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inserto di Albedo Molinari

Le origini dell'AIC. La crisi del calcio e il mestiere del pallone L'Associazione Italiana Calcia' e le trasformazioni del calcio

II 20 settembre scorso, in occasione della decima edizione dei Cantieri di Storia,te- nutisi presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, organizzato dalla SISSCO (Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea), è stata pre- sentata la ricerca sull'Associazione Italiana Calciatori del prof. Alberto Molinari. La ricerca ha ripercorso la storia dell'AIC soffermandosi principalmente sugli inizi nel 1968 e sulla creazione di un sindacato, sull'onda dei movimenti di quegli anni, che ha vedeva, per la prima volta, protagonisti diretti gli stessi calciatori. Il valore di quanto riportato nello studio del prof. Molinari, per la completezza delle informazioni, per la ricca documentazione bibliografica e per la puntuale contestuatizzazione del periodo storico, merita senza dubbio di essere pubbli- cato integralmente.

La sera del 10 giugno 1968, allo stadio do l'Italia era stata eliminata dalla Le prime iniziative dell'Associazione su- Olimpico di Roma, l'Italia conquistò competizione in seguito alla sconfitta scitarono reazioni negative nell'opinione la Coppa Europea per Nazioni, bat- con la Corea del Nord. pubblica e negli ambienti politico-sporti- tendo in finale la Jugoslavia. Al termi- vi. Da un lato l'AIC veniva rappresenta- ne dell'incontro in tutto il Paese una In questo frangente passò quasi inos- ta come il sindacato dei "nababbi" che folla festante si riversò per le strade, servata la costituzione dell'Associa- difendeva gli interessi di un gruppo di si formarono cortei di automobili ac- zione Italiana Calciatori, nata sulle privilegiati diventati ricchi grazie al pal- compagnati dal suono dei clacson e ceneri dei vecchio sindacato dei gioca- lone. Dall'altro si paventava il rischio di dallo sventolio di bandiere, le piazze si tori, fondato nel 1945. L'idea, maturata una destabilizzazione dello status quo riempirono di persone, in un entusia- in un gruppo di giocatori che ne ave- calcistico, come se anche nel mondo smo collettivo senza precedenti nella vano discusso a Coverciano durante la dello sport più popolare stesse pene- storia del calcio italiano. La vittoria preparazione agli europei. prese corpo trando lo spirito sovversivo del '68. degli azzurri riavvicinò la Nazionale il 3 luglio 1968 in uno studio notarile Al pari di altri settori dello sport, negli al suo pubblico e contribuì a ricucire milanese. , Sandro Maz- ambienti calcistici era radicata la con- nell'immaginario collettivo la ferita dei zola, Giacomo Bulgarelli, Giancarlo vinzione che l'universo sportivo costitu- Mondiali del 1966 in Inghilterra, quan- De Sisti, Gianni Corelli, , isse una realtà separata e impermeabi- Carlo Mupo, Giorgio Sereni e Ernesto le rispetto al contesto politico e sociale. Castano firmarono l'atto costitutivo, Il calcio si autorappresentava come un insieme a Sergio Campana, un giovane mondo neutro e aconflittuale, al riparo avvocato con un passato da mezz'ala dalle contraddizioni e dalle tensioni che nel Vicenza e nel , nominato attraversavano lo spazio pubblico. presidente dell'Associazione. Le passioni suscitate dal rito dome- L'AIC si proponeva dì tutelare la pro- nicale contribuivano a distogliere lo fessione calcistica dal punto di vista sguardo dalle trasformazioni e dai pro- economico e normativo e dichiarava di blemi che investivano la dimensione battersi per il diritto di partecipazio- calcistica. ne dei giocatori al governo del calcio, introducendo con "un piccolo atto di Lungo gli anni Sessanta i processi di sovversione" una crepa "in un mondo modernizzazione che avevano modi- tenacemente ancorato a valori e men- ficato in profondità anche le attività talità autoritarie".- legate al tempo libero si erano riverbe- rati sul mondo del pallone. L'interesse 1 L'atto è conservato presso l'archivio per il calcio, alimentato dalla diffusio- dell'AIC nella sede di Vicenza. Ringrazio Nicola Bosio, responsabile dell'area comu- ne dei mezzi di informazione, era cre-

nicazione dell'Associazione, che mi ha con- 006833 sentito di consultare la stampa dell'AIC e cielo del calcio in Italia. Dai campionati del alcuni documenti dell'archivio vicentino. dopoguerra alla Champions League (1945- 2 Antonio Papa, Guido Panico, Storia so- 2000), Bologna, Il Mulino, 2000, p. 97.

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eri 968-1981)

non minor parte alle numerose e fan- zione non era però cambiata. La gestio- tasiose uscite di danaro dalle società ne delle società continuava a seguire il che costituivano, per i dirigenti, gua- tradizionale "modello mecenatistico", dagni sotterranei che vedeva "il club sportivo acquisito Le cifre iperboliche investite per l'in- da un ricco proprietario pronto a pom- gaggio dei campioni consentivano di pare denaro in acquisizione di calciato- mantenere alta la passione dei tifosi ri come se non vi fosse limite alle pos- e alimentavano la notorietà dei pro- sibilità di spesa".-Secondo un'inchiesta prietari dei club che puntavano su sulla crisi del calcio condotta da Mario un ritorno in termini di prestigio, visi- Salvatorelli, responsabile delle pagine bilità, influenza e relazioni in ambito economiche de "La Stampa", nel 1969 economico e politico. La competizione il passivo dello stato patrimoniale del- spingeva le società a gestire il calcio le società di ammontava a 14 facendo un uso disinvolto del denaro e miliardi; il Presidente della Lega calcio aprendo voragini nei bilanci.' Stacchi ammetteva che nel complesso i club professionistici accusavano un to- Per fare fronte alla pessima gestione tale di circa 22 miliardi di debiti, un dato dei club, nel 1966 le associazioni cal- destinato a salire nel 1971 a34 miliardi., cistiche furono trasformate in società SERGIO CAMPANA per azioni. Il provvedimento, voluto dal- Nel 1968 la Lega lanciava l'ennesimo la Federazione Italiana Gioco Calcio, grido di allarme sulla crisi del calcio sciuto e gli stadi si riempivano sempre intendeva contribuire al risanamento più di appassionati: gli spettatori di delle posizioni debitorie dei club, fa- 8 Pippo Russo, Soldi e pallone. Come è Serie A e B nel giro di dieci anni - dal cendo convivere le finalità sportive cambiato il calciomercato, Milano, Meltemi, 1960 al 1970 - erano cresciuti del 29%, con l'esigenza di un'ordinata gestione 2018,p.120. 9 Mario Salvatorelli, Nella giostra dei mi- Il fenomeno non si limitava alla mas- economica. La trasformazione in Spa liardi del calcio alle società restano solo ai campi dei infatti applicabili sima serie: anche intorno rendeva alle società debiti, "La Stampa", 6 gennaio 1971; Calcio centri minori la passione per il pallo- una serie di disposizioni legislative in professionistico deficit di 34 miliardi, "La ne, resa più solida dalla conquista di materia di formazione e pubblicità del Stampa",4 dicembre 1971. un decoroso benessere in molta parte bilancio che avrebbero dovuto assicu- della provincia italiana, ebbe una cre- rare un'amministrazione più oculata scita senza precedenti. Tra il 1962 e il e trasparente, nonché la possibilità di 1970 i sessanta impianti della Serie C controllo da parte delle autorità sporti- 4.4 accolsero un milione e mezzo di spet- ve competenti. Il Ministero del Turismo ~>r tatori in più, corrispondente a un in- e dello Spettacolo aveva inoltre legato two,am-r,:a,a,...o

il 1961 e il 1971 gli incassi della Serie al loro risanamento.' ....,.,t.m..o a~ e,a _ a„...,tw, . s_ A passarono da 5,41 miliardi a 12,9 mi- Dopo il varo del provvedimento la situa- 9.71 liardi -' ma i club spendevano più di quanto incassavano. Ciò era dovuto in 5 Ivi, p. 48. .awatz. 9, 1...a m, 91,,,t, 6 Si veda l'inchiesta condotta da Mario n , .P.t: ,z.,. eawu,to. aYY4 parte "alla crescita dei compensi ai .,. Salvatorelli, responsabile delle pagine eco- ,a r.13. arlb..:Yt... calciatori e al calciomercato, in altra :131.151,,.7 m.cen .... i .u...... n., ae:al,., ., nomiche de "La Stampa": Nella giostra dei 3 Papa, Panico, Storia sociale del calcio miliardi del calcio alle società restano solo

in Italia. Dai campionati del dopoguerra alla debiti, "La Stampa", 6 gennaio 1971; Calcio YLLdliu•to~,.tca131 y Ytmb Mtí Champions League (1945-2000), cit., p. 85, professionistico deficit di 34 miliardi, "La 006833 4 Nicola De lanni, Il calcio italiano 1898- Stampa",4 dicembre 1971. .,.t13a".,. , . .,.a 1981. Economia e potere, Soveria Mannelli, 7 De lanni, II calcio italiano 1898-1981. Eco- Rubettino, 2015, p. 22. nomia e potere, cit., p. 203.

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I calciatori erano legati da un vincolo di tava almeno 20 partite, o 24 se di Serie proprietà "a vita" ai club che ne dispone- B, la società poteva diminuire del 40 Antonio Papa - Guido Pcnico vano a piacimento nella compravendita per cento gli stipendi pattuiti ad inizio Storia sociale del calcio in Italia e nei trasferimenti del calciomercato. stagione; in pratica, "fatta eccezione II giocatore non poteva spostarsi libe- per taluni uomini-chiave, insostitu- ramente dal luogo di residenza, la pos- ibili salvo casi di forza maggiore, i sibilità di esprimere le proprie opinioni dirigenti delle società, con opportune era limitata e condizionata dal rischio istruzioni all'allenatore, provvede- di essere multato o professionalmente vano a far sì che molti giocatori non emarginato. Mancavano norme per la entrassero nella formazione per più tutela della salute e per la previdenza, di 19 giornate (o 23 per la serie B) non erano previsti giorni di riposo. Chi militava in Serie C, in quanto "se- Le condizioni di lavoro dei calciatori m iprofessionista", veniva sottopaga- erano pressoché ignorate dalla massa to perché il calcio era considerato un degli appassionati che tendevano ad secondo lavoro: in realtà gran parte identificare la figura del giocatore con delle squadre imponevano allenamenti gli atleti più celebri e pagati. A resti- e ritiri come quelli dei club delle serie tuire un'immagine distorta del mondo .41N superiori impedendo Io svolgimento di del calcio contribuiva la grande stampa Sl Pic,‘ altre attività e configurando di fatto sportiva, abituata in genere a guarda- uno status di professionista all'atleta. re al football solo in un'ottica tecnica, italiano, chiedendo un nuovo aiuto del- Le società spesso ritardavano di mesi i concentrandosi sulle gesta dei campio- lo Stato con l'introduzione di sgravi pagamenti e potevano avvalersi di una ni e ignorando i risvolti sociali delle di- fiscali e facendo pressioni sul CONI clausola cosiddetta del 40 per cento scipline sportive in nome della presun- affinché fosse aumentata la quota del che condizionava il versamento degli ta neutralità e separatezza dello sport. Totocalcio destinata al settore calci- emolumenti alle partite disputate. Ad D'altronde "il cronista che navigava stico. Come notava una delle principali un giocatore di Serie A che non dispu- nel mondo del calcio [...] aveva con- firme del giornalismo sportivo italiano, tatti [...] coi presidenti di società, con i dirigenti del football italiano cerca- gli allenatori, coi managers; andando vano "disperatamente in qualunque più in su, coi dirigenti della Lega, con modo altro denaro" senza riconoscere quelli federali. E quando anche riusci- le proprie responsabilità."' va ad avvicinare i calciatori, o trovava Con la loro acquiescenza, i calciatori bocche chiuse o addirittura si imbat- contribuivano a perpetuare un sistema PIPPO teva in risposte disarmanti: io non so che garantiva lauti guadagni alle "stelle" RUSSO niente, non mi occupo di politica e di del pallone ma si fondava su un rapporto sindacalismo, non saprei cosa dire". di completa subordinazione dell'atleta Alla fine degli anni Sessanta alcuni rispetto alle società di appartenenza. giocatori iniziarono a rilasciare intervi- A fronte di un'élite che raggiungeva SOLDI ste nelle quali affrontavano i problemi fama e ricchezza, per la maggior parte E PALLONE del loro mestiere. dei giocatori la carriera era un'avven- Nel 1967 "l'Unità" condusse un'inchie- tura breve ed incerta. avara di soddi- sta sui "prodotti" dell'industria dello sfazioni economiche, priva di garanzie spettacolo calcistico. Titoli, occhielli e e tutele giuridiche, condizionata dalle sommari degli articoli riassumevano difficoltà di ricollocazione nel mondo icasticamente le questioni messe in del lavoro dopo la conclusione della

traiettoria agonistica. 11 Luigi Cecchini(a cura di), Associazione 006833 I • Italiana Calciatori 1968-1978. Dieci anni di 10 Gino Palumbo, Mancano le idee, "Cor- 1.3110 impegno,Vicenza,Tip. Utive, 1978, p. 18. riere della sera", 31 marzo 1968. 12 Ivi, pp. 11-12

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luce dall'inchiesta attraverso interviste Poco dopo Giacomo Losi, uno dei gio- gono le luci della ribalta e ognuno re- a calciatori di serie A e ad ex giocatori: catori più noti della Roma, rispondeva sta solo, con le proprie miserie, [...] I robot del calcio- La tristezza miliona- così alla domanda su quale dovesse Vogliamo la sicurezza, la tranquillità, ria dei "ragazzi cloro". II sistema offre essere il compito di un sindacato dei come ce l'hanno tutti, come la pre- ai suoi "figli" un breve paradiso, paga- calciatori: tendono tutti"." to a prezzo della loro personalità; Una "Assicurare un avvenire a tutti. Ne Nelle prese di posizione pubbliche dei vita vissuta alla rovescia. Quando gli ho visti, durante la mia carriera, di giocatori si avvertiva un superamento altri "arrivano" un calciatore finisce giocatori rovinarsi, restare al verde dell'approccio individuale alla propria - Devono (come i carabinieri) rendere [...1. Siamo degli sbandati ai margini condizione lavorativa che rifletteva conto di quello che fanno quando sono della società. La gente si diverte, ci anche una trasformazione del profilo "fuori servizio"; Li attende presto il "ci- paga, ci porta alle stelle. Poi si spen- culturale dello sportivo professionista. mitero degli elefanti".'' I processi di scolarizzazione di mas- comparve su "l'Unità" del 13, 20 marzo, 3, 10 sa incidevano su una parte dei giovani 13 L'inchiesta, curata da Kino Marzullo, aprile, 1 maggio 1967. che calcavano per mestiere i campi di calcio. In molti casi gli impegni sportivi precludevano la prosecuzione degli stu- di e l'orizzonte culturale dei giocatori era limitato dalle chiusure e dall'autore- ferenzialità dell'ambiente calcistico, ma "i giocatori di calcio del 1968 avevano studiato più dei loro predecessori".''

MI alli La partecipazione in prima persona E/~ e la "presa di parola" rappresentava- no elementi di novità che rompevano ~11 RIR, l'immobilismo e la passività della ca- 1bnPROPPIEIE Fóuáä>_,,u7111 ZII tegoria ed erano in parte riconducibili ad alcune istanze della contestazione giovanile, ma la protesta dei calciato- ri italiani non assunse il carattere ra- dicalmente politico del '68 del calcio d'oltralpe'' e si concentrò sulla defini- zione dello status giuridico del gioca- tore e sulla relazione che intercorreva tra l'atleta e il suo datore di lavoro. Sullo status del calciatore la giurispru- denza non era concorde. Secondo al- cuni orientamenti la prestazione dello sportivo professionista era un'attività autonoma, secondo altri si trattava di

14 Cecchini (a cura di), Associazione Ita- liana Calciatori 1968-1978. Dieci anni di im- pegno, cit, p. 9. 15 Papa. Panico, Storia sociale del calcio in Italia. Dai campionati del dopoguerra alla

Champions League (1945-2000), cit., p. 97. 006833 16 Cfr. Alfred Wahl, Le mai '68 des footbal- leurs français, "Vingtième siècle", apri- le-maggio 1990, pp. 73-82.

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zazione sindacale. Quella dei calciato- ri era però una sindacalizzazione che rimaneva autonoma rispetto alle strut- ture confederali e rifletteva le contrad- dizioni di una categoria eterogenea. Per alcuni aspetti l'azione dell'AIC si prestava all'accusa di "corporativi- smo" e di rafforzare oggettivamente le posizioni dell'élite del calcio. Nello stesso tempo l'Associazione solleva- va questioni di carattere generale che coinvolgevano tutti i calciatori, com- presi quelli delle serie minori, a partire dalla richiesta del riconoscimento del- la loro dignità umana e professionale a fronte dell'assenza di diritti e dello "sfruttamento" del giocatore come un lavoro subordinato." All'inizio degli retribuzione mettevano a disposizione "merce". L'AIC metteva in discussio- anni Sessanta si era pronunciata in della società sportiva le proprie ener- ne mentalità e assetti consolidati nelle questo senso una sentenza della Corte gie fisiche e attitudini tecniche.13 Dieci gerarchie calcistiche ed evidenziava le di Cassazione, relativa ad una contro- anni dopo questa impostazione veniva criticità di un mondo dominato da inte- versia tra il e un suo tesserato, ribadita da una sentenza sulla richie- ressi speculativi e spregiudicate ma- che aveva riconosciuto alle prestazio- sta di risarcimento danni avanzata dal novre affaristiche. La nascita del sin- ni degli atleti professionisti i caratteri Torino in seguito al tragico incidente in dacato era dunque anche il frutto della della continuità tipici del lavoro subor- cui aveva perso la vita Gigi Mesoni.'" crisi strutturale del football italiano e il dinato, in quanto essi in cambio della Anche sulla base di queste sentenze, sintomo dell'insostenibilità di una ge- l'AIC chiedeva che la posizione del cal- stione anacronistica dell"'azienda-cal- 17 Paolo Dalla Costa, La disciplina giu- ciatore venisse ricondotta alla figura cia", un universo conservatore chiuso a ridica del lavoro sportivo, Vicenza, Egida, 1993, pp. 33-41. del lavoratore subordinato con il dirit- qualsiasi ipotesi di cambiamento. to ad una tutela sindacale. Da questo Le critiche dell'Associazione guidata punto di vista, la costituzione dell'AIC da Campana si concentrarono sulle si inseriva nei nuovi processi di sinda- distorsioni più eclatanti del mondo calizzazione che, sull'onda delle gran- calcistico e si fermarono sulla soglia di mobilitazioni del mondo del lavoro, di una più radicale denuncia delle lo- coinvolgevano settori non riconducibili giche politico-economiche dominanti 1968-1978 direttamente al dipendente salariato, il nello sport. L'AIC scelse di muoversi tradizionale riferimento dell'organiz- sul terreno della "moralizzazione" del calcio. intrecciando le battaglie per il 18 Interessante sentenza della Corte rinnovamento dei suoi istituti più ar- dieci anni di Cassazione sui giocatori di calcio, "La caici con la rivendicazione di diritti per Stampa", 31 ottobre 1961. il calciatore, nella speranza che una di impegno 19 Meroni, II Torino sarà risarcito, "Corrie- conduzione illuminata dell'universo re della sera", 30 gennaio 1971. La tesi della del pallone potesse aprire una pagina società si basava sul concetto di avviamento nuova nella storia del football italiano. dell'impresa sportiva costituito anche dall'in- sieme dei giocatori. Accogliendo la richiesta delTorino, "la Cassazione ricomprende[va] il 1 diritti del calciatore. Le rivendica-

rapporto di lavoro sportivo nello schema dei zioni dell'Associazione e il dibatti- 006833 associazione italiana calciatori rapporti di credito e quindi nell'ambito della to politico-sportivo subordinazione", Dalla Costa, La disciplina Il nucleo oriçjinario oeir'AIC era costitu- giuridica del lavoro sportivo, cit, p. 35. ito da un gruppo ristretto di giocatori di

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ministro dello Sport e dello Spettacolo tare il dialogo e di non tollerare ingeren- Lorenzo Natali che assicurò di impe- ze di alcun genere. Il Consiglio Direttivo gnarsi in una mediazione per risolvere i dell'AIC rispose con l'indizione di un problemi posti dai calciatori" nuovo sciopero per il 2 maggio 1971,'° Formulato un ventaglio di richieste, l'AIC La polemica si accese e la protesta dei mise afuoco come primo obiettivo l'abo- calciatori riuscì per la prima volta a lizione della clausola del 40 per cento. conquistare un ampio spazio sui mezzi di informazione. Da punti di vista e con La trattativa si sviluppò secondo un sfumature diverse, la stampa tendeva copione destinato a ripetersi negli anni a riconoscere la legittimità dell'azione successivi, I vertici del calcio ricorse- condotta dall'Associazione, oscillando ro a espedienti dilatori per eludere un tra una convinta adesione alle ragioni dei vero confronto e rinviare l'assunzione calciatori e inviti alla prudenza e al sen- di decisioni. Di fronte a questo atteg- so di responsabilità dettati dalla preoc- giamento, l'AIC decise di proclamare cupazione per un inasprimento del con- lo sciopero dei calciatori." Applicato al flitto che avrebbe minato ulteriormente mondo del calcio, lo strumento sinda- il traballante "giocattolo" calcistico. cale dello sciopero comportava conse- Le testate nazionali ospitarono i com- guenze rilevanti per la macchina dello menti delle più importanti firme del spettacolo sportivo e costi notevoli giornalismo sportivo. per i calciatori in termini di popolarità. Antonio Ghirelli interpretava la presa Bloccare una giornata di campiona- di coscienza sindacale dei calciatori primo piano della scena calcistica na- to significava interrompere uno degli nel contesto di una richiesta di parteci- zionale che garantivano visibilità all'As- eventi più amati e seguiti dagli italia- pazione che investiva l'intera società, sociazione. Per dare forza alla propria ni, far perdere al CONI l'ingente flusso Nonostante i limiti di un'azione ancora azione, l'AIC doveva però anzitutto di risorse che derivava dal Totocalcio, viziata da residui di corporativismo, il estendere la propria influenza radican- rischiare penalizzazioni per le squadre giornalista napoletano riconosceva ai dosi tra i calciatori, dimostrare l'effi- nelle quali militavano i giocatori che si giocatori più in vista il merito di esser- cacia dell'azione sindacale per tutta la rifiutavano di scendere in campo. si fatti carico dei problemi dell'intera categoria, a partire dalle fasce meno La minaccia dello sciopero fu suffi- categoria e di avere modificato "so- tutelate, e ottenere il riconoscimento ciente per sbloccare la situazione. stanzialmente" "la vecchia immagine da parte della Lega calcio e della FIGC. Ottenuta l'abolizione della norma del del calciatore" basata "su un misto di Erano gli obiettivi che il vecchio sinda- 40 per cento - grazie alla mediazione puerilismo, di eroismo e di divismo cato non aveva raggiunto, perdendo di , presidente della così di credibilità di fronte ai calciatori. FIGC - lo sciopero venne revocato.23 Alla "ragione sociale" del movimento Nell'aprile del 1969 Campana fu per la Tra il 1970 e il 1971 l'iniziativa sindaca- dei calciatori faceva riferimento Sergio prima volta invitato come presidente le si concentrò principalmente sulla ri- Neri in un'inchiesta pubblicata sulla pri- dell'AIC ad una riunione della Commis- chiesta di costituire una Commissione ma pagina del "Corriere dello sport"," sione Affari Sindacali della Lega Calcio paritetica formata da rappresentanti mentre "La Stampa" proponeva una alla quale presentò una piattaforma della Lega e dei calciatori. La Lega re- "magna charta" del calciatore che rical- articolata in diversi punti: eliminazione spinse la proposta, dimostrando di riflu- cava in gran parte le richieste dell'AIC.'2 della clausola del 40 per cento; aumen- to dei minimi contrattuali; previdenza chi,"La Gazzetta dello sport",2 aprile 1969. 24 Sciopero proclamato per il 2 maggio, 21 I calciatori sono andati dal ministro, "La Stampa", aprile 1971. e assistenza per malattia; garanzia del 20 "Corriere della sera", 1 aprile 1969. 25 Antonio Ghirelli, La "lezione" dei cal- regolare pagamento degli emolumen- 22 Franco Mentana, Via la norma del 40% ciatori, "Corriere della sera", 30 gennaio ti; presenza di una rappresentanza dei o sciopero 1'11 maggio, "La Gazzetta dello 1971; La cicala diventa formica, "Corriere

calciatori nelle commissioni della Le- sport",3 maggio 1969. della sera", 24 aprile 1971, 006833 ga."' L'Associazione si rivolse anche al 23 Mino Mulinacci, Pieno accordo tra cal- 26 Sergio Neri, Pensaci, presidente!,"Cor- ciatori e Commissione affari sindacali, "La riere dello sport", 19 gennaio 1971. 20 II C. D. dei calciatori ricevuto da Stac- Gazzetta dello sport",8 maggio 1969. 27 La "magna charta" del calciatore, "La

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La Federazione Italiana Lavoratori dello Spettacolo, affiliata alla Cgil, solidariz- zava con l'AIC e Ignazio Pirastu. respon- sabile per lo sport del Partito comunista, stigmatizzava gli "immorali" guadagni dei grandi calciatori ma chiedeva alle "grandi organizzazioni sindacali" di "dare il loro aiuto" per rendere più effi- cace la "giusta" lotta dell'Associazione "in difesa dell'oscura maggioranza di atleti il cui destino [era] quello di tro- varsi, in età ancora giovane, privi di qualsiasi assistenza, di una adeguata assicurazione e con ardue difficoltà di reinserimento nella società"." Alla vigilia dello sciopero, l'ennesima Gino Palumbo notava che "chi aveva bot obbligati al consumo del circense mediazione di Franchi e le pressioni creduto di poter rispondere allo scio- ad uso collettivo". I calciatori, conclu- del presidente del CONI Onesti, preoc- pero dei calciatori con una scrollata deva Arpino. "non vogliono restare gli cupato per le possibili perdite del Toto- di spalle, con l'indifferenza o peggio uomini da spogliatoio e da domenicali calcio, costrinsero la Lega a cedere." ancora con sarcasmo", "assumendo applausi casuali. Il loro futuro dipen- Negli anni successivi-tra scioperi pro- atteggiamenti di sfida che andava- de da questa diatriba: se prevarrà la no di moda nel ventennio", era stato ragione, vorrà dire che il calcio, come 12 agosto 1968. seccamente smentito dalla determi- merita, non è governato e giocato sol- 32 Pirastu: una lotta giusta, "l'Unità", 21 nazione della "base" dei calciatori. I tanto coi piedi". aprile 1971. giocatori avevano però sbagliato ad Pur con riserve e puntualizzazioni criti- 33 Gianni De Felice, Domani si gioca: re- insistere per lo sciopero e un errore che, anche la stampa di sinistra seguiva vocato lo sciopero,"Corriere della sera", 30 altrettanto grave era stato commesso con attenzione la vicenda e incalzava aprile 1971. dalla Lega che non aveva accettato di l'AIC invitandola a collegarsi alle orga- intavolare una trattativa. II giornalista nizzazioni sindacali confederali.' Se- del "Corriere della sera" auspicava condo "l'Unità" "Rivera e soci" avevano quindi un dialogo tra le parti per evi- avviato "un discorso non più procrasti- 1l calcia_ a' te

tare una spaccatura che rischiava di nabile" sulle "riforme necessarie per • Dipendono da noi crisi o fortuna dei calda aggravare la crisi del calcio italiano.' restituire al calciatore la sua dignità dì • Coscienra s,eglia dopo anni di torpore Giovanni Arpino - lo scrittore che se- uomo e di professionista sottraendolo • il ritornello sul "nababbi'! proprio morto guiva le vicende sportive per "La Stam- a leggi e "tradizioni— che lo conside- • Abbiamo fatto dei veri passi da gigante pa" - registrava gli umori dell'opinione ravano "un "numero" e niente più":" pubblica rispetto alle proteste dei gio- catori: "il pubblico è diviso: non sa se 29 Giovanni Arpino, Gli "abatini alla ri- sostenerli - come farebbe con i tran- scossa","La Stampa",22 aprile 1971. ~ vieri, gli avvocati, i postini [...] -- op- 30 Pirastu: una lotta giusta, "l'Unità", 21 ta pure sposare la parte più facile della aprile 1971. Si veda anche G. Be., Uomini e critica, quella che accusa i calciatori non robot, "Avanti!", 21 aprile 1971. All'inter- no dell'AIC l'impostazione più politica, ma come beneficiati dalla fortuna, imme- s~arz~.sc-- sostanzialmente isolata, era quella sostenu- ritevoli di milioni e di rispetto, puri ro- ta da Paolo Sollier— calciatore professionista e militante dell'organizzazione della sinistra

Stampa", 19 ottobre 1971. extraparlamentare Avanguardia Operaia — 006833 28 Gino Palumbo, Franchi, Stacchi e Cam- che proponeva all'AIC di aderire agli scioperi 'n: pana si devono incontrare, "Corriere della generali indetti da CGIL-CISL-UIL. sera", 27 aprile 1971. 31 f. g., I contratti del calciatore, "l'Unità",

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veniva documentata dalle cronache dei dibattiti che si svolgevano in oc- casione delle assemblee generali. Per contrastare l'immagine consueta del calciatore edonista e disimpegnato, la rivista pubblicava stralci di opere let- terarie a tema calcistico e organizzava concorsi artistici per gli iscritti. Nell'ambito dell'Associazione si co- stituirono Commissioni di studio, for- mate da giocatori laureati in discipline giuridiche e scientifiche o diplomati Isef, che avanzarono proposte per lo sport nella scuola, per la riforma della legislazione sportiva e la tutela sanita- ria dei calciatori.' clamati e revocati, lunghe trattative, glie un minimo di garanzia economica II tema della salute si impose all'atten- complicati iter normativi - l'AIC riuscì e di tranquillità". zione dell'opinione pubblica in seguito a raggiungere diversi obiettivi: la riva- alla morte sul campo di alcuni giocato- lutazione dei minimi di retribuzione, il Nel frattempo l'AIC si era rafforzata con ri delle serie minori e di Renato Curi, il diritto al riposo settimanale, la liquida- l'adesione dei calciatori delle serie mi- centrocampista del Perugia deceduto zione a fine carriera, la partecipazione nori, la definizione di un'articolata strut- 130 ottobre 1977 durante una partita dei giocatori ai diritti sulle immagini, il tura organizzativa e la creazione di una con la Juventus. Dopo la morte di Curi, riconoscimento della qualifica di pro- rete di relazioni con i sindacati di altri "Il Calciatore" uscì con un titolo a tut- fessionista anche ai giocatori di Serie paesi che stavano elaborando una piat- ta pagina (Di calcio non si deve mori- C impiegati con prestazioni eccedenti i taforma comune dei giocatori europei. re)' e denunciò il tentativo di coprire limiti previsti per i "semipro".11 Nel 1973 iniziò la pubblicazione de "Il i responsabili, dai vertici societari ai Particolarmente rilevante fu l'appro- Calciatore", l'organo dell'Associazione. medici sportivi che avevano sottovalu- vazione della legge sull'assistenza e la Oltre a seguire i problemi sindacali tato i problemi cardiaci del giocatore.a previdenza per i calciatori di Serie A, della categoria, attraverso approfon- L'AIC presentò un documento sulla B e C. Dopo una serie di incontri al Mi- dimenti e inchieste, contributi di auto- tutela preventiva della salute dei pra- nistero del lavoro tra Campana, Franco revoli giornalisti - tra gli altri, Oreste ticanti l'attività calcistica, dal settore Carraro, in rappresentanza della FIGC, Del Buono, Gianni Mura, Bruno Pizzul, giovanile ai professionisti. Le proposte e i consiglieri giuridici della Camera Beppe Viola, Gian Paolo Ormezzano dell'Associazione furono recepite dal- dei deputati, ii progetto di legge appro- - e di esperti in vari settori, il foglio la Federcalcio che si impegnò ad in- dò in parlamento nel 1973. In sede di dell'AIC affrontava diversi aspetti del trodurle nella normativa per renderle discussione parlamentare Francesco mondo del pallone: dalla crisi finanzia- operanti a partire dai campionati 1978- Mazzola, esponente della Democra- ria del calcio alla "mafia" del calcio- 1979.'x' L'impegno dell'AIC aveva porta- zia cristiana e relatore sul disegno di mercato. dalla funzione della medicina to ad un importante risultato, in sinto- legge, accolse l'impostazione dell'AIC sportiva ai risvolti giuridici della pro- nia con le conquiste del movimento dei sottolineando l'importanza del provve- fessione, dalle nuove forme assunte lavoratori per il diritto alla salute. dimento per la maggior parte dei gio- dal tifo organizzato alle prime espe- catori che, a differenza degli "assi". rienze del calcio femminile. 36 Perché nascono le Commissioni di stu- dio. I problemi del calcio ce li studiamo non raggiungevano "stipendi e premi La dialettica interna all'Associazione da soli, "Il Calciatore", n. 7, settembre 1976. tali da consentire loro di potersi au- 35 Camera dei deputati. Commissioni in 37 "II Calciatore", n. 11-12, novembre-di- tonomamente organizzare un futuro" sede legislativa.Tredicesima Commissione. cembre 1977.

e dare "a loro stessi ed alle loro fami- Seduta del 14 marzo 1973, Discussione del 38 Giorgio Viglino, Sepolto Curi, il caso 006833 disegno di legge sulla previdenza e assi- continua,"La Stampa",2 novembre 1977. 34 Le nostre conquiste, "II Calciatore", n. stenza ai calciatori, relazione di Francesco 39 Cecchini (a cura di), Associazione Ita- 7, settembre 1974. Mazzola (Democrazia Cristiana). liana Calciatori 1968-1978, cit., p. 152.

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La libertà del giocatore e il calcio- A, B, C e D, promossa dal l'AIC, avanzò scoppiò il caso di Augusto Scala. Ac- mercato. Dal caso Scala alla Leg- la richiesta di una graduale eliminazio- quistato dal Bologna che lo aveva poi ge 91/'81 ne del vincolo. ceduto all'Avellino, Scala rifiutò il tra- Uno dei punti qualificanti della piatta- Il presidente del Milan Alberto Buticchi sferimento e il presidente della squa- forma dell'AIC era l'abolizione dell'i- inviò a Campana una lettera dai toni dra emiliana Luciano Conti decise di stituto del vincolo e l'introduzione del- provocatori, emblematica di una men- emarginarlo impedendogli di allenar- la firma contestuale del giocatore nei talità diffusa tra i dirigenti delle società. si con la prima squadra." II 14 aprile contratti di trasferimento. Per porre Di fronte alla "prospettata abolizione 1974 l'AIC invitò i calciatori a ritardare fine ad un sistema che rendeva il cal- del vincolo". Buticchi dichiarava che il di dieci minuti l'inizio delle partite di ciatore alienabile come un oggetto, il Milan aveva deciso di sospendere "ogni Serie A in segno di protesta contro i passaggio da una società all'altra do- contatto relativo all'acquisto di giovani dirigenti delle società che trattavano veva avvenire con il suo assenso. promesse" e di ridimensionare l'organi- gli atleti come "un pacco da spedire La richiesta dell'AIC si scontrava con co del settore giovanile.`= di qua e di là".'" Tutte le squadre rispo- una fortissima resistenza delle so- In febbraio Aldo Stacchi si dimise da sero all'appello dell'Associazione.` cietà: "Una società pagava tot milio- presidente della Lega. Lo sostituì Franco ni un acquisto e poteva assegnargli Carraro. chiamato a superare l'immobi- 45 Dal "caso Scala" un esempio e un mo- "II n. 9, un valore anche maggiore nello stato lismo della gestione Stacchi, a cercare nito, Calciatore", dicembre 1973. 46 Daniele Parolini, Oggi il primo sciopero patrimoniale, mentre provvedeva con nuove soluzioni per la disastrosa situa- del calcio italiano, "Corriere della sera", 14 ammortamenti pluriennali a scontarne zione finanziaria del calcio e a contenere aprile 1974. il costo nel conto economico L'eli- le richieste dei sindacato sullo svincolo." 47 Campana soddisfatto: "Una data stori- minazione del vincolo avrebbe messo ca". "Corriere della sera", 17 aprile 1974. in grave difficoltà i club che sarebbero La questione dell'assenso dei calcia- stati costretti a giustificare "spesa per tori al trasferimento si ripropose nel acquisto ed emolumenti soltanto con i corso del campionato 1973'74 quando ricavi e questo in un momento storico in cui avevano l'abitudine di impegnare 42 Raffaello Paloscia, I calciatori hanno in retribuzioni e spese generali media- deciso: "Entro cinque anni non saremo più mente tra il 10 e il 20% in più di quanto schiavi", "Corriere della sera", 30 gennaio 1973. incassavano al botteghino 43 Buticchi: il "vivaio" e l'abolizione del II 29 gennaio 1973 un'Assemblea stra- vincolo, "l'Unità", 20 febbraio 1973. La lette- ordinaria dei capitani delle squadre di ra di Buticchi è riprodotta nell'ultima pagina

de "II Calciatore", n. 2, marzo 1973. 006833 40 De aanni, Il calcio italiano 1898-1981. 44 SilvanoTauceri, Carraro ha un compito Economia e potere, cit., p. 226. arduo. Alla Lega è tutto da rifare, "Corriere 41 Ibid. della sera", 28 giugno 1973.

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Per diversi giorni la stampa diede am- tro della discussione anche nel Consi- bera circolazione dei "lavoratori" del pio spazio alla vicenda dimostrando di glio Direttivo della FIFPro Fèdèration football, almeno entro i confini della co- comprendere le ragioni dei calciatori. Internationale des Association de Fo- munità economica europea, come per Sul "Corriere della sera" il giuslavori- otballeurs Professionnels, del quale fa- tutti gli altri prestatori d'opera".r sta Gino Giugni sosteneva che la de- cevano parte Sergio Campana e Clau- Questa fondamentale battaglia dell'As- cisione del Bologna violava lo statuto dio Pasqualin, segretario dell'AIC.51 sociazione si intrecciava con la denun- dei lavoratori.`e Riassumendo la vicen- Nel gennaio 1976 le organizzazioni dei cia delle storture del calciomercato. da, "l'Unità" non esitava ad usare ar- calciatori europei riunite a Parigi chie- Durante l'estate l'attenzione dei tifosi gomenti che richiamavano il conflitto sero l'eliminazione del vincolo e "la li- e i riflettori della stampa sportiva si sindacale tra lavoratori e padronato: concentravano sugli scambi dei gioca- "il calcio fino ad oggi è stato retto con Professional Football before Bosman,"Web tori e in particolare sulle cifre esorbi- sistemi dittatoriali, da grande padro- Journal of Current Legal Issues" in associa- tanti pagate dai presidenti per acqui- tion with Blackstone Press Ltd., 2000. nato; ma [...1 la ragione è dalla parte 54 Anche al vertice del calcio mondiale si 55 Paolo Patruno, La linea intransigente dei calciatori: ora che hanno la forza fa sentire la voce dei calciatori, "Il Calciato- italiana bocciata al Congresso di Parigi,"La di difendere la propria dignità non re", n. 9, dicembre 1973. Stampa", 14 gennaio 1976. possono attendere che i padroni del calcio "concedano" il rispetto".'" Tutte le squadre risposero all'appello dell'AIC ritardando l'inizio delle parti- te. Campana rilasciò una dichiarazione nella quale espri mena soddisfazione per la serietà e la compattezza dimostrata dalla categoria e ribadiva l'urgenza di rivedere il sistema dei trasferimenti e la qualifica professionale del calciatore.' Il giudice sportivo comminò multe alle società le quali si rivalsero sui giocatori decurtando i loro stipendi.

L'istituto del vincolo - abolito in Fran- cia" e in Portogallo" e parzialmente modificato in Inghilterra'3- era al cen- 48 Gino Giugni, Secondo lo Statuto dei lavoratori non è ammesso retrocedere un giocatore nelle squadre giovanili, "Corriere della sera", 14 aprile 1974. 49 Dieci minuti...che dicono molto, "l'Uni- tà", 14 aprile 1974. 50 Campana soddisfatto: "Una data sto- rica", "Corriere della sera", 17 aprile 1974. Cfr. anche Dieci minuti di dignità, "Il Calcia- tore", n. 5, maggio 1974. 51 Cfr. Alfred Wahl, Pierre Lanfranchi, Les footballeurs professionnels des an- nées trente à nos jours, Paris, Hachette, 1995, pp. 179-185. 52 II vincolo cancellato in Portogallo, "Il Calciatore", n. 1, gennaio 1976. 006833 53 Sulla storia del retain-and-transfer sy- stem cfr. David McArdle, One HundredYears of Servitude: Contractual Conflict in English

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stare gli "assi" del pallone. Rimaneva invece nell'ombra il sottobosco del calciomercato costituito dai mediato- ri, una figura vietata dalle disposizioni federali. A loro i presidenti delle so- cietà affidavano spesso l'individuazio- ne dei calciatori da comprare e versa- vano una percentuale che contribuiva a far lievitare i costi dei giocatori e le spese complessive del calcio.`' Per abolire la figura del mediatore e contro le storture del calciomercato, l'AIC organizzò numerose iniziative sindacali culminate nella decisione di ritardare l'inizio delle partite in aper- tura dei campionati di Serie A e B della stagione 1976-'77. Migliaia di volantini firmati dall'Associazione furono distri- buiti negli stadi per spiegare le ragioni della protesta.''

Intanto la macchina del calcio accu- mulava nuove perdite raggiungendo un deficit di 50 miliardi, con 10 di inte- ressi passivi.58 La crisi economica internazionale che aveva investito anche la società italiana pesava sul bilancio del calcio: "Come tutti i settori fortemente indebitati e con scarsa redditività, anche il calcio subì la crisi inflazionistica che con il ri- stratosferiche. II 20 maggio 1978 venne alzo dei tassi di interesse rese sempre stabilito un nuovo record assoluto di più soffocanti gli oneri finanziari valutazione di un calciatore. Il Vicen- In una con;; _:_onomica sfavo- za e la Juventus andarono alle buste revole. risultava stridente il contrasto per la comproprietà di , Il tra i sacrifici chiesti ai cittadini e gli presidente del Vicenza Farina offrì 2,24 sproporzionati guadagni delle stelle miliardi, contro il miliardo e mezzo della del calcio, tra le politiche di austerità Juventus: in pratica Farina aveva va- e la finanza "allegra" dei club. lutato complessivamente Paolo Rossi Mentre Carraro esortava le società a cinque miliardi. L'AIC diramò un comu- risanare i bilanci, i presidenti continua- nicato nel quale definiva "abnorme e vano ad acquistare giocatori per cifre sconcertante" una vicenda che "offen- de [va] la realtà sociale" di un paese invi- 56 Sergio Campana, Un primato non in grave crisi e Carraro si dimise dal diabile, "Il Calciatore", n. 7, settembre 1976. vertice del calcio prendendo le distanze 57 Angelo Zomegnan, Ritardi di 15' in se- rie A e B,"l'Unità", 21 settembre 1976. da un atteggiamento che considerava 58 Giulio Accatino, Calcio in crisi, "s.o.s.", indifendibile in sede federale." 006833 "La Stampa", 23 luglio 1977. 59 De lanni, Il calcio italiano 1898-1981. 60 Carraro sì è dimesso per protesta con- Economia e potere, cit., p. 29. tro lo scandaloso "caso Rossi", "l'Unità",

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Durante l'estate la battaglia mora- lizzatrice dell'AIC sconvolse il calcio mercato.

II 4 luglio, sulla base di un esposto pre- sentato da Campana, la pretura di Mi- lano ordinò ai carabinieri di perquisire l'albergo dove si svolgevano le tratta- tive, configurando illecite modalità di svolgimento nella compravendita dei giocatori legate alla mediazione di ma- nodopera a scopo di lucro.61 Con le per- quisizioni e il sequestro di un centinaio di documenti, il calciomercato venne di fatto chiuso."'" 20 maggio 1978. Nel 1976 Carraro aveva la- sciato la Lega per succedere a Franchi nella presidenza della Federcalcio; nel 1978 aveva poi assunto anche l'incarico di commissario straordinario della Lega in seguito alle dimis- sioni di Antonio Griffi. Dopo avere lasciato I presidenti dei club reagirono in modo ex calciatore e dunque un "traditore", Lega nel maggio 1978, Carraro si apprestava stizzito, gridarono allo scandalo, chie- che ha il torto di voler fare seriamente a divenire il nuovo presidente del CONI. sero alla Lega di rompere ogni rappor- il presidente del sindacato calciatori. 61 Giorgio Gandolfi, Calcio-mercato "ar- to con l'AIC e di deferire Campana alla [...] Ci assale il dubbio che gli opera- restato" dai carabinieri, "La Stampa", 5 lu- giustizia sportiva.°' tori di mercato e i dirigenti di società glio 1978. I commentatori si divisero. Alcuni si al- non abbiano mai preso sul serio le ini- 62 II calcio fuori legge, "La Gazzetta delo linearono sulle posizioni dei presidenti, ziative di Campana [...1. Non vogliono sport", 8luglio 1978. altri espressero valutazioni articolate capire che Campana sta cercando con ,Ufml Rahl che si misuravano con le questioni sol- tutti i mezzi di svegliarli dal comodo 15rmr lanfraurhi levate dall'AIC e con le cause della crisi torpore in cui da sempre si cullano".'5 del calcio italiano: le carenze nella po- Les footballeurs litica sportiva, la dissennata gestione Sulle pagine sportive de "l'Unità" professionnels finanziaria delle società, le opacità del Alberto Costa descriveva Campana dei unnees l'ente ù nosjours calcio mercato, gli errori commessi da come "un uomo scomodo" che aveva dirigenti interessati più alla loro carrie- "costantemente creduto nella funzio- ra che alle sorti del mondo del calcio. ne rinnovatrice e moralizzatrice del Mentre su "La Gazzetta dello sport" sindacato". Molti giocatori tendevano Gino Palumbo accusava il "traditore" ancora "ad isolarsi" "dalla vita politica Campana ("La pugnalata che oggi fa ed economica". ma il sindacato aveva vivere allo sport italiano la sua pagina messo "radici saldissime all'interno dei più triste è stata inferta [...] dall'inter- campionati minori" e "conta[va] meriti no del movimento sportivo") di volere non trascurabili": "la sua funzione di distruggere il calcio," il "Corriere della stimolo, di critica, la sua carica dirom- • NN. sera" difendeva Campana: "La pietra pente di aggressività" aveva "scosso dello scandalo è l'avvocato Campana, nel profondo l'anima conservatrice e medievale del calcio italiano

.,. , 63 La Lega denuncerà il legale vicentino, 006833 .,,,,,..,,. I1 "La Stampa", 5luglio 1978. 65 Un brusco risveglio, "Corriere della 64 Gino Palumbo, Chi sorride non deve vin- sera", 6luglio 1978. cere,"La Gazzetta dello sport",8luglio 1978. 66 Alberto Costa, Campana, un caso di

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stranieri, accantonata con un bloc- co dell'importazione durato qua- si vent'anni, segnalava un epocale cambiamento di tendenza"; il primo contratto firmato dalla Lega per le sponsorizzazioni faceva intravedere le potenzialità di quel mercato; la no- mina di Carraro alla presidenza del CONI modificava i rapporti di forza del calcio rispetto ad altre discipline, con ricadute anche in termini economici:' "In definitiva,[...] cominciarono a mu- tare i termini del problema creando le condizioni perla nascita esclusiva del calcio industria

Conclusioni L'abolizione del vincolo introdotta in Italia e in altri paesi europei rappresen- tava un passo in avanti verso l'autono- mia del calciatore, ma non garantiva una piena libertà dell'atleta nei trasferi- menti, Per liberare un giocatore in sca-

69 Nel 1981 la giunta del Coni presieduta da Carraro approvò un incremento del 50% della quota delTotocalcio destinata al calcio. 70 De aanni, II calcio italiano 1898-1981. Economia e potere, cit., pp. 226-227. In una situazione dello sport italiano ne di varare un decreto per risolvere la VAG. 7 - CHI E' IL MIGLIORE? I RISULTATI DELL'ANDATA resa ancora più delicata dalle fine dell'e- situazione d'emergenza, con l'impegno ra Onesti alla presidenza del CONI, 1'8 di presentare entro un anno alle Camere luglio il Consiglio Direttivo della Lega ri- un disegno di legge per regolamentare ~ colciohn spose all'iniziativa della pretura invitan- in modo definitivo il rapporto di lavoro - ~~~•« 6~.~ do le società a sospendere ogni attività.°' tra calciatore e società.'' I vertici politico-sportivi si mossero per Dopo un lungo iter parlamentare, nel HABEMUS LEGEM scongiurare il blocco del calcio. L'11 lu- 1981 venne approvata la Legge 91 che glio Franco Evangelisti - per conto del eliminava gradualmente il vincolo e presidente del Consiglio Giulio Andreot- garantiva al calciatore la libertà di ti - convocò un incontro al quale presero scegliere il club per il quale prestare la parte i ministri del Lavoro e del Turismo propria opera, accogliendo la proposta e dello Spettacolo, il presidente della che l'AIC avanzava da tempo. Federcalcio e il segretario generale del All'alba degli anni Ottanta, la legge CONI. Dalla riunione scaturì la decisio- si inseriva in una nuova fase di tra- sformazione del mondo del calcio: coscienza per il calcio italiano, "l'Unità", 6 la riapertura della "questione degli

luglio 1978. 006833 67 Bruno Perucca, Il calcio nel caos, il Coni 68 Roberto Milazzo, Pronto il decreto che senza presidente. Due svolte storiche nel rimette in moto il calcio, "Corriere della calcio italiano, "La Stampa",8luglio 1978. sera", 12 luglio 1978.

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denza di contratto, la società di prove- stata il pretesto per piegare il calcio nienza aveva infatti diritto di chiedere professionistico europee alla dinamica a quella acquirente un indennizzo de- del l'europeizzazione.,z terminato in base ad una serie di para- metri (stipendio, età, categoria ecc.). A Gli effetti della liberazione dei calcia- partire dalla cifra stabilita per l'inden- tori dai vecchi vincoli sono stati con- nizzo, venivano avviate le trattative ed traddittori. Da un lato, il nuovo status era la società a decidere la destinazione del giocatore ha contribuito alla "sua del calciatore in base alla migliore of- emancipazione civile" e al "suo af- ferta. II riconoscimento dell'indennità francamento da una condizione di dava ossigeno alle casse dei club, ma negazione della libertà e della dignità il calciatore rimaneva in una posizione professionale"; dall'altro ha costitui- subalterna rispetto alla società. All'at- to la premessa "per l'introduzione di leta restava solo il diritto di rifiutare il nuove e più umilianti forme di assog- trasferimento, possibilità peraltro ri- gettamento dei calciatori a impresari schiosa vista la prospettiva di ritorsioni di nuova generazione, più cinici dei da parte della stessa società. precedenti perché sintonizzati su un Il problema venne superato solo nel mutamento delle logiche di mercato 1995 con la celebre sentenza della Cor- globale che ha completamente ristrut- te di Giustizia Europea - nota come turato l'orizzonte economico e cultu- aspetto del più generale squilibrio che "sentenza Bosman". dal nome del gio- rale del calcio"." si è determinato nei rapporti di forza, catore belga che si era rivolto alla Corte L'impresario calcistico ha assunto economici e sportivi, all'interno del per risolvere il suo caso -" che ricono- progressivamente "vesti diverse": mondo del pallone. Nell'epoca dell'e- sceva come illegittima la garanzia di un quelle dell'agente che col pretesto di strema spettacolarizzazione e finan- indennizzo per la liberazione di un lavo- gestire la carriera del calciatore fi- ziarizzazione del calcio, delle pay tv e ratore dopo la scadenza del contratto. nisce con l'esserne il reale datore di del marketing, i maggiori club, diven- Inoltre, applicando l'articolo 48 del Trat- lavoro. O quello dell'investitore che ha tati imprese transnazionali, dominano tato di Roma agli atleti. la sentenza rivo- scommesso denaro sul talento della pressoché incontrastati le competi- luzionava gli scambi con l'introduzione persona e rimane in attesa di incas- zioni, con una crescita esponenziale della libera circolazione dei calciatori sare il rendimento. O quella del fondo della loro superiorità rispetto alle altre comunitari nello spazio europeo. La d'investimento con sede legale presso formazioni. Recentemente l'European richiesta di abolizione dell'indennizzo un paradiso fiscale. Ciascuna di que- Club Association ha presentato un da parte di Bosman era stata utilizza- ste vesti descrive nuove forme dell'as- progetto di Super Champions League ta come "grimaldello" "per scardinare soggettamento per il calciatore. E si che ha suscitato numerose proteste l'assetto regolamentare in materia di innesta dentro un panorama del calcio perché coinvolge una ristretta élite di status e trasferimenti dei calciatori": che va in una direzione di turbo-capita- società a livello continentale e com- lismo finanziario.' porta un'ulteriore concentrazione In questo senso, è legittimo dire che delle risorse a favore di pochi club. la Sentenza Bosman contenga due La liberalizzazione del mercato dei Come ha affermato il segretario della anime: un'anima giuridica, legata allo calciatori a livello globale ha inoltre fa- FIFPro, annunciando l'agitazione del status del calciatore e alle sue liber- vorito una polarizzazione sempre più sindacato mondiale dei calciatori con- tà individuali in quanto lavoratore; e netta tra un gruppo limitato di atleti tro la nuova Champions, i campionati un'anima politica, poiché la contro- ambiti e strapagati e la grande mag- nazionali verrebbero "sacrificati allo versia accesa dal calciatore belga è gioranza dei giocatori.P' spettacolo globale, orchestrato dalle La forbice stipendiale non è che un televisioni a immagine e somiglianza 71 Una ricostruzione del caso del gioca- dei grandi club".'

tore belga e della relativa sentenza della 72 Ivi, p. 73. 006833 Corte di Giustizia Europea si trova in Russo, 73 Ivi, p. 61. 76 Enrico Currò, L'agitazione dei calciatori Soldi e pallone. Come è cambiato il calcio- 74 Ivi, pp. 13-14. contro la nuova Champions, "La Repubbli- mercato, cit., pp. 61-76. 75 Ivi, pp. 59-60. ca",5 dicembre 2018.

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