Ringraziamo gli sponsor, i collaboratori e i lettori

Sommario

Pag. 2 Il Programma Pag. 12 Il carnevale Anno 24° - numero unico Pag. 3 Il gusto della normalità Pag. 13 Sorrisi di bimbi a cura del Comitato per le Pag. 4 L’opera delle associazioni Pag. 14 Anniversari di matrimonio Attività Ricreative Parrocchiali Pag. 5 Michael Brentan Pag. 15 Una bella esperinza Pag. 6 Giampaolo Maniero Pag. 16 Festa dei cinquantenni (Venezia) Pag. 7 Chi ricorda via Saverga? Pag. 17 Anche quest’anno... eccoci qua Via Chiesa, 38 - Tel. 049.584.80.26 Pag. 8 Noi tutti insieme Pag. 18 In punta di diamante Direttore responsabile: Don Emanuele Degan Grafica e Stampa TIOZZO Tipografia Pag. 9-10-11 Club ‘90 Pag. 19 I defunti Z.I. - Tel. 049 970 44 97 2. Campolongo Maggiore 2017 Campolongo Maggiore 2017 3.

Il gusto della normalità Hanno collaborato alla stesura del presente numero del giornale:

Nei giorni della Sagra la parrocchia entra nelle case e in dominare ed ordinare al bene le passioni e le emozioni. alcuni esercizi pubblici attraverso questa originale pubblica - Una persona normale poi sente spontanea la diffidenza per Chiara Basso zione che ormai da 24 anni racconta, in modo colorato, cu - ogni esagerazione. Perciò ha una giusta conoscenza di sé e non riosità, vicende significative del passato, volti di ieri e di oggi, presume di avere sempre ragione e non si lamenta di tutto e Luigina Biolo realtà imprenditoriali ed altre notizie che hanno costruito il di tutti come se fosse l’unico uomo buono ed intelligente ca - bene ed il relativo benessere di questo paese. Come di con - pitato per sbaglio in un mondo che non lo merita. Una per - Olivo Biolo sueto è il parroco ad aprire il dialogo con i lettori di questo sona normale sa stare al suo posto e guadagnare il suo pane particolare “diario di famiglia”. Quest’anno l’ispirazione vorrei lavorando in pace: non ha bisogno di attirare continuamente Rudi Brentan ricavarla dagli scritti di un prete milanese, al secolo Mario l’attenzione esibendo originalità e stranezze, non ha bisogno Delpini, persona umile, abituata ad operare dietro le quinte, di essere continuamente rassicurato da apprezzamenti ed elogi Antonella Carraro ma finita sotto i riflettori lo scorso 7 luglio, per essere stato e non si scoraggia esageratamente, né si lascia rodere dall’in - eletto arcivescovo di Milano. Un outsider, come si suol dire. vidia, se constata di non ottenere risultati migliori degli altri, Nella Cecchinato Un personaggio sconosciuto al grande pubblico rispetto ad anche di quelli che è abituato a criticare. Una persona normale altri confratelli molto più famosi come, tanto per citare dei non perde la testa per una moda e non si esalta per un’idea Don Emanuele Degan nomi, mons. Gianfranco Ravasi o l’arcivescovo emerito mons. come se avesse trovato la soluzione di tutto: sa che ogni cosa Amalia Donà Angelo Scola, più volte comparsi nei programmi televisivi. passa e solo Dio rimane per sempre. Di fronte alla morte ed Tuttavia don Mario è una figura con un percorso di studi di alle asprezze della vita le persone normali non si vergognano Gianni Gobbi tutto rispetto: dopo la laurea in Lettere all’università Cattolica di piangere, ma non si lasciano prendere dalla disperazione, di Milano, il futuro arcivescovo conseguì altri due titoli acca - perché sanno che tutti dobbiamo morire; nei momenti felici Chiara Gottardo demici in teologia alternando lo studio al servizio come rettore le persone normali fanno festa volentieri, ma non si abban - del Seminario e responsabile della formazione del clero am - donano agli eccessi, perché sanno che anche le feste finiscono. Bruno Matterazzo brosiano. Non dimentichiamo di essere chiamati con tutti i fratelli Sono andato a rispolverare una sua raccolta di riflessioni alla santità perfetta e alla dedizione fino al dono della vita, ma Ida Matterazzo pubblicate negli anni novanta, favorevolmente colpito dalla cerchiamo di obbedire al Signore non come improbabili eroi sua lucida analisi, la profonda conoscenza dell’animo umano o come discutibili esaltati, ma come uomini normali, secondo Mario Matterazzo e lo sguardo sapienziale con cui affrontava guardava quel fu - la parola del Signore nel Salmo 37: «Confida nel Signore e fa’ turo che preoccupa un po’ tutti. Scriveva il neo arcivescovo: il bene, abita la terra e vivi con fede»”. Toni Matterazzo “Probabilmente i saggi di tutti i tempi hanno nutrito la convin - Marta Meneghetti zione che i loro contemporanei fossero ormai posseduti dal de - Matteo Mengato mone della follia. Quando consi - dero il tempo in cui viviamo sono Giorgio Mozzato tentato di pensare anch’io che la gente di oggi sia seriamente mi - Marta Panizzolo nacciata di perdere il senno. Si scambia la notte con il giorno, la Grazia Piva verità con la novità e persino gli uomini con le donne; coloro che Syria Pizzo commettono le più gravi ingiusti - zie e sono schiavi dei vizi più ver - Milledi Sabbion gognosi, lungi dal pentirsene e dal cercare di correggersi, se ne van - Agnese Stivanello tano ed anzi ne fanno una ban - Renzo Stramazzo diera! Che possiamo fare noi, poveri Loris Tommasi cristiani, di fronte a tanta confu - sione ed a tante tracce di follia? Antonella Veronese Per quanto banale vi possa sembrare, diletti fratelli e sorelle, Ernesto Zambolin il primo dovere mi sembra quello di essere persone normali. Il com - Affresco sul soffitto della chiesa parrocchiale raffigurante le virtù della Prudenza e della Giustizia Nadia Zuin pito di essere normali diventa tanto più arduo quanto più la confusione cancella i confini Ho trovato questi pensieri molto interessanti per l’equili - e l’abitudine rende accettabile anche ciò che, a ben guardare, brio e la grande attualità. In una società estremamente selet - Le insegnanti è assurdo. Essere persone normali significa essere vigili attenti tiva come la nostra in cui tutto dev’essere Iper, Super, Mega, sui comportamenti che ci rendono affidabili e favoriscono perfetto, gonfiato e spesso, truccato, dove anche lo sport deve della scuola dell’infanzia una convivenza che argina il caos e stempera le tensioni. Per qualificarsi come estremo, assumere i tratti di persone nor - esempio, se mantieni la parola data, se fai quello che dici, se mali, cioè secondo una norma che possa andar bene a tutti e parli di quello che sai e taci di quello che ignori, se rispondi non solo a qualche lobby di potere, è forse l’unico modo ri - Gli operatori Caritas alle lettere che ricevi, se ti scusi dei ritardi, se restituisci i beni masto per non farci inghiottire da quella dittatura strisciante che hai preso in prestito da un altro, se fai pervenire la tua che spinge le masse a puntare sempre più in alto, a scavalcare giustificazione quando non puoi intervenire ad una riunione gli altri, accumulare sempre più beni anche se inutili, raccat - in cui sei atteso, tu non fai niente di straordinario, ma la tare più amici dai social, consensi dalle piazze reali o virtuali… Ringraziamo tutti coloro che hanno gente imparerà a fidarsi di te. con ogni mezzo lecito o illecito. L’etica non conta. Come es - C’è poi tutto il capitolo delle passioni che nel nostro sere in un immenso supermercato in cui ciò che conta è smet - fornito materiale ed informazioni utili tempo divampano smodate ed oscurano la mente, per cui le tere di pensare pur di bruciare sul tempo tutti i possibili alla realizzazione del giornale. offese suscitano inestirpabili rancori, l’impazienza si scatena concorrenti che ad occhio e croce dovrebbero essere sui sei in violenze incontenibili, gli affetti travolgono il buon senso. miliardi, tanti quanti gli abitanti del pianeta. Un virus da Essere persone normali significa che, anche se ti arrabbi, tut - competizione dal cui contagio anche le comunità cristiane fa - tavia non perdi il controllo fino ad offendere in modo irrepa - ticano a difendersi. E se provassimo a vaccinarci con il Van - Chi avesse proposte, idee, osservazioni rabile; anche se sei ingiustamente criticato, non ti deprimi gelo? per la stesura del prossimo numero fino a restare paralizzato in ogni cosa; anche se senti simpatia Probabilmente ritroveremmo una serenità di vita che molti per una persona, non la sequestri ignorando gli impegni e le dei più piccoli possiedono già. E possono trasmetterci. . può contattare il Comitato per le Attività leggi divine. La persona normale sa riconoscere le sue debo - Ricreative Parrocchiali. lezze, ma non le giustifica come fossero virtù, anzi cerca di Don Emanuele

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La nomina del presidente onorario Gino Trolese EEDDIILLBBIIEEMMMMEE snc L’opera delle nostre associazioni nel rinnovare la memoria di Biolo Salvino e Menon Silvio Molte vie in tante città italiane sono intitolate “ai ragazzi del 99”. Per i più, i ragazzi del ‘99 rappresen - C o s t r u z i o n i e d i lli tano i nostri figli, nipoti, amici, ossia Restauro e risanamento muri i nati nel 1999. Le strade dei “ragazzi del ‘99” sono invece a memoria di quei giovani diventati maggiorenni nel CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) Via Basse, 3 - Tel. 049.584.8255 - 584.2817 1917(e nati nel 1899)! Quante cose sono cambiate negli ultimi 100 anni, quanto dolore, sofferenza, fatica, pas - sione, amore, sono scivolati via in un momento o in una vita intera. Ecco il nostro ricordo va a quei ragazzi, quelli scampati alla prima guerra mondiale che diventati genitori immaginavano magari un futuro di serenità ed invece, ironia della di Bruck Misurzach - Stammlager XVIII A; trasferito sorte, i loro figli solo pochi anni dopo si sono trovati poi in un altro campo sino alla liberazione ed il rientro a combattere un’altra micidiale guerra, la seconda a casa nell’agosto del 1945. guerra mondiale. Gino è l’ultimo di quei ragazzi di Campolongo che I segni di quanto accaduto sono indelebili, ma ai nostri hanno vissuto le piaghe della guerra; ecco perchè il 3 giorni, sono talvolta nascosti, dimenticati! Dimenti - Giugno, nella sala consigliare del nostro comune di care la storia porta l’uomo a ripetere gli stessi errori, Campolongo Maggiore, alla presenza del nostro sin - quegli errori che si traducono in centinaia di migliaia daco Andrea Zampieri, del suo vice Serena Universi, se non milioni di vite che vengono a mancare nel fiore di Tania Toson consigliere addetta alle associazioni in - della loro età. sieme al presidente Giorgio Mozzato ed il direttivo Dopo il secondo conflitto mondiale, questa convin - dell’associazione famiglie caduti e dispersi in guerra, zione era fortemente radicata in tutta Europa ed in Gino è stato insignito del titolo di “Presidente Ono - buona parte del mondo e a questo scopo nacquero rario” dell’Associazione dei Combattenti e Reduci con tante associazioni per i caduti e dispersi delle due l’abbraccio dei famigliari e simpatizzanti. grandi guerre. Lo scopo primo è sempre stato orien - Prima di Gino, hanno ricoperto il ruolo Antonio tato ad articolare, attraverso il ricordo, un monito af - Rampazzo, Gino Sporzon, Settimo Benetazzo, Alfonso finché tali catastrofi non si ripetessero. Milani, Luigi Callegaro, tutti combattenti che vista Anche nel nostro paese, dove il costo di vite umane l’età sono venuti a mancare negli ultimi 20 anni. determinate dai due conflitti fu particolarmente im - A Gino e a tutti i suoi predecessori l’associazione è portante, vi è una lunga storia di partecipazione e di grata per quanto hanno saputo rappresentare. A cor - fattiva collaborazione per mantenere vivo il ricordo di redo è giusto anche ricordare la storia dell’Associazione RICEVITORIA coloro che hanno perso la vita in guerra e degli altri Caduti e Dispersi in Guerra che venne fondata nel LOTTO - SUPERENALOTTO - TRIS che hanno avuto la fortuna di ritornare rimanendo dopo guerra ed il primo presidente fu Egidio Calle - però sempre e comunque segnati per il resto della loro garo che mantenne la carica sino al 1971 dopo di che TABACCHERIA vita. Ecco, questa è la storia a cui appartiene anche la funzione venne assunta da Sincero Boldrin e Gior - Gino Trolese, arruolato in fanteria nel 57° regimento gio Mozzato incaricati dall’allora presidente provin - della divisione Emilia, e partito per il distretto militare ciale Lina Tavoni. Dal 1988 la presidenza è rimasta in CINZIA di Mestre il 13 Gen - capo a Giorgio che e stato ed è supportato dal naio del 1943. Dopo direttivo rappresentato da Danilo Callegaro, CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) l’addestramento avve - Via Roma, 5 Gianni Carraro, Andrea Faraone, Mario Matte - Tel. 049 9740284 nuto a Schio e sul Pa - razzo, Fasolato Severino e Sergio Sanavia oltre subio, partì per il che da un gruppo di simpatizzanti quali Franco Montenegro. Dopo Menegatto, Umberto Piva, Severino Salmaso che l’armistizio dell’otto con la loro assidua partecipazione e presenza ga - settembre del 1943 rantiscono la continuità dell’associazione stessa. venne imbarcato sulla Il fuoco si conserva solo se si comunica, altri - nave “Città di Mi - menti si consuma e si spegne. Sta a tutti noi ri - lano” con destina - cordare per evitare di ricadere negli stessi errori zione Venezia per poi storici e per dare continuità al “fuoco del ricordo proseguire il viaggio e del monito”, riponiamo la fiducia nei nostri in treno, sui carri de - giovani e nella loro forza nel difendere i valori stinati al trasporto del della pace e della nostra patria. bestiame, verso l’ Au - Giorgio Mozzato stria presso il campo Campolongo Maggiore 2017 5. Michael Brentan Campione d’Italia con l’Under 15 della Juventus

Campolongo Maggiore si dimostra essere territorio fecondo pomeriggio; alla fine degli allenamenti vengono riportati in EjNeans, mEodaR e spoGrtweaYr per i giovani talenti. convitto dove, seguiti da alcuni tutor, “devono” trovare il Il giovanissimo Michael Brentan, giocatore nell’under 15 tempo per studiare. della Juventus, è diventato Campione d’Italia (2-0 contro i Nella stagione sportiva appena conclusa, gli under 15 della NUOVI ARRIVI AUTUNNO-INVERNO pari età dell’Inter) e di Supercoppa (2-1 contro i pari età del Juventus hanno vinto il loro girone di qualificazione prece - vi aspettiamo!!! Parma), rendendosi protagonista, in supercoppa, del gol della dendo Sampdoria, Genoa, Novara ed Empoli; hanno supe - CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) vittoria. rato il Napoli ai quarti di finale, hanno vinto la semifinale QUARTIERE COPERNICO, 2/C - Tel. 049 5848666 Michael, nonostante la giovane età, ha già alle spalle un per - contro la Roma ed il 16 giugno 2017 hanno vinto la Finale DOLO (VE) - Via Mazzini, 156 - Tel. 041 5101836 corso calcistico di tutto rispetto: inizia a calciare il pallone per lo Scudetto Nazionale contro i pari età dell’Inter laure - nei primi mesi del 2007, all’età di quasi cinque anni, con la andosi Campioni d’Italia per la categoria, con Michael pro - società Lupia Maggiore presso gli impianti sportivi di Cam - tagonista in campo in tutti gli incontri disputati. polongo Maggiore. Il 18 giugno 2017 hanno vinto la Supercoppa Italiana in - Poichè non ha ancora l’età minima per poter iniziare a “di - contrando in finale il Parma e Michael, quasi alla fine del se - vertirsi” e far parte di una squadra, viene aggregato a quella condo tempo, ha firmato il gol della vittoria. di suo fratello Riccardo, di due anni più grande. Coppa Campioni d’Italia e Supercoppa Italiana Rimane alla Lupia Maggiore fino alla fine della stagione Il sogno di Michael è quello di diventare un calciatore pro - 2008-2009 e nell’anno successivo viene aggregato, sotto età, fessionista ed è consapevole che la strada è ancora lunga e con la squadra 2001 del settore giovanile del Calcio Padova faticosa ma vuole mettercela tutta affinchè il sogno diventi dove rimane fino alla stagione 2013-2014. realtà. In questi 5 anni nel settore giovanile del Calcio Padova, Mi - Rudi Brentan chael si fa apprezzare per il suo impegno, per la sua umiltà e soprattutto per le sue capacità sportive che sono sempre state apprezzate da tutti i mister che ha avuto. Diversi sono stati i riconoscimenti ottenuti, sia personali che di squadra, che lo hanno messo in evi - RANZATO NICOLA denza agli occhi di “esperti” Impresa Ediille del settore. Nel maggio del 2014 l’Inter dimostra molto interesse nei 30010 Campolongo Maggiore (VE) confronti di Michael ed inizia Via Gramsci, 2/A così un percorso di stage e tor - Tel. 049.584.8591 - 049.974.0134 nei con i pari età dell’Inter che lo porta ad avere risultati e vit - torie importanti sia in Italia che all’Estero. Stadio Manuzzi di Cesena: finale scudetto Juventus-Inter Nella stagione sportiva 2014- 2015, in seguito al fallimento del Calcio Padova, si trasferisce al Calcio Venezia dove rimane per due anni nei quali, il primo aggregato ai pari età mentre il secondo anno gioca, sotto età, con la squadra dei 2001; nel mese di maggio del 2016, la squadra partecipa a importanti tornei Nazionali e Internazionali e Michael, pur partecipando sotto età, ottiene due importanti riconoscimenti come miglior giocatore del Torneo. Diverse sono le società professionistiche che si sono interessate a Michael; inizialmente l’Inter, poi l’Atalanta, la Juventus, la Fiorentina e il Milan. Il 16 agosto 2016 inizia l’avventura con la Juventus e si tra - sferisce a Torino; all’interno del centro sportivo di VINOVO frequenta il Liceo Scientifico a Indirizzo Sportivo (dopo aver frequentato la prima Liceo Scientifico Sportivo a Dolo, quest’anno Michael ha superato la seconda Liceo Scientifico Sportivo con una buona media); sempre all’interno del cen - tro sportivo c’è la mensa ma ci sono soprattutto gli impianti sportivi (campi da calcio in erba naturale, in erba sintetica coperti e non, c’è la palestra, spogliatoi, ecc..) dove i ragazzi del settore giovanile sono a diretto contatto con la prima squadra della Juventus dalla quale possono “catturare” segreti e particolari utili alla loro crescita; durante la settimana i ra - gazzi fanno sei allenamenti di cui due al mattino e quattro al LIVIERI LUIGI E FIGLI AUTOFFICINA Centro revisioni auto - moto Campolongo Maggiore (VE) - Via Roma, 27/A - tel. e fax 049.584.8149 6. Campolongo Maggiore 2017 GIAMPAOLO MANIERO PLURIPREMIATO ARTISTA DEL FERRO BATTUTO

Giampaolo Maniero, quarantasettenne, è un nostro concittadino che ha fatto del suo mestiere un’arte. Fin da piccolo si interessava al lavoro con il ferro bat - tuto osservando nell’officina lo zio Pasqualino Corrado eseguire le sue opere. Nel 1988 decide di assecondare questa sua passione cominciando a lavorare a tempo pieno nell’officina dello zio, in via Meucci 11 dove tuttora opera. Nel tempo ha acquisito un’incredibile abilità nel domare il ferro; la sua arte piega l’indocile metallo alla sua idea, al suo volere creativo eseguendo forme artistiche sempre armoniose e originali. Osservando le sue opere si desidera vedere all’opera direttamente l’artista che le ha eseguite; Giampaolo è rimasto una persona umile, nonostante i Giampaolo si presta ben volentieri nelle occasioni che successi ed i tanti riconoscimenti ricevuti. permettono esibizioni pubbliche. La nostra Comunità si sente orgogliosa di avere fra i suoi L’incredibile abilità artigiana ed artistica lo ha fatto concittadini un giovane che ha saputo perseguire con conoscere al di fuori dei confini veneti, tanto che nel 2002 passione e dedizione il suo lavoro di artigiano fino a viene invitato ad una mostra a Saint Vincent, dando così diventare un Maestro del ferro battuto: UN ARTISTA. inizio alla sua carriera artistica. Da allora ha partecipato a Autotrasporti Commercio Legnami varie mostre e manifestazioni venendo più volte premiato per i suoi lavori. Lo scorso anno, alla 30^ mostra dell’artigianato artistico e tradizionale città di Feltre, ha vinto il primo premio con POLETTO l’opera “Dov’è Golia?” con questa motivazione: “In quanto l’autore ha saputo rendere con precisione realizzativa, FERNANDO minuzia di particolari ed elegante sintesi, la piccola scultura che rappresenta il futuro re di Israele, ed ha saputo suggerire Via Castellano Alto, 68 l’episodio biblico con felice gusto narrativo, soggetto di 30030 FOSSÒ (Venezia) derivazione classica, inedito per un’opera in ferro battuto”. Telefono 041 46 27 07 Quest’anno ha vinto il premio “Prima Linea” indetto dalla confartigianato di Vittorio , Marca Trevigiana e dal fondo Plastico per Maestri del ferro battuto. L’importante riconoscimento artistico grazie anche ad un lavoro di Fratelli squadra con i colleghi Andrea Cosci e Franco Bugatti. Corrado

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CHI RICORDA VIA SAVERGA? IMPRESA EDILE Sono impiegata all’Ufficio Anagrafe e per l’ufficio mi CAMPOLONGO MAGGIORE: ritrovo a volte a consultare i vecchi registri di stato civile Via Il Trivio (Fam. Mozzato Virginio anno 1885) && che conserviamo dal 1871; lasciata la postazione con il pc, Via Il Porto (Fam. Biolo Luigi anno 1885) BB ZZ compio un salto indietro nel tempo all’epoca della penna e Via Rotta (Fam. Franceschin Angelo anno 1900) BOLDRIN GENESIO & calamaio e, preso il mio registro, sfogliando le pagine con Via Paresina (Fam. Prendin Attilio anno 1890) ZAMPIERI MATTEO snc cura per non staccarle dal dorso, mi appresto alla lettura Via Municipio (Fa. Conte Giulio anno 1900) BOLDRIN GENESIO - Cell. 347 8021043 dell’atto con l’attenzione necessaria alla comprensione del Via Callegari (Fam. Benetazzo Fedele anno 1892) ZAMPIERI MATTEO - Cell. 339 5988344 testo scritto a mano, l’inchiostro un po’ sbiadito dal tempo. Via Calberelo (Fam. Grinzato Luigi anno 1875) CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) Ed è con un sorriso un pò velato dalla malinconia che Via Spinoso (Fam. Spinelo Gaetano anno 1875) Via Guido Piovene, 29 prende quando si rievoca il passato che leggo nomi e cog - Via Centro (Fam. Stramazzo Attilio anno 1892) Tel. 049.9725436 - 049.5848390 nomi conosciuti o mai sentiti prima, di vecchi mestieri Via Dolo (Fam. Gobbato Carlo anno 1918) scomparsi, ma anche di luoghi che adesso non sono più Via Cornio ( Fam. Callegaro Luigi anno 1892) nella nostra memoria. I dati che devo verificare sono relativi LIETTOLI - Via Bellati, Via Telegrafo, Via Sandon, Via alle generalità, luogo e data di nascita, matrimonio o morte, Piove, Via Sant’Angelo, Via Chiesa Pescarolo Vito ma più per curiosità personale che per dovere mi piace leg - BOION - Via del Tondo, Via Chiesa, Via Furian, Via Bren - gere tutto il testo e qualche volta capita di trovare nomi di ton Secco, Via Cunetta, Via La Piazza, Via Passo, Via & Figli snc vie che in Campolongo Maggiore non esistono più. Corte, Via Ruine Basse. Molti di noi ricordano che nel 1970 circa, l’allora ammin - Alcune vie invece sono sempre citate con lo stesso nome Prodotti istrazione comunale ha proceduto all’aggiornamento dei (anche se in alcuni casi il loro percorso non corrisponde a numeri civici e della denominazione di alcune strade del quello attuale) come: Via Chiesa, Via Cà Loredan, Via (Le) per l Agricoltura e Zootecnia comune, così ora le tabelle riportano scritto “Via Passo Basse, Via (La) Piera, Via Passo, Via (Le) Giare, Via Righe, Falzarego” a indicare quel tratto di strada che collega Via Via Ramei in Campolongo Maggiore oppure: Via Boligo, CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) - Via Piera, 2/a Veneto con Via Pave e che prima si chiamava “Via Cal - Via Sopracornio; Via Rovine, Via Villa in Boion e infine, Tel. dep. 049.584.8582 - neg. 974.0064 varello” oppure “Via della Repubblica” per il tratto da Via in Liettoli: Via Bosco di Sacco, Via Mondini. Piera a Via Alto Adige che prima si chiamava “Via Gastal - Con la crescita e lo sviluppo urbanistico del paese, nuove dia”. Vi propongo di seguito l’elenco delle denominazioni strade sono state tracciate e i loro nomi aggiunti all’elenco sostituite con delibera di Consiglio n. 31 del 22.7.1972: dello Stradario Comunale ma, come si dice nelle favole, BOION - Via Cavedon (Nord e Sud) ora Via XXI Aprile questa è tutta un’altra storia... e IV Novembre; Strada dei Vasi ora Via Giorgione; Via Sabioni ora Via Trento; Via Giarretta ora Via Cervi; Nadia Zuin CAMPOLONGO MAGGIORE - Via Cimitero ora Via Lago di Levico; Via Basse di Saverga ora Via Gramsci; Via Gastaldia ora Via della Repubblica; Via Pavetta 1^ ora Via Passo Sella; Via Cazzolo (o Casolo) ora Via Veneto; Via Bepassi ora Via Liguria; Via Vecchiato ora Via Passo Pordoi; Via Calvarello ora Via Passo Falzarego; Via Condotto ora Via della Pace; Via Provinciale Sud ora Via Alto Adige; LIETTOLI - Via Rialto Selongo ora Via Rialto; Via Cornio ora Via Umbria/Romagna/Toscana Via Provinciale ora Via Alto Adige. Ma consultando i registri di stato civile degli anni tra il 1871 e 1900 circa ho trovato pure questi nomi, non sempre collocabili nella ge - ografia attuale del paese:

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CRicordi e tLestimonianUze di vita cheB diventano s toria 9della com0 unità

GINA BARON è figlia di Rosa e di bre del 1951. Viaggio di nozze? Andare a San Martin a piè n.n. (non nominato). È cresciuta con il giorno dopo|! la nonna Maria nella famiglia della E fu proprio “due cuori e una capanna”, nel vero senso della madre. Il fatto di non aver avuto un parola! Difatti Bruno portò Olinda nel suo casone con il padre non l’ha mai turbata perché in tetto di paglia e , per abbellire la stanza nuziale, qualche casa c’era la presenza degli zii e anche tempo prima delle nozze, lo sposo “vangò la camera” per se la madre più volte avrebbe voluto rendere più liscio il pavimento in terra battuta; lasciò però darle delle spiegazione Gina non ne l’edera che cresceva spontanea a fianco del comodino. Gina Baron sentiva l’esigenza. Vivevano in una casa Olinda e Bruno vissero nel casone assieme alla suocera An - in Gottardo con poca terra in affitto e andavano a tonia per 10 anni, dove nacquero 1 maschio e 3 femmine . giornata a lavorare nei campi di altri. Gina da giovane rica - Vivevano molto poveramente con i prodotti del loro lavoro mava, confezionava guanti di rete e rammendava per la fa - di contadini in affitto. Le bocche da sfamare erano tante miglia. ma Olinda non si scoraggiò mai, sorretta dalla fede e con - Si è sposata a 20 anni con Dino Gottardo, un compaesano fidando nella Divina Provvidenza. di un anno più grande di lei. Dal loro matrimonio sono Venne il tempo in cui si poteva pensare anche di costruire nati 7 figli. Le entrate in famiglia erano scarse e Gina ha una casa nuova , incoraggiati dagli aiuti dello stato che vissuto anni di difficoltà e miseria; non si è mai persa aveva dichiarato i casoni di paglia abitazioni da smantellare d’animo e pur di assicurare ai figli il necessario ha lavorato, perché malsane. In quell’occasione non mancò l’aiuto della per scontare il debito, anche nei campi delle famiglie che divina provvidenza che mandò due vitelli gemelli in stalla le fornivano il latte. Si è impegnata ad adattare per i figli e questo significava un doppio guadagno alla vendita. tutti gli indumenti usati che le venivano offerti, mettendo L’anno successivo la Divina Provvidenza agì ancora dando in pratica tutta la sua abilità nel cucito. un lavoro a Bruno come giardiniere da Sgaravatti. Nella Gina ha pianto la morte di 3 dei suoi figli: Remigio di 23 nuova casa nacque anche la quinta figlia. Olinda crebbe anni, Ivano di 45 e Orlando di 52. come una figlia, per 5 anni, anche una nipote, figlia della Ha vissuto con il marito fino a 6 anni fa quando lui è stato sorella che aveva problemi di salute. ricoverato in una casa di riposo a Scorzè dove va spesso a Risollevati dall’estrema miseria furono comunque anni la - trovarlo. boriosi e sereni, durante i quali Olinda si dedicò comple - Gina è stata una donna paziente e forte e nonostante le dure tamente alla famiglia collaborando nel lavoro nei campi e vicende affrontate nella vita ora è una novantenne serena e nell’orto e fu sempre una brava economa. gradevole nella persona e nel dialogo e trova motivo di spe - Passano gli anni e i figli cresciuti sono andati per la loro ranza nella fede. strada creando nuove famiglie. Vive sola, riceve le visite dei figli che le sono molto affezio - Purtroppo 3 anni fa il suo caro Bruno è mancato e lei pur nati. È nonna di 13 nipoti, bisnonna di 5 pronipote “trisa - essendo ancora “in gamba” ha sentito mancare la stampella vola” di 1 bambina. della sua vita e, in seguito alla rottura del femore, non ha più camminato fino ad allettarsi. Continua però a mante - OLINDA CARRARO , terza dei 5 figli nere una ferrea lucidità e ad avere una forte fede e segue di Giovanni Carraro e Palmira Spor - sempre alla tv s.messa e rosario. E’ assistita nelle sue neces - zon, è nata l’11 marzo 1927. La fami - sità dalle figlie. glia era molto povera e fin da piccola Olinda ha 11 nipoti e 8 pronipoti. Olinda si dimostra una bambina molto volonterosa ad aiutare in casa. Già a 6 MARIA GOBBI è la quarta figlia di anni aveva il compito di aiutare la Giulio e Corrado Santina. Nata nel madre, un po’ sofferente, ad accudire i gennaio del ’27 è cresciuta con altri 7 Olinda Carraro fratellini più piccoli, per questo fu fratelli. La famiglia era molto povera, il ved. Carraro mandata poco a scuola. A 11 anni padre Giulio andava con la bicicletta a venne mandata a Torino a lavorare come bambinaia presso vendere stoffe nei paesi limitrofi e in - una famiglia. Olinda ricorda quei due anni come un pe - tanto a casa la moglie e i figli gestivano riodo molto triste: era tanta la nostalgia della famiglia e del una bettola in via Giare. La bettola era paese. Quando tornò lavorò sempre nei dintorni di Cam - Maria Gobbi frequentata da uomini di Campolongo ved. Masiero polongo come donna di servizio e ricamando la rete. Da e dei paesi limitrofi, gli avventori beve - giovinetta frequentava con assiduità le funzioni religiose e vano e giocavano a carte e spesso quando il vino offuscava l’Asilo delle Suore che era stato costruito da poco. Olinda le menti scoppiavano furibonde baruffe per un nonnulla. ricorda l’asilo come un luogo molto gioioso dove la Dome - Maria ricorda che per via Giare passava una vecchietta, la nica si potevano passare delle ore festose. E’ stato fra una Lea, che spingeva una carriola con delle patate americane e funzione e l’altra che Olinda incontrava sempre Bruno, un i bambini attendevano il suo arrivo con un soldino in mano timido giovanotto che abitava nella stradina parallela alla per avere in cambio una piccola patata. Intanto due fratelli sua. Bruno le faceva una spietata corte e verso i 17 anni di Maria sono andati a studiare in collegio. Olinda cedette e si fidanzò. Bruno non era un uomo dal Aveva 15 anni Maria quando le fu proposto di interpretare grande fascino ma Olinda, saggiamente, guardò le tre in una rappresentazione teatrale parrocchiale il ruolo della grandi qualità che un uomo deve avere perché una donna Madonna, per lei è stata un’esperienza che ricorda con pia - si trovi bene nel futuro matrimonio: “che el sia san, che el cere perché quella recita le ha dato molta gioia e soddisfa - gabia pan, che el sia on cristian” zione. Dopo 8 anni di fidanzamento si sposarono il 10 di novem - A 23 anni Maria si è sposate con Antonio, un giovane del

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Sempre aperto 10 . Campolongo Maggiore 2017

paese di 5 anni più grande di lei. Antonio era un agricoltore aveva lavorato in Germania come stagionale, conosceva un che lavorava in affitto la terra di proprietà della Casa di Ri - po’ di tedesco, riuscì supplicando a convincere i nazisti covero di Venezia, ente del quale il suocero (Bepi Favarato) della loro innocenza. Dopo che i tedeschi se ne furono an - era il fattore. Dopo il matrimonio Maria ha convissuto per dati scoprirono che un partigiano, a loro insaputa, si era un lungo periodo con la famiglia del fratello del marito. nascosto nella stalla sotto del fieno dentro una greppia; il Dal matrimonio sono nati 2 figli: Lucia e Giuseppe. Maria partigiano riuscì poi a fuggire e salvarsi. si è sempre occupata della casa e qualche volta anche dei Come tutte le persone di quella generazione , anche Co - campi. stantina con il marito ha lavorato molto per la famiglia, su - I due fratelli di Maria che erano andati in collegio, una è perando tanti momenti difficili di miseria; sono state diventata Suor Clementina dell’ordine delle Dimesse, esperienze vissute che hanno contribuito a far nascere nel prof.ssa di italiano, l’altro è diventato sacerdote, don Sergio suo animo valori di solidarietà e collaborazione, valori tra - prof. di filosofia. smessi anche ai suoi figli. Costantina è vedova da 27 anni, Vedova da 15 anni, Maria è nonna di 3 nipoti. Ora è aiutata ha 6 nipoti ed è bisnonna di una bambina. nell e sue necessità oltre che dai figli da una badante. Maria prega perché la Madonna assista lei e i suoi fratelli, EDDA RAMPAZZO Clementina, Lino, Marilena fino alla morte. Nel fiorente maggio del 1927 nacque Edda Rampazzo, figlia di Miro e di DINO GOTTARDO è nato il 22 Bressan Caterina. marzo del 1926, figlio di Guido e di Il padre va in Comune a registrare la Ermenegilda Colesei che hanno avuto nascita e alla domanda dell’impiegato:” 6 figli. Dino ha frequentato le scuole Quando è nata?” risponde:”ma non elementari a Campolongo e da giovane so... credo il giorno 5” così viene regi - ha lavorato con il compaesano Gio - Edda Rampazzo strata, ma in realtà è nata il giorno 4. ved. Rampazzo di Ilaria Spinello vanni Boldrin (Nino Saldo) nella valle Cresce in maniera molto spartana e Piripiè. In valle serviva i signori che an - quando è ancora una bambina, deve fare tutto in famiglia. Via Casolo, 12 - Campolongo Maggiore (VE) Dino Gottardo davano a caccia, custodiva i loro cani Caterina, la madre, alla mattina prende la zappa e consegna ¥ 340 72 97 936 e trasportava le loro attrezzature. A quel tempo si è guada - alla figlia tutte le mansioni di una donna adulta: tenere in gnato il soprannome “segugio” perché i suoi compagni di ordine la casa, fare da mangiare, guardare i fratellini che nel lavoro gli riconoscevano il fatto di avere molto fiuto per in - frattempo erano diventati 7. dividuare le postazioni migliori per una buona caccia o per La sua casa confina con quella del “Mago” e lei bambina di la pesca. Si è sposato nel 1947 con Baron Gina (Canaciri) 8 anni, passa le poche ore libere ad osservare tutta quella e dal loro matrimonio sono nati 7 figli. Ha vissuto con la gente che arriva da Settimo e rompono un po’ la monotonia famiglia nella 3^ delle 7 casette della “Corea” fino a quando della giornata. Polenta alla famiglia il Comune ha assegnato un appartamento, re - (Al giovane Settimo la nostra cultura popolare attribuiva quisito alla “Mala del ”, in via A. Volta. facoltà guaritrici.) Dopo aver subito in un incidente stradale importanti pro - È proprio quando Edda ha 10 anni che Settimo Rampazzo blemi ad una gamba, ha iniziato ad andare di paese in paese parte per il fronte e va a salutarla. “Ciò piccola” le dice con PIOVESE a raccogliere ferro vecchio. Ha lavorato fino a quando è voce scherzosa “fatti bella che quando torno ti sposo”. Set - di RAMPIN FERDINANDO stato colpito da un’ischemia cerebrale. Curato per 4 anni timo in quel periodo aveva 20 anni, sembrava quindi, la in famiglia ora da 6 anni è ospite a Scorzè in una struttura sua, una battuta sciocca. Dopo quasi 10 anni, Settimo torna POLVERARA (PD) - Via S. Fidenzio, 9 Tel. 049 9772133 per anziani dove, grazie alla riabilitazione, ha recuperato dal fronte e dalla prigionia in Germania. L’amore nasce su - parte delle sue facoltà fisiche e mentali. Dino ha una sorella, bito e lei diventa la sua fidanzata, quella che gli lava, gli Suor Zaira, di 96 anni. stira le camicie, lo tiene in ordine per tutta quella gente che arriva da lui. COSTANTINA MARINELLO è nata Nel 1950 si sposano e dalla loro unione nascono 2 bam - a Corte di Piove di Sacco il 27 settem - bine, Dorina e Catterina. Vanno a vivere a Mira, ma Set - bre 1927 e questa è la storia della sua timo ha nostalgia di Campolongo e dopo pochi anni famiglia. tornano al paese natio e qui rimarranno stabilmente. Figlia di Arturo e di Cigala Maria Na - Edda Rampazzo, anche se sono passati molti anni, è stata e talina, Costantina è la primogenita di rimarrà per sempre la moglie del “Mago di Campolongo”. 9 fratelli, due dei quali morti in tenera Oggi è nonna di 4 nipoti e bisnonna di 4 pronipoti, un età. Aveva 11 anni quando ha iniziato quinto è in arrivo, vive tranquilla in casa con la figlia Do - Costantina Marinello a lavorare nella campagna nei pressi del rina. ved. Zampieri palazzo Jacur. Prima di andare a lavo - rare in campagna si alzava presto per fare la polenta per sè REDENTORE RANZATO , nato a e per i fratelli, polenta che si mangiava con il lardo. Oltre Campolongo M. il 26 agosto del 1927 al lavoro nei campi Costantina aveva la passione per il cu - da Amedeo e Buffa Elisa, è il settimo di cito e il ricamo. A 17 anni incontra il compagno della sua 8 fratelli. Ha vissuto i primi anni della vita, Luigi Zampieri (meglio conosciuto come Bonfiglio) sua infanzia in un casone in via Basse, che è stato il suo primo e unico amore. Dopo 6 anni di fi - per poi trasferii con tutta la famiglia in danzamento si sposano e dalla loro unione sono nati 5 figli, via Roma. Fin dall’età adolescenziale, uno morto in tenera età. A Costantina è rimasto impresso per aiutare la sua numerosa famiglia, ha nella memoria un episodio capitato alla sua famiglia du - Redentore Ranzato iniziato a lavorare come agricoltore in rante il periodo bellico quando a Corte avvenivano dei piantagioni di fiori e piante , presso i terreni di proprietà bombardamenti che miravano a colpire il ponte sul Brenta. della famiglia Sgaravatti a Saonara. Successivamente si tra - Improvvisamente irruppero nella sua casa dei soldati tede - sferì a Milano come aiuto operaio edile per guadagnare un schi che cercavano tre partigiani e non riuscendo a trovarli, po’ di più. Fu qui che conobbe la sua amata Emilia, anche minacciarono di uccidere tutti i membri della famiglia e di lei originaria di Campolongo, trasferitasi a Milano per la - dare fuoco alla casa. Per fortuna il padre di Costantina, che voro. Durante tale periodo , Redentore ebbe un incidente

PUNTO SPECIALISTI FRESCO IRRIGAZIONE I. .B RENTA 2001 CONDIZIONAMENTO PIASTRELLE - PAVIMENTI - RIVESTIMENTI ARREDO CAMPOLONGO MAGGIORE (Venezia) - Via Veneto, 38 - Tel. 049.584.8144 BAGNO Campolongo Maggiore 2017 11 . sul lavoro, che gli provocò un’invalidità permanente alla ossa venivano raccolte negli alberghi di Abano e Monte - vista. Ma niente fermò i due giovani che dopo un paio grotto e lavorati a Liettoli da Domenico Gobbato (il gua - d’anni rientrarono a Campolongo per coronare il loro dagno era ottimo). sogno d’amore. Nonostante le tante difficoltà legate all’in - Negli anni ’50 conobbe Anita Zanaga e la sposò e vennero Costruzioni in ferro e alluminio validità e in alcuni momenti alla mancanza di denaro, Re - ad abitare a Bosco di Sacco; nacquero 3 figli: Loris, Gabriele dentore non smise mai di darsi da fare per il bene della e Regina. Giovanni continuò a lavorare con suo padre, rac - FABBIAN moglie Emilia e dei figli Marisa, Luciana, Monica e Nicola. cogliendo nelle sartorie ritagli e scampoli di stoffa che ve - • CANCELLATE E RECINZIONI METALLICHE Dal 2002, in seguito alla malattia di Emilia, è rimasto ve - nivano portati da Lando per essere spediti in Toscana per • PORTE E FINESTRE IN FERRO E ALLUMINIO dovo e vive tutt’oggi a casa con la figlia Marisa, circondato essere rifatti in stoffe a Prato (città specializzata in questo • COSTRUZIONI E MONTAGGIO DI GARAGE da tutti i suoi figli, dal genero Palmiro e dalla nuora Sa - settore). Nel frattempo cambiò casa e venne ad abitare a • LAVORAZIONE FERRO BATTUTO brina, godendosi i grandi, ma per lui sempre piccoli, nipo - Campolongo. Qui nacquero altri tre figli: Paolo, Riccardo CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) tini: Samantha, Steven, Greta, Stella e Filippo. e Roberta. Ognuno di loro ha una famiglia serena e ven - Via Lago di Levico, 7/b gono sempre ad aiutare il padre che, vedovo da 25 anni, Tel. e Fax 049 584 8916 - Cell. 340 79 55 056 ANGELINA SACCHETTO è nata ad vive con le due figlie e conduce ancora una vita attiva e par - Arzergrande il 29 Gennaio 1927, ot - tecipe. Ama gli animali e si cura anche dei gattini abban - tava di nove figli di cui otto femmine e donati con la collaborazione delle figlie. un maschio. Nel 1946 si è sposata, ve - nendo ad abitare a Campolongo Mag - BRUNO ZENNARO nato a Liettoli giore; ha avuto 3 figli, un figlio ogni 7 di Campolongo il 21 Agosto del ’27 fi - anni ed è rimasta purtroppo vedova a glio di Giovanni nato a Campolongo a soli cinquant’anni. Dall’anno della sua quell’epoca infermiere presso l’ospedale Angelina Sacchetto nascita ad oggi si sono susseguiti anni di Venezia dove conosce mamma As - ved. Stramazzo e periodi storici sicuramente non facili, sunta infermiera nello stesso reparto, basti pensare agli anni della Guerra ’40-’45. La vita di An - nata a Venegazù del Montello (Tre - gelina si caratterizzava per i sacrifici, le rinunce, il duro la - viso), si sposano. In seguito papà viene voro nei campi, la famiglia numerosa da accudire. La sveglia Bruno Zennaro assunto con la qualifica di infermiere a al mattino suonava sempre alle 4 per andare nei campi a la - Piove di Sacco. Dal loro matrimonio sono nati 5 figli: 3 vorare, per continuare poi la giornata a casa con tutte le in - maschi e 2 femmine, io sono il secondogenito. A 11 anni combenze tipiche di una madre di famiglia: preparare il con meritevoli voti ricevo il “diploma” di quinta elemen - pranzo, la cena, lavare i panni rigorosamente a mano, sti - tare. Vado a vivere presso la famiglia Zago Fortunato, un rare, rammendare e tutto fino a notte inoltrata. Riuscì poi fabbro artigiano che non avendo figli chiede ai miei genitori ad esprimere nella vita la sua grande passione: la cucina. di tenermi con loro per insegnarmi il mestiere di fabbro. Per dieci anni ha svolto il lavoro di cuoca, ci metteva in Dopo alcuni anni su mia richiesta vengo assunto in uno questo una grande passione e un grande impegno, cercava stabilimento a Marghera come fabbro saldatore. In seguito sempre gli ingredienti migliori, i prodotti più genuini e con gli anni incontro Donà Marcolina di Liettoli e a 29 svolgeva tutto con il cuore. La sua grande preoccupazione anni l’ho sposata. Dopo un anno dal matrimonio venne la è stata sempre quella di assicurare un futuro sereno ai suoi prima figlia Anita e dopo sette anni i gemelli Paolo ed Ema - figli, ai quali ha sempre insegnato di praticare prima di nuela; nel frattempo mi licenzio e apro un’attività in pro - tutto l’onestà e il rispetto verso il prossimo e il sentimento prio: fabbro e riparatore di elettrodomestici. Paolo fin da a cui ancor oggi tiene particolarmente è il perdono, da pra - piccolo mi segue, io un bel momento vado in pensione e ticare verso tutti; oggi, anche se un po’ più in là con gli Paolo è tuttora, come è sempre stato, disponibile e puntuale anni, non dimentica mai di pregare per tutti i suoi cari e e continua con soddisfazione a servire la sua clientela. per il prossimo. Dal matrimonio della figlia Anita è nata Rossella e sono di - ventato nonno. Vent’anni fa mi viene a mancare mia moglie GIOVANNI ZAMBONIN è nato l’11 Marcolina. settembre 1927. Il padre Riccardo e la Io tuttora continuo a seguire il figlio nel suo lavoro , cu - madre (che lui ricorda bellissima) vive - rando come sempre i nostri affezionati clienti. Nelle ore di vano nella “boaria” di Callegaro Emilio svago frequento i centri anziani così si creano amicizie in con altri figli. La famiglia ha dovuto allegria; da diversi anni sono simpatizzante dell’associazione cambiare di “casone” più volte a causa “dispersi in guerra”. Da un anno faccio parte del gruppo della necessità di lavorare sia nei campi musicale” Dolci ricordi” di Sant’Angelo, composto da 50 che nelle stalle che allora avevano molte elementi. Il gruppo è diretto dal maestro cav. Maniero Re - Giovanni Zambonin bestie da curare e mantenere per il la - migio e porta nei centri anziani, nelle case di riposo e sagre voro nei campi. A quattordici anni andò a lavorare nella paesane: musica, canto e allegria come terapia per il benes - fattoria di Grigoletto a Liettoli dove rimase per molto sere. tempo. Qualche anno dopo si trasferì a Campocroce di Mi - rano. Cambiò più volte di “padrone” ma fu sempre trattato con umanità e benevolenza perché era ordinato, capace e sempre disposto ad aiutare anche gli altri. A diciotto anni Con questi nuovi iscritti il club 90 non fu ammesso alla vita militare a causa di un incidente: conta 34 iscritti: una cavalla gli calpestò un piede schiacciandogli il pollice e così non fu fatto “abile”. 27 donne - 7 uomini Quasi contemporaneamente anche il padre Riccardo ebbe un incidente e perse il lavoro. Giovanni allora si dedicò alla Decana del club raccolta di ossa. In quel periodo molti uomini reduci dalla guerra e bisognosi di denaro per mantenere la famiglia, gi - è Linda Carraro ved. Benvenuti ravano per i paesi raccogliendo “strasse –ossi e ferro vec - nata nel 1919 chio”. Giovanni si dedicò alla raccolta di ossi che allora venivano usati per fare sapone e per fare anche bottoni. Le 12 . Campolongo Maggiore 2017 CARNEVALE IN PIAZZA Eccoci arrivati al XXX° carnevale in piazza 3cara0tte°riz zaEto dda i-z I igiovani de el “BETTY GROUP” della “PRO LOCO colori e schiamazzi. PARROCCHIALE DI BOJON” con “TRIBÙ BUNGA I colori a cui facciamo riferimento sono quelli dell’ar - BUNGA” cobaleno perché ognuno ha una propria caratteristica e sfu - - Il gruppo “THE MAGIC GROUP” di Bagnoli di Sopra matura ma insieme formano qualcosa di meraviglioso. con “BAYWATCH” Così come i volontari che si sono prodigati per realizzare i - Il gruppo “AMICI DI DAVIDE” vari carri ed allestire la festa. Ogni persona è diversa dall’al - con “I-DA VICHINGHI” tra ma mettendosi insieme la forza si moltiplica e le idee A tutti loro un infinito grazie. diventano realtà. Un doveroso ringraziamento a tutti i volontari ma soprat - Il carnevale è la festa dell’allegria per eccellenza e da noi è tutto grazie alle persone che hanno partecipato al nostro stata portata da: carnevale e che l’hanno reso ancora più bello e divertente. - Le nostre mascotte arcobaleno GRAZIE E ALLA PROSSIMA EDIZIONE! - Il centro diurno per persone con disabilità “IL SOLE” Chiara Basso che ha presentato “ALICE NEL PAESE DELLE MER - AVIGLIE” - L’Associazione culturale “MATER VITAE” con “LA SEMPLICITÀ DEL CAPPELLAIO MATTO” - L’Associazione “LA CLASSE DEI GENITORI” che ha presentato gli “ANNI 50” - L’ACR - ASILO SS. FELICE E FORTUNATO con “I PIRATI NAUFRAGHI” - L’AC e ASILO PARROCCHIALE DI BOJON CON IL VICARIATO DI con il tema “LA SPADA NELLA ROCCIA”

V°II ° icn maermonriae div Baarblaera Zaignallo en Daovidtet Buararbinn. a Anche in questa notte d’estate i colori e le luci dei carri mascherati hanno portato molta allegria alla nostra Comunità. Hanno sfilato per noi: - “LE CHEER LEADER”: Eva, Giulia e Sofia - Palestra Monte Verdi di Liettoli - BIANCA NEVE E LA STREGA CATTIVA - Gruppo “CARRAMBA CHE CARRA’” - simpatiche e allegre mamme di VALLI DI ; - “I PIRATI NAUFRAGHI” - ACR E ASILO SS. FELICE E FORTUNATO - “GREASE” - LA CLASSE DEI GENITORI di BOJON - “IL TERNO DELLE MASCHERE” - ALLEGRA BRIGATA DEGHEJO di BAGNOLI DI SOPRA - “I-DA VICHINGHI” - gruppo “AMICI DI DAVIDE” Impresa Onoranze Funebri Non ci stancheremo mai di ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per realizzare la nostra festa ed ancora mille volte grazie a chi è venuto a trovarci per passare una serata in nostra compagnia. Zago rag. Adriano GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!!!!!!!

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presentiamo alla Comunità i bambini battezzati dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017

Giorgio Magro Mariavittoria Donolato Tommaso Bragato Ettore Donolato Luna Meneghetti Gobbo Marco di Diego e Alice di Pierpaolo e Claudia di Alessandro e Silvia di Davide e Arianna di Damiano e Maria Teresa di Amedeo e Roberta

Cacco Alice Pietro Callegaro Carraro Ziva Kevin Gislon Ettore Rampado Ranzato Pietro di Simone e Manuela di Stefano e Alessandra di Enrico e Katiuscia di Luca e Maria Teresa di Giampietro e Assunta di Giampietro e Federica

Emma Frison Adele Fasolato Gioia Mazzetto Camilla Taschin Nicholas Zeminian Alberto Oreste Coccato di Davide e Laura di Andrea e Manuela di Davide e Luisa di Davide e Alice di Manuele e Simonetta di Kristian e Chiara

Anita Matterazzo Anna Polo Paolo Rana Leonardo Salmaso Giacomo Taschin Sara Muti di Matteo e Claudia di Fabio e Daniela di Andrea e Barbara di Lucio e Ilenia di Simone e Giada di Fabio e Monica

I bambini sono come i fiori: ciascuno è unico per colore e profumo

Tutti insieme fanno del mondo un bellissimo giardino Chiara D’Anna Gabriel Butucea Nicola Zanin di Andrea e Alessia di Valentin e Tatiana di Massimo e Rossella

Una catecumena a Campolongo Era settembre 2015 quando ad un incontro del Consiglio Pastorale don Emanuele ci presentò Ca - rolina Milani e suo marito Marco. Carolina, Moldava, sposata con rito religioso misto con Marco, chiedeva di diventare Cristiana. 08-11-2015 Carolina in Cattedrale a Padova davanti al nuovo ve - scovo Claudio fu ammessa al percorso del catecumenato della durata di 2 anni. Un percorso impe - gnativo per Lei con incontri di catechesi sistematici settimanali ed incontri ed unzioni in Cattedrale a Padova ed in Parrocchia. Ogni domenica, quando era presente alla Messa, subito dopo l’omelia, vi ricordate, veniva congedata dal parroco ed accompagnata dai catechisti fuori della chiesa come previsto dal percorso catecumenale. Percorso che è terminato nella notte della vigilia di Pasqua il 15 aprile 2017 con il Battesimo di Carolina, il conferimento della Cresima e della Prima Comu - nione. Avere una Catecumena per la nostra comunità ha portato oltre la novità e curiosità, anche molti effetti positivi, infatti nell’ultimo periodo parecchie persone si interessavano a Carolina e chiedevano notizie. In quella notte Santa erano presenti parecchi parrocchiani che hanno accom - pagnato Carolina con la loro vicinanza e la loro preghiera. Ernesto e Milledi 14 . Campolongo Maggiore 2017 Anniversari di matrimonio

Gli anniversari di matrimonio sono stati festeggiati qualche rimpianto. Bello sentire anche qualche domenica 11 giugno. La festa è iniziata con la testimonianza. Nel congedarci, alle coppie sono stati offerti partecipazione alla s. messa celebrata dal nostro parroco dei bellissimi bouquet di fiori. don Emanuele. Nell’omelia le coppie hanno ascoltato e gradito le buone e sagge parole del nostro parroco. Martedì Marta e Loris 6 giugno era stato organizzato un incontro per tutte le coppie, presieduto da mons. Gino Temporin di Piove di Sacco, sul tema “amore e letizia” di Papa Francesco. L’amore reciproco tra moglie e marito è l’espressione più autentica dell’amore di Dio Padre rivolto ai suoi figli. Amore da costruire, da coltivare e far crescere. Dopo la s.messa ci siamo ritrovati a pranzo in centro parrocchiale dove sono state proiettate alcune foto dei matrimoni. Quanti ricordi e quante emozioni sono riaffiorati alla memoria soprattutto dei meno giovani, foto del passato riviste con grande gioia e 50° Ne ’ 55° Ne ’voi

Biscaccia Carrara Sante e Matterazzo Lucia

Pittarella Placido e Cappellari Assunta

PANIFICIO Borgato Gianpaolo e Maniero Carla MENGATO

Via Bosco di Sacco 49/a Liettoli di Campolongo Maggiore Tel. 049 5848279

Boscain Bruno e Scanferla Ombretta

Sporzon Secondo e Stramazzo Marisa

Matterazzo Pietro e Callegaro Domenica W li Sposi Campolongo Maggiore 2017 15 . UNA BELLA ESPERIENZA

Dopo aver fatto tanti anni di catechismo (16) ero esausta e mi sono fermata. 3 anni fa ho ceduto alle sollecitazioni di don Emanuele e Suor Loredana ed ho iniziato questa nuova avventura aiutata dalla mia amica Brunella. Non conoscevo i ragazzi né le loro famiglie. Fin dai primi incontri mi sono resa conto che i 15 ragazzi di 1^ media ai quali avrei dovuto dedicarmi, erano veramente dei bravi ragazzi. Le loro famiglie ho avuto modo di conoscerle durante le uscite e ho avuto la piacevole sorpresa (non sempre succede) di trovare in loro disponibilità a collaborare anche quando ho chiesto la disponibilità per

in Cottolengo: un’esperienza indimenticabile, hanno condiviso merenda e balli tutti assieme; siamo andati anche a Villa Madonnina di Fiesso per un ritiro di mezza giornata, hanno partecipato tutti e anche là abbiamo pregato e ci siamo anche divertiti. Il 14 maggio è arrivato il giorno tanto atteso, la cresima. Dopo vari incontri con i genitori e i padrini e messo a punto il programma, tutti erano preparati per la cerimonia. Il giorno della cresima i ragazzi erano visibilmente emozionati, così come noi catechiste e anche i genitori che avevano fatto preparare la chiesa con dei bellissimi fiori. I ragazzi erano vestiti con sobrietà e buon gusto come aveva raccomandato il nostro parroco. Il Vescovo Claudio Cipolla durante la celebrazione ha esposto un’omelia molto coinvolgente che esortava tutti ad agire e ha anche letto un pensiero scritto da uno dei ragazzi; durante il rito della confermazione li ha abbracciati tutti, uno per uno. A conclusione di un cammino di 3 anni fatto insieme a questi bravi ragazzi e alle loro generose famiglie, il giorno della cresima abbiamo vissuto una bella esperienza che non sarà dimenticata: per tutti noi è stato un dono.

Antonella Veronese

Il Vescovo in visita alla cucina del Centro Parrocchiale il 14 maggio gli incontri del sabato o quando qualche famiglia si è resa 40° Sacerdozio disponibile ad ospitare tutto il gruppo per fare catechismo sulla parola di Dio della domenica. Ho cercato di trasmettere Don Lorenzo Donà, Parroco di Campolongo il mio essere cristiana con la mia modesta fede. Devo dall’ottobre 2001 al settembre 2013 celebra confessare che non sono per niente tecnologica, uso a quest’anno il suo 40° di sacerdozio. Per questa malapena il telefonino, però ho potuto contare sulle famiglie. importante tappa del suo ministero, la nostra Sempre sostenuta dalla presenza costruttiva di don comunità parrocchiale gli Emanuele, questi 3 anni sono trascorsi serenamente con vari porge gli auguri e lo incontri e uscite. Sono le ultime uscite quelle che certamente ringrazia, ancora una volta, resteranno di più impresse nella mente dei ragazzi e di noi riconoscente per il suo catechiste. impegno per il rinnovo e la Siamo stati a Torino sui passi di S. Giovanni Bosco, al realizzazione delle nostre Serming della pace e a Libera, abbiamo pregato e ci siamo strutture parrocchiali delle anche tanto divertiti perché siamo stati ospiti da delle quali oggi beneficia tutta la magnifiche suore. Quello che ai ragazzi è rimasto tanto nel comunità. cuore è anche il giorno passato con il gruppo “a mani aperte” 16 . Campolongo Maggiore 2017

ACCONCIATORE Festa dei cinquantenni Domenica 18 giugno la comunità di Campolongo Maggiore ha fes - ALFIO teggiato la classe del 1967. 50 anni, è un compleanno impor - Barbiere tante. La giornata è cominciata professionale con la santa messa delle 11 per da generazioni ringraziare il Signore del traguardo raggiunto e con l’auspicio di CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) ritrovarci ancora nei prossimi anni. Via Chiesa, 12 - Cell. 346 60 83 088 In questa chiesa abbiamo ricevuto i sacramenti e molti di noi hanno celebrato il loro matrimonio. Tornare per festeggiare i 50 anni è stato emozionante. Nell’omelia don Emanuele ha ricordato i nostri due compagni di classe che ci hanno lasciato, Andrea e Giuseppe. Al termine della s.messa non poteva mancare la Rievocando i tanti ricordi comuni, anche il pranzo pros - mitica foto ricordo. Dopo ci siamo ritrovati tutti a pranzo eguiva e tra una bevuta e l’altra ci siamo tanto divertiti. Alla nel centro parrocchiale dove abbiamo avuto modo di ri - fine la promessa è sempre quella di ritrovarci almeno una conoscerci bene e di ricordare i bei tempi della scuola. volta all’anno. Durante il pranzo sono stati evocati tanti simpatici aned - È doveroso ringraziare chi si prende l’impegno di man - doti proprio del periodo della scuola, uno in particolare tenere il gruppo in contatto e organizzare i vari ritrovi. riguardava le telefonate anonime per avvertire di presunti Giornata da ricordare e ripetere magari ritrovando anche ordigni esplosivi nascosti a scuola. Questo avveniva princi - chi non ha partecipato. palmente di sabato mattina quando scattava l’ora del com - pito in classe di francese, non era per la lingua francese, ma Angelita - Chiara e Loris per qualche antipatia per la prof. Fratelli gemelli i l l e m e g i l l e t a r F

Quest’anno, tra le iniziative pensate per la festa della Co - Clima festoso con interviste ai partecipanti, a seguire un munità, è stata inserita una nuova iniziativa: il 1° raduno piccolo intrattenimento per dare un po’ di allegria a tutti i dei fratelli gemelli residenti nella nostra Parrocchia, Cam - festeggiati, alle famiglie e agli amici al seguito. polongo ne conta 20 coppie. È stata una bella novità accolta Per l’anno prossimo speriamo di allargare la partecipazione. con piacere da buona parte degli interessati. Si accettano idee e consigli. La serata è stata bella: S. messa, cena e presentazione delle panificio varie coppie, dai più piccoli, 7 anni, ai più grandi 72. Mario Matterazzo “al vecio muin”

Terapie naturali, Omeopatia, Cosmesi Sanitaria, Auto analisi, FARMACIA Analisi delle intolleranze alimentari, Analisi del capello, LIVIERI Dieta personalizzata, Test di controllo della circolazione venosa, CASALICCHIO Noleggio bilance, Tiralatte, Sedia a Rotelle, Magnetoterapia, AGOSTINO Pressoterapia, Controllo pressione ELENA CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) Via Roma, 7 CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) - Via Roma, 26 - Tel. 049 58 48 291 Campolongo Maggiore 2017 17 . E anche questo anno... eccoci qua E anche questo anno... eccoci qua! Da quando il nostro Capitano ha lasciato le redini del AZIENDA AGRICOLA Non volevamo mancare questo appuntamento, che ormai gruppo nelle nostre mani, il dolore del vuoto e la paura di è diventato una tradizione per noi. È l’occasione utile per non riuscire ad affrontare di nuovo questo impegno, ci raccogliere i pensieri e ricordare tutte le esperienze vissute aveva fatto decidere di sospenderlo. Questo anno, in cui durante l’anno. ... E ci siamo accorti che sono davvero tante abbiamo provato a camminare “da soli”, ci ha aiutato a re - F.lli ZAMPIERI le cose realizzate! cuperare la fiducia, la forza e il coraggio necessari ad affron - lavorazione conto terzi Siamo fieri di constatare che, di anno in anno, alcuni ap - tare di nuovo questa sfida. E così a Luglio siamo partiti, per puntamenti importanti, come La festa della solidarietà, in - una settimana, con 30 ragazzi verso l’altopiano di Asiago, sieme a Aria Sole e Festa, e il Pellegrinaggio all’OPSA, sono presso la Casa S.Antonio, immersi nel verde dei boschi. È Campolongo Maggiore (VE) stata un’esperienza bella, intensa e impegna - Via Chiesa, 33 - Tel. 049.584.8067 tiva, fatta di lunghe passeggiate, di giochi, di riflessioni, di risate, di pianti, balli e canti. Questa esperienza ci ha ricordato che siamo forti, che i semi piantati dal nostro Capitano sono cresciuti e sono diventati delle piante con radici salde e profonde. Siamo tornati col cuore pieno, consapevoli che le sfide e le diffi - coltà non mancheranno, ma che dobbiamo avere fiducia e coraggio nel continuare la no - missione. La parola CORAGGIO deriva da “AVERE CUORE” e, a tal proposito, prendiamo a pre - stito le sagge parole di Papa Francesco come promemoria quotidiano:“Oggi è tempo di missione ed è tempo di coraggio! Coraggio di rafforzare i passi vacillanti, di riprendere il gusto dello spendersi per il Vangelo, di riacqui - diventati delle conferme forti e sicure. Conferme che ci stare fiducia nella forza che la missione porta con sé. Ci è sono ancora molti cuori sensibili intorno a noi, che desi - richiesto il coraggio per lottare, non necessariamente per derano condividere e contribuire, ognuno come può, per vincere; per annunciare, non necessariamente per conver - donare a chi non ha ricevuto dalla vita le stesse opportunità. tire. Ci è richiesto il coraggio per essere alternativi al È emozionante vedere che, il numero delle persone che si mondo, senza però mai diventare polemici o aggressivi. Ci fanno “contagiare” dalla solidarietà aumenta ogni anno... è richiesto il coraggio per aprirci a tutti. Oggi è tempo di perché la solidarietà è una “malattia” che fa bene al cuore! coraggio! Oggi ci vuole coraggio!“ Questo 2017, è stato importante anche per un altro evento. ... Noi siamo qui, con Cuori e Mani aperte, pronti per con - Da sempre, uno degli appuntamenti che i ragazzi hanno dividere nuove esperienze e nuovi incontri… la storia con - atteso con maggior trepidazione durante l’anno, è stato il tinua! Camposcuola. Un’occasione di crescita e di condivisione importante, per loro, lontani dalla famiglia, e per noi nel Antonio, Lucia... vivere insieme a loro per una settimana. e tutta la Compagnia del Gruppo A Mani Aperte 3, 2, 1... GREST Anche quest’anno la fantastica esperienza del GrEst si è svolta tra divertimento e serenità con la partecipazione di 116 ragazzi e l’aiuto di ben 28 animatori accompagnati da Don Emanuele e Suor Mirella. Filo conduttore è stata la storia di Kiko, figlio di Kabot capo del villaggio di Kwort; venuto a mancare il padre, Kiko si trova a dover su - perare varie sfide contro Zuccot, fratellastro del padre, per decidere chi sarebbe stato pro - clamato nuovo capo villaggio. Entrambi erano aiutati da vari amici; dopo tante difficoltà e incertezze, Kiko incontra Tanka, della quale poi s’innamora, e riesce a spuntare la compe - tizione lealmente, ottenendo l’ammirazione del popolo. Questa storia ha insegnato ai ra - gazzi valori come quelli della collaborazione e dell’onestà e di non avere pregiudizi. La mattina cominciavamo con un momento di preghiera, a cui seguiva la storia, dei balli in piazza, delle attività e per finire i giochi. I ragazzi erano ogni giorno sempre più cari - chi e decisi a vincere ogni sfida proposta e mi hanno sor - preso anche durante le attività di laboratorio a cui partecipavano con tanta forza di volontà e ascolto. Due giornate in gita fuori paese, a Mirabilandia, e a seguire, alle grotte di Oliero con l’indimenticabile escursione in battello! Tutto ciò ha costituito le due intense settimane che ab - biamo passato insieme ai ragazzi, a cui siamo infinitamente grati per averci regalato un’esperienza memorabile e unica, e per averci donato emozioni incredibili! Spero che a loro siano arrivati i nostri messaggi di amore, fede e impegno. Vi aspettiamo l’anno prossimo per trascorrere un’altra bella avventura insieme a noi e a tutti quelli che vorranno ag - giungersi! Syria Pizzo 18 . Campolongo Maggiore 2017 IN PUNTA DI DIAMANTE

È stata una avventura ricca di pro - proseguito) verso Malga Ombretta, i giochi notturni, le ri - poste il Camposcuola di quest’anno! flessioni di gruppo, la meravigliosa veglia alle stelle e... l’in - Ospiti della casa alpina “Maria Iim - dimenticabile pic nic - barbecue del sabato offerto da un macolata” a due passi dalla Marmo - gruppo di genitori! lada, dal 30 luglio al 6 agosto Un grande grazie va agli educatori Marta, Michela, Elisa, abbiamo vissuto un’esperienza fan - Chiara, Erika e Tommaso che con amore e passione educa - tastica grazie ai 29 ragazzi Acr ed ai tiva hanno organizzato e gestito attività, giochi e riflessioni. 20 giovanissimi che hanno accettato la sfida. Grazie alle cuoche che ci hanno dato la giusta dose energe - La proposta di quest’anno rendeva attuale la figura biblica tica quotidiana e alle signore che ci hanno aiutato (a fatica!) di Ester, regina bellissima che, riconoscendo la missione af - a tener pulita ed in ordine la casa. fidatale da Dio, rispose con coraggio alla chiamata: salvare Alla fine, ma non meno importante un grande GRAZIE il suo popolo esule in terra straniera dallo sterminio pro - AI RAGAZZI che hanno accettato questa sfida e che hanno grammato da dei nemici. Rivisitando in chiave fantastica reso unico il camposcuola 2017. la storia, abbiamo trasmesso ai ragazzi un messaggio di re - Siete grandi ragazzi!!! È stato un piacere esservi accanto. sponsabilità e coraggio che li ha portati a scoprirsi come “la Vi aspettiamo a Settembre con l’ACR!!! punta di diamante” a cui Dio chiede di essere re o regina Marta Panizzolo responsabili dentro la propria comu - nità. Ogni giornata prendeva nome da una pietra preziosa le cui caratteristiche e qualità ricalcavano la scansione degli obbiettivi. I ragazzi, dopo essersi am - bientati, si sono calati nel vero spirito del camposcuola. Tante le risate e i sorrisi scambiati, i canti a squarciagola, gli scherzetti e qualche secchiata d’acqua a rinfre - scare gli animi. Le giornate si sono susseguite velocemente, tra momenti di attività e gioco al campo da calcio comunale o al bosco, l’immancabile passeggiata (attraverso i Serrai di Sot - Gambato Francesco toguda siamo arrivati tutti a Malga Ciapela, poi i più determinati hanno

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Nella chiesa della nostra Parrocchia dal 1 luglio 2016 al 30 giugno 2017 si sono celebrate le esequie per questi nostri defunti. LI RICORDIAMO.

Marisa Crema Pasqua Maniero Mario Bucchia Sebastiano Brentan Giuseppe Pittarella Bruno Fattore Amedeo Gobbato

✻ RICORDANDO ✻ Mercoledì 16 novembre il cuore di don Antonio Bellamio cessava di battere, ad un anno di distanza dalla scoperta del male che lo ha por - tato alla morte. Don Antonio è stato Parroco di Campolongo M. dal 1973 al 1984 e qui curò il restauro della chiesa e del campanile. Don Antonio era nato a Ronchi di Villafranca nel giugno del 1931. Entrò nel Seminario minore quando ancora si era in guerra e l’ordinazione a Lauretta Ranzato Rosa Convento Natalina Beo Alberto Bellitti prete fu conferita dal Vescovo Bortignon il 10 luglio 1955. Don Antonio è stato fedele alla vocazione e alla missione ricevuta. Non ha cercato strade o gesti originali, è vissuto da prete come il seminario preconciliare l’aveva formato ed ha assunto il Concilio con la stessa determi - nazione: essere fedele amministratore della Parola e dei Sacramenti. Siamo certi che il Signore lo ha accolto con le parole evan - geliche: “Entra servo buono e fedele nella gioia del tuo Signore”. La Comunità Parrocchiale di Campolongo Antonio Rampazzo Esterina Sanatelli Giovanni Franceschin Remigio Boscolo lo ricorda con riconoscenza. Biolo Olivo Severino Conte Gianni Gedeone Gobbi Margherita Boldrin Angelo Balasso IMPRESA EDILE CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) Via Basse, 3/A - Tel. 049.584.8770 CARITAS PARROCCHIALE

Ormai sono cinque anni che la parrocchia di Campolongo le persone che vogliono partecipare con la donazione di ge - M. ha un punto di distribuzione Caritas, emanazione del neri alimentari o di materiali di pulizia/igiene. Centro Caritas Vicariale di Piove di Sacco, collocato presso Inoltre, il secondo Sabato di ogni mese, il centro di distri - l’asilo parrocchiale; come voi sapete è aperto i primi tre Sa - buzione, è aperto al mattino (dalle 9.00 alle 11.00) per co - bati di ogni mese. loro che voglio portare al centro Caritas gli aiuti o anche In questi cinque anni abbiamo assistito 52 nuclei famigliari; solo venirci a trovare, attualmente aiutiamo 20 famiglie. Le famiglie che ricevono i vostri aiuti non mancano mai di Come in tutte le comunità cristiane, gli operatori caritas, ringraziare tutti i parrocchiani per la generosità ed il loro da soli, fanno ben poco; solamente insieme, con il contri - contributo il quale, oltre all’aiuto materiale, contribuisce a buto di tutti i parrocchiani, si costruisce qualcosa di grande. farle sentire meno sole. A tal fine è stato posto in chiesa un carrello della spesa per Operatori Caritas

LATTONERIE CIVILI E INDUSTRIALI TENDE DA SOLE Via Alto Adige, 107 CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) Fax 049 974 0035 e-mail: [email protected] Ranzato Doriano: Cell. 348 130 7930 Ranzato Ivan: Cell. 333 397 0819 Giovani allievi di un corso professionale di falegnameria organizzato a Campolongo dall’Istituto Veneto per il lavoro negli anni ‘50. Maestri del corso i falegnami Masiero Guido e Formenton Amedeo Colorificio Gottardo SEDE: Via Pave 2/A - 30010 Campolongo Maggiore (VE) Tel. +39 049 584 81 16 - Fax +39 049 974 02 73 [email protected] - www.colorificiogottardo.it

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RINGRAZIAMO COOP ALLENZA 3.0 Soc. Coop. PER IL CONTRIBUTO