▶ © Tutti i diritti riservati. E’ fatto divieto assoluto di modificare o pubblicare questo file o i suoi contenuti sul web. Proprietà esclusiva del Consorzio Turistico Vigorosa in uso gratuito e a tempo illimitato al Comune di Casali del Manco. Vietata la vendita. Prodotto distribuito gratuitamente e in esclusiva dal Comune di Casali del Manco. Azienda beneficiaria di Fondi Por Calabria 2007-2013 Pisl Sistemi Turistici Locali / Destinazioni Turistiche Locali Pia. Casali del Manco

La montagna morbida Calabria Vigorosa Guide

Direttore editoriale: Giuseppe De Franco Redazione: Chiara Falcone, Ettore De Franco, Lorenzo Principe, Mirko Di Maria.

Comune di Casali del Manco

Sindaco: Nuccio Martire

Regione Calabria

Presidente della giunta: Mario Oliverio

Hanno collaborato: Pasquale Lopetrone (Centro studi gioachimiti) che ha scritto i testi di pagina 7 e Peppino Curcio che ha scritto i testi di pagina 32 e 33

Ringraziamenti

Grazie a Marianna, Giuseppe Giudiceandrea, Bruno Gemelli, Sonia Ferrari, Barbara Carelli, Francesco Bevilacqua, Giulia Leonetti, Peppino Curcio, Pasquale Lopetrone, Giacinto Marra, Antonio Curcio, Francesco De Vuono, Dino De Santo, Michele Rizzuti, Alessandro Marcelli.

© 2019 Calabria Vigorosa e Guide Via Cav. P. Longo 123 87028 (CS) Italia www.calabriavigorosa.it

Chiusa il 5/09/2019 La redazione di questa guida è stata effettuata con grande cura e grande attenzione e accuratezza. Tuttavia non ci assumiamo alcuna responsabilità di cambiamenti d’orario, numeri telefonici, indirizzi o altro sopraggiunti, né per danni o gli inconvenienti da chiunque subiti in conseguenza di informazioni contenute in questa guida. Il comune ricade nella Riserva della Biosfera UNESCO della Sila

La Riserva della Biosfera della Sila si trova in Calabria e include il Parco Nazionale della Sila. Il territorio comprende il vasto altopiano omonimo, che possiede paesaggi molto variegati con morene glaciali, laghi e sorgenti. Grazie alle sue caratteristiche morfologiche e geografiche, la Riserva della Sila ospita una grande varietà di ambienti naturali con differenti microclimi, che assicurano una biodiversità molto importante in tutta la regione biogeografica del Mediterraneo e ricca di specie endemiche rare. Nonostante le interazioni centenarie tra gli uomini e la natura, il paesaggio ha mantenuto un rapporto armonioso tra le attività umane, l’ambiente naturale e gli insediamenti urbani. Nel territorio della Riserva vivono, in 71 Comuni, circa 386 mila abitanti dediti soprattutto all’agricoltura, alla silvicoltura e all’allevamento (viene ancora praticata la transumanza del bestiame, ossia la migrazione stagionale di animali dalle montagne alle pianure costiere in inverno e viceversa). Ricordiamo che la Calabria è la quarta regione italiana per numero di prodotti protetti (36 denominazioni) soprattutto nei settori vinicolo e degli insaccati. Il Parco Nazionale della Sila è visitato ogni anno da molti turisti. Per maggiori informazioni sull'iscrizione come Riserva della Biosfera, è possibile consultare il sito del Programma UNESCO "Man and Biosphere”. (Testo tratto dal sito Unesco)

Data di designazione: 2014 Autorità amministrative: Autorità del Parco Nazionale della Sila Superficie: 357.294 ha Area (i) centrale (e): 6.803,22 ha Zona (e) cuscinetto (i): 59.557,92 ha Area (e) di transizione : 290.933,02 ha

Latitudine posizione : 39º47'2 "N - 38º58'0" N Longitudine: 17º0'15 "E - 16º15'0" E Punto centrale: 39 ° 20'26 "N - 16 ° 26'30" E Luoghi stupendi e inconfondibili

LA guida digitale “Casali del Manco, la montagna morbida” predisposta dal mio amico carissimo Gianfranco De Franco - Direttore del Consorzio Turistico Calabria Vigorosa di Praia a Mare - in base alla sua specifica competenza ed all'acquisita esperienza di vita e cose casaline, è veramente una completa, esaudiente Guida Turistica che, certamente, sarà di grande utilità a quanti vorranno ammirare, visitare e conoscere la stupenda, inconfondibile Pre- Sila e Sila nostra. Su 168 chilometri quadrati scende l'occhio vigile ed esploratore di Gianfranco e da un contesto di monti, di valli, di piani, di laghi, di fiumi, di strade, di borghi, di villaggi e di chiese, scaturisce una esauriente, storica, poetica descrizione che appaga, in pieno, il senso estetico ed il bisogno indagatore del turista, del visitatore, del viandante, dello studioso ed ammiratore di cose e genti di Sila e Presila di ieri e di oggi. Sono stati sapientemente inseriti dati, notizie, foto, storie e percorsi e sono stati messi in risalto Storia, Tradizioni, Cultura, Enogastronomia e tanto altro. Promuovere il territorio è il nostro obiettivo principale. Aver contribuito a far conoscere le nostre eccellenze, in forma del tutto gratuita, non può che indurci per primo ad essere soddisfatti e per secondo a ringraziare la Regione Calabria che attraverso il Consorzio Calabria Vigorosa ci ha permesso di realizzare questa splendida ed articolata guida turistica.

Buona permanenza

Nuccio Martire Sindaco Tutto ebbe inizio qui di PASQUALE LOPETRONE Centro Studi Gioachimiti

NEI Casali del Manco e sui loro territori montani il giovane Gioacchino di , poi Gioacchino da Fiore, visse la sua infanzia, la sua adolescenza e parte della sua primissima gioventù, fino a che non fu introdotto dal padre alla corte Reale di Palermo per operare con i i notai del re. Ritornò anche da adulto in questi luoghi, una prima volta al ritorno dal viaggio compiuto nel Peloponneso con i notai Peregrino e Santoro, per curarsi da una malattia contratta, e una seconda volta per incontrare il padre che lo dava per morto, dopo che lui aveva compiuto un pellegrinaggio in Terrasanta. Rivolse particolare attenzione a questi territori anche negli ultimi anni della sua vita, quando, in veste di Abate di Fiore, cominciò a comprare terre, mulini, querceti e vigne, in prossimità dei torrenti Cardone, Fiumicello e Ispica, per istituire due nuove importanti fondazioni florensi, la prima in Vico Turzano (oggi Borgo Partenope), intorno alla chiesa di San Nicola dei Bottuli, e la seconda a Canale di Pietrafitta, intorno alla chiesa di San Martino di Iove. Il progresso religioso immaginato da Gioacchino era rivolto a tutta la società dei cristiani, che invitava a vivere da cristiani praticanti con l’esempio, ovunque fossero e in particolare nei suoi Istituti attivi, negli oratori e nelle Domus religiose florensi, che erano i fulcri del modello congregativo da lui proposto, dove tutti potevano vivere come un corpo solo e un’anima sola, aiutandosi vicendevolmente e caritatevolmente, invocando la misericordia di Dio, in direzione del futuro. Gioacchino da Fiore sviluppò il suo progetto religioso lungo l’antica via che da Fiumefreddo giungeva a e da qui risaliva verso le sorgenti del fiume Crati e travalicava nella valle del fiume Arvo, giungendo a Fiore, e da qui scendeva nella valle del fiume Neto fino alla sua foce. Per concretizzare il suo progetto, l’Abate Gioacchino da Fiore acquistò ed ebbe donazioni da diversi abitanti dei Casali del Manco, che si configurano come i luoghi della sua infanzia. Gli stessi che l’Abate percorse da Religioso, predicando la costruzione del regno di Dio in Terra, quale preludio per conquistare la vita eterna, nel rispetto dei giudizi del Signore. Percorrere i sentieri terreni e spirituali di Gioacchino può aiutare a immergersi nella luce della sua teologia della storia desunta dai Vangeli, unico faro che conduce alla Gerusalemme Celeste, luogo dove ogni cristiano ambisce vivere per l’eternità.

I luoghi dell’Abate

Guarda di più Gerusalemme

Palermo Peloponneso Sommario

COME CONSULTARE LA GUIDA 09

NOTIZIE UTILI Mangiare 10 Dormire 11 Trasporti 13 Copertura rete cellulare 14 Sicurezza 14 Telefoni utili 15

POPOLI, CULTURE, AMBIENTE Territorio e popolazioni 16 La magia di viaggiare indietro nel tempo 18

VITA, CULTURA, SOCIETÀ Rita Pisano 19 Biblioteca Gullo 21 Una vita da brigante 22 Le chiese di Casali del Manco 23

ITINERARI A PIEDI Il cammino dell’Abate 29 Sentiero Pasquale Celestino 31 I Giganti di Fallistro 32 Il cammino di Pratopiano 33

NATURA E SPORT Dove la Natura ha il dominio 35 Sciare 36

EVENTI Transumanze 38

ENOGASTRONOMIA 39 eGuide COME CONSULTARE LA GUIDA La guida è realizzata per essere consultata sul telefonino o sul tablet. E’ un file in formato Pdf che mostra sempre una pagina per volta. Dopo aver ricevuto il file vi suggeriamo di scaricarlo sul telefonino, di aprirlo e di attivare la funzione “Aggiungi a schermata home”. In questo modo potrà essere aperto anche senza una connessione a Internet. Basta la batteria carica. È possibile che all’interno del file siano inseriti dei collegamenti a filmati, foto o pagine web. In tal caso per poterli visualizzare è necessario un collegamento Internet attivo con una velocità di connessione che supporti la riproduzione in streaming. Pagina web Video Foto

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Il file è fornito anche in formato ePub. E’ ben visibile anche sullo smartphone, ma è un formato più adatto ad uno schermo più grande (tablet o pc).

E’ vietata ai sensi di legge la stampa di questo opuscolo

Informazioni pratiche e indirizzi

In questa sezione sono indicati i luoghi dove trascorrere qualche ora in serenità. Posti dove mangiare e dove dormire, telefoni utili, trasporti, copertura della rete cellulare. Tutta la città e tutto quello che vi serve per la visita. Troverete indicato anche il nome di guide professioniste nel caso voleste essere accompagnati da persone simpatiche e competenti.

Cultura e ambiente

In questa sezione ospitiamo la descrizione dei luoghi più importanti del borgo. Ci sono anche dei brevi saggi che introducono alla storia, alle geografia, all’arte, alle tradizioni, alle specificità della città e del territorio. Forniamo, insomma un quadro d’insieme e una cronologia essenziale in termini artistici e di cultura locale.

Itinerari a piedi

Questa sezione organizza la visita generalmente con itinerari a piedi. Nella versione online sarà fornita una mappa interattiva con l’indicazione delle ubicazioni e dei percorsi.

9 eGuide

Ristoranti, pub, osterie

Straordinario. E’ l’aggettivo giusto per una cucina che sa di genuino e di casereccio, vini compresi. Sarà un’esperienza indimenticabile.

La Baita - Silavventura Via Nazionale - Lorica

� - � +39 0984 537243 - � Tipica

Al Cavaliere - Via Nazionale 1, Contrada Cavaliere, Lorica

� - � +39 0984 537222 - � Tipica - Internazionale

Bar Sport - SP219, 7, Pedace-Perito

� - � 0984 436947 � Pizza

Caracas - Via Nazionale, Cavaliere di Lorica

� - � +39 0984 658554 - � Tipica

Da John - Corso Umberto, 106, Casole Bruzio

� - � +39 349 163 5098 - � Pizza

Il Nostro Ristorante Braceria - Via Catena, 118, Trenta

� - � +39 347 397 6632 - � Tradizionale

Il segreto di Pulcinella - Via Jungo, 53 Spezzano Piccolo

� - � +39 0984 435335 - � Pizza

Il tempio dei Sapori - Via Baracche Cappuccini, 44 Perito

� - � +39 0984 436117 - � Tradizionale

L'Arca di Noè - Via Catena, 31, Trenta

� - � +39 0984 439508 - � Tradizionale

L'Oste Matto - Via Pierpaolo Pasolini, 7 Casole Bruzio

� - � +39 0984 432336 - � Pizza

Lo Scoiattolo - località Comuniello - Lorica

� - � +39 327 699 6977 - � Tradizionale

10 eGuide

La Locomotiva - C.da San Nicola Silano, Serra Pedace

� - � +39 0984 579803 - � Tradizionale

La Lorichella - Contrada Lorichella, Lorica

� - � +39 0984 537123 - � Tradizionale

La Taverna dei Casali - Via del Mulino, Casole Bruzio

� - � +39 346 146 9049 - � Tradizionale

Il Ruscello - Via Nazionale Contrada Cavalieri, 1 Lorica

� - � +39 0984 537 001 - � Tradizionale

Tegas Pub - Via Nazionale, 72, 87055 Lorica

� - � +39 320 795 0145 - � Pub

Terra Mia - Corso Umberto, 43 Casole Bruzio

� - � Pizza

Villa Bitonti - Via Roma, 5 87050 Spezzano Piccolo

� - � +39 328 067 5946 - � Tradizionale

Dormire

Si dorme alla grande. Non è solo per le comodità, l’ambiente confortevole e ben riscaldato. C’è anche una buona dose di savoir faire

� Petite Etoile - Acquacoperta - Spezzano Piccolo

✩✩✩ - � +39 0984 435 182

� Virginia Hotel - Via Pasolini - Casole Bruzio

✩✩✩ - � +39 0984 432 336

11 eGuide

� Ruscello Hotel - SS 108 bis - Cavaliere Lorica

✩✩ - � +39 0984 537 001

� Al Cavaliere - Via Nazionale, 1 - Cavaliere Lorica

✩✩ - � +39 0984 537 222

� Le stanze di Karola e Luigia - Via Duomo, 16 - Spezzano Piccolo

- � +39 338 332 5299

� Antica Dimora - Via Pandette, 27 - Serra Pedace

- � +39 338 332 5299

� La Lorichella - Contrada Lorichella - Lorica

- � +39 0984 537 123

� Caracas - Via Nazionale - Cavaliere - Lorica

- � +39 0984 658 554

� Casa del Maestro Enam - Lorichella - Lorica

- � +39 388 805 8986

� Villa Caterina - Cavaliere di Lorica

- � +39 334 836 5527

� Affaccio - Corso Garibaldini, 51 - Pedace - Perito

- � +39 333 745 6969

� Lorica Suite Lago - SP 245 Lorica

- � +39 338 621 3337

� Perla della Sila - Via Cesare Curcio - Lorica

- � +39 331 594 7259

12 eGuide Notizie utili

Trasporti

Treni. Casali del Manco è collegata con Cosenza e . La stazione è a Pedace. Ci sono 17 coppie di corse. Da Cosenza il tempo di percorrenza è di circa 15 minuti Autobus di linea. Il servizio è effettuato dalla società di autoservizi Ferrovie della Calabria. Collega Casole Bruzio, Trenta, Pedace, Serra Pedace e Spezzano Piccolo con Cosenza. Ci sono 14 coppie di corse con un tempo dio percorrenza massimo di 45 minuti (Cosenza-Spezzano Piccolo). Per informazioni è meglio telefonare al numero delle Ferrovie della Calabria (+39 0984 896 111). Casole Bruzio, inoltre, è collegato con Cosenza dal servizio Amaco che parte e arriva a Piazza Mancini (Linea 51). Le coppie di corse sono 11 e il tempo di percorrenza è di circa 30 minuti.

Rete trasporto Mappa interattiva pubblico �

Legenda

Linea autobus Linea autobus Linea ferroviaria interurbana 380 urbana 51 Cosenza- Ferrovie Amaco Rogliano- della Calabria Cosenza Cosenza Ferrovie della Calabria

13 eGuide

Copertura rete cellulare

La copertura delle rete cellulare è prevista per il 2020 come segue: • Area Casole Bruzio 94,4% • Area Pedace 85,3% • Area Serra Pedace 89,6% • Area Spezzano Piccolo 88,0% • Area Trenta 89,1% I dati si riferiscono alla copertura NGA (New generation access) che consente al proprio operatore di accedere alla propria rete determinando un’ottima velocità di connessione. (Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico)

Sicurezza

L’altopiano silano è grande e prima di addentrarsi nei boschi è consigliabile essere certi di conoscere la zona. Riteniamo prudente farsi accompagnare da una guida esperta o, almeno, segnalare la propria posizione al comando dei Vigili Urbani di Casali del Manco.

14 eGuide

Telefoni utili

Municipio - Vigili Urbani località Trenta

� +39 0984 - 432003/438116

� Ufficio Postale - Corso Umberto, 84, Casole B.

� +39 0984 432001

Guardia Medica - Corso Umberto, 11-19, Trenta

� +39 0984 432952

� Ospedale - Via A.Gramsci, 356, San Giovanni in F.

� +39 0984 9790

� Farmacia Serpe - Via Pandette, 7 Serra Pedace

� +39 0984 436092

� Farmacia San Pietro e Paolo - Via Gagarin - Pedace

� +39 0984 436101

� Farmacia Nicotera Basile - Via Gullo - Spezzano P.

� +39 0984 435052

� Farmacia Micieli - Corso Umberto I, 76 - Trenta

� +39 0984 432938

� Farmacia Marra - Via Cona, 10 - Casole Bruzio

� +39 0984 432515

� Guide turistiche professioniste

� +39 328 578 6071 - Noemi Guzzo

15 eGuide

POPOLI CULTURE

AMBIENTE

Territorio e popolazione

LA Sila è una strana montagna. Probabilmente unica al mondo. Si arriva in cima dopo aver percorso una panoramica superstrada che da Paola, sul mar Tirreno, porta a Crotone, sul mar Ionio, il visitatore si conto che la montagna non è per nulla spigolosa, inospitale, difficile da visitare. Essa, al contrario, presenta dei contorni morbidi, delle grandi distese di verde, delle foreste dove vivono grandi alberi immortali. Sono lì dall’inizio dei tempi e sono decisi a rimanerci fino alla fine dei tempi. L’empatia con gli alberi è immediata. Sono giganti buoni che vigilano sulla loro terra e che accolgono i visitatori con grande entusiasmo, spesso vestendo abiti con colori bellissimi che cambiano col cambiare delle stagioni e altri che hanno sempre lo stesso colore indifferenti al caldo, al freddo, alla neve, al sole cocente. Visitare la Sila in qualunque periodo dell’anno è un’esperienza dell’anima che si immerge in un luogo magico. Si immerge in un organismo vivente che si interfaccia incredibilmente col visitatore. Lo guida, lo coccola, gli offre da mangiare, da bere, gli offre riparo e gli infonde tranquillità. Casali del Manco è uno dei 26 comuni che fanno parte del Parco

16 eGuide

Nazionale della Sila e uno dei 71 che fanno parte del Mab (la riserva della biosfera) Unesco della Sila. E’ nel cuore del Parco, nel cuore dell’Altopiano più

incredibile e magico del mondo. Il paesaggio (nella foto i colori dell’autunno) cambia con dolcezza spesso senza che il visitatore se ne renda conto. E così mentre stai attraversando un faggeto, ti può comparire davanti agli occhi uno piccolo bosco di abeti bianchi che dopo un po’ potrebbero trasformarsi in querce o in pino laricio che potrebbero nascondere ai loro piedi i gustosissimi “rositi”, un fungo molto ricercato dai “fungiari” locali. Una Natura saggiamente protetta che offre un bel paesaggio. Una Natura che si fa amare perché essa stessa ama il visitatore.

La mappa del territorio comunale di Casali del Manco

17 eGuide La magia di viaggiare indietro nel tempo

L’UOMO-TURISTA è oggi studiato in tutte le salse. C’è persino una nuova professione, quella dello psicologo del turismo, che studia i comportamenti di chi vuole viaggiare, informarsi, capire, divertirsi, assaggiare nuovi sapori al fine di informare tour operator, ristorati, albergatori su come confezionare i propri servizi, i propri pacchetti turistici. Ma c’è chi sfugge a tutto questo. È il turista che cerca i mondi perduti e li vuole rivivere. In Sila, a Casali del Manco esiste uno dei (oramai pochi) mondi perduti della Terra. È il trenino della Ferrovie della Calabria che raggiunge la stazione di Silvana Mansio (la più alta d’Europa) partendo da Camigliatello Silano. Un breve esempio del percorso potrete guardarlo cliccando in alto a sinistra sul simbolo del proiettore. Il trenino è un posto magico, come lo è Silvana Mansio in inverno e in estate. Il viaggio attraverso la neve è, francamente, molto più suggestivo, ma non scherza neanche quello che attraversa una delle montagne più belle, più verdi e più grandi d’Europa. E poi, se avete dei buoni muscoli, potete provare anche a "invertire" manualmente la direzione del treno.

Per l’acquisto del biglietto telefonare al numero +39 0984 0961 896 111

18 eGuide � Vita, Cultura, Società

Rita Pisano, “jeune fille de Calabre”

Rita Pisano secondo Picasso. Il disegno è custodito a Torino nella collezione privata del critico d’arte Carlo Muscetta. Nella fotina in alto a sinistra, Rita in una immagine del 1949

LA “jeune fille de Calabre”, Rita Pisano, nel disegno che Pablo Picasso (è sua la definizione) fece a Roma durante una cena al ristorante Piperno di Monte Cenci il 30 ottobre del 1949, sembra il volto della speranza e della rinascita. Specialmente se il volto è paragonato ad uno dei suoi quadri più famosi, Guernica. Gli occhi di Rita, Picasso li disegna come quelli di una ragazza consapevole delle proprie responsabilità, ma anche risoluta a farsene carico. In Guernica, Picasso usa la vernice nera, bianca e grigia come espressione di dolore e di caos, la forma e la postura dei corpi esprimono protesta, ma non rassegnazione. Nel ritratto di Rita i segni, gli occhi, la postura esprimono decisione e leggerezza, voglia di lottare, di vivere fino in fondo una vita che ne valga la pena. Come in Guernica c’è solo una cosa: nessuna forma di rassegnazione. In pochi tratti il grande genio “capisce” perfettamente

19 eGuide come era fatta Rita. La ragazza di Calabria che ad appena 23 anni si fa carico delle tribolazioni dei contadini calabresi, della povera gente della sua regione. Per questo il grande artista ne disegna i tratti come un simbolo di rinascita. A Rita Pisano non è stato reso l’onore che le spettava.

Guernica

I calabresi avrebbero dovuto riflettersi in essa. Avrebbero dovuto considerarla un esempio. Un simbolo, così come era apparsa a Picasso. Rita Pisano fu sindaco di Pedace ininterrottamente dal 1966 al 1984, anno in cui, a soli 58 anni, morì. Romano Pitaro, nel libro “L’Ape furibonda” racconta che Giuseppe De Santis, il regista di “Riso Amaro”, dopo averla conosciuta a Parigi dove intervenne al Congresso per la Pace, «la voleva nel film e forse nella parte di mondina sarebbe stata più spontanea di Silvana Mangano, ma lei da “rivoluzionaria di professione” rifutò. Prevalse l’amore per il lavoro di partito “sulle lusinghe fantasmagoriche del mondo del cinema”. Quando tornò a Cosenza - scrive Pitaro - i suoi compagni la punzecchiavano, raccontando di una sua entrata al congresso mondiale per la Pace a piedi nudi per farsi passare da contadina. Lei stava allo scherzo, ma pur non essendo mai stata contadina (aveva lavorato in una calzoleria a Cosenza prima di entrare nel partito), il suo curriculum di enfant prodige della politica meridionale includeva già la partecipazione allo sciopero delle raccoglitrici di castagne di che le era valso il primo arresto. Da un terzo del raccolto che spettava alle donne, dopo lo sciopero il nuovo contratto previde la ripartizione a metà». Da sindaco si fece rispettare dai suoi concittadini e dai suoi avversari. Non abbassò mai la testa, anche di fronte all’esplusione dal suo amato partito comunista italiano. La “colpa” che non riuscirono a perdonarle fu la diversità delle sue idee rispetto a quelle dei dirigenti comunisti romani. Quella di Rita Pisano è una storia di una donna che non ha rinunciato alle sue battaglie in favore di coloro che avevano bisogno e che non ha rinunciato a essere madre e moglie. Una storia che merita di essere raccontata alle nuove generazioni. 20 eGuide � Vita, Cultura, Società

Biblioteca Gullo

LA biblioteca vale da sola la visita di Macchia. E’ un pezzo di storia italiana. Custodisce libri e documenti di Fausto Gullo, ministro comunista dell’Agricoltura con Badoglio. Gullo nella prima riunione del gabinetto interruppe il presidente del Consiglio, cosa del tutto inaudita e fuori dal rigido La Biblioteca è aperta protocollo istituzionale, mentre stava ogni martedì e giovedì, illustrando al governo la sua proposta ma è possibile visitarla di istituire una sola Camera. Chiese anche in altri giorni che prima di istituire la Camera e telefondando allo l’architettura costituzionale dell’Italia 0984/435261 o al post-fascista, fosse istituita 3383135861. Ha sede in l’Assemblea Costituente. Era il 24 Piazza del popolo a aprile del 1944. Il verbale di questa Macchia di Spezzano riunione non fu redatto, ma la Piccolo biblioteca conserva gli appunti scritti a mano dell’allora ministro. La biblioteca, inoltre, conserva antichi libri che raccontano l’altra storia della Calabria. Una storia che non molti conoscono e che ha influito notevolmente sui destini d’Italia. E’ consigliabile prenotare la visita e chiedere una guida che è offerta gratuitamente dall’Associazione che gestisce l’attività culturale. In circa un’ora il visitatore scoprirà un mondo sconosciuto, un’altra dimensione, sospesa fra la realtà e la fantasia.

21 eGuide � Vita, Cultura, Società

Una vita da brigante

Le truppe papali intercettano i briganti in una dipinto di Horace Vernet. In basso, la casa di Pietro Monaco a Serra Pedace

A CASALI del Manco è vissuto un brigante, Pietro Monaco, che è stato di sicuro un malvagio delinquente. Ha ucciso, ha rapito, ha ricattato. Eppure non fu sempre così. Da giovane partecipò con onore e coraggio alle battaglie di Garibaldi cui si unì quando il generale attraversò la Calabria, affascinato dalla sue promesse di giustizia sociale. Fu al suo ritorno a casa, a Serra Pedace, che si rese conto che quelle promesse non sarebbero potute essere mantenute. Fu coinvolto in una brutta storia di vendette, di offese di tradimenti. Uccise un compaesano e si diede alla macchia. Prima si unì con il brigante Palma, poi formò una propria banda brigantesca. Fecero scorribande, ruberie, erano temutissimi. La situazione peggiorò quando la moglie Maria uccise la sua amante Teresa. Pietro era una furia incontenibile. Si dedicò ai ai rapimenti. Quello che fece più scalpore fu consumato ad . Rapì 9 persone fra cui sacerdoti, nobili e un eroe di Sapri. Si scatenò una imponente caccia all’uomo. Fu ucciso in una imboscata, forse grazie a una “soffiata”, al vigilia di Natale del 1863. Anche la moglie Maria Oliverio si diede alla macchia. Divenne la prima brigantessa calabrese. Morì in carcere a Torino.

22 eGuide � Vita, Cultura, Società

Le chiese di Casali del Manco

SORPRENDENTEMENTE Casali del Manco possiede un numero di chiese cattoliche molto elevato. Abbiamo deciso di descrivervene solo alcune scegliendo fra quelle che meglio rappresentano l’identità di un popolo. Come è noto le chiese custodiscono spesso la natura più intima delle popolazioni. Le loro pulsioni, le loro paure, le loro speranze sono nei dipinti, nelle statue e perfino negli arredi e nei paramenti di una chiesa. Esse custodiscono anche tesori artistici di maestri della pittura, di scultori, di grandi artigiani quasi sempre sconosciuti alla cultura ufficiale solo perché hanno avuto la ventura di non essere nati e vissuti dove vissero i Papi o i re. Nelle opere gelosamente custoditi dalle chiese di Casali del Manco ci sono tante vite vissute, tante vite spese generosamente, tante opere donate senza alcun tornaconto e tante opere realizzate liberamente senza condizionamenti da artisti figli di un popolo orgoglioso di se stesso e fieri di vivere la loro vita fino in fondo in ambiente allo stesso tempo aspro e accogliente, ma in grado di esprimere una intensa umanità.

Santi Pietro e Paolo

SI trova in piazza Municipio a Pedace. Fu costruita nel secolo XVI e non è mai stata completata. L’interno è a 3 navate ed è ricco di stucchi con una bellissima cappella in stile barocco. Nella chiesa sono custoditi 2 splenditi dipinti attribuiti al pittore rendese Cristoforo Santanna. Molto belli anche un pulpito di legno e un organo a intaglio. Nella foto, in primo piano, l'imponente torre campanaria edificato a fianco della chiesa.

23 eGuide Chiesa dell’Addolorata

E’ situata a contrada Perito di Pedace sulla strada provinciale 219 al numero 24. E’ stata recentemente ristrutturata. Al suo interno si può ammirare una statua in legno della Madonna dell’Addolorata che i fedeli chiamano “la Pecorella”. L’edificio risale al secolo XVI ed è stato costruito dai frati Cappuccini. San Francesco alla Verna

E’ una piccola chiesa di alta montagna. E’ ubicata a Lorica di Pedace ed è circondata da alberi e da un fitto bosco. La impreziosisce un quadro semplice e intenso della Madonna posto dietro l’altare. Santa Maria Assunta

La chiesa si trova nella frazione Perito di Pedace. E’ a 3 navate. L’altare maggiore è in legno sapientemente intarsiato da maestranze locali. Sono anche in legno il coro e il pulpito che sono state datate intorno al 1700. La chiesa risale al 1600.

24 eGuide

Sant’Andrea Apostolo

È a Macchia di Spezzano Piccolo. Ha un’architettura interna molto originale e affreschi notevoli di Tancredi di Pietrafitta.

San Giovanni Battista

L'EDICOLA votiva è situata a Spezzano Piccolo al numero 10 di via Guido Rossa. E’ a forma di tempietto con colonne in marmo. Al suo interno è posizionata una statua del Santo. Edicole di questo tipo fiorino in Italia nel 1600 soprattutto nell’Italia settentrionale. E’ meta costante dei fedeli che vi depositano fiori sempre freschi.

Chiesa dell’Assunta

È nella centrale via Duomo a Spezzano Piccolo ed è la chiesa matrice. All’interno custodisce bellissimi dipinti e decori di Cristoforo Santanna e dipinti di olio su tavola di artisti meridionali. Bellissimi “la Cena”, “La Circoncisione”, “la Madonna del Rosario” e “S. Francesco di Paola”.

25 eGuide Madonna delle Grazie

È UNA chiesetta situata a Macchia di Spezzano Piccolo. Il dipinto della Vergine sull’altare vale la visita. San Donato Vescovo

È LA chiesa matrice di Serra Pedace ubicata al numero 1 di via delle Veneri. Risale al 1300 ed in stile romanico. L’interno è a 3 navate e il soffitto custodisce dipinti di Settimio Tancredi di Pietrafitta. Una delle caratteristiche che la rendono unica sono i 4 altari nella navata laterale destra. Sono dedicata a Santa Lucia, a san Francesco di Paola, alla Deposizione e alla Sacra Famiglia. Vi si può ammirare una grande tela di un autore ignoto raffigurante la visita dei Re Magi. Da non perdere un coro in legno realizzato a fine ‘800 dall’artista locale Giuseppe Leonetti.

Cappella Botte Donato

SI trova sul Monte Botte Donato a un’altitudine di 1900 metri. Fragile apparenza, ma forte tempra.

26 eGuide

Santa Maria del Soccorso

IN via Roma a Trenta troviamo il santuario di Santa Maria del Soccorso. La sua edificazione si fa risalire al 1500 ad opera del priore Francesco Notarianni dell’abbazia Florense di . L’interno è a 1 sola navata. E’ una chiesa semplice in stile gioachimita. Al suo interno sono custodite statue di legno raffiguranti San Pasquale e Santa Lucia.

Santa Maria Assunta

SORGE a Magli di Trenta ed è la chiesa matrice. E’ stata costruita agli inizi del 1600 con un’alto e robusto campanile dotato di un orologio. La chiesa ha 3 navate. In quella di destra c’è un battistero di pietra risalente al secolo XIX. Allo stesso periodo risalirebbero anche 2 splendidi dipinti, uno (la Veronica) di autore sconosciuto, l’altro (La Presentazione al tempio) attribuito al pittore Domenico Provieri.

27 eGuide

Santa Marina Vergine

LA splendida chiesa di Santa Marina Vergine si trova a Casole Bruzio. La sua facciata è la testimonianza di numerosi restauri effettuato in diversi stili che ne fanno un’opera unica. Essa, infatti, contiene tracce di stile romanico, barocco e neoclassico. La sua costruzione risalirebbe al secolo XIV, mentre i rifacimenti sono stati effettuato nel secolo XVIII e nel XIX secolo in pieno periodo fascista. L’interno è molto interessante con tele delle 14 stazioni della via Crucis, con un coro di legno e un organo a canne realizzato a fine 1600 dal napoletano Giuseppe De Donato.

28 eGuide � Itinerari a piedi

Il cammino dell’Abate

Gioacchino da Fiore Barack Obama

LE montagne di Casali del Manco sono le stesse che ispirarono il pensiero di Gioacchino da Fiore quando, dopo il suo pellegrinaggio in Terra Santa, volle ritirarsi nei boschi della Sila per cercare conferma alle sue teorie sulle Età della Storia. La vita dell’Abate è avvolta nel mistero e, ancora oggi, si tenta di capire se la sua profezia si avvererà. Ma se così fosse allora il luogo della Scelta, la Gerusalemme Celeste, sarebbero proprio le morbide spianate e le morbide vette silane. Il cammino che l’Abate fece verso Jure Vetere, una spianata ai piedi del monte Botte Donato, attraversò tutta la montagna di Casali del Manco. Fra gli alberi secolari, le sorgenti di fresca e pura acqua silana, il sole che si nascondeva fra i rami, l’Abate comprese quello che egli aveva immaginato fin dai tempi del suo pellegrinaggio a Gerusalemme: la terza Età stava per cominciare. Lui la definì dello Spirito Santo dopo quella di Dio e quella di Gesù. Si sarebbe finalmente avverato, secondo Gioacchino, quello che le Sacre Scritture avevano predetto. A breve il settimo sigillo dell’Apocalisse sarebbe stato rimosso e avrebbe portato sulla Terra la giustizia sociale e la Pace. Nel nuovo mondo immaginato da Gioacchino non c’era posto per la guerra, ma solo per la Contemplazione che avrebbe portato tutte le persona alla Salvezza.

29 eGuide

Oggi gli scritti di Gioacchino sono oggetto di studi approfonditi da parte di scienziati di tutto il mondo, ma per rendersi conto che qualcosa di magico e di misterioso pervade i luoghi dell’Abate, basta camminare, pur senza essere studiosi o scienziati, nei boschi di Casali del Manco. Gli stessi che percorse l’Abate. Si resterà avvolti dalle emozioni

semplicemente guardando gli alberi che guardò Gioacchino, percorrendo gli stessi sentieri, udendo le stesse voci del bosco che udì l’Abate nel suo viaggio verso Jure Vetere. Nessuno può dire quale sia esattamente il sentiero che percorse l’abate. Di sicuro egli salì per quei monti, attraversò quei boschi e l’incanto di quel viaggio si ripeterebbe per tutti coloro che anche per un breve tratto dovessero, responsabilmente, inoltrarsi in quei luoghi misteriosi e affascinanti che “aprono” la mente e rendono chiaro ciò che prima non lo era. Gioacchino lì capì che nelle sacre scritture c’era un messaggio d’amore da parte di Dio verso il suo Popolo. Un messaggio che se fosse ascoltato e applicato da coloro che oggi decidono i destini del mondo, la vita di ciascun essere umano cambierebbe radicalmente. Gioacchino profetizzava un popolo unito, compassionevole, amorevole, giusto e libero. Un messaggio condiviso, inaspettatamente, dall’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che nei suoi discorsi in campagna elettorale e, successivamente, in quello di insediamento del 2008, citò l’abate calabrese come un esempio da seguire. Obama si ripromise di farsi orientare nella guida della nazione più potente del mondo dalla filosofia professata nei testi gioachimiti: Giustizia sociale e Pace.

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Sentiero Pasquale Celestino

IL territorio di Casali del Manco è molto esteso e se i centri abitati custodiscono la storia di un popolo, il bosco custodisce segreti e misteri, ma anche bellezza e restituisce sensazioni di pace e di intimo appagamento. L’Ente Parco della Sila e il Centro Alpino Italiano (CAI) hanno realizzato una rete di sentieri per gli appassionati di trekking e per coloro che amano passeggiare in montagna. Il sentiero n°1 si snoda in una zona che abbraccia l’abitato di Lorica. Ad “Passo della Cornacchia”, di fronte aprire il alla sede dell’Ente Parco, segna percorso – l’inizio del percorso, mentre ben 4.120 “Crocifisso dei Grimoli” e “Torre dei m con Grimoli” indicano località di cinque passaggio fino a “Piano delle bracci bombe”, dove due crateri ben visibili secondari – testimoniano l’esplosione dovuta alla c’è un caduta di due bombe, durante la tabellone in Seconda Guerra Mondiale, nel bosco legno che chiamato “A ‘mpara ‘e Lorichella”, indica il momento di piana del sentiero, cui tracciato, i inequivocabilmente allude il punti di toponimo dialettale “A ‘mpara” (in particolare italiano “piana”). interesse A “Colla da’ Milogna”, numerose paesaggisti tane di tasso (“milogna” in dialetto co, storico, significa tasso) indicano la particolare naturalistico natura del terreno che rende meno e culturale arduo lo scavo, mentre “Lorichella” è toccati dal la località che segna la fine del sentiero, percorso, cui si arriva dopo un tratto eventuali in discesa. punti di approvvigionamento d’acqua, i numeri utili, i profili altimetrici, la difficoltà, il dislivello ed il tempo di percorrenza del percorso. Una volta inoltrati lungo il sentiero, attraversando le splendide faggete silane – carnevale di colori in autunno – fra i pini e nei punti più elevati del tracciato non ci stupiremo di incontrare gli scoiattoli neri, tipici della Sila, qualche falchetto ed altri esemplari della fauna tipica del Parco. Lungo il tracciato e in prossimità dei bivi sono posizionate tabelle segnavia e i nomi delle località che il sentiero tocca, nel suo scorrere come un fiume solcando la montagna, rievocano storie, ripropongono il dialetto locale e rimandano ad un immaginario popolato da animali. 31 eGuide

I Giganti di Fallistro

E’ UN percorso obbligato e sicuro per coloro i quali vogliono ammirare i grandi giganti gentili della Sila. Per raggiungere la foresta l’uscita è Croce di Magara sulla superstrada Paola-Crotone (SS 107). Basta seguire le indicazioni della Riserva e dopo aver costeggiato un ramo alto del fiume Neto, si raggiunge una stradina non asfaltata che porta ad un parcheggio. Lasciata l’automobile, una stradina sterrata conduce ai grandi pini. Percorrendola si arriva ad una Il commercio della neve fontana vicino Quando non c’era il frigorifero i a un’antica montanari custodivano la neve casa con una per poi venderla. Scavavano piccola torre. delle fosse abbastanza Si prosegue a profonde per conservare la sinistra dove si neve. La ricoprivano di frasche incontra un e chiedevano fossa con la terra. edificio più La neve si manteneva per molti recente dove mesi. Al bisogno era estratta troviamo dalle fosse. Tolte le frasche giganteschi veniva trasportata di notte nelle esemplari di botteghe di generi alimentari acero. Un che la vendevano sotto forma di piccolo salto ”scirubetta”, una granita con per scavalcare neve e vino cotto. un canale e si arriva al bosco monumentale. Gli enormi pini larici sono circa 50. Alcuni raggiungono i 2 metri di diametri e i 40 metri di altezza. Uno spettacolo incredibile. Da non perdere. Un ritorno al tempo delle foreste preistoriche che ricoprivano la Sila.

32 eGuide Il cammino di Pratopiano

PRATOPIANO è un luogo della memoria in cui si conserva il paesaggio dei casali. Ci sono due rifugi utilizzati principalmente come base scout. È sede di un museo che custodisce la memoria dell’antifascista Cesare Curcio e dei personaggi che hanno calpestato Pratopiano. Ci sono oggetti del mondo rurale e dei coltellai pedacesi del 1700 e 1800. È considerato parte del Museo anche l’ambiente esterno. La caratteristica principale di Pratopiano sono i 200 grandi alberi di castagno la cui età è testimoniata dalla loro circonferenza variabile dai 4 agli 8 metri; poi ci sono La base scout si trova le caselle in cui veniva in località Pratopiano a seccato il frutto del Pedace-Perito. Plus castagno per produrre i code [79FF+24 pistilli con una procedura Pedace-Perito, Casali di 40 giorni; lungo il del Manco, CS]. Per Cammino di Pratopiano visitarla o pernottare c’è una calcara per telefonare al numero produrre la calce utile per +39 348 370 4702 costruire le caselle. La quantità di castagne secche prodotte era enorme. Un’altra importante caratteristica di Pratopiano è la presenza di sorgenti d’acqua. Dalle “fontanelle” sgorga acqua purissima. Si incontrano lungo il sentiero. Bere un sorso di quell’acqua fresca è un grande ristoro e un vero privilegio. Pratopiano è anche un luogo dove sono passati tanti personaggi. Buoni e cattivi. Proprio sotto Pratopiano, vicino al fiume, fu ucciso il brigante Pietro Monaco e, a pochi metri dal rifugio, la brigantessa Ciccilla, sua moglie, bruciò la sua testa per non farla esporre al pubblico ludibrio. Il feroce brigante Nicola Rende che evase dal carcere

33 eGuide di Catanzaro e per festeggiare convocò a Pratopiano tutti i briganti dei casali vicini. Pratopiano fu, e lo è ancora, luogo di accoglienza, di ristoro, di riparo, di preghiera, di meditazione. Al tempo delle persecuzioni fasciste, nella primavera del 1943, vi trovò ospitalità Pietro Ingrao, antifascista ed esponente di spicco del Partito comunista italiano e futuro Presidente della Camera dei Deputati ai tempi del rapimento Moro. A due passi da Pratopiano, a Canale, visse gli ultimi anni della sua esistenza, fra preghiera e meditazione, nel marzo del 1202, l’abate Gioacchino da Fiore. Il grande Abate fu sepolto nella chiesa di San Martino di Giove in località Canale e qui restò per circa 25

La chiesetta di San Martino di Gioia a Canale si trova nel � territorio del Comune di Pietrafitta.

anni, in questo periodo fu meta di pellegrinaggi e incontri tra i seguaci dell’abate, poi la salma fu traslata a San Giovanni in Fiore. Secondo lo storico Domenico Martire l’edificio sacro fu fondato nel 700 dai monaci greci. Passò poi nelle mani dei Benedettini e, forse, anche dei Cistercensi. Nell’anno 1000 la chiesa di San Martino era retta dall’archimandrita Sant’Ilarione il quale, insieme ad altri 29 monaci, per sfuggire alle invasioni dei saraceni, partì alla volta di Chieti dove fondò nuovi casali. Nel 1198 ne presero possesso i Gioachimiti. La salma dell’Abate riposa nell’abbazia di San Giovanni in Fiore a lui dedicata. Infine, Pratopiano fu tra i luoghi che nel 1810 il re di Napoli, Gioacchino Murat, con lo scopo di cercare di arginare la povertà in quella zona, confiscò alla Chiesa dandone gli usi civici alle famiglie più disagiate.

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� Natura e Sport

Dove la Natura ha il dominio

LA Sila è un monumento della Storia e della Natura che va protetto e va amato, ma va anche vissuto. Deve essere profanato con responsabilità perché in Sila è la Natura che domina, non l’uomo. A volte Essa lascia fare, si lascia modificare, basta non esagerare. La Sila è stata una grande mamma fin dai tempi dei romani e ancora oggi essa distribuisce una immensa ricchezza solo a chi la rispetta. E’ un luogo magico dove hanno accesso illimitato solo i temerari dal cuore buono. Ad essi le foreste silane regalano per tutta la vita l’armonia e l’incanto del richiamo delle antiche selve. La Biosfera Unesco La Sila è stata dichiarata dall’Unesco riserva della biosfera (Man and biosfere - Mab). Una vasta zona della cosiddetta “Core” ricade nel Comune di Casali del Manco. E’ un importante riconoscimento che certifica a livello mondiale la straordinaria varietà di specie animali e di vegetazione che sono I Giganti di Fallistro presenti sull’altopiano silano e che vanno preservate in quanto rappresentano il miracolo della Vita sulla Terra. E’ incredibile la varietà di specie che esistono fra queste montagne al tempo stesso impenetrabili e accoglienti. Grandi e altissimi alberi secolari si alternano a boschi gentili di pini, larici, querce, castagni. Monti altissimi si lasciano raggiungere attraverso sentieri quasi pianeggianti, l’acqua sgorga da ogni parte, il suolo regala funghi di ogni genere e la vegetazione frutti di bosco di svariate qualità. Una splendida fauna popola i boschi. Il lupo, l’istrice, il picchio nero, il daino, il geco, l’allocco, il ghiro. E il bello è che tutto questo non crea disordine, ma tutto è armonioso. Qui la legge della Natura è pienamente rispettata.

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Sciare

Lorica - Ski area

Impianti di risalita Altitudine Skipass � � ⛷ 3 skilift 1877 1 cabinovia 30 euro ⇕ (giornaliero) 2 tapis roulant 1405

Ski Area Lorica tel. +39 0984 399 513

Pista Lunghezza km Risalita

Di rientro 3,2 Cabinovia

Valle Inferno 1 0,9 Skilift

Valle Inferno 2 0,9 Skilift

Cavalieri 1,2 Seggiovia

Campo scuola - Tapis roulant

Campo scuola Lico - Tapis roulant

Sci alpino 20 -

Sci di fondo 40 -

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❄ Scuola Italiana sci Botte Donato

Telefono segreteria +39 338 266 0310

� Noleggio sci e scarponi Maestro di sci ✅ Escursioni con ciaspole ✅ Escursioni ✅ Guida autorizzata

SULLE piste di Lorica (Valle dell’Inferno) si scia fino a primavera inoltrata. E’ possibile praticare quasi tutte le discipline legate alla neve sia per sciatori esperti, sia per principianti. La scuola sci annovera eccellenti maestri abilitati e l’offerta è adeguata alle esigenze di coloro che desiderano praticare questo sport. I corsi sono sia collettivi, sia individuali. Oltre a lezioni sugli sci tradizionali, sono previsti anche corsi di snowboard, E’ possibile anche organizzare delle escursioni nei boschi con le ciaspole. Sono le cosiddette “racchette della neve, uno strumento che permette di camminare agevolmente sulla neve anche quando è fresca. Si indossano direttamente sugli scarponi da trekking Sono delle bellissime escursioni in un ambiente completamente innevato e permettono di muoversi sul manto nevoso senza sprofondare e senza scivolare. La passeggiata è agevolata anche dagli bastoncini, simili a quelli usati per gli sci che servono ad aiutare nella spinta. L’escursione deve essere accompagnata da guide esperte. Per prenotarla si può provare a telefonare al parco Silavventura telefonando ad Antonio al numero +39 328 6849549.

37 eGuide � Eventi e manifestazioni Transumanze

Il disegno dell’edizione 2019 è di Massimiliano Veltri (colorista Marco Pagnotta)

L’EVENTO si tiene ogni anno dalla fine di luglio agli inizi di settembre. Interessa le località di Camigliatello Silano, San Giovanni in Fiore e Lorica.

Transumanze Sila festival, rappresenta mille cose. Sono così tanti eventi che è difficile elencarli tutti. Abbraccia quasi tutta la Sila grande. È cultura, storia, enogastronomia, passeggiate, sport, gare, musica, concerti, trekking, ambiente, degustazioni. È l’orgoglio dell’appartenenza di un popolo alla propria terra. Il sito da tenere d’occhio è https:// www.transumanzesilafestival.it/. Da non perdere.

38 eGuide

Enogastronomia

MANGIARE in Sila è francamente una bella esperienza. Una delle cose migliori che può capitare nella vita. Ovviamente dovete scegliere il posto giusto o capitare nel posto giusto. Non è una cosa complicata. Si mangia abbastanza bene dappertutto. E se poi vi capita uno street food che prepara saporitissimi panini con salsiccia da innaffiare con una birra fresca, non lasciatevelo sfuggire. Non ve ne pentirete. Al ristorante o in agriturismo pretendete cibo locale. In Sila nascono funghi e si allevano maiali, mucche, capre, polli, galline, quaglie, trote. In Sila sono coltivate le migliori patate d’Europa, grazie al clima perfetto per questo tipo di tubero. Pretendete quelle a pasta gialla e fatevele cucinare ‘mpacchjuse con peperoni. Hanno un sapore divino. In questo modo non le assaggerete in nessuna altra parte del mondo. Ricordate, inoltre, di assaggiare le bruschette con cipolline fresche o rape, le frittelle con prodotti Il di stagione e soprattutto morsello silano è la frittata con le uova di una pagnotta di pane quaglia. Il primo fatto in casa, ripiena di piatto fatevelo verdure di stagione cotte. servire con Era il cibo che i contadini pasta fatta in casa portavano con sé nei campi e, se è possibile, e che mangiavano a fatevelo cucinare mezzogiorno esatto. col sugo rosa. Un Fate lo stesso. secondo piatto squisito potrebbe essere una salsiccia casereccia ben arrostita presentata insieme a patate fritte o funghi o verdura cotta. Concludete con frutti di bosco o dolce (magari crostata della nonna). E non dimenticate di bere la fresca acqua della Sila. Col vino andateci piano.

39 eGuide

N - O - T - E

Bibliografia: Enciclopedia dei Comuni della Calabria (Il Quotidiano della Calabria); Ciccilla, storia della brigantessa Maria Oliverio di Peppino Curcio (Pellegrini Editore); La Grande Sila (Gal Sila editore); Prodotti, piatti tipici e ricette (Gal Sila editore); Prime fondazioni forensi di Valeria De Fraja (academia.edu); L’albero dell’elezioni di Matthias Riedl (academia.edu); Sila Atlantis di Domenico Canino (raccontino di fanta-archeologia): Sui sigilli magici di Gioacchino da Fiore di Luca Valentini (academia.edu); L’Ape furibonda di Claudio Cavaliere, Romano Pitaro, Bruno Gemelli (Rubbettino 2018). Referenze iconografiche: Archivio Calabria Vigorosa, archivio Peppino Curcio (per gentile concessione), archivio Spot Channel (artista Massimiliano Veltri, colorista, Marco Pagnottta, per gentile concessione), archivio Ferrovie della Calabria, archivio Unsplash (pubblic domain), archivi Wikipedia Commons (licenza[CC BY-SA 4.0 (https:// creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)]; archivio fotografico di Bruno Gemelli, per gentile concessione. La foto di copertina è di Francesco Bevilacqua per gentile concessione. Video: il filmato in copertina è di Enrico Aceto, i clip di pagina 19 sono tratti da filmati dell’Associazione Ferrovie in Calabria (per gentile concessione), l'animazione di pagina 36 è tratta dal sito wikihow.it.

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40 Casali del Manco

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