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Storia Villa Borghi:

A restaurata e restituita al un pò di Pompei pubblico, ad opera dell’amministrazione comunale, la vecchia villa appartenuta alla a Biandronno famiglia Borghi.

n’altra piacevole sorpresa tra le bellezze della (prende il nome dei Borghi il palazzo U provincia di . Villa Borghi a municipale della Città), può scoprire un Biandronno, restaurata e restituita al altro piccolo tesoro posto in una posizione pubblico grazie all’intervento La Villa sorge in una incantevole, con vista mozzafiato sul lago dell’amministrazione comunale guidata posizione incantevole, di Varese che si spinge fino all’isolino dal sindaco Antonio Calabretta, sotto la con vista mozzafiato Virginia e all’antica torbiera. Località supervisione dell’architetto Giuseppe sul lago di Varese che entrambe note per i rilevanti ritrovamenti Stolfi della Soprintendenza ai Beni si spinge fino archeologici dell’epoca palafitticola. Architettonici. E chi conosceva soltanto, all’isolino Virginia e Villa Borghi è una costruzione d’indubbio dei Borghi, gli edifici costruiti a Varano all’antica torbiera. pregio architettonico situata nel centro (stabilimento e villa padronale) e a storico di Biandronno e considerata da

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sempre come un monumento di rilevante valore storico, mano d’opera dalle campagne e paesi circostanti che, che finalmente ritorna ad essere fruibile e completamente nei secoli, non avevano mai dato grandi frutti e che apprezzabile. finalmente, negli anni seguenti, avrebbero avuto la loro Gli affreschi, in parte caduti, suscitano immediato occasione di sviluppo economico. interesse nei visitatori. In particolare le parti ancora Sarà proprio questo l’elemento che consentirà la rapida leggibili raccontano con i loro disegni di stile pompeiano crescita della produzione e nel giro d’alcuni decenni il quanto i primi proprietari ed abitanti fossero interessati e piccolo opificio si trasformerà nel “Cotonificio Pasquale e sensibili alle scoperte archeologiche che caratterizzarono F.lli Borghi”, che già sarà una realtà economica di il XIX secolo. Pitture che testimoniano e tramandano gli grande importanza industriale. interessi culturali dei Borghi. Al fondatore successe il nipote Luigi, che nel 1841 E’ una villa che rivela il gusto raffinato dei proprietari e aggiunse alle macchine già in uso anche la tessitura che riceve ora una nuova vita con questo meccanica introducendo tecnologie restauro. L’auspicio è che essa sia fatta all’avanguardia e trasformando oggetto di successive approfondite l’azienda in una realtà affermata in indagini e ricerche storiche ed Gli affreschi raccontano tutta Europa. archivistiche, dopo quelle fatte in con i loro disegni di stile Costretto all’esilio per la sua fede occasione dell’intervento di restauro. pompeiano quanto i patriottica, Luigi colse l'occasione per Chi furono i primi proprietari della villa? primi proprietari fossero trasferirsi in Inghilterra, da cui riportò Parlare dei Borghi significa soprattutto interessati e sensibili alle notevoli competenze tecniche adatte a ripercorrere brevemente un periodo storico scoperte archeologiche modificare in seguito la sua attività fondamentale della nostra provincia che caratterizzarono il industriale. Rientrato in Lombardia, nel rievocando le memorie dei primi esordi e XIX secolo. 1851 Borghi introdusse una caldaia a fasti della rivoluzione industriale nel vapore abbandonando la forza Varesotto e quindi contribuire a ricordare motrice idraulica, così come aveva la nostra tradizione imprenditoriale ed industriale. visto fare in Inghilterra. Questo sviluppo continuò con Tutto ebbe inizio nel 1819 con Pasquale Borghi che l’acquisto di un sistema a gas per l’illuminazione che organizzò la sua produzione tessile presso il canale: un permise un agevole e organizzato lavoro nei turni piccolo fiume che però è l’unico emissario del lago di notturni. . La forza motrice necessaria all’attività A Luigi successe fino al 1876 Paolo Borghi, affiancato manifatturiera proveniva dal piccolo corso d’acqua e la dai nipoti Napoleone, Antonio e Pio. L’ultimo dei tre morì

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nel 1900 dopo avere introdotto altre innovazioni proprietaria della villa che qui sorge. Maria Borghi tecnologiche e proseguendo la corsa verso lo sviluppo nacque a Milano il 6 Gennaio del 1877, erede di una tecnico e l’igiene del lavoro. Purtroppo, famiglia che aveva senza dubbio Pio non riuscì a terminare alcune delle raggiunto un notevole prestigio sociale. sue innovazioni. Ciònonostante, oggi si Nel 1826 i Borghi Si sposò il 19 Aprile del 1900 con il ha con lui un debito di riconoscenza acquistarono dai nobili Marchese e Conte Don Camillo Meli anche per la bonifica della palude Dandolo un cospicuo Lupi di Soragna, famiglia appartenente Brabbia. feudo a Varano che alla più illustre nobiltà italiana. Lo Insomma, alla famiglia Borghi va stemma della casata è: inquartato nel riconosciuto il merito di aver contributo completarono con altre primo d’Impero, nel secondo d’argento notevolmente allo sviluppo sociale di proprietà situate nei caricato di un cervo al naturale, nel questa porzione della provincia. Di essa comuni vicini di Ternate, terzo d’argento al lupo rampante restano numerose ed importanti Corgeno e Biandronno. d’azzurro, nel quanto bandato d’oro e testimonianze, in particolare quelle di rosso. conservate nel di Varano. In Quanti ricordi contengono queste nobili questo comune, nel 1826 i Borghi acquistarono dai restaurate mura, così intrise di memoria che, ancora nobili Dandolo un cospicuo feudo che completarono con oggi, ci raccontano di un mondo non troppo lontano. Un altre proprietà situate nei comuni vicini di Ternate, tempo fatto di vite spese nello sforzo di fare impresa, Corgeno e Biandronno. vissute nel lavoro e dedicate al progresso sociale. Dopo quasi cento anni di costante ed operoso sviluppo Ricordano un’epoca in cui l’attività economica produttiva economico e sociale, nel 1913 i Borghi furono costretti a era universalmente riconosciuta come il principale ed vendere la loro attività. Il fatto avvenne proprio autentico motore dello sviluppo sociale e culturale di un all’approssimarsi di quel conflitto europeo che avrebbe territorio. Purtroppo, oggi ci siamo tutti un po’ sconvolto profondamente tutti gli equilibri politici ed dimenticati di questo ruolo, forse perché troppo abituati economici. L’attività sarà rilevata da un gruppo a considerare come inalienabili i grandi progressi del industriale d’origine franco-italiana che ribattezzò gli passato. stabilimenti in “Texiloses et Texiles”. Nel 1926 nello Carlo Del Grande stabilimento di lavoravano ancora 2.400 persone. La presenza dei Borghi a Biandronno ci riporta all’ultima

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