RELAZIONE RIEPILOGATIVA E SINTETICA DEL PIANO DI ESTENSIONE DEL PARCO DELLE MADONIE di Angelo Cantoni

Con l’esclusione del territorio del Comune di , posto al limitare Nord del Parco in naturale prosecuzione delle stesso (il confine attuale taglia in due il Complesso Boscato Carboni.S.Maria) il territorio oggetto della proposta, è racchiuso tra l'Imera Meridionale ed il Salso (Acqua Amara), i quali, riunendosi, si chiudono ad imbuto e delimitano due ampie vallate, impluvio delle cime madonite, aventi caratteri omogenei e compresenza di rilevanti emergenze sia di carattere culturale che di pregio ecologico-naturalistico.

Tale territorio si presenta quale naturale complemento delle aree a più elevata naturalità delle alte Madonie a cui è intimamente legato da genesi storica e unità comprensoriale. Contenitore di quei valori oggi fortemente rivalutati, anche nella declinazione della sostenibilità dello sviluppo e nell’attenzionamento dei territori interni ed in difficoltà di sviluppo verso la multifunzionalità agricola e la estensività rurale, ricostruisce l’unità territoriale non soltanto dal punto di vista fisiografico ma soprattutto da quello storico-antropologico potendo apportare, al territorio interno al Parco, ed a questo offrire e mettere a servizio le medesime risorse che ne indussero l’insediamento e ne determinarono lo sviluppo: - la salubrità dei luoghi e la mitezza del clima - le originali forme della stanzialità: “i quartieri-Borghi” - il paesaggio, i segni, gli ambienti e i manufatti della ruralità: mulini, palmenti, frantoi, fontanili, abbeveratoi, etc; - particolari ambienti di pregio naturalistico rappresentati dai contesti fluviali e dai luoghi di maggiore isolamento quale le balze rocciose degli affioramenti calcarei dell’area, evidenziando la compresenza della valenza naturalistica con la principale motivazione di ordine storico-culturale ed etnoantropologico. La zona delimitata infatti, oltre ad avere una notevole importanza dal punto di vista paesaggistico e naturalistico presenta numerose altre valenze di tipo culturale per la massiccia presenza di borgate e case sparse, nuclei dalle caratteristiche case in pietra, manufatti e testimonianze significative, nell’ambito della articolazione e stratificazione storica, antropologica ed urbanistica del territorio, della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali e dell’evoluzione del paesaggio che intervengono a completare il sistema dei valori identitari posti sotto tutela dal Parco Regionale. Pregevole paesaggio tipico degli ondulati rilievi collinari degradanti a meridione del massiccio montano mostra al visitatore tutto il suo valore manifestandosi, come ben descrive la sezione paesaggistica della Soprintendenza BBCC, “ in una sequenza di suggestivi quadri naturali, godibili dalle sommità delle colline e dai numerosi percorsi che, districandosi da un vallone all'altro, consentono di apprezzare l'amenità dei luoghi. Si propongono allo sguardo fonti d'acqua, torrenti e fiumi, mentre una vegetazione varia e differenziata in dipendenza delle altimetrie, degli ecosistemi, della vicinanza ai borghi e ai nuclei abitativi (tamerici, frassini, giunchi, rovi, querce, etc.), sia in forma spontanea che nei coltivi, lascia percepire la vitalità di questo ambiente agreste, dove rimangono tangibili i trascorsi eventi storici e temporali.”

Nel complesso ed al netto delle superfici di pertinenza dei Comuni di e di , il cui apporto potrà variare da un minimo di 310 ettari (ipotesi 1 con solo Petralia Sottana) ad un massimo di circa 2000 ettari (nell’unificazione delle tre ipotesi), l’area proposta per l’inclusione ammonta, per i cinque comuni richiedenti, ad un totale di 4.527,22 ettari con incidenza percentuale sulla superficie di ogni singolo comune compresa tra il 10% ed il 33% circa come rappresentato nella tabella seguente:

Superfici comunali e porzioni interessate dall'inclusione ALIMENA GANGI LASCARI Totale ettari Superficie comunale (ha) 5.939,00 2.056,00 4.240,00 12.700,00 1.000,00 25.935,00 Superficie in Parco (ha) 996,26 676,38 1.403,46 1.193,45 257,67 4.527,22 Superficie in Parco % 16,77 32,90 33,10 9,40 25,77 17,46

Tra le emergenze di diversa natura ricadenti nell’area si distinguono particolarmente:

- (Petralie- Blufi-Bompietro) il particolare sistema della stanzialità accentrata in numerosi borghi spesso accostati a masserie o case patronali, chiamati “quartieri” modello insediativo rarissimo nel mezzogiorno costituito da centri spesso arroccati su piccole colline difficilmente accessibili o accessibili solo a piedi, collegati da una fitte rete di percorsi e strettamente legate ad un contado, in cui l’elemento produttivo basilare è l’orto urbano che, data la contiguità di questi centri talvolta distanti poche centinaia di metri, ne caratterizzava il territorio circoscritto. (Giaia, Calabrò, Alleri, Lupo, Neri, Chiarisi, Cicchettoni, Salerno, Guarraia, Piaino, etc.)

- (Blufi) Santuario della Madonna dell'Olio, situato a circa Km. 2 dal centro abitato su una collina a 660 m. di altitudine, in una zona un tempo ricca di oliveti, nella pianura del fiume Imera Meridionale, meta famosa di pellegrinaggi per la presenza di un liquido reputato miracoloso che, periodicamente raccolto dai frati e dato ai fedeli per curare le malattie cutanee, sgorga dalla Fontana dell'Olio.

- (Gangi) lo splendido Borgo di Regiovanni originatosi in epoca tardo feudataria e caratterizzato dalla rocca su cui si sviluppa che rappresenta un’altra delle aree di rilevanza archeologica di cui il territorio è costellato.

- (Alimena) Balza Areddula luogo di notevole interesse ecologico per le specie rupicole ma anche d’ordine storico-archeologico e che si presenta senza alcun evidente fenomeno di degrado antropico. - (Blufi) Ponte di “Belufi”, ponte romano sul Fiume Imera nelle cui immediate vicinanze sono ancora presenti degli orti perifluviali con adduzione dell’acqua dal Fiume attraverso una rete di canali scavati a mano - (Alimena-Bompietro) “U Strittu” Stretta forra tra le Balze Areddula e Stretto in cui il Fiume Salso, dopo un lungo percorso su un alveo ampio e sinuoso, si restringe offrendo un paesaggio inaspettato caratterizzato da salti d’acqua, pareti con affioramenti solfiferi ed anche i resti di un giardino perifluviale delimitato da un filare di cipressi. - (Blufi-Bompietro-Alimena-Gangi) i particolari ambienti di pregio naturalistico rappresentati dai contesti fluviali e dai luoghi di maggiore isolamento quale le balze rocciose degli affioramenti calcarei dell’area, quali gli ambiti fluviali e perifluviale pertinenti all’alto e medio corso del Fiumi Imera Meridionale, nel territorio di Blufi, del Fiume Salso, in territorio di Alimena e Bompietro ed in ultimo del Fiume di Gangi nell’omonimo comune