DEI LIBRI DEL MESE

MARZO 1998 ANNO XV-N. 3 LIRE 9.500

Sul concetto di storia di Walter Benjamin RECENSITO DA PIERO CRESTO-DINA -1"' • 1 iKtie ,i •

Giuseppe Sertoli Franco Brioschi Shamela e Pamela La trilogia freudiana di Francesco Orlando Marcello Flores Mario Corona Il libro nero del comunismo Fantasie virili di Klaus Theweleit Piero Boitani Alberto Cavaglion, Nobiltà dello spirito di Mann La vita è bella di Benigni

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 - ROMA - ISSN 0393 - 3903 INDICI Da IJBRI DEL itorialh

I bon mot di Franco Ferraresi

La prematura scomparsa di Franco tedeschi, rispondesse aprendo l'agen- ziente lavoro di contatti e pressioni di del suo costume. Tuttavia non dava Ferraresi, sabato 21 febbraio a Torino, dina telefonica e chiamando un nume- cui si faceva carico perché gli articoli l'impressione di farne una questione di è stata considerata sui più importanti ro a Princeton o a Berkeley, a Cam- arrivassero. principio; piuttosto Ferraresi sembra- giornali come la perdita, per la cultura bridge o a Oxford, a Parigi o in Au- Mostrava la genuina ambizione di al- va rappresentare quella tendenza di italiana, di un'originale figura di scien- stralia (tutti luoghi dove aveva potuto lontanare dalle pagine della rivista i so- tradizione anglosassone che porta a ziato sociale, capace di coniugare gli fare soggiorni di studio). Se la nostra spetti di provincialismo, ogni volta eh considerare la ricerca scientifica e le studi sui problemi delle pubbliche rivista ha potuto ospitare preziose fir- essi si affacciavano. Questo impegno si curiosità culturali una passione gratui- amministrazioni (vedi Burocrazia e po- me di politologi, sociologi, storici e fi- accompagnava con un tratto affatto ta, tanto più gratificante quanto più di- litica in Italia, edito dal Mulino nel losofi di altri paesi lo si deve soprattut- particolare: sollecitare recensioni per sinteressata. Assumendo l'impegno di 1980) con le indagini sull'identità del- to ai suggerimenti di Ferraresi e al pa- compiacere qualcuno non faceva parte condividere le responsabilità della di- la destra italiana (vedi Minacce alla de- rezione della rivista, compreso l'onore mocrazia, apparso da Feltrinelli nel di rappresentarla giuridicamente, ave- 1995). Nella commemorazione all'u- va rinunciato a qualsiasi remunerazio- niversità, Gian Giacomo Migone, ne, tenendo conto delle ristrettezze fi- amico fraterno dai tempi della giovi- nanziarie in cui versava la nostra testa- nezza, ha ricordato anche l'impegno ta. Di tanto in tanto lo ricordava sorri- militante nell'ambiente cislino, prima dendo, con l'aria di chi non si sogna di a Milano e poi a Torino: "Eravamo lamentarsi bensì constata, con eviden- empirici e occidentali, ma fermamente te soddisfazione e un pizzico di autoi- dalla parte dei più deboli. Ci rifiutam- ronia, che si può fare qualcosa per il mo sempre di scegliere tra giustizia e semplice piacere di farlo. libertà, volevamo entrambe in eguale Socievole per natura, diplomatico misura, anche a costo di rimanere per per educazione, si era assunto senza un lungo periodo senza casacca". Qui problemi il compito di moderare le di- vorremmo ricordarlo come fondatore scussioni e i conflitti che spesso divi- e redattore della nostra rivista, della dono ambienti gelosi della propria au- quale è stato un entusiasta sostenitore tonomia e delle proprie prerogative. anche nei momenti più difficili. Negli Temperamento tutt'altro che remissi- anni novanta la sua collaborazione di- vo, con una vocazione se mai per la po- venne intensissima, fino a condividere lemica, da quando era entrato nella di- la responsabilità della direzione. rezione aveva scelto di essere, forte La caratteristica più evidente e si- della sua autorevolezza, un sagace gnificativa dell'atteggiamento di Fer- punto d'incontro fra le varie compo- raresi nelle discussioni alT'Tndice" nenti dell'"Indice". Toccava a lui, ca- era la propensione del tutto naturale a pace di sdrammatizzare le tensioni con considerare le questioni dal punto di un bon mot, presiedere le riunioni più vista della comunità scientifica e della accese. E' ragionevole pensare che dimensione internazionale. Coltivava considerasse un punto d'onore difen- l'amabile snobismo di chi è abituato a dere le scelte della direzione, al tempo ragionare con interlocutori che ap- stesso orientandole verso un livello al- partengono ad altri mondi e culture e to di gic rnalismo culturale, che sapes- trova sorprendente che possa prevale- se guardare al di là dei confini, spesso re un punto di vista localistico e na- ristretti, della vita italiana. Credo di in- zionalistico. Si stupiva sinceramente terpretare un sentimento comune nel- che, scegliendo il recensore per un li- la nostra redazione, se dico che solo bro importante, non si tentasse di ot- oggi, dopo la sua morte, mi rendo con- tenere la collaborazione di un affer- to di come sapesse infondere fiducia, mato studioso straniero e spesso acca- senza imporsi. Perché, fra gli altri, deva che, alle nostre rimostranze sulle Franco aveva anche il dono della di- difficoltà di raggiungere celebrati in- screzione. tellettuali francesi, inglesi, americani, Alberto Papuzzi

late nel corso di tutti questi anni. sto per questa straordinaria gal- puntata, si propone di dare vo- ne siamo capaci di recensioni Nata quando l'editoria italiana leria di ritratti. Per ragioni di ce, partendo da situazioni locali, approfondite o di doppie recen- Chiarezza pubblicava ventimila titoli chiarezza abbiamo introdotto in- alle molteplici attività culturali sioni, corredate da vari interven- all'anno, deve oggi dare conto di novazioni grafiche nella compo- che si svolgono sotto la superfi- ti di servizio), che possano costi- La rivista che oggi sfogliate un'industria del libro che ne sizione dei titoli e nella presenta- cie della grande attualità giorna- tuire una scelta e una proposta, presenta alcune novità, sia nella sforna cinquantamila, mentre zione dei libri, perché il lettore listica o televisiva, e che sono in dietro le quali il nostro lettore veste sia nei contenuti. Aveva- sono abbastanza cambiati, nella riceva una prima precisa infor- realtà humus, fermento della vi- continui a ritrovare il picere e mo annunciato questi cambia- cultura italiana, orientamenti e mazione sull'argomento degli ar- ta culturale. l'utilità di leggere "L'Indice". menti nell'editoriale di dicem- comportamenti, gusti e stili. ticoli. Ma il cambiamento più signi- A.P. bre. Dicevamo allora come la di- Come vedete, la veste grafica è Abbiamo poi ampliato con ficativo è la rinuncia al "Libro scussione, all'interno del grup- rimasta quella inventata dallo una pagina di lettere la rubrica del Mese", che nel contesto di PS. In occasione di questa po che ha fondato la rivista studio Pirella Gòttsche quando "Martin Eden" curata da Dario una frammentata produzione li- piccola ma decisiva svolta nella quattordici anni fa e che conti- Migone fondò "L'Indice". Per Voltolini, che ha incontrato braria, e di fronte a n»*r>vi com- storia della nostra rivista, desi- nua a pensarla fosse in bilico tra ragioni di chiarezza nella comu- molti favori nei lettori, a confer- portamenti del pubblico, non ri- deriamo ringraziare innanzi due desideri: restare fedeli alla nicazione con il lettore siamo an- ma di un fenomeno che attraver- sultava più rappresentativo, tutto i numerosi collaboratori tradizione del giornale ed evitar- zi tornati a una copertina che ri- sa la cultura di questi anni: non neppure sul piano simbolico, di che con le loro letture e le loro ne una nobile fossilizzazione. Ci corda quelle delle origini del si tratta soltanto di curiosità per una linea editoriale, per cui ri- recensioni permettono di fatto è sembrato che il punto di equi- giornale, sempre centrata sui ri- le tecniche della scrittura narra- schiava di apparire una presun- che ogni mese si possano confe- librio potesse essere individuato tratti di Pericoli, che ringraziamo tiva, ma quasi d'uno scambio di zione. Indicheremo invece, in zionare queste pagine, in secon- in un intervento ispirato a criteri per la collaborazione tanto assi- ruoli, sempre più frequente, fra ogni numero della nostra rivista, do luogo, più in particolare, di chiarezza, come se dovessimo dua quanto preziosa: non fosse lettore e autore. Una nuova ru- un cospicuo gruppo di "Libri l'inimitabile Matticchio e Mar- ripulire le pagine della nostra ri- per altro, nella storia delle riviste brica, "Mente locale", dedicata del Mese", sia di letteratura sia co Dabene, che ha reso possibi- vista dalle concrezioni accumu- letterarie "L'Indice" avrà un po- a Sassari in questa sua prima di saggistica (oggetto per quanto le l'innovazione grafica. MARZO 1998 l'INDICF N.'3, PAG. 3

RELIGIONI LIBRI DEL MESE 34 Giovanni Filoramo, Italiani e protestantesimo LE IMMAGINI 6 Le parole, la notte di Francesco Biamonti recensito di Giorgio Tourn da Vittorio Coletti DI QUESTO NUMERO ANTROPOLOGIA 7 Fermata km 301 di Marosia Castaldi recensito da Girolamo Imbruglia 35 Francesco Ronzon, Dio d'Acqua di Griaule 10 Illuminismo, barocco e retorica freudiana e Capitan Cook di Sahlins di Francesco Orlando recensito da Franco Brioschi PSICOAN ALISI 13 Nobiltà dello spirito di Thomas Mann recensito da Piero Boitani 36 Daniela Ronchi della Rocca, Terapeutico e antiterapeutico, Nodi familiari 16 Shamela di Henry Fielding e Pamela di Betrando e Inventario di psicoanalisi di Sias di Samuel Richardson recensiti da Giuseppe Sertoli 27 II libro nero del comunismo recensito FOTOGRAFIA . da Marcello Flores 38 Giovanni Carpinelli e Carlo Boccazzi Varotto, 28 Fantasie virili di Klaus Theweleit recensito Storia fotografica della Rsi da Mario Corona 30 Sul concetto di storia di Walter Benjamin MONTAGNA recensito da Piero Cresto-Dina 39 Marco Ferrari, In terre lontane di Walter Bonatti 32 Siva di Wendy Doninger recensito Guido Bonino, Paropàmiso di Fosco Maraini da Mario Piantelli Piero Bonino, Tibet sopravissuto 37 II giudice e il principe di Paolo Borgna e Margherita Cassano recensito da Sergio Chiarloni STRUMENTI Franca Bosco Sacerdote, Eugenio Dalmotto, Le immagini sono tratte dal EDITORIA Annalisa Magone, Elena Alleva, Marco Ciari volume uscito da Bollati Bo- e Guido Abbattista, Manuali e schede. ringhieri che Giovanni Carpi- 5 Lidia De Federicis, Tirature '98 nelli recensisce a pagina 38. Alberto Cadioli, Storia dell'editoria di Gabriele Turi 40 Giorgio Bini, Cambiare la scuola di Massa Alcune di queste sono com- 41 Mario Tozzi, Atlante delle popolazioni di Salza mentate dallo stesso Carpinel- NARRATORI ITALIANI Renzo Morchio, Il cielo li, altre hanno forse bisogno di 8 Alberto Cavaglion, Certe promesse d'amore 42 Carlo Cartiglia, Breve storia del mondo di Gombrich qualche annotazione. La foto- grafia di questa pagina fu scat- di Aldo Zargani tata a Roma nell'inverno del 9 Monica Bardi, Alle Case Venie di RUBRICHE '43 e pubblicata sui giornali Giorgio Patrizi, Crema acida di Tommaso Ottonieri per dare la sensazione della persistenza di una vita monda- Gio Ferri, Il tessitore di Clio Pizzingrilli 18 GRANDI LETTORI na nella capitale. A pagina 8, Guido Bonino, Leggere, recensire di Virginia Woolf un milite della brigata autono- FUMETTI ma Ettore Muti; a pagina 10, 12 Luca Bianco, Le celebrazioni di Pazienza 24 MARTIN EDEN due giovani fratelli, entrambi Anna Nadotti intervista Vikram Chandra arruolati, ricevono una visita dalla sorella; a pagina 17, Let- LETTERATURE Casella postale terio Meli a spasso nel feb- 14 Hermann Dorowin, Musica del futuro braio '44; a pagina 23, una ma- di Hans Magnus Enzensberger 43 EFFETTO FILM nifestazione di amicizia italo- Cesare Pianciola, La cospirazione di Paul Nizan Rosetta Loy e Alberto Cavaglion, germanica nel castello viscon- teo di Pavia nella primavera 15 Anna Chiarloni, Il signor Theodor Mundstock La vita è bella di Roberto Benigni Michele Marangi, Pietro Germi del '44; a pagina 26, una foto di Ladislav Fuks ricordo realizzata in uno stu- 18 Massimo Bacigalupo e Laura Cornetti, Massimo Quaglia, Ennio Flaiano dio fotografico; a pagina 28, Classici inglesi e altri scrittori di cinema uno spettacolo di acrobati; a Giovanni Spagnoletti, Wim Wenders pagina 31, un soldato tedesco Claudia Moro e Sandro Volpe, 19 Alessandra Curti, Lolita distribuisce fette di pane ai ci- L'identità di vili: il gesto fu volutamente Anna Nadotti, Il dio delle piccole cose rallentato per consentire al fo- 20 47 MONDO di Arundhati Roy tografo di riprendere la scena; Francesco Fiorentino, Le poète et le Roi Carmen Concilio, Est, Ovest di Salman Rushdie a pagina 32, un mercatino im- di Marc Fumaroli provvisato fotografato da mili- 21 Pier Paolo Piciucco, Terra rossa e pioggia scrosciante Maria Rosaria De Bueriis, To Do and to Be tari tedeschi; a pagina 37, di Vikram Chandra e II buio non fa paura di Ann Schofield Mussolini alla macchina da di Shashi Deshpande Aldo Amati, Power and the People scrivere nel marzo '45 a Gar- 22 Ugo Serani, Pessoa, Saramago, Lisbona di Vernon Bogdanor gnano; a pagina 47, padre An- tonio, cappellano della legione 23 Mariolina Bertini, Giulia Visintin Sylvie Accornero, Nazis dans le mètro ed Écrire en contre di Daenickx Tagliamento; a pagina 48 il e Andrea Bosco, Gialli matrimonio tra il milite Zam- pieri e la signorina Roncati. 50 MENTE LOCALE STORIA Sassari, interventi di , 26 Guido Castelnuovo, La città medievale Costantino Cossu, Manlio di Arsenio e Chiara Frugoni Brigaglia, Simone Sechi e Piero Pulina. Alfio Cortonesi, La montagna e la città di Chris Wickham 52 II CHIOSCO 27 Bruno Bongiovanni, Gli scritti di Victor Serge 29 Anna Bravo e Alfonso Botti, L'impostore Perlasca 53 AGENDA MOTORIZZAZIONI • 1.6 T.S.: 120 CV-CEE - 200 km/h • 1.8 T. $.: 144 CV-CEE - 210 km/h • 2.0 T.S.: 155 CV-CEE - 216 km/h • 2.5 V6 24V: 190 CV-CEE - 230 km/h • 1.9 JTD: 105 CV-CEE - 188 km/h • 2.4 JTD: 136 CV-CEE - 203 km/h

ALFA 156. LA SUA FORZA, Il TUO CONTROLLO

POTENZA, ELASTICITÀ1, CARATTERE: IL CUORE DELLA SCUOLA MOTORISTICA ALFA ROMEO

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MARZO 1998 N. 3, PAG. 5 T^/ oLùtcr'l,CC\> sociologia letteraria, di ridursi a Di tali correnti termini e stereotipi i che dobbiamo parlare. Nei saggi la categoria del postmoderno, inte- semplice registrazione avalutativa più noti germinano dal post: come successivi l'affiatato gruppo reda- so semmai come fatto di stile, co- Il mezzo è dell'esistente. Al contrario, postmoderno e, oltranzisticamente, zionale - "tutti giovani o postgio- me fenomeno di ibridazione via via quest'anno il titolo stesso della se- postumo. vani", nota il seriocomico Spinaz- aggiornata (vedi Bruno Pisched- narrativo zione monografica, Una modernità Nell'apertura intitolata Crollo zola - si sparpaglia, seguendo cia- da); e impiego preferenziale di al- tutta da raccontare, puntando sulla dei miti e rilancio delle fantasie, in scuno il proprio filo di ricerca o so- tre formule quando ci si debba ri- LIDIA DE FEDERICIS narrativa come mezzo di una mo- modi conversevoli, conformi ciologica o tematica o di genere o ferire globalmente alla fase storica dernità presente, avverte con garbo all'elegante retorica dell'abbassa- di storiografia (è il caso di Baren- (vedi un esempio nell'"Occidente i lettori smaliziati che, rispetto al te- mento che gli è propria, Spinazzo- ghi, che rilegge i giovani cannibali tardoindustriale" di Gianni Tur- Tirature '98 ma controverso del dove va il siste- la sfiora il discorso che diciamo in rapporto alla Scapigliatura sto- chetta). a cura di Vittorio Spinazzola ma culturale (e dove va a finire la epocale e che è spesso apocalittico: rica) o su singoli autori (è il caso di Ci sono buoni motivi per discu- letteratura), l'atipico libro-rivista ma nega che quello della fine della Giovanna Rosa, che torna a occu- tere di moderno e postmoderno, e pp. 250, Lit 29.000 ha scelto di compromettersi; e, per letteratura sia davvero un proble- parsi della ricezione della Tamaro, postmodernismo; e buoni motivi Il Saggiatore, Milano 1997 farlo, anzitutto si è sottratto alla vul- ma e scarta l'attuale abuso nomi- uno degli episodi tenuti spesso sot- per essere infastiditi dall'anda- gata, pur nobile, dei termini corren- nalistico del postmoderno, perché to osservazione). Tutti però sem- mento della discussione. Fra i mol- ti nel nostro dibattito, oggi non tan- (secondo lui) è ancora di moder- brano accordarsi in certi convinci- ti che collaborano a "Tirature" La narrativa è un mezzo? S'in- to ideologico quanto moralistico. nità, tardiva modernità italiana, menti generali: scarsa simpatia per non tutti avranno gli stessi, o sa- tenda un mezzo nel senso di me- ranno allineati nello stesso schiera- dium, il mezzo di comunicazione mento. Ma nell'insieme si ha l'im- di massa. La narrativa è certo 0 pressione di una lodevole resisten- mezzo per il quale passa (è passata za a farsi trascinare (dalla termino- sempre) la maggior quota di lettu- Prodotti, venduti, forse letti logia!) verso la conclusione, là ra e quindi la storia dell'editoria. dove non s'intravedono né sbocchi Colpa o merito dello statuto incer- né mosse vincenti. Chi non va cer- to, fra arte e passatempo, che ca- Dalla sezione "Cruscotto letterario" di "Tirature" 1998, abbiamo stralciato una serie di dati cando l'eccellenza del capolavoro, ratterizza il libro di narrativa, mer- statistici che offrono un panorama quantitativo dello stato delle cose nell'editoria italiana. ma ragiona sulla quantità - sulla ce ambigua più di qualsiasi altro. sovrabbondanza, sulla ricchezza - Ora, se accettiamo il presupposto PRODUZIONE 1992 1995 % sul 1994 delle scritture, di fronte al muta- che nell'atto di lettura incomincia mento culturale tende ad azzarda- la vita sociale del testo (parafraso Titoli pubblicati (varia e scolastica) 42.007 49.080 (+5,2) re ipotesi interpretative più che a un Mario Barenghi di qualche an- Titoli di varia (adulti e ragazzi) 34.694 40.429 (+3,5) sentirsene atterrito. Chi è preso no fa); se siamo interessati a capire Tiratura complessiva (varia e scolastica) 223.700.000 289.200.000 (+0,03) dalla curiosità per i tanti libri che gli passano in mano, rilutta a rite- "chi legge cosa, e perché" (cito dal Libri di varia con prezzo di copertina: nere esaurita o in crisi irreversibile risvolto di copertina di Tirature inferiore a 15.000 lire 8.918 11.699 '95); se ci troviamo d'accordo con una storia che era storia di libri e di da 15.000 a 30.000 lire 13.199 14.503 quanti "hanno del libro un'idea lettori. In questo volume il gruppo meno retorica, meno tradizionali- superiore a 30.000 lire 11.279 12.817 di studiosi che ha lavorato al dise- sta di quella prevalente fra i lette- gno della mappa complessiva è di rati puri" (dall'introduzione di VENDITA (in miliardi di lire) 1992 1995 % sul 1994 quasi trenta, e bisognerebbe nomi- Vittorio Spinazzola al volume narli uno per uno. Mi limito invece 1998); e soprattutto (aggiungo io) Vendite a prezzo di copertina 3.563 3.691 (+3,5) a ricordare quelli del nucleo origi- se siamo lettori sistematici di nar- In libreria 1.703 1.837 nario, che reggono alla continuità rativa: allora saremo per forza en- In edicola (esclusi i libri con dell'impegno comune; e sono - ol- trati da tempo a far parte del pub- supporti audiovisivi) 200 78 tre ai già citati - Alberto Cadioli, blico spinazzoliano. Grande distribuzione 167 204 Gianni Canova, Luca Clerici, Bru- no Falcetto, Fabio Gambaro, Pao- "Tirature", che è l'unico annua- Vendite rateali 875 790 lo Giovannetti, Maria Sofia Pe- rio in Italia dedicato all'intreccio fra Vendite per corrispondenza 458 444 truzzi, Paolo Soraci. Quanto al letteratura e mercato, risulta infatti, contenuto della mappa, dirò che se specialmente, un annuario di narra- LETTURA 1992 1994 ne trae, al solito, un senso di sinte- tiva. Qui, nella folla dei narratori tica pienezza. Il mondo di "Tiratu- contemporanei e nella vicenda an- Lettori di almeno un libro in un anno 19.101.000 19.436.000 re" è un mondo pieno, sorvolato a no per anno delle loro fortune, tro- Percentuale sulla popolazione volo d'uccello. Fa piacere che non vano spazio sia l'esplorazione del superiore ali anni 38,2 38,5 manchi neppure uno sguardo at- gusto diffuso sia il bilancio dell'in- Di questi, percentuale di lettori di 1 -3 libri 49,1 tento sul percorso di Gianni Cela- dustria editoriale; sia infine quel Di questi, percentuale di lettori di 12 o più libri 12,5 ti, il narratore orale che siamo stati "criticismo analitico", quel "discor- in molti a rimpiangere come so critico" sulla cultura che evita a un'occasione perduta. "Tirature" il rischio, implicito nella

giare e coordinare studi che vedo- l'importanza di assumere una fisio- zione critica dedicata (quasi) solo nonostante l'evidente necessità di L'industria no impegnati, con sensibilità di- nomia imprenditoriale, sia per alle forme marginali del sistema misurarsi con l'economia e il mer- verse, storici, biblioteconomi, sto- marginalizzare i contraffattori sia letterario. A fino Ottocento inco- cato, è considerata, dai suoi stessi rici e sociologi della letteratura". per far fronte alle sollecitazioni di minciano per altro a proporsi con promotori, "diversa" per il suo po- dei titoli Ciò nonostante è stato giudicato un mercato in trasformazione e di evidenza (e a rimbalzare da un tenziale ruolo culturale. Gli spunti ALBERTO CADIOLI utile tracciare alcuni quadri stori- più varie occasioni di lettura. Solo saggio all'altro) l'importanza del- di riflessione offerti dalle pagine ci "dalla Restaurazione fino ai chi guarda al nuovo - che vuol dire l'editoria scolastica e la predomi- "novecentesche" sono davvero giorni nostri". nuove possibilità tecniche e mutati nanza delle aziende delle regioni tanti, sia sul piano culturale (con Storia dell'editoria Da questa premessa discendono rapporti con scrittori e lettori - settentrionali (e di Milano, tra le l'esame delle linee editoriali, del nell'Italia contemporanea la scelta degli argomenti dei saggi e può sopravvivere. Scrive puntual- città) nel sistema editoriale com- rapporto editori-intellettuali, del un punto di vista che privilegia so- mente Infelise che la specificità plessivo. dialogo con il pubblico) sia su a cura di Gabriele Turi prattutto la storia delle "iniziative dell'editore, rispetto al tradizionale In alcuni scritti della seconda e quello economico. In quest'ultima pp. 503, Lit 48.000 editoriali". "Le vicende dell'edito- libraio-stampatore, "è la capacità della terza parte sono invece diret- direzione è di grande interesse, per ria chiamano in causa anche la sto- di concepire sempre nuovi progetti tamente affrontate le questioni re- citare un solo esempio, la sottoli- Giunti, Firenze 1997 ria", sottolinea giustamente Turi, e editoriali di respiro nei quali coin- lative allo sviluppo delle associa- neatura, più volte operata da De- i titoli delle quattro parti del volu- volgere letterati e scrittori all'inter- zioni di categoria (Domenico Sac- cleva nel suo ricchissimo panora- Con molta franchezza Gabriele me (ciascuna di tre saggi) intrec- no di una redazione che non fosse chi, Un associazionismo difficile), ma, dell'intreccio tra società edito- Turi, nella prefazione a Storia ciano elementi più genericamente un'impresa occasionale". all'affermazione dell'editoria cat- riali e banche, tra le quali è molto dell'editoria nell'Italia contem- storici ad altri più specifici (I. Pri- Con il saggio di Ada Gigli Mar- tolica (Francesco Traniello, L'edi- attiva, nei primi anni del secolo, la poranea, dichiara i limiti che anco- ma dell'unità, II. Uno stato un mer- chetti (Le nuove dimensioni toria cattolica tra libri e riviste), alla Banca Zaccaria Pisa, con quote ra impediscono di realizzare, in cato, III. Il nuovo secolo: editori, dell'impresa editoriale) incomin- nascita di quella socialista (Mauri- azionarie nella Treves, nella Bem- Italia, un grande progetto sul mo- lettori e società di massa, IV. Le tra- cia a delinearsi il "quadro narrati- zio Ridolfi, La breve stagione porad, nella Zanichelli. dello delVHistoire de l'édition sformazioni del sistema editoriale). vo generale" (Turi) delle iniziative dell'editoria socialista). L'obiettivo indicato nella pre- frangaise e manifesta le perplessità Nella prima sezione le questioni dell'editoria italiana contempora- Con l'ampio saggio di Enrico fazione di Turi sembra, dunque, di poter comunque realizzare una più rilevanti poste dai saggi di Ma- nea, dal quale far discendere alcu- Decleva sul primo Novecento (Un ampiamente raggiunto. Proprio prima, meno ambiziosa, storia ria Iolanda Palazzolo (Geografia e ni temi di ricerca più circoscritti. panorama in evoluzione) e con per questo sarebbe stato auspica- dell'editoria libraria italiana. Scri- dinamica degli insediamenti indu- Tra questi quello del nuovo pub- quelli di Gianfranco Pedullà (Gli bile, a completamento di un'ope- ve dunque Turi che ogni iniziativa striali), di Mario Infelise (La nuova blico: in questo senso si muove lo anni dei fascismo: imprenditoria ra destinata allo studio e all'ap- in questo senso è, contempora- figura dell'editore), di Luigi Mascil- scritto di Adriana Chemello, La privata e intervento statale), di Ga- profondimento, una bibliografia neamente, tardiva e prematura, li Migliorini (Lettori e luoghi della letteratura popolare e di consumo, briele Turi (Cultura e poteri complessiva, grazie alla quale poiché mancano ancora molte ri- lettura) riguardano soprattutto il che, se ci si limitasse al titolo, sem- nell'Italia repubblicana), di Gio- permettere, tra l'altro, il facile re- cerche settoriali e soprattutto non consolidamento del ruolo dell'edi- brerebbe riproporre l'equivoco, vanni Ragone (Tascabili e nuovi perimento dei tanti contributi c'è stata "in un paese così ricco di tore "moderno" nelle diverse parti ricorrente nella sociologia della lettori), la storia dell'editoria rivela che, citati nel corso dei saggi, il tradizioni e di fondi librari e ar- del paese, la necessità di tutelare il letteratura, di intrecciare l'inte- pienamente i problemi e le con- lettore è costretto a inseguire di chivistici, la capacità di incorag- lavoro editoriale e i diritti d'autore, resse per l'editoria con un'atten- traddizioni di un'industria che, nota in nota. | DEI LIBRI DEL MESE I MARZO 1998 YC t'^'VCV'tO-'LC ctc^Lòc^t^i- N. 3, PAG. 6 Umanità in fuga nel dilagare del paesaggio Francesco Biamonti fra i grandi sperimentatori della prosa novecentesca

VITTORIO COLETTI

eia subito e dura tutto il libro, nel stia il passato che viene da lonta- Francesco Biamonti sollevare un dubbio sulla sua la storia li ha cambiati poco. Ma tentativo di afferrare i colori, le no e che ognuno si trascina dietro compatibilità col genere roman- questa è la caratteristica di Bia- Le parole, la notte sensazioni, i ricordi della terra, di come una sfilacciata ma inestir- zo, che pure, come si sa, è ampia- monti, la sua originalità, anche for- pp. 197, Lit 26.000 fermarne la mobilità cosmica, di pabile radice. Il futuro ha smesso mente disponibile a contamina- male. Egli porta la forma romanzo Einaudi, Torino 1998 misurarne lo spessore addensato di essere una speranza, di avere zioni e sconfinamenti. Uno stile al limite di tolleranza, situandola ai dalle ere geologiche e la consun- una direzione; nel frenetico agi- tesissimo, accensioni di puro liri- confini della narrazione, a pochi zione provocata dagli uomini. A tarsi dell'umanità non c'è un sen- smo, predominanza assoluta del- ma decisivi passi dalla poesia, dalla i sono solo riflessi ed effet- fronte di questa ricca offerta lin- so: " La storia si muove per impul- la descrizione sulla narrazione: prosa poetica. ti dell'azione in questo guistica e retorica alla natura (fi- si così disordinati da parere stan- parrebbe proprio di essere fuori Anche il linguaggio della quoti- Cnuovo, suggestivo roman- dianità, materiale tipicissimo del zo di Francesco Biamonti, ne ag- romanzo moderno, entra nel libro gallano tracce, spezzoni: una solo con parsimonia e attraverso somma di linee spezzate, che non filtri più convenienti alla lirica che si annodano. Un misterioso feri- La solitudine di uno scrittore alla narrativa. I discorsi diretti re- mento di cui è vittima il protago- gistrati in questo libro, inseriti in nista, Leonardo; cadaveri di as- ALBERTO PAPUZZI scenografie essenziali, isolati su sassinati dai trafficanti di uomini abissi di silenzi e reticenze, spesso e di droga; rapimenti; passaggi Schivo, appartato, con un 'volto scavato L'angelo di Avrigue, a mettere in luce per alti e solenni, sfidano la legalità clandestini e notturni di umanità dal vento come le rocce calcaree, Francesco narratologica e portano il libro in sofferente e in fuga. Allo stesso primo, come tema dominante, nella narra- Biamonti rappresenta un caso di solitudine tiva di Biamonti, la "solitudine di ognuno", vicinanza di forme concorrenti, modo, emerge e subito sprofon- dal dialogo filosofico alla lirica. Ma da la storia che i personaggi si del letterato senza precedenti, a sé stante, scrivendo all'autore: "È un libro in cui suc- portano addosso da un passato nella gelosa custodia di una purezza della cedono molte cose ma che è fatto soprattut- indecifrabile e tormentoso: spun- scrittura, fuori dalla stessa tradizione di to di cose non dette e di silenzi" (vedi il vo- Letture francesi ta dal buio a tratti, a scorci, per il isolamento, rispetto alla mondanità, che lume I libri degli altri, Einaudi, 1991). resto rimane sorda, chiusa come i caratterizza non marginalmente un filone Come Calvino, anche Biamonti parla len- Lo stile di Biamonti narrato- personaggi stessi, figure essenzia- della letteratura italiana contemporanea, tamente, ma senza le incertezze e le pause re risente, per sua stessa am- li, filiformi, invisibili per troppo da Fenoglio a Meneghello. meditabonde che caratterizzavano i discorsi missione, dell'influsso di alcu- di luce (le donne) o di ombra (i t pubblici calviniani, lasciando invece fluire le ni scrittori francesi del nostro personaggi maschili). Annidato nell'entroterra della Riviera di Ponente, a San Biagio della Cima, nel- parole, però con una gravità quasi torpida, secolo, primo fra tutti Albert Di una storia, anzi della storia è Camus. E poi Paul Valéry (Il l'estremo lembo fra Ventimiglia e Bordi- come se uscissero da un consolante e rinfre- portatore soprattutto il vero pro- cimitero marino), i surrealisti, scante riposo, non dal logorante bla bla quo- tagonista di questo come degli al- ghera, sessantacinque anni, prima bibliote- André Breton, Paul Éluard, tri romanzi di Biamonti, il pae- cario, quindi coltivatore di mimose, oggi tidiano. Con questa sua voce da leskoviano Julien Gracq (Una finestra sul saggio, affrontato dallo scrittore semplicemente scrittore, Biamonti inter- viaggiatore incantato, lo ricordo raccontare bosco). Particolarmente amato in un agone stilistico che comin- preta un tipo di silenzio, rotto di fatto solo la morte degli ulivi abbandonati sulle balze, è anche René Char. Tra gli ot- dalle pagine dei quattro romanzi pubblicati gli eccessi di luminosità delle terre provenza- tocenteschi, lo attrae soprat- da Einaudi in quindici anni - L'angelo di li, i suoi non rimpianti trascorsi politici, le tutto lo Chateaubriand lirico e Avrigue (1983), Vento largo (1991), Atte- francesizzanti preferenze letterarie. L'ange- romantico. sa sul mare (1994) e Le parole la notte lo di Avrigue era allora fresco di stampa e (1998) -, che non contiene almeno in appa- Biamonti era un esordiente anche qui Biamonti argina la fuo- « di cinquant'anni. La lettu- riuscita dal genere, compensando EDITRICE renza revanscismi, contestazioni, provoca- ra dei suoi romanzi sugge- con innesti di realismo, di dialetta- UNIVERSITÀ DEGLI STUDI zioni, non si nutre di polemiche, non è sug- lità, di concretezza linguistica (fat- gerito neppure dal distacco degli scrittori risce che non è cambiato. DI TRENTO ta soprattutto di molti tecnicismi provenienti dall'accademia. Piuttosto è il agricoli). silenzio con cui un paesaggio fatto di mare, La prosa narrativa novecentesca roccia e vento, aspro e povero, ha assistito si è già provata a forzare il perime- Giacomo I Stuart all'invasione turistica e consumistica, rin- Demonologia e tro del romanzo canonico. Penso serrandosi nel suo mistero, difendendo la A cura di G. Silvani alle Città invisibili di Calvino o a pp. XXX-176, L. 30.000 sua antichità, opponendo la lirica solitudi- Staccando l'ombra da terra di Del ne del passatore agli schiamazzi rivieraschi Giudice, escursioni ai limiti del racconto e alle soglie di altri gene- P. Cordin, G. Covi, P. Giacomoni, e lasciando soltanto affiorare un paziente lm A. Neiger (a cura di) respiro delle cose, che diventa il ritmo delle ri, senza per altro rinunciare alla Femminile e maschile parole dello scrittore. D'altronde è stato appartenenza narrativa primaria. tra pensiero e discorso A ben guardare, tra questi libri, tra , in una lettera del 1981, in pp. 168, L. 25.000 di loro così diversi, e quello di Bia- cui dichiarava la sua approvazione per monti c'è in comune (solo) il rilie- R. Dalmonte (a cura di) vo concesso allo spazio. E forse Analisi e Canzoni non è senza ragione se esperimenti pp. 410, L. 30.000 radicali, prove che hanno spinto il tonimi, cromatismi, metafore in chi". Il male dell'uomo è di "non dal territorio romanzesco. Oc- romanzo nella zona rossa del peri- P. Cordin, M. Iliescu, quantità), stanno l'avarizia comu- essere mai completamente pre- corre precisare subito: le pagine colo di autodistruzione ma anche H. Siller-Runggaldier (a cura di) nicativa dei personaggi, i loro di- sente"; inutilmente scruta l'oriz- di Biamonti non hanno nulla a di nuova fecondità si trovino in li- Parallela 6. scorsi senza dialogo, le loro mas- zonte che si perde ogni vol- che vedere con la prosa d'arte e bri suggestionati dallo spazio, Italiano e tedesco in sime deluse, ellissi, rinunce a par- ta nell'ombra (quante notti in neppure con il poema in prosa. contatto e a confronto dall'eterno antagonista della tem- lare per mancanza di senso e di questo libro!). Non hanno l'autoreferenzialità, pp. 584, L. 30.000 poralità regnante da sempre nel speranza. Il buio, per altro, non è solo esi- l'interna giustificazione che è racconto. L'esplosione dello spazio, il di- stenziale, ma anche storico, come propria di quei tipi di prosa; tro- Si direbbe che la narrativa mo- Per informazioni rivolgersi a lagare del paesaggio sono, fin già in Attesa sul mare. E la crisi vano il loro senso oltre se stesse, Dipartimento di Scienze Filologiche e derna abbia scavalcato il recinto Storiche, Università degli Studi di Trento, dall'inizio, per Biamonti la forma dell'Occidente, idealmente raffi- nel sistema compositivo in cui so- del racconto tradizionale nel mo- Via S. Croce, 65 38100 Trento con cui fare i conti col suo leitmo- gurato nella Francia di Mitter- no inserite. mento in cui ha inteso dare risal- Fax 0461/881751 tiv e incubo: il tempo, la transito- rand morente, dell'Europa insi- Le parole, la notte è, resta un ro- to a quello che è di solito elemen- E-Mail [email protected] rietà delle cose, l'incessante cam- diata da un meticciato subito -di manzo innanzitutto perché rispet- to ausiliare, sfondo: lo spazio, il biamento. La terra riflette nel suo mal grado, accolto senza amore, ta le regole di-montaggio proprie paesaggio; col correlato stilistico accidentato presente la somma sfruttato avidamente e respinto del genere, in cui ogni luogo è spie- inevitabile di promuovere la de- DISTRIBUZIONE contraddittoria dei millenni tra- senza successo. Il tema della me- gato, completato, integrato da scrizione, per lo più ancella della scorsi; i personaggi sono sospesi scolanza delle razze e dei destini, quelli che lo seguono; del romanzo narrazione, a un ruolo di primo CLUEB sul loro passato come su un bara- che sta affascinando la cultura ha il moto insieme progressivo e piano. tro; il presente è tormentato dai contemporanea e inquietando i regressivo, che fa sempre attende- Via Marsala 24 40126Bologna Biamonti, con i suoi romanzi popoli, non ha lasciato insensibile TtL 051 - 22 0736 Fax 051 - 23 7758 ricordi, dalle nostalgie, dai rimor- re quello che viene dopo e riconsi- sul crinale tra poesia e narrazio- Internet: www.omega.it/CLUEB si. Come la Liguria estrema ("ter- Biamonti, scrittore europeo, mul- derare alla sua luce quello che è ne, tra descrizione e storia, si col- ra e cielo davano veramente l'idea tilingue, mediterraneo. stato detto prima. E vero che il loca tra i grandi sperimentatori di essere in viaggio"), anche gli Come negli altri suoi romanzi, movimento narrativo è minimo: della prosa novecentesca, tra gli uomini sembrano "alle soglie di anche in questo Biamonti adotta che il racconto lascia alla fine i per- autori che la tengono viva e la un altro mondo", prossimi a un una scrittura tutta omissioni e ba- sonaggi non molto diversi da come rendono possibile anche per il nuovo, tragico altrove. Li angu- luginii, così colma e rarefatta da ce li aveva presentati all'inizio; che nuovo secolo. Yen it^cMt

UN LIBRO CHE MESCOLA CORPOREITÀ E PSICOLOGIA PER ELABORARE IL LUTTO DELLA SCONFITTA Autobiografìa del Sessantotto attraverso la morte Riassunto

GIROLAMO IMBRUGLIA L.D.F.

Nella finis Europae che vi si con- tradizionale, del sacrificio del pre- tività, proprio quella vita quotidia- Lo scenario è in una Napoli ar- Marosia Castaldi sumò, da un lato si frantumarono i sente trovarono convergenza nella na che il '68 aveva inteso compren- caica e attuale; città immaginaria, Fermata km 501 valori del liberalismo e del marxi- formazione di una diversa indivi- dere e trasformare. Ora non vi si ri- murata come una prigione, me- smo, d'altro lato il totalitarismo si pp. 134, Lit 25.000 dualità. Per un attimo, si ebbe una trovano che brandelli di esperien- tafora del lutto senza rimedio, accampò quale sola forma politica visibilità diversa della vita, in cui il ze, reminiscenze culturali spezzate, quando il mondo intero diventa Tranchida, Milano 1997 di potenza. Il '68 fu la prima radi- mondo quotidiano si affermò con estraneità, ripetizione. L'amore "una stanza chiusa senza porte né cale presa di coscienza di questa potenza, oscurando passioni tradi- della vita si fa così senso della mor- finestre". La vicenda è di famiglia, Remo Bodei (Cultura e vita civi- rottura. Da qui, l'accusa che zionalmente preponderanti quali te e quasi oblio di quell'amore. Ep- in una piccola borghesia tradizio- le, in Storia dell'Italia repubblicana, quell'individuo fosse nichilista o l'attesa o il timore. Fu un senso pure, per mantenere fino alla fine nalmente matriarcale. Ci sono ge- voi. Ili, tomo 2, Einaudi, 1997) ha nitori e tre figli: Maria, Canio ed di recente acutamente argomenta- Ermanno. to perché episodio centrale di que- Tutto comincia all'improvviso st'ultimo cinquantennio sia stato il con la morte inaspettata di Er- '68. Per intendere come siano cre- Biologia manno, il figlio giovane, ventisei sciute quelle generazioni, cosa ab- anni. E prosegue con la morte, biano vissuto, quali comportamen- LIDIA DE FEDERICIS una lunga morte per cancro, della ti abbiano creato o rifiutato, alla madre. Allora, in una dimensione letteratura filosofica si può acco- Girolamo Imbruglia dà una lettura politica tale preminenza del femminile, che innesca ca- onirica, madre e figlio si mettono stare tuttavia anche altro. Tutto il di un bel libro, Fermata km 501, in cui di poli- tene metaforiche di accesa e paurosa vitalità. in viaggio verso e su per il Vesu- mondo dell'arte presenta difatti un vio, e il viaggio iniziatico avviene tica proprio non si parla. Un flusso di sangue serbatoio sterminato di esperien- Passo a Erri De Luca - stessa generazione e come una specie di gita d'altri ze, che in buona misura ricondu- scorre già nella prima pagina: ma è l'emorragia stessa origine napoletana - e al suo ritratto del- tempi, fuori del tempo. Prendono cono verso due domande essenzia- che esplode nel cervello, e nel calore di Napoli, la terrorista nel breve racconto Non desidera- il tram, l'autobus, la metropolita- li per definire la nostra contempo- e abbatte un giovane, e segna la dispersione re la donna d'altri (vedi l'antologia Decalogo na, il treno e infine una corriera al- raneità: in che senso la guerra della famiglia e l'inizio per ciascuno di un viag- di Rizzoli). Qui, nell'economia di poche pagi- la misteriosa fermata del km 501.1 mondiale l'abbia costituita se- gio dentro la morte. Un'immagine di fuoco e ne, la riduzione biologica è più dura e genera rimasti, la gelosa Maria e il padre e gnando una cesura con la storia sangue, torrenti di sangue, governa il libro: ma un alone semantico più conturbante. Visto il tranquillo Canio, li accompa- precedente, e in che senso proprio è il sangue che versa dal cratere la montagna- dall'occhio maschile, il sangue della donna si gnano, a distanza. E in tale com- un fenomeno di contestazione ne donna, creando morte e vita. Nella vicenda bio- associa, automaticamente, all'idea del corpo presenza dei morti e dei viventi, sia il tratto più significativo. logica, si sa, la festa del cibo e la distruzione di ferito, "la faccia di carne spaccata della vita". tutti salgono attorno ai fianchi, ai gironi (parola dantesca) della Vernata km 501 mi pare esserne esseri e corpi sono contigue e intercambiabili: e La familiarità con il sangue si associa, fatal- un ottimo esempio. E un'autobio- montagna. Incontrano folle di tu- nel bere e nel mangiare tutti consumiamo "l'or- mente, all'idea della sporcizia del mondo di cui grafia, fantastica al modo forse del- risti, tavole imbandite con funebri rido rito della vita che passa attraverso e diven- la letteratura sudamericana, ma la donna si assume (è tenuta ad assumersi) la tovaglie bianche e abbondanza di pur vera. Marosia Castaldi ha vis- ta carne e sangue" (scrive Marosia Castaldi). cura, anche nei gesti estremi e sporchi, qui assi- cibi; e anfratti nascosti dove sta suto la sua adolescenza a Napoli, Non la violenza delle strategie umane, ma la milati, dell'uccisione e dell'aborto. ammucchiata la spazzatura della città molto presente nel romanzo, maternità terribile della natura è il tema del li- La narrativa offre indizi del mutamento cul- vita napoletana, come transatlan- dove ha frequentato la facoltà di bro; e se la lettura di Imbruglia risulta cosi forte turale. E si sarà capito che c'è un problema di tici e orologi, e tedeschi e america- lettere, prendendo parte ai movi- e rivelatrice, è perché il nesso con la politica, cultura: se l'interesse antropologico per il lato ni, e guerre d'ogni epoca, bombe a mano, arpe rotte. menti di contestazione e militando con la novità politica che fu del sessantotto, vi è scuro della vita a cui le donne sono addette, se in un gruppo, la Sinistra Universi- individuato appunto in una rivendicazione di la rivalorizzazione biologica del lato potente A turno raccontano frammenti taria, che vi ebbe ruolo preminen- felicità, in una domanda radicale di senso. della vita, che è nelle loro mani, le sollevi dalla del vissuto, sfalsando i tempi e tor- te; poi è andata negli Stati Uniti, lì nando circolarmente sulle stesse Tra i molti fili conduttori che si possono se- perdita d'identità o le abbassi consegnandole avviando un'attività artistica di pit- circostanze. Voci narranti in pri- tura e di intaglio nel legno; infine, guire nel testo a molti strati di Marosia Castal- di nuovo a una condizione necessaria. ma persona. Ma, in certi capitoli rientrata in Italia, si è stabilita a di, ne prendo ora un altro, non distante, ed è Può capitare, a chi legge Fermata km 501, di in terza persona, e nel libero di- Milano, dove insegna e scrive. quello della femminilità, o della rappresenta- ricordare e volersi rileggere un buon preceden- scorso indiretto, ha una voce e un Questo il percorso, politico e cul- zione del femminile, o della femminilizzazione te del 1988, Un giorno e mezzo di Fabrizia Ra- punto di vista anche la montagna: turale, che sostiene l'impianto del mondo. Quant'è mutevole, e trasmutabile, mondino, romanzo sulle diramazioni del ses- "Tutta la città faceva riferimento dell'autobiografia, il cui elemento l'immaginario! Il Vesuvio, lo "sterminator Ve- santotto e sul femminismo, e sul vissuto in Na- alla montagna e ognuno della specifico sta però nel mettere al cen- sevo", che a Leopardi appariva come un monte poli, e su cibo corpo città. Invece il libro davve- montagna aveva preso quello che tro non l'itinerario di vita, ma le re- inaridito e maschilmente formidabile, è diven- ro dimenticato, e da rileggere, mi pare che sia II aveva voluto e le avevano strappa- lazioni con la morte che, lungo quel- to brandelli intenzioni colori si- tato qui una montagna, un corpo di donna che secondo sesso, manuale ovvio e sovrano lo, variamente si sono presentate. Le gnificati pietre lucertole crepe sot- lascia scorrere umori e colori, un doppio in car- figure sue centrali - il padre, la ma- dell'emancipazione da un destino (biologico e terranee. E lei stava lì a cercare di ne e roccia del prolifico e minaccioso (cancero- mitologico). Usci nel 1948, cinquantanni fa. dre, il fratello, un amore - sono pre- 1 tappare i buchi, a impedire al san- senti solo attraverso il filtro della so) corpo materno. Il radicamento biologico Appartiene, come Simone de Beauvoir, a un al- gue di colare rovinoso perché an- perdita, della scomparsa. In tal mo- dell'umano, il tema profondo, prende forma in tro tempo. Fu scritto per altre donne. O no? cora si curava della sorte della do, il racconto produce una singola- città spogliata, della città chiusa, re scissione tra la verità, che pare senza né porte né finestre". La provenire dalla relazione con l'as- montagna è divina, è una dea senza, e la realtà, che, se priva di scettico. Un'accusa paradossale, della vita profondamente ateo. Se questa lettura politica di un testo stracciona, una mamma. E la ma- questa elaborazione, è inerte memo- ma che provenne dal fatto che, Montaigne aveva insegnato a ben letterario, proprio in questa elabo- dre in carne e ossa, ora che s'avvia ria o riproduzione. Risultano, così, mentre il valore della politica ruota morire, Vaneigem esortò, invece, a razione dei lutti, dove certo si sente alla montagna, quale memoria ha due modelli di relazione con la mor- sull'attesa di un futuro migliore o ben vivere. Poi, quell'esperienza si un Freud freudiano e non più rei- di sé? "... spazzare lavare provve- te. Uno, impersonato dalla madre, è ideale, quello della felicità si radica disperse, o perse. Da qui muove la chiano, sembra ritrovarsi una scin- dere curare fasciare sfasciare pre- il modello di chi controlla la morte, nel presente, intollerante d'ogni storia di Fermata km 501. tilla dell'antica speranza. Come vedere preoccupare venire ansiare di chi impone anzi alla vita, quasi tornare partire curare tagliare cu- misticismo. La rivendicazione del- Si parte cioè dalla sconfitta di per molti l'utopia si è poi tradotta, eroe tragico, la propria coscienza di cire dare disporre proporre deci- la felicità come orizzonte immedia- quel sogno, che si ribalta in una vita oltre la testimonianza, dal ripiega- dover morire. L'altro, impersonato dere nutrire accudire dare latte to di vita chiarisce anche altri lacerata. Nel romanzo non si indi- mento all'azione, quasi molecola- dal padre o dal fratello, è 0 caso di mani cuscini scaldare acconciare aspetti di quella cultura. Innanzi- cano quali semi del '68 abbiano fer- re, nella società, attraverso iniziati- chi va verso la molte per così dire accompagnare avviare chiudere tutto, la dimensione comunitaria mentato. Perché, se importante fu ve "civili", così proprio attraverso trascinato dalla vita: perciò, senza porte aprire finestre aprire le ali come irriducibile alla tradizionale il '68, come dice Bodei, importante il lutto la Castaldi pare tornare a coscienza. Da queste pagine emerge aprire le porte abbracciare gioire (leninista) forma di associazione è anche riconoscere, con la Castal- esplorare quel mondo quotidiano quindi lo spazio d'una riflessione, soffrire stringere forte addiare per politica. Fu in questi legami di vita di, che il '68 fu sconfitto; e come che, pur se attraverso il dolore, per adoperare il titolo d'un libro ce- sempre per tutta. L'eternità?". Al- che si deve vedere il socialismo del quel movimento aveva prodotto riacquista tratti di realtà e verità. lebre e magnifico, sull'amore della la fine del percorso Maria è uscita '68, forse vicino più a Herzen che a mutamenti nella costruzione delle vita e il senso della morte nella cul- dalla famiglia: è in un'altra città, in Marx. Un socialismo morale, in cui personalità e nella loro vita pratica, tura nata dal '68. un paesaggio più freddo, forse si formò, per così dire, un indivi- così pure lì si videro gli effetti di nell'accettazione (di vita e morte) duo senza individualismo, nel qua- quella sconfitta. Le strade, come Ma a tal fine, occorre definire e sempre pronta però a rimettersi le la critica dell'economia politica sappiamo, furono molte. Questo che tipo di individuo si formò allo- in viaggio. ra. La parola simbolo fu felicità. si unì allo slancio dell'utopia. In se- romanzo mira a mettere a fuoco condo luogo, il rifiuto dell'etica del Parola nuova, perché, sebbene im- quale sia stata la vita di una persona Il libro è di genere inclassificabi- postasi nel Settecento, non faceva lavoro. Era dunque un'altra imma- formatasi nella cultura del '68 e che gine di civiltà che allora circolò, le. È figurativo e psicologico; tran- parte, come i termini di giustizia, poi, una volta sconfitto quel movi- scodifica in parole una ricca mate- libertà - o obbedienza -, del lessi- ove il rifiuto delle gerarchie, mento, si è trovata dinanzi, in tutta dell'etica del lavoro, della politica ria pittorica; lavora con la psicolo- co politico. la sua crudezza e apparente ripeti- gia del profondo. IDEI LIBRI DEL MESE|

disinvolta anarchia ingredienti in- del Segreto non poteva essere di- della figliola succube di lui. Il dia- Un romanziere clandestino digesti che sotto la sua mano sicu- versamente (Dlilah ha qualche va- logo con questo padre amato-odia- ra diventano prelibatezze e metto- ga somiglianza con la Bianca di to, forse responsabile del fallimen- no a posto lo stomaco: dolci, Giorgio Voghera, ma Zargani, più to amoroso (anche se Zargani non Padri ebraici amati e odiati "zucche barucche", strudel, stu- carnalmente estroverso e meno è disposto ad ammetterlo) è un ALBERTO CAVAGLION fati, assaporati con gusto e de- scettico di Voghera, guarda con dialogo tutto proiettato verso l'og- scritti con l'acquolina in bocca da una certa speranza al futuro, anche gi. Il dottor Giula, ebreo unghere- chi non ha dimenticato il tempo se ci descrive il ceto impiegatizio se assertore di un tardopositivismo tregua di Zargani. delle vacche magre. della Olivetti degli anni cinquanta Aldo Zargani medico, in realtà è un ebreo orto- Lo s'è detto: Zargani ama speri- Qui, per esempio, Zargani ha con una velenosità che è seconda dosso avversario anche del sioni- Certe promesse d'amore mentare, ma non è tipo da andare provato a intersecare l'elegia di soltanto alla nota crudeltà con cui smo e progenitore delle rigidezze a una scuola, sia pur nobile, o di -pp. 186, Lit 18.000 un amore finito male, forse anche Voghera ci ha descritto, in pagine del ritualismo ebraico attuale. Su scegliersi "un" maestro, quale che sbagliato, con lo slancio politico non meno memorabili, l'universo di lui Zargani il papuzér (letteral- Il Mulino, Bologna 1997 esso sia, sul quale porsi a cavalcio- di una dura battaglia contro delle Assicurazioni Generali). Qui mente il pantofolaio, dal triestino ni. Non ama salire sulle spalle al- l'odierno integralismo ebraico. I il rapporto con il padre ha una sola "papuza"; in realtà sta per inge- trui. Zargani porta su di sé il peso due filoni lungo i quali scorre la scena maestosa, che è quella della nuo, infantile) vendica i propri er- Zargani è uno scrittore che ha (e l'orgoglio) dell'ebraismo "po- trama di un libro dimidiato (forse morte del genitore, modellata, si rori del passato, proiettando all'in- esordito tardi, ma rappresenta og- dietro nel tempo le delusioni e i gi, meglio di chiunque altro, la fallimenti dell'ebraismo contem- "giovane" letteratura ebraico-ita- poraneo. liana, il solo, forse, in grado di rin- Lo stratagemma narrativo è effi- novarla. Nel panorama troppo cace, molto efficace, per misurare affollato di Narcisi soddisfatti di la grandezza di quei fallimenti. sé che negli anni posteriori alla Dell'ebraismo diasporico si elen- morte di ha popolato e cano le disfatte, del sionismo so- popola l'editoria ebraica, Zargani cialista si racconta come s'ascolta- è una certezza, alla quale il lettore rono le prime scosse di un'irrefre- potrà tranquillamente aggrappar- nabile sisma, che incomincia ad si se vorrà vedere chiaro taluni apparire evidente nel 1951 in se- problemi non semplici all'ebrai- guito al processo Slànsky, il caso smo contemporaneo a vario titolo giudiziario che per gli ebrei occi- connessi. dentali anticipa di cinque anni ciò Il suo primo libro, Per violino so- che sarà la crisi d'Ungheria e svela i lo (Il Mulino, 1995; cfr. L'Indi- crimini staliniani aprendo gli occhi ce", 1995, n. 9), lo ha imposto all'onestà di chi, come Zargani, ca- all'attenzione di un vasto pubblico pisce allora che i conti con il e ha reso possibile la scoperta di un marxismo della giovinezza non po- talento narrativo a lungo compres- tevano più essere gli stessi del 25 so e infine esploso. Il primo libro, aprile 1945. Il dottor Giula non si che questo giornale fu tra i primi a era fatto illusioni: della burocrazia discutere, ha faticato a decollare, ungherese, quando si era messo a ma adesso viaggia con sicurezza tra cercare un fratello inghiottito nel un pubblico sempre più vasto e an- nulla, aveva già degustato inenar- che all'estero ottiene meritati rico- rabili asprezze. noscimenti. Va dunque seguito Paradossalmente la parte più con attenzione Zargani; questa sua riuscita di questo libro è proprio seconda fatica va analizzata con quella politica, la love story in fon- cura, anche per capire che cosa do è convenzionale e suona talora l'autore ci prepari in futuro, ades- un po' posticcia. L'impegno politi- so che il ciclo autobiografico si co prevale sul resto e fa di questo può dire concluso. libro una sorta di pamphlet contro Zargani sta tentando per conto l'integralismo che in Israele ha ar- suo, senza maestri, di costruirsi mato l'assassino di Rabin (straor- un'idea di scrittura, diciamo pure dinaria la rievocazione del comizio uno stile. In mezzo a tanta memo- di Tel Aviv, con cui s'apre e si rialistica certamente di buon livel- chiude il libro) e in Italia sembra lo, ma solo di rado capace di offri- prevalere all'interno di molte gran- re uno stile narrativo alto, Zargani, di comunità che Zargani conosce che pur su una scena affollata co- assai bene. Certe promesse d'amore me questa può sembrare quello è un appassionato manifesto di un che una volta si definiva "un mat- ebraismo che ripensa se stesso e tatore", in verità rivendica il dirit- per questo è, come dicevamo to-dovere di combinare insieme te- all'inizio, "giovane", intenzional- stimopianza e creatività, insomma mente papuzér, insofferente verso i di assurgere alla letteratura. I suoi religiosi, ma anche alla difficile e sono libri che lasciano un'impron- forse impossibile ricerca di un ubi ta, si leggeranno e rileggeranno an- consistam. Zargani guarda avanti, cora per molto tempo. guarda al nipotino cui ha dedicato Subito uno potrebbe immagina- il suo primo libro: la riconquista di re una rilassatezza, un senso di di- vero", che si è fatto da sé, che sen- più di quanto il suo autore inten- può dire senza tema di sbagliare, un'identità ebraica è per lui da su- stensione della prosa rispetto alle te ronzare nelle orecchie le maldi- desse fare) talora s'annodano ar- sull'agonia del padre di Zeno Cosi- bordinare a un rinnovamento glo- impuntature quasi da spartito mu- cenze dell'alta società ebraica del- monicamente, talora un po' me- ni, scena che già aveva influenzato bale e non fittizio dell'ebraismo sicale di Per violino solo: uno sva- le matronesse e della beneficenza no. Per violino solo aveva una Levi in una pagina famosa di l som- medesimo. go, una bagatella, dopo gli incubi fasulla, serba un remoto rancore, compattezza che a questo libro di- mersi e i salvati. Sinceramente non credo però della guerra e dei mesi della paura. sì di classe, vieux style, per l'ari- fetta un po'. La compresenza di Il problema è che il padre vero, che l'ambizione di Zargani sia Sarebbe però sbagliato considera- stocrazia dei ceti benestanti. Fa due registri narrativi così diffe- in questo secondo libro, non è più questa. Credo gli interessi assai re Certe promesse d'amore come La da sé Zargani, ama cucinare con renti - un amore triestino che ha il tenero e ingenuo musicista che poco di diventare il Pierre Vidal- colori quasi stilnovistici e una bat- avevamo conosciuto in Per violino Naquet dell'ebraismo italiano, la taglia politica di impressionante solo-, il padre vero è offuscato sua coscienza critica. Zargani è un concretezza - alla fine determina dall'imponente personalità mitte- narratore nato, costretto dalla ne- Igal Sarna un solo risultato: lasciare andare a leuropea del padre per così dire cessità a rubare il mestiere a una briglie sciolte un cavallo focoso finto, adottivo, il dottor Giula Szé- saggistica in Italia straordinaria- L'altra Israele sempre sul punto di imbizzarrire. chenyi, ungherese come il vecchio mente pigra e disorganizzata, co- Quel cavallo che s'imbizzarrisce è padre di Ettore Schmitz. Anche il me si è visto bene in queste setti- lo Zargani che baroccheggia su se dottor Giula ha procreato uno Ze- mane, dalle reazioni affannose al- Storie vere medesimo, un alter ego assillante, no in rivolta contro il Padre, tante le provocazioni contenute in un che ogni tanto prende in mano la vero che è in procinto di partire libro astuto come quello di Sergio situazione e spesso finisce con il per la Palestina; ma soprattutto il Romano, nella cui rete sono cadu- Ben-Ami Il cantore della sinagoga soffocare lo Zargani migliore, dottor Giula è padre della bellissi- ti recensori anche illustri. Se i tempi fossero meno calamitosi Una riscoperta quello che si trattiene, che lavora ma Dlilah, l'adorata Dlilah Beatri- di lima e con umiltà e leggerezza ce, croce e delizia del sognatore Zargani ci tirerebbe fuori dalla sa ironizzare su di sé. Aldino, inetto e svagato come Co- sua cucina povera un dolce di tut- Come già nel primo libro, tutto sini, ma poi neppure troppo, abba- ti il più saporito, il dolce che solo Editrice La Giuntina - Via Ricasoli 26, Firenze si gioca sul dialogo padri-figli. Nel- stanza saggio da vedere le contrad- lui nell'Italia ebraica di questo fi- la città dell'Anonimo triestino e dizioni del padre-antagonista e ne secolo può darci: un romanzo. DEI LIBRI DELMESEl MARZO 1998 cc^tx-c N. 3, PAG. 9 che lo vogliono lasciare marcire in galera) o risolversi dopo la morte - Dilemmi mitologici secondo le parole di Astorre - in Se gli struzzi farciti un permanere senza presente e fu- su sfondo partigiano turo, in "un'assenza immobile do- squilibrano il mercato ve tutto si agglutina come in un MONICA BARDI vortice". GIORGIO PATRIZI Da parte sua là spigolosa Alcina di Alcina, Aliseo, continuamente guarda al tempo storico e interiore Nella prima prospettiva allora si i Romana Petri Tommaso Ottonieri perso nei suoi pensieri, chino per come all'orizzonte di una scelta evidenzia la portata di un'operazio- Alle Case Venie ore su un disegno a matita e avaro etica necessaria: assolto il compito Crema acida ne linguistica che acquista un senso di parole. Sarà proprio lui la gio- di riacquistare la libertà per tutti, pp. 220, Lit 24.000 pp. 180, Lit 22.000 preciso, non casuale né isolato, vane vittima su cui si sfogherà la occorre assumersi il coraggio di all'interno di un'area "espressivista" Marsilio, Venezia 1997 rabbia impotente dei fascisti: le cambiare, per non restare ancorati Lupetti-Manni, che testimonia una tradizione presti- pagine in cui viene descritta la sua a un tipo fisso, ai dolori, ai ricordi, Milano-Lecce 1997 giosa della nostra letteratura, quella "Case Venie" è il nome del bor- esecuzione sono fra le più intense per non sprecare il "poco tempo che, attraverso le tecniche della con- go umbro in cui si svolge il roman- del libro, segnate da una sinistra che ci viene dato". La prospettiva Per comprendere in pieno le va- taminazione dei linguaggi, della di- zo di Romana Petri, scrittrice ap- struzione dei codici istituzionali, partata e aliena da sperimentali- della parodia e dell'invenzione lessi- smi, che ha suscitato interesse e cale, promuove una letteratura co- raccolto consensi fin dalla sua pri- me critica dell'esistente e messa in ma raccolta di racconti II gambero Le colpe adulterine del dottor K scena delle sue contraddizioni. In blu (1990), e poi con i successivi 11 questo senso va letta la vocazione di ritratto del disarmo (1991) e II bale- GIO FERRI Ottonieri a inseguire una sua vertigi- niere delle montagne (1993), tutti nosa idea della parola come crocevia pubblicati da Rizzoli. CLIO PIZZINGRILLI, Il tessitore, Quodlibet, fra risvegli metamorfici e processi incom- di culture, di voci, di codici, di affa- Se lo spazio della vicenda è cir- bulazioni, di ideologie, una vocazio- Macerata 1997, pp. 100, Lit 18.000. prensibili, ce l'ha già raccontata un certo dot- coscritto dalle colline, percorse in ne che in Crema acida trova un'effi- discesa e in salita dal passo affan- tor K, assicuratore frustrato di Praga. Tutta- cacia nuova proprio per la moltepli- noso dei suoi pochi abitanti, il Una brutta mattina (che da un certo pun- via la verità scritturale è un'altra: perché se è cità dei piani che s'intrecciano nella tempo è quello che si stende fra il to di vista potrebbe anche non essere troppo vero "che la rivoluzione non è che il tentativo neoplasia verbale. Ad apertura di li- settembre del '43 e il maggio del brutta) un uomo si sveglia, imprevedibil- di sottrarsi alla coscienza della legge, legge bro: "Triste landa dove i bisunti pu- '45: tempo di tensioni e guerra, in mente, nudo nel gran letto di una stanza, che inchioda gli uomini alla colpa da espiare tenti miravi campeggiare i frigoverre cui alla fuga dei tedeschi si accom- che non sembra proprio la sua, in mezzo a ininterrottamente" (come ci ricorda il prota- di tre impilabili formati uso pantani, pagna la violenza grossolana dei due donne che hanno dormito con lui: ma gonista di questa vicenda pur sempre ebraico- addensati di condimenti residui... gerarchi di paese. La storia della lui, proprio, non se n'era accorto. Sono due cristiana e burocratica), è anche evidente Fra i tremori e fèmori adolescenti in Resistenza, delineata con precisio- femmine fellinianamente matronali, appa- che... tutto quanto non va preso troppo sul orride tenute grungie, crocchi & ca- ne attraverso ritratti perfetti, appa- rentemente disinibite, piuttosto volgari. Ma serio, se non si vuole che tutto quanto finisca chinni & tocchi (pure) di transex re tuttavia soltanto una cornice per efemcipati, burlanti tanto...". Un si- carnalmente, in qualche modo, attraenti. (salutarmente, per la verità) in una ridicola un romanzo complesso, in cui scel- mile impasto lessicale si pone come te e caratteri vengono misurati sui Luomo (forse un tessitore, che vorrebbe tragicommedia. E forse è vero, come dice il punto di arrivo di una complessa e- grandi temi classici del coraggio e uscire per intrecciarsi con gli altri, nel mon- Falstaff, che "tutto il mondo è burla": burla sperienza neoavanguardistica e post; della paura, della solitudine e della do) si mette invano sulla difesa. Subito vie- crudele, ma burla. vi convergono il gioco delle assonan- comprensione fra diversi. Fin dalle ne coinvolto suo malgrado in una dialettica, La scrittura narrativa (meglio, contronar- ze, delle catene dei significanti, degli prime pagine si comprende che lo o assurda, vicenda matriarcale e matrimo- rativa) di Pizzingrilli fa di tutto per essere ir- inusitati accostamenti lessicali, dei schema della lotta partigiana è niale. E scapolo, ma deve accettare, pur riverente verso il serioso modello kafkiano neologismi, insomma tutto quel re- adottato come un contesto di spe- pertorio di lavoro sul significante mentendo (o almeno credendo di mentire), (la cui evidenza tragica, comunque, non vie- rimentata tenuta narrativa: la scrit- che, in un testo narrativo, produce di discolparsi di colpe maritali forse mai ne negata): plurilinguismo surreale (dal pro- tura non è in nessun modo neorea- commesse. Ma, come se ciò non bastasse, uno straniamento di sicuro effetto lista e piuttosto cerca di ricreare venzale, all'yiddish, al grammelot, più o me- entra nella stanza una folla frenetica, esalta- ironico, nell'accezione profonda del uno spazio mitico - come segnala- no sassone, anglo e no), asintattismo e sfasa- termine, anche a costo di qualche ta, che decisamente lo mette sotto processo no i nomi dei personaggi: Alcina, tura temporale (tipico l'incipit: "Comincio a difficoltà di lettura (a un approccio Astorre, Aliseo, fino al cane Ardui- senza complimenti: e, infine, la protezione svegliarmi che potevano essere almeno le ingenuo al testo). no - che fa pensare alla grande le- sponsale gli tornerà anche utile. I suoi sette di mattina..."), paradosso dialettico, e Ma anche riguardo all'intreccio zione della Morante. In questo adultèri, le sue fughe e le conseguenti accuse così via. Con la messa in moto di una sorta di senso vanno intesi l'astrattezza e la muliebri non sono poi così disperanti, quan- c'è da rilevare la scelta complessa di duchampiana macchina celibe (lo sposo Ottonieri, rispetto all'abitudine di natura letteraria dei pensieri e dei to invece le diatribe (sociali, teologiche, eti- messo a nudo dai suoi celibatari, anche/), discorsi, che sono tutti rivolti a ri- tanti sperimentatori che "riscopro- che) che si vanno esasperando all'incalzare dal meccanismo inarrestabile, conseguente. no" la trama ma (lo notava opportu- solvere il problema dell'identità di quella masnada crudele, un moloch indi- (come somma di tutte le vite vissu- Biologico. E visto che si tira in ballo Wittgen- namente Cortelessa su "Linea viduato con un attributo unico, onnicom- stein, potremmo dire con lui: "Se abbiamo d'Ombra") in un'accezione povera, te in successione, dalla nascita alla prensivo (e non, come una trama, distingui- vecchiaia) e della frattura della co- determinato arbitrariamente qualcosa, qual- ridotta a un'essenzialità scheletrica, bile): "tutti quanti". Tutti quanti fa questo, municazione fra persone care pro- cos'altro deve accadere". Un (ir)racconto, che dispone in una linearità anoni- vocata dalla morte. tutti quanti dice quello, tutti quanti non questo di Pizzingrilli, per chi non ne può più ma voci, gesti, nomi. Tanto da far pensare che la vituperata astrattezza concede tregua. delle commerciali brodaglie pseudopsicosen- Alla morte pensa costantemente geometrica delle funzioni narrative proprio il personaggio che è al cen- Qualcuno potrebbe osservare che la storia, timentali degli ultimi anni. della più rigida narratologia si stia tro dell'intera vicenda, Alcina, ripresentando sotto specie di un in- "una donna invirilita che per natu- treccio da cui è allontanato qualsiasi ra tende al brusco": la sua paura, scarto. Nel mondo postmoderno e precocemente instillata dall'even- sospensione e dal rallentamento di un'emigrazione in Argentina, lenze di ricerca e di sperimentazione perfino post-telematico di Ottonieri to tragico della morte per parto del tempo; del resto proprio la ri- nell'intendimento parenetico del- metaletteraria dell'ultima prosa (ro- i personaggi si rincorrono in una in- della madre, viene ribadita dalla fi- flessione sul tempo è il perno su l'autrice, rende completo il rito di manzo?, metaromanzo?, post- vestigazione paradossale, in relazio- ne del padre Astorre. Con lui Alci- cui ruota tutta la vicenda: conse- salvazione, alludendo alla necessità romanzo?) di Tommaso Ottonieri, ne al misterioso ribasso degli struzzi na riesce tuttavia a riallacciare un guenza della caduta di Lucifero, di trovare una strada unica (aperta occorre inserirla nella duplice pro- farciti, in vendita presso una catena dialogo vivo, dal momento che lo può anche rimanere fermo (come dall'amore sempre negato) dopo il spettiva che questa sperimentazione di supermarket, ribasso che mette in scomparso non ha trovato la pace, afferma orgogliosamente il parti- difficile passaggio nel negativo del- oggi schiude; da un lato nell'itinera- crisi i delicati equilibri del mercato ha dei ripensamenti sulle sue con- giano Bitto di fronte agli aguzzini la Storia. rio creativo dello stesso Ottonieri, globale. L'investigatrice Orfica con- vinzioni fasciste, vuole conoscere esordiente nel 1980 con il singolare duce il lettore attraverso un univer- gli sviluppi della storia mondana: e notevole Dalle memorie di un pic- so galleggiante in una marmellata di perché, a differenza di ciò che pen- A CURA DI PIETRO BOLOGNESI colo ipertrofico, per molti versi ne- merci e di parole, dove tutte le cose sano comunemente gli uomini, "si cessaria premessa - coraggiosa in sono rese omogenee dalla propria muore piano, si abbandona la vita anni di restaurazione letteraria - alla natura di oggetti da consumare e da lentamente e a ognuno è dato di DICHIARAZIONI prosa magmatica di Crema acida-, scambiare, trionfando una realtà poter stare e non stare per riuscire così come alle poesie di Coniugativo sintetica o virtuale che non si scio- a ricomporre il suo giudizio". EVANGELICHE è, per alcuni versi, debitrice la sua glie nemmeno nel finale, dato che creatività espressiva. Dall'altro nello Crema acida di finali ne offre diversi, Al padre, Alcina è unita da me- IL MONDO EVANGELICALE 1966-1996 morie infantili e da affinità del ca- scenario della narrativa contempo- soluzioni da sovrapporre o da inca- rattere, forte, determinato, sicuro ranea, dove i testi di Ottonieri si col- strare l'una sull'altra. Estrema paro- I documenti e le dichiarazioni in cui si riconoscono dia di una narrazione che, quando nella distinzione fra bene e male. gli evangelici di tutto il mondo locano con l'originalità di un lavoro La madre Amarantina, innocente sul linguaggio e sull'intreccio che lo svolgimento narrativo sembra im- e sognatrice, è invece ormai "lon- sembra andare decisamente contro- pantanarsi, agisce in realtà sui piani tana lontanissima", in una condi- corrente rispetto all'essenzialità, alla linguistici, evidenziando il valore di- zione priva di rimpianti ed estra- XI ricercata povertà, al grand-guignol namico di una scrittura ben consa- VIA N0SADELLA 6 TEL. 051/306811 debole del versante pulp o cannibale pevole delle proprie origini e del nea agli antichi legami: il suo ri- EDIZIONI 40123 - BOLOGNA FAX 051/341706 proprio presente. tratto richiama quello del fratello DEH0NIANE dell'attuale prosa "sperimentale". BOLOGNA MARZO 1998 N. 3, PAG. 10 Rivincita del represso fra metafora e conflitto La trilogia di Francesco Orlando sulla teoria freudiana della letteratura

FRANCO BRIOSCHI

gica, di funzionalità pratica: sono mica descritta da Orlando è una di- zione di crocevia tra le scienze teoria con un'ipotesi complessiva Francesco Orlando le tendenze che Freud descrive, in namica testuale, interna al linguag- umane a cui per qualche tempo la di periodizzazione storiografica Illuminismo, barocco particolare, nel saggio sul Motto di gio, del tutto indipendente da una svolta strutturalista l'aveva desti- della modernità, per l'altro non e retorica freudiana spirito, e che di là dalla proverbia- qualsivoglia genesi biografica che nata. Revival neoheideggeriano, nascondeva le sue simpatie verso le sfera delle pulsioni sessuali rinvii alla persona dell'autore: e per "crisi della ragione" e "pensiero la pbilosophie des lumières che pp. 262, Lit 28.000 esprimono il desiderio di sottrarsi descriverla egli si avvale delle tecni- debole" dischiudevano altri più l'aveva inaugurata. Einaudi, Torino 1997 simbolicamente all'imperio delle che fornite dalla linguistica post- grandiosi ed eccitanti orizzonti, La modernità è sostanzialmente norme che regolano la nostra (più saussuriana o dalla neoretorica, pri- dove sulle orme di Derrida si po- coestensiva, per Orlando, con un Con Illuminismo, barocco e reto- o meno psicopatologica) vita quo- vilegiando semmai, della tradizio- teva infine trovare risarcimento ai processo illuministico di com- rica freudiana si compie la riedizio- prensione razionale del mondo, ne di un ciclo unitario di saggi, inclusi i suoi aspetti più oscuri e, pubblicato una prima volta tra il per dirla con Matte Bianco, "anti- 1971 e il 1982. Esso si apre ora con logici". Proprio l'opera di Matte le Due lettere freudiane: Fedra e il Bianco (L'inconscio come insiemi Misantropo (1990), quali "esempi infiniti, Einaudi, 1981) è qui per la di analisi testuale", prosegue con prima volta chiamata in causa da Per una teoria freudiana della lette- Orlando, in quanto consente il de- ratura (1992), che ne discute i po- finitivo superamento della conce- stulati teorici e metodologici, per zione pulsionale dell'inconscio: concludersi appunto con questa ri- ciò che Freud ha chiamato con visitazione "di un lunghissimo de- questo nome altro non è che il re- corso di storia letteraria francese gno di un"'antilogica" secondo ed europea, tra Sei e Settecento". cui tutte le relazioni sono "simme- Nella sua prima versione scrive triche" e perciò, data una relazio- Orlando, è stato quest'ultimo "il li- ne (supponiamo, a è maggiore di bro meno fortunato". Non saprei b), sarà valida anche la relazione dire se le cose siano davvero anda- opposta (b è maggiore di a).- Le te così; certo è che qui molte impli- "formazioni di compromesso" di cazioni presenti nell'intero ciclo cui si diceva più sopra possono es- appaiono a posteriori più scoper- sere così riformulate nei termini di te: e come l'autore sospetta non un conflitto tra un pensiero anco- erano, né sono tuttora, le più con- ra dominato dall'antilogica e là ra- sonanti con i luoghi comuni della zionalità che impone a questo uni- critica contemporanea. verso confusivo l'ordine verofun- Gli anni settanta, quando usci- zionale della "logica asimmetri- vano le due letture della Phèdre e ca". E non a caso la modernità del Misanthrope e la Teoria freu- esordisce appunto, nell'ambito diana, erano gli anni in cui il di- della letteratura, con la detroniz- battito sulla teoria letteraria cono- zazione del più emblematico cor- sceva il suo massimo fervore. In rispettivo retorico dell'antilogica, verità, si parlava molto di teoria, la metafora (se a assomiglia per ma propriamente ben poca se ne qualche rispetto a b, allora a è inte- faceva. L'attenzione era semmai gralmente sostituibile a b). rivolta agli strumenti, ai metodi, Le figure tipiche della letteratu- agli "attrezzi", piuttosto che ai ra illuministica sono, tanto per in- quesiti e ai concetti di ordine pro- tenderci, figure di pensiero, e re- priamente speculativo. Nulla di gina tra di esse è l'ironia. Ciò che male, per carità, visto che a una funge da forza repressiva (il dog- siffatta preoccupazione dobbia- ma religioso, la morale tradiziona- mo il merito di avere rinnovato e le, l'ordine costituito) è ostentato arricchito l'arsenale ormai obsole- come vero, buono e giusto dalla to delle nostre categorie analiti- voce narrante, mentre il contenu- che. Per intanto, secondo l'opi- to represso (l'appello al libero nione più accreditata, che cosa giudizio, l'etica del bonheur, il di- fosse la letteratura l'avevano detto ritto "naturale") si rivela attraver- una volta per tutte alcuni padri so il valore antifrastico assunto fondatori, dai formalisti russi a nel contesto dall'enunciazione. Il Jakobson, e non valeva più la pena punto su cui richiama l'attenzione di rifletterci sopra. In questo sen- Orlando, e che risulta in effetti so, il ciclo di Orlando rappresenta più problematico di quanto non il solo discorso autenticamente sembri a prima vista, sta nella tra- teorico proposto allora in Italia: se tidiana, recuperando per esempio ne psicoanalitica, proprio il saggio disagi patiti sotto l'ardua discipli- sparenza del meccanismo: la pres- non altro perché era il solo che il gusto infantile di "giocare con le sul Motto di spirito, fonda- na del Metodo. Quanto alla criti- sione della censura non è così for- non si accontentava di ripetere parole" o regredendo (come anco- to sull'esame della compagine ca d'ispirazione semiotica, l'ormai te da produrre, nel discorso che che la letteratura sarebbe definita intende aggirarla, ambiguità o er- ra Freud ci spiega nel saggio sul espressiva di testi anonimi. Quella consolidata comunità da certi tratti formali (ambiguità, metismi protettivi. Questo non Perturbante) a modi di pensiero rottura polemica da una parte, e scientifica che ne polisemia, connotazione, scarto comporta, sia ben chiaro, alcun superati. Il conflitto tra queste dall'altra la precisa osservanza di continuava il dalla norma...), e si chiedeva inve- depauperamento sotto il profilo tendenze e la censura che le repri- un'analisi immanente al testo, fi- program- ce quale funzione avessero, a loro dei valori estetici. La letteratura volta, queste qualità peculiari del me trova il suo equilibrio instabile nivano forse per avvicinare Or- ma di ricerca dei lumi è tra le più ricche in asso- suo linguaggio. in alcune tipiche "formazioni di lando all'ortodossia formali- non aveva mai luto di capolavori letterari, e può compromesso": sotto la soglia del- sta più di quanto non con- sentito il biso- semmai vantarsi di aver promosso La risposta, come molti ricorde- la comunicazione pubblica, il so- tinuasse a contraddi- gno di accettare a scritture d'arte generi nuovi o ranno, è tra le più suggestive: la gno, il lapsus, il sintomo nevroti- stinguerlo il alcun • contradditto- periferici, dal pamphlet d'inter- "figuralità" che sistematicamente co; oltre la soglia della comunica- riferi- rio al di fuori dei vento militante alla prosa giorna- altera la sostanza verbale del testo zione, il motto di spirito e, ciò che mento, comun suoi paradigmi, listica. Ma è come se il conflitto letterario, in modo più o meno ci riguarda più da vicino, la lette- que ostinato e neanche per con- che ci viene presentato in primo denso ma sempre pervasivo, è la ratura. punti- glioso, frontarsi con teorie piano fosse in qualche modo un spia di un "ritorno del represso". Tralascio naturalmente la com- al più gener che pure mostrava- conflitto già risolto a favore del Un represso il cui contenuto non plessità di sfumature e di articola- le magistero no spiccati tratti contenuto represso: e in realtà già va però identificato con questo o zioni che accompagnano gli svilup- freudiano. di conver- nasconda, quale suo ulteriore si- quel contenuto psicologico da im- pi di questo nucleo costitutivo. Il Quando u- genza. Si gnificato latente, un conflitto più putare all'inconscio dell'autore, dato più vistoso della teoria era la scì la prima edi- capisce profondo. bensì con una somma di "tenden- rottura recisa con la tradizione della zione di Illumini- allora facilmen- ze", antropologiche o storiche, critica d'ispirazione psicoanalitica smo, barocco e re- te la mancata fortuna, Di qui una doppia prospezione che l'ordine sociale di volta in vol- (a cominciare dagli studi stessi di torica freudiana il clima era già sull'uno come sull'altro fronte, di storiografica. O meglio, una retro- ta sottopone a censura in nome del Freud specificamente dedicati mutato. La critica letteraria non un libro come questo, che per un principio di realtà, di coerenza lo- all'arte e alla letteratura). La dina- occupava ormai più quella posi- verso ardiva porre a cimento la • continua a p. 12 Un nuovo canone per insegnare il Novecento VITTORIO COLETTI

Pubblichiamo un intervento di Vittorio Coletti sul problema del No- to Enrico Testa in un recente aureo libretto (Pronomi), analogismo vecento nelle scuole superiori tenuto a un corso di aggiornamento per ermetizzante e sperimentalismo avanguardistico sono due facce del- insegnanti di italiano svoltosi a Roma l'11 e il 12 dicembre 1997. lo stesso centralismo dell'io che attraversa il Novecento. Se una frat- tura c'è, questa si manifesta quando dal trono letterario vengono fat- Il Novecento è un secolo ormai concluso. E dunque fuori discus- ti scendere l'ipertrofico io del secolo, tutto emozioni e pulsioni, e la sione farne oggetto di studio, anche scolastico. Ma c'è il problema di società da lui popolata, che ne riflette (anche attraverso il totalitari- come affrontarlo a scuola nella sua interezza, nella sua complessità e smo delle ideologie) le contraddizioni e le ambizioni, e al loro posto di come rimodulare lo studio delle altre epoche per fare congruo po- subentrano un soggetto meno egocentrico e più "mentale" e una so- sto a questa più recente. cietà osservata dalle distanze cosmiche e "disumane" della natura. Come tutti gli altri periodi storici e culturali, anche il Novecento Calvino esplora la società come se fosse un universo naturale da leg- domanda, specie in sede scolastica, di essere riconosciuto attraverso gere e l'universo naturale come se fosse la società degli uomini; l'ulti- tratti specifici generali ed eventuali distinzioni interne. Forse è pro- mo Luzi guarda una città e ci vede pulsare la materia creata; Zanzot- prio dalla specola della lingua comune che il Novecento presenta più to lega il bosco alla storia. Al linguaggio dell'emozione succede quel- marcati tratti differenziali rispetto al periodo che lo precede imme- lo della riflessione; la letteratura più che esprimere vuole capire, più diatamente. È vero che molte caratteristiche (sociologiche e gram- che rappresentare indagare. maticali) dell'italiano novecentesco sono già in gestazione nell'Otto- Ma, paradossalmente, il tentativo di capire e spiegare il mondo cento: alcune, di primo piano, autorizzate dal libro più importante: i mette in crisi proprio il più solido mito novecentesco, quello della Promessi Sposi. Ma è solo nel XX secolo che l'italiano diventa una dicibilità totale, del linguaggio, del dominio tramite la parola. Fino lingua effettivamente parlata, a tutti i livelli della società, in quasi a quando l'io è (crede di essere) il centro del mondo, della città, tutte le regioni, con quel che questo comporta nella sua grammatica: della vita, nulla può restare immune dal suo potere di nominazio- affermazione di una lingua media con soluzioni morfosintattiche ne. Quello che l'io (o la società, che è lo stesso) non nomina, non proprie dell'oralità, riduzione drastica della differenza tra scritto e esiste. Un giorno, però, la cultura scopre che ciò che l'uomo può parlato, ecc. nominare è ben poca cosa; che le sue parole sono solo un brusio Altra grande novità dell'italiano novecentesco è la perdita d'auto- nell'universo; che i suoi discorsi non escono, per rumorosi che sia- rità del modello fiorentino (si pensi alla dialettalizzazione della pro- no, dalla cappa dell'atmosfera; che silenzi siderali rispondono alle nuncia toscana, che ne ha favorito il recente successo comico). E un patetiche enunciazioni dell'ultimo umanesimo. Su questa faglia, il fenomeno che va di pari passo con la caratterizzazione multiregiona- Novecento prima si spezza e poi, decisamente, finisce. Il tardo Cal- le della lingua in seguito alla sua diffusione su tutto il territorio nazio- vino, l'ultimo Caproni, Del Giudice appartengono già al nuovo se- nale e a tutti i livelli sociali, con conseguente drastica riduzione del colo letterario. dialetto, che si presta, in compenso, a un inedito riuso poetico-me- Ma come fare posto al Novecento, tanto più se vogliamo studiarlo taforico (il dialetto come lingua specializzata per la poesia è un tratto tutto, come dobbiamo, visto che ormai è finito? L'ingresso del no- esclusivo del Novecento). stro secolo nella didattica corrente potrebbe intanto essere l'occasio- Cominciando a spostarci verso il territorio della lingua letteraria, ne per ridefinire il canone letterario, potandolo da quanto (e non è potremmo menzionare innanzitutto il cambio di autorità al vertice poco) vi è stato inserito più per meriti storico-documentari che arti- linguistico del paese, che ha visto, proprio col Novecento, la fine del stici. Ecco un primo modo per fare spazio al XX secolo. D'altra par- prestigio della letteratura e il successo di altri luoghi della produzio- te, buona parte del materiale espunto dalla selezione letteraria po- ne linguistica: mass media su tutti. trebbe essere recuperato in una prospettiva diversa, di storia genera- Ma va notata subito anche la fine delle proprietà più specifiche del le (della cultura): pensiamo al barocco studiato in sede di storia linguaggio letterario, persino là dove esse avevano resistito di più, e dell'arte, all'Arcadia letta all'interno di una (ineludibile) storia della cioè in poesia. Dal primo Novecento in poi il grafico dell'italiano let- musica, ecc. terario si muove allontanandosi o avvicinandosi (con moto spesso La dimensione storica è certamente uno dei grandi valori della tra- pendolare) non già (come in precedenza) alla lingua della norma dot- dizione culturale e scolastica dell'Italia; e va difesa, contro le tenta- ta, della tradizione, ma alla lingua comune. Il punto di riferimento ri- zioni americanizzanti, ma, nello studio della letteratura, sta da qual- spetto al quale lo scrittore novecentesco posiziona il proprio linguag- che anno (e opportunamente) perdendo prestigio la storia della lette- gio non è più la grande lingua dei classici, ma la lingua media dei ratura col suo movimento progressivo e unidirezionale. La storia, in giornali, della strada, della televisione. Di qui la necessità preliminare effetti, può essere percepita sia nel procedere di un fenomeno nel di misurarsi, nella scuola, con l'italiano contemporaneo, la sua gram- tempo che nel suo regredire dallo stadio presente alle proprie radici, matica, le sue tendenze. L'italiano medio è entrato stabilmente nei ai suoi precedenti. In questo senso, si possono integrare prospettive testi letterari, che lo hanno progressivamente assorbito; e non solo, diverse e affrontare lo studio dei fatti letterari anche per tipologie te- come ovvio, quelli narrativi, sempre disponibili a fotografarlo ed stuali o stilistiche di cui si può ricostruire il tracciato cronologico, emularlo, ma anche quelli poetici, pronti a utilizzarne persino le più partendo da una qualsiasi manifestazione, magari contemporanea, specifiche procedure sintattiche. presa in esame. Qualcuno ha opportunamente ricordato la continia- Quando un'età è conclusa, il problema della sua interna periodiz- na "funzione Gadda" come esempio di un andirivieni storico legato zazione si impone. Distinzioni e periodizzazioni sono già state pro- a soluzioni espressive particolari. poste e documentate; hanno nomi di scuole (crepuscolarismo, vocia- Questo non significa, naturalmente, un'indiscriminata moltiplica- ssimo, ermetismo, neorealismo, avanguardie e neoavanguardie, zione di tipi testuali e quindi di storie: il ruolo istituzionale dei pro- ecc.), si dispongono intorno alle due guerre mondiali, a lungo centra- grammi dovrebbe, anzi, intervenire proprio a prevenire tale rischio e li nella storiografia corrente. a rivendicare il valore pedagogico, per una collettività, di dati e pro- Secondo qualche studioso, ad esempio Stefano Giovanardi nella spettive comuni, condivise, nazionali. Ma, all'interno di grandi gri- bella introduzione all'antologia dei poeti del secondo Novecento da glie generali, si potrebbe garantire una maggiore e più gratificante li- lui curata con Maurizio Cucchi, la svolta che conta è, almeno in poe- bertà di scelta e di percorso. sia, solo quella di metà secolo, nel secondo dopoguerra, quando si L'entrata del Novecento nella scuola potrebbe, insomma, fornire passa da un linguaggio fatto su misura del soggetto che scrive, alla l'occasione di una didattica che cerchi e motivi di volta in volta le disseminazione e parcellizzazione dei linguaggi altrui, dal monolin- proprie opzioni, provi più a convalidare la distribuzione della mate- guismo ermetico al plurilinguismo delle avanguardie e del realismo. ria da essa proposta, le sue partizioni, le sue periodizzazioni, che a ri- Secondo altri (e anche secondo me), tanto in poesia quanto in prosa, peterne altre, preconfezionate, ingessate dall'abitudine, spesso già la svolta avviene ancora più tardi ed è diversa. Di fatto, come ha scrit- superate dalla ricerca. A segue da p. 10 doverosa per parlare delle recenti municano ben poco, e le poesie di vicende che riguardano le celebra- Pazienza, che come poeta era forse spezione, verso l'età barocca: Le celebrazioni zioni del martirio di San Pazienza: i peggio che come pittore. trionfo della metafora, apoteosi culti si officiano nell'editoria "alta" Diverso il discorso da fare per il dei tropi, proliferazione di agude- di San Pazienza (il volume per Einaudi), per via te- Cd-Rom L'antologia illimitata. Dal zas, tanto più la letteratura fa eser- lematica (il Cd-Rom de "l'Unità") e supporto digitale, ci si potrebbe at- cizio di uria figuralità confusiva LUCA BIANCO perfino in palazzi storici, con la mo- tendere una filologica completezza quanto più tale esercizio è ormai stra che il comune di Bologna ha e una grande ricchezza di dati, e avvertito come intimamente gra- ono passati ormai più di tre zienza e Filippo Scozzari). voluto dedicare al disegnatore nel purtroppo questo prodotto non of- tuito; non il rispecchiamento ver- lustri; eppure, ancora oggi, a Se Mattioli e Liberatore hanno tardo autunno di quest'anno. fre; né l'una né l'altra, per quanto bale di un mondo retto dalle leggi Srileggere le prime annate di praticamente fatto perdere le loro Ora, a rischio di sembrare male- tenti di awicinarvisi: molte delle dell'analogia, ma un fantasioso "Frigidaire", si stenta a credere che tracce italiane (e dispiace davvero, volo e incontentabile, mi pare che opere di Pazienza sono consultabili arabesco sullo sfondo di una natu- una rivista come quella fosse potuta soprattutto per il primo), se Filippo in questo "quasi-decennale" della (non godibili, tuttavia), anche se ra che si sa scritta nel linguaggio nascere a Roma, nel 1980. "Frigidai- Scozzari, del quale diremo ampia- morte ci sia ben poco da stare alle- l'interfaccia fa le bizze e certe trova- matematico delle nuove scienze. E re", infatti, si poneva a distanza si- mente, non disegna quasi più, la fi- gri: nessuna delle tre iniziative rie- tine, tipo i puzzle e altri giochi ana- una prospezione, verso l'età ro- derale da qualsiasi periodico italia- ne di Pazienza e Tamburini è fac- sce a mettere completamente a fuo- loghi, potevano venirci risparmiate. mantica: il conflitto più profondo, no del periodo: grafica ultramoder- cenda ben più dolorosa: morirono co quello che fu Andrea Pazienza, e Ma, per fortuna, le celebrazioni di entro la formazione di compro- cui sopra ci hanno portato anche messo della letteratura illuministi- una bella riedizione de Le straordi- ca, vede proprio la razionalità re- narie avventure di Pentothal, prima pressa dalla cultura tradizionale opera di largo respiro di un Pazien- assumere a sua volta una funzione za ventenne impegnato a mostrare a di censura nei confronti di tutti, guerriglieri del '77 e reduci del quell'agitato universo di impulsi '68, lettori di "Linus" e kamikaze soggettivi, emozionali e affettivi della controcultura, che le vie del fu- dove l'individuo, al tramonto della metto erano davvero infinite. Pro- società di antico regime, veniva ri- prio nel 77 Pazienza incontrò Filip- conoscendo la sua più autentica, Biblioteca della Plèiade po Scozzari, caustico e ulcerante "privata" identità. La gestazione vieillard prodige del fumetto italia- del romanticismo non va insomma no. Insieme condivisero le pagine di ricercata in qualche non meglio Antologia della poesia italiana "Alter" (dove uscì Pentothal), e in- definita corrente preromantica, ar- sieme parteciparono alla straordina- bitrariamente rescissa dall'insieme I. Duecento-Trecento ria avventura di "Cannibale", la più della civiltà illuminista, bensì nel La prima fondamentale tappa di una ridefinizione importante rivista underground eu- cuore stesso di una tensione che ne del nostro canone poetico dalle origini a oggi. ropea, fondata da Tamburini e Mat- caratterizza originalmente la com- tioli (più tardi si aggiunse Liberato- A cura di Cesare Segre e Carlo Ossola, plessiva unità. E anzi, potremmo re); oggi, vent'anni dopo, Scozzari aggiungere, non mancano i luoghi pp. LXX-I0Ó2, L. 120 ooo diviene il Dumas di quei cinque mo- dove la censura viene affatto a schettieri, e con molta tenerezza e scomparire, per lasciare adito a molto risentimento, ben lontano dai un'esplicita legittimazione: anche Jean-Jacques Rousseau moderni agiografi del San Pazienza senza invocare la testimonianza di di cui si diceva prima, racconta quel- Rousseau (per tacere di Sade), ba- Scritti autobiografici le persone e quelle vicende, sempre sterebbe pensare al grande filone Le confessioni - Le fantasticherie di un passeggiatore solitario con grande attenzione a quanto ac- anticartesiano rappresentato Lettere a Malesherbes - Rousseau giudice di Jean-Jacques cadeva fuori dalle pagine in cui i loro dall'empirismo e dal sensismo, di fumetti venivano stampati: si vedo- cui Stendhal e Leopardi saranno, La narrazione di sé, tra narcisismo e paranoia, no in una luce del tutto nuova il '77 nella generazione postrivoluziona- di un grande esploratore dei miti della memoria e della natura. bolognese e il boom dell'eroina, se ria, gli eredi maggiori. Da questo A cura di Lionello Sozzi, ne imparano di nuove sul craxismo punto di vista, la vera nota fonda- e sulle politiche giovanili del Pei. mentale della Romantik, su cui op- pp. LXX-1396, L. 120000 Non è poco, ma neppure abba- portunamente Orlando si soffer- stanza: Scozzari sa benissimo che a ma, sarà piuttosto la nostalgia per Esiodo ridere sul latte versato della me- il passato da cui si è preso conge- diocrità altrui sono capaci tutti, do, idealizzato come l'età di una ri- però, nonostante i suoi ghigni da composizione organica tra l'indivi- Opere iena, sono anni che non ci fa vede- duo e il Tutto da cui la storia lo ha La sistematizzazione del patrimonio mitologico re un suo fumetto decente. separato. della Grecia antica, ma anche il poeta che diventa, per la prima volta, Per quel che mi consta, non esi- voce individuale: uomo che parla ad altri uomini. Andrea Pazienza ste tuttora una trattazione che col- A cura di Graziano Arrighetti. Paz! ga con tanta esattezza la dinamica pp. Lxx-642, L. 85000 interna dell'illuminismo sul ver- a cura di Vincenzo Mollica sante italiano, paragonabile a que- pp. 203, Lit 14.000 sta di Orlando sul versante france- Einaudi se ed europeo. In ogni caso, trovia- www.einaudi.it Einaudi, Torino 1997 mo qui una proposta di periodiz- zazione particolarmente forte, ancor più meritevole di essere di- Andrea Pazienza scussa in una stagione, come la no- L'antologia illimitata stra, che si vuole postmoderna. Le entrambi, a breve distanza l'uno un organismo ipertrofico quale la na senza alcuna traccia dell'estetica booklet di pp. 20 discontinuità successive alla svolta dall'altro, per overdose di eroina. mostra bolognese riesce, in qualche da samizdat che imperava nell'edito- con testi di Michele Serra irreversibile sancita dall'illumini- ria alternativa italiana; fotografie e Sarebbe bello poter dire che, do- modo, addirittura a offuscarne la e Ferruccio Giromìni smo saranno di tale svolta, per cer- servizi espliciti, ai limiti della lega- po l'incandescente esperienza di memoria. Disegnini di Pazienza a ti versi, uno sviluppo a cascata. lità, ma anche uno spettro di interes- "Frigidaire", l'editoria a fumetti del sette anni. Acquerelli del padre di Cd-Rom, Lit 29.500 Una sequenza di formazioni di si a trecentosessanta gradi (nei primi nostro paese non fu più la stessa: la Pazienza. Immensi quadri neorina- l'Unità compromesso, in cui la responsa- verità, purtroppo, è ben diversa: gli scimentali dove Andrea costringe la dieci numeri, ad esempio, si poteva- Profile Multimedia, bilità di conservare ed estendere la no leggere inediti di Céline, Burrou- stessi Mattioli e Pazienza disertaro- sua meravigliosa levità di segno e la Roma 1997 conquista precaria di un uso razio- ghs, Joyce, Vian, Handke...); e, infi- no quei lidi pér approdare a iniziati- sua straordinaria perizia nell'uso nale della ragione, capace di esplo- ne, lastbut notleast (anzi!), fumetti. ve ben più tradizionali ("Comic dei pennarelli Pantone in pose rigi- rare l'altro da sé senza illudersi di Anche in questo campo, "Frigi- Art", "Corto Maltese", il solito "Al- de, tronfie, pompose. Insomma, il Andrea Pazienza ridurlo ai suoi protocolli formali, daire" non prendeva prigionieri, né ter"), dove, naturalmente, facevano genio dell'immediatezza, del capo- sarà costantemente insidiata, vuoi Le straordinarie tampoco prendeva cantonate: era la figura di Capitani Achab a una lavoro estemporaneo disegnato in dall'aggressione delle derive irra- avventure di Pentothal tanto lontana dalla satira e dalle stri- scampagnata di pesca alle trote; il due-minuti-due (si leggano gli zionalistiche, vuoi dal rischio in- pp. 191, Lit 30.000 michelangiolesco Liberatore mise splendidi passi di Scozzari sulla ve- trinseco alla ragione di abdicare a ps del "Male" e di "Linus" quanto la sua incredibile forza pittorica al locità di Pazienza) viene qui trasfor- Baldini & Castoldi, se medesima autorizzando il dop- dalla fantascienza psichedelica de- servizio dell'illustrazione, dei supe- mato nel suo contrario. pio in cui si oggettiva, la tecnica, a gli autori francesi che comparivano Milano 1997 reroi americani e, più recentemen- surrogarla. Il libro di Orlando in- sulle pagine di "Alter" e "Métal Allo stesso modo, il Pazienza ei- tende anche richiamarci a questa Hurlant"; pagava, certo, il suo tri- te, di innocui fumetti hardcore; sol- naudiano non collima con quello Filippo Scozzari permanente responsabilità intel- buto al fumetto underground, ma tanto Scozzari e Tamburini condivi- che abita ancora nel cuore dei fans lettuale. Che oggi la cosa possa ne distillava tutte le qualità, lascian- sero fino alla fine le sfortune della e dei lettori meno superficiali e più Prima pagare rivista, che dopo un delinquenziale suonare per molti come una pro- do depositare le scorie. Autori dei agguerriti. La cura del volume, per poi ricordare vocazione non è un conforto: ma fumetti erano cinque personaggi di raggiro economico della Commis- intanto, è stata affidata a Vincenzo quando almeno fosse raccolta, sa- area romana (Massimo Mattioli, sione per l'Editoria iniziò a perdere Mollica; inoltre siamo costretti a pp. 229, Lit 18.000 rebbe già un passo avanti. Tanino Liberatore, Stefano Tam- colpi e soldi. sorbirci vignette e scarabocchi Castelvecchi, Roma 1997 burini) e bolognese (Andrea Pa- La premessa su "Frigidaire" era che, astratti dal loro contesto co- Mann, ruotino ben 400 pagine del giunge che senza dubbio dovette grandezza di Richard Wagner presente volume: come poteva il ripetersi alla lettura del Castello. (1933): con quale comprensione Mann, autoritratto primo (e ultimo) Tedesco Europeo Quindi termina: "Se però si consi- Mann intuisce l'"opera mondo" non reincarnarsi nel primo (e ulti- dera che il riso, il riso sino alle la- che Wagner ha inteso creare con in forma di saggi mo sinora) Tedesco del Mondo? crime, che nasce da motivi supe- VAnello e che egli tenta di ricreare Leggere Nobiltà dello spirito e riori, è la cosa migliore che abbia- nella Montagna incantata o in PIERO BOITANI altri saggi diviene quindi un'espe- mo e che ci resta, mi si darà ragio- Giuseppel Quanta passione vibra rienza eccitante. Non solo perché ne se considero le amorevoli nelle pagine dedicate all'idea na- daH'Introduzione alla "Montagna lo stile di Mann, la sua presenta- ossessioni di Kafka tra le cose mi- zionale, alla questione del germa- Thomas Mann incantata" per gli studenti di Prin- zione degli argomenti, delle perso- gliori della letteratura universale". nesimo, alle contraddizioni e al Nobiltà dello spirito ceton alla Genesi del "Doktor Fau- nalità, delle opere, è sempre affa- Ebbene, quel riso "superiore" era dolore del musicista! Non dissi- e altri saggi stus". Perché? Per - sostiene Ma- scinante - perché insomma si ha proprio ciò che Mann, in quegli mile è la partecipazione con la gris - dotare I Buddenbrook, che l'impressione di fare con lui l'espe- stessi anni, mirava a destare con quale Mann si accosta a Scho- a cura di Andrea Landolfi tanto hanno scandalizzato e affa- rienza che egli ha descritto nella Giuseppe e i suoi fratelli, senza ri- penhauer, poeta della metafisica, con un saggio di Claudio Magris scinato i buoni borghesi di tutta la gustosa finzione di Una traversata corso ad alcuna amorevole osses- artista della verità, umanista del Germania, di una "custodia". Il con "Don Chisciotte" -, ma anche sione. pessimismo. Più complessa e do- pp. 1798, Lit 75.000 padre di Mann, il severo senatore perché si assiste in essi all'edifica- Che poi il Volto si componga di lorosa la relazione con Nietzsche. Mondadori, Milano 1997 Il saggio maggiore a lui dedicato in questa raccolta, La filosofia di Nietzsche alla luce della nostra o si prende in mano con un esperienza, del 1947, tradisce, fin certo reverenziale timore, il dal titolo, le intenzioni: non sol- monumentale volume che tanto spiegare pianamente lo svi- Iraccoglie i saggi di Thomas Mann. luppo del pensiero nietzscheano, E per la mole del tomo in sé, e per ma anche farci i conti dopo la tra- l'aura sacra che circonda la figura e gedia del nazismo e della seconda l'opera di questo scrittore, uno dei guerra mondiale, e farci quei con- Signori della Letteratura della pri- ti come tedesco, come uomo di ma metà del Novecento (bisogna cultura, e come persona che a sempre ricordare che Mann nac- quel pensiero tanto deve. Infine, que nel 1875, e che I Buddenbrook Freud: l'ammirazione di Mann aprirono il secolo a puntino, nel per l'esploratore del "lato nottur- 1901). E sarà bene, quel timore, no della natura e dell'anima", per conservarlo per un po', mentre si la psicoanalisi come "forma feno- legge Nobiltà dello spirito: ché l'au- menica dell'irrazionalismo mo- tore non fa nulla per diminuire la derno che si oppone inequivoca- distanza fra lui e noi, fra il suo bilmente a ogni abuso reaziona- sguardo sovrano di Lettore otto- rio", è intensa. E come I Budden- centesco e quello, sempre più mio- brook, La montagna incantata, pe, del lettore postmoderno. In Doktor Faustus sarebbero stati in- fondo, si tratta di praticare l'umiltà concepibili senza Schopenhauer, per un paio di settimane, ripagan- Nietzsche e Wagner, è ora sulle do così la meditabonda meraviglia spalle di Freud che Mann costrui- e l'entusiasmo divertito o addolo- sce l'estetica del piacere e del ri- rato che i suoi romanzi e i suoi rac- conoscere che domina il conti avevano suscitato in noi tanti Giuseppe. anni fa, durante lunghe, infervora- Non vorrei però che il lettore te vacanze estive. Ciascuna di quel- pensasse a un saggismo monocor- le narrazioni era divenuta, allora, de: l'attenzione di Mann alle altre un vero e proprio mito dell'imma- letterature sembra, è vero, più li- ginazione. E questo ci aveva già mitata (benché L'eros di Miche- spinto ad affrontare Nobiltà dello langelo sia cruciale per capire non spirito, disponibile fin dagli anni solo il grande artista rinascimen- cinquanta. tale, ma anche le pulsioni di chi ha Ma questo "Meridiano" è una fe- creato La morte a Venezia, e ben- sta senza precedenti: raccoglie tutti ché Mann non abbia, per esem- i saggi di Nobiltà dello spirito, vi ag- pio, esitazioni a comprendere la giunge un notevole corpus di quelli grandezza di un Conrad). Le po- già disposti entro gli Scritti minori, e che pagine sul cinema mostrano completa la torta con una buona un intuito e una sensibilità straor- dose di pagine inedite sinora in ita- dinari. E il volume si chiude in liano. Il tutto, impeccabilmente cu- bellezza con la sezione dedicata rato e (non pesantemente) annota- agli scritti autobiografici, sulla to, preceduto da un mirabile saggio propria opera e sul ruolo dell'arti- di Claudio Magris e da una bella in- sta. Qui, il Volto si mette a fuoco troduzione di Andrea Landolfi, con definitivamente: assorbiti e tra- traduzioni riviste e bibliografia ag- scesi i visi di tutta una cultura, ri- giornata. Il volume offre un panora- mane solo quello di Thomas ma pressoché completo dell'opera Mann. Il quale, presentando alcu- ne Osservazioni sul romanzo saggistica di Thomas Mann, con di Lubecca, aveva infatti letto la zione laboriosa, delicata e appas- tante sfaccettature diverse, di tan- l'eccezione delle cruciali Considera- "L'eletto", lo dichiara opera della Nana di Zola nascondendone la sionata del proprio Volto per i po- ti visi differenti fusi assieme e tra- vecchiaia non solo per gli anni del zioni di un impolitico recèntemente copertina, in modo da non suscita- steri. Leggendo i pezzi nell'ordine scesi, risulta evidente dalle pagine curate e commentate per Adelphi suo autore, ma anche in quanto re scandalo fra i suoi concittadini. in cui sono disposti nel volume, che Mann dedica ai suoi autori prodotto di un'epoca al tramonto. da Marianello Marianelli e Marlis "Forse la saggistica manniana rap- vien fatto di pensare che Mann af- preferiti. L'immagine di Goethe Ingenmey. "Spesso - egli scrive - la nostra presenta - scrive Magris - la custo- fronti e man mano "digerisca", as- potrebbe quasi soverchiarlo, se letteratura contemporanea, nei Nessun altro romanziere del se- dia che permette di offrire quel sorbendoli e abbandonandoli, non fosse la distanza temporale suoi prodotti più alti e raffinati, colo ha avuto tanta dedizione al grandissimo libro - e gli altri nati Lessing, Schiller, Kleist, Heine, che li separa e l'immedesimazione mi appare come una presa di con- saggio, alla critica, all'illustrazione come sue inevitabili prosecuzioni Storm, Fontane, Hauptmann, completa che il successore pratica gedo, come un rapido rammemo- del testo altrui quanto questo nar- — in una sapiente e seducente pre- Wassermann, Hesse, Kafka, Mu- con il Padre. È significativo che a rare, un evocare ancora una volta ratore metodico e ironico, questo sentazione, che salva le regole della si! Di ciascuno egli fornisce prima Goethe egli accosti, nel saggio del e ricapitolare il mito occidentale narciso sconfinato, questo Gran convenienza e salva il profondo ri- un quadro generale e un contesto; 1924-25, Tolstoj, con una serie di prima che cada la notte, forse una Borghese, questo Tedesco integra- spetto per gli altri e per lo stesso ne individua quindi una caratteri- paragoni puntuali che riguardano lunga notte, e un oblio profon- le che si è trovato a dover vivere autore". I saggi sono dunque ope- stica, un aspetto che più lo colpi- la loro personalità e le loro espe- do". Ricorda allora come Hanno fuori dalla Germania, questo cieco ra di autoconservazione, di salvez- sce, che più serve a lui. poi, passa rienze più che non le loro opere: Buddenbrook aveva apposto un conservatore illuminato poi dalle za: e non fa certo meraviglia che oltre. Non manca affatto né di per- gli interessano i Volti, gli preme lungo tratto di penna sotto la ge- tragedie del tempo. Perché costui siano "anche (forse soprattutto) spicacia né di generosità, ma mira quella Natura totale che essi in- nealogia della sua famiglia, giusti- ha dedicato al saggio tanta parte un sottile e gigantesco commenta- in ultima analisi a imparare e supe- carnano e arricchiscono (Do- ficandosi con le parole: "Credevo della propria vita? Non sa, lo di- rio alla propria opera" e "il gran- rare. Per esempio, nel commosso e stoevskij, invece, va preso "con che dopo non venisse più nulla". chiara egli stesso, resistervi: accet- dioso tentativo di salvare il salvabi- ammirato saggio sul Castello di misura"). Sul profilo fondamenta- "Anche per me - conclude il vec- ta inviti a parlare in occasioni più o le di quella grande tradizione tede- Kafka (1940), Mann riferisce, sulla le di Goethe si innestano poi i ri- chio Mann con tristezza, ma an- meno solenni; oppure abbandona sca, traslocandolo in una generale scorta di Max Brod, del riso che tratti dei quattro personaggi che che con l'orgoglio del Volto dive- la stesura di romanzi, cui pure tie- concezione democratica, europea, prese autore e ascoltatori alla let- più segnano l'animo stesso di nuto ormai classico -, anche per ne moltissimo, per scrivere pagine occidentale, della civiltà". Non è tura kafkiana delle prime pagine Mann: Wagner, Schopenhauer, me è come se dopo non venisse e pagine su Goethe; glossa infati- un caso che attorno a Goethe, del Processo. Chiama quest'alle- Nietzsche e Freud. Nulla di più più nulla". cabilmente le proprie opere, "ombra" implicita ed esplicita di gria "profonda e contorta" e ag- commovente che leggere Dolore e do rispetto al passato, denota una ca cosa saresti" (Consistenza). "La ferita del possibile sanguina Si vedono tante cose maturazione artistica, senza per Guardandosi intorno, il poeta si ancora" (Pragmatismo). questo soffocare la voce di una fon- trova in mezzo a un'umanità alla de- Come si è visto, l'inconfondibile damentale irrequietezza. Articolato riva, di cui si fa acuto osservatore. cinismo di Enzensberger non man- quando viene meno la luce in quattro sezioni, il volume riflette Dallo sguardo distaccato del socio- ca nemmeno in questi testi, ma là le grandi tematiche che impegnano HERMANN DOROWIN logo all'empatia di chi vede soffrire dove il poeta guarda da vicino l'uo- l'autore: le potenzialità e i limiti del un suo simile, il passo è a volte bre- mo singolo e il suo sforzo di dare un linguaggio, della poesia e dell'arte vissimo, appena percettibile. En- significato alla propria vita, prevale tico o teorico. Così il poema Spuma {La pagina bianca), l'uomo nella sua zensberger ci presenta tutta la feno- un tono elegiaco di fronte a tanta Hans Magnus del 1969 evoca una sensazione dimensione storico-sociale (Tanti menologia della distruttività umana vanità, e il "cauto avvertimento" Enzensberger quasi epidermica di fastidiosa opu- auguri) e cosmica (Alla pace eterna), che si è ormai insediata nei gangli che siamo tutti sostituibili è rivolto Musica del futuro lenza, che i saggi coevi sulla società l'Io di fronte alla solitudine, alla della nostra civiltà avanzata, quella a se stesso prima ancora che al letto- dei consumi non ci possono resti- vecchiaia, alla morte (Deriva). "guerra civile diffusa" che nasce ed. orig. 1991 re. Il poeta non è chiamato a dare le tuire. Negli anni settanta e ottanta, Sulla pagina bianca rovesciamo i dall'infausto connubio fra "medio- risposte, ma a porre le domande. trad. di Anna Maria Carpi il venir meno di una speranza rivo- nostri sogni, le nostre menzogne, crità e follia": "Il nazista dopo un Egli non tollera le parole saccenti di testo tedesco a fronte luzionaria e 0 progressivo incupir- angosce e contraddizioni, nell'illu- meeting di urla / porta a toilettare il coloro che credono di possedere la pp. 172, Lit 22.000 si dell'orizzonte storico trovano la sione di stabilire una comunicazio- cagnolino / e il terrorista scampato / chiave del sapere - "se i corifei chiudessero il becco!" - e rivendi- Einaudi, Torino 1997 ca il diritto a una, seppur agnostica, "venerazione dell'insondabile" (Turbolenze nelle fasce più alte). Da ormai quarantanni Hans Ribellioni anni venti Con preoccupato stupore Enzens- Magnus Enzensberger è conside- berger osserva la nostra specie che, rato uno dei massimi poeti di lin- CESARE PIANCIOLA sospesa sopra gli abissi della filoge- gua tedesca; grazie all'introduzio- nesi, si gode comodamente le sba- ne di una grande varietà di registri lorditive conquiste della civilizza- PAUL NIZAN, La cospirazione, introd. di Paul Nizan", scriveva Maurice Thorez sul- linguistici, a volte gergali, a volte zione - "fatti inauditi, unici / nella Piergiorgio Bellocchio, postfaz. di Giovanni De la stampa clandestina) e ci fu una damna- ironico-sarcastici, a volte scientifi- Luna, Baldini & Castoldi, Milano 1997, ed. orig. storia, dell'universo" - senza accor- camente distaccati, e grazie all'uso tio memoriae, nella quale si distinsero gersi della loro fragilità: "Inquie- 1938, trad. dal francese di Daria Menicanti, pp. Louis Aragon e il filosofo Henri Lefebvre. sistematico del montaggio, ha con- 283, Lit 24.000. tante. Normale. Che disastro. / Tu tribuito a svecchiare il linguaggio Nizan era morto trentacinquenne il 23 non noti che non noti più niente" poetico. Contemporaneamente si • maggio del 1940 durante la ritirata dì (Episodio). Forse quella lepre nel è imposto a livello internazionale Credo che un giovane, a meno che non Dunquerque. centro di calcolo, oggi la nostra ca- come lucido analista e commenta- si specializzi in letteratura francese con- Bisognerà aspettare il 1978 perché via, ci sopravvivrà un giorno tutti, tore di processi politici, sociocul- temporanea, di Paul Nizan non sappia og- "L'tìumanité" inizi una timida riabilitazio- perché la "brutta vigliacca" è cin- turali e storici. Da sempre, la sua quanta milioni di anni più vecchia gi neppure il nome. Eppure in Italia i suoi ne. Ma intanto Nizan era diventato un au- produzione si è articolata sul dop- di noi, "arriva a balzi dall'eocene / e pio binario della saggistica e della scritti ebbero una certa risonanza. Nel tore ristampato e letto nella "nuova sini- ci sorpassa dritta a un futuro / irto poesia e, di conseguenza, si può 1961 Mondadori pubblicò la traduzione stra", anche se, come sottolinea De Luna di nemici" (Una lepre nel centro di osservare la trasmigrazione di cer- di Daria Menicanti, ora riprodotta, e nella postfazione, per la maggior parte dei calcolo). te tematiche e di certi stilemi da Aden Arabia, tagliente pamphlet del militanti di quest'ultima, a differenza di L'animaletto che salta per aria e una forma letteraria all'altra. 1931 riproposto da Maspero con la pre- Nizan, era tutto il movimento in atto che si slancia a zig zag fra le massicce Eppure, proprio grazie a questa messa di un appassionato saggio di Sartre doveva abolire lo stato di cose presente, e strutture di monitor e calcolatori specie di osmosi fra le due attività sul compagno di studi al liceo e all'École veniva generalmente rifiutato un modello rappresenta la straordinaria allego- dell'autore, emerge con maggiore Normale. precostituito di nuova società. Come scrisse ria di una leggerezza che, frutto di chiarezza la funzione insostituibile Sartre rievocava, contro il se stesso di al- Rossana Rossanda nel 1970, presentando antichissima sedimentazione gene- dei componimenti poetici: in essi lora, refrattario alla politica, la figura presso La Nuova Italia I cani da guardia, tica, diventa uno strumento di sal- Enzensberger riesce a dare visibi- dell'amico, che nel 1927, a ventidue anni, feroce attacco del 1932 all'idealismo dei vezza. Immagini di leggerezza per- lità, tangibilità e significato emble- era tornato da Aden, dove aveva toccato professori dell'Università francese, "la mi- corrono tutto il volume come un fi- matico a impressioni a volte estre- lizia di Nizan è una milizia datata", inscrit- lo segreto, quasi che il poeta avesse mamente sottili e soggettive, che con mano lo sfruttamento colonialistico, ta nel contesto della Terza Internazionale voluto accogliere l'invito di Italo sfuggono alla rete del discorso cri- con una volontà intransigente e totalizzan- tra le due guerre. Calvino di tramandare al prossimo te di impegno ("Che si abbia il coraggio di millennio non già l'inerzia e l'opa- essere grossolani! (...) Vivrò tra i nemici In Italia comunque una "fortuna im- cità del mondo che abbiamo speri- NOVITÀ (...) Non bisogna temere di odiare"). Si era provvisa e perfino eccessiva, concentrata mentato, ma la mobilità dell'intelli- iscritto al Pcf diventandone uno degli in- (anzi congestionata) nel breve periodo genza che, "con agile salto improv- Massimo Giuliani tellettuali di maggiore prestigio, collabora- 1970-1974" (Bellocchio) ci fu, come atte- viso", ha saputo sottrarsi ad esse. tore dei quotidiani e delle riviste del parti- stano gli studi (Franco Fé, Paul Nizan un La traduzione di Anna Maria Auschwitz nel to, e condividendone le scelte politiche e la intellettuale comunista, Savelli, 1973) e Carpi coglie con particolare sensibi- fedeltà all'Unione Sovietica, fino alle di- le traduzioni, tra cui spicca il libro più bel- lità le variazioni del livello stilistico, pensiero ebraico le sfumature gergali, le allusioni Frammenti dalle teologie missioni nel 1939, sconvolto dal patto Mo- lo e vivo di Nizan: quell'Antoine Bloyé (Bertani 1973, ed. orig. 1933) che raccon- idiomatiche. Poche sono le rese im- dell'«olocausto» lotov-Ribbentrop e dall'invasione della precise o equivoche che vanno se- ta in modo esistenzialmente dolente e so- pp. 216, L. 25.000 Polonia. A questo punto venne orchestrata gnalate. Nel Cauto avvertimento, il una campagna di denigrazione nei suoi poeta definisce il pasticcere Schim- confronti ("l'informatore della polizia mel "unvorstellbar entbehrlich" David Flusser (incredibilmente sostituibile), men- tre la traduzione ("impossibile fare Jesus a meno... del pasticcere Schimmel") prof, di Martin Cunz inverte il significato; e la frase "Ich pp. 200, L. 22.000 loro espressione più efficace negli ne autentica e duratura. Ma ciò che si abbandona, con un gran sospiro, splendidi ritratti di Mausoleo, nel si salverà dalla decomposizione / nel dondolo col baldacchino" kenne mich aus" (Illuminazione Naufragio del Titanio e nella Furia sarà forse solo la filigrana che si ve- (Sulla questione dei bisogni). fredda), significa "me ne intendo", Gunter Scholtz della caducità, dove comincia ad af- de tenendo la carta controluce. Il Nemmeno le irruzioni della Sto- "mi so orientare", anziché "io mi facciarsi quel paradigma antropo- segno, nella sua materialità, ci tra- ria cambiano il quadro; la caduta conosco". Infine il termine "immi- La filosofia di logico "hobbesiano" che dominerà disce mille volte, e mille volte tor- del muro di Berlino suscita grati" non calza esattamente agli nelle più recenti riflessioni enzens- neremo ad affidarci a esso, speran- un'euforia collettiva, che sotto lo "Zuzùgler", cioè i nuovi arrivati, Schleiermacher bergeriane sulla "grande migrazio- do che da qualche parte qualcuno sguardo disincantato del poeta si provenienti dalla Ddr (Aria di par- a cura di G. Moretto ne" e sulla "guerra civile". Di fron- sia capace di accogliere quel baga- rivela un'effimera ubriacatura. tenza). Numerose sono invece le so- pp. 224, L. 28.000 te alla recrudescenza universale glio fragile che è il nostro messag- Mentre il cemento si sbriciola, fra- luzioni che, come si è visto nelle ci- tazioni precedenti, meritano di esse- dell 'homo homini lupus, l'autore ri- gio. Ma potrà mai la parola "vellu- dicio di champagne, i nuovi arriva- re menzionate, sia per la loro finezza badisce per la poesia il diritto di to", da me pronunciata, suscitare ti si rovesciano nella zona pedona- Romano Guardini (come "esili sillabe" per "einsilbige sottrarsi alla contingenza per riac- in un altro quella stessa sensazione le "in cerca di identità e di frutti Silben", "rantoli di stampanti" per quistare la sua congenita leggerez- morbida e pelosa che sento sulla del sud" e "si fanno sciogliere in L'opposizione "stotternde Drucker") sia per il vir- za e prendere il volo. lingua mentre la dico? Chi sostiene bocca / cartamoneta color del va- questo, è un "mentitore" che lavo- tuosismo nella resa delle metafore e polare Da queste premesse nasce, nel lium" (Aria di partenza). Per En- dell'idiomatica tedesca. La fila- ra a cose "totalmente futili" (Il Saggio per una filosofia 1991, la raccolta Zukunftsmusik, zensberger, l'utopia di una società strocca "Ich sehe was / was du nicht mentitore). L'arte è possibile pro- del concreto vivente che Einaudi pubblica ora, sotto il ti- senza ingiustizie e costruzioni è siehst", variata da Enzensberger in prio grazie al paradosso di comuni- pp. 256, L. 28,000 tolo Musica del futuro. Il libro rap- tramontata e invecchia da qualche "Ich glaube was / was du nicht care là dove mancano le premesse presenta, all'interno della produ- parte fra i cimeli della rivoluzione glaubst" (Brillanti prospettive), tro- zione dell'autore, un felicissimo della comunicazione, di rappre- cubana, un tempo da lui caldeggia- va addirittura una traduzione mi- momento di sintesi, in cui una disin- sentare ciò che sfugge alla rappre- ta (Vecchia rivoluzione), ma non gliorativa, degna di essere adottata MORCELLIANA cantata visione della condition hu- sentazione e di veicolare ciò che è per questo il senso d'insoddisfa- dai bambini italiani: "Io vedo vedo maine si rivela pur sempre aperta privo di consistenza: "Tu non sai zione e d'inquietudine si placa per- Vi» G. Rosa 71 - 25121 Brescia ciò che tu non vedi / Io credo credo verso le istanze della solidarietà, e dove / l'hai preso, dove / si diriga e ché, come recita una bellissima cteL 030/3757522 - fax 030/2400605^ ciò che tu non credi". un linguaggio sobrio, meno beffar- a che / serva. Ma senza di esso / po- poesia dedicata a Cesare Cases, MARZO 1998 N. 3 PAG. 15 e.'t'tc-'vc^tcc-'v e- progressivo esilio da se stesso. Si in trent'anni di lavoro. Solo con stare ai margini. Oppure tenersi sente la lezione di Kafka - fino alla una logica stringente si domina og- dei denti finti in bocca da sputare D Lager in vitro fine degli anni cinquanta inaccessi- gi la fatica, e domani il campo di in caso di botte: il "pazzo in bile in molti paesi d'oltrecortina - concentramento. Tanto più che uniforme" capirà che "ha centrato A Praga aspettando Auschwitz in questo dibattersi del singolo di "in fondo, a tutto c'è rimedio". E il bersaglio, e chi centra il bersaglio fronte a un apparato che lo convo- mentre im Namen des deutschen smette". Intanto il piano va collau- ANNA CHIARLONI ca per incriminarlo. Se nell'incon- Volks la terra si chiude su amici e dato, ed ecco allora che il mite tro col rabbino 0 lettore riconosce conoscenti, per Mundstock "si Mundstock prima provoca, poi no un roseo destino - e la famiglia alcune situazioni kafkiane, la stes- aprono nuovi orizzonti". Egli cre- finge di subire un'aggressione, Ladislav Fuks è lì radunata sotto la fioca luce del sa onnipotente e anonima buro- de infatti di "rinascere" alla vita mettendo in mezzo un ignaro sem- Il signor lampadario, con la vecchia nonna crazia nazista richiama la gerarchia operando "una colossale ricogni- plicione. S'intravede qui il tema Theodor Mundstock in cuffia di pizzo che ancora sa del tribunale che amministra la zione di tutte le situazioni possibi- che Fuks indagherà ne 11 bruciaca- l'ebraico e siede sulla sedia dalla legge nel Processo, pubblicato in li", in modo da elaborare "in ogni daveri (1967), quello della reversi- ed. orig. 1963 spalliera di velluto. Con gli odori, ceco nel 1957. Ma Fuks - che scri- dettaglio" un metodo minuzioso bilità tra vittima e carnefice. Ma è trad. dal ceco le ricette, il quadernetto dei fran- ve dopo Auschwitz e ha sperimen- per qualsiasi eventualità. un frammento isolato. In questo di Francesco Brignole cobolli, di Simon, l'adolescente dai tato lo stalinismo - scava oltre, in- La parodia del credo umanisti- romanzo lo scavo psicoanalitico bruni occhi fiduciosi, su cui nestando in questo schema del ver- co-borghese si fa grottesca e dispe- mette a nudo una sorta di autoan- pp. 220, Lit 22.000 nientamento preventivo. La rigo- Einaudi, Torino 1997 rosa verifica del metodo prevede una spirale che precorre in vitro - Praga 1941, anno terzo dell'oc- vo di riscattare con la nobiltà della tragedia ossia nella stanzuccia di casa - la si- cupazione nazista. La comunità il fallimento di una vita; Serge Pluvinage, tuazione del Lager. Sicché Mund- stock finisce per eliminare il diva- ebraica vive ormai nel terrore. ciologicamente preciso la biografia del pa- figlio di un funzionario di polizia, pieno di no e dormire sull'asse da stiro per Sempre più frequenti le notizie di dre, che "tradisce" la sua classe d'origine rancore verso i compagni a cui per nascita e famiglie avviate verso i Lager. Gli- essere pronto al "pancaccio" del diventando un dirigente tecnico delle fer- doti si sente inferiore, cede alla "spaventosa addii, i suicidi, la solitudine di chi campo di concentramento e dal resta in casa - le finestre oscurate, i rovie, trasmette la sua infelicità al figlio e fatalità" che lo riporta nel mondo del padre, panettiere si offre volontario per nervi a pezzi - in attesa della "con- lo impegna inconsapevolmente nel "tradi- denuncia e fa arrestare un dirigente del par- abituarsi al calore dei forni. Fino a vocazione" per il campo di con- mento" inverso. tito comunista che vive in clandestinità, sa- darsi l'ultimo addio. Perché "è be- centramento. E da questa prospet- I temi della fedeltà e del tradimento, pendo che "il tradimento è irrimediabile co- ne - spiega agli amici - calcolare tiva interna di catastrofe imminen- dell'infelicità dei giovani e della vischiosità me la morte"; Philippe Laforgue sfiora an- ogni cosa come se dovessimo parti- te che Fuks ausculta la barbarie di delle famiglie ("Che cosa potente e inflessibi- che lui la morte e, attraverso il crudele rito re per arrivare là una settimana prima che tutto finisca. A quel quegli anni. Quasi assente il carne- le è mai una famiglia! E tranquilla come un di passaggio della malattia, alla fine, in pa- punto basterebbe una settimana fice. S'intravede appena il bagliore corpo, come un organismo che si muove ap- gine molto alte e serrate, si congeda da di un elmo, o il grigio cappotto di per ucciderci? È proprio quel che pena e respira quasi in sogno sino al momen- un'adolescenza prolungata artificialmente cuoio delle gestapo mentre una pe- dico, calcolare ogni cosa, con ordi- dagli studi e "rinasce" uomo, con l'amara rentoria, anonima violenza sibila to del pericolo, ma è pieno di segreti, di rispo- ne, per benino, metodicamente, si- nell'aria con schegge taglienti di ste latenti, di un furore e di una rapidità bio- consapevolezza dell'irrealtà irresponsabile stematicamente, prendere in con- comandi in tedesco. Al centro del logiche. .. ") sono al centro anche di La cospi- degli anni trascorsi. siderazione situazioni reali, una testo è il gruppo composito delle razione, storia delle astratte ribellioni di La cospirazione uscì nel 1938, ebbe un dopo l'altra, e prepararsi". cinque giovani della generazione romantico- vittime predestinate: cittadini pri- buon successo e un importante premio lette- La convocazione è datata giugno vati di ogni diritto, esistenze in surrealista della seconda metà degli anni rario; nello stesso anno uscì La nausea di 1942. Il Signor Theodor Mund- trappola con la stella gialla puntata venti. Sartre, che le dedicò una bella recensione (si stock si affretta di prima mattina al petto. "Sensibili al disordine, all'assurdo, agli può leggere in Che cos'è la letteratura?, Il verso il luogo previsto. Ha indosso Protagonista è Theodor Mund- scandali logici piuttosto che alla crudeltà, Saggiatore, 1993), nella quale, dietro gli il cappotto migliore, quello azzur- stock, procuratore di una ditta di all'oppressione", decidono di dare vita alla "eroi irrisori" del romanzo, che "a tratti ro scuro, e in mente un progetto cordami, ora licenziato e confinato rivista "La guerra civile", mettono in atto sembrano unicamente espressione, tra le ben preciso. L'esito del romanzo nella sua stanza: un uomo mite e mortifica con un doppio colpo di un grottesco piano di sottrazione di docu- tante, della loro famiglia e della loro classe", amabile, solo con la sua gallinella scure la sua puntigliosa ricerca di domestica che gli zampetta tra i menti militari in vista di una rivoluzione ritrovava "la personalità amara e cupa diNi- salvezza. piedi, un vecchio che - attanaglia- che pensano imminente, e falliscono non zan". Qual è allora la "verità" del ro- to dall'ansia - bisbiglia nella luce perché la cospirazione sia stata scoperta, ma Non c'è bisogno di prendere tante cautele e manzo? Nella Praga del 1942 non della menorah ricordi della Praga perché perdono per strada le ragioni della distanze, come fanno Bellocchio e De Luna c'era scampo - sembra dirci Fuks anteguerra, in scisso mormorio congiura con cui hanno cercato di mettersi in questa riedizione. Il libro è certo lontano e - allo scempio nazista. L'unica re- con la sua stessa ombra. Fuks met- fuori dall'ordine stabilito e di rendersi im- non è la cosa migliore di Nizan, ma non la- denzione era forse possibile oltre te in scena uno stato d'angoscia in- possibile il rientro nella normalità {"un scia indifferenti incontrare quella "persona- quei confini. Questo paiono sug- sopportabile, oscillante tra lo giovane si crede così poco stabile nella vita lità amara e cupa" e imbattersi in frasi come gerire Steiner e Knapp - due figure sdoppiamento schizofrenico e le che vuole incatenare violentemente l'avve- questa: "Ancora non sapevano quanto il di ebrei fuggiti in Slovacchia per pause allucinate consentite da cer- unirsi agli insorti -, appena bale- nire..."). mondo sia pesante e molle, come poco asso- te "pastiglie svizzere d'anteguer- nanti nella memoria di Mund- ra". Ma descrive anche una condi- Dei tre personaggi principali, Bernard Ro- miglia a un muro che si voglia gettare a terra stock. Per gli altri non resta che la zione umanissima di speranza, se senthal, l'ideatore della cospirazione, inve- (...) ma piuttosto a un ammasso gelatinoso via salvifica del "buon cuore" - co- pur fallace. È la "nota verde che ce di portarla avanti si innamora ciecamente senza capo né coda, a una specie di grossa me- me recita il passo della Mishnah germoglia" nella coscienza, e allo- della cognata Catherine, ma quando questa dusa con gli organi ben nascosti". Nizan, aldi che sigla il testo — e la pietas ra ci si attacca alle voci di scioperi, rientra in seno alla ricca famiglia borghese e là e contro le sue pretese certezze, ha ancora dell'autore. Vibranti di un lirismo di ribellione ai tedeschi che pure lo abbandona si uccide, nell'inutile tentati- qualcosa da dirci. surreale le ultime pagine accompa- filtrano dalla radio straniera. E ci gnano il protagonista al suo desti- s'illude che la guerra stia per finire, no. Il percorso a piedi attraverso il e persino si fantastica di un disse- parco, nel fresco verde dei prati sto in Renania, già immaginando Mundstock ancora appunta trepi- detto inappellabile un tragico pa- rata: se il bagaglio consentito ai de- estivi, lungo la Praga magica di ab- una primavera di pace. • do la parola "futuro". radosso: posto davanti alla follia portati è troppo pesante, basterà baini e torrette gotiche, ha la lievità L'invenzione menzognera come Fuks, classe 1923, rievoca imma- del sistema, l'imputato Mundstock cambiare mano contando i passi e fiabesca di un dipinto di Chagall: sopravvivenza psichica - che con gini intense di una borghesia ebrai- vi si adatta e ne esplora il meccani- fare ogni giorno esercizi di solleva- "Mundstock si libra con il valigio- ne, conta i passi dei propri piedi, la Jacopo il bugiardo, il noto romanzo ca praghese un tempo integrata che smo fino ad anticiparne le mosse. mento, annota Mundstock sul suo stella ce l'ha, mancano solo le ali e dello scrittore ebreo di lingua te- ora - cacciata ai margini - sopravvi- Inizia così una sorta di rivalsa indi- taccuino. E se "quegli squilibrati si librerà sulla via. Veramente è co- desca Jurek Becker troverà un esi- ve nel ricordo solidale di un passato viduale alimentata dalla memoria in divisa" pestano gli ebrei nel me se non camminasse sulla terra". to positivo - collide qui con l'atro- scomparso. Impiegati, rigattieri della normalità, da una illuministi- mucchio, sarà sufficiente evitare di ce evidenza dei fatti. Maestro nella della Città Vecchia, tra la sinagoga e ca fiducia nel proprio ingegno, resa surreale di questo brancolare il municipio ebraico, commercianti nella propria capacità di penetrare «ti nelle tenebre della ragione, Fuks assimilati dall'ethos della società la "legge". Mundstock è infatti Rj 'Vietato Vietare" 00 annulla le categorie dello spazio e borghese - "lavoro e disciplina, di- convinto di avere scoperto il meto- o Viaggio fotografico tra gli slogan CD del tempo affondando la coscienza sciplina e lavoro" -, ebrei fedeli alle do per mettere in scacco il sistema. >1 del protagonista in "un'alluvione Siamo a una svolta decisiva che in- murali del maggio parigino '68 scansioni liturgiche ma aperti verso «$ di pensieri discordi". Solo in brevi daga l'equivoco esistenziale in cui pp. 96 £ 22.000 O la cultura occidentale, come il pro- Ih squarci l'angoscia cede al fluire cade chi — come Mundstock - ri- tagonista che legge Hauptmann, tifi TI ignaro della vita quotidiana - il ama Greta Garbo e frequenta il tiene di poter governare il proprio O Dieci volti che O battere delle ore, le sortite in città Teatro tedesco. destino forgiandosi nel gran fiume sconvolsero il mondo c-f all'imbrunire, le visite tra vicini Il passato, ancora, detta una mi- dell'esperienza. o o nelle ricorrenze ebraiche - illumi- Un percorso d'immagini te, reciproca socievolezza ma den- Declassato a spazzino comunale, ero nando caldi interni di famiglia, in tro, nel singolo, c'è l'inferno. Ben il signor Theodor Mundstock ese- tra i grandi rivoluzionari del '900 >-» cui tra riso, pianto e battibecchi

il traduttore maratoneta che, dopo Henry Fielding ro, come aveva pronosticato quel Quando Pamela uscì, nel novem- dio del Fielding narratore. aver reso in un bell'italiano scorre- pessimista del Dottor Johnson). bre del 1740, Fielding si trovava in Un esordio, d'altra parte, che si Shamela vole le seicentocinquanta pagine di In confronto, le cinquanta pagi- un momento critico della sua vita. riallaccia strettamente alla sua pre- Pamela, ha proseguito d'un fiato a cura di Daniela e Guido Fink nette di Shamela sono davvero Costretto ad abbandonare la car- cedente esperienza teatrale. Non per le quasi duemilanovecento di un'inezia - e quindi si capisce che riera teatrale dal ripristino della tanto - o non solo - per le ragioni trad. di Daniela Fink Clarissa, senza perdere un colpo né Daniela Fink abbia avuto tutto il censura preventiva sui testi (ripri- illustrate da Guido Fink ("teatrino testo inglese a fronte lasciarsi prendere dalla disperazio- tempo di limarsele ben bene, con stino a cui egli stesso aveva non di marionette"), quanto perché pp. 188, Lit 22.000 ne ritirandosi prima del traguardo gusto ed eleganza (vorrei dire) fem- poco contribuito con le sue ag- Shamela nasce dallo stesso "pro- (e impiccandosi magari a un albe- minili. Cinquanta paginette, d'al- gressive satire politiche), era in getto" e adotta la medesima strate- Marsilio, Venezia 1997 gia a cui si erano già ispirate alcune delle più riuscite - e spassose-piè- ces fieldinghiane: la parodia satiri- Samuel Richardson ca di matrice scribleriana. Firman- Pamela dosi "Scriblerus Secundus", Field- trad. dall'inglese ing si era presentato come l'erede e il continuatore della battaglia in- di Masolino d'Amico trapresa da Pope, Swift e compa- pp. 650, Lit 18.000 gni contro "Grub Street", cioè Frassinelli, Milano 1995 contro il cattivo gusto e l'incultura degli scribacchini e pennivendoli "moderni". i voleva dunque Ora, quale maggior monumento per convincere un editore d'incultura e cattivo anzi pessimo Citaliano che non era un sui- gusto (non solo letterario) che cidio finanziario pubblicare tremi- l'osannato romanzo di Richard- lacinquecento pagine di Samuel son? Ecco dunque Fielding impu- Richardson, l'ultimo grande ro- gnare la penna e riscriverlo per ro- manziere settecentesco assente ne- vesciarlo come un guanto. Riscri- gli ipertrofici cataloghi nostrani. verlo: perché non c'è pagina di Còsi, nel giro di un solo anno, ab- Shamela che non derivi da Pamela: biamo avuto sia una nuova tradu- stessa tecnica (epistolare), stessi zione di Pamela (la precedente ri- personaggi, stesse situazioni e sce- saliva al 1953) sia - soprattutto e fi- ne - persino la medesima prefa- nalmente - l'"impossibile" tradu- zione autoelogiativa (aggiunta da zione di quel "classico classico" Richardson alla seconda edizione europeo che fu, due secoli fa, Cla- e purtroppo omessa nella tradu- rissa (la precedente risaliva al zione italiana). Ma la riscrittura è 1784-95). Dico "impossibile" per- un rovesciamento, perché la vir- ché avendo provato io stesso a pro- tuosa servetta si trasforma in una porla a diversi editori, me la son "impudente sgualdrinella" avida e sempre sentita rifiutare più o meno furba che proprio difendendo con con queste parole: "Oh sì certo, bi- le unghie e con i denti - e con tan- sognerebbe farla, ma i costi, lei ca- tissime lacrime, svenimenti, ecc. - pisce...". Devo confessare che no, l'inesistente "gioiello" della sua non capivo, perché a un profano verginità riesce a incastrare quel nell'ardua scienza del marketing "babbeo" del suo padrone (Booby come il sottoscritto sembrava, al = "citrullo" ribattezza Fielding 0 contrario, che l'editore che l'avesse Mr B. di Richardson) facendosi "fatta" avrebbe scoraggiato chiun- sposare e diventando così una que dal "rifarla" per almeno un gentildonna ricca e rispettata. Sha- paio di generazioni, sicché avrebbe mela, insomma, è la storia vera di avuto tutto il tempo - se ci sapeva Pamela, laddove Pamela ne era la fare - di gestirsi al meglio il suo storia falsa: un trucco, una finzio- piccolo monopolio. Ingenuità mia ne (sham), una bufala venduta alla o incompetenza dei troppo temuti stampa (commissionata dalla pro- uffici commerciali delle case editri- tagonista stessa a un pennivendo- ci? Comunque sia, tanto di cappel- lo ! ) per turlupinare il pubblico dei lo a Frassinelli per aver osato l'ino- lettori, non meno babbei di suo sabile. E tanto di cappello, natural- marito. mente, anche a Masolino d'Amico, Ma perché Fielding ce l'aveva tanto col romanzo di Richardson? tro canto, che, almeno per il lettore cerca di una nuova "provincia" ia Per tre motivi, principalmente. Un repertori» inglese, sono diventate inseparabili cui esercitare quella brillante e Anzitutto, non condivideva fondamentale dalle seicentocinquanta di Pamela. prolifica penna che aveva fatto di l'equazione virtù (femminile) = Inseparabili perché complementa- per la storia lui, se non il più grande homme de verginità. Non perché fosse di più ri. I due romanzi sono infatti il ro- théàtre dopo Shakespeare (come larghe vedute in tema di sessualità DIZIONARIO della stampa vescio l'uno dell'altro e le due pro- lo avrebbe definito, esagerando, (lo era, ma solo quando si trattava DEI TIPOGRAFI 490 schede tagoniste - come suggerisce Guido G.B. Shaw), certo l'autore più rap- di sessualità maschile), bensì per- con notizie Fink nella sua ampia e acuta intro- presentato sui palcoscenici londi- ché quell'equazione gli appariva E DEGLI una pericolosa riduzione della mo- su produzione, duzione - sono "sorelle siamesi" nesi del tempo. che dobbiamo abituarci a vedere Due anni dopo, nel 1742, Jo- ralità a scapito di altri e più alti va- EDITORI ITALIANI marche, sempre insieme: una figura unica seph Andrews avrebbe segnato lori/doveri (per esempio la carità: caratteri e "riflessfa] da uno specchio a due l'avvio della sua - ancor più gran- in Joseph Andrews uno dei perso- illustrazioni luci, l'uno fin troppo compiacente, de - carriera di romanziere. Ma Jo- naggi moralmente più positivi è una sguattera d'osteria non avara Fonti e l'altro grossolanamente deforman- seph Andrews, che nei capitoli ini- te". Pam e Sham: la cenerentola ziali rifà il verso a Pamela metten- del proprio corpo ma caritatevo- Il Cinquecento bibliografia virtuosa ricompensata con la mano do in scena il fratello dell'eroina le). Inoltre, ostentata com'è, reite- A-F i» L. 350.000 del principe azzurro, e il suo "dop- richardsoniana intento a difende- rata in ogni pagina, sbattuta in fac- pio" vizioso e intrigante, trionfante re la propria castità dalle insidie di cia a parenti, colleghi di servizio e su quel "cretino ben provvisto di una non più giovanissima ma pro- illustri sconosciuti, la "virtù" di Editrice Bibliografica denaro" che è il suo padrone e pu- cace e vogliosa padrona (che è poi, Pamela ("morire piuttosto") suo- Vfete Viralo Veneto. 24 nita solo in extremis per ossequio nava a Fielding sospetta: tradiva 1 guarda caso, la zia di Mr B.), non è À) 24 Mirino alla regola della giustizia poetica (e altro che il seguito dell'operazione l'affettazione, se non addirittura EDITRICE BIBLIOGRAFICA Tel. IC2l290.069.65.x-.au. l'ipocrisia. Tradiva cioè - e risve- questa è l'unica défaillance che mi burlesca compiuta con Shamela. l'rirfts {!);.! 6V1 ù'Zf gliava nei lettori (nelle lettrici!) - e .mail ttWogtìfe? ® alice, i sentirei di rimproverare a Fiel- La quale dunque, benché l'autore t ìUp 7/vww.yiiirr. ir/eh ding). ne negasse sempre (inutilmente) la Ma procediamo con ordine. paternità, deve dirsi il vero esor- <4 chi compie il vero atto "sovversi- pitarsi in camera per scriverla a B. che Pamela decide di amarlo). Artefice e al tempo stesso prigio- vo" trasgredendo le regole e in- qualcuno: al "caro padre" e alla Ma lo è anche per le prospettive niera del suo monumentale archi- una pruriginosità, un'equivoca frangendo il codice sociale è Mr B. "cara madre", a Mr B. e al parroco che apre su un tema, quello vio di lettere (nel senso alfabetico "fissazione" sul sesso che Fielding Che sia lui, naturalmente, non è Williams, a chiunque insomma si dell'écriture, oggi (o già ieri?) fin ed epistolare del termine), Pamela non fu l'unico tra i contemporanei dettaglio irrilevante: l'uguaglianza presti a fungere da destinatario; e troppo discusso, discettato e deli- si costruisce un'identità immagi- a percepire nel romanzo di Ri- (di status se non di anima) deve es- se non c'è nessuno a portata di bato dai più sofisticati (e spericola- naria che è, propriamente, un'i- chardson. Egli non aveva bisogno sere concessa - dal superiore penna, allora la scriverà a se stessa, ti) critici "teorici". dentità romanzesca. "Oh, mia bra- della psicoanalisi per intuire che all'inferiore, dall'uomo alla donna trasformando la lettera in diario, Con buona pace, naturalmente, va ragazza!", le dice a un certo dietro la Pamela "manifesta" c'era -, non già deve essere pretesa o, salvo, poi, ritrasformare il diario in di Fielding, che nella grafomania punto Mr B., "vedo che hai fatto una Pamela "latente": ed è questa tanto meno, conquistata. lettera - perché ciò che scrive deve dell'eroina richardsoniana vedeva buone letture; fra tutti e due prima "altra", svergognata (shame = ver- Richardson, insomma, ci teneva essere mostrato, la sua "intimità" solo, più prosaicamente, l'ombra di aver finito metteremo insieme gogna) Pamela che mette in scena a non passare per rivoluzionario. deve essere esibita. lunga della mistificazione. Sosti- una bella trama per un romanzo". col nome di Shamela ("e lui mi ha Se la borghesia - ecco quanto vole- Lettere su lettere, lettere proprie tuendo i segni alle cose, ricopren- Una trama da romanzo: pazien- baciato ancora, tutto ansimante va far capire ai suoi (più ricchi e elettere altrui, lettere spedite (o non do i fatti con un reticolo di parole, te e tenace, meticolosamente si- (...) ma, per sfortuna è arrivata la magari blasonati) lettori - aveva il spedite) e ricevute, copiate e rico- la scrittura crea una realtà fittizia, stematica, con le sue lettere Pa- Signora Jervis, e in pratica mi ha diritto di salire socialmente perché piate, messe da parte registrate e in- una vita falsa, che alla fine viene mela (che prima di troppo scrive- rovinato la festa"). Ma tradiva an- detentrice di una più alta moralità, ventariate come in un gigantesco ar- però scambiata per quella vera. re ha troppo letto) ricama un che, quell'affettazione (o ipocri- grandioso, fantastico scenario sia), un calcolo opportunistico di all'interno del quale lei stessa e piccola arrampicatrice sociale che Mr B., i genitori e il parroco Wil- vuole vendere al meglio la propria liam, Mrs Jervis e Mrs Jewkes, in- merce (autentica o contraffatta somma tutti quanti, diventano che sia) in un mercato dove la protagonisti di un'avvincente love Virtù sta diventando l'articolo più story che è solo il frutto dell'uso richiesto. allucinatorio - e manipolatorio - Ed ecco allora 0 secondo motivo della scrittura. Lo stesso che ab- di ostilità. Fielding non poteva ac- bacina e irretisce i suoi lettori, cettare le implicazioni di una vi- rendendoli incapaci di distingue- cenda il cui happy ending coincide re, nel "dolcissimo, adorabile, con una mésalliance. Facendo spo- graziosissimo libretto" che ne rac- sare a un gentiluomo la propria conta l'edificante (e gratificante) vicenda, ciò che è vero da ciò che è (cattiva) letteratura. Di qui la Fielding in italiano "controscrittura" di Shamela-, che non solo pone "nella giusta e veri- Di Fielding, oltre a Shamela, J dica luce" le "arti sopraffine di sono disponibili in italiano an- i quella giovane intrigante", ma che i tre romanzi principali: Jo- J "svela[ndo] e debitamente confu- seph Andrews (Garzanti, "I I tando]" le "svariate e famigerate grandi libri" n. 39, 1973, trad. menzogne e distorsioni" contenu- di Giorgio Melchiori, introd. te nel libro che a lei s'intitola, ne Idi Maria Teresa Cagna Sereni), demistifica la retorica letterarietà. Jonathan Wild il grande (Bom- Ma di qui anche, nei posteriori ro- piani, "Nuovo portico" n. 21, manzi di Fielding, la scelta di esi- I 1981, trad. di Carlo Izzo, pre- bire sempre, alla luce del sole, faz. di Sergio Perosa) e Tom Jo- l'artificio della narrazione: pro- nes (Feltrinelli, "Universale prio per evitare che i suoi lettori - economica. I classici" n. 27, come le lettrici di Pamela - di- 1991, trad. di Decio Pettoello, mentichino di avere fra le mani un I introd. di William Empson, 2 libro e finiscano a scambiare le j voli.). finzioni della letteratura con le realtà della vita. domestica - una domestica che af- La grafomania di Pamela non è ferma orgogliosamente che la sua però, da ultimo, quella stessa di Ri- "anima" vale quanto quella "di chardson: narcisistica, ossessiva, una principessa" e, addirittura, persecutoria, e soprattutto inde- che tutti gli uomini sono "alla pari centemente prolissa - cioè a dire, in origine" -, Richardson aveva ri- per Fielding, "moderna"? Ecco al- proposto il caposaldo dell'ideolo- lora le cinquanta pagine di Shame- gia borghese-puritana: la virtù, la contrapposte alle seicentocin- non il sangue (o il denaro), come quanta di Pamela (che il terzo e il unica vera forma di "grandezza" e, quarto volume, usciti l'anno se- quindi, fondamento di legittima- guente e per il momento rispar- zione sociale. E la virtù che legitti- miati al traduttore e al lettore ita- ma Pamela a diventare una gentil- liano, avrebbero raddoppiate!): donna, così come è la virtù che le- una lezione di stile (classico) im- gittima Mr B., dopo la "conversio- partita all'insegna del motto mega ne", a fregiarsi di quel titolo di hiblion mega kakon. gentiluomo che prima usurpava. "Signori", insomma, si è - o si di- l'aristocrazia non aveva nulla da te- chivio: l'archivio - il mausoleo - di venta - per diritto morale. Questo mere per il proprio rango purché Pamela Andrews. Ma se la scrittura è il "messaggio" che Richardson facesse sua quella stessa moralità. E è per lei una vera e propria ossessio- affidava alla storia di Pamela; e che tuttavia, la cautela di Richardson ne (narcisistica e persecutoria come esso fosse centrale nel suo proget- non bastò a tranquillizzare Field- tutte le ossessioni), lo è perché ogni to narrativo è dimostrato dal fatto ing, la cui ideologia sociale era mol- cosa, ogni gesto, ogni evento devo- che quasi tutto il secondo volume è to più statica e conservatrice. L'or- no trasformarsi in parola, in segno dedicato alla "questione matrimo- dine della società si regge su una grafico, per essere, non già (come niale". È qui che Richardson gioca gerarchia che non deve essere vio- voleva la tradizione puritana) ana- la sua carta più impegnativa. lata, su distinzioni che devono re- lizzati e giudicati dalla coscienza, La gioca con grande prudenza stare nette e salde, pena la caduta ma semplicemente vissuti. (non sufficiente comunque a evita- nel disordine o, come si suol dire, La scrittura non trascrive la vita: re l'imbarazzo di alcune tra le sue nel caos. Amare ci si può anche fra la sostituisce, la fa. E questo è un stesse più fervide ammiratrici): disuguali ma sposare ci si può - e ci elemento di straordinaria no- perché mentre Pamela, nonostante si deve - solo fra uguali (e infatti nei vità/modernità (o postmoder- le dichiarazioni di uguaglianza, ri- romanzi di Fielding l'agnizione in- nità?) del romanzo di Richardson. mane ossequiosamente ligia alle terviene sempre, provvidenzial- Lo è anzitutto dal punto di vista differenze di classe - prima accu- mente, a evitare la mésalliance). narrativo, perché qui per la prima sando Mr B. di "degradarsi" cer- Il terzo motivo di rigetto ha a volta - come osserva Guido Fink - cando di sedurre una "serva" co- che fare con la grafomania di Pa- la lettera diventa ciò che esemplar- me lei, poi rammentandogli la di- mela. Carta penne e inchiostro mente (benché diversamente!) sdicevolezza di un matrimonio fra stanno in cima ai suoi pensieri (ap- sarà nelle Liaisons dangereuses: disuguali (lo status, dopotutto, pena un gradino sotto la "virtù"), e motore dell'azione, generatrice del non è l'anima), infine, davanti qualunque cosa le accada, dalla plot (è infatti leggendo le lettere di all'altare, facendogli una riverenza più inoffensiva alla più terrificante Pamela che Mr B. si pente, ed è e dicendogli "Grazie, signore" -, (o che tale le sembra), eccola preci- leggendo la lettera del pentito Mr Classici inglesi

William Blake tempesta placata - // Una influen- dei vero, quando il filosofo Apollo- dell'originale), dandoci così una Edith Wharton Canti dell'innocenza za universale / che alla tua influen- nio rivela che la bella giovane è in ricreazione che diverge nella for- In Marocco. e dell'esperienza za sfugge -/ un principio di vita in- realtà un serpente incantatore. ma mentre ricalca scrupolosa- Harem, moschee che mostrano tenso / perduto alla mortalità..." (n. Tanto il tema quanto lo svolgimen- mente il significato del testo. È e cerimonie i due contrari stati 141). Lo stile di Emily è semplice, i to suscitano la nostra ammirazio- un'indicazione di metodo, discuti- ed. orig. 1918, temi possono apparire convenzio- dell'anima umana (1794) ne. Keats è un poeta sognante, si bile ma affascinante. Nella sua trad. dall'inglese nali, ma il lettore non tarda a sco- veda l'avvio: "Una volta, prima a cura di traduzione del 1981 (Poesie, di Anna Mioni, prire l'intensità di questi esercizi che la stirpe delle fate / cacciasse Roberto Rossi Testa Utet), Augusta Grosso aveva pp. 201, Lit 26.000 solitari, quasi preletterari, ed è Ninfe e Satiri dai boschi rigogliosi, scelto una misura più regolare: con uno scritto di T.S. Eliot Muzzio, Padova 1997 testo inglese a fronte tentato dalle date a leggerli come / prima che il re Oberon, col suo "Una volta, prima che la progenie un diario: "Sono in torto se mi in- pp. 149, Lit 15.000 diadema splendente, / e il suo delle fate / cacciasse Satiri e Nin- chino a venerare / là dove la fede scettro e il mantello fermato / da fe dai fiorenti boschi, / prima che il Se, Milano 1997 Per chi ha avuto la possibilità di non ha dubbi, né la speranza di- una gemma di rugiada, Driadi / e diadema luccicante di re Obe- recarsi in questi anni in Marocco, susciterà interesse trovare nel libro Muovendo dalla tradizione de- di Edith Wharton un mondo così lon- gli inni e delle filastrocche inglesi, tano da quello di oggi. L'autrice ha William Blake compose, illustrò e fatto il suo viaggio nel 1917 e ha vo- incise i Canti dell'innocenza L&tto^C luto supplire con le sue note alla (1789), scenette di un mondo idil- GUIDO BONINO mancanza di una guida turistica. Il lico di agnellini, pastori, bambini, testo è articolato in capitoli dedicati fiori, spazzacamini rassegnati, a Rabat e Salé, Volubilis, Moulay "pietà, misericordia, amore e pa- Scopo di questa rubrica è proporre e e settimanali) viene rigorosamente separata Idriss e Meknès, Fès e Marrakech, ce". Nel 1794 li ristampò con i commentare ogni mese una riflessione da quella, più meditata e dalla legittimità al ai quali seguono una parte dedicata Canti dell'esperienza, che spesso d'autore sulla lettura o più in generale sul agli harem e alla festa a palazzo rea- capovolgono le vignette prece- disopra di ogni sospetto, della critica lettera- rapporto con i libri. le de\\'aid-el-kebir, una presentazio- denti: il piccolo spazzacamino ra- ria. La malattia della recensione ha avuto ne dell'opera di Lyautey, residente- pato non è più rassegnato, la rosa VIRGINIA WOOLF, Leggere, recensire, origine secondo la Woolf dal moltiplicarsi dei generale francese, e alcune note è malata, l'agnello diventa la "Ty- Marcos y Marcos, Milano 1990, trad. dall'ingle- ' libri pubblicati e delle recensioni stesse. La sulla storia e l'arte. Il viaggio antici- ger" che brilla nelle foreste della se di Adriana Bottini, pp. 97, Lit 14.000. grande quantità di libri prodotti annualmen- pa in qualche modo i tradizionali notte: Dio non è più amore ma vio- te ai tempi della Woolf (e ancor più ai nostri) tour delle città imperiali, ma il mondo lenza. E Londra è una città sini- Per l'inaugurazione di questa rubrica ab- non permette al recensore di concentrarsi so- che viene descritto è molto più mi- stra dove il poeta si aggira e "per biamo scelto un testo che non riguarda esat- lo sulle opere artisticamente degne di elogio, sterioso, avventuroso, esotico; a le vie notturne / di una Puttana in tamente la lettura, o meglio, forse, non la let- ma gli impone di dissipare gran parte delle partire dai paesaggio, che sembra fióre ingiurie sento". Razionali- tura in generale, ma quella forma particolare sue energie intorno a libri di poco conto. Ma composto quasi esclusivamente da smo, utopismo e ribellismo si de- antiche città con i nuovi quartieri co- di lettura che è la recensione, e che costitui- più grave è il fatto che per ciascun libro è in cantano in queste poesiole candi- loniali e, subito al di fuori, dal deser- de e terribili. Sicché Eliot defini- sce in fin dei conti genere di- to, solcato da piste percorribili con sce Blake, nel saggio del 1920 la ragione so- sponibile difficoltà e da poche recenti strade. qui ristampato, "terrificante": "La ciale dell'en- un gran L'occhio con cui la scrittrice osserva poesia di Blake ha la sgradevo- dice". numero e descrive la realtà è molto condi- lezza della grande poesia". Non Di questa di recen- zionato dalle letture fatte e dai qua- per nulla le Poesie (1920) di Eliot breve raccol- sioni, che dri visti, fonti da lei correttamente sono fra le sue più sgradevoli. La ta di scritti spesso esplicitate, che la riportano a un cli- presente edizione offre una nuova ma e a un gusto orientalista. Le de- di Virginia esprimono traduzione, insieme precisa e at- scrizioni indugiano sul colore, le for- Woolf inte- tenta ai ritmi dell'originale, alcune opinioni me, gli atteggiamenti, e sono spes- riproduzioni delle incisioni, e bre- ressa qui opposte. so di grande suggestione. Si spre- vi ma utili e ben informate annota- l'ultimo Questa cir- cano parole come avventura, zioni. È perciò senz'altro da con- saggio, costanza mistero, pittoresco, indolente, fana- sigliare. Sulla re- priva le re- tico, sporcizia, fatalista, tipico, so- gno, bestiale, barbaro. Nel suo MASSIMO BACIGALUPO censione, censioni del 1939. Si stesse della viaggio, accompagnata e protetta tratta di una loro utilità dagli ufficiali di Lyautey, quasi mai l'autrice parla con le persone del 1 Emily Jane Bronté per i lettori, che provocazione, • posto, perché nessuno di loro ne Poesie. Opera completa invece di essere indi- tra il serio e lo scher- conosce la lingua. Solo nelle case di ! a cura di Anna Luisa Zazo rizzati autorevolmente verso quei libri zoso, la cui tesi fondamentale è quella notabili può fare un minimo di con- « testo inglese a fronte che meriterebbero la loro attenzione, si tro- 1 dell'inutilità delle recensioni. Bisogna in- versazione attraverso il francese, pp. 506, Lit 10.000 nanzitutto precisare che Virginia Woolf si ri- vano del tutto disorientati. sempre sotto il controllo dei parenti Mondadori, Milano 1997 ferisce esclusivamente alle recensioni di ope- La proposta di Virginia Woolf è quella di maschi delle famiglie. La scrittrice è re letterarie, e non alla saggistica, e che l'atti- vissuta a lungo in Francia, e della Francia sposa totalmente la politica Le 188 poesie lasciate da Emily vità della recensione (per lo più su quotidiani colonialista. Esalta l'azione politica Bronté (1818-48), solo nel 1992 ri- ed economica di Lyautey, la capa- stampate in Inghilterra, sono ora cità di coniugare autorità militare e offerte al lettore italiano in un'otti- rispetto per la cultura locale, e ne spera, / poiché la mia stessa ani- Fauni spaventasse in fuga / dai ron...". La versione "d'autore" di ma edizione: precisa nel testo e apprezza l'opera di conservazione ma può esaudire la preghiera? / giunchi verdi, dalle fitte felci, dai Sabbadini si distingue dalle pre- nella traduzione, accompagnata e restauro dei beni culturali. È infatti Parla, Dio delle visioni, parla per prati / sparsi di primule - ardendo da un'introduzione umile e com- cedenti anche nello scrupoloso piena di ammirazione per l'architet- me, / spiega perché io ti abbia petente, e arricchita di 60 pagine il sempre amante Hermes, / il suo apparato di lettura, com'è del re- tura e l'artigianato marocchini e si scelto!". di note che sono vere e proprie di- trono dorato lasciò vuoto, / risolu- sto buona consuetudine della col- duole per l'abbandono in cui si tro- (m.B.) scussioni critiche. Le annotazioni to ad un furto d'amore". Un perio- lana. L'introduzione ha un taglio vano edifici mirabili conservatisi dal sono opportune perché Emily e la do fiabesco e sinuoso, che con- molto teorico, caratteristico del medioevo di cui non c'è esempio in sorella Anne avevano inventato un giunge la complessità di Milton compianto Silvano, ed è suddivi- altri paesi nordafricani. In questo li- mondo fiabesco, Gondal, e molte John Keats all'incanto di Shakespeare. Ma sa in capitoletti dai titoli emblema- bro può essere interessante anche poesie fra le più lunghe e a volte Lamia Keats è anche un contemplatore tici: Nomi, La politica dell'immagi- notare le manifestazioni di una sen- tediose sono episodi e discorsi a cura di Silvano Sabbadini profondo dei processi del reale, nazione, Una economia del desi- sibilità ancora oggi frequente tra i del ciclo. Le poesie di carattere 1 testo inglese a fronte dell'entropia. La chiusa suona in- derio, Gli occhi. Sabbadini non viaggiatori occidentali: inorridisce di più personale riguardano soprat- pp. 138, Lit 18.000 fatti: "Accorsero attorno all'alto esita a leggere la dialettica della fronte alla sporcizia, si duole che il letto gli amici, / tentarono di soste- tutto la natura, la libertà, l'immagi- Marsilio, Venezia 1996 merce in quelli che sembrano i suk di Fès sia troppo poco orientale nazione, la solitudine. Ma la distin- nerlo, / ma senza un battito di pol- puri svaghi della Reggenza, e o che il bellissimo artigianato locale zione fra finzione e realtà non è so, un alito vitale / avvolsero il suo conclude che "la lezione del poe- sia abbandonato per prodotti occi- sempre netta, come non lo era nel- Edita nel 1820 nel volume La- pesante corpo / nel manto nuzia- metto keatsiano (...) mostra come dentali di poco valore artistico, nota le tre visionarie sorelle dello York- mia, Isabella, The Ève of St Agnes le". Silvano Sabbadini (1943-96) anche le zone più apparentemen- la tenerezza dei genitori verso i figli shire. Ritroviamo qui le brughiere and Other Poems, quando Keats ha affrontato l'impresa disperata te sottratte al sociale ne internaliz- o la "democratica familiarità" tra po- e l'amore oltre la tomba di Cime aveva venticinque anni, Lamia è di tradurre questa poesia dove la zino le tensioni inscrivendole nella tenti e miseri, ma la accosta subito tempestose, l'unico sbalorditivo un'opera della maturità creativa sonorità è tutto, per quanto retta propria forma". Quest'edizione di al "servilismo più abbietto" e sottoli- romanzo di Emily, scritto fra le ulti- del poeta, un poemetto narrativo dalla narrazione. Come si vede addio congiunge i due aspetti nea soprattutto il persistere della me poesie (1846) e la morte: "Ora di 700 versi che racconta l'amore dalle citazioni ha reso i distici di del lavoro di Sabbadini: la tradu- schiavitù e l'esistenza infelice delle sei uno spirito che effondi / la tua della strega Lamia per Lucio, bel Keats con versetti di diversa lun- zione-poesia e la critica dell'ideo- donne degli harem. presenza nel tutto - / essenza del- giovane di Corinto: amore perfet- ghezza, ricchi di enjambement logia. LAURA COMETTI la tempesta ruggente / e della to destinato a perire all'apparir (piuttosto estranei alla tessitura (M.B.) sotto il nome siglato di Cyrano de scritti teorici kunderiani, a di- naie che punisce oltre misura l'in- Bergerac e la bracca nella lunga spetto di una vistosa influenza: cauto disegno. Identità, seduzioni fantasticheria finale. René Girard, che con il suo Men- Girard aveva dichiarato senza sfu- Quasi a correggere gli svaporan- zogna romantica e verità romanze- mature che "non c'è idea del roman- e pennellate rosse ti mezzitoni del romanzo, Kundera sca, pubblicato agli inizi degli an- zo occidentale che non si trovi in CLAUDIA MORO lo ravviva di pennellate rosse - le ni sessanta, ha denunciato la men- embrione in Cervantes": e Kundera vampe di Chantal, gli addobbi ero- zogna romantica del "desiderio non ha avuto alcuna difficoltà, da tici del suo corpo, le rose il cui pro- spontaneo" descrivendo minu- parte sua, a confermarne la previsio- rimarca nella composizione, a ca- fumo si immagina di essere, le ten- ziosamente la fenomenologia del ne con una pertinente rielaborazio- Milan Kundera pitoletti alternati dal punto di vista de del sogno londinese -, lo disse- desiderio triangolare, mimetico, ne del testo cervantino. Senza parti- L'identità di lui e dal punto di vista di lei, fe- mina di microsaggi sulla noia e dove l'oggetto del desiderio è colari veli, il narratore de L'identità dele al dettame di "unire l'estrema sull'amicizia, e vi incastona parole sempre suggerito da un mediato- ci annuncia che Jean-Marc "aveva trad. dal francese di Ena Marchi gravità della domanda all'estrema reboanti come "transustanziazio- re. Condizione inequivocabil- sottoposto Chantal a un test per mi- pp. 176, Lit 26.000 leggerezza della forma". ne" e "desustanziazione". E se l'ar- mente contagiosa nell'universo surare la sua disponibilità a lasciarsi Dinamica dello sguardo e iden- te del romanzo, come la vita kunderiano: innanzitutto una fol- sedurre da un altro". Intenzione elo- Adelphi, Milano 1997 tità dell'altro sono inscindibili: nell'omonima opera kunderiana, ta schiera di personaggi nei rac- quente: anche in questo caso la cu- Chantal teme di non catturare più fosse altrove? conti di Amori ridicoli; e poi Jaro- riosità sembra portare su una strada pericolosa ma, visto che "un ritorno La perfezione che fior di recen- puro e semplice all'osteria di Cer- sori ha acclamato nell'Identità non vantes non è più possibile", il regi- è, come vorrebbe la malizia dei rettore del giornale, che guadagnerà dello stro fantastico permetterà di intro- sussurroni, iperbole da tempi di spazio per riempirlo con ciò che più gli ag- durre una soluzione diversa, forse magra o amichevole viatico per le abolire del tutto l'istituto delle recensioni grada (anche se Virginia Woolf suggerisce più consolatoria. settantamila copie della prima tira- sui giornali e di sostituirlo con un meno im- di approfittarne per riesumare il vecchio ge- Nell'introduzione al suo testo tura. Va spogliata dei paramenti pegnativo sistema del "Timbro più Spremi- nere del saggio). Solo noi, che ci ostiniamo teatrale Jacques e il suo padrone, esclamativi, e ristretta al senso pre- omaggio a Diderot, Kundera aveva critico, tecnico: è un romanzo che tura". "Lo Spremitore scriverà una breve re- a proporre un giornale di recensioni, do- lazione sul libro; con un estratto della trama vremmo sentirci feriti a morte dagli argo- stigmatizzato il fatto che un giorno esegue sino in fondo le proprie tutta la cultura passata sarebbe sta- (se è un romanzo); una scelta di versi (se è menti di questo scritto. Certo, potremmo mansioni, che anticipa e consuma ta "completamente riscritta e com- tutto ciò che si può dirne, che ten- un libro di poesie); un paio di aneddoti (se è dire a noi stessi che Virginia Woolf sta par- pletamente occultata dietro il suo de a eludere addirittura la parafra- una biografia)". A questo punto il tutto pas- lando per lo più delle recensioni dei quoti- rewriting", associandosi all'invetti- si: annovera insomma, tra le sue sa nelle mani dell'"Assaggiatore", che ap- diani, molto brevi e scritte, per forza di co- va del Padrone: "Vadano in malo- prerogative, la facoltà di chiosarsi porrà un timbro ("una stellina in segno di se, in gran fretta, mentre noi con gli spazi e ra tutti quelli che si permettono di in esclusiva. Di fronte a tanta sa- approvazione, una crocetta di disapprova- con i tempi ce la prendiamo più comoda. riscrivere ciò che è stato scritto!". pienza d'autore, agli altri resta zione"). In questo ?nodo non si toglierebbe Ma queste sembrano scuse un po' debo- Se quel testo era una variazione l'onere dimesso dell'ostensione. nulla ai lettori e si libererebbe spazio sui li, autoinganni più che vere e proprie con- esplicita, L'identità percorre una Ed è piuttosto facile mostrare te- giornali per qualcosa di più utile. Ma la re- troa rgomen tazion i. strada più nascosta, ludicamente mi e partiture in Kundera, perché censione - riconosce Virginia Woolf - do- sottratta all'attenzione dei recen- di rado uno scrittore ha aderito Possiamo dunque tirare un bel sospiro di vrebbe servire non solo al lettore (a cui or- sori. Ma dietro gli amori di Chan- con simile indefettibilità ai canoni sollievo leggendo anche la nota di Léonard tal e Jean-Marc quella "figura nel mai non serve più), ma anche allo scrittore, di una poetica. Due suoi scritti Woolf (marito di Virginia) opportunamente tappeto" annuncia un suono in- estetici, il Dialogo sull'arte del ro- che dovrebbe trarne utili insegnamenti. pubblicata nelle pagine successive. Dopo confondibile: la risata del demiur- manzo e il Dialogo sull'arte della Nessun problema. Basta sostituire la recen- aver raccontato la storia della recensione go che è anche un nostalgico composizione, offrono un decalogo sione pubblica con uria sorta di recensione per giustificarne la ragion d'essere, Léonard omaggio al romanzo cervantino. pronto alla spigolatura. "Mi piace privata, una chiacchierata - a pagamento - Woolf ci rivela la presenza di un sofisma ne- moltissimo scegliere come titolo di tra il recensore (se cosilo si può ancora chia- gli argomenti di sua moglie (a dire il vero un romanzo la sua categoria prin- mare) e lo scrittore. Questa soluzione avreb- qualche sospetto lo avevamo già avuto an- cipale". Categoria che, nell'Iden- be tra l'altro il vantaggio di rendere più sin- che noi). Infatti, se le recensioni potevano tità, finisce con l'essere quintes- cero il rapporto tra queste due figure, spesso senziale del genere-romanzo, dal essere utili ai lettori quando i libri erano di insofferenti l'una dell'altra: "Il consulente momento che "tutti i romanzi di meno, e di meno erano anche le recensioni, tutti i tempi indagano l'enigma potrà parlare con onestà e franchezza, senza non si riesce davvero a capire perché non do- NOVITÀ dell'io". Tuttavia l'"interrogazione più timore di danneggiare le vendite e di fe- vrebbero esserlo anche ora, nonostante la meditativa" o "meditazione inter- rire i sentimenti. Verrà meno la tentazione varietà di opinioni espresse: "Che poi (...) CARMELO URSINO rogativa" rivolta all'io si guarda di mettersi in vetrina e di prendersi le sue due recensori esprimano a volte opinioni LA SCUOLA bene dal disegnarne la psicologia, piccole rivincite". diametralmente opposte in realtà non è per- E LE ISTITUZIONI dal simulare il vivente in modo rea- tinente e non altera il fatto che la stragrande listico; ne coglie invece il "codice In questo modo tutti dovrebbero essere pp. 164, L. 26.000 maggioranza dei recensori sa dare un reso- esistènziale", la "carta" che resti- contenti: il lettore, che potrà essere infor- L'obiettivo di questo volume mato sui libri senza doversi sorbire lunghe conto accurato e sovente stimolante del li- è quello di offrire una sintetica tuisce fenomenologicamente "l'es- panoramica delle istituzioni senza delle situazioni umane", ren- e inutili recensioni; l'autore, che potrà rice- bro recensito". In fin dei conti, se una volta della scuola, dei suoi pregi c'erano meno opinioni contrastanti, è per- e dei suoi limiti. Nonostante dendo vivo un personaggio al di vere utili critiche (a pagamento, purtroppo, gli sforzi fatti, i nuovi istituti qua del suo sembiante. ma la perfezione non è di questo mondo); il ché c'erano meno opinioni, e questo non è introdotti, le contraddizioni recensore, che trasformandosi in consulen- certo che possa essere considerato un fatto originarie sono tutte lì e ancora Alla coppia di parigini che duet- in buona misura irrisolte: tano nell'Identità non occorre te non perderà una fonte di introito; il di- positivo. il rapporto tra pubblico e privato, la partecipazione al governo maggiore verisimiglianza e concre- della scuola, la dicotomia tezza. Vigile nel dosaggio, Kunde- tra cultura classica e cultura ra concede in itinere quel poco che scientifica debbono essere comprese nel loro spessore basta dei loro tratti e del loro pas- storico per acquisire il rilievo sato: lei, Chantal, è una bella don- che meritano nel dibattito gli sguardi maschili (di divenire pri • mil, il poeta adolescente de La vi- corrente sul riassetto del nostro na di mezz'età, ex insegnante di li- ma "traslucida, poi trasparente, poi Cosa c'entra ta è altrove, e tra i tanti altri il più sistema formativo. ceo ora a libro paga in un'agenzia invisibile") e da parte sua Jean- limpido, Ludvik, il protagonista pubblicitaria, un figlio di cinque Marc è convinto che il corpo di de Lo scherzo, che desidera Hele- anni morto e un divorzio alle spal- Chantal sia "rimasto confuso tra Cervantes na unicamente attraverso lo A COMPANION le; lui, Jean-Marc, più giovane e di milioni di altri, finché uno sguardo sguardo del suo mediatore, del SANDRO VOLPE TO ENGLISH censo incerto, ha interrotto gli stu- di desiderio si è posato su di esso e suo nemico Zemànek. di di medicina e campato la vita GRAMMAR lo ha sottratto a quella brumosa Solo recentemente si è avuta una con vari mestieri, dal maestro di sci moltitudine"; l'abbaglio di Jean- i sono due figure nascoste esplicita legittimazione - breve ma A cura di al disegnatore di mobili. Secondo ENRICO CATANI Marc, che un giorno crede di vede- nell'ultimo romanzo di Mi- eloquente - in una nota a piè di pa- la misura sociale, un'identità mu- pp. 248, L 38.000 re da lontano Chantal e scopre di lan Kundera, ma con un sa- gina de I testamenti traditi dove tata lei, un'identità mancata lui; aver rincorso una vecchia, viene C È un manuale di lavoro piente dosaggio di confessioni lo Kundera ha citato il saggio di Gi- soltanto due delle loro identità, e e di consultazione che facilita confermato dalla lentezza del suo scrittore ha depositato in anticipo neppure quelle decisive. rard, definendolo "il più bel libro i possibili percorsi linguistici rituale di riconoscimento ("dal- qualche buon indizio per i suoi let- sull'arte del romanzo". E così, da adatti a raggiungere una buona conoscenza della lingua inglese Kundera sa che nessuna epoca l'istante in cui la vede all'istante in tori più assidui. La prima, evocata in lettore entusiasta, avrà certamente cui la riconosce come colei che scritta; suggerisce inoltre più del nostro secolo al declino ha lungo e in largo nell'Arte del roman- apprezzato tra le molteplici confi- gli itinerari necessari al processo ama... ci mette il suo tempo"); il di- di trasposizione linguistica, scomposto l'identità, l'ha indovi- zo, è stata lapidariamente fissata nel- gurazioni del desiderio triangolare sgusto adolescente di Jean-Marc avviando il lettore verso nata plurale, è stata presa dal pani- le sue pagine conclusive in una for- la prima in ordine cronologico, an- più complesse operazioni per il battito di ciglia delle donne si co della sua evanescenza e insieme mula che non concede repliche: "Il cora una volta Cervantes, che Gi- del tradurre. A questo primo si è lasciata affatturare dalla sua in- trasforma nell'emozione di un'i- romanziere non deve rendere conto volume dedicato al sistema dentità ritrovata quando lo scorge rard illustra attraverso le pagine del verbale farà seguito un secondo gannevolezza. Sa anche che questo a nessuno, tranne che a Cervantes". Curioso impertinente, una delle no- volume sulle altre parti in Chantal. In un rimbalzo conti- del discorso. gioco di rifrazione prismatica rie- Ma cosa c'entra Cervantes con nuo, l'enigma di un'altra identità velle intercalate del Don Chisciotte, sce al meglio all'interno della geo- L'identità? Per scoprirlo è neces- assedia Chantal, che nasconde let- in cui Anselmo, da poco sposato metria d'amore, dove il rispecchia- sario accostare questo debito tere di un ammiratore sconosciuto, con Camila, chiede all'amico Lota- mento si fa vertiginoso. Non a caso confessato a una presenza per e sperde Jean-Marc, che gliele invia rio di corteggiarla per metterne alla OISTRfflUBONE P.D.E. pone la vista in piena maestà, e lo molto tempo dissimulata negli prova la fedeltà, con un tragico fi- C.P. 156,610» URBINO FÀX'0722ra®998 IDEI LIBRI DEL MESE!

MARZO 1998 N. 3, PAG. 20

Il labirintico racconto di Roy si memoria della disperazione pren- chio) di cui si è parlato troppo po- muove tra presente e passato, tra de forma scritta, eppure a me è ri- co, o comunque solo in ambiti Casi letterari occidente e Kerala, tra innocenza e masto il senso di disagio di cui di- troppo ristretti perché il grande insopprimibile desiderio, tra ingle- cevo all'inizio, il fastidio - attutito pubblico ne fosse informato. e venti monsonici se e malayalam, tra "intoccabili" e peraltro dalla formidabile, scintil- Penso alla faticosa impresa di "toccabili", tra l'intolleranza della lante traduzione italiana di Chiara quel piccolo editore coraggioso ANNA NADOTTI comunità cristiana e l'ipocrisia dei Gabutti. Curioso paradosso, ia tra- che era Zanzibar (ora collana dirigenti del nascente movimento duzione che riawicina il nucleo Giunti), che nel disinteresse quasi li". Una separazione imposta, la lo- comunista. Ed è un racconto di narrativo a se stesso, riducendo generale ha pubblicato numerosi Arundhati Roy ro, che durerà fino ai giorni nostri, perdite, inganni, sopraffazioni e l'effetto performance di questo ro- romanzi di R.K. Narayan; penso a Il dio delle piccole cose quando l'incontro tra i gemelli or- censure tali da spiegare il bisogno manzo davvero "overwrought", quel capolavoro che è Quel treno mai adulti, trentenni, restituisce dell'autrice di approssimarsi con per dirla con John Updike. per il Pakistan (Marsilio, 1996), ed. orig. 1996 all'amore quanto gli è dovuto e ai lentezza allo svelamento finale, di Credo che i bambini siano capaci uscito in Italia in punta di piedi. Se trad. dall'inglese due protagonisti forzati la memo- indugiare, prendere tempo. Senza di infinite doppiezze linguistiche, n'è parlato per fortuna recente- di Chiara Gabutti ria esatta dei fatti, "Solo che quello dubbio i giochi di parole e le rein- di straordinari giochi con le parole, mente in occasione dell'assegna- venzioni linguistiche costituiscono meno, per fortuna, di citazioni, ma zione del premio Mondello all'au- pp. 357, Lit .29.000 che divisero, quella notte, non era felicità, ma un dolore spaventoso". un argine appropriato quando la non ho qui lo spazio per addentrar- tore, Khushwant Singh, grande Guanda, Parma 1997 vecchio davvero. Penso al Cortile segreto. Le scrittrici indiane raccon- Nell'estate del 1996 mi capitò - tano (La Tartaruga, 1994): c'è tutta per ragioni professionali - di leg- l'India in questa splendida raccol- gere il manoscritto del romanzo di Gli acrobati in bilico di Rushdie ta di racconti. So di dimenticare Arundhati Roy di cui ora mi trovo molti titoli, e volutamente non ac- a recensire l'edizione italiana. Ri- CARMEN CONCILIO cenno a quanto pubblicato dalle cordo di averlo letto senza entusia- grandi case editrici. Ma mi per- metto di insistere. Chi si è giusta- smo, anzi devo confessare che pro- SALMAN RUSHDIE, Est, Ovest, Mondadori, Mi- ta all' esplosione, sul Canale della Manica, mente commosso/a sulla storia vai un certo fastidio per quello che lano 1997, ed. orig. 1994, trad. dall'inglese di dell'aereo che dall'India li portava a Londra? d'amore della madre dei gemelli mi sembrò un eccesso di ricerca- Vincenzo Mantovani, pp. 172, Lit 26.000. tezza linguistica, un lavorio spesso Acrobati in bilico su una fune, consapevoli Estha e Rahel, sull'odioso assassi- artificioso sulle parole. Se per un della caduta. E in questa raccolta di racconti, nio del suo amante, il senza casta verso ne intuivo la motivazione "Se il Sud-Est non fosse che orrore, perché di cui tre inediti, la fune è nuovamente tesa Velutha, un comunista, forse addi- psicologica, non mi convinceva, quando lo si lascia e ci si avvia verso quest'al- fra Est e Ovest. "Ma anch'io ho delle funi in- rittura un naxalita, non si accon- anzi mi stancava, da un punto di tra parte del mondo, si prova come il senso di torno al collo, le ho ancora oggi, funi che mi tenti, e legga La cattura della ben- vista narrativo. In seguito quel ma- una caduta - meravigliosa, è vero, - nel vuo- tirano di qua e di là, verso oriente e verso oc- galese Mahashweta Devi (Theoria, noscritto è diventato non solo un to?", scrive Emil Cioran in Storia e utopia cidente, cappi che si stringono e mi intimano: 1996), che ben descrive la violenta persecuzione del movimento libro, ma addirittura un caso lette- (.Adelphi• 1988, ed. orig. 1960) dal suo esilio scegli, scegli" - dice il protagonista, per poi rario. Il lancio "in occidente" è sta- naxalita, i tribali in lotta per la di- parigino, dopo aver lasciato la Romania, do- rispondere: "Mi sentite? Mi rifiuto di sceglie- tù orchestrato alla perfezione - fesa della loro terra, da parte della re". In realtà, poi, i personaggi dei vari rac- "La scrittrice del Kerala Arundha- po aver scelto l'Occidente e il francese. "Mi polizia governativa. Chi si è appas- ti Roy è arrivata con l'accompa- dondolavo in un giardino, su una terrazza in conti operano scelte mai scontate, sempre sionato ai giochi di parole infantili gnamento di una robusta fanfara", cima a una montagna e non sapevo da quale sorprendenti, controcorrente: così la bella ra- in anglomalayalam legga il raccon- scrive Salman Rushdie nella di- parte rischiavo di cadere", diceAhmed, il per- gazza indiana che rinuncia alla sua "green to di V.L. Iyengar, Nessuna lettera scussa prefazione a The Vintage sonaggio nomadico del romanzo di Tahar card" per l'Inghilterra; così il Sikh, stanco dalla mamma, in Rose d'India (e/o, Bookof Indiati Writing, 1947-1997 Ben Jelloun Creatura di sabbia (Einaudi, delle ipocrite cacce ai terroristi condotte sulle 1996). Chi ha ragionato sui rap- (cfr. "L'Indice", 1997, n. 11), in 1987, ed. orig. 1985), in bilico tra due natu- orme di Star Trek, che decide di lasciare l'In- porti tra padri-madri e figli-figlie, cui, senza sbilanciarsi troppo nel re, quella maschile e quella femminile, tra ghilterra e tornare a Bombay; così la vecchia sulla condizione femminile e "le giudizio, le riconosce comunque due culture, l'Occidente e l'Islam, tra due balia affetta da un'inspiegabile tachicardia, necessità maschili" legga l'impie- toso romanzo realista di Shashi un posto -, e l'esordiente autrice lingue, il francese e l'arabo. E ancora, "La che, "dopo Usuo ritorno a Bombay, non ebbe ha addirittura ottenuto, seppur tra Deshpande, Il buio non fa paura creatura, ormai quasi su di loro (...) si arrestò, più un solo disturbo cardiaco; e, come confer- molte polemiche, il prestigioso (Theoria, 1997), recensito qui a mava la lettera di Stella, sua nipote, a novan- 1997. La critica eu- fece una specie di squittio e, arrampicatasi in fianco. ropea si è detta per lo più entusia- cima allo steccato, rimase lì in bilico, le brac- tun anni era ancora viva e vegeta". Ma, al di cia in fuori pronta a spiccare il volo": così en- là del problema della scelta - altrettanti per- Sono convinta che conoscerne sta, "India Today" le ha dedicato la letteratura sia un buon modo, tra in scena Gemmy nel romanzo dello scrit- sonaggi scelgono l'Occidente -, altre trame l'immagine di copertina, mentre la forse il migliore, per avvicinarsi a critica indiana accademica e mili- tore australiano Ritomo a solcano trasversalmenie le tre sezioni del vo- un paese, e l'India dalle molte lin- tante è stata generalmente severa. Babilonia (Anabasi, 1993), aggrappato alla lume: Est; Ovest; Est, Ovest. gue non fa eccezione. Ma sarebbe Nulla di nuovo sotto il sole, dun- recinzione che delimita l'insediamento dei Una nota progressivamente più grave ri- auspicabile non limitarsi a fare i tu- que. In realtà il successo di questo nuovi coloni bianchi dal territorio degli Abo- risti della letteratura. I "casi" lette- Dio delle piccole cose induce una suona nei racconti che hanno per oggetto rigeni, in bilico tra due lingue, quella appresa varie forme di feticismo. Da quello tutto pri- rari, Rushdie insegna, hanno se serie di riflessioni che vorrei pro- dagli Aborigeni e quella dimenticata, l'ingle- non altro la funzione di aprire un vare a esplicitare. E che esulano, in vato e cultuale, in II pelo della barba del se, tra due mondi, quello inscritto nella natu- canale, di suscitare interesse, con- buona misura, dal romanzo, aven- profeta, a quello consumato in un rito di tribuire alla diffusione. Per questo do a che fare piuttosto con i mec- ra e quello scritto nella storia coloniale. Che massa in All'asta delle babbucce di rubini dire, infine, dei due protagonisti di Versetti spero che Roy, e mi si passi il gergo canismi editoriali e con le modalità (già apparso in Italia insieme al saggio sul sportivo, possa ora "tirare la vola- satanici (Mondadori, 1989), sopravvissuti di ricezione del "ricco" mercato ta" ai tanti scrittori indiani, dell'In- occidentale nei confronti di chi miracolosamente alla caduta libera consegui- dia e della diaspora. viene "da fuori". "Era un po' fredda. Un po' umi- Intanto, qual è la storia che Roy da. Un po' tranquilla. L'Aria", ci racconta? La sua, come si com- queste parole ritornano molte vol- prende dalla dolorosa intensità mi in un'accurata esemplificazione te nel Dio delle piccole cose, volon- dell'ultima parte del libro, e come dei troppi ghirigori stilistici del ro- tario leitmotiv scelto da Arundhati lei stessa ha lasciato intendere in venerdì 6 marzo manzo. Vengo dunque al secondo Roy per smorzare la crescente ten- varie interviste: "Avevo una storia 0 GIANNI VATTIMO ordine di considerazioni, che anti- sione della storia. A me piacerebbe che il suo romanzo ottenesse l'ef- da raccontare, non credo che scri- Biblioteca Comunale di Cattolica cipavo sopra e che mi preme assai. venerdì 13 marzo fetto opposto, rendesse l'aria più verò altri libri". Dunque, fine anni in collaborazione con REMO BODEI Quello relativo al successo del libro sessanta, in Kerala, stato a maggio- I di Roy - da varie settimane tra i più calda, meno tranquilla, altrettanto ranza cristiana dell'estremo sud venerdì 20 marzo venduti -, al richiamo che i suoi due attenta alle piccole cose e altrettan- dell'India - "esotico allora anche Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ERMANNO BENCIVENGA piccoli "ambasciatori dell'India" to umida, monsonica addirittura, per chi viveva a Bombay o a hanno avuto per i lettori. qui da noi, intorno alla letteratura Delhi", osservava recentemente il venerdì 27 marzo indiana, e che i molti bei romanzi "Cosa fanno oggi i filosofi?" XVIII/1998 ROBERTO ESPOSITO Ben vengano interviste e recen- critico Aamer Hussein ( Università L'arte di vivere sioni a tutta pagina a questa donna disponibili trovassero i molti letto- Riflessioni sull'idea di saggezza ri che meritano. di Bologna, 27-29 novembre 1997: venerdì 3 aprile indiana intelligente e bellissima "India. A conference to celebrate Cattolica, Centro Culturale Polivalente MAURIZIO VIROLI (doppio, triplo esotismo?), ma mi the 50th Anniversary of Indepen- ore 21 domando perché una parte alme- dence"). Si consuma in pochi gior- venerdì 17 aprile no di questo entusiasmo, di questa SERGIO GIVONE ni la tragedia che separerà gli in- attenzione per il suo libro, non consapevoli protagonisti Estha e Per informazioni: vengano meglio distribuiti, perché Rahel, di appena sette anni, gemel- Biblioteca Comunale di Cattolica giovedì 23 aprile tel. 0541/967802 - fax 967803 SALVATORE NATOLI la critica - e di conseguenza i letto- li dizigoti, ma con cuore e testa da ri - non si facciano più curiosi. siamesi: "Il vuoto di uno dei ge- venerdì 8 maggio L'editoria italiana negli ultimi anni melli era semplicemente una va- DOMENICO LOSURDO ha proposto traduzioni di scrittori riante del silenzio dell'altro. Le e scrittrici indiani importanti (si due cose si completavano. Come PHILOSOPHY venerdì 15 maggio scrive molto, e bene, in quel lonta- cucchiai infilati l'uno nell'altro. di EMANUELE SEVERINO ALBERTA FERRETTI no subcontinente, e a dispetto del- Come i corpi di due amanti abitua- la povertà si legge anche parec- nome, Sanjay, e diventare così il di che intratterranno il pubblico (e ca, bizzarra, capricciosa, sicura- ' Storie virtuali di una scimmia protagonista del romanzo. il lettore) per circa 600 pagine al mente non priva di una certa ge- Grazie all'intervento difensore punto che la scimmia e il romanzo nialità. I protagonisti delle vicen- di Hanuman, infatti, Yama non arrivano a fondersi in un tutt'uno, de narrate dalla scimmia sono Tra Mahàbharata e road movie riesce a portarsi via la vita della be- entrambi costretti a narrare per re- Sanjay, un poeta, e Sikander, un PIER PAOLO PICIUCCO stiola, che per restare in vita sarà stare in vita. L'atto di raccontare guerriero, entrambi calati nella costretta a raccontare una serie di diventa l'autore del libro, il roman- realtà indiana ottocentesca. La vi- aneddoti a un pubblico che dovrà zo una storia che esplora se stessa. sionaria fantasia dello scrittore e male, prende corpo un divertente mostrare vivo interesse e coinvol- E, come Chandra stesso scrive, l'imprevedibilità degli eventi tra- Vikram Chandra dibattito tra Yama, il Signore del- gimento. Nell'accordo di compro- "Tutte le storie contengono semi scinano il lettore in un mondo vir- Terra rossa e la Morte, e Hanuman, il Figlio messo Hanuman beffa Yama: di altre storie; qualsiasi storia, se tuale che ricorda da vicino quello pioggia scrosciante del Vento, la divinità che la tradi- Abhay, il ragazzo reo del peccato prolungata quanto basta, diventa di alcuni terribili giochi di avven- zione indiana venera appunto originale, potrà dare il cambio al altre storie, e non sarebbe una vera ture per personal computer con i ed. orig. 1995 nelle sembianze di una scimmia. piccolo animale nel raccontare le narratrice colei che cercasse di na- quali si dilettano i più (o meno) trad. dall'inglese di Anna Nadotti In questo modo la coscienza storie qualora questo si stanchi ec- scondertelo". giovani. A queste si alternano gli e Fausto Gal uzzi dell'animale morente si anima al cessivamente. La struttura degli episodi, infat- episodi narrati da Abhay, relativi punto tale da rivelarci di avere un Ne scaturisce una serie di episo- pp. 776, Lit 40.000 ti, è alquanto irregolare, anarchi- al suo periodo di studi negli Stati Uniti. Anche in questa circostan- Instar, Torino 1997 za la creatività e l'originalità di Chandra permeano il racconto, Opera prima di un giovane Tradotti di recente arricchito di una teatralità filmica scrittore indiano, Terra rossa e che fa il verso alla migliore tradi- 1996 pioggia scrosciante si è già segna- film II Mago di Oz, Linea d'Ombra, 1993), zione a stelle e strisce. Lo stile Anita Desai, Giochi al crepuscolo, e/o, ed. lato all'attenzione della critica a quello di tipo culturale. Però, è inutile ne- narrativo che ne deriva si colloca anglofona (dopo la pubblicazio- orig. 1978 a metà strada tra un pulp fiction e garlo, proprio il racconto che ha per oggetto ne nel 1995 si è aggiudicato il Da- Mahashveta Devi, La cattura, Theoria; cfr. un road movie. Il romanzo si con- ludico il canone occidentale, Yorik, distur- vid Hugham Prize per la narrati- "L'Indice", 1996, n. 8 clude con una sorpresa (che non ba. Non può trattarsi solo dell'ennesima va e il Commonwealth Writers Amitav Ghosh, Cromosoma Calcutta, Ei- riveleremo per non toglierne il postmoderna ironica riscrittura del testo di Prize per l'autore esordiente) per naudi, ed. orig. 1995; cfr. "L'Indice", 1996, gusto al lettore) e con il simpatico la sua indiscutibile originalità, Shakespeare. Viene il dubbio che il predo- e accorato invito a raccontare n. 6 per l'avvincente ed estroso uso minante elemento kitsch metta in scena aneddoti e storie quale sicuro an- della fantasia e per la fertile e vi- piuttosto l'estrema parodia delle parodie, la V.S. Naipaul, In uno Stato libero, Adelphi. tidoto alla morte. Rose d'India, e/o, 1996; cfr. "L'Indice", sionaria capacità di proporsi qua- fine alle riscritture, il post- di ogni postumo. Il disinvolto abbandono della le abile cantastorie del passato in Anche il Cristoforo Colombo asservito al fa- 1996, n. 9 fantasia a una realtà narrativa vir- prospettiva decisamente moder- scino di Isabella di Spagna, uomo che non sa Khushwant Singh, Quel treno per il Paki- tuale, in cui si è prigionieri di mil- na. Sintesi delle figure indiane sognare se non il sogno di potenza d'altri, stan, Marsilio, ed. orig. 1956 le dettagli avvincenti che creano dello storyteller, tra il tradiziona- pronto a salpare per un'America altrui, non Shashi Tharoor, Luci su Bombay, Frassinelli ambienti fantastici da cui si esce e le Narayan e il moderno Rushdie, è personaggio totalmente convincente. No- 1997 si entra con frenetico disordine, Chandra trova una formula del ricorda i percorsi mentali dell'uo- nostante s'incontrino nel corso della lettura Rukun Advani, Beethoven tra le vacche, Mar- tutto personale che gli è valsa un mo del Duemila fanaticamente quei rassicuranti quanto inconfondibili in- successo internazionale di enor- silio, ed. orig. 1994; cfr. "L'Indice", 1997, n.7 appassionato di Internet. E non è me portata se si considera che, a dizi - da Star Trek a Speedy Gonzales, alle Gayatri Devi, Una principessa ricorda. Auto- detto che Vikram Chandra non lo due anni dalla sua uscita, il ro- scarpette rosse che ]udy Garland indossava biografia della Maharani di ]aipur,Trauben, sia. È davvero singolare, infatti, manzo in questione conta già una nel film II Mago di Oz —, tipici della scrittu- ed. orig. 1976 che nella prima pagina del libro decina di traduzioni in tutto il ra di Rushdie e del suo gusto per la cultura Romesh Gunesekera, Barriera di coralli, egli pubblichi il suo indirizzo di mondo. Nella versione italiana, popolare e per il cinema, in maniera più sor- Feltrinelli, ed. orig. 1994; cfr. "L'Indice", e-mail. Pertanto chi di voi, finito sono da segnalare l'ammiccante prendente pesa in taluni racconti come un 1997, n. 7 di leggere il romanzo, voglia ren- veste grafica che contraddistin- tono di amarezza e disincanto. Là dove pre- V.S. Naipaul, Una civiltà ferità: l'India, dergli noti apprezzamenti e criti- gue l'edizione di Instar e l'ottimo vale la genialità viene a mancare quell'in- Adelphi, ed. orig. 1977 che, potrà farlo scrivendogli al: lavoro di traduzione (e relative [email protected]. note) che, vista la mole dell'ope- contenibile piacere di narrare che è cifra ti- R.K. Narayan, Swami e i suoi amici, Zanzi- pica dei romanzi di Rushdie e che si ritrova bar, ed. orig. 1935 ra, ha richiesto le fatiche con- A pagina 24 di questo numero, in L'armonia delle sfere o II cortiere, che, R.K. Narayan, La tigre diMalgudi, Guanda, giunte di Anna Nadotti e Fausto un'intervista a Vikram Chandra Galuzzi. insieme ai tre racconti della sezione dedica- ed. orig. 1961 di Anna Nadotti Lo scrittore imposta la trama ta all'Est, sono tra i più belli ed efficaci, poi- R.K. Narayan, Dei e demoni dell'India, su un episodio apparentemente ché vi si trovano coniugati poesia e arguzia, Guanda, ed. orig. 1964 ingenuità e astuzia, umanità dei personaggi banale, per lo meno nella vita 1998 e finali a sorpresa. quotidiana in India: una scimmia Mulk Raj Anand, Intoccabile, Guanda, ed. ruba i jeans stesi ad asciugare di orig. 1935 un giovane indiano che, per ripic- La stessa umanità, la stessa poesia e scan- ca, si arma di un fucile giocattolo zonata ironia la si trova nel volume autobio- Chatterji Divakaruni, La maga delle spezie, calibro 0,22 e spara all'animale, grafico di Michael Ondaatje, Aria di famiglia Einaudi, ed. orig. 1995 ferendolo gravemente. La scim- (Garzanti, 1997), che ci limitiamo a segnala- Amitav Ghosh, Estremi orienti, Einaudi, mia è però ritenuta sacra e così i re qui come un sorprendente e divertente ed. orig. 1993 e 1996 genitori del ragazzo soccorrono viaggio nell'Est, in , "dove una bu- Gita Mehta, Il gioco delle scale e dei serpen- la bestiola. Scende allora in cam- gia ben raccontata vale mille fatti". ti, Frassinelli ^ po la colorita mitologia induista e, di fronte ai soli occhi dell'ani-

diamo a presentare, Sarita, la pro- to, tra la silenziosa incomunicabi- periodo di riflessione perché il suo re della Deshpande, e molto vicini a Rivoluzione tagonista, riflette la propria autri- lità con il padre e le furibonde lotte stipendio di medico alimenta in mo- una critica letteraria "al femminile". ce. La storia si svolge quasi intera- che si accendono nell'animo di Sa- do sostanzioso il budget familiare. Hanno destato quindi notevole sor- nonviolenta mente all'interno della modesta rita, tra la passività dei personaggi Si impone la necessità di una svolta presa alcune affermazioni della scrit- abitazione del padre di Sarita, dal maschili e la potente espressività di o di un'autentica rivoluzione, ed è in trice: "È un fatto curioso che la nar- quale la protagonista si reca a sor- quelli femminili, tra la vitalità dei questa fase che emerge l'identità rativa impegnata da parte delle scrit- Shashi Deshpande presa abbandonando la famiglia. morti e l'inconsistenza dei vivi, tra marcatamente indiana del perso- trici venga inequivocabilmente con- Si tratta di un momento cruciale un intimo desiderio di pace e un'ir- naggio. La rivoluzione avrà luogo, siderata come di stampo femminista. Il buio non fa paura della sua vita, una circostanza nella refrenabile aggressività, tra riscat- ma sarà "nonviolenta". Sarita, infat- Una donna che scrive delle esperien- ed. orig. 1990 quale tutti i nodi vengono al petti- to e responsabilità. ti, gradualmente riuscirà a sciogliere ze delle donne, spesso rappresenta ne: e la narrazione rende perfetta- incomprensioni, a ristabilire la co- alcuni aspetti di quelle esperienze trad. dall'inglese di Laura Pugno Le lotte che sconvolgono l'animo mente lo stato d'animo di assoluta della protagonista riguardano il rap- municazione, a donare il perdono, a che l'hanno ferita o che hanno risve- pp. 288, Lit 26.000 precarietà e instabilità emotiva. porto con la madre, figura autorita- trovare la pace. Il romanzo si con- gliato i suoi forti sentimenti. Non ve- clude con una bellissima immagine do perché ciò debba essere etichetta- Theoria, Roma-Napoli 1997 L'intreccio procede contempo- riamente demoniaca che maledice raneamente su due livelli paralleli, la figlia in punto di morte; la convi- della protagonista che attende in ca- to come scrittura di stampo femmi- la voce narrante si sposta senza venza con il marito, personaggio sa del padre il marito e i figli ormai nista. È come dire che quando un uomo scrive dei particolari problemi Autrice di grande spicco nel pa- preavvisi dall'interno della co- mediamente incolore, che manifesta prossimi al ricongiungimento del che egli affronta, sta scrivendo pro- norama letterario indiano, Shashi scienza della protagonista a quella la propria necessità di affermazione nucleo familiare. paganda maschilista. Nessuno lo di- Deshpande è un personaggio schi- di una narratrice esterna vicina a sulla moglie violentandola di notte; Shashi Deshpande ha ripetuto il ce. Allora perché dirlo delle scrittri- vo, ma la sua narrativa è decisa- Sarita; inoltre, un raffinato uso del e l'angosciante rimorso per la morte successo di II buio non fa paura con flusso di coscienza porta a galla di- del fratellino, che Sarita, ora madre, altri romanzi di eguale pregevolezza ci?". Si potrebbe concludere affer- mente coinvolgente, aggressiva e mando che forse ci troviamo davve- tagliente. Lei stessa ammette con versi episodi passati della vita del proietta nel proprio rapporto con i (che ci auguriamo Theoria voglia personaggio. Tutta la trama si figli. La situazione è ulteriormente pubblicare in futuro), così che in In- ro al cospetto della migliore scrittrice una certa dose di orgoglio che la indiana del momento. sua scrittura possiede un'identità compone di uno squisito gioco complicata dal fatto che la protago- dia si è creato un seguito di critici nista non ha modo di prendersi un (P.P.P.) "maschile" e, nel romanzo che an- chiaroscurale tra presente e passa- particolarmente interessati alle ope- IDEI LIBRI DEL MESE

MARZO 1998 N. 3, PAG. 22

un saggio a puntate intitolato (tra- sassinio del presidente-dittatore hanno pubblicato la Nota, ma han- Nel caos di Pessoa duco per semplicità) L'interregno. Sidónio Pais: questo è il Portogal- no omesso proprio quella frase. Giustificazioni della dittatura mi- lo a cui fa riferimento Pessoa. Ma Per nostra buona sorte, il volu- litare. Per alcuni lusitanisti italia- anche questa a solo un'interpreta- me curato da Silvano Peloso rende Acume ironico e segrete armonie ni, che hanno recentemente pub- zione, dunque discutibile. Sarà lo giustizia all'artista e presenta con blicato questo e altri scritti di Pes- UGO SERANI stesso Fernando Pessoa a toglierci rigore scientifico gli scritti più "pe- soa, è la conferma che lo scrittore d'impaccio: "L'articolo O Interre- ricolosi" del poeta. Quei testi la portoghese era fascista. Niente di gno, pubblicato nel 1928, e consi- cui interpretazione complessiva modo potremmo definire lata- più falso. È, piuttosto, la spietata stente in una difesa della Dittatu- può sembrare a prima vista più Fernando Pessoa mente postfascista. L'operazione analisi della situazione politica e ra Militare in Portogallo, deve es- dubbia e che possono condurre a Pagine esoteriche si traduce nell'affermazione, al- culturale del proprio paese a cui, sere considerato come non esi- conclusioni ingenerose nei con- quanto semplicistica, secondo secondo Pessoa, si poteva porre fronti di chi ha redatto quelle note. a cura di Silvano Peloso stente". cui Pessoa, pur forse non apprez- rimedio solo con l'imporre un go- Quest'ultima frase la troviamo In questo senso risulta illuminante pp. 236, Lit 18.000 zando Salazar, aveva certamente verno di transizione che traghet- finalmente pubblicata anche in la postfazione che chiude il volu- tasse la nazione da un periodo di Adeiphi, Milano 1997 una mentalità fascista. Italia nel volume dal titolo Pagine me. Silvano Peloso dirige l'atten- Dire che Pessoa era fascista si- turbolenze a uno di pace sociale. esoteriche, l'ottima raccolta di zione del lettore a una visione co- gnifica però non essere andati ol- Dall'ottobre 1910 (proclamazio- smogonica dell'opera di Pessoa, Fernando Pessoa ha pagato - non analizzabile nei suoi singoli almeno in Italia - il successo che componimenti, come nuclei a sé non riscosse in vita con una co- stanti e completi, ma come ele- stante ricerca, da parte di certi menti di un caos che cela al suo in- esegeti, di una connotazione po- Salazar crollato dalla sedia terno un'armonia trascendentale. litico-filosofica dei suoi scritti. La via alchemica alla perfezione Un'operazione che è resa possi- non è più, allora, una diavoleria JOSÉ SARAMAGO, Oggetto quasi, Einaudi, To- bile dalla particolarissima situa- anche di sovina e cioè tirchio. Ed è per misticheggiante, ma la ricerca di zione dell'opera di Pessoa: oltre rino 1997, ed. orig. 1978, trad. dal portoghese un'arpagonata che muore: a causa dei po- una forma mentis che fa travalicare 25.000 documenti, che accanto a di Rita Desti, pp. 120, Lit 22.000. stumi della caduta da una consunta sedia allo spirito la corporalità umana, testi letterari compiuti presenta- nel solco di una tradizione alche- no scritti di varia natura, sovente mico-magica che va dal gesuita Arriva solo oggi in Italia, a circa vent'anni portoghese Antonio Vieira a New- allo stadio larvale di appunti, op- dalla pubblicazione in Portogallo, questa pure di idee trascritte su carta in ton. Del resto anche i riferimenti antologia di racconti di José Saramago, au- ricorrenti nelle pagine di Pessoa al- tore sempre a un passo dal Nobel, ma sem- la "dittatura delle menti", alla ne- pre secondo. Proprio la distanza tra tempo cessità di ridare valore al pensiero Teatro di Saramago della fruizione e tempo della composizione puro, più che all'azione, apparten- di Oggetto quasi ci dà la misura della gran- gono a questo caos deterministico E uscita da Einaudi ("Colle- dezza dello scrittore, al di là degli entusia- al cui interno egli sapeva muoversi zione di teatro" n. 365, trad. di con invidiabile agilità. smi enormi (e meritati) per romanzi di suc- Rita Desti e Giulia Landau, cesso internazionale come Memoriale del Così anche le pagine che al letto- pp. 300, Lit 24.000) la raccolta re italiano, scottato dalle tenebrose delle opere teatrali di José Sa- convento (Feltrinelli, 1984, cfr. V'Indice", 1984, n. 3) o Cecità (Einaudi, 1996; cfr. vicende della P2, sembrerebbero ramago: La notte (1979), am- per lo meno bislacche, come quelle "L'Indice", 1996, n. 9). Quando, a distanza bientato in una redazione di in difesa della massoneria, in realtà giornale al tempo della Rivolu- di vent'anni - e che anni per il Portogallo! svelano l'inarrivabile acume ironi- zione dei garofani, Cosa ne farò -, la prosa mantiene inalterata la sua carica co dell'artista. Anche quando di questo libro? (1980), che ve- espressiva e formale, nella traduzione italia- scende sul piano della politica par- de protagonista Camòes, La se- na grazie all'ottimo lavoro di Rita Desti, al- lamentare, Pessoa innalza lo sguar- conda vita di Francesco d'Assisi lora si può ben dire che un'opera assurge al do oltre e si prende gioco degli in- ( 1987) e In Nomine Dei ( 1993 ), livello di prosa d'arte. terlocutori, forzando le loro stesse sulle guerre di religione nella parole e conducendole verso lidi Germania del XVI secolo. La raccolta si apre con Sedia, il racconto forse più significativo, ma che per essere totalmente diversi da quelli previ- sti in partenza. Forse proprio in compreso in tutto il suo valore va inserito questa capacità di alzare lo sguar- attesa di uno sviluppo completo. storicamente nel contesto sociale portoghe- do e andare oltre sta il merito mag- E ancora minute di lettere, pro- se del salazarismo. Per il popolo di Porto- giore che ha questa raccolta. Par- getti editoriali, saggi, oroscopi. gallo Salazar è sinonimo di dittatore, ma ziale, discutibile, arbitraria come Questa messe non ordinata di non può mancare di essere ogni carte fornisce materiale a iosa per collettanea di scritti di Pessoa, ma compiere operazioni spericolate. fondamentalmente onesta e scien- Così, per esempio, Pessoa è da tificamente esatta. Ora, dopo deci- alcuni anni al centro di un tenta- tre il primo velo degli scritti pes- ne della Repubblica) al 1926 (gol- scritti pessoani selezionati, ordina- soani. Facciamo un esempio. Nel pe militare di Qscar Carmona) in ti e tradotti da Silvano Peloso. In ne e decine di volumi di e su Fer- tivo di appropriazione da parte nando Pessoa, si può ricominciare di uno schieramento politico, al- 1928, due anni dopo la rivolta mi- Portogallo si succedono quaranta particolare, la frase citata fa parte litare che, nel 1932, sfocerà nel governi, mezza dozzina di rivolte della Nota biografica scritta dallo a vagare nel suo baule alla ricerca quanto eterogeneo e indefinito di un altro Fernando Pessoa: nel nei suoi confini, che in un certo governo Salazar, Pessoa pubblica- militari, due sanguinosi tentativi stesso Pessoa il 30 marzo 1935. Al- va su "Ac$ào", rivista "di destra", di restaurazione monarchica, l'as- cuni lusitanisti italiani in passato caos si distingue l'armonia.

José Cardoso Pires e notturno Sebastiao Opus Night magini, nei pensieri, più che nei mo- giornalista, Zuenir Ventura; una salutato la fine dell'impero e la na- Lisbona. Libro di bordo (fratello di un diuturno giudice Opus numenti. Si rivela città minimalista e città morta, Alcantara, e una metro- scita della moderna Repubblica fe- trad. dal portoghese Dei); o di città dei colori, delle luci, contraddittoria, con i suoi tram a co- poli in esplosione demografica, derale del Brasile. Anche quella di Cecilia Pero degli improvvisi squarci. E sono lori, dalle porte pneumatiche e con Rio: il nord povero contro il sud po- raccontata da Zuenir Ventura è una pp. 92, Lit 20.000 squarci quelli che ci offrono questi placche metalliche che ne rivelano tenzialmente ricco; una storia am- storia politica e urbana. È quella provenienza e vetustà alla prima in- bientata a fine Ottocento e un re- della Rio divisa tra metropoli e fa- Feltrinelli, Milano 1997 due libri, assai diversi tra loro pur avendo lo stesso soggetto. Libri di ri- conciliabili: San Francisco 1912. portage sociogiornalistico di attua- velas, tra ricchi e poveri, fra traffi- flessioni su una città e la sua gente, (u.s.) lità? Apparentemente nulla, in canti di droga ed élite politica. È la Marco Grassano sugli orologi che non segnano le ore, realtà tutto, perché sono due im- storia del tentativo di ricostruire un Lisbona e Tago e tutto o che camminano al contrario, ma Josué Montello magini - queste sì distinte e sepa- rapporto sociale basato non solo pp. 227, Lit 24.000 anche di reminiscenze letterarie e Notte su Alcantara rate - di quell'universo sociale, ur- sul mitra e il prestigio guappesco Muzzio, Padova 1997 storiche. Ma la prospettiva è assial- postfaz. di bano e letterario che è il Brasile. tra le centinaia di migliaia di perso- mente opposta. L'uno, José Cardo- Sonia N. Salomào Paese-continente che accoglie al ne che vivono ai limiti della sussi- Quando, tra qualche mese, Lisbo- so Pires, osserva la sua Lisbona e la trad. dal portoghese suo interno la fantastica immobilità stenza; di concedere un barlume di na sarà la meta di milioni di visitatori descrive dal di dentro, con l'occhio di Adelina Aletti di città disabitate, dirimpetto a na- speranza a migliaia di ragazzi che scenti nuovi agglomerati urbani se sconfinano nelle spiagge di Co- dell'ultima Esposizione universale (non "trompato") di chi va da casa pp. 426, Lit 16.000 propria all'ambulatorio per il mal di pulsanti di linfa vitale. È il caso di pacabana mettono a rischio le co- del secolo, qualche alfacinha, e cioè Bompiani, Milano 1997 insalatina, il curioso nomignolo con pancia, alla posta, a bere un caffè Alcàntara, la disabitata, e Sào Luis, ronarie dei benpensanti. Funk e cui sono noti gli abitanti della capita- con un amico. L'altro, Marco Gras- la nascente capitale del nordestino crack, solidarietà e mitra si mesco- le, rimpiangerà la perduta condizio- sano, scrive le sue Lettres persanes Zuenir Ventura stato del Maranhào, raccontato da lano nelle vite degli abitanti di Vigà- ne di finis terrae, di porta dell'Europa dalla sua Lisbona letteraria (e lo stile Viva Rio Josué Montello in questo evocativo rio Geral, una delle più incredibili sull'oceano e il mondo, di area mar- ne rimane influenzato). Intanto, men- trad. dal portoghese romanzo. Attraverso le sorti di favelas del Brasile, mentre giù Alcàntara, Montello riesce a riflette- sull'Avenida Atlàntica i turisti vanno ginale, che ha segnato successi e tre il Portogallo si riassetta e la capi- - di Adelina Aietti tale si affretta in vista degli ultimi pre- re "sulle famiglie influenti, sui per- alla ricerca di avventure galanti o al dolori del Portogallo e della sua pp. 180, Lit 15.000 parativi, la Lisbona quotidiana e sonaggi rovinati, sui palazzi vuoti, Sambodromo il carnevale nascon- città-simbolo. Ma Lisbona non avrà Feltrinelli, Milano 1997 certo perduto la sua caratteristica di straordinaria di Cardoso Pires scor- sui nobili che ancora conservano de agli occhi una nazione in tra- città trompe-l'ceil, come afferma nel- re leggera sulle acque del Tago, im- una parvenza di benessere nella sformazione, mersa negli odori, più che nelle im- Cosa possono avere in comune generale decadenza" che hanno (u.s.) le pagine di Cardoso Pires l'alcolico uno scrittore, Josué Montello, e un Patricia Cornwell triganti, personaggi simpatici e un ot- zione, che di per sé ha già appaga- Carolyn G. Hart tè. Ora, a parte le fantasmagorie [ Il nido dei calabroni timo ritmo. Aiutata dalla nipotina to ampiamente il lettore. Il terreno in Morte in libreria newyorkesi di Barnes & Noble (di ed. orig. 1996 Lucy, studentessa gay ribelle e ge- cui si radicano i romanzi, come si ed. orig. 1987 cui si è parlato in queste pagine trad. dall'inglese niale, e dal capitano Pete Marino, che evince dal titolo, è quello proprio trad. dall'inglese nel novembre 1996), di solito que- di Anna Rusconi con gli anni ha un po' addolcito il suo delle incomprensioni e dell'incomu- di Federica Culotta ste idee risultano molto più at- pp. 439, Lit 26.000 torvo machismo, Kay Scarpetta se- nicabilità della famiglia, nelle sue pp. 267, Lit 15.000 traenti nella fantasia che nelle loro gue le tracce di una setta forse sata- Mondadori, Milano 1997 diverse sfumature. Il primo roman- Sellerio, Palermo 1997 realizzazioni pratiche. Tuttavia è nica, dagli scopi imperscrutabili e zo, Il sospetto (1988), agisce sullo raro che vi capiti ciò che succede malvagi. Negli interstizi del racconto, sfondo delle tragiche vicende del Patricia Cornwell nella libreria Delitti a richiesta, do- là dove Jules Verne introduceva mostro di Firenze: una madre è • Causa di morte .Alzi la mano chi - volendo im- ve a essere ucciso è lo scrittore in- l'apologia del progresso e Graham convinta che il proprio figlio, scapo- ed. orig. 1996 maginare o addirittura progettare vitato a parlare ai clienti più affe- Greene qualche mistico tormento, lo, possa essere il mostro. I sospetti una libreria ideale - non pense- zionati, a loro volta quasi tutti auto- trad. dall'inglese molte lezioncine di politically correct e i dubbi si accavallano, cullati dal- rebbe ad arredare un angolo del ri di letteratura poliziesca. La vi- [ di Anna Rusconi rappresentano il tributo pagato inevi- la incomunicabilità reciproca. È il negozio con comode poltrone, do- cenda che da questo omicidio si pp. 247, Lit 32.000 tabilmente dalla letteratura di genere non capirsi mai davvero, il vivere ve sedersi a sfogliare qualche li- dipana non manca di aspetti pre- Mondadori, Milano 1998 alla morale e alla pedagogia. accanto senza intendersi, uno degli bro, fare salotto coi librai e gli altri vedibili, e procede un po' stentata MARIOUNA BERTINI elementi chiave che rende le fami- clienti, bere una tazza di caffè o di fra altri delitti fino allo scioglimento Mandato in libreria in calcolata finale con ambizioni giallo-rosa. coincidenza con le feste di fine an- Le indagini (come di rigore) dei di- no, Il nido dei calabroni è stato, per i lettanti sono infarcite di citazioni fedeli di Cornwell, l'esatto equiva- liberarsi del suo guscio metallico semovente: da romanzi gialli classici, e i ripe- lente di quei grossi, scabri pezzi di oggetti quasi. tuti omaggi ad Agatha Christie ar- nerissimo carbone con cui in altri Come gli uomini-oumi-robot, replicanti al- rivano fino a battezzare col suo che cede di schianto, in una di quelle for- nome la gatta della protagonista. Il tempi la Befana soleva riempire per tezze sul Tago fatte costruire dal conte di la Biade Runner, che popolano il racconto punizione le calze dei bambini più romanzo patisce purtroppo di tan- Lippe per proteggere il paese da un possibi- Cose, sostituendosi agli uomini anima-e-cor- to in tanto una traduzione goffa capricciosi e disubbidienti. I sei ro- po, costretti all'esilio. Tutti racconti in cui la manzi di Cornwell tradotti in italiano le attacco dal mare. Questa la realtà. La ("Egli ovviamente stava tentando distanza tra oggetto inanimato e animato si tra il 1992 e il 1997 - tutti incentrati finzione letteraria trasforma la sdraio di le- di fare il difficile"). Ma è da ap- su indagini di Kay Scarpetta, capo- gno e tela in una poderosa sedia di ebano annulla in una compenetrazione schiaccian- prezzare la precisione nelle cita- medico legale della Virginia - ave- tarlata, simbolo di un regime ormai mar- te, priva di vita: uomini-oggetti appiattiti in zioni dei molti titoli di gialli famosi, vano abituato i lettori a trame sofisti- cio, ma inconsapevole del crollo prossimo una realtà matrigna. Proprio questa visione ben resi nella forma (spesso .non cate, nelle quali una costellazione venturo. Del resto poche volte la storia ha apocalittica del nostro futuro prossimo - an- una traduzione letterale) con la di indizi divergenti sembrava sfida- voluto essere così fedele a se stessa e al suo che se data questi racconti e risente di certa quale sono noti in italiano. re ogni logica per svelare alla fine il lessico costruendo la caduta di un regime fantascienza un po' anacronistica alla Ray GIULIA VISINTIN proprio imprevedibile e coerentissi- sulla caduta fisica - e da una sedia - del Bradbury - è tuttavia la prova della capacità mo significato; nel Nido dei cala- suo dittatore. di Saramago di guardare oltre la spalla di chi broni, invece, l'intreccio poliziesco, abbozzato sommariamente, si tra- Saramago coglie la straordinaria possibilità 10 precede e intravedere nel futuro la diffi- scina verso un inglorioso sciogli- offerta dalla realtà per interpretare la cadu- coltà di gestire umanamente la realtà, mecca- mento senza sorprese, mentre tutte cità delle cose. La sedia e il corpo che avrebbe nica vent'annifa, cibernetica oggi. le energie dell'autrice sono concen- dovuto sorreggere si spezzano e cadono giù, Poi, con una sorprendente giravolta, il trate nello sforzo di fornirci una rap- al rallentatore, in una descrizione cinemato- tuffo nel mito classico di Centauro, rivisitato presentazione dettagliata, spesso grafica. Con essi vanno simbolicamente in nell'attualità, oggetto-quasi reale, ancora umoristica, dei rapporti tra poliziotti, frantumi le catene di un popolo che si appre- una volta uomo-inumano, che trova la sua giornalisti, magistrati e pezzi grossi sta a risorgere dall'annullamento salazarista. umana pienezza dei sentimenti e delle pas- d'ogni genere in quel di Charlotte Sedia e uomo si uniscono e annullano a vi- sioni racchiuso in un corpo che lo bandisce (North Carolina). Due donne poli- cenda: oggetti quasi. dal mondo civile. E infine la Rivincita, dove ziotto in forma smagliante, la qua- rantenne Virginia West, vicecoman- Come l'uomo imprigionato nella sua auto- 11 protagonista è il ragazzo che prende corag- dante, e il suo capo, la cinquanten- mobile nel racconto Embargo, che ci riporta gio e attraversa il fiume verso l'ignota sponda ne Judy Hammer, si spartiscono il alla memoria gli anni dell'emergenza petroli- dell'amore, in direzione della donna che lo centro della scena, sgominando in fera e del sacro terrore di vedere il nostro uni- fissa dall'altra parte dell'acqua, allontanan- azioni spettacolari criminali d'ogni verso meccanico improvvisamente spento, dosi dall'universo della ferocia animale in sorta. Il premio finale sarà, per Vir- collassato. E al destino delle macchine è lega- cui vive con i suoi simili. Oggetti quasi. ginia, l'amore di uno splendido to l'uomo, incapace di guidare o anche solo di (U.S.) giornalista ventenne; per Judy, il provvidenziale trapasso di un mari- to obeso apatico e frustrato, vera palla al piede per le magnifiche sor- ti dell'elegante ed efficientissima Laura Grimaldi glie davvero perfide. E il romanzo si consorte. Non migliora le cose l'os- Perfide storie di famiglia snoda così intelligentemente a par- sessiva coazione iperrealista che tire da un dramma già noto; il lettore induce l'autrice - in questo, e solo è coinvolto nella ricerca di un as- in questo, romanzo - a farci edotti COMUNE DI CARPI Biblioteca Civica Ipp. 475, Lit 29.000 sassino rimasto nell'immaginario della marca di birra preferita di ogni del nostro paese: è Enea Monteri- Tropea, Milano 1996 singolo, anche marginalissimo, spoli il mostro? La colpa (1989), Laura Grimaldi è, in Italia, un'isti- personaggio: il martellamento che verniciato di tinte granguignole- tuzione del "romanzo di suspense", ne risulta evoca sgradevolmente sche, è per certi versi il più vicino al per usare un'espressione che non quello degli spot nelle televisioni genere whodunit. Abbiamo un mor- disdegnerebbe e che racchiude le Premio di narrativa "Arturo Loria" 2* edizione commerciali. to, una donna avvocato bella e an- Bando di partecipazione diverse sfumature del giallo e del drogina, Corinna Lotus Martini, uc- Saranno molti gli appassionati di nero. Traduttrice di alcuni celebri Il Comune di Carpi bandisce per l'anno 1998 la seconda edizione del cisa in modo spietato; e abbiamo Cornwell disposti ad affrontare in autori americani, come Stout, Tu- Premio di narrativa "Arturo Loria". Sono previste due sezioni: un sospettato, il professore univer- tempi brevi, dopo la mazzata di que- row e Charyn, ha diretto diverse Racconti editi Concorrono a questa sezione le raccolte di racconti in sitario Altiero Falliverni. Ma questa sta bufala sesquipedale, il nuovo ro- collane della Mondadori (tra cui i lingua italiana pubblicate in volume dal 1° giugno 1997 al 1° aprile volta a essere protagonista è l'uni- 1998. L'opera vincitrice riceverà un premio di L. 3.000.000. manzo incentrato su Kay Scarpetta, "Gialli" e "Segretissimo"). Con Mar- verso di un carcere italiano visto Causa di morte? Forse ci si proveran- co Tropea ha dato vita alla casa Racconti inediti Concorrono a questa sezione racconti inediti in lin- con gli occhi di un intellettuale; e gua italiana che non siano stati premiati o segnalati in altri concorsi. no soltanto gli irriducibili, o i fautori editrice Interno Giallo, ora scom- inoltre l'universo del carcere paren- Ogni concorrente potrà partecipare inviando un solo racconto che con- della teoria secondo la quale la mi- parsa. Senza curarci di scoprire il sti di un minimo di 5 fino a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte tale, che appare nelle costrizioni glior cura della diffidenza che segue killer di Interno Giallo precisiamo (circa 25 righe da 56 battute per riga). La giuria designerà la cinquina che opprimono il fratello di Falliver- dei racconti finalisti che saranno pubblicati in volume e, fra questi, il una caduta da cavallo è risalire in sel- soltanto che è ancora Marco Tro- racconto vincitore al quale sarà attribuito un premio di L. 1.000.000. ni: una madre e una moglie algida, la il più presto possibile. I coraggiosi pea, ora, a riproporre con la sua ca- da cui vorrebbe fuggire. Ma il più Norme di partecipazione I testi editi e inediti devono pervenire alla saranno premiati: senza raggiungere sa editrice in un unico volume tre bello, fra i romanzi, è La paura Segreteria del Premio presso la sede della Biblioteca Comunale di Carpi, la perfezione di Oggetti di reato suoi delicati romanci, pubblicati in Castello dei Pio, piazza Martiri, 41012 Carpi (Mo), entro e non oltre il (1993): qui davvero il giallo non è (1992), che ricostruiva come il più in- precedenza separatamente tra il 15 aprile 1998 in plico raccomandato, in 8 copie con indicazione del importante (anche se il finale è da nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e data di nascita dell'au- quietante dei puzzle la vita e la morte 1988 e il 1993. Tre opere che, in un tore. brivido); la Grimaldi costruisce con di una giovane scrittrice assassinata, crescendo, sempre più si allonta- Le opere inviate non saranno restituite. maestria una ragnatela di rapporti giocando su diversi piani temporali nano dal mero genere di suspense, La Commissione giudicatrice del Premio è composta da: Roberto familiari sbagliati, dove nessuno Barbolini, Alberto Bertoni, Michelina Borsari, , Stefano con grande sapienza, e senza incen- evidenziando il solido carattere del- Loria, Marco Marchi, Anna Prandi, Giorgio Zampa. comprende gli altri, dove molti si trarsi su una figura di malvagio dalle ia scrittura della Grimaldi, perfetta- detestano. Ma, come in un castello La premiazione dei Racconti editi e inediti si svolgerà a Carpi entro il 1998. proporzioni mitiche, come il ciclo de- mente a suo agio nel costruire sto- di carte, ogni individuo è legato con dicato al serial killer Tempie Gault ( In- rie in generale. Ed effettivamente, Per informazioni rivolgersi alla Segreteria del Premio, tel. 059/649.295 gli altri; un delitto si compirà dun- solito e crudele, 1995; La fabbrica di romanzo in romanzo, la spiega- o fax 059 / 649.206 - Biblioteca Comunale di Carpi. que, e si deve compiere, quando il dei corpi, 1996; Il cimitero dei senza zione finale, volta a risolvere l'in- castello viene minacciato. nome, 1997), Causa di morte è un treccio, diviene sempre meno ne- buon thriller, con dati di partenza in- cessaria nell'economia della narra- ANDREA BOSCO DEI LIBRI DEL MESE I

II pallone di Vikram Chandra Letteratura, cinema e scrittura creativa nella gioventù, dell'autore di "Terra rossa e pioggia scrosciante INTERVISTA A VIKRAM CHANDRA DI ANNA NADOTTI

o cominciato a scrivere quan- to racconti di Raymond Carver, Colet- e autocritica. E trovavano lavoro. In quentavo la scuola di cinema a New do ero un ragazzino. A te, Mukerjee, Hemingway, Mishima. fondo è giusto che le università sosten- York, uno dei miei insegnanti era Brad quell'epoca avevo un pallone Ce un racconto di Isaac Babel, La mia gano gli artisti e gli scrittori, non c'è Dourif [Qualcuno volò sul nido del cu- harancione, non molto grande, e lo fa- prima vittima, che leggo sempre con gli nessun altro che lo faccia. È importan- culo]. Quando provavo, lui mi diceva, cevo rimbalzare per ore, in una sorta studenti del primo anno. Lavoro su va- te trovare un posto in cui si è pagati per 'Don't think about, feel your body di trance, intanto raccontavo storie ad ri argomenti: i personaggi, l'uso delle lavorare e per scrivere. Lavorare nel act', non pensarci, devi sentire il tuo alta voce, non so se a me stesso o al metafore, i dialoghi, in sostanza inse- proprio settore. E per gli studenti corpo che agisce. Per me è lo stesso pallone. Il pallone andava su e giù, e io gno i rudimenti del mestiere, e tutti in- quello che soprattutto conta è il fatto anche quando scrivo, prima devo sen- inventavo storie lunghissime, che a sieme leggiamo e leggiamo. E natural- di passare molte ore con persone che si tire la storia, sentirla nella pelle. Nel volte duravano parecchi mesi...". Su mente tutti devono scrivere. Assegno occupano della stessa cosa, che condi- cinema, dare forma al film significa quest'immagine di un giovanissimo dei compiti che ciascuno svolge per vidono la stessa passione. A Bombay montare una successione di immagini. narratore che trasforma in movimento proprio conto, poi ne discutiamo insie- ho lavorato e scritto per otto anni e, a Lo scrittore deve comportarsi come di parole il su e giù del pallone, si apre me - il gruppo è piccolo, solo otto per- parte la mia famiglia, non ho mai avuto un regista, scoprire a poco a poco la la mia conversazione con Vikram sone - scendendo molto nei dettagli. occasione di parlare con nessuno di trama, modellare il romanzo. Il mio Chandra sul mestiere di scrittore. Ciò Un esempio di compito? 'Scrivi un dia- quello che facevo. Invece è importante sforzo è quello di convogliare una che subito mi incuriosisce è la durata di logo tra vari personaggi in cui ogni per- confrontarsi con un pubblico". realtà tridimensionale su una pagina quelle storie, e il fatto che l'autore le sonaggio ha un segreto'. Oppure, 'Scri- bidimensionale". "sentisse nascere". vi un dialogo tra quattro personaggi, Ricordando l'accorato invito di Da- uno dei quali ha un segreto'. Nelle "Erano storie a puntate, il che mi pa- rio Voltolini a trovare un diverso no- workshop di secondo livello scriviamo E per quanto riguarda la tecnica di reva del tutto plausibile nell'atmosfera me per le scuole di scrittura creativa e discutiamo dei libri che leggiamo, e scrittura? cinematografica che si respirava nella ("L'Indice", 1997, n. 10), chiedo a ovviamente continuiamo a scrivere fic- "Ascolto la musica della lingua. I mia famiglia, a Bombay, negli anni set- Chandra se ne abbia uno da suggerire. tion. Come modelli di scrittura uso poeti lo sanno perché seguono un rit- tanta: mia madre era, ed è, sceneggia- Sì, uno ce l'avrebbe, e come mi aspet- quasi esclusivamente racconti; per due mo, ma anche chi scrive in prosa deve trice di film commerciali, una delle mie tavo è un termine hindi: ragioni, perché è più facile arrivare a sentire un ritmo. Per esempio deve sorelle è regista e sceneggiatrice, l'altra "In India, soprattutto nel nord, in scrivere un racconto, quasi sentire che il racconto prende una cer- fa la critica cinematografica. Ero Uttar Pradesh, dove sono nato, tutti ci arrivano, e perché è ta piega, rallenta, o galoppa, e a quel profondamente influenzato dal loro c'è un'antica più facile pubblicare, punto, ma proprio in quel punto, biso- modo di narrare, ricordo i grandi fogli tradizione di su riviste o giornali. gna mettere una cesura. Oppure mi bianchi su cui mia madre scriveva le scuole in cui si Se poi, general- chiedo in che punto usare una parola varie parti delle sue sceneggiature, ri- forma- mente il se- hindi. La parola indiana va soppesata cordo discussioni sul rapporto tra testo no so- condo an- nella mano, bisogna sentirne peso odo- e scelte di recitazione, vedevo le loro prattut- no, qualcu- re gusto, non è mai una questione di storie ancora prima che arrivassero sul- to i mu- no dimo- colore locale, è musica della lingua". lo schermo, e vedevo e sentivo le mie. Il sicisti e i stra di pallone che rimbalzava sul pavimento cantan- avere le ca- Lo spazio-pagina stringe, ma voglio era la colonna sonora di storie intermi- Si chia- pacità di ti. riferire ancora almeno una cosa, che nabili, alimentate dalla mia mano che gharana, scrivere un mano credo possa incuriosire il lettore italia- accompagnava ritmicamente il pallo- sia ne. Poi ho cominciato a scrivere le mie t\- t t < 1 ili a ttr V. lieU che significa no. Tempo fa mi capitò di leggere [Vii- romanzo, storie e, negli anni del college, in India, luogo'protetto, l'ingle- lage Voice LS, luglio 1995] un articolo nel senso che comincia a farlo e me lo pubblicavo i miei racconti sulle riviste se home, sia luogo in cui si ha una gui- di Vikram Chandra su Jim Corbett, cac- sottopone, io lo seguo in modo parti- studentesche". da, generalmente un familiare, che ciatore, autore di storie di caccia alla ti- colare. La forma del laboratorio inco- tramanda una particolare forma mu- gre e idolo di varie generazioni di lettori raggia a scrivere racconti, ogni incon- sicale o canora. Gharana è dunque indiani adolescenti. "Dopo poche pa- Nel 1986, quando si trasferisce a New tro dura abbastanza a lungo per discu- luogo e famiglia, dove si è abbastanza gine ero ipnotizzato, divoravo i suoi li- York, Chandra ha ormai rinunciato al tere a fondo della prova di ciascuno. protetti per poter imparare. E un po- bri...", - scriveva Chandra nell'artico- pallone dei suoi giocoracconti d'infan- Naturalmente non si può insegnare il sto in cui stare e discutere le cose che lo, e ora conferma, "Ho letto e riletto zia, ma tiene ben stretti in mano i due fi- talento, si possono fornire gli strumen- si amano, entrando a far parte della molte volte le sue storie, e continuo a li che hanno fatto di lui uno degli scrit- ti del mestiere, raccontare la propria struttura. Il termine ha anche una provare le stesse sensazioni. Uso mol- tori più apprezzati dell'ultima genera- esperienza. Senza dimenticare che gli connotazione romantica, è luogo ma- to Jim Corbett nei miei corsi, le sue so- zione: si iscrive a un Bachelor of Art in elementi che costituiscono lo specifico terno e paterno insieme". no detective stories perfette: comincia- letteratura alla Johns Hopkins Univer- mestiere di ciascuno sono spesso mi- no sempre con un corpo morto, cui se- sity e contemporaneamente alla scuola steriosi, personalissimi. Il fatto di esse- All'improvviso ho immaginato Do- gue la ricerca dell'assassino. Prende il di cinema della Columbia University. re uno scrittore non è di per sé un re- nald W. Winnicott a colloquio con un via un gioco mortale, in cui il detective Non ha perso il gusto per la narra- quisito, perché è sempre molto difficile anziano maestro di raga, intenti a di- - e il lettore con lui - palesemente sim- zione orale, Vikram Chandra, e ha in- tradurre il proprio linguaggio in modo scutere di questo tipo di spazio protet- patizza con il colpevole, che non è numerevoli aneddoti da raccontare su che produca effetti nuovi o diversi se è to, dove si è liberi di crescere e di far malvagio, anzi, in un certo senso ha quel periodo della sua vita, divisa tra i un altro a usarlo, ma se uno scrittore ha crescere i propri talenti, di mettere in buone ragioni per uccidere. La tigre è corsi di letteratura, quello di cinema, la sensibilità per capirti può avere il gioco senza timore le proprie passioni il miglior amico di Corbett, e lui è le ore in biblioteca (dove, sfogliando buon senso di spingerti nella giusta di- intellettuali, esercitandosi a quella li- l'unico in grado di trovarla perché la un'edizione ottocentesca di biografie, rezione. Donald Barthelemy ha saputo bera e creativa espressione di sé che so- conosce e ne ha in parte acquisito le s'imbatte in Skinner, che sarebbe di- farlo con me". lo un quieto quanto rigoroso conteni- qualità. Quando infine la uccide, ucci- ventato uno dei protagonisti del suo mento affettivo rende possibile. Co- de anche parte di se stesso. È la logica primo romanzo, Terra rossa e pioggia Discutiamo delle frequenti critiche munico a Chandra questo pensiero- perfetta del thriller. Il cacciatore deve scrosciante, Instar, 1998; cfr. p. 21 di alle scuole di scrittura, di qua e di là immagine e gli chiedo come prendono avere consapevolezza delle contraddi- questo numero), e il corso di scrittura dall'oceano. Recentemente i media forma le sue storie. zioni, deve esplorare la foresta come creativa, "dove ebbi la fortuna di avere americani hanno messo in luce il ri- "Le mie storie cominciano sempre un detective si muove nella giungla ur- per maestro John Barth, che poi mi schio di alimentare strutture istituzio- con un'immagine, che assume contor- bana... E poi c'è la forza del tema eco- 4 volle con sé a Houston". nali. Chandra sorride . ni netti assai prima della trama. logico. Corbett è stato un ambientali- Nel 1995, quando esce Usuo roman- "E le scuole di pittura medievali, le Un'immagine non pittorica, piuttosto sta ante litteram. E ci voleva una zo, la George Washington University botteghe degli artisti, non erano forse cinematica e ad alta definizione, per straordinaria sensibilità per esserlo - dove insegna tuttora - lo chiama a scuole in cui si allevavano talenti? Al- usare un gergo tecnico. Quando l'im- all'inizio del secolo, per comprendere tenere il corso di scrittura creativa. Gli cuni diventavano grandi artisti, altri magine è perfettamente a fuoco io ne già allora la delicatezza del rapporto chiedo di raccontarmi come lavora. semplicemente buoni artigiani. I primi dilato i contorni. Entro nella narrazio- tra l'uomo, l'animale e l'ambiente. "Ci sono due livelli di workshop, un avevano un talento naturale che nella ne attraverso i sensi, percepisco a po- Corbett ha letteralmente salvato il mio livello di base, introduttivo, dove 0 mio bottega veniva addestrato ed esaltato. co a poco i personaggi nella loro fisi- amore per la lettura messo a dura pro- scopo è insegnare che cos'è la bellezza Gli altri diventavano comunque arti- cità. Non dimenticate la famiglia in va dalla pedanteria e dalla noia di cer- in letteratura. Quest'anno abbiamo let- giani di ottimo livello, capaci di critica cui sono cresciuto. E poi, quando fre- te letture scolastiche". IDEI LIBRI DEL MESE

Casella postale

fare quello che vuole. La sincerità che gli - Non fissatevi sull'inizio. Se avete tro- gomento corposo (tecniche di scrittura); A chi ci scrive prometto e gli chiedo è quella di due per- vato una buona conclusione, non abbiate uno breve, tecnico, di uso della lingua; uno Riceviamo dai nostri lettori molte lette- sone che parlano di qualcosa che preme e paura di partire da lì per costruire tutto il giocoso, che stimoli la fantasia e diverta: re, ma talvolta, come in questo caso, la appartiene a entrambi. Implica che non resto. per esempio la creazione di uno slogan con lunghezza eccessiva ci impedisce di consideri le sue parole di sua proprietà, - Non usate troppi avverbi, parole uso di allitterazione (Fiesta ti tenta tre volte pubblicarle integralmente. Invitiamo chi "cazzi suoi", come ha giustamente scritto straniere e vocaboli tecnici, a meno che tanto). All'inizio dei seminari è necessario vuole intervenire a inviarci testi che non Luca Doninelli. Il che è già un orienta- non siano davvero indispensabili. E ri- distribuire un indice degli argomenti in eccedano le 40 righe di 70 battute. mento dello sguardo [...] cordatevi che la leggibilità di un testo è programma. In classe la scrittura non su- Tuttavia, nelle lettere che scrivo agli inversamente proporzionale alla lun- pera i 15 minuti, altrimenti si perde il senso autori che mi sottopongono i loro testi, 0 ghezza del periodo. dell' incontro. La lettura a voce alta di testi discorso non omette quasi mai di prende- - Non esagerate con l'autobiografi- o esercizi brevi, seguita da commenti dei Autori e lettori re in esame: punteggiatura, ortografia, smo: la pagina bianca non è una palestra compagni e dell'istruttore, risulta utile psi- In questo momento, tutti i momenti, grammatica, sintassi, registri lessicali e per l'autoanalisi. cologicamente e pedagogicamente: gratifi- ce qualcuno che sta scrivendo un roman- stilistici, punti di vista, voce narrante, - Documentatevi su tutto quello che ri- ca chi scrive e rinforza le indicazioni zo, un racconto. E qualcuno che sta leg- trattamento del tempo, costruzione, ge- guarda lo sfondo del vostro racconto: dell'istruttore. In un corso di scrittura si gendo: un romanzo, un racconto. Ognu- neri, riferimenti letterari, ecc. Certo, la l'insistere sul dettaglio distrugge anche danno stimoli e strumenti, non regole asso- no in privato, in (spero felice) solitudine. scrittura è anche qualcosa di molto con- un capolavoro. lute sul modo di lavorare. Tuttavia, nel momento in cui apre il qua- creto e, in questo senso, di tutt'altro che - Non imitate stili altrui: la copia è Maria E. Brunner, derno (o computer) o il libro, ognuno en- fluido: una volta che una parola è scritta, sempre inferiore all'originale e comun- Istituto di Italianistica, tra in un luogo pubblico: la lingua, la let- è lì, e non si può passarci sopra. Bisogna que si capisce subito che non è farina del Università di Stoccarda teratura. Sono assolutamente d'accordo interrogarla, renderne conto, chiederne vostro sacco. con quanto ha scritto Luca Doninelli conto. E anche un dialogo tra autore e - Chiedete opinioni sui vostri testi: più Un bisogno di parlare sull"Tndice" di dicembre: "La scrittura lettore è un dialogo tra due persone con- il giudice è severo più vi fa crescere. Ho iniziato a "lavorare" con la scrittura non è un'esperienza strettamente perso- crete, soggetto a tutti gli accidenti e i li- a ventidue anni, non ancora diplomata al nale, bensì largamente personale" [...] miti della vita 2. Scritture universitarie. Laboratorio di drammaturgia della Civi- Io sono uno di quei lettori e, un giorno, e delle perso- A livello di base, l'insegnamento ca scuola d'arte drammatica Paolo Grassi ho attaccato fuori della porta il cartellino ne [...] della scrittura è scom- di Milano, ex Piccolo Teatro. Allora, per "Consulenze letterarie di Massimo Pariz- Sarà servi- parso in Italia guadagnare qualche soldino, tenevo an- zi". (Non è andata proprio così: prima ho to, servirà, quando è ch' io un laboratorio di drammatizzazione lavorato come consulente per un'agenzia un lavoro scomparso con pazienti psicotici. Ogni volta venivo letteraria; ma insomma...). Degli autori così? Spero l'insegna- sommersa da stati d'animo fortissimi e in- hanno iniziato a mandarmi loro opere, in di sì, qualche mento della contenibili che cercavo di "arginare" pro- genere inedite o edite in proprio. E io a volta qual- retorica. ponendo ai malati di mente di scrivere leggerle, promettendo di comunicare loro cosa m'ha Nell'anno più o meno "selvaggiamente" tutti i loro tutte le mie osservazioni e di non interes- fatto pensa- accademico pensieri e ciò che non riuscivano a pro- sarmi di promuoverne la pubblicazione. re di sì. Diffi- 1992-93 in nunciare. È stato lì che ho potuto osserva- L'opera [...] non è privata e insieme cile dire di quattro uni- re per la prima volta come le parole scritte pubblica solo per la ragione cui accenna- più. Qui i fini versità italia- potessero significare "altro", come non vo all'inizio. Scrivere un'opera, e, in ma- sono i mezzi. ne (Torino, fossero protagoniste solo della purezza niera in parte diversa, anche leggerla è in- Non si tratta Siena, Roma della lingua ma anche e soprattutto del gaggiare un conflitto tra privato e pubbli- di formare de- e Salerno) so- magma emotivo e dell'anima. co. L'opera che non ne offre una soluzio- gli scrittori. E no stati atti- Mentre da un lato mettevo in pratica le ne (che resta, per esempio, tutta privata, non si tratta vati corsi di tecniche della scrittura attraverso i primi con "il cuore in mano", o tutta pubblica, nemmeno di va- laurea in lavori firmati, dall'altro cercavo di comu- zeppa di "luoghi comuni") è un'opera lutare un testo, an- scienze della nicare ai gruppi la "forma" e una buona fallita. E questo conflitto è così sostan- che se una valutazione emerge sem- comunica- dose di entusiasmo e di passione. Ora i zialmente umano tout court [...] pre. Si tratta di fissare le parole, la costru- zione. A Bo- corsi sono aumentati (costano poco e du- Mi ha sempre stupito che al movimen- zione, il genere e così via di un'opera per logna durante l'anno accademico 1994- rano tanto...) e vengono frequentati da to continuo che è la condizione d'esisten- cercare di capire e dire quello che sono. 95 gli studenti del corso di scienze della persone di ogni genere (universitari, ca- za concreta dei testi - che si potrebbe E, nello stesso tempo, di seguirli nei loro comunicazione hanno seguito un corso di salinghe, professionisti, pensionati...), chiamare la dimensione della scrittura e movimenti all'indietro, in avanti, di lato, composizione tenuto da . ma le richieste sono quasi sempre le stes- lettura come attività - e al luogo privato- per cercare di capire quello che fanno: di La scrittura è un'attività complessa, per se: sentire parlare di scrittura, conoscere pubblico in cui autori e lettori, insieme e aprire dove il testo chiude, per dir così. la quale serve un approccio eclettico. In ta- le tecniche e imparare ad applicarle e, so- separati, sono alle prese con problemi Di esprimere un'attività e contribuirvi. le prospettiva sono di aiuto le indicazioni prattutto, trovare "accoglienza" per le cruciali per entrambi e chiunque altro - Mi piacerebbe che si creassero luoghi, della retorica antica e moderna, le metodo- proprie parole scritte. un vero e proprio luogo comune - non su riviste per esempio, in cui, in forme e logie critiche di analisi dei testi letterari, la Il mio spaesamento rimane sempre corrispondano momenti specifici di con ottiche diverse, dei lettori dialogassero semiotica e la linguistica testuale. Esistono quello dell'inizio, dovuto alla quantità espressione. con gli autori. Ma non vorrei che si equivo- molteplici approcci alla scrittura: l'approc- delle emozioni, alla carica di sensazioni, Gli autori scrivono opere destinate ai casse, il populismo mi è lontano. Parlando cio imitativo, procedurale (le tecniche utili percezioni e all'empatia che si scatena lettori, che le leggono. Poi ci sono i letto- di lettori non intendo evocare la figura del nelle varie fasi di generazione di un testo), durante i gruppi di scrittura, quando cia- ri, consulenti ecc. di case editrici che scri- "lettore comune". Voglio evocare l'attività retorico, esperienziale o espressivo, episte- scuno legge il proprio lavoro agli altri, vono "schede" che leggono i responsabili della lettura, che s'intreccia ma non coinci- mico e conversazionale. Le prime abilità oppure si "scopre" in un suo personag- editoriali. I critici scrivono recensioni uf- de esattamente con quella della critica o da sviluppare, indispensabili poi per tutti gio. Quando si accorge che sta scrivendo ficialmente volte a informare i lettori su dell'informazione. Mi piacerebbe insom- gli altri tipi di scritti, sono quelle legate a qualcosa che non è mai riuscito a dire o un'opera e valutarla. Eccetera eccetera. ma che esistessero luoghi (esterni o anche testi espressivi che aiutano a superare la riesce a ripercorrere momenti del passato Di libri non si parla poco. Ma manca interni alle "recensioni") in cui dei lettori paura della pagina bianca. A un secondo li- che avrebbe voluto cancellare. qualcosa. Un dialogo tra autori e lettori (anche recensori e critici "di mestiere") vello si trovano i testi referenziali (relazio- Il "bisogno" di parlare sulla carta che ac- come momento d'espressione di un'atti- praticassero con le opere un dialogo vicino ni, verbali) con i quali lo studente impara a comuna queste persone mi sembra simile vità in cui entrambi sono impegnati in un all'esperienza della lettura, alla lettura co- spostare l'attenzione da sé all'oggetto, alla necessità junghiana del "fare anima" e luogo comune. me esperienza. all'informazione, e sviluppa la capacità ancora alla straordinaria riscoperta del Per questo ho iniziato a fare il "consu- Massimo Parizzi, Milano d'uso di una lingua formale. Gli scritti pensiero per immagini raccontate in paro- lente letterario" [...] E in quest'attività creativi servono per imparare a giocare le. Per quanto mi riguarda condurre un la- con la lingua e la fantasia. Il massimo livel- cerco di attenermi a due princìpi banali: Istituzioni boratorio-gruppo di scriventi è iniziare un lo è rappresentato dai testi argomentativi attenzione e sincerità, nel senso comune 1. Un decalogo percorso di questo tipo, dove per ogni par- che richiedono capacità di persuasione. Il di entrambi i termini: leggere i testi dalla - Leggete molto ogni giorno. E non tecipante la scoperta del proprio talento è corso di Espressione scritta nel semestre prima parola all'ultima, eventualmente soltanto libri, ma anche giornali, fumetti, solo una delle tante circostanze possibili, estivo 1997 presso l'Università di Stoccar- rileggerli, leggere le mie reazioni alla let- testi di canzoni, slogan pubblicitari e sce- ma in cui l'effetto di "sdoppiamento" è lo da aveva come obiettivo prevalentemente tura, sottoporle a verifica, ecc.; dire neggiature. Cercate di confrontarvi con strumento principe per stare bene, trovare la scrittura creativa. all'autore tutto quello che penso. le tecniche narrative più diverse prima di un equilibrio. Credo che la scrittura possa Ma questi termini significano anche al- prendere in mano la penna. divenire una delle forme di nuova (o risco- tro. Il dialogo con l'autore che cerco è, sì, - Leggete ad alta voce. Perché ogni te- 3. Organizzazione dei lavori perta) "autoterapia": lo disse già Jung e lo un momento in cui trovi espressione la sto nasconde un ritmo che la voce mette - Rigore e metodo, ma piacere di comu- confermarono Hillman e il nostro Assag- mia attività di lettore, l'uso silenzioso in evidenza. Provate con i vostri scritti e nicare. Gli esercizi strutturati si alternano gioli con la psicosintesi. In un pensiero di che, come qualunque lettore, faccio d'un verificate se si sente la "musica". con giochi di lingua. questo tipo il conduttore è ovviamente testo, ma "attività", "uso" non significa - Abituatevi a prendere appunti. Tene- I vari incontri mantengono una loro au- nell'ombra e non parla mai di sé come au- che posso fare quello che voglio. Un dia- te sempre in tasca un taccuino ed eserci- tonomia (inizio-fine). Può essere utile usa- tore, scrittore, giornalista, sceneggiatore... logo non è un cicaleccio. Il testo è lì. Ci tatevi a raccontare anche le situazioni che re il seminario come un contenitore, in cui anch'egli sta imparando a comprendersi. vuole attenzione. E neanche l'autore può vi sembrano le più banali. collocare sempre tre tipi di attività: un ar- Elisabetta Bucciarelli, Milano MARZO 1998 N. 3, PAG. 26 3 *Cr'vCC^ ne, ai "maiali spazzini" e alle bat- vicoli fino ad allora rischiarati pri- e piccoli proprietari liberi; tale tes- taglie fra gatti e topi del terzo capi- ma di tutto dagli incendi come suto - osserva Wickham - rivela San Cristofori tolo; da mercanti e banditi a madri quello, ancora una volta senese, Appennino nel tempo una notevole capacità di e maestri di scuola; dai numerosi del 1302. resistenza ai mutamenti del qua- cittadini santi, patroni della città e delle sue La parte centrale del libro, la medioevale dro politico ed è destinato a subire attività o protettori dei bambini terza, Dentro la città, descrive così un duro colpo solo con la diffusio- GUIDO CASTELNUOVO ALFIO CORTONESI come san Nicola - il futuro santa quello che è stato lo "zoccolo du- ne della proprietà cittadina che si Claus-Babbo Natale -, a protago- ro" della città medievali, soprat- registra a partire dal XIII secolo. nisti inanimati ma non per questo tutto per molti storici italiani, ossia Più in generale, l'autore è portato a Arsenio e Chiara Frugoni muti, mura e campane ad esem- la quotidianità comunale fondata Chris Wickham suggerire che, nell'alto medioevo, Storia di un giorno pio. Oltre a un'iconografia spe- su sentimenti esclusivi di apparte- La montagna e la città le comunità contadine toscane cialmente italiana e toscana (fra in una città medievale nenza e di partecipazione colletti- ed. orig. 1988 "con un'elevata percentuale di pic- tutti il Buongoverno senese di Am- ve. Su di esso s'innestano, a raggie- coli e medi allodieri" fossero ben pp. 214. 153 ili. a col., Lit 58.000 brogio Lorenzetti, ma anche l'in- ra come in molti esempi urbanisti- trad. dall'inglese di L. Castellani più numerose di quelle in cui la Laterza, Roma-Bari 1997 sieme di miniature delle Cantigas ci coevi, altri brevi capitoli di com- pp. 455, Lit 48.000 struttura della proprietà vedeva de Santa Maria del re castigliano plemento: a monte l'entrata in prevalere i grandi detentori di ter- Alfonso X il Saggio), le fonti-fon- città, fra porte, mura e san Cri- Scriptorium, Torino 1997 re, ecclesiastici e laici. Fin dal 1296 il comune di Siena Quanto all'assetto dei poteri, vie- incaricava vari artisti da lui sti- ne rilevata un'influenza tutto som- pendiati, dai più famosi Lippo mato debole delle élite locali, che si Memmi o Simone Martini a un connotano come tali più in ragione semplice maestro Mino il cui ri- dell'ampio radicamento fondiario cordo è oggi assai sbiadito, di di- che per l'esercizio di diritti signorili. pingere ad affresco, su un muro Alcuni apporti dell'analisi pro- esterno della Cappella Nova posta hanno una valenza che va ol- dell'Arciconcistoro, in pieno Pa- tre il contributo all'indagine delle lazzo Comunale, un'immensa im- microsocietà rurali. Le argomenta- magine di san Cristoforo, il tra- zioni sul ruolo politico che le città ghettatore, che portava in salvo il di Lucca e di Arezzo avrebbero piccolo Gesù. Il Cristoforo rima- svolto anche nei territori più peri- sto, opera di Taddeo di Bartolo ferici delle rispettive diocesi fin dai nel 1407, è alto circa cinque me- secoli che precedono l'affermazio- tri. I san Cristofori urbani non so- ne del comune (nel caso di Lucca, no soltanto cristiani bensì piena- come sembra, addirittura dal- mente cittadini, dipinti come so- l'VIII), per più versi determinando no all'interno di un palazzo co- la dinamica socioeconomica delle munale, o sulle mura della civitas, comunità appenniniche, indivi- da Verona, a Foligno, a Città di duano per queste città una dimen- Castello. Si tratta di altrettanti sione non facilmente sospettabile esempi di un'ideologia urbana alla luce di quanto acquisito sulla fondata sia sulle sue mura - sim- realtà urbana nei secoli anteriori al bolo al contempo di definizione e Mille. Parimenti, può essere ri- di protezione - e sulla partecipa- chiamata la discontinuità che l'au- zione della maggioranza degli abi- tore rileva nella vicenda economi- tanti al governo comunale - sia su ca delle montagne toscane fra un un comune sostrato pittorico e re- alto medioevo segnato da una scel- ligioso. Questo è il mondo cittadi- ta policolturale di sussistenza e la no; fiero della propria identità (o successiva costruzione di un'eco- alterità) urbana e sviluppatosi fra nomia silvopastorale in larga misu- Due e Quattrocento nell'Italia ra integrata e dipendente dalle esi- centro-settentrionale, che Chiara genze del mercato urbano (ciò che Frugoni intende descrivere. fa riflettere sulla propensione non Il suo scopo non è tanto riper- di rado affiorante a isolare le mon- correre la genesi e gli sviluppi del- tagne in una sorta di atemporale la società e delle istituzioni urba- dimensione economica segnata ne, fra consoli e statuti, franchigie, dalla pratica pastorale e di raccolta podestà o principi rinascimentali, e perennemente contrapposta a quanto ricostruirne alcune sue im- quella delle pianure). plicazioni quotidiane, corollari di I motivi d'interesse del volume un'identità propriamente cittadi- sono numerosi, e d'indubbia rile- na. In questo lavoro due sono i vanza è il contributo che esso reca suoi modelli. L'uno è recente e si all'indagine della società rurale configura, sin dal titolo, come nell'Italia altomedievale. Non mi spunto generatore dell'intera ope- sembra, tuttavia, che il maggior ra: si tratta di due brevi scritti di pregio dell'opera scaturisca dal- singolare chiarezza di suo padre l'approccio comparativo che si Arsenio, degli anni cinquanta vuole alla base della sua imposta- (,Storia di un giorno in una città me- zione, quanto piuttosto dallo spe- dievale>, Storia della città in Italia), cifico portato delle singole indagi- che, raccolti in un'unica introdu- damenta del libro comprendono stofori; a valle le entrate nella vita, Il libro di Chris Wickham, essen- ni. Le quali, peraltro, sono lì a evi- zione, subito indicano le grandi numerosi rinvìi letterari, innanzi- con bambini urbani cui si insegna zialmente mirato allo studio dei rap- denziare, accanto ad alcuni tratti direttrici del libro. L'altro è più tutto toscani, dal Decameron del a leggere e scrivere, e bambini divi- porti sociali in ambito rurale, assu- comuni, numerose peculiarità dei antico, addirittura medievale: il Boccaccio (con le sue diverse illu- ni, in primis Gesù nelle sue culle a me come riferimento territoriale contesti oggetto d'analisi e, dun- nesso ripetuto e necessario tra pa- strazioni) alle Trecento novelle del dondolo o nelle braccia di Maria, due vallate fra le maggiori dell'Ap- que, a scoraggiare ogni tentazione rola scritta e parola pietà, fra la do- Sacchetti, per finire con vari statu- uno dei modelli infantili più spesso pennino toscano: la Garfagnana e il di ricerca di "teorie generali" e di cumentazione utilizzata e le sue ti comunali e alcuni exempla di rappresentati nell'iconografia me- Casentino. Ai territori in questione "modelli". Al pericolo di annegare interpretazioni da parte degli sto- predicatori. dievale. sono dedicati saggi distinti, che si nel mare magnum dell'empiria e a rici. Come in alcuni affreschi me- I giorni urbani di Arsenio e Un libro da leggere, dunque, avvalgono di una base documenta- quello, non meno reale, di essere dievali dove il titulus scritto con- Chiara Frugoni sono soprattutto nei suoi testi e nelle sue immagini, ria assai diversa per consistenza e fuorviati da modelli dalle fonda- tribuiva a spiegare, al di sotto dei giorni del comune, albe, mattine e fra le righe delle sue novelle e per distribuzione cronologica. menta deboli, credo ci si possa personaggi, sugli oggetti raffigura- sere italiane con forte tinta tosca- quelle delle sue miniature, un'o- Le tematiche che risultano di sottrarre assumendo il compito di ti, nei codici tenuti in mano da na dal XIII al XV secolo. Al loro pera che suscita anche, e spesso, maggiore incidenza nell'economia arricchire - nella ragionata consa- santi e profeti, il messaggio dipin- centro la vita comunale matura, nuove curiosità e ulteriori doman- del volume sono quelle relative pevolezza di un percorso - quel to, così in questo lavoro testo e il- fra il 1290, quando le autorità se- de. Com'erano le altre città me- all'assetto sociale delle comunità mosaico d'informazioni che rap- lustrazioni si rincorrono, comple- nesi ordinarono la mattonatura dievali, nel tempo e nello spazio? di villaggio e alla "natura del pote- presenta premessa irrinunciabile a tandosi a vicenda. delle strade urbane mentre nelle come si collegavano questi model- re politico locale". La loro tratta- ogni futura, eventuale estrapola- zione di generali linee interpretati- In verità la documentazione pit- prediche mendicanti apparivano li di vita quotidiana nelle scelte zione - che inevitabilmente risente ve, e del quale poche tessere sono torica non è l'unica fonte alla qua- le più precoci testimonianze di politiche e sociali della collettività dei limiti di una tipologia docu- state a oggi collocate. È l'inseri- le l'autrice attinge per descrivere i occhiali e il primo san Cristoforo urbana? quanto influirono le evo- mentaria legata per lo più alle mento in questo itinerario che, vari ambienti della città medieva- ornava il Palazzo Comunale, e il luzioni istituzionali e gli sviluppi compravendite, alle donazioni, al- lungi dal deprimerne il profilo, le, fotografandone a volte con 1309, quando - siamo sempre a economici sulle vicende di queste le concessioni in livello - mette in può pienamente valorizzare - a maggiori dettagli alcuni personag- Siena - si ordinò, per ragioni igie- comunità cittadine? Attendiamo evidenza situazioni di segno diver- mio avviso - le originali ricerche gi chiave, dai medici e dalle farma- niche, di abbattere balconi e bal- che Chiara Frugoni continui a so che vedono, comunque, emer- di Wickham sulle società altome- cie complete di ex voto da acqui- latoi superflui: e ciò contribuì an- raccontarci altre storie, altri gior- gere con nettezza il dato caratteriz- dievali dell'Appennino. stare in caso di avvenuta guarigio- che a migliorare la luminosità di ni, altre immagini. zante della forte presenza di medi UNA CONTROVERSA RACCOLTA DI SAGGI RIPROPONE IL CONFRONTO TRA I TOTALITARISMI DEL SECOLO Il ruolo del crimine nel sistema comunista

MARCELLO FLORES

L'interrogativo da cui muove Del primo ciclo Werth sottolinea porterà il sistema del gulag al massi- co volto "nero" dello stalinismo. Il libro nero Werth per analizzare il terrore e la il carattere largamente spontaneo mo della sua espansione quantitati- Si può adesso tornare all'intro- del comunismo repressione dell'epoca bolscevica e della violenza diffusa, strumentaliz- va, segnando anche, però, l'inizio duzione, anche se ciò significa tra- a cura di Stéphane Courtois di quella staliniana riguarda il ruo- zata dal potere bolscevico per della crisi di un universo concentra- *lasciare un'analisi più precisa degli lo del "crimine" nel sistema comu- rafforzarsi e approntare le istituzio- zionario troppo ipertrofico e non altri saggi del volume. Ma il rap- ed. orig. 1997 nista. La dettagliata ricostruzione ni repressive del regime, ma anche più economicamente redditizio porto tra questi e l'interpretazione pp. 780, Lit 32.000 dell'attività poliziesca e ideologica l'inizio di quella "deliberata offen- Werth affronta un tema che ha forte e univoca suggerita da Cour- finalizzata alla distruzione di colo- siva" contro i contadini che nei de- caratterizzato da sempre gli studi tois è troppo importante per non Mondadori, Milano 1998 ro che erano individuati come ne- cenni seguenti costituirà il cuore di storia sovietica, e cioè il rappor- spendere qualche parola a riguar- do: tenuto conto, del resto, della Un libro che esce in traduzione distanza da questa introduzione dopo che la versione originale è che gli stessi Werth e Margolin stata accompagnata da polemiche hanno vigorosamente preso all'ap- continue e accese rischia di appiat- Profezie d'un socialista libertario parizione del libro in Francia. tirsi su quelle polemiche. Il libro Il saggio sull'Urss, come si è vi- nero del comunismo è stato molto BRUNO BONGIOVANNI sto, ha offerto una periodizzazione dibattuto ma poco letto. E ciò, interna alla storia "criminale" del probabilmente, ha permesso quel comunismo sovietico, mostrando i VICTOR SERGE, Socialismo e totalitarismo. tica". L'aggettivo "totalitario", inventato nel successo di pubblico che Monda- rapporti di continuità e disconti- Scritti 1933-47, a cura di Attilio Chitarin, in- 1923 da Giovanni Amendola per definire il dori spera di ripetere, grazie anche nuità tra le varie fasi e sottolinean- trod. di Vincenzo Sommella, Prospettiva, Ro- fascismo, ora è utilizzato per definire l'Urss. al prezzo politico con cui lo lancia ma 1997, pp. 194, Lit 28.000. Serge però va oltre e sostiene che è proprio dal sul mercato italiano. pur irrinunciabile socialismo che può nascere La discussione, in effetti, si è una svolta reazionaria. Negli scritti successivi Urss concentrata sul titolo del libro, sul- Non è stato l'unico a incarnare la coscienza al 1936, dopo la liberazione e l'espulsione la fascetta che ne ha accompagnato critica del socialismo. Ma, certo, Victor Serge, Ottant'anni dalla rivoluzione dell'Urss, il suo pensiero si precisa. E si ap- la distribuzione, sull'introduzione prima anarchico, poi comunista eterodosso, russa. Poche le novità in libreria. del curatore dell'opera, Stéphane infine socialista democratico-libertario, è sta- profondisce il contrasto con Trockij. Lo strato Tra queste: Michail Gorbaciov, Courtois. Il fuoco della polemica è to, tra quanti hanno vissuto e pensato le vi- dominante in Unione Sovietica è infatti iden- Riflessioni sulla rivoluzione. Dal stato costituito dal numero delle cende rivoluzionarie e controrivoluzionarie tificato nei parvenus della rivoluzione, cioè Palazzo d'Inverno alla pe- vittime del comunismo e dal con- della prima metà del secolo, una mente tra le nei diseredati del vecchio regime che sono riu- restrojka, Editori Riuniti, Roma fronto di queste con quelle del na- più libere. Una vita avventurosa, la sua. Rac- sciti a emergere, magari con atti di eroismo. 1997, trad. dal russo di Lucetta zismo, per riproporre una compa- contata nelle pagine appassionanti delle Me- Costoro sono stati selezionati dalla guerra ci- Negarville, Marina Bozzatti e Li- razione tra i due grandi totalitari- morie di un rivoluzionario 1901-1941, tra- vile e da quindici anni di crisi sociali, il che li la Greco, pp. 140, Lit 15.000. smi di questo secolo. dotte da Aldo Garosci nel 1956 per La Nuo- ha resi implacabili nella lotta. Non pochi errori vengono indi- Nei saggi che compongono il vo- va Italia e più volte ristampate (anche negli È il popolo che è diventato l'oppio del popo- viduati, grazie a una dimessa au- lume, in effetti, si parla molto di "Oscar Mondadori", 1983). lo. Luomo inoltre non conta più nulla. È di- tocritica postuma, nel "modello numeri. Essendo dedicati alla rico- Per la cura esemplare del troppo presto scom- ventato un ingranaggio della grande e anoni- bolscevico di socialismo". La se- struzione dei "crimini, terrore e re- parso Attilio Chitarin (1946-97), massimo stu- ma macchina della tecnica moderna e della conda novità è Sheila Fitzpatrick, pressione" che hanno accompa- dioso diSerge, esce ora una raccolta disaggi, al- massificazione. Che è accaduto nell'Urss? Che La rivoluzione russa, Sansoni, I gnato la storia dei partiti comuni- cuni mai tradotti e un paio del tutto inediti, sta accadendo nel mondo? Nelle cose stesse, Milano 1997, ed. orig. 1982 e 1994, trad. dall'inglese di Chiara sti, come recita il sottotitolo, è evi- sull'itinerario del socialismo e sulla natura so- mentre il vecchio capitalismo liberistico sta Continisio, pp. 302, Lit 32.000, dente che il tema della quantità dale dell'Urss. Saggi che dimostrano quanto agonizzando (la grande guerra e la crisi del '29 brillante e ben documentata sin- delle vittime non poteva che essere ne sono stati il rintocco funebre), vi è ovunque precocemente fu compitato dai socialisti anti- tesi che individua, secondo una al centro della riflessione. Nei sag- una spinta verso il collettivismo e verso la pia- totalitari il libro nero del comunismo. Chi ave- logica "continuistica", l'alfa e gi, tuttavia, questo problema è par- va gli occhi per vedere aveva infatti già visto sin nificazione. Se l'uomo riesce a controllare nel- te di una più ampia analisi dei mec- l'omega del processo rivoluzio- dagli anni venti. E non si era limitato a far di la libertà il proprio operare economico, questa canismi istituzionali e ideologici su nario nell'Ottobre bolscevico e conto. Aveva anche cercato di capire. tendenza può avere uno sbocco positivo. Ma se cui il potere comunista ha fondato nel Grande Terrore staliniano . s'impongono, con la dittatura, la burocrazia e la propria politica repressiva. E la comprensione, in questa raccolta, co- mincia in modo folgorante con una lettera — la politica di potenza, allora lo sbocco è il tota- I contributi dell'opera sono for- litarismo. Il socialismo non è dunque il dispo- temente diseguali, sia come spazio datata 1° febbraio 1933 - che è praticamente do le somiglianze e diversità tico collettivismo nazi-fascio-stalinista, ma la e complessità storiografica che co- un testamento. Serge, che si trova in Urss, sa dell'approccio repressivo e terrori- democrazia che controlla nella libertà l'econo- me coerenza interpretativa e ric- che sarà arrestato. Teme di essere ucciso. Rie- stico tra le istituzioni dell'epoca di chezza documentaria. Il più im- sce a consegnare al cognato e amico Pierre Pas- mia. Ciò che può liberare - l'economia di pia- Lenin e Stalin. Courtois, al contra- portante, tra tutti, e anche il più cal-il grande studioso della civiltà contadina no e la tecnica moderna -può insomma anche rio, insiste per una radicale decon- bello, è quello di Nicolas Werth in Russia - un messaggio da far conoscere essere il più odioso strumento mai escogitato testualizzazione dei "crimini", in- sull'Unione Sovietica. Al cui fian- all'estero. "Tutto è messo in questione", scrive per asservire. E stata questa la tragedia del dicando nel terrore criminale non co porrei, per la profondità dei Serge. L'Urss infatti è "totalitaria", e "castocra- bolscevismo. già un aspetto fondamentale del giudizi e l'uso articolato delle fon- comunismo da affiancare con ti, quello sulla Polonia di Andrzej maggiore rilevanza a quelli più voi Paczkowski. Di grande novità e te suggeriti dalla storiografia spessore è anche il saggio di Jean- mici del regime evidenzia così gli dell'intera politica di violenza stata- to di continuità e di possibile prefi- (l'economia pianificata, il sistema Louis Margolin sul comunismo elementi di continuità nella pratica le. E solo nel secondo ciclo, tutta- gurazione tra il ciclo leninista e monopartitico, l'ideologia statale), asiatico (Cina, Vietnam, Laos e repressiva e le diverse fasi in cui es- via, che si giunge a quel processo di quello staliniano. Egli considera ma la vera e unica essenza del co- Cambogia), anche se l'ottica "re- vsa manifestò differenze qualitative istituzionalizzazione del terrore co- incomparabili i due contesti stori- munismo ovunque sia andato al pressiva" è qui probabilmente oltre che, ovviamente, quantitati- me forma di governo che segnerà in ci, l'uno caratterizzato dalla guerra potere, e non solo. Questa conclu- troppo unilaterale e non sempre ve. Lungi dal proporre sconvol- modo indelebile lo stalinismo; men- e da uno scontro sociale generaliz- sione non è soltanto sfasata e irri- capace di collegarsi a un disegno genti rivelazioni sull'uso della vio- tre la "novità" del Grande Terrore zato e l'altro dall'offensiva inten- ducibile ai risultati delle analisi e storico più complessivo della sto- lenza di stato nella storia dell'Urss, sarà quella di concentrare in pochi zionale anticontadina (la maggio- interpretazioni presenti nell'intero ria del comunismo in quei paesi. benché adoperi con intelligenza gli mesi l'85 per cento delle condanne ranza della società) in un paese pa- volume: è un contributo forte e in- Del tutto insoddisfacente è l'ulti- studi recenti basati sulla nuova do- a morte pronunciate dai tribunali cificato; ma ritiene che l'esercizio tenzionale a quella storiografia ma parte del libro, dedicata al "ter- cumentazione archivistica adesso speciali dell'epoca staliniana, ricor- del terrore come strumento al ser- "monocausale" che gli studi sul zo mondo", sia per l'approssima- disponibile, Werth propone uno rendo a una repressione casuale fi- vizio del progetto politico risulti comunismo hanno sempre suscita- zione della ricostruzione fattuale schema interpretativo basato sulla nalizzata a soddisfare, in modo bar- centrale e non transitorio già to con particolare frequenza. che per il modello interpretativo e giustapposizione e diversificazione baro e cieco, la pianificazione delle dall'epoca della rivoluzione e È l'interpretazione di Courtois, metodologico che la sottende. Da dei cicli repressivi: il primo, che si vittime stabilite dal centro. Gli anni nell'elaborazione di Lenin. Pur tuttavia, più dei contributi scientifi- dimenticare, infine, le cento pagi- dispiega tra il 1917 e il 1922 e ab- di guerra videro invece l'ingresso sottolineando gli elementi di somi- ci a cui fa da prefazione, che, grazie ne della seconda parte dedicate al braccia al suo interno l'intera guer- massiccio, nella spirale del terrore, glianza tra le varie fasi e i fenomeni all'amplificazione dei media, ha Comintern, assolutamente inade- ra civile; il secondo, caratterizzato di gruppi nazionali ed etnici ritenu- che suggerirebbero un disegno maggiori possibilità di diventare guate, tanto come documentazio- dall'offensiva contro i contadini ti inaffidabili o nemici. Verrà infatti pianificato e unico di utilizzazione senso comune. Anche se è certo ne quanto sul piano delle ipotesi nel contesto della battaglia interna utilizzata la pratica della deporta- del terrore, Werth individua con merito del suo fondamentalismo in- interpretative, rispetto alla lettera- ai vertici del partito; poi il Grande zione di massa come strumento di forza anche le forti rotture tra i di- terpretativo il rilievo di cui il libro tura esistente (e non giova certo al Terrore del 1936-38, seguito dalla sovietizzazione dei nuovi territori versi cicli, nonché il caos e l'im- ha goduto e il successo che ha avu- confronto la contemporanea pub- repressione del tempo di guerra geografici incorporati nell'impero. provvisazione che accompagnano to. Una contraddizione che non blicazione in Francia dell'ultima (1940-45) e infine gli ultimi anni La ricostruzione postbellica, infine, la spirale repressiva; indicando an- giova alla conoscenza storica, ma fatica di Pierre Broué, dedicata del dominio staliniano, fino alla sarà caratterizzata da una recrude- che nel gulag una fonte di contrad- che gli storici, e non solo loro, do- proprio alla Terza Internazionale). morte del dittatore. scenza della repressione sociale che dizioni più che l'ordinato e univo- vrebbero meditare con attenzione. Fluidi femminili e argini maschili A vent'anni dalla edizione originale, la pionieristica indagine di Theweleit sull'universo maschile

MARIO CORONA

dire il fiore della gioventù hitleria- rung hitleriano, ma anche oltre, irrigidendola in esiti produttivi e/o cifista, dall'imborghesimento che Klaus Theweleit na, emblema, se mai ce n'è stato perché le oscure pulsioni da lui ana- aggressivi. In Germania ciò si veri- tutto ricopre di viscida "mucillagi- Fantasie virili uno, di ogni istanza di virilità. La fi- lizzate non si esauriscono dentro al fica con particolare successo, co- ne" e dalla "mucillagine pacifista e gura del guerriero va infatti a occu- fascismo storico. Le operazioni me testimoniano le fantasie dei perversa della letteratura corrot- ed. orig. 1977 pare uno degli spazi più centrali e propedeutiche indispensabili alla maschi protofascisti degli anni ta . trad. dal tedesco cruciali di quell'"immagine del- formazione del nuovo Io borghese venti, la cui avversione per la rivo- Al riparo della diga falsamente di Giuseppe Cospito l'uomo" moderno che George L. vengono da Theweleit identificate luzione socialista è alimentata non protettiva del fascismo, misoginia Mosse ha tratteggiato appena due in alcuni processi di autolimitazio- solo da ragioni esplicitamente eco- e sessuofobia si saldano, ancora pp. 512, Lit 59.000 anni fa nell'opera omonima (cfr. ne e di autodistanziamento del sog- nomiche e politiche, ma da una volta, in un doublé bind ango- li Saggiatore, Milano 1997 sciante e, alla fine, insostenibile. Nella Germania guglielmina, com- menta Theweleit, "l'educazione al- Finalmente, finalmente. A ven- la pulizia, nella sua coazione al t'anni dalla pubblicazione origina- prosciugamento, appare come l'in- le tedesca, e a dieci dalla traduzio- tervento centrale per la riuscita ne americana giunge in Italia, per dell'oppressione della sessualità merito del Saggiatore, il primo dei nel senso più ampio (...) Il profon- due volumi di cui si compone l'im- do rifiuto di tutti i fluidi corporei, ponente e pionieristico lavoro di derivato da divieti sistematicamen- Theweleit, Mànnerphantasien, an- te esercitati e da punizioni inflitte, cora oggi, credo, l'indagine più va- e il loro declassamento a correnti sta dedicata al maschile come uni- di sporco, dovettero essere il mez- verso specifico, rappresentativo zo più efficace per incatenare alla solo di se stesso e non dell'Uomo persona la paura del sesso". L'alie- inteso come Umanità. 11 ritardo nazione della sessualità consente con cui la cultura italiana acquisi- appunto il perpetuarsi del potere, sce un'opera di tale rilievo eviden- a danno sì dei dominati, che porta- zia di per sé una prolungata sordità no inscritta nel proprio corpo ri- nei confronti degli studi sul ma- dotto a macchina produttiva la leg- schile, costola a sua volta tardiva ge del dominio, ma anche dei do- dei women's studies di scuola so- minanti, prigionieri dei divieti da prattutto anglosassone. Questo loro stessi amministrati. Solo a un non stupisce, essendo la nostra despota, a un signore unico, a un una cultura largamente maschile, dio, sarebbe teoricamente conces- quando non maschilista, che per so di usare del proprio corpo a pia- antica e radicata tradizione (uma- cimento, ma proprio la sua solitu- nistica e cattolica insieme, cui sem- dine gli impedirebbe di farlo in brerebbe essersi associata in segui- modo umano. Anche i potenti, to una larga parte del pensiero psi- dunque, in quanto esercitano un coanalitico) ancora tende a consi- dominio politico necessariamente derarsi portatrice di valori parziale, subiscono una limitazio- "universali". Di qui la scarsa pro- ne proporzionale nell'uso dei loro pensione a misurarsi con le diffe- corpi. Infatti "alla privazione del renze di genere sessuale (gender), e potere sociale corrisponde una con gli studi che da quelle diffe- privazione delle possibilità di sod- renze traggono origine e di quelle disfazione sessuale (...) un'impo- differenze tengono conto. Quasi tenza su determinate regioni del fossero "fatti loro". Se questo pun- proprio corpo". to di vista androcentrico viene ro- Tuttavia, da qualche parte, in vesciato, come fa Theweleit, allora qualche angolo oscuro e remoto i "fatti loro" diventano quelli degli della nostra consapevolezza pro- uomini intesi come maschi, ossia fonda, giace la memoria di una feli- rappresentanti di una sola metà del cità naturale, goduta prima cielo, e nemmeno la più luminosa. dell'"educazione alla pulizia". Il Molti e invero perturbanti sono i riemergere anche subliminale di "fatti" offerti ora all'attenzione dei immagini legate a tali memorie in- lettori italiani da questo primo vo- fantili "fluide" e "sporche" produ- lume dell'opera di Theweleit, dal ce un'angoscia insostenibile, al sottotitolo Donne, flussi, corpi, sto- punto da richiedere una qualche ria, dedicato alle fantasie degli uo- forma di compromesso, che il nazi- mini sulle donne, cui ne seguirà un fascismo, a differenza del comuni- secondo (ancora più interessante, "L'Indice", 1997, n. 9). Spazio getto da se medesimo che gli con- profonde paure nei confronti della smo, riesce a mettere in atto. Secon- se possibile), sulle fantasie degli centrale e cruciale dove il desiderio sentiranno dapprima di rappresen- parte più fluida, e perciò incon- do Theweleit, infatti, il materiali- uomini sugli uomini. negato si perverte da un lato in una tarsi il mondo come qualcosa di al- trollabile e "sporca", della corpo- smo storico, nella sua visione eco- . Klaus Theweleit è un germanista revulsione sessuofobica che si sca- tro-da-sé, e poi di annetterlo. A tal reità, anche la propria, che viene nomicistica (e perciò "dimidiata") tedesco, raro esempio di studioso tena contro il corpo femminile per- fine, occorre che il maschio occi- identificata come "femminile", ov- della storia, non ha mai preso in se- free lance, non legato all'università. cepito come minaccia di dissolu- dentale separi la propria interiorità vero indistinta, oscura, molle, vi- ria considerazione quella che egli Cinquantacinquenne, appartiene a zione, e dall'altro in una formidabi- dal mondo esterno, ma anche se scida, e così via. Così come nel cor- chiama, sulla scia di Deleuze e quella parte della sua generazione le carica di aggressività mortifera stesso dalla donna, trattata come po della donna, carico di troppe Guattari, "la produzione deside- che ha attraversato utilmente il Ses- cui l'organizzazione militare prov- uno dei fondamentali elementi di memorie della fluidità femminile rante dell'inconscio", "la pulsione santotto, e che sta riscrivendo i co- vede, oggi come ieri, un'adeguata diseguaglianza su cui fondare lo svi- (acque amniotiche, latte, mestruo, motrice molecolare della storia". Il dici culturali del nostro tempo. canalizzazione e una legittimaziohe luppo del nuovo universo maschile. umori sessuali), ma anche di quella nazifascismo, invece, organizzando L'oggetto della sua indagine (il na- assai ampia. L'indifferenza della nascente bor- del guerriero da bambino e da ra- per esempio quelle immense sfilate zismo, i suoi modi di essere, le ra- divenute tanto caratteristiche del Sulla spinta libertaria e liberato- ghesia alla caccia alle streghe orga- gazzo (saliva, orina, feci, sperma), gioni del suo affermarsi) se l'è tro- regime, ha dimostrato di saper co- ria daM Anti-Edipo di Deleuze e nizzata dalle strutture ecclesiastiche il guerriero fascista identifica e vato in casa, nel cuore ardente, te- gliere, sfruttandola a proprio van- Guattari ma anche di Foucault, costituisce, per Theweleit, il segno combatte ogni "debolezza", a co- nebroso e ancora malcompreso taggio, la pulsione desiderante delle Theweleit rilegge e riformula tangibile di questa estraneità. Chi sto di far saltare il rapporto stesso della recente storia tedesca, in ro- masse, la nostalgia di una "fluidità" Freud, Wilhelm Reich e i francofor- prima arriva al compimento di tali con la donna oltre che con la pro- manzi e poesie di e su quegli anni perduta, aprendole un varco nello tesi, Norbert Elias (Il processo di ci- processi di individuazione conqui- pria identità più profonda, allo ma soprattutto nel materiale auto- spazio esaltante dei giganteschi cor- vilizzazione) e Rudolf zur Lippe sta il mondo, ovvero il Nuovo Mon- stesso modo egli combatterà con biografico e documentario (anche tei, delle sfilate che con totale in- (Naturbeherrschung am Menschen), do; e all'avanguardia saranno natu- tanta maggiore convinzione la ri- figurativo) riguardante il compor- consapevolezza teorica e però con seguendo il percorso di formazione ralmente i puritani inglesi. voluzione socialista proprio in tamento e la psicologia dei giovani totale esattezza psicoanalitica ven- dell'Io maschile borghese occiden- Il potere patriarcale deve dun- quanto la percepisce come fluidità mercenari che, organizzati a decine perturbante nel suo dilagare oltre nero definite "oceaniche". In di migliaia in squadre antioperaie tale dal momento aurorale in cui que instaurare un complesso siste- questi si appresta alla conquista im- ma di dighe e argini atti non a sop- ogni argine, "marea rossa", "mel- quell'oceanico fluire delle masse, in fra il 1918 e 0 1923, avrebbero poi ma marxista" che si solleva in "on- costituito il nucleo delle SA, vale a perialistica dei nuovi territori ex- primere ma a canalizzare la fluidità traeuropei fino al Gòtterdàmme- originaria del desiderio maschile, date", favorita dalla "palude" pa- •

* to-dòci-

rete di aiutanti, Periasca è solo, e parole dell'appartenenza e della li uomo che aveva un lavoro ha pochi mezzi; ma - come Wal- cura, è il ruolo del padre di fami- quel caldo entusiasmo corale, l'Io lemberg e diversamente dai fun- glia, ma .di una famiglia a confini singolo irrigidito poteva finalmente zionari delle altre legazioni - ha ca- mobili, capace di riaprirsi per un sciogliere le angosce instillategli da da portare a buon fine pito che "in un'epoca in cui le pa- nuovo braccato. un lungo processo "educativo", e role giustizia e libertà non hanno Ci si aspetterebbe un racconto ANNA BRAVO concedersi quella che Deleuze e più alcun valore" sarebbe fatale at- ad alto tasso di emotività, si incon- Guattari hanno chiamato "la per- tenersi ai principi e alle regole del tra invece un linguaggio minimo, versione del desiderio gregario": basciata spagnola, che, di concerto passato. Con quella elasticità men- quasi anaffettivo. Pochi i messaggi, ma dentro gli argini sicuri di una Giorgio Periasca con quelle degli altri paesi neutrali, tale cui Hannah Arendt fa risalire e a volte sommari: "la prudenza ferrea coreografia. Osserva Thewe- L'impostore ospita gruppi di ebrei in edifici ex- l'autonomia di giudizio, ha impa- era cattiva consigliera", si doveva leit (che, ricordiamolo, scrive negli traterritoriali e li fornisce di lettere rato a guardare la realtà con occhi essere tempestivi e spregiudicati, anni settanta): "Il fascismo non per- pp. XXIII-193, Lit 18.000 di protezione. Alla partenza del ti- nuovi: ha visto uccidere, si è accor- "tentare era meglio che niente". mise alle masse di dare espressione Il Mulino, Bologna 1997 tolare d'ambasciata, decide di ri- to che non può tollerarlo, e che Ma il significato è drastico: anche ai propri interessi (interessi di clas- manere, si spaccia per nuovo inca- non potrebbe vivere con un se nella precarietà e nello strapotere se, economici), a questi interessi si Nella storia della Shoah e della ricato d'affari spagnolo e continua stesso che abbia tollerato. del nemico, volendo restava molto curano di dare espressione i comu- guerra mondiale, i grandi soccorri- l'opera, dilatandola a un punto tale Da quel momento, diventa la da fare. Non che Periasca coltivi il nisti al potere, senza soddisfarli; no, sogno di onnipotenza dello il fascismo permette alle masse di Schindler cinematografico; sa che dare espressione alle pulsioni re- la salvezza dipende dall'arrivo presse, ai desideri racchiusi", e dell'Armata Rossa, ma sa anche "promette così all'uomo il ricon- Un traballante mito franchista che le singole vite non possono giungimento delle parti ostili a con- aspettare. E agisce di conseguenza, dizioni sopportabili, il dominio ALFONSO BOTTI consegnandoci il non indolore dell'uomo sul 'femminile' ostile esempio di un uomo "comune" dentro di sé". che rischia e lotta di più e meglio Fuori discussione lo straordinario compor- tocolli degli anziani savi di Sion. delle autorità religiose e dei diri- Al fondo dell'argomentazione tamento del buon Periasca, possiamo prende- Sulla reale condotta delle autorità franchi- filosofica di Theweleit sta infatti genti antinazisti di Budapest. Fra i re per buone anche le opinioni che esprime ste rispetto agli ebrei durante la seconda una critica radicale di venerate op- come e i perché, forse c'è il suo tro- guerra mondiale, mancano studi conclusivi. posizioni binarie quali maschile- sull'atteggiamento del Caudillo nei riguardi varsi nudo di fronte al male, senza femminile, razionale-irrazionale, degli ebrei? - Non solo: sembra che parte della documenta- la mediazione di una fede o di una oggettivo-soggettivo, vero-falso, Leggendo quanto Periasca ha detto e scrit- zione sia misteriosamente sparita dagli archi- grande ideologia umanitaria, senza fantasia-realtà. Altre definizioni to si è portati a credere che la protezione di- vi spagnoli. Le ricerche più attendibili tra il miraggio di un futuro capace di andrebbero secondo lui sperimen- plomatica degli ebrei nei paesi occupati dai quelle esistenti segnalano l'evoluzione dar senso a quelle morti. Si chiude tate: "Quella tra 'vivente', 'moren- nazisti fu la politica delle autorità franchiste dell'atteggiamento franchista nel corso della il libro, si continua a pensare al te- ma primario della responsabilità te' e 'uccisore' sarebbe una distin- durante la seconda guerra mondiale. Di più: guerra, l'ambiguità dei comportamenti e le personale, e a molti altri. zione più corrispondente alla a suo giudizio Franco fu immune dall'antise- restrizioni con cui vennero concessi ipermes- realtà". Questo l'ambito dei pro- mitismo. Le cose, in realtà, andarono ben di- si di transito agli ebrei che cercavano scampo Periasca muore nel '92. "Sco- blemi che l'opera di Theweleit ci perto" dopo un lunghissimo ano- versamente. Franco fu antisemita e si cir- alle persecuzioni. propone: ambito di tale ampiezza nimato, ha ricevuto le massime e rilievo che una recensione può condò di antisemiti. La sua ossessione per i Sommando permessi di transito e protezioni onorificenze e l'attenzione di stu- solo per sommissimi capi prospet- complotti di ebrei, massoni e comunisti fu co- diplomatiche, alcune decine di migliaia di essi diosi di svariati paesi. Molto meno tare. Il resto al lettore. Ma non pri- stante. Non varò mai- è vero - leggi razziali, (le stime variano dai 30 ai 60 mila) ebbero sal- in patria. Forse perché il mito ma di aver allacciato le cinture di ma in un noto discorso radiofonico del 31 di- va la vita grazie agli spagnoli. Una parte non estensivo del buon italiano è più sicurezza. Si prevedono turbolen- cembre 1939 approvò pubblicamente quelle trascurabile di questi venne effettivamente rassicurante che non la realtà cir- ze anche forti. introdotte dagli altri. In almeno due occasio- posta in salvo da Franco e dai franchisti. coscritta di un italiano giusto. Cer- Due appunti, infine, sul titolo ni, tra il 1940 e la primavera del 1942, riven- Un'altra deve la vita all'iniziativa individuale to perché Periasca è una figura po- italiano e sull'adattamento della dicò la validità dell'espulsione degli ebrei del di singoli diplomatici spagnoli o, come nel ca- co maneggevole. Fascista che bibliografia originaria. Fantasie 1492 interpretandola in chiave razzista, tota- so di Periasca, di finti tali. Ma la politica fran- smette di esserlo senza mai dichia- rarsi antifascista, per un breve pe- maschili anziché virili mi sarebbe litaria e moderna. Antisemita fu l'uomo a lui chista di aiuto agli ebrei fu tardiva e iniziò a riodo dirigente dell'Uomo qualun- sembrato preferibile perché "ma- più vicino fino all'estate del 1942, il cognato definirsi come tale solo nel 1943, con il profi- schile" marca la specificità del ge- que, poi rigorosamente appartato, Serrano Suner, che il 19 giugno 1938 attaccò larsi della disfatta militare dell'Asse. Oltre e, nere sessuale (fantasie elaborate da non è fatto per impersonificare Maritain come "ebreo convertito" per "l'infa- uomini e non da donne), senza i forse, prima che da motivi umanitari, essa fu simboli, piuttosto per scompagi- connotati valutativi inerenti a "vi- mia di spandere nel mondo la favola dei mas- ispirata da ragioni politiche. Difficile inten- narli. Anche per questo, la tanto rile", che sono per lo più positivi e sacri di Franco" e che, prima di essere politi- derla senza contestualizzarla in quella "doppia auspicata nuova memoria dell'Ita- quindi in contraddizione con l'as- camente defenestrato, rappresentò l'interlo- diplomazia" di cui Franco si'servi tra il '43 e il lia repubblicana sarebbe monca se sunto di fondo dell'opera. L'ingle- cutore privilegiato di nazisti e fascisti. Anti- '45, quando continuò a fornire aiuti preziosi rinunciasse alla sua storia. se Male Fantasies mi pare si tenga semita fu il suo più stretto collaboratore e all'Asse mentre imbastiva relazioni con gli Al- più vicino al Mànnerphantasien te- candidato alla successione, Carrero Bianco, leati in vista dei futuri assetti mondiali. Fu Politica e affetti familiari. desco. Volendo variare, avrei forse che, coperto da pseudonimi, pubblicò sulla dunque una politica, non la politica. Lettere dei Rosselli optato per Fantasie di virilità. stampa del regime vari articoli contro Israele ai Ferrerò (1917-1943) Quello dell'aiuto spagnolo agli ebrei, fu Quanto all'imponente e comples- e il giudaismo e che, quando nel 1973 perse a cura di Marina Calloni dunque soprattutto un mito costruito da so apparato bibliografico, spiace la vita nell'attentato perpetrato dall'Eta, non e Lorella Cedroni, rilevare che sia pienamente utiliz- Franco. Un mito che se traballa da tempo in aveva ancora cessato di abbeverarsi a I Pro- pp. 292, Lit 40.000 zabile solo finché restiamo Spagna, da noi continua imperterrito. Feltrinelli, Milano 1997 nell'ambito delle opere scritte in tedesco e disponibili solo in tede- La pubblicazione di queste 137 sco. Lodevole anzi l'averne forni- lettere (di cui 134 inedite) provenien- to, fra parentesi, la traduzione dei tori sono figure cruciali ma enig- che alla fine della guerra i salvati prova vivente non tanto della ba- ti dalla Columbia University e dall'Ar- titoli, spesso assai specifici e detta- matiche. Spesso si tratta di donne e saranno circa cinquemila. A questa nalità quanto della vischiosità del chivio Lombroso-Ferrero-Raditza ar- gliati. Per le opere tedesche di cui uomini "comuni" - preziosa con- storia mirabile è dedicato un bel li- bene. Come in una spirale, più ricchisce ancca la già consistente esiste una traduzione italiana si fa tropartita degli uomini comuni di bro di Enrico Deaglio (La banalità persone salva, più sente di doverne mole dei carteggi dei Rosselli a di- riferimento, com'è giusto, a que- cui Browning ha narrato i crimini - del bene, Feltrinelli, 1991). salvare; più ne scopre l'immensa sposizione degli studiosi. L'epistola- st'ultima, omettendo però la data che in precedenza non si erano di- Ma nell'Impostore è lo stesso vulnerabilità, più si sforza di farse- rio ripercorre le vicende di due im- di pubblicazione dell'edizione ori- stinti per particolari impulsi soli- protagonista a raccontarsi, attra- ne carico, di non pensare per nu- portanti famiglie dell'intellettualità ginale, il che lascia adito a notevoli daristici. Cosa li spinge a farsi di- verso una Relazione alle autorità meri ma ai singoli. Moltiplicare le ebraica antifascista, integrando la equivoci cronologici. Ulteriori in- fensori di una minoranza cui le po- spagnole del '45, un Promemoria lettere e affollare le case è soltanto dimensione politica e culturale con convenienti si verificano a propo- tenze antihitleriane e le Chiese lesi- del '46, cinque scritti degli anni il punto di partenza: bisogna esse- quella del quotidiano e delle sue cu- sito di lavori scritti originariamen- nano il loro aiuto? Raramente i sessanta. Periasca visto da Periasca re sul posto per fronteggiare le ag- re e passioni. In un carteggio che è te in altre lingue e legittimamente protagonisti hanno indugiato a non è un eroe romantico né un av- gressioni di SS e bande naziste e te- sempre anche "bollettino di animi", utilizzati da Theweleit nella versio- spiegare il perché, a volte hanno venturiero alla Schindler né un stimoniare l'interessamento della l'analisi dei reticoli familiari e amicali ne tedesca, riportata pari pari, in narrato il come, però restando buon samaritano. È piuttosto un Spagna; e bisogna fare in modo delinea il fuoriuscitismo anche come modo per noi inservibile e sviante: sempre un passo al di là o al di qua uomo che ha un lavoro da portare che i rifugiati vivano per quanto vicenda di intimità dolci e disperate, vedi Irigaray o Hocquenghem. Ed delle nostre interpretazioni. a buon fine e che per riuscirci usa possibile "in pace", con la certezza di premure affettuose e silenzi attoni- è un peccato che tutto questo inge- ti, di precarietà assolute e progettua- E così anche per questo libro di qualsiasi arma: lusinghe, minacce, che "qualcuno pensa a loro, che neri disorientamento proprio ri- promesse di impunità, corruzione, non sono abbandonati". Quando lità stroncate. Da queste pagine, in spetto a un'opera come quella di Giorgio Periasca. Volontario nelle cui ogni frammento di quotidiano ri- guerre d'Etiopia e di Spagna, fasci- influenza personale su alcuni capi alcuni dei suoi protetti si avventu- Theweleit, fondata su una docu- della polizia e delle Croci frecciate. rano in città, Periasca, che li vor- manda a fatti epocali, ciò che bene mentazione significativa anche sta ma ostile alle leggi antiebraiche emerge è quel senso d'inquietudine del '38 e all'alleanza con la Germa- È un gigantesco bluff condotto in rebbe disciplinati "come militari nella sua cronologia, e su un fittis- nome di un ruolo che può crollare in caserma", ogni volta si affanna a partecipe e imponente che percorse simo dibattito metodologico con nia, di mestiere commerciante di il mondo intero negli anni del "lungo carni, Periasca si trova a Budapest da un istante all'altro e di un paese rintracciarli, li disputa uno per uno una pluralità di autori e di testi col- che ignora del tutto la sua esisten- ai catturatori. Quasi sempre riesce cauchemat", della "dispersione di locati in un tempo e in uno spazio nel '44, al momento in cui stanno tutto e di tutti". precipitando deportazioni e mas- za. a "farseli restituire", a "riprender- storicamente significativi. CRISTIAN PECCHENINO sacri. Inizia a collaborare con l'am- Fatta eccezione per una piccola seli", a "riportarli a casa": sono le La lucida visione dell'angelo, la forza messianica dell'uomo Lultima opera di Walter Benjamin in nuova traduzione corredata da un ricco apparato filologico PIERO CRESTO-DINA

sità speculativa del testo. In nes- traversano in modo così pervasivo porto del quale Benjamin aveva ze della morte del loro autore, Walter Benjamin sun caso, tuttavia, rigore interpre- tutta l'ultima produzione benjami- manifestato fin dal 1935 l'inten- suicidatosi nel settembre dello zione di porre una riflessione cri- stesso anno presso il confine fran- Sul concetto di storia tativo e spirito filologico si erano niana), un livello relativamente espressi nell'allestimento di un la- "definitivo" della riflessione sia ac- tica sulla teoria della conoscenza co-spagnolo mentre con un grup- a cura di Gianfranco Bonola boratorio altrettanto ricco e arti- certabile soltanto a partire dalla storica, in analogia a quanto ave- po di esuli tentava di sfuggire alla e Michele Ranchetti colato. Alla filologia occorre quin- sovrapposizione delle sue princi- va fatto dieci anni prima con la polizia di Vichy, hanno contri- buito a far sorgere attorno ad esse pp. XX11-342, Lit 34.000 di in primo luogo fare riferimento, pali stesure. Premessa gnoseologica al saggio se si vuole comprendere l'intera A questo nucleo testuale i cu- sul Dramma barocco tedesco. La il problematico alone che circon- Einaudi, Torino 1997 portata dell'operazione. ratori hanno però accostato una complessità delle relazioni docu- da ogni testamento spirituale. È stato spesso ricordato - sulla base delle dichiarazioni rese a Ger- shom Scholem dallo scrittore So- 1 titolo Sul concetto di storia ma Morgenstern, che aveva in- è l'unico che Benjamin ab- contrato Benjamin a Parigi nel bia assegnato al suo ultimo e La vita e i libri 1 corso delle prime settimane di impegnativo lavoro teorico. Uti- guerra - lo stato di depressione in lizzato dopo la sua morte per il fa- 1892 Nasce il 15 luglio a Berlino in una famiglia di ebrei benestanti. cui si trovava Benjamin dopo la scicolo commemorativo dell'Insti- notizia del patto di non aggressio- tute of Social Research di Los An- 1912 Si iscrive alla Facoltà di filosofia dell'Università di Friburgo, dove segue i seminari di ne firmato tra Hitler e Stalin geles (1942), esso scomparve Heinrich Rickert. nell'agosto del 1939, che secondo nell'edizione delle Schriften del 1913 Si reca per la prima volta a Parigi. Inizia a partecipare alle attività del movimento gio- alcuni interpreti si rifletterebbe 1955, quando fu introdotta la de- vanile berlinese. nell'allusione della X tesi al tradi- signazione Tesi di filosofia della 1915 Fa amicizia con Gershom Scholem. Frequenta all'Università di Monaco le lezioni del fe- mento perpetrato dai "politici nei storia, conseguentemente ripresa nomenologo Moritz Geiger. quali avevano sperato gli opposi- nella prima antologia di scritti tori del fascismo". benjaminiani pubblicata in Italia 1916 Viene esentato dal servizio militare a causa di una malattia al nervo sciatico. Scrive (Angelus Novus, Einaudi, 1962). Sulla1917 linguaSposa Dorin generalea Kellne er sulla e si trasferisclingua dell'uomo.e a Berna . Il nesso delle tesi con l'emergen- Soltanto ai curatori del primo vo- 1918 Ha un figlio, Stefan Rafael. za storica e con i problemi posti lume delle Gesammelte Schriften 1919 Fa amicizia con Ernst Bloch. Si laurea in filosofia con la dissertazione II concetto di dalla situazione politica mondiale deve essere però considerato alla (Suhrkamp, 1974) si deve la sua critica nel romanticismo tedesco. definitiva riabilitazione. Proprio 1920 Si trasferisce con la moglie a Berlino, a casa dei genitori. luce delle loro più autentiche in- tenzioni teoriche. La riflessione ai materiali convenuti in quest'ul- 1921 Compra il quadro di Klee Angelus Novus. Scrive Per la critica della violenza e Fram- tima fondamentale edizione - alla che ne costituiva il fondamento mento teologico-politico. massa degli appunti e degli scritti sembrava allo stesso Benjamin sca- preparatori, alle lettere e alle testi- 1923 Decide di non seguire Gershom Scholem in Palestina. Pubblica un volume di tradu- turire, prima ancora che dallo choc monianze coeve, alle successive zioni da Baudelaire e il saggio sulle Affinità elettive di Goethe. della nuova guerra, dall'esperienza redazioni del testo - attingono Bo- 1924 In viaggio a Capri, conosce la regista lettone Asja Lacis. complessiva della sua generazione nola e Ranchetti per esporre in 1925 Cerca senza successo di ottenere la libera docenza a Francoforte con la dissertazione di fronte alle grandi trasformazioni tutta la sua ampiezza la costella- sul Dramma barocco tedesco. Comincia a tradurre la Recherche di Proust. dei primi decenni del secolo. Da zione teorica soggiacente alle tesi. 1926 Inizia a soggiornare di frequente a Parigi. Scrive II compito del traduttore. Suo padre questoapunto di vista l'imminenza Certo, non erano mancati fino a muore. del pericolo rendeva non più dila- zionabile la ripresa e la radicalizza- oggi tentativi di sottoporre agli 1927 Va a trovare Asja Lacis a Mosca. Inizia a lavorare al libro, che resterà incompiuto, sui zione di un nucleo di pensieri cui strumenti della critica e della filo- Passages parigini (cfr. "L'Indice", 1986, n. 8). logia il problema posto dal singo- egli da molti anni non aveva cessa- 1928 Incontra Hofmannstahl, con cui era da tempo in rapporto epistolare. Pubblica II lare laconismo e dall'estrema den- to di rivolgere l'attenzione. Si trat- «a» dramma barocco tedesco e la raccolta di aforismi Strada a senso unico. Progetta un viaggio in tava di quella critica del concetto Palestina, che non farà mai. di progresso e di quella riflessione MII^UWV 1929 Fa amicizia con Bertolt Brecht e con Adorno e Horkheimer. Inizia a scrivere per la radio epistemologica sulla storia che percorrono come un fiume sotter- (cfr193,0 "L'Indice" Divorzia., Lavor1994, an .a 2) Infanzia. berlinese. ASTROLABIO 1932 Soggiorna per alcuni mesi a Ibiza. raneo una parte così cospicua dei 1933 All'avvento del nazismo è costretto a lasciare la Germania. Comincia a collaborare suoi scritti maggiori. La forma in Hakuiri con la "Zeitschrift fur Sozialforschung" dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. cui gli eventi militari avevano ri- preso il loro corso metteva più che VELENO PER IL CUORE 1934 Dopo alcune peregrinazioni per l'Europa, si stabilisce a Parigi. mai in crisi l'idea che il fascismo Commento zen al Sutra del cuore 1936 Pubblica L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica. Un'interpretazione estrema, europeo potesse essere considera- 1939 Viene internato per alcune settimane in un campo di raccolta francese nei pressi di to quale una sorta di "parentesi", caustica, ironica Nevers. . , del più enigmatico dei sutra una semplice rottura nel conti- 1940 Scrive le tesi Sul concetto di storia. Dopo la disfatta della Francia, fugge a Marsiglia. Privo nuum progressivo della storia, e ri- di un visto d'uscita, cerca di passare illegalmente il confine, ma, bloccato dalla polizia spagno- velava al contempo quanto poco la a Port-Bou, si toglie la vita la notte del 26 settembre ingerendo una forte dose di Morphium. filosofico fosse lo stupore per la Paul Kline sua comparsa nel pieno del nostro MANUALE DI PSICOMETRIA secolo, "come se esso non fosse - Come costruire, valutare secondo il lapidario commento di e applicare un test psicologico Il volume contiene anzitutto una serie di indispensabili strumenti: mentabili a questo proposito giu- Brecht alla Vili tesi - il frutto di stifica tanto il repertorio di lemmi I fondamenti e la tecnica nuova traduzione italiana del lavo- tra questi spiccano, accanto a tutti i secoli". curato da Gianfranco Bonola, di una scienza ro, corredata di testo tedesco a un'incompiuta versione francese che occupa quasi un terzo dell'in- Sappiamo quanto la critica del- in travolgente sviluppo fronte, note esplicative e confron- redatta dallo stesso Benjamin, gli la concezione progressiva e finali- to ragionato tra le varie versioni importantissimi materiali prepa- tero volume ed è costituito stica della storia si fondi nelle tesi dattiloscritte oggi disponibili. I cu- ratori già forniti in apparato dalle dall'analisi delle occorrenze ter- sulla critica dell'idea di tempo co- ratori hanno voluto apportare lievi Gesammelte Schriften e mai pri- minologiche riscontrabili nei vari Frances Tustin contesti di lavoro riguardanti il me continuum "omogeneo e vuo- emendamenti al testo delle diciot- ma d'ora tradotti in italiano. Al- INTERVISTA SULL'AUTISMO piano delle tesi, tanto la proposta to". Ad essa viene contrapposto to tesi stabilito dagli editori tede- cuni di questi frammenti posso- Una conversazione psicoanalitica di una serie di documenti dalla con il concetto di Jetztzeit ("ades- schi, ma soprattutto hanno inseri- no essere intesi come un vero e cerchia degli amici e degli interlo- so", "tempo-ora") un modello di Un quadro intenso e commovente to al penultimo posto, con la nu- proprio controcanto al lavoro della sofferenza principale e indicano spunti cui cutori più stretti, che informa del temporalità disomogenea, cioè merazione XVIIa, un frammento, clima spirituale all'interno del non omologabile alla temporalità del bambino autistico già in precedenza riconosciuto co- forse Benjamin pensava di dare chiuso nel proprio mondo sviluppo in una fase ulteriore quale prese avvio l'elaborazione lineare delle scienze naturali, e me appartenente ai materiali pre- dello scritto. Chiude il volume piena, in quanto attraversata dalle paratori, che lo stato della ricerca della ricerca. Altri sono invece semplici formulazioni prelimina- un'esauriente bibliografia, in gra- relazioni attualizzanti che si stabi- consente oggi di integrare a pieno ri dell'una o dell'altra tesi, talvol- do di testimoniare della vitalità liscono di volta in volta tra deter- Sayadaw U Pandita titolo nel contesto principale. ta rivelatrici di livelli di significa- che ha caratterizzato negli ultimi minati momenti del passato e PROPRIO IN QUESTA VITA Questa scelta riflette più in genera- to successivamente messi in se- decenni la ricezione del saggio l'istante assolutamente fuggevole le la convinzione che, di fronte a Gli insegnamenti del Buddha condo piano. benjaminiano e il dibattito intor- e peculiarmente caratterizzato di sulla liberazione un'opera che l'autore stesso non no ad esso. chi al presente attinge conoscenza Per ispirare il principiante, ha mai pensato di considerare con- Tra i materiali che mostrano storica. In questo senso il rilievo Si è detto che le tesi Sul concet- per sostenere clusa (e che può essere forse intesa una relazione diretta con il pen- sull'emergenza storica che costi- to di storia, redatte nel corso del il praticante esperto come una sorta di "promemoria siero delle tesi un discorso a sé tuì lo sfondo per la genesi delle te- teoretico", una sistemazione prov- meriterebbe l'ampia selezione di 1940, sono con ogni probabilità visoria di quelle riflessioni di ordi- appunti confluiti nei fascicoli del l'ultimo scritto cui abbia lavorato isnniiHA ne epistemologico e storico che at- Passagen-Werk, progetto a sup- Benjamin. Le tragiche circostan- na una disputa "intorno al vero forza messianica" (tesi II) in gra- questione di natura politico- concetto di storia", è allora evi- do di stabilire nella rammemora- emancipativa. In entrambi i casi Le edizioni si (il fascismo, la guerra) viene re- dente come l'ultima parola non zione "un appuntamento miste- si delinea - come ha visto Haber- so solidale con l'impianto teorico venga senz'altro lasciata alla ras- rioso tra le generazioni" della sto- mas - un drastico rovesciamento dello scritto: ogni autentica cono- segnazione, alla disaffezione nei ria. La salvazione (Rettung) del nei confronti di quell'orienta- italiane scenza storica, lungi dallo scaturi- confronti del mondo, e tantome- passato alla quale il presente è mento esclusivo verso il futuro re dall'immedesimazione storici- no a quella curiosità distratta nel- chiamato è duplice: se con il ten- che è specifico della concezione Con pochissime eccezioni, gli stica con un patrimonio culturale la quale già Nietzsche individuava tativo di strappare il passato op- della temporalità nel mondo mo- scritti di Benjamin sono stati pub- dato una volta per tutte e oggetti- la radice nichilistica di ogni atteg- presso alla tradizione dei vincito- derno: la generazione di volta in blicati in Italia da Einaudi. Il pro- vamente ricostruibile sulla base di giamento storicistico. ri è posto un problema di natura volta presente diviene infatti re- getto di un'edizione critica e siste- istanze metodiche, dipende in Certo, l'angelo della storia non anzitutto epistemologica, che im- sponsabile non solo nei confronti matica delle "Opere di Walter realtà dalla possibilità di afferrare può trattenersi come vorrebbe, pegna il materialista storico delle generazioni future, ma an- Benjamin", curato da Giorgio un'immagine del passato come ri- né "destare i morti e riconnettere nell'elaborazione di una nuova che nei confronti della sofferenza Agamben a partire dai primi anni cordo che si offre in modo impre- i frantumi". Ma mentre egli deve immagine della storia, con la ri- apparentemente irreversibile dei ottanta, si discosta dalle Gesam- visto e assolutamente unico limitarsi alla lucidità della visio- chiesta di adempimento delle vinti di ieri, così come di ogni esi- melte Schriften tedesche per l'im- nell'istante del pericolo. La cono- ne, Benjamin sembra assegnare aspettative insoddisfatte del pas- stenza individuale sacrificata postazione cronologica della ma- scibilità e la "citabilità" del passa- proprio all'uomo quella "debole sato viene invece sollevata una sull'altare della storia. teria. L'impresa ha avuto per ora to poggiano in primo luogo una realizzazione parziale. Sono sull'urgenza con la quale esse si usciti cinque dei dodici volumi impongono come compito allo previsti, con una veste editoriale storico che non intenda farsi stru- purtroppo non omogenea: il pri- mento dei vincitori della storia. mo volume (Metafisica della gio- Se in quest'ultimo senso il peri- ventù. Scritti 1910-1918), il secon- colo minaccia anzitutto il presen- do (Il concetto di critica nel roman- te dello storico, è nella forma ticismo tedesco. Scritti 1919-1922), dell'oblio che l'intera tradizione e il quarto (Strada a senso unico. degli oppressi rischia di scompa- Scritti 1926-1927) hanno trovato rire: "Neppure i morti saranno al posto nella collana "Einaudi lette- sicuro dal nemico, se vince. E ratura", il quinto (Ombre corte. questo nemico non ha smesso di Scritti 1928-1929) nella "Nuova vincere" (tesi VI). La concezione Universale Einaudi", l'undicesi- storicistica della storia universale mo (Parigi, capitale delXIX secolo. - la confutazione della quale co- Progetti, appunti e materiali 1927- 1940) nei "Millenni". La stessa ca- sa editrice ha pubblicato nel corso Nel prossimo numero, una degli anni un gran numero di ope- testimonianza di Renato Sol- re e raccolte parziali, molte delle mi sulla propria esperienza di quali contengono testi importanti traduttore benjaminiano non ancora confluiti nell'edizione critica. Oltre all'antologia Angelus stituisce la pars destruens delle te- Novus, ricordiamo II dramma ba- si benjaminiane - rappresenta il rocco tedesco, L'opera d'arte tentativo di immedesimazione in nell'epoca della sua riproducibilità un passato che coincide in massi- tecnica, Avanguardia e rivoluzione, ma parte con la storia scritta dalle Critiche e recensioni, Infanzia ber- classi dominanti. Ma proprio que- linese, Immagini di città, Sull'ha- sta storia, apparentemente linea- scisch. La situazione non è molto re, continua, progressiva, è, nella felice per quanto riguarda l'epi- sua più autentica essenza, cata- stolario benjaminiano. Le uniche strofe. In un frammento poi par- edizioni disponibili in lingua ita- zialmente cancellato da Benjamin liana sono assai parziali: le einau- leggiamo: "La catastrofe è il pro- diane Lettere 1913-1940 rappre- gresso, il progresso è la catastrofe. sentano una scelta dei due volumi La catastrofe in quanto conti- dei Briefe pubblicati in Germania nuum della storia". È qui in atto - nel 1966 (a loro volta già frutto di secondo la parola dei curatori - una selezione compiuta da Ger- quella "visio altera della storia, di shom Scholem e Theodor W. natura metafisica e trascendente", Adorno), mentre il carteggio che nella IX tesi è affidata Benjamin-Scholem, edito sempre all'enigmatica figura dell'angelo: da Einaudi con il titolo Teologia e "Dove a noi appare una catena di utopia, si limita agli anni 1933-40. avvenimenti, egli vede un'unica Infine, Adelphi ha pubblicato Uo- catastrofe, che ammassa incessan- mini tedeschi, antologia presentata temente macerie su macerie e le e commentata da Benjamin di let- scaraventa ai suoi piedi". tere scritte da rappresentanti più o meno noti della cultura tedesca Se è vero che le tesi, come sug- nel periodo tra il 1783 e il 1883. gerisce l'allegoria iniziale della (P.C.D.) partita a scacchi, mettono in sce- BIBLIOTECA DI CULTURA

Tre testi che aprono nuove frontiere dentro il lavoro filosofico e che, con la parallela riedizione del corpus di classici, confermano l'impegno de La Nuova Italia nella valorizzazione del catalogo storico e nello sviluppo di una rigorosa ricerca in campo storico-filosofico.

Paul Johnston Fabio Polidori RIPENSARE L'INTERNO L'ULTIMA PAROLA Introduzione alla filosofìa della Heidegger/Nietzsche psicologia di Wittgenstein Che cosa implica nel pensiero A che cosa ci riferiamo quando ci di Heidegger e nella filosofia preoccupiamo di quanto sta contemporanea il fatto che Gennaro Sasso accadendo dentro le nostre teste? Nietzsche, secondo Heidegger, LA POTENZA E L'ATTO Se il mondo interno non è, alla abbia detto l'ultima parola sulla Due saggi su Giovanni Gentile lettera, dentro le nostre teste, allora metafisica? Il libro ricostruisce il dov'è? L'analisi del tema Che rapporto intrattiene il lungo e faticoso confronto che, dell'interno, centrale nel pensiero pensiero di Gentile con la a partire dagli anni Trenta, dell'ultimo Wittgenstein, porta a concezione aristotelica dell'atto Heidegger ingaggia con il pensiero un'impostazione radicalmente puro? Nella ricerca che ha origine e l'opera di Nietzsche. nuova dei problemi relativi alla da questa domanda, Sasso tocca natura della coscienza e alla aspetti fondamentali La Nuova Italia Editrice relazione tra corpo, mente e nell'interpretazione e nella critica casella postale 183,50100 Firenze anima. dell'attualismo. r

MARZO 1998 N. 3, PAG. 32 Paradosso divino e coscienza universale Pubblicata da Adelphi una fondamentale indagine sul prodigioso complesso del mito diSiva

MARIO PIANTELLI

lui appartengono i resti di essa do- gono all'improvviso lungo i fiumi, Isvara (il "Possente", il "Signore"), I tre occhi del dio, assimilati a so- Wendy Doniger po il suo smembramento, accorda- terrorizzati: come il Merlino delle che con le sue IsanI (le "Signorie") le, luna e fuoco, le chiome rossastre Siva. L'asceta erotico tigli dopo che aveva messo in fuga leggende arturiane, egli si mostra ta- regge tutti i mondi, 0 Primogenito incolte o intrecciate a formare uno con il suo arco gli dèi che l'avevano lora in aspetto di fanciullo, talora di dei numi, il Pastore degli esseri, il chignon simile a un'alta tiara, nei ed. orig. 1980 dimenticato nella distribuzione del- vegliardo, talora di nano, o di gigan- Medico che con le erbe salutari ar- cui meandri scorre il Gange disceso trad. dall'inglese le parti, come la fata malvagia al te, talora calvo, talora chiomato, a recate dalla sua mano buona e soc- dal cielo, gli otto grandi cobra divi- di Francesca Orsini battesimo della principessa nella fa- volte inagrissimo o grottescamente correvole salva dalle infermità invia- ni che come collane e armille orna- vola de La bella addormentata. obeso, verdastro, arancione, nero e te dagli dèi. Conoscerlo, Uno nel no il suo corpo, le ceneri che ne ri- pp. 462, Lit 70.000 Questo aspetto di escluso vendi- vermiglio, riconoscibile dalla gola di molteplice divenire delle cose, dirà coprono interamente la persona, la Adelphi, Milano 1997 pelle di tigre o d'elefante che gli fa da veste ne fanno un personaggio Chi è Siva, o meglio lo Siva per an- inconfondibile, riproposto nei mil- tonomasia? La risposta a questa do- lenni dalle arti figurative del sub- manda, richiede in primo luogo un continente giù giù fino ai coloratis- po' di preistoria di questo nume sin- simi film mitologici contemporanei golare. Il termine risale all'età vedi- e ai poster e fumetti naif che ne di- ca, sotto forma di un remoto e non pendono, con tratti familiari agl'in- perfettamente comprensibile epite- diani come il saio e la barbetta di to impiegato a scopo apotropaico san Francesco o l'armatura e le ali con il senso di "benevolo, di buon dell'Arcangelo Michele ai cristiani. augurio": è stato l'Inno dei Cento Nondimeno, il suo aspetto e le sue Rudra nello Yajurveda a sancirne abitudini ne fanno un paradosso, l'applicazione in primo luogo ap- anzi il Paradosso personificato. punto ai Rudra (gli "Urlatori" o i Canta il mistico Utpaladeva: "Al Si- "Crudeli") stessi, gli invisibili arcieri gnore dell'Illusione cosmica che che infestano la terra, le acque, le pure è assolutamente puro, al Se- selve, le nebbie e l'aria, colpendo greto che pure è la Coscienza total- con i loro dardi esiziali, apportatori mente evidente, al Sottile che pure di pestilenza, uomini e bestiame, co- ha come sua forma l'universo, pro- me l'Apollo d'Omero. L'indefinita sternazione alla straordinaria Sca- molteplicità di questi personaggi te- turigine della gioia! ". mutissimi, il cui nome non avrebbe Per i suoi devoti, che talora si dovuto essere profferito nei villaggi, compiacciono di imitarne la tenuta pena la loro evocazione indesidera- e le abitudini, questo personaggio è ta, si raccoglie e assomma in un infatti non un dio tra gli altri, ma gruppo di undici, o in una coppia di Dio tout court. Il suo aspetto con- divinità selvagge e violente che cor- centra in una variopinta galassia di rono nella boscaglia, Bhava (la simboli sempre di nuovo analizzati "Presenza") e Sarva (il "Saettato- gli attributi d'una Coscienza uni- re"), o ancora in un unico Rudra, in- versale ch'è, a seconda delle opzio- vocato nella parte iniziale e finale ni teologiche abbracciate dall'una o dell'inno, per cercare di renderlo fa- dall'altra scuola, l'unica Realtà, o il vorevole al cantore: "Di ottimo au- Fondamento ultimo delle realtà mi- gurio [sivatara] quella ch'è la tua nori costitutive dell'orizzonte della freccia, siva è divenuto il tuo arco; molteplicità: una Realtà che è puro siva quella ch'è la faretra tua: con Amore (Ambe Civan, secondo essa a noi, oh Rudra, sii mite! l'adagio dei mistici di lingua tamil), Quello ch'è, oh Rudra, il tuo corpo e al tempo stesso infinita Libertà, siva, non-terrifico, senz'impurità capace di tutto, anche di negare se lucente, noi con questo corpo fatto stessa per lasciare uno spazio al di pace, oh Signore dei monti, illu- mondo. mina! Quella freccia, oh Signore II lettore italiano ha avuto accesso dei monti, che in mano rechi per ad alcuni testi di questo pensiero raf- scagliarla, oh tu che vaghi per i finato ed estremamente suggestivo, monti, rendila siva, non uccidere come quelli del mistico dell'XI seco- uomo, essere vivente! Con parola lo Abhinavagupta curati da Raniero siva te, oh Signore dei monti, invo- Gnoli: Commento breve alla Trenti- chiamo, affinché per noi ogni vi- na della Suprema, Boringhieri, 1965; vente sia sano, di buona mente! Luce delle sacre scritture (Tan- (...) Disarmato l'arco, oh tu dai tràloka), Utet 1972; Il commento di mille cocchi, dalle cento faretre, Abhinavagupta alla Paràtrimsikà, fatte tornare indietro le teste delle Istituto Italiano per il Medio ed frecce, siva a noi, di buona mente cativo è in sintonia con il suo esser colore blu scuro, quasi l'archetipo YUpanisad nota come Svetas'vatara, Estremo Oriente, Utet, 1985; Essen- sii!" patrono e archetipo dei Vràtya, una della vittima umana uccisa per significa essere immortali. sorta di zingari del mondo vedico, strangolamento nel più sacro e terri- Nell'India postvedica i tratti sini- za dei Tantra, Rizzoli, 1990. Sfuggente, angosciante, terribile insieme maghi e guerrieri, e dei bile dei riti vedici. stri del suo carattere sono assunti a Siva in quanto Dio presenta in nel suo mistero, Rudra ci appare, a Kesin (i "Chiomati") che "bevono Un ricordo di questa connessione segni del ruolo di Distruttore/Rias- sommo grado, segnatamente differenza delle altre figure divine alla coppa di Rudra", misteriosi per- Dio-vittima è ancora, diversi secoli sorbitore cosmico, e il volto del di- nell'innologia devozionale che gli è che i Veda generalmente ci presenta- sonaggi che errano nudi nei luoghi dopo, nel Mahabhàrata, dove si allu- vino ch'egli rappresenta si fissa in indirizzata, i caratteri di quel myste- no in termini prevedibili, irriducibile deserti, vestiti di sudiciume, vagan- de al fatto che egli si sia autosacrifi- un'iconografia minuziosissima, for- rium tremendum et fascinans che a una funzione o forma determinata, do per i sentieri del vento. Forse è cato, come l'Odino deWEdda, ac- se in parte debitrice di un back- piacque teorizzare a Rudolf Otto legato com'è a ruoli e sfere d'azione qui che la sua figura di Grande quisendo in tal modo l'universale ground che s'estende anche al Vici- nel suo classico saggio degli anni diverse e addirittura opposte. Asceta prende le mosse... Certo egli Dominio: "L'onniforme Gran Dio, no Oriente: il toro e il tridente che venti, Das Heilige: innanzi a lui non Egli è il "rosso Cinghiale" che, su è presente anzitutto fuori dal mon- nel Sacrificio universale dalla gran- lo contraddistinguono ricordano il si può restare indifferenti, egli attira sollecitazione degli dèi, con il suo do rassicurante del villaggio, sui de vittima, sacrificò tutti gli esseri e dio delle tempeste siro-anatolico e respinge, conturba e rasserena, in- arco infallibile compie imprese me- monti e nei deserti, come il biblico così pure se stesso da se stesso (...) Il (Hadad, Teshub, probabilmente in vita chi lo ricerca a una quiete solen- morande come l'evirare Dyaus, il Yhwh, ma altresì nei termitai, nei Gran Dio nel Sacrificio avente il tut- origine lo stesso Yhwh) ritto sul to- ne fatta di silenzio arcano, ma anche Cielo, intento a violentare l'Aurora pozzi, nelle tombe e nei crocicchi, to come vittima, egli magnanimo, ro con in pugno la folgore tricuspi- a un selvaggio abbandono che può sua figlia, e il trafiggere con un sol luoghi da cui si accede al mondo avendo sacrificato se stesso, si mani- data, talora accompagnato da una sfociare nel sacrificio umano e nel colpo le tre città volanti degli anti- sotterraneo, il che gli conferisce una festò qual Dio degli dèi. Tutti i mon- figura femminile ritta sul leone, co- cannibalismo sacro, come presso il dèi (gli Asura), magiche rocche fat- paurosa valenza ctonia; allorché di avendo pervaso, resili saldi a sua me sul Jeone è assisa Urna, la pare- famigerato movimento dei Kàpàlika ("quelli del teschio"), celebre anche te rispettivamente d'oro, d'argento l'uomo vedico si allontana dal luogo gloria, risplende per ampio raggio, dra di Siva il cui nome, su cui inva- per le sue intemperanze erotiche. e di ferro, luoghi cubici della resur- consueto del vivere umano e s'av- possessore di fulgore, egli rivestito no si affaticano nei secoli i lessico- rezione come la Gerusalemme cele- ventura nella boscaglia, prega che d'una pelle". Perché Rudra, già ne- grafi indiani in cerca di etimologie, Il simbolo venerato nel sancta ste àéXApocalissi giovannea. Ma gli sia risparmiata l'esperienza rac- gli inni che nel Riveda gli sono dedi- sembra potersi leggere come un ter- sanctorum dei templi di Siva, il egli è anche la personificazione del capricciante dell'incontro con que- cati, è invocato, nel suo aspetto più mine semitico sanscritizzato (da av- Li riga, immagine stilizzata del pene pilastro ligneo cui è legata la vittima sto Nume radicalmente altro. Le elevato, proprio come detentore per vicinare ad esempio all'arabo sacrificale prima d'immolarla, e a portatrici d'acqua e i pastori lo scor- eccellenza di tale prerogativa: egli è Umm, "Madre"). li suaccennati in tutte le sue implica- deva di mira con il suo arco fiorito allo sfondo preclassico, a partire dai dell'autrice è segnata dal suo ma- zioni, riassunte e commentate di vol- onde assicurare la procreazione di Veda, così come degli antecedenti la gnum opus. Ciò è vero anzitutto per divino che emerge dalla vulva uni- ta in volta con un taglio espositivo vi- un figlio impareggiabile capace di cui conoscenza è necessaria alla quanto tocca la sapiente messa a versale, ci ricorda che il Dio unisce vace e non privo qua e là di humour, trionfare per conto degli dèi contro i comprensione dei testi: l'autoevira- profitto dell'ingente massa di dati in se stesso, come il Protogono orfi- com'è nello stile dell'autrice. loro avversari - Skanda detto anche zione di Rudra e la sua rivalità-com- raccolti, riscontrabile in lavori quali i co della nostra tarda antichità, i due I miti indiani, giova ricordarlo, Kumàra (il "Principe") -, e allorché plementarietà con il proprio padre- Miti dianzi citati e l'accattivante e sessi, simboleggiando nel suo aspet- non sono presentati nelle opere del- lo risuscita in occasione delle pro- figlio, il Demiurgo indiano, Brahmà. documentatissimo saggio Women, to androgino l'unione della Luce la Doniger nella loro forma comple- prie nozze con la Dea; al paradossale Si tratta di un vero paradiso per ana- Androgynes and OtherMythicalBea- impassibile e inattiva della Coscien- ta: ai fini della discussione ella ne se- ruolo di seduttore esercitato dal Nu- listi freudiani ortodossi... sts, The University of Chicago Press, za divina, il Purusa ("Maschio"), leziona le trame, fornendo sufficien- me nell'aspetto di giovane e attraen- Nei decenni trascorsi dalla sua 1980, che continua e approfondisce con l'aspetto attivo e cangiante della ti elementi per il confronto delle di- te mendico nudo (la celebre apparizione, l'importanza del la- il discorso di Asceticism and Erotici- Realtà in quanto Prakrti (la primor- verse varianti, ma omettendo gli Bhiksatanamurti) nei confronti delle voro - che non ha avuto finora epi- sm, soffermandosi sulla dialettica diale "Natura-Vulva") da cui esce il elementi ai suoi occhi esornativi, in pie spose dei veggenti della Selva dei goni ad esso paragonabili per va- dei fluidi sessuali, l'opposizione- mondo dei nomi e delle forme, assi- particolare sia le lodi del narratore pini, storia che è un po' il contraltare stità di orizzonti e qualità dell'ap- complementarietà Grande Dio- milata alla Maya (l'"Illusione/Ma- alle figure divine sia l'innologia vera sivaita della seduzione delle GopT da profondimento - si è più volte Grande Dea, il simbolismo della gia") con cui nel suo gioco divino e propria: parti essenziali nella co- parte di Krsna fanciullo nei testi della manifestata, in primo luogo attra- danza di Siva, la connessione del Dio egli di volta in volta vela e disvela se scienza indiana, che giustificano la tradizione visnuita; al doppio ruolo verso le sue influenze: così in debi- con il fuoco sottomarino che consu- stesso a se stesso. Allorché le due ma le acque degli oceani impedendo metà, maschile e femminile, sono di- loro di traboccare, il fuoco emesso vise, l'articolazione tra di esse è colta nel mito dalla testa di una tremenda non solo in una serie di teologumeni giumenta nata dalla sua ira, e, natu- che rammentano gli esiti del discor- ralmente, la forma androgina di so occidentale sulla vita intertrinita- Ardhànarisvara, di cui s'è detto. ria della Divinità, ma anche in una Ma anche più importante è il peso doviziosa fioritura di miti. del nostro testo come primo mo- Sono appunto queste a formare mento della riflessione della Doni- l'oggetto del libro qui presentato - ger nei confronti del mito nella vi- e non recensito: ché una recensione sione indiana e, più in generale, in sarebbe in ritardo di quasi un tren- quanto categoria universale oggetto tennio! Chi scrive queste righe ha delle scienze religiose (non dimenti- già avuto occasione di presentare al chiamo ch'ella è succeduta a Mircea lettore italiano la figura e il lavoro Eliade nella prestigiosa cattedra di di Wendy Doniger (già sposata storia delle religioni dell'Università O'Flaherty, cognome sotto cui le di Chicago). A parte le osservazioni sue opere figurano in tutte le bi- sparse qua e là nella maggior parte bliografie), personalità decisamen- dei suoi scritti, alcuni di essi vertono- te flamhoyante, in giovinezza (nac- più strettamente su un coerente e que nel 1940 a New York) ballerina personale sviluppo di questa temati- classica, che unisce studi indologici ca. La concezione espressa in Asceti- e religionistici a una brillante verve cism and Eroticism, secondo cui "la di saggista interessata ai temi del 'spiegazione' definitiva del ciclo mi- femminismo e della psicoanalisi. tologico è (...) il ciclo stesso, riletto Ciò avveniva in appendice alla con un orecchio più attento ad al- ricca silloge mitografica da lei edi- meno alcune delle risonanze e delle ta sotto il titolo Hindu Myths. A armonie nascoste dietro le fuggevoli Sourcebook Translated from the immagini", è rimasta sostanzial- Sanskrit nel 1975 e tradotta con il mente immutata attraverso le linee titolo Dall'Ordine il Caos. Miti dello sviluppo in discorso. In Other dell'Induismo raccolti e presentati Peoples Myths: The Cave of Echoes, da Wendy Doniger O'Flaherty MacMillan, 1988, la Doniger di- presso Guanda nel 1989. Conclu- chiara: "Sicché le storie sono il me- dendo quella scheda biobibliogra- todo in questo libro, non ve ne un fica, egli lamentava l'assenza di tra- altro. Le storie rivelano cose che duzioni nella nostra lingua dei testi non sono facilmente divinate da più significativi della studiosa, au- parte delle discipline più dure (...) gurandosi che l'uscita dei Miti gio- Ma le storie non sono disegnate co- vasse a sensibilizzare in proposito me argomentazioni, né van prese l'editoria. E dunque con vero pia- per argomentazioni. Le storie ci cere che accoglie ora l'intelligente provvedono di metafore che ci ren- iniziativa adelphiana di dare alle dono reali le argomentazioni (...) stampe quei testi, cominciando Per me, esse sono un modo di pen- con l'imponente studio che consa- sare che funziona meglio dello svi- crò la Doniger come indagatrice luppo d'una argomentazione un dell'universo prodigiosamente passo dopo l'altro. In iettore può complesso del mito indiano. chiedersi, di tanto in tanto, se io non sia partita per la tangente, metten- Asceticism and Eroticism in the domi a raccontare storie e perdendo Mythology of Siva- riprendeva le fila il filo della puntualizzazione che vo- di una ricerca pluriennale condotta levo fare. Ma le storie sono la pun- in tre continenti, i cui risultati erano tualizzazione che volevo fare; sto apparsi nel 1969 in due voluminosi recitazione solenne e il canto dei te- di Siva come Grande Yogin, votato to con la Doniger sono tanto la sto- raccontando storie metodologiche articoli nella rivista "History of Reli- sti mitici in connessione ai riti cele- alla più rigida castità, e come partner rica dell'arte e dell'iconografia sulle storie che sto raccontando. Le gions" e due anni dopo in altri scritti brati nelle loro festività. In effetti, la amante-amato della Grande Dea, la dell'India Stella Kramrisch, che metodologie sono, dopo tutto, an- sia nella rivista "Puràna" sia nel prospettiva devozionale che ha assi- cui vita coniugale, di volta in volta nel suo interessante The Presence ch'essedelle storie, e ogni novellato- "Journal of the Royal Asiatic So- curato la conservazione dei testi che idilliaca e tempestosa, è un tema ca- of Siva, Oxford University Press, re è un metodologo". ciety". L'autrice vi passava in rivista l'autrice studia - e che ne perpetua ro a poeti e letterati dell'India in ogni 1981, offre una lettura in chiave un estesissimo corpus di miti accen- la fruizione da parte del popolo e tempo, cominciando dal bellissimo simbolica del materiale mitografi- È vero, purché si tratti di un no- trati attorno alla figura del Dio in dei dotti - è messa da lei più o meno - e molto imitato ! - Kumàrasambba- co già affrontato dalla collega, vellatore in gamba, e avvertito delle connessione a ruoli sessuali. L'in- tra parentesi nel corso dell'analisi va di Kàlidàsà; agli aspetti mitico- quanto Jacques Scheur, che com- implicazioni del suo raccontare: ciò fluenza dell'approccio strutturalista narratologica, attenta ai dettagli simbolici più particolarmente con- pie una ricerca parallela in Siva vale certamente per l'autrice che, lo allora in voga è specialmente visibile dell'interazione tra le figure divine nessi agli organi sessuali della coppia dans leMahabharàta, Puf, 1982, o i scrivemmo e lo ripetiamo, è una dall'articolazione dei motivi mitolo- assai più che alla loro divinità. Que- divina e alle loro funzioni, viste in molti studiosi che, a fianco della "novellala" formidabile. Il testo non gici, accuratamente elencati e catalo- sto ne ha reso l'opera poco popolare una complessa dialettica tra ritenzio- Kramrisch e della stessa Doniger, è solo interessante nei suoi risvolti gati nelle loro numerose varianti in in India, ancorché la sua erudizione ne dello sperma e procreazione; hanno contribuito al maestoso vo- scientifici, ma di gradevole lettura. un apparato richiamatoogn i volta in sia riconosciuta e ammirata. all'alternanza in Siva tra continenza lume collettaneo Discourses on Peccato che costi tanto più caro del- la ristampa in lingua originale. Le margine al testo, tali richiami essen- La trattazione che fornisce al libro e coito, entrambi spinti all'eccesso e Siva. Proceedings of a Symposium esigenze degli editori, che devono do stati poi lasciati cadere nella rie- il suo titolo abbraccia i capitoli dal di conseguenza portanti all'esigenza on the Nature ofReligious Imagery, tentar di sopravvivere anche a prez- dizione del 1980, quella messa oggi a quinto al nono, dedicati: al triangolo di passare al comportamento oppo- University of Pennsylvania Press, zo di una scelta elitaria, meritano disposizione del lettore italiano. Il li- formato da Siva, Urna e Kàma sto come una sorta di correttivo rie- 1984, sviscerando i più diversi considerazione, ma tra i loro esiti bro non pretendeva, ovviamente, di (l'Amore personificato), dove il ter- quilibrante. aspetti della costellazione di attri- v'è, fatalmente, quello di scoraggia- trattare tutti gli aspetti della figura zo elemento, che dovrebbe congiun- Questo, che è il nucleo dello stu- buti ed epiteti pregni di valenze re i meno abbienti, falcidiando an- divina in discorso, né tantomeno di gere i primi due, si presenta in rap- dio e il centro degli interessi dell'au- simboliche e allusioni mitiche che cora la sparuta pattuglia dei poten- esaurirne la mitografia. Esso si con- porto conflittuale-complementare trice, è introdotto nei primi quattro affollano la persona del nume nelle ziali lettori in un paese dove il piace- centrava sulle narrazioni d'età classi- con il primo, allorché il Dio incene- capitoli da un "cappello" metodolo- visioni che ne sono fornite da arte e re del libro sembra restringersi alle ca e mediovaie giudicate utili a por risce con la fiamma dell'occhio fron- gico e da una dettagliata presenta- testi nel corso dei secoli. classi d'età in via d'estinzione... meglio in luce l'ambivalenza dei ruo- tale il Cupido indiano, che lo pren- zione degli elementi appartenenti La stessa produzione successiva • IDEI LIBRI DEL MESE! MARZO 1998

cultura nazionale che, nonostante que, quello tra protestantesimo e Jeanne Guyon tutto, anche nelle sue varianti seco- Italia? Non mi sentirei di condivide- Commento mistico Evangelici e cattolici larizzate, continuava a essere di re fino in fondo il pessimismo di al Cantico dei cantici matrice controriformistica? Tourn. Gli evangelici sono oggi, a cura di Lisa Ginzburg in un territorio plurale Qui Tourn tocca veramente un grazie anche alle intese, parte inte- pp. 147, Lit 20.000 punto dolente della questione. Pas- grante e dinamica della realtà civile, GIOVANNI FILORAMO Marietti, Genova 1997 si per la cultura cattolica, che, alme- sociale e politica italiana. Le loro no fino al Concilio vaticano II, ha battaglie, ad esempio per la laicità Figura chiave del quietismo parte del libro, ripercorrendo le continuato a vedere nella Riforma dello Stato, hanno ottenuto non po- Giorgio Tourri francese, Madame Guyon (1648- tappe principali della presenza dei la radice, di origine diabolica, di chi riconoscimenti, anche se Tourn 1717) scrisse questo straordina- Italiani e protestantesimo. protestanti in Italia tra riflessione tutti i mali della modernità. E la cul- ha ragione nel sottolineare perma- rio commento al Cantico dei can- Un incontro impossibile? storica e commosso impegno apo- tura laica? Che cosa ha fatto per di- nenti situazioni di ambiguità e di tici, fondamentale testo biblico di logetico, Tourn si interroga sul scostarsi veramente da questa con- conflitto. Nonostante, poi, i vigorosi pp. 256, Lit 32.000 riferimento per la mistica nuziale, senso di questa presenza. Certo, danna? Il giudizio di Tourn , in so- tentativi in senso contrario da parte in soli tre giorni, in una tipica con- Claudiana, Torino 1977 essa fu minoritaria, con tutto quel stanza condivisibile, è negativo. In dell'attuale pontefice, anche la dizione di ispirazione, che ancor che ne poteva conseguire in un re- genere, il protestante ha continuato Chiesa cattolico-romana postconci- oggi avvince e trascina il lettore. Si discute oggi in modo insistente gime di intolleranza religiosa: per- a essere visto come uno "straniero". liare si è sempre più mossa sul terre- Tipico,esempio di scrittura misti- di multiculturalismo, della sua inevi- ca femminile, il commento della tabilità, dei vantaggi che esso può Guyon è mosso dalla fondamen- comportare, ma anche dei pericoli tale esigenza di leggere, nel te- che, a differenza dei promessi van- sto sacro, il percorso interiore taggi, sono sotto gli occhi di tutti e tra dell'anima che aspira all'unione i quali primeggia la messa in crisi del- divina attraverso tre stadi: quello le identità collettive tradizionali. Nel attivo in cui l'anima chiede insi- peculiare caso italiano, è evidente il stentemente il bacio della bocca peso che ha avuto la tradizione catto- che segna la promessa del matri- lica; meno noto e discusso è il ruolo monio spirituale; il secondo, di delle minoranze protestanti; fino a contro, di pura passività; il terzo, che punto esso ha contribuito alla infine, di unione, in cui emergono i formazione di questa identità? Sullo tratti tìpici della spiritualità quieti- sfondo della più generale crisi sta, come il silenzio, lo sguardo dell'identità nazionale, e della crisi interiore, e infine il totale annulla- stessa della categoria di modernità e mento di sé (il "nulla della creatu- dei suoi valori, il problema è ritor- ra disappropriata" di se stessa e, nato oggi di bruciante attualità. Il li- quindi, pronta alla fusione con bbra del pastore valdese Giorgio Dio). Nella sua fine introduzione, Tourn aiuta a metterne meglio a la curatrice sottolinea a ragione la fuoco gli aspetti essenziali. Esso si novità, nella storia della mistica, muove tra due opposti pericoli in- della posizione di Madame terpretativi, che lo sfondo apologe- Guyon: alla fine, la perfetta inte- tico e il carattere di pamphlet fini- riorità raggiunta non si chiude scono per accentuare. Per un verso, in se stessa, ma, in virtù della dando per scontata la tradizionale sua assimilazione a Dio, si riapre, tesi di Max Weber relativa al con- libera, all'esteriorità: in questo, tributo determinante che il prote- per la Guyon, "deve consistere PER ORIENTARSI NEL SAPERE, stantesimo, nella sua variante calvi- l'effetto del più profondo annulla- nista, avrebbe fornito al costituirsi UTET HA CREATO UNA NUOVA mento". GENERAZIONE DI ATLANTI, PIÙ della modernità, Tourn, nella pri- Nuovi orizzonti (G.F.) ma parte del suo saggio, ripropone RICCHfNELLE INFORMAZIONI un interrogativo tradizionale: che per i viaggiatori COME NELLÉ1MNIAGINI: VERE cosa ha perso l'Italia, non cono- -, E PROPRIE MAPPE DE1.1A ,. « Giuseppe Battelli scendo la Riforma? E che cosa, per del sapere. CONOSCENZA: ITFFFRÉRC Cattolici. Chiesa, laicato converso, ha acquistato, come suoi caratteri permanenti, rimanendo VIÀGGIO VERSO L'IMMENSITÀ'* e società in Italia un paese cattolico, anzi, contro- DELL'&NIVERS0£flNJEU£8e. — (1796-1996) riformistico? BIANUCCI E WALTER FERRERI; pp. 226, Lit 21.000 AVVENTURATEVI NELLA VITA Sei, Torino 1997 L'elenco, a senso unico, è presto E NEGLI USI DELLE POPOLAZIONI fatto. Esso comprende i mali tradi- Attraverso una periodizzazione INSIEME AD ALBERTO SALZA; zionali dell'Italia, che continuano ad convincente, che prende l'avvio affliggerci, come l'assenza di co- IMMERGETEVI CON GIOVANNI dagli eventi rivoluzionari e dal ra- scienza individuale, per cui a lungo FILORAMO IN UN ORIGINALE dicalizzarsi dei processi di scri- ci si è rifugiati nel grembo protettore PERCORSO NEL MONDO DELLA stianizzazione, l'autore fornisce della "maternità istituzionale" eccle- FEDE; SCOPRITE L'ANTICO un'agile e critica presentazione di siastica sostituita poi, in regime di FASCINO DEI SITI ARCHEOLOGICI due secoli di storia dei rapporti tra secolarizzazione, dal grembo dello GUIDATI DA UN'EQUIPE laicato e Chiesa in Italia, sullo stato protettore e garantito; l'inesi- DI GRANDI ESPERTI. sfondo dei più generali processi stenza di spirito borghese, per cui si storico-sociali. Un bilancio critico GLI ATLANTI UTET: UNA COLLANA sarebbe passati "dal latifondo al finale relativo a meriti e limiti degli IN CONTINUO SVILUPPO DEDICATA computer senza lo spirito della bor- studi sul movimento cattolico, uni- ghesia moderna"; infine, dulcis in A CHI AMA VIAGGIARE tamente a una scelta di documen- fundo, quel male oscuro che è l'as- NEL SAPERE. ti, contribuisce a rendere il libro senza stessa di senso dello Stato, tra- UTET anche un prezioso strumento di- lasciando altri aspetti negativi, come ATLANTIUTET: IN VENDITA NELLE AGENZIE UTET DI I PliUTI CARDINALI CULTURA E NELLE MIGLIORI LIBRERIE dattico. Sono così presentate le il rifiuto del nuovo, la fine dell'au- IVIhM.U.HVri N' VERDE 167-822004 principali fasi attraverso cui si è tentica problematica religiosa incen- venuto strutturando il rapporto tra trata intorno alla fede, le conseguen- Chiesa e laicato, dapprima nelle ze sul piano dell'alfabetizzazione di sue varianti ottocentesche intran- massa conseguenti all'esclusione sigente e liberale, per poi passa- della lettura della Bibbia. Questo il re, nel nostro secolo, all'avvento tragico lascito della mancata riforma secuzioni, emarginazioni, esclusio- Nonostante gli evangelici siano ita- no, tipico della Riforma, della li- di forme organizzative di massa, italiana e, per converso, - corollario ni; una pagina tragica, che egli fa liani a tutti gli effetti, anche perché bertà individuale e di un maggiore subordinate a un ferreo controllo inevitabile - del predominio del mo- gerarchico, che nel secondo do- bene a ripresentare alla memoria essi hanno deciso liberamente di es- spazio ai laici. Gli sforzi ecumenici dello controriformistico. Un quadro poguerra serviranno come truppe collettiva, sempre più incline a far serlo, "italiano" ha continuato a hanno tentato di regolamentare e a forti tinte che, nel suo manichei- d'assalto per la crociata di ricon- cadere il velo dell'oblio su tutto ciò coincidere con "cattolico". Eppu- fissare, prima di tutto sul piano li- smo, trascura troppi dettagli signifi- quista cristiana della società. Il che ne rimette in discussione il vol- re, il contributo di questa minoran- turgico, queste aperture. Quel che è cativi, come il contributo della gran- fallimento di questo processo, to consolidato. Il vero nodo della za non è certo stato secondario: si più importante, sta mutando radi- de erudizione cattolica del Seicento culminato nel fallimento della De, questione mi sembra, però, un al- pensi al tema decisivo e centrale per o il ruolo del cattolicesimo liberale, calmente la mappa del territorio re- ricorda non solo i progressi inar- l'affermazione della modernità, per poter essere condivisibile su di tro. I protestanti italiani, pur nelle ligioso; l'impressione di fondo è che restabili della secolarizzazione, della libertà religiosa, così depreca- un piano storico; purtuttavia, un loro divisioni, si identificarono, a il dirompente pluralismo, che sta di- rna, nelle speranze di Battelli, quadro che invita a ripensare, anco- differenza della maggior parte dei to da tutta la tradizione intransigen- ventando anche da noi il tratto di- l'esistenza di un modo diverso di ra una volta, il problema del contri- cattolici, con la questione naziona- te cattolica, tema che tanto deve, stintivo dell'attuale territorio reli- testimonianza del Vangelo, per il buto cattolico alla formazione dei le, partecipando al processo di per la sua affermazione nel nostro gioso, sia inevitabilmente destinato quale forse è giunto il tempo pro- "caratteri" dell'italiano. unificazione, per trovarsi poi vitti- paese, proprio alle battaglie e alla a ridisegnare anche il ruolo che gli pizio.

me di una contraddizione insana- testimonianza degli evangelici. evangelici sono destinati a svolgere (G.F.) Per un altro verso, nella seconda bile: come identificarsi con una Un incontro impossibile, dun- nell'Italia del nuovo millennio. N. 3, PAG. 35

tutto legato da un insieme di inse- chi" empirici ed epistemologici dio Lono (divinità che svolge il ruo- Saggezza dell'etnografo gnamenti morali tali da rendere nell'interpretazione culturale, Capi- lo di sacrificato rituale all'interno l'opera, nelle intenzioni dell'autore, tan Cook, per esempio, di Marshall della cosmologia locale). L'autore una chiave di accesso a una visione Sahlins, può essere letto come ulte- scorge in questo episodio il caratte- e razionalità dei nativi del mondo dotata di una propria riore capitolo del medesimo genere re esclusivamente "locale" del senso coerenza metafisica capace di forni- FRANCESCO RONZON di ricerca. Se il limite maggiore del umano degli eventi storici: una di- re profondi insegnamenti anche alla lavoro dell'etnografo francese era la mensione relativa non agli eventi in cultura dell'osservatore europeo. mancanza di un chiaro riferimento sé ma alle interpretazioni che ne Il libro rappresenta una delle pri- Marcel Griaule Alla rilettura di oggi molte ap- alle pratiche di vita concreta della danno le comunità umane. Il testo me opere che conferiscono piena di- paiono le crepe e le distanze create comunità di riferimento (un "gioco di Sahlins si presenta dunque quale Dio d'Acqua, gnità filosofica al pensiero e alle ri- dal tempo. Come è stato messo linguistico", direbbe Wittgenstein, utile ed equilibrata riflessione criti- il racconto della flessioni sul mondo prodotte all'in- chiaramente in evidenza dai succes- riportato senza nessun riferimento ca intorno alle difficoltà legate alla cosmogonia africana terno di culture altre, intese quali ci- sivi re-studies, numerose sono le cri- al suo valore d'uso), l'opera di Sah- comprensione delle antropologie viltà dotate di una propria storia e di la ed. 1968 tiche che è possibile muovere lins rimette invece al centro dell'at- native. , tradizioni parallele, alternative, all'opera: l'eccesso di sistematicità e tenzione le "pratiche" di vita legate Come interpretare il senso trad. dal francese comparabili ma non riducibili nel pervasività attribuito ai racconti del ai sistemi cosmologici analizzati e, in dell'uso pratico di una certa cosmo- di Giorgio Agamben loro senso profondo a quelle occi- proprio informatore (a scapito delle particolare, le loro imprevedibili logia, chi decide il senso di certe pp. 283, Lit 49.000 "pratiche" quando esse coinvolgo- no anche una cultura altra (la cui tra- Red, Como 1996 ducibilità non è mai in linea di prin- cipio automaticamente garantita)? Accanto a una pars destruens relativa Marshall Sahlins all'uso dei documenti storici, basata Capitan Cook, su un raffinato gioco di argomenta- per esempio. Le Hawaii, zioni e controargomentazioni, la gli antropologi, i "nativi" pars construens del discorso di Sah- lins, che riguarda il senso e le ragioni ed. italiana a cura dell agire umano, si basa sull'ipotesi di Francesca Giunti di un'origine radicalmente culturale ed. orig. 1995 delle pratiche di vita e delle visioni del mondo delle varie popolazioni, pp. 287, Lit 38.000 in contrapposizione all'idea dell'esi- Donzelli, Roma 1997 stenza di una razionalità pratica transculturale proposta da Obeye- sekere. Una chiave interpretativa Come nei collage surrealisti degli che enfatizza quindi il carattere anni venti, capita a volte che acco- pubblico, sociale e "comunitario" stando elementi apparentemente dell'agire e del pensare umano se- eterogenei si riescano a intravedere condo una prospettiva disciplinare aspetti delle cose e della realtà non tipica del culturalismo statunitense, ancora esplicitati. E questo vale an- già fatta propria dall'autore in altri che per i due libri qui al centro studi critici sulla razionalità econo- dell'attenzione. Anche se scritti in mica e la sociobiologia. Nel libro ap- epoche differenti e in relazione a paiono dunque due ipotesi contra- differenti contesti etnografici, una stanti che, in modo incrociato, i ri- volta accostati tra loro è possibile in- spettivi antagonisti tacciano di etno- fatti leggere entrambi come se fosse- centrismo: Sahlins accusa ro disposti intorno a una questione Obeyesekere di attribuire ai nativi comune: in che modo culture diffe- una "razionalità strumentale" tipica renti da quella "occidentale" si sono del pensiero illuminista, e Obeye- poste il problema del senso e del po- sekere rimprovera Sahlins di attri- sto dell'uomo nel mondo? Al di là di buire ai nativi un'ingenuità e un questo riferimento alle antropologie pensiero mitico che sarebbero tipici native i due libri presentano altri dell'esotismo e del primitivismo oc- due punti in comune: riflettono in- cidentali. La querelle lascia il lettore torno a ciò che nella cultura occi- in una curiosa sensazione di stallo: è dentale viene usualmente etichetta- facile pensare che culture diverse to come "religione" (e qui le virgo- plasmino diversi comportamenti e lette sono d'obbligo dato il riferi- interpretazioni del mondo, ma è dif- mento ad altre culture), e si ficile pensare allo stesso tempo che presentano legati a critiche e a di- queste interpretazioni e comporta- scussioni connesse alla questione menti non individuino alcuni aspetti del relativismo culturale (la possibi- della realtà che "noi" attribuiamo al lità o meno di adoperare i propri cri- "senso comune" a causa della loro teri di riferimento per comprendere supposta autoevidenza e imprescin- e valutare i comportamenti di mem- dibilità pratica. bri delle altre culture). Al di là degli effetti spaesanti, per Con l'opportuna ristampa del li- il lettore questa impasse presenta co- bro di Marcel Griaule, uscito negli munque un vantaggio: può servire a anni quaranta (ma le sue origini ri- reinterpretare i testi di Griaule e di salgono alla celebre spedizione et- Sahlins in modo critico come due ca- nografica Dakar-Gibuti degli anni pitoli del complesso rapporto trenta) e poi nella versione italiana dell'etno-antropologia e dell'Occi- per Bompiani nel 1968, siamo di dente con i suoi "oggetti" di studio fronte a un classico del pensiero et- (al di là degli specifici contributi ap- no-antropologico francese. Il testo portati al settore dell'africanistica e ha goduto infatti di un'ampia fortu- dell'oceamstica). La ricerca di na: esempio per una vera e propria Griaule può apparire un emblema scuola di etnografia africanista de- della generale rivalutazione delle dita all'esegesi delle cosmologie lo- dentali. Il discorso ruota attorno alla loro lacune, della loro diffusione so- conseguenze in un contesto storico culture altre, non esente, come già cali, modello per ricerche di intel- cosmologia e ai miti di fondazione ciale differenziale, del ruolo svolto di incontro culturale. ho accennato, da un certo idealismo lettuali africani legati ai movimenti narrati all'etnografo da Ogotemme- dal narratore), il limite ermeneutico Il libro di Sahlins si presenta co- ermeneutico e dall'utopica ricerca di postcoloniali di indipendenza na- li, un vecchio saggio cieco Dogon della presentazione di un sistema me risposta alle accuse di politicai purezza perduta (con relativa palin- zionale, riferimento per storici dell'altopiano di Badiangara (Mali). cosmologico slegato dall'uso all'in- genesi culturale). Il testo di Sahlins dell'arte africana (e relative quota- incorrectness mosse dall'etnoantro- Costruito in modo seducente, con terno delle pratiche dei suoi porta- rispecchia invece la contestata situa- zioni sul mercato), oggetto di rein- pologo cingalese Obeyesekere {The uno stile fortemente evocativo ed tori (del suo senso in relazione alla zione postcoloniale contemporanea terpretazioni freudiane, fonte di Apotheosis of Captain Cook. Euro- esplicitamente narrativo, il racconto vita quotidiana, delle pratiche ritua- e le difficoltà che emergono quando ispirazione per artisti occidentali, pean mythmaking in the Pacific, si snoda attraverso il lento cammino li a esso eventualmente legate), la un "oggetto" di ricerca, tradizional- stimolo alla creazione di un ampio Princeton University Press, 1992) di iniziazione dell'etnografo ai vari mancanza di ogni riferimento al mente muto, decide di parlare in pri- flusso di turismo culturale ecologi- alla precedente opera dell'autore gradi della saggezza religiosa locale: contesto storico in cui ha avuto luo- ma persona e accosta la propria voce sta e new age, e perfino conferma di {Isole di storia, Einaudi, 1986), ri- un'intricata rete di corrispondenze go l'incontro tra Griaule e Ogotem- a quella dell'antropologo. A conti bizzarre letture cosmonautiche prende e approfondisce le tesi rela- analogiche tra eventi e personaggi meli e ai suoi effetti (relazioni colo- fatti, entrambi sono esempi delle concernenti la frequentazione del tive all'Incontro del 1779 tra il capi- mitici, parti del corpo umano, ele- niali, presenza di missionari, influssi ineliminabili difficoltà empiriche e pianeta terra da parte di "alieni" in tano Cook e il suo equipaggio con le menti del mondo naturale, e oggetti di culture e tradizioni limitrofe). popolazioni hawaiane e alla succes- teoretiche presenti in ogni opera di epoche prestoriche. "traduzione" culturale. e spazi architettonici quotidiani. Il Proprio in rapporto a questi "bu- siva uccisione di Cook, assimilato al Terapeutico e de nelle Comunità terapeutiche? ni. Sono storie vere, che prendo- gio, riducendo la psicoanalisi, che gia, dall'organizzazione cellulare antiterapeutico. suggerisce un punto di vista che no, che intrigano. Vengono ripor- è arte, poesia, letteratura, è la all'evoluzione, all'adattamento, al Cosa accade nelle Comu- va al di là della summa teorica e tati i dialoghi, virgolettati, e gli in- "reintroduzione del tragico nella rapporto mente-cervello, esposto nità terapeutiche? metodologica sul modello di co- terventi del terapeuta. Sono riferite civiltà occidentale", a una branca con metodo rigoroso e a fini non so- a cura di Metello Cornili munità; e infatti, attraverso la lettu- le riflessioni e gli interventi dei col- della psichiatria, per meri scopi di lo didattici. pp. 259, Lit 45.000 ra dei vari articoli, scopriamo an- leghi che stanno dietro allo spec- lucro: "Non si può fare gli psicoa- Bollati Boringhieri, che le dinamiche e le fantasie sot- chio. Poi il problema evidenziato nalisti. Si è psicoanalista. È un mo- ioel Paris - Torino 1997 tese ai delicatissimi equilibri che dalla storia, il nodo familiare, viene do costitutivo dell'essere (...) è Contesto sociale vengono a stabilirsi tra il gruppo inserito in un'ampia e completa una formazione dell'inconscio. È e disturbi di personalità Questo libro raccoglie quindici dei residenti e il gruppo degli ope- trattazione teorica. Paolo Bertran- la mia sola possibilità di divenire, ed. orig. 1996 ratori: il gioco incrociato di trans- articoli scelti dal curatore Metello do si riconferma autore di grande di essere per altri: è un sintomo". trad. dall'inglese fert e contro-tranfert, l'importanza chiarezza metodologica e di stile Corulli (psicoterapeuta, a lungo di- Qui il linguaggio, che spesso ri- di Massimiliano Simula del leader e del "controllo dei con- sicuro ed efficace. Già nel prece- rettore della comunità II Porto di corda il Nietzsche di Così parlò pp. 203, Lit 45.000 Torino) tra gli oltre trecento'pubbli- fini", l'emergere del paziente col- dente Terapia sistemica indivi- Zarathustra, si colora di accenti Cortina, Milano 1997 cati dal 1980 dalla rivista "Interna- lettivo o del capro espiatorio, il ruo- duale, scritto con Luigi Boscolo heideggeriani. In effetti questo li- tional Journal of Therapeutic Com- lo della regressione (malattia (Cortina, 1996), aveva dimostrato bro gronda cultura, dai tragici gre- Un'ottima riflessione sulla perdu- munities", più alcuni saggi originali esantematica, a quanto sembra, come sia possibile fondere mate- ci agli strutturalisti, ed è di interes- rante incertezza che caratterizza scritti dal curatore stesso e da Ro- anche degli operatori), in una co- riale di importante spessore teori- sante lettura, al di là della manife- ancora oggi la diagnosi e la terapia bert Hinsherwood, fondatore della stellazione di rituali e di significati co e levità narrativa, possibilità di sta intenzione di essere originale a dei disturbi di personalità. Utiliz- suddetta rivista, che firma anche la simbolici che non tutti gli autori so- cui anche questo testo è raffinato tutti i costi (per esempio la biblio- zando le definizioni del Dsm-IV e prefazione al libro. Al di là delle dif- no d'accordo se interpretare o no, esempio. grafia è scritta in forma discorsiva, dell'lcd, l'autore dimostra che oc- ferenze teoriche, di formazione e ma che certo vanno riconosciuti e (D.r.R.) non cita i libri in fila ma li inserisce corre un'attenta valutazione dei fat- di scuola, un tratto che accomuna i tenuti presenti. in un capitoletto dove vengono tori sociali, oltre a quelli biologici e vari autori è indubbiamente l'one- DANIELA ^RONCHI DELLA ROCCA esposte le ragioni che "in-forma- Giovanni Sias psicologici, per comprendere al stà intellettuale, la consapevolezza no" la consultazione). Quanto al Inventario di psicoanalisi meglio l'eziopatogenesi dei disturbi di non potersi appoggiare sulle contenuto, mi si perdoni una sinte- Paolo Bertrando pp. 149, Lit 40.000 di personalità e impostarne quindi certezze di una tecnica già codifi- ticissima banalizzazione: la psi- Nodi familiari Bollati Boringhieri, la cura. cata, l'autentico spirito di ricerca Torino 1997 coanalisi non è una cura ma un che si fonda su due ineludibili pila- percorso creativo, le regole sono G. Cecchin, G. Lane, stri: da un lato una profonda espe- Ipp. 240, Lit 35.000 orpelli, l'importante è reinventarne Con accenti ispirati da una rab- W.A. Ray rienza della teoria della tecnica Feltrinelli, Milano 1997 bia santa e fustlgatrice, con una i concetti, riscoprendo lo stesso psicodinamica e/o psicoanalitica, Le note poste alla fine del libro, prosa sincopata, interrotta da in- spirito di Freud, così come ha fatto dall'altro una solidissima base eti- anziché a piè di pagina, sono terpunzioni frequenti, domande Lacan, che ovviamente va ca. Le comunità sono nate come sempre una seccatura: ma qui so- retoriche, parole ripetute in un ^anch'esso superato e rinnovato. modello terapeutico alternativo al- no un vero tormento. Perché il rac- continuo allusivo allargamento di Insomma: "Se incontri il Buddha la psichiatria tradizionale, e la for- per la strada, uccidilo". conto è così fluido, le parti teori- significati, l'autore (psicoanalista Verità e pregiudizi. malizzazione della loro organizza- (D.R.R.) che così perfettamente inserite lacaniano, anche se proba- IUn approccio sistemico zione strutturale si situa proprio nella narrazione dei casi, che in- bilmente rifiuterebbe questa eti- alla psicoterapia nella diastasi tra innovazione e isti- terrompere la lettura è un peccato. chetta) espone in cinque "conver- Giovanni Guerra pp. 112, Lit 21.000 tuzionalizzazione. Nei vari saggi si All'inizio del libro (nell'Ouverture), sazioni" la sua condanna delle as- Mente e scienze della vita Cortina, Milano 1997 alternano teorie ed esperienze l'autore ha descritto la scena: al sociazioni a scuole di psicoana- pp. 219, Lit 29.000 Nella terapia della famiglia, il te- pratiche, esposizione di modelli, centro il tavolino ingombro di rivi- lisi, che, a parer suo, hanno La Nuova Italia rapeuta entra a far parte integrante proposte di intervento coi pazienti ste, su cui pende il microfono, le completamente tradito lo spìrito Scientifica, Roma 1997 del sistema. Per la prima volta ven- e riflessioni sulle dinamiche degli sedie poste in cerchio, la presen- originario di Freud. Sono stati i gono, studiate le modalità di intera- operatori. Il sottotitolo, Cosa acca- za - di quinta - dello specchio. medici a compiere questo sacrile- Il rapporto tra psicologia e biolo- zione tra i valori e le credenze, i Qui si svolgono le rappresentazio- "pregiudizi" del terapeuta e quelli della famiglia, e gli esiti spesso im- prevedibili del loro reciproco in- Istituto Universitario fluenzarsi. Suor Orsola Benincasa

L'icona segno di fede Futuro della scuola e autonomie nel "sistema Italia" Da Bisanzio a Mosca CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDIO Napoli Venerdì 15 marzo ore 10.00 19-20 MARZO 1998 Apertura dei lavori SALA DEGLI ANGELI FRANCESCO M. DE SANCTIS VIA SUOR ORSOLA 10 Riforma dello Stato e nuova qualità del sociale

Giovedì 19 marzo ore 17.30 PRESIEDE FRANCESCO M. DE SANCTIS ALBERTO MERLER Apertura dei lavori MICHELE SCUDIERO GIOVANNA CALEBICH CREAZZA L'Italia come sistema di autonomie L'icona strumento di comunicazione tra il trascendente e l'immanente PIERPAOLO DONATI

L'iconaJOHN L. bizantinaOPIE e l'icona russa Società civile e autonomie sociali: una prospettiva relazionale

Venerdì 20 marzo ore 10.00 INTERVENTI PRESIEDE GIUSEPPE DALLA TORRE, PIETRO FANTOZZI, ANTONIO LA SPINA GIOVANNA CALEBICH CREAZZA Dibattito JAKOV G. KROTOV Il significato dell'icona nella filosofia religiosa russa all'inizio del XX secolo ore 16.00

ore 16.30 Autonomia della scuola, autonomia della società civile: una prospettiva dal Sud

PRESIEDE PRESIEDE

IGOR' I. VINOGRADOV LUCIO D'ALESSANDRO

ALEKSANDR M. KOPIROVSKIJ Ivo COLOZZI

Storia dell'icona russa. L'icona e la cultura artistica in Russia Quale autonomia della società civile al Sud?

IGOR' A. KOCETKOV PAOLO OREFICE Le maggiori raccolte d'icone russe. Tecnica della pittura dell' icona, problemi di conservazione e di restauro Autonomia della scuola e gestione delle risorse

INTERVENTI

FEDERICO D'AGOSTINO, MARIA LUISA FRAUENFELDER, STEFANO MARTELLI Dibattito IDEI LIBRI DEL MESE

MARZ° 1998 ' Q)lUUcr

distruttivi per la vita associata. tra con sicurezza pressoché totale non significa orgogliosa separatez- Gli autori si rendono beri conto (non risultano casi percentualmen- za, splendido isolamento di. un ceto Perché difendere che la difesa dell'indipendenza di te rilevanti di uditori a cui non sia- totalmente autoreferenziale di un giudice organizzato in un corpo no attribuite le funzioni) in una pubblici impiegati, unici responsa- l'indipendenza del pm burocratico, senza alcuna forma di carriera non più sottoposta a con- bili del pubblico bene in una novel- controllo popolare, introduce un trolli di merito. SERGIO CHIARLONI la Castalia. Una concezione severa- paradosso nell'assetto democratico Grazie al cielo, le cose stanno mente rigorosa della preparazione delle istituzioni. Da dove ricaverà 0 cambiando, con la recente delega professionale non basta di certo a trollare i comportamenti devianti di giudice la sua legittimazione? La ri- al governo per l'emanazione di de- evitare questo pericolo. Molti pro- Paolo Borgna, strati marginali ed emarginati della sposta offerta è semplice: dalla sua creti legislativi indirizzati a modifi- blemi, che il libro non affronta o af- Margherita Cassano società, si è orientata anche a colpire preparazione culturale e dalla sua care la disciplina del concorso per fronta solo di sfuggita, rimangono Il giudice e il principe. incisivamente e diffusamente delitti professionalità, in una parola dalla l'accesso alla magistratura, attra- aperti. Non è per esempio un mi- Magistratura e potere ascritti a indagati eccellenti, andan- sua credibilità di fronte ai cittadini. verso l'istituzione di una scuola stero per nessuno lo stato di diffuso politico in Italia e in Europa do a scavate nel mondo segreto del- Questa credibilità oggi spesso non triennale di specializzazione. Bor- e profondo disagio dell'avvocatura la corruzione pubblica e della com- esiste. Il concorso per l'accesso alla gna e Cassano approvano in linea per l'attuale situazione del proces- pp. 205, Lit 30.000 plicità tra settori delle istituzioni e magistratura non risponde ad al- di principio queste recenti novità so penale, che non consente un pie- Donzelli, Roma 1996 criminalità organizzata. La risposta cun criterio capace di controllare non ancora compiutamente for- no esercizio del diritto di difesa an- che e soprattutto a causa di una si- tuazione di mancata parità delle ar- iudici e giustizia sono di mi con l'accusa. Troppo sovente moda da anni sulla scena dobbiamo poi constatare una gdelle polemiche pubbliche preoccupante tendenza al protago- nel nostro paese. Ma il lettore di nismo di singoli giudici, che scate- quotidiani non riesce a farsi un'idea na assurde gare per conquistare le equilibrata di fronte alle passioni prime pagine dei giornali, magari scatenate da un dramma di cui non attraverso l'emanazione di prowe- è facile capire l'intreccio. Il libro di Borgna e Cassano ha il grande meri- to di affrontare un'analisi dei rap- Politica e diritto porti tra magistratura e politica nel panorama europeo ben articolata e Giustizia e Bicamerale, pre- attenta anche alla storia. Un'indagi- faz. di Stefano Rodotà, n. ne preziosa per orientarsi di fronte mon. di "Questione giustizia" alle ambigue parole d'ordine garan- (Angeli, Milano 1997, pp. tismo-giustizialismo, escogitate dai 124, Lit 22.000), contiene una media a contrassegnare le opposte critica molto articolata, secon- tifoserie, promosse con alterne vi- do il punto di vista di Magi- cende nella società dello spettacolo stratura democratica, una del- a comporre il dissonante rumore di le correnti in cui è divisa l'As- fondo che accompagna l'operato sociazione nazionale magi- dei giudici. strati, alle proposte in tema di Con molta intelligenza e sensibi- giustizia della Commissione lità i due autori, che sono magistrati parlamentare per le riforme del pubblico ministero, dedicano la costituzionali. Antoine Gara- loro fatica "a Piero Calamandrei e a pon, I custodi dei diritti, Giu- Dante Livio Bianco, avvocati". E stizia e democrazia (prefaz. di un segnale importante di reazione Edmondo Bruti Liberati, Fel- contro il conflitto endemico che da trinelli, Milano 1997, pp. 188, qualche anno vede contrapposti Lit 48.000), contiene un qua- giudici e avvocati e che si è ultima- dro interessante del sempre mente aggravato, assumendo una maggior peso assunto dal po- valenza più esplicita rispetto al pas- tere giurisdizionale nelle de- sato e, oserei dire, decisamente po- mocrazie contemporanee. litica, con le due categorie sempre più spesso schierate su fronti oppo- sti. Basti pensare a quanto è acca- dimenti abnormi che invadono duto per la recente legge sulla cu- competenze proprie di altri poteri stodia cautelare e, a posizioni inver- dello stato. Basti pensare a quanto tite, per i provvedimenti urgenti sul è ultimamente avvenuto in tema di processo civile, o allo sciopero pro- assistenza sanitaria, dove un preto- clamato pochi mesi fa dagli avvoca- re si è arrogato il compito di valuta- ti penalisti per influire sulle prossi- re l'efficacia di una cura anticancro me scelte legislative. non riconosciuta dai protocolli te- L'attenzione degli autori è, pour rapeutici ufficiali, per imporne la cause, concentrata sul processo pe- somministrazione gratuita ai citta- nale. Il nucleo principale del libro dini da parte di un'azienda sanita- consiste in una difesa appassionata, ria locale. Infine, manca, all'inter- e tuttavia mai faziosa e anzi attenta no dell'organizzazione della magi- alle ragioni avversarie, dell'indipen- stratura, qualsiasi criterio per la va- denza del pubblico ministero dal è più interessante di quella oggi nor- l'idoneità dell'aspirante ad ammi- mulate e ci offrono un panorama lutazione dei meritevoli, proprio di potere politico. Un imparziale e ri- malmente accreditata, a mio giudi- nistrare la giustizia. Si vince in base molto ampio, che occupa buona ogni organizzazione complessa che goroso controllo di legalità è, ovvia- zio troppo astratta e banale per esse- alla fortuna. Bisogna possedere le parte del libro, dei complessi siste- voglia anche essere produttiva. Di mente, non solo richiesto dal prin- re esplicativa, secondo cui i magi- nozioni necessarie a sviluppare il mi di reclutamento, selezione e qui il catalogo dolente delle ineffi- cipio di uguaglianza, ma rappre- strati si sono mossi a distruggere il tema sorteggiato per gli elaborati formazione negli altri principali cienze, dei tempi infiniti, degli senta la precondizione per un asset- ceto politico di governo della prima scritti e qui conta la capacità di di- paesi dell'Europa continentale, di- sprechi assurdi di risorse tecniche e to veramente democratico delle repubblica approfittando di una sua gerire enormi manuali assieme alla mostrando una spiccata preferen- umane, che connotano, in un con- istituzioni. D'altra parte, come gli particolare debolezza nel momento conoscenza della più recente giuri- za per il sistema francese di prepa- testo oltretutto di progressivo ag- autori ci dimostrano con ampiezza storico in cui si avviarono le prime sprudenza. Né nuoce, per non di- razione autonoma e solitaria dei gravamento, l'amministrazione di argomentazioni, imparzialità e ri- inchieste milanesi. Borgna e Cassa- menticare un elemento fortemente magistrati, in confronto a quello della giustizia sia civile che penale gore postulano l'assoluta indipen- no mettono invece in rilievo 0 muta- distorsivo della trasparenza, l'iscri- tedesco, che prevede una forma- nel nostro paese. denza del giudice. Essa però si ri- mento geneticq della magistratura, zione a qualcuna delle più note zione congiunta di tutti gli opera- Per avviare a soluzione i proble- durrebbe a un vuoto simulacro se dovuto alla diversa base sociale del scuole private per la preparazione tori professionali del diritto. mi occorre che la corporazione indipendente dal potere esecutivo reclutamento, all'accesso per le ai concorsi, talvolta inopportuna- Per le conclusioni raggiunte, e non si richiuda in se stessa. Instau- non fosse anche il pubblico mini- donne, all'esaltazione dell'indipen- mente gestite da magistrati o ex soprattutto per l'ampiezza, l'obiet- rare un fecondo rapporto dialetti- stero, almeno in quegli ordinamenti denza interna con l'abolizione della magistrati. Dopodiché non resta tività, la persuasività delle argo- co tra magistratura e istituzioni giuridici dove gli è riservato il mo- carriera. Un mutamento venuto a che affidarsi all'umore e al grado di mentazioni portate a sostegno, la della rappresentanza democratica, nopolio nell'esercizio dell'azione compimento alla fine degli anni ot- attenzione dei componenti della tesi centrale del libro merita pieno senza mettere in discussione il va- penale, come avviene in Italia. tanta grazie alla promozione a posi- commissione (o sottocommissio- consenso. Nell'attuale assetto isti- lore costituzionale dell'indipen- zioni di responsabilità di giudici nei, Ma l'indipendenza formalmente ne) giudicatrice al momento della tuzionale del nostro paese e con denza: questa è la grande sfida del quali, scomparsa l'omogeneità cul- assicurata dalle norme non è suffi- lettura delle migliaia di temi da va- l'attuale disciplina del processo prossimo futuro, per la quale turale con i detentori del potere, era ciente. Una delle parti più notevoli lutare. Qui avvengono le stragi, penale la pubblica accusa deve go- dobbiamo augurarci ulteriori ap- nata la consapevolezza della gravità del libro è quella che affronta la do- con la bocciatura di oltre il 90 per dere, al pari dei giudici, di un'indi- porti di magistrati capaci di riflet- di comportamenti criminosi inido- manda ricorrente circa la tardività cento degli aspiranti. Agli orali la pendenza assoluta nei confronti tere anche criticamente sul pro- nei a suscitare allarme sociale, ma con cui l'azione penale, da strumen- grande maggioranza dei candidati del potere esecutivo. prio ruolo, come gli autori del li- proprio anche per questa ragione to quasi soltanto indirizzato a con- è promossa. Dopo la vittoria si en- Attenzione, però. Indipendenza bro qui recensito. IDEI LIBRI DEL MESE

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ma erano stati educati male". Non celebrare se stesso. Un potere che Alle scene di morte, alle figure se- bisognerebbe dedurre dalla supe- si vuole assoluto e che è dittatoriale gnate da un'invincibile tristezza si Scene di riorità morale di una causa la supe- per vocazione congenita non può accompagnano esempi di adesione riorità morale degli atti compiuti che esaltare la sua forza, moltiplica- anche gioiosa alla vita: la ragazza ordinario terrore in suo nome. Il terrore praticato fa- re i segni della sua azione efficace, poveramente vestita che sorride cendo sfilare in piazza i prigionieri della sua presenza diffusa. Nella GIOVANNI CARPINELLI dietro il suo banchetto al mercato, destinati alle foibe, o uccidendo i scelta delle immagini e nei pur so- le giovani donne che fanno amici- nemici di notte come nel "triango- bri commenti, i curatori sono riu- zia con dei soldati tedeschi duran- ni: il corpo del nemico ucciso. Esi- lo della morte", non è più apprez- sciti a svuotare questa ottica cele- te una festa patronale, la sposina Storia fotografica ste ormai una riflessione degli sto- zabile o meno scandaloso di quello brativa; la propaganda poteva esse- felice nel giorno del suo matrimo- della Repubblica rici in materia. I fascisti repubbli- che consiste nell'esporre il corpo re scadente e ingenua, per non dire nio tra militari in divisa (e l'ufficia- sociale italiana cani esibivano volentieri il corpo del nemico ucciso. assurda: aerei di una inesistente le al suo fianco in una delle foto a cura di Giovanni De Luna del nemico ucciso per dare un se- Se si bada troppo al discorso aviazione, cannoni antiaerei con il passerà dalla parte dei partigiani). e Adolfo Mignemi gno della loro forza, per alimenta- sull'oltraggio ai cadaveri, si perdo- pennacchio di fumo aggiunto, ma- Viene fatto di pensare alle pagine re il terrore, per sviluppare una no di vista altri aspetti non meno rinai senza navi, bambini o ragazzi- di Michelet su una situazione per con la collaborazione sorta di pedagogia funeraria. I par- rilevanti di un volume permeato ni soldati, paracadutisti che si eser- questo aspetto simile, vale a dire di Carlo Gentile tigiani invece occultavano i corpi da una grande volontà di conosce- citano lanciandosi da un esile tra- agli effetti del terrore durante la pp.4IO, Lit 90.000 Rivoluzione francese. La vita mi- nacciata si fa più preziosa; non si Bollati Boringhieri, possono fare progetti, non si pos- Torino 1997 sono sprecare le occasioni. La storia per immagini I tedeschi si muovono in un'Ita- A lungo il fascismo restaurato lia che volentieri si presta a essere all'ombra della protezione tedesca CARLO BOCCAZZI VAROTTO fissata con l'occhio del turista ma dopo I'8 settembre ha costituito un che regolarmente sfugge al contat- tema di rievocazioni accompagna- Negli ultimissimi anni, anche in Italia, si le storie fotografiche apparse fin dall'inizio de- to: dalle loro fotografie emana una te da fotografie e altre immagini, evidenzia una crescente attenzione per gli ar- gli anni ottanta, che avevano come oggetto lo sensazione di forte solitudine. In manifesti, pagine di giornali. chivi fotografici e la fotografia storico-docu- sviluppo dei partiti di massa, il fascismo, il mo- questa società stravolta e sospesa, Adolfo Mignemi, in uno dei saggi provvisoria e terribile, è la freddez- mentaria. Un'attenzione in buona misura in- vimento operaio e contadino. Una di queste li- introduttivi al volume pubblicato za soprattutto a segnalare il disa- dotta dalle necessità del mercato editoriale e ora da Bollati Boringhieri, passa nee, figlia della critica d'arte, individua nella gio, o a nascondere l'ostilità, nei dall'irrompere di nuovi media, affamati, perla tra l'altro in rassegna le pubblica- storia della fotografia un succedersi di vertici confronti dell'occupazione tede- zioni illustrate di argomento simi- loro stessa natura, d'immagini (si pensi a In- significativi e di figure chiave, ritenendo nel sca. Quando le libertà sono sop- le; ve ne furono parecchie negli an- ternet e ai Cd-Rom). In passato l'interesse nu- contempo che il contesto sia quindi da rimuo- presse e a dominare è soltanto la ni dal 1948 al 1967, poi sono venu- trito dal mercato nei confronti dell' immagine, vere o sìa, anzi, già di fatto rimosso. Un'altra li- forza, lo sguardo fotografico del te meno quasi del tutto. C'è stata cui si guardava come a una semplice illustra- nea, onde rendere la fotografia una fonte im- potere o di uomini legati al sistema da ultimo una ripresa che non vie- zione, è stato spesso un nemico insidiosissimo mediatamente utilizzabile per gli studi di ca- di potere può difficilmente arriva- ne segnalata. Di piccole dimensio- degli archivi fotografici e ha contribuito in rattere storico-diplomatico, cerca in essa la con- re a cogliere qualcosa dei senti- ni ma ampiamente illustrato, è il molticasia romperne l'unità, a smembrarli e a ferma di dati storici elaborati preventivamente menti che si agitano negli animi. quadro che degli avvenimenti e de- organizzarli secondo criteri di pura consulta- su altre, e diverse, basi documentarie. Limma- Per descrivere l'atteggiamento dei gli sviluppi principali ha composto zione. Linformatica, invece, sta oggi rivolu- gine fotografica può allora rischiare di essere cittadini comuni in quel periodo, Gianni Oliva (La Repubblica di zionando la conservazione stessa delle imma- assai poco utile alla ricerca storica. Si limita in- Lutz Klinkhammer ha parlato di Salò, Giunti, 1997); in anni recenti gini e induce sempre più le istituzioni culturali fatti a confermare la lettura che dei fatti viene "passività politica (presunta o rea- sono usciti ancora due repertori le)" e ha aggiunto: "Proprio questa pubbliche e private a far coesistere nella me- svolta a partire dai testi scritti. De Luna e Mi- iconografici sempre su questo te- forma di 'attendismo' (in cui le moria del computer due catalogazioni. Luna gnemi ribaltano efficacemente questo punto di ma, uno curato da Mario Cervi per simpatie della popolazione posso- consente una rapida e soddisfacente fruizione Rizzoli, l'altro da Antonio Spinosa vista e concentrano lo sforzo interpretativo sul- no tranquillamente essere rivolte per Mondadori. dell'immagine, l'altra il mantenimento la serie e sull'analisi quantitativa. E cercano al- alla Resistenza) non è dannosa alle dell'integrità dell'archivio. tresì di cogliere quegli elementi qualitativi che forze di occupazione". Rispetto ai precedenti, il volume hanno a che fare con la persistenza o con la rot- pensato da De Luna e Mignemi Parallelamente si sta consolidando un ap- Tra i fascisti e tra i tedeschi c'era- tura delle convenzioni formali. comporta diverse novità. Decisiva proccio alla fotografia come fonte storica che no dei bravi fotografi. Basta vedere è l'attenzione per i diversi punti di può partire dallo studio concreto degli album, Quest'approccio permette di esplorare ciò che nel repertorio le immagini prodot- vista, per il ruolo degli osservatori, dei libri illustrati, e degli stessi archivi, sempre si può definire la "zona grigia", nonché gli ele- te dall'Istituto Luce sulla pesca in per l'impronta soggettiva che dà più spesso ordinati, utilizzabili o comunque og- menti sociali e collettivi di cui la fotografia è per- Adriatico oppure gli schizzi roma- un senso alle vicende, alle scene e getto di possibile consultazione. La Storia fo- meata. Possono scaturire così elementi storici ni di un operatore tedesco: i due ai ritratti. Questa Storia fotografica tografica della Repubblica sociale italiana di originali. Solo a questo punto gli autori si preoc- carabinieri ripresi di spalle con i della Repubblica sociale italiana Giovanni De Luna e Adolfo Mignemi, assie- cupano di ricorrere ad altre fonti per ricostruire mitra che spuntano paralleli dal non ha il carattere poi di un testo me alla precedente Storia fotografica della Re- tutte le informazioni necessarie e per collocare drappeggio degli ampi mantelli; le corredato da illustrazioni, semmai due donne che riempiono gran sistenza di Mignemi, è un tassello importante l'immagine fotografica nel contesto storico. Mi- il discorso centrale è affidato pro- parte dello spazio visivo con le loro di questa tendenza che si pone esplicitamente gnemi prende inoltre le distanze dall'astrattezza prio alla successione delle immagi- giacche di pelliccia e che non han- l'obiettivo di mettere in relazione lo sviluppo ni; le parole, i saggi introduttivi, le di una semplice storia sociale della fotografia. no un volto, ma solo gambe, gonfie premesse alle scansioni interne del della fotografia con quello della società e del Lauspicio è che presto altre operazioni di tal fat- e capelli... La bravura tecnica tutta- repertorio, le didascalie devono momento storico che l'ha prodotta. ta, dedicate a diversi aspetti della vicenda nazio- via in questi casi non è sufficiente. servire a rendere più chiaro il di- De Luna e Mignemi rompono con alcune nale, vadano a costruire quell'ipotetica storia Per cogliere lo strabismo nascosto scorso affidato alle immagini. Le delle linee principali che hanno caratterizzato della fotografia italiana che oggi manca. sotto la passività apparente ci sa- scansioni interne sono legate alla rebbe voluto uno sguardo come provenienza delle fotografie; il re- quello di Cartier Bresson, ci sareb- pertorio è diviso in cinque parti: si be voluta una disposizione all'amo- comincia dalla visione propria dei delle loro vittime; le esecuzioni re, di capire, prima ancora che di liccio di legno... Scene ritratte per re, alla tenerezza per il prossimo. In fascisti, prima vengono le immagi- pubbliche da loro inscenate furo- spiegare. Nella scelta delle imma- esaltare la funzione degli organi quei tempi di ferro e di fuoco i fo- ni a carattere ufficiale, poi ci sono no rare. Per la verità, se non ci si gini, i fascisti sono trattati con ri- statali forniscono ora testimonian- tografi militari e i militari fotografi quelle di natura privata; due sezio- sofferma su un singolo aspetto, spetto; la sensibilità dei curatori za di scempi e sofferenze: vengono non erano animati da sentimenti di ni, per le quali rilevante è stato l'uso del terrore fu comune a en- per il lato soggettivo delle vicende fuori le distruzioni della guerra, o i simpatia quando si trovavano di l'apporto di materiale inedito, so- trambe le parti nella guerra civile; storiche ha questa conseguenza; il sintomi di una povertà endemica o fronte ai loro simili in abiti civili. Si potevano fingere turisti, potevano no riservate alle fotografie scattate se il primato statistico della ferocia profilo umano, le ragioni ideali, lo gli arresti degli ebrei. Viene fuori dar fondo a tutta la loro curiosità, dai tedeschi; le immagini sono spetta ai tedeschi e ai fascisti, non è sconcerto anche, il cupo pessimi- perfino l'omaggio consapevole o spesso più penetranti, più genuine registrare con cura le apparenze. neppure questo il più degno ed smo, la spavalderia dei fascisti so- involontario alla dignità del nemi- di quelle realizzate da operatori L'accesso ai veri sentimenti della esaltante tra i motivi che inducono no oggetto di notazioni attente. La co: sono stati i servizi fotografici te- italiani; anche qui la produzione comune umanità era loro precluso. a preferire la causa antifascista. La varietà delle prospettive restituisce deschi a occuparsi dei partigiani ufficiale è separata dal materiale Erano tempi di guerra civile, il po- differenza insanabile, assoluta, ri- allo stesso Mussolini un volto mu- autonomi della Val Chisone cattu- privato; infine un settore più pic- tere agiva sotto il segno dèlia mi- guardava gli obiettivi, i valori di ri- tevole, ancora vivo e capace in ta- colo riunisce le immagini che ri- rati in un rastrellamento; due tra i naccia e i pensieri circolavano in se- ferimento, non i metodi o le singo- luni momenti di illudere come un traggono momenti successivi alla giovani prigionieri destinati all'im- greto. Come la tenerezza, del resto. le persone. Ragionando sulle SS, sconfitta della Repubblica sociale: tempo; in altre fotografie emerge piccagione esprimono in modo gli autori sono per lo più militari Primo Levi è arrivato a trovare im- la nuova realtà del personaggio che splendido la fierezza morale, con alleati. proprio il termine "aguzzini"; ha non viene identificato mai con la tratti di una maestosa umanità sui spiegato che quel termine faceva maschera dagli occhi spiritati; il volti illuminati dal sole. Qualche clamore ha suscitato il pensare a "individui distorti, nati Duce torna a essere prigioniero del Molte immagini ritraggono la vi- saggio introduttivo di De Luna che male, sadici, affetti da un vizio suo destino, ha l'aria spoglia a vol- ta sociale, la vita della popolazione fornisce elementi utili per una let- d'origine"; invece quegli individui te dell'idolo crollato e sopravvissu- civile. Disegnano un paesaggio in- tura tematica dello spettacolo of- "erano fatti della nostra stessa stof- to al suo mito; il politico in una fo- consueto, pieno di donne e bambi- ferto dalla Repubblica sociale. De- fa, erano esseri umani medi, me- tografia tedesca è appena ricono- ni, di ragazzini e anziani; scarseg- dica in particolare un paragrafo a diamente intelligenti, mediamente scibile, somiglia già a un'ombra giano gli uomini adulti: tanti sono un soggetto ricorrente nella storia malvagi: salvo eccezioni, non era- che avanza controluce. prigionieri, altri sono soldati, altri e nella raffigurazione di quegli an- no mostri, avevano il nostro viso, Il potere tende naturalmente a si nascondono o sono partigiani. |DEI LIBRI DEL MESE|

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a tutti che i confini dell'avventura ai leoni africani. La lunga via di potevano essere superati attraver- Bonatti, e le sue corrispondenze Un cavaliere avventuroso so la creatività e l'entusiasmo. Il per "Epoca", durarono quattordi- Il brodo direttore di "Epoca", Nando Sam- ci anni, ed è così che oggi nasce 0 I viaggi intorno al mondo di Monatti pietro, gli diede carta bianca, e lui suo tredicesimo libro, In terre lon- di Maraini iniziò a tenere corrispondenze dai MARCO FERRARI tanir. dai tanti segmenti di quel suo luoghi più remoti del pianeta. Con unico e indimenticabile viaggio in- GUIDO BONINO la sua macchina fotografica e il tac- torno al mondo. È una prosa intri- l'alpinismo esercitava ancora una cuino (per scrivere in presa diret- sa di realismo, frasi come fotogra- Walter Bonatti lunga eco nell'immaginario del ta), iniziò a vagabondare per luo- fie che inseguono i passi del prota- Fosco Maraini In terre lontane pubblico, riempivano con imman- ghi all'epoca ancora poco cono- gonista sul fondale della narrazio- Paropàmiso cabile puntualità le prime pagine sciuti. Si caricò su una canoa un ne in prima persona. Ma al di là di pp. 437, Lit 32.000 a dei giornali. E mentre lui scalava mese di viveri, un fucile Husqvar- ogni giudizio formale e della l ed. I963, Baldini & Castoldi, c'era spesso un giornalista ad at- na (che buttò via subito per una straordinarietà delle avventure pp. 392, Lit 45.000 Milano 1997 tenderlo alla base della parete. Era scelta etica), e andò incontro al raccontate, ciò che più impressio- Cda, Torino 1997 poco più che un adolescente quan- grizzly del Klondike sul fiume na di questi scritti è l'accento po- do salì in un'unica stagione le più Yukon, agli orsi kodiak del Gran- sto dall'autore sul rapporto uomo- Quando scese dalla vetta del Cer- Paropàmiso è il nome che i greci vino, in quel generoso pomeriggio diedero alla catena dell'Hindu- di trentatré inverni fa, Walter Bo- Kush, nel Pakistan settentrionale. natti sapeva che non avrebbe mai E il Paropàmiso, e più precisamen- più scalato nessun'altra montagna I tibetani prima dei cinesi te il Saraghrar (7350 m), è la meta "estrema". Sedici anni di alpinismo della spedizione alpinistica orga- si erano accumulati dentro di lui, e il PIERO BONINO nizzata dal Cai di Roma nel 1959 e suo intuito aveva capito che era arri- diretta da Fosco Maraini, orienta- vato il momento di fermare la corsa. Tibet sopravvissuto. Mustang e Dolpo, a Dhaulagiri. La valle è infatti sovrastata di lista, antropologo, alpinista. Il li- Troppe volte era passato indenne a cura di Gianfranco Bracci; prefaz. di Fosco Ma- bro, pubblicato per la prima volta un soffio dalla morte. Troppi com- ben 5500 metri da questi due colossi hima- rami, postfaz. di Reinhold Messner, Cda, Tori- da De Donato nel 1963, è il reso- pagni erano morti al suo fianco. laiani. conto di quella spedizione, ma è no 1997, pp. 79, Lit 39.000. Vi sono poi i due capitoli maggiori, dedica- anche molto di più. È contempora- Attività pubblicistica ti al Mustang e al Dolpo, con numerose foto- neamente un racconto di viaggio, La proposta di questo libro è di farci cono- grafie a colori dei luoghi e degli abitanti at- un trattato di antropologia e di sto- di Bonatti scere due piccoli territori nepalesi al confine tuali. Le considerazioni sul loro modo di sen- ria delle religioni, e anche un reso- Le mie montagne, Zanichelli, con il Tibet: il regno del Mustang e la regione tire e di vivere fanno riflettere. Essi suddivi- conto alpinistico. La scrittura gra- 1961. devole e piana, ma talvolta piace- del Dolpo, che grazie alla loro posizione iso- dono l'esistenza in impressioni momentanee I giorni grandi, Zanichelli, 1971. volmente datata, di Maraini riesce Processo alK2, Baldini, 1985. lata hanno conservato intatte le testimonian- secondo le necessità immediate, in una sinte- ad affrontare con la stessa natura- Un modo di essere, Dall'Oglio, ze autentiche di usi e costumi del popolo tibe- si assoluta del "cogliere il presente". Soltanto lezza la descrizione della vita not- 1989. tano prima del livellamento operato dallo vivendo ciascun istante separatamente, senza turna di Rawalpindi, i fondamenti Montagne di una vita, Baldini "schiacciasassi" cinese. guardare né indietro né avanti, una vita co- teologici dell'Islam, la storia delle & Castoldi, 1995. La bellissima prefazione di Fosco Maraini me questa può essere vissuta. Questi popoli campagne militari di Alessandro Magno, i problemi organizzativi di K2, storia di un caso, Baldini & va letta con attenzione, per poter afferrare hanno sempre svolto nei secoli il mestiere di una spedizione alpinistica extraeu- Castoldi, 1996. la chiave di lettura del libro. Si potrà così ap- carovanieri. Coltivavano l'orzo in primavera, In terre lontane, Baldini & Ca- ropea degli anni cinquanta, gli usi lo scambiavano a nord in Tibet durante stoldi, 1997. prezzare e condividere la proposta di avan- e i costumi di popolazioni vissute Dalla metà degli anni sessan- zare "in punta di piedi" nel viaggio di cono- l'estate con un equivalente doppio di sale, per secoli nell'isolamento delle ta si dedica alle grandi esplora- scenza di questi paesi. Un mondo splendido che a sua volta veniva ancora scambiato in montagne pakistane. Chiunque zioni del pianeta pubblicando e fragile a tal punto che, perché no, si può autunno con una quantità doppia di grano può trovare qualcosa di suo gradi- numerosi reportage sul setti- giustificare l'intento di mimetizzarsi con il coltivato nel sud della pianura nepalese. Gli mento. manale "Epoca" e diversi libri paesaggio, per non disturbare, magari ve- usi e i costumi sono ancora oggi quelli di cin- Tra gli innumerevoli spunti pre- fotografici. stendo alla tibetana, senza sfoggio, in modo quantanni fa. Prova ne è l'entusiasta descri- senti nel libro, imperdibile è la de- A Torino dal 20 febbraio al scrizione del brodo Epsimìra (acro- da confondersi con quei "sublimi orizzonti". zione del trek compiuto da Franco Moro nel 10 marzo presso il museo della nimo di Egitto, Palestina, Siria, Me- 1990. montagna è aperta una mostra Seguono le preziose e bellissime fotografie sopotamia, Iran e Arabia) e del bro- dal titolo "Fermare le emozio- in bianco e nero scattate agli abitanti negli Infine sono offerte due proposte di do Icigiati (India, Cina, Giappone, ni" sui reportage dell'alpinista. anni cinquanta dal tibetologo David Snell- trekking (circa venti giorni ciascuno) da af- Tibet), termini con cui Maraini indi- grove. Dopo l'introduzione del curatore frontare nelle due regioni. Vi sono indicazio- ca, con leggerezza di'tocco ma se- Aveva trentacinque anni, e dopo tre dell'opera e alcuni cenni naturalistici su flo- ni molto pratiche su luoghi, clima, trasporti, rietà dottrinale, quelle che secondo giorni di solitudine (lungo una via ra, fauna e geologia si passa all'esame attrezzature, punti di riferimento e di appog- lui sono le due grandi culture reli- nuova sulla parete nord) trovò tele- dell'attività alpinistica che si è svolta nella gio e così via. giose dell'umanità, rispettivamente quella delle fedi profetiche (zoroa- camere, microfoni, e milioni di zona. Qui infatti si trova la valle del Kali Il volume è stato realizzato con il contribu- sguardi puntati sul suo volto segna- strismo, cristianesimo, ebraismo, Gandaki, percorsa da Herzog e compagni to volontario degli autori e di alcuni sponsor. to dall'immensa fatica di una delle Islam) e quella della religione "come più spaventose imprese di tutti i nel 1950 alla ricerca dell'accesso all'Anna- I proventi saranno utilizzati per la costruzio- psicologia e come armonia con l'ani- tempi. Trovò un mondo apparec- purna e negli anni successivi da numerose ne e gestione di una scuola elementare tibeta- ma del mondo" (induismo, buddhi- chiato a festa, e l'oro della medaglia spedizioni che tentavano la conquista del no-nepalese. smo, giainismo, taoismo, confucia- che il presidente della Repubblica nesimo, scintoismo). Altrettanto gu- (Giuseppe Saragat) gli appese al col- stoso è il racconto della visita, du- lo. Con quella scalata finì un'epo- rante il ritorno dal Saraghrar, a una pea, si dice oggi a ragione: l'alpini- temute pareti delle Alpi: la Nord- de Nord. Poi, Capo Hom, l'Africa animale: "Mettersi di fronte a una valle abitata dagli ultimi kafiri kala- smo presto si sarebbe trasformato, ovest del Pizzo Badile, la Ovest Nera, la Barriera corallina, il mare tigre nella giungla, e senza imbrac- sh, una popolazione che ha resistito per secoli all'invasione, più o meno non avrebbe più avuto un'impronta della Aiguille Noire e la Nord delle di sabbia dei deserti australiani e ciare un fucile, potrebbe sembrare pacifica, dei musulmani e ha conser- esplorativa (anche perché il terreno Grandes Jorasses. Nel 1951 gli ita- americani. Senza il diaframma del- lì per lì un gioco irragionevole, una vato intatti o quasi (almeno fino al inesplorato almeno sulle Alpi si an- liani leggevano sulla stampa della le armi allungò la mano ai gorilla di specie di roulette russa, ma se a 1959) i costumi e la religione indige- dava esaurendo), e avrebbe intra- sua via nuova sulla Est del Grand montagna e ai draghi dell'isola di questo si arriva per gradi... la cosa ni, che per alcuni particolari fanno preso le strade della specializzazio- Capucin. Nel 1955 (Bonatti aveva Komodo. Alla tigre di Sumatra e ai diventa allora completamente di- solo venticinque anni) dell'apertu- pigmei, agli uomini della giungla e versa e positiva". pensare a una sopravvivenza del ne acrobatica, dell'avventura sporti- mondo pagano: si veda per esempio va, della corsa ai record. Lui, Bonat- ra in solitaria di una via sul pilastro ovest del Petit Dru che lo aveva in- l'estesa coltivazione della vite, un re- ti, non volle inciampare in un siduo dionisiaco e mediterraneo in percorso alternativo alla sua etica coronato agli occhi del mondo in- SANDRO PAOLO CARBONE - GIOVANNI RIZZI tero come re dell'alpinismo estre- una terra che tutto intorno ha ban- originale, e così, dopo l'abbandono, dito le bevande alcoliche e con esse la sua immagine si cristallizzò per mo. In inverno tante altre imprese, ABAQUQ ABDIA tra cui quella sullo sperone Walker tutta la cultura che vi era collegata. sempre in quella del cavaliere solita- Una valle, questa, che non può che rio di un mondo ormai finito. Non è alla Nord delle Grandes Jorasses, e NAHUM SOFONIA appunto l'ultima, la Nord del Cer- essere definita, un po' giocosamen- facile parlare oggi di Bonatti come LETTURA EBRAICA, GRECA E ARAMAICA te, "arcadica": "Pareva impossibile autore di libri (nella sua carriera ne vino. Bonatti cavalcò quel succes- so superando il suo stesso ruolo di non ci scappasse la parola 'arcadi- ha venduti centinaia di migliaia in Sinossi delle versioni bibliche co'! Tanto infatti risultò appropria- tutto il mondo occidentale) prescin- alpinista e diventando l'icona di un inedito stile di vita, che la gente diffuse ai tempi di Gesù ta al luogo ed alla gente che la usam- dendo dal suo ruolo di protagonista «Testi e commenti - sezione: La Parola e la sua tradizione» mo, a proposito e sproposito, per vivente: Bonatti è prima di tutto il avrebbe identificato con il neologi- smo "bonattismo". "Bonattismo", due o tre giorni, finché non ci venne protagonista di un'epoca e poi il dopo il Cervino, significava cerca- a noia. 'Hai visto l'arcadico vec- narratore di se stesso. re i silenzi di spazi disabitati ai li- RI chio?', 'Ecco le arcadiche fanciul- Negli anni sessanta Bonatti era le!', 'Dov'è l'arcadica capanna?', miti del mondo, significava andare VIA N0SADELLA 6 EDIZIONI TEL. 051/306811 considerato l'alpinista più forte del 40123 - BOLOGNA FAX 051/341706 'Buttami l'arcadica pentola'...". tra le fiere senza armi, e raccontare DEH0NIANE pianeta. Le sue scalate, quando BOLOGNA IDEI LIBRI DEL MESE

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Rosa Battaglia Ott struzione delle frasi e per l'uso Il processo davanti delle parole, un vocabolario di circa al giudice di pace. Istruire e/o educare cinquecento termini giuridici e am- Guida teorico-pratica ministrativi spiegati in un italiano semplice e chiaro; un'illustrazione per operatori e cittadini Questioni pedagogiche e riforme della scuola dei criteri grafici e tipografici per pp. 160, Lit 16.000 GIORGIO BINI impostare un documento. Il tentati- Simone, Napoli 1997 vo è di rendere più facilmente com- Riccardo Massa perché proprio questi punti es- pio, o l'incapacità di elaborare una prensibile la comunicazione scritta Il manuale di Rosa Battaglia risen- con i cittadini e tra le varie ammini- te positivamente dell'esperienza Cambiare la scuola. Educare o senziali sono stati ignorati, oscu- "cultura scolastica" ben distinta istruire? rati da valanghe di pseudonovità dalla cultura extrascolastica, la strazioni. Sembrerebbe un obiettivo dell'autrice come giudice di pace e trascurabile a fronte degli enormi della sua precedente attività di inse- pp. 190, Lit 20.000 ("americanismo di vecchio stam- mancata elaborazione d'un "codi- Laterza, Roma-Bari 1997 po", "curricoli e programmazio- ce simbolico della comunicazione problemi che affliggono la cosa gnante di materie giuridiche. L'e- pubblica. Ma non è così. In Gran spressione piana e discorsiva con- ni", tecnicismo a cui si è contrap- didattica" e d'un canone, potrem- posto un moralismo predicatorio, mo dire, delle "conoscenze impre- Bretagna, la revisione della moduli- sente l'apprezzamento dell'opera stica ha prodotto un risparmio an- Come giudicare questo libro di e ancora, "un livello di analisi che scindibili", l'assunzione d'una di- anche ai non addetti ai lavori, che nuo di circa settecento miliardi di li- quasi duecento pagine privo di sottolinea (...) il destino autorefe- dattica che in preda alle sue illu- possono rendersi conto non solo re, dovuto soprattutto al minor nu- note, che cita pochissimi nomi e renziale del sistema scolastico", sioni si pone come "variabile co- delle possibilità di tutela dei propri mero di errori commessi nella com- neppur tutti pedagogici, compar- "proclami e circolari di politica municativa indipendente rispetto diritti ma anche della relativa sempli- pilazione dei moduli e quindi al so in una collana d'interventi scolastica") che naturalmente all'organizzazione complessiva di cità e, spesso, gratuità di questa tu- minor tempo impiegato dai funzio- qual è quella laterziana dei "Libri hanno bloccato anche la possibi- un certo contesto educativo". tela. il ricorso alla giustizia non si pre- nari per l'istruttoria delle pratiche e del tempo"? Un pamphlet non è: lità d'agire secondo "pratica e Massa vuole una pedagogia che senta nel testo come un'onerosa av- per fornire ulteriori spiegazioni se lo fosse sarebbe da attribuire a buon senso", e dosi massicce di riscopra la propria dignità di di- ventura dai lontani esiti, ma piuttosto (senza poi contare l'abbattimento una specie di brontolone che in "ossessione valoriale" oppure di sciplina con propri oggetti di co- come una tranquilla marcia guidata del contenzioso). E i vantaggi non nome del buon senso fa uno sber- "accanimento tecnologico". noscenza, con una "radicalità teo- da un giudice che ha come scopo si esauriscono in ciò, posto che la primario la conciliazione delle parti, leffo e dice che il re è nudo: che Fra istruzione ed educazione, rica" capace di prendere sul serio l'educazione, di non chiarificazione del linguaggio buro- che è sì tenuto a osservare norme cioè le proposte di cratico ha un ben maggiore signifi- procedurali, per garantire il diritto di riforma, la pedagogia considerarla più un J "campo di sciacallag- cato in termini tanto di efficienza difesa nel modo più rigoroso, ma che accademica con tutte della macchina amministrativa contempera il rigore della legge con le sue illusioni di rin- gio culturale e profes- sionale, di convegni quanto di coinvolgimento dei citta- la comprensione delle situazioni più novamento e i suoi dini nell'amministrazione. Relativa- diverse. Il testo, dopo una breve in- tentativi di darsi veste Repertorio critico per adepti o chiacchie- re televisive". Vuole mente al primo profilo, è noto che la troduzione sulla figura del giudice di scientifica, la didattica chiarezza dell'esposizione costitui- Sono usciti nel 1997 utili strumenti di consultazione per lo che si presenti come fi- pace, magistrato le cui funzioni non che crede di cavarsela sce uno specchio della chiarezza studio del Novecento letterario italiano. Enrico Ghidetti e losofia dell'educazio- sono ancora abbastanza conosciute con qualche ricorso al- delle idee: se sottende idee chiare, Giorgio Luti; con l'appoggio di un gruppo di ventinove col- ne? In certe pagine dal grande pubblico, procede a una la tecnologia, e tutte le l'esposizione oscura può essere laboratori, hanno prodotto per gli Editori Riuniti di Roma il sembra di sì ("Bisogne- semplice esposizione dei principi escogitazioni dell'ulti- migliorata, e quando non può esse- Dizionario critico della letteratura italiana del Novecento rebbe domandare ai fi- fondamentali del processo civile, an- mo quindicennio non re migliorata vuol dire che le idee (pp. 940, Lit 80.000): ampia schedatura, tendenzialmente losofi, in particolare ai ch'esso in buona parte sconosciuto incidono sulla realtà non erano chiare e che quindi è me- esaustiva, di poeti e narratori e altri protagonisti e movimen- filosofi dell'educazione ai più. Con rigore scientifico vengo- profonda, non uma- glio frapporre una pausa di rifles- ti canonici. Ogni voce comprende un profilo biografico e un che sono i pedagogisti, no esposti gli atti del processo, la nizzano la scuola. Ma sione o abbandonarle subito. Rela- apparato bibliografico con le opere dell'autore e i principali di aiutare gli uomini di qualità delle parti presenti in esso, i Massa è uno del me- tivamente al secondo profilo, è qua- concetti di prova e di teste e, in spe- stiere: non respinge il contributi critici che lo riguardano. scuola a pensare l'edu- cazione"), in altre vuo- si scontato affermare che la chia- cie, le peculiari competenze del giu- ricorso al buon senso, rezza degli atti amministrativi dice di pace; il tutto in modo da con- e fa molto bene, ma le che questa disciplina —| possa darsi uno "statu- avvicina i cittadini alla pubblica am- sentire al cittadino che si trovi a par- scrive di pedagogia r— ministrazione, favorendo l'accesso tecipare a un processo e, in partico- con piena consapevo- L_MM H I to di scientificità" o ai diritti, realizzando la trasparenza lare, davanti al giudice di pace, di lezza teorica. Non è il » tende a identificarla delle procedure, consentendo il intenderne appieno le singole fasi e suo neppure un saggio tradizio- dice Massa, c'è "una vera dialetti- con la didattica ("pedagogia e di- controllo delle decisioni, e in gene- la terminologia usata, che prima po- nalmente inteso, non solo perché ca e non un falso dilemma". Sono dattica sono esattamente la stessa rale alimentando la fiducia nei pub- teva apparire riservata agli iniziati. Il non ne ha la struttura tradiziona- due aspetti diversi, ciascuno con cosa") o l'accusa di "nutrire la no- blici poteri. tutto con completezza scientifica, le nonostante le quattro pagine una propria storia e una propria stalgia dei grandi discorsi di tipo EUGENIO DALMOTTO tanto che il lettore ideale del testo abbondanti di bibliografia. eredità culturale, filosofica, pe- morale". non sarà solo il cittadino comune (in Se si può dire senza apparire dagogica, ciascuno con un "volto Qui si dovrebbe fare chiarezza. questo caso utilissimo sarà il glossa- lettori infastiditi perché costretti buono" e uno cattivo nel quale si La pedagogia come filosofia (e Francesco Galgano rio), ma lo stesso giudice di pace, leggono le degenerazioni: ambe- teoria politica) dell'educazione Diritto privato a sforzi supplementari: Massa dà a per il quale costituirà un utilissimo sfogo a un tumulto di critiche, due possono essere alienanti, non ha da temere i grandi discor- 9 ed. strumento operativo. progetti e idee; torna, senza trop- comportare imposizione, incul- si morali, dovendo proprio indi- pp. XVI-1004, Lit 78.000 FRANCA Bosco SACERDOTE po preoccuparsi di apparire ripe- camento, plagio, mistificazione, care fini e, se il termine non è Cedam, Padova 1996 titivo, sugli stessi temi, soprattut- ideologia. Ma nel loro lato buono troppo compromesso dalle ri- sono necessarie e insostituibili. I nunce di parte della pedagogia È ricomparso in libreria il fortunato Presidenza del to sulla dicotomia cognitivo/af- laici, i marxisti (purtroppo non laica e di sinistra, valori. La sua manuale di Francesco Galgano, Consiglio dei ministri- fettivo, quasi per non lasciar nul- la di non sufficientemente sono nominati e non possiamo di- "scientificità", poi, può riguarda- che, con questa ulteriore edizione, Dipartimento della esplorato, vagliato e meditato. stinguere se si tratta di marxisti re il rigore linguistico e metodo- si apre alla comparazione giuridica, funzione pubblica Non è la prima volta che accade per modo di dire) le hanno logico del suo linguaggio, non, si realizzata per mezzo di carte geo- Manuale di stile. di osservare che certi libri, dovu- separate e hanno as- spera, la scelta di campi d'inter- grafiche illustrative dell'area di Strumenti ti alla penna di pedagogisti pro- segnato alla vento, d'indagine, d'analisi, dove espansione dei principali principi di per semplificare il linguaggio fessionali come in questo caso, scuola il solo - sia consentito ripetersi - fini- diritto civile. Dedicato alle matricole di giurisprudenza alle prese con il delle amministrazioni o a studiosi che lavorano in al- compito di rebbe per porsi come doppione istruire, men- epistemologicamente debole del- difficile esame di diritto privato, il li- pubbliche tri campi, sem- tre i cattolici le scienze dell'educazione (psico- bro si caratterizza per l'esemplare pp. 169, Lit 28.000 brano dire co- non hanno logia, sociologia, antropologia e chiarezza del discorso e per la li- Il Mulino, Bologna 1997 se risapute (ad esempio, seguito sol- loro suddivisioni). Le resta inve- neare sistematica, che segue, per qui a p. tanto la via del- ce, accanto al suo ruolo di filoso- quanto una trattazione sistematica La lingua di funzionari pubblici, "Per la la predicazione mo- fia dell'educazione nel senso già lo consente, l'ordine del codice civi- giudici, notai, avvocati è, da sem- ralistica (se non al- indicato sopra, quello di episte- le anziché imboccare i percorsi pre, tra le maggiormente oscure. perché dispon- mologia dei processi educativi. tracciati dalle tradizionali costruzio- Eppure nulla quanto il diritto incide cologica gono di molte rivi- In questa veste e con questo com- ni dogmatiche modellate sulla teoria sulla vita di tutti: le leggi del Parla- più avan- ste e case editrici e pito potrebbe collocare nella giu- del negozio giuridico. Ma i pregi mento, le sentenze dei giudici, i zata è un alcuni fra loro, de- sta luce i risultati d'indagini dell'opera non si esauriscono nella contratti predisposti dalle grandi dato ov- dicandosi con se- scientifiche relative alla scarsa in- particolare felicità espositiva. Tutte società o dai notai, gli atti delle pub- vio, evi- rietà alla peda- cidenza dell'istruzione professio- le otto grandi partizioni di cui si com- bliche amministrazioni governano dente e gogia, alle scien- nale (scolastica) nell'occupazio- pone il manuale presentano spunti l'esistenza dei cittadini. acquisito ze dell'educazio- ne (il Nordest che disprezza di originalità e di interesse. Sfilano Si comprende allora l'importanza che cognizioni e af- ne, alla teoria della scuola l'istruzione e la scuola non è la così, sempre vivide, le parti dedica- del progetto finalizzato alla sempli- fetti, emozioni e conoscenze non possono ricondurre quella didat- sola regione dove tutti trovano te all'inquadramento generale, alla ficazione del linguaggio giuridico e sono versanti contrapposti ma tica a unità e conquistare posizio- lavoro?); come filosofia potrebbe proprietà, alle obbligazioni, all'im- in particolare di quello amministrati- aspetti intrecciati, coessenziali e ni, talvolta davvero meritate, nel- formulare in termini non retorici presa, ai singoli contratti, alle orga- vo perseguito dal Dipartimento del- costitutivi del processo di forma- la competizione per l'egemonia). e privi d'ambiguità il principio nizzazioni collettive, alla famiglia e la funzione pubblica. Uno dei pro- zione". civile e pedagogico che l'istruzio- alle successioni, alla tutela dei diritti, dotti di tale progetto è l'odierno Ma- Il fatto è che siamo davvero in La critica, se colpisce prin- ne, la cultura serve a tutti per es- seguite da un'appendice sulla ricer- nuale distile, rivolto a chi lavora nel- una crisi generale dell'istruzione, cipalmente la "polarizzazione tra sere cittadini coscienti e per leg- ca bibliografica, articolata lungo la la pubblica amministrazione e dell'educazione e della scuola e emotivismo e cognitivismo", "mo- gere e interpretare se stessi e il classica ripartizione tra leggi, giuri- diviso in tre parti: una raccolta di re- occorre, per tentare d'uscirne, ralismo" e "nichilismo" intellet- mondo. sprudenza e dottrina. Sia però con- gole e suggerimenti per l'organiz- muovere da una riconsiderazione tualistico, non risparmia altri ber- sentito esprimere un appunto zazione del testo, per la co- dei principi e dei fondamenti, sagli: la mania dei test, ad esem- su un minimo dettaglio, che Storia della specie umana, biolo- Angela Michelis meriterebbe forse una breve men- Insetti a merenda gia evoluzionistica e ominazione Carlo Michelstaedter. zione nella scanzonata collana "Di- compongono i primi capitoli del- Il coraggio dell'impossibile ritto e rovescio" curata dallo stesso l'Atlante-, una parte organica, com- pp. 240, Lit 28.000 Galgano. Ci sì intende riferire a un per uomini della biosfera pleta e ben riuscita che affascinerà Città Nuova, Roma 1997 caso proposto a illustrazione di una MARIO TOZZI anche il lettore meno esperto, seb- norma sulla responsabilità civile in bene il linguaggio non faccia di que- Il libro di Angela Michelis svilup- tema di danno cagionato da animali. sto volume un testo per tutti. Fra pa tre momenti della vita, o se si La legge stabilisce che il proprieta- Alberto Salza grandi pagine satinate. Merende a l'altro svelerà, anche a chi era con- preferisce dell'opera, del filosofo rio di un animale risponde dei danni Atlante delle popolazioni base di insetti e piccoli rettili in vinto del contrario, che la caccia non goriziano: i primi anni con la fami- cagionati da quest'ultimo salvo che pp. 410, Lit 320.000 Nuova Guinea, attese di giorni per è affatto una strategia recente, ma glia e la scuola, gli studi universitari provi il caso fortuito. Ebbene, sostie- Utet, Torino 1997 essere accettati da tribù se non come una specie di gioco rituale che ha as- a Firenze, il ritorno a casa per la ste- ne Galgano che un esempio di caso uomo almeno come bambina (!), sunto solo per poco tempo valore di sura della tesi di laurea. Il primo ca- fortuito che esclude la responsabilità ore per imparare a far parte del pae- sopravvivenza per rientrare subito pitolo, significativamente intitolato II del padrone di un cane per i danni "Come fai a comprendere un po- saggio, tè nel deserto con i Tuareg e dopo (soprattutto oggi) nell'alveo terreno culturale di Carlo Michel- cagionati da un morso consiste nella polo che per spostare cento chili usa molto altro nei piccoli riquadri bei- ludico originario. Insomma chi vi di- staedter, mescola circostanze bio- rottura della catena a causa di un ful- un bastone di bambù e per sollevare ge in cui Salza ha distribuito in pillo- ce che l'uomo è nato cacciatore sba- grafiche e retroterra storico-cultura- mine. Insomma, il nostro cane, anzi- un chicco di riso ne usa due?". Ov- le la propria esperienza sul terreno e glia, e la dimostrazione viene dalla le triestino; analizza la famiglia Mi- ché rimanere incenerito dal fulmine, vio che non avrebbero potuto mai quella di altri famosi (e non) etnolo- ricerca antropologica delle nostre chelstaedter, colta, borghese, si sbarazza della catena e, per fe- vincere, gli statunitensi, in Vietnam, gi d'assalto o viaggiatori (non preoc- origini fatta sul terreno, da cui si ebrea, dal ruolo sociale riconosciu- steggiare lo scampato pericolo uni- ma questa è antropologia? E - so- cupatevi, Chatwin non manca mai). evince come raccogliere frutti e nu- to; si spinge fino all'esperienza di tamente alla trovata libertà, azzanna prattutto - l'etnologia è una scienza? Peraltro l'etnologia è uno dei pochi trirsi di carogne fosse molto più con- Cario, giovanissimo geniale e sen- il primo sventurato passante, su cui - Ecco alcune delle domande che non "mestieri" basati sull'osservazione veniente - in termini energetici - che sibile, dolorosamente spaesato di in ultima analisi - si ripercuote la troveranno risposta nemmeno in cui il protagonista può rifiutarsi cercare di catturare animali più fronte alla contemporaneità, propo- consecuzione causale ingenerata Atlante delle popolazioni, ma decisamente (e talvolta furbesca- grandi e molto più forti. Prede erava- nendo una spiegazione più cultura- dall'evento atmosferico. Certo, il tut- che sicuramente verranno qui impo- mente) di farsi oggetto e rendere va- mo, e non ancora abbastanza mo- le che psicologica. Il capitolo pre- to non è troppo verosimile. Non per state correttamente, dan- _ derni per inventare le ar- senta un'ipotesi di lettura dell'opera questo ne soffre il valore didattico e dovi comunque l'im- mi che, all'inizio, erano michelstaedteriana come risposta scientifico del volume di Galgano. pressione di un insieme decisamente inadeguate. naturale a un retroterra attorno al (E.D.) di discipline ormai mo- Altro problema; dov'è quale ogni elemento (La persuasio- derne e mature. E, insie- situabile la "razza nera"? ne e la rettorica, l'epistolario, le Pietro Ichino me, basilari considera- Dizionari di lingua Voglio dire, è in Africa o poesie, l'opera grafica) si dispone. Il diritto del lavoro zioni che la congiuntura a Harlem, nel cuore Elemento centrale del secondo ca- in 500 domande e risposte ecologica rende attualis- Sono usciti presso Zanichelli tre piccoli volumi volti a fa- dell'Australia o nel Suri- pitolo è l'analisi dell'opera grafico- pp. XV-399, Lit 42.000 sime: l'uomo della bio- cilitare la consultazione di tre dizionari: inglese-italiano, name? Salza non fornisce pittorica e la riflessione sull'arte, se- condo la costruzione già sperimen- Giuffrè, Milano 1997 sfera - quello "moder- francese-italiano e naturalmente italiano. L'intento, oltre a risposte secche, ma ricor- no", occidentale - può quello di fornire le chiavi per un'individuazione più agevo- da che le razze biologica- tata: prima l'inquadramento storico le dei lemmi, è di dimostrare come l'uso del dizionari'pos- ed estetico, poi l'analisi delle opere, "Sì, la vita è tutto un quiz", cantava rifornirsi di cibo e so- mente non esistono, vista sa estendersi oltre le domande più automatiche e come riprodotte in una bella appendice. non molti anni or sono un noto intrat- stentarsi con derrate pro- la nota interfecondità de- possa contribuire alla conoscenza profonda di una lingua. Rilievo particolare viene assegnato tenitore televisivo. E in effetti i quiz venienti da qualsiasi par- gli uomini, con tanti salu- L'inglese è affidato a Maria Teresa Prat Zagrebelsky, il all'abilità di Michelstaedter come hanno ormai da tempo abbandona- te del pianeta, può, in- ti ai razzisti di tutte le lati- francese a Nadine Celotti e l'italiano a Carla Marello e caricaturista, fino a postulare un to il mondo dello spettacolo per inve- somma, scegliere. Ma tudini. E poi: economia, Adriano Raparo. nesso tra le ricerche grafica e filo- stire molteplici aspetti dell'esistenza: quale sarà il destino rapporti uomo-ambien- sofica. I significati si dispiegano ri- dal conseguimento della patente di dell'uomo appartenente te, complessi etnologici, conducendo a sé ogni lembo del guida all'accesso a prestigiose uni- a un solo ecosistema, prima di arrivare alla pensiero miche/staedteriano, tal- versità estere o al riconoscimento di quello che chiamiamo, a r~ fma [ geografia delle popola- mente pervasivi che anche l'ipotesi titoli'di studio in paesi stranieri. Nem- torto, "primitivo", che in L_ i^H H ! zioni e all'utile dizionario originaria retrocede di fronte-alla lu- meno il campo del diritto è immune caso di crisi non potrà finale dei popoli. Pecca- centezza del pensiero acerbo e in- da questa tendenza. Ne fa fede il te- rifornirsi altrove e soccomberà? no il lavoro di anni con un semplice to la mancanza di un indispensabile compiuto. sto di Pietro Ichino che compare, in- Alla base degli studi delle popola- gesto. Insomma, gli aspetti dinamici indice analitico (forse sarebbe stato ANNALISA MAGONE sieme ad altri di tenore analogo sul zioni c'è un lungo, attento e conti- delle popolazioni emergono non so- sterminato), che neppure le fotogra- diritto civile, penale, processuale nuo lavoro sul campo, che si indovi- lo dalle moderne carte tematiche et- fie o i suggestivi disegni esplicativi penale e amministrativo, nella colla- na in trasparenza attraverso ogni pa- nografiche (che costituiscono peral- riescono a far perdonare. L'Atlante Maurizio Sajeva, na "Lo studio del diritto" di Paolo gina dèi'Atlante e che affiora deci- tro solo un capitolo del volume), ma recupera a fondo lo spirito di tutti i Mariangela Costanzo Cendon. Certo, questo volume non samente nelle decine di box anche da brani di esperienza vissu- libri di questo tipo: essere un luogo Enciclopedia si limita a proporre domande a rispo- disseminati qua e là con apparente ta, a dimostrazione del carattere em- di navigazione culturale dove ognu- delle succulente sta multipla tra cui scegliere quella nonchalance, ma, invece, luccicanti pirico di una "scienza" che sembra no può costruirsi il proprio itinera- pp. 240,1212 ili. a col., esatta, ma ambisce a condurre i let- richiami per il lettore che si fosse ancora in attesa di una sua rivoluzio- rio personale di lettura tra i moltissi- Lit 68.000 tori a un approccio casistico e pro- momentaneamente sperduto tra le ne palingenetica. mi possibili. Zanichelli, Bologna 1997 blematico: spesso, come viene di- stesamente spiegato nelle articolate Non si sa se per strategia edito- soluzioni, più risposte sono egual- riale o per caso, fatto sta che la Za- mente corrette; e spesso non si è nichelli ogni sei anni pubblica un chiamati a risolvere un quesito no- Una falla nel muro della conoscenza: bel libro sulle piante grasse. Nel zionistico bensì a interpretare, alla 1986 è uscito Piante grasse di G. luce della regola giuridica, situazioni astronomia per dilettanti e non solo Rowley, nel 1992 l'Enciclopedia di fatto più o meno complesse. Ci si delle cactacee di Clive Innes e RENZO MORCHIO può tuttavia domandare da un lato Charles Glass, e quest'anno l'Enci- se sia corretto polverizzare discipli- clopédia delle succulente. Le due ne di indubbia complessità in se- Il cielo. Agenda "dilettanti", una specie di limbo in ta e ceralacca ha realizzato la "fu- enciclopedie sono simili per strut- quenze inevitabilmente frammenta- e manuale di Astronomia 1998 cui stanno persone che vorrebbero sione" nucleare. Ma si tratta di un tura e complementari nel testo, perché entrambe composte da rie di punti interrogativi, e dall'altro Lit 35.000 esser promosse all'altra categoria, sogno impossibile. Eppure una fal- ampie schede fotografiche a colori se sia giusto correlare la risoluzione Drioli, Como 1997 ma con poche probabilità che ciò si la nel nostro muro esiste. È una di quiz al superamento di esami uni- realizzi- falla notevole, anche se general- che permettono una facile identifi- versitari o di prove di concorso. Vi Si tratta proprio di un'agenda. Si Certo capita che il mio tabaccaio mente non se ne parla. Riguarda cazione a vista rispettivamente di sarà chi sosterrà che l'approccio a dirà che una pubblicazione di gran- ritenga di aver dei numeri e si met- l'astronomia. Anche qui esistono 1400 cactacee e di 1200 altre suc- quiz è culturalmente inammissibile; de impegno culturale come "L'In- ta a scrivere novelle o romanzi, ovviamente i problemi citati. I co- culente non appartenenti alla fami- ma a ben vedere il fenomeno è da dice" non può permettersi di recen- magari pensando di far cose egre- sti di installazione e di gestione dei glia delle Cactaceae. Le schede salutare con favore nella misura in sire agende, il cui scopo è rigorosa- gie. Capita anche che le faccia grandi telescopi e delle altre attrez- sono disposte in ordine alfabetico cui introduce valori quali l'uniformità mente pratico e spesso legato a in- stampare a proprie spese, ma le zature dell' astrofisica moderna im- in base al nome del genere della di giudizio, la pari opportunità dei teressi pubblicitari particolari. E probabilità che riesca a superare pediscono l'uso di tali apparecchia- pianta e dotate di una descrizione candidati e la trasparenza dei mec- vero. Ma questo caso è diverso. Ed quel tale muro cui accennavo so- ture per fini improduttivi, almeno teorica delle caratteristiche morfo- canismi di selezione. è usandola che mi sono venute in pra, salvo rarissime eccezioni, sono in tempi brevi. Chi punterebbe un logiche di ciascuna specie. Ma mente una serie di considerazioni trascurabili. Una situazione analo- tale strumento verso una ristretta mentre quelle sulle cactacee forni- di indiscutibile significato cultura- ga si ritrova in campo scientifico. zona di cielo solo perché; mese do- scono anche schematiche norme le e che mi sembrano meritevoli di Qui anzi è aggravata dai costi ele- po mese o anno dopo anno, vi po- di cottura, le altre indicano invece una riflessione più generale. Tutti vati delle attrezzature oggi indi- trebbe comparire una cometa nuo- l'eventuale posizione del vegetale noi diamo per scontato, esplicita- spensabili per condurre ricerche di va da scoprire? Un dilettante, con nella Cites (la convenzione sul mente o implicitamente, che esista qualche attualità, dal fatto che oggi un piccolo strumento però può far- commercio internazionale delle da un lato chi "produce" cultura e si tenda sempre più a lavorare in lo. E seguire per tempi lunghi una specie animali e vegetali minac- dall'altro chi "consuma" cultura e, "équipe" e da molte altre cause. Sa- stella variabile per determinarne il ciate di estinzione). Per educare naturalmente, la apprezza. Tra le rebbe sicuramente bello e affasci- periodo e il grado di variazione- collezionisti e amatori al rispetto e alla salvaguardia delle piante suc- due categorie sembra esistere un nante leggere la notizia che un delia luminosità, chi può farlo a co- muro quasi insuperabile. Nella se- agricoltore brianzolo con alcune culente. ELENA ALLEVA conda categoria esistono anche i tavolette, un po' difil di ferro, car- • (^7 ticcn^e-f^tc

John McDermott Peter Robert Campbell La grande storia Dalle origini ai giorni nostri Luigi XIV e la Francia di Jimi Hendrix del suo tempo __ pp. 172, Lit 38.000 pp. 195, Lit 18.000 Giunti, Firenze 1997 Un libro ambizioso, troppo lungo e troppo breve Il Mulino, Bologna 1997

Il titolo non deve trarre in inganno: CARLO CARTIGLIA Siamo di fronte a un volume di sin- La grande storia di Jimi Hendrix è fi- tesi evidentemente destinato a un nalmente il volume che rende giustizia Ernst H. Gombrich vella, e 20, Non c'è altro Dio all'in- dopo la crocifissione di Cristo (cioè pubblico studentesco e che fa parte di una serie interminabile di biografie, Breve storia del mondo fuori di Allah e Maometto è il suo verso il 60 dopo Cristo) regnava a di una serie di opere che Campbell vere o romanzate, che ci hanno sem- pp. 332, Lit 25.000 profeta)-, quando si accenna ai fon- Roma un imperatore malefico: Ne- ha dedicato a un'ampia e comples- pre descritto il chitarrista di Seattle co- Salani, Firenze 1997 damenti dell'illuminismo (il capito- rone. Ancora oggi si parla di lui rab- siva ricognizione della società fran- me una viziosa rockstar alle prese più lo 23, La vera nuova epoca). brividendo, come del peggiore dei cese di antico regime. Per quanto di con gli stupefacenti che con la musi- Ma, purtroppo, accanto a questi malvagi. A renderlo così ripugnante natura sintetica, questa monografia ca. In realtà, come McDermott affer- Nel 1935 Ernst Gombrich, giova- punti felici, ve ne sono altri meno è il fatto che non era neppure un - che articola la propria trattazione ma alla fine del testo, abbiamo avuto a ne viennese in cerca di lavoro (era riusciti. Forse l'assunto è troppo mostro di cattiveria senza scrupoli, incrociando l'analisi della politica di che fare con un musicista che in circa nato nel 1909, si era da poco laurea- ambizioso e, quindi, carico di "tra- ma un omuncolo debole, presun- Luigi XIV con l'illustrazione dei ca- quattro anni ha prodotto materiale che to con una bella tesi su Giulio Ro- bocchetti"; forse non si può, soprat- tuoso, sospettoso e pigro, che si ri- ratteri fondamentali della società ha profondamente influenzato, e in- mano e il Palazzo Te di Mantova), tutto rivolgendosi ai ragazzi di oggi, teneva un poeta e un cantore, man- francese della fine del Seicento - è fluenza ancora oggi, la musica con- riceveva da un amico editore l'invi- abituati a ben altro (naturalmente, giava o meglio si abbuffava solo dei ricca di intelligenti spunti problema- temporanea. Il libro è una specie di to a tradurre e adattare un testo in- anche in peggio; ma abituati a ma- cibi più prelibati e non aveva un bri- tici, che ne rendono molto utile e diario di tutta la sua carriera artistica, glese, una storia del mondo per neggiare cartine e immagini di tutti i ciolo di decenza né costanza. Aveva piacevole la lettura. L'obiettivo che dalla nascita alla morte, con una minu- bambini. Accettò, iniziò a leggere, tipi, incapaci di una lettura conti- un viso molle ma non spiacevole, e l'autore si propone è esplìcito. È ne- ziosa analisi di tutte le session di stu- ma si fermò ben presto. Ricorda og- nua per più di due pagine), raccon- un sorriso autocompiaciuto e mal- cessario a suo avviso non solo de- dio, le fasi creative, le principali esibi- gi: "Quel libro era così brutto che tare una storia "tutta filata", ripor- vagio sulle labbra". personalizzare l'interpretazione del zioni dal vivo. La testimonianza diretta decisi di scriverne uno io". Nacque tata a una dimensione adolescenzia- Il libro è di circa 320 pagine; periodo storico coincidente con il di Billy Cox, suo amico intimo e bassi- così, quasi per caso, troppe per una lettura regno di Luigi XIV (senza peraltro al- sta dal 1969, e di Eddie Kramer, tecni- questa Breve storia del senza interruzioni, trop- cun proposito denigratore), ma an- co del suono di quasi tutte le sue regi- mondo, che ebbe subito po poche per poter rac- che prendere le distanze da tesi strazioni, fornisce un completo e parti- successo in patria e fu Repertorio bibliografico contare, anche se breve- centrate su categorie astratte come colareggiato excursus di tutta la sua poi pubblicata in Ger- mente, una storia del quelle di monarchia assoluta, asso- attività. Una doverosa nota di merito mania e in Inghilterra. Lucio Gambetti e Franco Vezzosi hanno pubblicato, mondo. Forse proprio lutismo e Stato moderno, o su for- del testo è che non si fa cenno in alcu- Soltanto ora, dopo più presso l'editore Graphos di Genova, La letteratura italiana qui sta il punto che ge- mule interpretative ormai indebolite na parte alla vita privata di Hendrix e ai di sessant'anni, giunge del Novecento. Repertorio delle prime edizioni (pp. 527, nera i difetti maggiori: dalla ricerca più recente, come suoi rapporti con amanti, stupefacenti in Italia. Lit 88.000): schedatura strettamente bibliografica, di 709 non si sa per quali lettori quella dell'alleanza della monarchia e con la giustizia. Il volume, in formato Molte cose sono acca- poeti, narratori e critici, nati tra il 1850 e il 1950. sia pensato. Un bambi- con la borghesia nascente in funzio- doppio, è corredato da fotografie in dute al suo autore da al- no delle elementari non ne antinobiliare. Ciò che infatti è ne- bianco e nero e a colori e contiene la li- lora: ha lasciato l'Austria può cavarne nulla: for- cessario per una percezione reali- sta completa di tutte le registrazioni, nel 1936 per fuggire da- Guide di viaggio zatamente si danno mol- stica dell'operato di un monarca co- edite e inedite, con tutti i riferimenti gli orrori del nazismo, ha tissime cose per sconta- me Luigi XIV (fatta comunque salva tecnici e le note di produzione. Sono trovato in Inghilterra un Giunti ha pubblicato "Le guide del Gabbiano" che com- te, e la narrazione risulta l'eccezionalità della sua personalità inoltre riportate alcune foto di mano- rifugio sicuro; è divenu- prendono vari aspetti dei luoghi che si intendono raggiun- soltanto un elenco di no- e la grandiosità della sua visione scritti di alcuni testi delle sue canzoni. to cittadino britannico, è gere: natura, storia e cultura, civiltà e tradizioni, itinerari. mi e di fatti. Un ragazzo della monarchia) è tenere conto del- MARCO CIARI stato insignito del titolo Sono a disposizione: Istanbul e Turchia, Budapest e Un- tra i 12 e i 15 anni, anche la grande complessità del quadro di baronetto; ha aggiun- gheria, Sicilia, Vienna e Austria. se in grado di capirne delle preesistenze, delle strutture S. AQUILANTE, F. BECCHINO, to, alla maniera anglo- r •ui ! linguaggio e impianto profonde del sistema sociale, eco- G.BOUCHARD,G. TOURN, sassone un'H tra nome e ! - H ! generale, ha pochissimi nomico, giuridico e delle mentalità, L. VIOLANTE cognome, divenendo punti di appoggio (tro- dell'estrema varietà sociale e istitu- CHIESE E STATO NELL'ITALIA così Sir Ernst H. Gombrich, uno dei le soltanto grazie a un tono spesso va in tutto 29 disegni e 10 cartine, zionale della Francia del suo tempo. CHE CAMBIA maestri assoluti negli studi di storia falsamente accattivante. Due esem- per altro di qualità modesta e per Molto più dell'idea di un assolutismo Il ruolo del protestantesimo dell'arte. pi tra i tanti: "Tra il 550 e il 500 nulla perspicui), non ha pause e completo, sistematico e pervaden- 192 pp., L.22.000 Per questo, per questa sua gran- avanti Cristo si è verificato uh fatto non trova spunti di riflessione e ve- te, ancora legata a stereotipi risa- La storia dei protestanti italiani a partire dal de, strameritata fama, si deve segna- stranissimo. A dire la verità non ca- rifica. Per un ragazzo degli ultimi lenti alla propaganda antimonarchi- 1848 dimostra che è possibile essere laici e anni delle scuole superiori risulta ca della parte finale del regno del credenti in Italia e contribuire alla costruzio- lare questo libro. Tra le sue pagine pisco neanch'io come sia successo, ne di uno Stato moderno e separato dalla cerchiamo qualcosa che ci faccia in- ma forse è proprio questo a rendere troppo banale. Infine, un ultimo Re Sole, o di un antistorico pro- Chiesa. Dal «Libera chiesa in libero Stato» di travedere gli annunzi di quegli la cosa più interessante. Sta di fatto elemento di perplessità, e forse non gramma organico di creazione di Cavour alle Intese che regolano i rapporti straordinari testi che verranno, dalla da poco: la narrazione si ferma al uno Stato moderno, Campbell cer- con le chiese protestanti e aprono loro nuovi che sull'altopiano asiatico che si ca molto efficacemente di proporre spazi di intervento nel sociale. Storia dell'arte ad Arte e illusione, a estende a nord della Mesopotamia 1920; sono state aggiunte poco più L'immagine e l'occhio (è un'opera- aveva vissuto a lungo un selvaggio di dieci pagine (il capitolo 40, Ciò l'immagine di una monarchia dispo- zione che si è portati a fare con i che ho visto e imparato nella mia vi- sta più al compromesso e alla ricer- JOHN POLKINGHORNE popolo di montagna (...) Questi grandissimi, come quando, ad ta) per portare la narrazione dalla ca di intese e accordi con le forme QUARK, CAOS E montanari erano i persiani. Dopo esempio, abbiamo letto quella Breve aver subito per secoli la dominazio- fine della prima guerra mondiale a tradizionali del potere e della so- CRISTIANESIMO ma veridica storia della pittura italia- ne prima degli assiri e poi dei babi- oggi. E il risultato, come inevitabi- cietà che non a contrapposizioni Domande a scienza e fede le, è molto deludente: questi ultimi frontali e a prove di forza. I principali 107pp.,L 16.000 na scritta, e poi quasi rinnegata, da lonesi, un bel giorno ne ebbero ab- ottant'anni - e che ottant'anni! - aspetti della politica economica, so- Il docente di Fisica a Cambridge e teologo un giovanissimo Roberto Longhi). bastanza. Un importante, coraggio- sono presentati in modo affrettatis- ciale, istituzionale, religiosa del go- dimostra che scienza e religione sono ambe- Le recensioni che questo libro ha so e intelligente capo di nome Ciro simo ed ellittico, spesso con tono verno di Luigi XIV appaiono così due alla ricerca di un "credere" che sia moti- avuto sono state tutte molto favore- non volle più tollerare l'assoggetta- vato, ambedue tentano di "capire", non pos- predicatorio. Anche se non sposia- condizionati in maniera decisiva da- sono pretendere di possedere la conoscen- voli. È un giudizio che condividia- mento del proprio popolo, e così le mo interamente le note tesi dell'in- gli imperativi sociali, economici e za assoluta, né si basano solo su puri fatti o mo soltanto in piccola parte, e che ci schiere dei suoi cavalieri scesero contrastato primato del Novecento geopolitici dell'epoca; e una certa mere opinioni. pare dettato più dalla maestosità nella pianura di Babilonia. I babilo- così di moda oggi, si deve pur dire visione delle forze livellatrici e cen- dell'autore che dall'opera in sé. Al- nesi se la risero, quando dalle loro che un salto tanto brusco, un'am- tralizzatrici dell'assolutismo monar- CARLO PAPINI cune pagine sono interessanti: dove imponenti fortificazioni scorsero il putazione così drastica danno chico lascia il posto alla descrizione SINDONE si parla del cristianesimo e dell'isla- gruppetto di guerrieri che voleva un'impressione sgradevole. di un potere il cui sforzo di assicura- una sfida alla scienza e alla fede mismo (i capitoli 16, La buona no- conquistare la città"; "Circa 30 anni 175 pp.,L. 19.000 re la posizione della dinastia in Le prossime "ostensioni" sono uno schiaffo Francia e in Europa risultò perma- alla scienza: si torna a parlare di "sacra reli- nentemente vincolato dall'esistenza quia" come se fosse dimostrata un'età di porta gli eventi astronomici del con ampi corredi bibliografici nei di élite tradizionali: il ruolo proble- 2000 anni! L'A. rende conto dei più recenti giorno stesso e le costellazioni e i loro laboratori, potevano usarla co- matico da queste svolto nella so- studi e scoperte scientifiche sul tema. stipraticamente nulli se non un di- pianeti visibili. Carte del cielo e me un repertorio di base, di facile cietà francese avrebbe continuato a lettante? Oggi esistono moduli e pratici schemi consentono al dilet- trasporto. costituire il dilemma di fondo della DEBORA SPINI tabelle predeterminati a uso dei tante di identificare e riconoscere Per concludere: concordo che monarchia francese per tutto il Set- DIRITTI DI DIO, DIRITTI DEI dilettanti per standardizzare e le costellazioni, mentre la posizio- un'agenda non è di per sé un fatto di tecento. POPOLI omogeneizzare i dati. Non è quin- ne dei pianeti è indicata mese per cultura, ma lo diventa se inserisce mese. E vi sono tanti dati di ogni Pierre Jurieu e il problema della di un caso che spesso si legga che argomenti e spunti di interesse cul- GUIDO ABBATTISTA sovranità popolare (1681-1691) un semplice amatore ha fatto una genere e note e consigli per l'osser- turale che si legano al trascorrere 228 pp., L. 33,000 scoperta e che un pianetino o una vazione, il tutto su progetto di Giu- del tempo. Non so per ciò che ri- Il libro esamina alcuni aspetti del pensiero cometa sono stati associati al suo seppe Gavazzi dell'Osservatorio guarda le scienze umane, ma per le politico di Jurieu inquadrandoli nel dibattito politico del suo tempo e nel percorso di for- nome. Il dilettante astronomo in- astronomico di Brera (Milano). Ma scienze sperimentali non sembra mazione del pensiero politico moderno. somma ha discrete probabilità di poi ho scoperto che non è obbliga- difficile identificare spazi in cui i oltrepassare il mitico muro. torio esser "dilettanti" per trarre "dilettanti" potrebbero utilmente • •• editrice È ovvio che questo comporta la giovamento dall'agenda. Mi sono collaborare. Claudiana creazione di una letteratura ad hoc. accorto che amici soltanto curiosi Io comunque mi sono trascritto il L'agenda di cui sto parlando e che della natura potevano servirsene numero di telefono dell'editore, per Via Pr. Tommaso 1 -10125 Torino come mezzo per imparare a cono- Tel.011/668.98.04-Fax 011/650.43.94 mi ha suggerito questo discorso ne ordinare l'agenda anche nei prossi- è un esempio. Ogni giorno essa ri- scere il cielo, mentre gli specialisti mi anni: 031-364049. Un giullare nel sacrario del secolo. La favola audace di Benigni ROSETTA LOY

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È possibile darsi ragione di un "La vita è bella" di Roberto Benigni favola si è rotta e ha mostrato la sua gatto che porta gli stivali, di un ra- anima di fil di ferro, la realtà è tor- nocchio che è invece un bellissimo con Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, Italia 1997 nata prepotente in quel silenzio e in principe, di una zucca che si trasfor- quel viso da disperazione senza ri- ma in carrozza? Per chi entra tutto il contrario di bella. Invece è grande, o grosso, ma com'è il naso quinte di cartapesta. È sbucata fuori torno. L'impatto è quasi intollera- nell'universo fiabesco sì, perché ne anche il contrario del suo contra- cfì Benigni?) lo guida con fiuto sicu- con la sua maschera di morte nel bile ma per fortuna è solo un atti- accetta la metafora. Così è per l'ulti- rio, perché Guido, come il ranoc- ro lungo la favola più terribile del momento che il piccolo ebreo vesti- mo. Subito arriva la puntina sul di- mo film di Benigni: una favola tragi- chio della favola, è in realtà Princi- nostro tempo. Perfino il finale più to con la giacca a righe ha rincontra- sco della Barcarolle di Offenbach, e ca e comica, a volte spettrale. Fin pe della sua Principessa, Signore "favoloso" non potrebbe essere, to nel Lager il suo andco compagno nel buio della notte il suono del dall'inizio, quando la dolcissima dei giochi e Re degli indovinelli. con Giosuè che guida trionfante un di indovinelli tedesco: è ora Lessing grammofono rincuora la Principes- Principessa vola giù da una piccio- Gli scenari sono di gesso e stuc- enorme carro armato, premio per i un potente capitano nazista, e con sa prigioniera in uno dei lontani naia nelle braccia attonite e subito co, i fiori di catta, i dolci di marza- bambini che hanno vinto la sfida una mimica di gesti e mezze parole blocchi del Lager. Un gesto inven- entusiaste di un piccolo ebreo. pane colorato e un finto treno con della vita sulla morte. Il sole splen- chiama Guido in disparte per par- tato lì per lì dal buffone-giullare vo- E Guido, cameriere in un gran- sbuffi di vapore bianco porta Gui- de e la mamma lo aspetta fra i solchi largli lontano dagli occhi degli altri tato alla morte. E alla fine di quella de albergo tutto bianco di gesso in do, il suo bambino e la Principessa giallo-verdi della primavera. ufficiali. Tutti allora speriamo che lugubre è straordinaria cena negli un imprecisato luogo di villeggia- nel Lager che sembra una quinta di Per raccontare l'irraccontabile sia la salvezza. Invece Lessing vuole alloggiamenti degli ufficiali, Guido tura della provincia italiana alla fi- teatro. Ha osato Benigni con la sua forse non si poteva che scegliere la solo riproporre a Guido l'ennesimo e il suo affamato bambino sono tor- ne degli anni trenta. Ma Guido è faccia stralunata e la sua parlata be- favola, dove le verità più terribili si indovinello: "Grasso, grasso, brut- nati a essere due folletti stralunati in anche un inventore di indovinelli cera quello che sembrava impossi- nascondono dietro al lieto fine. Die- to, brutto, tutto giallo in verità... se un mondo di Streghe e di Orchi. La (non è forse l'indovinello uno dei bile osare: inoltrarsi con suole fel- tro la Felicità inossidabile della Vita. mi chiedi dove sono ti rispondo so- favola ha ripreso a scorrere, il Lupo topoi tipici delle favole?), rivale, pate, leggero e sacrilego, in uno dei Attraverso la risata e le lacrime inse- no qua, qua, qua!". può anche mangiarsi Cappuccetto nell'invenzione, di un villeggiante massimi sacrari del nostro secolo: lo gnano a diffidare del Lupo e a scon- Niente salvezza per te, Unter- Rosso ma alla fine deve per forza ar- tedesco che risponde al nome di sterminio degli ebrei in Europa. La figgere le Matrigne Cattive, l'Orco mensch, niente salvezza per il tuo rivare il Cacciatore a tagliargli la Lessing a cui serve polli e risotti. trappola è lì, a ogni passo, ma le sue che arriva a mezzanotte. Ma anche bambino né per la tua Principessa. pancia. Ne siamo sicuri (ma lo sia- La vita è bella è la storia sua, di Do- mani si muovono con una delica- ad amare i ranocchi dentro il cui cor- Anche la favola allora va in pezzi: mo poi davvero?). ra, la Principessa, e del loro bam- tezza di velluto, sfiorano la lama paccio potrebbe nascondersi un bel- non è infatti, nelle favole, la salvezza Non so se avete capito, La vita è bino Giosuè. senza farne colare una goccia di lissimo Principe, vittima di un in- legata alla risoluzione dell'indovi- bella mi ha sconcertato e scombus- Ma per Guido, ebreo al momen- sangue e il suo corpo, che conosce cantesimo perverso. Si ride, si pian- nello? Nel silenzio di Guido, solato come se qualcuno mi fosse to delle leggi razziali, cameriere e alla perfezione i tempi del comico, ge e si ride, ma si esce dal film con un nell'atroce delusione del piccolo entrato in camera a mettere tutto a poi libraio in una muffita bottega, si adatta di colpo anche a quelli del macigno sul cuore perché la cru- clown magro e squinternato, c'è soqquadro. Ma mi è anche tanto la vita in quegli anni si presenta tragico mentre il suo lungo naso (o deltà ha squarciato a un tratto le tutta la tragedia dello sterminio. La piaciuto.

ti a un'operazione come La vita è bella. si sia parlato poco e male della letteratu- si ispirato nientemeno che alle Scritture! Esito mediocre Ieri il dibattito verteva su quell'am- ra su Auschwitz vale come attenuante, Quello di Benigni è un distacco che or» che è la peste del Seicento, oggi si ma fino a un certo punto. Georges Perec, deriva dalla superficialità con cui af- ALBERTO CAVAGLION rianima con Benigni. Bisogna fare i conti Albert Cohen, Anne Langfus, Heinrich fronta il tema. Mano a mano che "l'im- con la realtà e forse non scandalizzarsi Boll (persino l'Eduardo De Filippo di portanza dei pensieri e delle cose" cre- La finzione - termine che, applicato troppo. In una cultura come la nostra, Napoli "milionaria") è come se fossero sce, il film cede. Leopardi diceva che vi alla letteratura concentrazionaria, può non sarebbe neanche la prima volta che vissuti invano. deve essere sempre un nesso fra "impor- far venire i brividi - si è sempre rigene- - la commedia dell'arte insegni - il Co- Il film, assai gradevole nella prima tanza delle cose" e "bellezza del dire". rata a contatto con l'inesprimibile. Lo mico precede il Poeta. Solo chi conside- metà, ha il suo punto più alto nella lezione Qui tutto cade mano a mano che cresce sanno bene gli studiosi del romanzo ra Auschwitz un'entità metafisica e fuori sul razzismo impartita da Benigni. Anche l'importanza delle cose. E tutto cade per storico dell'Ottocento. "Peu d'histo- della Storia potrà condannare come va- l'identità del protagonista è labile. Beni- effetto di un'idea piccina, infantile: riens sont aussi fidèles que ce roman- na un'impresa che seriamente si ponga gni osserva il crescere del razzismo fasci- l'idea cioè che, nel Lager, si possa gioca- cier", diceva Victor Hugo di Walter questo obiettivo. sta con un distacco che non è quello re e, se si è bravi, anche vincere. Si può Scott. Un giorno si potrà dire lo stesso È il risultato ottenuto, che è mediocre. dell'ebreo assimilato sconvolto dalla mi- ben capire come tale idea possa suonare di un romanziere, di un poeta o anche Benigni e Cerami hanno scritto la loro sura dell'inatteso, né tanto meno è quello offensiva per chi ha avuto vicino a sé di un attore comico che recita su Au- sceneggiatura come se il dibattito sullo del clown che osserva il reale con il suo bambini che nel Lager non potevano schwitz? Perché no. "L'essenza della scrivere dopo non esistesse. Letture pre- cannocchiale capovolto ma entrando nel permettersi il lusso di giocare e di urlare poesia non consiste nell'invenzione dei liminari devono averne fatte poche. merito dei problemi. Il distacco di Beni- alla fine: "Abbiamo vinto!". fatti", scriveva Manzoni in una frase Hanno pensato di cavarsela rendendo ri- gni è distacco e basta, anche se adesso, Gli autori di La vita è bella fanno pas- che sembra confezionata apposta per conoscibili agli occhi degli ex deportati presentando Xinstant book einaudiano con la sceneggiatura del film dice di esser- rassicurare lo spettatore scettico davan- le casacche dei prigionieri. Che in Italia • continua a p. 46 MARZO 1998

giatore non possiede su di essa il do- Rimosso e riscoperto minio intellettuale, in quanto realtà espressiva ormai sottratta alla pro- MICHELE MARANGI pria autorità. In "Leggera come se fossi doppia". Il cinema di Soldati ne- gli anni '50, Marco Pistoia individua Mario Sesti ricorrente utilizzo di lettere inedite proprio nella leggerezza e nella dop- {i Tutto il cinema del regista e testimonianze di colla- piezza le due modalità ricorrenti di Pietro Germi boratori. Ne emerge una figura po- nell'opera del regista, che, sia come $ pp. 303, Lit 26.000 liedrica, con un carattere solitario uomo di cinema che come scrittore Baldini & Castoldi, che odiava i salotti mondani e di- si rivela essere ottimo narratore di Milano 1997 sprezzava la critica, ma i cui prover- storie, nonché osservatore di am- biali silenzi e modi bruschi trovava- bienti e psicologie. Enrico Giacovelli no un contraltare nella sua curiosità Un'altra serie di studi è dedicata, ' Pietro Germi per la vita, nel desiderio di libertà e ad alcuni scrittori-critici. Tra di essi [j pp. 131, Lit 16.000 nel sentimentalismo. , che, come risulta I II Castoro, Milano 1997 Attraverso approfondite analisi dal saggio di Adriano Aprà, costitui- delle sue opere, Sesti coglie la com- sce uno degli esempi più longevi e plessità di Germi, la sua personalità convincenti di critica cinematografi- Strano destino, quello di Pietro autoriale che si afferma a prescinde- ca militante. Posizione altrettanto ra- Germi. Molto amato dal pubblico, re dai generi frequentati: dagli dicale è quella che emerge dalla rela- ritenuto dai critici uno dei più im- omaggi al cinema classico america- zione di Leonardo Quaresima Fu- portanti registi italiani tra la fine de- no in pieno neorealismo al melo- metti in cellofan. Giuseppe Berto cri- gli anni quaranta e l'inizio degli anni dramma sentimentale; dal polizie- tico cinematografico: in questo caso la sessanta, ha poi subito un crescente sco alle commedie di costume. Co- figura del recensore è quella di chi si ostracismo, culminato con le stron- muni denominatori appaiono la cu- cala nei panni dello spettatore comu- cature delle ultime opere e con una ra maniacale nella preparazione di ne, ovvero del cronista che allo spet- vera e propria rimozione collettiva ogni inquadratura - frutto di ripetu- tatore comune si rivolge e di cui si fa seguita alla sua morte nel 1974. Og- te visioni dei maestri, da Ejzenstejn in un certo senso il rappresentante, gi sembra invece compiersi la defi- a Ford, da Clair a Wilder - e la capa- Narratori e critici senza lasciarsi guidare da criteri colti nitiva riscoperta del regista genove- cità di comunicare attraverso il mez- di scelta e muovendosi con totale in- se, che già dalla fine degli anni ot- zo cinematografico, con uno stile a MASSIMO QUAGLIA dipendenza rispetto a ragioni pro- tanta è stato considerato in un'altra un tempo rigoroso e spettacolare. mozionali e pressioni di mercato. prospettiva. Lo testimoniano 0 re- Anche il libro di Giacovelli, qui al- Scrittori e cinema no vicendevolmente. Non si può Recensioni atipiche sono anche cente restauro del film Signare e si- la seconda edizione dopo la prima tra gli anni '50 e '60 parlare dell'una senza l'altra, non si quelle che Ennio Flaiano ha scritto gnori (1965) e la retrospettiva di tut- apparizione nel 1991, ripercorre l'in- a cura di può lavorare sull'una senza l'altra. dalla fine degli anni trenta ai primi te le sue opere, organizzata dalla tera opera di Germi, con la consueta Francesco Falaschi John P. Welle, con All'armi siam fa- anni settanta, opportunamente riu- Scuola nazionale di cinema e dalla agilità ed efficacia che caratterizza la pp. 172, Lit 18.000 scisti!: fortini e la parola nel docu- nite in volume da Cristina Bragaglia. Cineteca di Bologna, che sarà pre- collana del Castoro. Particolarmente Giunti, Firenze 1997 mentario, esamina invece l'interven- Fin dal suo primo articolo, risulta sentata in diverse città italiane. An- attento a contestualizzare ogni film to fortiniano nel campo della sceneg- evidente come all'autore non interes- che a livello critico si è giunti a una nell'ambito storico e sociale del pe- giatura, anche se nel caso specifico si riflettere in astratto sul cinema, ma piena rivalutazione del regista, co- riodo, il testo rilegge polemicamente Ennio Flaiano non si tratta di una sceneggiatura nel entrare nel merito della questione me testimoniano i due libri di Sesti e l'ostracismo e le diffidenze suscitate Ombre fatte a macchina senso stretto della parola (in quanto con competenza, ponendosi all'in- Giacovelli che, pur con approcci dal regista nell'establishment cultura- a cura di Cristina Bragaglia non descrive nessun elemento tecni- terno dei meccanismi che presiedo- differenti, offrono l'opportunità di le italiano, sia per le sue scelte stilisti- pp. 289, Lit 36.000 co che abbia a che fare con l'aspetto no alla creazione di un film. Ciò che un'approfondita e seria ricognizio- che che per le sue posizioni ideologi- Bompiani, Milano 1997 visivo del film), ma rappresenta piut- l'appassiona è calarsi dentro alla ne del percorso creativo di Germi, che. Contemporaneamente, Giaco- tosto il testo del commento orale re- "macchina per fare le ombre", in rileggendone la trentennale carriera velli mette in guardia rispetto all'ec- Con il secondo volume della serie lativo al documentario in questione. modo tale da poter meglio analizzare e i suoi contradditori legami con le cesso opposto che rischierebbe di "Studi", i "Quaderni" della Fonda- Oggetto dell'analisi di Lorenzo le scelte narrative operate e riuscire trasformazioni sociali e culturali enfatizzare i meriti dell'autore e scor- zione Luciano Bianciardi pubblica- Pellizzari sono principalmente i così a far sue le tecniche di costruzio- dell'Italia tra la fine degli anni qua- dare alcuni limiti strutturali, tra cui no gli atti del convegno di studi soggetti che Cesare Zavattini ha ela- ne del racconto, con l'obiettivo di ranta e l'inizio degli anni settanta. indica in particolare il moralismo, il "Scrittori e cinema tra gli anni '50 e borato in modo originale, con parti- migliorare il proprio bagaglio profes- semplicismo e il sentimentalismo. In '60", promosso dalla stessa fonda- colare riguardo per gli scritti finora sionale. L'attività del critico costitui- Il libro di Sesti si articola in due questa direzione, le analisi di ciascun zione e svoltosi a Grosseto il 27 e 28 inediti. Prendendo spunto da una sce quindi un percorso per imparare, parti distinte, dedicate alla vita del film tentano di effettuare una rico- ottobre 1995. Questione alquanto sua dichiarazione dei primi anni ses- affinare e migliorare le competenze regista e all'analisi di tutti i suoi film. gnizione il più obiettiva possibile, co- complessa quella del rapporto tra i santa, Zavattini e la realtà della fan- dello sceneggiatore, in vista della co- Si apre con la vibrante lettera che gliendo sia i pregi che i difetti. letterati e il cinema, che in questa oc- tasia costituisce un breve viaggio tra struzione di un racconto filmico. Lo Germi scrisse nel 1937, a ventitré an- Ma, anche in questo caso, il per- casione è stata affrontata tenendo gli appunti di un letterato sui generis sguardo dall'interno di Flaiano arri- ni, al Centro sperimentale di cine- corso appare particolarmente sti- presente una ben precisa ripartizio- per un cinema fatto da altri, spesso va ad anticipare i tempi, ma sa anche matografia per protestare contro la molante per riconsiderare non so- ne di fondo: da una parte gli studi su travisante o addirittura non giunto osservare il passato del cinema con sua esclusione dal concorso per aspi- lo le diverse fasi dell'autore, ma il autori la cui opera risulta collocabile in porto. Una passione inevitabile: un tono sempre un po' sarcastico. Il ranti registi. Sarcasmo, scetticismo, suo complesso legame con le con- tra cinema e letteratura, dall'altra le Brancati e il cinema è l'intervento suo stile, contraddistinto anche da fierezza, senso della giustizia sono traddizioni che segnano profonda- relazioni su scrittori "al cinema". con cui Alessio Brizzi sottolinea co- un certo autobiografismo, prevale già gli elementi che segnano il carat- mente e a più livelli la società italia- Sandro Bernardi, nella sua relazio- me il cinema sia stato per Brancati così sulla preoccupazione di svisce- tere dell'uomo e che si troveranno na, colta nelle sue trasformazioni: ne su Pasolini, parte dal film Medea un capitolo basilare della sua carrie- rare un'opera o di fornire una lezione regolarmente nelle sue opere. Il per- dalla ricostruzione bellica al boom per dimostrare come per l'intellet- ra di scrittore, un'arte esercitata con di cinema. Lezione che peraltro ha corso biografico tracciato da Sesti è economico, all'esplosione dei con- tuale friulano cinema, realtà e mito passione, rigore, ma anche umiltà, impartito tramite le sceneggiature di molto ricco e documentato, con un flitti nei primi anni settanta. siano entità analoghe, che s'illumina- nella consapevolezza che lo sceneg- alcuni filmmolt o importanti. i Novità

M. Palazzoli Selvini, Paolo Santangelo Dario Del Corno Roger Penrose S.Cirillo, M.Selvini, Il sogno in Cina I narcisi di Colono Il grande, il piccolo A.M. Sorrentino L'immaginario collettivo Drammaturgia del mito nella e la mente umana attraverso la narrativa tragedia greca Ragazze anoressiche L'ultimo libro Ming e Qing e bulimiche di una delle menti più brillanti La terapia della scienza familiare V.L. Schermer, contemporanea M. Pines (a cura di) II cerchio di fuoco Donald Gillies Affetti primitivi Intelligenza artificiale e relazioni oggettuali nella psicoterapia e metodo scientifico di gruppo Le "macchine pensanti" e la natura della conoscenza DEI LIBRI DEL MESE

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Maurizio Russo to, lento e niente affatto lineare, che Wim Wenders. lo ha portato all'elaborazione di un Percezione visiva determinato stile (e anche a "rottu- e conoscenza re epistemologiche", come nel caso pp. 129, Lit 20.000 di The End of Violence). Anche se è Le Mani, Recco (Ge) 1998 vero che un autore fa sempre e co- stantemente per tutta la carriera un Wenders Story, solo film, è altrettanto vero che esi- il cinema, il mito ste una certa differenza tra il primo Wenders tedesco e quello successi- a cura di Giuseppe Gariazzo, vo, tra le sue più o meno fortunate Roberto Lasagna incursioni americane e i film più e Saverio Zumbo esplicitamente europei, ecc. pp. 230, Lit 26.000 Falsopiano, Alessandria 1997 Da Sodoma a Hollywood Up and down per gli impervi sen- tieri del cinema postmoderno, Dal 16 al 22 aprile, a Torino, l'opera di Wim Wenders, insieme a si svolgerà la XIII edizione di quella di pochissimi altri cineasti, "Da Sodoma a Hollywood", deve essere considerata, almeno qui festival internazionale di film a da noi, come una vera e propria pie- tematica omosessuale. Il con- tra di paragone della considerazio- corso si articolerà in tre sezio- ne critica. Cerchiamo di spiegarci. ni, Lungometraggi, Corto e Non c'è dubbio che la fortuna del Mediometraggi, Documentari, filmmaker tedesco ha conosciuto, a e sarà affiancato da una pano- partire per lo meno da II cielo sopra ramica di film e video. La re- Berlino (1989), una decisa eclissi. I trospettiva sarà dedicata diffusi dubbi sulla produzione de- all'omosessualità nel cinema gli anni novanta (a chi non è piaciu- spagnolo (dal franchismo ai to Lisbon Story, a chi altro I fratelli Un nuovo Wenders americano giorni nostri) e comprenderà Skladanowsky o Fino alla fine del una trentina di titoli. Tra gli mondo, con nessuno, poi, che era GIOVANNI SPAGNOLETTI eventi speciali: un omaggio a convinto in toto del proprio giudi- James Dean, una personale di zio, cercando, via via, delle giustifi- Philip Ridley e una selezione cazioni critiche al sempre più espli- cennio novanta, dovrebbe uscire provocato, continua a sollecitare, La struttura delle rivoluzioni scienti- dall'opera di due grandi registi cito e routinario tono oracolante presto anche in Italia, provocando, soprattutto in Italia, continui discor- fiche di Thomas Kuhn) - un paralle- omosessuali degli anni venti e pensiamo, tra il pubblico di tenden- si e riflessioni sul cinema. Il che non lismo interdisciplinare con il mondo trenta, F. W. Murnau e James za molte discussioni. E probabile, è un merito da poco, dovuto anche cinematografico di Wenders, letto Whale. Le immagini comunque, che, anche a prescinde- al semplice fatto che il filmmaker di appunto tramite i concetti-guida di re dal suo esito commerciale o criti- Dusseldorf!' è uno dei pochi registi visione e cambiamento illuminati A pagina 43, una scena di co, proprio con questo End of Vio- contemporanei, a parte Godard, ad dai due citati libri. Il richiamo a que- Viceversa, proprio sulle differen- La vita è bella di Roberto Be- lence, tanto poco à la page (così co- accompagnare la prassi filmica con sti testi scientifici, che ben chiarisco- ze e sull'approfondimento puntua- nigni; a pagina 44, Virna Lisi me, viceversa, era tanto trendy e fa- un'acuta e costante riflessione sul no e mettono a fuoco il problema le, opera il libro collettaneo Wen- e Gastone Moschin in Signore cile un certo passato wendersismo medium (sia metacriticamente dal- della formazione e della trasforma- ders Story. Il cinema, il mito, che, e signori di Pietro Germi, a che si cullava, compiaciuto, sugli al- l'interno dei suoi stessi film sia con zione della conoscenza e le sue im- con esiti molto discontinui, vuole ri- pagina 45, Solveig Dommar- lori dell'esibizione di stile), si inau- interventi e saggi critici "esterni"). plicazioni fisiologiche, di sicuro è af- percorrere, in un caleidoscopio di tin in II cielo sopra Berlino di gurerà una nuova fase del lavoro di La lucidità con cui lo stesso autore fascinante, ma ha, a nostro avviso, il interventi, l'articolato corpus filmi- Wim Wenders; a pagina 46, Wenders, il quale, abbandonata la offre, in interviste e interventi, molte difetto di ipostatizzare troppo il di- co wendersiano. L'impresa, vista la un particolare della locandi- Germania, ha deciso di trasferirsi chiavi di lettura non solo su se stesso scorso. non piccola mole di precedenti ri- na di Lolita di Stanley Ku- per la seconda volta negli Stati Uniti ma anche sul cinema tout court, lun- Così come lo presenta l'autore, il cerche a riguardo, suona molto am- brick. dopo la difficile avventura alla Zoe- gi da scoraggiare la riflessione, sem- cinema di Wenders (e la sua rifles- biziosa e solo a tratti gli autori ten- trope coppoliana di Hammett, per bra invece esaltarla, anche se si ha sione mediatica) sarebbe quasi da gono fede alle generose promesse dell'opera wendersiana) si sono im- andare a realizzare, in loco, cinema l'impressione che le analisi sullo equiparare a una teoria scientifica, della collana "Falsopiano/Cinema", provvisamente condensati al Festi- d'autore indipendente e a low bud- "sguardo fenomenologico" siano ar- senza quindi sfaccettature interne quella cioè di offrire "letture origi- val di Cannes 1997. get (di cui The End of Violence è rivate un po' al capolinea della satu- né una propria evoluzione interio- nali e innovative". Il che accade, ad Per la prima volta, credo da sem- proprio il primo esempio). Questa razione. Bisogna dare atto, invece, a re, insomma si tratterebbe di un si- esempio, quando si mette per un at- pre, un suo film, The End ofViolen- svolta di non poco conto porterà, Maurizio Russo di aver tentato nel stema chiuso nato e dato una volta timo tra parentesi le strettoie di una ce, ha lasciato interdetti (per usare siamo facili profeti, a nuove valuta- suo agile volume pubblicato dalle per tutte e non di un prodotto este- scrittura religiosamente ultracinefi- un eufemismo) persino il nucleo zioni (anche retrospettive) sul lavo- operosissime Mani genovesi ( Wim tico polisemia). Il rischio - tutto la - costruita ad esempio sui ragio- d'acciaio dei suoi aficionados. Ac- ro del regista tedesco nonché ad at- Wenders, sottotitolo importante e platonico (e l'autore richiama il ce- namenti all'insegna del mitico "non corciato e rimontato dopo tale inu- tendere, con rinnovata curiosità, il distintivo; Percezione visiva e cono- leberrimo mito della caverna dalla a caso..." - per affrontare, senza sitata débàcle, questo film impervio prosieguo della sua carriera. scenza) un inusitato approccio extra Repubblica, per introdurre il capi- pregiudizi e con cuore sincero, il senso complessivo dell'avventura e spiazzante, che segna - esulando In attesa di ciò, intanto, sono usci- moenia. Di formazione sociologica, tolo finale sulT'arte di narrare") - è cinematografica di Wenders. Di cui, da qualunque giudizio di gusto - ti due volumi che ribadiscono l'inci- Russo vuole costruire - sostanzial- quello, allora, di leggere l'opera di così, si riesce ad acchiappare la sca- una svolta rispetto all'elegante ma pit da cui siamo partiti; l'opera di mente sulla scorta di due volumi Wenders come un'Idea e non come bra complessità. un po' freddo manierismo del de- Wenders, pur con i dubbi che ha (L'arte di vedere di Aldous Huxley e un processo di ricerca, differenzia-

Silvia Gherardi Robert Plomin John Byng- Il genere Natura ed esperienza Le trame della famiglia e le organizzazioni I rapporti tra genetica e ambiente Attaccamento sicuro e cambiamento sistemico Il simbolismo del femminile nello sviluppo psicologico e del maschile nella vita (a cura di) organizzativa Sergio Manghi L.Horwitz, Attraverso Bateson G.Gabbardet al. Ecologia della mente Psicoterapia su misura e relazioni sociali Pazienti borderline e patologie mentali gravi Franco Fraccaroli II cambiamento Colwyn Trevarthen nelle organizzazioni Empatia e biologia Metodi di ricerca longitudinale Psicologia, cultura e neuroscienze applicati ai contesti di lavoro Di Lolita non si sa niente A segue da p. 43 How did they ever sare sottobanco l'idea che il Lager ALESSANDRA CURTI possa essere aggirato per forza sì di amore paterno (e su questo nessu- make a movie of na obiezione), ma anche in virtù di Adrian Lyne ha avuto certamen- alcuni aspetti del rapporto Lolita- un giochino a punti le cui somi- te un grande coraggio. E non mi ri- Humbert come ce lo racconta ma- glianze con le tesserine e i bollini ferisco solo, ovviamente, al corag- gistralmente Nabokov: la ragazzi- della nostra società consumistica gio necessario per mettere in scena na è una dodicenne ed è orfana; sono agghiaccianti. Un'idea picco- un amore pedofilo, ben sapendo a sua madre muore in un incidente e la piccola, di quelle però che ti in- quali ostracismi a priori e a quali lei pensa che sia in ospedale; una chiodano alla sedia del cinemato- censure distributive economica- volta lasciata - senza sapere che grafo e ti lasciano tramortito per mente esiziali si va incontro, ma sarà per sempre - la sua casa a un po'. Così è falsa, nella sua cinica anche al coraggio che ci vuole per Ramsdale lei non ha letteralmente freddezza, l'idea accessoria, ma mettersi in mezzo a due autorità nessun altro posto dove stare che poi non troppo, che un bambino indiscusse quali Vladimir Na- non sia affianco a Humbert, anzi di nome Orefice proveniente dalla bokov e Stanley Kubrick. Da un la- non ha proprio nessun'altra perso- terra natale di Collodi nei dintorni to l'Autore, il Padre dell'Idea ori- na in assoluto; l'ideale per lui della del 1943 potesse giocare con un ginaria e della Forma originaria loro prima notte insieme è di pos- carro armato e non con un qualsia- che l'ha espressa, dall'altra il Regi- sederla dopo averle somministrato si balocco. Non poteva giocare con sta, l'Autore di Cinema per eccel- del sonnifero; lei per continuare ad un qualsiasi balocco, altrimenti ca- lenza, che già 35 anni fa avere rapporti sessuali con lui si fa scava tutto e non si poteva arrivare tradusse/tradì su grande schermo pagare - soldi che lui puntualmen- alla fine. attraverso la sceneggiatura dello te poi le ruba - o promettere cose L'equivoco sta nel fatto che il stesso Nabokov "la vita di un per- che lui puntualmente poi non film nasce come una fiaba. Lo vertito disperato e di una misera mantiene; lui è ossessivamente ge- spettatore è indotto così a credere bimba", per usare la sintetica defi- loso, ingombrante e onnipresente che si rimanga sul piano della fa- nizione dell'intera storia coniata e allo stesso tempo incredibilmen- vola anche quando si entra nel La- dallo scrittore nella prefazione del te cieco; senza contare tutte le ger. Invece Benigni e Cerami 1973 alla propria sceneggiatura. menzogne che lei a un certo punto (astutamente) si sono sforzati, nel- Tale coraggio da parte di Adrian comincia a raccontargli, a raccon- la seconda metà della loro opera, Lyne si trasmette per osmosi e ne- tare al mondo intero. Tutto ciò tmKmKMS di essere precisi tanto quanto era- cessariamente al suo stesso film: senza che per un istante vacilli no stati allusivi nella prima. Di duro, esplicito, a suo modo poeti- l'identificazione, ripugnante ma qua la fiaba, il cavallo colorato, co e d'amore e, per usare un agget- obbligata e necessaria, fra noi e Fotogenia - Oltre l'autore II mente la difficoltà di elaborare una l'uovo di struzzo, i giochi felliniani tivo ultimamente un po' caduto in Humbert: siamo un po' come Loli- a cura di Alberto Boschi definizione categorica dell'autore ci- applicati al Manifesto della Razza, ta, non abbiamo nient'altro a cui disgrazia, morale. Devo ammette- e Giacomo Manzoli nematografico. di là uno sfondo che più realistico appigliarci, su cui fare affidamen- re che non ero per nulla ben predi- pp. 200, Lit 49.000 MICHELE MARANGI non si potrebbe immaginare. Qui to, le sue parole sono legge. sposta verso quest'ultimo film di Clueb, Bologna 1997 tutto crolla, l'inganno si svela e il Lyne: dal regista pubblicitario che Al cinema tutto questo è più dif- dubbio che Benigni e Cerami ab- aveva segnato l'infanzia e l'adole- ficilmente raggiungibile, la gra- "Fotogenia", la rivista annuale di Danilo Arona biano voluto sfruttare la moda del scenza della mia generazione negli dualità e la profondità - e insieme studi storici e teorici sul cinema pro- Nuova guida al fantacine- dopo-Spielberg, cogliendo l'atti- orridi anni ottanta, con un roman- il dispotismo — con cui la parola di posta dall'Università di Bologna, ma. La maschera la carne mo della ondata non poco retorica zo di formazione quale Flashdance Nabokov è in grado di farci avvici- conclude con questo numero la ri- il contagio che ha contraddistinto 0 decenna- e con l'educazione sentimentale di nare alle cose non è adottabile dal cognizione sul concetto di autore pp. 159, Lit 28.000 le della morte di Primo Levi, in- l 9 settimane e /l e Attrazione fata- cinema, che impone la concretezza nell'ambito cinematografico, cui era j PuntoZero, Bologna 1997 somma il dubbio che si siano mos- le, mi aspettavo per pregiudizio della realtà, l'evidenza della rap- già dedicato il numero dello scorso si per fare cassetta, è un dubbio tutti i luoghi comuni deteriori del presentazione. La soggettivizza- anno ripreso sinteticamente nel sag- L'ombra di John Carpenter aleg- che ti assale nel momento stesso in "lolitismo" senza la vera capacità zione dell'intera storia attraverso gio iniziale di Leonardo Quaresima. I gia inquietante sulle innumerevoli cui le luci si riaccendono in sala e di comprendere e raccontare il le- Humbert di cui si diceva prima (ne diversi contributi rendono bene l'at- declinazioni cinematografiche del non ti lascia più. game - disperato, ossessivo, con- siano testimoni concreti il fatto che tuale difficoltà di definire l'autore ci- genere "fantastico" di fine millennio: Non è che la strada della fiaba traddittorio, disequilibrato, tragi- Humbert/Jeremy Irons è presente nematografico, dopo l'esaltazione nessun cinema meglio di quello del- fosse sbagliata, tutt'altro; ma bi- co - che unisce i due corpi della in ogni scena, la sua voce over che avvenuta negli anni cinquanta con la lo spesso sottovalutato regista ame- sognava percorrerla tutta, fino in storia, Lolita e Humbert Hum- ci narra gli eventi, le sue numero- politìque des auteurs dei giovani cri- ricano può, infatti, esprimere il com- fondo, procedendo per vie alle- bert. E invece per fortuna mi sba- sissime soggettive) è allora l'unica tici dei "Cahiers du Cinéma", futuri plesso rapporto tra forma e sostanza goriche e decisamente più allusi- gliavo: Lolita è un film molto bello. strada percorribile, l'unico modo registi della Nouvelle Vague, cui è che caratterizza il film dell'orrore, di ve, oniriche, sulla scia di maestri Il regista prende come propria con cui sia possibile portare in sce- poi seguita la profonda critica di ma- fantascienza, lo splatter, il thriller, il come Fellini o Chaplin che anda- • fonte il romanzo primigenio più na l'amore fra lui e Lolita, che così trice strutturalista della fine degli an- giallo, e il cybermovie dalla fine degli vano studiati con maggiore mo- che la sceneggiatura trattane, an- non è più - etimologicamente par- ni sessanta, negli scritti di Foucault e anni settanta a oggi. Partendo da destia e non banalmente citati (il che se a essa si ispira per la struttu- lando - osceno. Barthes. Il dibattito teorico che si è questo assunto, e senza dimentica- Grand'Hotel, il grammofono per ra ad anello che fa partire la storia Ma che ne è di Lolita? Coerente- sviluppato intorno alla nozione d'au- re precedenti come L'invasione de- comunicare con la donna amata) dal delitto finale di Clare Quilty, mente lei è ancora tagliata fuori. Pa- tore sulla base delle istanze post- gli ultracorpi, Rosemary's Baby o al puro scopo di toccare i nostri ricostruendone poi tutto l'antefat- radossalmente è il centro intorno a strutturaliste è ripreso nel saggio di L'esorcista, l'autore ripercorre la sentimenti più facili, secondo ba- to "esplicativo" in flash back. Co- cui tutto gravita, ma dal quale sia- Jeff Bell. Due casi concreti di cinea- produzione fantacinematografica nali meccanismi iterativi. Sareb- me anche il film di Kubrick anche mo distantissimi: di lei non si sa sti di primaria importanza nella storia degli ultimi vent'anni articolando il be stato meglio che un cavallo il film di Lyne si apre a omicidio niente e generalmente si fraintende del cinema, ma che pure sembrano proprio discorso intorno a suggestivi verde e alato con sopra Benigni e già avvenuto: la prima sequenza ci tutto. Lyne ne parla attraverso pic- sfuggire a una definizione classica nuclei tematici, come la forma mu- il suo bambino ci avesse guidato mostra l'auto guidata da Humbert coli segnali e indizi: l'ironia amara di autore, sono Louis Feuillade e Mi- tante (La cosa), il Male che esplode verso un non-luogo più sfumato Humbert che ondeggia dolente e dei motel gratis sotto i quattordici zoguchi Kenji, indagati rispettiva- dai corpi (Alien) e l'ossessione del eppure fortemente evocativo co- incurante del resto del mondo da anni in cui la coppia alloggia, dei mente da Frangois de la Bretèque e contagio, la paura del complotto me la sperduta isola dove Perec un lato all'altro della strada e l'uo- cartelli stradali che consigliano ai Dario Tornasi. Un'altra direzione svi- globale e dell'invasione occulta, i ha ambientato il suo Lager imma- mo che, gli occhi persi nel vuoto e padri di famiglia di guidare con at- luppata problematicamente è l'attri- luoghi dell'orrore, il rapporto tra ero- ginario e metà del suo "souvenir nella vertigine del ricordo, stringe tenzione perché le vite dei figli sono buzione retrospettiva della nozione^ tismo e horror e quello tra culti sata- d'enfance". di autore a periodi della storia del ci- fra le dita lorde di sangue una for- nelle loro mani, della non-risposta nici e cinema. Dai B-movies a Ku- Uno dei critici letterari che più si nema in cui tale concetto non pote- cina per capelli. di Dolores Haze ormai coniugata brick, da Dario Argento a David Cro- è interrogato sul tema della lettera- va configurarsi con le attuali perti- Schiller alla domanda del suo ex nenberg, l'indagine dell'autore spa- tura e il Lager, e sulle potenzialità Così tutto quello che vedremo nenze. Marco Bertozzi ne rivendica amante ed ex padre se riuscirà mai a zia a tutto campo tra titoli più o meno dell'Arte di fronte all'estremo, sarà d'ora in poi la ricostruzione comunque l'utilità storiografica, in- dimenticare cosa lui le ha fatto (Lo- conosciuti, sollevando quesiti che George Steiner, ha detto acuta- del passato attraverso la voce e gli vestigando i legami tra i vedutisti pit- lita tace ma al peloso e vecchio ca- trascendono lo specifico genere ci- mente che la "fiction romane- occhi del professore adoratore di torici e i primi cineasti per antono- gnone al suo fianco dice: "Su Molly nematografico al centro del saggio e sque", se ha come oggetto Au- ninfette, nella dichiarata parzialità masia, i fratelli Lumière. Incentrati saluta, saluta il mio papà"). Tutto il non perdendo di vista i nuovi scenari schwitz, non potrà che essere "for- di una visione soggettiva. È in que- sulla critica sono invece i due saggi resto sta alla nostra immaginazione. telematici: come è cambiata la no- temente allegorica, prossima al si- sta Forma che sta la chiave di tutto di Gian Piero Brunetta, sul formarsi Pia Pera ha scritto il suo intensissi- stra percezione dell'orrore visivo da lenzio". In Italia, forzando un po' e la fedeltà e aderenza all'originale della nozione d'autore nella critica mo romanzo Diario di Lo (Marsilio, quando l'irruzione della guerra del la mano del critico letterario, ma di Nabokov. Nel romanzo, infatti, italiana degli anni dieci, e di Gugliel- 1995) per colmare questa lacuna, Vietnam nelle case di tutto il mondo non la nostra storia, potremmo ag- si raccontano cose terribili e spie- mo Pescatore, che riflette sulla criti- per riraccontare tutta la storia di ha alterato definitivamente il tradizio- giungere che anche per la "finzio- tate, riconosciute tali dallo stesso ca francese degli anni venti e sui Nabokov facendo parlare l'assenza nale rapporto realtà-immaginario del ne comica" le cose stanno così. Se Humbert, ma rispetto alle quali contributi di Delluc e Epstein. Un di lei, la bimba dai tanti nomi, Loli- telespettatore medio? E in che modo però i due autori di questo film non riusciamo realmente a distan- "saggio" a sé è infine la raccolta di ta, Lo, Lola, Dolly, Dolores, leggen- lo schermo, cinematografico e tele- avessero seguito la strada suggerita ziarci, solidali come siamo - per- immagini tratte da Cineocchio - La do nelle infinite complicazioni - visivo, ci contagia, ci infetta e rigur- da Steiner temo che gli spettatori ché non possiamo essere altrimen- vita colta sul fatto, realizzato da Dzi- piega su piega... - del romanzo ar- gita su di noi il suo potenziale di mal- sarebbero stati meno numerosi e il ti, è l'unico testimone che abbiamo ga Vertov nel 1924, in cui la potenza chetipo. Quando anche al cinema vagità senza darci la possibilità di Natale dei sogni, delle chimere e di quella realtà, l'unico appiglio ad delle immagini visive, pur private del qualcuno avrà fino in fondo questo reagire? dei buoni sentimenti si sarebbe essa - con lui, con la sua soggetti- movimento filmico, rende perfetta- vità. Ripensiamo un momento ad coraggio? screziato. MARGHERITA PRINCIPE In difesa di Fouquet contro l'assolutismo di Colbert FRANCESCO FIORENTINO

una nuova, assai più ricca stagione. uest'ultimo volume di MARC FUMAROLI, Le poète et le Roi. Marc Fumaroli costitui- Questa cultura del primo regno di qsce insieme una interpre- Jean de La Fontaine en son siècle Luigi XIV rompeva con la prece- tazione di La Fontaine alla luce del dente, e non soltanto con Molière e secolo e una interpretazione del se- Éditions de Fallois, Paris 1997, pp. 505 Racine che seppero anche instau- colo alla luce della vita e dell'opera rare un nuovo rapporto tra il Par- di La Fontaine. Ha dunque due naso e l'Olimpo. Lo stesso La Fon- eroi, uno della poesia e l'altro della taine, per quanto Fumaroli si sforzi storia. Da una parte c'è lo scrittore di mostrare sulla base del lirismo rimasto intrepidamente fedele alla una continuità tra la sua poesia de- verità e all'arte (al Parnaso), in gli anni cinquanta e le favole degli un'epoca in cui le si voleva piegare anni sessanta, passò comunque a alla celebrazione del potere un altro genere e ad altri modi. La (dell'Olimpo). Nei suoi scritti que- Princesse de Clèves non assomiglia- sti significati politicamente sca- va molto - per fortuna - ai romanzi brosi si nascondono sotto un velo di Mlle de Scudéry. La Rochefou- che una società letteraria sofistica- cauld, vecchio frondista, non fu ta come quella di fine Seicento non certo un palinodista del nuovo re- aveva difficoltà a sollevare e che in- gime, tuttavia la sua opera presup- vece ha spesso impedito ai posteri pone la sconfitta della sua parte di scorgerli. Dall'altra c'è il sovrin- politica, altrettanto quanto il gian- tendente Fouquet, protettore di senismo. La Fontaine che gli sarebbe rima- Tuttavia Fumaroli comprensi- sto fedele anche nella disgrazia. bilmente si interessa poco all'in- Fumaroli - sulla scorta dell'illu- fluenza del giansenismo poiché stre precedente di Paul Morand - sta ricostruendo - e non solo in intende riabilitarne la figura infa- questo volume - un'altra tradizio- mata e mostrare di converso - oltre ne, spesso negletta, la cui presen- la miseria morale - anche la negati- za sconvolge il tradizionale qua- vità culturale e politica del suo ne- dro storiografico di un Seicento mico e persecutore, Colbert, e del conclusosi trionfalmente in una "mandante" di questi, Luigi re di fare apparire - bensì solo corrotto Il giudizio sul loro operato an- scrittori come Boisrobert, Gom- cultura a gloria del re e in un'op- Francia. Il suo volume costituisce secondo la normalità dell'epoca - che degli storici più recenti (come bauld, Scarron Loret, Mlle de posizione di severi spiriti eletti. così una vera e propria arringa. neppure Colbert era un incorrut- Petitfils) continua a non prescin- Scudéry, Saint-Evremond, Mau- Egli illumina una terza cultura - Che tra i due pretendenti a succe- tibile (a un altro che gli assomi- dere da un giudizio negativo sulla croix, Perrault, Quinault, La Fon- impersonata appunto da Fou- dere a Mazzarino, non ci fosse gliava sarebbe stato riservato que- Fronda, considerata - secondo taine, Corneille. Impiegò Molière quet, La Fontaine, Fénelon - che competizione quanto a fascino e sto titolo): la loro lotta fu quella di una formula di Richet - "la malat- per la sua celebre festa. Intorno al affonda le sue radici nel mondo cultura, le testimonianze dei con- un clan contro un altro. Sconfitta tia infantile dell'assolutismo". suo fedele segretario Pellisson e classico, nel Rinascimento italiano temporanei non lasciano dubbi. una "cordata" familiare e finan- Non deve dunque meravigliare all'intima amica di questi Mlle (non però in Machiavelli), nella Mentre Vhonnète homme Fouquet ziaria, l'altra se ne divise le spo- che Fumaroli (per quanto Fou- Scudéry si era formata quella cul- Riforma cattolica, nell'amore per era capace di apprezzare e proteg- glie, adoperando metodi sostan- quet fosse rimasto fedele al re e a tura cui Fumaroli dà il nuovo no- l'arte, la libertà e la conversazione gere gli artisti come un signore ri- zialmente analoghi. Mazzarino durante la Fronda) me di "romanticismo galante", dell'aristocrazia francese. E oltre nascimentale, Colbert, da Mme de A questi due uomini politici Fu- sembri portare un giudizio un po' ma che un nome aveva già: il pre- che da questi valori, che mi pare Sévigné chiamato non affettuosa- maroli fa corrispóndere due con- diverso su questo fenomeno stori- ziosismo. Tale cultura in effetti possano essere ascritti a quella mente Il Nord, scorbutico, sospet- cezioni dello Stato e due culture. co. Se da una parte ne constata il esaltava sopra ogni cosa quel sen- che si chiamava VHonnèteté, essa toso, non aveva una autentica pro- Il loro scontro diviene dunque al fallimento per mancanza di un di- timento di amicizia che in una for- sarebbe formata da una rigorosa pensione per l'arte, da lui concepi- tempo stesso epocale e archetipa- segno politico coerente, dall'altra ma meno galante e idealizzata era difesa dell'autonomia dell'artista ta alla stregua di strumento politi- le: chiude una stagione e insieme insiste più volte su alcuni valori pure alla base dei clan aristocrati- (del Parnaso dall'Olimpo), difesa co. Il pittore Le Brun, che pure da tornerà per i suoi tratti salienti che essa avrebbe rappresentato: la ci: la cultura preziosa che si svi- i cui fondamenti morali risalgono Colbert aveva ricevuto importanti nella storia francese. Mentre Col- sacralità dei legami d'amicizia, il luppava soprattutto all'indomani probabilmente a Seneca. Ma simi- commissioni, anni dopo la disgra- bert - raccogliendo l'eredità di culto dell'inviolabile libertà, la della sconfitta aristocratica sem- li istanze non furono a tal punto zia di Fouquet, poteva ancora rim- Richelieu e di Mazzarino - fu uno "vecchia Francia". Dà l'impres- bra sublimare i valori di questa diffuse da costituire ingredienti piangerlo al cospetto di persone fi- degli edificatori dello Stato asso- sione di condividere l'opinione classe, spogliandoli del loro aspet- essenziali di entrambe le culture date. luto e della sua macchina buro- degli storici liberali della Restau- to minaccioso. presupposte fronteggiarsi? Non cratica e tecnocratica, Fouquet razione, da tempo contestata, di costituirono il connettivo maggio- Gli storici hanno d'altronde de- Più che dal processo Fouquet - re per la vita sociale e culturale di mistificato la leggenda, frutto di sarebbe stato il portatore di una Fronda prima istanza di una come sostiene Fumaroli - questa un'idea "liberale" dello Stato nel- monarchia parlamentare. Così la almeno una quindicina d'anni del un'abile operazione di propagan- cultura parigina degli anni cin- regno di Luigi? Sia Molière che da (ancora vi prestò fede Rosselli- la quale i legami degli individui e critica dello Stato assoluto, il cui quanta fu tuttavia sconfitta da un la loro libertà spirituale non ven- culto associa nella storia francese La Rochefoucauld non ne furono ni nel suo film La presa del potere rapido e decisivo cambiamento di forse altrettanto profondamente da parte di Luigi XIV), di un Fou- gono posposti - o addirittura an- Luigi XIV e Colbert, Napoleone I gusto segnalato (e fors'anche in nullati - in nome della legge dello e III, De Gaulle e Mitterrand, fi- pervasi? Da tempo non si idealiz- quet corrotto malversatore e di un parte provocato) dal primo succes- za il regno di Luigi XIV: ma è giu- Colbert disinteressato servitore Stato. Una simile concezione sem- nisce per misconoscere le ragioni so parigino di Molière, che mise bra corrispondere abbastanza a peculiari per le quali esso si è af- sto ridurre la sua cultura pura- dello Stato. Il processo a Fouquet fuori moda (per sempre) la cultura mente alla celebrazione, come se fu un processo politico, nel signi- quella individuata alla base della fermato nel Seicento. In altri ter- degli "anni Fouquet". Le preziose Fronda dalle ricerche di Roland mini, è inevitabile per lo studioso, fosse rappresentata solo dalla ficato sempre infame che hanno ridicole (pièce la cui importanza "storia metallica"? simili procedimenti. Le prove che Mousnier: i clan nobiliari seicen- come per il politico, doversi può essere solo sottovalutata) aprì mostravano le corresponsabilità teschi erano legati da una sorta di schierare in modo tale che i nemi- di Mazzarino e di Colbert stesso "amicizia", in grazia della quale i ci dei tuoi nemici diventino anche un po' tuoi amici? Per una storio- nelle malversazioni furono frau- piccoli nobili locali si affiliavano COMUNE DELIA SPEZIA - COMUNE DI PORTOVENERE dolentemente sottratte; i giudici ai nobili più importanti della re- grafia immanente - cioè che non ADT ' J CINQUE TERREPROVINCIA E CAMERA DI COMMERCIO DELLA SPEZIA /Ir / L^àf COLEO DEI POETICASSA RISPARMIO SPEZIA più onesti allontanati e persegui- gione e questi a duchi e principi di intende proiettare su culture pas- DI DELLA tati, gli altri corrotti. E nonostan- sangue reale. La solidità di tali le- sate valori posteriori a esse estra- Premio Internazionale di Narrativa te ciò, non ci fu la condanna capi- gami si rivelò spesso più potente nee - forse sì. Y } 1° PREMIO L 1.500.000 tale che il re e Colbert si aspetta- persino del rispetto per l'autorità PREMIO L 750.000 L'opposizione individuata da PREMIO L 500.000 vano e che avevano predisposto; regale, che pure nella storia di Fumaroli non è però soltanto po- "ilPriorie PREMIO L. 250.000 dei ventidue giudici, tredici ebbe- Francia fu sempre straordinario. Spezzarli - mediante denaro e litica, è anche culturale. Fouquet RACCONTI A TEMA LIBERO EDITI O INEDITI IN LINGUA ITALIANA ro il coraggio di condannarlo al chiamò per la costruzione del suo SCADENZA: 31 MAGGIO 1998 (TIMBRO POSTALE) bando. Ma, caso unico nella storia promesse generosamente devolu- I primi venti racconti classificati saranno raccolti nel volume antologico del premio, stampato in castello di Vaux, il meglio dell'ar- edizione artistica con copertina o colori, distribuito o cura dell'Editore. del diritto, arrogandosi la facoltà te da Mazzarino - fu decisivo per te francese, che Luigi avrebbe poi UN PREMIO SPECIALE GIURIA sconfiggere la Fronda dei princi- al miglior racconto che abbia come tema il mare o la vita ad esso legata; della grazia il re invece di alleviare utilizzato a Versailles: l'architetto la pena l'aggravò: Fouquet sareb- pi. Si capisce che tutta l'azione di UN PREMIO SPECIALE TEATRO Le Vau, il pittore Le Brun, gli al miglior atto unico a tema libero che sia rappresentabile in teatro. I lavori più meritevoli verranno be stato per sempre rinchiuso nel Luigi, e di Colbert suo servitore, scultori Augnier, Puget, Girar- proposti ad una formazione teatrale per la rappresentazione, carcere di Pinerolo. E se Fouquet fosse volta a spezzare questi vin- ppr informazioni: coli. don, il giardiniere Le Nòtre, il bo- AGENZIA GIACCHE tei 0187/23212 - 750238 non era il corrotto che si voleva tanico La Quintinie. Protesse (su internet e-mail: [email protected] - http: //www.laspezia.net/prione) rio e iniziò subito a lavorare in fab- brica. Strinse amicizia con Emma Femminismo industriale Goldman, assorbendone il suo cre- Dal parlamento al popolo MARIA ROSARIA DE BUERIIS do anarchico, fu eletta prima donna ALDO AMATI presidente della grande organizza- zione sindacale Ilgwu (Internatio- ANN SCHOFIELD, TO DO and to Be. Portraits nal Ladies' Garnment Workers' VERNON BOGDANOR, Power and the People. Union), e fu inoltre impegnata nel of Four Women Activists 1893-1986 comitato di difesa per Sacco e Van- A Guide to Constitutional Reform zetti. Pur non concependo come Northeastern University Press, Boston 1997, pp. 183, $ 15.95 prioritaria la questione femminista, Victor Gollancz, 1997, pp. 216 n si adoperò molto per l'avanzamen- 1 § uesto libro esamina le ra- e al movimento operaio, vivendo to della condizione delle donne nove mesi dall'insediamen- dei partiti e dell'opinione pubblica dici culturali e storiche così due realtà non sempre facil- nell'industria, vivendo il femmini- to di Tony Blair al 10 di nei confronti dell'istituto referenda- J| del radicalismo femminile mente conciliabili. Le quattro attivi- smo in chiave esperienziale. Si di- Downing Street, il carattere rio. Il voto parlamentare su questio- mise dalla carica dirigenziale che a nell'ambito del movimento ope- ste erano coinvolte in un numero di progressista del "New Labour" ni costituzionali è ritenuto oggi in- raio americano attraverso una sor- battaglie sociali che le vedevano occupava nel sindacato, poiché non sembra dispiegarsi più chiaramente sufficiente: i laburisti hanno fatto ta di biografia collettiva di quattro contemporaneamente impegnate veniva considerata, nonostante il e senza eccessivi compromessi in te- uso del referendum in Scozia e Gal- donne: Gertrude Barnum (1866- sia sul fronte delle lotte sindacali che lungo apprendistato e le notevolis- ma di riforme istituzionali. A diffe- les per vincere le resistenze alla "de- 1948), Mary Dreier (1876-1963), del suffragio femminile. Appare evi- sime capacità organizzative, alla renza di altre questioni spinose co- volution" in Parlamento, il governo Pauline Newman (1888-1986) e dente l'importanza storica di queste stessa stregua dei dirigenti maschi. me la riforma dello stato sociale, ha annunciato analoghe iniziative Rose Pesotta (1896-1965). Le bio- sull'eventuale scelta di un nuovo si- grafie sono collegate tra loro in stema elettorale, sulla reintroduzio- maniera originale, poiché ognuna ne della figura del sindaco di Lon- introduce un tema particolare che dra e sulla moneta unica europea. I viene ripreso nella biografia suc- tories, storicamente campioni della cessiva. Lo sfondo sul quale si difesa dei poteri esclusivi della Hou- muovono queste figure è l'Ameri- se of Commons, hanno mutato at- ca del sindacalismo industriale, nel teggiamento chiedendo anch'essi un periodo dei grandi flussi migratori test popolare per l'Unione moneta- dall'Europa, che portò con sé una ria non diversamente da quanto fe- rivoluzione nell'economia del pae- cero nel 1975 per l'ingresso nella se ma anche enormi problemi tut- Cee. tora solo in parte risolti nella so- Il dogma del Regno Unito come cietà americana. Stato unitario viene impietosamen- I temi toccati dal libro sono mol- te attaccato mettendo a nudo la tissimi e ci mostrano un periodo profonda asimmetria del sistema straordinariamente ricco della sto- amministrativo creato per venire in- ria americana: l'emergenza del mo- contro alle identità scozzese e galle- vimento operaio costituito in gran- se. Gli esiti dei recenti referendum de maggioranza da immigrati, il mo- in Scozia e Galles - soprattutto se vimento per il suffragio femminile, paragonati all'analogo test elettora- il movimento anarchico, il Welfare le del 1979 - sarebbero la prova State, la burocratizzazione del sin- dell'insoddisfazione verso il soffo- dacato, le alterne vicende del Pcusa, cante accentramento e aprirebbero le alleanze transclassiste delle donne donne, che contribuirono a miglio- L'allontanamento dal sindacato, l'agenda di revisione dell'impianto le porte a una profonda decentraliz- e il loro ruolo nello sviluppo delle rare notevolmente le condizioni la- come suggerisce l'autrice, fu anche costituzionale non incontra eccessi- zazione in armonia con il lento ma riforme politiche. Ma ancora più in- vorative nell'industria tessile po- dettato dal bisogno di ritornare nel ve resistenze all'interno del partito e ineluttabile movimento verso teressante è il tema, che affiora dalla nendo grande attenzione nello sta- cuore della comunità operaia le prime iniziative sono quindi state un'Europa delle regioni. E tuttavia, lettura delle biografie, del rapporto bilire connessioni tra donne che, newyorkese. Della sua fede anar- varate con tempestività e decisione politicamente, il percorso rimane problematico che le donne impe- pur facendo parte della stessa realtà chica e del suo attivismo non c'è lungo linee tratteggiate da tempo. minato da questioni ancora irrisolte gnate nel movimento sindacale ave- lavorativa, erano di diversa estrazio- tuttavia traccia nelle due autobio- Un itinerario per aiutare a capire come l'attuale sovrarappresentazio- vano nei confronti del femminismo, ne sociale. Una delle battaglie più grafie Bread Upon the Water e Days l'ambizione e gli obiettivi dei neola- ne della Scozia a Westminster o ovvero la confluenza tra quest'ulti- importanti in questo campo fu inol- of Our Lives, una scelta probabil- buristi emerge dal libro di Vernon l'esatta definizione delle prerogative mo e il movimento operaio. Il libro è tre quella di affrontare il problema mente tattica considerato il merca- Bogdanor che abbraccia tutte le di quei parlamentari scozzesi che anche la storia dell'intreccio tra della discriminazione e dello sfrut- to editoriale americano. aree cruciali dei possibili intervent sceglieranno di restare alla House of esperienze personali e ruolo pubbli- tamento sessuale sul posto di lavo- Il libro, di avvincente lettura, ma L'approfondimento e la presenta- Commons rispetto alle competenze co. Queste donne, che arrivarono a ro. Queste tematiche trovarono a tratti improntato a un comparati- zione delle singole tematiche avvie- esclusive della futura assemblea le- ricoprire posizioni importantissime espressione nella maggior parte dei vismo forse eccessivo per quanto ne in maniera considerevolmente gislativa di Edimburgo. all'interno delle organizzazioni sin- loro scritti, racconti, romanzi, auto- concerne le esperienze delle quat- obiettiva, tuttavia qua e là affiora Il temperamento revisionista dacali, come la Newman e la Pesot- biografie, memorie o discorsi politi- tro protagoniste, s'inserisce in un fi- l'insoddisfazione dell'autore per dell'autore si evince soprattutto lad- ta, operarono infatti scelte non con- ci, contribuendo così a creare un lone che negli Stati Uniti è emer- l'attuale impianto istituzionale "in- dove affronta la riforma elettorale e venzionali nella vita privata, per nuovo modello di donna. gente, e che riscrive la storia del gessato" da due decenni di governo privilegia senza mezzi termini la esempio rifiutando il matrimonio, o Tra le quattro figure descritte movimento operaio e dell'attivismo conservatore e non più in sintonia rappresentatività rispetto alla go- scegliendo una donna come compa- dalla Schofield spicca quella di Ro- sindacale in termini di gender, con- con i mutamenti sociali intervenuti. vernabilità. Il sistema maggioritario gna di vita. Pesotta e Newman, se Pesotta. Lasciata l'Ucraina per tribuendo a far conoscere la storia L'erosione della sacralità dell'or- esistente viene bollato senza riserve ebree immigrate, appartennero allo sfuggire a un matrimonio combina- ricchissima e inesplorata del fem- dinamento inglese è esemplificata stesso tempo alla comunità ebraica to, cambiò il suo cognome origina- minismo industriale in America. dall'evoluzione dell'atteggiamento

Filosofia FABIO FROSINI LORENA FAVARETTO (a cura di) L'istituzione informale Sui fondamenti filosofici del pensiero Il Territorio padovano ecologistico in Germania dal Quattrocento al Cinquecento Bibliografia ragionata "em-Studi di storia europea protomoderna" - 8 "Quaderni dell'Università di Urbino" - 5 pp. 263 - L. 39.000 pp. 180- L. 29.000

Storia MARIA ANTONIETTA VISCEGLIA PIETRO VERRI, IMMANUEL KANT Identità sociali Sul piacere e sul dolore La nobiltà napoletana nella prima età moderna Immanuel Kant discute Pietro Verri "em-Studi di storia europea protomoderna" - 9 "Incroci", pp. 120- L. 20.000 pp. 220 - L. 38.000 M. TERESA BEONIO BROCCHIERI (a cura di) Le due chiese ALFREDO CANAVERO Progetti di riforma politico-religiosa nei secoli X1I-XV ALESSIA GRAZIANO Milano e la crisi di fine secolo (1896-1900) "Biblioteca di cultura filosofica" - 2 Stare a sinistra "Storia lombarda" - 5. pp. 450 - L. 35.000 pp. 240 - L. 30.000 Le tentazioni politiche di Maurice Merleau-Ponty "Testi e studi" - 142. pp. 180 - L. 25.000 ACHILLE OLIVIERI ALFREDO CANAVERO (a cura di) CLAUDIO DONATI (a cura di) Erasmo e il Funus (a cura di) ! 898. La grande paura Dialoghi sulla morte e la libertà nel Rinascimento Eserciti e carriere militari Commenti e testimonianze dei contemporanei "Biblioteca di cultura filosofica" - 3 nell'Italia moderna "Oggetti ritrovati" - 3 pp. 180 - L. 32.000 "Testi e studi" - 145, pp. 220 - L. 30.000 pp. 150- L. 25.000 •HHHH1 m^di N. 3, PAG. 49 mostrerebbe la corda per una serie di ragioni collegate alla caduta delle per la mancanza di un controllo co- barriere ideologiche e di classe e per Noir con scrittore e scritture stituzionale sull'esecutivo e perché l'ormai inaccettabile regime di se- SYLVIE ACCORNERO non assicurerebbe la rappresentabi- gretezza che circonda le donazioni lità di minoranze significative come ai partiti da parte di società e privati. quella liberal-democratica che nelle La tensione tra gli interessi dei dona- DIDIER DAENINCKX ultime sette elezioni ha sempre rac- tori e le esigenze di un partito plebi- colto più del 20 per cento dei suffra- scitario fondato su una democrazia Nazis dans le mètro, Baleine, Paris 1996, pp. 150, FF 39 gi, ma un numero di deputati inin- diretta rimane ben presente, mentre fluente. L'analisi è stringente e im- i partiti minori vengono penalizzati Écrire en contre, Parole d'Aube, Vénissieux 1997, pp. 153, FF95 pietosa: il sistema maggioritario non finanziariamente, nonostante l'in- garantisce dal voto tattico, e la per- troduzione nel 1975 di alcune par- centuale media di voti del partito ziali misure che prevedono trascura- come quelli che Cadin ama ritagliare all'Accademia di Francia. vincente alle elezioni generali dal bili fondi pubblici. La soluzione I una collana creata da dai giornali - che esprime il malesse- Eaire en contre raccoglie tre in- 1974 al 1997 è stata di circa il 40 per suggerita è dunque il passaggio alla -JL- Jean-Bernard Pouy, re sociale. Le Poulpe non ha nulla da terviste e una conferenza, L'Ecriture cento, mentre l'esecutivo gode di sovvenzione statale da condizionare uno scrittore sconosciuto in Italia, vendicare, non rappresenta una leg- des abattoirs, che Daeninckx tenne poteri quasi illimitati condannando strettamente a una significativa pre- che sceglie il noir perché è convinto ge o una morale, semplicemente in- a Oxford nel 1995. Lo scrittore si all'irrilevanza l'opinione del 60 per senza parlamentare e all'esistenza di che permetta la massima libertà di daga, fornisce una testimonianza. racconta. Il primo colloquio, Corre- cento dell'elettorato. L'esame dei si- un consistente numero di sottoscri- tono, di temi, di personaggi. Conta Se passando da un autore all'al- spondances, è un'ampia carrellata stemi elettorali alternativi viene con- zioni per i partiti. Onestamente l'au- oggi più di trenta titoli reperibili nel- tro le Poulpe non acquista in vero- sull'infanzia, la formazione dell'au- dotto nel dettaglio, lasciando inten- tore non tace le difficoltà connesse le librerie d'oltralpe accanto ai fra- simiglianza, è vero anche che Dae- tore, i suoi rapporti con Cadin, le dere una preferenza per il sistema con la necessità di rassicurare l'elet- telli maggiori della "Sèrie noire", e ninckx non fonda i suoi romanzi sue letture e le contaminazioni tra proporzionale; interessante è la di- tore inglese, tradizionalmente e sul protagonista, il quale emerge vita e romanzi e tra un libro e l'altro. samina del cosiddetto "voto alterna- ideologicamente restio a finanziare invece a mo' di cartina di tornasole Con uno di quei cortocircuiti lin- tivo" - cui vanno i maggiori consen- indiscriminatamente partiti eli cui nell'ambito di un determinato guistici che lo caratterizzano Dae- si all'interno della leadership laburi- non condivide i programmi. contesto sociale; questo avviene ninckx mette in luce come Nazis sta -, che non assicura la rappresen- E la monarchia? Qui l'autore si anche - e soprattutto forse - per dans le mètro sia una variazione su tanza proporzionale, ma tempera il accosta timidamente e in modo Cadin. Nei cinque volumi in cui un tema già affrontato in Chdteau carattere maggioritario con l'indica- piuttosto convenzionale: l'atten- compare (Mori au premier tour, A en Bohème (1994) e che ha 'costitui- zione numerica dei candidati prefe- zione è soprattutto rivolta ai van- futura memoria, Le Géant to il suo primo mestiere: stampare - riti. Si tratta di uno scenario in cui se taggi connessi all'esistenza di inachevé, Le Bourreau et son dou- imprimer in francese - parole scrit- un candidato ha una maggioranza un'istituzione al di sopra degli inte- blé, Il fattore fatale, - sei se si con- te, mentre lui oggi scrive impressio- assoluta di prime preferenze, viene ressi dei partiti capace di rivelare sidera la fuggevole apparizione di ni. Con Visite du chantier si entra dichiarato eletto; altrimenti si pro- meglio tutte le sue potenzialità di Lumière noire - molto poco si ap- nella fucina dello scrittore e si sco- cede all'eliminazione dei candidati organo mediatore nell'eventualità prende circa la sua vita privata. Per pre come la sua "vocazione" lettera- con meno preferenze fino a quando dell'introduzione di un sistema esempio, Cadin ha un nome? ria sia una reazione all'alienazione un candidato non abbia raggiunto la elettorale proporzionale. La prefe- Nazis dans le mètro esce nel gen- del lavoro: per un anno Daeninckx maggioranza assoluta dei voti. renza dunque è per una monarchia naio del 1996; coincidenza vuole - aveva sempre stampato lo stesso costituzionale che sia in grado di è lo stesso Daeninckx a farlo notare modulo di riparazione di una nota La riforma della House of Lords e marca di autovetture; profonda- il finanziamento dei partiti politici giustificare meglio la propria esi- - che sia da poco in libreria l'opera stenza, mentre la forte e palpabile di Roger Garaudy di cui ha parlato mente depresso, decide così di scri- vengono affrontati dall'autore so- vere pagine tutte diverse; nasce prattutto sotto il profilo squisita- insoddisfazione dell'opinione pub- mette in scena Gabriel Lecouvreur, Bernard Simeone su queste pagine blica per il ruolo svolto dalla fami- soprannominato le Poulpe appun- ("L'Indice", 1997, n. 8) nel recensi- Mort au premier tour (1977) - dove mente politico. Certamente la se- per la prima volta appare Cadin -, conda camera inglese è il prodotto glia reale negli ultimi anni non viene to, in una serie di avventure, ognuna re un'inchiesta sulla collusione sufficientemente approfondita. delle quali è immaginata da un auto- dell'ultrasinistra e dell'estrema de- un romanzo del quale vent'anni do- della storia e non della logica, ma il po - la strizzata d'occhio a Dumas è potere di rinvio delle leggi rimane L'elemento unificante e qualifi- re diverso. C'è da scommettere che stra all'interno del negazionismo e quando Pouy ha chiesto a Didier del revisionismo e di cui Daenincx, casuale, precisa Daeninckx - intra- condizionante poiché abbraccia due cante del libro sembra dunque da prende una nuova versione. La ter- sessioni parlamentari costringendo rinvenire soprattutto nel pronuncia- Daeninckx di scriverne una, questi assieme a un altro autore di roman- non abbia esitato a lungo. Le Poulpe zi noir, ha curato la parte più inve- za intervista, Une histoire enracinèe, il governo a estenuanti "navette" tra mento esplicito dell'autore a favore approfondisce i temi di Correspon- i due rami del Parlamento. La stori- di un progressivo passaggio di so- - con tanto di strizzata d'occhio a stigativa. E proprio sull"'oscena al- Tarantino e alla madre di tutti ipulp, leanza dei contrari", sulle "derive dances, scavando tra i legami con la ca ostilità laburista è circoscritta og- vranità dal Parlamento al popolo. Si vita politica, le ideologie degli ulti- gi alla proposta di abolizione imme- tratta di una premessa ideologica quei racconti neri americani che ne- revisioniste di gente di sinistra", gli anni venti venivano stampati su verte Nazis dans le mètro, dove mi cinquant'anni, in un passato re- diata dei Pari ereditari seguita dalla sulla quale concepire il cambiamen- cente che Daeninckx con la sua costituzione di una Commissione to, introducendo elementi di fede- pessima carta fabbricata a partire Daeninckx rielabora il materiale dalla pasta di legno ("polpa") - po- raccolto per l'indagine. Lecou- opera s'impegna a non lasciare ca- reale di studio le cui conclusioni do- -ralismo (Scozia, Galles, regioni), di dere nell'oblio. vrebbero passare al vaglio di un re- democrazia diretta (referendum) e trebbe infatti essere un parente vreurle Poulpe si prefigge qui di ri- ferendum popolare. L'obiettivo im- di pluripartitismo (attraverso la leg- stretto di Cadin o di qualche altro costruire la memoria di uno scritto- Il solido filo che unisce i quattro mediato di Blair è il riequilibrio nu- ge elettorale). La politica di contra- investigatore per caso e curioso di re selvaggiamente picchiato men- brani di Ecrire en contre è dato dal merico a favore del proprio partito, sto e di confronto caratteristica del professione che pullulano nei libri tre trasportava valigie piene di li- necessario rapporto dell'autore con mentre si procede con grande caute- bipartitismo inglese dovrebbe dun- di Daeninckx. Lecouvreur ama fic- bri, a due passi dalla Très Grande il noir, inteso come testimonianza la circa l'istituzione di una seconda que aprirsi a nuovi schemi corpora- care il naso, rigorosamente per con- Bibliothèque. Fruga nelle buche di un vissuto sociale, quindi con la camera elettiva che potrebbe tra- tivi, di coalizione e di proporziona- to proprio - non si tratta né di un delle lettere, nei dischetti di com- "Sèrie noire" - "une chance ou un sformarsi in un pericoloso concor- lità: le forze della comunitarizzazio- poliziotto né di un investigatore pri- puter, nello schedario di una rete di ghetto?", recita uno dei paragrafi di rente per la maggioranza che siede ne europea finiranno con indebolire vato -, nei buchi e negli apparenti vendita per corrispondenza di libri, Visite du chantier -, di cui L'Ecritu- alla House of Commons. fatalmente il principio di sovranità e disordini del vivere quotidiano. Il in una stamperia specializzata nelle re des abattoirs fornisce una gusto- pubblicazioni dei rouges-bruns, Sul finanziamento ai partiti, a giu- costringeranno inevitabilmente al punto di partenza di ogni volume è sissima storia - proprio nel senso prima di giungere niente meno che dizio di Bogdanor, il sistema attuale cambiamento. sempre un banale fatto di cronaca - più alimentare del termine.

Architettura Psicologia T GIACOMO CORNA-PELLEGRiNi ANTONIO MONESTIROLI ASSUNTO QUADRIO, FRANCESCO P. COLUCCI o Geografia come desiderio dì viaggiare Temi urbani (a cura di) e di capire Cinque progetti per la città Bei delitti e belle pene u "Studi e ricerche sul territorio" -. 55 "Ex Cathedra" - 1. pp. 84 - L. 15.000 Devianza, colpa e punizione: pp. 240, con illustrazioni - L. 50.000 per una lettura psicosociale z FABRIZIA FRANCO "Testi e studi" - 146, pp. 280 - L. 32.000 Carlo Scarpa D Economia politica Padiglioni espositivi (1950, 1954, 1961) ANGELA MARIA DI VITA, ROSALBA LARCAN "Quaderni di critica" - 1, pp. 96 - L. 19.000 Crescere nella complessità La prevenzione del rischio nella dimensione educativa e relazionale MASSIMO IORI Carpenter Visual Art Center "Minori", pp. 280 - L. 30.000 "Quaderni di critica" - 2. pp. 96 - L. 19.000 ALESSANDRO BOS1 ANNAMARIA CAMPANINI N NICOLÒ DE VECCHI MARIA CRISTINA MARCUZZO (a cura di) (a cura di) 'V¥i A cinquant'anni da Keynes La cultura dell'ascolto nel presente Teorie dell'occupazione, interesse e crescita Percorsi di comunicazione "Testi e studi" - 144 nella vita quotidiana e nei servizi Ui pp. 320 - L. 32.000 "Leggerescrivere" - 1, pp. 211 - L. 23.000 L'INDICE ••DEI LIBRI DEL MESE •• ^^Ve^vée oberC'C'k'Le, L'identità in crisi di Impiccababbo e Mangiacavoli ha cultura sassarese tra speculazioni immobiliari e rivendicazioni linguistiche SALVATORE MANNUZZU

n Sardegna esiste (o è esi- guità. Come non ha senso pro- distanza nella costa di Marinel- Da tutto ciò sono condizio- so continua a dire che c'è un stita) una piccola Atene. varsi a misurarne oggi la tem- la. Sassari è diventata una città nate, forse determinate, a Sas- qui e c'è un là, che c'è una di- IMa non è Sassari: è Nuoro. peratura culturale se non si tutta terziaria; anzi una città di sari, le due vertenze principali stanza: una separazione dive- Ed è vero che forse quel titolo parte dal disfarsi della città stipendi pubblici (oltre che di della cultura sarda. Vertenze nuta differenza. E dunque il onorifico Nuoro se l'è attribuito contadina. Molti oliveti son disoccupati), dove negozi e che partono, entrambe, dal fat- primo quesito riguarda i con- da sola. Però è sempre il segno stati spiantati, sostituiti da botteghe son ridotti allo stre- to che c'è di mezzo il mare (co- notati di questa differenza: chi di qualcosa: le vocazioni si pre- borgate piuttosto squallide, da mo dalla grande distribuzione me tra il dire e 0 fare): quel siamo, qui. E il secondo quesi- tendono, altrimenti non sono. E to concerne invece le comuni- nuoresi sono Grazia Deledda, cazioni, i traffici possibili fra il con l'aureola ormai un po' sco- qui e il là, l'importare e soprat- lorita del Nobel, e Sebastiano tutto l'esportare. Satta, suo coetaneo: un poeta Soprattutto l'esportare, giac- avvocato e socialista innamora- ché la partita continua a sem- tosi del Carducci durante gli brare a lungo squilibrata: ri- studi universitari bolognesi e schiando la nostra storia (mi- poi ritenuto a lungo il Vate nuscola) d'esser fatta e disfatta dell'Isola. Inauguriamo in questo numero uno spazio dedicato alla vita culturale delle città dalla Storia altrui. Storia, que- Entrambi, la Deledda e Seba- italiane. Intendiamo riflettere su come nella produzione culturale di ciascun luogo st'ultima (maiuscola), di cui stiano Satta, cantori di quella convivano localismi e aperture verso l'esterno, rivendicazioni di identità ed esigenze s'avverte, chi l'avverte, solo il Sardegna lì: tanto diversa dalla rombo cupo, distante; mentre Sardegna sassarese; anche se al- di contatto con la diversità, provincialismi e cosmopolitismi. In particolare, parlere- invece ci ha segnato, ci segna in lora Nuoro era un lontanissimo modo insopportabile - perso- paese della provincia di Sassari. mo delle attività che ruotano intorno ai libri: case editrici, biblioteche, librerie, istitu- ne e mondo: il nostro mondo, E di Nuoro poi era Salvatore ti di cultura. Cominciamo con Sassari. Intervengono in queste pagine lo scrittore Sal- isola o città dove viviamo, dove Satta: a Nuoro, anzi al suo cimi- siamo nati. Tutto ciò comporta tero, all'impossibile elaborazio- vatore Mannuzzu, il giornalista Costantino Cossu, lo storico Manlio Brigaglia, l'edi- un'esasperazione del chi sia- ne del lutto di quelle radici per- tore Simone Sechi e il libraio Piero Pulina. mo: forse una sua implosione, dute, è dedicato II giorno del un'ulteriore sua perdita. Per- giudizio, libro che rimane ché conóscersi davvero signifi- straordinario. ca ritrovarsi in un contesto, A Sassari nulla di tutto que- leggere dei confini e dei rap- sto, mai; per quanto inevitabil- porti: vivere una storia che non mente ci sia stata, magari ci sia, qualche seconda casa d'un ipo- - e con essi quel po' di vita su- gran fosso tirrenico un tempo sia solo la propria, non limitar- la rivendicazione di glorie loca- tetico stile mediterraneo perstite delle vecchie strade. E quasi invalicabile, rimasto poi si a patirla. li. Però se a Nuoro si scriveva, a ("smeraldino"); gli orti prati- dove l'unico gioco che resta è profondo assai più di quanto Che storia si vive dunque in Sassari si leggeva; o ci si vantava camente non esistono più. S'è quello, divenuto un po' ansi- non sia in natura: per la forza questa piccola città disastrata, di leggere. Resta nella memoria perduta la posta che s'era gio- mante, della speculazione im- dei simboli; perché la cultura, con i suoi 120.000 abitanti, d'un giro di persone che si va cata, fra gli anni sessanta e gli mobiliare: far carne di porco appunto, è vischiosa e ciò che campagne comprese? Come sciogliendo (per motivi natura- anni ottanta, sulla grande in- del lascito territoriale e buona diventa sangue non ritorna ac- sempre la lingua batte dove il li) una famosa Libreria Italiana dustria petrolchimica, lì a poca notte. qua. Quel gran fosso misterio- dente duole: e se si invoca e Straniera, attiva nel Corso fra l'identità (tout court, vale a di- le due guerre, dove si trovava - re la propria) è perché questa riferisce la leggenda - tutto. Sas- identità va in crisi. E l'appello sari era una cittadina non anco- rischia di risultare tutto ideo- ra imbruttita: a suo tempo si era Unità contestata e specificità sarda logico e consolatorio. Finendo disfatta dell'antico castello, di COSTANTINO COSSU nella petizione di principio quasi tutte le mura, di quasi tut- della lingua: come se bastasse te le quaranta torri (e anche dei vjlere per darsene una; come portici medievali del Corso); ma "L'unità contestata". S'intito- Non tutte le strade sono identi- dei grandi centri di distribuzione se la lingua non fosse un frutto aveva cominciato a inventarsi lava così, in aperta allusione alla che. Alla deriva etnicista, che se- commerciale, sembra aver perso della terra. Intanto altri mode- periferie gradevolmente liberty, crisi dello stato centralistico, il duce minoranze esigue, si con- la capacità di pensare se stessa. sti ma veri frutti di questa ter- poi déco: le generazioni succes- convegno che l'Issra (Istituto sar- trappone un recupero dei valori La politica sconta un deficit di ra, segni materiali d'una sua sive, le nostre, ne avrebbero fat- do di storia della Resistenza; del dell'autonomismo e del federali- progetto. Associazioni come il identità, spariscono: mettiamo to strame. Non a caso i sassaresi movimento operaio e dell'auto- smo democratici e della tradizio- Circolo progressista e Città mia, le lattughe d'un tempo ("bian- vengon chiamati Impiccabab- nomia) organizzò a Sassari ne del pensiero meridonalista, ri- nate per stimolare la sinistra a su- che e grandi come bambini", bo. strillavano i venditori del Mer- nell'ottobre del 1996 con Pietro letti alla luce di ciò che cambia - perare vecchi e nuovi limiti cultu- cato civico), gli antichi profu- Allora Sassari era una picco- Scoppola, Lisa Foa, Giulio Sapel- del tanto che cambia, e in manie- rali, provano a riempire il vuoto, mi delle mele Appiu e Miali - la città agricola, circondata da li e Gianni Sofri. Unità contestata ra così tumultuosa - in un mon- ma è poco. Un'università dove la per non dire del sempre più begli oliveti e orti grassi (i sas- non da oggi, in Sardegna, regione do divenuto più che mai grande ricerca è ancora chiusa in ristretti decrepito centro storico della saresi vengon pure chiamati e terribile, locale e globale in- ambiti accademici fatica a diven- che ha con la memoria, con il pas- città. Mangiacavoli). Città di conta- sato, un rapporto difficile. La ten- trecciati in un unico destino. tare soggetto capace di dare con- dini e di artigiani; s'intende an- tazione di superare le contraddi- Su questo terreno sono impe- tributi rilevanti a una città alla È quindi una condizione, ot- che di professionisti "probi e zioni di un presente senza più gnati gruppi i più vari. Tra gli al- quale servirebbero sia visioni (ge- timisticamente, in bilico. Sog- arguti". Tutti si incontravano a bussole ideologiche cedendo al tri, l'associazione "Antonio Pi- nerali) sia saperi (parziali): un so- getta (forse salvata, domani, teatro durante le interminabili fascino della diversità - persino gliaru", intitolata allo studioso lo esempio, il dibattito sullo svi- chissà) ad alcune complicazio- stagioni operistiche invernali, della purezza - etnica è forte. Un che forse più di ogni altro ha luppo urbanistico vede comple- ni: ad alcune varianti specifi- replica dopo replica: se era an- influente movimento autonomi- contribuito a collocare la discus- tamente fuori gioco l'antico ate- che. Dato che ci vuol buona vo- nata di olive e correva qualche stico ha, ai margini, frange indi- sione sui temi dell'identità entro neo sassarese. Un'istituzione lontà a chiamare lingua il sassa- soldo. Città dunque di lettori pendentiste da tempi ben più i limiti di una rigorosa analisi sto- come l'Ente concerti, che pure in rese (lingua se mai è il sardo (supposti) e di spettatori: spet- lontani di quelli che hanno visto rica e antropologica. Ultima ini- passato ha svolto un ruolo im- che si parla a Nuoro, per tor- tatori anche d'una propria vi- nascere, in contingenze storiche ziativa dell'associazione, una portante, vivacchia nella ripeti- narci; o più vicino a noi in Lo- cenda "sociale; città disimpe- del tutto diverse, il leghismo bos- biografia dell'autore del Codice zione stanca di proposte che qua- gudoro, nel Meilogu). E anche questo forse è indizio d'una ri- gnata ma insieme accanita nel- siano. della vendetta barbaricina curata si mai si aprono al circuito nazio- serva non ancora esausta di vi- le beghe e contese politiche, Eppure, al di là dei rischi e del- da Mavanna Puliga. Il libro è nale e internazionale dell'innova- addirittura scuola o laborato- talità - se non di buon umore. le pericolose deviazioni, una spe- pubblicato dalla cooperativa Ini- zione e della sperimentazione. rio in questo senso - osserva Forse d'una capacità residua di cificità forte la realtà sarda e sas- ziative culturali, luogo di raccol- Resta l'arcipelago dell'asso- uno storico: così spiegando la guardare come uno spettacolo, sarese la possiede. Lingua, storia ta di un gruppo di intellettuali ciazionismo giovanile, con una provenienza di due presidenti uno scherzo infinito, quanto e cultura hanno peculiarità non che alla specificità sarda e al rap- miriade di gruppi che dal teatro della Repubblica e d'un segre- ciascuno fa. Senza rispetto, porto tra centro e periferia dedi- alla musica, dalla danza alle arti tario del maggior partito d'op- riducibili a fenomeni residuali persino con gusto: qualsiasi co- cano da anni un'intensa attività, visive, dal volontariato all'am- posizione (per tacere d'altri del radicale processo di moder- sa capiti. Impiccababbo, ap- successivi). nizzazione che ha investito la non solo editoriale. Ma è un la- biente compongono uno scena- punto, Mangiacavoli sino alla Sardegna a partire dal secondo voro difficile in una città che, rio ricco di potenzialità. Dipen- fine (anche quando i cavoli so- Non si capisce Sassari se non dopoguerra. Il problema vero è con il più alto rapporto in Italia de da loro se Sassari ritroverà no finiti). si registra questa sua ambi- come spendere questa diversità. tra abitanti e numero e vastità una sua anima. Quando Dessi scopriva Grazia Deledda Cooperativa editoriale MANLIO BRIGAGLIA SIMONE SECHI

editoria sassarese ha cir- Sul finire del secolo Giuseppe Carlo Delfino: nel catalogo di a Cooperativa Iniziative fine dell'isola. Lo stesso Pigliaru ca 380 anni. Il primo Dessi dà vita a un'attività edito- oltre 160 titoli, importanti ope- Culturali nasce intorno al- fu tra gli anni cinquanta e ses- editore, che fu anche il riale che si segnala per le firme re di archeologia, di storia re- la metà degli anni settanta santa fondatore animatore della 1primo tipografo, fu Antonio Ca- prestigiose e per la raffinatezza gionale, di storia dell'arte e ri- 1pubblicando volumi di sociolo- rivista "Ichnusa" che fu una nopolo, arcivescovo di Oristano dell'esecuzione: nella sua "col- stampe di grandi "classici" gia, storia e letteratura e rivol- delle maggiori riviste del meri- ma sassarese di nascita. E nella lana verde" pubblica le prime dell'Ottocento isolano. gendo subito un'attenzione par- dionalismo democratico e della sua città, dove impiantò un col- opere di Grazia Deledda. Molto attiva - quasi 200 titoli ticolare alle opere di Antonio quale Salvatore Tola ha rico- legio per studenti che esiste an- Nello stesso periodo arriva a in venticinque anni - è la Edes Pigliaru, l'autore dell'ormai struito le vicende in un volume cora oggi e favorì con le sue ren- Sassari l'operaio milanese Gio- (Editrice democratica sarda), na- classico La vendetta barbaricina edito nel 1994. dite l'istituzione dell'Università, vanni Gallizzi. Nel 1890 fonda ta per iniziativa di un gruppo di come ordinamento giuridico, Insieme al recupero dell'opera aprì uno stabilimento tipografi- di Pigliaru, la Cooperativa ha sin co chiamando a dirigerlo, dal dall'inizio giocato la scommessa Continente, lo stampatore Bar- che fosse possibile fare nuovi li- tolomeo Gobetti. bri non agiografici o di folklore La prima opera fu stampata a per turisti, in Sardegna, con un spese del Comune (e dai docu- milione e mezzo di abitanti di- menti dei decenni successivi sap- , ll(«1 „,. spersi in un territorio grande e Il" Vjh'll mal collegato, oltre che diviso da piamo che l'amministrazione ci- Siili „ vica sostentava con 2.000 lire forti differenze culturali. Farli sarde l'anno l'esistenza in città di con il lavoro volontario dei soci e una tipografia): l'opera raccon- i ti"'1 < " '«"..z:«« venderne tanti da ripagare le tava, in ottave castigliane, il spese e sostenere un'attività cul- "Trionfo e martirio" dei tre santi sg?ss:2.ss.' i osso^rr turale di dibattiti e proposte cul- protettori di Sassari, Gavino, turali rivolte al territorio con l'in- Proto e Gianuario. L'aveva scrit- tento di offrire un servizio e un ta il segretario del Comune, Juan luogo di confronto avversario Gavino Gillo y Marignacio. dell'apatia e occasione di rifles- sione sul proprio modo di essere La tipografia sopravvisse per e sulle proprie possibilità. sessantanni alla morte del Cano- polo. Acquistata dal nobile Fran- Via via sono stati coinvolti cesco Scano di Castelvy e affida- personaggi del mondo culturale ta, nel passaggio di proprietà, al- nazionale ed europeo, quali fra lo stesso Bartolomeo Gobetti, gli altri Baget Bozzo, Ida Domi- stampò numerose opere di inte- nijanni, Antonio Caderna, Giu- resse non soltanto locale. Alla lio Girardi, Domenico Corradi- morte dell'ultimo proprietario, una sua tipografia, che stamperà professori dell'Università di Ca- considerato il maggiore intellet- ni, Antimo Negri, Franco Sbar- Girolamo Castelvy, chiuse l'atti- quotidiani e soprattutto libri: ce- gliari e ora trasferita a Sassari: ha tuale sardo del secondo dopo- beri, Virgilio Mura, Claudio vità, e Sassari rimase per diversi lebrando il primo secolo di vita, già al suo attivo numerosi titoli, guerra. Il primo volume è infatti Cerritelli, Pierre Rostany, Jac- anni senza una sua tipografia o il catalogo elencherà oltre 750 ti- in gran parte legati ai temi della Il rispetto dell'uomo, che racco- queline Risset, Luigi Manconi, con stabilimenti molto precari: toli di libri e riviste (fra cui i pri- cultura e della politica regionali. glie le lezioni inedite, pagine di Salvatore Mannuzzu, Adriano tanto più che Cagliari, nel vivo mi saggi di Antonio Segni e, più Accanto ad altre editrici (co- diario e il Saggio sul valore mora- Sofri, Clara Sereni, Hilarion della lotta per il primato regiona- tardi, Francesco Cossiga, futuri me Iniziative culturali, che lavo- le della pena. Sempre di Piglia- Cappucci, Manlio Brigaglia, Li- le, premeva ininterrottamente sul presidenti della Repubblica). ra in collegamento con la Ets di ru, in seguito, sono stati pubbli- dia Menapace, don Gallo, Licia viceré perché si vietasse l'eserci- La tipografia Chiarella diven- Pisa, o come l'Archivio fotogra- cati gli scritti sul fascismo a cura Pinelli, Giorgio Pecorini, Maria zio della stampa fuori della capi- terà editrice in senso stretto solo fico sardo, che produce volumi di Marina Addis Saba e Mavan- Giacobbe. tale dell'isola. Sassari bypassava il in questo dopoguerra: l'attuale illustrati sui temi del turismo e na Puliga, e recentemente della In parallelo all'attività dei di- viceré rivolgendosi direttamente probabile chiusura dell'attività dell'ambiente), la giovane Con- stessa Mavanna Puliga è stato battiti e dell'editoria è stata alle- al re, che in genere ribadiva il di- potrebbe impedire di portare a daghes e l'editrice Libreria Des- pubblicato Cosa vuol dire essere stita una mostra itinerante di ritto della città, sede - diceva - termine la bella collana in dodi- si hanno iniziato di recente uomini, la prima biografia di Pi- materiale inedito della rivista della "primera y mas antigua Uni- ci volumi della Storia della Sar- un'attività editoriale in proprio, gliaru che ne testimonia l'am- "Ichnusa" (1951-1964), che è versidad del Reyno", ad avere degna antica e moderna. la Stampacolor. piezza teorica e culturale, meri- stata presentata a Cagliari, Ora- una sua tipografia. Salvo decide- Nel 1981 nascono le edizioni tevole di andare ben oltre il con- ne, Pattada e alla Galleria d'Ar- re, nel 1682, che libri e carte si po- te Moderna di Torino, dove nel tevano stampare soltanto a Ca- dicembre 1993 è stato organiz- gliari: per chi violava la norma era zato, in collaborazione con il lo- prevista la pena di morte. Indirizzi cale circolo dei sardi "Kinta- L'attività tipografica rinasce - Il libraio les", il convegno "Unità dello Stato e pluralità degli ordina- e da questo momento stabil- PIERO PULINA Prefisso telefonico: 079 mente - nel 1748, quando Giu- menti giuridici". La Cooperati- Codice di avviamento va è stata inoltre presente allo seppe Centolani e Simone Polo postale: 07100 acquistano torchi e caratteri di Le preferenze dei nostri clienti in Sardegna, scritto o no in Sarde- stand della Regione Sardegna al un piccolo stabilimento dei frati sono, come dire?, di tipo "nazio- gna, scritto o no da sardi, parla Archivio fotografico Salone del libro di Torino. Serviti. nale": in parte perché abbiamo della storia, della cultura, della sardo via Torres 30, tel. 273133 La scommessa iniziale è stata La tipografia "moderna" na- una clientela di cultura alta, in lingua e dell'antropologia della Centro di documentazione però vinta solo in parte: la coo- sce a Sassari intorno alla metà parte perché è una caratteristica Sardegna. È un fatto che oggi esi- e casa editrice perativa continua a esistere e a dell'Ottocento: accanto allo sta- del lettore sardo comune di te- stono oltre 1200 titoli di libri sar- Carlo Delfino via Caniga 35, fare libri e dibattiti, ma il nucleo bilimento più importante, la nersi al corrente con le indicazio- di immediatamente acquistabili il tel. 262661, fax 261926 iniziale dei soci si è sfilacciato, il Chiarella e Ciceri, sorgono nu- ni del mercato letterario. libreria: un paio di centinaia sono Casa editrice lavoro volontario si è ridotto, le merose altre piccole tipografie, Vendiamo i bestseller delle clas- reprint dei grandi libri sardi occasioni d'incontro sono dive- la gran parte delle quali hanno sifiche dei giornali né più né meno dell'Ottocento, il resto è produ- Iniziative culturali nute ancora più rade. Tirature di come attività principale la stam- come li si vende in ogni altra parte zione degli ultimi venti-trent'an- via Manno 13, tel. 232462 mille copie per volume sono suf- pa di un giornale, letterario ma d'Italia. Forse, in più, abbiamo ni. Una rinnovata attenzione ai Casa editrice ficienti a ripagare le spese quan- più spesso politico. Fra il 1872 e una maggiore percentuale di letto- problemi di quella che si chiama Libreria Dessi do va bene; qualche volume co- il 1907 escono a Sassari più di ri di saggistica, probabilmente per l'"identità" regionale sta facendo largo Cavallotti 17, tel. 231673 me le poesie di Grazia Dorè, che già all'esordio romano agli inizi trenta giornali, dei quali nove un rapporto privilegiato col mon- aumentare questo tipo di lettori. Libreria e casa editrice quotidiani. Nel 1892, in compe- do universitario e delle libere pro- Una recentissima legge regionale dei cinquanta aveva avuto la tizione col moderato "La Sarde- fessioni. E ai giovani vendiamo per la valorizzazione della lingua e Gallizzi via Venezia 5, considerazione positiva di Pier gna", un gruppo di giovani re- quello che è, come si dice, trendy della cultura sarda dovrebbe ope- tel. 276767 Paolo Pasolini, sono passati nel pubblicani (fra cui l'avvocato fra i giovani. L'anno scorso abbia- rare ulteriormente in questa dire- Tipografìa e case editrice silenzio; il rapporto con i socio- logi dell'Università, all'inizio for- Enrico Berlinguer) fonda "La mo venduto molto Coelho, De zione. Io stesso, del resto, pubbli- "Quaderni sardi di filosofia, Nuova Sardegna", che diven- te, non esiste più, e non si fanno Mello e Sepùlveda (il quale, poi, è co ogni anno un catalogo di tutti i letteratura e scienze terà presto il più diffuso titoli che possano contare stato per un po' di giorni a Sassari, libri sardi che è molto richiesto. Ci umane" via Zanfarino, dell'isola. Soppresso dal fasci- sull'adozione; i tentativi di coe- in ottobre, fra Università e libre- sono opere (per esempio i testi dei tel. 229614, fax 229613 smo nel 1926, rinato nel 1947, il dizione si rivelano difficili e sen- rie, e questo - si sa - orienta ulte- "classici"poeti in lingua sarda) che Rivista edita dall'Istituto di filo- quotidiano è oggi uno dei due riormente il lettore). vendono, in un mercato così ri- za ritorno economico. Ma è diffi- sofìa dell'Università di Sassari cile cedere dopo una storia ricca grandi quotidiani isolani (tira- Ma il nostro "specifico" è il libro stretto com'è quello sardo, anche tura media 78.000 copie). e diretta da Antonio Delogu. di anni e di esperienze. sardo: il libro che, stampato o no 6-7000 copie. IL GIORNALISMO importante corrente della lettera- na, resa invisibile da un tatuaggio, divieto di giocare a pallone, è l'im- Questa nuova rubrica è una tura ispano-americana del '900, bi- ci fanno levitare sopra il verde luc- magine più efficace di una rispetta- rassegna di recensioni e criti- Giuliano Ferrara del "Foglio", sognerebbe fare i nomi delle opere cicante di una terra tropicale, cir- bile, inesorabile morte del nostro che. Invitiamo i lettori a colla- rispondendo al telefono a Michele di Asturias e di Alejo Carpentier, condata da vulcani, dove s'incon- continente". borare segnalando articoli che Brambilla del "Corriere", dichiara un geniale scrittore cubano non tra il Fiume degli Aironi rosa, in Claudio Marradi, sulla confe- si distinguono per originalità, di non essere d'accordo con Nor- molto amato da Pablo Neruda. E un'ora chiamata "dei Gatti Bian- renza stampa di Daniel Pennac, in interesse o anche assurdità. berto Bobbio che avendo risposto prima di ogni altra, queste leggen- chi"... occasione della prima del Signor a una telefonata di Marco Ventura de del Guatemala che avevano la- Stefano Malatesta, recensio- Malaussène, del "Giornale" ha dichiarato che sciato trasognato Valéry. Da Màr- "il manifesto", 11 gennaio UN POETA SUICIDA ne alla prima traduzione italiana un vecchio appello di intellettuali quez a Jorge Amado, da Isabel Al- delle Leggende del Guatemala di Mi- 1998. contro Calabresi pubblicato lende a Augusto Roa Batos, quasi Chi era Paganelli? Un poeta che guel Angel Asturias, premio Nobel sull'"Espresso" va giudicato alla tutti gli autori che hanno imposto "entrato nella scena della vita nel nel 1967, edite da Semar. luce del clima di quei tempi e non al mondo la letteratura centro e su- 1955... volontariamente ne è uscito "La Repubblica", I ° febbraio L'IDEOLOGIA DEI ROMANZI di questi, mentre Gad Lerner della damericana vengono di qui. nel 1987" (così nel numero mono- 1998. "Stampa" dichiara sempre a È un curioso paradosso che la Di certo nella letteratura vi è grafico della rivista "Istmi" che, edi- Brambilla del "Corriere" che forse sempre qualcosa di truffaldino: la to dalla Biblioteca comunale di Ur- chiave interpretativa e in parte an- Norberto Bobbio, essendo anzia- che la tecnica narrativa del folklo- letteratura come finzione, come bania e a cura di Eugenio De Signo- no, non voleva dichiarare a Marco LA FAMIGLIA DI PENNAC falsificazione della realtà. Ma a ribus, gli è stato dedicato a dieci anni re indigeno siano d'origine euro- Ventura del "Giornale" proprio le pea. Attraverso il Surrealismo, che parte questo, ciascun consumatore dalla morte). Oltre a una serie di cose che Marco Ventura ha poi Come pensa che la famiglia sia di romanzi tende a ravvisare nel contributi critici e poetici (da Fran- aveva assorbito a Parigi e che si cambiata in questi anni? "Credo scritto sul "Giornale" e che Miche- adattava perfettamente alla menta- narratore che legge una propria co Loi a Giampiero Neri) il volume le Brambilla riporta sul "Corriere" che i due grandi suicidi europei identità, o una consonanza, se non comprende una scelta di scritti sag- lità ispanico-barocca (vedi anche delle guerre mondali, dove intere e riferisce a Ferrara del "Foglio" di Bunuel e Dali in quegli stessi an- addirittura un'ideologia. Un ro- gistici e poesie dello stesso Paganelli. modo che Ferrara possa poi espri- generazioni di figli sono state elimi- manzo, stando all'interpretazione Nei brevi e intensissimi anni del suo ni), Asturias riuscì a maneggiare il nate dai loro padri, abbiano fatto mere il suo disaccordo con le cose materiale non razionale, ma alta- manniana di Lukàcs, è sempre uno "attivismo poetico", egli seppe pro- dette da Bobbio a Ventura del cambiare qualcosa nel concetto di "specchio dei tempi", noi siamo porsi come punto di raccordo tra au- mente poetico e avvincente dei paternità, avvicinandolo al punto "Giornale" a proposito dell'appel- racconti e dei miti maya. E a farne padroni di scegliere uno specchio tori quali e Franco lo pubblicato sull'"Espresso" nel di vista femminile. È del resto lo che ci emozioni o che ci arricchi- Fortini e i giovani della propria ge- la sostanza dei suoi libri, provando stesso Malaussène a dire che il bush '71, e in ogni modo Brambilla del che il realismo magico non era solo sca, qualunque sia la sfibrante ri- nerazione. Credo che, in patte non "Corriere" decide di far notare sul australiano non è abbastanza gran- cerca dello scrittore. trascurabile, proprio a lui si deve dar un'espressione valida, ma la mi- de per fuggire da una donna che "Corriere" che Deaglio di "Dia- gliore possibile di una mentalità Sergio Maldini, È un capriccio merito d'esser stato forse vivace ani- rio" e Briglia di "Panorama" l'an- vuole un figlio da te". matore e, per dir così, "esportatore", alternativa alla cultura occidenta- italiano opporre Pasolini a Calvino. no scorso si sono dissociati dalla le. Finalmente uno scrittore cattu- "Quella di Malaussène, tuttavia - di un (non programmatico, ma di precisa -, è più di una tribù che rie- "La Stampa", S febbraio campagna di "Lotta continua" rava il "real maravilloso", così evi- 1998. fatto) félibrige marchigiano che, sul- contro Calabresi a differenza di sce a garantire tutti quei sentimenti la scia del maggior conterraneo Pao- dente nello splendore della natura Bobbio che al telefono con il americana e l'elemento magico di parafamiliari che sono l'unico anti- lo Volponi o di quel nobile poeta "Giornale" non si è dissociato doto all'autismo individualista che che fu Franco Scataglini, proprio ne- quello che sopravviveva delle anti- dall'appello dell'"Espresso". Mi- che culture locali. è il risvolto psicologico della globa- LA RUOTA ROSSA gli anni ottanta cominciava a presen- chele Serra dell"'Unità" vi ha pre- lizzazione economica che stiamo vi- tare le sue carte e i suoi autori. sentato: "E il giornalismo, baby". Quando le Leggende vennero vendo. Ed è una tribù che si allarga Essa avanza inesorabilmente, (...) Riletti oggi, i suoi versi ci pubblicate, ci furono insieme sor- a tutto il quartiere, nel suo essere il bruciando al suo passaggio tutto suonano come un alcunché di ar- Michele Serra, nella sua rubri- presa e molti riconoscimenti. Do- luogo di un métissage irreversibile ciò che può attraversare la sua folle cano, di quasi non toccabile, ma ca quotidiana "Che tempo fa". po quasi settantanni, per il lettore di razze e culture". corsa. In quattro spessi volumi, consegnato comunque a una, pur "L'Unità", 14 febbraio 1998. di fine secolo, assuefatto a un gene- "Ma Belville - conclude Pennac Agosto 1914, Novembre 1916 e le marginale qual è la nostra, storia re di scrittura che ha perso quasi - col suo quotidiano mescolarsi prime due parti di Marzo 1917, che della letteratura. Dato, e ahimè ogni incanto perché si è trasforma- delle voci di bambini che parlano disegnano l'orbita di una cometa - di quelle nelle quali la credulità non concesso, che una storia della REALISMO MAGICO DI ASTURIAS to in una maniera, la sorpresa non diverse lingue e i profumi delle di- letteratura continui a svolgersi e c'è più. Ma le storie dell'uomo-pa- verse gastronomie rappresenta umana attende di leggere il segno non si autosopprima per vocazio- pavero, del Maestro-mandorlo, del l'unica speranza per l'Europa. delle rivoluzioni cosmiche - La Se uno dovesse indicare, un po' ruota rossa, sognata fin dal 1936 ne (essa pure) "suicidiaria". schematicamente, 0 momento Nahual, lo spirito protettore incar- Tanto quanto il silenzio dei cortili nato in un animale, e della Tatua- di certi palazzi parigini, con il loro dal giovane Alexandr Sol2enicyn Giovanni Giudici, ricordando i d'inizio del realismo magico, la più (quando non aveva ancora di- dieci anni della morte di Remo Pa- ciott'anni), immagine del sangui- ganelli. noso supplizio di cui possiede il "Corriere della Sera", 4 feb- colore, aveva condotto il lettore al- braio 1998. la soglia d'una rinuncia suprema. È Serate brechtiane nel vagone imperiale in sosta alla stazione di Pskov, sede dello stato IL SELVAGGIO BILENCHI maggiore del fronte settentrionale, Le pagine culturali dei principali giornali tezze da rito laico, luci bellissime, colori squi- che lo zar Nicola II aveva affidato a È un libretto prezioso, utile per hanno ricordato, nel mese di febbraio, il siti (quei bianchi! quei beige!) come in Già Alexandr GuCkov e a Vasil Sol'gin capire l'uomo Bilenchi e le sue in- centenario della nascita di Bertolt Brecht Ponti, Aulenti e Armani poi. E Prada. Con l'atto d'abdicazione, che il quartier tense passioni. Che, dalla giovinezza (Augusta, 10 febbraio 1898). La grande sta- molto compiacimento per la famosa sempli- generale dell'armata russa aspetta- alla vecchiaia, senza interruzioni o gione brechtiana in Italia coincise con l'in- cità lombarda, ostentata in contrapposizione va, giovedì 15 marzo, tre quarti ripudi, sono state tre, come sottoli- terpretazione che del drammaturgo tedesco col fasto e il barocco dei pranzi e vestiti e d'ora prima di mezzanotte. nea van Straten: la politica, la scrit- diedero Giorgio Strehler e il Piccolo Teatro spettacoli romani, tipo Visconti, con le toilet- Dopo la comparsa in Occidente tura, il giornalismo. Passioni non se- tes e le pettinature vistose e niente "under- nel 1971 della prima versione del- parate, ma intersecate l'una nell'al- nel corso degli anni cinquanta e sessanta. la parte iniziale di quest'opera gi- tra in un amore quasi ossessivo. Di questo periodo brechtiano ha offerto statement" in palcoscenico e in platea. gantesca - si annunciavano allora Era figlio, più di quanto facesse una rievocazione , sulle L'edonismo dell'austerità mediante il ra- pagine della "Repubblica": Però che belle lenti. Gran bei dibattiti accesi, di tono alto, niente meno che ventimila pagine credere, della terra di Siena di cui in oltre una ventina di volumi per sulle idee: con una buona coscienza progres- soleva smorzare le suggestioni. serate (7 febbraio 1998). Ne pubblichiamo descrivere la Rivoluzione russa Amava il Manzoni, amava soprat- il brano iniziale. sista diffusa, da cui solo un matto o un fasci- dai suoi primi frutti alla nascita tutto Cechov e i francesi Maupas- Sul caso Brecht, scatta il Nido di Memorie. sta avrebbe potuto dissentire. E per il grande dell'Urss nel 1922 -, l'ampiezza sant, Stendhal, ma erano impor- I vecchi dischi a 78 giri di Lotte Lenya a Por- pubblico, una massima basica: il valore di eccezionale del progetto, che co- tanti per lui i cronisti medievali, i ta Portese e l'antica Opera da tre soldi di uno spettacolo è direttamente proporzionale niugava il sapere dello storico, il mistici senesi. Era anche un rivol- Pabst nelle cineteche. Quando l'espressioni- alle attese, alla durata, alla lentezza, al costo. mestiere del romanziere e il dono toso, figlio del Selvaggio di Mino smo sembrava roba storica da ricerche in ar- Nel Galileo, magari, il buon Buazzelli reci- del visionario ha fatto parlare di Maccari, amava i fatti della vita tra- epopea, d'affresco, di opera docu- chivio, come il futurismo e il surrealismo. tava come Salvo Randone o Camillo Pilotto sfigurata. Incontentabile nella sua mento. Sol2enicyn non evoca la nei Processi di Giovanna d'Arco; ifalsetti del laboriosità stilistica, minimizzava Però poi tutto appariva nuovo, per la prima storia, la vive e la fa vedere. Da ne- la sua affezione letteraria. Scriveva volta, e non solo l'Epico: Wedekind e Strind- vecchissimo cardinale erano gli stessi dei gromante, da demiurgo, da cinea- quando aveva qualcosa da dire, di- berg Grosz e Dix, Camus e Sartre, il Com- doppiatori di vecchini sdentati western con sta, dunque, poiché in quest'ope- ceva. Dal 1941 al 1958, preso da al- messo Viaggiatore e il Tram Desiderio, Stra- fisarmonica ottagonale; la brava signora ri- ra c'è l'ultima trasformazione del- tre cure, non scrisse nulla. vinskij alla Scala, Bruckner e Bach nelle co- cordava tutte le mamme irlandesi che sbuc- le magie radicali. Corrado Stajano, a proposito lonne sonore di Senso e di Sergio Leone (...). ciavano patate nei film di John Ford; e il Pa- Philippe-Jean Catinchit, Rou- del volume La ghisa delle Cure e al- pa era puro D'Origlia-Palmi, nelle famose E grande entusiasmo milanese per l'ele- ge terreu, sul libro di Solgenitzin La tri scritti, di , a cu- Vite delle Sante dorate quando il "camp" e il gante sobrietà degli spettacoli brechtiani di ruota rossa, pubblicato in Francia da ra di (Edizioni Strehler: rigorosa stilizzazione, solenni len- "kitsch" non avevano ancora un nome... Fayard. Cadmo). "Corriere della Sera", 3 feb- "Le Monde des Livres", 30 braio 1998. gennaio 1998. Giulia Cartini, "Le lettere delle MATEMATICA ET CETERA nuove tecnologie fra passione e nerazioni nei nuovi movimenti mi- 1848 ossessione"; Riccardo Ridi, "Dal gratori"; Maria Teresa Romanel- maestre delle scuole elementari canone alla rete: il ruolo del bi- lo, "Nuove domande alla scuola protestanti in Italia (1860- A ll'Università Ca' Foscari di Ve- a Fondazione Luigi Firpo orga- bliotecario nel sapere digitale"; italiana: dalla parte dei figli degli 1915)". nezia, Michele Emmer e Pier- nizza, a Torino, nella sua sede Massimo Massagli, "Chi forma i L giorgio Odifreddi organizzano, il 3 immigrati", tel. 0121-953131 di via Principe Amedeo 34, a cura direttori di biblioteca?"; Gigliola e 4 aprile, il convegno "Matemati- tel. 06-49917004 di Mirella Larizza, l'incontro "Ideo- Marsala, "Professione biblioteca- ca e cultura 1998". Questo il pro- logie del '48 e mutamento socia- rio: quale spazio per il privato?", le", per riesaminare le principali gramma: "Matematici" (Edoardo PIANO MARSHALL Vesentini, Jacques Roubaud); tel. 02-29002859 ideologie quarantottesche (sociali- "Matematica e letteratura. Omag- DONNE DELLE MINORANZE smo democratico, cartismo, posi- l Centro studi americani di Ro- gio a Leonardo Sinisgalli" (Michele tivismo, nazionalismo, costituzio- ma organizza, il 26, 27 e 28 Emmer, Franco Vitelli, Paolo Porto- l Centro per gli studi delle don- I nalismo) dal punto di vista del loro BISOGNI LINGUISTICI marzo, presso la sua sede di via ghesi); "Matematica, cultura e ne dell'Università di Reading rapporto con i problemi della mo- I Caetani 32, il convegno "Italia e mass media" (Enrico Bellone, Pie- organizza, dal 5 al 7 aprile, pres- dernizzazione economica e dello Stati Uniti a cinquant'anni dal pia- ro Bianucci, Corrado Bologna, Um- al 26 al 28 marzo, il Giscel so l'università, il convegno inter- sviluppo politico. Questo il pro- no Marshall". Fra le relazioni: En- berto Bottazzini, Claudia Di Gior- (Gruppo d'intervento e stu- nazionale "Donne delle minoran- gramma: Maurice Aghulhon, "Le D nio di Nolfo, "Gli Stati Uniti e la gio, Michele Emmer, Piergiorgio dio nel campo dell'educazione ze: ebraismo e riforma". Queste ideologie del '48 di fronte al mon- nascita del sistema politico italia- Odifreddi); "Matematica e tecnolo- linguistica) promuove il convegno alcune delle relazioni: Anna Foa, do contemporaneo"; Franco Della no dopo la seconda guerra mon- gia" (Franco Ghione, Gianmario "I bisogni linguistici delle nuove "Le donne nella storia degli ebrei Peruta, "Mazzini e la modernizza- diale"; Ronald Filippelli, "La rico- Todesco), "Matematica e ricerca" generazioni" presso l'Università in Italia"; Bruna Peyrot, "Chiavi di zione politica italiana"; Guido Ve- struzione post-bellica in Europa: (Alessandro FigàTalamanca, Clau- La Sapienza di Roma. Segnalia- lettura della storia protestante rucci, "Le origini del cattolicesimo un'analisi comparata"; Leopoldo dio Pedrini); "Matematica e filoso- mo fra le relazioni: Alberto Sobre- al femminile"; Kenneth Stow, sociale e il 1848"; Jean-Claude Nuti, "Gli Stati Uniti e l'apertura fia" (Henk Barendregt, Luigi Bot- ro, "Quanto italiano, quale italia- "Jewish Women as Social Prota- Caron, "Pacifismo ed europeismo a sinistra'"; John Harper, "Gli tazzini, Massimo Cacciari, Jean- no? Realtà e bisogni linguistici gonists in Sixteenth-century Ro- nei congressi della pace del 1848- Stati Uniti e la politica estera ita- Marc Lévy Leblond); "Matematica dalla parte (anche) dei ragazzi"; me"; Adriano Prosperi, "Il 'la- 49"; Jacques Grandjonc, "Il comu- liana"; Luciano Segreto, "I rap- e musica" (Remo Bodei, Piergior- Raffaele Simone, "Tre idee sui mento di Rachele': battesimi for- nismo quarantottesco: riflessione porti economici tra l'Italia e gii gio Odifreddi, Roman Vlad). bisogni comunicativi dei giovani, zati di bambini ebrei in Italia nel- sui problemi del mutamento e in- Stati Uniti nel secondo dopoguer- proposte da un non giovane"; la prima età moderna"; Marina novazione politica"; Claude Nico- tel. 011-8985253 ra"; Stefano Battilossi, "Banche Tullio De Mauro, "Proposte per Jarre, "Dai documenti al raccon- let, "Positivismo quarantottesco e italiane, banche europee e ban- un inventario graduato delle mini- to: la donna valdese nel Seicen- mutamento sociale". che americane: eurodollari ed eu- me comuni richieste sociali, of- to"; Michelle Magdelaine, "Wal- roemissioni negli anni '60"; Elisa- tel. 011-8129020 LIBRO EUROPEO ferte scolastiche e capabilities desian Women during the Grand betta Vezzosi, "Donne italiane e alle/per le/delle giovani genera- Refuge of 1685-1710"; Daniele modello americano"; Stephen zioni italiane e oltre"; Andrea Tran, "Donne cattoliche e donne JIstituto italiano per gli studi fi- Gundle, "La sfida del glamour. Il Zanzotto, "Barlumi di contatti lin- riformate"; Marina Caffiero, INCERTEZZA Li losofici, in collaborazione con fascino, la bellezza e il consumi- guistici attraverso la poesia con "Donne offerte, donne rifiutate, "Immaginare l'Europa", promuo- smo di massa nell'Italia del dopo- le generazioni più giovani"; Anna donne richieste: ebree e neofite 11 laboratorio interdisciplinare ve, dal 14 al 22 marzo, a Firenze - guerra"; Giuliana Muscio, "Cine- Oliverio Ferraris, "Nuovi media: a Roma in età moderna"; Luciano Ideila Sissa (Scuola internaziona- Fortezza da Basso - nel quadro città e Hollywood"; Guido Fink, ruoli attivi e passivi dei giovani"; Allegra, "Alle origini del mito del- le superiore di studi avanzati), in- della rassegna "Libro 98" organiz- "Cinema e letteratura tra Italia e Massimo Vedovelli, "Emergenze la 'Jewish Momie'. Ruoli econo- sieme ai dipartimenti di matemati- zata dal Centro per la promozione America", sociali, bisogni comunicativi, po- mici e ideali domestici delle ca e di scienze economiche e stati- del libro, una serie di iniziative cul- tel. 06-68801613 turali, mostre e dibattiti connessi litiche linguistiche: le giovani ge- ebree italiane nell'età moderna"; stiche dell'Università di Trieste, al tema della dimensione europea promuove nei giorni 26, 27 e 28 del pensiero, delle arti e delle marzo, in via Beirut 2-4, un conve- scienze. Fra gli incontri di maggior gno sull'incertezza, per riflettere rilievo: "Gli intellettuali e l'unità sullo smarrimento della scienza di europea" (Giorgio Baratta, Luigi fronte all'errore, al caso e all'inde- Berlinguer, Carlo Bo, Cesare Ca- terminazione quale possibile strut- ses, Hans Magnus Enzensberger, tura ed elemento costitutivo della Georges Labica, Gerardo Maratta, stessa realtà. "Sull'incertezza" di- Claudio Magris, , scutono biologi, scrittori e critici Antonio Ruberti); "Studiare in Eu- letterari, matematici, psicologi, fi- ropa oggi" (Giuseppe Cosentino, losofi, economisti, giuristi, fisici: Giuseppe Petronio, Alba Sasso, Paolo Bozzi, Paolo Cendon, Lucio Alberto Tenenti, Gianmaria Zavat- Crisma, Luciano Daboni, Marisa taro); " e la cultu- Dalla Chiara, , ra europea" (Giorgio Baratta, Do- Arturo Falaschi, Maria Carla Gala- menico Losurdo, Alberto Minucci, votti, Giancarlo Ghirardi, Bruno Gi- Donald Sassoon, André Tosel); rotta, Silvano Holzer, Marco Li Cal- "Simone Weil e la responsabilità zi, Annalisa Luporini, Claudio Ma- degli intellettuali" (Gabriella Fiori, gris, Gianpaolo Rossini, Pier Aldo Giancarlo Gaeta, Judith Klein); Rovatti, Giuliano Toraldo di Fran- "Scrittura e immagine di Leonar- Archivio cia, Stefano Vannucci, Attilio Wed- do" (Paolo Galluzzi, Tullio Gregory, lin, Paolo Zellini. Pietro Cesare Marani, Romano tel. 040-3787401 Nanni, Ranieri Varese, Casare Va- collana "Alfabeto letterario" prevede 25 soli, Graziella Vescovini); "Una fi- losofia per l'Europa" (Remo Bodei, titoli, suddivisi in cinque serie diverse: Paolo Flores D'Arcais, Michael "Strumenti di analisi" (all'interno "La de- PREMIO ALLA TRADUZIONE Marshall von Bieberstein, Giovan- scrizione", "Il punto di vista", "Il perso- ni Pugliese Carratelli, Biagio De Comune di Monselice bandisce naggio"), "Le forme nella storia", "Socio- a Giovanni, Roberto Esposito, Yves «a 28 edizione del "Premio Città Hersant, Gerardo Maratta, Aldo logia letteraria", "Temi letterari". Il costo di Monselice per la traduzione", Masullo), di tutti i piccoli volumi è di 10.000 lire. A destinato a una traduzione lettera- tel. 06-5811674 ria in versi o in prosa - da lingue disposizione in libreria Remo Ceserani, Lo antiche o moderne, edita dal 1° straniero; Lidia De Federicis, Letteratura e gennaio 1996 al 31 marzo 1998- storia; Alberto Papuzzi, Letteratura e gior- e consistente il Lit 8.000.000. BIBLIOTECARIO 2000 Inoltre bandisce i premi: "Diego nalismo; Pierluigi Pellini, La descrizione. Valeri", di Lit 4.000.000, destina- to a un traduttore dei Canti e/o Milano, il 12 e 13 marzo, Pa- delle Operette morali di Giacomo lazzo delle Stelline, corso SoRBINI ha ideato una nuova collana dal MagentA a 61, si svolge il conve- Leopardi in lingua straniera; "Luigi gno "Bibliotecario nel 2000. Co- titolo "Percorsi" che intende accostarsi Radici", per la traduzione scientifi- me cambia la professione alla storia del cinema attraverso l'indivi- ca, di Lit 4.000.000, destinato al nell'era digitale". Questi alcuni traduttore di un'opera, pubblicata degli interventi: Luigi Crocetti, LATERZA ha affidato alla direzione di Re- duazione di temi insoliti. I libri sono negli ultimi dieci anni, sulle "anali- "Bibliotecarius tecnologicus"; Mi- mo Ceserani e Lidia De Federicis l'idea- suddivisi in due parti: un percorso stori- si critiche delle teorie scientifi- che"; "Leone Traverso opera pri- chael Malinconico, "Biblioteca co-critico-tematico e una raccolta di ma- virtuale, bibliotecario reale"; Igi- zione e la direzione di una nuova collana ma", di Lit 3.000.000, destinato a no Poggiali, "Il ruolo del bibliote- rivolta a studenti universitari, agli inse- teriali bibliografici e filmografia. A di- un traduttore italiano per la sua prima opera, pubblicata dal 1° cario nella società cognitiva"; gnanti delle scuole medie desiderosi di sposizione il volume Non solo neri. I gat- Carlo Revelli, "La sindrome della gennaio 1996 al 31 marzo 1998. 'fuga in avanti': sul rapporto tra avere a disposizione definizioni chiare e ti nel cinema. Di prossima pubblicazione Tutte le opere concorrenti vanno biblioteconomia e nuove tenden- strumenti moderni nel loro lavoro, e an- Zero in condotta. La scuola e il cinema e inviate, in cinque copie, entro il 10 ze"; Piero Innocenti, "I contenuti aprile, alla segreteria del premio, culturali della formazione del bi- che agli studenti del biennio, che si stanno Lacrime di celluloide. Il cinema e la com- presso la Biblioteca comunale, bliotecario"; Steffen Rùckl, "Co- appunto avviando a una prima fase di alfa- mozione. del Santuario 3, Monselice. me cambia la formazione del bi- betizzazione letteraria. Il progetto della tel. 0429-72628 bliotecario: una panoramica inter- Camilla Valletti nazionale"; Michele Santoro, "Il terminale uomo: i bibliotecari e le di Elide La Rosa ^^^^gi^l-pl L.IURI I—' I— l— IV I l— —} L_ H^^HH S^i^ttc i €i€crti ctc

A*RONA , DANILO-N«OTW guida alfantacinema-Vun- ALASCHI, FRANCESCO (A CURA Descrittori e cine- OTTONIERI, TOMMASO-CRÉWA Z'«O privato-Cedam-(p. AAROY, ARUNDHATI-lidio delle piccole cose- za-Se-(p. 18) G40) Guanda-(p. 20) BOGDANOR, VERNON-Power and the People. A Guide GIACOVELLI, ENRICO-Pietro Germi-l\ Castoro-(p. 44) RUSHDIE, SALMAN-E.V/, CW.r/-Mondadori-(p. 20) to ConstitutionalReform-Victor Gollancz-(p. 48) GOMBRICH, ERNST H.-Breve storia del mondo-Salani- Russo, MAURIZIO- Wim Wenders. Percezione visiva e BONATTI, WALTER-/» terre lontane-Baldini & Castol- (p. 42) conoscenza-Le Mani-(p. 45) di-(p. 39) GRASSANO, MhRCO-Lisbona e Tago e tutto-Muzzio-(p. BORGNA, PAOLO / CASSANO, MARGHERITA-//giudice e 22) il principe-DomA\\-(p. 37) GRIAULE, MARCEL-D/O d'Acqua-\\ttà-(p. 35) BOSCHI, ALBERTO / MANZOLI, GIACOMO (A CURA DI)- GRIMALDI, LAURA-Petfide storie di famiglie-Tropea.- AHLINS, MAJRSHM^-Capitan Cook, per esempio- Fotogenia. Oltre l'autore II-Clueb-(p. 46) (p. 23) BRACCI, GIANFRANCO (A CURA DI)-Tibet sopravvissuto. SDonzelli-(p. 35) GUYON, JEANNE-Commento mistico al Cantico dei SAJEVA, MAURIZIO / COSTANZO, MARIANGELA-EK«- Mustang e Dolpo-Cda-(p. 39) Cantici- Marietti-(p. 34) BRONTE, EMILY -Poesie. Opera completa-Monàaàon- clopedia delle succulente-Zanichelli-(p. 41) (p. 18) SALZA, ALBERTO-Atlante delle popolazioni-Utet-(p. 41) SARAMAGO, JOSÉ-Oggetto quasi-Einaudi-(p. 22) SCHOFIELD, ANN-TO DO and to Be. Portraits ofFour ART, CAROLYN G.-Morte in libreria-Sellerio-(p. Women Activists Ì£93-29£(>-Northeastem University H;23 ) Press-(p. 48) AMPBELL, PETER ROBERT-/^/ XIV e la Francia Cdel suo tempo-M Mulino-(p. 42) SERGE, VlCVOK-Socialismo e totalitarismo-Prospetti- CARDOSO PIRES, JOSÉ-Lisbona. Libro di bordo-Feltri- va-(p. 27) nelli-(p. 22) SESTI, MARIO-T««O il cinema di Pietro Germi-Baldini & Castoldi-(p. 44) CASTALDI, MAROSIA-FÉT/»^ km JOI-Tranchida-(p. 7) SlAS, GloVANNl-Inventario di psicoanalisi-Bollati Bo- CHINO, PIETRO-// diritto del lavoro in 500 domande ringhieri-(p. 36) CHANDRA, VIKRAM-Terra rossa e pioggia scrosciante- Ie rà/>o.v/e-Giuffrè-(p. 41) SPINAZZOLA, VITTORIO (A CURA DI)-Tirature '98-ìl Instar-(p. 21) Il cielo. Agenda e manuale di astronomia-Drioli-(p. 41) Saggiatore-(p. 5) CHRIS WICKHAM-L^ montagna e la ATÓ-Scriptorium- (p. 26) CORNWELL, PATRICIA-Causa di morte-Mondadori-(p. 23) CORNWELL, PATRICIA-// nido dei calabrom-MonAaào- KEWELEIT, KLAUS-Fantasie virili-U Saggiatore-(p. ri-(p. 23) 1EATS,JOHN-.LzOTM-Marsilio-(p . 18) TfJx T28) CORULLI, METELLO (A CURA DI)-Terapeutico e antite- -KUNDERA, MlLAN-L'identità-Ade\phi-{p. 19) TOURN, GIORGIO -Italiani e protestantesimo. Un incon- rapeutico-Bollati Boringhieri-(p. 36) tro impossibile?-CXa\xàìana-(p. 34) COURTOIS, STÉPHANE (A CURA DI)-// libro nero del co- TURI, GABRIELE (A CURA DI)-Storia dell'editoria munismo-Mondadori-(p. 27) nell'Italia contemporanea-G iunti-(p. 5)

ANN, THOMAS-Nobiltà dello spirito e altri saggi- MMondadori-(p. 13) Manuale di stile. Strumenti per semplificare il linguag- 1 \AENINCKX, DIDIER-Écrire en contre-P axo\t d'Au- ^/ENTURA, ZUENIR- Viva Rz'o-Feltrinelli-(p. 22) gio delle amministrazioni pubbliche^ Mulino-(p. 40) I- *be-(p.49) MARAINI, Fosco-Paropàmiso-Cda-(p. 39) DAENINCKX, DIDIER-N«M dans le wze?ro-Baleine-(p. MASSA, RlCCAKDO-Cambiare la scuola. Educare o 49) istruire?-Laterza-(p. 40) DE LUNA, GIOVANNI / MIGNEMI, ADOLFO (A CURA MCDERMOTT, JOHN-LA grande storia di Jimi Hendrix- Di)-Storia fotografica della Repubblica sociale italiana- Giunti-(p. 42) enders Story. Il cinema, il wzto-Falsopiano-(p. Bollati Boringhieri-(p. 38) MLCHELIS, ANGELA-C<2R/O Michelstaedter. Il coraggio 45) DESHPANDE, SHASHI-// buio non fa paura-Thcona-{p. W dell'impossibile- Città Nuova-(p. 41) WHARTON, EDITH-/« Marocco. Harem, moschee e ceri- 21) MONTELLO, JosuÉ-Notte su Alcàntara-Bompiani-(p. monie-Muzzio-(p. 18) DONIGER, WF.NDY-.SW L'asceta erotico-Adelphi-(p. 22) WOOLF, VlRGINIA-Leggere, recensire-Marcos y Mar- 32) cos-(p. 18)

NZENSBERGER, HANS MAGNUS-M««'C

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