Territorio Territorio Il Fatto La scuola Intervista Una questione di La “Primavera” di Il Palio Antonio punti di vista del Circeo Interessanti saggi dei ragazzi Caponnetto di C.S. Zanni di A. Petti di E. Dantes di Al. Cr. a pag. 3 a pag. 5 a pag. 7 pag. 8-9 a pag. 11 ENTRO TORICO C S BIMESTRALE GRATUITO - ANNO 5 N. 23 - MARZO-APRILE 2007 ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL CENTRO STORICO” SAN FELICE CIRCEO

di ALESSANDRO CRESTI VUOTI DI MEMORIA Instauratio facienda È stato il “Parroco” della Chiesa del Centro Storico ab imis fundamentis Don Giacinto Tacconi Il rinnovamento si deve Orfano di entrambi i genitori a soli sei anni, tanta povertà e poi il

e l fare dalle più profonde sacerdozio ed il lungo ministero pastorale a San Felice Circeo a i r

o Lo ricorda il nipote Eugenio Saputo t fondamenta i

d E idea mi era venuta già da tempo, cir- ca due anni fa, prima indefinita poi uando il direttore di questo giornale mi ha L’sempre più precisa e chiara: solo una chiesto un ricordo di Zio Don Giacinto, sono sana e corretta collaborazione tra le varie forze d’opposi- Qentrato in crisi. E’ difficile per me scrivere di zione all’attuale maggioranza nell’amministrazione di San Lui, senza rischiare la retorica, l’enfasi, con il rischio Felice avrebbe potuto finalmente aprire la strada più giu- di fare un ritratto edulcorato. sta da seguire per un recupero ed uno sviluppo del terri- E poi sono più che convinto che Don Giacinto non torio. Al solo accenno, però, le reazioni iniziali sono state avrebbe gradito panegirici. Nelle poche righe che ci ha veementi, contrarie e diffidenti, raramente ho raccolto con- lasciato scritto, questo ci chiedeva (funerali sempli- sensi. Senza ricordare attacchi durissimi e velenosi, che an- cora oggi mi pesano, dico solamente che incontravo dis- cissimi, senza discorsi). sensi, bocciature e, nella migliore delle ipotesi scetticismo Di fronte alle insistenze di Alessandro Cresti e dopo e noncuranza. aver letto nel penultimo numero di questo giornale l’ar- E’ vero che molti sanfeliciani si cullano nello “statu quo” ticolo di P. Domenico Acquaro, fondatore del Villaggio e non amano ipotizzare cambiamenti né tanto meno solle- della Mercede e fraterno Amico di Don Giacinto, mi so- citarli o sostenerli, ma è pur vero che, anche se non ci si no seduto davanti alla tastiera ed ho scritto di getto vuol far caso, il degrado è sotto gli occhi di tutti. Degrado quanto segue. Chiedo umilmente scusa a chi avesse non solo urbanistico, ma anche sociale, politico, morale e una visione diversa di Don Giacinto o non condivides- culturale. se quello che vado a scrivere. I continui messaggi di sensibilizzazione alle problematiche Era nato a il 6 agosto 1924 da Eugenio Tac- del nostro Paese, attraverso il giornale “Centro Storico”, coni ed Assunta Grasso. hanno sempre ottenuto consensi limitati e di breve durata. Aveva solo quattro anni quando il padre, trentenne, Fuochi di paglia si accendevano attorno a questo o quel- moriva in un Ospedale romano a causa della tuberco- l’argomento, ma tutto tendeva a rientrare senza lasciare losi contratta durante la prima guerra mondiale. La fa- traccia. Il sospetto, poi, a volte pensato altre invece di- chiarato, che io inseguissi incarichi e gratificazioni di ogni miglia era talmente povera che la mamma Assunta non 1985 - Don Giacinto Tacconi genere, mi ha sempre accompagnato soprattutto negli ul- ebbe la possibilità di andare al funerale del marito che timi tempi. Questa mentalità così radicata a San felice Cir- fu sepolto in una anonima tomba al Verano. Due anni minario di dove conobbe molti ragazzi sanfeli- ceo, per cui nessuno fa niente per niente, vede tutti impe- dopo anche la madre moriva per la stessa malattia. ciani che in quel periodo frequentavano lo stesso Se- gnati esclusivamente a scoprire l’arcano mistero: “chisse Rimase solo con la sorella di quattro anni. Furono ac- minario (tra i tanti il compianto Avv. Peppino Palombi). che ué? Certe chisse tè l’intenziona de fà iù sindache …”. colti dalla zia materna (zia Memma sposata con zio Dopo aver terminato il ginnasio, fu accolto nel Ponti- Si è financo arrivati a sostenere che, approfittando di al- Peppino, il calzolaio) che non aveva avuto figli. ficio Collegio Leoniano di Anagni per completare gli cune informazioni, mi fossi appropriato di un appartamen- L’infanzia fu durissima, tanta la povertà. Per l’interes- studi liceali, filosofici e teologici, interrotti per circa di- to a Borgo Montenero di proprietà prima dell’O.N.C. e ora samento di un fratello del padre (zio Gigio), scapolo ciotto mesi a causa della guerra. della Regione . impenitente, impiegato al Catasto di Roma, a sette an- Il 31 luglio 1948, non ancora ventiquattrenne, fu or- E’ evidente che in queste condizione c’erano tutte le pre- ni fu accolto nell’Orfanotrofio San Michele di Roma. dinato Sacerdote dal Vescovo di Anagni Mons. Pia- messe per un abbandono del “campo di battaglia” drasti- Tanto soffrì per la perdita dei genitori e per la lonta- centini. co ed irreversibile. Non nego di aver avuto momenti di gran- nanza dalla sorellina. Dal 1949 al 1951 fu Assistente Diocesano delle ACLI de sconforto, senso di solitudine, forte delusione e rim- Rimase a Roma sei anni ricevendo saltuariamente la vi- pianto per il tanto tempo dedicato alle questioni del mio e dei Comitati Civici e Vice Parroco a , do- Paese. Per fortuna, però, il saltuario incoraggiamento ora sita domenicale dello zio Gigio. ve gli anziani a distanza di quasi sessantanni ancora di questo ora di quello, mi hanno permesso di farmi stra- In queste occasioni, trascorreva il pomeriggio in una lo ricordano con affetto e simpatia. Da Roccagorga, da tra le maglie intricate di rovi e stanco, pieno di ferite, fraschetta di Trastevere insieme alla comitiva dello zio roccaforte rossa (vedi i moti del 1913) una domenica ma ancora con un residuo di fiducia sono caparbiamente Gigio a cui spesso si univa anche il poeta Trilussa. Il del 1950 (Anno Santo), a notte fonda, partì con cin- approdato al 4 marzo scorso. San Michele era un orfanotrofio statale. Ed allora gran- quanta uomini iscritti al PCI ed alla CGIL per Roma. Questa data era quella scelta per una pubblica conferma di sfilate in Piazza Venezia, ai Fori Imperiali, sul lun- Alle nove sarebbero stati ricevuti in udienza privata da della mia idea, che intanto aveva ottenuto la partecipazio- gomare di Ostia - con moschetti di legno in spalla. Papa Pio XII. ne e la condivisione oltre che del Direttivo dell’Associazio- Durante questi anni sentì la chiamata al sacerdozio. Si raccomandò. Andiamo dal Papa, indossate il vesti- ne “Centro Storico”, divenutone convinto sostenitore, an- Nell’ottobre del 1937, nello stesso giorno e alla stes- to buono! Arrivati in Piazza San Pietro, ormai giorno, sa ora in cui a San Felice Circeo si tenevano i funerali continua a pag. 6 dell’Arciprete Don Gaspare d’Antrassi, entrava nel Se- continua a pag.2

Editore: Associazione culturale “Il centro storico” di San Felice Circeo (LT). Corso Vittorio Emanuele, 23. Tel. 333 1904459, fax 06 51985217. E-mail: [email protected] - Reg. Trib. di Latina n. 796 del 12/09/2003 - Direttore responsabile: Gloria Gabrielli - Direttore editoriale: Alessandro Cresti . Redazione Carlo Gallone, Stefano Pagliaroli, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Alessia Bravo - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 2 Vuoti di memoria segue dalla pag. 1 gnò perché i ragazzi di San Felice avessero una scuo- la media senza dover affrontare a 11-12 anni un viag- Don Giacinto Tacconi gio in pullman tutti i giorni verso o Terraci- na. Dal 1960, anno di istituzione, insegnò Religione si accorse che il gruppo aveva indossato sì gli abiti nella Scuola Media, ma soprattutto fu punto di riferi- buoni, ma certamente inopportuni per una udienza mento dei Presidi e degli Insegnanti che si sono suc- pontificia privata. Giacche e pantaloni con le toppe, ceduti per far comprendere le problematiche, a volte ciocie ai piedi etc. difficili, dei ragazzi e delle loro famiglie. Raccontava che l’incontro fu molto commovente. I cin- Grazie all’aiuto del Commendatore Italo Gemini e del quanta rocchigiani, erano andati dal Papa per ricon- Presidente Giulio Andreotti ricostruì la Chiesa Parroc- segnare le tessere del PCI e della CGIL. Il Papa era chiale del Centro Storico. commosso. Ed arrivò alle lacrime quando il più anzia- Aveva una grande passione, forse eccessiva per un no del gruppo gli riferì che “il Federale Comunista ci prete di oggi, ma non per un prete che aveva vissuto ha detto che Tu hai voluto la guerra”. il fascismo, la guerra, e soprattutto il 1948 (lavoran- L’incontro doveva rimanere riservato. Ma uscendo dal do intensamente con i Comitati Civici): la politica. Palazzo Apostolico, in Piazza San Pietro era in vendi- ta un’edizione straordinaria dell’Osservatore Romano con una grande fotografia dell’incontro stesso. Lo spazio della memoria Alle successive elezioni Amministrative di Roccagor- ga, la Democrazia Cristiana, unica volta nella storia di Per la serie “vuoti di memoria” – i personaggi le- quel Centro Lepino, vinse le elezioni. gati a San Felice Circeo” - in questo numero par- Dopo un breve periodo trascorso a Priverno il Vesco- liamo di Don Giacinto, parroco di San Felice Circeo vo di , Priverno e Sezze, Mons. Emilio Piz- 1963 - Don Giacinto con il Card. Agostino Bea dal 1954 al 1990, attraverso il ricordo del nipote zoni, lo nominava Parroco a San Felice Circeo, dopo Eugenio Saputo. Questo sacerdote, ancora vivo che la comunità aveva vissuto un periodo di tensioni re il Cappellano nella Chiesa dell’Immacolata di San Fe- nella memoria dei sanfeliciani e dei turisti, ha vis- e divisioni. Non aveva ancora trent’anni. lice ed a collaborare quotidianamente con Don Gia- suto la trasformazione del Circeo da paese agricolo Iniziò il ministero pastorale a San Felice in una torri- cinto. ad importante centro turistico, contribuendo con il da domenica d’estate (11 luglio 1954). Mensilmente ospitava un santo sacerdote, definito l’a- suo ministero pastoral,e ma anche con il suo in- Sapeva bene che il lavoro che lo aspettava non era fa- postolo del Lazio, purtroppo dimenticato (in questo il teressamento politico, perché la politica era una cile. tempo è veramente ingiusto), il gesuita Padre Gu- sua grande passione, alla formazione di diverse Aveva dalla sua, però, una giusta dose di semplicità glielmo Como, che riuniva gli uomini di San Felice e generazioni. ed umiltà ed un grande disarmante sorriso. celebrava la messa per loro dopo averli confessati e Un sorriso che dava l’idea della gioia di vivere, Lui, che preparati. aveva vissuto un’infanzia senza l’affetto dei genitori, Non fu mai un prete in carriera. Ricoprì per 10 anni l’incarico di presidente della Com- lontano dalla sorellina, infanzia dura, dolorosa, nella E le conferenze e riunioni che teneva giornalmente missione interdiocesana per la Pastorale del Turismo povertà. erano anche scuola per preparare le nuove genera- – settore mare (da Civitavecchia a ) presso

Ripeteva spesso: il Signore aveva chiamato a sé un zioni ad amministrare San Felice Circeo, senza la ne- la Conferenza Episcopale Laziale e per otto anni fu Vi- suo Servo fedele (Don Gaspare, che tutti a San Feli- cessità di chiamare il romano di turno a regger le sor- cario della Forania di Sabaudia, intendendo tali cari- ce chiamavano Z’ pret) e, ti del paese. Ma sicura- “ che come servizio che purtroppo lo distraevano dalla nello stesso momento face- mente in questo non fu Don Giacinto nacque a Priverno il 6 ago- cura della sua Parrocchia. va sbocciare la vocazione in ascoltato abbastanza. un ragazzo di tredici anni sto 1924, perse il padre a quattro anni e Quando un Vescovo, in cambio dell’interessamento “due anni dopo anche la madre Fu amico di Don Janos per la vendita di un suo immobile (che poi si rivelò che un giorno lo avrebbe Asztolas, prete ungherese non suo) ai Padri Mercedari, gli offrì la nomina a ve- sostituito nello stesso mini- condannato a morte dai scovo, tagliò corto e non volle più incontrarlo (ripe- stero e nello stesso luogo. comunisti in quanto accusato insieme al Presidente

teva: “la simonia è un grave peccato”). Visse la trasformazione di San Felice da paese agri- dell’Azione Cattolica della sua parrocchia di aver uc- colo ad importante centro turistico. ciso fuori la sua Chiesa Parrocchiale un poliziotto. Don Iniziò un lavoro sottovoce, ma intenso, per riappaci- Janos fu liberato dagli insorti a Budapest mezz’ora pri- dopo un’infa“ nzia durissima per la gran- ficare la Comunità Parrocchiale. Fu sempre vicino alla ma dell’esecuzione e per un destino strano finì a fa- de povertà, nel 1937 entrò nel Semina- gente, soprattutto a chi aveva più bisogno. Si impe- “rio di Sezze

Chiese al Maestro Battista Antero Vaj, che a San Fe- lice chiamavano il Maestro Alì (Alì era il nome del- l’inseparabile cagnolino di Vaj), uomo di grande sem- plicità ma di grandissima cultura, ateo convinto e di- chiarato, di partecipare alla trasmissione televisiva “La Fiera dei sogni” condotta da Mike Buongiorno, per devolvere l’eventuale vincita (un milione e mez- zo di lire nel 1963) all’acquisto di un organo per la Chiesa Parrocchiale. Vaj andò, vinse l’organo e ritro- vò la fede! Vaj raccontava orgoglioso che trascorse una notte in- 1958 - Gita a Pompei sonne per cercare di ricordare a più di ottant’anni l’A- ve Maria ed il Padre nostro che la mamma gli aveva insegnato da bambino e che lui non aveva più recita- to dall’età di quattordici anni (l’organo vinto da Vaj fu spostato successivamente nella Chiesa dell’Immaco- lata dopo che l’Amministrazione Provinciale di Latina, grazie all’interessamento di Pasqualino Matacchioni ne donò uno più moderno). Fu nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Re- pubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Per- 1974 - Don Giacinto con tini su proposta del Presidente del Consiglio Craxi. Si il Vescovo di Latina, Mons. Compagna continua a pag. 7 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 3 Territorio

di Carlo Saverio Zanni

Passato, presente e futuro di San Felice Circeo Una questione di punti di vista Ritroviamo l’orgoglio di essere sanfeliciani

a questione sta nel punto di vista. Dipende da co- tutto scorra, inesorabile, verso la fine civile, cultura- me i nostri occhi vedono questo nostro paese. E’ co- le, economica, sociale, ambientale e politica di San Fe- Lme per le persone: possiamo vederle con gli occhi lice. dell’innamorato e desiderare il loro bene, o con quelli del- Prendete posizione, mettetevi in gioco, partecipate al- l’indifferenza e rimanere insensibili a tutto ciò che accade la vita sociale e politica di San Felice. Fatelo secondo loro. le vostre possibilità, aspirazioni, motivazioni, ma fate- mente, coscientemente o meno, allo scempio di questo pae- Così la visione del passato, presente e futuro di San Felice lo perché solo impegnandosi si può cambiare il corso degli

se, del territorio che lo comprende, di quel senso di comu- Circeo può dipen- eventi, perché lamentarsi non smuove nean- dere da una di che una foglia secca! Chi è abituato a fare il nità che era, una volta, molto forte e sentito. la visione del passato, presente e futu- Possiamo invertire questa tendenza negativa e riportare San queste due forze. “ proprio comodo rimane indifferente alle no- Può prevalere la ro di San Felice Circeo può dipendere stre domestiche lamentele, ai nostri discor- Felice ai fasti di un tempo. Che ne pensate, ad esempio, di “dalla forza dell’indifferenza o da quella del- forza dell’indiffe- si da bar, alle nostre chiacchiere. Probabil- un mare di nuovo pulito, delle belle spiagge alla portata di renza o quella l’amore mente ne riderà con grande soddisfazione. tutti, delle piste ciclabili, di un’agricoltura locale biologica e dell’amore. Se No, non possiamo e non dobbiamo più per- con prodotti a marchio DOP, di un centro di pronto soccor- vince la prima, e a metterlo perché San Felice Circeo non è ter- so e di un’ambulanza nostra, di un porto finalmente attrez- ben guardare sembrerebbe che fino ad oggi sia andata più ra di nessuno ma di tutta la sua comunità, di tutti i sanfeli- zato, del centro storico riportato agli antichi splendori, di un o meno così, in pochi avranno a cuore le sorti di questo pae- ciani natii o adottati come il sottoscritto; perché dobbiamo servizio idrico integrato pubblico ed efficiente, delle forze se e della sua gente, prevarrà l’indifferenza, l’egoismo, lo voler bene a San Felice Circeo e dimostrarlo nel concreto. sfruttamento indiscriminato delle risorse, la maleducazione A questo proposito, voglio riportarvi l’esperienza illuminata dell’ordine e dell’amministrazione comunale che hanno il ed il degrado. Altrimenti, chi vuole bene a San Felice ne avrà dei territori e delle popolazioni dell’Altopiano di Asiago, un pieno controllo del territorio per ripristinare così la legalità, cura, si adopererà perché tutto funzioni per il meglio, per- territorio di montagna costituito da 7 comuni posti a circa di iniziative culturali di livello ed estese per tutto l’anno, di ché ci sia spirito di comunità e sarà pronta ad intervenire 1000 m s.l.m. al confine tra il Trentino ed il Veneto. E’ il un cinema, di un futuro sereno per i nostri giovani? contro chi maltratterà questo tesoro. paradiso dello sci di fondo che, come è noto, comporta un Niente di particolarmente difficile da realizzare. Ci sono fon- La mia testa ed il mio cuore sono per San Felice Circeo; il impatto ambientale notevolmente più basso rispetto a quel- di regionali e comunitari disponibili, c’è l’esperienza di tan- sentimento che provo per questa terra è forte e determina- lo da discesa. Ma è anche un luogo ricco di cultura e di sto- te altre località che da molti anni hanno avviato percorsi di to sebbene messo a dura prova, nel corso di tutti questi an- ria (i racconti di Mario Rigoni Stern, la Grande Guerra, le an- questo tipo con evidente successo, abbiamo le capacità e ni, da quella maggioranza che ha creduto di poter disporre tiche popolazioni cimbre). le competenze necessarie, godiamo di risorse di grande pre- di questo immenso patrimonio di bellezza per bisogni per- Lo spirito di comunità è stato ed è talmente forte, il concetto sonalistici e mai per il bene della collettività, causandone for- di solidarietà e di proprietà collettiva così radicati, che il 90 gio ed anche uniche nel loro genere. Dobbiamo solo ritro- te degrado. Non si tratta di esagerazioni, né tanto meno di % del territorio non appartiene al demanio ma direttamen- vare l’orgoglio di essere sanfeliciani e la consapevolezza che pessimismo. E’ la realtà dei fatti documentata dalla storia, te alla popolazione che ne ha acquisito il diritto nel corso quello che abbiamo è di notevole valore e non può essere dalle ricerche e dagli studi effettuati sul territorio, dal ve- dei secoli. Questo diritto si esprime, ancora oggi, attraver- lasciato in mano all’ingordigia di pochi. ■ dere com’è San Felice Circeo oggi ripensandolo a un de- so usi divenuti legge quali il legnatico o la proprietà collet- cennio fa o poco più. “ tiva delle malghe. Faccio appello, allora, ai vostri chiudete gli occhi e ricordate, sognate … Si sono comprati la terra su sentimenti verso questo paese, al- com’era bello San Felice Circeo! cui vivono e l’hanno messa SSOOMMMMAARRIIOO la vostra memoria ed ai vostri ri- “ a disposizione dell’intera Editoriale Instauratio facienda ab imis cordi. Vi invito a ripensare, maga- comunità dell’Altopiano (e ri insieme ai vostri amici o alla vostra famiglia, com’era San dei turisti), adottando nel tempo una valida politica di con- fundamentis Felice Circeo a quel tempo, com’erano i sanfeliciani e i vil- servazione e valorizzazione. Oggi possono godere di un ter- Vuoti di memoria Don Giacinto Tacconi 1 leggianti, cosa facevate per trascorrere le vostre giornate di ritorio affascinante, pressoché intatto e di grande richiamo lavoro e di non-lavoro, quali erano le vostre emozioni di al- turistico. E di una florida economia. Territorio Un questione di punti di vista 3 lora. Chiudete gli occhi e ricordate, sognate...com’era bello Questo trova dei punti in con la nostra storia ma una San Felice Circeo!! grande e de- Archeologia Ma poi ritornate al presente, riaprite cisiva diffe- fantastica Un ponte sul Circeo 4 gli occhi e guardate questo paese co- renza. Negli Territorio La “Primavera” m’è adesso, guardate e giudicate. anni ‘50, in- Confrontatelo con i vostri freschi ri- fatti, San Feli- di San Felice Circeo 5 cordi, e se in voi prevarrà la malinco- ce aveva na- nia, il dispiacere o perché no la rab- tura, paesag- Lettere Lettere al Direttore 6 bia, non restate fermi a guardare che gio, cultura, storia e sape- Il fatto Il Palio del Circeo 7 va regalare bellezza, Scuola Interessanti saggi emozioni e ri- cordi sempre dei ragazzi 8-9 piacevoli. E Cultura Il Tempio arcaico avrebbe po- tuto, con at- di Monticchio 10 tenzione e lungimiranza, valorizzare e conservare questo patrimonio nel Intervista Antonio Caponnetto 11 tempo. Musica Voglio diventare un Ma non è andata proprio così, anzi. Non a caso i giornali hanno raccon- insegnante di organetto 12 tato l’evoluzione urbanistica di San Felice definendola il “sacco del Cir- Intrattenimento Personaggi – Oroscopo 13 ceo”. La verità è che la gente san- feliciana non ha quasi mai avuto la Sport Calcio 14 capacità di comprendere che il pro- prio passato era anche il futuro; con- Tempo libero Cucina – Film tribuendo, direttamente o indiretta- Ora legale – Poesia 15 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 4 Archeologia fantastica

di Stefano Pagliaroli L’idea di un progetto naufragata cento anni fa Un ponte sul Circeo Il parere di Sly Foureyes*

Egregio Presidente, signori Commissari, Le sono e Vi giose. Ecco, mi piace di riportare qui le parole assen- sono grato per l’invito al Congresso e mi fa piacere di nate scritte oggi da una celebre plume pontina sulla vedere che sia stata recuperata l’idea di un progetto prima pagina di un quotidiano importante, che tutti do- naufragata, in circostanze ancora tutte da chiarire, il vreste conoscere: «Il ponte è la più bella idea conce- 1° febbraio di cento anni fa. Come tutti sapete, fu pita dalle menti pontine dopo il rifacimento dell’Ap- quella una serata tanto attesa, quanto funestata da un pia, per opera ed interessamento di Pio XVI3, e la bo- temporale spaventoso. Fulmini di gittata così serpen- nifica delle Paludi, grazie alla lungimirante tenacia di tina, non se n’era mai veduti da queste parti in pre- Silvio4 Mussolini». Non ha tardato a fargli eco, dalle cedenza. L’ultimo non lasciò il tempo all’allora Presi- colonne di un giornale rivale, un’altra plume, ancora dente, dopo le parole di saluto, di introdurre i lavori più nota nelle Paludi, quella di Adam Spauracchi: del Congresso: colpì il tetto e la volta a crociera del- «Questo ponte è la somma degli indizi e, vorrei dire, la sala, svelse e scaraventò sulle vetrate d’alabastro, la prova, a mio giudizio, finale, illustrata con la forza come fosse un dado da gioco, il concio squadrato che dell’evidenza architettonica, che Omero colpì nel se- ne garantiva la sospensione, scaricandosi indi sul ta- gno visitando anni fa il Circeo e prendendo preziosi volo e incenerendo gli originali in copia unica delle re- appunti per il suo poema inedito denominato l’Argo- lazioni tecniche e scientifiche, rimbalzando sul buffet nauta5». Non è mancata l’approvazione dei più anti- e quindi sul pavimento e poi giù – anda1! – dile- chi Comuni pedemontani, il cui portavoce ha rilascia- guandosi entro le fondamenta e i dentelloni2 di pie- to la seguente dichiarazione, diffusa tempestivamen- tra sotterranei della Torre dei Templari. I commissari, te da una rete televisiva locale, che mi sentirei di sot- gli inviati della stampa, insomma tutti furono salvi mi- toscrivere: «Salutiamo con favore il ripristino della via- racolosamente. L’assemblea fu sciolta con l’arrivederci bilità sul ponte. Ma ora spetterà alla sensibilità e al- a data e luogo da stabilirsi. l’intelligenza dei nostri Amministratori di saper crea- Certo, signor Presidente, signori Commissari, questo re le condizioni politiche, psicologiche e morali, so- Svincolo Sabaudia invito a prendere per primo la parola mi conferisce un prattutto sotto il profilo della compatibilità antropica duplice onore, un triplice gaudio, una quadruplice re- e licantropica, di una stabile convivenza civile, realiz- sponsabilità: ma sono fatti ben noti a tutti i presenti zando al più presto svincoli e diverticoli6 che giunga- sua clemente assistenza. Ma le volte restaurate di que- e mi sia pertanto lecito, in questa circostanza, di pas- no fino a noi: soprattutto per il periodo estivo e di lu- sta sala gotica, restituita al suo fastigio, i mosaici d’a- sare oltre. Mi preme soltanto di avvertire che l’idea di na piena, s’intende». labastro nelle ogive delle finestre stavolta sapranno un ponte sospeso, che partendo dalla collinetta del Per quanto mi concerne, signor Presidente, signori resistere alla violenza cieca delle intemperie. Un mo- tempio di Anxur a Terracina fugga esile e leggero e Commissari, il mio parere non può che essere e rive- naco cisterciense della fine del Duecento, il cui ma- vada a congiungersi laggiù alle acque lacustri e tra- larsi quello di uno scienziato, né alcuno potrà ora at- noscritto, che mi accingo a pubblicare, mi è stato pos- sparenti di Sabaudia scavalcando il Circeo (si veda in tendere da me un’opinione che non sia e non resti sibile recuperare nel negozio di un antiquario roma- allegato le foto – da me scattate il 28 gennaio 2007 quella di uno studioso vigile ma appartato. Colgo per- no, in un suo trattatello intitolato De nocturnis illu- – dei siti dove presumibilmente s’innalzeranno, su tanto l’occasione per proporre una minima aggiunta a sionibus, definiva in questo modo il fulmine con il suo precedenti sostruzioni, le due estremità), quest’idea, questo progetto, che si rivela sulla carta ben altrimenti latino medievale: «Fulmen est fax de celo, ceca con- dicevo, svela la straordinaria sensibilità paesaggisti- solido. Mi riferisco alla migrazione sul nostro litorale ca dei politici e dei giornalisti che trascorrono le va- dall’isola di Ponza dell’Arenarius paleariformis7. La tumacia predita. Unde oriatur obscurum: at inextin- canze sull’isola già di Circe, che dal mirabile equilibrio transumanza, come tutti sapete, di questo minuscolo guibilis est ad tangendumque culmina ecclesiarum sto- del ponte, che la sovrasterà a duecento metri di al- abitatore delle zone sabbiose e palustri, che si nutre lide ferox. Dominus illud avertat ab altaribus, preser- tezza, non verrà disturbata. Non conosco e non trovo di pagliuzze fradice e licheni essiccati, è imminente. tim inter missam celebrandam [Il fulmine è un fiacco- nella storia locale altra impresa così geniale e illumi- La mia proposta è la seguente: allestire grandi ritor- la dal cielo, dotata di cieca ostinazione. È oscuro do- nata dopo i tempi di Appio Claudio. te di canapa, del diametro al massimo di un metro, che ve abbia origine: ma è inestinguibile e stolidamente Alcuni giornalisti hanno giustamente osservato che il da Ponza si protendano ad angolo retto fino ad an- feroce nel colpire i tetti delle chiese. Il Signore lo ten- ponte non sarebbe soltanto utile, ma necessario per nodarsi al ponte sospeso sul Circeo: sarà davvero il ga lontano dagli altari, soprattutto durante la messa]». ragioni sociali, morali, economiche, politiche e reli- più comodo sentiero per quella miriade di bionde, ra- Ho voluto rievocare questo aneddoto8 soltanto per ri- pide e filiformi zampi- badire che oggi possiamo lavorare più tranquilli, cia- ne. Eccovi laggiù! Mi scuno con il suo compito, alla costruzione di questo pare già di vedervi ad- ponte. Numerosi parafulmini, grandi come ombrello- densate e trepide, sul- ni, proteggono il Circeo e non v’è ragione, credo, di le chiare spiagge del- continuare a preoccuparsi. Grazie. ■ l’isola, creaturine me- ravigliose, donate dal 1 Si tratta della ben nota esortazione in lingua spa- cielo all’occhio curioso e al cannocchiale in- gnola, ma ignoro per quale ragione il prof. Sly Fou- reyes l’abbia adoperata in questa circostanza. trepido dell’entomolo- 2 go! Mi è stato riferito Intendi: «piloni». 3 che siete già pronte a S’intenda però: «Pio VI». sbarcare da noi. Ma 4 È ovviamente un lapsus per «Benito». quale città sceglierete 5 Intendi: «Odissea». quest’anno? 6 Anche qui deve trattarsi di una svista del prof. Sly Signor Presidente, si- Foureyes: il ponte era stato soltanto progettato e gnori Commissari, cre- non messo in opera all’inizio del Novecento; assur- do di aver esposto a do pertanto pensare a ‘svincoli’ o ‘diverticoli’ che sufficienza il mio pun- servano anche i lontani Comuni pedemontani. to di vista. Certo, è da 7 Applauso incontenibile dell’Assemblea, il Presiden- dire che il tempo, que- te si alza in piedi. sto 1° febbraio 2007, * Ho corretto in «aneddoto» la forma «annedoto» ado- ci ha negato ancora la Svincolo Terracina perata dal prof. Sly Foureyes. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 5 Territorio

di Alessandro Petti Un patto per la rinascita del Paese La “Primavera” di San Felice Circeo Un percorso di interesse generale per lo sviluppo e la salvaguardia del territorio

opo l’incontro organizzato domenica 4 mar- zo u.s. dall’Associazione “Il Centro Storico” Dcon i cittadini di S. Felice Circeo, qualcosa, per la prima volta, è definitivamente cambiato al Cir- ceo. Innanzitutto perché, per la prima volta, nel corso di un incontro pubblico con tutte le forze della società civi- le di S. Felice - e non più nel cerchio ristretto di una riunione “tra addetti ai lavori” (Associazione e Parti- ti politici del Circeo) come avvenuto fino ad oggi - un gruppo di persone di diverse convinzioni, esperienze, professioni, età ecc., si è trovato unanimemente d’ac- cordo – e lo ha detto chiaramente – a impegnarsi in un Patto per la rinascita del Circeo. Ciò attraverso un progetto comune la cui costruzione e attuazione sarà frutto dell’apporto sinergico di più soggetti, i quali – fermo restando che ciascuno di es- Questo patto e questo progetto hanno ora, dopo il 4 3 - il miglioramento delle infrastrutture funzionali in- si è portatore di propri e specifici valori – hanno de- marzo 2007, un nome: “Lista civica”. Una lista civica dispensabili alla fruizione turistica (servizi, alberghi, ciso di intraprendere insieme un percorso di utilità e composta da persone che hanno a cuore l’interesse parcheggi, collegamenti stradali, etc.); di interesse generale per il proprio territorio. Capace generale e che sono caratterizzate da qualificate com- 4 – il rafforzamento e lo sviluppo dell’imprenditoria- cioè di produrre ricadute economiche e sociali van- petenze e doti morali. lità, a fronte di un impegno da parte del nuovo go- taggiose per tutti e non solo per pochi: a sottolinea- L’Associazione “Il Centro Storico” intende dare vita verno locale a realizzare quegli interventi che renda-

con il progetto di rinascita del Circeo a un’ammini- no più attrattiva l’area e favoriscano quindi la valoriz-

strazione della cosa pubblica che consenta ai cittadi- zazione degli sforzi; il 4 marzo“ 2007 un gruppo di persone si ni di S. Felice Circeo di contare di più e di diventare 5 - il rilancio dell’immagine di S. Felice Circeo, con un è impegnata in un Patto per la rinascita protagonisti del bene comune. Ciò attraverso un go- rilancio dell’area come meta prestigiosa del turismo “del Circeo verno del territorio grazie al quale i bisogni e le ne- romano, ma anche come meta di turismo internazio- cessità dei cittadini stessi vengano soddisfatti come nale di qualità che offre il vantaggio di essere più de- diritti e non come favori, facendo affidamento soprat- stagionalizzato rispetto al turismo locale. tutto – come recita un efficacissimo slogan della no- Ma lo sforzo maggiore da parte di una nuova e vin- re soprattutto il valore della collaborazione e della co- stra Associazione – su “Un Comune per amico” anzi- cente Amministrazione dovrà essere impiegato nel operazione rispetto alla divisione e alla competizione. ché su un amico al Comune.

C’è poi una seconda ragione, “dirimente” in quanto Le “criticità” presenti sul territorio del Circeo dalle “ elemento di forte discontinuità con il passato. Ed è quali maggiormente dipende l’evoluzione del suo “si- il “Centro Storico” ha promosso il pro- quella della condivisione da parte di tutti i firmatari del “ stema” - e sulle quali si getto per una rinascita del Circeo e in- Patto per il Circeo di un pro- dovrà immediatamente “tende sostenerlo. gramma centrato – anche sul- il Patto ha un nome: Lista civica intervenire - sono alme- la base delle due Indagini sul no cinque: territorio realizzate dalle Uni- “ 1 – il rafforzamento del- gettare, da subito, le basi perché tutto ciò possa es- versità Roma Tre e LUISS - su la dimensione, appunto, sere realizzato. Nell’unico modo possibile, e fino ad alcune grandi priorità: “sistemica” dell’offerta turistica locale, che si concre- oggi completamente disatteso: cioè con la progetta- • la valorizzazione dell’offerta turistica zione finanziaria e poi con il pieno utilizzo dei e delle attrattive naturali e storico-cul- messi a disposizione dei territori da parte dell’Unio- turali dell’area; ne Europea, attraverso i Programmi Operativi Regio- • lo sviluppo compatibile e integrato nali. Sviluppando collaborazioni pubblico-privato, mai delle sue componenti fondamentali: avviate fino ad oggi, per il finanziamento e la realiz- turismo e agricoltura; zazione di opere rilevanti per la competitività del ter- • una politica effettivamente “parteci- ritorio. Ma anche coinvolgendo capitali privati nella pata” da parte dei cittadini di S. Feli- realizzazione di opere di interesse pubblico. ce; E’ davvero una nuova stagione, una nuova “primave- • un impegno rigoroso a tutela della si- ra”, quella che potrebbe aprirsi con la imminente tor- curezza e della legalità. nata elettorale a S. Felice Circeo, che solo una volon- tà politica unanime, saldata a validi progetti tecnici di sviluppo e a una cittadinanza partecipe e attiva po- tranno consentire. ■

tizza nell’integrazione tra gli attori che E D I L I M M O B I L I A R E operano nella filiera turistica; Via Terracina Km 11.700 n. 126 2 – la valorizzazione degli elementi esi- tel. 0773.542053 – fax 0773.542053 stenti di attrattiva, primo fra tutti quello del cell. 338.9586023 Parco nazionale del Circeo, quasi assente 04010 Borgo Montenero – Circeo (LT) tra i fattori di interesse turistico dell’area, www.edilimmobiliare - [email protected] nonostante le sue componenti di unicità e Vendite-Affitti-Valutazioni-Manutenzioni incontaminazione del paesaggio; IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 6 Editoriale - Lettere

segue dalla prima “Non dobbiamo mai negoziare per paura, ma non dobbia- Tra tutte va considerata, in modo particolare, quella di Ade- Editoriale mo mai aver paura di negoziare” John Kennedy. le Capponi, che nonostante i suoi 99 anni, ha fatto un’a- Instauratio facienda ab imis Affluenza numerosa (180-200 persone), ma, secondo me, nalisi lucida delle condizioni del Circeo, che dagli anni ’50 fundamentis non proporzionata all’impegno ed allo sforzo profuso per in poi ha cominciato a perdere la sua straordinaria natura- Il rinnovamento si deve fare organizzare, pubblicizzare e realizzare l’incontro. le fisionomia, aggredito dal cemento che ha progressiva- mente sostituito in modo disordinato e caotico vigneti e ve- dalle più profonde fondamenta getazioni rigogliose dando luogo ad una “Shanghai”, co- di ALESSANDRO CRESTI Ines Colandrea me veniva chiamata dai sanfeliciani, mentre il borgo antico arroccato sulla collina veniva lentamente, ma costantemen- che di tutti i Soci dell’Associazione stessa e di qualche te abbandonato. esponente dei partiti dell’opposizione. Partendo da questo punto fermo di un incontestabile de- Ora la sfida non poteva assolutamente più essere indivi- grado, l’Associazione ha voluto chiamare a raccolta tutti i duale o di pochi; in prossimità delle elezioni amministrati- cittadini, e più in generale quanti amano il Circeo, per ca- ve, che si svolgeranno a maggio prossimo, s’impone la co- pire se ci siano realmente i presupposti per un “patto di al- stituzione di un gruppo serio, capace, corretto, convinto, leanza” fra il “Centro Storico”, la società civile ed i partiti che voglia riproporre un clima di legalità perduto. senza pregiudiziali di sorta o veti di natura ideologico-po- E’ necessario dar vita ad una “lista civica”, di cui facciano litica. parte esponenti politici di tutti i gruppi all’opposizione, una I rappresentanti dei partiti intervenuti alla riunione hanno “lista civica” che mostri da subito le intenzioni e non solo preso la parola ed hanno avuto il merito di essere chiari nel di lavorare intensamente e correttamente al recupero del manifestare tutti da una parte il disappunto per l’attuale Am- Paese. E in questo l’Associazione, che è culturale e non po- ministrazione, che ha messo in ginocchio il Paese privile- litica, può offrire sostegno e collaborazione, mettendosi a giando sempre e comunque gli interessi personali, e dal- disposizione con persone altamente qualificate in grado di Chi sarà il Sindaco? affrontare e risolvere problemi di ogni genere nel migliore l’altra l’adesione all’iniziativa suggerita dall’Associazione. dei modi. Mentre sto per portare il giornale alla stampa ricevo le ul- In apertura ho subito chiarito la posizione dell’Associazio- Quindi 4 marzo 2007 ore 16.30 appuntamento al Circeo time notizie purtroppo negative. Si sono scatenati poteri for- ne “Il Centro Storico”, ideatrice e sostenitrice di una “lista Park Hotel per un incontro dell’Associazione “Il Centro Sto- ti per impedire la realizzazione della lista civica, presi dal civica” per le prossime elezioni amministrative nella quale rico” con i cittadini di San Felice Circeo per stringere “Un panico di poter rinunciare a poltrone e privilegi. convergano le forze di tutti i partiti all’opposizione, inten- patto per cambiare il Circeo” discutendone il perché ed il D’altra parte avevamo registrato con preoccupazione i nu- zionati a collaborare a prescindere dall’appartenenza poli- come, appuntamento preceduto da un invito abbondante- merosi tentativi di prolungare all’infinito la costruzione del- tica per un recupero rapido ed efficace di San Felice Circeo. mente diffuso sul territorio con un volantino su cui erano A seguire un cortometraggio ideato dall’architetto Luca Ma- la lista, le continue pressioni su quanti vi aderivano ed i ri- stampate due frasi, rispettivamente di Robert e di John Ken- gnani e realizzato dalla regista Elfriede Gaeng, produttrice chiami all’ordine delle forze politiche che si dichiaravano nedy, che riassumevano le linee di ciò che si sarebbe det- l’Associazione. disponibili. to e dibattuto Sullo schermo sono scorse le immagini di un paesaggio an- Il nostro sforzo di esortare tutti all’unità per risolvere i pro- “Alcuni uomini vedono le cose come sono e dicono: perché cora incantevole e su questo sfondo le interviste di perso- blemi del Paese sembrano vanificarsi definitivamente con cambiarle? Io sogno le cose come non sono mai state e di- ne del luogo, che hanno ben evidenziato le problematiche l’abbandono del forum della formazione politica più nume- co: perché no?” Robert Kennedy del Paese. rosa. ■

me il “serpente al suono del flauto”. gni sportivi per i giovani, tutti e due di rilevante Le sono grato per questo spazio e confido che importanza sociale e ancora di più mi sento im- questa riflessione sia condivisa dagli altri Asso- pegnato a sostenere con l’Associazione “Il Cen- ciati. tro Storico” la nuova “squadra” che spero viva- Distinti saluti mente sostituisca l’attuale Amministrazione co- (lettera firmata) munale. So, infatti, che i candidati hanno a cuo- ✉ Centro Anziani re una rivalutazione sociale, urbanistica e turisti- Borgo Montenero ca del Paese. Lavorerebbero in tal senso e noi li sosterremmo. Egregio Direttore, ✉ Sport - Calcio sono un pensionato di Borgo Montenero. Dopo le travagliate vicende della Sezione e le di- Egregio Direttore, missioni del Presidente alla vigilia delle nuove vo- come tifoso della Circe ho constatato con disap- tazioni e il suo comportamento a dir poco ver- punto che gli spalti del Ballarin sono sempre vuo- gognoso, ho sentito che il Sindaco Schiboni ha ti e che raramente si arriva ad un centinaio di pre- promesso due nuovi locali al piano superiore del senze. E’ preoccupante l’assenza dei giovani in Consorzio Agrario del Borgo, da offrire come se- occasione delle partite casalinghe ma, soprattut- de più consona ai pensionati, i quali dovrebbero to, devo esternare le mie perplessità perché sul- accedere ai locali con un ascensore. le gradinate non vedo mai la presenza di coloro Ammesso e non concesso che tale promessa ven- che compongono l’attuale giunta comunale. Tol- ga mantenuta, come posso rispettare una perso- ta la sporadica presenza di Claudio Petrucci, con- na che, dopo 10 anni come Primo cittadino, so- sigliere delegato allo sport, devo manifestare la lo adesso a distanza di qualche mese dalle Ele- mia grande amarezza per il totale disinteresse zioni Amministrative si ricorda del nostro bisogno delle più alte cariche politiche del nostro paese di locali? Anche al Presidente dimissionario so- nei confronti di un sodalizio che dura da circa cin- no state fatte, per noi anziani, diverse promes- quant’anni. A San Felice Circeo c’è la mancanza se, ma non sono mai state mantenute. Come non pressoché totale di cultura sportiva negli Ammi- può non venirmi a questo punto il “brutto” pen- nistratori e rappresentanti politici che ci guidano. siero di un tentativo del Sindaco di arruffianarsi Distinti saluti il nuovo Direttivo e di conseguenza, tramite lui, (lettera firmata) tutti gli associati? Certo è, che io pensionato con il bisogno di servizi lo ero 10 anni fa come lo so- n.d.r. Faccio tesoro di due grandi problemi evi- no adesso. Oggi la mia età mi permette di dare È regolare trasformare nel Centro Storico una finestra in denziati nelle lettere, quello di una idonea col- giudizi poco lusinghieri su chi, per lungo tempo, una porta (Via G. Carducci)? Ci sono le autorizzazioni del- locazione per gli anziani e quello dei sani impe- è rimasto inoperoso e si risveglia d’incanto co- la Soprintendeza? IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 7 Il Fatto

di E. Dantes I preparativi in vista della prossima competizione elettorale Il Palio del Circeo Vorremmo che nascesse una Contrada nuova, quella del buon senso e della voglia di fare

l 4 marzo 2007, all’incontro organizzato al Cir- gone ci è sembrato molto azzeccato. Come si sa, i senso e della voglia di fare, quella delle persone ceo Park Hotel dall’Associazione “Il Centro cavalli che prendono parte al Palio devono entra- di buona volontà, quella dei progetti reali e rea- IStorico”, c’era anche il vostro E. Dantes, in re in un recinto delimitato da corde – dette cana- lizzabili, quella degli onesti, quella che vuole la qualità di inviato speciale (anche se anonimo) di pi – e si devono schierare secondo un ordine pre- partecipazione dei cittadini al governo della città, questo giornale. Diremo subito che la manifesta- ciso stabilito dal mossiere; tutti tranne uno, il ca- quella che desidera il ritorno della legalità, quella zione è riuscita bene, anche se, all’inizio, ha sten- vallo di rincorsa, che parte lanciato dalle retrovie che sostiene il rilancio del Circeo. E siamo convin- tato un po’ a decollare per i motivi che cerchere- nel momento in cui il mossiere ritiene che gli altri ti che possa esistere la possibilità di mettere in- mo di spiegare. Mettetela come vi pare, ma “Il Cen- partecipanti siano perfettamente allineati sieme gente sì di ideologia diversa, ma ac- tro storico” ha tentato di giocare una carta vera- nei canapi. Ma siccome le Contrade di Sie- comunata da un progetto e da un fine co- mente difficile, vale a dire che ha provato a riuni- na gestiscono la loro rivalità anche con ac- mune. re nella propria casa gruppi di persone apparen- cordi sottobanco con contrade avversarie, A Siena, le Contrade sono fiere avversarie, temente molto distanti tra loro, gente che per an- ecco che sulla linea di partenza si vedono eppure riescono, insieme, a dare vita ad ni non si è – per banali questioni di “principio” – fantini che frustano il cavallo di un’altra uno degli avvenimenti più seguiti d’Italia, quasi rivolta la parola; eppure ricca di risorse e di Contrada op- pur di tentare la conquista del capacità che necessitavano, appunto, di un luogo pure che spo- Palio. Anche San Felice e Bor- dove incontrarsi senza dover ammettere: “siamo stano la pro- go Montenero hanno il loro noi che siamo venuti da voi”. E certamente, alla fi- pria cavalcatu- Palio da conquistare e, qua- ne, il contatto c’è stato, e le potenzialità di ogni ra per impedi- lunque sia la “diversità” che gruppo hanno cominciato ad esprimersi e a cre- re l’ingresso al separa i contendenti, alla fine, scere grazie al confronto. Ma tutto ciò non è stato cavallo di rin- dovranno vincere battendo ancora sufficiente a vincere quella diffidenza che corsa, eccetera soprattutto la diffidenza di chi potrebbe, come sembra, condizionare ogni scelta. eccetera. In tal sostiene che le rivalità, all’in- modo il Palio di Siena, che è una corsa che dura terno della ipotetica Lista Civi- Durante quell’incontro abbiamo sentito una cosa pochissimo tempo, può presentare anche più di ca, sono troppe e troppo lace- divertente, detta da uno tra i tanti che sono inter- un’ora di estenuanti preparativi; ma, alla fine, si ranti. venuti al dibattito, e che riguardava i preparativi fa. A queste male lingue voglia- per la formazione della tanto invocata Lista Civica Così come, alla fine di maggio, si faranno le ele- mo ricordare che il Palio lo da contrapporre a Forza Italia alle prossime ele- zioni. può addirittura vincere anche zioni amministrative. Infatti, i preparativi in que- E noi ci vogliamo augurare che a questa corsa un cavallo scosso, cioè senza stione sono stati paragonati ai minuti frenetici che prenda parte una Contrada nuova, quella del buon cavaliere. ■ precedono la partenza del Palio di Siena, ed il para- segue dalla pag. 2 La cosa che più lo inorgogliva era l’aver amministra- Nel 1990 per la salute minata dal diabete, rinunciò al- to tutti i Sacramenti (dal Battesimo all’Unzione degli l’ufficio di Parroco e si ritirò in silenzio. Silenzio for- Don Giacinto Tacconi Infermi) a quattro generazioni di sanfeliciani e di aver se eccessivo. Forse fu dimenticato da troppi! Confra- portato al Sacerdozio un suo chierichetto (don Isido- telli e … compresi. Ma offrì al Signore ed alla Ma- chiedeva divertito come avessero fatto due socialisti ro Petrucci). donna anche questa solitudine e sofferenza. mangiapreti a conferirgli l’onorificenza. Visse l’esodo della popolazione verso La Cona a se- Frequentò molti personaggi che dalla fine degli anni cinquanta arrivaro- Dopo aver celebrato – nonostante le gambe malfer- guito del boom economico; allora sentì la necessità di no al Circeo. Non chiese mai nulla per sé, ma ad ognuno affidò una fa- me, l’affanno, la stanchezza - come tutti i giorni la creare una nuova Parrocchia a La Cona. Consigliò al miglia povera da aiutare (Anna Magnani, Italo e Velia Ballesio, la Signo-

Vescovo Pintonello di affidare la nuova realtà ai Padri Messa (un prete che prete è se non celebra la Messa ra Genesi, Luigi e Virette Con- Mercedari, che negli anni cin- tutti i giorni?) ed aver assistito in televisione alla Sup- tu, Silvio Lensi, Camillo ed Il 31 luglio 1948 fu ordinato sacerdote, quanta avevano realizzato con plica alla Madonna di Pompei, con il consumato Ro- Edoarda Crociani, Ettore Ber- “ Padre Domenico Acquaro (se- sario tra le mani, in una tiepida notte di maggio, con nabei, Gilberto Bernabei, Mi- divenne vice-parroco a Roccagorga e, do- “po un breve periodo a Priverno, fu nominato guito poi da Padre Belfiori, Pa- quel suo disarmante sorriso, tornava in Cielo. chele Principe, Michele e Cle- dre Polo, Padre Vella, Padre mente Busiri Vici, Terse Ulissi, parroco a San Felice Circeo Concludo questo ricordo con le parole che Padre Do- Mura, Padre Lai e tanti altri Gian Paolo Cresci e molti altri). menico Acquaro ha scritto per il ricordino nel trigesi- Confratelli) un importante cen- Dai marchesi Del Pennino fece organizzare, a loro spese, per circa ven- mo della sua morte: tro di accoglienza per gli orfani ed i figli dei carcera- t’anni la colonia estiva diurna di Torre Paola per una cinquantina di bam- “Il giusto verrà sempre ricordato” ti. bini della parrocchia. Don Giacinto Tacconi Rivedeva, in questa opera (Villaggio della Mercede), Parroco, amato e stimato, in San Felice Circeo dal Visse con impegno anche l’incarico di Rettore del San- la sua infanzia; in questi tristi e sfortunati ragazzi, pri- tuario della Sorresca: incoraggiò la Confraternita, vati dell’affetto dei genitori, se stesso bambino. 1954 al 1990. (priore Vincenzo Di Genua, cassiere Vincenzo Maiola- La non realizzazione di un Centro Parrocchiale a La Co- Di tutti fu amico, fratello, padre. ti) insieme al geometra Peppino Carusi ed al Comm. na da parte dei Mercedari lo rattristò molto, così co- Volontariamente si ritirò dalla sua missione Umberto Remo Di Prospero a restaurare il Santuario me il cambio di destinazione d’uso del Villaggio del- non appena si rese conto di non potervi rispondere sulle rive del lago di Paola. la Mercede. La stessa tristezza espressa dal suo gran- pienamente. Portò a benedire le nuove corone in oro della Sacra de amico fraterno (non solo nel sacerdozio) Padre Do- Visse gli ultimi anni in forzata inattività, Immagine da Papa Paolo VI, che saputo il nome del menico Acquaro nel penultimo numero di questo gior- nel quasi isolamento, Paese dove era parroco gli sussurrò in un orecchio: nale. ma sempre unito a Gesù “San Felice … che bel sito … peccato che da quan- Collaborò devotamente con i suoi Vescovi (Navarra, nella comunione del suo soffrire. do sono Papa non lo posso più frequentare e non pos- Pizzoni, Pintonello, Carli, Compagnone e Pecile e … so più fare il bagno nelle splendide acque di Torre Cer- solo spiritualmente con Mons. Petrocchi). Ringrazio Alessandro CRESTI ed via”. “IL CENTRO STORICO” per averlo voluto ricordare. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 8

ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” Spazio autogestito

di Giammarco Marzella Interessanti saggi Prosegue con entusiasmo la partecipazione degli alunni delle scuole

di Arianna Cenedese di Giorgia Fresch di Serena Di Cosimo Il sarto Progetto “Sapere i sapori” e l’unicorno Fiaba inventata sui cereali Un amore contrastato In una città incantata, situata su un monte, viveva un giovane sarto, alto C’era una volta, nel capannone di una fattoria, una grande quantità di gra- e biondo; era bravo nel suo mestiere, ma lo avrebbe cambiato volentieri, no stipata da una parte e, dall’altra, un gran cumulo d’avena. Questi ce- perché non gli piaceva la sua vita sedentaria. Avrebbe preferito, invece, reali erano due famiglie sempre in lotta ed in disaccordo per motivi scioc- girare il mondo e conoscere paesi nuovi. chi e futili . Una notte i contadini avevano spostato un’enorme quantità di Un giorno stava lavorando all’aria aperta: aveva allestito il suo tavolo di grano e alcune spighe si erano mischiate con quelle d’avena . Tra quelle lavoro davanti alla bottega. Lavorava e, mentre lo faceva, osservava, con c’era una giovane spiga di grano che non si era accorta di essere stata por- la coda dell’occhio, le persone che andavano alla fiera del paese. tata via da casa, perché stava dormendo. Quando finalmente si svegliò, si “ Non vieni alla fiera con noi?” gli chiese il calzolaio che portava sulle accorse che vicino a lei c’era una graziosa spiga d’avena della quale si in- spalle quattro paia di scarpe. Intendeva venderle a buon prezzo perché namorò perdutamente. Anche per la giovane spiga d’avena fu così. I due aveva deciso di sposarsi in autunno. giovani riuscirono solamente a dirsi i propri nomi Greg e Evelina. Infatti, men- “Mi piacerebbe molto, ma devo finire l’abito che ha ordinato il re per sua tre erano lì immobili che si guardavano, le due spighe furono travolte da figlia” rispose triste il sarto. tutte le altre spighe d’avena che allarmate e urlanti presero Greg e la ri- “Allora non hai sentito la notizia? La figlia del re è sparita. Il sovrano ha buttarono dai suoi simili. Greg non smetteva di pensare a lei e di sognar- offerto metà del suo regno e la mano della principessa dagli occhi color la. Ma i suoi genitori disapprovavano questa sua passione e gli dicevano nocciola, a colui che riuscirà a ritrovare la ragazza.” disse il calzolaio, ri- che non doveva più vederla perché non apparteneva alla loro stirpe di no- prendendo il suo cammino. bili e regali spighe di grano. Ma Greg non li ascoltava perché nella sua te- “Figuriamoci! Sono inchiodato qui, devo lavorare e non posso muovermi. sta c’era solo Evelina. La giovane spiga d’avena, rimasta a casa triste e so- Ritrovare la principessa? Neanche a parlarne! Ma chi ha tempo? Devo ter- la, fu anche sgridata. I due allora si incontravano di nascosto nel cuore del- minare assolutamente quest’abito, altrimenti saranno guai!” pensò il po- la notte. Dopo un po’ di tempo, una mattina i contadini arrivarono e pre- vero sarto. sero tutto il grano per portarlo ai grandi magazzini. Evelina riuscì a saltare Abbassò lo sguardo sul suo lavoro, le mani facevano danzare il filo nel- nel sacco dove c’era il suo amato Greg. Arrivati ai grandi magazzini, durante l’ago finché…. Sì, era proprio così! Si sentiva osservato. Alzò lo sguar- le operazioni di scarico, da un piccolo foro del sacco,Greg ed Evelina ri- uscirono a scappare nel prato vicino. Lì si sposarono sotto una lieve piog- do e vide un bellissimo unicorno bianco. Un animale raro e bellissimo, dai gerella alla presenza dei fiori selvatici e delle varie erbe che abitavano in passi felpati. Occhi grandi di velluto fissavano immobili il ragazzo. Erano quel luogo. Dopo alcuni mesi nacque una nuova varietà di cereale con le tristi, color nocciola e quasi lo stavano implorando a seguirli. Due stelle bontà sia del grano sia dell’avena che fu molto apprezzata dagli uomini. che brillavano nel tramonto vermiglio. Il ragazzo non riusciva a muoversi, aveva le gambe pesanti e la mente con- 1C - Media Borgo Montenero fusa. Poi, l’unicorno si mosse lentamente e corse via. Un attimo dopo, anche il povero sarto tornò in sé e la sua mente comin- ciò a funzionare. Pensando che l’unicorno fosse scappato dalle scuderie reali, montò sul suo cavallo e rincorse lo strano animale. di Maxime Diel Ebbe inizio così il suo viaggio pieno di peripezie. Seguendo l’unicorno, il ragazzo si avventurò in una foresta scura e tene- brosa, abitata da strane creature: elfi, fate, streghe… Calò la notte, il ragazzo si allungò ai piedi di un albero e si addormentò. Il mattino dopo, al suo risveglio, si rese conto di aver perduto completa- mente le tracce dell’unicorno. Continuò lo stesso a camminare sfiduciato quando, all’improvviso, si scon- trò con un piccolo essere: uno gnomo. L’omino della foresta possedeva magici poteri e, conoscendo il problema del sarto, gli diede una ciliegia fatata. Questo frutto brillava di una stra- na luce rossastra ed aveva un grande potere: addormentare ogni anima- le, che l’avesse mangiato. Proprio così! Il sarto riuscì finalmente a scovare l’unicorno che, nel frattempo, si era nascosto dietro un cespuglio. Lo avvicinò lentamente e gli offrì la ciliegia. L’unicorno si addormentò. Il ragazzo lo prese tra le sue braccia e portò l’animale nel castello del re. Dopo un po’ di tempo il magnifico animale aprì gli occhi, guardò il sarto e …si trasformò: l’unicorno non era altro che la principessa scomparsa. Il re mantenne la sua promessa, i due giovani si sposarono, ebbero dei figli e vissero tutti felici e contenti.

I D - Media Borgo Montenero IV - A.C. Blanc IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 9

ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” Spazio autogestito

di Giammarco Marzella dei ragazzi elementare e media con racconti di esperienze e scritti poetici

co al Neolitico: come vivevano i primi uomini, come la- Una giornata speciale voravano la pietra, come erano le loro abitazioni, di co- sa si cibavano e cosa cacciavano. Nel Mesolitico la pie- Visita al museo tra cominciava a prendere una struttura quasi liscia, Preistorico mentre nel Neolitico la pietra diventava completamen- te levigata. Ci ha spiegato che nel Neolitico gli uomini Oggi, 12 Febbraio 2007, appena arrivati a scuola, noi vivevano in capanne e la pietra che usavano per cac- delle classi 3^A e 3^B siamo andati al teatrino comu- ciare si chiamava selce. Ci ha mostrato i crani di ogni nale per vedere filmati sulla Preistoria. Ad aspettarci uomo primitivo e vicino ad ognuno di essi vi era la ri- c’era un giovane archeologo di nome Daniele che ci ha produzione del viso, completo di ogni suo particolare. spiegato passo passo tutta la preistoria dal Paleoliti- Abbiamo visto filmati sugli Australopitechi, sull’Homo Erectus, Homo Habilis, Homo Sapiens, e l’Homo di Neanderthal. Daniele ci ha detto che il teschio del- l’uomo di Neanderthal è stato ritrovato al Circeo, in una Gentile Dottor Schiboni, grotta vicino al mare chiamata grotta Guattari. Questo La raccolta siamo gli alunni delle classi di terza elementare del- teschio ha un buco, da dove è stato tolto il cervello. Inizialmente si pensava che a farlo fossero stati i suoi la scuola “Don Giuseppe Capitanio” di Borgo Mon- simili i quali pensavano che, mangiando il cervello de- differenziata tenero. gli altri uomini, diventavano intelligenti come loro. Re- Noi alunni delle classi Le scriviamo questa lettera per poter trovare insie- centi studi, però, hanno dimostrato che il foro è stato 3^A e 3^B del plesso me una soluzione ad un problema: nel nostro Bor- procurato da una iena, che ha poi portato il cranio nel- D.G. Capitanio di B.go go manca la raccolta differenziata. In quest’ultimo la grotta. Quando un Neanderthalese moriva, lo sot- Montenero abbiamo periodo noi bambini abbiamo notato che molte per- terravano in una buca legandolo per farcelo entrare. svolto un lavoro sulla sone sporcano e non rispettano la natura, non ri- Ogni anno gli portavano un fiordaliso e gli facevano an- raccolta differenziata. spettano neanche chi ogni mattina pulisce e racco- che una cerimonia. Dopo queste spiegazioni siamo en- Abbiamo iniziato a ve- glie i rifiuti. trati nel museo preistorico “Homo sapiens e Habitat” dere il ciclo della natu- Le chiediamo allora, gentilmente, di mettere nel no- fondato dal professor Marcello Zei. Siamo rimasti sor- ra e ad osservare che stro Borgo le campane per la raccolta differenzia- presi perché tutto quello che Daniele ci ha spiegato sta- nella natura tutto si ta. Sarebbe molto utile all’ambiente e noi speriamo va in quel museo. Ci sono scoperte e reperti ritrovati conserva e si riutilizza che tutti si impegnino nel gettare i rifiuti nelle cam- da lui, calchi di crani dei primi Ominidi, fino ad arriva- trasformato in una sostanza diversa. Dalla natura pane giuste, senza sbagliare. re all’Homo Sapiens. Abbiamo potuto osservare pietre abbiamo imparato a non sprecare e a riutilizzare i La ringraziamo e siamo sicuri che lei farà di tutto dalle varie forme, utensili, armi per cacciare e capan- rifiuti e i materiali. per esaudire questo nostro desiderio. ne dove vivevano. Abbiamo visto da vicino una ripro- Abbiamo realizzato disegni e messaggi pubblicita- Cordiali saluti. duzione dell’Homo di Neanderthal con in mano una ri, abbiamo trovato le cinque”R” che ci aiutano a ri- Gli alunni delle classi 3^A e 3^B freccia e delle pelli addosso per coprirsi. Gli uomini pri- assumere meglio il problema: Rispettare, Ri- Capitanio – Borgo Montenero mitivi usavano pelli di animali non solo per ripararsi dal sparmiare, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare. freddo, ma anche per non farsi male quando maneg- Abbiamo anche scritto una lettera al Sinda- giavano la pietra per costruire armi. Daniele prima di salutarci ha fatto un esperimento: con la selce appun- co di San Felice Circeo, documento che ri- tita ha bucato un pezzo di pelle, mentre con la selce portiamo qui di seguito. affilata l’ha tagliata. Questo giorno non lo dimentiche- remo mai, perché abbiamo imparato molte cose nuo- ve e abbiamo toccato con mano e visto da vicino ciò Lettera al Sindaco che stiamo studiando a scuola. Questo ricordo lo por- B.go Montenero, 8 gennaio 2007 teremo sempre con noi.

Gli alunni delle classi 3^A e 3^ B - A.C. Blanc

di Matteo Foscolo Fonticoli di Gaia Benetti Oggi 16 novembre 2006 è stata la giornata più bella da quando ho iniziato il nuovo anno sco- lastico perché nella nostra scuola è venuto Sua Eccellenza Giuseppe Petrocchi, il nostro Ve- scovo. Era vestito con una tunica nera e una papalina fucsia sul capo. La vecchietta Appena è entrato l’abbiamo accolto urlando: “Viva il Vescovo!” e sventolando anche delle bandierine gial- (Filastrocca) le. Lo abbiamo poi sorpreso piacevolmente eseguendo un canto tradizionale e un balletto in costume. Su un monticello Terminato il primo canto, ci ha rivolto delle domande su cosa facciamo a scuola e a casa. Quando ci ri- vicino ad un ruscello volgeva le domande alzavamo tutti la mano e lui sorrideva contento. Terminata la conversazione, ci sia- viveva una vecchietta mo esibiti con il secondo ed ultimo canto: una canzone sul vero significato della pace. Finito di cantare dentro una scarpetta. ci ha ringraziato per la nostra accoglienza, complimentandosi con noi per le riflessioni che abbiamo espres- Era poveretta e so sull’amicizia e sulla pace. Infine si è alzato e ha fatto una foto con alcuni bambini e con le maestre. non aveva neanche una casetta… Dopo aver ricevuto da noi dei doni, se n’è andato sorridendo. Credo che questa giornata particolare non Aveva solo un asinello la dimenticherò mai. e un piccolo cagnolino che faceva riscaldare IV B - A.C. Blanc vicino al suo camino. I D - Media Borgo Montenero IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 10 Cultura

di Michelangelo La Rosa Un’interessante scoperta rcheologica Il Tempio arcaico di Monticchio I reperti risalgono al VI secolo a.C.

mportanti reperti archeologici sono to presenta, inoltre, una caratteristica venuti alla luce recentemente sul acconciatura di capelli a calotta com- Icolle Monticchio che costituisce in- patta con margine ondulato unita, sen- sieme al colle Peretto e al colle Guar- za alcuna interruzione, a una grande dia Orlando l’estremità nord-est del barba di forma semiellittica, anch’essa promontorio del Circeo. Il sito del rin- liscia. Intorno alla testa si conserva par- venimento viene a trovarsi sul crinale te del nimbo baccellato. Dell’originale sud-ovest del colle, ad una quota com- policromia restano tracce di colore ros- presa tra i 100 e i 110 m. s.l.m. sulla so sui baffi, nelle baccellature del nim- sinistra dell’odierna via di Monticchio. bo e sul toro. Il tipo del Sileno caratte- La tipologia dei materiali rinvenuti ci rizzato da barba e capelli lisci appare permette di documentare proprio sul assai diffuso, con numerose varianti, poggio che chiude verso nord la con- nel territorio falisco e laziale, nell’am- ca in cui è situato il paese di S. Felice bito della produzione coroplastica tar- Circeo, l’esistenza di un tempio di età do-arcaica. Questo frammento, che tro- arcaica. va puntuali riscontri in esemplari da Ci- Da quanto è stato possibile dedurre, vita Castellana e da Roma, in base a sembrerebbe che questo luogo di cul- considerazioni stilistiche e tecniche, to abbia avuto una vita piuttosto lunga può essere datato ai primi decenni del e, comunque, i materiali rinvenuti sono V secolo a.C. fra quelli più antichi che il territorio di Fra i reperti di metallo rinvenuti si di- Circeii abbia mai restituito. Il tempio stinguono delle figurine femminili sche- probabilmente fu costruito alla fine del matiche ottenute a ritaglio da fogli di la- Figura 2 VI secolo a.C. e subì un restauro nei pri- mina bronzea (fig. 3). Queste figure mi decenni del V secolo a. C. Del mate- simboliche, con occhi, seni ed ombeli- garante di tutto il litorale laziale fino a lonia militare della fine del VI secolo riale fanno parte frammenti di antefis- co sbalzati o incavati a punzone, rien- Terracina. Non conosciamo il sito del- a.C. se, cioè le tegole decorate che copri- trano in una classe di offerte votive, di l’abitato arcaico, ma è probabile che Per concludere, rimarchiamo che la vano le estremità dei coppi sui lati lun- probabile origine laziale, quanto mai sia lo stesso della colonia rifondata da scoperta dei resti archeologici di un ghi del tetto del tempio, fittili votivi, ce- diffusa nei depositi sacri dell’Italia cen- Roma nel 393 a.C., cioè S. Felice Cir- tempio arcaico al Circeo confermerebbe ramica a vernice nera, frammenti bron- trale. Nel Lazio meridionale il tipo, che ceo, e la cinta di mura poligonali di pri- e rende verosimile la fondazione della zei e due monete da assegnare a mo- con alcune varianti copre un arco cro- ma maniera che attualmente si trova colonia attribuita dagli storici antichi a netazioni siculo-puniche e dell’Italia nologico compreso tra la fine del VII e nel paese, sicuramente molto antica, Tarquinio il Superbo considerata fino- meridionale. il IV secolo a.C., è noto dai rinvenimenti potrebbe risalire proprio a questa co- ra leggendaria. ■ Particolarmente interessanti sono due di Satricum, Valvisciolo, Segni, Mintur- pezzi della decorazione architettonica no e Campoverde. in terracotta del tetto dell’edificio tem- Il santuario recentemente riconosciuto plare. Nel primo caso si tratta di un sul colle Monticchio rappresenta una frammento di antefissa (fig. 1) la cui testimonianza archeologica importan- decorazione centrale è costituita da una tissima e un documento diretto, coevo palmetta contenuta da un nimbo bac- o di poco posteriore, della prima “co- cellato. Nel secondo reperto (fig. 2), lonia” romana al Circeo. Tarquinio il ricomposto da quattro frammenti, la raf- Superbo, infatti, durante il suo regno figurazione centrale è costituita da una avrebbe mandato a questi estremi con- testa di Sileno dalla fronte rugosa, na- fini del Lazio una guarnigione, “perché so camuso, occhi rotondi, baffi spio- fosse presidio per l’Urbe, all’interno e venti ed orecchie di tipo asinino. Il vol- sul mare” (Tito Livio, Dionigi di Alicar- nasso), una vedetta sul promontorio che costi- tuiva un punto nevralgico per la navigazione più antica, essenzialmente di cabotaggio. Nella fonda- zione della colonia veni- va quindi a proiettarsi la politica del tiranno, tuto- re del nomen latino: al- l’interno per fronteggiare la penetrazione volsca, che si esercitava attra- verso la valle dell’Ama- seno, e sul mare, come dovrebbe risultare dal primo trattato fra Roma e Figura 1 Cartagine, dove Roma è Figura 3 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 11 Intervista

di Al. Cr. Un difensore della legalità Antonino Caponnetto Incontro degli studenti con la signora Elisabetta Caponnetto

ur non avendo mai avuto occasione di conoscere per- sonalmente il giudice Antonino Caponnetto, ho sem- Ppre coltivato nei suoi confronti una grande stima e considerazione sia per la sua persona che, soprattutto, per il suo impegno professionale e sociale. Attraverso ciò che ap- prendevo dalla televisione e dai quotidiani sentivo crescere in me il rispetto per un magistrato certamente preparato, giu- sto, sincero e appassionato. So che il suo destino di diven- tare giudice era segnato da sempre. Superato il concorso in magistratura nel 1953, dopo diversi passaggi da una funzio- ne all’altra in alcune città della Toscana, sua terra d’origine, nel 1983 decise di sostituire il giudice istruttore Rocco Chin- nici, ucciso a Palermo dalla mafia, iniziando così un cammino intenso che lo vide impegnato in una lotta dura alla mafia dan- do vita al “pool antimafia” di cui fecero parte i giudici Gio- vanni Falcone e Paolo Borsellino oltre ad altri collaboratori fe- delissimi. Antonino Caponnetto, attentissimo alla terribile realtà mafio- sa, voleva combatterla e sapeva pure come, sul campo di bat- taglia, attraverso le indagini, i processi, le condanne. L’anno In linea con gli obiettivi di Antonino Caponnetto, che fino all’ultimo si è impegna- 1992 fu per lui dolorosissimo: il 23 maggio perse Giovanni Falcone, il 19 luglio to a guidare e insegnare ai giovani un corretto senso sociale costituendo per loro Paolo Borsellino, entrambi vittime di eclatanti attentati. In quell’occasione ebbe a spesso l’unico porto sicuro quando tutto intorno sembrava naufragare, l’Associa- dire: “tutto è finito”. In realtà finiva una fase della sua vita e ne iniziava un’altra, zione “Il Centro Storico” si è fatta promotrice di un incontro tra i ragazzi della scuo- quella di testimonianza in difesa della legalità, continuando in modo diverso, ma la media dell’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” di San Felice Circeo e i ver- sempre coraggioso, la sua lotta contro la mafia attraverso un giro incessante nel- tici della Fondazione “Antonino Caponnetto” per parlare della legalità, incontro che le scuole per parlare ai giovani invitandoli all’impegno civile. Infine, nell’ultima fa- si è tenuto il 28 febbraio u.s. presso il teatro comunale di San Felice Circeo. se della sua vita, l’impegno nell’organizzazione di vertici in difesa della legalità e della giustizia sociale. Ogni anno a partire dal 20 novembre 1999, migliaia di per- Al termine ho parlato con la signora Elisabetta, vedova di Antonino Caponnetto e sone si ritrovano a Campi Bisenzio (Firenze) per ascoltare giudici, giornalisti e po- con Sonia Alfano di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), figlia di uno degli otto litici che testimoniano fatti ed esperienze di illegalità organizzata e di mafia. giornalisti uccisi dalla mafia. A questo appuntamento ho partecipato anch’io nell’anno 2006 provando in quel- “I giovani lo chiamavano Nonno Nino – racconta la signora Elisabetta - e il suo l’occasione profonda emozione anche per aver avuto l’opportunità di avvicinare e aspetto era proprio quello di un nonno, mite e affettuoso, che ostinatamente vo- conoscere, scambiando con loro idee e considerazioni, personaggi come il giudi- leva continuare a ricordare con affetto i due grandi amici perduti, Falcone e Bor- ce Giancarlo Caselli (è stato capo della Procura di Palermo, oggi è Procuratore ge- sellino, e li voleva far conoscere ai giovani, ricordandone i lati migliori. Nonno Ni- nerale a Torino) e il sindaco di Agrigento, Rosario Crocetta, costretto a muoversi no aveva molta fiducia nelle potenzialità dei giovani, che peraltro gli dimostrava- con la scorta per le sue coraggiose battaglie contro la mafia locale. Entrambi mi no tanto affetto tutte le volte dopo che aveva finito di parlare e nelle centinaia di hanno dato la loro disponibilità ad incontrare i cittadini di San Felice Circeo e in tal lettere che gli mandavano continuamente. D’altra parte Antonino Caponnetto gi- senso cercherò di trovare l’occasione più opportuna. rando per le scuole dava seguito alla promessa fatta nella sua preghiera laica ai funerali di Paolo Borsellino, nella quale si impegnava, finchè le forze lo avessero sostenuto, a diffondere nelle scuole la conoscenza dell’operato dei suoi due “fi- gli” così barbaramente uccisi. Di Giovanni Falcone rammentava la mitezza e la sua riservatezza e di Paolo Borsellino l’entusiasmo nel lavoro e la sua forza di carat- tere e voglia di combattere nonostante la consapevolezza di essere ucciso anche lui come l’amico tanto che aveva cominciato ad allontanare i figli per preparali al- la sua dipartita. Nonno Nino pur consapevole delle mancanze a livello istituzionale non se ne la- mentava mai perché faceva prevalere il suo ottimismo a la sua fiducia nei giova- ni.” Sonia Alfano considera la situazione del basso Lazio simile a quella siciliana per quanto concerne la legalità e giudica i giovani intervenuti, attraverso le domande spontanee che avevano posto, attenti alla definizione della democrazia e deside- rosi di conoscere i modi per non incappare nell’illegalità. Le è rimasta impressa in particolare un’esperienza. “Girando per le scuole del Lazio, in una in particolare abbiamo visto spacciare dro- ga all’entrata. L’episodio è stato confermato dagli studenti che hanno riconosciu- to dalla descrizione l’abituale spacciatore, ma non hanno aggiunto altro chiuden- dosi in un atteggiamento omertoso molto simile a quello siciliano. Occorrerebbe aprire su questo tema un dialogo con i ragazzi. Per quanto riguarda poi la presenza di criminalità organizzata sul litorale a sud di Roma è certo che denari di provenienza illecita vi vengono riciclati e reinvesti.” L’esperienza vissuta in questa occasione a San Felice è stata molto forte per gli episodi rievocati ma nello stesso tempo educativa per gli insegnamenti dati. Sa- Elisabetta Caponnetto rebbe opportuno ripetere altri incontri simili da allargare a tutta la popolazione.■ IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 12 Musica

di Roberta Cestra Matteo Di Prospero. Un talento da scoprire Voglio diventare un insegnante di organetto Il vero amore della sua vita è la musica

Tutti i bambini hanno dei sogni e delle aspirazioni per tà una quantità così vasta di riconoscimenti. Non sem- il loro futuro. E le portano avanti con ostinazione e con plicemente attestati di partecipazione ma in preva- la determinazione di chi solo dietro lo scudo dell’in- lenza premi per il 1° e 2° e in concorsi di tutto rispetto nocenza riesce a credere che tutto possa avverarsi se come quello di Pellizzi a Salerno dove i concorrenti solo si desidera veramente. Matteo Di Prospero è un erano più di 150. I genitori, Giuseppina e Luciano, lo ragazzino di 12 anni che in un piacevole pomeriggio hanno sostenuto da subito. Sin da quando, ad appe- di marzo mi ha raccontato un pò di se e della sua pas- na tre anni, osservava imbambolato il cuginetto più sione per la musica, in particolar modo per la fisar- grande che suonava questa sorta di fisarmonica con i monica diatonica, più comunemente nota come “or- bottoni al posto dei tasti. Aveva tanto insistito affin- ganetto”. Fin da piccolino a chi glielo chiedeva ri- ché lo facessero provare che i genitori si convinsero spondeva di voler fare l’architetto e forse neanche si concedendogli di strimpellare per qualche settimana rendeva conto di cosa realmente significasse. Ma que- l’organetto perso in prestito dal cugino. La mamma mi sta fragile passione ben presto si è spenta per lasciar raccontava di quale strazio fosso ascoltare per tutto posto al vero amore della sua vita: la musica. Sembrerà il giorno i tentativi sgraziati di far uscire musica da prematuro dirlo, vista l’età e considerando lo scoglio quello strumento tanto che si era convinta che non incombente dell’adolescenza che riesce a mettere tut- avrebbe mai imparato. Ma dovette ricredersi cerche ini- to in discussione, ma la passione che traspare dai suoi occhi di certo parla chiaro. Non si tratta di infatuazio- ziò da subito a capire il meccanismo di suonare ad ne ma di amore vero e proprio. Quando sono andata orecchio, per poi imparare la musica affiancato dal a conoscerlo per rendermi conto personalmente del- bravissimo maestro Massimo Carboni. Non perde oc- le sue capacità, quello che mi sono trovata davanti mi casione per esibirsi, che sia davanti ad una platea di ha non solo stupita ma anche molto intenerita. Un ra- piazza o semplicemente una festicciola in famiglia e gazzino inizialmente timido si è riempito d’orgoglio persino davanti a una perfetta sconosciuta come me mostrandomi la sua cameretta che assomiglia ad un non ha esitato ad imbracciare il suo strumento per can- vero e proprio mausoleo. Coppe, targhe ed attestati tarmi “Tu vuò fa l’americano”. Un piccolo professio- riempiono mensole e pareti tanto che mi sono chie- nista che ora a chi glielo chiede risponde deciso “vo- sta come fosse possibile aver già ottenuto a quest’e- glio diventare un insegnante di organetto”. ■ Matteo Di Prospero

Delibere di Giunta Comunale 26 13/02/07 Indirizzi per una programmazione organica e complessiva dell’asset- to territoriale ed ambientale dell’area che va dal centro storico a quel- N Data Oggetto la portuale 01 08/01/07 Definizione indirizzi operativi per l’adozione nel periodo di esercizio 27 “ Nomina CTP ing. Matacchioni Domenico nella causa Valesi V./Comune provvisorio bilancio di previsione 2007 dei provvedimenti gestionali di San Felice Circeo relativi alle attività istituzionali del Comune 28 “ Concessione uso gratuito teatro comunale all’istituto Leonardo da Vin- 02 “ Codifica S.I.O.P.E. (sistema informativo delle operazioni degli enti pub- ci blici). Adempimenti 29 13/02/07 Costituzione in giudizio innanzi TAR Lazio sez di Latina ricorso della 03 2/01/07 Revoca in autotutela atto deliberativo n. 259 del 20/12/07 Romana Luminex. Nomina legale (avv. De Angelis € 4.646,77) 04 17/01/07 Autorizzazione lavori di straordinaria manutenzione all’immobile con- 30 14/02/07 Costituzione in giudizio ricorso TAR Lazio sez di Latina. Bacchi Fran- cesso in comodato d’uso alla parrocchia S. Francesco d’Assisi ca /Comune di San Felice Circeo. Nomina legale (avv. De Angelis ¤ 05 “ Espletamento servizi strategici sul territorio 4.646,77) 06 “ Costituzione di delegazione trattante di parte pubblica 31 21/02/07 Costituzione in giudizio al TAR Lazio sez di Latina promossa da Rei ta- 07 “ Piano Particolareggiato in variante al PRG di La Cona: validazione pro- no Concetta contro Comune di San Felice Circeo. Nomina legale (avv. getto preliminare fase “A” De Angelis € 4.646,77) 08 18/01/07 Conferma con rettifica dell’atto deliberativo 266 del 20/12/06 32 “ Ulteriore differimento termini conclusione procedure concorso L. 68/99 09 19/01/07 Giornata europea della memoria. Adesione 33 “ BIT Borsa Internazionale del Turismo – Partecipazione 10 “ Somme non pignorabili 1° semestre 2007 34 23/02/07 Nomina commissione giudicatrice per la formazione della graduatoria 11 “ Intervento economico straordinario in favore di M. L. V. per inquadramento del personale nei nuovi profili professionali 12 “ Indirizzi per la riorganizzazione delle entrate comunali e la lotta all’e- 35 “ Autorizzazione stipula contratto locazione locale consorzio agrario si- vasione to in b.go Montenero per iniziative socio-economiche e assolvimento 13 “ Anticipazione di cassa anno 2007 adempimenti consequenziali. (€ 19.000,00 anno) 14 “ Attuazione servizio di segretariato sociale anno 2007 15 “ Autorizzazione al ricorso di cosiddette forme flessibili di lavoro e al- l’affidamento di incarichi professionali settore urbanistico e tutela am- Delibere del Consiglio Comunale bientale 16 01/02/07 Patrocinio morale convegno diocesano sport scuola. Sinergie a servi- 93 23/12/06 Interrogazioni gio della persona 94 “ Riconoscimento debiti fuori bilancio pagamento spese di giudizio di 17 “ Nomina componenti esterni del nucleo di valutazione. Approvazione sentenza nn 326 e 363 del 04/04/2003 a favore signora Calisi Ge- avviso pubblico. noveffa 18 “ Patrocinio Ass. Naz. lotta contro AIDS. Bonsai AID AIDS 2007 95 “ Ratifica variazione n. 3 al Bilancio di previsione anno 2006 20 09/02/07 Nomina segretario Premio Letterario internazionale “La Cultura del Mare” 01 26/01/07 Fissazione dei termini per l’elezione degli organi dei centri sociali ai 21 “ Patrocinio Parrocchia S. Francesco d’Assisi per festeggiamenti Carne- sensi del Regolamento Comunale vale 2007 02 “ Intitolazione di strada al V. Brigadiere dei CC, Salvo D’Acquisto 22 “ Nona edizione del Carnevale Pontino. Concessione patrocinio 03 “ Controdeduzioni alle osservazioni presentate a seguito dell’adozione 23 “ Contributo per realizzazione iniziative legate al carnevale 2007 della deliberazione di C.C. n. 44/04 di perimetrazione nuclei abusivi 24 “ Affidamento incarico consulenza ed assistenza legale anno 2007 al- 04 “ Approvazione piano preliminare per l’individuazione delle aree da adi- l’avv. Corrado De Angelis (€ 18.433,29) bire a parcheggi pubblici 25 “ Approvazione della documentazione tecnica per il giudizio di valuta- 05 “ Approvazione progetto preliminare per la realizzazione di parcheggi zione di incidenza relativo al progetto di realizzazione del parco pub- pubblici in località Colonia Elena per la sosta di veicoli a motore blico denominato Villa Marco Emilio Lepido 06 26/02/07 Verbale di seduta deserta IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 13 Personaggi Tipici - Oroscopo

di Andrea De Sisti Sacrestano e postino nello stesso tempo Valleriane (Valeriane) 2a parte iccolo di statura, gibboso, canuto, occhiali gi! Di Prospero An- la spontanea collaborazione dei passanti. "Vallerià! I con lenti spesse, con erre arrotata. Non- tonio!" - aggiun- vaghe alla Cona, de ze Ntoniucce; nen ce sta gnente Postante i suoi difetti, svolgeva una duplice at- gendo - "Posta". pe' chélle parte?" "Per i Cerasoli non c'è niente, ma tività: quella di sacrestano e quella di postino. Allora usciva di ca- c'è una lettera per Palombi Bubbù, una cartolina per I nostri ricordi si riferiscono agli anni 1936-40. sa l'interessato o una figlia di Giaconda e una lettera per un figlio di Valeriano sacrestano. un parente o un Bertina". "Vabbé, dalla a me, ca ce penze i a cunze- Nella mattina dei giorni feriali svolgeva la sua man- amico, che ritirava gnarle". "Grazie e m'arraccumanne". "Vallerià I ston- sione di portalettere. La "signora della Posta" unica la corrispondenza ghe jenne dalla parte de jù Retrovere, vaghe a truà responsabile e factotum dell'Ufficio Postale, gli sele- di tutto il rione, che ze Giuanna. Nce sta gnente pe là?" "No! Ma che fai zionava la corrispondenza per zone (rioni), infilan- poi recapitava ai la via Stretta?". "Si, passe pé chélla accurciatora". "Al- dola nei due scomparti del borsone di cuoio, che Va- destinatari. Analo- lora, per favore, portami questa lettera a Tamerista." leriano portava, collegato con una larga cinta, sulla ga scena si ripeteva Quando però doveva recapitare avvisi di raccoman- spalla destra. Quando doveva prelevare e consegna- a P.za Dante, "dre- data (vaglia o pacchi postali) o lettere particolari, che, re la corrispondenza girava la cinta sul collo, posi- te a gliù furne", a per la sua esperienza, intuiva che erano molto atte- zionando il borsone davanti, sulla pancia. P.za G. Carducci (la Mazzatora), a P.za V. Veneto, a se, allora arrivava anche alla Cona ed oltre. La sua fa- E' da precisare che, a quei tempi, cioè negli anni tren- P.za Regina Margherita (jù Cummiénte) e così per gli tica era sempre ricompensata da piccole mance, ta, la corrispondenza a S. Felice Circeo non era co- altri rioni. omaggi di frutta o di dolci e talvolta da un panino col piosa, diciamo un centinaio circa al giorno, tra lette- Valleriane non saliva mai le scale. Per quelli che abi- prosciutto ed un bicchiere di vino. Però, mentre fa- re e cartoline. Valeriano, uscito dall'Ufficio Postale, fa- tavano a pianterreno, la posta la infilava sotto la fes- ceva lo spuntino, Valeriano controllava il suo orolo- ceva la prima stazione a P.za A. Aleardi (jù Munto- sura della porta. gio, per essere puntuale a suonare i rintocchi di mez- ne), dove c'era quasi sempre qualcuno ad aspettar- Esaurito il suo lavoro nell'interno del paese, usciva zogiorno. lo. Si passava la voce da un vicolo all'altro: "Esse mò dall'arco del Ponte per arrivare alla contrada "Croce", arriva Valleriane". In assenza, Valeriano gridava i no- raramente proseguiva per quella di "San Rocco". da O'KEA'MUS mi dei destinatari: "Petrucci Giuseppe! Capponi Lui- Per la corrispondenza fuori del paese, si serviva del- di Andrea De Sisti

Oroscopo di Aprile 2007 di Aldebaran Ariete Toro Gemelli Cancro dal 21/3 al 20/4 dal 21/4 al 22/5 dal 23/5 al 21/6 dal 22/6 al 22/7 Le tue energie sono alte e l’ottimi- Venere nel tuo segno ti fa iniziare Periodo entusiasmante per quanto Mercurio e Urano ti invitano a fare smo molto forte, perciò potrai rag- bene il mese. Metti in evidenza il riguarda l’amore e la vita sociale. nuove conoscenze interessanti e giungere con maggiore facilità i tuo fascino innato e … vedrai i ri- Potrai trovarti spesso al centro del- con la tua magica intuizione saprai tuoi obiettivi. Ciò che prima crede- sultati. Nel lavoro sarai incostante. l’attenzione: sarai richiesto e invi- “captare” le persone giuste. Se sei vi impossibile ora sarà a portata di Cerca di portare a termine ciò che tato da tutti. La salute sarà da te- alla ricerca di un amore importan- mano. Giove ti parla di vantaggi, hai cominciato. nere sotto controllo. Maggiore ri- te dovrai saper attendere ancora un d’incontri d’amore e di viaggi. poso. po’.

Leone Vergine Bilancia Scorpione dal 23/7 al 23/8 dal 24/8 al 22/9 dal 23/9 al 22/10 dal 23/10 al 22/11 Goditi i benefici raggi di Giove che Mercurio e Urano ti sollecitano a Venere e Giove, in armonia col tuo Saturno disarmonico vi mette in ti riscalderà il cuore e l’anima. Be- prendere decisioni importanti. Con- segno, ti annunciano incontri che ti discussione ponendovi di fronte a ne l’amore e la vita sociale. Fami- tatti con persone creative, ma un faranno palpitare. Ti sentirai bene, responsabilità, ma voi, dotati di lo- glia e casa saranno al centro della po’ furbette. Un problema che ti da- quindi datti da fare per realizzare i gica non comune, saprete come ge- tua attenzione. Faticoso, ma grati- va ansia sarà risolto. Puoi fare pro- tuoi progetti e i tuoi desideri. stire qualsiasi cosa mettendo in lu- ficante il risultato lavorativo. getti per un viaggio o per avveni- ce i vostri talenti. Amici e parenti vi menti piacevoli. daranno gioia.

Sagittario Capricorno Acquario Pesci dal 23/11 al 21/12 dal 22/12 al 20/1 dal 21/1 al 19/2 dal 20/2 al 20/3 Frizzanti novità che ti caricheranno Periodo ricco di stimoli che ti fa- L’opposizione di Saturno potrebbe C’è bisogno di guardare la vita con di entusiasmo. In amore ci sarà ar- ranno migliorare i rapporti con gli chiedervi scelte severe nei rappor- occhi diversi: ormai siete pronti per monia e successo nel lavoro. Anche altri. Venere stimolante potrebbe ti e rallentare i progetti, ma voi po- cambiare e trasformare non solo Saturno favorevole dovrebbe ren- farti nascere passioni improvvise. trete riuscire a risolvere quasi tut- voi stessi. In amore potreste sen- derti tutto più concreto e solido e Possibilità di guadagno grazie al- to. In amore: Creatività e consoli- tirvi scontenti o insoddisfatti … darti sicurezza. l’intuito o ad insolite idee. damento. Buone opportunità fi- perché volete troppo! nanziarie. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 14 Sport

di Tommaso Di Prospero Per la Circe un dolce dormire Sono tanti i problemi della squadra

videntemente, ho la sfera di cristallo come Ma- go Merlino e le capacità profetiche di un No- Olimpiadi vicine per Roberta Ramazzotto Estradamus, poiché le mie speranze, palesate in Una sanfeliciana candidata alle Olimpiadi modo chiaro nel precedente numero, di vedere nel gi- rone di ritorno una Circe all’altezza delle sue possibi- La giovane sanfeliciana guidata sapientemente dal tec- lità tecniche, si stanno materializzando. La notte del- nico Marco Gionta, si sta facendo strada nel mondo del la Circe è infestata da tanti fantasmi che aleggiano in Taekwondo a suon di vittorie, ed ora la possibilità di campo e nella “stanza dei bottoni “ e che evidente- una convocazione alle prossime Olimpiadi, che si svol- mente, per un lungo periodo, hanno influito sul rendi- geranno in Corea, non è così remota. La giovane san- mento della squadra sanfeliciana. feliciana, non ancora diciottenne, ha iniziato la sua av- Le dimissioni di mister Ceccarelli, maturate dopo un ventura nel mondo del Taekwondo nel 1999, coronan- lungo braccio di ferro con una parte della società più do un sogno coltivato fin da piccola. In effetti, Rober- propensa al cambiamento dell’allenatore hanno sorti- ta, come ci hanno raccontato il papà Gennaro e la mam- to l’effetto voluto, e la panacea della meritata vittoria ma Carla, ha sempre avuto una gran passione per le ar- contro “l’imbattibile” ha fatto sentire la sua ti marziali e per il pugilato. E’ una giovanissima fan- voce anche nella partita successiva. La situazione, in ciulla, quella che comincia ad apprendere i primi rudi- alcuni momenti insostenibile, ci ha fatto vivere con la menti tecnici sotto la guida dell’esperto Marco Gionta, sensazione latente che la Circe fosse come una santa- presidente e allenatore dell’AS Taekwondo Circeo. La grande predisposizione naturale, sommata ad una pas- barbara, pronta ad esplodere, schiava dei suoi pro- Roberta Ramazzotto e il tecnico Marco Gionta blemi, dei suoi paradossi e di una programmazione az- sione smisurata per questo sport, le permette di bru- zardata ed incompleta. Alcuni giocatori hanno reso me- ciare le tappe, al punto che diventa cintura nera con due no delle loro qualità, però è opportuno riflettere sul cli- anni d’anticipo rispetto ad una normale programmazione. Per ben tre volte, Roberta Ramazzotto si fregia ma nel quale ha dovuto operare mister Ceccarelli e di del titolo di Campionessa Italiana nella categoria 46 Junior, ed in breve, arriva il suo passaggio tra i Senior. riflesso tutta la squadra. La fiducia fin dall’inizio data Anche con i più grandi dimostra il suo infinito talento e vince il “Roma Cup 2007” ed un “Regionale”. In a tempo determinato, ed il tentativo pretestuoso di pre- particolare nel “Roma Cup”, la Ramazzotto ha umiliato le avversarie, costrette sulla difensiva dalla schiac- varicare l’operato dell’allenatore hanno finito con il ciante superiorità dell’atleta sanfeliciana. Ricordiamo che, tra gli Junior, Roberta Ramazzotto ha ottenuto una condizionare tutto l’ambiente ed in particolare la squa- quarto posto nel Campionato del Mondo in Vietnam. Nel mese di febbraio è arrivata una nuova convoca- dra, sempre più alla mercé di un marcato nervosismo. zione per il raduno nazionale di Taekwondo nel complesso dell’Acquacetosa a Roma. In questo momento la L’arrivo dell’esperto Tesseri sulla panchina della Circe, forte atleta sanfeliciana si divide tra gli allenamenti al Circeo, nella palestra dell’Istituto Comprensivo “Leo- nardo Da Vinci”, e quelli a Frosinone, sempre sotto la guida scrupolosa del tecnico Marco Gionta. Intanto, ha prodotto la vittoria in rimonta contro la capolista mentre Roberta continua a mietere successi, nella famiglia Ramazzotto si fa strada la piccola Gaia, la sorel- Bassiano per 2-1. Dopo la sonora sconfitta sul campo la che sta provando ad emulare le gesta di una possibile campionessa olimpica… ■ del per 4-0 ed il pareggio nel derby di Montenero, con l’iniziale vantaggio di Mancini, arri- vava la bella vittoria contro la capolista grazie alle re- ti di Sacchetti su rigore e di capitan Benetti con un bel un paio di settimane, con la formazione sanfeliciana il Campoverde, un calcio di rigore sbagliato e la supe- tiro dal limite dell’area a pochi minuti dal termine. Un che subiva due sconfitte interne contro il Campoverde riorità numerica per oltre un’ora non sono state suffi- fuoco di paglia che si trasforma in cenere nel giro di e la Sa.Ma.Gor, entrambe con il minimo scarto. Contro cienti ad evitare una sconfitta maturata ad un paio di minuti dal termine per una leggerezza difensiva. Con la Sa.Ma.Gor, una disattenzione difensiva a partita ap- pena iniziata, condannava la Circe ad un’altra sconfit- Per il Montenero speranze ta casalinga. La prima vittoria in trasferta, sul campo del Bainsizza, dopo il vantaggio con Calisi veniva va- ridotte al lumicino nificata a tempo scaduto con il pareggio dei padroni di casa. I segnali positivi, palesati anche nelle due Vogliamo credere ad una permanenza in Prima Categoria sconfitte casalinghe, venivano confermati nella ro- boante vittoria ottenuta al Ballarin contro la Nuova , Per la squadra del borgo, le speranze di raggiunge- ria nella partita casalinga contro il Gianola per 2-0, un con un secco 3-0 grazie alla doppietta di Sacchetti ed re la salvezza si sono ridotte drasticamente ed ora sol- pareggio esterno per 1-1 contro la Nuova Itri e ben al rigore trasformato da capitan Benetti. La svolta del- tanto la matematica consente di pensare ad una per- quattro sconfitte che, di fatto, relegavano la forma- manenza in Prima Categoria. In effetti, dopo la pri- zione del Presidente Benetti all’ultimo posto in clas- la stagione si manifestava la domenica successiva con ma storica vittoria contro il Latina Scalo arri- sifica con un ritardo di ben sette punti dalla la prima vittoria ottenuta in trasferta, sul campo del Ser- vata dopo una serie di buone prestazioni, quartultima. Con appena due vittorie nelle ven- moneta, grazie ad un calcio di rigore di Ruggiero che il Montenero non è riuscito a portare avan- tuno partite finora giocate, è difficile ipotiz- portava la Circe ad una distanza di sicurezza dal ter- ti la striscia positiva di quattro incontri con- zare il raggiungimento della salvezza per il zultimo posto. In ogni caso, l’unità d’intenti da me au- secutivi senza subire sconfitte. Nelle ultime Montenero. Le ultime possibilità sono lega- spicata l’estate scorsa non c’è mai stata, mister Cec- tre partite del girone d’andata, il Montene- te agli scontri diretti da giocarsi tra le mura carelli ha dovuto gestire da solo un gruppo molto nu- ro ha subito altrettante sconfitte contro il amiche, che, in caso positivo, potrebbero la- meroso e non si è potuto avvalere della presenza di 24MilaBaci per 1-0, il Monte San Biagio per sciare dei margini alla speranza di salvezza. un massaggiatore che fosse in grado di accelerare i 4-0 ed il Bassiano per 3-0. Nell’atteso derby e scon- A mio avviso, il Montenero ha pagato il salto di cate- tempi di recupero dei giocatori dagli infortuni musco- tro salvezza contro la Nuova Circe, la squadra del bor- goria e non è riuscita a colmare le lacune derivanti dal- lari, senza dimenticare la mancanza di un preparatore go andava sotto di una rete dopo pochi minuti di gio- l’assenza di Dosio, fermo da molto tempo per un lun- dei portieri. Se, come io spero, la squadra riuscirà a co e subiva per lunghi tratti l’iniziativa della forma- go infortunio, senza dimenticare che le partenze di salvarsi, magari con qualche giornata d’anticipo, per la zione sanfeliciana, nella ripresa il Montenero creava Marigliani e Toso hanno ridotto di molto le possibili- prossima stagione ci sarà bisogno di un cambiamento un paio d’occasioni pericolose prima di ottenere il pa- tà di scelta nel reparto avanzato. In ogni caso, il Mon- di tendenza, di un progetto chiaro approvato da “TUT- reggio grazie ad un perfetto calcio di rigore trasfor- tenero diventerà l’ago della bilancia per tutte le squa- TI” senza inutili deviazioni in corso d’opera e com- mato da Capponi. Nelle successive sei partite del gi- dre che sono in lotta per la permanenza in Prima Ca- portamenti anarchici che in genere vengono mal dige- rone di ritorno, il Montenero otteneva una sola vitto- tegoria.■ riti da chi ama il calcio giocato. ■ IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 15 Lo spazio della città Zucchine di ALESSIA BRAVO SCUSA MA TI CHIAMO AMORE di Federico Moccia alla latta Ancora una volta Federico Moccia ci affascina con le sue storie, come con quest’ultimo libro, che si preannuncia essere una grande, splendida e im- matura storia d’amore. Ancora tre protagonisti: un uomo, una ragazza e l’amore. Lui è un uomo maturo. Lei sta per pren- dere la maturità. Alessandro ha trentasette anni, è un pub- blicitario di successo e si è lasciato da poco e senza un ve- ro perché con la sua fidanzata storica. Niki ha diciassette an- ni, è all’ultimo anno di liceo e passa le sue serate tra feste, Ingredienti: sfilate, rave e tutti gli eventi possibili anche fuori Roma. La capitale continua ad essere anche in questo terzo libro di Moccia lo scenario perfetto per le sue storie. 1 chilo di zucchine piuttosto grosse Un amore che nasce dopo un incidente su viale Parioli: Niki è una bella ragazza, è intelligente e spiritosa. C’è solo un 200 grammi di farinae piccolo dettaglio. Ha diciassette anni, venti meno di Alex. E 100 grammi di parmigiano grattugiato dopo l’incontro-scontro di quella mattina, nulla sarà più co- olio me prima. Il mondo adulto si scontra con quello degli ado- lescenti. Ed ecco mamme e figlie in una discussione conti- nua, papà che sono ancora ragazzini e ragazzi giovanissimi che sono già troppo adulti. E an- Affettate le zucchine a rondelle, salatele e lasciatele “appassire” i t t cora le amiche di Niki sognatrici, ragazze deluse, romantiche e troppo folli. E i colleghi adulti di in uno scolapasta per circa un’ora. Poi strizzatele e asciugatele e l Alex che invece hanno messo da parte tutti i loro sogni e vivono, o meglio sopravvivono, sen- bene, aiutandovi con un canovaccio pulito o con della carta as- ù i za avere il coraggio di fermarsi a riflettere. sorbente da cucina. Infarinatele e mettetele in una teglia bassa p i Un romanzo dove troviamo la quotidianità ma anche il sogno, che rappresenta la voglia di ri- r

(“latta”), cospargetele con abbondante parmigiano, irroratele con b i trovare la propria libertà, il desiderio di avere sentimenti veri, di amare senza convenzioni e sen-

l un filo d’olio, quindi passatele al forno per 40 minuti circa. Ser- I za troppi perché. Questa volta Moccia racconta la più bella, la più folle, la più pazza delle fu- vitele tiepide. ghe. Una fuga d’amore. Con quell’epilogo del faro, che è destinato a diventare un momento in- dimenticabile per tutti i giovani lettori.

ORA LEGALE ANGOLO DELLA POESIA di Antonio Di Salvo Sulle distanze delle costruzioni dalle vedute Il Monte Circeo Il cittadino è tutelato anche nei confronti della P.A. La scongiura di Silvio Ziarelli Oh! sacro monte, na sentenza del Tribunale di Latina è intervenuta recentemente ed autorevolmente in materia. Ana- consacrato sei alla Gran Madre, lizziamone il contenuto. Preliminarmente, però, è bene prendere le mosse dalla normativa codicisti- adornato in terra in acqua, Uca. Il Codice Civile si occupa delle luci e delle vedute nel Libro III (della Proprietà), Titolo II (Della da superba selvaggia bellezza, Proprietà), Capo II (Della Proprietà Fondiaria), Sezione VII, articoli da 900 a 907. Dando per letti per ragio- che nell’eterno puro dovrai restare, ni di spazio gli artt. da 900 a 906, leggiamo insieme l’art. 907 che risulta essere la norma posta a fonda- affidato sei, ai presenti, a quei che ver- mento della decisione in commento. «… 907. Distanza delle costruzioni dalle vedute ranno, Quando si è acquistato il diritto di avere vedute dirette [c.c. 900] verso il fondo vicino, il proprietario di que- chi con man pesante, sto non può fabbricare a distanza minore di tre metri, misurata a norma dell’articolo 905. deturperà il tuo garbato volto, Se la veduta diretta forma anche veduta obliqua, la distanza di tre metri deve pure osservarsi dai lati della fi- possa trovar mai pace, nestra da cui la veduta obliqua si esercita [c.c. 906]. né qui né in tutto il mondo. Se si vuole appoggiare la nuova costruzione al muro in cui sono le dette vedute dirette od oblique, essa de- ve arrestarsi almeno a tre metri sotto la loro soglia …». Il Tribunale di Latina ha affermato che «… Il divieto di costruire a meno di tre metri dall’altrui legittima ve- p.s.: poesia scritta in occasione della demolizione delle duta, ex art. 907 c.c. va ribadito anche nei confronti di enti o amministrazioni pubbliche e dei loro conces- Mura Ciclopiche sionari privati, a nulla rilevando che l’ente proprietario dell’area pubblica, nella specie un marciapiede, abbia lasciato tra la nuova costruzione ed il fronte dell’edificio privato un varco soggetto a pubblico transito. Né Antigua l’ente pubblico o il suo concessionario possono invocare l’esonero di cui all’art. 905 c.c. giacché detta dis- posizione attiene alla diversa fattispecie del soggetto che può aprire una veduta che guarda sul fondo altrui, Galleria Mobili D’Arte se tra i due fondi vi è una via pubblica. Nella fattispecie il privato proprietario di un edificio con finestre che si affacciano su pubblico marciapiede, aveva chiesto il rispetto della distanza di tre metri dalle sue vedute nei Pasciuti confronti di un gazebo di un bar realizzato a distanza minore, autorizzato dal comune proprietario del mar- ciapiede. …» (Tribunale Latina, decreto 5.10.2006, Pres. Estensore Cerasoli, in Il Merito, gennaio/febbraio Viale Tommaso Tittoni, 87 - 89 - 91 2007, pag. 28). Il Tribunale di Latina, quindi, afferma un principio fondamentale ed innovativo: il diritto di veduta ha una va- 04017 San Felice Circeo (LT) lenza erga omnes e viene tutelato anche nei confronti degli enti o amministrazioni pubbliche.■ Tel. 338.1397267 RISTORANTE Pasta all’uovo Gioielleria Al Convento di Federico Fedeli Luigina Bartelloni di Lolita Capponi V.le T. Tittoni, 113 - S. Felice Circeo - La Cona Piazza Vittorio Veneto S. FELICE CIRCEO Piazza Mazzini, 4 (Centro Storico) - 04017 San Feli- TUTTI I TIPI DI PASTA DELLA MIGLIORE QUALITË ce Circeo (LT) - Tel. 0773/546167 - 348.9185443 Tel. 0773.540608 Centro Storico tel. 0773.548292 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 16 Annunci • ANNUNCI GRATUITI ANNUNCI GRATUITI ANNUNCI GRATUITI ANNUNCI GRATUITI •

Nascita Compleanni ◆ Anche se con ritardo non potevamo non fare gli auguri a Gianna Del Vecchio per i Auguri al piccolo Leonardo De Prosperi, na- suoi primi 40 anni il 15 febbraio . E’ una mèta importante e così, come noi, fanne to il 17 febbraio 2007, dalla nonna Graziel- tesoro e bagaglio di riflessione. Dalle amiche del Borgo. la, dal nonno Antonio e dalle bisnonne e bi- ◆ 2 aprile. Buon compleanno a Milvia Iundusi con l’augurio di diventare presto non- snonni. na, dalle amiche delle cene. ◆ Buon compleanno a Fabrizio Cormons il 4 aprile, con lo stesso entusiasmo che ci rende felici insieme. Samanta. ◆ 5 aprile. Ad Aurora tanti auguri per i suoi 6 anni, da parte dei nonni Maria Grazia e Marcello Carletti Matrimoio ◆ 6 aprile Alla super moglie, mamma e nonna Anna Bellini, tanti auguri per il suo com- pleanno dal marito, le figlie e i nipoti. Un augurio il 22 aprile di una lunga e felice ◆ 8 aprile. Buon Compleanno a Katia Borsellino dalle amiche. unione a Corrado Rizzardi e Paola Licenzia- ◆ Leo Matteo compie 18 anni l’8 aprile. Auguri affettuosi dalla nonna e dalla famiglia. to da tutta la numerosa parentela. ◆ Auguroni per il 9 aprile a nonna Cuca da tutta la famiglia. ◆ 12 aprile Infiniti auguri di buon compleanno ad Angela Gargiulo dalla sorella. ◆ Dopo lunga attesa sono arrivati anche per Natasha Quartesan i 18 anni. Tanti au- guri il 13 aprile da tutta la famiglia. ◆ Auguri stellari a Roberto B. per il suo compleanno il 19 aprile dagli amici. Anniversario ◆ Maria Rosaria Cataldo compie gli anni il 24 aprile, Tanti auguri dalla famiglia Equino e dalle amiche del caffè. ◆ Repele Alberto e Antonietta Angri. Il 12 mag- Buon compleanno a Giulia Mestrinaro il 25 aprile da Rossy, Giò e Flò . ◆ gio sono passati 20 anni di matrimonio, e 25 aprile. Si festeggia il compleanno di Licia Barbisan. Tanti auguri dalla famiglia. ◆ tutti noi vi auguriamo di percorrere insieme Il 26 aprile tanti auguri di buon compleanno dagli amici al caro pasticcere Massi- molta e molta strada ancora. Dagli amici del miliano. rione. ◆ Buon compleanno ad Adriana Del Bono il 27 aprile dai figli. ◆ Auguroni speciali a due persone altrettanto speciali, che dei semplici auguri e un paio di parole non riusciranno mai a spiegare... mia madre per il 5 maggio e il mio fi- danzato Gianluca per il 29 aprile. Ancora auguri, vostra Ines. ◆ 29 aprile. Auguri a Dora, nostra madre. Si! E’vero… gli anni passano e te li senti, Supermarket ma non smettere mai di consigliarci e di riprenderci anche con i tuoi silenzi. Le tue figliole. CARLETTO ◆ Cinzia Rossi Querin il 30 aprile festeggia il suo compleanno. Tanti auguri dallo Staff di Lucci Evasio & C. s.a.s. del Conad. ◆ Alla luce dei nostri occhi. Tanti auguri il 30 aprile a Giovanni Aquino da Niko e Nun- V.le T. Tittoni, 70/72 zia e da tutti gli amici. S. Felice Circeo - La Cona ◆ 1 maggio. Buon compleanno a Maria Rosa Pallocchini dalla famiglia. Tel. 0773.540497 ◆ Cari auguri a Marcello per il suo compleanno il 2 maggio dai quattro della PC. ◆ 3 maggio. Una nuova “era” ti aspetta, sei solo all’inizio Adele Monetti. Auguri per i tuoi 80 energicamente portati. ◆ Tanti auguri a zia Rosina dalla nipote Isabella per il suo compleanno il 6 maggio. ◆ Il 7 maggio tanti auguri a papà Nicolino per i suoi 57 anni dai figli. Rinomata Macelleria ◆ Alla mia dolce metà, Samanta Di Palma, Tanti auguri l’8 maggio da Fabrizio. ◆ Buon compleanno a Giorgio e Lori l’11 Maggio da tutto lo Staff del Conad. COCCIA ◆ 11 maggio. Tantissimi auguri di buon compleanno a Martina da tutta la famiglia. ◆ Auguri di compleanno il 9 maggio ad Antonietta Angri dagli amici. Via XX Settembre, 13 ◆ 26 maggio. Buon Compleanno a Daniele Martufi dai nonni. S. Felice Circeo - Centro storico tel. 0773.546454

PAOLA Parrucchiera La redazione Via XXIV Maggio, 18 - S. Felice Circeo tel. 0773.549010 riceve per appuntamento augura Gioielleria Oreficeria Buona Pasqua Maria Grazia Colambrosi a tutti i lettori C.so V. Emanuele, 20 S. Felice Circeo - Centro storico tel. 0773.548580