PROVINCIA DI FORLI'-

VARIANTE INTEGRATIVA AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Approvato con delibera C.P. n.68886/149 del 14/09/2006 Attuazione dell'art.26 della L.R. 20/2000 e s.m.i.

COMUNE DI GAMBETTOLA

PIANO STRUTTURALE COMUNALE Attuazione degli artt.21 e 28 della L.R. 20/2000 e s.m.i.

RELAZIONE PROVINCIA DI FORLI'-CESENA

VARIANTE INTEGRATIVA AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Approvato con delibera C.P. n.68886/149 del 14/09/2006 Attuazione dell'art.26 della L.R. 20/2000 e s.m.i.

COMUNE DI GAMBETTOLA

PIANO STRUTTURALE COMUNALE Attuazione degli artt.21 e 28 della L.R. 20/2000 e s.m.i.

RELAZIONE Staff progettuale

RESPONSABILE E COORDINATORE DELLA VARIANTE INTEGRATIVA AL PIANO Gabrielli Roberto - Dirigente Servizio Pianificazione Territoriale della Provincia di Forlì-Cesena

GRUPPO DI LAVORO VARIANTE INTEGRATIVA AL P.T.C.P. / P.S.C. Babalini Daniele - Bagnoli Matteo - Biondi Alessandro - Cantagalli Melissa - Ceredi Davide - Ciani Giuliana - Fabbri Susanna - Giusti Monica - Guidazzi Alessandra - Iacuzzi Silvia - Miserocchi Raffaele - Mondini Anna - Pollini Patrizia - Santandrea Silvano - Savini Simona - Turroni Marcello - Valenti Laura

APPORTI SPECIALISTICI SERVIZI PROVINCIALI: Ambiente - Agricoltura e Spazio rurale - Infrastrutture Viarie, Mobilità, Trasporti e Gestione strade di Forlì e Cesena - Programmazione, Artigianato, Commercio, Turismo, Statistica ENTI E SOCIETA' DI SERVIZI: Regione Emilia-Romagna - Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli - Autorità Interregionale di Bacino Marecchia-Conca Autorità di Bacino del Fiume Tevere - Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli - Servizio Tecnico Bacini Conca e Marecchia - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell' Emilia-Romagna - Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesistici di Ravenna - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna - Istituto per i beni artistici culturali e naturali - Consorzio di Bonifica Savio-Rubicone - CCIAA di Forlì-Cesena - HERA di Forlì-Cesena - TERNA

GRUPPO DI LAVORO PER LA FORMAZIONE DEI PIANI STRUTTURALI COMUNALI Coordinatori Provinciali: Referenti Comunali: Gabrielli Roberto Barducci Manuela Gambettola Bernardi Marcello

Borghi Mondini Anna Bardi Marco Pasini Alice

Mercato Saraceno Guidazzi Alessandra Ercolani Anna

Roncofreddo Pollini Patrizia Lombardi Tomaso - Biondi Roberta Zizzi Pierangela - Collaboratore: Lazzari Carlo

Referente della Comunità Montana dell'Appennino Cesenate: Barchi Mirta COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

INDICE 7. LE RETI ECOLOGICHE 38 7.1 Lo stato attuale 38 0. PREMESSA 1 7.2 Gli obiettivi del PTCP 38 0.1 L’esperienza di copianificazione all’interno del PTCP 1 0.2 Gli elaborati costitutivi del Piano Strutturale Comunale 8. LA TUTELA DEL TERRITORIO: LIMITI E CONDIZIONI ALLO SVILUPPO DEI SISTEMI INSEDIATIVI 41 1. OBIETTIVI ED INDIRIZZI DELLA PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA 2 8.1 La valutazione delle parti di territorio potenzialmente idonee alla trasformazione insediativa 1.1 Premessa 2 41 1.2 Il ruolo di Gambettola nella Pianificazione integrata del territorio 2

2. IL QUADRO DELLE STRATEGIE LOCALI 3 2.1 Gli obiettivi e le strategie generali 3 2.2 I principali interventi strutturali 3 2.2.a Il recupero delle attività produttive, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e commercio metalli 3 2.2.b Valutazione ed individuazione delle aree necessarie per soddisfare gli incrementi demografici ed insediativi previsti 7 2.2.c L’area produttiva ecologicamente attrezzata (APEA) di nuova creazione 9 2.2.d Il recupero del fronte edificato lungo la SS.9, via Emilia 10 2.2.e Il recupero del tracciato dell’elettrodotto FF.SS 11 2.2.f Il miglioramento della viabilità portante 13 2.2.g Il recupero dell’area SACTA-Essicatoio del tabacco 14 2.2.h Considerazioni sullo stato attuale delle dotazioni pubbliche urbane 15 2.2.i Le nuove previsioni introdotte a seguito del periodo di deposito e pubblicazione del Piano 16

3. L’ASSETTO DEL TERRITORIO 17 3.1 lI sistema insediativo storico 17 3.1.a Indagine storica 17 3.1.b La disciplina dei Centri e Nuclei Storici 18 3.1.c Gli edifici avente valore di bene culturale in territorio rurale 18

3.2 ll sistema insediativo consolidato 19 3.2.a Gli ambiti urbani consolidati 19 3.2.b Gli ambiti specializzati per attività produttive 20 3.2.c Attività di commercio di rottami metallici 21

3.3 Il territorio rurale 24 3.3.a La caratterizzazione agricola del territorio rurale 24

3.4 Il sistema della mobilità 29 3.4.a La pianificazione sovraordinata 29 3.4.b Lo stato attuale 29

4. LE ATTREZZATURE E I SERVIZI PER LA COLLETTIVITÀ 31 4.1 Gli obiettivi della pianificazione sovraordinata 31 4.2 Lo stato attuale 31

5. LA PIANIFICAZIONE COMMERCIALE 33 5.1 Lo stato attuale, gli obiettivi e le scelte strategiche 33

6. LE POLITICHE PER IL TERRITORIO RURALE 34 6.1 La caratterizzazione paesaggistica del territorio comunale 34 6.2 La programmazione settoriale dello spazio rurale 35 6.3 Gli ambiti rurali del PSC 35 6.4 Altre politiche per la valorizzazione e la riqualificazione dello spazio rurale 37

I COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

0. PREMESSA attrezzature di rango sovracomunale e le politiche di valorizzazione del territorio rurale e degli elementi naturali. A scala comunale, la proposta di progetto suddivide, come richiesto dalla Legge Regionale, il 0.1 L’esperienza di copianificazione all’interno del PTCP territorio comunale in ambiti rurali e ambiti insediativi storici, consolidati, da riqualificare e di nuovo impianto (Tav. B4 “Classificazione del territorio comunale e individuazione dei sistemi urbani e In data 23/03/2007 è stato stipulato l’Accordo amministrativo tra la Provincia di Forlì-Cesena e il territoriali”), inoltre riporta le infrastrutture esistenti e di progetto e i relativi vincoli. I perimetri dei nuovi Comune di Gambettola per la formazione del Piano Strutturale Comunale (PSC) all’interno della ambiti insediativi vengono riportati anche nelle tavole di approfondimento del PTCP (Tav. B1 Variante Integrativa al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Forlì-Cesena (PTCP), “Zonizzazione paesistica”, Tav. B2 “Carta forestale e dell’uso dei suoli”, Tav. B3 “Carta del dissesto e avvalendosi delle possibilità previste dall’art. 21 della L.R. 24 marzo 2000, n. 20 “Disciplina generale della vulnerabilità territoriale”. Tav. B5 “Sistema infrastrutturale e tecnologico” e Tav. B6 “Rischio sulla tutela e l’uso del territorio”. sismico - Carta delle aree suscettibili di effetti locali). Le Tavole B in scala 1:10.000 estese a tutto il L’ipotesi di assetto territoriale che è scaturita, alla luce di questo rafforzato rapporto fra la territorio comunale nel loro insieme rappresentano riferimento per la Carta unica del territorio ai sensi pianificazione di livello provinciale e quella di livello comunale, si appoggia così su valutazioni che dell’art. 19 della L.R. 20/2000. verificano direttamente peso, natura ed intensità delle problematiche territoriali che sono in gioco nel La definizione più puntuale degli ambiti del territorio rurale rispetto alla classificazione di massima rapporto fra pianificazione alla scala provinciale e comunale. presente nel PTCP ha portato alla individuazione di sottoambiti con caratteristiche legate alla La forma degli elaborati di PSC è quanto più possibile aderente a quella definita dalla Legge geomorfologia dei suoli, all’utilizzo in atto e alle potenzialità del territorio. Regionale e, analogamente a quella assegnata ai precedenti PSC prodotti anch’essi in attività di Una cartografia di dettaglio sul sistema insediativo urbano (Tav. C “Ambiti insediativi di progetto” in copianificazione, risulta strutturata in modo che possa acquistare la propria completa autonomia dal scala 1:5.000) distingue, all’interno del territorio consolidato, gli ambiti produttivi, le attrezzature PTCP. sovracomunali e le aree per le quali si confermano le previsioni del Piani regolatore generale vigente Va da sé che il grado di coerenza fra le tre componenti caratteristiche del PTCP e del PSC: Quadro alla data di adozione del PSC. Vengono inoltre riportati i tracciati delle reti tecnologiche dei sistemi Conoscitivo, Valutazione di sostenibilità territoriale e ambientale e la presente Relazione sia acquedottistico ed energetico (gas-elettrodotti), nonché gli impianti di depurazione. estremamente elevato e fortemente interconnesso fra loro. Ogni ambito di trasformazione (Ambiti A-12 per nuovi insediamenti residenziali, Ambiti A-13 Ciò riguarda in particolare la proposta di assetto territoriale. specializzati per attività produttive, Ambiti A-11 da riqualificare) viene accompagnato da una scheda Perché su queste ipotesi vi fosse il massimo di coinvolgimento e di condivisione possibile da parte cartografica e descrittiva in formato A3 che indica i principali elementi conoscitivi che caratterizzano del Comune si è chiesto ed ottenuto un pronunciamento da parte dello stesso con la deliberazione di l’ambito, i vincoli ambientali, paesaggistici e infrastrutturali presenti, la classificazione rispetto il atti di assenso sulle scelte operate; vi sono state, inoltre, presentazioni pubbliche con il rischio sismico, le destinazioni ammesse e l’indice perequativo di massima proposto, nonché le coinvolgimento preliminare delle forze economico-sociali locali. condizioni alla trasformazione che derivano dalla valutazione di sostenibilità dell’ambito rispetto alle I documenti sono stati oggetto di discussione in Conferenza di Pianificazione, che ha avuto inizio il principali componenti del Piano (ambientali e naturali, socio-economiche, insediative, infrastrutturali), 16/09/2008 e termine il 17/11/2008. e dalla normativa di classificazione acustica. A seguito dei pareri e delle integrazioni al Quadro Conoscitivo pervenute dagli Enti competenti e La Tavola D.1.A contiene la “Disciplina particolareggiata del Centro Storico”, come aggiornamento delle richieste di integrazione dei Documenti preliminari avvenute durante la concertazione con le della disciplina contenuta nel PRG vigente al momento della predisposizione del PSC. Associazioni economiche e sociali locali, sono stati predisposti gli elaborati definitivi di Quadro La VAS-ValSAT del PSC è costituita da un elaborato in formato A3 che contiene la relazione Conoscitivo, di Progetto e di ValSAT. metodologica, le matrici di valutazione degli effetti con le cartografie dei principali impatti sui settori sensibili, gli esiti della valutazione, gli indicatori per il monitoraggio e la sintesi non tecnica. 0.2 Gli elaborati costitutivi del Piano Strutturale Comunale La valutazione degli effetti derivanti dalle opzioni di progetto per il Piano è stata effettuata sia attraverso elaborazioni cartografiche relative alla popolazione esposta ai principali impatti inquinanti La documentazione che costituisce il PSC è articolata, nel rispetto delle disposizioni fissate dalla L.R. sia attraverso matrici di impatto, in cui vengono riportati gli impatti sui sistemi territoriali e ambientali 20/2000, in Quadro Conoscitivo, Progetto e Valsat. articolati nelle rispettive componenti derivanti dagli interventi di progetto. Per ogni matrice sono stati misurati gli impatti derivanti dall’opzione relativa allo stato di fatto e stimati quelli derivanti Il Quadro Conoscitivo del Piano è redatto in riferimento alle seguenti aree tematiche: dall’attuazione dell’opzione di progetto, che viene scomposta negli ambiti proposti ai sensi della L.R. - il sistema economico e sociale; 20/2000. I valori riportati nella matrice per il calcolo degli impatti derivano da simulazioni effettuate - il sistema naturale ed ambientale; con software specifici o da elaborazioni del SIT della Provincia di Forlì-Cesena. - il sistema territoriale (sistema insediativo, sistema delle dotazioni territoriali - attrezzature e reti Inoltre è stata predisposta nella Relazione di ValSAT, alla sezione relativa alla cartografia, una tecnologiche, sistema della mobilità, territorio rurale, sistema della pianificazione). rappresentazione cartografica relativa alla suscettibilità alla trasformazione insediativa residenziale ed alla suscettibilità alla trasformazione insediativa produttiva estesa a tutto il territorio comunale, Per ciascuna area tematica, le informazioni del PTCP sono state tradotte e approfondite in apposite unitamente all’approfondimento di queste tematiche circoscritte ai nuovi ambiti individuati dal PSC. schede in formato A3 comprensive di cartografia, tabelle di sintesi e relazione descrittiva che tenesse Infatti, per individuare le zone ottimali per la localizzazione dei nuovi insediamenti residenziali e conto dei trend temporali e delle serie storiche dei dati disponibili. produttivi è stato predisposto un modello valutativo interfacciato con un sistema cartografico di supporto alle decisioni, incrociando un sistema di criteri di potenzialità e vocazioni del territorio Nel Progetto, il Piano ha mutuato le principali strategie definite a livello provinciale e ne ha delineato comunale con tecniche di GIS. Per ogni carta delle potenzialità alla trasformazione insediativa gli obiettivi a seconda delle specificità locali. Lo “Schema di assetto territoriale” (Tav. A in scala (residenziale o produttiva) sono stati selezionati i criteri (tematismi) necessari alla costruzione della 1:25.000), nel rispetto delle indicazioni di PTCP, riporta le principali scelte infrastrutturali, il ruolo del mappa, rispetto ai fattori escludenti, ai fattori maggiormente caratterizzanti e ai fattori condizionanti la centro in seno all’armatura urbana di area vasta, le vocazioni insediative specifiche del Comune, le trasformazione.

1 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

1. OBIETTIVI E INDIRIZZI DELLA PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA Il PTCP definisce come politica prioritaria per i centri integrativi di livello inferiore di acquisire le dotazioni di qualità urbana necessarie per passare al livello di centro integrativo superiore. In particolare il paniere delle attrezzature superiori a quelle di base, deve essere sufficientemente 1.1 Premessa articolato e deve essere garantita la servibilità da parte dei sistemi infrastrutturali tecnologici (acquedottistico, fognario-depurativo ed energetico). La Legge urbanistica regionale assegna al Piano Strutturale il compito di delineare le scelte Per ciascun centro deve essere inoltre consolidata e razionalizzata la rete infrastrutturale viaria e dei strategiche di assetto e sviluppo del territorio e per tutelarne l'integrità fisica ed ambientale e l'identità servizi pubblici e privati, capaci di sostenere i trend attuali e/o di riavviare i processi di sviluppo culturale. economico-sociale. In coerenza a ciò, il PSC deve definire un quadro delle compatibilità e configurarsi come piano In tal senso è necessario individuare gli obiettivi e le politiche relative all’ampliamento e/o al strategico di governo del territorio con un orizzonte di lungo periodo, rispetto al quale sono attivabili consolidamento della dotazione complessiva di servizi di base specifiche da perseguire tramite il vari strumenti - in parte nuovi, come i successivi piani operativi comunali e gli Accordi con soggetti PSC e le politiche per il miglioramento della viabilità e delle reti. pubblici e privati - per la sua attuazione. Il PTCP identifica, quale ulteriore compito affidatogli dalla legge urbanistica regionale, anche gli "ambiti territoriali omogenei per la pianificazione urbanistica e territoriale", quali aggregazioni di Il Comune di Gambettola, come detto, ha affrontato il processo di elaborazione del Piano Strutturale comuni che, per contiguità spaziale, per efficienza dei servizi e per vocazione economica possono in forma di copianificazione con la Provincia, nell’ambito della redazione della Variante Integrativa al essere definiti "ambiti ottimali per la pianificazione territoriale e urbanistica" dove incentivare Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e, alla luce di ciò, ha delineato le proprie scelte l’esercizio in forma congiunta delle attività di pianificazione, programmazione e gestione del territorio. anche a livello sovracomunale confrontandosi direttamente con il PTCP. Il Comune di Gambettola appartiene all’ambito ottimale per la pianificazione della Città regionale di Cesena (che comprende i Comuni di Cesena, , Gambettola, e Mercato In un'area in cui le problematiche sono interconnesse, quale la porzione di pianura attraversata dalla Saraceno). via Emilia e collocata fra la città di Cesena, l’ambito del Rubicone e la fascia costiera, si rende Il PTCP prescrive la partecipazione di tutti i comuni appartenenti all’ambito ottimale alla definizione necessario disporre di strumenti che facilitino l'analisi e il governo coordinato delle politiche sul delle scelte insediative e infrastrutturali dei rispettivi Piani Strutturali comunali. territorio, quantomeno per quelle di rilievo sovracomunale. E’ necessario, pertanto, individuare obiettivi e politiche specifiche per il Comune di Gambettola nel Le scelte urbanistiche devono quindi operare un salto di qualità negli strumenti di gestione mediante contesto della Città regionale di Cesena, da perseguire tramite il PSC, attivando confronti con gli altri l'applicazione di modelli analitici, valutativi, decisionali e attuativo/gestionali a geografia variabile, che comuni dell’ambito ottimale di appartenenza. travalichino i confini amministrativi della realtà comunale ogni qual volta ciò si renda necessario e/o opportuno.

L’iniziativa del Comune di Gambettola, si muove, quindi, nella direzione della creazione di strumenti flessibili e dinamici di governo del territorio che si gioveranno dell'efficacia delle scelte di scala territoriale che deriva dalla coerenza tecnica pre - verificata e dalla condivisione politica delle strategie.

Tanto più che l’attuale stagione urbanistica mette a disposizione opportunità di cui può essere valorizzato il ruolo nelle direzioni sopra richiamate, quali la stipula di: § Accordi di pianificazione e Accordi amministrativi con la Provincia per il coordinamento delle politiche urbanistiche. § Accordi territoriali per l’attuazione di interventi e la gestione di funzioni di livello sovracomunale, anche con previsione di forme di perequazione territoriale. § Accordi con i privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti e iniziative di rilevante interesse per la comunità locale e per i quali si è chiamati ad operare una verifica della coerenza ed una messa a sistema.

Il Piano Strutturale è stato redatto come documento base della nuova pianificazione, sintesi di un quadro integrato di conoscenze sul territorio - è stato impostato con il preciso scopo di divenire quel "documento delle strategie" capace di indirizzare e di dare coerenza nel lungo periodo alle azioni di governo del territorio.

1.2 Il ruolo di Gambettola nella pianificazione integrata del territorio

Nel contesto dell’armatura urbana strutturante il territorio provinciale, Gambettola assume attualmente il ruolo di Centro Integrativo inferiore, in quanto presenta un livello complessivamente parziale di soddisfacimento dei criteri necessari per i centri integrativi, come individuati dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). 2 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

2. IL QUADRO DELLE STRATEGIE LOCALI · bilancio delle dotazioni pubbliche urbane. Diversi dei temi sopra elencati, nonostante si occupino di parti di territorio tra loro distanti, risultano di fatto concatenati e reciprocamente determinanti nella pianificazione strutturale di lungo respiro. Lo 2.1 Gli obiettivi e le strategie generali sviluppo delle strategie come di seguito relazionato infatti interessa una molteplicità di intenti che, seppure in maniera sintetica, cercano di perseguire obiettivi fondamentali come: Il Piano Strutturale Comunale (PSC), nel quadro della pianificazione territoriale di area vasta - il recupero e il riuso del territorio già urbanisticamente conformato; garantita dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), deve assicurare che le - la riorganizzazione ambientalmente e territorialmente sostenibile degli ambiti insediativi; previsione e/o le politiche che quest’ultimo gli assegna siano adeguatamente interpretate e deve - la riorganizzazione della viabilità. individuare quelle politiche di tutela fisica, ambientale e paesaggistica e di assetto territoriale che assicurino un sostenibile sviluppo delle proprie componenti insediative ed economico-sociali. 2.2 I principali interventi strutturali Gli elementi che il PSC di Gambettola prende in carico dalla pianificazione provinciale sono sostanzialmente riconducibili: Alla definizione delle condizioni di sostenibilità relative alle politiche di scala sovracomunale il - al dover garantire, per il tratto di propria competenza, le condizioni per il potenziamento e Comune di Gambettola ha contribuito, in sede di Piano Strutturale, con la valutazione delle soglie di l’adeguamento in sede della Via Emilia; compatibilità di interventi entro il proprio territorio, con l'indicazione di requisiti ambientali di ipotesi - al dover garantire il proprio contributo ad una riduzione della dispersione insediativa; urbanistiche di insediamenti e infrastrutture. - al dover assicurare una netta riduzione degli impatti ambientali generati dall’assetto insediativo esistente e dalle esternalità negative che ne caratterizzano le dinamiche attuali; 2.2.a Il recupero delle attività produttive, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e - al dover assicurare il proprio contributo ad una più forte integrazione della Città regionale di commercio metalli 1 Cesena , quale premessa per un incremento della sua capacità competitiva e della sua capacità Una delle tematiche di fondo del Piano strutturale di Gambettola riguarda il consumo di territorio, di assicurare un più adeguato ed aggiornato livello di welfare; anche in ragione delle ridotte dimensioni del territorio comunale e dell’ambito urbanizzato - al dover garantire un più elevato livello di dotazioni urbane, ecologiche e territoriali. straordinariamente ampio rispetto a quello rurale. A questo proposito vale la pena richiamare la circostanza che sui complessivi 778,43 ettari su cui si L’assunzione di queste politiche e previsioni di area vasta, associate al quadro delle dinamiche estende l’intero territorio comunale, circa 252,10 (pari al 32,39%, un terzo del totale) sono già demografiche e di sviluppo delle attività produttive che il PTCP delinea per il Comune di Gambettola conformati, dallo strumento urbanistico vigente, ad usi urbani o ad essi associati. - in linea con gli altri Comuni della pianura della Provincia di Forlì-Cesena - porta a dover interpretare Per cercare di utilizzare al meglio il territorio comunale, per liberare aree attualmente utilizzate da nel Piano un incremento del 10% della popolazione e del 20% delle attività produttive attuali, in un attività poco compatibili con l’ambito prevalente e portare l’intero territorio comunale verso più maturi arco temporale di circa 20 anni. livelli di sostenibilità ambientale e territoriale verranno ipotizzate delle strategie di modifica Nell’affrontare il tema della ottimale allocazione delle funzioni residenziali in rapporto ai servizi dell’attuale assetto del territorio cercando contemporaneamente di effettuare operazioni di equità tra i pubblici e/o di interesse pubblico che ne devono accompagnare l’integrazione alle dotazioni ed alle cittadini utilizzando gli strumenti della riqualificazione urbana e della perequazione urbanistica. infrastrutture già esistenti e nella ricerca di incrementare al minimo il consumo di territorio, il Piano Tali ipotesi si collegano all’analisi delle attività di rottamazione e del commercio metalli in riferimento propone delle azioni rivolte al riuso ottimale delle aree artigianali-produttive presenti in ambiti non agli ambiti prevalenti entro le quali le ditte sono localizzate, per cui possono essere distinte tra quelle propri come quello prevalentemente residenziale, indica delle incongruenze da risolvere mediante che operano in ambito prevalentemente rurale, in ambito prevalentemente urbano e infine in ambito delocalizzazione per le attività presenti in territorio rurale, definisce delle alternative, delle possibilità, prevalentemente produttivo. per le aziende presenti nell’ambito produttivo. Inoltre, sempre in riferimento all’incremento della La configurazione delle ditte localizzate in ambito improprio, segnala una presenza importante nel popolazione, dà delle precise indicazioni riguardo alla prima fascia di edifici che fronteggiano la via settore produttivo delle attività di rottamazione e commercio metalli, variamente localizzate in tutti i Emilia e propone delle soluzioni per il riutilizzo dell’area attualmente occupata dall’elettrodotto FF.SS. tre principali ambiti in cui è possibile suddividere il territorio comunale. Dei tre ambiti segnalati, prevalentemente residenziale, produttivo e rurale, l’incongruenza legata alla Questa relazione tratterà quindi principalmente delle azioni rivolte al governo del territorio riguardo ai posizione appare evidente soprattutto per le ditte che sono presenti in ambito residenziale seguenti temi: consolidato e in ambito rurale. · recupero insediativo produttivo sparso, con particolare attenzione alle attività di rottamazione e Anche le attività che operano in ambito prevalentemente produttivo si possono prestare a strategie commercio metalli; delocalizzative, stante che per esse il giudizio è complessivamente compatibile con l’ambito in cui · nuova edificazione in funzione dell’incremento della popolazione prevista nell’arco di tempo con- sono inserite, per cogliere appieno le opportunità competitive derivanti dalla costruzione di un'area siderato; industriale specializzata per tali attività e per quelle di filiera che vi si possono associare. · “concentrare la dispersione” delle attività produttive distribuite variamente nel territorio comunale Per ottenere questi obiettivi, anche in ragione dell’ampio arco temporale di durata, sarà necessario entro una APEA (area produttiva ecologicamente attrezzata) di nuova creazione; da una parte configurare il Piano strutturale secondo una ampia flessibilità che favorisca le varie · recupero del fronte edificato lungo la Strada Statale n. 9, via Emilia; ipotesi che verranno avanzate, e dall’altra che le sue scelte vengano strettamente confermate nei · recupero del tracciato dell’elettrodotto FF.SS e potenzialità ottenibili dal suo dislocamento; successivi piani operativi ed attuativi. · miglioramento della viabilità portante; · recupero dell’area “SACTA - Essicatoio del tabacco” quale nodo fondamentale dello sviluppo del centro storico;

1 La Città regionale di Cesena è composta dai Comuni di: Cesena, Gambettola, Longiano, Montiano e . 3 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Fig. 1 - Ditte di Commercio e rottamazione metalli, suddivise in base all’ambito prevalente in cui sono localizzate anche favorendo la valorizzazione delle funzioni di qualità espresse dalla zona agricola locale (agroindustria, colture specializzate e loro trasformazioni, zootecnia, etc.). Ulteriori vantaggi derivano dall’azione di salvaguardia dal consumo di territorio naturale e del conseguente contributo alla diminuzione del fenomeno della diffusione urbana e dei fenomeni ad essa connessi quali l'alleggerimento dei traffici veicolari indotti da tali presenze, l'abbassamento della congestione e l'innalzamento degli standard di sicurezza su una rete veicolare particolarmente fragile e modesta. Si ricorda infine che il territorio rurale gambettolese presenta una marcata delicatezza dovuta a falde acquifere poco profonde, la cui salvaguardia quali-quantitativa rende necessaria un'attenzione e un controllo rigoroso delle attività produttive ivi insediate. Per questo ambito la definizione degli interessi pubblici individuati dalla strategia del Piano sono riconducibili a: 1. rimuovere e cancellare queste attività dallo spazio agricolo; 2. ridurre e rimontare la dispersione insediativa di cui sono portatrici; 3. ridurre e rimontare la congestione veicolare da esse indotta ed elevare contemporaneamente sia l'accessibilità che la sicurezza nei tronchi stradali da esse utilizzate; 4. risanare e bonificare integralmente le aree da esse coinvolte e restituirle agli usi agricoli ed al paesaggio agrario; 5. conservare le attività imprenditoriali in essere accompagnandole in un processo di riqualificazione, interpretato complessivamente alla scala comunale prioritariamente nella realizzazione di una nuova Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA) dedicata, che le aiuti ad innalzare le proprie capacità competitive.

Dal punto di vista degli specifici valori edificatori incorporati, nella generalità dei casi3 queste attività sono legittimate dallo strumento urbanistico vigente mediante una mera individuazione localizzativa cui non è associato un esplicito indice edificatorio o esso è pari a 0 (zero); questa legittimazione ex post fa riferimento agli specifici e, sistematicamente, differenziati procedimenti autorizzativi che vi si sono conformati nel tempo. Quanto al precedente punto 5 è evidente che il Piano, non avendo potere coercitivo, dovrà cogliere il punto di equilibrio necessario alla realizzazione dei suoi obiettivi declinandoli sulla tripla opzione che si propone agli operatori: a) cessazione dell'attività in loco senza reinvestimento produttivo; b) cessazione dell'attività in loco e reinvestimento in altra area idonea; c) mantenimento dell'attività in loco e non adesione al Piano. 2 I “valori” ed i dispositivi delle delocalizzazioni produttive Relativamente all'opzione a) si ritiene che possa essere adeguato il riconoscimento di un indice I parametri assunti a base dei processi delocalizzativi “progettati” dal Piano sono ispirati ad una edificatorio di tipo residenziale pari allo 0,1 mq su mq sulla superficie fondiaria attualmente doppia esigenza: da un lato riconoscere e/o individuare i “valori insediativi” attualmente incorporati impegnata, da utilizzare negli ambiti urbanizzabili individuati dal Piano. L'utilizzazione di questo dalle attività oggetto di delocalizzazione, sotto il doppio profilo: a) della loro diversa tipologia e indice edificatorio è subordinato alla previa bonifica del sito dismesso. distribuzione spaziale e, b) il diverso grado di interesse pubblico esplicitato dal Piano al Relativamente all'opzione b) si ritiene che possa essere adeguato il riconoscimento di un indice raggiungimento di una loro diversa qualificazione funzionale, e dall'altro lato, l'individuazione di un edificatorio di tipo residenziale pari allo 0,2 mq su mq sulla superficie fondiaria attualmente adeguato ed efficace incentivo e/o remunerazione insediativa all'adesione al Piano da parte degli impegnata, da utilizzare negli ambiti urbanizzabili individuati dal Piano. L'utilizzazione di questo operatori. indice edificatorio è subordinato alla previa bonifica del sito dismesso ed alla individuazione della nuova sede dell'attività in area classificata come produttiva dalla strumentazione urbanistica Ambito rurale comunale. Nell'ipotesi che il reinvestimento sia orientato all'APEA sopra menzionata vi sarà il Delle ditte che operano in ambito rurale, il Piano auspica la completa liberazione delle rispettive aree riconoscimento di un ulteriore incentivo meglio indicato nello specifico paragrafo. ed il ripristino degli usi agricoli, con riferimento alla Legge Regionale 20/2000 ed al vigente PTCP. Relativamente all'opzione c) gli attuali insediamenti saranno regolati dal Regolamento Urbanistico Il ripristino dell’ambiente naturale con funzioni e attività proprie, in sostituzione di attività produttive Edilizio in un approccio rigidamente conservativo della loro conformazione attuale, tale da escludere con diversi impatti negativi, oltre a permettere positive ricadute a favore degli abitanti delle zone ogni possibilità di ampliamento delle superfici fondiarie e delle superfici utili attualmente impegnate e circostanti per i quali cesserebbero una serie di operazioni lavorative non proprie dell’ambiente necessariamente impegnato ad assumere tutte le innovazioni di processo e di cautela e di difesa agricolo, conseguirebbe miglioramenti che riguardano una parte non irrilevante del sistema rurale dagli impatti ambientali che l'evoluzione normativa di settore metterà via via in gioco.

2 Tale assunto generale vale per tutti i processi delocalizzativi connessi alla rottamazione ma può essere esteso ad altre funzioni produttive incompatibili con funzioni insediative riconosciute come esplicitamente incompatibili dal Piano. 3 Tuttavia all'esterno dei tessuti urbani consolidati talvolta si riscontrano, nel PRG vigente, lotti aventi indice specifico. 4 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Il Quadro Conoscitivo del Piano ci consegna una valutazione della consistenza attuale e delle Quanto ai precedenti punti 3 e 5 è evidente che il Piano, non avendo potere coercitivo, dovrà quantificazioni riferibili alle ipotesi a) e b) riassunte4 nella sottostante Tab. 1. cogliere il punto di equilibrio necessario alla realizzazione dei suoi obiettivi declinandoli sulla tripla opzione che si propone agli operatori: Tab. 1 - Previsione delle aree residenziali compensative per le ditte di rottamazione e commercio metalli ubicate in ambito a) riqualificazione urbano-residenziale dei sedimi attuali senza reinvestimento produttivo; prevalentemente rurale b) riqualificazione urbano-residenziale dei sedimi attuali con reinvestimento in altre aree idonee; Aree residenziali Aree residenziali compensative. compensative. c) mantenimento dell'attività in loco e non adesione al Piano. COD NUMERO DITTE SUP_F_MQ Indice 0,2 mq/mq Indice 0,1 mq/mq Relativamente all'opzione a) si ritiene che possa essere adeguato il riconoscimento di un indice - delocalizzazione - - cessazione - edificatorio di tipo residenziale pari allo 0,25 mq/mq sulla superficie fondiaria attualmente impegnata, x 21 29.078 5.816 2.907 da realizzare mediante gli strumenti della riqualificazione urbana e comunque della pianificazione attuativa. L'utilizzazione di questo indice edificatorio è chiaramente subordinato alla previa bonifica Ambito urbano del sito dismesso. Per le ditte che operano in ambito urbano il Piano propone l'integrale riqualificazione dei loro sedimi Relativamente all'opzione b) si ritiene che possa essere adeguato il riconoscimento di un indice ad usi urbani prevalentemente residenziali e/o compatibili con essi. Il riuso ed il recupero urbano di edificatorio di tipo residenziale pari allo 0,4 mq/mq sulla superficie fondiaria attualmente impegnata, tali aree in sostituzione di attività produttive ad elevata incompatibilità, soprattutto sotto il profilo della da realizzare mediante gli strumenti della riqualificazione urbana e comunque della pianificazione salubrità e del clima acustico, consentirà, mediante le nuove urbanizzazioni, il recupero di quegli attuativa. L'utilizzazione di questo indice edificatorio è subordinato alla previa bonifica del sito standards urbanistici di cui oggi le parti più centrali dell'agglomerato urbano risultano dismesso ed alla individuazione della nuova sede dell'attività in area classificata come produttiva complessivamente sottodotate. dalla strumentazione urbanistica comunale. Nell'ipotesi che il reinvestimento sia orientato all'APEA In particolare risulta particolarmente importante ed imprescindibile l'alleggerimento dei traffici sopra menzionata vi sarà il riconoscimento di un ulteriore incentivo meglio dettagliato nello specifico veicolari pesanti, da e per il centro urbano, indotti da tali presenze; l'abbassamento della congestione paragrafo. e l'innalzamento degli standard di sicurezza di una rete veicolare di tipo strettamente urbano- Relativamente all'opzione c) gli attuali insediamenti saranno regolati dal Regolamento Urbanistico residenziale. Edilizio in un approccio rigidamente conservativo della loro conformazione attuale, tale da escludere ogni possibilità di ampliamento delle superfici fondiarie e delle superfici utili attualmente impegnate e Questa ipotesi punta a cogliere un duplice obiettivo. Da un lato ad eliminare dal tessuto urbano necessariamente impegnato ad assumere tutte le innovazioni di processo e di cautela e di difesa centrale parti dello stesso che oggi risultano incongruenti e sempre meno compatibili, sostituire gli dagli impatti ambientali che l'evoluzione normativa di settore metterà via via in gioco. stessi con funzioni omogenee e/o integrative, migliorare la sostenibilità urbana sia sotto il profilo del Il Quadro Conoscitivo del Piano ci consegna una valutazione della consistenza attuale e delle 5 recupero e l'incremento delle dotazioni pubbliche che sotto il profilo di una marcata riduzione degli quantificazioni riferibili alle ipotesi a) e b) riassunte nella sottostante Tab. 2. impatti ambientali attuali, specie sul fronte della qualità dell'aria che dell'inquinamento acustico. Dall'altro a costituire le condizioni di un ridislocamento delle attività produttive incongrue verso aree Tab. 2 - Previsione delle aree residenziali compensative per le ditte di Rottamazione e Commercio metalli ubicate in ambito prevalentemente residenziale che ne supportino la competitività sia in termini di maggiore accessibilità ai nodi delle infrastrutture Aree residenziali Aree residenziali della mobilità e della logistica, di maggiori ed aggiornate dotazioni di servizi, sia pubblici che privati, compensative. compensative. COD DITTA SUP_F_MQ ed infine ma non ultimo in un contesto in cui le sinergie di filiera siano immediatamente praticabili. Indice 0,4 mq/mq Indice 0,25 mq/mq Per questo ambito la definizione degli interessi pubblici individuati dalla strategia del Piano sono - delocalizzazione - - cessazione - riconducibili a: x 7 22.046 8.818 5.512 · azzerare gli impatti che tali attività produttive oggi scaricano sull'ambiente e sul sistema insediativo con particolare riguardo al traffico veicolare, alla qualità dell'aria e del clima acustico; · risanare e bonificare integralmente le aree da esse coinvolte recuperandole agli usi urbano- residenziali con esso compatibili, incrementando le dotazioni urbane disponibili per le aree centrali, recuperando spazi insediativi senza ricorrere a nuovo consumo di suolo; · conservare le attività imprenditoriali in essere accompagnandole in un processo di riqualificazione, interpretato complessivamente alla scala comunale prioritariamente nella realizzazione di una nuova Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA) dedicata, che le aiuti ad innalzare le proprie capacità competitive. Dal punto di vista degli specifici valori edificatori incorporati, nella generalità dei casi queste attività sono legittimate dallo strumento urbanistico vigente mediante una zonizzazione cui è associato un indice edificatorio fondiario pari a 0,4 mq/mq. Tali zonizzazioni con ogni probabilità conformano preesistenze che non hanno, o quasi, minimamente contribuito alle dotazioni urbane recenti; infatti in prossimità di tali insediamenti non è dato rinvenire la minima traccia di esse o comunque di dimensioni tali da poterne assorbire le riqualificazioni, specie se conformemente al contesto circostante di una buona consistenza insediativa.

4 Per l'esatta individuazione ed i singoli dati di dettaglio si rinvia allo specifico elaborato del Quadro Conoscitivo. 5 Per l'esatta individuazione ed i singoli dati di dettaglio si rinvia allo specifico elaborato del Quadro Conoscitivo. 5 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Ambito produttivo Fig. 2 - Individuazione di alcune attività di rottamazione poste in situazioni di limite, i numeri indicati in figura si riferiscono ai Per le attività di rottamazione che sono inserite in un ambito prevalentemente produttivo è dati di ciascuna attività contenuti nel Quadro Conoscitivo necessario fornire una risposta convincente alla possibile e fondata questione se sia così necessario e improrogabile un loro trasferimento stante che sono già insediate in un ambito produttivo e quindi in una situazione di sufficiente congruenza.

Posto che comunque ci sono buone ragioni a supporto di questa ipotesi, tra cui la modalità di tipo intensivo nell’uso delle infrastrutture dei tessuti urbani da parte delle attività di rottamazione, dal fatto che le aree in esame non sono esclusivamente produttive ma presentano al loro interno anche una edificazione di tipo residenziale e comunque una marcata prossimità ai tessuti residenziali, la motivazione positiva più importante resta quella della possibilità di costituire e costruire un moderno ed adeguatamente equipaggiato polo industriale della rottamazione che ne ricostituisca margini economicamente competitivi nell'integrazione di filiera.

La costruzione della nuova area specializzata potrebbe quindi anche favorire l'insediamento di nuove attività produttive di tipo artigianale-industriale mediante la sostituzione delle vecchie attività legate alla rottamazione, consentendone una più ottimale ed ambientalmente più compatibile utilizzazione delle aree. In tale prospettiva si può considerare l'ipotesi assunta nel Piano quale risparmio netto nella stima del fabbisogno di aree produttive diverse da quelle appartenenti alla rottamazione. Nell'ipotesi del Piano, la sostituzione delle attività legate al settore della rottamazione con altre attività produttive di tipo manifatturiero maggiormente compatibili con i tessuti urbani circostanti, ovviamente non dà luogo di per sé a meccanismi incentivanti, se non nella sola ipotesi che vi sia un trasferimento di tali attività verso la costruenda APEA a cui sopra si è più volte fatto riferimento; in riferimento a ciò, come sopra, si rinvia allo specifico paragrafo riguardante l'APEA. Il Quadro Conoscitivo del Piano ci consegna una valutazione della consistenza attuale riassunta6 nella sottostante Tab. 3.

Tab. 3 - Consistenza delle ditte di rottamazione e commercio metalli ubicate in ambito prevalentemente produttivo

COD NUMERO DITTE SUP_F_MQ

x 16 44.989

Va da sé che deve essere posta molta attenzione nello stabilire delle differenziazioni che potranno Riassumendo le ipotesi e le quantificazioni sopra svolte con riguardo alla prima scelta fondamentale generare dei diritti diversi. Infatti in questa bozza di progetto di piano si sono differenziate le attività di individuata nel recupero urbanistico delle attività di rottamazione si ottiene, con la piena ed integrale rottamazione entro tre principali ambiti consolidati: rurale, residenziale e produttivo. Bisognerà attuazione del Piano, il seguente quadro: successivamente, già dalla fase della Conferenza di pianificazione ma anche di deposito e · sono recuperati ad utilizzazioni agricole 2,91 ettari di territorio comunale; pubblicazione del Piano, valutare anche caso per caso, le situazioni che si presentano come di · sono recuperati ad utilizzazione urbano-residenziale 2,20 ettari di territorio comunale; “frontiera”, essendo possibile reinterpretare l’ambito prevalente attuale in funzione di successive · sono recuperati ad usi produttivi artigianali-industriali 4,5 ettari di territorio comunale; trasformazioni dell’area. Anche in ragione dei diversi indici compensativi che potranno derivare da · dalle delocalizzazioni sono generati diritti edificatori urbano-residenziali variabili da un minimo di una classificazione invece che da un’altra, si ritiene che in sede di messa a punto dei Piani Operativi 8.419 mq (circa 168 abitanti equivalenti) nell'ipotesi di sole cessazioni di attività ad un massimo di Comunali (POC) e dei Piani Urbanistici Attuativi (PUA) dovrà essere cura dell’Amministrazione aprire 14.634 mq (circa 293 abitanti equivalenti) nell'ipotesi di tutte delocalizzazioni con reinvestimento con i diretti interessati appositi tavoli di verifica e di confronto con gli operatori interessati. Un produttivo. esempio delle casistiche indicate e che sarà oggetto di prossimi approfondimenti è quello È evidente la dimensione solo quantitativa dei processi insediativi prospettati, mentre la sua rappresentato nella sottostante Fig. 2. dimensione qualitativa - relativa al miglioramento ed al bilanciamento degli impatti sul sistema ambientale e territoriale - sarà meglio esplicitata dal documento di ValSAT/VAS del Piano.

6 Per l'esatta individuazione ed i singoli dati di dettaglio si rinvia allo specifico elaborato del Quadro Conoscitivo. 6 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Tab. 4 - Tabella riassuntiva delle aree impegnate nelle delocalizzazioni e delle funzioni residenziali compensative Questo significa che il Comune, in linea con l'incremento demografico medio della Provincia, risulta Incentivo Incentivo Incentivo Recupero di Recupero di Recupero di dipendente dai flussi migratori a largo raggio ed ha solo negli ultimi anni recuperato un saldo naturale Attuali attività di residenziale per residenziale per aggiuntivo per suolo agricolo suoli urbani suoli produttivi in pareggio o non sistematicamente negativo. rottamazione in: cessazione reinvestimento reinvestimento SF mq SF mq SF mq SUL mq SUL mq in APEA Ciò risulta vero ove si consideri che, dopo una brusca flessione negli anni intermedi, il valore percentuale della popolazione giovanile (0-14 anni) è tornato nel 2008 (14,3%) ad un valore più ambito agricolo 29.078 2.907 5.816 * prossimo a quello del 1991 (16,0%), mentre quello della percentuale di popolazione anziana (65 anni ambito urbano 22.046 5.512 8.818 * ed oltre) sul totale è passato dal 13,2% del 1991 (prov. 18,3%) al 18,3% (prov. 22,2%) del 2008. ambito produttivo 44.989 * TOTALE 29.078 22.046 44.989 8.419 14.634 * Dal punto di vista strettamente insediativo, la scelta dove localizzare la nuova residenza è in funzione di favorire e incrementare quella parte del tessuto urbano che sia maggiormente sostenibile * I valori dell'incentivazione a favore della APEA sono indicati al relativo paragrafo dal punto di vista della viabilità e della generale dotazione infrastrutturale di Gambettola. 2.2.b Valutazione ed individuazione delle aree necessarie per soddisfare gli incrementi demografici L’individuazione dei nuovi insediamenti deve necessariamente avvenire considerando anche ed insediativi previsti elementi come la dotazione quali-quantitativa e la localizzazione dei servizi esistenti, la loro L’assunzione delle politiche e previsioni di area vasta, associate al quadro delle dinamiche accessibilità, la capacità o meno della struttura dell'urbanizzazione preesistente di supportare la demografiche e di sviluppo delle attività economico-produttive che il PTCP delinea per il Comune di nuova domanda insediativa ed altri fattori fisico-ambientali quali la presenza di elementi incompatibili Gambettola, porta ad dover interpretare nel Piano una sostenibilità della sua crescita demografica come la prossimità di aree produttive o altri elementi di vincolo, quali ad esempio le fasce di rispetto pari al 10% della popolazione attualmente residente, in un arco temporale riferibile ai prossimi venti degli elettrodotti F.SS, etc. anni. La determinazione della previsione residenziale e la conseguente individuazione di aree ove Il PSC deve naturalmente assumere e considerare questo fondamentale elemento. Poiché la collocare le nuove residenze è di importanza cruciale in quanto solo attraverso queste possono popolazione residente ha appena superato la soglia dei 10.000 residenti, si partirà in prima battuta trovare soluzione le ipotesi di delocalizzazione degli edifici prospicienti la via Emilia e della da una soglia del fabbisogno abitativo pari a circa 1.000 abitanti teorici da insediare. delocalizzazione delle aree produttive esaminate al capitolo precedente. Le aree di nuova previsione Va sottolineato infatti che, in coerenza con gli indirizzi che il PTCP indica alla pianificazione residenziale saranno infatti anche le “aree riceventi” i diritti edificatori relativi alle operazioni di comunale in termini di dimensionamento insediativo7, l’incremento della popolazione residente nel delocalizzazione definite al paragrafo precedente. periodo 1998-2003 è stato di circa il 4%, mentre nell’ultimo quinquennio lo stesso tasso di Poiché in via generale il PTCP dimensiona in 50 mq di Superficie Utile Lorda (SUL) il incremento demografico è salito addirittura al 9,89%. soddisfacimento del fabbisogno insediativo per abitante teorico ed in 30 mq pro capite la dotazione minima degli standards urbanistici corrispondenti, la sottostante Tab. 6 definisce il quadro della Tab. 5 - Residenti totali per classi d’età negli anni 1991, 1998, 2001, 2003 e 2008 capacità insediativa e di standards urbanistici necessari per sostenere il fabbisogno residenziale +/- % 2008 incremento ventennale cui si è fatto riferimento poco sopra. COMUNE 0 - 14 15 - 64 65 e > TOTALE su altri assoluto anni Tab. 6 - Valutazione delle aree necessarie per la previsione di crescita abitativa (circa 1000 abitanti in venti anni) e 1991 1.457 6.429 1.201 9.087 11,14 1.012 valutazione delle quantità di standard corrispondenti GAMBETTOLA 1998 9.255 9,12 844 abitanti previsti S.U.L. per abitante insediabile (mq)* totale SUL (mq) 2001 1.261 6.585 1.570 9.416 7,25 683 1.000 50 50.000 2003 1.275 6.644 1.624 9.540 5,86 559 2008 1.443 6.808 1.848 10.099 100,00 0 abitanti previsti Mq di standard (totali) per abitante insediabile ** totale (mq) 1.000 30 30.000 ai sensi punti 2 e 4, art. 59 Norme del PTCP di Forlì-Cesena insediamenti residenziali di centri integrativi di pianura con 1991 44.601 240.313 63.733 348.647 9,87 34.399 * popolazione superiore a 10.000 abitanti TOTALE PROVINCIALE 1998 352.452 8,68 30.594 30 mq per abitante di cui: 18 mq/abitante ai sensi D.M. 1444/68 e 12 mq/abitante di standard ripartiti ai sensi dei punti 2001 42.077 239.173 77.292 358.542 6,83 24.504 ** a), b), c), d) f), h) del comma 2 art. 61 delle Norme del PTCP di Forlì-Cesena in base alla struttura (giovane, adulta, 2003 43.334 240.205 78.679 362.218 5,75 20.828 anziana) della popolazione residente 2008 49.209 248.560 85.277 383.046 100,00 0 Come si è già detto il primo criterio localizzativo da tenere in conto è la strutturazione attuale dello La comparazione dei dati riportati in Tab. 5 mostra un andamento demografico assonante fra gli schema di mobilità cui si può fare riferimento e dell'esistenza o meno di margini di adeguamento ambiti comunale e provinciale conservando però a quello comunale una struttura della popolazione della stessa a fronte dei nuovi fabbisogni insediativi da soddisfare. un po’ meno invecchiata e dipendente; gli indici di vecchiaia8 del Comune e della Provincia passano Fondamentalmente lo schema attuale di relazione da e per Gambettola poggia, oltreché sul recapito rispettivamente da 82,4 e 142,9 del 1991 a 128,1 e 173,3 del 2008, mentre gli indici di dipendenza centrale sulla via Emilia, costituito da via De Gasperi - via del Lavoro, dalla SP 70 via Ruffio. Questi totale9 vanno, rispettivamente, da 41,3 e 45,1 del 1991 a 48,3 e 54,1 del 2008. due assi si innestano sulla via Emilia e da qui si collegano al resto del territorio provinciale, stabilendo in particolare la relazione fondamentale con Cesena. Allo stato attuale da questi due assi passano i collegamenti con i recapiti autostradali attualmente disponibili, con i grandi servizi territoriali (sanità, istruzione superiore ed universitaria, giustizia, terziario pubblico e privato superiore, etc.), con i mercati e le grandi strutture commerciali, con il 7 Si veda il paragrafo 1.2.3 della Relazione del PTCP vigente. tessuto economico e produttivo del contesto sovracomunale, etc. 8 Indice di vecchiaia = popolazione da 65 anni e oltre / popolazione da 0 a 14 anni * 100. 9 Indice di dipendenza totale = pop. da 65 anni e oltre + pop. da 0 a 14 anni / popolazione da 15 a 64 anni * 100. 7 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Gli altri itinerari che realizzano i collegamenti alternativi verso nord e verso est non paiono né risulti “assorbibile” dalle infrastrutture stradali esistenti, a seguito di specifiche valutazioni di dettaglio altrettanto appetibili, né altrettanto suscettibili di adeguamenti e/o potenziamenti. In definitiva lo stato da compiersi nella pianificazione operativa. attuale ci consegna una realtà che identifica Gambettola come un “cul de sac”, “chiuso” e “appeso”, Il dimensionamento prevedibile a livello strutturale per quest’area, che si caratterizza quindi come al lato nord della via Emilia. opzione secondaria dell’ambito nord-ovest, consentirà l’insediamento massimo del 25% del Questo medesimo stato attuale ci mostra elevati flussi nell'ora di punta nella classe 3-400 veicoli/ora fabbisogno residenziale globale. sul corridoio centrale e 400-750 veicoli/ora sulla SP 70 via Ruffio. La capacità residua di tali strade risulta quasi azzerata sulla provinciale mentre mostra ancora elevate capacità sull'asse centrale per Va da sé che l'esatta definizione dell'indice perequativo da assegnare ai potenziali ambiti tutto il tratto che lambisce le aree produttive confinanti con Cesena ma tale capacità risulta urbanizzabili deriveranno dalle opzioni strategiche che la città si vorrà dare: incongruente ed inefficace se si valuta che la capacità residua della via Emilia è da stimarsi in 50- - in rapporto all'assetto relazionale ed infrastrutturale ritenuto più idoneo e/o praticabile; 100 veicoli/ora e da condividere con tutto il sistema insediativo gravante sulla stessa nella tratta - in rapporto alle aree che quindi si riconnettono più strettamente ad esso e ne colgano le più Cesena-Savignano. Come a dire che sulla via Emilia non ci si può praticamente mettere altro. ampie suscettibilità; Lo scenario muta significativamente, almeno per le componenti economico-produttive, con la - in rapporto al livello di dotazioni pubbliche; realizzazione ad est del Casello del Rubicone e con i potenziamenti ad ovest dei recapiti verso il - in rapporto al livello di sostenibilità ambientale e territoriale che si riuscirà a conseguire; casello di Cesena. L'adeguato collegamento a questi potenziamenti infrastrutturali consentirà un - ed infine ma non ultimo, in rapporto alla quota di “recupero” (inteso come delocalizzazioni) che alleggerimento dei traffici veicolari urbani a vantaggio delle relazioni urbane casa-scuola, casa-lavoro vorrà essere assunta come quota del soddisfacimento del dimensionamento residenziale e casa-servizi. complessivo che si assume con il Piano. Di questo si tratterà tuttavia più diffusamente nel successivo paragrafo 2.2.e. Consideranto l'incremento insediativo da garantire e lo specifico assetto del territorio comunale, si Ciò detto nell'ipotesi che per entrambi gli ambiti urbanizzabili potenziali (prioritario e opzionale) si individua prioritariamente l’area a nord-ovest, in una parte ancora non urbanizzata ma dotata di una volesse raggiungere il loro massimo contributo alla costruzione della città pubblica, assumendo infrastruttura portante recentemente potenziata (via Verdi) e l’altra, secondaria e/o subordinata alla quindi l’indice perequativo massimo, la rispettiva consistenza territoriale va indicativamente valutata prima, corrispondente all’area est della città ed orientata ad una ricucitura degli elementi sfrangiati nel seguente modo: qui insediati. - Ambito Nord-Ovest - (0,75*1.000 abit * 50 mq/abit) / 0,15 mq/mq = 250.000 = 25 ettari circa. L’area che allo stato attuale appare come più immediatamente suscettibile e/o facilmente - Ambito opzionale Est - (0,25*1.000 abit * 50 mq/abit) / 0,15 mq/mq = 83.333 = 8,3 ettari circa. oggetto di trasformazione è il quadrante nord-ovest10, che si può appoggiare alla via Verdi - Totale = 33,3 ettari circa. recentemente potenziata e che potrebbe facilmente utilizzare i percorsi esistenti ad ovest del Comune, in territorio del Comune di Cesena, per collegarsi alla via Emilia o per raggiungere, alternativamente alla via Emilia, taluni dei recapiti importanti di Cesena. La presenza del cimitero piuttosto che essere considerata come problema potrebbe essere l'occasione per concentrare e realizzare spazi verdi ed attrezzati che rimettano a sistema la presenza delle dotazioni pubbliche circostanti e/o prossime ad esso. Quest’area per la sola e marginale presenza di opere di urbanizzazione primaria, da potenziare ed ulteriormente qualificare, si presta ad un’utilizzazione del territorio con indici perequativi non particolarmente elevati variabili da un minimo di 0,075 ad un massimo di 0,15 mq/mq. L’alternativa, in questo caso anche solo parziale, come già indicato, potrebbe essere quella di lavorare sui tessuti mediamente sfrangiati del quadrante est. Questa opzione di ritessitura tuttavia dovrebbe essere accompagnata e subordinata alla realizzazione di una nuova infrastruttura nord-sud che riconnetta le due strade provinciali che escono dal centro in direzione mare ed in direzione e poi da qui alla via Emilia realizzando un nuovo cavalcavia ferroviario che si colleghi alla viabilità di nuovo impianto in corso di realizzazione nel Comune di Longiano. Anche questa opzione può vedere al centro della propria struttura dei servizi una grande area pubblica, il parco Fellini, da potenziare e da riconnettere alle altre dotazioni pubbliche presenti sui suoi margini interni. Questa ipotesi, mettendo al centro il progetto di città pubblica ha la possibilità di recuperare alla cultura ed alla fruizione locale un corso fluviale attualmente negletto e problematizzato. Il maggior carico infrastrutturale conseguentemente richiesto, legato ad un disegno che necessariamente consideri l’attuazione complessiva dell’ambito, rende decisamente più problematica tale opzione. Alla luce di quanto esposto, assunta l’area posta a nord-ovest del capoluogo come ambito prioritario/principale destinato ai nuovi insediamenti, si deve considerare la possibilità che l’area est trovi una sua attuazione, anche parziale, per singoli comparti autonomi. Ciò risulta possibile, prescindendo dalla nuova infrastruttura “di gronda”, qualora il nuovo carico urbanistico da insediarsi

10 Si veda la Tavola “Aree di nuova espansione - Inquadramento generale ipotesi area nord-ovest ” in coda al testo. 8 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

2.2.c L’area produttiva ecologicamente attrezzata (APEA) di nuova creazione anche della parte ovest di quello di Savignano. Il ragionamento fin qui svolto sulle componenti strutturali del nuovo Piano per Gambettola mette al Il tracciato evidenziato in rosso è quello del collegamento del nuovo Casello del Rubicone con il centro la questione della costruzione di un'APEA dedicata essenzialmente alla riqualificazione recapito di San Giovanni in Compito sulla via Emilia e da lì con la variante della stessa a monte di competitiva della principale filiera produttiva: la rottamazione. È chiaro tuttavia che proprio la nozione Savignano. di filiera chiede che ad essa si integrino tutte quelle attività, già presenti nell'attuale sistema La velatura azzurra indica il settore territoriale entro il quale si dovrà sviluppare l'APEA, produttivo gambettolese o da attrarre in esso che possano trarre vantaggi dalle fasi produttive e/o di corrispondente a circa 50 ettari. processo principali, chiusura dei cicli delle materie, smaltimenti, energia, logistica, etc. I limiti fisici di tale area sono: la SP 62 a nord, la linea ferroviaria -Ancona a sud, il Rio La tavola seguente mostra la collocazione dell'area prescelta, già oggetto di un intenso dibattito. Baldona ad ovest e la nuova strada provinciale di collegamento al Casello ad est. Essa mostra la centralità di un'area che si colloca sul confine fra i tre Comuni di Gambettola, Le disposizioni normative del PTCP per quanto riguarda la realizzazione delle APEA indicano due Longiano e Gatteo e dei rispettivi agglomerati urbani o produttivi afferenti la via Emilia, oltreché riferimenti generali: da una parte un livello di mitigazione/compensazione ambientale del nuovo inse- diamento pari ad un terzo della superficie territoriale di riferimento; dall'altro un indice di utilizzazione (o perequativo) pari a 0,25 mq/mq. Ne deriva che:

1. dei 500.000 mq complessivamente costituenti l'ambito, circa 167.000 mq (500.000 * 1/3 = 166.666) saranno destinati alla realizzazione di fasce d'ambientazione arborate all'interno delle fasce di rispetto infrastrutturali (stradale, ferroviarie, etc.) ed a protezione dei nuclei insediativi a prevalente destinazione residenziale presente sui margini dell'ambito, finalizzate oltre che alla difesa del sistema territoriale dagli effetti e dagli impatti generati dalle aree industriali, anche alla riconnessione della rete ecologica di pianura (pressoché inesistente od estremamente rarefatta);

2. i 500.000 mq complessivamente costituenti l'ambito daranno luogo a 125.000 mq di Superficie Utile Lorda (SUL) di insediamenti industriali che, ripartiti sulle aree direttamente urbanizzabili (500.000 – 167.000 = 333.000), realizzano un indice di utilizzazione territoriale pari a circa 0,375 mq/mq (125.000 / 333.000 = 0,375);

3. gli standards urbanistici derivanti dalle trasformazioni industriali, calcolati sulla quota di aree di effettiva utilizzazione produttiva, avranno le seguenti dimensioni: a) 33.300 mq di verde pubblico (333.000 * 10% = 33.300); b) 16.650 mq di parcheggi pubblici (333.000 * 5% = 16.650). La quota di verde pubblico potrà essere utilmente trasferita, in tutto o in parte, da un lato per la realizzazione della rete dei servizi a verde all'interno dell'aggregato urbano e dall'altro per consentire una maggiore quota di spazi aperti a favore delle aziende insediate. Questa quota di aree potrà inoltre, e alternativamente, essere utilizzata, nel quadro delle prestazioni ambientali cui il progetto di APEA dovrà corrispondere, per la realizzazione di infrastrutture logistiche a più basso impatto ambientale (collegamento ferroviario dedicato in alternativa o ad integrazione dell'esistente).

Come già anticipato al precedente paragrafo 1. l'incentivazione al riuso ed alla delocalizzazione delle aree 9 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

attualmente impegnate dalla rottamazione potrà trovare un ulteriore fattore positivo nel Per ottenere questo scopo il Piano deve individuare la giusta “remunerazione” a fronte del riconoscimento di una quota di capacità insediativa produttiva anche nel nuovo contesto APEA pari: trasferimento per queste strutture insediative, affinché possano essere ricostruite in un’altra area - al 100% delle superfici convenzionali riconosciute alle attività insediate in zona agricola; liberando così la via Emilia. - al 100% delle superfici convenzionali riconosciute alle attività insediate in zona urbana; Anche per queste operazioni si attuerà un’operazione di riqualificazione urbana che ovviamente non - al 50% di quella attualmente conformata in contesto produttivo che si trasferisce in APEA. andrà a gravare sul dimensionamento del fabbisogno abitativo, ma rientrerà completamente al suo interno. Questa scelta/opportunità è chiaramente connessa alla piena adesione al prioritario obiettivo di La capacità edificatoria perequativa che i proprietari delle abitazioni/immobili otterranno per il Piano di ottenere un riposizionamento competitivo del settore mediante la delocalizzazione/riuso a trasferimento delle strutture insediative, sarà funzione del volume esistente, moltiplicata per fini urbani dei sedimi attuali ed il contemporaneo reinvestimento produttivo nella nuova area opportuni fattori compensativi, che in prima approssimazione possono essere indicati in tre volte la industriale. superficie esistente. Ciò comporta una capacità insediativa teorica aggiuntiva, così articolata: Questa operazione che non prevede interventi finanziari pubblici diretti e che quindi agisce solo sul lato degli interessi privati coinvolti, si ritiene che possa risultare plausibile in ragione degli elevati Delocalizzazione dagli ambiti rurali 5.816 mq impatti ambientali negativi, prevalentemente legati al traffico, al rumore ed alla congestione veicolare che attualmente si scarica su questa parte del centro urbano. Impatti che, anche immaginando futuri Delocalizzazione dagli ambiti urbani 8.818 mq veicoli meno inquinanti e meno rumorosi, non potranno essere più di tanto ridotti in quanto il Delocalizzazione dagli ambiti produttivi 17.995 mq potenziamento di questa parte della via Emilia non potrà che avvenire in sede propria e per le ragioni Totale 32.629 mq che sottostanno alla stessa ragione del suo potenziamento.

Per queste ipotizzate rilocalizzazioni entro l'APEA si dovrà applicare lo standard urbanistico sulle Proprio in ragione del potenziamento della via Emilia, verranno ridotti gli accessi diretti e si avrà un sole capacità insediative aggiuntive; ciò significa 3.263 mq di verde pubblico e 1.632 mq di aumento della velocità di crociera e del numero dei veicoli in transito, fatti che potrebbero rendere parcheggio pubblico, aggiuntivi a quelli indicati al precedente punto 3. meno interessante queste aree anche per le componenti terziario/commerciali attualmente coinvolte.

Nell'ipotesi che tutte le attività per le quali il Piano prospetta una rilocalizzazione, preferibilmente in Le ipotesi che sono state effettuate hanno preso in considerazione le superfici presenti nel primo contesto APEA, aderiscano a questo obiettivo prioritario si avrebbe uno scenario insediativo così fronte della via Emilia. Per avere l’ordine delle grandezze - aspetto che dovrà successivamente configurato: essere approfondito mediante opportune visure catastali - attraverso un sopralluogo sono state valutate le superfici utili lorde degli edifici moltiplicate per il numero di piani, suddividendo le quantità Superficie totale Compensazioni Area di effettiva Capacità Standard Standard in usi residenziali, depositi e garage, spazi commerciali. Denominazione mq ambientali trasformazione insediativa verde parcheggio Si vedano la figura 3 e le tabelle 7 e 8 in cui sono indicati i dati complessivi relativi agli immobili mq mq (SUL) mq mq m coinvolti e le destinazioni d'uso in essere al momento attuale,11 nonché i valori relativi alla ipotesi di AMBITO APEA 500.000 167.000 333.000 125.000 33.300 16.650 delocalizzazione.

DELOCALIZ. 5.816 582 291 AGRICOLE

DELOCALIZ. 8.818 882 441 URBANE

DELOCALIZ. 17.995 1.799 900 PRODUT. TOTALE 500.000 167.000 333.000 157.629 36.563 18.282

Lo scenario di integrale attuazione del Piano vede quindi realizzarsi un indice di utilizzazione territoriale di 0,47 mq su mq che consente di immaginare che vi siano ampi margini operativi sia perché l'area possa esercitare una capacità attrattiva di attività che integrino la filiera produttiva presa a riferimento sia perché essa possa strutturarsi con margini di intervento sul lato delle dotazioni che la mettano al riparo dalle future esigenze per quel che riguarda tutte le innovazioni: tecnologiche, normative, di integrazione dei cicli, ambientali e logistiche.

2.2.d Recupero del fronte edificato lungo la SS 9, via Emilia Il Piano assume l'altro obiettivo strategico indicato dalla pianificazione territoriale sovraordinata, vale a dire quello di sgombrare il corridoio della via Emilia, obiettivo fissato dal PTCP per i Comuni di Cesena, Gambettola e Longiano, in quanto per i tratti di loro competenza, il potenziamento di questa importante infrastruttura non può che avvenire in sede. 11 Per l'esatta individuazione ed i singoli dati di dettaglio si rinvia allo specifico elaborato del Quadro Conoscitivo. Nel Q.C. gli edifici sono stati individuati con il numero di particella catastale. I casi che presentano cifre arrotondate si riferiscono a misurazioni da sopralluogo, non ancora presenti nella mappa catastale e che dovranno quindi essere riverificati. 10 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Fig. 3 - Edifici lungo la via Emilia oggetto di censimento La cessione degli immobili e dei loro sedimi all'amministrazione comunale è ovviamente la condizione per l'utilizzo dei diritti edificatori all'interno degli ambiti urbanizzabili di nuova previsione ed è pure la condizione per la realizzazione del miglioramento infrastrutturale della via Emilia, della sua ambientazione che recuperi una adeguata sostenibilità ambientale per l'intero agglomerato urbano di Gambettola e per la riorganizzazione in quel contesto di servizi di scala urbana e territoriale che qualifichino la “porta” della città sulla via Emilia.

2.2.e Recupero del tracciato dell’elettrodotto FF.SS Se i volumi di traffico ed i livelli di congestione gravanti sulla via Emilia e sull'agglomerato urbano di Gambettola, con il loro gravoso portato di lenta accessibilità e di importanti impatti acustici ed atmosferici, assieme alla grande dispersione insediativa, di cui si è trattato al primo paragrafo, rappresentano i primi e più immediati squilibri ambientali ed insediativi cui porre rimedio, l'attraversamento del territorio comunale ed in particolare dell'abitato da parte della coppia di elettrodotti di proprietà FFSS rappresenta certamente un impatto ambientale ed insediativo altrettanto importante ed anzi limitante le possibilità di riqualificazione e rifunzionalizzazione del medesimo abitato in misura proporzionalmente crescente in funzione del tempo.

Se il posizionamento della linea ferroviaria (e della sua stazione, oltreché delle aree di servizio) è risultato come nel caso di tutte le altre città lungo la via Emilia tangente il centro e se, come in tutti gli altri casi, l'imponente crescita urbana ed insediativa intervenuta dal secondo dopoguerra ha portato al centro dell'aggregato urbano una funzione che si voleva (e doveva essere) immediatamente periferica perché non subisse e non procurasse interferenze negative con l'organismo urbano a cui era dialetticamente associata, l'aver interposto l'infrastruttura di elettrificazione fra la stessa linea ferroviaria e la città, la rende, oggi, una cesura quasi insuperabile per i processi di riqualificazione urbana cui la città consolidata non può sottrarsi se non a prezzo di costi sociali ed insediativi Tab. 7 - Edifici censiti lungo la prima fascia prospiciente la via Emilia e relativi metri quadri crescenti. Numero Destinaz. resid. * Destinaz. deposito /garage Destinaz.commerc. * Piano particelle mq mq mq Se nel caso delle altre città, tutte centrate sulla via Emilia (nella nostra Provincia: Forlì, , Sub totale 1 6.229 1.937 3.214 Cesena e Savignano), la linea ferroviaria e il suo elettrodotto sono ubicati a nord dei centri ed in Sub. totale 2 8.166 3.214 contesti in cui erano presenti le prime zone produttive - destinate a crescere fino alla fine degli anni Totale generale 11.380 *Tali quantità, alla luce di un’ulteriore verifica, vengono lievemente rettificate, come riportato sulla specifica scheda d’ambito '70 per poi declinare ed essere attualmente oggetto di programmi di riqualificazione urbana che le n. 3 (sup. residenziale 7.339 mq, sup.commerciale 2.752 mq) ridestinano a funzioni urbano-residenziali ed a funzioni di servizio pubblico-private - nel caso di Fonte: Elaborazione Provincia di Forlì-Cesena Gambettola, l'ubicazione del centro urbano a nord della ferrovia, la dinamica dello sviluppo l'ha costretta a recuperare - certo anche attraverso le funzioni produttive ma soprattutto con la crescita Tab. 8 - Dati riassuntivi dei valori edificatori compensativi della delocalizazione della prima quinta urbana sulla via Emilia urbana e residenziale - un rapporto ineludibile con la via Emilia. Questo ha portato - e lo si vedrà Riconoscimento bene nella distribuzione e nell'accessibilità ai servizi urbani - ad avere una doppia frattura (ferrovia ed mq totali Totale mq di Residenziali (mq) Terziario/Commerciali (mq) di addizionale % edificati SUL elettrodotto) al centro dell'organismo urbano e al doverne, sistematicamente, aggirare sia la cesura SUL di cui: fisica che funzionale. Sul primo versante si fanno i conti con il difficile ed oneroso superamento 30.926 3.214 viabilistico della ferrovia, sul secondo si fanno i conti con un settore urbano - lungo 2,4 km circa e 11.380 300% 34.140 profondo diverse decine di metri - del tutto sfrangiato ed irrisolto, caratterizzato da marginalità funzionale, insediativa, sanitaria, paesaggistico-ambientale e di immagine urbana. Dai dati ottenuti dal sopralluogo risulta che per provvedere allo spostamento di circa 11.400 mq di Detto in modo un po' colorito ed usando una metafora commerciale, è come avere un retrobottega costruito, tra residenziale e commerciale, sono necessari circa 34.200 mq di superficie utile lorda affacciato sulla strada principale, piazzato in mezzo a quello che dovrebbe essere, più compensativa, di cui 11.400 mq (circa) come ripristino dell’edificato esistente, e 22.760 mq come appropriatamente perché centrale, un grande ed immediatamente visibile spazio espositivo, di diritti edificatori extra quale elemento remunerativo dello spostamento. attrazione e di autorappresentazione. Queste superfici dovranno essere edificate all’interno degli “ambiti urbanizzabili” descritti al precedente paragrafo 2.3. Dalla liberazione degli edifici lungo la via Emilia si deve ottenere lo spazio per realizzare un controviale tale da riordinare i collegamenti delle strade ortogonali ad essa. Nello stretto contesto di riferimento ne deriva anche la possibilità di riconnettervi la via Giulio Perticari, attualmente strada cieca, dal cui collegamento si potrebbe ottenere un discreto alleggerimento del transito dei mezzi pesanti della pur capace via De Gasperi, che rappresenta uno dei principali accessi alla città.

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Fig. 4 - Edifici localizzati ameno di 30 metri dall’elettrodotto distanza tra i cavi più esterni e gli edifici raggiunge in alcuni casi la misura minima di circa 5,8 m, ben al di sotto anche del precedente limite di 10 m come distanza minima fra le sorgenti elettromagnetiche e le residenze. In alcuni punti gli edifici sono posizionati a maggiore distanza, favorendo la creazione di piccole aree verdi. L’area formata dal corridoio dei due elettrodotti, calcolata dalla proiezione in verticale dei cavi più esterni per la lunghezza dell’ambito urbano, comprende una superficie di circa 46.000 mq che, salvo qualche eccezione, è totalmente inedificata. La superficie che invece ricade entro il vigente vincolo dei campi elettromagnetici interessa una superficie di 157.000 mq. Bisogna al riguardo considerare che l’area è abbastanza edificata anche in ragione del fatto che la precedente distanza minima da fonti elettromagnetiche è stata ampliata a 30 m con la Legge n. 36 del 2001.

L'ipotesi generale su cui si ritiene di dover focalizzare l'attenzione del Piano strutturale è quella di compiere un'operazione concettuale, da sottoporre ad una precisa verifica operativa, che partendo dalla natura di cesura intrinseca alla infrastruttura di cui si parla, la rovescia in elemento di ricucitura, riconnessione e ritessitura delle relazioni spaziali e funzionali di questa parte della città. Come si è già visto nel paragrafo che ha delineato le scelte insediative urbano-residenziali del futuro, per entrambe le soluzioni (certamente di maggior peso per la soluzione est) si pone il problema di un potenziamento delle infrastrutture di relazione e di accessibilità ai luoghi centrali ed ai servizi che vi sono ubicati; ciò anche in vista di una piena valorizzazione del Centro storico e della sua esile e fragile struttura insediativa. Il rovesciamento di segno - dovendo mantenere la funzionalità dell'elettrodotto e senza dover andare a ricercare altre aree verso cui delocalizzarlo - è realizzabile con l'interramento dello stesso sotto il sedime di una nuova viabilità che si costituisca come una sorta di gronda sud dell'abitato posizionato a mare della linea ferroviaria. Questa operazione, da collocare nel medio e lungo periodo, consentirebbe di riorganizzare la viabilità centrale a partire dai due varchi di superamento della La Fig. 4 mostra il settore urbano impegnato dall'elettrodotto e la relazione giuridica che l'attuale linea ferroviaria in senso nord-sud e, marginalizzando l'interramento a ridosso della medesima linea normativa sui limiti all'esposizione elettromagnetica propone alle strutture insediative coinvolte. ferroviaria, di liberare ed effettivamente recuperare il cuneo verde centrale retrostante le strutture L’estensione dell’elettrodotto entro il confine dell’area urbanizzata, misurando la distanza fino ai scolastiche e ricompreso entro il margine sud-est del Rio Baldona. In tal modo si garantirebbero piloni utili, è di circa 2,4 km. L’area interessata dalla coppia di elettrodotti, procedendo dal lato ad est spazi verdi ricreativi al centro dell'aggregato urbano di sufficiente massa e fruizione. La natura e le del Comune, prevalentemente residenziale, forma un corridoio libero tra gli edifici con interasse dimensioni degli spazi attualmente interessati dall'infrastruttura consentirebbero anche una adeguata libero minimo di circa 32 metri, allargandosi successivamente a circa 43 m. Nel primo tratto la ambientazione delle nuove infrastrutture viarie sia sotto il profilo acustico ed atmosferico degli impatti

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che esse direttamente producono, sia sotto il profilo di una nuova ambientazione urbana che metta in Fig. 5 - Edifici localizzati a meno di 30 metri dall’elettrodotto, particolare del PIP di via Verdi; in rosso gli edifici posti, anche valore la fascia arborata e l'arredo a viale che potrebbe utilmente essere realizzata. parzialmente, sotto i cavi elettrici (calcolando un buffer inferiore ai 10 m), in arancio quelli ad almeno 10 metri (buffer calcolato a 11 m), in giallo gli edifici posti al limite dei trenta metri (buffer calcolato tra 25 m e 30 m) La nuova rotatoria su via De Gasperi, oltre il sottopasso ferroviario e la rotatoria da realizzare sulla interconnessione fra via Zoffoli, via Buzzi e via Matteotti, potrebbero rappresentare il luoghi da cui far ripartire un processo di riqualificazione complessiva di Gambettola, potendo integrarne dall'interno le diverse parti ed evitando, come è successo fin qui, che le crescite urbane incrementali succedentesi progressivamente nel tempo cerchino più o meno efficienti soluzioni di relazione con l'esterno, piuttosto che con l'interno, rafforzando e non superando quell'essere “cul de sac” cui Gambettola sembrerebbe essere condannata. Se si assume questo punto di vista e questo abbrivio per affrontare la nuova pianificazione strutturale, gli scenari di riqualificazione dei tessuti direttamente interessati e, a cerchi via via più larghi, le altre parti del tessuto urbano e non ultimo il centro storico, possono essere affrontati con un nuovo dettaglio ed una nuova libertà progettuale. Si veda ad esempio ed in particolare come dall’operazione di interramento in loco dell’elettrodotto, nell’area PIP di via Verdi, si otterrebbe la liberazione di aree situate in zona produttiva che potrebbero essere di interesse particolare. Infatti in queste aree di recente costruzione, localizzate tra la stazione ferroviaria e via Verdi (la gronda Nord dell’edificato urbano), in una posizione periferica ma nello stesso tempo facilmente accessibile dal centro urbano tramite il viale Carducci, la presenza in diagonale dell’elettrodotto ha necessariamente creato delle porzioni di territorio scarsamente utilizzato. Oltretutto la Legge n. 36 del 2001 che vieta la permanenza entro un’area di trenta metri dai cavi, per oltre quattro ore al giorno, interessa diversi edifici, anche solo in maniera parziale, impedendone un uso intensivo. L’area sotto vincolo elettromagnetico che potrebbe essere riutilizzata dallo spostamento dell’elettrodotto, calcolata per le sole aree produttive interessate, riguarderebbe circa 20.100 mq. Essa non potrebbe essere comunque utilizzata pienamente a causa della frammentazione delle proprietà e della mancanza di necessarie infrastrutture, ma potrebbe comunque generare un intereresse utile per la città. Infatti il settore limitrofo alla ferrovia, per la sua posizione e collegamento diretto con il centro urbano, nell’ipotesi della presenza di attività produttive poco impattanti, potrebbe ospitare attività a servizio della cittadinanza ma anche attività commerciali, specializzate e/o despecializzate di media grandezza. La presenza della “Fabbrica”, luogo di generazione culturale di interesse anche sovracomunale, potrebbe generare attrazione come luogo di concentrazione di altre attività culturali e ricreative, pubbliche e private. L’interesse per l’area potrebbe inoltre stimolare, come già detto, anche lo spostamento delle attività di rottamazione che 2.2.f Il miglioramento della viabilità portante potrebbero essere delocalizzare con le medesime motivazioni descritte in precedenza. Stanti i punti fermi del potenziamento ed dell'adeguamento in sede della via Emilia e della Al riguardo resta infine da dire che il medesimo problema riguarda l'attraversamento della stessa realizzazione del nuovo Casello del Rubicone, le ipotesi che sono state formulate, anche in infrastruttura dell'area industriale individuata come APEA al precedente paragrafo 2.2.c. La alternativa fra loro, circa un più maturo e sostenibile assetto della viabilità portante di Gambettola presenza, opportuna, della cabina primaria dell'Enel non fa venir meno l'esigenza di un interramento possono essere così riordinate: dell'elettrodotto aereo per non compromettere un'ottimale utilizzazione dei suoli di nuova 1. la realizzazione della nuova area industriale APEA sul confine con i Comuni di Gatteo e Longiano urbanizzazione. propone la sua connessione ad un itinerario che colleghi il casello a San Giovanni in Compito su Anche per essa si propone immediatamente l'interramento dell'elettrodotto sotto la principale spina cui recapitare il settore della via Emilia fra Savignano e Longiano fortemente caratterizzato da viabilistica di impianto della nuova area e che ciò vale la riduzione delle fasce di rispetto a 7 metri per robusti insediamenti produttivi e residenziali, nonché il futuro terminale ovest dello scavalcamento lato dal cavidotto interrato. a monte di Savignano e da lì tutto l'insediamento provinciale sia dell'alto Rubicone che dell'Uso; ______2. la delocalizzazione della prima quinta urbana dal settore gambettolese della via Emilia Occorre precisare che con D.G.R. 21 luglio 2008, n. 1138 di modifica ed integrazioni alla D.G.R. 20 maggio 2001, n. 197 è (propedeutico e necessario al suo potenziamento in loco) e la realizzazione di una stato soppresso il capo IV “Impianti per la trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica”, a seguito del completamento controvialatura della stessa propongono una ritessitura più ampia della viabilità esistente del quadro normativo statale ed in specifico alla pubblicazione dei DD.MM. 29 maggio 2008 recante “Approvazione delle metodologie di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti” ed “Approvazione delle procedure di (“apertura” di via Perticari) ed un pieno utilizzo dei larghi margini ancora inespressi di via De misura e valutazione dell’induzione magnetica”.A seguito pertanto della pubblicazione dei DD.MM. 29 maggio 2008 la Gasperi - via del Lavoro in direzione nord-ovest; disciplina statale può considerarsi completata e alla luce della costante giurisprudenza in materia cessa di trovare 3. la scelta del settore nord-ovest per la crescita insediativa a prevalente carattere urbano- applicazione la disciplina regionale antecedente. Alla luce di quanto esposto, quindi, a partire dal 25 agosto 2008 vanno residenziale, oggi prevalentemente incentrata su viabilità cesenate già prossima alla saturazione disapplicate le disposizione del capo IV della L.R. 30/2000 ed in particolare, per quanto attiene l’individuazione delle fasce (SP 70 via Ruffio), propone un ulteriore potenziamento di quell'itinerario da negoziare con altri di rispetto per l’adeguamento della pianificazione urbanistica, in conformità alla L.R. 20/2000 questa dovrà avvenire con le procedure definite dal D.M. 29 maggio 2008. Tuttavia, nell’attesa che siano individuate puntualmente le fasce di rispetto soggetti (Comune di Cesena e Provincia) e da raccordare ai loro programmi di investimento. degli elettrodotti secondo le metodologie di calcolo e ad opera dei soggetti definiti dalla disciplina statale vigente, le Questo elemento di aleatorietà va commisurato alla possibilità che la realizzazione di una valutazioni proposte si appoggiano a parametri ed obiettivi di qualità definiti dalla normativa regionale, presumibilmente ulteriore qualificazione della gronda nord (via Verdi) poi non possa che scaricarsi sulla viabilità cautelativi, coerentemente con la natura strategica e la portata strutturale del disegno di Piano.

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urbana più interna per raggiungere il recapito essenziale della via Emilia. Tale eventualità non In altre parole si tratta di realizzare all'interno dell'area una adeguata offerta di accesso e sosta allenterebbe certo la pressione ambientale sull'aggregato urbano; veicolare che possa, da un lato, poggiare su una rete di adduzione e di deflusso avente ancora ampi 4. la scelta del settore est per la crescita insediativa a prevalente carattere urbano-residenziale, margini di utilizzo in rapporto alle caratteristiche che già possiede (e che potrebbero essere posta la realizzazione progressiva di una gronda est che si colleghi a quella nord (via Verdi, via ulteriormente migliorate in funzione delle scelte che si andranno ad operare circa il miglioramento Pascoli, SP 97), se non vuole scaricarsi a sud su un'asse che ha ormai esaurito ogni capacità della viabilità portante discusso al paragrafo precedente), e dall'altro, scaricare gli oneri ambientali di residua (SP 62 e poi via De Gasperi), rende necessario un nuovo itinerario che raggiunga la via tale accessibilità ed innescare processi di riqualificazione dei servizi pubblici e privati offerti nell'area Emilia passando per il Comune di Longiano. La realizzazione di una connessione fra la SP 62 e centrale ed in prossimità di essa, differenziandoli da quelli offerti ed erogati in altri parti del tessuto la via Roncolo (o alternativamente via delle Longane) mediante un nuovo sovrappasso ferroviario insediativo. rende tributario lo scenario strutturale dei possibili accordi con Longiano e dei tempi e dei modi Detto quasi con uno slogan si tratta di realizzare nell'area Sacta, anche, un parcheggio sotterraneo con cui essi possano essere raggiunti; che pedonalizza e riqualifica il centro storico. 5. entrambe le ipotesi enunciate ai precedenti punti 3 e 4 hanno piena plausibilità in quanto si appoggiano su snodi della futura via Emilia adeguata e potenziata. Quasi certamente essi Non cogliere appieno questa opportunità e rinunciare ad intervenire su questo versante significa faranno parte di quei pochi punti in cui sarà incentrata la connessione del sistema territoriale alla procrastinare le attuali forme di accesso veicolare alle funzioni centrali e continuare a poggiare su via Emilia rinnovata, dovendosi immaginare per la miriade di accessi attuali una raccolta e un'offerta di sosta prossima al centro storico che risulta frammentata e di scarsa dimensione sistematizzazione su adeguate controvialature estese per tutto il suo tratto rinnovato; specifica, con ciò promuovendo una circolazione reiterata alla ricerca della sosta più conveniente e 6. l'interramento della coppia di elettrodotti FF.SS sotto due nuove strade che seguono il loro poi solo possibile ed ai relativi carichi ambientali. tracciato attuale a partire dai due sottopassi ferroviari esistenti su via De Gasperi ad est e su via La sola rifunzionalizzazione dell'area Sacta sotto questo aspetto non porterebbe miglioramenti Zoffoli ad ovest, propone una soluzione totalmente interna a Gambettola ed alla sua sfera significativi, dovendo questa quasi esclusivamente garantire le dotazioni aggiuntive proprie delle decisionale - per quanto essa possa essere complessa ed opportunamente allargata ad altri funzioni che andrebbe ad ospitare; il rimettere in funzione ed in equilibrio l'area rifunzionalizzata non soggetti (questione SP 62). Si confronta immediatamente con processi di riqualificazione urbana porterebbe benefici aggiuntivi e significativi alla situazione pregressa. su cui convogliare anche risorse private e produce significativi miglioramenti ambientali della città pubblica oltreché eliminare (o fortissimamente ridurre) gli impatti elettromagnetici gravanti sul Le dimensioni di questa operazione sono chiaramente dipendenti dalle risorse finanziarie disponibili, nucleo urbano ed il degrado fisico e percettivo che li accompagnano; dal grado di coinvolgimento di risorse private e dalle ipotesi di riuso funzionale che si accompagnano 7. la realizzazione dell'itinerario San Giovanni in Compito - Casello del Rubicone, la necessità di ad esse. realizzare su di essa una viabilità di spina per l'area APEA che vi si affaccia, l'opportunità che la Ciò detto le grandezze fisiche e quantitative che possono essere considerate in gioco sono le se- realizzazione di quest'ultima incorpori il necessario interramento dell'elettrodotto e la forte guenti: domanda di accessibilità al nuovo Casello che Gambettola esprimerà, produrrà un sovraccarico l il sedime delle aree pubbliche che può essere considerato disponibile per la realizzazione del sulla attuale tratta Gambettola-Gatteo della SP 62. Tale sovraccarico non risulta assolutamente parcheggio sotterraneo può essere stimato in circa 5.000 mq. Tale entità potrebbe essere compatibile con le condizioni di utilizzo e/o di possibile potenziamento di tale infrastruttura. Va da incrementata considerando anche il parziale coinvolgimento dell'attuale sedime della viabilità sé che assume immediatamente rilievo la possibilità che l'integrale interramento degli elettrodotti pubblica prospiciente le aree pubbliche coinvolte. In questo caso si può agevolmente considerare prospicienti il tratto della SP 62 in parola, si proponga come la soluzione non solo più plausibile un sedime complessivo pari a circa 10.000 mq; ma anche risolutiva. Questa ipotesi non potrà non essere considerata nella costruzione di un l l'ingombro a posto auto può essere stimato in circa 28-30 mq nel caso di un solo livello Accordo Territoriale, certamente necessario per la realizzazione dell'APEA, ma che assuma sotterraneo ed in circa 35 mq nel caso di più livelli; anche un orizzonte più vasto ed un carattere effettivamente strategico per il contesto in cui si va l nel caso del sedime pubblico ampliato (circa 1 ha) e di un solo livello sotterraneo si può ottenere a collocare. una quantità di stalli ricompresa fra i 330 ed i 360. Il numero di stalli è stimabile in 170-180 se in tale operazione venisse coinvolta la sola proprietà pubblica dell'area Sacta-Essicatoio del 2.2.g Il recupero dell’area SACTA - Essicatoio del tabacco tabacco; Ultimo ma non meno importante fra i temi strutturali di Gambettola vi è quello del recupero dell'area l nel caso del sedime pubblico ampliato (circa 1 ha) su due livelli sotterranei si può ottenere una dell'ex tabacchificio Sacta. quantità di stalli fino a 570. Il numero di stalli è stimabile in 285 se in tale operazione venisse La sua dimensione complessiva (pubblico-privata) di oltre 2 ettari e la sua collocazione all'interno del coinvolta la sola proprietà pubblica dell'area Sacta-Essicatoio del tabacco. Centro Storico e quindi dell'intero agglomerato urbano ne fanno un luogo centrale senza eguali. Il recupero dei volumi afferenti la vecchia attività, ormai anch'essa storicamente dismessa, e delle La quantificazione sopra indicata è riferita unicamente alla “disponibilità” fisica dell'area in oggetto e aree pubbliche ad essa adiacenti nonché delle precarie funzioni che finora esse hanno ospitato è nulla ancora dice circa la distinzione fra sosta pubblica vera e propria ed i parcheggi pertinenziali certamente già materia degna della componente strutturale della nuova pianificazione comunale. (necessariamente sotterranei) delle nuove funzioni residenziali ospitate nell'area riqualificata e di Tuttavia piuttosto che di tali consistenze e del mix di funzioni che esse potranno appropriatamente quelle eventualmente terziario-commerciali. ospitare in un quadro di nuova centralità da costruire per l'area presa nel suo insieme, si tratta di Va sottolineato inoltre che una variante al solo utilizzo dei sedimi pubblici potrebbe essere costituita considerare e concepire per essa un ruolo chiave e strategico a favore di tutto il centro storico e delle dal mix di un solo livello sotterraneo e da un sottostante parcheggio meccanizzato su più livelli. funzioni e dei servizi sia pubblici che privati che ad esso si appoggiano e vi si integrano. Proprio tale Questa soluzione massimizzerebbe gli effetti positivi della sicurezza passiva del parcheggio e dei centralità e la domanda di accessibilità ad essa, che questa incessantemente genera, pongono un relativi impatti ambientali (rumore e qualità dell'aria). problema di forte miglioramento delle prestazioni ambientali che caratterizzano la fruizione del cuore Un ulteriore elemento da tenere in considerazione è quello della possibile realizzazione di una quota urbano; questo significa contemporaneamente garantire un'elevata accessibilità, una bassa di garages privati da proporre ai residenti nelle aree pedonalizzate. congestione veicolare e, correlativamente, bassi impatti acustici e sulla qualità dell'aria.

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In ultimo va sottolineato che le stime ipotizzate ai punti precedenti sono influenzate dalla morfologia superficiale e sotterranea dell'area e dai vincoli (storico-testimoniali ed architettonici) gravanti su di Tab. 9 - Bilancio dell'attuazione degli standard urbanistici in rapporto alla popolazione insediata ed insediabile essa. Il passaggio alla pianificazione operativa consentirà di valutare meglio le alternative effettive. Superficie Abitanti al L.R. 47/78 L.R. 47/78 D.M. 1444/68 D.M. 1444/68 Per quanto riguarda gli aspetti quali-quantitativi dell'edificazione fuori terra, i riferimenti strutturali che Standard Territoriale 01/01/2007 più Dotazioni Dotazioni Standard standard possono essere indicati a questo livello della pianificazione comunale sono sostanzialmente (mq) abitanti teorici mq/ab mq - scarto mq/ab mq - scarto riassumibili nei punti seguenti: G1 esistenti 25.986 9.977 (6) 2,60 - 49.070 4,5 - 18.910,5 · l'impronta a terra dell'edificato attuale non deve discostarsi significativamente da quella attuale; G1 progetto 0 815 0 - 4.890 0 - 3.667,5 l'incremento dei rapporti di copertura attuali dovrà essere contenuto in circa un terzo; G1 totali 25.986 10.792 (6) 2,41 - 53.960 4,5 - 22.578 · può essere stimata come sostenibile una densificazione del costruito attuale fino al conseguimento dei 2,5 mc su mq; G2 esistenti 60.541 9.977 (4) 6,07 + 20.633 2 + 40.587 · le funzioni extra residenziali, per molti versi auspicabili, dovranno essere strettamente connesse G2 progetto 51.800 815 (4) 63,56 + 48.540 2 + 50.170 al loro specifico contributo e peso sull'offerta di sosta pubblica complessiva. G2 totali 112.341 10.792 (4) 10,41 + 69.173 2 + 90.757

G3 esistenti 76.090 9.977 (12) 7,62 - 43.634 9 - 13.703 2.2.h Considerazioni sullo stato attuale delle dotazioni pubbliche urbane Le considerazioni svolte ai precedenti paragrafi riguardo ai principali temi strutturali della futura G3 progetto 50.734 815 (12) 62,25 + 40.954 9 + 43.799 strumentazione urbanistica di Gambettola non possono prescindere da alcune valutazioni di bilancio G3 totali 126.824 10.792 (12) 11,75 - 2.680 9 + 29.626 sull'attuazione di quella attualmente vigente, con particolare riguardo a quelle dotazioni pubbliche G4 esistenti 33.486 9.977 (3) 3,36 + 3.555 2,5 + 8.543,5 urbane che costituiscono la parte essenziale ed immediatamente evidente della città pubblica. È su questo terreno, non esclusivo e forse anche marginale se si considerano le finalità dello G4 progetto 14.533 815 (3) 17,83 + 12.088 2,5 + 12.495,5 sviluppo economico-produttivo di un determinato ambito territoriale, che tuttavia si misura la capacità G4 totali 48.019 10.792 (3) 4,45 + 15.643 2,5 + 21.039 di uno sviluppo sociale che sia in equilibrio con il primo, realizzando al tempo stesso un TOT. esistente 196.103 9.977 (25) 19,65 - 53.322 18 + 16.517 insediamento urbano che sappia integrare le funzioni propulsive con servizi adeguatamente TOT. progetto 117.067 815 (25) 143,64 + 96.692 18 + 102.397 dimensionati e distribuiti, che infine sappia integrare nella dimensione urbana spazi di rigenerazione ecologica ed ambientale oltreché destinati alla rigenerazione psico-fisica ed alla fruizione ambientale TOT generale 313.170 10.792 29,02 + 43.370 18 + 118.914 della popolazione insediata. Si assume sinteticamente la classificazione degli standard indicata dalla L.R. 47/78: G1 - strutture per l'istruzione dell'obbligo, G2 - attrezzature di interesse comune (comprese quelle religiose), G3 - verde pubblico, G4 - parcheggi Queste dotazioni misurano, probabilmente in modo semplificato e forse per molti aspetti semplicistico, il diritto di cittadinanza che deve essere assicurato a ciascuno operi e sia insediato sul Il forte saldo positivo complessivo dato da quel quadro giuridico tuttavia non deve trarre in inganno territorio. poiché se si considera, ai fini del rispetto della vigente legislazione urbanistica regionale, la valutazio- ne delle dotazioni urbane pubbliche - esistenti e di progetto - alla luce del fatto che il Comune ha da Per fare ciò, ci si è necessariamente riferiti alle previsioni urbanistiche conformate dal vigente PRG, poco superato la soglia dei 10.000 abitanti e che tale superamento era già contemplato in occasione distinguendole quantitativamente in attuate ed ancora da attuare e riferendole agli abitanti residenti della formazione e dell'approvazione del PRG vigente, il quadro muta nel modo seguente: ad una certa data ed a quelli teoricamente ancora da insediare per effetto dell'integrale attuazione Tab. 10 - Bilancio dell'attuazione degli standard urbanistici superata la soglia dei 10.000 abitanti del Piano. LL.RR. LL.RR. 47/78 e LL.RR. 47/78 e Nella tabella sottostante si è fatto riferimento all'obbligo per i Comuni con popolazione inferiore ai Superficie Abitanti al 47/78 e 20/2000 20/2000 10.000 abitanti, quale era Gambettola al momento dell'approvazione del PRG vigente, di assicurare Standard Territoriale 01/01/2007 più 20/2000 Standard Dotazioni una dotazione complessiva pari a 25 mq per abitante. In questo quadro - assumendo l'assetto (mq) abitanti teorici Dotazioni +/- mq/ab mq - scarto complessivo (attuato più previsto) delle conformazioni urbanistiche operate dal Piano - emergono mq/ab con grande nettezza il forte deficit per le attrezzature dell'obbligo scolastico e l'altrettanto forte G1 totali 25.986 10.792 6 2,41 - 3,59 - 53.960 surplus di attrezzature di interesse comune, mentre la lieve carenza di verde pubblico è più che G2 totali 112.341 10.792 4 10,41 + 6,41 + 69.173 compensata dalla più forte offerta di parcheggi pubblici. G3 totali 126.824 10.792 16 11,75 - 4,25 - 45.848 Vi è tuttavia da considerare che le previsioni di standards ancora da realizzare rappresentano il G4 totali 48.019 10.792 4 4,45 + 0,45 + 4.851 59,7% dell'esistente e sulla cifra complessiva già urbanisticamente conformata ammontano al 37,4% TOT generale 313.170 10.792 30 29,02 - 0,98 - 10.590 del totale.

Questo significa che vi è ancora un importante pregresso negativo da recuperare e, probabilmente In questo quadro più aggiornato ed aderente ai bisogni della città il saldo negativo sparisce e diviene da rivedere nelle singole scelte; esso rappresenta comunque un fattore non trascurabile della nuova leggermente negativo. I settori fortemente critici divengono due, le attrezzature per l'obbligo pianificazione strutturale se essa vuole e deve garantire un efficace riferimento per quella operativa scolastico ed il verde pubblico, resta il punto di forza delle attrezzature comuni e si attenua il surplus che dovrà occuparsene più direttamente. di parcheggio pubblico.

Non deve stupire il riferimento, contenuto nella precedente Tab. 8, agli standard fissati con il D.M.

1444/68 perché esso risulta rilevante ai fini del suddetto bilancio secondo le disposizioni del vigente

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PTCP. Il Piano provinciale infatti opera, nel limite giuridicamente possibile, un aggiustamento della composizione del paniere degli standard urbanistici, strutturato dalla legislazione urbanistica regionale, riconoscendo che essa è figlia di un D.M. che a sua volta si riferiva e faceva i conti con una struttura della popolazione che da allora è fortissimamente mutata.

Proprio perché gli standard urbanistici possono essere considerati, nel nostro campo di interesse, la soglia minima della cittadinanza, essa deve fare necessariamente riferimento alla struttura della popolazione cui questa cittadinanza deve essere assicurata. Sul finire degli anni '60, ed ancora per un decennio circa, la struttura della popolazione è classicamente quella piramidale, di un paese in forte sviluppo socio-economico: la frazione di popolazione giovane ed in età scolare risulta multipla di quella già fuoriuscita dal mercato del lavoro. Nei decenni successivi questo rapporto muta fino ad invertirsi e ad assumere quell'assetto di piramide rovesciata tipico delle società mature, a saldo demografico negativo.

Nel riconoscere questo nuovo contesto l'art. 61 del piano provinciale propone una diversa composizione del paniere degli standard a parità di prestazioni complessive. Assume infatti che le sue singole voci possano variare fino al limite inferiore del D.M. 1444/68 se esse saranno compensate con altre attrezzature che aderiscano più efficacemente ai bisogni espressi da una struttura della popolazione diversa da quella presa a riferimento. Questo significa che per il ruolo di Centro integrativo che il PTCP assegna a Gambettola la sua nuova pianificazione dovrà provvedere a delineare un nuovo assetto della cittadinanza ed assicurare le condizioni per una sua attuazione effettiva.

2.2.i Le nuove previsioni introdotte a seguito del periodo di deposito e pubblicazione del Piano A seguito delle osservazioni pervenute durante il periodo del deposito e pubblicazione del Piano, nonché delle verifiche condotte in tale fase, le previsioni del PSC si sono arricchite di alcune nuove indicazioni che in taluni casi vedono apportate lievi modifiche agli ambiti insediativi già definiti (vedi ambito A12 n. 1) ed in un caso contemplano l'individuazione di un nuovo ambito da riqualificare. Tale ambito interessa alcune aree destinate dal PRG approvato ad usi produttivi è situato all'interno del capoluogo, sviluppandosi su una zona delimitata ad ovest dal torrente Rigossa, a nord dal tracciato ferroviario, mentre il margine sud, confinante con porzioni del tessuto consolidato, si attesta in parte su via Lasagna ed in parte su via del Lavoro. L'area in questione è collocata quindi in posizione strategica in relazione al sistema di mobilità urbana grazie alla sua centralità e alla presenza di robusti allacciamenti infrastrutturali che ne assicurano un elevato grado di accessibilità. Il sito, inoltre, costituisce un tratto delle pertinenze urbane del torrente Rigossa, per le quali il Piano prospetta la realizzazione di un parco /percorso ecologico e fruitivo. Trattandosi di aree già conformate ad usi urbani dal PRG, il Piano riconosce agli interessati la facoltà, per tutta la durata del primo POC, di completare l'attuazione delle previsioni previgenti, ovvero di aderire all'ambito di riqualificazione. Allo scadere del primo POC, in caso di inerzia totale o parziale, l'ambito di riqualificazione risulta l'unica previsione strutturale. L'obiettivo principale che il Piano demanda alla trasformazione dell’area, nell'opzione di adesione all'ambito di riqualificazione, è la realizzazione di una centralità di servizi, attuata mediante il potenziamento e la qualificazione della città pubblica che veda l'incremento quali-quantitativo delle dotazioni del capoluogo con soluzioni tese ad abbassare la congestione veicolare, ad agevolare la sosta nel centro città e ad introdurre elementi ecologico-ambientali da fruire nel contesto urbano, integrata con l'insediamento di attività terziario-commerciali caratterizzate da un elevato livello di compatibilità.

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3. L’ASSETTO DEL TERRITORIO che nel frattempo era passato dalla parte del papato e per ricompensa aveva ottenuto anche il territorio di Villa Bosco. Da questo momento si può parlare di un unico territorio posto sotto la stessa Nella predisposizione degli elaborati viene riproposta la disciplina particolareggiata del sistema giurisdizione. La Famiglia Isei mantenne il feudo fino all'estinzione della dinastia, intorno alla metà insediativo storico previgente, fatte salve alcune modeste integrazioni e/o aggiornamenti. Il Comune del XV secolo. Allora il "Palazzo di Gambettola" passò definitivamente sotto lo Stato Pontificio e vi provvederà in sede di variante al PSC all’aggiornamento di tale disciplina. rimase fino alla conquista napoleonica, che sciolse il Comune di Gambettola e lo spartì fra Longiano e Gatteo.

La restaurazione del 1817 riportò Gambettola sotto il papato e le venne restituito lo status di 3.1 Il sistema insediativo storico Comune. Nel 1861 avvenne l'annessione al Regno d'Italia. Il resto è storia recente. La seconda

guerra mondiale portò distruzione, tanto che quel poco che rimase di Gambettola fu abbattuto e 3.1.a Indagine storica ricostruito.

Il 15 ottobre del 1944 Gambettola fu liberata dalle truppe alleate e negli anni a seguire conobbe un grosso impulso economico, che ha determinato un forte aumento della popolazione residente e un notevole sviluppo dell'abitato.

Caratteristiche architettoniche e morfologiche dell’abitato Analizzando le planimetrie del catasto storico, risalenti al 1882, si nota come il centro storico non abbia subito sostanziali modifiche nell’assetto, nonostante i numerosi interventi di ristrutturazione degli anni ’60 che hanno però contribuito a impoverire ulteriormente la qualità di tutto il tessuto edilizio. Esso si presenta come un’edificazione spontanea e rada sui fronti della strada, senza alcuna caratteristica di centro o nucleo abitato e con una quasi totale assenza di emergenze architettoniche e di spazi di aggregazione sociale, fatta eccezione per la piazza. Mancano quelli che sono gli elementi caratterizzanti i centri storici contermini: il castello, le mura, un impianto viario proprio, un tessuto edilizio articolato e complesso, il palazzo delle autorità e delle funzioni pubbliche. Questa

“povertà” architettonica è confermata dall’analisi del tessuto residenziale formato da tipologie del tipo Posta a ridosso della via Emilia fra Cesena, dalla quale dista circa 10 km, e , a schiera col fronte principale sulla strada e orto sul retro, allineate a formare una quinta distante 8 km, Gambettola si sviluppa su un territorio pianeggiante. La posizione geografica di questo architettonica lungo tutto il percorso principale dal quale si diramano due strade di collegamento paese è, dunque, favorita dalla relativa vicinanza sia del mare che delle prime colline romagnole. verso Gatteo e Cesenatico e due strade di viabilità interna. Accanto alle tipologie a schiera, formanti Dal punto di vista storico, non si dispone di numerose notizie di Gambettola. I primi documenti scritti il tessuto edilizio più antico, troviamo alcuni edifici unifamiliari edificati attorno al 1930 con che la riguardano, sono del 1200 e del periodo antecedente non restano grosse tracce. Gran parte un’architettura tipica di quegli anni. degli edifici antichi è stata abbattuta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, durante il passaggio della Linea Gotica (che qui in Romagna vide le battaglie più sanguinose e cruente), o per Il vecchio essiccatoio del tabacco far spazio a costruzioni moderne. Ritrovamenti avvenuti durante scavi post-bellici hanno portato alla luce tracce di insediamenti romani. Qualche ipotesi inoltre afferma che l'attuale torrente che prende il nome di Rigoncello sia stato in passato il corso del fiume Rubicone. Di Gambettola si hanno notizie certe solo dal XIII secolo; per la precisione, queste notizie fanno riferimento ad un Castrum Boschi e quindi è più corretto parlare del Bosco. L'etimologia del nome deriva probabilmente dall'estendersi dell'ultima propaggine della Selva Litana, ovvero del "bosco sacro" dei Galli che si estendeva dal fiume Po verso sud-est e la sua parte più meridionale, probabilmente, interessava proprio questa zona di Romagna. Di Selva Litana si parla anche in Emilia tanto che se ne hanno notizie anche in molte zone della provincia di Reggio Emilia e questo avvalora l'ipotesi della presenza di un immenso bosco nella Pianura Padana che fu raso al suolo in parte per la costruzione della Via Emilia e in parte dalle profonde ed intense opere di bonifica che i Romani intrapresero. Intorno alla fine del 1200 si hanno notizie documentate del Bosco e per certo risulta che nel 1371 a Castrum Boschi v'erano 26 focolari (ovvero una popolazione di circa 130 unità) e che faceva parte del contado riminese. L’odierna Gambettola non era altro, allora, che un fondo posto a sud della Via Emilia, con scarsa rilevanza. E’ a partire del 1400 che Castrum Boschi (la parte a nord) tende a sparire e si fanno sempre più insistenti le citazioni di Villa Buschi o Villa Bosco, come venne chiamato fino alla metà del 1600. Il 1400 vede la venuta dei Malatesta, tanto che si può individuare il primo signore di Gambettola nella persona di Gottifredo di Rodolengo d'Iseo, capitano di ventura e condottiero al servizio di Sigismondo Pandolfo Malatesta. La sconfitta di Pandolfo Malatesta contro le truppe papali portò Gambettola sotto il dominio pontificio, sempre però sotto la guida di Gottifredo,

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3.1.b La disciplina dei Centri e Nuclei Storici · Edilizia specialistica Il lavoro riguardante l’elaborazione del Piano Strutturale Comunale si è articolato in due fasi - Edilizia non residenziale. principali: · Edilizia speciale residenziale - Fase conoscitiva dello stato di fatto e di diritto con elaborazione della base cartografica di - Palazzo; riferimento. - Villino otto-novecentesco. - Fase progettuale con elaborazione del PSC del Centro Storico. · Edilizia residenziale

Qui di seguito si elencano le tappe del lavoro relative alle due fasi. - Casa a schiera; Il Centro Storico è stato in prima battuta analizzato digitalizzando lo strumento urbanistico vigente, - Bischiera; PRG Variante 1/2005 (Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 del 27/02/06) su - Pseudoschiera; base cartografica aggiornata, realizzata in occasione della Variante stessa. - Edifici e/o corpi edilizi che si presentano recentemente riconfigurati nei sistemi distributivi e Tale base digitalizzata, confrontata con l’aerofotogrammetria, è stata georeferenziata su base CTR delle aperture; ed ulteriormente verificata. - Casa in linea; Su questa base come si è detto sono state riportate le tavole relative al Centro Storico, che - Rudere; compongono il PRG vigente, così da dare atto dello stato di diritto del Centro Storico (vedi elaborati - Edifici derivati da sostituzione di edilizia storica o recenti; allegati al Quadro Conoscitivo). - Corpi edilizi aggiunti; Successivamente a tale fase è stato elaborata la proposta progettuale che compone il presente PSC, - che si compone delle seguenti tavole grafiche: Volumi tecnologici.

- TAV. D.1.A Disciplina Particolareggiata del Centro Storico. L’ultimo elaborato, Tav. D.1.4, riguarda le Attrezzature esistenti del Centro Storico, suddivise per tipo - TAV. D.1.1 Classificazione Tipologica degli immobili ricadenti nel Centro Storico. di proprietà (pubblica, di interesse pubblico, privata). Gli aggiornamenti su questo elaborato si riferiscono ad aggiustamenti areali relativi alle attrezzature parrocchiali, il Cinema e i Magazzini - TAV. D.1.2 Stato di Conservazione degli immobili ricadenti nel Centro Storico. Comunali. Infine per ogni attrezzatura è stata inserita, direttamente nell’elaborato grafico, la relativa - TAV. D.1.3 Destinazione d’Uso degli immobili ricadenti nel Centro Storico. superficie in mq. - TAV. D.1.4 Analisi; Attrezzature esistenti del Centro Storico. 3.1.c Gli edifici avente valore di bene culturale in territorio rurale I dati inseriti nell’elaborato di base, denominato “Disciplina Particolareggiata”, di cui sopra sono: In fase di redazione della componente paesistica del PSC è stato analizzato il sistema insediativo al - Perimetro del Centro Storico. fine di definire gli elementi di riferimento per le politiche di tutela. Operativamente l’analisi del - Unità minime di intervento. patrimonio edilizio storico in ambito rurale si è proposta di eseguire una lettura puntuale e dettagliata - Categorie di intervento degli edifici e delle aree libere, suddivise in zone. di ciascun nucleo storico, predisponendo una schedatura per ogni singolo insediamento. - Perimetro Piani di Recupero. La copertura relativa all’insediamento storico sparso è stata ricavata da un’analisi condotta a - Viabilità principale esistente. partire dalla Tavola H del PTCP e dal materiale inerente al complessivo patrimonio edilizio situato all’esterno del perimetro del centro storico (zona “A”). Quest’ultimo deriva da indagini analitiche L’elaborato relativo alla Disciplina Particolareggiata non ha subito modifiche sostanziali, a meno di avvenute in tempi successivi: aggiornamenti grafici riferiti ad edifici o parti di edifici aggiunti, per i quali è stata necessaria una · censimento del patrimonio edilizio rurale condotto in fase preliminare alla adozione del PRG 1983 revisione della disciplina d’intervento, ad esempio negando la possibilità di sopraelevazione (indicata che ha condotto, mediante l’approvazione del PRG nel 1986, alla classificazione di alcuni edifici con una stella in legenda) a quei manufatti che ne avevano già beneficiato; inoltre sono stati di interesse storico-testimoniale secondo le classi di intervento presenti nella disciplina del centro cancellati dalla cartografia manufatti non più presenti nella realtà. storico. Tutte le informazioni sono state raccolte in una serie di schede cartacee che contengono Lievi modifiche sono state apportate al perimetro del Centro Storico, successivamente a verifiche un inquadramento cartografico di questi ed una breve relazione sulle caratteristiche del sulle proprietà, UMI e disciplina, per regolarizzare situazioni anomale; in qualche caso infatti, alcuni fabbricato, della proprietà, indicazioni operative e documentazione fotografica; manufatti risultavano in parte all’interno del perimetro suddetto ed in parte fuori. · verifica, aggiornamento e rivisitazione del precedente censimento effettuati nel corso del 2000 Per quanto riguarda i Piani di Recupero indicati nell’elaborato, sostanzialmente sono stati confermati con conseguente classificazione di ulteriori edifici in zona agricola, approvata con variante al quelli come da PRG, modificando però in alcuni casi il perimetro di riferimento. PRG ai sensi dell’art. 14 della L.R. 47/78. Sono state inoltre prese in esame le tavole di Nuove sono invece le informazioni riferite alle UMI, sia come perimetro areale comprendente edificio zonizzazione del centro e del territorio. e area di pertinenza, sia come numerazione progressiva indicata nell’elaborato. La prima fase del lavoro ha riguardato l’individuazione, sulla Carta Tecnica Regionale degli Inoltre, grazie a sopralluoghi e verifiche puntuali edificio per edificio, sono stati redatti nuovi elaborati insediamenti di interesse storico tutelati, seguita dalla produzione di una copertura puntuale di progetto, rispetto a quelli come da PRG vigente: in particolare ci si riferisce alle tavole relative alla digitalizzata che rappresenta i nuclei di edifici e gli insediamenti di interesse storico-architettonico, Classificazione tipologica, alla Conservazione degli edifici ed alla Destinazione d’uso degli edifici (tali culturale e testimoniale presenti nel territorio rurale e nel territorio urbanizzato. elaborati sono da considerarsi aggiornati alla data di adozione). Si è poi provveduto ad analizzare, per ogni edificio, la disciplina tecnica comunale riguardante le classi di intervento edilizio utilizzate per tali edifici, che include i gruppi “A2, A3, A4, A5, A6”. Le classi tipologiche adottate nell’elaborato relativo alla classificazione tipologica, derivano da una · Il gruppo “A2”. Le tipologie classificate in A2 si suddividono in: rivisitazione della classificazione del PRG, allo scopo di aumentarne la coerenza con i relativi § “A2a”, per cui è consentito l’intervento di restauro e risanamento conservativo di tipo B. tessuti; in sintesi la caratterizzazione tipologica è così articolata:

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§ “A2b”, per cui è consentito l’intervento di restauro e risanamento conservativo di tipo B e al tipo di bene catalogato, questa sezione dovrà, quindi essere ripetuta più volte in base al riorganizzazione dei volumi. numero di beni esaminati. · Il gruppo “A3” per cui è ammesso l’intervento di ristrutturazione edilizia. · Il gruppo “A4”. Le tipologie classificate in A4 si suddividono in: 3.2 Il sistema insediativo consolidato § “A4a”, per cui è consentita la ristrutturazione edilizia, con riorganizzazione dei volumi. § “A4b”, per cui è consentita la demolizione e ricostruzione. 3.2.a Gli ambiti urbani consolidati · Il gruppo “A5” per cui è ammessa la ristrutturazione edilizia, con riorganizzazione dei volumi. Sono definite “ambiti urbani consolidati” le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate con · Il gruppo “A6”. Le tipologie classificate in A6 si suddividono in: continuità che presentano un adeguato livello di qualità urbana ed ambientale tale da non richiedere § “A6a”, per cui è consentita la riorganizzazione dei volumi. interventi di riqualificazione (L.R. 20/2000, art. A-10). Gli ambiti urbani consolidati sono caratterizzati § “A6b”, per cui è consentita la demolizione e nuova costruzione. dalla compresenza della residenza, funzioni sociali e culturali, attrezzature alla persona, funzioni commerciali e produttive compatibili con la residenza. E’ stata in seguito prodotta la Tavola di progetto D2 su base CTR in scala 1:10.000, in cui si specifica Il sistema insediativo del Comune di Gambettola è organizzato pressoché totalmente in un la distribuzione spaziale dei nuclei insediativi in territorio rurale, individuati da un numero agglomerato sviluppatosi intorno al Centro Storico e, in misura di modesta rilevanza, in un identificativo. Sono pertanto stati individuati 39 nuclei abitativi storici. insediamento lineare posto ad est del capoluogo. dell’ambito urbanizzato straordinariamente ampio rispetto a quello rurale. E’ stata prodotta una nuova schedatura analitica del patrimonio edilizio sparso avvenuto fra il 2005 e Un dato caratterizzante l’assetto insediativo, connotato da un grado di “urbanità” molto elevato, è l’inizio del 2007, la quale ha confermato la persistenza dell’interesse storico - testimoniale degli rappresentato dal fatto che un terzo dell’’intero territorio comunale è destinato ad usi urbani. edifici esterni al centro storico precedentemente classificati. In particolare l’ultima campagna di Un ulteriore elemento di rilevanza strutturale, che conferma quanto sopra esposto, è desumibile schedatura sistematica ha consentito di verificare in modo analitico i contenuti della Tavola H del osservando la del patrimonio abitativo a seconda della diversa localizzazione. Infatti, risulta evidente PTCP approvato, elaborata a seguito del confronto fra la cartografia dei Catasti ottocenteschi e la come la quasi totalità delle abitazioni (98,10%) si trova all’interno di centri abitati, mentre il numero di CTR del 1985. E’ stato pertanto possibile accertare diverse situazioni: quelle che si configurano come insediamenti sparsi in ambito rurale è estremamente contenuto. · la sostituzione di immobili mediante demolizione e ricostruzione e la conseguente perdita di valore testimoniale; Tab. 11 - La distribuzione delle abitazioni Totale Abitazioni nei centri abitati Abitazioni sparse · la demolizione senza ricostruzione; abitazioni · la radicale ristrutturazione anche con ampliamento e modifica d’uso da residenza ad altri usi. Comune n. % sul tot. abitaz. n. % sul tot. abitaz. n.

La realizzazione della schedatura (Elaborato D2.SR - schede di analisi ed indicazioni operative Gambettola 3.632 98,10 70 1,90 3.702 relative agli edifici del territorio rurale) è derivata dalla informatizzazione dei dati raccolti dalle schede Fonte: ISTAT 2000 cartacee ed ha portato alla elaborazione di una scheda d’analisi informatizzata per ogni edificio, finalizzata alla catalogazione delle infrastrutture ed insediamenti storici presenti nel territorio rurale. L’agglomerato principale è costituito da un ambito continuo caratterizzato da una prevalenza delle La produzione degli elaborati ha richiesto l’analisi delle varie tipologie edilizie, dei materiali utilizzati funzioni residenziali e da due ambiti produttivi. E’ inoltre presente in maniera diffusa l’attività della per la costruzione dei fabbricati, delle discipline di intervento, lo studio dei diversi gradi di rottamazione, da considerarsi come specifico ambito, ancorché discontinuo. conservazione relativi agli edifici da trattare, l’analisi dei vari stadi di recupero edilizio, e delle aree di Gli ambiti sono stati individuati in base alla contiguità delle funzioni residenziali e di quelle ad esse pertinenza. Questo elaborato finale è stato creato per un avere un rilievo completo del nucleo connesse. Sono state escluse le destinazioni residenziali che si configurano come situazioni isolate insediativo. che verranno regolamentate come funzioni extra-agricole in ambito rurale. Per l’ambito urbano consolidato (A-10), vanno rilevati e valutati i seguenti dati relativi alla Nel seguito si trovano le informazioni necessarie per la compilazione della schedatura: consistenza, alle dotazioni e alla eventuale presenza di funzioni incompatibili. - la prima parte (INTESTAZIONE) si riferisce alla individuazione cartografica del bene ed alla sua rappresentazione grafica. Nello specifico sono presenti: Comune e Codice Istat, Toponimo e Tab. 12 - La consistenza degli ambiti urbani consolidati (C.1.6.a del Q.C.) Superficie Toponimo antico, Codice Bene; DOCUMENTAZIONE CARTOGRAFICA (stralcio di mappa del Superficie dell’ambito Sup. Sup. Superficie % esistente dell’ambito SUL relativo catasto storico, Toscano o Pontificio, acquisito in formato raster; Quadro d’unione CTR in Denominazione destinata a ambito realizzata progetto totale sul totale destinata a residenziale terziario (D, scala 1:5.000; relativo stralcio del foglio CTR con inquadramento nucleo insediativo) E residenza FOTOGRAFICA; DTP) - la seconda parte riguarda le informazioni generali (LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA E Capoluogo 1.601.115,35 218.961,28 1.820.076,63 87,97% 1.020.087,47 798.007,42 33.706,11 CARTOGRAFICA, VINCOLI, ACCESSIBILITA’, UTENZE E NOTIZIE STORICHE) comuni a tutti i beni trattati nelle schede (ogni scheda, infatti, si può riferire sia ad un singolo edificio, nel caso in Alla lettura dei dati quantitativi relativi agli ambiti urbani consolidati dovrà, ovviamente, cui esso sia isolato - ad es. 015_049_001, ma anche ad un intero nucleo di edifici - ad es. accompagnarsi una valutazione qualitativa puntuale a supporto delle scelte di consolidamento, 015_049_001/01…/02…/03; in quest’ultimo caso la singola scheda conterrà le informazioni riqualificazione o espansione degli ambiti. relative a tutti i beni appartenenti allo stesso nucleo); - la terza parte (CLASSIFICAZIONE TIPOLOGICA, DESCRIZIONE, STATO DI CONSERVAZIONE E DISCIPLINA DI INTERVENTO) contiene i dati che si differenziano in base

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Tab. 13 - Dotazioni e funzioni incompatibili (C.1.7 del Q.C.) Per ciascun ambito si rilevano i seguenti dati relativi alla consistenza, alle dotazioni e alle eventuali funzioni incompatibili. In tali ambiti si considerano incompatibili le destinazioni d’uso rivolte alla Superficie Superficie Superficie Superficie a Sup. % Superficie Sup. dell’ambito dell’ambito dell’ambito verde residenza. dell’ambito dell’ambito dell’ambito destinata a destinata a destinata a pubblico Denominazione destinata a destinata a ambito destinata a verde parcheggio funzioni ricadente in verde funzioni Tab. 14 - Consistenza A13 (C.1.7 di Q.C.) parcheggio pubblico per incompatibili fasce di pubblico incompatibili Superficie Superficie per abitante abitante (D, DP) rispetto Superficie % dell’ambito dell’ambito Superficie Superficie SUL SUL Denominazione totale esistente destinata a destinata a ambito realizzata progetto produttivo terziario Capoluogo 110.447,49 32.500,88 6,92% 2,04 80.325,00 4,41% 251.447,07 dell’ambito sul totale produttivo terziario (D, DP) (DT, DTP)

In particolare si riscontra una consistente carenza sia di verde pubblico che di parcheggi per abitante Gambettola 600.675,14 97.879,00 698.554,14 85,99% 514.470,88 361.894,54 16.344,22 11.075,83 teorico. Fornace 159.493,27 0,00 159.493,27 100,00% 159.493,27 49.178,15 0,00 0,00 La presenza riscontrata di superfici destinate a funzioni incompatibili - nel caso degli ambiti urbani sono incompatibili le funzioni produttive - deve essere verificata ambito per ambito, in relazione alle Le Norme del PTCP all’art. 54, comma 8, dettano per gli ambiti specializzati per attività produttive tipologie di attività produttive insediate e agli impatti dalle stesse generate. Per le piccole aree esistenti, i seguenti indirizzi alla pianificazione urbanistica comunale: produttive di progetto interne agli ambiti urbani si dovranno limitare le tipologie di produzioni - dovrà essere incentivata la rilocalizzazione in ambiti produttivi delle attività produttive sparse e/o insediabili o modificare le destinazioni delle aree. la loro riqualificazione tramite l’insediamento di funzioni compatibili con la residenza; Il verde pubblico ricadente nelle fasce di rispetto dovrà essere riconvertito in dotazione ecologica e, - nuovi ambiti la cui superficie non potrà comunque essere inferiore a 8 ettari; dove necessario, sostituito da nuove previsioni di verde attrezzato. Infine dovranno essere valutati attentamente gli impatti degli elettrodotti sugli ambiti individuati. - si esclude l’insediamento negli ambiti produttivi di rilievo comunale delle seguenti attività ad Le attività legate alla rottamazione e commercio metalli, consideratane la specificità e la rilevanza nel elevato impatto: contesto comunale, sono oggetto di apposito approfondimento riportato nel Q.C. - imprese manifatturiere con più di 100 addetti; In base alla lettura dei dati relativi ai punti di forza (dotazioni) e alle criticità (funzioni incompatibili) - attività con lavorazioni insalubri (R.D. 1265/1934 e D.M. 5 settembre 1994); dell’ambito urbano consolidato, è necessario che il RUE e il POC, per gli ambiti di rispettiva - attività soggette ad autorizzazione integrata ambientale (L.R. 9/1999); competenza, definiscano indirizzi e strategie in relazione alle seguenti tematiche: - attività a rischio di incidente rilevante (D.Lgs. 334/1999). - politiche di delocalizzazione delle funzioni incompatibili; Tali attività dovranno essere localizzate in aree ecologicamente attrezzate; - definizione delle quantità equalità delle attrezzature e spazi collettivi; - per gli ambiti produttivi di dimensione superiore a 30 ettari in pianura e 15 ettari in - definizione delle dotazioni ecologiche, con particolare riferimento alla necessità di creare fasce di collina/montagna dovrà essere incentivata la qualificazione quali aree ecologicamente attrezzate; protezione rispetto alle zone industriali ed alla viabilità di alta percorrenza; - per gli ambiti produttivi di dimensione superiore a 30 ettari in pianura e 15 ettari in - politiche per migliorare lo stato di efficienza delle reti tecnologiche; collina/montagna dovrà essere incentivata la rilocalizzazione della residenza presente dentro - politiche di miglioramento dell’accessibilità. l’ambito; - la pianificazione comunale deve prevedere incentivi per la rilocalizzazione in aree 3.2.b Gli ambiti specializzati per attività produttive ecologicamente attrezzate delle attività a rischio di incidente rilevante esistenti (D.Lgs. Sono definite “ambiti specializzati per attività produttive” le parti del territorio caratterizzate dalla 334/19999). concentrazione di attività economiche, commerciali e produttive ed assumono rilievo sovracomunale Con riferimento agli indirizzi soprarichiamati, la lettura dei dati quantitativi relativi agli ambiti qualora siano caratterizzate da effetti sociali, territoriali e ambientali che interessano più comuni (L.R. specializzati per attività produttive individuati si accompagna, ovviamente, ad una valutazione 20/2000, art. A-13). qualitativa puntuale a supporto delle scelte di consolidamento, riqualificazione o espansione di tali Il PRG vigente del Comune di Gambettola ha strutturato il sistema produttivo industriale in due ambiti ambiti o di eventuali possibilità di trasformazione in aree produttive ecologicamente attrezzate di principali. Inoltre il territorio di Gambettola è caratterizzato da un insediamento diffuso di attività per rilievo comunale. la rottamazione che rappresentano un ambito discontinuo sia in zona urbana che in zona rurale. Tab. 15 - Funzioni incompatibili A13 (Tab. C.1.7 di Q.C.) Superficie Le aree produttive pianificate dal PRG del Comune di Gambettola sono pari a 83,14 ha di cui 67,39 Superficie Superficie dell’ambito Superficie Superficie % Superficie Superficie dell’ambito dell’ambito destinata a ha, pari all’80%, sono ricomprese in ambiti produttivi consolidati. dell’ambito dell’ambito dell’ambito dell’ambito destinata a destinata a funzioni Denominazione destinata a destinata a destinata a ambito destinata a verde funzioni incompatibili verde parcheggio funzioni Il PTCP individua e analizza gli ambiti produttivi, definiti come aree produttive spazialmente contigue parcheggio pubblico per incompatibili (VPE-VPP in pubblico per abitante incompatibili con una dimensione complessiva (esistente e di progetto) superiore a 10 ettari per i comuni di abitante (Residenza) fasce di rispetto) pianura, quale è Gambettola. Gambettola 12.284,60 15.291,60 1,76% 2,19% 8.871,79 1,27% 91.035,57 In coerenza a tutto ciò si riscontra la presenza di due ambiti specializzati per attività produttive, Fornace 0,00 0,00 0,00% 0,00% 0,00 0,00% 6.132,86 entrambi di rilievo comunale: - Area industriale di Gambettola. Dovranno essere valutate tutte le aree produttive esterne agli ambiti definiti al fine di: - Area Fornace. - valutare politiche di rilocalizzazione per le attività produttive esistenti esterne agli ambiti specializzati per attività produttive (collocate ad esempio in ambiti urbani o in ambiti rurali) e/o la loro riqualificazione tramite l’insediamento di funzioni compatibili;

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- valutare l’opportunità di riconfermare le previsioni di attività produttive esterne agli ambiti cessate vengono riaffittate ad altre imprese di rottamazione in quanto sono già presenti i manufatti specializzati o la possibilità di definire normative che restringano la facoltà di insediamento alle minimi necessari per legge per queste attività (disoliatore o platea impermeabile, etc.). attività compatibili con gli ambiti in cui sono localizzate le previsioni. Diverse ditte negli ultimi 5-10 anni a seguito di normative comunitarie e nazionali più rigorose, hanno effettuato investimenti di un certo rilievo realizzando, ad esempio, capannoni in calcestruzzo armato In base alla lettura dei dati relativi ai punti di forza (dotazioni) e alla criticità (funzioni incompatibili) di prefabbricato oppure facendo di richiesta di autorizzazione per realizzarne di nuovi. Altre imprese, ciascun ambito produttivo consolidato, è necessario che il RUE e il POC, per gli ambiti di rispettiva mediamente di piccola dimensione e per motivi diversi, non hanno nessun capannone o sono dotate competenza, definiscano indirizzi e strategie in relazione alle seguanti tematiche: di una tettoia o altro riparo urbanisticamente non rilevante. Non infrequentemente in questi ultimi • politiche di delocalizzazione delle funzioni incompatibili; casi, e per ditte la cui area non sia superiore a 1.000 mq, la non realizzazione di opere come nuova • dotazioni ecologico-ambientali, con particolare riferimento alla possibilità di creare fasce di platea o nuovo capannone è indicatore della volontà di chiusura dell’attività in tempi brevi. Viceversa, protezione rispetto alle zone residenziali limitrofe; le ditte che si stanno mettendo in regola con le recenti normative (che comportano la realizzazione di • stato di efficienza e sul potenziale residuo delle reti tecnologiche; opere il cui investimento economico non è irrilevante) con buona probabilità hanno una previsione • eventuali politiche di miglioramento dell’accessibilità; lavorativa di almeno un decennio. • politiche di rilocalizzazione per attività produttive esistenti esterne agli ambiti specializzati per Il Quadro Conoscitivo è stato effettuato a partire da una serie di analisi che descrivono questo tipo di attività produttive (collocate ad esempio in ambiti urbani consolidati o in ambiti rurali) e/o la loro attività e che determinano, ove possibile, delle categorie affini, sia in termini di caratteristiche riqualificazione tramite l’insediamento di funzioni compatibili; ricorrenti che di modalità lavorative comuni, in maniera da poter successivamente effettuare delle • verifiche sull’opportunità di riconfermare le previsioni di attività produttive esterne agli ambiti valutazioni progettuali per ambiti comuni. specializzati o la possibilità di definire normative che restringano la facoltà di insediamento alle Successivamente il lavoro ha riguardato la definizione di una serie di valutazioni multicriteria con lo attività compatibili rispetto gli specifici ambiti in cui sono localizzate le previsioni. scopo di verificare il grado di trasformabilità di ogni attività di rottamazione. Le valutazioni sono state definite secondo differenti criteri di giudizio esplicitati nel Q.C. 3.2.c Attività di commercio di rottami metallici Poiché le attività di rottamazione sono distribuite in diversi ambiti, una prima differenziazione ha Considerata l’incidenza che le attività legate al commercio e alla rottamazione di metalli esercitano riguardato la classificazione delle ditte tra quelle entro il territorio urbanizzato e quelle che invece sull’assetto del territorio del Comune di Gambettola, il Quadro conoscitivo contempla una specifica sono insediate in ambito rurale. indagine finalizzata a caratterizzarne e valutarne il rilievo in un’ottica di pianificazione strutturale che, Le ditte che sono localizzate entro il territorio urbanizzato sono maggiormente concentrate, rilevandone criticità e potenzialità, mira a coinvolgere l’intero settore in una strategia complessiva di prevalentemente nei pressi della ferrovia e lungo l’asse della doppia linea elettrica a 132 KW, con riqualificazione ambientale e socio-economica. una discreta concentrazione all’interno dell’ambito prevalentemente produttivo, ma con eccezioni Tali attività, infatti, sono presenti in quantità numericamente significativa e, inoltre, rappresentano anche di dimensioni rilevanti situate in ambito prevalentemente residenziale consolidato. una specificità ormai consolidata dell’economia locale. All’interno dell’area urbanizzata si concentrano le ditte con le maggiori dimensioni. Le elaborazioni e valutazioni sinteticamente richiamate in questa relazione sono riportate, Praticamente tutte le ditte sono localizzate in zone definite “produttive” o “artigianali” dal vigente unitamente alla metodologia di analisi, nella specifica sezione di Quadro Conoscitivo. Piano Regolatore Generale, entro le quali è permessa la loro attività. Quindi tutte le attività operano La situazione delle ditte che si occupano di commercio rottami metallici a Gambettola si presenta in pieno diritto urbanistico. Bisogna comunque considerare che, vista la disposizione nel territorio secondo una distribuzione territoriale frammentata, pressoché diffusa in tutto il territorio del Comune comunale, la determinazione urbanistica attuale possa essere il risultato di successive con una discreta concentrazione di attività nei pressi della ferrovia. La diffusione nel territorio regolamentazioni di situazioni consolidate nel tempo più che di un preciso piano generale comunale è probabilmente dovuta alla caratteristica di essere attività nate da diversi decenni, talvolta riguardante le attività produttive. Infatti sono diverse le situazioni di promiscuità di zone definite come attività secondarie, realizzate prevalentemente presso le rispettive aree di pertinenza della produttive con zone definite residenziali, o, come detto sopra, di zone artigianali in pieno ambito abitazione del titolare. Questo sia nelle aree extraurbane dove appezzamenti di terreno, anche rurale. Queste situazioni creano una incompatibilità di fatto che è stata definita “incongruenza per piccoli, hanno consentito la possibilità di accumulare materiali da selezionare e vendere, sia in quelle zone limitrofe”, indicando cioè le attività che, pur operando entro un’area definita produttiva o urbane dove, nonostante la minore disponibilità di spazi, si sono localizzate nelle aree di pertinenza artigianale, operano ad una distanza inferiore a 10 metri da altre zone residenziali. Questo è delle abitazioni, anche in stretta vicinanza ad altri edifici residenziali. La promiscuità residenza-attività facilmente riscontrabile nell’ambito residenziale e in quello rurale. di rottamazione si verifica abbastanza frequentemente, anche in alcune aree artigianali previste Sommando le rispettive aree delle attività di rottamazione, suddivise per ambito prevalente, si espressamente. Tale situazione si è verificata, ad esempio, in alcune ditte insediate in un PIP di ottiene: recente realizzazione (denominato PIP di via Verdi), dove lo stesso lotto è condiviso dall’abitazione - Ambito produttivo consolidato: 44.989 mq. del titolare e dal fabbricato per le attività di rottamazione. - Ambito residenziale: 22.046 mq. Molte attività di rottamazione a Gambettola presentano delle caratteristiche simili. Una particolarità è - Ambito rurale: 29.078 mq. quella di essere a conduzione familiare, con uno o due addetti. L’altra peculiarità, collegata con Si segnala che, osservando la distribuzione delle aree artigianali fuori dal territorio urbanizzato, quanto detto precedentemente, è il rapporto stretto tra la sede dell’attività e l’abitazione del titolare. queste sono disposte a macchia di leopardo e, costatando come le singole aree artigianali ricalchino Non di rado si riscontra una condivisione dell’accesso carrabile tra abitazione e attività di esattamente i confini della ditta, sembrerebbe che le scelte urbanistiche pregresse siano talora state rottamazione, come pure una forte vicinanza tra edificio abitato e l’area di stoccaggio e di effettuate non secondo un piano preciso, ma per conversione da agricola ad artigianale, come lavorazione dei rottami. principio di “messa a norma” di una situazione consolidata. Le dimensioni delle ditte sono molteplici: alcune si sono evolute e ingrandite in maniera particolare con diversi addetti alle lavorazioni, altre sono rimaste alla dimensione di ditta individuale o poco più Si segnala che, osservando la distribuzione delle aree artigianali fuori dal territorio urbanizzato, grande. In particolare modo queste ultime sono state soggette in tempi recenti alla cessazione queste sono disposte a macchia di leopardo e, costatando come le singole aree artigianali ricalchino dell’attività per l’avvenuto pensionamento dell’imprenditore. Non raramente la sede delle attività esattamente i confini della ditta, sembrerebbe che le scelte urbanistiche pregresse siano talora state

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effettuate non secondo un piano preciso, ma per conversione da agricola ad artigianale, come - le aree molto piccole poste in vicinanza dell’abitazione del principale vengono conteggiate come principio di “messa a norma” di una situazione consolidata. aree da bonificare, ma inserite in un conteggio separato, in quanto per esse, eccetto che da parte La situazione urbanistica è complessa nel lato ovest della città, dove c’è nel Comune una forte del proprietario stesso, non sarebbe possibile pressoché nessun godimento da parte della concentrazione di aree produttive ed artigianali e dove sono state realizzate in tempi recenti zone comunità; artigianali (PIP di via Verdi). Causa anche le ridotte dimensioni del territorio comunale, queste nuove - vengono considerate anche le ditte di una certa grandezza che hanno cessato l’attività. zone sono state localizzate in aree piuttosto vicine ad alcune aree residenziali preesistenti. L’intervento di via Verdi è localizzato prevalentemente entro la fascia di rispetto dell’elettrodotto a Risulta abbastanza evidente che la percentuale delle aree più importanti è localizzata entro il 132 KW. territorio urbanizzato, mentre numericamente le ditte sono distribuite nei diversi ambiti territoriali in un rapporto più bilanciato. La valutazione viene effettuata considerando quattro principali categorie, quali: - la situazione urbanistica (zona urbanistica, prossimità con centri residenziali, etc.); Tab. 16 - Superficie fondiaria (dati ufficiali, dati elaborati dal Comune, dati del sopralluogo) delle ditte di rottamazione - i vincoli urbanistici (elettrodotti, aree esondabili); localizzate entro il territorio urbanizzato COD_TAV DITTA SUP_F_MQ AREA_1 AREA_SOPR - la caratteristica di ogni impresa (grandezza, posizione dell’abitazione, deposito o capannone, etc.); TOTALE 75.190 80.090 73.286 - la modalità di lavorazione (tipologia lavorazione, impatti sonori, ambientali, etc.). Tab. 17 - Ditte localizzate entro il territorio urbanizzato con oltre 500 mq di Sup. fondiaria e localizzate prevalentemente in ambito residenziale A ognuna di tali caratteristiche corrisponde un set di parametri ai quali, attraverso elaborazioni COD_TAV DITTA SUP_F_MQ AREA_1 AREA_SOPR descritte nel Q.C., vengono assegnati determinati punteggi che esprimono la specifica valutazione. TOTALE 40.184 42.882 36.879

La simulazione di scenari è stata realizzata da un lato per aiutare a definire delle ipotesi “strategiche” Per quanto riguarda le ditte localizzate fuori del territorio urbanizzato, in ambito rurale, la situazione per il futuro assetto del Comune di Gambettola, dove un’incongruenza di fondo è rappresentata dalla delle attività si presenta mediamente con una piccola dimensione media, con molte attività che disordinata disposizione sul territorio comunale delle imprese per il commercio e la rottamazione di hanno localizzato l’impresa nel terreno di pertinenza dell’abitazione. materiale metallico (verificando quindi le possibilità di riorganizzazione dell’assetto di questo E’ abbastanza evidente come in campagna la maggior parte delle ditte si siano costituite nel terreno comparto produttivo), dall’altro per ipotizzare quante ditte di rottamazione potrebbero realmente libero posto nei pressi dell’abitazione. Le ditte che non hanno l’abitazione vicina sono normalmente essere interessate al dislocamento nella nuova area industriale ecologicamente attrezzata e quante, di nuova costituzione. alla luce della formazione del nuovo strumento urbanistico ed in situazione di attuale diritto urbanistico, possano essere definite incompatibili o quantomeno inadatte nella attuale posizione. Tab.18 - Ditte localizzate fuori del territorio urbanizzato Per operare la valutazione si è operato secondo un’analisi multicriteria con attribuzione di punteggio DITTA SUP_F_MQ AREA_1 AREA_SOPR mediante giudizio positivo, negativo o neutro ai parametri considerati. Il risultato dell’analisi viene TOTALE 20.923 22.026 23.693 ottenuto secondo la classica formula: S = Vij * aij La situazione delle ditte di rottamazione, pur presentando alcuni caratteri costanti di fondo, come Dove V sono i punteggi delle diverse valutazioni riferite al singolo parametro ed a è un fattore l’abitazione o la dimensione media nel territorio rurale o la caratterizzazione imprenditoriale di attività piccole o medio piccole per numero di addetti, è comunque piuttosto complessa e variegata e moltiplicativo da applicare eventualmente alla singola valutazione al fine di incrementare il suo peso necessariamente deve essere considerata caso per caso, soprattutto nelle ditte localizzate entro e ottenere scenari più ponderati. l’ambito residenziale. Le sommatorie dei punteggi vengono effettuate conservando l’articolazione nei quattro principali raggruppamenti (valutazioni di tipo urbanistico, valutazioni riferite ai vincoli urbanistici, valutazioni Considerando la loro distribuzione nel territorio comunale, le scelte riguardo alle ipotesi di riorganizzazione delle attività di rottamazione devono porre particolare attenzione agli ambiti in cui riferite alla tipologia di lavorazioni, valutazioni riferite alla ditta). esse sono insediate. Questa caratterizzazione parte dall’analisi che le attività sono localizzate in tre Il vantaggio dell’operazione di concentrazione dei rottamatori in poche aree vicine al centro sarebbe ambiti nettamente differenti e come tali differente dovrà essere il ragionamento nella pianificazione. quello di un immediato rilancio qualitativo del Comune ed al contempo un rafforzamento Nella Tav. 6 di Quadro Conoscitivo denominata “Valutazioni Generali sulle attività di commercio e dell’immagine di Gambettola come centro importante ed organizzato per le attività di rottamazione, dal commercio dei metalli a quello dei ricambi. rottamazione metalli” sono indicate, graficamente secondo diagrammi a barre, le valutazioni ottenute nei quattro principali elementi di valutazione: valutazioni urbanistiche, valutazioni riferite ai vincoli

L’ipotesi di costruzione degli scenari è quella in cui: urbanistici, valutazioni riferite alla ditta, valutazioni riferite alle lavorazioni. La lettura della Tavola va interpretata nel senso che maggiori punteggi equivalgono a maggiori problematicità e impatti negativi - si cercano di recuperare tutte le aree potenzialmente in grado di ospitare nuova edificazione, e/o a necessità di trasformazione o delocalizzazione. quindi localizzate entro la zona urbanizzata o in sua prossimità; - non vengono utilizzate per nuova edificazione le aree che sono comprese entro il vincolo idrogeologico, di rispetto delle linee ad alta tensione, di rispetto della linea ferroviaria e non potranno essere utilizzate come standard per aree verdi; potranno essere usati come standard per parcheggi; - la linea di rispetto dell’alta tensione potrebbe essere soggetta a interramento e modifica del tracciato, consentendo di riutilizzare quelle aree anche come standard per aree verdi;

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Come ulteriore procedura si è utilizzata una valutazione sintetica che opera sia considerando i valori

espressi dalle analisi nei vai ambiti, urbanistico, lavorativo etc., sia elementi non ponderabili numericamente o difficilmente valutabili, come ad esempio le situazioni di margine, a cavallo tra una situazione e l’altra. Questi due giudizi sintetici rappresentano il grado di trasformazione in area residenziale ed il grado di possibilità alla dislocazione. La Tav. 7 rappresentata nel Quadro conoscitivo, intitolata “Valutazioni Sintetiche”, mostra la graficizzazione del processo. Gli istogrammi con valori maggiori corrispondono a maggiori potenzialità di trasformazione o possibilità di dislocamento. 23 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

3.3 Il territorio rurale Tab. 19 - Sintesi giornate lavoro (anno 2000) ed indicatori Una valutazione complessiva della caratteristiche del Comune di Gambettola consente di collocare il Aziende-ST-SAU-Giornate di lavoro 2000 Indicatori territorio in una posizione molto favorevole all’utilizzo agricolo dei suoli, per la sua posizione nel paesaggio della pianura agricola insediativa, benché detta collocazione appartenga ad un territorio ggll ggll poco esteso e fortemente antropizzato. Gli elementi di naturalità sono di limitatissima presenza, n. ggll ggll ha Comune/Ambito S.T. S.A.U. media / per caratterizzati dal corso d’acqua del Torrente Rigossa. aziende TOTALI - SAU azienda ha-ST Il Comune di Gambettola rientra nelle “aree ad elevata produttività dell’agricoltura ed elevato livello di sviluppo socio-economico”, sistemi agricoli in territori caratterizzati da forte terziarizzazione già definiti dal Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2000-2006 (Tab. 4.1 della relazione al PTCP). n. ha ha n. n. n. n.

Gambettola 151 526,79 445,71 43.101 285,44 81,82 96,70 3.3.a La caratterizzazione agricola del territorio rurale Ambito forlivese 6.557 82.286,63 50.592,63 1.236.313 188,55 15,02 24,44 I dati ed i valori descritti dal Quadro Conoscitivo evidenziano come le linee tendenzialmente negative Ambito cesenate 8.411 73.681,04 47.869,41 2.032.984 241,71 27,59 42,47 (calo del numero di aziende, calo delle superfici, aumento dei valori medi delle stesse), confermino e Montagna 862 29.065,84 14.102,62 183.480 212,85 6,31 13,01 si allineino con gli andamenti più generali del settore, in taluni casi (n. aziende) rivestendo quote Collina 3.876 72.424,60 40.367,00 801.790 206,86 11,07 19,86 anche più accentuate. Pianura 10.230 54.477,23 43.992,42 2.284.027 223,27 41,93 51,92 La SAU del Comune subisce un evidente calo a partire dal 1970, tale andamento risulta in linea con PROVINCIA 14.968 155.967,67 98.462,04 3.269.297 218,42 20,96 33,20 il trend provinciale di lungo periodo (1970-2000), ma mostra un andamento significativamente C.M. Acquacheta 696 20.074,70 8.760,12 112.924 162,25 5,63 12,89 positivo (quasi 23%) nell’ultimo decennio, segno di una ripresa della conduzione agricola dei suoli o, C.M. Appennino Forlivese 1.571 36.004,97 19.764,01 354.148 225,43 9,84 17,92 quantomeno, del loro sfruttamento. La SAU media subisce un leggero incremento, anche se risulta inferiore rispetto agli altri ambiti di riferimento. Alto, rispetto ai valori medi dei restanti territori, risulta C.M. Appennino Cesenate 2.043 41.565,81 23.110,00 423.784 207,43 10,20 18,34 Ambito ottimale "Alto Rubicone" 912 14.048,59 9.085,17 216.348 237,22 15,40 23,81 essere anche l’indice di sfruttamento agricolo dei suoli aziendali (85%). Ambito ottimale "Città regionale di 4.748 31.993,17 22.875,39 1.288.523 271,38 40,27 56,33 Le giornate di lavoro medie per azienda (285 ggll) costituiscono un elemento di forza del sistema Cesena" produttivo agricolo, in quanto superiori a tutti i diversi ambiti territoriali di riferimento; anche le Ambito ottimale "Alto Savio" 787 21.112,73 10.112,50 143.774 182,69 6,81 14,22 giornate lavoro, parametrate alle superfici aziendali, portano a valori medi tra i più alti della provincia, Ambito ottimale "della costa" 894 2.888,72 2.532,25 147.363 164,84 51,01 58,19 segno di una più elevata produttività dei suoli. Vallata Uso-Rubicone 1.072 14.791,38 9.684,32 257.922 240,60 17,44 26,63 Vallata del Savio 1.131 27.517,22 14.024,83 207.436 183,41 7,54 14,79 Comuni Marittimi 1.964 6.526,55 5.796,35 384.339 195,69 58,89 66,31 Provincia (ente amm.vo) 10.658 63.187,20 47.891,35 2.344.202 219,95 37,10 48,95 Fonte dati: V° Censimento Generale dell’Agricoltura 2000 - Elaborazioni Servizio Pianificazione Territoriale

24 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Tab. 20 - Sintesi giornate lavoro (anno 2000) ed indicatori Graf. 1 - Incidenza delle diverse forme di utilizzazione del terreno

Gambettola - Incidenza forme di utilizazione terreni sulla Superficie Totale delle aziende agricole SAU Sup. totale media per azienda 2000 SAU media 2000 media 0,4% Comune/Ambito 2000 Incidenza seminativo 0,2% 14,8% su SAU 2,4% Incidenza legnose su SAU 0,9% ha/n. ha ha Incidenza superfici Gambettola 3,49 2,95 84,61% ad orti famigliari Ambito forlivese 12,55 7,72 7,72 Incidenza prato- Ambito cesenate 8,76 5,69 5,69 pascolo su SAU Montagna 33,72 16,36 16,36 24,6% Incidenza bosco su Collina 18,69 10,41 10,41 ST Pianura 5,33 4,30 4,30 72,0% Incidenza Sup. Agric. PROVINCIA 10,42 6,58 6,58 non utilizzata su ST C.M. Acquacheta 28,84 12,59 12,59 C.M. Appennino Forlivese 22,92 12,58 12,58 Incidenza altra superficie su ST C.M. Appennino Cesenate 20,35 11,31 11,31 Ambito ottimale "Alto Rubicone" 15,40 9,96 9,96 Ambito ottimale "Città regionale di Cesena" 6,74 4,82 4,82 Ambito ottimale "Alto Savio" 26,83 12,85 12,85 Fonte dati: Elaborazioni Servizio Pianificazione Territoriale

Ambito ottimale "della costa" 3,23 2,83 2,83 Graf. 2 - Ripartizione delle principali colture Vallata Uso-Rubicone 13,80 9,03 9,03 Vallata del Savio 24,33 12,40 12,40 Gambettola - Ripartizione delle principali colture Comuni Marittimi 3,32 2,95 2,95 Provincia (ente amm.vo) 5,47 4,39 4,39 0% 0% 7% 0% L’utilizzazione dei suoli aziendali è dominata da colture seminative, tra le quali prevalgono cereali e 4% Cereali/SAU ortive, mentre circa un quarto della SAU è dedicata a colture legnose agrarie (pesco e altri fruttiferi). Industriali 10% Totale ortive/SAU Totale fiori/SAU 38% Foraggere avv./SAU

3% Sementi e piantine/SAU

Terreni a riposo/SAU 4% Vite/SAU 5% Olivo/SAU Pesco/SAU 0% Totale albicocco + altri fruttiferi Vivai/SAU 1% Altre legnose/SAU 28%

Fonte dati: Elaborazioni Servizio Pianificazione Territoriale

Attraverso la lettura dei dati socio-economici, l’azienda agricola del Comune di Gambettola riflette le tendenze generali del settore per quanto riguarda la forma di conduzione, l’età dei conduttori, la forma giuridica, che delineano una azienda impostata sulla conduzione familiare diretta del

coltivatore, anziana, con basso grado di istruzione. 25 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Tuttavia, l’elevata percentuale di imprese agricole (quasi 100%), mette in risalto un’azienda Graf. 4 - Quantità capi in UBA equivalenti fortemente integrata al sistema socio-economico provinciale ed avente esclusivo carattere di Gambettola - Quantità capi in UBA equivalenti impresa.

Gli allevamenti e la specializzazione zootecnica 1.112,36 Le tipologie di allevamento più consistenti nel Comune di Gambettola sono rappresentate dai 1.200,00 seguenti comparti. Suini, con 341 capi, 5 aziende ed un n. medio di capi per azienda pari a 68,20. 1.000,00 Conigli, con 42 capi, 20 aziende ed un numero di capi medi per azienda pari a 2,10. 800,00 Avicoli, con 308.993 capi, 63 aziende ed un numero di capi medi per azienda pari a 4.905. Nel quadro della specializzazione zootecnica definita a livello provinciale, e riepilogata 600,00 sinteticamente alla Tab. L del Quadro Conoscitivo per principali comparti, il Comune mostra un ruolo 400,00 di rilievo, come per altro dimostrato dai valori di carico zootecnico, nel settore avicolo. 61,38 200,00 10,00 0,35 1,10 0,23 Graf. 3 - Tipologie allevamenti per n. aziende 0,00 Gambettola - Tipologie di allevamento - N. aziende UBA UBA UBA UBA UBA UBA equivalenti equivalenti equivalenti equivalenti equivalenti equivalenti bovini suini ovi-caprini equini conigli avicoli

63 Fonte dati: ISTAT - V° Censimento Generale dell’Agricoltura, 2000 - Elaborazioni Servizio Pianificazione Territoriale 70 Dall’ultima verifica comunale diverse risultano anche le strutture di allevamenti suinicoli. Col presente 60 Quadro Conoscitivo si è proceduto, infatti, a sottoporre a verifica ed aggiornamento da parte degli 50 uffici tecnici comunali la presenza delle strutture zootecniche sul territorio, che ha portato ad un aggiornamento delle strutture zootecniche come quantificabile dallo specchietto di seguito riportato: 40 Specie allevate Numero insediamenti 30 20 Avicoli 8 20 Bovini 3 5 3 1 1 OviniI 2 10 Suini 6

0 n. aziende n. aziende n. aziende n. aziende n. aziende n. aziende Da un punto di vista ambientale si rileva una potenziale criticità dovuta alla presenza dei principali bovini suini ovini-caprini equini conigli avicoli insediamenti zootecnici in prossimità dei margini urbani e, comunque, tutti ricadenti all’interno della fascia periurbana del PTCP e di quella dei 500 m (Tavola C.4.6). Tale presenza dovrà essere considerata e valutata al fine di dettare le più appropriate politiche di riqualificazione e Fonte dati: ISTAT - V° Censimento Generale dell’Agricoltura, 2000 - Elaborazioni Servizio Pianificazione Territoriale delocalizzazione del comparto.

La dotazione infrastrutturale aziendale La dotazione infrastrutturale aziendale si può complessivamente valutare come di livello base

(meccanizzazione, approvvigionamento idrico, abitazione, deposito macchine ed attrezzi), tuttavia con valori superiori alla media provinciale. Emerge, invece, una scarsa dotazione di strutture di livello superiore (trasformazione e trattamento prodotti) all’interno delle aziende. Tuttavia essa è compensata da una rilevanza nel settore agroalimentare caratterizzato dalla presenza di 11 impianti di frigoconservazione ortofrutticola che rappresenta un comparto produttivo

di filiera di significativa portata nel Comune e, più in generale, nel sistema agro-alimentare provinciale.

La risorsa idrica Il tema della risorsa idrica è rilevante, considerata la tipologia colturale prevalente; in effetti il tema

degli attingimenti diventa prioritario nei comuni caratterizzati da colture idroesigenti. Le aziende del

26 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Comune di Gambettola, infatti, dotate di approvvigionamento idrico, costituiscono ben l’85% delle 2) Funzione Estetico-Ricreativa e Paesaggistica, in cui rientrano la fruibilità legata al tempo libero, aziende agricole totali. all’educazione ambientale e a tutte le attività che in questo contesto si possono svolgere La rete irrigua del CER (Canale Emiliano Romagnolo) risulta essere una risorsa idrica fondamentale (trekking, canoa, cavallo, orientiring, etc.). per l’agricoltura della Provincia; essa serve solo una parte di territorio. I progetti di sviluppo della rete 3) Funzione Produttiva, finalizzata essenzialmente agli assortimenti legnosi ottenibili e alle attività irrigua (Distretto Pisciatello-Rubicone) coinvolgerà tutto il territorio comunale di Gambettola che potrà venatorie. pertanto mirare ad un’agricoltura più altamente competitiva e strutturata, oltre a garantire una In merito al riconoscimento e definizione di tali specifici aspetti interviene il nuovo strumento di migliore sostenibilità. Tale infrastrutturazione, affiancata da una discreta presenza di invasi idrici già programmazione regionale Piano forestale Regionale 2007-2013 (D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 227 - esistenti, potrà concorrere alla dismissione degli attingimenti sotterranei, modalità tuttora ancora art. 3) che assegna ai concetti di multifunzionalità e di sostenibilità l’attività di programmazione, predominante. pianificazione e progettazione di interventi forestali compatibili tra esigenze umane e conservazione dell’ambiente. Graf. 5 - Approvvigionamento dell’acqua irrigua E’ anche in tale ottica di coordinamento con la pianificazione/programmazione sovraordinata di

Approvigionamento dell'acqua irrigua settore che si sono indagate le caratteristiche specifiche del sistema forestale allo stato delle conoscenze attuali.

100 In merito a quanto disposto dalla L.R. n. 20/2000 e sulla base delle funzioni essenziali del bosco

da corsi d'acqua superficiali individuate, le componenti principali della Carta Forestale sono state analizzate in relazione agli 90 elementi caratterizzanti il sistema naturale.

80 Come si può evincere dalle analisi di Quadro conoscitivo, inoltre, il Comune di Gambettola non da laghi naturali e laghetti artificiali presenta una rete sentieristica che agevoli la fruizione dei boschi, eventualmente anche secondo 70 itinerari di collegamento con zone boscate poste a distanza del comune stesso. Il settore forestale risulta disciplinato, ai vari livelli istituzionali, da numerosi strumenti. 60 da acquedotto Si è già detto che tale tema riveste caratteri di marginalità per il Comune di Gambettola se ci si limita 50 a considerare in dato quantitativo, tuttavia si richiamano fra i vari strumenti settoriali quelli che più

da acque sotterranee propriamente si legano allo strumento di pianificazione locale quale è il PSC quelli che agiscono sugli 40 aspetti pianificatori e programmatici di valenza regionale e provinciale, che declinano, alle scale più 30 vicine gli orientamenti nazionali ed internazionali del settore. Posto che la specifica disciplina di tutela diretto da impianto di depurazione è data dalla componente paesistica del PTCP, si sono considerati i due strumenti a più diretta 20 connessione col PSC:

10 • Piano Forestale Regionale 2007-2013 (D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 227 - art. 3). raccolta acque pluviali • Programma Rurale Integrato Provinciale della Provincia di Forlì-Cesena a norma del PRSR 0 2007-2013. Gambettola

Fonte dati: Elaborazioni Servizio Pianificazione Territoriale In adempimento all’art. 3 del D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 227 “Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell’articolo 7 della Legge 5 marzo 2001, n. 57”, la Regione Emilia- Agricoltura sostenibile e organizzazione Romagna ha elaborato il Piano Forestale Regionale 2007-2013. Tale strumento si configura come Le problematiche connesse all’agricoltura sostenibile (nel Comune non risultano presenti aree atto di indirizzo e programmazione per il Settore forestale della Regione, recependo le linee guida di finanziate dai regolamenti comunitari) dovrebbero condurre strategicamente le politiche comunali alla programmazione forestale emanate dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dal Ministero verifica per un eventuale riconoscimento di aree di prioritario interesse (fragilità e preferenziali) per dell’Ambiente de della Tutela del Territorio col D.M. 15 giugno 2005, pubblicato in data 02/11/2005. l’incentivazione, l’adozione e l’applicazione delle stesse, per le quali già la previsione di PTCP di un Obiettivo generale del Piano è quello di favorire e potenziare la gestione sostenibile e la ambito agricolo periurbano costituisce definizione pressoché coincidente con quella riveduta nel multifunzionalità delle foreste alle quali sono riconosciute molteplici funzioni. Pertanto il presente PSC. piano assegna ai concetti di multifunzionalità e di sostenibilità la programmazione, pianificazione e progettazione di interventi forestali compatibili tra esigenze umane e conservazione dell’ambiente. Il sistema forestale boschivo Rispetto alla classificazione effettuata dal Piano Forestale Regionale il Comune di Gambettola ricade Dal momento però che il Comune di Gambettola non vede la presenza all’interno del proprio territorio nella “Pianura”. Le strategie previste dal piano per tale localizzazione territoriale, assegnano alle della componente boschiva sottoforma di areali con coperture boschive, tale aspetto non può essere risorse forestali la funzione di: trattato sotto il profilo conoscitivo e divenire oggetto di specifiche strategie di PSC. Si registra, • valorizzazione del paesaggio; comunque, la presenza di filari che appartengono agli elementi arborei tutelati dal PTCP. Tuttavia si • tutela dell’ambiente e della biodiversità; riportano in sintesi gli aspetti che in fase progettuale si sono considerati per la definizione di politiche • realizzazione delle reti ecologiche (corridoi dei corsi d’acqua naturali e artificiali, creazione di rinaturalizzazione dei territori di pianura, ai quali Gambettola appartiene e con i quali si confronta. ambienti favorevoli all’avifauna); 1) Funzione Ecologica-Protettiva, nota per l'effetto di fenomeni fisici (coibenza, intercettazione) e • valorizzazione turismo culturale e ambientale; biologici (ossigenazione dell'aria, scambi gassosi ed energetici, produzione di sostanze • valorizzazione prodotti agricoltura, tartufaie coltivate e/o controllate, attività alieutiche; organiche), ma anche di difesa idrogeologica. • qualificazione dei soprassuoli litoranei in funzione turistico-ambientale.

27 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Il Programma Rurale Integrato Provinciale (PRIP) costituisce strumento di dettaglio delle scelte strategiche regionali, in considerazione delle specificità locali, secondo una lettura integrata degli interventi territoriali sia interna allo sviluppo rurale, sia con gli altri interventi comunitari e regionali attivati a livello locale. A tale strumento è affidato il compito di motivare la concentrazione degli aiuti e degli indennizzi, delle politiche attive e degli interventi prioritari, sulla scorta di orientamenti strategici mutuati dai Documenti Comunitari, in coordinamento con le scelte territoriali operate dal PTCP e con i piani settoriali provinciali. Coerentemente con tale quadro programmatico sinteticamente descritto e con il livello di importanza riconosciuto al tema in oggetto, il PSC fissa, quale indirizzo per le trasformazioni territoriali che prevedono interventi attinenti al settore forestale, la ricerca della massima integrazione con le strategie relative alla costituzione delle reti ecologiche e alla valorizzazione e alla fruizione del paesaggio, sia in ambito urbano che rurale.

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3.4 Il sistema della mobilità - la Strada Comunale Via Sotto Rigossa che dal capoluogo si dirige, in direzione E, verso il confine con il Comune di Gatteo, costeggiando la sinistra idrografica dello scolo Rigossa; 3.4.a La pianificazione sovraordinata - la Strada Comunale Via Sopra Rigossa che dal capoluogo passa per C. Moretti e si dirige, in La pianificazione settoriale in tema di mobilità regionale e nazionale viene trattata dal PTCP al fine di direzione E, verso il confine con il Comune di Gatteo, costeggiando la destra idrografica dello definire “la dotazione di infrastrutture per la mobilità di carattere sovracomunale”. scolo Rigossa. Il piano provinciale individua, pertanto, i “corridoi destinati al potenziamento e alla realizzazione dei - sistemi per la mobilità esistenti e quelli da destinare alle nuove infrastrutture” (L.R. 20/00 art. A5). Tali infrastrutture presentano, dal punto di vista quantitativo, la seguente articolazione: Il PTCP indica, quindi, gli assi portanti del sistema connettivo, alla scala provinciale, che collega i centri e le polarità dell’assetto insediativo con le relative previsioni di progetto. Tipologia di Strada Km Il PTCP, nel definire le proprie scelte in tema di infrastrutture per la mobilità, si è confrontato direttamente con le indicazioni contenute nei seguenti strumenti: SS - Strade Statali 0,45 - L.R. 20/00, allegato art. A5 2Sistema delle infrastrutture per la mobilità”. SP - Strade Provinciali 1,50 - Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT). SC - Strade Comunali 46,26 SV - Strade Vicinali 0,19 Il PRIT ‘98 ha assunto come obiettivi principali il conseguimento di una mobilità sostenibile e Fonte dati: Elaborazioni Servizio Pianificazione Territoriale contemporaneamente la garanzia di una migliore accessibilità del territorio ai cittadini e alle imprese, promuovendo un sistema integrato di trasporto che ridimensioni il ruolo del mezzo privato Fig. 6 - Il grado di congestione delle infrastrutture stradali (automobile) e incentivi l’utilizzo dei mezzi pubblici. Fra le principali previsioni contenute negli strumenti citati e che costituiscono il quadro di riferimento rispetto a cui il PSC di Gambettola ha delineato le scelte a livello comunale, si sono individuati: - prossima realizzazione del nuovo casello autostradale del Rubicone a Gatteo; - consolidamento della rete di adduzione principale al sopracitato casello autostradale; - completamento della Secante di Cesena; - riqualificazione della Via Emilia Storica; - via Emilia-bis: potenziamento in sede del tratto compreso fra la reimmissione della Secante di Cesena sulla via Emilia e San Giovanni in Compito, e da qui lo scavalcamento a monte di Svignano.

Le azioni da attuare possono ricondursi a: - interventi per la sistemazione delle intersezioni; - interventi per il miglioramento della qualità di deflusso; - risoluzione di situazioni puntuali di particolare criticità sotto il profilo della sicurezza, anche attraverso la realizzazione di varianti locali; - sgombero ed acquisizione delle aree destinate a concorrere direttamente al progetto di riqualificazione ambientale della Via Emilia; - adeguamento della segnaletica orizzontale e verticale, installazione di barriere di protezione laterale, realizzazione eventuale di piste ciclabili e di interventi di sistemazione del verde di arredo.

3.3.b Lo stato attuale L’assetto delle principali infrastrutture stradali individua una maglia gerarchizzata che si sviluppa secondo due direzioni principali: da un lato contribuisce alla costruzione del sistema dei collegamenti costieri, dall’altro intreccia direttamente relazioni con l’entroterra secondo assi che si attestano sulla via Emilia. L’ossatura portante che costituisce il sistema di relazione del territorio di Gambettola è rappresentata dal reticolo di strade come di seguito elencate: - la Strada Statale n. 9 Emilia che interessa la parte più a sud del Comune per un breve tratto, che funge da confine con il Comune di Longiano; - la Strada Provinciale n. 62 Gambettola che collega il capoluogo Gambettola a Gatteo, partendo dalla zona ovest del territorio comunale e attraversando l’abitato di Ca Benedettini; - la Strada Provinciale n. 97 Staggi che parte dal capoluogo Gambettola e si dirige in direzione NE verso il confine con i Comuni di Cesenatico e Gatteo; Fonte dati: Elaborazioni Servizio Pianificazione Territoriale 29 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

La costruzione del Quadro Conoscitivo ha visto l’analisi di diversi aspetti caratterizzanti il sistema della mobilità del Comune di Gambettola, fra i quali la congestione, l’incidentalità ed il trasporto pubblico. Tali indagini hanno evidenziato, rispetto la situazione attuale, che occorre rivalutare e riqualificare il reticolo stradale definendo nuove classificazioni tipologiche delle infrastrutture del territorio di Gambettola per mezzo di interventi volti alla messa in sicurezza delle infrastrutture nonché all’adeguamento delle carreggiate alle Norme funzionali e geometriche definite dal Decreto Ministeriale n. 5 del 5 novembre 2001. Tutto ciò al fine di aumentare la capacità di portata delle infrastrutture esistenti e si agevola l’accessibilità a tutti i centri urbani. Il paragrafo 2.2.f della presente relazione, intitolato “L’adeguamento Il miglioramento della viabilità portante”, richiama i dati più significativi delle valutazioni formulate e descrive le scelte progettuali correlate. La dotazione di infrastrutture per la mobilità del Comune di Gambettola comprende anche un tratto dalla linea ferroviaria Bologna - Rimini con relativa stazione ferroviaria, collocata nel capoluogo. Il grado di congestione, analizzato nel Q.C., è stato classificato in 5 livelli. Il primo e il secondo grado di congestione esprimono livelli critici accettabili, mentre crescendo gli altri tre gradi evidenziano le arterie stradali maggiormente congestionate, che si trovano quindi in situazione di forte criticità.

30 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

4. LE ATTREZZATURE E I SERVIZI PER LA COLLETTIVITA’ In allegato sono riportati i dati inerenti le strutture. I dati esplicitati si riferiscono alla località dove è localizzata la struttura, la denominazione della struttura, l’ente titolare e/o gestore del servizio, il 4.1 Gli obiettivi della pianificazione sovraordinata numero di utenze in totale e suddiviso sia per fasce d’età che per sesso.

Le attrezzature e gli spazi collettivi sono definiti dalla L.R. 20/00, art. A-24, come “il complesso degli Istruzione impianti, opere e spazi attrezzati pubblici, destinati a servizi di interesse collettivo, necessari per Il sistema dell’istruzione prende in esame gli asili nido e le attrezzature presenti nel territorio favorire il migliore sviluppo della comunità e per elevare la qualità della vita individuale e collettiva”. provinciale relative al sistema dell’istruzione primaria (scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola Il PTCP ha individuato il ruolo dei centri nel sistema insediativo provinciale, valutato sulla base dei secondaria inferiore) e dell’istruzione secondaria. criteri descritti nel paragrafo 1.3 “Individuazione del ruolo dei centri urbani e indirizzi sugli standard di A Gambettola è presente un solo asilo nido che offre il servizio a 44 bambini. qualità urbana” della Relazione di Progetto, con l’obiettivo generale di un miglioramento della Le scuole materne sono tre, tutte pubbliche, per un totale di 256 iscritti, di cui 25 stranieri. funzionalità complessiva del sistema insediativo. Nell’unica scuola primaria presente nel Comune il numero degli alunni iscritti al 2005 è stato pari a Gambettola è stato individuato come Centro integrativo inferiore, in quanto presenta un livello 471, di cui 65 stranieri (suddivisi in 5 sezioni fino alla III classe, 4 sezioni per la IV e V, per complessivamente parziale di soddisfacimento dei criteri necessari individuati per i centri integrativi complessive 24 classi). L’alto numero di iscritti ha reso necessaria la conversione in aule di spazi affinché risultino capaci di svolgere sia funzioni di presidio ai territori a debole armatura urbana, sia originariamente dedicati ad altre funzioni (sala di lettura, laboratori, etc.). E’ in corso di realizzazione funzioni di supporto ai centri sovraordinati, contribuendo in forma integrata nella prestazione di l’ampliamento del plesso scolastico, in cui è prevista la creazione di una nuova sezione e di spazi servizi. complementari a quelli didattici che non possano essere recuperati riportando all’uso originario quelli Il PTCP definisce come politica prioritaria per i centri integrativi di livello inferiore di acquisire le oggi utilizzati come aule. L’istituzione scolastica ha rappresentato l’esigenza di spazi “specialistici“: dotazioni di qualità urbana necessarie per passare al livello di centro integrativo superiore. laboratorio informatica, laboratori musica, laboratorio attività manuali, aula di lingua, mensa. Per In particolare il paniere delle attrezzature superiori a quelle di base, deve essere sufficientemente questa ultima destinazione si è tenuto conto del fatto che gli utenti giornalieri attuali sono 250, con articolato e deve essere garantita la servibilità da parte dei sistemi infrastrutturali tecnologici punte fino a 300. Il servizio viene oggi svolto in due turni ed è stato pensato un ampliamento che (acquedottistico, fognario-depurativo ed energetico). Per ciascun centro deve essere inoltre tenga conto già oggi dei maggiori spazi necessari e delle esigenze future. Particolare attenzione è consolidata e razionalizzata la rete infrastrutturale viaria e dei servizi pubblici e privati, capaci di stata prestata all’integrazione fra spazi interni ed esterni ed al recupero all’uso dell’area attrezzata sostenere i trend attuali e/o di riavviare i processi di sviluppo economico-sociale. come campo polivalente sul lato di Via Viole, allo stato attuale scarsamente utilizzata. L’ampliamento comprende al piano terra del nuovo edificio tre sezioni di scuola materna la cui Il Comune di Gambettola appartiene, inoltre, alla città regionale di Cesena (che comprende i Comuni istituzione consentirà di fornire adeguata risposta a richieste oggi non esaudibili. di Cesena, Montiano, Gambettola, Longiano e Mercato Saraceno). Anche l’analisi dell’unica scuola secondaria di primo grado presente prende in considerazione gli Il PTCP prescrive la partecipazione di tutti i comuni appartenenti all’ambito ottimale alla definizione iscritti che sono 284, di cui 31 stranieri, suddivisi in 12 classi. delle scelte insediative e infrastrutturali dei rispettivi Piani Strutturali Comunali. A Gambettola non è presente la scuola secondaria di secondo grado. E’ necessario individuare obiettivi e politiche specifiche per il Comune di Gambettola nel contesto della città regionale di Cesena, da perseguire tramite il PSC, attivando confronti con gli altri comuni Attrezzature culturali, per il tempo libero e lo sport dell’ambito ottimale di appartenenza. A Gambettola è presente una biblioteca comunale che contiene circa 12.000 volumi, i cui nuovi locali (dal 2004) sono situati presso il Centro culturale Federico Fellini. 4.2 Lo stato attuale Il centro culturale ha sede nella ex-casa del fascio, recuperata ad uso civico dopo un travagliato intervento di ristrutturazione conclusosi nel 2004. Vi trovano posto, oltre alla biblioteca comunale, Sanità e servizi socio-assistenziali due sale riunioni (una da 100 posti ed una da 30) ed una saletta espositiva. Lo spazio esterno è Gambettola rientra nel Distretto del Rubicone, Territorio dell’Azienda USL di Cesena, che copre una organizzato come arena estiva per concerti, conferenze e letture. popolazione complessiva pari a 80.490 abitanti. Questo Distretto è quello meno popoloso della In pieno centro urbano sono attive fin dagli anni ‘70 due sale cinematografiche (Capitol e Metropol), Provincia e in esso la quota di popolazione anziana è minore. La percentuale di “grandi anziani” ben frequentate nel corso dell’inverno, a motivo delle rassegne particolari organizzate dal gestore. appare particolarmente bassa: è pari all’8%, rispetto al 10,7% del distretto di Cesena ed al 35,7% di Dal 2006 è iniziata nell’ex-cementificio SICLI l’attività di una struttura privata di promozione culturale quello di Forlì. Il Distretto del Rubicone si configura, quindi, come il più “giovane” fra i distretti della insediata, nota come “Fabbrica”, in cui sono stati organizzati spazi espositivi e teatrali (capienza 200 Provincia di Forlì-Cesena. posti) di notevole suggestione. La proprietà e l’uso sono privati, ma è in atto una convenzione con il Nell’ambito cesenate i tre ospedali sono localizzati a Cesena, Cesenatico e San Piero in Bagno. Comune per l’utilizzo del teatro. Nell’ambito del Distretto del Rubicone è presente anche l’Ospedale di Comunità di Santa Colomba di Si segnala infine la presenza di un laboratorio, attivo dal 2002, che organizza eventi artistici di vario Savignano. tipo, come “Il laboratorio dell’Imperfetto” che promuove e raccoglie le progettualità di giovani Tra i Servizi territoriali che fanno capo all’Ausl di Cesena, sono presenti il Dipartimento Comunità emergenti in varie discipline artistiche. Terapeutiche, il CUP ed un Poliambulatorio privato. Nella sede municipale è presente l’Archivio Storico comunale che contiene in prevalenza documenti Come Servizi di prevenzione, sono presenti a Gambettola il Servizio di Igiene Pubblica e quello legati alle attività istituzionali del Comune, oltre ad alcuni progetti di fabbricati di proprietà comunale: Veterinario. il Palazzo Comunale, costruito a partire dal 1918 su un’area prima occupata dal macello pubblico, il Le aree dei Servizi socio-assistenziali analizzate sono riconducibili a due: anziani e minori. Nel cimitero storico progettato da Raul Bravetti, il mattatoio comunale in fase di avanzato recupero come territorio comunale la Comunità alloggio Ravaldini per anziani è stata trasformata in residenze per centro di aggregazione giovanile. anziani autosufficienti (8 mini alloggi) a cui è affiancato un centro di aggregazione, gestito da una La tipologia degli impianti sportivi localizzati nel comune comprende un campo bocce, uno stadio e Associazione, molto attivo e propositivo di attività aperte a tutta la cittadinanza. Inoltre nel 2006 è varie palestre, anche a servizio delle scuole. E’ in fase di completamento un nuovo campo sportivo in stato erogato il servizio di assistenza domiciliare a 5 utenti. Via Verdi, in prossimità dell’impianto esistente di Via Curiel. 31 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Valutazione dei punti di forza e debolezza L’analisi delle strutture sanitarie e socio-assistenziali evidenza una dotazione minima per anziani e minori, ma assente per le altre categorie (immigrati, disabili). Per le scuole dell’obbligo (primarie e secondarie) è stata analizzata la variazione tra l’anno scolastico 2000/01 e l’anno scolastico 2004/05 rispetto al numero degli alunni. La variazione dei frequentanti è positiva per le elementari e le scuole medie. Le strutture per attività culturali sono differenziate per tipologia e sono costanti nel quinquennio. Gli impianti sportivi dal 2000 al 2005 sono rimasti invariati.

______Si riporta di seguito una sintesi del paragrafo 1.4.5 della relazione del PTCP vigente, relativa all’ambito territoriale della “città regionale di Cesena”.

Nel territorio provinciale sono state individuate la città regionale di Forlì (che comprende i comuni di Forlì, , Castrocaro Terme e Terra del Sole) e la città regionale di Cesena (che comprende i comuni di Cesena, Montiano, Gambettola, Longiano e Mercato Saraceno). I sistemi di punta nella produzione locale (imprese di eccellenza, appartenenza a distretti produttivi, etc.) evidenziano però ancora un ruolo preponderante di Cesena rispetto alle altre realtà comunali appartenenti alle aggregazioni, fatta eccezione per Longiano e Gambettola che contribuiscono al rafforzamento del sistema produttivo cesenate. Nella città regionale di Cesena il Comune di Mercato Saraceno rispetto, che viene classificato come centro integrativo, svolge un ruolo di cerniera tra il sistema collinare montano di appartenenza e la città regionale entro cui gravita. Inoltre i comuni di Mercato Saraceno e Montiano offrono una risposta alla domanda di casa per fasce di popolazione a reddito medio-basso. Al 1° gennaio 2003 la popolazione residente nella città regionale di Cesena ammonta a 114.617 abitanti, con una variazione positiva rispetto al 1993 del 2,9%. Tale realtà presenta una specializzazione nel terziario come numero di addetti superiore al valore medio provinciale (11,31%), anche se la vocazione prevalente rimane l'agroalimentare. La variazione nella presenza degli stranieri tra il 1997 e il 2000 si attesta attorno alla media provinciale, inferiore rispetto ad altre realtà del territorio provinciale (Basso Rubicone, Valle del Bidente, Valle del Montone). La crescita economica in numero di addetti e numero di unità locali dal 1996 al 2001 è elevata (+30% negli addetti e +44% nelle unità. La più stretta integrazione economica tra i comuni appartenenti alla città regionale di Cesena è segnalata da una minore incidenza degli addetti nel solo comune di Cesena (60%). Obiettivi: potenziamento, razionalizzazione ed integrazione dei sistemi urbano-territoriali delle due città regionali (anche in chiave competitiva) nel quadro, da un lato, dell’integrazione della Città metropolitana regionale (formata dalla due città regionali di Cesena e Forlì) e, dall’altro, dell’effettiva e più matura integrazione dei sistemi territoriali afferenti le due città regionali. Condizioni: rapida realizzazione e/o completamento degli assi infrastrutturali viari urbani, potenziamento e riqualificazione delle connessioni con gli altri centri urbani dei rispettivi ambiti. Politiche: potenziamento ed integrazione dei sistemi infrastrutturali e integrazione dell’offerta dei servizi allo sviluppo e alla cittadinanza (anche istituzionali). Modalità attuative: associazioni intercomunali, accordi territoriali e/o di programma su specifiche previsioni e progetti.

32 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

5 LA PIANIFICAZIONE COMMERCIALE Il PTCP affida al Piano Operativo Comunale la Pianificazione commerciale comunale delle strutture di vendita di rilevanza comunale, con le seguenti soglie: 5.1 La situazione attuale, gli obiettivi e le scelte strategiche - sono valutabili di rilevanza comunale le strutture di vendita per prodotti alimentari di dimensione medio-inferiore (fino a 800 mq per i Comuni sotto i 10.000 abitanti e fino a 1.500 mq per i Comuni La Conferenza Provinciale dei Servizi per la valutazione delle idoneità delle aree commerciali oltre i 10.000 abitanti); conclusa in data 21 marzo 2000, ha approvato una disposizione normativa che consente ai Comuni, - sono valutabili di rilevanza comunale le strutture di vendita per prodotti non-alimentari di mediante specifiche varianti urbanistiche, nuove localizzazioni di strutture di vendita fino al rango dimensione medio-inferiore (fino a 1.500 mq per i Comuni sotto i 10.000 abitanti e fino a 2.500 comunale. mq per i Comuni oltre i 10.000 abitanti). Tale disposizione normativa ha consentito di verificare e assestare le proprie previsioni commerciali, La pianificazione comunale può pertanto procedere all’individuazione di nuove strutture di vendita di inserendo la previsione di nuove strutture di vendita di rilevanza comunale, nel rispetto dei criteri di rilevanza comunale nel rispetto delle soglie individuate dalla Deliberazione Regionale 6557 del 24 cui alla deliberazione regionale 1253/99. gennaio 2005, “Integrazione della deliberazione del Consiglio Regionale 23 settembre 1999, n. 1253 In forza di tale disposizione, con la variante parziale al PRG vigente adottata ai sensi dell’art. 15, in materia di urbanistica commerciale”. comma 4 lett. d), della L.R. 7 dicembre 1978, n. 47 con deliberazione di C.C. n. 51 del 26/06/2000, il Tale deliberazione introduce la precisazione che l’individuazione delle aree per medie strutture di Comune di Gambettola ha adeguato le NTA alle disposizioni in materia di commercio. vendita di dimensioni superiori a 1,5 ettari di superficie territoriale e quindi tale da consentire la Con deliberazione consiliare n. 44 del 01/07/2005, il Comune ha adottato una Variante con la quale concentrazione di più strutture di vendita, anche attraverso fasi successive di accrescimento, e ha inserito la previsione di 2 strutture di vendita di rango comunale, in via Montanari. comunque quando consentano l’insediamento di medie strutture per una superficie di vendita Successivamente, con deliberazione consiliare n. 40 del 19/07/2006, il Comune ha adottato una complessiva superiore a 5.000 mq deve avvenire nell’ambito del PTCP o di apposita Variante allo Variante con la quale ha inserito due ulteriori strutture di vendita di rango comunale nel comparto di stesso, al fine della valutazione congiunta degli effetti cumulativi che tali scelte urbanistiche possono via Buozzi-Zoffoli. produrre sui differenti sistemi (viabilità e traffico, impermeabilizzazione dei suoli, adeguamento delle Le strutture di vendita previste nel Comune di Gambettola risultano complessivamente 16 e sono infrastrutture, etc.). definite per localizzazione, dimensione, tipologia e stato di attuazione come di seguito: Le scelte di PSC confermano la dotazione e l’assetto delle strutture commerciali sopradescritto, rimandando eventuali modifiche ai lavori della ormai prossima nuova Conferenza Provinciale dei Tab. 21 - Stato di attuazione strutture commerciali Servizi e alla pianificazione operativa, nei limiti definiti. FRAZIONE DIMENSIONE TIPO STATO ZONA MQ INDIRIZZO

1 - Gambettola medio_piccola alimentare progetto DT3_h 800 Via Montanari

2 - Gambettola medio_piccola non_alimentare progetto DT3_h 1.500 Via Montanari

3 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola alimentare progetto DT3 800 Via Buozzi-Zoffoli

4 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola non_alimentare progetto DT3 1.500 Via Buozzi-Zoffoli

5 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola alimentare esistente A 224 Corso Mazzini, 60

6 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola alimentare esistente DT1 440 Via del Lavoro, 14

7 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola alimentare esistente DT1 726 Via del Lavoro, 14

8 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola non_alimentare esistente B1 326 Via del Lavoro, 22

9 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola non_alimentare esistente B1 162 Via Lasagna, 10a

10 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola alimentare esistente A 477 Piazza II Risorgimento, 10

11 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola alimentare esistente A 170 Corso Mazzini, 62

12 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola non_alimentare esistente BT 217 Via Buozzi

13 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola non_alimentare esistente B1 155 Via A. Grandi, 6

14 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola non_alimentare esistente B1 364 Via delle Longane, 10

15 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola alimentare esistente DT2 774 Via Buozzi, 90

16 - Gambettola - Capoluogo medio_piccola non_alimentare esistente D2M 170 Via della Rotaia, 4

Per la localizzazione cartografica di tali strutture si fa riferimento al capitolo di Quadro Conoscitivo dedicato.

33 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

6. LE POLITICHE PER IL TERRITORIO RURALE disposizioni finalizzate alla tutela, salvaguardia e valorizzazione del paesaggio agricolo connotato da una particolare concentrazione di elementi riconducibili alla divisione agraria romana. La 6.1 La caratterizzazione paesaggistica del territorio comunale porzione nord del territorio comunale ricade all’interno di tale zonizzazione; - insediamenti urbani storici e strutture insediative storiche non urbane (art. 22 PTCP), insieme ai Nel percorso di rinnovamento e di nuova considerazione delle tematiche paesaggistiche, originato tratti di viabilità storica e panoramica (art. 24 PTCP), costituiscono ulteriori elementi identitari dall’emanazione della Convenzione Europea del Paesaggio e dall’elaborazione dello Schema di caratterizzanti il paesaggio comunale. Il confine comunale sud del Comune di Gambettola Sviluppo dello Spazio Europeo, il paesaggio diventa riferimento verso il quale indirizzare le azioni di coincide con la via Emilia, che viene individuata come appartenente al sistema della viabilità miglioramento della qualità dei sistemi locali, un “progetto condiviso di territorio” il cui portato delle storica e a quello della viabilità panoramica. popolazioni locali, le loro identità e diversità, si trasformano in risorse capaci di produrre uno sviluppo equilibrato e durevole. Per tali elementi, insediativi e infrastrutturali, così come per le strutture di interesse storico- Le politiche attivate sino ad ora dalla legislazione e dalla pianificazione sono state orientate testimoniale, gli strumenti urbanistici comunali (PSC e RUE), per le parti di rispettiva competenza, soprattutto alla salvaguardia dei paesaggi eccellenti e spesso finalizzate ad una tutela passiva degli sono chiamati ad approfondire la base informativa e la disciplina di intervento. stessi. In realtà tutto il territorio, come evidenzia la Convenzione Europea, è anche paesaggio. Posto che il territorio è in continua evoluzione e che, quindi, le sue trasformazioni non possono Fig. 7 - Le Unità di Paesaggio essere evitate, occorre però che le stesse siano consapevolmente guidate; questo sia per contestualizzare paesaggisticamente gli interventi, che per valorizzare al meglio le caratteristiche e le potenzialità paesistiche locali quali elementi di competitività economica. In quest’ottica, il progetto di PSC assume il contesto paesaggistico come scenario di riferimento e ispirazione per cogliere, interpretare e migliorare le opportunità delle realtà territoriali, costruendo paesaggi che offrano più possibilità di scelta, non emarginati dal punto di vista sociale, ambientalmente non degradati o compromessi e con una produzione economica volta preminentemente all’agricoltura ma che consenta diversificate forme di integrazione del reddito, prevedendo anche attività compatibili volte alla fruizione turistico-ricreativa degli spazi che valorizzino l’intero sistema territoriale e ne rafforzino le relazioni. Il Piano Paesistico regionale e il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale definiscono una caratterizzazione sistemica del territorio in Unità di Paesaggio, così come la Legge Regionale 20/00, riconosce al territorio extraurbano la necessità di assumere precisa identità con la definizione degli ambiti rurali. Tale articolazione non è solamente orientata alla individuazione e diversificazione dei caratteri meramente paesaggistici e tendenzialmente estetizzanti del territorio provinciale, quanto piuttosto cerca di ancorare a tali tratti peculiari e caratteristici i problemi e le opportunità nell’utilizzo delle risorse territoriali che ne condizionano e/o ne possono condizionare i fattori evolutivi. Questo significa tentare di correlare alle esigenze di tutela e recupero dei caratteri distintivi e qualificanti delle diverse sezioni territoriali, un’analisi e una valutazione chiara e condivisa dei problemi che si associano a queste esigenze, nel confronto con le necessità e le aspettative di trasformazione territoriale che vengono dalla formazione sociale di riferimento e dagli strumenti che essa mette in campo per pianificarne il soddisfacimento; in altre parole significa sollecitare la valutazione e concertazione, in modo coordinato e intersettoriale, di scelte e azioni programmatiche e progettuali più opportune ed efficaci, da parte di soggetti e attori diversificati, fornendo il quadro complessivo entro cui dovranno collocarsi gli interventi al fine di ottimizzare l’uso delle risorse territoriali. Il territorio di Gambettola è omogeneamente caratterizzato dalle seguenti unità di paesaggio: - UDP6 - Paesaggio della pianura agricola insediativa. - UDP6A - Paesaggio della pianura agricola pianificata.

La componente paesistica del PTCP e del Piano Paesistico regionale, oltre che definire le unità di paesaggio, contempla specifiche norme in relazione ai diversi ambiti considerati di pregio paesaggistico-ambientale e comunque oggetto di tutela. Il territorio di Gambettola, come desumibile dalla carta di PSC contraddistinta dalla sigla B1 “Zonizzazione paesistica”, risulta interessato da alcuni di questi temi, quali: - tutela degli alvei, dei bacini e corsi d’acqua, trattata specificatamente art. 18 PTCP, alla quale risulta assoggetto il Rigossa;

- zone ed elementi di tutela dell’impianto storico della centuriazione (art. 21 PTCP), ossia Fonte dati: Elaborazioni Servizio Pianificazione Territoriale

34 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

6.2 La programmazione settoriale dello spazio rurale L.R. 20/2000, ossia attraverso la definizione degli “ambiti rurali”, da individuarsi, prima nel PTCP, poi nei PSC, in coordinamento con i piani ed i programmi del settore agricolo. La Riforma di Medio Termine della Politica Agricola Comunitaria (PAC) del 2003, rispetto al precedente periodo di programmazione 2000-2006, ha introdotto diverse novità, tra cui la 6.3 Gli ambiti rurali del PSC "condizionalità" (conosciuta anche come ecocondizionalità o cross-compliance). L’introduzione di questo strumento ha il duplice obiettivo di incrementare la sostenibilità ambientale delle attività I recenti orientamenti legislativi, sia a livello europeo che nazionale, regionale e locale, considerano il agricole e, nel contempo, di favorire una maggiore accettabilità sociale dell’agricoltura, “territorio rurale” in linea con una visione integrata dello sviluppo rurale e affidano ad esso un ruolo corrispondendo alle esigenze di compatibilità ambientale, paesaggistica e di produzione di alimenti fondamentale nell’attivazione dell’identità del territorio, in termini di storia, cultura, struttura territoriale sani e di qualità che i cittadini dell’Unione richiedono al settore primario. ed economica, qualità paesaggistica e attrattiva turistica, la cui pianificazione diventa sintesi di tutte In tale ottica diventa sempre più forte il legame tra gli obiettivi perseguiti dalle normative agricole le componenti che in esso coesistono ed interagiscono. comunitarie e la erogazione di contributi: le aziende agricole che beneficiano dei pagamenti diretti (in In tale prospettiva l’ambiente nel suo complesso può essere interpretato come capitale fisso sociale e applicazione del Regolamento (CE) n. 1782/03) hanno l’obbligo di rispettare la condizionalità per non ogni parte del territorio, pur nella diversità, costituisce una porzione significativa di tale capitale per incorrere in riduzioni o esclusioni dei pagamenti degli aiuti. cui, chiunque vi intervenga, è investito dalla collettività dal compito di mantenerne o incrementarne il La Commissione Agricoltura dell’Unione Europea ha approvato il Programma Regionale di Sviluppo valore complessivo e che l’adempimento di tale dovere è riconosciuto e premiato nelle forme Rurale 2007-2013 della Regione Emilia-Romagna, ai sensi del Reg. (CE) 1698/05 ed in coerenza compatibili con l’attuale sistema di governo del territorio. Da ciò discende che:il territorio rurale è con il Piano Strategico Nazionale (PSN). Il Programma, il cui obiettivo generale è quello di "favorire sottoposto ad una attenta normativa che tende a promuovere le “opportunità” nella sua fruizione in uno sviluppo sostenibile in termini ambientali tale da garantire una maggiore competitività del settore una chiara prospettiva di “sostenibilità”; pertanto i nuovi orientamenti e strumenti del settore: agricolo e la necessaria coesione sociale", è finanziato per il 44% dal nuovo Fondo Europeo Agricolo - sanciscono il pieno riconoscimento della funzione agricola e quindi della attività agricole come per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e si articola in 4 Assi di intervento e 29 Misure: attività elementari per il mantenimento e l’incremento del valore del “capitale fisso sociale”; · ASSE 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo forestale. - interpretano il territorio rurale e, in esso, l’attività agricola e le altre attività economiche legate alla · ASSE 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale. utilizzazione del territorio stesso, non più come residuale rispetto all’area urbana e alle aree · ASSE 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale. industrializzate, ma ad esse integrato e coordinato. · ASSE 4 - Attuazione dell’approccio LEADER. Se si pensa che la forte contrazione del settore primario, riconoscibile dai trend evolutivi sopra Un ulteriore approccio strategico del PSR orienta le politiche regionali della programmazione 2007- richiamati ed illustrati nel Quadro Conoscitivo del PTCP e del PSC, ha consistentemente e 2013 dei nuovi fondi FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) e prevede una costantemente sottratto suoli agricoli al territorio, riducendo notevolmente la presenza di aziende sostanziale novità che assegna alle Province un ruolo di programmazione territoriale concertata con agricole e di “normale attività agricola”, è intuibile la profonda modificazione delle condizioni fisico- le Comunità Montane, attraverso i PRIP (Programma Rurale Integrato Provinciale). morfologiche che il fenomeno di abbandono dell’agricoltura ha portato sul territorio, rendendo ora Questi sono quindi gli strumenti programmatici provinciali in materia di sviluppo rurale che, partendo necessario un recupero di quegli elementi della ruralità che, pur non rientrando nell’accezione di dalle specificità locali, dettagliano le scelte strategiche regionali al fine di promuovere una lettura agricoltura tradizionalmente intesa, costituiscono un nuovo modello su cui delineare la nuova identità integrata degli interventi, sia interna alle politiche di sviluppo rurale, sia con gli altri interventi del territorio rurale e le sue possibilità di sostentamento e sviluppo. Già si è detto come i nuovi comunitari (politiche di coesione) e regionali attivati a livello locale. I PRIP forniscono indicazioni orientamenti politici e legislativi stiano portando profondi cambiamenti nelle funzioni sociali anche per la redazione, da parte dei Gruppi di azione locale (GAL), dei Piani di azione locale (PAL) dell’agricoltura e nell’evoluzione delle politiche agricole e rurali, attribuendo al mondo agricolo e specificando i temi catalizzatori. rurale non solo le funzioni propriamente agricole e zootecniche, ma anche quelle di salvaguardia Il PRIP della Provincia di Forlì-Cesena, è stato approvato in via definitiva dalla Regione con Delibera dell’ambiente, erogazione di prodotti di qualità e di servizi ambientali, culturali, ricreativi, tutela delle G.R. 27 dicembre 2007, n. 2177. L’orientamento del PRIP è quello di sostenere la componente tradizioni e della cultura delle aree rurali. agricola e forestale in grado di creare reddito, di perseguire il miglioramento delle componenti Proprio sull’individuazione di tale identità interviene la nuova Legge Regionale urbanistica 24 marzo ambientali e la conservazione della biodiversità, creando attrattività per le imprese e la popolazione, 2000, n. 20 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”, che assume tali principi in chiave incentivando l’occupazione giovanile, femminile, incrementare la coesione sociale, promuovere le urbanistico-territoriale, definendo il territorio rurale quale specifico ambito oggetto di pianificazione, al capacità progettuali dell’azienda che deve diventare capace di essere fulcro di animazione pari del restante territorio urbano: “Il territorio rurale è costituito dall’insieme del territorio non territoriale, venendo così incontro e sopperendo in parte, in modo più calato nella specifica realtà urbanizzato e si caratterizza per la necessità di integrare e rendere coerenti politiche volte a provinciale, a quelle tendenze negative descritte nel Quadro Conoscitivo e sopra richiamate. salvaguardare il valore naturale, ambientale e paesaggistico del territorio con politiche volte a Il PRIP della Provincia di Forlì-Cesena, attraverso la dotazione finanziaria destinata al territorio, garantire lo sviluppo di attività agricole sostenibili”. intende perseguire uno sviluppo capace di dare atto delle trasformazioni e delle sfide imposte da un La definizione degli ambiti rurali del PSC muove, dunque, dalla più generale classificazione nuovo rapporto tra città e campagna, attivare un processo di condivisione delle risorse e dei provinciale che il PTCP, sulla base delle attribuzioni assegnategli dalla L.R. 20/2000 (art. A-16, fabbisogni tra i vari soggetti pubblici e privati. comma 2), ha assegnato al territorio agricolo, individuando gli elementi ed i sistemi da tutelare Al territorio del Comune di Gambettola è riconosciuta dalla programmazione settoriale regionale (in recependo e specificando le previsioni del PTPR e operando, in coordinamento con i piani ed i applicazione ai criteri definiti dal Reg. CE 1698/2005) l’appartenenza ad “Aree ad agricoltura programmi del settore agricolo, una prima individuazione degli ambiti del territorio rurale secondo specializzata”, aree per tradizione, vocazione e specializzazione dedite ad una intensiva produzione l’articolazione normativa prevista dalla nuova legge urbanistica. di beni In tale contesto, caratterizzato da un elevato rapporto SAU/SAT e da una ridotta dimensione aziendale, sono presenti aree a forte infrastrutturazione ed urbanizzazione. Le caratteristiche “rurali” Dalla relazione tra le diverse caratterizzazioni territoriali, ambientali, strutturali e socio-economiche, di sintesi sono definite in chiave urbanistico-territoriale attraverso gli strumenti a ciò preposti dalla l’articolazione del territorio rurale provinciale, sulle definizioni di legge, è stata così ripartita: - Aree di valore naturale ed ambientale (art. A-17).

35 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

- Ambiti ad alta vocazione produttiva agricola (art. A-19). - favorire la conservazione della destinazione agricola dei suoli e preservare l’utilizzo agricolo dei - Ambiti agricoli periurbani (art. A-20). suoli, consentendo sviluppi insediativi dei sistemi urbani previa verifica della capacità d’uso dei suoli e delle colture potenzialmente interessate; Attesa tale struttura sovraordinata, la definizione degli ambiti rurali alla scala comunale parte da - aumentare il livello di competitività, efficienza, infrastrutturazione delle aziende agricole un orientamento del PSC che, in linea con i principi ed i contenuti della pianificazione e della attraverso interventi di accorpamento e ricomposizione fondiaria, il mantenimento dell’unità programmazione sovraordinata e settoriale, vuole proteggere i sistemi coltivati portatori sia di aziendale e l’ottimizzazione del suo dimensionamento; il riordino insediativo, il mantenimento di potenzialità produttive che di potenzialità paesaggistiche, favorire il mantenimento e la strutture produttive efficienti, l’innovazione tecnologica, rafforzamento dell’integrazione ricostituzione dei valori ambientali e del paesaggio rurale tradizionale dove detti valori, pur dell’azienda agricola nella filiera agro-alimentare, uso sostenibile delle risorse, riduzione e/o residuali o compromessi, sono ancora presenti e in condizioni favorevoli al ripristino, compatibili trasferimento di attività non strettamente connesse con la destinazione agricola dei suoli; quindi con un agricoltura di tipo estensivo - migliorare la qualità ambientale e paesaggistica del territorio rurale attraverso la riduzione degli impatti dell’attività agricola, zootecnica ed agroindustriale, interventi di rinaturazione con Analizzando, poi, alla scala comunale gli elementi di caratterizzazione del territorio rurale di particolare riferimento alle “aree preferenziali”. Gambettola, il PSC dettaglia ulteriormente gli ambiti rurali individuati dal PTCP, secondo quanto All’interno dell’ambito ad Alta vocazione produttiva agricola il PSC definisce quanto segue. individuato nelle tavole di progetto B4 “Classificazione e individuazione dei sistemi urbani e territoriali” mettendo in risalto lo schema di assetto complessivo del sistema territoriale comunale. In (A19 a) ambito ad alta vocazione produttiva agricola specializzata di pianura particolare sono individuati: Si caratterizza per la intensa e quasi esclusiva coltivazione agricola dei suoli (colture specializzate e - A-17 aree di valore naturale e ambientale. seminativi). Le potenzialità offerte dall’attraversamento del Canale Emiliano Romagnolo, dovranno - A-19 a ambito ad alta vocazione produttiva agricola specializzata di pianura. portare ad una agricoltura redditizia, ma al tempo stesso sostenibile nell’utilizzo della risorsa. - A-20 a ambito agricolo perturbano. Nell’ambito andrà perseguita una agricoltura ambientalmente sostenibile anche per la tutela del sistema idrico presente (ambito fluviale e canali di bonifica), l’adozione di tecniche produttive Aree di valore naturale ed ambientale (A-17 L.R. 20/2000) finalizzate alla riduzione degli effetti ambientali dell’impiego dei mezzi tecnici, alla conservazione Il base all’art. A-17 della L.R. 20/2000, costituiscono aree di valore naturale e ambientale gli ambiti delle fertilità dei suoli e alla salvaguardia della salute degli operatori agricoli e dei consumatori. Le del territorio rurale sottoposti dagli strumenti di pianificazione ad una speciale disciplina di tutela ed a aziende dovranno perseguire una più integrata e sostenibile infrastrutturazione e dovranno attivarsi, progetti di valorizzazione. in senso più lato politiche di riqualificazione insediativa e ambientale, quest’ultima attraverso un Gli elementi che costituiscono aree di valore naturale ed ambientale della Provincia di Forlì-Cesena potenziamento degli elementi naturalistici e della riconnessione ecologica. sono ripresi dal PSC e ricomposti in un sistema rappresentato alla suddetta Tavola B4 che comprendono, all’interno del Comune di Gambettola, gli invasi di alvei, laghi, bacini e corsi d’acqua L’ambito agricolo periurbano (art. 18 del PTCP), le relative zone di espansione inondabili (fascia a dell’art. 17 del PTCP) e piante, Il territorio agricolo periurbano è definito dal PTCP quale spazio di contatto con il sistema insediativo gruppi e filari meritevoli di tutela (art. 10 PTCP). e di chiusura dei margini urbani. Esso è finalizzato ad esercitare un ruolo di mitigazione ambientale e Tali elementi, nella loro complessiva estensione, peraltro estremamente contenuta a livello di integrazione funzionale tra sistema urbano e sistema agricolo, alla localizzazione di spazi da comunale, danno luogo ad un sistema naturalistico per il quale il Piano provinciale indica il raccordo destinare alla qualità ambientale e alla realizzazione di dotazioni ecologiche e di servizi ambientali. alle specifiche disposizioni di tutela e alle relative potenzialità di sviluppo. Nel caso specifico di Per tale ambito i PSC si devono confrontare in modo specifico con gli obiettivi specificatamente fissati Gambettola, considerato che tale ambito coincide con l’alveo e le strette pertinenze del torrente dal PTCP per tali ambiti rurali: Rigossa, le politiche interesseranno i seguenti temi: - mantenimento della conduzione agricola dei fondi con prioritaria funzione di mitigazione degli - mantenimento della conduzione agricola del territorio extraurbano attraversato dal corso d’acqua; effetti ambientali prodotti reciprocamente dal sistema insediativo urbano e rurale; - presidio territoriale, difesa dell’ambiente; - promozione delle attività integrative e compensative dei redditi agrari con finalità di integrazione - perseguimento della massima interazione dei valori oggetto della tutela con le attività tra funzioni urbane e rurali, anche attraverso la definizione di precisi indirizzi per il recupero del multifunzionali delle aziende poste in più stretta relazione con il torrente e incremento delle forme patrimonio edilizio esistente; di sviluppo locale integrato previste dalla programmazione e pianificazione settoriale regionale e - miglioramento della qualità ambientale dei sistemi urbani attraverso interventi compensativi e provinciale. mitigativi nelle parti più immediatamente capaci di ricostituire la rete ecologica individuata alla A tali temi il Piano richiede il supporto del recupero del patrimonio edilizio esistente e la scala provinciale e di mitigazione delle infrastrutture a maggior impatto, anche attraverso valorizzazione di quello storico-testimoniale, quale occasione di rafforzamento e “visibilità” della sua meccanismi perequativi; identità culturale, valore aggiunto al suo sviluppo economico e sociale. - incentivazione alla delocalizzazione dell’attività zootecnica e divieto dell’attività di spandimento dei liquami zootecnici; Ambito ad alta vocazione produttiva agricola - applicazione dei metodi dell’agricoltura a basso impatto ambientale e quelle della forestazione Sono definiti ambiti ad alta vocazione produttiva agricola quelle parti del territorio provinciale che, per del territorio rurale previsti dai piani e dai programmi nazionali, regionali e subregionali del caratteristiche fisiche, morfologiche, pedologiche, infrastrutturali e socio-economiche determinano settore agricolo e rurale in quanto ambito equiparato alle “aree preferenziali”. un’elevata idoneità, capacità e vocazione all’utilizzo agricolo ed intensivo dei suoli, nonché alla A questo ambito agricolo periurbano andranno attribuite molteplici valenze in ragione della sua trasformazione agro-industriale dei prodotti. Essi coincidono con le parti di pianura del territorio interazione specifica con gli ambiti urbani e consolidati, rurali, paesistici, ambientali, delle dotazioni provinciale fino a ricomprendere i primi rilievi collinari ed i primi tratti dei fondovalle principali. infrastrutturali con cui entra in contatto. Esso diventa quindi elemento di riconnessione della rete Per l’ambito ad elevata produttività agricola il Piano Provinciale definisce il perseguimento dei ecologica, spazio di mitigazione e compensazione degli impatti sull’ambito fluviale, elemento di seguenti obiettivi: riqualificazione paesaggistica, spazio compensativo e mitigativo tra funzioni urbane e funzioni

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produttive, spazio per la realizzazione di percorsi ciclopedonali e percorsi tematici nella trama tematismi grafici individuati sulle tavole del PSC, laddove vengono individuati ambiti agricoli connettiva della valorizzazione territoriale. Il PSC, sulla base degli obiettivi dati, individua specifici periurbani e fasce di rispetto di 500 m intorno ai principali centri urbani (territorio urbanizzato e indirizzi per la disciplina funzionale di tale ambito, da definirsi compiutamente nel POC e nel RUE. urbanizzabile); in tali fasce è presente - o potenzialmente presente - una conflittualità di carattere insediativo tra funzioni urbane e attività zootecnica. A tale politica corrisponde specifica normativa Una più dettagliata descrizione dei sub-ambiti individuati alla scala comunale sono contenuti nelle incentivante il processo di riqualificazione, in conformità con quanto già delineato dal piano specifiche schede poste in allegato, le quali, unitamente alle tavole progettuali B4 del Piano provinciale. costituiscono il riferimento per una più articolata e differenziata disciplina del territorio rurale che sarà e) Interventi edilizi non connessi alla attività agricola, basati sul recupero del patrimonio edilizio dettata dal Regolamento Urbanistico Edilizio. Spetta, infatti, al RUE interpretare e formulare elementi sparso, vasto contenitore per fabbisogni insediativi compatibili con l’ambiente rurale anche se non normativi, sulla base degli indirizzi forniti dal PSC, che rispondano agli obiettivi sin qui delineati, volti strettamente connessi alla presenza dell’azienda agricola. Anche in questo caso il tema - ad principalmente a cogliere e dare operatività ai caratteri distintivi presenti sul territorio, a far emergere eccezione del patrimonio edilizio storico - è affrontato essenzialmente a livello normativo, le necessarie omogeneità, differenziazioni e relazioni con i restanti ambiti rurali individuati all’interno demandando al RUE tutta la ricognizione e disciplina del patrimonio edilizio sparso. dello stesso territorio comunale, in raccordo alle tutele paesistiche definite dal piano e alle politiche agricole settoriali e sovraordinate. Gli ambiti agricoli periurbani derivano la loro delimitazione dal rapporto e dal disegno tra sistema Gli ambiti agricoli individuati interagiscono, in particolare, con le fasce di tutela fluviale determinando insediativo, infrastrutturale e spazio propriamente rurale. Si qualificano come zone di contatto con “ambiti agricoli del paesaggio fluviale”, per il quale il RUE dovrà redigere una disciplina di intervento il sistema insediativo urbano che interagiscono con esso in termini di relazioni ecologiche, che coniughi le facoltà trasformative del territorio agricolo nei limiti e alle condizioni particolari della paesaggistiche, funzionali e necessitano di reciproche esigenze di protezione. tutela dell’ambiente fluviale.

6.4 Altre politiche per la valorizzazione e riqualificazione del territorio rurale

Alla caratterizzazione del territorio in ambiti rurali, il PTCP raccorda anche politiche di riqualificazione insediativa ed ambientale del territorio rurale da interpretarsi a livello comunale secondo le specificità dei singoli territori. Tali politiche, trasversali all’articolazione data dagli ambiti, costituiscono punti cardine per un più completo e diretto raccordo tra politiche agricole e i temi propri della pianificazione territoriale ed urbanistica a cui il PSC intende aderire e consistono in: a) condizioni di intervento ed insediamento del territorio rurale; b) disciplina degli interventi ad uso abitativo agricolo; c) disciplina degli interventi edilizi a servizio della produzione agricola; d) interventi di delocalizzazione e riqualificazione del comparto zootecnico; e) interventi edilizi non connessi alla attività agricola. a) Condizioni di intervento ed insediamento del territorio rurale: esse intendono sostenere e privilegiare gli effettivi operatori qualificati in agricoltura consentendo ad essi le maggiori facoltà di intervento e trasformazione connesse alla conduzione dei suoli, e a strutturare aziende agricole capaci di portare la maglia poderale ai limiti di sostenibilità minimi già indicati dal PTCP per i territori di pianura. Al contempo, il principale serbatoio di attingimento per ulteriori possibilità insediative da parte di non addetti all’agricoltura o di attività a ciò non direttamente collegate, ma compatibili, dovrà essere il recupero del patrimonio edilizio esistente, attraverso il suo recupero e riutilizzo a fini agricoli e non, ma anche attraverso interventi delocalizzativi e riqualificativi. b) Disciplina degli interventi ad uso abitativo agricolo, distinguendo le ancora possibili facoltà connesse a nuove trasformazioni (queste strettamente legate alla titolarità dei soggetti principalmente coinvolti nell’attività agricola) da quelle legate al recupero del patrimonio edilizio esistente. c) Disciplina degli interventi edilizi a servizio della produzione agricola: tende a delineare le condizioni alle quali le strutture specialistiche dell’agricoltura devono rispondere per definire tarasformazioni territoriali sostenibili e compatibili.

Tali politiche si traducono sostanzialmente nella normativa del Piano Strutturale, in conformità alla normativa sovraordinata provinciale. Inoltre: d) Interventi di delocalizzazione e riqualificazione del comparto zootecnico: tale politica si propone di sostenere e incentivare l’attività zootecnica (comparto economico prezioso dell’economia provinciale) tuttavia in un’ottica di sostenibilità ed equilibrio territoriale. Ad essa sono connessi 37 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

7. LE RETI ECOLOGICHE Nel complesso lo stato della rete ecologica è insufficiente. Occorre incrementare la presenza e la connessione di tutti gli elementi che concorrono a costituire la dotazione comunale (in particolare 7.1 Lo stato attuale boschi, verde urbano, siepi), preservare le situazioni esistenti ed evitare una maggiore interferenza da parte del pianificato. Secondo quando indicato dalla L.R. 20/2000, le aree e gli elementi di valore naturale devono Alla luce di ciò la dotazione di rete ecologica si presenta insufficiente. Colpisce l’esigua presenza costituire “reti ecologiche e spazi di rigenerazione e compensazione ambientale”. di boschi, incolti e siepi. L’estensione limitata a livello comunale della fascia a giustifica in parte la La rete ecologica è intesa come un insieme interconnesso di componenti ambientali e risorse bassa percentuale di siepi ad essa connessa, mentre gli incolti presenti sono quasi tutti integrati naturali con il fine di svolgere una funzione di mitigazione degli impatti negativi sull’ambiente, con l’elemento fluviale. Per quanto riguarda la connettività della rete, le siepi risultano molto ben attraverso una generale diminuzione delle pressioni sulle diverse componenti ambientali in una integrate tra loro, mentre i boschi e gli incolti sono molto frammentati sul territorio. logica di riequilibrio ecologico e di miglioramento dell’ambiente. Affinché si configuri una rete, Gli elementi naturali vengono sottoposti ad un grado alto di interferenza di tipo I, molto elevato di devono esistere dei collegamenti tra le aree naturali, relitte o di nuova realizzazione, per ottenere tipo II e nullo di tipo III; in pratica poco più di un terzo dei boschi risente della vicinanza di strade o un sistema caratterizzato da continuità che agevoli le relazioni e l’integrazione degli habitat e, di della ferrovia o del pianificato, mentre ben oltre la metà sono quelli esposti alla duplice presenza conseguenza, il loro funzionamento. della ferrovia e del pianificato. La rete ecologica, secondo una logica di pianificazione, oltre a quanto sopra esposto, può Nel complesso lo stato della rete ecologica è insufficiente. Occorre incrementare la presenza e la corrispondere anche a finalità non limitate ad aspetti puramente ecologici e può costituire ambito connessione di tutti gli elementi che concorrono a costituire la dotazione comunale (in particolare privilegiato per interpretare temi, prospettive ed obiettivi diversi, secondo una strategia boschi, verde urbano, siepi), preservare le situazioni esistenti ed evitare una maggiore “trasversale” che sappia coniugare le molteplici istanze presenti sul territorio. Quindi il contributo interferenza da parte del pianificato. alla costituzione della rete ecologica provinciale è uno dei principali strumenti attraverso il quale rendere sostenibili le scelte strategiche del PTCP e che il PSC è chiamato ad interpretare alla 7.2 Obiettivi del PTCP scala comunale. Per quanto riguarda l’individuazione e la valutazione della dotazione di reti ecologiche attualmente Alla luce del fatto che i processi insediativi assumono un peso maggiore nelle aree comprese presente nel Comune di Gambettola, sono stati utilizzati i criteri definiti in sede di PTCP12. nella fascia cha va dalla prima collina alla costa, aree nelle quali gli elementi di naturalità sono, In sintesi, nella definizione dello stato attuale delle reti ecologiche, sono stati considerati, da una come visto, quasi inesistenti, il PTCP individua il progetto di rete ecologica quale strumento che parte, la struttura territoriale-insediativa-infrastrutturale comprendente tutti gli elementi di ostacolo possa definire una organica serie di azioni volte ad eliminare o quanto meno ridurre questo alla rete ecologica, dall’altra l’insieme degli elementi naturali individuati come elementi portanti divario. della rete, tra i quali spiccano i corsi d’acqua quali corridoi principali longitudinali di Lo scopo del progetto di reti ecologiche di PTCP è di riconnettere le zone a naturalità maggiore, attraversamento del territorio per flora e fauna. ossia la collina e la montagna, con quelle a bassa naturalità quali pianura e costa, tramite Gli elementi individuati nella Carta dello Stato Attuale delle Reti Ecologiche sono stati parametrati l’individuazione di ambiti nei quali attuare specifiche politiche. su scala comunale, così da arrivare a definire la dotazione comunale a livello provinciale della Questa istanza richiede repentine risposte che non possono che essere orientate nel solco della rete ecologica, su cui impostare le politiche di sviluppo della rete13. sostenibilità delle scelte e inserite in ottica ecosistemica, considerate le crescenti pressioni del Il risultato ottenuto da tali analisi ha confermato quello che già era largamente noto, percepito ed sistema insediativo su quello ambientale. atteso: la pianura appare degradata, in numero di specie, di ambienti e di connessione. Tutti i La strategia del PTCP per la pianura, da declinare a livello comunale in primis tramite il PSC, è Comuni della pianura, infatti, registrano una valutazione negativa della dotazione di rete quella di accompagnare le trasformazioni insediative maggiormente impattanti con la costituzione ecologica, il cui valore invece cresce mano a mano che ci si sposta dalla collina verso la di un patrimonio di aree allestite e gestite in modo tale da riconnettere la rete ecologica e montagna. migliorare così anche la qualità della vita urbana. Il PSC conferma quali ambiti privilegiati a svolgere la funzione di reti ecologiche le aste fluviali Il Comune di Gambettola presenta un dotazione comunale di reti ecologiche (indicatore dotazione intese non limitatamente all’alveo, ma come sistema complesso comprendente la vegetazione comunale di reti ecologiche) pari a -847,01, ossia un valore insufficiente rispetto alle classi di ripariale e un ambito più ampio che risulta comunque essere in stretta relazione con il corso valori definite. d’acqua. Tali aree diventano quindi la sede dove attuare gli interventi di compensazione derivanti dalle trasformazioni insediative ed in particolare diventano gli ambiti in cui realizzare la Alla luce di ciò la dotazione di rete ecologica si presenta insufficiente. Esigua è la presenza degli riconnessione dei territori a più alta naturalità (montagna - collina) con quelli a scarsa naturalità incolti. Si rileva un’estensione limitata di copertura boschiva, mentre circa la metà degli incolti (pianura - costa), in cui per interventi di compensazione si intende la previsione della (seppur esigui a livello comunale) risulta strettamente connessa all’elemento fluviale. Per quanto realizzazione di un terzo delle superfici delle nuove aree di progetto destinate ad attività produttive riguarda la connettività della rete, le siepi risultano molto ben integrate tra loro, mentre i boschi ed di rilievo sovracomunale e/o ecologicamente attrezzate, così da costituire “compensazione” degli in maniera più evidente gli incolti, sono molto frammentati sul territorio. impatti generati dalle nuove previsioni, dando priorità per la loro localizzazione alle zone più Gli elementi naturali vengono sottoposti ad un grado molto elevato di interferenza con elementi di critiche del territorio, cioè alle aree intorno ai centri abitati o di contatto tra i centri abitati e i corsi conflitto/limitazione; in pratica ben oltre la metà dei boschi risente della vicinanza di strade o della d’acqua. ferrovia o del pianificato, mentre un decimo della duplice presenza della ferrovia e del pianificato. Le aste fluviali, inoltre, rappresentano la prima applicazione degli articoli 2 e 7 della L.R. 6/2005, in quanto costituiscono aree di collegamento ecologico cioè zone ed elementi fisico-naturali esterni alle aree protette ed ai siti della Rete Natura 2000, peraltro assenti nel territorio comunale

12 Il capitolo B.3 paragrafo B.3.2.1 del Quadro Conoscitivo del P.T.C.P. e la relativa Tav. n. B.3.2.1 “Carta Provinciale dello in esame, che per la loro struttura lineare e continua, o il loro ruolo di collegamento ecologico, Stato Attuale delle Reti Ecologiche” spiegano nel dettaglio i ragionamenti e le valutazioni fatte. sono funzionali alla distribuzione geografica ed allo scambio genetico di specie vegetali ed 13 La metodologia di analisi e conteggio è riportata nel capitolo B.3 paragrafo B.3.2.2 del Quadro Conoscitivo del P.T.C.P. animali. 38 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

Relativamente al territorio comunale, tali aree si presentano quindi indisponibili nei confronti delle - fasce vegetali a fianco di infrastrutture lineari, ossia la costituzione, entro un’area di rispetto richieste insediative e/o infrastrutturali, salvo casi eccezionali di esigenze non diversamente definita, di un filare di alberi alternato ad elementi arbustivi. Le alberature tradizionali, infatti, soddisfacibili. sono di regola costituite da individui vegetali monospecifici, coetanei, organizzati in un’unica Le reti ecologiche, che si sviluppano dunque attraversando il territorio rurale nelle sue variegate fila. Con l’introduzione di alberi ed arbusti, invece, ci si propone di garantire un habitat articolazioni così come interpretate nella definizione degli ambiti rurali secondo la L.R. 20/00, migliore, sia per le specie di passaggio che ivi troverebbero rifugio e protezione, sia per le interessano nel Comune di Gambettola anche l’ambito periurbano. specie stanziali, quali piccoli invertebrati ed avifauna. Questa porzione di territorio è chiamata ad assolvere quindi la duplice funzione di fornire, da un Si prevedono inoltre siepi campestri, cioè l’introduzione-implemetazione in territorio agricolo di un lato, agli habitat della pianura contesti ecologici più naturali, dall’altro di contribuire al sistema di siepi in grado di configurare corridoi ecologici e costituire un connettivo diffuso, miglioramento delle condizioni microclimatiche del tessuto urbano limitrofo offrendo possibilità di articolato in una molteplicità di microcorridoi e di piccole unità di habitat. Con tale maglia di siepi, fruizione attiva dei contesti ecologici urbani. e filari dove possibile, si introducono elementi di rinaturalizzazione capaci di ripristinare Un ulteriore elemento al quale il PTCP ed il PSC di Gambettola conferiscono una valenza un’adeguata biodiversità: diverse specie animali trovano rifugio nei corridoi ecologici e attraverso ecologica è rappresentato, come già detto, dalle fasce di rispetto delle infrastrutture lineari di essi si spostano più agevolmente sul territorio per la ricerca di cibo. progetto negli ambiti di pianura. Le infrastrutture per il superamento di barriere artificiali da parte della fauna fanno riferimento alla Queste possono infatti rappresentare connessioni trasversali degli elementi della rete ecologica presenza di una serie di barriere asfaltate e ferrate, evidenziate sulla Carta dello Stato Attuale della soprattutto quando si sovrappongono o interagiscono con gli ambiti fluviali. Analogo carattere può rete Ecologica, che costituiscono una grave cesura, impedendo il passaggio delle specie animali e essere assegnato agli assi infrastrutturali esistenti nel momento in cui vengono sottoposti ad provocando, in alcuni casi, una serie di incidenti dovuti al loro attraversamento e schiacciamento. interventi di ammodernamento, allargamento, messa in sicurezza, etc. L’obiettivo è quello di introdurre nel corso della realizzazione dei nuovi assi viari o del loro La crescita infrastrutturale e quella dei carichi insediativi sul territorio devono, dunque, essere ammodernamento una serie di infrastrutture specifiche per permettere il passaggio degli animali in sorrette da un contestuale sviluppo di opportune reti ecologiche che ne assicurino nel tempo uno attraversamento. sviluppo socio-economico ed ecosostenibile. La gestione ecologica dell’agroecosistema considera il paesaggio agrario presente come una zona strategica per la costituzione di una rete ecologica di ampio respiro. Le condizioni ecologiche del Politiche, azioni e interventi sistema agricolo sono, però, critiche in quanto sul territorio rurale comunale è estremamente diffusa Gli interventi e le azioni di PSC su cui basare l’attuazione della strategia delineata, possono la presenza di un’attività intensiva fortemente antrofizzata. Si devono incentivare forme di essere richiamati da quanto indicato dal PTCP e ricondotti in quattro macro aree: conduzione agricola che preservino anche le componenti di interesse ecologico, adottando · nuove unità ecosistemiche paranaturali; specifiche misure di interesse agroambientale. Tale sistema dovrà valorizzare la biodiversità e · infrastrutture per il superamento di barriere artificiali da parte della fauna; ricercarne la massima integrazione. · gestione ecologica dell’agroecosistema; Gli indirizzi di intervento per un miglioramento ambientale prevedono la costituzione di un ” mosaico · il sistema del verde urbano. rurale maggiormente variegato”, composto di tessere di vegetazione naturale di varia estensione Le nuove unità ecosistemiche paranaturali ipotizzabili per il Comune di Gambettola consistono in: sparse all’interno delle aree coltivate, con particolare riferimento all’ambito agricolo periurbano e - tratti di corsi d’acqua rinaturati, ossia la creazione, sia lungo le sponde dei corsi d’acqua che l’implementazione (estensione e grado di connessione) degli elementi lineari (siepi e filari) dei canali, della vegetazione ripariale così da costituire nicchie ecologiche di nell’ambito agricolo ad elevata vocazione produttiva. rinaturalizzazione, fornire nuovi habitat e introdurre ulteriori tessere di interesse naturalistico Il sistema del verde urbano, collocato a stretto e quotidiano contatto con la popolazione, riveste una all’interno di un territorio frammentato e artificializzato. Si vuole quindi cercare nel tempo di grande importanza in quanto offre una larga serie di opportunità di miglioramento ambientale e di vita ripristinare la vegetazione ripariale, seppur entro una fascia che verosimilmente avrà sociale e perché la vegetazione nell’ecosistema urbano possa svolgere al meglio il suo ruolo, deve larghezza decisamente contenuta, lungo l’intera asta fluviale del Rigossa, ricostituendo essere integrata nell’insieme degli obiettivi della pianificazione urbanistica. laddove possibile le fasce di pertinenza fluviale con strutture a mosaico differenziato di Il verde urbano assolve, infatti, una serie di importanti funzioni: mitigazione del clima urbano, microhabitat, attraverso l’utilizzo di specie vegetali igrofile autoctone in grado di consolidare la miglioramento del bilancio energetico, miglioramento della filtrazione e purificazione dell’aria dalle sponda ed evitare straripamenti nel periodo di piena. Tali soluzioni dovranno, naturalmente, polveri e dagli inquinanti, mitigazione/attenuazione dei rumori. risultare coerenti con le esigenze di funzionalità idraulica del reticolo idrografico. Risulta quindi necessario orientare l'attività in tre direzioni: L’ambito fluviale afferente al Rigossa rappresenta dunque il vettore di naturalità principale su · mantenere il verde esistente; cui sviluppare la rete ecologica nel Comune di Gambettola. Questo corso d’acqua, infatti, · riqualificare le aree verdi. Si può considerare, inoltre, di regolamentare anche il verde urbano entra nel territorio gambettolese dal confine sud, dopo aver interessato attraversato il Comune privato o di uso privato (RUE), che pur non rientrando nel patrimonio di aree pubbliche, né di Longiano, e attraversa l’intero nucleo urbano suddividendolo in due parti per poi proseguire rappresentando zone destinate alla diretta funzione pubblica, concorre tuttavia a determinare un in territorio agricolo verso il Comune di Gatteo. complessivo assetto urbano di importanza per la collettività; Il corso d’acqua presenta quindi un ampio tratto di attraversamento urbano, i cui estremi · realizzare, ove possibile, nuovo verde. possono essere individuai nella via Emilia a sud e nella grande area destinata a verde La realizzazione della rete ecologica, si è detto, deve procedere di pari passo con lo sviluppo delle pubblico (Parco Fellini) collocata sul margine ovest del capoluogo. Tale situazione consente di aree industriali negli ambiti produttivi sovracomunali e delle nuove infrastrutture (via Emilia bis, immaginare uno spazio lineare che, se adeguatamente allestito, possa svolgere potenziamento della ferrovia, etc.). contemporaneamente sia la funzione di significativo connettivo ecologico fra le zone poste a Le scelte di Piano, e quindi la sua stessa sostenibilità, sono subordinate alla realizzazione di nord dell’aggregato urbano e quelle situate a sud, sia quella di luogo fruitivo a servizio interventi su due precisi fronti di sviluppo: lo sviluppo socio-economico e la realizzazione delle reti dell’abitato, ponendo in relazione diverse aree pubbliche destinate ad usi collettivi. ecologiche. Quindi se da un lato le previsioni di Piano consentono anche un aumento delle aree industrializzate ed antropizzate, dall’altro è necessario che a tale aumento della pressione antropica

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corrisponda un proporzionale aumento e sviluppo del sistema delle aree naturali finalizzate alla riconnessione della rete ecologica.

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8. LA TUTELA DEL TERRITORIO: LIMITI E CONDIZIONI ALLO SVILUPPO DEI In tal modo è stato possibile evidenziare le aree prive di vincoli o con vincoli relativi, che possono SISTEMI INSEDIATIVI essere risolti attraverso adeguati interventi infrastrutturali, per poi valutarle rispetto al grado di compatibilità con le funzioni insediate. 8.1 La valutazione delle parti del territorio potenzialmente idonee alla trasformazione A tali temi è sovrapposto il sistema insediativo, letto sinteticamente secondo la caratterizzazione in insediativi centri storici, ambiti urbani consolidati, ambiti produttivi e aree pianificate non ricomprese in ambiti consolidati. La suscettibilità a localizzare insediamenti produttivi o residenziali è elevata dove: Tale rappresentazione consente di valutare il criterio delle compatibilità rispetto alle funzioni insediate - il suolo ha caratteristiche fisiche (geologiche, idrogeologiche, etc.) adatte a tali localizzazioni; e agli usi del suolo attuali. - non esistono situazioni di criticità ambientale oppure possono essere risolte attraverso adeguati interventi infrastrutturali; b) La compatibilità rispetto alle funzioni insediate assume un valore positivo nella vicinanza a - gli insediamenti di progetto sono limitrofi a parti del territorio con funzioni affini o complementari; funzioni insediate esistenti. Tale criterio assume un connotato negativo (di incompatibilità) per le aree - la zona è infrastrutturata dal punto di vista della mobilità e delle dotazioni territoriali. prossime a centri abitati e alla residenza o servizi alla residenza nel caso di nuovi insediamenti I criteri per la selezione delle aree presi in esame sono i seguenti: produttivi e ad ambiti specializzati per attività produttive nel caso di nuovi insediamenti residenziali. - limitazioni all’uso del suolo derivanti da vincoli ambientali o infrastrutturali; Tali aree sono poi state ulteriormente valutate rispetto ai criteri relativi a: - compatibilità rispetto alle funzioni insediate e agli usi del suolo attuali; - accessibilità; - accessibilità; - efficienza e servibilità del sistema infrastrutturale tecnologico e stradale. - efficienza e servibilità del sistema infrastrutturale tecnologico e stradale. A partire dal sistema delle conoscenze organizzato nel Quadro Conoscitivo si sono costruite carte di c) Il livello di accessibilità alle diverse parti del territorio comunale e provinciale a partire dalla rete sintesi dei fattori caratterizzanti il territorio secondo i criteri sopra richiamati. stradale esistente è stato calcolato in riferimento ai principali nodi del sistema della mobilità (svincoli e caselli autostradali, centri logistici, stazioni ferroviarie) ed alle attrezzature e spazi collettivi per In tema di prevenzione sismica, è stata effettuata, per gli ambiti urbanizzati ed urbanizzabili, una definire una maggiore o minore vocazione territoriale all’insediamento rispettivamente di attività zonazione di II livello, come disposto dalla delibera n. 112 dell’Assemblea Legislativa della Regione produttive e di residenza. Emilia-Romagna del 2 Maggio 2007: “Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai Con apposita simulazione modellistica sono stati stimati i flussi di traffico che interessano le arterie sensi dell’art. 16, comma 1, della L.R. 20/2000 “Disciplina generale sulla tutela ed uso del territorio”, stradali in due diverse situazioni: a massimo carico o ora di punta (la maggior parte degli in merito a “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione spostamenti avvengono nella stesse ora) ed a traffico orario medio (gli spostamenti avvengono in un giorno feriale medio ad un ora media). Il modello di traffico utilizzato, messo a punto dal Servizio territoriale e urbanistica”. Le metodologie adottate ed i risultati delle analisi sono descritti nel Quadro 14 Conoscitivo al capitolo B.3, mentre la zonazione è illustrata nelle Tavole B7, in scala 1:5.000, Pianificazione Territoriale della Provincia di Forlì-Cesena , è stato implementato sul grafo descrittore allegate al Piano. della maglia viaria esistente e sulla matrice origine-destinazione di derivazione censuaria (2001), attualizzata con opportuni coefficienti. a) Le limitazioni derivanti da vincoli ambientali hanno preso in considerazione sia i vincoli assoluti A partire dai volumi di traffico così stimati, l’accessibilità, valutata come tempi di percorrenza fra le diverse parti del territorio, è stata effettuata con l’ausilio di Network Analyst, applicativo di Arcview all’edificabilità derivanti da normativa e da pianificazione sovraordinata, sia i vincoli parziali che 15 16 impongono particolari condizioni all’insediamento e che costituiscono comunque fattori negativi rel. 9 , applicando al grafo stradale una funzione della velocità Sono stati in tal modo costruiti due (anche se con un peso inferiore rispetto ai precedenti) rispetto alla localizzazione degli insediamenti elaborati cartografici: “Tav. V2 – Accessibilità ai servizi per le aree residenziali” e “Tav. V3 – produttivi o residenziali. Accessibilià ai servizi per le aree produttive”, che rappresentano una sorta di zonizzazione tematica In questa prima fase di scelta delle aree si è ritenuto opportuno evidenziare in quattro carte tematiche delle parti di territorio aventi medesimi tempi di percorrenza da/a determinati poli attrattori/generatori potenzialità e vincoli del territorio, al fine di avere uno strumento di supporto analitico alle decisioni. di mobilità. In una prima carta di sintesi - VALSAT_VINCOLI AMBIENTALI - sono stati rappresentati i seguenti In particolare, per la residenza: sono stati individuate le porzioni di territorio a partire dalle quali è temi: possibile raggiungere: - un centro integrativo o un centro di base o una frazione in 5 minuti; Vincoli assoluti - un centro integrativo o un centro di base o una frazione in 5 minuti; mentre per il produttivo, sono state individuate le parti del territorio che possono raggiungere: - Aree forestali e boschive (art. 10 PTCP). - Ospedali, Pronto Soccorso e Vigili del Fuoco in 15 minuti; - Zone fluviali art. 17 a) del PTCP. - gli svincoli della grande viabilità in 20 minuti. - Invasi ed alvei di laghi, bacini e corsi d'acqua e fasce di espansione fluviale inondabili (art. 18

PTCP). - Zone ed elementi di interesse storico-archeologico (art. 21a, 21b1, 21b2 PTCP). 14 Per approfondimenti si rimanda al Quadro Conoscitivo ed al par. 3.6 della presente Relazione. Vincoli relativi 15 L’accessibilità si può intendere sia come grado di connessione di un punto rispetto ad un altro sia come potenzialità di fruizione di beni e servizi separati spazialmente. La disponibilità di strumenti di analisi geografica (GIS) e le complesse basi - Zone fluviali art. 17 b) e c) PTCP. di dati che rappresentano le reti di trasporto hanno permesso la realizzazione di un sistema informativo territoriale in grado - Zone ed elementi dell’inpianto storico della centuriazione (art. 21B PTCP) di calcolare in modo rapido i tempi di percorrenza (drivetime) per il raggiungimento dei nodi infrastrutturali considerati. 16 Si tratta di una funzione di costo generalizzata definita sulla base della congestione veicolare, della capacità di portata dell’asse stradale e dei limiti di velocità all’interno dei centri abitati e nei tratti urbani ed extraurbani delle strade classificate ai sensi del nuovo Codice della Strada.

41 COMUNE DI GAMBETTOLA - PSC RELAZIONE

d) L’efficienza del sistema infrastrutturale è rappresentata dalla servibilità dei sistemi acquedottistico, fognario-depurativo ed energetico, misurati dalla capacità dei sistemi esistenti a servire nuove espansioni, sulla base della valutazione fornita dagli Enti gestori delle reti.

La servibilità per la preferenza degli ambiti in relazione alle reti tecnologiche La valutazione della funzionalità dei sistemi tecnologici energetico, gas e acquedottistico, è stata effettuata una valutazione in termini di “Costi” per l’esecuzione delle opere necessarie all’infrastrutturazione tecnologica del territorio. In via preliminare sono stati differenziati i sistemi. Per la natura della risorsa e per il dimensionamento strutturale-distributivo del sistema dell’energia elettrica si è ritenuto non determinante la valutazione della servibilità delle aree. Lo stesso tipo di valutazione è stata fatta per il sistema energetico Gas. Mentre per quanto attiene il sistema acquedottistico, proprio le caratteristiche della rete di distribuzione hanno portato alla definizione di alcune tipologie di aree servibili. La definizione di “facilmente servibile” si riferisce ad interventi riconducibili come complessità ed onerosità ad interventi assimilabili a quelli di ordinarie opere di urbanizzazione di lottizzazioni; la definizione di “servibile con media difficoltà” si riferisce ad interventi di urbanizzazione che fuoriescono dall’area di intervento ma sono riconducibili ad interventi di potenziamento o nuova realizzazione con costi leggermente superiori a quelli delle normali urbanizzazioni ma che non comportano interventi di natura strutturale; la definizione di “difficilmente servibile” si riferisce ad interventi di natura strutturale che non possono gravare sui soggetti attuatori e che sono di competenza pubblica. I nuovi ambiti sono stati selezionati prevalentemente all’interno delle aree “facilmente servibili”.

La preferenza degli ambiti in relazione alle servizio fognario e depurativo La caratterizzazione dei centri/nuclei abitati come “agglomerati” o come “insediamenti/nuclei isolati” costituisce la classificazione di riferimento ai sensi del D.Lgs. 152/99 e alla Direttiva Regionale n. 1053/2003 in merito alla disciplina degli scarichi idrici di acque reflue urbane. Gli agglomerati esistenti e gli agglomerati di progetto sono individuati nella tavole allegate alla relazione del presente Piano. Secondo le disposizioni del D.Lgs. 152/99 e della Deliberazione di Giunta Regionale dell’Emilia- Romagna 1053/2003 ogni agglomerato dovrà essere dotato di idoneo sistema di depurazione, stabilito dal D.Lgs. 152/99 per gli agglomerati superiori a 2.000 abitanti equivalenti e dalla Del. G.R. 1053/03 per quelli di consistenza inferiore. In via preliminare i nuovi potenziali ambiti sono stati individuati ove sussistono agglomerati già in essere o in progetto ed eventualmente si predisporrà la definizione di nuovi agglomerati di progetto.

La carta VALSAT - RETI INFRASTRUTTURALI rappresenta quindi, oltre ai dati descrittivi delle reti, le seguenti “zonizzazioni”: - le aree facilmente servibili dalla rete acquedottistica; - le aree servibili con media difficoltà dalla rete acquedottistica; - gli agglomerati saturi da 0 a 50%; - gli agglomerati saturi da 51 a 75%; - gli agglomerati saturi da 76 a 100%. Sono rappresentate in tale carta anche le fasce di rispetto delle reti infrastrutturali, che rappresentano un vincolo condizionante la definizione progettuale degli ambiti.

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