La ceramica a vetrina pesante altomedievale da Feroniae (, Roma)

Gli scavi condotti negli anni '50 (BARTOCCINI 1960) dalla Soprintendenza Archeologica per l'Etruria Meridionale al Km. 18 della via Tiberina hanno consentito di localizzare l'antico centro di Lucus Feroniae (cfr. supra pp. 419-420, Fig. 1-2), sorto su di una bassa eminenza calcarea dalla quale si domina la vasta piana del Tevere e all'incrocio tra la via Tiberina e la via che, provenendo da Capena, s'inoltrava, oltrepassando il Tevere, nella vicina Sabina (BARTOCCINI 1960; IDEM 1963; JONES 1962, pp. 191-197; SGUBINI MORETTI 1973; Tevere, pp. 192-194; GAZZETTI, C.S.). L'estremità sud-orientale del pianoro calcareo è occupata dal grande santuario di , centro religioso internazionale risalente al IV secolo a.C. (SGUBINI MORETTI 1975; Tevere, p. 192), e in seguito colonizzato, con la creazione di una città, nel I secolo a.C. La cessazione della sequenza ceramica riferibile al IV secolo d.C, sulla base dello studio preliminare dei materiali ceramici provenienti dagli scavi dell'area urbana e del suburbio (Tevere, p. 193; GAZZETTI, C.S.), sembra indicare l'abbandono di parti considerevoli del sito in questa fase, ma tracce di frequentazione successive, si registrano in varie zone della città. Inoltre in un piccolo complesso termale all'estremità meridionale del Foro, con fasi dal I al III-IV secolo d.C. (TORELLI 1982, p. 35), sono state rinvenute alcune sepolture a inumazione, un'iscrizione graffita su lastra marmorea, la cui datazione oscilla dal VI secolo d.C. (SGUBINI MORETTI 1975, p. 105; GAZZETTI, C.S.) all'VIII-IX secolo (TORELLI 1982, pp. 34-35) e tracce di murature di età medievale, che hanno indotto a ipotizzare l'esistenza di una basilica cristiana sul luogo (inf. A. Ricci). Infine nel corso di scavi condotti nell'area del Foro, presso la Basilica, sono stati rinvenuti vari frammenti di ceramica a vetrina pesante illustrati in questa sede ed alcune sepolture a inumazione prive di corredo. Evidenze di occupazione in età medievale sono state rinvenute anche nell'adiacente villa appartenuta alla potente famiglia senatoria dei Volusii Saturnini, fondata nel 60-50 a.C. e occupata fino al IV secolo d.C. circa (MORETTI-SGUBINI MORETTI 1977; TORELLI 1982, p. 37), con una successiva frequentazione costituita da un edificio medievale (La Casina), nella cui muratura è inserito un frammento di transenna altomedievale (TOMASSETTI 1913, p. 278; MORETTI-SGUBINI MORETTI 1977) e da alcune sepolture comuni a inumazione prive di corredo. Le tracce archeologiche di età tardoromana e altomedievale rinvenute a Lucus Feroniae e nella adiacente villa dei Volusii, sembrano indicare una continuità sia del sistema viario­ commerciale sia, in taluni casi, degli insediamenti (MARAZZI-POTTER-KING 1989, pp. 118-119). [435] Per quanto concerne la ceramica a vetrina pesante rinvenuta nella Basilica di Lucus Feroniae, essa è rappresentata da una ventina di frammenti omogenei cronologicamente e riferibili alla produzione più antica (fine VIII-IX secolo). L'unica forma aperta attestata è costituita da uno scaldavivande con invetriatura esterna e interna e decorazione a petali applicati (Fig. 1), simile ad alcuni esemplari di Roma, uno di provenienza incerta (MAZZUCATO 1972, fig. 85) e due rinvenuti in stratigrafie dell'esedra della Crypta Balbi databili alla prima metà del IX secolo (CIPRIANO et al, 1991; ROMEI supra, p. 379) (per questa forma cfr. PAROLI supra, pp. 356-358), ai quali si riallaccia il frammento di Lucus Feroniae anche per le caratteristiche dell'impasto caratterizzato da granuli di origine metamorfica, quarzo, piccoli calcari, feldspati, selce e miche fini, a cottura in ambiente riducente (Gruppo 9c). I restanti frammenti sono riferibili a brocche (Figg. 2-3), con fondi piani (Fig. 4) e beccucci del tipo a cannello tubolare staccato dall'orlo, con estremità lievemente trilobata (Fig. 5). Gli esemplari sono costantemente decorati con petali applicati più o meno fittamente (Figg. 6-7); sull'ansa di una brocca (Fig. 3) i petali formano un motivo sinuoso. Le vetrine, di colore assai diversificato, variano dal giallo al verde. [436] Gli impasti risultano, sulla base delle analisi mineralogiche, tra loro omogenei, a cottura in ambiente riducente, con grana media, massa di fondo marnosa, calcari, abbondanti granuli di origine metamorfica, selce (Gruppo 9e) e richiamano gli impasti della ceramica a vetrina pesante di Roma, alla quale si riallacciano anche dal punto di vista morfologico (BONIFAY et al. 1986, pp. 79-85; MANACORDA et al. 1986, pp. 516-520).

DILETTA ROMEI

Catalogo

1. (Fig. 1)

Scaldavivande con orlo appiattito e concavità all'interno, vasca interna poco profonda; decorazione con petali applicati; diam. 17,5; impasto grigio (5 Y 6/1), medio, duro; vetrina pesante oliva (5 Y 4/3) esterna e interna. Analisi n. 271. IX secolo. 2. (Fig. 2) Brocca con orlo indistinto, breve collo introflesso, distinto dalla spalla; decorazione a petali applicati; diam. 12; impasto simile al precedente; vetrina pesante marrone oliva chiaro (2.5 Y 5/6) esterna e interna. Analisi n. 272. IX secolo. 3. (Fig. 3) Brocca con orlo indistinto, breve collo introflesso e distinto dalla spalla, segnato da scanalature, corpo globulare, ansa a sezione ovale, complanare; decorazione con petali applicati; diam. 10,3; impasto simile ai precedenti; vetrina pesante oliva (5 Y 4/4) esterna e all'interno dell'orlo e della parte inferiore. IX secolo. 4. (Fig. 4) Fondo piano di brocca, parete rettilinea svasata; decorazione con petali applicati; diam. 9,1; impasto giallo rossastro (5 Y 6/8), risultato dall'esame al binoculare simile alle analisi nn.272 e 273; vetrina pesante marrone giallastra (10 YR 5/8) esterna e interna. IX secolo. 5. (Fig. 5) Beccuccio di brocca a cannello stretto e oblungo; decorazione con petali applicati; impasto simile ai precedenti; vetrina pesante oliva (5 Y 4/4). IX secolo. 6. (Fig. 6) Parete di brocca con decorazione a petali applicati; impasto simile ai precedenti; vetrina pesante grigio oliva (5 Y 4/2) esterna e interna. Analisi n. 273. IX secolo. 7. (Fig. 7) Fondo piano di brocca, parete rettilinea svasata; decorazione a petali applicati disposti orizzontalmente; impasto dal rosso giallastro (7.5 YR 6/8) al grigio (7.5 YR N6/), risultato dall'esame al binoculare simile alle analisi nn. 272 e 273; vetrina pesante marrone oliva chiaro (2.5 Y 5/6) esterna e interna. IX secolo. [437]

Bibliografia

R. BARTOCCINI, 1960, Colonia Iulia Felix Lucus Feroniae, in Atti VII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, Roma 1958, Roma, pp. 10 ss. R. BARTOCCINI, 1963, Il rifornimento idrico della colonia Iulia Felix Lucus Feroniae, “Autostrade”, 7-8, pp. 1-16. BONIFAY et al. 1986 = M. BONIFAY, L. PAROLI, M. PICON, Ceramiche a vetrina pesante scoperte a Roma e a Marsiglia: risultati delle prime analisi fisico-chimiche, “ Archeologia Medievale ”, XIII, pp. 79-95. CIPRIANO et al. 1991 = M.T. CIPRIANO, L. PAROLI, H. PATTERSON, L. SAGUÌ, D. WHITEHOUSE, La documentazione ceramica dell'Italia centro meridionale nell'alto-medioevo: quadri regionali e contesti campione, in A ceramica Medieval no Mediterraneo Ocidental, Atti del IV Congresso Internazionale (Lisbona 16-22 Novembre 1987), Mertola (Portogallo), pp. 99-122. G. GAZZETTI, c.s., Capena e l'Agro Capenate, c.s. G.D.B. JONES, 1962, Capena and thè Ager Capenas, “ Papers British School Rome ”, XXX, pp. 116-207. MANACORDA et al, 1986 = D. MANACORDA, L. PAROLI, A. MOLINARI, M. RICCI, D. ROMEI, La ceramica medioevale di Roma nella stratigrafia della Crypta Balbi, in La ceramica medievale nel Mediterraneo occidentale, Atti del III Congresso Internazionale (Siena 8-13 ottobre 1984), Firenze. F.MARAZZI, T. POTTER, A. KING, 1989, Mola di Monte Gelato (Mazzano Romano - VT): notizie preliminari sulle campagne di scavo 1986-1988 e considerazioni sulle origini dell'incastellamento in Etruria Meridionale alla luce di nuovi dati archeologici, “ Archeologia Medievale ”, XVI, pp. 103-120. O. MAZZUCATO, 1972, La ceramica a vetrina pesante, Roma. M. MORETTI, A.M. SGUBINI MORETTI, 1977, La villa dei Volusii a Lucus Feroniae, Roma. A.M. SGUBINI MORETTI, 1973, Lucus Feroniae, centro d'incontro sul Tevere, Civiltà arcaica dei Sabini, I, Roma, pp. 22-28. A.M. SGUBINI MORETTI, 1975, Materiali archeologici scoperti a Lucus Feroniae, in M. MORETTI (a cura di), Nuove scoperte e acquisizioni nell'Etruria Meridionale, Roma, pp. 93-175. Tevere = Tevere, un'antica via per il mediterraneo, (Roma 21 aprile - 29 giugno 1986), Roma, 1986. G.TOMASSETTI, 1913, La Campagna Romana, antica, medievale e moderna, Roma. M. TORELLI, 1982, Etruria, Bari. [438]