Au Vieux Campeur 1 rock&ice 1 MARCO ROMELLI

Marco Romelli, di origini lombarde, pratica l’alpinismo da un ventennio, concentrandosi principalmente sul massiccio del Monte Bianco. Illustratore di testi tecni- ci e relazioni, la sua passione per la montagna non si esaurisce con l’arrampicata, a cui affianca il disegno v2 e la fotografia nella ricerca costante di un’esperienza monte bianco estetica completa. LA CARTE CLUB AU VIEUX DE REMISE CAMPEUR C’EST : 10% SUR CERTAINS ACHATS Marco Romelli classico & plaisir ET PARFOIS MIEUX… RINGRAZIAMENTI

Si ringrazia la G.A. per l’interesse Marco Romelli dimostrato in questo nuovo libro. Grazie alle Guide Alpine Raymond Angéloz (gesto- re Cabane d’Orny), Armando Chanoine (gestore rif. Monzino), Hervé Thivierge (www.grimpailler.com), per le preziose informazioni sugli itinerari e le nuove aperture. Un grazie speciale a Elise Longin per l’impegno e il supporto durante tutte le fasi del lavoro, dalle ripeti- classico & plaisir & classico zioni delle vie alla ricerca storica. Si ringraziano anche: Lucie Havelkova per l’indispen- sabile “supporto logistico”, la G.A. Alessio Conz (www. lagoraiavventura.it) e Valentino Cividini per le nume- rose fotografie, Enrico Mazzoleni per aver trasmesso SYMBOLE DU CHOIX, DU CONSEIL ET DU PRIX all’autore il “virus” della passione per il mondo magico del Monte Bianco. Grazie a tutti gli amici che hanno posato nelle foto o fornito delle immagini e che hanno accompagnato con pazienza l’autore nelle ripetizioni e nelle ricognizioni fotografiche indispensabili alla realizzazione di questo lavoro. monte bianco

Crédits photos : C. Durando - Test Flow/AVC - S. Jaulin

AU VIEUX CAMPEUR EN : 9 VILLES

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www.auvieuxcampeur.fr Prefazione

Idea Montagna collabora attivamente con ADMO – Associazione Mi sento sempre emozionato quando apro un libro che presenta il mas- Donatori Midollo Osseo – nel progetto Climb For Life, il cui scopo siccio del Bianco, che mi ha fatto tanto sognare e che mi ha tanto dato. è portare consapevolezza sul trapianto di cellule staminali emopo- ietiche (e sulle vite che questa pratica può salvare) nel mondo della Ricordo per prima cosa con intensità il momento della scoperta di que- montagna e delle persone che la vivono. ste montagne, a quattordici anni, grazie al libro di Gaston Rébuffat dal www.admo.it - www.climbforlife.it bel titolo «, jardin féérique»*. Sono immensamente grato a Rébuffat, che mi rivelò attraverso il suo libro un vero tesoro di altezze di cui già sognavo confusamente e ardentemente, io che vivevo in una regione piatta e senza rilievi. E poi ci sono gli innumerevoli ricordi di tante e tante ore vissute lassù, nel cuore di queste montagne, che si sono FOTOGRAFIE Tutte le fotografie sono dell’autore, eccetto le immagini dei rifugi e quelle di seguito specificate: poco a poco come scolpiti nella mia memoria. Ma anche i Raymond Angéloz pag. 20 e 31 in basso; Carlo Barbolini pag.239; Davide Barcella pag. 225; Emer Bavelloni pag. 57 in volti preziosi di tante compagne e tanti compagni di cordata, alto; Davide Bordet pag. 116 in basso; Armando Chanoine pag. 215; Valentino Cividini pag. 50, 82, 92, 171 (alto), 177, 226, 235, 240, 263; Alessio Conz pag. 227, 228 e 229 in alto; Gian Paolo De Nicolò pag. 210 (alto), 214; Fabio Di Fede pag. 44 in illuminati dalle luci e dalle ombre delle altitudini. Volti segnati dal- basso; Elise Longin pag. 35 in basso, 234, 283; Enrico Mazzoleni pag. 128, 161 (alto), 166, 168, 229 (basso), 238 (basso); lo sforzo e dall’entusiasmo, dalla fatica e dalla gioia, dall’inquietudine e Francesco Melchiori pag. 254; Jeffrey Moskowitz pag. 99; Brendan O’Sullivan pag. 133 (basso); Claude Quenot pag. 112. dalla sicurezza, dalla meraviglia e dalla complicità...

Possa questo libro, prodotto visibile di una fedele passione a lungo corso, svelare ai suoi lettori i grandi spazi di sogno lungo le strade principali come negli angoli segreti di questo inesauribile “giardino fatato”. E che li Prima edizione: luglio 2012 guidi nella realizzazione di questi sogni, compiuti e pienamente condivisi ISBN: 978-88-97299-21-9 nel legame unico della cordata. Idea Montagna Editoria e Alpinismo Via Guido Rossa, 17 - 35016 Piazzola sul Brenta PD - Italy Patrick Gabarrou Tel. +39 049 9601797 [email protected] - www.ideamontagna.it * Monte Bianco, giardino fatato

Coordinamento generale: Francesco Cappellari Progetto grafico: Rossella Benetollo - Officina Creativa - Padova Impaginazione, elaborazione immagini, cartine: Irene Cappellari Illustrazioni: Marco Romelli Stampa: Litocenter Srl per conto di Idea Montagna Editoria e Alpinismo Foto di copertina: lungo la cresta dei Cosmiques (foto Marco Romelli)

Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale degli scritti, dei disegni e delle fotografie.

Avvertenza: questa guida è compilata con la massima coscienziosità ma non si garantisce per eventuali errori o incompletezze. L’uso delle informazioni contenute in quest’opera è a proprio rischio. L’autore e l’editore non si assumono quindi nessuna responsabilità per eventuali incidenti o qualsiasi altra conseguenza. 5 031 - Traversata delle Punte Lachenal 150 032 Triangle du Tacul - Contamine-Négri 152 PREFAZIONE 5 033 Triangle du Tacul - Contamine-Grisolle 154 INTRODUZIONE 6 034 Triangle du Tacul - Contamine-Mazeaud 156 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO 10 035 Triangle du Tacul - Goulotte Chéré 158 NOTE TECNICHE 12 036 - Via Normale 160 INDIRIZZI UTILI 18 037 - Giro Cresta Est - Via Normale 162 UNO ORNY - TRIENT 19 038 Monte Bianco - Traversata dei Tre Monti 164 001 Gendarme d’Orny - Via Papa Paye 24 SETTE ST. GERVAIS - LES CONTAMINES 169 002 Aiguille de la Cabane - Via du Bon Accueil 28 039 Monte Bianco - Via Normale per l’Aiguille du Goûter e la Cresta delle Bosses 176 003 Aiguille d’Orny - La Moquette 32 040 - Traversata delle Creste Sud-Nord Est 179 004 Aiguilles Dorées - Couloir Copt 36 041 Dômes de Miage - Cresta Mettrier al Dôme Orientale 183 005 Aiguille Sans Nom - Cresta S dell’Aiguille Sans Nom 41 042 Dômes de Miage - Traversata dei Dômes de Miage da Est a Ovest 186 006 Tête Blanche - Parete N 46 043 Aiguille Nord de Trélatête - Via Normale della Parete NNO 189 DUE BACINO DEL TOUR 49 OTTO - SEIGNE 191 007 - Via Normale alla Punta S 54 044 - Via Normale per la Cresta Ovest 198 008 Aiguille du Tour - Couloir de la Table 58 045 Dôme de Neige des Glaciers - Cresta delle Lanchettes 201 009 - Cresta Forbes 60 046 Petit Mont Blanc - Via Normale 204 010 Aiguille du Chardonnet - Sperone Migot 65 047 Aiguille Est di Trélatête - Cresta Est 206 TRE BACINO DELL’ARGENTIÈRE 69 048 Aiguille du Châtelet - Idroelettrica o Hydrotecnique 209 011 Petite - Via Normale 74 049 Aiguille Croux - Via Ottoz per la Parete SE 211 012 - Couloir Chevalier 76 050 Aiguille Croux - Via Cheney per la Cresta Sud 215 013 Aiguille de l’Argentière - Via Normale per il Ghiacciaio del Milieu 79 NOVE PUNTA HELBRONNER - COLLE DEL GIGANTE 219 014 Aiguille de l’Argentière - Couloir a Y 82 051 Dente del Gigante - Via Normale per la Parete SO 224 015 Aiguille du Refuge - Le Gateau de Riz 85 052 - Via Normale per la Cresta di Rochefort 227 016 Aiguille du Génépi - Cresta Sud 88 053 Aiguilles d’Entrèves - Traversata delle creste SO-NE 230 QUATTRO 91 054 - Via Normale per la Cresta SE 233 017 Placche Inferiori dell’Envers - Pilier des Rhodo-Dindons 96 055 Tour Ronde - Parete Nord 237 018 Placche Inferiori dell’Envers - Voie Georges 96 056 Tour Ronde - Couloir Gervasutti 239 019 Placche Inferiori dell’Envers - Vingt Mille Lieues Sous la Neige 96 057 Roi de Siam - Le Lifting du Roi 242 020 Aiguille du Moine - Cresta Sud 100 058 Pyramide du Tacul - Cresta Est o “Via Ottoz” 245 021 Aiguille du Moine - Via Normale 104 DIECI 249 022 Aiguille Verte - Via Normale del Canalone Whymper 107 059 Parete dei Titani - Génépi 1-2 253 CINQUE AIGUILLES DE 111 060 Monts Rouges de Triolet - Le Chamois Volant 255 023 Aiguille de l’M - Cresta NNE 115 061 Monts Rouges de Triolet - La Bérésina 259 024 Lames Fontaine - Voie Abert 119 062 - Via Normale per il Versante Sud e la Cresta SE 262 025 Aiguille du Peigne - Les Lépidoptères 123 026 Aiguille du Peigne - Arête des Papillons 127 UNDICI AIGUILLES ROUGES 265 027 Aiguille du Peigne - Éperon des Minettes 130 063 Le Brévent - La Frison-Roche 270 064 Aiguille de Charlanon - Arête du Doigt 273 SEI 135 065 Aiguille de l’Index - Combinazione Via Perroux-Cresta Sud Est 277 028 Aiguille du Midi - Cresta dei Cosmiques 141 066 Pointe Gaspard - Gaspard Premier 281 029 Aiguille du Midi - Sperone dei Cosmiques-Via Rébuffat 144 067 Aiguilles Crochues - Cresta Sud alla Cima Sud (Via Ravanel) 283 030 - Cresta Midi-Plan 147 8 9 BACINO DEL TOUR ROCK&ICE Monte Bianco - classico & plaisir DUE Bacino del Tour

Il vasto plateau del ghiacciaio del Tour è l’ultimo della serie di ghiac- inizialmente un sentiero che taglia la pista da sci che scende dal Col de ciai che si susseguono lungo la valle di Chamonix. Il bacino del Trient, Balme. Raggiunta la stazione a monte della prima teleferica conviene già territorio svizzero, è poco distante e facilmente raggiungibile in prendere il sentiero che sale a destra per prati ripidi e permette di rag- traversata. Ai suoi limiti S e N si elevano due cime imponenti, due giungere quello proveniente dal Col de Balme senza passare dal colle poli dove si concretizzano momenti opposti di alpinismo su ghiaccio: (4 h fino al rifugio). Esiste anche un sentiero che sale lungo la ripida l’Aiguille du Tour, molto frequentata da chi muove i primi passi con i morena della riva destra del vallone del Tour, congiungendosi al pre- ramponi, e l’Aiguille du Chardonnet, che richiede esperienza cedente poco sotto il rifugio (cartelli indicatori). Questo per- e sicurezza sia in salita che in discesa. corso è diretto ma piuttosto ostico, soprattutto in discesa. ACCESSO Il bacino del Tour non è l’ideale per organizzare com- Punto di partenza è il villaggio di Tour, che si raggiunge binazioni di vie. Gli itinerari, prevalentemente glaciali, in auto da Chamonix proseguendo in direzione Col des sono molto polarizzati dal punto di vista delle difficoltà: Montets. Girare a destra poco dopo Argentière, appena mentre l’Aiguille du Tour lascia ancora qualche energia, prima dei tornanti che salgono al colle. Proseguire fino in al ritorno da una via sulla Chardonnet è normale desi- fondo alla strada al parcheggio degli impianti di risalita. In derare un po’ di riposo. In questo caso, meglio riservare a estate una teleferica e una seggiovia depositano nei pressi del quest’area delle visite successive: se si dispone di più giorni liberi, Col de Balme (2204 m), da cui un sentiero traversa lungamente fino al conviene concludere la vacanza in tutto relax facendo roccia sulle Ai- rifugio Albert Premier, presso il ghiacciaio del Tour. guilles Rouges. In autunno, prima delle grosse nevicate, il bacino è raggiungibile e Una possibilità interessante di concatenamento su basse difficoltà le vie sono spesso in condizioni. Quando gli impianti di risalita sono consiste nel salire una via all’Aiguille du Tour, traversare al rifugio du chiusi, bisogna aggiungere un paio d’ore di marcia. Trient, salire la piccola N della Tête Blanche il giorno successivo e tor- In primavera si sale al bacino del Tour con gli sci, in traversata dal nare direttamente al rifugio Albert 1er (vedere itinerario n. 006). ghiacciaio dell’Argentière, valicando il Col du Passon. Il villaggio di Tour è raggiungibile anche in treno da Chamonix. Dalla stazione alla funivia circa 15’ a piedi.

FUNIVIA LE TOUR-CHARAMILLON-COL DE BALME Aiguille du Tour Internet: www.compagniedumontblanc.fr

Principali punti d’appoggio RIFUGIO ALBERT 1ER, 2702 m Tel. 0033 (0)4 50 54 06 20 8 Posti letto: 137 Signal Periodo apertura: apertura estiva, rifugio invernale nei periodi di chiu- Reilly sura (30 posti) Rifugio Albert 1er Nel bacino del Tour il rifugio Albert 1er (Alberto Primo) è l’unico punto 7 d’appoggio utile. Nei fine settimana estivi non è raro trovarlo completa- mente pieno: in quel caso, appena fa buio, tra le pietraie intorno alla co- struzione si accendono le pile di decine di bivacchi improvvisati (nume- rose piazzole). Si accede al rifugio dal Col de Balme per ottimo sentiero, segnalato e attrezzato con qualche corrimano (2 h). Nella stagione di 9-10 chiusura degli impianti si parte a piedi dal villaggio di Tour, seguendo Glacier du Tour

50 51 ROCK&ICE Monte Bianco - classico & plaisir DUE Bacino del Tour AIGUILLE DU TOUR L’Aiguille du Tour appare dal rifugio Albert 1er come una slanciata pi- ramide rocciosa a due punte: la punta N è alta 3544 m e la S 3542 m. Quest’ultima, che strapiomba direttamente sul ghiacciaio del Tour, è la più frequentata. Itinerari: Via Normale alla Punta S pag. 54 Couloir de La Table pag. 58 Croix de Berons 2879 G l a c i e r d e s G r a n d s AIGUILLE DU POINTES DES GRANDS 3101 AIG. DU MIDI CHARDONNET AIG. DU GÉNÉPI DES GRANDS L’Aiguille du Chardonnet è una montagna isolata, dal 3265 3302 profilo elegante e complesso. Lontana nel limite SE del AIG. DU PISSOIR 3441 ghiacciaio del Tour, risente dell’effetto della prospettiva: Refuge Albert Ier Plateau solo dopo la lunga marcia di avvicinamento ci si rende conto AIG. DU TOUR 2702 3544 7 du Trient delle sue dimensioni reali. Le vie di salita, mai banali, e la discesa G Signal Reilly 8 esposta e pericolosa fanno di questa cima una “sorella minore” dell’Ai- l 2883 AIG. PURTSCHELLER a 3478 guille Verte, che la sorveglia da vicino dall’altra parte del ghiacciaio Col sup. c du Tour i AIG. DU COL DU TOUR dell’Argentière. 3287 e Col Du Tour 3281 Itinerari: Cresta Forbes pag. 60 r TÊTE BLANCHE Sperone Migot pag. 65 d AIG. DE LA FENÊTRE u 6 3429 T 3412 TÊTE BISELX o PETITE FOURCHE 3509 Aiguille du Chardonnet u 3513 r Aiguille BEC ROUGE SUP. GRANDE FOURCHE Purtscheller 3050 AIG. DU PASSON Aiguille du Tour 3610 Tête Blanche Col du 3383 Fenêtre du Tour Col Passon Glacier AIG. FORBES 3336 Col sup. du Tour de l'Épaule 3489 du Tour 9 AIGUILLE ADAMS REILLY 10 Fenêtre sup. 3506 du Tour 3456 Glacier de Saleina 3824 AIG. DU CHARDONNET COL DU CHARDONNET le Trident 3323 les Capucins 3570 AIG. D’ARGENTIÈRE 3900

52 53 ROCK&ICE Monte Bianco - classico & plaisir DUE Bacino del Tour

Percorso facile e divertente; i passaggi sono vari AIGUILLE DU TOUR 3544 m (traversata su ghiacciaio, superamento del colle, Via Normale alla Punta S paretina finale) e gli splendidi panorami cambiano in continuazione. Impossibile annoiarsi anche per l’alpinista più esperto, che potrà scegliere questa via Aiguille S du Tour per accompagnare gli amici alle prime esperienze su ghiacciaio. Aiguille N du Tour MATERIALE Materiale di sicurezza su ghiacciaio, qualche cordino. Un paio di cordini lunghi e di viti da ghiaccio possono essere 007 molto utili nelle stagioni secche, quando il pendio sotto la vetta è in ghiaccio nero.

ACCESSO Dal rifugio Albert 1er, seguire il sentiero con ometti con un traverso ascendente in direzione del ghiacciaio. Questo viene raggiunto in

7a Aiguille du Tour 7 Aiguille Purtscheller

Glacier du Trient • PRIMI SALITORI: • DIFFICOLTÀ: • PUNTI DI APPOGGIO: Col sup. du C.G. Heathcote con F, traversata su Rifugio Albert 1er Tour M. Andermatten, ghiacciaio, roccette (I-II) • CARATTERISTICHE: 18 agosto 1864 • DISLIVELLO: percorso vario su 800 m dal rifugio ghiacciaio e roccette

8

007 7

Glacier du Tour 6

54 55 ROCK&ICE Monte Bianco - classico & plaisir DUE Bacino del Tour

Tour su pendenze sempre più ripide. Pochi metri su roccette permet- tono di raggiungere il colle. Scendere facilmente dall’altro versante sul Plateau du Trient e riprendere a salire costeggiando le rocce ros- se dell’affilata Aiguille Purtscheller (punto di unione abituale con la traccia proveniente dalla Cabane du Trient). Da qui le due elevazioni rocciose dell’Aiguille du Tour sono visibili e poco distanti. Proseguire puntando alla cima di sinistra (S). Raggiunto il breve ma ripido pen- dio che scende dalla cima, superare la crepaccia terminale e salire in obliquo a sinistra fino alle rocce. Traversare a destra per un sistema di cenge e raggiungere un intaglio sulla cresta N. Seguire la cresta per grossi blocchi, graffiati da migliaia di punte di ramponi, fino alla cima (3 h dal rifugio).

DISCESA Per lo stesso itinerario.

CONDIZIONI FAVOREVOLI Itinerario estremamente frequentato dall’inizio dell’estate all’autun- no inoltrato. Con poca neve, a fine stagione o in periodi molto caldi, il pendio finale diventa di ghiaccio nero e c’è un certo rischio di caduta corrispondenza della lingua glaciale secondaria che di pietre dalle rocce soprastanti. In autunno, dopo le prime nevicate, Nella pragina precedente sopra: scende dalla Fenêtre du Pissoir (20’). la traversata del ghiacciaio è molto delicata (ponti di ghiaccio fragili e nascosti). sul ghiacciaio del Trient, in vista delle punte S e N dell’Aiguille du Tour ITINERARIO Nella pagina precedente sotto: cima N La prima parte dell’itinerario percorre la riva destra ALTRE POSSIBILITÀ Sopra: in cima del ghiacciaio del Tour per raggiungere e superare il • 7a) Tornati alla base delle due piccole pareti E dell’Aiguille du Tour, è Sotto: plateau del ghiacciaio del Tour Col Supérieur du Tour e prendere piede sulla parte possibile salire anche la cima N alta del Plateau du Trient. Da qui si prosegue fino alle superando dei passaggi rocciosi piccole pareti E delle due cime e si sale in vetta per leggermente più difficili (vedere roccette. foto pag. 54). Dal rifugio Albert 1er, raggiunto il ghiacciaio del Tour, La parete N della Tête Blanche traversare puntando al Signal Reilly (2883 m), pic- non è lontana dal Col Supérieur cola elevazione rocciosa al di sotto della cresta du Tour (20’ di traversata in leg- SO dell’Aiguille du Tour. Oltrepassarla (possibile gera discesa lungo il Plateau du ugualmente al di sotto o al di sopra della stessa) Trient). raggiungendo i pendii superiori. Salire obliquando a destra, lasciando a sinistra una zona molto tormen- tata (grossi crepacci). Proseguire fino alla cresta rocciosa che scende a sinistra del col sup. du Tour. Doppiato il suo sperone OSO, addentrarsi nella stret- ta valle secondaria che scende dal Col Supérieur du 56 57