COPIA Comune di PROVINCIA DI

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N° 2

OGGETTO:

COSTITUZIONE UNIONE COMUNI DEL GOLFO DIANESE. APPROVAZIONE STATUTO E ATTO COSTITUTIVO.

Nell’anno DUEMILAQUATTORDICI addì VENTIDUE del mese di GENNAIO alle ore 21:00 nella sala delle adunanze Consiliari, convocato per RICHIESTA DEL SINDACO, con avvisi scritti e recapitati a norma di legge, si è riunito, in sessione Straordinaria ed in seduta Pubblica di convocazione, il Consiglio Comunale, del quale sono membri i Signori:

NOMINATIVO PRESENTE ASSENTE ELENA CORRADO X DAMONTE STEFANO X CAMPAGNA ENZO X COSTANTINO ANTONIO X VALLE ANDREA X SARDI LUCIO X GISMONDI FRANCESCO X GASTALDI DEBORA X MARTINI MADDALENA X MARTINI ANTONIO X

TOTALE 8 2

Presiede il Sig.: ELENA CORRADO

Assiste quale segretario il Sig. CHIAROLANZA DOMENICO -

Essendo legale il numero degli intervenuti, il presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopra indicato. ======OGGETTO: COSTITUZIONE UNIONE COMUNI DEL GOLFO DIANESE. APPROVAZIONE STATUTO E ATTO COSTITUTIVO. ======

I FUNZIONARI SOTTOSCRITTI

Vista la proposta di deliberazione in oggetto; Visto l’art. 49, comma 1, e 147 bis del D.Lgs. n. 267/2000;

ESPRIMONO PARERE FAVOREVOLE

Sotto il profilo della regolarità contabile e tecnica della proposta di deliberazione suddetta.

IL RESPONSABILE SERVIZIO FINANZIARIO f.to Rag. ARDISSONE Sabrina

IL SEGRETARIO COMUNALE f.to Dr Domenico CHIAROLANZA

======Il Sindaco illustra la proposta di deliberazione in oggetto, richiamando e ribadendo quanto già ampiamente rappresentato nelle precedenti 3 sedute del Consiglio comunale, quando la pratica in esame pur ottenendo il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri presenti e votanti, non ha raggiunto i quorum prescritti dalla normativa in materia. A tal proposito egli conclude ricordando che, ai fini della sua approvazione, la pratica in esame deve ottenere in questa seduta il voto favorevole di almeno i 2/3 dei consiglieri assegnati, vale a dire 7.

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO CHE: - L’articolo 21, commi 2 e 3 della Legge 5.05.2009, n. 42 “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione”, ha individuato provvisoriamente per i Comuni le funzioni e i relativi servizi, da considerare ai fini della determinazione dell’entità e del riparto dei fondi perequativi degli enti locali sulla base dell’articolazione in funzioni e relativi servizi prevista dal regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 31 gennaio 1996, n. 194, di seguito elencate: a) funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, nella misura complessiva del 70 per cento delle spese come certificate dall’ultimo conto del bilancio disponibile alla data di entrata in vigore della presente legge; b) funzioni di polizia locale; c) funzioni di istruzione pubblica, ivi compresi i servizi per gli asili nido e quelli di assistenza scolastica e refezione, nonché l’edilizia scolastica; d) funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti; e) funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, fatta eccezione per il servizio di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia nonché per il servizio idrico integrato; f) funzioni del settore sociale;

- L’articolo 14 del D.L. 31.05.2010, n. 78 “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica”, convertito, con modificazioni, nella Legge 13.12.2010, n. 122, così come modificato dall’art. 16, comma 22 del D.L. 13.08.2011, n. 138, convertito nella Legge 14.09.2011, n. 148: a) al comma 28 ha stabilito che le funzioni fondamentali dei Comuni sono obbligatoriamente esercitate in forma associata attraverso convenzione o unione da parte dei Comuni con popolazione superiore a 1.000 e fino a 5.000 abitanti; b) al comma 29 si legge che i Comuni non possono svolgere singolarmente le funzioni fondamentali svolte in forma associata e che la medesima funzione non può essere svolta da più di una forma associativa; c) al comma 30 attribuisce alla competenza delle Regioni, nelle materie di cui all'art. 117, commi 3 e 4 della Costituzione, l’individuazione, mediante legge, previa concertazione con i Comuni interessati nell'ambito del Consiglio delle autonomie locali, della dimensione territoriale ottimale e omogenea per area geografica per lo svolgimento, in forma obbligatoriamente associata da parte dei Comuni con dimensione territoriale inferiore a quella ottimale, delle funzioni fondamentali di cui all'articolo 21, comma 3, della Legge 5 maggio 2009, n. 42, secondo i principi di economicità, di efficienza e di riduzione delle spese; d) comma 31, così come modificato dall’art. 16, comma 24 del D.L. n. 138/2011, il quale stabilisce che il limite demografico minimo che l’insieme dei Comuni che sono tenuti ad esercitare le funzioni fondamentali in forma associata deve raggiungere è fissato in 10.000 abitanti, salvo diverso limite demografico individuato dalla Regione entro due mesi dalla data di entrata in vigore delle legge di conversione del D.L. n. 138/2011 e che i Comuni sono obbligati ad esercitare in forma associata le funzioni fondamentali nei seguenti termini: 1. entro il 31 dicembre 2011 con riguardo ad almeno due delle funzioni fondamentali loro spettanti, individuate tra quelle di cui all’art. 21, comma 3 della Legge n. 42/2009; 2. entro il 31 dicembre 2012 con riguardo a tutte le sei funzioni fondamentali loro spettanti ai sensi dell’art. 21, comma 3 della citata Legge n. 42/2009;

- L’articolo 16 del D.L. 13.08.2011, n. 138, convertito nella Legge n. 148/2011: a) al comma 1 impone ai Comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti di esercitare obbligatoriamente in forma associata tutte le funzioni amministrative e tutti i servizi pubblici loro spettanti sulla base della legislazione vigente, mediante un’unione di Comuni ai sensi dell’art. 32 del D.Lgs. n. 267/2000; b) al comma 6 stabilisce che le unioni di Comuni costituite da comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti, sono istituite in modo che la complessiva popolazione residente sia di norma superiore a 5.000 abitanti ovvero a 3.000 abitanti qualora i Comuni appartengano o siano appartenuti a comunità montane salvo diversi limiti demografici individuati dalle Regioni entro due mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto stesso;

RICHIAMATO: - l’art. 11 della Legge n. 42/2009, il quale, nel definire i principi ed i criteri direttivi concernenti il finanziamento delle funzioni di Comuni, Province e Città metropolitane, alla lettera g) del comma 1 prevede la valutazione dell’adeguatezza delle dimensioni demografiche e territoriali degli Enti locali per l’ottimale svolgimento delle rispettive funzioni con particolare riferimento alla specificità dei piccoli Comuni, ove, associandosi, raggiungano una popolazione complessiva non inferiore a una soglia determinata con i decreti legislativi di cui all’articolo 2 della Legge medesima; - l’ art. 12 della Legge n. 42/2009, lettera f), il quale prevede forme premiali per favorire unioni e fusioni tra Comuni, anche attraverso l’incremento dell’autonomia impositiva o maggiori aliquote di compartecipazione ai tributi erariali; - l’art. 2 del D.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23 “Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale” ed in particolare: a) il comma 3 che istituisce, nella fase transitoria (2011-2013) di devoluzione ai Comuni della fiscalità immobiliare, un Fondo sperimentale di riequilibrio, finanziato con il gettito dei tributi devoluti ai Comuni (salvo la compartecipazione I.V.A.); b) il comma 7 che assicura, nel riparto del suddetto Fondo, una quota del 20% (al netto della quota pro-capite) ai Comuni che esercitano in forma associata le funzioni fondamentali;

CONSIDERATO che l’articolo 19 del decreto legge 6 luglio 2012 n° 95 convertito in legge 7 agosto 2012 n° 135 ha riscritto l’articolo 14 del D.L. 78/2010 apportando le seguenti novità: a) le funzioni fondamentali passano da sei (come indicate nell’21, commi 2 e 3 della Legge 5.05.2009, n. 42) a dieci con obbligo di associazionismo valido per nove di esse esclusa la funzione di tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e i compiti dei sevizi anagrafici, statistici elettorali nell’esercizio delle funzioni statali; b) la tempistica è stata ridefinita con individuazione del 1 gennaio 2013 quale termine iniziale per svolgere in modo associato almeno tre funzioni e del 1 gennaio 2014 per le restanti sei funzioni c) i comuni di minore dimensione (quelli sino a 1.000 abitanti) possono utilizzare a pieno regime le nuove norme dell’art 14 del D.L. 78/2012 esattamente come i comuni più grandi (con popolazione sino a 5000 abitanti) d) qualora gli enti optino per la forma associativa della convenzione, essa dovrà avere durata almeno triennale con onere a carico degli enti associati di comprovare il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione secondo le modalità stabilite con decreto del Ministero dell’Interno. Da ciò emerge con evidenza la tendenza del legislatore a privilegiare la forma associativa dell’unione

DATO ATTO che le Amministrazioni comunali facenti parte del Golfo Dianese, ovvero i Comuni di , , Cervo, Diano Arentino, e Villa Faraldi operano già in regime di convenzione nelle seguenti funzioni fondamentali: 1) Funzioni di Polizia Locale;

2) e congiuntamente al Comune di Diano per la seguente funzione: Funzioni nel settore Sociale ed igienico sanitario; DATO ATTO che le Amministrazioni Comunali di Diano Marina, San Bartolomeo al Mare, Cervo, Diano Arentino, Diano Castello e Villa Faraldi, con proprie deliberazioni giuntali hanno proposto ai propri rispettivi Consigli di costituire una unione di comuni per l’esercizio delle funzioni associate, ritenendola uno strumento maggiormente corrispondente ai principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa ed ancor più specificatamente per questi motivi : 1. maggiore razionalizzazione, omogeneità ed efficienza nello svolgimento delle funzioni e dei servizi in tutto il territorio dell’unione 2. migliore allocazione del personale dei singoli enti che intendono unirsi dando luogo a percorsi formativi dei soggetti a vantaggio della loro crescita professionale e della qualità dell’offerta dei servizi ai cittadini 3. migliore utilizzo dei beni strumentali in dotazione ai singoli enti, dando vita a sinergie e risparmi oltre che opportunità di implementazioni 4. maggiore economicità di gestione con possibilità di usufruire eventualmente di contributi regionali 5. maggiore democraticità delle scelte amministrative rispetto a una o più convenzioni ove i comuni capo-fila assumerebbero posizioni probabilmente predominanti rispetto agli altri enti convenzionati

CONSIDERATO che nella riunione del 17.01.2013 i sindaci dei Comuni interessati hanno unanimemente concordato di istituire un tavolo tecnico ,costituito da funzionari indicati dai singoli Enti, con il compito di analizzare gli aspetti normativi e gestionali della costituenda Unione e di predisporre gli schemi degli atti necessari per la istituzione della medesima quali l’atto costitutivo e lo Statuto;

DATO ATTO che il tavolo tecnico di cui sopra ha elaborato le bozze di Statuto e di Atto costitutivo, oltre ad una proposta di macrostruttura;

ESAMINATI gli schemi di Statuto e di Atto costitutivo, nonché la proposta di Macrostruttura, allegati alla presente proposta di deliberazione;

UDITA la premessa del Sindaco e atteso che nessun consigliere chiede di intervenire;

VISTI i pareri favorevoli in epigrafe espressi dai funzionari competenti in ordine alla regolarità della presente proposta di deliberazione;

DATO ATTO che, a norma del combinato disposto del comma 6 dell’art.32 e del comma 4 dell’art. 6 del Dlgs. n. 267/2000, l’approvazione della presente proposta di deliberazione richiede che sia raggiunto il numero di voti favorevoli dei 2/3 dei consiglieri assegnati, vale dire 7 voti;

PROCEDUTOSI a votazione, per alzata di mano, e riscontrato il seguente risultato:

PRESENTI E VOTANTI: 8 FAVOREVOLI: 7 CONTRARI: 1(Gismondi Francesco) ASTENUTI nessuno

D E L I B E R A

DI ADERIRE all’istituzione della Unione dei Comuni provvisoriamente denominata del “Unione dei comuni del Golfo Dianese”, costituita dai Comuni di San Bartolomeo al Mare, Diano Castello, Cervo, Diano Arentino e Villa Faraldi;

DI APPROVARE conseguentemente gli schemi di Statuto e di Atto costitutivo, nonché di prendere atto della proposta di Macrostruttura, documenti allegati alla presente quali parti integranti e sostanziali della presente deliberazione ;

DI CONFERIRE mandato al Sindaco pro-tempore per la sottoscrizione dell’atto costitutivo

Indi, con separata votazione per alzata di mano che ha dato il seguente esito: presenti e votanti 8, favorevoli 7, contrari 1 (Gismondi Francesco), astenuti nessuno

D E L I B E R A

DI DICHIARARE il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 comma 4 del Dlgs. n. 267/2000

Letto, confermato e sottoscritto

Il Presidente Il Segretario Comunale ELENA CORRADO CHIAROLANZA DOMENICO ______F.to ______F.to ______

Reg. pubbl. n. ____

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Si certifica che copia del presente verbale verrà pubblicata all’Albo Pretorio del Comune dal giorno 27/01/2014 per rimanervi 15 giorni interi e consecutivi.

Il Segretario Comunale CHIAROLANZA DOMENICO ______F.to ______

ESECUTIVITA’

La presente deliberazione è divenuta esecutiva:

[ ] Per decorrenza termini art. 134 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. n. 267/2000) [ ] Per l’esame favorevole del CO.RE.CO. nella seduta del ______atto n° ______

Il Segretario Comunale CHIAROLANZA DOMENICO ______F.to ______

======Copia conforme all'originale per uso amministrativo.======

Il Segretario Comunale Dr. Domenico Chiarolanza ______======