Progetto realizzato conilcontributo delBando 2004 dellaProvincia diTorino. Progetto graficoeillustrazioni volontariato internazionale diLegambiente,isoci volontari delCircolo Dora Baltea Lergambiente Le Amministrazioni locali,igiovanidelcampodi L.R. 38/94- "Valorizzazione epromozionedel volontariato"- Legambiente Circolo DoraBaltea Hanno collaborato Tipografia Bolognino-IvreaTipografia Elena Mirandola Paola BoniseDiegoMarra Paola BoniseDiegoMarra F Progetto otografie Stampa Testi CIRCOLO DORA BALTEA www.13cactus.com LEGAMBIENTE 32 28 24 22 20 18 18 14 6 4 2 Acque efontane Ciclotour Tra pietre eboschi Introduzione Verso icastagnisecolari Il castagnoeicastagneti F elci ecascate Vegetazione Alla cavadiquarzo, del RioPiovano Inquadramento geologico In bici tra prati evigne 10 luogo dellamemoria Tavagnasco Introduzione

1 Indice I percorsi suggeriti sono agevolmente percorribili, costituiti da diversi tracciati, di lunghezza contenuta, incluse le soste Introduzione di volta in volta necessarie per osservare le principali caratteristiche ambientali delle aree attraversate, con Questa semplice guida vuole stuzzicare nel lettore la l'accesso possibile anche da punti intermedi. curiosità verso un paesaggio un po’ messo in disparte, Pur servendosi parzialmente di percorsi già in uso, di vecchi incentivando la scoperta di interessanti, seppur semplici, sentieri o mulattiere semplicemente percorsi escursionistici da parte di un pubblico eterogeneo: ripristinati, queste passeggiate soggetti singoli, famiglie o gruppi organizzati, promuovendo costituiscono un po’ una novità, in forme di turismo sostenibile sia scolastico che ricreativo, parte perchè sono stata l’occasione sia sportivo che culturale. di lavoro e protagonismo per giovani Legambiente agisce volontari ed anche perché il progetto, per favorire una crescita di cui questo opuscolo è solo una della solidarietà sociale parte, ha rimesso in uso e fatto e della partecipazione conoscere luoghi dimenticati, dandone attiva e responsabile una nuova lettura. nei confronti del nostro ambiente e, in questo Quassolo, caso, promuove forme Tavagnasco e Quincinetto d’intervento volte alla Questi tre paesi sono i primi che, tutela, salvaguardia e guardando da l’imbocco della valorizzazione del Valle d’Aosta, troviamo alla nostra territorio della sinistra, collegati da una strada Comunità Montana provinciale che possiamo imboccare, lasciando la ss 26, Dora Baltea dal paese di Borgofranco. Canavesana. Ciò che li accomuna è la morfologia del territorio, l’esposizione Il progetto, in collegamento con iniziative già presenti sul forse meno favorevole rispetto all’altro versante della Dora territorio, attraverso il coinvolgimento della comunità locale, Baltea, la ricchezza di acqua e la fragilità del territorio. delle scuole, dell’associazionismo per una gestione condivisa Alcuni rii scendendo dai monti per gettarsi in Dora, influenzano e partecipata della proposta ha portato alla definizione del in positivo e in negativo la vita del percorso e conseguente ripristino di mulattiere e sentieri, versante, i più importanti sono il revisione della segnaletica e della cartellonistica illustrativa Piovano e il Renanchio, ad essi delle caratteristiche naturalistiche si devono le modificazione del e antropologiche della zona. Concrete opere di prevenzione, territorio e la localizzazione dei tre come la pulizia dei boschi paesi costruiti a ridosso del monte, e i cigli della strada, il in qualche modo riparati da frane ripristino di sentieri e vie e scariche nonché dalle piene di spartifuoco, adatte repentine. inoltre a far fronte ad La vita stessa dei tre paesi è emergenze sul territorio dovuta, tuttavia, alla ricchezza di quali incendi e acque con ottime caratteristiche smottamenti, sono state in organolettiche che alimentano gran parte effettuate grazie numerose fontane di anche a tre campi di antica e pregevole volontariato fattura. internazionale effettuati 2 nell’estate 2006. 3 L’importanza che gli Introduzione abitanti dei paesi stessi attribuiscono alle fontane e all’acqua sono Le fontane, testimonianze d’acqua. testimoniate dalla La ricchezza d’acqua della zona e il costruzione di rapporto di utilizzo e rispetto nuovissime fontane di per questo elemento, è uso pubblico ancora in tutt’oggi anni molto recenti. ancora Interessante ancora leggibile osservare che se i grandi attraverso abbeveratoi di vecchi mulini, Quincinetto non fontane, contengono più acqua lavatoi e segno di mancata abbeveratoi. Se trovare i frequentazione del mulini, analizzare centro del paese di i loro utilizzi nei mandrie bovine, secoli, le loro tuttavia i localizzazioni lavatoi richiede un lavoro vengono molto particolare ancora usati e approfondito, dalle donne non adeguato al del luogo, presente forse anche opuscolo, un po’ come interessante può posto di essere un incontro e percorso scambi di attraverso le vie notizie locali. dei piccoli borghi alla ricerca delle fontane, sia vecchie che nuove, valutandone l’importanza che ancora oggi hanno all’interno dei paesi. Alcune di loro, Passeggiare per per la bontà delle

questi tre paesi Acque e fontane qualità organolettiche delle loro acque, alla ricerca delle vengono frequentate da abitanti dei fontane permette vicini paesi che fanno regolarmente anche di scoprire vecchie strade ciottolate, piccoli rifornimento presso di loro per i loro cortili e vecchie case. 4 consumi domestici. 5 Acque e fontane e Acque 7

SP 70 SP N Fiume Dora Baltea Dora Ivrea SP 69 Tavagnasco

Autostrada A5 Torino

Aosta

Via Dante Alighieri Dante Via

Via Garibaldi Via

Via Garibaldi Via Via Roma Via

Via Roma

Via Montegrappa Via Quassolo 6 Interessanti le testine che ornano Quassolo la fuoriuscita dell’acqua. La fontana, “el burnel dla pista” Le più interessanti fontane come manufatti si trovano nuova è di gneiss occhiadino percorrendo la strada principale. Lasciata l’auto nel (serizzo), costruita a cura della parcheggio che troviamo alla nostra sinistra appena Pro Loco nel 2005, su modello superato il ponte dell’autostrada, vediamo subito la prima, similare alle antiche, come salendo pochi passi incontriamo la piazza del Municipio tipologia, ma non come dove troviamo la seconda e poco più avanti dopo un voltone proporzioni, il materiale è gneiss alla destra abbiamo la terza. occhiadino. Si possono ancora osservare 2 fontane una antica e simile come fattura e materiali alle più antiche, situata nella borgata sopra il paese in via Boffiglione denominata “burnel dal cantun” e una sulla via del cimitero, molto più ampia delle altre, in cemento , contornata da uno spiazzo ornato da pilastrini liberty.

Esse presentano la stessa tipologia costruttiva, la stessa data (1874) e gli stessi materiali, sono in roccia metamorfica micascistosa appartenente alla Zona Sesia-Lanzo, Rilevanti da osservare all’inizio del percorso la vecchia quindi di estrazione locale. casa (1600/700) al cui interno si trovava il mulino del paese, e se, dopo la terza fontana, si vuole proseguire Acque e fontane fino al fondo della strada asfaltata, tra i vigneti sorretti dai caratteristici “tupiun” troviamo la una vecchia Cappella 8 sotto il cui alto portico si può sostare al fresco. 9 Quincinetto

Tavagnasco Aosta N

Via Massimo d’ Fiume SP 69 Dora Baltea

Autostrada A5 Via Chiusure

Via Roma

Via Aosta Via Ivrea

Via Conte di Cavour

Via 4 Novembre Piazza del Municipio Acque e fontane

Via Quassolo

Ivrea Torino 10 Quassolo 11 Proseguendo giungiamo su una piazza sulla quale si Tavagnasco affacciano due chiese settecentesche che Le fontane sono tre, due con tipologia simile e presentano portici di materiali di estrazione locale, una di fattura recente pregiata fattura litica con materiali probabilmente provenienti dalla vicina sovrastate da un alto Valle Chiusella. La forma di quelle antiche evidenzia campanile in pietra a vista. il loro probabile uso anche come abbeveratoi per il Lasciamo qui l’auto e bestiame. Provenendo dalla ss26 si supera il ponte ammiriamo la fontana tra dell’autostrada e si gira a sinistra inoltrandosi per le due chiese. Queste due le vie del paese dopo due curve (la prima a destra fontane sono in roccia e la seconda a sinistra) su una piccola piazza metamorfica micascistosa troviamo la prima fontana appartenente alla Zona Sesia-Lanzo, quindi di estrazione locale.

Tornando poi un po’ sui nostri passi svoltiamo nella prima strada a sinistra per una breve passeggiata che ci porterà a scoprire una piazza ricavata dall’abbattimento di vecchie case fatiscenti, nella quale spicca la nuova fontana, essa è in granodiorite proveniente dal plutone di .

vicino alla quale vi è un lavatoio coperto, di relativa recente costruzione

ancora molto Acque e fontane usato dalle donne del paese. 12 13 SS 26 Quincinetto Aosta N

Cia ia ldi V ni

Fiume

Dora Baltea

o

rt

e b

l Via Stazione Schina

A

o Via l r a C Largo a Vi Europa

Via 4 Novembre Via Umberto I Casello Via Comm G Buat Albiana Autostrada A5

Via 25 Aprile Via Tavagnasco

Via Molino

Via Val SP 69 Acque e fontane

14 Ivrea Tavagnasco Torino 15 Quincinetto Il paese presenta due vecchie fontane con caratteristiche d’uso simili, entrambe infatti sono affiancate da ampi abbeveratoi di epoca novecentesaca in cemento, privi Costeggiando d’acqua poiché non più in uso. Uscendo dall’autostrada, il bel o provenendo dalla ss26, è consigliabile prendere la campanile in strada a sinistra della pizzeria e, dopo un breve percorso, pietra a vista lasciare l’auto in uno dei due ampi parcheggi per poi ci inoltriamo in tornare a piedi verso il distributore e inoltrarsi verso il un vicolo centro del paese che si presenta alquanto grazioso che dopo poco pavimentato in caratteristici ciottoli di fiume (“sterne”). si apre su uno spiazzo dove Giunti sulla troviamo la piazza della seconda chiesa, di fontana fattura in un unico settecente- bellissimo sca, blocco troviamo la di pietra prima di notevoli fontana, a dimensioni forma di di roccia bacile metamorfica semisferico micascistosa ricavato da un al cui fianco unico blocco di abbiamo roccia l’abbeveratoio metamorfica in cemento micascistosa di modello appartenente uguale a alla Zona quello Sesia-Lanzo ed della piazza anche il della chiesa. doccione si presenta in roccia diversa, verde, una eclogite, tipica della Zona Sesia-Lanzo di pregevole Acque e fontane fattura, a Proseguendo per la strada asfaltata che porta alla parte fianco, discosto superiore del paese potremo trovare alcune fontane di l’abbeveratoio fattura recente, ruscelli e la Casa dell’acqua 16 in cemento. 17 Inquadramento geologico

Il substrato cristallino dell’area è costituito da rocce metamorfiche (gneiss, micascisti, eclogiti) appartenenti alla Zona Sesia-Lanzo, che rappresenta il margine settentrionale del Continente africano durante il Mesozoico. La natura delle rocce è distinguibile lungo le scoscese pareti sovrastanti i paesi e, laddove la copertura vegetale lo consente, risulta evidente l’opera di levigazione operata dal ripetuto passaggio del Ghiacciaio Il reticolo idrografico si compone Balteo nel di numerosi corsi d’acqua, dal breve Pleistocene. corso, che precipitano a valle superando discreti dislivelli e

formando alcune cascate. e boschi pietre Tra Da sud a nord, i più rilevanti sono: La porzione pianeggiante è ricoperta di depositi fluviali Rio Piovano, Rio Liva, Rio del Bosco, ghiaiosi e sabbiosi di origine recente (Olocene), mentre Rio Renanchio, Rio Granero. estese conoidi alluvionali collegano, lungo un piano Sulle conoidi formate dai corsi d’acqua sono stati edificati inclinato, la base dei versanti alla zona pianeggiante. i paesi di Quassolo, Tavagnasco, Quincinetto 18 ed i coltivi terrazzati circostanti. 19 Numerosi Vegetazione sono gli arbusti che Oltre alla diffusa presenza punteggiano i del castagno (Castanea versanti sativa), nei boschi sono rocciosi ed i comuni le querce, in boschi, i più particolar modo la farnia rappresentati (Quercus robur) sui suoli sono il più umidi e drenati, la nocciolo roverella (Quercus (Corylus pubescens) negli ambienti avellana), la secchi ed esposti, mentre fusaggine rara è la presenza della (Euonymus rovere (Quercus petraea). eyropaeus), la frangola La presenza comune puntiforme del pino (Frangula silvestre (Pinus alnus) ed il sylvestris) è ricordo biancospino di un periodo più (Crataegus freddo, quando il monogyna). ghiaccio ancora persisteva ed i boschi erano formati Abbondante e ubiquitario è il Dove l’uomo s’è insediato da lungo tempo si aprono pascoli, essenzialmente di frassino che il bosco ormai tende a ricolonizzare. Ma è proprio qui conifere. (Fraxinus excelsior) che, in primavera avvengono spettacolari fioriture. I primi a spuntare, alla fine dell’inverno, sono lo zafferano comune faggio (Fagus (Crocus albiflorus) ed il più raro zafferano maggiore comune la sylvatica) sono (Crocus napolitanus), seguiti dall’orchidea sambucina betulla sporadici, il (Dactylorhiza sambucina), a fiori rossi o gialli, e dalla (Betula secondo relegato genziana (Gentiana acaulis), per finire con i profumati pendula); alle quote narcisi (Narcissus pöeticus). superiori. Altre orchidee sono presenti nella zona: frequente l’orchidea macchiata (Dactylorhiza fuchsii), a fiori lilla e foglie tiglio selvatico maculate, bianchi sono invece i fiori di cefalantera (Tilia cordata) maggiore (Cephalanthera longifolia) e platantera comune (Platanthera bifolia), rara e localizzata la cefalantera Interessante l’abbondante presenza del sorbo rossa (Cephalanthera rubra), dai grandi fiori rosa intenso. montano (Sorbus aria), appariscente per i bianchi Non potendosi citare tutta la flora presente, ricordiamo fiori, i piccoli frutti rossi e le foglie con la pagina però ancora due rare felci qui presenti: e boschi pietre Tra inferiore argentea. L’integrità dei boschi è, però, l’osmunda regale (Osmunda regalis), minacciata dall’invasione della robinia (Robinia abitatrice degli ambienti umidi e l’asplenio pseudoacacia), pianta nordamericana introdotta foresiaco (Asplenium foreziense) in Europa nel XVII secolo come ornamentale e che vive aggrappato ai muretti a secco. 20 divenuta infestante. 21 I castagneti odierni sono però del tutto artificiali, derivati Il castagno e dalla sostituzione del querceto ad opera dell’uomo per scopi economici. Le castagne, infatti, ricche di zuccheri nutrienti e digeribili, furono per lungo tempo una delle i castagneti basi nell'alimentazione delle popolazioni rurali, soprattutto in inverno. Il legname, resistente al degrado, fu usato per travature di sostegno dei tetti, oltre che come combustibile. Correlate ai diversi utilizzi, se ne riconoscono due tipologia di coltivazione: il ceduo, governato con Il castagno tagli periodici per ottenere legname, e la fustaia da (Castanea sativa) è frutto, solitamente innestata. un albero alto fino a Cessata la sua funzione economica, e quindi non più 25 m, a scorza oggetto di cure silvicolturali, il castagneto sta perdendo grigio-bruna terreno, purtroppo spesso a favore dell'invadente robinia fratturantesi (Robinia pseudoacacia). Inoltre il “cancro longitudinalmente corticale del castagno” con l’età e foglie (provocato da un fungo ellittiche seghettate. parassita) sta I fiori maschili sono mietendo vittime tra riuniti in i pochi castagni infiorescenze secolari (amenti). Dai fiori sopravvissuti. femminili originano i In località Alpe frutti, le castagne, Piaunetto sono avvolte dal riccio presenti (cupula). alcuni esemplari secolari che mostrano, però, evidenti L’indigenato del castagno in segni di Italia è controverso: presente degrado nei periodi interglaciali attribuibili quaternari, si pensava fosse sia agli scomparso, almeno al Nord, insulti del durante l’ultima glaciazione, tempo sia per ricomparire poi in epoca agli attacchi romana, reintrodotto parassitari. dall’uomo da aree di rifugio e boschi pietre Tra vicine alle coste. Recenti studi dimostrano invece l’esistenza del castagno sui Colli Berici (Vicenza) già 10.000- 15.000 anni fa, durante l’ultimo riscaldamento climatico; la specie va dunque considerata indigena. 22 23 Alla cava di quarzo, luogo della memoria

Aosta N

SP 69

Autostrada A5

Via Schina

Largo Europa

Quincinetto Via Umberto I

Torino

4 Novembre 4 Via Via Tra pietre e boschi pietre Tra

Via 25 Aprile SP 69

24 25 Alla cava di quarzo, luogo della memoria

Lunghezza: 0.5 km Dislivello:200 m Qui è stato sfruttato un filone di quarzo intruso nelle rocce metamorfiche appartenenti alla zona Sesia-Lanzo. Il percorso, benché breve s’inerpica a Quincinetto su una L’imbocco della miniera è molto interessante, sostenuto ripida mulattiera, ben tenuta e strutturalmente pressoché da un possente pilastro del filone di quarzo e appena intatta e di ottima fattura, con scalini regolari ed agevoli dopo l’entrata si sprofonda nel buio. da affrontare. Prima si snoda tra i vigneti, sostenuti dai classici “tupiun” e delimitati da muretti a secco, poi segue il valloncello del Rio Granero, che è stato irreggimentato con briglie di cemento intervallate da grossi massi.

Quando la mulattiera abbandona la costa e svolta a sinistra, allontanandosi dal rio, si costeggia il grande vascone in cemento dell’acquedotto, quindi, in poche curve, ci si trova presso una cava di quarzo ormai abbandonata.

È facile immaginare la durezza della vita degli uomini che al suo interno hanno estratto il minerale. Esso veniva portato alla partenza della teleferica che si può ancora vedere a pochi passi dalla miniera, seppur ormai solo come un molo inutile, sospeso verso la valle. Da qui il minerale e boschi pietre Tra raggiungeva una strada più in basso dove attendeva un “cartun” cioè un carro in legno trainato o da buoi o da cavalli da tiro che lo trasportavano al mulino nel paese di Quincinetto, dove veniva triturato ed inviato 26 col treno alle fabbriche di vetro. 27 Felci e cascate del Rio Piovano

Montestrutto SP 70 Ivrea

Torino

SP 69 Quassolo Ferrovia

Via Montegrappa N

Autostrada A5 Boffiglione

Aosta

Via Via Rio Piovano Rio Tra pietre e boschi pietre Tra

28 29 Felci e cascate del Rio Piovano

Lunghezza: 1.8 km Dislivello:200 m Qui si cammina su rocce levigate dal passaggio del Ghiacciaio Balteo dove un solitario pino silvestre si protende sulla scarpata (m 490). Questo percorso si rivela interessante per chi è attento osservatore dei particolari della natura. Proseguendo nel bosco s’incontra Il percorso inizia accanto al “burnel dal cantun” un tappeto di mughetti in via Boffiglione a Quassolo (Convallaria majalis). nella borgata sovrastante l’abitato, dove è possibile lasciare l’auto, lungo un viottolo lastricato che sale tra le vigne. Prima dell’ultima svolta del sentiero, Superati due piloni votivi, si lascia sulla sinistra un’altra su di una rupe stillicidiosa, prospera mulattiera che proviene da Quassolo e si prosegue fino ad un “giardino” di felci: alle comuni un bivio (m 390) con un terzo pilone; qui si prende la felce femmina (Athyrium filix- diramazione di destra. femina), felce pelosa (Dryopteris affinis) e felce baffuta (Phegopteris Appena superato connectilis) si accompagna la rara il bivio, sul osmunda regale margine della (Osmunda regalis). mulattiera vive una splendida roverella secolare Poco e, di fronte sul dopo, muro a secco, si in vista può osservare del una piccola rara torrente, felce, l’asplenio nel foresiaco dirupo (Asplenium a valle foreziense). due esemplari dell’ormai Proseguendo in salita si giunge ad sporadico una cascina ristrutturata e s’incrocia tiglio selvatico la porzione terminale di uno (Tillia Cordata). sterrato carrozzabile (m 470);

si prosegue fiancheggiando la e boschi pietre Tra recinzione della casa e, dopo alcuni saliscendi, si giunge ad un punto panoramico che offre la possibilità Giunti nell’alveo del Rio Piovano si può di osservare la Valle della Dora e ammirare la poderosa azione dell’acqua il versante sinistro ricco di che ha creato pozze e levigato le rocce. 30 terrazzamenti coltivati a vigneto. Il paesaggio è veramente incantevole. 31 Verso i castagni secolari Aosta San Bernardo Settimo Vittone N

Via Massimo d’Azeglio

Ferrovia

Roma

Via Via Aosta

Via Ivrea

Via Conte di Cavour Tavagnasco Piazza del Municipio SP 69

Autostrada A5

Ivrea Tra pietre e boschi pietre Tra Torino

Piaunetto 32 33 Verso i castagni secolari Lunghezza: 1.5 km Dislivello:490 m Quando si è quasi giunti ai pascoli dell’Alpe Piaunetto, Il percorso è breve, ma piuttosto ripido, si snoda attraverso termine dell’escursione, si un bosco di latifoglie vario, dove si alternano castagni, incontra un bosco di governati a ceduo o a fustaia, frammisti a querce, frassini, castagni secolari che, ciliegi, sorbi. seppur in parte danneggiati dal “cancro corticale del castagno”, dalle ingiurie del tempo e dall’abbandono, si Lasciata l’auto a ergono in tutta la loro Tavagnasco presso maestosità. la cappella di San Bernardo, di austera ma interessante fattura, si attraversa la strada e si prende la mulattiera, il tracciato è rovinato in molti punti dal tracciato della strada carrozzabile. Alcuni sono più allo scoperto nei pascoli dell’alpe e soprattutto uno rivela A tratti è molto l’incisione dell’innesto. abbondante la presenza del sorbo montano (Sorbus aria) facilmente riconoscibile per la pagina inferiore delle Alcune baite di foglie argentea. ottima rustica fattura completano un e boschi pietre Tra Circa a metà della salita, la mulattiera bordeggia una cava paesaggio di materiali lapidei di recente escavazione; trascurandone veramente il negativo impatto paesaggistico, la cava può essere fuori dal l’occasione per osservare la struttura della roccia tempo. metamorfica estratta (gneiss). 34 35 In bici tra prati e vigne N

Cimitero Aosta

Quincinetto Dora Baltea

Via Prelle Scalaro SP 69 Via Autostrada A5

Via

Giotto

Via Fontanariola Renanchio

Ferrovia Scalaro Ciclotour

Torino

Tavagnasco 36 Ivrea 37 In bici tra prati e vigne Lunghezza: 3.7 km Dislivello:70 m I coni alluvionali si aprono a ventaglio allo La passeggiata è consigliabile sia a piedi che in bicicletta, sbocco dei corsi d’acqua nella pianura, sono in entrambi i casi è poco faticosa. Tempo a piedi 1 ora, di forme diverse, caratterizzate da dimensioni tempo in bicicletta 30 minuti. e pendenze varie, in stretta relazione con le dimensioni e la natura delle rocce del bacino idrografico La conoide di deiezione del torrente Renanchio ha che li sottende. Possono determinare interessanti effetti un grande corpo nel quale è inciso un solco profondo morfologici nelle aree di deposizione, protetto, dopo l’alluvione del 2000, da alti argini in così è avvenuto per la conoide che pietra e cemento che ne hanno profondamente si stende tra Quincinetto e modificato sia l’aspetto che l’adduzione detritica. Tavagnasco. Il paesaggio si presenta La conoide si è formata da un accumulo di detriti con lievi pendenze sulle quali si depositati, nel corso del tempo dal torrente, ed è stendono filari di viti, prati e zone stato bonificato dalle pietre, per ottenere terreno boschive, è percorso da strade di prezioso allo scopo di creare appezzamenti per la vario tipo, sterrate, asfaltate sentieri produzione agricola. pittoreschi. Il percorso circolare si snoda sulla conoide alluvionale del Rio Renanchio tra i paesi di Quincinetto e Tavagnasco. Si parte dal parcheggio del cimitero di Quincinetto salendo lungo la strada asfaltata che conduce a S.Maria-Scalaro e che sale fiancheggiando le case del paese e la zona sinistra ricca di vigneti e interessanti architetture rurali, volendo si può esplorare il territorio grazie a stradine sterrate incassate tra i muretti a secco. Dopo circa 800 m di salita la strada si approssima al torrente dove una sbarra regola l’accesso ad uno sterrato di servizio alle opere postalluvione, risalendolo si raggiunge un ponte

per attraversare il rio; si prosegue, quindi prendendo a Ciclotour sinistra, paralleli alla sponda lasciando sulla destra un prato con tre splendidi castagni secolari. Si segue la strada sterrata fino all’incrocio con una strada asfaltata che a sinistra porta sulla provinciale, mentre proseguendo a destra si può percorrere un anello tra prati e coltivi piacevoli. Da qui il percorso attraversa prevalentemente coltivi, vigne e prati da sfalcio che caratterizzano un paesaggio agricolo Il materiale ricavato ben curato alternato a piccole zone boscose. è stato accumulato Dopo un ponte di recente costruzione che attraversa il Rio a formare Liva, se ne percorre brevemente la sponda verso valle, per caratteristici muri di riattraversarlo, dopo poco, su una briglia di cemento e, separazione, a confine sempre attraverso aree coltivate, ritornare verso il Rio tra le varie proprietà come è stato utilizzato per la Renanchio. Quando la stradina sterrata termina in un incrocio, costruzione dei muretti a secco che sostengono campi, si volta a destra per incrociare la strada asfaltata che riporta 38 prati, vigneti con i caratteristici “tupiun”. verso il cimitero di Quincinetto. 39 Note Annotazioni Come Aosta arrivare Quincinetto

SS 26

Tavagnasco Settimo Vittone SP 69 SP

Quassolo

Borgofranco Autostrada A5 Dora Baltea Dora

Montalto

Banchette Ivrea Cuorgne SS 565

Torino Pavone