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De Sono: Vent'anni

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26 September 2021 VENTI ANNI

A SSOCIAZIONE PER LA M USICA © 2008 De Sono Curatore Andrea Malvano Ideazione grafica e direzione artistica studiolivio.it q

Domenica 8 giugno 2008 ore 20,30

ERMANNO WOLF-FERRARI da Otto Cori : Madrigale Stornello Canto n. 1 Canto n. 2

PIETRO CLAUSETTI L’ombra dei boschi d’Aser Saltavan ninfe

DANIELE BERTOTTO (1947-2007) Vom Tode Mariae per coro, basso e orchestra

PËTR IL’I C CAJKOVSKIJ Serenata in do maggioreˇoˇp. 48 per orchestra d’archi

CORRADO MARGUTTI Free Folksongs (prima esecuzione assoluta)

ARCHI orchestra da camera

TORINO VOCALENSEMBLE

CARLO PAVESE direttore

ENRICO BAVA basso

q

La De Sono compie vent’anni. Un’occasione per ripensare al passato, ai traguardi già raggiunti; ma anche per riflettere sul futuro, sui progetti che continueranno a far vive - re la nostra Associazione.

Questo volume si propone di ripercorrere alcune tappe della nostra storia, ricordando l’impegno nell’ambito della didattica, dell’editoria, dell’attività concertistica e musico - logica. Ma è anche un omaggio che la De Sono vuole offrire ai suoi soci e amici: sosteni - tori che con assidua dedizione contribuiscono a rendere possibile un progetto dedicato alle preziose capacità dei giovani. È anche grazie alla loro generosità che tanti talenti, in vent’anni di attività, sono riusciti a trovare la loro strada nel mondo della musica.

F RANCESCA G ENTILE C AMERANA G ABRIELE G ALATERI DI G ENOLA Direttore Artistico Presidente

A SSOCIAZIONE PER LA M USICA

U N DONO RESTITUITO di Oddone Camerana

La gioia, la soddisfazione di aver raggiunto venti anni con dignità, con successo e con la stima del prossimo e di tante persone, note e meno note, sono cose, queste, che, presi dal presente e dalla cronaca degli anni più vicini, ci fanno dimenticare da dove vengano i più lontani e remoti di questa associazione. Uno si chiede da dove arrivano, a che cosa si debba il loro incominciare tanti anni fa o meglio ancora prima che essi incominciassero a essere scanditi dal - l’orologio del tempo.

Personalmente sono sempre stato attratto dagli inizi, dall’oscurità di quanto, potendo prender vita, si è imposto per durare grazie alla volontà di qualcuno. In questo caso posso dire che non si è trattato di un’occasione esterna, anche se questa c’è poi stata, o di una circostanza temporalmente definibile e indivi - duabile. Si è trattato invece della combinazione tra due fattori fuori dal tempo, apparentemente lontani nella loro natura, come lo possono essere l’arte musi - cale e la virtù della concretezza. La prima, intesa come risultato e fenomeno immateriale, invisibile e imprendibile; la seconda, intesa come bisogno di imprigionare il risultato musicale dentro una pratica.

I gradini saliti da Francesca lungo di questa vicenda ormai lontana por - tano dunque il segno della concretezza citata. Con questa impostazione, occor - reva in primis affrontare la musica nel suo aspetto più diretto: quello di poterla e saperla eseguire. E cosi è stato. Intrapreso l’apprendimento di uno strumen - to, nel suo caso della chitarra, naturalmente classica, al Conservatorio romano di Santa Cecilia, Francesca è entrata nel vivo del mondo musicale non senza aver affinato l’uso di quell’altro strumento che è la propria voce per il canto, esercitandola con le discipline previste.

Iniziata così la carriera di concertista con strumenti affini alla chitarra, come il liuto e l’arciliuto, Francesca ha compiuto la necessaria esperienza che si rivelerà preziosa alla futura De Sono, quella di sottoporsi al giudizio del pubblico. Venu - ta a Torino, le circostanze hanno voluto che, non potendo continuare col suo strumento, dovesse ricominciare da zero diplomandosi al Conservatorio del capoluogo piemontese, con il flauto, dando così inizio a una nuova fase della sua carriera di concertista e di insegnante durata fino alla nascita della De Sono.

Faccio presente che in occasione di un convegno a cui partecipò questa asso - ciazione, concludendone la presentazione definita “Autoritratto”, tanto la fusione con la sua creatura era ed è sentita da Francesca come un fatto reale, pronunciò le seguenti parole: DUECENTO GIOVANI TALENTI

«Per me la De Sono è anche quello che altri pensano di me. In questo caso l’occhio degli altri entra nei miei segreti e diventa mio. Sotto questo aspetto relazionale la De Sono è disciplina e regola. È l’insieme delle abitudini giorna - liere e dei pensieri nati a seguito di due perdite. La scomparsa di un figlio musi - cista e la rinuncia alla musica suonata. In questo senso l’identità della De Sono è anch’essa mancanza, assenza sofferta, rimedio, medicina, aggiustamento, ritocco. Sotto un altro aspetto sento che la De Sono è il mio doppio. Non quello oscuro, sotterraneo, l’anima buia e tenebrosa indagata da Agostino e Dostoev - skij. No la De Sono è il mio doppio in luce, l’altro io emerso ed emergente tutte le volte che un o una giovane musicista entra nel mondo della musica con l’aiuto che la sua fatica gli ha meritato».

La citazione di queste parole e dei dati biografici elencati ha un solo scopo: quel - lo, alla luce della virtù della concretezza sopraddetta, di sottolineare come l’espe - rienza di aver fatto concretamente musica possa aver fatto maturare un piacere e un desiderio tutti particolari: quelli di far vivere ad altri lo stesso piacere e lo stes - so desiderio. In questo senso mi sembra di poter parlare della De Sono come dono. Come dono che risponde a un debito contratto con la musica: non soltan - to quella da vivere nella sua esecuzione concertistica, ma anche quella da rivive - re e diffondere nella scrittura, nei testi, nelle pubblicazioni, nei personaggi, nelle storie, nelle narrazioni e quella che fiorisce nell’apprendimento e nel perfeziona - mento presso i grandi centri musicali. Mi riferisco qui all’aspetto didattico, edito - riale, organizzativo della De Sono nonché a quello promozionale che supplisce e interviene là dove ci possono essere aspirazioni insoddisfatte.

Grazie alla costanza e alla tenacia di Francesca, questo dono continua e conti - nuerà certamente anche per merito dei suoi sostenitori, amici e collaboratori, in particolare Laura Antoniotti. Non so, ma mi sembra di poter dire questo: che quando non c’è più nulla, c’è ancora la musica. E a questo proposito mi sento di dover citare Federico Nietzsche che ne La nascita della tragedia , da quel grande appassionato di musica che era, ebbe a scrivere: «La musica è la vera idea del mondo». D E S ONO , VENT ’ ANNI : IL CAMMINO DI UN ’ IDEA di Giorgio Pestelli

Nella storia musicale italiana, accanto a città che spiccano per qualità e quantità di vigore creativo, come Venezia, Roma o Napoli, il ruolo di Torino sempre più è venuto affermandosi nella capacità di sfruttare risorse e proposte di ogni prove - nienza, d’inventare nuove forme di comunicazione musicale, di creare un viva - ce tessuto di scambio dove musica e cultura finissero con il costituirsi in un binomio inscindibile e fecondo; a questa vocazione la De Sono Associazione per la Musica, nei suoi vent’anni di attività, ha tenuto fede non solo con zelo e con - sapevolezza, ma ampliando ancora il raggio d’azione con vera genialità proposi - tiva nei campi della didattica, della concertistica e dell’editoria musicale.

La De Sono è stata creata a Torino nel febbraio del 1988 da un gruppo di priva - ti con il sostegno di industrie piemontesi e il patrocinio della Regione Piemon - te; ma l’anima dell’iniziativa è stata ed è Francesca Gentile Camerana, diretto - re artistico dalla fondazione e personalità di musicista e organizzatrice dotata di passione, competenza e cortesia fuse in un accordo di rara unità. La sua idea, dar vita a un centro che favorisse la diffusione della musica nella doppia specie di oggetto da amare e di mestiere da praticare, è partita senza clamori di pub - blicità, con concretezza torinese, dal gradino più umile, quello della scuola, con una serie di borse di studio per consentire a neo diplomati piemontesi di proseguire gli studi presso istituzioni o maestri di valore superiore.

Scambi di vedute con musicisti di grande spicco, come Claudio Abbado o Piero Farulli, sono stati molto importanti nella fase di avvìo; in particolare con l’in - coraggiamento e il consiglio di Antonio Janigro, un artista dalla finezza d’ani - mo pari all’amore per i giovani e all’acutezza nello scoprirne i talenti; è da ricordare, alla sua precoce scomparsa, il concerto che nel giugno 1990 tredici giovani violoncellisti diedero in sua memoria, una iniziativa che illumina fin dagli esordi il “timbro” del lavoro della De Sono, dove il lato umano, la com - ponente, diciamo così, famigliare vale non meno del rigore dello studio. È anche singolare la varietà degli strumenti indicati dalle borse, sempre pola - rizzate sul valore dei giovani musicisti: comprendendo naturalmente le fami - glie degli archi e dei fiati, e poi pianoforte, clavicembalo, arpa, percussioni, vari gruppi cameristici, cantanti, compositori, musicologi, storici della musica, sen - za dimenticare da ultimo anche il “manegement dello spettacolo”: una varietà di proposte che da sola attesta una profonda fede nell’apostolato della scuola musicale, realizzatasi in più di 140 borse presso istituti europei e statunitensi. Dal desiderio di fare incontrare i borsisti con il pubblico si è sviluppato paralle - lamente il ramo concertistico, anche qui distinguendosi per alcune scelte inno - vative, come quella di chiamare maestri illustri, fra i primi Andrea Lucchesini e Alexander Lonquich, a svolgere seminari d’interpretazione e a suonare con gli allievi in una serie di concerti conclusivi. L’attività concertistica, naturalmente, si è poi sviluppata in modo autonomo con proposte peculiari, accompagnate con programmi di sala contenenti saggi critici e testimonianze originali. DUECENTO GIOVANI TALENTI

Si distinguono due principali direttive: l’attenzione alla musica contempora - nea, con concerti monografici, affidati a interpreti specializzati e dedicati alle figure di Luigi Nono, , Marco Stroppa, Fabio Vacchi, György Kurtág, Toshio Hosokawa e riprendendo aspetti particolari di maestri del Novecento storico, Leó ˇs Janá cˇek , Charles Ives, Dmitrij Šostakovi cˇ, Richard Strauss; altra direttiva molto marcata, l’esplorazione della civiltà corale, spe - cialmente considerata nel settore della liederistica corale di età romantica, in un repertorio che ha portato a Torino, spesso per la prima volta, i più insigni complessi, come l’Arnold Schoenberg Chor di Vienna, il Solistenchor Freiburg, lo Swedish Radio Choir di Stoccolma: incontri indimenticabili, tutti stimolatori di una rinascente cultura corale. Esplorazioni occasionali verso altri campi non sono mancate, verso la musica di età barocca ad esempio, culminando nella prima ripresa moderna dell’opera seria Annibale in Torino di Giovanni Paisiello (1771) e tratta dalla partitura manoscritta conservata nella Biblioteca dell’Ac - cademia Filarmonica-Società del Whist di Torino, un fondo di cui la De Sono aveva già promosso una moderna schedatura scientifica.

Presupposto di tutta l’attività della De Sono è la concezione della musica nella sua doppia veste di arte pratica, da fare, da godere nel suono dal vivo, e di bene culturale, da conoscere e approfondire criticamente; per questo, il settore in un certo senso di punta, con pochi riscontri nel panorama italiano, è la sua articolata produzione editoriale. Sùbito, accanto a pubblicazioni integrative di corsi attivati nei Conservatori, prende corpo l’illuminata decisione di pubblica - re, con dèbita selezione, le Tesi di laurea e di Dottorato di ricerca svolte presso le varie cattedre di Discipline musicali insegnate nell’Università italiana: un serbatoio di ricerche e di conoscenze altrimenti inutilizzato, se la De Sono non avesse saputo cointeressare all’impresa via via gli editori Passigli, Paravia, Bru - no Mondadori e attualmente le Edizioni di Torino; assieme alla seconda colla - na, quella dei Saggi, si è così formato un quadro di ragguardevole ampiezza, dalle storie di generi musicali e teatrali alle monografie su autori significativi ancora poco noti, dalla storia della recezione ai confronti fra diverse versioni di una stessa opera, a problemi di estetica, aspetti della notazione, storia delle istituzioni, epistolari e documenti. Infine, almeno un cenno è doveroso alle tante iniziative fiancheggiatrici della scuola dell’obbligo, con cura particolare all’insegnamento dell’espressione vocale e della coralità nella scuola elementa - re, o a sostenere attività particolarmente raffinate, come le rappresentazioni del Gran Teatrino “La Fede delle Femmine”, diretto da Margot Galante Garro - ne e dedicato alla riduzione marionettistica di opere della letteratura e del tea - tro musicale. Per tutta questo insieme di attività, che ha valso all’istituzione il riconoscimento di premi italiani e internazionali e di lasciti testamentari, la De Sono Associazione per la musica è ormai inserita fra quei basilari punti di forza che fanno del Piemonte e del centro di Torino una operosa officina di produ - zione e distribuzione di cultura musicale. DUECENTO GIOVANI TALENTI di Pier Vincenzo Livio

Un giorno d’estate Toni Cordero, personalità complessa, abile commerciante, raffinato collezionista, instancabile progettista mi invita nel suo studio per incontrare Francesca Camerana una donna affascinante ed immediata che ci racconta in modo pacato il Suo progetto: creare uno strumento duttile per aiu - tare giovani talenti musicali.

Cordero suggerisce che il progetto sia presentato in società con un abito sem - plice e formale e ci invita a proseguire la conversazione a colazione; sotto i goc - cioloni di un temporale estivo ci precipitiamo nella sala del vicino ristorante; Francesca Camerana mi stupisce per la sua disponibilità, e per una evidente non comune capacità di ascoltare e trarre il meglio dal proprio interlocutore.

Di quel giorno non ricordo altro salvo che è stato l’inzio di una piacevole con - versazione che dura senza interruzioni da venti anni in cui giorno per giorno ho visto Francesca con infaticabile entusiasmo, garbo e determinazione dedi - carsi al Suo progetto senza mai tradire la Sua natura di donna e di madre.

I “ REPERTORI ICONOGRAFICI ”, VITE ABBOZZATE IN BIANCO E NERO di Franco Pulcini

La collana dei repertori iconografici nacque un po’ per caso, come accade quasi sempre alle cose di questo mondo. Francesca Camerana mi parlò nella vecchia sede della De Sono di via Buozzi dell’idea di album in cui riassumere la biogra - fia di un musicista con l’aiuto di immagini collegate a un breve testo. Se non erro il progetto nasceva in sostituzione di una ventilata mostra fotografica: una specie di catalogo di una mostra non fatta. Mi piacque questo ricorrere ad un album, un “archetipo sfogliabile” subliminalmente legato agli affetti familiari. Anche perché il primo titolo che mi propose nel 1992 – Janá cˇek – mi era molto familiare perché ci stavo scrivendo un vero libro, sempre con De Sono.

Con Francesca Camerana e Piero Livio giungemmo alla conclusione che, se si voleva dare una breve emozione biografico-visiva sulla vita di un musicista, bisognava fare delle scelte (un po’ come accade quando giri un documentario), e impaginare pertanto con varietà, senza timore di tagliare foto, parti di foto, colori, ecc. Dovevamo cercare invece ritmo, varietà, movimento, zoom, in un bianco-e-nero da stampa antica illucidita (un po’ da mostra) in cui ogni segno impresso doveva significare, colpire e narrare. L’unico problema era che altri non avrebbero potuto sempre riprodurre le foto rare, magari tagliate o modifi - cate, in altre pubblicazioni; ma quello era un problema loro…

La formula piacque, e venimmo incoraggiati a proseguire. Nel 1995 facemmo Bartók, che venne ulteriormente semplificato: anziché vita e opere, come in Janá cˇek, tutto insieme. Risultato: maggiore concisione e rapidità di lettura. Anche in questo caso avevo trovato molte foto poco conosciute in Italia, che soddisfarono l’occhio di molti. Il soggetto moderno si prestava a elaborazioni grafiche: inversioni positivo/negativo, testo “scavato” su fondo nero, tic grafici che divennero poi il linguaggio della serie di album. Certo, se fossimo andati a scegliere autori precedenti all’invenzione della fotografia, avremmo avuto maggiori difficoltà, tanto per autore, familiari e collaboratori, quanto per i luo - ghi da illustrare. Così scegliemmo Dvo rˇák, il cui album uscì nel 1996.

Era ancora un piccolo volumetto. Visto che sembrava li leggessero, si decise di azzardare una dimensione leggermente più consistente con Berg, uscito nel 1997, questa volta con l’editore Paravia. Per fare sempre meglio ci procuram - mo foto originali (se ne occupò gentilmente il collega Alberto Rizzuti, recando - si alla Fondazione “Alban Berg” di Vienna). Potemmo avere una maggiore niti - dezza visiva, e inserire foto poco note e in qualche caso inedite. Questa volta occhi particolarmente attenti colsero qualche minima inesattezza nel testo, segnalandola, segno che veniva considerata una pubblicazione con una certa cura scientifica, sebbene sempre di carattere divulgativo. Per mia parte ho sempre tentato di mettere, tanto nelle didascalie quanto nella cronologia conclusiva, almeno qualcosa di nuovo, per motivare alla lettura anche l’esperto. Fui un po’ contrariato quando, durante un’intervista radiofoni - DUECENTO GIOVANI TALENTI

ca proprio su questo album su Berg, il giornalista mi accusò velatamente di un certo compiacimento aneddotico. (Erano gli anni in cui i biografi avevano inizia - to a precisare le marachelle extraconiugali del grande viennese, e delle sue enor - mi ripercussioni sull’opera). Avevo risposto che esiste un’aneddotica che può essere illuminante per la comprensione dell’opera e un’altra che lo è meno: quando, come storico della musica, tratto un autore ho sempre presente innan - zitutto la sua opera musicale e la scelta di ciò che decido di dire o di non dire sul - la sua vita dipende dall’idea che ho delle sue opere, giusta o sbagliata che sia. L’album su Musorgskij, uscito nel 1998, e fatto anche con i materiali che la slavi - sta Laura Micheletti ci aveva procurato a San Pietroburgo, riprese una suddivisio - ne bipartita: vita e opere dell’autore, vita dell’opera [sic] dopo la morte dell’auto - re. Le dimensioni iniziarono a crescere. E fu la volta di Strauss, anno 1999, con materiali inediti procurati da Giangiorgio Satragni al Richard-Strauss-Institut.

A proposito: vale forse la pena spiegare come lavoravamo. Dopo essermi procu - rato una certa massa di immagini (spesso oltre trecento) realizzavo “una messa in fila” con ogni foto segnata per gradazione d’importanza. Avuto “l’impagina - to” con tutte le foto, curato sin dal primo numero da Valeria Motti, vi scrivevo in mezzo il testo, rifuso con le didascalie esplicative, non senza richiedere qual - che modifica. Scrivevo nell’introduzione tutto quello che non avevo fatto in tempo ad inserire nel testo e importanti informazioni biografiche venivano riportate anche nella cronologia. Chicca Carullo, che ne ha sempre curato l’ edi - ting , faceva infine i controlli dovuti. Tutto qui, ma costava abbastanza fatica.

L’avvicinarsi del centenario della morte di Verdi, ci spinse ad essere un po’ meno esterofili del solito. E quest’album, uscito nel 2000, mi sembra fra i più riusciti. Nel 2002, anche su richiesta della Regione Piemonte, si decise di dedi - care un album a un interprete: Claudio Abbado, attento lettore di questi reper - tori iconografici, che ci aiutò moltissimo e partecipò con vivacità alla scelta del - le foto; ricordo le sue battute autoironiche a commento delle varie pose diret - toriali spesso poi scartate. Un libro rigoroso che, nella sua sobrietà, resta fra i più belli della serie grazie alle fatiche di Francesca e all’ editing di Elena De Angeli. Subito dopo, nel 2003 venne quello su Šostakovi cˇ, un album al quale sono molto affezionato perché lo considero una specie di appendice al mio libro del 1988 sul musicista russo. Le foto non saranno tutte nitidissime, ma i contenuti, per quanto brevi, hanno una vera forza. L’introduzione è stata pub - blicata a parte in un paio di occasioni, per gentile concessione della De Sono. L’ultimo repertorio iconografico, quello su Mahler, per il quale ho per la prima volta collaborato, nella stessa stesura, con un collega (Gastón Fournier-Facio, sofisticatissimo esperto di Mahler), è stato il più tormentato, ma è certamente il più accurato, il più ricco di dati inediti, e forse il più bello. Ne siamo venuti a capo solo nel 2007… Anche se Mahler, secondo quanto sostiene la moglie Alma, era in forte sospetto di essere uno iettatore, prima io e poi Gastón, siamo divenuti entrambi, con grande soddisfazione professionale, collaboratori della direzione del Teatro alla Scala proprio mentre lavoravamo a quest’album. Un motivo suffi - ciente, almeno fin’ora, per dare il giusto peso all’aneddotica meno significativa. PRESERVARE DALL ’USURA E DALL ’OBLIO : L’ARCHIVIO DIGITALE DEI MANOSCRITTI MUSICALI DELLA SOCIETÀ DEL WHIST - A CCADEMIA FILARMONICA DI TORINO di Annarita Colturato

Il 20 maggio 1814 Vittorio Emanuele I faceva il suo ingresso a Torino, passando sotto un arco di trionfo le cui iscrizioni promettevano quiete e felicità a cancel - lare dolori e sventure del recente passato rivoluzionario e napoleonico. Pochi mesi più tardi, in ottobre, vedeva la luce in piazza Carignano, in casa dell’avvo - cato Felice Dubois, quella che dal 1816 fu nota come Accademia Filarmonica, un sodalizio nato con il duplice scopo di offrire agli accademici occasioni di esercitazioni musicali e di fondare una scuola gratuita di musica: non solo, dunque, aggregazione a fini ricreativi e di studio tra persone con interessi comuni, ma tentativo di coniugare beneficenza ed esigenze del sistema pro - duttivo, fornendo a giovani di entrambi i sessi i rudimenti di una professione e supplendo all’assenza di un Conservatorio (quello di Torino fu istituito, come Liceo Musicale, soltanto nel 1866). Aperta nel 1827, la scuola fu attiva fino al 1859, quando motivi di ordine finanziario spinsero l’Accademia (trasferitasi nel frattempo nello splendido Palazzo Solaro del Borgo, già Isnardi di Caraglio) a deliberarne la soppressione e a decretare la propria trasformazione in circolo di ritrovo, conversazione e lettura: caratteristica che ha mantenuto anche all’indomani dell’unione, nel secondo dopoguerra, con la Società del Whist, fondata da Cavour e dai più bei nomi dell’aristocrazia piemontese nel 1841, e che mantiene tuttora.

Varie vicissitudini hanno fatto sì che l’Accademia Filarmonica conservi oggi un cospicuo patrimonio musicale (oltre quattromila tra manoscritti e stampe dei secoli XVIII-XX), il cui nucleo più rilevante dal punto di vista storico è costitui - to da 37 partiture manoscritte di opere rappresentate, perlopiù in “prima” assoluta, al Teatro Regio di Torino nel Settecento, secolo che vide l’istituzione reclutare cantanti e scenografi acclamati e compositori della levatura di Anfos - si, J. Ch. Bach, Cherubini, Cimarosa, Galuppi, Gluck, Jommelli, Martín y Soler, Paisiello, Piccinni, Pugnani, Sarti, Traetta. Né va dimenticata – per limi - tarci a qualche ulteriore esempio – la presenza di un manoscritto (sfortunata - mente mutilo del primo atto) del Lucio Silla di Mozart con annotazioni di pugno del musicista, di manoscritti di opere buffe andate in scena al Teatro Carignano, di esemplari a stampa settecenteschi ignoti ai repertori bibliografici internazionali.

Tralasciando i lacunosi e spesso inesatti inventari stilati nel corso del tempo, è doveroso ricordare che negli anni 1979-81 i manoscritti dell’Accademia furono al centro di un progetto di catalogazione curato da Daniela Petrobelli Boella e confluito nel Répertoire International des Sources Musicales (RISM), Serie A/II, DUECENTO GIOVANI TALENTI

Manuscrits musicaux après 1600 . Vent’anni più tardi, l’interesse della musicologia internazionale nei confronti di un patrimonio così prezioso e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie (tali da consentire di mettere a disposizione degli studiosi materiali difficilmente accessibili) hanno spinto la De Sono, generosamente sostenuta dalla Fondazione CRT - Cassa di Risparmio di Tori - no, a promuovere un più ambizioso progetto di digitalizzazione e catalogazio - ne (curato per la parte informatica dallo Studio Livio di Torino e per la parte scientifica da Clelia Parvopassu, Alberto Rizzuti, Daniele Torelli e da chi firma queste pagine) che ha riguardato le partiture delle 37 opere rappresentate al Regio dal 1754 al 1785 e due manoscritti contenenti arie per voce e basso con - tinuo tratte da lavori allestiti nella stessa sede dal carnevale 1740-41 (stagione inaugurale del teatro progettato da Benedetto Alfieri e immortalato nelle plan - ches dell’ Encyclopédie ) al carnevale 1758-59.

Impresa tutt’altro che semplice, specie relativamente alla messa a punto di un software che permettesse, in anni in cui gli standard per progetti analoghi erano ancora in via di definizione, di gestire tanto le immagini quanto i dati catalo - grafici necessari a corredare adeguatamente un archivio digitale. Oggi, tutta - via, presso la De Sono è possibile non solo sfogliare virtualmente i manoscritti dell’Accademia Filarmonica e ottenerne eventualmente la riproduzione, ma anche usufruire di una molteplicità di chiavi di ricerca (nomi di compositori, librettisti, interpreti, copisti, possessori, personaggi; strumenti musicali e regi - stri vocali; forme e generi; incipit di recitativi, arie, pezzi d’assieme ecc.) che consente l’interrogazione sui diversi contenuti del manoscritto e il collega - mento diretto alle carte desiderate.

Se lo schermo di un computer non potrà mai restituire l’emozione provocata dallo sfiorare con le dita i nervi del dorso di una legatura antica o dall’impol - verarsi i polpastrelli sui fogli vergati secoli fa da qualche copista (né, d’altron - de, ci si illude che la conversione in digitale del patrimonio materiale non implichi di fatto una sua alterazione, perlomeno nella misura in cui i mano - scritti vengono in tal modo sottratti al loro contesto e al trascorrere del tem - po), è pur vero che, in quanto arte dei suoni, la musica si realizza nell’esecu - zione e nell’ascolto e che il patrimonio materiale va preservato, oltre che dal - l’usura, dall’oblio. È con questa convinzione che negli ultimi anni la De Sono si è fatta promotri - ce di una serie di iniziative intorno a uno dei titoli più interessanti testimoniati presso l’Accademia Filarmonica, l’ Annibale in Torino di Giovanni Paisiello, rap - presentato per la prima volta al Regio il 16 gennaio 1771, patrocinando la pubblicazione di una monografia di Alberto Rizzuti contenente in cd-rom l’edizione della partitura (“ Annibale in Torino”. Una storia spettacolare , Torino, De Sono-EDT, 2006), la prima esecuzione moderna del lavoro con Ottavio VENTI ANNI

Dantone sul podio dell’Accademia Bizantina (Conservatorio di Torino, 25 feb - braio 2007) e la pubblicazione in dvd del concerto; iniziative cui ha fatto da corollario un convegno interdisciplinare organizzato dall’Università degli Stu - di di Torino ( Annibale, Torino e “Annibale in Torino” , 22 febbraio 2007). Scelta felice quella dell’opera paisielliana, che nel 1771 suscitò un’attesa tale da indurre Carlo Emanuele III a sacrificare le ultime recite del titolo che la prece - deva in cartellone e che fu applaudita dai Mozart, padre e figlio, di passaggio in città: felice perché le allusioni alle origini leggendarie e al destino della dinastia sabauda hanno saputo ancora solleticare la curiosità dei “Taurini” contemporanei; felice per la qualità del libretto (di Jacopo Durandi) e della partitura, le cui note, rimaste mute per oltre due secoli sul palchetto di uno scaffale, sono tornate a risuonare e ad essere godute. Un’esperienza che gli amanti della musica sperano non resti un caso isolato.

D A N ONO A OGGI : VENT ’ ANNI DI MUSICA CONTEMPORANEA di Andrea Malvano

Un legame radicale unisce la De Sono alla musica contemporanea. Lo dicono i programmi dei concerti, i progetti didattici, i contatti con i compositori. Ma lo dice anche la memoria, fin da quei primi incontri con Luigi Nono, avvenuti proprio vent’anni fa. Dietro quegli occhiali rossi, curiosamente privi di una stanghetta, Nono nascondeva un grande interesse per quello che stava nascen - do sotto le mani di Francesca Gentile Camerana. Alcuni suoi appunti, redatti a Venezia il 9 gennaio del 1988, ci riportano alle origini della De Sono: proposte concrete in cui si confrontano attività didattica e concertistica, senza tralasciare l’importanza della ricerca in ambito musicologico. E “chi non accetta, via”, concludeva Nono senza troppi complimenti; perché l’impegno didattico nel - l’ambito della musica contemporanea deve essere una missione, non un sem - plice fiore all’occhiello da esibire con disinvoltura.

Due anni dopo, il primo frutto: un concerto dedicato al confronto tra antico, moderno e contemporaneo, da Josquin Desprès a Luigi Nono. Il titolo Voci enig - matiche racchiudeva un’esortazione a cercare quella misteriosa chiave che apre le porte del presente e del passato. Niente di meglio per spingere l’ascoltatore a capire la cultura del nostro tempo. Fin da subito per la De Sono fare musica contemporanea voleva dire offrire un’occasione di confronto tra emisferi stili - stici e culturali diversi. Qualche mese dopo, grazie a una mostra di Emilio Vedova dedicata a Luigi Nono, il parallelo coinvolgeva arte e musica. Nel 1994, con i due appuntamenti del ciclo Memoria e attesa , era la volta della musica di Marco Stroppa, messa a contatto con opere di Debussy, Webern e Beethoven: il Quartetto “Arditti” e il pianista Pierre-Laurent Aimard in un programma denso di interferenze tra passato e presente. In un’intervista, pubblicata sul programma di sala, Stroppa diceva: «Dopo aver fatto studi di informatica ed essermi calato all’interno del suono, per me l’ascolto di Beethoven non è più lo stesso». Parole perfette per spiegare l’operazione proposta dalla De Sono: un sottile lavoro sui processi fruitivi, uno strumento per far brillare nella contem - poraneità le venature della tradizione, un’occasione per continuare a ricordare che l’arte nasce dall’arte.

Al 1997 risale l’incontro con la musica di Fabio Vacchi: due appuntamenti affi - dati al Quartetto d’Archi di Torino e all’Ensemble Musica20. Il ciclo, intitolato Le ragioni del canto , cercava di dare una spiegazione ai problemi estetici delle avanguardie, a quel senso di trasgressione che insegue come uno spettro gli artisti votati al progresso. La domanda era sottintesa al titolo: un perché molto generico rivolto a un’intera generazione di compositori. E la risposta di Vacchi era tutta contenuta nel suo ancestrale desiderio di canto, nella trascrizione di DUECENTO GIOVANI TALENTI

una serie di Songs composti dal musicista inglese John Dowland all’inizio del Seicento. Ancora una volta un’apertura verso orizzonti divergenti, qualcosa teorizzato dallo stesso Vacchi con le seguenti parole: «Oggi, invece di inseguire la trasgressione in quanto tale, è urgente aprirsi alla molteplicità, alle modifica - zioni, ai confronti e all’apertura che soli possono condurci al divenire e al pro - gresso». Quel ciclo di incontri, a tre anni dall’avvento del nuovo secolo, sem - brava dare alcune risposte agli interrogativi che per decenni avevano angoscia - to le avanguardie. In quelle “ragioni del canto” si intravedevano in realtà le ragioni di un impellente desiderio di rinascita artistica e intellettuale.

Il confronto con la musica contemporanea non poteva trascurare una figura fondamentale come quella di György Kurtág, che la De Sono può vantare tra i suoi amici più cari, in virtù di un profondo legame affettivo maturato con Francesca Camerana (dedicataria di una sua composizione intitolata …C’erano due fiori… ). A questo monumento della contemporaneità la De Sono ha dedi - cato ben quattro appuntamenti, tra il 1998 e il 2001. Una panoramica intro - dotta non a caso dall’ Omaggio a Luigi Nono op. 16; quasi una lettera di presen - tazione con cui ricordare le origini dell’impegno preso dalla De Sono nell’am - bito della musica contemporanea: evitare le presentazioni monolitiche, per favorire le interferenze tra fasi lontane del pensiero estetico. Poi una breve car - rellata attraverso alcuni dei lavori più rappresentativi della sua produzione, come i Kafka-Fragmente op. 24. Quindi, in chiusura, l’omaggio più bello: Kur - tág e la moglie Márta seduti al pianoforte della Sala Cinquecento per eseguire estratti di Játékok accanto ad alcune trascrizioni da Bach.

Tra i progetti più recenti l’incontro con la produzione di Toshio Hosokawa, avve - nuto nel 2004, o il parallelo tra polifonie antiche e contemporanee, proposto nel 2006 da The Ring Around Quartet: le ultime tappe di un percorso che ha contri - buito ad approfondire la fruizione della musica contemporanea in Italia. Nono, citando Robert Musil, nel 1990 aveva scritto: «È la realtà che suscita la possibili - tà, tuttavia nella media o nella somma rimarrebbero sempre le stesse possibilità che si ripetono, finché viene qualcuno per il quale una cosa reale non vale più che una immaginaria. È lui che dà finalmente senso e determinazione alle nuove possibilità». Forse oggi, a quasi vent’anni di distanza, si può dire che quel “qual - cuno” a cui si riferiva Nono fosse proprio un’associazione come la De Sono: è anche grazie alla sua fiducia nel potere formativo dei grandi ideali estetici che la diffusione della musica contemporanea è diventata una “realtà possibile”. C RESCERE E CONFRONTARSI : L’A CCADEMIA DEGLI A RCHI di Carlo Bertola

Negli ultimi tre anni, la già ampia e importante attività della De Sono si è ulterior - mente sviluppata creando un nuovo canale formativo e allo stesso tempo una più concreta opportunità di inserimento professionale per i giovani musicisti.

È all’inizio del 2005 infatti che, su suggerimento iniziale di Simone Briatore, l’Associazione decide di formare un’orchestra d’archi che accolga al suo inter - no i suoi migliori borsisti o ex-borsisti insieme ad altri strumentisti di talento. Un aiuto decisivo nella prosecuzione e nel rafforzamento di questo progetto è venuto successivamente con il sostegno economico della Compagnia di San Paolo, che ha permesso la creazione dell’Accademia, il cui intento è dare una formazione specifica d’eccellenza grazie a regolari incontri mensili che preve - dono lavoro a sezioni, lavoro d’insieme e lezioni individuali, guidati dalle pri - me parti di importanti orchestre nazionali ed internazionali.

La serie di concerti imperniati principalmente sul ricco e complesso repertorio del Novecento storico, effettuati in questi tre anni, ha testimoniato gli ottimi risultati di un costante e prezioso lavoro di formazione tecnica, musicale ed umana, guidato con grande entusiasmo, vivacità e curiosità intellettuale (così preziosi per lo sviluppo dei giovani e non sempre facili da reperire) dai suoi tutors : Markus Daünert, Roberto Righetti, Simone Briatore, Stefano Guarino e Paolo Borsarelli.

Tra le molte collaborazioni esterne spiccano il recente invito al celebre violon - cellista e compositore svizzero Thomas Demenga, che ha inaugurato una serie di inviti a solisti-direttori di fama e la partecipazione di Antonello Manacorda, ex-borsista De Sono.

I risultati ottenuti dimostrano la validità del progetto e del lavoro svolto, sug - geriscono prospettive e sviluppi futuri necessariamente ambiziosi e sottolinea - no l’enorme importanza che uno sponsor intelligente e sensibile, quale la Com - pagnia di San Paolo, ha nel sostegno e nello sviluppo di quella cultura musica - le, perennemente in bilico dal punto di vista finanziario, che la De Sono ha sempre alimentato, stimolandola, in questi vent’anni di appassionata parteci - pazione alla vita musicale torinese. B ORSISTI NEL MONDO

Grazie al sostegno dalla De Sono, molti giovani musicisti e musicologi hanno pouto seguire corsi di perfezionamento nei migliori centri di formazione musi - cale del mondo. Ogni tratteggio grafico rappresenta il numero di borsisti che hanno studiato nelle località corrispondenti.

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W m S M USICISTI NEL MONDO

Da borsisti a musiciti professionisti. Nella mappa sottostante sono evidenziati, in maniera proporzionale alle percentuali, i luoghi in cui gli ex borsisti della De Sono svolgono oggi la loro professione.

Italia 82

Francia 7 Germania 6

Finlandia 3 Belgio 2 Inghilterra 1 Austria 2 Svizzera 2 Irlanda 1 Israele 1 Canada 1 Giappone 1 Stati Uniti 1 Spagna 1

LE BORSE DI STUDIO DELLA DE SONO

Il filo conduttore delle varie attività svolte dalla De Sono in ambito musicale è il desiderio di offrire un sostegno concreto ai giovani. In vent’anni l’Associazione ha assegnato circa cento - cinquanta borse di studio.

Violino: furono un regalo che non HANS LIVIABELLA . dimenticherò mai». Borsista dal 1988 al 1993, in seguito ad una ANTONELLO MANACORDA . audizione con Gidon Borsista dal 1988 al 1994 Kremer si è perfezionato ha studiato con Herman con Maja Glezarova, Krebbers ad Amsterdam con Salvatore Accardo e con Eduard Schmieder a Cremona e alla a Los Angeles. Nel 1994 Musikhochschule è stato scelto da Claudio di Vienna con Dora Abbado come violino Schwarzberg; collabora di spalla della Gustav con la Chamber Orchestra Mahler Jugend Orchester of Europe e, invitato ed è stato poi fondatore, da Claudio Abbado, Konzertmeister con la Lucerne Festival e vicepresidente della Orchestra. Attualmente Mahler Chamber è primo dei secondi Orchestra. Poi, dal 2002 violini dell’Orchestra al 2005, ha studiato della Svizzera Italiana. direzione d’orchestra a Helsinki con Jorma Della De Sono dice: Panula. Recentemente «Mi piace ricordare la mia è stato invitato a dirigere prima esperienza con dal Maggio Musicale la De Sono, ripensando Fiorentino, dal Teatro all’attesa della mia prima La Fenice di Venezia, audizione che avvenne dalla Royal Scottish con Gidon Kremer nel 1988. Opera, dalla Mahler Francesca Camerana fece Chamber Orchestra, di tutto per organizzare dal Festival Britten-Pears, l’incontro. Diverse volte dal Festival di Brema, si dovette rinviare e quando dal Théâtre des Champs- arrivò il ’grande giorno’, Elysées. Dal 2002 al 2006 emozioni e sensazioni mai ha beneficiato di una provate fino a quel momento borsa di studio ulteriore, © Vico Chamla C E U D O T N E O I G t o c a r n d d d e m u M i n è l e A V e r K i c P i M S l e D P c h u t u s s e r F b u p n o C l u n o c a p e u q e p r a t s r p s s e e p i s u m di o c p a c È a u q a a m e D r o B E « g o h c e o r T a p a t a i z a r t A R a r t s s r t a e I N p l r c n i s n i n n u r r t e e b b o r i a t r n a e r e l s t o t t s i t s n c o l i g S t i l a c l a o t s e s c i t f e n n a l v a l b t n s l , e a i e ’ l o e i r p o o N s i u i t n e m a i c g i d u i r i h r e o i e D . o p r i p t s o n t n s c i . c e m e i l o ont o n i n s r C o t e s a d T n c d G e s l e d e c e h e r , e s e r p s l a g r r , r i t o a t a OC S E e g i z i i v i e L A b . l a r e a H Z A R e t a p c c a a l l s n e è c c o n o S a h r l t , e l o a c s e r i i l g o s r o s a d i r e H e l e N e e l i p a b m a z n l t a i i m i v l l n o z a n n o f e c o , i r a re z n r a c r o i g O ’ a a s t i t e e a I T N E t c a c s i t a i d i v l n i g l o a r ! i e c t i r s i i d u a h n o c e v i t s o a c S a d o E I i , n a o qu o t r 9 8 9 1 c na m o M r p o m a d i f m o c 2 9 9 1 é ot n t o e v i . o i i l a n o i n I h i d e h c z s t c fi i i d d o n o e s o t i d q n o i r i d e e s e i G u i s o l a i m e e d i R A r e v o e t a r l e s t l o a u i r a n 0 2 e a n Wf l o p s e e d t e l c n A N a l n g a p o e r t s l e s u i G c z . » r e :e i u a l i t t n p i t a g à s t n a a c l a e a me id n r e n n a r e D l i v i r , s i AR a v o a d i a l e l a s n ,i t o t t u r e ep p u i a i ,3 9 9 1 o a g stie od . e t a in er e p S t a . i g e in n ùi gn n o e D d ot d ,e r a D d . . ’ r A e l e P o c r A o e i , l l o C h C r a l N i a i t n m e u Q T l l n I 2 P w e i r n l e s m S e D h J 3 m a d 0 r t d o e t o c e e n i m e d l l a i m a ù i p l i i d n u c n i i d e n e e d r a p r a e n e p p a a r a L « o C i r s m e a i i 1 0 p r e ’ 2 l o d a h d r E i s u G G d t e Y c r e b S l l l i t r p p o 0 0 1 n l l l l l l i p e t c F ’ n a e o o n a x n I i a h o r t p p a i n i m o n a t s 9 g o n a e a è o c t i p a r s n l r c i o i z a l p e r é o c D t T g a l k r n a n i 1 8 9 g a d c i e n t r a o d “ t i t i o i f r a 5 m u c m l e r P e l o i u r t … g o o e m a r e g i a u M d o r p o u i a s : a a u i u v 0 i . o i r o o S i g l s e n e r a a i e c a i e l S i t a d s s l i t r t n i C r d P n n c o o i m l i v C n o n o u i P l h i c n a a n i t g i s s e l a m h d t o a m r p c i a t r l a a t l o o o a r c o f s a c e n t t r . S o e e o p l I i a n i t i g l c u c n o C l e p m i e a e d , n i t o C e c n t a n t a i u e r i i m e o om r i O o , i o o p t n t t a : . s m on i l o i v a C t e s u i v o c n e r n e h M n c e t d e o u q i c s o p P a n z a s p i r o e l a t l e e a e o o ’ e n z a o n o i a a t r t r n e e u l l m r n r , s o a a d c no i t i t e e n d a k t t r àt m i t l s h e r s i a od , n u e i s o v i s 9 1 t l e o m e e l o a o a e o t e l t m r o e l i r i i l , o c l u e D er e d n Tr , a n o i t t n l a n a m oi a 9 9 t n o c e i e s p a a v o r a i b e l u i s i r r o fi a u a n o n o S a a t n t u g t s e l n l o r à et e t i l ar t o i r ”o o e o , © Sinyus fotografia N E V I T I N N A g a g e R l d l A ’ i n i o c t n i M b d u A i z a o c d a H i g e R m c c S r a l I r e i l l a N n o n l e e l a H t v l a d E i l r O ’ m e G o C l a s u a d a Z o o c l l e c o e s n Vn r e c A l e O d s o b o s r C s “ i z P i n i s n e t a i d p h , z a u n u i o B A i g D m a r a C o t a a e r c r s n c l ’ o c l a l a h c u i o Te l a t t a c l L r O u n c n i a r a o m e i m a r è o a a o M r a i a o A E L i d o n h e c e H o e o o r a a n o o t a r s r t o b d a v t a e 1 p i r i e r c d Ve N t n a l a s e o g e a n s l i s c n k i s u a a d i d e A S S t s o a n o s s i d 9 e l Tr o i g e h I r a a m r o e g n A t a s S e r , o t s AL E t f r 9 n si t n o M l u r i x e n e u o c c A r e i G i l t i e F a r e r v, v i l c o s i c a v i u g a a 3 e e d a o i d u e e s t i a c r e i m h t S a , o n i i a e d N d a c a r t e z t l n g i l i S l a d l I o s e d c a c l l l e d l e n o e t n et n e m , a r D i l l r a e n o a n o c a G l t a n o a d l a y em o c a l o a a n a e l c i n o f n i o r a AR a f s . i r t l a ” e s m A i d e r K , 5 9 9 1 a e d e a d . o d ad . O c e s s 3 9 9 1 l , i a R c S on T e r o ’ o i d g a S I D n on i l o i v r O .» … r G a e c i F , G ip p u r n o a a C no e b b ,a l a i s r O t l e v a P e . N E r t r o t a v c r e b u r e a . ,e l o s a id s e h r e m s o a o B t e m ma d r TO l s l ,5 9 9 1 ar t s r ,t . a e t er e i e s o c d d e t e J S a l e ’ l u M n S n a e O n a Ta e l è S S n i Q ’ e r K u c o c d O a u s d c r l a n i E o u m A u g P “ e P d u . n e r K o R f l a i e h h n d l i c r u d a D m ó i i r o B L o B S I “ L r t h l e V c f r a o d o c a B l a i a a l e e n n e o i n e b b e f f e e c t s e A o m A U o C m h o v i Ve o t e L a m y o i M o r i n a P t a l M t s t s e b b n s r s r R S I t s e U i s l u a t e c 1 u s s d r e R d e o a s o s a n r a HA n s u u AR s n e o l a s i s i 9 u A l - y r d A s r i d n l t m n t e ” i i a e i v - n a e e é n n a s t d d i l r o 9 a v d n i s M t t g S , s r O o e u r e i a l B o t L S a a r e t a i t a i s 6 i l e o i ’ l d o c k c . l e A R A n e a t o C o c a p m y r c x e e m a O , d m h i l o d d O a v a i i s . , - S i c n o . l n i l n a PI o o i g u N h i N k A O n n V d a a B c h ’ l n l i i - s i c n c r c n e i A ’ i g n P , n a t l l a i S D I o s c A r O O è n e o c o c a n o i a l o O i a g e e a c h o 1 1 Tr o a H s e IN A I R eu q i n o h a e E B R t t s c r i a l e M a d O o l l n . a v o d t i e 9 9 u e n n t d d ov e u q c e C in o i -t n e s u u n a e o B a d l s 9 9 n p t e e e d a i r u l i r a . o n i yt i , r t H C , t e b d 3 3 , r m e i m r a d o L L e i P s od n c at i e . a i a B m i r P r o a e r c i s l a l a no a . n a s r ai m at I o t e d i a n a m r . r r s t s od a ” i l 9 1 9 1 e l e a l o r n ,7 9 ,5 9 © Bianconero - Verona C E U D O T N E o f o c a c S L r n O I G e o v n s u A r i z a m d m o t d l e o c n d u s i F F d i l e d è a l u r e l a D l e g l o c i S ’ l l Ve d a r o i l e n P n l e a z a N r o i e H a l . s O n l e t ’ l e i a é n i l e e r o s d a t h c r O ’ l A V r n r n t s c e C a H i n o a u g a l o r d d l e S O l c r n e M h i s a i ’ l i u d d O a l o F l a ’ l i c 9 1 S G o i m se i i a t i l a r c A ’ l a ’ l r C c r c A d l a l a o i a c ’ n n s e h O , l e q i c r C T g a LI è . a s I N t I d . O e u s t a v S a d n i e G n i . a e s 9 t a u U i r i s e h P n c r t n i l l g a l a n o m e VA b l a 1 . o n s e h i b a 1 p e a c a c a i a n i i g c r 5 I L a n o u S i r e a o c t s t 9 u g 9 r e i d s e h i d r e l i v S r o t s r l , e e d a o l o m i m e d n l a s e h e e 9 N A 9 N i T e t i z i n a m r a a l o u d r r a e f e n t r a s n e t n e m a e 6 i 7 , g i a D Vi A e L A s u M r a h J t l e d a e n o n l e d i d 9 9 9 1 t t z a z o a e i a A l e d o l a l a r a i m t c A l . z r D i v a n o i r a v ’ l r a l a d t e i . o n i u D i M f e a e a S l n I T N E a é t i s o u a d O 20 0 2 a O i l o , 7 9 9 1 , 9 9 9 1 a r l e n a Te r o c a c c i v i t t r A A e i d c Te f f n i S C L J c r i e m a C i a R ot a u t t e l “ , l l a n o IT N e a a on t a r t S l a an e 99 9 1 r t a s e h s od e u q or t n E e e àt i i . no c ,o f u a , c i n o . l e d o o B s ar t B ot t o .d o r ar e f o s r Toi r a r r s i ” i s t s at a e C a D d e n è l P a H ’ l a M È e d d r O i F d i F i c p c d l S l a n a e G l d i l i d P r c M a t s o a l h o c r d i c ’ 2 d c T h l l l S a s i ’ i S o o B M i M d s c c c A B i r e m i h c m a a i n n o n r O w h i a B t a e l a 0 l a a C l l b a t ’ o v a o o u V a n l e m r c C c A e r n r a G d t T 4 0 e i ’ r a A O s l e h l l l s e i a s e d s r c A a r o Ti r ’ v r h c z a 1 u g e l i r e l m n e u t c s r O b a a R Ta e i s o r a N U a a a l l l i o i i h k e g n a d d a c t a n v 9 p t n d z r r OR s a C I m t s R i c r i r e i e a i o i p 7 9 n d a o d a o o u t s . o e a c l o s n i a d a l a d s o o o e b . a i i e r r i t A a h c n e n M a v h r i m r o a t t a e t a i i o r g e et e c m ) F D i t a l r e , o o e c I e d e n d n i m n e a a . h T r a T I l i l i a U r o c l o e t c a s l a a i i m . a l t A g i o a o r H i o a R ( “ c s R a A S a t n o s a R l ü K i i c M 2 o R g l a r c t e c c d o n r a n a n c i l c r a d S e n AT 1 n o h 1 a a o r e 0 a c i n o m s a l a l i o a m I “ o a i g e i 9 9 9 l e o c 9 l u t a r d 0 AN r o D F c c e m L P a S n a a n D . e l O s 9 r e a h o l h u , 2 l a r u P e i e R . o d a l l a . ’ u . 7 ”i n i n a on . l o c r O T s o r at n al o a e s i v i t t v a c n o B a c a a O a r o b l al l a l . al l e l le ” i e s e h r ,9 9 9 1 àt i c s s ot a i s o t t ar a VENTI ANNI

alla Musik-Akademie ha studiato con di Vienna. Attualmente Dora Schwarzberg alla lavora stabilmente Fondazione “Romanini” in Giappone alternando di Brescia e con Michael l’attività concertistica Frischenschlager presso a quella di docente il Mozarteum di all’Università di Osaka. Salisburgo e la Musik- Akademie di Vienna. ELENA FACCANI . Borsista Dal 2006 ricopre il ruolo dal 1998 al 2000, ha di violino di spalla studiato all’Accademia nell’Orchestra Sinfonica “Perosi” di Biella con di Roma. Francesco Manara e Ana Chumachenco, CARLOTTA CONRADO . e successivamente Borsista dal 2001 al 2003, con Franco Gulli e Bruno grazie al lascito Giuranna. Vincitrice testamentario di Giovanni di premi nazionali Protto, ha studiato presso ed internazionali, la Musikhochschule dal 2001 suona di Lugano con Massimo stabilmente nei violini Quarta. Si è perfezionata primi dell’Orchestra con Giuliano Carmignola, del Teatro alla Scala. Francesco Manara, Giacomo Agazzini e il GIANMARIO MARI . Trio Altenberg. Membro Borsista dal 1999 al 2001, del mdi ensemble di si è perfezionato con Milano, collabora con Francesco Manara l’Orchestra da Camera e Maja Jokanov iˇc per il di Mantova, l’Orchestra repertorio solistico. Sinfonica Nazionale Come quartettista ha della Rai, l’Orchestra studiato con Milan e la Filarmonica Skampa e Piero Farulli del Teatro alla Scala. a Fiesole e con il Quartetto “Amadeus” ENRICO PALASCINO . a Londra. È stato ospite Borsista dal 2002 al 2004, di vari festival ha studiato alla internazionali, tra cui Musikhochschule quello di Santander. di Mannheim con Waleri Gradow e all’Accademia FRANCESCA GIORDANINO . di Musica di Pinerolo con Borsista dal 2000 al 2002, Dora Schwarzberg. DUECENTO GIOVANI TALENTI

Attualmente suona JONIDA TAFILAJ . Borsista nell’Orchestra del dal 2004 al 2007, Konzerthaus di Berlino. ha studiato all’Accademia Svolge un’intensa di Musica di Pinerolo attività cameristica con Dora Schwarzberg con il Yuval Quartett. e alla Musikhochschule Dal 2002 al 2006 Winterthur Zürich ha beneficiato di con Rudolf Koelman. un’ulteriore borsa di studio, grazie CECILIA BACCI . Borsista al lascito testamentario dal 2005 al 2007, di Giovanni Protto. ha frequentato la classe di Marco Rizzi alla COSETTA PONTE . Borsista Hochschule für Musik dal 2003 al 2006, di Detmold in Germania. si è diplomata alla Suona stabilmente Musikhochschule nell’Orchestra del Teatro Winterthur Zürich con Regio di Torino. Rudolf Koelman. Ha collaborato con Mario Collabora con la Sinfonie- Brunello, Danilo Rossi Orchester Basel, e Marco Rizzi e nel con l’Orchestra Sinfonica 2006 con Pierre Boulez Nazionale della Rai e l’Ensemble ed è spalla dei secondi Intercontemporain violini presso l’Orchestre a Lucerna. Symphonique du Jura. FRANCESCA DARDANI . MAGDALENA VASILESCU . Borsista dal 2006, Borsista dal 2003 al 2006, ha frequentato il Mannes dopo aver frequentato il College of Music corso di Dora Schwarzberg di New York sotto all’Accademia di Musica la guida di Lewis Kaplan, di Pinerolo, ha studiato con cui ha seguito anche con Roberto Ranfaldi a una masterclass al Biella. Collabora con il Mozarteum di Salisburgo Teatro Regio di Torino, e al Bowdoin International l’Orchestra Filarmonica Musical Festival dove di Torino, la Camerata si è esibita in complessi Strumentale “A. Casella”, da camera e come solista. l’Ensemble Europeo Antidogma Musica FATJON HOXHOLLI . e il Fiarì Ensemble. Borsista dal 2007, VENTI ANNI

frequenta il corso si è perfezionato di Massimo Quarta con Christoph Schiller al Conservatorio alla Musik-Akademie di Lugano. Collabora di Basilea, con Bruno stabilmente con I Solisti Giuranna all’Accademia di Pavia. Recentemente “Stauffer” di Cremona ha suonato con e con Wolfram Christ l’Orchestra della al Conservatorio Fondazione CRT di Lugano. Dal 1998 e ha vinto il concorso è Prima viola per la musica da camera dell’Orchestra Sinfonica di Cervo in duo Nazionale della Rai con Chiara Bertoglio. e nel 2008 ha vinto il concorso per il posto Viola: di Prima viola BRUNO BOANO . Borsista presso l’Orchestra dal 1994 al 1996, dell’Accademia Nazionale ha frequentato i corsi di Santa Cecilia a Roma. estivi di Wolfram Christ e Yuri Bashmet presso Della De Sono dice: l’Accademia Chigiana «Ho trovato in Francesca di Siena. Nel 1996 ha Camerana una donna di vinto il premio speciale grande sensibilità artistica – della giuria “Lionel Tertis” da sempre impegnata nella quale migliore artista valorizzazione dei giovani al Second International musicisti – ma ancor più Viola Competition una persona cara che di Mosca. Collabora con mi ha sostenuto con orchestre e solisti di fama partecipazione e affetto nel internazionale. mio percorso musicale È stato docente di musica e personale. La De Sono da camera presso è l’espressione concreta l’Accademia Musicale di questa umanità Chigiana. e di questo impegno».

SIMONE BRIATORE . ALTIN TAFILAJ . Borsista Borsista dal 1997 al 1998, dal 2000 al 2005, si è diplomato in violino si è perfezionato con con Christine Anderson Danilo Rossi e viola con Davide all’Accademia “Rolla” Zaltron presso di Pavia e con Christoph il Conservatorio di Torino; Schiller alla Musik- DUECENTO GIOVANI TALENTI

Akademie di Basilea. al 3rd International Dal 2007 suona stabilmente nella Malmö Competition di Osaka Symfoniorkester. Fa parte e nel 2001 il Primo del Chromarte. Premio al 50th Concert Artists Guild Competition JOËL IMPÉRIAL . Borsista di New York. nel 2002, Dal 2000 è fondatore si è perfezionato con del Nuovo Quartetto Luca Ranieri alla d’Archi della Scala. Fondazione “Romanini” di Brescia e con Danilo Della De Sono dice: Rossi all’Accademia «È una grande gioia poter “Rolla” di Pavia. festeggiare i primi vent’anni Ha collaborato con della De Sono. Ricordo l’Orchestra della Toscana di essere stato tra i primi e, dal 2007, è Prima viola fortunati borsisti che dell’Orchestra Francesca Camerana seguì “I Pomeriggi Musicali” con dedizione, competenza di Milano. musicale e passione, un affetto e un sostegno che non Violoncello: potrò mai dimenticare. MASSIMO POLIDORI . Negli anni delicati della Borsista dal 1988 al 1993, formazione, mi sono sempre ha studiato con Mario sentito ’preso per mano’, Brunello alla Fondazione ascoltato, incoraggiato, “Romanini” di Brescia spronato, come in una e con Daniel Grosgurin al grande famiglia, Conservatorio di Ginevra. a cui ho avuto e ho il È stato per alcuni anni privilegio di appartenere». violoncello solista della Camerata di Berna; DARIO DESTEFANO . dal 2000 è Primo Borsista dal 1992 al 1993, violoncello dell’Orchestra si è perfezionato con Filarmonica della Scala Johannes Goritzki alla di Milano. Con il Hochschule “Robert Trio Johannes ha vinto Schumann” di Düsseldorf. nel 1998 il Secondo Ha suonato in Inghilterra, Premio al Concorso Francia, Belgio, Internazionale Premio Danimarca, Svizzera, Trio di Trieste, nel 1999 Germania, Austria, il Secondo Premio Albania e Giappone come VENTI ANNI

solista e in formazioni di Biella. Svolge attività cameristiche con solistica e cameristica prestigiosi solisti dei a livello nazionale Berliner Philharmoniker e internazionale. e di orchestre americane. Ha inciso per Agorà e per Ha fondato con Massimo Supraphon. Svolge Marin e Francesco attività didattica a Torino Cipolletta il Trio Archè. presso la scuola Suzuki. È coordinatore artistico dell’Associazione CLAUDIA RAVETTO . Concertante di Torino. Borsista dal 1994 al 1995, È docente di violoncello ha studiato alla presso il Conservatorio Musikhochschule "G. Verdi" di Torino. di Mannheim con Michael Flaksman. FABRICE DE DONATIS . È stata violoncellista Borsista dal 1992 al 1993, del Quartetto “Borciani” ha studiato con e attualmente suona Michael Flaksman a nel Quartetto “Petrassi”. Schaffhausen e a Padova. È membro del Buxus È stato violoncello solista Ensemble. Insegna dell’Ensemble Antidogma quartetto presso Musica di Torino. il Conservatorio Collabora regolarmente “G. Verdi” di Torino. con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, FRANCESCO DILLON . con l’Orchestra Sinfonica Borsista dal 1995 al 1997, Nazionale della Rai, con si è perfezionato l’Orchestra Filarmonica con Mario Brunello 900 e all’interno della alla fondazione rassegna Regio Itinerante. “Romanini” di Brescia. È fondatore e Suona nel Quartetto coordinatore del gruppo Prometeo e nell’Ensemble Gli 8 violoncelli di Torino. Alter Ego. Particolarmente interessato alla musica Marco Mosca. Borsista contemporanea, dal 1994 al 1998, si esibisce spesso come ha studiato con Ivan solista con orchestre Monighetti alla Musik- di fama internazionale. Akademie di Basilea Recentemente ha inciso e con Antonio Meneses due CD, dedicati all’Accademia “Perosi” a musiche di Scelsi DUECENTO GIOVANI TALENTI

e Sciarrino, con ha studiato con Johannes l’Orchestra Sinfonica Goritzki alla Hochschule Nazionale della Rai. “Robert Schumann” di Düsseldorf e EMILIA GLIOZZI . Borsista con Wolfgang Mehlhorn dal 1995 al 1998, alla Hochschule für Musik si è perfezionata con und Theater di Amburgo. Xavier Gagnepain e Si è perfezionato in Italia Hortense Cartier Bresson con Mario Brunello al Conservatoire National e Rocco Filippini. Supérieur di Parigi, dove, Dal 2005 suona come successivamente, secondo violoncello ha conseguito il Diplôme nell’Orchestra del Teatro de Formation Supérieure “Giuseppe Verdi” nella classe di Christophe di Trieste. Coin. Collabora con gruppi specializzati CLAUDIO PASCERI . in musica antica tra i Borsista dal 2000 al 2002, quali: La Fenice, si è perfezionato Les Talens Lyriques, con Julius Berger alla Le Concert Spirituel, “Johannes Gutenberg” La Grande Écurie et la Universität di Mainz Chambre du Roy, e al Mozarteum Le Parlement de Musique, di Salisburgo. Svolge Concerto Soave, attività cameristica con o g a z n

e L’Arpeggiata e Balthasar- partners quali Salvatore V o t r

e Neumann-Ensemble. Accardo, Bruno b l A Giuranna, Mariusz NICOLA MOSCA . Borsista Patyra, Rocco Filippini, dal 1997 al 2000 come Ryszard Groblewski e con violoncellista e arpista, il pianista Davide si è diplomato alla Musik- Franceschetti. Come Akademie di Basilea con solista ha collaborato con Ivan Monighetti le Orchestre del Teatro in violoncello e con alla Scala di Milano Ursula Holliger in arpa. e come Primo violoncello È primo violoncello con l’Orchestra della Zürcher da Camera Italiana. Kammerorchester. UMBERTO CLERICI . MATTEO SALIZZONI . Borsista dal 2001 al 2003, Borsista dal 1997 al 2002, grazie al lascito VENTI ANNI

testamentario di Giovanni di Brescia con Mario Protto, si è perfezionato Brunello. Collabora con Mario Brunello, regolarmente David Geringas e Steven con l’Accademia di Santa Isserlis. Nel 2007, inoltre, Cecilia, il Teatro Regio ha conseguito di Torino e, in veste il Meisterdiplom presso di Primo violoncello, l’Università di Augusta e con la Filarmonica Norimberga (Germania). di Torino e l’Orchestra Nel 2002 ha vinto Milano Classica. Dal 2007 il concorso indetto tiene concerti con dall’Associazione l’Ensemble Sentieri Nazionale I.C.O. a Roma. Selvaggi diretto da Carlo Dal 2004 ha ricoperto Boccadoro. per 4 anni il ruolo di solista residente presso VITTORIA BELMONDO . l’Orchestra Filarmonica Borsista nel 2002, di Torino. Ha suonato ha studiato al alla Carnegie Hall di Conservatoire National New York, al Musikverein de Région Perpignan di Vienna e con Yvan Chiffoleau. all’Auditorium Parco Nel 2008 si è laureata della Musica di Roma. in Fisica delle Interazioni Nel 2003 ha debuttato Fondamentali. al Festival di Salisburgo. Dal 2008 tiene un corso INES HRELJA . Borsista di alto perfezionamento dal 2004 al 2006, presso l’Accademia ha studiato in Germania “Perosi” di Biella e dal e in Svizzera con Xenia 2004 è assistente di Julius Jancov iˇc. Ha partecipato Berger presso l’Accademia alla tournée triennale estiva dell’Università de Il borghese gentiluomo Mozarteum di Salisburgo. di Molière con Giorgio Fa parte del Trio Panariello e la regia di Torino. di Solari. Ha suonato nell’Orchestra PAOLA PERARDI . Borsista “A. Toscanini” di Parma, dal 2001 al 2005, l’Orchestra Sinfonica ha studiato all’Accademia Italiana e l’Orchestra “Stauffer” di Cremona del Teatro”G. Verdi” con Rocco Filippini e alla di Sassari. Ha conseguito Fondazione “Romanini” la specializzazione DUECENTO GIOVANI TALENTI

per le attività di sostegno di Augsburg con Julius presso l’Università Berger. Ha collaborato Ca’ Foscari di Venezia. con la United Europe Chamber Orchestra, STEFANO CERRATO . con l’Orchestra Sinfonica Borsista dal 2004, “Verdi” di Milano, ha frequentato i corsi l’Orchestra Filarmonica di Enrico Bronzi e di del Teatro Regio di Torino Enrico Dindo. Ha suonato e come Primo violoncello in qualità di solista con l’Orchestra con l’Orchestra Giovanile Filarmonica di Torino. Italiana e l’Orchestra Da quasi due anni fa “Galilei” di Firenze sotto inoltre parte la direzione di Nicola dell’Orquesta Típiqua Paszkowski, specializzata in tango con l’Orchestra “I Musici argentino di Alfredo di Parma” sotto Marcucci. la direzione di Enrico Bronzi, con l’Orquesta MATTEO TABBIA . Borsista Ciudad de Almeria diretta dal 2007, studia con da Michael Thomas. Mario Brunello, Antonio Selezionato Meneses e Marco Mosca. per partecipare al È Primo violoncello della V International World Youth Orchestra. Cˇ ajkovskij Competition Nel 2007 ha vinto for Young Musicians, il IX International ha ricevuto il Diploma Cˇ ajkovskij Competition Speciale di Merito for Young Musicians. dalla giuria. Svolge intensa attività concertistica come solista CLAUDE FROCHAUX . e in duo con la pianista Borsista dal 2004 al 2007, Vanessa Benelli Mosell. ha studiato con Michael Sanderling Contrabbasso: alla Hochschule für Musik PAOLO BORSARELLI . und Darstellende Kunst Borsista dal 1990 al 1993, di Francoforte, si è perfezionato diplomandosi nel 2007. con Ludwig Streicher alla Musikhochschule FERDINANDO VIETTI . di Vienna. Borsista dal 2006, studia Ha collaborato come alla Hochschule Primo contrabbasso con VENTI ANNI

l’Orchestre des Jeunes Ovidiu Badila, de la Méditerranée, si è perfezionato con l’International Symphony Wolfgang Güttler Orchestra (Israele), e Botond Kostyàk. l’Orchestre National In ambito cameristico du Capitole de Toulouse, collabora con la Mahler Chamber l’Amati Quartett Orchestra, esibendosi e con Sergio Azzolini. in Europa, Asia È Primo contrabbasso e America, incidendo del Balthasar-Neumann- per le case discografiche Ensemble, diretto Deutsche Grammophon, da Thomas Hengelbrock. EMI e Virgin. Claudio Abbado lo ha invitato Pianoforte: a essere membro GIANLUCA ANGELILLO . della Lucerne Festival Borsista dal 1989 al 1994, Orchestra con la quale si è perfezionato si è esibito a Lucerna, al Conservatorio Londra e New York. “Cˇ ajkovskij” di Mosca È docente di contrabbasso con Lev Naumov. al Conservatorio Ha tenuto numerosi Statale di Musica concerti in Italia di Cuneo. e all’estero, ha effettuato alcune registrazioni MASSIMO BINDI . Borsista prodotte dalla De Sono dal 1998 al 1999, e ha partecipato come ha studiato all’Accademia solista a trasmissioni “Perosi” di Biella con radiofoniche e televisive Pino Ettorre. Dal 1999 per la Rai. al 2003 è stato Primo Nel 2006 si è esibito contrabbasso al teatro Valli dell’Orchestra Filarmonica di Reggio Emilia. di Torino. Dal 2003 Ha collaborato con collabora con l’Orchestra l’Orchestra Sinfonica del Teatro Regio Nazionale della Rai, di Torino. la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestra DAVIDE VITTONE . della Radio Svizzera Borsista dal 2001 al 2003, Italiana e con il Teatro ha frequentato la Musik- Stabile di Torino Akademie di Basilea, ove, in progetti teatrali dopo aver studiato con e didattici. DUECENTO GIOVANI TALENTI

CRISTINA CATTARELLO . Premio al 50th Concert Borsista dal 1990 al 1993, Artists Guild Competition si è specializzata di New York. È docente in accompagnamento presso il Conservatorio liederistico con Norman “G. Verdi” di Torino. Shetler a Vienna. In veste di Maestro Della De Sono dice: collaboratore ha lavorato «C’era l’entusiasmo con Ferrara Musica – e la grande voglia di fare Teatro Comunale di qualcosa di speciale Ferrara alle produzioni e di unico: imparare di Don Giovanni , a suonare meglio, Falstaff e Così fan tutte approfondire e potersi dirette da Claudio meritare il lusso di vivere Abbado. Dal 2001 ha suonando stando dentro iniziato una la musica. Francesca collaborazione con Camerana e la De Sono la Biblioteca Italiana hanno contribuito con il mio Telematica – Consorzio stesso entusiasmo Interuniversitario. a realizzare questo sogno. Ricordo quando telefonavo CLAUDIO VOGHERA . a Laura e a Chicca Borsista dal 1992 al 1995, per raccontare quello che ha studiato con facevamo in giro Aldo Ciccolini a Roma per il mondo e la loro e con il Trio di Trieste partecipazione ai nostri a Duino per il repertorio successi e alle nostre cameristico; difficoltà». con Francesco Manara ha vinto il Grand Prix UMBERTO SANTORO . de Duo di Losanna. Borsista dal 1993 al 1995, È il pianista del Trio si è perfezionato Johannes, vincitore nel con Dominique Merlet al 1998 del Secondo Premio Conservatorio di Ginevra, al Concorso dove ha conseguito il Prix Internazionale Premio de Virtuosité. Si è esibito Trio di Trieste, nel 1999 in Italia, Francia, Austria, del Secondo Premio al Svizzera, Germania, 3rd International Stati Uniti. Chamber Music È regolarmente invitato Competition di Osaka a tenere masterclasses in e nel 2001 del Primo Francia al Conservatoire VENTI ANNI

de Colombe e al Castello “Guido Cantelli” di Cortanze. È docente di di Novara. Nel 1997 Lettura della Partitura ha fondato l’Associazione al Conservatorio Musicale Culturale “G. Verdi” di Torino. Preludio Ensemble di cui è Presidente e Direttore RICCARDO BOVINO . artistico. Svolge intensa Borsista dal 1995 al 1998, attività concertistica si è perfezionato in Italia e all’estero. alla Musik-Akademie di Basilea con Jürg FRANCESCO BERGAMASCO . Wyttenbach e Gerard Borsista dal 1996 al 1997 Wyss. Ha inoltre studiato e dal 2005, ha seguito direzione d’orchestra le masterclasses di a Salisburgo con Dennis Alexander Lonquich a Russel-Davies. Firenze. Si è perfezionato Ha suonato in Europa e in all’École Normale America, esibendosi di Parigi con Nelson in sale quali la Wigmore Delle-Vigne Fabbri. Hall, il Concertgebouw, Ha appena effettuato una la Tonhalle Zürich, tournée in Florida con il Musikverein di Vienna. la Palm Beach Symphony Orchestra e a Santo ILARIA SCHETTINI . Domingo con l’Orquesta Borsista dal 1995 al 1996, Sinfónica Nacional. ha studiato all’École Sta seguendo un Normale di Parigi con International Certificate Nelson Delle-Vigne Fabbri for Piano Artists. e a Imola con Lazar Berman. È stata allieva di CHIARA BERTOGLIO . Sergio Perticaroli al corso Borsista dal 1996 al 2001, di alto perfezionamento ha studiato ad Aarau con al Sommerakademie Emmy Henz-Diémand, Mozarteum di Salisburgo. Konstantin Bogino e Paul Si è diplomata in Musica Badura-Skoda; si è poi da Camera perfezionata con Sergio con Piernarciso Masi Perticaroli all’Accademia presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma. “Incontri col Maestro” Ha suonato alla Carnegie di Imola. Si è laureata Hall, al Concertgebouw, in discipline musicali con l’Orchestra Sinfonica presso il Conservatorio di Roma, la European DUECENTO GIOVANI TALENTI

Union Chamber Musique “Alfred Cortot” Orchestra. Ha fondato di Parigi. Attualmente il gruppo di volontariato fa parte dell’International musicale “Portare Certificate for Piano la Musica”, e tiene Artists, diretto di Philippe masterclasses di Entremont. È docente pianoforte e seminari di pianoforte principale musicologici in Italia al Conservatorio e all’estero. “G. Verdi” di Torino. È membro di giuria Della De Sono dice: in concorsi nazionali «Da quando avevo dodici e internazionali. anni, e la signora Camerana Ha suonato con direttori mi definiva ’il pulcino della quali Gianandrea Noseda, De Sono’, ho sempre trovato Pierangelo Gelmini, nell’Associazione, nella Ovidiu Balan. Nel luglio signora Camerana e nelle del 2008 eseguirà alla sue collaboratrici un vero Salle Cortot di Parigi e proprio punto di un brano in prima riferimento, una presenza esecuzione assoluta amichevole e cordiale a lei dedicato da Hervé che ha saputo sempre Legrand. incoraggiarmi, indirizzarmi, sostenermi e darmi fiducia. ANNA NARETTO . Borsista Non posso pensare alla dal 1997 al 2000, De Sono senza un profondo si è perfezionata in moto di gratitudine, musica da camera riconoscenza ed affetto: e accompagnamento è un grande segno di vocale con Andreas speranza che esistano realtà Meyer-Hermann e Rainer come questa, che credono Hoffman alla nell’arte e nei giovani, Musikhochschule e - di conseguenza - di Francoforte. È ospite contribuiscono a creare di festival e stagioni quella Bellezza che salva internazionali quali il mondo». Herkulessaal di Monaco di Baviera, Bargemusic MARINA SCALAFIOTTI . di New York, Adriatic Borsista dal 1997 al 2000, Chamber Music Festival. ha studiato con Nelson Ha collaborato con i teatri Delle-Vigne Fabbri d’opera di Francoforte e all’École Normale de Darmstadt. È docente alle VENTI ANNI

Musikochschulen di dopo essersi perfezionata Francoforte e Magonza. a Dortmund con Arnulf von Arnim, ha seguito DAVIDE BORIN . Borsista il corso di Konzert dal 1999 al 2002, Diplom tenuto da Roberto ha studiato con Nelson Szidon alla “Robert Delle-Vigne Fabbri Schumann” Hochschule all’École Normale de di Düsseldorf. È ospite Musique “Alfred Cortot” fissa delle stagioni di Parigi. Ha insegnato concertistiche della al Conservatorio Kunstwerkstatt am di Morelia in Messico, Hellweg di Bochum. e attualmente si sta Dal 2005 insegna specializzando pianoforte nella in Didattica della Musica. Städtische Musikschule Ha suonato con di Hamm, in Germania. l’Orchestra Filarmonica di Bakau e con l’Orchestra SARA VIGNOLO . Borsista Filarmonica di Minsk. dal 2001 al 2004, ha studiato al Royal GIANPAOLO TORCHIO . College of Music Borsista dal 1999 al 2005, di Londra con Irina ha studiato ad Aarau con Zaritskaya Emmy Henz-Diémand, e si è perfezionata con la quale ha ottenuto al Conservatorio il Diplôme de Pédagogie “Cˇ ajkovskij” di Mosca nel 2004 e il Diplôme sotto la guida de Virtuosité nel 2007. di Sergey Dorensky Ha inoltre studiato con ed Elisso Virsaladze. Franco Scala, Konstantin Ha recentemente Sherbakov e Filippo ottenuto il Primo premio Gamba. Da anni si dedica al Concorso al concertismo per internazionale “Eugenia beneficenza in favore Verdet” di Barcellona. delle associazioni che Ha tenuto numerosi si occupano di bambini concerti in Europa, Russia affetti da tumore, malattia e Costa Rica. Attualmente che l’ha colpito ben due vive a Barcellona dove volte tra il 1992 ed il 1995. studia con Stanislav Pochekin. Dal 2008 BARBARA SQUINZANI . frequenterà un master Borsista dal 2000 al 2004, presso la Rubin Academy DUECENTO GIOVANI TALENTI

di Tel Aviv sotto la guida Lucchesini. Vincitrice di Emanuel Krasovsky. di numerosi concorsi Dal 2002 al 2005 ha nazionali e internazionali, beneficiato di un’ulteriore ha tenuto concerti borsa di studio, grazie sia come solista sia in al lascito testamentario di formazione da camera, Giovanni Protto. per la rassegna Musica da Camera di Lugano, LUCA IERACITANO . per la Regia Accademia Borsista dal 2001 al 2006, Filarmonica di Bologna, ha frequentato i corsi per il Festival di alto perfezionamento Internazionale Pianistico pianistico di Maria Tipo di Spoleto, presso presso la Scuola di Musica il Teatro “Dante Alighieri” di Fiesole, dove gli è stato di Ravenna, presso i conferito il premio Palazzi Albrizzi “Rudolf Serkin”. e Mocenigo di Venezia. Ha studiato pianoforte Ha inciso per BMG- con Andrea Lucchesini Ricordi. Ricopre il ruolo e musica da camera di pianista nella classe con Dora Schwarzberg di canto presso l’Itituto all’Accademia di Musica Musicale Pareggiato di Pinerolo. “S. Vittadini” di Pavia. Si è perfezionato a Vienna con Claus-Christian ELENA MOLLO . Borsista Schuster. Svolge attività nel 2003, concertistica in duo si è perfezionata sotto con il violoncellista la guida di Maria Tipo Giorgio Casati, e Pietro De Maria con il quale segue i corsi alla Scuola di Musica di Mario Brunello di Fiesole. Parallelamente alla Fondazione ha frequentato gli studi “Romanini” di Brescia. di composizione con Riccardo Piacentini CATERINA ARZANI . al Conservatorio Borsista dal 2002 al 2005, di Alessandria. Nel 2004 si è diplomata con Sergio si è laureata con lode Perticaroli all’Accademia in musicologia presso di Santa Cecilia a Roma la Facoltà di Cremona. e si è poi perfezionata Ha seguito le masterclasses all’Accademia di Musica di Andrea Lucchesini, di Pinerolo con Andrea Alessandro Specchi e VENTI ANNI

Konstantin Bogino frequenta a Parigi per la musica da camera. il Conservatoire National Supérieur de Musique FULVIO RADUANO . nella classe di Nicholas Borsista dal 2004 al 2005, Angelich e studia con ha studiato con Aldo Ciccolini. Aldo Ciccolini a Parigi. Si è perfezionato con Collabora con l’Orchestra Andrea Lucchesini Sinfonica Nazionale all’Accademia di Musica della Rai. Attualmente di Pinerolo. Ha ricevuto sta collaborando il Premio “Casella” con l’Accademia del al Concorso “Premio Teatro alla Scala Venezia”. Recentemente per un master sulla ha debuttato con musica del XX secolo l’Orchestra da Camera per ensemble da camera. di Mantova, in occasione di una tournée italiana, SASKIA GIORGINI . organizzata dal CIDIM. Borsista dal 2004 al 2007, ha studiato a Imola Clavicembalo: con Riccardo Risaliti, PAOLA PONCET . Borsista Franco Scala, dal 1992 al 1995, Giovanni Valentini e ha studiato al Anna Krachenko. Conservatorio Reale Attualmente si sta dell’Aja con perfezionando Ton Koopman. Nel 1996 con Leonid Margarius, ha vinto il Concorso Louis Lortie di interpretazione e Claudio Voghera. clavicembalistica Svolge un’intensa attività di Bologna. Dal 2003 concertistica in Italia è cembalista titolare e all’estero come solista dell’Orchestra barocca e in formazioni Europa Galante da camera. Nell’agosto con la quale ha suonato del 2006 ha eseguito nelle più prestigiose sale per il Festival di tutto il mondo di Vancouver il Concerto e ha registrato numerosi in do di Nino Rota con CD per la casa la CBC Radio Orchestra. discografica Virgin. Insegna clavicembalo nel GABRIELE CARCANO . Conservatorio “F. Cilea” Borsista dal 2005, di Reggio Calabria. DUECENTO GIOVANI TALENTI

STEFANO DEMICHELI . del Settecento Borsista dal 1997 al 1999 e Il Concerto delle Dame in organo e clavicembalo. per la musica Fra i suoi insegnanti del Seicento. Oltre Ottavio Dantone, al clavicembalo suona Lars-Ulrik Mortensen pianoforte, clavicordo, ed Emilia Fadini. salterio a pizzico, salterio Ha collaborato con ad arco, arpa celtica Accademia Bizantina, e bodhrán. Il Giardino Armonico, Freiburger MARIANGIOLA MARTELLO . Barockorchester, Concerto Borsista dal 2007, Köln, I Barocchisti, ha frequentato Zefiro. Assistente il Conservatorio per molti anni di René Superiore di Musica Jacobs, ha collaborato di Losanna per ottenere con Philippe Daverio il Diplôme de Concert in un progetto sotto la guida di Jovanka di commistione fra Marville. Sta studiando musica e arte per la Rai. basso continuo con Recentemente Alessandro De Marchi, ha collaborato con sotto la cui direzione Claudio Abbado ha eseguito nel 2007 all’interno dei progetti l’Oratorio di Natale barocchi dell’Orchestra di Bach al Teatro An der Mozart di Bologna. Wien di Vienna È direttore dell’Ensemble e al Teatro dell’Opera Dolce & Tempesta. di Amburgo. Nell’agosto del 2008 sarà assistente TABITHA MAGGIOTTO . di Alessandro De Marchi Borsista dal 1999 al 2001, alle Innsbrucker si è perfezionata a Londra Festwocken. con Robert Woolley, a Siena con Christophe Arpa: Rousset e a Milano con MONICA PATRIA . Lorenzo Ghielmi. Borsista nel 1989, Svolge intensa attività ha frequentato un corso concertistica come solista estivo con Nancy Allen e suonando con a Riva del Garda. il Buffardin Ensemble, Poi si è perfezionata l’Ensemble Isabella all’Accademia di Santa Leonarda per la musica Cecilia di Roma. VENTI ANNI

PAOLA LARINI . Borsista de Musique de Lyon con nel 1993, ha studiato Fabrice Pierre, divenendo al Conservatorio Reale in seguito sua assistente, di Bruxelles con Susanna e alla Juilliard School Mildonian, conseguendo di New York con Nancy il Premier Prix Allen. È vincitrice e il Diploma Superiore. di numerosi concorsi Collabora con vari gruppi internazionali, tra i quali, da camera ed nel 2001, il XIV Concorso è regolarmente invitata Internazionale di Arpa da orchestre quali di Israele. È Prima arpa Filarmonica di Liegi, dell’Opéra “La Monnaie” Opera delle Fiandre, di Bruxelles. Dal 2002 al Orchestra Nazionale 2003 ha beneficiato Belga, Orchestra di un’ulteriore borsa da Camera di Vallonia. di studio, grazie al lascito testamentario SARA TERZANO . Borsista di Giovanni Protto. dal 1996 al 1997, ha studiato all’École Della De Sono dice: Normale de Musique «Un semplice ma di Parigi con Francis importante ringraziamento: Pierre e all’Accademia gli obiettivi che sono riuscita della Filarmonica della a raggiungere, ciò che posso Scala diretta da Riccardo creare con la musica Muti. Arpista, e la mia evoluzione e crescita compositrice e architetto, come “persona” sono ha fondato il Gruppo il risultato degli anni di Cameristico Alchimea; studio e delle esperienze che svolge intensa attività il vostro sostegno e la vostra concertistica come solista fiducia mi hanno permesso e in gruppi da camera; di vivere. Grazie!» come Prima arpa collabora con orchestre FEDERICA MANCINI . italiane ed estere. Dal Borsista dal 2003 al 2004, 2003 è docente di arpa al ha studiato con Isabelle Conservatorio di Sassari. Daups al Conservatoire National de Région LETIZIA BELMONDO . d’Aubervilliers (Parigi). Borsista dal 1997 al 2003, Collabora con l’Orchestra ha studiato al Sinfonica Nazionale della Conservatoire Supérieur Rai e con l’Orchestra DUECENTO GIOVANI TALENTI

“Toscanini” di Parma. l’Orchestra Sinfonica In ambito cameristico Nazionale della Rai, suona spesso con con l’Orchestra del Teatro il Refrain Ensemble Regio di Torino di Milano e l’Antidogma e dal 1998 è Primo flauto Musica di Torino. dell’Orchestra Filarmonica di Torino, STELLA FARINA . Borsista di cui attualmente dal 2005, ha conseguito è anche presidente nel 2007 il diploma alla e legale rappresentante. Hochschule für Musik di Zurigo, dove ha LORENZO MAINOLFI . studiato con Catherine Borsista dal 1994 al 1997, Michel. Attualmente si è perfezionato frequenta la Hochschule alla Musik-Akademie für Musik di Monaco di Basilea con di Baviera per conseguire Felix Manz. È solista del il Meisterklassediplom. gruppo Alchimea. Ha collaborato con Ha collaborato con la Bayerischen il New Art Ensemble Rundfunks Orchester e con orchestre e parteciperà alla tournée sinfoniche e operistiche estiva della Netherlands italiane. Youth Orchestra. ANNA DI GIOIA . Flauto: Borsista dal 2001 al 2003, MICHELE MO. Borsista dal ha studiato all’Accademia 1989 al 1992, ha studiato Internazionale di al Conservatorio di Torino Musica di Imola con e all’Accademia “Lorenzo Janos Balint. Perosi” di Biella Ha suonato come Primo con Peter-Lukas Graf. flauto sotto la direzione Nel 1997 ha fondato di Riccardo Muti, il Trio Hausopera al Konzerthaus di Berlino con il quale compie e alla Radio di Stoccarda tournées in tutto con l’Orchestra Giovanile il mondo. Ha registrato del Piemonte. Si è per numerose radio diplomata in Didattica e televisioni e ha inciso della Musica al per Edipan, DDT Conservatorio di Torino. e Rugginenti. Si sta specializzando Ha collaborato con in didattica presso VENTI ANNI

l’Università degli Studi MARTINO VACCA . di Torino. Dal 2005 Borsista dal 2006 per insegna nelle scuole flauto e cornamusa medie. irlandese, studia alla University ENRICO SARTORI . Borsista of Limerick in Irlanda con dal 2003 al 2006, Mickie Smyth, ha studiato alla School Niall Keegan, Kieran of Music della Yale Munnelly. Ha collaborato University sotto la guida con i Chieftaines, di Ransom Wilson. un gruppo specializzato Ha vinto il primo premio nella musica tradizionale alla Young Flutist irlandese. International Competition di Jackson Clarinetto: in Mississippi. PIER LUIGI BERNARD . Dal 2003 al 2005 è stato Borsista dal 1993 al 1995, Primo flauto della ha frequentato le lezioni Yale Philharmonia di Jack Brymer alla Orchestra. Guildhall School of Music Dal settembre del 2007 and Drama di Londra fa parte dell’Ensemble e di Thomas Friedli al Campo Aperto, con il Conservatorio di Ginevra. quale è stato invitato per È Primo clarinetto una tournée in Messico. co-solista dell’Orquesta Sinfónica de Tenerife. GREGORIO TUNINETTI . In ambito cameristico Borsista dal 2005, ha ha collaborato con studiato al Conservatorio il Trio Debussy e con il Reale dell’Aja con pianista Luca Brancaleon. Emily Beynon e ora Ha fondato un trio frequenta il biennio con solisti dell’orchestra di specializzazione presso di Tenerife. Ha inciso il Conservatorio brani di Astor Piazzola di Modena. Vincitore e Gioachino Rossini di numerosi concorsi con l’Orchestra da nazionali Camera “Garajonay”. ed internazionali, svolge Ha insegnato presso intensa attività solistica il Conservatorio e cameristica. Superiore di Tenerife Fa parte del Quintetto e attualmente è docente Sinestesia. presso l’Accademia DUECENTO GIOVANI TALENTI

dell’Orquesta Sinfónica National du Capitole de Tenerife. de Toulouse. Collabora con i costruttori di ance TINDARO CAPUANO . Rico e Selmer. In ambito Borsista dal 1994 al 1996, cameristico ha collaborato ha studiato al con Michel Dalberto e Conservatorio di Ginevra Michel Michalakakos. con Thomas Friedli. Ha suonato con Attualmente è Primo l’Orchestra Poitou- clarinetto dell’orchestra Charantes, l’Orchestra sinfonica del Politeama; “Haydn” di Bolzano svolge intensa attività e si esibisce spesso come concertistica e dedica solista con direttori quali un particolare interesse Tugan Sokhiev, Michel agli strumenti antichi. Plasson, Philippe Jordan.

ROBERTO SANTIANO . MARCO FIORINDO . Borsista dal 1994 al 1996, Borsista dal 1998 al 2000, ha studiato all’Accademia ha studiato al “Perosi” di Biella con Conservatorio di Ginevra Antony Pay. Come prima con Thomas Friedli. parte ha suonato nelle Orchestre “Haydn” MICHELE MARELLI . di Bolzano, “Arturo Borsista dal 2001 al 2006, Toscanini” di Parma, si è perfezionato del Teatro “Carlo Felice” a Kürten, in Germania, di Genova, del Teatro con Suzanne Stephens Lirico di Cagliari. e a Londra con Alan Ha inoltre collaborato con Hacker per il repertorio l’Orchestra del Teatro alla clarinettistico classico Scala. Suona stabilmente e contemporaneo come Primo clarinetto a e la direzione d’orchestra. Roma nella Banda Ha vinto cinque volte dell’Aeronautica Militare. il Primo premio della fondazione “Karlheinz DAVID MINETTI . Borsista Stockhausen”, il Primo dal 1995 al 1996, premio assoluto ha seguito i corsi al Concorso di Michel Lethiec Internazionale di Musica al Conservatorio di Nizza. Contemporanea Dal 1996 è Primo di Cracovia, clarinetto dell’Orchestre e recentemente VENTI ANNI

il secondo premio e con Francesco Di Rosa al Concorso all’Accademia “Rolla” internazionale “Valentino di Pavia. Collabora con Bucchi” di Roma. l’Orchestra del Teatro Ha inciso due CD con Regio di Torino, con Karlheinz Stockhausen l’Orchestra “A. Toscanini” e collabora come solista di Parma, con I Solisti con l’Ensemble di Pavia e con l’Orchestra “Stockhausen” e con Sinfonica di Aosta. molti altri complessi di musica contemporanea. FEDERICO COMOLI . Borsista dal 1998 al 2001, Oboe: ha studiato FEDERICA LONGO . al Conservatorio di Borsista dal 1994 al 1998, Lugano con Hans Elhorst si è perfezionata alla e al “Richard Strauss” Musik-Akademie Konservatorium di Basilea con Omar di Monaco con François Zoboli. Attualmente Leleux. Dal 2003 al 2005 suona nell’Orchestra del ha suonato nell’Orchestra Mozarteum di Salisburgo. Nazionale di Malta.

ELENA MIGLIETTA . Corno: Borsista dal 1996 al 1997, LIVIO RAMASSO . Borsista si è specializzata in oboe nel 1989, ha seguito barocco con Paolo Grazzi un corso estivo con alla Scuola Civica Guelfo Nalli a Bordighera. di Musica di Milano. Ha collaborato con le Collabora in ambito Orchestre del Teatro cameristico con la Regio e della Rai, pianista Cristina Masoero, l’Orchestra Sinfonica dedicandosi alla musica di Sanremo e con del primo Novecento. l’Orchestra Sinfonica Recentemente ha della Valle d’Aosta. conseguito l’abilitazione per svolgere attività STEFANO GIACHINO . didattica specializzata. Borsista dal 1996 al 1998, si è perfezionato EZIO RIZZON . Borsista dal alla Musikhochschule 1997 al 1999, ha studiato di Vienna con Roland con Maurice Bourgue al Berger. Collabora Conservatorio di Ginevra con la Filarmonica 900, DUECENTO GIOVANI TALENTI

l’Orchestra Sinfonica nell’Orchestra Barocca di “Carlo Coccia” di Novara Verona ed è Primo fagotto e l’Orchestra Sinfonica dell’Orchestra da camera di Sanremo. della Reale Scuderia di Torino. FABRIZIO VILLA . Borsista dal 2005, si è diplomato FEDERICO ALUFFI . nella classe di Bruno Borsista dal 1998 al 2002, Schneider presso ha studiato il Conservatorio alla Musikhochschule Superiore di Musica di di Vienna con Ginevra. Ha collaborato Milan Turkov iˇc e alla con l’Orchestre Musikhochschule de la Suisse Romande, di Berlino con Klaus l’Orchestre de Chambre Thunemann. de Genève, l’Orchestra Ha collaborato come da Camera di Padova prima parte con la e del Veneto, il Collegium Staatsoper di Monaco Musicum di Basilea, di Baviera, le Orchestre l’Orchestra Sinfonica della Radio di Stoccarda, Nazionale della Rai Colonia, Berlino, l’Opera e l’Orchestra “Toscanini” di Colonia, la Deutsche diretta da Lorin Maazel. Kammerphilharmonie Fa parte del Quintetto di Brema e l’Orchestra Sinestesia. del Teatro Regio. Dal 2003 è Primo fagotto Fagotto: degli Essener DEBORAH VALLINO . Philharmoniker. Borsista dal 1996 al 1998, si è perfezionata alla LUCA TONINI BOSSI . Musikhochschule di Borsista dal 1999 al 2000, Vienna con Dietmar si è perfezionato a Parigi Zeman (Primo fagotto dei con Pascal Gallois Wiener Philharmoniker). e a Milano con Valentino Ha successivamente Zucchiatti, Primo fagotto intrapreso lo studio degli dell’Orchestra del Teatro strumenti antichi alla Scala. Ha collaborato con Alberto Grazzi; ha con l’Orchestra del Teatro collaborato con numerose Regio, l’Orchestra orchestre in Italia e Filarmonica di Torino, all’estero e attualmente l’Orchestra del Festival suona stabilmente di Verbier in Svizzera. VENTI ANNI

Nel 2007 si è diplomato che si è creato con la in Didattica della Musica, De Sono è diventato nel e attualmente svolge corso degli anni profondo. attività didattica Quando torno a Torino negli istituti scolastici. è sempre con immenso piacere che vengo a salutare FANY MASELLI . Borsista le persone che hanno dal 1999 al 2003, creduto in me e che mi ha studiato a Vienna alla hanno sostenuto». Musikhochschule con Milan Turkov iˇc Tromba: e a Berlino all’Orchester- LUISA ANZOLIN . Borsista Akademie dei Berliner nel 2007, ha frequentato Philharmoniker sotto la il Chicago College guida di Daniele Damiano of Performing Arts presso e Klaus Thunemann la Roosevelt University alla Hochschule für Musik sotto la guida di “Hanns Eisler” di Berlino. Channing Philbrick, Collabora regolarmente conseguendo un master con la London Symphony of music in strumento. Orchestra, la Mahler Svolge un’intensa attività Chamber Orchestra, cameristica e solistica. la Berliner Sinfonie- Orchester, la Wiener Sassofono: Staatsoper. È membro MARTINO SCOVACRICCHI . fondatore dell’Ensemble Borsista dal 2004, Pasticcio Barocco. si è diplomato alla Royal Dal 2005 è Primo fagotto Academy di Londra dell’Ensemble Orchestral con Richard Addison. de Paris. Segue un corso di musica jazz al Berklee College Della De Sono dice: of Music di Boston . «Il sostegno dell’Associazione De Sono Chitarra: va ben oltre il puro aspetto ELISA VILLA . Borsista finanziario. L’appoggio dal 2007, si è diplomata morale e la fiducia con Marco Diaz Tamayo che l’Associazione pone in al Mozarteum ciascuno dei suoi borsisti di Salisburgo, dove è per un giovane musicista attualmente sta seguendo al tempo stesso rassicurante un master con indirizzo e stimolante. Il rapporto concertistico. DUECENTO GIOVANI TALENTI

Percussioni: Collabora con l’Orchestra RICCARDO BALBINUTTI . Sinfonica Nazionale Borsista nel 1998, della Rai e l’Orchestra ha partecipato al Leigh del Teatro Regio Howard Stevens di Torino. È docente International Marimba presso alcuni istituti Competition and Festival musicali di Cuneo 1998 di Rochester e provincia. (New York) seguendo le masterclasses dei Canto: componenti della giuria. CRISTINA LO RUSSO . È membro del Borsista dal 1993 al 1995, Divertimento Ensemble, ha frequentato corsi di del Fiarì Ensemble perfezionamento a Prato, e dell’Ensemble Torino e Busseto. Come Antidogma. È timpanista membro del Coro dell’Academia Montis Sinfonico “G. Verdi”, Regalis, del Concerto ha collaborato con la Italiano e di Zefiro; incide Mahler Chamber per DGG/Archiv, Orchestra diretta Stradivarius, Emi, da Claudio Abbado per Rai Trade. Insegna presso una produzione il Conservatorio di Simon Boccanegra "G. Verdi" di Torino. a Parma, Ferrara e Bolzano, e ha preso EDOARDO GIACHINO . parte all’esecuzione Borsista dal 2003 al 2006, della Messa da Requiem di ha frequentato il corso Verdi diretta da Riccardo di Emmanuel Séjourné Chailly. Recentemente presso il Conservatoire ha formato l’ ensemble National de Région Alchimea con strumentisti di Strasburgo. Fa parte dell’Orchestra dell’Orchestra del Maggio del Teatro Regio. Musicale Fiorentino. ALENA DANTCHEVA . NICOLA CAMPANELLA . Borsista dal 2001 al 2005, Borsista dal 2005 al 2006, ha studiato a Vienna ha frequentato il biennio con Claudia Visca. superiore tenuto Attualmente collabora da Riccardo Balbinutti con Il Concerto Italiano e Claudio Romano presso diretto da Rinaldo il Conservatorio di Torino. Alessandrini, I Barocchisti VENTI ANNI

diretti da Diego Fasolis, TRIO DEBUSSY (Antonio La Venexiana diretta Valentino, pianoforte, da Claudio Cavina. Piergiorgio Rosso, violino, Al festival MITO 2008 Francesca Gosio, canterà nell’oratorio violoncello). Borsa La conversione di studio dal 1992 al di Maria Maddalena 1994, ha seguito le lezioni di Giovanni Bononcini del Wiener Schubert Trio sotto la direzione di Diego alla Musikhochschule Fasolis. di Vienna. Nel 1994 è stato scelto dall’Unione Gruppi da camera: Musicale di Torino come QUARTETTO D’A RCHI complesso in residenza. DI TORINO (Giacomo Nel 1997 ha vinto Agazzini e Umberto il Primo premio al Fantini, violini; Andrea Concorso Internazionale Repetto, viola; Manuel per complessi da camera Zigante, violoncello). Premio Trio di Trieste. Borsa di studio dal 1990 Nel 2003 ha eseguito al 1995, si è perfezionato il Concerto dell’Albatro di alla Scuola di Musica Ghedini con l’Orchestra di Fiesole con Piero dell’Accademia Nazionale Farulli, Andrea Nannoni di Santa Cecilia diretta e Milan Skampa (per il da Jeffrey Tate. repertorio slavo) Ha registrato per la Nuova e a Stoccarda con il Melos Era musiche di Haydn, Quartet. È stato Quartet Schubert e Schumann in Residence all’Istituto oltre a diversi lavori di Universitario Europeo autori contemporanei. (1990) e ha ottenuto la menzione speciale della DUO TATIANA BALOCCO giuria del XIXème (pianoforte) e PAOLO Concours International BERGAMIN (violino). de Quatuor à cordes Borsa di studio dal 1995 d’Evian. Si esibisce al 1997, ha studiato in prestigiose stagioni a Duino con concertistiche e festival il Trio di Trieste. nazionali e internazionali. Nel 2002 ha inciso DUO MASSIMO BARRERA la colonna sonora del film (violoncello) e AMOS di Gabriele Salvatores CORBINI (pianoforte). Io non ho paura. Borsa di studio dal 1996 DUECENTO GIOVANI TALENTI

al 2000, ha frequentato grazie al lascito i corsi dell’Altenberg Trio testamentario di Giovanni alla Musikhochschule Protto, si è perfezionato di Vienna. con Sadao Harada alla Fondazione “Romanini” DUO SILVANA DOLCE di Brescia. Nel 2001 (violino) e LUISELLA ha vinto il Concorso GERMANO (pianoforte). di Musica da Camera Borsa di studio nel 1999, “Luigi Nono” di Venaria ha frequentato la Scuola Reale. Ha collaborato in di Musica di Fiesole. formazioni cameristiche con prestigiosi musicisti QUARTETTO ANDRIANI quali Gergely Bogany, (Laura Andriani - poi Simone Briatore, sostituita da Stefano Tamara Achba, Ferrario - e Gianmario Dora Schwarzberg. Mari, violino, Claudio Andriani, viola, Direzione: Alessandro Andriani, ANTONELLO MANACORDA . violoncello). Borsa Cfr. (prima pagina borsisti) di studio nel 2000, si è perfezionato con CARLO PAVESE . Borsista Milan Skampa in direzione corale dal e Piero Farulli alla Scuola 1998 al 2000 e nel 2003, di Musica di Fiesole ha studiato a Stoccolma e con Hugh Maguire alla con Gary Graden, Britten-Pears School di cui successivamente for Advanced Musical è diventato assistente. Studies di Snape (GB). Ha inoltre seguito Nel 2001 ha beneficiato una masterclass di Tönu di un’ulteriore borsa di Kaljuste. È Direttore studio, grazie al lascito artistico del Torino testamentario di Giovanni Vocalensemble, del Coro Protto. G, dei Piccoli Cantori di Torino. Collabora con IL QUARTETTO CASORATI . il Teatro Regio di Torino. (Adrian Pinzaru e Claudia Svolge attività Cagnassone, violino, concertistica in Italia Mario Castellani, viola, e in Europa. Francesca Villa, violoncello). Borsa di MARILENA SOLAVAGIONE . studio dal 2001 al 2003, Borsista in direzione VENTI ANNI

d’orchestra nel 1999, "L’arte della fuga" di ha assistito Luciano Berio a Spoleto. all’allestimento del Ha scritto su commissione Don Giovanni di Mozart dell’Orchestra diretto da Valery Gergiev Filarmonica di Torino, presso il Teatro Mariinskij del Trio Debussy, del di San Pietroburgo. Singapore Youth Choir, Nel 2004 la De Sono le ha del St. Jacob’s Chamber assegnato una borsa Choir di Stoccolma, di studio per frequentare dei Mornington Singers il Master in Management di Dublino, dell’Ensemble dello Spettacolo Var’s Musica e del Torino organizzato dalla Scuola Vocalensemble. È di Direzione Aziendale direttore artistico dell’Università Bocconi dell’Ensemble e dall’Accademia d’Arti e DiVentoCanto Mestieri dello Spettacolo di Sant’Ambrogio, del Teatro alla Scala del Coro di Saint Vincent di Milano. È direttore e della Corale “Roberto del Fiarì Ensemble. Goitre" di Torino.

MICHELE NAPOLITANO . Composizione: Borsista in direzione ANDREA MOLINO . corale dal 2004 al 2005, Borsista dal 1990 al 1992, ha partecipato ai corsi ha seguito il corso di Ragnar Rasmussen di Musica Informatica a Tromsø, Norvegia. di Alvise Vidolin Nel 2005 è stato finalista al Conservatorio del Concorso di Venezia e al CSC Internazionale per di Padova, e ha Direttori di Coro "Mariele partecipato agli stages Ventre". Nel 2006 dell’Experimentalstudio ha studiato direzione “Heinrich Strobel” e composizione presso di Friburgo. È stato per la Akademia Muzyczna alcuni anni Kapellmeister di Cracovia. del Teatro dell’Opera di Münster. È stato CORRADO MARGUTTI . Direttore artistico Borsista dal 2007, segue di Fabrica Musica. Il suo i corsi di Gary Graden lavoro multimediale a Stoccolma. Winners è stato eseguito Ha partecipato al progetto per la prima volta nel DUECENTO GIOVANI TALENTI

luglio del 2006 al Si è perfezionato con Brisbane Festival; Franco Donatoni (dall’84 la prima esecuzione all’87), Sylvano Bussotti, europea è avvenuta György Ligeti, Ennio nell’ottobre dello stesso Morricone, anno al Centre Pompidou André Richard. Dal 1980 di Parigi. insegna Armonia, Contrappunto, Fuga GIULIO CASTAGNOLI . e Composizione presso Borsista nel 1990, il Conservatorio di ha frequentato gli stages Alessandria. È fondatore dell’Experimentalstudio e dal 1986 Direttore “Heinrich Strobel” artistico dell’Associazione di Friburgo e partecipato musicale Rive-Gauche a un workshop a Concerti, attiva a Torino Casatenovo. per la promozione Si è perfezionato alla e diffusione della musica Hochschule für Musik del Novecento di Friburgo con Brian e contemporanea. Ferneyhough e con Franco Donatoni GIUSEPPE GAVAZZA . all’Accademia Nazionale Borsista nel 1990 di Santa Cecilia di Roma. e nel 1998-1999 ha Dal 1984 è docente di frequentato gli stages composizione al dell’Experimentalstudio Conservatorio “Giuseppe “Heinrich Strobel” Verdi” di Torino; inoltre, di Friburgo e partecipato dopo aver tenuto corsi a un workshop per tre anni all’Università a Casatenovo. Nel 1995 di Torino, dal 2002 ha svolto attività di studio al 2004 ha insegnato e di ricerca presso presso la Scuola l’IRCAM di Parigi e nel Nazionale di Cinema. 1997 è stato compositore- residente presso l’ACROE RICCARDO PIACENTINI . di Grenoble. Borsista nel 1990, Ha collaborato con il CSC ha frequentato gli stages dell’Università di Padova, dell’Experimentalstudio il LIM del Politecnico di “Heinrich Strobel” Milano, l’Experimental di Friburgo e partecipato Studio SWF, l’IRCAM. a un workshop Ha vinto ed è stato a Casatenovo. segnalato in concorsi VENTI ANNI

internazionali Ensemble e Toshio di composizione; le sue Hosokawa. composizioni sono state È stata invitata due volte eseguite, incise e in Giappone dal radiotrasmesse in ambito Takefu International internazionale. Music Festival. Collabora con artisti visivi, registi di cinema FRANCESCO CILLUFFO . e di teatro, coreografi, Borsista dal 2004 al 2007, scrittori, architetti. ha conseguito un master Insegna Elementi in composizione di Composizione alla Guildhall School nella Scuola di Didattica of Music and Drama della Musica di Londra e un dottorato presso il Conservatorio al King’s College di di Cuneo. Londra con Robert Keeley e George Benjamin. PAOLA LIVORSI . Borsista Gli è appena stata dal 1998 al 2001, commissionata un’opera ha studiato a Parigi con per il Dicapo Opera Kaija Saariaho Theatre di e frequentato uno stage di New York per la stagione musica elettronica presso 2009-2010. gli Ateliers Upic di Iannis Xenakis. FABRIZIO RAT FERRERO . Ha studiato musica Borsista nel 2005, è stato elettronica a Parigi, scelto da George al CCMIX e all’IRCAM. Benjamin come unico È stata invitata da diversi allievo del suo master festival internazionali, in composizione presso tra cui Settembre Musica, il King’s College di Agora, Musica nova Londra. Frequenta Helsinki, Musik der 21, attualmente il ciclo di Jahrhundert, März Musik perfezionamento in e Biennale di Venezia. composizione al Ha ricevuto commissioni Conservatoire Supérieur da Klangforum Wien, di Parigi con Frédéric Quartetto Arditti, Durieux. L’Ensemble Deutsches Sinfonie- InterContemporain Orchester Berlin, ha programmato Divertimento Ensemble, una sua composizione Mayumi Miyata, Zagros nella stagione DUECENTO GIOVANI TALENTI

concertistica 2008-2009 Conservatorio di Torino a Parigi. con Sergio Pasteris, Giuseppe Ratti, Daniele STEFANO PIERINI . Bertotto e Gilberto Bosco. Borsista dal 2005, Si è inoltre laureato partecipa all’attività della in Lettere. Ha composto Agon Ars Magnetica di le musiche Milano. per il cortometraggio È allievo ospite di Fabio Aspettando Vera per il Nieder presso regista Mirko Urania. il Conservatorio di Amsterdam. Una sua Musicologia: composizione è stata ALBERTO RIZZUTI . eseguita a Settembre Borsista dal 1993 al 1994, Musica nel 2005. ha frequentato i corsi Ha realizzato gli superiori di Musicologia arrangiamenti di musiche nell’Università di Šostakov iˇc per di Chicago, conseguendo l’Holland Festival 2006, prima il titolo alla presenza della vedova di Master of Arts (1994) del compositore. e poi quello di Doctor Nel 2006 ha partecipato of Philosophy (2001). al workshop Yearlab Dopo aver lavorato nelle tenuto da Luca Università di Udine Francesconi, eseguendo e Genova, dal 2000 un suo brano durante insegna Storia le Settimane Musicali della Musica e Forme di Stresa. A Bari nel 2007 della Poesia per Musica ha partecipato nella Facoltà di Lettere al workshop tenuto e Filosofia dell’Università da Toshio Hosokawa di Torino. durante il festival Urticanti, eseguendo un ANDREA FABIANO . suo brano. Borsista dal 1993 al 1995, ha frequentato DAVIDE RUZZA . Borsista un dottorato triennale dal 2006 al 2007, alla Sorbonne di Parigi. ha seguito un corso Ha successivamente di composizione a Lugano ottenuto un’abilitazione con Paul Glass. Chitarrista a dirigere le ricerche e compositore, nella specialità "Langues ha studiato al et littératures romanes" VENTI ANNI

presso l’Université de la Sorbonne Nouvelle (Paris III). È attualmente ricercatore presso l’Istituto per la Ricerca sul Patrimonio musicale in Francia.

GIANGIORGIO SATRAGNI . Borsista nel 2004 per una ricerca sull’opera Il suono lontano di Franz Schreker (Università di Salisburgo e Università di Bologna) e nel 2007 per le ricerche su Richard Strauss e la pittura (Magdalen College di Oxford e Università di Bologna). Attualmente insegna Storia della musica nella Facoltà di Ingegneria dell’Informazione al Politecnico di Torino; è critico musicale del quotidiano “La Stampa”, corrispondente dei mensili “Amadeus” e “Sipario”.

E DITORIA La De Sono ha promosso la nascita di alcune collane di argomento musicale, che raccolgono le migliori tesi di laurea e dottorato discusse in università italia - ne o straniere e saggi monografici. Quest’attività editoriale ha un duplice sco - po: da un lato incoraggiare e aiutare i giovani musicologi, ai quali, con la pub - blicazione dei loro lavori, si offre un concreto aiuto per il proseguimento della loro carriera, dall’altro mettere a disposizione della cultura musicale e del pub - blico il frutto di ricerche e riflessioni nuove e originali, altrimenti conosciute soltanto in ambito accademico.

Presso Passigli Editori sono stati pubblicati i seguenti titoli: Collana Tesi Il linguaggio armonico del “Rosenkavalier” di Richard Strauss di Alberto Fassone (1989)

Straniamento e invenzione nel “Rake’s Progress” di Igor Stravinskij di Bruno Antonini (1990)

Sognatori, utopisti e disertori nei Lieder “militari” di Gustav Mahler di Alberto Rizzuti (1990)

Aleksandr Skrjabin, tra musica e filosofia di Luigi Verdi (1991)

Le due “Armide”. Metamorfosi estetiche e drammaturgiche da Lully a Gluck di Mario Armellini (1991)

“Vom Musikalisch-Schönen” di Eduard Hanslick dalla prima alla nona edizione di Marta Tedeschini Lalli (1993)

L’epistolario di Verdi: un’analisi linguistica di Umberto Macinante (1995)

“Orfeo”-“Orphée” di Gluck. Storia della trasmissione e della recezione di Alessandra Martina (1995)

L’ultima stagione italiana. Le forme dell’opera seria di Rossini da Napoli a Venezia di Marco Emanuele (1997)

Collana Repertori musicali Il Fortepiano a cura di Andrea Fabiano (in collaborazione con la Società Italiana di Musicologia)

Collana Monografie musicali Jan áˇcek: vita, opere, scritti di Franco Pulcini (1993). DUECENTO GIOVANI TALENTI

Presso G.B. Paravia & C. (poi Paravia Bruno Mondadori Editori) sono usciti i volumi: Collana Tesi Il sapore della conoscenza: Benjamin Britten e “Death in Venice” di Barbara Diana (1997)

Carl Loewe: un percorso creativo attraverso ballate e Lieder di Elisabetta Fava (1997)

I ’buffoni’ alla conquista di Parigi. Storia dell’opera italiana in Francia tra “Ancien Régime” e Restaurazione (1752-1815): un itinerario goldoniano di Andrea Fabiano (1998)

Non son cattivo comico. Caratteri di “riforma” nei drammi giocosi di Da Ponte per Vien - na di Gian Giacomo Stiffoni (1998)

Un tessuto di motivi. Le origini del pensiero estetico di Richard Wagner di Maurizio Giani (1999, vincitore ex-aequo della 35a edizione del Premio Iglesias di Saggi - stica nel 2001)

Censure di un musicista. La vicenda artistica e umana di Mario Castelnuovo-Tedesco di Cosimo Malorgio (2001).

Collana Saggi Fenomeni del baraccone. Il “Guarany” di Antônio Carlos Gomes fra donne, cavallier, armi ed orrori di Alberto Rizzuti (1997)

Il teatro musicale italiano oggi. La generazione della post-avanguardia di Enrico Girardi (2000)

Angeli controvoglia. I castrati e la musica di Hubert Ortkemper, traduzione italiana a cura di Arianna Ghilardotti (2001)

Opera e riscritture. Melodrammi, ipertesti, parodie di Marco Emanuele (2001).

Presso EDT sono state pubblicate le tesi: La notazione musicale contemporanea. Aspetti semiotici ed estetici di Andrea Valle (2002)

György Ligeti: Etudes pour piano, premier livre. Le fonti e i procedimenti compositivi di Alessandra Morresi (2002)

La fortuna italiana della “Carmen” di Bizet (1879-1900) di Sergio Viglino (2003)

Voci da lontano. Robert Schumann e l’arte della citazione di Andrea Malvano (2003)

Radiodramma e arte radiofonica. Storia e funzioni della musica per radio in Italia di Angela Ida De Benedictis (2004) VENTI ANNI

Sigismondo D’India “drammaturgo” di Andrea Garavaglia (2005)

I Conservatori di musica durante il fascismo. La riforma del 1930: storia e documenti di Orazio Maione (2005)

Il giuramento di Rossi e Mercadante di Ernesto Pulignano (2007) e i saggi “Annibale in Torino”. Una storia spettacolare di Alberto Rizzuti (2006)

Ondine, vampiri e cavalieri. L’opera romantica tedesca di Elisabetta Fava (2006)

Dal 1992 inoltre la De Sono, con il sostegno della Regione Piemonte e della Città di Torino, pubblica la collana Repertori iconografici, a cura di Franco Pul - cini, una raccolta di biografie illustrate di grandi musicisti vissuti tra Otto e Novecento: Le óˇs Jan áˇcek , Béla Bartók , Antonín Dv oˇrák , Alban Berg , Modest Musor - gskij , Richard Strauss , Giuseppe Verdi , Claudio Abbado (uscito in occasione della sua ultima tournée italiana alla guida dei Berliner Philharmoniker, conclusasi a Torino nel maggio 2002), Dmitrij Sˇ ostakov iˇc, Gustav Mahler .

La De Sono ha inoltre contribuito alla pubblicazione del volume Armonia di Walter Piston (Torino, EDT, 1989). La De Sono rivolge un particolare ringraziamento agli enti che hanno fornito un appoggio indispensabile alla sua attività in ambito didattico, editoriale e concertistico.

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