Critica liberale volume XIV n. 135-137 mensile, gennaio-marzo 2007 978-88-220-8673-0 - n 10,00 edizioni Dedalo ISSN 1825-4977
ecco lo squillo di tromba della Presidenza cristo non abita della Conferenza Episcopale: l’annuncio di «una parola meditata, una parola ufficiale, che sia impegnativa per coloro che accolgono il più qui magistero della Chiesa e che possa essere chia- rificatrice per tutti», insomma una direttiva vin- on è l’uomo fatto per il Sabato, colante, nientemeno che un nuovo Sillabo, «N ma il Sabato per l’uomo»… in- contro la vita quotidiana di tante persone e vece le montagne di casa nostra partorirono, anche contro la Chiesa conciliare, Maestra del dopo estenuante travaglio e senza conforto di primato della coscienza, un lancinante diktat epidurale, una stramba creatura quasi buona che cade dall’altissimo su un mondo di sudditi. a nulla e alquanto inservibile, che nessuno vo- Ai primi posti in indirizzo possiamo leggere i leva accudire… Si è mossa così l’italiana via parlamentari cattolici o ufficialmente tali, ma- crucis ai pacs-unionicivili-dico, dopo un lungo gari componenti convinti di annose coppie di tiro alla fune di cui va studiata la improbabile fatto omo-bi-eterosessuali, ai quali toccherà prassi: uno dei concorrenti, il legislatore, an- l’onere in aula di vieppiù svuotare e, magari ci ziché percorrere con forza riuscissero, seppellire irre- la retta via dei diritti e vocabilmente il già mesto, della libertà della persona, Indice generale pavido e del tutto inade- per tutto il tempo si spen- guato provvedimento legi- deva angosciosamente di slativo. E tanto per restare tentativo in tentativo per di secolarizzazione 3 sui livelli socio-intellettuali mediare, scolorire, mendi- dei nostri uomini politici, care non dovuti permessi, 1,68 difficile scordare l’ultima mentre l’altro contendente, di Andreotti, politico cat- le gerarchie ecclesiastiche 1,33 tolico per eccellenza, sec- nostrane, chiuse nella loro ondo il quale «Non sarebbe eccentrica visione di un 1,17 male se tutti, compreso potere temporale a copy- Prodi, si andassero a ri- right tutto locale, lancia- leggere Dante: i sodomiti vano un’offensiva senza nella Divina Commedia precedenti, scagliando finiscono all’inferno». ogni possibile, velenoso e Intanto il tempo che passa incandescente non pos- sta velando la scena di un sumus. altro grande dibattito, mi- Dopo una este- tigando inevitabilmente gli nuante battaglia, a di- echi di sdegno e di pas- segno di legge governa- sione che hanno tessuto la tivo licenziato, non vi è complessa vicenda umana segno di resa, tutt’altro, di Piero Welby, la sua lu- taccuino
cida determinazione, tanto a lungo sofferta e Non si può pensare quindi che la Chiesa meditata, nel voler rinunciare a una ormai non cattolica, e in particolare quella di Benedetto vita. XVI, siano un esempio di generosità e carità E anche qui, quanto mai inflessibile cristiana: sempre no, tutti no, no all’autode- anche di fronte alla morte, dopo un intermina- terminazione di fine vita, no alle unioni non be- bile dissertare di dolore offerto a Dio e di in- nedette, no alla fecondazione assistita, continue contaminate teorie, ci era giunto il classico, fa- ingerenze e chiassose pressioni sui politici, il tale squillo di tromba: «In merito alla richiesta voler imporre le proprie leggi a credenti e non di esequie ecclesiastiche per il defunto Dott. credenti, mentre il raffinato intellettuale e teo- Piergiorgio Welby, il Vicariato di Roma precisa logo di oltre Tevere in un’intervista a “History di non aver potuto concedere tali esequie Channel” dei giorni scorsi, senza camauro in perché… era nota, in quanto ripetutamente e testa, arrivava a sostenere una vera e propria pubblicamente affermata, la volontà del Dott. legittimazione dell’inquisizione, perché dall’in- Welby di porre fine alla propria vita, ciò che quisitio sarebbe nato il dibattimento proces- contrasta con la dottrina cattolica. Catechismo suale moderno. Vien da dire «… guai anche a della Chiesa Cattolica, nn. 2276-2283; 2324- voi, dottori della legge, che caricate gli uomini 2325». di pesi insopportabili, e quei pesi non li toc- Può la Chiesa romana negare un fune- cate nemmeno con un dito». rale? Possono Ratzinger, Ruini, Bettori, gli Ci sarebbe da affrontare finalmente la altri, far valere, anche in un caso come questo, sventura di avere il famigerato Concordato a fatti di gerarchia e di conduzione del potere? regolare in Italia i rapporti tra Stato e Chiesa Il susseguirsi degli eventi ci ha nel tempo as- cattolica, che dovrebbe almeno saper garantire suefatto a una visione di Chiesa che può deci- un regime di autonomia reciproca anche se in dere ciò che meglio le aggrada, può imporre cambio di una serie inusitata di elargizioni e modelli e stili di vita, benedirli e poi maledirli, privilegi, mai abbastanza per gli interessati. può sostenere che un comportamento o un pen- Ma in questo senso non si profila alcuna bat- siero sia peccato e pertanto battersi perché sia taglia politica, troppo in pochi ci battiamo anche reato, può negare sacramenti e può cac- per una sua rapida abrogazione, tanto meno ciare fedeli se li ritiene di insufficiente obbe- pare essere questa una preoccupazione di chi dienza. sta stilando i documenti del futuro Partito De- Questa Chiesa è libera di negare il fu- mocratico. nerale cattolico a Piergiorgio Welby, di chiu- Impossibile farsi una ragione e di- dere con inaudita durezza le porte della Ba- menticare le lacrime, la rabbia incontenibile, silica di S. Giovanni Bosco che lo aveva visto lo sdegno di una vecchia madre a pochi passi crescere, di celebrare invece, quasi nelle da me, i suoi pugni intrecciati in un vecchio stesse ore, con sfarzo in una chiesa adorna rosario di cristalli colorati che picchiavano di fiori e con note di organo, il funerale di disperati contro una bara rinnegata da un Pinochet, responsabile dell’uccisione di mi- potere arcigno e rancoroso, come trovare in gliaia di cileni, di ospitare nella chiesa di tanto dolore e solitudine una immagine di Santa Apollinare a Roma la tomba del capo Dio? A Ripalta Cremasca, il parroco di San della banda della Magliana, di concedere al Michele, don Mario Piantelli ha voluto ri- povero figlio di Agnelli, morto suicida, le ese- spondere proprio a questa domanda nella sua quie nella parrocchia di Villa Perosa, mentre omelia: «Dov’era Dio nel momento in cui sul diniego rivolto al feretro di Piergiorgio Welby veniva sedato? Dio era lì, al suo Welby premurose spiegazioni ci vengono dal fianco, fin dalla sua nascita». direttore dell’“Avvenire” Boffo, secondo il [maria gigliola toniollo] quale «anche alla morte di un farabutto o di uno stragista, anche a quella del peggior ti- ranno, vanno concesse le esequie religiose fondazione critica liberale perché magari nell’estremo punto di morte fcl potrebbe essersi pentito». Bene, grazie, po- COMITATO DI PRESIDENZA ONORARIA: tente e misericordiosa Chiesa e connesso Vi- VITTORIO FOA, GIANCARLO LUNATI, ITALO MEREU, cariato di Roma, chissà che cosa avranno FEDERICO ORLANDO, CLAUDIO PAVONE, ALESSANDRO provato la moglie e la madre di Welby a sen- PIZZORUSSO, GENNARO SASSO, CARLO AUGUSTO VIANO. tire questo magistrale accostamento della vi- * Hanno fatto parte del Comitato di Presidenza Ono- cenda del loro amatissimo marito e figlio alle raria Norberto Bobbio (Presidente), Alessandro Galante figure dei «peggiori farabutti e stragisti…». Garrone, Paolo Sylos Labini.
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ai congressisti in forma quasi colloquiale. Il succo del suo discorso fu questo: la Chiesa è fi- la chiesa sull’orlo nita, il mondo sarà sempre più ostile ed estraneo a noi, ma ciò non significa che il nostro ruolo sia terminato, perché possiamo rallentare molto d’una crisi di nervi questo destino inesorabile. Per un’istituzione bi- millenaria come la Chiesa alcuni o molti de- n grande e controverso saggista cenni in più o in meno non sono irrilevanti. Ucome Enzensberger ne è convinto. E Potrà pure essere stato un momento di scettica noi con lui. La forza dei terroristi islamici è fatta lucidità, ma Andreotti non aveva torto. Peraltro, di disperazione. Come se sentissero su di sé la la sua consapevolezza non è isolata. Già su condanna della storia e il destino d’essere gli questa rivista discutemmo un simile pensiero ultimi testimoni d’una civiltà grandissima ferma dell’allora cardinale di Parigi, Lustiger. Di da secoli di fronte alla svolta della modernità. fronte a una crisi epocale si può reagire o irri- La crisi della Chiesa Cattolica (da ora CC) è gidendosi o cercando di assecondarla modifi- dello stesso conio. Il fondamentalismo recupe- candosi. Gli ultimi due papi sembrano aver rato da Ratzinger nasce dall’intima convinzione scelto la strada rovinosa dell’orgoglio. Così riu- che la soluzione conciliare non sarebbe stata ri- sciranno soltanto ad accelerare la deriva. Il ter- solutiva. Il Concilio vaticano II azzerava l’inse- rore del disfacimento li ha portati a una imita- gnamento della Chiesa degli ultimi secoli, chiu- zione progressiva dell’islam. Scelta rovinosa per deva la Controriforma e finalmente portava la sé, ma anche per tutti noi, perché conosciamo Chiesa ad accettare la libertà religiosa. (Altro l’esito degli scontri tra le religioni. Wojtyla ha che l’ipocrita richiesta wojtyliana di perdono saputo cogliere tutti i vantaggi d’una gestione per i misfatti passati senza mettere in discus- totalitaria, e quella che dei suoi apologeti con- sione l’apparato teorico che quei misfatti pre- siderano una sua grande novità non è altro – vedeva). La CC si arrendeva di fronte ai valori con nuovi mezzi – che la vecchia risposta dei forti della modernità, e li faceva parzialmente totalitarismi novecenteschi di fronte all’irru- suoi. Avrebbe potuto essere, con qualche secolo zione delle masse: populismo più propaganda. di ritardo, la vera risposta alla Riforma. La li- Portato in campo religioso significa: supersti- bertà è causa ed effetto dell’individualismo e la zione più spettacolarizzazione. Mai così tanti finalmente raggiunta maggiore interiorizzazione santi (senza guardare per il sottile; persino padre del fenomeno religioso avrebbe sì limitato il Pio, così detestato precedentemente dalla ruolo della gerarchia ecclesiastica ma lo Chiesa), mai tante Madonne piangenti, mai tanta avrebbe reso più stabile e più accettato. Al con- Fatima, mai tanta “devozione popolare” e storie trario, gli ultimi due papi, paradossalmente più di santi in tv. Ugualmente, raduni di massa e uso scettici di quanto abbiano voluto e vogliano far assai disinvolto di tutti gli strumenti della pro- apparire, hanno imboccato, non senza esitazioni paganda (persino la sua stessa morte è diventata la strada opposta. Hanno liquidato il Concilio spettacolo disgustosamente esposto, assoluta- e hanno affrontato in forme diverse lo scontro mente profano). Gli esperti sanno che questi sono col mondo. Si sbaglia chi si ferma alle appa- mezzi abusati in società dove è inesistente l’opi- renze e si convince che la Chiesa cattolica stia nione pubblica. E la CC non intende creare opi- vivendo un momento di trionfo. È il contrario. nione pubblica su di sé. Come non l’ha nel suo La gerarchia più avvertita sa che la Chiesa ha interno. La Cei pubblica i lunghi lenzuoli dei pe- difficoltà dovunque. Da una parte, lo scontro, riodici discorsi del suo presidente, ma considera perché si tratta di uno scontro, con l’islam è per- irrilevante diffondere il dibattito successivo. dente perché la capacità di penetrazione dei Ugualmente i giornali ufficiali della Chiesa di- mussulmani in territori vergini è più efficace, menticano di dare notizia ai loro lettori-fedeli di possedendo loro messaggi più semplici e meno prese di posizione dei cardinali, anche se si chia- identificati con l’odiato occidente bushiano. mano Martini e fanno scalpore. Dopotutto la cen- Dall’altra, la CC sa che, per quanto si possa sura è un’invenzione della CC. sforzare, non riuscirà mai a far tornare l’Eu- Il nuovo papa ha maggiori indecisioni, ropa e l’America al Medioevo. Molti anni fa as- fa continue gaffe. Il disastroso viaggio in Ger- sistetti a un congresso della vecchia Dc (no, non mania, le rovinose scelte in Polonia, l’irrigidi- preoccupatevi, non sono stato mai democri- mento clericale in Italia sono tutti segnali di de- stiano). In quell’occasione – si era nell’era de- bolezza e di nevrotica esitazione. Intanto il mitiana – il ruolo di Andreotti era defilato. E il mondo prosegue per conto suo, sempre più sordo campione del clericalismo poté quindi parlare alla malaetica cattolica.
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Noi siamo arrivati al nostro Terzo rap- Ma il “laicismo genuflesso” non è suf- porto sulla secolarizzazione in Italia. I dati par- ficiente a spiegare l’incremento dell’arroganza lano chiaro. La linea di tendenza è inesorabile e clericale. Evidentemente anche i laici non adul- rispetto all’anno precedente si sta accentuando. terati fanno i loro errori. Secondo me sono di Le prescrizioni provenienti dalla gerarchia tro- due tipi. vano negli italiani orecchie sempre più sorde. Gli C’è la strategia radicale, che per piccoli individui vogliono decidere sempre più con la loro interessi politici, sembra mirare più alla bellezza testa. Le cifre (tutte ufficiali, per lo più di fonte della sconfitta, al gesto dannunziano e a qualche vaticana) non hanno l’incerta attendibilità dei attimo di spettacolo piuttosto che ai piccoli passi sondaggi, ma fanno riferimento ai comportamenti concreti. (Ma di tutto ciò sarà utile discutere nei effettivi dei nostri concittadini. Concittadini prossimi tempi). Dall’altra, il “laicismo diffuso” “eroici” perché non sembrano farsi impressionare appare incapace di organizzarsi e di darsi una più di tanto dal martellamento propagandistico dei voce comune, chiuso com’è nella miseria del set- mezzi di comunicazione, a cominciare dalla tele- tarismo. Ora si stanno forse compiendo signifi- visione, né farsi influenzare dalla viltà opportuni- cati e inediti passi. Ma non basta lo sforzo or- stica dei “politici”, soprattutto di quelli che si pro- ganizzativo. clamano “laici” ma che sono completamente su- È necessario un cambiamento drastico di balterni alla strategia vaticana. Il secolo macina analisi e di condotta. Bisogna farla finita col pian- da solo, e raggiunge i suoi effetti. Leggete le cifre gersi addosso. Con la sindrome perenne della mi- e fatevi autonomamente un’idea. Noi di “Critica”, noranza sconfitta. Ancora non ci è entrato in testa ancor più drasticamente degli anni precedenti, ab- che, i clericali, sono loro in minoranza. Che la biamo voluto separare le cifre dalle “opinioni”. Il storia è contro di loro. Che la sempre maggiore nostro vuole essere un contributo il più possibil- pluralità religiosa nel nostro paese è un attentato mente “obiettivo”, destinato a chiunque sia inte- serio al loro attuale monopolio. Che la scelta ne- ressato ai fenomeni religiosi. vrotica dell’iper-clericalismo è già segnale di Però abbiamo le nostre idee. Di fronte al- sconfitta. Che il secolo avanza, che la sensibilità l’esagitato attacco delle gerarchie cattoliche alla moderna cresce, che la forza della ricerca e del laicità dello Stato dobbiamo rispondere con una metodo scientifico è inarrestabile perché coincide strategia politica e non solo affidarci ai processi con gli interessi profondi della sopravvivenza della spontanei della secolarizzazione. Allora parlia- specie umana. Che la libertà di coscienza è più moci con chiarezza. Mi sembra che la politica dei forte di ogni superstizione. laici sia inadeguata, di segno sbagliato, co- Certo, non si può indulgere al trionfa- munque subalterna. Non mi riferisco qui a quelli lismo, ma cerchiamo di operare per correggere che Viano definisce “laici in ginocchio”. Lo so alcune “vulgata” che ridicolamente sopravvi- che la debolezza del laicismo in Italia ha preva- vono e dominano le menti delle genti. Incalziamo lentemente una causa storica (scarsa penetra- la stessa CC a chiarire a se stessa certi atteg- zione, e ritardata, della modernità) e oggi un giamenti, certe politiche. La scorciatoia della nome (Ds). (Conta la sostanza, perché sul nome classica ipocrisia va denunciata in ogni occa- i Ds sono abbastanza irrequieti e lo cambiano a sione. La CC non può continuare impunemente ogni stagione politica, sperando così di diventare, a predicare bene e razzolare male. Discutiamone, o essere presi, per diversi da come sono e da come non possiamo ripetere sempre lo stesso schema: rimarranno). E la sostanza è tutta togliattiana. il papa o qualche vescovo entrano negli affari L’opportunismo togliattiano senza Togliatti di- del nostro Stato e i laici strillano alla lesa maestà, venta una caricatura. Rivela assenza di senso all’intrusione. Come se fosse una novità, come se dello stato, patetico cinismo, penoso “buonismo”, Ruini non avesse recitato per anni il suo perio- difficoltà profonda di comprensione e di assun- dico discorso da presidente del consiglio più o zione dei valori della libertà e della modernità. meno occulto, occupandosi di tutto e del con- Dimostra incapacità di guidare i processi storici. trario di tutto. Persino dei telefonini e del destino I loro compromessi “storici” o “bonsai” sono di squalificatissimi banchieri cattolici. Quando soltanto subalternità al tatticismo del giorno per mai la Cei si è segnalata per un discorso sulla giorno, la loro opera di corruzione quotidiana dei fede? Da tempo Dio non abita più lì. Quando si valori civili è uno dei cancri veri del nostro paese. imbastiscono crociate, Dio prudentemente si as- Ha quasi un valore simbolico che, nel congresso senta per non farsi coinvolgere troppo. Non è nem- che li liquida come partito, l’abbandono persino meno una novità l’implicita denuncia del Con- della precedente adesione ipocrita a un blando e cordato da parte della Chiesa cattolica. La Curia formale laicismo coincida con il loro approdo adora del Concordato la parte che le assegna van- nelle braccia di Marini e della Binetti. taggi sempre più ingiustificabili, è attaccata ai
4 • critica liberale taccuino suoi privilegi, però rinnega i doveri. Ma così il anche per i clericali ci si avvalga del vocabo- Concordato fascista-craxiano diventa più obso- lario. È anti-clericale chi avversa il clericalismo. leto, fa a pugni con la libertà religiosa. È desti- Come diceva Salvemini, «l’anticlericalismo nato a cadere come foglia secca ripugnante a una segue il clericalismo come l’ombra il corpo». Se coscienza moderna. Che parlino il papa e i ve- non ci fosse “il corpo” non ci sarebbe neppure scovi, e abbondantemente. E scendano in piazza “l’ombra” (con piacere abbiamo notato alcuni i parroci, come i tassinari. Che mettano sullo timidi pigolii d’un cattolicesimo che non ha stesso piano omosessualità e incesto e pedofilia paura della parola e si proclama apertamente an- (campo di cui si intendono molto). Più parlano ticlericale. Gli auguriamo buona fortuna). e più dimostrano la loro inconciliabilità coi tempi 1) Il primo tema è quello della illibertà attuali. Con loro occorre discutere sempre, e in- religiosa. A ogni piè sospinto la CC ostenta la calzarli. Se Ruini fa politica come Borghezio va sua formale adesione alla libertà religiosa. Ma trattato come un qualunque leghista razzista. Non le reiterate dichiarazioni non spostano di una rimaniamo inerti nella tradizionale protesta, e virgola l’opposizione tipica d’ogni confessione usciamo dalla subalternità, anche indiretta. Si monoteista. Non ci riferiamo alla bimillenaria deve rovesciare l’agenda della politica e del di- tradizione liberticida che ha infangato la storia battito culturale. Proviamo a incalzarli una della Chiesa con stragi, genocidi, violenze buona volta sul loro stesso terreno, scoprendo gli d’ogni tipo in nome del Dio doc. Questo lo idola che la propaganda di massa fa accreditare sanno tutti, anche se si tende a far dimenticare. a occhi chiusi. Per esemplificare, non stiamo lì Non ci riferiamo nemmeno all’antisemitismo, a contestare il loro diritto di parlare, ma siamo costante fino a ieri e ora più o meno strisciante. molto più severi quando il papa va a inaugurare Potremmo citare encicliche dichiaratamente il corso universitario sugli esorcisti. Chiediamo contro l’altrui libertà di culto. Ratzinger, en- spiegazioni su ogni superstizione. Se conside- trando nel conclave che lo farà papa, ha elen- riamo davvero la politica ecclesiastica sull’aids cato tra i nemici della Chiesa il liberalismo. Non un turpe contributo al genocidio in Africa, accu- ha torto. Ma il papa dovrebbe precisare, altri- siamo e trattiamo la CC come qualunque altro menti potremmo cadere in errore ed essere ten- autore di strage. Se l’omofobia di Ratzinger fa tati di annoverare il papa tra i nemici della li- morti, denunciamola con vigore, stabiliamo i bertà. A cominciare dalla libertà religiosa. nessi, non esitiamo a additarlo come mandante Perché, proprio in rapporto alla questione reli- morale. E a Pasqua smettiamola di omaggiare il giosa, il liberalismo si è contrassegnato come il papa a San Pietro, riconoscendogli un’autorevo- principale assertore della libertà di culto, di tutti lezza morale che non ha. Denunciamo piuttosto i culti. Contraddicendo autorevoli papi e spez- la presenza nel Catechismo della legittimazione zando la tradizionale sacra alleanza tra trono della pena di morte. Al buonismo sbandierato (assoluto) e altare. Quando la CC parla di li- contrapponiamo la constatazione che – come bertà religiosa ancora oggi si riferisce alla sua scrisse già Salvemini – «né Pio XI, né Pio XII, sola libertà, o a quella di tutti gli altri? La pro- né alcun altro papa ha mai condannato i regimi pria libertà non è libertà, è privilegio. Non vor- totalitari quando essi si uniformavano nelle dot- remmo che il livore del papa contro il libera- trine e nelle pratiche agli insegnamenti della lismo nascesse dal fatto che il pensiero liberale Chiesa». Come si vede, per la Chiesa i tempi non è contro tutti i monopoli, anche quelli religiosi. cambiano mai. Come nel 1941 Pio XII (santo Attendiamo risposta. Ma non a parole, con i prossimamente) ricevette quell’Ante Pavelic´, dit- comportamenti: perché ancora oggi la CC è am- tatore fascista della Croazia, condannato a morte bigua. Negli anni ’50, attuale Costituzione im- in Francia per complicità nell’assassinio del re perando, le persecuzioni poliziesche verso i pro- Alessandro di Serbia, papa Wojtyla (santo subito) testanti, soprattutto i più indifesi pentecostali, non si è risparmiato alcun inciucio con i ditta- furono continue e odiose. Si dovettero aspettare tori, anche i più sanguinari, da Pinochet a Ca- sei anni perché i culti non cattolici avessero fi- stro, bastava che fossero “osservanti” o faces- nalmente il riconoscimento di aprire templi e sero aperture al cattolicesimo. oratori senza il permesso della polizia. Ma non Secondo me, la CC dovrebbe rispondere c’è bisogno di tornare ad alcuni anni fa, basta al mondo laico su quattro temi. E senza giocare l’attualità stretta. Gli esempi sono moltissimi. sulle parole. I laici non si lasciano definire dalla Sono di oggi i pianti di Baget Bozzo, prete, sullo Chiesa (né dalla moglie di Fassino, vedi qui p. “scandalo” della costruzione di una moschea a 19), ma dai dizionari della lingua italiana. Essi Genova, «nella città in cui la Madonna è regina», si contrappongono non ai cattolici o agli osser- vista come «sfida al cristianesimo». Sfogo di un vanti di qualunque altra fede, ma ai clericali. E vecchio nostalgico? Non direi. I continui ostacoli
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ai culti si sposano bene con la convinzione del scimmiottare il peggiore islam è chiara. Si può più autorevole consigliere di Berlusconi che «la riassumere nella formula “opposizione alla mo- Chiesa non può rinunciare a difendere l’identità dernità e alla società della conoscenza speri- cristiana senza perdere se stessa». E se ne fa por- mentale e critica”. Ciò comporta un precipitoso tavoce ufficiale il segretario della Cei, monsignor ritorno a tutto l’armamentario ideologico del Betori, quando nel nostro Parlamento ha l’impu- medioevo. Auguri. Ma i laici non si facciano in- denza di affermare che «nell’attuale quadro co- trappolare da un’agenda così fuori del tempo. I stituzionale l’eguale libertà di ogni confessione problemi del mondo attuale sono ciclopici. At- religiosa non implica piena uguaglianza di trat- tendono risposte positive. È una perdita di tempo tamento». Ancora oggi, un partitino cattolico a replicare a controversie chiuse da secoli. Le sco- forte intensità mafiosa si permette di disquisire la perte scientifiche e geografiche hanno chiuso legittimità della firma dell’Intesa con i Testimoni definitivamente la discussione sul diritto natu- di Genova. Ancora oggi, la CC pretende d’essere rale, che senso ha riaprirla? La CC resti sola più uguale degli altri. Se la Chiesa vuole acca- a insistere sull’esistenza di un codice morale va- nirsi contro la libertà religiosa, lo dica chiara- lido sempre e dovunque, di cui peraltro essa si mente, abbia il coraggio delle proprie idee e della arroga il privilegio d’essere l’unica interprete propria politica. autorizzata. Piuttosto chiediamo ragione dell’a- 2) I privilegi. Nel 1953 l’ultra conserva- vallo e della produzione diretta di superstizione tore cardinal Ottaviani fu chiarissimo: «Verità in cui la CC si ostina. Che ha da dire la CC certa e indiscutibile, tra i principî del diritto pub- sull’approfittamento freddo dell’ignoranza? blico ecclesiastico, è quella del dovere dei go- Qual è il rapporto tra fede e superstizione? vernanti (…) di informare la legislazione in senso 4) La morale. Quella che qui chiamiamo cattolico. Il che importa tre immediate conse- la malaetica. In questo campo i laici sono dav- guenze: la professione sociale, e non soltanto pri- vero troppo timidi e indirettamente accreditano vata, della Religione del popolo, la ispirazione un’immagine totalmente falsa della Chiesa: cristiana della legislazione, la difesa del patri- quella di una CC che può anche sbagliare tal- monio religioso del popolo contro ogni assalto di volta, ma rimane la sede ufficiale dell’amore e chi vorrebbe strappare ad esso il tesoro della sua della bontà. Niente di più falso. Anche su questo Fede e della sua Patria religiosa». Sembrano pa- punto non vogliamo andare troppo nel passato, role d’oggi. I teocon e il papa si esprimono an- ci basta l’oggi. Viviamo un paradosso persino cora così. Quella pretesa, però, Ottaviani la fon- linguistico. Come quello denunciato recente- dava su una condizione che abbiamo sostituito mente da un grande scrittore circa la parola con alcuni puntini: «in uno Stato composto nella “umano”. «Non è assurdo – ha scritto Mene- quasi totalità di cattolici». Anche allora era la ghello – che “umano” faccia le veci di bene- dimostrazione di quanto la CC possa essere lon- volo, compassionevole, gentile? Non sarebbe più tana da una concezione liberale: schiacciava la giusto che valesse invece feroce, crudele, spie- libertà di quelli che appartenevano a quel tato, o più in corto torvo, tristo, turpe, truce?». “quasi”. Come se la maggioranza possa violare Come dargli torto? Il discorso vale anche per i diritti di una minoranza, anche minima. Ma, a la Chiesa, dove violenza, omofobia, sessismo, maggior ragione, oggi che i rapporti quantitativi arroganza, fanatismo, radicato spirito antide- si sono rovesciati una minoranza confessionale mocratico e illiberale, adorazione del potere, può imporre a tutti la propria etica? Un tempo, crudeltà disumana (o, alla Meneghello, troppo la teocrazia affermava le sue norme sulla punta umana?) verso gli individui e recentemente per- della spada, oggi che non può più farlo, la sua sino brutale volgarità, si ammantano di un’aura violenza l’esprime con altri mezzi. La domanda di buoni sentimenti. Da sempre, la vita esem- è qui: la CC continuerà nella difesa dei suoi pri- plare di singoli cattolici ha impedito che si il- vilegi? Continuerà a volere l’ora di religione, i luminasse a dovere la riprovevole morale e la crocefissi esposti nei luoghi pubblici, il cardinale politica della gerarchia. Di quest’ultima ciò che seduto accanto alle autorità civili? I quattrini? indispone di più è l’ipocrisia. Quando il papa Si ostinerà a pretendere che la sua morale sia dice che «la Chiesa non può e non deve pren- imposta per legge anche a chi non è cattolico e dere nelle sue mani la battaglia politica per rea- non riconosce la sua autorità? La risposta ci pare lizzare una società più giusta» sa di mentire o scontata, ma la CC ci dica almeno su quale fon- non ha letto nessuna delle prolusioni del suo damento teologico e morale fonda questa sua vio- Ruini. O quando sui Dico sempre il papa si lenza sulle coscienze. 3) La superstizione. Brevemente. La [enzo marzo] linea culturale di una Chiesa che si è messa a »»» segue a pag. 108
6 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione appartenenza religiosa e presenza silvia sansonetti
nche quest’anno con il Quaderno zione. La percentuale dei bambini con età in- ALaico torna l’Osservatorio Laico, feriore ad un anno che sono stati battezzati, aggiornando al 2004 le serie temporali dei rispetto al totale dei nati vivi nell’anno di ri- propri dati, il cui primo anno di riferimento è ferimento, mostra tra il 1991 ed il 1998 un il 1991. Le lettrici ed i lettori ricorderanno andamento altalenante, che oscilla tra il mas- che la peculiarità di questo lavoro è quella di simo di 89,9% del 1991 ed il minimo di giustapporre e reinterpretare, dal punto di 85,8% del 1996. In seguito, la percentuale ap- vista del fenomeno religioso cattolico, indi- pare in diminuzione costante assestandosi nel catori prodotti da enti o istituzioni che li pub- 2004 a 77,5%, con una perdita di più di tre- blicano per i loro scopi (la Chiesa Cattolica dici punti percentuali rispetto al 1994. Tale nel suo annuario statistico, la Cei, l’Istat, il diminuzione può dipendere da due fattori: da Miur, il Ministero della Salute). Questa scelta un lato, l’apporto alla natalità totale del paese non è legata solo a ragioni economiche – una degli immigrati che, in molti casi, non pro- ricerca ad hoc sarebbe ben più costosa – ma fessano la religione cattolica, dall’altro, un anche alla volontà di diffondere le informa- nuovo atteggiamento dei genitori. Costoro zioni esistenti tra coloro che non possono ac- non percepiscono più il battesimo come ur- cedere direttamente a tutte le fonti. Purtroppo, gente e lo rimandano negli anni (sono in au- in questo modo, si è in grado di esaminare mento i battezzati di età compresa tra uno e solo alcuni tra gli aspetti che caratterizzano il sette anni), talvolta anche all’età adulta. fenomeno e che, nel loro insieme, sono ri- Questo cambiamento è probabilmente legato conducibili a due tematiche: l’appartenenza al diffondersi di una sensibilità secondo la religiosa e la presenza della chiesa cattolica quale il limbo – il luogo e lo stato in cui ver- nella società. La prima indica l’insieme di at- rebbero a trovarsi, dopo la vita terrena, co- teggiamenti assunti da chi si sente parte di un loro che sono morti con il debito del solo pec- gruppo religioso, coerentemente con il si- cato originale – più che verità di fede sia un’i- stema di valori di riferimento e con le attese potesi teologica destinata a cadere1. Il tasso degli altri membri. La seconda denota tutte le delle prime comunioni ed il tasso delle con- attività svolte dalle istituzioni riconducibili fermazioni ogni mille cattolici sono entrambi alla chiesa cattolica. in lieve ma costante diminuzione nel periodo L’appartenenza religiosa è una dimen- di riferimento (1991 al 2004), il primo è pas- sione complessa e si riflette nell’agire indivi- sato dal 9,9 al 8,4 per mille cattolici ed il se- duale e sociale, evidenziandosi in modo par- condo dall’11, 1 al 8,6 per mille cattolici (que- ticolare nella pratica religiosa. Quest’ultima st’ultimo è in leggerissima ripresa rispetto al si distingue in “visibile” – l’insieme di riti im- 2003). Il loro calo è in parte influenzato dal- posti da una credenza religiosa che si svol- l’invecchiamento – i tassi sono calcolati sul- gono pubblicamente, come la frequenza alla l’intera popolazione – ed in parte è sintomo di messa ad esempio – ed “invisibile” – attività, un allontanamento crescente dalla religione come la preghiera individuale, che hanno cattolica, come dimostrano altre numerose ri- luogo nel privato –. Mentre la pratica reli- cerche nel campo. L’ultimo indicatore consi- giosa visibile può rilevarsi osservando la par- derato è la percentuale dei matrimoni cattolici tecipazione ai riti pubblici, quella invisibile è – concordatari e solo religiosi – sul totale dei un aspetto che può studiarsi solo con indagini matrimoni. Esso, seppur con un andamento al- specifiche rivolte ai singoli. Per questo mo- terno, è in diminuzione tra il 1991 (87,7%) ed tivo qui si è considerata la prima ma non la il 2004 (79,5%). seconda. La pratica religiosa visibile, poiché Gli indicatori riguardanti la pratica re- segna il confine tra il “noi” e gli “altri”, è un ligiosa visibile si riferiscono a riti di pas- indicatore del senso di appartenenza. Que- saggio come il battesimo, la prima comu- st’ultimo coinvolge più ampiamente il tema nione, la cresima, il matrimonio religioso. dell’identità delle persone, perciò si manifesta Tutti presentano una tendenza alla diminu- anche attraverso le scelte concrete della loro
gennaio-marzo 2007 • 7 terzo rapporto sulla secolarizzazione vita quotidiana. L’Osservatorio Laico ne ha concezionali. I dati disponibili al riguardo, prese in esame alcune, distinguendole in due vale a dire la percentuale delle donne che con- tipologie a seconda dell’insistenza e dell’in- sumano quelli orali, ne indicano un aumento transigenza delle gerarchie ecclesiastiche nel- (dal 10,3% nel 1992 al 18,4% nel 2004). Le l’indicare il comportamento corretto per i cat- gerarchie ecclesiastiche tentano di porre un tolici. Da una parte, si trovano le scelte og- freno a questi profondi mutamenti, anche pro- getto di esplicite prescrizioni, quali il matri- muovendo la presenza sul territorio dei centri monio, il divorzio, l’aborto, il controllo delle di difesa della vita e della famiglia (da 487 nascite; dall’altra, la frequenza dell’ora di re- nel 1991 a 1.785 nel 2004) e, in misura mi- ligione nelle scuole pubbliche ed il finanzia- nore, dei consultori familiari (da 467 a 517). mento dello stato, con l’otto per mille del get- Queste istituzioni si impegnano altresì contro tito fiscale, alla chiesa. Rispetto a queste ul- la scelta dell’interruzione volontaria di gravi- time due, le gerarchie mostrano una minor in- danza, fenomeno che ha presentato, nel pe- vadenza. Probabilmente perché esistono dei riodo considerato, dapprima un andamento meccanismi indiretti di controllo sociale op- decrescente (nel 1991 era di 159.399 unità e pure perché richiami troppo espliciti potreb- tra il 1991 ed il 1992 la diminuzione è stata bero avere esiti controproducenti. del 4,4%), poi si è mantenuto costante (in- La percentuale dei matrimoni celebrati torno alle 152.400 unità) fino al 2001, nel solo civilmente sul totale dei matrimoni è in 2002 ha subìto a una vistosa diminuzione crescita continua, passando dal 17,5% del (pari al 18,8%, raggiungendo le 123.792 1991 al 31,2% del 2004. In aumento è anche unità), ed infine è tornato a crescere a partire il numero assoluto delle libere unioni dal 2003 raggiungendo nel 2004 le 138.123 (207.000 nel 1993 e 556.000 nel 2003, ultimo unità. Il nuovo aumento è da attribuirsi in dato disponibile da indagine campionaria), ampia misura all’immigrazione – per questo anche se – secondo molti studiosi della fa- sarebbe necessario un maggior impegno nel- miglia – l’incidenza del fenomeno è sottosti- l’attività di informazione e prevenzione ri- mata per l’assenza di incentivi che spingano volta alle donne straniere – ma potrebbe i conviventi a dichiarare la loro condizione. anche dipendere dalla maggior presenza sul Il sospetto che il numero delle libere unioni territorio delle strutture sanitarie in cui si pra- abbia dimensioni più ampie è confermato da ticano gli interventi, di cui si rileva la grande un altro indicatore: il rapporto tra i figli na- variabilità nel numero da un anno all’altro turali e i figli legittimi, vale a dire tra bam- (diminuivano di circa 7.000 unità tra il 2002 bini nati da genitori non sposati e genitori ed il 2003 e aumentavano di circa 8.000 tra sposati. Tra il 1991 ed il 2004 questo è au- il 2003 ed il 2004). Si consideri ora l’obie- mentato di ben dieci punti percentuali, rag- zione di coscienza del personale medico (gi- giungendo nell’ultimo anno considerato il necologi e anestesisti) e paramedico che 17,5% dei nati. Le separazioni civili concesse opera in queste strutture: in proposito non si a matrimoni concordatari appaiono, in termini individua una tendenza univoca. Per i gine- assoluti, in costante crescita così come accade cologi, il dato del 1991 presenta valori molto per i coniugi uniti solo civilmente. Il totale vicini e quello relativo al 2004 (rispettiva- delle separazioni è, perciò, passato tra il 1991 mente 60,4% e 59,5%) ma la percentuale ha ed il 2004 dall’ordine dei 60.000 a quello seguito un andamento altalenante nell’inter- degli 80.000. Crescita che si è verificata vallo tra essi compreso, raggiungendo il suo anche per le sentenze di divorzio (per le quali massimo nel 2000 (67,4%). Per gli anestesisti non si è in grado di distinguere tra matrimoni ed i paramedici si conferma una generale ten- solo civili o concordatari), che sono quasi rad- denza al calo (gli anestesisti obiettori sono doppiate (passando da più di 23.000 nel 1991 passati da 60% al 46,3% ed il personale pa- a più di 45.000 nel 2004). Nell’insieme si de- ramedico da 45,7% a 39,1%), seppur non co- linea una crescente indifferenza al modello di stante. L’ipotesi che può formularsi è che famiglia proposto dalla chiesa cattolica e, per queste tendenze siano influenzate non solo contro, si diffonde sempre più un altro modo dall’appartenenza religiosa ma anche da stra- di fare famiglia: single, coppie senza figli, tegie di carriera. Se la prima è un fattore in- madri nubili, genitori divorziati o separati che dubbiamente rilevante, per tutto il personale a volte si risposano e spesso scelgono di con- le obiezioni di coscienza hanno raggiunto per- vivere con nuovi partner. Famiglie dove la ge- centuali elevate in coincidenza dell’anno nitorialità è una scelta sempre più consape- santo del 2000, le seconde non sono da sot- vole, prova ne è il ricorso alle misure anti- tovalutare. La legge tutela la libertà di scelta
8 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione degli operatori, consentendo loro di poter mu- rapporto da considerare è quello tra gli iscritti tare la propria posizione più volte ed in qua- alle scuole cattoliche ed il totale degli iscritti lunque momento, ma non prevede mecca- alle scuole private, anche esso in diminuzione nismi che evitino abusi opportunistici. tra il 67,2% del 1997 (primo anno disponi- Si prendano ora in esame le scelte ri- bile) ed il 51,5% del 2004, come nel caso pre- conducibili all’appartenenza religiosa rispetto cedente la tendenza si conferma per tutti gli alle quali la chiesa cattolica ha un atteggia- ordini scolastici. Quest’ultimo dato è ancor mento non esplicitamente impositivo: la per- più interessante se si confronta con il rapporto centuale degli iscritti alla scuola pubblica che tra gli iscritti alle scuole private ed il totale frequenta l’ora di religione e la percentuale di degli iscritti in tutte le scuole che è invece in soggetti fiscali che opta per devolvere l’otto crescita (dal 12,5% del 1998 al 13,4% del per mille alla chiesa cattolica. Il primo valore 2004). Purtroppo non sono disponibili i va- negli anni tra il 1991 ed il 2001 ha oscillato lori per i singoli ordini scolastici. I genitori tra il minimo di 92,9% del 1999 ed il mas- italiani che scelgono istituti di istruzione pri- simo di 94,4% del 1994, assestandosi per il vati sono quindi aumentati mentre, tra co- 2002 ed il 2003 al 93% e raggiungendo nel storo, sono diminuiti coloro che si avvalgono 2004 il minimo assoluto di 92,7%. Il secondo delle scuole cattoliche. Ciò potrebbe dipen- valore non è disponibile per tutti gli anni con- dere sia da una diversa percezione del senso siderati (la serie si interrompe al 1996), perciò di appartenenza sia da altri fattori, come la si approssima con la percentuale dell’otto per sfiducia nella capacità delle scuole cattoliche mille destinato alla chiesa cattolica. Questa di preparare i giovani al futuro oppure il de- cresce tra il 1991 (81,4%) ed il 1993 (85,8%), siderio di ottenere il diploma ad ogni costo. cala nei quattro anni successivi (nel 1997 In proposito, non si dimentichi il fenomeno torna all’81,6%) e recupera in modo sostan- dei “diplomifici”, quelle scuole private che ziale dal 1997 al 2001, anno in cui raggiunge agevolano in ogni modo gli iscritti nell’otte- il massimo (87,3%), che si conferma anche nere il diploma, oggetto anche di iniziative nel 2004 (si offre di seguito una rappresenta- della magistratura. Le scuole cattoliche, zione grafica del primo e dell’ultimo valore dunque, non godono di ottima salute, in della serie). Certamente sull’andamento degli quanto ad iscritti. Il quadro è diverso per ultimi anni deve aver influito positivamente quanto riguarda le università cattoliche, dove l’ampio e sapiente utilizzo della comunica- il numero di studenti, pur con un andamento zione pubblicitaria, che ha dato risalto so- altalenante, tende a crescere passando da prattutto all’impegno sociale della chiesa cat- 52.000 nel 1999 a 56.000 nel 2004. tolica (per approfondimenti su questo tema si Se le scelte nell’istruzione sono legate rimanda ad altre pagine del Quaderno Laico). tanto all’appartenenza quanto ad altri fattori, Per evidenziare l’efficacia di questa strategia vi è una decisione, invece, che dipende so- sarà utile confrontare l’andamento dell’otto prattutto da quella dimensione: l’impegno per mille con quello delle donazioni alla nella chiesa cattolica per la vita, vale a dire chiesa cattolica. Tra il 1991 ed il 1994, queste le vocazioni. Aspetto che denota anche la vi- hanno oscillato, in termini assoluti, tra i ven- talità dell’organizzazione, in quanto è così tuno ed i ventiquattro milioni di euro e sono che essa riproduce sé stessa. A tal fine, si sono via, via diminuite fino ai diciotto milioni del considerati gli indicatori della numerosità di 2004. sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, laici e C’è un’altra scelta importante che in laiche consacrati, catechisti, missionari laici. parte dipende dalla dimensione dell’apparte- Tra tutti si individua una chiara tendenza alla nenza religiosa ma che è condizionata anche diminuzione (tra il 1991 ed il 2004 i sacer- da altri fattori, la scuola. La proporzione di doti sono passati dall’ordine dei 57.200 a iscritti alle scuole cattoliche rispetto al nu- quello dei 51.600 i religiosi da 5.000 a 3.500, mero di iscritti in tutte le scuole è in costante le religiose da 125.800 a 102.300, i laici con- diminuzione (nel 1992 erano il 9,1% degli sacrati da 500 a 200 e le laiche consacrate da iscritti nelle scuole italiane, nel 2004 erano il 13.500 a 10.100). Gli unici in controtendenza 6,9%) e questa tendenza si conferma anche sono i diaconi ed i catechisti. I primi in spe- per i singoli ordini scolastici (la percentuale cial modo sono in crescita costante in tutto il nelle scuole per l’infanzia è passata dal periodo considerato (nel 2004 erano quasi tri- 28,08% del 1992 al 21,2% del 2004, nelle plicati rispetto al migliaio del 1991). Lo scuole elementari dal 6,5% al 4,9% e nelle stesso dicasi per i secondi, cresciuti dal 1996 scuole secondarie dal 4,8% al 2,8%). Un altro (primo dato disponibile, circa 75.000) al 2004
gennaio-marzo 2007 • 9 terzo rapporto sulla secolarizzazione raggiungendo una numerosità pari a quasi tre ne trovavano più di quattro ogni mille resi- volte quella iniziale (202.000). Si noti che la denti maggiorenni (uomini e donne), mentre differenza nelle dimensioni dei due gruppi di- l’incidenza dei missionari laici era irrisoria. pende dal grado di impegno richiesto (mag- La costante diminuzione delle vocazioni si ri- giore per i diaconi e minore per i catechisti) flette inevitabilmente anche sul numero di re- ma anche dal genere di coloro che possono ligiose e religiosi che insegnano la materia accedere ai due ruoli: la catechesi è aperta a “religione” nella scuola italiana, sempre più uomini e donne, il diaconato solo agli uomini. sostituiti da personale laico (si noti però che L’assenza del voto di castità permette a dia- questo dato è poco affidabile in quanto i va- coni e catechisti di impegnarsi nelle attività lori forniti dalla CEI non sono assoluti ma religiose, senza rinunciare ad avere una fa- percentuali e mostrano delle imprecisioni, ad miglia. L’aumento nella loro numerosità po- esempio la somma delle frequenze percen- trebbe mettersi in relazione con la diminu- tuali per alcuni anni che non è pari a cento). zione delle vocazioni per religiosi, religiose e Un’altra dimensione interessante, sempre le- sacerdoti. Interessante è anche il fenomeno gata alle vocazioni, è il numero di iscritti nei delle defezioni tra questi ultimi. Il numero as- seminari. Costoro si dividono tra chi frequenta soluto di casi varia costantemente tra trenta e le scuole secondarie e chi è iscritto alla facoltà quarantasei, con l’eccezione del 2002, anno di filosofia e teologia. I primi sono in costante in cui se ne sono registrati ben sessanta- diminuzione, dei circa 7.000 rilevati nel 1991 cinque. D’altra parte, il rapporto tra le nuove nel 2004 ne erano rimasti meno della metà ordinazioni e le defezioni, che indica per cia- (2.661). I secondi, invece, sembrano mante- scuna defezione quanti sono i sacerdoti nuovi nersi costanti: il valore si aggira sempre in- ordinati, non mostra una tendenza univoca. Se torno alle seimila unità. Ciò potrebbe spiegarsi nel 1991 per ciascun allontanamento vi erano con una maggior individualizzazione della almeno dodici nuovi sacerdoti, nel 1992 si ot- scelta sacerdotale. Se, infatti, una volta erano teneva il valore più alto della serie storica le famiglie d’origine a spingere i giovani ad (pari a diciassette) per poi scendere di nuovo entrare in seminario, mosse dal senso di ap- l’anno successivo (quattordici); l’andamento partenenza e dal desiderio di assicurare ai figli tra alti e bassi appare poi assestarsi di nuovo migliori opportunità di vita, oggi la scelta del intorno al valore iniziale di dodici fino al sacerdozio è legata di più al vissuto individuale 2001. Nel 2002 si trova un nuovo calo a circa e per questo è più tardiva. Allo stesso tempo, otto sacerdoti ordinati per ciascun sacerdote occorrerebbe verificare anche la nazionalità che abbandona, e di nuovo si risale a dieci degli iscritti, dato purtroppo non disponibile, nel 2003 e ad undici nel 2004. Curioso è il perché, se tra gli iscritti alle scuole secondarie fenomeno dei missionari laici comparsi in ci fossero soprattutto italiani e tra gli iscritti coincidenza con l’anno santo del 2000 che, alle scuole di filosofia e teologia si trovasse dopo essersi aggirati intorno al migliaio fino una quota crescente di stranieri, allora, dietro al 2003, si sono ridotti drasticamente a poco questa tenuta delle iscrizioni alle secondarie, si più di due centinaia nel 2004: ci si chiede se celerebbe una diminuzione delle vocazioni tra abbiano deciso di svolgere la loro attività al- gli italiani adulti. l’estero o se abbiano abbandonato questo Si intravvede, nei dati presentati fin ruolo. Interessante è il calcolo dell’incidenza qui, una trasformazione del fenomeno reli- del clero cattolico sulla popolazione maggio- gioso orientata verso una maggior flessibilità renne residente in Italia per genere, che po- nell’applicare quanto indicato dalla chiesa trebbe in parte spiegare il grande interesse per cattolica o addirittura una crescente indiffe- le opinioni della CEI di molti politici italiani renza. La diminuzione della partecipazione ai (si noti che non conoscendo la nazionalità del riti di passaggio, una sempre minor tenuta di clero residente in Italia questi valori possono alcuni dettami in campo etico, la diminuzione considerarsi solo indicativi). In Italia nel 2004 costante delle vocazioni nel loro insieme, la c’erano circa due sacerdoti ogni mille resi- crescente preferenza per le scuole non reli- denti maggiorenni uomini, un diacono ed un giose, la diminuzione delle donazioni indi- religioso ogni diecimila ed un solo laico con- cano questa direzione. Allo stesso tempo, ciò sacrato ogni centomila. Per le donne le pro- non avviene senza contraddizioni. Alla dimi- porzioni erano ben diverse: si trovavano più nuzione del successo delle scuole cattoliche di quattro religiose ogni mille e più di quattro corrisponde un crescente successo delle uni- laiche consacrate ogni diecimila residenti versità cattoliche, al calo delle donazioni si donne maggiorenni. Di catechisti, infine, se contrappone l’aumento dell’otto per mille.
10 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione
Dopo aver analizzato aspetti che riflet- posito degli altri tre tipi di istituzioni, in pre- tono in vario modo la dimensione dell’appar- cedenza si è già notato l’aumento dei centri di tenenza – la pratica religiosa visibile, alcune difesa per la vita e la famiglia e dei consultori scelte concrete più o meno esplicitamente cal- familiari. I nidi d’infanzia, invece, hanno se- deggiate dalle gerarchie ecclesiastiche, la guito un altro andamento: sono aumentati negli scuola, le vocazioni – nell’ultima parte dell’a- anni 2002-2003 di 262 unità (da 137 nel 2001 nalisi si considera la capacità della chiesa cat- a 399 nel 2003) e diminuiti nel 2004 di 178 tolica di essere presente nella vita quotidiana unità. Tutti i fenomeni descritti, come del resto degli italiani, attraverso le istituzioni che ad l’aumento degli istituti di assistenza e benefi- essa fanno riferimento: gli istituti di istruzione cenza cattolici e la diminuzione degli orfano- cattolici di ogni ordine incluse le università, le trofi e dei centri di tutela per l’infanzia, do- istituzioni socio-assistenziali e di volontariato, vrebbero mettersi in relazione con alcune l’attività nel settore editoriale. Per tutte si è riforme nel settore dei servizi sociali, introdotte presa in esame la numerosità. nell’ultimo decennio, volte al riconoscimento In primo luogo, si osservi la percen- e rindirizzo dell’esistente. Interessante è anche tuale di scuole cattoliche rispetto al totale il dato delle associazioni di volontariato, dove delle scuole. L’andamento di questo indica- la presenza cattolica appare in costante dimi- tore riflette una costante seppur lieve dimi- nuzione – anni della rilevazione 1995-1999 – nuzione (tra il 1992 ed il 2004 la quota delle sia per l’aumento del numero delle associa- scuole cattoliche è diminuita dell’1,5%); sono zioni in totale sia per un’effettiva diminuzione le scuole per l’infanzia a registrare le perdite di quelle cattoliche. Ciò si riflette anche sulla maggiori (più di quattro punti), le secondarie proporzione tra il numero di volontari cattolici hanno limitato le perdite ad un punto, mentre e tutti i volontari, in diminuzione tra il 1997 la percentuale di scuole elementari cattoliche, ed il 2001. Purtroppo, i due indicatori in pas- al di là delle oscillazioni occasionali, si è sato disponibili in una pubblicazione dell’Istat, mantenuta costante (intorno al 7%), così oggi non sono più rilevati. come il numero delle università. Certo inve- Infine, si consideri l’editoria. L’indica- stire nell’istruzione non è conveniente in una tore individuato è relativo alla percentuale di società che invecchia, e lo è ancor meno se le opere religiose tirate in un anno rispetto alla scuole cattoliche non sono più in grado di reg- tiratura totale – non si conosce la tiratura delle gere la concorrenza delle altre scuole private, sole opere cattoliche e quindi non se ne può avendo perso quel vantaggio sui costi costituito calcolare la proporzione rispetto al totale –. dal personale religioso. Anche per le attività L’andamento della serie storica è ascendente nel campo ospedaliero si registra un disim- tra il 1996 (5,8%, primo anno in cui il dato pegno delle istituzioni cattoliche negli ultimi è disponibile) ed il 2000 (8,3%), e discen- anni. Come nella scuola, il personale religioso dente negli anni successivi, raggiungendo il deve essere sostituito sempre più da laici e la 6,7% nel 2003 (ultimo anno disponibile). competizione con il privato non cattolico è cre- Rispetto alla concreta presenza della scente. Al contrario, gli ambulatori e i dispen- chiesa cattolica nella società italiana, i dati rac- sari, rivolti a chi vive in condizioni di margi- colti offrono spunti per ulteriori approfondi- nalità e nei quali operano soprattutto volontari, menti. Sarebbe interessante reperire maggiori riprendono il loro impegno nel 2004 (152) informazioni sulla presenza di enti o istituzioni dopo una diminuzione dal 2000 in poi (erano cattoliche che offrono altri servizi, supplendo 168 nel 2000). In generale, emerge dai dati un alle lacune del welfare italiano (ad esempio gli mutamento nell’utilizzo delle strutture in pos- studentati universitari), così come sarebbe utile sesso degli ordini religiosi, che da scuole e avere a disposizione indicatori più precisi sul- ospedali si sono trasformati in centri di difesa l’utilizzo dei mezzi di comunicazione da parte per la vita e la famiglia, consultori familiari, della chiesa cattolica. I dati rilevati, comunque, nidi d’infanzia e case di cura per anziani. La indicano un processo di riorganizzazione delle scelta di investire in queste ultime strutture sue istituzioni ed un intensificarsi della sua pre- deve essere stata influenzata anche dall’età senza in alcuni settori. media della popolazione religiosa, sempre più Nella prima parte dell’analisi degli in- elevata sia per l’aumento dell’età media della dicatori dell’Osservatorio Laico, si è confer- popolazione italiana sia, di nuovo, per la di- mata l’esistenza di un processo di mutamento minuzione delle vocazioni. Le case di cura per di cui si intravede la direzione. Questa indica anziani, infatti, offrono cure alle religiose e ai una maggior autonomia e responsabilità dei religiosi così come agli ospiti paganti. A pro- singoli, riconducibile ai più generali processi di
gennaio-marzo 2007 • 11 terzo rapporto sulla secolarizzazione
Confronto tra le distribuzioni percentuali dell’otto per mille relative ai contributi erogati nel 1991 e nel 2004
12,8% 5,8%
Percentuale attribuita alla Chiesa Cattolica nel 1991
Percentuale attribuita ad altri soggetti nel 2004
Percentuale guadagnata dalla Chiesa Cattolica tra il 1991 ed il 2004
81,4%
individualizzazione che coinvolgono la società. NOTA Ovviamente tale cambiamento, in quanto fe- nomeno sociale, non si manifesta omogenea- 1 Proprio mentre il “Quaderno Laico” si avviava mente nella popolazione – anche se ciò non alle stampe, è stato pubblicato il pronunciamento può evidenziarsi con dati aggregati a livello na- della commissione teologica internazionale incari- cata nel 2004 di studiare la questione dei “bam- zionale e per i quali non si conosce la variabi- bini deceduti senza esser stati battezzati”. Nel do- lità – né senza contraddizioni. La seconda parte cumento finale, approvato da Ratzinger, si afferma dell’analisi, poi, ha messo in luce un riassetto che molti dei fattori considerati forniscono «serie delle istituzioni legate alla chiesa cattolica, in basi teologiche e liturgiche alla speranza che i vista di pochi ma chiari obiettivi; un serrare le bambini morti senza battesimo siano salvi e go- fila strategico che meriterebbe di essere ap- dano della visione beatifica». La decisione fornisce profondito con l’ausilio di nuovi indicatori. un’ulteriore base teologica alle posizioni antiabor- Il quadro fin qui descritto nel dettaglio tiste della Chiesa Cattolica. Nelle sue motivazioni, infatti, si richiama esplicitamente il caso delle “vit- è efficacemente sintetizzato dai due indici cal- time non nate dell’aborto”, che, insieme al numero colati dal professor Coppi e dalla dottoressa dei bambini nati da genitori non cattolici, contri- Caramanna nell’articolo che segue. Il primo in- buirebbero ad una crescita costante nel tempo del dice riassume i mutamenti nei comportamenti numero dei bimbi morti senza battesimo. Sarebbe degli italiani rispetto: alla pratica religiosa vi- proprio l’andamento crescente del fenomeno a sibile, a scelte dipendenti in diversa misura dal- farne un problema pastorale da risolversi urgente- l’appartenenza, alla vitalità dell’organizza- mente. zione. Il secondo riflette la presenza della chiesa cattolica nella società italiana. L’analisi statistica condotta dai due autori rende più ni- tida l’immagine del fenomeno religioso catto- lico che si è andata delineando dall’analisi pu- ramente descrittiva svolta finora.
* Silvia Sansonetti è ricercatrice in Politiche so- ciali nell’Università “la Sapienza” di Roma.
12 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione l’indicatore di secolarizzazione renato coppi - laura caramanna 1. Introduzione conseguentemente, dei Macro-indicatori di gruppo più direttamente interpretabili in ter- In un lavoro pubblicato in “Critica li- mini comportamentali. berale” (vol. XII, n.111, 2005), abbiamo pro- Un ulteriore elemento di novità nel posto un approccio statistico allo studio del presente lavoro è costituito dall’analisi della processo di secolarizzazione della società Ita- “Presenza istituzionale della Chiesa Catto- liana. Tale approccio si basa sulla rilevazione lica” nel periodo di riferimento. Si tratta della di un insieme di indicatori socio-demografici misurazione di un insieme di indicatori rela- a livello nazionale, in un periodo di tempo tivi alla “Presenza istituzionale della Chiesa”, sufficientemente lungo (anni 1991-2001, nel in termini di nidi d’infanzia, scuole, strutture succitato lavoro). La scelta degli indicatori è sanitarie, consultori, editoria (cfr. Tav. 5). effettuata secondo due criteri: L’obiettivo dello studio è quello di tro- 1) la possibilità logica di associare la vare un indicatore di sintesi di tale presenza dinamica dell’indicatore a quella del processo e confrontarne l’andamento con quello del di secolarizzazione, sia nel caso di una cor- processo di secolarizzazione della società. relazione positiva (l’aumentare del valore del- l’indicatore produce un incremento dell’in- tensità del processo di secolarizzazione), che 2. Metodologia e risultati relativi al nel senso di una correlazione negativa; 2) la disponibilità statistica dei valori calcolo dell’indicatore di secolariz- dell’indicatore in tutto il periodo considerato. zazione Poiché la secolarizzazione è un feno- meno complesso, configurabile come risul- Sia il processo generale di secolariz- tante di processi che avvengono in diversi set- zazione che le sue componenti specifiche co- tori della società e che coinvolgono diverse stituiscono fenomeni sociali che, da un punto tipologie di comportamento, è opportuno sud- di vista statistico, non sono direttamente os- dividere gli indicatori in gruppi, legati ai dif- servabili. Essi sono, essenzialmente, feno- ferenti settori. Così facendo, è possibile indi- meni latenti la cui misurazione è possibile viduare in ciascun settore una componente solo tramite opportune metodologie stati- specifica del processo complessivo di secola- stiche di analisi dei dati. Nel nostro caso, la rizzazione. Quest’ultimo potrà allora essere metodologia utilizzata è quella dell’Analisi in visto come una sintesi delle varie componenti Componenti Principali (cfr. “Critica liberale, specifiche. Nell’articolo originario del 2005 XII, 111, 2005, lavoro citato). Dato un in- si è fatto riferimento a quattro settori: Chiesa, sieme iniziale di indicatori effettivamente os- Famiglia, Scuola e Società civile. Successivi servabili, questo approccio consente di rica- approfondimenti, realizzati anche attraverso vare uno o più Macro-indicatori di sintesi l’aggiornamento di questo studio pubblicato (componenti principali), determinati come in “Critica liberale” (vol. XIII, n. 123-124, combinazioni lineari degli indicatori di base 2006), hanno condotto alla decisione di rifor- con pesi “ottimali”, calcolati tramite la tec- mulare i settori di riferimento ed a modificare nica suddetta. La proprietà essenziale di tali parzialmente il sistema di indicatori di base. Macro-indicatori è quella di rappresentare Nella presente applicazione di questa meto- delle sintesi “ottimali” delle variabili di par- dologia sono stati scelti i seguenti settori: Pra- tenza, nel senso di conservare il massimo pos- tica religiosa, Adesione alle indicazioni della sibile di informazione in esse contenuta. L’ef- Chiesa cattolica, Organizzazione ecclesia- ficacia di queste sintesi è misurata dalla per- stica, Scelte nell’istruzione, per un totale di centuale di variabilità totale degli indicatori 25 indicatori di base osservati nel periodo di base, spiegata dal Macro-indicatore. Nel 1991-2004. Questa configurazione dei dati è presente lavoro ci limitiamo alla considera- guidata dall’idea di cogliere in modo più rav- zione di un solo Macro-indicatore per ogni vicinato i comportamenti individuali specifici settore. Prendiamo infatti in esame la prima in ciascuno dei suddetti settori e derivare, componente principale di ognuno dei 4 gruppi
gennaio-marzo 2007 • 13 terzo rapporto sulla secolarizzazione di indicatori di base, tenendo conto che questa spettivo Macro-indicatore, il loro valore spiega da sola il massimo di variabilità totale medio nel periodo considerato e la loro ten- di ogni gruppo e che la percentuale effettiva- denza evolutiva misurata in termini di varia- mente spiegata in ciascun gruppo risulta zione media per anno. sempre assai elevata. Nella Tav. 1 sono ri- Per quanto riguarda la “Pratica reli- portati, per ciascun settore: il nome delle va- giosa”, si evince che tutte le variabili hanno riabili ad esso appartenenti, il “peso” che peso negativo eccetto la “% dei battezzati ognuna di esse ha nella determinazione del ri- maggiori di 1 anno sul totale dei battezzati”.
Tavola 1. Indicatori di base, suddivisi in gruppi: valor medio, trend e peso nella determinazione del Macro-indicatore di gruppo.
14 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione
Tavola 2. Correlazioni tra i Macro-indicatori di gruppo.
Tavola 3. Dinamica dei Macro-indicatori di gruppo e dell’indicatore generale di secolarizzazione.
Tavola 4. Peso dei Macro-indicatori e loro correlazione con l’indicatore generale.
gennaio-marzo 2007 • 15 terzo rapporto sulla secolarizzazione Il Macro-indicatore del settore “Pratica reli- trollo nell’ambito dei rapporti sessuali, anche giosa” è pertanto correlato negativamente con attraverso il maggior uso di anticoncezionali. Il i battezzati di età inferiore ad un anno, i ma- peso positivo dell’otto per mille alla Chiesa, a trimoni religiosi concordatari, le prime comu- prescindere dalle considerazioni relative all’i- nioni e le confermazioni. Tale indicatore (che nerzia di tale fenomeno e alle sue modalità con- sintetizza il 74% della variabilità totale) ha in- tabili, può essere considerato poco rilevante ai vece correlazione positiva con i battezzati di età fini della determinazione della dinamica del superiore ad 1 anno. È dunque evidente che un Macro-indicatore in questione poiché la ten- eventuale aumento del Macro-indicatore in denza della variabile otto per mille ha valore questione denoterebbe un “Allontanamento nullo. dalla Pratica religiosa” tradizionalmente conso- Per quanto concerne il settore “Orga- lidata. nizzazione ecclesiastica”, il relativo Macro-in- Considerazioni simili si possono svol- dicatore (che sintetizza il 73% della variabilità gere in relazione al settore “Adesione alle in- totale) è correlato negativamente con tutte le dicazioni della Chiesa cattolica”. In questo caso variabili che misurano la “militanza istituzio- il Macro-indicatore di gruppo (che sintetizza nale” (sacerdoti, religiosi, nuove ordinazioni, l’80% della variabilità totale) risulta correlato ecc.), mentre è correlato positivamente con le positivamente con le separazioni legali, il con- defezioni, i diaconi e i catechisti. Queste ultime sumo di anticoncezionali, le libere unioni, la due variabili colgono una militanza più debole percentuale di figli naturali sui legittimi. Esso nell’organizzazione ecclesiastica rispetto a è invece correlato negativamente con le dona- quella strutturata nell’istituzione. Si può per- zioni alla Chiesa cattolica (peso = –0.160). Li- tanto affermare che trattasi di un Macro-indi- mitatamente a queste variabili, è chiara l’inter- catore di “Indebolimento della militanza istitu- pretazione di questo Macro-indicatore in ter- zionale nell’organizzazione ecclesiastica”. In- mini di “Allontanamento dalle indicazioni della fine, relativamente al settore “Scelte nell’istru- Chiesa cattolica”. Occorre tuttavia spiegare il zione”, si osserva che il rispettivo Macro-indi- segno delle correlazioni relative alle interru- catore (che sintetizza il 91% della variabilità to- zioni volontarie di gravidanza (-0.140) e alla tale) è correlato negativamente con tutte le va- percentuale dell’imposta otto per mille attri- riabili che misurano le iscrizioni alle scuole cat- buita alla Chiesa cattolica sul totale di tale im- toliche dei vari livelli, e con la variabile con- posta (0.136). L’apparente contrasto di tali cor- cernente la frequenza dell’ora di religione. Ne relazioni con il senso del Macro-indicatore è in consegue che il Macro-indicatore in questione realtà spiegabile nel modo seguente. Una di- costituisce una misura dell’“Indebolimento del minuzione (relativa) del numero di interruzioni grado di attrazione dell’insegnamento scola- volontarie di gravidanza può essere associata stico di matrice cattolica”. ad una maggiore e più libera capacità di con- Il secondo stadio dell’analisi è finaliz-
Grafico 1. Andamento negli anni dei Macro-indicatori di gruppo.
16 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione
Grafico 2. Andamento dell’Indicatore generale di secolarizzazione.
1,68
1,33 1,17
Grafico 3. Andamento della variabile sintesi della “Presenza istituzionale della Chiesa.
Tavola 5. Indicatori di base: valor medio, trend e peso nella determinazione dell’indicatore della “Presenza istituzionale della Chiesa”.
gennaio-marzo 2007 • 17 terzo rapporto sulla secolarizzazione zato alla costruzione di un Indicatore generale Tavola 6. Andamento dell’Indicatore di sintesi di Secolarizzazione, ricavato come risultante della “‘Presenza istituzionale della Chiesa”. dei precedenti 4 Macro-indicatori. A questo scopo, si adotta di nuovo il metodo delle Com- Presenza istituzionale ponenti Principali, soffermando l’attenzione sulla prima componente (che sintetizza il 97% Anno della Chiesa della variabilità totale). Quest’ultima spiega in maniera ottimale le correlazioni tra i 4 Macro- indicatori (riportate nella Tav. 2). Come si nota 1991 –1.0618 dalla Tav. 2, queste correlazioni sono tutte po- sitive e assai elevate (vicine al valore massimo 1992 –0,7974 1), a riprova del fatto che i Macro-indicatori di gruppo variano tutti nello stesso senso e sot- 1993 –0.7274 tendono, pertanto, un fenomeno latente che è ragionevole denominare “Secolarizzazione”. In 1994 –0.7096 effetti, nella Tav. 3, vengono presentati, per ogni anno, i valori assunti dai Macro-indicatori 1995 –0.9089 di gruppo e, nell’ultima colonna, i valori del- l’Indicatore generale. Quest’ultimo è ottenuto 1996 –1.2046 come combinazione lineare dei Macro-indica- tori di gruppo, con pesi riportati nella Tav. 4 1997 –0.6561 (1a riga). Si osserva che ciascun settore ha un peso equivalente nel determinare l’Indicatore 1998 –0.2122 latente di Secolarizzazione. Ciò testimonia l’importanza di ognuno degli aspetti compor- 1999 0.3700 tamentali considerati nella configurazione del processo di secolarizzazione. Nella 2a riga della 2000 1.3368 Tav. 4 sono presentate le correlazioni, tutte assai elevate, tra i Macro-indicatori di gruppo 2001 0.7536 e l’Indicatore generale. Si constata, dunque, che tale indicatore ben rappresenta ciascuno dei 2002 1.3127 Macro-indicatori di gruppo, traendo in tal modo da essi il suo valore semantico quale fat- 2003 1.4754 tore latente generale di secolarizzazione. 2004 1.0295 3. Interpretazione della dinamica del processo di secolarizzazione Dopo avere stabilito il significato dei e 2 visualizzano questa dinamica, mettendo Macro-indicatori e dell’Indicatore generale, anche in evidenza i periodi di accelera- osserviamo il loro andamento temporale. A zione/decelerazione di questo processo. Si tal proposito, occorre innanzitutto chiarire nota, ad esempio, come l’indicatore di “Al- che ognuno di tali indicatori assume valori lontanamento dalla pratica religiosa” subisce standardizzati (ossia, ha una media nulla e de- un decremento nel periodo 1996-98 per poi viazione standard unitaria). Assumendo ap- riprendere il suo andamento crescente (più prossimativamente una distribuzione di tipo velocemente nel 1998-2000, più lentamente gaussiano, è plausibile supporre che il loro negli anni successivi). Quanto all’Indicatore campo di variazione sia all’interno dell’inter- generale di Secolarizzazione (cfr. Grafico 2), vallo (-3; +3). Dalla Tav. 3 si evince che tutti esso presenta una dinamica crescente quasi li- gli indicatori in questione hanno un anda- neare. Se si raffronta questo andamento con mento tendenzialmente crescente negli anni, quello ottenuto nelle due precedenti indagini mostrando in tal modo che nella società ita- pubblicate su “Critica liberale” nel 2005 e liana si è verificato, nell’ultimo quindicennio, 2006 (vedi riferimenti nel § 1) si nota una un progressivo processo di secolarizzazione, completa analogia, pur tenendo conto del sia in quanto fenomeno generale, sia in rap- fatto che le variabili alla base dell’Indicatore porto ai singoli aspetti settoriali. I Grafici 1 generale differiscono parzialmente nelle tre
18 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione occasioni di indagine. In particolare, il ral- la ricerca lentamento del processo di secolarizzazione Il lavoro di ricerca è stato compiuto da Al- relativamente al periodo 2002-3, già regi- berto Emiletti. strato nel lavoro del 2006, viene confermato nel presente lavoro. Si nota tuttavia come, nel Partner del progetto successivo periodo 2003-4, il processo in que- Cgil Settore Nuovi Diritti; Fondazione Cri- stione abbia ripreso con più forza la sua di- tica Liberale; Università di Roma “La Sa- namica crescente. pienza” Facoltà di Statistica; Caspur Con- sorzio per le Applicazioni di Supercalcolo Per Università e Ricerca. Roma. 4. Presenza istituzionale della Chiesa cattolica e suo rapporto col processo La ricerca di secolarizzazione Le linee guida della ricerca sono: utilizzo di fonti statistiche ufficiali; serie storica Come accennato nell’Introduzione, compresa tra il 1991 e il 2004; macroarea abbiamo costruito un Indicatore di Presenza di riferimento: territorio nazionale. istituzionale della Chiesa cattolica, sulla base Le fonti in ordine di presentazione sono: della prima componente principale delle va- Annuarium Statisticum Ecclesiae e l’Uf- riabili descritte nella Tav. 5 (che ne spiega il ficio Statistico del Vaticano; Cei-Confe- 51% di variabilità). Esso è correlato negati- renza Episcopale Italia; Ministero dell’E- vamente con le scuole cattoliche di ogni or- conomia (Ufficio delle entrate); Irc; Miur dine e positivamente con la tiratura di opere (ufficio statistico); Istat; Ministero dell’In- religiose e con alcuni servizi offerti alla co- terno; Ministero della Salute. munità: case di cura, nidi d’infanzia, consul- tori familiari, centri di difesa della vita. Un Conclusioni aumento del valore di tale indicatore denote- La reperibilità dei dati disponibili per gli rebbe pertanto un incremento dell’“offerta” indici selezionati, anche nel caso della parte della Chiesa sul terreno dei servizi per la co- di lavoro ultimata, ha condizionato la ri- munità nel suo complesso, a scapito dell’of- cerca. Pur rispettandole linee guida del pro- ferta specifica riguardante il settore dell’i- getto, infatti, sono state selezionate e ridi- struzione di matrice cattolica. In tale senso va mensionatea causa della mancanza di studi intesa la sua denominazione di Indicatore di statistici in merito. presenza istituzionale della Chiesa. I valori assunti dall’indicatore in que- stione negli anni qui considerati sono ripor- tati nella Tav. 6. Da essi (e dal Grafico 3) si evince un andamento complessivamente cre- scente della Presenza istituzionale della Chiesa, pur con alcune alternanze di decre- menti e incrementi. Si può immaginare che la spilli Chiesa cattolica, consapevole della dinamica crescente del processo di secolarizzazione ANALFABETISMO DI RITORNO. «Vedo un sottolineata in precedenza, tenti di fornire una rischio enorme, che all’integralismo si ri- risposta anche sul piano dell’“offerta” istitu- sponda col laicismo». Così Anna Serafini, zionale. I risultati di questa operazione non senatrice dei Ds e sposa del loro Segre- appaiono, al momento, positivi. tario. Che un senatore non conosca nem- meno la Costituzione italiana è un po’ grave. Che non le sia giunta notizia di al- * Renato Coppi è Ordinario di Statistica Multiva- cune sentenze della Corte costituzionale riata, Sapienza Università di Roma, Laura Cam- sul carattere laico del nostro Stato è ancora marana svolge attività scientifica nel Consorzio più grave. Che non sappia nemmeno cosa per le Applicazioni di Supercalcolo per l’Univer- vuol dire in italiano la parola laicismo la sità e la Ricerca (Caspur), Roma dice lunga sulla nostra scuola dell’obbligo. Che parli già da leader del nuovo Partito democratico (cristiano) è comprensibile. [e.m.]
gennaio-marzo 2007 • 19 osservatorio sulla secolarizzazione
20 • critica liberale osservatorio sulla secolarizzazione
gennaio-marzo 2007 • 21 osservatorio sulla secolarizzazione
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gennaio-marzo 2007 • 25 terzo quaderno laico
Per ragioni che noi di “Critica” ab- biamo più volte proposto e ripetuto, è vano cercare paragoni fra i cosiddetti centrosini- stra e centrodestra italiani e gli schieramenti Critica politici che negli altri paesi dell’Occidente europeo si collocano alla sinistra e alla de- stra dei baricentri dei rispettivi sistemi poli- liberale tici. Se l’intera coalizione berlusconiana cor- risponde in altri paesi a frange populiste mar- ginali, il nostro “centrosinistra” corrisponde a un sistema politico intero, dall’estrema si- nistra a una destra alquanto radicale, pres- soché estremista nel tradizionalismo autori- tario che alcune sue componenti esprimono sulle questioni etiche e sui nuovi diritti umani legati alla secolarizzazione. Siamo così il solo paese europeo in cui indietro tutta, a sostenere passi avanti significativi in tali ambiti non è l’intero centrosinistra con l’ap- politici obbedienti poggio della parte illuminata del centrode- stra, ma solo una parte circoscritta, e in ge- nere estremamente circospetta e prudente, è un contrasto stridente fra il dello schieramento “progressista”, che, salvo C’quadro della società italiana i radicalsocialisti, qualche pattuglia liberale che emerge da questo nostro terzo rapporto an- e parecchi singoli parlamentari ma a titolo nuale sulla secolarizzazione e il dibattito poli- per lo più individuale, preferisce incompren- tico e mediatico italiano di questi tempi. Se ri- sibilmente abbandonare l’iniziativa su queste spetto agli anni delle grandi vittorie laiche sul questioni nelle mani della sinistra neocomu- divorzio e sull’aborto, quando la Cei definiva nista e altermondialista (e anche lì non senza l’Italia “terra di missione” e paese “che non defezioni, ondeggiamenti, accomodamenti im- può più dirsi cattolico”, la società italiana si è pensabili su ogni altra questione di politica sempre più e ulteriormente secolarizzata, la estera o di politica economica). classe politica e il sistema dei media stanno in- Da ultimo, questo progressivo allon- vece compiendo a grandi tanamento dell’Italia dal- balzi il cammino a ritroso. l’Occidente europeo (di Un sistema politico che cui, per mera ignoranza, sulla carta sembrerebbe la stragrande maggio- ormai irriconoscibile ri- ranza dell’opinione pub- spetto a quello della co- blica italiana e della siddetta “Prima Repub- blica” sta tornando, in to- Nella foto, la Chiesa cattolica tale autismo rispetto alla benedice la divisa e la spada del dittatore cileno Pinochet società che dovrebbe rap- durante le esequie religiose ac- presentare, agli anni del- cordate a chi ha tolto la libertà l’immediato dopoguerra. al suo popolo e ha fatto stragi Con l’aggravante che la di oppositori. L’assassinio di politica sta oggi isolando massa evidentemente non «contrasta con la dottrina cat- l’Italia dal resto dell’Occi- tolica», come invece il suppli- dente europeo, mentre al- care – come colpevolmente ha lora cercava di riallac- fatto Webly in quegli stessi ciare faticosamente i con- giorni – che si ponesse fine ai tatti, sia pure potendo con- tormenti d’una vita irreversi- bilmente ridotta a pura soffe- tare soltanto sulle (inade- renza. Tra qualche secolo guate) culture politiche so- qualche papa, se esisterà an- pravvissute a un ventennio cora la Chiesa cattolica, chie- di diseducazione civica fa- derà perdono anche di questa scista. turpitudine.
26 • critica liberale taccuino stessa classe dirigente non sospetta nemmeno isteriche e inverosimili che perfino quella pro- l’esistenza) è stato testimoniato dalla triste e posta quasi ridicola ha suscitato e sta ancora grottesca vicenda del disegno di legge go- suscitando sono state analoghe a quelle che sa- vernativo sui “Dico”. rebbe stato lecito attendersi se una proposta È dal 1989 che si legifera senza del genere fosse stata avanzata, anziché in un drammi su questa faccenda. In tutta l’Europa paese dell’Occidente europeo, in un paese ap- occidentale, oltre che in Italia, ormai solo in pena uscito da secoli di oscurantismo religioso Austria e in Irlanda non esiste alcun ricono- o da una dittatura che ne avesse azzerato per scimento giuridico delle famiglie omoses- decenni la coscienza civile. Eppure perfino suali. Quasi ovunque esisteva già da tempo Giuliano Ferrara ha dovuto riconoscere con una qualche forma di tutela delle famiglie di soddisfazione che le «pretese della cultura ra- mero fatto, e quasi ovunque il modello è stato dicale e liberale» (sic) erano rimaste insoddi- quello introdotto dalla prima legge di riforma sfatte. in materia, adottata in Danimarca nell’89. Le Il Presidente della Repubblica (e si coppie dello stesso sesso possono stipulare un tratta del più laico fra quelli che erano stati a patto che si distingue dal matrimonio solo per suo tempo i candidati dell’attuale maggioranza due elementi: il nome dell’istituto (variamente all’alta carica) dichiarava (da Madrid!): «Non detto “partnership registrata”, “unione civile”, ho dubbi che si potrà trovare una sintesi nel “patto sulla partnership di vita”, ecc.) e, in ge- dialogo. Dialogo anche con la Chiesa catto- nere, l’assenza di previsioni sulla possibilità di lica, tenendo conto delle preoccupazioni adottare minori (limitazione, peraltro, atte- espresse dal Pontefice e dalle alte gerarchie ec- nuata nelle sue conseguenze pratiche dalla pos- clesiastiche». Che per legiferare il Parlamento sibilità, prevista in alcuni paesi, che ad acce- italiano debba trovare una sintesi non, magari, dere all’adozione possano essere i single); per al suo interno, ma sulla base delle intimazioni tutto il resto, la normativa è identica a quella vaticane è affermazione che non può che la- del matrimonio. In Olanda, Belgio e Spagna è sciarci strabiliati. Ma sembra che il Presidente invece semplicemente caduto il requisito della registri, con questa dichiarazione, quello che è differenza di sesso per contrarre il matrimonio. ormai diventato il comune sentire della mag- È solo in Francia e nel Granducato del gior parte della classe politica italiana. Lussemburgo che si è optato per la più mode- Si potrà pensare quel che si vuole del- rata soluzione del “Pacs”, un istituto giuridico l’impegno dell’Italia in Afghanistan o dei rap- nuovo, che consente alle coppie eterosessuali porti fra quella missione e la catastrofica ge- di optare per una forma di regolamentazione stione americana della vicenda irakena. Ma è giuridica meno pesante di quella prevista dalla smisurata la sproporzione fra la generale le- legislazione matrimoniale e che costituisce vata di scudi e le proteste formali contro l’ir- anche una prima possibilità di tutela giuridica rituale lettera aperta degli ambasciatori di sei per le coppie omosessuali, garantendo, almeno dei paesi alleati coinvolti assieme all’Italia limitatamente a quel primo livello, un’iniziale nelle operazioni militari in Afghanistan, le cui parità di diritti. forze sul campo subirebbero dopo tutto un im- È appunto a questo modello che si era mediato contraccolpo da un eventuale disim- ispirata la proposta italiana dei pacs presen- pegno italiano, e l’acquiescenza masochistica tata da Franco Grillini e da molti altri parla- della classe politica italiana quasi intera nei mentari laici. Ma neppure quella moderatis- confronti delle insolenti, umilianti, quotidiane sima e ormai già tardiva proposta andava bene intimazioni provenienti dai massimi vertici al “centrosinistra” italiano. Arrampicandosi dello Stato vaticano e dal suo sovrano asso- sugli specchi, gli “esperti” della coalizione luto, senza neppure il minimo tentativo di ca- scrissero nel programma che si sarebbero tu- muffare con un linguaggio appena diplomatico telati i diritti dei singoli e non le coppie: mo- la brutalità e la tracotanza dei diktat. strando così di ignorare che nell’ordinamento Poco tempo prima, il segretario del italiano neppure la famiglia tradizionale è una maggior partito della sinistra italiana ripeteva persona giuridica, titolare di situazioni giuri- per l’ennesima volta la lezione appresa da diche soggettive distinte o sovraordinate ri- qualche giurista cattolico militante, secondo spetto a quelle dei singoli componenti. Ma an- cui «l’articolo 29 della Costituzione sancisce cora non bastava. che la famiglia è quella fondata sul matri- Taglia di qua, taglia di là, si arrivava monio»: invitiamo caldamente l’on. Fassino alla proposta dei “Dico” e alle dichiarazioni a perdere un minuto del suo tempo per leg- “contestuali” ma non “congiunte”. Le reazioni gere l’art. 29 anche solo nella sua letteralità,
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prima di ripetere ancora questa tesi campata ma dei quali un’alleanza che si sta davvero per aria, anche se comprendiamo quanto sia largamente rivelando la reincarnazione del utile a togliergli molte castagne dal fuoco. “cattocomunismo” degli anni del compro- Fassino dichiarava poi che in queste materie messo storico sembra dispostissima a fare «non è opportuno legiferare a colpi di mag- carta straccia; ai loro occhi la politica eccle- gioranza. Si può anche fare, ma è l’extrema siastica della Destra storica deve apparire ratio. Su temi di questa delicatezza che hanno roba da estremisti di sinistra. un’incidenza sulla vita delle persone e della Allo stesso modo, è abbastanza proba- società bisogna cercare il più possibile bile che, anche alla fine di questa legislatura, soluzioni di largo consenso». un moribondo potrà magari decidere di porre Come se fosse cosa ovvia, a sua volta fine a forme di accanimento terapeutico, ma la sua consorte sen. Anna Serafini paventava gli si continuerà a negare di poterlo fare senza il «rischio enorme, che all’integralismo si ri- soffrire ancor più orrendamente, perché in tal sponda con il laicismo». Va bene che gli ex co- caso causa “immediata e diretta” della morte munisti usano la parola laicismo come un in- potrebbe risultare la necessaria sedazione sulto, anziché nel senso di “tendenza politica profonda anziché l’interruzione della “cura”. di chi persegue la laicità delle istituzioni”. Ma Negare l’anestesia ai moribondi: dal possibile che per i Ds intenzionati a fondersi caso Welby abbiamo appreso che questo è, in uno stesso partito anche con i più clericali alla fine, l’effettivo esito sostanziale della esponenti della Margherita sia davvero quello grande battaglia ideale per la “difesa della il “rischio enorme” che stiamo correndo? vita” delle gerarchie cattoliche e dei loro ter- Che cosa ne sarebbe stato della legge minali politici, credenti e praticanti o “mi- sul divorzio, se questa fosse stata la strategia scredenti devoti”. Non perseguitare più (non delle forze laiche e divorziste negli anni Ses- ce la si fa più), ma al tempo stesso negare santa? La risposta è semplice: per evitare la parità di diritti e pari dignità sociale agli tremenda “lacerazione”, la legge non si sa- omosessuali: esattamente l’atteggiamento che rebbe fatta (o si sarebbe fatta decenni dopo la Santa Sede pretendeva dal governo italiano per i soli matrimoni civili), il referendum non nei confronti degli ebrei dopo il 25 luglio del si sarebbe mai tenuto, la società italiana non ’43, quando la Segreteria di Stato vaticana si sarebbe rivelata a se stessa come la società ottenne che le leggi razziali non venissero in- moderna che era diventata, gli aborti li fareb- teramente abrogate subito dopo la caduta del bero ancora le mammane e saremmo tutti fascismo. Continuare a sottrarre dalle tasche meno liberi. Quasi quasi hanno avuto un po’ dei contribuenti italiani, al solo livello sta- di dignità più degli altri gli ex popolari della tale, due miliardi di euro all’anno per finan- Margherita, che almeno per “carità di chiesa” ziare una gigantesca attività lobbistica contro hanno difeso qualche residuo brandello della una parte della società italiana, forzata an- loro autonomia di “laici” (intesi come “non ch’essa a concorrere a tale finanziamento, sacerdoti”) di fronte all’arroganza della ge- perché la fede dei cattolici ligi alle indica- rarchia, avallata invece fino in fondo dall’ex zioni del Vaticano non è sufficiente a far porre segretario radicale Rutelli. loro mano al portafoglio nella misura rite- È comunque probabile che il “centro- nuta necessaria ai suoi bisogni dalla gerar- sinistra” di panna montata che precariamente chia. Fare del crocifisso uno strumento sim- governa l’Italia non riuscirà a traghettare nep- bolico del proprio predominio nello spazio pure il mostriciattolo dei “Dico” attraverso il pubblico, al tempo stesso caricandolo della voto del Senato, dove i residui “laici” del co- rappresentatività delle proprie posizioni au- siddetto “centrodestra” evaporeranno di toritarie in materia di questioni etiche con- fronte alla felice prospettiva di far vincere al troverse e pretendendo però che vi si rico- loro schieramento la palma del gruppo poli- nosca la generalità dei cittadini: guada- tico più servile, e quindi più gradito oltrete- gnando al tempo stesso in popolarità striz- vere. E del resto, se anche passasse, la pro- zando l’occhio a chi vi vede una clava sim- posta dei “Dico” sarebbe lontana anni luce bolica da brandire nei confronti dei nuovi ve- dall’assicurare qualcosa di simile all’ugua- nuti. glianza formale dei cittadini di fronte alla Queste sono le ricette che la gerarchia legge indipendentemente dalle loro “condi- prescrive ai politici obbedienti e ancora zioni personali”, e alla loro “pari dignità so- smarriti nel nuovo spazio politico disorga- ciale” (art. 3 primo comma della Costitu- nizzato apertosi quindici anni fa, abilissima zione): principi (pretese?) liberali elementari, nel far passare per una sua grande rivincita
28 • critica liberale taccuino e per una rinnovata egemonia culturale l’e- dichiarazioni più o meno omofobiche, salvo sito del referendum sulla procreazione assi- poi ritrovarsi smentiti da qualche corrente del stita, cui si era sottratta, preferendo ordinare proprio partito. ai cattolici obbedienti l’astensione, per impa- L’interrogativo che da sempre fa da dronirsi della rappresentanza dell’astensio- ago della bilancia nel rapporto tra omoses- nismo fisiologico, di quello da superstizione sualità e politica è comunque sempre lo antiscientifica di chi frequenta maghi e fattuc- stesso, sin da quando il problema si è posto: chiere quanto e più delle parrocchie, di quello la presenza di persone lgbt e la difesa dei di- di chi era stato convinto da qualche sosteni- ritti civili delle persone omosessuali e trans tore del “sì” che per rispondere al quesito ci fa perdere voti? volesse un dottorato in microbiologia. Molti politici, soprattutto di ispira- Pochi sembrano indignarsi, anche nel zione cattolica o di estrema destra, non hanno “centrosinistra”. Ma forse, se riuscissero a avuto difficoltà ad affermare che queste te- fermarsi per un momento e a leggere qualche matiche non solo siano da escludere dai pro- pagina dei dati contenuti in questo terzo rap- grammi dei propri partiti, ma debbano essere porto sulla secolarizzazione della società ita- osteggiate, a difesa di quelli che sono i va- liana, riuscirebbero a capire che umiliare in lori cattolici del proprio elettorato. Molti questo modo se stessi e le istituzioni non serve sono stati i leader di questi partiti, che, in di- nemmeno a guadagnare voti e consensi. Ma- fesa dei succitati valori cattolici, hanno con- gari continuerebbero a comportarsi così, dotto delle vere e proprie crociate contro “gli perché il servilismo fa parte della natura di invertiti”. molti di loro e, ahinoi, dell’“autobiografia Il dubbio ha però albergato a lungo della nazione”. Ma almeno comincerebbero anche nei partiti di sinistra ai quali la storia, a nutrire qualche dubbio sulla straordinaria almeno a giudicare dalle cifre, ha dato un ri- furbizia di cui molti di loro si ritengono, scontro opposto: vedi gli oltre 50 mila voti di contro ogni evidenza, generosamente forniti. Paolo Hutter alle elezioni politiche europee [felice mill colorni] del 1993, oppure gli oltre 80 mila voti presi dallo stesso Vendola, sempre in occasione delle europee. Anche il 2006, decretando la vittoria della nuova maggioranza di centrosinistra al governo e alle elezioni amministrative, ha portato una ventata di novità per la comunità lgbt. Tante sono state le sorprese, non ultima, l’aumento del numero di parlamentari le- visibilità sbiche, gay e trans. L’opinione pubblica, si è trovata a fare i conti addirittura con una de- putata transgender, Vladimir Luxuria, fra gli politica scranni di Montecitorio. Il parlamento ita- liano è così diventato il secondo paese al ra la primavera del 2005 quando mondo (ci hanno preceduto solo in Australia) Eil movimento lgbt (lesbiche, gay, ad aver eletto, fra i propri rappresentanti po- bisex, trans) pubblicava comunicati stampa litici, una parlamentare trans. vittoriosi in occasione dell’elezione di Nichi Qualche mese dopo, anche nei con- Vendola alla presidenza della Regione Pu- sigli comunali, provinciali e regionali, in se- glia. In quegli stessi anni, mentre grandi ca- guito alle elezioni amministrative, le persone pitali europee erano governate da sindaci di- dichiaratamente lgbt elette sono aumentate. chiaratamente omosessuali (Bertrand De- Come mai si è verificato questo au- lanoe a Parigi e Klaus Wowereit a Berlino), mento di politici lgbt? Sono di più i gay, le in Italia si discuteva dell’opportunità o meno lesbiche e i trans che si impegnano in poli- di far sfilare il movimento per il “Pride”. tica, o c’è una minore reticenza a nascondere Il rapporto tra omosessualità e poli- il proprio orientamento sessuale o identità di tica è stato sempre travagliato e complesso e genere? I risultati di passate elezioni hanno ha seguito una storia non sempre lineare, tra- dimostrato che la visibilità non può esser più sversale alla destra e alla sinistra con con- considerata un deterrente politico che possa flitti interni agli stessi partiti. Non sono stati scatenare fenomeni di omofobia elettorale tali pochi i casi in cui leader politici hanno fatto da provocare fughe dell’elettorato moderato.
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Il voto dell’elettore non è quindi vincolato dal proprio giudizio morale sull’orientamento dico sessuale del candidato, bensì dall’idelologia politica e dalle sue personali capacità quali amministratore. D’altronde, il fenomeno della è la legge ruini perdita del consenso dell’elettorato cattolico è stato più volte smentito, tanto che in Sicilia il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, non solo è stimatissimo e votato, ma è considerato uno l ministro Amato sfida chiunque a dei politici maggiormente impegnati nella I dimostrargli che il disegno di legge lotta contro la mafia. governativo appena approvato è peggiore Oggi, semmai, trapelano dalle pagine della legge francese sui Pacs? Prego, mini- di alcuni quotidiani, teorie secondo le quali stro, si accomodi. Dunque, da dove iniziare? questi coming out o outing sui mezzi stampa L’ambiguità è spesso frutto dell’ipocrisia. La possano essere un’intelligente trovata promo- legge francese era ambigua perché nasceva zional-elettorale. Sarebbe dunque aumentata da una ipocrisia di fondo, in altre parole dal- la consapevolezza della stessa comunità lgbt l’intento di disciplinare rapporti affettivi con di avere un peso politico rilevante e di poter un istituto contrattuale che era stato costruito spostare parte del consenso pubblico, che al- per disciplinare rapporti patrimoniali: ben cuni valutano tra i 600 e i 700 mila voti. presto la giurisprudenza si è trovata in diffi- La visibilità dei politici lgbt sarebbe, coltà, e nell’incertezza, più e più volte, ha allo stesso tempo, strettamente connessa al scelto di estendere ai conviventi “pacsati” le processo di secolarizzazione delle istituzioni norme che regolano il matrimonio. e di maggiore riconoscimento del valore della In primo luogo, la proposta di legge laicità all’interno dei partiti politici. italiana ha rifiutato in modo sistematico il ri- La Chiesa ha sfruttato ogni apertura corso alla previsione di un istituto o di un di dibattito sui diritti civili per vessare le per- meccanismo di registrazione. Non soltanto: si sone lgbt, facendo uso di duri epiteti, para- è respinta anche l’ipotesi del ricorso a una gonabili per veemenza forse solo a quelli di dichiarazione nella forma dell’atto pubblico, esponenti politici del vecchio Msi o della quand’anche tramite una sterile procedura Lega Nord di oggi. Gli esponenti delle ge- notarile o innanzi all’ufficiale di stato civile. rarchie Vaticane non hanno perso l’occasione Nonostante quanto sostenuto, o meglio ne- nemmeno durante la violenta discussione, av- gato dalla Ministra Bonino, questa è la prima viata di recente, sulle unioni civili e ogni dimostrazione che si tratta proprio della qualvolta si sia discusso, in qualsiasi sede po- legge di Ruini. Certamente non quella di Za- litica, del riconoscimento dei diritti e della patero, su questo ci troviamo d’accordo. E dignità delle persone lgbt. Tali incursioni neppure quella di Aznar o di Sarkozy. Questa nelle faccende politiche del Paese tuttavia è la legge di Ruini. I conviventi, al senso della non pagano, visto che un sondaggio dell’Eu- proposta, sono due persone maggiorenni rispes dice che il 42,5% degli italiani vor- unite da reciproci vincoli affettivi che convi- rebbe che la Chiesa non interferisse più del vono stabilmente e si prestano assistenza e dovuto sulle problematiche etiche. solidarietà morale e materiale. Gli altri re- In tale prospettiva, la visibilità si con- quisiti stabiliti dall’articolo 2 chiariscono che figura così quale strumento di lotta per l’af- tali vincoli affettivi sono di natura non fami- fermazione della necessità ed urgenza di ve- liare. In altri termini, tali vincoli sono quelli dere riconosciuti diritti fondamentali, quali le derivanti da un legame sentimentale o da un unioni civili, il matrimonio omosessuale e la rapporto di amicizia, parrebbe di capire genitorialità, già da anni parte dell’ordina- (anche dalle parole dei ministri che con tanta mento giudiziario di diciotto Stati su venti- insistenza hanno voluto porre l’accento sulla cinque in Europa. Allo stesso tempo la visi- possibilità per due anziani che convivono di bilità dei politici lgbt risulta essere strumento usufruire per mutua assistenza delle previ- indispensabile per l’affermazione della sana sioni del ddl in oggetto... sempre che vivano laicità delle istituzioni nel legiferare a pre- abbastanza). Ed allora: siamo certi che sia scindere dai dettami morali e religiosi di ragionevole riconoscere diritti che compor- questo o quel credo al momento maggiori- tano un onere per lo Stato ad una coppia (o tario nel Paese. meglio un paio, visto che la parola coppia [s.m.] pare un tabù legislativo) di conviventi legati
30 • critica liberale taccuino da un rapporto di amicizia, o ai due anziani plina di accesso del convivente per fini di vi- che piace tanto citare? Si tratta di situazioni sita e di assistenza”. È forse per timore di re- equiparabili a quelle di due persone che non care pubblico scandalo nelle strutture ospeda- possano sposarsi o che in ogni caso scelgano liere gestite da religiosi? Il dubbio sorge spon- un progetto di vita comune? La risposta ci taneo, altrimenti davvero non v’è altra spie- pare scontata. gazione ragionevole. Parrebbe un altro fioretto Per non dare disturbo all’episcopato al cardinal Ruini. Altrettanto sorprendente è italiano si è evitato, per l’appunto, di ricor- leggere all’articolo 5 che decisioni in materia rere a qualsiasi meccanismo di riconosci- di salute in caso di incapacità e in caso di mento pubblico. E qui iniziano le ambiguità morte possono essere assunte dal convivente paradossali. Si è fatto ricorso al dpr. 30 solo mediante atto scritto e autografo, o con maggio 1989, n. 223, che da vent’anni stabi- processo verbale alla presenza di tre testimoni. liva una asettica annotazione della convi- Pensavamo che almeno fino a quel punto ci venza anagrafica. Non soltanto. Per evitare fossimo già giunti. O forse il senso della norma che la dichiarazione congiunta all’ufficio è la certezza dell’eliminazione dell’imbarazzo anagrafe (non all’ufficiale di stato civile, si dell’atto pubblico notarile per evitare il pub- noti) avesse la parvenza di una “celebra- blico scandalo. Insomma, neanche le decisioni zione” (e poi questa non sarebbe la legge di in materia di salute e in caso di morte sono Ruini?) si è preferito consentire una dichia- automaticamente riconosciute dalla legge al razione unilaterale, comunicata al convivente convivente. tramite lettera raccomandata. L’invio di una In materia di assegnazione di alloggi lettera raccomandata alla persona cui si è le- di edilizia pubblica, il ddl delega alle regioni, gati da vincoli affettivi e, soprattutto, con cui non introducendo nulla di rivoluzionario, si convive non pare prova di grande sintonia poiché già numerose regioni “tengono conto” e affetto. della convivenza more uxorio. Ancor meno ri- Sorge dunque una domanda spon- voluzionario, anzi, involutivo diremmo, è tanea. Come fare a dimostrare l’esistenza del l’articolo 8 in materia di successioni nel con- vincolo affettivo, che, tra l’altro, pare non do- tratto di locazione. Il legislatore stabilisce al vere essere necessariamente di natura senti- comma 1 un principio che il giudice costitu- mentale? Non esiste una risposta a questa do- zionale aveva stabilito vent’anni prima, manda. Il principio della certezza del diritto quando con sentenza 7 aprile 1988, n. 404 la si arena. L’impasse è rilevante per una legge Consulta aveva dichiarato l’illegittimità co- dello Stato che riconosce diritti, seppure az- stituzionale dell’art. 6, l. 392/78 laddove non zoppati, opponibili ai terzi e oneri per l’au- prevedesse la possibilità per il convivente torità pubblica. La soluzione è invece sbri- more uxorio del conduttore defunto a succe- gativa: si fa ricorso alle sanzioni penali. Ma dergli nel contratto di locazione. Ma per pru- come si può dimostrare l’intento fraudolento denza, il nuovo ddl stabilisce un termine di nell’ambito di una convivenza così come de- durata di almeno tre anni. Stessa situazione finita dal ddl, ossia in cui uno dei criteri è paradossale è delineata dall’articolo 9 ri- l’esistenza di vincoli affettivi di natura im- guardo le agevolazioni in materia di lavoro precisata? Una convivenza per lo più comu- in relazione alla residenza comune: laddove nicata anche soltanto da una delle parti e an- infatti alcuni contratti collettivi di lavoro già notata secondo una procedura standard? stabilivano l’equiparazione delle coppie more Dall’ambiguità pare passarsi all’arbitrio uxorio ai coniugi, il ddl prevede un termine puro, all’assurdo, in cui la soluzione sbriga- di durata triennale che risulterà peggiorativo tiva trovata dal genio legislativo è, per l’ap- proprio per quei contratti che non prevede- punto, la delega al tribunale penale. vano alcun termine. Si tocca il fondo con Abbiamo ancora dubbi che questo ddl quelli che dovevano essere due punti cardini sia peggiore della legge francese sui pacs? Ve- di questa disciplina. La spinosa questione del rifichiamone gli aspetti sostanziali. Molto si è riconoscimento di diritti previdenziali e pen- detto sul diritto di visita al convivente malato. sionistici viene miseramente rinviata a data e Una questione di umanità, si è ripetuto. È sor- modalità da definirsi (l’unica certezza è che prendente perciò leggere all’articolo 4 del ddl non ci sarà equiparazione tra conviventi e co- che l’ipocrisia del legislatore si spinge a tal niugi). Nulla di fatto. In materia di diritti di punto da non riconoscere espressamente tale successione, non solo si prevede un termine diritto, ma a delegare alle strutture ospedaliere di durata di nove anni (pare si sia optato per e di assistenza pubbliche e private “la disci- l’offerta promozionale, un numero ad una
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cifra anziché un numero a due) abbastanza l’estensione del matrimonio per le coppie for- ironico ed anacronistico se si considerano le mate da persone dello stesso sesso o la previ- statistiche sulle separazioni e i divorzi (ma sione di un istituto equivalente, il governo di forse il legislatore pone particolare fiducia centro-sinistra ha ascoltato le prime. nelle convivenze): il convivente subisce un trat- Non solo per tali coppie questo ddl non tamento di sfavore rispetto al coniuge sia per è efficace in termini di riconoscimento di diritti quanto riguarda l’aliquota fiscale sia per i ter- civili, ma è discriminatorio, da un punto di vista mini della successione legittima, allorché si sta- sia formale sia sostanziale. E si badi che l’o- bilisce un concorso nella successione legittima mofobia è pericolosa sia quando è palese sia con fratelli o sorelle, o con parenti entro il terzo quando è strisciante, quando assume le forme grado in linea collaterale. In altri termini, il te- di benefico trattamento differenziato. In questi stamento rimane, nonostante la legge, il si- casi, in quanto subdola, è ancor più pericolosa. stema più sicuro per l’esecuzione delle volontà L’Italia rimane ai margini dell’Europa. E a del de cuius. questo proposito consiglieremmo ai membri del Se poi risulta sibillina, e probabilmente governo italiano di visitare con più assiduità i di significato quasi nullo, la norma in materia colleghi dell’America Latina, in quanto i pro- di permessi di soggiorno, completamente as- gressi di paesi come Argentina, Brasile, Mes- senti sono i diritti fiscali, di assistenza peni- sico, Uruguay e Colombia in materia di rico- tenziaria e sanitaria. Come la legge francese noscimento dei diritti delle coppie formate da sul Pacs, anche il ddl italiano prevede la ces- persone dello stesso sesso appaiono invidiabili sazione di tutti (o quasi, fatti salvi, parrebbe, dalla prospettiva di chi si trova arenato nel XIX gli obblighi alimentari, che tuttavia interven- secolo. gono a convivenza già terminata e a determi- A chi da oggi inizierà a guardare al nate condizioni) i diritti e le agevolazioni nel “bicchiere mezzo pieno”, facendo notare come caso in cui uno dei conviventi contragga ma- questo sia un punto di partenza, un breccia nel trimonio. Ad eccezione di questa situazione, la muro, un passo avanti, chiederemmo soltanto cessazione della convivenza non viene neppure di riflettere sulla natura del dibattito politico presa in considerazione. In altri termini, par- nei mesi scorsi, a destra come a sinistra, di rebbe che la scelta, quand’anche non comuni- considerare le reazioni della Chiesa cattolica, cata all’altra parte, di contrarre matrimonio, di confrontare il testo del ddl in discussione e porrebbe fine in modo automatico agli effetti tutte le proposte depositate in Parlamento, della convivenza. dalla proposta iniziale sul Pacs, che già veniva Qualche considerazione finale. Ci spie- definita la “mediazione della mediazione oltre ghino i signori ministri come definire questo la quale c’è la rinuncia”, di pensare che la ddl, se non ambiguo, ipocrita, insensibile, in- legge dovrà ancora affrontare l’iter parlamen- coerente, inutile e tecnicamente mal fatto. Se tare, dove ad attenderla ci sarà anche il cen- c’erano dubbi sulle pressioni del Vaticano, trodestra che su questi temi mostra, ahi noi, questo ddl offre una certezza: ci troviamo chia- una coerenza e compattezza molto più forte. Se ramente di fronte alla seconda legge clericale questo è l’inizio, ci pare l’inizio della fine. Ci ed ideologica dello Stato italiano, dopo la legge viene più facile credere a Babbo Natale che alle 40 sulla fecondazione medicalmente assistita. prospettive di futuri avanzamenti. Scusateci, Una legge tanto manipolata da vescovi, cardi- ma... non possumus. nali e sudditi al punto da essere, per l’appunto, [s.f. - g.t.] incoerente, ambigua e mal scritta, con il solo proposito di non urtare troppo le gerarchie ec- clesiastiche. Una legge quasi offensiva ed umi- liante per le coppie more uxorio. Non un testo leggero, ma tanto inopportuno daessere in- gombrante. Se poi si considera che questa lunga e adesso battaglia per i diritti civili è stata voluta e por- tata avanti dal movimento gay, lesbico, bises- che dire? suale e transgender, la vittoria del Vaticano ap- pare ancor più lampante. Tra le voci dell’Ol- Non tutto il male vien per nuocere. A tretevere e della destra che rifiutavano qual- questo punto, tutto sommato, la fine prema- siasi ipotesi di “simil-matrimonio” e quella del tura del nuovo mostro giuridico, il Dico, sa- Parlamento europeo che da tredici anni chiede rebbe forse il male minore. Soltanto in questo
32 • critica liberale taccuino caso, forti delle contraddizioni e della debo- suale o sull’identità di genere che vede nuo- lezza della politica e, in particolare, per vamente Grillini come primo firmatario. È quanto ci riguarda, del centrosinistra, sempre una proposta ampia e articolata, molto simile più certi dell’illegittima ingerenza politica del alle leggi introdotte in numerosi paesi eu- Vaticano negli affari dello Stato italiano cui ropei, che oltre a reprimere i crimini d’odio corrispondono i reiterati attacchi di libido motivati da orientamento sessuale e da iden- serviendi dei nostri eletti, non resta che ria- tità di genere, a introdurre specifiche dispo- prire una nuova stagione di battaglia per i sizioni a tutela delle persone omosessuali e diritti civili. transgender, garantisce il medesimo livello di In questo momento di mobilitazione per il protezione contro la discriminazione basata riconoscimento delle convivenze di fatto si è sulla razza, sull’origine etnica, sulla reli- perso di vista un obiettivo altrettanto impor- gione, sulle convinzioni personali, sull’han- tante e irrinunciabile per una piattaforma di dicap, sull’età, sul sesso, sull’orientamento diritti e libertà della persona: la disciplina sessuale e sull’identità di genere, istituendo antidiscriminatoria. una Autorità per la lotta alle discriminazioni, Sono trascorsi cinque anni da quando, il sul modello di una Autorità garante e sul mo- 15 maggio 2002, nel corso della XIV Legi- dello di Organismi di Parità introdotti ormai slatura, Franco Grillini introduceva alla Ca- in oltre venti Paesi dell’Unione Europea. Si mera dei Deputati la proposta di legge n. tratta, in altri termini, di una proposta che 2755 Norme contro le discriminazioni moti- attua in modo completo le direttive vate dall’orientamento sessuale. Un disegno 2000/78/CE e 2000/43/CE, che eleva gli stan- di legge nel quale, alla firma di Grillini, si dard di protezione dalla discriminazione nei succedevano ben 180 nomi di deputati che lo termini in cui la stessa Unione Europea si sta avevano sottoscritto, molti dei quali oggi avviando, in altre parole nel senso di supe- sono, a diverso titolo, membri del governo. rare l’impasse di norme antidiscriminatorie Sono inoltre trascorsi quasi quattro anni da eterogenee a seconda dei gruppi a rischio. Si quando, il 9 luglio 2003, per mezzo di decreto tratta della disciplina antidiscriminatoria che legislativo, l’allora governo di centro-destra sintetizza in modo organico le proposte di attuava la direttiva 2000/78/CE per la parità legge presentate nel corso degli anni e delle di trattamento in materia di occupazione e di legislature. Questa volta alla firma di Gril- condizioni di lavoro, intorno alla quale si lini seguono soltanto 49 firme. La proposta erano mobilitati la Cgil, giuristi, parlamen- di legge è stata assegnata alla Commissione tari del centro-sinistra, associazioni lgbt, allo Affari costituzionali il 19 settembre 2006, ma scopo di garantire che l’introduzione di una il suo iter non è mai iniziato. Curioso infine norma che, per la prima volta nel paese, vie- notare invece che il 25 gennaio 2007 è stata tava la discriminazione fondata sull’orienta- presentata la proposta di legge n. 2169 d’i- mento sessuale, fosse soddisfacente e niziativa governativa e precisamente dei mi- conforme alla legge comunitaria. Il risultato nistri Pollastrini, Mastella e Bindi, dal titolo fu deludente sotto molti aspetti, secondo un sibillino Misure di sensibilizzazione e pre- parere unanime. Già il 16 ottobre 2003, poco venzione, nonché repressione dei delitti dopo l’entrata in vigore del decreto 216, Titti contro la persona e nell’ambito della famiglia, De Simone introduceva la proposta di legge per l’orientamento sessuale, l’identità di ge- n. 4389 di modifica, ma tutto finiva lì. nere ed ogni altra causa di discriminazione Much ado about nothing, molto rumore che, in una zuppa di norme contro la violenza per nulla. Certo, si sapeva che con un go- alle donne, la violenza domestica, i provve- verno di centrodestra e un ampio scarto di dimenti per la famiglia, la pedofilia, la pe- maggioranza in Parlamento non ci sarebbero dopornografia, reprime i crimini d’odio mo- state speranze, neanche per un procedimento tivati da orientamento sessuale e da identità di infrazione innanzi alla Corte di Giustizia di genere. Inutile persino discuterne: se si vo- delle Comunità Europee che, quand’anche gliono introdurre misure antidiscriminatorie considerato dalla Commissione, non avrebbe adeguate occorre cambiare prospettiva, oc- visto la luce entro la fine della legislatura. corre rivolgersi altrove. Sorry, wrong E adesso? Nulla si è mosso. Forse pochi number. Che fare dunque nell’immediato? si sono accorti che nell’attuale legislatura, Non abbiamo dubbi. La proposta di legge n. l’11 maggio 2006 è stata presentata la pro- 654 deve essere approvata al più presto in posta di legge n. 654 Norme contro le di- questa legislatura e per tale ragione deve scriminazioni fondate sull’orientamento ses- quindi essere calendarizzata. Porta con sé un
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patrimonio irrinunciabile, è il frutto di cinque Così esordiva il senatore Antonio Del anni di rivendicazioni del centrosinistra Pennino, nella sua relazione di minoranza sul quando si trovava all’opposizione, trova disegno di legge n.1514 sulla fecondazione d’accordo il sindacato, i giuristi, le associa- assistita, nel mese di settembre 2003. zioni, è il prodotto di un processo di sintesi La richiesta al parlamento italiano di delle misure antidiscriminatorie sostenute dai approvare presto la nuova legge, da mesi al partiti del centrosinistra e, sottolineiamo, da vaglio del Senato, era arrivata da Papa numerosi membri dell’attuale governo negli Wojtyla nel corso dell’incontro con il Movi- ultimi anni. Tiene conto delle richieste dei mento per la Vita in occasione del 25°anno parlamentari del centrosinistra durante il dell’approvazione delle legge sull’aborto, con processo di attuazione della direttiva l’invito alle donne di farsi promotrici di un 2000/78/CE, di cui costituisce un’adeguata “nuovo femminismo”, senza farsi condizio- trasposizione nel nostro ordinamento, si nare da “modelli maschili”. fonda su di un lavoro di studio accademico Sono passati tre anni dall’approva- seguito all’insoddisfacente attuazione della zione della legge 40 sulla Procreazione Me- stessa. dicalmente Assistita (Pma) e un anno e mezzo Sulla proposta di legge antidiscrimina- dal referendum che ne chiedeva le modifiche. toria non ci sono scuse: il divieto di discri- Tre anni che hanno visto puntualmente minazione, i crimini d’odio, l’attuazione delle le coppie italiane con problemi di fertilità direttive comunitarie non necessitano di com- scontrarsi con le restrizioni imposte dal legi- promessi politici, discussioni, punti program- slatore sulle tecniche di fecondazione assi- matici. Basta legiferare. Un suggerimento al stita. governo che verrà: per governare bisogna es- Una prima valutazione riguarda i casi sere in grado di “fare” ciò che si è in grado di aborto spontaneo, che sono aumentati del di “reclamare” quando si è all’opposizione. 44%, e le gravidanze portate a termine che Se l’attuale maggioranza parlamentare non sono calate del 30%. Questi i dati riportati avrà la forza politica e la coerenza etica di da Paolo Giovanni Arpini, presidente della approvare la norma antidiscriminatoria esat- Società Italiana di Embriologia Riprodu- tamente nei termini in cui si propone, dimo- zione e Ricerca (Sierr) facendo un confronto strerà di mancare di dignità, dimostrerà di dei risultati di 1000 cicli di fecondazione as- non essere maggioranza di governo. sistita eseguiti in circa venti centri italiani [s.f. - g.t.] prima dell’entrata in vigore della legge, con 800 cicli eseguiti dopo. Il motivo di questo importante aumento è che oggi non è più consentita la selezione pre-impianto dell’em- brione. E visto che l’assurda legge italiana obbliga comunque a impiantare tutti gli em- brioni fecondati, quindi anche quelli più “de- boli” o malati, la percentuale di esiti posi- legge 40 tivi diminuisce. Complessivamente con la legge 40 è aumentato del 59% il numero di modello vaticano embrioni di cattiva qualità trasferiti in utero. L’obbligo di trasferire tutto quello che viene prodotto si ripercuote sui casi di aborto pre- enetisti, giuristi, bioetici, e as- coce e, naturalmente, ha un forte peso sulla «Gsociazioni degli utenti, che salute psicologica della donna che si sotto- erano stati ascoltati nel corso delle audizioni pone alle pratiche di fecondazione assistita. opportunamente promosse dal presidente Secondo risultato: dai dati forniti dal della XII Commissione (Igiene e sanità del Cecos (Centri studio conservazione ovociti e Senato n.d.r.), avevano sollevato una serie di sperma umani) salta all’occhio un fenomeno obiezioni e di rilievi critici di cui non si po- tanto prevedibile quanto preoccupante, l’au- teva non tener conto. È invece prevalsa la lo- mento di gravidanze gemellari. Nelle donne gica della difesa aprioristica e cieca del prin- giovani, che rispondono bene alla stimola- cipio del ne varietur rispetto al testo tra- zione per cui tutti e tre gli ovociti inseminati smesso dalla Camera, seguendo, fin troppo vengono fecondati, vi è l’obbligo di impian- pedissequamente, le indicazioni e i richiami tare tre embrioni. Con un aumento di gravi- provenienti da Oltre Tevere». danze trigemine che, nel caso dei centri
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Cecos, è stato dall’ 1,8% al 4,3% e, com- tra le strutture più grandi hanno costituito plessivamente, le gravidanze multiple dal una sorta di “dipartimento internazionale” 15,9 al 21%. dedicato esclusivamente alle coppie che pro- Un dato che, in procreazione medi- vengono dall’estero. In questo paese, tuttavia, calmente assistita, denota un insuccesso che non è mai stata creata un’autorità governa- deriva dall’aver preso alla lettera la legge tiva che regolamenti e controlli i centri di senza pensare alla salvaguardia della salute Pma, mentre è presente una società scienti- della donna, tanto che in alcuni centri le fica (Sociedad Española de Fertilidad, Sef) coppie hanno diffidato il medico dall’im- che funge da ente scientifico di riferimento. piantare tutti e tre gli embrioni. Una delle tecniche più richieste dalle coppie Le limitazioni imposte dalla legge 40 italiane è l’ovodonazione, gravata dalla hanno avuto una inevitabile e preannunciata spesa da sostenere a titolo di “rimborso” per conseguenza: spingere le coppie infertili a le donatrici, per lo più giovani donne o stu- espatriare per cercare all’estero una solu- dentesse, che varia dai 2.000 ai 3.000 euro. zione al proprio problema, costringendole a La diagnosi genetica pre-impianto (Pgd) “viaggi della speranza” pieni di incognite e viene effettuata nella maggior parte dei difficoltà psicologiche, in paesi in cui non grandi centri e si esegue sulle cellule del- sempre vengono attuati seri controlli. Ed ob- l’embrione. Delle sette strutture contattate bligandole ad affrontare elevati costi econo- solo una non contempla la Pgd tra le opzioni mici. disponibili per le coppie. Una prima indagine, condotta dopo Un’alta presenza di italiani si con- un anno dall’approvazione della legge 40, ferma in Svizzera, soprattutto nei centri di Lu- dall’Osservatorio sul turismo procreativo, di- gano, poiché per tradizione il Canton Ticino retto dal ginecologo Andrea Borini, aveva di- ha sempre avuto stretti rapporti con l’Italia, segnato una mappa dei centri esteri ai quali in particolare con la Lombardia da cui pro- si rivolgono di preferenza le coppie italiane vengono molte coppie: i numeri sono minori e le motivazioni che portavano alla scelta del rispetto a quelli della Spagna perché vi sono centro, in mancanza di dati ufficiali e siste- meno centri, ma anche a causa della legisla- matici. zione svizzera, più restrittiva di quella spa- Il “British Medical Journal” nel nu- gnola: non è consentita l’ovodonazione, mero del 9 Dicembre scorso intitolava: Ita- mentre la diagnosi genetica pre-impianto può lians are forced to go abroad for assisted re- essere condotta solo sulla donna, e non su en- production” riprendendo i dati di una più re- trambi. cente ricerca dell’Osservatorio sul turismo Il Belgio si conferma tra le più im- procreativo, condotta su 27 centri esteri. I portanti città europee per la Pma: le pazienti dati sono inequivocabili: sono quadruplicate italiani in Belgio sono passate da 204 prima le coppie italiane che nell’ultimo anno sono della legge 40 alle attuali 775 all’anno. Un state trattate nei centri presi in esame : 4.173, punto di riferimento ormai consolidato per in confronto a 1.066 prima dell’introduzione molte coppie italiane è costituito dalla strut- della legge 40. tura dell’università di area fiamminga della È la Spagna a fare la parte del leone, capitale belga, la “Free University”. Un diventando il punto di riferimento in Europa centro che, con i suoi 3.500 cicli all’anno, è per chi cerca un figlio con la fecondazione considerato il maggiore d’Europa. Le coppie assistita. Basti pensare che, in numeri asso- italiane, già presenti prima della legge 40, luti, le coppie che si recano in Spagna sono sono raddoppiate dopo l’entrata in vigore di passate da 60, prima dell’approvazione della quest’ultima, passando dal 5 all’11% del to- legge 40 alle attuali 1.365. Un vero e proprio tale dei pazienti. boom di italiani che ha aperto un grande bu- In Gran Bretagna gli alti costi dei siness, anche a causa dalle ampie possibilità trattamenti e le difficoltà linguistiche, costi- concesse dalla legislazione spagnola, molto tuiscono un deterrente per la coppie italiane, liberale, che consente sia la donazione di ga- che si rivolgono soprattutto ai centri dove ci meti, sia la selezione del sesso del nascituro sono medici che parlano la nostra lingua. in presenza di patologie legate ai cromosomi Resta il fatto che il numero di coppie italiane sessuali. In Spagna inoltre il turismo pro- è quadruplicato passando dalle 25 che si creativo è supportato da un’ampia serie di erano recate nei centri inglesi contattati servizi, primo fra tutti la presenza di inter- prima dell’entrata in vigore della legge 40 preti e/o di medici italiani o bilingue. Alcune alle attuali 100.
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In Grecia, in un noto centro di Salo- centri esteri da parte di diversi siti al servizio nicco (1.300 cicli/anno) le pazienti Italiane, delle coppie con problemi di fertilità. assenti prima della legge 40, sono attual- Ma torniamo in Italia: la legge 40 mente il 12-15% del totale. Le maggiori ri- sulla fecondazione assistita continua a mie- chieste riguardano soprattutto ovodonazione tere insuccessi nonostante i suoi sostenitori e Fivet, mentre non si esegue la Pgd che ha continuino a difenderla: l’ultimo caso è invece una lunga tradizione in Turchia presso quello della coppia sarda che si è vista re- un ospedale pubblico di Istanbul dove le spingere il ricorso alla Corte Costituzionale coppie italiane raggiungono il 10-20% del to- contro l’art. 13 che vieta l’analisi pre-im- tale. pianto sull’embrione anche in presenza di Richieste da parte di coppie italiane anomalie genetiche. A sollevare la questione si registrano anche a Cipro, dove stanno era stato il Tribunale di Cagliari, al quale si giungendo i primi pazienti provenienti dal no- era rivolta una coppia sterile e portatrice stro paese. sana dell’anemia mediterranea che aveva Per quanto riguarda i costi dei trat- fatto ricorso alla fecondazione in vitro. tamenti si confermano i dati acquisiti nella La Corte, non prendendo in conside- ricerca del maggio 2005. Nei migliori centri razione la presunta incostituzionalità della esteri europei il costo della Fivet con ovodo- legge 40, in disaccordo con il diritto alla “tu- nazione si aggira attorno ai 5.000-7.000 euro. tela alla salute” presente nella Costituzione, La sola Fivet costa mediamente 3.500-3.700 ha dichiarato non ammissibile il ricorso, euro, l’Icsi può prevedere o meno un costo emettendo un giudizio ancora una volta poli- aggiuntivo di 500-1.000 euro, mentre la Pgd tico e dimostrando quanto le attuali regole varia a seconda del numero di cromosomi siano sbagliate e punitive, soprattutto nei analizzati tra 1.500-3.500 euro. confronti delle donne. Il fatto che l’uso della Pgd si stia am- [mirella parachini] pliando enormemente nei centri esteri sugge- risce un suo impiego incongruo e forse non pienamente giustificato. Il numero di coppie * Mirella Parachini è Medico Specialista in Oste- portatrici di malattie genetiche è infatti tricia e Ginecologia, Dirigente I° Livello Azienda esiguo rispetto al totale dei pazienti. Si so- Ospedaliera S. Filippo Neri, Membro del Direttivo della Fiapac (Federazione Internazionale degli spetta, perciò, che sia in atto una specula- operatori di aborto e contraccezione). zione su questo tipo di indagine che grava in maniera non indifferente sui costi finali dei trattamenti. Dall’indagine emerge anche un altro spilli elemento: si stanno creando veri e propri network di centri che talvolta si avvalgono di VIOLENTI SOTTO SCORTA. Ritenere strutture presenti in paesi differenti anche in inaccettabili le opinioni altrui e conte- termini di legislazione. In tal modo si riesce starle è legittimo, farlo in maniera ano- a fornire alla coppia la più ampia gamma nima ed imbrattando monumenti può possibile di servizi, e ad incrementare il bu- suonare minaccioso ed è sicuramente in- siness. civile. Il questore di Genova ha ritenuto Internet è uno strumento assoluta- di assegnare la scorta a mons. Bagnasco, mente prioritario, che consente alle coppie di sono valutazioni che spettano alla polizia conoscere il panorama della Pma a livello in- e delle quali prendiamo atto, convinti che ternazionale. lo Stato debba garantire l’incolumità dei I siti web che si occupano dell’argo- suoi cittadini. Mi domando solo se la po- mento sono molteplici e comprendono anche lizia abbia preso in considerazione l’ipo- le diverse organizzazioni di pazienti. tesi di assegnare una scorta alle migliaia Come peraltro avviene in altri settori di cittadini omosessuali dichiarati e con- della medicina non esiste alcun tipo di rego- viventi che da sabato scorso (31 marzo), lamentazione o controllo della veridicità dei giorno delle vergognose dichiarazioni del dati presentati. Risulta pertanto difficile presidente della Cei su convivenze, in- orientarsi tra le varie informazioni disponi- cesto e pedofilia, rischiano di essere vit- bili, della cui attendibilità e oggettività non tima di violenze di stampo razzista più esiste alcun garante. Non è noto, per esempio che in passato. con quali criteri vengano scelti e segnalati i 3 aprile 2007 [mario di carlo]
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i è parlato e si parla, a proposito e alla natura di Dio. La fede è il frutto dell’a- Sa sproposito, di guerre di civiltà e nima, non del corpo. Chi quindi vuol con- di religione, e purtroppo guerre che hanno in durre qualcuno alla fede ha bisogno della ca- sé anche questo orrendo sentore si stanno già pacità di parlar bene e ragionar correttamente, combattendo. Ma chi avrebbe potuto imma- non invece della violenza e della minaccia… ginare che una guerra simile, se non delle Per convincere un’anima ragionevole non è armi certo delle ideologie, si potesse rischiare necessario disporre né del proprio braccio, né grazie a una imprevedibile gaffe del nuovo di strumenti per colpire, né di qualunque altro papa di Roma, Joseph Ratzinger, il quale si è mezzo con cui si possa minacciare una per- dato il nome di Benedetto XVI per richia- sona di morte…”. L’affermazione decisiva in marsi a un suo predecessore, mostratosi (tar- questa argomentazione contro la conversione divamente e vanamente) uomo di pace du- mediante la violenza è: non agire secondo ra- rante la prima guerra mondiale? gione è contrario alla natura di Dio. L’editore Il 13 settembre 2006 papa Ratzinger Theodore Khoury, commenta: per l’impera- ha voluto tenere nell’Università di Ratisbona tore, come bizantino cresciuto nella filosofia (Regensburg), dove aveva già insegnato da greca, questa affermazione è evidente. Per la giovane, una lectio magistralis, che per al- dottrina musulmana, invece, Dio è assoluta- cune sue incaute espressioni ha suscitato ira mente trascendente. La sua volontà non è le- e scandalo presso i musulmani. Rileggiamone gata a nessuna delle nostre categorie, fosse il passo incriminato. anche quella della ragionevolezza. In questo «Nel settimo colloquio edito dal prof. contesto Khoury cita un’opera del noto isla- Khoury, l’imperatore (un Michele Paleologo mista francese R. Amaldez, il quale rileva che ndr) tocca il tema della Jihad, la guerra santa. Ibn Hazm si spinge fino a dichiarare che Dio Sicuramente l’imperatore sapeva che nella non sarebbe legato neanche alla sua stessa pa- sura 2256 si legge: “Nessuna costrizione nelle rola, e che niente lo obbligherebbe a rivelare cose di fede”. Ė una delle sure del periodo a noi la verità. Se fosse sua volontà, l’uomo iniziale, dicono gli esperti, in cui Maometto dovrebbe praticare anche l’idolatria». stesso era ancora senza potere e minacciato. Cerchiamo di capire le motivazioni Ma, naturalmente, l’imperatore conosceva profonde di questo passo. Il papa si rifà a un anche le disposizioni, sviluppate successiva- testo del XIV secolo, citato da un recente stu- mente e fissate nel Corano, circa la guerra dioso tedesco, in cui un imperatore bizantino, santa. Senza soffermarci sui particolari, come discutendo con un saggio persiano, ammette la differenza di trattamento tra coloro che pos- dapprima che una sura del Corano dichiara siedono il ‘Libro’ e gli infedeli, egli, in modo che non ci deve essere costrizione nelle cose sorprendentemente brusco, brusco al punto di di religione. Dunque concede qualcosa all’i- stupirci, si rivolge al suo interlocutore sem- slam; ma subito dopo spiega che questa sura plicemente con la domanda centrale sul rap- risale al periodo in cui Maometto era senza porto tra religione e violenza in generale, di- potere, mentre le altre sure, scritte da lui al cendo: “Mostrami pure ciò che Maometto ha potere, proclamano la guerra santa e il do- portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle minio sugli infedeli. Poi, riportato il giudizio cose cattive e disumane, come la sua diret- che di nuovo nell’islam non ci sono se non tiva di diffondere per mezzo della spada la «cose cattive e disumane», ne prende un po’ fede che egli predicava”. L’imperatore, dopo le distanze, solo però per «il modo sorpren- essersi pronunciato in modo così pesante, dentemente brusco al punto da stupirlo», non spiega poi minuziosamente le ragioni per cui per la sostanza. In seguito tutto il suo discorso la diffusione della fede mediante la violenza insiste sul fatto che diffondere la fede con la è cosa irragionevole. La violenza è in con- violenza è un agire contro la ragione e la na- trasto con la natura di Dio e la natura dell’a- tura di Dio, e che chi vuol condurre alla fede nima. “Dio non si compiace del sangue – egli ha bisogno del parlar bene e non della vio- dice –; non agire secondo ragione è contrario lenza: insomma, una lezioncina impartita al-
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l’islam con le parole del Paleologo, da cui il lunga storia. E invero ha significato dapprima papa non si dissocia affatto. Anzi, a rincarare parola, poi discorso e ragionamento, indi ra- la dose, si rifà a due moderni esperti, secondo gione e infine razionalità; mentre nei testi cri- i quali, se per l’imperatore educato alla cul- stiani compare solo all’inizio del Vangelo di tura ellenistica Dio è ragionevolezza, per la Giovanni, trasformato in parola di Dio, por- dottrina musulmana, “invece”, Dio è assolu- tatrice di luce agli uomini, i quali però hanno tamente trascendente e non legato né alla ra- preferito le tenebre. E la traduzione latina con gionevolezza (il logos greco) né alla sua pa- “Verbum”, che non ha avuto la stessa com- rola. plessa storia di logos in greco, è rimasto a si- Come non vedere che si formula qui gnificare soltanto parola divina e nulla più. (da che pulpito!) una dichiarata opposizione Insomma, il logos evangelico ha ben poco a tra cristianesimo, religione della non-violenza che fare col logos greco, è semmai una sua e della ragione, e islam, religione della vio- lettura in chiave biblica; ma a papa Ratzinger lenza e della trascendenza irragionevole? Ma è servito a identificare, auspice il Paleologo, domandiamoci: il papa ha espresso con le pa- la “parola” divina della teologia cristiano-cat- role del Paleologo il suo pensiero, che però è tolica con la “razionalità” umana della tradi- stato frainteso, o il suo è stato un momen- zione filosofica greca. E partendo da questa taneo lapsus? idea, ha lamentato la “disellenizzazione” del Per rendercene conto, risaliamo alla cristianesimo a opera della tarda scolastica del sua attività di cardinale, prefetto della Con- sec. XIII e XIV (che separò fede e ragione), gregazione della fede (l’ex SantoUffizio). Eb- della Riforma nel sec. XVI e della critica bi- bene, nella Dichiarazione Dominus Iesus, del blica del sec. XIX: una improbabile ricostru- 6 agosto 2000. egli dichiarava che il dialogo zione storica, che ignora che la prima e radi- interreligioso «non sostituisce ma accom- cale disellenizzazione è stata opera del cri- pagna la missione evangelizzatrice della stianesimo, che all’apertura dell’ellenismo Chiesa»: dunque, dialogare, sì, ma come con politeistico ha opposto il monoteismo biblico minori, per espandersi. E, dopo aver richia- di un dio “geloso”. mata «l’obbedienza della fede» e aver am- Ora, è certamente vero che tutta la teo- monito che «l’unica Chiesa di Cristo è la logia cristiana è inevitabilmente intrisa, oltre Chiesa cattolica», dichiarava perentoriamente che di miti orientali, anche di filosofia greca: che «le altre religioni costituiscono un osta- greci di lingua erano i primi cristiani dialo- colo per la salvezza». E così ha cancellato il ganti coi greci ellenisti, i quali in nome della Concilio Vaticano II (1961-1965), che aveva ragione si presero beffe del folle discorso con affermato nella Unitatis redintegratio (21 cui, di fronte all’Areopago, Paolo identificava nov. 1964) che «tutte le chiese cristiane pos- il loro dio ignoto con Cristo risorto. In se- sono essere strumento per la salvezza», e guito tentarono la via della identificazione tra nella Nostra aetate (28 ott. 1965) che con le cultura ellenistica e cultura biblica (nella ver- religioni non cristiane la Chiesa deve «pro- sione cristiana) alcuni padri della chiesa d’o- muovere l’unità cercando ciò che hanno in co- riente, da Clemente Alessandrino, che, attra- mune». Ma Ratzinger, da cardinale con la Do- verso l’interpretazione allegorica dei miti cri- minus Deus e da papa con la lectio magi- stiani, ripensò il cristianesimo con le cate- stralis, non improvvisa e si rifà non al Con- gorie dell’ellenismo, e a Origene che, non a cilio ma a papa Wojtyla, che nella Redemp- caso, fu dichiarato eretico. Ma poi, nei con- toris missio aveva affermato che «il dialogo cilii ecumenici iniziati da Costantino a Nicea deve essere condotto con la convinzione che nel 325, all’allegorismo ellenizzante si op- la Chiesa è la via ordinaria di salvezza e che pose l’escogitazione di teologismi irrazionali solo essa possiede i mezzi della salvezza». imposti come dogmi (tra l’altro inesistenti nei L’identificazione del cristianesimo testi sacri), e il cristianesimo più o meno el- come religione che esclude le altre in quanto lenizzante si trasformò in una religione “cat- «ostacoli per la salvezza», è stata ieri l’idea tolica, apostolica e romana”. Il che, tradotto chiave del Ratzinger cardinale; poi, a Rati- in italiano, significa “universale, clericale e sbona, il Ratzinger papa vi ha aggiunto la imperiale”, cioè religione destinata a tutti, con nuova idea del cristianesimo come religione un clero sovrapposto ai laici, legata al potere ellenizzante della ragione. dello stato. Nell’insieme, tutto il cristiane- Quanto a questa identificazione della simo, mentre si serviva delle parole greche e ragione cristiana col logos, è stato giusta- latine, ne ripudiava la tradizione culturale mente osservato che logos ha in greco una come “paganesimo”, cioè incultura, e con
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Agostino la definiva “città del diavolo” in A questa richiesta il papa dapprima ha confronto alla civiltà giudaico-cristiana, “città fatto esprimere il suo “rammarico” dal segre- di Dio”. tario di stato, card. Bertone; il che ovviamente Addio eredità ellenistica! Siamo al non è bastato. Infine, il 17 settembre, si è de- momento in cui Teodosio instaura definitiva- ciso a rispondere di persona (non dal soglio mente il cristianesimo come cattolicesimo, pontificio ma dalla meno solenne vacanza di imponendolo (oscenità cesaro-papista ignota Castel Gandolfo), confermando di essere «vi- al mondo più antico) con la minaccia delle vamente rammaricato per le reazioni suscitate punizioni umane e divine “alle menti” dei da un breve passo del suo discorso, ritenuto sudditi, non solo pagani ma anche cristiani. offensivo per la sensibilità dei credenti mu- Cominciava quella religione del potere che sulmani». Siamo sempre lì: il papa è ramma- continuerà ad affermare nella predica principi ricato, ma non per le cose da lui dette, bensì in parte nuovi e di grande umanità, ma li per le reazioni suscitate tra gli altri: come se smentirà nella pratica con quella irragionevo- l’offeso sia stato lui, non i musulmani. Ep- lezza dei dogmi e con quella violenza del po- pure, bontà loro, molti rappresentanti degli tere, che papa Ratzinger ha attribuito all’i- stati a maggioranza musulmana si sono di- slam, in modo forse “non brusco”, ma certa- chiarati soddisfatti di così ambigue dichiara- mente inequivocabile. zioni; altri, i più propriamente religiosi, ov- Fu una svolta storica. Da allora il cri- viamente no. Ma, bene o male, la cosa è fi- stianesimo, pur continuando a operare con le nita lì, e la guerra di religione non c’è stata: categorie mentali o piuttosto con le parole i nemici comuni sono altri, occorre serrare le dell’ellenismo, ha rappresentato una totale file. frattura con la tradizione ellenistico-romana, Per riaprire il dialogo tra le religioni inaugurando al suo posto una inedita, o piut- monoteistiche dopo la gaffe della lectio ma- tosto biblica, vicenda di intolleranza. C’è vo- gistralis, il papa, invece delle scuse, ha com- luto l’umanesimo per cominciare un recupero piuto due disinvolte correzioni di rotta col storico dell’ellenismo, il cui politeismo fu, contrastato viaggio in Turchia, è andato a certo non senza contraddizioni, il modo an- buon fine grazie al dichiarato appoggio al- tico della tolleranza e della laicità. Per questo l’annessione della Turchia all’Unione eu- si oppose al cristianesimo, che nel suo mo- ropea, fino ad allora da lui avversata, e alla noteismo, unico tra tutti i culti antichi, era sua preghiera nella ex-cattedrale cristiana di «insigne per il disprezzo verso gli dèi» degli Santa Sofia al “Dio unico”, venerato da tutte le religioni monoteistiche, poco prima defi- altri (Plinio XIII,9), e «incline alla supersti- nite «un ostacolo alla salvezza». Il tutto, come zione, contrario alle religioni» degli altri (Ta- è costume della Chiesa cattolica, senza alcuna cito, Hist. V,13). Era, questa, una lettura as- dichiarata resipiscenza, ma come ripetendo solutamente corretta del cristianesimo, anche cose da sempre dette. È comunque un atto se nessuno vorrà negare che nei suoi sviluppi nuovo e progressivo, che contiene quasi un storici ci sia anche dell’altro, e che alla reli- barlume di politeismo e perciò di laicità, e gione del potere duramente imposta dall’alto che sarebbe da accogliere come tale, se al suo si sia sempre associato dal basso un forte ri- fondo non permanesse l’ispirazione, dichia- chiamo ai valori dell’amore del prossimo e di rata con successivi aggiornamenti da Pio XII quella che oggi si suole definire dignità della e da Giovanni Paolo II, di fare dell’intesa in- persona umana (che però l’autoritarismo del terreligiosa uno strumento della lotta, prima clero inevitabilmente conculca). al comunismo, poi al materialismo, oggi al Tornando alla lectio di Ratisbona dopo soggettivismo e al relativismo, nemici di averne verificato la coerenza con tutto il pen- turno e di sempre della Chiesa cattolica. siero di Ratzinger e la sua incoerenza logica Il «soggettivismo che considera la ra- e storica, dobbiamo concludere che, anche se gione unica fonte di conoscenza» e il relati- in quel momento egli non era infallibile, in vismo, anzi la «dittatura del relativismo», quanto parlava non dalla cattedra pontificia semplici aggiornamenti delle altre due for- ma solo da una cathedra magistralis, il suo mule dopo la scomparsa di materialismo e co- discorso è stato un mandare al diavolo de- munismo, sono oggi la bestia nera di Papa cenni di sforzi dei suoi predecessori per il dia- Ratzinger, cui egli contrappone una improba- logo ecumenico tra cristiani e con l’islam: bile razionalità e addirittura laicità cattolica, onde le inevitabili reazioni da parte dei mu- corollario e variante dell’idea wojtyliana della sulmani, che chiedevano sue scuse formali. subordinazione della scienza alla fede (Fides
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et ratio, 1998). Insomma, l’apertura al dia- trebbe dire di tutti i papi; e i papi non rice- logo interreligioso continua ad avere questo vono ancora il corpo diplomatico nella Sala suo inconfondibile marchio di antilaicità e an- regia, affrescata con le loro glorie belliche, tra timodernità. le quali, la strage dei cristiani ugonotti del Quanto poi all’immediato significato 1572? politico di queste tesi papali, alla loro origine Per papa Ratzinger le radici cristiane, si può rintracciare un’immediata provoca- associate all’umanesimo o all’ellenismo, an- zione dell’ex presidente della Repubblica Ita- ziché rappresentare, come è stato, la mille- liana, l’imprevedibile Francesco Cossiga, che naria violenza della religione del potere, rap- nel gennaio 2002 propose di inserire le “ra- presenterebbero proprio quella ragione e dici cristiane” nella Costituzione europea: quella laicità che sono il patrimonio più pre- cinque mesi dopo, la sua proposta fu accolta zioso della civiltà moderna, e che la Chiesa e insieme integrata con le “radici umani- ha sempre anatemizzato; ma ora, secondo il stiche” dal suo successore Carlo Azeglio suo costume, se ne appropria come se fossero Ciampi, e infine ossessivamente caldeggiata una sua invenzione e, sostituito l’umanesimo (solo per le radici cristiane) da papa Wojtyla con l’ellenismo, pensa a ricostruire il dialogo e da tanti cattolici al suo seguito presso il par- ecumenico e monoteistico tra il cattolicesimo lamento europeo. La novità stava proprio qui, e le altre religioni cristiane, e con l’ebraismo, nel cristianesimo e nell’umanesimo santa- l’islam e, possibilmente, tutte le altre, contro mente accoppiati, allora da Ciampi per cor- soggettivismo, relativismo e laicità. reggere l’unilateralità delle radici cristiane, Ma infine, come conciliare le radici oggi da papa Ratzinger per associare il cri- cristiane col dialogo interreligioso? Può il cri- stianesimo all’umanesimo e all’ellenismo, e stianesimo, mentre si afferma come sola reli- farne, in un’improbabile rilettura storica, la gione ragionevole, conciliarsi con le religioni religione del logos. Un bel tema culturale da dichiarate irragionevoli e addirittura «un osta- discutere, queste radici ellenistiche del cri- colo alla salvezza»? Possono le radici cri- stianesimo, religione della ragione e della lai- stiane d’Europa conciliarsi con la presenza cità: con prevedibile grave scontro tra le di- nell’Unione Europea, oltre che delle mino- verse interpretazioni. ranze musulmane nei Balcani e di quelle Ora, affermare le radici cristiane può sparse ormai dappertutto, anche della Turchia significare tante cose, ma certamente anche musulmana? Se l’islam è in Europa, se l’Eu- celebrare la violenza millenaria della reli- ropa è anche islam, le radici cristiane, sia pure gione del potere, con l’imposizione di Teo- associate all’umanesimo e all’ellenismo, non dosio alle “menti”, i sette capitolari di Carlo sono le sue sole radici, che comunque op- Magno comminanti la pena di morte per im- porrebbero l’Europa cristiana a tutte le altre porre il cristianesimo ai sassoni, e tutto il noto confessioni, a cominciare dall’islam, contro il corredo di crociate contro gli eretici e gli in- quale sono oggi tragicamente in atto molte fedeli, della evangelizzazione come coloniz- guerre più o meno locali. In un mondo dove zazione, delle inquisizioni e dei roghi, la pena si parla, a proposito e a sproposito, di guerre di morte inflitta da San Pio IX ai suoi avver- di religione, le radici cristiane non servono sari politici, l’incoraggiamento di Leone XIII alla pace mondiale. al colonialismo, perché «i barbari non sono Eppure, tra queste contraddizioni con- di sé ipsius e perciò sono nullius», e tutte le tinua a destreggiarsi papa Ratzinger tra il tresche concordatarie dei papi del XX secolo plauso generale dei politici d’Italia e del col fascismo, il franchismo, il nazismo, fino mondo “occidentale e cristiano”. alla pena di morte sancita al n. 2266 del Ca- techismo di papa Wojtyla (che tuttavia si è poi affacciato alla finestra del Vaticano per gri- * Mario Alighiero Manacorda è già professore di dare: «Nessun uomo, nessuna società ha il di- Storia dell’educazione nell’Università “La Sa- ritto di uccidere un uomo!»). Significa so- pienza” di Roma. prattutto evocare le tremende guerre di reli- gione che hanno per secoli contrapposto po- polo a popolo e devastato l’Europa. Vogliamo dimenticare Dante, quando di papa Bonifacio VIII diceva che aveva «guerra presso a Late- rano, E non con saracin né con giudei, Ché ciascun suo nimico era cristiano»? Lo si po-
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edele alla linea politica del Partito seguita da molte iniziative analoghe volte a Fcomunista, suo partito di antica ap- sensibilizzare l’opinione pubblica e soprat- partenenza, che fin dal primo dopoguerra con- tutto le pubbliche istituzioni sul gravissimo siderava la Chiesa cattolica fattore di stabilità problema posto al corretto svolgimento della in Italia, Giorgio Napolitano, nel suo primo vita politica e allo stesso sviluppo economico messaggio d’inizio d’anno come Presidente dalla presenza di centri di contropotere ma- della Repubblica, ha voluto ribadire una fioso presenti ormai non solo nelle regioni del profonda sintonia con la Chiesa cattolica, sud. Un’altra significativa manifestazione si con le sue espressioni di base, con le sue voci era svolta il 21 marzo di quest’anno a Torino più alte. come nona Giornata della memoria dell’im- Pur se il Presidente avrebbe potuto più pegno contro le mafie per ricordare le tante correttamente denunciare l’acquiescenza della vittime di mafia pubbliche istituzioni alle istanze della Santa Nella stesa direzione si può leggere Sede e della Cei, bisogna dargli atto che non anche un’iniziativa senza precedenti la ri- ha identificato la Chiesa cattolica con le sole chiesta di una scomunica contro mafiosi gerarchie ecclesiastiche – le sue voci più alte chiesta da Giancarlo Bregantini vescovo di – ma ha riconosciuto l’esistenza e la rappre- Locri e Gerace dopo avere dichiarato pubbli- sentatività delle sue espressioni di base. camente nella Settimana sociale delle Chiese Un riconoscimento non solo formale di Calabria che la mafia è una “struttura di perché suffragato da gesti concreti quali l’alto peccato”. Un appello alla riscoperta del “pec- patrocinio concesso a Contromafie: Stati ge- cato sociale” può essere intesa la condanna nerali dell’Antimafia, che si sono svolti a pubblica dell’arcivescovo di Chieti Bruno Roma dal 17 al 19 novembre. È stata senza Forte contro l’evasione fiscale. dubbio la manifestazione più significativa or- Un altro tema che ha mobilitato la ganizzata nel corso dell’anno da una di quelle chiesa di base italiana è stato il referendum espressioni di base: l’Associazione Libera. confermativo sulla riforma istituzionale, ela- Anche se cattolico è il suo fondatore e ispi- borata dalla maggioranza berlusconiana, pro- ratore don Luigi Ciotti e cattolici sono mol- mosso da un Comitato presieduto da Oscar tissimi dei membri più attivi, l’Associazione Luigi Scalfaro e sostenuto da molti esponenti non è propriamente un’organizzazione “cat- della cultura e della comunità ecclesiale. Sol- tolica” né tanto meno ecclesiale. Accoglie al lecitata da un documento sottoscritto da 41 ri- suo interno gruppi e associazioni di diverse viste d’ispirazione cristiana e da appelli di as- ispirazioni culturali e politiche ed è finaliz- sociazioni cattoliche, la mobilitazione è stata zata alla lotta contro la mafia anche attraverso ampia e diffusa ed ha contribuito notevol- la gestione dei beni confiscati ai mafiosi. Essa mente alla sconfitta delle forze che intende- costituisce una delle più preziose esperienze vano stravolgere la Carta costituzionale e che di impegno politico dei cattolici che non te- godevano, invece, del tacito appoggio di Co- mono di contaminarsi con altri, non fanno del munione e liberazione e della Presidenza loro impegno uno strumento di “promozione” della Cei. ecclesiale e occupano uno spazio fra i meno Completano il quadro della vitalità appetibili perché fonte di pericoli e di rischi. delle espressioni della base ecclesiale il con- La manifestazione romana è pienamente riu- vegno per il decennale del Movimento Noi scita per l’organizzazione, la partecipazione, Siamo Chiesa del febbraio e il XXX Incontro il valore dei contenuti e l’impatto mediatico: nazionale delle Comunità cristiane di base 6 mila partecipanti in 3 giorni, 50 relatori in nel dicembre, l’eco dell’Appello al papa due sessioni plenarie, circa 500 contributi ed perché non ricevesse Berlusconi e Fini in- interventi nel corso dei gruppi di lavoro; 200 sieme ai partecipanti del Partito popolare eu- testate accreditate e 40 giornalisti stranieri, ropeo, le posizioni antiberlusconiane di Fa- oltre 2 mila giovani per la notte bianca del- miglia cristiana e della rivista dei gesuiti mi- l’Antimafia. Essa era stata preceduta e sarà lanesi Aggiornamenti sociali alla vigilia delle
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elezioni. Significativi, in un tempo in cui del Concilio Vaticano II , il secondo l’ha su- molto si discute sul ruolo delle donne nella bordinato all’interpretazione recentemente politica e nella Chiesa, anche il convegno or- data da Benedetto XVI sulla necessità che sia ganizzato dai Gruppi donne delle Comunità conciliabile con la continuità nella tradizio- cristiane di base per un’emancipazione dagli nale dottrina della Chiesa. Il primo ha soste- stereotipi al maschile del divino e quello in- nuto la responsabilità dei laici cattolici in po- ternazionale promosso dal Coordinamento litica dichiarando che è meglio agire da cri- delle Teologhe italiane per un’autonoma teo- stiani che limitarsi a professarsi tali, il se- logia al femminile. condo ha confermato la pretesa della gerar- Queste voci in diversa misura non al- chia di indicare la linea da seguire nelle lineate o apertamente in dissenso con la linea scelte. La sua consonanza con le posizioni del pastorale dell’episcopato non hanno trovato papa, rafforzata nella lunga relazione pro- molto spazio nell’universo mediatico creato grammatica dello stesso Ratzinger sta a si- da giornali, radio e televisioni molto più at- gnificare che la sua linea politica sopravvi- tenti alle manifestazioni in cui hanno risuo- verà alla fine del suo mandato di Presidente nato le voci più alte. Fra queste particolare della Cei già annunciata da oltre un anno e attenzione è stata data al Convegno della non ancora avvenuta. Chiesa italiana che si è svolto a Verona nei Il cardinale ha continuato a guidare la giorni 16-20 ottobre: il IV della serie iniziata Chiesa italiana in questa fase di lunga transi- a Roma nel 1976 e proseguita ogni dicci anni zione intralciandone l’aggiornamento, mentre con i convegni di Loreto 1985 e Palermo urgono interrogativi e problemi che necessi- 1995. Ha avuto per tema Testimoni di Gesù tano di soluzioni adeguate alla progressiva se- risorto, speranza del mondo, ha visto la par- colarizzazione della società e all’aumento tecipazione di 2700 delegati: 1800 selezionati della presenza e dell’influenza di nuove cul- dalle curie diocesane e gli altri scelti dalle As- ture e di nuove religioni. Il cardinale ha mo- sociazioni ufficiali e dagli ordini religiosi. strato nel suo libro recentissimo Nuovi segni Preceduto da una serie di iniziative locali e dei tempi. Le sorti della fede nell’età dei mu- da cinque incontri organizzati dalla Cei per tamenti edito da Mondadori, di leggere bene approfondire i temi indicati nel Documento i segni dei tempi, senza proporre, però, ricette preparatorio, il convegno è stato presentato all’altezza delle alle sue analisi. Il mondo come un momento di svolta nella Chiesa ita- cambia rapidamente e anche la Chiesa non liana, ma così non è stato. Centrale avrebbe può non interrogarsi su tali cambiamenti: i dovuto essere la riflessione sul ruolo dei laici nuovi scenari geopolitici, venuti drammatica- nella chiesa, ma l’intero percorso preparatorio mente alla luce con l’attentato dell’11 set- e, soprattutto, i lavori del convegno sono stati tembre 2001 alle Torri gemelle, ma che si al- gestiti dalla Conferenza episcopale e dalle largano a comprendere l’emergere di nuovi curie locali. La selezione dei partecipanti è colossi come la Cina e l’India e la nuova stata severissima e nessuna delle voci fuori “questione antropologica”, ossia le trasfor- del coro è stata ammessa nonostante richieste mazioni dei modi di vivere, che rimettono in in tal senso fossero state avanzate. Lo stesso discussione i parametri su cui si è retta per dibattito nei gruppi di lavoro - l’unica sede in secoli la civiltà. Per la soluzione di questi pro- cui i delegati hanno potuto prendere la parola blemi, pur così ben individuati, continua ad per sole sette ore e mezza in un convegno du- auspicare la piena autoreferenzialità della ge- rato cinque giorni – non ha avuto echi. Nes- rarchia ecclesiastica che deve porsi non come suna delle proposte e osservazioni emerse è soggetto politico, ma soggetto con un proprio stata posta ai voti perché, è stato detto, “la progetto operativo. verità non è posta ai voti”. Al silenzio im- In questa prospettiva il cardinale, che posto ai laici si sono contrapposti gli inter- forte della vittoria nel referendum sulla pro- venti dei relatori, laici o ecclesiastici, oppor- creazione assistita si sente ancor più legittimato tunamente selezionati. Particolare rilievo ad intervenire sugli orientamenti dei politici in- hanno avuto quelle dei due protagonisti ec- fluenzando le scelte elettorali dei cattolici, pro- clesiastici: il cardinale Dionigi Tettamanzi, ar- pone per l’Italia di enfatizzare, più che per il civescovo di Milano, e il cardinale Camillo passato, l’importanza delle nuove problema- Ruini vicario del papa per la città di Roma e tiche antropologiche ed etiche. Lo ha teoriz- Presidente in prorogatio della Conferenza zato in un altro suo recentissimo libro Verità è episcopale italiana. Il primo ha parlato di ne- libertà. Il ruolo della Chiesa in una società cessità di rilanciare il processo di attuazione aperta edito ugualmente da Mondadori.
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Di qui l’affermazione che i cattolici vera cittadinanza nel processo costituente del impegnati in politica devono riconoscere l’e- Partito Democratico“. Esplicita la loro di- sistenza di principi e valori irrinunciabili e chiarazione al termine di un seminario tenuto non negoziabili e devono sapere che su di essi nell’ottobre a Roma. sarà valutato il loro grado di affidabilità e la Così i Teo-con e i Teo-dem, testimoni possibilità di essere considerati degni del so- i primi dell’impegno della Chiesa su temi del- stegno degli elettori cattolici. Questa scelta, l’etica e gli altri della sua sensibilità sul fronte funzionale alla creazione di uno schieramento dalla solidarietà sociale, costituiscono quello trasversale fedele a quei principi, è partico- che è stato definito il Partito di Dio. Ineffi- larmente adatta a questa fase della vita ita- cace per condizionare le scelte esclusiva- liana in cui l’assenza di una forte leadership mente politiche esso è vincente quando la po- e di una maggioranza coesa impongono alla litica deve affrontare problemi che attingono gerarchia prudenza nel privilegiare aperta- all’educazione, all’etica e all’assistenza. mente un solo interlocutore politico. Tale Nell’affrontarli forze politiche di ogni scelta ha infatti consentito alla Cei e al suo orientamento sono disponibili a prevenire le Presidente di non essere troppo espliciti, alla richieste della gerarchia cattolica, considerata vigilia delle elezioni politiche dell’aprile, ormai da tutti determinante nei “rapporti di nelle indicazioni partitiche e di limitarsi alla forza”, operando scelte che anticipano di fatto richiesta di votare sulla base di quei valori e le sue richieste! di quei principi. Così l’influenza della gerarchia, Questo orientamento, in verità, ha fa- mentre è stata irrilevante sull’altro appunta- vorito lo schieramento di Centro destra, i cui mento elettorale di quest’anno: il referendum partiti da sempre, con maggiore o minore istituzionale confermativo, sul cui esito, come sfrontatezza nella loro strumentalizzazione, si si è visto, la mobilitazione di base del mondo dichiarano impegnati ad assumerli come cri- cattolico è stata decisiva per neutralizzare il terio delle loro scelte. Al loro interno ha favore del cardinale Ruini per la riforma ber- rafforzato la componente dei Teocon pronti a lusconiana, diventa determinante per le scelte riconoscere alla Chiesa il ruolo di baluardo nel campo della scuola e della famiglia. della civiltà occidentale e a dichiararsi oppo- Sulla scuola la linea strategica della sitori di ogni attentato all’integrità della fa- Cei è stata confermata ed aggiornata nell’in- miglia, strenui antiabortisti difensori del “di- tervento dell’autorevole cardinale Angelo ritto alla vita” e decisamente contrari all’eu- Scola patriarca di Venezia il 16 luglio in un tanasia. suo discorso con cui ha lanciato un vero e Al tempo stesso all’interno del Centro proprio manifesto per una nuova politica sco- sinistra ha legittimato la costituzione della lastica. La scuola di stato è denunciata come nuova corrente dei teo-dem come interprete inaccettabile “scuola unica” da smantellare delle istanze della gerarchia favorendo l’ele- all’insegna di una radicale privatizzazione. Lo zione dei loro leader: Luigi Bobba, Enzo Stato deve limitarsi ad “accreditare” le scuole Carra e Paola Binetti ex presidente delle Acli private che si offrono sul mercato della cul- il primo, demitiano di ferro il secondo, ex tura e dei progetti educativi. Deve aver fine “scienziata” al Campus dell’Opus Dei ed ex la “neutralità” - alias “laicità” - della scuola presidente del “Comitato Scienza e vita” l’ul- pubblica, si deve lasciare il campo al comu- tima. Diventati parlamentari nelle liste della nitarismo. Anche le scuole islamiche possono Margherita essi rappresentano, all’interno così essere accreditate, purché rispettose dei della maggioranza governativa, la punta di principi costituzionali. Non è l’unica voce diamante degli oppositori ad ogni tentativo di della gerarchia – anche il cardinale Renato rivedere la legge sulla procreazione assistita Martino si è cimentato con l’argomento del- e di legiferare su eutanasia e Pacs. Inoltre, pur l’insegnamento del Corano nelle scuole – fa- dichiarando di non voler costituire una “cor- vorevole a condividere con l’Islam la pre- rente” sono quelli che, all’interno della Mar- senza nel sistema scolastico pur di accredi- gherita, pongono “ chiari interrogativi alla tare la legittimazione del ruolo primario delle politica sull’Italia da costruire, valorizzando confessioni religiose nei processi formativi. A quel ricco tessuto di relazioni umane, spiri- questa linea sembra ispirarsi la politica go- tuali e sociali che è alimentato dalla fede cri- vernativa. Con la nomina a ministro della stiana. Il nostro è un appello perché non ci Istruzione – tornata Pubblica per dare un in- si limiti solo a proclamare dei valori certa- gannevole segno di discontinuità – del de- mente importanti e decisivi, ma si dia loro mocristiano di lungo corso Giuseppe Fioroni
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infatti si è rinunciato infatti al rilancio della in particolare fra molti dei “volontari” impe- funzione statale nella formazione delle nuove gnati nei più diversi settori dell’assistenza, ma generazioni. Le sue scelte hanno già contri- poco interessati a intervenire nella gestione buito ampiamente a salvaguardare le acquisi- della comunità ecclesiale a livello locale o na- zioni familistico privatistiche introdotte dalla zionale. Moratti nel sistema pubblico e a mantenere, Il volontariato, pur se non mancano anzi ad aumentare i contributi alle scuole con- segni di difficoltà per le contraddizioni che lo fessionali. attraversano, costituisce ancora la grande ri- Sul fronte della famiglia la denuncia serva di interventi individuali e di gruppo at- dell’assenza di una politica adeguata da parte traverso i quali la Chiesa è presente nella vita delle pubbliche istituzioni si è sistematica- sociale supplendo a carenze delle strutture mente intrecciata con un fuoco di sbarramento pubbliche o sostituendosi ad esse. In questa mediatico contro ogni tentativo di introdurre categoria sono infatti compresi, sia singoli e norme a favore delle coppie di fatto. La lotta gruppi pienamente autonomi, sia associazioni contro i Pacs è stato motivo dominante nei e cooperative, spesso costituite in Onlus, che media cattolici e nella predicazione parroc- operano in convenzione con il Sistema sani- chiale e non. Al tempo stesso per fronteggiare tario nazionale o con le strutture assistenziali l’innegabile crisi dell’istituto familiare - l’e- degli Enti locali non sempre in regime di as- spansione della richiesta di una normativa soluta trasparenza. Emergono fra le altre le sulle coppie di fatto ne è un effetto non la strutture locali della Caritas che ha di fatto causa – la Cei ha elaborato e diffuso un opu- assunto la dimensione e la funzione di una scolo Celebrare il mistero grande dell’amore struttura “pubblica”. Suo è un rapporto an- per promuovere la valorizzazione del nuovo nuale sul numero e le condizioni di vita degli Rito matrimoniale entrato in vigore nel 2005 immigrati, al quale attingono per avere dati e che prevede la centralità della parrocchia strumenti di analisi tutti gli interessati all’ar- nella preparazione dei futuri sposi e nella loro gomento. assistenza nei primi anni di matrimonio. Il finanziamento, che queste strutture In verità le parrocchie, in genere, sono ricavano dai servizi prestati in convenzione, diventate inadeguate a questa funzione, come si aggiunge agli ampi margini di disponibilità ad altre urgenze pastorali, per l’insufficienza, finanziaria garantita alle curie locali e sopra- denunciata da più parti, del modello pastorale, tutto alla Cei dai proventi dell’otto per mille, ereditato dal passato, fondato sulla centralità che continua ad aggirarsi sugli ottocentomila dell’azione dei preti in presenza di una rapida euro ogni anno, rendendo sempre più irrile- decrescita del loro numero e del tasso d’in- vante il contributo diretto dei fedeli sempre vecchiamento; analoghi processi si verificano più deresponsabilizzati nella gestione interna fra i religiosi e le religiose. Aumenta in ve- e nella rappresentanza esterna della Comunità rità la disponibilità e l’impegno dei laici, ma ecclesiale. Queste restano affidate, invece, le strutture tradizionali e il modello pastorale alla gerarchia ecclesiastica riconosciuta ormai non consntono di trarne vantaggio, né la ge- nel ruolo di naturale interlocutrice delle oli- rarchia, come ha confermato il convegno di garchie politiche arroccate alla guida di quel Verona, ha intenzione di aumentare gli spazi che resta dei partiti. della loro autonomia. Ha, invece, promosso L’arrendevolezza di queste rafforza il la razionalizzazione del sistema degli Istituti presenzialismo di quella nella vita politica sia di formazione teologica per laici. Destinati nell’esercizio del veto alle leggi non gradite prevalentemente alla formazione degli aspi- sia nella contrattazione di privilegi o segni di ranti all’insegnamento della religione catto- riconoscimento senza impedirle di protestare lica nella scuola pubblica - diventato sempre contro una presunta emarginazione della più appetibile dopo l’approvazione della Chiesa che, quasi una fortezza assediata, sa- legge che ha creato per loro un ruolo speciale rebbe ostacolata nell’esercizio del suo diritto costituendolo anche come canale privilegiato d’intervento. Ne è stato un esempio, fra gli di reclutamento del personale scolastico – in altri, la campagna mediatica per demonizzare verità sono frequentati anche da laici volen- il libro Il Codice da Vinci e il film che ne è terosi desiderosi di approfondire la loro pre- stato tratto, denunciato come strumento di una parazione culturale per aumentare l’efficacia macchinazione antiecclesiastica. Così la fi- dell’azione essendo disposti a collaborare con nanziaria che “gronda lacrime e sangue” dei la gerarchia restando subalterni. contribuenti non ha eliminato interamente l’e- L’esigenza di tale formazione è diffusa senzione dal pagamento dell’ICI degli immo-
44 • critica liberale l’osservatore laico bili di proprietà ecclesiastica impegnati in at- avere ripetutamente e con determinazione ri- tività lucrative ostelli, alberghi, cliniche chiesto di essere aiutato a morire. Scontate e scuole e non destinati al culto o all’azione pa- ampiamente giustificate le dure reazioni di storale gli unici per i quali il Concordato pre- condanna per tale comportamento di gran vede l’esenzione dalle imposte. parte della pubblica opinione e della società Alle concessioni si aggiungono l’os- civile, più significative quelle del mondo cat- sequio gratuito e la piaggeria opportunistica tolico e di parte del clero contrarie alla scelta come quella del sindaco di Roma Walter Vel- del cardinale Ruini. Anche fra i vescovi si troni. Sua è l’iniziativa di aver posto all’in- sono manifestati segni di dissenso, più espli- terno della stazione centrale di Roma due alte cito quello di mons. Alessandro Maggiolini steli in cui il nome di Giovanni Paolo II è as- vescovo emerito di Como - noto per le sue sociato a quello antico di Termini. Meno cla- posizioni integraliste e alieno da ogni forma moroso, ma non meno significativo, l’in- di “progressismo”, né ecclesiale né di altro contro di Fausto Bertinotti con il cardinale genere – che ha dichiarato che i funerali re- Camillo Ruini il 20 dicembre nel suo studio ligiosi per Welby li avrebbe celebrati. Suc- di Presidente dalla Camera a Palazzo Monte- cessivamente lo stesso cardinale Carlo Maria citorio. Nella breve cronaca dell’incontro par- Martini ha espresso opinione diversa da ticolarmente illuminante la disquisizione che quella del cardinale Ruini. ha avuto luogo tra i due sul tema del presepe: Questi ultimi segni di dissenso nei «Bertinotti ha spiegato che “io da milanese confronti del Presidente della Cei hanno reso dico ‘presepio’, ma anche il padre di un mio ancor più evidente il malumore che da tempo amico che e’ meridionale dice ‘presepio’ e serpeggia tra i vescovi per la gestione autori- non ‘presepe’”. Ruini ha risposto che anche taria impressa alla Cei; le parrocchie e le lui dice ‘presepio». Il tema della conversa- realtà ecclesiali, in emorragia continua di fe- zione e la disquisizione linguistica sarebbero deli, sperimentano che la “cura” prescritta dal prive d’interesse se sull’uso di invadere con cardinale in questi anni non solo non ha gio- i presepi anche le sedi pubbliche, come sulla vato, ma ha allontanato gli spiriti più attivi ed permanenza dei crocefissi nelle scuole e nei intellettualmente vivaci. La nuova frontiera tribunali non fossero in atto polemiche e con- della presenza cristiana caldeggiata da Ruini testazioni espressione e metafora del disagio – lotta per i valori occidentali, per l’identità per lo scadimento della laicità delle istituzioni cattolica e le radici cristiane, contrapposi- e per le interferenze della gerarchia cattolica zione all’Islam e alla deriva laicista dell’Eu- nella vita pubblica. ropa – non ha unito i cattolici come la gerar- La possibilità che questo interven- chia avrebbe auspicato. tismo della gerarchia ecclesiastica venga Il profondo disagio fra i vescovi era meno o cambi di segno sono legate alla no- già emerso quando, in vista della sua succes- mina del nuovo Presidente della Cei che è il sione ormai aperta per il raggiungimento dei problema prioritario per la Chiesa italiana alla limiti di età, il Nunzio apostolico per l’Italia, fine di questo anno concluso con l’esplosione monsignor Paolo Romeo, in gran segreto del “caso Welby”. Nato dalla richiesta di Pier- aveva avviato una consultazione riservata fra giorgio Welby, malato terminale di distrofia i vescovi italiani sul nome del successore. muscolare, rivolta al Presidente della Repub- L’invio di una lettera sull’argomento sembra blica di essere aiutato a morire aveva evi- dar ragione a chi pensa che Benedetto XVI denziato la catalizzazione dei due schiera- intenda restituire ai vescovi italiani la facoltà menti pro e contro l’eutanasia, complicata di indicare il loro presidente, come già av- dalla colpevole disinformazione e dalla dif- viene in altri Paesi, e separare le cariche di fusa confusione tra questa e l’accanimento te- vicario generale della diocesi capitolina da rapeutico, tra soluzioni di fatto, tollerate, e so- quella di capo dei vescovi italiani. Con una luzioni legislative, auspicate o demonizzate. procedura del tutto inedita si chiedeva infatti La rigida e intransigente opposizione della ai vescovi italiani di suggerire il nome del Cei a qualsiasi legge, che affronti il problema candidato alla successione del cardinale Ca- nel timore che possa essere legittimata l’eu- millo Ruini, quale presidente della Cei”, che tanasia, è diventata impietosa e ingiustificata il 19 febbraio 2006, ha compiuto 75 anni, e persecuzione quando il Cardinale Ruini, come il cui mandato sarebbe scaduto 6 marzo. La vicario del papa per la diocesi di Roma, ha notizia della lettera, datata 26 gennaio e vin- negato i funerali religiosi chiesti dalla fami- colata dal “segreto pontificio”, doveva restare glia dopo la morte di Welby colpevole di segreta fu invece divulgata creando grande
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imbarazzo in Vaticano così da costringere il mato a linea di dura intransigenza nei confronti papa a concedere una proroga in attesa di della proposta di legge governativa sui Dico nuove decisioni, cioè a tempo indeterminato. Certo non tutto sarà come prima: Ge- Si pensava che il convegno di Verona potesse nova è, però, lontana da Roma, dove il cardi- essere la data di scadenza per tale tempo, ma nale Ruini, continua ad essere vicario del papa così non è stato. e, come tale, autorevole membro della Confe- Prima che il papa procedesse alla no- renza episcopale. Non è prevedibile perciò che mina del suo successore sono passati altri a breve l’interventismo della gerarchia sulle co- quattro mesi durante i quali si è svolta una siddette questioni etiche “non rinunciabili” piccola “guerra” di successione in cui motivi rientri nella normale dialettica democratica. Il religiosi e pastorali, spinte al rinnovamento e nuovo Presidente, come riporta l’Agi, ha di- appelli alla conservazione, si sono intrecciate chiarato: «Laicità significa autonomia della con le sollecitazioni e le richieste degli altri sfera civile e politica da quella religiosa, ma poteri forti, finanziari e politici. Alla fine il non da quella morale. La dimensione morale, papa ha scelto monsignor Angelo Bagnasco etica, non può essere rifiutata dagli ordina- arcivescovo di Genova, ex ordinario militare menti di una società». Ovviamente è profon- – il vescovo che sovrintende ai cappellani mi- damente convinto, come il suo predecessore e litari anch’essi inseriti nella gerarchia militare tanti altri integralisti cattolici e non, che il di- – e, come tale, generale dell’esercito fuori ritto/dovere di disegnare i confini di tale di- ruolo. Il suo nome pare non fosse presente fra mensione spetta alla gerarchia ecclesiastica quelli selezionati nella consultazione riservata della Chiesa cattolica. Questa non ha più, certo, fra i vescovi italiani dell’anno precedente per il potere di accendere roghi né di scatenare cro- conoscere il loro parere sul successore di ciate e guerre sante, ma può seminare discordia Ruini. Altri erano i nomi emersi fra i più ac- fra i cittadini, imporre ai parlamentari di tradire creditati fra i quali il cardinale Carlo Caffarra, il mandato degli elettori, diffidare le pubbliche arcivescovo di Bologna, che ha 68 anni ed è istituzioni. Se interdetti e scomuniche non sono amico di Prodi e Casini. Chiamato da Rat- più di moda, ci s’inventa – Ruini docet – l’or- zinger nel 1983 come consulente della Con- dine di disertare le urne per far fallire il refe- gregazione per la dottrina della fede, ha com- rendum sulle staminali o la minaccia di un Do- petenza in uno dei campi che oggi stanno più cumento programmatico sul comportamento a cuore alla Chiesa: la famiglia. Conservatore dei deputati e senatori cattolici per bloccare i intransigente, è considerato amico di Comu- Dico in Parlamento. Del resto a questo inter- nione e liberazione e dell’Opus Dei. Altro can- ventismo continuerà a mancare l’altro polo didato era il cardinale Angelo Scola, Patriarca della dialettica democratica: una classe diri- di Venezia. Anche lui figura di riferimento del gente politica decisa ad affrancarsi dalla tutela movimento Comunione e Liberazione. Accre- clericale. ditato, anche se con ben poche speranze, era il Se poche sono quindi le speranze che il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, ormai nuovo Presidente contribuisca a rasserenare la 72enne, sgradito comunque al Presidente vita politica italiana, si può invece essere certi uscente, che ne aveva censurato l’eccessivo che con la sua nomina si allontana per la Co- progressismo sin dai tempi del G8 di Genova. munità ecclesiale italiana la stagione di inno- Si era fatto anche il nome del cardinale Ennio vazioni anche profonde, da molti auspicate per Antonelli, arcivescovo di Firenze ex numero far fronte alle accelerate trasformazioni della due della Cei che sembrava in armonia con l’o- società e per sanare i guasti di una presidenza rientamento di “cambiare tutto per non cam- durata troppo a lungo. biare niente”. Questo ha prevalso all’insegna Con essa si conferma, infatti, l’as- della “continuità”, favorendo la vittoria del car- senza di autonomia dalla Santa Sede della ge- dinale Ruini con il quale l’arcivescovo Ba- rarchia italiana, anomala nei confronti delle gnasco è in piena sintonia. “L’Avvenire” ha ti- altre conferenze episcopali che possono al- tolato l’articolo del suo direttore Dino Boffo, meno scegliere il loro Presidente e non cor- che ne commentava la nomina, Muta la mano rono il rischio di averne uno che è anche ge- non muta la passione né il disegno, fondato su nerale. una linea autoritaria all’interno e interventista all’esterno. La conferma si è avuta in occasione del primo intervento ufficiale del nuovo Presi- * Marcello Vigli è membro delle Comunità cri- dente nella riunione dl Consiglio di Presidenza stiane di base e autore del libro Contaminazioni. della Cei del 26 marzo con il quale ha confer- Un percorso di laicità, Dedalo, 2006.
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imminente la discussione alla ca- successivi all’entrata in vigore della costitu- È mera dei deputati di due proposte zione, quando la causa della libertà religiosa di legge sulla libertà religiosa in Italia e sull’a- venne perorata in parlamento da uomini delle brogazione della legislazione sui culti ammessi più diverse parti politiche e sulla stampa da del 1929-’30: cinque anni fa, nella XIV legi- scrittori dell’autorità di Gaetano Salvemini e slatura, sempre alla camera dei deputati, con il Arturo Carlo Jemolo3. Sarebbe opportuno che titolo Norme sulla libertà religiosa e abroga- i giovani, assai spesso ignari di importanti vi- zione della legislazione sui culti ammessi, era cende della storia contemporanea del nostro stato presentato un progetto di legge di inizia- paese, andassero a rileggere il saggio del grande tiva governativa (n. 2531 del 18 marzo 2002), storico Giorgio Spini per conoscere questa pa- che non venne poi approvato. Il progetto di gina nera della storia della nostra repubblica e legge del 2002 era composto di quattro capi: I. per comprendere le forme e gli strumenti del Libertà di coscienza e di religione; II. Confes- regime di persecuzione religiosa adottato nei sioni e associazioni religiose; III. Stipulazione primi anni dell’Italia democratica4. di intese ai sensi dell’articolo 8 della costitu- Sono passati molti anni da allora e pur zione; IV. Disposizioni finali e transitorie1. nella consapevolezza di quanto mutate siano le Le due proposte di legge attualmente in condizioni di rispetto dei diritti costituzionali in discussione sono così composte: capo I: Libertà materia religiosa, occorre purtroppo dire che in di coscienza e di religione (artt. 1-14); capo II: tale materia anche oggi l’ordinamento italiano Confessioni e associazioni religiose (artt. 15- non è un ordinamento democratico: non lo è 26); capo III: Stipulazione di intese (artt. 27- perché: 1. non è garantito il principio di laicità 36); Capo IV: Disposizioni finali e transitorie delle istituzioni repubblicane (un ordinamento (artt. 37-41). o è laico o non è democratico5); 2. non è ga- L’11 gennaio 2007 si è svolta, nella sala rantita l’uguaglianza dei cittadini e delle con- del Mappamondo della camera dei deputati, fessioni religiose davanti alla legge; 3. non è un’audizione parlamentare, presso la prima garantita l’eguale libertà delle confessioni re- commissione (affari costituzionali), presieduta ligiose, giacché, come aveva giustamente os- dall’on. prof. Luciano Violante e ad essa hanno servato Lelio Basso, nella relazione della pro- partecipato, oltre ai diciotto professori univer- posta di modifica costituzionale presentata in sitari invitati per l’audizione, l’on. prof. Ro- parlamento il 27 febbraio 1972, l’eguale libertà berto Zaccaria che, come relatore delle due pro- delle confessioni religiose risulta violata ogni poste di legge, ha svolto una breve introduzione qual volta ad una confessione religiosa sia of- ai lavori, gli on.li Marco Boato e Valdo Spini, ferta «la possibilità di una esplicazione più ac- primi presentatori delle due proposte di legge, centuata di libertà» (pag. 16 della Relazione)6, e alcuni deputati. e la libertà si trasformi dunque in privilegio7 (in Il diritto comparato, l’esperienza pratica violazione della costituzione italiana e dei prin- e le valutazioni teoriche insegnano che, quasi cipi del concilio Vaticano II: ricordo in parti- sempre, non è la separazione tra stato e chiese colare il par. 76 della costituzione conciliare a garantire l’uguaglianza fra i vari culti e che, Gaudium et Spes, nel quale si precisava che la d’altra parte, è una strada in forte salita quella chiesa cattolica avrebbe rinunciato all’esercizio di chiunque si impegni nel perseguire l’obiet- dei diritti legittimamente acquisiti ove la loro tivo della creazione di un ordinamento demo- presenza avesse fatto dubitare della sincerità cratico in materia religiosa nel nostro paese. della sua testimonianza nel mondo); 4. non Più di cinquant’anni fa, nel 1953, dalla sono garantite, anche dopo la stipulazione del lettura del primo fascicolo di quell’anno del concordato di villa Madama del 18 febbraio “Ponte”, la rivista fondata e diretta da Piero Ca- 1984, le libertà di religione e verso la religione lamandrei2, in particolare dall’appassionata di moltissimi italiani, credenti e non credenti, prosa di Giorgio Spini, ebbi modo di appren- bambini e adulti, donne e uomini, alunni e in- dere la desolante situazione di persecuzione dei segnanti, dentro la scuola e fuori della scuola; protestanti in Italia, negli anni immediatamente 5. non è garantita l’eguaglianza tra credenze
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religiose e credenze filosofiche e tra confes- legge sulla libertà religiosa che valga per tutti». sioni religiose e organizzazioni non confes- Ma è proprio sicuro l’on. Spini che la natura sionali e filosofiche; 6. sono tuttora previsti, in giuridica del concordato sia quella di un trat- materia religiosa, controlli esercitati da giudici, tato internazionale?12. come quelli del consiglio di stato, che non go- Ed inoltre, se noi, anziché sugli artt. 7 dono delle necessarie garanzie di indipendenza e 8 della costituzione, poniamo l’accento sugli nei confronti del potere esecutivo e non hanno artt. 2 e 3 cost., in conformità a una tendenza competenze in materia di diritti soggettivi (so- che risulta evidente nella maggior parte degli prattutto dopo la sentenza della corte costitu- studi dedicati all’interpretazione delle disposi- zionale n. 204 del 2004), mentre in tale materia zioni costituzionali in materia religiosa, non vi sussistono, garantiti dalla carta costituzionale è dubbio che i cittadini italiani devono tutti abi- dell’Italia democratica, diritti costituzionali, e tare sullo stesso piano del condomino, per ri- dunque diritti, non interessi legittimi. petere l’espressione adottata dall’on. Spini: ed In proposito ritengo inesatta l’opinione, infatti, ai sensi dell’art. 2 cost. la repubblica ri- più volte espressa in queste ultime settimane, conosce i diritti inviolabili di tutte le donne e che la costituzione italiana non garantisca l’e- di tutti gli uomini, sia, come singoli sia nelle guaglianza di trattamento a tutte le confessioni formazioni sociali nelle quali si svolge la loro religiose: è questa un’affermazione datata, se personalità, e, ai sensi dell’art. 3 cost., tutti cit- così si può dire, nel senso che non tiene conto tadini hanno pari dignità sociale e sono uguali dell’importante contributo offerto dalla giuri- davanti alla legge senza distinzione di religione. sprudenza costituzionale, nell’attuazione del Di tutto questo (laicità, garanzie di principio che Paolo Barile definiva di «capa- uguaglianza, pari dignità sociale, eguale libertà, cità espansiva della costituzione», e dalla dot- libertà verso la religione, giurisdizione dei giu- trina di diritto costituzionale (ricordo in parti- dici italiani competenti in materia di diritti sog- colare il contributo di Livio Paladin8 e Costan- gettivi…) non vi è traccia nelle due proposte di tino Mortati9), a favore della tesi dell’applica- legge e dunque le due proposte di legge, ove bilità anche ai gruppi sociali e alle confessioni approvate, determinerebbero un decisivo peg- religiose del principio costituzionale di egua- gioramento delle condizioni di uguaglianza e di glianza contenuto nell’art. 3 cost.10: nella co- libertà di tutti i cittadini. stituzione, per la disciplina dei diritti e delle ga- Occorre infatti ritenere che le tre for- ranzie in materia religiosa non vi sono soltanto mule che devono comunque essere contemplate gli articoli 7, 8 e 19 ma vi sono anche, direi ed espressamente regolamentate in qualunque soprattutto, le disposizioni costituzionali conte- disciplina legislativa sul fenomeno religioso di nute negli articoli 2 e 3 della costituzione11. un ordinamento democratico, quale si spera di- Se si valuta il problema dal punto di venti al più presto l’ordinamento italiano, sono: vista costituzionale, ritengo non conforme alle la laicità delle istituzioni repubblicane (non disposizioni costituzionali la descrizione che si basta dire dello stato, dopo l’approvazione del è fatta richiamando l’immagine di un condo- nuovo art. 114 cost.)13, l’eguaglianza dei citta- minio composto di tre piani, occupati dagli dini e delle confessioni religiose14, le libertà di utenti dei diritti costituzionali in materia reli- religione e verso la religione15. giosa, descrizione fatta dall’on. Spini, nella sua Senza dimenticare che, se è vero che, intervista pubblicata su “la Repubblica” del 10 come osserva l’on. Spini, nella citata intervista, gennaio 2007. Rispondendo all’intervistatore, il la proposta di abolizione del concordato «vor- quale ricordava all’on. Spini l’obiezione del rebbe dire no all’approvazione della legge» teologo valdese Paolo Ricca, il quale avverte (c.d. legge sulla libertà religiosa), è anche vero che le parole del cardinale Betori rischiano di che dire si all’approvazione delle due proposte contraddire il principio di uguaglianza, e l’os- di legge significa dire definitivamente no all’a- servazione del portavoce della comunità ebraica bolizione del concordato, obiettivo ritenuto in- Riccardo Pacifici, il quale sottolinea il rischio vece tuttora importante da una parte dell’opi- di portare indietro le lancette della storia, l’on. nione pubblica italiana, che dimostra segni di Spini osserva: «Fanno benissimo a dire questo. crescente insofferenza verso le norme concor- Betori parla da cattolico e difende una costru- datarie. zione che ha tre piani. Al secondo ci sono i cat- Che l’abrogazione della legislazione fa- tolici che hanno l’articolo 7 della costituzione scista degli anni 1929-1930 costituisca un e un trattato internazionale. Al primo ci sono le obiettivo degno di essere perseguito, obiettivo religioni che hanno sottoscritto le intese. Al per il cui raggiungimento ho impegnato molto piano terra ci sono quelli che aspettano una tempo della mia vita ed ho svolto molte mie ri-
48 • critica liberale clericalismo & privilegi cerche nei decenni scorsi16, non costituisce un 4 G. Spini, La persecuzione degli evangelici in Italia, motivo sufficiente per condividere l’approva- in “Il Ponte”, 1953, n. 1, pp. 1-14. zione di una legge che è più restrittiva, per l’e- 5 Per le ragioni che giustificano tale affermazione, sercizio dei diritti di libertà e di uguaglianza, possono vedersi i miei scritti Laicità e politica nella vicenda dello Stato italiano contemporaneo, in rispetto alle disposizioni della carta costituzio- “Behemoth”, IX, 1994, n. 16, pp. 75-84; Laicità dello nale del 1948. Molte disposizioni delle due pro- Stato e democrazia pluralista in Italia, in Il principio poste di legge – ricordo a titolo d’esempio di laicità nello Stato democratico, a cura di M. Te- quelle relative al riconoscimento della perso- deschi, Soveria Mannelli, Rubettino, 1996, pp. 143- nalità giuridica, disciplinato negli artt. 16-20 96; Esigenze di laicità della società italiana, in Ma- delle proposte stesse, con la previsione di un nifesto laico, a cura di E. Marzo e C. Ocone, Roma- riconoscimento di tipo amministrativo, anziché Bari, Laterza, 1999, pp. 59-67; Laicità, garanzia di normativo – sono ancorate a regole e principi libertà per tutti, in “Confronti”, 2002, n. 3, p. 4; Una che caratterizzavano il sistema giuridico ita- legge a garanzia della laicità?, in www.federal- ismi.it.; Problemi in tema di laicità dello Stato e delle liano negli anni anteriori all’entrata in vigore istituzioni civili, in Studi in memoria di Livio Pa- della costituzione italiana ed erano state con- ladin, Padova, Cedam, 2004, pp. 1245-55; La laicità template durante il regime fascista. in Italia. Un percorso bibliografico, in La laicità cro- Come ho avuto occasione di scrivere, cifissa? Il nodo costituzionale dei simboli religiosi quasi vent’anni fa, in un mio libro17i, acco- nei luoghi pubblici, a cura di R. Bin, G. Brunelli, A. gliendo una proposta del caro amico prof. Pugiotto, P. Veronesi, Torino, Giappichelli, 2004, Giorgio Peyrot, purtroppo scomparso pochi 330-6; Le radici laiche dell’Europa, in I diritti fon- mesi fa, la soluzione più opportuna è quella di damentali e le Corti in Europa, a cura di S. Panunzio, approvare una legge avente il seguente tenore: Napoli, Jovene, 2005, pp. 247-66: L’impegno di Piero Calamandrei per la laicità dell’Italia demo- «La legge 24 giugno 1929, n. 1159 sull’eser- cratica, cit.; Laicità e confessionalità dello Stato nel cizio dei culti ammessi nello Stato e il regio de- pensiero di Costantino Mortati, nel volume a cura di creto 28 febbraio 1930, n. 289 contenente M. Galizia, Milano, Giuffrè, 2007, pp. 699 ss. Cfr. norme per l’attuazione della predetta legge anche gli scritti citati infra, nella nota 13. sono abrogati». 6 La proposta di modifica costituzionale degli artt, 7, Per la garanzia dei diritti di libertà e di 8, 19 e 20 della costituzione, presentata da Lelio uguaglianza dei cittadini e dei non cittadini in Basso, venne considerata in un importante convegno Italia è meglio che, in attesa di un auspicabile svoltosi a Siena nei giorni compresi fra il 30 no- superamento del regime concordatario ribadito vembre e il 2 dicembre 1972, i cui atti sono stati pubblicati, a cura della prof. Anna Ravà, nel volume con la stipulazione del patto di Villa Madama Individuo, gruppi, confessioni religiose nello Stato del 18 febbraio 1984, rimangano comunque democratico, Milano, Giuffrè, 1973. nella loro pienezza le garanzie contemplate 7 Con riferimento a tale alternativa, cfr. il mio vec- nella costituzione del 1948 e che il potere di chio scritto Garanzie di libertà, non garanzie di pri- interpretarne il contenuto ed i limiti continui a vilegi, in Il diritto ecclesiastico e rassegna di diritto spettare alla corte costituzionale e ai giudici or- matrimoniale, 1977, I, pp. 282-92. dinari del nostro paese. 8i Il principio costituzionale di eguaglianza, Milano, Giuffrè, 1965, p.210; Id., Un caso estremo nell’ap- plicazione del principio costituzionale d’egua- glianza, in Giur. cost., 1965, p. 620 ss., spec. p. 624. 9 Istituzioni di diritto pubblico, IX ed., II vol., Pa- * Sergio Lariccia è Professore ordinario di diritto dova, Cedam, 1976, p. 1025. amministrativo nell’Univ. di Roma “La Sapienza”. 10 Cfr. in proposito, tra gli altri, oltre agli autori ri- cordati nelle due note precedenti, A. Amorth, La Co- stituzione italiana. Commento sistematico, Milano, NOTE Giuffrè, 1948, p. 64; P. Barile, Il soggetto privato nella Costituzione italiana, Padova, Cedam, 1953, p. 1 Il disegno di legge era stato pubblicato nel secondo 16; S. Lariccia, Gruppi sociali ed eguaglianza giu- fascicolo dell’annata 2002 della rivista “Quaderni di ridica, in “Foro amm.”, 1966, III, pp. 117-211; Id., diritto e politica ecclesiastica”, pp. 593-603, L’eguaglianza delle confessioni religiose di fronte 2 Sul fascicolo n. 12 del 2006, pp. 78-94 de “Il Ponte” allo Stato, pubblicato nel volume a cura di A. Ravà, è ora pubblicato un mio articolo su L’impegno di Individuo, gruppi, confessioni religiose, cit., pp. 421- Piero Calamandrei per la laicità dell’Italia demo- 32; Id., Diritto ecclesiastico, III ed., Padova, Cedam, cratica. 1986, spec. p. 60 ss. (ivi ulteriori indicazioni di dot- 3 Sull’esperienza di quegli anni può vedersi il mio trina e di giurisprudenza); P. Rescigno, Persone e contributo Le libertà di religione e verso la religione, comunità. Saggi di diritto privato, Bologna, il Mu- in Teoria e prassi delle libertà di religione, a cura di lino, 1966, pp. 225 e 390 (nota 29). P. Bellini, Bologna, il Mulino, 1975, pp. 313-422. 11 Per riferimenti sul punto rinvio ai miei manuali
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di Diritto ecclesiastico, cit. e di Diritto ammini- legittimi. E poi al cinemetto il piccolo Giulio avrebbe po- strativo, II ed., 2° vol., Padova, Cedam, 2006. tuto correre il rischio di vedere film poco educativi come 12 Può vedersi sul punto il volume di Aa. Vv., Il La Piovra… Meglio andare all’oratorio in chiesa, lì sì che concordato: trattato internazionale o patto poli- non si corrono pericoli di cattivi incontri, basta evitare i tico?, Roma, Borla, 1978 e, di recente, P. Bellini, preti pedofili… Per l’abrogazione del regine concordatario in Invece Cossiga, per ribadire il suo obbedisco sempre a Italia, ripubblicato in “Il tetto”, 2006, n. 12, pp. ogni costo alla gerarchia si butta nella storia, combinando 27-39. un po’ di guai. Dal suo quadro emerge una Dc tutta cle- 13 S. Lariccia, La laicità della Repubblica italiana, ricalizzata, ossequiosa ai voleri del solito monsignor Be- in Corte costituzionale e processo costituzionale, a nelli, pronta a gettare al macero le proprie convinzioni al primo sospiro della Chiesa. Come un gigante emerge da cura di A. Pace, Milano, Giuffrè, 2006, pp. 417- questo racconto il solo Mariano Rumor, spesso rappre- 44; Id., La laicità delle istituzioni repubblicane ita- sentato a torto come il più fesso della Dc. Gli rendiamo liane, in “Democrazia e diritto”, 2006, pp. 89-110; onore, non era furbo come Cossiga, pensava addirittura Libertà delle confessioni religiose e simboli reli- di rappresentare l’elettorato italiano e non la Curia. Po- giosi, in Diritto ecclesiastico e Corte costituzio- veretto. nale, a cura di R. Botta, Napoli, Edizioni Scienti- Cossiga: «Per quanto riguarda la laicità della dc, voglio fiche Italiane, 2006, pp. 217-30. portare a vostra conoscenza che, incaricato dai segretari 14 Id., Gruppi sociali ed eguaglianza giuridica, cit.; politici del partito Arnaldo Forlani prima e Amintore L’eguaglianza delle confessioni, cit. Fanfani poi, avevo quasi raggiunto con il Partito comu- 15 Id., Le libertà di religione e verso la religione, nista italiano un accordo per modificare la legge sul di- cit,; Id., Art. 9, in Commentario alla Convenzione vorzio così da evitare quell’atto di rottura, che tale fu poi europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fon- nella società politica e civile e anche, in parte nella damentali (cedu), a cura di S. Bartole, B. Conforti Chiesa italiana, il referendum abrogativo. Ricordo il fo- e G. Raimondi, Padova, Cedam, 2001, pp. 319-35. glietto spiegazzato su cui Amintore Fanfani, che era con- 16 trario al referendum come quasi tutti noi, aveva preso ap- Si può consultare in proposito il mio sito punti del colloquio avuto poco prima con l’allora sosti- www.sergiolariccia.it 17 tuto segretario di stato monsignor Benelli. In una dram- Coscienza e libertà. Principi costituzionali del di- matica seduta a piazza del Gesù, Fanfani ci riferì che ritto ecclesiastico italiano, Bologna, il Mulino, 1989. papa Paolo VI, il “papa liberale”, ci ingiungeva di far svolgere il referendum abrogativo “per dare una testimo- nianza”: e noi obbedimmo, dopo una perorazione di Aldo spilli Moro a favore del nostro dovere di obbedienza, in pole- mica con Mariano Rumor, che voleva che la Dc resistesse ANDREOTTEIDE & COSSIGHIANA. I due vecchi rottami della e respingesse le direttive del papa. D’altronde il grande Dc, Andreotti e Cossiga, che portano sulle loro spalle filosofo cattolico democratico Jacques Maritain, teorico molte responsabilità del degrado morale e politico del no- della “laicità ed autonomia del temporale”, affermava fer- stro paese, in queste ultime settimane non hanno fatto mamente il principio del “primato dello spirituale”, nel mancare la loro voce (e la loro opera) squisitamente e di- senso proprio della di lui difesa contro Luigi Sturzo “po- chiaratamente clericale. Dalle loro parole emergono due testas indirecta ecclesiae in temporalibus”, per la quale figure di veri statisti, ovviamente però lo stato è quello la Chiesa avrebbe il diritto di intervenire con poteri non del vaticano. Hanno più volte giurato sulla Costituzione, morali, ma giuridici, oltre che nelle materie di fede e di ma sempre nella mente (e nelle loro opere) era quell’ob- morale, come questa di cui si tratta, sulle leggi e gli altri bedisco alla gerarchia che Cossiga non si vergogna di atti dello Stato, come questa di cui si tratta, pure nelle confessare. Andreotti, di suo, ci aggiunge anche quella cose meramente temporali, quando connesse a valori sua solita volgarità che ha mandato sempre in sollucchero anche politici che siano di suo interesse». Infine la di- tanti commentatori servili, e che ben rappresenta la ma- chiarazione talebana: «Per me il problema è più semplice: laetica di stampo cattolico. io sono di una particolarissima diocesi, e non ho che da Andreotti: «Ci può essere maggiore o minore durezza nel seguire le direttive del mio vescovo, che è il Vescovo di proporli, ma sui valori non ci sono libere uscite. Altri- Roma. (…) Non comprendo però perché il rispetto del pro- menti tutto diventa relativo. Non si tratta affatto di una gramma della coalizione e i vincoli di disciplina al gruppo visione poco illuminata o che uno si debba far perdonare debbano prevalere sui vincoli dipendenti dalla apparte- culturalmente. Anzi, non sarebbe male che tutti si andas- nenza a una Chiesa cui si aderisce liberamente». Certo, sero a rileggere la Divina commedia, valutando la sua non si capisce perché: invece il programma del partito a struttura dottrinale. Dante descrive e analizza tutto ciò cui aderiva e con cui prendeva in giro gli elettori eviden- che è l’umanità, ma le dà anche una collocazione, un giu- temente è stato sempre imposto al povero Cossiga dal suo dizio finale, molto chiaro: i sodomiti finiscono all’In- medico. Senza il suo intervento il bravo e obbediente Cos- ferno». Mi immagino l’apprensione di Giulio alla prima siga sarebbe stato solo un parroco di campagna e non il lettura di Dante, con la domanda angosciante: in quale gi- Presidente della repubblica italiana. rone il divino poeta avrà gettato gli amici dei mafiosi? E Di fronte a questi due campioni di clericalismo becero, anche: la prescrizione vale pure all’Inferno? appare come un novizio di belle speranze Franco Marini Andreotti: «Già, il mondo adesso è pieno di omosessuali, con questo suo servilismo da autorevole fondatore del ma io continuo a preferire la tradizione, un uomo e una Partito democratico (cristiano): «Proprio questa mia espe- donna. E soltanto oggi, alla mia età, capisco perché mia rienza, che è anche oggi una mia ferma convinzione, mi madre da ragazzino non voleva mandarmi al cinema da porta sempre a considerare con il massimo rispetto la solo. Temeva facessi brutti incontri, perfino in quel cine- voce autorevole della Chiesa e della sua gerarchia, ogni metto dove andavo, in via dei Prefetti, dove oltre al film volta che questa interviene sui problemi della società». ti davano anche la merenda». Santa donna! Quanti timori [e.m.]
50 • critica liberale clericalismo & privilegi sulla libertà religiosa luigi lombardi vallauri
vilupperò due scenari complessivi, ligiosa, allora non c’è motivo di prevedere per Suno per me preferenziale e uno di la materia religiosa un regime giuridico di- ripiego; tratterò poi con qualche maggiore verso da quello riservato alle altre manifesta- dettaglio un profilo che mi sta molto a cuore zioni culturali, per esempio ricreative, spor- della libertà d’insegnamento. tive, artistiche, umanitarie-assistenziali. È ne- cessario e sufficiente il diritto comune rela- 1. Lo scenario preferenziale è quello tivo alla libertà di coscienza e di manifesta- della completa privatizzazione della materia zione del pensiero e alle libertà di riunione e religiosa. di associazione; è sufficiente la tutela comune Questo scenario si fonda sulla tesi che dei diritti inviolabili dell’uomo, sia come sin- lo Stato non ha un interesse pubblico a che golo sia nelle formazioni sociali ove si svolge un cittadino professi una fede piuttosto che la sua personalità; alla luce del valore su- un’altra, una fede piuttosto che nessuna. premo dell’ordinamento, che è il pieno svi- Gli argomenti a sostegno della tesi luppo – il più possibile liberamente autodefi- sono di natura filosofica e di natura giuridica. nito – di ciascuna persona umana. Gli argomenti filosofici sono tutti quelli In questo quadro il Concordato con la riassumibili nel concetto di apofatismo: l’eser- Chiesa cattolica e le intese di diritto pubblico cizio strenuo della ragione sui problemi ultimi con le confessioni religiose diverse dalla cat- approda all’indecidibile e comunque all’irrap- tolica appaiono come anomalie. Gli articoli 7 presentabile. L’intelligenza (senza la quale la e 8 della Costituzione andrebbero abrogati, fede non è neppure un atto pienamente umano) facendo rifluire il regime pubblico speciale non può non tentare di tradurre gli asserti re- previsto per le confessioni religiose nel diritto ligiosi in linguaggio ontologico e non può rea- comune. listicamente riuscirci. Nessuna religione può A uno sguardo non condizionato dalle dunque realisticamente andare al di là di quella pretese di assolutezza delle singole religioni, che san Giovanni della Croce, incontrando così appare tra l’inappropriato e il ridicolo che lo la ben più antica tradizione apofatica induista Stato debba stipulare concordati o intese con e buddista, ha chiamato la notte oscura dei una confessione religiosa, non meno di come sensi e dello spirito. I conflitti dogmatici tra ri- lo apparirebbe che lo Stato stipulasse intese velazioni sono, nella più favorevole delle ipo- con il Club alpino, il Club Méditerranée, la tesi, balbettamenti sull’ineffabile. Federazione gioco calcio, l’Arci, gli Amici Inoltre è dimostrabile, teoricamente e della musica, la Società Italiana di filosofia storicamente, l’inattendibilità di molte dot- del diritto, la Croce rossa, Amnesty Interna- trine religiose dal punto di vista non solo tional o la Lega antivivisezione, tutte entità scientifico, ma anche etico e politico: per certo non meno utili e plausibili delle con- esempio sotto quest’ultimo profilo, alla luce fessioni religiose. della più matura e condivisa “religione civile” Potrebbero forse rimanere le norme dei diritti umani, lungamente avversata dalle pattizie concernenti i rapporti tra l’Italia e lo religioni e recepita ormai irreversibilmente Stato del Vaticano, da esemplare su quelli tra dalla coscienza comune dell’umanità, in ogni l’Italia e San Marino. Ma anche queste norme caso dell’umanità occidentale. sono in fondo superflue, bastando il diritto co- Gli argomenti giuridici contro l’esi- mune relativo alla sicurezza delle persone ita- stenza di un interesse pubblico dello Stato a liane e straniere sul territorio italiano. che i cittadini professino una fede religiosa L’abrogazione del Concordato e delle sono tutti quelli desumibili dai princìpi su- intese esigerebbe una legge di revisione co- premi di libertà e non discriminazione sui stituzionale. Il costo è alto, ma si consideri quali è sufficiente rinviare alle fonti interne e che già adesso gli articoli 7 e 8 sembrano – internazionali citate nella relazione Zaccaria. al limite – abrogabili per via interpretativa, Se lo Stato non ha un interesse pub- trattandosi, a ben guardare, di verfassungswi- blico a che i cittadini professino una fede re- drige Verfassungsnormen, di norme che la
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stessa Corte costituzionale potrebbe dichia- Un’interpretazione dell’articolo 8 nel rare anticostituzionali per contrasto con i ben senso da me preconizzato imporrebbe allo più rilevanti, e irriformabili principi supremi Stato di esaminare imparzialmente e paritaria- già richiamati. A mio giudizio, eventuali anti- mente tutte le richieste di intese avanzate da nomie interne alla Costituzione sono anch’esse entità rappresentative di convinzioni in materia di competenza della Corte. Inoltre, sul piano religiosa. del diritto comparato, la rinuncia al Concor- Proporrei pertanto di emendare come dato e alle intese non farebbe che allineare l’I- segue le proposta di legge che stiamo esami- talia ai regimi delle principali nazioni liberal- nando. democratiche, tra cui l’India. L’articolo 2 andrebbe cosi riformulato: In questo primo scenario, per me pre- (dopo le parole “o di non averne alcuna”), “di ferenziale, la materia religiosa verrebbe inte- professare liberamente la propria convinzione ramente ricondotta al diritto (personale, con- agnostica o atea in qualsiasi forma individuale trattuale, associativo) comune1. o associata, di diffonderla e farne propaganda Su punti come gli effetti civili dei ma- in privato o in pubblico”. trimoni religiosi, o i probabili contrasti tra L’articolo 3 andrebbe così integrato: norme religiose e norme statali, mi riservo di (dopo le parole “appartenenza confessionale”) esporre il mio pensiero se interrogato. Premetto “o comunque alle proprie convinzioni in ma- fin d’ora che in tutte queste materie deve pre- teria religiosa”. valere, sulla norma religiosa, la norma statale L’articolo 4 andrebbe così riformulato: posta a tutela di quelli che la Costituzione “I genitori hanno diritto di istruire ed educare chiama i diritti inviolabili dell’uomo; diritti i figli, anche se nati fuori del matrimonio, in che, attinendo al valore supremo del pieno svi- coerenza con le proprie convinzioni in materia luppo della persona devono prevalere sui di- religiosa, nel rispetto della loro personalità e ritti identitari delle comunità di appartenenza; senza pregiudizio della salute dei medesimi”. comunità dalle quali deve essere garantita al Tutti gli altri articoli andrebbero ritoc- cittadino, in ogni momento, la possibilità di cati in base allo stesso principio, il che pur- uscita. troppo è assai laborioso. In ogni caso, all’art. 23 dovrebbe se- 2. Il secondo scenario, per me dete- guire un articolo (23 bis?) più o meno di questo riore e di ripiego, è quello del mantenimento tenore: in vita del regime Concordato e intese, che “Possono ottenere il riconoscimento come ho detto ritengo filosoficamente infon- della personalità giuridica anche movimenti, dato e giuridicamente para-incostituzionale. associazioni e fondazioni di ispirazione agno- Su questo scenario ho essenzialmente stica o atea, con le modalità, i requisiti e gli due cose da dire. effetti previsti dalla normativa vigente in ma- 2.1. La prima è che, se proprio intese teria e dagli articoli 15-22 della presente legge” hanno da essere, ebbene devono potersi isti- (in materia di confessioni religiose, associa- tuire con tutte le convinzioni in materia reli- zioni e fondazioni con finalità di religione o di giosa. culto). A mio giudizio, un’interpretazione evo- Il Capo III (Stipulazione di intese) do- lutiva-sistematica dell’articolo 8, ormai neces- vrebbe essere rimaneggiato in base allo stesso saria, impone di assegnare al termine “confes- principio, così da potersi applicare a tutte le sioni religiose” un significato del tipo “con- convinzioni in materia religiosa. fessioni e convinzioni in materia religiosa”, Anche con le correzioni che propongo non essendo ammissibile che le confessioni re- il meccanismo mi sembra, ripeto, al tempo ligiose in senso stretto godano di un qualsiasi stesso filosoficamente incongruo (in quanto at- favor legis rispetto a spiritualità religiose solo tribuisce uno status eccezionale alla materia re- impropriamente designabili come confessioni ligiosa) e giuridico-burocraticamente sovradi- (per esempio i diversi generi di yoga e di bud- mensionato (in quanto mobilita nientemeno dismo), o rispetto a sistemi teisti-razionalisti che Consiglio di Stato, Governo e Parlamento). non abramitici (per esempio i deismi o le mas- 2.2. La seconda cosa che ho da dire sul sonerie), o ancora rispetto a convinzioni in ma- secondo, e deteriore, scenario, è che se proprio teria religiosa scettiche, agnostiche, apofatiche, si vogliono mantenere in vita i dinosauri giu- atee (per esempio l’Unione deg1i Atei e degli ridici del Concordato e delle intese, si può ren- Agnostici Razionalisti, associata alla Interna- derli molto meno appetibili e discriminatorii. tional Humanist and Ethical Union). Per ottenere questo risultato basterebbe age-
52 • critica liberale clericalismo & privilegi volare a tal punto la stipulazione di intesa (il Parto dai due principali ricorsi contro cui iter burocratico non ha la copertura costi- un decreto di espulsione dall’Università catto- tuzionale dell’articolo 8, e può quindi essere lica, cioè dai casi Cordero del 1972 e Lombardi modellato per legge ordinaria) da instaurare nei Vallauri del 1997. fatti un regime di sostanziale non-discrimina- Il caso Cordero è stato deciso dalla zione tra tutte le entità rappresentative di con- Corte Costituzionale nel senso che il vero tito- vinzioni in materia religiosa, superando l’at- lare della libertà d’insegnamento non è l’inse- tuale, anacronistico regime di privilegi. gnante ma l’ente scolastico di appartenenza (o Si potrebbe per esempio (dico questo chi ha, per statuto, la facoltà di controllarne avventatamente so di non essere un tecnico) at- l’indirizzo ideologico). A questa interpretazione tribuire già al riconoscimento della personalità si arriva combinando il terzo comma dell’arti- giuridica una serie di effetti (in materia di ma- colo 33 (“Enti e privati hanno il diritto di isti- trimonio, educazione, assistenza, otto per tuire scuole ed istituti di educazione”) con il di- mille2, ecc.) oggi collegati alla stipulazione di ritto di fare propaganda della propria fede reli- intese, simultaneamente agilizzando l’iter da giosa riconosciuto dall’articolo 19: tutti hanno percorrere per ottenere il riconoscimento e fa- diritto di istituire scuole per fare propaganda cendo, di questo riconoscimento agilizzato, un della propria fede religiosa. A questa libertà requisito quasi-sufficiente per ottenere dal Go- maior si piega, secondo la Corte, la libertà verno e dal Parlamento, quasi-automatica- minor dell’insegnante. mente, la sospirata intesa. Nel caso Lombardi Vallauri il Tar di Ho in mente, insomma, un modello per Milano e successivamente il Consiglio di Stato cui il riconoscimento (agilizzato) rende addirit- hanno ribadito l’interpretazione della Corte, re- tura superflua l’intesa, o, se si vuole mantenere cepita nel 1984 con clausola apposita dal co- nella forma, in omaggio all’articolo 8, la ne- siddetto concordato Craxi: negli enti privati di cessità dell’intesa, la rende facilmente otteni- tendenza il vero titolare della libertà d’inse- bile. Un modello di questo tipo si avvicine- gnamento non è l’insegnante ma l’ente. rebbe, nella sostanza, a quello che ho suggerito Oltre a discutere questa interpretazione, come il primo, e migliore, scenario, garantendo i ricorrenti hanno sollevato con maggior forza, nei fatti se non nella forma, un livello decen- e principalmente, la questione procedurale. temente conforme alle richieste filosofiche, e ai Anche concesso che l’ente abbia diritto di ri- principi costituzionali, di libertà e non-discri- muovere l’insegnante non in linea con l’indi- minazione religiosa. rizzo ideologico dell’ente, non è detto che abbia Naturalmente andrebbero modificati in diritto di rimuoverlo unilateralmente e autori- modo piuttosto drastico i Capi Il e III delle at- tariamente. Il diritto a un equo processo ap- tuali proposte di legge. partiene senza dubbio ai diritti inviolabili del- Vengo infine alla questione, trascurata l’uomo ed è un diritto positivamente ricono- nelle proposte di legge, della libertà d’inse- sciuto in modo formale, per esempio dall’arti- gnamento. Questione che mi ha coinvolto per- colo 6 della Convenzione europea per la sal- sonalmente (sono stato privato dell’insegna- vaguardia dei Diritti dell’uomo e delle Libertà mento nell’Università del Sacro Cuore di Mi- fondamentali del 1950, recepita nell’ordina- lano per sopravvenuta asserita incompatibilità mento italiano, e dai principi generali dello di alcune parti del mio pensiero con la dottrina stesso diritto italiano ricavabili dalla Costitu- cattolica), ma che, al di là del mio caso perso- zione e dalla legislazione ordinaria. Il Tar e il nale, riguarda decine di migliaia di insegnanti: Consiglio di Stato hanno respinto anche questo quelli di religione cattolica nella scuola pub- secondo rilievo. La mia richiesta (minima e di blica e quelli di tutte le materie nelle scuole pri- ripiego) è che nella legge sulla libertà religiosa vate cattoliche. E può riguardare, domani, altre la libertà d’insegnamento dell’insegnante, in scuole religiose o – comunque – “di tendenza”. ogni ordine di scuola venga tutelata almeno È chiaro che nelle scenario preferenziale sotto il profilo procedurale, esigendo cioè che sopra delineato non è giustificabile alcun inse- il provvedimento a suo danno venga emanato gnamento catechistico di una determinata reli- da giudici noti, con addebiti precisi, rispet- gione nella scuola di tutti: la piccola casa scuola tando il diritto di difesa e il principio del con- pubblica deve riflettere i lineamenti della grande traddittorio, con motivazione esauriente pub- casa Repubblica italiana, che non fa proprio un blicata: tutti tratti dell’equo processo vistosa- credo religioso piuttosto che un altro. Ma una mente assenti nella procedura seguita dalla volta ancora suggerirò qualche possibile corre- Santa Sede e dall’Università cattolica nel caso zione allo scenario Concordato e intese. Lombardi Vallauri. È la tesi principale che i ri-
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correnti stanno attualmente sostenendo, esauriti NOTE i ricorsi interni, presso la Corte di Strasburgo. Le decisioni della Corte Costituzionale e del 1 Per chiarire quasi visivamente lo scenario: la Chiesa Consiglio di Stato hanno tolto all’insegnante cattolica che aspirasse al riconoscimento da parte dello Stato italiano dovrebbe semplicemente portare italiano l’esercizio del suo diritto inviolabile il suo statuto da un notaio. (art. 24 Cost. cfr. articoli 2 e 18) a un equo pro- 2 Non è comprensibile che l’otto per mille sia riser- cesso davanti a un tribunale imparziale (art. 6 vato a confessioni religiose. Queste dovrebbero con- Convenzione europea). fluire tra i destinatari dell’attuale cinque per mille, A mio giudizio una legge sulla libertà elevato a un otto (o a un tredici) per mille paritario religiosa non può disinteressarsi di questi pro- rispetto alla volontà del contribuente. fili della libertà d’insegnamento, che coinvol- gono, in Italia, decine di migliaia di insegnanti e centinaia di migliaia di alunni. Le proposta di legge in esame andreb- spilli bero integrate con un articolo più o meno del seguente tenore: PRETI & POTERE OVVERO LA CONVE- “Le procedure per la rimozione dall’in- NIENZA DI DON GALLO. Con il cappel- segnamento in base all’asserita divergenza del- laccio di sghimbescio per le folate dello l’insegnante dall’indirizzo ideologico della scirocco, l’abito liso e un toscano all’an- scuola o dell’istituto di educazione devono es- golo della bocca don Luigi Gallo recita sere conformi ai principi generalmente ricono- nei carruggi di Genova l’immancabile sciuti dell’equo processo”. gag del “prete da strada”, che dice siste- Rimarrebbe, ovviamente, il vulnus in- maticamente il contrario delle gerarchie ferto alla libertà d’insegnamento dal principio ecclesiastiche e – con ciò – ottiene quella per cui nelle scuole e negli istituti di educa- visibilità mediatica di cui è ingordo. Per zione caratterizzati da un particolare indirizzo la delizia di un laicismo che cerca pezze ideologico l’insegnante non è libero di manife- d’appoggio in chiesa. stare i risultati autentici del suo pensiero anche Prete da strada – dunque – o prete-spet- a proposito dell’indirizzo ideologico dell’ente tacolo? Magari soltanto prete, comunque di appartenenza. “L’arte e la scienza sono li- arruolato nell’armata vaticana con van- bere e libero ne è l’insegnamento” (articolo 33 taggi annessi e connessi. Soprattutto, con- della Costituzione, primo comma) non può non sapevole di quanto si può tirare la corda riferirsi primariamente e ultimamente alla li- nel volteggio tra “dentro” e “fuori”. bertà dell’insegnante. Straordinario esercizio equilibristico che – per una volta – ha visto lo showman don Gallo finire a gambe levate, con il suo * Intervento per l’audizione in Parlamento sulle outing nelle primarie genovesi pro Stefano proposte di legge Spini e Boato in materia di li- Zara; l’ex presidente degli industriali spon- bertà religiosa. sorizzato da Riccardo Garrone (e – ini- ** Luigi Lombardi Vallauri è professore ordinario zialmente – da Claudio Scajola) ma anche di Filosofia del diritto nell’Università di Firenze. dal sindaco uscente Pericu. Stupenda la motivazione: «Zara assicura la continuità del ciclo amministrativo» (ossia, il mas- simo storico di cementificazione del terri- torio). Chiedo lumi a un esponente della NOTA BIBLIOGRAFICA Margherita che, meglio di me, s’intende di I presupposti dell’intervento sono ampiamente chia- clero locale: «Di certo Don Luigi ha bi- riti nel volume Nera Luce, saggio su cattolicesimo e sogno di soldi». Variante della classica bar- apofatismo, Le lettere, Firenze 2001 e nei saggi: Fon- zelletta: «Hai visto? è morto Parodi». damentalismi senza fondamento e libertà dalle reli- «Avrà avuto la sua bella convenienza». gioni (in “Doc. Toscana” aprile-giugno 2005), Stato Anche questa è Genova, con l’intero arco laico, pensiero laico, pensiero dello stato laico (in costituzionale della discussione pubblica Atti del Convegno “Laicità e Stato di diritto”, 9 e 10 appaltato a “uomini con le gonne”: don febbraio 2006, Università degli Studi Milano Bi- cocca, in corso di pubblicazione); Lezione di Diritti Baget Bozzo (destra), don Balletto (centro) umani fondamentali da parte del Concordato (in e don Gallo (sinistra). “L’Ateo” n. 1/2002, pp. 11-14). [p.f.p.]
54 • critica liberale libelli vecchi e nuovi collana diretta da Enzo Marzo edizioni Dedalo
ENZO MARZO Le voci del padrone Saggio di liberalismo applicato alla servitù dei media
Un pamphlet sulla libertà d’informazione, sullo stato dei media nel presente e in un futuro condizionato da rivoluzionari mutamenti tec- nologici.
978-88-220-5501-9 pp. 224 / e 15,00
P. PELLIZZETTI - G. VETRITTO Italia disorganizzata Incapaci cronici in un mondo complesso prefazione di Mauro Barberis
Perché stentiamo a far funzionare ogni organizzazione complessa ti- pica della modernità? Un paese individualisticamente povero e inef- ficiente mette a repentaglio la sua stessa libertà.
978-88-220-5502-6 pp. 152 / e 14,00
MARCELLO VIGLI Contaminazioni Un percorso di laicità fuori dai templi delle ideologie e delle religioni prefazione di Sergio Lariccia Incombe sul mondo la minaccia di una guerra di religione? Come vi- vere in pace in società diventate multietniche e multiculturali?
978-88-220-5503-3 pp. 304 / e 16,00
JEREMY BENTHAM Libertà di gusto e d’opinione Un altro liberalismo per la vita quotidiana a cura di Gianfranco Pellegrino Quattro pamphlet liberali, quattro proposte di libertà nella nostra vita quotidiana. Libertà nella condotta sessuale, nella vita economica, nella discussione pubblica e nella stampa indipendente, garanzia contro gli abusi di potere.
978-88-220-5504-0 pp. 352 / e 17,00 AMICI DI CRITICA LIBERALE diventate amici di Critica Liberale adesione 2007
La Fondazione Critica liberale sta tenendo viva Oggi, però, per la prima volta da trenta anni una tradizione politico-culturale vi proponiamo di diventare tanto significativa nella storia italiana quanto per varie ragioni minoritaria e oggi pressoché priva Amici della Fondazione di rappresentanza politica organizzata. “Critica liberale” Indicazione delle priorità politiche della cultura liberale e democratica per il governo; partecipa- offrendo a chi vorrà concorrere a questo sforzo zione a network liberali internazionali; laicità anche una serie di servizi e occasioni di in- delle istituzioni; rilancio e ridefinizione del fe- contro volti a rendere sempre più articolata e deralismo europeo e della sua necessità; diritti coesa la rete su cui da sempre facciamo affi- civili; ripristino della decenza e del rispetto in- damento: preghiamo tutti i nostri amici non transigente delle regole del gioco nella politica, solo di aderire a questo invito ma anche di nell’economia e nell’informazione; convegni e estenderlo a possibili nuovi lettori, simpatiz- iniziative pubbliche: su molti fronti la Fonda- zanti e sostenitori. zione si sta impegnando con intensità crescente. I mezzi di cui la Fondazione dispone sono, Per dare modo a chiunque di prendere contatto con però, ben lontani dall’essere adeguati a un si- la Fondazione e di conoscere la Rivista, nei pros- mile sforzo. Soltanto la convinta adesione e il simi mesi Critica organizzerà tra l’altro a Roma oc- concreto sostegno anche materiale alle attività casioni periodiche di incontro nella sede di via delle editoriali e culturali della Fondazione, potrà Carrozze 19, che sarà aperta in orari prestabiliti, met- tendo in visione gli ultimi numeri della rivista, per consentirci di far fronte a questi e ai sempre scambi di opinioni e per informazioni. Analoghi in- più impegnativi compiti che ci attendono. contri verranno organizzati anche in altre città, Più volte in passato Critica ha sollecitato con- presso associazioni e istituti culturali amici. Le as- tributi e assunzioni di responsabilità da parte sociazioni e i soggetti collettivi che intendano darci di quanti si riconoscono in una certa tradizione una mano sono pregati di manifestare una eventuale e condividono il nostro impegno. disponibilità a ospitare tali eventi nella loro città.
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