R E L A Z I O N E

INTRODUZIONE

Con l'entrata in vigore della Legge Regionale Urbanistica n°45/89 i comuni della Sardegna hanno l'obbligo di adeguare i propri strumenti urbanistici alla nuova normativa Regionale in conformità a tutte le direttive successivamente emanate per la formazione, l'adeguamento e la gestione degli strumenti urbanistici.

L'art. 2 della L.R. 45/89 precisa che i soggetti della pianificazione territoriale sono: a) La Regione; b) Le Province; c) I Comuni singoli o associati.

Inoltre l'art. 4 della stessa Legge Urbanistica Regionale, sugli "ambiti di competenza degli strumenti", al comma n. 2 lettera d) attribuisce ai comuni, attraverso il PUC, la competenza relativa alla pianificazione delle parti del territorio destinate allo sviluppo produttivo industriale e artigianale.

Per una maggiore chiarezza si riporta integralmente l'art. 4 comma 2 punto d) della L.R. 45/89:

"Il Comune, con il Piano Urbanistico Comunale o intercomunale, assicura la equilibrata espansione dei centri abitati in coerenza con le direttive e i vincoli regionali, in conformità alle previsioni del Piano Urbanistico Provinciale regola l'uso del territorio agricolo e delle parti destinate allo sviluppo turistico e produttivo industriale e artigianale, detta norme per il recupero e l'uso del patrimonio edilizio esistente, per una adeguata dotazione di servizi sociali e di carattere infrastrutturale del territorio Comunale".

Cambia anche la denominazione dei vecchi PRG che ora vengono denominati Piani Urbanistici Comunali o più semplicemente PUC.

I contenuti del P.U.C. sono descritti nell'art. 19 della L.R. 45/89 e in particolare devono prevedere : a) un'analisi della popolazione con l'indicazione delle possibili soluzioni assunte a base della pianificazione. b) le attività produttive insediate nel territorio comunale con la relativa dotazione

1 di servizi; c) la prospettiva del fabbisogno abitativo; d) la rete delle infrastrutture e delle principali opere di urbanizzazione primaria e secondaria. e) la normativa di uso del territorio per le diverse destinazioni di zona; f) l'individuazione delle unità territoriali minime da assoggettare unitariamente alla pianificazione attuattiva anche in accordo con il successivo punto i ; g) l'individuazione delle porzioni di territorio comunale da sottoporre a speciali norme di tutela e salvaguardia; h) l'individuazione degli ambiti territoriali ove si renda opportuno il recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente , nonché dei manufatti e complessi di importanza storico-artistica ed ambientale, anche non vincolati dalla legge 1° giugno 1939, n°1089 , e dalla legge 29 giugno 1939, n°1497; i) le norme e le procedure per misurare la compatibilità ambientale dei progetti di trasformazione urbanistica e territoriale, ricadenti nel territorio comunale; l) il regolamento edilizio.

Inoltre con l'entrata in vigore dei piani Territoriali Paesistici secondo le procedure previste nella stessa Legge urbanistica Regionale 45/89, essendo il territorio del comune di interamente compreso negli ambiti di tutela del P.T.P. n°14, il nuovo PUC dovrà essere adeguato alle prescrizioni del P.T.P. n°14 secondo le procedure dell'art. 37 della normativa di attuazione dello stesso piano paesistico regionale.

In particolare il P.U.C. di adeguamento, in base all’art. 38 della stessa normativa di attuazione dovrà prevedere, oltre a quelli previsti dall'art. 19 della 45/89 già indicati, i seguenti elaborati:

a) Relazione integrativa

2 b) studio di compatibilità paesistico ambientale per i nuovi ambiti da assoggettare a edificazione; c) programma di localizzazione e dimensionamento degli insediamenti artigianali e produttivi, ove se sussista la necessità, al di fuori delle zone urbanistiche specificatamente deputate e comunque con ubicazione che non interessi gli ambiti sottoposti alla tutela di grado "1"; d) normative per la tutela, valorizzazione e fruizione delle zone archeologiche.

Per quanto detto, il nuovo strumento urbanistico del comune di Portoscuso verrà denominato " P.U.C. in adeguamento al P.T.P. n°14".

3 LA SITUAZIONE ECONOMICA

L'indagine eseguita per la redazione del PRG vigente risale al 1975 con dati di riferimento relativi ai periodi 1951-1961-1971.

Veniva allora evidenziato un processo involutivo positivo da cui emergeva il miglioramento dell'assetto sociale ed economico della popolazione di Portoscuso con particolare riferimento alla diminuzione dell'analfabetismo, idoneità delle abitazioni, numero di imprese industriali-commerciali, dotazione di servizi primari e dotazioni alberghiere.

Portoscuso stava assumendo un aspetto più funzionale dovuto alla realizzazione di numerose opere pubbliche.

L'impulso e quindi la spiegazione di questo "trend" positivo era dovuto al parallelo sviluppo del Nucleo di Industrializzazione del -, in un area di circa 500 ettari in territorio Comunale di Portoscuso in adiacenza al porto industriale di Portovesme.

Si registrava, come sopraddetto, il nascere di numerose opere pubbliche quali :

- asse esterno zona industriale; - riassetto delle strade interne del centro abitato; - completamento fognatura urbana; - servizi pubblici: scuole, biblioteca, uffici comunali, mercato, campo sportivo; - ampliamento porto di Portovesme. non mancavano le iniziative private soprattutto nel settore alberghiero e commerciale.

Contrariamente alle aspettative, a partire dal 1979 circa, il processo di sviluppo economico si è praticamente arrestato in seguito alla crisi del Polo Industriale che ha avuto riflessi negativi sull'occupazione riducendo i posti di lavoro anche col ricorso alla Cassa di Integrazione.

Questo fenomeno, che si inserisce in un quadro più ampio di crisi economica nazionale, ha avuto ripercussioni negative nell'intero Sulcis-Iglesiente e ancor oggi mancano evidenti segni di ripresa.

A partire dal 1987 e fino alla data odierna l'andamento della popolazione residente, come verrà chiarito più avanti, assume un carattere parabolico discendente e nel 1990 il territorio di Portoscuso è dichiarato area ad alto rischio

4 di crisi ambientale. Le prospettive di miglioramento sono legate all'attuazione di un programma di sviluppo economico che prevede principalmente la realizzazione delle seguenti grandi opere:

- Estrazione del Carbone Sulcis; - Impianto di Gasificazione del Carbone; - Costruzione di due nuovi gruppi di produzione dell'energia elettrica da parte dell'Enel; - Potenziamento del porto industriale di Portovesme; - Realizzazione del tronco ferroviario Carbonia-Portovesme al servizio della zona Industriale.

Per l'attuazione completa di questi interventi occorrerà un periodo di tempo non inferiore ai 10 anni. Tuttavia benefici in termini occupazionali potranno aversi sicuramente anche durante le stesse fasi di realizzazione e si spera nello sviluppo parallelo delle seconde e terze lavorazioni.

Inoltre si conta sulla ripresa dello sviluppo dell’attività turistica e sulla valorizzazione delle risorse locali artigianali e naturalistiche, che rientrano tra gli obiettivi principali del nuovo Piano Urbanistico Comunale.

5 LA SITUAZIONE DEMOGRAFICA.

Il movimento naturale demografico della popolazione secondo i dati delle rilevazioni ufficiali dei vari censimenti , dal 1861 al 1971 ha avuto un andamento parabolico crescente che parte da un minimo di 502 abitanti per arrivare a 4737 abitanti nel 1971, con incrementi annuali rimarchevoli.

Tali ipotesi parabolica consentì nell'indagine del PRG vigente, di prevedere un estrapolazione abbastanza attendibile fino al 1985 che portava la popolazione a 7231 abitanti calcolati sulla base dello stesso incremento percentuale annuo.

In realtà tali previsioni non si sono avverate.

Risulta infatti che l'andamento della popolazione residente di Portoscuso ha avuto un carattere crescente soltanto fino al 1987 ed anche con un incremento annuo inferiore alle previsioni precedenti, raggiungendo in tale anno soltanto 6022 unità.

A partire dal 1987 il numero degli abitanti incomincia a decrescere arrivando a 5616 unità nel 1996.

Tale situazione è evidenziata nel grafico seguente:

6 Si analizzano di seguito nel periodo 1981-1996 i grafici che rappresentano l'andamento delle nascite, dei decessi, delle immigrazioni e delle emigrazioni che sono in sintonia con l'andamento decrescente della popolazione residente.

7 La giustificazione della diminuzione della popolazione residente negli ultimi otto anni, può essere individuata nella crisi economica del Polo Industriale di Portovesme, la cui situazione verrà esaminata successivamente.

Sicuramente anche il degrado ambientale del territorio Comunale causato dallo stesso sviluppo industriale ha influito sulla crescita della popolazione limitando lo sviluppo del settore turistico.

Con Delibera del Consiglio dei Ministri in data 30 Nov.1990 il territorio di Portoscuso è stato dichiarato "Area ad alto rischio di crisi ambientale" assieme ai territori dei Comuni di Gonnesa, Carbonia, S.G.Suergiu e S.Antioco.

E' stato predisposto un piano di disinquinamento per il risanamento del territorio del Sulcis-Iglesiente che risulta allegato al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 25 aprile 1993.

Attualmente il Piano di risanamento non è ancora entrato nella fase attuativa.

8 NOTIZIE SULL'AMBIENTE FISICO.

Il Comune di Portoscuso è ubicato sulla costa sud-occidentale della Sardegna.

Il territorio Comunale ha una consistenza complessiva di 3906 Ha con una densità di popolazione pari a 144 abitanti /Kmq.

Fanno parte del territorio Comunale, le frazioni di Paringianu- -Carbonascia e Bruncu Teula.

Lo sviluppo costiero del comune di circa 13 Km con una profondità massima di entroterra pari a 4 Km.

Il territorio Comunale risulta, come già detto nell'introduzione, interamente compreso negli ambiti di tutela previsti dal Piano Territoriale Paesistico Regionale per cui il PUC dovrà essere predisposto in adeguamento al PTP n°14 secondo le previsioni della relativa Normativa di Attuazione.

In particolare il Piano Paesistico Regionale individua ambiti di tutela integrale di grado 1 per la fascia costiera e per la fascia di rispetto ai lati del Rio Flumentepido, canalizzato a cielo aperto nell'ultimo tratto in corrispondenza della zona industriale.

Il resto del territorio comunale ricade in ambiti di tutela di secondo grado 2a,2b,2c e 2d.

Portoscuso confina con i territori dei comuni di Gonnesa, Carbonia e con i quali è collegato razionalmente attraverso la viabilità esistente.

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Le distanze dai principali centri vicini sono : da 74 Km, da Carbonia 16 Km, da Iglesias 32 Km, da S.Antioco 22 Km.

Le origini di Portoscuso, secondo le fonti storiche, risalgono al XVI secolo come villaggio di pescatori. Allo stesso periodo risale la costruzione della prima tonnara.

Nel 1500 fu eretta la Torre Spagnola per disposizione del Re Filippo II, per organizzare la difesa costiera dalle incursioni barbaresche.

L'attività economica principale era costituita dalla pesca ed in particolare quella del tonno.

L'attività del porto assume una rilevante importanza intorno al 1855 per l'imbarco dei minerali estratti nelle miniere del Sulcis Iglesiente.

La costruzione della prima centrale termoelettrica nei primi decenni del secolo prelude allo sviluppo industriale che si manifesta in modo rilevante negli anni sessanta, dopo la crisi del settore minerario, con l'insediamento delle grandi industrie nel Polo industriale in territorio comunale di Portoscuso.

Lo sviluppo industriale, positivo in termini occupazionali, ha comunque evidenziato la crisi delle attività tradizionali della pesca e agricole.

A partire dagli anni 80 incomincia la crisi del settore industriale che investe ancora oggi le principali industrie insediate nel territorio comunale e ciò evidenzia anche la tendenza al recupero delle attività economiche tradizionali e allo sfruttamento e valorizzazione di tutte le risorse locali, principalmente della pesca e turistiche.

10 SITUAZIONE STRUTTURE SCOLASTICHE

La situazione attuale delle strutture scolastiche risulta dal seguente prospetto:

SCUOLA UBICAZIONE aule classi sezioni

Scuola materna Is Concaleddus 6 3

Scuola mat. Priv. Via Azuni

Scuola materna Paringianu 1 1

Scuola elementare Capoluogo (2) 21 13

Scuola elementare Paringianu 6 1

Scuola media Capoluogo 16+6 spec. 11

Istituto tec.ind. Capoluogo 11

Si evidenzia la totale carenza di asili nido e la costruzione del nuovo Istituto Tecnico Industriale, in corso di progettazione, attualmente ospitato nel centro Direzionale del nucleo Industriale.

11 SERVIZI PUBBLICI PRINCIPALI

Il Comune risulta dotato dei seguenti servizi pubblici principali:

- N. 1 Agenzia Banco Sardegna ( Via G.Cesare )

- N. 1 Ufficio Postale ( Via Napoli )

- Comando Vigili Urbani ( Via Torino )

- Stazione Carabinieri ( Via Sergi )

- Presidio Sanitario Multizonale ASL 7 ( Via Napoli )

- Poliambulatorio ASL 7 ( Via Tempio )

- Ufficio di Igiene Pubblica ASL 7 ( Via Milano )

- N° 1 Farmacia ( Via G.Cesare )

- N° 1 Armadio Farmaceutico ( Paringianu Via Sardegna )

- N° 3 Studi Odontoiatrici (Via G.Cesare,Via Dante,Via M.Polo)

- N° 4 ambulatori Medici (Via Giotto, Via Genova, Via Nuoro, Via Leopardi)

- Servizio Socio Assistenziale Comunale ( Via G.Cesare )

- Biblioteca Comunale ( Via Galilei )

- Servizio Pro Loco ( Via Galilei )

12 - Mercato Civico ( tra le Vie Roma-Milano-Torino )

- Diversi Super Market

- Mercatino Settimanale ( Via Roma-Milano-Torino )

- N°3 distributori per carburanti ( Via G.Cesare, Via Dante, Paringianu )

EDIFICI RELIGIOSI:

Nel Capoluogo n° 2 Chiese Cattoliche dotate di oratorio e Casa parrocchiale ( Piazza Giovanni XXIII e Via Napoli )

Nella frazione di Paringianu n°1 Chiesa Cattolica dotata di casa parrocchiale e Oratorio ( Piazza S.Giuseppe )

- Cimitero di dimensioni ancora soddisfacenti.

13 IMPIANTI SPORTIVI

Il Comune risulta dotato dei seguenti impianti sportivi.

Nel Capoluogo :

- Stadio Comunale con campo per il calcio in erba, dotato di tribuna e di un campo esterno in terra per il calcio;

- Impianti Sportivi " Sa Cruxitta " in Via 1° Maggio costituiti da:

- n. 2 Campi da Tennis

- n. 1 Campo per calcetto

- n. 1 Piscina non attiva, per la quale il Comune ha predisposto un progetto di trasformazione in struttura sportiva polivalente.

- Palestra interscolastica presso la Scuola Media di Via Asproni.

- n. 2 Campi da Tennis Comunali in Via Napoli e in Via Oristano.

- Struttura polivalente all'aperto comprendente n° 2 campi da Tennis; n° 2 campi per bocce , n° 1 campo per il Basket (Via Nuoro)

Nella frazione di Paringianu :

- Stadio Comunale con campo di calcio in terra dotato di spogliatoi ma non di Tribuna;

- Campo polivalente per Basket e calcetto presso le scuole elementari.

14 ATTIVITA' TURISTICA

Il quadro dei complessi alberghieri esistenti è riassunto dal seguente schema:

ALBERGO CAT. P.LETTO CAMERE ATTIVO NON ATT.

- PANORAMA HOTEL 3 St. 66 36 A Via G.Cesare

- MISTRAL 1 St. 17 10 A Via de Gasperi

- DON PEDRO ZATRILLAS N.A ( Ex S'ALEGUSTA ) Lungomare C.Colombo

- HOTEL COSTA DEL SOLE Trasformato in residenze Villaggio Turistico private N.A.

- HOTEL LA GHINGHETTA 4 St. 16 A

- HOTEL LIDO DEGLI In corso di finanziamento SPAGNOLI ------TOTALE POSTI LETTO 99

Inoltre il Comune è dotato di numerosi Ristoranti anche di buona qualità e diverse Tavole Calde.

Rispetto agli anni sessanta la dotazione dei posti letto è diminuita sensibilmente, in quanto in quel periodo risultava complessivamente pari a 450 posti letto.

Tutto ciò era prevedibile ed è dovuto senz’altro alla cristallizzazione dell'attività turistica nella zona a causa delle presenze degli insediamenti Industriali e dei conseguenti inevitabili fenomeni di inquinamento che hanno scoraggiato nuove iniziative nel settore turistico.

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SITUAZIONE OPERE DI URBANIZZAZIONE

La viabilità interna ed i parcheggi pubblici risultano soddisfacenti ed in buono stato di manutenzione.

Altrettanto può dirsi in generale per le reti degli impianti tecnologici.

Il trattamento dei liquami del Capoluogo è realizzato nell'impianto di depurazione dell'Eurallumina.

L'impianto di depurazione della frazione di Paringianu è in disuso , mentre nella frazione di Bruncu Teula non esiste per cui necessario un intervento urgente da parte dell'A.C.

Nelle Tav. n. A/24, A/25, A/26, A/27 è riportata la situazione delle infrastrutture primarie.

16 PRINCIPALI OPERE PUBBLICHE IN CORSO DI REALIZZAZIONE O DI PROGETTAZIONE.

TIPO DI OPERA IN CORSO DI ATTUAZ. IN CORSO DI PROG.

- Sistemazione arenile Portopaglietto In corso

- Prolungamento Lungomare In appalto

- Istituto Tecnico Industriale In progetto

- Ampliamento Municipio In appalto

- Ristrutturazione " Su Marchesu " per attività polivalente ultimato (non ancora utilizzato)

- Ristrutturazione edificio Comunale Via Galilei Biblioteca-Sala Cong. e servizi vari In progetto

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ATTIVITA' PRODUTTIVE, A VALENZA TERRITORIALE, INSEDIATE NEL TERRITORIO COMUNALE.

Nella Tavola n°A/30 sono indicate tutte le consistenti attività produttive, a valenza territoriale, insediate nel territorio comunale. Ciascuna attività è contrassegnata con un numero progressivo ed è riportato l'elenco del tipo di insediamenti.

In particolare, in base ai dati forniti dal Consorzio Industriale, il quadro delle industrie e aziende insediate nel nucleo di Portovesme può essere così riassunto:

ENIRISORSE Industria di base per la produzione di piombo, zinco e sottoprodotti cadmio, argento, acido solforico. N. ADDETTI 804

ALCOA ITALIA Industria di base per la produzione dell'alluminio. N. ADDETTI 1.260

ENEL Produzione di energia elettrica con 3 3 gruppi da 240 MW e turbogas. N. ADDETTI 490

EURALLUMINA Industria di base per la produzione di allumina. N. ADDETTI 486

CO.I.MA. Officina per carpenteria metallica e manutenzioni. N. ADDETTI 175

NUOVA COMSAL (I.L.A.) Produzione di laminati in alluminio. N. ADDETTI 250

C.M.T. Officina per carpenteria metallica e manutenzioni. N. ADDETTI 130

SICMI

18 Officina per carpenteria metallica e manutenzioni. N. ADDETTI 94

N.I.S. Officina per carpenteria metallica e manutenzioni. N. ADDETTI 78

S.P.I. Prevenzione incendi. N. ADDETTI 1

SOCOMAR Officina per carpenteria metallica e manutenzioni. N. ADDETTI 30

F.LLI LOCCI Produzione di inerti. N. ADDETTI 20

SARDA COS. Lavorazione marmi e graniti. N. ADDETTI 16

GEMIS Officine meccaniche. N. ADDETTI 13

ANTI CORROSIONE SARDEGNA Officina di sabbiatura e verniciatura. N. ADDETTI 12

LORU MASSIMO Officina di sabbiatura e verniciatura. N. ADDETTI 4

D.A.S. Produzione di conglomerati bituminosi. N. ADDETTI 5

CALCESTRUZZI S.P.A. Calcestruzzi preconfezionati. N. ADDETTI 8

SOTACARBO Studi e ricerche. N. ADDETTI 8

BAGHINO LUIGI Officine meccaniche. N. ADDETTI 4

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TOTALE ADDETTI 3.888

PROSPETTIVA DEL FABBISOGNO ABITATIVO E DIMENSIONAMENTO

Il PRG vigente, con riferimento all'arco temporale 1975-1985, aveva previsto una popolazione teorica di 14.400 abitanti, basandosi soprattutto sulle ottime prospettive dello sviluppo industriale, in sintesi così calcolato :

- popolazione risultante da normale incremento demografico 7.231 ab.

- popolazione incrementativa di apporto consequenziale all'avvento e affermarsi del nucleo di industrializzazione, valutata e ridotta 7.000 ab.

- popolazione incrementativa di origine stagionale-turistica 170 ab. ______

Nel totale in cifra tonda 14.400 ab.

Le suddette previsioni, come noto, non si sono avverate, anche se nel momento progettuale l'ipotesi di crescita della popolazione appariva effettivamente come la più fattibile.

I dati attualmente disponibili invece consentono di rilevare una inversione di tendenza sulle previsioni demografiche del Comune, per la quale alla data dell'ultima rilevazione censuaria la popolazione al 31.12.96 risultata pari a 5.619 abitanti, con una differenza di 1612 abitanti rispetto all'incremento demografico previsto nel 1975 corrispondente complessivamente a 7231 abitanti.

Questa diminuzione è da collegare alla crisi del polo industriale del Sulcis- Iglesiente e al fenomeno dell'inquinamento ambientale causato dalla stessa industrializzazione.

Questa tendenza è venuta accentuandosi in particolare nell'ultimo quinquennio. Inoltre nell'ultimo periodo la popolazione del Comune di Portoscuso ha fatto registrare un progressivo invecchiamento e una scarsa natalità.

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I nuclei familiari hanno presentato un crescente frazionamento e i nuclei di nuova formazione, insieme a quelli che si sono staccati dalle coabitazioni sono andati ad occupare in parte le abitazioni private di nuova realizzazione e in parte le residenze dei piani di edilizia economico popolare.

Si ritiene opportuno evidenziare la notevole difficoltà nel fare delle previsioni sulle tendenze future dello sviluppo demografico della città, ai fini del dimensionamento del Piano Urbanistico Comunale.

Tuttavia, volendo assumere come criterio previsionale l'ipotesi di un arresto dell'esodo migratorio, di una reale riqualificazione del centro urbano in particolare modo determinata dal risanamento ambientale del territorio, in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 Aprile 1993 e in considerazione della realizzazione della pianificazione urbanistica attuativa attraverso i Piani Particolareggiati nel centro urbano e i Piani di Lottizzazione convenzionata nelle zone di espansione, con le conseguenti previsioni volumetriche future di cui si dovrà tenere conto nella valutazione della capacità insediativa, si può presumere che la dinamica demografica del Comune di Portoscuso rimanga attestata sui valori programmati dai piani attuattivi, le cui previsioni insediative costituiscono un valido riferimento per il dimensionamento della città per i prossimi 10 anni in quanto circa il 90% delle zone omogenee A, B e C risultano pianificate con strumenti di attuazione particolareggiati.

Si è redatto un apposito elaborato grafico ( Tav. n. A/13 ) per evidenziare schematicamente tutti i piani attuativi divenuti esecutivi nel rispetto della legislazione urbanistica vigente, oltre quelli adottati da parte del Comune e quelli ancora da pianificare.

E' necessario tuttavia tenere in considerazione anche l'aspetto dell'attuazione e del completamento dei comparti ancora liberi e in ogni caso delle nuove volumetrie insediabili secondo le previsioni dei piani attuativi adottati o in corso di adozione ma non ancora realizzate, in zona A, nelle zone B di completamento e nelle zone C di espansione residenziale, previsti nella precedente strumentazione urbanistica comunale, la cui utilizzazione crea una valida saldatura del tessuto urbano.

Conseguentemente, ritenendo non idoneo il parametro di 100 mc ad abitante per le zone A e B, si è calcolata la potenzialità abitativa del patrimonio edilizio esistente

21 e si calcolato il numero degli abitanti insediabili utilizzando i diversi indici di affollamento delle singole zone omogenee del centro urbano dedotti dal rapporto tra volume residenziale abitato e abitanti presenti:

Ia = Va/A

dove: Ia = indice di affollamento Va = volume residenziale abitato A = abitanti insediati.

Il rapporto tra il volume residenziale non abitato, compreso quello previsto dai piani attuativi, e l'indice di affollamento ci consente di calcolare gli abitanti insediabili:

Ab = V/Ia dove:

V = volume residenziale non abitato Ia = indice di affollamento Ab = abitanti insediabili.

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In considerazione di quanto già detto e tenuto conto delle analisi effettuate sull'intero territorio comunale si riporta di seguito il calcolo degli abitanti insediabili nelle zone omogenee dell'intero territorio comunale:

ZONA A - CENTRO STORICO ANTICO -

VOLUME RESIDENZIALE ABITATO mc 205.884 ABITANTI PRESENTI STIMATI ab 710

INDICE DI AFFOLLAMENTO Ia = 205.884/710 = 290 mc/ab

VOLUME RESIDENZIALE NON ABITATO mc 46.116 VOLUME RESIDENZIALE DA INSEDIARE PREVISTO NEL P.P. mc 65.000

ABITANTI INSEDIABILI Ab = (46.116+65.000)/290 = 383 ab

ABITANTI TOTALI INSEDIABILI Abt = 710 + 383 = 1.093 ab

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ZONA B1

VOLUME RESIDENZIALE ABITATO mc. 28.995 ABITANTI PRESENTI STIMATI ab. 124

INDICE DI AFFOLLAMENTO Ia = 23.688/124 = 191 mc/ab

VOLUME RESIDENZIALE NON ABITATO mc 5.307

ABITANTI INSEDIABILI Ab = 5.307/191 = 28 ab

ABITANTI TOTALI INSEDIABILI Abt = 124 + 28 = 152 ab

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25 ZONA B2

PIANO PARTICOLAREGGIATO ZONA B2 (CAPOLUOGO)

VOLUMI RESIDENZIALI ABITATI mc 111.425 ABITANTI PRESENTI STIMATI ab 894

INDICE DI AFFOLLAMENTO Ia = 111.425/894 = 125 mc/ab

VOLUMI RESIDENZIALI NON ABITATI mc 24.958 NUOVI VOLUMI RESIDENZIALI PREVISTI DAL P.P. mc 160.014

ABITANTI INSEDIABILI Ab = (24.958+160.014)/125 = 1.480 ab

ABITANTI TOTALI INSEDIABILI Abt = 894+1.480 = 2.374 ab

26

ZONA B2

RICADENTE ALL'INTERNO DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO "SA CRUXITTA"

VOLUME RESIDENZIALE ABITATO mc 97.893 ABITANTI PRESENTI STIMATI ab 698

INDICE DI AFFOLLAMENTO Ia = 97.893/698 = 140 mc/ab

VOLUME RESIDENZIALE NON ABITATO mc 21.927 NUOVI VOLUMI RESIDENZIALI PREVISTI DAL P.P. mc 102.416

ABITANTI INSEDIABILI Ab = (21.927+102.416)/140 = 888 ab

ABITANTI TOTALI INSEDIABILI Abt = 698 + 888 = 1.586 ab

27 ZONA B2 - PARINGIANU E CARBONAXIA -

VOLUME RESIDENZIALE ABITATO mc 153.261 ABITANTI PRESENTI STIMATI ab 688

INDICE DI AFFOLLAMENTO Ia = 153.261/688 = 223 mc/ab

VOLUME RESIDENZIALE NON ABITATO mc 34.329 NUOVI VOLUMI DA INSEDIARE IN BASE ALL'INDICE FONDIARIO MAX 3,0 mc/mq mc 72.310

ABITANTI INSEDIABILI Ab = (34.329+72.310)/223 = 478 ab

ABITANTI TOTALI INSEDIABILI Abt = 688 + 478 = 1.116 ab

28

ZONA B2 - BRUNCU TEULA -

VOLUME RESIDENZIALE ABITATO mc 3.568 ABITANTI PRESENTI STIMATI ab 35

INDICE DI AFFOLLAMENTO Ia = 3.568/35 = 102 mc/ab

VOLUME RESIDENZIALE NON ABITATO mc 739 NUOVI VOLUMI DA INSEDIARE IN BASE ALL'INDICE FONDIARIO MAX 3,O mc/mq mc 22.279

ABITANTI INSEDIABILI Ab = (739+22.279)/102 = 226 ab

ABITANTI TOTALI INSEDIABILI Abt = 35 + 226 = 261 ab

29 ZONA B3

VOLUME RESIDENZIALE ABITATO mc 61.335 ABITANTI PRESENTI STIMATI ab 266

INDICE DI AFFOLLAMENTO Ia = 61.335/266 = 231 mc/ab

VOLUME RESIDENZIALE NON ABITATO mc 13.739 NUOVI VOLUMI INSEDIABILI IN BASE ALL'INDICE FONDIARIO MAX 2,5 mc/mq mc 34.602

ABITANTI INSEDIABILI Ab = (13.739+34.602)/231 = 209 ab

ABITANTI TOTALI INSEDIABILI Abt = 266 + 209 = 475 ab

30 ZONA B4

VOLUME RESIDENZIALE ABITATO mc 59.438 ABITANTI PRESENTI STIMATI ab 567

INDICE DI AFFOLLAMENTO Ia = 59.438/567 = 105 mc/ab

VOLUME RESIDENZIALE NON ABITATO mc 13.313

NON SI PREVEDONO NUOVI VOLUMI

ABITANTI INSEDIABILI Ab = 13.313/105 = 127 ab

ABITANTI TOTALI INSEDIABILI Abt = 567 + 127 = 694 ab

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ZONA C1 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE "IS CONCALEDDUS" -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 52.293

It = 1,5 mc/mq

VOLUMI INSEDIABILI 52.293x1,5 = mc 78.439

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 784 ab

ZONA C1 - C2 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE "EREDI " -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 15.540

It = 1,5 mc/mq

VOLUMI INSEDIABILI 15.540x1,5 = mc 23.310

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 233 ab

ZONA C2 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE "CANESSA SAVARESE" -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 69.000

VOLUMI IN PROGETTO mc 149.917

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 1.499 ab

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ZONA C2 - PIANO DI ZONA "SETTORE EST" -

VOLUMI INSEDIABILI mc 12.736

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 127 ab

ZONA C2 - COMPRESA NEL PIANO PARTICOLAREGGIATO "SA CRUXITTA" -

VOLUMI INSEDIABILI mc 41.554

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 415 ab

ZONA C3 - COMPRESA NEL PIANO PARTICOLAREGGIATO "SA CRUXITTA"-

VOLUMI INSEDIABILI mc 62.235

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 622 ab

ZONA C4 - LOCALITA' "LIDO DEGLI SPAGNOLI" -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 80.000

It = 0,40 mc/mq

VOLUMI INSEDIABILI 80.000x0,40 = mc 32.000

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 320 ab

33 ZONA C4 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE "SU CONCALI DE SA PROCEDDA" -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 12.618

It = 0,40 mc/mq

VOLUMI INSEDIABILI 12.618x0,40 = mc 5.047

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 50 ab

ZONA C5 - P.E.E.P -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 206.490

It = 1,25 mc/mq

VOLUMI INSEDIABILI 206.490x1,25 = mc 258.112

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 2.581 ab

34 ZONA C6

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 100.625

VOLUMI INSEDIABILI = mc 27.600

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 276 ab

ZONA C7 - PIANO DI LOTTIZZAZIONE "EREDI MASSA" -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 25.650

It = 0,9 mc/mq

VOLUMI INSEDIABILI 25.650x0,9 = mc 23.085

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 231 ab

ZONA C7 - NON ANCORA PIANIFICATA -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 52.688

It = 0,9 mc/mq

VOLUMI INSEDIABILI 52.688x0,9 = mc 47.419

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 474 ab

35 ZONA C7/2c - NUOVA IN AMPLIAMENTO DELLA PRECEDENTE -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 17.739

It = 0,9 mc/mq

VOLUMI INSEDIABILI 17.739x0,9 = mc 15.965 ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 160 ab

ZONA C7 - FRAZIONE DI PARINGIANU -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 28.670

It = 0,9 mc/mq

VOLUMI INSEDIABILI 28.670x0,9 = mc 25.803

ABITANTI INSEDIABILI (100 mc/ab) = 258 ab

ZONA F/1 - F/2c - TURISTICA -

SUPERFICIE TERRITORIALE mq 435.080

It = 0,10 mc/mq

VOLUMI INSEDIABILI 435.080x0,10 = mc 43.508

ABITANTI INSEDIABILI (60 mc/ab) = 725 ab

36 RIEPILOGO

CAPOLUOGO:

ZONA A ABITANTI INSEDIATI N. 1.093

ZONA B1 ABITANTI INSEDIATI N. 152 ZONA B2 ABITANTI INSEDIATI N. 2.374 ZONA B2 ABITANTI INSEDIATI N. 1.586 ZONA B3 ABITANTI INSEDIATI N. 475 ZONA B4 ABITANTI INSEDIATI N. 694

ZONA C1 ABITANTI INSEDIATI N. 784 ZONA C1-C2 ABITANTI INSEDIATI N. 233 ZONA C2 ABITANTI INSEDIATI N. 1.499 ZONA C2 ABITANTI INSEDIATI N. 127 ZONA C2 ABITANTI INSEDIATI N. 415 ZONA C3 ABITANTI INSEDIATI N. 622 ZONA C4 ABITANTI INSEDIATI N. 320 ZONA C4 ABITANTI INSEDIATI N. 50 ZONA C5 ABITANTI INSEDIATI N. 2.581 ZONA C6 ABITANTI INSEDIATI N. 276 ZONA C7 ABITANTI INSEDIATI N. 231 ZONA C7 ABITANTI INSEDIATI N. 474 ZONA C7/2c ABITANTI INSEDIATI N. 160

ZONA F/1-F/2cABITANTI INSEDIATI N. 725 ------TOTALE ABITANTI CAPOLUOGO N. 14.871

FRAZIONE PARINGIANU-CARBONAXIA:

ZONA B2 ABITANTI INSEDIATI N. 1.166 ZONA C7 ABITANTI INSEDIATI N. 258 ------TOTALE AB. PARINGIANU-CARBONAXIA N. 1.424

37 FRAZIONE DI BRUNCU TEULA:

ZONA B2 ABITANTI INSEDIATI N. 261 ======TOTALE ABITANTI PORTOSCUSO N. 16.556

Pertanto il Piano Urbanistico Comunale risulta dimensionato per un totale di 16.556 abitanti con riferimento ad un arco di tempo di 10 anni dal 1977 al 2007.

Si evidenzia che le previsioni sopra programmate per un periodo decennale, risultano sicuramente le più attendibili, in quanto tengono conto delle stesse previsioni abitative dei Piani Attuativi e soltanto di un ininfluente tassello di nuova espansione residenziale, necessario esclusivamente per motivi di continuità urbanistica, per cui esse costituiscono la reale programmazione abitativa futura.

38 OBIETTIVI E CONTENUTI DELLA PIANIFICAZIONE

L'obiettivo del PUC è rivolto principalmente ad ottenere un riequilibrio del territorio Comunale a vantaggio dell'utilizzo reale dei suoli in modo razionale, a migliorare il livello qualitativo urbano della Città, a favorire la ripresa dell'attività turistica e a valorizzare soprattutto le risorse locali artigianali e paesaggistiche.

Come già detto il territorio Comunale è stato dichiarato area ad elevato rischio di crisi ambientale nel 1990 e con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 Aprile 1993 è stato approvato il Piano di disinquinamento per il risanamento del territorio del Sulcis-Iglesiente e successivamente stipulato l'accordo di programma tra il Governo Nazionale, la Regione Sardegna, la Provincia di Cagliari, i Comuni di Carbonia, Gonnesa , Portoscuso e l'ENEL per l'attuazione del suddetto piano di disinquinamento.

Il PUC recepisce tutti i piani attuattivi adottati dal Comune, che pertanto costituiscono a tutti gli effetti, per le zone interessate, strumento di attuazione del Presente Piano, in quanto gli obiettivi degli stessi piani adottati coincidono con quegli del PUC e mirano soprattutto ad un riordino qualitativo dell'assetto urbanistico della città.

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 28/11/1967 veniva approvato il Piano Territoriale del Nucleo di Industrializzazione del Sulcis- Iglesiente che interessa il territorio di Portoscuso con la previsione di un ampia area di circa 500 Ha destinata ad agglomerato industriale attrezzato e successivamente veniva adottata la variante n° 1 allo stesso Piano Consortile.

39 Il PUC recepisce in generale tutte le indicazioni del Piano Territoriale Consortile.

Pertanto tutte le modifiche previste nella zona industriale nella precedente stesura del PUC dovranno prima essere apportate allo strumento Urbanistico del Consorzio Industriale e successivamente recepite dal Piano Comunale, in quanto il Co.Re.Co. nella nota di annullamento parziale della delibera di C.C. n° 37 del 16.04.1998 relativa all’adozione definitiva del piano, ha confermato per il Piano del Consorzio Industriale la valenza di Piano Territoriale di Coordinamento, sovraordinato rispetto al PUC, ai sensi dell’art. 21, comma 19, della L. 634/57.

L'area in corrispondenza della palude di Boi Cerbus viene riservata esclusivamente all'Itticoltura estensiva e viene classificata zona agricola E1, in base alle Direttive Regionali, tenendo anche conto che l'itticoltura estensiva attualmente è già praticata nella Peschiera di Boi Cerbus dalla Cooperativa Pescatori "Boi Cerbus s.r.l." in base ad una concessione rilasciata alla stessa cooperativa con Decreto Regionale del 15.05.1989.

Inoltre trattandosi di un'area di particolare pregio naturalistico evidenziato dal periodico passaggio dei fenicotteri rosa e di trampolieri in genere, il PUC intende valorizzarla anche dal punto di vista della fruizione naturalistica consentendo all'uopo tutti gli interventi necessari per la valorizzazione in tal senso delle risorse, compatibilmente con gli usi consentiti dalle norme di attuazione del PTP 14, negli ambiti di tutela integrale di grado 1 e negli ambiti di tutela di grado 2a e 2d.

Il PUC conferma in generale le attuali previsioni urbanistiche adeguandole alla normativa di attuazione del PTP n°14 secondo quanto si dirà successivamente.

Non è possibile ampliare le previsioni attuali delle zone di espansione perché si otterrebbe un ingiustificato sovradimensionamento del Piano stesso che porterebbe sicuramente a scompensi di natura urbanistica incidendo negativamente sull'assetto complessivo del territorio.

Tuttavia si ritiene, per motivi di continuità urbanistica, necessario prevedere un piccolo tassello di mq 17.739, a ricucitura in ampliamento dell'attuale zona C7, racchiusa dall'anello della viabilità esterna, al fine di migliorare la continuità verso la zona F turistica a cui risulterà collegato con un breve tratto stradale di circa 100 metri.

40 Questo piccolo ampliamento comporta un incremento abitativo di 160 abitanti, che può essere considerato irrilevante nei confronti della potenzialità insediativa a base del nuovo strumento urbanistico.

Non essendoci ulteriore spazio per rilevanti ampliamenti territoriali di espansione residenziale per quanto già chiarito, il nuovo Piano Urbanistico Comunale si propone di elevare il livello qualitativo urbanistico delle Città nel rispetto delle Leggi Urbanistiche nazionali e regionali, adeguandosi ai contenuti ed alla normativa di attuazione del PTP n°14 e nel rispetto delle Direttive per le zone agricole approvate dal Consiglio Regionale il 13 aprile 1994.

Questo obiettivo può essere sicuramente raggiunto rendendo operativi in termini reali tutti i Piani Particolareggiati adottati, i cui contenuti mirano al riordino dell'edificazione esistente e propongono interventi qualitativamente apprezzabili in grado di conferire un nuovo Look alla città.

In quest'ottica assumono una rilevante importanza il verde pubblico e l'arredo urbano .

L'agglomerato industriale dovrà essere circoscritto da ampie fasce di verde pubblico e di rispetto utilizzando alberazione ad alto fusto e la presenza del verde deve assumere un carattere dominante nel contesto dell'arredo urbano della città.

Nelle frazioni di Paringianu-Carbonaxia e di Bruncu Teula il PUC conferma in generale le previsioni del PRG vigente e prescrive l'intervento attuativo particolareggiato per le zone B2 in entrambe le frazioni perché si ravvisa la necessita di un intervento di riordino dell'assetto urbanistico. Per la frazione di Bruncu Teula questa prescrizione è in pratica una conferma delle previsioni del PRG, in quanto risulta in corso di redazione il Piano Particolareggiato della Zona B2.

Il fabbisogno abitativo per i prossimi dieci anni risulta soddisfatto dalle disponibilità volumetriche derivanti dall'attuazione delle previsioni volumetriche dei piani particolareggiati e di lottizzazione già adottati e dei piani attuativi delle zone C ancora da realizzare.

41

ZONA A RESIDENZIALE - CENTRO STORICO -

Per le Zone A si conferma integralmente la perimetrazione prevista nel PRG vigente e si recepisce il Piano Particolareggiato del Centro Storico adottato in via definitiva con D.A. EE.LL n° 1613/U del 21/12/89, le cui norme tecniche di attuazione costituiranno parte integrante delle norme del PUC.

Le finalità e gli obbiettivi del suddetto P.P., in sintonia con gli orientamenti del PUC, mirano a raggiungere i seguenti scopi : a) alla tutela ed ove occorre, alla restituzione dei valori storico-artistici e storico-ambientali del patrimonio edilizio, nonché degli spazi scoperti e di ogni altro manufatto rappresentativo della storia e della cultura locale;

b) alla razionalizzazione delle funzioni del Centro Storico, sia sotto il profilo delle sue funzioni urbane, sia sotto quella di una offerta residenziale depressa dallo stato di degrado e di abbandono di parti non trascurabili del suo patrimonio edilizio;

c) alla difesa ed allo sviluppo di un uso corretto dell'offerta residenziale in rapporto sia al fabbisogno di abitazioni ed all'adeguamento delle infrastrutture e delle attrezzature di interesse comune della popolazione residente;

d) ad incentivare la progettazione verso tipologie edilizie culturalmente più qualificate di quelle esistenti e tecniche costruttive più adeguate per la miglior gestione del patrimonio edilizio esistente.

42 Occorre però entrare decisamente nella fase attuativa del P.P. secondo le modalità previste nell'art. 6 delle norme di attuazione dello stesso piano a cui si rimanda.

Sono previsti interventi di iniziativa pubblica e interventi di iniziativa privata.

Gli interventi di iniziativa pubblica si attuano attraverso i piani di recupero e i piani di risanamento e conservazione ambientale e gli interventi riguardanti le opere e le attrezzature pubbliche mediante le consuete procedure per la realizzazione delle opere pubbliche.

Gli interventi di iniziativa privata riguardano i singoli immobili i cui proprietari possono intervenire operando nel rispetto di tutte le norme del P.P.

L'A.C. dovrà stimolare e cercare di incentivare l'iniziativa privata coordinando gli stessi interventi ed eventualmente proponendo forme agevolate di finanziamento.

43 Al riguardo l'art. 7 della L.R. sulla " Direttiva per i Centri Storici " prevede l'istituzione presso gli enti locali del " Laboratorio per il recupero dei centri antichi e dell'insediamento minore " anche attraverso il ricorso a professionisti e tecnici esterni all'Amministrazione, con i seguenti compiti: a) Catalogazione e definizione delle tecnologie edilizie in funzione della predisposizione di tecniche di recupero relativamente alla struttura fisica degli abitati;

b) formazione di modelli, progetti di settore e procedure di intervento rapportate alle tipologie edilizie, ai materiali ed agli elementi di arredo urbano;

c) indagine tipologica e funzionale dei manufatti in relazione alle trasformazioni storicamente intervenute ed alle modifiche possibili;

d) predisposizione di tipologia di intervento standard e di contratti tipo.

44

ZONE B DI COMPLETAMENTO RESIDENZIALE

Il PRG vigente prevede quattro Sottozone B1, B2, B3 e B4 di completamento residenziale.

Il PUC conferma le quattro Sottozone residenziali di completamento secondo le perimetrazioni attuali.

ZONA B1

In Zona B1 Il Comune ha adottato in via definitiva con delibera del C.C. n° 70 del 25.07.96 il Piano Particolareggiato denominato " Lungomare " che il PUC recepisce integralmente.

L'area interessata dall'intervento pianificatorio riguarda una fascia ristretta del Centro di Portoscuso avente una estensione di circa 1.35 Ha compresa tra la Via Giulio Cesare e il Lungomare C. Colombo, confinante con la zona A del centro storico e destinata ad assumere sempre più una maggiore importanza nel contesto urbano soprattutto al fine della ricettività Turistica, essendo prospiciente al Porto Turistico.

Il Piano Particolareggiato " Lungomare " non è ancora entrato nella fase attuativa.

Esso nasce dall'esigenza di un riordino urbanistico del comparto tendente alla regolarizzazione dei profili, attualmente disordinati, con una proposta coerente in cui vengono inseriti alcuni nuovi interventi con previsioni tipologiche tendenti ad incentivare progettazioni più qualificate nell'area pianificata.

La normativa impone anche alcune prescrizioni sull'aspetto esteriore dei fabbricati circa l'utilizzo dei materiali costruttivi al fine di conferire un maggior pregio architettonico al comparto.

Sono previsti interventi pubblici e interventi privati.

I primi sono finalizzati al completamento delle opere di urbanizzazione e

45 saranno attuati con le procedure per la realizzazione delle opere pubbliche.

Gli interventi di iniziativa privata riguardano le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, le nuove costruzioni, le ristrutturazioni, gli ampliamenti e le sopraelevazioni; e per essi valgono le considerazioni già fatte per il piano del Centro Storico.

Inoltre risulta classificato in zona B1 un piccolo comparto dell'estensione complessiva di mq 7.105 confinante a Nord con la strada Provinciale Portoscuso- Gonnesa, in cui è stato eseguito un intervento edilizio reso operativo con un Piano di Lottizzazione di iniziativa privata denominato " Gardenia ".

L'intervento che risale al 1971, risulta ultimato, per cui il PUC si limita a prenderne atto.

46 ZONA B2

Anche l'intera zona B2 individuata dal PRG vigente e confermata dal PUC è stata completamente pianificata dall'A.C. mediante due Piani Particolareggiati uno denominato " Sa Cruxitta " adottato con D.A. EE.LL n° 5788/U del 22.09.86 e l'altro denominato P.P. Zona B2 in corso di adozione definitiva.

Questi Piani vengono entrambi recepiti dal PUC, insieme alle relative Norme Tecniche di attuazione.

Il P.P. " Sa Cuxitta " nella parte riguardante le Zone B2 è diretto a razionalizzare l’attività costruttiva residua, regolando le superfici coperte, le altezze, gli allineamenti planimetrici e altimetrici degli edifici e le coerenze tra finiture e tra aspetti dei fabbricati e all'uopo detta prescrizioni normative generali e particolari.

Il Piano Particolareggiato Zona B2 comprende 24 isolati ed è finalizzato a raggiungere come obiettivo il riordino dell'assetto edificatorio esistente cercando di uniformare i fili superiori delle coperture dei fabbricati, regolando le altezze dal marciapiede all'intradosso dei solai di copertura, seguendo una impostazione architettonica coerente.

L'attuazione del Piano Particolareggiato è prevista attraverso apposite Norme Tecniche in cui sono contenute le indicazioni da seguire per l'esecuzione delle opere sia private che pubbliche previste dallo stesso P.P.

Nelle Zone B2 della frazione di Paringianu si ravvisa la necessità del ricorso al Piano Attuativo Particolareggiato per migliorare l'assetto urbanistico della frazione, che pertanto verrà prescritto nella Normativa di attuazione.

Per la Zona B2 di Bruncu Teula risulta in corso di redazione un Piano Particolareggiato con l'obbiettivo principale di migliorare l'impostazione urbanistica della frazione, che risulta alquanto frammentaria e disordinata. Pertanto il PUC conferma la prescrizione del P.P. per tale Zona B2.

47 ZONA B3

Si conferma l'attuale perimetrazione della Zona B3 secondo le indicazioni del PRG vigente che prevedono interventi per nuove costruzioni, ampliamenti e risanamento con tipologie isolate o abbinate sul confine.

Si conferma altresì quale strumento di attuazione la concessione edilizia diretta con i parametri delle norme di attuazione vigenti.

48

ZONA B4

Anche in questa zona si confermano le previsioni del PRG vigente sia nella perimetrazione che nello strumento di attuazione ( Concessione Edilizia diretta ).

Gli interventi consentiti sono soltanto per volumi tecnici accessori al servizio delle residenze.

I parametri di edificazione vengono integrati con la definizione dell’indice di fabbricabilità fondiario fissato in 3,0 mc/mq che dovrà essere rispettato per la realizzazione dei volumi Tecnici accessori.

49 ZONE C DI ESPANSIONE RESIDENZIALE

Il PRG vigente prevede sette sottozone di espansione residenziale : C1, C2, C3, C4, C5, C6, C7.

Per quanto già chiarito il PUC non individua nuove direttrici di espansione e conferma tutte le sottozone C che in parte risultano già pianificate o in corso di Pianificazione, come risulta nella Tavola n° A/13.

E' previsto soltanto, come già detto, un nuovo tassello di espansione residenziale di modesta entità di mq 17.739, in ampliamento dell'attuale sottozona C7, per motivi di continuità e ricucitura territoriale.

Questa nuova area ricade in ambito di tutela di grado 2c secondo le previsioni del PTP 14 per cui il PUC esegue lo studio di compatibilità paesistico ambientale per verificare gli effetti dell'impatto sul paesaggio dei nuovi insediamenti previsti.

Nella cartografia questa sottozona è classificata C7/2c per evidenziare il grado di tutela previsto dal Piano Paesistico Regionale.

Le trasformazioni consentite nelle zone C per le edificazioni residenziali e servizi connessi sono compatibili con gli usi insediativi L consentiti dalla normativa del PTP negli ambiti di grado 2c.

I maggiori volumi derivanti dall'ampliamento suddetto sono pari a 15.965 mc e sono ampiamente compensati dai 43.680 mc eliminati dalla Zona C1 (P.L. "Is Concaleddus") in parte trasformata in Zona G per consentire l'insediamento dell'Istituto Tecnico Industriale, ed inoltre giustificati anche dalle ulteriori disponibilità volumetriche derivanti dal ridimensionamento della Zona F, ai sensi della normativa del PTP 14, per ulteriori 43.500 mc.

50 Tutti gli interventi nella sottozona C7/2c dovranno essere eseguiti nel rispetto dello studio di compatibilità paesistico ambientale del PUC, secondo quanto previsto nelle norme tecniche di attuazione. Essi saranno realizzati mediante pianificazione attuativa particolareggiata convenzionata.

In tutte le zone di espansione non ancora pianificate, nel rispetto della normativa del PTP 14, è prescritta la verifica di compatibilità paesistico ambientale a corredo del Piano di Lottizzazione, da eseguirsi secondo le indicazioni dell'art. 58 delle Norme di attuazione del PUC.

In riferimento alla conferma della zona C7 non ancora pianificata, si precisa che trattasi di aree attorno alle quali sono state già realizzate le infrastrutture primarie da parte dell'Amministrazione Comunale, la cui edificazione rientra pertanto negli obiettivi del Comune.

Inoltre è opportuno rilevare che esistono reali prospettive di sviluppo economico dovute a diversi fattori tra i quali principalmente si evidenzia la costruzione, in corso, dei due nuovi gruppi di produzione di energia elettrica da parte dell'ENEL e l'attuazione del Piano di Risanamento Ambientale, che incideranno positivamente sulla ripresa economica della zona, sulla ripresa dell'attività turistica e di riflesso sull'andamento demografico della popolazione residente nel Comune di Portoscuso, per i prossimi anni.

La volumetria insediabile, prevista dal PUC, nella zona C7 non pianificata, è pari a mc 47.419 e risulta, per oltre il 90%, compensata dalla volumetria recuperabile, come già detto, dal ridimensionamento della zona F, in base all'art. 32 punto 4 delle Norme di Attuazione del PTP n. 14, che appunto consente "un ampliamento delle volumetrie normalmente prevedibili nei centri urbani, limitatamente alle zone urbanistiche B e C ed alle restanti zone ubicate oltre i 2 Km dal mare, pari alla differenza tra la volumetria teorica ottenuta con il computo ordinario per le zone F e quella effettivamente calcolata per le stesse in base all'abbattimento sopradescritto".

51 ZONE D INDUSTRIALI - ARTIGIANALI - COMMERCIALI

Il PRG vigente prevede tre sottozone D1, D2 e D4.

Poiché non è prevista la sottozona D3, per continuità numerica si preferisce classificare D3 l'attuale zona commerciale D4.

Il PUC prevede l'ampliamento dell'attuale zona artigianale D2 con un nuovo comparto di mq 40.712, classificato D2/2c perché ricadente in ambito di tutela paesaggistica di grado 2c secondo il PTP 14.

Le zone omogenee D sono fatte salve dal PTP 14 in base all'art. 2 delle norme di attuazione dello stesso Piano Paesistico Regionale.

ZONA D1 - INDUSTRIALE -

La zona classificata D1 nel P.R.G. vigente individua l'area del Nucleo Industriale di Portovesme, riservata esclusivamente agli insediamenti industriali e servizi ad essi connessi.

Il PUC conferma la destinazione della zona industriale D1 e recepisce le previsioni del Piano Territoriale Consortile.

52 ZONA D2 - INDUSTRIALE ARTIGIANALE -

La zona classificata D2 nel PRG vigente è riservata agli insediamenti di tipo industriale-artigianale da attuarsi attraverso il PIP che l'Amministrazione Comunale ha già adottato.

Il PUC conferma la destinazione della zona D2 e ne propone l'ampliamento, in accordo con l'A.C., in un area limitrofa idonea per la destinazione industriale- artigianale ed avente una consistenza di 40.712 mq.

Tale ampliamento nasce dall'esigenza dell'A.C. di poter disporre di nuove aree per gli insediamenti produttivi per gli sviluppi futuri delle risorse artigianali locali, in quanto si prevede che le aree a disposizione nell'attuale PIP andranno ad esaurimento in tempi brevi con le richieste già inoltrate al Comune.

La nuova zona D2 viene classificata D2/2c perché ricadente in ambito di tutela paesaggistica di grado 2c per cui il PUC esegue la verifica di compatibilità ambientale per le nuove trasformazioni, a cui dovrà rigorosamente attenersi il piano attuativo prescritto.

53 ZONA D3 - COMMERCIALE -

La zona D3 sostituisce l'attuale zona D4 del PRG vigente ed è riservata agli interventi destinati esclusivamente ad attività di tipo commerciale.

In accordo con le esigenze dell'Amministrazione non si prevedono ampliamenti, ritenendo sufficiente la consistenza attuale per la durata del presente Piano Urbanistico.

Il PUC recepisce il Piano particolareggiato in zona D4 adottato con Delibera di C.C. n. 13 del 31.01.94, la cui normativa di attuazione pertanto dovrà essere osservata per l'attuazione degli interventi previsti dal piano attuativo.

54

ZONE AGRICOLE

In attuazione degli art. 5 e 8 della L.R. 22 DIC. 1989 n45, la Regione ha emanato le " Direttive per le Zone Agricole ", approvate dal Consiglio Regionale in data 13 Aprile 1994, per la disciplina dell'uso e dell'edificazione dei territori agricoli Comunali al fine di perseguire le seguenti finalità:

a) valorizzare le vocazioni produttive delle zone agricole garantendo, al contempo, la tutela del suolo e delle emergenze ambientali di pregio; b) incoraggiare la permanenza, nelle zone classificate agricole, della popolazione rurale in condizioni civili ed adeguate alle esigenze sociali attuali. c) favorire il recupero funzionale ed estetico del patrimonio esistente sia per l'utilizzo aziendale che per quello abitativo.

In seguito ai risultati emersi nello studio agronomico del territorio descritti nella relazione apposita corredata dai vari tematismi, vengono individuate quattro sottozone E1, E2, E3, E5 secondo le indicazioni delle Direttive Regionali.

Non risultano individuate sottozone E4 in quanto nel territorio Comunale non esistono aree che, caratterizzate dalla presenza di preesistenze insediative, siano utilizzabili per l'organizzazione di Centri Rurali.

La nuova sottozona E3 sostituisce, in pratica ampliandola la Zona rurale interna del vecchio PRG ed è caratterizzata da un elevato frazionamento fondiario e sarà utilizzabile contemporaneamente per scopi agricolo-produttivi e per scopi residenziali.

La nuova sottozona E5 sostituisce invece la Zona rurale esterna del PRG e rappresenta quelle aree marginali per attività agricole nelle quali si ravvisa l'esigenza di garantire adeguate condizioni di stabilità ambientale.

Le nuove sottozone E2 rappresentano quelle aree agricole la cui importanza è in relazione all'estensione, composizione e localizzazione dei terreni.

L’area in corrispondenza della palude di Boi Cerbus, oltre alla zona industriale, viene riservata alla sola itticoltura estensiva e quindi in base alle Direttive Regionali sulle Zone agricole, viene classificata E1.

55

Trattandosi, come già detto, di un'area di particolare pregio naturalistico evidenziato dal periodico passaggio dei fenicotteri rosa e di trampolieri in genere, il PUC intende valorizzarla a vantaggio della fruizione naturalistica, consentendo gli interventi all'uopo necessari, compatibilmente con gli usi consentiti dalle norme del PTP 14 negli ambiti di tutela integrale di grado 1 e negli ambiti di tutela di grado 2a e 2d, corrispondenti all'area in oggetto classificata E1.

Appare opportuno prescrivere obbligatoriamente uno studio particolareggiato esteso a tutta la zona, corredato da una rigorosa verifica di compatibilità paesistico ambientale ai sensi dell'art. 9 delle norme di attuazione del PTP.

Lo studio potrà prevedere l'attuazione con la suddivisione in diversi comparti per agevolare la realizzazione degli interventi previsti.

Come sarà specificato nelle norme di attuazione del PUC, gli indici massimi da applicare nelle zone agricole sono i seguenti:

- 0.20 mc/mq per i fabbricati connessi alla conduzione agricola;

- 0.03 mc/mq per le residenze.

Ai fini edificatori la superficie minima di intervento è stabilita in Ha 1.0, quale superficie minima di intervento ai fini edificatori per le residenze, Ha 1.0 per le strutture connesse alle attività agricole e zootecniche e Ha 3.0 per i seminativi in terreno asciutto.

56

ZONA F TURISTICA

Il PUC conferma la perimetrazione della zona turistica individuata dal PRG vigente, dimensionata mediante apposito studio di disciplina delle zone F, adottato con D.A. n° 1643/U del 21.12.89. Essa ricade parte in ambito di tutela integrale di grado 1 (circa il 50%) e parte in ambito di tutela di grado 2c.

Attualmente la zona F non è stata ancora pianificata e pertanto non è stato eseguito alcun intervento di trasformazione.

Il PUC recepisce l'impostazione del dimensionamento della zona F eseguito dallo studio di disciplina e lo adegua alle disposizioni delle norme di attuazione del PTP 14 per le zone turistiche con particolare riferimento all'art. 32 che prescrive obbligatoriamente per le volumetrie ammissibili una riduzione del 50% rispetto a quelle consentite con l'applicazione dei parametri massimi stabiliti per le zone F dal D.A. n 2266/U/83.

L'analisi delle caratteristiche della fascia costiera compresa nel territorio comunale eseguita con lo studio di disciplina ha consentito di individuare nel litorale che va da “Crobettanedda” a "P. de sa Furangonara" l'unica parte della costa in grado di ricevere posti bagnante.

Il tratto di litorale individuato fra "Crobettanedda" e il limite del confine Amministrativo con il Comune di Gonnesa è costituito quasi esclusivamente da costa rocciosa alta non accessibile.

Quello compreso fra "Crobettanedda " e "P. Portopaglietto" da costa rocciosa accessibile con possibilità di insediamento pari a 0,5 posti bagnante per ogni metro lineare.

57 Infine il tratto compreso fra "P. Portopaglietto" e "P. de sa Furangonara" costa sabbiosa con profondità inferiore ai 30 ml con possibilità di insediamento pari a 1 posto bagnante per ogni metro lineare.

In definitiva il calcolo totale dei posti bagnante può essere così riassunto:

- COSTA BASSA SABBIOSA ml 2.000x1,0 P.B./ml=2.000 Posti Bagnante profondità 30 ml

- COSTA ROCCIOSA ACCESSIBILE ml 2.300x0,5 P.B./ml=1.150 Posti Bagnante ------TOTALE POSTI BAGNANTE 3.150

Il totale dei posti bagnante così ricavati va ripartito fra i residenti/pendolari e gli abitanti da insediare nella zona F. Tale ripartizione è quanto mai opportuna se si tiene conto della relativa vicinanza e conseguente gravitazione dell'abitato sul litorale considerato ai fini del dimensionamento.

Si è ipotizzata nel 30% circa della popolazione residente la quota da riservare in posti bagnante pari circa 1.700 unità per cui il numero dei posti letto equivalenti in base al quale dimensionare la zona F è risultato di conseguenza stabilito in 3.150-1.700=1.450.

Assumendo un indice territoriale uguale a 0,20 mc/mq consentito dal D.A. 2266/U/83, il volume complessivo realizzabile nel precedente studio di disciplina risultava così determinato:

Vc = volume complessivo insediabile St = 435.000 mq superficie territoriale Vc = ItxSt = 0,20x435.000 = 87.000 mc Vc = 60 x 1.450 = 87.000 mc

Il PUC conferma la consistenza della superficie territoriale di 435.000 mq e ai sensi dell'art.32 della normativa del PTP riduce del 50% la volumetria insediabile che pertanto risulta così dimensionata:

Vc = 87.000 mc : 2 = 43.500 mc

58 mantenendo la dotazione di 60 mc/ab risulta definito il numero di abitanti insediabili nella zona F:

43.500 mc : 60 mc/ab = 725 abitanti.

Il PUC suddivide la zona F in due sottozone F/1 ed F/2c.

Nella sottozona F/1, ricadente in ambito di tutela integrale di grado 1, è assolutamente vietata l'edificazione, per cui le aree in essa ricadenti saranno destinate al verde .

Le edificazioni sono consentite soltanto nelle aree ricadenti nella sottozona F/2c, compatibilmente con gli usi consentiti dal Piano Paesistico negli ambiti di tutela di grado 2c.

L'attuazione è prevista mediante il piano di lottizzazione convenzionata nel rispetto dello studio di compatibilità paesistico ambientale eseguito nel presente Piano ai cui elaborati si rimanda e nel rispetto di quanto previsto nelle norme tecniche di attuazione.

Il PUC conferma gli accessi al mare individuati con lo Studio di Disciplina delle Zone F, che prevede cinque percorsi nel rispetto dei sentieri campestri esistenti e quattro aree di parcheggio, meglio individuati nella tavola nA/14 . Viene confermata anche la dimensione di tali parcheggi prevista dallo Studio di Disciplina nella misura di 2,5 mq/p.b., per complessivi mq 7.900 (P1=1.900mq ; P2=1.900mq ; P3=2.800mq ; P4=1300mq).

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ZONA G SERVIZI GENERALI

Il PRG vigente classifica, in base alle norme urbanistiche regionali, le zone G attribuendoli la destinazione d'uso esclusiva per la realizzazione di edifici, impianti e attrezzature di interesse generale.

Il PUC conferma in generale le previsioni dello strumento urbanistico vigente e individua due nuovi comparti per servizi generali.

Il primo di mq 29.120, in corrispondenza di una vecchia zona C1 mai attuata, che l'A.C. intende utilizzare per l'edificazione del nuovo Istituto Tecnico Industriale Statale attualmente ospitato nei locali del Centro Direzionale del Consorzio Industriale e per il quale è già disponibile il finanziamento.

Il secondo di mq 55.520 situato a nord dell'attuale zona commerciale, per consentire al Comune di dotarsi di una struttura polivalente per servizi generali tuttora mancante in Città e di cui si ravvisa la necessità.

La localizzazione è ottimale in quanto baricentrica rispetto alle zone di espansione.

Il PUC esegue per questa zona G/2c, ricadente in ambito di tutela di grado 2c, lo studio di compatibilità paesistico ambientale per verificare l'impatto con il paesaggio della proposta progettuale che prevede in pratica la realizzazione di un contenitore di più funzioni che sia centro di servizio e di aggregazione sociale, meglio identificato negli elaborati relativi allo studio di compatibilità.

Inoltre la Zona G, che era stata pianificata per consentire la realizzazione, da parte dell'ENEL, di un centro servizi con esposizione permanente, viene riclassificata con la destinazione originaria H3, in quanto tale intervento non rientra più nei piani dell'Ente Energetico e del Comune.

Vengono infine apportati i seguenti correttivi rispetto alle classificazioni del PRG vigente:

1) L'area di sedime della struttura cimiteriale classificata H2 nel PRG, viene classificata zona G in quanto trattasi di un servizio pubblico, rimanendo con la destinazione H2 soltanto l'area di rispetto cimiteriale inedificabile;

2) L'area di pertinenza delle strutture di servizio del consorzio industriale, già realizzate, individuata dal PRG all'esterno della zona Industriale D1 e classificata

60 impropriamente S5, viene classificata zona G, in quanto trattasi di strutture di pubblico servizio;

3) Anche le aree classificate nel PRG S6 ed S7 di interesse comune a iniziativa pubblica e/o privata, individuate nel centro urbano, vengono classificate nel PUC come zone G, in quanto trattasi in realtà di aree destinate ad interventi per servizi generali.

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ZONE H DI SALVAGUARDIA

Il PUC prevede le seguenti zone di salvaguardia:

- H1/1: aree di rispetto paesaggistico e forestale in ambito di tutela integrale di grado 1.

Dette aree interessano la fascia costiera.

- H2 : Aree di rispetto cimiteriale.

Il PUC conferma l'area di rispetto cimiteriale prevista dal PRG vigente.

- H3 : Verde di rispetto.

Il PUC conferma in generale le fasce di verde di rispetto previste dall'attuale strumento urbanistico, integrate sulla costa dal nuovo vincolo di tutela integrale e prevede l'ampliamento delle fasce di verde di rispetto in corrispondenza dell'asse esterno della zona industriale, fino al canale di guardia.

- H4 : Aree di rispetto ferroviario relative alla prevista ferrovia di collegamento tra il polo industriale e la stazione di Carbonia.

- H5/1 : Aree di rispetto ai lati del Rio Flumentepido di ambito di tutela integrale di grado 1.

- H6 : Aree di rispetto archeologico.

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INDIVIDUAZIONE DELLE PORZIONI DI TERRITORIO COMUNALE DA SOTTOPORRE A SPECIALI NORME DI TUTELA E SALVAGUARDIA

In riferimento al punto g) dell'art. 19 della L.R.n. 45/89, da un accurato esame dell'intero territorio comunale si rileva che non si ravvisa l'esistenza di aree di particolare pregio ambientale da sottoporre a speciali norme di tutela e salvaguardia, oltre la fascia costiera ricadente in ambito di tutela integrale di grado 1 secondo il PTP n° 14 e per la cui tutela sono validamente sufficienti i vincoli e le prescrizioni normative dello stesso Piano Paesistico Regionale che il PUC, ai sensi dell'art. 29 delle suddette norme, si limita a prenderne atto senza poter intervenire in alcun modo sulla loro disciplina.

Lo studio è stato esteso all'individuazione delle aree compromesse quali cave e discariche che sono state individuate in apposito elaborato grafico alla Tav. n. A/31 e per le quali si prescrive il risanamento ambientale prima di qualsiasi utilizzo delle stesse.

Dette aree, come evidenziato nell'elaborato grafico, rappresentano cave di sabbia e cave di lapidei dismesse, la discarica dei rifiuti solidi urbani, non più utilizzata perché gli stessi vengono conferiti nella discarica controllata del Bacino n° 2 di Carbonia, e la discarica industriale della "Nuova Samim", ormai esaurita e peraltro già in corso di bonifica.

63 MANUFATTI MERITEVOLI DI TUTELA

In riferimento al punto h) dell' art. 19 della Legge Regionale n° 45/89, da un'analisi del patrimonio edilizio e urbanistico esistente, si rileva la necessità di evidenziare la presenza nel Centro Urbano di due complessi di particolare pregio meritevoli di valorizzazione, la "Torre Spagnola" e il complesso della "Tonnara".

La suddetta valorizzazione rientra nei piani dell'Amministrazione Comunale che all'uopo ha adottato il Piano Particolareggiato denominato "La Tonnara" con D.A. n°1001/U del 03.04.89, con l'obiettivo di salvaguardare e soprattutto valorizzare il patrimonio storico dei manufatti in oggetto.

L'intervento pianificatorio attuativo ricade in zona G secondo le previsioni del PRG vigente confermate dal PUC che recepisce il Piano Particolareggiato "La Tonnara", condividendone gli obiettivi e auspicando l'attuazione di tutti gli interventi previsti.

L'impianto della Tonnara risale al 1600 ed era soggetto alle aggressioni dei pirati africani, in quel tempo assai frequenti. Per tali motivi venne organizzata la difesa costiera, utilizzando la Torre cinquecentesca eretta sul promontorio di Portoscuso. Risulta che gli attacchi barbareschi venivano sempre energicamente respinti. La Torre in oggetto fa parte della rete difensiva di torri costiere erette dagli Spagnoli per disposizione del Re Filippo II.

Attualmente la Torre viene utilizzata come spazio espositivo, mentre i locali della Tonnara sono parzialmente utilizzati per l'attività della pesca e lavorazione del tonno.

Il Piano Particolareggiato prevede la valorizzazione dei locali della Tonnara con uno studio di dettaglio che consente il ricavo di spazi da adibire a museo, esposizione temporanea, ad attività commerciali ed artigianali con particolare riferimento alla vendita promozionale dei prodotti tipici dell'artigianato locale, oltre agli spazi per le attività pescherecce, biblioteca specialistica, sala convegni e servizi.

Si riporta di seguito, sia per La Tonnara che per La Torre, una scheda sintetica descrittiva con riferimento cartografico e fotografico, rimandando per ogni dettaglio al Piano Attuativo recepito dal PUC.

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Pertanto qualsiasi intervento riguardante i manufatti sopradescritti dovrà essere rigorosamente vincolato alle previsioni e prescrizioni normative del Piano Particolareggiato "La Tonnara" adottato in via definitiva dall'A.C. con D.A. 1001/U del 03.04.89.

Inoltre nella Tav. n° B/6 sono stati individuati i siti archeologici meritevoli di tutela, per i quali si è prescritta una adeguata perimetrazione di salvaguardia, circolare di diametro pari a 150 metri, per consentire gli interventi necessari per gli scavi, per la valorizzazione e fruizione delle risorse.

Dette aree di salvaguardia sono state classificate H6, così come riportato nella cartografia del PUC alla Tav. n. A/10 della Zonizzazione del Territorio Comunale.

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Comune di Portoscuso Rilevazione di manufatti edilizi meritevoli di tutela

1) Individuazione : Località : Centro Urbano - Portoscuso

2) Oggetto del rilevamento : Torre Spagnola

3) Eventuale presenza e tipo di vincolo: Ai sensi della :  L. 01.06.1939 n.1089  L. 29.06.1939 n.1497  L. 07.06.1989 n.31  Altro : ______

4) Uso Attuale: Spazio espositivo

Stato di degrado : Basso

5) Caratteristiche: Manufatto edilizio di particolare Valore Storico Tipologia : Torre di avvistamento, risalente al XVI secolo, posta a difesa delle Tonnare dalle incursioni saracene, eretta in corrispondenza di un promontorio.

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Comune di Portoscuso Rilevazione di manufatti edilizi meritevoli di tutela

1) Individuazione : Località : Centro Urbano - Portoscuso

2) Oggetto del rilevamento : Tonnara

3) Eventuale presenza e tipo di vincolo: Ai sensi della :  L. 01.06.1939 n.1089  L. 29.06.1939 n.1497  L. 07.06.1989 n.31  Altro : ______

4) Uso Attuale: In parte ancora utilizzata per attività legate alla pesca ed alla lavorazione del tonno.

Stato di degrado : Alto

5) Caratteristiche: Manufatto edilizio di particolare Valore Storico Tipologia : Tonnara risalente al 1600, in parte ancora oggi utilizzata.

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VERIFICA DEGLI STANDARD URBANISTICI

La dotazione minima degli standards urbanistici deve rispettare le previsioni del D.A. 2266/U del 20.12.83 che per i comuni della seconda classe è stabilita nella misura di 18 mq/ab cosi ripartiti:

S1 Istruzione 4,5 mq/ab

S2 Interesse comune 2,0 mq/ab

S3 Verde attrezzato 9,0 mq/ab

S4 Parcheggi pubblici 2,5 mq/ab

ABITANTI INSEDIATI NELLE ZONE A E NELLE ZONE B DEL CAPOLUOGO:

ZONA A 1.093 ab ZONA B1 152 ab ZONA B2 (P.P.) 2.374 ab ZONA B2 (P.P. SA CRUXITTA) 1.586 ab ZONA B3 475 ab ZONA B4 694 ab ------totale 6.374 ab

Per cui la dotazione minima richiesta risulta:

S1 = 4,5x6.374 = 28.683 mq S2 = 2,0x6.374 = 12.748 mq S3 = 9,0x6.734 = 57.366 mq S4 = 2,5x6.734 = 15.935 mq ------S = 114.732 mq nel capoluogo

70 ABITANTI INSEDIATI NELLE ZONE B DI PARINGIANU-CARBONAXIA:

ZONA B2 1.166 ab per cui la dotazione minima richiesta risulta:

S1 = 1.166x4,5 = 5.247 mq S2 = 1.166x2,0 = 2.332 mq S3 = 1.166x9,0 = 10.494 mq S4 = 1.166x2,5 = 2.915 mq ------S = 20.988 mq nella fraz. Paringianu-Carbonaxia

ABITANTI INSEDIATI NELLE ZONE B DI BRUNCU TEULA:

ZONA B2 261 ab per cui la dotazione minima richiesta risulta:

S1 = 261x4,5 = 1.175 mq S2 = 261x2,0 = 522 mq S3 = 261x9,0 = 2.349 mq S4 = 261x2,5 = 653 mq ------S = 4.699 mq nella frazione di Bruncu Teula

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ADEGUAMENTO AL P.T.P. N° 14

Il territorio del Comune di Portoscuso è interamente compreso all'interno delle aree ricadenti nel Piano Territoriale Paesistico Regionale n° 14.

Gli ambiti di tutela previsti sono evidenziati nella Tav. n. A/9 ed in particolare sono:

- Ambiti di tutela di grado "1" di conservazione integrale

- Ambiti di tutela di grado "2a" di trasformazione

- Ambiti di tutela di grado "2b" di trasformazione

- Ambiti di tutela di grado "2c" di trasformazione

- Ambiti di tutela di grado "2d" di trasformazione

Nelle Norme di Attuazione del PUC per ogni zona e sottozona individuata, sarà verificata la compatibilità con gli usi consentiti dalla normativa del Piano Paesistico Regionale.

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87 AMBITI DI GRADO "1"

E' questa la fascia costiera di tutela integrale dove non è consentito alcun intervento di trasformazione. Sono fatte salve le zone omogenee A,B,C e D. Inoltre il vincolo di tutela integrale interessa il percorso del Rio Flumentepido, canalizzato nell'ultimo tratto, per una fascia di larghezza pari a 300 mt.

L'attuale zona F Turistica risulta praticamente dimezzata dal vincolo di tutela integrale per cui le trasformazioni sono consentite soltanto nella parte ricadente in ambito di tutela di grado 2c, mentre la parte in ambito di tutela integrale dovrà essere rigorosamente riservata al verde.

L'edificazione nella zona F dovrà rispettare rigorosamente tutte le previsioni del Piano Paesistico Regionale con particolare riferimento alle norme di attuazione dello stesso PTP 14.

Gli usi consentiti negli ambiti di tutela di grado "1" sono quegli previsti dalla Normativa del PTP 14 che vengono integralmente recepiti dalle norme di attuazione del PUC di adeguamento che in pratica negli ambiti di tutela integrale si limita a prendere atto delle prescrizioni del P.T.P.

88 AMBITI DI TUTELA DI GRADO "2a"

Sono ambiti di trasformazione che interessano praticamente la fascia del territorio Comunale a Nord della zona Industriale e delle frazioni di Paringianu.

Nel rispetto delle direttive per le zone agricole sono possibili trasformazioni esclusivamente di carattere agricolo, silvo forestale, pascolativo, zootecnico, ittico, agrituristico e tecnologico.

In particolare tutti gli usi consentiti sono quelli indicati nella Normativa del PTP 14 che verranno integralmente riportati nelle norme di attuazione del PUC di adeguamento.

In conformità allo studio agronomico e nel rispetto delle Direttive Regionali, si individuano le sottozone agricole E1, E2, E3 ed E5 ripartite come indicato nella cartografia specifica alla Tav. n. A/10 .

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AMBITI DI TUTELA DI GRADO "2b"

Il territorio Comunale compreso in questi ambiti di trasformazione riguarda la frazione di Paringianu e una, fascia al di là della zona di tutela integrale, in corrispondenza del Rio Flumentepido.

Oltre alle zone omogenee della frazione, fatte salve, si individuano, in conformità con lo studio agronomico, sottozone agricole E3 ed E5 secondo le direttive regionali e come indicato nella cartografia ( Tav. n. A/10 ).

Le sottozone classificate E3 rappresentano aree con elevato frazionamento fondiario e sono utilizzabili sia per scopi agricolo-produttivi che per scopi residenziali.

Le sottozone classificate E5 rappresentano aree marginali per attività agricola nelle quali viene ravvisata l'esigenza di garantire condizioni adeguate di stabilità ambientale.

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AMBITI DI TUTELA DI GRADO "2c"

Il territorio Comunale compreso in questi ambiti di trasformazione riguarda parte del centro abitato e tutta l'area compresa tra lo stesso, la fascia di tutela integrale e la zona industriale, che ricade in ambito di tutela "2d".

Pertanto ricadono in questi ambiti anche la zona F e gli ampliamenti previsti per le zone D e G ed il piccolo tassello di nuova espansione residenziale in zona C7.

La rimanente parte del territorio comunale ricadente in ambito di tutela di grado 2c viene principalmente classificata agricola E3 in quanto prevalentemente microfrazionata e utilizzabile contemporaneamente per scopi agricolo-produttivi e per scopi residenziali.

91 AMBITI DI TUTELA DI GRADO "2d"

Il territorio compreso in questi ambiti interessa la zona Industriale Consortile classificata D1.

La destinazione attuale D1 viene in generale confermata dal PUC che recepisce il Piano Territoriale Consortile e ne modifica alcune destinazioni interne così come già illustrato e riportato nell'apposita cartografia di Piano.

Ai sensi dell'art. 2 delle norme di attuazione del PTP 14, la zona D1 è fatta salva , per cui non è soggetta ai vincoli di tutela paesistica.

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STUDIO DI COMPATIBILITA' PAESISTICO AMBIENTALE

In base all'art. 38 punto b delle Norme di attuazione del PTP 14, è stato eseguito un rigoroso studio di compatibilità paesistico ambientale per i nuovi ambiti soggetti a edificazione e previsti nel PUC, per il quale si redatta una relazione specifica con relativi elaborati grafici a cui si rimanda.

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NORME DI ATTUAZIONE

Il PUC conferma in generale la normativa di attuazione del PRG vigente integrandola per adeguarla alle norme di attuazione del P.T.P. n° 14, alle direttive Regionali sulle zone agricole ed alle disposizioni della Legge Regionale Urbanistica 45/89.

94 ATTUAZIONE DEL P.U.C.

In osservanza dell'art. 20 della L.R. 45/89:

1) Il piano urbanistico Comunale è adottato dal Consiglio Comunale.

2) Entro 15 giorni il P.U.C. è depositato a disposizione del pubblico per 30 giorni presso la segreteria del Comune; dell’avvenuto deposito è data notizia mediante l'affissione di manifesti e avviso in almeno uno dei quotidiani dell'Isola.

3) Chiunque può formulare, entro 30 giorni a decorrere dall'ultimo giorno di pubblicazione, osservazioni al Piano adottato.

4) Il Consiglio Comunale accoglie o respinge le osservazioni presentate, con parere motivato e, tenuto conto di esse, delibera l'adozione definitiva del P.U.C.

5) La delibera di approvazione è sottoposta al controllo di legittimità da parte degli organi regionali proposti.

6) Le eventuali varianti al Piano saranno approvate con lo stesso procedimento.

7) Dalla data di adozione del Piano da parte del C.C., si applicano le norme di salvaguardia di cui alla Legge 3 novembre 1952, n. 1902 e successive modificazioni.

8) Il P.U.C. entra in vigore il giorno della pubblicazione del provvedimento di approvazione definitiva nel Bollettino Ufficiale della Regione autonoma della Sardegna.

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