COMUNE DI IN PROVINCIA DI P.R.G.I. DEI COMUNI BALOCCO----

QUINTA VARIANTE - PARZIALE a norma dell'art. 17 quinto comma della l.r. 56/1977 e ss.mm.ii. RELATIVA AL SOLO TERRITORIO DEL COMUNE DI BALOCCO

RELAZIONE TECNICA FINALIZZATA ALLA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ ALLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.)

(RIPETUTO QUALE ALLEGATO TECNICO AL PPROGETTO PRELIMINARE)

Ottobre 2017 Tecnico incaricato: dott. arch. Aldo Besate – via Gioia 2, Vercelli; tel. 338 4037169 @:[email protected] - PEC: [email protected] In collaborazione con: dott. urb. Roberta Gasparini – via Pretti 5, Vercelli; tel. 339 3146548 @:[email protected] - PEC: [email protected] E con: dott. ing Maria Novella Violato – via S. Biagio 14, Garlasco (PV); tel. 348 7235318 @:[email protected] - PEC: [email protected] INDICE

PREMESSA

1. Inquadramento generale 2. Quadro della pianificazione comunale

3. Quadro normativo di riferimento ambientale e memorandum procedurale

PARTE PRIMA: caratteristiche della Variante Parziale al PRG vigente

1. Finalità della Variante Parziale

1.1 Obiettivi e motivazioni della variante

1.2 Analisi fotografica del contesto

1.3 Contenuti della variante

1.4 Obiettivi di sostenibilità ambientale

2. Coerenza esterna

2.1 Coerenza esterna – verticale

2.2 Coerenza esterna – orizzontale

2.3 Sintesi dell’analisi della coerenza esterna

3. Coerenza interna

4. Sintesi della parte prima

PARTE SECONDA: caratteristiche degli impatti e delle aree interessate

1. Analisi e valutazione degli effetti

2.1 Popolazione e Salute Umana (rifiuti, rumore, energia)

2.2 Assetto socio – economico

2.3 Biodiversità e rete ecologica (flora e fauna)

2.4 Aria e fattori climatici

2.5 Acqua

2.6 Suolo e sottosuolo

2.7 Beni storici, culturali e documentari

2.8 Paesaggio e territorio

2. Sintesi della parte seconda

PARTE TERZA: conclusioni

1. Valutazione di sintesi degli impatti e relative prescrizioni

2. Proposta di non assoggettabilità alla VAS

3. Attori nella procedura 1

PREMESSA

1. Inquadramento generale Il Comune di Balocco (231 abitanti) ha come localizzazione amministrativa la Provincia di Vercelli, e dista 19 chilometri dal capoluogo; il territorio comunale si estende tra i comuni di Buronzo, , , Villarboit, per una superficie di 16,7 Kmq con una densità abitativa di 61,85 abitanti per chilometro quadrato; i centri abitati principali sono due: il capoluogo (Balocco propriamente detto) rilevabile a circa 165 metri sopra il livello del mare ed, a circa 1 Km a nord est, la frazione Bastia rilevabile a circa 180 metri sopra il livello del mare. Il territorio comunale è solcato da nord a sud dal torrente Cervo e, da est ad ovest, dalla Torino – Milano con il casello attivo, parallelamente alla quale si e aggiunto il corridoio della alta velocita ferroviaria.

La rete viaria, oltre alla autostrada, è caratterizzata da due rami principali: il primo corrispondente alla SP 6 (direzioni Buronzo a nord e Formigliana a sud), che si connette con la ex statale 230 per Vercelli; il secondo, approssimativamente parallelo al tracciato autostradale, corrispondente alla SP 57, che si dirama dalla SP 6 poco a sud del capoluogo in direzione del casello e quindi Villarboit. La dorsale interna al centro abitato della SP 6 prende il nome di Via Roma. Trasversalmente a questa ossatura principale si sviluppa un breve reticolo di strade comunali e vicinali che connette i vari nuclei edificati e le attività presenti sul territorio; la rete viabile comunale è dotata di aree a parcheggio pubblico rappresentate principalmente dalla Piazza antistante il Palazzo Municipale, dalla Piazza del Cimitero e, a Bastia, un parcheggio marginale all’abitato.

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2. Quadro della pianificazione comunale Il Comune di Balocco è dotato di strumento urbanistico generale a norma della l.r. 56/1977 e ss.mm.ii. nell’ambito del P.R.G.I. dei Comuni di Balocco, Buronzo, Gifflenga, Rovasenda, Villarboit; per la parte interessante il Comune di Balocco è vigente la “VARIANTE 3”, approvata Deliberazione della Giunta Regionale 17 maggio 2010, n. 6-71. La suddetta approvazione costituisce per il medesimo Comune adeguamento ai disposti del Piano per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) approvato con D.P.C.M. in data 24.5.2001. In occasione della variante il Comune ha provveduto ad adeguare il P.R.G.I., per quanto di sua competenza, alle disposizioni in materia di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa; in merito ai disposti della LR 52/2000, in materia di classificazione acustica del territorio comunale, il Comune ha approvato il Piano di classificazione acustica, definito sulla scorta della “variante 3”.

Dal punto di vista insediativo il P.R.G.I. “ VARIANTE 3” è un piano di sostanziale conferma dell’esistente, con integrazione di nuove aree di modesta dimensione per la residenza (sia al capoluogo che alla frazione Bastia) e per le attività artigianali alla frazione Bastia (si tratta di una conferma del precedente piano).

Dal punto di vista infrastrutturale, la “ VARIANTE 3” prende atto dell’inserimento del corridoio TAV e dell’ampliamento del casello e dello svincolo autostradale attuato in occasione della realizzazione della nuova linea ferroviaria; formula inoltre la previsione di un nuovo tracciato stradale per la realizzazione di una circonvallazione del centro abitato del capoluogo.

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A fini di completezza informativa si segnala inoltre che il Consiglio Comunale, con delibera n. 16 in data 20 giugno 2016, ha approvato una variante parziale (quarta) di contenuto normativo relativo alle distanze da osservare nella edificazione delle attrezzature agricole rispetto alle zone residenziali.

3. Quadro normativo di riferimento ambientale e memorandum procedurale L’Amministrazione Comunale di Balocco intende procedere alla redazione di una variante parziale del vigente P.R.G ., avente le caratteristiche illustrate nel dettaglio al successivo capitolo PARTE PRIMA: caratteristiche della Variante Parziale al PRG vigente.

Sulla base delle prime valutazioni, e fatte comunque salve le competenze in merito della Provincia , si ritiene che la variante in argomento soddisfi le condizioni specificate al quinto comma dell'art. 17 della L.R. 56/1977 e ss.mm.ii. (tra cui, da ultimo e con importanti innovazioni procedurali, quelle introdotte con l.r. 03/2013, l.r. 17/2013 e l.r. 03/2015). Secondo quanto dispone l'ottavo comma dello stesso art. 17, le varianti parziali sono sottoposte a verifica preventiva di assoggettabilità alla VAS , i cui aspetti procedurali generali sono definiti nell'art. 3bis della stessa L.R. I principali riferimenti normativi comunitari, nazionali e regionali per il processo di Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi risultano essere i seguenti: o Direttiva Europea 2001/42/CE concernente la “ valutazione degli effetti di determinati Piani e Programmi sull’ambiente ” o Codice Ambiente D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. Parte II Titolo II (D.Lgs. 4/2008 “ Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, recante norme in materia ambientale ”) o Legge Regionale 56/1977 e s.m.i. “Tutela ed uso del suolo”, modificata con la LR n. 3 del 25.03.2013, con la LR n. 17 del 12.08.2013 e con la LR n. 3 del 11.03.2015. o Legge Regionale Piemonte 40/1998 e s.m.i. “ Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione ” o D.G.R. 09.07.2008, n. 12-8931 ” Primi indirizzi operativi per l’applicazione delle procedure in materia di Valutazione Ambientale Strategica di Piani e Programmi ” o D.G.R. 29.02.2016, n. 25-2977 “Disposizioni per l’integrazione della procedura di valutazione ambientale strategica nei procedimenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, ai sensi della L.R. 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo)”. In relazione al D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. “Norme in materia ambientale”, la Regione Piemonte, con D.G.R. 29.02.2016, n. 25-2977, ha emanato gli indirizzi per la pianificazione territoriale ed urbanistica; al fine di integrare il processo di valutazione ambientale con la procedura urbanistica, anche da un punto di vista tecnico documentale, per consentire ai soggetti consultati e al pubblico di definire contributi e pareri maggiormente attinenti ed efficaci in merito alle azioni di mitigazione e compensazione ambientale. Pertanto per poter espletare la Verifica preventiva di Assoggettabilità, il documento tecnico di verifica deve essere predisposto secondo l’articolazione indicata dall’Allegato I del d.lgs. 152/2006 ed essere finalizzato all’analisi e alla valutazione della rilevanza dei probabili effetti, nonché delle ricadute che si possono determinare a seguito dell’attuazione della variante parziale. 4

La presente relazione costituisce il documento tecnico di verifica di assoggettabilità a V.A.S. della variante di cui al primo capoverso. I criteri ed i contenuti da evidenziare nel documento tecnico di verifica di assoggettabilità alla V.A.S. sono definiti sia nell'allegato II della Direttiva 2001/42/CE, sia nell’allegato I del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii (D.Lgs. n. 4/2008 e D.lgs. n. 128 del 2010), come segue: 1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: o in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse; o in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; o la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; o problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; o la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque). 2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: o probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti; o carattere cumulativo degli impatti; o natura transfrontaliera degli impatti; o rischi per la salute umane o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti); o entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); o valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa: o delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, o del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo; o impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

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PARTE PRIMA: caratteristiche della Variante Parziale al PRG vigente 1. Finalità della Variante Parziale 1.1 Obiettivi e motivazioni della Variante Il territorio comunale e l’economica locale del Comune di Balocco, caratterizzati da un settore agricolo che conserva una rilevante importanza, hanno subito un importante potenziamento grazie all'effetto socio – economico – culturale generato dal Centro Sperimentale Balocco, spesso chiamato semplicemente Circuito di Balocco, costruito a partire dal 1964 dall’ e attualmente di proprietà di Fiat Chrysler Automobilies S.p.A. Il Circuito di Balocco è un complesso di circuiti automobilistici, che occupa una superficie di oltre 4.300.000 mq nella parte settentrionale del territorio comunale con parziale sconfinamento nel territorio di Buronzo, utilizzato per il collaudo di veicoli del Gruppo Fiat. Tale ambito, caratterizzante per l’economia locale, ha evidentemente svolto anche un ruolo fondamentale nella definizione delle aree ed attrezzature a livello comunale destinate per il gioco, lo sport e il tempo libero. Infatti, percorrendo in direzione sud, rispetto al Centro Sperimentale Balocco, la strada provinciale SP60 si segnala in prossimità della Frazione Bastia del Comune di Balocco la presenza di un’area per servizi pubblici esistenti, utilizzata per accogliere un campo da calcio con relativo spogliatoio e la pista per automodellini con annessi accessori e parcheggio. A confine con tale ambito di interesse pubblico è presente l’area oggetto di codesta Variante Parziale al PRG vigente: l’area in esame di proprietà comunale è attualmente classificata dal PRG vigente come “Aree produttive di nuovo impianto – art. 33 delle NTA”. L'area è, da almeno tre decenni, utilizzata dagli appassionati come pista di motocross; dapprima su base spontanea e, successivamente, in forma organizzata gestita da una associazione sportiva amatoriale sulla base di autorizzazioni temporanee. L'Amministrazione Comunale nel dare atto del notevole richiamo di appassionati e di pubblico suscitato dalla presenza della suddetta attività in occasione dello svolgimento di gare e manifestazioni (circostanza che riveste interesse anche per l'Amministrazione quale attrattiva verso l'esterno del territorio comunale nonché quale fattore di promozione territoriale) considera positivamente la richiesta della Associazione sportiva di potersi dare una prospettiva di maggiore stabilità operativa attraverso una adeguata classificazione urbanistica dell'area. La proposta di Variante Parziale prevede di modificare l’attuale destinazione d’uso da “Aree produttive di nuovo impianto – art. 33 delle NTA” ad “Aree ed edifici da riservare alle attività terziarie commerciali – art. 37 delle NTA”; tra le destinazioni ammesse dal suddetto art. 37 sono inoltre "impianti privati per il tempo libero o per attrezzature e servizi privati di interesse collettivo" individuando quindi una destinazione compatibile con le finalità medesime della variante e con il contesto circostante già utilizzato per attività legate al gioco e allo sport. Pertanto, la Variante Parziale proposta riconferma i contenuti e le finalità generali dello Strumento Urbanistico, senza apportare variazioni a vincoli ed aree di tutela, salvaguardia paesaggistica - ambientale e modifiche sostanziali ai dati quantitativi rendendosi questi compatibili con l'impostazione generale degli obiettivi posti alla base della programmazione territoriale comunale. 6

1.2 Analisi fotografica del contesto Osservando lo stralcio dell’ortofoto è possibile notare come il tessuto urbanizzato della Frazione Bastia risulti abbastanza compatto e delimitato dalla viabilità esistente (SP60 e via Casale Dosso) e dal tratto della Roggia Villarboit. Nella parte sud di tale contesto è ubicata l’area oggetto di variante che presenta una superficie territoriale di mq 15.300 circa e confina a nord con l’area per servizi pubblici esistenti (impianti spostivi), ad est con l’asse infrastrutturale della SP60, a sud con il tratto del Cavo Monteoliveto e a ovest con una fascia boscata (robinieti).

PISTA DI MOTOCROSS

Stralcio ortofoto: posizionamento dell’area rispetto a Balocco e Frazione Bastia, raggiungibile dalla Strada Provinciale SP60

CENTRO SPERIMENTALE

FRAZIONE BASTIA

AREA SPORTIVA

PISTA DI MOTOCROSS

Stralcio ortofoto: vista dell’area da sud verso la Frazione Bastia e il Centro Sperimentale Balocco 7

FASCIA PISTA DI MOTOCROSS BOSCHIVA

Stralcio ortofoto: vista dell’area da ovest verso il territorio agricolo circostante

AUTOSTRADA A 4

COMUNE DI BALOCCO

PISTA DI MOTOCROSS

Stralcio ortofoto: vista dell’area da nord verso il Comune di Balocco e l’asse infrastrutturale dell’Autostrada A4 Torino - Milano

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7

8

9 13 14 12

11 15 5-6 4 10 2 1

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RILIEVO FOTOGRAFICO

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1 2 3

4 5 6

7 8 9

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10 11 12

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1.3 Contenuti della variante Relativamente alle prescrizioni urbanistiche previste dallo strumento urbanistico vigente del Comune di Balocco, si riportano di seguito gli estratti planimetrici del PRG vigente, con individuazione dell’area in oggetto e in variante, a seguito della proposta di variare la destinazione d’uso dell’area in oggetto. La variante riguarderà inoltre l'art. 37 delle NTA, come proposto nella successiva parte terza.

SITUAZIONE VIGENTE SITUAZIONE VARIANTE

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1.4 Obiettivi di sostenibilità ambientale Dalla descrizione dell’oggetto di variante parziale, si evince che gli obiettivi di sostenibilità ambientale, territoriale e socio – economica sono: A. la programmazione e il coordinamento , in base alle effettive necessità di interesse pubblico – privato, delle aree per attrezzature di interesse collettivo per il tempo libero, gioco e sport, localizzate lungo la SP60; B. il mantenimento dello stato attuale della pista di motocross senza apportare trasformazioni che possano incidere negativamente sulla permeabilità del suolo e la morfologia del terreno, salvo eventuali adeguamenti in prospettiva di una maggiore stabilità operativa.

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2. Coerenza esterna

2.1 Coerenza esterna – verticale

PTR - Piano Territoriale Regionale (2011) Il Consiglio Regionale del Piemonte, con DCR n. 122-29783 del 21 luglio 2011, ha approvato il nuovo Piano Territoriale Regionale (PTR). Il PTR per ottenere una visione integrata a scala locale di ciò che deve governare, ha organizzato una trama di base, formata da unità territoriali di dimensione intermedia tra quella comunale e quella provinciale. Queste unità territoriali sono state definite Ambiti di Integrazione Territoriale (AIT) e la loro importanza deriva dal fatto che alla scala locale è possibile evidenziare le relazioni di prossimità – positive e negative, potenziali e attuali - tra fatti, azioni e progetti che coesistono e interagiscono negli stessi luoghi. Il Comune di Balocco è compreso nell’AIT n° 17 – Vercelli, in cui il Comune di Vercelli rappresenta quello di livello superiore e i Comuni di , , Santhià, sono quelli di livello inferiore (rif. Allegato A delle NTA del PTR). Come ipotesi di aggregazione per sub ambiti e comuni di appartenenza (rif. Allegato B delle NTA del PTR), il comune di Balocco è insieme ai comuni di Buronzo, , Formigliana e Villarboit (rif. AIT 17.4). Dalla disamina della tavola della conoscenza “A: Riqualificazione territoriale, tutela e valorizzazione del paesaggio” del Nuovo PTR, emerge che il Comune di Balocco appartiene ai territori di pianura; la parte di territorio posta ad ovest del Torrente Cervo ha una classe di capacità d’uso del suolo “Seconda: suoli con alcune moderate limitazioni che riducono la produzione delle colture agrarie” mentre la restante parte di suolo presenta una classe “Terza: suoli con alcune limitazioni che riducono la scelta e la produzione delle colture agrarie” .

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FONTE: Legenda e stralcio cartografico della Tavola A “Riqualificazione territoriale”

FONTE: Stralcio cartografico della Tavola A “Riqualificazione territoriale

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Si precisa che il PTR per ogni Ambito di Integrazione Territoriale (AIT) ha definito le finalità e le strategie di Piano attraverso dei temi strategici di rilevanza regionale, distinti in valorizzazione del territorio; risorse e produzioni primarie; ricerca, tecnologia, produzioni industriali; trasporti e logistica; turismo.

Nella specifica scheda dell’AIT n. 17 “Vercelli” sono state evidenziate le linee d’azione prevalenti da prendere in considerazione per la pianificazione dello sviluppo locale; mentre, nella “Tavola di Progetto” del PTR sono state rappresentate sinteticamente tali indicazioni per ciascun tema strategico.

FONTE: Stralcio cartografico della Tavola di progetto

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In merito alla tematica “valorizzazione del territorio”, si evidenzia che il limitato oggetto proposto con la variante parziale è coerente con l’indirizzo relativo la tutela e gestione del patrimonio naturalistico – ambientale e paesaggistico.

PPR - Piano Paesaggistico Regionale Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR), approvato con DCR n. 233 – 35836 del 03.10.2017, è uno strumento di tutela e promozione del paesaggio piemontese, rivolto a regolarne le trasformazioni e a sostenerne il ruolo strategico per lo sviluppo sostenibile del territorio. L’inquadramento strutturale regionale del paesaggio, definito con una prima indagine sui sistemi storico – culturali e sulla morfologia naturale, ha prodotto un insieme di 76 ambiti di paesaggio (AP), la cui definizione si è basata sull’evidenza degli aspetti geomorfologici, sulla presenza di ecosistemi naturali, sulla presenza di sistemi insediativi storici coerenti, sulla diffusione consolidata di modelli colturali e culturali. Gli ambiti di paesaggio sono ulteriormente articolati in 535 unità di paesaggio (UP), intese come sub-ambiti connotati da specifici relazioni che conferiscono loro un’immagine unitaria, distinta e riconoscibile. Le UP sono raccolte in nove tipologie normative (art. 11 NdA), individuate sulla base degli aspetti paesaggistici prevalenti, con riferimento all’integrità, alla rilevanza e alle dinamiche trasformative che le caratterizzano.

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Il territorio del comune di Balocco è compreso per la parte maggiore, ad est del torrente Cervo, nell'ambito 23 " Baraggia tra Cossato e Gattinara " e nella unità di paesaggio 2303 "Terra da riso di Buronzo, San Giacomo V.se e Villarboit "; una modesta porzione del territorio comunale, ad ovest del torrente Cervo, è compresa nell'ambito 25 " Baraggia tra Biella e Cossato " e nella unità di paesaggio 2504 " Piana tra Elvo e Cervo "

Fonte: Tavola P3 “Ambiti e Unità di Paesaggio” del PPR

La tipologia normativa definita dal PPR per tali unità (con riferimento all'art. 11 delle NdA) è “ Rurale/insediato non rilevante ” caratterizzata da compresenza tra sistemi rurali e sistemi insediativi urbani o suburbani in parte alterati e privi di significativa rilevanza.

Considerando gli effettivi obiettivi che possono interessare la proposta di variante parziale, si evidenzia che l’oggetto risulta coerente con l’obiettivo 1.2.4 (contenimento dei processi di frammentazione del territorio) e con l’obiettivo 1.6.2 (contenimento e mitigazione delle proliferazioni insediative nelle aree rurali); in quanto l’area in esame è localizzata all’interno del tessuto urbanizzato della Frazione Bastia e, conservando la fascia boscata posta ad ovest, favorisce un’integrazione tra la componente naturale e quella antropica. Perciò si evitano proliferazioni insediative e ulteriori opere di urbanizzazioni nelle aree rurali.

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PTCP - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale

Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Vercelli è stato adottato dal Consiglio Provinciale il 28/07/2005 con DCP n. 207 e approvato dal Consiglio Regionale il 24/02/2009 con DGR 240 – 8812 pubblicato sul B.U.R.P. n. 10 del 12/03/2009. Si premette che il PTCP svolge due funzioni: da un lato, quella di carattere “territoriale” e, dall’altro, quella di piano di tutela ambientale, paesistica e culturale. Il P.T.C.P. è stato elaborato tenendo conto della conformazione territoriale della Provincia, costituita essenzialmente dalla Valsesia, dal Vercellese, dalla collina Gattinarese e dalla Baraggia; suddividendo il territorio provinciale in “ambiti territoriali”. L’elaborazione del P.T.C.P. individua essenzialmente cinque temi rilevanti ai fini della definizione dell’assetto complessivo del territorio, in particolare: · l’ assetto naturalistico e paesistico · l’ assetto storico culturale ambientale · l’ assetto idrogeologico · l’ assetto insediativo e infrastrutturale · l’ assetto degli ambiti di pianificazione e progettazione a livello provinciale. Ai fini di una più puntuale applicazione delle tematiche di cui sopra, il PTCP opera una suddivisione del territorio provinciale in otto "ambiti"; l'ambito di interesse per il Comune di Balocco è "La Baraggia" comprendente i comuni di, Arborio, Balocco, Buronzo, Carisio, Casanova Elvo, Formigliana, Gattinara, , , Lenta, , , Rovasenda, San Giacomo Vercellese, Villarboit.

Fonte: PTCP – Estratto Tav. P1.A – Ambiti territoriali

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La Tavola di Piano P2A/4 “Tutela e valorizzazione del paesaggio come sistema di ecosistemi” evidenzia che: o in corrispondenza del SIC – ZPS Garzaia del rio Druma - IT 1120014 (in parte sul territorio di Balocco e in gran parte sul territorio comunale di Villarboit) è stato individuato il “sistema delle reti ecologiche – macchie e corridoi primari a matrice naturale – zona 1a” (art. 12 NdA); o in prossimità del Torrente Cervo e del Canale Cavour è stato determinato il “sistema delle reti ecologiche –macchie e corridoi secondari a matrice mista (zona 1.b)” (art. 12 NdA); o la rimanente parte del territorio comunale è classificata come “sistema agricolo industrializzato – Ecosistemi ad bassa eterogeneità – Zona 5” (art. 16 NdA).

PTCP – Estratto Tavola di Piano P2A/4 “Tutela e valorizzazione del paesaggio come sistema di ecosistemi”

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La Tavola di Piano P2B/4 “Tutela e valorizzazione dei beni storico – culturali e ambientali” evidenzia: o il Canale Cavour (ubicato a sud dell’autostrada Torino - Milano) come “sistema dei canali irrigui” (art. 21 NdA); o la Strada Comunale Buronzo – Formigliana come “sistema della viabilità storica” (art. 20 NdA) o il “centro storico” di Balocco (centro storico minore di rilevanza sub regionale - art. 28 NdA) e l’”insediamento urbanistico storico – architettonico” della frazione Bastia (art. 29 NdA); o il SIC – ZPS Garzaia del rio Druma - IT 1120014 (in parte sul territorio di Balocco e in gran parte sul territorio comunale di Villarboit) come “bene ambientale” (art. 19 NdA);

PTCP – Estratto Tavola di Piano P2B/4 “Tutela e valorizzazione dei beni storico-culturali e ambientali”

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In merito alle disposizioni del PTCP – Piano Territoriale di Coordinamento provinciale si precisa che l’oggetto di variante:

• ricade nel “sistema agricolo industrializzato – Ecosistemi ad bassa eterogeneità – Zona 5” (art. 16 NdA); • non ricade nel “sistema delle reti ecologiche – macchie e corridoi primari a matrice naturale – zona 1a” in corrispondenza del SIC – ZPS Garzaia del rio Druma - IT 1120014 (art. 12 NdA); • non ricade nel “sistema delle reti ecologiche –macchie e corridoi secondari a matrice mista (zona 1.b)” del Torrente Cervo e del Cnale Cavour (art. 12 NdA); • non è in prossimità del Canale Cavour (“sistema dei canali irrigui” - art. 21 NdA); • non è lambito dalla Strada Comunale Buronzo – Formigliana (“sistema della viabilità storica” - art. 20 NdA); • non ricade nel perimetro del “centro storico” di Balocco (centro storico minore di rilevanza sub regionale - art. 28 NdA) e l’”insediamento urbanistico storico – architettonico” della frazione Bastia (art. 29 NdA)

Per le aree che ricadono nel “sistema agricolo industrializzato – Ecosistemi ad bassa eterogeneità – Zona 5”, si operano i seguenti indirizzi : a) di destinazione del suolo ad usi prevalentemente agricoli; b) di diversificazione delle aree agricole attraverso l’impianto di filari e siepi alberate; c) di promozione di azioni per la riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura come previsto dal Regolamento Comunitario 2078/92; d) promuovere il sostegno ai metodi di produzione agricola finalizzati alla protezione dell’ambiente e alla conservazione dello spazio naturale (Misure Agroambientali), e contribuire alla realizzazione degli obiettivi delle politiche comunitarie in materia agricola e ambientale previste dal regolamento Comunitario 1257/99 relativo a “Sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEOGA)”; e) nell’ambito della pianificazione urbanistica comunale dovranno essere privilegiate soluzioni progettuali volte a: - concentrare gli spazi verdi (a servizio e non) in fregio alle aree urbanizzate principali al fine di promuovere la formazione aree territorialmente significative; - promuovere l’individuazione di fasce di aree agricole, da collocare preferibilmente al confine delle aree urbanizzate principali, in cui promuovere la gestione del fondo con i metodi dell’agricoltura biologica o la partecipazione dell’azienda alle misure comunitarie, anche attraverso apposita convenzione da stipularsi tra Comune e proprietario o conduttore del fondo. Inoltre, valgono inoltre le seguenti direttive : a) le aree destinate dai P.R.G. ad espansione residenziale, servizi pubblici e privati, e aree di sviluppo industriale dovranno essere prioritariamente contigue all’urbanizzato e dotate o facilmente dotabili di servizi primari; b) i Comuni, in sede di pianificazione urbanistica generale, qualificano le aree di cui al

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presente articolo come destinate all’agricoltura, salvo che sussistano specifiche prevalenti ragioni che conducono ad una diversa destinazione per assenza di possibilità di localizzazione alternativa, per interventi che dimostrino rilevante interesse collettivo, per interventi di riqualificazione e completamento dei tessuti edificati esistenti. Anche in questo caso dovrà risultare disincentivato l’utilizzo delle aree classificate di 1° classe (suoli ad eccellente capacità produttiva) in assenza di studi agronomici che giustifichino una rettifica delle indicazioni contenute negli elaborati del P.T.R. vigente.

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2.2 Coerenza esterna – orizzontale

La variante parziale proposta riguarda un ambito puntuale localizzato in prossimità del tessuto urbanizzato della frazione Bastia, pertanto non ha ricadute territoriali con i territori dei comuni limitrofi (Buronzo, San Giacomo Vercellese, Villarboit, Formigliana, Carisio).

2.3 Sintesi dell’analisi della coerenza esterna

Nel presente capitolo si introduce una specifica tabella di sintesi, in cui si mettono in relazione gli obiettivi dei Piani sovraordinati (puntualmente verificati precedentemente) con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, territoriale e socio - economica della Variante Parziale, al fine di valutare la coerenza esterna verticale ed orizzontale e conseguentemente individuare le eventuali criticità da minimizzare con specifiche prescrizioni. Tale valutazione presenta sostanzialmente quattro gradi possibili di coerenza come riportato di seguito. Valutazione della coerenza esterna verticale - orizzontale ++ COERENZA + COERENZA PARZIALE = INDIFFERENZA - ASSENZA DI COERENZA Obiettivi relativi ad una sostenibilità ambientale, territoriale e socio - economica La programmazione e il coordinamento, in base alle effettive necessità di A interesse pubblico – privato, delle aree per attrezzature di interesse collettivo per il tempo libero, gioco e sport, localizzate lungo la SP60 Il mantenimento dello stato attuale della pista di motocross senza apportare trasformazioni che possano incidere negativamente sulla B permeabilità del suolo e la morfologia del terreno, salvo eventuali adeguamenti in prospettiva di una maggiore stabilità operativa.

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Coerenza esterna - verticale VARIANTE PARZIALE OGGETTO PIANI OBIETTIVI OBIETTIVO OBIETTIVO PIANIF. SOVRAORDINATA A B PTR Valorizzazione del ++ ++ territorio Risorse e produzioni = = primarie Ricerca, tecnologia, = = produzioni industriali Trasporti e logistica = = Turismo = = PPR Riqualificazione ++ ++ territoriale, tutela e valorizzazione del paesaggio Sostenibilità ambientale, = = efficienza energetica Integrazione territoriale = = delle infrastrutture di mobilità, comunicazione, logistica Ricerca, innovazione e = = transizione economico - produttiva Valorizzazione delle = = risorse umane e delle capacità istituzionali PTCP Tavola di Piano P2A/4 e ++ ++ Tavola di Piano P2B/a Coerenza esterna - orizzontale VARIANTE PARZIALE OGGETTO PRG / = = comuni limitrofi

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3. Coerenza interna

Gli obiettivi di sostenibilità ambientale, territoriale e socio – economici relativi all’oggetto di variante sono coerenti con le scelte di pianificazione urbanistica locale effettuate dal PRG vigente e dalla successiva Variante Strutturale n. 3. Tali obiettivi non vanno a modificare l’impianto strutturale del Piano e di conseguenza non entrano in conflitto con gli obiettivi di tutela ambientale prefissati dall’ultimo strumento urbanistico.

4. Sintesi della parte prima

1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: a. In quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per La variante interviene su un aspetto normativo e progetti ed altre attività, o cartografico puntuale e specifico, i cui effetti dal punto di per quanto riguarda vista urbanistico e programmatico si esauriscono l'ubicazione, la natura, le nell'ambito territoriale comunale e non produce dimensioni e le condizioni incremento degli indici di edificabilità operative o attraverso la ripartizione delle risorse. b. In quale misura il piano o il programma influenza altri La variante rispetta i piani gerarchicamente sovra - piani o programmi, inclusi ordinati. quelli gerarchicamente ordinati. c. Pertinenza del piano o del programma per La variante si prefigge lo scopo di mantenere lo stato l'integrazione delle attuale dei luoghi, senza apportare trasformazioni che considerazioni ambientali, possano incidere negativamente sulla permeabilità del in particolare al fine di suolo e la morfologia del terreno promuovere lo sviluppo sostenibile. d. Problemi ambientali La variante urbanistica non presenta particolari problemi pertinenti al piano o al ambientali programma. e. Rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente, (ad Non rilevante es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque).

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PARTE SECONDA: caratteristiche degli impatti e delle aree interessate

2. Analisi e valutazione degli effetti

L’analisi delle componenti territoriali, ambientali e paesaggistiche ha lo scopo di delineare lo stato dell’ambiente e valutare gli effetti e impatti sulle componenti ambientali, territoriali e paesaggistiche derivanti dalle azioni progettuali previste dalla Variante Parziale. Pertanto, sono state prese in considerazione le seguenti componenti ambientali che le previsioni della Variante Parziale potrebbero interessare, al fine di verificare i possibili impatti per, conseguentemente, delineare le prescrizioni necessarie a minimizzare eventuali effetti negativi: 1) Popolazione e Salute umana 2) Biodiversità flora e fauna 3) Aria e fattori climatici 4) Acque superficiali e sotterranee 5) Suolo e sottosuolo 6) Paesaggio e percezione visiva e beni di valore storico - architettonico Per ogni tematica sono state individuate le principali caratteristiche ambientali rapportate ai contenuti della Variante Parziale e sono state valutate le possibili interrelazioni, al fine di evidenziare i possibili effetti (positivi, non rilevanti, limitatamente rilevanti, negativi) generati dalle azioni progettuali della Variante.

2.1 Popolazione e Salute Umana

La variante parziale non incide sulla capacità residenziale teorica del PRG vigente, non prevede incrementi volumetrici e consumo di suolo agricolo; in quanto annuncia un cambio di destinazione d’uso per confermare l’attuale pista di motocross, dando la possibilità di una maggiore stabilità operativa attraverso un’adeguata classificazione urbanistica dell’area.

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IN MERITO ALLA DISAMINA ACUSTICA , SI RIPORTA SPECIFICO STUDIO PREDISPOSTO DAL TECNICO PROFESSIONISTA , ING . VIOLATO MARIA NOVELLA .

PREMESSA LEGISLATIVA

Attualmente l’area occupata dalla pista di motocross ricade in Classe IV a (aree ad intensa attività umana), secondo la classificazione attribuitale dal Piano di Classificazione acustica di cui alla Terza Variante al PRGI approvata con DGR 6 – 71 DEL 17/05/2010 del Comune di Balocco.

Per effetto di tale classificazione, sulle aree occupate dalla pista e interessate dagli effetti prodotti dal suo funzionamento, sarebbero applicabili i limiti di cui al D.P.C.M. 14/11/1997 e qui di seguito esposti (limitatamente alla Classe IV a, di nostro interesse):

TEMPI DI RIFERIMENTO Diurno (6.00 – 22.00) Notturno (22.00 – 6.00) VALORI LIMITE DI EMISSIONE 60 50 VALORI LIMITE DI IMMISSIONE 65 55

In particolare, in accordo alle definizioni di cui alla L.447/95, si intende per:

- LIMITE DI IMMISSIONE: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori. - LIMITE DI EMISSIONE: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una singola sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa.

Tali limiti sono applicabili in quanto deve essere tenuto in conto quanto stabilito dal DPR 3-4-2001, N.304, che disciplina il rumore prodotto nell’esercizio di attività motoristiche di autodromi, piste motoristiche di prova e per attività sportive.

In particolare, questo regolamento risulta applicabile in quanto definisce le attività motoristiche come “sorgenti fisse”, e oltre ai limiti di cui alla classificazione acustica, introduce nuovi limiti specifici, applicabili al di fuori del sedime dell’impianto, pari a:

TEMPI DI RIFERIMENTO Diurno (6.00 – 22.00) Notturno (22.00 – 6.00) VALORI DI IMMISSIONE FUORI 70 dB(A) 60 dB(A) DAL SEDIME

Inoltre, il decreto stabilisce che le attività si svolgano nelle fasce orarie comprese tra le 9 e le 18,30, prevedendo di regola almeno un'ora di sospensione nel periodo compreso tra le ore 12 e le ore 15,30.

A titolo puramente esplicativo, si riportano nel seguito le definizioni riportate nel DPR 304/01 di:

- Pista motoristica di prova e per attività sportive: circuito permanente con manto di rivestimento asfaltato o non, in cui si svolgono le attività o manifestazioni motoristiche sportive o di altro genere; - Sedime dell'autodromo, piste motoristiche di prova e per attività sportive: zona costituita da una o più porzioni di territorio, usualmente cintata, all'interno della quale si trovano la pista, le infrastrutture pertinenti l'attività svolta, i luoghi accessibili al pubblico ed eventuali aree di servizio. 30

ANALISI DEL CONTESTO

L’infrastruttura in esame consiste in un circuito per la circolazione fuoristrada ad uso sportivo di motocross con cilindrata compresa tra 50 e 450 cm 3. Il circuito è sede di attività sportive e gare ed è costituito da percorsi sterrati come da immagini a seguire.

BASTIA

PISTA DI MOTOCROSS

Le aree di pertinenza dell’impianto risultano delimitate oltre che da una recinzione con cancelli per l’accesso, anche da confini naturali, rappresentati in parte dalle aree boschive posizionate in direzione nord-ovest, lungo la direttrice di confine con le aree residenziali di fraz. Bastia, ed in parte dal sedime della Strada Comunale di San Giacomo, in posizione sopraelevata rispetto alla quota alla quale si trova la pista.

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BERSAGLI

AREA BOSCHIVA

Sulla base di quanto indicato da parte della proprietà, l’impianto sarà aperto esclusivamente nelle giornate di sabato e domenica oltre che in occasione di eventi infrasettimanali particolari (festività nazionali e/o patronali e simili).

Gli orari di apertura dell’impianto risultano indicativamente i seguenti:

- Sabato, domenica ed eventi straordinari infrasettimanali: dalle 9:30 alle 17:30. In ogni caso, anche durante l’orario di apertura del circuito sono previsti periodi di sosta delle attività motoristiche per la sistemazione e l’irrigazione delle piste, sia che vi si svolgano lezioni per i ragazzi, sia che vi si svolgano manifestazioni e gare.

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DESCRIZIONE DELLE SORGENTI RUMOROSE

Per verificare se le attuali scelte di pianificazione territoriale, dal punto di vista acustico, fossero coerenti con i presupposti che motivano la richiesta di variante parziale del vigente PRG, ci si è limitati a considerazioni di carattere speculativo, senza procedere a studi previsionali o simulazioni analoghe a quelle di una valutazione di impatto.

In particolare, si sono posti a confronto i limiti che la normativa applicabile impone per le attività in oggetto, con una attenzione particolare alla tutela di eventuali bersagli sensibili nelle vicinanze.

Gli assunti dai quali sono scaturite le considerazioni formulate sono stati i seguenti:

- Le abitazioni più vicine si trovano ad una distanza indicativa di 180m ed in posizione sopraelevata rispetto alla quota cui si trova la pista, oltre una barriera boschiva che si estende per l’intero confine nord del sedime interessato dalla pista stessa; - I limiti di immissione al di fuori del sedime di pertinenza, per le attività motoristiche, sono stabiliti specificamente dal Decreto 304/2001, che contestualmente stabilisce per questo tipo di attività la non applicabilità dei limiti differenziali di immissione. Tali limiti sono maggiormente in linea con l’attribuzione di una Classe V a sulle aree occupate dalla pista; - La distanza tra la sorgente (pista di motocross) e i bersagli sensibili consente un naturale abbattimento della rumorosità che potrebbe assecondare in modo efficace un graduale passaggio dalla Classe V a(ipoteticamente da assegnare al sedime interessato dalla pista), ad una Classe IV a (limitatamente ad una fascia cuscinetto di circa 100m), sino a raccordarsi con la Classe III a attualmente presente sulla porzione residenziale in cui si trovano i bersagli sensibili di cui sopra. Alcune valutazioni di massima sono state condotte anche con riferimento alle potenziali immissioni in ambiente della sorgente. Ci si è basati, in particolare, sui dati disponibili riferiti al calcolo dell’entità dei contributi derivanti dall’esercizio di piste di motocross, che attestano come, in caso di gara motoristica con presenza di circa 10/12 veicoli in movimento, è ragionevole considerare un contributo in immissione a circa 100m dalla sorgente compreso tra 60÷65 dB(A). In queste condizioni, seppur peggiorative rispetto al contesto in esame, in termini di numero di veicoli in movimento (da informazioni fornite dal gestore non sono ipotizzabili in circolazione contemporaneamente più di 10 moto), verrebbero rispettati i limiti stabiliti dal DPR 304/2001. Si riconosce in ogni caso come queste considerazioni abbiano validità puramente comparativa, e non possano essere usate a guida delle scelte dell’Amministrazione, dal momento che si riferiscono ad un contesto differente, anche da un punto di vista morfologico.

CONCLUSIONI

Dal momento che la normativa che afferisce specificamente alle attività motoristiche consente limiti di immissione in diurna pari a 70 dB(A) [limiti ritenuti maggiormente in linea con i contributi che ragionevolmente potrebbero generarsi da attività di questo genere], sarebbe poco coerente assoggettare l’impianto ai limiti di immissione di una Classe IVa, propri dell’attuale classificazione, se non addirittura penalizzante. Questo in funzione dell’obiettivo di autorizzare in via definitiva l’esercizio della pista, senza dover ricorrere a richieste di deroga.

Pertanto, in un’ottica di variante dello strumento di pianificazione territoriale, si suggerisce una modifica della classificazione con l’innalzamento delle classi acustiche come qui di seguito descritto:

- da IV a a V a limitatamente alle aree di pertinenza della pista di motocross; - da III a a IV a nelle aree circostanti il sedime della pista, così da creare una fascia cuscinetto che impedisca il salto di classe e che assecondi il naturale abbattimento della rumorosità, al progressivo allontanamento dalla sorgente. 33

Questo consentirebbe l’applicazione sulle aree di pertinenza della pista dei seguenti limiti: limiti da DPCM 14/11/1197 TEMP I DI RIFERIMENTO Diurno (6.00 – 22.00) Notturno (22.00 – 6.00) VALORI LIMITE DI EMISSIONE 65 55 VALORI LIMITE DI IMMISSIONE 70 60

Limiti da DPR 304/2001 TEMPI DI RIFERIMENTO Diurno (6.00 – 22.00) Notturno (22.00 – 6.00) VALORI DI IMMISSIONE FUORI 70 60 DAL SEDIME

maggiormente cautelativi e coerenti tra loro.

Resta inteso che quanto stabilito dal DPR 304/2001 continua ad essere applicabile, in particolare, per quanto concerne i contenuti dell’art.5 del succitato regolamento, relativi all’installazione di un sistema di monitoraggio del rumore prodotto dalle citate infrastrutture e alla documentazione relativa ai controlli sui dispositivi di scarico dei veicoli ammessi in pista, effettuati secondo quanto previsto, in materia di emissioni sonore, dai regolamenti sportivi nazionali ed internazionali. In aggiunta, rimangono applicabili tutti i disposti di cui alla L. 447/95 e s.m.i. e normativa locale per quanto concerne la predisposizione di documentazione di valutazione previsionale di impatto e relativi monitoraggi.

Classificazione acustica sovrapposta al PRG vigente e Proposta

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Rispetto al sistema della viabilità, l’area oggetto di variante è localizzata in prossimità del casello autostradale “Balocco” dell’Autostrada A4 Torino – Milano; uscendo dal casello l’area è raggiungibile percorrendo la SP57, direzione Balocco, e mediante la Strada Provinciale SP60, direzione San Giacomo Vercellese. L’aspetto fondamentale è che i veicoli non devono transitare obbligatoriamente all’interno del tessuto urbano di Balocco e della Frazione Bastia. L’accesso all’area avviene attualmente lungo via Casale Dosso, strada perpendicolare alla SP60, in corrispondenza dell’ingresso dell’area sportiva esistente, passando a margine della pista per automedellini. Il Comune di Balocco inoltre ha già messo a disposizione l’utilizzo dell’area a parcheggio (circa 11.000 mq) a nord dell’area modellisti e dei servizi dell’area sportiva. Pertanto, valutando che: • l’impianto sarà aperto esclusivamente nelle giornate di sabato e domenica oltre che in occasione di eventi infrasettimanali particolari (festività nazionali e/o patronali, e simili); • un afflusso settimanale stimato di circa venti utenti/moto per partecipare alle fasi di allenamento e un afflusso di circa quaranta-cinquanta utenti/moto in occasione di manifestazioni e gare; non si riscontra la necessità di dover apportare modifiche al sistema viabilistico esistente (formato da assi stradali, ingresso/uscita, parcheggio), in quanto idoneo a supportare il traffico veicolare indotto dall’attività. Dalla disamina degli elementi sopra descritti, si è valutato che gli effetti sulla componente “Popolazione e Salute Umana” possono ritenersi LIMITATAMENTE RILEVANTI, in merito ad una valutazione acustica maggiormente cautelativa e coerente con la normativa vigente.

2.2 Biodiversità e rete ecologica (flora e fauna)

La Biodiversità è la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, e si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi. Una varietà incredibile di organismi, esseri piccolissimi, piante, animali ed ecosistemi tutti legati l’uno all’altro, tutti indispensabili. Anche noi facciamo parte della biodiversità e sfruttiamo i servizi che ci offre: grazie alla biodiversità la Natura è in grado di fornirci cibo, acqua, energia e risorse per la nostra vita quotidiana (rif. sito WWF). Pertanto, al fine di analizzare il sistema della biodiversità, flora e fauna, è stata esaminata la componente di Rete Natura 2000 che con la Direttiva 92/43/CEE (detta Direttiva "Habitat") del 21 maggio 1992, l'Unione Europea si è impegnata nella conservazione della biodiversità, integrando la legislazione comunitaria sulla protezione della natura emanata con la Direttiva del Consiglio del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici (79/409/CEE "Uccelli" - recentemente abrogata dalla Direttiva 2009/147/CE).

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Rete Natura 2000 è praticamente un quadro comune per la conservazione delle piante e degli animali e degli habitat, attraverso la creazione di una rete coerente di ambienti da tutelare. In attuazione dei disposti comunitari la Regione Piemonte ha definito sul proprio territorio i siti che fanno parte della Rete Natura 2000, individuando le specie e gli habitat inseriti negli allegati delle Direttive. Quindi, si è verificato se sul territorio comunale di Balocco fossero presenti delle “aree sensibili” relative alla normativa statale, regionale e provinciale, producendo la seguente disamina: NORMATIVA STATALE E REGIONALE Parchi nazionali Non presenti vincoli nel territorio comunale Piani paesistici regionali e provinciali e piani d'area di parchi (art. 3 del PPR) Non presenti nel territorio comunale Territori coperti da boschi” (art. 16 del PPR) Presenti sul territorio comunale, in parte in prossimità dell’area oggetto di variante, lungo il lato sud ed ovest dell’area stessa Parchi o altre forme di aree naturali protette ed altre aree di conservazione della biodiversità: SIC (Siti di Importanza Comunitaria ai sensi della direttiva 92/43/CEE "Habitat"), ZPS (Zone di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva 79/409/CEE "Uccelli") e SIR (Siti di importanza regionale) (art. 18 del PPR) SIC – ZPS della Garzaia del rio Druma – codice IT 1120014, localizzato parzialmente in territorio di Balocco (ad est rispetto all’area oggetto di variante) ed esteso per la maggior parte in territorio di Villarboit NORMATIVA PROVINCIALE Sistema delle reti ecologiche (Art. 12 del PTP) - zone 1a e 1b In corrispondenza del SIC – ZPS Garzaia del rio Druma - IT 1120014 (in parte sul territorio di Balocco e in gran parte sul territorio comunale di Villarboit) è stato individuato il “sistema delle reti ecologiche – macchie e corridoi primari a matrice naturale – zona 1a”. In prossimità del Torrente Cervo è stato determinato il “sistema delle reti ecologiche – macchie e corridoi secondari a matrice mista (zona 1.b)” (art. 12 NdA). Nel caso specifico dell’oggetto proposto con la Variante Parziale, si evidenzia che: • l’area oggetto di variante non ricade nell’ambito del SIC – ZPS della Garzaia del rio Druma – codice IT 1120014 ed, essendo posizionata a cospicua distanza dal medesimo, non genera effetti negativi; pertanto la Variante Parziale non è soggetta a Valutazione di Incidenza ;

• l’ambito in variante non ricade in territorio coperto da bosco, si evidenzia che il lato ovest e sud dell’area è a confine con un’area boscata (robinieto), risultando quindi una fascia verde naturale di mitigazione con il contesto circostante;

• l’area in esame non ricade nel “sistema delle reti ecologiche – macchie e corridoi primari a matrice naturale (zona 1.a) e macchie e corridoi secondari a matrice mista (zona 1.b)”; Dalla disamina degli elementi sopra descritti, si è valutato che gli effetti sulla componente “Biodiversità, flora e fauna” possono ritenersi NON RILEVANTI.

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2.3 Aria e fattori climatici

Per l’oggetto di variante non si è rilevato un effettivo mutamento dello stato dei luoghi, in quanto si prevede un cambio di destinazione d’uso per confermare l’attuale pista di motocross, dando la possibilità eventualmente in futuro di una maggiore stabilità operativa. La presenza della pista di motocross genera comunque alcune delle seguenti tipologie di emissioni, concentrate nelle giornate di sabato e domenica oltre che in occasione di eventi infrasettimanali particolari: • emissioni derivanti dalla circolazione delle moto su pista e del traffico veicolare indotto; • generazione di polveri diffuse dovute alla circolazione dei mezzi su pista e dei macchinari utilizzati per le operazioni di manutenzione del circuito. A fronte dell’afflusso stimato e concentrato nelle giornate di sabato e domenica, si considera ridotta e limitata la quantità di emissioni generata dalla circolazione delle moto su pista e dal traffico veicolare indotto, che viene equilibrata con la presenza della limitrofa fascia boscata.

Quindi, si evidenzia un limitato impatto relativamente alla generazioni di polveri diffuse dovute alla circolazione dei mezzi su pista e dei macchinari utilizzati per le operazioni di manutenzione del circuito.

Pertanto, gli effetti della Variante parziale sulla componente “Aria e fattori climatici” possono ritenersi LIMITATAMENTE RILEVANTI per la generazione di polveri diffuse.

2.4 Acque superficiali e sotterranee

Da Relazione Geologico – Tecnica del PRGC vigente, redatta in occasione della terza variante strutturale, a firma dello Studio Tecnico di geologia Dott. Gaetano Romano, l’area in esame è stata individuata nella “Scheda n. 2” come area n. 11. In merito alle acque superficiali, l’area in oggetto può essere soggetta a tracimazioni dei rii minori. Pertanto la rete idrografica minore potrebbe generare fenomeni di rigurgito e tracimazione in occasione di eventi meteorici eccezionali. Relativamente alle acque sotterranee, l’area in esame è localizzata in un ambito territoriale con falda freatica intercettata a 0 – 3 m al di sotto del piano di campagna. Quindi la falda è posizionata a limitata profondità dal piano di campagna, rendendo complessa e quindi onerosa l’edificazione di parti interrate. La proposta di Variante Parziale prevede di modificare l’attuale destinazione d’uso da “Aree produttive di nuovo impianto – art. 33 delle NTA” ad “Aree ed edifici da riservare alle attività terziarie commerciali – art. 37 delle NTA”; tra le destinazioni ammesse dal suddetto art. 37 sono inoltre "impianti privati per il tempo libero o per attrezzature e servizi privati di interesse collettivo" individuando quindi una destinazione compatibile con le finalità medesime della variante e con il contesto circostante già utilizzato per attività legate al gioco e allo sport. Pertanto, il sopra descritto cambio di destinazione d’uso e il mantenimento dello stato attuale della pista di motocross senza apportare trasformazioni che possano incidere negativamente sulla permeabilità del suolo e la morfologia del terreno (salvo eventuali 37

adeguamenti in prospettiva di una maggiore stabilità operativa) risultano fattori positivi in relazione alle caratteristiche delle acque superficiali. A fronte delle peculiarità delle acque sotterranee (falda freatica a limitata profondità dal piano di campagna), si evidenzia un limitato effetto in caso di sversamenti accidentali di inquinanti liquidi o solidi; tali eventi possono tuttavia verificarsi esclusivamente nei momenti in cui l'impianto è presidiato e possono pertanto essere attivate adeguate contromisure.

Pertanto, gli effetti della Variante parziale sulla componente “Acque superficiali” possono ritenersi POSITIVI, mentre sulla componente “Acque sotterranee” sono da considerarsi LIMITATAMENTE RILEVANTI.

2.5 Suolo e sottosuolo

Il Comune di Balocco, centro agricolo della Pianura Vercellese, dista da Vercelli 19 Km; il territorio comunale si estende tra i comuni di Buronzo, San Giacomo Vercellese, Carisio, Villarboit, Formigliana per una superficie di 16,7 Kmq con una densità abitativa di 61,85 abitanti per chilometro quadrato. I centri abitati principali sono due: il capoluogo (Balocco propriamente detto) rilevabile a circa 165 metri sopra il livello del mare ed, a circa 1 Km a nord est, la frazione Bastia rilevabile a circa 180 metri sopra il livello del mare. Il territorio comunale, caratterizzato da una morfologia prevalentemente pianeggiante, è attraversato da nord a sud dal torrente Cervo e, da est ad ovest, dall’autostrada A4 Torino – Milano con il casello attivo, parallelamente alla quale si è aggiunto il corridoio dell’alta velocità ferroviaria. Dalla disamina degli usi del suolo emerge che il territorio comunale, pari a 1.681 ettari, è utilizzato soprattutto per un uso agricolo seminativo, corrispondente al 94% della superficie totale (circa 1.580 ettari). Infatti, utilizzando i dati dello studio regionale “Monitoraggio del consumo di suolo in Piemonte - 2015”, si sono rilevati i seguenti valori: • CSU – consumo di suolo urbanizzato pari a circa 57 ha • CSI – consumo di suolo da infrastrutture paria a circa 29 ha • CSR – consumo di suolo reversibile pari a circa 15 ha • CSC – consumo di suolo complessivo pari a circa 101 ha (6% della superficie territoriale comunale). Nel caso specifico l’oggetto della variante Parziale è localizzato all’interno e in continuità con il contesto urbanizzato della Frazione Bastia e presenta una destinazione d’uso produttiva; pertanto non rientra tra gli ambiti destinati ad una destinazione agricola.

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Relativamente alla pianificazione vigente, l’area in esame ricade in Classe II (per estratto si riporta la norma geologica inserita nel testo delle NTA e lo stralcio della planimetria 11/V3 - S): Classe IIa: Porzioni di territorio nelle quali le condizioni di moderata pericolosità geomorfologica possono essere agevolmente superate attraverso l’adozione ed il rispetto di modesti accorgimenti tecnici realizzabili a livello di progetto esecutivo esclusivamente nell’ambito del singolo lotto edificatorio o dell’intorno significativo circostante. Tali interventi non dovranno in alcun modo incidere negativamente sulle aree limitrofe, né condizionarne la propensione all’edificabilità. La costruzione di parti interrate negli edifici è ammessa e si consiglia di valutare la possibilità di procedere ad impermeabilizzazioni sulla base delle risultanze della indagine geologica ed idrogeologica; il primo piano utile degli edifici stessi dovrà essere realizzato ad una quota superiore di almeno 0,50 m rispetto alla quota del piano campagna naturale e, comunque, non inferiore alla quota del piano della strada di riferimento. In questa zona dovranno essere eseguite indagini geognostiche puntuali con lo scopo di definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni e indagini idrogeologiche per la puntuale verifica della soggiacenza della falda; inoltre dovranno essere evitate le immissioni di acque nere nel sottosuolo. Non sarà possibile l’insediamento di discariche e/o di impianti di smaltimento di qualsiasi tipo. In caso di nuova edificazione si ricorda che è comunque necessario attenersi a quanto prescritto nelle norme per le costruzioni.

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Inoltre, secondo la classificazione sismica dei comuni piemontesi, il territorio comunale di Balocco è classificato in “zona sismica 4”, ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale 12 dicembre 2011, n. 4-3084 “D.G.R. n. 11-13058 del 19/01/2010 e DGR n. 8-1517 del 18.02.2011. Approvazione delle procedure di controllo e gestione delle attività urbanistico-edilizie ai fini della prevenzione del rischio sismico attuative della nuova classificazione sismica del territorio piemontese”.

Esaminato quanto indicato dagli studi geomorfologici del PRG vigente, si è valutato che l’intervento proposto dalla Variante Urbanistica Parziale: • non incide sullo stato di fatto sul consumo di suolo, in quanto rimane permeabile; • non modifica l’effettivo impiego dell’area, visto che viene conservato l’utilizzo attuale; • non prevede l’edificazione di nuove costruzioni; • a fronte delle peculiarità delle acque sotterranee (falda freatica a limitata profondità dal piano di campagna), si evidenzia un limitato effetto in caso di sversamenti accidentali di inquinanti liquidi o solidi.

Pertanto gli effetti delle azioni generate dalla Variante Parziale sulla componente “Suolo e sottosuolo” possono ritenersi POSITIVI per il non utilizzo di suolo agricolo e LIMITATAMENTE RILEVANTI, in merito all’eventuale sversamento accidentale di inquinanti.

2.6 Paesaggio, percezione visiva e beni di valore storico - architettonico

Da un punto di vista paesaggistico e storico - architettonico, oltre alla valutazione della coerenza degli indirizzi del Piano Paesaggistico Regionale adottato, è stata effettuata anche la seguente analisi delle possibili “aree sensibili” presenti sul territorio comunale di Balocco, sottoposte alle misure di salvaguardia di cui all’articolo 143, comma 9 del Codice stesso.

Demandando all'esame della documentazione di Piano la trattazione puntuale delle previsioni del PPR, preme qui richiamare le disposizioni di salvaguardia : Beni paesaggistici vincolati ai sensi articolo 142 D.Lgs. 42/04 (ex L. 431/85, Galasso) - 150 m sponde de Torrente Cerco, Torrente Edda, Rio Arletta, Rio Versa o Ronzano, Roggia Druma, La Valle e Roggia Alemanno (art. 14 del PPR) - Aree boscate (art. 16 del PPR) - Zone gravate da usi civici (art. 33 del PPR) Immobili e aree di notevole interesse pubblico ai sensi degli artt. 136 e 157 del D.Lgs n. 42/2004

Non presenti nel territorio comunale Vincolo di tutela ambientale “ex Galassini” (art. 142, 157 del DLgs 42/04; ex art. 1-

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quinquies L. 431/85, D.M. 1.8.85) Non presente nel territorio comunale Vincolo Idrogeologico (ai sensi del R.D. 3267/1923) Non presente nel territorio comunale Aree naturali protette ed altre aree di conservazione della biodiversità

SIC – ZPS Garzaia del rio Druma - IT 1120014 (art. 18 del PPR)

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Dalla sopra descritta analisi, si evince che l’oggetto di variante: • non rientra nella fascia di tutela paesaggistica de Torrente Cerco, Torrente Edda, Rio Arletta, Rio Versa o Ronzano, Roggia Druma, La Valle e Roggia Alemanno ; • non ricade nelle limitate aree boscate; • non ricade nel SIC – ZPS Garzaia del rio Druma - IT 1120014 (art. 18)

• non risultano usi civici (art. 33)

• non ricade nel perimetro del centro storico di Balocco (centro storico minore di rilevanza sub regionale) e dell’”insediamento urbanistico storico – architettonico” della frazione Bastia (art. 28 - 29 NdA del PTCP). Inoltre, visivamente, percorrendo la SP60, non si percepisce totalmente la presenza di una pista di motocross, in quanto: • l’area è circondata da una barriera boscata; • all’interno dell’area sono presenti delle macchie verdi che mitigano il percorso sterrato della pista; • la pista si trova ad una quota più bassa rispetto al livello strada. Gli effetti del Variante Parziale sulla componente “Paesaggio, percezione visiva e beni di valore storico - architettonico” possono ritenersi POSITIVI.

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3. Sintesi della parte seconda

2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: Apertura di sabato e domenica oltre che in occasione di eventi infrasettimanali a. Probabilità, durata, frequenza particolari – per la fase di allenamento e reversibilità degli impatti; circa venti utenti/moto, e circa quaranta/cinquanta utenti/moto in occasione di manifestazioni e gare b. Carattere cumulativo degli No impatti; c. Natura transfrontaliera degli No impatti; d. Rischi per la salute umane o Valutazione acustica maggiormente per l'ambiente (ad es. in caso cautelativa e coerente con la normativa di incidenti); vigente. e. Entità ed estensione nello Limitatamente alla parte del territorio spazio degli impatti (area comunale in prossimità della Frazione geografica e popolazione Bastia potenzialmente interessate); f. Valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa: delle speciali caratteristiche L’area non è direttamente interessata da naturali o del patrimonio speciali caratteristiche naturali culturale, del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei Non rilevati valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo; g. Impatti su aree o paesaggi In relazione alla presenza del SIC-ZPS del riconosciuti come protetti a Rio Druma – IT 1120014, la variante riguarda livello nazionale, comunitario un’area distante rispetto ai confini del sito o internazionale. SIC - ZPS

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PARTE TERZA: conclusioni

1. Valutazione di sintesi degli impatti e relative prescrizioni

Nel capitolo precedente, per ogni tematica sono state individuate le principali caratteristiche ambientali rapportate ai contenuti della Variante Parziale e sono state valutate le possibili interrelazioni con l’area assoggettata a variazione, al fine di evidenziare i possibili effetti (positivi, non rilevanti, limitatamente rilevanti, negativi) generati dalle azioni progettuali della Variante. La verifica di assoggettabilità alla VAS ha quindi verificato e valutato che: • la variante parziale non incide sulla capacità residenziale teorica del PRG vigente, non prevede incrementi volumetrici e consumo di suolo agricolo; in quanto annuncia un cambio di destinazione d’uso per confermare l’attuale pista di motocross, dando la possibilità di una maggiore stabilità operativa attraverso un’adeguata classificazione urbanistica dell’area; • non si riscontra la necessità di dover apportare modifiche al sistema viabilistico esistente (formato da assi stradali, ingresso/uscita, parcheggio), in quanto idoneo a supportare il traffico veicolare indotto dall’attività; • a fronte dell’afflusso stimato e concentrato nelle giornate di sabato e domenica, si considera ridotta e limitata la quantità di emissioni generata dalla circolazione delle moto su pista e dal traffico veicolare indotto;

• per l’oggetto in esame non è previsto un effettivo mutamento dello stato dei luoghi e dei suoli, mantenendone il carattere di permeabilità; • su tale area l’Amministrazione Comunale non intende apportare trasformazioni relative all’edificabilità di nuove costruzioni che possano incidere sulla permeabilità dei suoli e sugli elementi di pericolosità idrogeologica; • l’oggetto della variante è localizzato in continuità con il contesto urbanizzato della Frazione Bastia e presenta, in base al PRG vigente, una destinazione d’uso produttiva; pertanto non rientra tra gli ambiti indirizzati ad una destinazione agricola; • l’area non ricade in aree protette e/o boscate; • l’area risulta già mitigata da una fascia boscata che crea una barriera naturale tra l’area stessa e il contesto urbano della frazione Bastia; • l’oggetto risponde alla necessità comunale di programmare e coordinare le aree destinate ad attrezzature pubbliche e di interesse collettivo per il tempo libero, gioco e sport. A fronte di quanto sopra valutato e precedentemente analizzato, si riporta la matrice successiva, in cui vengono elencate in modo sintetico le componenti ambientali analizzate nel capitolo precedente, rapportate con le valutazioni effettuate e i relativi impatti generati dalle azioni della Variante Parziale.

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La definizione dei possibili effetti (elencati nella tabella sottostante) ricadenti sulle componenti ambientali è stata valutata prendendo in considerazione le conseguenze degli obiettivi e relative azioni della Variante Parziale (VP), pertanto l’effetto: • P – positivo , riguarda un obiettivo/azione della VP che risponde e soddisfa un fabbisogno comunale; • NR – non rilevante , riguarda un obiettivo/azione della VP che non interferisce con una componente ambientale in esame; • LR – limitatamente rilevante , riguarda un obiettivo/azione della VP che interferisce con una componente ambientale in esame ma con la possibilità di prescrivere delle norme che vadano a minimizzare tale effetto; • N – negativo , riguarda un obiettivo/azione della VP che interferisce con una componente ambientale in esame ma senza la possibilità di prescrivere delle norme che vadano a migliorare tale effetto.

Effetto sulle componenti ambientali esaminate P POSITIVO NR NON RILEVANTE LR LIMITATAMENTE RILEVANTE N NEGATIVO

Azione oggetto cambio di destinazione d’uso da “Aree produttive di nuovo impianto – art. 33 delle NTA” ad “Aree ed edifici da riservare alle Componenti Provvedimenti di prevenzione e attività terziarie commerciali – art. ambientali mitigazione 37 delle NTA” tra le destinazioni ammesse dal suddetto art. 37 ci sono inoltre "impianti privati per il tempo libero o per attrezzature e servizi privati di interesse collettivo"

Cambio della classificazione acustica: • da IV a V limitatamente alle aree di pertinenza della p ista di motocross; Popolazione e Effetti limitatamente rilevanti in • da III a IV nelle aree Salute umana merito alla valutazione acustica circostanti il sedime della pista, così da creare una fascia cuscinetto che impedisca il salto di classe e che assecondi il naturale abbattimento della 45

rumorosità, al progressivo allontanamento dalla sorgente Biodiversità e Effetti non rilevanti /// Flora Fauna Disposizione da prevedere nella Effetti limitatamente rilevanti in convenzione d'uso. merito alla generazioni di polveri diffuse Prevedere, anche durante Aria e fattori dovute alla circolazione dei mezzi l’orario di apertura del circuito, climatici su pista e dei macchinari utilizzati periodi di sosta delle attività per le operazioni di manutenzi one motoristiche per la sistemazione del circuito e la bagnatura delle piste

Effetti positivi per le acque Disposizione da prevedere nella superficiali per il mantenimento di convenzione d'uso. suolo permeabile Acqua Adottare, in caso di sversamenti superficiale e Effetti limitatamente rilevanti per le accidentali di inquinanti liquidi sotterranea acque sotterranee a fronte di e/o solidi, misure di emergenza eventuali sversamenti accidentali come la rimozione immediata di inquinanti liquidi o solidi del terreno interessato Disposizione da prevedere nella convenzione d'uso.

Effetti positivi in quanto non viene Prevedere il mantenimento di consumato ulteriore suolo agricolo suolo permeabile e non e viene mantenuta la edificabile, salvo l’installazione permeabilità del suolo Suolo e di accessori mobili al servizio

Sottosuolo dell’attività di motocross Effetti limitatamente rilevanti a fronte di eventuali sversamenti Adottare, in caso di sversamenti accidentali di inquinanti liquidi o accidentali di inquinanti liquidi solidi. e/o solidi, misure di emergenza come la rimozione immediata del terreno interessato Effetti positivi in quanto: Disposizione da prevedere nella • l’area è circondata da una convenzione d'uso. barriera boscata;

Paesaggio, • all’interno dell’area sono Prevedere il mantenimento percezione visiva presenti delle macchie verdi della barriera boscata limitrofa e beni di valore che mitigano il percorso sterrato all’area storico - della pista; architettonico Non modificare l’attuale • la pista si trov a ad una quota dislivello presente tra la SP60 e la più bassa rispetto al livello pista di motocross strada.

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ESTRATTO NTA Gli stralci e le integrazioni all’art. 37 sono riportate in grassetto, colore verde.

ART.37 – AREE ED EDIFICI DA RISERVARE ALLE ATTIVITA’ TERZIARIE COMMERCIALI Si intendono adibiti ad usi terziari e commerciali gli immobili che vengono utilizzati prevalentemente o totalmente per attività commerciali, direzionali, turistiche e ricettive oppure per impianti privati per il tempo libero o per attrezzature e servizi privati di interesse collettivo, ivi compresi attività sportive ; nei casi in cui tali attività siano inserite in immobili con prevalente destinazione di uso di altra natura (residenziale-produttive) ogni intervento è regolato dalle norme relative a tale attività prevalente. Gli usi direzionali, contemplati al presente capo, riguardano le sedi per il credito, le assicurazioni, le imprese finanziarie, uffici amministrativi e tecnici, studi professionali, attività culturali, associative, ricreative, e per lo spettacolo. Gli impianti dovranno essere attrezzati contro la produzione di inquinamenti atmosferici, acustici, e dei materiali solidi e liquidi di rifiuto. In queste aree il P.R.G.I. si attua con intervento diretto e con strumento urbanistico esecutivo nelle aree espressamente individuate dalle tavole in scala 1:2000 nel rispetto degli standards di cui all’art. 26 delle presenti norme e dell’art. 21 punto 3) della L.R. 56/77. Per il nuovo impianto previsto nel comune di Bronzo si applicano i seguenti indici e parametri: indice di utilizzazione territoriale, Ut = 3000 mq/ha; rapporto di copertura, Rc = ¼; altezza massima (ad esclusione dei volumi tecnici), H = 10 ml; distanza dai confini pari all’altezza del fabbricato più alto con un minimo di ml 5,00; distanza fra fabbricati: 10,00 ml; parcheggi (ed eventuali autorimesse) = 1 mq/3 mq. Su di cui il 50% in parcheggio di uso pubblico ai margini della superficie fondiaria Sf. Per il Piano esecutivo previsto nel comune di Rovasenda e riguardante l’area del castello è prevista la variazione della destinazione d’uso esistente e gli interventi così come definiti dagli articoli 9 – 10 – 11 – 12 delle presenti norme di attuazione. L’area non edificata potrà essere adibita ad impianti sportivi e ricreativi. Rimane comunque vietato il taglio degli alberi attualmente a dimora. Le attività terziarie e commerciali esistenti in altre parti del territorio, a condizione che non siano in contrasto con la destinazione consentita dalle normative di piano possono subire ampliamenti per una quota massima pari al 30% della Su esistente. Detto ampliamento, nelle aree di cui all’art. 29 delle presenti norme, deve ottenersi esclusivamente entro gli edifici esistenti. Il presente articolo non trova applicazione nel Comune di Balocco esclusivamente per l'area di proprietà comunale in frazione Bastia, adiacente a sud all'area degli impianti sportivi. L'attuazione degli interventi è subordinata a permesso di costruire convenzionato (art. 49 l.r. 56/77); la convenzione dovrà prevedere idonee modalità di utilizzo con riferimento ad adatte 47

azioni di mitigazione relativi ai seguenti aspetti ambientali: ‹ prevedere, anche durante l’orario di apertura del circuito, periodi di sosta delle attività motoristiche per la sistemazione e la bagnatura delle piste; ‹ adottare, in caso di versamenti accidentali di inquinanti liquidi e/o solidi, misure di emergenza come la rimozione immediata del terreno interessato; ‹ prevedere il mantenimento di suolo permeabile e non edificabile, salvo l’installazione di accessori mobili al servizio dell’attività di motocross; ‹ prevedere il mantenimento della barriera boscata limitrofa all’area; ‹ non modificare l’attuale dislivello presente tra la SP60 e la pista di motocross.

2. Proposta di non assoggettabilità alla VAS Per quanto evidenziato nei precedenti capitoli si ritiene che le probabilità di effetti significativi sull’ambiente conseguenti all’attuazione della variante siano remote, e pertanto si ritiene di proporre all'Autorità Competente la conclusione che la variante non sia da sottoporre alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

3. Attori nella procedura Proponente : Comune di Balocco Autorità Procedente : Comune di Balocco Autorità Competente : Comune di Balocco tramite l'Organo Tecnico Comunale per la VAS Soggetti Competenti in materia ambientale : - Provincia di Vercelli; - Arpa Piemonte; - ASL VC.

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