La rete ciclabile Regionale presenza CARTE TEMATICHE riassumono 8 quadri conoscitivi strategici, il reticolo idrico, il sistema dei parchi, i luoghi di interesse, il tessuto residenziale, la rete ciclabile portante, la rete del trasporto pubblico su ferro, la rete stradale, la carta del paesaggio .
Collega la collina alla Pianura
Valorizza la rete ciclabile Regionale
Collega molti tessuti residenziali e luoghi di interesse
Collega molti Parchi e costeggia i fiumi
Valorizza un corridoio ecologico
Innerva il territorio costruito
Consente di «eliminare» le barriere
È un’occasione per riqualificare i territori
Sarà uno spazio ludico, di relax e di salute per molte persone OBIETTIVO DELLO STUDIO DI portare ad un maggior livello di definizione l’itinerario cicloturistico, FATTIBILITA’: indicando con maggiori informazioni le tratte praticabili, quelle che necessitano di riqualificazione, quelle da realizzare, sviluppando le valutazioni tecniche ed economiche di intervento, nonché gli approfondimenti patrimoniali necessari per stimare la spesa complessiva per la realizzazione dell’opera.
COME SI STRUTTURA IL LAVORO
FASE DI ANALISI •RACCONTO FOTOGRAFICO •BOOK ELEMENTI DI INTERESSE DEL TERRITORIO •CARTE TEMATICHE
FASE DI PROGETTO •TAVOLE •BOOK SCHEDE DI PROGETTO •ANALISI DEI COSTI RACCONTO FOTOGRAFICO organizza il materiale fotografico in un racconto dell’itinerario da nord verso sud, descrivendo lo stato dei luoghi, i contesti e le situazioni che si incontrano lungo il sistema dei percorsi. BOOK ELEMENTI DI INTERESSE DEL TERRITORIO Beni censiti e cartografati, suddivisi tra emergenze di interesse storico- artistico (siti religiosi, ville e palazzi storici, castelli, borghi antichi), le cascine, le emergenze industriali (ex filatoi, cartiere, fabbriche, ecc.), le emergenze naturalistiche (parchi, oasi urbane ed extraurbane, ecc.), per finire con le infrastrutture idrauliche (mulini, centrali idro-elettriche)
IL LAMBRO ED IL LAVORO DELL’UOMO
Il fiume in passato ha fornito l’acqua, l’energia, gli spazi necessari a produrre beni e ricchezza , ha servito le fabbriche i quartieri e la città. Il Lambro milanese incarna senza dubbio la sfida ecologica più attuale e necessaria per la metropoli Milanese. Dalla lettura dei paesaggi incontrati , dal pedalare nella tratta collinare incontrando mulini ed opifici, dal percorrere i campi della pianura alla ricerca di capezzagne talvolta interrotte da canali o racchiuse tra di essi, è emerso nel gruppo di lavoro e nei referenti locali forte l’idea di associare al percorso ciclabile del Lambro la sfida del riscatto dal degrado di molte tratte urbane e il luogo dell’incontro da parte del visitatore con l’acqua; l’acqua compagna del lavoro dell’uomo, dell’acqua che produce energia, dell’acqua che ruotava le macine. IL LAMBRO ED IL LAVORO DELL’UOMO
Il fiume in passato ha fornito l’acqua, l’energia, gli spazi necessari a produrre beni e ricchezza , ha servito le fabbriche i quartieri e la città. Il Lambro milanese incarna senza dubbio la sfida ecologica più attuale e necessaria per la metropoli Milanese. Dalla lettura dei paesaggi incontrati , dal pedalare nella tratta collinare incontrando mulini ed opifici, dal percorrere i campi della pianura alla ricerca di capezzagne talvolta interrotte da canali o racchiuse tra di essi, è emerso nel gruppo di lavoro e nei referenti locali forte l’idea di associare al percorso ciclabile del Lambro la sfida del riscatto dal degrado di molte tratte urbane e il luogo dell’incontro da parte del visitatore con l’acqua; l’acqua compagna del lavoro dell’uomo, dell’acqua che produce energia, dell’acqua che ruotava le macine. Un itinerario, tre territori
1. IL SETTORE COLLINARE : dal lago di Alserio al Parco di Monza-canale
Villoresi
2. IL SETTORE PERIURBANO: dal parco di Monza a San Giuliano Milanese
3. IL SETTORE DI PIANURA: da San Giuliano –Mediglia al Po
3.a percorso principale per Melegnano, Sant’Angelo Lodigiano e San
colombano al Lambro fino a Orio Litta
3.b percorso dei Sillari, da Mediglia, attraverso Lodi Vecchio, Borghetto
Lodigiano e San Colombano
3.c percorso del Brembiolo, da Villanova del Silalro a Brembo,
Casalpusterlengo e Somaglia fino al Po 1. IL SETTORE COLLINARE : dal lago di Alserio al Parco di Monza-canale Villoresi
Nel primo settore collinare il percorso è unico, praticamente quasi tutto transitabile salvo alcuni tratti e con alcuni settori da riqualificare.
La maggior parte degli interventi, utili per dare continuità al percorso, riguarda il miglioramento del fondo con pavimentazioni compatte.
•Paesaggio collinare
•Percorso all’interno del Parco della Valle del Lambro
•Numerosi luoghi di interesse (circa 160 su 30 km)
•Fitto sistema di percorsi ciclabili a scala regionale
•Possibilità di connessione con la rete ferroviaria in tre punti
•Sviluppo dell’itinerario principale di oltre 40 km, prevalentemente in sede propria, in gran parte ombreggiato
•Si sono rilevati 25 interventi a breve termine, per complessivi 15 km di sviluppo, 5 intersezioni stradali da mettere in
sicurezza, lavori di consolidamento di alcuni tratti di argine, 1 ponte ciclopedonale La Collina e Monza 2. IL SETTORE PERIURBANO: dal parco di Monza a San Giuliano Milanese
Nel secondo settore, periurbano, il percorso esiste per brevi singoli tratti e la ricucitura di questi rappresenta la vera sfida della riqualificazione territoriale e della realizzazione del percorso con l’attivazione di collegamenti oggi impossibili che avvicineranno ambiti e quartieri oggi “lontani” per la mobilità ciclistica.
•Paesaggio periurbano
•Alcune parti ricadono all’interno del Parco della Media Valle Lambro e del Parco Agricolo Sud Milano, vengono
attraversati anche il Parco Labro ed il Parco Forlanini.
•Numerosi punti di interesse (circa 55 elementi su circa 60 km)
•Numerosi percorsi ciclabili esistenti
•Possibilità di interconnessione con il treno in numerosi punti ( Monza, Lambrate, Segrate, Rogoredo, e poi la linea
metropolitana)
•Sviluppo dell’itinerario di circa 60 km, prevalentemente in sede propria
•Previsti 32 interventi per un totale di 12 km, opere infrastrutturali e 9 intersezioni da mettere in sicurezza Verso Milano 3. IL SETTORE DI PIANURA: da San Giuliano –Mediglia al Po
Nel terzo settore, nella pianura, al percorso del Lambro si affiancano quelli dei Sillari e del Brembiolo.
Percorso del Lambro
Il percorso del Lambro fino a Castiraga Vidardo si sviluppa ad est del fiume utilizzando lunghissime tratte a basso e medio traffico tra loro interconnesse a con brevi nuovi collegamenti di ricucitura. Il percorso raggiunge Melegnano, transita per San Zenone al Lambro, Santa Maria in Parto, e Salerano al Lambro; esiste anche un percorso a ovest del fiume che mette in collegamento alcune tratti di percorsi ciclabili già esistenti. Proseguendo a sud di Castiraga Vidardo il percorso si sposta ad ovest del fiume e transitando per Sant’Angelo Lodigiano, Graffignana, San Colombano al Lambro e Lambrina raggiunge gli argini principali del Po in località Cascina Sant’Andrea ove è presente l’attraversamento del fiume Po con le barche a chiamata.
Percorso del PLIS dei Sillari
Ad est del Lambro è stato individuato il percorso all’interno del PLIS dei Sillari: si stacca da Melegnano per raggiungere i Sillari a Mulazzano e poi scende per Tavazzano e Lodi Vecchio quasi in perfetta aderenza al fiume e prevalentemente in sede dedicata ai mezzi di sorveglianza idraulica ed alle biciclette. All’altezza di Lodi Vecchio il Sillaro tratto nord si getta nel Lambro, ed a poca distanza ci sono le sorgenti del Sillaro tratta sud che passando per Borgo san Giovanni e Pieve di Fissiraga raggiunge Villanova del Sillaro e Borghetto Lodigiano per poi gettarsi nel Lambro all’altezza di San Colombano al Lambro. In questa tratta sud il percorso si snoda non in stretta adiacenza al fiume. Al termine del percorso dei Sillari un raccordo conduce Livraga ove esiste un percorso ciclabile in stretta adiacenza allo Scolo Venere che, superato la statale e la ferrovia mediante collegamenti su cassoni galleggianti, raggiunge Orio Litta e quindi l’argine maestro del Po nei pressi di Cascina sant’Andrea. Percorso del Brembiolo Da Villanova del Sillaro un collegamento in sede promiscua conduce ad Ossago Lodigiano ove il percorso si aggancia al Brembiolo e lo segue in perfetta adiacenza transitando per Brembio Zorlesco, Casalpusterlengo e Somaglia fino a raggiungere l’argine maestro del Po.
•Paesaggio di pianura •Transito all’interno del Plis dei Silalri e del Brembiolo •Presenza di circa 75 elementi di interesse su circa 130 km, prevalentemente cascine •Territorio valorizzato da percorsi ciclabili regionali •Collegamenti trasversali tra il sistema del Lambro e dei Silalri, che consentono di costruire anelli locali •Il percorso dei Sillari connesso a quello del Brembiolo consente di svilupapre un percorso di otre 50 km in contesto di grande valore fluviale e paesaggistico •Connessione con la rete ferroviaria in alcuni punti •I percorsi ai due lati del Lambro sono lunghi circa 95 km •Individuati circa 30 interventi per un totale di 15 km. •Per il Plis dei Silalri si rilevano 36 interventi per complessivi 22 km diinterventi •Il percorso del Brembiolo è lungo circa 30 km, si rilevano 9 interventi per complessivi 10 km di interventi, oltre a 5 intersezioni stradali da mettere in sicurezza. La pianura verso il Po I Sillari Brembiolo un itinerario, molti percorsi possibili La dorsale portante
Il percorso è stato sottoposto ad una prima gerarchizzazione, definendo un itinerario principale, che identifica la dorsale portante, con la caratteristica di poter essere fruibile nel breve termine e su cui si intende investire in modo prioritario. Le fasi di realizzazione
La realizzazione dell’itinerario è stato poi oggetto di una valutazione di priorità e suddivisa in tre ordini temporali:
FASE 1 - interventi strategici, necessari a dare continuità al percorso, anche in presenza del mantenimento di lunghi tratti di itinerario in promiscuo con il traffico veicolare;
FASE 2 - interventi di breve-medio termine, costituiscono la parte preponderante delle opere, definiscono il percorso nella sua completa funzionalità, anche in ottica di capacità di essere competitivo nella attrazione di utenza.
FASE 3 - interventi di lungo termine, opere per le quali allo stato attuale non si può definire un orizzonte certo di realizzabilità, importanti ma non strettamente necessarie. I numeri
Sviluppo itinerario principale (km) 210
Numero Comuni Coinvolti 56 Costo Totale Itinerario principale (dorsale portante) Fase 1 e Fase 2 22,6 MILIONI DI EURO Infrastrutture Opere accessorie Opere a verde Segnaletica di indirizzamento Sicurezza Espropri Somme a disposizione Processo di Governance Comunicazione I numeri
Costo Totale Itinerario principale (dorsale portante) Fase 1, Fase 2, Fase 3 24,7 MILIONI DI EURO
Costo Totale Opere Tracciati secondari Fase 1, Fase 2, Fase 3 19,6 MILIONI DI EURO
A livello europeo i percorsi cicloturistici di successo hanno le seguenti caratteristiche: • sono sufficientemente sicuri e facili da percorrere; • si svolgono in un contesto ricco di elementi di attrazione turistica; • sono promossi da ottimi strumenti di comunicazione che toccano anche i piani emozionali.
Il Lambro può rientrare tra questi percorsi
Per “riempire il percorso di ciclisti” servono: • un buon processo di sviluppo territoriale cicloturistico; • una Cabina di Regia con funzioni di coordinamento.
Servono inoltre : • la riqualificazione delle emergenze storico artistiche e di archeologia industriale che si incontrano; • la riqualificazione del corpo idrico del Lambro LA MOLTEPLICITA’ DELLE RICADUTE ECONOMICHE Analisi Costi
Un’analisi costi benefici approfondita dovrebbe affrontare 7 macro voci di costi:
• costi complessivi di realizzazione del percorso ciclabile di qualità; • costi per la riqualificazione ambientale di acque, sponde e contesti verdi da realizzare; • costi per valorizzare attrattività al contorno come l’archeologia industriale; • costi per l’estensione della rete mediante raccordi con contesti limitrofi; • costi per l’ accessibilità alle stazioni ferroviarie ed ai binari e/o per il trasporto delle bici sui treni; • costi attinenti la comunicazione per la promozione turistica; • costi del progetto di governance per l’avviamento della Cabina di Regia; • gli investimenti privato per attività di ristorazione, accoglienza e servizi.
Analisi Benefici
Un’analisi costi benefici approfondita dovrebbe affrontare 4 macro benefici:
• Benefici direttamente monetizzabili generati dall’attività cicloturistica e dai servizi relativi, legati alla spesa giornaliera per ristorazione e spesa pluri-giornaliera in caso di pernottamento; • Benefici non direttamente monetizzabili generati dal miglioramento della salute per: o lo svolgimento di attività fisica; della grande quantità di residenti nella fascia metropolitana di Milano che troveranno nel percorso ciclabile occasione di svago e di miglioramento della loro salute. Per le famiglie spendere meno per la salute significa poter orientare su altri settori le somme “risparmiate”; o la socializzazione che si può generare tra le persone con la frequentazione del percorso; • Benefici non direttamente monetizzabili generati dalla riduzione dell’uso dell’auto privata sostituita dalla bicicletta; • Benefici non direttamente monetizzabili generati dalla rivalutazione degli immobili privat i. MODALITA’ DI VALUTAZIONE QUANTITATIVA DELL’ATTRATTIVITÀ CICLOTURISTICA alcuni modelli per una valutazione di qualità
Bicitalia (quaderno Gallimbeni - 2008 – FIAB)
Marchio ciclopiste Family (Trentino)
Eurovelo (simile a Bicitalia) ADFC tedesca Modello Passigato Risultato atteso: il “clima amico della ciclovia”
Il “clima amico della ciclovia” si realizza quando ogni abitante del contesto diventa anche utilizzatore e un potenziale promotore dell’itinerario aiutando ed incentivando i percorritori alla prima esperienza.
Questa situazione particolare accade quando l’infrastruttura è sicura e facilmente percorribile, il contesto paesaggistico è bello o ricco di elementi di interesse storico-artistico, il marketing e il piano di comunicazione sono efficaci e l’imprenditoria locale è impegnata negli investimenti e riceve soddisfazioni economiche.
Il “clima amico della ciclovia” è pertanto il risultato più alto che si può ottenere nello sviluppo del processo territoriale e significa che la comunità è consapevole delle bellezze e delle potenzialità che il percorso può offrire a tutti coloro che lo frequentano.
2 Il caso del Lambro (modello Passigato)
Il modello è stato applicato ai tre settori, 1 - collina, 2 –periurbano, 3 - pianura, più il 4 - periurbano con la variante di valorizzazione ambientale diffusa e della valorizzazione delle aree di archeologia industriale. Inoltre si applicato anche al 5, riguardante l’insieme delle tre tratte 1, 2, 3; i dati riassuntivi sono i seguenti:
Tratto Punteggio Vautazione
Tratto di collina 28 + 19 + 7 = 54 di richiamo
Tratto periurbano 30 + 29 + 7 = 66 di richiamo
Tratto di pianura 27 + 14 + 4 = 45 sufficiente
Tratto periurbano variante 30 + 33 + 7 = 70 di forte richiamo
Percorso complessivo 32 + 25 + 7 = 64 di richiamo 4 - CICLOTURISMO, OPERATORI, TURISTI E SISTEMA DI GOVERNANCE Buona governance partecipata per gestire un segmento di mercato in evoluzione .
Sviluppare il cicloturismo significa prima di tutto organizzare una destinazione turistica , dal momento che questa forma di turismo richiede infrastrutture adeguate, operatori della ricettività preparati per accogliere una clientela specializzata, una molteplicità di servizi complementari al turismo come il noleggio di biciclette ed attrezzature, punti di ristoro e manutenzione diffusi sul territorio, guide, accompagnatori, trasporto bagagli, transfert del turista e della bicicletta.
Non è sufficiente quindi realizzare una buona pista ciclabile per sviluppare il cicloturismo , anche se questo passaggio è fondamentale per essere competitivi nel mercato. Dalla pista ciclabile al prodotto cicloturistico Le capacità ricettive (collina, peri-urbano e pianura)
Collina Aree periurbane Pianura Strutture ricettive 130 277 48 (455 totali) % sul totale 29% 61% 11% Lunghezza 45 km 65 km 178 km percorso
Nelle aree di collina e in pianura , il percorso ciclabile costituirà un’attrattiva importante, che, essendo dotato di una propria identità e attrattività, potrà essere un volano per il territorio e le sue strutture economiche IL PROGRAMMA DI COMUNICAZIONE E MARKETING Puntare a far vivere una esperienza soddisfacente La maggioranza dei portali turistici italiani propone una abbondanza di descrizioni, elenchi di eventi, informazioni e dati, senza minimamente illustrare quello che in quel luogo realmente si può fare , dove, come e quando.
In realtà il turista sta cercando un’esperienza ; essi hanno sempre più chiaro quali siano i propri bisogni e le esperienze che intendono vivere e sono consapevoli delle proprie ambizioni e dei propri interessi , cercano quindi motivazioni di viaggio specializzate ed individualizzate in linea con essi. Non a caso, aumentano i soggiorni “slow” che permettono al turista di assaporare la propria vacanza lentamente , scoprendo con calma i piaceri che offre il territorio. 7 - LE RICADUTE ECONOMICHE Compariamo tre modalità di stima
Si procede prendendo in considerazione i risultati delle seguenti modalità di calcolo:
• il modello dell’Università di Breda che fa riferimento principalmente a contesti nord europei ove la vacanza in biciletta è molta diffusa;
• il confronto con i dati rilevati dalla provincia di Trento e pubblicati nel 2010 riguardanti la ricaduta economica delle piste ciclabili trentine;
• il confronto con un fenomeno cicloturistico ben sviluppato sulla direttrice Verona - Venezia di cui si dispone di alcuni dati.
I dati riguardanti le ricadute economiche previste per il percorso cicloturistico del Lambro risultano ricavati da una sintesi ragionata di queste tre modalità di calcolo . Le ricadute economiche del percorso cicloturistico del Lambro - 1
Il dato di 48 milioni euro , indicato dallo studio dell’Università di Breda e corrispondente a circa 100 mila viaggi pluri-giornalieri (diviso 100 giorni utili fa circa 1.000 transiti al giorno ), risulta decisamente sovra dimensionato. Come indicato nella Relazione Generale, gli elementi di interesse del percorso cicloturistico del Lambro sono numerosi e potranno essere ancora maggiori se verranno riqualificati i siti di archeologia industriale e rese visitabili le numerose ville e cascine. Le ricadute economiche del percorso cicloturistico del Lambro - 2 Si ritiene che a regime, in condizioni ottimali, i transiti cicloturistici possano essere tra i 75 – 150 al giorno, e se moltiplicati per 100 giorni utili all’anno, per 7 giorni di viaggio e per 100,00 euro/giorno di spesa, risultano complessivamente circa euro 5.250.000,00 (75 x 100 x 7 x 100,00); ricalcolato lo stesso valore su una stima di 150 transiti giornalieri risulta circa 10,5 milioni di euro. Si è quindi visto che, a seconda dei livelli di qualità di infrastruttura, servizi cicloturistici, valore degli elementi di interesse, forza persuasiva e capillarità del marketing, le ricadute dei cicloturisti pluri-giornalieri si attestano in una forchetta compresa
fra i 5 e 10 milioni di euro, a seconda dei modelli di stima che si usano. Si ritiene comunque verosimile il posizionamento sul valore inferiore dell’intervallo. Sintesi finale
Abbiamo illustrato una road-map di strategie ed azioni per coinvolgere i residenti sul nuovo sistema ciclabile rendendoli consapevoli e protagonisti attivi nel lancio del loro territorio sul mercato del cicloturismo. L’indotto economico che ne conseguirà sarà proporzionale al livello di investimenti economici ed umani (governance e comunicazione) sul territorio. Tali azioni di comunicazione e di formazione valorizzano il capitale sociale indispensabile per costruire, tra i portatori di interesse, una visione ed una capacità aggregativa ed imprenditoriale. Un’azione strategica con fasi e costi delineando il processo di governance e di comunicazione efficace per unire politiche ed investimenti su un programma condiviso da amministratori, operatori economici e residenti . Le ricadute economiche sono strettamente legate all’attrattività del sistema ciclabile . Questo aspetto si può valutare con un metodo valutativo innovativo che, prendendo in esame qualità dell’infrastruttura, qualità del contorno e qualità del sistema turistico, definisce i differenti livelli di attrattività dei tre settori e dell’itinerario completo.