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COMUNE DI AGNADELLO Provincia di

Nota di aggiornamento al DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE Anni 2016 – 2017 – 2018 Elaborato sulla base delle indicazioni del principio contabile 4/1 al D.Lgs. 118/2011 e s.m.i. e dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 20/5/2015.

PREMESSA Il principio contabile applicato n. 4/1 allegato al D.Lgs. n° 118/2011 e s.m.i. concernente la programmazione di bilancio, statuisce che la programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione, si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie e tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni Ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente. Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità.

Il Documento unico di programmazione degli enti locali (DUP) Il Documento Unico di Programmazione semplificato, predisposto dagli Enti Locali con popolazione fino a 5000 abitanti, sulla base dell’indicazioni e modifiche apportate dal Decreto MEF del 20 maggio 2015, individua nella sua Parte Strategica, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, tenendo conto della situazione socio-economica del proprio territorio, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Gli indirizzi generali individuati dal DUP semplificato riguardano principalmente: 1. l’organizzazione e la modalità di gestione dei servizi pubblici ai cittadini, tenuto conto dei fabbisogni e dei costi standard e del ruolo degli eventuali organismi, enti strumentali e società controllate e partecipate. Saranno definiti gli indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate e partecipate con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’ente; 2. l’individuazione delle risorse, degli impieghi e la verifica della sostenibilità economico finanziaria attuale e prospettica, anche in termini di equilibri finanziari del bilancio e della gestione. Devono essere oggetto di specifico approfondimento almeno i seguenti aspetti, relativamente ai quali saranno definiti appositi indirizzi generali con riferimento al periodo di mandato: a. gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche con indicazione del fabbisogno in termini di spesa di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per ciascuno degli anni dell'arco temporale di riferimento; b. i programmi ed i progetti di investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi; c. i tributi e le tariffe dei servizi pubblici; d. la spesa corrente con specifico riferimento alla gestione delle funzioni fondamentali anche con riferimento alla qualità dei servizi resi e agli obiettivi di servizio.; e. l’analisi delle necessità finanziarie e strutturali per l’espletamento dei programmi ricompresi nelle varie missioni; f. la gestione del patrimonio; g. il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie e in conto capitale; h. l’indebitamento con analisi della relativa sostenibilità e andamento tendenziale nel periodo di mandato; 2 i. gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio ed i relativi equilibri in termini di cassa. 3. Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa. 4. Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del patto di stabilità interno e con i vincoli di finanza pubblica. Ogni anno sono verificati gli indirizzi generali e i contenuti della programmazione con particolare riferimento al reperimento e impiego delle risorse finanziarie e alla sostenibilità economico – finanziaria, come sopra esplicitati. A seguito della verifica è possibile operare motivatamente un aggiornamento degli indirizzi generali approvati.

In considerazione degli indirizzi generali di programmazione al termine del mandato, l’amministrazione rende conto del proprio operato attraverso la relazione di fine mandato di cui all’art. 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, quale dichiarazione certificata delle iniziative intraprese, dell’attività amministrativa e normativa e dei risultati riferibili alla programmazione dell’ente e di bilancio durante il mandato.

Nella Parte Operativa, il DUP semplificato, quale guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente, indica, per ogni singola missione/programma del bilancio, gli obiettivi che l’ente intende realizzare negli esercizi considerati nel bilancio di previsione (anche se non compresi nel periodo di mandato). Per ciascuna missione/programma gli enti possono indicare le relative previsioni di spesa in termini di competenza finanziaria. Con riferimento al primo esercizio possono essere indicate anche le previsioni di cassa

Per ogni singola missione/programma sono altresì indicati gli impegni pluriennali di spesa già assunti e le relative forme di finanziamento.

Gli obiettivi individuati per ogni missione / programma rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli indirizzi generali e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione. L’individuazione delle finalità e la fissazione degli obiettivi per ogni missione / programma deve “guidare”, negli altri strumenti di programmazione, l’individuazione dei progetti strumentali alla loro realizzazione e l’affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi. Gli obiettivi devono essere controllati annualmente a fine di verificarne il grado di raggiungimento e, laddove necessario, modificati, dandone adeguata giustificazione, per dare una rappresentazione veritiera e corretta dei futuri andamenti dell’ente e del processo di formulazione dei programmi all’interno delle missioni.

Il DUP semplificato comprende inoltre, relativamente all'arco temporale di riferimento del bilancio di previsione: a. gli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo amministrazione pubblica; b. l’analisi della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici vigenti; c. la programmazione dei lavori pubblici, d. la programmazione del fabbisogno di personale; e. la programmazione delle alienazioni e della valorizzazione dei beni patrimoniali. La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che sono ricompresi nel DUP. I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il loro finanziamento.

La programmazione del fabbisogno di personale che gli organi di vertice degli enti sono tenuti ad approvare, ai sensi di legge, deve assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica. Al fine di procedere al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare l’ente, con apposita delibera dell’organo di governo individua, redigendo apposito elenco, i singoli immobili di proprietà dell'ente. Tra questi devono essere individuati quelli non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali e quelli suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Sulla base delle informazioni contenute nell’elenco deve essere predisposto il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali” quale parte integrante del DUP. La ricognizione degli immobili è operata sulla base, e nei limiti, della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici. L’iscrizione degli immobili nel piano determina una serie di effetti di natura giuridico – amministrativa previsti e disciplinati dalla legge. Infine, nel DUP devono essere inseriti tutti quegli ulteriori strumenti di programmazione relativi all’attività istituzionale dell’ente richiesti dal legislatore. Si fa riferimento ad esempio alla possibilità di redigere piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui all’art. 16, comma 4, del D.L. 98/2011 – L. 111/2011.

3 D.U.P. - SEZIONE STRATEGICA (SeS)

1. TERRITORIO E POPOLAZIONE

La dimensione di medio raggiunta da Agnadello nel volgere di pochi anni, unita alle difficoltà di adeguamento gestionale della macchina amministrativa (blocco delle assunzioni, vincoli specifici di spesa per il personale, gestione associata delle funzioni, ecc.) pone problematiche di non poco conto sul tema dello sviluppo coordinato di un territorio dove il settore agricolo, pur tuttora importante, si affianca ad attività produttive e di scambio, che interagiscono in un sistema economico sempre più largo e complesso. In particolare, il Comune, come strumento di servizio alla cittadinanza, viene chiamato a rispondere in modo sempre più frequente e puntuale a sollecitazioni che gli pervengono da più parti, sia per soddisfare esigenze quali l’istruzione pubblica, la sicurezza dei cittadini, i presidi socio-assistenziali sia per consentire e favorire lo sviluppo economico e produttivo dei vari soggetti operanti sul territorio.

Le elezioni del 25 maggio 2014 hanno dato un chiaro segnale di volontà di cambiamento nella gestione del Comune di Agnadello: segnale che la nuova compagine amministrativa intende cogliere nel modo più completo confermando le linee di azione tracciate nel programma elettorale: “Il lavoro è certamente la priorità nazionale assoluta e le pubbliche amministrazioni, di ogni ordine e grado, hanno un obbligo morale di farsi carico del problema, ognuna in base alle proprie competenze. La amministrazione di un comune, piccolo il nostro, non può avere la pretesa di invertire le dinamiche recessive dell’economia nazionale, ma i comuni sono la prima linea del sistema di governo e l’Italia ne conta più di 8.000: se ognuno di questi facesse la sua parte, il contributo al rilancio dell’attività produttiva e quindi alla ripresa economica, potrebbe risultare determinante. Per fare questo serve tuttavia anzitutto un allentamento del patto di stabilità, che limita da anni la spesa dei comuni virtuosi.

La nostra comunità locale ha conosciuto, in tempi recenti, il dramma della chiusura dello stabilimento ARESPAN/BROCCA, che dava lavoro a circa 70 dipendenti. Purtroppo il caso non è isolato: molti altri lavoratori hanno perso il posto o sono in cassa integrazione, oppure in mobilità, anticamera della disoccupazione. Anche da noi l’occupazione giovanile è ai minimi storici; gli artigiani ed i piccoli imprenditori arrancano; gli esercizi pubblici e le attività di vendita subiscono gli effetti negativi della perdurante crisi economica.

Le nuove autostrade Bre-Be-Mi e Pedemontana, la nuova Tangenziale est esterna di Milano (TEEM), la nuova Paullese, il potenziamento della Rivoltana, la nuova linea ferroviaria ad alta velocità, porteranno mutazioni all’assetto tradizionale del nostro territorio, sempre più inglobato nell’espansione della metropoli lombarda. Per Agnadello, tutto ciò comporterà: da una parte, i benefici: incremento del valore delle aree e degli edifici; miglioramento dei tempi di percorrenza da e per Milano; risparmio economico ed energetico derivante dalla diminuzione dei tempi di percorrenza; miglioramento della qualità della vita, anch’esso dovuto alla diminuzione del tempo di percorrenza casa/lavoro; facile accesso alle reti autostradali nazionali; maggiori possibilità di crescita occupazionale. dall’altra, gli svantaggi: aumento del traffico veicolare sull’ex Bergamina; conseguente peggioramento della qualità dell’aria e del livello di inquinamento acustico; graduale trasformazione della tradizionale connotazione del territorio.

Noi crediamo che un’amministrazione comunale possa e debba mettere in campo azioni che favoriscano la ripresa occupazionale, anche governando le citate trasformazioni del territorio di Agnadello e quello confinante”.

Particolare attenzione sarà rivolta al consolidamento delle 34 attività produttive e delle 30 attività commerciali presenti sul territorio. Se le nuove opportunità generate dal riassetto infrastrutturale del territorio e dall’evento Expo, daranno i frutti sperati, i 15 esercizi pubblici presenti sul territorio, al pari dei piccoli artigiani, potranno trarne benefici non solo occasionali, ma anche duraturi. Anche per questa finalità, la Lista per Agnadello cercherà di incentivare il richiamo turistico del nostro territorio, attraverso la valorizzazione e la promozione delle peculiarità locali (chiesa di san Bernardino, chiesa Parrocchiale, luoghi della battaglia, fontanili, fiume Tormo, percorsi campestri, percorsi gastronomici), l’organizzazione di iniziative di carattere culturale, ricreative e sportive, la promozione di iniziative di carattere artigianale/commerciale”. POPOLAZIONE 1.1.1 - Popolazione legale al censimento del 2011 (9 ottobre 2011) n. 3757 1.1.2 - Popolazione residente alla fine dell'anno precedente 2014 n. 3858 di cui: maschi n. 1944 femmine n. 1914 nuclei familiari n. 1542 comunità/convivenze n. 1 2014 2013 2012 1.1.3 - Popolazione al 1 gennaio n. 3866 3860 3755 1.1.4 - Nati nell'anno n. 29 27 42 1.1.5 - Deceduti nell'anno n. 21 40 27 saldo naturale n. 8 -13 15 1.1.6 - Immigrati nell'anno n. 126 177 227 1.1.7 - Emigrati nell'anno n. 142 158 137 4 saldo migratorio n. -16 19 90 1.1.8 Popolazione al 31 dicembre n. 3858 3866 3860 di cui 1.1.9 - In età prescolare (0/6 anni) n. 299 296 310 1.1.10 - In età scuola dell'obbligo (7/14 anni) n. 337 336 331 1.1.11 - In forza lavoro 1. occupazione (15/29 anni) n. 576 572 583 1.1.12 - In età adulta (30/65 anni) n. 2047 2069 2091 1.1.13 - In età senile (oltre 65 anni) n. 599 593 545 1.1.14 Popolazione straniera al 31 dicembre n. 486 482 490 di cui 1.1.15 - In età prescolare (0/6 anni) n. 73 69 78 1.1.16 - In età scuola dell'obbligo (7/14 anni) n. 55 54 52 1.1.17 - In forza lavoro 1. occupazione (15/29 anni) n. 104 99 113 1.1.18 - In età adulta (30/65 anni) n. 247 253 241 1.1.19 - In età senile (oltre 65 anni) n. 7 7 6 1.1.20 - Tasso di natalità ultimo quinquennio (nati ogni mille Anno Tasso abitanti): 2010 13,43 2011 11,6 2012 10,43 2013 6,99 2014 7,51 1.1.21 - Tasso di mortalità ultimo quinquennio (morti ogni mille Anno Tasso abitanti): 2010 11,22 2011 7,91 2012 7,04 2013 10,35 2014 5,44

Agnadello ha una popolazione prossima ai 3900 abitanti; di cui il 12,5% sono di nazionalità straniera. Il tema dell’integrazione tra “nativi” e nuovi residenti, anche quelli di nazionalità italiana, non può essere ignorato o sottovalutato. L’amministrazione ha intenzione di continuare il cammino intrapreso, incentivando le politiche di comunicazione e di collaborazione tra i diversi soggetti che compongono la nuova comunità, per superare anacronistiche forme di discriminazione, soprattutto a difesa dei diritti dei minori. La collaborazione tra le varie istituzioni del territorio Agnadellese (Scuole, parrocchia, oratorio, impianti sportivi, centro sociale, biblioteca, associazioni culturali) è la risorsa più preziosa ai fini dell’accettazione e dell’integrazione. Il Comune continuerà ad offrire il proprio sostegno (non solo economico) perché questi luoghi dell’incontro e dell’amicizia possano operare senza affanno e senza condizionamenti.

TERRITORIO

1.2.1 - Superficie in Kmq 12,04 1.2.2 - RISORSE IDRICHE * Laghi nessuno *Fiumi e torrenti n. 1 1.2.3 - STRADE * Vicinali Km. 6,00 * Comunali Km. 16,00 * Provinciali Km. 4,00 * Statali Km. 0,00 * Autostrade Km. 0,00 1.2.4 - PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

* Piano regolatore adottato sì X no Deliberazione C.C. n° 18 del 30/06/2007 * Piano regolatore approvato sì X no Deliberazione C.C. n° 30 del 17/12/2007 * Programma di fabbricazione sì X no Deliberazione C.C. n° 30 del 17/12/2007 (PGT) * Piano edilizia economica e popolare sì X no Deliberazione C.C. n° 11 del 28/03/2009 5 PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI * Industriali sì X no Deliberazione C.C. n° 30 del 17/12/2007 (PGT) * Artigianali sì X no Deliberazione C.C. n° 30 del 17/12/2007 (PGT) * Commerciali sì X no Deliberazione C.C. n° 30 del 17/12/2007 (PGT) * Altri strumenti (specificare)

Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (art. 170, comma 7, D.L.vo 267/2000) sì X no

I dati sopraindicati riflettono la situazione che permane attuale e, tuttavia, come affermato in sede di campagna elettorale si rende assolutamente necessaria una revisione generale del Piano di Governo del Territorio, obiettivo per il quale l’Amministrazione si è mossa confermando l’incarico all’arch. Riboli, instaurando con lo stesso una fattiva collaborazione in ordine alla predisposizione della variante. Le linee d’indirizzo che l’Amministrazione Comunale ha illustrato all’architetto segnano, come preannunciato in sede elettorale, un distacco dall’orientamento precedente, e si riassumono nei capisaldi qui richiamati: 1. limitazione dello sviluppo residenziale (non più di 20.000 metri cubi di volumetria consentita nei prossimi 5 anni); 2. contenimento e gestione dello sviluppo di carattere produttivo, nel quadro bilanciato di norme cogenti che impediscano l’insediamento di attività inquinanti sul territorio; 3. salvaguardia delle peculiarità ambientali (fontanili, rete irrigua, fiume Tormo, flora e fauna autoctona); 4. valorizzazione delle caratteristiche architettoniche tradizionali e recupero urbanistico delle cascine; 5. estensione della tutela delle aree agricole di maggior pregio ambientale, dalla “scarpata morfologica”, fino al confine con . L’amministrazione non dimentica la rilevante attività imprenditoriale agricola insistente sul territorio del Paese, quasi integralmente costituita da aziende a conduzione familiare. Resta fermo l’obiettivo di fornire adeguato supporto normativo, con particolare attenzione alla salvaguardia del reticolo idrico di irrigazione e all’assetto idrogeologico del territorio. La prevista adozione, da parte dell’Amministrazione comunale del “documento di polizia idraulica”, consoliderà l’efficienza della rete idrica di irrigazione, considerata prioritaria rispetto ad altri usi. A completamento dell’azione normativa, l’Amministrazione insegue un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni, con un riavvicinamento dei giovani al lavoro agricolo.

2. PERSONALE E STRUTTURA ORGANIZZATIVA

PERSONALE Categoria e posizione Previsti in dotazione Categoria e posizione Previsti in dotazione In servizio In servizio economica organica economica organica A.1 C.1 2 1 A.2 2 C.2 1 1 A.3 C.3 A.4 C.4 1 1 A.5 C.5 2 2 B.1 1 D.1 B.2 D.2 1 1 B.3 2 D.3 1 1 B.4 D.4 1 1 B.5 D.5 B.6 D.6 B.7 Dirigenti TOTALE 5 TOTALE 9 8 Totale personale al 31/12/2014 di ruolo n. 8 fuori ruolo n. 0 1.3.1.3 - AREA TECNICA 1.3.1.4 - AREA ECONOMICO-FINANZIARIA Previsti in dotazione Previsti in dotazione Categoria In servizio Categoria In servizio organica organica A 2 A B 3 B C 2 2 C D 1 1 D 1 1 Dir. Dir. 1.3.1.5 - AREA DI VIGILANZA 1.3.1.6 - AREA DEMOGRAFICA STATISTICA Previsti in dotazione Previsti in dotazione Categoria In servizio Categoria In servizio organica organica A A 6 B B C 2 1 C 1 1 D D Dir. Dir. 1.3.1.7 - ALTRE AREE TOTALE Previsti in dotazione Previsti in dotazione Categoria In servizio Categoria In servizio organica organica A A 2 B B 3 C 2 1 C 6 5 D 1 1 D 3 3 Dir. Dir. TOTALE 14 8

STRUTTURE ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Tipologia Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 1.3.2.1 - Scuole materne n. 1 posti n. 120 125 130 135 1.3.2.2 - Scuole elementari n. 1 posti n. 205 210 210 215 1.3.2.3 - Scuole medie n. 1 posti n. 118 120 130 135 1.3.2.4 - Strutture residenziali per anziani n. 0 posti n. 0 0 0 0 1.3.2.5 - Farmacie comunali n. 0 n. 0 n. 0 n. 0 1.3.2.6 - Rete fognaria in Km - bianca 5,00 5,00 5,00 5,00 - nera 5,00 5,00 5,00 5,00 - mista 0,00 0,00 0,00 0,00 1.3.2.8 - Esistenza depuratore Sì X no sì X no sì X no sì X no

1.3.2.9 - Rete acquedotto in Km 5,00 5,00 5,00 5,00 1.3.2.10 - Attuazione servizio idrico integrato Sì X no sì X no sì X no sì X no

1.3.2.11 - Aree verdi, parchi, giardini n. 5 n. 5 n. 5 n. 5 hq. 3.00 hq. 3.00 hq. 3.00 hq. 3.00 1.3.2.12 - Punti luce illuminazione pubblica n. 538 n. 548 n. 550 n. 550 1.3.2.13 - Rete gas in Km 5,00 5,00 5,00 5,00 1.3.2.14 - Raccolta rifiuti in quintali - complessiva 16.674,92 17.000,00 17.100,00 17.150,00 - differenziata sì X no sì X no sì X no sì X no

1.3.2.15 - Esistenza discarica sì X no sì X no sì X no sì X no

1.3.2.16 - Mezzi operativi n. 0 n. 0 n. 0 n. 0 1.3.2.17 - Veicoli n. 3 n. 2 n. 2 n. 2 1.3.2.18 - Centro elaborazione dati sì no X sì no X sì no X sì no X

1.3.2.19 - Personal computer n. 16 n. 16 n. 16 n. 16 1.3.2.20 - Altre strutture (specificare)

Ai sensi dell’art. 109, 2° comma e dell’art. 50, 10° comma del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 – TUEL e del vigente Regolamento in materia di Ordinamento Generale degli Uffici e dei Servizi, le Posizioni Organizzative sono state conferite ai sotto elencati Funzionari: Area Amministrativa e Tributi e Sociale: Segretario Comunale dott. Giovanni Clemente Area Finanziaria: dott. Corrado Marzagalli Area Tecnica e Lavori Pubblici: arch. Giovanni Mario Lucini Paioni; Area Polizia Locale: com. Giambattista Garbelli (dipendente del Comune di Rivolta d’Adda – capoconvenzione)

Gestione associata delle funzioni fondamentali Per Comuni di dimensione demografica ridotta, la gestione associata dovrebbe rappresentare, in una prospettiva volta al graduale trasferimento di funzioni dal centro alla periferia, un proficuo e stimolante traino verso l’efficienza amministrativa. Infatti, i comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti trovano spesso un limite oggettivo nella stessa dimensione demografica, e quindi organizzativa e finanziaria. Il piccolo comune spesso non ha la possibilità di dotarsi di una struttura amministrativa e tecnica idonea a sostenere il maggiore livello di capacità organizzativa richiesta per rispondere al progressivo trasferimento di funzioni. Il trasferimento e/o la delega di funzioni non supportate dall’adeguamento delle risorse umane e finanziarie può rappresentare un grave ostacolo per “l’efficienza” dei piccoli comuni. L’inadeguatezza potrebbe peraltro portare al rischio di “scomparsa” delle realtà locali minori per effetto del principio di sussidiarietà, oggi di rilievo costituzionale, in base al quale le funzioni, in tali casi, vengono attratte dal livello istituzionale superiore. D’altro lato, l’esigenza di gestire in forma associata le varie funzioni è stata colta dallo Stato come momento importante di iniziativa politico- amministrativa volto a realizzare una razionalizzazione di spesa anche in considerazione del momento grave di crisi economica e finanziaria che ha colpito il mondo sviluppato negli ultimi anni. 7 In tal senso, con il D.L. 95/2012 “Spending Review” è stato rimodulato l’obbligo di gestire le funzioni in forma associata già previsto dal D.L. 78/2010. In particolare, i Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti avrebbero dovuto, entro il 31/12/2012, associare almeno tre funzioni fondamentali, altre tre entro il 30/06/2014 ed entro il 31/12/2014 tutte le altre funzioni individuate dall'articolo 19, comma 1, dello stesso decreto, ponendo conseguentemente dei vincoli importanti alle possibilità organizzative dell’Ente, il quale viene chiamato ad individuare gli ambiti associativi e a concordare con altri comuni le modalità operative di gestione. Successivamente, la legge disponeva il rinvio del termine per la gestione associata di tutte le funzioni al 31/12/2015. Infine, il Decreto Milleproroghe 2016 ha rinviato tale termine al 31/12/2016. In realtà si tratta di un rinvio tecnico nella prospettiva di revisione complessiva del sistema di associazionismo o aggregazione delle piccole realtà territoriali, sulla scorta delle indicazioni fornite dai comuni attraverso l’associazione nazionale di settore (ANCI). Il Comune di Agnadello al 31/12/2015 aveva associato le seguenti funzioni: - Funzione di “Protezione Civile” (art. 19 cit., comma 1, lett. e), convenzione con i Comuni di Rivolta d’Adda (capofila), Spino d’Adda, , , , ,. e (Deliberazione C.C. n° 43 del 22/12/2012); - Funzione di “Catasto” (art. 19 cit., comma 1, lett. c), convenzione con i Comuni del Cremasco (capofila Comune di Crema) (Deliberazione C.C. n° 44 del 22/12/2012); - Funzione di “Gestione del sistema di Servizi Sociali” (art. 19 cit., comma 1, lett. g), convenzione con i Comuni del distretto cremasco associati dalla Comunità Sociale Cremasca a.s.p. (Deliberazione C.C. n° 12 del 26/4/2013); - Funzione di “Polizia Municipale” (art. 19 cit., comma 1, lett. i), convenzione con i Comuni di Rivolta d’Adda (capofila) e Pandino (Deliberazione C.C. n° 54 del 27/11/2013); - Funzione di “Organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale“ (art. 19 cit., comma 1, lett. b), con i Comuni di Vailate e Palazzo Pignano (Deliberazione C.C. n° 2/2015); - Funzione di “Edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici“ (art. 19 cit., comma 1, lett. h), con il Comune di Vailate (Deliberazione C.C. n° 3/2015); - Funzione di “Organizzazione e gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero die rifiuti urbani e riscossione die relativi tributi“ (art. 19 cit., comma 1, lett. f), con i Comuni di Vailate, e (Deliberazione C.C. n° 4/2015); - Funzione di “Servizi statistici“ (art. 19 cit., comma 1, lett. l-bis), con i Comuni di Vailate, , Pieranica, Quintano, e (Deliberazione C.C. n° 5/2015); Dunque, ad oggi, rimangono da associare le funzioni relative alla gestione amministrativa e finanziaria e dei servizi tecnici. Le finalità delle convenzioni sono rappresentate dal perseguimento e il miglioramento della qualità dei servizi erogati e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse economico-finanziarie, umane e strumentali, dalla valorizzazione delle stesse risorse nel quadro della promozione a livello sovracomunale di uno sviluppo equilibrato e sostenibile. La nuova organizzazione in forma associata avrà al centro la massima attenzione alle esigenze della cittadinanza, sia mediante un adeguato dislocamento di uffici e sportelli sul territorio; sia con il rispetto dei termini previsti per le singole tipologie di procedimento anche attraverso azioni tese a semplificare l’iter burocratico e alla implementazione di procedure informatiche che assicurino tempestività ed efficacia all’azione amministrativa. I riflessi sul contenimento della spesa dovrebbero in prospettiva riverberarsi sia sul personale (unica figura di responsabile per tutta l’associazione, possibilità di sostituzione e interscambio professionale tra Comuni, con minori costi per il reperimento di risorse esterne, ecc.), sia sulla gestione (accorpamento delle procedure, economie generate da contratti unici sia in termini di acquisto che di manutenzione e gestione, ecc.). Questa Amministrazione non può tuttavia che ribadire le forti perplessità circa la reale possibilità di realizzare le finalità perseguite dalla norma, atteso che alla luce delle prime esperienze l’associazione di funzioni quali la protezione civile, il catasto e la polizia locale si stanno traducendo nell’incremento “tout court” delle spese ad esse connesse, sia per il fatto che precedentemente, questo funzioni venivano svolte in piena autonomia e quindi senza il ricorso a sistemi di coordinamento che, per se stessi, comportano costi aggiuntivi, sia per il fatto che (come il caso della Polizia Locale) il Comune si trova a dovere riconoscere, a tacer d’altro, una quota dell’indennità di posizione e della retribuzione di risultato da riconoscere al responsabile d’area laddove precedentemente la posizione apicale era in capo al sindaco (e quindi priva di costi per l’Ente).

3. ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI - ORGANISMI GESTIONALI

3.1 SVOLGIMENTO DEI SERVIZI PUBBLICI FONDAMENTALI

Il Comune di Agnadello nello svolgimento di alcuni servizi pubblici fondamentali si avvale delle prestazioni di vari organismi come sottoriportato: Gestione attuale Per il 2015 Per il 2016 Per il 2017 Per il 2018 Servizio di raccolta, Esterna a società Affidamento a società Il Comune sta idem Idem trasporto e indirettamente in-house Linea Gestioni effettuando le smaltimento dei rifiuti partecipata in scadenza al 31/12 opportune verifiche in solidi urbani merito alla percorribilità delle scelte operate da SCRP in ordine all’affidamento pluriennale a società in house Servizi sociali e di Esterna a ente I servizi sono svolti da Il Comune ha aderito al idem idem pubblica assistenza a consortile partecipato Comunità Sociale nuovo sistema di minori, anziani, Cremasca a.s.p., gestione (cd. disabili e soggetti a società consortile voucherizzazione) che rischio emarginazione partecipata da tutti i entrerà in vigore dal comuni del circondario 1/4/2016 per i servizi cremasco ADM, SAD e SAP Servizi di riscossione Mista La riscossione Il Comune intende Verrà valutata idem volontaria e coattiva volontaria dei tributi e proseguire con la l’opportunità di 8 dei tributi e dei dei proventi comunali è gestione interna per distinguere gli proventi dei servizi stata effettuata tramite quanto svolto finora. E’ affidamenti in ordine comunali gestione interna, stato emanato atto di alla tipologia di tributo o mentre la coattiva è indirizzo per provento da riscuotere, affidata a Equitalia l’affidamento a società anche in base al s.p.a. in regime di esterna tramite gara mutare della disciplina proroga al 31/12. della riscossione di riferimento. L’imposta di pubblicità coattiva. Il servizio di e D.P.A. è affidata a accertamento e Duomo-GPA in riscossione ICP e DPA scadenza al 31/12. sarà aggiudicato con procedura ad evidenza pubblica. Servizio idrico Esterna a società Dal 1/11/2014 il Saranno operati gli Padania Acque Idem integrato partecipata servizio è svolto da adempimenti per Gestioni s.p.a. Padania Acque addivenire ad una Gestioni s.p.a. totale gestione esterna del S.I.I. (trasferimento oneri mutui in corso) Servizio di Esterna a impresa Dal mese di settembre idem idem Nel corso del 2018, ristorazione mensa privata è svolto dalla Ditta verrà effettuata una scolastica e pasti per Sodexho Italia, nuova procedura. anziani aggiudicataria del servizio a seguito di gara aperta, per il triennio 2015-2018 Servizio di biblioteca Esterna a società A seguito delle difficoltà idem Con nuova procedura Con nuova procedura privata intervenute con la verrà individuato il verrà individuato il Provincia per nuovo soggetto esterno nuovo soggetto esterno l’individuazione di un per la gestione del per la gestione del solo soggetto per tutta servizio servizio l’area vasta, il Comune ha affidato il servizio direttamente a Coop. Charta, in scadenza al 31/12/2016 Impianti sportivi Mista Con convenzione del idem idem Idem luglio 2014, il servizio di gestione del campo sportivo è affidato a Agnadello Calcio 2011 fino al 1°/7/2019. Gli oneri di ripartizione sono enumerati nel provvedimento di concessione Servizi scolastici Esterna a ente pubblico Il servizio viene svolto idem idem Idem sulla base di protocolli di intesa annuali tra Comune e Istituto Comprensivo di Rivolta d’Adda. Servizi cimiteriali e Esterna a impresa Il servizio di idem Con nuova procedura Idem illuminazione votiva privata illuminazione votiva è verrà individuato il svolto in concessione nuovo soggetto esterno dalla SIEM di Cremona. per la gestione del I servizi cimiteriali servizio (per durata ausiliari (tumulazioni, biennale) esumazioni, ecc.) sono svolti fino al 31/12/2016 dalla B.S.C.

3.2 ENTI STRUMENTALI E SOCIETA’ CONTROLLATE E PARTECIPATE

Il Comune di Agnadello detiene le seguenti partecipazioni:

9 Gli indirizzi generali di politica gestionale e commerciale delle citate società controllate e partecipate con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire, nonché la loro situazione economica e patrimoniale è verificabile dai bilanci 2014 pubblicati sui siti istituzionali dei diversi soggetti. http://comunitasocialecremasca.it/wp-content/uploads/2015/08/BILANCIO-CEE-31.12.2014.pdf http://www.padania-acque.it/download/bilanci/2014%20Bilancio%20PAG.pdf http://www.scrp.it/web/img/ammtrasp/12a/Bilancio%20Scrp%202014.pdf Da rilevare che è in corso una procedura di partnership per una durata di tre anni tra LGH e A2A. SCRP che è parte di LGH trarrà nei prossimi anni notevoli vantaggi economici traducibili in investimenti per il miglioramento dei servizi territoriali.

4. INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE, DEGLI IMPIEGHI E DELLA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA

4.1 INVESTIMENTI, PROGRAMMI E PROGETTI DI INVESTIMENTO IN CORSO, REPERIMENTO E IMPIEGO DI RISORSE STRAORDINARIE E IN CONTO CAPITALE

L’insieme di compiti e funzioni attribuito ai Comuni prevede l’erogazione di servizi rivolti al soddisfacimento dei bisogni espressi dalla cittadinanza: per realizzare questo obiettivo è necessario impiegare risorse che offrano la loro utilità, non solo nell’immediato (come nel caso delle spese correnti) ma anche in opere e servizi i cui benefici si manifestino in più esercizi e possano essere qualificati come arricchimento patrimoniale dell’Ente (spese in conto capitale, appunto). La principale preoccupazione di una Amministrazione attenta alle problematiche gestionali sta nel graduare opportunamente l’entità di queste due grandezze (spesa corrente e spesa per investimenti), al fine di individuare un giusto equilibrio che consenta la sostenibilità della gestione nell’arco di un periodo sufficientemente prolungato, anche in considerazione della sensibile e costante contrazione delle risorse complessive a disposizione. L’investimento più importante del 2015 (circa € 120.000) è stato rappresentato dalla realizzazione del 3° padiglione loculi, iniziativa messa in campo dalla precedente giunta nel 2011, ma non concretizzata negli anni successivi. Come noto, l’opera già completamente finanziata aveva trovato ostacoli alla sua effettuazione per i problemi connessi al patto di stabilità che impedivano la compatibilità dei pagamenti con il rispetto del vincolo. L’urgenza di provvedere stante l’esaurirsi delle disponibilità di loculi ha spinto l’amministrazione ad operare nel senso di trovare risorse nel corso del 2015, che riuscissero a compensare i pagamenti necessari all’opera nel rispetto delle regole del Patto di Stabilità. L’intervento più urgente del 2016, quello da realizzare obbligatoriamente, è il rifacimento del tetto del corpo centrale dell’edificio comunale, già oggetto di intervento di “messa in sicurezza” effettuato nell’autunno del 2015 (per un costo di circa € 6.000,00). L’impegno di spesa per la sostituzione dell’assito non è ancora stato quantificato puntualmente ma lo si stima in circa € 70.000,00. Resta aperta l’esigenza di procedere alla graduale sistemazione e/o sostituzione dell’assito del tetto sopra le aule di Via Treviglio, anche al fine di trasferire nella prime due gli uffici anagrafe e segreteria. L’intervento dovrà essere programmato nei prossimi esercizi finanziari. Sempre nel 2016, dovrebbe essere possibile procedere all’installazione del servoscala presso l’ingresso di Via Vailate, per una spesa che dovrebbe essere contenuta in circa € 10.000,00 (finanziabile con risorse vincolate all’abbattimento delle barriere architettoniche). Per fare fronte a queste esigenze dovranno essere esperite le varie possibilità di finanziamento (mezzi propri di bilancio, proventi da alienazione di immobili, contributo regionale su un progetto unitario). In riferimento agli interventi di manutenzione straordinaria sono già stati effettuati: - lavori di tinteggiatura degli interni della Scuola dell’Infanzia, finanziati con i trasferimenti dell’iniziativa “Scuole Belle” (circa € 7.000 gestiti dall’Istituto comprensivo di Rivolta); - levigatura e lucidatura del parquet della Scuola dell’Infanzia; - acquisto di tappetini anti-trauma per il giardino dell’asilo attorno allo scivolo; - lavori idraulici presso la cucina della Scuola dell’Infanzia per la perdita di acqua sotto il pavimento. Nel corso del 2016 verranno eseguiti altri lavori di manutenzione, avvalendosi del contributo dei volontari del GVA. Per gli interventi strutturali (tappetino d’usura su un’area antistante la scuola primaria e pensilina coperta di collegamento tra la cucina della scuola materna e il refettorio della scuola elementare) il Comune ha avanzato una richiesta di spazi finanziari (così da rendere possibile l’utilizzo di avanzo di amministrazione) ai competenti uffici dello Stato per un impegno di spesa complessivamente preventivabile in € 147.000. In relazione alla “casa dell’acqua”, l’Amministrazione riconoscendo la validità dell’iniziativa, ha inteso operare sulla scorta dell’esperienza maturata da altri Comuni vicini, nel senso di individuare un soggetto gestore che garantisca il servizio in concessione con nessun costo a carico delle finanze comunali. Attraverso una procedura di gara è stata individuata la ditta che provvederà, nel mese di maggio, ad installare la “casetta dell’acqua”. Un particolare intervento relativo alla realizzazione di una rotatoria stradale sulla SS 472 “Bergamina” all’incrocio con Via Garibaldi e Via Rivolta (zona industriale) è legato alla verifica delle possibilità di utilizzo dell’avanzo di amministrazione che dovrebbe costituire la compartecipazione comunale alla spesa per l’opera, la quale dovrebbe fruire di un contributo della Provincia di Cremona, da definirsi nei suoi aspetti tecnici e finanziari per un importo che dovrebbe aggirarsi sui € 400.000. Parimenti, sono da verificare risorse e termini di intervento per quanto riguarda i lavori conseguenti all’iniziativa dei cd. “varchi elettronici” per il miglioramento della sicurezza del territorio. La realizzazione dell’opera, proposta da SCRP spa, è naturalmente sovracomunale e sarà posta al vaglio dei Sindaci dei comuni coinvolti.

Gli interventi/opere pubbliche da realizzare nel corso del triennio 2016/2018 saranno legati alla possibilità di ricorrere alla concessione di spazi di spesa nel quadro del rispetto delle norme contabili, insieme al reperimento di risorse straordinarie derivanti dall’alienazione di immobili comunali non destinati all’attività strumentale dell’Ente.

10 4.2 TRIBUTI E TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI

La Legge di Stabilità 2016 dopo avere riconosciuto ai comuni per il nuovo esercizio gli importi assicurati per il 2015, ha imposto il blocco all’aumento dei tributi locali, così che non vengono previsti incrementi negli importi stanziati sui documenti previsionali 2016-2018. Con apposite deliberazioni consigliari si provvederà, conseguentemente, a confermare le aliquote previste per lo scorso anno, adottando, laddove imposto da modifiche normative, le dovute rettifiche ai regolamenti (es.: introduzione della riduzione al 50% dell’IMU su abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito registrato a parenti di primo grado). Per ciò che concerne i servizi pubblici la scelta di confermare le tariffe in vigente applicazione è frutto di considerazioni di carattere discrezionale che hanno voluto tenere presenti le difficoltà in cui versano molte famiglie residenti.

4.3 TREND SPESA CORRENTE IN RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI – EQUILIBRI CORRENTI – NECESSITA’ FINANZIARIE E STRUTTURALI PER L’ESPLETAMENTO DEI PROGRAMMI RICOMPRESI NELLE VARIE MISSIONI

Questa Amministrazione intende confermare l’articolazione di programmazione triennale incardinata su 9 aggregati specifici (in modo da contemperare le esigenze prospettate dal nuovo sistema di contabilità armonizzata con il sistema di organizzazione del Comune con gli attuali centri di responsabilità) illustrati nelle tabelle contabili allegate. Oltre al programma generale di gestione amministrativa (MISSIONI 1, 11, 13 e 14) che raggruppa contabilmente tutte le voci di Entrata e di Spesa non ricomprese in uno specifico piano di interventi, i programmi specificati sono i seguenti:

ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA (Gestione associata con i Comuni di Rivolta d’Adda e Pandino - Resp. Comandante di Polizia Locale presso il Comune di Rivolta d’Adda) (MISSIONE 3)

Descrizione Gestione del servizio di vigilanza urbana, anche attraverso il concorso di risorse umane provenienti da altri Enti, mediante la stipula di convenzioni. Incremento dei presidi posti a salvaguardia della sicurezza dei cittadini, anche con l’utilizzo di dotazioni strumentali (in uso e da realizzare). Motivazioni delle scelte Gli interventi indicati vogliono essere la trasposizione nei fatti degli indirizzi, esplicitati nel programma di mandato. Inoltre, attraverso la gestione associata della funzione di Polizia Locale, ci si attende un potenziamento di tutti i servizi ad essa relativi, quali prioritariamente: - la sicurezza del territorio e la sua vivibilità; - la sicurezza stradale (o mobilità). Finalità da conseguire La Polizia Municipale dovrebbe garantire una presenza costante in paese, soprattutto in attività esterna, ovvero diversa dalla pur necessaria attività d’ufficio. La funzione associata del servizio dovrebbe servire a condensare le criticità locali inerenti alla copertura del territorio con pattugliamento di sorveglianza del territorio stesso. Tale copertura dovrebbe essere garantita anche nelle fasce serali, cioè in orari in cui la percezione dell’insicurezza diventa, per i cittadini, più pressante. Finalità prioritaria è anche quella di assicurare un accurato servizio di vigilanza, inerente al rispetto del codice della strada, nelle sue articolate forme di intervento, di prevenzione e di sanzione delle violazioni. All’interno della funzione associata in essere devono trovare equivalente peso percentuale gli interventi di controllo sulla viabilità locale e sugli introiti da essa derivanti. Risorse umane e strumentali Attualmente, il Comune di Agnadello dispone di 2 agenti di PM in pianta organica. Il posto vacante è stato reintegrato con il ricorso a personale in mobilità a seguito della ristrutturazione del sistema delle Provincie in Enti di area vasta. Come detto, dal 2014 è entrata in funzione la convenzione per la gestione associata della Polizia Locale con i Comuni di Rivolta d’Adda e di Pandino. Grazie all’associazione, i servizi dovranno essere svolti in modo più efficace ed efficiente attraverso l’interscambio di personale con gli altri Comuni, oltre alla garanzia di avere una figura di coordinatore-responsabile che risponda in modo più puntuale alle esigenze del servizio. In tema di gestione delle risorse strumentali, devono essere poste in essere tutte quelle azioni che procurino economie di spesa come previsto dalla legge. Il Comune di Agnadello è dotato di un sistema di videosorveglianza in alcuni punti del centro abitato.

ISTRUZIONE PUBBLICA E SERVIZI CONNESSI (Diritto allo Studio e attività didattiche, Mense scolastiche, Trasporti, ecc.) (Resp. Servizio Finanziario) (MISSIONE 4)

Descrizione Con la cd. “verticalizzazione” del sistema dei plessi scolastici, le Scuole Statali e la scuola dell’Infanzia sono passate sotto la gestione dell’Istituto Comprensivo di Rivolta d’Adda. Questo passaggio ha determinato la necessità di rivedere i protocolli d’intesa aventi ad oggetto, per quanto di competenza del Comune, l’assegnazione di contributi relativi al Piano per il Diritto allo Studio. Non si prevedono modifiche nella gestione dei servizi per il triennio 2016-2018. Motivazioni delle scelte Il momento di grave crisi generalizzata in cui si trovano il Paese e le famiglie non può essere dimenticato dal Comune nel momento in cui è chiamato ad operare delle scelte amministrative soprattutto in un settore di fondamentale rilevanza quale quello della pubblica istruzione: tali scelte, pur salvaguardando le esigenze di contenimento dei costi, devono dare le necessarie risposte alle situazioni più disagiate e difficili. Per questo verranno confermate le politiche volte all’integrazione dei più disagiati mediante, per esempio, l’esonero dal pagamento dei contributi di funzionamento della Scuola Materna, dei buoni mensa e di erogazione di altri servizi a costi accessibili a tutti. Finalità da conseguire 11 L’appalto per il servizio di mensa per il triennio 2015-2018 è stato aggiudicato recentemente alla Ditta Sodexo Italia a seguito di procedura di gara aperta. E’ intenzione di questa amministrazione operare affinché il nuovo affidamento garantisca superiori livelli di qualità, con l’inserimento dei prodotti “a chilometro zero”, o, quantomeno, con l’impiego esclusivo di prodotti italiani. Si ritiene di confermare per il prossimo triennio la linea di intervento per assicurare la frequenza scolastica/diritto allo studio con tariffe agevolate per famiglie numerose e/o disagiate nonché l'erogazione di contributi per l’acquisto dei libri di testo. Si ribadisce il sostegno di sistemi alternativi per la mobilità degli alunni (quali, il “Piedibus”). Il servizio di “Centro Estivo”, per i prossimi anni dovrà essere effettuato in maniera tale da tenere conto della necessità di contemperare le esigenze di manutenzione straordinaria dei locali scolastici con il diritto degli iscritti alla fruizione del servizio. Infine, andranno ulteriormente migliorati i rapporti con gli istituti scolastici sia in termini di interventi didattici finanziati dal Comune, sia in termini di supporto alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, con la stipula di protocolli di intesa annuali o pluriennali. In particolare, per il triennio 2015-2017, le scuole di Agnadello hanno fruito di un contributo statale (cd. “#scuolebelle”) per complessivi € 7.000, le cui modalità di utilizzo sono state concordate con il Comune. Tuttavia, questi fondi statali non sono assolutamente sufficienti a garantire interventi di manutenzione straordinaria. Si renderà quindi necessaria un’integrazione delle risorse con fondi comunali, per far fronte alle necessità più urgenti. Risorse umane e strumentali Le risorse umane messe a disposizione del Comune sono rappresentate dagli addetti ai servizi amministrativi e tecnici di supporto e raccordo con gli organi dell’Istituto Comprensivo di Rivolta d’Adda. In termini di risorse strumentali, questa Amministrazione confermerà l’impegno al concorso nelle necessarie spese di manutenzione ordinaria mediante assegnazione di contributi concordati con i protocolli d’intesa annuali. Ulteriori piccole spese saranno autorizzate od effettuate direttamente dal Comune, in accordo con l’Istituto. Le manutenzione straordinarie, viceversa, dovranno essere attentamente programmate nel rispetto degli stretti vincoli imposti dal Patto di Stabilità interno.

GESTIONE CIMITERIALE (Resp. Servizio Tecnico) (compreso in MISSIONE 12)

Descrizione Il programma fa riferimento alla gestione complessiva del sistema cimiteriale sia per quanto concerne l’attività amministrativa rappresentata dalla ricezione delle istanze da parte dell’utenza (richieste di concessioni cimiteriali, loculi, ossari, aree per tombe di famiglia, aree per costruzione di cappelle gentilizie, richieste di tumulazione e estumulazione, altri servizi in genere), sia per ciò che riguarda l’attività di carattere tecnico relativa alla manutenzione ordinaria del sito (pulizia, riordino interno ed esterno, tenuta delle aree a verde, controlli e collaborazioni di tipo tecnico sulla realizzazione di manufatti cimiteriali, gestione delle attrezzature cimiteriali, ecc.). Gestione degli interventi straordinari sulle strutture e i luoghi con l’ampliamento e la manutenzione straordinaria dei padiglioni. Motivazioni delle scelte Il Cimitero Comunale è luogo caro agli abitanti di Agnadello. L’amministrazione intende conciliare l’ottimizzazione delle risorse a disposizione con le esigenze degli utenti. Finalità da conseguire Proseguire anche per il triennio 2016-2018 con la gestione appaltata del servizio di tumulazione e estumulazione cimiteriale sulla scorta delle esperienze positive avute nel recente passato. Confermare, compatibilmente con le risorse di bilancio e i vincoli normativi, eventualmente facendo ricorso all’opera di volontari, il servizio di pulizia e riordino dei vialetti interni. Risorse umane e strumentali Il programma viene gestito per quanto riguarda la parte amministrativa (contratti e concessioni) dall’Ufficio Anagrafe e Segreteria, mentre per ciò che riguarda le manutenzioni e le altre attività tecniche dal Servizio Tecnico Comunale. Il dato contabile relativo al personale viene rilevato in modo proporzionale al tempo dedicato al programma. Come detto, i servizi cimiteriali di tumulazione e estumulazione sono appaltati a ditta esterna. Nel corso del 2011, è stato approvato il nuovo Piano Cimiteriale documento fondamentale per razionalizzare gli spazi ancora inutilizzati del Cimitero e ridisegnare la fisionomia della parte ovest della struttura.

SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI (Gestione Associata con i Comuni del Distretto Cremasco - Resp. Servizio Sociale) (MISSIONI 12 e 15)

Descrizione Il programma socio-assistenziale garantisce la presenza del Comune nelle situazioni più svantaggiate presenti nella popolazione (minori indigenti, anziani, disabili, stranieri, nuclei familiari in difficoltà, emarginati, ecc.) Motivazioni delle scelte L’amministrazione comunale dovrà prioritariamente impegnarsi per il riconoscimento ai comuni di una maggiore autonomia amministrativa nel comparto del sociale, supportata da una maggiore stabilità dei trasferimenti statali e dei contributi regionali. L’obiettivo è quello di mantenere e, nei limiti del possibile, consolidare, i servizi socio assistenziali esistenti. Buona parte di questi servizi si reggono sul contributo, encomiabile, dei gruppi di volontariato. Queste forme di partecipazione complementare all’attività amministrativa vanno apprezzate ed ulteriormente incentivate, tanti sono i benefici che ne possono derivare, soprattutto a favore delle fasce più deboli della popolazione. Per consolidare le possibilità d’intervento in questo settore, si intende riattivare, come in effetti è già stato fatto, il ricorso al “servizio civile nazionale”. Si propone anche di attivare servizi gratuiti di consulenza fiscale e corsi di preparazione ai colloqui di lavoro ed alla compilazione dei curricula. Per i più anziani, corsi per difendersi dalle truffe a domicilio, con il contributo di esperti (per es. rappresentanti dell’Associazione Carabinieri in pensione). Finalità da conseguire 12 Rispondere alle esigenze dell’utenza con la massima attenzione ai casi più gravi, sia mediante progetti di assistenza e cura, sia (laddove necessario) l’attivazione di organi sovra comunali. In particolare, viene confermata l'assistenza scolastica ad alunni con deficit, effettuata tramite personale specializzato di una cooperativa sociale individuata con gara d’appalto. Prosegue il trasporto di disabili frequentanti centri di formazione e scuole. Nel Piano di Zona distrettuale sono ricomprese le attività in precedenza realizzate secondo gli indirizzi espressi dalla Legge 285/97 (laboratori di attività extra – scolastica, vacanze nel periodo estivo, borse lavoro e tirocini lavorativi). Anche la prevenzione del disagio giovanile e della devianza viene declinata in linee operative nel Piano di Zona, valorizzando le precedenti esperienze distrettuali poste in essere dal 2000 (ex L. 45/99) come lo Spazio Giovani (sportelli di ascolto che affiancano i consultori familiari). Prosegue il servizio di assistenza domiciliare per anziani e disabili, gestito in appalto. In ottemperanza al vigente regolamento di Assistenza Sociale si valuterà l'erogazione di contributi agli indigenti. Viene mantenuto il servizio di consegna pasti agli anziani. A livello distrettuale, nel Piano di Zona sono inserite azioni quali il “Voucher Anziani” il “Punto Estate”, il “Gioco Bimbi”, il “Laboratorio Stranieri”, ecc. Continua la collaborazione con l’Associazione di volontariato “Boschiroli”, che ha manifestato alla nuova Giunta l’intenzione di proseguire nel mantenimento di tutti i servizi attualmente garantiti. Un nuovo progetto da inserire nel programma sociale sarà rappresentato dalla cd. “Banca dell’Acqua” in coordinamento con Padania Acque e Distretto Sociale per gli interventi connessi alla “morosità incolpevole”. A tal riguardo, il Comune ha regolamentato l’accesso ai contributi per utenze domestiche legandolo alla prestazione da parte dei richiedenti di attività socialmente utili (come piccole manutenzioni o altri servizi di volontariato). Risorse umane e strumentali Il servizio sociale è da tempo gestito secondo forma varie di istituzioni sovra comunali (la Comunità Sociale Cremasca; il Sub-Ambito). Il Comune di Agnadello dispone di una figura professionale di ruolo con funzioni generali di coordinamento dei servizi forniti alla popolazione. I vari servizi e progetti sono realizzati mediante appalto a cooperative sociali. E’ in corso di definizione il convenzionamento per la gestione associata dei vari servizi socio-assistenziali che dovrà essere un momento di ulteriore sviluppo e funzionalità del settore.

GESTIONE DEL CICLO DEI RIFIUTI (Resp. Servizio Tecnico) (MISSIONE 9)

Descrizione Il programma consiste nel supporto alla gestione integrata del ciclo dei rifiuti mediante interventi di controllo, coordinamento sulle attività poste in essere, custodia della piazzola ecologica, manutenzioni varie. Motivazioni delle scelte Il corretto utilizzo della piazzola ecologica ha generato nel corso degli anni delle economie anche abbastanza rilevanti, che si è ritenuto di reimpiegare nel sistema generale di tutela ambientale, senza peraltro incrementare le aliquote previste per la Tassa Rifiuti Finalità da conseguire Il programma ha l’obiettivo di proseguire nella gestione corretta del ciclo dei rifiuti, incentivando il sistema di raccolta differenziata in modo da salvaguarda e migliorare la pulizia e l’igiene dell’abitato. Risorse umane e strumentali Il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento è stato effettuato fino al 31/12/2015 dalla Linea Gestioni s.r.l. (ex. SCS spa) mediante affidamento in house. Attualmente per l’anno 2016, il servizio è svolto dallo stesso soggetto in regime di proroga tecnica. Successivamente, il servizio dovrà essere appaltato nel rispetto delle normative UE. La procedura di gara per l’aggiudicazione del servizio negli anni a venire è in corso a livello di comprensorio cremasco per il tramite di SCRP (società a partecipazione pubblica dei Comuni cremaschi). Il Comune svolge le attività di propria competenza tramite gli addetti amministrativi (tributi, ragioneria e tecnico) ed affianca il servizio con l’appalto di pulizia strade (conferito alla Cooperativa La Luna di Montanaso Lombardo). La custodia della piazzola ecologica è gestita in economia dal Comune anche con la collaborazione dei volontari del G.V.A.

GESTIONE DELLE RETI IDRICHE E DEL GAS (Resp. Servizio Tecnico) (compreso in MISSIONE 9)

Descrizione Come noto, il sistema della reti è attualmente gestito da concessionari (Padania Acque spa e Linea Più s.r.l.), mentre residua al Comune un’attività esterna di manutenzione come nel caso di interventi a carico dell’impianto di fognatura alla rete delle “acque bianche”. Il programma si propone di monitorare l’esistente e verificare le criticità che dovessero insorgere dando una risposta tempestiva ed adeguata nella risoluzione dei problemi. Il Sistema Idrico Integrato a partire dal 1°/11/2014 (tuttavia, con effetti finanziari già dal 1°/1/2014) è interamente gestito da Padania Acque Gestione s.p.a.. E’ in corso di perfezionamento la procedura che a regime comporterà il trasferimento degli oneri relativi ai mutui contratti dal Comune nel corso del periodo 1991-2009 al soggetto gestore. Motivazioni delle scelte La cura nella gestione delle reti è un importante fattore di crescita e di sviluppo in generale per i servizi in favore della comunità. Finalità da conseguire Proseguire nella razionalizzazione dei vari interventi già iniziata nel corso degli ultimi anni Risorse umane e strumentali Il programma viene gestito dagli addetti all’Ufficio di Ragioneria e Tecnico per le attività di competenza. Il canone riconosciuto da Padania Acque viene destinato, come previsto dalla legge per questo tipo di risorse al finanziamento di spese quali le quote da trasferire ai Consorzi Idrici, le spese di manutenzione della rete fognaria, la gestione del verde pubblico (utenze), ecc.

GESTIONE DEI SERVIZI SPORTIVI (Resp. Servizio Finanziario) (MISSIONE 6)

13 Descrizione Il programma si propone di ottimizzare le risorse messe a disposizione per gli interventi di gestione degli impianti oltre al sostegno alle attività sportive effettuate sul territorio. Motivazioni delle scelte Fino allo scorso anno, non esisteva più alcun accordo convenzionale con gli utilizzatori del Centro Sportivo Comunale. La Giunta Comunale ha già proceduto a sanare questa situazione mediante la stipula nel corso dell’anno passato, di una convenzione con scadenza a luglio 2019. La amministrazione deve anche farsi carico delle difficoltà organizzative e gestionali delle diverse discipline sportive, lavorando in sinergia con le associazioni del settore. Finalità da conseguire Nel territorio di Agnadello sono presenti realtà diverse che operano attivamente nel settore sportivo creando un valore aggiunto per tutta la comunità. L’obiettivo è offrire, soprattutto ai giovanissimi, le offerte congeniali alle loro predisposizioni sportive. La nuova amministrazione comunale dovrà altresì incentivare, attraverso la stipula di convenzioni con le strutture esistenti nel comprensorio, l’attività del nuoto. A questo riguardo l’Amministrazione, con un’attenzione costante alle necessità di contenimento della spesa pubblica, lavorerà per incentivare e ottimizzare l’utilizzo da parte delle diverse società ed associazioni sportive degli impianti presenti sul territorio promuovendone la collaborazione. Risorse umane e strumentali Soggetti coinvolti nel programma sono i dipendenti coinvolti nelle varie attività. Le risorse strumentali sono quelle in dotazione agli impianti.

MANUTENZIONE DEGLI IMMOBILI E DELLE STRADE COMUNALI, ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA (Resp. Servizio Tecnico) (MISSIONI 8, 9 E 10)

Descrizione Il programma consiste nelle attività di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i beni mobili e immobili di proprietà comunale. Motivazione delle scelte L’Amministrazione Comunale dovrà, prioritariamente, impegnarsi a rimettere ordine in questo settore. Particolare attenzione è stata rivolta alla manutenzione delle strade comunali, dei parchi pubblici e del cimitero. L’amministrazione si è fatta e si farà carico anche della manutenzione straordinaria agli edifici pubblici che non hanno avuto adeguata attenzione, negli anni precedenti: il centro sociale di via Marconi, gli impianti sportivi di via Bosio, i mini alloggi per anziani di via Treviglio necessitano di interventi urgenti di riqualificazione. Il “campus” scolastico necessità di interventi di sistemazione e recupero delle aree esterne agli edifici. Finalità da conseguire Una premessa è necessaria: dal 2013 anche il nostro Comune ha a che fare con i vincoli di spesa determinati dal cosiddetto “patto di stabilità” (dal 2016 “pareggio di bilancio”). La possibilità di realizzare interventi di manutenzione straordinaria sugli immobili di proprietà comunale, è quindi subordinata alla cancellazione o quantomeno all’allentamento dei vincoli statali. I comuni che dispongono di risorse proprie devono poterle investire in modo autonomo, anche per fare da volano alla ripresa occupazionale ed economica nazionale. La nuova amministrazione comunale di Agnadello dovrà sollecitare un’inversione di rotta: ai comuni virtuosi, con bilanci in attivo, devono essere tolti i vincoli di spesa imposti dai precedenti governi. Detto questo, la nuova giunta si pone come obiettivo quello di ristabilire un livello adeguato di attività manutentiva a salvaguardia dei beni patrimoniali, come in effetti si è già cominciato a fare avvalendosi di prestazioni di personale volontario. Risorse umane e strumentali Le risorse umane sono rappresentate dall’organico dell’Ufficio Tecnico, oltre ad eventuali collaboratori esterni nel caso di professionalità non presenti all’interno. Le dotazioni strumentali sono quelle attualmente in uso al Servizio Tecnico. Notevole è stato, nel corso del 2015, il contributo del Gruppo Volontari Agnadellesi (GVA), alla valorizzazione del patrimonio pubblico. Una lodevole attività che si ritiene di dovere incentivare anche in forza delle recenti disposizioni di legge concernenti il “baratto amministrativo”.

GESTIONE DEI SERVIZI CULTURALI (Resp. Servizio Finanziario) (MISSIONI 5 e 7)

Descrizione Gestione della Biblioteca e coordinamento delle iniziative culturali. Motivazione delle scelte Nel settore della cultura non ci potranno più essere discriminazioni di sorta verso le associazioni, che operano tutte con finalità funzionali all’interesse pubblico, riservando a queste associazioni, nessuna esclusa, l’attenzione ed il supporto (anche logistico) che esse meritano. Finalità da conseguire. L’obiettivo è quello di supportare, con risorse economiche ed organizzative, chiunque si impegni per la crescita culturale del paese. La biblioteca comunale offre un buon servizio che può essere ulteriormente migliorato, sia come patrimonio di libri che nell’organizzazione di particolari iniziative d’interesse culturale. Per il prossimo triennio 2016-2018, si dovrà individuare un soggetto gestore che riesca a garantire un livello di prestazioni adeguato al ruolo della Biblioteca Comunale che si intende valorizzare. Risorse umane e strumentali Il servizio di biblioteca è attualmente in appalto alla Cooperativa Charta di Mantova. L’attività del Comune è volta soprattutto al coordinamento delle attività svolto da risorse interne (Segreteria e Ragioneria). Sono confermate le dotazioni strumentali in uso presso i locali della Biblioteca (Centro Sociale Polifunzionale)

4.4 GESTIONE DEL PATRIMONIO 14 L'articolo 230, comma 2 del D.Lgs. 267/2000 definisce il patrimonio come il "complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza di ciascun ente, suscettibili di valutazione ed attraverso la cui rappresentazione contabile ed il relativo risultato finale differenziale è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale". Pertanto, il patrimonio è quell'insieme di beni immobili e mobili, crediti, denaro che vengono utilizzati per erogare servizi e soddisfare i bisogni della collettività; l'acquisizione dei fattori produttivi comporta tuttavia anche l'assunzione di debiti, prestiti e quindi anche il sorgere di obbligazioni giuridiche passive. In questa sezione, si pone attenzione ai programmi di gestione del patrimonio comunale, inteso come gestione e valorizzazione degli asset patrimoniali mobili ed immobili di proprietà comunale. In particolare, il Decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito con legge n. 133 del 6 agosto 2008, che all'art. 58, rubricato «Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni e altri enti locali», - al comma 1 prevede: “Per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, province, comuni e altri enti locali, ciascun ente con delibera dell'organo di Governo individua, redigendo apposito elenco, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di previsione”; - il successivo comma 2 del citato Decreto, prevede che “L'inserimento degli immobili nel piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica”;

4.4.1 BENI IMMOBILI COMUNALI

Il Comune di Agnadello, nel corso del 2015, ha assunto vari atti e provvedimenti di programmazione e valorizzazione delle proprietà immobiliari. Si possono citare: - La Deliberazione G.C. n° 44 del 14/4/2015, in tema di “Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare”, che ha dato illustrazione dei cespiti patrimoniali suscettibili di migliore utilizzazione economica; - La Deliberazione C.C. n° 9 del 13/3/2015 avente ad oggetto “Federalismo demaniale. Acquisizione immobili a titolo non oneroso. Presa d’atto provvedimento di trasferimento beni demaniali – manifestazione volontà all’alienazione”, con la quale il Comune di Agnadello ha dato corso al provvedimento di dismissione di un immobile pervenuto nella disponibilità dell’Ente a seguito del trasferimento del bene da parte del Demanio, ai sensi della Legge 98/2013; - La Deliberazione C.C. n° 27 del 31/7/2015, relativa a “Individuazione appartamenti da alienare”, con cui venivano poste le basi per la vendita di vari appartamenti comunali. Allo stato degli atti, sono immobili comunali i seguenti: Tipo Ubicazione Foglio Mappale Sub 1 CENTRO CIVICO Via Marconi, 6 7 41 503, 504 . 2 APPARTAMENTO Via Treviglio 10 7 2 504 In locazione 3 APPARTAMENTO Via Treviglio 10 7 2 505 In locazione 4 APPARTAMENTO Via Treviglio 10 7 2 507 In locazione 5 APPARTAMENTO Via Treviglio 6 7 362 1 In locazione 6 APPARTAMENTO Via Treviglio 6 7 362 2 In locazione 7 APPARTAMENTO Via Treviglio 6 7 3 5 In locazione 8 APPARTAMENTO Via Treviglio 6 7 3 6, 507 In locazione 9 APPARTAMENTO Via Treviglio 6 7 3 8, 509 In locazione 10 APPARTAMENTO Via Treviglio 6 7 3 9, 510 In locazione 11 APPARTAMENTO Via Treviglio 6 7 3 503, 511 In locazione 12 APPARTAMENTO Via Treviglio 6 7 3 504, 512 In locazione 13 APPARTAMENTO Via Treviglio 6 7 3 505, 513 In locazione 14 APPARTAMENTO Via Treviglio 6 7 3 506, 514 In locazione 15 CAPANNONE S.S. Bergamina 3 39, 301 506 Locali adibiti a magazzino comunale 16 TERRENI Via Istria, Via A. Frank 8 715 Aree facenti parte della lottizzazione "Piani Attuativi Riuniti" e cedute gratuitamente al Comune, che le qualificava a suo tempo come aree PES (Piano Edilizia Sociale). E' 17 TERRENI Via Istria, Via A. Frank 8 728-parte intenzione dell'Amministrazione 18 TERRENI Via Istria, Via A. Frank 8 730 alienare tali aree che saranno comunque destinate a fini residenziali. Altri terreni indicati nell'Elenco dei Beni Immobili Disponibili - Allegato "C", dovranno essere sottoposti ad ulteriore verifica circa la loro entità, qualificazione giuridica e utilizzabilità ai fini di valorizzazione e alienazione. Trattasi peraltro, perlopiù, di aree o, attualmente, destinate a strade o aree di verde pubblico pervenute al Comune in sede di convenzionamenti per piani di lottizzazione di anni passati. Immobile in acquisito nell'ambito delle procedure di federalismo demaniale 15 Tipo Ubicazione Foglio Mappale Sub 1 CAPANNONE Via Vailate 14 10 95 1, 2, 3 Il bene non è utilizzabile per finalità istituzionali, né altrimenti valorizzabile dal punto vista economico. Attualmente la procedura di alienazione è in fase di definizione: è obiettivo di questa 10 110 Amministrazione dare corso, alla vendita del bene stesso dopo avere provveduto al frazionamento dell’immobile in funzione di una maggiore appetibilità per gli acquirenti.

CENTRO SOCIALE POLIFUNZIONALE “G. Boschiroli” di Via Marconi 6

Inaugurato nel giugno del 2004, costituisce un importante polo di aggregazione di varie attività istituzionali e private di interesse pubblico. Ospita la Biblioteca Comunale e un piccolo esercizio bar a servizio dell’utenza; è sede di varie associazioni private onlus quali l’AVIS, l’AIDO, associazioni di volontariato, di promozione commerciale e turistica, ecc. e nei suoi locali si tengono incontri e appuntamenti vari (servizi dei CAAF, consulenza in materia notarile, ecc.). In locali dedicati dell’immobile sono ubicati gli ambulatori in locazione a medici operanti sul territorio e/o utilizzati per prestazioni di carattere sanitario quali i prelievi di sangue, le visite cardiologiche, pediatriche ecc. La gestione dell’immobile si basa sui proventi derivanti dalla locazione dei locali e dalla gestione del servizio commerciale di bar effettuata grazie al Gruppo Volontari Agnadellesi.

APPARTAMENTI COMUNALI di Via Treviglio 6-8

Il complesso di immobili comunali di Via Treviglio 6 è costituito da vari appartamenti e mini-appartamenti locati ad anziani. La gestione fruisce dei proventi delle locazioni contenuti tuttavia in importi che riflettano l’aspetto di intervento sociale ed assistenziale verso soggetti nullatenenti o indigenti. Il Comune si fa carico di tutte le manutenzioni straordinarie degli immobili. Tuttavia, come detto sopra, alcuni appartamenti sono oggetto di una procedura di alienazione tendente a razionalizzare i costi di gestione complessivamente a carico del Comune: con la vendita di appartamenti siti in un condominio già per gran parte venduto a privati negli anni scorsi, l’Ente potrà destinare le risorse attualmente impiegate nella manutenzione di tale palazzina per la gestione degli altri monolocali e appartamenti a vocazione sociale.

CAPANNONE “San Bernardino” di Via Treviglio 24a

Acquisito alla proprietà del Comune nell’ambito degli accordi del Piano Attuativo denominato “Guarazzone”, il capannone “San Bernardino” ha finalità istituzionale essendo adibito a magazzino e deposito di attrezzature, materiali e mezzi comunali.

AREE DEL P.E.S. “Piano di Edilizia Sociale” di Via Istria

Pervenuto alla disponibilità comunale nel quadro degli accordi stipulati con il P.L. “Piani Attuativi Riuniti”, è stato individuato dall’Amministrazione Comunale come area da destinarsi alla residenza privata. Tra gli obiettivi programmatici di mandato, figura quello di procedere nel corso del triennio 2016-2018 alla definizione di tale procedura di alienazione.

IMMOBILE di Via Vailate (federalismo demaniale)

Questo immobile, come già descritto, è stato trasferito in proprietà al Comune dal Demanio, nell’ambito delle procedure di dismissione previste dalla Legge 98/2013 per essere sfruttato in maniera economicamente più vantaggiosa. Stante l’impossibilità di operare scelte diverse a causa dello stato e della natura del bene, l’Amministrazione ha dato corso alla procedura di alienazione, previo frazionamento in lotti che ne aumentino l’appetibilità all’acquisto da parte di interessati privati. I proventi derivanti da tale operazione, da destinare ad opere pubbliche ed investimenti, saranno presuntivamente acquisite nel corso degli anni 2016-2017.

4.5 REPERIMENTO ED IMPIEGO DI RISORSE STRAORDINARIE E IN CONTO CAPITALE

Le risorse straordinarie da destinarsi a spese per investimento nel corso del prossimo triennio 2016-2018 saranno costituite da alienazioni patrimoniali quali la vendita di appartamenti inseriti nel complesso di residenza sociale di Via Treviglio 6, attuata in modo da razionalizzare i costi di intervento per la manutenzione ordinaria e straordinaria dello stesso; la vendita, previo frazionamento, dell’immobile pervenuto nella disponibilità comunale con l’operazione di trasferimento di beni demaniali dallo Stato ai Comuni ed, infine, la messa in atto della procedura di assegnazione di aree destinate all’edilizia sociale di Via Istria (area P.E.S.).

4.6 ANALISI DELLA SOSTENIBILITA’ DELL’INDEBITAMENTO E ANDAMENTO TENDENZIALE NEL PERIODO DI MANDATO 16 La situazione di indebitamento del Comune di Agnadello è costituita esclusivamente da oneri derivanti da mutui accesi ed ancora in corso di ammortamento, non avendo mai l’Ente fatto riscorso ad altre forme di reperimento di risorse quali leasing, prestiti, BOC, ecc. I mutui in essere sono in gran parte derivanti da operazioni poste in essere nel periodo 1991-2011 per la realizzazione dell’intera rete di fognatura, oltre ad alcuni residui per la costruzione di edilizia scolastica (Scuola Media). Alla data del 31/12/2015, la situazione debitoria è così determinata:

5. GESTIONE DELLE RISORSE UMANE CON RIFERIMENTO ALLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E LA SUA EVOLUZIONE IN TERMINI DI SPESA.

Il Comune di Agnadello intende dotarsi delle risorse umane necessarie per il raggiungimento agli obiettivi contenuti negli strumenti di programmazione, quali la relazione previsionale e programmatica e il bilancio annuale e pluriennale

5.1 SITUAZIONE PREGRESSA

Il Comune di Agnadello ha visto, nel corso degli ultimi anni, un sensibile aumento di residenti, in ragione dell’urbanizzazione di varie aree del territorio comunale. Negli ultimi 15 anni, la popolazione residente è passata da 2577 (31/12/1997) a 3907 (31/12/2012) unità. Tale aumento si è, ovviamente, riverberato sugli uffici comunali, i quali hanno assistito ad un incremento notevole delle attività. I compiti istituzionali a cui è chiamata l’Amministrazione hanno, peraltro, fatto emergere il problema relativo alla possibilità di conciliare l’esigenza di fornire servizi pubblici adeguati agli utenti-contribuenti con quella di rispettare le disposizioni, via via emanate con le varie Leggi Finanziarie, le quali hanno teso porre un freno all’aumento della spesa pubblica e, in particolare, a quella per il personale. Nel periodo indicato, il personale dipendente ha subito una sensibile contrazione, come di seguito illustrato: 1997 (n° 13 dipendenti); 1998 (n° 12); 1999 (n° 13); 2000 (n° 11, a seguito dismissione di n° 2 A.T.A.); 2001 (n° 11 + n° 1 a tempo determinato); 2002 (n° 12); 2003 (n° 11); 2004 (n° 12); 2005 (n° 13); 2006 (n° 12); 2007 (n° 12); 2008 (n° 11); 2009 (n° 11); 2010 (n° 9); 2011 (n° 8); 2012-2013 (n° 9); 2014 (n° 8); 2015 (n° 9). Il Comune di Agnadello ha sempre rispettato il limite di spesa per il personale previsto nelle tabelle relative ai parametri di deficitarietà strutturale, di volta in volta, vigenti. Nel corso degli ultimi anni, pur essendo aumentata la necessità di personale, a causa dell’incremento dei servizi comunali e dei compiti demandati agli Enti Locali, la dotazione organica dell’Ente non è mai stata ampliata e si è cercato di sopperire alle esigenze operative mediante il ricorso all’esternalizzazione di servizi, quali l’affidamento in appalto a cooperative di servizio delle attività nel settore della manutenzione ordinaria delle strade e degli immobili comunali. Dal 1/9/2015, l’organico del corpo di Polizia Locale è stato reintegrato con l’inserimento di un secondo agente proveniente dalla Provincia di Cremona, in tal modo è stata ripristinata la dotazione organica della funzione dopo alcuni anni caratterizzati da esperienze infruttuose di inserimenti in ruolo di aventi diritto dalla graduatoria del concorso espletato a suo tempo dal Comune di Rivolta d’Adda. L’immissione in ruolo di personale in esubero dalle Provincie (in questo caso dalla Provincia di Lodi) è continuato con il trasferimento presso il comune di una figura addetta al protocollo ed alla segreteria, in sostituzione di un’unità di personale collocato in pensione. In merito al servizio di segreteria, dall’agosto del 2013 è attiva la convenzione con i Comuni di (capofila), Credera-Rubbiano, , , . In merito alla riorganizzazione delle figure apicali operanti nel Comune di Agnadello, nelle more dell’entrata a regime delle varie associazioni di funzioni che ridisegneranno su scala più ampia i settori di responsabilità, a far data dal 1° agosto 2013 è stata conferita la posizione organizzativa al Responsabile del Settore Finanziario. Dal 1° giugno 2015, è stata conferita la responsabilità di area al dipendente dell’Ufficio Tecnico. Le aree Tributi e Servizi Sociali sono attribuite alla responsabilità del Segretario Comunale. La Polizia Locale è attribuita alla responsabilità del Comandante di P.L. di Rivolta d’Adda (comune capofila).

5.2 PIANIFICAZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE E PROGRAMMAZIONE TRIENNALE

Il primo obiettivo della nuova Amministrazione è quello di riorganizzare la propria dotazione organica tenendo conto delle necessità dei singoli uffici, dei vincoli di spesa e dei servizi offerti, al fine di assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzare le risorse per il miglior funzionamento dei servizi. 17 Va rilevato che l’introduzione dell’obbligo della gestione associata delle dieci funzioni fondamentali nei comuni con meno di 5000 abitanti (art. 19 del D.L. 95/2012, come convertito dalla Legge 135 del 7/8/2012, che ha sostituito l’art. 14, commi 26, 27, 28, 29, 30 e 31 del D.L. 78/2010 convertito nella legge 122/2010 e l’art. 16, comma 1, del D.L. 138/2011 convertito nella legge 148/2011), secondo cui entro il 31/12/2015 dovranno essere gestite in forma associata tutte le altre funzioni individuate dall'articolo 19, comma 1, del D.L. 95/2012, pone dei vincoli importanti alle possibilità organizzative dell’Ente, il quale sarà chiamato ad individuare gli ambiti associativi e a concordare con altri comuni le modalità operative di gestione. Come già accennato, con il Decreto Milleproroghe in corso di approvazione in Parlamento, tale termine è stato spostato al 31/12/2016.

Sulla base della normativa vigente, la possibilità di assunzioni rimane subordinata al rispetto del comma 557 art.1 legge 296/2006 (finanziaria 2007) così come modificato dall’art. 14, 7° comma del D.L. 78/2010, convertito nella Legge 122/2010, che obbliga i Comuni soggetti alla disciplina del Patto di Stabilità, di contenere il livello di spesa del personale ai dato medio impegnato nel triennio 2011-2013, al netto dei rinnovi contrattuali intervenuti e secondo le modalità di calcolo previste dalla Circolare n° 9/2006 Dip. Funz. Pubbl.., mediante azioni rivolte alla riduzione dell’incidenza percentuale delle spese di personale sul totale delle spese correnti; alla razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico amministrative anche attraverso l’accorpamento di uffici (e conseguente riduzione delle p.o.); al contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione decentrata secondo i vincoli imposti da norme statali. Oltre a questo vincolo generale, vanno rispettati anche limiti specifici come quelli relativi al turn-over (nel limite del 40% delle cessazioni dell’anno precedente, ad esclusione del personale della Polizia Locale); quelli relativi al lavoro flessibile (100% della spesa sostenuta nell’anno 2009 per gli enti virtuosi – o altro anno preso a parametro); quelli che impongono il previo esperimento delle procedure di mobilità. Verranno confermati per il 2017-2018, seppur in forma tendente alla progressiva diminuzione, i servizi di “prestazioni occasionali”, mediante pagamento con “vouchers” INPS per tutte quelle attività che sono consentite dalle norme che hanno istituito tale tipologia di lavoro (infatti, con il 1° comma, lett. b) e d) dell’art. 70 D.Lgs. 276/2003, modificato dall’art. 1, commi 148-149 della Legge 191 del 23/12/2009 e dalla Legge n° 92 del 28/6/2012 (Riforma del mercato del lavoro), il legislatore ha voluto offrire anche alla committenza pubblica la possibilità di attivare tale forma di rapporto lavorativo, nei limiti delle prestazioni effettuate nell’ambito di lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti, di manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli o di lavori di emergenza o di solidarietà). Tali prestazioni saranno autorizzate nel rispetto del limite di spesa per il personale sopracitato. Inoltre, nel corso del triennio, in presenza da un lato, dell’attuale disciplina vincolistica circa le assunzioni, e dall’altro lato, dell’entrata a regime della normativa sulla “gestione associata” di tutte le funzioni fondamentali (entro il 31 dicembre 2016), risulta molto probabile una revisione complessiva dei piani di fabbisogno del personale, i quali non potranno non tenere conto del diverso sistema di gestione.

5.3 DOTAZIONE ORGANICA ED EVOLUZIONE DI SPESA

In termini di spesa, sulla base della dotazione organica, delle linee programmatiche di gestione del personale dipendente anche in considerazione della futura riorganizzazione dei servizi in associazione, si possono prevedere i seguenti dati tendenziali di spesa: 18

6. COMPATIBILITA’ CON LE DISPOSIZIONE DEL PATTO DI STABILITA’

Dal 2013, sono stati sottoposti alle regole del Patto di Stabilità anche i Comuni aventi una popolazione compresa tra i 1000 e i 5000 abitanti, tra i quali il nostro Comune. Questo inserimento ha effetti molto rilevanti sulla intera gestione economico-finanziaria, anche e soprattutto alla luce delle modalità di raggiungimento degli obiettivi sottesi al Patto (cd. “miglioramento del saldo”). Il triennio 2013-2014, in cui è stata pienamente applicata la disciplina relativa al Patto, ha visto rispettato in ogni esercizio il “saldo obiettivo”.

Con la Legge di Stabilità per il 2016, sono state introdotte modifiche sostanziali alle regole del Patto di Stabilità (ora denominato “pareggio di bilancio”), anche in coerenza con la nuova contabilità finanziaria “armonizzata”. Il pareggio di bilancio, seppure in forma «temperata», è una delle novità previste dalla legge di stabilità 2016. Introdotto dalla Unione Europea nel 2012, a garanzia di una più rigorosa politica di bilancio da parte dei paesi membri, il principio del pareggio è stato recepito dall’Italia attraverso la legge costituzionale del 20 aprile 2012 e la legge del 24 dicembre 2012 n. 243, che ha stabilito criteri tecnici e modalità di calcolo. Rispetto ai parametri originariamente previsti da quest’ultima (pareggio di competenza e di cassa), la legge di stabilità 2016 prevede il pareggio per la sola competenza. L’utilizzo del pareggio di bilancio a fronte del patto di stabilità è di certo una buona notizia per tutti quegli enti che disponevano di risorse finanziarie bloccate dai vincoli di spesa della finanza pubblica: dovrebbero aprirsi così spiragli per l’avvio di opere pubbliche e servizi a favore dell’utenza e dell’economia locale. Va però detto che, per come è strutturato il nuovo saldo (le voci per la determinazione del saldo, in termini di competenza, sono le entrate finali dei primi cinque titoli e le spese finali dei primi tre, il cui saldo per essere in regola deve essere maggiore o uguale a zero), tale vantaggio risulta più marcato per quegli enti che hanno consistenti debiti da ammortizzare e una più difficile propensione alla riscossione in quanto i margini utilizzabili (eventualmente con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione) sono equivalenti alla somma del FCDE e delle quote di ammortamento dei mutui. Inoltre, continueranno ad applicarsi le sanzioni per gli enti inadempienti negli anni precedenti, nonché la compensazione delle quote cedute o acquisite nell’ambito del patto regionale o nazionale orizzontale. La legge di stabilità introduce ulteriori novità per il solo 2016: l’istituzione di alcune voci migliorative delle entrate, quali il Fondo pluriennale vincolato di parte corrente e quello di parte capitale al netto delle quote finanziate da debito, e una voce peggiorativa relativa al contributo ex art. 1 comma 20 (Imu-Tasi), che però non riguarda il nostro ente. Anche nelle uscite il legislatore ha previsto delle voci migliorative per il solo 2016, tra le quali, le spese di bonifica ambientale (c. 716) sia di parte corrente che in conto capitale; le spese per l’edilizia scolastica in conto capitale (c. 713). Altre poste nella sezione relativa alle spese, non solo per il 2016, sono il fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), sia di parte corrente che in conto capitale calcolato sul bilancio di previsione 2016 e gli accantonamenti destinati a confluire nel risultato d’amministrazione, quali il fondo contenzioso e gli «altri accantonamenti». Infine, il mancato rispetto del pareggio di bilancio prevede: 1. la riduzione del fondo di solidarietà comunale in misura pari all’importo corrispondente allo scostamento registrato; 2. l’impossibilità d’impegnare spese correnti in misura superiore all’importo dei corrispondenti assunti nell’anno precedente a quello di riferimento; 3. l’impossibilità di ricorrere all’indebitamento per gli investimenti; 4. l’impossibilità di procedere a qualsiasi tipo d’assunzione di nuovo personale; 5. la riduzione del 30% delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori comunali. Nel caso in cui la Corte dei conti accerti che il rispetto dei vincoli di pareggio sia stato raggiunto artificiosamente, il responsabile amministrativo incorrerà in una sanzione fino a tre mesi di retribuzione, mentre per gli amministratori fino a dieci volte l’indennità di carica.

19 D.U.P. – SEZIONE OPERATIVA (SeO)

1. QUADRO SINOTTICO DELLE RISORSE PREVEDIBILI NEL TRIENNIO E RAPPRESENTAZIONE DEL TREND STORICO

L'analisi delle condizioni operative dell'ente costituisce il punto di partenza della attività di programmazione operativa dell'ente:

20 1.1 ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA (TITOLO 1.00)

L’Amministrazione Comunale, in considerazione della diffusa e sensibile situazione di disagio economico presente nella cittadinanza residente, nonostante i problemi dati dalla necessità di rispettare i saldi finanziari previsti dalla legge e di continuare a fornire servizi adeguati nei confronti degli utenti, allo stato degli atti, non ritiene di dovere intervenire con un inasprimento dei tributi per il 2016. Anzi, già a partire dal 2015, si è disposto un innalzamento della soglia di esenzione dell’Addizionale Comunale all’IRPEF (da € 12.500 ad € 13.500) così ricomprendendo una fascia leggermente più ampia di popolazione. Saranno confermate, sulla scorta dell’esperienza praticata l’anno scorso, le esenzioni e le riduzioni della TARI, così da dare una positiva risposta a quei contribuenti che hanno grosse difficoltà al pagamento integrale del tributo. Non saranno aumentate le aliquote relative alla TOSAP e all’Imposta Comunale sulla Pubblicità. In merito all’ICP, come noto, la stessa non viene accertata ed incassata dal Comune ma da un concessionario (Duomo-GPA), che corrisponde, a seguito della revisione delle tariffe, un canone annuo fisso di 11.875 euro (allocato al Titolo III). Proseguirà l’attività di recupero dell’evasione tributaria con particolare attenzione alle voci che tradizionalmente manifestano una maggiore sofferenza (Tassa Rifiuti e I.MU.). A questo andrà accompagnata una politica di intervento sociale mirato su situazioni individuali di grave disagio come peraltro è stato previsto nel Regolamento IUC.

1.1.1. Imposta municipale propria

La disciplina della Imposta Municipale Propria (I.MU.) è stata definita all’interno del Regolamento Comunale per l’applicazione della I.U.C. (Imposta Unica Comunale), agli artt. 9-28, approvato con Deliberazione C.C. n° 21 del 22 luglio 2014 e s.m.i..

Responsabile del Tributo: Giovanni dott. CLEMENTE Responsabile del Procedimento: Maurizio geom. SANTAMARIA

Si riportano sinteticamente i seguenti dati:

QUALI SOGGETTI INTERESSA. Proprietari di immobili; titolari di diritti reali di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie sugli immobili, anche se non residenti nel territorio dello Stato o se non hanno ivi la sede legale o amministrativa o non vi esercitino l’attività. Nel caso di concessione di aree demaniali, soggetto passivo è il concessionario. Per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria, soggetto passivo è il locatario a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto. QUALI IMMOBILI RIGUARDA. Fabbricati, aree fabbricabili e terreni, siti nel territorio dello Stato, a qualsiasi uso destinati, ivi compresi quelli strumentali o alla cui produzione o scambio è diretta l’attività dell’impresa. L’IMU non si applica sull’abitazione principale (ad eccezione di quella classificata in categoria catastale A/1, A/8 o A/9) e sulle pertinenze della stessa (se accatastate come C2, C6 e C7). AGEVOLAZIONI ESENZIONI. Sono previste dall’art. 9, comma 8, del D. Lgs. 14/3/2011, n. 23. Per usufruire del beneficio è necessario presentare, a pena di decadenza, entro il termine ordinario di presentazione delle dichiarazioni di variazione relative all’IMU, apposita dichiarazione, utilizzando il modello approvato dal Ministero dell’economia e delle finanze. Altre agevolazioni sono previste dal regolamento per l’applicazione dell’imposta municipale propria. ABITAZIONE PRINCIPALE. Ad esclusione di quella classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, non è soggetta ad IMU ma alla TASI. Per abitazione principale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore ed il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Per l’abitazione principale e per quelle ad essa assimilate ed equiparate, l’imposta è dovuta (con aliquota ridotta e applicando la detrazione di € 200,00) solo se appartenente ad una delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. BASE IMPONIBILE. Per i fabbricati iscritti in catasto la base imponibile è determinata applicando alle rendite risultanti, vigenti al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalutate del 5%, i moltiplicatori previsti dalla legge. Per i fabbricati del gruppo catastale D, non iscritti in catasto, posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, la base imponibile è data dai costi di acquisizione per i coefficienti di attualizzazione stabiliti per anno di formazione. Per le aree fabbricabili il valore è costituito da quello venale in comune commercio. 21 ALIQUOTE. Le aliquote d’imposta sono stabilite dall’Ente entro il termine di approvazione dei bilanci. DETRAZIONE. Dall'imposta dovuta per le unità immobiliari classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 adibite ad abitazione principale del soggetto passivo e per le relative pertinenze, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro 200 rapportati al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale destinazione; se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica. CALCOLO E DETERMINAZIONE DELL’IMPOSTA. L'imposta è dovuta proporzionalmente alla quota ed ai mesi dell'anno nei quali si è protratto il possesso; a tal fine il mese durante il quale il possesso si è protratto per almeno quindici giorni è computato per intero.

Per il 2016 le aliquote saranno confermate sulle basi del 2015 (Deliberazione C.C. n° 21 del 4 giugno 2015 e s.m.i.), fatta salva la modifica stabilita dalle legge che prevede una riduzione al 50% delle fattispecie di abitazioni e relative pertinenze concesse in comodato d’uso gratuito purché registrato a parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale, sono state determinate come segue: o aliquota ordinaria di base (comprese le fattispecie di cat. D): 0,90%; o aliquota ridotta per abitazione principale e relative pertinenze: 0,40% o aliquota agevolata per le unità immobiliari e relative pertinenze concesse in comodato registrato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale: 0,50% o conferma della detrazione di base per le abitazioni principali;

Il gettito prevedibile per il triennio 2016-2018 viene incrementato ad € 499.000 (rispetto ai € 390.000 del 2015) in considerazione del diverso criterio di ripartizione che verrà operato dal Ministero delle Finanze su cui calcolare la quota di IMU (sulle fattispecie di categoria D) che va ad alimentare pro- quota il Fondo di Solidarietà Comunale. In realtà, la somma dei gettiti di IMU (ad aliquota base), TASI (ad aliquota base) e Fondo di Solidarietà Comunale dovrebbe rimanere invariato rispetto alle risorse riconosciute nel 2015, mentre variano i singoli importi. Vengono inoltre iscritti (per il 2016) gli importi relativi all’attività di recupero dell’evasione sulla base dei dati dei ruoli da riscuotere ed elaborati all’Ufficio Tributi. Per il 2017, il dato iscritto è chiaramente di carattere presuntivo. Si sottolinea come tali importi abbiano una parziale corrispondenza con il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE), secondo le percentuali stabilite per tale voce ed illustrate nell’apposito allegato.

IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.MU.)

2015 2016 2017 2018 Abitazione principale 2.628,00 2.628,00 2.628,00 2.628,00 Altre fattispecie 390.000,00 499.000,00 499.000,00 499.000,00

Recupero evasione ICI, IMU 4.500,00 25.690,62 20.000,00 20.000,00

TOTALE 397.128,00 527.318,62 521.628,00 521.628,00

1.1.2. Addizionale comunale Irpef

La disciplina dell’Addizionale Comunale è in gran parte definita dalla legge nazionale. All’Ente spetta la determinazione delle aliquote e delle soglie di esenzione o altre agevolazioni. Le aliquote 2015 sono state determinate con la Deliberazione C.C. n° 23 del 4 giugno 2015: o aliquota unica del 0,5% o soglia di esenzione a € 13.500

Come per l’I.MU., nelle more della definizione del quadro di risorse a disposizione dei comuni da parte della Legge di Stabilità 2016, non appaiono ad oggi necessarie modifiche in aumento delle aliquote del tributo per il prossimo esercizio. I dati previsionali 2016-2018 sono indicati in misura fissa. Peraltro, la determinazione dello stanziamento avviene operando una valutazione prudenziale (sul dato minimo) all’interno della “forchetta” di previsione proposto del software di simulazione ministeriale. ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IRPEF

2015 2016 2017 2018 Gettito previsto 219.000,00 225.000,00 225.000,00 225.000,00

TOTALE 219.000,00 225.000,00 225.000,00 225.000,00

1.1.3. Tari:

La disciplina della Tassa sui Rifiuti (TA.RI.) è stata definita all’interno del Regolamento Comunale per l’applicazione della I.U.C. (Imposta Unica Comunale), agli artt. 45-82, approvato con Deliberazione C.C. n° 21 del 22 luglio 2014 e s.m.i..

Responsabile del Tributo: Giovanni dott. CLEMENTE Responsabile del Procedimento: Maurizio geom. SANTAMARIA

Si riportano sinteticamente i seguenti dati: 22

QUALI SOGGETTI INTERESSA E QUALI IMMOBILI RIGUARDA. Chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani, con esclusione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e delle aree comuni condominiali di cui all’art, 1117 c.c. che non siano detenute o occupate in va esclusiva. COME SI DETERMINA IL TRIBUTO. Con l’approvazione del Piano Finanziario che illustra costi e ricavi del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, da approvare entro il termine di approvazione del Bilancio, il Comune stabilisce i criteri di determinazione delle tariffe, la classificazione delle categorie di attività e la disciplina delle riduzioni tariffarie e delle riduzioni ed esenzioni. Contestualmente, approva le tariffe garantendo la copertura di tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti. Parametro per la determinazione del tributo è la superficie calpestabile. QUANDO SI VERSA. Il Comune stabilisce con il regolamento IUC, le scadenze di pagamento del tributo. ALTRE DISPOSIZIONI. E’ fatta salva l’applicazione del tributo provinciale per l’ambiente di cui all’art. 19 del d.lgs. n. 504/92. Il tributo provinciale commisurato alla superficie dei locali ed aree assoggettabili a imposizione, è applicato nella misura percentuale deliberata dalla provincia sull’importo della TARI.

I dati previsionali 2016-2018 sono indicati sulla base dei costi previsti per il triennio per la gestione del servizio. Peraltro, la determinazione dello stanziamento è soggetta ad una revisione annuale a seguito, come specificato, dell’approvazione del Piano Finanziario.

TASSA SUI RIFIUTI (TA.RI.)

2015 2016 2017 2018 Gettito complessivo 399.000,00 398.000,00 398.000,00 398.000,00

Recupero evasione TARSU, TARES, TARI 8.500,00 10.500,00 10.000,00 10.000,00

TOTALE 407.500,00 408.500,00 408.000,00 408.000,00

1.1.4. Tasi:

La disciplina della Tassa sui Servizi Indivisibili (TA.SI.) è stata definita all’interno del Regolamento Comunale per l’applicazione della I.U.C. (Imposta Unica Comunale), agli artt. 29-44, approvato con Deliberazione C.C. n° 22 del 22 luglio 2014 e s.m.i.. La Legge di Stabilità 2016 ha modificato le fattispecie imponibili escludendo il pagamento del tributo per le prime abitazioni, così che il gettito 2016- 2018 viene corrispondentemente ridotto dell’importo presunto dovuto a tali fattispecie (€ 74.800 dati al 31/12/2015).

Responsabile del Tributo: Giovanni dott. CLEMENTE Responsabile del Procedimento: Maurizio geom. SANTAMARIA

Si riportano sinteticamente i seguenti dati: TASSA SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TA.SI.)

2015 2016 2017 2018 Gettito complessivo 175.800,00 101.000,00 101.000,00 101.000,00

Recupero evasione TASI 2.504,02 2.000,00 2.000,00

TOTALE 175.800,00 103.504,02 103.000,00 103.000,00

QUALI SOGGETTI INTERESSA E QUALI IMMOBILI RIGUARDA. Chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo fabbricati, esclusa l’abitazione principale come definita ai fini dell’IMU, aree scoperte nonché quelle edificabili, a qualsiasi uso adibiti, con esclusione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali imponibili, non operative, e delle aree comuni condominiali di cui all’art, 1117 c.c. che non siano detenute o occupate in via esclusiva. COME SI DETERMINA IL TRIBUTO. La base imponibile è quella prevista per l’applicazione dell’IMU. Entro il termine per l’approvazione del bilancio, l’Ente determina le aliquote dell’imposta e la percentuale dell’ammontare complessivo della TASI dovuta dall’occupante. QUANDO SI VERSA. Il Comune con il Regolamento IUC, stabilisce le scadenze di pagamento del tributo.

2. TRASFERIMENTI CORRENTI (TITOLO 2.00)

Per quanto riguarda i Trasferimenti Correnti, nel corso degli ultimi esercizi si è manifestato una progressiva riduzione delle risorse erogate dallo Stato (fatti salvi i contributi compensativi disposti in funzione delle esclusioni, previste dalle leggi, di fattispecie imponibili di spettanza comunale). Dal 2016, non è più presente tra le voci di entrata il „contributo per gli investimenti dei Comuni“ che finanziava in parte il costo degli ammortamenti dei mutui in corso.

Il più rilevante tra i trasferimenti non statali è rappresentato dal contributo di riconoscimento dei mutui accesi per la realizzazione della rete fognaria, da parte dell’ex-ATO di Cremona. Il nuovo Sistema Idrico Integrato, a far data dal 1/1/2014 è stato assunto da Padania Acque Gestione s.p.a. la quale dovrebbe a regime farsi carico di tutti i mutui attualmente in essere presso i comuni. Nelle more delle operazioni di voltura presso la Cassa DD.PP. è 23 stato stabilito che le somme pagate dai comuni nel corso del 2014 saranno riconosciute al 100%: per questo motivo, viene iscritta in entrata la somma citata che dovrà essere riscossa nel corso del 2016.

In merito a trasferimenti da altri Enti, vanno citati i contributi a parziale rimborso di spese da effettuare nel settore dei servizi sociali (es.: progetti di assistenza ex Legge 162/1998, inserimenti lavorativi, affidi familiari, ecc.), di provenienza dalla Comunità Sociale Cremasca. Altre risorse di questa tipologia sono i contributi regionali per spese socio-assistenziali (Sportello Affitto, Contributi per abbattimento barriere architettoniche) o sussidi provinciali (ex-ONMI) che trovano comunque esatta corrispondenza in capitoli di spesa corrente.

3. ENTRATE EXTRATRIBUTARIE (TITOLO 3.00)

Per il triennio 2016-2018, non saranno da segnalare particolari novità a proposito delle voci relative alle Entrate Extratributarie (Titolo III), che quindi verranno iscritte tenendo conto il dato storico tendenziale, così come emerge dagli ultimi esercizi (in particolare, per quanto riguarda i Diritti di Segreteria e per Carte d’Identità; i Servizi Cimiteriali). Comunque, una speciale menzione va fatta per i proventi relativi ai servizi a domanda individuale, quali il servizio di mensa scolastica (accertamenti previsti nell’ordine di € 146.000 annui), il servizio di ristorazione in occasione del centro estivo (€ 2.700 annui); l’utilizzo della palestra comunale/impianti sportivi (€ 5.000 annui); il servizio bar presso il Centro Civico (€ 15.500 annui) e i proventi da utilizzo di sale presso il Centro (€ 2.000). Questi servizi, devono trovare, a norma di legge, un sufficiente equilibrio tra costi e ricavi, così che le varie tariffe vengono fissate nella prospettiva dell’ottenimento di un simile risultato. Come noto, nel corso del 2014 si è stipulato un nuovo accordo con i concessionari dell’area ospitante l’antenna per la telefonia mobile. Tale accordo, che ha finito per essere quasi imposto al Comune da criticabili clausole inserite nel precedente contratto, è stato stilato sulla base di un canone annuo di € 16.900 per sei anni, di cui i primi quattro pagati anticipatamente e confluiti nelle risorse del 2014. Per questo motivo, nel corso del triennio 2016- 2018 non vengono iscritte ulteriori risorse a tale voce di entrata. Oltre a queste entrate extratributarie non sono inseriti i dividendi per partecipazioni in società, quali la S.C.R.P. spa e la Padania Acque, per i quali risulta ormai sempre meno prevedibile l’erogazione di tali somme.

Oltre a questo, saranno posti a Bilancio, tra gli altri, € 5.000 annui a titolo di sanzioni amministrative; € 61.000 annui per concessioni cimiteriali. Per il canone gas, sono preventivabili importi al loro dell’IVA di circa € 140.000 annui. Sono, inoltre, saranno iscritti importi di € 3.000 a titolo di proventi derivanti dal sistema di produzione di energia elettrica dell’impianto fotovoltaico (proventi da “Scambio Sul Posto” ed Incentivi”) installato sul tetto della Scuola Primaria. In merito, va chiarito che sugli immobili di proprietà comunale sono presenti tre impianti per la produzione di energia da fotovoltaico (Scuola Primaria; Campo Sportivo e Scuola Media) Il Comune di Agnadello percepisce sia i benefici da Scambio sul Posto che l’incentivo FTV solo per l’impianto installato sul tetto della Scuola Primaria e realizzato nel 2008. Al contrario, gli incentivi derivanti dagli impianti realizzati presso il Centro Sportivo e la Scuola Media da parte di S.C.R.P. spa sono stati ceduti a quest’ultima società. Altre risorse da segnalare sono rappresentate dagli affitti di immobili comunali, per i quali sono da prevedersi circa € 17.500 annui (in cui sono ricompresi sia gli affitti degli appartamenti comunali, sia i canoni d’affitto degli ambulatori medici); il canone sulla pubblicità, già menzionato (€ 9.500, che peraltro dovranno essere garantiti da una nuova procedura di affidamento); da proventi per la cessione di rifiuti speciali (ferro e indumenti) per cui vengono iscritti € 5.000 (derivanti sia dalla cessione di materiale ferroso e metallico, sia di indumenti smessi – l’amministrazione ha individuato un nuovo soggetto conferitario dei rifiuti in questione che dovrebbe garantire ricavi superiori al passato); i recuperi di somme da parte di familiari di inabili ricoverati presso strutture specializzate; oltre ad altre risorse residuali o date da appostazioni di natura tecnica.

4. ENTRATE IN CONTO CAPITALE (TITOLO 4.00)

24 L’insieme di compiti e funzioni attribuito ai Comuni prevede l’erogazione di servizi rivolti al soddisfacimento dei bisogni espressi dalla cittadinanza: per realizzare questo obiettivo è necessario impiegare risorse che offrano la loro utilità, non solo nell’immediato (come nel caso delle spese correnti) ma anche in opere e servizi i cui benefici si manifestino in più esercizi e possano essere qualificati come arricchimento patrimoniale dell’Ente (spese in conto capitale, appunto). La principale preoccupazione di una Amministrazione attenta alle problematiche gestionali sta nel graduare opportunamente l’entità di queste due grandezze (spesa corrente e spesa per investimenti), al fine di individuare un giusto equilibrio che consenta la sostenibilità della gestione nell’arco di un periodo sufficientemente prolungato, anche in considerazione della sensibile e costante contrazione delle risorse complessive a disposizione.

5. ENTRATE DA RIDUZIONI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (TITOLO 5.00)

Non sono previste fattispecie di questa tipologia nel corso del triennio di riferimento del DUP.

6. ENTRATE DA RIDUZIONI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (TITOLO 7.00)

Non sono previste fattispecie di questa tipologia nel corso del triennio di riferimento del DUP.

25 7. SPESA CORRENTE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA QUALITÀ DEI SERVIZI RESI E AGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO.

Si riportano i dati suddivisi per missione, secondo la nuova classificazione prevista dalla contabilità finanziaria armonizzata:

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Sopra viene riportata la suddivisione per macroaggregato:

8. L’INDEBITAMENTO CON ANALISI DELLA RELATIVA SOSTENIBILITÀ E ANDAMENTO TENDENZIALE NEL PERIODO DI MANDATO

L’art. 204 del D.Lgs. 267/2000, prevede che “l'ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale degli interessi, sommato a quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito stipulate e a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell'articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non supera (…) il 10 per cento, a decorrere dall'anno 2015, delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui”. (comma modificato dall'art. 1, comma 698, legge n. 296 del 2006, poi dall'art. 8, comma 1, legge n. 183 del 2011, poi dall'art. 11-bis, comma 1, legge n. 99 del 2013, poi dall'art. 1, comma 735, legge n. 147 del 2013, poi dall'art. 74 del d.lgs. n. 118 del 2011, introdotto dal d.lgs. n. 126 del 2014, poi dall'art. 1, comma 539, legge n. 190 del 2014). La situazione del Comune di Agnadello, in merito è la seguente:

VERIFICA LIMITI DI INDEBITAMENTO anno 2016 anno 2017 anno 2018 Spese interessi passivi 35.564,53 33.203,14 30.710,87 Quote interessi relative a delegazioni Contributi in conto interessi Spese interessi nette (Art.204 TUEL) 35.564,53 33.203,14 30.710,87 accertamenti 2014 accertamenti 2015 accertamenti 2016 Entrate correnti 2.214.480,49 2.265.796,74 2.147.259,02 Incidenza % 1,61% 1,47% 1,43%

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9. IL QUADRO DI EQULIBRIO CORRENTE E IN CONTO CAPITALE

Viene di seguito esposta la situazione degli equilibri correnti:

e la situazione degli equilibri in conto capitale e delle altre poste contabili: 28

10. RAPPRESENTAZIONE CONTABILE DEL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA’ NEL TRIENNIO

Come già detto nella sezione strategica di questo documento, con la Legge di Stabilità per il 2016, ha apportato modifiche sostanziali alle regole del Patto di Stabilità (ora denominato “pareggio di bilancio”), anche in coerenza con la nuova contabilità finanziaria “armonizzata”. Si riportano, i seguenti dati rappresentativi del rispetto del pareggio per il triennio considerato:

I dati sottoriportati illustrano il rispetto dei saldi di pareggio per tutti e tre gli anni considerati. Come specificato nel paragrafo relativo alle modifiche apportate al sistema del Patto dalla Legge di Stabilità 2016, il margine operativo per l’applicazione dell’avanzo di amministrazione risulta essere pari alla somma delle rate di ammortamento dei mutui e dall’importo del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) iscritto nei bilanci di previsione. 29

30 11. INDIRIZZI E DEGLI OBIETTIVI DEGLI ORGANISMI FACENTI PARTE DEL GRUPPO AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Per quanto riguarda le attività svolte da soggetti partecipati dell’Ente, si rimanda agli atti e provvedimenti deliberati dai vari organismi. Si precisa che il Comune di Agnadello detiene le partecipazioni nelle quote minoritarie indicate nel paragrafo dedicato della Sezione Strategica.

12. PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI. PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE

Nell’ambito della programmazione generale (bilancio annuale, bilancio pluriennale, DUP, piano esecutivo di gestione, indirizzi degli Organi politici, ecc.) si inserisce la programmazione dei lavori pubblici. Quest’ultimo tema trae origine dalla legge 109/94 “Legge quadro dei lavori pubblici”, nota come “Legge Merloni”, più volte modificata ed ora confluita nel d.lgs. 163/06, denominato “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture” successivamente più volte modificato. Secondo l’anzidetta normativa gli enti pubblici, tra i quali i comuni, devono approvare il Piano triennale e l’elenco annuale dei Lavori pubblici. Lo schema di programma triennale e suoi aggiornamenti annuali sono resi pubblici, prima della loro approvazione, mediante affissione nella sede dell’ente aggiudicatore per almeno 60 giorni (art. 128.2 d.lgs. 163/06). L’elenco annuale deve essere approvato unitamente al bilancio preventivo di cui costituisce parte integrante (comma 9 citato art. 128). L’art. 172 T.U. prevede che il programma triennale LL.PP. sia allegato al bilancio preventivo. Con DM 22 giugno 2004 (G.U. n. 151/04), come modificato dal D.M. 09 Giugno 2005 (G.U. n. 150/05), sono state dettate le regole della pubblicazione informatica della programmazione triennale e dell’elenco annuale dei lavori pubblici e ridefinite le schede e le tabelle allegate al precedente D.M. 21.06.00. In particolare tale decreto stabilisce che la pubblicità degli adeguamenti del programma triennale nel corso del primo anno di validità è assolta con la pubblicazione dell’atto che li approva, mentre devono essere pubblicati per 60 giorni gli aggiornamenti del programma del secondo e del terzo anno.

Il programma è costituito dalle seguenti schede, che riportano solo le opere, i lavori e le forniture di beni e servizi superiori ad € 100.000, come indicato dalla legge: - Scheda 1 – Quadro delle risorse disponibili; - Scheda 2 – Articolazione della copertura finanziaria; - Scheda 3 – Elenco annuale dei lavori pubblici,

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Contabilmente le spese per investimenti sono inserite nel bilancio al titolo II della spesa e, spesso, trovano specificazione nel Programma triennale delle opere pubbliche. Nel programma triennale vanno inserite obbligatoriamente soltanto le opere di importo superiore ai € 100.000. A seguito dell’introduzione del nuovo adempimento costituito dal Documento Unico di Programmazione (DUP), l’elenco annuale dei lavori pubblici e il programma triennale sono inseriti nell’ambito dell’apposita sezione di tale documento. La determinazione dell'equilibrio parziale del Bilancio investimenti può essere ottenuta confrontando le entrate per investimenti, con l'esclusione delle somme che sono già state esposte nel Bilancio corrente, quali i proventi da concessione edilizia, con le spese del titolo II. 32

L’investimento più importante realizzato nel 2015 (circa € 120.000) è stato quello relativo alla realizzazione del 3° padiglione loculi, iniziativa messa in campo dalla precedente giunta nel 2011, ma non concretizzata negli anni successivi. I lavori si sono conclusi.

Come illustrato nella Scheda 2 sopra riportata, per il triennio 2016-2018, compatibilmente con i vincoli di bilancio, sarà valutata la possibilità di realizzare le seguenti opere: - Rifacimento del tetto del Municipio: intervento che appare sempre più urgente e necessario, per un importo di circa € 100.000, - Manutenzione generale degli asfalti delle strade del centro abitato, per € 100.000,

Si è ritenuto poi di espungere dall’elenco annuale dei lavori alcuni importanti interventi la cui realizzazione dovrebbe fruire di contribuzioni da parte di altri soggetti pubblici: - Rotatoria su SS 472 “Bergamina”: la sua realizzazione (e la preventiva iscrizione a bilancio) è ancora soggetta a valutazioni ed analisi da parte degli organismi competenti ed allo stato attuale è difficile determinare importi che abbiano un sufficiente grado di attendibilità. - Opere di urbanizzazione dell’area PES (Piano di Edilizia Sociale): anche in questo caso l’intervento deve essere valutato in considerazione della certa iscrizione di somme provenienti o dall’alienazione delle aree inserite nel Piano o da altre fonti di finanziamento utilizzabili anche nel rispetto degli obblighi di “pareggio di bilancio”.

Per queste opere pubbliche, si potrà procedere a norma di legge, attraverso l’approvazione consiliare di appositi piani di finanziamento e realizzazione che ne rendano possibile l’attuazione attingendo a risorse originariamente non previste in bilancio (contributi pubblici, utilizzo di avanzo di amministrazione, ecc.)

Riguardo ai lavori di minore rilievo finanziario, l’intenzione dell’Amministrazione Comunale è quella di portare a termine i seguenti interventi: Nel corso del prossimo anno 2016, nell’ambito dei lavori di adeguamento dell’edificio municipale, si intende installare un servoscala presso l’ingresso di Via Vailate, per una spesa che dovrebbe essere contenuta in circa € 15.000 utilizzando fondi vincolati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Si procederà, inoltre, alla sistemazione/sostituzione dell’assito del tetto sopra le aule di Via Treviglio, ospitante attualmente l’archivio comunale, per il trasferimento dell’ufficio anagrafe al piano inferiore. Uguale intervento risulta essere necessario per la copertura degli attuali uffici situati al piano superiore e per sostituire l’amianto della palazzina ex-archivio. E’ intenzione dell’Amministrazione procedere ad un intervento di manutenzione straordinaria del Centro Sportivo Comunale di Via E. Bosio, per un valore di circa € 12-15.000. Per fare fronte a queste esigenze si potrà far ricorso a varie possibilità di finanziamento (mezzi propri di bilancio, proventi da alienazione di immobili, contributo regionale su un progetto unitario).

Tutti questi interventi andranno programmati tenendo in considerazione le possibilità di spesa nel corso del 2015 (con eventuale slittamento del cronoprogramma dei pagamenti all’anno successivo).

In riferimento agli interventi di manutenzione straordinaria sono da programmare: - sistemazione dell’intonaco alle facciate esterne al Comune su Via Vailate; - messa a norma dell’appartamento di Via Treviglio 6 - sistemazione dei locali ex-archivio nella palazzina interna

In relazione alla “casa dell’acqua”, l’Amministrazione riconoscendo la validità dell’iniziativa, ha inteso operare sulla scorta dell’esperienza maturata da altri Comuni vicini, e in tal senso ha operato individuando un soggetto gestore che garantirà il servizio in concessione con nessun costo a carico delle finanze comunali. L’attivazione dell’impianto dovrebbe avvenire nel prossimo mese di maggio.

Agnadello, 25 marzo 2016

Il Sindaco Il Segretario Comunale f.to Giovanni Luigi Calderara f.to Giovanni dott. Clemente ………………………………………………….. ……………………………………………………..

Il Responsabile del Servizio Finanziario Il Responsabile dell’Area Tecnica f.to Corrado dott. Marzagalli f.to Giovanni Mario arch. Lucini Paioni …………………………………………………….. ………………………………………………………