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Anno 7, Numero 143 15 settembre 12—XCVIII Akhtamar on line

on line Bandiere!

La ripresa delle pubblicazioni di “Akhtamar on line” dopo la rituale pausa estiva coincide sempre con le nostre feste nazionali: il 2 settembre l’Artsakh ricorda il primo atto ufficiale della nuova repubblica, il 21 settembre è l’Ar- menia a celebrare il suo compleanno. I ventuno anni di vita libera ed indipendente dei due stati armeni, in attesa del- le definitiva liberazione di tutte le terre popolate dalla nostra gente, rappresen- tano il riassunto della storia di un popolo. La faticosa via per la libertà, pagata a duro prezzo, conquistata e subito difesa anche a costo di sacrifici. La speranza di un futuro migliore in cui i fantasmi del passato rimangano definitivamente alle spalle. Onoriamo le nostre bandiere dunque, orgoglio di un popolo prima ancora che delle istituzioni; salutiamo il loro dolce sventolio al vento fresco di questa e- state che sta morendo. Guardiamo in alto i nostri vessilli sulle nostre monta- gne! WWW.COMUNITAARMENA.IT

Sommario

L’ alle Olimpiadi di Londra 2 Le stelle armene di Londra 2012 3 Bollettino interno di Cartoline dall’Armenia 4 iniziativa armena Un assassino a spasso e la vergogna ... 5

La voce dell’Artsakh 6

Qui Armenia 7 Consiglio per la Comunità armena di Roma Fulminati sulla via di 8 Akhtamar

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Akhtamar on line L’Armenia alle Olimpiadi di Londra

Se alle Olimpiadi l’importante è partecipare, la piccola (25 mem- Medaglie alle Olimpiadi estive bri) spedizione armena a Londra è stata senza dubbio un successo. Se parliamo invece delle aspettative della vigilia (con tanto di clamorosi annunci di premi sontuosi in caso di vincita dell’oro) allo- GIOCHI Oro Argento Bronzo Totale ra dobbiamo dire che il bilancio poteva essere migliore. 1996 Atlanta 1 1 0 2 È vero che rispetto alla spedizione cinese è arrivato un argento (e c’è mancato poco che non fosse un oro), ma il medagliere parla di 2000 Sydney 0 0 1 1 sole tre medaglie e qualche delusione di troppo. Forse i precedenti giochi ci avevano illuso e tutti si aspettavano, 2004 Atene 0 0 0 0 da questa quinta partecipazione olimpica, qualcosa di più. Sono 2008 Pechino 0 0 6 6 mancate alcune medaglie nella lotta e nel sollevamento pesi, sport tradizionalmente cari agli armeni; qualcosa sarebbe potuto arrivare 2012 Londra 0 1 2 3 anche dalla box e dal taekwondo ma l’Armenia si è dovuta acconten- tare solo delle tre affermazioni sui gradini inferiori del podio. Totale 1 2 9 12 La medaglia d’oro di Armen Nazaryan (lotta 52 kg) e quella d’ar- gento di Armen Mkertchian (lotta stile libero 48 kg), conquistate ad NOME ANNO SPECIALITA’ Atlanta sedici anni fa, sono lontane; non dobbiamo dimenticare che NASC nelle due successive edizioni dei Giochi l’Armenia non raccolse altro che un solo bronzo a Sidney con Arsen Melikyan nel solleva- ALEKSANYAN Arthur 1991 L. greco romana 96 kg mento pesi (categoria 77 kg). Con solo tre medaglie in tre edizioni, i BAKHTAMYAN Norayr 1970 Tiro pistola sei bronzi conquistati a Pechino sono apparsi come un clamoroso cambio di rotta rispetto al passato e tutta l’Armenia si è presentata a BARSEGHYAN Anahit 1994 Nuoto 100 dorso F Londra convinta di fare bottino pieno: nel bilancio mancano però almeno un paio di medaglie. DALUZYAN Meline 1988 S. pesi 69 kg F Ma soprattutto è evidente che l’intero movimento sportivo armeno deve crescere: fuori dagli sport tradizionali (lotta, pesi, pugilato) la DAVTYAN Arthur 1992 Ginnastica partecipazione armena è puramente simbolica ed è giunto dunque il DAVTYAN Hovhannes 1983 Judo 60 kg momento di cercare di dare forza anche ad altre discipline. Certo, lo sport, soprattutto certo sport, costa e nessuno pretende che l’Armenia HAKOBYAN 1981 Boxe 75 kg spenda milioni di euro per creare impianti ed acquistare materiali in discipline nelle quali non è neppure certa di poter primeggiare. Però HARUTYUNYAN Kristine 1991 Atletica giavellotto F il Comitato Olimpico armeno può cominciare a sviluppare un discor- so diverso (anche da un punto di vista di promozione sportiva e pre- JABURYAN Mihran 1984 Lotta 55 kg parazione tecnica) in quelle attività sportive che - senza grandi spese JANOYAN Melik 1985 Atletica giavellotto - possono essere praticate dal grande pubblico ed essere congeniali ad un popolo che, non dimentichiamolo, ha la fortuna di vivere in JULFALAKYAN Arsen 1987 L. greco romana 74 kg altura e quindi di avere una certa predisposizione ad esempio alla corsa. KACHATRYAN Ara 1982 Soll. pesi 85 kg Bisogna però investire, con oculatezza, soprattutto propagandando lo sport fra i giovani, avvicinandoli all’attività fisica, selezionando i KHURSHUDYAN Hripsime 1987 Soll pesi 75 kg F piccoli campioni di domani. KOLOYAN Mikayel 1983 Nuoto 100 stile libero Dunque, Londra si chiude per l’Armenia con un bilancio soddisfa- cente ma certamente inferiore alle attese. MARTIROSYAN Tigran 1988 Soll pesi 75 kg Resta da dire dei nostri vicini di casa. Clamoroso flop della Tur- chia che ha raggranellato solo cinque medaglie (due ori), davvero MIRZOYAN Arakel 1989 Soll pesi 69 kg poco per un paese di quasi settantacinquemilioni di abitanti. Decisa- mente meglio l’Azerbaigian che ha chiuso con dieci medaglie (due NAZARYAN Armen 1982 Judo 66 kg ori) confermando il trend in crescita delle ultime edizioni olimpiche: NURMAGONEDOV Gdzimur. 1987 Lotta 84 kg lì però ci sono a disposizione i tanti milioni di euro che sicuramente hanno contribuito a rafforzare le federazioni delle varie discipline; PAHLEVANYAN Vardan 1988 Atletica salto in lungo per la cronaca la BBC ha anche scoperto i nove milioni di euro che Baku ha spedito al comitato organizzatore della box per “aiuti alla PATRIKEEV Yuri 1979 L. greco romana 120 kg diffusione dello sport” e che l’emittente britannica ed i giornali di tutto il mondo hanno bollato come un evidente tentativo di comprar- SAFARYAN Devid 1989 Lotta 66 kg si qualche medaglia nella disciplina: in perfetto stile azero… SARGSYAN Arsen 1984 Atletica salto in lungo Appuntamento dunque per l’Armenia a Rio nel 2016. Ci sono quattro anni a disposizione per crescere e far arricchire il medagliere VARDANYAN Norahir 1987 Soll pesi 94 kg di questa piccola volenterosa nazione! Anche se, non dimentichiamolo, alle Olimpiadi l’importante è VARDERESYAN Hovhannes 1989 L. greco romana 66 kg partecipare! YEREMYAN Arman 1986 Taekwondo 80 kg

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Le stelle armene di Londra 2012

ARSEN JULFALAKYAN Il cinque agosto arriva la prima medaglia, d’argento, con il lottatore che nella categoria 74 kg ci regala una doppia emozione: la prima battendo (con quel cognome, Julfa…, così significativo) l’azero Ahmadov davanti al presi- dente Aliyev (che, per evitare di dover applaudire un armeno se ne va prima dell’inizio dell’incontro come se avesse presagio della sconfitta…), la secon- da conquistando la medaglia d’argento in finale battuto dal forte russo Vla- sov. Julfalakyan, forte del bronzo conquistato agli europei di Belgrado pro- prio quest’anno, non ha deluso le aspettative cedendo di misura al forte av- versario. Arsen ha cominciatola sua attività sportiva nel 1998, vincendo diversi titoli continentali delle categorie junior, argento ai mondiali 2010 e bronzo all’edi- zione 2011.

HRIPSIME KHURSHUDYAN Non fatevi ingannare dal volto grazioso di Hripsime: il 5 agosto ha conqui- stato un bronzo olimpico sollevando (categoria + 75kg) 298 chili (128+166). La venticinquenne non è nuova ai successi: bronzo agli ultimi mondiali del 2009, argento agli europei del 2011 e bronzo a quelli dell’anno precedente. Non una sorpresa, dunque, ma una conferma dietro le inarrivabili cinese Zhou e russa Kashirina che complessivamente hanno sollevato quasi quaran- ta chili in più. Nata a Kasakh, è alta 173 centimetri e pesa quasi novanta chili; ma il suo sorriso sul podio l’ha resa docile e dolce a tutto il mondo. Ed ha dedicato il suo successo al popolo armeno ed al suo fidanzato.

ARTUR ALEKSANYAN La terza medaglia, di bronzo, è arrivata il 7 agosto con il ventunenne lottato- re Aleksanyan, fresco campione europeo a Belgrado, già campione mondiale giovanile nel 2010, ed accreditato alla vigilia come une delle possibili meda- glie della sua categoria (96 kg). Sconfitto ai quarti dall’iraniano Rezaei, poi medaglia d’oro, si è rifatto nel repechage del bronzo battendo il turco Ildem. Una vittoria che ha reso meno amara il mancato successo finale; ma per il giovane lottatore armeno non è difficile prevedere un futuro pieno di altre grandi soddisfazioni olimpiche, una certezza per le prossime olimpiadi brasiliane del 2016.

Una medaglia per ogni milione di arme- GRETA VARDANYAN e MAGA HOVAKIMYAM ni Non hanno vinto alcuna medaglia ma hanno rappresentato l’Armenia alle Paralimpiadi. Greta, sollevatrice di pesi, e Maga, nuotatrice, hanno testimo- Conti alla mano, l’Armenia ha vinto una medaglia per niato come la forza di volontà può avere la meglio sulle difficoltà della vita. circa ogni milione di suoi abitanti (per la precisione La prima è nata nel 1986 a Gyumri,è sposata con una figlia ed ha già parteci- 1.030.690). Nella classifica che tiene conto dei podi pato alle olimpiadi di Pechino. rapportati alla popolazione gli armeni sono andati mol- Maga (Margarita), di , ha diciassette anni e nel 2010 ha vinto due to meglio di tante più importanti nazioni, anche dell’Ita- medaglie ai campionati russi di nuoto per disabili ed ha vinto altre medaglie lia che ha vinto una medaglia ogni 2.212.000 abitanti o nel 2011. della Francia (1.925.000), della Germania (1.893.000). Meglio anche della Russia , del Giappone e della quasi maggior parte delle nazioni che hanno partecipato ai giochi. Pochissimi i paesi che hanno fatto meglio dell’- Armenia: tra gli altri, la vicina Georgia , la Slovenia, la Giamaica, l’Olanda, l’Australia ed i padroni di casa del Regno Unito.

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Akhtamar on line Cartoline dall’estate

La nave del Sevan Si chiama “Vahè I” dal nome del sub che per primo l’ha scoperta. La nave rinvenuta nei fondali del Se- van, diciotto metri di lunghezza, è ancora avvolta dal mistero. L’istituto di archeologia ed etnografia sta studian- do i primi reparti per stabilire una da- tazione certa mentre proseguono gli scavi intorno allo scafo che è adagiato Il circo di Yerevan va giù sul fondo in una posizione che per Abbattuto lo storico circo di Yerevan. motivi di sicurezza ancora non è stata rivelata. I lavori di riparazione della struttura Omaggio ad un clown erano partiti giusto un anno fa con un Solo in Armenia si può pensare di ren- budget di circa sei milioni di dollari dere un (doveroso) omaggio ad un ma si sono arenati quasi subito di clown. fronte alle difficoltà di rimettere in Accade nella cittadina di villeggiatura sesto una struttura che da cinquanta montana di Tsakhkadzor dove a metà anni non aveva subito più alcun inter- agosto è stato inaugurato un monu- vento di restauro. Alla fine la doloro- mento ad uno dei clown più famosi sa decisione di abbattere il vecchio dell’Armenia, Leonid Yengibarov. complesso. Gli animali che ancora vi La località già ospita da due anni un alloggiavano sono stati trasferiti allo festival della pantomima intitolato pro- zoo. (foto panarmenian) prio all’artista e nel corso del quale si esibiscono artisti internazionali.. Piccola Armenia cresce Otto figli. È questo il primato di una giovane madre di Yeghegnadzor che il 9 agosto ha dato alla luce l’ultima sua creatura. Felicitazioni sono arrivate da tutta l’Armenia; alla puerpera, Nelli Vla- syan, hanno fatto visita le autorità locali della regione di Vayots Dzor nonché il ministro della salute Duman- yan. La donna è naturalmente felicis- sima anche se non nasconde la paura Il lago Sevan tocca quota 1900 metri per i problemi economici. Cresciuto di 91 centimetri solo negli Rieletto Sahakyan in Artsakh ultimi tre anni il lago Sevan ha toccato Come nelle previsioni le elezioni pre- quota 1900 metri di altitudine sul livello sidenziali del 19 luglio hanno visto del mare. Anzi, per la precisione le ac- riconfermato il presidente uscente que si sono innalzate a 1900,31 centi- Bako Sahakyan che si è imposto con metri. Ne ha dato notizia, con soddisfa- circa due terzi dei voti. zione, il ministero dell’ambiente inten- Dietro di lui buona prova dello sfidan- zionato a far crescere il lago di almeno te Vitali Balasanyan che ha ottenuto altri tre metri nei prossimi anni. Sembra circa il 22% dei consensi. Mentre dunque archiviato il periodo di gran l’Azerbaigian scivola giorno dopo secca di epoca sovietica quando per lo giorno nella tirannide familiare, si sfruttamento il livello era sceso notevol- rafforza la democrazia in Artsakh. mente e pericolosamente.

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Akhtamar on line Un assassino a spasso e la vergogna ungherese

Otto anni fa ammazzò a colpi di ascia un ragazzo ventiseienne, Gurgen Margaryan, il cui unico torto era quello di essere un armeno. Oggi passeggia tranquillo per le vie di Baku in Azerbaigian, do- po essere stato estradato dal governo ungherese e “graziato” dal dittatore Aliyev. Una brutta storia dove a perdere è il diritto internazionale e la Giustizia. Ma alla fine la prepotenza si ritorce contro gli azeri , appena estradato dall’Ungheria e già a passeggio per le vie di Baku come un eroe nazionale. Sotto, immediato omaggio che al mondo appaiono per quello che sono. al mausoleo di Heidar Aliyev ed ai “colleghi” eroi dell’Azerbaigian.

Il 19 febbraio 2004 sorprese nel sonno il Il governo ungherese, travolto dalla pole- sottotenente armeno Gurgen Margaryan. miche (in patria e all’estero) si è difeso Lo odiava, lui azero, perché armeno. Si affermando che l’accordo con gli azeri accanì su quel ragazzo di ventisei anni che prevedeva la continuazione della carcera- a Budapest stava seguendo un corso di zione in Azerbaigian: l’alternativa è dun- inglese nell’ambito di un programma NA- que tra una vergognosa complicità o la TO dall’ambizioso titolo “Partnership for patente di imbecillità acquisita per meriti peace”. speciali. Lo colpì con ferocia decine di volte. Solo Appare difficile che l’Ungheria non sapes- sul volto, ormai irriconoscibile, i medici se come erano considerati Safarov e il suo legali contarono sedici fendenti di ascia. gesto in patria; che non immaginasse la Festival a maggio, le tirate d’orecchi per le Un crimine orrendo, compiuto oltretutto in prevedibile evoluzione del caso. incursioni in territorio armeno a giugno, la un contesto diplomatico internazionale. Forse gli ungheresi non avevano fatto i reprimenda internazionale per la grazia al Punito con l’ergastolo, come meritava, da conti con la stupidità nazionalista azera: criminale, il padrone azero si disinteressa scontare nelle prigioni ungheresi. Aliyev avrebbe potuto aspettare qualche sempre più dell’immagine esterna dell’A- A fine agosto, questo assassino è stato mese e poi, in silenzio, rilasciare il suo zerbaigian e punta piuttosto a rafforzare il però premiato. L’Ungheria ha deciso di bravo soldatino. Invece ha voluto il colpo potere interno. estradare in Azerbaigian Safarov che ap- di teatro, prendersi beffa degli armeni e Con ogni mezzo: anche facendo passare pena sbarcato a Baku è stato “graziato” da degli ungheresi, ma con il risultato che il per eroe un vile assassino che non ha avu- Aliyev e portato in trionfo per le vie della ritorno di immagine sull’Azerbaigian è to neppure il coraggio di guardare negli capitale. risultato persino più negativo di quello occhi il nemico che stava uccidendo; lo ha È assai probabile che tra Budapest e Baku dell’Eurofestival. fatto di notte, sorprendendolo nel sonno. sia stato raggiunto un accordo di natura Il presidente statunitense Obama ha fer- Ed i suoi padroni si sono comprati la sua economica visto che pochi giorni prima le mamente deplorato il comportamento libertà a suon di miliardi di dollari (ma agenzie di stampa battevano la notizia di azero; critiche sono arrivate anche dal davvero Ramil valeva così tanto?) svergo- un possibile acquisto da parte di Turchia ministro degli esteri svedese mentre nu- gnando urbe et orbi l’Ungheria: ed Azerbaigian di bond ungheresi per un merosi giuristi (anche azeri!) si sono do- Se ne ricordi chi pensa di fare affari con controvalore di circa tre miliardi di dollari. mandati se la concessione della grazia ad l’Azerbaigian ... un ergastolano dopo soli otto anni di pri- gione fosse lecita non solo moralmente ma soprattutto da un punto di vista legale. Il mondo ha imparato a conoscere ( e diffi- dare degli) azeri, ambasciate e consolati ungheresi in ogni continente sono stati travolti da civili ma ferme proteste, l’U- nione Europea ha messo sotto accusa Bu- dapest. Alcuni politologi si sono spinti a valutare l’estradizione di Safarov come un clamo- roso autogol azero nelle trattative negozia- li sul Nagorno Karabakh. Il nostro eroe È chiaro che Aliyev è sempre più forte- Soldi sul tricolore durante la manifestazione di mente avviato sulla strada del consolida- protesta a Yerevan. Ma è la bandiera ungherese GURGEN MARGARYAN mento antidemocratico del sistema: dopo e non quella italiana anche se c’è qualcuno in le critiche piovute sull’Euro Italia che sembra già in lista paga dell’Azer- 1978– 2004 baigian.

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Akhtamar on line la voce dell’Artsakh Una nuova pagina

Le elezioni presidenziali difende con i denti la pro- dello scorso 19 luglio che pria libertà a suon di rego- hanno visto la riconferma lari elezioni democratiche, del presidente uscente Bako e dall’alra parte un regime Sahakyan non solo hanno rap- dispotico, a carattere fa- presentato l’ennesima prova miliare, che controlla gli del livello di democrazia enormi flussi dei petrodol- raggiunto dalla piccola re- lari ed al tempo stesso an- pubblica sud caucasica, ma nichilisce la coscienza del altresì hanno dimostrato al proprio popolo. mondo intero (anche e so- Gli stessi osservatori hanno pratutto a quello che guarda applaudito per lo svolgi- VENTI ANNI, al petrolio azero...) come mento delle elezioni a Ste- CINQUE PRESIDENTI sia ormai consolidata la panakert; le istituzioni in- statualità del Nagorno Kara- ternazionali, pur dovendo Quello che è appena iniziato bakh ed imprescindibile un trincerarsi nei commenti di lo scorso 7 settembre è il suo pieno riconoscimento in- rito circa l’attuale status secondo mandato presidenzia- ternazionale. del NK, non hanno potuto le di Bako Sahakyan che era La tornata elettorale, inol- fare a meno che rimarcare il stato eletto la prima volta tre, ha registrato anche un concetto che le elezioni, in nel 2007 (come quest’anno forte consenso a favore del quanto libera espressione elezioni il 19 luglio ed i- candidato antagonista, Vita- della volontà popolare, sono nizio mandato il 7 settem- ly Balasanynan, e questa un elemento fondamentale per bre). contrapposizione, questa la costruzione della base Prima di lui era stato Ar- sana competizione politica, democratica dell’Artsakh. khadi Ghukasyan a ri-coprire rafforza la democrazia Insomma, analizzate a poste- il ruolo di capo dello stato dell’Artsakh proprio mentre riori e con più calma, certe con un mandato durato ben l’opinione pubblica ( e gli dichiarazioni (ad esempio otto anni (dal 1999 al 200- addetti ai lavori) accendono quella della Ashton, minis- 7). i riflettori sulla grave tro degli esteri dell’Unione Il primo presidente della crisi di libertà e diritti Europea, sono risultate repubblica fu Robert Kochar- che si respira sulle rive molto più favorevoli di yan (dal dicembre 1994 al del mar Caspio. quello che sembravano in un marzo 1997): lasciò il posto Eravamo stati facili profeti primo luogo. per un breve interregno di quando avevamo previsto che E l’Azerbaigian ha dovuto sei mesi a Leonard Petrosyan l’Eurofestival della canzone incassare il colpo. Dopo che gli subentrò dopo la sua avrebbe messo in luce tutti essere stato bacchettato nomina a Primo Ministro del- i vizi del regime azero. Da severamente per le ripetute l’Armenia. allora, nonostante tutti i gravi violazioni del cessate Questi i quattro (ma per Sa- tentativi del regime per il fuoco (non sarà sfuggito hakyan come abbiamo visto si “accomodare” i partner occi- agli addetti ai lavori la tratta di un secondo manda- dentali, sono piovute solo visita dei funzionari Osce to) Presidenti della repub- critiche su Baku. alle popolazioni armene dei blica. Quindi da un lato abbiamo un villaggi mitragliati dagli Prima di loro, tra il 7 gen- giovane e piccolo stato che azeri, un messaggio politico naio 1992 e il 29 dicembre molto forte nel campo della 1994, occuparono il gradino diplomazia...)ha dovuto in- più alto nella scala politi- cassare anche i giudizi ca del paese i presidenti positivi sul percorso democ- del Soviet del Nagorno Kara- ratico dell’Artsakh. bakh, ossia nell’ordine Ar- Una nuova pagina nella tur Mkrtchyan, Georgy Petro- storia democratica di questa syan e Karen Baburyan. giovane repubblica, un nuovo passo in avanti verso il ri- conoscimento.

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IL SASSOLINO DI HAIK Ma quanto è suscettibile il turco !

Passi che non si deve parlare del Geno- turca ma evidentemente mi sbagliavo. cidio armeno perchè il fatto di avere ante- Mentre la canicola arroventa la testa e nati assassini lo sconvolge non poco; passi induce all’ozio più amabile, ecco che una che non è neppure il caso di parlare della notiziola pubblicata dai giornali di mezzo questione curda, o dei diritti umani o del mondo (e pure qualcuno italiano) mi ride- rispetto delle minoranze etniche e re- sta dal torpore: i turchi si sentono offesi! ligiose perché altrimenti si stranisce. La loro suscettibilità pare sia stata messa a E sarebbe pure opportuno eviatre di par- dura prova da una foto diffusa dalla Casa lare della questione di Cipro ... Bianca nella quale si vede il presidente Non provatevi poi a mettere in dubbio la Obama impegnato in una conversazione “divinità” del padre della patria, al secolo telefonica con il premier Erdogan. Ataturk: c’è chi se l’è vista brutta per Scandalo! Barak impugna una mazza da Ma è davvero così grave ed offensiva avere scavato un po’ troppo a fondo sulla baseball (per la cronaca è quella firmata questa foto da spingere alcuni politici a vita e gli antenati di Kemal. dal campione americano Aarondopo). parlare di “insulto implicito al popolo Non azzardatevi a rinfacciare a qualcuno Ebbè, direte voi, che male c’è? turco” (sic!). Niente da fare, sono proprio lontanissime origini armene di qualche L’avessero fotografato mentre stava se- turchi. suo parente perchè la cosa lo renderebbe duto sulla tazza (sia pure presidenziale) Un consiglio a Obama: la prossima volta nervoso alquanto. con magari un rotolo di carta igienica in che chiama Erdogan, fai dire che non ci Pensavo di sapere tutto sulla suscettibilità mano, avrei capito... sei ...

Qui Armenia

BRANDY ARMENO zione di politici e uomini d’affari svizze- confida in un finanziamento da parte I primi cinque mesi del 2012 hanno ri compirà in Armenia tra il 29 settem- della banca Mondiale. fatto registrare un sensibile aumento bre ed il 7 ottobre. della produzione dell’ottimo cognac (o CORRIDOIO NORD SUD brandy, come preferite) armeno: i dati TURISMO IN ARMENIA Anche le imprese italiane sono invitate a parlano di una crescita superiore al35% Nonostante la crisi mondiale continua a partecipare alla costruzione del corri- con una produzione di oltre sei milioni crescere il flusso di turisti in Armenia. doio autostradale armeno. Ne ha parlato di litri. Cresce anche la produzione di Nei primi sei mesi dell’anno in corso il sottosegretario Marta Dassu con il vodka e, in misura minore la birra, men- (secondo il Servizio nazionale di Stati- ministro armeno dei trasporti Beglarian tre calano vino, spumanti e bevande stica) sono stati 281.034 con un aumento nel corso della sua visita in Armenia a soft. del 5,1% rispetto allo stesso periodo del fine agosto. 2011. Cresce anche il numero di armeni che si recano all’estero e che, nel perio- HENRY VERNEUIL do di riferimento, ha superato quota Il consiglio municipale di Yerevan ha trecentomila. CHIESA APOSTOLICA votato all’unanimità lo scorso 10 agosto ARMENA D’ITALIA una delibera per l’intitolazione di una MINISTERO DELLA DIASPORA strada al grande regista franco armeno. Nuovo viceministro nel dicastero della La chiesa apostolica armena d’Italia La nuova toponomastica dovrebbe ri- Diaspora. Si tratta di Vahe Jivalyan no- ha reso noto che padre Aren Shaee- guardare una strada tra via Amiryan e minato dal premier Sargsyan a fine ago- via Buzand nel centro della capitale sto. Nato nel 195 a Yerevan, sposato, nian è stato richiamato, dallo scorso armena. con due figli, Javalyan ha ricoperto di- 10 settembre, ad Etchmidzin dove si versi incarichi istituzionali soprattutto in dovrebbe trattenere per circa un anno. ambito economico. Ad officiare i riti alla chiesa di via SVIZZERA ED ARMENIA Jommelli è stato chiamato padre To- Il 14 agosto il primo ministro armeno SCUOLE ARMENE vma Khachadurian, al suo primo Tigran Sargsyan ha ricevuto Sargis Centoventi milioni di dollari è il costo servizio sacerdotale, già a Milano dal- Shahinyan, presidente dell’associazione stimato per la riparazione degli edifici l’inizio del mese. Svizzera Armenia. Nel corso dell’incon- scolastici superiori in Armenia. Il dato è Ad entrambi giungano i migliori augu- tro è stato illustrato il programma della stato reso noto nei giorni scorsi dal mi- ri dalla nostra redazione. visita che una delega- nistro dell’educazione Ashotyan che

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WWW.COMUNITAARMENA.IT FULMINATIFULMINATI Salita san Nicola da Tolentino 17 00187 Roma

Bollettino interno a cura del Consiglio per la Comunità ((SULLASULLA VIAVIA DIDI BAKU)BAKU) armena di Roma L’estate che si sta chiudendo sarà ricordata per le Olimpiadi londinesi, lo spre- ad che sale e scende, la spending review, il caro carburanti; insomma un perio- do difficile per molti italiani alle prese con la crisi mondiale. Qualcuno però, sospettiamo, non deve essersela passata troppo male negli ulti- mi tempi; non troviamo, infatti, altra giustificazione se non quella di una mas- siccia campagna acquisti azera nella politica italiana visto quanto accaduto sin dalla primavera scorsa. Certo, non si può escludere che qualche onorevole si sia convertito alla causa di Aliyev, fulminato sulla via di Baku, preso da un irrefrenabile desiderio di parteggiare per la causa azera contro quei poveracci di armeni del Nagorno Karabakh che altro non aspirano se non a vivere liberi nella propria piccola patria. Siccome, però, di fronte a certe conversioni “spirituali” bisogna sempre nutrire un qualche sospetto (specie se di mezzo c’è un politico) ecco che l’improvviso attivismo filo azerbaigiano di taluni deputati ci lascia molto perplessi. Bollettino interno a cura del Consiglio Comincia nella primavera scorsa l’on. Adolfo Urso (già Futuro e libertà), di- per la Comunità armena di Roma rettore del magazine della Fondazione “Fare Futuro”, Charta minuta, con uno speciale di oltre sessanta pagine dedicato alla questione del Nagorno Kara- bakh; affrontata, però, a senso unico, sfacciatamente filo azera al punto da o- spitare in inglese anche interventi di “storici” dell’Azerbaigian. Senza alcun dubbio critico, senza un minimo di riflessione giornalistica sulla questione, il “futurista” Urso sposa in lungo e largo la tesi di Aliyev, snobbando quasi del tutto le proteste della comunità armena. A luglio, poi, alla Commissione esteri della camera dei deputati viene presen- tata una mozione (primo firmatario il leghista Stefani) sul Nagorno Karabakh, apparentemente equilibrata in realtà sbilanciata a favore dell’Azerbaigian; la QUESTA PUBBLICAZIONE E’ EDITA Commissione - anche su pressioni armene… - rinvia sine die la discussione e il CON IL FAVORE DEL MINISTERO DELLA DIASPORA tentativo fallisce sul nascere. Ma ecco che quando tutti stanno preparando i bagagli per partire per le ferie, arriva la terza zampata: l’otto agosto (ultimo giorno utile di attività parlamen- tare prima della chiusura estiva, con uno stile che ricorda l’approvazione di certe leggi imbarazzanti fatte passare di notte…) viene presentata, non più in Commissione, una nuova mozione infarcita di falsità storiche e degna della più becera propaganda azera: ne è primo firmatario il pdl valtellinese Di Tenno, seguito da una quarantina di cofirmatari; si sa come funzionano le cose alla camera: oggi mi metti una firma tu, domani ti ricambio il favore… Quasi tutti sono a digiuno di politica estera e dubitiamo che sappiano qualcosa della storia dell’Artsakh. Il testo è violento nella sua ripetuta menzogna, ed a guidare la fila di questi “fulminati” ritroviamo ancora una volta l’Urso che deve essersi preso proprio a cuore la questione se continua a ritornarci sopra con tanta assi- duità. Due sono gli aspetti negativi della vicenda: il palese tentativo degli azeri di entrare nella politica italiana a mani basse approfittandosi dell’ingenuità di il numero 144 esce il alcuni e della scaltrezza di altri; ma anche il rischio che votazioni “al buio” producano guasti insanabili alla politica italiana, regalando all’Italia il triste 1 ottobre 2012 primato di essere la prima nazione a sposare sic et simpliciter il nazionalismo azero. E tutto per colpa di qualche “fulminato”... www.karabakh.it Nel prossimo numero: Informazione quotidiana sull’Artsakh E TU DA CHE PARTE STAI ? LA VIGILIA DI ARFMENIA-ITALIA DI CALCIO