Critica liberale volume XIV n. 135-137 mensile, gennaio-marzo 2007 978-88-220-8673-0 - n 10,00 edizioni Dedalo ISSN 1825-4977

ecco lo squillo di tromba della Presidenza cristo non abita della Conferenza Episcopale: l’annuncio di «una parola meditata, una parola ufficiale, che sia impegnativa per coloro che accolgono il più qui magistero della Chiesa e che possa essere chia- rificatrice per tutti», insomma una direttiva vin- on è l’uomo fatto per il Sabato, colante, nientemeno che un nuovo Sillabo, «N ma il Sabato per l’uomo»… in- contro la vita quotidiana di tante persone e vece le montagne di casa nostra partorirono, anche contro la Chiesa conciliare, Maestra del dopo estenuante travaglio e senza conforto di primato della coscienza, un lancinante diktat epidurale, una stramba creatura quasi buona che cade dall’altissimo su un mondo di sudditi. a nulla e alquanto inservibile, che nessuno vo- Ai primi posti in indirizzo possiamo leggere i leva accudire… Si è mossa così l’italiana via parlamentari cattolici o ufficialmente tali, ma- crucis ai pacs-unionicivili-dico, dopo un lungo gari componenti convinti di annose coppie di tiro alla fune di cui va studiata la improbabile fatto omo-bi-eterosessuali, ai quali toccherà prassi: uno dei concorrenti, il legislatore, an- l’onere in aula di vieppiù svuotare e, magari ci ziché percorrere con forza riuscissero, seppellire irre- la retta via dei diritti e vocabilmente il già mesto, della libertà della persona, Indice generale pavido e del tutto inade- per tutto il tempo si spen- guato provvedimento legi- deva angosciosamente di slativo. E tanto per restare tentativo in tentativo per di secolarizzazione 3 sui livelli socio-intellettuali mediare, scolorire, mendi- dei nostri uomini politici, care non dovuti permessi, 1,68 difficile scordare l’ultima mentre l’altro contendente, di Andreotti, politico cat- le gerarchie ecclesiastiche 1,33 tolico per eccellenza, sec- nostrane, chiuse nella loro ondo il quale «Non sarebbe eccentrica visione di un 1,17 male se tutti, compreso potere temporale a copy- Prodi, si andassero a ri- right tutto locale, lancia- leggere Dante: i sodomiti vano un’offensiva senza nella Divina Commedia precedenti, scagliando finiscono all’inferno». ogni possibile, velenoso e Intanto il tempo che passa incandescente non pos- sta velando la scena di un sumus. altro grande dibattito, mi- Dopo una este- tigando inevitabilmente gli nuante battaglia, a di- echi di sdegno e di pas- segno di legge governa- sione che hanno tessuto la tivo licenziato, non vi è complessa vicenda umana segno di resa, tutt’altro, di Piero Welby, la sua lu- taccuino

cida determinazione, tanto a lungo sofferta e Non si può pensare quindi che la Chiesa meditata, nel voler rinunciare a una ormai non cattolica, e in particolare quella di Benedetto vita. XVI, siano un esempio di generosità e carità E anche qui, quanto mai inflessibile cristiana: sempre no, tutti no, no all’autode- anche di fronte alla morte, dopo un intermina- terminazione di fine vita, no alle unioni non be- bile dissertare di dolore offerto a Dio e di in- nedette, no alla fecondazione assistita, continue contaminate teorie, ci era giunto il classico, fa- ingerenze e chiassose pressioni sui politici, il tale squillo di tromba: «In merito alla richiesta voler imporre le proprie leggi a credenti e non di esequie ecclesiastiche per il defunto Dott. credenti, mentre il raffinato intellettuale e teo- Piergiorgio Welby, il Vicariato di Roma precisa logo di oltre Tevere in un’intervista a “History di non aver potuto concedere tali esequie Channel” dei giorni scorsi, senza camauro in perché… era nota, in quanto ripetutamente e testa, arrivava a sostenere una vera e propria pubblicamente affermata, la volontà del Dott. legittimazione dell’inquisizione, perché dall’in- Welby di porre fine alla propria vita, ciò che quisitio sarebbe nato il dibattimento proces- contrasta con la dottrina cattolica. Catechismo suale moderno. Vien da dire «… guai anche a della Chiesa Cattolica, nn. 2276-2283; 2324- voi, dottori della legge, che caricate gli uomini 2325». di pesi insopportabili, e quei pesi non li toc- Può la Chiesa romana negare un fune- cate nemmeno con un dito». rale? Possono Ratzinger, Ruini, Bettori, gli Ci sarebbe da affrontare finalmente la altri, far valere, anche in un caso come questo, sventura di avere il famigerato Concordato a fatti di gerarchia e di conduzione del potere? regolare in Italia i rapporti tra Stato e Chiesa Il susseguirsi degli eventi ci ha nel tempo as- cattolica, che dovrebbe almeno saper garantire suefatto a una visione di Chiesa che può deci- un regime di autonomia reciproca anche se in dere ciò che meglio le aggrada, può imporre cambio di una serie inusitata di elargizioni e modelli e stili di vita, benedirli e poi maledirli, privilegi, mai abbastanza per gli interessati. può sostenere che un comportamento o un pen- Ma in questo senso non si profila alcuna bat- siero sia peccato e pertanto battersi perché sia taglia politica, troppo in pochi ci battiamo anche reato, può negare sacramenti e può cac- per una sua rapida abrogazione, tanto meno ciare fedeli se li ritiene di insufficiente obbe- pare essere questa una preoccupazione di chi dienza. sta stilando i documenti del futuro Partito De- Questa Chiesa è libera di negare il fu- mocratico. nerale cattolico a Piergiorgio Welby, di chiu- Impossibile farsi una ragione e di- dere con inaudita durezza le porte della Ba- menticare le lacrime, la rabbia incontenibile, silica di S. Giovanni Bosco che lo aveva visto lo sdegno di una vecchia madre a pochi passi crescere, di celebrare invece, quasi nelle da me, i suoi pugni intrecciati in un vecchio stesse ore, con sfarzo in una chiesa adorna rosario di cristalli colorati che picchiavano di fiori e con note di organo, il funerale di disperati contro una bara rinnegata da un Pinochet, responsabile dell’uccisione di mi- potere arcigno e rancoroso, come trovare in gliaia di cileni, di ospitare nella chiesa di tanto dolore e solitudine una immagine di Santa Apollinare a Roma la tomba del capo Dio? A Ripalta Cremasca, il parroco di San della banda della Magliana, di concedere al Michele, don Mario Piantelli ha voluto ri- povero figlio di Agnelli, morto suicida, le ese- spondere proprio a questa domanda nella sua quie nella parrocchia di Villa Perosa, mentre omelia: «Dov’era Dio nel momento in cui sul diniego rivolto al feretro di Piergiorgio Welby veniva sedato? Dio era lì, al suo Welby premurose spiegazioni ci vengono dal fianco, fin dalla sua nascita». direttore dell’“Avvenire” Boffo, secondo il [maria gigliola toniollo] quale «anche alla morte di un farabutto o di uno stragista, anche a quella del peggior ti- ranno, vanno concesse le esequie religiose fondazione critica liberale perché magari nell’estremo punto di morte fcl potrebbe essersi pentito». Bene, grazie, po- COMITATO DI PRESIDENZA ONORARIA: tente e misericordiosa Chiesa e connesso Vi- VITTORIO FOA, GIANCARLO LUNATI, ITALO MEREU, cariato di Roma, chissà che cosa avranno FEDERICO ORLANDO, CLAUDIO PAVONE, ALESSANDRO provato la moglie e la madre di Welby a sen- PIZZORUSSO, GENNARO SASSO, CARLO AUGUSTO VIANO. tire questo magistrale accostamento della vi- * Hanno fatto parte del Comitato di Presidenza Ono- cenda del loro amatissimo marito e figlio alle raria Norberto Bobbio (Presidente), Alessandro Galante figure dei «peggiori farabutti e stragisti…». Garrone, Paolo Sylos Labini.

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ai congressisti in forma quasi colloquiale. Il succo del suo discorso fu questo: la Chiesa è fi- la chiesa sull’orlo nita, il mondo sarà sempre più ostile ed estraneo a noi, ma ciò non significa che il nostro ruolo sia terminato, perché possiamo rallentare molto d’una crisi di nervi questo destino inesorabile. Per un’istituzione bi- millenaria come la Chiesa alcuni o molti de- n grande e controverso saggista cenni in più o in meno non sono irrilevanti. Ucome Enzensberger ne è convinto. E Potrà pure essere stato un momento di scettica noi con lui. La forza dei terroristi islamici è fatta lucidità, ma Andreotti non aveva torto. Peraltro, di disperazione. Come se sentissero su di sé la la sua consapevolezza non è isolata. Già su condanna della storia e il destino d’essere gli questa rivista discutemmo un simile pensiero ultimi testimoni d’una civiltà grandissima ferma dell’allora cardinale di Parigi, Lustiger. Di da secoli di fronte alla svolta della modernità. fronte a una crisi epocale si può reagire o irri- La crisi della Chiesa Cattolica (da ora CC) è gidendosi o cercando di assecondarla modifi- dello stesso conio. Il fondamentalismo recupe- candosi. Gli ultimi due papi sembrano aver rato da Ratzinger nasce dall’intima convinzione scelto la strada rovinosa dell’orgoglio. Così riu- che la soluzione conciliare non sarebbe stata ri- sciranno soltanto ad accelerare la deriva. Il ter- solutiva. Il Concilio vaticano II azzerava l’inse- rore del disfacimento li ha portati a una imita- gnamento della Chiesa degli ultimi secoli, chiu- zione progressiva dell’islam. Scelta rovinosa per deva la Controriforma e finalmente portava la sé, ma anche per tutti noi, perché conosciamo Chiesa ad accettare la libertà religiosa. (Altro l’esito degli scontri tra le religioni. Wojtyla ha che l’ipocrita richiesta wojtyliana di perdono saputo cogliere tutti i vantaggi d’una gestione per i misfatti passati senza mettere in discus- totalitaria, e quella che dei suoi apologeti con- sione l’apparato teorico che quei misfatti pre- siderano una sua grande novità non è altro – vedeva). La CC si arrendeva di fronte ai valori con nuovi mezzi – che la vecchia risposta dei forti della modernità, e li faceva parzialmente totalitarismi novecenteschi di fronte all’irru- suoi. Avrebbe potuto essere, con qualche secolo zione delle masse: populismo più propaganda. di ritardo, la vera risposta alla Riforma. La li- Portato in campo religioso significa: supersti- bertà è causa ed effetto dell’individualismo e la zione più spettacolarizzazione. Mai così tanti finalmente raggiunta maggiore interiorizzazione santi (senza guardare per il sottile; persino padre del fenomeno religioso avrebbe sì limitato il Pio, così detestato precedentemente dalla ruolo della gerarchia ecclesiastica ma lo Chiesa), mai tante Madonne piangenti, mai tanta avrebbe reso più stabile e più accettato. Al con- Fatima, mai tanta “devozione popolare” e storie trario, gli ultimi due papi, paradossalmente più di santi in tv. Ugualmente, raduni di massa e uso scettici di quanto abbiano voluto e vogliano far assai disinvolto di tutti gli strumenti della pro- apparire, hanno imboccato, non senza esitazioni paganda (persino la sua stessa morte è diventata la strada opposta. Hanno liquidato il Concilio spettacolo disgustosamente esposto, assoluta- e hanno affrontato in forme diverse lo scontro mente profano). Gli esperti sanno che questi sono col mondo. Si sbaglia chi si ferma alle appa- mezzi abusati in società dove è inesistente l’opi- renze e si convince che la Chiesa cattolica stia nione pubblica. E la CC non intende creare opi- vivendo un momento di trionfo. È il contrario. nione pubblica su di sé. Come non l’ha nel suo La gerarchia più avvertita sa che la Chiesa ha interno. La Cei pubblica i lunghi lenzuoli dei pe- difficoltà dovunque. Da una parte, lo scontro, riodici discorsi del suo presidente, ma considera perché si tratta di uno scontro, con l’islam è per- irrilevante diffondere il dibattito successivo. dente perché la capacità di penetrazione dei Ugualmente i giornali ufficiali della Chiesa di- mussulmani in territori vergini è più efficace, menticano di dare notizia ai loro lettori-fedeli di possedendo loro messaggi più semplici e meno prese di posizione dei cardinali, anche se si chia- identificati con l’odiato occidente bushiano. mano Martini e fanno scalpore. Dopotutto la cen- Dall’altra, la CC sa che, per quanto si possa sura è un’invenzione della CC. sforzare, non riuscirà mai a far tornare l’Eu- Il nuovo papa ha maggiori indecisioni, ropa e l’America al Medioevo. Molti anni fa as- fa continue gaffe. Il disastroso viaggio in Ger- sistetti a un congresso della vecchia Dc (no, non mania, le rovinose scelte in Polonia, l’irrigidi- preoccupatevi, non sono stato mai democri- mento clericale in Italia sono tutti segnali di de- stiano). In quell’occasione – si era nell’era de- bolezza e di nevrotica esitazione. Intanto il mitiana – il ruolo di Andreotti era defilato. E il mondo prosegue per conto suo, sempre più sordo campione del clericalismo poté quindi parlare alla malaetica cattolica.

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Noi siamo arrivati al nostro Terzo rap- Ma il “laicismo genuflesso” non è suf- porto sulla secolarizzazione in Italia. I dati par- ficiente a spiegare l’incremento dell’arroganza lano chiaro. La linea di tendenza è inesorabile e clericale. Evidentemente anche i laici non adul- rispetto all’anno precedente si sta accentuando. terati fanno i loro errori. Secondo me sono di Le prescrizioni provenienti dalla gerarchia tro- due tipi. vano negli italiani orecchie sempre più sorde. Gli C’è la strategia radicale, che per piccoli individui vogliono decidere sempre più con la loro interessi politici, sembra mirare più alla bellezza testa. Le cifre (tutte ufficiali, per lo più di fonte della sconfitta, al gesto dannunziano e a qualche vaticana) non hanno l’incerta attendibilità dei attimo di spettacolo piuttosto che ai piccoli passi sondaggi, ma fanno riferimento ai comportamenti concreti. (Ma di tutto ciò sarà utile discutere nei effettivi dei nostri concittadini. Concittadini prossimi tempi). Dall’altra, il “laicismo diffuso” “eroici” perché non sembrano farsi impressionare appare incapace di organizzarsi e di darsi una più di tanto dal martellamento propagandistico dei voce comune, chiuso com’è nella miseria del set- mezzi di comunicazione, a cominciare dalla tele- tarismo. Ora si stanno forse compiendo signifi- visione, né farsi influenzare dalla viltà opportuni- cati e inediti passi. Ma non basta lo sforzo or- stica dei “politici”, soprattutto di quelli che si pro- ganizzativo. clamano “laici” ma che sono completamente su- È necessario un cambiamento drastico di balterni alla strategia vaticana. Il secolo macina analisi e di condotta. Bisogna farla finita col pian- da solo, e raggiunge i suoi effetti. Leggete le cifre gersi addosso. Con la sindrome perenne della mi- e fatevi autonomamente un’idea. Noi di “Critica”, noranza sconfitta. Ancora non ci è entrato in testa ancor più drasticamente degli anni precedenti, ab- che, i clericali, sono loro in minoranza. Che la biamo voluto separare le cifre dalle “opinioni”. Il storia è contro di loro. Che la sempre maggiore nostro vuole essere un contributo il più possibil- pluralità religiosa nel nostro paese è un attentato mente “obiettivo”, destinato a chiunque sia inte- serio al loro attuale monopolio. Che la scelta ne- ressato ai fenomeni religiosi. vrotica dell’iper-clericalismo è già segnale di Però abbiamo le nostre idee. Di fronte al- sconfitta. Che il secolo avanza, che la sensibilità l’esagitato attacco delle gerarchie cattoliche alla moderna cresce, che la forza della ricerca e del laicità dello Stato dobbiamo rispondere con una metodo scientifico è inarrestabile perché coincide strategia politica e non solo affidarci ai processi con gli interessi profondi della sopravvivenza della spontanei della secolarizzazione. Allora parlia- specie umana. Che la libertà di coscienza è più moci con chiarezza. Mi sembra che la politica dei forte di ogni superstizione. laici sia inadeguata, di segno sbagliato, co- Certo, non si può indulgere al trionfa- munque subalterna. Non mi riferisco qui a quelli lismo, ma cerchiamo di operare per correggere che Viano definisce “laici in ginocchio”. Lo so alcune “vulgata” che ridicolamente sopravvi- che la debolezza del laicismo in Italia ha preva- vono e dominano le menti delle genti. Incalziamo lentemente una causa storica (scarsa penetra- la stessa CC a chiarire a se stessa certi atteg- zione, e ritardata, della modernità) e oggi un giamenti, certe politiche. La scorciatoia della nome (Ds). (Conta la sostanza, perché sul nome classica ipocrisia va denunciata in ogni occa- i Ds sono abbastanza irrequieti e lo cambiano a sione. La CC non può continuare impunemente ogni stagione politica, sperando così di diventare, a predicare bene e razzolare male. Discutiamone, o essere presi, per diversi da come sono e da come non possiamo ripetere sempre lo stesso schema: rimarranno). E la sostanza è tutta togliattiana. il papa o qualche vescovo entrano negli affari L’opportunismo togliattiano senza Togliatti di- del nostro Stato e i laici strillano alla lesa maestà, venta una caricatura. Rivela assenza di senso all’intrusione. Come se fosse una novità, come se dello stato, patetico cinismo, penoso “buonismo”, Ruini non avesse recitato per anni il suo perio- difficoltà profonda di comprensione e di assun- dico discorso da presidente del consiglio più o zione dei valori della libertà e della modernità. meno occulto, occupandosi di tutto e del con- Dimostra incapacità di guidare i processi storici. trario di tutto. Persino dei telefonini e del destino I loro compromessi “storici” o “bonsai” sono di squalificatissimi banchieri cattolici. Quando soltanto subalternità al tatticismo del giorno per mai la Cei si è segnalata per un discorso sulla giorno, la loro opera di corruzione quotidiana dei fede? Da tempo Dio non abita più lì. Quando si valori civili è uno dei cancri veri del nostro paese. imbastiscono crociate, Dio prudentemente si as- Ha quasi un valore simbolico che, nel congresso senta per non farsi coinvolgere troppo. Non è nem- che li liquida come partito, l’abbandono persino meno una novità l’implicita denuncia del Con- della precedente adesione ipocrita a un blando e cordato da parte della Chiesa cattolica. La Curia formale laicismo coincida con il loro approdo adora del Concordato la parte che le assegna van- nelle braccia di Marini e della Binetti. taggi sempre più ingiustificabili, è attaccata ai

4 • critica liberale taccuino suoi privilegi, però rinnega i doveri. Ma così il anche per i clericali ci si avvalga del vocabo- Concordato fascista-craxiano diventa più obso- lario. È anti-clericale chi avversa il clericalismo. leto, fa a pugni con la libertà religiosa. È desti- Come diceva Salvemini, «l’anticlericalismo nato a cadere come foglia secca ripugnante a una segue il clericalismo come l’ombra il corpo». Se coscienza moderna. Che parlino il papa e i ve- non ci fosse “il corpo” non ci sarebbe neppure scovi, e abbondantemente. E scendano in piazza “l’ombra” (con piacere abbiamo notato alcuni i parroci, come i tassinari. Che mettano sullo timidi pigolii d’un cattolicesimo che non ha stesso piano omosessualità e incesto e pedofilia paura della parola e si proclama apertamente an- (campo di cui si intendono molto). Più parlano ticlericale. Gli auguriamo buona fortuna). e più dimostrano la loro inconciliabilità coi tempi 1) Il primo tema è quello della illibertà attuali. Con loro occorre discutere sempre, e in- religiosa. A ogni piè sospinto la CC ostenta la calzarli. Se Ruini fa politica come Borghezio va sua formale adesione alla libertà religiosa. Ma trattato come un qualunque leghista razzista. Non le reiterate dichiarazioni non spostano di una rimaniamo inerti nella tradizionale protesta, e virgola l’opposizione tipica d’ogni confessione usciamo dalla subalternità, anche indiretta. Si monoteista. Non ci riferiamo alla bimillenaria deve rovesciare l’agenda della politica e del di- tradizione liberticida che ha infangato la storia battito culturale. Proviamo a incalzarli una della Chiesa con stragi, genocidi, violenze buona volta sul loro stesso terreno, scoprendo gli d’ogni tipo in nome del Dio doc. Questo lo idola che la propaganda di massa fa accreditare sanno tutti, anche se si tende a far dimenticare. a occhi chiusi. Per esemplificare, non stiamo lì Non ci riferiamo nemmeno all’antisemitismo, a contestare il loro diritto di parlare, ma siamo costante fino a ieri e ora più o meno strisciante. molto più severi quando il papa va a inaugurare Potremmo citare encicliche dichiaratamente il corso universitario sugli esorcisti. Chiediamo contro l’altrui libertà di culto. Ratzinger, en- spiegazioni su ogni superstizione. Se conside- trando nel conclave che lo farà papa, ha elen- riamo davvero la politica ecclesiastica sull’aids cato tra i nemici della Chiesa il liberalismo. Non un turpe contributo al genocidio in Africa, accu- ha torto. Ma il papa dovrebbe precisare, altri- siamo e trattiamo la CC come qualunque altro menti potremmo cadere in errore ed essere ten- autore di strage. Se l’omofobia di Ratzinger fa tati di annoverare il papa tra i nemici della li- morti, denunciamola con vigore, stabiliamo i bertà. A cominciare dalla libertà religiosa. nessi, non esitiamo a additarlo come mandante Perché, proprio in rapporto alla questione reli- morale. E a Pasqua smettiamola di omaggiare il giosa, il liberalismo si è contrassegnato come il papa a San Pietro, riconoscendogli un’autorevo- principale assertore della libertà di culto, di tutti lezza morale che non ha. Denunciamo piuttosto i culti. Contraddicendo autorevoli papi e spez- la presenza nel Catechismo della legittimazione zando la tradizionale sacra alleanza tra trono della pena di morte. Al buonismo sbandierato (assoluto) e altare. Quando la CC parla di li- contrapponiamo la constatazione che – come bertà religiosa ancora oggi si riferisce alla sua scrisse già Salvemini – «né Pio XI, né Pio XII, sola libertà, o a quella di tutti gli altri? La pro- né alcun altro papa ha mai condannato i regimi pria libertà non è libertà, è privilegio. Non vor- totalitari quando essi si uniformavano nelle dot- remmo che il livore del papa contro il libera- trine e nelle pratiche agli insegnamenti della lismo nascesse dal fatto che il pensiero liberale Chiesa». Come si vede, per la Chiesa i tempi non è contro tutti i monopoli, anche quelli religiosi. cambiano mai. Come nel 1941 Pio XII (santo Attendiamo risposta. Ma non a parole, con i prossimamente) ricevette quell’Ante Pavelic´, dit- comportamenti: perché ancora oggi la CC è am- tatore fascista della Croazia, condannato a morte bigua. Negli anni ’50, attuale Costituzione im- in Francia per complicità nell’assassinio del re perando, le persecuzioni poliziesche verso i pro- Alessandro di Serbia, papa Wojtyla (santo subito) testanti, soprattutto i più indifesi pentecostali, non si è risparmiato alcun inciucio con i ditta- furono continue e odiose. Si dovettero aspettare tori, anche i più sanguinari, da Pinochet a Ca- sei anni perché i culti non cattolici avessero fi- stro, bastava che fossero “osservanti” o faces- nalmente il riconoscimento di aprire templi e sero aperture al cattolicesimo. oratori senza il permesso della polizia. Ma non Secondo me, la CC dovrebbe rispondere c’è bisogno di tornare ad alcuni anni fa, basta al mondo laico su quattro temi. E senza giocare l’attualità stretta. Gli esempi sono moltissimi. sulle parole. I laici non si lasciano definire dalla Sono di oggi i pianti di Baget Bozzo, prete, sullo Chiesa (né dalla moglie di Fassino, vedi qui p. “scandalo” della costruzione di una moschea a 19), ma dai dizionari della lingua italiana. Essi Genova, «nella città in cui la Madonna è regina», si contrappongono non ai cattolici o agli osser- vista come «sfida al cristianesimo». Sfogo di un vanti di qualunque altra fede, ma ai clericali. E vecchio nostalgico? Non direi. I continui ostacoli

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ai culti si sposano bene con la convinzione del scimmiottare il peggiore islam è chiara. Si può più autorevole consigliere di Berlusconi che «la riassumere nella formula “opposizione alla mo- Chiesa non può rinunciare a difendere l’identità dernità e alla società della conoscenza speri- cristiana senza perdere se stessa». E se ne fa por- mentale e critica”. Ciò comporta un precipitoso tavoce ufficiale il segretario della Cei, monsignor ritorno a tutto l’armamentario ideologico del Betori, quando nel nostro Parlamento ha l’impu- medioevo. Auguri. Ma i laici non si facciano in- denza di affermare che «nell’attuale quadro co- trappolare da un’agenda così fuori del tempo. I stituzionale l’eguale libertà di ogni confessione problemi del mondo attuale sono ciclopici. At- religiosa non implica piena uguaglianza di trat- tendono risposte positive. È una perdita di tempo tamento». Ancora oggi, un partitino cattolico a replicare a controversie chiuse da secoli. Le sco- forte intensità mafiosa si permette di disquisire la perte scientifiche e geografiche hanno chiuso legittimità della firma dell’Intesa con i Testimoni definitivamente la discussione sul diritto natu- di Genova. Ancora oggi, la CC pretende d’essere rale, che senso ha riaprirla? La CC resti sola più uguale degli altri. Se la Chiesa vuole acca- a insistere sull’esistenza di un codice morale va- nirsi contro la libertà religiosa, lo dica chiara- lido sempre e dovunque, di cui peraltro essa si mente, abbia il coraggio delle proprie idee e della arroga il privilegio d’essere l’unica interprete propria politica. autorizzata. Piuttosto chiediamo ragione dell’a- 2) I privilegi. Nel 1953 l’ultra conserva- vallo e della produzione diretta di superstizione tore cardinal Ottaviani fu chiarissimo: «Verità in cui la CC si ostina. Che ha da dire la CC certa e indiscutibile, tra i principî del diritto pub- sull’approfittamento freddo dell’ignoranza? blico ecclesiastico, è quella del dovere dei go- Qual è il rapporto tra fede e superstizione? vernanti (…) di informare la legislazione in senso 4) La morale. Quella che qui chiamiamo cattolico. Il che importa tre immediate conse- la malaetica. In questo campo i laici sono dav- guenze: la professione sociale, e non soltanto pri- vero troppo timidi e indirettamente accreditano vata, della Religione del popolo, la ispirazione un’immagine totalmente falsa della Chiesa: cristiana della legislazione, la difesa del patri- quella di una CC che può anche sbagliare tal- monio religioso del popolo contro ogni assalto di volta, ma rimane la sede ufficiale dell’amore e chi vorrebbe strappare ad esso il tesoro della sua della bontà. Niente di più falso. Anche su questo Fede e della sua Patria religiosa». Sembrano pa- punto non vogliamo andare troppo nel passato, role d’oggi. I teocon e il papa si esprimono an- ci basta l’oggi. Viviamo un paradosso persino cora così. Quella pretesa, però, Ottaviani la fon- linguistico. Come quello denunciato recente- dava su una condizione che abbiamo sostituito mente da un grande scrittore circa la parola con alcuni puntini: «in uno Stato composto nella “umano”. «Non è assurdo – ha scritto Mene- quasi totalità di cattolici». Anche allora era la ghello – che “umano” faccia le veci di bene- dimostrazione di quanto la CC possa essere lon- volo, compassionevole, gentile? Non sarebbe più tana da una concezione liberale: schiacciava la giusto che valesse invece feroce, crudele, spie- libertà di quelli che appartenevano a quel tato, o più in corto torvo, tristo, turpe, truce?». “quasi”. Come se la maggioranza possa violare Come dargli torto? Il discorso vale anche per i diritti di una minoranza, anche minima. Ma, a la Chiesa, dove violenza, omofobia, sessismo, maggior ragione, oggi che i rapporti quantitativi arroganza, fanatismo, radicato spirito antide- si sono rovesciati una minoranza confessionale mocratico e illiberale, adorazione del potere, può imporre a tutti la propria etica? Un tempo, crudeltà disumana (o, alla Meneghello, troppo la teocrazia affermava le sue norme sulla punta umana?) verso gli individui e recentemente per- della spada, oggi che non può più farlo, la sua sino brutale volgarità, si ammantano di un’aura violenza l’esprime con altri mezzi. La domanda di buoni sentimenti. Da sempre, la vita esem- è qui: la CC continuerà nella difesa dei suoi pri- plare di singoli cattolici ha impedito che si il- vilegi? Continuerà a volere l’ora di religione, i luminasse a dovere la riprovevole morale e la crocefissi esposti nei luoghi pubblici, il cardinale politica della gerarchia. Di quest’ultima ciò che seduto accanto alle autorità civili? I quattrini? indispone di più è l’ipocrisia. Quando il papa Si ostinerà a pretendere che la sua morale sia dice che «la Chiesa non può e non deve pren- imposta per legge anche a chi non è cattolico e dere nelle sue mani la battaglia politica per rea- non riconosce la sua autorità? La risposta ci pare lizzare una società più giusta» sa di mentire o scontata, ma la CC ci dica almeno su quale fon- non ha letto nessuna delle prolusioni del suo damento teologico e morale fonda questa sua vio- Ruini. O quando sui Dico sempre il papa si lenza sulle coscienze. 3) La superstizione. Brevemente. La [enzo marzo] linea culturale di una Chiesa che si è messa a »»» segue a pag. 108

6 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione appartenenza religiosa e presenza silvia sansonetti

nche quest’anno con il Quaderno zione. La percentuale dei bambini con età in- ALaico torna l’Osservatorio Laico, feriore ad un anno che sono stati battezzati, aggiornando al 2004 le serie temporali dei rispetto al totale dei nati vivi nell’anno di ri- propri dati, il cui primo anno di riferimento è ferimento, mostra tra il 1991 ed il 1998 un il 1991. Le lettrici ed i lettori ricorderanno andamento altalenante, che oscilla tra il mas- che la peculiarità di questo lavoro è quella di simo di 89,9% del 1991 ed il minimo di giustapporre e reinterpretare, dal punto di 85,8% del 1996. In seguito, la percentuale ap- vista del fenomeno religioso cattolico, indi- pare in diminuzione costante assestandosi nel catori prodotti da enti o istituzioni che li pub- 2004 a 77,5%, con una perdita di più di tre- blicano per i loro scopi (la Chiesa Cattolica dici punti percentuali rispetto al 1994. Tale nel suo annuario statistico, la Cei, l’Istat, il diminuzione può dipendere da due fattori: da Miur, il Ministero della Salute). Questa scelta un lato, l’apporto alla natalità totale del paese non è legata solo a ragioni economiche – una degli immigrati che, in molti casi, non pro- ricerca ad hoc sarebbe ben più costosa – ma fessano la religione cattolica, dall’altro, un anche alla volontà di diffondere le informa- nuovo atteggiamento dei genitori. Costoro zioni esistenti tra coloro che non possono ac- non percepiscono più il battesimo come ur- cedere direttamente a tutte le fonti. Purtroppo, gente e lo rimandano negli anni (sono in au- in questo modo, si è in grado di esaminare mento i battezzati di età compresa tra uno e solo alcuni tra gli aspetti che caratterizzano il sette anni), talvolta anche all’età adulta. fenomeno e che, nel loro insieme, sono ri- Questo cambiamento è probabilmente legato conducibili a due tematiche: l’appartenenza al diffondersi di una sensibilità secondo la religiosa e la presenza della chiesa cattolica quale il limbo – il luogo e lo stato in cui ver- nella società. La prima indica l’insieme di at- rebbero a trovarsi, dopo la vita terrena, co- teggiamenti assunti da chi si sente parte di un loro che sono morti con il debito del solo pec- gruppo religioso, coerentemente con il si- cato originale – più che verità di fede sia un’i- stema di valori di riferimento e con le attese potesi teologica destinata a cadere1. Il tasso degli altri membri. La seconda denota tutte le delle prime comunioni ed il tasso delle con- attività svolte dalle istituzioni riconducibili fermazioni ogni mille cattolici sono entrambi alla chiesa cattolica. in lieve ma costante diminuzione nel periodo L’appartenenza religiosa è una dimen- di riferimento (1991 al 2004), il primo è pas- sione complessa e si riflette nell’agire indivi- sato dal 9,9 al 8,4 per mille cattolici ed il se- duale e sociale, evidenziandosi in modo par- condo dall’11, 1 al 8,6 per mille cattolici (que- ticolare nella pratica religiosa. Quest’ultima st’ultimo è in leggerissima ripresa rispetto al si distingue in “visibile” – l’insieme di riti im- 2003). Il loro calo è in parte influenzato dal- posti da una credenza religiosa che si svol- l’invecchiamento – i tassi sono calcolati sul- gono pubblicamente, come la frequenza alla l’intera popolazione – ed in parte è sintomo di messa ad esempio – ed “invisibile” – attività, un allontanamento crescente dalla religione come la preghiera individuale, che hanno cattolica, come dimostrano altre numerose ri- luogo nel privato –. Mentre la pratica reli- cerche nel campo. L’ultimo indicatore consi- giosa visibile può rilevarsi osservando la par- derato è la percentuale dei matrimoni cattolici tecipazione ai riti pubblici, quella invisibile è – concordatari e solo religiosi – sul totale dei un aspetto che può studiarsi solo con indagini matrimoni. Esso, seppur con un andamento al- specifiche rivolte ai singoli. Per questo mo- terno, è in diminuzione tra il 1991 (87,7%) ed tivo qui si è considerata la prima ma non la il 2004 (79,5%). seconda. La pratica religiosa visibile, poiché Gli indicatori riguardanti la pratica re- segna il confine tra il “noi” e gli “altri”, è un ligiosa visibile si riferiscono a riti di pas- indicatore del senso di appartenenza. Que- saggio come il battesimo, la prima comu- st’ultimo coinvolge più ampiamente il tema nione, la cresima, il matrimonio religioso. dell’identità delle persone, perciò si manifesta Tutti presentano una tendenza alla diminu- anche attraverso le scelte concrete della loro

gennaio-marzo 2007 • 7 terzo rapporto sulla secolarizzazione vita quotidiana. L’Osservatorio Laico ne ha concezionali. I dati disponibili al riguardo, prese in esame alcune, distinguendole in due vale a dire la percentuale delle donne che con- tipologie a seconda dell’insistenza e dell’in- sumano quelli orali, ne indicano un aumento transigenza delle gerarchie ecclesiastiche nel- (dal 10,3% nel 1992 al 18,4% nel 2004). Le l’indicare il comportamento corretto per i cat- gerarchie ecclesiastiche tentano di porre un tolici. Da una parte, si trovano le scelte og- freno a questi profondi mutamenti, anche pro- getto di esplicite prescrizioni, quali il matri- muovendo la presenza sul territorio dei centri monio, il divorzio, l’aborto, il controllo delle di difesa della vita e della famiglia (da 487 nascite; dall’altra, la frequenza dell’ora di re- nel 1991 a 1.785 nel 2004) e, in misura mi- ligione nelle scuole pubbliche ed il finanzia- nore, dei consultori familiari (da 467 a 517). mento dello stato, con l’otto per mille del get- Queste istituzioni si impegnano altresì contro tito fiscale, alla chiesa. Rispetto a queste ul- la scelta dell’interruzione volontaria di gravi- time due, le gerarchie mostrano una minor in- danza, fenomeno che ha presentato, nel pe- vadenza. Probabilmente perché esistono dei riodo considerato, dapprima un andamento meccanismi indiretti di controllo sociale op- decrescente (nel 1991 era di 159.399 unità e pure perché richiami troppo espliciti potreb- tra il 1991 ed il 1992 la diminuzione è stata bero avere esiti controproducenti. del 4,4%), poi si è mantenuto costante (in- La percentuale dei matrimoni celebrati torno alle 152.400 unità) fino al 2001, nel solo civilmente sul totale dei matrimoni è in 2002 ha subìto a una vistosa diminuzione crescita continua, passando dal 17,5% del (pari al 18,8%, raggiungendo le 123.792 1991 al 31,2% del 2004. In aumento è anche unità), ed infine è tornato a crescere a partire il numero assoluto delle libere unioni dal 2003 raggiungendo nel 2004 le 138.123 (207.000 nel 1993 e 556.000 nel 2003, ultimo unità. Il nuovo aumento è da attribuirsi in dato disponibile da indagine campionaria), ampia misura all’immigrazione – per questo anche se – secondo molti studiosi della fa- sarebbe necessario un maggior impegno nel- miglia – l’incidenza del fenomeno è sottosti- l’attività di informazione e prevenzione ri- mata per l’assenza di incentivi che spingano volta alle donne straniere – ma potrebbe i conviventi a dichiarare la loro condizione. anche dipendere dalla maggior presenza sul Il sospetto che il numero delle libere unioni territorio delle strutture sanitarie in cui si pra- abbia dimensioni più ampie è confermato da ticano gli interventi, di cui si rileva la grande un altro indicatore: il rapporto tra i figli na- variabilità nel numero da un anno all’altro turali e i figli legittimi, vale a dire tra bam- (diminuivano di circa 7.000 unità tra il 2002 bini nati da genitori non sposati e genitori ed il 2003 e aumentavano di circa 8.000 tra sposati. Tra il 1991 ed il 2004 questo è au- il 2003 ed il 2004). Si consideri ora l’obie- mentato di ben dieci punti percentuali, rag- zione di coscienza del personale medico (gi- giungendo nell’ultimo anno considerato il necologi e anestesisti) e paramedico che 17,5% dei nati. Le separazioni civili concesse opera in queste strutture: in proposito non si a matrimoni concordatari appaiono, in termini individua una tendenza univoca. Per i gine- assoluti, in costante crescita così come accade cologi, il dato del 1991 presenta valori molto per i coniugi uniti solo civilmente. Il totale vicini e quello relativo al 2004 (rispettiva- delle separazioni è, perciò, passato tra il 1991 mente 60,4% e 59,5%) ma la percentuale ha ed il 2004 dall’ordine dei 60.000 a quello seguito un andamento altalenante nell’inter- degli 80.000. Crescita che si è verificata vallo tra essi compreso, raggiungendo il suo anche per le sentenze di divorzio (per le quali massimo nel 2000 (67,4%). Per gli anestesisti non si è in grado di distinguere tra matrimoni ed i paramedici si conferma una generale ten- solo civili o concordatari), che sono quasi rad- denza al calo (gli anestesisti obiettori sono doppiate (passando da più di 23.000 nel 1991 passati da 60% al 46,3% ed il personale pa- a più di 45.000 nel 2004). Nell’insieme si de- ramedico da 45,7% a 39,1%), seppur non co- linea una crescente indifferenza al modello di stante. L’ipotesi che può formularsi è che famiglia proposto dalla chiesa cattolica e, per queste tendenze siano influenzate non solo contro, si diffonde sempre più un altro modo dall’appartenenza religiosa ma anche da stra- di fare famiglia: single, coppie senza figli, tegie di carriera. Se la prima è un fattore in- madri nubili, genitori divorziati o separati che dubbiamente rilevante, per tutto il personale a volte si risposano e spesso scelgono di con- le obiezioni di coscienza hanno raggiunto per- vivere con nuovi partner. Famiglie dove la ge- centuali elevate in coincidenza dell’anno nitorialità è una scelta sempre più consape- santo del 2000, le seconde non sono da sot- vole, prova ne è il ricorso alle misure anti- tovalutare. La legge tutela la libertà di scelta

8 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione degli operatori, consentendo loro di poter mu- rapporto da considerare è quello tra gli iscritti tare la propria posizione più volte ed in qua- alle scuole cattoliche ed il totale degli iscritti lunque momento, ma non prevede mecca- alle scuole private, anche esso in diminuzione nismi che evitino abusi opportunistici. tra il 67,2% del 1997 (primo anno disponi- Si prendano ora in esame le scelte ri- bile) ed il 51,5% del 2004, come nel caso pre- conducibili all’appartenenza religiosa rispetto cedente la tendenza si conferma per tutti gli alle quali la chiesa cattolica ha un atteggia- ordini scolastici. Quest’ultimo dato è ancor mento non esplicitamente impositivo: la per- più interessante se si confronta con il rapporto centuale degli iscritti alla scuola pubblica che tra gli iscritti alle scuole private ed il totale frequenta l’ora di religione e la percentuale di degli iscritti in tutte le scuole che è invece in soggetti fiscali che opta per devolvere l’otto crescita (dal 12,5% del 1998 al 13,4% del per mille alla chiesa cattolica. Il primo valore 2004). Purtroppo non sono disponibili i va- negli anni tra il 1991 ed il 2001 ha oscillato lori per i singoli ordini scolastici. I genitori tra il minimo di 92,9% del 1999 ed il mas- italiani che scelgono istituti di istruzione pri- simo di 94,4% del 1994, assestandosi per il vati sono quindi aumentati mentre, tra co- 2002 ed il 2003 al 93% e raggiungendo nel storo, sono diminuiti coloro che si avvalgono 2004 il minimo assoluto di 92,7%. Il secondo delle scuole cattoliche. Ciò potrebbe dipen- valore non è disponibile per tutti gli anni con- dere sia da una diversa percezione del senso siderati (la serie si interrompe al 1996), perciò di appartenenza sia da altri fattori, come la si approssima con la percentuale dell’otto per sfiducia nella capacità delle scuole cattoliche mille destinato alla chiesa cattolica. Questa di preparare i giovani al futuro oppure il de- cresce tra il 1991 (81,4%) ed il 1993 (85,8%), siderio di ottenere il diploma ad ogni costo. cala nei quattro anni successivi (nel 1997 In proposito, non si dimentichi il fenomeno torna all’81,6%) e recupera in modo sostan- dei “diplomifici”, quelle scuole private che ziale dal 1997 al 2001, anno in cui raggiunge agevolano in ogni modo gli iscritti nell’otte- il massimo (87,3%), che si conferma anche nere il diploma, oggetto anche di iniziative nel 2004 (si offre di seguito una rappresenta- della magistratura. Le scuole cattoliche, zione grafica del primo e dell’ultimo valore dunque, non godono di ottima salute, in della serie). Certamente sull’andamento degli quanto ad iscritti. Il quadro è diverso per ultimi anni deve aver influito positivamente quanto riguarda le università cattoliche, dove l’ampio e sapiente utilizzo della comunica- il numero di studenti, pur con un andamento zione pubblicitaria, che ha dato risalto so- altalenante, tende a crescere passando da prattutto all’impegno sociale della chiesa cat- 52.000 nel 1999 a 56.000 nel 2004. tolica (per approfondimenti su questo tema si Se le scelte nell’istruzione sono legate rimanda ad altre pagine del Quaderno Laico). tanto all’appartenenza quanto ad altri fattori, Per evidenziare l’efficacia di questa strategia vi è una decisione, invece, che dipende so- sarà utile confrontare l’andamento dell’otto prattutto da quella dimensione: l’impegno per mille con quello delle donazioni alla nella chiesa cattolica per la vita, vale a dire chiesa cattolica. Tra il 1991 ed il 1994, queste le vocazioni. Aspetto che denota anche la vi- hanno oscillato, in termini assoluti, tra i ven- talità dell’organizzazione, in quanto è così tuno ed i ventiquattro milioni di euro e sono che essa riproduce sé stessa. A tal fine, si sono via, via diminuite fino ai diciotto milioni del considerati gli indicatori della numerosità di 2004. sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, laici e C’è un’altra scelta importante che in laiche consacrati, catechisti, missionari laici. parte dipende dalla dimensione dell’apparte- Tra tutti si individua una chiara tendenza alla nenza religiosa ma che è condizionata anche diminuzione (tra il 1991 ed il 2004 i sacer- da altri fattori, la scuola. La proporzione di doti sono passati dall’ordine dei 57.200 a iscritti alle scuole cattoliche rispetto al nu- quello dei 51.600 i religiosi da 5.000 a 3.500, mero di iscritti in tutte le scuole è in costante le religiose da 125.800 a 102.300, i laici con- diminuzione (nel 1992 erano il 9,1% degli sacrati da 500 a 200 e le laiche consacrate da iscritti nelle scuole italiane, nel 2004 erano il 13.500 a 10.100). Gli unici in controtendenza 6,9%) e questa tendenza si conferma anche sono i diaconi ed i catechisti. I primi in spe- per i singoli ordini scolastici (la percentuale cial modo sono in crescita costante in tutto il nelle scuole per l’infanzia è passata dal periodo considerato (nel 2004 erano quasi tri- 28,08% del 1992 al 21,2% del 2004, nelle plicati rispetto al migliaio del 1991). Lo scuole elementari dal 6,5% al 4,9% e nelle stesso dicasi per i secondi, cresciuti dal 1996 scuole secondarie dal 4,8% al 2,8%). Un altro (primo dato disponibile, circa 75.000) al 2004

gennaio-marzo 2007 • 9 terzo rapporto sulla secolarizzazione raggiungendo una numerosità pari a quasi tre ne trovavano più di quattro ogni mille resi- volte quella iniziale (202.000). Si noti che la denti maggiorenni (uomini e donne), mentre differenza nelle dimensioni dei due gruppi di- l’incidenza dei missionari laici era irrisoria. pende dal grado di impegno richiesto (mag- La costante diminuzione delle vocazioni si ri- giore per i diaconi e minore per i catechisti) flette inevitabilmente anche sul numero di re- ma anche dal genere di coloro che possono ligiose e religiosi che insegnano la materia accedere ai due ruoli: la catechesi è aperta a “religione” nella scuola italiana, sempre più uomini e donne, il diaconato solo agli uomini. sostituiti da personale laico (si noti però che L’assenza del voto di castità permette a dia- questo dato è poco affidabile in quanto i va- coni e catechisti di impegnarsi nelle attività lori forniti dalla CEI non sono assoluti ma religiose, senza rinunciare ad avere una fa- percentuali e mostrano delle imprecisioni, ad miglia. L’aumento nella loro numerosità po- esempio la somma delle frequenze percen- trebbe mettersi in relazione con la diminu- tuali per alcuni anni che non è pari a cento). zione delle vocazioni per religiosi, religiose e Un’altra dimensione interessante, sempre le- sacerdoti. Interessante è anche il fenomeno gata alle vocazioni, è il numero di iscritti nei delle defezioni tra questi ultimi. Il numero as- seminari. Costoro si dividono tra chi frequenta soluto di casi varia costantemente tra trenta e le scuole secondarie e chi è iscritto alla facoltà quarantasei, con l’eccezione del 2002, anno di filosofia e teologia. I primi sono in costante in cui se ne sono registrati ben sessanta- diminuzione, dei circa 7.000 rilevati nel 1991 cinque. D’altra parte, il rapporto tra le nuove nel 2004 ne erano rimasti meno della metà ordinazioni e le defezioni, che indica per cia- (2.661). I secondi, invece, sembrano mante- scuna defezione quanti sono i sacerdoti nuovi nersi costanti: il valore si aggira sempre in- ordinati, non mostra una tendenza univoca. Se torno alle seimila unità. Ciò potrebbe spiegarsi nel 1991 per ciascun allontanamento vi erano con una maggior individualizzazione della almeno dodici nuovi sacerdoti, nel 1992 si ot- scelta sacerdotale. Se, infatti, una volta erano teneva il valore più alto della serie storica le famiglie d’origine a spingere i giovani ad (pari a diciassette) per poi scendere di nuovo entrare in seminario, mosse dal senso di ap- l’anno successivo (quattordici); l’andamento partenenza e dal desiderio di assicurare ai figli tra alti e bassi appare poi assestarsi di nuovo migliori opportunità di vita, oggi la scelta del intorno al valore iniziale di dodici fino al sacerdozio è legata di più al vissuto individuale 2001. Nel 2002 si trova un nuovo calo a circa e per questo è più tardiva. Allo stesso tempo, otto sacerdoti ordinati per ciascun sacerdote occorrerebbe verificare anche la nazionalità che abbandona, e di nuovo si risale a dieci degli iscritti, dato purtroppo non disponibile, nel 2003 e ad undici nel 2004. Curioso è il perché, se tra gli iscritti alle scuole secondarie fenomeno dei missionari laici comparsi in ci fossero soprattutto italiani e tra gli iscritti coincidenza con l’anno santo del 2000 che, alle scuole di filosofia e teologia si trovasse dopo essersi aggirati intorno al migliaio fino una quota crescente di stranieri, allora, dietro al 2003, si sono ridotti drasticamente a poco questa tenuta delle iscrizioni alle secondarie, si più di due centinaia nel 2004: ci si chiede se celerebbe una diminuzione delle vocazioni tra abbiano deciso di svolgere la loro attività al- gli italiani adulti. l’estero o se abbiano abbandonato questo Si intravvede, nei dati presentati fin ruolo. Interessante è il calcolo dell’incidenza qui, una trasformazione del fenomeno reli- del clero cattolico sulla popolazione maggio- gioso orientata verso una maggior flessibilità renne residente in Italia per genere, che po- nell’applicare quanto indicato dalla chiesa trebbe in parte spiegare il grande interesse per cattolica o addirittura una crescente indiffe- le opinioni della CEI di molti politici italiani renza. La diminuzione della partecipazione ai (si noti che non conoscendo la nazionalità del riti di passaggio, una sempre minor tenuta di clero residente in Italia questi valori possono alcuni dettami in campo etico, la diminuzione considerarsi solo indicativi). In Italia nel 2004 costante delle vocazioni nel loro insieme, la c’erano circa due sacerdoti ogni mille resi- crescente preferenza per le scuole non reli- denti maggiorenni uomini, un diacono ed un giose, la diminuzione delle donazioni indi- religioso ogni diecimila ed un solo laico con- cano questa direzione. Allo stesso tempo, ciò sacrato ogni centomila. Per le donne le pro- non avviene senza contraddizioni. Alla dimi- porzioni erano ben diverse: si trovavano più nuzione del successo delle scuole cattoliche di quattro religiose ogni mille e più di quattro corrisponde un crescente successo delle uni- laiche consacrate ogni diecimila residenti versità cattoliche, al calo delle donazioni si donne maggiorenni. Di catechisti, infine, se contrappone l’aumento dell’otto per mille.

10 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione

Dopo aver analizzato aspetti che riflet- posito degli altri tre tipi di istituzioni, in pre- tono in vario modo la dimensione dell’appar- cedenza si è già notato l’aumento dei centri di tenenza – la pratica religiosa visibile, alcune difesa per la vita e la famiglia e dei consultori scelte concrete più o meno esplicitamente cal- familiari. I nidi d’infanzia, invece, hanno se- deggiate dalle gerarchie ecclesiastiche, la guito un altro andamento: sono aumentati negli scuola, le vocazioni – nell’ultima parte dell’a- anni 2002-2003 di 262 unità (da 137 nel 2001 nalisi si considera la capacità della chiesa cat- a 399 nel 2003) e diminuiti nel 2004 di 178 tolica di essere presente nella vita quotidiana unità. Tutti i fenomeni descritti, come del resto degli italiani, attraverso le istituzioni che ad l’aumento degli istituti di assistenza e benefi- essa fanno riferimento: gli istituti di istruzione cenza cattolici e la diminuzione degli orfano- cattolici di ogni ordine incluse le università, le trofi e dei centri di tutela per l’infanzia, do- istituzioni socio-assistenziali e di volontariato, vrebbero mettersi in relazione con alcune l’attività nel settore editoriale. Per tutte si è riforme nel settore dei servizi sociali, introdotte presa in esame la numerosità. nell’ultimo decennio, volte al riconoscimento In primo luogo, si osservi la percen- e rindirizzo dell’esistente. Interessante è anche tuale di scuole cattoliche rispetto al totale il dato delle associazioni di volontariato, dove delle scuole. L’andamento di questo indica- la presenza cattolica appare in costante dimi- tore riflette una costante seppur lieve dimi- nuzione – anni della rilevazione 1995-1999 – nuzione (tra il 1992 ed il 2004 la quota delle sia per l’aumento del numero delle associa- scuole cattoliche è diminuita dell’1,5%); sono zioni in totale sia per un’effettiva diminuzione le scuole per l’infanzia a registrare le perdite di quelle cattoliche. Ciò si riflette anche sulla maggiori (più di quattro punti), le secondarie proporzione tra il numero di volontari cattolici hanno limitato le perdite ad un punto, mentre e tutti i volontari, in diminuzione tra il 1997 la percentuale di scuole elementari cattoliche, ed il 2001. Purtroppo, i due indicatori in pas- al di là delle oscillazioni occasionali, si è sato disponibili in una pubblicazione dell’Istat, mantenuta costante (intorno al 7%), così oggi non sono più rilevati. come il numero delle università. Certo inve- Infine, si consideri l’editoria. L’indica- stire nell’istruzione non è conveniente in una tore individuato è relativo alla percentuale di società che invecchia, e lo è ancor meno se le opere religiose tirate in un anno rispetto alla scuole cattoliche non sono più in grado di reg- tiratura totale – non si conosce la tiratura delle gere la concorrenza delle altre scuole private, sole opere cattoliche e quindi non se ne può avendo perso quel vantaggio sui costi costituito calcolare la proporzione rispetto al totale –. dal personale religioso. Anche per le attività L’andamento della serie storica è ascendente nel campo ospedaliero si registra un disim- tra il 1996 (5,8%, primo anno in cui il dato pegno delle istituzioni cattoliche negli ultimi è disponibile) ed il 2000 (8,3%), e discen- anni. Come nella scuola, il personale religioso dente negli anni successivi, raggiungendo il deve essere sostituito sempre più da laici e la 6,7% nel 2003 (ultimo anno disponibile). competizione con il privato non cattolico è cre- Rispetto alla concreta presenza della scente. Al contrario, gli ambulatori e i dispen- chiesa cattolica nella società italiana, i dati rac- sari, rivolti a chi vive in condizioni di margi- colti offrono spunti per ulteriori approfondi- nalità e nei quali operano soprattutto volontari, menti. Sarebbe interessante reperire maggiori riprendono il loro impegno nel 2004 (152) informazioni sulla presenza di enti o istituzioni dopo una diminuzione dal 2000 in poi (erano cattoliche che offrono altri servizi, supplendo 168 nel 2000). In generale, emerge dai dati un alle lacune del welfare italiano (ad esempio gli mutamento nell’utilizzo delle strutture in pos- studentati universitari), così come sarebbe utile sesso degli ordini religiosi, che da scuole e avere a disposizione indicatori più precisi sul- ospedali si sono trasformati in centri di difesa l’utilizzo dei mezzi di comunicazione da parte per la vita e la famiglia, consultori familiari, della chiesa cattolica. I dati rilevati, comunque, nidi d’infanzia e case di cura per anziani. La indicano un processo di riorganizzazione delle scelta di investire in queste ultime strutture sue istituzioni ed un intensificarsi della sua pre- deve essere stata influenzata anche dall’età senza in alcuni settori. media della popolazione religiosa, sempre più Nella prima parte dell’analisi degli in- elevata sia per l’aumento dell’età media della dicatori dell’Osservatorio Laico, si è confer- popolazione italiana sia, di nuovo, per la di- mata l’esistenza di un processo di mutamento minuzione delle vocazioni. Le case di cura per di cui si intravede la direzione. Questa indica anziani, infatti, offrono cure alle religiose e ai una maggior autonomia e responsabilità dei religiosi così come agli ospiti paganti. A pro- singoli, riconducibile ai più generali processi di

gennaio-marzo 2007 • 11 terzo rapporto sulla secolarizzazione

Confronto tra le distribuzioni percentuali dell’otto per mille relative ai contributi erogati nel 1991 e nel 2004

12,8% 5,8%

Percentuale attribuita alla Chiesa Cattolica nel 1991

Percentuale attribuita ad altri soggetti nel 2004

Percentuale guadagnata dalla Chiesa Cattolica tra il 1991 ed il 2004

81,4%

individualizzazione che coinvolgono la società. NOTA Ovviamente tale cambiamento, in quanto fe- nomeno sociale, non si manifesta omogenea- 1 Proprio mentre il “Quaderno Laico” si avviava mente nella popolazione – anche se ciò non alle stampe, è stato pubblicato il pronunciamento può evidenziarsi con dati aggregati a livello na- della commissione teologica internazionale incari- cata nel 2004 di studiare la questione dei “bam- zionale e per i quali non si conosce la variabi- bini deceduti senza esser stati battezzati”. Nel do- lità – né senza contraddizioni. La seconda parte cumento finale, approvato da Ratzinger, si afferma dell’analisi, poi, ha messo in luce un riassetto che molti dei fattori considerati forniscono «serie delle istituzioni legate alla chiesa cattolica, in basi teologiche e liturgiche alla speranza che i vista di pochi ma chiari obiettivi; un serrare le bambini morti senza battesimo siano salvi e go- fila strategico che meriterebbe di essere ap- dano della visione beatifica». La decisione fornisce profondito con l’ausilio di nuovi indicatori. un’ulteriore base teologica alle posizioni antiabor- Il quadro fin qui descritto nel dettaglio tiste della Chiesa Cattolica. Nelle sue motivazioni, infatti, si richiama esplicitamente il caso delle “vit- è efficacemente sintetizzato dai due indici cal- time non nate dell’aborto”, che, insieme al numero colati dal professor Coppi e dalla dottoressa dei bambini nati da genitori non cattolici, contri- Caramanna nell’articolo che segue. Il primo in- buirebbero ad una crescita costante nel tempo del dice riassume i mutamenti nei comportamenti numero dei bimbi morti senza battesimo. Sarebbe degli italiani rispetto: alla pratica religiosa vi- proprio l’andamento crescente del fenomeno a sibile, a scelte dipendenti in diversa misura dal- farne un problema pastorale da risolversi urgente- l’appartenenza, alla vitalità dell’organizza- mente. zione. Il secondo riflette la presenza della chiesa cattolica nella società italiana. L’analisi statistica condotta dai due autori rende più ni- tida l’immagine del fenomeno religioso catto- lico che si è andata delineando dall’analisi pu- ramente descrittiva svolta finora.

* Silvia Sansonetti è ricercatrice in Politiche so- ciali nell’Università “la Sapienza” di Roma.

12 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione l’indicatore di secolarizzazione renato coppi - laura caramanna 1. Introduzione conseguentemente, dei Macro-indicatori di gruppo più direttamente interpretabili in ter- In un lavoro pubblicato in “Critica li- mini comportamentali. berale” (vol. XII, n.111, 2005), abbiamo pro- Un ulteriore elemento di novità nel posto un approccio statistico allo studio del presente lavoro è costituito dall’analisi della processo di secolarizzazione della società Ita- “Presenza istituzionale della Chiesa Catto- liana. Tale approccio si basa sulla rilevazione lica” nel periodo di riferimento. Si tratta della di un insieme di indicatori socio-demografici misurazione di un insieme di indicatori rela- a livello nazionale, in un periodo di tempo tivi alla “Presenza istituzionale della Chiesa”, sufficientemente lungo (anni 1991-2001, nel in termini di nidi d’infanzia, scuole, strutture succitato lavoro). La scelta degli indicatori è sanitarie, consultori, editoria (cfr. Tav. 5). effettuata secondo due criteri: L’obiettivo dello studio è quello di tro- 1) la possibilità logica di associare la vare un indicatore di sintesi di tale presenza dinamica dell’indicatore a quella del processo e confrontarne l’andamento con quello del di secolarizzazione, sia nel caso di una cor- processo di secolarizzazione della società. relazione positiva (l’aumentare del valore del- l’indicatore produce un incremento dell’in- tensità del processo di secolarizzazione), che 2. Metodologia e risultati relativi al nel senso di una correlazione negativa; 2) la disponibilità statistica dei valori calcolo dell’indicatore di secolariz- dell’indicatore in tutto il periodo considerato. zazione Poiché la secolarizzazione è un feno- meno complesso, configurabile come risul- Sia il processo generale di secolariz- tante di processi che avvengono in diversi set- zazione che le sue componenti specifiche co- tori della società e che coinvolgono diverse stituiscono fenomeni sociali che, da un punto tipologie di comportamento, è opportuno sud- di vista statistico, non sono direttamente os- dividere gli indicatori in gruppi, legati ai dif- servabili. Essi sono, essenzialmente, feno- ferenti settori. Così facendo, è possibile indi- meni latenti la cui misurazione è possibile viduare in ciascun settore una componente solo tramite opportune metodologie stati- specifica del processo complessivo di secola- stiche di analisi dei dati. Nel nostro caso, la rizzazione. Quest’ultimo potrà allora essere metodologia utilizzata è quella dell’Analisi in visto come una sintesi delle varie componenti Componenti Principali (cfr. “Critica liberale, specifiche. Nell’articolo originario del 2005 XII, 111, 2005, lavoro citato). Dato un in- si è fatto riferimento a quattro settori: Chiesa, sieme iniziale di indicatori effettivamente os- Famiglia, Scuola e Società civile. Successivi servabili, questo approccio consente di rica- approfondimenti, realizzati anche attraverso vare uno o più Macro-indicatori di sintesi l’aggiornamento di questo studio pubblicato (componenti principali), determinati come in “Critica liberale” (vol. XIII, n. 123-124, combinazioni lineari degli indicatori di base 2006), hanno condotto alla decisione di rifor- con pesi “ottimali”, calcolati tramite la tec- mulare i settori di riferimento ed a modificare nica suddetta. La proprietà essenziale di tali parzialmente il sistema di indicatori di base. Macro-indicatori è quella di rappresentare Nella presente applicazione di questa meto- delle sintesi “ottimali” delle variabili di par- dologia sono stati scelti i seguenti settori: Pra- tenza, nel senso di conservare il massimo pos- tica religiosa, Adesione alle indicazioni della sibile di informazione in esse contenuta. L’ef- Chiesa cattolica, Organizzazione ecclesia- ficacia di queste sintesi è misurata dalla per- stica, Scelte nell’istruzione, per un totale di centuale di variabilità totale degli indicatori 25 indicatori di base osservati nel periodo di base, spiegata dal Macro-indicatore. Nel 1991-2004. Questa configurazione dei dati è presente lavoro ci limitiamo alla considera- guidata dall’idea di cogliere in modo più rav- zione di un solo Macro-indicatore per ogni vicinato i comportamenti individuali specifici settore. Prendiamo infatti in esame la prima in ciascuno dei suddetti settori e derivare, componente principale di ognuno dei 4 gruppi

gennaio-marzo 2007 • 13 terzo rapporto sulla secolarizzazione di indicatori di base, tenendo conto che questa spettivo Macro-indicatore, il loro valore spiega da sola il massimo di variabilità totale medio nel periodo considerato e la loro ten- di ogni gruppo e che la percentuale effettiva- denza evolutiva misurata in termini di varia- mente spiegata in ciascun gruppo risulta zione media per anno. sempre assai elevata. Nella Tav. 1 sono ri- Per quanto riguarda la “Pratica reli- portati, per ciascun settore: il nome delle va- giosa”, si evince che tutte le variabili hanno riabili ad esso appartenenti, il “peso” che peso negativo eccetto la “% dei battezzati ognuna di esse ha nella determinazione del ri- maggiori di 1 anno sul totale dei battezzati”.

Tavola 1. Indicatori di base, suddivisi in gruppi: valor medio, trend e peso nella determinazione del Macro-indicatore di gruppo.

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Tavola 2. Correlazioni tra i Macro-indicatori di gruppo.

Tavola 3. Dinamica dei Macro-indicatori di gruppo e dell’indicatore generale di secolarizzazione.

Tavola 4. Peso dei Macro-indicatori e loro correlazione con l’indicatore generale.

gennaio-marzo 2007 • 15 terzo rapporto sulla secolarizzazione Il Macro-indicatore del settore “Pratica reli- trollo nell’ambito dei rapporti sessuali, anche giosa” è pertanto correlato negativamente con attraverso il maggior uso di anticoncezionali. Il i battezzati di età inferiore ad un anno, i ma- peso positivo dell’otto per mille alla Chiesa, a trimoni religiosi concordatari, le prime comu- prescindere dalle considerazioni relative all’i- nioni e le confermazioni. Tale indicatore (che nerzia di tale fenomeno e alle sue modalità con- sintetizza il 74% della variabilità totale) ha in- tabili, può essere considerato poco rilevante ai vece correlazione positiva con i battezzati di età fini della determinazione della dinamica del superiore ad 1 anno. È dunque evidente che un Macro-indicatore in questione poiché la ten- eventuale aumento del Macro-indicatore in denza della variabile otto per mille ha valore questione denoterebbe un “Allontanamento nullo. dalla Pratica religiosa” tradizionalmente conso- Per quanto concerne il settore “Orga- lidata. nizzazione ecclesiastica”, il relativo Macro-in- Considerazioni simili si possono svol- dicatore (che sintetizza il 73% della variabilità gere in relazione al settore “Adesione alle in- totale) è correlato negativamente con tutte le dicazioni della Chiesa cattolica”. In questo caso variabili che misurano la “militanza istituzio- il Macro-indicatore di gruppo (che sintetizza nale” (sacerdoti, religiosi, nuove ordinazioni, l’80% della variabilità totale) risulta correlato ecc.), mentre è correlato positivamente con le positivamente con le separazioni legali, il con- defezioni, i diaconi e i catechisti. Queste ultime sumo di anticoncezionali, le libere unioni, la due variabili colgono una militanza più debole percentuale di figli naturali sui legittimi. Esso nell’organizzazione ecclesiastica rispetto a è invece correlato negativamente con le dona- quella strutturata nell’istituzione. Si può per- zioni alla Chiesa cattolica (peso = –0.160). Li- tanto affermare che trattasi di un Macro-indi- mitatamente a queste variabili, è chiara l’inter- catore di “Indebolimento della militanza istitu- pretazione di questo Macro-indicatore in ter- zionale nell’organizzazione ecclesiastica”. In- mini di “Allontanamento dalle indicazioni della fine, relativamente al settore “Scelte nell’istru- Chiesa cattolica”. Occorre tuttavia spiegare il zione”, si osserva che il rispettivo Macro-indi- segno delle correlazioni relative alle interru- catore (che sintetizza il 91% della variabilità to- zioni volontarie di gravidanza (-0.140) e alla tale) è correlato negativamente con tutte le va- percentuale dell’imposta otto per mille attri- riabili che misurano le iscrizioni alle scuole cat- buita alla Chiesa cattolica sul totale di tale im- toliche dei vari livelli, e con la variabile con- posta (0.136). L’apparente contrasto di tali cor- cernente la frequenza dell’ora di religione. Ne relazioni con il senso del Macro-indicatore è in consegue che il Macro-indicatore in questione realtà spiegabile nel modo seguente. Una di- costituisce una misura dell’“Indebolimento del minuzione (relativa) del numero di interruzioni grado di attrazione dell’insegnamento scola- volontarie di gravidanza può essere associata stico di matrice cattolica”. ad una maggiore e più libera capacità di con- Il secondo stadio dell’analisi è finaliz-

Grafico 1. Andamento negli anni dei Macro-indicatori di gruppo.

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Grafico 2. Andamento dell’Indicatore generale di secolarizzazione.

1,68

1,33 1,17

Grafico 3. Andamento della variabile sintesi della “Presenza istituzionale della Chiesa.

Tavola 5. Indicatori di base: valor medio, trend e peso nella determinazione dell’indicatore della “Presenza istituzionale della Chiesa”.

gennaio-marzo 2007 • 17 terzo rapporto sulla secolarizzazione zato alla costruzione di un Indicatore generale Tavola 6. Andamento dell’Indicatore di sintesi di Secolarizzazione, ricavato come risultante della “‘Presenza istituzionale della Chiesa”. dei precedenti 4 Macro-indicatori. A questo scopo, si adotta di nuovo il metodo delle Com- Presenza istituzionale ponenti Principali, soffermando l’attenzione sulla prima componente (che sintetizza il 97% Anno della Chiesa della variabilità totale). Quest’ultima spiega in maniera ottimale le correlazioni tra i 4 Macro- indicatori (riportate nella Tav. 2). Come si nota 1991 –1.0618 dalla Tav. 2, queste correlazioni sono tutte po- sitive e assai elevate (vicine al valore massimo 1992 –0,7974 1), a riprova del fatto che i Macro-indicatori di gruppo variano tutti nello stesso senso e sot- 1993 –0.7274 tendono, pertanto, un fenomeno latente che è ragionevole denominare “Secolarizzazione”. In 1994 –0.7096 effetti, nella Tav. 3, vengono presentati, per ogni anno, i valori assunti dai Macro-indicatori 1995 –0.9089 di gruppo e, nell’ultima colonna, i valori del- l’Indicatore generale. Quest’ultimo è ottenuto 1996 –1.2046 come combinazione lineare dei Macro-indica- tori di gruppo, con pesi riportati nella Tav. 4 1997 –0.6561 (1a riga). Si osserva che ciascun settore ha un peso equivalente nel determinare l’Indicatore 1998 –0.2122 latente di Secolarizzazione. Ciò testimonia l’importanza di ognuno degli aspetti compor- 1999 0.3700 tamentali considerati nella configurazione del processo di secolarizzazione. Nella 2a riga della 2000 1.3368 Tav. 4 sono presentate le correlazioni, tutte assai elevate, tra i Macro-indicatori di gruppo 2001 0.7536 e l’Indicatore generale. Si constata, dunque, che tale indicatore ben rappresenta ciascuno dei 2002 1.3127 Macro-indicatori di gruppo, traendo in tal modo da essi il suo valore semantico quale fat- 2003 1.4754 tore latente generale di secolarizzazione. 2004 1.0295 3. Interpretazione della dinamica del processo di secolarizzazione Dopo avere stabilito il significato dei e 2 visualizzano questa dinamica, mettendo Macro-indicatori e dell’Indicatore generale, anche in evidenza i periodi di accelera- osserviamo il loro andamento temporale. A zione/decelerazione di questo processo. Si tal proposito, occorre innanzitutto chiarire nota, ad esempio, come l’indicatore di “Al- che ognuno di tali indicatori assume valori lontanamento dalla pratica religiosa” subisce standardizzati (ossia, ha una media nulla e de- un decremento nel periodo 1996-98 per poi viazione standard unitaria). Assumendo ap- riprendere il suo andamento crescente (più prossimativamente una distribuzione di tipo velocemente nel 1998-2000, più lentamente gaussiano, è plausibile supporre che il loro negli anni successivi). Quanto all’Indicatore campo di variazione sia all’interno dell’inter- generale di Secolarizzazione (cfr. Grafico 2), vallo (-3; +3). Dalla Tav. 3 si evince che tutti esso presenta una dinamica crescente quasi li- gli indicatori in questione hanno un anda- neare. Se si raffronta questo andamento con mento tendenzialmente crescente negli anni, quello ottenuto nelle due precedenti indagini mostrando in tal modo che nella società ita- pubblicate su “Critica liberale” nel 2005 e liana si è verificato, nell’ultimo quindicennio, 2006 (vedi riferimenti nel § 1) si nota una un progressivo processo di secolarizzazione, completa analogia, pur tenendo conto del sia in quanto fenomeno generale, sia in rap- fatto che le variabili alla base dell’Indicatore porto ai singoli aspetti settoriali. I Grafici 1 generale differiscono parzialmente nelle tre

18 • critica liberale terzo rapporto sulla secolarizzazione occasioni di indagine. In particolare, il ral- la ricerca lentamento del processo di secolarizzazione Il lavoro di ricerca è stato compiuto da Al- relativamente al periodo 2002-3, già regi- berto Emiletti. strato nel lavoro del 2006, viene confermato nel presente lavoro. Si nota tuttavia come, nel Partner del progetto successivo periodo 2003-4, il processo in que- Cgil Settore Nuovi Diritti; Fondazione Cri- stione abbia ripreso con più forza la sua di- tica Liberale; Università di Roma “La Sa- namica crescente. pienza” Facoltà di Statistica; Caspur Con- sorzio per le Applicazioni di Supercalcolo Per Università e Ricerca. Roma. 4. Presenza istituzionale della Chiesa cattolica e suo rapporto col processo La ricerca di secolarizzazione Le linee guida della ricerca sono: utilizzo di fonti statistiche ufficiali; serie storica Come accennato nell’Introduzione, compresa tra il 1991 e il 2004; macroarea abbiamo costruito un Indicatore di Presenza di riferimento: territorio nazionale. istituzionale della Chiesa cattolica, sulla base Le fonti in ordine di presentazione sono: della prima componente principale delle va- Annuarium Statisticum Ecclesiae e l’Uf- riabili descritte nella Tav. 5 (che ne spiega il ficio Statistico del Vaticano; Cei-Confe- 51% di variabilità). Esso è correlato negati- renza Episcopale Italia; Ministero dell’E- vamente con le scuole cattoliche di ogni or- conomia (Ufficio delle entrate); Irc; Miur dine e positivamente con la tiratura di opere (ufficio statistico); Istat; Ministero dell’In- religiose e con alcuni servizi offerti alla co- terno; Ministero della Salute. munità: case di cura, nidi d’infanzia, consul- tori familiari, centri di difesa della vita. Un Conclusioni aumento del valore di tale indicatore denote- La reperibilità dei dati disponibili per gli rebbe pertanto un incremento dell’“offerta” indici selezionati, anche nel caso della parte della Chiesa sul terreno dei servizi per la co- di lavoro ultimata, ha condizionato la ri- munità nel suo complesso, a scapito dell’of- cerca. Pur rispettandole linee guida del pro- ferta specifica riguardante il settore dell’i- getto, infatti, sono state selezionate e ridi- struzione di matrice cattolica. In tale senso va mensionatea causa della mancanza di studi intesa la sua denominazione di Indicatore di statistici in merito. presenza istituzionale della Chiesa. I valori assunti dall’indicatore in que- stione negli anni qui considerati sono ripor- tati nella Tav. 6. Da essi (e dal Grafico 3) si evince un andamento complessivamente cre- scente della Presenza istituzionale della Chiesa, pur con alcune alternanze di decre- menti e incrementi. Si può immaginare che la spilli Chiesa cattolica, consapevole della dinamica crescente del processo di secolarizzazione ANALFABETISMO DI RITORNO. «Vedo un sottolineata in precedenza, tenti di fornire una rischio enorme, che all’integralismo si ri- risposta anche sul piano dell’“offerta” istitu- sponda col laicismo». Così Anna Serafini, zionale. I risultati di questa operazione non senatrice dei Ds e sposa del loro Segre- appaiono, al momento, positivi. tario. Che un senatore non conosca nem- meno la Costituzione italiana è un po’ grave. Che non le sia giunta notizia di al- * Renato Coppi è Ordinario di Statistica Multiva- cune sentenze della Corte costituzionale riata, Sapienza Università di Roma, Laura Cam- sul carattere laico del nostro Stato è ancora marana svolge attività scientifica nel Consorzio più grave. Che non sappia nemmeno cosa per le Applicazioni di Supercalcolo per l’Univer- vuol dire in italiano la parola laicismo la sità e la Ricerca (Caspur), Roma dice lunga sulla nostra scuola dell’obbligo. Che parli già da leader del nuovo Partito democratico (cristiano) è comprensibile. [e.m.]

gennaio-marzo 2007 • 19 osservatorio sulla secolarizzazione

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gennaio-marzo 2007 • 25 terzo quaderno laico

Per ragioni che noi di “Critica” ab- biamo più volte proposto e ripetuto, è vano cercare paragoni fra i cosiddetti centrosini- stra e centrodestra italiani e gli schieramenti Critica politici che negli altri paesi dell’Occidente europeo si collocano alla sinistra e alla de- stra dei baricentri dei rispettivi sistemi poli- liberale tici. Se l’intera coalizione berlusconiana cor- risponde in altri paesi a frange populiste mar- ginali, il nostro “centrosinistra” corrisponde a un sistema politico intero, dall’estrema si- nistra a una destra alquanto radicale, pres- soché estremista nel tradizionalismo autori- tario che alcune sue componenti esprimono sulle questioni etiche e sui nuovi diritti umani legati alla secolarizzazione. Siamo così il solo paese europeo in cui indietro tutta, a sostenere passi avanti significativi in tali ambiti non è l’intero centrosinistra con l’ap- politici obbedienti poggio della parte illuminata del centrode- stra, ma solo una parte circoscritta, e in ge- nere estremamente circospetta e prudente, è un contrasto stridente fra il dello schieramento “progressista”, che, salvo C’quadro della società italiana i radicalsocialisti, qualche pattuglia liberale che emerge da questo nostro terzo rapporto an- e parecchi singoli parlamentari ma a titolo nuale sulla secolarizzazione e il dibattito poli- per lo più individuale, preferisce incompren- tico e mediatico italiano di questi tempi. Se ri- sibilmente abbandonare l’iniziativa su queste spetto agli anni delle grandi vittorie laiche sul questioni nelle mani della sinistra neocomu- divorzio e sull’aborto, quando la Cei definiva nista e altermondialista (e anche lì non senza l’Italia “terra di missione” e paese “che non defezioni, ondeggiamenti, accomodamenti im- può più dirsi cattolico”, la società italiana si è pensabili su ogni altra questione di politica sempre più e ulteriormente secolarizzata, la estera o di politica economica). classe politica e il sistema dei media stanno in- Da ultimo, questo progressivo allon- vece compiendo a grandi tanamento dell’Italia dal- balzi il cammino a ritroso. l’Occidente europeo (di Un sistema politico che cui, per mera ignoranza, sulla carta sembrerebbe la stragrande maggio- ormai irriconoscibile ri- ranza dell’opinione pub- spetto a quello della co- blica italiana e della siddetta “Prima Repub- blica” sta tornando, in to- Nella foto, la Chiesa cattolica tale autismo rispetto alla benedice la divisa e la spada del dittatore cileno Pinochet società che dovrebbe rap- durante le esequie religiose ac- presentare, agli anni del- cordate a chi ha tolto la libertà l’immediato dopoguerra. al suo popolo e ha fatto stragi Con l’aggravante che la di oppositori. L’assassinio di politica sta oggi isolando massa evidentemente non «contrasta con la dottrina cat- l’Italia dal resto dell’Occi- tolica», come invece il suppli- dente europeo, mentre al- care – come colpevolmente ha lora cercava di riallac- fatto Webly in quegli stessi ciare faticosamente i con- giorni – che si ponesse fine ai tatti, sia pure potendo con- tormenti d’una vita irreversi- bilmente ridotta a pura soffe- tare soltanto sulle (inade- renza. Tra qualche secolo guate) culture politiche so- qualche papa, se esisterà an- pravvissute a un ventennio cora la Chiesa cattolica, chie- di diseducazione civica fa- derà perdono anche di questa scista. turpitudine.

26 • critica liberale taccuino stessa classe dirigente non sospetta nemmeno isteriche e inverosimili che perfino quella pro- l’esistenza) è stato testimoniato dalla triste e posta quasi ridicola ha suscitato e sta ancora grottesca vicenda del disegno di legge go- suscitando sono state analoghe a quelle che sa- vernativo sui “Dico”. rebbe stato lecito attendersi se una proposta È dal 1989 che si legifera senza del genere fosse stata avanzata, anziché in un drammi su questa faccenda. In tutta l’Europa paese dell’Occidente europeo, in un paese ap- occidentale, oltre che in Italia, ormai solo in pena uscito da secoli di oscurantismo religioso Austria e in Irlanda non esiste alcun ricono- o da una dittatura che ne avesse azzerato per scimento giuridico delle famiglie omoses- decenni la coscienza civile. Eppure perfino suali. Quasi ovunque esisteva già da tempo Giuliano Ferrara ha dovuto riconoscere con una qualche forma di tutela delle famiglie di soddisfazione che le «pretese della cultura ra- mero fatto, e quasi ovunque il modello è stato dicale e liberale» (sic) erano rimaste insoddi- quello introdotto dalla prima legge di riforma sfatte. in materia, adottata in Danimarca nell’89. Le Il Presidente della Repubblica (e si coppie dello stesso sesso possono stipulare un tratta del più laico fra quelli che erano stati a patto che si distingue dal matrimonio solo per suo tempo i candidati dell’attuale maggioranza due elementi: il nome dell’istituto (variamente all’alta carica) dichiarava (da Madrid!): «Non detto “partnership registrata”, “unione civile”, ho dubbi che si potrà trovare una sintesi nel “patto sulla partnership di vita”, ecc.) e, in ge- dialogo. Dialogo anche con la Chiesa catto- nere, l’assenza di previsioni sulla possibilità di lica, tenendo conto delle preoccupazioni adottare minori (limitazione, peraltro, atte- espresse dal Pontefice e dalle alte gerarchie ec- nuata nelle sue conseguenze pratiche dalla pos- clesiastiche». Che per legiferare il Parlamento sibilità, prevista in alcuni paesi, che ad acce- italiano debba trovare una sintesi non, magari, dere all’adozione possano essere i single); per al suo interno, ma sulla base delle intimazioni tutto il resto, la normativa è identica a quella vaticane è affermazione che non può che la- del matrimonio. In Olanda, Belgio e Spagna è sciarci strabiliati. Ma sembra che il Presidente invece semplicemente caduto il requisito della registri, con questa dichiarazione, quello che è differenza di sesso per contrarre il matrimonio. ormai diventato il comune sentire della mag- È solo in Francia e nel Granducato del gior parte della classe politica italiana. Lussemburgo che si è optato per la più mode- Si potrà pensare quel che si vuole del- rata soluzione del “Pacs”, un istituto giuridico l’impegno dell’Italia in Afghanistan o dei rap- nuovo, che consente alle coppie eterosessuali porti fra quella missione e la catastrofica ge- di optare per una forma di regolamentazione stione americana della vicenda irakena. Ma è giuridica meno pesante di quella prevista dalla smisurata la sproporzione fra la generale le- legislazione matrimoniale e che costituisce vata di scudi e le proteste formali contro l’ir- anche una prima possibilità di tutela giuridica rituale lettera aperta degli ambasciatori di sei per le coppie omosessuali, garantendo, almeno dei paesi alleati coinvolti assieme all’Italia limitatamente a quel primo livello, un’iniziale nelle operazioni militari in Afghanistan, le cui parità di diritti. forze sul campo subirebbero dopo tutto un im- È appunto a questo modello che si era mediato contraccolpo da un eventuale disim- ispirata la proposta italiana dei pacs presen- pegno italiano, e l’acquiescenza masochistica tata da Franco Grillini e da molti altri parla- della classe politica italiana quasi intera nei mentari laici. Ma neppure quella moderatis- confronti delle insolenti, umilianti, quotidiane sima e ormai già tardiva proposta andava bene intimazioni provenienti dai massimi vertici al “centrosinistra” italiano. Arrampicandosi dello Stato vaticano e dal suo sovrano asso- sugli specchi, gli “esperti” della coalizione luto, senza neppure il minimo tentativo di ca- scrissero nel programma che si sarebbero tu- muffare con un linguaggio appena diplomatico telati i diritti dei singoli e non le coppie: mo- la brutalità e la tracotanza dei diktat. strando così di ignorare che nell’ordinamento Poco tempo prima, il segretario del italiano neppure la famiglia tradizionale è una maggior partito della sinistra italiana ripeteva persona giuridica, titolare di situazioni giuri- per l’ennesima volta la lezione appresa da diche soggettive distinte o sovraordinate ri- qualche giurista cattolico militante, secondo spetto a quelle dei singoli componenti. Ma an- cui «l’articolo 29 della Costituzione sancisce cora non bastava. che la famiglia è quella fondata sul matri- Taglia di qua, taglia di là, si arrivava monio»: invitiamo caldamente l’on. Fassino alla proposta dei “Dico” e alle dichiarazioni a perdere un minuto del suo tempo per leg- “contestuali” ma non “congiunte”. Le reazioni gere l’art. 29 anche solo nella sua letteralità,

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prima di ripetere ancora questa tesi campata ma dei quali un’alleanza che si sta davvero per aria, anche se comprendiamo quanto sia largamente rivelando la reincarnazione del utile a togliergli molte castagne dal fuoco. “cattocomunismo” degli anni del compro- Fassino dichiarava poi che in queste materie messo storico sembra dispostissima a fare «non è opportuno legiferare a colpi di mag- carta straccia; ai loro occhi la politica eccle- gioranza. Si può anche fare, ma è l’extrema siastica della Destra storica deve apparire ratio. Su temi di questa delicatezza che hanno roba da estremisti di sinistra. un’incidenza sulla vita delle persone e della Allo stesso modo, è abbastanza proba- società bisogna cercare il più possibile bile che, anche alla fine di questa legislatura, soluzioni di largo consenso». un moribondo potrà magari decidere di porre Come se fosse cosa ovvia, a sua volta fine a forme di accanimento terapeutico, ma la sua consorte sen. Anna Serafini paventava gli si continuerà a negare di poterlo fare senza il «rischio enorme, che all’integralismo si ri- soffrire ancor più orrendamente, perché in tal sponda con il laicismo». Va bene che gli ex co- caso causa “immediata e diretta” della morte munisti usano la parola laicismo come un in- potrebbe risultare la necessaria sedazione sulto, anziché nel senso di “tendenza politica profonda anziché l’interruzione della “cura”. di chi persegue la laicità delle istituzioni”. Ma Negare l’anestesia ai moribondi: dal possibile che per i Ds intenzionati a fondersi caso Welby abbiamo appreso che questo è, in uno stesso partito anche con i più clericali alla fine, l’effettivo esito sostanziale della esponenti della Margherita sia davvero quello grande battaglia ideale per la “difesa della il “rischio enorme” che stiamo correndo? vita” delle gerarchie cattoliche e dei loro ter- Che cosa ne sarebbe stato della legge minali politici, credenti e praticanti o “mi- sul divorzio, se questa fosse stata la strategia scredenti devoti”. Non perseguitare più (non delle forze laiche e divorziste negli anni Ses- ce la si fa più), ma al tempo stesso negare santa? La risposta è semplice: per evitare la parità di diritti e pari dignità sociale agli tremenda “lacerazione”, la legge non si sa- omosessuali: esattamente l’atteggiamento che rebbe fatta (o si sarebbe fatta decenni dopo la Santa Sede pretendeva dal governo italiano per i soli matrimoni civili), il referendum non nei confronti degli ebrei dopo il 25 luglio del si sarebbe mai tenuto, la società italiana non ’43, quando la Segreteria di Stato vaticana si sarebbe rivelata a se stessa come la società ottenne che le leggi razziali non venissero in- moderna che era diventata, gli aborti li fareb- teramente abrogate subito dopo la caduta del bero ancora le mammane e saremmo tutti fascismo. Continuare a sottrarre dalle tasche meno liberi. Quasi quasi hanno avuto un po’ dei contribuenti italiani, al solo livello sta- di dignità più degli altri gli ex popolari della tale, due miliardi di euro all’anno per finan- Margherita, che almeno per “carità di chiesa” ziare una gigantesca attività lobbistica contro hanno difeso qualche residuo brandello della una parte della società italiana, forzata an- loro autonomia di “laici” (intesi come “non ch’essa a concorrere a tale finanziamento, sacerdoti”) di fronte all’arroganza della ge- perché la fede dei cattolici ligi alle indica- rarchia, avallata invece fino in fondo dall’ex zioni del Vaticano non è sufficiente a far porre segretario radicale Rutelli. loro mano al portafoglio nella misura rite- È comunque probabile che il “centro- nuta necessaria ai suoi bisogni dalla gerar- sinistra” di panna montata che precariamente chia. Fare del crocifisso uno strumento sim- governa l’Italia non riuscirà a traghettare nep- bolico del proprio predominio nello spazio pure il mostriciattolo dei “Dico” attraverso il pubblico, al tempo stesso caricandolo della voto del Senato, dove i residui “laici” del co- rappresentatività delle proprie posizioni au- siddetto “centrodestra” evaporeranno di toritarie in materia di questioni etiche con- fronte alla felice prospettiva di far vincere al troverse e pretendendo però che vi si rico- loro schieramento la palma del gruppo poli- nosca la generalità dei cittadini: guada- tico più servile, e quindi più gradito oltrete- gnando al tempo stesso in popolarità striz- vere. E del resto, se anche passasse, la pro- zando l’occhio a chi vi vede una clava sim- posta dei “Dico” sarebbe lontana anni luce bolica da brandire nei confronti dei nuovi ve- dall’assicurare qualcosa di simile all’ugua- nuti. glianza formale dei cittadini di fronte alla Queste sono le ricette che la gerarchia legge indipendentemente dalle loro “condi- prescrive ai politici obbedienti e ancora zioni personali”, e alla loro “pari dignità so- smarriti nel nuovo spazio politico disorga- ciale” (art. 3 primo comma della Costitu- nizzato apertosi quindici anni fa, abilissima zione): principi (pretese?) liberali elementari, nel far passare per una sua grande rivincita

28 • critica liberale taccuino e per una rinnovata egemonia culturale l’e- dichiarazioni più o meno omofobiche, salvo sito del referendum sulla procreazione assi- poi ritrovarsi smentiti da qualche corrente del stita, cui si era sottratta, preferendo ordinare proprio partito. ai cattolici obbedienti l’astensione, per impa- L’interrogativo che da sempre fa da dronirsi della rappresentanza dell’astensio- ago della bilancia nel rapporto tra omoses- nismo fisiologico, di quello da superstizione sualità e politica è comunque sempre lo antiscientifica di chi frequenta maghi e fattuc- stesso, sin da quando il problema si è posto: chiere quanto e più delle parrocchie, di quello la presenza di persone lgbt e la difesa dei di- di chi era stato convinto da qualche sosteni- ritti civili delle persone omosessuali e trans tore del “sì” che per rispondere al quesito ci fa perdere voti? volesse un dottorato in microbiologia. Molti politici, soprattutto di ispira- Pochi sembrano indignarsi, anche nel zione cattolica o di estrema destra, non hanno “centrosinistra”. Ma forse, se riuscissero a avuto difficoltà ad affermare che queste te- fermarsi per un momento e a leggere qualche matiche non solo siano da escludere dai pro- pagina dei dati contenuti in questo terzo rap- grammi dei propri partiti, ma debbano essere porto sulla secolarizzazione della società ita- osteggiate, a difesa di quelli che sono i va- liana, riuscirebbero a capire che umiliare in lori cattolici del proprio elettorato. Molti questo modo se stessi e le istituzioni non serve sono stati i leader di questi partiti, che, in di- nemmeno a guadagnare voti e consensi. Ma- fesa dei succitati valori cattolici, hanno con- gari continuerebbero a comportarsi così, dotto delle vere e proprie crociate contro “gli perché il servilismo fa parte della natura di invertiti”. molti di loro e, ahinoi, dell’“autobiografia Il dubbio ha però albergato a lungo della nazione”. Ma almeno comincerebbero anche nei partiti di sinistra ai quali la storia, a nutrire qualche dubbio sulla straordinaria almeno a giudicare dalle cifre, ha dato un ri- furbizia di cui molti di loro si ritengono, scontro opposto: vedi gli oltre 50 mila voti di contro ogni evidenza, generosamente forniti. Paolo Hutter alle elezioni politiche europee [felice mill colorni] del 1993, oppure gli oltre 80 mila voti presi dallo stesso Vendola, sempre in occasione delle europee. Anche il 2006, decretando la vittoria della nuova maggioranza di centrosinistra al governo e alle elezioni amministrative, ha portato una ventata di novità per la comunità lgbt. Tante sono state le sorprese, non ultima, l’aumento del numero di parlamentari le- visibilità sbiche, gay e trans. L’opinione pubblica, si è trovata a fare i conti addirittura con una de- putata transgender, Vladimir Luxuria, fra gli politica scranni di Montecitorio. Il parlamento ita- liano è così diventato il secondo paese al ra la primavera del 2005 quando mondo (ci hanno preceduto solo in Australia) Eil movimento lgbt (lesbiche, gay, ad aver eletto, fra i propri rappresentanti po- bisex, trans) pubblicava comunicati stampa litici, una parlamentare trans. vittoriosi in occasione dell’elezione di Nichi Qualche mese dopo, anche nei con- Vendola alla presidenza della Regione Pu- sigli comunali, provinciali e regionali, in se- glia. In quegli stessi anni, mentre grandi ca- guito alle elezioni amministrative, le persone pitali europee erano governate da sindaci di- dichiaratamente lgbt elette sono aumentate. chiaratamente omosessuali (Bertrand De- Come mai si è verificato questo au- lanoe a Parigi e Klaus Wowereit a Berlino), mento di politici lgbt? Sono di più i gay, le in Italia si discuteva dell’opportunità o meno lesbiche e i trans che si impegnano in poli- di far sfilare il movimento per il “Pride”. tica, o c’è una minore reticenza a nascondere Il rapporto tra omosessualità e poli- il proprio orientamento sessuale o identità di tica è stato sempre travagliato e complesso e genere? I risultati di passate elezioni hanno ha seguito una storia non sempre lineare, tra- dimostrato che la visibilità non può esser più sversale alla destra e alla sinistra con con- considerata un deterrente politico che possa flitti interni agli stessi partiti. Non sono stati scatenare fenomeni di omofobia elettorale tali pochi i casi in cui leader politici hanno fatto da provocare fughe dell’elettorato moderato.

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Il voto dell’elettore non è quindi vincolato dal proprio giudizio morale sull’orientamento dico sessuale del candidato, bensì dall’idelologia politica e dalle sue personali capacità quali amministratore. D’altronde, il fenomeno della è la legge ruini perdita del consenso dell’elettorato cattolico è stato più volte smentito, tanto che in Sicilia il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, non solo è stimatissimo e votato, ma è considerato uno l ministro Amato sfida chiunque a dei politici maggiormente impegnati nella I dimostrargli che il disegno di legge lotta contro la mafia. governativo appena approvato è peggiore Oggi, semmai, trapelano dalle pagine della legge francese sui Pacs? Prego, mini- di alcuni quotidiani, teorie secondo le quali stro, si accomodi. Dunque, da dove iniziare? questi coming out o outing sui mezzi stampa L’ambiguità è spesso frutto dell’ipocrisia. La possano essere un’intelligente trovata promo- legge francese era ambigua perché nasceva zional-elettorale. Sarebbe dunque aumentata da una ipocrisia di fondo, in altre parole dal- la consapevolezza della stessa comunità lgbt l’intento di disciplinare rapporti affettivi con di avere un peso politico rilevante e di poter un istituto contrattuale che era stato costruito spostare parte del consenso pubblico, che al- per disciplinare rapporti patrimoniali: ben cuni valutano tra i 600 e i 700 mila voti. presto la giurisprudenza si è trovata in diffi- La visibilità dei politici lgbt sarebbe, coltà, e nell’incertezza, più e più volte, ha allo stesso tempo, strettamente connessa al scelto di estendere ai conviventi “pacsati” le processo di secolarizzazione delle istituzioni norme che regolano il matrimonio. e di maggiore riconoscimento del valore della In primo luogo, la proposta di legge laicità all’interno dei partiti politici. italiana ha rifiutato in modo sistematico il ri- La Chiesa ha sfruttato ogni apertura corso alla previsione di un istituto o di un di dibattito sui diritti civili per vessare le per- meccanismo di registrazione. Non soltanto: si sone lgbt, facendo uso di duri epiteti, para- è respinta anche l’ipotesi del ricorso a una gonabili per veemenza forse solo a quelli di dichiarazione nella forma dell’atto pubblico, esponenti politici del vecchio Msi o della quand’anche tramite una sterile procedura di oggi. Gli esponenti delle ge- notarile o innanzi all’ufficiale di stato civile. rarchie Vaticane non hanno perso l’occasione Nonostante quanto sostenuto, o meglio ne- nemmeno durante la violenta discussione, av- gato dalla Ministra Bonino, questa è la prima viata di recente, sulle unioni civili e ogni dimostrazione che si tratta proprio della qualvolta si sia discusso, in qualsiasi sede po- legge di Ruini. Certamente non quella di Za- litica, del riconoscimento dei diritti e della patero, su questo ci troviamo d’accordo. E dignità delle persone lgbt. Tali incursioni neppure quella di Aznar o di Sarkozy. Questa nelle faccende politiche del Paese tuttavia è la legge di Ruini. I conviventi, al senso della non pagano, visto che un sondaggio dell’Eu- proposta, sono due persone maggiorenni rispes dice che il 42,5% degli italiani vor- unite da reciproci vincoli affettivi che convi- rebbe che la Chiesa non interferisse più del vono stabilmente e si prestano assistenza e dovuto sulle problematiche etiche. solidarietà morale e materiale. Gli altri re- In tale prospettiva, la visibilità si con- quisiti stabiliti dall’articolo 2 chiariscono che figura così quale strumento di lotta per l’af- tali vincoli affettivi sono di natura non fami- fermazione della necessità ed urgenza di ve- liare. In altri termini, tali vincoli sono quelli dere riconosciuti diritti fondamentali, quali le derivanti da un legame sentimentale o da un unioni civili, il matrimonio omosessuale e la rapporto di amicizia, parrebbe di capire genitorialità, già da anni parte dell’ordina- (anche dalle parole dei ministri che con tanta mento giudiziario di diciotto Stati su venti- insistenza hanno voluto porre l’accento sulla cinque in Europa. Allo stesso tempo la visi- possibilità per due anziani che convivono di bilità dei politici lgbt risulta essere strumento usufruire per mutua assistenza delle previ- indispensabile per l’affermazione della sana sioni del ddl in oggetto... sempre che vivano laicità delle istituzioni nel legiferare a pre- abbastanza). Ed allora: siamo certi che sia scindere dai dettami morali e religiosi di ragionevole riconoscere diritti che compor- questo o quel credo al momento maggiori- tano un onere per lo Stato ad una coppia (o tario nel Paese. meglio un paio, visto che la parola coppia [s.m.] pare un tabù legislativo) di conviventi legati

30 • critica liberale taccuino da un rapporto di amicizia, o ai due anziani plina di accesso del convivente per fini di vi- che piace tanto citare? Si tratta di situazioni sita e di assistenza”. È forse per timore di re- equiparabili a quelle di due persone che non care pubblico scandalo nelle strutture ospeda- possano sposarsi o che in ogni caso scelgano liere gestite da religiosi? Il dubbio sorge spon- un progetto di vita comune? La risposta ci taneo, altrimenti davvero non v’è altra spie- pare scontata. gazione ragionevole. Parrebbe un altro fioretto Per non dare disturbo all’episcopato al cardinal Ruini. Altrettanto sorprendente è italiano si è evitato, per l’appunto, di ricor- leggere all’articolo 5 che decisioni in materia rere a qualsiasi meccanismo di riconosci- di salute in caso di incapacità e in caso di mento pubblico. E qui iniziano le ambiguità morte possono essere assunte dal convivente paradossali. Si è fatto ricorso al dpr. 30 solo mediante atto scritto e autografo, o con maggio 1989, n. 223, che da vent’anni stabi- processo verbale alla presenza di tre testimoni. liva una asettica annotazione della convi- Pensavamo che almeno fino a quel punto ci venza anagrafica. Non soltanto. Per evitare fossimo già giunti. O forse il senso della norma che la dichiarazione congiunta all’ufficio è la certezza dell’eliminazione dell’imbarazzo anagrafe (non all’ufficiale di stato civile, si dell’atto pubblico notarile per evitare il pub- noti) avesse la parvenza di una “celebra- blico scandalo. Insomma, neanche le decisioni zione” (e poi questa non sarebbe la legge di in materia di salute e in caso di morte sono Ruini?) si è preferito consentire una dichia- automaticamente riconosciute dalla legge al razione unilaterale, comunicata al convivente convivente. tramite lettera raccomandata. L’invio di una In materia di assegnazione di alloggi lettera raccomandata alla persona cui si è le- di edilizia pubblica, il ddl delega alle regioni, gati da vincoli affettivi e, soprattutto, con cui non introducendo nulla di rivoluzionario, si convive non pare prova di grande sintonia poiché già numerose regioni “tengono conto” e affetto. della convivenza more uxorio. Ancor meno ri- Sorge dunque una domanda spon- voluzionario, anzi, involutivo diremmo, è tanea. Come fare a dimostrare l’esistenza del l’articolo 8 in materia di successioni nel con- vincolo affettivo, che, tra l’altro, pare non do- tratto di locazione. Il legislatore stabilisce al vere essere necessariamente di natura senti- comma 1 un principio che il giudice costitu- mentale? Non esiste una risposta a questa do- zionale aveva stabilito vent’anni prima, manda. Il principio della certezza del diritto quando con sentenza 7 aprile 1988, n. 404 la si arena. L’impasse è rilevante per una legge Consulta aveva dichiarato l’illegittimità co- dello Stato che riconosce diritti, seppure az- stituzionale dell’art. 6, l. 392/78 laddove non zoppati, opponibili ai terzi e oneri per l’au- prevedesse la possibilità per il convivente torità pubblica. La soluzione è invece sbri- more uxorio del conduttore defunto a succe- gativa: si fa ricorso alle sanzioni penali. Ma dergli nel contratto di locazione. Ma per pru- come si può dimostrare l’intento fraudolento denza, il nuovo ddl stabilisce un termine di nell’ambito di una convivenza così come de- durata di almeno tre anni. Stessa situazione finita dal ddl, ossia in cui uno dei criteri è paradossale è delineata dall’articolo 9 ri- l’esistenza di vincoli affettivi di natura im- guardo le agevolazioni in materia di lavoro precisata? Una convivenza per lo più comu- in relazione alla residenza comune: laddove nicata anche soltanto da una delle parti e an- infatti alcuni contratti collettivi di lavoro già notata secondo una procedura standard? stabilivano l’equiparazione delle coppie more Dall’ambiguità pare passarsi all’arbitrio uxorio ai coniugi, il ddl prevede un termine puro, all’assurdo, in cui la soluzione sbriga- di durata triennale che risulterà peggiorativo tiva trovata dal genio legislativo è, per l’ap- proprio per quei contratti che non prevede- punto, la delega al tribunale penale. vano alcun termine. Si tocca il fondo con Abbiamo ancora dubbi che questo ddl quelli che dovevano essere due punti cardini sia peggiore della legge francese sui pacs? Ve- di questa disciplina. La spinosa questione del rifichiamone gli aspetti sostanziali. Molto si è riconoscimento di diritti previdenziali e pen- detto sul diritto di visita al convivente malato. sionistici viene miseramente rinviata a data e Una questione di umanità, si è ripetuto. È sor- modalità da definirsi (l’unica certezza è che prendente perciò leggere all’articolo 4 del ddl non ci sarà equiparazione tra conviventi e co- che l’ipocrisia del legislatore si spinge a tal niugi). Nulla di fatto. In materia di diritti di punto da non riconoscere espressamente tale successione, non solo si prevede un termine diritto, ma a delegare alle strutture ospedaliere di durata di nove anni (pare si sia optato per e di assistenza pubbliche e private “la disci- l’offerta promozionale, un numero ad una

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cifra anziché un numero a due) abbastanza l’estensione del matrimonio per le coppie for- ironico ed anacronistico se si considerano le mate da persone dello stesso sesso o la previ- statistiche sulle separazioni e i divorzi (ma sione di un istituto equivalente, il governo di forse il legislatore pone particolare fiducia centro-sinistra ha ascoltato le prime. nelle convivenze): il convivente subisce un trat- Non solo per tali coppie questo ddl non tamento di sfavore rispetto al coniuge sia per è efficace in termini di riconoscimento di diritti quanto riguarda l’aliquota fiscale sia per i ter- civili, ma è discriminatorio, da un punto di vista mini della successione legittima, allorché si sta- sia formale sia sostanziale. E si badi che l’o- bilisce un concorso nella successione legittima mofobia è pericolosa sia quando è palese sia con fratelli o sorelle, o con parenti entro il terzo quando è strisciante, quando assume le forme grado in linea collaterale. In altri termini, il te- di benefico trattamento differenziato. In questi stamento rimane, nonostante la legge, il si- casi, in quanto subdola, è ancor più pericolosa. stema più sicuro per l’esecuzione delle volontà L’Italia rimane ai margini dell’Europa. E a del de cuius. questo proposito consiglieremmo ai membri del Se poi risulta sibillina, e probabilmente governo italiano di visitare con più assiduità i di significato quasi nullo, la norma in materia colleghi dell’America Latina, in quanto i pro- di permessi di soggiorno, completamente as- gressi di paesi come Argentina, Brasile, Mes- senti sono i diritti fiscali, di assistenza peni- sico, Uruguay e Colombia in materia di rico- tenziaria e sanitaria. Come la legge francese noscimento dei diritti delle coppie formate da sul Pacs, anche il ddl italiano prevede la ces- persone dello stesso sesso appaiono invidiabili sazione di tutti (o quasi, fatti salvi, parrebbe, dalla prospettiva di chi si trova arenato nel XIX gli obblighi alimentari, che tuttavia interven- secolo. gono a convivenza già terminata e a determi- A chi da oggi inizierà a guardare al nate condizioni) i diritti e le agevolazioni nel “bicchiere mezzo pieno”, facendo notare come caso in cui uno dei conviventi contragga ma- questo sia un punto di partenza, un breccia nel trimonio. Ad eccezione di questa situazione, la muro, un passo avanti, chiederemmo soltanto cessazione della convivenza non viene neppure di riflettere sulla natura del dibattito politico presa in considerazione. In altri termini, par- nei mesi scorsi, a destra come a sinistra, di rebbe che la scelta, quand’anche non comuni- considerare le reazioni della Chiesa cattolica, cata all’altra parte, di contrarre matrimonio, di confrontare il testo del ddl in discussione e porrebbe fine in modo automatico agli effetti tutte le proposte depositate in Parlamento, della convivenza. dalla proposta iniziale sul Pacs, che già veniva Qualche considerazione finale. Ci spie- definita la “mediazione della mediazione oltre ghino i signori ministri come definire questo la quale c’è la rinuncia”, di pensare che la ddl, se non ambiguo, ipocrita, insensibile, in- legge dovrà ancora affrontare l’iter parlamen- coerente, inutile e tecnicamente mal fatto. Se tare, dove ad attenderla ci sarà anche il cen- c’erano dubbi sulle pressioni del Vaticano, trodestra che su questi temi mostra, ahi noi, questo ddl offre una certezza: ci troviamo chia- una coerenza e compattezza molto più forte. Se ramente di fronte alla seconda legge clericale questo è l’inizio, ci pare l’inizio della fine. Ci ed ideologica dello Stato italiano, dopo la legge viene più facile credere a Babbo Natale che alle 40 sulla fecondazione medicalmente assistita. prospettive di futuri avanzamenti. Scusateci, Una legge tanto manipolata da vescovi, cardi- ma... non possumus. nali e sudditi al punto da essere, per l’appunto, [s.f. - g.t.] incoerente, ambigua e mal scritta, con il solo proposito di non urtare troppo le gerarchie ec- clesiastiche. Una legge quasi offensiva ed umi- liante per le coppie more uxorio. Non un testo leggero, ma tanto inopportuno daessere in- gombrante. Se poi si considera che questa lunga e adesso battaglia per i diritti civili è stata voluta e por- tata avanti dal movimento gay, lesbico, bises- che dire? suale e transgender, la vittoria del Vaticano ap- pare ancor più lampante. Tra le voci dell’Ol- Non tutto il male vien per nuocere. A tretevere e della destra che rifiutavano qual- questo punto, tutto sommato, la fine prema- siasi ipotesi di “simil-matrimonio” e quella del tura del nuovo mostro giuridico, il Dico, sa- Parlamento europeo che da tredici anni chiede rebbe forse il male minore. Soltanto in questo

32 • critica liberale taccuino caso, forti delle contraddizioni e della debo- suale o sull’identità di genere che vede nuo- lezza della politica e, in particolare, per vamente Grillini come primo firmatario. È quanto ci riguarda, del centrosinistra, sempre una proposta ampia e articolata, molto simile più certi dell’illegittima ingerenza politica del alle leggi introdotte in numerosi paesi eu- Vaticano negli affari dello Stato italiano cui ropei, che oltre a reprimere i crimini d’odio corrispondono i reiterati attacchi di libido motivati da orientamento sessuale e da iden- serviendi dei nostri eletti, non resta che ria- tità di genere, a introdurre specifiche dispo- prire una nuova stagione di battaglia per i sizioni a tutela delle persone omosessuali e diritti civili. transgender, garantisce il medesimo livello di In questo momento di mobilitazione per il protezione contro la discriminazione basata riconoscimento delle convivenze di fatto si è sulla razza, sull’origine etnica, sulla reli- perso di vista un obiettivo altrettanto impor- gione, sulle convinzioni personali, sull’han- tante e irrinunciabile per una piattaforma di dicap, sull’età, sul sesso, sull’orientamento diritti e libertà della persona: la disciplina sessuale e sull’identità di genere, istituendo antidiscriminatoria. una Autorità per la lotta alle discriminazioni, Sono trascorsi cinque anni da quando, il sul modello di una Autorità garante e sul mo- 15 maggio 2002, nel corso della XIV Legi- dello di Organismi di Parità introdotti ormai slatura, Franco Grillini introduceva alla Ca- in oltre venti Paesi dell’Unione Europea. Si mera dei Deputati la proposta di legge n. tratta, in altri termini, di una proposta che 2755 Norme contro le discriminazioni moti- attua in modo completo le direttive vate dall’orientamento sessuale. Un disegno 2000/78/CE e 2000/43/CE, che eleva gli stan- di legge nel quale, alla firma di Grillini, si dard di protezione dalla discriminazione nei succedevano ben 180 nomi di deputati che lo termini in cui la stessa Unione Europea si sta avevano sottoscritto, molti dei quali oggi avviando, in altre parole nel senso di supe- sono, a diverso titolo, membri del governo. rare l’impasse di norme antidiscriminatorie Sono inoltre trascorsi quasi quattro anni da eterogenee a seconda dei gruppi a rischio. Si quando, il 9 luglio 2003, per mezzo di decreto tratta della disciplina antidiscriminatoria che legislativo, l’allora governo di centro-destra sintetizza in modo organico le proposte di attuava la direttiva 2000/78/CE per la parità legge presentate nel corso degli anni e delle di trattamento in materia di occupazione e di legislature. Questa volta alla firma di Gril- condizioni di lavoro, intorno alla quale si lini seguono soltanto 49 firme. La proposta erano mobilitati la Cgil, giuristi, parlamen- di legge è stata assegnata alla Commissione tari del centro-sinistra, associazioni lgbt, allo Affari costituzionali il 19 settembre 2006, ma scopo di garantire che l’introduzione di una il suo iter non è mai iniziato. Curioso infine norma che, per la prima volta nel paese, vie- notare invece che il 25 gennaio 2007 è stata tava la discriminazione fondata sull’orienta- presentata la proposta di legge n. 2169 d’i- mento sessuale, fosse soddisfacente e niziativa governativa e precisamente dei mi- conforme alla legge comunitaria. Il risultato nistri Pollastrini, Mastella e Bindi, dal titolo fu deludente sotto molti aspetti, secondo un sibillino Misure di sensibilizzazione e pre- parere unanime. Già il 16 ottobre 2003, poco venzione, nonché repressione dei delitti dopo l’entrata in vigore del decreto 216, Titti contro la persona e nell’ambito della famiglia, De Simone introduceva la proposta di legge per l’orientamento sessuale, l’identità di ge- n. 4389 di modifica, ma tutto finiva lì. nere ed ogni altra causa di discriminazione Much ado about nothing, molto rumore che, in una zuppa di norme contro la violenza per nulla. Certo, si sapeva che con un go- alle donne, la violenza domestica, i provve- verno di centrodestra e un ampio scarto di dimenti per la famiglia, la pedofilia, la pe- maggioranza in Parlamento non ci sarebbero dopornografia, reprime i crimini d’odio mo- state speranze, neanche per un procedimento tivati da orientamento sessuale e da identità di infrazione innanzi alla Corte di Giustizia di genere. Inutile persino discuterne: se si vo- delle Comunità Europee che, quand’anche gliono introdurre misure antidiscriminatorie considerato dalla Commissione, non avrebbe adeguate occorre cambiare prospettiva, oc- visto la luce entro la fine della legislatura. corre rivolgersi altrove. Sorry, wrong E adesso? Nulla si è mosso. Forse pochi number. Che fare dunque nell’immediato? si sono accorti che nell’attuale legislatura, Non abbiamo dubbi. La proposta di legge n. l’11 maggio 2006 è stata presentata la pro- 654 deve essere approvata al più presto in posta di legge n. 654 Norme contro le di- questa legislatura e per tale ragione deve scriminazioni fondate sull’orientamento ses- quindi essere calendarizzata. Porta con sé un

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patrimonio irrinunciabile, è il frutto di cinque Così esordiva il senatore Antonio Del anni di rivendicazioni del centrosinistra Pennino, nella sua relazione di minoranza sul quando si trovava all’opposizione, trova disegno di legge n.1514 sulla fecondazione d’accordo il sindacato, i giuristi, le associa- assistita, nel mese di settembre 2003. zioni, è il prodotto di un processo di sintesi La richiesta al parlamento italiano di delle misure antidiscriminatorie sostenute dai approvare presto la nuova legge, da mesi al partiti del centrosinistra e, sottolineiamo, da vaglio del Senato, era arrivata da Papa numerosi membri dell’attuale governo negli Wojtyla nel corso dell’incontro con il Movi- ultimi anni. Tiene conto delle richieste dei mento per la Vita in occasione del 25°anno parlamentari del centrosinistra durante il dell’approvazione delle legge sull’aborto, con processo di attuazione della direttiva l’invito alle donne di farsi promotrici di un 2000/78/CE, di cui costituisce un’adeguata “nuovo femminismo”, senza farsi condizio- trasposizione nel nostro ordinamento, si nare da “modelli maschili”. fonda su di un lavoro di studio accademico Sono passati tre anni dall’approva- seguito all’insoddisfacente attuazione della zione della legge 40 sulla Procreazione Me- stessa. dicalmente Assistita (Pma) e un anno e mezzo Sulla proposta di legge antidiscrimina- dal referendum che ne chiedeva le modifiche. toria non ci sono scuse: il divieto di discri- Tre anni che hanno visto puntualmente minazione, i crimini d’odio, l’attuazione delle le coppie italiane con problemi di fertilità direttive comunitarie non necessitano di com- scontrarsi con le restrizioni imposte dal legi- promessi politici, discussioni, punti program- slatore sulle tecniche di fecondazione assi- matici. Basta legiferare. Un suggerimento al stita. governo che verrà: per governare bisogna es- Una prima valutazione riguarda i casi sere in grado di “fare” ciò che si è in grado di aborto spontaneo, che sono aumentati del di “reclamare” quando si è all’opposizione. 44%, e le gravidanze portate a termine che Se l’attuale maggioranza parlamentare non sono calate del 30%. Questi i dati riportati avrà la forza politica e la coerenza etica di da Paolo Giovanni Arpini, presidente della approvare la norma antidiscriminatoria esat- Società Italiana di Embriologia Riprodu- tamente nei termini in cui si propone, dimo- zione e Ricerca (Sierr) facendo un confronto strerà di mancare di dignità, dimostrerà di dei risultati di 1000 cicli di fecondazione as- non essere maggioranza di governo. sistita eseguiti in circa venti centri italiani [s.f. - g.t.] prima dell’entrata in vigore della legge, con 800 cicli eseguiti dopo. Il motivo di questo importante aumento è che oggi non è più consentita la selezione pre-impianto dell’em- brione. E visto che l’assurda legge italiana obbliga comunque a impiantare tutti gli em- brioni fecondati, quindi anche quelli più “de- boli” o malati, la percentuale di esiti posi- legge 40 tivi diminuisce. Complessivamente con la legge 40 è aumentato del 59% il numero di modello vaticano embrioni di cattiva qualità trasferiti in utero. L’obbligo di trasferire tutto quello che viene prodotto si ripercuote sui casi di aborto pre- enetisti, giuristi, bioetici, e as- coce e, naturalmente, ha un forte peso sulla «Gsociazioni degli utenti, che salute psicologica della donna che si sotto- erano stati ascoltati nel corso delle audizioni pone alle pratiche di fecondazione assistita. opportunamente promosse dal presidente Secondo risultato: dai dati forniti dal della XII Commissione (Igiene e sanità del Cecos (Centri studio conservazione ovociti e Senato n.d.r.), avevano sollevato una serie di sperma umani) salta all’occhio un fenomeno obiezioni e di rilievi critici di cui non si po- tanto prevedibile quanto preoccupante, l’au- teva non tener conto. È invece prevalsa la lo- mento di gravidanze gemellari. Nelle donne gica della difesa aprioristica e cieca del prin- giovani, che rispondono bene alla stimola- cipio del ne varietur rispetto al testo tra- zione per cui tutti e tre gli ovociti inseminati smesso dalla Camera, seguendo, fin troppo vengono fecondati, vi è l’obbligo di impian- pedissequamente, le indicazioni e i richiami tare tre embrioni. Con un aumento di gravi- provenienti da Oltre Tevere». danze trigemine che, nel caso dei centri

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Cecos, è stato dall’ 1,8% al 4,3% e, com- tra le strutture più grandi hanno costituito plessivamente, le gravidanze multiple dal una sorta di “dipartimento internazionale” 15,9 al 21%. dedicato esclusivamente alle coppie che pro- Un dato che, in procreazione medi- vengono dall’estero. In questo paese, tuttavia, calmente assistita, denota un insuccesso che non è mai stata creata un’autorità governa- deriva dall’aver preso alla lettera la legge tiva che regolamenti e controlli i centri di senza pensare alla salvaguardia della salute Pma, mentre è presente una società scienti- della donna, tanto che in alcuni centri le fica (Sociedad Española de Fertilidad, Sef) coppie hanno diffidato il medico dall’im- che funge da ente scientifico di riferimento. piantare tutti e tre gli embrioni. Una delle tecniche più richieste dalle coppie Le limitazioni imposte dalla legge 40 italiane è l’ovodonazione, gravata dalla hanno avuto una inevitabile e preannunciata spesa da sostenere a titolo di “rimborso” per conseguenza: spingere le coppie infertili a le donatrici, per lo più giovani donne o stu- espatriare per cercare all’estero una solu- dentesse, che varia dai 2.000 ai 3.000 euro. zione al proprio problema, costringendole a La diagnosi genetica pre-impianto (Pgd) “viaggi della speranza” pieni di incognite e viene effettuata nella maggior parte dei difficoltà psicologiche, in paesi in cui non grandi centri e si esegue sulle cellule del- sempre vengono attuati seri controlli. Ed ob- l’embrione. Delle sette strutture contattate bligandole ad affrontare elevati costi econo- solo una non contempla la Pgd tra le opzioni mici. disponibili per le coppie. Una prima indagine, condotta dopo Un’alta presenza di italiani si con- un anno dall’approvazione della legge 40, ferma in Svizzera, soprattutto nei centri di Lu- dall’Osservatorio sul turismo procreativo, di- gano, poiché per tradizione il Canton Ticino retto dal ginecologo Andrea Borini, aveva di- ha sempre avuto stretti rapporti con l’Italia, segnato una mappa dei centri esteri ai quali in particolare con la Lombardia da cui pro- si rivolgono di preferenza le coppie italiane vengono molte coppie: i numeri sono minori e le motivazioni che portavano alla scelta del rispetto a quelli della Spagna perché vi sono centro, in mancanza di dati ufficiali e siste- meno centri, ma anche a causa della legisla- matici. zione svizzera, più restrittiva di quella spa- Il “British Medical Journal” nel nu- gnola: non è consentita l’ovodonazione, mero del 9 Dicembre scorso intitolava: Ita- mentre la diagnosi genetica pre-impianto può lians are forced to go abroad for assisted re- essere condotta solo sulla donna, e non su en- production” riprendendo i dati di una più re- trambi. cente ricerca dell’Osservatorio sul turismo Il Belgio si conferma tra le più im- procreativo, condotta su 27 centri esteri. I portanti città europee per la Pma: le pazienti dati sono inequivocabili: sono quadruplicate italiani in Belgio sono passate da 204 prima le coppie italiane che nell’ultimo anno sono della legge 40 alle attuali 775 all’anno. Un state trattate nei centri presi in esame : 4.173, punto di riferimento ormai consolidato per in confronto a 1.066 prima dell’introduzione molte coppie italiane è costituito dalla strut- della legge 40. tura dell’università di area fiamminga della È la Spagna a fare la parte del leone, capitale belga, la “Free University”. Un diventando il punto di riferimento in Europa centro che, con i suoi 3.500 cicli all’anno, è per chi cerca un figlio con la fecondazione considerato il maggiore d’Europa. Le coppie assistita. Basti pensare che, in numeri asso- italiane, già presenti prima della legge 40, luti, le coppie che si recano in Spagna sono sono raddoppiate dopo l’entrata in vigore di passate da 60, prima dell’approvazione della quest’ultima, passando dal 5 all’11% del to- legge 40 alle attuali 1.365. Un vero e proprio tale dei pazienti. boom di italiani che ha aperto un grande bu- In Gran Bretagna gli alti costi dei siness, anche a causa dalle ampie possibilità trattamenti e le difficoltà linguistiche, costi- concesse dalla legislazione spagnola, molto tuiscono un deterrente per la coppie italiane, liberale, che consente sia la donazione di ga- che si rivolgono soprattutto ai centri dove ci meti, sia la selezione del sesso del nascituro sono medici che parlano la nostra lingua. in presenza di patologie legate ai cromosomi Resta il fatto che il numero di coppie italiane sessuali. In Spagna inoltre il turismo pro- è quadruplicato passando dalle 25 che si creativo è supportato da un’ampia serie di erano recate nei centri inglesi contattati servizi, primo fra tutti la presenza di inter- prima dell’entrata in vigore della legge 40 preti e/o di medici italiani o bilingue. Alcune alle attuali 100.

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In Grecia, in un noto centro di Salo- centri esteri da parte di diversi siti al servizio nicco (1.300 cicli/anno) le pazienti Italiane, delle coppie con problemi di fertilità. assenti prima della legge 40, sono attual- Ma torniamo in Italia: la legge 40 mente il 12-15% del totale. Le maggiori ri- sulla fecondazione assistita continua a mie- chieste riguardano soprattutto ovodonazione tere insuccessi nonostante i suoi sostenitori e Fivet, mentre non si esegue la Pgd che ha continuino a difenderla: l’ultimo caso è invece una lunga tradizione in Turchia presso quello della coppia sarda che si è vista re- un ospedale pubblico di Istanbul dove le spingere il ricorso alla Corte Costituzionale coppie italiane raggiungono il 10-20% del to- contro l’art. 13 che vieta l’analisi pre-im- tale. pianto sull’embrione anche in presenza di Richieste da parte di coppie italiane anomalie genetiche. A sollevare la questione si registrano anche a Cipro, dove stanno era stato il Tribunale di Cagliari, al quale si giungendo i primi pazienti provenienti dal no- era rivolta una coppia sterile e portatrice stro paese. sana dell’anemia mediterranea che aveva Per quanto riguarda i costi dei trat- fatto ricorso alla fecondazione in vitro. tamenti si confermano i dati acquisiti nella La Corte, non prendendo in conside- ricerca del maggio 2005. Nei migliori centri razione la presunta incostituzionalità della esteri europei il costo della Fivet con ovodo- legge 40, in disaccordo con il diritto alla “tu- nazione si aggira attorno ai 5.000-7.000 euro. tela alla salute” presente nella Costituzione, La sola Fivet costa mediamente 3.500-3.700 ha dichiarato non ammissibile il ricorso, euro, l’Icsi può prevedere o meno un costo emettendo un giudizio ancora una volta poli- aggiuntivo di 500-1.000 euro, mentre la Pgd tico e dimostrando quanto le attuali regole varia a seconda del numero di cromosomi siano sbagliate e punitive, soprattutto nei analizzati tra 1.500-3.500 euro. confronti delle donne. Il fatto che l’uso della Pgd si stia am- [mirella parachini] pliando enormemente nei centri esteri sugge- risce un suo impiego incongruo e forse non pienamente giustificato. Il numero di coppie * Mirella Parachini è Medico Specialista in Oste- portatrici di malattie genetiche è infatti tricia e Ginecologia, Dirigente I° Livello Azienda esiguo rispetto al totale dei pazienti. Si so- Ospedaliera S. Filippo Neri, Membro del Direttivo della Fiapac (Federazione Internazionale degli spetta, perciò, che sia in atto una specula- operatori di aborto e contraccezione). zione su questo tipo di indagine che grava in maniera non indifferente sui costi finali dei trattamenti. Dall’indagine emerge anche un altro spilli elemento: si stanno creando veri e propri network di centri che talvolta si avvalgono di VIOLENTI SOTTO SCORTA. Ritenere strutture presenti in paesi differenti anche in inaccettabili le opinioni altrui e conte- termini di legislazione. In tal modo si riesce starle è legittimo, farlo in maniera ano- a fornire alla coppia la più ampia gamma nima ed imbrattando monumenti può possibile di servizi, e ad incrementare il bu- suonare minaccioso ed è sicuramente in- siness. civile. Il questore di Genova ha ritenuto Internet è uno strumento assoluta- di assegnare la scorta a mons. Bagnasco, mente prioritario, che consente alle coppie di sono valutazioni che spettano alla polizia conoscere il panorama della Pma a livello in- e delle quali prendiamo atto, convinti che ternazionale. lo Stato debba garantire l’incolumità dei I siti web che si occupano dell’argo- suoi cittadini. Mi domando solo se la po- mento sono molteplici e comprendono anche lizia abbia preso in considerazione l’ipo- le diverse organizzazioni di pazienti. tesi di assegnare una scorta alle migliaia Come peraltro avviene in altri settori di cittadini omosessuali dichiarati e con- della medicina non esiste alcun tipo di rego- viventi che da sabato scorso (31 marzo), lamentazione o controllo della veridicità dei giorno delle vergognose dichiarazioni del dati presentati. Risulta pertanto difficile presidente della Cei su convivenze, in- orientarsi tra le varie informazioni disponi- cesto e pedofilia, rischiano di essere vit- bili, della cui attendibilità e oggettività non tima di violenze di stampo razzista più esiste alcun garante. Non è noto, per esempio che in passato. con quali criteri vengano scelti e segnalati i 3 aprile 2007 [mario di carlo]

36 • critica liberale l’osservatore laico ratzinger e le guerre di religione mario alighiero manacorda

i è parlato e si parla, a proposito e alla natura di Dio. La fede è il frutto dell’a- Sa sproposito, di guerre di civiltà e nima, non del corpo. Chi quindi vuol con- di religione, e purtroppo guerre che hanno in durre qualcuno alla fede ha bisogno della ca- sé anche questo orrendo sentore si stanno già pacità di parlar bene e ragionar correttamente, combattendo. Ma chi avrebbe potuto imma- non invece della violenza e della minaccia… ginare che una guerra simile, se non delle Per convincere un’anima ragionevole non è armi certo delle ideologie, si potesse rischiare necessario disporre né del proprio braccio, né grazie a una imprevedibile gaffe del nuovo di strumenti per colpire, né di qualunque altro papa di Roma, Joseph Ratzinger, il quale si è mezzo con cui si possa minacciare una per- dato il nome di Benedetto XVI per richia- sona di morte…”. L’affermazione decisiva in marsi a un suo predecessore, mostratosi (tar- questa argomentazione contro la conversione divamente e vanamente) uomo di pace du- mediante la violenza è: non agire secondo ra- rante la prima guerra mondiale? gione è contrario alla natura di Dio. L’editore Il 13 settembre 2006 papa Ratzinger Theodore Khoury, commenta: per l’impera- ha voluto tenere nell’Università di Ratisbona tore, come bizantino cresciuto nella filosofia (Regensburg), dove aveva già insegnato da greca, questa affermazione è evidente. Per la giovane, una lectio magistralis, che per al- dottrina musulmana, invece, Dio è assoluta- cune sue incaute espressioni ha suscitato ira mente trascendente. La sua volontà non è le- e scandalo presso i musulmani. Rileggiamone gata a nessuna delle nostre categorie, fosse il passo incriminato. anche quella della ragionevolezza. In questo «Nel settimo colloquio edito dal prof. contesto Khoury cita un’opera del noto isla- Khoury, l’imperatore (un Michele Paleologo mista francese R. Amaldez, il quale rileva che ndr) tocca il tema della Jihad, la guerra santa. Ibn Hazm si spinge fino a dichiarare che Dio Sicuramente l’imperatore sapeva che nella non sarebbe legato neanche alla sua stessa pa- sura 2256 si legge: “Nessuna costrizione nelle rola, e che niente lo obbligherebbe a rivelare cose di fede”. Ė una delle sure del periodo a noi la verità. Se fosse sua volontà, l’uomo iniziale, dicono gli esperti, in cui Maometto dovrebbe praticare anche l’idolatria». stesso era ancora senza potere e minacciato. Cerchiamo di capire le motivazioni Ma, naturalmente, l’imperatore conosceva profonde di questo passo. Il papa si rifà a un anche le disposizioni, sviluppate successiva- testo del XIV secolo, citato da un recente stu- mente e fissate nel Corano, circa la guerra dioso tedesco, in cui un imperatore bizantino, santa. Senza soffermarci sui particolari, come discutendo con un saggio persiano, ammette la differenza di trattamento tra coloro che pos- dapprima che una sura del Corano dichiara siedono il ‘Libro’ e gli infedeli, egli, in modo che non ci deve essere costrizione nelle cose sorprendentemente brusco, brusco al punto di di religione. Dunque concede qualcosa all’i- stupirci, si rivolge al suo interlocutore sem- slam; ma subito dopo spiega che questa sura plicemente con la domanda centrale sul rap- risale al periodo in cui Maometto era senza porto tra religione e violenza in generale, di- potere, mentre le altre sure, scritte da lui al cendo: “Mostrami pure ciò che Maometto ha potere, proclamano la guerra santa e il do- portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle minio sugli infedeli. Poi, riportato il giudizio cose cattive e disumane, come la sua diret- che di nuovo nell’islam non ci sono se non tiva di diffondere per mezzo della spada la «cose cattive e disumane», ne prende un po’ fede che egli predicava”. L’imperatore, dopo le distanze, solo però per «il modo sorpren- essersi pronunciato in modo così pesante, dentemente brusco al punto da stupirlo», non spiega poi minuziosamente le ragioni per cui per la sostanza. In seguito tutto il suo discorso la diffusione della fede mediante la violenza insiste sul fatto che diffondere la fede con la è cosa irragionevole. La violenza è in con- violenza è un agire contro la ragione e la na- trasto con la natura di Dio e la natura dell’a- tura di Dio, e che chi vuol condurre alla fede nima. “Dio non si compiace del sangue – egli ha bisogno del parlar bene e non della vio- dice –; non agire secondo ragione è contrario lenza: insomma, una lezioncina impartita al-

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l’islam con le parole del Paleologo, da cui il lunga storia. E invero ha significato dapprima papa non si dissocia affatto. Anzi, a rincarare parola, poi discorso e ragionamento, indi ra- la dose, si rifà a due moderni esperti, secondo gione e infine razionalità; mentre nei testi cri- i quali, se per l’imperatore educato alla cul- stiani compare solo all’inizio del Vangelo di tura ellenistica Dio è ragionevolezza, per la Giovanni, trasformato in parola di Dio, por- dottrina musulmana, “invece”, Dio è assolu- tatrice di luce agli uomini, i quali però hanno tamente trascendente e non legato né alla ra- preferito le tenebre. E la traduzione latina con gionevolezza (il logos greco) né alla sua pa- “Verbum”, che non ha avuto la stessa com- rola. plessa storia di logos in greco, è rimasto a si- Come non vedere che si formula qui gnificare soltanto parola divina e nulla più. (da che pulpito!) una dichiarata opposizione Insomma, il logos evangelico ha ben poco a tra cristianesimo, religione della non-violenza che fare col logos greco, è semmai una sua e della ragione, e islam, religione della vio- lettura in chiave biblica; ma a papa Ratzinger lenza e della trascendenza irragionevole? Ma è servito a identificare, auspice il Paleologo, domandiamoci: il papa ha espresso con le pa- la “parola” divina della teologia cristiano-cat- role del Paleologo il suo pensiero, che però è tolica con la “razionalità” umana della tradi- stato frainteso, o il suo è stato un momen- zione filosofica greca. E partendo da questa taneo lapsus? idea, ha lamentato la “disellenizzazione” del Per rendercene conto, risaliamo alla cristianesimo a opera della tarda scolastica del sua attività di cardinale, prefetto della Con- sec. XIII e XIV (che separò fede e ragione), gregazione della fede (l’ex SantoUffizio). Eb- della Riforma nel sec. XVI e della critica bi- bene, nella Dichiarazione Dominus Iesus, del blica del sec. XIX: una improbabile ricostru- 6 agosto 2000. egli dichiarava che il dialogo zione storica, che ignora che la prima e radi- interreligioso «non sostituisce ma accom- cale disellenizzazione è stata opera del cri- pagna la missione evangelizzatrice della stianesimo, che all’apertura dell’ellenismo Chiesa»: dunque, dialogare, sì, ma come con politeistico ha opposto il monoteismo biblico minori, per espandersi. E, dopo aver richia- di un dio “geloso”. mata «l’obbedienza della fede» e aver am- Ora, è certamente vero che tutta la teo- monito che «l’unica Chiesa di Cristo è la logia cristiana è inevitabilmente intrisa, oltre Chiesa cattolica», dichiarava perentoriamente che di miti orientali, anche di filosofia greca: che «le altre religioni costituiscono un osta- greci di lingua erano i primi cristiani dialo- colo per la salvezza». E così ha cancellato il ganti coi greci ellenisti, i quali in nome della Concilio Vaticano II (1961-1965), che aveva ragione si presero beffe del folle discorso con affermato nella Unitatis redintegratio (21 cui, di fronte all’Areopago, Paolo identificava nov. 1964) che «tutte le chiese cristiane pos- il loro dio ignoto con Cristo risorto. In se- sono essere strumento per la salvezza», e guito tentarono la via della identificazione tra nella Nostra aetate (28 ott. 1965) che con le cultura ellenistica e cultura biblica (nella ver- religioni non cristiane la Chiesa deve «pro- sione cristiana) alcuni padri della chiesa d’o- muovere l’unità cercando ciò che hanno in co- riente, da Clemente Alessandrino, che, attra- mune». Ma Ratzinger, da cardinale con la Do- verso l’interpretazione allegorica dei miti cri- minus Deus e da papa con la lectio magi- stiani, ripensò il cristianesimo con le cate- stralis, non improvvisa e si rifà non al Con- gorie dell’ellenismo, e a Origene che, non a cilio ma a papa Wojtyla, che nella Redemp- caso, fu dichiarato eretico. Ma poi, nei con- toris missio aveva affermato che «il dialogo cilii ecumenici iniziati da Costantino a Nicea deve essere condotto con la convinzione che nel 325, all’allegorismo ellenizzante si op- la Chiesa è la via ordinaria di salvezza e che pose l’escogitazione di teologismi irrazionali solo essa possiede i mezzi della salvezza». imposti come dogmi (tra l’altro inesistenti nei L’identificazione del cristianesimo testi sacri), e il cristianesimo più o meno el- come religione che esclude le altre in quanto lenizzante si trasformò in una religione “cat- «ostacoli per la salvezza», è stata ieri l’idea tolica, apostolica e romana”. Il che, tradotto chiave del Ratzinger cardinale; poi, a Rati- in italiano, significa “universale, clericale e sbona, il Ratzinger papa vi ha aggiunto la imperiale”, cioè religione destinata a tutti, con nuova idea del cristianesimo come religione un clero sovrapposto ai laici, legata al potere ellenizzante della ragione. dello stato. Nell’insieme, tutto il cristiane- Quanto a questa identificazione della simo, mentre si serviva delle parole greche e ragione cristiana col logos, è stato giusta- latine, ne ripudiava la tradizione culturale mente osservato che logos ha in greco una come “paganesimo”, cioè incultura, e con

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Agostino la definiva “città del diavolo” in A questa richiesta il papa dapprima ha confronto alla civiltà giudaico-cristiana, “città fatto esprimere il suo “rammarico” dal segre- di Dio”. tario di stato, card. Bertone; il che ovviamente Addio eredità ellenistica! Siamo al non è bastato. Infine, il 17 settembre, si è de- momento in cui Teodosio instaura definitiva- ciso a rispondere di persona (non dal soglio mente il cristianesimo come cattolicesimo, pontificio ma dalla meno solenne vacanza di imponendolo (oscenità cesaro-papista ignota Castel Gandolfo), confermando di essere «vi- al mondo più antico) con la minaccia delle vamente rammaricato per le reazioni suscitate punizioni umane e divine “alle menti” dei da un breve passo del suo discorso, ritenuto sudditi, non solo pagani ma anche cristiani. offensivo per la sensibilità dei credenti mu- Cominciava quella religione del potere che sulmani». Siamo sempre lì: il papa è ramma- continuerà ad affermare nella predica principi ricato, ma non per le cose da lui dette, bensì in parte nuovi e di grande umanità, ma li per le reazioni suscitate tra gli altri: come se smentirà nella pratica con quella irragionevo- l’offeso sia stato lui, non i musulmani. Ep- lezza dei dogmi e con quella violenza del po- pure, bontà loro, molti rappresentanti degli tere, che papa Ratzinger ha attribuito all’i- stati a maggioranza musulmana si sono di- slam, in modo forse “non brusco”, ma certa- chiarati soddisfatti di così ambigue dichiara- mente inequivocabile. zioni; altri, i più propriamente religiosi, ov- Fu una svolta storica. Da allora il cri- viamente no. Ma, bene o male, la cosa è fi- stianesimo, pur continuando a operare con le nita lì, e la guerra di religione non c’è stata: categorie mentali o piuttosto con le parole i nemici comuni sono altri, occorre serrare le dell’ellenismo, ha rappresentato una totale file. frattura con la tradizione ellenistico-romana, Per riaprire il dialogo tra le religioni inaugurando al suo posto una inedita, o piut- monoteistiche dopo la gaffe della lectio ma- tosto biblica, vicenda di intolleranza. C’è vo- gistralis, il papa, invece delle scuse, ha com- luto l’umanesimo per cominciare un recupero piuto due disinvolte correzioni di rotta col storico dell’ellenismo, il cui politeismo fu, contrastato viaggio in Turchia, è andato a certo non senza contraddizioni, il modo an- buon fine grazie al dichiarato appoggio al- tico della tolleranza e della laicità. Per questo l’annessione della Turchia all’Unione eu- si oppose al cristianesimo, che nel suo mo- ropea, fino ad allora da lui avversata, e alla noteismo, unico tra tutti i culti antichi, era sua preghiera nella ex-cattedrale cristiana di «insigne per il disprezzo verso gli dèi» degli Santa Sofia al “Dio unico”, venerato da tutte le religioni monoteistiche, poco prima defi- altri (Plinio XIII,9), e «incline alla supersti- nite «un ostacolo alla salvezza». Il tutto, come zione, contrario alle religioni» degli altri (Ta- è costume della Chiesa cattolica, senza alcuna cito, Hist. V,13). Era, questa, una lettura as- dichiarata resipiscenza, ma come ripetendo solutamente corretta del cristianesimo, anche cose da sempre dette. È comunque un atto se nessuno vorrà negare che nei suoi sviluppi nuovo e progressivo, che contiene quasi un storici ci sia anche dell’altro, e che alla reli- barlume di politeismo e perciò di laicità, e gione del potere duramente imposta dall’alto che sarebbe da accogliere come tale, se al suo si sia sempre associato dal basso un forte ri- fondo non permanesse l’ispirazione, dichia- chiamo ai valori dell’amore del prossimo e di rata con successivi aggiornamenti da Pio XII quella che oggi si suole definire dignità della e da Giovanni Paolo II, di fare dell’intesa in- persona umana (che però l’autoritarismo del terreligiosa uno strumento della lotta, prima clero inevitabilmente conculca). al comunismo, poi al materialismo, oggi al Tornando alla lectio di Ratisbona dopo soggettivismo e al relativismo, nemici di averne verificato la coerenza con tutto il pen- turno e di sempre della Chiesa cattolica. siero di Ratzinger e la sua incoerenza logica Il «soggettivismo che considera la ra- e storica, dobbiamo concludere che, anche se gione unica fonte di conoscenza» e il relati- in quel momento egli non era infallibile, in vismo, anzi la «dittatura del relativismo», quanto parlava non dalla cattedra pontificia semplici aggiornamenti delle altre due for- ma solo da una cathedra magistralis, il suo mule dopo la scomparsa di materialismo e co- discorso è stato un mandare al diavolo de- munismo, sono oggi la bestia nera di Papa cenni di sforzi dei suoi predecessori per il dia- Ratzinger, cui egli contrappone una improba- logo ecumenico tra cristiani e con l’islam: bile razionalità e addirittura laicità cattolica, onde le inevitabili reazioni da parte dei mu- corollario e variante dell’idea wojtyliana della sulmani, che chiedevano sue scuse formali. subordinazione della scienza alla fede (Fides

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et ratio, 1998). Insomma, l’apertura al dia- trebbe dire di tutti i papi; e i papi non rice- logo interreligioso continua ad avere questo vono ancora il corpo diplomatico nella Sala suo inconfondibile marchio di antilaicità e an- regia, affrescata con le loro glorie belliche, tra timodernità. le quali, la strage dei cristiani ugonotti del Quanto poi all’immediato significato 1572? politico di queste tesi papali, alla loro origine Per papa Ratzinger le radici cristiane, si può rintracciare un’immediata provoca- associate all’umanesimo o all’ellenismo, an- zione dell’ex presidente della Repubblica Ita- ziché rappresentare, come è stato, la mille- liana, l’imprevedibile , che naria violenza della religione del potere, rap- nel gennaio 2002 propose di inserire le “ra- presenterebbero proprio quella ragione e dici cristiane” nella Costituzione europea: quella laicità che sono il patrimonio più pre- cinque mesi dopo, la sua proposta fu accolta zioso della civiltà moderna, e che la Chiesa e insieme integrata con le “radici umani- ha sempre anatemizzato; ma ora, secondo il stiche” dal suo successore Carlo Azeglio suo costume, se ne appropria come se fossero Ciampi, e infine ossessivamente caldeggiata una sua invenzione e, sostituito l’umanesimo (solo per le radici cristiane) da papa Wojtyla con l’ellenismo, pensa a ricostruire il dialogo e da tanti cattolici al suo seguito presso il par- ecumenico e monoteistico tra il cattolicesimo lamento europeo. La novità stava proprio qui, e le altre religioni cristiane, e con l’ebraismo, nel cristianesimo e nell’umanesimo santa- l’islam e, possibilmente, tutte le altre, contro mente accoppiati, allora da Ciampi per cor- soggettivismo, relativismo e laicità. reggere l’unilateralità delle radici cristiane, Ma infine, come conciliare le radici oggi da papa Ratzinger per associare il cri- cristiane col dialogo interreligioso? Può il cri- stianesimo all’umanesimo e all’ellenismo, e stianesimo, mentre si afferma come sola reli- farne, in un’improbabile rilettura storica, la gione ragionevole, conciliarsi con le religioni religione del logos. Un bel tema culturale da dichiarate irragionevoli e addirittura «un osta- discutere, queste radici ellenistiche del cri- colo alla salvezza»? Possono le radici cri- stianesimo, religione della ragione e della lai- stiane d’Europa conciliarsi con la presenza cità: con prevedibile grave scontro tra le di- nell’Unione Europea, oltre che delle mino- verse interpretazioni. ranze musulmane nei Balcani e di quelle Ora, affermare le radici cristiane può sparse ormai dappertutto, anche della Turchia significare tante cose, ma certamente anche musulmana? Se l’islam è in Europa, se l’Eu- celebrare la violenza millenaria della reli- ropa è anche islam, le radici cristiane, sia pure gione del potere, con l’imposizione di Teo- associate all’umanesimo e all’ellenismo, non dosio alle “menti”, i sette capitolari di Carlo sono le sue sole radici, che comunque op- Magno comminanti la pena di morte per im- porrebbero l’Europa cristiana a tutte le altre porre il cristianesimo ai sassoni, e tutto il noto confessioni, a cominciare dall’islam, contro il corredo di crociate contro gli eretici e gli in- quale sono oggi tragicamente in atto molte fedeli, della evangelizzazione come coloniz- guerre più o meno locali. In un mondo dove zazione, delle inquisizioni e dei roghi, la pena si parla, a proposito e a sproposito, di guerre di morte inflitta da San Pio IX ai suoi avver- di religione, le radici cristiane non servono sari politici, l’incoraggiamento di Leone XIII alla pace mondiale. al colonialismo, perché «i barbari non sono Eppure, tra queste contraddizioni con- di sé ipsius e perciò sono nullius», e tutte le tinua a destreggiarsi papa Ratzinger tra il tresche concordatarie dei papi del XX secolo plauso generale dei politici d’Italia e del col fascismo, il franchismo, il nazismo, fino mondo “occidentale e cristiano”. alla pena di morte sancita al n. 2266 del Ca- techismo di papa Wojtyla (che tuttavia si è poi affacciato alla finestra del Vaticano per gri- * Mario Alighiero Manacorda è già professore di dare: «Nessun uomo, nessuna società ha il di- Storia dell’educazione nell’Università “La Sa- ritto di uccidere un uomo!»). Significa so- pienza” di Roma. prattutto evocare le tremende guerre di reli- gione che hanno per secoli contrapposto po- polo a popolo e devastato l’Europa. Vogliamo dimenticare Dante, quando di papa Bonifacio VIII diceva che aveva «guerra presso a Late- rano, E non con saracin né con giudei, Ché ciascun suo nimico era cristiano»? Lo si po-

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edele alla linea politica del Partito seguita da molte iniziative analoghe volte a Fcomunista, suo partito di antica ap- sensibilizzare l’opinione pubblica e soprat- partenenza, che fin dal primo dopoguerra con- tutto le pubbliche istituzioni sul gravissimo siderava la Chiesa cattolica fattore di stabilità problema posto al corretto svolgimento della in Italia, , nel suo primo vita politica e allo stesso sviluppo economico messaggio d’inizio d’anno come Presidente dalla presenza di centri di contropotere ma- della Repubblica, ha voluto ribadire una fioso presenti ormai non solo nelle regioni del profonda sintonia con la Chiesa cattolica, sud. Un’altra significativa manifestazione si con le sue espressioni di base, con le sue voci era svolta il 21 marzo di quest’anno a Torino più alte. come nona Giornata della memoria dell’im- Pur se il Presidente avrebbe potuto più pegno contro le mafie per ricordare le tante correttamente denunciare l’acquiescenza della vittime di mafia pubbliche istituzioni alle istanze della Santa Nella stesa direzione si può leggere Sede e della Cei, bisogna dargli atto che non anche un’iniziativa senza precedenti la ri- ha identificato la Chiesa cattolica con le sole chiesta di una scomunica contro mafiosi gerarchie ecclesiastiche – le sue voci più alte chiesta da Giancarlo Bregantini vescovo di – ma ha riconosciuto l’esistenza e la rappre- Locri e Gerace dopo avere dichiarato pubbli- sentatività delle sue espressioni di base. camente nella Settimana sociale delle Chiese Un riconoscimento non solo formale di Calabria che la mafia è una “struttura di perché suffragato da gesti concreti quali l’alto peccato”. Un appello alla riscoperta del “pec- patrocinio concesso a Contromafie: Stati ge- cato sociale” può essere intesa la condanna nerali dell’Antimafia, che si sono svolti a pubblica dell’arcivescovo di Chieti Bruno Roma dal 17 al 19 novembre. È stata senza Forte contro l’evasione fiscale. dubbio la manifestazione più significativa or- Un altro tema che ha mobilitato la ganizzata nel corso dell’anno da una di quelle chiesa di base italiana è stato il referendum espressioni di base: l’Associazione Libera. confermativo sulla riforma istituzionale, ela- Anche se cattolico è il suo fondatore e ispi- borata dalla maggioranza berlusconiana, pro- ratore don Luigi Ciotti e cattolici sono mol- mosso da un Comitato presieduto da Oscar tissimi dei membri più attivi, l’Associazione Luigi Scalfaro e sostenuto da molti esponenti non è propriamente un’organizzazione “cat- della cultura e della comunità ecclesiale. Sol- tolica” né tanto meno ecclesiale. Accoglie al lecitata da un documento sottoscritto da 41 ri- suo interno gruppi e associazioni di diverse viste d’ispirazione cristiana e da appelli di as- ispirazioni culturali e politiche ed è finaliz- sociazioni cattoliche, la mobilitazione è stata zata alla lotta contro la mafia anche attraverso ampia e diffusa ed ha contribuito notevol- la gestione dei beni confiscati ai mafiosi. Essa mente alla sconfitta delle forze che intende- costituisce una delle più preziose esperienze vano stravolgere la Carta costituzionale e che di impegno politico dei cattolici che non te- godevano, invece, del tacito appoggio di Co- mono di contaminarsi con altri, non fanno del munione e liberazione e della Presidenza loro impegno uno strumento di “promozione” della Cei. ecclesiale e occupano uno spazio fra i meno Completano il quadro della vitalità appetibili perché fonte di pericoli e di rischi. delle espressioni della base ecclesiale il con- La manifestazione romana è pienamente riu- vegno per il decennale del Movimento Noi scita per l’organizzazione, la partecipazione, Siamo Chiesa del febbraio e il XXX Incontro il valore dei contenuti e l’impatto mediatico: nazionale delle Comunità cristiane di base 6 mila partecipanti in 3 giorni, 50 relatori in nel dicembre, l’eco dell’Appello al papa due sessioni plenarie, circa 500 contributi ed perché non ricevesse Berlusconi e Fini in- interventi nel corso dei gruppi di lavoro; 200 sieme ai partecipanti del Partito popolare eu- testate accreditate e 40 giornalisti stranieri, ropeo, le posizioni antiberlusconiane di Fa- oltre 2 mila giovani per la notte bianca del- miglia cristiana e della rivista dei gesuiti mi- l’Antimafia. Essa era stata preceduta e sarà lanesi Aggiornamenti sociali alla vigilia delle

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elezioni. Significativi, in un tempo in cui del Concilio Vaticano II , il secondo l’ha su- molto si discute sul ruolo delle donne nella bordinato all’interpretazione recentemente politica e nella Chiesa, anche il convegno or- data da Benedetto XVI sulla necessità che sia ganizzato dai Gruppi donne delle Comunità conciliabile con la continuità nella tradizio- cristiane di base per un’emancipazione dagli nale dottrina della Chiesa. Il primo ha soste- stereotipi al maschile del divino e quello in- nuto la responsabilità dei laici cattolici in po- ternazionale promosso dal Coordinamento litica dichiarando che è meglio agire da cri- delle Teologhe italiane per un’autonoma teo- stiani che limitarsi a professarsi tali, il se- logia al femminile. condo ha confermato la pretesa della gerar- Queste voci in diversa misura non al- chia di indicare la linea da seguire nelle lineate o apertamente in dissenso con la linea scelte. La sua consonanza con le posizioni del pastorale dell’episcopato non hanno trovato papa, rafforzata nella lunga relazione pro- molto spazio nell’universo mediatico creato grammatica dello stesso Ratzinger sta a si- da giornali, radio e televisioni molto più at- gnificare che la sua linea politica sopravvi- tenti alle manifestazioni in cui hanno risuo- verà alla fine del suo mandato di Presidente nato le voci più alte. Fra queste particolare della Cei già annunciata da oltre un anno e attenzione è stata data al Convegno della non ancora avvenuta. Chiesa italiana che si è svolto a Verona nei Il cardinale ha continuato a guidare la giorni 16-20 ottobre: il IV della serie iniziata Chiesa italiana in questa fase di lunga transi- a Roma nel 1976 e proseguita ogni dicci anni zione intralciandone l’aggiornamento, mentre con i convegni di Loreto 1985 e Palermo urgono interrogativi e problemi che necessi- 1995. Ha avuto per tema Testimoni di Gesù tano di soluzioni adeguate alla progressiva se- risorto, speranza del mondo, ha visto la par- colarizzazione della società e all’aumento tecipazione di 2700 delegati: 1800 selezionati della presenza e dell’influenza di nuove cul- dalle curie diocesane e gli altri scelti dalle As- ture e di nuove religioni. Il cardinale ha mo- sociazioni ufficiali e dagli ordini religiosi. strato nel suo libro recentissimo Nuovi segni Preceduto da una serie di iniziative locali e dei tempi. Le sorti della fede nell’età dei mu- da cinque incontri organizzati dalla Cei per tamenti edito da Mondadori, di leggere bene approfondire i temi indicati nel Documento i segni dei tempi, senza proporre, però, ricette preparatorio, il convegno è stato presentato all’altezza delle alle sue analisi. Il mondo come un momento di svolta nella Chiesa ita- cambia rapidamente e anche la Chiesa non liana, ma così non è stato. Centrale avrebbe può non interrogarsi su tali cambiamenti: i dovuto essere la riflessione sul ruolo dei laici nuovi scenari geopolitici, venuti drammatica- nella chiesa, ma l’intero percorso preparatorio mente alla luce con l’attentato dell’11 set- e, soprattutto, i lavori del convegno sono stati tembre 2001 alle Torri gemelle, ma che si al- gestiti dalla Conferenza episcopale e dalle largano a comprendere l’emergere di nuovi curie locali. La selezione dei partecipanti è colossi come la Cina e l’India e la nuova stata severissima e nessuna delle voci fuori “questione antropologica”, ossia le trasfor- del coro è stata ammessa nonostante richieste mazioni dei modi di vivere, che rimettono in in tal senso fossero state avanzate. Lo stesso discussione i parametri su cui si è retta per dibattito nei gruppi di lavoro - l’unica sede in secoli la civiltà. Per la soluzione di questi pro- cui i delegati hanno potuto prendere la parola blemi, pur così ben individuati, continua ad per sole sette ore e mezza in un convegno du- auspicare la piena autoreferenzialità della ge- rato cinque giorni – non ha avuto echi. Nes- rarchia ecclesiastica che deve porsi non come suna delle proposte e osservazioni emerse è soggetto politico, ma soggetto con un proprio stata posta ai voti perché, è stato detto, “la progetto operativo. verità non è posta ai voti”. Al silenzio im- In questa prospettiva il cardinale, che posto ai laici si sono contrapposti gli inter- forte della vittoria nel referendum sulla pro- venti dei relatori, laici o ecclesiastici, oppor- creazione assistita si sente ancor più legittimato tunamente selezionati. Particolare rilievo ad intervenire sugli orientamenti dei politici in- hanno avuto quelle dei due protagonisti ec- fluenzando le scelte elettorali dei cattolici, pro- clesiastici: il cardinale Dionigi Tettamanzi, ar- pone per l’Italia di enfatizzare, più che per il civescovo di Milano, e il cardinale Camillo passato, l’importanza delle nuove problema- Ruini vicario del papa per la città di Roma e tiche antropologiche ed etiche. Lo ha teoriz- Presidente in prorogatio della Conferenza zato in un altro suo recentissimo libro Verità è episcopale italiana. Il primo ha parlato di ne- libertà. Il ruolo della Chiesa in una società cessità di rilanciare il processo di attuazione aperta edito ugualmente da Mondadori.

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Di qui l’affermazione che i cattolici vera cittadinanza nel processo costituente del impegnati in politica devono riconoscere l’e- Partito Democratico“. Esplicita la loro di- sistenza di principi e valori irrinunciabili e chiarazione al termine di un seminario tenuto non negoziabili e devono sapere che su di essi nell’ottobre a Roma. sarà valutato il loro grado di affidabilità e la Così i Teo-con e i Teo-dem, testimoni possibilità di essere considerati degni del so- i primi dell’impegno della Chiesa su temi del- stegno degli elettori cattolici. Questa scelta, l’etica e gli altri della sua sensibilità sul fronte funzionale alla creazione di uno schieramento dalla solidarietà sociale, costituiscono quello trasversale fedele a quei principi, è partico- che è stato definito il Partito di Dio. Ineffi- larmente adatta a questa fase della vita ita- cace per condizionare le scelte esclusiva- liana in cui l’assenza di una forte leadership mente politiche esso è vincente quando la po- e di una maggioranza coesa impongono alla litica deve affrontare problemi che attingono gerarchia prudenza nel privilegiare aperta- all’educazione, all’etica e all’assistenza. mente un solo interlocutore politico. Tale Nell’affrontarli forze politiche di ogni scelta ha infatti consentito alla Cei e al suo orientamento sono disponibili a prevenire le Presidente di non essere troppo espliciti, alla richieste della gerarchia cattolica, considerata vigilia delle elezioni politiche dell’aprile, ormai da tutti determinante nei “rapporti di nelle indicazioni partitiche e di limitarsi alla forza”, operando scelte che anticipano di fatto richiesta di votare sulla base di quei valori e le sue richieste! di quei principi. Così l’influenza della gerarchia, Questo orientamento, in verità, ha fa- mentre è stata irrilevante sull’altro appunta- vorito lo schieramento di Centro destra, i cui mento elettorale di quest’anno: il referendum partiti da sempre, con maggiore o minore istituzionale confermativo, sul cui esito, come sfrontatezza nella loro strumentalizzazione, si si è visto, la mobilitazione di base del mondo dichiarano impegnati ad assumerli come cri- cattolico è stata decisiva per neutralizzare il terio delle loro scelte. Al loro interno ha favore del cardinale Ruini per la riforma ber- rafforzato la componente dei Teocon pronti a lusconiana, diventa determinante per le scelte riconoscere alla Chiesa il ruolo di baluardo nel campo della scuola e della famiglia. della civiltà occidentale e a dichiararsi oppo- Sulla scuola la linea strategica della sitori di ogni attentato all’integrità della fa- Cei è stata confermata ed aggiornata nell’in- miglia, strenui antiabortisti difensori del “di- tervento dell’autorevole cardinale Angelo ritto alla vita” e decisamente contrari all’eu- Scola patriarca di Venezia il 16 luglio in un tanasia. suo discorso con cui ha lanciato un vero e Al tempo stesso all’interno del Centro proprio manifesto per una nuova politica sco- sinistra ha legittimato la costituzione della lastica. La scuola di stato è denunciata come nuova corrente dei teo-dem come interprete inaccettabile “scuola unica” da smantellare delle istanze della gerarchia favorendo l’ele- all’insegna di una radicale privatizzazione. Lo zione dei loro leader: Luigi Bobba, Enzo Stato deve limitarsi ad “accreditare” le scuole Carra e Paola Binetti ex presidente delle Acli private che si offrono sul mercato della cul- il primo, demitiano di ferro il secondo, ex tura e dei progetti educativi. Deve aver fine “scienziata” al Campus dell’Opus Dei ed ex la “neutralità” - alias “laicità” - della scuola presidente del “Comitato Scienza e vita” l’ul- pubblica, si deve lasciare il campo al comu- tima. Diventati parlamentari nelle liste della nitarismo. Anche le scuole islamiche possono Margherita essi rappresentano, all’interno così essere accreditate, purché rispettose dei della maggioranza governativa, la punta di principi costituzionali. Non è l’unica voce diamante degli oppositori ad ogni tentativo di della gerarchia – anche il cardinale Renato rivedere la legge sulla procreazione assistita Martino si è cimentato con l’argomento del- e di legiferare su eutanasia e Pacs. Inoltre, pur l’insegnamento del Corano nelle scuole – fa- dichiarando di non voler costituire una “cor- vorevole a condividere con l’Islam la pre- rente” sono quelli che, all’interno della Mar- senza nel sistema scolastico pur di accredi- gherita, pongono “ chiari interrogativi alla tare la legittimazione del ruolo primario delle politica sull’Italia da costruire, valorizzando confessioni religiose nei processi formativi. A quel ricco tessuto di relazioni umane, spiri- questa linea sembra ispirarsi la politica go- tuali e sociali che è alimentato dalla fede cri- vernativa. Con la nomina a ministro della stiana. Il nostro è un appello perché non ci Istruzione – tornata Pubblica per dare un in- si limiti solo a proclamare dei valori certa- gannevole segno di discontinuità – del de- mente importanti e decisivi, ma si dia loro mocristiano di lungo corso Giuseppe Fioroni

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infatti si è rinunciato infatti al rilancio della in particolare fra molti dei “volontari” impe- funzione statale nella formazione delle nuove gnati nei più diversi settori dell’assistenza, ma generazioni. Le sue scelte hanno già contri- poco interessati a intervenire nella gestione buito ampiamente a salvaguardare le acquisi- della comunità ecclesiale a livello locale o na- zioni familistico privatistiche introdotte dalla zionale. Moratti nel sistema pubblico e a mantenere, Il volontariato, pur se non mancano anzi ad aumentare i contributi alle scuole con- segni di difficoltà per le contraddizioni che lo fessionali. attraversano, costituisce ancora la grande ri- Sul fronte della famiglia la denuncia serva di interventi individuali e di gruppo at- dell’assenza di una politica adeguata da parte traverso i quali la Chiesa è presente nella vita delle pubbliche istituzioni si è sistematica- sociale supplendo a carenze delle strutture mente intrecciata con un fuoco di sbarramento pubbliche o sostituendosi ad esse. In questa mediatico contro ogni tentativo di introdurre categoria sono infatti compresi, sia singoli e norme a favore delle coppie di fatto. La lotta gruppi pienamente autonomi, sia associazioni contro i Pacs è stato motivo dominante nei e cooperative, spesso costituite in Onlus, che media cattolici e nella predicazione parroc- operano in convenzione con il Sistema sani- chiale e non. Al tempo stesso per fronteggiare tario nazionale o con le strutture assistenziali l’innegabile crisi dell’istituto familiare - l’e- degli Enti locali non sempre in regime di as- spansione della richiesta di una normativa soluta trasparenza. Emergono fra le altre le sulle coppie di fatto ne è un effetto non la strutture locali della Caritas che ha di fatto causa – la Cei ha elaborato e diffuso un opu- assunto la dimensione e la funzione di una scolo Celebrare il mistero grande dell’amore struttura “pubblica”. Suo è un rapporto an- per promuovere la valorizzazione del nuovo nuale sul numero e le condizioni di vita degli Rito matrimoniale entrato in vigore nel 2005 immigrati, al quale attingono per avere dati e che prevede la centralità della parrocchia strumenti di analisi tutti gli interessati all’ar- nella preparazione dei futuri sposi e nella loro gomento. assistenza nei primi anni di matrimonio. Il finanziamento, che queste strutture In verità le parrocchie, in genere, sono ricavano dai servizi prestati in convenzione, diventate inadeguate a questa funzione, come si aggiunge agli ampi margini di disponibilità ad altre urgenze pastorali, per l’insufficienza, finanziaria garantita alle curie locali e sopra- denunciata da più parti, del modello pastorale, tutto alla Cei dai proventi dell’otto per mille, ereditato dal passato, fondato sulla centralità che continua ad aggirarsi sugli ottocentomila dell’azione dei preti in presenza di una rapida euro ogni anno, rendendo sempre più irrile- decrescita del loro numero e del tasso d’in- vante il contributo diretto dei fedeli sempre vecchiamento; analoghi processi si verificano più deresponsabilizzati nella gestione interna fra i religiosi e le religiose. Aumenta in ve- e nella rappresentanza esterna della Comunità rità la disponibilità e l’impegno dei laici, ma ecclesiale. Queste restano affidate, invece, le strutture tradizionali e il modello pastorale alla gerarchia ecclesiastica riconosciuta ormai non consntono di trarne vantaggio, né la ge- nel ruolo di naturale interlocutrice delle oli- rarchia, come ha confermato il convegno di garchie politiche arroccate alla guida di quel Verona, ha intenzione di aumentare gli spazi che resta dei partiti. della loro autonomia. Ha, invece, promosso L’arrendevolezza di queste rafforza il la razionalizzazione del sistema degli Istituti presenzialismo di quella nella vita politica sia di formazione teologica per laici. Destinati nell’esercizio del veto alle leggi non gradite prevalentemente alla formazione degli aspi- sia nella contrattazione di privilegi o segni di ranti all’insegnamento della religione catto- riconoscimento senza impedirle di protestare lica nella scuola pubblica - diventato sempre contro una presunta emarginazione della più appetibile dopo l’approvazione della Chiesa che, quasi una fortezza assediata, sa- legge che ha creato per loro un ruolo speciale rebbe ostacolata nell’esercizio del suo diritto costituendolo anche come canale privilegiato d’intervento. Ne è stato un esempio, fra gli di reclutamento del personale scolastico – in altri, la campagna mediatica per demonizzare verità sono frequentati anche da laici volen- il libro Il Codice da Vinci e il film che ne è terosi desiderosi di approfondire la loro pre- stato tratto, denunciato come strumento di una parazione culturale per aumentare l’efficacia macchinazione antiecclesiastica. Così la fi- dell’azione essendo disposti a collaborare con nanziaria che “gronda lacrime e sangue” dei la gerarchia restando subalterni. contribuenti non ha eliminato interamente l’e- L’esigenza di tale formazione è diffusa senzione dal pagamento dell’ICI degli immo-

44 • critica liberale l’osservatore laico bili di proprietà ecclesiastica impegnati in at- avere ripetutamente e con determinazione ri- tività lucrative ostelli, alberghi, cliniche chiesto di essere aiutato a morire. Scontate e scuole e non destinati al culto o all’azione pa- ampiamente giustificate le dure reazioni di storale gli unici per i quali il Concordato pre- condanna per tale comportamento di gran vede l’esenzione dalle imposte. parte della pubblica opinione e della società Alle concessioni si aggiungono l’os- civile, più significative quelle del mondo cat- sequio gratuito e la piaggeria opportunistica tolico e di parte del clero contrarie alla scelta come quella del sindaco di Roma Walter Vel- del cardinale Ruini. Anche fra i vescovi si troni. Sua è l’iniziativa di aver posto all’in- sono manifestati segni di dissenso, più espli- terno della stazione centrale di Roma due alte cito quello di mons. Alessandro Maggiolini steli in cui il nome di Giovanni Paolo II è as- vescovo emerito di Como - noto per le sue sociato a quello antico di Termini. Meno cla- posizioni integraliste e alieno da ogni forma moroso, ma non meno significativo, l’in- di “progressismo”, né ecclesiale né di altro contro di Fausto Bertinotti con il cardinale genere – che ha dichiarato che i funerali re- Camillo Ruini il 20 dicembre nel suo studio ligiosi per Welby li avrebbe celebrati. Suc- di Presidente dalla Camera a Palazzo Monte- cessivamente lo stesso cardinale Carlo Maria citorio. Nella breve cronaca dell’incontro par- Martini ha espresso opinione diversa da ticolarmente illuminante la disquisizione che quella del cardinale Ruini. ha avuto luogo tra i due sul tema del presepe: Questi ultimi segni di dissenso nei «Bertinotti ha spiegato che “io da milanese confronti del Presidente della Cei hanno reso dico ‘presepio’, ma anche il padre di un mio ancor più evidente il malumore che da tempo amico che e’ meridionale dice ‘presepio’ e serpeggia tra i vescovi per la gestione autori- non ‘presepe’”. Ruini ha risposto che anche taria impressa alla Cei; le parrocchie e le lui dice ‘presepio». Il tema della conversa- realtà ecclesiali, in emorragia continua di fe- zione e la disquisizione linguistica sarebbero deli, sperimentano che la “cura” prescritta dal prive d’interesse se sull’uso di invadere con cardinale in questi anni non solo non ha gio- i presepi anche le sedi pubbliche, come sulla vato, ma ha allontanato gli spiriti più attivi ed permanenza dei crocefissi nelle scuole e nei intellettualmente vivaci. La nuova frontiera tribunali non fossero in atto polemiche e con- della presenza cristiana caldeggiata da Ruini testazioni espressione e metafora del disagio – lotta per i valori occidentali, per l’identità per lo scadimento della laicità delle istituzioni cattolica e le radici cristiane, contrapposi- e per le interferenze della gerarchia cattolica zione all’Islam e alla deriva laicista dell’Eu- nella vita pubblica. ropa – non ha unito i cattolici come la gerar- La possibilità che questo interven- chia avrebbe auspicato. tismo della gerarchia ecclesiastica venga Il profondo disagio fra i vescovi era meno o cambi di segno sono legate alla no- già emerso quando, in vista della sua succes- mina del nuovo Presidente della Cei che è il sione ormai aperta per il raggiungimento dei problema prioritario per la Chiesa italiana alla limiti di età, il Nunzio apostolico per l’Italia, fine di questo anno concluso con l’esplosione monsignor Paolo Romeo, in gran segreto del “caso Welby”. Nato dalla richiesta di Pier- aveva avviato una consultazione riservata fra giorgio Welby, malato terminale di distrofia i vescovi italiani sul nome del successore. muscolare, rivolta al Presidente della Repub- L’invio di una lettera sull’argomento sembra blica di essere aiutato a morire aveva evi- dar ragione a chi pensa che Benedetto XVI denziato la catalizzazione dei due schiera- intenda restituire ai vescovi italiani la facoltà menti pro e contro l’eutanasia, complicata di indicare il loro presidente, come già av- dalla colpevole disinformazione e dalla dif- viene in altri Paesi, e separare le cariche di fusa confusione tra questa e l’accanimento te- vicario generale della diocesi capitolina da rapeutico, tra soluzioni di fatto, tollerate, e so- quella di capo dei vescovi italiani. Con una luzioni legislative, auspicate o demonizzate. procedura del tutto inedita si chiedeva infatti La rigida e intransigente opposizione della ai vescovi italiani di suggerire il nome del Cei a qualsiasi legge, che affronti il problema candidato alla successione del cardinale Ca- nel timore che possa essere legittimata l’eu- millo Ruini, quale presidente della Cei”, che tanasia, è diventata impietosa e ingiustificata il 19 febbraio 2006, ha compiuto 75 anni, e persecuzione quando il Cardinale Ruini, come il cui mandato sarebbe scaduto 6 marzo. La vicario del papa per la diocesi di Roma, ha notizia della lettera, datata 26 gennaio e vin- negato i funerali religiosi chiesti dalla fami- colata dal “segreto pontificio”, doveva restare glia dopo la morte di Welby colpevole di segreta fu invece divulgata creando grande

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imbarazzo in Vaticano così da costringere il mato a linea di dura intransigenza nei confronti papa a concedere una proroga in attesa di della proposta di legge governativa sui Dico nuove decisioni, cioè a tempo indeterminato. Certo non tutto sarà come prima: Ge- Si pensava che il convegno di Verona potesse nova è, però, lontana da Roma, dove il cardi- essere la data di scadenza per tale tempo, ma nale Ruini, continua ad essere vicario del papa così non è stato. e, come tale, autorevole membro della Confe- Prima che il papa procedesse alla no- renza episcopale. Non è prevedibile perciò che mina del suo successore sono passati altri a breve l’interventismo della gerarchia sulle co- quattro mesi durante i quali si è svolta una siddette questioni etiche “non rinunciabili” piccola “guerra” di successione in cui motivi rientri nella normale dialettica democratica. Il religiosi e pastorali, spinte al rinnovamento e nuovo Presidente, come riporta l’Agi, ha di- appelli alla conservazione, si sono intrecciate chiarato: «Laicità significa autonomia della con le sollecitazioni e le richieste degli altri sfera civile e politica da quella religiosa, ma poteri forti, finanziari e politici. Alla fine il non da quella morale. La dimensione morale, papa ha scelto monsignor Angelo Bagnasco etica, non può essere rifiutata dagli ordina- arcivescovo di Genova, ex ordinario militare menti di una società». Ovviamente è profon- – il vescovo che sovrintende ai cappellani mi- damente convinto, come il suo predecessore e litari anch’essi inseriti nella gerarchia militare tanti altri integralisti cattolici e non, che il di- – e, come tale, generale dell’esercito fuori ritto/dovere di disegnare i confini di tale di- ruolo. Il suo nome pare non fosse presente fra mensione spetta alla gerarchia ecclesiastica quelli selezionati nella consultazione riservata della Chiesa cattolica. Questa non ha più, certo, fra i vescovi italiani dell’anno precedente per il potere di accendere roghi né di scatenare cro- conoscere il loro parere sul successore di ciate e guerre sante, ma può seminare discordia Ruini. Altri erano i nomi emersi fra i più ac- fra i cittadini, imporre ai parlamentari di tradire creditati fra i quali il cardinale Carlo Caffarra, il mandato degli elettori, diffidare le pubbliche arcivescovo di Bologna, che ha 68 anni ed è istituzioni. Se interdetti e scomuniche non sono amico di Prodi e Casini. Chiamato da Rat- più di moda, ci s’inventa – Ruini docet – l’or- zinger nel 1983 come consulente della Con- dine di disertare le urne per far fallire il refe- gregazione per la dottrina della fede, ha com- rendum sulle staminali o la minaccia di un Do- petenza in uno dei campi che oggi stanno più cumento programmatico sul comportamento a cuore alla Chiesa: la famiglia. Conservatore dei deputati e senatori cattolici per bloccare i intransigente, è considerato amico di Comu- Dico in Parlamento. Del resto a questo inter- nione e liberazione e dell’Opus Dei. Altro can- ventismo continuerà a mancare l’altro polo didato era il cardinale Angelo Scola, Patriarca della dialettica democratica: una classe diri- di Venezia. Anche lui figura di riferimento del gente politica decisa ad affrancarsi dalla tutela movimento Comunione e Liberazione. Accre- clericale. ditato, anche se con ben poche speranze, era il Se poche sono quindi le speranze che il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, ormai nuovo Presidente contribuisca a rasserenare la 72enne, sgradito comunque al Presidente vita politica italiana, si può invece essere certi uscente, che ne aveva censurato l’eccessivo che con la sua nomina si allontana per la Co- progressismo sin dai tempi del G8 di Genova. munità ecclesiale italiana la stagione di inno- Si era fatto anche il nome del cardinale Ennio vazioni anche profonde, da molti auspicate per Antonelli, arcivescovo di Firenze ex numero far fronte alle accelerate trasformazioni della due della Cei che sembrava in armonia con l’o- società e per sanare i guasti di una presidenza rientamento di “cambiare tutto per non cam- durata troppo a lungo. biare niente”. Questo ha prevalso all’insegna Con essa si conferma, infatti, l’as- della “continuità”, favorendo la vittoria del car- senza di autonomia dalla Santa Sede della ge- dinale Ruini con il quale l’arcivescovo Ba- rarchia italiana, anomala nei confronti delle gnasco è in piena sintonia. “L’Avvenire” ha ti- altre conferenze episcopali che possono al- tolato l’articolo del suo direttore Dino Boffo, meno scegliere il loro Presidente e non cor- che ne commentava la nomina, Muta la mano rono il rischio di averne uno che è anche ge- non muta la passione né il disegno, fondato su nerale. una linea autoritaria all’interno e interventista all’esterno. La conferma si è avuta in occasione del primo intervento ufficiale del nuovo Presi- * Marcello Vigli è membro delle Comunità cri- dente nella riunione dl Consiglio di Presidenza stiane di base e autore del libro Contaminazioni. della Cei del 26 marzo con il quale ha confer- Un percorso di laicità, Dedalo, 2006.

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imminente la discussione alla ca- successivi all’entrata in vigore della costitu- È mera dei deputati di due proposte zione, quando la causa della libertà religiosa di legge sulla libertà religiosa in Italia e sull’a- venne perorata in parlamento da uomini delle brogazione della legislazione sui culti ammessi più diverse parti politiche e sulla stampa da del 1929-’30: cinque anni fa, nella XIV legi- scrittori dell’autorità di Gaetano Salvemini e slatura, sempre alla camera dei deputati, con il Arturo Carlo Jemolo3. Sarebbe opportuno che titolo Norme sulla libertà religiosa e abroga- i giovani, assai spesso ignari di importanti vi- zione della legislazione sui culti ammessi, era cende della storia contemporanea del nostro stato presentato un progetto di legge di inizia- paese, andassero a rileggere il saggio del grande tiva governativa (n. 2531 del 18 marzo 2002), storico Giorgio Spini per conoscere questa pa- che non venne poi approvato. Il progetto di gina nera della storia della nostra repubblica e legge del 2002 era composto di quattro capi: I. per comprendere le forme e gli strumenti del Libertà di coscienza e di religione; II. Confes- regime di persecuzione religiosa adottato nei sioni e associazioni religiose; III. Stipulazione primi anni dell’Italia democratica4. di intese ai sensi dell’articolo 8 della costitu- Sono passati molti anni da allora e pur zione; IV. Disposizioni finali e transitorie1. nella consapevolezza di quanto mutate siano le Le due proposte di legge attualmente in condizioni di rispetto dei diritti costituzionali in discussione sono così composte: capo I: Libertà materia religiosa, occorre purtroppo dire che in di coscienza e di religione (artt. 1-14); capo II: tale materia anche oggi l’ordinamento italiano Confessioni e associazioni religiose (artt. 15- non è un ordinamento democratico: non lo è 26); capo III: Stipulazione di intese (artt. 27- perché: 1. non è garantito il principio di laicità 36); Capo IV: Disposizioni finali e transitorie delle istituzioni repubblicane (un ordinamento (artt. 37-41). o è laico o non è democratico5); 2. non è ga- L’11 gennaio 2007 si è svolta, nella sala rantita l’uguaglianza dei cittadini e delle con- del Mappamondo della camera dei deputati, fessioni religiose davanti alla legge; 3. non è un’audizione parlamentare, presso la prima garantita l’eguale libertà delle confessioni re- commissione (affari costituzionali), presieduta ligiose, giacché, come aveva giustamente os- dall’on. prof. Luciano Violante e ad essa hanno servato Lelio Basso, nella relazione della pro- partecipato, oltre ai diciotto professori univer- posta di modifica costituzionale presentata in sitari invitati per l’audizione, l’on. prof. Ro- parlamento il 27 febbraio 1972, l’eguale libertà berto Zaccaria che, come relatore delle due pro- delle confessioni religiose risulta violata ogni poste di legge, ha svolto una breve introduzione qual volta ad una confessione religiosa sia of- ai lavori, gli on.li Marco Boato e Valdo Spini, ferta «la possibilità di una esplicazione più ac- primi presentatori delle due proposte di legge, centuata di libertà» (pag. 16 della Relazione)6, e alcuni deputati. e la libertà si trasformi dunque in privilegio7 (in Il diritto comparato, l’esperienza pratica violazione della costituzione italiana e dei prin- e le valutazioni teoriche insegnano che, quasi cipi del concilio Vaticano II: ricordo in parti- sempre, non è la separazione tra stato e chiese colare il par. 76 della costituzione conciliare a garantire l’uguaglianza fra i vari culti e che, Gaudium et Spes, nel quale si precisava che la d’altra parte, è una strada in forte salita quella chiesa cattolica avrebbe rinunciato all’esercizio di chiunque si impegni nel perseguire l’obiet- dei diritti legittimamente acquisiti ove la loro tivo della creazione di un ordinamento demo- presenza avesse fatto dubitare della sincerità cratico in materia religiosa nel nostro paese. della sua testimonianza nel mondo); 4. non Più di cinquant’anni fa, nel 1953, dalla sono garantite, anche dopo la stipulazione del lettura del primo fascicolo di quell’anno del concordato di villa Madama del 18 febbraio “Ponte”, la rivista fondata e diretta da Piero Ca- 1984, le libertà di religione e verso la religione lamandrei2, in particolare dall’appassionata di moltissimi italiani, credenti e non credenti, prosa di Giorgio Spini, ebbi modo di appren- bambini e adulti, donne e uomini, alunni e in- dere la desolante situazione di persecuzione dei segnanti, dentro la scuola e fuori della scuola; protestanti in Italia, negli anni immediatamente 5. non è garantita l’eguaglianza tra credenze

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religiose e credenze filosofiche e tra confes- legge sulla libertà religiosa che valga per tutti». sioni religiose e organizzazioni non confes- Ma è proprio sicuro l’on. Spini che la natura sionali e filosofiche; 6. sono tuttora previsti, in giuridica del concordato sia quella di un trat- materia religiosa, controlli esercitati da giudici, tato internazionale?12. come quelli del consiglio di stato, che non go- Ed inoltre, se noi, anziché sugli artt. 7 dono delle necessarie garanzie di indipendenza e 8 della costituzione, poniamo l’accento sugli nei confronti del potere esecutivo e non hanno artt. 2 e 3 cost., in conformità a una tendenza competenze in materia di diritti soggettivi (so- che risulta evidente nella maggior parte degli prattutto dopo la sentenza della corte costitu- studi dedicati all’interpretazione delle disposi- zionale n. 204 del 2004), mentre in tale materia zioni costituzionali in materia religiosa, non vi sussistono, garantiti dalla carta costituzionale è dubbio che i cittadini italiani devono tutti abi- dell’Italia democratica, diritti costituzionali, e tare sullo stesso piano del condomino, per ri- dunque diritti, non interessi legittimi. petere l’espressione adottata dall’on. Spini: ed In proposito ritengo inesatta l’opinione, infatti, ai sensi dell’art. 2 cost. la repubblica ri- più volte espressa in queste ultime settimane, conosce i diritti inviolabili di tutte le donne e che la costituzione italiana non garantisca l’e- di tutti gli uomini, sia, come singoli sia nelle guaglianza di trattamento a tutte le confessioni formazioni sociali nelle quali si svolge la loro religiose: è questa un’affermazione datata, se personalità, e, ai sensi dell’art. 3 cost., tutti cit- così si può dire, nel senso che non tiene conto tadini hanno pari dignità sociale e sono uguali dell’importante contributo offerto dalla giuri- davanti alla legge senza distinzione di religione. sprudenza costituzionale, nell’attuazione del Di tutto questo (laicità, garanzie di principio che Paolo Barile definiva di «capa- uguaglianza, pari dignità sociale, eguale libertà, cità espansiva della costituzione», e dalla dot- libertà verso la religione, giurisdizione dei giu- trina di diritto costituzionale (ricordo in parti- dici italiani competenti in materia di diritti sog- colare il contributo di Livio Paladin8 e Costan- gettivi…) non vi è traccia nelle due proposte di tino Mortati9), a favore della tesi dell’applica- legge e dunque le due proposte di legge, ove bilità anche ai gruppi sociali e alle confessioni approvate, determinerebbero un decisivo peg- religiose del principio costituzionale di egua- gioramento delle condizioni di uguaglianza e di glianza contenuto nell’art. 3 cost.10: nella co- libertà di tutti i cittadini. stituzione, per la disciplina dei diritti e delle ga- Occorre infatti ritenere che le tre for- ranzie in materia religiosa non vi sono soltanto mule che devono comunque essere contemplate gli articoli 7, 8 e 19 ma vi sono anche, direi ed espressamente regolamentate in qualunque soprattutto, le disposizioni costituzionali conte- disciplina legislativa sul fenomeno religioso di nute negli articoli 2 e 3 della costituzione11. un ordinamento democratico, quale si spera di- Se si valuta il problema dal punto di venti al più presto l’ordinamento italiano, sono: vista costituzionale, ritengo non conforme alle la laicità delle istituzioni repubblicane (non disposizioni costituzionali la descrizione che si basta dire dello stato, dopo l’approvazione del è fatta richiamando l’immagine di un condo- nuovo art. 114 cost.)13, l’eguaglianza dei citta- minio composto di tre piani, occupati dagli dini e delle confessioni religiose14, le libertà di utenti dei diritti costituzionali in materia reli- religione e verso la religione15. giosa, descrizione fatta dall’on. Spini, nella sua Senza dimenticare che, se è vero che, intervista pubblicata su “la Repubblica” del 10 come osserva l’on. Spini, nella citata intervista, gennaio 2007. Rispondendo all’intervistatore, il la proposta di abolizione del concordato «vor- quale ricordava all’on. Spini l’obiezione del rebbe dire no all’approvazione della legge» teologo valdese Paolo Ricca, il quale avverte (c.d. legge sulla libertà religiosa), è anche vero che le parole del cardinale Betori rischiano di che dire si all’approvazione delle due proposte contraddire il principio di uguaglianza, e l’os- di legge significa dire definitivamente no all’a- servazione del portavoce della comunità ebraica bolizione del concordato, obiettivo ritenuto in- Riccardo Pacifici, il quale sottolinea il rischio vece tuttora importante da una parte dell’opi- di portare indietro le lancette della storia, l’on. nione pubblica italiana, che dimostra segni di Spini osserva: «Fanno benissimo a dire questo. crescente insofferenza verso le norme concor- Betori parla da cattolico e difende una costru- datarie. zione che ha tre piani. Al secondo ci sono i cat- Che l’abrogazione della legislazione fa- tolici che hanno l’articolo 7 della costituzione scista degli anni 1929-1930 costituisca un e un trattato internazionale. Al primo ci sono le obiettivo degno di essere perseguito, obiettivo religioni che hanno sottoscritto le intese. Al per il cui raggiungimento ho impegnato molto piano terra ci sono quelli che aspettano una tempo della mia vita ed ho svolto molte mie ri-

48 • critica liberale clericalismo & privilegi cerche nei decenni scorsi16, non costituisce un 4 G. Spini, La persecuzione degli evangelici in Italia, motivo sufficiente per condividere l’approva- in “Il Ponte”, 1953, n. 1, pp. 1-14. zione di una legge che è più restrittiva, per l’e- 5 Per le ragioni che giustificano tale affermazione, sercizio dei diritti di libertà e di uguaglianza, possono vedersi i miei scritti Laicità e politica nella vicenda dello Stato italiano contemporaneo, in rispetto alle disposizioni della carta costituzio- “Behemoth”, IX, 1994, n. 16, pp. 75-84; Laicità dello nale del 1948. Molte disposizioni delle due pro- Stato e democrazia pluralista in Italia, in Il principio poste di legge – ricordo a titolo d’esempio di laicità nello Stato democratico, a cura di M. Te- quelle relative al riconoscimento della perso- deschi, Soveria Mannelli, Rubettino, 1996, pp. 143- nalità giuridica, disciplinato negli artt. 16-20 96; Esigenze di laicità della società italiana, in Ma- delle proposte stesse, con la previsione di un nifesto laico, a cura di E. Marzo e C. Ocone, Roma- riconoscimento di tipo amministrativo, anziché Bari, Laterza, 1999, pp. 59-67; Laicità, garanzia di normativo – sono ancorate a regole e principi libertà per tutti, in “Confronti”, 2002, n. 3, p. 4; Una che caratterizzavano il sistema giuridico ita- legge a garanzia della laicità?, in www.federal- ismi.it.; Problemi in tema di laicità dello Stato e delle liano negli anni anteriori all’entrata in vigore istituzioni civili, in Studi in memoria di Livio Pa- della costituzione italiana ed erano state con- ladin, Padova, Cedam, 2004, pp. 1245-55; La laicità template durante il regime fascista. in Italia. Un percorso bibliografico, in La laicità cro- Come ho avuto occasione di scrivere, cifissa? Il nodo costituzionale dei simboli religiosi quasi vent’anni fa, in un mio libro17i, acco- nei luoghi pubblici, a cura di R. Bin, G. Brunelli, A. gliendo una proposta del caro amico prof. Pugiotto, P. Veronesi, Torino, Giappichelli, 2004, Giorgio Peyrot, purtroppo scomparso pochi 330-6; Le radici laiche dell’Europa, in I diritti fon- mesi fa, la soluzione più opportuna è quella di damentali e le Corti in Europa, a cura di S. Panunzio, approvare una legge avente il seguente tenore: Napoli, Jovene, 2005, pp. 247-66: L’impegno di Piero Calamandrei per la laicità dell’Italia demo- «La legge 24 giugno 1929, n. 1159 sull’eser- cratica, cit.; Laicità e confessionalità dello Stato nel cizio dei culti ammessi nello Stato e il regio de- pensiero di Costantino Mortati, nel volume a cura di creto 28 febbraio 1930, n. 289 contenente M. Galizia, Milano, Giuffrè, 2007, pp. 699 ss. Cfr. norme per l’attuazione della predetta legge anche gli scritti citati infra, nella nota 13. sono abrogati». 6 La proposta di modifica costituzionale degli artt, 7, Per la garanzia dei diritti di libertà e di 8, 19 e 20 della costituzione, presentata da Lelio uguaglianza dei cittadini e dei non cittadini in Basso, venne considerata in un importante convegno Italia è meglio che, in attesa di un auspicabile svoltosi a Siena nei giorni compresi fra il 30 no- superamento del regime concordatario ribadito vembre e il 2 dicembre 1972, i cui atti sono stati pubblicati, a cura della prof. Anna Ravà, nel volume con la stipulazione del patto di Villa Madama Individuo, gruppi, confessioni religiose nello Stato del 18 febbraio 1984, rimangano comunque democratico, Milano, Giuffrè, 1973. nella loro pienezza le garanzie contemplate 7 Con riferimento a tale alternativa, cfr. il mio vec- nella costituzione del 1948 e che il potere di chio scritto Garanzie di libertà, non garanzie di pri- interpretarne il contenuto ed i limiti continui a vilegi, in Il diritto ecclesiastico e rassegna di diritto spettare alla corte costituzionale e ai giudici or- matrimoniale, 1977, I, pp. 282-92. dinari del nostro paese. 8i Il principio costituzionale di eguaglianza, Milano, Giuffrè, 1965, p.210; Id., Un caso estremo nell’ap- plicazione del principio costituzionale d’egua- glianza, in Giur. cost., 1965, p. 620 ss., spec. p. 624. 9 Istituzioni di diritto pubblico, IX ed., II vol., Pa- * Sergio Lariccia è Professore ordinario di diritto dova, Cedam, 1976, p. 1025. amministrativo nell’Univ. di Roma “La Sapienza”. 10 Cfr. in proposito, tra gli altri, oltre agli autori ri- cordati nelle due note precedenti, A. Amorth, La Co- stituzione italiana. Commento sistematico, Milano, NOTE Giuffrè, 1948, p. 64; P. Barile, Il soggetto privato nella Costituzione italiana, Padova, Cedam, 1953, p. 1 Il disegno di legge era stato pubblicato nel secondo 16; S. Lariccia, Gruppi sociali ed eguaglianza giu- fascicolo dell’annata 2002 della rivista “Quaderni di ridica, in “Foro amm.”, 1966, III, pp. 117-211; Id., diritto e politica ecclesiastica”, pp. 593-603, L’eguaglianza delle confessioni religiose di fronte 2 Sul fascicolo n. 12 del 2006, pp. 78-94 de “Il Ponte” allo Stato, pubblicato nel volume a cura di A. Ravà, è ora pubblicato un mio articolo su L’impegno di Individuo, gruppi, confessioni religiose, cit., pp. 421- Piero Calamandrei per la laicità dell’Italia demo- 32; Id., Diritto ecclesiastico, III ed., Padova, Cedam, cratica. 1986, spec. p. 60 ss. (ivi ulteriori indicazioni di dot- 3 Sull’esperienza di quegli anni può vedersi il mio trina e di giurisprudenza); P. Rescigno, Persone e contributo Le libertà di religione e verso la religione, comunità. Saggi di diritto privato, Bologna, il Mu- in Teoria e prassi delle libertà di religione, a cura di lino, 1966, pp. 225 e 390 (nota 29). P. Bellini, Bologna, il Mulino, 1975, pp. 313-422. 11 Per riferimenti sul punto rinvio ai miei manuali

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di Diritto ecclesiastico, cit. e di Diritto ammini- legittimi. E poi al cinemetto il piccolo Giulio avrebbe po- strativo, II ed., 2° vol., Padova, Cedam, 2006. tuto correre il rischio di vedere film poco educativi come 12 Può vedersi sul punto il volume di Aa. Vv., Il La Piovra… Meglio andare all’oratorio in chiesa, lì sì che concordato: trattato internazionale o patto poli- non si corrono pericoli di cattivi incontri, basta evitare i tico?, Roma, Borla, 1978 e, di recente, P. Bellini, preti pedofili… Per l’abrogazione del regine concordatario in Invece Cossiga, per ribadire il suo obbedisco sempre a Italia, ripubblicato in “Il tetto”, 2006, n. 12, pp. ogni costo alla gerarchia si butta nella storia, combinando 27-39. un po’ di guai. Dal suo quadro emerge una Dc tutta cle- 13 S. Lariccia, La laicità della Repubblica italiana, ricalizzata, ossequiosa ai voleri del solito monsignor Be- in Corte costituzionale e processo costituzionale, a nelli, pronta a gettare al macero le proprie convinzioni al primo sospiro della Chiesa. Come un gigante emerge da cura di A. Pace, Milano, Giuffrè, 2006, pp. 417- questo racconto il solo , spesso rappre- 44; Id., La laicità delle istituzioni repubblicane ita- sentato a torto come il più fesso della Dc. Gli rendiamo liane, in “Democrazia e diritto”, 2006, pp. 89-110; onore, non era furbo come Cossiga, pensava addirittura Libertà delle confessioni religiose e simboli reli- di rappresentare l’elettorato italiano e non la Curia. Po- giosi, in Diritto ecclesiastico e Corte costituzio- veretto. nale, a cura di R. Botta, Napoli, Edizioni Scienti- Cossiga: «Per quanto riguarda la laicità della dc, voglio fiche Italiane, 2006, pp. 217-30. portare a vostra conoscenza che, incaricato dai segretari 14 Id., Gruppi sociali ed eguaglianza giuridica, cit.; politici del partito Arnaldo Forlani prima e Amintore L’eguaglianza delle confessioni, cit. Fanfani poi, avevo quasi raggiunto con il Partito comu- 15 Id., Le libertà di religione e verso la religione, nista italiano un accordo per modificare la legge sul di- cit,; Id., Art. 9, in Commentario alla Convenzione vorzio così da evitare quell’atto di rottura, che tale fu poi europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fon- nella società politica e civile e anche, in parte nella damentali (cedu), a cura di S. Bartole, B. Conforti Chiesa italiana, il referendum abrogativo. Ricordo il fo- e G. Raimondi, Padova, Cedam, 2001, pp. 319-35. glietto spiegazzato su cui , che era con- 16 trario al referendum come quasi tutti noi, aveva preso ap- Si può consultare in proposito il mio sito punti del colloquio avuto poco prima con l’allora sosti- www.sergiolariccia.it 17 tuto segretario di stato monsignor Benelli. In una dram- Coscienza e libertà. Principi costituzionali del di- matica seduta a piazza del Gesù, Fanfani ci riferì che ritto ecclesiastico italiano, Bologna, il Mulino, 1989. papa Paolo VI, il “papa liberale”, ci ingiungeva di far svolgere il referendum abrogativo “per dare una testimo- nianza”: e noi obbedimmo, dopo una perorazione di Aldo spilli Moro a favore del nostro dovere di obbedienza, in pole- mica con Mariano Rumor, che voleva che la Dc resistesse ANDREOTTEIDE & COSSIGHIANA. I due vecchi rottami della e respingesse le direttive del papa. D’altronde il grande Dc, Andreotti e Cossiga, che portano sulle loro spalle filosofo cattolico democratico Jacques Maritain, teorico molte responsabilità del degrado morale e politico del no- della “laicità ed autonomia del temporale”, affermava fer- stro paese, in queste ultime settimane non hanno fatto mamente il principio del “primato dello spirituale”, nel mancare la loro voce (e la loro opera) squisitamente e di- senso proprio della di lui difesa contro Luigi Sturzo “po- chiaratamente clericale. Dalle loro parole emergono due testas indirecta ecclesiae in temporalibus”, per la quale figure di veri statisti, ovviamente però lo stato è quello la Chiesa avrebbe il diritto di intervenire con poteri non del vaticano. Hanno più volte giurato sulla Costituzione, morali, ma giuridici, oltre che nelle materie di fede e di ma sempre nella mente (e nelle loro opere) era quell’ob- morale, come questa di cui si tratta, sulle leggi e gli altri bedisco alla gerarchia che Cossiga non si vergogna di atti dello Stato, come questa di cui si tratta, pure nelle confessare. Andreotti, di suo, ci aggiunge anche quella cose meramente temporali, quando connesse a valori sua solita volgarità che ha mandato sempre in sollucchero anche politici che siano di suo interesse». Infine la di- tanti commentatori servili, e che ben rappresenta la ma- chiarazione talebana: «Per me il problema è più semplice: laetica di stampo cattolico. io sono di una particolarissima diocesi, e non ho che da Andreotti: «Ci può essere maggiore o minore durezza nel seguire le direttive del mio vescovo, che è il Vescovo di proporli, ma sui valori non ci sono libere uscite. Altri- Roma. (…) Non comprendo però perché il rispetto del pro- menti tutto diventa relativo. Non si tratta affatto di una gramma della coalizione e i vincoli di disciplina al gruppo visione poco illuminata o che uno si debba far perdonare debbano prevalere sui vincoli dipendenti dalla apparte- culturalmente. Anzi, non sarebbe male che tutti si andas- nenza a una Chiesa cui si aderisce liberamente». Certo, sero a rileggere la Divina commedia, valutando la sua non si capisce perché: invece il programma del partito a struttura dottrinale. Dante descrive e analizza tutto ciò cui aderiva e con cui prendeva in giro gli elettori eviden- che è l’umanità, ma le dà anche una collocazione, un giu- temente è stato sempre imposto al povero Cossiga dal suo dizio finale, molto chiaro: i sodomiti finiscono all’In- medico. Senza il suo intervento il bravo e obbediente Cos- ferno». Mi immagino l’apprensione di Giulio alla prima siga sarebbe stato solo un parroco di campagna e non il lettura di Dante, con la domanda angosciante: in quale gi- Presidente della repubblica italiana. rone il divino poeta avrà gettato gli amici dei mafiosi? E Di fronte a questi due campioni di clericalismo becero, anche: la prescrizione vale pure all’Inferno? appare come un novizio di belle speranze Franco Marini Andreotti: «Già, il mondo adesso è pieno di omosessuali, con questo suo servilismo da autorevole fondatore del ma io continuo a preferire la tradizione, un uomo e una Partito democratico (cristiano): «Proprio questa mia espe- donna. E soltanto oggi, alla mia età, capisco perché mia rienza, che è anche oggi una mia ferma convinzione, mi madre da ragazzino non voleva mandarmi al cinema da porta sempre a considerare con il massimo rispetto la solo. Temeva facessi brutti incontri, perfino in quel cine- voce autorevole della Chiesa e della sua gerarchia, ogni metto dove andavo, in via dei Prefetti, dove oltre al film volta che questa interviene sui problemi della società». ti davano anche la merenda». Santa donna! Quanti timori [e.m.]

50 • critica liberale clericalismo & privilegi sulla libertà religiosa luigi lombardi vallauri

vilupperò due scenari complessivi, ligiosa, allora non c’è motivo di prevedere per Suno per me preferenziale e uno di la materia religiosa un regime giuridico di- ripiego; tratterò poi con qualche maggiore verso da quello riservato alle altre manifesta- dettaglio un profilo che mi sta molto a cuore zioni culturali, per esempio ricreative, spor- della libertà d’insegnamento. tive, artistiche, umanitarie-assistenziali. È ne- cessario e sufficiente il diritto comune rela- 1. Lo scenario preferenziale è quello tivo alla libertà di coscienza e di manifesta- della completa privatizzazione della materia zione del pensiero e alle libertà di riunione e religiosa. di associazione; è sufficiente la tutela comune Questo scenario si fonda sulla tesi che dei diritti inviolabili dell’uomo, sia come sin- lo Stato non ha un interesse pubblico a che golo sia nelle formazioni sociali ove si svolge un cittadino professi una fede piuttosto che la sua personalità; alla luce del valore su- un’altra, una fede piuttosto che nessuna. premo dell’ordinamento, che è il pieno svi- Gli argomenti a sostegno della tesi luppo – il più possibile liberamente autodefi- sono di natura filosofica e di natura giuridica. nito – di ciascuna persona umana. Gli argomenti filosofici sono tutti quelli In questo quadro il Concordato con la riassumibili nel concetto di apofatismo: l’eser- Chiesa cattolica e le intese di diritto pubblico cizio strenuo della ragione sui problemi ultimi con le confessioni religiose diverse dalla cat- approda all’indecidibile e comunque all’irrap- tolica appaiono come anomalie. Gli articoli 7 presentabile. L’intelligenza (senza la quale la e 8 della Costituzione andrebbero abrogati, fede non è neppure un atto pienamente umano) facendo rifluire il regime pubblico speciale non può non tentare di tradurre gli asserti re- previsto per le confessioni religiose nel diritto ligiosi in linguaggio ontologico e non può rea- comune. listicamente riuscirci. Nessuna religione può A uno sguardo non condizionato dalle dunque realisticamente andare al di là di quella pretese di assolutezza delle singole religioni, che san Giovanni della Croce, incontrando così appare tra l’inappropriato e il ridicolo che lo la ben più antica tradizione apofatica induista Stato debba stipulare concordati o intese con e buddista, ha chiamato la notte oscura dei una confessione religiosa, non meno di come sensi e dello spirito. I conflitti dogmatici tra ri- lo apparirebbe che lo Stato stipulasse intese velazioni sono, nella più favorevole delle ipo- con il Club alpino, il Club Méditerranée, la tesi, balbettamenti sull’ineffabile. Federazione gioco calcio, l’Arci, gli Amici Inoltre è dimostrabile, teoricamente e della musica, la Società Italiana di filosofia storicamente, l’inattendibilità di molte dot- del diritto, la Croce rossa, Amnesty Interna- trine religiose dal punto di vista non solo tional o la Lega antivivisezione, tutte entità scientifico, ma anche etico e politico: per certo non meno utili e plausibili delle con- esempio sotto quest’ultimo profilo, alla luce fessioni religiose. della più matura e condivisa “religione civile” Potrebbero forse rimanere le norme dei diritti umani, lungamente avversata dalle pattizie concernenti i rapporti tra l’Italia e lo religioni e recepita ormai irreversibilmente Stato del Vaticano, da esemplare su quelli tra dalla coscienza comune dell’umanità, in ogni l’Italia e San Marino. Ma anche queste norme caso dell’umanità occidentale. sono in fondo superflue, bastando il diritto co- Gli argomenti giuridici contro l’esi- mune relativo alla sicurezza delle persone ita- stenza di un interesse pubblico dello Stato a liane e straniere sul territorio italiano. che i cittadini professino una fede religiosa L’abrogazione del Concordato e delle sono tutti quelli desumibili dai princìpi su- intese esigerebbe una legge di revisione co- premi di libertà e non discriminazione sui stituzionale. Il costo è alto, ma si consideri quali è sufficiente rinviare alle fonti interne e che già adesso gli articoli 7 e 8 sembrano – internazionali citate nella relazione Zaccaria. al limite – abrogabili per via interpretativa, Se lo Stato non ha un interesse pub- trattandosi, a ben guardare, di verfassungswi- blico a che i cittadini professino una fede re- drige Verfassungsnormen, di norme che la

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stessa Corte costituzionale potrebbe dichia- Un’interpretazione dell’articolo 8 nel rare anticostituzionali per contrasto con i ben senso da me preconizzato imporrebbe allo più rilevanti, e irriformabili principi supremi Stato di esaminare imparzialmente e paritaria- già richiamati. A mio giudizio, eventuali anti- mente tutte le richieste di intese avanzate da nomie interne alla Costituzione sono anch’esse entità rappresentative di convinzioni in materia di competenza della Corte. Inoltre, sul piano religiosa. del diritto comparato, la rinuncia al Concor- Proporrei pertanto di emendare come dato e alle intese non farebbe che allineare l’I- segue le proposta di legge che stiamo esami- talia ai regimi delle principali nazioni liberal- nando. democratiche, tra cui l’India. L’articolo 2 andrebbe cosi riformulato: In questo primo scenario, per me pre- (dopo le parole “o di non averne alcuna”), “di ferenziale, la materia religiosa verrebbe inte- professare liberamente la propria convinzione ramente ricondotta al diritto (personale, con- agnostica o atea in qualsiasi forma individuale trattuale, associativo) comune1. o associata, di diffonderla e farne propaganda Su punti come gli effetti civili dei ma- in privato o in pubblico”. trimoni religiosi, o i probabili contrasti tra L’articolo 3 andrebbe così integrato: norme religiose e norme statali, mi riservo di (dopo le parole “appartenenza confessionale”) esporre il mio pensiero se interrogato. Premetto “o comunque alle proprie convinzioni in ma- fin d’ora che in tutte queste materie deve pre- teria religiosa”. valere, sulla norma religiosa, la norma statale L’articolo 4 andrebbe così riformulato: posta a tutela di quelli che la Costituzione “I genitori hanno diritto di istruire ed educare chiama i diritti inviolabili dell’uomo; diritti i figli, anche se nati fuori del matrimonio, in che, attinendo al valore supremo del pieno svi- coerenza con le proprie convinzioni in materia luppo della persona devono prevalere sui di- religiosa, nel rispetto della loro personalità e ritti identitari delle comunità di appartenenza; senza pregiudizio della salute dei medesimi”. comunità dalle quali deve essere garantita al Tutti gli altri articoli andrebbero ritoc- cittadino, in ogni momento, la possibilità di cati in base allo stesso principio, il che pur- uscita. troppo è assai laborioso. In ogni caso, all’art. 23 dovrebbe se- 2. Il secondo scenario, per me dete- guire un articolo (23 bis?) più o meno di questo riore e di ripiego, è quello del mantenimento tenore: in vita del regime Concordato e intese, che “Possono ottenere il riconoscimento come ho detto ritengo filosoficamente infon- della personalità giuridica anche movimenti, dato e giuridicamente para-incostituzionale. associazioni e fondazioni di ispirazione agno- Su questo scenario ho essenzialmente stica o atea, con le modalità, i requisiti e gli due cose da dire. effetti previsti dalla normativa vigente in ma- 2.1. La prima è che, se proprio intese teria e dagli articoli 15-22 della presente legge” hanno da essere, ebbene devono potersi isti- (in materia di confessioni religiose, associa- tuire con tutte le convinzioni in materia reli- zioni e fondazioni con finalità di religione o di giosa. culto). A mio giudizio, un’interpretazione evo- Il Capo III (Stipulazione di intese) do- lutiva-sistematica dell’articolo 8, ormai neces- vrebbe essere rimaneggiato in base allo stesso saria, impone di assegnare al termine “confes- principio, così da potersi applicare a tutte le sioni religiose” un significato del tipo “con- convinzioni in materia religiosa. fessioni e convinzioni in materia religiosa”, Anche con le correzioni che propongo non essendo ammissibile che le confessioni re- il meccanismo mi sembra, ripeto, al tempo ligiose in senso stretto godano di un qualsiasi stesso filosoficamente incongruo (in quanto at- favor legis rispetto a spiritualità religiose solo tribuisce uno status eccezionale alla materia re- impropriamente designabili come confessioni ligiosa) e giuridico-burocraticamente sovradi- (per esempio i diversi generi di yoga e di bud- mensionato (in quanto mobilita nientemeno dismo), o rispetto a sistemi teisti-razionalisti che Consiglio di Stato, Governo e Parlamento). non abramitici (per esempio i deismi o le mas- 2.2. La seconda cosa che ho da dire sul sonerie), o ancora rispetto a convinzioni in ma- secondo, e deteriore, scenario, è che se proprio teria religiosa scettiche, agnostiche, apofatiche, si vogliono mantenere in vita i dinosauri giu- atee (per esempio l’Unione deg1i Atei e degli ridici del Concordato e delle intese, si può ren- Agnostici Razionalisti, associata alla Interna- derli molto meno appetibili e discriminatorii. tional Humanist and Ethical Union). Per ottenere questo risultato basterebbe age-

52 • critica liberale clericalismo & privilegi volare a tal punto la stipulazione di intesa (il Parto dai due principali ricorsi contro cui iter burocratico non ha la copertura costi- un decreto di espulsione dall’Università catto- tuzionale dell’articolo 8, e può quindi essere lica, cioè dai casi Cordero del 1972 e Lombardi modellato per legge ordinaria) da instaurare nei Vallauri del 1997. fatti un regime di sostanziale non-discrimina- Il caso Cordero è stato deciso dalla zione tra tutte le entità rappresentative di con- Corte Costituzionale nel senso che il vero tito- vinzioni in materia religiosa, superando l’at- lare della libertà d’insegnamento non è l’inse- tuale, anacronistico regime di privilegi. gnante ma l’ente scolastico di appartenenza (o Si potrebbe per esempio (dico questo chi ha, per statuto, la facoltà di controllarne avventatamente so di non essere un tecnico) at- l’indirizzo ideologico). A questa interpretazione tribuire già al riconoscimento della personalità si arriva combinando il terzo comma dell’arti- giuridica una serie di effetti (in materia di ma- colo 33 (“Enti e privati hanno il diritto di isti- trimonio, educazione, assistenza, otto per tuire scuole ed istituti di educazione”) con il di- mille2, ecc.) oggi collegati alla stipulazione di ritto di fare propaganda della propria fede reli- intese, simultaneamente agilizzando l’iter da giosa riconosciuto dall’articolo 19: tutti hanno percorrere per ottenere il riconoscimento e fa- diritto di istituire scuole per fare propaganda cendo, di questo riconoscimento agilizzato, un della propria fede religiosa. A questa libertà requisito quasi-sufficiente per ottenere dal Go- maior si piega, secondo la Corte, la libertà verno e dal Parlamento, quasi-automatica- minor dell’insegnante. mente, la sospirata intesa. Nel caso Lombardi Vallauri il Tar di Ho in mente, insomma, un modello per Milano e successivamente il Consiglio di Stato cui il riconoscimento (agilizzato) rende addirit- hanno ribadito l’interpretazione della Corte, re- tura superflua l’intesa, o, se si vuole mantenere cepita nel 1984 con clausola apposita dal co- nella forma, in omaggio all’articolo 8, la ne- siddetto concordato Craxi: negli enti privati di cessità dell’intesa, la rende facilmente otteni- tendenza il vero titolare della libertà d’inse- bile. Un modello di questo tipo si avvicine- gnamento non è l’insegnante ma l’ente. rebbe, nella sostanza, a quello che ho suggerito Oltre a discutere questa interpretazione, come il primo, e migliore, scenario, garantendo i ricorrenti hanno sollevato con maggior forza, nei fatti se non nella forma, un livello decen- e principalmente, la questione procedurale. temente conforme alle richieste filosofiche, e ai Anche concesso che l’ente abbia diritto di ri- principi costituzionali, di libertà e non-discri- muovere l’insegnante non in linea con l’indi- minazione religiosa. rizzo ideologico dell’ente, non è detto che abbia Naturalmente andrebbero modificati in diritto di rimuoverlo unilateralmente e autori- modo piuttosto drastico i Capi Il e III delle at- tariamente. Il diritto a un equo processo ap- tuali proposte di legge. partiene senza dubbio ai diritti inviolabili del- Vengo infine alla questione, trascurata l’uomo ed è un diritto positivamente ricono- nelle proposte di legge, della libertà d’inse- sciuto in modo formale, per esempio dall’arti- gnamento. Questione che mi ha coinvolto per- colo 6 della Convenzione europea per la sal- sonalmente (sono stato privato dell’insegna- vaguardia dei Diritti dell’uomo e delle Libertà mento nell’Università del Sacro Cuore di Mi- fondamentali del 1950, recepita nell’ordina- lano per sopravvenuta asserita incompatibilità mento italiano, e dai principi generali dello di alcune parti del mio pensiero con la dottrina stesso diritto italiano ricavabili dalla Costitu- cattolica), ma che, al di là del mio caso perso- zione e dalla legislazione ordinaria. Il Tar e il nale, riguarda decine di migliaia di insegnanti: Consiglio di Stato hanno respinto anche questo quelli di religione cattolica nella scuola pub- secondo rilievo. La mia richiesta (minima e di blica e quelli di tutte le materie nelle scuole pri- ripiego) è che nella legge sulla libertà religiosa vate cattoliche. E può riguardare, domani, altre la libertà d’insegnamento dell’insegnante, in scuole religiose o – comunque – “di tendenza”. ogni ordine di scuola venga tutelata almeno È chiaro che nelle scenario preferenziale sotto il profilo procedurale, esigendo cioè che sopra delineato non è giustificabile alcun inse- il provvedimento a suo danno venga emanato gnamento catechistico di una determinata reli- da giudici noti, con addebiti precisi, rispet- gione nella scuola di tutti: la piccola casa scuola tando il diritto di difesa e il principio del con- pubblica deve riflettere i lineamenti della grande traddittorio, con motivazione esauriente pub- casa Repubblica italiana, che non fa proprio un blicata: tutti tratti dell’equo processo vistosa- credo religioso piuttosto che un altro. Ma una mente assenti nella procedura seguita dalla volta ancora suggerirò qualche possibile corre- Santa Sede e dall’Università cattolica nel caso zione allo scenario Concordato e intese. Lombardi Vallauri. È la tesi principale che i ri-

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correnti stanno attualmente sostenendo, esauriti NOTE i ricorsi interni, presso la Corte di Strasburgo. Le decisioni della Corte Costituzionale e del 1 Per chiarire quasi visivamente lo scenario: la Chiesa Consiglio di Stato hanno tolto all’insegnante cattolica che aspirasse al riconoscimento da parte dello Stato italiano dovrebbe semplicemente portare italiano l’esercizio del suo diritto inviolabile il suo statuto da un notaio. (art. 24 Cost. cfr. articoli 2 e 18) a un equo pro- 2 Non è comprensibile che l’otto per mille sia riser- cesso davanti a un tribunale imparziale (art. 6 vato a confessioni religiose. Queste dovrebbero con- Convenzione europea). fluire tra i destinatari dell’attuale cinque per mille, A mio giudizio una legge sulla libertà elevato a un otto (o a un tredici) per mille paritario religiosa non può disinteressarsi di questi pro- rispetto alla volontà del contribuente. fili della libertà d’insegnamento, che coinvol- gono, in Italia, decine di migliaia di insegnanti e centinaia di migliaia di alunni. Le proposta di legge in esame andreb- spilli bero integrate con un articolo più o meno del seguente tenore: PRETI & POTERE OVVERO LA CONVE- “Le procedure per la rimozione dall’in- NIENZA DI DON GALLO. Con il cappel- segnamento in base all’asserita divergenza del- laccio di sghimbescio per le folate dello l’insegnante dall’indirizzo ideologico della scirocco, l’abito liso e un toscano all’an- scuola o dell’istituto di educazione devono es- golo della bocca don Luigi Gallo recita sere conformi ai principi generalmente ricono- nei carruggi di Genova l’immancabile sciuti dell’equo processo”. gag del “prete da strada”, che dice siste- Rimarrebbe, ovviamente, il vulnus in- maticamente il contrario delle gerarchie ferto alla libertà d’insegnamento dal principio ecclesiastiche e – con ciò – ottiene quella per cui nelle scuole e negli istituti di educa- visibilità mediatica di cui è ingordo. Per zione caratterizzati da un particolare indirizzo la delizia di un laicismo che cerca pezze ideologico l’insegnante non è libero di manife- d’appoggio in chiesa. stare i risultati autentici del suo pensiero anche Prete da strada – dunque – o prete-spet- a proposito dell’indirizzo ideologico dell’ente tacolo? Magari soltanto prete, comunque di appartenenza. “L’arte e la scienza sono li- arruolato nell’armata vaticana con van- bere e libero ne è l’insegnamento” (articolo 33 taggi annessi e connessi. Soprattutto, con- della Costituzione, primo comma) non può non sapevole di quanto si può tirare la corda riferirsi primariamente e ultimamente alla li- nel volteggio tra “dentro” e “fuori”. bertà dell’insegnante. Straordinario esercizio equilibristico che – per una volta – ha visto lo showman don Gallo finire a gambe levate, con il suo * Intervento per l’audizione in Parlamento sulle outing nelle primarie genovesi pro Stefano proposte di legge Spini e Boato in materia di li- Zara; l’ex presidente degli industriali spon- bertà religiosa. sorizzato da Riccardo Garrone (e – ini- ** Luigi Lombardi Vallauri è professore ordinario zialmente – da Claudio Scajola) ma anche di Filosofia del diritto nell’Università di Firenze. dal sindaco uscente Pericu. Stupenda la motivazione: «Zara assicura la continuità del ciclo amministrativo» (ossia, il mas- simo storico di cementificazione del terri- torio). Chiedo lumi a un esponente della NOTA BIBLIOGRAFICA Margherita che, meglio di me, s’intende di I presupposti dell’intervento sono ampiamente chia- clero locale: «Di certo Don Luigi ha bi- riti nel volume Nera Luce, saggio su cattolicesimo e sogno di soldi». Variante della classica bar- apofatismo, Le lettere, Firenze 2001 e nei saggi: Fon- zelletta: «Hai visto? è morto Parodi». damentalismi senza fondamento e libertà dalle reli- «Avrà avuto la sua bella convenienza». gioni (in “Doc. Toscana” aprile-giugno 2005), Stato Anche questa è Genova, con l’intero arco laico, pensiero laico, pensiero dello stato laico (in costituzionale della discussione pubblica Atti del Convegno “Laicità e Stato di diritto”, 9 e 10 appaltato a “uomini con le gonne”: don febbraio 2006, Università degli Studi Milano Bi- cocca, in corso di pubblicazione); Lezione di Diritti Baget Bozzo (destra), don Balletto (centro) umani fondamentali da parte del Concordato (in e don Gallo (sinistra). “L’Ateo” n. 1/2002, pp. 11-14). [p.f.p.]

54 • critica liberale libelli vecchi e nuovi collana diretta da Enzo Marzo edizioni Dedalo

ENZO MARZO Le voci del padrone Saggio di liberalismo applicato alla servitù dei media

Un pamphlet sulla libertà d’informazione, sullo stato dei media nel presente e in un futuro condizionato da rivoluzionari mutamenti tec- nologici.

978-88-220-5501-9 pp. 224 / e 15,00

P. PELLIZZETTI - G. VETRITTO Italia disorganizzata Incapaci cronici in un mondo complesso prefazione di Mauro Barberis

Perché stentiamo a far funzionare ogni organizzazione complessa ti- pica della modernità? Un paese individualisticamente povero e inef- ficiente mette a repentaglio la sua stessa libertà.

978-88-220-5502-6 pp. 152 / e 14,00

MARCELLO VIGLI Contaminazioni Un percorso di laicità fuori dai templi delle ideologie e delle religioni prefazione di Sergio Lariccia Incombe sul mondo la minaccia di una guerra di religione? Come vi- vere in pace in società diventate multietniche e multiculturali?

978-88-220-5503-3 pp. 304 / e 16,00

JEREMY BENTHAM Libertà di gusto e d’opinione Un altro liberalismo per la vita quotidiana a cura di Gianfranco Pellegrino Quattro pamphlet liberali, quattro proposte di libertà nella nostra vita quotidiana. Libertà nella condotta sessuale, nella vita economica, nella discussione pubblica e nella stampa indipendente, garanzia contro gli abusi di potere.

978-88-220-5504-0 pp. 352 / e 17,00 AMICI DI CRITICA LIBERALE diventate amici di Critica Liberale adesione 2007

La Fondazione Critica liberale sta tenendo viva Oggi, però, per la prima volta da trenta anni una tradizione politico-culturale vi proponiamo di diventare tanto significativa nella storia italiana quanto per varie ragioni minoritaria e oggi pressoché priva Amici della Fondazione di rappresentanza politica organizzata. “Critica liberale” Indicazione delle priorità politiche della cultura liberale e democratica per il governo; partecipa- offrendo a chi vorrà concorrere a questo sforzo zione a network liberali internazionali; laicità anche una serie di servizi e occasioni di in- delle istituzioni; rilancio e ridefinizione del fe- contro volti a rendere sempre più articolata e deralismo europeo e della sua necessità; diritti coesa la rete su cui da sempre facciamo affi- civili; ripristino della decenza e del rispetto in- damento: preghiamo tutti i nostri amici non transigente delle regole del gioco nella politica, solo di aderire a questo invito ma anche di nell’economia e nell’informazione; convegni e estenderlo a possibili nuovi lettori, simpatiz- iniziative pubbliche: su molti fronti la Fonda- zanti e sostenitori. zione si sta impegnando con intensità crescente. I mezzi di cui la Fondazione dispone sono, Per dare modo a chiunque di prendere contatto con però, ben lontani dall’essere adeguati a un si- la Fondazione e di conoscere la Rivista, nei pros- mile sforzo. Soltanto la convinta adesione e il simi mesi Critica organizzerà tra l’altro a Roma oc- concreto sostegno anche materiale alle attività casioni periodiche di incontro nella sede di via delle editoriali e culturali della Fondazione, potrà Carrozze 19, che sarà aperta in orari prestabiliti, met- tendo in visione gli ultimi numeri della rivista, per consentirci di far fronte a questi e ai sempre scambi di opinioni e per informazioni. Analoghi in- più impegnativi compiti che ci attendono. contri verranno organizzati anche in altre città, Più volte in passato Critica ha sollecitato con- presso associazioni e istituti culturali amici. Le as- tributi e assunzioni di responsabilità da parte sociazioni e i soggetti collettivi che intendano darci di quanti si riconoscono in una certa tradizione una mano sono pregati di manifestare una eventuale e condividono il nostro impegno. disponibilità a ospitare tali eventi nella loro città.

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angalore, 19 gennaio 2007. Al- schiamo di assistere ad una deriva religiosa Bl’autista che mi stava accompa- rispetto alla quale le masse sono “i carnefici gnando in una visita della città chiedo di poter e le vittime”. Premetto di non essere un vedere Jumma Masijd, la moschea. L’autista esperto in materia, ma un osservatore del non mi dà spiegazioni, ma tergiversa e mi mondo che mi circonda nei miei viaggi nei dice che non sarebbe stato possibile arrivare diversi continenti. Uno storico potrebbe fa- in tempo al luogo previsto per il mio talk due cilmente obiettarmi che non c’è nulla di ore dopo. Insiste inoltre nel ricondurmi nel nuovo sotto il sole. Impossibile non citare mio ufficio indiano, sostenendo che il traffico Karl Marx, e quello che è divenuto uno dei della città non consenta il proseguimento del più celebri aforismi al mondo: la religione è mio breve tour. l’oppio dei popoli. Poco dopo capisco la ragione del suo Ma ogni momento ha le sue peculia- nervosismo: in una zona poco distante dal rità, le sue caratteristiche, e l’“offensiva” re- Parlamento del Karnataka, lo Stato di cui la ligiosa contemporanea mi inquieta particolar- città è la capitale, è in corso una manifesta- mente. zione di militanti islamici. Il destino vuole Accra, agosto 2006. Il Ghana, tra i che il mio talk, sul tema delle strategie del- paesi dell’Africa anglofona occidentale è con- l’attivismo Lgbt in Nigeria per contrastare il siderato uno dei più progressisti. La sua fama fondamentalismo religioso sulla proposta di gli deriva in primo luogo dal fatto di essere legge che, con il pretesto di criminalizzare il stato il primo paese africano a sottrarsi al do- matrimonio tra persone dello stesso sesso, in minio coloniale ed a conquistare l’indipen- realtà colpirebbe in modo inaccettabile le li- denza il 6 marzo 1957. Mi reco nel paese sulla bertà civili, debba tenersi esattamente nel strada che mi porterà in Nigeria qualche luogo in cui centinaia e centinaia di attivisti giorno più tardi. Nonostante l’esistenza di islamici convergono rabbiosi per protestare norme penali che puniscono quella che il co- contro l’esecuzione del deposto Rais ira- dice definisce, con un linguaggio molto più cheno, ora martire per i musulmani sunniti più vittoriano che africano, unnatural carnal integralisti. Vedo giovani, bambini, e tanta, knowledge, mi reco nel paese con la fiducia tanta gente accorrere nei luoghi in cui sco- di poter trovare spazi per delineare una stra- prirò il giorno dopo esserci stati disordini, e tegia di “riscatto” rispetto all’omofobia dila- mi chiedo se questa folla si renda minima- gante nel continente, ed in particolare nella mente conto di ciò che sta facendo: il nuovo vicina Nigeria. Gli incontri e i fatti dei giorni martire sunnita, divenuto tale grazie al gioco successivi mi lasciano pessimista. La mia pre- sanguinario degli Stati Uniti e dei gruppi ter- senza in Ghana risulta quasi provvidenziale roristici islamici, era in realtà un “dittatore in quanto coincide con uno dei più seri inci- laico”. Hussein ed il partito Baath, nei de- denti di persecuzione omofoba di cui si abbia cenni di potere sanguinario si sono ben tenuti notizia nel paese nei confronti di uno dei po- distanti dal fondamentalismo religioso che ne chissimi attivisti Lgbt pubblicamente minac- avrebbe eroso la struttura di potere. Il più ciato da un ministro del governo di essere ar- astuto Colonnello Gheddafi ha compreso la restato nel caso in cui avesse organizzato una lezione, ed al momento appropriato ha saputo conferenza internazionale sui diritti Lgbt, di cospargere il proprio capo di cenere ad uso e cui un anonimo aveva dato notizia assoluta- consumo della politica occidentale. E così ha mente infondata. Mi trovavo in automobile salvato la sua posizione. con lui proprio nel momento in cui l’attacco Non a caso ho scelto questo episodio iniziava. per iniziare questo mio breve viaggio tra il Questo episodio mi pare tuttavia sin- potere della religione e delle “nuove reli- tomatico di un processo in atto nell’Africa oc- gioni” nel mondo attuale, ed in particolare in cidentale, che emerge con tutta la sua ma- Africa. L’episodio è emblematico. È emble- gnitudine e complessità in Nigeria. Ma anche matico di una situazione globale in cui ri- il Ghana pare lentamente scivolare in una

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sorta di “colonizzazione” da parte di gruppi Sono note a tutti, per essere (giusta- religiosi fondamentalisti, a partire dai gruppi mente) state ampiamente divulgate le notizie evangelici provenienti dagli Stati Uniti. Ciò relative al rischio di deriva fondamentalista che stupisce nella periferia di Accra, così che l’introduzione della Sharia nel nord del come nei villaggi e cittadine circostanti, è il paese ha provocato. Impossibile non menzio- germogliare di “chiese”. Sulle strade princi- nare, tra gli altri, i casi di Amina Lawal e Sa- pali per ogni gruppetto di edifici, uno è oc- fiya Husseini, casi che furono poi risolti in cupato da un gruppo religioso. “Dio” appare fase d’appello innanzi alla corte islamica per ovunque, in particolare sotto forma di vistosi violazione delle norme processuali previste adesivi che compaiono sui cristalli posteriori dalla stessa Sharia in materia di “giusto pro- di gran parte di autoveicoli. cesso”. Meno noti i casi di condanne a morte Come accennato, la vera rivelazione è per sodomia, risoltisi in modo analogo a tuttavia rappresentata dalla Nigeria: il paese quelli sopra menzionati. più popoloso dell’Africa, con oltre 130 mi- E ancor meno noti sono invece altri lioni di abitanti, la cui influenza e ruolo stra- processi (non giudiziali) di rischio di deriva tegico nell’intero continente crescono signifi- fondamentalista che il paese sta attraversando cativamente. Ma un paese con mille problemi: in questo momento. Torno con la mente a una situazione politica instabile, culminante Lagos, settembre 2006. Se il fenomeno della nelle tensioni pre-elettorali di questi giorni, “colonizzazione” da parte dei gruppi evange- corruzione diffusa, precarietà nel rispetto dei lici era evidente in Ghana, in Nigeria tale ma- diritti umani, a noi note indirettamente sol- nifestazione assume rilievi preoccupanti. tanto in relazione al problema della sicurezza Chiese evangeliche, o meglio, edifici sedi di nell’area del delta del Niger, come dimostrano gruppi evangelici, sono ovunque in città. i recenti rapimenti di stranieri che lavorano Slogan religiosi compaiono dappertutto. per conto delle compagnie petrolifere. Commento ciò che vedo con due colleghi che La Nigeria è però il paese che vive in mi accompagnano per la città, e domando modo più drammatico la radicalizzazione del quale sia l’impatto del dilagare dei nuovi discorso religioso e della contrapposizione delle gruppi, prevalentemente “importati” dagli identità religiose. Tutti ricordiamo gli scontri ed Stati Uniti sulla società. La risposta è scon- i massacri avvenuti tra il 2001 ed il 2004 tra certante: non soltanto, infatti, anche il sud cri- cristiani e musulmani. Le origini degli scontri stiano della Nigeria tende a trasformarsi in un non avevano tuttavia natura religiosa, ma piut- bacino fondamentalista, con l’impatto sociale tosto etnica e politica: le tensioni erano infatti che è facilmente immaginabile in termini di sorte tra cittadini indigeni degli stati del nord riconoscimento dei diritti civili, del dibattito ed i “nuovi arrivati” da altre zone del paese. La sui diritti sessuali e riproduttivi, sulla parità situazione era esasperata dalle politiche di “in- tra uomo e donna. In una delle megalopoli più digenizzazione” del governo federale e dei go- povere del mondo, gli effetti dell’ondata co- verni statali, tendenti a discriminare i cittadini lonizzatrice da parte dei born again Chri- non nativi di una determinata area, che con il stians hanno un impatto devastante in termini tempo hanno creato di fatto uno status di “cit- di giustizia sociale. La religione diventa stru- tadinanza di serie B” per milioni di nigeriani mento di potere e di controllo non soltanto migranti all’interno del paese. Il tutto è sfociato delle anime, ma anche della disperazione e in un conflitto strumentalizzato nel nome della delle legittime rivendicazioni dei più poveri. religione, poiché gli indigeni del nord erano Si è innescato un meccanismo perverso, mi musulmani, mentre i “nuovi arrivati” erano cri- spiegano i miei colleghi, per il quale la reli- stiani. gione diventa per molti l’unica speranza, ma La Nigeria è anche il paese africano che anche una trappola pericolosa. Tutto si deve ha visto sorgere negli stati del nord a maggio- risolvere nella fede: non ci si può lamentare ranza musulmana un sistema giuridico parallelo della proprio situazione socio-economica, a livello statale basato sulla Sharia. Al termine perché sennò si dimostra debolezza e man- della dittatura militare nel 1999 ed in seguito canza di fiducia in Dio. In questa nuova on- all’elezione del cristiano Olusegun Obasanjo, data di colonizzazione spirituale dal “primo l’introduzione della Sharia ha assunto un si- mondo”, i più vulnerabili vengono persino de- gnificato simbolico in primo luogo di segno po- legittimizzati rispetto alla rivendicazione di litico, demarcando una differenziazione (poli- istanze basilari e sacrosante (quelle si!) di giu- tica) tra gli stati del nord e quelli del sud, ed stizia sociale. in secondo luogo un valore religioso. Al mio rientro a Washington noto con

56 • critica liberale clericalismo & privilegi interesse che il settimanale “Time” dedica la il vice-presidente della Camera dei rappre- copertina ed un lungo servizio proprio al rap- sentanti). Il prelato africano più influente nel porto tra religione e ricchezza nell’ambito Vaticano proviene dalla Nigeria: il cardinal della galassia dei nuovi gruppi evangelici fon- Francis Arinze, prefetto della Congregazione damentalisti, e trovo una conferma a quanto per il culto divino e la disciplina dei sacra- i miei colleghi nigeriani mi avevano spiegato. menti, considerato uno dei “papabili” nel con- Non è infatti raro, nell’ambito dei gruppi clave che ha visto eletto Joseph Ratzinger, evangelici neoconservatori americani, imbat- non si è dimostrato di certo secondo a nes- tersi in predicatori che esaltano il rapporto tra suno in quanto a posizioni ultra-conservatrici benessere e fede al punto che il 61% tra gli e omofobe. intervistati dagli autori del servizio che si di- La Nigeria pare esposta in modo chiarano evangelici sostengono che Dio vo- drammatico ad un pericoloso contagio da glia la ricchezza dei propri fedeli. Che pen- parte di gruppi evangelici, rispetto ai quali sare allora di coloro che non hanno nulla? Un non esiste un antidoto efficace se non un ar- segno divino? Un motivo di vergogna? L’ar- roccamento su posizioni sempre più oltran- ticolo di “Time” spiega altresì come tale po- ziste da parte delle altre comunità religiose, sizione sia controversa, e persino considerata già all’interno del mosaico cristiano. eretica da altri gruppi evangelici che hanno Laddove, ad esempio, in America La- letto con più attenzione il Nuovo Testamento. tina il dilagare dell’evangelismo neoconser- Ma il dibattito è aperto e vivace tra i nuovi vatore proveniente dal Nord America trova predicatori evangelici, novelli esegeti dei testi ancora qualche resistenza grazie all’effetto sacri. Pare che produzione di fanatismo, op- sociale della Teologia della liberazione svi- portunismo, esercizio del potere politico-eco- luppatasi nel continente negli anni ‘70 e ’80, nomico e sfruttamento dell’ignoranza siano e sconfessata (ed in parte sradicata) in modo un comune denominatore tra chi applica la netto da parte di Giovanni Paolo II e dell’al- Sharia e chi brandisce la Bibbia, indipenden- lora prefetto per la Congregazione per la dot- temente dal fatto che si trovi a Lagos, Kano, trina della fede card. Ratzinger, diverse zone Washington, Islamabad o Roma... dell’Africa rischiano di sprofondare in una Torniamo però in Nigeria. Sfortunata- spirale di fondamentalismo. mente i born again Christians non sono gli I problemi etnici, politici ed econo- unici gruppi radicali cristiani nel paese. Il ra- mici della Nigeria esasperano questa situa- dicalismo conservatore ha contagiato la zione, e la religione diventa l’elemento cata- Chiesa anglicana nigeriana. Molti ricorde- lizzatore delle tensioni sociali. Tutto ruota in- ranno che, in seguito alle prese di posizione torno all’elemento religioso, all’identità reli- della chiesa anglicana degli Stati Uniti sui di- giosa, che diventa un fattore che definisce le ritti delle persone Lgbt e, soprattutto, in se- persone persino nella sfera della vita privata guito alla nomina nello stato americano del e lavorativa. Per non parlare, naturalmente, New Hampshire di un vescovo apertamente della sfera pubblica. gay, la chiesa anglicana della Nigeria con- Un esempio su tutti che mi pare em- dusse una crociata omofoba minacciando per- blematico è il cosiddetto Same-sex marriage sino uno scisma. La posizione degli anglicani prohibition act 2006, un disegno di legge in- nigeriani è particolarmente estrema persino trodotto dal governo nel gennaio 2006 che, nell’ambito dell’Africa dove, ad esempio, il come accennato in precedenza, con il pretesto successore di Desmond Tutu, l’arcivescovo di di criminalizzare (si badi, non vietare) il ma- Cape Town Njongonkulu Ndungane è uno dei trimonio tra persone dello stesso sesso, in leader progressisti della Chiesa anglicana realtà prevede la pena della reclusione sino a africana e apertamente a favore dei diritti cinque anni per chiunque sia parte, celebri, delle persone Lgbt. A capo della crociata con- partecipi, promuova o sostenga un matri- servatrice della Chiesa anglicana è il primate monio tra persone dello stesso, ma punisce al- della Nigeria, l’arcivescovo Peter Akinola, a tresì con la stessa pena chiunque appoggi o cui pare non manchino legami forti con i sia parte di associazioni Glbt e non, partecipi gruppi evangelici fondamentalisti proprio ad incontri o manifestazioni, che abbiano a nella loro culla, gli Stati Uniti d’America. che vedere in modo diretto o indiretto, sia in Non fa infine eccezione la Chiesa cat- pubblico che in privato, con “relazioni amo- tolica, presente soprattutto nella parte orien- rose tra persone dello stesso sesso”. In altri tale del paese (da cui provengono il presi- termini, il disegno di legge, se approvato, cri- dente del Senato del Parlamento nigeriano e minalizzerebbe qualsiasi forma di attivismo e

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associazionismo a favore dei diritti delle per- mento nel corso di un incontro privato ad sone omosessuali e transessuali, la libertà di Abuja, proprio per discutere del disegno di espressione e di pensiero, fino a prestarsi a legge, ed il livello di odio omofobo espresso divenire uno strumento di oppressione poli- in modo tanto aperto è stato sconcertante. tica e sociale, in quanto chiunque potrebbe es- Naturalmente il disegno di legge ha sere vittima di una norma penale apposita- galvanizzato le comunità religiose, in parti- mente strutturata in modo tanto subdolo. colare la chiesa anglicana dell’arcivescovo Le origini e le ragioni del disegno di Akinola, già impegnato a combattere la sua legge sono tutt’ora oscure: è noto che il pre- campagna anti-omosessuale all’interno della sidente Obasanjo lo avesse fortemente ap- sua stessa chiesa, sino a diventare il tema di poggiato ormai un anno fa, chiedendo addi- una crociata per l’affermazione dei “valori e rittura che fosse approvato con procedura della tradizione africana” nel paese. Curioso, straordinaria. Fatto curioso se si pensa che in se si considera che la religione cristiana ha un paese in cui l’attivismo Glbt è estrema- poco di africano, ma è anch’essa “prodotto mente debole, gli atti sessuali tra persone d’importazione”. Inquietante, se si considera dello stesso sesso sono vietati dal codice pe- l’impatto sociale di questa campagna di isteria nale federale con la pena della reclusione sino pubblica. a 14 anni (anche in questo caso, come in Il 14 febbraio scorso la Commissione quello del Ghana, nulla a che vedere con la per i diritti delle donne ha convocato una au- tradizione africana, ma piuttosto eredità vit- dizione pubblica sul disegno di legge che ha toriana lasciata dal periodo coloniale), e nel visto sfilare i vari gruppi religiosi ed “esperti nord del paese con la pena capitale, il pro- governativi”, ma anche un fronte di opposi- blema prioritario è quello di proteggere i di- zione della società civile, di enorme signifi- ritti umani fondamentali delle persone che vi- cato se si considera la situazione del paese. vono la sessualità o la propria espressione o Nonostante i diritti Glbt non siano troppo po- identità di genere in modo “difforme dalla polari neanche tra gli attivisti per i diritti norma”. Ma il presidente, che si dice essere umani, più di sessanta persone appartenenti ai vicino ai born again Christians, nel momento più importanti gruppi per i diritti civili ed i in cui si apprestava a tentare di fare appro- diritti umani, per i diritti delle donne, orga- vare un emendamento costituzionale che gli nizzazioni di giovani, sindacati, hanno parte- consentisse di candidarsi per un terzo man- cipato e pronunciato la loro contrarietà al di- dato, concentrava la sua attenzione sui “ma- segno di legge, che potrebbe venire approvato trimoni gay” come problema prioritario del ugualmente, ma difficilmente non potrà non paese. Un tentativo di guadagnarsi il consenso essere modificato in seguito a quanto avve- di tutte le comunità religiose, e quindi il sup- nuto in Parlamento. porto politico necessario per il suo progetto? Un nobile esempio di riscatto di una Possibile. Quel che è certo è che, nonostante società civile matura che ha compreso quale il fallimento del suo progetto politico, l’isteria fosse la posta in gioco per il futuro demo- pubblica sulla questione dei matrimoni tra cratico del paese. Ed una lezione per tutti, persone dello stesso sesso è divenuto un tema anche per chi, più a nord, pare non com- caldo per la politica nigeriana, nel momento prendere il significato ed il valore della lai- in cui il paese si appresta ad affrontare le ele- cità, del pluralismo e della democrazia. zioni più importanti e cruciali per il suo fu- turo democratico. Difficile non vederci un si- nistro collegamento con dibattiti che hanno * Stefano Fabeni è Direttore Lesbian, Gay, Bi- luogo molto lontano da Abuja. sexual, Transgender and Intersex Initiative - Il dibattito politico sulla questione del Global Rights. disegno di legge ha assunto toni roventi: molti politici hanno utilizzato l’arma che avevano tra le mani per creare consenso elettorale nelle heri dicebamus proprie comunità di riferimento. Ciò non ha risparmiato nessuno: né il cristiano Austin IL DIO CHE HA FALLITO. Se risulta che Opara, vice-presidente della Camera dei Rap- Dio esiste, io non penso che sia cattivo. presentanti, né la musulmana Saudatu Sani, Ma il peggio che si può dire di lui è che presidente della Commissione Diritti delle fondamentalmente ha avuto poco suc- Donne della Camera. Ho avuto modo di in- cesso. contrare la seconda e altri membri del Parla- [woody allen]

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uando ha cominciato a diffondersi brare occasionalmente il terreno dalle sempre Qla voce che il nuovo ministro per più numerose e specifiche declinazioni assunte l’istruzione sarebbe stato un esponente della Mar- dal termine laicità, individuando dei paletti al di gherita, da parte di coloro che hanno a cuore la là dei quali l’operato di un ministro per la Pub- laicità della scuola è stato rispolverato il vecchio blica Istruzione non può essere giudicato ga- detto “dalla padella nella brace”. La “padella” era rante della laicità dell’istituzione scolastica. Le la precedente ministra Moratti col suo ricco ba- ragioni di comportamenti ministeriali in con- gaglio di regali al Vaticano, regali che si confi- trasto col dettato costituzionale possono essere guravano come una captatio benevolentiae di di diversa natura: opportunismo/opportunità po- quel mondo cattolico non organico a litica, ossequio ai poteri forti, a una propria con- ma catturabile sul terreno di un’identità religiosa, cezione della fede religiosa… rassicurante in quanto comune ai benpensanti. Hanno certamente superato quei paletti Col nuovo ministro ci si sarebbe trovati ministri come la democristiana Franca Falcucci, in altra dimensione, ma non meno pericolosa: quando nello stabilire il testo dell’Intesa appli- l’espressione di quella parte di cattolici, disposti cativa del Nuovo Concordato col cardinale Luigi al dialogo a sinistra – secondo quanto emerso Poletti presidente della Cei (1985) si accordò con dal sofferto programma dell’Unione – ma preoc- lui per mantenere l’insegnamento della religione cupati di salvaguardare i propri valori, anzi, di cattolica – divenuto facoltativo – «all’interno del- renderli trionfanti e ben visibili nel confronto – l’orario scolastico obbligatorio» vanificando così tutto interno – con i cattolici dell’opposizione. la portata dell’innovazione e determinando nelle In sostanza, appariva evidente che l’Unione, in scuole la scia di discriminazioni, prevaricazioni, parte obtorto collo, si apprestava a immolare la privilegi che ben conosciamo. E li ha superati ab- laicità della scuola sull’altare dell’embrione del bondantemente il diessino Luigi Berlinguer (e il Partito Democratico. suo successore Tullio De Mauro) con la legge E tuttavia i primi passi del ministro Fio- 62/2000 che aggira l’art.33/Cost. e consente alle roni, durante i caldi mesi estivi, sembrarono con- scuole private di entrare a far parte del sistema cedere qualcosa alle attese degli elettori più ra- scolastico nazionale col nome di paritarie, of- dicali. Ad es., l’intenzione subito dichiarata di frendo il più bel dono al Vaticano, dato l’elevato voler restituire l’aggettivo “pubblica” alla deno- numero di scuole cattoliche; dono eguagliato sol- minazione “Istruzione” del suo dicastero, il cono tanto dalla legge sull’immissione in ruolo dei do- di gelato consumato insieme ai Cobas della centi di religione cattolica, che – benché appro- scuola sulle scale del Ministero di Viale Traste- vata durante il governo Berlusconi – era stata già vere, l’impegno con loro assunto di rendere ef- presentata in Parlamento dal governo di centro- fettiva la democrazia sindacale nelle scuole con- sinistra: soltanto la fine della legislatura impedì sentendo le assemblee in orario di servizio anche che fosse quel Parlamento a vararla (a ciò si ag- ai sindacati non “maggiormente rappresenta- giunga che il ministro Berlinguer pur avendo ri- tivi”. E poi il rilievo dato alla necessità di in- sposto per iscritto a un’interrogazione parlamen- crementare il personale per il sostegno all’han- tare dichiarando l’incompatibilità di atti di culto dicap, il rispetto delle diversità, l’invito ai do- in orario scolastico, non ha mai ufficializzato tale centi a considerare le diverse manifestazioni psi- risposta con una disposizione ai Provveditorati). cologiche dei giovani, le paure degli adole- Quanto alla ministra Moratti, le sue circolari sul- scenti… Il fatto è che fin qui il ministro giocava l’esposizione dei crocifissi nelle aule come sim- – per così dire – “in casa”, esibendo la sua pro- bolo assoluto dei più nobili valori umani hanno fessionalità di medico cattolico, e un certo innescato un contenzioso capillare la cui onda ascendente riuscì a esercitarlo, soprattutto sugli lunga continua a tutt’oggi con le prese di posi- insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria. zioni di Consigli Provinciali che spinti da forze Ma venne l’autunno, e con la riapertura leghiste impongono nelle scuole del territorio tale delle scuole l’inevitabile confronto sui fatti. esposizione dichiarandola “obbligatoria”. È di Definire ciò che si intende per “laicità queste ultime settimane il parere dell’Avvocatura della scuola” richiede prima di tutto di sgom- della Provincia di Bolzano trasmesso dall’In-

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tendente regionale ai Dirigenti Scolastici della precisato dalla Direttrice dell’Ufficio Scolastico provincia contenente l’obbligo di esporre “per Regionale del Veneto, – scrive il ministro – la legge” il crocifisso in tutte le aule scolastiche. A Chiesa Cattolica Italiana, al di là della storica e quanto ci risulta il ministro Fioroni non è a tradizionale presenza nel tessuto culturale e so- tutt’oggi intervenuto per difendere in quei terri- ciale del Paese, è più che mai oggi strumento di tori autonomi, ma pur sempre italiani, la laicità accoglienza e condivisione verso tutte le forme di della scuola della Repubblica. Ci siamo limitati religione nel rispetto della piena libertà dello spi- a richiamare alla memoria alcuni esempi recenti, rito. Non vi è quindi motivo di precludere l’in- ma si potrebbe andare più indietro. Oggi è in voga tervento di un suo autorevole rappresentante in la scoperta di una pretesa laicità sotto il profilo un ambito scolastico, ferma restando la libertà della separazione dei poteri tra Stato e Vaticano dei genitori e degli studenti di condividere il mes- negli anni degasperiani delle maggioranze de- saggio religioso collegato a questa presenza. mocristiane. Si dimentica facilmente nell’entu- Ritengo che sia molto più costruttivo sti- siasmo per il paradosso la realtà delle scuole degli molare il confronto con tutte le culture, compresa anni ’50 e ’60, con la religione cattolica obbli- quella cattolica, piuttosto che trincerarsi dietro gatoria, le Messe di inizio e fine anno scolastico norme e divieti sui quali, peraltro, più volte la gestite dagli insegnanti di religione, le cerimonie giurisprudenza si è espressa in maniera opposta pasquali in orario scolastico, i crocifissi appesi alla vostra interpretazione. Nella convinzione, alle aule come un fatto normale, gli insegnanti di quindi, di una piena collaborazione a rendere la religione che interferivano con i programmi dei scuola italiana un luogo di incontro e non di docenti di filosofia se li ritenevano contrari alla scontro tra le culture vi saluto cordialmente». Si morale cattolica. Certo, non si facevano i presepi resta davvero stupiti di fronte a una siffatta se- nelle scuole pubbliche (ma il Natale era ancora quela di inosservanza di principi costituzionali e una festività religiosa “privata”, non preda di sim- dello stesso art. 7, di inesperienza della giuri- boli consumistici di massa), certo, la presenza o sprudenza richiamata, di confusione di piani tra meno di un crocifisso non sollevava questioni (il cultura e fede religiosa, il tutto esibito con un’in- peso di altre religioni era irrilevante); certo, più transigenza degna del peggiore integralismo, ma marcata era la distinzione tra scuola privata e ancor più stupiti si resta – ci sia consentito – di scuola “dello Stato”, ma poi …la longa manus fronte al silenzio assordante della coalizione. Mai del Vaticano agiva, eccome! la separazione dei due poteri è stata più aperta- Il primo paletto, quello del rispetto della mente negata. (L’incoraggiamento a procedere separazione dei poteri tra Stato e Chiesa, il più sulla via indicata dal ministro è stato peraltro colto significativo per la laicità della scuola, è stato già al volo dal vescovo di Padova, il quale, in occa- ampiamente scavalcato anche dal ministro Fioroni, sione delle iscrizioni al prossimo anno scolastico, forte di quanto affermato nel programma dell’U- ha rivolto agli appartenenti a religioni diverse da nione circa il mantenimento delle scuole private quella cattolica un invito in quattro lingue – da denominate paritarie nel sistema scolastico nazio- affiggersi all’albo delle scuole della diocesi – ad nale. Nessun ripensamento da parte delle forze po- avvalersi dell’insegnamento della religione catto- litiche della nuova maggioranza, e il ministro ha lica come “fatto culturale” utile ai fini dell’inte- potuto tranquillamente procedere all’incremento grazione delle diverse etnie, come se nella scuola dei finanziamenti a queste scuole e alle scuole pri- dello Stato spettasse al vescovo indicare le scelte vate in generale, in quanto «esercitanti funzione di culturali, addirittura mascherando con esse un supplenza causa l’insufficienza di scuole pub- malcelato proselitismo). Ma la lettera appena ci- bliche dell’infanzia, e questo non per mia respon- tata rimanda al secondo paletto posto a salva- sabilità» – sono sue parole. Sotto la foglia di fico guardia della laicità della scuola, quello relativo delle scuole dell’infanzia esibita dal ministro in al rispetto del principio di uguaglianza. numerosi convegni sono stati elargiti i finanzia- È su questo terreno che il rischio di ri- menti a tutti gli ordini di scuole, col consenso, be- durre il valore della laicità all’accoglienza, al ninteso, della maggioranza parlamentare. confronto delle diverse identità di appartenenza, Ma la mortificazione più dolorosa inferta al pluralismo delle etnie, è forte e reale. Si trat- dal min. Fioroni alla laicità della scuola la si ri- terà forse di una “sana” laicità (non si sottova- scontra nelle parole indirizzate dal ministro stesso lutano certo i passi compiuti in questi ultimi de- al Comitato degli Insegnanti Evangelici in risposta cenni dalla scuola per facilitare la convivenza alla loro protesta per l’imposizione subita dal di- di identità diverse), ma non si tratta della pro- rigente scolastico di una scuola di Vigodarzere mozione dell’uguaglianza sostanziale tra gli in- (Padova) di accogliere una visita pastorale del ve- dividui nel rispetto della loro libera formazione scovo di Padova in orario scolastico. «Come già individuale a partire dalle singole identità se

60 • critica liberale clericalismo & privilegi l’atteggiamento degli operatori resta quello zionale di Enti qualificati nel campo dell’edu- umanitario di ispirazione cattolica – privilegiato cazione che dovrebbero sostituire le aziende e in più occasioni dal ministro – che tende a ri- le imprese accreditate a livello regionale che at- volgere un’attenzione statica al diverso, che di- tualmente svolgono i percorsi integrati, cui le verso resta nell’immobilità della sua cultura/re- scuole dovrebbero attingere. Quale sarà il li- ligione a meno che non intenda omologarsi “in- vello di laicità di queste agenzie formative? Ci tegrandosi” nella cultura/religione della maggio- sarà un impegno del ministero ad escludere chi ranza, dal momento che l’incontro tra le culture non risponde a parametri che siano garanzia di (non tra gli individui!), secondo il ministro, non laicità, compreso il rifiuto di logiche sparti- può che avvenire sotto l’egida della religione torie? Giacché laicità è libertà da qualsiasi con- cattolica i cui meriti vengono dati per indiscussi, dizionamento, non solo religioso. Sarà ricono- al punto che un suo alto rappresentante se ne può sciuta la libertà degli Organi Collegiali dei sin- ammantare per esercitare un atto di culto nella goli istituti a ricusare agenzie non trasparenti scuola dello Stato, e al ministro pare ottima so- proponendo interventi vagliati direttamente sulla luzione invitare i presenti a subirlo con la sola base del rispetto prioritario dei principi di laicità? libertà di non accettare nel foro tacito della pro- Si è inteso a Caserta il min. Fioroni pa- pria coscienza il “messaggio religioso collegato ragonare l’autonomia scolastica alla libertà di cui a quella presenza” qualora non condiviso. Qual godono le Fondazioni. Ogni scuola dotata di un è l’aspetto culturale di tutto ciò? proprio statuto potrebbe amministrare fondi pub- La non corretta percezione del signifi- blici e privati potendo arricchirsi con donazioni, cato costituzionale di uguaglianza sostanziale si acquisizioni ecc. Ciò che Fioroni ha – è il caso riverbera peraltro in maniera determinante anche di dirlo – candidamente enunciato non è in sé una in altri settori dell’istruzione. Il programma del- novità. È l’estrema conseguenza cui conduce l’Unione ha previsto la durata decennale del- l’autonomia scolastica di berlingueriana me- l’obbligo scolastico nel sistema dell’istruzione, moria, legge a suo tempo contestata fortemente come primo passo per arrivare all’obbligo a 18 da una parte del mondo della scuola che vi ve- anni nella scuola entro la fine di questa legisla- deva in nuce il rischio della frammentazione del tura. È un affermazione di enorme importanza sistema scolastico in monadi più o meno dotate, compiuta dall’Unione nel suo complesso per più o meno fortunate, la via spianata all’equipa- compiere ulteriori passi nell’attuazione del pro- razione scuole pubbliche/scuole private, il rischio getto costituzionale. Ma i fatti sono andati di- di una laicità a macchia di leopardo, essendo le versamente! La recente legge finanziaria, pur scuole in grado di decidere autonomamente sulla stabilendo l’estensione dell’obbligo, lascia in propria offerta formativa… Altro che libertà del vita i “percorsi integrati” della legge Moratti, e, sistema formativo nazionale nel senso inteso dalla peggio, la circolare ministeriale per le nuove Carta costituzionale! La ministra Moratti si è ser- iscrizioni dispone che ci si può “iscrivere” dopo vita dell’autonomia a piene mani, annacquando, la Scuola primaria o all’istruzione superiore o ai mitigando, rinviando, facendo ricadere sulle sin- percorsi integrati, lasciando praticamente in vita gole scuole la responsabilità dell’attuazione di un discriminante “doppio canale” incompatibile provvedimenti impopolari. col principio di uguaglianza ispiratore dell’in- Ugualmente ha fatto il ministero Fioroni nalzamento dell’obbligo per tutti/e nel sistema di in questa prima parte dell’anno scolastico, istruzione. Evidentemente qui si intrecciano nella usando l’espediente dell’autonomia scolastica, sensibilità del ministro l’ottica cattolica della il famoso “cacciavite” che ha lasciato intatta la vecchia formazione professionale discendente legge Moratti. Con la differenza che da un mi- dall’opera di Don Bosco, rappresentata ampia- nistro frutto del programma dell’Unione, vale a mente nel suo partito, e la tutela degli interessi dire di una maggioranza di centrosinistra forma- economici che dominano i percorsi integrati, cari tasi in un momento di ricco dibattito sul senso a gran parte della maggioranza se solo alcune e sul valore della laicità ci saremmo attesi non forze della sinistra radicale hanno osato,invano, un epigono di Luigi Berlinguer, ma un asser- far sentire il proprio dissenso. tore, forse un promotore, di quel principio di- Le previsioni per il futuro anno scola- namico di laicità della scuola in assenza del stico, annunciate verbalmente dal ministero per quale la scuola non può contribuire a formare quanto riguarda il biennio, destano nuove individui liberi, dotati di spirito critico, non pe- preoccupazioni, poiché scavalcano – insieme ad rennemente ancorati ciascuno alla propria cul- altri annunciati provvedimenti – un terzo pa- tura identitaria (di cui ciascuno/a conserverà li- letto, quello della laicità della scuola sotto il beramente memoria e affetti) ma neppure inte- profilo della libertà. Si parla di un elenco na- grati e/o asserviti inconsapevolmente ai valori

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dominanti, sia religiosi sia imposti dal mercato. NON SI CAPISCE. «Sulle coppie di fatto non Per ora il ministro Fioroni pare non ri- c’entra la disuguaglianza, c’entra la libera scelta. spondere a quest’immagine. Il manifesto pro- Se scegli un regime hai certi diritti e doveri, se grammatico del futuro Partito Democratico – per ne scegli un altro non ne hai o ne hai di diversi. quanto se ne sa – accenna alla laicità dell’istitu- Siccome la situazione oggi è già così, non si ca- zione scolastica, ma come a una sorta di vuoto pisce perché si dovrebbero introdurre altre leggi». slogan, mentre rivela il vero affanno dei Ds a ras- (Marcello Pera) sicurare la Margherita che per laicità si intende non generare conflitti di coscienza nei parlamen- CONTRO I DIRITTI UMANI. «Nei nuovi diritti tari sull’obbedienza ai dettami della Chiesa cat- umani gli avversari non sono più gli Stati totali- tolica. Ds e Margherita “in ben altre faccende af- tari, ma proprio la legge e la coscienza, che com- faccendati” non sembrano certo intenzionati a in- portano il riferimento a Dio come legislatore e dicare al ministro Fioroni la via della laicità della giudice, anche quando questo non viene ricono- scuola! Ma gli altri? sciuto». (Gianni Baget Bozzo) IL COMPROMESSO ETICO. «Effettivamente a volte * Antonia Sani è coordinatrice nazionale dell'as- sociazione “Per la scuola della Repubblica”. è come se una parte della sinistra, superati dagli eventi, smarriti nella storia, certi tipici suoi temi come, non so, l’antimilitarismo, come l’anticapi- talismo, approdi per necessità sull’anticlerica- lismo. Quasi che fosse un’ultima buona ragione la bêtise per sentirsi, appunto di sinistra. Così però ci si dimentica di come, invece, la sinistra italiana DI CERTO. «Siamo davvero certi di quanto ap- abbia fondato la sua esistenza propri sul com- pare più ovvio, e cioè che scienza e fede appar- promesso stabilito con il complesso sistema di tengano a universi opposti, quanto meno lontani valori espresso dal mondo cattolico». se non conflittuali? È una sorta di vulgata del lai- (Antonio Polito) cismo contemporaneo che ha prodotto – para- dossalmente d’accordo con i fondamentalismi di PAROLE E LIBERTÀ. «Il matrimonio è un’isti- ogni natura – l’ennesima guerra di religione. (…) tuzione che precorre di alcuni millenni lo stato La sacralità della vita umana deriva per esempio moderno. Ora invece lo stato moderno vuole di certo dal cristianesimo, ma la richiesta di abo- ‘reinventare’ il matrimonio per soddisfare il po- lizione della pena di morte può apparire legittima stmodernismo». e “razionale” tanto agli occhi dei credenti che a (Gorge Weigel, scrittore cattolico americano, quelli dei non credenti». Federico Vercellone. biografo di Wojtyla). Perfino i non credenti potranno affiancarsi alla battaglia per la sacralità della vita, ma faranno LA GRANDE FATICA. Per Fassino il nuovo sog- “di certo” una certa fatica, perché non hanno l’e- getto politico [il partito democratico] dovrà es- sperienza dei cattolici nella difesa della sacralità sere «non solo rispettoso di tutte le chiese e le della vita anche a costo di fare qualche strage, confessioni religiose, ma attento alle loro opi- all’ingrosso e al dettaglio. nioni, spesso capaci di cogliere aspetti della vita dell’umanità che talora la politica fatica a perce- LOTTA DURA – SENZA PAURA – PER LIBERARE pire». Dall’“Unità” dell’1 -2-07. Come non pos- I PRESEPI. «Se si va di questo passo, da qui a siamo essere tutti solidali con Fassino, di fronte qualche anno i cristiani italiani, i cristiani europei alla fatica di percepire? (compresi gli Austriaci), e i cristiani del mondo diventeranno tutti carbonari, tutti facenti parte di QUEL DIAVOLO DI GRILLINI. «Noi dobbiamo una setta segreta caratterizzata non già da una parlare del demonio come dobbiamo parlare forte opposizione ai governi assoluti ma dal pen- dell’inferno che esiste, anche se non sap- siero (sempre più) dominante. Il pensiero (sempre piamo quanta gente ci sia. La sua azione [del più) dominante che allestire presepi, cantare can- diavolo] è evidente, sia per tentare al male, zoncine religiose, esporre crocifissi nelle scuole sia per portare nella testa delle persone pro- negli ospedali e nei tribunali eccetera, vale ad of- getti di peccato, di ribellione a Dio, di odio fendere l’Islam di casa nostra, ad urtare la sen- verso i fratelli e quindi di scassinamento della sibilità di chi cristiano non è, a violare la par con- realtà sociale e della famiglia». dicio religiosa». (Marcello D’Orta) (Cardinale Severino Poletto, 2007) (o 1007?)

62 • critica liberale clericalismo & privilegi laicità crocifissa nicola fiorita - luciano zannotti

In hoc signo vinces, così la leg- persa questa sostanza cristiana». E alla do- 1. genda dice fosse scritto sui labari manda «se un ebreo o un musulmano, senza di guerra di Costantino il Grande raffiguranti polemiche, chiedono di trovare nella scuola una croce. anche un segno della loro fede, è giusto ne- Anche oggi il crocifisso viene bran- garlo?» il cardinale Ratzinger rispondeva: «Si dito contro gli infedeli. La questione del cro- può riflettere sulle condizioni di un simile cifisso rappresenta una delle manifestazioni caso, ponderando bene tutte le differenze che più acute della volontà di difendere una iden- esso comporta. Ma è una questione aperta, tità occidentale sempre più traballante, di dovrei rifletterci in modo più approfondito»1. un’illusione che sembra alimentare solo ipo- Dopo attenta riflessione la diagnosi di crisia e fanatismo. La questione dei simboli, Benedetto XVI appare oggi decisamente più che è a sua volta questione di forte valore pessimistica, ripetendo fino all’ossessione che simbolico, testimonia in modo significativo la democrazia laica caccia Dio in una di- tutta la difficoltà attuale di elaborazione di ca- mensione intimistica, va contro la legge na- tegorie culturali condivise per interpretare la turale, mina la dignità umana ed istituti so- complessità della realtà contemporanea, rin- ciali fondamentali come la famiglia, finisce viando a orientamenti diversi e politiche per scardinare ogni convivenza civile. In un spesso profondamente dissonanti su come discorso del dicembre scorso il pontefice ha fronteggiarla. Il fatto è che il crocifisso ha sintetizzato molto chiaramente il proprio pen- perso il suo significato unificante e che la lai- siero partendo dalla concezione che egli ri- cità va con fatica affermandosi, ma la Chiesa tiene prevalente di laicità, intesa «come esclu- cattolica ha deciso di non arrendersi a questa sione della religione dai vari ambiti della so- evidenza. cietà e come suo confino nell’ambito della co- Già con il papa polacco si è assistito scienza individuale». La laicità si sostanzie- al chiaro disegno di ridare vitalità a una dot- rebbe così a suo parere in una «totale sepa- trina, prima ancora che per il suo contenuto, razione tra lo Stato e la Chiesa» (che appare per la funzione che essa dovrebbe assolvere peraltro quanto mai ipotetica e improbabile), nel serrare le fila non solo del mondo catto- in un sistema dove la Chiesa romana non po- lico in una situazione di crisi italiana ed eu- trebbe intervenire sulle tematiche sociali sulle ropea. Benedetto XVI accentua, se possibile, quali avrebbe invece molto da dire e che ine- la tendenza storica della Chiesa romana ad vitabilmente finirebbe per comportare anche alimentare il sogno di un ritorno ad una so- «l’esclusione dei simboli religiosi dai luoghi cietà organicamente cristiana, arricchendo pubblici». Alla base di questa idea, definita questa prospettiva delle ferme convinzioni fi- da Benedetto XVI «l’emblema qualificante losofiche e teologiche di cui come colto in- della post-modernità e in particolare della tellettuale è capace e per le quali in fondo è moderna democrazia», «non c’è posto per stato eletto. Dio», per il mistero che trascende la ragione, È comunque interessante rileggere per la legge morale che vale in ogni tempo quanto il cardinale. Ratzinger (novembre ed in ogni situazione. 2004) diceva proprio a proposito del croci- 2. In tre Paesi europei il dibattito in- fisso nelle scuole in un’intervista a cura di torno ai simboli non solo è sfociato in una Marco Politi ripubblicata di recente: il croci- serie di controversie giudiziarie ma è anche fisso resta un punto di riferimento per l’Italia divenuto un argomento di grande rilevanza – egli sosteneva – ma «può darsi che in fu- mediatica. Si tratta della Francia, che ha af- turo si perda la sostanza cristiana in un po- frontato il tema con riferimento al velo isla- polo: allora si potrebbe dire che non c’è mico, dell’Italia, dove invece la questione si questo orientamento comune e magari non si è presentata sotto le vesti della legittimità del- potrebbe più offrirlo negli spazi pubblici. Per l’esposizione del crocefisso negli spazi pub- me sarebbe un passaggio triste e perciò mi blici e della Germania che ha dovuto fare i impegno personalmente perché non vada conti con entrambe le versioni del problema.

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Con percorsi e con soluzioni diverse, affi- e come se il principio di laicità si esaurisse dando in un caso al legislatore e nell’altro alla nella mera tutela del pluralismo religioso; in- Corte Costituzionale il gravoso compito di fine, il Tribunale di Bologna, ha ritenuto che pronunciarsi, sia la Francia che la Germania il crocefisso possa assumere un significato hanno utilizzato questa vicenda per riflettere rappresentativo solo per i cristiani, non po- sulla propria versione di laicità, dimostran- tendo apparire agli occhi dei non credenti o dosi sensibili alla necessità di aggiornare i dei non cristiani altro che un non-simbolo e propri principi fondamentali in virtù della mu- dovendo essere considerato da questi ultimi tata composizione della società e della sua come un semplice arredo «del tutto marginale nuova complessità. In Italia, al contrario, il sia per l’ingombro che per la visibilità». disinteresse del legislatore e la prudenza della Tale ultima affermazione sembra chiu- Corte Costituzionale hanno stimolato l’ipe- dere una vera e propria fiera dei paradossi, in rattivismo di alcuni giudici di merito e hanno cui il crocefisso, dopo avere assunto i signi- prodotto risultati tanto discutibili quanto ficati più disparati, diviene tutto d’un tratto preoccupanti. un non-simbolo, o meglio un oggetto capace Dopo la scelta della Corte Costituzio- di transitare dalla categoria arredo alla cate- nale di non pronunciarsi sulla questione, una goria simbolo a seconda dei soggetti che lo parte della giurisprudenza di merito si è as- osservano. Paradosso, invero, fondato su basi sunta il compito di difendere la presenza del alquanto traballanti, se è vero che esso nasce crocefisso negli spazi pubblici. Al di là delle da una chiara forzatura operata dal Tribunale questioni tecniche e delle schermaglie for- di Bologna, cui va ricordato che se pure il mali, le argomentazioni dei numerosi prov- crocefisso non è “il” simbolo in cui si rico- vedimenti che sono stati emanati in questa di- nosce una parte della popolazione, ciò non rezione ruotano sostanzialmente intorno a due comporta, e non si vede perché dovrebbe, che profili: la continua rimodulazione del signifi- il crocefisso cessi di essere “un” simbolo e, cato originario del crocefisso e il costante ri- più precisamente, un simbolo religioso. dimensionamento del contenuto giuridico del Questo ardito esercizio esegetico non principio di laicità. Così, il crocefisso è stato è comunque sufficiente a eludere ogni con- descritto addirittura come un simbolo della trasto tra il crocefisso e quel principio di lai- laicità dello Stato, nella famosa sentenza n. cità che viene ampiamente richiamato da tutti 1110/05 del Tar Veneto, ma anche come un i provvedimenti in oggetto. Ma dietro l’elogio simbolo dal valore plurimo dalla sentenza (n. verbale meccanicamente tributato a questo 56/06) con cui il Consiglio di Stato, confer- principio si delinea, pronuncia dopo pro- mando il provvedimento appena citato, ha af- nuncia, un preciso progetto finalizzato a rea- fermato che il crocefisso andrebbe inteso lizzare una sua neutralizzazione di fatto, tanto come simbolo religioso quando viene esposto da potersi affermare che l’esaltazione del va- nei luoghi religiosi e come simbolo dei valori lore laicità è al tempo stesso il portato e la civili di tolleranza e reciproco rispetto quando rappresentazione scenica della sua crisi. viene collocato in luoghi pubblici. Questo processo si sviluppa prescindendo Anche altri provvedimenti meno noti completamente dai dati giuridici che dovreb- hanno proposto la propria discutibile trasfi- bero in astratto rappresentare i punti fermi di gurazione del crocefisso. Nel rigettare tre di- ogni costruzione teorica relativa alla laicità e versi ricorsi finalizzati ad ottenere la rimo- conduce inevitabilmente non ad una sua ri- zione dei crocefissi dai seggi elettorali2, il Tri- lettura ma ad un suo progressivo svuota- bunale di Napoli ha definito il crocefisso mento, se è vero che esso, nella visione com- quale simbolo in cui «notoriamente si identi- plessiva che emerge dai provvedimenti citati, fica ancora oggi … la larga maggioranza dei non garantisce né la separazione degli ordini, cittadini italiani», dimenticando però che il né l’imparzialità della pubblica amministra- criterio della maggioranza è inutilizzabile in zione, né l’equidistanza nei confronti delle di- questa sede, in quanto esplicitamente abban- verse confessioni religiose e nemmeno più un donato dalla Corte Costituzionale a partire effettivo pluralismo religioso dato che – come dalla sentenza n. 440/95; il Tribunale di L’A- afferma il Tar Veneto – esso deriva ed è rap- quila, invece, ha preferito proporre una vi- presentato dal cristianesimo. sione incentrata sul carattere culturale che Ne viene fuori una laicità versione avrebbe assunto il crocefisso, come se il plu- Ikea che ogni operatore giuridico può mon- ralismo tutelato nel nostro paese fosse solo tare e smontare a seconda delle proprie esi- quello religioso e non anche quello culturale genze, una laicità sostanzialmente inutile che

64 • critica liberale clericalismo & privilegi non serve più a niente ed a nessuno. O, per non è segno di “sana laicità”, ricorda Bene- meglio dire, serve solo a rivestire di parole detto XVI, il rifiuto alla comunità cristiana e nuove i rimasugli di confessionismo statale e, a coloro che legittimamente la rappresentano magari, a fornire la cornice più idonea per in- del diritto ad affermare e difendere i grandi trodurne di più moderni ed efficaci. valori perché essi, prima ancora di essere cri- A fronte di un quadro dalle tinte così stiani, sono umani. fosche, vanno registrati alcuni provvedimenti Vale la pena infine ricordare che nello più recenti che sembrano produrre una salu- stesso discorso di Verona il papa ha accen- tare inversione di tendenza. Se il Tar lom- nato anche alla questione dell’eccezione ita- bardo (sentenza n. 603/06) e la Corte di Cas- liana dei rapporti fra Stato e Chiesa che in sazione (sentenza n. 15614/06) cominciano ti- questi giorni di acceso dibattito sui cosiddetti midamente a smantellare le argomentazioni Dico è tornata al centro dell’attenzione: «L’I- utilizzate dalla giurisprudenza neo-confessio- talia di oggi si presenta a noi come un ter- nista, restituendo valore religioso al croce- reno profondamente bisognoso e al contempo fisso e valore giuridico alla laicità, una presa molto favorevole» per la testimonianza cri- di posizione più netta può ritrovarsi nel prov- stiana, egli ha sottolineato. «La Chiesa e i cat- vedimento con cui il Presidente della Corte tolici sono chiamati a cogliere questa grande di Appello di Perugia, in data 10.4.06, di- opportunità, e anzitutto ad esserne consape- chiara di non poter procedere alla revoca di voli. Il nostro atteggiamento non dovrà mai un presidente di seggio che aveva rimosso il essere, pertanto, quello di un rinunciatario ri- crocefisso, in quanto nessuna norma impone piegamento su noi stessi: occorre invece man- la presenza di tale simbolo nei seggi eletto- tenere vivo e se possibile incrementare il no- rali, rilevandosi piuttosto l’esigenza di garan- stro dinamismo, occorre aprirsi con fiducia a tire che tale luogo resti uno spazio assoluta- nuovi rapporti, non trascurare alcuna delle mente neutrale. E, infine, il Consiglio supe- energie che possono contribuire alla crescita riore della Magistratura, chiamato a decidere culturale e morale dell’Italia». Nell’occasione sulla richiesta di sospensione dalle funzioni Benedetto XVI ha ripetuto che «la Chiesa non del dott. Tosti, afferma chiaramente (ordi- è e non intende essere un agente politico», su- nanza 23.11.06) che la richiesta di rimozione bito dopo precisando che essa ha però «un in- del crocefisso dalla aule giudiziarie ripetuta- teresse profondo per il bene della politica» e mente avanzata da Tosti non può considerarsi che perciò è pronta a offrirle «il suo contri- manifestamente infondata. Di grande rilievo buto specifico»: d’altra parte – dice sempre il appaiono alcuni passaggi contenuti in que- pontefice - la fede purifica la ragione e l’aiuta st’ultimo provvedimento, specie laddove si ad essere meglio se stessa; «con la sua dot- afferma la netta contrarietà ad ogni appro- trina sociale, a partire da ciò che è conforme priazione statuale di un simbolo religioso alla natura di ogni essere umano, la Chiesa quale il crocefisso e l’insanabile contrasto tra contribuisce a far sì che ciò che è giusto possa una norma che ne disponesse l’esposizione e essere efficacemente riconosciuto e poi anche la piena applicazione dei principi di libertà re- realizzato». ligiosa e laicità. Sapranno il mondo laico e le istitu- 3. L’accusa di essere senza identità, zioni laiche reagire al soffocante abbraccio di senza radici, relativista, è stata in più occa- questa “speciale attenzione”? sioni rivolta al continente europeo da Joseph Ratzinger. La croce e la resurrezione del Cristo sono al centro della predicazione e * Nicola Fiorita e Luciano Zannotti sono docenti della testimonianza cristiana, ha spiegato Be- di Diritto Ecclesiastico e Canonico nell’Università nedetto XVI intervenendo al IV Convegno di Firenze. nazionale della Chiesa italiana tenutosi a Ve- rona nell’ottobre dello scorso anno. Voler cancellare questo simbolo della fede significa NOTE per il pontefice mutilare il messaggio del Van- gelo e svuotare secoli di storia in ciò che la 1 Dibattito sul laicismo, a cura di E. Scalfari, Ve- storia ha di più autentico: non è espressione rona, Mondadori, 2005, pp. 167-168. 2 Tribunale di Bologna, ordinanza del 24 marzo di laicità ma di laicismo l’ostilità ad ogni 2005; Tribunale di L’Aquila, ordinanza del 31 forma di rilevanza politica e culturale della marzo 2005; Tribunale di Napoli, ordinanza del 26 religione e in particolare alla presenza di ogni marzo 2005. Tutti i provvedimenti citati nel testo simbolo religioso nelle istituzioni pubbliche; possono essere letti in www.olir.it.

gennaio-marzo 2007 • 65 sartori stazione termini: lo zelo frustrato mirella sartori

hissà se l’idea gli era balenata già e Costituzione, Libera Uscita, Ernesto de Mar- Cdurante i giorni della lunga tino, Liberalcafè, Sinistra Libertaria, Veneto li- agonia, quando la notizia dell’avvenuta morte del berale, Giordano Bruno, Critica liberale, G. Ta- Papa ogni tanto rimbalzava nei vari luoghi della vani Arquati, UAAR, I Ghibellini, Sinistra Libe- città e poi veniva smentita; oppure in occasione rale, Federazione umanista europea, G.A.MA.DI., dei grandi funerali, quando la presenza di tanti Democratici Solidali Liberali, CRIDES, Italia- Capi di Stato dava lustro alla raggiunta capacità laica, Società laica e plurale, Azione Liberalso- romana di far fronte in tutta sicurezza al grande cialista, Insegnare, NO GOD, Gioventù Liberale avvenimento. O forse, ancora, l’idea era già in- Europea, Salon Voltaire... Non resteranno a sita in fase di programmazione dell’urbanistica lungo soli i primi firmatari. Arriveranno adesioni romana, quasi a far concorrenza a quell’urbanista alla protesta da tutta Italia e da Paesi stranieri e papa dal nome di Sisto V. Gli stravolgimenti del molto rappresentative. primo determinarono la splendida Roma che oggi Ma gli italiani tutti ne vengono a co- abbiamo. Quelli del secondo (per parlare soltanto noscenza il 9 aprile. Un Comunicato Ansa degli stravolgimenti, perché tutte le altre opere informa che «nelle prossime settimane la stazione del Nostro non sono tema di queste note) sono Termini diventerà “Stazione Giovanni Paolo II”. invece una Galleria Colonna che diventa galleria Lo ha detto il sindaco di Roma Walter Veltroni Alberto Sordi, un Teatro Quirino trasformato in spiegando che, dopo l’elezione del nuovo Papa Gassman, una statua del napoletanissimo Totò “si concorderà con la Santa Sede i passaggi at- nella piazza del romanissimo Cola di Rienzo, una traverso i quali la stazione potrà assumere un Stazione Termini che diventa Stazione Giovanni volto che richiami fortemente il messaggio di un Paolo II. Troppo poco per far vincere il sindaco Papa che è stato Pontefice della Conoscenza, del sul papa, qualche possibilità forse nel futuro con dialogo, del viaggio”». Inizia una ridda di lettere altre ridenominazioni. ai giornali, di mails ai siti delle associazioni La notizia, in qualsiasi momento fosse laiche, di richieste di spiegazioni. La trascrizione nata l’idea, viene comunicata il 5 aprile del 2005 stenografica del Verbale della seduta del 5 aprile in occasione di una seduta straordinaria del Con- del Consiglio Comunale non è stata ancora re- siglio Comunale di Roma dedicata alla comme- datta e nessuno ritiene necessario od opportuno morazione del Pontefice appena defunto. Ce lo rendere note le modalità della decisione. Un in- dice la trascrizione stenografica del Verbale, treccio di voci racconta di comunicazione del Sin- nella quale si legge che alla fine del suo dire il daco, di delibera comunale, di votazioni, di Sindaco di Roma comunica che «intende pro- questo o di quel consigliere che si è astenuto o porre alle Ferrovie dello Stato di intitolare la che è uscito per non votare a favore... Anche la Stazione Termini a Giovani Paolo II»... «Se- Consigliera Franca Eckert Coen, la delegata del guono folti e commossi applausi dell’Assemblea Sindaco per la “Consulta per la libertà di pen- Capitolina». siero e la laicità delle istituzioni del Comune di Immediata la reazione di molte Asso- Roma” non è in grado di fornire spiegazioni alle ciazioni laiche italiane che escono il 7 aprile con sue associazioni. Quando queste si riuniscono, il un primo comunicato stampa dal titolo Appello 12 Aprile, redigono unanimemente un documento dei laici italiani: la stazione Termini è di tutti. che inoltrano al Sindaco Valter Veltroni: «La de- Significativa degli umori del momento appare cisione di intitolare a Giovanni Paolo II la sta- soprattutto la frase finale: «Le organizzazioni zione centrale “Termini” della capitale della Re- che, tra le altre, firmano questo appello e che pubblica italiana non è che il culmine, davvero fanno attualmente parte della “Consulta laica” eccessivo, di un crescendo di delirio idolatrico da del Comune di Roma, annunciano che, se la de- cui l’intera società italiana è investita in questi cisione di intitolare la stazione Termini a Gio- giorni. Sull’onda di un servilismo e di un’eccita- vanni Paolo II sarà confermata, si ritireranno da zione mediatica e politica senza precedenti, si tale organismo. Seguono le firme di Ekedea, smarrisce ogni memoria del carattere laico delle Ecumenici, Democrazia liberale, Altrevie, Giu- istituzioni, del profondo pluralismo culturale, po- stizia e Libertà, Studi Storici T. Crudeli, Scuola litico e religioso della società in cui viviamo, del

66 • critica liberale clericalismo & privilegi carattere estremamente controverso, perfino per pere se siete d’accordo, in tal caso fisserò un ap- gli stessi cattolici, dell’eredità del defunto Papa. puntamento e voi poi sceglierete i rappresentanti Si è perso in questi giorni, soprattutto, ogni ri- che parteciperanno all’incontro». spetto per i milioni di cittadini che dissentono Appare evidente che il Sindaco non dalle opinioni e dalle convinzioni di questo Pon- coglie il punto nodale della questione: non è sol- tefice. Riteniamo che, quanto meno, decisioni de- tanto l’“affezione” al nome Termini – sia pure stinate a segnare a tempo indeterminato il volto testimoniata da un notevolissimo numero di di Roma dovrebbero essere assunte solo una messaggi – a causare i pareri negativi di intel- volta esaurita l’attuale ondata emotiva. La Con- lettuali, cittadini e associazioni di tutta Italia e sulta laica, che è stata istituita presso il Comune di varie parti del mondo; è invece la convinzione di Roma per affermare e difendere i valori co- che il nome di un Papa (sia esso aggiunto a stituzionali della laicità, nel deprecare anche la quello di Termini o unico) possa contribuire a mancata consultazione, chiede al sindaco di far apparire la città di Roma una appendice della Roma un’immediata risposta a questo docu- Città del Vaticano e non la capitale della Re- mento e un urgente incontro». pubblica italiana. Ma la lettera del 3 maggio che In quei giorni, purtroppo, il sindaco di esprime tali considerazioni probabilmente non Roma è molto impegnato. Non ha tempo per in- raggiunge il sindaco. Anche questa è firmata contrare la sua Consulta e, a quanto appare, dalle associazioni della Consulta, sempre in at- neanche per un contatto telefonico di chiari- tesa di essere consultate o almeno informate. Im- mento con la sua Consigliera Addetta che an- perterrite, alcune – non tutte ormai, soltanto cora nulla è in grado di spiegare. Eppure, se non quelle che verranno da quel momento definite con lei, del problema si parla in Campidoglio, le “dissidenti della Consulta” – scrivono ancora se il Capo Ufficio Stampa ritiene di dover ri- a Franca Eckert Coen e al sindaco Walter Vel- spondere con un comunicato sul “Corriere della troni, autosospendendosi e facendo notare come Sera” il 19 aprile: «Le lettere pubblicate nei l’Appello abbia «smosso l’opinione pubblica e giorni scorsi e i pareri che si sono intrecciati trovato finora l’adesione di ben 120 Associazioni sulla decisione di intitolare la Stazione Termini e di 2.753 cittadini. Moltissimi altri hanno di- a Papa Giovanni Paolo II dimostrano quanto i rettamente fatto conoscere al Sindaco il loro dis- romani siano legati alla loro città. Colpisce ve- senso su questa improvvida e affrettata deci- dere che chi nutre perplessità su questa decisione sione. Fino ad oggi, il Sindaco né ha trovato il le ha innanzitutto perché non vuole perdere quel tempo di risponderci né ci ha voluti incontrare, nome, “Termini”, che richiama la storia di dimostrando concretamente il suo disinteresse Roma, che ormai fa parte dell’ identità della città per la stessa Consulta, da lui voluta e istituita. e della consuetudine di milioni di persone, che Paradossalmente il Sindaco, invece, ha risposto è conosciuto in tutto il mondo. È allora il caso per iscritto a singoli cittadini che gli avevano di chiarire che nella proposta avanzata dal sin- fatto pervenire le loro individuali proteste». daco, fatta propria da Trenitalia, il nome “Ter- Finalmente una delegazione delle Asso- mini” non è affatto destinato a sparire. Tutt’altro: ciazioni, guidata dalla Consigliera Franca Eckert quella dicitura rimarrà e ad essa si affiancherà Coen, incontra il Dr. Verini. Questi dimostra il nome di Giovanni Paolo II, un po’ come ac- l’inconsistenza delle accuse di mancanza di sen- cade all’aeroporto di Fiumicino, che resta tale sibilità verso le problematiche laiche rivolte al anche aggiungendo il nome di Leonardo Da Comune. Infatti dal verbale della riunione (30 Vinci. Nulla dunque si perderà, ma sarà, piut- maggio 2005) si può evincere, fra altre impor- tosto, un arricchimento. Paolo Soldini». tanti considerazioni, che «il Comune deve te- Alle associazioni della Consulta co- nere sempre conto delle più diverse sensibilità, munale, invece, arriva la seguente comunica- incluse quelle in antitesi rispetto al pensiero zione firmata da Franca Coen: Roma 29.04.2005 laico; proprio il giorno precedente Veltroni si (mancato invio per problemi del computer). era apertamente schierato per il Sì, rispetto ai «Visto che il Sindaco ha un’agenda molto fitta, referendum oltrepassando, in tal caso, il suo tornerà oggi dagli U.S.A., fra due settimane ruolo istituzionale; la proposta (del nuovo nome andrà in Israele e in giugno in Cina, il suo capo della Stazione Termini) non ha carattere deci- segreteria Walter Verini, la persona più vicina a sionale come espresso dai dissidenti della Con- lui per le questioni di ordine politico, propone sulta, per la quale non è stata richiesta appro- di incontrarsi con alcuni rappresentanti (non più vazione ufficiale da parte della Giunta né del di tre) della Consulta per iniziare un chiarimento Consiglio comunale; ora la proposta è nelle mani riguardo alla proposta di intestazione della sta- delle Ferrovie dello Stato che hanno la titolarità zione Termini a Giovanni Paolo 2°. Fatemi sa- per decidere se portare avanti l’idea o meno;

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questo incontro vuole essere propedeutico ad vani Arquati e l’Uaar. Per il 13 gennaio l’Uaar uno successivo con il Sindaco. L’idea è quella organizza una manifestazione a Termini, ma alla di approntare insieme un programma sulle te- sua vigilia il sindaco – molto pressato dal con- matiche specifiche della Consulta». Inoltre: «Su sigliere comunale della sinistra diessina, Roberto istanze di tipo laico, come l’intitolazione di una Giulioli, fa una improvvisa e inaspettata marcia strada a Monti e Tognetti, il dott. Verini ha ma- indietro e, com’è ormai costume solito di molti nifestato apertura e pur rimanendo le parti sulle politici, afferma di non essersi espresso bene. reciproche posizioni, riguardo alla titolazione Non aveva mai voluto “intitolare” ma soltanto della stazione, si è concordato sull’utilità dello “dedicare “ la Stazione al papa. Nonostante che scambio di opinioni, auspicando una sempre la smentita alle sua parole sia scritta a lettere di maggiore collaborazione». marmo sulle stele. Le Associazioni laiche ov- Da quel giorno nessuna notizia, nessun viamente si dichiarano insoddisfatte di questa incontro, pare evidente che il Sindaco si sia reso ambiguità. Pretendono di sapere come sono an- conto di aver fatto un passo affrettato, che la cit- dati davvero i fatti e collaborano ad una raccolta tadinanza non lo segue, che il suo gesto è stato di firme per una interrogazione comunale di ini- interpretato solo come una piaggeria verso le au- ziativa popolare, promossa dal radicale Stade- torità vaticane. Da qui un passo indietro silen- rini, con la quale si intende chiedere «quale ruolo zioso. Non ci si pensa più. abbia avuto il Comune di Roma, se siano stati Venti mesi dopo, nell’atrio della Sta- spesi fondi pubblici, quali conseguenze pratiche zione Termini, due grandi obelischi pubblicitari comporterà la dedica, se le stele sono perma- cambiano improvvisamente veste e appaiono nenti o temporanee...». Ma il sindaco, così poco con la scritta “chiarissima” (come l’ha definita attento addirittura ai doveri verso la sua “Con- “L’Osservatore Romano”) STAZIONE TER- sulta”, risponderà? MINI - GIOVANNI PAOLO II. È sabato 23 di- Se i laici protestano, il Vaticano non è cembre 2007, è in corso una tre giorni di scio- da meno. Anzi, dimostrando molta ingratitudine, pero dei giornalisti. Chi guarda il telegiornale arriva ad attaccare il sindaco, ossequioso ma non regionale vede il Sindaco – un po’ triste, pare – fino in fondo, e ironizza: Veltroni «ha a sua volta accanto a due cardinali e ad altri personaggi. Il colto l’occasione di una lettera di un cittadino commento del giornalista di Rai Regione è fret- per chiarire il suo pensiero su di un equivoco la- toloso, non si coglie chiaramente. “L’Osserva- sciato proliferare per troppo tempo, la cerimonia tore Romano” esce con l’annuncio della nuova avvenuta il 23 dicembre scorso, alla presenza del intitolazione della Stazione Termini a Giovanni card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e del Palo II. Ricominciano le proteste. Il 27 dicembre card. Vicario Camillo Ruini, al di là delle con- le associazioni laiche di Roma, facenti parte vinzioni degli stessi partecipanti, aveva il signi- della Consulta comunale e non, si autoconvo- ficato di una semplice dedica, materializzata at- cano, si firmano “Assemblea delle associazioni traverso la posa di due stele. Per inciso – con- laiche romane” e denunciano: «La Consulta per tinua la nota vaticana – le stele recano la scritta, la libertà di pensiero e la laicità delle istituzioni, chiarissima, “Stazione Termini-Giovanni Paolo istituita dal Comune di Roma, non è stata nem- II”. Ciò nonostante – rileva “L’Osservatore” – meno consultata in materia; anzi, non ha avuto Termini non si chiamerà “Stazione Giovanni nemmeno una risposta quando ha richiesto al Paolo II” né “Stazione Termini-Giovanni Paolo Sindaco, oltre un anno e mezzo fa, una chiari- II”. Avevamo tutti capito male». ficazione in merito. Il 23 dicembre sarà ricor- Insomma una bella gaffe di Vetroni, che data a Roma come una data infausta per la lai- si inimica tutti. Ora non gli resta che adeguare cità e la democrazia delle istituzioni... richiede la scritta sulle stele alla sua ultima versione di la convocazione di una riunione straordinaria del “semplice dedica”. Consiglio comunale per dibattere pubblicamente Nel frattempo tutto questo poco edifi- questa improvvida decisione». Il 28 dicembre, cante episodio di storia patria un risultato posi- «considerando assolutamente inutile la posizione tivo lo ha portato: ha evidenziato l’inutilità della di membri in una Consulta che si è rivelata una Consulta laica di origine veltroniana e l’ha fatta struttura di imbonimento della laicità stessa, esplodere. Ma il laicismo a Roma sta altrove. In- piuttosto che della sua promozione», sei asso- fatti è nata una nuova ed autonoma Consulta ro- ciazioni dichiarano la loro uscita «irrevocabile mana per la laicità delle istituzioni. dalla Consulta stessa». Le firme sono di: Italia- laica.it, Giordano Bruno, Società laica e plurale, Crides, Ekedea, Fondazione Critica liberale. Con * Mirella Sartori è responsabile di www.italialaica.it, comunicati separati escono anche la Giuditta Ta- il sito dei laici italiani.

68 • critica liberale clericalismo & privilegi ricca chiesa in prodigo stato gianluca polverari

imparzialità e l’equidistanza Tracciare un quadro riassuntivo che L’ dello Stato nei confronti delle or- dia conto della quantità di denaro pubblico ganizzazioni religiose, delle loro strutture as- che affluisce nelle casse delle organizzazioni sociative e dei loro organismi rappresentativi, di matrice cattolica nel nostro Paese appare costituiscono senza dubbio uno dei più signi- impresa proibitiva. Le difficoltà, piuttosto che ficativi banchi di prova per quel principio di nella ricerca delle singole disposizioni nor- laicità che, qualificato dalla magistratura co- mative che a livello regionale e nazionale au- stituzionale come fondamentale per il nostro torizzano spese a favore di organismi di im- ordinamento, appare ancora ampiamente di- pronta religiosa, risiedono essenzialmente satteso da numerose disposizioni legislative. nella sinteticità e nella scarsa esaustività dei Le difficoltà connesse ad una sua più puntuale documenti di bilancio degli enti territoriali re- individuazione giuridica sono in larga parte gionali e di quelli nazionali, laddove i capi- ascrivibili non solo alla sopravvivenza di una toli di spesa e le singole unità previsionali di normativa di epoca fascista fondata sul rico- base, ovvero l’insieme organico delle risorse noscimento della religione cattolica come reli- finanziarie affidate a singoli centri di respon- gione di Stato e ad una giurisprudenza in ma- sabilità amministrativa, non possono essere teria di libertà religiosa per troppi anni esitante dettagliati al punto da rendere conoscibile la quando non manifestamente contraddittoria, destinazione ultima di gran parte dei fondi di- ma anche alla evidente ritrosia del legislatore sponibili. E così il documento tecnico recante a porvi mano in modo autorevole e duraturo, lo stato di previsione delle spese della Fi- in ragione forse della mai sopita tendenza della nanziaria 2007 della Regione Lombardia, per classe politica italiana ad accreditarsi come in- esempio, pur recando fra i singoli descrittori terlocutrice privilegiata, quando non subal- voci come “spese per il potenziamento dei terna, nei confronti delle gerarchie vaticane. Al servizi socio-educativi per l’infanzia, i disa- di là delle incertezze del quadro normativo, bili e la promozione associazionismo fami- un aspetto ineludibile su cui riflettere è rap- liare”, “finanziamento ad enti ed associa- presentato proprio dalla considerevole quan- zioni”, “contributi a scuole materne non sta- tità di fondi pubblici messi a disposizione tali”, “buoni scuola” o, ancora, “contributi per delle strutture organizzative dell’universo cat- interventi su scuole dell’infanzia di enti pri- tolico da parte dei diversi livelli di governo vati senza scopo di lucro”, nulla dice in or- del nostro Paese, dallo Stato agli enti regio- dine ai beneficiari effettivi di detti volumi di nali, e che, nel contesto non certo florido dei denaro pubblico, perlopiù individuati attra- conti pubblici italiani, sembra costituire un verso circolari amministrative. Anche con ri- elemento pressoché immodificabile della no- ferimento ai finanziamenti statali destinati stra contabilità pubblica. Dall’otto per mille alla Chiesa cattolica ed alle sue strutture, il ad alcune misure di defiscalizzazione, dalle quadro appare assai complesso; agli strumenti retribuzioni dei cappellani militari a quelle di natura concordataria, come l’otto per mille, degli insegnanti di religioni, dalla quasi totale che presentano puntuali forme di rendiconto esclusione dal pagamento dell’imposta co- e che talvolta sono accompagnati anche da munale sugli immobili al finanziamento di- dettagliate relazioni al Parlamento, devono retto degli oratori, dai fondi per le scuole pri- essere sommate altre misure che, nascoste tra vate fino alle norme ad hoc che hanno assi- le righe dei bilanci, appaiono discutibili per- curato provvigioni ad istituti di ricerche, sino quando se ne giustifichi l’esistenza ad- luoghi di cura o strutture sanitarie di tipo con- ducendo la meritevole funzione sociale eser- fessionale, l’insieme inestricabile dei provve- citata dalle organizzazioni ecclesiastiche (dal dimenti che, a vario titolo, contribuiscono a finanziamento diretto di Radio Maria, di- sovvenzionare il mondo cattolico appare forse sposto dalla finanziaria 2005, a quello per la privo di una fisionomia coerente ma tale da dotazione dei servizi idrici dello Stato della delineare aspetti di evidente privilegio e Città del Vaticano, per un importo pari, per il forme autentico confessionalismo religioso. solo 2004, a 25.000.000 di Euro).

gennaio-marzo 2007 • 69 polverari

Dopo avere delineato nel secondo rap- In materia di scuola, nodo fra i più de- porto sulla laicità, un primo, sommario licati dei rapporti Stato Chiesa cattolica visto quadro delle principali misure di sostegno fi- il disposto costituzionale che stabilisce piena li- nanziario che la normativa statale garantisce bertà degli enti e dei privati di istituire scuole alla Chiesa cattolica ed agli enti ad essa le- ed istituti di educazione ma senza oneri per la gati, si è ritenuto quest’anno di dover valu- casse pubbliche, il documento di bilancio di- tare – anche alla luce del cambio di maggio- spone stanziamenti a favore delle scuole non ranza nel frattempo determinatasi – le even- statali per complessivi 101.008.408 di euro, tuali novità introdotte nell’ambito del bilancio cifra di cui beneficeranno principalmente pro- di previsione per l’esercizio finanziario 2007, prio gli istituti confessionali. Peraltro occorre ovvero del documento che accompagna la rilevare come detto finanziamento risulti lar- legge di bilancio e che reca gli impegni di gamente ridimensionato rispetto agli anni pre- spesa previsti per singole aree di responsabi- cedenti, laddove una circolare del Ministero lità amministrative. Si tratta di voci che ne- dell’Università e della Ricerca del marzo cessitano il più delle volte, per il concreto 2006, uno degli ultimi atti dell’esecutivo Ber- esercizio di spesa, di circolari o di decreti ap- lusconi, avente ad oggetto proprio i contributi plicativi e che, come tali, possono fornire in- alle scuole non statali, aveva disposto l’ero- dicazioni di massima sull’orientamento dei gazione per il solo 2006 di ben 532.310.844 volumi di spesa. di euro. Note dolenti, viceversa, si registrano In ordine alla quota parte dell’otto per in ordine all’insegnamento della religione cat- mille del gettito Irpef, ovvero al più rilevante tolica, poiché la spesa prevista per il com- tra i cespiti di derivazione concordataria, si parto, pari a 561.108.401 di euro, registra un evince che per il 2007 sono stati stanziati, significativo aumento rispetto ai 477.735.207 quale contributo da versare alla Conferenza di euro erogati nel 2004. Si segnala inoltre Episcopale Italiana, 898.000.000 di euro a ti- come, nello stato di previsione del Ministero tolo di anticipo e 102.000.000 di euro a titolo dell’Università e della Ricerca, ai sensi della di conguaglio, cifre che segnalano certamente legge 293/2003, siano previsti, quali contri- il sensibile aumento delle scelte espresse a fa- buti ad enti, istituti, associazioni, fondazioni vore della Chiesa di Roma, ma che confermano ed altri organismi di ricerca, 11.314.000 di come sia proprio del meccanismo di redistri- euro, presumibilmente destinati a rifinanziare buzione dei fondi derivanti dalle scelte non come avvenuto in passato anche l’Istituto di espresse dai contribuenti italiani a far lievitare Studi politici San Pio V di Roma. A sua volta, considerevolmente il volume complessivo del nel medesimo stato di previsione, ai sensi finanziamento. Immutato, viceversa, è il con- della legge 243/1991, sono previsti contributi tributo da corrispondere al Fondo edifici di per le Università non statali legalmente rico- culto, fermo a 1.807.599 di euro, destinato so- nosciute – parte delle quali di impronta con- prattutto alla costruzione di chiese cattoliche. fessionale – per 142.883.000 euro. Relativamente alla quota parte dell’otto per Sempre in materia di ricerca, si può mille destinata allo Stato, è disposto lo stan- aggiungere che nello stato di previsione del ziamento di 52.000.000 di euro destinati ad in- Ministero della Salute, con riferimento agli terventi straordinari per il contrasto alla fame stanziamenti a sostegno alla ricerca scienti- nel mondo, le calamità naturali, l’assistenza ai fica a favore di istituzioni sociali private, non rifugiati e la conservazione di beni culturali se- appaiano del tutto nuovi i trasferimenti di- condo modalità che saranno individuate da sposti per servizi pubblici in regime conven- successivi decreti ministeriali. A tal riguardo zionale a favore dell’ospedale Casa Sollievo occorre rilevare come il decreto del Presidente della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, del Consiglio per il riparto della quota dell’otto per un totale di 20.000.000 di euro, e della per mille dell’Irpef di competenza statale per Fondazione “Centro San Raffaele del Monte l’anno 2006, ovvero uno dei primi provvedi- Tabor”, per 1.000.000 di euro. Anche per la menti adottati dal Governo Prodi, abbia di- fornitura dei Servizi Idrici dello Stato della sposto, stante l’esiguità dei fondi a disposi- Città del Vaticano, graziosa concessione di- zione, solo interventi di contrasto alla fame nel sposta dalla finanziaria del 2004, è previsto mondo, per un importo pari ad euro anche per il 2007 da parte del Ministero delle 4.719.586,80, escludendo quindi misure di so- Infrastrutture uno stanziamento di 4.000.000 stegno per la ristrutturazione di chiese, con- di euro. Inoltre, in materia di sicurezza so- venti, università confessionali ed istituti di cul- ciale dei dipendenti vaticani e dei loro fami- tura religiosa. liari, il bilancio di previsione, ai sensi della

70 • critica liberale clericalismo & privilegi legge 244/2003, dispone l’erogazione di l’operato dei pubblici poteri. In fondo, se non 3.033.287 di euro, somma decurtata di due fosse sufficiente il rispetto del principio di lai- terzi rispetto a quanto previsto dalle finanziarie cità dello Stato per suggerire trasparenza nella precedenti ed in ogni caso da suddividere con spesa pubblica, basterebbe l’elementare ri- altre categorie di pensionati, ma pur sempre di chiamo ai fondamenti della democrazia. un certo rilievo. Inoltre, nello stato di previ- sione del Ministero dell’interno, al fine di ga- rantire l’assistenza morale e spirituale del per- * Gianluca Polverari è Segretario parlamentare sonale appartenente all’amministrazione della con mansioni di documentarista presso il Senato pubblica sicurezza, è previsto per il solo 2007 della Repubblica, giornalista, collaboratore di uno stanziamento di 1.057.000 euro, mentre “Confronti” e di “Critica Liberale”. nelle pertinenze del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, ai sensi della legge 903/1973, sono assegnati 3.033.287 di euro per il fondo di previdenza del clero e dei mi- nistri delle altre confessioni religiose. Nel documento di previsione, vice- versa, manca del tutto il riferimento alle mi- sure per il potenziamento della strumenta- zione tecnologica del settore della radiofonia, che, con la finanziaria 2005 avevano consen- tito a Radio Maria ed a Radio Padania, uniche emittenti ammesse al finanziamento, di bene- ficiare di fondi per 1.000.000 di euro. Se un’analisi in controluce del bi- lancio di previsione sembra dunque eviden- malaetica cattolica ziare, in ordine ai contributi pubblici destinati al cattolicesimo italiano, una sostanziale linea LA NOSTRA LEGGE DI DIO. Cardinale di continuità con le esperienze precedenti, ap- Ruini: la vicenda «mi ha chiamato in causa pare pleonastico rilevare come le misure a fa- personalmente, quando è giunta la richiesta vore dell’universo cattolico non possano del funerale religioso dopo la sua morte. evincersi solo dai capitolati e dalle unità pre- La sofferta decisione di non concederlo visionali di base della manovra di finanza nasce dal fatto che il defunto, fino alla fine, pubblica, giacché altri provvedimenti garan- ha perseverato lucidamente e consapevol- tiscono benefici in forma indiretta all’episco- mente nella volontà di porre termine alla pato, come la legge che finanzia gli oratori propria vita: in quelle condizioni una deci- parrocchiali (legge 206/2003), che non pre- sione diversa sarebbe stata infatti per la vede stanziamenti diretti da parte dello Stato Chiesa impossibile e contraddittoria, ma che agisce attraverso i mancati prelievi perché avrebbe legittimato un atteggia- dell’Ici da parte dei comuni, o come la norma mento contrario alla legge di Dio». E poi, – dettata dal combinato disposto della legge – avrebbe potuto continuare l’ineffabile 865/1971 e del Dpr 380/2001 – che impone cardinale – diciamolo chiaramente, questo ai comuni di accantonare almeno l’otto per signore si chiama Welby mica Agnelli. Noi cento delle somme derivanti dagli oneri di ur- la legge di Dio l’applichiamo secondo il banizzazione secondaria per riservarlo alla cognome. Potevamo negare i funerali reli- costruzione od alla cura degli edifici di culto giosi al quel caro amico del santo subito e delle opere ad essi pertinenti. Appare Wojtyla, quel Pinochet che fu solo molto quindi, lsempre più necessaria la costruzione assassino? E poi come poteva, il mio pre- di idonei strumenti di monitoraggio della decessore cardinal Poletti, non accogliere spesa pubblica destinata a vario titolo a fi- permanentemente nella chiesa di san Apol- nanziare le strutture del cattolicesimo italiano, linare la salma di un cattolico come il capo strumenti che, elaborati in modo obiettivo dai della banda della Magliana, che sarà stato tecnici del dicastero dell’Economia e della anche molto assassino, ma anche così tanto Ragioneria Generale dello Stato, possano devoto da versare alla Chiesa sempre bei consentire di fare luce in modo esaustivo sulla quattrini frutto del suo “lavoro”? Questa è materia, offrendo ai cittadini un prezioso stru- la nostra legge di Dio. mento conoscitivo e di valutazione critica del- [e.m.]

gennaio-marzo 2007 • 71 pontesilli l’ici: e l’aspersorio carlo pontesilli

Nessuno può venir costretto a partecipare o a con- con tutta evidenza una situazione inaccetta- tribuire pecuniariamente a qualsivoglia culto, edi- bile per chi dei privilegi si è sempre nutrito ficio o ministero religioso, né può essere sottoposto e servito per fini non sempre, diciamo così, a coercizione, limitazione, molestia o peso alcuno nobili. a causa delle sue opinioni o fede religiosa; ma tutti gli individui saranno liberi di professare, e di A questa “sciagura” pose rimedio il sostenere con la discussione, le loro opinioni in governo Berlusconi, sempre molto sensibile materia di religione, e questa non potrà in alcun alle richieste e alle pretese delle gerarchie va- modo diminuire, accrescere o modificare la loro ticane (legge 40 sulla procreazione assistita, capacità giuridica. passaggio in ruolo attraverso concorsi-farsa Thomas Jefferson, 1743-1826 per molte migliaia di insegnanti di religione cattolica nella scuola pubblica, ecc.), con una ontrariamente a quanto affermato norma di accompagnamento alla finanziaria Cdue secoli fa circa da uno dei padri 2006, alla vigilia quindi dell’ultima campagna delle moderne democrazie liberali, nel nostro elettorale per le elezioni politiche, con la paese ancora oggi sopravvivono pastoie le- quale si risolveva il problema degli Enti ec- gate a rendite di posizione che dalla politica clesiastici concedendo agli stessi ed alle vengono continuamente legittimate ed ali- Onlus, sulla base del solo requisito soggettivo mentate. È il caso dell’inverosimile quanto il- e non oggettivo, legato cioè all’attività effet- liberale vicenda dell’esenzione dall’Imposta tivamente svolta, l’esenzione totale dall’im- Comunale sugli Immobili (Ici) concessa alla posta. chiesa cattolica, se pur mascherata da bene- Un regalo quantificabile tra i 300 e i ficio attribuito a tutte le confessioni religiose 400 milioni di euro, reso ancora più fastidioso ed alle Onlus. dalla confusione implicita dovuta ad una La vicenda assume rilevanza dalla norma costruita in superficie proprio per sentenza n° 4645 del 08.03.2004 della Se- confondere le idee all’opinione pubblica nella zione Tributaria della Corte di Cassazione parte in cui, formalmente, si rivolge a tutte le nella quale veniva affermato il principio che confessioni religiose ed alle Onlus proprie- le esenzioni contemplate dalla legge istitutiva tarie di immobili, nei fatti essendo però “gli dell’imposta, D.Lgs. 504/1992, non hanno ra- altri” titolari di ben pochi appartamenti e pa- gion d’essere se negli immobili di proprietà lazzi… degli Enti diversi dalle società, vengono Sempre in nome del “bene per il pros- svolte attività altre da quelle previste come simo” si verificava quindi una sottrazione di non soggette (assistenziali, sanitarie, didat- risorse a quei comuni nel cui ambito si tro- tiche etc) o, parimenti, attività diverse da vano le proprietà immobiliari della chiesa cat- quelle di religione e di culto. tolica, Roma su tutti, le cui conseguenze sono La corte confermava altresì la neces- facilmente immaginabili: riduzione e peggio- sità dello svolgimento in via esclusiva delle ramento di servizi pubblici indispensabili che suddette attività per poter beneficiare dell’e- le amministrazioni hanno il dovere di garan- senzione. tire ai cittadini. Per gli Enti ecclesiastici ciò si tradu- Non era ulteriormente tollerabile l’in- ceva nell’obbligo al pagamento essendo la giustizia rappresentata dalla vicenda, e non lo stragrande maggioranza del vasto patrimonio è la genuflessione di fondo della politica ita- immobiliare a loro facente capo (escluse liana quasi tutta, purtroppo, “retrocessa” nei chiese e luoghi di culto) destinato ad usi pro- rapporti con lo Stato Vaticano ai peggiori pe- miscui o squisitamente commerciali. riodi ricordabili. Improvvisamente, quindi, si palesava Nel gennaio 2006 ho ritenuto dunque all’orizzonte per gli Enti citati il ripristino di dover assumere un’iniziativa a riguardo e della parità di trattamento tributario, costitu- l’occasione fu offerta da una riflessione: la zionalmente prevista, rispetto a tutti i soggetti sostanziale violazione delle regole comuni- italiani tenuti al pagamento dell’imposta; era tarie sulla concorrenza del mercato operata

72 • critica liberale clericalismo & privilegi dalla legge in questione. Chiesi il parere ad stinati in via esclusiva alle attività commerciali un professionista specializzato in diritto co- esentando gli immobili, che sono la maggior munitario, l’avv. Alessandro Nucara, il quale parte, destinati ad attività commerciali ma che mi confermò la fondatezza dell’intuizione. hanno al loro interno un luogo di culto o atti- Con il suo determinante apporto tecnico-giu- vità non commerciali (ad esempio alberghi o ridico abbiamo costruito l’esposto alla Com- scuole con annessa chiesa o parrocchie con an- missione Europea, Dg Concorrenza, a nome di nesso centro sportivo, cinema, ecc.). alcuni operatori economici in attività identiche Si è creato così il classico paradosso ita- a quelle esercitate dagli Enti della Chiesa cat- liano, nel quale non esiste il bianco o il nero tolica (istruzione, ricettività, commercio, fi- ma infinite sfumature di grigio. Per fare chia- nanza etc), soggetti passivi dell’imposta ma rezza su una norma che è ora volutamente in- svantaggiati rispetto ai loro concorrenti benefi- certa, e che ciascun Ente può interpretare come ciari dell’esenzione. preferisce, nel recente dibattito alla Camera dei Sostegno morale, politico e pratico ci è Deputati sulla legge finanziaria per il 2007 il stato offerto dalla componente radicale della deputato Maurizio Turco aveva presentato un “Rosa nel Pugno”, che ha fatto propria la bat- emendamento (di seguito riportato) che, se ac- taglia, segnatamente nella persona dell’On. colto, avrebbe sgombrato il campo da qualsiasi Maurizio Turco, da sempre dedito alla con- incertezza a riguardo. Il dibattito che ne è sca- quista della piena laicità dello Stato, ben di- turito, con le posizioni assunte dai diversi versa dalla “sana laicità” concessa dalle gerar- gruppi politici e dai vari parlamentari, consul- chie vaticane. tabile in queste pagine, ben rappresenta il de- Dopo poche settimane l’Europa rac- solante e sconfortante quadro di una classe po- colse positivamente il nostro sollecito a pren- litica non all’altezza di guidare un’adulta e dere posizione sull’argomento ed invitò l’Italia compiuta democrazia fondata sui diritti. a fornire spiegazioni in merito. Nel frattempo La particolarità del nostro paese fa sì il centrosinistra aveva vinto le elezioni politiche inoltre che gli attuali equilibri politici diano al di Aprile ed i nuovi responsabili del Governo Vaticano ed ai suoi plenipotenziari l’incredibile e del Ministero dell’Economia, convinti euro- potere di condizionare centrodestra e centrosi- peisti già responsabili di importanti cariche co- nistra, attraverso le note formazioni partitico- munitarie, non tardarono ad inserire la modi- politiche che dal clero sono pesantemente in- fica della norma sull’esenzione Ici nell’agenda fluenzate, quando non dirette. dei primi lavori del nuovo Esecutivo. Di lì a Il clericalismo, causa di ritardi ingiu- poco fu varato il primo importante provvedi- stificabili nei diritti civili, nelle libertà, nella de- mento economico (Decreto Bersani luglio mocrazia, risulta ancora più intollerabile se si 2006) contenente, tra gli altri provvedimenti, considera che dal punto di vista storico poco anche modifiche alla normativa Ici. rimane di un’epoca, quella cattolico-romana, Bene, nonostante Benedetto XVI af- ormai finita e che solo grazie alla sua potenza fermi che «la chiesa, in Italia e in ogni paese, economico-politica prolunga l’agonia a se non intende rivendicare per sé nessun privi- stessa e a noi tutti. Altrettanto intollerabile e legio, ma soltanto avere la possibilità di adem- altra faccia della stessa medaglia è l’anacroni- piere la propria missione nel rispetto della le- stico perdurare di una vera e propria casta so- gittima laicità dello Stato», ciò è palesemente stanzialmente parassita: il clero. in contrasto con quello che avviene effettiva- Diventa allora quanto mai importante mente nella realtà. Confermando una volta di ed urgente il dialogo e la coesione tra quello più che nella sostanza la Chiesa cattolica altro che rimane delle forze laiche, liberali, autenti- non è che un’organizzazione politica che dalla camente repubblicane e democratiche al fine di politica e nella politica opera, usandone tutte le opporsi alle lobby clericali in Parlamento e nel tecniche ed il vasto, misero armamentario, il la- paese, con lo scopo di intensificare dialogo e voro di riscrittura della norma sull’Ici volto ad collaborazione con le componenti più demo- eliminare l’ingiusto privilegio si è risolto in una craticamente evolute della realtà cristiana che modifica solo parziale del contenuto della legge a più riprese manifestano insofferenza nei con- contestata in sede europea. fronti delle “loro” oligarchie, togate o no. Si legge infatti nella norma che l’esen- Ora che i cittadini del nostro paese sono zione in esame «si intende applicabile alle at- sicuramente più avanti della classe politica tività… che non abbiano esclusivamente natura dalla quale sono governati e che questa è re- commerciale». Nei fatti si traduce nel paga- sponsabile della mancanza delle leggi e delle mento dell’imposta solo per gli immobili de- istituzioni necessarie, diventa ancor più indi-

gennaio-marzo 2007 • 73 pontesilli spensabile andare avanti per completare le ini- merciale delle attività stesse. Il Governo oggi di- ziative intraprese: quella qui raccontata e le chiara che tale esenzione è possibile purché non vi altre (8 per mille, finanziamenti alle scuole pri- siano attività esclusivamente commerciali. Con vate etc.), tutti esempi urgenti della necessità tutta evidenza, non si ripristinano le norme che erano state recate dal decreto legislativo del 30 di- del ripristino della legalità repubblicana tradita. cembre 1992. Chiediamo quindi al Governo di es- In momenti come questo, in cui la po- sere chiaro sul punto, vale a dire di precisare in litica tradisce il proprio compito, si impone il Parlamento se sia favorevole o contrario all’esen- ricordo di uomini speciali la cui lucida testi- zione Ici senza fare, per così dire, il gioco delle tre monianza deve farci riflettere. Di uno di loro carte, senza utilizzare strumentalmente l’ambiguità voglio ricordare una frase: «Io appartengo a del testo della legge e senza, infine, «raccontare» quella scuola politica, per la quale la libertà è alla Commissione europea fatti che non corrispon- non solo la libertà propria, ma soprattutto quella dono alla lettera della legge. Vorrei ricordare, so- degli altri; perciò non accetto nessun totalita- prattutto al sottosegretario Grandi, che esiste già un precedente in tal senso. Sono occorsi due anni rismo, né ecclesiastico né secolare, perciò sono ma, dopo due anni, il regno spagnolo è stato co- anticlericale, antifascista e anticomunista. La stretto a cambiare la legge sull’Iva; ritengo sarebbe realtà è che quando un clericale usa la parola un’azione di buon senso e di buona amministra- “libertà” intende la “libertà” dei soli clericali zione intervenire autonomamente senza farsi im- (chiamata “libertà della chiesa”) e non le libertà porre leggi sulla buona amministrazione dall’U- di tutti. Domandano le loro libertà a noi “lai- nione europea. Siamo con tutta evidenza nel campo cisti” in nome dei principi nostri, e negano le dell’illecito aiuto di Stato; noi vi chiediamo di pen- libertà altrui in nome dei principi loro». Gae- sare attentamente a ciò cui va incontro il Governo tano Salvemini l’ha scritta nel 1951. nel momento in cui intende affrontare un procedi- mento dinanzi all’Unione europea. MASSIMO NARDI (Democrazia Cristiana - Partito so- * Carlo Pontesilli à fiscalista in Roma ed esperto di cialista). Noi siamo sostenitori della Chiesa, che dal privilegi della Chiesa Cattolica. nostro punto di vista è un elemento fondamentale di questa civiltà.

Camera dei Deputati Seduta n. 72 del 15 novembre RICCARDO PEDRIZZI (Alleanza nazionale). Con 2006 questo emendamento verificheremo in quest’aula se quello attuale sia sempre più un Governo «Zapa- MAURIZIO TURCO (Rosa nel Pugno). Signor Presi- prodi», ostaggio dei settori più laicisti e anticlericali dente, con questo emendamento intendiamo dare una dell’ammucchiata di sinistra-centro. Un Governo nel mano al Governo che sappiamo essere stato solleci- quale i cattolici del centrosinistra contano come il tato dalla Commissione europea, a seguito della de- due di picche, in particolare sulle questioni etica- nuncia da parte di alcuni operatori del settore, a de- mente sensibili. Non bastava la reintroduzione del- nunciare la violazione del trattato dell’Unione eu- l’Ici nel decreto Visco-Bersani sugli immobili della ropea per illecito aiuto di Stato riferita all’esenzione Chiesa utilizzati sempre e comunque per attività as- ici delle attività commerciali di enti che hanno di- sistenziali, previdenziali, sanitarie, di istruzione ed versa finalità nelle proprie attività. Si tratta essen- educazione, ricettive, culturali, ricreative e sportive, zialmente – non abbiamo problemi a dirlo – di tutte anche laddove siano svolte in forma commerciale. quelle attività commerciali svolte in particolare dalla Con questo emendamento si vuole calare la scure fi- Chiesa cattolica. scale pure sulla Chiesa e in particolare – incredibile, Noi poniamo due problemi: quello di sollevare il Go- ma vero –, su tutti quegli immobili, quelle strutture verno dal dover affrontare un procedimento davanti e quelle attività nelle quali e con le quali la Chiesa all’Unione europea e quello di buona amministra- adempie alla sua missione e contribuisce al bene co- zione. Vorremmo che il Governo precisasse chiara- mune della collettività, garantendo in questo modo mente la propria posizione favorevole o contraria su un particolare servizio a favore dell’intera società na- tale esenzione; da quanto l’Esecutivo ha dichiarato zionale e rispondendo ad esigenze sociali primarie in sede di Unione europea, ciò non traspare assolu- alle quali lo Stato spesso – molto spesso –, non riesce tamente: infatti, scrive il Governo che con il decreto a far fronte: si pensi solamente alla carenza di scuole Bersani si intende eliminare qualsiasi dubbio inter- materne statali. pretativo in ordine alla violazione del trattato poiché tale decreto ripristina, nella sostanza, la situazione LUCA VOLONTÈ (Udc). Tassare il santino della ba- antecedente all’entrata in vigore della legge del 2005 silica di Sant’Antonio, mettere i frati nelle condizioni che aveva introdotto l’esenzione. Noi sappiamo che di far pagare di più l’olio o le erbe medicamentose così non è, tanto è vero che, già nei lavori prepara- di San Francesco, non risolve i problemi di cassa. È tori di quel provvedimento, il relatore Ettore Peretti solo il riconoscimento di quel principio a cui ten- aveva dichiarato che erano applicabili le esenzioni dono i gruppi dei Socialisti italiani e di Rifondazione indipendentemente dalla natura eventualmente com- Comunista. Si tratta, cioè, di penalizzare e non rico-

74 • critica liberale clericalismo & privilegi noscere una funzione civile e sociale che, invece, merciali e delle attività industriali, che non consente viene svolta. Badate bene, il mio ragionamento non di fare distinzione tra il mondo economico ecclesiale, è rivolto alla tutela di una casta, come dimostrano di tutte le religioni, ed il mondo privato. gli splendidi editoriali scritti da alcuni esponenti laici Quand’anche l’emendamento Turco 11.100 fosse re- del mondo giornalistico in questi anni sui quotidiani spinto, il primo cittadino che svolge un’attività pri- italiani. vata si rivolgerà alla Commissione europea, che darà torto alla legislazione italiana. FABIO GARAGNANI (Forza Italia) Senza fare pro- cessi alle intenzioni nei confronti dei proponenti GIUSEPPE COSSIGA (Forza italia). Signor Presidente, credo che tali colleghi non conoscano la realtà della parlo da cattolico laico e sinceramente trovo molto Chiesa cattolica per come si esplica oggi non sola- triste quello che sta avvenendo oggi in questa sede: mente all’interno della Chiesa stessa, ma in una mi- una battaglia tra qualche laicista o forse anticlericale riade di iniziative sociali. Oppure, rincorrendo una vecchio stile e qualche amico cattolico che forse non mentalità giacobina che mi auguravo superata, vo- si rende conto dell‘importanza di alcuni problemi e gliono circoscrivere l’attività della Chiesa medesima della non importanza di altri. La cosa più triste per entro ambiti angusti compresi nei sacri recinti. Non me, ma si tratta di una battuta per carità, è che l’u- si può in questa sede circoscrivere o definire l’atti- nica cosa sensata l’abbiano detta alcuni degli amici vità della Chiesa soltanto sotto l’aspetto liturgico. Vi di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. è l’attività quotidiana inserita nell’aspetto religioso: mi riferisco alle finalità sociali che fanno parte, come WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR intima essenza, di tale realtà ecclesiale che molti di LUXURIA (Rifondazione comunista). Voterò contro noi vivono. Questo emendamento non determina il l’emendamento della Rosa nel Pugno perché credo venir meno di privilegi, ma opprime una realtà e che sulla possibilità di tendere un tranello, cioè di comprime esigenze di libertà che rispondono a fina- svolgere in uno stesso edificio un’attività non di lucro lità utili proprio a quelle classi sociali che alcuni dei insieme ad un’altra a fini di lucro, vengono già ef- promotori vogliono difendere. Pertanto, invito i col- fettuati controlli sia fiscali sia sui metri quadri del leghi della maggioranza e della minoranza e il Go- locale. Ricordo, infine, che il beneficio di cui si di- verno stesso a non recepire questo emendamento, scute va esteso a tutte le attività commerciali svolte perché – lo ripeto – non si tratta di abolire privilegi, a fini non di lucro e di alta utilità sociale, sia laiche ma di riconoscere realtà consolidate nel corso della sia cattoliche. storia, che svolgono una funzione sociale essenziale, che è parte integrante dell’attività ecclesiastica. Al- TEODORO BUONTEMPO (Alleanza nazionale). Qui trimenti, si abbia il coraggio di dire che si vuole li- c’è un segnale molto forte di odio contro la religione mitare la libertà della Chiesa. cattolica.

FRANCO RUSSO (Rifondazione comunista). Come ha ROBERTO SALERNO (Alleanza nazionale). Ritengo spiegato Andrea Ricci, a mio avviso molto chiara- che questo emendamento, se pur proveniente dai mente, vi è assolutamente una simmetria tra le atti- banchi della Rosa nel Pugno, sia di stampo comu- vità di beneficenza meritevoli di attenzione svolte nista, in termini sia di mentalità, sia di visione della dalla Chiesa e quelle svolte da entità laiche. Occor- vita: si perde il pelo ma non il vizio! Questa è una rerebbe ritrovare una sede in cui ricondurre le atti- visione comunista della società, che non riconosce i vità meritevoli che possano beneficiare dell’esen- valori, i luoghi in cui questi valori vengono difesi, zione ICI, invece di avere un doppio regime. Per tutelati e rafforzati! questo, invito a trasformare il contenuto dell’emen- damento in ordine del giorno che siamo disponibili ROBERTO VILLETTI (Sdi). «Un ente ecclesiastico a sottoscrivere. può svolgere liberamente nel rispetto delle leggi dello Stato anche un’attività di carattere commerciale, ma DANTE D’ELPIDIO (Udeur). Vorrei con fermezza ri- non per questo si modifica la natura dell’attività badire il voto contrario su tale emendamento, perché stessa e, soprattutto, le norme applicabili al suo svol- ritengo sia una questione, di correttezza e di civiltà, gimento rimangono, anche agli effetti tributari, quelle che ci vede impegnati a sostenere come cattolici previste per le attività commerciali, senza che rilevi queste attività ed a spiegare l’importanza di questa che l’ente la svolga oppure no in via esclusiva o pre- realtà a chi non conosce il mondo che si cela dietro valente». È questa un’affermazione laicista? No, tali attività. Ogni tanto ci provate! Voi confondete questa non è una affermazione laicista ma è una sen- un’attività puramente lucrativa con un’attività di be- tenza della Cassazione civile dell’8 marzo 2006. neficenza che viene svolta attraverso varie iniziative. Si sta tornando ad una battaglia tra laici e cattolici ELISABETTA GARDINI (Forza Italia). Signor Presi- che non dovrebbe esistere. Vi dovrebbe essere un ri- dente, cari colleghi, vorrei rivolgermi a tutti voi. Vi conoscimento vero alla nobiltà delle iniziative che la chiedo di considerare la storia del nostro paese. Ri- Chiesa cattolica e le altre Chiese pongono in essere. cordo che ciò che conosciamo oggi con il nome di Stato sociale è qualcosa che, quando ancora non esi- FRANCESCO NUCARA (Repubblicani). Vi è un pro- steva, era di fatto realizzato dagli uomini e dalle blema, quello della concorrenza delle attività com- donne della Chiesa cattolica.

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ANGELA FILIPPONIO TATARELLA (Alleanza questo si modifica la natura dell’attività stessa». E nazionale). Mi sembra di sentire riecheggiare, in que- soprattutto continua: «Le norme applicabili al suo st’aula, il pazzo di Nietzsche che diceva: «Dio è svolgimento rimangono, anche agli effetti tributari, morto!»; forse, però, Nietzsche meriterebbe occa- quelle previste per le attività commerciali, senza sioni migliori per essere citato. che rilevi che l’ente le svolga oppure no in via esclusiva o prevalente». Non vi è dubbio che la DOMENICO VOLPINI (L’Ulivo). Intervengo rapida- norma approvata lo scorso luglio è ambigua e la- mente per dire che l’esenzione dall’ici per queste at- scia nell’incertezza totale. Essa mantiene quindi tività è stata introdotta da un socialista laico che era aperta la porta al regalo fatto a suo tempo dal Go- Presidente del Consiglio, cioè . Il verno Berlusconi. Governo Berlusconi ha esteso questa esenzione alle attività commerciali vere e proprie degli istituti reli- ADRIANO MUSI (L’Ulivo). Signor Presidente, inter- giosi e della Chiesa. vengo per dichiarare il mio voto favorevole sull’e- mendamento in esame. Non credo che ci sia un pro- UGO LISI (Alleanza nazionale). Signor Presidente, blema di religione o di ideologia. C’è un problema poco fa un collega ha dichiarato che la Chiesa non di libertà di mercato. Se chi esercita in quel piccolo ha bisogno di benefici, non ha bisogno di agevola- paese un’attività commerciale, vendendo due caffè e zioni; quindi, sta ammettendo che l’approvazione di due panini, paga le tasse, non capisco perché il lo- questo emendamento procurerebbe un nocumento e cale accanto, affine, non debba pagarle. Credo che il un danno alla chiesa cattolica. Parlamento debba sapere garantire che tutti i citta- dini siano uguali anche davanti al fisco, e non solo CARMELO PORCU (Alleanza nazionale). Le attività davanti alla legge. sociali e pastorali della Chiesa rappresentano uno degli elementi di frontiera e di civiltà; rappresentano (Udc). Signor Presidente, vorrei un bene che il Parlamento deve tutelare anziché osta- dire tre cose. Per la verità, non sono d’accordo con colare. quello che è stato fatto, cioè con la decisione di to- gliere le agevolazioni che erano state introdotte dal- FEDERICO BRICOLO (Lega Nord). Noi, la Lega Nord l’altro Governo, perché con l’opera di sussidiarietà e Padania, pensiamo che, se un’attività commerciale di supplenza si fa risparmiare al bilancio dello Stato. della Chiesa cattolica serve a vendere qualche cro- Estendere ciò anche alle attività accessorie significa cifisso in più in questo paese contro, per esempio, aggravare la situazione di opere totalmente caritative un’invasione islamica che non viene contrastata dal o scolastiche nel momento in cui hanno qualcosa di centrosinistra, ma che, molto spesso, viene finanziata accessorio. In proposito, ricordo i santuari e i nego- in amministrazioni di centrosinistra o con le banche zietti dove si vendono cose accessorie: colpire queste a loro collegate (ci ricordiamo del Monte dei paschi attività vuol dire fare un’operazione di stampo ideo- di Siena che finanzia la costruzione di nuove mo- logico. schee nel nostro paese), noi abbiamo il coraggio di dichiararlo in Assemblea. ANTONIO PEPE (Alleanza nazionale) Signor Presi- dente, voterò contro l’emendamento proposto dalla GIAMPIERO BOCCI (L’Ulivo). Questo sia il tempo Rosa nel Pugno. Noi dobbiamo essere grati alla per superare atteggiamenti che persistono in un’in- Chiesa cattolica perché svolge un’attività di benefi- consistente pattuglia di persone che marciano nel cenza, di sussidiarietà e di volontariato, supplendo senso opposto alle tendenze della storia ed a quelle spesso a carenze dello Stato e dei comuni. Basti pen- della politica. sare all’azione di tante parrocchie e di tante diocesi che giornalmente ricevono i più bisognosi per dare GABRIELLA CARLUCCI (Forza Italia). Con questo risposte alla loro sofferenza. È un emendamento andazzo finiremo per tassare la pesca di beneficenza ideologico perché tassa anche attività accessorie non dei boy scout! rivolte a fini di lucro. Che alla base di questo emen- damento vi sia una mentalità ideologica risulta anche LANFRANCO TURCI (Rosa nel Pugno). Signor Pre- dal fatto che con riferimento al decreto-legge colle- sidente, vorrei chiarire ancora una volta che non gato al disegno di legge finanziaria, ora all’esame del stiamo assolutamente considerando l’ipotesi di ap- Senato, La Rosa nel Pugno aveva presentato addi- plicare l’Ici alle attività di religione o di culto, rittura un emendamento per aumentare la rendita ca- quelle dirette all’esercizio del culto, alla cura delle tastale degli immobili adibiti a sedi di culto. È un anime, alla formazione del clero e dei religiosi, a emendamento ideologico presentato da chi non co- scopi missionari, alla catechesi e all’educazione nosce l’azione meritoria del mondo cattolico e non cristiana. Tutto ciò è giustamente esonerato dall’ici. sa quanti giovani trovano spazio nelle sedi di quel Ma in questo caso stiamo parlando di attività com- mondo. merciali svolte da enti ecclesiastici. In proposito, vi è una sentenza della Corte della cassazione che Comunico il risultato della votazione: la Camera re- recita: «Un ente ecclesiastico può svolgere libera- spinge (Presenti 495 Votanti 464 Astenuti 31 Mag- mente, nel rispetto delle leggi dello Stato, anche gioranza 233 Hanno votato sì 29 Hanno votato no un’attività di carattere commerciale, ma non per 435).

76 • critica liberale palazzi d’inverno

della “morale sessuale e familiare” della verso l’egemonia Chiesa. La protesta planetaria della signora Veronica è già dimenticata sia dalla poli- tica sia dalla Chiesa, i vescovi se ne ridono, clerico-buonista gli elettori pure, e il premier è sempre caro a Ruini, al papa, alla Binetti, ai sepolcri imbiancati, alle “anime candide” del cen- federico orlando trodestra e forse anche a quelle incavolate del centrosinistra. Aspettare il ritorno di Berlusconi per realizzare nella politica issione compiuta. La senatrice dello Stato la “tesi” della Chiesa: niente te- MPaola Binetti (santa subito?) stamento biologico, niente casi Welby, aveva dichiarato all’“Avvenire”: «Non vo- niente Dico, niente fecondazione assistita, terò questo testo», cioè il disegno di legge niente ricerca sulle staminali, niente anti- Bindi-Pollastrini inopinatamente presen- concezionali, niente pillole abortive. E se tato dal governo Prodi prima di congrui in- l’“ipotesi” sarà sempre più favorevole alla terventi a sostegno delle famiglie. (Ma non Chiesa, niente aborti, niente divorzi, niente avrebbe votato neanche dopo). La mede- diritti femminili come quelli accolti dal le- sima senatrice, operosissima attivista del gislatore dopo gli anni Settanta. cardinale Ruini in quello che doveva es- Così Binetti e i teodem fanno terra sere il partito pluralista e quindi laico della bruciata nella Margherita di tutto ciò che è Margherita, in un convegno sul testamento laico. E preparano l’eventuale Pd ad essere biologico promosso da Forza Italia dichiara un partitino del compromesso storico a (vedi “il Giornale” del 14 febbraio): «Dopo egemonia clerico-buonista. Il Manifesto Welby, fermiamoci, riflettiamo». In un del Pd è stato stroncato da intellettuali mondo laico che riflette da decenni su come Berselli, Cacciari ed altri – che pur questi problemi, lei, cattolica, deve riflet- auspicano la nascita di quel partito come il tere ancora, prendere tempo. Aveva spie- pezzo di legno lanciato al naufrago –. Per gato Gustavo Zagrebelsky su “la Repub- loro, il Manifesto è una bolla di sapone blica” del 10 gennaio: gli uomini di chiesa senza contenuti moderni, né liberali (o alla diventano scienziati, più accreditati di tutti Rawls o alla Nozick) né socialisti (o alla gli altri perché la loro ragione si abbevera Blair o alla Zapatero). Non ha analisi sto- alla scienza di Dio, la teologia, e dunque rica, non ha contenuti programmatici. E ha l’esclusiva della verità. Se talvolta sono tuttavia anticipa una opzione concordataria costretti o indotti a discutere con altri dei rapporti fra Stato e Chiesa. Operosa Bi- scienziati, quelli che non godono della ra- netti: i “saggi” dovevano scrivere un ma- gione onnicomprensiva della scienza di nifesto per il terzo millennio e ne emerge Dio, è perché le condizioni storiche non lo strumento ottocentesco con cui la consentono di eludere la discussione. Dia- Chiesa, in cambio del servagio all’impera- logano, ma in attesa che la situazione tore, si garantiva concreti benefici econo- cambi. Essi rispettano una sottile distin- mici e “culturali”. Se oltre vent’anni fa il zione, “molto cattolica”, tra tesi e ipotesi: nuovo concordato di Craxi si autodefiniva la “tesi” è la dottrina della Chiesa pura e come “l’ultimo concordato” prima del ri- dura l’“ipotesi” è ciò che le circostanze torno al regime separatista liberale, oggi il consentono di realizzarne. Per la Chiesa, partito del centrosinistra futuro e i suoi insomma, il dialogo è solo “in ipotesi”, in teodem avanzano la “tesi” del concordato vista di tempi migliori. Come Fabio Mas- perpetuo. Intanto, prendono tempo facendo simo il Temporeggiatore, il cattolico cadere il governo Prodi, il governo dei “prende tempo”. Così la Binetti, se possi- Dico, sotto il pugnale di Andreotti. Cosa bile, enuncia subito la tesi, “no”, come per dire? Ai liberali niente, visto che quel che la fecondazione assistita o per i Dico; op- succede è tutta manna dal cielo sulla loro pure l’“ipotesi” e dice “fermiamoci”, come convinzione crociana che liberalismo e cat- sul testamento biologico. Fermiamoci in tolicesimo sono “fedi religiose opposte”. attesa che a Palazzo Chigi torni Berlusconi, Oggi come nell’Ottocento, e non perché dopo aver finito il giro delle veline in nome così piaccia ai liberali.

gennaio-marzo 2007 • 77 toscani l’anima del commercio religioso oliviero toscani

ritica liberale”: Dal 2001 la CL: Cosa può dirci sulla scelta dei “CChiesa cattolica ha lanciato mezzi di comunicazione della campagna pub- una campagna pubblicitaria per la devolu- blicitaria, sul canale? zione ad essa dell’otto per mille dell’Irpef. T: Bisogna usare il canale, i media, Contemporaneamente dal 2001 al 2003 il va- che sono a disposizione. Certo la televisione lore del gettito destinato alla Chiesa è pas- è un grande mezzo, molto caro, un mezzo per sato da 760 milioni a oltre un miliardo di chi se lo può permettere. Così le grandi euro. La pubblicità fa andare in paradiso? aziende usano la televisione, mentre i piccoli Toscani: Ha fatto andare in paradiso che hanno molte più idee non hanno la pos- tantissimi imprenditori, in paradiso econo- sibilità di utilizzare e sfruttare i grandi mezzi. mico, se consideriamo quello il paradiso. Anche la vendita delle armi e della droga fa CL: Le storie raccontate dagli spot andare in paradiso. Non è solo la pubblicità, sono efficaci come richiamo ai valori catto- è tutta una mentalità. Non credo che il para- lici? Per fare la colletta servono? diso sia la spinta al consumo, anche se molti T.: Le trovo abbastanza banali, molto da lo pensano o pensano che certi marchi o certe elemosina. Puntano su quello che uno vuole griffe possano essere il paradiso. sentirsi dire e che però conosce già. Certo sti- Ma poi tutto questo farà andare all’in- molano, ma molte cose, anche le droghe, sti- ferno la Chiesa cattolica, perché tanta gente si molano ma non è detto che facciano bene. La è accorta che non si vive di divina provvidenza, stimolazione non è data dalla qualità. come secondo la Chiesa i proletari, i poveri, gli uomini dovrebbero vivere, pregando e sperando CL: In occasione delle prime cam- nella divina provvidenza, visto che anche la pagne pubblicitarie dell’otto per mille, molto Chiesa ha bisogno di soldi. incentrate sugli aspetti della carità e della be- neficenza, alcuni hanno parlato di pubblicità CL: Passando alla campagna pubbli- ingannevole… citaria, che coinvolge professionisti come T.: È vero. Ma bisogna rendersi conto Saatchi&Saatchi, Zizola e altri, che rapporto che la Chiesa da duemila anni fa pubblicità in- possono avere quei professionisti con una gannevole. Quando uno vede la Cappella Si- campagna così densa di richiami a impegni stina o altri grandi dipinti, in realtà niente di e valori. Ci credono fino in fondo o mettono tutto ciò è provato, nessuno può provare l’esi- solo la tecnica al servizio del committente? stenza del paradiso o dell’inferno, della vergi- T.: Caravaggio era sodomita, omoses- nità ecc., è tutto una fantasia. La Chiesa ha fatto suale, violento, omicida e dipingeva madonne un grande marketing in duemila anni, senza fantastiche: solamente personaggi così pos- aver mai prodotto niente, non ha mai prodotto sono trascendere la religione e fare della la verità, non ha mai provato ciò che ha im- grande arte. Ma Saatchi&Saatchi non è così, maginato e pubblicizzato. Quello dell’otto per è mediocre come la Chiesa, in realtà la mille è solo un piccolo e banale caso di una Saatchi&Saatchi è come la Chiesa, va in giro grande pubblicità ingannevole. È tutta una a chiedere l’obolo, la carità. La Chiesa non è bugia. Ma anche io credo che bisognerebbe far più quell’incredibile committente che è stata causa alla Chiesa per questa pubblicità! nei secoli passati e probabilmente per questo non è più così convincente. La Chiesa non CL: La realtà vissuta è molto distante crede più nei grandi artisti, crede negli artisti dagli spot visti in questi anni. In termini di che parlano come lei, da qui un’agenzia di comunicazione che senso ha questa falsifica- pubblicità, cioè la mediocrità. La Chiesa non zione della realtà, quanto pesa nella struttura è andata dai Picasso o dai Fellini, e sono con- di una campagna pubblicitaria del genere. vinto che certi grandi, come quelli del pas- T.: La falsificazione della realtà è la sato, avrebbero lavorato per la Chiesa pur non realtà. Non esiste: è una delle realtà più reali credendo. che ci siano. Quello che raccontano i politici,

78 • critica liberale clericalismo & privilegi i preti, le mamme e i papà, le scuole è una penti che vanno su per le gambe, gli angio- falsificazione della realtà? È la realtà. Magari letti a culo nudo, santi con la propria pelle in un’utopia. È la realtà mentale. mano... La Chiesa ha un’immagine totalmente pornografica e non solo basata sul sesso, pen- CL: Lei come avrebbe impostato la sate alle reliquie. Per questo è affascinante. campagna se le fosse toccata. T.: La croce, la svastica e la Coca-cola, CL: La Chiesa in Italia ha una im- sono i tre segni fondamentali della comunica- magine diversa da quella che ha potuto ve- zione. La croce, la comunicazione religiosa; la dere in altre parti del mondo? svastica, la comunicazione politica; la Coca- T.: Noi fortunatamente abbiamo delle cola è la comunicazione industriale. Sono i tre chiese belle, gli altri si devono accontentare massimi esempi della comunicazione. La co- di ciò che hanno. municazione è sempre al servizio di un potere. Non esiste comunicazione che non lo sia. La CL: I nostri politici dimostrano di stessa arte è sempre al servizio di un potere o aver la capacità di non rimanere vittime di di un anti-potere, ma vuol sempre dire, con- questa grande operazione di immagine, di co- vincere, far capire, è sempre nella sfera del po- municazione e di potere? tere. L’arte slegata, non contaminata dal potere T.: I politici vivono di comunicazione, non è interessante, è una masturbazione del- in parte ne sono vittime, ma sanno che con la l’artista che non serve a niente. Chiesa si guadagnano un sacco di voti, sono dei maiali. Poi ci sono i nostri compagni che CL: La Chiesa romana ha sempre si sono tutti convertiti, poi sposati in chiesa, avuto molta cura della propria immagine… dei crumiri. Sono peggiori di quelli della Dc. T.: Non ha fatto altro che quello! L’u- Si sono rifiutati di andare a votare i refe- nica produzione industriale della Chiesa è l’o- rendum (sulla legge 40 ndr). Ma poi, se non stia, per il resto ha prodotto immagine. facessero i politici, chi mai li assumerebbe! CL: Ma l’aspetto estetico quanto CL: Un prete e una suora si baciano conta in questa immagine? in una celebre fotografia. Cosa succede dopo T.: L’aspetto estetico è determinante, che si baciano? è ciò che determina la comprensione e l’effi- T.: Spero abbiano anche scopato, così cienza dell’immagine. Solo che quando la co- almeno han capito com’è la vera vita. Ma in municazione si ferma sul fatto estetico è me- realtà non era né un prete né una suora, erano diocre. Quando perde il fine ultimo dell’arte, due ragazzi e non avevano il problema di di- unico dell’arte, allora diventa mediocre, e il ventare prete o suora. Poi è l’abito che fa il fine ultimo dell’arte è la condizione umana. monaco, non ci vuole né cuore né testa né in- Altrimenti diventa solo estetica, composi- telligenza, basta avere un abito. Se il papa non zione, colore, mediocrità. fosse vestito così, nessuno lo riconoscerebbe in metropolitana, anzi ci sarebbero dei papi CL: Che tendenza vede affermarsi di molto più belli di questo che è insignificante. recente nell’immagine della Chiesa, dal papa Io ho studiato dai gesuiti e mi hanno inse- che si rimette il camauro… gnato cosa vuol dire questo imbroglio. Cre- T.: Credo che sia una delle più grandi dere nel modo voluto dalla Chiesa è il più rappresentazioni comiche! Credo che nessun grande imbroglio umano, nel nome del quale club omosessuale abbia la capacità di mo- sono state perpetrate le più grandi violenze strarsi così, nessun freakettone ha più il co- della storia umana. E anche cose buone, come raggio di vestirsi come si veste il papa, è il in tutte le utopie. più grosso freakettone che ci sia sulla terra. E poi ha un’incredibile immagine da trave- CL: Vuole aggiungere qualcosa? stito. Pensate di arrivare da Marte sulla Terra, T: Il mio Dio è un altro Dio! vi chiedereste questi personaggi cosa fanno. Entrate in una chiesa pensando di essere mar- ziani e di non sapere niente della religiosità: è come entrare in un club di sadomaso, dove * Oliviero Toscani è fotografo, presidente e diret- corre sangue, dove ci sono San Sebastiani, tore artistico del centro di ricerca della comuni- santi con bambini nudi in mano, un posto cazione moderna La Sterpaia. molto pornografico, queste vergini con i ser- ** L’intervista è a cura di Mario Di Carlo.

gennaio-marzo 2007 • 79 staderini le pallottole di televaticano mario staderini

Le pallottole di carta fanno poco male. ad oggetto approfondimenti spirituali e culturali, Camillo Ruini la diretta della Messa e dell’Angelus del Papa. La loro cadenza è settimanale e la collocazione l ruolo della televisione nelle società oraria nel palinsesto garantisce buoni ascolti. Imoderne, la sua capacità di influenzare Gli altri due spazi autogestiti2 sono af- se non addirittura determinare scelte politiche, fidati uno alle confessioni cristiane protestanti etiche, culturali, di consumo, rendono interes- firmatarie di Intesa con la Repubblica italiana sante oltre che opportuno analizzare la presenza ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione(val- del fenomeno religioso nella televisione italiana. desi, avventisti, battisti, pentecostali, luterani), Le notizie diffuse dai telegiornali, le te- l’altro alla religione ebraica. Hanno cadenza matiche trattate dai programmi di approfondi- quindicennale e una collocazione di basso mento, le categorie sociali che hanno accesso ascolto nella notte di domenica. al mezzo televisivo, i soggetti delle fiction, co- Per quanto riguarda la radio, sei sono i stituiscono altrettanti “mattoni cognitivi” che programmi a tema religioso delle tre emittenti concorrono nel formare l’opinione pubblica. Rai; cinque dedicati alla Chiesa cattolica ed uno Questo studio si articola secondo tre pa- al mondo cristiano protestante3. rametri: 1) l’esistenza di spazi televisivi auto- Sul sito internet della Rai, inoltre, è gestiti dalle confessioni religiose; 2) la presenza ospitato il portale www.religionecattolica. rai.it, di esponenti religiosi nei telegiornali e nelle gestito in collaborazione con la Conferenza epi- altre trasmissioni di approfondimento; 3) i pro- scopale italiana. grammi di intrattenimento. La sua funzione è quella di rendere di- I dati riportati sono forniti dal “Centro sponibili gli audiovideo delle rubriche religiose di ascolto dell’informazione radiotelevisiva”, e di tutta l’informazione prodotta dalle reda- azienda leader nel monitoraggio scientifico di zioni giornalistiche della Rai sugli eventi cat- tutto ciò che viene mandato in onda dalla tele- tolici, oltre che diffondere documenti del ma- visione italiana. gistero, notizie ed eventi ecclesiali. Gli esiti dell’analisi portano ad affer- Dal quadro descritto emerge il ricono- mare che in Italia viviamo una doppia ano- scimento, da parte della televisione di Stato, di malia: da una parte l’abnorme attenzione con- una dimensione pubblica delle confessioni re- cessa al fenomeno religioso inteso in senso lato; ligiose, con attribuzione ad alcune di esse di dall’altra il macroscopico sbilanciamento a fa- spazi riservati. Un po’ come accade ai partiti vore della presenza cattolica rispetto alle altre politici, cui viene dato accesso ai messaggi au- tendenze religiose presenti nel Paese. Un’ano- togestiti e alle tribune politiche. malia che si è accentuata in prossimità del Giu- Nel caso degli ecclesiastici, però, non bileo del 2000. sono assicurate occasioni di contraddittorio o di confronto teologico tra le diverse tendenze reli- giose. Ciò accentua l’unilateralità della comuni- 1) Spazi televisivi autogestiti o riser- cazione religiosa “appaltata” dalla Rai, che as- vati alle confessioni religiose sume così caratteristiche di indottrinamento. Nello specifico, peraltro, i programmi La Rai, televisione di Stato e conces- radiotelevisivi gestiti dalla Chiesa cattolica sionaria del servizio pubblico, assicura spazi te- sono di gran lunga prevalenti sia in termini levisivi autogestiti dalle confessioni religiose o quantitativi che di audience rispetto a quelli ad esse riservati. concessi al mondo cristiano protestante e alla Sono sei le trasmissioni televisive a ca- religione ebraica. rattere religioso in onda sulle tre emittenti RAI Lo speciale legame tra la Rai e la e sei i programmi radiofonici. Chiesa cattolica è di recente divenuto anche La confessione cristiana cattolica ge- strutturale. stisce quattro programmi televisivi1, ciascuno dei A seguito di un accordo stipulato con quali condotto da un membro del clero. Hanno la Santa Sede in occasione del Giubileo del

80 • critica liberale clericalismo & privilegi

2000, è stato creato un dipartimento ad hoc della Tabella 1. Tempo d’antenna Chiesa cattolica e altre con- Rai denominato “Rai-Vaticano”. La struttura ha fessioni religiose rispetto al resto dei soggetti politico so- il compito di gestire, unitamente al Centro tele- ciali. visivo vaticano (Ctv), gli eventi religiosi e il sod- Tempo d’antenna disfacimento delle richieste di attenzione infor- Chiesa cattolica mativa della Santa Sede, ivi compresa la conces- ed altre confessioni 2004 2005 2006 sione nel mondo delle immagini relative. TG 1 6% 13,27% 8,37% TG 2 5,17% 12,66% 8,97% 2) La presenza di esponenti religiosi TG 3 4,35% 9,96% 6,32% nei telegiornali e nelle altre trasmis- FONTE: Centro di ascolto dell’informazione radio televisiva. sioni di approfondimento informativo Le tabelle 2 e 3 ci consentono, invece, Il secondo parametro della nostra ana- di verificare la ripartizione tra le diverse con- lisi – la presenza degli esponenti religiosi nel fessioni del tempo che complessivamente i te- telegiornali e nei programmi di approfondi- legiornali dedicano all’informazione religiosa. mento informativo – fa emergere i dati più si- Si palesa così che la quasi totalità del gnificativi per comprendere l’incidenza com- tempo di accesso nei telegiornali è, per numero plessiva del fenomeno. e durata di interventi, appannaggio della Chiesa Sono stati presi in considerazione lo cattolica. spazio assoluto dedicato ad argomenti e perso- Nel 2006, il Tg 1 ha riservato alla nalità religiose e la sua ripartizione tra le di- Chiesa cattolica, tra interventi in voce e notizie verse confessioni. diffuse, il 97,61% del tempo di antenna dedi- Gli indicatori utilizzati sono il tempo di cato in totale alle confessioni religiose; il Tg2 parola, ovvero gli interventi diretti in voce degli il 96,26%; il Tg3 il 95,44%. ecclesiastici; il tempo di notizia, con cui si cal- Ancor più marcata è l’egemonia catto- cola il tempo dedicato a riportare una notizia; lica rispetto alle semplice diffusione di notizie: il tempo di antenna, derivante dalla somma di l’98,74% del tempo di notizia sul Tg1; il tempo di parola e tempo di notizia. 99,09% sul Tg2; il 97,85% sul Tg3. Nella tabella 1 è riportato il tempo com- Per effetto di questa proporzione, i te- plessivamente dedicato dai telegiornali Tg1, lespettatori dei tre telegiornali della Rai hanno Tg2 e Tg3, all’informazione “religiosa” rispetto la possibilità di conoscere quasi esclusivamente al totale dell’informazione fornita dal 1 gennaio le notizie e le opinioni degli esponenti della 2004 al 31 dicembre 2006. Chiesa cattolica, non solo in materia religiosa Le percentuali del tempo d’antenna totale ma anche su tematiche d’attualità afferenti l’e- della Chiesa cattolica e delle altre confessioni tica, la morale, la politica. Le posizioni ad sono molto alte, rivelando una particolare atten- esempio dei valdesi o degli ebrei, su materie zione dell’informazione televisiva all’aspetto re- quali eutanasia, fecondazione assistita, aborto, ligioso in senso lato. Ciò significa che i telegior- ricerca scientifica, famiglia, non sono in genere nali Rai diffondono un elevato numero di notizie conoscibili dai telespettatori. sugli aspetti religiosi e danno spesso accesso in I dati riportati nella tabella 4 e relativi voce agli ecclesiastici sui temi d’attualità. ai programmi di approfondimento informativo La tabella, inoltre, mostra anche come che danno maggiormente accesso agli espo- dal 2004 al 2006 il tempo di antenna dei reli- nenti religiosi confermano la tendenza descritta, giosi sia nettamente aumentato: il Tg1 è pas- sia quanto a proporzioni tra confessioni reli- sato dal 6% del 2004 all’8,37% del 2006; il giose che a varietà dei temi trattati. Tg2 dal 5,17% al 8,97%; il Tg 3 dal 4,35% al Nella tabella 5, infine, sono state com- 6,32%. parate le presenze nei telegiornali e nei pro- Mentre il picco del 2005 (13% per Tg1 grammi televisivi degli esponenti della chiesa e Tg2) è condizionato dalla morte di Giovanni cattolica con quelle dei partiti politici. Paolo II e dall’elezione di Benedetto XVI, la Considerando tutti i telegiornali delle crescita riscontrata nel 2006 assume un parti- tre emittenti Rai, risulta che nel 2005 solamente colare valore perché coincide con l’anno delle Forza Italia e Democratici di sinistra hanno elezioni politiche nazionali, periodo in cui avuto più spazio della Chiesa cattolica, mentre l’informazione politica prende di norma il so- nel 2006 anche Alleanza nazionale. pravvento nei telegiornali4. Le proporzioni nelle presenze riman-

gennaio-marzo 2007 • 81 staderini

Tabella 2: Tempo di antenna (interventi in voce più tempo di notizia) degli esponenti religiosi. 2004 2005 2006 n° int. durata %durata n° int. durata %durata n° int. durata % durata Tg1 Chiesa Cattolica 528 5.50.45 97,49% 1013 14.12.16 98,01% 843 10.07.20 97,61% Altri soggetti confessionali 25 0.09.02 2,51% 58 0.17.20 1,99% 41 0.14.53 2,43%

Tg2 Chiesa Cattolica 370 3.43.31 96,79% 757 10.36.20 97,63% 638 7.46.53 96,26% Altri soggetti confessionali 18 0.07.25 3,21% 37 0.15.25 2,37% 35 0.18.07 3,74%

Tg3 Chiesa Cattolica 361 3.39.34 94,69% 621 9.14.51 96,14% 507 6.13.45 95,44% Altri soggetti confessionali 30 0.12.19 5,31% 45 0.22.16 3,86% 39 0.17.52 4,56%

FONTE: Centro di ascolto dell’informazione radiotelevisiva.

Tabella 3: Tempo di notizia degli esponenti religiosi. capace di garantire ottimi ascolti grazie alla se- rialità, alle imponenti scenografie e alla parte- gennaio 2004 - Tempo di Notizia cipazione di attori famosi. dicembre 2006 Durata % durata A partire dalla stagione 1990, Rai e Me- Tg1 Chiesa Cattolica 7.50.39 98,74% diaset hanno mandato in onda oltre 120 fiction Altri soggetti confessionali 0.05.59 1,26% televisive. Di queste, ben 31 hanno avuto come Tg2 Chiesa Cattolica 5.46.20 98,09 % soggetto l’apologia della storia o di un perso- Altri soggetti confessionali 0.06.44 1,91 % naggio della religione cattolica. La prima fiction a sfondo religioso ri- Tg3 Chiesa Cattolica 4.54.04 97,85 % sale al 1994; fu realizzata, nell’ambito di un Altri soggetti confessionali 0.06.27 2,15 % progetto denominato La Bibbia, dalla LuxVide, società fondata da Ettore Bernabei. FONTE: Centro di ascolto dell’informazione radiotelevisiva. Il titolo era Abramo; ad essa in pochi anni seguirono ben 11 fiction della serie (cia- gono le medesime anche avendo riguardo al- scuna con medie di ascolto intorno ai 9 milioni l’insieme dei programmi extra-tg delle rispet- di telespettatori): Giacobbe, Giuseppe, Mosè, tive reti. Sansone e Dalila, Davide, Salomone, Geremia, Peraltro, l’informazione resa ai partiti è Ester, Jesus, San Paolo, San Giovanni - l’A- qualitativamente diversa perché gli interventi pocalisse. dei religiosi non hanno quasi mai un contrad- A partire dal 2000, i momenti salienti dittorio diretto, neppure quando affrontano temi della vita della Chiesa cattolica sono stati scan- politicamente sensibili. diti da altrettante fiction televisive, spesso rea- lizzate sia da Rai sia da Mediaset: le due mi- niserie su Padre Pio (ed interpretate da attori 3) La fiction televisiva del calibro di Sergio Castelletto e Michele Pla- cido), andate in onda negli anni precedenti la Dai primi anni del passato decennio, la santificazione; quelle su Papa Giovanni XXIII, televisione italiana ha iniziato a fare un largo trasmesse poco dopo la sua beatificazione; la uso della “fiction”. Un format molto popolare, fiction su Madre Teresa di Calcutta, che debuttò

Tabella 4: Tempo di parola esponenti religiosi nelle trasmissioni (periodo gennaio2004-dicembre2006). Chiesa cattolica Altre confessioni Programma Rete durata % durata % Durata totale Unomattina RaiUno 24h02’57” 95,93% 1h 01’17” 4,07% 25 h 04’ 14” La Vita in diretta RaiUno 3h 58’ 55” 96,26% 0h 09’17” 3,74% 4h 08’ 12” Speciale Tg1 RaiUno 4h 02’44” 97,48% 0h 06’16” 2,52% 4h 09’ 00” Primo Piano RaiTre 2h 58’14” 83,99% 0h 33’58” 16,01% 3h 32’12” Giorni d’Europa RaiUno 1h 22’28” 98,86% 0h 00’57” 1,14% 1h 23’ 25”

FONTE: Centro di ascolto dell’informazione radiotelevisiva

82 • critica liberale clericalismo & privilegi

Tabella 5 Il riconoscimento della dimensione Totale TG RAI 2005 pubblica delle confessioni religiose, che si tra- interventi in voce duce nella concessione di importanti spazi au- pos soggetti politici n° tempo %tempo togestiti, si somma ad una abnorme presenza del fenomeno religioso nel palinsesto ordinario. 1 Forza Italia 1.901 11.46.50 21,79% Negli ultimi anni sono aumentate le pre- 2 Alleanza Nazionale 1.451 7.06.09 13,14% senze dirette degli ecclesiastici nei telegiornali 3 Chiesa Cattolica 1.028 6.05.58 11,28% e nei programmi di approfondimento informa- 4 UDC 1.057 5.20.46 9,89% tivo; è aumentata la diffusione di notizie ad esse 5 Democratici di Sinistra 1.125 5.11.42 9,61% relative; sono aumentati i temi rispetto ai quali 6 Margherita 994 4.30.14 8,33% viene sentito il parere dei membri del clero. 7 L’Unione 487 2.43.29 5,04% A giovarsi di questa presenza è la 8 Lega Nord 582 2.30.42 4,65% Chiesa cattolica, che occupa da sola tra il 96 e 9 Casa delle Liberta’ 328 1.35.15 2,94% il 99% del tempo dedicato alle confessioni reli- 10 Rifondazione Comunista 356 1.25.27 2,63% giose. 11 Verdi 289 0.57.37 1,78% Da un punto di vista editoriale, nei pro- FONTE: Centro di ascolto dell’informazione radiotelevisiva. grammi autogestiti la comunicazione avviene con una chiave prettamente dottrinale; nelle tra- Totale TG RAI 2006 smissioni informative, invece, non è garantito interventi in voce pos soggetti politici alcun contraddittorio né teologico né etico. n° tempo %tempo Per quantità di interventi, potenzialità di 1 Forza Italia 1.611 9.29.10 15,02% audience e varietà dei temi trattati, la presenza 2 L’Unione 1.070 8.37.25 13,65% della Chiesa cattolica sulle emittenti Rai è tale 3 Alleanza Nazionale 1.361 6.18.51 10,00% da farle assumere un ruolo rilevante nella for- 4 Democratici di Sinistra 1.055 5.58.25 9,46% mazione dell’opinione pubblica, contribuendo 5 Ulivo 1.061 5.12.27 8,24% a determinare l’agenda setting del Paese. 6 Chiesa Cattolica 790 4.49.15 7,63% Sotto diverso aspetto, il format di in- 7 UDC 972 4.36.13 7,29% trattenimento più popolare e seguito, la fiction, 8 Margherita 809 4.14.08 6,71% ha visto la crescita costante delle serie a sog- 9 Rifondazione Comunista 698 3.14.58 5,14% getto religioso e la loro correlazione all’attua- 10 Lega Nord 473 2.05.51 3,32% lità ecclesiastica. Che sia figlia dei tempi o indotta da in- teressi particolari, la desecolarizzazione della addirittura lo stesso giorno della sua beatifica- televisione italiana è una tendenza oramai in- zione, il 19 ottobre 2003. Ultime in ordine di ap- contestabile. parizione le due serie su Papa Giovanni Paolo II. Le fiction religiose sono di norma quelle con i budget più ricchi, che significa re- * Mario Staderini è avvocato, membro della dire- gisti ed attori di rilievo, sceneggiature spetta- zione nazionale della “Rosa nel pugno”. colari e, quindi, maggiore ascolto. Nella classifica assoluta delle fiction italiane più viste, al primo posto c’è Papa Gio- NOTE vanni, con oltre 13 milioni di spettatori, mentre altre sette fiction religiose si piazzano tra i primi 1 I quattro programmi televisivi cattolici sono: due dieci posti. edizioni di A sua immagine, settimanale di comuni- Ai grandi soggetti epici e degli eroi re- cazione religiosa in onda il sabato su Raiuno dalle centi del cattolicesimo, vanno aggiunte le mi- 17.10 per trenta minuti (dedicati all’attualità eccle- niserie che parlano del quotidiano, come Don siale e al commento del Vangelo) e la domenica mat- Matteo, Un prete tra noi, Don Fumino. tina dalle 10.30 alle 12.20 (per la presentazione del tema biblico domenicale, la diretta della celebrazione eucaristica e l’Angelus del Papa); Sulla via di Da- masco, approfondimento spirituale e culturale in Conclusioni onda sabato alle 10.30 su Raidue; Cristianità, in onda la domenica su Rai International per discutere del- Il quadro della televisione italiana che l’attualità cristiana. si delinea in virtù della ricerca effettuata appare 2 Alle confessioni cristiane protestanti è riservato il in controtendenza rispetto al processo di seco- larizzazione in corso nella società civile. »»» segue a pag. 95

gennaio-marzo 2007 • 83 il purgatorio dei laici

sogno di trovare una soluzione consolatoria la chiesa e rassicurante agli irrisolvibili problemi del dolore e della morte. L’uomo della postmodernità deve e il suo popolo vivere nella precarietà e nell’incertezza, in una fantasmagoria di immagini e di parole paolo bonetti che lo aggrediscono e lo circondano da ogni parte del mondo, e proprio per questo sente la nostalgia di un cosmo ordinato e uando si dice, anche da parte rassicurante, mentre va alla ricerca di fi- Qnostra, che non c’è altro catto- gure paterne che gli diano le risposte ca- licesimo al di fuori di quello di Ratzinger, paci di placare la sua angoscia di fanciullo s’intende naturalmente il nucleo dogmatico tecnologico. Quante volte, nella liturgia del cattolicesimo, la sua struttura forte, cattolica, si parla della “casa del padre” e quella che lo rende immediatamente rico- di un nostro ritorno, dopo la morte, a quella noscibile e che non ci pare venga intaccata “casa” in cui finalmente sarà possibile gua- da riflessioni teologiche che coinvolgono rire dalla febbre della vita, l’approdo so- pochi studiosi, peraltro del tutto emarginati gnato dal figliol prodigo anche negli anni e marginali all’interno della Chiesa di della sua ribellione e del suo peregrinare. Roma. Il cattolicesimo parla, dunque, con Per capire davvero che cos’è il cat- la voce di Ratzinger e a questa voce dob- tolicesimo nella psicologia di milioni di biamo attenerci quando si tratta di capire uomini e donne, che magari non sanno che cosa vuole e dove va la Chiesa gerar- nulla del complicato apparato dogmatico chica, quella che detiene i carismi, quella della loro fede, bisogna essere consapevoli che garantisce ai fedeli la speranza della di questi sentimenti che agiscono nel salvezza. Ma la vita religiosa è complessa, profondo, di questo bisogno di paternità in il sentimento religioso, nei singoli indi- una società che ha consumato inesorabil- vidui, trascende sempre la rigida struttura mente ogni autorità paterna e ha lasciato dogmatica delle chiese, anche quando il bi- gli individui in una condizione di immedi- sogno di appartenenza e il timore della so- cabile orfanezza. litudine spingono molto fedeli a sottomet- Essere adulti non è facile, si abbia tersi ad un’autorità che essi sentono lon- o non si abbia una qualche fede, e vivere tana e, per tanti aspetti, estranea ai pro- una fede adulta può essere l’auspicio di blemi e alle inquietudini della loro vita qualche filosofo o teologo, non certamente quotidiana. la psicologia della quotidianità. Dietro il volto intransigente della Quando un laico non credente cerca Chiesa ufficiale, c’è il mondo vario e arti- di capire, con sincera apertura, le molte- colato del clero secolare e di quello rego- plici stratificazioni della Chiesa cattolica e lare, dei movimenti e del volontariato, dei del suo popolo, deve sempre tener conto fedeli che frequentano abitualmente le della frattura che esiste fra l’ufficialità chiese e si accostano ai sacramenti, di della dottrina e le innumerevoli forme in quelli che ci vanno di tanto in tanto ma- cui la fede può essere interiormente vissuta gari per una fuggevole preghiera e per un e concretamente praticata dalle coscienze bisogno di conforto nella penombra delle individuali. Tanti cattolici con cui ci capita navate, e infine di quelli che non parteci- di venire a contatto ci appaiono giusta- pano più, da gran tempo, alle cerimonie del mente come dei cattolici immaginari, ma culto, eppure continuano a dirsi cattolici o in questa loro immaginazione ci sono semplicemente cristiani, perché questo è spesso quella creatività e quella generosità l’unico modo che conoscono per non sen- che permettono alla Chiesa gerarchica di tirsi esclusi dall’appartenenza alla comune vivere, da parassita, sul corpo ancora ro- umanità. La nostra società si secolarizza busto di un laicato inquieto. ogni giorno di più, al vecchio confessore si sono andati sostituendo i molteplici “esperti” di scienze umane spesso dall’in- certa identità, e tuttavia non muore il bi-

84 • critica liberale l’ipocrisia & la malaetica ateismo ed etica carlo augusto viano

lla fine del 2006 è uscito da La- Per molto tempo è dunque sembrata Aterza il libro di Eugenio Lecal- una questione di buon gusto evitare l’ateismo, dano intitolato Un’etica senza dio, un titolo una forma di rispetto per i credenti, sempre più che eloquente. È un libro da leggere, da tanto suscettibili, anche se quasi mai disposti consultare e da usare, ma è anche un segno a ricambiare la moderazione usata nei loro dei tempi. Oltre che intellettuale militante, confronti. In realtà c’era qualcosa di più, impegnato nella difesa del laicismo, Lecal- perché nelle credenze religiose si scorgeva dano è uno studioso di filosofia, un dotto, e una difesa da cose come materialismo, natu- il fatto che egli dedichi all’ateismo un libro ralismo, primato della conoscenza scientifica scritto con tutti i crismi della filosofia accade- e un modo per proclamare la supremazia dello mica è di per sé significativo, ma per fortuna spirito, compito che i filosofi si sono sempre non è più un evento isolato. I filosofi profes- accollati volentieri. Le conseguenze di quello sionisti hanno a lungo evitato di prendere po- che sembrava un rispettoso ritegno o una pru- sizione a favore dell’ateismo o anche soltanto dente moderazione si sono fatte sentire anche di discuterne. Il rifiuto del positivismo, che i fi- in settori culturali lontani dalla polemica re- losofi rispettabili erano tenuti a pronunciare, la ligiosa: per esempio l’ateismo è stato non sol- critica del “vieto anticlericalismo ottocentesco” tanto censurato, ma addirittura cancellato, in cui dovevano esibirsi, infine lo scoraggiante dalla storia culturale dell’Occidente, fino a ateismo di stato delle democrazie popolari ave- giungere all’affermazione che esso di fatto vano distolto da questo tema intellettuali con non è esistito né poteva esistere. una reputazione da difendere. L’agnosticismo È difficile stabilire che cosa abbia sembrava una posizione prudente e corretta, che fatto cambiare idea e abbia reso l’ateismo in- permetteva di nascondersi dietro l’evasiva di- sieme popolare e rispettabile. Forse ha agito chiarazione che non si può dare dimostrazione l’invadenza delle agenzie religiose, che hanno né dell’esistenza né della non esistenza della preteso di ottenere dalle autorità politiche la divinità. Uno poteva sempre farsi scudo di repressione di credenze e comportamenti che Kant, un buon presidio di reputazione accade- sembravano riconducibili a forme moderate mica, e mostrare rispetto per anime pie, le quali di agnosticismo; forse ciò è stato aggravato sarebbero offese se qualcuno avesse messo in dalla pretesa di alcune chiese, in particolare dubbio l’esistenza del loro dio. di quella cattolica, di presentare le loro ri- Provare l’esistenza di un essere divino chieste come razionali, invadendo gli spazi è una faccenda complicata, che richiederebbe nei quali agnostici e atei inibiti pensavano di un apparato teorico impegnativo, di cui la teo- potersi muovere. Infine la stessa accusa di logia è del tutto priva. La negazione dell’esi- ateismo mossa da conservatori e reazionari a stenza di dio deriva dal fatto che la teologia chiunque sostenesse posizioni liberali e a gran non produce nessuna conoscenza attendibile, parte del pensiero moderno ha finito con l’in- e non da un’opzione interna a un apparato vogliare a riconoscersi atei. concettuale adeguato. Kant ha proposto la Lecaldano non intende proporre una forma di agnosticismo di solito apprezzata dai dottrina ateistica in quanto tale, ma fa dell’a- filosofi, ma assolutamente ingannevole, teismo una componente della sua interpreta- perché ha spacciato la possibilità di provare zione dell’etica. È una scelta opportuna, perché sia l’esistenza sia la non esistenza di dio entro il rapporto tra religione e morale, da sempre un la sua dottrina come un limite della ragione tema discusso, è ridiventato attuale. È nota la umana, che perciò dovrebbe astenersi dall’in- pretesa che solo la religione possa offrire un tervenire e dovrebbe accettare l’esistenza di fondamento adeguato alla moralità. Questa tesi dio come un postulato morale: una forma di ha avuto formulazioni diverse, fino a quelle più apologetica religiosa come un’altra. Giusta- scettiche, per le quali la religione è una specie mente Lecaldano, che pure per altri versi ap- di instrumentum regni, utile per imporre una di- prezza Kant, non si lascia ingannare dalle si- sciplina ai comportamenti pubblici e privati. Un rene dell’agnosticismo. po’ di anni fa perfino un prelato colto e ac-

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creditato di un certo liberalismo, come il car- senza dio, ma, mettendo in luce quanto l’idea dinal Martini, aveva espresso il dubbio che di dio sia in sé ingiustificata, sostiene che essa potesse esistere moralità senza fede religiosa; sarebbe anche di impedimento alla formula- e Umberto Eco gli aveva risposto mettendo zione di un’etica effettiva. L’ateismo do- su in fretta una propria dottrina etica, nella vrebbe trovare il coraggio di dichiarare che la quale ricuperava gran parte di ciò che stava negazione di dio non è un’operazione neutra, a cuore al cardinale: dall’immortalità dell’a- che lascia le cose come stanno, ma agisce su nima al senso del sacro, per finire con Cristo. valutazioni e comportamenti. Pur sempre così à la page, Eco era in ritardo, Spesso la cultura che rivendica il pro- perché si era già diffusa, perfino tra intellet- prio carattere laico soffre di un senso di in- tuali moderati, al massimo debitamente agno- feriorità nei confronti della cultura religiosa e stici, la tendenza a discutere di etica senza si ostina a mostrare che i propri contenuti etici tener conto dell’esistenza di dio, etsi deus non coincidono con quelli raccomandati dalle isti- daretur, come si dice, usando una formula che tuzioni religiose. Perfino formule fumose si fa risalire a Grozio, ma che era stata esco- come il richiamo ai “valori” o il riferimento gitata dagli scolastici. Si faceva così strada ai “valori condivisi” presuppongono un at- l’idea che ci potesse essere una morale so- teggiamento del genere. Invece l’adozione di stanzialmente invariante, comune a credenti e un punto di vista ateo dovrebbe indurre a fare non credenti. il contrario, a rivendicare contenuti etici dif- Un’idea del genere rimandava a una ferenti rispetto a quelli di chi si rifà a un es- legge universale, riferibile al potere legisla- sere divino, ma anche a proporre una vera e tivo del creatore del mondo, ma poteva anche propria interpretazione teorica diversa di ciò essere fatta risalire ai dettami di una ragione che si intende per “morale”. Occorre cioè ab- identica per tutti gli esseri umani. La prima bandonare l’idea di qualcosa come una legge supposizione pareva già di per sé inverosimile universale che, collocata nella parte alta della per il fatto che ci sono molte religioni, cia- nostra mente, dovrebbe dominare i compor- scuna con la propria immagine della divinità; tamenti, anche se nella vita reale si devono e pensare che divinità diverse vadano d’ac- accettare compromessi. Quando l’idea di una cordo sulle cose da imporre e da vietare agli legge divina o di una legge di natura è ap- esseri umani è piuttosto azzardato. Qualcosa parsa insostenibile, molti moralisti hanno im- del genere valeva anche per l’idea di una na- maginato che ogni persona avesse, magari tura o di una ragione comune a tutti gli uo- nella parte più riposta della propria persona- mini, ipotesi contro le quali si poteva far va- lità, un “piano di vita” o “una concezione del lere la molteplicità delle culture. Eppure bene”, come se l’antica idea della legge di na- finché si pensava che anche le singole comu- tura si fosse rifratta in una molteplicità di nità umane, per quanto diverse le une dalle leggi personali. Sicché le persone potrebbero altre, fossero rette o dovessero essere rette, al mettersi d’accordo solo maneggiando qualche loro interno, da leggi generali emanate da un sottoprodotto di quella nobile cosa. Ma chi legislatore, si poteva immaginare che, a mag- non crede né a un legislatore universale né a gior ragione, una cosa del genere dovesse va- un ordine naturale mette in primo piano le dif- lere per l’umanità nel suo complesso. ferenze naturali tra le persone e la differenze L’unico tentativo di proporre un’etica tra le storie che essi vivono, due cose non universale sufficientemente sofisticato è stato confrontabili con un piano di vita, né illumi- quello degli utilitaristi, i quali adottarono nate dalla concezione del bene. anche, almeno originariamente, una prospet- tiva esplicitamente atea. L’utilitarismo aveva i propri difetti, non certo superiori a quelli di * Carlo Augusto Viano è professore ordinario di altre dottrine etiche, e anzi aveva il vantaggio Storia della filosofia nella Facoltà di Lettere del- di rendere più facile il loro riconoscimento, l'Università di Torino. ma fu oggetto di critica sistematica anche per l’alone di anticonformismo che lo circondava. Lecaldano non è un utilitarista dottri- malaetica cattolica nario, ma ha sempre apprezzato l’utilitarismo SCOMPARSA. «S’è persa l’etica della re- e non si è mai dedicato alla critica distruttiva sponsabilità, sia sotto il profilo religioso, nei suoi confronti, comunemente praticata. sia sotto quello laico.» Sensibile all’eredità utilitaristica, egli non si Paolo Cirino Pomicino limita a sostenere che è possibile un’etica

86 • critica liberale l’ipocrisia & la malaetica la pompa di babbage giulio giorello - stefano moriggi

ade una tegola da un tetto sulla per giustificare la caduta di una tegola o la Ctesta di Tizio e lo uccide. La gente morte di una persona. E Darwin, ancora nel- comincia a interrogarsi perché le cose sono l’Autobiografia (p. 69): «Un piano che regoli andate così. Qualcuno risponde che soffiava la variabilità degli esseri viventi e l’azione il vento e Tizio passava di là. Ma qualcun della selezione naturale non è più evidente di altro chiede perché in quel momento il vento un disegno che predisponga la direzione del soffiasse e Tizio passasse di lì e non altrove. vento». Qual è il senso dei decreti divini che Se si risponde che il vento si era sollevato in consentono la sofferenza di «milioni di ani- quel momento per certe condizioni meteoro- mali […] per un tempo praticamente illimi- logiche e che Tizio era in quella strada perché tato»? Se la volontà divina sfugge alla com- stava recandosi da un amico, ci sarà magari prensione umana, essa è semplicemente un chi domanda perché ci fossero proprio quelle nome non tanto per ciò che è inspiegabile ma condizioni meteorologiche e l’invito fosse ap- per quello che finora non è stato spiegato. Per punto per quel giorno… «E così via, non ces- altro, «la presenza di tanto dolore concorda seranno di chiedere le cause delle cause, bene con l’opinione che tutti gli esseri viventi finché non ti sarai rifugiato nella volontà di si siano sviluppati attraverso la variazione e Dio, cioè nell’asilo dell’ignoranza», conclude la selezione naturale». Così «il vecchio argo- Spinoza (cui si deve l’esempio: Etica, tr. it. mento di un disegno della natura» si rivela Bollati Boringhieri Torino 1992, p. 38). Nella inutile (Autobiografia, pp. 69-70, 72) sotto il sua Autobiografia (tr. it., Einaudi, Torino profilo epistemologico. Eppure, esso viene 2006, p. 89) Darwin rievoca così le sue visite continuamente ripresentato ai nostri giorni: al matematico Charles Babbage. «Diceva non si tratta tanto di un Divino Progetto ma sempre cose interessanti, ma era un uomo de- di un umano progetto politico che funziona luso e scontento, spesso di cattivo umore». come la pompa osservata da Babbage: distri- Una volta «mi raccontò che in Italia, sul ci- buisce all’esterno consolazione a buon mer- glio di una strada, aveva visto una pompa con cato a chi è pronto a bersi qualunque favola una pia iscrizione che spiegava come il suo e procura potere all’interno della congrega- proprietario l’avesse costruita per amor di Dio zione. Siamo ancora nelle condizioni, denun- e del suo paese e per ristorare il viandante ciate da Trotskij, di dover disputare delle pre- stanco. Babbage volle esaminare la pompa da tese ideologiche di questa o quella Chiesa? vicino e scoprì che ogni volta che un passante Sembrerebbe di sì. Leggiamo, per esempio, pompava un po’ d’acqua per sé, ne pompava in un intervento del parlamentare catalano molta di più nella casa del proprietario». In- Antoni Comin i Oliveras (ospitato sulla ri- fine, Trotskij (Letteratura arte libertà, vista “Quaderni. Le scienze dell’uomo”, 4, ot- Schwarz, Milano 1958, p. 182): «A mio av- tobre 2006, Editoriale Il Ponte, Milano, pp. viso non c’è nulla di paradossale nell’affer- 12-42, in particolare p. 12), «La crociata di mazione che dalle sensazioni di una lucertola, Ratzinger contro il relativismo ha molto pro- se fosse possibile metterle a fuoco adeguata- babilmente segnato la strada che seguirà il di- mente, si potrebbero ottenere conclusioni battito culturale nei prossimi anni». Se le cose molto più dirette riguardo alla struttura e alla stanno davvero così, stiamo freschi! Se non funzione dei suoi organi di quelle che si pos- avesse ricadute politiche, l’idea di una “dit- sono ricavare, rispetto alla struttura e alle fun- tatura del relativismo” sarebbe semplice- zioni della società […], da riflessioni ideolo- mente ridicola. Ci tocca ribadire che relati- giche del genere, per esempio delle credenze vismo non si oppone a verità, ma ad assolu- religiose che una volta occupavano, e conti- tismo. Osservava (1934, L’invenzione della nuano a occupare, un posto così importante verità, Raffaello Cortina, Milano 2006, p. 72) nella vita della società». il matematico Bruno de Finetti: la critica re- La critica di Spinoza fa giustizia di lativistica «non pretende di dimostrare l’im- qualsiasi finalismo che prospetti natura e possibilità di giungere a una verità che non storia come manifestazioni della Provvidenza abbia mai più bisogno di ritocchi: un simile

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intento sarebbe contraddittorio, ché esso con- lotta interna. La società non fa che mutare pelle sisterebbe proprio nello stabilire una tale ve- di continuo […]. Gli sconvolgimenti nell’eco- rità. Vuol […] invece sconsigliare l’inutile nomia, nella tecnica, nella scienza, nella fami- imprudenza di farsi garanti di una certa con- glia, nei costumi si verificano in un contesto cezione per tutta l’eternità, quando il domani di azioni reciproche tale che la società non può può smentirla, e quando il suo successo di- raggiungere una situazione di equilibrio». Il pende dall’intrinseca sua capacità di affer- vecchio bolscevico pensava alla rivoluzione marsi e durare in un certo periodo, capacità socialista; noi abbiamo in mente la “demo- che non si può modificare, come con un colpo crazia di conflitto” che caratterizza insieme la di bacchetta magica, con il semplice espe- società aperta e la comunità scientifica. Lo diente di conferirle la qualifica di ‘verità as- stesso Trotskij riconosceva che «l’autodifesa soluta’». E concludeva «che conviene ab- rivoluzionaria in circostanze particolarmente bracciare il punto di vista favorevole alla pos- drammatiche» non giustificava minimamente sibilità indefinita di progresso, dato che esso la “pretesa” da parte di qualsiasi burocrazia «di non causa alcun danno, e molti ne evita». esercitare un comando sulla creazione intellet- Da teologo Ratzinger se l’è pure presa tuale della società». Anzi, «per la creazione in- con la spiegazione evoluzionistica delle fun- tellettuale […la rivoluzione] deve sin dall’i- zioni superiori dell’essere umano, fornendo la nizio stabilire e assicurare un regime anarchico giustificazione ultima delle numerose restri- di libertà individuale. Nessuna autorità, nes- zioni imposte a cittadine e cittadini dello suna costrizione, neppure la minima traccia di Stato italiano circa l’accesso a servizi ormai comando!» (Letteratura arte libertà, p. 114). disponibili grazie alle biotecnologie. In con- Il riferimento all’anarchia non suoni irriguar- testi come la fecondazione assistita, lo statuto doso a orecchie “liberali”. Contro le cosiddette dell’embrione umano, le diagnosi preimpianto, “invasioni di campo” che minano libertà indi- ecc. quei divieti sanciscono un irresponsabile viduali, ricerca autonoma del proprio benes- inchinarsi al caso, mascherato da omaggio a sere, indipendenza dell’indagine scientifica oc- questa o quella “rivelazione”. La “pia” pompa corre intervenire con i mezzi più efficaci per di Babbage è sempre all’opera: cosa altro è il contenere e per ricacciare gli invasori, senza ricorso a un fiat della vita umana, che preclu- avere scrupoli nell’incalzarli quando si ritirano derebbe possibilità di indagine o di cura? E nelle loro fortezze. perché (vedi il dibattito sui Dico) imporre come Qualcuno ha bollato il progetto di im- “naturale” una certa forma di famiglia contro porre discriminazioni tra mussulmani e “in- forme diverse? Sostituire al vecchio decreto di- fedeli” col termine di “fascismo islamico”. vino una sorta di legge di natura non è che un Potremmo davvero condannare chi parallela- cambio di nome per quel che Spinoza chiamava mente impiegasse una locuzione come “fa- asilo dell’ignoranza. Infine, il dibattito pro e scismo papista” per certe tendenze “devote” contro la “crociata” ratzingeriana si concentra a fondare la nostra convivenza su un ideale su temi “sovrastrutturali”, allontanandoci da di vita “buona”, che non tutti – nemmeno tra problemi ben più interessanti. Non è in gioco, i cattolici – si è disposti a condividere? È su- infatti, se un darwiniano possa o non possa es- perfluo sottolineare che tra le prime vittime sere cristiano, se uno scienziato debba essere di questo tipo di “fascismo” ci sarebbero i “fe- un credente, se l’esperienza della fede sia più deli” più sinceri sia tra i cattolici sia tra gli o meno conciliabile con quella della libera in- aderenti di qualsiasi altra religione. Non sa- vestigazione. Si tratta invece di mettere a fuoco rebbe molto più “liberale” lasciare a ciascuno la rilevanza della scienza e della tecnologia per il peso della propria scelta? Negare opportu- capire il mondo e trasformarlo, assumendosi nità oggi disponibili in nome di un qualche ciascuno le proprie responsabilità – il che non valore, che come ogni valore non è necessa- vuol dire affatto che ci sia un qualche centro riamente condiviso significa di fatto imporre (una Chiesa, uno Stato un Partito, ecc.) che de- una sorta di apartheid. Bisogna far capire a cida per noi quali siano tali responsabilità. quelli che ne avessero le intenzioni che azioni L’impresa tecnico-scientifica ha avuto questi del genere non verrebbero perdonate. tratti fin dalle origini. Ma ai nostri tempi essa è un fenomeno così globale da generare ine- diti terrori e tremori. Contro la resa alla paura * Giulio Giorello è professore di Filosofia della valga Trotskij (La rivoluzione permanente, tr. Scienza all'Università di Milano. it. Einaudi, Torino 1967, p. 23): «Tutti i rap- * Stefano Moriggi lavora attualmente presso l’U- porti sociali si trasformano con una costante niversità di Milano.

88 • critica liberale l’ipocrisia & la malaetica le ragioni dell’eutanasia eugenio lecaldano

egli ultimi mesi ripetutamente nel imporre una di queste concezioni anche contro la Ndibattito pubblico si sono ripro- volontà di una parte di coloro che dovrebbero es- poste drammaticamente le molte questioni sere rappresentati da un Parlamento democratico. etiche non risolte che sono state sollevate dalle Ma il contributo che può essere offerto numerose innovazioni nei modi di morire degli dallo studioso dell’etica alla discussione in corso esseri umani conseguenti agli sviluppi della è principalmente indiretto e mediato. Una prima biologia e della medicina. Tra l’altro hanno col- esigenza che egli può fare valere è mostrare come pito le dolorose vicende legate alla morte di sia necessario tenere chiaramente distinte le no- Piergiorgio Welby e al raggiungimento del zioni (o come direbbero i filosofi i concetti o i quindicesimo anno della permanenza di Eluana giuristi le fattispecie) sulle quali, tenuto conto Englaro in uno stato vegetativo permanente e dei mutamenti nei modi di morire degli esseri del tentativo del padre Beppino Englaro di farsi umani, dobbiamo ricercare una posizione etica concedere un’autorizzazione dai tribunali ita- adeguata. liani di porre termine all’alimentazione e all’i- La distinzione tra le nozioni va fatta pro- dratazione artificiale della figlia. Un’ampia ri- prio perché alcune concezioni etiche tendono a sonanza ha anche avuto la discussione nelle confondere o assimilare indebitamente diverse commissioni del Senato di un disegno di legge condizioni del morire che essendo empirica- relativo alle direttive anticipate. In questa situa- mente profondamente diverse chiamano in causa zione può valere la pena tornare su questa rifles- diverse valutazioni etiche e di conseguenza an- sione, già del resto ampiamente approfondita sul dranno sottoposte ad una diversa considerazione piano della ricerca sistematica di un’adeguata giuridica. Dietro l’assimilazione delle diverse trattazione morale1. Mi soffermerò esclusiva- forme del morire umano ad un unico processo mente sullo sfondo concettuale ed etico di questa di una cosiddetta morte naturale, considerata tra discussione ritenendo che la decisione di una tra- l’altro non disponibile da parte di chi sta mo- scrizione di posizioni morali sul piano legislativo rendo, vi è un’inaccettabile riduzionismo tradi- nelle società democratiche spetti ai Parlamenti zionalista che nega i cambiamenti nelle condi- che dovranno tenere conto sia della esigenza di zioni in cui noi ci troviamo a curarci, morire e salvaguardare l’autonomia delle persone che sot- fare nascere la nostra prole. Le diversità di con- toscrivono diverse concezioni morali, come delle dizioni nel morire – come del resto nel curarci e situazioni sociali e storiche in cui si sviluppa la nel fare nascere – sono state introdotte, tra l’altro, loro attività rivolta a realizzare le condizioni di dalle innovazioni della medicina e, nello speci- una pacifica convivenza di cittadine e cittadini fico, dall’accettazione di una nuova via per ac- con diversi modi di intendere il valore e la di- certare la morte non più con riferimento all’atti- gnità della vita. Nel fissare i limiti del mio in- vità cardiaca, ma in termini di cessazione del- tervento non voglio però mancare di rendere l’attività cerebrale. Dal riconoscimento che di- esplicita l’indicazione di massima di quanto versi modi di morire non sempre si presentavano andrò argomentando che – una volta chiarita la come realtà concrete per le passate generazioni differenza tra rifiuto delle cure, suicidio assistito consegue la comprensibilità di un atteggiamento da una parte ed eutanasia attiva volontaria dal- rivolto a rivedere criticamente la moralità e le l’altra – è a favore di un intervento legislativo leggi trasmesseci dal passato. Bisogna divenire in che avvii un processo di legalizzazione dell’eu- primo luogo consapevoli che molte delle lace- tanasia attiva volontaria analogo a quello realiz- ranti contrapposizioni di questi anni derivano zato in Olanda. Ma prima di giungere a questo dalla necessità di trovare un orientamento etico bisognerà che nella discussione politica su tali adeguato per alcuni degli attuali modi di morire questioni nel nostro paese risulti più ovvia e con- in condizioni nuove e diverse e dal tentativo dei divisa la tesi che identifica come funzione cen- sostenitori della moralità tradizionale (spesso da trale dell’intervento dello Stato garantire la libertà noi coincidente con quella predicata dalla gerar- delle diverse concezioni morali (e il diritto delle chia della Chiesa cattolica) di negare questo stato cittadine e dei cittadini di vivere secondo esse di cose e dunque di volere conservare, senza cam- quando ciò non rechi danno agli altri) e non già biamenti, le leggi del passato.

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Completamente nuova è la situazione in artificiali solo in quanto già si è sottoscritta l’e- cui si trovano oggi molte persone affette da gravi tica che presiede a questa classificazione. patologie che vivono per molti anni con l’ausilio Tornando alla situazione nella società ita- di macchine, cannule, fili ecc. Sempre più diffusa liana risultano irricevibili tutta una serie di ri- è la situazione della sopravvivenza per un lungo chieste quali quella di una sospensione di tutti i periodo in una condizione terminale per la pre- trattamenti, anche l’alimentazione e l’idratazione senza di gravi patologie, sopravvivenza resa pos- artificiali, o ancora quella di essere aiutato a mo- sibile sia dai farmaci come dal ricorso a strumenti rire o infine anche quella di eutanasia attiva vo- che vicariano alcune essenziali funzioni fisiolo- lontaria. In contrasto con quello che sostengono giche (ad esempio la respirazione, l’alimenta- le leggi attuali che si limitano a imporre a tutti zione, l’idratazione ecc.). Egualmente diffusa è la la morale cattolica, si tratta di richieste diverse situazione di persone che vengono mantenute in che possono essere eticamente giustificate da ra- vita in una condizione diagnosticata come uno gioni morali che rinviano sia all’autonomia della stato vegetativo permanente o con l’aiuto di un persona che sta morendo, come al diritto che sia respiratore o con l’ausilio dell’alimentazione e rispettata la sua concezione della dignità della idratazione artificiale. morte come parte integrante della vita di una per- Con riferimento a queste situazioni le sona, oltre che da un diritto fondamentale delle persone coinvolte possono sulla base della loro persone a non subire sofferenze non volute. La propria concezione della dignità della vita perso- tendenza più diffusa nel nostro paese – favorita nale volere un particolare trattamento che è eti- dagli insegnamenti delle gerarchie della Chiesa camente legittimo ma che non è ricevibile dalle cattolica – non è quella di discutere esplicita- leggi italiane che fanno prevalere una concezione mente le ragioni morali che stanno dietro la le- che da una parte non ritiene in realtà disponibile gittimità di queste diverse pretese, ma di negare la fine della vita umana e dall’altra fa prevalere la vera e propria diversità empirica di queste con- una concezione oggettivistica del modo dignitoso dizioni di morire e delle relative richieste. Pre- di morire di una persona umana. Questo si può vale così un approccio secondo il quale le si omo- vedere tenendo conto della ampia risonanza che loga tutte come richieste eutanasiche finendo con nelle questioni di fine vita ha l’uso della nozione il qualificare a livello giuridico uniformemente di “accanimento terapeutico”. Sembra anzi che come omicidio le diverse azioni che eventual- l’unica cosa che in Italia le persone possano fare mente venissero fatte di volta in volta per acco- è evitare l’accanimento terapeutico: qualcosa che gliere le diverse richieste. essi in definitiva non possono né scegliere né Contro questa tendenza bisogna ricono- realmente richiedere tenuto conto che questa no- scere che le persone alla fine della propria vita zione rinvia a criteri di decisione che possono es- possono avanzare (o direttamente se consapevoli sere gestiti solo dai medici. Criteri tra l’altro che o indirettamente attraverso delle direttive antici- si pretende siano oggettivi, ma che in realtà tali pate se non consapevoli momentaneamente o ad- non sono perché incorporano fin dalla partenza dirittura non più in grado di essere ancora con- una ben precisa concezione etica del morire. In- sapevoli) diverse richieste che vanno tenute chia- fatti i medici nel ricorso alla nozione di accani- ramente distinte. Da una parte esse possono ri- mento terapeutico non sono affatto liberi di rico- chiedere di non essere attaccate a macchine e che struire la condizione del morente in modo del non siano iniziate pratiche artificiali di alimenta- tutto autonomo e indipendente, perché essi deb- zione e idratazione o che siano sospese in parte bono necessariamente applicare una categorizza- alcune o tutte le cure o gli aiuti che le fanno so- zione della situazione del malato che distingue pravvivere. Come si è detto, già il riconoscimento tra interventi proporzionati e sproporzionati e tra della legittimità di queste richieste minimali è nel interventi terapeutici e sostegni vitali. Tutto ciò nostro paese puramente teorico perché in realtà rende la nozione di accanimento terapeutico pra- esse non sono ricevibili in quanto non si riten- ticamente inutilizzabile in una medicina che vo- gono disponibili dalla persona interessata né l’a- glia avere un minimo di rigore scientifico in limentazione né l’idratazione artificiale – diver- quanto non solo da per scontato un ruolo deci- samente da ciò che accade in molti paesi europei sivo del personale medico negando qualsiasi vo- – considerate come forme necessarie di manteni- lontà della persona malata, ma è del tutto interna mento in vita. Possiamo così dire che nel nostro ad una ben precisa moralità. Si tratta di quella paese è reso anche impraticabile il riconosci- moralità dell’indisponibilità da parte del morente mento di un diritto della persona a chiedere la della fine della sua vita che mostra la sua inac- sospensione di tutti i mezzi con cui è fatto so- cettabilità laddove considera del tutto indisponi- pravvivere in uno stato terminale o eventual- bili sostegni come l’alimentazione e idratazione mente in uno stato vegetativo permanente

90 • critica liberale l’ipocrisia & la malaetica contro la sua volontà direttamente espressa o per il suo stesso bene contro le sue stesse vo- acquisita con le direttive anticipate. Già quindi lontà, ma manifesta anche una mancanza aprio- a questo livello, per garantire alle cittadine e ai ristica di rispetto nei confronti delle persone che cittadini italiani il diritto a non subire sofferenze esprimono queste richieste connotate sempre non volute e una grave lesione alla propria con- come non razionali o manchevoli di coraggio cezione della dignità della persona, sarà neces- ecc. Risulta ovvio che in presenza di queste de- sario un intervento legislativo che chiarisca che terminazioni manifestate da una persona per anche alimentazione e idratazione artificiali quanto riguarda la fine della sua vita, una prima sono disponibili dalle richieste di sospensione risposta potrà essere quella di cercare di alle- di trattamento avanzate dalle persone morenti viare le sue sofferenze fisiche e psicologiche, o anticipatamente dalle persone in stato vege- confortarla, dare sostegno affettivo ecc. Ma sul tativo permanente. piano etico questa non è l’unica risposta che Andando al di là di queste richieste, si possiamo dare in quanto ci si deve chiedere se presentano come del tutto distinte sul piano dobbiamo ammettere che ci siano circostanze concettuale quelle situazioni, che chiamano in in cui queste richieste possano talvolta presen- causa la nozione di “suicidio assistito”, in cui tarsi come giustificate e se, nel caso, si deb- le persone richiedono un aiuto per porre ter- bano porre le condizioni perché possano essere mine loro stessi alla loro vita, e infine quelle soddisfatte. situazioni – che possono essere fatte rientrare Quello che sembra comunque inaccet- sottolo il concetto di “eutanasia attiva volon- tabile è considerare tutte queste pretese come taria” – in cui le persone affette da gravi ma- una forma unica di richiesta sulla base della lattie, in uno stato terminale che produce grandi presunzione che gli esseri umani per quanto ri- sofferenze, richiedono ripetutamente che guarda la loro morte non ne hanno disponibi- un’altra persona ponga fine direttamente alla lità e debbono morire naturalmente. Questa im- loro vita. Ritengo – come del resto gli autori postazione non sembra avere oggigiorno alcun dei libri ricordati all’inizio dell’articolo – che senso comune dato che tutte queste persone tutte le richieste appena ricordate possono pre- sono finite in un processo del morire niente af- sentarsi in determinate condizioni come moral- fatto naturale che sembra prolungarsi solo mente legittime e dunque che sia auspicabile perché essi sono mantenuti in vita più o meno eticamente una completa esclusione dell’inter- artificialmente con cure, macchine ecc. Ovvia- vento della legge dalle azioni che le accoglies- mente non c’è nulla di negativo nell’essere sero rispettando una procedura prevista sul mantenuti in vita artificialmente, forse oramai piano giuridico. Detto questo mi sembra reali- è una condizione comune per quasi tutti coloro stico identificare una gradualità nelle innova- che vivono nelle società dell’occidente. Il punto zioni che ci si può aspettare nel nostro paese decisivo però è la volontà della persona che sta per quanto riguarda la fine della vita umana e morendo. In definitiva bisogna prendere atto sperare che in tempi brevi sia almeno piena- che le condizioni usuali di morire nelle nostre mente riconosciuto e salvaguardato fino in società non permettono più di usare come cri- fondo il diritto delle persone a non subire trat- terio normativo da privilegiare e fare valere in tamenti non voluti e a fare valere la loro con- modo assolutistico quello di una presunta morte cezione del modo in cui essi ritengono parte naturale. Non ha alcun senso sostenere una con- della loro vita disporre di una morte dignitosa. cezione della non disponibilità della morte da Possiamo continuare la nostra argo- parte di chi sta morendo pretendendo che essa mentazione rimarcando che non sembra avere debba essere integralmente affidata alla volontà molto senso rispondere ad una concezione dell’Autore della natura, in una situazione – come la nostra che diversifica diverse nozioni come quella attuale – nella quale è chiaro che con riferimento alle possibili espressioni della le morte delle persone non viene direttamente volontà della persona per quanto riguarda la sua da Dio ma dipende dalle cure, dall’uso di stru- morte, negando comunque a tutte queste di- menti ecc. Proprio questa trasformazione dei verse espressioni di volontà alcun valore e ri- modi di morire esige che si riconosca la ne- tenendo che l’unica risposta valida alle diverse cessità di considerare la morte come un feno- richieste sia quella di portare la persona a re- meno disponibile dalla persona che si avvia a cedere da esse. Chi assume questa posizione – morire perché se così non si fa non si ricosti- ancora una volta la concezione cattolica della tuisce il potere del Creatore ma si demanda il moralità di fine vita – non solo sottoscrive tutto – per dirla con un linguaggio che non un’ovvia forma di paternalismo che pretende di faccio certo mio – “al potere tecnologico dei potere sempre intervenire su di un’altra persona medici e della scienza medica”.

gennaio-marzo 2007 • 91 lecaldano

Se si riconosce questo, si giunge a ca- azioni che possono essere fatte per rispondere pire che oggigiorno la posizione etica più ade- ad una richiesta di sospensione di cure o a una guata è quella secondo la quale la fine della richiesta di essere aiutato a morire o una ri- vita di una persona è in primo luogo un pro- chiesta di eutanasia attiva volontaria. cesso disponibile per la persona stessa che sta La concezione che ispira chi ritiene che morendo. Non si capisce perché mai sul modo non solo tutte le richieste debbano essere omo- in cui io debbo morire debba avere priorità la logate ma che debbano essere anche omolo- volontà di altri o il come altri, in contrasto con gati tutti i diversi tipi di azioni che verranno le mie convinzioni, considerano il modo digni- di volta in volta fatte da persone che cercano toso di morire. La priorità della volontà della di rispettare la volontà della persona morente, persona direttamente interessata si estende finisce con l’estendere la stessa categoria di anche alle direttive anticipate che se esprimono criminosità su tutto questo: in definitiva da chiare indicazioni sul modo di morire della per- una parte la richiesta è sempre quella eutana- sona che le ha sottoscritte, laddove la persona sica e dall’altra l’azione è sempre un omicidio. non sia più in grado di confermarle o rivederle Ma questa concezione è errata logica- consapevolmente, dovranno prevalere sulle mente e inoltre moralmente inaccettabile. Lo- preferenze che eventualmente altre persone in- gicamente, come stiamo argomentando, è er- tendono imporre a proposito della morte della rata perché essa fa rientrare nello stesso con- persona che ha sottoscritto le direttive antici- cetto situazioni profondamente divergenti, pate. Tutte le critiche in termini di competenza moralmente è inaccettabile perché essa ruota rivolte a chi esprime la propria volontà o le cri- intorno alla negazione del diritto di ciascuna tiche relative all’attualità della volontà espressa persona a non subire sofferenze non volute fi- nelle direttive anticipate quando una persona nendo così con il legittimare veri e proprio non è più in grado di essere consapevole2, in casi di tortura in contrasto con quel processo realtà sono un modo surrettizio di non ricono- di crescita morale che vorremmo fare valere scere il diritto di ciascuna persona a disporre anche per la nostra società. della propria vita e a non subire sofferenze non volute. Si tratta di forme di inaccettabile arro- ganza che muovono dal presupposto che nes- * Eugenio Lecaldano è professore ordinario di Storia suna persona tranne il medico o il moralista cat- della filosofia morale nell’Università “la Sapienza” tolico sia in grado di esprimere un consenso di Roma. informato o una scelta eticamente responsabile. Come stiamo argomentando, è inaccet- tabile una concezione che non distingue tra la NOTE richiesta di sospensione delle cure, quella di es- 1 Mi limito qui a ricordare ai lettori di “Critica libe- sere aiutato a morire e quella espressa nella fase rale” alcuni dei contributi in questa discussione che terminale di una grave patologia che produce sono in linea con quanto si sosterrà nel testo: De- insostenibili sofferenze di eutanasia attiva vo- fanti Carlo, Vivo o morto? La storia della morte nella lontaria. L’etica che è al fondo del mio inter- medicina moderna, Milano, Zadig, 1999; De Grazia vento ritiene che vi siano condizioni in cui tutte David, Human Identity and Bioethics, Cambridge, queste richieste possano essere legittime Cambridge University Press, 2005; Dworkin Ronald, avendo a loro base ragioni morali universaliz- Il dominio della vita. Aborto, eutanasia e libertà in- zabili. Ma distinguere tra queste richieste è un dividuale, Milano, Edizioni di Comunità, 1994; Glover Jonathan, Causing Death and Saving Lives, passaggio obbligato anche per evitare una fal- Harmondsworth, Penguin Books, 1977; Lecaldano lacia molto comune nel nostro paese ovvero di Eugenio, Bioetica. Le scelte morali, II edizione ri- trattare giuridicamente in modo uguale le di- veduta e aggiornata, Bari-Roma, Laterza, 2005; Neri verse risposte che a queste richieste possono es- Demetrio, Eutanasia, Roma-Bari, Laterza, 1995; Ra- sere date da coloro che fanno azioni per cer- chels James, La fine della vita umana. La moralità care di rispettarle. Una fallacia che si accom- dell’eutanasia, Torino, Edizioni Sonda, 1989; Scar- pagna ad una ulteriore fallacia quando unifi- pelli Uberto, Bioetica laica, Milano, Baldini & Ca- cando il trattamento giuridico che si pretende stoldi, 1998; Singer Peter, Ripensare la vita. La vec- delle diverse azioni in risposta a queste richieste chia morale non serve più, Milano, Il Saggiatore, 1994. le si omologa tutte alla forma più grave di 2 A proposito della discussione del problema detto azione che può essere fatta contro la vita della “volontà di qualcun altro” che sarebbe struttu- umana, ovvero l’omicidio. In realtà una fatti- rale per la validità delle direttive anticipate è ad specie, quella dell’omicidio, che non può es- esempio tornato recentemente David De Grazia, op. sere chiamata in causa per nessuna delle diverse cit.

92 • critica liberale l’ipocrisia & la malaetica il caso del signor piergiorgio welby valerio pocar

l caso del signor Welby (perché, sapevole ha diritto di rifiutare qualsivoglia trat- Iquando si diventa un caso, si perde tamento, anche se dal rifiuto possono deri- il diritto ad essere chiamati signore o si- vargli danni o addirittura la morte. Dal punto gnora?) ha occupato molto spazio nella co- di vista giuridico, questo criterio trova – come municazione massmediatica degli ultimi mesi si sa, ma è bene ripeterlo, perché non tutti dell’anno scorso (chiuso il “caso” con la hanno capito – una solidissima base, in via morte del signor Welby, l’attenzione mas- generale, nell’art. 13 e, in via specifica, nel- smediatica si è subito notevolmente ridotta), l’art. 32 secondo comma della nostra Costi- ed ha, sembrerebbe, lasciato il segno. Il tuzione, nonché in testi normativi di carattere “caso” (uso le virgolette, perché la sofferenza sopranazionale che sono entrati a far parte del e la morte di una persona mi paiono qualcosa nostro ordinamento (come la Convenzione sui più di un caso) può essere letto sotto diversi diritti umani e la biomedicina del 1997, nota profili, quello privato, quello mediatico, come Convenzione di Oviedo, e la Carta dei quello politico. Per valutare correttamente gli diritti fondamentali dell’Unione Europea del ultimi due profili, occorre, però, descrivere e 2000, nota come Carta di Nizza) ed è stato inquadrare correttamente il primo. accolto da una giurisprudenza ormai consoli- Il signor Welby era un paziente affetto data. Anche per quanto attiene alla deonto- da una grave e incurabile malattia neurolo- logia medica, questo criterio trova fonda- gica, in via di continuo peggioramento e mento nell’art. 35 del Codice deontologico, giunta ormai allo stadio terminale, per cui po- che recita che “in ogni caso, in presenza di teva sopravvivere solamente tramite la terapia documentato rifiuto di persona capace, il me- di sostegno vitale rappresentata dalla ventila- dico deve desistere dai conseguenti atti dia- zione assistita. La malattia non aveva, tut- gnostici e/o curativi, non essendo consentito tavia, in alcun modo intaccato le sue facoltà alcun trattamento medico contro la volontà mentali né, conseguentemente, la sua capacità della persona”. La richiesta del signor Welby di esprimere scelte consapevoli. Giunta la ma- di sospendere il trattamento della ventilazione lattia a uno stadio per cui il signor Welby ha assistita era, dunque, legittima in quanto ritenuto di valutare la sua vita come non espressione di un diritto fondamentale. degna di essere vissuta, egli ha chiesto la so- Così stando le cose, non sarebbe nep- spensione del trattamento di sostegno vitale pure necessario indagare se ci si trovasse di con la somministrazione di terapie sedative fronte a un caso di “accanimento terapeutico”, volte ad evitargli le sofferenze che ne sareb- vale a dire, secondo la definizione dell’art. 16 bero sicuramente derivate. del Codice deontologico, nella “ostinazione in Sotto il profilo privato, il caso del si- trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non gnor Welby non è un caso raro o di difficile so- si possa fondatamente attendere un beneficio luzione. Per quanto attiene ai trattamenti sani- per la salute del malato e/o un miglioramento tari, infatti, tanto il nostro ordinamento giuri- della qualità della vita”, accanimento dal dico quanto le regole deontologiche mediche quale il medico deve astenersi. Tuttavia, il hanno accolto il criterio della volontarietà, vale “caso Welby” può essere correttamente in- a dire che senza il consenso del malato nessun quadrato come un caso di rifiuto di accani- trattamento sanitario può essere legittimamente mento terapeutico, sia sotto il profilo sogget- praticato. Ciò significa non soltanto che la tivo del paziente, che ha valutato la qualità scelta tra diverse opzioni terapeutiche spetta residua della sua vita come insufficiente a esclusivamente al malato capace di compiere le renderla degna di essere vissuta, sia sotto il scelte stesse (condizione nella quale certamente profilo oggettivo, poiché il trattamento sani- versava il signor Welby, tanto certamente che tario in atto non era tale da giovare alla sa- proprio per questa ragione gli sono stati rifiu- lute del paziente o da migliorare la qualità tati, nonostante la sua esplicita richiesta, i fu- della sua vita. Il rifiuto di trattamenti qualifi- nerali religiosi da parte della Chiesa cattolica), cabili come accanimento terapeutico è giudi- ma significa anche che ciascun individuo con- cato unanimemente – senza eccezioni, lo

gennaio-marzo 2007 • 93 pocar stesso magistero cattolico essendosi espresso a prattutto di allontanare da sé il sospetto di favore, per le parole di Pio XII, sin dagli anni propensioni eutanasiche. Molte delle dichia- Cinquanta - come legittimo da parte del ma- razioni degli stessi addetti ai lavori e gli at- lato e anzi doveroso da parte dei sanitari. Le- teggiamenti assunti e le dichiarazioni rese dai gittimamente, dunque, la richiesta del signor curanti del signor Welby, professionisti pe- Welby, respinta dai curanti, è stata accolta dal raltro stimati e stimabilissimi, ne sono la ri- dottor Mario Riccio, il quale, sospendendo il prova e, di passata, va ascritto a merito del trattamento secondo la consapevole volontà del dottor Riccio il sereno coraggio di aver com- paziente, ha semplicemente adempiuto al suo piuto il suo dovere e di essersi assunte le sue dovere di medico, così come al suo dovere ha responsabilità, di medico e di cittadino, no- adempiuto applicando contestualmente tratta- nostante che il caso si trovasse al centro del menti sedativi volti ad evitare le sofferenze fuoco massmediatico. La Chiesa, che pure conseguenti alla scelta del malato, con riferi- concede i funerali cattolici ai suicidi, ai quali mento all’art. 39 del Codice di deontologia me- caritatevolmente concede il dubbio che il loro dica, che stabilisce che “in caso di malattie a gesto non sia stato autenticamente voluto, ha prognosi sicuramente infausta o pervenute alla ritenuto di negarli al signor Welby, certamente fase terminale, il medico deve improntare la lucido e autodeterminato nell’esigere il ri- sua opera ad atti e comportamenti idonei a ri- spetto di un suo diritto, diritto peraltro, come sparmiare inutili sofferenze psichico-fisiche...” ho già ricordato, ritenuto moralmente fondato Sin qui il caso privato, un caso come dal magistero ecclesiastico stesso. Del resto, tanti, simile a quelli che quotidianamente ri- sembra che lo stesso Giovanni Paolo II si corrono in ogni istituzione ospedaliera e non fosse espresso, per sé, contro l’accanimento ospedaliera di questo Paese. Ma il signor terapeutico. Forse la Chiesa si preoccupa Welby, di fronte al rifiuto da parte dei sanitari meno delle sue contraddizioni che non del- di dare esecuzione alla sua legittima volontà, l’effetto mediatico e magari poco le importa ha ritenuto di denunciare la sua situazione pub- che questa sua poco caritatevole decisione sia blicamente e di farne, appunto, un “caso”, so- stata fortemente e accoratamente contestata stenuto in questa scelta da una ben individuata da molti sinceri cattolici, non esclusi molti re- forza politica. In questa presentazione pubblica ligiosi. Ricordiamo l’autorevole dissenso si è consumato lo scarto tra il caso reale e la espresso di recente dal cardinal Martini, il sua “normalità”, da una parte, e il caso poli- quale, dopo aver ricordato che “bisogna ri- tico e massmediatico, dall’altra parte, nel senso spettare la volontà dei malati” e che il pro- che una richiesta volta a rifiutare un tratta- gresso biomedico “che consente di protrarre mento che costituiva accanimento terapeutico la vita richiede un supplemento di saggezza è stata presentata come una richiesta di euta- per non prolungare i trattamenti quando ormai nasia, aprendo il dibattito pubblico su que- non giovano più alla persona”, ha invitato la st’ultima e la sua legittimità. Cosa, per la ve- Chiesa a una “più attenta considerazione rità, non sorprendente: da tempo sui media anche pastorale” nei casi come quello del si- ogni questione relativa alla fine della vita com- gnor Welby. Ricordiamo però anche che il porta l’uso, almeno nel titolo!, della parola cardinal Ruini, quasi a giro di posta, ha riba- “eutanasia”, anche quando l’eutanasia propria- dito, pur facendo curiosamente riferimento ai mente detta (che possiamo sinteticamente de- medesimi presupposti, la posizione più con- finire come la somministrazione di farmaci con servatrice del magistero cattolico. l’intento esplicito di porre fine alla vita del pa- Cosa negativa, in secondo luogo, ziente dietro la sua esplicita richiesta) c’entra perché, come pure è ovvio, il polverone con- poco o magari per niente. sente di fare d’ogni erba un fascio e si presta In linea di principio, indulgere nella ad astute strumentalizzazioni da parte degli confusione e nel “far polverone”, soprattutto oppositori della legalizzazione dell’eutanasia su temi così delicati e controversi, è cosa del stessa, i quali, in realtà soprattutto preoccu- tutto negativa. In primo luogo, perché ne resta pati di contrastare il criterio dell’autodeter- disorientata l’opinione pubblica che, non cor- minazione dell’individuo nelle questioni di rettamente informata, trova difficoltà a parte- fine vita, agevolmente possono usare argo- cipare consapevolmente al pubblico dibattito, menti discutibili, ma pertinenti a una certa e ne restano sconcertati gli stessi operatori del questione riferendoli a tutte. Quando, ad settore, peraltro in genere a loro volta scar- esempio, si manifestano opposizioni o per- samente formati e consapevoli - come recenti plessità nei confronti del testamento biolo- ricerche hanno posto in luce - preoccupati so- gico, l’obiettivo reale è quello di limitare le

94 • critica liberale l’ipocrisia & la malaetica espressioni di autodeterminazione del malato, spilli ma lo spauracchio invocato è quello del ri- schio che il testamento biologico sia il cavallo LA SCOPERTA DI PANNELLA. I radicali di troia per introdurre surrettiziamente l’euta- hanno organizzato la solita marcia di Pa- nasia. Per chiunque si occupi seriamente di squa fino al Vaticano, tanto per rafforzare questi argomenti, si tratta di una sciocchezza la convinzione popolare sul papa come non pertinente, ma l’argomento irrazionale massima autorità morale e per sottolineare mostra una sua perversa efficacia. la loro subalternità. Questi laici genu- Tuttavia, il polverone mediatico, che flessi, con la solita compagnia di giro dei certo non ha giovato alla chiarezza, forse non “buonisti” per tutte le stagioni, sono an- è stato inutile dal punto di vista politico. A torto dati a supplicare l’aiuto del papa per la o a ragione, la questione “eutanasia” è stata battaglia contro la pena di morte. Un po’ sdoganata. Il Ministro della salute ha costituito come chiedere una mano a Bush contro la una commissione consultiva sulle terapie del guerra in Iraq. Infatti i radicali si sono di- dolore, sulle cure palliative e sulla dignità del menticati che il papa su questo argomento fine vita e l’iter della legge sul testamento bio- non ha alcuna autorevolezza, anzi. Do- logico procede con rinnovata rapidità in sede vrebbe essere proprio lui a cominciare a di commissione parlamentare, anche se, in en- togliere dal suo Catechismo la legittima- trambi i casi, resta ferma la pregiudiziale an- zione della pena di morte. Sarebbe un bel- tieutanasica e, ancora una volta, questi temi l’esempio. Ma il papa, pur di fronte a tanta non hanno rapporto diretto con l’eutanasia. delicata reticenza, i manifestanti, non se li Sembra, insomma, che finalmente il mondo è filati proprio. Protesta di Pannella: «Evi- politico, al quale si potrebbe rimproverare una dentemente qui a piazza S. Pietro fede e certa pusillanimità rispetto a questi argomenti, carità se la sognano». Fa piacere che Pan- abbia percepito, magari anche per l’autorevole nella, a una certa età, lo abbia finalmente sollecitazione del Capo dello stato, il muta- scoperto. mento dell’opinione pubblica, che, per quanto [e.m.] poco informata, pur tuttavia su questo tema – che coinvolge i sentimenti e i rapporti di in- numerevoli persone se non anzi della maggio- ranza della popolazione – si va interrogando, al di là delle pregiudiziali moralistiche e reli- giose. Questo mutamento dell’opinione pub- blica sembra risultare con chiarezza dalle in- dagini demoscopiche. Nel rapporto “Italia ««« segue da pag. 83 2007” l’Eurispes ha rilevato che più di due terzi degli italiani (68 per cento) sono favore- programma Protestantesimo, quindicinale di Raidue voli a che l’eutanasia diventi un’opzione con- in onda su due domeniche al mese tra le 0.30 a 1.15. sentita ai malati terminali, mentre i contrari Alla religione ebraica Sorgente di vita, quindicinale rappresentano solamente il 23,5 per cento, con in onda due domeniche al mese su Raidue da mez- un vero e proprio rovesciamento rispetto ai ri- zanotte all’una. sultati di un’analoga indagine risalente al 1987, 3 Oggi 2000, rubrica di cultura e informazione reli- quando il 40,8 per cento degli italiani si era giosa in onda su Radiouno in tre edizioni: la do- dichiarato contrario all’eutanasia e solo il 24,5 menica, dalle 11,10 alle 12,34 per ascoltare l’An- gelus del Papa; il sabato e la domenica dalle 23.50 favorevole, mentre il 18,2 per cento l’avrebbe alle 23.58, per ascoltare un dialogo tra due esperti ammessa solo in casi disperati. sulle più belle pagine bibliche; “Ascolta si fa sera”, La vicenda del signor Welby, che nulla in onda tutti i giorni alle 19.25; “Uomini e profeti”, aveva a che fare con l’eutanasia, ma ha prepo- in onda su Radiotre il sabato alle 12,15 con un tema tentemente ricordato il criterio della volonta- da analizzare a cavallo tra la modernità e la tradi- rietà rispetto alle cure nel quale si esprime un zione, la domenica alla stessa ora.con un grande diritto di libertà, verrà forse a rappresentare un tema filosofico religioso; “Culto evangelico”, in onda la domenica alle 7.30 su Radiouno. episodio che contribuirà a far sì che, anche in 4 questo Paese a sovranità morale limitata, si af- Ciò nonostante il tempo di antenna del Vaticano e delle altre confessioni religiose durante il 2006 è fronti finalmente una questione cruciale per il stato pari ad un quarto di quello di tutti i partiti po- riconoscimento delle richieste di libertà degli litici messi insieme, i quali hanno avuto sul Tg 1 il individui. 34% del tempo, sul Tg 2 il 31%, sul Tg3 il 33%. [mario staderini]

gennaio-marzo 2007 • 95 appello le famiglie nella costituzione appello di critica liberale sull’art. 29 della costituzione

enza entrare nel merito della di- sposarsi e di costituire una famiglia, ma non Sscussione delle attuali proposte di in forme tali che possano portare alla vanifi- riforma, volte a riconoscere o tutelare in di- cazione dell’uno o dell’altro. versa forma e misura unioni familiari di tipo Il riconoscimento giuridico di altri tipi diverso da quello tradizionale, ci preme però di famiglia non comporterebbe alcun disco- chiarire che è infondata l’affermazione se- noscimento dei diritti delle famiglie fondate condo cui l’articolo 29, primo comma, della sul matrimonio e non potrebbe quindi violare vigente Costituzione porrebbe dei limiti co- il disposto dell’articolo 29, primo comma, stituzionali al riconoscimento giuridico delle della Costituzione. famiglie non tradizionali o non fondate sul Il fatto che la Costituzione garantisca matrimonio, come è ormai avvenuto in quasi in modo particolare i diritti della famiglia fon- tutti gli altri paesi dell’Europa occidentale. data sul matrimonio non può in alcun modo L’articolo 29, primo comma, non im- avere come effetto il mancato riconoscimento pone affatto alla Repubblica di riconoscere dei diritti delle altre formazioni famigliari. A come famiglia solo quella definita quale «so- proposito delle quali vanno invece tenuti ben cietà naturale fondata sul matrimonio». Im- presenti il fondamentale divieto di discriminare pone invece alla Repubblica di riconoscere i sulla base, anche, di «condizioni personali», di suoi diritti, in quanto espressione dell’auto- cui all’articolo 3, primo comma, della Costi- nomia sociale. Testualmente: «la Repubblica tuzione, e il dovere della Repubblica di rico- riconosce i diritti della famiglia come società noscere e garantire «i diritti inviolabili del- naturale fondata sul matrimonio». Ad essa l’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni viene quindi garantita una sfera di autonomia sociali ove si svolge la sua personalità», di cui rispetto al potere dello Stato. Per tale motivo all’articolo 2, già richiamato in questa materia sarebbe contraria alla Costituzione una legge dalla giurisprudenza costituzionale. ordinaria che mirasse a disconoscere i diritti di tali famiglie. Questo appello promosso dalla Fondazione «Circoscrivere i poteri del futuro legi- Critica liberale è stato sottoscritto da: slatore in ordine alla sua [della famiglia] re- golamentazione»: questa la funzione della di- Gaetano Azzariti (Prof. Diritto Co- sposizione secondo quanto ebbe a dichiarare stituzionale – Univ. Roma “La Sapienza”), Costantino Mortati nell’Assemblea costi- Angelo Barba (Prof. Diritto Privato - Univ. tuente. «Non è una definizione, è una deter- Siena), Mauro Barberis (Prof. Filosofia del minazione di limiti», ribadì nella stessa sede Diritto - Univ. Trieste), Piero Bellini (Prof. . emerito Univ. Roma “La Sapienza” - Acca- Il Costituente del 1946-47 non poteva demico dei Lincei), Andrea Belvedere (Prof. immaginare che nei decenni successivi sarebbe Diritto Civile - Univ. Pavia), Francesco Bi- stata avanzata in Italia o altrove la richiesta del lotta (Avvocato, Docente Diritto Privato - riconoscimento di famiglie di tipo diverso dal Univ. Udine), Roberto Bin (Prof. Diritto Co- modello tradizionale, mentre vivo era invece il stituzionale - Univ. Ferrara), Giuseppe Bozzi ricordo del tentativo fascista di monopolizzare (Prof. Diritto Civile, Univ. Luiss-Guido Carli l’educazione dei giovani, tentativo analogo a - Roma), Giuditta Brunelli (Prof. Istituzioni quello in corso proprio in quei mesi con l’in- di Diritto pubblico - Univ. Ferrara), Massimo staurazione di regimi stalinisti in molti paesi Carli (Prof. Istituzioni di Diritto pubblico - dell’Europa centrale: e tale era appunto il pe- Univ. Firenze), Paolo Cendon (Prof. Istitu- ricolo che con la formulazione dell’articolo 29 zioni di Diritto Privato - Univ. Trieste), Enzo si intendeva scongiurare. Cheli (Prof. Diritto costituzionale - Univ. Fi- Inoltre, secondo l’art. 9 della Carta dei renze - accademico dei Lincei), Giovanni Di diritti fondamentali dell’Unione europea, la Cosimo (Prof. Diritto Costituzionale - Univ. disciplina nazionale può modulare variamente Macerata), Alfonso Di Giovine (Prof. Diritto le modalità di esercizio dei distinti diritti di Costituzionale Comparato - Univ. Torino),

96 • critica liberale l’ipocrisia e la malaetica

Giovanna Fava (Avvocato - Forum Donne Giuriste), Gilda Ferrando (Prof. Diritto Pri- malaetica cattolica vato - Univ. Genova), Gianni Ferrara (Prof. IL SEME DELLA RETORICA. «La manife- emerito - Univ. Roma “La Sapienza”), Vin- stazione che si svolge a Roma nel giorno cenzo Ferrari (Prof. Filosofia del Diritto - di Pasqua ha la pregnanza di un seme di Univ. Milano), Nicola Fiorita (Prof. Diritto umana civiltà, e da un seme si può sperare Ecclesiastico - Univ. Firenze), Maurizio il miracolo della fecondità se il terreno Fumo (Magistrato), Gladio Gemma (Prof. della storia lo riceve». “Avvenire”, 8 aprile Diritto Costituzionale - Univ. Modena e 2007. La storia lo riceverà pure, ma il Va- Reggio Emilia), Gustavo Ghidini (Prof. Di- ticano no. Il Papa tace, il Catechismo parla. ritto Commerciale - Univ. Milano), Paolo Giangaspero (Prof. Diritto Costituzionale - Univ. di Trieste), Riccardo Guastini (Prof. Filosofia del Diritto – Univ. Genova), Mario Lana (Avvocato – Pres. Unione forense per la tutela dei diritti umani), Sergio Lariccia (Prof. Diritto Amministrativo - Univ. Roma “La Sapienza”), Manuela Mantovani (Prof. Istituzioni Diritto Privato - Univ. Padova), Luigi Pannarale (Prof. Sociologia del Diritto malaetica cattolica - Univ. Bari), Barbara Pezzini (Prof. Diritto Costituzionale - Univ. Bergamo), Roberto Pi- QUANDO UNO STUPRO NON È REATO. Ti- nardi (Prof. Istituzioni di Diritto Pubblico - toli: “Abusi in parrocchia, la Curia sapeva Univ. Modena e Reggio Emilia), Alessandro ma “salvò” il prete”. “Violenze, soprusi e ri- Pizzorusso (Prof. Istituzioni di Diritto Pubblico catti: il racconto choc delle vittime”. - Univ. Pisa - Accademico dei Lincei), Fausto “Unità”: Però ammette che in Curia questa Pocar (Prof. Diritto Internazionale - Univ. Mi- storia è stata sottovalutata? lano - Pres. Tribunale penale dell’Aja), Valerio Cardinale Piovanelli: «Non credo. (…) Pocar (Prof. Sociologia del Diritto - Univ. Mi- Dopo aver parlato con la vittima e dopo lano “Bicocca”), Fabrizio Politi (Prof. Diritto aver parlato con il sacerdote, fatta la giusta Costituzionale- Univ. L’Aquila), Salvatore reprensione, sembrava che ci si dovesse Prisco (Prof. Istituzioni di Diritto Pubblico - fermare lì perché pareva solo un errore». Univ. Napoli “Federico II”), Andrea Pugiotto Ma in Curia credevano al racconto di (Prof. di Diritto Costituzionale - Univ. Ferrara), quella ragazza? Domenico Pulitanò (Prof. Diritto Penale, Univ. Cardinale Piovanelli: «Io ci ho creduto. Milano “Bicocca”), Pietro Rescigno (Prof. Non a caso ho fatto la mia reprensione a emerito Univ. Roma “La Sapienza” - Accade- don Cantini». mico dei Lincei), Paolo Ridola (Prof. Diritto Lei afferma che sembrava uno sbaglio Costituzionale Comparato - Univ. Roma “La solo, cosa intende dire? Sapienza”), Francesco Rimoli (Prof. Istitu- Cardinale Piovanelli: «Che il sacerdote zioni di Diritto Pubblico - Univ. Teramo), Ste- aveva commessa una sola colpa: era chiaro fano Rodotà (Prof. Diritto Civile - Univ. Roma che aveva approfittato di una ragazza». “La Sapienza”), Paola Ronfani (Prof. Socio- E perché la Curia non prese subito dei logia del Diritto - Univ. Milano), Vincenzo provvedimenti contro don Cantini? Roppo (Prof. Diritto Civile - Univ. Genova), Cardinale Piovanelli: «Fu fatto, fu fatto. Fu Angelo Venchiarumi (Prof. Diritto Privato - fatta una giusta e severa reprensione al sa- Univ. Trieste), Gustavo Zagrebelski (Prof. Di- cerdote, dopo aver parlato anche con la vit- ritto Costituzionale - Univ. Torino - Accade- tima». mico dei Lincei), Paolo Zatti (Prof. Istituzioni Secondo lei era sufficiente? di Diritto Privato - Univ. Padova). Cardinale Piovanelli: «Allora sì, perché c’era un fatto solo». Si trattava di un prete che aveva abusato di una ragazza e la Chiesa si limita a fare La sottoscrizione dell’appello con- solo un rimprovero? tinua. L’elenco aggiornato compare sul sito Cardinale Piovanelli: «Allora sì, perché fu www.criticaliberale.it, le adesioni vanno in- giudicato diversamente». viate a [email protected] 10 aprile 2007

gennaio-marzo 2007 • 97 marra sacra rota e omosessualità salvatore marra

egli ultimi anni è emersa con sempre volta “dichiararsi omosessuali era un tabù”, oggi Nmaggiore veemenza da parte della le persone hanno molte meno difficoltà a farlo e società la forte volontà di adeguare il presente che, di conseguenza, anche i periti psicologi e i concetto di famiglia tradizionale, dettato in verità consulenti medici hanno il dovere professionale di più dalle consuetudini che dalle leggi dello stato, riportare per conto dei pazienti la volontà di scio- alle trasformazioni della società. gliere il vincolo matrimoniale nei propri referti. Si è cominciato con il mettere in discus- Fino a un passato piuttosto recente, tali figure pro- sione il concetto di indissolubilità, per poi conte- fessionali dovevano persino rispondere penal- stare il diritto di potestà da parte del marito al- mente, oltre che professionalmente, nel caso in cui l’interno della coppia, giungendo ad una piena avessero adoperato la definizione omosessuale equiparazione dei coniugi nel rapporto tradizio- nelle proprie perizie. E il Mons: «Oggi la parola nale. Ha fatto storia in tal senso l’accesso ai per- gay non è più proibita». messi parentali pagati dal posto di lavoro anche Sarebbe quindi perfettamente in linea con per i padri introdotta con una legge dello stato nel il fenomeno del crescente processo di secolariz- 2000. zazione della società civile e delle istituzioni, l’af- Oggi la società si trova davanti ad una fermazione del giudice, secondo il quale, negli nuova spinta riformatrice che vorrebbe una vera e anni ’70 all’inizio della sua carriera, quasi nessuno propria revisione del concetto di famiglia tradi- dichiarava apertamente come causa dello sciogli- zionale, e conseguentemente dei diritti e doveri mento del matrimonio la propria omosessualità. che da tale definizione derivano. Questo nuovo «Oggi le cose sono notevolmente cambiate» di- concetto di famiglia includerebbe anche quelle chiara il Monsignore, «e se prima si cercava di persone che fanno parte delle cosiddette unioni di sfumare questa condizione attraverso giri di parole fatto, eliminando così la storica discriminazione e artifizi retorici più o meno riusciti, oggi l’orien- nei confronti delle persone lesbiche, gay e tran- tamento sessuale compare a pieno titolo tra i mo- sessuali. tivi più frequenti di scioglimento dei matrimoni Il dibattito, da anni molto acceso in alcuni cattolici». paesi europei in cui si è già provveduto a legife- Si starebbe in tal senso verificando una rare, trova oggi ulteriori argomenti che parrebbero vera e propria rivoluzione. Mentre all’inizio il fe- supportare tale revisione del concetto di famiglia, dele cattolico, oltre che quello laico, aveva diffi- soprattutto di quello strettamente conservatore coltà dichiararsi lesbica o gay, anche in sede di della Chiesa Cattolica. Molti paesi hanno scelto la confessione religiosa oggi le cose non stanno più strada dell’apertura del matrimonio alle coppie così. È quindi da allarmi fondati provenienti dal- gay, molti altri hanno introdotto degli istituti giu- l’interno delle stesse istituzioni vaticane, tra cui si- ridici nuovi, volti a regolamentare le convivenze, curamente quest’ultimo, che sono forse da inter- anche omosessuali. Ora tocca all’Italia, che, se- pretare i continui attacchi del Pontefice contro la condo un ordine del giorno approvato in chiusura disciplina sulle unioni civili, piuttosto che da un del 2006 all’interno della Finanziaria dell’anno paventato «indebolimento della famiglia tradizio- corrente, impegna il governo a presentare una pro- nale fondata sul matrimonio». Un appello, che a pria proposta in materia entro il primo mese del quanto traspare dalle dichiarazioni del giudice 2007. della Rota Romana, non troverebbe un grande ri- Un ulteriore elemento di dibattito sulla scontro presso la società civile, che non solo con- questione unioni civili, arriva proprio da una delle tinua a stabilire forme di convivenza con maggiore istituzioni della Chiesa Cattolica, la Sacra Rota frequenza, ma chiede lo scioglimento dei sacra- Romana, che tutti i giorni ha a che fare con la di- menti proprio per via del proprio orientamento ses- sciplina matrimoniale in Italia. È di alcuni giorni suale. fa la notizia che sempre più persone lgbt chiedono Ci sarebbe però, a detta dei pensatori cat- alla Rota Romana di annullare le nozze a causa tolici, un risvolto positivo in quest’inarrestabile e della propria omosessualità. In una dichiarazione, crescente fenomeno, ovvero la voglia da parte di il Giudice della Rota Romana, Mons. Giovanni Battista De Filippi, ha affermato che, mentre una »»» segue a pag. 101

98 • critica liberale l’ipocrisia & la malaetica la scelta sul proprio morire luciana stendardi

a società occidentale è ossessio- todeterminare con la scienza il nostro futuro Lnata dall’idea della morte. Questa che è diventato così urgente reimparare a mi- lucida considerazione dell’antropologo surarsi con l’idea della morte, riconducendola Thomas squarcia il velo sulla difficoltà del – come accadeva in società meno sviluppate pensiero contemporaneo di fare i conti con le – in quell’alveo di naturalità dove poteva tro- paure più ancestrali e si pone come la pun- vare spazio la vicinanza e la compassione per tuale sintesi di una modernità costantemente il sofferente. La morte oggi invece non ap- tentata dalla superficialità, timorosa delle pare così “naturale”, anzi è percepita spesso, profondità dell’essere e, per questo motivo, assieme al dolore, come punto di caduta del- spesso così interessata a bypassare la diffi- l’onnipotenza – vera o sognata – dell’uomo coltà di interpretare realtà complesse, ma tan- occidentale; tuttavia la strada maestra per gibili, anche ricorrendo a scorciatoie esote- riappropriarsi della nostra umanità non può riche che, solo valutando in modo esemplifi- certo consistere nel rifiuto della modernità e cativo quanto erroneo, possono venire scam- delle opportunità che la scienza può offrire, biate per necessità di introspezione e di spi- ma nell’acquisizione dei mezzi di crescita ci- ritualità, ma che altro non sono se non l’ul- vile e morale che permetteranno di accettarne teriore escamotage per aggirare l’ostacolo co- le sfide. Il modo appropriato per riflettere stituito dalla paura dell’indeterminatezza e sulla morte potrebbe essere quello suggerito della finitudine. Forse per questa fobia del do- da Giovanni Franzoni quando, con puntualità lore e della morte spesso si sceglie di medi- terminologica che è poi anche chiarezza con- calizzare in modo esasperato proprio i mo- cettuale, invita a concentrarsi non sulla parola menti più intensamente umani dell’esistenza “morte” bensì sul “morire”. Il cambiamento – nascita e morte – quelli in cui si può essere di prospettiva non è irrilevante e consente di più fragili, ma per questo più autentici. La guardare oltre: non più all’evento che si de- moltiplicazione esponenziale del sapere finisce in un singolo istante, ma al divenire scientifico conduce inevitabilmente innanzi al che “conduce a” e quindi alla persona prota- bivio dove è più doloroso e complesso sce- gonista del mutamento. Diviene così possibile gliere: da un lato la potenzialità di intervento ragionare sulla centralità del valore della di- sulla nostra stessa natura, dall’altro le appli- gnità dell’uomo che va declinata nella sua in- cazioni della conoscenza che implicano una dividualità biografica e non astrattamente on- valutazione sul piano etico. Le risposte da for- tologica: nella vita come nella morte, oltre mulare appaiono tanto più urgenti quanto più essa e, conseguentemente, sul diritto del ma- la cronaca ci avvicina a realtà drammatiche, lato a scegliere dei suoi ultimi istanti. Come finora considerate circoscritte ma che oggi – è già avvenuto da tempo in altri Paesi, anche soprattutto per l’affinamento delle tecniche di la nostra classe politica è chiamata ad indivi- rianimazione – diventano meno marginali: si duare gli strumenti legislativi idonei a rendere pensi ai casi di Terry Schiavo, Eluana En- effettivo il diritto del morente ad autodeter- glaro, Luca Coscioni, Piergiorgio Welby o minarsi nelle scelte di cura del proprio corpo. alle migliaia di malati terminali senza volto Un primo passo si sta compiendo con l’avvio che idealmente ci interrogano sulla dignità del dell’analisi parlamentare delle otto proposte morire. di legge sulla dichiarazione anticipata di trat- Su tale delicatissima questione, come tamento (o testamento biologico). L’approva- su molte altre di rilevanza bioetica, è evidente zione di questa disciplina, pur non potendosi quanto ancora siano fragili le coscienze sin- considerare una necessità giuridica in senso gole e collettive stante la reale difficoltà di stretto avrebbe il grande valore di rendere comprendere le ricadute che le conoscenze esplicito quanto è già esistente in forma im- scientifiche possono produrre nelle scelte so- plicita nel diritto positivo italiano, produ- ciali del mondo contemporaneo e nella nostra cendo un’estensione della valenza giuridica vita personale. Forse è proprio in virtù della dell’istituto del consenso informato secondo potenzialità apparentemente illimitata di au- il quale nessuna persona può essere sottoposta

gennaio-marzo 2007 • 99 stendardi coattivamente ad un trattamento sanitario. Il definizione di accanimento terapeutico. Sul diritto all’autodeterminazione è sancito anche tema dell’obbligo si inserisce la valutazione in ambito sovranazionale dalla “Convenzione sulla forza giuridica della dichiarazione che – sui diritti dell’uomo e la biomedicina” e da quando esplicitata – è definita dalle diverse quella “per la salvaguardia dei diritti del- proposte con vario grado di intensità, da «im- l’uomo e delle libertà fondamentali”, mentre pegnativa» a «vincolante». Riguardo al con- la base normativa italiana è informata al prin- tenuto uno dei punti dibattuti attiene all’inse- cipio delineato dall’articolo 32 della Costitu- rimento del rifiuto dell’accanimento terapeu- zione, secondo il quale lo Stato «tutela la sa- tico, ed è questo il caso del disegno di cui è lute come fondamentale diritto dell’indi- firmataria la senatrice Binetti, presidente del viduo» contestualmente vietando di «obbli- Comitato “Scienza e Vita”, che, tra l’altro, non gare alcuno a un trattamento sanitario se non include nella nozione di “accanimento tera- per disposizione di legge», ed in ogni caso peutico” le pratiche di idratazione ed alimen- senza «violare i limiti imposti dal rispetto tazione per via endovenosa. Ciò significa che della persona umana». Non sarebbe corretto – se la legge accogliesse tali disposizioni - ridurre però la valenza della dichiarazione an- queste cure, rientrando nelle pratiche mediche ticipata al solo aspetto giuridico; gliene va che si usa definire “normali”, non potrebbero senz’altro riconosciuta anche una extra-giuri- essere in alcun caso interrotte, neanche se il dica, qualora divenga supporto prezioso per malato lo volesse, poiché esse semplicemente la costruzione o la ri-costruzione di una rela- non entrerebbero a far parte del contenuto della zione interpersonale di alto spessore umano dichiarazione di volontà. Resterebbe perciò tra il malato e il medico che è oggi, quasi aperta solo la possibilità di rifiutare le cure de- sempre, perduta o marginalizzata. Eppure finite “straordinarie”. Complesso e delicato è essa rappresenta il presupposto imprescindi- anche il tema della scelta del fiduciario, cioè bile per la crescita di quella sensibilità che della persona che deve garantire il rispetto può riconsegnare il malato alla dignità della della volontà del malato che per alcuni pro- vita che gli resta da vivere ed a quella del ponenti dovrebbe essere prevista obbligato- morire, sfuggendo così, da un lato, all’igno- riamente (disegni di legge Marino, Ripa- minia dell’abbandono terapeutico ed agli ef- monti-Del Pennino e Tomassini); circa il fetti distorsivi che esso può produrre sulla sot- compito del fiduciario c’è chi pensa che toscrizione della dichiarazione di volontà, e questo non dovrebbe limitarsi a garantire l’at- dall’altro alla violenza implicita che sempre tuazione della sola volontà espressa ma esten- più spesso – e proprio in coincidenza con un dersi ad interpretare – leggendo oltre le righe vissuto di sofferenza che non lascia speranza scritte – l’intimo sentire del morente. Per di guarigione – si può generare in un rapporto questo solo il malato potrebbe scegliere il me- medico-paziente privo di reale equilibrio, glio per se stesso e non necessariamente nel- dove i soggetti sono raramente posti sul me- l’ambito familiare. È verosimile che un di- desimo piano. battito approfondito venga aperto anche sulla È chiaro fin da ora che gli interroga- modalità di soluzione delle controversie che tivi cui i legislatori dovranno rispondere sono dovessero insorgere nell’interpretazione del molti e complessi e che il problema politico contenuto della dichiarazione: alcuni disegni più rilevante nasce attorno alla lettura di un di legge propongono che si faccia ricorso al collegamento possibile tra il riconoscimento giudice, altri che decidano i comitati etici (per etico-giuridico della dichiarazione anticipata i quali, a tale fine, si è anche suggerita la ne- e l’apertura di un confronto sul tema più cessità di una riformulazione giuridica), altri ampio dell’eutanasia, aspetto sul quale – se ancora indicano una soluzione mista, con ri- anche la classe politica scegliesse di non mi- corso ai comitati etici in prima battuta ed in surarsi – si interroga comunque già da ora la seconda istanza al giudice. Sul tema dell’o- società civile. Nello specifico i disegni di biezione di coscienza (prevista dai disegni di legge in esame toccano punti quali la que- legge a firma Binetti e Tomassini), come pre- stione dell’obbligo della sottoscrizione della vedibile, si realizza la differenziazione più si- dichiarazione, quella del contenuto, della ne- gnificativa tra le proposte che riflettono i prin- cessità di individuare una o più figure fidu- cipi del Magistero cattolico e quelle di impo- ciarie, come pure quella rilevantissima del- stazione marcatamente laica: da un lato quindi l’opportunità di riconoscere al medico il di- quelle che impegnano il legislatore sul solo ritto all’obiezione di coscienza ovvero quella tema dell’accanimento terapeutico e che – per – solo apparentemente terminologica – della scongiurare il pericolo di qualsiasi apertura ad

100 • critica liberale l’ipocrisia & la malaetica implicite scelte eutanasiche – dispongono che da una decisione medica sul fine vita. Qua- il testamento biologico contenga il rifiuto lora se ne accerti l’attualità, questi numeri re- chiaro di queste pratiche; dall’altro quelle in stituiscono l’immagine di un Paese che non cui è dato un maggiore risalto al diritto di au- deve più rinunciare a recuperare la distanza todeterminazione della persona. Tra queste ul- di maturità civile e politica che si è prodotta time è possibile ancora distinguere testi in cui rispetto ad altre nazioni europee, le quali, pur è evidente la volontà di aprire senza preclu- senza disciplinare l’eutanasia (se non nel caso sioni un dibattito sulle soluzioni che i Paesi di Belgio e Olanda) – tema che implica senza più libertari hanno adottato sulle questioni del dubbio una riflessione profonda e articolata e «fine vita» e quelli più prudenti che inten- per questo scelte più a lungo ponderate – dono regolamentare per il momento temi hanno almeno responsabilmente riconosciuto meno controversi come è appunto quello del al malato la possibilità di mettere per iscritto testamento biologico. Quale che sia la scelta le proprie volontà e di salvaguardarsi real- a cui si giungerà il vero nemico da combat- mente dal rischio di accanimento terapeutico. tere è l’ipocrita immobilismo al quale ab- biamo finora assistito: discutere si può e si deve anche in considerazione di un altro aspetto non certamente positivo della realtà * Luciana Stendardi è biologa, collaboratrice di italiana che è quello della cura del dolore: se- “Confronti”, segretario parlamentare del servizio condo recenti studi (“L’Espresso on line”, no- studi del Senato. vembre 2006) precederemmo solo la Grecia nella somministrazione di morfina ai malati terminali, oltretutto registrando un grandis- simo divario su base territoriale per le cure palliative (nel Sud e nelle Isole sarebbero di- slocate rispettivamente solo il 12% e il 6% delle strutture adeguate alla cura del dolore). Si calcola che ogni anno il 40% dei malati di tumore si spenga tra atroci dolori. E sempre richiamando l’italica ipocrisia non va poi neanche trascurato l’imbarazzante quadro che emerge dai dati pubblicati da autorevoli pub- blicazioni scientifiche in merito all’eutanasia clandestina che si starebbe praticando ormai da anni nelle strutture sanitarie del nostro Paese. Riepilogando brevemente le cifre – sulle quali è stato chiesto al Governo di av- viare un’indagine conoscitiva – il 45% dei neonatologi italiani intervistati – secondo ««« segue da pag. 98 “The Lancet” (n. 355/2000) – avrebbe di- chiarato di non avere somministrato tratta- queste persone di voler ritornare alla partecipa- menti di sostentamento vitale, il 52% non zione ai sacramenti che, in caso di mancata an- avrebbe praticato manovre di rianimazione, il nullazione del matrimonio da parte della Sacra 78% non avrebbe aggiunto trattamenti ulte- Rota, impedirebbe ai fedeli di ricevere i sacra- riori anche se necessari per allungare la vita, menti stessi. il 34% non avrebbe somministrato farmaci Tuttavia, bisogna essere molto cauti, salva-vita, il 28% avrebbe deciso di inter- perché la Sacra Rota è disposta a dichiarare nullo rompere la respirazione meccanica, il 32% il matrimonio solo se la condizione di omoses- avrebbe somministrato farmaci palliativi sualità sussisteva già al momento delle nozze, anche se potenzialmente letali ed infine il 2% poiché per annullare il sacramento, parole del- avrebbe somministrato farmaci con l’intento l’alto prelato, «serve che il coniuge fosse gay al di porre fine alla vita del malato. Quest’ul- momento in cui ha assunto gli obblighi matri- tima situazione, per il “Clinical Care Medi- moniali». cine” (vol. 27, agosto 1999), riguarderebbe Come dire, gay si diventa, non si nasce, ben il 13% dei medici rianimatori e ancora, altro conto è poi doverlo dimostrare per tornare secondo “The Lancet” (n. 362/2003), il 23% ad essere fedeli. delle morti in Italia sarebbe stato preceduto [salvatore marra]

gennaio-marzo 2007 • 101 bolognini preti pedofili: tolleranza e titubanza stefano bolognini

er Benedetto XVI gli abusi di minori anche in inchieste delle chiese locali di altri paesi Psono «enormi crimini», «ancora più come l’Inghilterra, la Francia, la Croazia14», tragici quando ad abusare è un uomo di chiesa». l’Austria15, il Belgio, e l’Irlanda. Il papa, che si rivolgeva il 28 ottobre Il nostro Paese sembrerebbe immune dallo 2006 alla Conferenza Episcopale d’Irlanda, au- scandalo, come sottolineava autorevolmente don spicava l’adozione di «qualsiasi misura neces- Fortunato di Noto, celebre sacerdote in prima linea saria per prevenire la possibilità che i fatti si ri- per la lotta alla pedofilia, «i pedofili dovrebbero petano, garantire che i principi di giustizia siano essere 400.000 e pochissimi sono i preti16» e «forse pienamente rispettati e, soprattutto, portare so- per ragioni culturali - precisava Don Mario De stegno alle vittime». Maio su “Jesus”, nel luglio 2002 - la pedofilia tra La solenne dichiarazione, accolta con fa- i preti è meno diffusa che altrove, ed è sicuramente vore (“una svolta”) dalla stampa italiana, non in diminuzione. I casi approdati alla magistratura sembrerebbe né nuova1 né audace. Il precedente sono una dozzina e soltanto sette sono i preti con- pontificato si era espresso ripetutamente contro dannati penalmente… Si tratta però di situazioni il clero pedofilo, dai primi anni novanta2 fino a non relative a ordinazioni recenti». L’ambiguità fine mandato3. Ad esempio (ripescando in del dato, offerto senza limiti temporali (l’unico un’ampia bibliografia) Giovanni Paolo II inviava testo17 frammentario, mai pubblicato in Italia sul- alla Conferenza episcopale degli Usa, nel 1993, l’argomento, testimonia già 11 casi di sacerdoti pe- «una lettera ufficiale di condanna per i sacer- dofili italiani giudicati negli anni ’30), ritorna su doti accusati di pedofilia4» per far fronte a quello “l’Unità”: «I casi noti di preti pedofili o accusati che definì «un tumore che può metastasizzare e di violenza in Italia sono una manciata, non su- uccidere il Corpo di Cristo5»; nel 1995 firmava perano la decina, ma la dimensione è molto pro- un documento di risposta “pastorale” agli abusi babilmente più vasta di quanto appare18». sui bambini, salutato da “La Repubblica” come Siamo però in grado di aggiornare il dato, «una svolta nel modo in cui la Chiesa affronta grazie a un laborioso spoglio della stampa degli il problema6»; ancora nel 1997 incitava a «cor- ultimi vent’anni. Dal 1990 ad oggi sono stati 24 i reggere le situazioni morali sbagliate nell’isti- sacerdoti condannati per pedofilia e almeno 50 sa- tuzione ecclesiastica7»... e si potrebbe procedere cerdoti sono stati menzionati dalla stampa come a lungo. Ma si tratta davvero di “svolte”? inquisiti e, ferma restando la presunzione di inno- Stando ai dati offerti dalla stampa, pur- cenza, sarebbero o in attesa di giudizio o già giu- troppo frammentari, la Chiesa sembrerebbe ancora dicati senza che la stampa ne abbia dato notizia. ben lontana dalla soluzione del problema, che anno Inoltre il numero di sacerdoti inquisiti in dopo anno si aggraverebbe8. Italia ogni anno sembrerebbe aumentare e non di- In Brasile «si parla di circa 1700 preti, minuire: nel 2005 sono stati accusati di pedofilia il 10% del totale, coinvolti in casi di cattiva con- sette sacerdoti, nel 2006, dieci. dotta sessuale: incluse le violenze su bambini9»; I dati, non definitivi (evidentemente non in Australia solo nel 1997 un’inchiesta aveva at- tutti i sacerdoti inquisiti sono finiti in pasto all’o- testato a «più di cento10» i sacerdoti accusati di pinione pubblica), ma già pubblicati19 con chiari abusi; negli Stati Uniti nel 1993 erano stati sbor- riferimenti bibliografici dal mensile “Pride”, sati almeno «seicento miliardi di lire [...] per ta- hanno suscitato nel nostro paese un’unica rea- citare vittime di 400 casi riconosciuti di molestie zione: il silenzio. sessuali e pederastia11» (nel 2002 infuriava an- Per far fronte al problema, che appare cora lo scandalo a Boston che «si estese a quasi strutturale, Papa Ratzinger non si limita alle di- tutte le altre diocesi d’America12») e nel 2006 al- chiarazioni (orali o scritte) di condanna. Il ponte- meno quattro diocesi hanno chiesto una speciale fice ha approvato personalmente, sul finire del procedura di bancarotta13 per far fronte alle com- 2005, l’allontanamento dal sacerdozio attivo del pensazioni economiche dovute alle vittime del fondatore dei Legionari di Cristo, Marcial Maciel clero. Degollado, accusato di una lunga serie di abusi. «Scenari purtroppo simili a quelli già ac- Il provvedimento, senza né assolvere né certati negli Stati uniti [...] stanno emergendo condannare il prelato (che non è stato ridotto allo

102 • critica liberale l’ipocrisia & la malaetica stato laicale), è stato accolto con favore: «La de- gole che la Chiesa era data all’epoca degli cisione [...] testimonia ancora una volta la linea abusi25». della ‘tolleranza zero’ assunta da Papa Rat- Altro che “tolleranza zero”, insomma: zinger20». Ratzinger ha adottato la strategia della “titubanza”, Sembrerebbe più pragmatico un altro che si inserisce perfettamente nel solco della tra- provvedimento, reso pubblico il 4 novembre 2005 dizione come sottolineava un giudizio inclemente e approvato da papa Ratzinger il 31 agosto 2005, dello scorso papato il teologo tedesco Hans Küng: per «i criteri di discernimento vocazionale» che «con la rivelazione degli scandali della pedofilia ha sancito l’esclusione degli omosessuali dal Se- dei clericali, il Vaticano è stato straordinariamente minario e dagli Ordini Sacri21. titubante. Nonostante alcune richieste, il Papa non Salutato come una prova inconfutabile del ha mai dato udienza ad alcuna vittima. Anzi, ha rinnovato impegno della Chiesa contro la pedo- riempito di elogi un insigne criminale nel corso filia, il provvedimento è tutto meno che nuovo. Il di una fastosa cerimonia al Vaticano: il messicano 6 dicembre 2002 la stampa già accennava22 infatti Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legio- ad un documento, su cui lavorò anche Ratzinger, nari di Cristo (500 sacerdoti e 2.000 seminaristi) del Congresso sulle vocazioni al sacerdozio teso a e del movimento laico Regnum Christi, diventato sbarrare la porta dei seminari agli omosessuali. ormai concorrente ancora più conservatore del- Un testo che abbiamo fortunosamente rin- l’Opus Dei26». tracciato, che porta l’imprimatur vescovile, riporta Così lo scandalo continua e, al di là di alte un «documento riservato in data 1 luglio 1955 ed dichiarazioni di intenti, la Chiesa non ha ancora emanato dalla “Sacra Congregatio de Seminariis licenziato l’unica politica proseguita fino ad ora et Studiorum Universitatibus”» che tra i «criteri dal Vaticano per la lotta alla pedofilia: il silenzio. per giudicare la vocazione sacerdotale» esclude Lo impone un documento di “massima se- gli omosessuali dal sacerdozio: «Dev’essere gretezza” del Vaticano datato 1962 e pubblicato27 escluso in qualsiasi tempo, senza indugio e senza dall’“Observer” che ordina ai vescovi di mante- concessioni di ulteriori prove, chiunque [semina- nere la massima segretezza, pena la scomunica, rista, ndr.] specialmente se pervenuto alla pubertà, sulle accuse di abusi ed invita ad “ammonire, cor- avesse commesso, dopo il suo ingresso in Semi- reggere e, se il caso lo richiedesse, a sospendere” nario, un peccato grave con persona d’altro sesso i sacerdoti indagati. oppure con un compagno23». Proprio quest’anno un lungo dibattito ha L’esclusione degli omosessuali dai Semi- cercato di stabilire se quel documento sia o no an- nari, è insomma già in vigore da più di cin- cora in vigore28. I “no” ufficiali si sono sprecati, quant’anni, e non sembra aver sortito gli effetti ma alcune sinistre dichiarazioni lasciano spazio al sperati. dubbio. Stando ai provvedimenti fin qui analizzati, Monsignor Cozzoli, docente di Teologia la lotta di papa Ratzinger al clero pedofilo par- morale all’Università Lateranense, ammetteva rebbe più ambigua e titubante che concludente, candidamente a “Il messaggero” il 6 aprile 2006: nuova, o rappresentativa di qualsivoglia “svolta”. «Qualche volta l’autorità ecclesiastica ha coperto L’ambiguità cresce, poi, quando lo stesso certi fatti per evitare che scoppiasse uno scan- Ratzinger è colpito direttamente dallo scandalo dalo29» e mentre “Avvenire” invitava a riconoscere “preti e pedofilia”. «senza sconti le omissioni dei colpevoli30» il Car- Nel 2005, su richiesta della «stessa Am- dinal Tarcisio Bortone, tra i collaboratori di Rat- basciata del Vaticano», «il vice ministro della Giu- zinger nella repressione degli abusi sessuali dei sa- stizia degli Stati Uniti, Peter Keisler, ha bloccato», cerdoti, invitava alle omissioni, esprimendo la ricorrendo alla «suggestion of immunity», una pro- convinzione che «un vescovo non possa essere ob- cedura giudiziaria a suo carico per l’accusa «di bligato a rivolgersi alla magistratura civile per complotto per occultare le molestie sessuali contro denunciare il sacerdote che gli ha confidato di tre ragazzi da parte di un seminarista24». aver commesso il delitto di pedofilia31». Ancora, il Santo padre ha posto, nel feb- La trasmissione “le Iene”, infine, il 30 ot- braio 2006, William Levada alla guida della Con- tobre 2006, mandava in onda un’inchiesta nella gregazione per la dottrina della fede. Su Levada quale tre sacerdoti invitavano quella che si era pre- pesano accuse lontane nel tempo: «gli avvocati di sentata loro come una madre di un bambino abu- alcune vittime della pedofilia in Oregon, nel 2004, sato a non denunciare il fatto alla magistratura32. hanno sostenuto che Levada non abbia fatto ab- Getta acqua sul fuoco, comunque, il car- bastanza per proteggere i bambini dai predatori dinale colombiano Dario Castrillon: «La chiesa è sessuali [...] Levada, in deposizioni giudiziarie, ha durissima con i casi reali, ma non con semplici sostenuto di avere agito in conformità con le re- accuse: a volte sui casi di pedofilia nel clero

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sembra che il bilancio sia gonfiato33». A volte, Primo_Piano/Esteri/2005/11_Novembre/21/preti.shtml, sembra... ultima visita dicembre 2006. 15 Anonimo, Catena di scandali dagli Usa all’Austria, in “La Repubblica, 8 novembre 1997, p. 22. 16 Fortunato Di Noto, La pedofilia non centra niente con * Stefano Bolognini è giornalista e scrittore. il celibato, in “Vita Pastorale”, n. 10, ottobre 2001. L’ar- ticolo è consultabile all’url: http://www.stpauls.it/ vita03/0110vp/0110vp09.htm, ultima visita dicembre 2006. NOTE 17 Anonimo, Reverendo giù le mani!, La Fiaccola, Ra- gusa 2000. 1 L’allora Cardinal Ratzinger firmava l’epistola De de- 18 Francesco Peoloso, Preti pedofili cacciati, il Vaticano licti gravioribus contro il clero pedofilo nel maggio si divide, in “L’Unità”, 25 aprile 2002, p. 11. 2001. L’epistola è consultabile all’url: http://web.in- 19 V. il mio, Pastori o lupi, in “Pride”, gennaio 2006. finito.it/utenti/i/interface/Lettera.html, ultima visita di- L’articolo è consultabile all’url: http://www.ste- cembre 2006. fanobolognini.it/attualita/preti1.html, ultima visita di- 2 Domenico Del Rio, I preti e il sesso, in “La Repub- cembre 2006. Il dato relativo al numero di casi di sa- blica”, 4 ottobre 1990, p. 17. La Chiesa cattolica con- cerdoti pedofili è stato aggiornato in questa sede. dannava reiteratamente anche la pedofilia in genere nei 20 Papa: silenzio e penitenza per padre Maciel (2)i, in primi anni ’90. v. al riguardo: Marco Politi, Pedofilia, Agenzia stampa Agi, 19 maggio 2006, ore 11:36. crimine contro l’umanità, in “La Repubblica”, 1 set- 21 Cf. Anonimo, Violato il segreto sui preti pedofili, in tembre 1996, p. 15; Marco Politi, Quando la chiesa ma- “La Stampa”, 20 gennaio 2006. ledice i pedofili, in “La Repubblica”, 16 marzo 1997, p. 22 Eduardo De Blasi, Il vaticano chiude la porta ai preti 11. gay, in “L’Unità”, 6 dicembre 2002, p. 11. 3 Cf. Francesco Peoloso, Il Papa: mi vergogno per i preti 23 cf. Manuel Tejera, L’autoerotismo nei seminaristi, in pedofili, in “L’Unità”, 29 luglio 2002, p. 11. AA.VV., Elementi di medicina e psicologia pastorale, 4 Orazio La Rocca, Wojtyla: “Piango i preti tentati dai 2 voll, Oari, Varese 1969, vol. 2, pp. 266-268. vizi del sesso”, in “La Repubblica”, 22 dicembre 1993, 24 Cf. Anonimo, Preti pedofili, gli Usa non coinvolgono p. 22. il Papa, in “Corriere.it”, 21 settembre 2005, l’articolo è 5 Vittorio Zucconi, Nel nome del sesso, amen, in “La re- consultabile all’url: http://www.corriere.it/ pubblica”, 24 giugno 1993, p. 25. Primo_Piano/Esteri/2005/09_Settembre/20/papa.shtml, 6 Arturo Zampaglione, I vescovi e la pedofilia, in “La ultima visita dicembre 2006. Repubblica”, 26 ottobre 1995, p. 12. 25 Papa: Concitoro; Levada, successore Ratzinger a Ex- 7 Marco Politi, Pedofili nella Chiesa l’allarme di S. Uffizio, in Agenzia stampa ansa, 22 febbraio 2006, Wojtyla, in “La Repubblica”, 8 novembre 1997, p. 22. ore 18:16. 8 Cf. Marco D’Eramo, Pedofilia, Giù le mani dai chie- 26 Hans Küng, Il papa che ha fallito, in “Corriere.it”, 3 richetti, in “Il Manifesto”, 19 febbraio 2002. marzo 2005. L’articolo è consultabile all’url: 9 Virginia Piccolillo, Scandalo in Brasile, i diari dei preti http://www.corriere.it/Primo_Piano/Docu- pedofili, in “Corriere.it”, 21 novembre 2005. L’articolo mento/2005/03_Marzo/26/index_kung.shtml, ultima è consultabile all’url: http://www.corriere.it/ visita dicembre 2006. Primo_Piano/Esteri/2005/11_Novembre/21/preti.shtml, 27 Il documento è consultabile all’url: http://www.re- ultima visita dicembre 2006. pubblica.it/2003/h/sezioni/esteri/observer/observer/ob- 10 Anonimo, Pedofilia, bufera sul clero australiano, in server.html, ultima visita dicembre 2006. “L’Unità”, 27 agosto 1997, p. 10; Anonimo, Cento preti 28 Cf. Anonimo, Preti pedofili, gli Usa non coinvolgono coinvolti in abusi sessuali, in “La Repubblica”, 27 il Papa, in “Corriere.it”, 21 settembre 2005, l’articolo è agosto 1997, p. 19. consultabile all’url: http://www.corriere.it/ 11 Vittorio Zucconi, Nel nome del sesso, amen, in “La Primo_Piano/Esteri/2005/09_Settembre/20/papa.shtml, Repubblica”, 24 giugno 1993, p. 25. ultima visita dicembre 2006. 12 Usa: pedofili e chiesa: cattolici tornano a messa, 29 Pedofilia, Monsignor Cozzoli, se vero colpa più grave Agenzia stampa, Ansa, 18 maggio 2005, 15:57. perché prete, Agenzia stampa, Adnkronos, 6 aprile 2006, 13 V. Pedofilia: Padre Henn, dall’Arizona agli arresti 10:41. domiciliari a Roma (3), Agenzia stampa, Adnkronos, 2 30 Pedofilia, Avvenire, punire delitto e riconoscere omis- febbraio 2006, 13:22; V. Anche: Usa: con sì Vaticano sioni, Agenzia stampa, Ansa, 7 aprile 2006, 12,39. chiuse 10 chiese per mancanza di fondi, Agenzia 31 Papa: Bertone, un salesiano di sicura dottrina, stampa, ANSA, 15 gennaio 2006, 16:28; Usa: Pedofilia, Agenzia stampa, Agi, 15 settembre 2006, 13,22. accordo da 85 milioni per diocesi Kentucky, Agenzia 32 Cf. Nuovo colpo delle iene, preti consigliano omertà stampa, Ansa, 31 gennaio 2006, 22:56; Pedofilia: Usa, su molestie, Agenzia stampa, Ansa, 30 ottobre 2006, ex monsignore Boston privato abito talare, Agenzia 17:01. stampa, Ansa, 18 marzo 2006, 0,29; Annunciato accordo 33 Preti pedofili: Card. Castrillon Hoyos, rischio cam- su preti pedofili in diocesi Portland, Agenzia stampa, pagna stampa, Agenzia stampa, Agi, 6 novembre 2006, Apcom, 11 dicembre 2006, 20:07. 12:37. 14 Virginia Piccolillo, Scandalo in Brasile, i diari dei preti pedofili, in “Corriere.it”, 21 novembre 2005. L’ar- ticolo è consultabile all’url: http://www.corriere.it/

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l 13 gennaio del 1998, alle sette e Ormando. Eppure, su tutti i principali quoti- Imezza del mattino, in Piazza San diani locali e nazionali il suicidio dell’omo- Pietro a Roma un uomo si sfilò la giacca e la sessuale palermitano aveva guadagnato le piegò con cura, poggiandola su una delle tran- prime pagine. senne all’ingresso della basilica. Dopodiché Non fu un semplice “buco” preso dai accese un fiammifero e prese fuoco. Come si redattori dei mezzi stampa del Vaticano. Al- seppe più tardi, il suo corpo era già intriso di fredo Ormando non venne nominato sull’Os- benzina. Due poliziotti accorsero immediata- servatore neanche nei giorni e nelle settimane mente e cercarono di spegnere le fiamme, seguenti. l’uno utilizzando il proprio cappotto e l’altro No, i cronisti del Vaticano ignorarono un più efficace estintore. il suicidio di Ormando sulla base di un ra- Una volta domate le fiamme, l’uomo, gionamento molto semplice, anche senza il semicarbonizzato ma ancora cosciente, riuscì beneficio del senno di poi: che la scelta di uc- a rivolgere queste parole ai soccorritori: «Non cidersi in Piazza San Pietro dopo un lungo sono neanche riuscito a uccidermi». In questo viaggio da Palermo – una sorta di distorto pel- aveva torto. Poche ore dopo, l’Ansa trasmise legrinaggio – costituisse un atto di accusa il lancio: «Gay: si dà fuoco in Piazza San molto chiaro da parte di un omosessuale nei Pietro». E la macchina mediatica si mise in confronti della Chiesa. moto. Altri giornalisti giunsero alla mede- L’uomo era Alfredo Ormando, 40 sima conclusione e, in base alla linea edito- anni, originario di San Cataldo, in provincia riale del giornale di appartenenza, scelsero se di Caltanissetta. Il più giovane di otto fratelli, affondare o meno il dito nella piaga rilevando aveva trascorso in gioventù due anni in se- il significato implicito del gesto di Ormando. minario prima di rinunciare alla vocazione ec- La migliore sintesi di una simile in- clesiastica; all’epoca del suicidio, studiava terpretazione si può trovare, probabilmente, Lettere e filosofia a Palermo e scriveva rac- nell’editoriale Un’arringa di fuoco, di Ferdi- conti, romanzi e storie per ragazzi. Ed era nando Camon, sulla prima pagina de “La omosessuale. Stampa” del 14 gennaio. «Questo omosessuale Nella tasca della giacca, che non a è nato a Palermo, ma ha voluto bruciarsi a San caso si era preso la briga di salvare dal rogo, Pietro. Voleva dire: “mi uccido in questo posto, aveva infilato due lettere che avrebbero do- perché questo posto mi uccide”», scrive vuto spiegare il suo gesto e che invece fini- Camon. E ancora: «Dicono che non ha scritto rono in questura, passando per le mani del al Papa. Può darsi. Ma ha scritto un’intera ar- Vaticano. Ormando rimase per dieci giorni ri- ringa. A lettere di fuoco. Bisogna vedere se chi coverato in condizioni critiche con ustioni di deve leggere sa leggere». terzo grado sul 90 per cento del corpo. Morì Altri giornalisti furono più prudenti il 23 gennaio. nell’esprimere giudizi. E, almeno nell’imme- La tragedia sembrava architettata ap- diato, avevano le loro buone ragioni. posta per rallegrare i cronisti di nera. Il fatto Già poche ore dopo il suicidio di Or- che Ormando avesse tentato il suicidio di mando, infatti, il Circolo di cultura omoses- prima mattina lasciò ai giornalisti un’intera suale Mario Mieli si era detto «agghiacciato giornata per documentarsi e sviscerare il caso. dall’ennesima tragedia causata in misura de- Perché una torcia umana a Piazza San Pietro terminante, come si vede dal luogo scelto per non può che far notizia. il tentato suicidio, dall’oppressione culturale L’indomani, tuttavia, sulle pagine di della Chiesa cattolica». Anche l’Arcigay di cronaca dell’”Osservatore romano” si poteva Roma si era schierata contro il Vaticano e la leggere: «Traffico – Disagi annunciati sulla sua “politica omofobica”. Niente di strano. Cristoforo Colombo», o ancora «Anguillara: Ma la sala stampa del Vaticano aveva uomo muore travolto da un’auto pirata»; ma, prontamente replicato alle accuse, diffon- curiosamente, neanche un cenno ad Alfredo dendo un comunicato nel quale si dichiarava:

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«Nella lettera trovata addosso a Ormando non Salvato da un poliziotto». La cronaca del si afferma in nessun modo che il suo gesto “Corriere” è lievemente più sensazionalista di sia determinato dalla sua presunta omoses- quella del “Messaggero”. Qui Ormando trova sualità o da protesta contro la Chiesa». Inte- addirittura la forza di «urlare» ai soccorritori ressante notare l’uso dell’aggettivo “pre- la famigerata frase «Non sono nemmeno riu- sunta” riferito all’omosessualità di Ormando, scito a uccidermi!». La scena è «straziante» a voler negare una realtà ancor più scomoda e Piazza San Pietro si popola di testimoni nell’imminenza della prima visita di Papa sconvolti. Sul “Corriere”, però, il riferimento Giovanni Paolo II al Campidoglio, prevista alla Chiesa rimaneva confinato esclusiva- per il 15 del mese. mente alle parole del fratello di Alfredo, A quel punto il dibattito sul suicida di Emilio Ormando, riportate nell’articolo: San Pietro si era già, per così dire, cristalliz- «Non ci ha mai confidato niente di privato, zato in due posizioni distanti e inconciliabili. so solo che da giovane voleva farsi prete. No, Optare per l’una significava necessariamente non può essere stato un gesto contro la negare l’altra. Così, i quotidiani si trovarono Chiesa». E nella critica di Riccardo Pedrizzi, a fare i conti con l’ostinato diniego ufficiale senatore di An, alle proteste dei gay: «At- del Vaticano. E se, oltre alla “Stampa”, anche tacchi assurdi e ignobili al Papa e alla Chiesa le grandi testate “di sinistra” (“Il Manifesto”, cattolica». “L’Unità”, “La Repubblica”) decisero di sot- Salvo gli accenni già citati, infatti, sia tolineare comunque le incongruenze della nel “Corriere” sia nel “Messaggero” la pole- versione edulcorata dei portavoce vaticani, i mica contro il Vaticano non fu mai attribuita giornali conservatori e moderati si limitarono al gesto di Ormando, ma entrò nella cronaca a ridurre il caso di Ormando all’ennesima, dalla porta di servizio, attraverso il resoconto seppur sconvolgente, vicenda di cronaca nera. delle proteste delle associazioni omosessuali Da un lato, dunque, “Il Giornale”, “Il di Roma e di Palermo, soprattutto in conco- Messaggero” e “Il Corriere della Sera” fecero mitanza con la visita del Papa al Campido- ben pochi accenni al Vaticano e non indaga- glio. rono sulla ragione che spinse Ormando a sui- Dall’altro lato, “Il Manifesto” e “L’U- cidarsi proprio a San Pietro. Il 14 gennaio, nità” furono ben più espliciti nell’interpretare sulla prima pagina del “Messaggero”, uno dei il “pellegrinaggio” di Alfredo Ormando. Sul quotidiani più letti a Roma e nel meridione, “Manifesto”, sempre quel 14 gennaio, Gianni si poteva leggere questo titolo: «”Sono un di- Rossi Barilli titolò il suo editoriale L’urlo di verso” e si dà fuoco in Piazza San Pietro». San Pietro. E denunciò tutti coloro che si Salvo il richiamo in prima, sul “Messaggero” erano macchiati di omofobia o di indiffe- Ormando non riuscì a conquistare gli altari renza: «Vi è chi si difende dicendo che se gli delle “Cronache italiane”: il suo caso finì omosessuali non alzano la voce per rivendi- nella “Cronaca di Roma”. Dall’articolo di care i propri diritti, nessuno lo farà al posto Maria Lombardi, a pagina 25: «Si è dato loro. Verissimo. Ma allora dobbiamo inten- fuoco a Piazza San Pietro perché stanco di dere come un urlo lacerante il rogo al quale sentirsi trattato come un diverso». Che il ri- un omosessuale si è condannato ieri in Piazza fiuto della famiglia e della società fossero San Pietro (…) con l’intento di protestare stati decisivi nello spingere Ormando al sui- contro l’atteggiamento della Chiesa verso gli cidio non v’erano dubbi. Ma perché attuare omosessuali». Concetti forti e molto simili a l’estremo gesto in quel luogo e con quelle quelli espressi nel già citato editoriale de “La modalità? La giornalista non poté esimersi dal Stampa”. Ma Barilli si chiedeva anche, reto- porre (e dal porsi) questo spontaneo interro- ricamente: «Cosa dire? Che la depressione è gativo: «Alfredo ce l’aveva anche con la una brutta bestia? Oppure che siamo di fronte Chiesa, con il mondo ecclesiastico da cui si a un chiaro esempio di disordine morale, era allontanato dopo due anni di seminario?». come direbbe il Papa? O ancora che stiamo Ma la risposta giungeva subito a seguire, ed assistendo a un esempio di “paranoia cat- era sufficiente a liquidare la questione: «Nelle tofobica”, come dichiara all’Ansa il senatore lettere, assicurano in questura, non c’è alcun di An Riccardo Pedrizzi, puntando il dito riferimento alla Chiesa». contro l’interpretazione “strumentale” che i E ancora, quello stesso giorno Il “Cor- gay danno di questo gesto estremo?» riere della Sera” titolava a pagina 14: «Gay Per quanto riguarda “L’Unità”, poi, la si dà fuoco davanti a San Pietro – “Mi uccido critica era rivolta più alla società nel suo com- perché famiglia e società mi respingono” - plesso che al Vaticano in particolare, senza

106 • critica liberale l’ipocrisia & la malaetica però trascurare alcuni riferimenti tutt’altro l’Ansa un plico contenente una copia delle che casuali. Così Fabrizio Roncone scriveva: due lettere destinate “ai posteri”. Le lettere «È stata trovata una lettera: emarginato dalla arrivarono all’agenzia di stampa qualche famiglia e dalla società». Ma aggiungeva su- giorno dopo il rogo di San Pietro. Il 21 gen- bito dopo: «A metà mattinata gira voce che, naio quasi tutti i quotidiani ne riportarono nella lettera, ci siano anche riferimenti pole- stralci più o meno corposi. Apparve imme- mici all’atteggiamento della Chiesa nei con- diatamente evidente come il Vaticano avesse fronti degli omosessuali. La notizia è però taciuto sui contenuti più sconvenienti del te- smentita dalla Santa Sede. “Voce assoluta- stamento di Ormando. Ma lo scalpore susci- mente infondata…”. Ma se Alfredo Ormando tato dalla vicenda era ormai sopito e i pezzi ha deciso di incendiarsi a San Pietro, una ra- non raggiunsero più le prime pagine. Nessuno gione ci sarà». Per l’appunto. accusò la Chiesa di avere cercato di sminuire Coraggiosamente, quello stesso 14 il grido d’accusa del suicida palermitano, se gennaio, la “Repubblica” titolò sin dalla non le associazioni degli omosessuali o le ri- prima pagina Da Palermo a Roma per prote- viste specializzate ad essi rivolte, che peraltro stare contro la Chiesa, senza lasciare dubbi continuarono a parlare di Ormando ben oltre sulle ragioni del rogo di San Pietro. Certo, la sua morte. Massimo Lugli specificava nel suo articolo a Fu “L’Unità” a dedicare il maggior pag. 13 che nelle due lettere di Alfredo Or- spazio al risvolto, con un commento di Va- mando non vi era «nessun accenno diretto al leria Viganò: «Possiamo immaginare… il Vaticano, solo alcuni passaggi allusivi». Ma dramma e la colpa vissuti da omosessuali cat- aggiungeva anche che «il rapporto con la re- tolici (…). Da qui, dal dover occultare una ligione era sempre stato per Alfredo Ormando scelta di vita… nascono angosce, dilemmi, un’autentica ossessione. Dei suoi due anni in solitudine, disperazione. Le stesse che hanno seminario lo scrittore aveva parlato in un ro- spinto Ormando a darsi fuoco. Quasi una pu- manzo di estrema durezza anticlericale». rificazione, un’immolazione da bonzo. Un I giornalisti di “Repubblica” opera- gesto che designa una tragedia personale ma rono così: approfondirono il personaggio, ne al contempo un terrificante “J’Accuse”». studiarono la vita privata, e intervistarono Sul “Manifesto” e sulla “Repubblica”¸ varie voci influenti. A corredo del pezzo di che pure avevano dedicato ampio spazio al cronaca vi erano altri tre articoli. In Viaggio suicidio quando la notizia era ancora fresca, in treno prima del dramma – L’ex-seminarista solo poche righe. Il primo riportava: «In una che odia la religione si può leggere: «Voleva lunga lettera l’addio al mondo di Alfredo Or- andare a Roma a compiere un gesto clamo- mando. Disperato per l’incomprensione di roso. L’aveva confidato agli amici (…) “Mi amici e conoscenti». Mentre il quotidiano di darò fuoco davanti alla Basilica di San Pietro Scalfari si limitava a riepilogare gli eventi e – diceva – per denunciare l’assurdo compor- a citare spezzoni delle lettere. tamento della Chiesa nei confronti degli omo- Il 23 gennaio Alfredo Ormando morì sessuali”». Vi era poi l’intervista con Franco per le terribili ustioni riportate. Le cronache Grillini, presidente nazionale dell’Arcigay, locali ne riportarono laconicamente il tra- che aveva dichiarato: «Siamo sconvolti. Basta passo. con l’oppressione culturale della Chiesa Cat- tolica». Ma il pezzo più interessante è senz’altro * Andrea Curiat è giornalista. quello dedicato all’intervista con Padre Ciro Benedettini, vicedirettore della sala stampa del Vaticano. «Non era un omosessuale», dichiarò sorprendentemente il portavoce ecclesiastico. E aggiunse per di più: «Il quarantenne che si è dato fuoco in Piazza San Pietro ha tentato di uccidersi per non meglio precisati motivi personali». Nessuna responsabilità della Chiesa, nessun atto d’accusa. Caso chiuso. E sarebbe stato senz’altro così, se il giorno prima di suicidarsi Ormando non avesse preso la precauzione di inviare al-

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INDICE »»» segue da pag. 7 TERZO RAPPORTO SULLA duole che «la famiglia mostra segni di cedi- SECOLARIZZAZIONE mento sotto la pressione di lobby capace di in- cidere negativamente sui processi legislativi», si 1. maria gigliola toniollo, cristo non abita più qui può trattenere la risata? E subito dopo si può 3. enzo marzo, la chiesa sull’orlo di una crisi di nervi non notare che il papa che interviene sui pro- 7. silvia sansonetti, appartenenza religiosa e presenza cessi legislativi con documenti ufficiali ha una 13. renato coppi - laura caramanna, l’indicatore di idea molto approssimativa della democrazia? secolarizzazione Che, con regole previste, gruppi di pressione e 20. Tabelle. Osservatorio sulla secolarizzazione l’opinione pubblica facciano sentire la loro voce è fisiologico, anzi è il sale della democrazia. È TERZO QUADERNO LAICO invece patologico che chi è anche Capo di uno Stato straniero faccia un intervento al giorno 26. felice mill colorni, indietro tutta, politici obbedienti per imporre l’obbedienza ai parlamentari di un 29. s. m., visibilità politica paese non suo. Solo in una teocrazia (o nella 30. s. f. - g. t., dico è la legge ruini vecchia Dc) i deputati devono rispondere al 32. s. f. - g. t., e adesso che dire? capo religioso. La CC riafferma continuamente 34. mirella parachini, legge 40 modello vaticano la sua pretesa di potestas indiretta, cioè del con- trollo e dell’indirizzo della sfera pubblica. l’osservatore laico Quando Ratzinger con faccia imperturbabile 37. mario alighiero manacorda, ratzinger e le guerre dice che la Chiesa «non è un corpo di potere» di religione o si dice sostenitore della libertà religiosa chi 41. marcello vigli, la cei si fa partito vuole prendere in giro? Per concludere, se ci troviamo di fronte clericalismo &privilegi a un “partito di Dio”, bisogna comportarsi di conseguenza: discutere, criticare, polemizzare, 47. sergio lariccia, garanzie di libertà e di uguaglianza controbattere come si fa con qualunque altro 51. luigi lombardi vallauri, sulla libertà religiosa 55. stefano fabeni, religioni nuove e soliti tabù partito. “È la politica, bellezza”. 59. antonia sani, a scuola di clericalismo [enzo marzo] 63. nicola fiorita - luciano zannotti, laicità crocifissa 66. mirella sartori, stazione termini: lo zelo frustrato 69. gianluca polverari, ricca chiesa in prodigo stato 72. carlo pontesilli, l’ici e l’aspersorio 78. oliviero toscani, l’anima del commercio religioso Direttore responsabile: 80. mario staderini, le pallottole di televaticano Enzo Marzo Condirettori: l’ipocrisia & la malaetica Nadia Urbinati – Giovanna Zincone Direzione e redazione: via delle Carrozze, 19 85. carlo augusto viano, ateismo ed etica 87. giulio giorello – stefano moriggi, la pompa 00187 Roma - tel. 06.679.60.11 di babbage e-mail: [email protected] 89. eugenio lecaldano, la ragioni dell’eutanasia sito internet: www.criticaliberale.it 93. valerio pocar, il caso del signor piergiorgio welby Amministrazione e abbonamenti: edizioni Dedalo 96. appello. le famiglie nella costituzione srl – V.le Luigi Jacobini, 5 – 70123 Bari 98. salvatore marra, sacra rota e omosessualità tel. 080.531.14.13 – fax 080.531.14.14 100. luciana stendardi, la scelta sul proprio morire c.c.p. n. 11639705 102. stefano bolognini, preti pedofili: tolleranza e-mail: [email protected] e titubanza sito internet: www.edizionidedalo.it 105. andrea curiat, il terrificante “j’accuse” di ormando Critica liberale esce undici volte l’anno. spilli - bêtise - malaetica cattolica Un fascicolo costa m 3,00. Fascicoli arretrati m 4,50. Periodico mensile palazzi d’inverno Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 77. federico orlando, verso l’egemonia clerico-buonista n. 46) Art. 1, comma 1, DCB di Bari Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 555 del 20.12.1993 Stampa: Dedalo litostampa srl, Bari il purgatorio dei laici Questo numero è stato chiuso in redazione il 22aprile 2007. 84. paolo bonetti, la chiesa e il suo popolo

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