ASPETTI DELLA CIRCOLAZIONE MONETARIA DI HISTRIA NELL'EPOCA ROMANA

La rcdazione di un catalogo generale di tutti i ritrovamenti moncta1·i avvenuti ad Histria dai 1914 sino ad oggi 1, offre ai nostri studi un prezioso materiale docu­ mcntario che integra considerevolmcnte i dati delle altre testimonianze messc in luce dagli scavi. Nel presentc lavoro esporremo alcune delle pm importanti osscrvaz10m e conclusioni suggcrite dallo studio di 453 monete di epoca romana, classificate nel suddPtto catalogo 2. Ci siamo limitati solo all'epoca romana dai sec. I dell'e.n. fino al sec. V dell'e.n., e piu prccisamentc sino al dominio di Anastasio, in quanto essa rappresenta un periodo unitario anche dai punto di vista numismatico : i problcmi si collegano În modo organico sullo sfondo comune costituito dalia struttura schia­ vistica dell'impero romano. A partire dall'epoca .di Anastasio interviene una nuova fase anche nell'ambito dell'economia monetaria : nuove riforme e trasformazioni avvenute nella compagine statale diffcrenziano le monete bizantine e ii caratterc dci problemi legati alia loro circolazione, dalie monete romane propriamente dettP, appartenenti ai secoli preccdenti. Si tratta del riflesso, nel campo delie monetc, di un nuovo orientamento che appare nella struttura dell'impcro romano d'OrientP. * Con l'estcnsione e ii consolidamento del dominio romano sull'intera Dobrugia, comincia una nuova epoca nella storia di Histria. La subordinazione politica e la dipendenza economica soffocano per sempre l'autonomia delia citta. D'ora innanzi Histria diviene una delie cellule economiche del vasto sistema schiavistico romano, le cui condizioni generali di sviluppo daranno l'impronta nel corso dei secoli, anche alia sua esistenza. II cambiamento essenziale avvenuto nella vita della citta avra incvitabilmcnte conseguenze dirctte anchc nel campo monetario : la moneta romana,

1 li calalogo generale delie scoperte monelarie di tario numismalico necessario alia redazione del llislria apparira ne) terzo volume delia monografia ca lalogo, mi stalo messo a disposizione sol.Io forma Hislria. La prima par·Lr, contenente le moncle di di note di invcentario gia redatte dalia Sezione Numi­ epoca greca, siala redatta da Const. Preda, e la smalica dell'Istituto di archeologia (B. Mitrea, seconda parle,c che presenta le monete di epoca Preda, V. Canarache, li. Nubar). Mi gralo menzio­C. romana e bizanlina, da Nubar. nare inoltre l'aiuto preziosissimo offerlomic dai 1li­ 2 Debbn segnalare cheli. lui .to ii ma trriale documen- rettore della sezione numismatica, B. Mitrea.

https://biblioteca-digitala.ro 242 2 H. NUBAR

esponente delia forza economica e politica recentemente instauratasi, elimina defi­ nitivamente le vecchie emissioni autonome. Naturalmente l'evoluzione di questa moneta ad Histria sarâ legata anzitutto allo sviluppo dell'economia monetaria dell'impero. La sua circolazione rifletterâ le trasformazioni subite dai sistema schiavistico romano di cui viene a far parte, di fatto e di diritto, anche Histria. D'altra parte si possono cogliere, in egual misura, alcuni aspetti particolari, espres­ sione di ccrti fenomeni caratteristici per la vita delia cittâ, prodotti dalie condizioni locali indipendenti dai resto del mondo romano. Percio Io studio dei ritrovamenti monetari puo addurre importanti contributi specialmentc per la conoscenza delia sloria economica di Histria in epoca romana. L'ampiezza delia ricerca e ii valore dei suoi risultati dipendono dai materiale chc sta a nostra disposizione: si tratta in fondo dello stadio in cui si trovano gli scavi chc hanno messo În lucc - accanto alic vestigia archeologiche - anche le tcstimonianzc numismatiche rispettive. Ma purtroppo le ricerche sistematiche rela­ tive al livello di vita delia cittâ nei primi tre-quattro secoli dell'e.n. sono ancora agii inizi, cosi da risultare povera c incompleta la documentazione per questa epoca. La mancanza di fonti areheologiche e numismatiche per certi periodi imporrâ certi limiti alia trattazione e inevitabili ineguaglianze nci problemi di questo capitolo ; alcuni aspetti saranno appena accennati ed altri solo indicati senza possibilitâ di uno studio approfondito. Tenendo conto di queste riserve, possiamo affermare ehe nella circolazione monetaria di Histt·ia in epoca romana si distinguono piu fasi. Per determinarle abbiamo preso in considerazione argomenti offertici dallo sviluppo generale dell' economia dell'impero - specialmente dai punto di vista monetari o - sia le l'Ondizioni specifichc locali delia stcssa natura, proprie di Histria, senza far ­ zione neppure degli avvenimenti politici, che influenzano decisamente in ccrti momenti ii buon andamento delia eircolazione monetaria. ln rapporto eon questi elementi si possono stabilire a grandi lince le seguenti fasi : 1. Periodo duranle ii quale cessano le ernissioni moneta1·ie locali, che va dai principio delia dominazione romana fin verso la meta de] sec. I I. Sinora sono stale rinvenule 20 monete appartenenti a quPsto pPriodo, precisamente identificabili. Con una certa probabilita possono appartener� a ne he altri 11 monete (Tab. 1 ) .

Tabella 1 Monete seoperte ad Histria, appartenentl alia I (ser. I prima dell"e.n. -Adriano fBHe 1

Nominale Dupon- I De11ari11.� Seslertira A.� I Semis Quadra11.� in eler- Tola I dius � i I mrnato le 1 i I l I Romane repubblicane 3 I 1 3 I I I ' Claudio (41-5'•) 1 I 1 1 I 2 Vespasiano (li9-7!l) 1 I Tilo (79-81) ' I 1 1 I I '.\:erva (96-98) II I I 1 I (i Traiano (98-117) I 1 1 1I 2 I I 1 I I I I I I Adriano (117--138) '• 1 I I 1 9 Toi ale I 3 :J5 I 1 1 1 20 I ldentificazione incerla 2 i I I 1.I (sec. I e 1-11) I I i 11

https://biblioteca-digitala.ro 3 ASPETTI DELLA CinCOLAZIONE MONETARIA Dl HISTRIA NELL'EPOCA ROMANA 243

2. Periodo di ripresa dell'attivita delie officine monetarie istriane, compren­ dente l'intervallo di tempo fra ii regno di Antonino Pio e quello di Gordiano III. Adesso, accanto alle monete imperiali, circolano le emissioni coloniali di Histria e di altre citta greche come Tomis, Callatis, Dionysopolis. Monete trovate : 109 identificabili sicuramente, 6 probabili (Tab. II e III). 3. Fase che corrisponde approssimativamente alla seconda meta del sec. I I I. La circolazione monetaria ridotta solo alle monete imperiali risente, evidentemente, le conseguenze delia grave crisi che minava la stru ttura dell'impero romano e le ripercussioni delie successive devastazioni delia citta da parte clei Coti.

Tabella

Monete scoperte ad Histria appartenentl alia2 II ( Antonlno Plo-Uordlano III fine I Imperiali romane Dupon- Nomi- Denti- I Se ler- Du on- dius Qua- nate Totale � p As Semis I rrus ms dw.î op pure indeter- I I I I I 1 dra ns I mina to Ij I I I A.î Anlonino Pin (138-1ti1 ) 2 1 1 '• II I I Anlonino Pio. Fauslina I 1 I I 1 I I I 2 \fa rc'Aurf'lio (161 -180) I 1 1 I I 2 I I Commodo (1ili-192) I 1 I 1 I I I I : Pescennio N igro I ! I i I (193-194) 1 I I I 1 Sellimio Sen•r·o I I I I (193 -211) 2 I :1 Sellimio �evero. Giulia I Domn a 2 :J Caracalla (198-217) Caracalla. Plautilla Eliogabalo (218-222) 3 :1 Severo Alessandro (222- 235) 5 2 8

To laie 11, 3 2 2 1, 2 29 lilenlificazione incerta (sec. 11-111) ti ti

Monete trovate : 27 identificabili sicuramente, 8 probabili (Tab. IV). 4. Periodo che coincide con l'epoca costantiniana. Le riforme attuate da Diocleziano e Costantino per riorganizzare e rinforzare Io stato di struttura schia­ vistica dopo la crisi del sec. I I I, realizzano un certo equilibrio, sia pure temporaneo. Come naturale conseguenza, l'economia monetaria riprende vigore e cio si riflette anche nel gran numero delie monetc di quest'epoca rinvenute ad Histria. Monete trovate : 138 identificabili sicuramente, 8 probabili (Tab. V). 5. La circolazione monetaria delia fine del sec. IV e specialmente quella clei sec. V caratterizzata dall'accentuarsi di un declino dovuto alle potenti contraddi­ zioni chee minacciavano la struttura schiavistica in pieno disfacimento dell'impero. Monete trovate : delia seconda meta del sec. IV, 22 sicuramente identifi­ cabili, 64 probabili. Oei sec. V, 9 identificabili con certezza, 28 probabili (Tab. VI). Passererr10 ora all'analisi particolare di ciascuna fase, per avere cosi un'im­ magine generale unitaria e quanto piu completa dell'evoluzione delia circolazione monetaria di Histria dai sec. I dell' e.n. fino al sec. V (Tab. V II).

https://biblioteca-digitala.ro 244 H. NUDAR 4

Tabella l\lonPte 1eoperte ad Histria, appartenentl alia3 fue II ( Antonlno Plo-Gordlano III) Imperiali greehe .� c: Q. .� Q. -� u, c: "'i5. eo c: eo · ·;::: ·.;:: '· Q. 6 Q. .c: c: "'::l .� "' 3 · c: o "' ·9 "'c: oo -� �� § Q. " c Q. " � ... o " „ "' ;;; c: "' � ... - -; "' "' ..:.: .... � '" � :.2 s ;., .., :c .... u o z ;:;:: o p... ..r: i:o p... � ..r: � Antonino Pio (138-161) 2 l 2 Marc' Aurelio (161 -180) 1 1

Commodo (176-192) 1 1, Commodo, Crispina '•:i '• Pertinace (193) 1 1 Setlimio Severo (193-211) 6 1 1 8 Settimio Severo. Giulia Domn a '• „ Caracalla (198 -217) 2 1 3 Geta (209 -212) 6 I 1 2 Diadumeniano 1 I 1!} Eliogabalo (218-222) 6 1 1 1 Severo Alessandro !} (222 -235) 1 I Severo Alessandro e ;') () Giulia Mammea 4 1 5 1 I 3 Gordiano III (238- 24'•) 2 Gordiano III e Tran- quillina 6 2 I 8 I 1 Sec. II-· I II :1 1 2 1 1 I I 2 1 12 I I Totale 1 1 1 1 1 1 I I ! i I I I I I ;. :i ; I " so I fase. La conquista romana trova Histria indebolita dai punto di vista eco· nomico e politico. La situazione delia citta gia abbast.anza precaria nei sec. I II- I I prima dell'e.n. 3 si aggrava ult.eriormente nel secolo successivo. Basti ricordare che nella storia delia citta la prima meta del sec. I prima dell'e.n. significa l'epoca di Mitridate, l'occupazione romana avvenuta durante la campagna di M. Tcrenzio Varrone Lucullo, la rivolta contro ii governatore C. Antonio Hybrida e, finalmPntc, gli avvenimenti relativi alia presenza dei Geti di Burebista 4• Tutti questi avveni­ ment.i hanno contribuito all' esaurimento delie risorse di Histria e alia distruzione dell� sua forza di resistenza : la citta alia fine passna definit.ivamente sotto la domi­ nazwne romana. La chiusura delie officine monetarie locali sara una conseguenza naturale di tali fatti : da una parte la moneta romana si impone per ii potenziale economico superiore che essa rappresenta, eliminando facilmente la moneta locale di un valore tanto scaduto ; e dall'altra, l'abolizione del diritto di battere monete proprie va considerata anch'essa come un'affermazionc delia supremazia politica chc, almeno

Monografia l/i.dria, Bucarest, 1954, p. delia rit.I.a d'Histr·ia preseul.a lo nella monografia D.8 M. Pippilla cilta d'Histria, redallo da Em. Conch1- Bucarest, 1958, p. 13-4'•· rachi. Vedi pure /.�loria Romîniei, I, Bucarest, quadro generale di tulli questi avvenimenti 1960, p. 198 -200, p. 477-'178 (D. M. Pippidi), che4 lihanno influito sulla sloria delia Dobrugia e con la rispettiva bibliografia.

https://biblioteca-digitala.ro 245

1'1onete scoperte ad Histria,Tabella appartenentl 4 alla rase III ( Filippo I' Arabo-Curo)

AE To Laie Anl. Gallieno (253 - 268) ...... I t, I I 5 Claudio II (268-270) ...... 3 2 5 . Aurelianu (270-275) ...... 7 7 Probo (276 - 282) . . . 7 2 !J . Caro (282 - 283) 1 ...... To Laie 22 27 •. „ „ „ „ „. „ „ „ „ „. ------ldenlificazione incerla (sec. II)) ;) 1 -

Monete scoperte ad Histria,Tabdla appartenentl 5 alla rase (Dioclcziano-Coslanzo li) IV

Hr. Br. Totale meci io pic olo c I Diocleziano (28'1-305) 2 I 13 15 J\fassimiano Ercole (286 -305) ...... 2 '• (j ..•...... Costanzo Cloro (293 -306) ...... 1 . Galerio J\lassimiano (293-311) ...... 7 . Massimiano II Daza (305 -313) fi . Licinio sen. (307 -323) ...... 27 28 ...... Licinio iun. 2 . Costanlino I (306 -337) 3 28 Crispo 2 2 Custantino II (:H7-31,0) ...... 7 7 ...... •• Costante I (333 -350) .. . . . 2 . 19 Custanzo II (323 -361) , . . . 2 172 ...... Epoca costantiniana 1 1 't 15 ...... Totale 21, 114 138

ldenLificazione incerla (sec. III- IV) 7 8

Monete scoperte ad Histria,Tabellci appartenentl 6 alia rase I' (Liuliano Aposlala-Anaslasio) V Br. Tola le medioH1·. iccolo p Giuliano l'Apostala (355 - 363) 2 3 .. l Valenliniano I (364 -375) ...... 5 I 5 ...... Valenle (364 -378) . . '• t, . Graziano (375 - 383) ...... 1 1 ...... Valenlianiano II (375-392) ...... '• '• . Teodosio I (379-395) ...... 3 2 5 . To Laie 4 18 22 . 6'· 64 ldenLificazione incerla • (sec. I\') ...... Arcadio (395 - 408) ...... 5 5 . Onorio (395 - 423) ...... 2 2 . Teodosio II (408 -'150) ...... 2 2 . Tot.ale 9 9 . ------.Iclentificazione incerta (sec. IV -V e sec. V) 28 28

Una parte qucsle monclc puii csscre allribuila alla prima dcl IV. • l""Cla sec. di

https://biblioteca-digitala.ro l!46 U lJAll H. !I: (j Tabella

Fre11uenza monet11rl11 r11pporlo ( rr11 li numero totale delie7 monelil li numero dl 11nnl dell11 r1111e durant� c I quall hanno elrcolato )

Totale Nr. Numero Fas<' delie monete Percenlualc d'online degli anni sroperle

i 1 Fa se I 20 O,l (sec. I - Adriano) ...... 1:.18 2 Fa II '1 se . . (Anlonino Piu-Gordiano ...... 10!! I 106 1,0:.1 a) solo monele imperiali llll'OJHallCl .. 2!) 106 fJ,27 . b) solo monele imperiali grec he .... 80 106 0,75 . . Fa se III :.I (Filippo I'Arabo-Caro) ...... 27 :J!J I 0,(i!J .. I '• Fase IV . . 1,7!! ( Oiodeziano-Coslanzo ...... 1:.18 77 Fa se V li) . ... j (Giuliarw I' A posta la l" ino ad Ana- 1 0,22 slasio) ...... :Jl a) solo la seconda melâ del �ec. :11; . . .. . IV 22 0,5:-i ((;iuliano I' A poslala-Teodosio I) .... a) solo i sec. V (Arcadio fino r, o i !I !J6 O,O!J Anastasio) ...... ;ul. . ..

...... sino al suo deI finitivo consolidarsi, intcndc sopprunere ogni segno od ogni ricordo delia precedente indipendenza. Dobbiamo preeisare che la chiusura dPlle officine moneta1·ip di Histria non comporta la brusca sparizionc delia circolazionc interna, locale, delie rnonete auto­ nome. pron•sso piu complcsso c di una durata delia qualc non si puo aneora li i� stabilire ii termine ultimo sui dati oggi a nostra disposizionc. Ad ogni modo, fino alia definitiva penetrazione delia moneta romana sulla piazza interna, per sopperire ai bisogni COl"l'f'Hti elegii scambi commerciali, dobbiamo ammettcre chc continuas­ sero a circolare le Vf'cchie emissioni autonome. E molto probabile chc a questa fase di transizione appartengano quelle monete autonome istriane molto consumate c contrassegnate che spesso affiorano dagli scaYi f'ffettuati ad Histria. Natural­ mente essc servono solo come mczzo di scarnbio, come semplici segni monetari, non avcndo piu il valorc che avevano al rnomcnto delia !oro emissionc. E intC'ressantc osscrvarc chc questo periodo di transizione si puo riscontrare anchc nel sistema ponderario delia citta. Dalia conquista romana fino all'adozionc definitiva del sisterna ponderario introdotto da Augusto, esistita un'epoca di transizione durante la qualc continuarono ad essere adoperatie pesi con le vecchie unita ponderarie (la mina e le sue suddivisioni), ma con stampi totalmente diversi da quelli anteriori. II fenomeno comune a tutte le citta del Ponto occidentale, come ha dimostrato C. Moisile in uno studio consacrato ai pesi delie citta gre1:he delia Dobrugia 6•

Conslanlin Moisil, Ponduri inedite s

https://biblioteca-digitala.ro 7 ASl'ETTI DELLA CIHCOLAZIONE �I ONETAIIL\ DI Hli:iTllL\ NELL'EPOCA IIOMANA 247

Instaurato ii sistema ponderario romano, Ic citta pontiche hanno ccssato di possedere pesi propri e hanno dovuto adottarc i pcsi ufficiali assumendo come unita di misura la libbra romana c Ic suc suddivisioni. E naturale supporre un processo parallelo anche per I' economia monctaria delia citta. Ritornando alia circolazionc monelaria propriamentc detta ricordiamo che le piu vccchie monetc romane scopertc ad Histria sono trc denari repubblicani, uno dell'88 prima dell'c.n.6 e gli altri duc degli anni prim� dell'c.n.7• Nella serie delie monetc imperiali, gli esemplari piu vecchi :3appa2-:H1·tcngono agii imperatori Claudio, Vespasiano, Tito, N erva 8. Mancando di un materiale esauriPnte, non possiamo conoscerc nei suoi parti­ colari Io sviluppo delia circolazionc dellc monetc imperiali ad Histria nel sec. I nei primi dccenni clei sec. II, cio(� fino alia riapertura delle officine locali. None abbiamo pero nessun motivo per crcderla troppo attiva specialmentc per quanto riguarda ii sec. I dcll'e.n. Anzi la decadenza delia eitta continua fin verso !'ultimo quarto del sec. I, come risulta dai contcnuto della horothesia di Laberio Massi­ mo 9. Nel testo delia lcttera di Pomponio Pio 10, ii ter« mine &.cr8fvELX» debolczza - caratterizza chiaramentc la situazione delia citta in questo tempo. La- stessa si tua­ l'OIUe zione induce Strabonc 11 a qualificarc Histria un srmplicc 7tOALXV tOV a diffe­ renza di Callatis, cui s.i da ii diritto di portare ii nome di 7tOALs. ln talc situa­ zionc sfavorevole non si nemmeno pariare di una circolazionc monctaria intensa nel corso del sec. I dcll'pue.n.o Per i primi deccnni del sec. 11 la stessa scarsezza di testimonianzc numi­ smatichc dovuta all'inefficicnza degli scavi per qucsto periodo, ci impcdiscc di f'met­ terc conclusioni piu ampie. lndizi, che potrebbero esscrc considerati come cehi di una circolazione monctaria piu attiva o prove di una economia monctaria piu sviluppata, appaiono in alcune iscrizioni di quest'cpoea, rinvcnute ad Histria. ln una ben nota iscrizione 12 che ci conserva i nomi df'i membri ddla gerusia istriana al tempo dell'irnperatore Adriano, si rende speciale onore ad uno cl ei suoi capi - Artcrnidoros - per ii !ascito di 1000 denari da lui fatto all'associazionc in occasione delle feste Rosalia. Ncl dccreto in onorc della sacerdotessa di Cibele, Aha 13 sem pre dell'epoca di Adriano - si ricorda chc la sacerdotessa, in occasionc delie -cerimonie

8 In,-, 565/5 ; i s Calpuruius l'iso gi slabiliLe per i governalori delia �lesia Inl'eriore (;r e er, Homa, Lue1875u (t. g. ). Fru , lipo menziunati ne l' horu l

u lbnv no. 399/:i : �larc'Anlo11io, Lipo 11 Geogr. V lil , 6, hesia.'E o-·d11 11 TOU 'lEprJ\i Es7l, 1\J5.. lnv. nu. �51/1 : �larc'Anloniu, Lipu (;rueber, " p uI: 8e�L� o;:jl:xo11nOCl'tO •·Ji11 o-u11exlj Est , 215. (;rucber, o-•6µ1t•o�1tot),'XAL'lll "fo•po<;•ou fo• 7tOALXllL011o tv .. . 7)0-LWll Inv. no. 35:1/6 : Claudio, Lipo B!\IC, I, 13:!, 1211 ehot hepo11 7t0Alx11to11. . l\h),ehct 7tOAL<;xT(o-µ1t, KiiAAotn<;. ..• (a.8 11 1). Inv. !1 37;7 : Ve pasiano. lnv. 39916 : Vespasia­ V.T6µt<; Pârvan, Histria, IV, in AHMSI, s. li, XXX­ 12 • no-Tilo, Lipo HMC, IsI, 11 0, 221 (a. 77 -78). Inv. BIII, 1916, n. 20, cui. II, 8-9: tm8t8w� d<; po8to-µ011 338/20. Tito? lnv. no. �02/1 8: Nerva. 87j110CpLot XELAL!X. 9 D. M. Pippidi, Hotărnicia con.miarului Laberius Em. Popescu, The llistrian Decree fo r Aba, in 1 iHaximu.î, in Contribuţii ..., p. 171 -196, rappresenta «D3acia », N. S., IV, 1960, p. 273 - 296, r. 25 -30. l'ulLimo studio di queslu importanle ducumenlu Tot[<; µe]11 yiip/�OUAEUTOCL<; x:xl yepoUO"LOCO"TotÎ<; epigral'ico collegalo a vari problemi delia storia ii i xocl u.u/pLO"TotÎ:<; toc•poi:<;1tOC�L\I 1t'XL8EUT'XL<; TOÎ:<; Histria nel primo seculo dell'era nostra. l8lct/ itotl t� 0116µocTo<;KlltL xocAouµt110L<;Kotl tx 8UoK'XL xn' D. M. Pippidi, op. cit., p. 195-196. II governo &118pot/8ri11xp[t)w11 8tot110[ µ]1)11, f,11 ou7tw TL<; &H7j 7tp6- di 10Pomponio Pio datato dall'aulore tra ii 68 e ii Tepo11/, 1!8wxe11. 70 con[ormemenlec alia successiune e alia cronologia

https://biblioteca-digitala.ro 248 H. NUBAR 8 c delie feste della dea, offre due denari a ciascun membro del senato, delia gerusia, del collegio dei taureasti, dei medici, dei maestri c di altre persone. Dato ii valore molto elevato del denaro imperiale romano a qucst'epoca si puo affermare, servendoci delie testimonianzc epigrafiche su indicate, che ad Histria dovcva esistere a quest'epoca un'economia monetaria abbastanza prospera se alcuni dei suoi cittadini, certo appartenenti a categoric di uomini ricchi, disponevano delia moneta piu forte dell'epoca. Ma soltanto se scavi futuri mctteranno in luce un numcro maggiore e piu significativo di monete di quest'epoca, ci potremo permettere con­ clusioni piu dettagliatc e piu precise. Fase II. Questo periodo corrispondc in generale all'epoca delia massima cvoluzione del sistema schiavistico romano, epoca di consolidamento dcll'impero durante la quale una serie di province - e fra esse anche la Dobrugia - ricevc un nuovo impulso vitale. Le misure di carattere amministrativo e militare adottatc dai governo romano nelle contrade del Danubio inferiore 14 mirano in realta ad organizzare Io sfruttamcnto sistematico del territorio dobrugiano, creando alle citta pontiche condizioni favorcvoli per sviluppare la loro attivita economica. Bastercbbc ricordare a questo riguardo l'opera di consolidamento del limes danubiano 15 e la costruzione e ii mantenimento di una vasta rete stradale sull'area dell'intera provincia. ln queste condizioni appare notcvole Io sviluppo di Histria e di altrc citta sulla riva sinistra del Mar Nero nel corso dcl sec. II dell'e.n. Ad Histria si svolgc in questo secolo un'intensa attivita edilizia dimostrata dagli scavi che hanno messo in lucc molti architravi marmorei, interi o frammcntari, di grandi proporzioni. Essi facevano parte di alcuni importanti edifici pubblici di carattere monumPntalc innalzati durante ii regno di Adriano, Antonino Pio c Marco Aurclio, come risulta dalle iscrizioni dedicatorie 16. Specialmente nclla seconda meta dcl sec. 11, sono abbastanza frequcnti anl'he Je tl'stirnonianze ehe possono rif Prirc a una ripresa dcl cornmercio istriano. A qucst'epoca, comesi ricorda un'iscrizionc onorifica 17, risalc ii rifacimento dl'I porto. E da notare chc sul rovescio di alcune moncte istrianc dcl tempo di Elioga­ balo c di Severo Alessandro 18, appare una divinita fluviale (Danuvius ?) dictro

V i c is a r i ed l'aualisi giusta s tematic cli tutlc le n. 22 (Anlo11i110 Pio) : 11. 23 (A rlorrirro l' o) ; ltlerrr, misure11 prese dalie autorita r·ornaue în Dobrugia - mi­ llistria, VII, in ARMSI, s. III, L. II, 111e111. 1, 1923 : sur·e i che ha11110 conlribuilo allo sviluppo Jell'eco- n. '• 7 ( l'isC l' ziorre appar·tiene allo stesso monunu•nlo 110111ra sl'hiavistica clella provincia - in lstoriri di Histr·ia, IV, n. 21 ), 11. '• 8 Plar·c'Aureliu?) ; Idem, e i /io111iniei, I, apiloli : Dobrogea în timpul sliipinirii /<'ouilles d'llislrin, n '' Dacia », II, 192:i, 11. 15-11i romane, p. '• B'r -'•98 (Em. Condurnchi) c Dezvoltarea (due frarnrnenti che cosliluisco110 1111 secondo economică a Dobrogei în sec. p. '199-517 esemplare del grande monolilo con iscrizio11e bilinguc (Em. Condurachi). Cfr. la rispe1-1ttiv11,a bibliografia Jescrillo in Jlistria, p. 79 e segg., e llistria alia fine di ciascun capitolo. Vll, p. 60 e segg.), n. 17l V, e n. 19 (lastre di marmo ap­ Fra le piu importanti misure militari prese dai par·Lenent.i ad alcuni edi[izi del sec. li), D. M. Pippidi, 16 Homani nel secondo secolo, per la forLificazione al capiLolo : Monumente epigrafice inedite, irr lli.

Claudia a Durost.orum. I distaccamenli di quesle Jl,foesieTI (Die anliken Jl,fiinzen Nord-Griecl1enlands, I, due legiuni si stabiliscono in vari castri lungu ii 1), Berlino, 1B98, p. 158, n. 511 (Ilislria-Eliogabalo), Danubio, oppur·e nell'interno delia Dobrugia. Riguar­ n. 530 (Histl'ia-Tl'anquillina). Dr. G. Severeanu, do alle reti stradali che solcano la provincia in epoca Turnul cetăţii fli.Ytria, in BSNR, XXV-XXVI, romana, vedi Istoria Ilomîniei, I, p. '• 9'1-495. 1930-1!.131, 16-19; Histria - Sevel'o Alessandl'o. 1 6 V. Pârvan, Jlistria, IV: n. 21 (Anlonino Pio), p.

https://biblioteca-digitala.ro ASPETTI DELLA ClflCOLAZIONE MONETAflIA Dl HISTRIA NELL'EPOCA HOMANA 249

la quale, in un secondo piano, si profila un imponente faro turriforme. E molto probabile che esso rapprcsenti appunto una delie nuove costruzioni del porto, mentre la riapparizione delia divinita fluviale sulle monetc ci indica sicuramente Ic strcttc relazioni delia citta col commercio sul Danubio. Significativo anchc îl decreto 19 în onore di un personaggio ii cui nome scalpellato, che si e guada­ gnato dei meriti nella sua attivita di navigante forsee partecipando ad une 'azionc contro i pirati. A questa stcssa epoca risale anchc l'altare funerario di Filisco probabilmente un ricco armatore, come si deduce dai complicato e bel veliero chc2o, appare su una facciata del monumento. Frammenti di statue colossali, grandiosi basi con iscrizioni onorarie chc sostc­ nevano statue oggi scomparse di imperatori, imperatrici, o dignitari, sono un riflesso, anche nel dominio delie arti plastiche del rifiorire delia citta nel corso del II e nci primi decenni del I II secolo dell' e.n.21, Rifiorire che si riflette anche nell'uso dcl titolo pomposo di «Aocµ7tpo't'&.'t''t) 'lcr't'pt't)VW\I 7tOAti:; che appare in mol te iscrizioni delia citta a cominciarc dall'anno 212 sino al »,dominio di Severo Alessandro La prosperita raggiunta dalia citta si manifesta in un certo modo anche nell'area22• del suo territorio rurale come risulta dall'esistcnza di un gran numero di altari ono­ rifici innalzati nei 1Jiciidelie vicinanze. E degno di nota l'esempio di uno di questi monumen23 ti proveniente dai 1Jicus Quintion.is chc ricorda un' opera di carattere cdilizio: ii rifacimento dell'auditorio. 24 Da quanto abbiamo detto, la riapcrtura delie officine monetarie sotto Anto­ nino Pio si puo considerare un fenomeno naturale ne] eomplesso processo di sviluppo dell'economia schiavistica di Histria a quest'epoca. E senza dubbio la conseguenza dell'accentuarsi delie relazioni mercc-danaro, dato l'aumento dell'attivită. arti­ giana locale e l'intensificarsi del commcrcio regionale e interprovinciale. D'altra parte questo processo comune in generale anche alic altrc citta dcl Ponto occidentale chc battono monce te ad intervalli diversi di tempo, in rapporto a un determinato grado di sviluppo di condizioni locali favorevoli. Cosi Tomis battc moneta fin dai principio del sec. I; scgne Tyras, sotto Traiano, Dionysopolis, Nico­ polis ad Istrum, ed anche Histria sotto Antonino Pio ; sotto Antonino Pio o sotto Marc' A urelio batte moneta Callatis e înfi ne sotto Severo Non dobbiamo illuderci che la ripresa dell'attivita monetaria ad Histria, dopo25. un'interruzionc di circa due secoli, abbia anche un significato politico da mettersi În rclazione con

Pip i, i\fo11111ne11/e epigra(ice inedite, Aurelin), n. (v. <1u 11t ioni - a. 1i6), n. 52 ('·· 19 Ll. :\!. I, 540i -5'12, 19. - a. 1i7), i 53 - 176), H .

https://biblioteca-digitala.ro li. �l"llAll 250 10 l'indebolimcnto dell'autorita centrale romana nella citta pontica : dato che non solo si coniavano eselusivamente monete di bronzo (ii diritto di coniare monete d'oro o d'argento cssendo riscrvato esclusivamente all'imperatore), ma l'emissione si faceva sotto ii eontrollo dell'autorita imperialP per mezzo clei governatori rispet­ tivi. Cio vale per tuttc le citta greehe dell'impero 26. Le offieine monetarie istriane saranno attivc fino all'epoca di Gordiano II I 27• Cosi per un secolo, la eircolazione monctaria delia citta assicurata tanto dalie cmissioni imprriali, quanto da quelle df'lla citta stcssa. Interessantec ii rapporto nume1·ico trn Ic duc categoric di moncte. c Di un numero totale di 115 monete appartencnti al periodo fra Antonino Pio c Gordiano I I I, solo 35 so no di eoni o imperiale ; i rimanenti 80 esemplari so no stati coniati ad Histria (53 esemplari), a Tomis (7 pscmplari), a Callatis (1 esemplare), a Dionysopolis (1 csemplare), a Mareianopolis ( 4 esemplari), a �icopolis ad Istrum (4 esemplari) o in altri centri, molto piu lontani: a Hisanzio (1 rsemplarc), a �icea (4 esemplari), ad Antiochia (1 esemplare) (Tab. lll). L'importanza delie monete battute dalh• colonie grPeh!• nclla circolazionc rnonelaria delia Dobrugia stala dimostra ta in un recente studio 28, anche per quanto riguarda Callatis. c D'altra pa1·te le monelc emcsse in epoca rnmana dalie 1·itta dcl Ponto sinistro (compresa Histria) hanno avuto una larga diffusione come ci attrstano Ic scoperte non solo delia Dobrugia 29, ma anche delie altrc province 01·icntali dell'impero. Questo fenomcno (• senza dubbio un riflesso drl valore supcriorc c delia garanzia t'hc presenta vano le cmissioni delie colonie nella vita economica cl ei sec. I I c I I I. Ma nrllo stcsso tPmpo, la prcsenza ad Histria c a Callatis di un numcro rnolto maggiorc di tali rnonctc rispetto a quelle imperiali romane, puo essere considerata come una t'onsegucnza dell'intensificarsi c orienlarsi dcl commr1·cio delie citta dcl Ponto sinistro con quello delie 1·egioni a sud di cssc P dcl mondo greco-orientale. Moltc iscrizioni di quest'epoca scoperte in Dobrugia menzionano l'esistcnza di mercanti, sacerdoti o membri di diverse associazioni religiose, originari delie regioni orientali drll'impcrn. Le testimonianze abbondano spccialmente per Tomis 30 cosa naturale data la posizione di primo piano ehe essa occupa nella gerarehia delia confederazionc di cui facevano parte le citta del Ponto sinistro. Ma non mancano documenti Ppigrafici anche per Histria, dove, in un'iscrizione funcraria, troviamo testimoniala la presenza di un cittadino di Corinto 31, dai nome di Sesto. Su un altare funerario 32 scoperto nel territorio rurale delia citta, a Vadu, menzionata una famiglia di mcrcanti originari di in Bitinia. e

26 B. 78 -82. rnoncla Pick, op. lnonzo, Gordiano, În\·. 11. 1'12). Queslo Ibidem, p. 15ci'1-l., 15p.8. elenco incompdi leto ; bbero esservi inclu�i anche 21 Constantin Pre

990), Dinogetia (una monela di bronzu, Gordiano 31 V. Pârvan, in «Dacia », I I, 1925, p. 231 -232, n. 29. III, im·. n. 1192) ; in �luntenia ; a Ploieşti (una VIII, 23, 62. 32 AE�I,

https://biblioteca-digitala.ro 11 ASPETTI DELL.\ Cil\COLA ZIONE M01'ETAlllA DI HISTlllA NELL'El'OCA IIOMAl\OA 251

L'influenza dell'Oriente greco si risente anche nclla vita rcligiosa delia l'itta come ci attcsta ii ritrovamento di statuctte e rilievi votivi 33, appartenenti a divinita come lside, Mitra, Giove Dolicheno, Men. II fenomeno in se stesso non ne sorpren­ dente ne isolato, dato che la larga diffusione dci culti orientali nell'impec ro romano li nei sec. e I dell'c. n. un fatto ben conosciuto c prccisamente studiato. E impor­ tante tuIlttavia poter dimocstrar e anche in qucsto campo la presenza attiva ad Histria delie diverse correnti religiose dell'epoca, grazie alle intense relazioni fra le varie parti dell'impero. ln conclusione, possiamo affermare che Histria, nel sec. I I e nei primi decenni del sec. III vive un period o di prosperita nella sua economia schia vis tic a che si manifesta nello svolgersi di un'intensa attivita cdilizia, nel battcr monete locali nel mantenere strette relazioni con altri centri, specialmente delie rcgioni 01,ientalie dell'impero. Fasc III. La fine del periodo di prosperita delia citta coincide con la grave nisi chc, nel sec. li J, fa va ciliare la struttura dell'impero romano. Non qui ii caso di riprendere ii complcsso problema delia crisi del sistema schiavisticoc romano in quPsto secolo, aggravata in Dobrugia 34 dalia situazionc politica e militare alla fron­ tiera del basso Danubio. Nel presente lavoro ci interessa sopratlutto l'aspctto monetario delia crisi c ii modo in cui essa si riflettf' nella circolazione rnonctaria dPlla citta di Histria. ln realta tutte le agitazioni di carattere sociale e politil'o le trasformazioni economichc si ripercuotono in pieno anche nell'economia monetariae dcll'impero la· quale sara aggravata anche da una profonda contraddizionc. Da una parte l'autorita imperiale ha sernprc piu bisogno di danaro, sia nei suoi intcrcssi esterni, per frontcg­ giare le crescenti esigenze di difesa (pagamento delie trnppe o dei barbari), sia negii int1�ressi interni, per assicurarsi la fedelta dell'escrcito, unico sostegno contl'O la fre­ quente minaccia degli usurpatori. D'altra parte, data l'instabilita economica c poli­ tica del sisterna schiavistico di questo periodo, la moneta non potcva avere una solida base di garanzia chc Ic assicurassc almcno un minimo di stabilita. espediente adottato dagli imperatori con l'alterazione successiva del valore deliaL' moneta 35, non solo non costituira una soluzionc, ma aumentera l'incertezza dcll'eeonomia monetaria. Naturalmente non debbono esscrc minimalizzate Ic conseguenzc degli avveni­ menti politici e militari dei territori situati presso le frontiere dell'impero ; gli attacchi e le invasioni in massa delie tribu nomadi provocano la disorganizzazionc del sistema di sfruttamento delie provincc, l'interruzione, per dctenninati periodi, delie vie di

33 G. Bordenache, cit. , p. 207 - 208. 56) valeva 1125 denari, ora equivale a non meno OOO 34 Relativamente alloop. sviluppo delia crisi del sec. di 50 denari. Quanlo alle rnonele d'oro, esse III in Dobrugia, in Istoria Romîniei, I, 1960, p. spariscono completamente dalia circolazione negii 560-565 (Em. Condurachi) con la rispelliva biblio­ ultimi decenni dell'impero, parallelamente alia dimi­ grafia. nuzione vertiginosa del loro peso. Cfr. E. Stein, H istoire du Bas-Empire, 36 Come conseguenza delie varie alterazioni, la Bruxelles, 1959, p. 44. Un monela piti diffusa, ii denaro, che doveva essere quadro, polremmo dire « drammatico » del deprezza­ d'argento puro, diviene in realta una moneta di ment.o cui era arrivala la moneta romana nel sec. bronzo argentata. II suo valore in rapporlo con III dato, fra gli altri, da Heichelheim, Wirt­ !'oro scade considerevolmenle, tanto che se alia schafetsg eschichte des Altertums,F. M. Leiden, 1938, p. 685 fine del sec. II una libbra d'uro romana (g. 322, E. Stein, cit., 16 e p. e 011. p. t,r. _

https://biblioteca-digitala.ro 252 H. NUBAfl 12 comunicazione e, implicitamente, la sospensione del traffico commerciale rispettivo. ln tali condizioni non si puo piu parlare, naturalmente, di uno svolgimento normale delia circolazione monetaria. Ecco, a grandi linee, la situazione generale dell'impero nel momento in cui Histria cessa di emcttere monete. E chiaro che la chiusura delie officinc monetarie istriane e dovuta all' effetto della crisi generale che agita va la societa romana nel sec. e che doveva fatalmente coinvolgere questa citta che faceva parte del sistemaIII politico dell'impero. Quanto grave sia stata la crisi nell'area pontico-danubiana ci dimostrato anche dal fatto che oltre Histria, tutta una serie di citta di queste regionie ha interrotto l' attivita monetaria, Olbia Tyras, al tempo di Severo Alessandro, Dionysopolis, Odessos, Nicopolis insiemcP ad Histria, al tempo di Gordiano e, sotto Filippo I' Arabo, Callatis, Tomis c Marcianopolis 36. III L'interruzione delle emissioni locali coloniali non la sola prova delia difficile situazione delia cit ta verso la meta del sec. I.c L' analisi dei ritrova­ menti monetari d'epoca imperiale ci offre a questo rigIIuar do dati ulteriori di un singolare interesse. Nella seric delle monctc imperiali propriamente dctte che hanno circolato ad Histria nel sec. manca no totalmente esemplari emcssi ncll'intervallo di tempo fra Severo AlessandrIII, o c Gallieno (cioe fra gli anni 235-25�3). Cio costituisce scnza dubbio un indizio incontestabile delia grande riduzione della circolazione monetaria in questi anni in cui si succedono con violenza nella Mesia lnferiore gli attacchi gotici che colpiranno Histria stessa. Considerata nel suo insieme, la circolazione monetaria dclla citta nella seconda meta del sec. precisamente fino al dominio di Diodeziano - ci appare molto III c ridotta. Dalie test-imonianzc delie scopcrte fatte finora risulta che il numero delie monete di questo periodo, in confronto con quello dei pezzi appartenenti alia prima parte del sec. e ridotto a meno della meta. Non si deve dimenticare che ii rifaci­ mento delia cittâIII, si effettua in condizioni molto difficili mentrc continuano a manife­ starsi con la stessa intcnsitâ gli attacchi nella regiune pontico-danubiana. Come risulta dalie ultime ricerchc, sembra che Histria abbia sofferto nuove distruzioni, forse parziali, nella parte occidentale delia citta. Si riduce I'area delia citta compresa in un nuovo muro di cinta. La zona e.rlra muros continua ad essere abitata, ma in una forma molto piu modesta sporadica rispetto al periodo anteriore alia meta del sec. 111 dell'e.n. 37. c Fasc Alia fine del sec. li [ nella prima mela drl se1·. si inizia un periodo di intensa lripresa V. della circolazionee monetaria. Cio appare IV,ma nifesto dall'analisi comparativa fra il numero delie monete dei secoli e trovate ad Histria e ii numero totale degli esemplari appartenenti all'IIintervalloI, IV V, compreso tra l'epoca dioclezianea c quella costantiniana. Percio, În base ai dati delie scoperte avvenute sino ad oggi, abbiamo compilato la seguente tabella che ci offre ii numero delie

Vcdi la nula 25. I dati slahilili da B. Pick e K. tarie ulteriori non hanno po1·Lato nuovi elementi a Hegling,s per ii periodu d'at.livita delie orficine cronologici a questo problema. monetarie, in epoca romana, di Callatis, Dionysopolis, Scavi eîfettuati negii anni 1961 -1963, in corso Ist.ros, Marcianopolis, Nicopolis ad lstrum, Odessos di37 pubblicazione. c Tomi8 sono validi ancora oggi ; le scopcrlc monc-

https://biblioteca-digitala.ro 13 ASPETTI DELLA CIRC.OLAZIONE MO:s'ETARIA IJ I HISTRIA NELL'EPOC.\ HO�!.\'\.\ 253 monete in rapporto alle diverse fasi caratteristiche (ci siamo riferiti solo alle monete sicuramente identificabili): 1) Periodo delie emissioni monetarie locali (Antonino Pin-Gordiano [(I) esemplari 10!} 2) Periodo acuto delia crisi ne! sec. III (Filippo l'Araho Car ino) 27 esemplari

3) Pcriodo di ripresa delia circolazione monetaria ( Dioclezi- ano· -epoca costantiniana) 138 esemplari li.) Periodo di regresso delia circolazionc monet.aria nella seconda meta de! sec. IV (Giuliano l'Apostato-Teodosio I) 22 esemplari 5) II declino ne! sec. V (Arcadio-Tcodosio I I) 9 esemplari. I dati presentati sono estremamente significativi per quanto ri guarda l'evidente superiorita della circolazione monetaria ad Histria nel periodo che comprende ii regno di Diocleziano e I' epoca costantiniana. Ne ci sorprendre ii fenomeno: il suo manifestarsi in simili proporzioni e perfettamente spiegabilc se ci riff'riamo alle con­ dizioni generali di sviluppo dell'impero romano in quest'epoca. L'ampia opera di riorganizzazione iniziata da Diocleziano, continuata e com­ piuta da Costantino, porta al consolidamento, sia pure apparentc e temporaneo, dello stato schiavistico romano le cui fondamenta erano state cosi potentemente scossc dalla grave crisi del sec. liI. Non starerno certo ad analizzare l'intera serie di riforme, ormai ben note, effettuate dai due imperatori, riforme che tendevano rafforzare ii potne impPrialP, nonche l'organizzazione statale e militare. In realta,a l'impero riacquistcra ii suo equilibrio, ma, ripclo, non si trattera che di un equilibrio relativo, giacche tutte le misure di carattere amministrativo e finanziario adottate potranno al massimo nasconderc o ritardare il continuo processo di sviluppo delle contraddizioni econo­ miche e sociali che logorano la struttura schiavistica dell'impero. E cio sara pic­ namcnte dimostrato dall'ulteriore evoluzione delia storia economica e politica romana. Fra le misure adottate per rinsaldare Io stato schiavistico si imponeva anchc la riorganizzazione del sistema monetario tanto compromesso nel sec. III. L'autorita imperiale considera necessario promuovcre la forma di scambio caratteristica per ·ii sistema schiavistico e cioe il pagamento in denaro e non in natura. Questo e Io scopo delie riforme monetarie effettuate da Costantino che mette in circolazionc grandi quantita di monete con un corso molto piu preciso e ben stabilito rispetto alle emis­ sioni deprezzatc del secolo anteriore. La nuova moneta, con la garanzia del suo valorP alto e il prestigio dell'autorita imperiale che l'aveva emessa, avra una grande impor­ tanza nell'economia di scambio dell'epoca, sull'area dell'impero romano. La Dobrugia sara anch'essa inclusa in quest'opera di riorganizzazione tra la fine del sec. III e l'inizio del IV. Trasformata in provincia a se stante, col nome di Scizia, essa beneficera come il resto dell'impero dei risultati delie riforme finanziarie, amministrative e militari avvenute al tempo degli imperatori Diocleziano e Costan­ tino. Al riparo del limes danubiano ricostruito, la vita economica rifiorisce e si svolgc di riflesso anchc una nuova attivita edilizia. Si rifanno le stradc38, si ricostruiscono o

8 3 Pielre miliari del periodo tli Diocll'ziano­ 13. 755). Gargalic, MNA, XI, 39, 11. MNA, L. 140, Arrubium (AEM, IX, 4'1; CIL, III, Suppl. I, L.76 2li'1't).• (AEM Carium,, MNA,p. L.

Coslanl70, n.ino 14; 4, CIL, III, 7610) ; Carsium, MNA, L. 269 (AEM, VIII, p. 7 , 3; CIL, III, Suppl. I, 2 p.261 (AEM, VIII, p. 31, n. 8; CIL, III, Suppl. I, 7606) ; Tomis e (CIL,n. III, 14 '• 63 CIL,

7609). Rasova, MNA. L. (CIL, III, Suppl. I, III, n. 7614). dintorni n. c 262

https://biblioteca-digitala.ro 254 H. :SUBAn 14 si fortificano le citta e i centri militari 39 : basti ricordare a questo riguardo i nomi di Dinogetia, Tropaeum Traiani, Transmarisca, Tomis. Alia luce di queste osservazioni la ripresa delia circolazionc monetaria ad Histria ncl periodo fra Diocleziano e I'epoca costantiniana, ci testimonia inconfutabil­ mente che la vita urbana, dopo i difficili momenti delia seconda meta del sec. III, riprende ii suo corso normale, grazie alic condizioni nuove e favorevoli create nellc contrade del basso Danubio dalia grnerale opera di restaurazione dell'impero. Fase V. Ma il riattivarsi delia circolazione monetaria un fenomeno limitato soltanto all'epoca costantiniana. Negii ulteriori decenni dele sec. IV si constata un evidenle regresso che tocchera ii punto culminante nel corso del sec. V. Non sara inutile ricordare alcunc cifre convincenti. Rispetto ai 138 escmplari drll'epoca costantiniana, si sono trovati ad Histria solo 22 esemplari delia seconda .meta del sec. IV e soltanto 9 moncte databili sicuramente nel sec. V (naturalmente fino al dominio di Anastasio). Da questi dati risulta che ci troviamo di fronte ad un lungo periodo caratteriz­ zato dal declino ognor erescente dello scambio monetario. Lo scadere continuo delia circolazione monetaria delia seconda meta del sec. IV e dell'intero sec. V diventa molto significativo se cstendiamo la nostra discussione oltrc i lirniti ristretti delia citta di Histria. La spiegazionc e il significato delia decadenza dell' economia mone­ taria istriana devono ricercarsi nello sviluppo di un processo molto piu vasto e complicato chc rode il mondo schiavistico romano nel periodo del suo disfacimento. Non cntrercmo nell'analisi di tutti gli aspetti di ordine generale economico r sociale di qucsto complesso problema ; sia ii crollo del sisterna schiavistico romano, sia ii passaggio al frudalismo, sono ancora oggetto di larghe discussioni fra gli storici, sporattutto sovirtici 40, spceialmcnte pn quanto riguarda ii graduale disfacirnento delle relazioni schiavistiche ncl sec. II I-V e il livello di sviluppo delie forzc di pro­ duzione rispettive, di fronte al rafforza1·si e all 'estendrrsi nrlla struttura dell'impero di alcuni fl"nomeni nuovi che preannunziano ii passaggio al feudalismo. Nci limiti della nostra rice!'ca importante sapcre in che misura, nell'economia e di scarnbio dcll'impero in quest'epoca, si riflettano Ic profonde trasformazioni di un periodo

  • Tropaeum Traiani ; ii rifacimenl.o rlella cil Diocleziano (una presentazione sintetica alla luce ae Garvăn-Dinngetia, sol lo gli imper-a lr11·i C:oslaulino e Licinio (CIL, IIII it, rlelle ull ime ricc1·che : I. Ha rnea, n. 13 734) ; Transmarisca : la coslruzione ilella l'orti­ Hucarest, Erl. M eriil iane, 1961, al capi 1 olo : ('etatea . . « n e romanii din sec. IV- VI, l' icazione. Tra smariscae pra siil iu m » I ra gli p. 13-30). anni 29't-299 (C.IL, III, 6151); Tomis : la costru­ 40 I 1·isultati cl e le ul time discussioni lenute 1lagli zione di una n uova porta dt"lla al tempo iii D io· s tudiosi sovietici l nelle pagine della 1·i visl.a VDI C eleziano, ( I L, III, sono slate riuLilizzate in 11 Bonpocbl HCTOpHH », 1,50 ; 50, e . . d n. H I. Stoian, p. 127 e s gg ) 8, 1961, nella tra zione di AnRomSo,·., 1, 1962, Di11ogei ia : la ruzioneop. rit„ de liap. il la al IPrnpo cli p. 101 e segg. ; ve

  • https://biblioteca-digitala.ro 15 ASPF.TTI DF.LLA \.IRCOLAZ IO�F. MONETARIA DI HISTRIA �ELL'F.PO\.A ROMA:-:A 255 porto al grado di sviluppo delle nuove relazioni di produzione e alia sussistenza cl ei vecchi elementi schiavistici nelle diverse province dell'impero. signifiea che quelle regioni nelle quali si mantiene una vita urbana În forme anCiocora dominanti di economia schiavistica, praticano anche oltre ii sec. IV rclazioni di scambio basate sulla moneta.

    Ad ogni modo, dopo il dominio di Costantino e specialmente nella sPconda meta del sec. IV al principio del sec. V, moltc offieine monetarie, sia nei Balcani e in Asia Minore chee nelle regioni occidentali dell'impcro, cessano la loro attivita 41. Questo fenomeno potrebbe interpretarsi anche come una consPgucnza dell'indebolita economia monetaria dell'impero in questo pcriodo. Molto significativo il fatto che proprio nella circolazionc e nell' Peon o mia monetaria di quest'epoca, cappaiono alcuni fcnomcni chc E. Condurachi, in uno studio consacrato al problema dello scambio in natura e in denaro nei secoli IV e V 42, considera come « segni di disfacimento non solo dell'amministrazione statale, ma anche della stessa struttura economica schiavistica ». lndichercmo brevementc tali fenomeni: 1) Circolazione di al cu ne rnonete « pseudoimperiali », battu te sia da capi barbari ai confini dell'irnpero, sia piuttosto per ordine di comandanti militari romani delle province periferiche dell'impero. Fenomcno frequente in Egitto e in altre i·egioni limitrofe. 2) La cosiddetta frudal currency », specifica specialmente per l'Egitto nel sec. V: circolazione di alc« une monete coloniali greche in un'epoca di molto posteriore alla loro emissione, come scmplici pezzi di scambio (« counters »), non aventi piti ii valore originario. 3) Lo stesso fenorneno di circolazione di alcune monete svalutate si constata anche nell' Illirico come dimostrano le 20 OOO monete che forma no il ripostiglio di Viminacium ; in esso si trova un grande numero di « minimi », della stessa fattura barbara sciatta di quelli dell'Egitto, in parte tagliati in due, in tre o in quattro, non avendo alc tra funzionc che quella di sPmplice strumento di scambio. L'apparizione di questi fenomeni nell'economia monetaria conferma ancora una volta il ruolo attivo delle nuove forze in via di sviluppo. Esse riescono ad effet­ tuare e a provocare certi perturhamC'nti nella stC'ssa cireolaziorw monetaria, forma di scambio specifica

    * Dopo le considerazioni di carattere generale fa tte sinora, il crescente deelino della circolazione monetaria di Histria nella seconda meta del sec. I V e nel sec. V si potrebbe considerare come un indizio dell'indebolimento della sua attivita econo­ mica di tipo schiavistico. Per mancanza di dati supplemcntari non possiamo deter-

    Dopo Coslantino inLerrompono la loro al tivitil (Giulio Nipotc) . Crr. Bel'llharl, llandb11rh z11r le 4ofl1 'icine di Serclica, Ostia, Carlagine ; Tarragona, Mii1dwnde der romischen.\I. Kai.�erzeit, voi. I (Texl­ dopo ii dominio di Coslanzo II, e Sirmium dopo band) Halle, 1926, p. 322 -358. Teodosio I. A cominciare dai sec. V interrompono Condurachi, Problema .�ch imbului În na/11rii la loro atlivita moile altre officine monetarie delie şi 42a Em.8cltimbului În bani în imperiul roman În .�er. ci tLa di: Alessandria, Siscia, Cizico (Onorio) ; Nico­ e. 11., in ACB, serie delie sciPnzP soeiali, media (Prisco Al talo) , , Aquileia e Lugdunum JV-/.�/orie,l' 9, 195i, p. 15-126. (\'alenti11ia110 III) ; .\lediolanum e Thessalonica

    https://biblioteca-digitala.ro 256 H. NUDAn 16 minare con maggiore esattezza questo processo. L'ipotesi potrebbe essere integral­ mente valida se accettassimo che in quest'epoca la funzione economica delia citta si fosse trasformata acquistando un carattere nettamentc agrario. Ma solo futurc 1·icnche potranno meglio chiarire tale problema. La decadenza di Histria in questo periodo prova ta, oltre che dai dati di carat­ tere numismatico, anche da altri argomenti. I eda ti archeologici ci dimostrano un restringimento dell' a rea abitabile della cit ta. Gli scavi del 1961-1963 43, han no permesso di stabilire l'abbandono dei quartieri ad ovest del grande muro di cinta dopo la meta del sec. IV, quando l'intera zona viene adibita a necropoli fin verso gli ultimi decenni del sec. V (molto probabilmente fino al dominio di Anastasio). D'altronde nell'opera di Ammiano Marcellino, la piu importante fonte lettcraria della seconda meta del sec. IV, esistono alcune indicazioni relative alle regioni del Ponto occidentale, dalle quali si deduce l'importanza ridotta di Histria rispetto alic altre citta vicine : Histria infatti non appare nella lista delle citta della Scizia, con­ siderate da Ammiano le piu famose del te mpo: iuxtaque Scythia, in qua celebriora sunt aliis oppida Dionysopolis, et Torni et Callatis« » (XXVII, 4, 12) 44• Questo passo deve mettersi in relazione con un'altra indicazione (c. XXII, 8, 43) dalla quale risulta chiaro che, a quest'epoca, Histria non gode piu del passato splen­ dorc : .. et Histros quondam potentissima civitas, et Torni et , et Anchia­ « los, et Od. issos: aliae praeterea multae, quas littora continent Thraciarum ...» Possiamo affermare dunque che tutte le fonti di cui disponiamo finora-di carattere numismatico, archcologico e letterario - ci indicano chiaramente ii pro­ ccsso di decadenza di Histria nella seconda meta del sec. IV nel sec V. Al tempo di Anastasio la citta godra nuovamente di une periodo di prosperita, ma con qu<'sto si oltrepasserebbero i limiti chc ci siarno irnposti nel presente lavoro.

    H. NUBAR

    risultati scavi sono în corso Ammiano Marrellino, elegii H ecl. Loeb, voi. I, II, III, zinne.43 1 cl i pubhlira­ 1 !l56, Londra.

    https://biblioteca-digitala.ro