COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

PARERE n. 28 del 22 Marzo 2012 (o.d.g. F.S. del 22 Marzo 2012)

OGGETTO: Comuni di e (VR). Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio.

PREMESSO CHE

– ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”; – La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 22 Marzo 2012 come da nota n. 131543 del 20.03.2012 del Dirigente della Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV), segretario della commissione; – Il Comune di San Pietro di Morubio quale capifila del PATI con il Comune di Isola Rizza con note n. 3716 del 07.07.2011, n. 6197 del 15.11.2011, n.820 del 16.02.2012, ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS;

ITER PROCEDURALE Il Comune di San Pietro in Morubio con DGC n.135 del 30.12.08 e il Comune di Isola Rizza con DGC n.107 del 2.01.09 di ha approvato con il Documento Preliminare e lo schema di accordo di pianificazione ai sensi dell’art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale; In data 19.05.2009 è stato sottoscritto l’accordo di pianificazione tra Regione, Provincia di e i Comuni di Isola Rizza e San Pietro di Morubio. I Comuni di San Pietro in Morubio e Isola Rizza, hanno espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione. Il Comune di Isola Rizza con DCC n. 19 del 19.04.2011 e il Comune di San Pietro in Morubio con DCC n. 19 del 30.03.2011, hanno adottato il Piano di Assetto del Territorio Comunale secondo quanto previsto dall’art. 15 della LR n. 11 del 23.04.04. Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato pubblicato presso l’Albo Pretorio dei Comuni, della Provincia di Verona, sul sito web, sul BUR n. 41 del 10.06.2011, e nei quotidiani: “Città” e “L’Arena” del 19.06.2011. Entro i termini, sono pervenute complessivamente 41 osservazioni, nessuna riferita al Rapporto Ambientale adottato e 21 osservazioni hanno una possibile attinenza con questioni ambientali riferibili o meno alle valutazioni condotte in sede di Rapporto Ambientale. Parere della Commissione V.A.S. sulla Relazione Ambientale La Commissione Regionale V.A.S., con parere n.24 del 24.03.2009, aveva espresso parere favorevole sul Rapporto Ambientale Preliminare allegato al Documento Preliminare con alcune prescrizioni che dovevano essere ottemperate in sede di stesura del Rapporto Ambientale.

INTEGRAZIONI AL RAPPORTO AMBIENTALE FORNITE IN SEDE D’ISTRUTTORIA In sede istruttoria è emersa la necessità di acquisire la documentazione in ordine alle procedure seguite nonché maggiori elementi di conoscenza ed integrazioni al Rapporto Ambientale presentato. Il Comune ha trasmesso le integrazioni richieste con nota prot. n. 820 del 16.02.2012.

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INQUADRAMENTO TERRITORIALE I Comuni si collocano nella pianura veronese, e si estendono per una superficie complessiva di quasi 32,8 Kmq, dati dai 16,9 Kmq di Isola Rizza e i 15,9 Kmq di San Pietro di Morubio, e sono situati a circa 34 km da Verona. A Isola Rizza gli abitanti sono distribuiti principalmente nel capoluogo, ed ammontano a 3.241 raccolti in 1.163 nuclei familiari (dati dicembre 2009) con una media per nucleo familiare di 2,79 componenti. La località principale è l’abitato di Isola Rizza, posto al margine settentrionale del Comune, ma si rilevano vari abitati minori tra cui i più consistenti sono le Merle e Casalino, posti rispettivamente a sud-est e a sud del Comune, nonché vari insediamenti produttivi i più gravitanti sulla SS 434 (Via dell’Artigianato, Via dell’Industria, Via Corte Capra, Via Capitello) ed altri isolati quali quelli di Via Muselle e di località la Bracca. A San Pietro di Morubio gli abitanti sono distribuiti soprattutto nel capoluogo e nella frazione di Bonavicina, ed ammontano a 2.974 raccolti in 1.062 nuclei familiari (dati dicembre 2007) con una media per nucleo familiare di 2,8 componenti. Le località principali sono il capoluogo San Pietro di Morubio, posto ad est del territorio comunale in prossimità della SS 434, e la frazione di Bonavicina posta ad ovest in prossimità del confine con Isola Rizza, nonché alcuni insediamenti produttivi quali la zona artigianale di Via Fosse, la ditta Fomet, l’area della Martella ed infine la zona Perfosfati posta in confine con il Comune di ed in prossimità della linea ferroviaria Verona - . Il territorio del PATI confina ad ovest con il Comune di e di , a nord con il Comune di Ronco all’Adige, ad est con il Comune di e di e a sud con il Comune di Cerea; i due Comuni fanno parte dell’Unione dei Comuni Destra Adige, assieme ai Comuni di Angiari e Roverchiara, Unione che ha sede istituzionale in Villa Verità a San Pietro di Morubio. L’ambito interessato è ubicato nella porzione geografica sud occidentale della Provincia di Verona con andamento territoriale racchiuso tra il canale Bussè a nord e lo scolo Canossa e il Fiume Menago a sud.

VINCOLI E TUTELE • Vincolo paesaggistico D.Lgs. 42/2004 – monumentale e 1089/39 • Vincolo paesaggistico D.Lgs. 42/2004 – corsi d’acqua; • Ambiti naturalistici di livello regionale (Fiume Menago, art. 19 PTRC). • Vincolo sismico – Zona 4 - O.P.C.M. 3519/2006 - L’intero territorio dei due comuni è classificato in zona sismica 3 a Isola Rizza e 4 a san Pietro di Morubio per effetto delle DCR 03.12.2003, n. 67 pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale del 13 gennaio 2004, n. 6 e DGR n° 71/2008. • Vincolo Ambientale inserito sul PRG (a San Pietro di Morubio): il PRG, a partire dalle analisi condotte per la redazione degli strumenti urbanistici provinciali, individua nel territorio a sud dei centri edificati una fascia che il PTP della Provincia di Verona, strumento adottato precedentemente alla redazione del nuovo strumento urbanistico ai sensi della LRV. 11/04, classifica all’interno del sistema naturalistico ambientale dell’Adige e dei fiumi di pianura, facendo riferimento nello specifico all’asta fluviale del Menago, fiume che conclude il suo tragitto, dopo un percorso attraverso la bassa pianura veronese, nell’area delle Valli Grandi Veronesi, sfociando nella Fossa Maestra.

STATO DELL’AMBIENTE Acqua Il sistema delle acque pubbliche dei Comuni di Isola Rizza e San Pietro di Morubio è composto dai fossi e dal sistema delle acque minori. I due Comuni fanno parte del “Bacino Interregionale Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante” che si estende nel territorio delle Regioni Lombardia e : si tratta di un bacino con cospicue operazioni artificiali di canalizzazione.

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Le fondamentali caratteristiche fisiche del Bacino evidenziano il territorio pressoché pianeggiante, con ampie zone poste a quote inferiori a livelli di piena dei fiumi Adige e Po. E’ inoltre presente una fitta rete di canali artificiali utilizzati per l’irrigazione e alimentati in prevalenza dalle acque del Fiume Adige e del Lago di Garda. Parte della rete, soprattutto in corrispondenza delle aree a nord di Isola Rizza, ha anche funzione di bonifica, allontanando le acque di piena. I due comuni ricadono all’interno del “Consorzio di Bonifica Valli Grandi e Medio Veronese” che recapita le sue acque in Canalbianco, principalmente per mezzo del canale Bussè. Aria L’Amministrazione comunale di San Pietro di Morubio ha richiesto all’Arpav nel 2004 la possibilità di ottenere una convenzione per una attività di controllo ambientale nel proprio territorio attraverso il monitoraggio della qualità dell’aria, dell’acqua superficiale e sotterranea e del terreno. E’ stato cosi concordato un piano di monitoraggio che incontrasse le esigenze di conoscenza dei Comuni e le necessità di programmazione e di ottimizzazione delle risorse del Dipartimento provinciale dell’ARPAV di Verona. Il monitoraggio sullo stato di qualità ambientale è stato svolto attraverso la misura dei principali parametri chimici, fisici e microbiologici caratterizzanti le matrici aria, acqua e suolo. Sono state svolte periodiche campagne di misura per rilevare le modificazioni della qualità ambientale in funzione della stagione indagata. E’ stata condotta inoltre una campagna di misura della radioattività ambientale. Le attività di campionamento, di analisi e di studio sono state svolte con lo stesso personale e le stesse attrezzature utilizzate normalmente da ARPAV nella attività di controllo istituzionale: questo fatto consente di ottenere una buona correlazione tra i risultati di questa specifica campagna di misura e le campagne realizzate in altre aree del territorio provinciale. Si ritiene in prima analisi che le considerazioni emerse siano utilizzabili anche per la verifica del territorio di Isola Rizza, confinante con lo stesso e con caratteristiche morfologiche e infrastrutturali simili al comune di San Pietro di Morubio. Si evidenzia comunque che il territorio del PATI non risulta interessato da fonti di emissione naturali o artificiali di radiazioni ionizzanti mentre è interessato da un inquinamento elettromagnetico derivante dalla presenza di elettrodotti e di impianti di trasmissione per la telefonia mobile. Suolo e sottosuolo La difesa del suolo si attua attraverso la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali, accertando la consistenza, la localizzazione e la vulnerabilità delle risorse naturali, individuando la disciplina generale per la loro salvaguardia. I terreni prevalenti che costituiscono la Pianura Veronese sia in superficie che in profondità sono formati prevalentemente dai sedimi alluvionali deposti in tempi passati dal Fiume Adige e da altri corsi d’acqua minori. L’agente geomorfologico principale è costituito quindi dal Fiume Adige e dai numerosi corsi d’acqua minori presenti nella zona, che soprattutto in tempi passati hanno continuamente rimodellato la morfologia superficiale di queste pianure, dando origine peraltro alle superfici alluvionali terrazzate. I terreni sono caratterizzati da permeabilità medio - elevata, per porosità, a causa delle alluvioni ghiaino - sabbiose che costituiscono la coltre alluvionale degli ambiti vallivi, che contengono acque in notevole quantità e nel periodo di piena la falda libera si trova a deboli profondità, in prossimità del piano campagna. Biodiversità e paesaggio I Comuni di Isola Rizza e di San Pietro di Morubio non sono interessati da SIC o ZPS. Nell’ambito di intervento del PATI sono stati individuati alcuni Siti Natura 2000, localizzati tutti esternamente ai limiti amministrativi dei Comuni facenti parte del PATI, alcuni internamente ai Comuni confinanti (Cerea, Oppeano, Roverchiara, Angiari, Ronco all’Adige), alcuni in Comuni non confinanti direttamente con Isola Rizza e San Pietro di Morubio (, Erbè, , Gazzo V.se). Per quanto riguarda il SIC IT3210042 ”Fiume Adige fra Verona est e Badia Polesine” che, per la sua notevole estensione, risulta in genere particolarmente esposto ad eventuali impatti, è stato ritenuto opportuno effettuare la valutazione di incidenza a livello di selezione preliminare (screening), al fine di definire se esista o meno la necessità di procedere alla “valutazione appropriata” e di proporre eventuali interventi di mitigazione e/o compensazione o alternative progettuali. Sono stati esclusi dall’analisi i Siti: IT3210016 Palude del Brusà – le Vallette, IT3210014 – Sguazzo del Vallese, IT3210013 – Palude del Busatello, IT3210015 – Palude di Pellegrina, IT3210019 – Sguazzo di

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Rivalunga perché ritenuti sufficientemente distanti dalle zone interessate dalle azioni di piano potenzialmente impattanti.

GLI ATO L’analisi multidisciplinare del territorio coniugata con le politiche di sviluppo definite dal PATI, portano alla definizione di specifiche strategie di dettaglio tradotte in vere e proprie azioni di piano all’interno degli Ambiti Territoriali Omogenei in cui è suddiviso il territorio del PATI. Si arriva in questo modo a definire livelli di tutela, modalità di valorizzazione, orientamenti progettuali verificate con parametri di sostenibilità come previsto dalla legislazione vigente. In una visione dettagliata del territorio, politiche e strategie progettuali si distribuiscono all’interno degli ATO, declinandosi in riferimento alle problematiche e agli obiettivi specifici di ogni ambito. La valutazione dei caratteri dei territori comunali, dai punti di vista geografico, storico, paesaggistico e insediativo, ha permesso di individuare la possibile articolazione delle linee strategiche e progettuali per le sue diverse parti. Nella suddivisione del territorio in Ambiti Territoriali Omogenei (ATO) si è tenuto conto dei caratteri costitutivi, fisico-morfologici, come delle linee progettuali strategiche emerse durante la redazione del PATI. Per la definizione degli obiettivi locali e la precisazione delle conseguenti scelte progettuali di carattere strutturale e strategico, il PATI suddivide il territorio comunale in ambiti geografici definiti sulla base degli specifici caratteri ambientali, insediativi e funzionali, denominati Ambiti Territoriali Omogenei (ATO). La disciplina di ciascun ATO fa riferimento alle relative risorse culturali, naturali, paesaggistiche, agricole, insediative, funzionali e produttive del territorio. Il PATI nel dettaglio per ciascuno dei due comuni suddivide gli ATO. nei seguenti tipi: ATO 1.1 - ABITATO DI ISOLA RIZZA Ato di tipo misto a prevalenza residenziale, comprende l'insediamento urbano di Isola Rizza. L'ATO è delimitata a nord-ovest dal Comune di Oppeano, a nord-est dall'ATO 1.9, a sud-est dall'ATO 1.5 e a sud-ovest dall'ATO 1.4, ed è caratterizzata da un tessuto insediativo costituito da una edificazione prevalentemente residenziale. All'interno dell'ATO trovano localizzazione i principali servizi di base a scala comunale quali municipio, scuole, campo sportivo, parrocchia, cimitero. ATO 1.2 - ABITATO DI MERLE Ato di tipo misto a prevalenza residenziale, comprende l'insediamento di Merle. L'ATO è delimitata a nord-est dall'ATO 1.6, a sud-est dall'ATO 1.8, a sud-ovest dal Comune di Bovolone e a nord dal Comune di Oppeano, ed è caratterizzata da un tessuto insediativo misto costituito da una rada edificazione residenziale frammentata da una forte presenza di attività produttive fuori zona. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi comunali di base; nell'ATO è collocata l'area della base Aereonautica Militare 82° gruppo IT intercettatori in via di dismissione totale. ATO 1.3 - ABITATO DI CASALINO Ato di tipo misto a prevalenza residenziale, comprende l'insediamento di Casalino. L'ATO è delimitata a nord e ovest dall'ATO 1.8, a est dal Comune di Roverchiara e a sud dall'ATO 2.7 di San Pietro di Morubio, ed è caratterizzata da un tessuto insediativo costituito da una modesta edificazione prevalentemente residenziale; sono presenti vari insediamenti zootecnici i più intensivi. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base. ATO 1.4 – ZONA PRODUTTIVA A SUD DELLA SR434 Zona Produttiva SS434 1 comprende le località di Corte Capra e Broggio. L'ATO è delimitata a nord-ovest dal Comune di Oppeano, a nord-est dall'ATO 1.1 e dall'ATO 1.5, a sud-est dall'ATO 1.7 e a sud-ovest dagli ATO 1.8 e 1.6, ed è caratterizzata da un tessuto insediativo costituito da una edificazione prevalentemente produttiva e commerciale distribuita a fianco della Strada Statale SS434; a sud dello scolo Ranocchio sono presenti vari insediamenti zootecnici intensivi. All'interno dell'ATO trovano localizzazione alcuni servizi di base, quale l'isola ecologica di Via dell'Artigianato. ATO 1.5 – ZONA PRODUTTIVA SR434 2 Zona Produttiva, comprende la località di San Salvario.

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L'ATO è delimitata a nord-ovest dall'ATO 1.1, a nord-est dall'ATO 1.9, a est dal Comune di Roverchiara, a sud-ovest dagli ATO 1.7 e 1.4, ed è caratterizzata da un tessuto prevalentemente agricolo; si segnala come la parte est di tale ambito sia interessata dalla futura espansione produttiva di Via Capitello, già prevista dal PRG vigente a fianco della SS434 ed in corso di progettazione definitiva. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base. ATO 1.6 – CAMPAGNA SUD OVEST Ato di tipo agricolo, comprende le località di Casetta e Broletti. L'ATO è delimitata a nord dall'ATO 1.4, a est e sud dall'ATO 1.8, a sud-ovest dall'ATO 1.2 e a ovest dal Comune di Oppeano ed è caratterizzata da un tessuto insediativo con piccoli nuclei rurali sparsi legati al settore agricolo: sul margine est di Via Conche trovano collocazione alcune attività produttive. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base; si segnala la presenza di una discarica, saturata già negli anni 80, collocata in una ex-cava. ATO 1.7 – CAMPAGNA SUD EST ATO di tipo agricolo, comprende le località di Ormeolo e Casotti. L'ATO è delimitata a nord-ovest dall'ATO 1.4, a nord-est dall'ATO 1.5, a sud dal Comune di Roverchiara e a ovest dall'ATO 1.8, ed è caratterizzata da un tessuto insediativo dato prevalentemente da insediamenti zootecnici intensivi. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base. ATO 1.8 – AMBIENTALE SUD L’ATO, di tutela paesaggistica, non comprende nuclei abitati. L'ATO è delimitata a nord dagli ATO 1.6 e 1.4, a est dall'ATO 1.7 e dal Comune di Roverchiara, a sud dall'ATO 1.3 e dagli ATO 2.7, 2.2 e 2.6 di San Pietro di Morubio, a ovest dal Comune di Bovolone e dall'ATO 1.2, ed è caratterizzata da un tessuto prevalentemente agricolo con paesaggio sufficientemente integro, interessato da un sistema insediativo a piccoli insediamenti agricoloproduttivi, alcuni zootecnici intensivi; si segnala la presenza di Villa Mandella, censita come Villa Veneta, collocata nell'omonima via. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base. ATO 1.9 – AMBIENTALE NORD ATO paesaggistico di tutela, comprende la località di Casalandri. L'ATO è delimitata a nord e a est dal Comune di Ronco all'Adige, a sud-est dal Comune di Roverchiara, a sud-ovest dagli ATO 1.5 e 1.1, ed è caratterizzata da alcuni insediamenti a sviluppo lineare posti su Via Casalandri e su Via San Fermo; a livello ambientale l'ambito è caratterizzato dalla presenza del Fiumicello Piganzo e dallo Scolo Pila nonché dal Cavo Canossa che lo delimita a nord. All'interno dell'ATO trova localizzazione l'impianto di depurazione, in via di dismissione; si segnala la presenza di un laghetto ex-cava di argilla ora utilizzato come area di pesca sportiva.. ATO 2.1 - ABITATO DI SAN PIETRO ATO misto a dominante residenziale comprende l'insediamento urbano di San Pietro di Morubio. L'ATO è delimitata a nord dal Comune di Roverchiara, a est dall'ATO 2.3, a sud dal Comune di Cerea e a ovest dagli ATO 2.8 e 2.7, ed è caratterizzata da un tessuto insediativo costituito da una edificazione prevalentemente residenziale; significativa è la presenza della ditta Fomet, posta ad ovest del nucleo abitato. All'interno dell'ATO trovano localizzazione i principali servizi di base a scala comunale quali municipio, scuole, campo sportivo, parrocchia, cimitero; si segnala come la parte sudest di tale ambito sia interessata dalla futura realizzazione di una importante area comprendente attività sportive private (area Go-Kart e altri impianti sportivi) e strutture ricettive e commerciali, già prevista dal PRG vigente. ATO 2.2 - ABITATO DI BONAVICINA L’ATO di natura mista residenziale comprende l'insediamento urbano di Bonavicina. L'ATO è delimitata a nord dall'ATO 1.8 di Isola Rizza, a est dagli ATO 2.7 e 2.4, a sud dall'ATO 2.8 e a ovest dall'ATO 2.6, ed è caratterizzata da un tessuto insediativo costituito da una edificazione prevalentemente residenziale, interessata da molte attività produttive isolate (fuori zona). All'interno dell'ATO trovano localizzazione molti servizi di base a scala comunale quali scuole, campo sportivo, parrocchia, cimitero, depuratore. ATO 2.3 – ZONA PRODUTTIVA NICHESOLA ATO misto a dominante Produttiva, non comprende nuclei abitati. L'ATO è delimitata a nord e ad est dal Comune di Roverchiara, a sud dai Comuni di Cerea e Angiari e a ovest dall'ATO 2.1, ed è caratterizzata da un tessuto insediativo costituito da una edificazione

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA prevalentemente produttiva sviluppata a finaco della SS434. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base. ATO 2.4 – ZONA PRODUTTIVA MARTELLA Zona mista a dominante produttiva non comprende nuclei abitati. L'ATO è delimitata a nord dall'ATO 2.7, a est e sud dall'ATO 2.8 e a ovest dall'ATO 2.2, ed è caratterizzata da un tessuto insediativo costituito da una edificazione prevalentemente produttiva; si segnala la presenza della ditta Ital Bio Oil (ex Ital Green Oil) e del Consorzio Agrario Lombardo- Veneto. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base. ATO 2.5 – ZONA PRODUTTIVA PERFOSFATI Zona Produttiva non comprende nuclei abitati. L'ATO è delimitata a nord dall'ATO 2.6, a est dall'ATO 2.8, a sud dal Comune di Cerea e a ovest dal Comune di Bovolone, ed è caratterizzata da un tessuto insediativo costituito da una edificazione prevalentemente produttiva, dato al momento dalla Fabbrica Perfosfati Cerea. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base. ATO 2.6 – CAMPAGNA OVEST Zona agricola, non comprende nuclei abitati. L'ATO è delimitata a nord dall'ATO 1.8 di Isola Rizza, a est dagli ATO 2.2 e 2.8, a sud dall'ATO 2.5 e a ovest dal Comune di Bovolone, ed è caratterizzata da un tessuto prevalentemente agricolo sufficientemente integro. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base. ATO 2.7 – CAMPAGNA NORD ATO di tipo agricolo comprende le località di Brolo e Belbrolo. L'ATO è delimitata a nord dal Comune di Roverchiara, a est dall'ATO 2.1, a sud dagli ATO 2.8 e 2.4, a sud-ovest dall'ATO 2.2 e a nord-ovest dagli ATO 1.8 e 1.3 di Isola Rizza, ed è caratterizzata da un tessuto prevalentemente agricolo. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base. ATO 2.8 – CAMPAGNA SUD La zona agricola comprende le località di Pioppazza e Muri (parte). L'ATO è delimitata a nord dagli ATO 2.2, 2.4 e 2.7, a est dall'ATO 2.1, a sud dal Comune di Cerea e dall'ATO 2.9 e a ovest dagli ATO 2.5 e 2.6, ed è caratterizzata da un tessuto prevalentemente agricolo interessato da vari insediamenti residenziali a sviluppo lineare, legati sia al settore agricolo che ad attività artigianali fuori zona, posti sia a nord su Via Belbrolo che a sud su Via Pioppazza e Via Muri; a livello ambientale l'ambito è caratterizzato a sud dalla presenza della rete idraulica data dalla Fossa del Vescovo, dal Dugal Carpenedolo e dal Cavo Canossa. All'interno dell'ATO trovano localizzazione gli impianti di depurazione. ATO 2.9 – AMBIENTALE ATO paesaggistico di tutela, comprende la località di Muri (parte). L'ATO è delimitata a nord dall'ATO 2.8 e a sud dal Comune di Cerea, ed è caratterizzata da un tessuto prevalentemente agricolo interessato in Via Muri da un insediamento residenziale a sviluppo lineare legato sia al settore agricolo che a significative attività artigianali fuori zona; a livello ambientale l'ambito è caratterizzato a sud dalla presenza del grande paleoalveo del Cavo Canossa e dello Scolo Cornetto. All'interno dell'ATO non trovano localizzazione servizi di base.

AZIONI DEL PIANO 1-Previsione di un incremento coerente ed equilibrato della popolazione residente nei due Comuni, ponendosi come obiettivo strategico una quota di 4.300 abitanti a Isola Rizza e di 3.600 abitanti a San Pietro di Morubio, da raggiungersi nel prossimo decennio. 2-Studio della rete distributiva di connessione urbana ed extraurbana, prevedendo la razionalizzazione del traffico viario, con particolare attenzione ai centri abitati, e con l’individuazione delle criticità presenti nella rete viaria esistente e delle possibili soluzioni; andranno inoltre valorizzati gli itinerari relativi ai siti di interesse storico e paesaggistico attraverso lo studio di percorsi ciclo-pedonali. Nel dettaglio, per quanto riguarda gli specifici e distinti obiettivi locali del Comune di San Pietro di Morubio:

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA conferma delle vigenti previsioni viabilistiche di PRG, quali in particolare la realizzazione della circonvallazione est del capoluogo; inserimento del tracciato della Variante alla SS10 che taglia il territorio comunale a sud, poco al di sopra di località Ponte di Megian; potenziamento della SP45a, che consente il collegamento longitudinale tra i due Comuni e che necessita sia di un miglioramento ed allargamento della sede stradale, sia dello studio dell’innesto con la SP45 a Bonavicina, innesto che potrà forse essere risolto con una opportuna bretella laterale; individuazione incroci viabilistici pericolosi da mettere in sicurezza, quali l’innesto di Via Larga, Via Motta e Via Stradone; individuazione della rete di piste ciclabili – già in parte di progetto – quale la tratta ad est del capoluogo, che andrà prolungata fino al cimitero ed al previsto Centro Go Kart, ed il collegamento tra il capoluogo e Bonavicina ed il prolungamento dello stesso verso est (direzione Adige e pista “Dalle Alpi all’Adriatico”) e verso sud-ovest (collegamento alla pista “Bovolone-Cerea” e all’area paesaggistica del Brusà e del Menago). Per quanto riguarda i corrispettivi specifici e distinti obiettivi locali del Comune di Isola Rizza: conferma delle vigenti previsioni viabilistiche di PRG, che attengono in sostanza all’individuazione di tracciati viabilistici distributivi interni al tessuto urbano; potenziamento e ultimazione della messa in sicurezza della SP45a e della SP44b; individuazione incroci viabilistici pericolosi da mettere in sicurezza, quali gli incroci Via Marconi/Via Mazzini/Via Vivaldi, l’incrocio Via Ferrari/Via Roma/Via Marconi, l’incrocio Via dell’ Industria/Via Broggio, l’incrocio Via Muselle/Via Bovolino/Via Commercio, incrocio tra la SP45a/SP44b; individuazione della rete di piste ciclabili – in parte già realizzate o già di progetto – quali il collegamento Roverchiara-Isola Rizza-Oppeano nonché della loro efficiente connessione con le rete delle tratte ciclabili già realizzate nelle recenti lottizzazioni residenziali. 3-Potenziare gli insediamenti esistenti, tramite individuazione di nuove aree di espansione residenziali e produttive, confermando le previsioni di PRG comprese quelle solo adottate e non ancora definitivamente approvate, nel rispetto di un equilibrio ambientale da trovarsi anche in funzione delle attività produttive in qual modo impattanti già autorizzate (stabilimenti di trasformazione agroindustriale o meno, allevamenti intensivi, ecc.), e delle ancora vitali attività agricole. Andrà anche studiato l’utilizzo di meccanismi di perequazione e di utilizzo di forme di accordo pubblico-privato per la realizzazione di opere di interesse collettivo a fronte della messa in disponibilità di aree di espansione. A Isola Rizza andrà anche studiato il caso della consistente area occupata dalla base Aereonautica Militare 82° gruppo IT intercettatori posta in loc. le Merle a Isola Rizza, di cui è avvenuta la dismissione dal servizio attivo, cercando con gli Enti preposti nelle opportune sedi di concertazione una opportuna soluzione di reimpiego possibilmente ancora nell’orbita del servizio di interesse pubblico. 4-Previsione di norme per i Centri Storici che permettano, nel rispetto della normativa vigente, nuove edificazioni a saturazione degli spazi vuoti esistenti e riqualificazione funzionale dei volumi inutilizzati e degli ambiti degradati, sempre comunque nell’ottica di salvaguardia del patrimonio storico di riconosciuto valore, prestando particolare attenzione ai meccanismi di recupero edilizio ed urbano al fine di produrre comunque edilizia di qualità, e di creare un tessuto abitato coerente con l’esistente. Andranno introdotte norme flessibili per i gradi di intervento sull’edificato, salvaguardando i beni architettonico – testimoniali. 5-Nelle zone agricole prevedere: individuazione degli allevamenti zootecnici intensivi impattanti con l’edificato residenziale quali quelli in precedenza indicati a nord del centro abitato di Isola Rizza, quali opere incongrue da trasferirsi con l’utilizzo di meccanismi di credito edilizio o di trasformazione ad altri usi delle aree stesse; previsione di opere di mitigazione ambientale e visiva, quali barriere verdi con alberature d’alto fusto, da rendersi obbligatorie per interventi di riqualificazione o ampliamento; studio, nelle località agricole quali Muri e Pioppazza a San Pietro di Morubio e Casalino, Casotti e Merle a Isola Rizza, dell’introduzione di possibili ambiti per nuovi interventi residenziali puntuali, sfruttando le potenzialità previste dalla LR 11/04 per le zone agricole, valutando le necessità e le potenzialità dei nuclei più significativi, sempre nel rispetto della legislazione urbanistica vigente; revisione della localizzazione delle Corti Rurali già previste dai PRG vigenti, in particolar modo nel Comune di Isola Rizza, rivedendone l’individuazione o la perimetrazione: per le stesse sarà previsto nel rispetto della

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA legislazione urbanistica vigente, il cambio di destinazione d’uso, concedendo sempre le attività residenziali e le attività turistico ricettive.

SINTESI DELLE CRITICITA’ - MITIGAZIONI – COMPENSAZIONI Atmosfera e clima Dal punto di vista atmosferico il territorio evidenzia una criticità che non riguarda esclusivamente i comuni del PATI, ma più in generale il Veneto, che rientra in una delle porzioni di territorio con alto livello di inquinamento atmosferico. In particolare sono critiche le emissioni di IPA, CH4, N2O, NH3 registrate nel comune di Isola Rizza. Esse risultano infatti superiori alla media provinciale. Tali emissioni sono legate principalmente al macrosettore dell’agricoltura, silvicoltura e cambiamento dell’uso del suolo. Si ritiene che debbano essere messe in opera le seguenti misure di mitigazione: - non incrementare i flussi di traffico nei centri abitati principali; - promuovere sistemi viabilistici alternativi al traffico veicolare quali la ciclabilità e la connessione leggera verso e da i principali poli attrattori del territorio; - realizzare interventi per il risparmio dei consumi per il riscaldamento dei locali abitativi, commerciali e industriali mediante un regolamento edilizio sostenibile che promuova il miglior isolamento degli edifici, la realizzazione di sistemi di riscaldamento a bassa temperatura, l’impiego di tecnologie efficienti, con l’incentivazione di buone pratiche edilizie; - realizzare espansioni che tengano conto del futuro assetto viabilistico dell’area prevista anche dagli organismi sovra ordinati; - realizzazione di barriere verdi; - utilizzo di tecnologie innovative in grado di aiutare le colture agricole ad affrontare il cambiamento climatico combinate ad una gestione più sostenibile del territorio. Idrosfera Per quanto riguarda la qualità delle acque sotterranee, sono state approfondite le analisi attraverso l’esame delle acque dei pozzi ubicati sul territorio: sono state rinvenute delle concentrazioni di ferro superiori ai limiti normativi (e in un caso si è riscontrato anche un eccessivo quantitativo di Arsenico). Si stima che la presenza di tali elementi probabilmente è dovuta alla tipologia del suolo (indice di ossidoriduzione di livelli torbosi tipico della bassa pianura veronese). Si ritiene comunque di applicare le seguenti mitigazioni: - estendere il più possibile la rete delle acque nere e bianche al fine di ridurre il rischio di inquinamento delle falde sotterranee; - realizzare negli insediamenti civili e agroindustriali non collettati alla pubblica fognatura di sistemi di depurazione degli scarichi reflui abitativi ed agro-industriali in adeguati dispositivi di depurazione familiare a manutenzione permanente (DM 4/02/1977 e Piano di Tutela degli Acquiferi della Regione Veneto 2006); - rimandare al PI la definizione di aree di salvaguardia dei pozzi di prelievo idropotabile con fasce di rispetto più cautelative con criteri idrogeologici dei pozzi più cautelativi rispetto alla normativa vigente (D.L.152/2006), in attesa dell’applicazione del Piano di tutela delle Acque (aree di rispetto individuate con criteri idrogeologici). Ciclo Integrato dell’acqua Con la Relazione Ambientale era stata individuata Criticità riguardante la bassa percentuale di utenti collegati alla rete acquedottistica in entrambi i comuni, a causa di una copertura attualmente scarsa. Era stata inoltre individuata una criticità riguardante la bassa percentuale dii utenti allacciati alla rete fognaria nel Comune di San Pietro di Morubio. Per ovviare a tale criticità sono in corso azioni programmate da Acque Veronesi ed inserite nel Piano Triennale degli interventi 2010-2012, riferite all’estensione delle reti del ciclo idrico integrato nelle zone non servite e alla realizzazione di un impianto di depurazione a San Pietro di Morubio a servizio dei Comuni di S.Pietro di Morubio e Roverchiara. Geosfera Uso del Suolo

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Si evidenzia la presenza di alcuni allevamenti intensivi a Isola Rizza che ledono gravemente il valore paesaggistico, architettonico e ambientale degli ambiti in cui sono inseriti, risultando incompatibili con il sistema in cui si trovano, pur essendo localizzati in una zona agricola, quindi formalmente propria. Di fatto gli allevamenti esistenti hanno quindi una localizzazione che risulta di disturbo all’edificato esistente, avendo una tipologia di attività e una tipologia architettonica in forte contrasto con l’edificato, e comportando peraltro problematiche di impatto olfattivo per tutto il Capoluogo. Tali opere, individuate nelle Tavole del PATI come opere incongrue, possono essere bloccate, trasferite o eliminate previo riconoscimento di Credito Edilizio e/o l'utilizzo di forme di accordo pubblico privati/comune. Presenza di siti contaminati, industrie a incidente rilevante e industrie insalubri Presenza di siti contaminati quali: • discarica abusiva in Località Bastiello. Infatti in passato tale cava dismessa è stata utilizzata come scarico abusivo. La superficie interessata dal deposito di rifiuti è stata stimata di circa 15000 m2 ed il volume di terreno contaminato in circa 18000 m3. Da indagini effettuate sul sito per conto di Arpav, risulta la presenza di inquinamento. E’ stata riscontrata la contaminazione da metalli pesanti. Tale contaminazione interessa sia la matrice terreno che la matrice acqua di falda. Per la bonifica del terreno la tecnologia più efficace prevede l’asportazione del terreno contaminato e il suo smaltimento in un idoneo impianto; l’ipotesi alternativa è quella della messa in sicurezza permanente, ovvero la realizzazione di uno stoccaggio definitivo del materiale, prevedendo misure idonee del confinamento dello stesso. La proposta di intervento presa in considerazione per la bonifica dell’acquifero è la tecnologia del Pump and Treat. Il ricorso a tale tecnologia perseguirebbe un duplice scopo: creare una barriera idraulica in grado di limitare la diffusione e la migrazione degli inquinanti nell’acquifero e depurare l’acquifero stesso. • cava tombata in località Conche riempita da rifiuti solidi urbani e agricoli e completata nel 1986. Si ritiene che tale sito sia inquinato anche se non si dispone di indagini puntuali. Pertanto si consiglia il monitoraggio di tale sito. • A San Pietro di Morubio è presente un’industria a rischio incidente rilevante. • A Isola Rizza sono presenti circa 10 industrie insalubri regolamentate ai sensi del T.U.LL.SS. approvato con R.D. del 1934 ed elencate nel Decreto del Ministero della Sanità 05.09.1994. Biodiversita’ Dall’analisi della VINCA e della Relazione Agronomica è stata evidenziata una frammentazione della rete ecologica. Il PATI individua nuove zone quali stepping stones e corridoi ecologici. Per valorizzare i corridoi ecologici principali e secondari della rete ecologica, le trasformazioni dei suoli dovranno riguardare prevalentemente interventi di riconnessione di eventuali interruzioni della rete, sia con interventi di rivegetazione che con opere infrastrutturali, quali la costruzione di idonei by pass per la fauna selvatica, opere per la mitigazione delle linee elettriche, ecc e la riqualificazione degli ecosistemi esistenti in riferimento ai criteri di conservazione degli habitat. Agenti Fisici Si evidenza la mancanza di un Piano di Illuminazione pubblica, che dovrà essere redatto ai sensi della normativa vigente (Legge Regionale n 17 del 7 agosto 2009). Sarà necessario anche aggiornare il piano di zonizzazione acustica relativamente alle nuove aree previste dal PATI ai sensi della legge 447/1995. Inoltre sarà necessario aggiornare i Piani di zonizzazione acustica dei due Comuni in conformità con la previsione cambiamento di destinazione d’uso di alcune aree. Materiali ed Energia Si evidenza un consumo familiare di energia di poco superiore alla media italiana. Per questo si ritiene necessario predisporre interventi di sensibilizzazione della popolazione al contenimento delle dispersioni energetiche e alla produzione di energia alternativa (solare termico, fotovoltaico, biomassa, ecc), predisporre un regolamento edilizio finalizzato al contenimento delle dispersioni energetiche, all’adozione di sistemi di energia rinnovabile, al risparmio e gestione sostenibile dei materiali e delle risorse naturali (acqua, materiali costruttivi,ecc.). Punti Critici Del Pati Vengono indicati i punti in cui c'è poca compatibilità tra le azioni previste e i vincoli sovra ordinati.

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Una prima zona individuata ricade al confine tra i Comuni di San Pietro di Morubio e Isola Rizza. Essa si riferisce all’inserimento corridoio per nuova viabilità di connessione territoriale asservito al futuro transito della variante alla SP 45a quale Circonvallazione Ovest dell'abitato di Bonavicina e relative connessioni viabilistiche da riorganizzare. Tale intervento dovrà porre particolare attenzione al rapporto con il contesto ambientale limitrofo, adottando opportune attenzioni costruttive atte a rispettare il corridoio ecologico della Fossa del Vescovo e la Stepping Stone laghetto de La Rabbia. L’altra azione critica si riferisce all’inserimento di un corridoio per nuova viabilità di connessione territoriale asservito al futuro transito della variante alla Strada Statale SS10 e relative connessioni viabilistiche da riorganizzare, come da progetto esecutivo della Veneto Strade. Tale l'intervento dovrà porre particolare attenzione al rapporto con il contesto ambientale limitrofo, adottando opportune attenzioni costruttive atte a rispettare il corridoio ecologico principale del Paleoalveo.

IL MONITORAGGIO Il monitoraggio degli indicatori descrittivi in genere è di competenza di attività di tipo istituzionale in quanto utili anche per altri tipi di procedure. Esso quindi viene comunemente svolto da enti sovraordinati quali Arpav, Regione e/o Provincia. La responsabilità del monitoraggio degli indicatori prestazionali è affidata all’Amministrazione responsabile del piano. I risultati dell’attività di monitoraggio sono affidati a rapporti che rappresentano i documenti di pubblica consultazione che l'amministrazione responsabile deve emanare con una periodicità fissata in fase di definizione del sistema di monitoraggio. La struttura di tali rapporti deve essere organizzata al fine di rendere conto in modo chiaro: • degli indicatori selezionati nel nucleo con relativa periodicità di aggiornamento; • dell'area di monitoraggio associata a ciascun indicatore; • dello schema di monitoraggio adottato (disposizione dei punti, fonti dei dati, metodologie prescelte, riferimenti legislativi, ecc.) e della periodicità di acquisizione dei dati; • delle difficoltà/problematiche incontrate durante l'esecuzione del monitoraggio; • delle variazioni avvenute nei valori degli indicatori, con un'analisi accurata dei dati e l'interpretazione delle cause che hanno dato origine a un determinato fenomeno; • dei possibili interventi di modificazione del piano per limitarne gli eventuali effetti negativi; • delle procedure per il controllo di qualità adottate. La grande variabilità e la difficoltà di costruire un modello in grado di interpretare sia gli effetti diretti che le molteplici interazioni tra fattori a livelli diversi può generare deviazioni rispetto alle valutazioni qualitative elaborate. L’osservazione della dinamica temporale di alcuni descrittori rappresenta quindi un necessario completamento del modello utilizzato al fine di effettuare eventuali scelte di piano correttive e garantire il perseguimento degli obiettivi preposti.

OSSERVAZIONI Dalla documentazione trasmessa ed acquisita agli atti, risulta che sono pervenute complessivamente n. 41 osservazioni, nessuna riferita al Rapporto Ambientale adottato e 21 osservazioni hanno una possibile attinenza con questioni ambientali riferibili o meno alle valutazioni condotte in sede di Rapporto Ambientale. Le proposte di controdeduzioni relative alle 21 osservazioni, attinenti a questioni ambientali, risultano condivisibili, in quanto appaiono coerenti con i principi di salvaguardia e valorizzazione ambientale.

− L’ Unità di Progetto Coordinamento Commissioni, esaminati i documenti trasmessi ha elaborato la propria istruttoria dalla quale emerge che:

Il Rapporto Ambientale del PATI ha opportunamente considerato le criticità presenti sul territorio nonché quelle derivanti dalle scelte di Piano. UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 10

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La metodologia risulta correttamente impostata e rispetta tutti i passaggi necessari alla Valutazione. Il Rapporto Ambientale, nel confermare i criteri assunti dal PAT, approfondisce gli obiettivi del Documento Preliminare evidenziando le specifiche azioni inserite nelle NTA, divise sia per componenti ambientali e socio-economiche, che per obiettivi. La verifica della coerenza esterna è stata fatta in relazione ai principi di sostenibilità ambientale ed alla pianificazione sovraordinata. Per quanto riguarda il monitoraggio sono stati individuati indicatori da misurare in sede di attuazione.

VISTE

- la Direttiva 2001/42/CE ; - la LR 11/2004; - il D.Lgs. n.152/2006; - la LR 4/2008; - la DGR 791/2009

RITENUTO

che dalle analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni di cui all’allegato I della Direttiva 2001/42/CE, nonché la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente come prescritto dall’art. 5 della medesima Direttiva.

TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS

ESPRIME PARERE POSITIVO

sulla proposta di Rapporto Ambientale del Piano di Assetto Territoriale del Comuni di San Pietro di Morubio e Isola Rizza (VR) a condizione che, prima dell’approvazione del Piano , si ottemperi alle seguenti prescrizioni:

1. Le Norme Tecniche di Attuazione dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dalle competenti Autorità Ambientali, nonché con le modifiche derivanti dall’accoglimento delle osservazioni attinenti a questioni ambientali, le cui proposte di controdeduzione sono risultate condivisibili, come in premessa riportato.

2. Relativamente ai “Corridoi per infrastrutture di maggior rilevanza”, individuati nell’elaborato 4 “Carta delle Trasformabilità”, alla fine dell’ art. 14.3 delle NTA, va aggiunto il seguente comma:

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“Ai fini della procedura VAS gli interventi di cui al presente articolo dovranno essere sottoposti, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 152/2006, alla verifica di assoggettabilità.”

3. Relativamente alle aree, inserite negli ATO 1.5 e 2.3, per le quali sono previste “Linee preferenziali di sviluppo insediativo a destinazione - Produttiva ”, individuate nell’elaborato 4 “Carta delle Trasformabilità”, all’ art. 11.7 delle NTA va aggiunto un nuovo comma che preveda, ai fini della procedura VAS, che gli Strumenti Urbanistici Attuativi relativi alle suddette aree, debbano essere sottoposti, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 152/2006, alla verifica di assoggettabilità.”

4. In considerazione dell’Istruttoria Tecnica per la Valutazione di Incidenza Ambientale del PATI si prescrive che: secondo quanto dichiarato a pagina 118 dello studio esaminato e relativamente alla “INDIVIDUAZIONE DELLE LINEE DI ESPANSIONE E DEI LIMITI ALL ’EDIFICAZIONE ”, (…) “non essendo quantificato il dimensionamento dei possibili interventi, in sede di redazione di ciascuna documentazione progettuale dovrà essere redatta specifica Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi della Direttiva 92/43/CE” (…).

5. Per quanto riguarda il contenimento dell’inquinamento luminoso e l’incremento del risparmio energetico occorre inserire un articolo riportante le seguenti prescrizioni: “Per l'illuminazione di impianti sportivi e grandi aree di ogni tipo devono essere impiegati criteri e mezzi per evitare fenomeni di dispersione di luce verso l'alto e al di fuori dei suddetti impianti.

Fari, torri faro e riflettori illuminanti parcheggi, piazzali, cantieri, svincoli, complessi industriali, impianti sportivi e aree di ogni tipo devono avere, rispetto al terreno, un'inclinazione tale, in relazione alle caratteristiche dell'impianto, da non inviare oltre 0 cd per 1000 lumen a 90° ed oltre.

È fatto divieto di utilizzare per fini pubblicitari fasci di luce roteanti o fissi di qualsiasi tipo, anche in maniera provvisoria. Per l'illuminazione di edifici e monumenti, gli apparecchi di illuminazione devono essere spenti entro le ore ventiquattro.

L'illuminazione delle insegne non dotate di illuminazione propria deve essere realizzata dall'alto verso il basso.

Per le insegne dotate di illuminazione propria, il flusso totale emesso non deve superare i 4500 lumen. In ogni caso, per tutte le insegne non preposte alla sicurezza, a servizi di pubblica utilità ed all'individuazione di impianti di distribuzione self service è prescritto lo spegnimento entro le ore 24 o, al più tardi, entro l'orario di chiusura dell'esercizio.

E' vietato installare all'aperto apparecchi illuminanti che disperdono la luce al di fuori degli spazi funzionalmente dedicati e in particolare, verso la volta celeste. Tutti gli impianti di illuminazione pubblica devono utilizzare lampade a ristretto spettro di emissione; allo stato attuale della tecnologia rispettano questi requisiti le lampade al sodio ad alta pressione, da preferire lungo le strade urbane ed extraurbane, nelle zone industriali,nei centri storici e per l'illuminazione dei giardini pubblici e dei passaggi pedonali. Nei luoghi in cui non é essenziale un’accurata percezione dei colori, possono essere utilizzate, in alternativa, lampade al sodio a bassa pressione (ad emissione pressoché monocromatica).

E’ vietata l’installazione all’aperto di apparecchi illuminanti che disperdono la loro luce verso l’alto.”

Oltre a quanto sopra riportato, in sede di attuazione del Piano occorre ottemperare alle seguenti ulteriori prescrizioni:

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6. Il Piano degli Interventi dovrà garantire la contestualità degli interventi previsti dal PATI in ambito urbano con carattere di perequazione ambientale in ambito rurale. 7. Il Piano comunale di zonizzazione acustica dovrà essere adeguato in relazione alle previsioni attuative del Piano degli Interventi. 8. In sede di monitoraggio dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano per verificare gli effetti previsti in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale.

FIRMATO Il Presidente della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale per le Infrastrutture) Ing. Silvano Vernizzi

FIRMATO Il Segretario della Commissione Regionale VAS (Dirigente della U. P. Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV) Avv. Paola Noemi Furlanis

Il presente parere si compone di 13 pagine

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