edizione, Zanichelli, 2013] “Giugno 1952”, che inizia con una citaziona di Marx, “Dicembre 1952”, che cita Hiuzinga e “Settembre Il détournement trae origine dai collages dadaisti 1953”, che riprende Soubise. Il libro contiene due livelli e surrealisti. Détourner significa “deviare”, perciò separati, distinguibili per l’uso di colori diversi. Il primo immagini e testi preesistenti vengono riutilizzati nel è stampato con inchiostro nero e riproduce testi e presente ma sovvertendone il senso, con l’obiettivo grafica presi da giornali, mappe di Londra o Parigi, di una svalutazione o rivalutazione dell’elemento illustrazioni di conflitti. Il secondo livello è stampato deviato. Il primo numero di “Internazionale a colori spruzzati, macchie che abitano le pagine e Situationniste” del giugno 1959 dichiara: che collegano testi e immagini oppure li coprono. Altre pagine riguardano il processo della deriva, mentre il «Non ci possono essere pittura o musica détournement viene utilizzato per spiazzare il lettore,

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia situazioniste ma solo un uso situazionista di questi creando accostamenti inaspettati. Un’elemento storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente mezzi». interessante è la copertina,Jorn infatti, spinto dal [“Internazionale Situationniste”, giugno 1959, n.1] desiderio di utilizzare un materiale particolare che gli permettesse di capire se le persone avessero tenuto I media vengono quindi completamente sovvertiti, in mano il libro, realizza la cover in carta vetrata. ribaltati, per esprimere un significato altro, secondo una doppia azione: viene esposta la natura Un altro momento per il détournement è ideologica di un’immagine mass-mediale o il suo rappresentato dalle “modificazioni” di Jorn. statuto non funzionale e poi la si rende nuovamente L’artista riprende dei quadri kitsch da mercatini — funzionale usandola per scopi politici o critici. soprattutto con scene di paesaggi e vedute urbane

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al quadro, introducendo nella scena l’Espressionismo astratto e la cultura del dopoguerra. Qui il kitsch originario e il gesto d’avanguardia si annullano a vicenda perché sono storicizzati, non più contemporanei, così viene eliminata la distanza critica con cui lo spettatore giudica l’uno o l’altro stile. Ma il modo migliore per comprendere le modificazioni di Jorn è leggere le sue Asger Jorn e Guy Debord, “Mémoires”, 1959 parole, tratte da una dichiarazione sul catalogo che accompagnava la sua mostra di “Modificazioni” del 1959:

«La pittura è finita. Puoi darle il colpo di grazia. Appropriatene e deviala. Lunga vita alla pittura». [“Asger Jorn”, https:// en.wikiquote.org/wiki/ Asger_Jorn, ultima consultazione 2015]

La pittura può continuare a vivere, ma non come categoria ideale, piuttosto come un cadavere materialista Guy Debord , Asger Jorn , “Fin de Copenhague”, 1957 che si decompone, e lo fa in maniera — e li modifica tracciando nuovi segni, gesti sovversiva, accumulando i gesti e i segni che si espressionisti, primitivi e astratti. Secondo alcuni sviluppano nel corso della sua esistenza. Nel 1962 le modificazioni nascono come modo per rivalutare — periodo di rottura dell’IS — Jorn realizza un gruppo

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia i generi tradizionali che sono stati etichettati di modificazioni dette “nuove sfigurazioni”, consistenti storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente come kitsch, per farli rivivere ora come opere soprattutto in ritratti sfigurati da scarabocchi. contemporanee. Secondo altri invece, trattandosi In “L’avant-garde ne se rend pas” (L’avanguardia di segni che rimandano alle avanguardie artistiche, non si arrende) (1962) una ragazzina che sembra il senso delle modifiche sarebbe quello di giudicare vestita per la sua comunione, ha in mano una corda adesso anche le avanguardie stesse come passate, per saltare, e Jorn le disegna dei baffi e il pizzetto, kitsch, appunto. Ma in “Paris by night” (1959) — così come Duchamp aveva fatto con la “Gioconda” in cui un borghese affacciato ad un balcone osserva nel 1919. Infatti Debord sostiene che da quando la la città — la sovrapittura gestuale di Jorn sembra in negazione della concezione borghese dell’arte e del realtà conferire maggiore intensità e concentrazione genio artistico è diventata antiquata, il disegno di un

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diventata arte, e perciò le avanguardie dovrebbero arrendersi.

Il détournement nel cinema

Un esempio importante di détournement sono i sei film realizzati da Debord dal 1952 al 1978, per la maggior parte utilizzando fotografie, pubblicità, clip e spezzoni di film, testi e suoni rubati. Debord inizia dapprima con una forte sperimentazione audio-visiva in “Hurlements en faveur de Sade” (1952): qui non ci sono immagini, ma solo schermo bianco quando c’è la voce e schermo nero quando c’è silenzio. Il film dura sessantaquattro minuti, le sequenze bianche non superano i venti minuti mentre quelle nere arrivano anche a quaranta minuti. Lunghi silenzi intercorrono tra le parti parlate, e il film termina con ventiquattro minuti di buio silenzio. I discorsi sono tratti da varie fonti: il codice civile e romanzi di altri autori, che in sé hanno significato ma montati tra loro danno forma ad una narrazione non-lineare. Si tratta di esercizi sul positivo/negativo, ma soprattutto è un lavoro che fa da eco alle parole stesse di Debord quando afferma che il cinema Asger Jorn ,”Paris by night”, 1959 è morto. La percezione del montaggio e quindi dell’esperienza di discontinuità nella visione, viene accentuata dall’alternarsi di lunghe sequenze in cui lo schermo è bianco o nero.

Ma il détournement delle immagini della società contemporanea viene ampliamente attuato nel film “La Société du spectacle” del 1973, tratto dal libro scritto dallo stesso Debord nel 1967. Nel film viene recitato in parte il testo del libro, montato su immagini di film di vari registi, e così Debord decide di fare un nuovo cinema partendo dalle immagini stesse del cinema già fatto. Lo spettacolo capitalista che nega la vita viene così rovesciato a sua volta, riutilizzandone le immagini ora decontestualizate, in cui si riconosce lo stato di alienazione in cui viviamo. Debord non giustappone a caso degli elementi incongrui, ma sviluppa una critica coerente sul mondo esistente allo scopo di indurre nello

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia spettatore delle riflessioni lucide riguardo le tendenze storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente e le contraddizioni della società in cui viviamo. Non solo descrive la società attuale in cui vive, ma le sue parole diventano attuali anche oggi, e sembra ben consapevole di questa sua premonizione: Asger Jorn , “L’avant-garde ne se rend pas”, 1962 «Dal primo momento, ho trovato giusto dedicarmi paio di baffi sulla “Gioconda” non è più interessante al rovesciamento della società, ed ho agito di della versione originale di quel quadro. In pratica la conseguenza. Ho preso questo partito in un negazione di arte annunciata dalle avanguardie, è ora momento in cui quasi tutti credevano che l’infamia

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“Hurlements en faveur de Sade - Guy Debord - 1952”, https://www.youtube.com/watch?v=oZBKgYgc7mw, pubblicato da D. A. F. de SADE. il 22 ottobre 2006

esistente, nella sua versione borghese o nella sua Debord riutilizza elementi contenenti in sé la propria versione burocratica, avesse il più roseo futuro. critica e il proprio superamento, al fine di condurre E da allora, non ho, come gli altri, mutato avviso una il cinema verso un nuovo dominio di natura critico- o più volte, con il cambiare dei tempi; sono piuttosto sociale. Attraverso l’uso del détournement il cinema i tempi che sono cambiati secondo le mie idee. diventa quindi un mezzo di propaganda, che ha Vi è in questo di che dispiacere ai contemporanei». l’obiettivo di combattere la società attraverso le [Debord Guy, “Guy Debord: Complete Cinematic immagini che la rappresentano, come un processo Works: Scripts, Stills, Documents”, AK Press, di auto-denuncia non voluta. Accostando frammenti Oakland (CA), 2003] che derivano da opere diverse, se ne nega il capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente

“La Société du Spectacle / Society of the Spectacle by Guy Debord part 1”, https://www.youtube.com/watch?v=UqUXJM2t7IM, pubblicato da https://www.youtube.com/watch?v=UqUXJM2t7IM il 18 febbraio 2013

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significato originario, oppure questo viene ampliato Tse-tung. La definizione di potere a spettacolare o negato per associazione ad un altro elemento. concentrato viene associata a Hitler, mentre quella Come già accennato il collage, reso famoso dal di potere a spettacolare diffuso ad una serie di cubismo e in seguito dalle altre avanguardie, sequenze di merci pronte per essere messe sul diventa un primo esempio di détournement: indica mercato. Ma Debord sa che il suo appello è un lo spostamento, l’infedeltà dell’elemento, in quanto appello rivolto ad un popolo che non esiste, il quale gli elementi presi da ritagli di giornali, fumetti, libri, non è intenzionato a liberarsi dalla propria condizione vengono accostati tra loro per generare un senso di consumatore e lavoratore, e come scrive Deleuze: nuovo. Il détournement è dominato perciò dal processo di devalorizzazione-rivalorizzazione «Se esistesse un cinema politico moderno, dell’elemento, in cui difatti viene ribaltato il si fonderebbe su questa base: il popolo non ribaltamento della vita: vengono espropriati gli esiste più, o non ancora… il popolo manca. […] espropriatori, attraverso l’appropriazione delle per questa ragione l’arte cinematografica, deve immagini della “società dello spettacolo”. Con partecipare a questo compito: non rivolgersi a un l’obiettivo di smascherare la menzogna dello popolo presupposto, che c’è già, ma contribuire spettacolo, Debord libera anche le immagini all’invenzione di un popolo». spettacolari che la rappresentano, grazie al [Laura Polluzzi, “Guy Debord...”, op. cit.] détournement unito al commento che attinge al libro dall’omonimo titolo. Debord rivendica il già Guarda il film completo “La Société du spectacle”: avvenuto — sul quale non abbiamo alcuna possibilità https://www.youtube.com/watch?v=IaHMgToJIjA. di intervento — ma che siamo sottoposti a rivedere, e a vedere in un montaggio nuovo, che mette insieme immagini mai accostate insieme in quel modo accompagnate da un pensiero che le rinnega. Tutto questo ci spinge inevitabilmente a pensare, CONTRO- e per Debord il cinema diventa perciò un modo per: CULTURA, «Proiettare la potenza e la possibilità verso ciò che è per definizione impossibile, verso il passato». PUNK E [Laura Polluzzi, “Guy Debord: il détournement come metodo compositivo”, http://www.effettonotteonline. POST-MO- com/news/index.php?option=com_content&task=vie w&id=1523&Itemid=67, ultima consultazione 2015] DERNISMO

Il compito dello spettatore diventa impegnativo, infatti Tutte le riflessioni introdotte dall’Internazionale egli deve riuscire a comprendere sia il significato Situazionista, in particolare il rifiuto e la critica alla dell’immagine originaria e quello del pensiero società e il détournement, vanno ad influenzare espresso dalle parole, che comprendere il nuovo profondamente i movimenti di protesta che si messaggio che scaturisce dal loro incontro. Fidel sviluppano dai tardi anni Sessanta in poi. Questi Castro intento a parlare di fronte alle telecamere gruppi diffondono le loro idee principalmente e poi davanti ad una folla viene associato a: attraverso le riviste underground, che diventano territorio fertile per una forte sperimentazione nell’uso «Là dove il mondo reale si muta in semplici immagini, dei media. le semplici immagini diventano esseri reali, e le

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia motivazioni efficienti di un comportamento ipnotico». Anche se esplodono effettivamente dagli anni storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente [Debord Guy, “Guy Debord: Complete..., op. cit. ] Sessanta, questi movimenti iniziano a sedimentarsi, lentamente, già dopo il 1945, indirizzati come Il discorso sul feticismo della merce viene affiancato sono contro la cultura di massa o popolare, da pubblicità con ragazze in costume da bagno, in particolare contro la loro natura plastificata mentre come esempi di vedette spettacolari Debord e non autentica. Si tratta di una cultura effimera, mostra i Beatles, François Mitterrand e Marilyn sostitutiva delle emozioni reali e della vera vita, Monroe. La falsa lotta spettacolare delle forme dominata dalle star hollywoodiane e dai nuovi apparentemente rivali del potere è invece cantanti — primo tra i quali Elvis Presley — che rappresentata da una scena in cui Nixon visita Mao sembrano orchestrare lo spettacolo dei consumi

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— così come indicherà Debord nella “Società dello già in campo — ad esempio con i music hall — spettacolo”. La cultura commerciale che acceca le ed inizia così a conformarsi la società dello spettacolo, masse e le “americanate” che drogando le nazioni grazie alla trasformazione del divertimento in merce. nei tardi anni Quaranta e Cinquanta iniziano a Difatti al mutamento del rapporto tra il mondo della suscitare scontento. La cultura inglese in particolare produzione e quello del tempo libero del lavoratore subisce l’influenza americana: già nel tardo Ottocento che si sta sviluppando già nel tardo Ottocento, con la pubblicità, il cinema, la musica leggera, il ballo, viene aggiunta — dal secondo dopoguerra — una e poi la Coca-Cola e il chewing-gum. Con la Seconda importante espansione economica e dei consumi. Guerra Mondiale la presenza delle truppe americane in Inghilterra, lo swing e le commedie dell’American In questo contesto quindi, non è affatto difficile Forces Network, provvedono ancor di più alla comprendere i motivi per cui gruppi di artisti, diffusione della cultura americana, scatenando però musicisti e attivisti abbiano sviluppato un tipo di anche una serie di reazioni anti-americane. Nuovi cultura controcorrente, che si oppone alla società gusti che mettono in discussione le abitudini culturali mainstream. Rinnegando la società in cui si vive, iniziano a generare un rifiuto generalizzato. diventa necessario rifiutare anche i mezzi che la società stessa adopera — al contrario di quello La ricostruzione del dopoguerra accompagnata dal che fanno invece i situazionisti, che criticano un consumismo di fine anni Cinquanta, e più in generale mezzo o simbolo utilizzando il mezzo o simbolo tutta l’industria tecnologica, vengono accolti da alcuni stesso — perciò la sperimentazione nell’uso dei con grida di protesta, perché accusate di distruggere media e la ricerca di nuovi mezzi diventa cruciale. la cultura e i valori del mondo intero. La cultura Questo rifiuto avviene soprattutto quando — viene infatti sostituita dal commercio, da prodotti in particolare nella cultura punk — vengono rifiutati di consumo globalizzati. La cultura e l’industria si i media tradizionali e le pubblicazioni vengono intrecciano e lo sviluppo di una nuova estetica mette prodotte manualmente, attraverso la scrittura in evidenza anche una accentuata divisione del manuale o usando macchine da scrivere, lavoro, sempre più crescente con l’avanzare delle fotocopiatrici e serigrafia. Avendo forti connotazioni tecnologie. Mentre prima uno scrittore, un pittore anti-sociali, anti-politiche, anti-commerciali, questi o un cantante avevano piena autonomia sul proprio gruppi sentono la necessità di diffondere le proprie prodotto e sui processi di produzione, le nuove idee, perciò i medium prediletti in questo contesto — tecnologie nel campo della televisione, della radio, oltre alla musica — sono poster e soprattutto riviste. del cinema, della musica, che comportano una forte divisione e specializzazione del lavoro, rendono Le riviste underground sono innanzitutto influenzate difficile identificare una figura autoriale, un unico dalle riviste d’avanguardia — in particolare dalle punto di origine da cui l’opera scaturisce. Non esiste riviste Fluxus — tuttavia i periodici dei movimenti più un’unica fonte identificabile, ma una pluralità artistici, nonostante avessero a volte contenuti di autori. Questo concetto si percepisce in modo politici, erano mossi da intenti perlopiù legati al inquietante nelle parole di Glyn Johns — musicista, movimento a cui facevano parte, l’arte era il mezzo tecnico del suono e produttore discografico inglese utile per cambiare il mondo. Nell’editoria underground — quando afferma: invece, anche se spesso si supporta o si parla di arte contemporanea, questa non occupa una posizione «Così, quando tutti sono andati a casa, prendi quello centrale. A prevalere sono i contenuti e le ideologie che hai registrato e lo cambi completamente». socio-politiche (movimenti pacifisti e di protesta [Chambers Iain, “Ritmi urbani. Pop music e cultura contro la guerra in Vietnam, di liberazione sessuale, di massa”, Costa & Nolan, Genova, 1996] di uguaglianza razziale, per la liberalizzazione delle

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia droghe, contro la censura di musica e arti). Le riviste storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente La cultura di massa si mostra commerciale nella di questo genere sono dette “underground” perché sua organizzazione, e urbana nel carattere: differiscono — sia nei contenuti che nell’aspetto — attraverso il cinema, la radio, i dischi, si infiltra in da quelle mainstream, esponendo contenuti spesso ogni settore della nostra vita quotidiana andando non trattati da altre pubblicazioni, ma soprattutto a colpire la cultura popolare più sana e genuina, perché l’intento è fare in modo che qualcosa accada, tradizionale e autoctona. Ma prima ancora che le folle si fomentino così da determinare un vero dell’americanizzazione dell’Europra, in Gran cambiamento sociale. Eppure in “Merz to Emigre Bretagna già verso la seconda metà dell’Ottocento and Beyond: Avant-Garde Magazine Design molti aspetti della vita commercializzata entrano of the Twentieth Century” Steven Heller afferma

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che gran parte della stampa underground degli l’abilità di un artigiano. Questo significa che, anni Sessanta è stata una frode, perché di nonostante il testo stampato sia controverso, il suo rado le riviste venivano realizzate in anonimato aspetto rischia di essere monotono. Ciononostante, all’interno di scantinati clandestini, ma più spesso quando il testo deve essere pubblicato, le limitazioni venivano stampate in uffici di tutto rispetto con economiche portano ad adottare il principio del il logo ben in vista. Più che altro si può parlare fai da te, alterando così la percezione delle riviste di “underground” come uno stato mentale associato underground rispetto a quelle tradizionali, facendole alle proteste sociali di quegli anni, di cui le riviste — spiccare tra la massa. Il layout tradizionale è infatti soprattutto negli Stati Uniti — si sono fatte portavoce. anche più costoso rispetto ai metodi alternativi. Tuttavia il Dipartimento di Giustizia americano e le Con la diffusione poi della fotocomposizione, anche forze armate — FBI e polizia — dichiarano alcuni tra gli editori underground iniziano ad utilizzare la nuova questi “giornali di contrabbando”, e non sono pochi tecnologia, che permette di produrre composizioni gli editori arrestati per le idee sovversive e troppo sperimentali ed effetti speciali in maniera più rivoluzionare annunciate tra le pagine delle loro semplice e veloce. In questo modo è possibile anche riviste. lavorare più agevolmente in fase di pre-stampa, potendosi permettere un grado di sperimentazione Le riviste a maggiore circolazione sono “Los Angeles prima non possibile perché richiedeva più tempo Free Press” (1964), “The Oracle” e denaro. In questo modo, per lanciare un nuovo (1966) e “The ” (1965). Ad attrarre giornale, non sono più necessarie grandi risorse i giovani e quindi ad incrementare le vendite sono finanziarie o esperti tipografi di caratteri al piombo, i contenuti sessuali, le informazioni spesso omesse ma solo persone capaci di fotocopiare, usare la dai giornali mainstream, gli scontri della polizia, stampante e controllare e manipolare gli effetti le Black Panther, la guerra del Vietnam, le droghe. ottici, a budget minimi. Quindi la rivista diventa in questo ambito un medium che svolge una funzione alternativa rispetto a quella Le riviste hippie vogliono che il cambiamento usuale, in quanto espone dei contenuti mai distribuiti della società includa ogni aspetto della vita e di da tale mezzo. Il medium viene perciò utilizzato — ciò che ci circonda, anche quello grafico delle riviste. per via delle sue caratteristiche — per uno scopo Rifiutano le regole della composizione: le colonne ora diverso rispetto a prima, per esporre delle idee di testo presentano spesso forme irregolari, rivoluzionarie e delle tematiche che si muovono al di titoli e testi sono composti in caratteri differenti. sotto della società “per bene”. Anche l’aspetto grafico La composizione delle pagine è molto libera, si è fornisce alle pubblicazioni una funzione nuova, spesso lontani dai layout del giornalismo tradizionale, soprattutto quella di attirare i giovani e di istigarli anche perché spesso più persone lavoravano sulla alla protesta e ad aggregarsi alla nuova cultura. stessa pagina contemporaneamente, ognuno con Sono le illustrazioni e, per determinate riviste, i colori un proprio stile. “The Oracle”, fondata nel 1966 e le immagini psichedeliche ad affascinare di più. a San Francisco, è la rivista underground americana Infatti da una parte il movimento underground si che ha introdotto lo stile psichedelico. La rivista è esprime soprattutto per la protesta sociale e per finanziata da Augustus Owsley Stanley III, produttore l’attivismo politico, dall’altra invece la radice è quella leader di LSD (legale in America fino al ‛67). hippie, quindi un movimento perlopiù apolitico L’aspetto dominante dello stile psichedelico sono e interessato alla liberalizzazione delle droghe i colori modificati, detti caleidoscopici. Ed è in questo e della sessualità. Le riviste underground sono così momento che il mondo delle riviste underground definite anche perché chi le produce è innanzitutto compie un passo importante nell’appropriazione un attivista e poche volte si tratta di professionisti di un medium, andando a modificare il funzionamento

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia scrittori, giornalisti o grafici, anche se molti tra gli di uno strumento, alterandone la sua originale storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente artisti e fotografi hanno mostrato grande talento. fruizione e di conseguenza il prodotto finale. La scrittura è sciatta ma fatta con passione. Per ottenere l’effetto caleidoscopico e quei colori sgargianti infatti, i calamai delle stampanti offset Ma la stampa underground non gode delle vengono riempiti con strati di inchiostri diversi, che stesse risorse finanziarie e quindi delle stesse al momento della stampa si fondono. I cilindri della tecnologie delle riviste tradizionali. Prima della macchina infatti, girando ad alta velocità producono diffusione della fotocomposizione — a metà degli le combinazioni prismatiche dei colori. Per un anni Sessanta circa — i caratteri erano realizzati numero di “The Oracle” nei calamai è stato inserito in acciaio e poi composti, e tutto questo richiedeva del ketchup, che però si è sbiadito poco dopo.

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“San Francisco Oracle”, 1967, vol.1 n.7, cover

Le illustrazioni vengono spesso realizzate sotto effetti di allucinogeni: vortici, linee eteree, collage, Al Goldstein, “Screw: The Sex Review”, 29 dicembre 1969, n.43 serpentine che avvolgono i blocchi di testo. Lo stile delle immagini ci riporta senza dubbio alla Anche il gruppo Fluxus pubblicò una propria rivista Secessione Viennese e allo Jugendstil, ma traggono di influenza dadaista. Ma fatto più importante è che ispirazione anche dal “Libro tibetano dei morti”, ha influenzato “SMS (Shit Must Stop)”, il “periodico dalla cultura indù e degli indiani d’America, oltre che in scatola” lanciato nel 1968 in un totale di sei uscite dall’immaginario onirico. L’effetto dato è quello di un dall’americano William Copley. La rivista contiene trip allucinogeno all’interno delle pagine di una rivista. i lavori degli artisti delle avanguardie, tra cui dada, “The Oracle” chiude nel 1967 ed ha avuto una forte surrealisti, artisti pop e membri del gruppo Fluxus. influenza sulle altre riviste underground, soprattutto È una rivista che rimuove i confini tra i media, infatti nella diffusione dello stile psichedelico. ogni artista può esprimersi liberamente scegliendo il mezzo che preferisce: disegno, fotografia, audio, Tra le riviste underground americane, grande scrittura, etc. I numeri vengono spediti tramite posta successo hanno avuto quelle erotiche. Inizialmente agli abbonati, all’interno della scatola ogni elemento i “sex paper” vengono spesso inseriti come inserti è così un’opera d’arte indipendente dalle altre, inoltre in riviste underground, ma gli editori si rendono non è imposto un tema. Ogni numero contiene presto conto che il sesso vende molto più rispetto contributi di diversi artisti, lʼintervento di Lichtenstein ai contenuti politici o culturali. “Screw”, la più originale è un cappello di carta fatto con uno dei suoi fumetti tra le riviste erotiche, viene fondata nel 1968 dagli di parodia sull’arte moderna. “Mend Piece for John”

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia stessi editori di “New York Free Press”, Al Goldstein di Yoko Ono è una scatola contenente materiale e storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente e Jim Buckley. I primi numeri della rivista mostrano istruzioni per riparare una tazza rotta con “questa un layout molto trasandato, non solo a causa della colla e questa poesia in tre strofe dedicata a John”. giovane età dell’art director, ma anche perché Per l’uscita numero due Duchamp progetta il fronte le tecnologie di pre-stampa sono inadeguate e il e il retro della cover inserendovi una registrazione budget limitato. Così, per realizzare la pubblicazione di sette minuti intitolata “Contrepèterie”, un gioco i grafici hanno dovuto adattarsi e sperimentare: di parole basato sula trasposizione di parole e i titoli sono composti con lettere ritagliate da libri, lettere. Copley crede nell’unità delle arti, e nell’unità le fotografie sono crudamente incollate sulle pagine tra arte e vita, e non è stato l’unico ad utilizzare il per poi passare alla fotocomposizione. formato della scatola o la posta, ma ha dimostrato

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William Copley, “SMS (Shit Must Stop)”, 1969, n.1-6

quanto la forma data possa essere importante come con testi sulla politica e sulla corruzione locale significato nella distribuzione dell’arte. e sperimenta svariate tecniche utilizzando una macchina copiatrice, la Multilith 1250. Come gli artisti In linea generale comunque, dagli anni Sessanta della stampa underground degli anni Sessanta, egli si assiste al fenomeno del design non più praticato si appropria di articoli di giornale e ritaglia i titoli e la soltanto da professionisti consapevoli delle regole. tipografia, servendosene poi per deviarne il senso, Il filosofo scientifico Paul Fayerabend sostiene che applicando il messaggio ad un nuovo contesto. gli errori e le deviazioni sono essenziali precondizioni Reid utilizza anche i media in maniera sovversiva, del progresso: “anything goes”. Dapprima gli per ottenere un risultato opposto o diverso rispetto esponenti della controcultura, che con il desiderio al motivo per cui sono stati creati. Ad esempio di far sentire la propria voce — spesso privi di realizza una serie di stickers stampati su carta esperienza, delle tecnologie e di budget adeguati fluorescente nello stile delle promozioni in saldo — si sono dati alla sperimentazione editoriale, in che attacca di notte sui negozi di Londra, che però seguito anche gli esponenti della cultura punk e post- comunicano un messaggio nuovo e inaspettato modernista hanno seguito il loro esempio. per quel tipo di rappresentazione: “Save petrol, burn cars” e “Special Offer. This store welcomes A metà degli anni Settanta si sviluppa il fenomeno shoplifters”. punk, che attacca il design ordinato, educato e convenzionale, accogliendo le deviazioni, Come molti degli esecutori delle riviste underground,

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia l’errore in quanto elemento positivo. Il punk porta Jamie Reid è un grafico improvvisato che vuole storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente alla distruzionie di tutti i valori, i suoi esponenti esprimere idee politiche e sovversive, contro contestano la società, sono anarchici, nichilisti la società borghese e capitalista. Per il punk e dediti al “fai-da-te” come soluzione ai problemi. farsi sentire all’interno della cultura mainstream L’idea dominante è che tutti possono esprimere non è facile, isolato com’è dalla società e dai media le proprie idee, e possono farlo nel modo in cui più diffusi. Un medium estremamente importante preferiscono. Jamie Reid è una figura chiave in e utile per il punk è stato il poster, tramite il quale questo movimento. Realizza le copertine per i Sex è riuscito a diffondere le idee e comunicare Pistols e si occupa della rivista “Suburban Press”. i concerti e gli eventi. I poster vengono realizzati In questa rivista Reid mette insieme testi situazionisti spesso in garages, stampati al momento con

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Jamie Reid, “Suburban Press”, 1977, stickers collage

materiali poveri o fatti a mano, oppure serigrafati diffondono le zine — pubblicazioni indipendenti, fatte e poi disseminati nella città, attaccati in giro. Le a mano o con macchine da scrivere, fotocopiate e

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia immagini graffianti, rudi, mettono in evidenza come a bassa circolazione — realizzate da individui che storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente tutti possono esprimersi attraverso la grafica e che desiderano diffondere le loro idee e condividerle con ogni tipo di stile e di errore è ben accetto. I poster altri. che Frank Edie realizza per gruppi musicali come The Dils, Negative Trend e altri, sono realizzati come Negli anni Ottanta questo tipo di stile che va oltre puzzle di intrigrati frammenti tipografici ritagliati l’uso tradizionale delle tecnologie e si spinge alla da giornali, creando uno sfondo confuso dal quale sperimentazione e alla fusione delle tecniche, inizia emergono i dettagli con forte chiarezza. Nel punk ad essere accettato anche dal mondo professionale. si lavora a mano usando penne, fotocopie, collage, In Gran Bretagna Terry Jones — art director forbici e colla in maniera totalmente libera. Si di “Vogue” inglese — adotta lo stile punk per la

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matite, penne o pennelli; stencil e timbri; macchine da scrivere manuali o elettriche; lettering al computer (ancora a bassa tecnologia e rudimentali); montaggi; fotocopie; effetti pittorici spesso sviluppati da errori. Carta dai margini strappati ed errori tipografici sono gli equivalenti della musica rumorosa e tagliente e dei vestiti strappati punk. La rivista newyorkese “Punk” (1976) non ha a disposizione i fondi per permettersi una stampante, così il lettering — sia per i titoli ma anche per tutti gli articoli e le pubblicità — è realizzato a mano, in uno stile comic-book, da (co-fondatore e designer della rivista). Holmstrom vuole distaccarsi dallo stile hippie, così la grafica è spoglia, semplice, in bianco e nero, il look è quello dei graffiti. Nonostante l’aspetto sciatto, rimane importante il contenuto, così fa spesso uso di linee che separano e rendono più ordinato il testo, e rimane importante il legame con la musica: veloce, primitivo e rumoroso.

Mentre il punk americano è stato più culturale che politico, il punk inglese è più indirizzato alla sinistra. “Sniffin’ Glue” nasce in Inghilterra nel 1977, edita da Mark Perry, e diventa l’archetipo del punk inglese. È una zine assolutamente non professionale, scritta a mano in maniera ruvida e scarabocchiata per i titoli Frank Edie, “The Dils”, 1978, USA, concert poster e a volte anche per i testi, certe volte composti con la macchina da scrivere. “Sniffin’ Glue” è impaginata sua rivista “i-D” (1980), che documenta la cultura a caso utilizzando la fotocopiatrice, senza interesse popolare e le mode di strada. Jones conia il termine per la leggibilità. Lo stile deve essere imprevedibile, instant design per descrivere il modo di lavorare così come in “Punk”, il cui editore ha affermato: rapido e senza mezzi importanti, che adotta anche nella sua rivista: segni fatti a mano usando colla, «Voglio che il giornale sia imprevedibile come i primi fumetti MAD — non devi mai sapere in quale formato verrà stampata Punk, o quali strane cose appariranno al suo interno». [Heller Steven, “Merz to Emigre and Beyond: Avant-Garde Magazine Design of the Twentieth Century”, Phaidon, New

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia York, 2003] storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente

“MAD” prima e i fumetti underground dopo, hanno infatti aiutato “Punk” a sviluppare una propria personalità. MAD nasce molto prima del punk, nel 1952, ed è “Punk Magazine”, aprile 1976, n. 3, articolo sui Ramones, fotografie di Roberta Bayley

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Nei fumetti underground, a grottesche rappresentazioni delle violenze e della repressione esercitata dalla polizia, si alternano situazioni familiari scurrili e diseducative. Droga, sesso, violenza, politica, comicità pungente, effetti pschedelici, linguaggio da strada si mescolano in questi nuovi fumetti. Negli anni Sessanta il fumetto controcorrente si diffonde inizialmente negli Stati Uniti, con Ron Cobb e Vaughn Bodè “Sniffin’ Glue” che iniziano ad inserire tematiche controculturali innovativo per il periodo grazie al suo stile violento nei loro lavori. Con la che sradica i luoghi comuni: il grottesco e la satira nascita di “Zap” (San Francisco, 1967-1974) di Robert incupisocno i toni, esorcizzando i superpoteri degli Crumb, il fumetto underground si definisce appieno, eroi e ribaltando gli stereotipi. MAD spiana la strada grazie ai comix (o underground comics) di artisti per la cultura e l’editoria underground, rivolto com’era come , , S. Clay Wilson, verso una radicalità allora sconosciuta. Robert Williams, Spain Rodriguez, .

In Italia l’ondata dei comix arriva negli anni Settanta, grazie alle nuove riviste che lanciano artisti come Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Filippo Scozzari, Stefano Tamburini, . Nel 1971 Max Capa fonda e realizza la fanzine “Puzz”, ispirata alle tattiche situazioniste con pagine intere di soli fumetti detournati. Questo avviene anche in altre riviste, come “A/traverso” (Bologna, 1975-79), “Wow” (Milano, 1977), “Zut” (Roma, 1976-77), in cui compaiono nella scrittura infrazioni di logica e sintassi, uso del paradosso e dell’ironia, non-sense, détournment di fumetti e fotografie. Altre importanti riviste italiane sono “Il Male” (Roma, 1977- 1982) e “Cannibale” (Roma, 1977-1979) di satira e fumetti, “Frigidaire” (1980) che tratta soprattutto fumetti, musica e cultura. Un’attenzione particolare

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia la merita Stefano Tamburini quando nel 1980 lancia storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente tra le pagine di “Frigidaire” le storie di un nuovo personaggio: “Snake Agent”. Questa è considerata l’opera più punk di Tamburini, il fumetto infatti è realizzato tramite il recupero di un vecchio fumetto americano degli anni Quaranta: l’“Agente Segreto X-9”, disegnato da Mel Graff. Tamburini ha ripreso il fumetto, ha cancellato i testi dei dialoghi con un bianchetto e li ha riscritti a mano, creando storie , “Zap”, 1974, n. 8, Apex Novelties, San Francisco (CA) prive di senso, di sesso e droga, complotti e

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Stefano Tamburini, “Snake Agent”, “Frigidaire” 1984, n.40

inseguimenti. In seguito ha scansionato il fumetto uniche, determinate da un atto compiuto in un ormai completamente trasformato e realizzato delle preciso movimento che non è ripetibile in modo distorsioni spostandolo al momento della scansione. identico. Realizza ad esempio “Motociclista” (1966), Anche dal punto di vista visivo, in questo modo, sei xerografie a colori che forniscono all’immagine la sensazione è quella di uno stato di continua il movimento che la fotografia non riesce a accelerazione anfetaminica, di un trip che non finisce rappresentare pienamente. Le “Xerografie originali” mai. di Munari rappresentano un’operazione in cui l'artista si pone in maniera critica di fronte al medium, riflettendo sulle possibilità creative che esso offre, così come fece Man Ray negli anni Venti con COPY ART i rayogrammi. Munari si è chiesto: «Cosa succede se muovo questo originale sulla lastra La tecnica attuata da Tamburini di fotocopiare di vetro?». immagini in movimento riprende le sperimentazioni [“L’arte di Bruno Munari”, http://www.munart.org/index. di Bruno Munari, le sue xerografie. Le prime macchine php?p=20, ultima consultazione 2015] fotocopiatrici vengono infatti commercializzate dalla

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia Xerox a partire dal 1947, e Munari è uno dei primi Nelle xerografie la luce si muove sotto il vetro di storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente artisti ad utilizzare la macchina fotocopiatrice in esposizione in modo che il toner si fissi sulla carta maniera totalmente sperimentale già dagli inizi degli formando sulla stessa le immagini, che nel caso di anni Sessanta. Egli sovverte il senso stesso per cui la movimenti del foglio si distorcono. Ma Munari afferma macchina è stata inventata, ovvero riprodurre copie anche che: tutte uguali di un’immagine originale, andando invece a creare pezzi unici. Munari non fa altro che mettere «Lo scopo della sperimentazione è quello di ottenere in movimento — durante il tempo della scansione il massimo dei dati, proprio per un eventuale uso». — le immagini che sta fotocopiando, ottenendo [“L’arte di Bruno Munari”, http://www.munart.org/ così immagini deformate, che diventano opere index.php?p=20, ultima consultazione 2015]

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Si pone perciò l’obiettivo di analizzare i diversi processi che si celano dietro la produzione di un’immagine, l’uso della fotocopiatrice, dei toner, i diversi effetti di texture che si possono ottenere con fogli forati, retini, materiali diversi. Gli effetti ottenuti sono sempre diversi, e dipendono dal tipo di movimento effettuato (sempre durante il passaggio del laser): in direzione della luce, in diagonale, perpendicolare, ondulatorio o rotativo. Interessanti effetti sono dati dall’uso di immagini colorate, di materiali diversi o pattern. Una lezione fondamentale che insegna Munari è che non bisogna essere soggiogati dalla macchina, dai processi che ci vengono imposti dalle tecnologie, ma la capacità di mettere in gioco noi stessi e gli strumenti a nostra disposizione ci possono aprire un mondo di nuove opportunità espressive. Come Munari stesso ha dichiarato durante la XXXV Biennale di Venezia del luglio 1970, davanti al Padiglione Centrale in cui era installata una Rank Bruno Munari, “Xerografia originale”, 1977

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia Xerox di cui il pubblico storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente poteva fruire: di sperimentare, di cercare gli strumenti adatti per il loro uso generale e di andare oltre a questo, «Le possibilità tecnologiche del nostro tempo con tutti i “segreti del mestiere” che facilitano il loro permettono a tutti qualche genere di attività, e funzionamento. La macchina Rank Xerox può aiutare permettono a chiunque di produrre oggetti di valore chiunque ad esprimere se stesso. Inventata per estetico. Rendono possibile a tutti di superare i propri riprodurre immagini, oggi le si possono produrre. complessi di inferiorità artistica per esercitare Naturalmente, come tutti gli altri mezzi, ha i suoi il proprio istinto creativo a lungo umiliato. Uno dei limiti, ma se uno pensa ai limiti meccanici del compiti dell’operatore visivo deve essere quello pianoforte, ad esempio, con cui una nota lunga

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è impossibile… eppure nessuno può negare che offerte dalla fotocopiatrice al fine di ottenere nuove il pianoforte è uno strumento adatto per la produzione forme di espressività. Sonia L. Sheridan sperimenta di opere d’arte sonore. Così come qualsiasi altro la miscelazione di toner colorati, l’uso di carte diverse mezzo, si tratta della questione di operare entro certi e trattate e la tecnica chiamata “presa diretta”, nella limiti, e di non aspirare direttamente al capolavoro». quale oggetti o parti del corpo vengono posti sul [“L’arte di Bruno Munari...”, op. cit] piano luce. Esta Nesbitt modifica le immagini manipolando materiali riflettenti posti sul piano luce L’uso della fotocopia prosegue con la tradizione del fotoriproduttore. underground e si instaura perfettamente in quella punk, perché è facile e veloce da utilizzare, per Ma ci sono molte altre tecniche che vengono eseguite i suoi bassi costi e anche per gli effetti imprevedibili con la fotocopiatrice, ad esempio in Italia Celeste e spettacolari che con essa si possono ottenere. Baraldi realizza le “xeropitture”, in cui la fotocopia Una sperimentazione ulteriore viene ottenuta viene integrata a tecniche pittoriche. In questo caso cambiando il tipo di supporto — lucidi, acetati, il supporto viene trattato con tecniche e materiali tele, poliestere, etc. — o intervenendo in altri modi: — collage, frottage, chine, etc. — prima di essere lavorando sull’immagine, magari colorandola, prima sottoposto al processo fotostatico. In altri casi si parla o dopo la fotocopia, oppure modificandola utilizzando invece di “pittura a dito” o “xerosfumato”, quando i dispositivi e i comandi in dotazione alla macchina. si interrompe il ciclo di copiatura — provocando un Molte sono le mostre di copy-art organizzate in inceppamento voluto — un attimo prima del fissaggio città come Venezia, Ferrara, Senigallia, Cattolica, del toner. In questo modo l’immagine può essere Lucca, Bologna, Parigi, Digione, Mulheim, New lavorata liberamente e fissata con fissanti acrilici York, Barcellona e Valencia. La copy-art deriva o vapori di trielina, reinserendola poi nel processo da un processo in cui la novità, il cuore del lavoro di fissione della fotocopiatrice. Nella tecnica della si sviluppa durante il processo stesso, in cui il dato “pittura luminosa” invece, vengono creati effetti di di ingresso non corrisponde a quello in uscita, chiaro/scuro grazie a giochi di luce ottenuti usando tramite un approccio nuovo e attivo nei confronti specchi e altri materiali, alzando e abbassando del medium riproduttivo. Mentre in Italia è Munari il coperchio del piano luce. Altro intervento che a condurre questa ricerca poi documentata in agisce sul colore è il “multitoner”, un insieme di “Xerografie Originali” (edito da Zanichelli nel 1977), inchiostrature xerografiche ottenute utilizzando sullo nello stesso periodo in America alcune personalità — stesso supporto macchine diverse per sensibilità tra le quali Ray Johnson — esplorano le possibilità e densità di stampa. Vengono usati elementi capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente

Sonia Landy Sheridan, “The Magic Finger (Self Portrait with Pointing Finger)”, 1970, Hood Museum of Art, Dartmouth College, Hanover (New Hampshire)

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aggiuntivi nella “monocromatizzazione”, che consiste per poi fotocopiare il tutto. Le sue xeropitture sono nell’anteporre davanti all’obiettivo della fotocopiatrice fortemente espressive, egli mette in luce un aspetto a colori un acetato colorato, ed esponendo sul piano intrinseco della sua operazione: la stretta relazione luce un originale in bianco e nero. Nel processo che si crea tra un artefatto “primitivo” ed espressivo, di “retinatura” si usano texture e superfici trasparenti puramente artistico, e la riproduzione esatta, fredda, o semi-trasparenti posti tra il piano luce e l’immagine. della macchina. Il segno materico e grafico che diventa casuale, discontinuo, ricalca l’esperienza Alcuni processi portano ad una distruzione dell’essere e dell’esistenza primordiale, valore che dell’immagine, progressiva o più rapida. Nella si oppone a quello dell’artificio, della storia e della “sovrapposizione”, ad esempio, vengono effettuate civiltà. Lo strumento diventa però anche messaggio: diverse xerografie sullo stesso supporto. Nella il medium esprime — nel suo stesso processo “sgranazione” la stessa immagine viene fotocopiata di funzionamento — l’appartenenza al mondo ripetutamente fino a che non si spezza in punti contemporaneo, quello della riproduzione continua, e linee, e nell’“ingrandimento reiterato” una parte e allo stesso tempo rappresenta un contenuto dell’immagine viene ingrandita più volte fino ad a sé stante, identificabile nel riconoscimento ottenere una gigantografia. Il “xerograffito” invece dell’immagine riprodotta. La xerografia in sé include consiste in un’operazione che precede la fotocopia, un altro messaggio, nel senso che la riproduzione è ovvero la solcatura — tramite una punta — nel fondo un inscindibile esercizio per conoscere il mondo, per di un cartoncino, prima di introdurlo nella fotocopiatrice. capirlo e identificarlo nelle sue molteplici sfumature. In questo modo il colore non va ad occultare il disegno lì dove il supporto è stato solcato. Baraldi, Chiuchiolo e Denti sono figure importanti Altri processi di alterazione dell’immagine fotocopiata nella divulgazione di questo tipo di arte, hanno infatti sono legati a funzioni implementate nella macchina dato vita a laboratori di ricerca e informazione di stessa. Lo “xerobassorilievo” si ottiene con copy-art presso il centro di riproduzione “Eliorapid” una macchina che possiede il dispositivo di di Milano, hanno organizzato la mostra-laboratorio sovrapposizione, nella quale viene fotocopiata al Palazzo dei Diamanti a Ferrara e avviato un centro la stessa immagine in negativo e in positivo, permanente di documentazione di copy-art presso imprimendo alle due immagini delle forti differenze il Museo dell’informazione di Senigallia (MUSINF). nella densità del toner o applicando retinature. Negli anni Settanta Sonia Landy Sheridan organizza La “decomposizione”, come l’effetto “mosso” prevede diverse esposizioni e pubblica articoli sulla copy art, lo spostamente dell’immagine, ma in questo caso e nel 1978 appare la “Guida completa di Copy Art” lo spostamento avviene prima di ognuna delle tre (ed. Marek, New York); nel 1979 per la prima volta o quattro riprese del ciclo della xerocopia a colori, in Europa quest’arte viene presentata all’interno del in modo da scomporre i colori primari. “Premier Festival International de la Carte Postale d’Avant-Garde” (Parigi). Nella copy-art l’artista si serve del medium come canale di trasmissione di quello che sarà l’incontro tra l’immagine reale e quello che l’artista immagina. In questo caso la fotocopiatrice permette un ampio range di operazioni che permettono di conferire MAIL ART una forma espressiva all’immagine trattata, in cui la manualità dell’artista e il suo intervento diretto Un altro mezzo di comunicazione che è stato si fondono con la riproduzione meccanica non inglobato nel mondo dell’arte è la cartolina. La mail controllata. Artisti italiani come Celeste Baraldi, art porta alla creazione di una rete di scambi tra

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia Marcello Chiuchiolo e Giuseppe Denti conducono persone, così come accade nel web. Nella mail storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente da anni sperimentazioni xerografiche. Le opere art però lo scambio non avviene solo virtualmente, di Chiuchiolo giocano spesso sul riutilizzo di ma vengono scambiati degli oggetti reali tramite pattern, andando ad agire sul funzionamento della il servizio postale, creando un feedback tra mittente macchina fotocopiatrice. Giuseppe Denti lavora e destinatario. La mail art nasce intorno agli anni spesso con le sovrapposizioni, in cui l’immagine Cinquanta grazie a Ray Johnson che la codifica non è più oggettiva, ma fluisce nello spazio-tempo, e che viene a sua volta influenzato da gruppi è labile e soggetta ad interpretazioni. Baraldi precedenti — futurismo con i collage postali di Ivo invece utilizza diversi materiali come carte colorate, Pannaggi (1920), i dadaisti e Fluxus — estendendosi collages, frammenti di rotocalchi, china, pastelli, fino agli anni Novanta. Dopo aver inviato per posta

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le sue opere-messaggio in tutto il mondo, Johnson realizzate in incisioni numerate destinate nel primo fonda la New York Correspondance School of Art, Novecento ad un pubblico colto che preferiva una scuola virtuale in cui idealmente i corrispondenti conservarle piuttosto che spedirle. Quasi tutti gli diventano gli studenti. Inizialmente l’arte postale espressionisti e artisti come Franz Marc, Nolde, nasce con creazioni artistiche realizzate sulla busta Balla, Sironi, Alberto Martini, Kokoschka, Schiele, da lettere, ma in seguito viene introdotta la cartolina, i surrealisti, gli artisti della Bauhaus, realizzavano più facile da illustrare rispetto alla busta perché si cartoline dipinte o disegnate e scritte dall’autore tratta semplicemente di un foglio rettangolare piatto, e poi spedite. Ma eccetto i futuristi, questi artisti non e non, come nel caso delle buste, di un foglio tagliato impiegano il mezzo della cartolina secondo la sua e ripiegato che richiede quindi almeno due processi natura e le sue possibilità funzionali, ma la usano per consecutivi. esprimere il proprio stile artistico, per creare un’opera artistica. La cartolina in sé quindi, si presta bene a questo tipo di fenomeno. Essa nasce in Austria nel 1869, Dagli anni Cinquanta, mentre da una parte si e diventa, per gli editori, un modo per farsi vedere, sfruttano le possibilità offerte dalle nuove tecnologie adottando i temi più bizzarri e le tecniche più — fotocopiatrici a colori che offrono ampie possibilità svariate. La cartolina è uno strumento che proprio di intervenire sul contrasto, saturazione ed altro per la facilità di produzione e di consumo si rivolge dell’immagine — che consentono grande libertà a classi sociali diverse ed è diventata il veicolo per espressiva a costi contenuti rispetto alla quantità i messaggi più disparati. Diversi sono gli artisti delle di stampe, dall’altra questa rimane una produzione prime avanguardie che hanno realizzato cartoline limitata ad occasioni specifiche, ufficiali. Allo stesso o che si sono dedicati a questo tipo di arte agli inizi tempo alcuni artisti, che intendono separarsi dall’arte della loro carriera. Le cartoline liberty di Mucha ufficiale delle gallerie e del mercato, sviluppano sono soprattutto il frutto del riciclaggio di altre sue il movimento della mail art avvalendosi di supporti opere. Quelle satiriche di d’Orens sono cartoline poveri e accettando nei loro prodotti i segni del capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente

Alphonse Mucha, Postcard, fine ‘800-inizio ‘900

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passaggio postale, come timbri ed altri segni. Jason Huff, “American Psyco” (2012) ]. D’altra Spesso le cartoline sono indirizzate ad ignoti, parte ci si può chiedere quanto abbiamo davvero in destinatari scelti a caso. In realtà, dalla fine degli comune la mail-art e l’e-mail art. L’arte postale ha un anni Settanta queste opere iniziano ad essere carattere fisico intrinseco, l’oggetto autoprodotto si esposte nei musei più prestigiosi, prima fra tutte sposta fisicamente nello spazio, sorpassa dei confini, la mostra di Mail Art tenuta al Whitney Museum si può deteriorare, può subire delle trasformazioni di New York nel 1970. I lavori spediti sono svariati: durante il viaggio, impiega del tempo per arrivare oltre a cartoline, francobolli, buste, copy-art, libri a destinazione, e innanzitutto presuppone un uso d’artista, fotografie, collage, che siano opere improprio del mezzo postale, qui usato come canale realizzate a mano o stampate. Gli artisti postali puramente artistico. In realtà è facile pensare alla superano i canali tradizionali di galleria, critico e posta — e alla mail art — come anticipatrice del mercante, diffondendo la loro arte attraverso una concetto di rete, una struttura invisibile che collega rete globale alternativa basata sul concetto di baratto più persone distanti tra loro e che le permette piuttosto che di scambio basato sul denaro. Essa di comunicare e condividere delle informazioni. infatti presuppone che ci sia sempre un feedback Comunque, entro la fine degli anni Novanta molti da parte del mittente, una comunicazione biunivoca. mail artists, a causa dell’aumento delle tariffe postali I progetti possono seguire una tematica specifica, e dei bassi costi dell’accesso a internet, cominciano ma la libertà di espressione è illimitata e si va anche a migrare verso il web e verso le nuove forme di ad abbattere il concetto di selezione da parte comunicazione digitale. La rete facilita la diffusione del mercato perché tutte le opere vengono “esposte”. e la rapidità delle call per la mail art, si sviluppano La mail art mette in evidenza i principi di democrazia, blog e siti di mail art per mostrare i contributi e condivisione, collaborazione e diffusione capillare documentazioni online. Nel 2006 Ramzi Turki, artista dell’informazione. tunisino, riceve una e-mail contenente il lavoro scansionato dell’artista belga Luc Fierens. Ha poi Quando negli anni Novanta nasce la e-mail art, mandato questo lavoro per e-mail a circa 7000 artisti i mail artists iniziano a riferirsi alla posta tradizionale sollecitando la loro interazione. Ha ricevuto circa 200 come “rete cartacea”. Si sviluppa infatti il concetto risposte di contributo. di “Mail Art Network”, ovvero un gruppo di artisti connessi tra loro dalla proprie opere — cartoline, Tramite la posta elettronica un utente può inviare un timbri, francobolli, buste — illustrate o autoprodotte. messaggio nel cyberspazio, poi un altro utente o più Allo stesso tempo vengono spediti anche oggetti utenti contemporaneamente possono accedere e più grandi e difficili da trasportare, in cui il mezzo rispondere al messaggio, o cambiarlo, o aggiungere diventa il messaggio. Chuck Welch, conosciuto come un commento o inserire il messaggio in un contesto Cracker Jack Kid, si connette con i primi artisti online nuovo e più ampio, in un processo senza fine. e crea una rete di lavoro. Da quel momento inizia Il messaggio chiuso, come identità di un unico a prendere forma l’e-mail art, che si riferisce soggetto che spedisce l’opera intesa come pezzo alla comunicazione artistica che utilizza la posta unico ad un solo altro soggetto, viene dissolto elettronica: grafica al computer, animazioni, scansioni, progressivamente, man mano che l’interazione screensaver, arte ASCII. Le opere di e-mail art aumenta, con il sovrapporsi delle trasformazioni possono essere visualizzate a schermo oppure e degli scambi. Eduardo Kac in “Aspects of the stampate. Nel 1988 nasce lo IUOMA (International aesthetics of telecommunications” [ http://www.ekac. Union of Mail Artists) [ http://iuoma-network.ning. org/telecom.paper.siggrap.html ] parla dell’arte delle com/ ], che ha un proprio forum online, non ha un reti e dei suoi precursori, e scrive che questo tipo leader e chiunque può unirsi al gruppo. Si viene di arte mette in discussione i valori culturali in quanto

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia a costituire progressivamente una rete sempre vengono sfidate le strutture che privilegiano una storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente più complessa di artisti, ogni artista infatti ha una cultura rispetto alle altre, portando invece alla ribalta propria mailing list che con il tempo, attraverso gli le differenze culturali. La e-mail art infatti si inserisce scambi, va ad incrociarsi con quelle di altri artisti e nel più ampio e variegato contesto della net.art, in questo modo si vanno ad ampliare le connessioni, che si sviluppa in molteplici forme e attività. costituendo il circuito internazionale della Mail Art.

Non è mancato il dibattito intorno all’e-mail art: si può considerare e-mail art ogni genere di opera artistica inviata tramite e-mail? [ Mimi Cabell,

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Eduardo Kac in “Aspects of the aesthetics of NET ART telecommunications” [ http://www.ekac.org/telecom. paper.siggrap.html ] scrive riguardo la storia e la Negli anni Novanta internet apre le sue porte teoria della telecommunications art pre-web, dai primi a tutti, stimolando la creatività di coloro che utilizzi della radio da parte delle avanguardie alle appartengono a campi disciplinari anche molto immagini telefoniche di Moholy-Nagy, fino ai lavori diversi tra loro: arti figurative, musica, cinema e internazionali collaborativi. Kac sostiene che negli letteratura, teatro, danza, performance, architettura. ultimi quindici anni — considerando che l’articolo Si sviluppa un fenomeno artistico e sociale che è stato scritto nel 1992 — un numero crescente fa riferimento alle avanguardie e neoavanguardie di artisti di tutto il mondo ha iniziato a lavorare (Concettuale e Fluxus) ma allo stesso tempo, in collaborazione con le telecomunicazioni. grazie alla natura stessa della rete, si definisce Le opere sono considerate “eventi”, in cui l’obiettivo sempre più un’infrastruttura tecnosociale sempre finale non è avere un prodotto finito, ma attraverso più ampia. Esplode così la net.art, la New Media l’uso di diversi strumenti e media — telefono, fax, Art e nuovi generi come Software Art e Game Art, scan, e-mail, video, immagini, computer, internet, anche grazie alla disponibilità, in rete, di un archivio etc. — questi artisti utilizzano le immagini come immenso di immagini e contenuti di cui appropriarsi mezzo interattivo di comunicazione bidirezionale. e da trasformare, comporre. Questo fenomeno Le immagini nascono non per essere semplicemente è legato anche alla nascita di gruppi di pensiero trasmesse da un artista ad un altro, ma servono che sostengono l’attivismo in rete e in particolare come strumento per dare inizio ad un dialogo ideologie di contenuti open source. La net. visivo coinvolgendo partecipanti da tutto il mondo. art definisce quelle opere d’arte create tramite In questo modo le immagini vengono modificate i linguaggi della rete, che usa e si diffonde attraverso continuamente, diventano il linguaggio per un dialogo la rete stessa di internet. Spesso le opere di net. artistico. Quando un evento è terminato, l’artefatto a art presentano delle caratteristiche particolari: sono cui si è giunti non è da considerarsi come “risultato”, create con linguaggi di programmazioni o software; bensì come parte della documentazione di tutto il nascono da un’intenzione estetica che connette più processo di dialogo visivo costruito dai partecipanti. contenuti multimediali; sono spesso lavori con cui La telecommunications art diventa il culmine l’utente può interagire; sono accessibili globalmente del processo di smaterializzazione dell’oggetto attraverso qualsiasi connessione internet; sono artistico, avviato da Duchamp e perseguito da artisti spesso open source, quindi possono essere concettuali come Joseph Kosuth. Se ora sia l’oggetto liberamente modificate da chiunque. Il termine artistico che l’artista vengono eliminati, ciò che “net.art” nasce nel 1995, quando l’artista Vuk Ćosić rimane è il processo e l’atto artistico, fondati riceve una e-mail anonima, probabilmente scritta su rapporti e interazioni tra i membri di una rete. con un software non compatibile con il suo e perciò Allo stesso modo, se le telecomunicazioni visualizzata come una lista di caratteri ASCII. L’unico rappresentano gli strumenti che avvicinano le frammento con un significato è “net.art”. Da quel persone — sviluppando il cosiddetto “villaggio giorno il termine inizia ad essere utilizzato da artisti globale” — allo stesso tempo le mantengono distanti che usano la rete come strumento per i propri lavori. [ i new media sostituiscono gli old media, o no? / caratteristiche e funzioni analogiche / identità e Diversi sono i precursori nella net.art, che possono rapporti sociali ]. Kac afferma che il modello lineare essere individuati al di fuori del mezzo tecnologico di comunicazione privilegia l’artista come codificatore informatico, se si considera invece un genere di di messaggi (dipinti, sculture, testi, fotografie, arte open source basato sulla condivisione, sull’uso etc.), la telematica invece sviluppa un modello

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia della rete, sull’interattività e sulla smaterializzazione. multidirezionale di comunicazione, in cui l’artista storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente Con la mail art si sviluppa un tipo di arte che porta è il creatore di un contesto che facilita o complica alla progressiva costruzione di una rete di artisti e il processo [ ibridazione ambiente / la posizione opere, in continua crescita e collaborazione secondo degli attori coinvolti ]. Se nel primo caso l’apertura dinamiche open source. Ma esistono precursori dell’opera può essere intesa solo nella facoltà della net.art ancora più indietro nella storia, dell’utente di interpretare l’opera stessa, nel caso che hanno adottato espedienti concettualmente della telematica l’apertura dell’opera consiste nel più contemporanei, come la smaterializzazione fatto che all’utente vengono forniti gli strumenti per dell’opera d’arte e l’uso delle nuove tecnologie trasformare l’opera, i codici che ha usato l’artista in — per l’epoca — nell’operazione artistica in atto. modo che il significato possa essere negoziato tra

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più persone, diventando membri di una rete. È chiaro astratti mostrati pubblicamente. Il primo film astratto come questo tipo di arte conduca alla dissoluzione è stato realizzato dal dadaista Hans Richter, della figura dell’artista, perché creatore e fruitore non “Rhythmus 21”, [ https://www.youtube.com/ sono più distinguibili. Si va a distruggere la gerarchia watch?v=fe_Vs4BSVQ8 ] nel 1921. Importante che da sempre caratterizza l’arte, andando ad e di risonanza mondiale è il suo documentario offuscare l’idea di individualità, genio artistico, “Berlin, Symphony of a Great City” (Berlin: Die ispirazione e personalità, a favore di una conoscenza Sinfonie der Großstadt) [ https://www.youtube.com/ amplificata e condivisa [ il digitale ci ha reso più watch?v=yinYbHDDGxk ] del 1927, che riprende, sapienti? ] e probabilmente non tutti sono disposti a in un montaggio di scene mute, la vita cittadina rinunciare ai privilegi dell’artista tradizionale e all’idea della Berlino post Prima Guerra Mondiale e alle di arte come attività redditizia. Inoltre l’artista è, in porte dell’ascesa del Nazismo. Il film ha influenzato genere, una persona che ha qualcosa da dire e che un’intera generazione di cineasta nella creazione sia importante — anche solo dal suo punto di vista di sinfonie per la città. Se i suoi film sono da — da trasmettere agli altri. In realtà, il fatto di aver considerarsi “musica ottica”, per la radio Ruttmann concepito un “evento”, di averlo avviato, potrebbe realizza il primo “film acustico”. In “Weekend” (1930) ripristinare, in parte, la paternità artistica di un opera. adotta un processo analogo a “Berlin, Symphony L’artista è la figura centrale da cui la rete si irradia, of a Great City”, ma ribaltato: realizza un film senza ma mentre un regista cinematografico — che lavora immagini, un racconto discontinuo che si basa in collaborazione con decine o centinaia di persone sulle immagini mentali che si vengono a creare — non rinuncia alla responsabilità del lavoro e lo ascoltando l’audio. “Weekend” viene registrato con supervisiona dall’inizio alla fine, l’artista che produce quello che era il migliore sistema usato nel mondo eventi di telecomunicazione dà inizio ad una rete, del cinema, il processo Triergon. Il film dura quindici che poi non controlla più, mettendo in piedi minuti e racconta l’atmosfera sonora di lavoratori un processo paragonabile all’Happening. che inizialmente stanno lavorando — si sentono rumori di macchine e treni — e che poi lasciano la città e vanno in campagna dopo una giornata di Precedenti lavoro. Diventano infine predominanti i suoni della campagna: il cinguettio degli uccelli, l’abbaiare L’uso della telematica come medium per le dei cani, il canto delle persone e i bambini che operazioni artistiche trova dei precedenti già agli parlano. “Weekend” si presenta come un montaggio inizi del Novecento. Nel corso del Ventesimo secolo audio concepito per la trasmissione radio, ha questo genere di sperimentazione ha vissuto anticipato e influenzato la musica sperimentale diverse fasi: l’impatto dei nuovi media su quelli più di personaggi come John Cage e Karlheinz vecchi, come l’influenza della radio sul teatro; l’uso Stockhausen. sperimentale dei nuovi mezzi; l’uso maturo dei nuovi media da parte degli artisti che ne esplorano 11.17 il potenziale interattivo e comunicativo. Il primo “Walter Ruttman - Weekend”, https://www.youtube.com/ mezzo di comunicazione di massa in grado di watch?v=KVZVpAVfZ6M, pubblicato da yulogarcia il 5 maggio 2011 mettere in contatto un gran numero di persone distanti fisicamente è stato la radio. La radio — Anche i futuristi sono stati ispirati dalla radio, che si diffonde commercialmente negli anni Venti essendo dei forti promotori delle nuove tecnologie — può essere considerata il primo vero mass contro le forme tradizionali di comunicazione. medium, perché è capace di comunicare in Nel 1933 pubblicano il “Manifesto della Radio” contemporanea a milioni di persone molto distanti o “La Radia”, firmato da Marinetti e Pino Masnata

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia tra loro, a differenza del cinema, disponibile soltanto e pubblicato nella “Gazzetta del Popolo” (Torino) storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente per un pubblico locale e circoscritto in uno spazio a settembre e ad ottobre nel loro periodico specifico. La radio avvolge gli ascoltatori in uno “Futurismo” (Roma). Nel Manifesto propongono spazio sonoro capace di evocare immagini mentali. che la radio venga liberata dalla tradizione artistica Nel 1928 il regista tedesco Walter Ruttmann viene e letteraria, sviluppando un tipo di radio che parte invitato dal Broadcasting System di Berlino a creare dall’arte dei rumori di Russolo. Marinetti propone un pezzo per la radio. Ruttmann aveva già ricevuto l’utilizzo e la trasfigurazione delle vibrazioni emesse dei riconoscimenti per i suoi film d’animazione dagli esseri viventi e da diversi materiali, arrivando astratti “Opus I, II, III, IV” [ https://www.youtube.com/ a suonare oggetti inanimati come fiori o diamanti. watch?v=od0MxuD4xxQ ], considerati i primi film Lʼartista della radio, il “radiasta” deve utilizzare

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le parole così come i futuristi stessi utilizzano caratteristica della computer art, in cui esiste il la tipografia nelle parole in libertà: parole prese lavoro che il progettista concepisce utilizzando un dalla vita di tutti i giorni ed espresse velocemente, determinato schermo ma che poi viene visualizzato energicamente e sinteticamente. Così il 24 novembre in modalità differenti a seconda del dispositivo di 1933 Fortunato Depero e Marinetti tengono la prima visualizzazione. Moholy-Nagy inoltre, tramite questo trasmissione futurista su Radio Milano. C’è da tener processo, ha permesso all’ascoltatore di creare presente che la radio negli anni Trenta diventa molto un’opera costruttivista, e ha voluto quindi dimostrare popolare, si possono sintonizzare i canali e viene l’esistenza di valori visivi oggettivi, concreti, utilizzata sia a scopo di intrattenimento che di che esistono al di là dell’ispirazione dell’artista. informazione e propaganda politica. L’immagine è costituita da forme geometriche piane nello spazio formate da pixel (così come nella computer art) e l’artista opera trasformando l’entità fisica dell’immagine in una descrizione verbale della stessa. Moholy-Nagy ha anticipato anche il concetto della figura dell’artista non come esecutore ma come direttore, che l’artista può anche essere fisicamente distante dall’oggetto artistico creato. Esistono comunque dei dubbi sul fatto che Moholy-Nagy abbia effettivamente ordinato i “Telephone Pictures” tramite telefono, la sua prima moglie infatti ha scritto che gli ha ordinati di persona, e dopo averli ricevuti ha affermato che avrebbe potuto ordinarli per telefono. Rimane il fatto che ha fatto realizzare le opere a degli operai limitandosi a descriverle. Lásló Moholy-Nagy, “Telephone Pictures”, 1924, galleria Der Sturm (Berlino) Tramite questa esperienza Moholy-Nagy viene Moholy-Nagy, che negli anni Venti vive a Berlino riconosciuto dal Museum of Contemporary Art e lega con i dadaisti, inizia a sperimentare l’uso di Chicago come precursore dell’arte concettuale del telefono per realizzare opere artistiche: una degli anni Sessanta, e nel novembre-dicembre del persona descrive l’immagine per telefono e 1969 viene organizzata la mostra “Art by Telephone”. l’interlocutore la esegue. Realizza così le “Telephone Per questa esposizione è stato chiesto a trentasei Pictures”, esposte alla sua prima personale nel 1924 artisti di fare una telefonata al museo e di dare presso la galleria Der Sturm a Berlino. istruzioni — ad un personale incaricato di rispondere Nel 1922 infatti Moholy-Nagy ordina per telefono — riguardo ciò che dovevano fare come contributo. ad una fabbrica cinque dipinti in porcellana smaltata, Le opere realizzate diventano il frutto dell’interazione munendosi della cartella colori dell’azienda e di una tra l’artista e un’altra persona incaricata di compierla, bozza che aveva realizzato su carta millimetrata. che quindi opera secondo la propria interpretazione. Dall’altro capo del telefono il direttore dell’azienda Robert Hout coinvolge tutti gli spettatori della mostra aveva lo stesso tipo di carta divisa in quadratini, e anche un partecipante che non si aspettava sulla quale disegnava le forme dettate da Moholy- di partecipare. Per ogni lettera dell’alfabeto sceglie Nagy, quadratino per quadratino, come in una una città americana il cui nome inizia con quella sorta di gioco a scacchi per corrispondenza. lettera. Per ogni città è stato scelto il primo Arthur Il dipinto è stato poi consegnato in tre diverse il cui cognome inizia con la stessa lettera della dimensioni, in modo da poter studiare le piccole città (per esempio Arthur Bacon a Baltimora).

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia differenze che si creano nelle relazioni tra i colori Nel museo viene visualizzata la lista di tutte le città e storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente dovute agli ingrandimenti e alle riduzioni. In questo di tutti i nomi e i visitatori vengono invitati a chiamare modo l’artefatto realizzato perde il suo carattere uno di quei numeri e a chiedere di “Art”. L’opera artigianale, per inserirsi nella dimensione di oggetto si compie come una conversazione inaspettata industriale, riprodotto meccanicamente. Le tre opere tra “Art” e il visitatore della mostra, diventando risultanti sono così concepite come copie senza un’operazione non più passiva ma dinamica, un originale, ma il progetto diviene volatile, può che si compie nell’interattività dell’utente e sfruttando essere materializzato in diverse dimensioni che però il tempo reale. Interventi di questo genere anticipano restituiranno un esemplare specifico, relativamente certe esperienze online e interattive organizzate alla sua grandezza. La scala relativa è infatti una in seguito e facilitate dalle nuove tecnologie.

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Dal 1982, vengono svolte ulteriori attività di Contact”, un lavoro di slow-scan TV creato su radio telecomunicazione da Bill Bartlett, Stan Vanderbeek, FM in collaborazione con lo space shuttle Challenger, Liza Orso, Bruce Breland, Matt Wrbican e da altri in orbita attorno alla terra. DAX ha utilizzato membri del gruppo Dax (Digital Art Exchange) una combinazione di computer e dispositivi di con sede a Pittsburg — che ha ora un’estensione telecomunicazione per trasferire informazioni avanti a Washington. Il gruppo viene fondato da Breland e indietro a lunga distanza. nel 1979 come Gekko (Generative Energy/Kinetic Knowledge/ Order) e nel 1985 diventa DAX Group. Artisti brasiliani come Mario Ramiro, Gilberto Prado, È un’organizzazione no-profit costituita da artisti, Paulo Bruscky e Carlos Fadon lavorano con le ingegneri e collaboratori che hanno come obiettivo telecomunicazioni dai primi anni Ottanta. Gli eventi quello di permettere una connessione tra le persone che creano comprendono scambi su scala sia nel mondo attraverso le reti analogiche e digitali, nazionale che internazionale. Carlos Fadon realizza utilizzando come media artistici soprattutto fax un pezzo di slow-scan TV, “Natureza Morta ao Vivo” e slow-scan TV. Dax ha creato e partecipato a eventi (natura morta dal vivo) del 1988, un processo in cui di telecomunicazione in cui le linee telefoniche erano un artista (A) manda un’immagine ad un altro artista sature di segnali che scorrevano in varie direzioni (B), e l’immagine ricevuta diventa il contesto per uno e che trasportavano informazioni grafiche. Queste still life creato dal vivo. L’artista B posiziona gli oggetti interazioni spesso includono anche altri media, come davanti all’immagine digitale e la combinazione danza, musica al computer, abbracciando più fusi di oggetti e immagine viene catturata da un fermo orari di diverse zone geografiche e stabilendo vari tipi immagine che viene poi mandato all’artista A. di rapporti tra i partecipanti. Bruce Breland, direttore Quest’ultimo usa poi questa nuova immagine come del gruppo, afferma: base per creare una nuova composizione di oggetti e ripete la stessa operazione dell’artista B. Questo «Il concetto di sistemi interattivi ha cancellato i vecchi processo può ripetersi all’infinito, generando un confini del regionalismo o della nazionalità artistica. dialogo visivo continuo. La telematica ha creato la possibilità di una nuova impostazione di partecipazione interattiva tra individui A Parigi ad operare maggiormente nel campo delle e gruppi. La telematica fornisce un significato per la telecomunicazioni è il gruppo Art Reseaux, formato diffusione instantanea e immediata dell’informazione da Karen O’Rourke, Gilberto Prado, Christophe Le garantendo all’individuo una scelta tra il semplice François e altri. O’Rourke sviluppa il progetto “City recupero e gli intrigati eventi artistici collaborativi». Portraits” (1989-92), invitando partecipanti da undici [Eduardo Kac, “Aspects of the aesthetics of città del mondo a creare il ritratto della propria città telecommunications”, http://www.ekac.org/telecom. attraverso lo scambio di immagini fax, andando così paper.siggrap.html, 1992] a costruire una rete di viaggio in città immaginarie.

Carlos Fadon, “Natureza Morta ao Vivo”, 1988

Una della prime attività alle quali partecipano Il progetto comporta, all’inizio, la creazione di un

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia è stata “The World in 24 hours” (1982), una rete paio di immagini — l’ingresso e l’uscita — che altri storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente globale organizzata da Robert Adrian per l’Ars artisti poi useranno come gli estremi del percorso Eletronica Biennale in Austria, che collega sedici che esploreranno durante la metamorfosi che si attua città in tre continenti per 24 ore (un giorno e una nello scambio di immagini tramite la linea telefonica notte). Gli artisti hanno a disposizione slowscan, fax, del fax. Gli artisti creano l’ingresso e l’uscita computer e trasmittenti sonore. Seguendo il sole di utilizzando le immagini delle città in cui vivono, mezzogiorno lungo la rotazione terrestre, gli artisti manipolando altre immagini per creare un paesaggio si collegano per circa un’ora ciascuno con il festival sintetico o combinando aspetti di esperienze dirette di Linz. Tre anni dopo Dax estende il concetto di o del proprio immaginario sul territorio urbano. interazione globale con il progetto “The Ultimate Gilberto Prado lavora al progetto “Connect”, in cui

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vengono utilizzate almeno due postazioni con due fax il vero atto artistico, che nasce dalla fusione di azioni ognuna. Gli artisti presenti in una postazione sono che si svolgono a migliaia di chilometri di distanza invitati a non tagliare la carta termica del fax quando tra loro. L’indagine principale che sta alla base l’immagine inizia ad apparire, ma ad inserire di “Satellite art project” è la ricerca estetica che quel rotolo in un altro fax che andrà ad interferire si avvale della performance artistica per investigare nel processo dell’immagine. Si viene così a creare le possibilità e i limiti delle tecnologie al fine di creare un processo in loop, connettendo non solo gli artisti ed ampliare i nuovi contesti e gli ambienti dell’arte ma anche le macchine. Karen O’Rourke scrive: tele-collaborativa.

«La maggior parte di noi oggi non utilizza i dipinti Nel 1980 Kit Galloway e Sherrie Rabinowitz (o le fotografie) come punto di partenza per le proprie realizzano l’installazione “Hole in space”, collegando immagini, ma il telefono. Lo usiamo non solo per visivamente due punti da una costa all’altra degli inviare immagini ma anche per riceverle. Questo Stati Uniti — il Broadway Store di Los Angeles e il feedback quasi istantaneo trasforma la natura del Lincoln Center di New York — creando così un’opera messaggio che inviamo, così come la presenza dal che connette le persone attraverso lo spazio. vivo di un pubblico modula il modo in cui gli attori In questi due spazi vengono situati due schermi interpretano il loro ruolo o i musicisti i loro spartiti». collegati via satellite che per tre sere consecutive [Eduardo Kac, “Aspect of...”, op. cit.] riproducono in tempo reale le immagini provenienti dall’altra costa. I passanti possono così ascoltare Mettere in connessione le persone diventa un tema e vedere, a figura intera, le persone dell’altra città, dominante in questo periodo, e non mancano le ma non se stessi, creando così un contatto virtuale sperimentazioni per creare delle connessioni a più che rende la tecnologia trasparente grazie alle livelli. Nel 1977 Galloway Kit e Rabinowitz Sherrie riprese in tempo reale. Il primo giorno è caratterizzato sviluppano una serie di progetti chiamati “Aestethic dalla scoperta casuale dell’evento e dalla Research in Telecommunications”, tra questi progetti sperimentazione spontanea di quellʼatto nuovo. c’è “Satellite art project”, nel quale creano uno spazio Il secondo giorno, grazie al passaparola, vede senza confini geografici, che riunisce in un unico un’affluenza più alta di persone, e il terzo giorno schermo le performance separate di tre ballerini. la forte pubblicizzazione mass-mediatica dell’evento Nell’era in cui il satellite viene utilizzato solo per le produce la partecipazione di una folla incontrollabile: trasmissioni televisive di alta qualità video attraverso le persone spingono per entrare nella ripresa. l’oceano (il contesto globale), gli artisti creano uno spazio virtuale in cui si svolge l’azione completa, [Guarda la cronologia sui progetti di capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente

“Excerpts from A Hole in Space -- the mother of all video chats”, https://www.youtube.com/watch?v=QSMVtE1QjaU, pubblicato da Larry press il 15 marzo 2008

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telecomunicazione: http://www.edueda.net/index. php?title=Cronologia_e_indagine_di_lavoro_ dell%27attivita%27_di_telecomunicazione ]

Gli anni ‘90

Su questo terreno si sviluppa, nel corso degli anni Novanta e con la diffusione nelle case di internet, la net.art, che inizia così ad inserirsi nel sistema dell’arte e a ricevere spazi presso i festival di arte contemporanea.

Agli inizi la tecnologia non permette di creare lavori di alta qualità, ma essendo uno strumento ancora poco conosciuto, la rete viene utilizzata in maniera sperimentale, gli artisti si concentrano non tanto sui contenuti quanto sulle possibilità offerte dal nuovo medium e sul suo carattere interattivo capace di rendere il fruitore partecipe all’opera d’arte. Successivamente gli artisti iniziano a riflettere anche sul contenuto e sul nuovo linguaggio sviluppato dalla rete, sulla possibilità di trasformare ogni segno in link che porti a qualcos’altro [ ibridazione linguaggio ].

In quest’ambito nasce in America l’ASCII art, che si basa sull’uso esclusivo dei caratteri ASCII (American Standard Code for Information Interchange) per realizzare opere artistiche. L’ASCII art nasce come progetto pionieristico del newyorkese Kenneth C: Knowlton. Un file ASCII è in realtà un file di testo con estensione .txt privo di formattazione, in cui usando i caratteri e i simboli della tastiera è possibile Vuk Cosic, immagine realizzata con Instant Ascii Camera, 1999, realizzare delle immagini. È un genere di arte che Next 5 Minutes 3 (Amsterdam) nasce come prodotto esclusivo del medium che viene utilizzato, il quale non deve imitarne un altro — come opera d’arte. In questo genere di arte i codici di la pittura, o la fotografia — ma sviluppa un proprio programmazione vengono manipolati in maniera genere artistico nuovo, che dipende dal linguaggio sperimentale, ne vengono valorizzati gli aspetti sul quale è strutturato. Vuk Cosic insieme al Ljubljana creativi, per cui i programmi non sono semplici Digital Media Lab crea una macchina fotografica a insiemi di algoritmi progettati per compiere una caratteri ASCII, l’Instant Ascii Camera, presentata specifica funzione, ma sono costituiti da codici binari, nel marzo del ‘99 al Next 5 Minutes 3 ad Amsterdam. pixel, caratteri ASCII, immagini bitmap, animazioni, La macchina si presenta come una colonnina per video, stringhe di linguaggio html, indirizzi IP,

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia le foto tessere, la foto prodotta è un autoscatto in etc. Così, mentre la Apple nel 1984 con la GUI storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente ASCII emesso su uno scontrino fiscale. In questo (Graphical User Interface) nasconde all’utente senso l’arte diventa metalinguistica e referenziale, il software tramite un’interfaccia grafica — quando essa studia i meccanismi stessi della rete e il suo prima di allora era necessario apprendere una linguaggio. serie di istruzioni nell’interfaccia a linee di comando, e solo pochi erano in grado di farlo — la software Questo stesso approccio viene adottato dalla art ci rende consapevoli che il codice digitale è software art, che si sviluppa verso la metà degli semplicemente un set di istruzioni attraverso le quali anni Novanta, un genere artistico in cui il software la macchina compie delle operazioni. Questo tipo di viene creato da un artista e viene inteso come arte si sviluppa soprattutto nell’estetica dell’errore e

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del low-tech, e Florian Cramer è uno dei maggiori alle azioni che crediamo di fare, perché in realtà teorici della software art. In “Anti-Media” Cramer non è il programma che sceglie, ma il programmatore. cita le parole di Matthew Fuller, che propone come La software art, come idea di atto artistico che alternativa a “software art” il termine “speculative nasce da un codice e dalle istruzioni date dal software”: programmatore, può essere individuato anche in alcune esperienze Fluxus. Un esempio «Software il cui lavoro è in parte quello di indagare è la composizione del 1961 di La Monte Young in maniera riflessiva su se stesso come software, “Draw a straight line and follow it”, considerato software come scienza narrativa, come uno dei primi esempi di musica minimale e una epistemologia mutante». delle prime istruzioni per performance Fluxus [Cramer Florian, “Anti-Media, Ephemera on che può essere impartita sia ad un essere umano Speculative Arts”, nai010 publisher, Institute of che ad una macchina. La software art può essere Network Cultures, Rotterdam, 2013] considerata unʼevoluzione — dovuta allo sviluppo del computer — dell’arte cinetica e programmata, Un importante esempio di Software art è “Auto- in cui la macchina e l’uomo si vengono incontro illustrator” di Adrian Ward, che vince il premio per e cercano di parlare lo stesso linguaggio. il software artistico al festival d’arte Transmediale 01 di Berlino nel 2001, il primo premio di questo Nell’ambito della net.art si vengono a creare genere. Auto-Illustrator è un software che presenta piattaforme in cui gli artisti si incontrano per la stessa interfaccia grafica di Adobe Illustrator, la comunicazione e lo scambio critico di idee. ma genera degli elaborati finali che sono frutto Nel 1995 nasce Nettime [ http://www.nettime. di un mix tra il controllo dell’utente e il caso, org/ ], una mailing list con testi in diverse lingue, autogenerato dal software. Auto-Illustrator devia creata da Pit Schultz con la collaborazione di Geert i percorsi e modifica le opzioni dell’utente, può Lovink. Questo progetto si propone di formulare anche decidere di terminare la sessione di lavoro un discorso a livello internazionale sui linguaggi perché non è ispirato dagli input che gli forniamo. della rete e dei new media, costruito da persone capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente

“Auto-Illustrator Demonstration - version 1”, https://vimeo.com/16023289, pubblicato da Gareth Foote il 20 ottobre 2010

Il fatto di usare gli strumenti di un software del genere preparate in discipline differenti e provenienti da presuppone che identifichiamo certe icone con delle tutto il mondo in grado di sviluppare un discorso funzioni, ma in questo caso le icone non corrispondono critico sulle implicazioni politiche e culturali dei media

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e della tecnologia. Allo stesso tempo Nettime si nella società elettrica ]. Un altro esempio in tal senso interessa alla produzione di libri in diverse lingue, è Rhizome [ http://rhizome.org/ ], che nasce come in modo da diffondere la conoscenza sia online organizzazione no profit — dal 2002 Rhizome che offline. La prima riunione con l’omonimo nome è diventato a pagamento per la fruizione dei viene organizzata nel giugno del ‘95 alla Biennale contenuti — che connette l’arte contemporanea di Venezia, come parte dell’evento del Club di all’uso dei nuovi media, con un’attenzione particolare Berlino. La lista decolla in autunno, e una prima alla net.art. Rhizome nasce per opera di Mark Tribe raccolta cartacea viene lanciata del gennaio del in Germania nel 1996, e ne fanno parte oltre 6000 1996. Nel 1999 viene pubblicata un antologia di membri/artisti che grazie ad una mailing list hanno Nettime di 556 pagine “Readme! Ascii Culture and la possibilità di commentare, discutere e scambiarsi the Revenge of Knowledge” (edito da Autonomedia, idee sulle opere proprie o di altri e sul tema di New York). Nettime organizza anche incontri, internet. Contiene un archivio di progetti (ArtBase), festival e congressi ai quali vengono associate un calendario di eventi legati alla new media art, pubblicazioni periodiche (ZKP), e i ZK sono le corsi online e offerte di lavoro. riunioni internazionali del Medien Zentralkomittee, avvenute finora a Venezia, Budapest e Amsterdam. Nel 1996 nasce il progetto “Refresh” per opera Gli argomenti ricorrenti di cui si discute nelle riunioni di vari autori — Cosic, Shulgin e Broeckmann — ZK sono legate alla cultura delle reti, in particolare le per dare visibilità agli artisti: una pagina web che si politiche della telecomunicazione, la metafora della auto-rigenera ospitando le opere dei net artisti di tutto città, il tribalismo all’interno della rete, l’arte. Infatti il mondo. Il progetto sovverte il refresh dei siti usati Nettime diventa un luogo di scambio di informazioni per gli aggiornamenti della pagina, il refresh in questo su eventi di arte e per la distribuzioni di testi tra caso non aggiorna il sito ma ricombina e propone siti artisti, programmatori, giornalisti. Questo archivio e opere di net artisti di tutto il mondo, dando vita ad raccoglie discussioni sviluppate dal 1995 ad oggi, una comunità cosmopolita. e diventa una raccolta importante circa la teoria e le pratiche della net.art, includendo testi teorici Alexei Shulgin è il padre della Form art. Nel 1997 ed interviste ai net.artisti. Shulgin lancia la competizione Form art, dove

è una tag del linguaggio html che consente di creare Si vengono a definire, attraverso la rete, delle vere finestre di inserimento dati nelle pagine web. In questo e proprie comunità che si muovono attorno ad caso quindi, come avviene anche nella ASCII art, un interessi comuni [ come le tecnologie cambiano elemento funzionale tipico del linguaggio informatico la società / il villaggio globale e la ri-tribalizzazione viene utilizzato come oggetto di indagine estetica, le barre vanno a riempire il monitor sviluppando un nuovo linguaggio figurativo. Prova: http:// archive.rhizome.org/ artbase/48528/.

Uno degli aspetti più interessanti e potenti della net.art è il fenomeno del plagiarismo. Essendo

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia uno spazio virtuale, storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente la rete diventa un luogo in cui ognuno può facilmente assumere un’identità diversa rispetto a quella che vive nel mondo reale, o vivere molteplici personalità che si fanno “Form Art”, https://vimeo.com/10027255, pubblicato da Per Platou il 9 marzo 2010 beffe degli altri utenti

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[ i new media sostituiscono gli old media, o no? / caratteristiche e funzioni analogiche / identità e rapporti sociali ].

Il web rende ambigua la nostra identità, non si può mai effettivamente essere certi al cento per cento di chi si trova dall’altra parte dello schermo. Ed è con questo concetto giocano molti net artists, tra i primi il duo bolognese nato verso la fine 0100101110101101.org., “Nike Ground”, 2003, Karlsplatz (Vienna) degli anni Novanta 0100101110101101.org [ http://0100101110101101. 0.1.org ha hackerato diversi siti di net.art, come org/ ]. Il gruppo — il cui nome sta per la lettera “K” la galleria di net.art Hell.com (privata e non nel codice binario e viene abbreviato in 0.1.org — accessibile), scaricando il sito dalla rete e mettendolo è costituito da Eva e Franco Mattes. Gli artisti a disposizione sul loro sito. Nel 1988 apre il sito scelgono l’arte come forma di critica sociale, e i nomi vaticano.org [ http://0100101110101101.org/files/ fittizi mantengono anonima la loro identità, come vaticano.org/phome_it.html ] in cui clona il sito critica al diritto di proprietà e al copyright. Hanno ufficiale del Vaticano e vi aggiungono commenti usato spesso altri nomi falsi, come Renato Posapiani improbabili della Santa Sede, con affermazioni e Tania Copechi, Luther Blisset — ricavato dal eretiche e una lunga citazione di una band pop nome del centravanti inglese di origine giamaicana italiana. 0.1.org si pone l’obiettivo si liberare l’arte Luther Loide Blissett — che diventa uno pseudonimo dal sistema di mercato, l’opera può infatti essere collettivo apparso per la prima volta a Bologna nel riutilizzata, può essere modificata dagli utenti, 1994 e poi diffuso in tutto il mondo; Darko Maver, decostruita, per creare arte nell’arte. La loro è la con cui sono riusciti a prendersi gioco della Biennale battaglia del copyleft, operazione che la rete ha di Venezia. Nel 1999 infatti l’artista serbo Darko reso estremamente semplice, infatti lavorano spesso Maver viene selezionato dalla Biennale di Venezia, ai confini dell’illegalità, si appropriano di opere di ma prima dell’esposizione viene annunciata la sua arte digitale e le remixano. Diffondono anche un morte sotto un bombardamento NATO. La Biennale virus informatico per la Biennale di Venezia nel 2001 allestisce comunque la sua esposizione, ma poi (biennale.py). si è scoperto che quell’artista non era mai esistito. Hanno impersonato anche istituzioni come il Un progetto importante che portano avanti dal 2000 Vaticano, la Nike, l’Unione Europea, prendendole al 2003, sul filone della condivisione e dell’hackeraggio, in giro e lasciando emergere una profonda critica è “Life Sharing” (anagramma di file sharing), un sociale, e molto spesso sono stati denunciati. sistema per condividere file basato sul sistema operativo Linux — sistema operativo che a differenza 0.1.org lavora infatti con i mass media per raggiungere di Microsoft e Machintosh è open source, in quanto

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia un vasto pubblico in maniera rapida sviluppando fornisce anche il codice del programma che può storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente e diffondendo argomenti politici. In “Nike Ground” quindi essere modificato dai programmatori che (2003), ha diffuso attraverso brochure, il sito e un lo usano. Tramite Life Sharing 0.1.org. dà agli utenti chiosco informativo, la notizia che la piazza più del loro sito libero e illimitato accesso a tutti i famosa di Vienna, Karlsplatz, era stata acquistata contenuti dei loro computer — testi, immagini, posta dalla Nike e si sarebbe chiamata Nikeplatz. privata — trasformando un sito in un “personal La loro diventa in questo caso una performance media” per la condivisione totale della vita digitale di “allucinazione collettiva” che fa riflettere sulla dell’artista. Gli utenti possono cercare di tutto sul potenza delle multinazionali e sull’influenza che computer degli artisti, leggerlo e copiarlo liberamente, hanno sulla nostra vita. inclusi i software free.

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e dell’hacker art, sottoinsieme della net. art in cui l’operazione artistica è rivolta nello specifico all’attivismo politico, al sabotaggio del capitalismo e del potere. L’arte diventa uno strumento per trasformare i processi sociali e culturali, favorendo la cooperazione e la condivisione decentrata del sapere. È Tommaso Tozzi a definire il termine “hacker art” nel 1989 e scrive, tra gli altri, il libro “Happening Interattivi Sottosoglia” (Firenze, 1989). Come spiega in questo libro, essendo la vita immersa in sistemi 0100101110101101.org., “Life Sharing”, 2000-2003, homepage interattivi, inseriti ormai nella normalità della vita Questo tipo di arte che si pone obiettivi etici quotidiana, l’arte dovrà consistere in un’interazione e sociali, trova subito riscontro con la cultura hacker. tra cose e individui, così da poter confondersi con Un hacker, in informatica, è una persona esperta la vita di tutti i giorni. Questi interventi devono però di sistemi informatici che è in grado di introdursi agire sottosoglia, come dei virus, fare arte come in reti informatiche protette ed essere in grado di hackers, lavorare negli interstizi che il sistema modificarle a proprio piacimento. Il termine viene lascia scoperti. L’arte diventa così un intervento utilizzato la prima volta negli anni Cinquanta nei collaborativo per abbattere il sistema capitalista, laboratori MIT di Boston, usato dagli studenti per i centri del potere, le gerarchie culturali e sociali, descrivere le loro bravate, quindi era paragonabile l’autorità, per creare delle relazioni alla pari, per ad atti di goliardia studentesca. L’hacking era il frutto cooperare al fine di sviluppare nuove forme di della curiosità e della competizione studentesca. conoscenza aperte a tutti tramite l’uso di nuove L’istituto del MIT aveva una miriade di corridoi tecnologie finalizzate al miglioramento dell’uomo. e tunnel sotterranei, così gli studenti presero L’hacker art si presenta come un sistema aperto ad utilizzare il termine “tunnel hacking” per indicare e anonimo, in continuo sviluppo, che offre piena queste incursioni sotterranee non autorizzate. libertà espressiva e che promuove un’etica del Tramite degli esperimenti, gli studenti iniziarono rispetto tra gli individui. anche a fare scherzi utilizzando il sistema telefonico del campus, battezzando questa attività “phone Nel 1995 Tozzi realizza Netstrike — o corteo virtuale hacking”, in seguito “phreaking”. Questa combinazione — una forma di protesta realizzata tramite la rete

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia di curiosità, sperimentazione e disobbedienza e le mail nata contro gli esperimenti nucleari di storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente verso l’autorità, ha portato allo sviluppo dell’hacking Mururoa. Prima dell’estate del 1995 tra i messaggi informatico. Spesso il termine viene utilizzato con del network ECN viene inviato un messaggio che unʼaccezione negativa, viene perciò utilizzato il invita ad organizzare uno sciopero, e nel messaggio termine “cracker” per indicare chi decide di infrangere vengono inserite le scritte “SCIOPERO” una affianco un sistema di sicurezza informatico per rubare all’altra. Al messaggio rispondono altre persone che o manomettere dati per creare danno. aggiungono altre scritte “SCIOPERO”, che alla fine diventano innumerevoli. In quel periodo infatti erano La carica ideologica che sta alla base dell’hacking in atto forme di protesta in rete contro i test nucleari porta alla nascita dell’hacktivism (hacker e attivismo) francesi di Mururoa, la gente mandava in massa

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e-mail alla casella postale del Governo francese per diritti” (2000): intasarne la mailbox. Tozzi si interessa alla questione e dopo uno scambio di messaggi con Mafalda «I netstrike, sia su questioni “locali” che su temi Stasi sulle pratiche delle catene di Sant’Antonio “globali”, evidenziano abbastanza bene come la riguardo la questione francese, nell’agosto del ‘95 — rete diventi uno strumento di partecipazione civile periodo in cui è Sysop (operatore di sistema, ovvero che non riconosce i modelli della rappresentanza amministratore di un sistema informatico multi- politica territoriale. Il netstrike è, di fatto, una utente) della BBS Virtual Town TV — spedisce un forma di protesta che produce esiti a partire dal messaggio nella lista telematica “Idee in movimento” coordinamento di singoli individui, indipendentemente della rete “Cybernet”, cui la BBS è collegata. dalla loro appartenenza a organizzazioni e, In questo messaggio Tozzi propone l’idea del soprattutto, in assenza di un controllo organizzativo Netstrike, spiegandone il meccanismo generale sull’azione. Come è stato osservato a proposito delle e proponendo di realizzare il primo netstrike contro potenzialità partecipative più generali della rete, i test nucleari di Mururoa. Nel messaggio Tozzi emerge qui lo spazio per una “presa di parola” diretta definisce tale pratica “Cyber strike”, ma in seguito degli individui. Il netstrike rappresenta una proposta, la modificherà in “Netstrike”. Egli inoltre spiega una sperimentazione, un tentativo in questa che lo sciopero deve essere diffuso in rete con direzione, verso forme di partecipazione e di impegno la spiegazione delle motivazioni. L’idea è di costruire civile che passino per l’agire degli individui. una rete di relazioni tra siti web, mailing list, gruppi A questi la rete, soprattutto attraverso nuove forme e singoli che siano in grado di diffondere in modo di relazioni comunitarie, potrebbe forse restituire capillare il messaggio di sciopero. Per realizzare una dimensione di azione come individui “sociali”, questo genere di scioperi viene lanciato un al posto della condizione di individui “atomizzati” — messaggio con l’invito a collegarsi in unʼora o perché totalmente isolati rispetto a riferimenti di di un giorno determinato al sito web responsabile tipo collettivo, o perché del tutto intrappolati nelle di determinate azioni contro cui si vuole scioperare, dinamiche massificanti delle organizzazioni di tipo con il risultato di paralizzare l’attività di tale sito verticistico». per il periodo prestabilito dello sciopero. Lo sciopero [“Netstrike (1995)...”, op. cit.] può funzionare solo se la partecipazione è massiccia, andando a bloccare l’attività di comunicazione tra Nel 1998 la pratica del netstrike viene utilizzata i soggetti dell’attività che si vuole attaccare, così anche da altri attivisti, come Riccardo Dominiguez come avviene negli scioperi tradizionali che bloccano che realizza il software Floodnet [ come le il traffico cittadino. tecnologie cambiano la società / il villaggio globale e la ri-tribalizzazione nella società elettrica ]. Così il 21 dicembre del 1995 l’Associazione Culturale Strano Network — di cui Tozzi è membro fondatore L’obiettivo principale dell’hacktivism è infatti quello insieme a Stefano Sansavini, l’allora presidente — di mettere in contatto il mondo attraverso l’uso della organizza il primo netstrike mondiale contro dieci tecnologia per diffondere la conoscenza, promuovere indirizzi in contemporanea, per protestare contro la circolazione delle idee e ostacolare ogni strumento gli esperimenti nucleari francesi. Vengono invitati che invece tende a censurarle. Ognuno ha il diritto a partecipare, tra gli altri, gli invitati al convegno a venire a contatto con le informazioni liberamente, Metaforum II — che si era tenuto nell’ottobre del senza alcuna interferenza, perciò il medium elettronico ‛95 a Budapest — e la mailing list Nettime. Vengono viene impiegato allo scopo di difenderei diritti umani. ingolfati dieci siti del Governo francese, dimostrando Il medium da sempre utilizzato per comunicare le come un nuovo medium possa andare a ricalcare forme di potere viene ora corrotto per aprire le porte

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia anche un’attività tanto diffusa nel mondo fisico come alle conoscenza, processo questo non dissimile da storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente la protesta sociale e politica, assumendone forme quello attuato dai situazionisti e dagli attivisti degli nuove. (1) anni Sessanta che si ribellano al capitalismo e alla cultura dominante, e nel comunicare le proprie Ma l'obiettivo non è semplicemente il blocco dei idee i mass media vengono utilizzati in maniera siti vittime del netstrike, ma lʼattuazione di un atto sperimentale o adottando il sistema del cultural simbolico: le persone in rete ora prendono coscienza jamming, in cui i simboli del potere vengono di fatti reali, questioni importanti, e decidono di agire. utilizzati e rovesciati per diffondere nuovi pensieri. Così ne parla A. Carola Freschi in “Comunità In questo senso un esempio importante è la finta virtuali e partecipazione. Dall’antagonismo ai nuovi corporation di artisti ®TMark che attacca i sistemi

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informatici delle vere corporation, imitandone e scienziato, o della confluenza di diverse l’aspetto ma sovvertendo i messaggi dell’azienda. competenze in un unica personalità, trova dei Sul sito ®TMark [ http://www.rtmark.com/index. precedenti. Robert Rauschenberg concepisce — html ] vengono mostrati i loro progetti. insieme agli ingegneri Billy Klüver e Fred Waldhauer Dopo la dissoluzione dell’oggetto, i net artisti e all’artista Robert Whitman — nel 1967 il progetto propongono di portare avanti nuove sfide morali, “E.A.T.” (experiment in art & technology), l’arte sociale, l’arte come critica della società e contro un’organizzazione no-profit che si propone il controllo dell’individuo da parte dei media, dei di far collaborare ingegneri e artisti. poteri forti e delle multinazionali; l’arte dell’utopia che combatte contro le logiche del mercato e che tuteli Nella parte conclusiva di “Aspects of the aesthetics i diritti del singolo individuo. L’individuo, da sempre of telecommunications” Eduardo Kac afferma che controllato dalla società, si prende una rivincita i ruoli dell’artista e del pubblico stanno diventando e irrompe nelle piattaforme stesse di controllo, sempre più intrecciati, la nozione di opera d’arte alterandole, violandole. La rete può diventare come oggetto artistico che impegna la percezione uno strumento democratico attivo di arte ed etica, dello spettatore perde la sua posizione centrale, da trovarsi nella TAZ (zone temporaneamente così come la figura dell’artista, lasciando il posto autonome) teorizzate da Hakim Bey, ed evidente all’esperienza della comunicazione [ ibridazione ad esempio nel sapere condiviso dei collettivi artistici ambiente / la posizione degli attori coinvolti ]. come Rhizome o Nettime. L’arte delle telecomunicazioni offre un contesto nuovo per il dibattito postmoderno. I nostri scambi La net.art prevede l’interazione tra l’opera e lo sono stati relativizzati dalle nuove tecnologie: spettatore in forma virtuale. In tal modo il sapere dalla segreteria telefonica al telefono cellulare, può essere facilmente distribuito ed è facilmente dal Bancomat all’interfaccia vocale del computer, accessibile a tutti, ognuno può ricevere e al tempo dai sistemi di sorveglianza al satellite, dalla radio alle stesso condividere il proprio sapere. L’opera è così reti wireless, dalle reti di trasmissione alle reti e-mail, in continua evoluzione e trasformazione, diventa dal telegrafo allo spazio libero di comunicazione. un campo in cui si incontrano le conoscenze e si Questi strumenti, che promuovono la comunicazione uniscono, per opporsi insieme ai poteri della società tra persone, secondo Kac non sono da guardare e dell’economia globalizzata, giungendo ad una né in modo totalmente negativo né assolutamente forma di controinformazione più espanso. La net. positivo. Questi media ci allontanano dall’idea art può anche essere considerata come il passaggio di comunicazione come semplice trasmissione chiave all’arte immateriale, divulgata nel cyberspazio. di un messaggio, come distributori di un significato Bisogna però ribadire che già nel 1969 (e ancora predefinito e stabile. L’uso sperimentale delle prima, con Moholy Nagy) la rete telefonica è stata telecomunicazioni da parte degli artisti punta verso utilizzata per atti artistici: gli artisti dettavano nuove problematiche culturali e verso un nuovo al telefono le opere che venivano ridisegnate tipo di arte. Oggi due o più persone possono dagli allestitori della mostra, quindi reinterpretate. videochiamarsi, quindi le loro voci possono sovrapporsi, possono guardarsi e sentirsi. Nel 1985 Jean-François Lyotard cura la mostra Kac si chiede: “Les Immateriaux” al Centro Pompidou di Parigi [leggi l’intervista sulla mostra: http://www.art-agenda. «Dopo l’arte minimal e concettuale, è sufficiente com/reviews/les-immateriaux-a-conversation-with- tornare agli elementi decorativi della parodia e della jean-francois-lyotard-and-bernard-blistene/ ]. pittura come pastiche? E l’ibridazione dei media, Lyotard vede nelle nuove tecnologie digitali la che ora comprime al massimo la capacità del

capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia possibilità di smaterializzazione dell’opera d’arte, processo di informazione in uno spazio minimo? storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente il mutamenteo del ruolo dell’autore che non Come affrontare i nuovi ipermedia che si uniscono è più singolo ma diventa un autore collettivo, in un solo apparecchio telefonico, televisore, e l’interazione elettronica dello spettatore che segreteria telefonica, dischi video, registratore perciò diventa autore egli stesso. Un pensiero di suoni, computer, fax/e-mail, videotelefono, simile era stato già portato avanti da movimenti elaboratore di testi e molto altro? Come possono degli anni Sessanta, tra i quali Fluxus, che parlava un ricevitore o un trasmettitore essere considerati già di sapere in divenire e collaborativo, al fine di come valori certi, se è solo nell’atto della connessione, ampliare la conoscenza generale. Anche l’idea di se è solo nell’intreccio tra gli scambi telefonici che multidisciplinarietà, della collaborazione tra artista tali posizioni si costituiscono temporaneamente?

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Gli artisti contemporanei devono osare lavorare con i mezzi materiali ed immateriali del nostro tempo e affrontare l’influenza pervasiva delle nuove tecnologie in ogni aspetto della nostra vita, anche se questo comporta di interagire a distanza, di rimanere fuori dalla portata visiva, a distanza dal mercato dell’arte e dai suoi complici». [Eduardo Kac, “Aspects of...”, op. cit.] capitoli / parte complementare Uso sperimentale dei media nella storia storia / post-digitale / linguaggio / funzione / analogico/digitale / ambiente

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Note

1. Nel messaggio inviato da Strano Network il 21 dicembre del 1995 si legge:

«Diffondi e promuovi questo messaggio. a) Il giorno 21-12-1995 dalle 18:00 alle 19:00 (data e ora cambiano a seconda del fuso orario; consulta la tabella n.2 in fondo al messaggio) collegati ai siti web del governo francese (vedi elenco indirizzi nella tabella n.1 in fondo al messaggio, oppure ritaglia e usa l’home page che trovi nella tabella n.3 in fondo al messaggio). b) Ripeti l’operazione più volte (a intervalli di pochi secondi) per un’ora». [“Netstrike (1995)”, http://www.tommasotozzi.it/index. php?title=Netstrike_(1995), ultima consultazione 2015]

Il messaggio prosegue con le motivazioni della manifestazione. Nel gennaio del 1996 Strano Network organizza un netstrike contro il Governo messicano per protestare a sostegno dei chiapas e della lotta zapatista. Nel maggio del 1996 organizza un netstrike contro il sistema americano per protestare in favore di Mumja Abu Jamal e di Silvia Baraldini, provocando il blocco del server della Casa Bianca per circa 12 ore. Nell’agosto del 2001 il sito www.netstrike.it viene sequestrato, e Tommaso Tozzi invia in rete un messaggio:

«[…] Il netstrike è un corteo telematico che avviene grazie al fatto che un massiccio numero di persone si collegano contemporaneamente per “camminare” nelle “strade digitali” di un sito. Il collegamento di molte persone ad un sito ha lo stesso effetto che avviene nelle strade di una città reale quando c’è una manifestazione: il traffico si rallenta fino a bloccarsi per la durata della manifestazione. I netstrike durano un’ora, sono annunciati precedentemente con comunicati diffusi pubblicamente ai media. Non c’è violenza nel collegarsi collettivamente ad un sito: niente viene alterato o distrutto, sebbene non sia più possibile visionare i contenuti del sito per l’intera durata del netstrike. Così avviene nelle strade del mondo reale. Così avviene nelle strade del mondo digitale. […] Ecco perché nel 1995 ho inventato il netstrike: per dimostrare che attraverso la rete internet esiste la possibilità di avere una pratica che fa uso di uno “spazio”, sebbene virtuale, in cui riunirsi a livello “globale” per protestare su questioni legittime. Il netstrike è un evento di massa. Permette, questa è la novità, di effettuare con facilità proteste internazionali su temi scottanti per l’intera umanità consentendo ai popoli di riconoscersi in un ideale comune al di là delle barriere geografiche o dei confini politici. Il netstrike è un’opera d’arte collettiva in grado di esprimere e dare voce ai sentimenti di una comunità». [“Netstrike (1995)...”, op. cit.]

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