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A Imperia successo di pubblico per la manifestazione “Pedalando nella nostra storia”

di Ma. Gu. – 23 Marzo 2011 – 17:22

Ha chiuso con un bilancio estremamente positivo la mostra di bici d’epoca “Pedalando nella nostra storia”, ospitata dal 18 febbraio a domenica scorsa, 20 marzo, presso i locali del Museo dell’Olivo della Fratelli Carli, a Imperia Oneglia. “L’iniziativa, promossa per celebrare il Centenario dell’azienda – afferma Pierluigi Motosso della Direzione Marketing, ideatore e curatore dell’evento insieme a Mario Labadessa di Bicidepoca.com – ha ricevuto consenso unanime degli esperti, grandissima affluenza di pubblico e la visita di tantissimi campioni del passato e del presente. Collateralmente sono stati inoltre organizzati diversi eventi, peraltro molto partecipati, di assoluta qualità. Dall’affollatissima inaugurazione, alla vigilia del , al giorno successivo la 102a Milano-Sanremo, abbiamo calcolato che i visitatori sono stati quasi diecimila. Un particolare ringraziamento va rivolto ai collezionisti Loris Pasquale e Gianfranco Trevisan ”. A rendere omaggio ai modelli storici, alle biciclette che hanno portato in sella alcuni degli artefici della storia del ciclismo, ai quadri d’autore con ritratti, firmati da Teresio Ferrari, di big delle due ruote ed ai numerosi e curiosi cimeli sono stati anche illustri personaggi: da , testimonial d’eccezione il giorno dell’inaugurazione, a ,

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e poi , Franco Balmamion, il campione mondiale ed olimpico Sante Gaiardoni, Marino Vigna, Bruno Zanoni, Agostino Omini, vicepresidente onorario della Federazione Internazionale, Renato Di Rocco, attuale presidente della Federciclismo, , Vittorio Rossello, Piero Coppi (cugino del Campionissimo), Andrea Bartali (figlio di Gino), Costanza Girardengo (nipote di Costante), Luigi Zaimbro, Giuseppe Perletto, Cristiano Salerno, attuale “pro” imperiese, Mirko Celestino andorese ex stradista e vicecampione del mondo di mountain bike, e Giuliano Calore, l’uomo dei Guinness dei primati, colui che “doma” lo Stelvio, in salita ed in discesa, con una bici senza freni e senza manubrio.. Preziosissima è stata anche la partecipazione di coloro che hanno presenziato o curato le altre iniziative collaterali, incluse le presentazioni di libri ad argomento sportivo. Nell’arco dei 30 giorni sono stati presentati i volumi “Sulle strade dell’Appennino” di Giorgio Delfino, “Quando la rabbia si trasforma in vittoria” di Sante Gaiardoni, “Storia Enciclopedica della Milano-Sanremo” di Carlo Delfino e Giampiero Petrucci. L’esposizione si è arricchita strada facendo anche della bici e della maglia iridata di Marino Morettini, vincitore delle Olimpiadi di Helsinki 1952. L’occasione della mostra è stata anche propizia per riscoprire la storia ciclistica di Imperia e di Oneglia in particolare, con il ricordo delle edizioni della Mondovì-Oneglia e di quella terza tappa della terza edizione del Giro d’Italia (Genova-Oneglia) che, nel 1911, si concluse proprio nella zona, denominata allora “Le piste”, nella quale sorge ora la Fratelli Carli, che proprio quell’anno iniziava la sua attività. Tra l’altro sia il vincitore di tappa (voluta anche dal fondatore e direttore della Gazzetta dello Sport, Camillo Costamagna), Rossignoli, che Galetti, primo nella classifica finale proprio davanti a Rossignoli, furono tra i primi clienti della neonata ditta Carli. La storia dell’azienda è peraltro strettamente legata al mondo della bicicletta, visto che il fondatore, Giovanni Carli iniziò a promuovere i suoi prodotti spostandosi nel circondario con una del 1910, naturalmente uno dei pezzi pregiati della mostra. Il fondatore dell’azienda era un podista con la passione per la bici, sin da giovane affascinato dai big delle due ruote che svernavano e si allenavano già in quel tempo sotto il sole in riviera.

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