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domenica 14 ottobre 2001 21

SOLIDARIETÀ: JACKSON CACCIA JAGGER DAL CONCERTONE DI BENEFICENZA Gianluca Lo Vetro

SIR JOHN ELIOT GARDINER MICHAEL CONTRO MICK Com'è noto, Donatella Versace ha suscitato un vespaio di della sorte, poco distante dal tavolo di un altro stilista: nera (di cioccolato) che invece compariva sul dolce dichia- IN CONCERTO PER L’AMBIENTE Una vera lotta tra primedonne, e per di più in barba alla polemiche alle sfilate di Milano Moda Donna, organizzan- Lorenzo Riva. Solo dopo cena, Jennifer si è presentata alla ratamente disegnato dalla stilista. Il primo errore di tort/ Domani a Roma il maestro Sir solidarietà. La notizia l’ha rilanciata con grande rilievo do, dopo il suo défilé, una festa di nozze per Jennifer «sua» cena di nozze per il taglio della torta, o foto ad uso ografia firmato. John Eliot Gardiner dirige al Teatro Fox news: Michael Jackson sgomita e caccia Mick Jagger Lopez. La Camera Nazionale della Moda aveva, infatti, dei giornali, che dir si voglia. Insomma, la sposa che - e GRANDI FOTOGRAFI PER IL JAMAICA dell'Opera la London Symphony dal concertone di beneficenza del 21 ottobre a Washington richiesto di cancellare ogni party, visti i tempi di lutto. serve ricordarlo - qualche giorno prima era andata all'alta- Non proprio tutti i locali si fregiano di ospitare veline, Orchestra per un concerto a favore a favore delle vittime degli attentati. Cos’è successo? Presto L'invito è stato rispettato dalla maggior parte delle mai- re con un abito di Valentino, ha fatto poca festa alla soubrette e calciatori in vena di notti brave. A Milano c'è del Fai - Fondo per l'Ambiente detto: il nome del leader dei Rolling Stones è stato cancella- son, prime fra tutte Armani e Cavalli. Ma all'ultimo «festa» in suo onore. E al dono di matrimonio «dell'ami- uno storico bar di Brera, il Jamaica, dove si davano appun- Italiano. L'eccezionale avvenimento to quando è andata in stampa la locandina definitiva. momento Donatella Versace non ha saputo rinunciare al ca» Donatella. Se di dono si trattava… E se il vero dono tamento gli artisti. E nel quale si ritrovano ancora gli (la prima volta dopo 9 anni la «Jagger non voleva fare da secondo a Jackson. Così quan- suo evento mondano. La stilista si è difesa, sostenendo che era le festa… estimatori di certe atmosfere alternative. Qui certi «vip» presenza dell’Orchestra nella do Jackson ha fatto valere l'ordine alfabetico nell'elenco il criticato appuntamento era un personale «omaggio di VERSACE: ERRORE DI TORT-OGRAFIA non si vedono. E se si vedono, passano inosservati agli capitale) si inserisce nella degli artisti, Mick ha deciso di non partecipare», confer- nozze ad una cara amica». Ma - e qui viene il bello - Donatella Versace è così «intima» di Jennifer Lopez che avventori che cercano cultura e tradizioni. Per questo dal tradizione degli appuntamenti con mando invece la sua apparizione il 20 ottobre al Madison qualche giorno dopo si scopre che la «cara amica», in arte sulla torta di nozze ha sbagliato a scrivere il nome del 18 ottobre la storia del Jamaica sarà ricordata in una la grande musica, promossi dal Fai Square Garden per l’altro super-concertone in favore delle Jennifer Lopez, non ha neanche cenato alla mega festa ballerino con cui si è unita la pop star. «Chris», notavano mostra ([email protected]) dalle immagini di fotografi per valorizzare il patrimonio vittime dell’11 settembre. Quando si dice la solidarietà... organizzata dalla Versace. La star (musicale) ha mangia- alla festa di cui sopra i giornalisti inglesi, ridendo sotto i come Ugo Mulas, Alfa Castaldi, Uliano Lucas, Carlo Orsi. i vipelloni taccuino culturale italiano. JENNIFER NON CENA ALLA SUA CENA to col suo sposino novello all'hotel Four Season, ironia baffi e dandosi di gomito, «si scrive senza la h». Lettera Grandi dell'obiettivo, anziché paparazzi da rotocalco.

Lucio si presenta come artista ‘‘ a tutto tondo: un nuovo cd, due libri, uno show in tv

Silvia Boschero A fianco, Andrea ROMA Forse non è più l'angelo in lotta Bocelli contro i «potenti mascalzoni», quello che Sotto, nelle righe di un'indimenticabile canzone Lucio Dalla degli anni Ottanta avrebbe volentieri «pi- e Laura sciato sui traffici, i dollari e le fabbriche di Pausini missili degli americani», o se ne sarebbe andato (inquietante attualità), in Afghani- stan. Però Lucio Dalla è ancora uno dei più lucidi e poetici commentatori di tanta storia italiana. È anche l'uomo grazie al quale nel tema della maturità per centina- ia di migliaia di ragazzi lo scorso giugno è apparsa la tematica della «piazza grande». Allora sono stati dei ventenni a doversi confrontare con una canzone che lui ave- va scritto nel ‘72, trent'anni fa. Ma stavol- ta tocca a lui, che la maturità l'ha raggiun- ta da diverso tempo, doversi confrontare con un pubblico che da quei ventenni arri- va oggi fino ai suoi coetani quasi sessanten- ni che lo seguono proprio dai tempi di Piazza grande, Il gigante e la bambina, Se Pausini, Bocelli, Dalla, Zero... io fossi un angelo. Sì, fa un certo effetto scorrere le uscite discografiche d'autunno e scoprire che alcuni tra i «baroni» della arrivano nei negozi i bestseller musica italiana, delle grandi vendite e dei grandi trascorsi, sono tutti lì, pronti ad della canzone italiana, invadere il mercato accanto ai nuovi feno- meni senza storia ma con il futuro spalan- quella che conquista il mondo cato, gente come Valeria Rossi, il tormen- tone estivo. Dalla non è il solo, c'è Renato Zero, c'è Enzo Jannacci, ci sono i portenti da esportazione come Laura Pausini o il demico mondo della musica operistica. tenore del pop . Quasi tutti Insomma, l’ennesima operazione diaboli- legati da un filo comune, un intreccio di mal di classifica decina di righe, contro le pagine e pagine dedicate al tango, al camente commerciale per la quale Bocelli collaborazioni a più livelli, fado, e anche a musiche delle quali pochi sospettano l’esistenza. si è avvalso di produttori espertissimi in Sicuramente tra tutti Dalla è quello Me l’ero spiegato così: per gli anglosassoni la world music è la questo tipo di come come Celso Valli (già che torna in modo più eclatante, presen- musica che non fa parte del mainstream popular, e in passato la con la solita Laura Pausini, ma anche Ra- tandosi come artista a tutto tondo, sconfi- canzone napoletana invece ne ha fatto parte, anzi, è stata pro- mazzotti e Vasco Rossi) e l’americano nando in ogni disciplina possibile. Oltre a Ma perché prio il modello. Romanze e canzoni napoletane sono state la Brian Rawling (dietro ai dischi di Cher, partorire, dalla sua residenza alle isole Tre- ricetta vincente delle prime star del disco, da Tamagno e Caruso Enrique Iglesias, Ricky Martin, Lionel Ri- miti, il suo nuovo Luna matana, è infatti a Beniamino Gigli. Del resto qualche problema con la canzone chie e Tina Turner). pronto a dare alle stampe due libri per vendono così tanto? napoletana, identificata con la conservazione, con il «vecchio VALERIA & CO: PER SEMPRE ROSSI Rizzoli ed Einaudi, la colonna sonora del- stile» al quale si sono contrapposti urlatori e cantautori, ce E se all’esportazione pensa già il fenome- lo spettacolo teatrale Donna Flor tratto dal Franco Fabbri l’abbiamo avuto anche noi. Se la popular music italiana ha no dell’estate appena trascorsa Valeria capolavoro di Jorge Amado e scritto assie- avuto un ruolo internazionale nel Novecento l’ha avuto in larga Rossi (che mentre sta per presentare il suo me al poeta bahiano Chico Buarque, uno parte con quel repertorio e con voci che alle orecchie anglosassoni disco d’esordio ha già realizzato la versio- show televisivo (Due fratelli e una sorella Alcuni cantanti italiani hanno trovato il grande successo sui suonavano «operatic», operistiche. Uno di quei musicologi, com- ne spagnola di Tre parole, diventata ovvia- con Diego Abatantuono e Sabrina Ferilli mercati esteri, altri no. Quello che lascia interdetti è il rovescia- mentando il mio intervento, mi ha scritto dagli Usa pochi giorni mente Tres palabras), la carica d’autunno dal 26 gennaio in prima serata su Rai mento dei valori e delle aspettative: all’estero non hanno succes- fa, con questa buffa annotazione: «Gli americani della mia età si degli italiani incombe. In uscita un dop- Uno) sulla falsariga di quelli già realizzati so quelli che sembrano incarnare al più alto livello un equilibrio ricordano di , per un certo periodo così pio live di Enrico Ruggeri, i nuovi cd di da colleghi come Morandi, Zero o Celenta- fra popolarità, qualità e originalità, nonostante la formula sem- ossessivamente popolare in America che molti si riferivano a lui Renato Zero, Francesco Baccini, Luca Car- no, oltre a partecipare in un remake di bri funzionare benissimo qui da noi. Quindi non Fossati, non come ‘la vendetta di Mussolini!’» Il successo di Modugno negli boni, Litfiba, Negrita, Nada, Massimo Ra- una sua canzone a fianco dei Tiromanci- Battiato, nemmeno Dalla (per quanto apprezzatissimo in certi Usa avvenne nel ‘58, tredici anni dopo la fine della guerra. nieri, Pippo Pollina e Cesare Basile. Ma la no per la colonna sonora del film Paz! paesi) o Daniele (apparentemente il più cosmopolita). No: inve- Eppure la sua voce e la sua canzone - che in Italia erano maggioranza di loro sembra appartenere dedicato all'indimenticato fumettista bolo- ce Bocelli, la Pausini, Ramazzotti. Attenzione: stiamo parlando risuonate come una rivoluzione contro il conservatorismo sanre- ad una grande famiglia: Dalla che ospita gnese Andrea Pazienza. di ampio successo commerciale, di vendite di dischi a centinaia mese, e che indiscutibilmente rimandavano anche a modelli Ron nel suo disco, Ron che ospita Renato SUPER-PAUSINI VA IN AMERICA di migliaia, non del culto dei parigini per Conte e Testa, o americani - negli Usa apparivano così tipicamente legate all’Ita- Zero nel suo. Zero che si fa produrre il Ad ognuno il suo rifugio dorato: se dalle dell’innamoramento di David Byrne per De André. E non è a lia da ispirare quel commento, ovviamente scherzoso. Quanto primo singolo dallo stesso Celso Valli che Tremiti Dalla ha snocciolato i particolari priori un discorso snobistico, offensivo per l’artigianato di quelli saranno cambiate le cose, a quasi mezzo secolo da allora? Non ha prodotto parti del lavoro di Bocelli e della sua ultima fatica, dagli Stati Uniti che i dischi, all’estero, li vendono: insomma, perché loro sì, e altri molto, credo, almeno nei termini dei cliché, del senso comune sui della vecchia Pausini. Ma anche Ron che Laura Pausini, ovvero Lady «sedici milio- che qui in Italia sono non solo rispettati e amati, ma anche «caratteri» di un popolo, di una cultura (c’è bisogno di dimo- duetta nel disco Cuori di vetro (26 otto- ni di dischi venduti in tutto il mondo», comprati, molto meno? Partirò da lontano, abbiate pazienza. strarlo, in questi giorni?). Così quella che vince, nei mercati bre) con Jovanotti, Francesco De Gregori, presenta il nuovo cd oltre a confermare la Mesi fa, in un incontro con musicologi di altri paesi, facevo discografici internazionali, è un’italianità convenzionale, rassi- e l’accoppiata Grignani-Consoli che a loro sua presenza oggi, con quindici chili in notare che uno dei libri di consultazione più diffusi sulla world curante dei giudizi e dei pregiudizi. Noi sappiamo di essere volta appaiono anche nel disco di Dalla). meno, al circo televisivo di Buona Dome- music, pubblicato in Inghilterra, nella prima edizione non aveva anche altro, ma questo «altro» è un’immagine sfuocata, che non Vien da pensare: ma perché gli italiani nica a fianco di «casi umani» come Alber- nemmeno un capitolo dedicato all’Italia. Nella seconda edizione passa nelle maglie strette delle categorie inflessibili. E Bocelli, non sono più in grado di comporre per to Castagna, Marina La Rosa del Grande si era posto rimedio, ma sulla canzone napoletana c’era solo una sarà la vendetta di chi? conto proprio un disco intero?

Laura torna per rilanciarsi Fratello e due protagonisti della soap ope- et boys, e poi con il suo e un disco fresco BOCELLI? DUETTA CON BONO mi» come quelli di Bono Vox degli U2 Bocelli? Ah, che passione ra Vivere. La grande accozzaglia insomma, di stampa. Sempre per l’invincibile principio del duet- (ma perché?) e Gerard Depardieu (en- sul mercato americano, un po’ come i dischi di alcuni nostri italici È un «Best of»: sedici canzoni ricanta- to-accozzaglia (Pavarotti docet) di facile trambi a recitare nell’introduzione del pez- i duetti: con il cantante con un’antologia di brani ‘‘ eroi del pop. Laura rientra a pieno titolo te e riarrangiate per l’occasione e due ine- esportazione, ecco arrivare domani in tut- zo L’incontro), ma soprattutto Tony Re- degli U2, ‘‘ in questa categoria, prima di tutto con la diti tra cui una collaborazione con Nek e ti i negozi di dischi il nuovo di Andrea nis, che duetta su Se la gente usasse il cuore, riarrangiati ad hoc prossima partecipazione alla registrazione un inatteso duetto con Gilberto Gil (della Bocelli, Cieli di Toscana, titolo romantica- brano che sarà anche la sigla di una fiction con il redivivo Tony e un tour in partenza della canzone per le vittime del World serie: uniti dallo stesso destino di amba- mente furbo per catturare vecchi fan e Mediaset tratta nientemeno che da Cuore Renis e persino trade center What more can I give (che sciatori della loro «musica etnica» nel tardone americane ed inglesi che conserva- di Edmondo De Amicis. Un disco «pop» da Miami l’artefice Michael Jackson vuol fare passa- mondo). Occasione che è poi quella di no la videocassetta di Io ballo da sola e con citazioni che vanno dalla Cavalleria con Depardieu re alla storia come la nuova We are the lanciare il suo mega tour mondiale. Par- fantasticano leggendo libri dai titoli im- rusticana alla musica anglosassone, confi- world), che la vede accanto a gente come tenza il 19 ottobre, a Miami, per chiudere probabili come Cooking in the Tuscany da Bocelli, dopo la faticaccia di essersi de- Britney Spears, Destiny’s child e Backstre- a febbraio in Italia. countryside. Anche qui nomi «illustrissi- dicato anima e corpo per due anni all’acce-