Archivio Storico Comunale Buja Inventario
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GUARNERIO SOC COOP UDINE Archivio storico comunale Buja Inventario Agosto 2016 Il presente inventario è l’integrazione di un precedente lavoro a cura della società Archiviste e Paleografe di Trieste, risalente al 1990. INTRODUZIONE Introduzione: nota archivistica La legislazione e la dottrina archivistica stabiliscono che le carte esaurite da oltre quarant’anni, avendo perso la loro funzione primaria di natura pratica – amministrativa, entrano a far parte dell’archivio storico. Per il suo alto valore culturale di trasmissione della memoria, esso deve essere costituito obbligatoriamente in ogni ente locale. L’archivio storico comunale di Buja viene ricoverato nei locali dell’Archivio di Stato di Trieste in seguito al terremoto del 1976. L’inventario cartaceo a cura della società Archiviste e Paleografe risale al 1990. È caratterizzato dall’utilizzo di una numerazione a serie chiuse (da n. 1 a n. 999) e comprende anche l’archivio aggregato dell’Ente comunale di assistenza (da n. 1 a n. 100). Di questo inventario si riporta la Nota metodologica: L’archivio del Comune di Buja ricoverato a Trieste presso la Soprintendenza archivistica conserva gli atti inerenti l’amministrazione comunale a partire dal dall’inizio del sec XIX. Le carte più antiche risalgono al 1807 e fanno parte di una serie omogenea di atti amministrativi che arriva al 1899. Il riordino del materiale archivistico è stato effettuato secondo i moderni dettami della legislazione archivistica, seguendo il metodo stoico, ossia cercando di ricostruire le serie archivistiche così come si sono formate nel corso degli anni. Ne consegue che all’interno dell’inventario si possono distinguere quattro serie principali: le deliberazioni, gli atti amministrativi, i fascicoli separati e i registri. Le deliberazioni seguono l’ordine cronologico a partire dal 1919 e sono suddivise tra deliberazioni del Consiglio e della Giunta, mentre per gli anni Venti vi è l’ulteriore distinzione delle deliberazioni del Commissario Prefettizio e del Podestà. Gli atti amministrativi, suddivisi nelle 15 categorie del Titolario, sono stati riordinati fino al 1976. I fascicoli separati, che conservano gli atti inerenti una stessa pratica anche se relativa a più anni, sono riportati nell’inventario seguendo gli argomenti previsti nelle singole categorie. Per esempio, fra i fascicoli separati della 1 categoria (Amministrazione) si possono trovare i fascicoli personali dei dipendenti comunali, gli atti relativi al loro trattamento economico, ecc. Per una più omogenea lettura dell’inventario, in coda ai fascicoli separati sono stati inseriti i registri. L’inventario si chiude con l’archivio aggregato dell’ECA, comprendente anche gli atti relativi alla Casa di Riposo. La restituzione del proprio archivio all’ente avviene in data posteriore al 1990. Successive ricognizioni effettuate nei depositi dell’Archivio di stato di Trieste hanno fatto emergere altri nuclei documentari riconducibili a Buja, che sono stati restituiti al comune in quattro momenti successivi tra il 1997 e il 2015. Il presente inventario integra il vecchio con le nuove acquisizioni provenienti dall’Archivio di Stato e con altre unità emerse in seguito al primo intervento. La parte di archivio già inventariata era ordinatamente collocata all’interno di un armadio compattabile, ad eccezione dell’archivio aggregato ECA, posto su 4 delle 55 scaffalature fisse oggetto della ricognizione. Tutta la stanza è afflitta da problemi di umidità e infiltrazioni che in qualche caso hanno compromesso la conservazione delle carte. Le fasi di lavoro sono elencate di seguito: Riversamento dell’inventario cartaceo su software di gestione dati compatibile con MSAccess e integrazione delle descrizioni con campo categoria e sezione di appartenenza (cfr. sotto); 2 INTRODUZIONE Ricognizione dell’archivio posto su scaffalature fisse e schedatura delle unità archivistiche appartenenti all’archivio storico fino al 1976; Rielaborazione delle descrizioni di alcune unità già inventariate ed individuazione di unità da inserire in elenco di scarto. In particolare sono state analizzate tutte le unità contenenti la contabilità generale, con estrazione dei registri dei bilanci e dei conti consuntivi dal 1901 al 1976; i fascicoli delle deliberazioni; i fascicoli di spedalità; le liste di leva. Redazione di un elenco di scarto. Esso coinvolge sia la sezione già inventariata che le nuove acquisizioni. Si tratta per lo più di documentazione contabile della categoria 5 (mandati, reversali, imposte comunali) e della categoria 2 (notifiche di ricovero ospedaliero), per un totale di 365 unità, delle quali 180 già inserite nel vecchio inventario. Riordino, sostituzione dei cartolari danneggiati, condizionamento di registri e fascicoli sciolti, attribuzione del nuovo numero di corda a tutte le unità, al fine di ottenere una numerazione a serie aperte; Ricollocazione dell’archivio storico all’interno dell’armadio compattabile. Etichettatura. Prospetto del fondo Al termine del presente intervento l’inventario consta di 1465 unità. La scheda descrittiva delle unità prese in esame reca i seguenti dati necessari per l’identificazione del pezzo: n. di corda: codice alfanumerico indispensabile per il reperimento del pezzo. Vi si trova indicazione della sezione di appartenenza (archivio antico/storico/archivi aggregati), categoria, numero progressivo, n. di corda precedente (riporta indicazione del numero progressivo attribuito al pezzo nel vecchio inventario, qualora presente), descrizione (sintesi del contenuto dell’unità archivistica), estremi cronologici, definizione archivistica (registro, busta, fascicolo, scatola), eventuali note ad integrazione o complemento della descrizione (ad esempio titolo originale, stato di conservazione, altre informazioni), categoria di appartenenza, scarto (sì/no). SEZIONE I. 1807-1899 (FONDO) Contiene gli atti dal 1807 al 1899, precedenti all’adozione del Titolario di classificazione cosiddetto Astengo, ordinati in ordine cronologico e per materia. Da A.001 ad A. 047 3 INTRODUZIONE SEZIONE II. 1899 AL 1976 (FONDO) Contiene gli atti dal 1899 al 1976 ordinati per categoria sulla base del titolario di classificazione cosiddetto Astengo. L’archivio non conserva atti della categoria 7 (Grazia, giustizia e culto). La struttura dell’archivio è la seguente: Deliberazioni del Consiglio comunale e della Giunta Municipale (serie) Da DEL.001 a DEL. 051 Carteggio (serie) Da CAR.001 a CAR.262 Fascicoli Categoria I Amministrazione (serie) Da 01.001 a 01.041 Fascicoli Categoria II Opere pie e beneficenza (serie) Da 02.001 a 02.068 Fascicoli Categoria III Polizia urbana e rurale (serie) Da 03.001 a 03.006 Fascicoli Categoria IV Sanità e igiene (serie) Da 04.001 a 04.020 Fascicoli Categoria V Finanze (serie) Da 05.001 a 05.368 Fascicoli Categoria VI Governo (serie) Da 06.001 a 06.021 Fascicoli Categoria VIII Leva e truppe (serie) Da 08.001 a 08.057 Fascicoli Categoria IX Istruzione pubblica (serie) Da 09.001 a 09.007 Fascicoli Categoria X Lavori e servizi pubblici, poste, telegrafi, telefoni (serie) Da 10.001 a 10.199 Fascicoli Categoria XI Agricoltura, industria e commercio (serie) Da 11.001 a 11.035 Fascicoli Categoria XII Stato civile e statistica (serie) Da 12.001 a 12.055 Fascicoli Categoria XIII Esteri (serie) Da 13.001 a 13.033 Fascicoli Categoria XV Sicurezza pubblica (serie) Da 15.001 a 15.015 4 INTRODUZIONE Registri di protocollo (serie) Da PRO.001 a PRO.039 SEZIONE III. ARCHIVI AGGREGATI Ente comunale di assistenza – ECA (fondo) Da ECA.001 a ECA.095 Ente nazionale assistenza orfani dei lavoratori italiani – ENAOLI (fondo) Da ENAOLI.001 a ENAOLI.002 Giudice conciliatore (fondo) Da GC.001 a GC.017 Patronato scolastico (fondo) Da PS.001 a PS.004 Cooperativa elettrica Buiese (fondo) N. corda 01.32-01.33 Opera nazionale maternità ed infanzia – ONMI (fondo) N. corda 02.066 Consorzio veterinario Buja - Colloredo di Montalbano - Treppo Grande (fondo) N. corda 04.002-04.003 5 SEZIONE I Sezione I (sec. XIX) La sezione comprende gli atti prodotti dal Comune di Buja prima dell’adozione del titolario di classificazione cosiddetto Astengo (1898), che uniformò la tenuta delle carte in tutti i comuni italiani. Sono in ordine cronologico, suddivisi per materia all’interno di ciascuna annata. La sezione è preceduta da registri anagrafici, registri di leva e un registro catastale. La maggior parte di essi necessita di restauro. A.001 Anagrafe della popolazione al 31 dicembre 1832, vol. 1, lettere A-E, cc. 1-242 registro Registro in pessimo stato di conservazione. Muffe estese e umidità hanno pregiudicato irreversibilmente la lettura delle carte. Necessario restauro. sec. XIX prima metà A.002 Anagrafe della popolazione, vol. 2, lettere F-N, cc. 243-500 registro Registro in pessimo stato di conservazione. Muffe estese e umidità hanno pregiudicato irreversibilmente la lettura delle carte. Necessario restauro. sec. XIX prima metà A.003 Anagrafe della popolazione del Comune di Buja, distretto di Gemona, e dei movimenti successivi per mantenerlo sempre in giornata, vol. 3?, lettere P-Z, cc. 501-759 registro Registro mutilo, da c. 501 a c. 759 n.m. Gli estremi cronologici si riferiscono alle date di utilizzo del registro. Registro privo di coperta, in pessimo stato di conservazione. Si raccomanda il restauro. 1834-1849 A.004 Ruolo della popolazione del Comune di Buja, distretto di Gemona, e dei movimenti successivi per mantenerlo sempre in giornata, in ordine alfabetico per capofamiglia, da A a D registro Registro privo di coperta e mutilo, da c. 2 a c.299 n.m. Gli