n. 274 3 giugno 2014

DESTINI INCROCIATI A NTEPRIMA GP CA NA DA

Hamilton a Montreal per definire le gerarchie in casa Mercedes, A lonso per risolvere definitivamente i problemi della Ferrari Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003

Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected])

Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti

Collaborano: Carlo Baffi Antonio Caruccio Marco Cortesi Alfredo Filippone Dario Lucchese Claudio Pilia Guido Rancati Dario Sala Silvano Taormina Filippo Zanier

Tecnica: Paolo D’Alessio

Produzione: Marco Marelli

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2 Il graffio di Baffi FORMULA 1 ANTEPRIMA GP CANADA

ALONSO E IN CERCA D 4 HAMILTON DI RISPOSTE 5 FORMULA 1 ANTEPRIMA GP CANADA

6 Stefano Semeraro Capito il messaggio? In casa Red Bull intanto si medita su una possi- La F.1 arriva in Canada con i suoi tanti destini tut- bile richiesta di danni alla Renault e si lotta per ti intrecciati in maniera diversa. A Partire da quel- trovare l’affidabilità perduta. Prima o poi questa lo Ferrari, che sembra eternamente in ballo fra sfortuna ‘alla Webber’ dovrà passare, medita l’ottimismo della volontà e il pessimismo della Sebastian Vettel, che però non è affatto ottimi- progettazione. «La Ferrari deve restare calma e sta sul futuro della collaborazione con il motori- lavorare duro - ammonisce - sta francese: «Nel 2014 saremo tormentati da perché il nostro compito è essere all’altezza delle problemi per colpa del motore». attese. Finora quest’anno abbiamo portato pezzi Chi spera molto nel weekend nordamericano è la nuovi in ogni gara, alcuni non hanno funzionato, McLaren. «Abbiamo portato novità sin dall’ini- ora dobbiamo approfittare al massimo gli svilup- zio, ma dopo Barcellona abbiamo aumentato il pi che avremo a Montreal. Sfrutteremo il venerdì ritmo - ha spiegato Eric Boullier - i punti di per testarli in pista, e la mia speranza è di essere Monaco sono stati positivi, ovviamente siamo più vicino al podio di quanto ero a Monaco. Non ancora distanti dai più forti ma ora ci siamo mes- ho dubbi che d’ora in avanti saremo più competi- si sulla giusta strada. Il tracciato di Montreal, con tivi ad ogni gara, ma non so quanto». molti rettilinei ma in realtà nessuna curva velo- Le protagoniste però saranno, a meno di disastri ce e tante curve lente o medie si adatta alla nostra o imprevisti epocali, ancora le due Mercedes, e a macchina, quindi dovremmo fare ancora meglio Stoccarda il dubbio non è tanto se vincere, ma che a Monaco». E’ quello che sperano Button, e come vincere. Con chi soprattutto. L’Hamilton soprattutto Magnussen, in recupero dopo una furioso del Principato pare essersi tranquillizzato, fase di involuzione. Decisamente pessimista almeno a sentire le parole di . L’ascia di invece : «In Canada la Lotus guerra con Rosberg è stata formalmente sotterra- soffrirà, perché siamo ancora indietro nella ta (ma voi ci credete davvero?) e Lewis si dice mol- gestione delle curve lente e nella velocità pura», to concentrato ad ottenere la quarta vittoria della cioè esattamente la situazione opposta di quella sua carriera a Montreal. è comunque che si vive in Williams, dove Bottas è convinto di molto sereno: «Sono piloti e devono continuare a poter mettere in campo un’altra gara convincen- lottare, è nella loro natura. E’ la nostra politica alla te. Fra i più attesi ci saranno anche Vergne, e Mercedes, sino a quando non si superano i limiti. soprattutto Bianchi, che come potete leggere Un incidente non è tollerabile, anche perché le all’interno già è conteso da vari team in vista del- gare non sono vacanze, sono un lavoro duro del la prossima stagione. Una bella gara per lui quale il team deve rispondere a tutti i 300 mila che potrebbe valere una casetta: non in Canadà, lavorano nel mondo per la Mercedes-Benz». però, ma a Maranello.

7 FORMULA 1 LA TECNICA

8 CIRCUS TOP SECRET La Formula 1 del nuovo corso tecnico sta diventando sempre più un fatto virtuale. Un complicato videogame riservato agli sguardi di pochi mentre tutti, a partire dai media, vengono allontanati dai box, per nascondere ad occhi indiscreti i segreti delle più brutte e, tutto sommato noiose, monoposto della storia

Jenson Button

9 FORMULA 1 LA TECNICA

Testi e foto di Paolo D’Alessio

Per capire cosa stia veramente diventando la moderna Formula 1 bastava trovarsi nella sala stampa di Montecarlo, lo scorso merco- ledì 21 Maggio, quando un imbufalito giornalista francese sbatte- va in faccia il fatidico pass agli organizzatori, gridando “questa m..... ve la tenete voi”. Ma cosa aveva scatenato le ire del collega transalpino? Semplice: l’ennesimo divieto dei gestori del vapore che, dopo avere di fatto eliminato i pass pit-lane (quelli per accedere ai box, per intender- ci) negavano anche l’attribuzione delle pettorine per andare in 3 pista, accampando “sacrosanti motivi di sicurezza”. Poi, per fortu- na, la ragione ha avuto il sopravvento e i media, espulsi dai box, hanno avuto almeno le agognate pettorine per andare in pista, ma il messaggio è stato chiaro e l’avvertimento lanciato: una volta creato il precedente, per i media, in futuro, potrebbero esserci ulte- riori restrizioni, relegando quei rompiscatole di giornalisti e foto- grafi in sala stampa, lontano dall’azione. Il perché stia capitando tutto questo, in un periodo di grave recessione economica mon- diale, di crollo preoccupante dell’audience televisiva sarà tema di un dovuto un approfondimento nei prossimi mesi, per il momen- to vogliamo soffermare la nostra attenzione su quella tecnica che solo in pochi sono riusciti a vedere. Su quelle rivoluzioni imposte dalla F.I.A che, dopo ore di appostamenti in quel di Barcellona e Montecarlo, cerchiamo di spiegarvi, con le immagini che siamo riusciti a catturare e non è esagerato definire “top-secret”. 2

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1 10 QUANTI BRUTTI MUSI

La cosa che colpisce di più nelle monoposto della nuova era tecnica sono i “musetti”, che le regole entrate in vigore nel 2014 hanno let- teralmente stravolto. Due, fondamentalmente, le strade seguite dai team: la creazione di una fessura, tra ala e muso, per incanalare quanta più aria possibile, sotto la vettura e lo sfruttamento della regola che consente di realizzare quelle orrende “proboscidi”, che consentono di liberare le zone ai lati dei supporti verticali dell’ala anteriore, per le stesse ragioni di cui sopra. A questa seconda tipo- logia hanno aderito numerosi team, tra cui McLaren (2), Sauber, Williams e Toro Rosso (4), mentre la dominatrice Mercedes ha opta- 4 to per una soluzione non troppo diversa da quella della passata sta- gione, salvo poi correggere il tiro a Barcellona, dove il musetto del- la F1 W05 (3) è stato rialzato, per incrementare le dimensioni della “bocca” che convoglia l’aria sotto la monoposto. Chi, incredibilmen- te, ha operato in direzione diametralmente opposta, è la Ferrari che, sulla F14T (1) ha ridotto al minimo indispensabile la fessura tra muso e ala anteriore, salvo poi lamentare i soliti problemi di man- canza di deportanza. Difficile dire se i problemi aerodinamici della rossa derivino tutti da questa insolita conformazione, ma se la ver- sione “B”, che debutterà a Montreal o la macchina dell’anno prossi- mo rinnegheranno questa tipologia, allora, come sospettano in mol- ti, vorrà dire che a Maranello avevano preso un abbaglio. VARIANTI SUL TEMA 5 Tra tanta bruttezza non mancano voci fuori dal coro, che hanno sapu- to interpretare i nuovi regolamento in chiave del tutto originale. A partire dal solito , che sulla RB10 (5) ha sfruttato l’ab- bassamento del muso da 525 a 185 mm per ricavare l’ennesima pre- sa d’aria, per convogliare un certo flusso nella parte alta del telaio e velocizzare l’aria che scorre in loco. Decisamente più originale, anche se non proprio gradevole da vedersi, la Force India VJM07 (6), il cui muso è ridotto al minimo e termina all’altezza dell’attacco dei sup- porti laterali dell’ala, per far posto alla più pronunciata “proboscide” del lotto. Siccome però al peggio non c’è limite ecco la Lotus E22 (7) che, tanto per rimanere nel regno animale, si ispira al tricheco, ma con corna di diversa lunghezza. Il perché di questa differenza dovreb- be essere giustificato dalla presenza di masse radianti di diversa dimensione, all’interno delle fiancate. Viste le prestazioni sciorinate in pista da Grosjean e Maldonado potremmo affermare, senza tema di smentita, che si tratta di un’inutile sofisticazione tecnica. Il record in fatto di stranezza tocca però alla Cenerentola del gruppo, ovvero alla Catheram CT05 (8), che ha di fatto rimpiazzato il muso con un goffo supporto arrotondato dell’ala, raccordandolo con una carena- tura del telaio, che ricorda tanto la Ferrari 312 T4 del 1979. Peccato che il livello di competitività non sia lo stesso.... 7

8 11 FORMULA 1 LA TECNICA

FIANCHI STRETTI, MA NON TROPPO Alla vigilia del mondiale 2013 si era ipotizzato l’avvento di mono- posto con fiancate strettissime e rastremazioni posteriori da capo- giro. Invece non è accaduto nulla di tutto ciò e anche modelli come la Sauber (9), che lo scorso anno avevano stupito per le dimensio- ni ridottissime dei mini-pontoni laterali, sono tornate nei ranghi. Come si può vedere nell’immagine, la C33 non è dissimile dalle altre 12 Formula 1 del 2014 e lo spazio tra il deviatore di flusso laterale e la parte esterna delle fiancate si è drasticamente ridotto, rispetto al modello del 2013. TROMBONE UNICO Dopo anni di scarichi soffiati ed effetto Coanda nel 2014 si è torna- ti all’antico, ovvero agli “scarichi motore” che non influenzano più di tanto le prestazioni delle monoposto. Per eliminare le esaspera- zioni delle ultime tre stagioni è bastato imporre un collettore uni- co che, per regolamento, va posizionato tra i 175 e i 185 cm, oltre l’asse posteriore. Questa soluzione, che ricalca quella adoperata da tempo in GP2, ha di fatto standardizzato la parte posteriore delle vetture dove, invece, nel recente passato si concentrava l’attenzio- ne degli aerodinamici. Le uniche differenze presenti in loco riguar- 13 dano i supporti dell’ala posteriore, con Ferrari (10) e Toro Rosso (13) che montano un pilone centrale, mentre Williams (11) e Sau- ber (12) ancorano l’ala direttamente al profilo estrattore inferiore.

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17 19 POWER UNIT TOP SECRET Tenuti al riparo da occhi indiscreti, dopo alcuni Gran Premi si sono potuti finalmente vedere i motori, pardon “power unit”, di nuova generazione. Disposizione degli organi di sovralimentazione a parte (cosa che nessuno dei tre costruttori ha ancora voluto svelare), la cosa che sorprende di più è la proliferazione di carenature, che rico- prono integralmente gli organi meccanici e i loro accessori. Con qual- che eccezione però. Sulla Ferrari (14) gli scarichi non sono carena- ti, cosa che invece accade su Renault (15) e Mercedes (16). Diverse anche le dimensioni e le forme delle masse radianti, che risultano decisamente più compatte sulla F14T e sulla F1 W05, mentre sulla Red Bull, come si può osservare nell’immagine, occupano quasi tut- ta la lunghezza della fiancata. La palma dell’originalità in questo set- 16 tore spetta comunque alla McLaren, che sulla Mp4-29 (17) monta  le masse radianti con una inclinazione di circa 45° gradi, rispetto al telaio. Mai prima d’ora si era visto qualcosa di simile in Formula 1. CESTELLI SEMPRE PIU’ COMPLESSI Sembra passato un secolo dall’introduzione dei primi “cestelli dei freni” in Formula 1, eppure è trascorso poco più di un decennio (2001), per un particolare che ha assunto un’importanza capitale nella gestione di una moderna Formula 1. L’introduzione del Kers e più di recente del “brake by wire” hanno trasformato i vecchi “cestel- li” in strutture sempre più raffinate e complesse, che devono svolge- re molteplici funzioni, non ultimo funzioni di carattere aerodinami- co. Per questo ogni team cerca di interpretare il tema in maniera diversa, per trarne i maggiori vantaggi possibili. E su alcune mono- posto, a seconda dei circuiti, l’impianto frenante viene integralmen- te carenato, mentre i dischi, o porzioni di essi, possono essere “sco- perti”, per favorirne il raffreddamento ed indirizzare parte del calo- re verso la zona esterna del cerchione, come dimostrano McLaren (18) e Williams (19).

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13 FORMULA 1 LA CURIOSITÀ

I DETTAGLI CHE RITORNANO

Per la serie “...in Formula 1 non si butta mai via niente”, ecco come la Mercedes ha reinterpretato la presa d’aria motore, a partire dal Gran Premio di Spagna. Riprendendo ed elaborando un concetto appplicato alla monoposto del 2010, l’airscope della F1 W05 (20) è stato triplicato e dotato di due orecchie aggiunte, il cui compito dovrebbe essere quello di raffreddare qualcuno degli infiniti acces- sori presenti nel vano motore. Cosa che non accade invece sulla Ferrari che, fino allo scorso anno, montava una soluzione analoga sulla F138,mentre sulla F14T si è tornati allo snorkel unico.... DEPORTANZA AD OGNI COSTO

Cosa non si fa per recuperare deportanza. Sulla McLaren MP4-29 i bracci della sospensione posteriore sono stati trasformati in un vero e proprio profilo alare (21), ma con un’incidenza decisamen- te insolita, rispetto a quanto eravamo abituati a vedere in passato. In pratica i tecnici di Woking hanno creato un vero e proprio muro verticale dietro ai semiassi, per aumentare la spinta verso il bas- so, in corrispondenza del retrotreno. Se le prestazioni della McLa- ren fossero state quelle dell’Australia, non sarebbero mancate le copie, ma visto come sta andando la stagione per il team di , per il momento nessuno si è ancora spinto a copiare l’in- solita sospensione posteriore della McLaren 2014. 20

21 14 Una nuova avventura ci aspetta!

Per tutto lo scorso anno Cuore nelle Corse, la nostra rubrica di cultura e passione sportiva curata in collaborazione da Italiaracing e dall’ing Andrea Toso della Dallara, ci ha tenuto compagnia esplorando l’articolatissimo e affascinante mondo del motorsport in tutti i suoi aspetti. Da questo numero Cuore nelle Corse torna sotto forma di appuntamento per tutti coloro che hanno una curiosità, un dubbio, un ricordo, una proposta da sottoporre e condividere all’ingegner Toso e alla comunità dei lettori di Italiaracing. Con questo nuovo formato ci proponiamo di essere multimediali e interattivi, sterzando con agilità fra le pagine del nostro Magazine e la rete di internet e dei social network, e vi invitiamo quindi a visitare i nostri account Twitter e Facebook CUORE NELLE CORSE e ad inviare le vostre domande e le vostre proposte all’indirizzo mail [email protected] FORMULA 1 JEAN-ERIC VERGNE

I ben informati lo vogliono fuori dalla F.1 addirittura prima della fine della stagione, ma finora il suo 2014 è stato tutt'altro che da buttare. Afflitto da svariati problemi tecnici in gara, il transalpino della Toro Rosso ha però mostrato un ottimo potenziale in qualifica, accedendo più volte alla Q3. Lo abbiamo incontrato a Spa per fare con lui un bilancio di questo inizio campionato ESAME DI MATURITÀ

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Filippo Zanier non sarà il loro punto forte, ma rispetto ai zione una macchina che almeno in qualifica 'vecchi' V8 hanno molta coppia in più e in mi permette di dimostrare quanto valgo". Se ci si limitasse a guardare il paddock della accelerazione sono decisamente più impres- World Series by Renault a Spa, la crisi di pub- sionanti dei motori che abbiamo usato fino al A inizio stagione, anche se nessuno se blico che la F.1 sta vivendo potrebbe benissi- 2013. Noi piloti preferiamo il calcio nella lo aspettava, siete stati il team a cui la mo sembrare una leggenda metropolitana. In schiena che ci danno i nuovi propulsori, ma Power Unit Renault ha dato meno pro- un retrobox che brulica di gente, infatti, la fol- mi rendo conto che dal punto di vista emo- blemi. Come siete riusciti ad affronta- la più grande è senza dubbio quella che cir- zionale i V8 sono un'altra cosa, specialmente re il cambiamento meglio di Red Bull e conda il tendone del team Red Bull, sotto cui per il pubblico sugli spalti". Lotus? riposa la RB8 che pochi minuti prima ha com- "Non c'è un solo fattore. Prima di tutto la pletato l'esibizione sotto la tribuna principa- Parliamo della stagione: in qualifica sei power unit è sì la stessa, ma è diversa l'instal- le. Al volante c'era Jean-Eric Vergne e la sua entrato per ben quattro volte nella Q3 lazione in vettura e probabilmente la nostra presenza sul circuito belga è un'occasione mentre in gara sono arrivati quattro era quella che meglio si adattava alla power perfetta per analizzare insieme lui, lontano ritiri, tre dei quali per problemi tecni- unit. Inoltre sono diversi anche i gruppi di dalla pressione di un weekend di gara, questo ci... lavoro che Renault utilizza per seguire l'inte- inizio di stagione. "Sicuramente non sono stato fortunato, ma i grazione dei sistemi sulle vetture dei vari risultati ottenuti in qualifica dimostrano che team. L'atmosfera tra i nostri uomini e i loro Allora Jean-Eric, com'è tornare su un la macchina è competitiva e che io sono in for- è stata perfetta fin dai primi giorni, all'inse- V8 che urla a 19.000 giri dopo qualche ma. Con così tante novità tecniche è norma- gna della massima collaborazione. Questo ci mese di silenziosi V6 turbo? le incontrare delle difficoltà, ma stiamo lavo- ha permesso di trovare rapidamente soluzio- "Sentire l'urlo del motore è una bella sensa- rando duro e il vento cambierà. L'importan- ni per la maggior parte dei problemi che si zione, ma vi garantisco che dall'esterno sot- te sarà farsi trovare pronti in quel momento. sono presentati nel corso dei test pre-stagio- tovalutate molto i V6 di quest'anno. Il sound Per adesso sono contento di avere a disposi- ne. Inoltre credo di potermi prendere un po'

18 di merito anch'io: ho studiato tantissimo per "Sinceramente non più di tanto. Qualcuno per essere un debuttante. Le macchine sono capire a fondo gli aspetti tecnici dei nuovi diceva che già a Monaco avremmo faticato, e così diverse, ed è cambiato così tanto il modo sistemi introdotti quest'anno, e credo che invece ho centrato la seconda miglior qualifi- di guidarle, che siamo ripartiti tutti da un questo mi abbia permesso di dare al team ca della stagione con il settimo posto. Il nostro foglio bianco. In questa situazione la sua ine- indicazioni che hanno davvero rappresenta- reparto tecnico non sta a guardare, anche noi sperienza è stata sicuramente meno limitan- to un valore aggiunto per lo sviluppo". avremo degli aggiornamenti per Montreal, te". quindi non mi preoccupo". Nonostante ciò, in queste prime gare Nessun pilota è mai durato più di tre della stagione sei stato fermato già tre Dopo due stagioni con Daniel Ricciar- stagioni in Toro Rosso e tu sei al tuo ter- volte da problemi tecnici. In particola- do quest'anno ti sei trovato a fianco un zo anno con il team. Cosa ti aspetti per re sia a Monaco che a Barcellona si è nuovo compagno di squadra, Daniil il futuro? presentato un problema agli scarichi. Kvyat. Come sono cambiate le dinami- "Beh, se è come dite voi c'è poco da fare, andrò Paura che si tratti di un problema con- che all'interno della squadra? a casa (e ride, ndr). A parte gli scherzi, non genito nella configurazione della vettu- "Devo dire che per me la promozione di Ric- credo che questioni del genere possano ridur- ra? ciardo in Red Bull è stata senza dubbio un fat- si a una valutazione statistica. In Red Bull e "Sinceramente non so con precisione quale to positivo. A quel punto, per una questione Toro Rosso non si sono mai fatti problemi a sia l'origine del problema, è una di quelle di esperienza, il punto di riferimento all'inter- mettere a piedi piloti in cui non credevano situazioni con cui il pilota ha veramente poco no della squadra sono diventato io e questo più, e se non avessero avuto fiducia in me a che fare. Comunque, tenendo conto quan- mi ha portato naturalmente a fare un passo avrebbero potuto lasciarmi a piedi già alla fine to sono complicate le monoposto quest'anno, avanti, a prendermi delle responsabilità. Il dello scorso anno. Se non l'hanno fatto, se un problema agli scarichi non dovrebbe esse- mio ruolo è cresciuto, specialmente in un sono ancora qui, credo che sia perché credo- re la fine del mondo. Il team sta lavorando, momento così importante dal punto di vista no in me e nelle mie capacità. Come vi ho spie- sono certo che sarà risolto già per il prossimo dello sviluppo tecnico, ed è stato molto grati- gato quest'anno la mia integrazione con lo GP". ficante". staff tecnico del team è cresciuta nettamente e i risultati che stiamo ottenendo dimostrano Avete iniziato la stagione con una vet- E Kvyat, come si è integrato con la che sta anche dando i suoi frutti, cosa di cui il tura competitiva ma non avete capita- squadra? team si rende perfettamente conto. Per quan- lizzato granché. Non temete che, "Senza dubbio bene, non ci sono dubbi sul fat- to mi riguarda mi sento a casa, come se la andando avanti con la stagione, il to che sia bravo. Però, è un fatto innegabile, è squadra fosse la mia famiglia, e non credo che potenziale di sviluppo delle altre squa- stato anche fortunato perché è entrato in F.1 ai piani alti abbiano intenzione di smembra- dre vi faccia scivolare indietro? in quello che è senza dubbio l'anno migliore re un pacchetto che funziona".

19 FORMULA 1

MI MANDA PAPÀ Al kart è arrivato tardi, ma è lì che ha vissuto i primi brividi, anche se a 15 anni era giù sicuro che sarebbe arrivato in F.1. La sua prima macchina è stata una Chevrolet, e da bambino gli proibivano la cioccolata. Ma è la famiglia il vero regno di Felipe Massa, e il suo eroe non può essere che Felipe senior

20 21 FORMULA 1 FELIPE MASSA

Chi è stato il tuo primo eroe? Di che colore era il tuo primo casco? la, ma è il tipo di incidente che ti ricordi per «Mio padre» «Molto simile a quello attuale: blu, verde e tutta la vita». giallo, i colori della bandiera brasiliana». Qual è il primo GP che ti ricordi di Qual è stata la prima macchina che aver visto? Quando hai vinto il tuo primo trofeo hai guidato? «Credo a Interlagos, nel 1988, insieme con e come era fatto? «La macchina di mio padre, quando avevo mio padre». «Ho corso per la prima volta con i kart a 13 10 anni. Era una Chevrolet Monza, una anni, ed è stato subito un successo. Il tro- macchina grande per un piccolo bimbo». Quanti anni avevi quando hai deci- feo era d’oro, be’ non proprio d’oro, dorato so che volevi diventare un pilota di e aveva in cima una specie di go-kart fatto Quanto eri nervoso il tuo primo gior- F.1? ad arco. Lo conservo ancora». no di scuola? «E’ sempre stato un mio sogno, fin da «Non me lo ricordo, non è una cosa che mi quando ero piccolo e correvo con i kart. Quando hai avuto il tuo primo gros- è rimasta in testa». Allora era un sogno molto lontano, che pas- so incidente con una macchina da so dopo passo si è trasformato in realtà. La corsa? Qual è stata la prima casa in cui hai prima volta in cui mi sono reso conto che «Sempre con i kart: avevo 15 anni. Mi sono vissuto? potevo davvero farcela è stato probabil- ribaltato: ho tentato un sorpasso e l’altro mi «E’ una casa che è ancora mia. Nei dintor- mente a 15 anni». ha chiuso la porta. Non mi sono fatto nul- ni di San Paolo, ora è la casa di campagna

22 della famiglia. Avevo sei anni quando ci sia- Il primo disco che hai comprato? E quando hai bevuto per la prima vol- mo spostati da lì». «Non ne ho idea». ta lo Champagne? «Sul mio primo podio. Ma forse lo avevo Quale è stato il primo piatto che hai Il primo sport che hai praticato da assaggiato di nascosto in precedenza, dal cucinato? bambino? bicchiere di qualcuno a una festa di fami- «Pastasciutta». «Il calcio. Con il pallone ero uno normale, glia». ma mi diverte ancora giocare». La prima cosa che hai fatto stamatti- Meglio un pezzo di cioccolato o della na? Il primo bacio romantico? frutta? «Una doccia, poi colazione con la mia fami- «Il primo, con gli occhi chiusi e tanta timi- «Sicuramente Frutta. Mia madre è sempre glia. Aspetta, no: in realtà è stato guardare dezza, quando avevo circa dieci anni. Il pri- stata molto rigida per quanto riguarda i il mio iPhone. E’ una vergogna, lo so, ma mo veramente romantico attorno ai 13 dolci e la salute dei miei denti, e la ciocco- ormai oggi è normale». anni». lata non è mai stata veramente nel mio menù». La prima cosa che hai fatto dopo Quando ti hanno per la prima volta esserti guadagnato un sedile in di firmare un autografo? La prima parola che hai detto da F.1? «Correvo in Formula Chevrolet, sarà stato bambino? «Ho chiamato mio padre». il 1999». «Probabilmente ‘papà’».

23 FORMULA 1 JULES BIANCHI

24 PRONTO PER LA FERRARI Gli storici punti conquistati per la Marussia a Monaco hanno definitivamente acceso i riflettori sul talento di Jules Bianchi, che dopo la gara ha incassato i complimenti di osservatori molto qualificati, da Alonso a Eric Boullier. Il driver francese per ora liscia il pelo alla sua scuderia, ma dietro le sue parole si capisce il desiderio di potersi esprimere alla guida di una vettura più competitiva. E per il suo team principal John Booth il momento per un salto davvero importante non è lontano

25 FORMULA 1 JULES BIANCHI

Stefano Semeraro il paddock delle qualità del driver uscito “se”. La scuderia russa da Barcellona in dalla accademia Ferrari. «Io comincio solo poi ha in effetti fatto progressi. «Il nono Il suo boss, John Booth, ha definito «gran- ora a comprendere l’importanza dei due posto è frutto anche dei molti ritiri che ci diosa» la sua prestazione a Monte-Carlo, punti che ho guadagnato», ha ammesso il sono stati - concede Bianchi - ma la MR03 Eric Boullier e Bob Fernley della Foce India diretto interessato in una intervista a è migliorata dopo i test di Barcellona. Lo hanno avuto parole di apprezzamento per L’Equipe il giorno dopo la sua impresa abbiamo capito quando Max (Chilton, lui, Fernando Alonso è sicuro che lo aspet- monegasca. «Credo che saranno in grado ndr) ha fatto segnare il miglior tempo, ti «una grande carriera in F.1». Per il bi- di dare un po’ di respiro alla Marussia, che anche se con gomme diverse dagli altri. campione mondiale, Jules Bianchi - perché può godersi un po’ di vantaggio sulla Cater- Siamo più veloci, e più sereni, possiamo è di lui che si parla - del resto non è certo ham. E poi non posso negare che vedere avvicinarci alla Sauber. Io stesso avevo un una scoperta dell’ultimo minuto. «A Mara- che sono apprezzato anche da persone che ritmo non troppo lontano da quelli della nello passiamo molto tempo insieme, gio- lavorano per altri team mi fa piacere. Lotus o delle Williams». Sulle lamentele di chiamo a calcio, andiamo in bicicletta, viag- Anche le parole di Alonso mi hanno fatto Kobayashi, che lo avrebbe voluto vedere giamo insieme per raggiungere i GP, quin- felice, ora grazie alla Ferrari sto iniziando penalizzato per il suo attacco coltello fra i di sono felice per lui e molto orgoglioso dei a conoscerlo meglio, e come lui è contento denti nelle stradine del Principato, non è risultati che sta ottenendo. Ma è da tempo per me io gioisco quando lo vedo salire sul d’accordo: «Ho rivisto la gara e ho trova- che non ho dubbi sulle sue qualità. Spero podio». to che il mio attacco sia stato bello. E’ sta- che l’anno prossimo abbia una macchina Per la Marussia Jules ha parole di grande to “muscoloso”, è vero, ma se dovessimo più competitiva che gli permetta di mostra- rispetto («io ho fatto bene al volante, ma aspettare di avere tre macchine di spazio re tutte le sue qualità». Magari una macchi- senza una macchina all’altezza non sareb- per passare, non vivremmo più i moneti na dipinta di rosso. «Be’, se alla Ferrari be stato possibile»), ma inevitabilmente che fanno bella la F.1, specie in un posto decidessero che hanno bisogno di lui - ha non è insensibile ai nuovi orizzonti che gli come Monaco». Unico rammarico del buttato lì Booth, team principale della si sono aperti davanti. «La Ferrari? E’ un weekend in costa azzurra, il tanto tempo Marussia - Jules è pronto». argomento delicato. Non è facile risponde- speso con i media dopo la gara: «mi è Non è stata solo la grande prestazione di re adesso. Di sicuro io voglio migliorare, dispiaciuto non riuscire a passare più tem- Monaco, dove il francese ha raccolto i pri- vivere di nuovo esperienze come quella di po con i meccanici, ma i giornalisti mi han- mi, storici punti per la Marussia rimontan- Monte-Carlo. Se la Marussia mi fornirà no letteralmente sequestrato». Sono i guai do dal fondo della griglia dove era finito a una macchina competitiva io sarò conten- della fama e della bravura. Dovrà abituar- causa di una penalizzazione, a convincere to di rimanere con loro». E sottolinea il si anche a quelli, il giovane Jules.

26 27 IL GIALLO

28 Carlo Baffi ne legata a Castro, le cui gesta vengono minimiz- automobilistiche, verso cui qualcuno mostra zate dal regime. E quale occasione migliore se non anche una discreta competenza. La conversazio- L’Havana, 24 febbraio 1958. Sono le sei pomeri- quella di sequestrare il più grande pilota del ne viene però interrotta, quando la radio trasmet- diane, quando il cinque volte iridato argentino momento, privando il Gran Premio di Cuba della te il messaggio di Giambertone, che alla fine riu- , si intrattiene con un gruppo sua partecipazione? Sarebbe un vero e proprio col- scirà a sortire un effetto positivo. Verso l’alba infat- di amici, tra cui il manager Marcello Giamberto- po basso a Batista. ti, il manager dell’argentino riceve una telefonata ne, nella hall del famoso Hotel Lincoln, dove allog- al Lincoln. Sono i rapitori, che dopo aver dato ras- gia nella stanza 810. Fangio ha da poco concluso IL CAMPIONE RAPITO DAI RIBELLI sicurazioni sullo stato di salute di Fangio, annun- le prove del Gran Premio di Cuba, dove al volante ciano che la liberazione avrà luogo appena termi- di una Maserati 450S ha siglato la a “Senor, se rimarrete tranquillo non le faremo nata la corsa. Giambertone provvede subito a pari merito con l’inglese su Ferrari alcun male.” – assicura Uziel, aggiungendo che chiamare in Argentina la moglie del pilota, pre- 335 S. La corsa, ha luogo infatti sul circuito citta- una volta terminata la corsa, finirà anche la pri- gandola di essere paziente e al tempo stesso fidu- dino ricavato dal Malecon, i 5 chilometri di lungo- gionia. Parole che rassicurano non poco Fangio, il ciosa. Trascorsa una nottata tranquilla, Fangio ha mare che collegano il porto al quartiere residen- quale si rende conto che è soprattutto nell’interes- modo di consumare una sostanziosa colazione e ziale di Miramar. Un evento voluto a tutti i costi da se dei ribelli, garantire la sua salvaguardia. Il viag- poi via, verso nuovi nascondigli. Nel pomeriggio Fulgencio Batista y Zaldivar, presidente e dittato- gio però subisce subito un contrattempo; causa un Fangio può ascoltare la cronaca del Gran Premio, re, allo scopo di migliorare la propria immagine e banale incidente nel traffico, il commando deve apprendendo che la sua Maserati è stata ugual- attirare facoltosi turisti dai vicini Stati Uniti. La pri- cambiare auto e proseguire a bordo di una Ply- mente schierata in griglia e che al volante c’è il ma edizione, targata 1957, ha riscontrato un note- mouth nera. La meta dovrebbe essere un covo francese Maurice Trintignant. A posteriori, la vole successo ed ha salutato l’affermazione proprio sicuro, ma Uziel fa prima tappa a casa sua per mancata presenza in pista si rivelerà quasi un di Fangio al volante di una Maserati 300S. Batista mostrare il penta campione ai propri familiari. bene, dal momento che la gara verrà funestata da cerca in tutti i modi di rilanciare l’economia di un Una leggerezza che fa emergere una certa ingenui- un grave incidente. Il pilota cubano Garcia Cifuen- paese, dove la corruzione dilaga e buona parte del- tà da parte di questi sedicenti rapitori. Intanto all’- tes perde il controllo della propria vettura che le finanze sono nelle mani della mafia statuniten- Hotel Lincoln, Giambertone ha contattato il gene- finendo tra il pubblico causa sei vittime e 31 feri- se. Da qui il malcontento sfociato dapprima nel- rale Miranda, che credendo, a sua volta, in un pro- ti. Una tragedia che induce gli organizzatori ad l’opposizione politica, successivamente trasfor- seguimento dello scherzo, riattacca il telefono, interrompere la competizione (vinta da Moss) e matasi nel movimento rivoluzionario. Non man- dopo una fragorosa risata. E così fa pure Ernesto che getta ulteriore discredito nei confronti degli cano gli scontri a fuoco tra l’esercito regolare ed i Azua, direttore della corsa. Giambertone è incre- organizzatori e del governo stesso. ribelli, capitanati dall’avvocato Fidel Castro Ruz, dulo e al tempo stesso sgomento. Viene però rag- forti anche dell’arrivo di volontari tra cui il medi- giunto poco dopo da una telefonata di Miranda. LA TENSIONE AL POSTO DI BLOCCO co argentino Ernesto Guevara (il celebre “Che”). Questa volto il tono è serio; pare infatti che una Ovviamente, Fangio è la star della manifestazione, terza persona gli abbia confermato il sequestro.” Verso sera, Fangio apprende che è giunto il si dice che il governo gli abbia pagato un ingaggio Ho già mobilitato i miei uomini, Fangio salterà momento del commiato: “Gradiremmo riavervi di circa 7.000 dollari. Il Ministro delle Forze Arma- fuori” – sentenzia il generale, che pare preoccu- tra noi Senor Fangio, quando Cuba sarà liberata te, il potente generale Fernandez Miranda ha addi- pato anche per via di una telefonata ricevuta diret- dal regime di Batista” – dice Faustino Perez, lo rittura organizzato in suo onore un fastoso ricevi- tamente dal Presidente, infuriato per l’episodio. stratega dei rivoltosi. Terminata la cena, ripren- mento pochi giorni prima della corsa. dono i viaggi in auto. E come in tutte le spy story LE BARRICATE DI MOSS che si rispettano, non manca nemmeno la suspen- ce finale. Nel corso dell’ultimo tragitto verso l’Am- DALLO SCHERZO ALLA REALTÀ In pochi minuti gli automezzi della polizia circon- basciata Argentina, luogo scelto per il rilascio, la dano il quartiere e danno inizio alle perquisizioni macchina si imbatte in un posto di blocco. I poli- Una serata di gala dove però Giambertone è rima- casa per casa. Fangio ha nel frattempo raggiunto ziotti però vogliono solo accendersi le sigarette e sto vittima di un pesante tiro mancino architetta- una villa dove viene ricevuto da due donne elegan- non riconoscendo il campione, gli chiedono se ha to da Fangio e dagli stessi militari. Il manager del ti e da un altro membro del commando. L’acco- del fuoco. Mentre Fangio, con tanto di cappello e campione viene improvvisamente arrestato con glienza è ottima, ma il soggiorno è breve. Il prigio- occhiali scuri risponde che non fuma, uno degli l’accusa di essere una spia dei castristi e solo una niero va trasferito in un’altra dimora, al fine di far accompagnatori porge un fiammifero alla guar- volta trasferito al comando delle prigioni, viene perdere le tracce. Una strategia che funziona dal dia. Sono attimi di grande tensione, che svanisce informato dello scherzo. Una situazione parados- momento che i rastrellamenti non portano ad non appena l’auto può ripartire. Sono ormai le 22, sale che pare andare in scena anche la sera del 24 alcun risultato. Giambertone si vede così costret- ed ecco che la Ford giunge a destinazione. “El febbraio, quando un giovane alto e corpulento con to a recarsi presso alcune stazioni radio-televisive chueco”, come viene soprannominato in Argenti- la giacca di cuoio, si avvicina alle spalle di Fangio per rivolgere un appello ai “barbudos, chiedendo na il fuoriclasse, scende e si dirige verso l’amba- e gli punta ad un fianco la canna di una pistola loro la liberazione dell’ostaggio. La rapida diffu- sciata scortato da uno dei suoi accompagnatori, calibro ’45. “Nel nome del movimento “26 di sione della notizia, agita anche gli organizzatori che ad un certo punto si congeda dicendo: “Siete luglio”, seguitemi !” – è la frase pronunciata dal- che iniziano a temere per la sorte degli altri piloti libero Senor e scusateci ancora per il disturbo.” A l’uomo, al secolo Manolo Uziel. Il campione cre- iscritti al Gran Premio. Lo stesso Azua fa visita ai Fangio non resta che varcare la porta e riabbrac- de si tratti di una vendetta di Giambertone, ma partecipanti pregandoli di non uscire dai rispetti- ciare Giambertone che lo sta attendendo freneti- quando le minacce vengono rivolte anche al grup- vi alberghi, o di cambiare stanze. Nel caos gene- camente. Cala così il sipario, dopo 27 ore, su una po di amici, realizza che c’è poco da scherzare. In rale non mancano anche i siparietti comici, come vicenda che ha detta dello stesso Fangio non fu poi un attimo Fangio viene spinto in strada, dove lo quando Azua, recatosi all’Hotel Nazionale, bussa così traumatica, anzi. Piuttosto diede un grosso attende una Buick grigia col motore acceso, intor- invano alla camera di Moss, non ricevendo alcu- risalto al movimento castrista, che il 30 dicembre no alla quale vi sono due individui, probabilmen- na risposta dall’inglese, che sospettando si tratti di quello stesso anno, sconfisse nella battaglia di te i “pali”. Una volta dentro la macchina, gli ven- di un trucco per rapire anche lui, s’è barricato met- Santa Clara l’esercito di Batista e prese il potere. gono fatti indossare un paio di occhiali scuri ed un tendo una poltrona contro la porta. Fangio conservò sempre un ottimo ricordo dei cappello, per renderlo irriconoscibile. Ormai con- suoi sequestratori, tanto che nel 1982 fece ritorno vinto che si tratti di un rapimento a scopo di estor- LA CORSA SI TRASFORMA IN TRAGEDIA nell’isola per incontrare Perez, divenuto Ministro sione, l’argentino chiede notizie in merito a quan- del Commercio con l’estero. Un rendez-vous to stia accedendo. Uziel, porge dapprima le sue Tutto ciò, mentre il “giro turistico” di Fangio pro- anche per fini commerciali, visto che “El chueco” scuse e poi spiega che si tratta di un gesto politi- segue: altra auto, altra residenza, ma sempre ricoprendo il ruolo di presidente della Mercedes co, allo scopo di richiamare l’attenzione mondia- all’insegna della cortesia. Anzi, i nuovi padroni di Argentina, cercò di vendere dei camion ai cubani. le verso il “Movimento 26 luglio”, l’organizzazio- casa si mostrano perfino interessati alle corse Business che però non gli riuscì.

29 MOTO GP GARA AL MUGELLO

Più sudata del solito, ma la vittoria sulla pista toscana conferma l’imbattibilità del pilota della . A far ben sperare sono le prestazioni in crescita di Lorenzo e Rossi e l’Italia sorride con Fenati ancora a segno in Moto 3

MARC6 MO 30 OSTRUOSO

31 MOTO GP GARA AL MUGELLO

Luigi Ansaloni fare in pista- «Romano - ha detto Rossi - cosa. Rossi ha anche incassato l'invito del è stato semplicemente fantastico. E’ stato Presidente del Coni Malagò che lo voleva Grandissimo Lorenzo, bravissimo Valenti- veramente bravo, bisognava fare i conti con coinvolto nelle attività della Federazione, no Rossi. Tanti complimenti, pacche sulle lui per vincere e quando guida così c'è poco ma a modo suo. «Mi vuole in FMI ? - ha spalle, sorrisi enormi. Alla fine della fiera, da fare per gli altri. Nella mia gara se fos- detto Rossi - Volentieri, va bene. Noi per però, sul gradino più alto c’è sempre e solo si stato più vicino a Lorenzo e a Marc, mi ora stiamo facendo un bel lavoro con l'Aca- lui, Marc Marquez. Imbattibile, irraggiun- avrebbero aiutato un po' con la scia e sareb- demy cerchiamo di aiutare i ragazzini in gibile, imprendibile. In una parola: be stato più divertente. Sono comunque Italia ad andare forte però abbiamo avu- mostruoso. Il campione del mondo al contento anche perché è il terzo podio di to anche il culo di avere Fenati. Adesso Mugello ha centrato la vittoria numero sei fila e perchè erano tanti anni che non ne vediamo con gli altri se riusciamo a fare su altrettante gare. Una striscia perfetta facevo uno al Mugello, è stata una grande un bel lavoro». Riguardo al rinnovo con che di fatto sta ammazzando il mondiale emozione. Ora sono secondo anche in clas- la Yamaha, il Dottore è apparso positivo. della classe Motogp. Certo, a (parziale) sifica, non è male, ma bisogna continuare «Siamo abbastanza vicini - ha detto Ros- consolazione degli avversari, si può così il campionato che è lungo. Il fatto è che si - nelle prossime settimane sapremo dire che questa volta non è stata la solita bisognerebbe squalificare Marc per 3 o 4 qualcosa di più, ma non ci dovrebbero passeggiata. gare per poter sperare». essere delle grandi notizie». L’Italia, come detto sopra, sorride in Moto 3 grazie ad uno strepitoso Romano Fenati, al termine LORENZO E CON FENATI di una gara combattuta dal primo all’ulti- TORNA SPAURACCHIO SORRIDE ANCHE L’ITALIA mo giro, con una decina di piloti racchiu- si in un secondo. Soltanto nell’ultimo giro, Il pilota spagnolo ha dovuto sudare le pro- In realtà, il nove volte campione del mon- tre piloti si sono alternati al comando: pri- verbiali sette camicie, perchè stavolta sulla do dalla gara del Mugello voleva di più, ma Vinales, poi Fenati, quindi Rins, infine sua strada c'era Jorge Lorenzo, quello vero, molto di più, ma dopo il decimo posto in nuovamente Fenati, che si è imposto per non la pallida imitazione. Il maiorchino che prova le speranze si erano ridotte al mini- 0”010 su Vinales e Rins, con il primo dei non ha mai ingranato nelle prime 5 gare mo. Sul passo gara, poi, è chiaro che due che ha conquistato il 2° posto in virtù della stagione, si è presentato al Mugello Lorenzo e Marquez erano proprio altra di un miglior giro in gara. da padrone di casa avendo vinto sulla pista toscana per tre volte di fila fino allo scor- so anno. Il Black Mamba ha reso la vita durissima a Marquez inventandosi sorpas- si e staccate al limite della traiettoria pos- sibile, mettendo alla frusta la sua Yamaha, moto che per una volta è sembrata all'al- tezza dell'imbattibile Honda. Nonostante la caparbia opposizione di Lorenzo, Mar- quez è riuscito a risolvere la questione con il connazionale solo all'ultimo giro della gara. Dunque, alla fine della fiera, un Lorenzo in assoluto spolvero non è riusci- to a togliere la vittoria a Marc. «Questa vol- ta è stato difficile vincere. Sono riuscito a seguire Lorenzo - ha detto Marquez - e prenderlo, ma alla fine la battaglia tra di noi si è risolta all'ultimo istante. Sono feli- ce per la vittoria all'ultimo giro sono stato quasi sempre al limite. Sei vittorie 6 pole, è tutto bello ma devo andare avanti con la stessa mentalità anche se non sarà facile continuare in questo modo». FESTA GRANDE PER

Il Dottore incassa un altro podio, che è la panna sulla torta delle 300 gare festeggia- ta con i tifosi nel GP d'Italia. In effetti, la festa e la gioia sono più per il lieto evento del compleanno su pista e per la vittoria del suo pupillo (e pilota della scuderia Vr46- Sky) Fenati che per quello che è riuscito a

32 L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Marc Marquez (Honda) - Honda Team - 23 giri in 41'38"254 2 - Jorge Lorenzo (Yamaha) - Yamaha Factory - 0"121 3 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha Factory - 2"688 4 - (Honda) - Honda Team - 14"046 5 - Pol Espargaro (Yamaha) - Tech 3 - 15"603 6 - (Ducati) - Ducati Team - 17"042 7 - Andrea Iannone (Ducati) - Pramac - 17"129 8 - Alvaro Bautista (Honda) - Gresini - 27"407 9 - Aleix Espargaro (FTR Yamaha) - Forward - 41"886 10 - Yonny Hernandez (Ducati) - Pramac - 45"212 11 - Michele Pirro (Ducati) - Ducati Team - 45"433 12 - Karel Abraham (Honda) - AB - 45"831 13 - Scott Redding (Honda) - Gresini - 45"839 14 - Hiroshi Aoyama (Honda) - Aspar - 46"834 15 - Colin Edwards (FTR Yamaha) - Forward - 1'09"554 16 - Michael Laverty (PBM) - Bird - 1'06"182 - 1'17"789 17 - Broc Parkes (PBM) - Bird - 1'35"031 18 - Mike Di Meglio (Avintia) - Avintia - 1'37"501

Giro più veloce: Marc Marquez 1'47"270

Ritirati

Hector Barbera (Avintia) - Avintia Michel Fabrizio (ART) - Ioda Cal Crutchlow (Ducati) - Ducati Team (Honda) - LCR Bradley Smith (Yamaha) - Tech 3

Il campionato L’ottima partenza di Iannone 1.Marquez 150; 2.Rossi 97; 3.Pedrosa 96; 4.Lorenzo 65; 5.Dovizioso 63; 6.P.Espar- qui davanti a Marquez garo 49; 7.A.Espargaro 44; 8.Bradl 39; 9. Bautista, Smith e Iannone 34.

Romano Fenati si concentra prima del via

33 MONDIALE RALLY ANTEPRIMA ITALIA-SARDEGNA AUTISTI A CAC DELL’IMPRESA Mads Ostberg, Mikko Hirvonen, Thierry Neuville, Kris Meeke o qualche altro outsider riuscirà a interrompere la serie di vittorie della ? È con questo interrogativo si correrà nel fine settimana sugli sterrati sardi

34 CCIA A

Il leader di campionato Sébastien Ogier

35 MONDIALE RALLY ANTEPRIMA ITALIA-SARDEGNA

Guido Rancati

Autista, segua quelle macchine. E' un po' che Mads Ostberg, Mikko Hir- vonen. Thierry Neuville, Kris Meeke e gli altri coprotagonisti di una sta- gione fin qui dominata dalle Polo vuerrecì se lo sentono dire dai rispet- tivi direttori sportivi. Il norvegese, il finlandese, il belga, il nordirlan- dese, ubbidienti, continuano a provarci e di tanto in tanto anche con un certo successo. Ma sono piloti, non taxi-drivers e l'istinto suggeri- sce loro di provare a precederle. Impresa tutt'altro che semplice, anzi al limite dell'impossibile: le compatte tedesche affidate a Sébastien Ogier, Jari-Matti Latvala e Andreas Mikkelsen sembrano fuori dalla portata delle DS3, delle Fiesta e delle i20. E seguitano a rastrellare vit- torie. Cinque su cinque in questa annata, tanta roba davvero. Il risul- tato, per nulla casuale, è che il destino del mondiale costruttori pare segnato prima ancora che inizi l'estate. Nell'altro mondiale, quello pilo- ti, la situazione è apparentemente più aperta, ma di poco. Il francese che l'anno passato ha ereditato la corona da Sébastien Loeb ha vinto tre volte e rastrellato cento e dodici punti, ventiquattro più del suo luo- gotente che, primo in un paio di occasioni, ha ancora qualche chances di puntare all'iride. Gli altri, tutti gli altri, sono già irrimediabilmente lontani. Pure il norvegese arruolato dall'armata tedesca che divide il terzo posto con il connazionale approdato alla Citroen. A sessantaquat- tro lunghezze dal leader. I numeri e gli ultimi precedenti – la formazione diretta egregiamente da Jost Capito è imbattuta da nove gare – lasciano poche speranze che la situazione cambi in questo fine settimana di passione nell'isola dei Quattro Mori. Non servono doti divinatorie particolarmente affinate per immaginare che ad animare la sfida sugli sterrati sardi sia l'enne- simo testa a testa fra i due con le compatte tedesche assai ben trasfor- mate da Efics Demaison in armi da guerra. E non serve saper leggere i fondi di caffè per prevedere che Mikkelsen proverà a inserirsi fra loro. L'incertezza, alla vigilia, pare limitata a scoprire chi riuscirà a stare loro in scia fino alla fine. Forse Hirvonen che qualche segnale di risveglio l'ha dato, forse Neuville. O forse Ostberg, se il dito ferito in argentina non gli farà più tanto male, e Meeke...

Mikko Hirvonen Thierry Neuville

36 KUBICA CERCA CONTINUITÀ

Continuità. Interrotta in Argentina con una gara senza squilli la sua serie nera, Robert Kubica cerca sulla terra sarda un altro risultato utile. Il polacco, ragazzo assai intelligente, lo sa e pare disposto a rinunciare ancora a esibire le sue (notevoli) doti velocistiche. Come da tempo gli chiede Malcolm Wilson. Per non aumentare i carichi di lavoro del suo carrozziere, ma anche e soprattutto per dare al suo protetto l'occasione di accumulare esperienza. PER AL-ATTIYAH L’INCOGNITA CHARDONNET

Nasser Al-Attiyah e Giovanni Bernacchini cercano altri punti pesanti per confermare di essere i più seri pretendenti al Wrc-2. Ma la sfida isolana offre altri spunti notevoli: per dire, l'esordio nel mondiale con Sébastien Chardonnet della DS3 R5 e quello della 208 Turbo 16 con Karl Kruda. E tanto basta per lasciare immaginare che la sfida sarà aperta, vera, totale. TRECENTO CHILOMETRI Mads Ostberg PER MILLETRENTO METRI

“Abbiamo dimostrato che sappiamo fare quello che gli altri sanno fare”, dice Tiziano Siviero a proposi- to della prova-spettacolo che giovedì sera, a Caglia- ri, a duecentotrenta chilometri dal quartier genera- le di Alghero, aprirà le danze. Ma anche riguardo alla super-prova di Monte Lerda: poco meno di ses- santa chilometri da affrontare due volte nella gior- nata di sabato. Quello dell'ex-copilota al quale è sta- to affidato il compito di disegnare il percorso non è un inno all'innovazione, ma ci sta: copiare, a volte, è prova di intelligenza. Ma se proporre un tratto lungo è scelta coraggiosa, lasci invece perplessi la kermesse cagliaritana. Per i costi dell'allestimento e, più ancora, per gli oggettivi disagi che creerà alle squadre, costrette a un lungo trasferimento per una provetta da mille e trecento metri. GLI ITALIANI ANCORA EMARGINATI

Un'occasione persa, l'ennesima. L'idea di dare modo ai protagonisti della serie tricolore di sfidare alla pari almeno i protagonisti del Wrc-2 è andata a farsi benedire strada facendo, stroncata sul nasce- re dall'obbligo, per i nostri, di usare lo stesso car- burante dei protagonisti a tempo pieno della serie iridata. E così Umberto Scandola e compagni si limiteranno a disputare una versione light del rally iridato. Ancora una volta emarginati, ancora una volta lontani dai big.

37 MONDIALE RALLY ANTEPRIMA ITALIA-SARDEGNA

Il programma completo Giovedì 5 giugno

ore 21.13 PS 1 Città di Cagliari 1,30 km

Venerdì 6 giugno

ore 09.00 Alghero Service Out ore 11.35 PS 2 Terranova Nord 1 20,00 km ore 12.13 PS 3 Terranova Sud 1 12,40 km ore 13.08 PS 4 Coiluna-Crastazza 1 20,29 km ore 13.44 PS 5 Loelle 1 27,30 km ore 14.29 Raggruppamento e Parco Assistenza ore 15.57 PS 6 Terranova Nord 2 20,00 km ore 16.35 PS 7 Terranova Sud 2 12,40 km ore 17.30 PS 8 Coiluna-Crastazza 2 20,29 km ore 18.06 PS 9 Loelle 2 27,30 km ore 21.00 Alghero Parco Chiuso e Service In

Sabato 7 giugno

ore 06.30 Alghero Parco Chiuso Out ore 09.18 PS 10 Monte Olia 1 19,27 km ore 10.23 PS 11 Monte Lerno 1 59,13 km ore 13.34 Raggruppamento e Parco Assistenza ore 16.54 PS 12 Monte Olia 2 19,27 km ore 17.59 PS 13 Monte Lerno 2 59,13 km ore 21.10 Alghero Parco Chiuso e Service In

Domenica 8 giugno

ore 06.30 Alghero Parco Chiuso Out ore 07.39 PS 14 Cala Flumini 8,98 km ore 09.20 PS 15 Castelsardo 14,00 km ore 10.02 PS 16 Tergu-Osilo 14,88 km ore 10.42 Raggruppamento e Parco Assistenza ore 12.08 PS 17 Cala Flumini - Power Stage 8,98 km ore 13.17 Alghero Parco Chiuso e Service In ore 13.45 Podio

38 39 INDYCAR GARE A DETROIT

Organizzatore del round di Detroit, Roger Penske ha portato a casa la vittoria in entrambe le gare con Power e Castroneves. Fine settimana orribile per Hunter-Reay PISTA DEL CAP

Castroneves scatta al via della prima gara di Detroit

40 PITANO

Marco Cortesi

Dominio Penske a Detroit nel quinto round dell’IndyCar Series 2014. Il Capitano, che è anche l’organizzatore dell’evento, ha con- quistato al Belle Isle Park due vittorie ed un secondo posto, oltre ad aver riagguantato con Will Power la testa del campionato. In gara 1, tutto è dipeso dalla strategia e Power non ha sbagliato. Tro- vatosi al comando al momento giusto, quando tutti gli altri sono rientrati, ha contenuto nel finale Graham Rahal. In gara 2, poi, Helio Castroneves è stato talmente bravo da avere, in occasione del suo ultimo rientro ai box, un margine sufficiente per tenere a bada Power (che non l’ha attaccato) neutralizzando i giochi tatti- ci dei rivali. Vittorie del team Penske a parte, in Michigan si sono per molti versi ribaltati i responsi della Indy 500. Il tracciato piaz- zato su un’isola nel fiume Detroit viene utilizzato una sola volta all’anno e la sua superficie sporca ed irregolare ha mandato in cri- si molti dei protagonisti, primo dei quali Ryan Hunter-Reay.

41 INDYCAR GARE A DETROIT

DISASTRO HUNTER-REAY

Il pilota di Michael Andretti ha patito proble- mi in ogni sessione ma sono stati gli errori di guida a metterlo nei guai. Due contatti in qua- lifica l’hanno spedito a fondo gruppo, e da lì tutto si è complicato. Una toccata l’ha messo fuori alla fine di gara e un problema elettrico l’ha fermato in gara 2, ma in entrambe le situazioni era comunque già troppo tardi: diciannove i punti di distacco, 59 quelli persi, cifra quest'ultima davvero impressionante. Dovrà tentare di recuperare già nel prossimo round di Forth Worth, su un ovale che inci- dentalmente è anche uno di quelli preferiti da Power e Castroneves. Escono dal fine settima- na con ottime indicazioni sia Rahal che Char- lie Kimball. Di recente, il primo ha sofferto un inconveniente dietro l’altro e si è rifatto in gara 1, mancando il successo di poco e risul- tando il più veloce in pista. Sfortunatamente, in gara 2 gli è costato carissimo un tentativo di sorpasso azzardato da parte di Power, suc- cessivamente penalizzato. Kimball ha chiuso terzo in gara 2, riportando il team Ganassi sul podio e rintuzzando anche gli attacchi di Scott Dixon. Il neozelandese non ha mai lottato per Il podio di gara 1 la vetta, ma ha conquistato punti mentre Tony Kanaan si è ancora trovato in difficoltà così come . ANCORA BUIO Ryan PER MONTOYA Hunter-Reay

Entrato per la prima volta nel “Fast Six” del- la prima qualifica, il colombiano ha perso smalto durante le gare, partendo anche un problema di misfire. Power contro Hunter- Reay quindi, ma occhio anche a Castroneves, che con la strategia giusta avrebbe potuto vin- cere anche la prima corsa. Veloce e preciso, ha conquistato il secondo posto e, se continuerà così, sarà sicuramente tra i favoriti. Dovrà però rendere su ogni pista. Una menzione va alla lotta tra rookie. Se in gara 1 a prevalere è stato Carlos Munoz e in gara 2 Mikhail Ale- shin ha terminato settimo (suo miglior risul- tato), Jack Hawksworth ha ancora impressio- nato, riuscendo ad occupare in modo convin- cente le posizioni di vertice. Peccato che sia durata poco: nella prima frazione è stato ral- lentato dalla rottura di un disco freno, men- tre nella seconda è incappato in una penalità per eccesso di velocità ai box. Delusione anche per Takuma Sato. Il giapponese, polesitter di gara 2, è andato in fuga ma ha sofferto nell’or- dine un pit-stop lento, una toccata da Ryan Briscoe e una da Marco Andretti, che l’ha mandato nelle protezioni.

42 L'ORDINE DI ARRIVO GARA 1 SABATO 31 MAGGIO 2014 1 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 70 giri 2 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 0"3308 3 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 5"5096 4 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 8"5951 5 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 10"7365 6 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 11"5074 7 - Carlos Munoz (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 14"8813 8 - Carlos Huertas (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 26"5965 9 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 32"5852 10 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 33"1818 11 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 33"3522 12 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 34"0094 13 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) – KV - 36"0240 14 - Sebastian Saavedra (Dallara DW12-Chevy) – KV - 37"0532 15 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 56"6632 16 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 1 giro 17 - Mikhail Aleshin (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 2 giri 18 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) – Foyt - 4 giri 19 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Chevy) – Herta - 5 giri

Giro più veloce: Graham Rahal - 1’17”6399

Ritirati 37° giro - Josef Newgarden 23° giro - 5° giro - Simon Pagenaud L'ORDINE DI ARRIVO GARA 2 DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 70 giri 2 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 1"6836 3 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 2"9746 4 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 3"4290 5 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 4"6528 6 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 4"9894 7 - Mikhail Aleshin (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 5"5279 8 - Carlos Munoz (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 5"6906 9 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 6"2501 10 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 6"5923 11 - Mike Conway (Dallara DW12-Chevy) – Carpenter - 7"1114 12 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 7"2822 13 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 7"9649 14 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Chevy) – Herta - 8"7723 15 - Carlos Huertas (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 9"2906 16 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 27"2464 17 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) – Fisher - 1 giro 18 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) – Foyt - 1 giro

Giro più veloce: Scott Dixon - 1’16”9192

Ritirati 62° giro - Ryan Hunter-Reay 59° giro - Sebastien Bourdais 44° giro - Graham Rahal 10° giro - Sebastian Saavedra Juan Pablo Montoya

43 INDYCAR LA CURIOSITÀ L’IMPRESA DI BUSCH Indy 500 e Nascar a Charlotte nello stesso giorno: quella che a molti sembrava una follia è stata per Kurt l'occasione di brillare, con un sesto posto al debutto sul catino dell'Indiana

A destra, Kurt Busch in gara a Indianapolis. Sopra, l’arrivo del pilota di Las Vegas, con la famiglia, sul circuito di Charlotte

44 Marco Cortesi dei pochi ad avere a disposizione una piatta- controllo sul filo dei 370 orari che ha corret- forma di marketing per questo tipo di ope- to l’angolo di impatto e che l’ha quasi salva- Un sesto posto ad Indianapolis, un ritiro a razioni. Trovato lo sponsor, Busch si è but- to, tutti hanno visto chiaramente il suo stre- Charlotte. Questo il bilancio di Kurt Busch tato a capofitto nel progetto trovando la pitoso talento. E per uno abituato a correre nel suo tentativo di “doppietta” tra Indy disponibilità del proprio Team Manager. a pochi millimetri da altre 43 vetture anche 500 e Coca-Cola 600. Un risultato che sicu- Non poteva cascare meglio, dato che Tony il “lato gara” è stato altrettanto positivo. ramente il pilota di Las Vegas non avrà Stewart è stato l’unico a riuscire nell’impre- Sicuro e preciso, Busch non ha commesso il apprezzato, dato che non è riuscito nemme- sa di terminare entrambe le gare nello stes- minimo errore, chiudendo sesto. Miglior no a completare tutte e 1100 le miglia a so giorno, e ha dato piena disponibilità al rookie della corsa. Un risultato atteso da chi disposizione. L’avventura, nata quasi per proprio pilota, offrendosi di accompagnarlo lo conosceva, assolutamente sorprendente scherzo in un periodo in cui Busch veniva con il proprio aereo. Busch, che aveva già per tutti gli altri. Peccato per la rottura del considerato un reietto della NASCAR, ha provato la vettura di Ryan Hunter-Reay, si è motore, poche ore dopo, al Charlotte Motor però stupito per la voglia e le capacità del trovato a fare i conti con un programma tira- Speedway. Ma ci sarà tempo per riprovare. “fuorilegge”, come viene chiamato nel tissimo e, dopo aver passato brillantemente Inoltre, l’impresa di Indy ha messo un’ulte- mondo delle Stock Car. il rookie-test, è sempre rimasto nelle posi- riore pietra nella costruzione del riscatto di Nonostante ormai sia tornato in un top- zioni che contano: un risultato senza prece- Busch. Quello che “si ha tanto talento, ma team, quello di Tony Stewart, Busch non ha denti per uno alla prima gara con le ruote non ha testa” ha mostrato di averne invece mollato l’osso, cercando personalmente di scoperte. Dodicesimo nelle prime libere, poi molta. Per migliorare ci sarà tempo: magari imbastire l’operazione a livello finanziario è quasi sempre stato in top-10. E non è basta- già nel 2015, riproverà per vincere. Alla fine, ed accasandosi con il team Andretti, cioè uno to un gran botto a fermarlo, anzi. Nel suo l’IndyCar “ha quattro ruote e un volante…”

45 GP2 IL PUNTO

Dopo tre appuntamenti del calendario GP2 Antonio Caruccio La GP2 ha completato la prima parte della stagio- abbiamo messo sotto la lente ne 2014. In due mesi si sono corsi tre appuntamen- ti, per un totale di sei gare, ed è possibile iniziare a i risultati dei 10 debuttanti, scoprendo che fare un po’ di bilanci. Sicuramente i piloti che han- non sempre i numeri dicono la verità no dovuto fare i conti con tante novità sono i debut- tanti, ben dieci sino a questo momento con Bahrain, Spagna e Monaco in archivio. Da due di loro ci si aspettava molto, e Raf- faele Marciello, un po’ perché parte di due pro- grammi Formula 1 come McLaren e Ferrari, un po’ perché arrivano rispettivamente da un titolo di vicecampione nella Formula 3.5 e di campione del- ROOKIE la F.3 Europea FIA. ALLA LAVAGN

46 Stoffel Vandoorne Raffaele Marciello Arthur Pic Takuya Izawa Tio Ellinas Artem Markelov Kimiya Sato Andre Negrao Facu Regalia NA Axcil Jefferies

47 GP2 IL PUNTO

VANDOORNE, I NUMERI MENTONO

Se per Vandoorne è arrivata almeno la gioia della prima vittoria, per Marciello non è arrivato ancora nemmeno un punto, ma i dati numerici nascondono quello che è il potenziale di entrambi. Van- doorne in Bahrain, in gara-2, ha vanificato la possibilità di ottene- re punti andando a colpire, dopo una partenza non eccezionale, Daniel De Jong. Nel contatto con l’olandese, il belga ha rotto l’ala anteriore, dovendosi fermare ai box e abbandonando così la vetta del campionato che aveva occupato solo per poche ore. A Barcel- lona invece è stato il traffico a bloccare Stoffel in qualifica, dove è arrivata una decima piazzola in griglia di partenza, col belga che ha poi stallato all’accensione dei semafori, facendo abortire la pro- cedura. Dal fondo del gruppo il protetto della McLaren ha così rimontato fino alla quindicesima piazza finale in gara 1, divenuta poi tredicesima grazie alle penalità, ed incrementata in gara 2 domenica fino alla decima posizione. Monte Carlo, teatro del ter- zo round, sembrava poter essere la giusta chance per ritornare in zona punti dopo una qualifica che lo aveva visto ottenere il terzo crono del proprio raggruppamento e scattare dalla terza fila. Que- sta volta però a vanificare un possibile approdo in top-5 ci ha pen- QUALIFICA OK PER LELLO, sato la ART che con una sciagurata strategia di gara non l’ha fat- to rientrare ai box come gli altri in regime di safety-car, lascian- MA IN GARA... dolo fuori e costringendolo a perdere tempo successivamente e sci- volare fuori dalla zona punti. Sino ad ora sono cinque gli zeri con- Nemmeno un punto invece per Marciello. Lello in qualifica è sta- secutivi per Vandoorne, che nemmeno in Formula 4, F.Renault to decisamente più incisivo di Vandoorne come risultato assolu- 2.0 o 3.5 aveva avuto un così difficile avvio di to, ma non è mai riuscito a concretizzare in gara. Un errorino in stagione. qualifica in Bahrain nel giro buono lo ha “relegato” in quarta fila, ma a tagliargli definitivamente le gambe è stata prima una brutta BAH Q: 2° partenza e poi un drive-through ricevuto per aver superato il limi- te di velocità in corsia box, chiudendo diciottesimo. In gara 2 inve- BAH R1: 1° ce è rimasto fermo in griglia, perdendo un giro prima di ripartire, BAH R2: 22° quando però i rilevamenti cronometrici erano buoni, tanto da per- SPA Q: 10° mettergli di lottare per le prime posizioni in classifica. A Barcello- SPA R1: 13° na si è dimostrato in grado di poter competere sui tempi del più SPA R2: 10° esperto compagno di squadra Stefano Coletti, qualificandosi quar- MON Q: 3° GB to, ma ancora dopo un avvio non eccezionale si è ritrovato a cen- MON R1: 14° tro gruppo, venendo coinvolto in un contatto che nel primo giro MON R2: 13° ha tolto dalla scena altri attori. In gara 2 la magra consolazione di aver recuperato sino alla sedicesima posizione finale. Per la prima volta a Monaco, su un tracciato cittadino con una monoposto potente come la GP2, Lello si è ritrovato in nona fila grazie al quin- to tempo del suo gruppo, un risultato che non lo ha entusiasmato perchè ottenuto essendo costretto ad usare un solo treno di gom- me nuove invece che due, come la maggior parte degli altri piloti. In gara 1 sembravano poter arrivare i primi punti, ma l’ingresso della safety-car e la contemporanea chiamata ai box per Coletti da parte della Racing Engineering hanno di fatto relegato l’italiano in dodicesima piazza. In gara-2 poi è stato penalizzato con drive- through per un contatto con De Jong al tornantino.

BAH Q: 8° BAH R1: 18° BAH R2: 24° SPA Q: 4° SPA R1: RIT SPA R2: 16° MON Q: 5° GA MON R1: 12° MON R2: 19° 48 LA SORPRESA IZAWA ILLUDE, È PIC POI ARRANCA

Il miglior debuttante, data la debacle di Marciello e Vandoorne, è Dopo un esordio di stagione decisamente entusiasmante, che ave- sino a questo momento Arthur Pic. A sorpresa il francese, che cor- va visto Takuya Izawa recuperare dalla ventitreesima piazzola in re per i colori del rientrante team Campos, ha sempre concluso la griglia sino alla sesta posizione sotto la bandiera a scacchi di gara gara tra i primi dieci ed in classifica ha raccolto 40 punti, che gli 1 in Bahrain, il nipponico è sembrato arrancare rispetto alla con- consentono di occupare la quinta piazza in campionato. Cinque correnza. Izawa, che proprio in questi giorni ha festeggiato il tren- gare a punti per lui, solo uno zero arrivato in Bahrain nella gara tesimo compleanno, arriva con una forte spinta della Honda, ma domenicale. Un risultato certamente positivo che né lui né gli deve fare i conti con un mondo completamente nuovo per lui. avversari si aspettavano. Dopo un lungo apprendistato in Formu- Rispetto alle vetture delle serie nipponiche la GP2 è molto diver- la Renault 3.5, Pic è stato bravo nel non sbagliare nulla in questi sa ed anche le gomme Pirelli sono un notevole ostacolo per chi non primi tre appuntamenti sfiorando il podio in Spagna. “A Barcello- le ha mai provate. La nota positiva però è che il Bahrain è la pista na ero molto veloce, se avessi avuto due giri in più avrei superato su cui Izawa ha potuto fare tre giornate di test, come anche ad Abu Dillmann conquistando il podio, ed anche a Monaco ero più velo- Dhabi, che sarà però l’ultima gara della stagione. Gli otto punti ce dei piloti che mi precedevano, ma è praticamente impossibile sino ad ora conquistati gli permettono di mantenere la quindice- sorpassare. Sono contento di quanto fatto con il team Campos sino sima posizione in campionato, ma se vuole sperare che la Honda a qui e spero che continueremo a migliorarci nel corso della sta- lo inserisca nel progetto McLaren Formula 1 dovrà cercare di avvi- gione”. cinarsi alle prestazioni del compagno Vandoorne.

BAH Q: 9° BAH Q: 23° BAH R1: 5° BAH R1: 6° BAH R2: 9° BAH R2: 12° SPA Q: 13° SPA Q: 23° SPA R1: 6° SPA R1: 20° SPA R2: 4° SPA R2: 13° MON Q: 7° GB MON Q: 13° GA MON R1: 6° MON R1: RIT MON R2: 5° MON R2: RIT

ELLINAS A PUNTI SENZA TEST

Tio Ellinas è forse una delle più grandi rivelazioni di questo inizio di stagione. Il cipriota, proveniente da due anni di GP3, non ha preso parte ai test di inizio anno ed ha saltato la prima gara di cam- pionato in Bahrain, ma sin dal suo arrivo in casa MP Motorsport, al posto di Jon Lancaster, ha subito conquistato la zona punti nel- la prima corsa a Barcellona, replicando anche sul difficile cittadi- no di Monte Carlo.

SPA Q: 9° SPA R1: 7° SPA R2: 11° MON Q: 10° GA MON R1: 10° MON R2: 22°

49 GP2 IL PUNTO

MARKELOV, ANIMALE DA GARA

Artem Markelov è il pilota che ha fatto il salto di categoria più gran- de tra tutti i debuttati. Rispetto a chi arrivava dalla GP3 o dalla Auto GP, il russo è stato buttato in macchina dopo una buona sta- gione nella Formula 3 tedesca. Il suo arrivo all’interno del team Russian Time era già previsto dallo scorso ottobre, quando anco- ra il compianto Igor Mazepa gestiva la scuderia e lo aveva portato al debutto nei test di Abu Dhabi. Nonostante la qualifica sia anco- ra il suo punto debole, partendo sempre dall’ultima fila, Artem ha dimostrato di sapersi ben comportare in gara, conquistando il giro veloce in Bahrain e ottenendo un quindicesimo, un decimo ed un undicesimo posto nelle prime tre corse. Poi in gara 2 a Barcellona il contatto con Simon Trummer, gli è costato dieci posizioni di penalità da scontare per Monaco, e le evidenti difficoltà di un cir- cuito cittadino lo hanno portato a collezionare altri due ritiri. L’ul- timo, avvenuto per un incidente alla curva di Santa Devota a Mon- te Carlo, ha costretto anche alla sostituzione del telaio per la pros- sima gara di Zeltweg.

BAH Q: 26° BAH R1: 15° BAH R2: 10° SPA Q: 26° SPA R1: 11° SPA R2: RIT MON Q: 13° GB MON R1: RIT MON R2: RIT

SATO PAGA L'INESPERIENZA

Kimiya Sato sta pagando lo scotto del noviziato in casa Campos, oltre che il confronto diretto con un compagno di squadra come Arthur Pic che ha sorpreso davvero tutti. "Kimi" è sempre stato un uomo da gara, lo ha dimostrato in Auto GP sia lo scorso anno, dove si è laureato vicecampione alle spalle di Vittorio Ghirelli, sia in que- sta stagione dove detiene ancora la leadership di campionato nonostante ne abbia saltato una prova. Sato è stato coinvolto in un incidente con Axcil Jefferies in Bahrain, a seguito del quale gli è stata inflitta una penalità e questo sicuramente ha fatto in modo che il giapponese fosse decisamente più ragionatore in certe fasi. Da allora però ha sempre tagliato il traguardo a metà classifica, e nella parte centrale del campionato dovrebbe essere in grado di esprimere il proprio potenziale.

BAH Q: 16° BAH R1: RIT BAH R2: 19° SPA Q: 17° SPA R1: 19° SPA R2: 15° MON Q: 9° GB MON R1: 15° MON R2: 14°

50 INIZIO INTERLOCUTORIO PER NEGRAO REGALIA AZZOPPATO DAI GUASTI

Andrè Negrao, al pari di Ellinas, ha disputato due sole gare. Il bra- Facu Regalia è forse il pilota che in questo inizio di stagione ha più siliano ha saltato la corsa di Barcellona per problemi di salute che da recriminare alla sfortuna. In tre appuntamenti, l’argentino non lo hanno visto tornare in Brasile. Certo vedere che proprio a Mon- è mai arrivato in fondo al primo giro in gara 1. Un risultato fru- tmelò, con la sua vettura, ha ottenuto il podio non strante che vanifica ogni sforzo e costringe il vicecampione della deve essere stato entusiasmante, ma al sudamericano va dato atto GP3 ad un’annata decisamente difficile. Nonostante il bonus rice- di aver retto ottimamente il confronto con il compagno di squadra vuto come premio stanziato dalla Pirelli per fare il salto dalla GP3 Renè Binder, che ha già una stagione in GP2 alle spalle. Dopo que- alla sorella maggiore GP2 al posto di Daniil Kvyat, Regalia non rie- sta pausa Negrao cercherà di ottenere l’ingresso in zona punti che sce a trovare il bandolo della matassa. La sua vettura infatti si è invece l’austriaco ha già artigliato sul tracciato di Al-Sakhir. sino ad ora ammutolita per motivi tecnici apparentemente inspie- gabili e di cui è difficile identificare la causa. BAH Q: 14° BAH R1: 20° BAH Q: 19° BAH R2: 18° BAH R1: RIT MON Q: 12° GA BAH R2: 20° MON R1: RIT SPA Q: 21° MON R2: 15° SPA R1: RIT SPA R2: 17° MON Q: 10° GB MON R1: RIT° MON R2: 22°

JEFFERIES, DEBUTTO COL BOTTO

Una sola gara per Axcil Jefferies in Bahrain, dove ha svolto anche una giornata di test con Trident. Su di lui ha pesato notevolmen- te il botto con Sato, con la vettura letteralmente distrutta che ha costretto i meccanici della squadra italiana a lavorare duramente per permettergli di prendere il via in gara 2.

BAH Q: 23° BAH R1: RIT BAH R2: 21°

51 RENAULT 3.5 GARE A SPA-FRANCORCHAMPS

Massimo Costa

Nella località che ha “inventato” le spa, Carlos Sainz si è let- teralmente tuffato lungo il tracciato belga prendendosi tutto. Due pole, due vittorie, un gpv. Peccato per il gpv di gara 2, soffiatogli da un sorprendente Matias Laine, in “palla” per tut- to il weekend. E’ un Sainz straripante, dirompente, quello che con la Dallara del team Dams ha recuperato 50 punti in un colpo solo lanciando un chiaro avviso ai naviganti. Non che ci fossero dubbi, ma l’avvertimento è più o meno questo: per il titolo dovete fare i conti con me.

Lo spagnolo non ha avuto rivali sul tracciato più affascinante e impegnativo del campionato. Un passo inarrivabile per tutti quello di Sainz che allunga in campionato sui rookie Gasly e Rowland LE TERME DI SAINZ

52 53 RENAULT 3.5 GARE A SPA-FRANCORCHAMPS

L’IMPEGNO DI GASLY E ROWLAND

Lo hanno capito i rookie Pierre Gasly e Oliver Rowland. Che si impegnano tantissimo, hanno qualche su e giù, ma stanno lasciando il segno. Gasly ha conquistato la pri- ma fila per gara 1, piazzandosi poi secondo nella corsa, Rowland (ritiratosi in gara 1 per pompa benzina ko) lo ha fatto in gara 2, risultando terzo al traguardo per un errore al pit-stop, che lo ha visto spegnere il motore. Gasly invece, nella prova della domenica si è qualificato male, in sesta fila, ma ha saputo recuperare bene fino al quarto posto. Bel rientro di Stanaway, CAMBIO DI TELAIO anche se sfotunato PER STEVENS

Will Stevens è quarto in campionato e ha potuto sorri- dere al termine di gara 2 che lo ha visto secondo. Ma nel- la frazione del sabato era disperso. Incomprensibile il motivo. Per giocare la carta della disperazione, il team Strakka gli ha cambiato il telaio nella notte, il risultato lo si è visto subito. Lecito dunque pensare che vi fosse qualcosa di storto nello chassis che non aveva permesso a Stevens sia in qualifica 1 sia in gara 1 di viaggiare con i primi. I maligni sostengono invece che il cambio di tela- io ha semplicemente fatto scattare qualcosa in Stevens che la domenica è entrato in pista più deciso.

Buon weekend per Van Buuren

54 Laine protagonista come non mai

Continua il momento no di Sirotkin

A SIROTKIN SERVE UN RESET

Prosegue l’incubo di Sergey Sirotkin. Doveva essere il rivale numero uno di Sainz, ma tra errori e problemi tecnici, il russo della Fortec si ritrova lonta- nissimo in classifica. Nel box del team inglese c’è una certa tensione, Sirot- kin è incredibilmente afflitto da una serie di noie tecniche che gli stanno facendo perdere la stagione. Noie che non sono tanto imputabili alla Fortec, ma a fattori esterni. Sirotkin però, non è incisivo come ci si aspettava, nei momenti decisivi della qualifica non lascia il segno, in partenza sbaglia anco- ra come gli capitava in Auto GP due anni fa. Le sirene della Sauber F.1 pos- sono averlo distratto, per lui servirebbe un bel reset e magari rimanersene, tra una gara e l’altra, vicino al team anziché affrontare lunghi viaggi di ritor- no a Mosca. JAAFAR E NATO SEMPRE PIAZZATI

Jazeman Jaafar e hanno recuperato punti e piazzamenti. Jaa- far anche il podio in gara 1. Il malese si è un po’ perso in qualifica, ma ci ha messo del suo nelle due corse recuperando e sorpassando. Nato era atteso da tutti a una conferma dopo la inattesa e sorprendente pole con vittoria a Monte Carlo. Il francese compagno di Sainz nel team Dams in qualifica non ha particolarmente entusiasmato, ma nelle due gare è emerso con prepoten- Gasly è secondo in campionato za prendendosi due quinti posti.

55 RENAULT 3.5 GARE A SPA-FRANCORCHAMPS

Jaafar ha incamerato punti importanti in tutte e due le gare

LAINE SORPRENDE STANAWAY PURE

Laine è stato tra le sorprese di Spa. Il finlandese, al secondo anno nella WSR e con Strakka, ha lanciato segnali importanti firmando un quarto e un settimo posto. E’ stato il suo fine settimana più convincente nella cate- goria. Meritava molto di più anche Roberto Merhi ma un contatto al 1° giro a Les Combes con Richie Stanaway lo ha subito eliminato mentre in qualifica 2 un assetto sbagliato ha compromesso ogni cosa. Il ritorno di Stanaway in WSR (al posto dell’infortunato Matthieu Vaxiviere) dopo due anni esatti dall’incidente a Spa che lo aveva tenuto fermo a lungo per la frattura di una vertebra è stato di alto profilo. Velocissimo in qualifica, in gara 1 si è toccato con Merhi, nella seconda meritava il terzo posto, ma un errore del team (pit-stop effettuato dopo la finestra prevista per le soste del cambio gomme) lo ha fatto scivolare all’ottavo posto. UN SABATO DA LEONI PER GHIOTTO

Luca Ghiotto ha vissuto un sabato da grande protagonista. Undicesimo in qualifica, ma poteva fare meglio senza il problema allo sterzo emer- so nel primo turno libero per un contatto con i rallentatori all’interno della variante Les Combes, in gara 1 ha guadagnato posizioni per il con- tatto multiplo a Les Combes. Ritrovatosi settimo anche per l’uscita di Pietro Fantin e il testacoda di Meindert Van Buuren (positivo il weekend dell’olandese di Pons), Ghiotto ha spinto forte riuscendo a recuperare su Marco Sorensen. Il danese, osso durissimo, ha cercato di contenere Ghiotto finché, dopo un errorino alla Source, il rookie della Draco lo ha affiancato e nella discesa verso la Eau Rouge ha compiuto il sorpasso del weekend portandosi a casa il sesto posto. Purtroppo in qualifica 2 un sovrasterzo improvviso lo ha costretto nelle ultime file e in gara si è riti- Sempre brava e aggressiva la Visser rato per un problema al circuito pneumatico che comanda cambio e DRS si è dovuto ritirare.

56 L'ORDINE DI ARRIVO GARA 1 SABATO 31 MAGGIO 2014 1 - Carlos Sainz - Dams - 18 giri 40'00"447 2 - Pierre Gasly - Arden - 17"030 3 - Jazeman Jaafar - ISR - 17"916 4 - Matias Laine - Strakka - 18"861 5 - Norman Nato - Dams - 19"472 6 - Luca Ghiotto - Draco - 27"725 7 - - Strakka - 28"316 8 - Marco Sorensen - Tech 1 - 31"380 9 - Marlon Stockinger - Lotus Charouz - 31"819 10 - Beitske Visser - AVF - 42"354 11 - William Buller - Arden - 45"395 12 - Meindert Van Buuren - Pons - 47"787 13 - Roman Mavlanov - Zeta - 54"189

Giro più veloce: Carlos Sainz 2'01"450

Ritirati 10° giro - Oliver Rowland 5° giro - Oscar Tunjo 4° giro - Pietro Fantin 0 giri - Richie Stanaway 0 giri - Roberto Merhi 0 giri - Sergey Sirotkin 0 giri - Zoel Amberg

Ghiotto secondo tra i rookie in gara 1

Stevens ha fatto suo il secondo posto in gara 2

L'ORDINE DI ARRIVO GARA 2 DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Carlos Sainz - Dams - 21 giri 43'24"524 2 - Will Stevens - Strakka - 12"330 3 - Oliver Rowland - Fortec - 15"045 4 - Pierre Gasly - Arden - 15"888 5 - Norman Nato - Dams - 23"181 6 - Jazeman Jaafar - ISR - 26"953 7 - Matias Laine - Strakka - 27"434 8 - Richie Stanaway - Lotus Charouz - 34"420 9 - Meindert Van Buuren - Pons - 45"751 10 - Marco Sorensen - Tech 1 - 45"937 11 - Marlon Stockinger - Lotus Charouz - 46"686 12 - William Buller - Arden - 47"099 13 - Roberto Merhi - Zeta - 55"776 14 - Beitske Visser - AVF - 1'02"128 15 - Oscar Tunjo - Pons - 1'10"605 16 - Roman Mavlanov - Zeta - 1'21"931

Giro più veloce: Matias Laine 2'02"129

Ritirati 15° giro - Luca Ghiotto 6° giro - Sergey Sirotkin 0 giri - Pietro Fantin 0 giri - Zoel Amberg

Il campionato 1.Sainz 124; 2.Gasly 81; 3.Rowland 74; 4.Stevens 68; 5.Jaafar, Nato 46; 7.Merhi 38; 8.Martsenko 36; 9.Stockinger, Amberg 32; 11.Sorensen 29; 12.Sirotkin 25; 13.Ghiot- to 20; 14.Laine 19; 15.Buller 12.

57 AUTO GP GARE A MONZA POMMER SI RIL Con i punti conquistati a Monza il tedesco della Super Nova si avvicina al leader di classifica Sato, assente in Brianza. Bel successo in Gara 2 per Giovesi

58 LANCIA

Markus Pommer

59 AUTO GP GARE A MONZA

Marco Cortesi Foto: Photo 4

È stato il weekend di Markus Pommer quel- lo dell’Auto GP a Monza. La serie organiz- zata da Enzo Coloni si è schierata sul trac- ciato brianzolo per il quarto round stagio- nale, e a mettersi in mostra è stato il venti- quattrenne tedesco della Super Nova. Una vittoria ed un terzo posto per il campione della Formula 3 tedesca, che ha incassato anche 20.000€ di premi e conquistato il secondo posto in campionato alle spalle dell’assente Kimiya Sato. Pommer non è però stato l’unico ad avere motivi per festeggiare. LA SECONDA DI GIOVESI Kevin Giovesi Kevin Giovesi, partito dalla pole in gara 2 dopo l’ottavo posto in gara 1, ha centrato la seconda vittoria dell’anno andando in fuga subito e comandando dall’inizio alla fine. Sul podio di gara 1, alle spalle di Tamas Pal Kiss, ha concluso Michela Cerruti. Sulla stessa pista che l’aveva vista trionfare in Superstars Series, la pilotessa milanese non solo ha portato a casa il trofeo del terzo posto, ma ha anche convinto, recuperando un pit-stop lento e vincendo uno spettaco- lare duello con Andrea Roda. Il comasco, costretto dalla Cerruti ad accontentarsi del- la quarta piazza, si è però rifatto con gli inte- ressi nella seconda corsa, in cui ha incassa- to il proprio miglior piazzamento nella serie, provando anche ad andare all’inse- guimento di Giovesi. Per quanto riguarda il resto della top-5, il team Euronova ha mes- so a segno due buoni piazzamenti: la quin- ta posizione di Michele La Rosa in gara 1 e un buon quarto posto per Yoshitaka Kuro- da. Con la già annunciata assenza di Kimiya Sato per il round di Zeltweg, che sicura- mente gli costerà la guida della classifica, Pommer è emerso a Monza come il conten- dente più accreditato per la leadership.

Buon esordio per Michimi

60 Bel secondo posto per Roda in gara 2

61 AUTO GP GARE A MONZA

PAL KISS RALLENTA

Un po’ rallentata, invece, la corsa di Pal Kiss, che tut- tavia non ha commesso errori. L’ungherese del team Zele dopo la buona gara 1 ha finito per occupare il quinto posto nella seconda. Buono il debutto del giapponese Shinya Michimi, in arrivo dal campiona- to F.Challenge nazionale, che ha terminato con un sesto posto come miglior risultato. Più complicata la vita per Loris Spinelli, penalizzato due volte per con- tatti evitabili, e per Christof Von Grunigen. Il pilota svizzero, classe 1991, si è subito messo in mostra con- quistando la prima fila con un’eccezionale qualifica, Pal Kiss dopo aver impressionato nelle libere. Sfortunata- mente, in gara gli è andata molto peggio: due i suoi contatti con Spinelli, il primo dei quali l’ha fatto fini- re insabbiato insieme all’italiano in parabolica. Il prossimo round dell’Auto GP sarà nuovamente in Italia, stavolta ad Imola, alla fine di giugno.

Michela Cerruti

62 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 31 MAGGIO 2014 1 - Markus Pommer – Super Nova - 17 giri 28'20"934 2 - Tamas Pal Kiss – Zele - 1"027 3 - Michela Cerruti – Super Nova - 15"100 4 - Andrea Roda – Virtuosi UK - 15"747 5 - Michele La Rosa – MLR by Euronova - 29"066 6 - Francesco Dracone – Super Nova - 37"534 7 - Giuseppe Cipriani – Ibiza - 40"124 8 - Kevin Giovesi – Eurotech - 40"374 9 - Samin Gomez – Zele - 47"245 10 - Yoshitaka Kuroda – Euronova - 1'31"231* 11 - Shynia Michimi – Euronova - 1 giro

*penalizzato di 25" per aver migliorato il suo tempo di riferimento con bandiere gialle

Giro più veloce: Shinya Michimi - 1'37"228

Ritirati 1° giro - Loris Spinelli 1° giro - Cristof Von Gruenigen L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Kevin Giovesi – Eurotech - 15 giri 2 - Andrea Roda – Virtuosi UK - 2”406 3 - Markus Pommer – Super Nova - 8”049 4 - Yoshitaka Kuroda – Euronova - 11”611 5 - Tamas Pal Kiss – Zele - 14”015 6 - Shynia Michimi – Euronova - 14”753 7 - Michela Cerruti – Super Nova - 25”368 8 - Giuseppe Cipriani – Ibiza - 30”546 9 - Christof Von Gruenigen – Zele - 30”816 10 - Francesco Dracone – Super Nova - 37”291 11 - Loris Spinelli – Eurotech - 1'27”749

Giro più veloce: Markus Pommer - 1'37”344

Ritirati 4° giro - Samin Gomez 3° giro - Michele La Rosa

Il campionato 1.Sato 114 punti; 2.Pommer 105; 2.Pal-Kiss 101; 4.Giovesi 82; 5.Roda 80; 6.Cerruti 55; 7.La Rosa 46; 8.Dejonghe 41; 9.Cipriani 30; 10.Kuroda 26.

CERRUTI REGINA DI MONZA “Sono davvero contentissima per quanto ottenuto a Monza in questo fine settimana. Sin dalle prove libere avevo un gran feeling con la macchina ed in qualifica il potenziale è emerso senza difficoltà, tanto che sono riuscita a conquistare il quarto posto. Nonostante il risultato fosse lo stesso di Budapest, in questo caso assu- me maggior valore perché la pista era asciutta e le condizioni erano quindi uguali per tutti. In gara sono par- tita bene, mantenendo la terza posizione senza commettere errori. Il nostro pit-stop è stato un po’ lento, e ho perso due posizioni a favore di Roda e Yoshitaka Kuroda. In un paio di giri però ho recuperato su entram- bi e a quel punto ho promesso a me stessa che non avrei mai ceduto il terzo posto. Non è stato facile però! Andrea è un amico, sono stata felice di battagliare con lui, anche se non ci siamo risparmiati, sia lui negli attacchi che io in difesa. Voglio ringraziare la Super Nova per avermi dato una vettura eccezionale, e dedi- co questo risultato alla mia famiglia, ai miei amici ed ai miei sponsor che mi hanno supportato. Sotto il podio c’erano davvero tutti a festeggiarmi e sono realmente al settimo cielo per questo risultato”.

63 F.3 FIA EUROPEAN GARE A BUDAPEST

Altre tre pole position, due vittorie e un secondo posto: Ocon e Prema stanno ripetendo il dominio visto la scorsa stagione con Marciello, Rosenqvist è già lontano LA LEGGE DI OC

64 CON

Il mattatore Ocon leader di campionato

65 F.3 FIA EUROPEAN GARE A BUDAPEST

Claudio Pilia

Il weekend di Budapest non ha fatto altro che conferma- re i lieti sospetti: Esteban Ocon è un gran pilota. Un roo- kie, certo, ma già un grande protagonista dopo appena quattro round stagionali. Si, perché dopo il clamoroso tris di pole position ottenute sul cittadino di Pau, il fran- cese del team Prema ha concesso il bis anche nell'appun- tamento in terra magiara dal quale, soprattutto, ha por- tato a casa altre due pesanti vittorie e un secondo posto. In gara-1, una piccola indecisione ha dato il successo ad un ancora regolare Tom Blomqvist (al suo attivo anche un quinto e un sesto posto), ma alla fine il transalpino ha comunque chiuso la corsa con un secondo gradino del podio prezioso per una classifica che sta dominando con ben 232 punti, 82 in più del britannico della Carlin. Archiviato il sabato, nei due appuntamenti domenicali di gara-2 e gara-3 sono poi arrivate due vittorie schiac- Per due volte sul podio cianti, supportate dall’ottimo compagno di squadra Fuoco, Ocon e Auer Antonio Fuoco. FUOCO SI AVVICINA A ROSENQVIST

Il pilota del programma FDA gli ha fatto compagnia con prestazioni di tutto rispetto, nonostante una prima cor- sa che gli ha portato un tutt’altro che consono 19esimo posto, scaturito da due drive through inflittigli (il secon- do dei quali per essere uscito dai box, dopo la prima penalità, toccando la linea bianca) dai commissari. Le due gare della domenica hanno dato a Fuoco la possibi- lità di confermare tutto il proprio potenziale e così ha fat- to, cogliendo ben due secondi posti con grande tenacia e riscattando la corsa opaca del giorno precedente. Tanta voglia di emergere per Antonio, evidente soprattutto in gara-3: una partenza non perfetta e la pioggia caduta poco dopo il via lo hanno infatti costretto a rimboccarsi le maniche, inseguendo i due del team Mucke e recupe- rando, in pochi giri, prima la terza piazza con un sorpas- so sull’austriaco Lucas Auer, e poi anche la seconda gra- zie all’auto-eliminazione di Rosenqvist, scivolato indie- tro per uno dei tanti drive through del weekend. Il pilo- ta di casa Mucke, ora, dovrà guardarsi dalla rimonta in campionato di Fuoco, che dista solo 34 punti. GIOVINAZZI BRILLA ANCORA

Buoni spunti anche per Antonio Giovinazzi, che ha rac- colto altri punti importanti grazie ad un sesto e quinto posto nelle due gare della domenica, che hanno fatto da contraltare alla sfortuna di gara-1; un contatto al primo giro, alla chicane, gli ha lasciato un’ala anteriore parzial- mente danneggiata che ha attirato l’attenzione dei com- Blomqvist e Verstappen missari, i quali gli hanno esposto la bandiera nero-aran- si danno battaglia al via di gara 1 cio, facendolo così rientrare ai box per un imprevisto pit- stop. Ancora un weekend difficile, invece, per Michele Beretta (Eurointernational), che sulla pista magiara è riuscito ad agguantare appena un ventunesimo posto in gara-3, davanti a Goddard e Gilbert.

66 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 SABATO 31 MAGGIO 2014 DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Tom Blomqvist (Dallara-VW) - Carlin - 21 giri 33'58"653 1 - Esteban Ocon (Dallara-Mercedes) - Prema - 21 giri in 34'14"307 2 - Esteban Ocon (Dallara-Mercedes) - Prema - 4"897 2 - Antonio Fuoco (Dallara-Mercedes) - Prema - 6"977 3 - Felix Rosenqvist (Dallara-Mercedes) - Mucke - 13"180 3 - Lucas Auer (Dallara-Mercedes) - Mucke - 7"373 4 - Lucas Auer (Dallara-Mercedes) - Mucke - 14"517 4 - Felix Rosenqvist (Dallara-Mercedes) - Mucke - 8"294 5 - Jordan King (Dallara-VW) - Carlin - 17"592 5 - Tom Blomqvist (Dallara-VW) - Carlin - 9"449 6 - Jules Szymkowiak (Dallara-VW) - Van Amersfoort - 34"332 6 - Antonio Giovinazzi (Dallara-VW) - Carlin - 12"957 7 - Felix Serralles (Dallara-Mercedes) - West Tec - 36"090 7 - Gustavo Menezes (Dallara-VW) - Van Amersfoort - 13"473 8 - Dennis Van de Laar (Dallara-Mercedes) - Prema - 39"033 8 - Felix Serralles (Dallara-Mercedes) - West Tec - 25"804 9 - Mitchell Gilbert (Dallara-Mercedes) - Fortec - 42"057 9 - (Dallara-Mercedes) - Prema - 26"769 10 - Sean Gelael (Dallara-VW) - Carlin - 42"765 10 - John Bryant-Meisner (Dallara-Mercedes) - Fortec - 28"559 11 - Jake Dennis (Dallara-VW) - Carlin - 43"241 11 - Mitchell Gilbert (Dallara-Mercedes) - Fortec - 29"086 12 - Alexander Toril (Dallara-Nissan) - T Sport - 44"817 12 - Dennis Van de Laar (Dallara-Mercedes) - Prema - 30"844 13 - Felipe Guimaraes (Dallara-Mercedes) - Double R - 46"140 13 - Felipe Guimaraes (Dallara-Mercedes) - Double R - 33"778 14 - John Bryant-Meisner (Dallara-Mercedes) - Fortec - 49"346 14 - (Dallara-Mercedes) - Mucke - 34"479 15 - Roy Nissany (Dallara-Mercedes) - Mucke - 49"986 15 - Tatiana Calderon (Dallara-Mercedes) - Jo Zeller - 34"987 16 - Richard Goddard (Dallara-Nissan) - T Sport - 51"521 16 - Max Verstappen (Dallara-VW) - Van Amersfoort - 39"234 17 - Gustavo Menezes (Dallara-VW) - Van Amersfoort - 55"888 17 - Jake Dennis (Dallara-VW) - Carlin - 40"163 18 - Hector Hurst (Dallara-Mercedes) - West Tec - 1'05"790 18 - Sandro Zeller (Dallara-Mercedes) - Jo Zeller - 54"569 19 - Antonio Fuoco (Dallara-Mercedes) - Prema - 1'06"397 19 - Jules Szymkowiak (Dallara-VW) - Van Amersfoort - 54"978 20 - Tatiana Calderon (Dallara-Mercedes) - Jo Zeller - 1'19"632 20 - Hector Hurst (Dallara-Mercedes) - West Tec - 59"340 21 - Sandro Zeller (Dallara-Mercedes) - Jo Zeller - 1'24"898 21 - Sean Gelael (Dallara-VW) - Carlin - 1'01"572 22 - Nicholas Latifi (Dallara-Mercedes) - Prema - 1'35"591 22 - Alexander Toril (Dallara-Nissan) - T Sport - 1'03"029 23 - Antonio Giovinazzi (Dallara-VW) - Carlin - 2 giri 23 - Richard Goddard (Dallara-Nissan) - T Sport - 1'05"301 24 - Michele Beretta (Dallara-Mercedes) - Eurointernational - 1 giro Giro più veloce: Esteban Ocon in 1'36"747 Giro più veloce: Esteban Ocon in 1'37"049 Ritirati 6° giro - Max Verstappen Ritirato 1° giro - Michele Beretta 1° giro - Jordan King L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 3 DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Esteban Ocon (Dallara-Mercedes) - Prema - 17 giri 28'11"326 2 - Antonio Fuoco (Dallara-Mercedes) - Prema - 4"756 3 - Lucas Auer (Dallara-Mercedes) - Mucke - 5"663 4 - Max Verstappen (Dallara-VW) - Van Amersfoort - 6"875 5 - Antonio Giovinazzi (Dallara-VW) - Carlin - 8"390 6 - Tom Blomqvist (Dallara-VW) - Carlin - 8"901 7 - Felix Serralles (Dallara-Mercedes) - West Tec - 11"142 8 - Gustavo Menezes (Dallara-VW) - Van Amersfoort - 14"162 9 - Jake Dennis (Dallara-VW) - Carlin - 16"124 10 - Nicholas Latifi (Dallara-Mercedes) - Prema - 17"034 11 - Roy Nissany (Dallara-Mercedes) - Mucke - 20"588 12 - John Bryant-Meisner (Dallara-Mercedes) - Fortec - 22"059 13 - Sean Gelael (Dallara-VW) - Carlin - 23"961 14 - Dennis Van de Laar (Dallara-Mercedes) - Prema - 24"849 15 - Jules Szymkowiak (Dallara-VW) - Van Amersfoort - 25"133 16 - Tatiana Calderon (Dallara-Mercedes) - Jo Zeller - 26"264 17 - Felix Rosenqvist (Dallara-Mercedes) - Mucke - 26"910 18 - Alexander Toril (Dallara-Nissan) - T Sport - 30"480 19 - Hector Hurst (Dallara-Mercedes) - West Tec - 35"497 20 - Felipe Guimaraes (Dallara-Mercedes) - Double R - 35"817 21 - Michele Beretta (Dallara-Mercedes) - Eurointernational - 39"909 22 - Richard Goddard (Dallara-Nissan) - T Sport - 41"710 23 - Mitchell Gilbert (Dallara-Mercedes) - Fortec - 46"194

Ritirato 7° giro - Sandro Zeller

Il campionato 1.Ocon 232 punti; 2.Blomqvist 150; 3.Auer 137; 4.Fuoco 103; 5.Verstappen 80; 6.Gio- vinazzi 79; 7.Rosenqvist 76; 8.King 70; 9.Dennis 56; 10.Latifi 49.

67 EUROCUP RENAULT GARE A SPA-FRANCORCHAMPS

AGGAN

68 Massimo Costa

Si fa interessante la Eurocup Renault 2.0. Se dopo Alcaniz si poteva pensare che avesse tutte le carte in regola per prende- re il largo nella classifica di campionato, Bruno Bonifacio ha invece confermato che le avvisaglie mostrate in Spagna non erano per nul- la sporadiche. E che sarà lui, come avevamo ben specificato nell’arti- colo di anteprima della stagione, il principale contendente al titolo dell’olandese. A Spa la Prema ha messo in campo tutta la propria for- za e competitività permettendo al bravo Bonifacio di salire sul terzo gradino del podio in gara 1 e di vincere la seconda corsa con autori- tà. Peccato per una qualifica 1 non perfetta che ha privato Bonifacio di un risultato sicuramente migliore. La Prema non è riuscita a con- quistare le due pole, finite nelle mani di De Vries, abilissimo nel tro- vare lo spunto giusto fin dai primi giri, ma in gara ha fatto la diffe- renza. Dapprima con Dennis Olsen, poi appunto, con Bonifacio. NCIO IN VETTA

Bonifacio grazie al terzo posto conquistato al sabato e alla sua prima vittoria nella categoria ha raggiunto De Vries al vertice della classifica, entrambi a 70 punti. Grande weekend per la Prema che oltre al brasiliano ha messo a segno il primo successo di Olsen

Bonifacio con la vittoria di gara 2 ora è leader del campionato assieme a De Vries

69 EUROCUP RENAULT GARE A SPA-FRANCORCHAMPS

OLSEN LA SORPRESA DI INIZIO STAGIONE

Il norvegese, al primo anno di Eurocup in quanto nel 2013 è stato tra i protagonisti del Renault NEC, è la piacevole sorpresa del cam- pionato. Ad Alcaniz aveva sorpreso tutti nel- le prove libere, ma in qualifica si era eclissa- to salvo mostrare segnali di risveglio nelle due ORUDZHEV RIMANE gare. A Spa invece, ha fatto tutto bene andan- dosi a prendere una meritata vittoria in gara LONTANO DAL VERTICE 1 e un più che positivo secondo posto nella seconda corsa. Se continua di questo passo, Per quanto riguarda gli altri, Spa ha propo- Olsen potrà sicuramente inserirsi nella lotta sto al vertice Alexander Albon del team KTR per la leadership in classifica generale. in gara 1, e Levin Amweg, due volte quinto con la Tatuus della ART Junior. Ci si aspet- tava qualcosa di più da Egor Orudzhev, sesto PODI E PENALITÀ e nono, ma il russo di Tech 1 non ha avuto PER DE VRIES mai lo spunto per andare a disturbare i lea- der. Stesso discorso per Kevin Joerg (Kauf- De Vries non ha potuto nulla contro Olsen mann) da cui ci si attendeva qualche segnale in gara 1 e contro il duo Prema in gara 2. Il da protagonista. Andrea Pizzitola che aveva suo incubo è stato il rettifilo del Kemmel indovinato una domenica da urlo ad Alcaniz, che dal Radillon porta alla variante di Les a Spa ha racimolato solo un decimo posto in Combes. In quel punto, uscendo più veloci gara 1 mentre nella prima corsa è rimasto dal Radillon, lo hanno superato di gran car- coinvolto in un contatto. Aurelien Panis ave- riera nel corso del primo giro in tre (poi ha va guadagnato la prima fila per gara 2, ma è ottimamente reagito), mentre in gara 2 lo subito sparito per essersi urtato a Les Com- hanno infilato sia Bonifacio sia Olsen. In bes con Orudzhev. Bei segnali dai rookie quest’ultima occasione, ha spinto il norve- Anthoine Hubert di Tech 1 e Matevos Isaa- gese sull’erba (che però ha tenuto giù e ha kyan della JD, entrati nella top ten con meri- passato il pilota di Koiranen) venendo giu- to in gara 2. Weekend difficile per Ignazio stamente punito con quattro posizioni di D’Agosto. L’italiano ha recuperato un decimo penalità sul prossimo schieramento di par- posto in gara 1 dopo una gran rimonta dalla tenza di Mosca. A De Vries è andata bene ventesima posizione, ma nella seconda corsa che i commissari sportivi non lo hanno è rimasto fuori dai punti. Peccato per due punito anche per avere accompagnato, qualifiche al di sotto delle aspettative. A Spa sempre sul Kemmel, Callan O’Keefe sull’er- c’era anche Dario Capitanio venuto ad alle- ba al penultimo giro e per il zig-zag dopo il narsi con la Tatuus della BVM, come molti via mentre si avviava verso Les Combes altri suoi colleghi, per la prova di campiona- chiudendo la porta a chi, più veloce, lo to ALPS che si terrà sul circuito belga proprio seguiva. De Vries ha impressionato per la questo fine settimana. Dopo buone prove velocità in qualifica e rimane l’uomo da bat- libere, il romano ha sofferto qualche proble- tere per il prosieguo del campionato. ma al motore.

Notevole la gara di Isaakyan De Vries si difende da Bonifacio in gara 2

70 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 SABATO 31 MAGGIO 2014 DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Dennis Olsen - Prema - 12 giri 29'10"740 1 - Bruno Bonifacio - Prema - 12 giri 27'37"090 2 - Nyck De Vries - Koiranen - 1"955 2 - Dennis Olsen - Prema - 0"708 3 - Bruno Bonifacio - Prema - 4"550 3 - Nyck De Vries - Koiranen - 3"739 4 - Alexander Albon - KTR - 5"754 4 - Callan O'Keefe - ART Junior - 4"650 5 - Levin Amweg - ART Junior - 7"076 5 - Levin Amweg - ART Junior - 5"044 6 - Egor Orudzhev - Tech 1 - 9"060 6 - Anthoine Hubert - Tech 1 - 6"483 7 - Kevin Joerg - Kaufmann - 11"310 7 - Matevos Isaakyan - JD - 7"181 8 - Aurelien Panis - ART Junior - 11"980 8 - Hans Villemi - Prema - 10"301 Due volte quinto Amweg 9 - Anthoine Hubert - Tech 1 - 12"643 9 - Egor Orudzhev - Tech 1 - 11"924 10 - Ignazio D'Agosto - Koiranen - 15"081 10 - Andrea Pizzitola - Manor MP - 12"570 11 - Hans Villemi - Prema - 15"379 11 - Matthew Parry - Fortec - 13"076 12 - Nick Cassidy - Koiranen - 16"526 12 - Ignazio D'Agosto - Koiranen - 13"553 13 - Callan O'Keefe - ART Junior - 17"479 13 - Steijn Schothorst - Manor MP - 16"910 14 - Martin Rump - Fortec - 17"692 14 - Kevin Joerg - Kaufmann - 23"067 15 - Andrea Pizzitola - Manor MP - 17"948 15 - Simon Gachet - ARTA - 24"541 16 - Matevos Isaakyan - JD - 18"203 16 - Louis Deletraz - AVF - 25"633 17 - - Fortec - 18"610 17 - Nick Cassidy - Koiranen - 25"748 18 - Simon Gachet - ARTA - 20"041 18 - Matthew Graham - AVF - 28"050 19 - Luke Chudleigh - Tech 1 - 20"933 19 - Luke Chudleigh - Tech 1 - 29"062 20 - Dario Capitanio - BVM - 21"161 20 - Jack Aitken - Fortec - 29"888 21 - Matthew Graham - AVF - 21"827 21 - Gustav Malja - Kaufmann - 30"870 22 - Gregor Ramsay - KTR - 22"720 22 - Jake Hughes - Burdett - 31"090 23 - Ryan Tveter - Kaufmann - 23"935 23 - Dario Capitanio - BVM - 31"648 24 - Alex Bosak - Prema - 26"629 24 - Raoul Owens - Burdett - 31"873 25 - Akash Nandy - Tech 1 - 27"420 25 - Akash Nandy - Tech 1 - 32"468 26 - Charles Leclerc - Fortec - 28"114 26 - Martin Rump - Fortec - 33"253 27 - Raoul Owens - Burdett - 28"689 27 - Patric Armand - Tech 1 - 33"779 28 - Julio Moreno - Manor MP - 30"751 28 - Aurelien Panis - ART Junior - 41"617 29 - Patric Armand - Tech 1 - 33"110 29 - Dennis Korneev - JD - 43"396 30 - Thiago Vivacqua - Fortec - 34"406 30 - Charles Leclerc - Fortec - 44"413 31 - James Allen - ARTA - 35"277 31 - Julio Moreno - Manor MP - 44"555 32 - Gustav Malja - Kaufmann - 36"150 32 - Gregor Ramsay - KTR - 45"545 33 - Josef Zaruba - AVF - 37"105 33 - Josef Zaruba - AVF - 47"363 34 - Vasily Romanov - Tech 1 - 42"430 34 - Vasily Romanov - Tech 1 - 47"492 35 - Alex Bosak - Prema - 55"457 Giro più veloce: Dennis Olsen 2'19"952 36 - Semen Evstigneev - BVM - 1'14"581 37 - Alexander Albon - KTR - 1'15"778 Ritirati 2° giro - Dennis Korneev Giro più veloce: Dennis Olsen 2'18"704 2° giro - Semen Evstigneev 0 giri - Louis Deletraz Ritirati 0 giri - Steijn Schothorst 7° giro - Thiago Vivacqua 0 giri - Jake Hughes 5° giro - James Allen 0 giri - Matthew Parry 1° giro - Ryan Tveter Olsen lanciato verso la vittoria Il campionato di gara 1 1.De Vries, Bonifacio 70; 3.Olsen 47; 4.Orudzhev, Amweg 30; 6.Pizzitola 27; 7.Albon 26; 8.Joerg 24; 9.Hubert 16; 10.Panis 14.

Bonifacio e Olsen festeggiano la doppietta Prema

71 L’INTERVISTA ANDREA PULCINI IL TITOL Pulcini, kartista Italiaracing 2013, dà il via all'avventura F.4 puntando alla vittoria fin dalla primo appuntamento del campionato, in programma questo fine settimana sul circuito di Adria

72 LO NEL MIRINO Antonio Caruccio “Abbiamo provato con varie squadre in “Sicuramente cambia il modo di lavorare. questi mesi, ma ho scelto la compagine di Scendere dalla macchina e vedere subito i Prenderà il via questo fine settimana ad Vincenzo Sospiri perché con loro c’è stato dati con gli ingegneri, valutare il comporta- Adria il campionato italiano Formula 4. il feeling migliore, mi sono trovato molto mento della vettura e la comparazione del- Dopo mesi di preparazione, test e pianifi- bene e sono trepidante nell’attesa di scen- le prove fatte. Un bel cambiamento”. cazione, è giunto finalmente il momento di dere in pista per la prima prova di Adria”. mettere le ruote in pista. Tanti i protagoni- Che aspettative hai per la prima sti per una serie che si propone finalità Come sono andati i test sino ad ora? gara? innovative, e tra di essi c'é senza dubbio “Abbiamo provato ad Adria, in occasione “Dal potenziale emerso dai test ci aspettia- Leonardo Pulcini, quindicenne eletto Kar- delle prove collettive e siamo andati molto mo di poter essere molto veloci. Ovviamen- tista Italiaracing 2013 lo scorso ottobre e bene. La macchina mi piace, è molto dura te partiamo sempre con l’intenzione di vin- oggi pronto a fare il proprio debutto in dal punto di vista fisico, provante e difficol- cere, quindi mi piacerebbe poterci riusci- monoposto. tosa se la paragoniamo al kart". re”.

Come è arrivato l’accordo con Euro- Che differenze hai riscontrato rispet- Qual è invece l’obiettivo per il cam- nova? to al kart? pionato? “Se tutto va bene e iniziamo a vincere, vor- remmo conquistare il titolo”.

Sarà la tua prima gara in auto? “Sì, non ho mai corso al di fuori del kart”.

Quali saranno le maggiori difficoltà? “Sicuramente la partenza da fermo, saper usare la frizione e gestire il cambio. Per la prima gara mi sto preparando nell’impara- re a gestire la corsa e spero di non fare erro- ri in partenza”.

Continuerai in kart? “No, adesso la mia attenzione è focalizzata sul campionato di Formula 4”.

73 ANTEPRIMA LE MANS MARCO BONANOMI LA CORSA DELLA Dopo quasi due anni passati esclusivamente a fare test, il pilota italiano torna al via della maratona francese che l’aveva visto concludere al terzo posto nel 2012. Una sola occasione, lunga un giorno, per far capire ai vertici Audi che merita un'occasione vera

74 A VITA

In attesa della gara di metà giugno, Bonanomi si è intanto tolto la soddisfazione di essere il pilota Audi più veloce nella giornata test di domenica 1 giugno. Un buon viatico anche se le Toyota sono minacciose...

75 ANTEPRIMA LE MANS MARCO BONANOMI

Filippo Zanier spesso dimostrato di essere velocissimo e senti che, una volta messo alla prova, saresti Vieni dalla gara WEC di Spa, disputa- Quasi due anni senza gare, girando nei test all'altezza. Pazienza, perseveranza e duro ta con una R18 che era già in configu- insieme ai piloti titolari, ma senza la possibi- lavoro, però, qualche risultato lo danno e così razione Le Mans, quindi aerodinami- lità di sfidarli in pista, di lottare con loro per alla fine la grande occasione è arrivata. Tra camente molto scarica. Quanto è stato una posizione in griglia, una traiettoria favo- due settimane, Marco sarà al via della 24 Ore difficile spingerla al massimo su una revole, magari un posto sul podio. Poi, un di Le Mans (la sua seconda in carriera) sulla pista così impegnativa? mese fa, finalmente in gara a Spa, ma anche terza Audi R18, pronto a dimostrare al mon- "Molto, perché ovviamente essendo in confi- in questo caso senza potersela giocare alla do e ai vertici della Casa di Ingolstadt che gurazione 'very low-downforce' ci mancava il pari: la sua macchina, in configurazione Le merita un sedile "vero". carico per spingere al massimo in curva. Poi Mans, era troppo scarica per essere compe- le condizioni meteo non hanno aiutato: in titiva sui curvoni del circuito belga, e l'obiet- Allora Marco, quali sono le sensazioni Belgio siamo arrivati dopo un test a Monza tivo del resto non era lottare per la vittoria, alla vigilia di quella che potrebbe esse- in cui io e i miei compagni di vettura, Albu- ma sfruttare la sei ore per provare le ultime re la gara più importante della tua car- querque e Jarvis, avevamo trovato un bilan- soluzioni per la maratona della Sarthe. riera? ciamento della macchina ottimo in condizio- Insomma testare, tanto per cambiare. Non è "Ottime, sono carico. Abbiamo lavorato tan- ni primaverili mentre a Spa abbiamo trova- stata facile la vita di Marco Bonanomi nelle tissimo sia noi piloti sia il team dal lato tec- to freddo, umido e pista scivolosa. Non era ultime tre stagioni: pilota ufficiale Audi, una nico, e non potremmo arrivare più pronti di quello che volevamo, anche perché con meno condizione senza dubbio privilegiata rispet- così. Poi certo, Le Mans è una gara unica al carico si fa più fatica a mandare in tempera- to a quella di molti colleghi, eppure per certi mondo e piena di incognite, ma abbiamo fat- tura gli pneumatici su una pista così fredda. versi frustrante. Perché guardare correre gli to tutto quanto era in nostro potere per ridur- Alla fine questo ci ha penalizzato soprattutto altri è dura, specialmente se in carriera hai le al minimo". in qualifica, dove ci siamo trovati a girare con

76 venti gradi nelle gomme in meno rispetto ai a disposizione di Toyota e Porsche più ener- nostri compagni di marca, impossibile rea- gia per giro e serbatoi più grandi, mentre la lizzare tempi competitivi". R18 è stata penalizzata su entrambi i versan- ti". Del resto non era tanto il cronometro quello che vi interessava, quanto la In pratica hanno cambiato le carte in scorrevolezza del vostro nuovo pac- tavola... chetto "Le Mans". Che riscontri avete "Beh sicuramente non ci hanno aiutato. Una avuto? volta che la scelta dei 2 Mj è stata conferma- "Dal nostro punto di vista buoni. Rispetto alle ta gli ingegneri Audi si sono concentrati al vetture #1 e #2, che diversamente da noi uti- massimo sull'aumento dell'efficienza, e i lizzavano un assetto più carico ottimale per risultati che hanno raggiunto sono stati Spa, abbiamo guadagnato circa 10 km/h. Di incredibili, con un miglioramento del 30% per sé non è niente male, ma il discorso cam- rispetto all'anno scorso. Nonostante questo, bia se guardiamo gli altri". grazie a queste ultime modifiche regolamen- tari, i nostri avversari saranno in vantaggio La concorrenza vi preoccupa? anche sulla durata degli stint di guida. Ora c'è "Non sappiamo precisamente cosa Porsche e da capire se questo vantaggio si tradurrà nel- Toyota porteranno a Le Mans, ma di certo a la capacità di fare un giro in più rispetto a noi Spa non erano 'scarichi' quanto la nostra n°3. per ogni stint di guida, perché se così fosse Eppure, anche se noi facevamo Eau Rouge e sarebbe una pessima notizia. Le nostre simu- Raidillon in pieno, sul rettilineo del Kemmel lazioni dicono che non dovrebbero riuscirci, le 919 ci passavano senza fatica. Con le Toyo- ma lo sapremo con certezza solo una volta ta, invece, era impossibile tenere il passo in arrivati a Le Mans. Comunque è un peccato uscita di curva. Mi sono trovato in lotta con vedere gli ingegneri lavorare duro e compie- Nakajima e anche se io avevo un po' più di re quello che è un vero e proprio miracolo tec- trazione, non appena lui trovava il grip e riu- nico per poi vederlo vanificato da una deci- sciva a scaricare i cavalli a terra mi staccava sione di chi fa i regolamenti. Eventuali nuo- in progressione. Inutile girarci attorno, il ve correzioni saranno apportate dopo Le problema è che ci manca potenza". Mans, ma a quel punto la gara più importan- te dell'anno sarà già alle nostre spalle". Pagate la scelta di limitare il recupero di energia a soli 2 Megajoule... Quindi con che armi potrete risponde- "Sì, ma è una scelta che quando è stata fatta re ai vostri rivali? era stata ponderata con attenzione tenendo "Ci siamo concentrati sul bilanciamento, e presente anche i consumi e le equivalenze devo dire che da questo punto di vista abbia- energetiche tra i diversi sistemi di recupero mo fatto davvero un ottimo lavoro. Abbiamo previsti dall'ACO. Invece, una settimana pri- una macchina che in pista si comporta dav- ma della prima gara del WEC a Silverstone, vero bene, veloce ma allo stesso tempo non le equivalenze sono state cambiate mettendo troppo impegnativa da portare al limite per

77 VIA DALL’ITALIA RUGGERO APRILETTI

il pilota. Grazie a questo saremo in grado di le varie fasi della gara, pilota e muretto box opportunità che questa complessità apre spingere al 100% per tutta la durata della possono cercare di avere sempre la macchi- sono tali che c'è solo da darle il benvenuto e gara". na ideale per le condizioni di pista che si mettersi sotto per sfruttarla al meglio”. hanno in quel momento. Su questo aspet- Come è cambiato il modo di guidare la to, sulla capacità del team Audi di reagire Veniamo alla tua situazione persona- R18 dall'anno scorso a oggi? agli avvenimenti della gara in tempo reale le. Come si rimane preparati e concen- "Beh rispetto al 2013 finalmente possiamo adottando le migliori soluzioni, sono asso- trati quando l'occasione per scendere usare la trazione integrale fin dalle prime lutamente fiducioso. Da questo punto di in pista in gara arriva un paio di volte fasi dell'uscita di curva (l'anno scorso per vista negli anni Audi ha dimostrato di esse- in due anni? regolamento poteva entrare in azione solo re senza rivali e secondo me nulla è cambia- "Per essere onesto dovrei aspettare a rispon- dopo i 120 km/h, ndr) ed è una differenza to, siamo ancora i migliori". dervi dopo Le Mans, perché solo allora sapre- che si sente nettamente e rende la macchi- mo davvero se ero preparato a dovere. A par- na anche più bella da guidare. Oltre a que- Tutte queste variabili tecniche da te gli scherzi, mi sento in forma e preparatis- sto, è impressionante quanto possa cambia- gestire rendono la vita del pilota nel- simo. Lavoro molto duramente in termini di re il comportamento della vettura a secon- l'abitacolo più dura? allenamento, e dal punto di vista della confi- da delle mappature che si scelgono per il "Diciamo che siamo dovuti ritornare a scuo- denza con la macchina i chilometri che fac- motore, per il sistema ibrido, per il recupe- la a studiare davvero intensamente tutti i cio mettendo insieme i vari test durante l'an- ro di energia e per il modo in cui questi siste- sistemi della macchina per capire come no sono tanti quanti quelli dei piloti titolari. mi lavorano insieme. A seconda delle scel- gestirli al meglio. Se pensate che solo sul La stessa cosa vale per l'affiatamento tra me, te che si fanno il comportamento della mac- volante ho una quindicina di tasti mono-fun- Filipe e Oliver (Albuquerque e Jarvis, ndr), china cambia, anche in modo abbastanza zione, a cui si sommano otto selettori multi- andiamo d'accordissimo anche fuori dalla netto, ed è un'arma che possiamo utilizza- funzione potete capire cosa possa voler dire pista e questo aiuta molto quando si deve re a nostro favore. Interpretando al meglio tenere tutto sotto controllo. D'altra parte, le lavorare insieme sotto pressione. L'unico

78 aspetto su cui devo riconoscere che non gareggiare porta un po' di ruggine è la gestio- ne del traffico nei doppiaggi, me ne sono reso conto a Spa. Comunque a Le Mans tra test day, prove e qualifiche avrò tempo di riabi- tuarmi alle vetture più lente".

Che obiettivi ti poni per la gara? "Non mi voglio dare nessun tipo di alibi. So che anche se vengo chiamato in causa solo per questa gara, Audi si aspetta da me le stes- se performance che richiede ai piloti titolari Toyota ancora davanti a tutti e non sarei qui se non pensassi di poterglie- le fornire. So che sarò sotto la lente, che sul- dopo le vittorie di Silverstone e Spa la pista e nelle stesse condizioni degli altri piloti sarà facile fare confronti, e sono fidu- GIORNATA TEST cioso di poterli reggere appieno. Anzi, in real- DOMENICA 1 GIUGNO 2014 tà per me è una grande occasione: solo dan- do il massimo in ogni turno di guida e lavo- 1 - Davidson-Lapierre-Buemi (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 3'23"014 rando di concerto con il team per trarre il 2 - Wurz-Sarrazin-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 3'23"156 3 - Bonanomi-Albuquerque (Audi R18 e-tron) - Audi - 3'24"453 meglio da ogni situazione posso sperare di 3 - Di Grassi-Duval-Kristensen (Audi R18 e-tron) - Audi - 3'24"453 convincere Audi a promuovermi tra i titola- 5 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 3'24"692 ri". 6 - Fassler-Lotterer-Treluyer (Audi R18 e-tron) - Audi - 3'24"757 7 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 3'24"911 8 - Prost-Heidfeld-Beche (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 3'31"700 9 - Belicchi-Leimer-Krahamer (Rebellion R One-Toyota) - Rebellion - 3'33"043 10 - Rusinov-Pla-Canal (Morgan-Nissan) - G Drive - 3'37"795 (1° LMP2) 11 - Berthon-Kapadia-Gonzalez-Chandock (Oreca 03-Nissan) - Murphy Prototipes - 3'38"286 12 - Chatin-Webb-Panciatici (Alpine A450-Nissan) - Signatech - 3'39"026 13 - Brundle-Mardenborough-Shulzhitsky (Ligier JS P2-Nissan) - OAK - 3'39"191 14 - Howson-Bradley-Imperatori (Oreca 03-Nissan) - KCMG - 3'39"475 15 - Frey-Mailleux-Lancaster (Oreca 03-Nissan) - Race Performance - 3'39"568 16 - Dolan-Tincknell-Gené (Zytek Z11SN-Nissan) - Jota - 3'39"849 17 - Capillaire-Rast-Charouz-Vanthoor (Oreca 03-Nissan) - Loeb Racing - 3'40"171 18 - Thiriet-Badey-Gommendy (Ligier JS P2-Nissan) - Thiriet By TDS - 3'40"908 19 - Ladygin-Minassian-Mediani (Oreca 03-Nissan) - SMP - 3'41"033 20 - Kimber Smith-Dyson-McMurry (Zytek Z11SN-Nissan) - Caterham - 3'41"086 21 - Klien-Hirsch-Brandela (Morgan-Judd) - Newblood By Morand - 3'41"656 22 - Schell-Leutwiller-Roussel (Morgan-Nissan) - Pegasus - 3'43"156 23 - Munemman-Latif-Winslow-Norris Jones (Zytek Z11SN-Nissan) - Graves - 3'43"261 24 - Ladygin-Zlobin-Salo (Oreca 03-Nissan) - SMP - 3'43"499 25 - Ragues-Taylor-Ihara (Morgan-Judd) - Larbre Competition - 3'43"924 26 - Cheng-Tung-Fong (Ligier JS P2-HPD) - OAK - 3'45"260 27 - Reip-Erdos (Nissan Zeod RC) - Nissan - 3'54"145 28 - Holzer-Makowiecki-Lietz (Porsche 911) - Manthey - 3'57"260 (1° GTE Pro) 29 - Ruberti-Montecalvo-Roda (Ferrari 458) - 8 Star - 3'57"403 (1° GTEAm) 30 - Bruni-Vilander-Fisichella (Ferrari 458) - AF Corse - 3'57"483 31 - Bertolini-Shaitar-Basov (Ferrari 458) - SMP - 3'57"569 32 - Griffin-Parente-Leo (Ferrari 458) - RAM - 3'57"933 33 - Gavin-Milner-Westbrook (Chevrolet Corvette C7) - Corvette - 3'58"403 34 - Perez Companc-Cioci- (Ferrari 458) - AF Corse - 3'58"440 35 - Mann-Giammaria (Ferrari 458) - AF Corse - 3'58"565 36 - Rigon-Calado-Beretta (Ferrari 458) - AF Corse - 3'58"905 37 - Wyatt-Rugolo-Bird (Ferrari 458) - AF Corse - 3'58"917 38 - Magnussen-Garcia-Taylor (Chevrolet Corvette C7) - Corvette - 3'59"192 39 - Barthez-Pons-Ayari (Ferrari 458) - Sofrev ASP - 3'59"246 40 - Mowlew-Hamilton (Ferrari 458) - RAM - 3'59"248 41 - Ried-Alqubaisi-Bachler-Long (Porsche 911 RSR) - Proton - 3'59"413 42 - Turner-Mucke-Senna (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 3'59"561 43 - Perrodo-Collard (Porsche 911 GT3-RSR) - Prospeed - 3'59"601 44 - Poulsen-Hansson-Thiim (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 3'59"903 45 - Dempsey-Foster-Bachler-Long (Porsche 911 RSR) - Dempsey -3'59"966 46 - MacDowall-O'Young-Rees (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 3'59"996 47 - Alfaisal-Neiman-Pumpelly (Ferrari 458) - JMW - 4'00"458 48 - Dalla Lana-Lamy-Nygaard (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 4'00"571 49 - Pilet-Bergmeister-Tandy (Porsche 911) - Manthey - 4'00"846 50 - Maris-Helary (Porsche 911 GT3-RSR) - Imsa - 4'02"292 51 - Rich-Nakano-Matschull (Ferrari 458) - Taisan - 4'02"499 52 - Narac-Armindo-Hallyday (Porsche 911 GT3-RSR) - Imsa - 4'05"075 53 - Cameron (Ferrari 458) - AF Corse - 4'08"608 54 - Mallegol-Blank-Bachelier (Ferrari 458) - AF Corse - 4'12"276

79 NASCAR GARA A DOVER IL RITORNO DEL RE A Dover, quella che più di ogni altra è la sua pista, Johnson ritrova il successo e si assicura un posto nella volata per il titolo. Scintille fra Kenseth e Bowyer

Marco Cortesi

Davvero gli avversari pensavano di essersi liberati di lui? Probabilmen- Johnson fersteggia con la figlia te no, ma sta di fatto che Jimmie Johnson è tornato, anche se forse non se n’era mai andato. Sul circuito dove ha vinto più di chiunque altro, il Monster Mile di Dover, il californiano ha conquistato la propria secon- da affermazione del 2014, dominando dall’inizio alla fine e assicuran- dosi un posto nella Chase For The Cup. L’abbraccio col suo ingegnere Chad Knaus l’ha detta lunga sulla frustrazione di un inizio anno senza vittorie. Per uno che ha vinto sei titoli, non dev’essere stato facile vede- re altri nove piloti gioire in victory lane. Ma non era vera crisi: era una difficoltà temporanea dopo che la nuova regola sulla limitazione delle altezze delle vetture aveva cancellato uno dei punti di forza del team Hendrick numero 48. Sull’ovale del Delaware, caratterizzato da curve molto inclinate e superficie in cemento, solo due avversari sono stati in grado di impensierire Johnson. Kevin Harvick è stato nuovamente tra i migliori ma ha pagato, come spesso gli accade, problemi non deri- vanti dalla sua guida. Stavolta a penalizzarlo è stata la perdita di un dado al cambio gomme, che l’ha messo sotto di un giro. Nel finale, Brad Keselowski ha tentato la rincorsa a Johnson, ma è sta- to “messo a posto” all'ultimo re-start. Il terzo e quarto posto sono anda- ti a Matt Kenseth e Clint Bowyer. I due hanno avuto un pesante “scam- bio di vedute” dopo la gara: dopo aver spedito il favoritissimo Kyle Busch a muro, il pilota di Michael Waltrip ha toccato il rivale scatenan- done le ire.

80 L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Jimmie Johnson (Chevy) – Hendrick - 400 giri 2 - Brad Keselowski - (Ford) – Penske - 400 3 - Matt Kenseth (Toyota) – Gibbs - 400 4 - Clint Bowyer (Toyota) – Waltrip - 400 5 - Denny Hamlin (Toyota) – Gibbs - 400 6 - Martin Truex Jr (Chevy) - Furniture Row - 400 7 - Tony Stewart (Chevy) – Stewart/Haas - 400 8 - Joey Logano (Ford) – Penske - 400 9 - Dale Earnhardt Jr (Chevy) – Hendrick - 400 10 - Paul Menard (Chevy) – Childress - 400 11 - Kyle Larson (Chevy) – Ganassi - 400 12 - Aric Almirola (Ford) – Petty - 400 13 - Jamie McMurray (Chevy) – Ganassi - 400 14 - Carl Edwards (Ford) – Roush/Fenway - 400 15 - Jeff Gordon (Chevy) – Hendrick - 400 16 - Marcos Ambrose (Ford) – Petty - 400 17 - Kevin Harvick (Chevy) – Stewart/Haas - 399 18 - Kurt Busch (Chevy) - Stewart – Haas - 399 19 - Kasey Kahne (Chevy) – Hendrick - 399 20 - Austin Dillon (Chevy) – Childress - 398 21 - AJ Allmendinger (Ford) – JTG - 397 22 - Brett Moffitt (Toyota) – Robinson - 396 23 - Danica Patrick (Chevy) – Stewart/Haas - 396 24 - Reed Sorenson (Chevy) – Baldwin - 396 25 - Casey Mears (Chevy) – Germain - 395 26 - Justin Allgaier (Chevy) – Hscott - 395 27 - Cole Whitt (Toyota) – Swan - 394 28 - Josh Wise (Chevy) – Parsons - 390 29 - David Gilliland (Ford) - Front Row - 388 30 - Blake Koch (Ford) – FAS Lane - 388 Jimmie Johnson conquista un nuovo 31 - Ryan Newman (Chevy) – Childress - 387 successo al Monster Mile di Dover 32 - Ryan Truex (Toyota) - BK Racing - 387 33 - Dave Blaney (Ford) – Humphrey Smith - 383 e centra la Chase For The Cup 34 - Landon Cassill (Chevy) – Hillman - 382 35 - Michael Annett (Chevy) – Baldwin - 378 36 - David Ragan (Ford) - Front Row - 350 37 - David Stremme (Chevy) – Circle Sport - 297 38 - Greg Biffle (Ford) – Roush/Fenway - 292 39 - JJ Yeley (Chevy) – XXXtreme - 232 40 - Alex Bowman (Toyota) - BK Racing - 208 41 - Ricky Stenhouse (Ford) – Roush/Fenway - 131 42 - Kyle Busch (Toyota) – Gibbs - 125 43 - Brian Vickers (Toyota) – Waltrip – 73

Qualificati per la Chase For The Cup

2 vittorie: Jonhnson, Logano, Harvick

1 vittoria: Gordon, Kyle Busch, Edwards, Earnhardt, Keselowski, Hamlin, Kurt Busch

Classifica: Kenseth, Larson, Newman, Vickers, Menard, Dillon.

Alex Bowman (#23) e Matt Kenseth (#20) in lotta serrata

81 STOCK CAR BRASIL GARE A GOIANIA

Il rinnovato tracciato ha esaltato Fraga, bravo ad approfittare di una disavventura di Abreu per conquistare la sua prima vittoria da solista. Nella Sprint Race nuovo successo per Camilo mentre Gomes scavalca Brito in testa al campionato IL ROOKIE DEI R

82 RECORD

83 STOCK CAR BRASIL GARE A GOIANIA

Silvano Taormina

Oramai non rappresenta più una sorpresa. Felipe Fraga è il volto nuovo della Stock Car Brasil, una ventata di freschezza in una serie che storicamente ha visto prevalere i cosiddet- ti "senatori" dal curriculum pesante. In pochi alla vigilia avrebbero scommesso su diciotten- ne del Voegel Motorsport, tornato in patria per lanciarsi in questa nuova sfida a ruote coperte dopo aver mosso i primi passi in Euro- pa nella Formula Renault ALPS. Il primo acu- to nella Corrida de Duplas ad Interlagos, nel- la quale insieme al suo co-equiper Rodrigo Sperafico ha centrato la vittoria. Si è fatto notare nuovamente a Santa Cruz, segnando il giro più veloce in gara 2, e infine a Brasilia dove ha conquistato la pole. In tutti i casi dive- nendo il più giovane di sempre ad aver cen- trato tali traguardi. Nel weekend appena con- cluso a Goiania ha portato a casa un nuovo successo nella Main Race, questa volta tutto farina del suo sacco. Poco importa se a propi- ziarlo è stata la sfortuna occorsa al leader Ati- la Abreu. Fino a quel momento Fraga aveva recuperato dalla settima piazzola in griglia portandosi in scia al rivale di casa Mobil 1. Il finale, in ogni caso, sarebbe stato tutto da scri- vere. LA SFORTUNA DI ABREU

Proprio Abreu è stato colui che si è distinto maggiormente. Primo nelle libere, poleman in qualifica e mattatore fino a sei giri dalla fine. Poi un cambio-gomme decisamente lento che ha spianato la strada a Fraga, rientrato in pit- lane alle sue spalle. Abreu, vincitore poche settimane fa a Brasilia, si è dovuto acconten- tare della piazza d'onore. Il terzo posto sem- brava alla portata di Caca Bueno (Red Bull Brasil) fino a quando una foratura, determi- nata dai detriti lasciati in pista dal team-mate Daniel Serra, non gli ha tarpato le ali. Discu- tibile la decisione dei commissari, in questa circostanza apparsi non all'altezza, di non neutralizzare la gara viste le condizioni della pista. A farne le spese anche Julio Campos (Prati Donaduzzi) e Rafael Matos (Hot Car), anch'essi costretti alla resa per il medesimo motivo. Sul gradino più basso del podio ha trovato posto il campione in carica Ricardo Mauricio (Eurofarma RC), finalmente nelle posizioni che contano dopo un inizio di sta- gione sottotono, che nel finale ha avuto la meglio su Diego Nunes (C2). In top-five anche un grintoso Denis Navarro (Voxx), quinto davanti a Allam Khodair (Full Time), al nuo- vo leader Marcos Gomes (Nova Schin) e a Luciano Burti (Voegel).

84 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Felipe Fraga (Chevrolet) - Vogel - 27 giri 42'07''945 2 - Atila Abreu (Chevrolet) - Mobil Super - 4''431 3 - Ricardo Maurício (Chevrolet) - Eurofarma RC - 5''882 4 - Diego Nunes (Chevrolet) - C2 Team - 7''530 5 - Denis Navarro (Peugeot) - Voxx - 7''651 6 - Allam Khodair (Chevrolet) - Full Time Sports - 14''279 7 - Marcos Gomes (Peugeot) - Nova Schin 17''747 8 - Luciano Burti (Chevrolet) - Vogel - 23''455 9 - Rubens Barrichello (Chevrolet) - Full Time Sports - 28''283 10 - Thiago Camilo (Chevrolet) - Ipiranga RCM - 33''116 11 - Bia Figueiredo (Chevrolet) - ProGP - 34''165 12 - Antonio Pizzonia (Peugeot) - Prati Donaduzzi - 38''918 13 - Vitor Genz (Peugeot) - Boettger - 43''234 14 - Lucas Foresti (Peugeot) - RC3 Bassani - 44''339 15 - Julio Campos (Peugeot) - Prati Donaduzzi - 1 giro 16 - Alceu Feldmann (Peugeot) - Hanier - 1 giro 17 - Raphael Matos (Chevrolet) - Hot Car - 1 giro 18 - Felipe Tozzo (Peugeot) - Boettger - 1 giro 19 - Felipe Lapenna (Chevrolet) - Hot Car - 1 giro 20 - Fabio Fogaça (Peugeot) - Nova Schin - 4 giri Giro più veloce: Raphael Matos 1'23'786 Ritirati 22° giro – Galid Osman 22° giro - Gabriel Casagrande 19° giro - Caca Bueno 16° giro - Daniel Serra 16° giro - Beto Cavaleiro 16° giro - Valdeno Brito 7° giro - Sergio Jimenez 6° giro - Ricardo Zonta 5° giro - Tuka Rocha Thiago Camilo 2° giro - Max Wilson 1° giro - Popo Bueno 1° giro - Nono Figueiredo 1° giro - Rafael L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Thiago Camilo (Chevrolet) - Ipiranga RCM - 16 giri 22'45''810 2 - Rubens Barrichello (Chevrolet) - Full Time Sports - 3''989 3 - Julio Campos (Peugeot) - Prati Donaduzzi - 14''512 4 - Luciano Burti (Chevrolet) - Vogel - 15''017 5 - Valdeno Brito (Chevrolet) - Shell - 16''924 6 - Sergio Jimenez (Peugeot) - Voxx - 17''573 7 - Antonio Pizzonia (Peugeot) - Prati Donaduzzi - 17''827 8 - Caca Bueno (Chevrolet) - Red Bull Brasil - 22''108 9 - Vitor Genz (Peugeot) - Boettger - 26''709 10 - Max Wilson (Chevrolet) - Eurofarma RC - 30''654 CAMILO DI 11 - Alceu Feldmann (Peugeot) - Hanier - 31''923 12 - Felipe Tozzo (Peugeot) - Boettger - 35''443 NUOVO A SEGNO 13 - Fabio Fogaça (Peugeot) - Nova Schin - 35''918 14 - Lucas Foresti (Peugeot) - RC3 Bassani - 37''313 La Sprint Race ha celebrato il secondo succes- 15 - Felipe Lapenna (Chevrolet) - Hot Car - 37''951 16 - Ricardo Maurício (Chevrolet) - Eurofarma RC - 53''432 so stagionale di Thiago Camilo, in questa occa- 17 - Allam Khodair (Chevrolet) - Full Time Sports - 58''025 sione protagonista di una bella cavalcata dal 18 - Diego Nunes (Chevrolet) - C2 Team - 1'00''290 semaforo verde alla bandiera a scacchi. La 19 - Felipe Fraga (Chevrolet) - Vogel - 1'00''808 20 - Denis Navarro (Peugeot) - Voxx - 1'01''469 pole è maturata grazie al decimo posto di gara 21 - Beto Cavaleiro (Peugeot) - Hanier - 1'05''677 1, e alla conseguente inversione dei top-ten in 22 - Atila Abreu (Chevrolet) - Mobil Super - 1 giro 23 - Bia Figueiredo (Chevrolet) - ProGP - 1 giro griglia, strappato in extremis a Bia Figuiredo 24 - Gabriel Casagrande (Chevrolet) - C2 Team - 4 giri (ProGP). Dopo qualche timido attacco nelle tornate iniziali, Rubens Barrichello (Full Giro più veloce: Caca Bueno 1'24'221 Time) si è tenuto a debita distanza dal batti- Ritirati strada portando a casa il primo podio stagio- 10° giro -Ricardo Zonta nale. Più vivace la contesa per il terzo posto 8° giro – Galid Osman 6° giro - Marcos Gomes che ha visto il rimontante Campos (Prati Donaduzzi) imporsi su Burti (Vogel) e Brito Non partiti Raphael Matos (Shell). Fuori dai radar Fraga e Mauricio, Daniel Serra entrambi penalizzati dalla scelta di effettuare Tuka Rocha il pit-stop all'inizio della seconda tornata. Da Popo Bueno Nono Figueiredo segnalare le rimonte di Antonio Pizzonia (Pra- Rafael Suzuki ti Donaduzzi), settimo dietro a Sergio Jimenez (Voxx), e Bueno, ottavo dopo le vicissitudini Il campionato 1. Gomes 64; 2. Brito 62; 3. Abreu 59; 4. Jimenez 58; 5. Campos 55; 6. Camilo 52; 7. Bueno Rubens Barrichello di gara 1. 51; 8. Fraga 49; 9. Barrichello 45; 10. Navarro 42; 11. Pizzonia 41; 12. Mauricio 39.

85 DTM GARA A BUDAPEST

È QUI LA FE In una delle gare DTM più vivaci degli ultimi tempi stravince Wittmann. Dietro intanto accade di tutto: Spengler scatenato, Molina rimonta per il podio e Mortara è ottimo quarto. La Mercedes, invece, assiste impotente

86 ESTA

87 DTM GARA A BUDAPEST

Ancora convincente Molina

Claudio Pilia rando le posizioni d’immediato rincalzo a suon di sorpassi e salen- do sul terzo gradino del podio dopo una seconda parte di gara in Pronti, partenza, poi il vuoto. Ha evitato i guai fin dall’inizio, Mar- “apnea”, di cui ha fatto le spese anche il nostro . co Wittmann, per portarsi a casa quel “bis” che, quest’anno, anco- ra nessuno era riuscito a fare: bis di pole position (dopo quella di Oschersleben) e bis di vittorie (l’altra ad Hockenheim). Nell’ap- MORTARA AI PIEDI DEL PODIO puntamento magiaro del DTM all’, la gara del pilota tedesco della BMW è apparsa davvero troppo facile, avendolo visto Che pure “Edo” fosse in gran forma lo si era capito già dal 15esi- scattare al palo e approfittare subito della bagarre alle sue spalle, mo giro quando, con una facilità disarmante, aveva messo alle andando in fuga e costruendo un margine sufficiente a rientrare spalle Antonio Felix Da Costa per il quarto posto, dopo averne in pista al comando della classifica anche dopo la sosta ai box. Van- azzerato il vantaggio in poche tornate. Dopo il pit-stop obbligato- taggio conservato fino alla bandiera a scacchi, dove ha così incas- rio (effettuato in contemporanea dal quartetto Wittmann-Molina- sato nuovi pesanti punti che hanno rafforzato la sua leadership in Glock-Mortara, uscendo nello stesso ordine) il nostro portacolori campionato, dove ora guida con 50 lunghezze contro le 31 di Mike ha ingaggiato una spettacolare lotta col tedesco Timo Glock. Al Rockenfeller. Con Wittmann vincitore in “solitaria”, l’attenzione è 22esimo giro, l’ex F.1 ha provato a resistere alla staccata dell’ita- stata tutta sulle immediate retrovie, dove è successo praticamen- liano, ma quest’ultimo non ha esitato a dargli una bella “bussata” te di tutto. al posteriore, mandandolo lungo abbastanza per infilarsi in usci- ta e facendo nuovamente a sportellate due curve dopo. Glock non ha per nulla gradito, prima gesticolando animatamente e poi met- MOLINA CONVINCE ANCORA tendo tanta prepotenza agonistica nel pressare l’avversario, con Mortara che ha puntualmente risposto ad ogni suo attacco. “Non Colpi di scena, (tante) sportellate e (tanti) sorpassi: nel terzo round sono orgoglioso della mia manovra su Timo”, ha detto Edoardo. stagionale di Budapest, non è mancato proprio niente ed il pub- “Sono stato duro con lui. Posso capirlo, ma quando parti da die- blico - che in Ungheria risponde sempre presente - si è tutt’altro tro devi rischiare, devi lottare per il tuo risultato”. Un vero show. che annoiato. Tra gli attori protagonisti, sicuramente c’è stato Miguel Molina. Lo spagnolo, partito male allo spegnimento dei semafori facendosi superare sia da Timo Glock che da Antonio MERCEDES IN APNEA Felix da Costa, si è messo il coltello fra i denti prima del pit-stop obbligatorio, riacciuffando di forza la seconda piazza che poi ha Per tutti, tranne che per le Mercedes: il più veloce della Casa di tenuto salda fino al traguardo. A fargli compagnia sul podio è poi Stoccarda è risultato essere Robert Wickens, undicesimo e senza salito Bruno Spengler, anche lui tra le “anime della festa”: nono in un punto in tasca. E le parole profetiche rilasciate sabato da Pascal griglia allo spegnimento dei semafori, dopo la prima tornata era Werhlein, dopo l’ennesima disastrosa qualifica, hanno anticipato già in quinta piazza, prima di precipitare in classifica e rimboccar- la dura realtà: “In condizioni normali non sarà possibile arrivare si la tuta per un’altra rimonta clamorosa. Effettuata la sosta, il a punti". Detto, fatto. Ci riproveranno tra i rail e i muretti del Nori- canadese della BMW ha fatto a spallate un po’ con tutti, recupe- sring… 88 L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 1 GIUGNO 2014 1 - Marco Wittmann (BMW M4) - RMG - 41 giri in 1.08'35"291 2 - Miguel Molina (Audi RS5) - Abt - 6"615 3 - Bruno Spengler (BMW M4) - Schnitzer - 21"842 4 - Edoardo Mortara (Audi RS5) - Abt - 29"960 5 - Adrien Tambay (Audi RS5) - Abt - 30"112 6 - Maxime Martin (BMW M4) - RMG - 30"357 7 - Jamie Green (Audi RS5) - Rosberg - 34"403 8 - Antonio Felix Da Costa (BMW M4) - MTEK - 34"560 9 - Mattias Ekstrom (Audi RS5) - Abt - 34"826 10 - Mike Rockenfeller (Audi RS5) - Phoenix - 36"017 11 - Robert Wickens (Mercedes C-Coupe) - HWA - 38"732 12 - Nico Muller (Audi RS5) - Rosberg - 41"105 13 - Martin Tomczyk (BMW M4) - Schnitzer - 1'00"014 14 - Pascal Wehrlein (Mercedes C-Coupe) - HWA - 1'00"170 15 - Joey Hand (BMW M4) - RBM - 1'04"407 16 - Daniel Juncadella (Mercedes C-Coupe) - HWA - 1'04"809 17 - Vitaly Petrov (Mercedes C-Coupe) - Mucke - 1'19"739 18 - (Mercedes C-Coupe) - HWA - 1'25"635 19 - Timo Glock (BMW M4) - MTEK - 1'28"687

Ritirati 36° giro - Christian Vietoris 31° giro - Augusto Farfus 10° giro - Timo Scheider 1° giro - Gary Paffett

Il campionato 1.Wittmann 50 punti; 2.Rockenfeller 31; 3.Mortara 27; 4.Molina e Tambay 26; 6.Vie- toris 25; 7.Spengler 23; 8.Ekstrom 20; 9.Farfus 14; 10.Di Resta 12. Il migliore tra i piloti Mercedes è stato Wickens

Mortara terzo in campionato

89 CIVM GARA A SARNANO

FAGGIOLI IS 90 Gianluca Marchese Foto Moretti

Simone Faggioli è tornato. E la Norma si prende il primo assoluto in CIVM, Tricolo- re che dopo Verzegnis fa di nuovo il pieno di emozioni. Con numerosi protagonisti al debutto assoluto su un tracciato lungo e tecnico, tra i quali lo stesso Faggioli, Merli, Magliona, Ragazzi e Giuliani, la caratteristica e accogliente Sarnano ha ospitato la quarta di campionato, quella della pioggia di record del tracciato e soprattutto del weekend in continua rimonta del campione in carica. Faggioli è tornato perché nel- la serata di sabato stava per impacchettare tutto con destinazione casa e, invece, poche ore dopo ha ritrovato sorriso, morale e soprattutto motivazioni. Quelle gli serviran- no eccome nel testa a testa con il coriaceo leader della classifica Merli, che, passo dopo passo e approfittando di ogni occasione, si sta abituando al ruolo di lepre. A tal punto che nei due scontri diretti con Faggioli, a Caltanissetta e domenica scorsa a Sarnano, ha sempre pareggiato. Una gara a testa. In Sicilia con l'aggregata al trenti- no, nelle Marche con il successo finale del toscano che con la Norma-Zytek riprende la giusta via dopo l'uscita di strada di due settimane prima in Spagna. Al Trofeo Scarfiotti Faggioli ha affrontato un sabato da incubo quando dopo un chi- lometro della prima qualifica si è ritrovato fermo con il cambio in panne. Un incon- veniente grave che ha richiesto un mezzo miracolo al team, che ha spostato mari e monti per riuscire a riparare tutto in tempo per la gara, lavorando fino alle 3 di not- te. Senza prove e al debutto assoluto su uno dei tracciati più difficili, il campione fio- rentino ha poi fatto il resto. Prima fermandosi a soli sette decimi dall'Osella-Honda di Merli, poi dominando gara-2, dopo la quale si è completamente ritrovato. Il duel- lo tra i due proseguirà dunque con rinnovato vigore il 15 giugno allo Spino. Viste le premesse, per tutti gli appassionati sarà una tappa da non perdere.

S BACK! 91 CIVM GARA A SARNANO

Gande pubblico a Sarnano SCOLA E ALTRI EXPLOIT

Sarnano è stata poi terra di altri “ritorni” che potreb- bero condizionare pesantemente il proseguo del Tri- colore. A partire da quello di Scola, vincitore nel 2013 e stavolta al primo podio assoluto nel CIVM 2014 con la PA2000, sulla quale ha finalmente ingranato le giu- ste marce del cambio al volante. Poi c'è un ritrovato Iaquinta con la PA21 Evo, che tra i prototipi CN, dopo due anni di vani tentativi, riesce a stare davanti al campione in carica Magliona, che negli scontri diret- ti non scendeva dal gradino più alto del podio da Asco- li e Trento (per ritiro) 2012. Anche in questo caso la contesa è più che mai all'inizio. Infine, mentre Ragaz- zi continua il personale dominio in GT con la Ferrari 458 griffata Superchallenge, a riprendersi un sorriso pieno è anche Gramenzi. Il teramano, campione in gruppo E1 nel 2012, con l'Alfa DTM artiglia una dop- pia vittoria che lo riporta in “zona Nappi” dopo un bel duello proprio con la Ferrari 550 del napoletano lea- der in graduatoria. Nella stessa classifica, a sorpresa, accusa invece un forte ritardo un altro dei contenden- ti: il campione in carica Giuliani. RITIRI ECCELLENTI

Il Trofeo Scarfiotti, infatti, non ha regalato soltanto gioie. E i primi dolori sono proprio quelli del bologne- se. Pur non perdendo la voglia di sorridere, anche per il fatto che il campionato è ancora lungo, dopo le pro- ve Giuliani non è riuscito a riparare in tempo l'ingen- te guasto al cambio che in Q2 ha fermato la sua Lan- cia Delta Evo. Simile sorte per Cannavò, fuori gioco in GT perché bloccato dal differenziale della Lamborghi- ni Gallardo, sempre in Q2. Gara-1 amara, invece, per Hafner, vincitore a Verzegnis in gruppo N (categoria ora sempre più guidata dalle piccole cilindrate) e a Sarnano fermato dal cambio della Mitsubishi Lancer Evo. Nello stesso tratto del percorso verso il Sassotet- to ha dovuto alzare bandiera bianca anche il leader della E2/B 1600 Lombardi, che ha accusato pesanti inconvenienti al propulsore della Radical SR4.

92 L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 1 GIUGNO 2014 Classifica assoluta: 1. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) in 7’37”30; 2. Merli (Osella PA2000 Honda) a 3”00; 3. Scola. (Osella PA2000 Honda) a 19”34; 4. Iaquinta (Osel- la PA21 Evo Honda) a 38”36; 5. Magliona (Osella PA21 Evo Honda) a 40”57; 6. Bot- tura (Lola B02/50 Zytek) a 42”74; 7. Cinelli (Lola B99 Zytek) a 47”13; 8. De Gaspe- ri (Radical Prosport Suzuki) a 1'07”40; 9. Vacca (Tatuus F.Master) a 1'15”46; 10. Gramenzi (Alfa Romeo 155 DTM) a 1'15”78. Gara-1: 1. Merli (Osella PA2000) in 3’49”97; 2. Faggioli (Norma M20 Fc) a 0”78; 3. Scola. (Osella PA2000) a 8”27; 4. Iaquinta (Osella PA21 Evo) a 17”51; 5. Magliona (Osella PA21 Evo) a 19”08; 6. Bottura (Lola B02/50) a 22”04; 7. Cinelli (Lola B99) a 22”22; 8. De Gasperi (Radical Prosport) a 32”49; 9. Gramenzi (Alfa Romeo 155 DTM) a 37”38; 10. Capucci (Osella PA21/S) a 38”69. Gara-2: 1. Faggioli (Norma M20 Fc) in 3’46”55; 2. Merli (Osella PA2000) a 3”78; 3. Scola. (Osella PA2000) a 11”85; 4. Bottura (Lola B02/50) a 21”48; 5. Iaquinta (Osella PA21 Evo) a 21”63; 6. Magliona (Osella PA21 Evo) a 22”27; 7. Cinelli (Lola B99) a 25”69; 8. De Gasperi (Radical Prosport) a 35”69; 9. Vacca (Tatuus F.Master) a 37”15; 10. Carini (Osella PA21 Evo Honda) a 37”86. Classifica dei gruppi. Racing Start: 1. Scappa (Renault Clio Rs) in 10’29”73; 2. Chia- varoli (Renault Clio Sport) a 13”51; 3. Pomozzi (Citroen Saxo Vts) a 40”88; 4. Silen- zi (Peugeot 206) a 1'00”02; 5. Monaldi (Citroen Saxo) a 1'19”91. Racing Start tur- bo: 1. Pezzolla (Mini Cooper S) in 10’11”85; 2. Montanaro (Mini Cooper S) a 5”67; 3. Palomba (Opel Corsa Opc) a 50”40; 4. Tacchini (Mini Cooper S) a 50”98; 5. Mar- chesani (VW Polo) a 1'10”48. Gruppo N: 1. Rea (Citroen Saxo Vts) in 10’18”01; 2. Giardini (Citroen Saxo Vts) a 18”06; 3. Ligato (Peugeot 106) a 20”23; 4. Forti (Ford Escort Cosworth) a 26”67; 5. Spacco (Peugeot 106) a 27”41. Gruppo A: 1. Biccia- to (Mitsubishi Lancer Evo) in 9'36”71; 2. Stipani (Peugeot 106) a 26”71; 3. Ghiz- zoni (Renault Clio) a 28”20; 4. D'Amico (Renault Clio Rs) a 32”45; 5. Graziosi (Peu- geot 207 S2000) a 36”27. Gruppo E1: 1. Gramenzi (Alfa Romeo 155 DTM) in 8’53”01; 2. Nappi (Ferrari 550) a 3”09; 3. Di Giuseppe (Alfa Romeo 155 Gta) a 28”29; 4. Tancredi (Ford Escort Cosworth) a 28”39; 5. Pelorosso (Renault Clio Proto) a 56”53. Gruppo GT: 1. Ragazzi (Ferrari 458 Challenge) in 9'42”95; 2. “The Climber” (Ferrari F430) a 13”03; 3. Pierdomenico (Porsche Cayman) a 1'05”56. Gruppo CN: 1. Iaquinta (Osella PA21 Evo) in 8’15”66; 2. Magliona (Osella PA21 Evo) a 2”21.; 3. Merli primo in gara 1 Capucci (Osella PA21/S) a 37”42; 4. Carini (Osella PA21 Evo Honda) a 40”26; 5. Crespi (Osella PA21/S Honda) a 56”80. Gruppo E2/B: 1. Faggioli (Norma M20 Fc) in 7’37”30; 2. Merli (Osella PA2000) a 3”00; 3. Scola (Osella PA2000) a 19”34; 4. De Gasperi (Radical Prosport) a 1'07”40; 5. Gentili (Radical Prosport) 1'45”12. Gruppo E2/M: 1. Bottura (Lola B02/50) in 8'20”04; 2. Cinelli (Lola B99) a 4”39; 3. Vacca (Tatuus F.Master) a 32”72; 4. Vellei (Gloria C8P Suzuki) a 38”00; 5. Ram- pini (Osella PA27 Bmw) a 51”93.

Iaquinta vittorioso in gruppo CN

93 I CALENDARI 2014 DOMENICA PER DOMENICA

Test FIA F.3 29 giugno 13 luglio 7-8 ottobre a Imola Mondiale Rally in Polonia Moto GP al Sachsenring Moto GP ad Assen Indycar a Iowa Test World Series Renault Indycar a Houston (2) USCC a Mosport 21-22 ottobre a Jerez USCC a Watkins Glen World Series Renault 3.5 al Nurburgring 3-4-5 novembre ad Alcaniz World Series Renault 3.5 a Mosca Eurocup Renault 2.0 al Nurburgring Eurocup Renault 2.0 a Mosca F.Renault NEC Junior al Nurburgring ...... FIA F.3 European al Norisring Super Formula al Fuji DTM al Norisring FIA F.3 European a Mosca 8 giugno Blancpain Endurance Le Castellet DTM a Mosca F.1 a Montreal Trofeo Lamborghini a Le Castellet Nascar a Loudon Mondiale Rally in Sardegna Nascar a Kentucky GT Italia al Mugello Indycar a Fort Worth Auto GP a Imola CITE al Mugello WTCC a Mosca F.4 Italia a Imola CIP al Mugello GT Open a Portimao CITE a Imola F.4 Italia al Mugello F.3 Open a Portimao CIP a Imola F.Renault 1.6 Nordic a Falkenberg Formel 3 a Spielberg CIVM Coppa Teodori 20 luglio Adac GT a Spielberg F.1 a Hockenheim F.Renault ALPS a Spa 6 luglio GP2 a Hockenheim F.4 Italia ad Adria F.1 a Silverstone GP3 a Hockenheim F.Junior ad Adria GP2 a Silverstone Indycar a Toronto (2) Nascar a Pocono GP3 a Silverstone Indy Lights a Toronto Nascar Euro Series a Brands Hatch Indycar a Pocono Auto GP a Spielberg Italiano Rally Sardegna Indy Lights a Pocono ELMS a Spielberg Trofeo Rally Terra Sardegna F.3 Masters a Zandvoort Super GT a Sugo Blancpain GT Sprint a Zandvoort GT Open a Silverstone 15 giugno GT Open a Budapest F.3 Open a Silverstone Moto GP a Montmelò F.3 Open a Budapest Coppa Italia a Magione WEC - 24 Ore di Le Mans F.Renault ALPS a Monza RS Cup a Magione Formel 3 a Hockenheim Clio Cup a Monza 2000 Light a TBA F.Renault NEC a Hockenheim Coppa Italia a Monza Nascar Euro Series al Nurburgring Nascar a Michigan Targa Tricolore Porsche a Monza Europeo Rally in Estonia Clio Cup ad Adria RS Cup a Monza CIVM Coppa Selva di Fasano Coppa Italia ad Adria Nascar a Daytona RS Cup ad Adria Nascar Euro Series a Tours Targa Tricolore Porsche ad Adria V8 Supercars a Townsville 2000 Light ad Adria Italiano Rally San Marino CIVM Passo dello Spino Trofeo Rally Terra San Marino CIVM Trento-Bondone 22 giugno F.1 a Spielberg GP2 a Spielberg GP3 a Spielberg FIA F.3 European a Spa WTCC a Spa GT Open a Jerez F.3 Open a Jerez British F.3 Snetterton Euro V8 Series a Brno EuroGTSprint a Brno Nascar a Sonoma V8 Supercars a Hidden Valley Europeo Rally in Belgio Italiano WRC Marca Trevigiana

94 27 luglio F.1 a Budapest GP2 a Budapest GP3 a Budapest British F.3 a Spa F.Renault NEC a Spa Blancpain Endurance Spa (24 Ore) Trofeo Lamborghini a Spa USCC a Indianapolis Nascar a Indianapolis CIP a Magione 3 agosto Mondiale Rally in Finlandia Indycar a Lexington 24 agosto F.Renault 1.6 Nordic a Solvalla Indy Lights a Lexington F.1 a Spa CIP a Varano FIA F.3 European a Spielberg GP2 a Spa F.Junior a Varano DTM a Spielberg GP3 a Spa Nascar a Richmond F.Renault NEC Junior ad Assen Mondiale Rally in Germania Trofeo Rally Terra Costa Smeralda F.4 Italia a Magione Indycar a Sonoma CIVM Coppa Carotti WTCC a Rio Hondo Indy Lights a Sonoma Nascar a Pocono Super Formula a Motegi 14 settembre V8 Supercars a Ipswich USCC a Danville Mondiale Rally in Australia Stock Car Brazil a San Paolo Blancpain GT Sprint al Slovakia Ring Moto GP a Misano CIVM Cronoscalata del Reventino Nascar a Bristol World Series Renault 3.5 a Budapest 10 agosto V8 Supercars a Ipswich Eurocup Renault 2.0 a Budapest Moto GP a Indianapolis F.Renault 1.6 Nordic a Knutstorp Super Formula ad Autopolis USCC a Elkhart Lake CIVM Trofeo Fagioli ELMS a Le Castellet Super GT al Fuji DTM al Lausitzring Adac GT al Slovakia Ring 31 agosto Formel 3 al Lausitzring F.Renault 1.6 Nordic a Parnu Moto GP a Silverstone WTCC a Sonoma Nascar a Watkins Glen Indycar a Fontana Formula E a Pechino Super GT a Suzuka British F.3 a Donington 17 agosto Formel 3 al Nurburgring Nascar a Chicago Moto GP a Brno Adac GT al Nurburgring V8 Supercars a Victoria Indycar a Milwaukee British F.3 a Brands Hatch Stock Car Brazil a Nova Santa Rita Indy Lights a Milwaukee F.Renault NEC a Most F.4 Italia a Vallelunga Auto GP al Nurburgring F.Renault NEC Junior a Zolder GT Italia a Vallelunga FIA F.3 al Nurburgring Nascar ad Atlanta CITE a Vallelunga DTM al Nurburgring Stock Car Brazil a Curitiba Italiano WRC San Martino di Castrozza Nascar a Michigan GT Italia a Le Castellet Stock Car Brazil a Cascavel Europeo Rally in Repubblica Ceca 21 settembre Italiano Rally Friuli F.1 a Marina Bay Formel 3 al Sachsenring 7 settembre Adac GT al Sachsenring F.1 a Monza Euro V8 Series al Sachsenring GP2 a Monza Blancpain Endurance al Nurburgring GP3 a Monza (1000 Km) Blancpain GT Sprint a Portimao Trofeo Lamborghini al Nurburgring GT Open a Spa F.Renault NEC al Nurburgring F.3 Open a Spa WEC ad Austin EuroGTSprint a Magny-Cours USCC ad Austin F.Renault ALPS al Mugello Nascar a Loudon Clio Cup al Mugello Europeo Rally a Cipro Coppa Italia al Mugello Italiano Rally Adriatico Targa Tricolore Porsche al Mugello CIVM Pedavena Croce RS Cup al Mugello 95 I CALENDARI 2014 DOMENICA PER DOMENICA

28 settembre 19 ottobre 9 novembre Moto GP ad Alcaniz Moto GP a Phillip Island F.1 a San Paolo World Series Renault 3.5 a Le Castellet World Series Renault 3.5 a Jerez Super Formula a Suzuka Eurocup Renault 2.0 a Le Castellet Eurocup Renault 2.0 a Jerez Moto GP a Valencia Super Formula a Sugo FIA F.3 European a Hockenheim Nascar a Phoenix DTM a Guangzhou DTM a Hockenheim F.Junior a Varano GT Open a Monza Blancpain GT Sprint a Zolder Europeo Rally in Corsica F.3 Open a Monza Auto GP a Estoril F.4 Italia a Monza ELMS a Estoril 16 novembre 2000 Light a Monza GT Open a Montmelò Mondiale Rally in Gran Bretagna F.Renault 1.6 Nordic a Mantorp Park F.3 Open a Montmelò WEC ad Al Sakhir CITE a Pergusa F.4 Italia a Montmelò Super GT a Motegi Nascar a Dover F.Renault NEC Junior a Zandvoort WTCC a Macao Stock Car Brazil a Salvador Formula E a Putrajava F.3 a Macao Nascar a Talladega Nascar a Miami 5 ottobre Italiano WRC Como V8 Supercars a Phillip Island F.1 a Suzuka Stock Car Brazil a Brasilia Mondiale Rally in Francia 26 ottobre USCC a Braselton Mondiale Rally in Spagna 23 novembre Super GT a Buriram Moto GP a Sepang F.1 a Yas Marina Formel 3 a Hockenheim WTCC a Suzuka GP2 a Yas Marina Adac GT a Hockenheim Nascar a Martinsville GP3 a Yas Marina Euro V8 Series a Hockenheim V8 Supercars a Surfers Paradise Finali Mondiali Trofeo Lambo a Sepang F.Renault ALPS a Jerez GT Italia a Monza F.Renault NEC Junior a Spa CITE a Monza 30 novembre Nascar a Kansas City Clio Cup a Vallelunga WEC a San Paolo Coppa Italia a Imola Coppa Italia a Vallelunga Targa Tricolore Porsche a Imola RS Cup a Vallelunga 7 dicembre F.Junior a Franciacorta V8 Supercars a Sidney 12 ottobre Europeo Rally in Svizzera F.1 a Sochi 13 dicembre GP2 a Sochi 2 novembre Formula E a Punta del Este GP3 a Sochi F.1 ad Austin Moto GP a Motegi WEC a Shanghai 10 gennaio 2015 WEC al Fuji Blancpain GT Sprint a Baku Formula E a Buenos Aires Blancpain GT Sprint a Zolder Nascar a Fort Worth FIA F.3 European a Imola Stock Car Brazil a Taruma GT Italia a Imola CIP a Imola EuroGTSprint a Imola WTCC a Shanghai Nascar a Charlotte Nascar Euro Series a Le Mans V8 Supercars a Bathurst Stock Car Brazil a Curitiba Europeo Rally in Romania Italiano Rally Due Valli

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