Logo - Italia - URL Anno 10 N° 1 - 109 - LDP BiancoEditore e nero - Gennaio - Positivo 2018 - Direttore: Luigi Del Pozzo

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Lombardia

Tutto tace… o forse no! Editoriale di Luigi Del Pozzo i riparte! Con un nuovo anno sulle sponde gardesane con il contributo anche della Tante battaglie burocratiche approdate al nulla, e, naturalmente, con gli tassa del turismo. o quasi, per la stazione dell’aeroporto di Sauguri per un felice e profi­ che di passeggeri fa, ogni anno, un numero quasi cuo 2018. Ho sempre sostenuto che questo mensile non vicino allo zero, mentre per una stazione o fermata si sarebbe mai interessato di politica, e continuerà a di questi treni ad alta velocità nessuno se ne è pre­ Auguri sinceri e di cuore pur farlo, ma del territorio si! occupato facendo passare questa importantissima sapendo che, come del resto realtà turistica, com’è il nostro lago di Garda, quale anche negli anni passati, il 2018 Non voglio entrare dunque nel merito della luogo dedicato in prevalenza alle scampagnate o ai sarà un anno positivo ricco di sod­ costruenda “ferrovia veloce” tanto oramai nessuno cosiddetti weekend “fuori porta”. disfazioni e di problematiche. la potrà più fermare, modificare però si. Nei pressi di i cantieri sono oramai una realtà, nelle colline Molti saranno gli agricoltori che vedranno espro­ Il lago di Garda vive la sua “regionalità” ai margini moreniche sarà questione di pochi mesi. priati i loro terreni. delle regioni di appartenenza. Lontano da Milano, da Venezia e Trento. Temi incontrastati del nuovo anno Ma quello che mi ha lasciato stupito è la dimen­ Una possibilità comunque potrebbe esistere per saranno sicuramente la nuova condotta del depu- ticanza della presenza del bacino gardesano con i la realizzazione di una stazione ferroviaria dell’AV ratore in sponda bresciana e la costruenda Tav, che suoi 27 milioni circa di presenze, e quindi anche un nella zona di San Martino. Speriamo solo di non andrà a interessare i territori del basso Garda. grande bacino di economia, di una fermata ferrovia­ essere dimenticati ancora una volta dall’Italia che ria a . Qui fermeranno poi sola­ conta. Per la prima, lo Stato mette a disposizione cento mente i treni regionali e quindi il Garda corre il rischio milioni di euro, mentre gli altri 130milioni dovrebbero di essere tagliato fuori dalle tratte internazionali. Buon anno a tutti, cari lettori e sostenitori. essere elargiti dalle casse regionali che si affacciano

Lonato del Garda - Ph LDP ©2018 Copia Omaggio Storia di a cura di Lino Lucchini Storia delle carceri di Lonato Di grande interesse, anche storico, è una sen- tenza del Podestà Annibale Lanterna, nell’udienza del 5 giugno 1660, dove certa Catterina figlia di Horazio Lodolo detta Spalletta, per i molti suoi reati che vengono ampiamente elencati, viene bandita da Lonato per dieci anni, ma se dovesse rientrare anti­ cipatamente; “sia posta in piazza sopra la berlina per un’hora , con un breve che dica; Io son quella ladra di biancheria che è posta qua in cambio della galera e poi debba star sei mesi in prigione prima di ritornare al bando”.

Altra sentenza del Podestà Horatio Patuzzo, del 14 febbraio 1661, condanna certo Giovanni figlio di Giuseppe Cerabotano detto Frate: “ a servire sopra le galere de condannati di questo Serenissimo Dominio per homo da remo con li ferri a piedi per mesi disdotto”.

Ritornando in argomento, possiamo dire che una prigione esisteva già prima dell’entrata in vigore degli Statuti Gonzaga del 1412, ma non è stato possibile identificarne il luogo, come abbiamo sopra accennato. Sembra che il piano seminterrato della torre maestra sia stato destinato a carcere dalla metà del 1500.

Le carceri vennero trasferite, all’inizio del 1600, nella antica sede del di Cittadella. Ne ha conservato memoria il vicolo delle carceri ora chiuso da un portone.

Nel giugno 1930, l’antico edificio comunale già adibito alle carceri mandamentali, fu venduto dal Comune di Lonato al Senatore Ugo Da Como. Nel Vicolo delle Carceri ora proprietà della Fondazione Ugo Da Como giugno del 1934, dopo che venne appositamente tolto on è pervenuta alcuna notizia relativa alle car­ dal demanio comunale e trasferito fra i beni vendibili, ceri lonatesi prima del XV secolo. Molte notizie Altro articolo che desta meraviglia è quello n. 277 anche il vicolo carceri fu ceduto al Senatore da Como Nin merito sono contenute negli Statuti Civili e dal titolo: “Bandito che consegni un altro bandito”, che provvide a chiuderlo con un portone, come si può Criminali concessi dal Gonzaga nel 1412. dove si prescrive che se una persona già colpita da attualmente vedere. bando, catturi e presenti al Podestà lonatese un’ altra L’art.46, che con molta probabilità era già conte­ persona bandita, “sia dispensato e cancellato del suo Le carceri mandamentali furono trasferite in nuto nel testo dei precedenti Statuti viscontei del 1386, bando”. via Repubblica, dove le stanze prospicienti la strada detta una norma che oggi può sembrare incredibile. erano destinate ad appartamento del custode. Nella Essa dice testualmente: “Stabiliamo che se qualche Presso l’Archivio storico del Comune di Lonato parte del fabbricato verso via Corrobiolo vi erano le detenuto nel carcere di Lonato, con la spada o in qual- del Garda è conservato un grosso volume, rilegato in celle distinte in una più ampia parte maschile e una siasi altro modo ne fracasserà [qualche parte] e fuggirà, pergamena, distinto con la segnatura n. 32 e dal titolo molto più ridotta nel carcere femminile. gli sia amputato un piede. Vengono poi dettate norme “Raspa”, dove sono riportate le sentenze adottate dal per il risarcimento dei danni. Il testo prosegue poi: Se Podestà di Lonato per il periodo che va dal 5 giugno Nel 1961 fu proposta la soppressione del Carcere non pagherà entro un mese , sia fustigato e condotto tre 1660 al 17 marzo 1724. Anche se molte pagine sono in mandamentale. volte da porta Corlo fino a porta Clio e così andando e bianco, abbiamo una raccolta che comprende ben 64 ritornando per le tre volte sia continuamente fustigato” anni di cronache giudiziarie lonatesi. Nel 2001 fu pubblicata la sua messa in vendita. ( Vedi: “Lonato - Gli Statuti criminali”, di Lino Lucchini e Giuseppe Gandini, 1999)

Prima di affrontare la storia delle carceri, penso sia molto interessante per i lettori di Gn leggere alcune altre norme degli antichi statuti che oggi destano meraviglia.

Il Diritto Penale del Medioevo prevedeva pene molto peggiori del carcere, come ad esempio il bando dalla terra, che poteva essere a tempo o senza assoluta possibilità di rientro dentro le mura, oppure la con­ danna a servire come galeotti in catene sulle navi della Serenissima.

L’art. 244 degli Statuti Gonzaga stabiliva che responsabili delle carceri erano i Consoli che pote­ vano avvalersi di custodi purché non dipendenti del comune di Lonato.

Il Podestà era obbligato: “ogni inverno a far distribuire ai detenuti paglia sufficiente e, almeno una volta ogni mese a farli vedere e visitare tutti dal notaio al Maleficio e dai consoli di Lonato e verificare che non siano vessati oltre misura dai custodi”, ecc. Più oltre si legge:”I detti custodi poi non devono negare né vie- tare ad alcun detenuto il cibo , il bere, un giaciglio o le coperte”. Immagini delle carceri nell’ex Municipio di Lonato 2 Gennaio 2018 Viaggi a cura di Giacomo Danesi

"È sempre più lungo arrivare che tornare indietro.” Murphy (Dalla prima Legge dei Viaggi) Nuova Caledonia La laguna piu’ grande del mondo

’anno nuovo sta per arrivare e con sé porterà per mercato europeo dopo quello francese, sarà interes­ esplorare, dove a incantare non sono solo i pesci dai la Nuova Caledonia, aria di novità. sante per gli sposi e per coloro che amano vivere con colori variopinti, ma anche “un’architettura” fatta di L piena energia le mille possibilità di attività praticabili tunnel, volte, canyon e grotte. L’arcipelago del Sud del Pacifico, terra d’oltre­ sia su “La Grande Terra” che sulle isole. mare francese, infatti è pronta a festeggiare, nel 2018, Immersioni uniche sono garantite dalle numerose la sua laguna, la più grande del mondo (24.000 Sott’acqua con bombole o maschera, pinne e gallerie da esplorare alla ricerca dei preziosi tesori km²), dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. boccaglio il viaggiatore rimarrà incantato da un gran dell’oceano, incontrando gruppi di pesce soldato o il numero specie protette, quattro diverse specie di simpatico pagliaccio, immersi un ambiente speciale, Sono passati dieci anni da quando ricevette tale tartarughe marine, una tra le più numerose popola­ grazie alle straordinarie forme e colori dei coralli. prestigioso riconoscimento, sulla base di precisi criteri zioni di dugonghi al mondo, pesci napoleone, nautili, di selezione un significativo processo ecologico e bio­ mante. Un patrimonio inestimabile, riconosciuto e tute­ logico per l’evoluzione degli ecosistemi, la presenza di lato a livello mondiale. E poi per vivere il mare, e magari un ambiente ideale per la conservazione della biodi­ La laguna costituisce inoltre una preziosa fonte per avvistare le balene o per un’escursione, ecco ogni versità e delle specie minacciate. di informazione per la storia dell’Oceania, con le sue tipo di imbarcazione: per più sportivi la possibilità formazioni rocciose di diverse epoche. Un Paese con di praticare il surf senza poi non dimenticare chi sulla Verrebbe da dire che il termine Paradiso un’eccezionale biodiversità marina, una flora e spiaggia si crogiola al sole in cerca di relax o chi qui Terrestre è tremendamente abusato. Non una fauna uniche al mondo, con più di 1.000 specie ha trovato il “luogo del cuore”, la meta per il proprio certo per quanto riguarda la Nuova Caledonia! di pesci, 6.500 di invertebrati marini, 350 tipi di corallo viaggio di nozze. duro e circa 500 di corallo morbido. Elenco sette buoni motivi per recarsi laggiù, nell’O­ Per chi desidera sposarsi in Nuova Caledonia, ceano Pacifico: la più grande Laguna del Mondo, patri­ La barriera corallina è un luogo magico da nessun problema: la legge permette ai cittadini stra­ monio dell’Unesco, una natura varia e maestosa, un cro­ nieri di sposarsi in Nuova Caledonia con una proce­ giolo di culture praticamente unico, una accoglienza dura molto semplice. Il matrimonio ha valore legale impareggiabile (ci mancherebbe che non fosse così!). nel proprio Paese di residenza.

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Gennaio 2018 3 a cura di Pino Mongiello Una nuova Professa nella Clausura di Salò Suor Albachiara Donadelli ha scelto, per la sua vita consacrata, il monastero della Visitazione

stata una scelta controcorrente, il vescovo ha fatto presente che questa rispetto alla mentalità edonista scelta non può essere letta come di oggi, quella che Albachiara una “fuga dal mondo”, ma come un DonadelliÈ ha compiuto facendosi impegno a farsi ancora più carico dei accogliere il 10 dicembre scorso nella problemi del mondo, con la preghiera, clausura visitandina di Salò, alle Versine, con la vita di relazioni, con il lavoro. E, dove peraltro, da anni ha vissuto come citando le letture della seconda dome­ novizia. Albachiara aveva lasciato la pro­ nica d’Avvento, il vescovo ha anche fatto fessione medica che esercitava, in qua­ l’accostamento tra chi consacra la pro­ lità di anestesista, presso l’ospedale di pria vita, come sr Albachiara ha fatto, Desenzano per seguire una vocazione e Giovanni il Battista: entrambi sono che si era fatta sempre più convinta fino testimoni e annunciatori di Gesù. a diventare definitiva. Chi si accosta al monastero salo­ Nella chiesa del monastero, alla pre­ diano per trovare un momento di pace o senza di familiari e amici, oltre che di anche solo per conversare con le mona­ fedeli di Salò e del territorio circostante, che, sa di poter trovare una dimensione il vescovo di Brescia Pierantonio spirituale non comune, forse perché Tremolada ha raccolto la solenne pro- queste religiose, come altre nel mondo fessione religiosa dalla viva voce di e nella nostra società, non dispongono suor Albachiara, e la contemporanea di ricchezze ma hanno l’essenziale. accettazione in comunità dichiarata Qualche anno fa mi è stata data l’oppor­ pubblicamente dalla superiora, madre tunità di fare ricerche d’archivio per una Maria degli Angeli. Si è trattato di una pubblicazione sulla Visitazione a Salò, e cerimonia sobria, secondo un rituale mi è stato anche consentito di trascor­ estremamente essenziale, ma non rere alcune ore all’interno della clausura priva di emozioni. Due schermi all’al­ per realizzare un servizio fotografico di tezza del presbiterio permettevano ai una “giornata tipo” nel monastero. In fedeli di vedere quanto accadeva tra quell’occasione ho respirato un’atmo­ si trovano condensate le attività svolte comunicazione, alla grata del parlato- la grata e l’aula claustrale nella quale sfera di silenzio e di operosità, di medi­ nel corso dell’anno, gli incontri forma­ rio. Tutto viene accolto con semplicità sr Albachiara, col velo bianco, e le sue tazione e di preghiera ben difficilmente tivi che hanno costituito dei passaggi ma, nell’ultima “lettera natalizia”, si può consorelle col velo nero partecipavano riscontrabili altrove. Ho avuto anche importanti per l’intera comunità, le col­ cogliere qualcosa di più: un’aspettativa all’evento. Abbiamo così assistito a un la sensazione che qui le monache non laborazioni date ai monasteri confratelli nemmeno troppo velata. Ecco cosa momento davvero cruciale nella vita di sono affatto lontane dal mondo. Alla in difficoltà, gli studi compiuti in ricer­ dicono le monache della Visitazione una persona, quello cioè in cui dichiara fine di ogni anno, peraltro, è consuetu­ che storiche che attendono di essere salodiana: “…Ora non ci manca che pubblicamente (e possiamo anche dine che il monastero faccia conoscere pubblicate. Papa Francesco: sappiamo che ama le dire, con serenità e determinazione) di all’esterno, Istituzioni ma anche persone periferie e noi siamo appunto un mona­ compiere una scelta che vuol essere amiche, ciò che ha vissuto in maniera La vita quotidiana si alimenta sterino di periferia”! Ci auguriamo che irreversibile: donarsi a Dio. Nell’omelìa diretta o anche solo riflessa. In un foglio di tutto quanto arriva, in termini di possano essere ascoltate.

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4 Gennaio 2018 Eventi a cura di Michele Nocera Grandi successi, tra musical e sport

connessi dei tempi. Alla fine tutto il pub­ getto del peso e nel lancio del disco. Un blico applaude e punta il dito al cielo per vero e proprio talk show con episodi di cantare la melodia “cult” “Stayin’ Alive” sconfitte e, soprattutto, di grandi vitto­ rie. Ad allietare la serata l’esibizione di L’altra serata, all’insegna dello sport, Gunther Celli, campione di calcio free­ invece, fortemente voluta dall’Ammini­ style ,la cvoce tenorile del romagnolo strazione comunale capitanata dall’As­ Simone Antoniacci, ma, soprattutto, la sessore allo Sport Gianfranco Tosadori, simpatia dell’italo-cubano Oney Tapia ue eventi del mese di dicembre mitica della “Disco Music” rivive con le si è svolta al Palazzo dei Congressi ,vincitore dell’edizione 2017 del famoso sono degni di essere menzionati. melodie dei Bee Gees. Bravo il dan­ di . Al Galà dello Sport di programma televisivo condotto da Milly DIniziamo dal celeberrimo Musical zattore abruzzese Francesco Italiani. Il Sirmione erano presenti pluripremiati Carlucci. In veste di eccellente danza­ “La febbre del sabato sera”, in scena al regista Claudio Insegno sfodera un cast “assi” di varie specialità: per il calcio tore si è esibito in un passo di salsa con Gran Teatro Morato, ex Palabrescia, dove numeroso di tutto rispetto con un’esibi­ (Pellissier e Sorrentino del Chievo), l’elegante presentatrice Luana Vollero. si sono celebrati i quarant’anni dello zione di sfavillanti costumi. per la scherma (Cassarà), per il kayak Il campione possiede nel Dna la gioia spettacolo tratto dal film omonimo con (Antonio Rossi), per il volley (Lanza e di vivere ballando, ma, soprattutto, dai John Travolta, alias Tony Manero, com­ Lo show, seppur leggero e pia­ Fusco), per il basket (Sac­chetti), poi suoi interventi è emersa un’anima bella messo di giorno in un negozio di vernici cevole, mantiene gli aspetti umani e ancora il triatleta Alessandro Fabian e costituita da coraggio, umiltà e nobiltà e scatenato, la sera, in discoteca. L’epoca generazionali con i problemi annessi e Oney Tapia, campione paraolimpico nel d’animo.

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Gennaio 2018 5 Eventi a cura di Calibano E’ arrivata: la riforma fiscale di Trump anto tuonò che piovve. Dopo una di questa imposta, ma il fatto che la grande confusione, fra lo scettici­ sua famiglia avrebbe risparmiato un Tsmo degli Obamiani inossidabili e miliardo di imposte ha frenato la sua dei Clintoniani incarogniti, nonché dei intenzione. loro reggicoda dei nostri giornaloni, Trump ha fatto ciò che aveva promesso, Visto a grandissime linee quali sono ovvero mettere mano alla riforma i tagli e le riduzioni apportate dalla fiscale. E tale riforma, pubblicata testè nuova legge, vediamo di fare un po’ di da entrambi i rami del Parlamento, comparazione con quello che succede taglia drasticamente le tasse sulle sotto il governo dell’italfisco. imprese e rivede completamente la tas­ sazione personale. Per comodità, molto rozzamente, consideriamo che un dollaro sia pari a La nuova legge mantiene i sette un euro. scaglioni correnti dell’imposta sull’en­ trata, ma abbassa le aliquote e cambia Procediamo dunque al confronto le soglie di applicazione. In particolare tra Usa e Italia, servendoci di due citta­ situazione familiare non dovrà pagare 11,04%, mentre quella di Giovanni del l’aliquota massima sarà il 37%, con una dini tipo: John e Giovanni. nulla. 24,25%. Un carico già in partenza meno notevole riduzione rispetto all’aliquota della metà. massima attuale del 39,6% (da noi è il • John ha un reddito imponibile di $ Giovanni prova a fare i conti con il 43%). Viene applicata una deduzione 20.000 annui; fisco italiano: Cosa vuol dire questo? Vuol dire standard di $ 12.000 per contribuente, • Giovanni ha un analogo reddito di € che con la riforma Trump molto denaro 18.000 per capofamiglia e 24.000 per 20.000. • I primi € 15.000 rientrano nello sca­ invece di essere assorbito dagli organi­ coppia, così aumentando notevol­ glione del 23% = € 3.450 smi statali, che nulla o assai poco ren­ mente la fascia dei contribuenti esenti Vediamo il calcolo di quanto • Gli altri € 5.000 rientrano nello sca­ dono, rimane in circolo nell’economia da imposta. dovrà John all’erario per la sua impo­ glione del 28% = € 1.400 e può venire impiegato per vivificare la sta sul reddito: • Totale = € 4.850 produzione e il commercio nell’intento La tassa sulle imprese (società e trumpiano di “America first”. altro) sarà del 21% (da noi è del 24% • il primo scaglione va fino a $ 9.525 x Poi potrà calcolare anche delle più l’IRAP che sta per “italrapina”). Ci l’aliquota del 10% = $ 952,50 deduzioni per carichi di famiglia ecc., Da noi invece? I molti Giovanni sono inoltre altre modifiche che non • il rimanente $ 10.475 è nello sca­ ma non riuscirà mai a colmare il diva­ oberati dal fisco li conosciamo tutti, elenco per non tediare eccessivamente glione del 12% = $ 1.257,00 rio che lo divide da John, il quale può come conosciamo la cervellotica tas­ il lettore. Accenno solo alla patrimo­ • Totale = $ 2.209,50 dedicare tutti i suoi guadagni alla sua sazione sulle imprese. Se - e sarà molto niale che verrà applicata soltanto ai famiglia. difficile - non ci si avvierà su una ridu­ patrimoni oltre i 5,5 milioni di dollari di Ma abbiamo visto che John ha un zione delle imposte l’economia italiana patrimonio. Nelle intenzioni di Trump abbattimento personale di $ 12.000, Già in partenza vediamo che l’ali­ è destinata ad un’ atonia perpetua e a ci sarebbe stata l’eliminazione totale pertanto indipendentemente dalla sua quota media calcolata da John è del una lenta, inesorabile decadenza.

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"In Mostra" a cura di Mariateresa Martini Palazzo Forti - Verona 21 ottobre 2017 - 25 febbraio 2018 Botero

mie origini, della mia storia, della storia della gente latino-americana”, e dipingeva con vigore, trac­ ciando pennellate nervose, esasperate come in Apoteosi. posa fotografica. Versioni da antichi maestri : Botero ha ricreato, reinterpretato, antichi maestri europei, scoperti Politica: in questa sezione, Botero conferma la radi­ durante i viaggi in Europa: da Giotto, a Piero della cata vena popolare e il profondo attaccamento alla Francesca, a Velázquez, a Goya, poi Dürer e Rubens, propria cultura, con ritratti di Presidente e i suoi ministri. Manet e Cézanne. Corrida: “Ho osato dipingere la corrida poiché cono- Le nature morte, sono particolarmente sugge­ scevo assai bene questo tema… mi usciva dal ‘sangre’ e Palazzo Forti di Verona è in corso l’esposizione stive, composizioni di frutta e oggetti su un tavolo, e dalla mia stessa vita”. personale del pittore colombiano Fernando diventano un vero e proprio mondo, ricco di forme e ABotero . L’artista ha inventato un genere auto­ colori. “Quando dipingo una mela o un’arancia, so che Religione: vari personaggi sono immersi in un’at­ nomo, ha sviluppato la propria poetica in oltre mezzo si potrà riconoscere che è mia e che sono io che l’ho mosfera favolistica: gli interpreti de Il seminario sono secolo di carriera. La sua pittura esprime una visione dipinta...” composti; Il Nunzio entra a far parte del paesaggio contemporanea, con riferimenti classici, include una come un’apparizione, Passeggiata sulla collina è riflessione ironica sulla politica e la società. Circo: affascinato dallo spettacolo circense, attratto interpretata da una figura molto compiaciuta. dai personaggi, dai colori, dal movimento, che consi­ La mostra, ricca di 60 opere di grandi dimen- dera “un soggetto bellissimo e senza tempo”. Sante: le varie Sante, come Santa Barbara, Santa sioni, è suddivisa in dieci sezioni secondo i diversi Gertrude, sono figure in abiti da boutique, sembrano temi sviluppati nella sua pittura. Vita latino-americana: “Un mondo che ho cono- donne mondane ingioiellate, con guanti lunghi e scol­ sciuto quando ero molto giovane, nella mia terra… una lature generose. Gli Esordi: ispiratosi alla grande arte precolom­ specie di nostalgia e io ne ho fatto l’aspetto centrale del biana, al barocco coloniale, ai murales messicani, mio lavoro [...] ”. Sono scene di vita quotidiana: Famiglia Nudi: dai volumi ampi ma aggraziati, in un perfetto scriveva “Il mio obiettivo era ridestare lo spirito delle con animali, Atelier di Sartoria, Le sorelle, compunte, in equilibrio tra forme, spazi e colori.

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8 Gennaio 2018 "In Mostra" a cura di Mariateresa Martini Aperti per le feste Il museo del Divino Infante e il Vittoriale degli Italiani aperti nelle feste, fino al 7 gennaio 2018, con un biglietto congiunto

partecipazione di Piero Angela, omag­ grandi palazzi italiani. Un libro che rac­ giato del Premio Vittoriale 2017. Il conta e rivela la bellezza del Vittoriale Presidente Giordano Bruno Guerri attraverso le fotografie del Maestro ha così motivato tale scelta: “Piero Aurelio Amendola , e che ci sarà pos­ Angela rappresenta al grado più alto la sibile ammirare nella suggestiva luce capacità di divulgare presso il grande invernale l’intero complesso, che com­ razie all’attività di promozione grazie alla collezionista tedesca pubblico le questioni più complesse prende la Prioria, il Museo d’Annunzio e coordinamento dell’as- Hiky Mayr, che ha dedicato più di della scienza, della storia e del sapere. Eroe, il grande Parco del Vittoriale, fino Gsociazione GardaMusei il trentacinque anni alla raccolta e al Alla base del suo rivelare raccontando alla Nave Puglia. Grandi vetrate con­ Vittoriale degli Italiani e il Museo restauro delle 250 sculture di quat- c’è lo studio, trasmesso a tutti da un sentono ai visitatori di scorgere per­ del Divino Infante propongono al tro secoli,raffiguranti il Bambino uomo che osa essere semplice”. sino i dettagli delle automobili: l’Isotta pubblico un biglietto congiunto a Gesù. Un gioiello è il Presepe napo- Fraschini; la gloriosa Fiat Tipo 4 con la prezzo agevolato. Tale biglietto è letano d’epoca, con più di cento­ In tale occasione è stato inaugurato quale il Vate entrò a Fiume il 12 settem­ disponibile esclusivamente presso la trenta figure e numerosi animali. il Portale restaurato nei colori voluti da bre del 1919; a queste si aggiunge una biglietteria del Vittoriale e consente Il Vittoriale degli Italiani, del quale d’Annunzio, e presentato il volume che Bentley del dopoguerra appartenuta a la visita completa di entrambi i musei. spesso abbiamo segnalato le molte l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Vittorio De Sica, gentilmente concessa La FondazionePAGINA STOREMuseo new.pdf del Divino1 18/12/17 iniziative, 09:54 ha ospitato il 2 dicembre, la – Treccani ha dedicato alla dimora in comodato d’uso dalla famiglia Pisa Infante è stata inaugurata nel 2005 grande festa Oso raccontare, con la dannunziana, nella nuova collana sui Simonini di Brescia.

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Gennaio 2018 9 Ricordi e ricerche di un medico condotto: il dottor Lorenzo Biasio Chiese e palazzi di Padova: la chiesa degli Eremitani

ella mia città d’origine, Padova, ricordo con una porta che fa parte di un portale esterno laterale (1548-1557) del grande artista. piacere piazza degli Eremitani. Pur essendo molto bello, con elegante protiro e tavolette con raf­ Dsulla direttrice Stazione ferroviaria - Università figurati i mesi. Palazzo Bo-Municipio, non è coinvolta dal traffico e Nella cappella ora si ammira un’Assunzione dal continuo flusso di persone. Lo spazio che cir­ della Vergine, salvata perché in quel tempo tra­ conda l’abside e la chiesa degli Eremitani su tre lati La navata è piena di luce, un po’ più scuro sportata altrove, alcuni frammenti del Martirio era un tempo comunicante con il convento. è il transetto, dominato dall’imponente mauso­ di San Cristoforo e il Martirio di San Jacopo. leo di Marco Mantova Bonavides, di Bartolomeo Frequentavo la chiesa quando ero giovane, prima Costruita tra il 1276 e il 1306, presenta elementi Ammannati. Dal transetto si accede, salendo alcuni della guerra del 1940-45, anche perché nei pressi di architettura del romanico e del gotico. Superato scalini, alle tre cappelle di fondo, impreziosite da lavorava come cassiere mio padre oppure perché il bel portale, ci si trova in un’aula a una sola navata affreschi e opere d’arte di prim’ordine. La cappella mi recavo ai bei giardini dell’Arena che circondano molto luminosa. Alle pareti si vedono lacerti di anti­ di destra era dedicata ai Santi Giacomo e Cristoforo. la Cappella degli Scrovegni. La mano del Mantegna chi affreschi che sono stati ripuliti e fanno pensare Sulle pareti laterali vi erano raffigurate le storie dei si riconosceva per la solennità delle scene con il a complesse raffigurazioni di cui è rimasto poco. due santi composte da sei episodi ciascuna. Il gio­ paesaggio costituito da possenti architetture, per il Sepolcri e scolpite pietre tombali, veri e propri mau­ vane Mantegna, aveva allora 17 anni, dipinse le storie mistero che aleggia sempre nei personaggi scultorei solei di personaggi del ‘300, ‘400 o ‘500, non distur­ dedicate a San Giacomo. Della parete opposta rea­ del pittore veneto, anche se questa cappella godeva bano la lievità delle alte pareti sovrastate da un lizzò le due scene inferiori: Il Martirio di San Cristoforo allora come adesso di poca luce naturale, malgrado bel soffitto in legno, nuovo rispetto a quello preesi­ e Il Trasporto del corpo decapitato di San Cristoforo. Il le candele sempre accese. Oggi potenti fari illumi­ stente all’ultimo conflitto mondiale. Tra i sepolcri vi è bombardamento dell’11 marzo 1944, uno dei tanti nano quanto rimasto e ricostruito dopo un restauro quello di Jacopo da Carrara con iscrizione in distici di avvenuti sulla città di Padova negli ultimi due anni di durato molti anni. All’altare si può ammirare una pala Petrarca, ospitato in Padova all’epoca della signoria guerra, ha distrutto la chiesa degli Eremitani e in par­ di terracotta che raffigura la Madonna col Bambino e dei Carraresi. Sulla destra, prima del transetto, si apre ticolare la cappella Ovetari, con il decennale lavoro alcuni santi dell’artista Nicolò Pizzolo.

Aperto da

martedì a domenica

dalle ore 10.00

alle ore 18.00

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10 Gennaio 2018 Le antiche famiglie desenzanesi lla domanda se ci siano state nel passato a per la lite provocata da don Leandro Lana de Terzi. Desenzano famiglie nobili o ricche e potenti, È il primo elenco di abitanti desenzanesi per ora Ala risposta è: sì, tanto più vero dato che l’orga­ consultabile. nizzazione amministrativa prima del ‘900 dava le mag­ giori cariche a chi aveva maggior censo. Carlo Brusa si occupava in particolare delle seguenti famiglie: Gialdi, Mabellini, Pace, Si devono però fare alcune precisazioni. Rosmarini, Rovellio, Villio. Qui aggiungeremo noti­ zie sulle casate degli Alberti, Bevilacqua, Macchioni, 1. Fino all’unificazione dell’Italia, Desenzano era un Moronati, Rambotti e alcune altre. piccolo paese, con la metà degli abitanti di Salò e un terzo in meno rispetto alla popolazione di Se si scorrono i Liber Ordinamentorum, riguardanti Lonato. il ‘700, dell’Archivio Storico Comunale di Desenzano, si può notare che una delle famiglie più a lungo 2. La più ricca delle famiglie desenzanesi con censo presente in Comune è quella degli Alberti di rango risultava agli inizi dell’800 inferiore per reddito alla equipollente al nobiliare. Si può dire che siano stati quarta categoria, l’ultima, dei censiti delle città dati loro gli incarichi più importanti nell’organizza­ quali Brescia e tanto più Milano. zione amministrativa locale nell’ultimo secolo della Repubblica di Venezia. Sono stati Sindaci (tesorieri), un massaro con i suoi familiari, residenti in alcune pic­ 3. Inoltre anche a Desenzano ha funzionato la regola Priori delle Scholae più prestigiose del paese, inviati a cole stanze separate dal resto dell’edificio su un lato dei corsi e ricorsi della storia, per cui famiglie nome della Comunità a Venezia o presso questo o quel dell’orto-giardino. un tempo importanti per il paese sono andate generale. Non lo facevano certo per l’onorario, perché poi decadendo, mentre hanno preso quota altre nel reggere le cariche di Venezia non si guadagnava, Gli Alberti erano imparentati a Desenzano con famiglie. più spesso ci si rimetteva del proprio. i Rosmarini, un ramo dei quali aveva ricevuto il titolo di baroni combattendo per uno dei tanti principati 4. Non mancano certamente i nomi di gruppi fami­ Ognuno degli Alberti che assunse compiti pub- germanici; inoltre avevano legami con i conti Villio, liari che hanno vissuto fin dalla notte dei tempi del blici lo fece con spirito diverso, ma alcuni se li addos­ ma non disprezzavano i cugini Mabellini senza alcuna loro modesto lavoro e che continuano a vivere sarono per impegno civico, lasciando un buon ricordo nobiltà e i Piacentini che non lasciarono loro alcun dignitosamente. del proprio operato. Ad esempio nel Copialettere titolo ma una vasta proprietà agricola all’Irta. degli anni della Repubblica Cisalpina (fine ‘700- inizio Anche lo storico locale Carlo Brusa si è occupato ‘800), sempre dell’Archivio Storico Comunale, in una Anche per fortunati accasamenti, gli Alberti delle famiglie più ragguardevoli di Desenzano e breve annotazione, il funzionario municipale desen­ nel ‘700 risultano proprietari di immobili e terreni, Rivoltella e per chi è interessato può leggere i suoi zanese sembra rammaricarsi che Vincenzo Alberti oltre che all’Irta, alle Rive, alle Brede, al Vaccarolo, al scritti nel libro curato dall’Associazione “Carlo Brusa”, e Francesco Villio, già attivi in Municipio negli anni Massadrino di Desenzano, di terreni alla Lugana, di nello specifico da Giovanni Stipi e Pia Bagnariol, edito della Serenissima, si defilassero dall’amministrazione case e campi nel Mantovano e nella Bergamasca. nel 2006 dalla Grafo: Scritti giornalistici di carattere filofrancese. Nel primo elenco dei maggiori censiti, stilato dal gardesano e bresciano. Ricordiamo che in un articolo Municipio per il Regno Italico napoleonico a scopo del Brusa sull’Interdetto (1566-1572) sono trascritti Gli Alberti abitavano nella Via Nova (Contrada fiscale, Vincenzo Alberti risulta il primo. Nell’arco di 50 circa 500 nomi di capifamiglia presenti in Desenzano Nöa), oggi via Mazzini, nel palazzo che va dai numerici anni il cospicuo patrimonio andrà dissolto. nel 1569. Discussero di una supplica al Papa perché civici dal 23 al 29. Allora l’edificio aveva un ampio brolo togliesse la scomunica lanciata contro Desenzano che arrivava fino a via dell’Annunciata, dove lavorava A.D.

Gennaio 2018 11 I racconti di Amelì

della banda. • Di Conno Nicola suona il flauto. • Boni Emilio era suonatore La banda di Desenzano di clarinetto. • D’Isola Giovanni suonava il sax tenore. • Boni Angelo suona il bombardino. • Fabbri Dario suonatore di Ricordo e riconoscenza corno. • Bonomi Simone suona il fagotto. • Fabbri Alessandro suona il corno. • Brizzolati Lorenzo è alle percussioni. • Fabbri Tiziana suona il clarinetto. • Broglia Armando suona il flauto. • Facchetti Martina suona il corno. • Brutti Luciano suona il fagotto. • Fantoni Alberto ha iniziato a suonare nella banda come • Bulgarini Silvio è alle percussionista, suona pure percussioni. l’oboe ed è stato Maestro • Busi Giacomo. della banda dal 1992 al 1998. • Caldani Miriam suona il clarinetto piccolo. • Ferrara Salvatore suonava la tromba. • Calebich Andrea suona il flauto. • Ferrari Aldo suonava il sax soprano. • Carusi Elisa suona il clari­ netto piccolo e il clarinetto • Ferrarini Modesto era ed è soprano. percussionista. • Carbonare Alessandro • Filippetti Lorenza suona il strabilia il mondo con il suo clarinetto soprano. clarino. • Fiolini Franco suona il clari­ • Carlotti Anna Maria suona netto soprano. il clarino. el secolo passato, • Baruffa Rino era suonatore • Bertazzi Gino suonatore di • Fiora Massimo suona il aggiornato fino al 1999, di corno. clarinetto. • Cattozzo Anna suona trombone. ricordiamo, scusandoci l’oboe. D • Baruffa Arturo. • Bertazzi Giuseppe suo­ • Fontana Lino suona il per eventuali involontarie nava il clarinetto. • Cassini Pietro si prodigava clarinetto. dimenticanze e ringraziando • Bazzoli Angelo suonava alle percussioni. tutti di cuore, i seguenti il clarinetto. Bazzi Daniele • Bertazzi Bruno suona il sax • Foschetti Loretta suona il bandisti: suona il basso tuba. Bazzi baritono. • Cassini Renzo, figlio, suo­ corno. Alberto suona la tromba. nava le percussioni. • Airundo Attilio, padre di • Bertazzi Alessandro suona • Fraccaro Alberto suona il Franco, suonava la tromba, • Bazzoli Luigi suonava il il clarinetto soprano. • Cattozzo Elio suona il clari­ basso tuba. Airundo Franco suona il genis. netto soprano. • Franceschi Mario. corno. Airundo Stefano • Bertini Emilio. • Bazzoli Loris suona il • Cavalli Angelo suona il • Frittoli Mauro suona la è suonatore di trombone • Bertazzi Giovanni. corno. a tiro, Albieri Simonetta clarinetto. tromba. • Bertini Giuseppe suonava suona il corno. Ambrosi • Belleri Luca suona il clari­ • Collini Antonio suona il il basso tuba. • Frizza Stefano suona il cla­ Laura suona il saxofono netto soprano. genis. rinetto soprano. contralto, Avigo Carlo suo­ • Bertoli Silvia suona il • Conti Vasco suonava il nava con grande passione il • Beltrami Cesare suonava il • Froldi Italo suona il clari­ flauto. clarinetto. corno-tenore. sax contralto ed era il foto­ netto soprano. grafo della banda. • Bertoloni Gianpaolo ordini Angelo suonava il • Avigo Luciano suonava • C • Frugoni Adalberto suona il suona il clarinetto soprano. saxofono baritono. in modo meraviglioso il • Beltrami Piero suona il clarinetto soprano. bombardino-baritono. clarinetto. • Beschi Floriana suona il • Cordini Luigi suonava la • Fusi Emilio suona la clarinetto soprano. tromba. • Avigo Silvia suona il flauto, • Beltrami Ugo suona la tromba. Balzano Paolo suona il saxo­ tromba. Benedetti Italo è • Beschi Matteo suona la • Crescimbeni Tiziano suona • Galesi Samuela suona fono contralto. alle percussioni. tromba. il trombone. l’oboe. • Barbieri Flaminio è alle • Bertoloni Mario suonava il • Bezzi Christian suona il • Dalai Cirillo suona il • Ganzerla Roberto era suo­ percussioni. flicorno contralto. trombone. trombone.. natore di trombone. • Bardelloni Alberto suona • Bertagna Luigi • Bonatti Luigi detto Bianca, • Dalla Piazza Marco suona il padre di Antonio, già suona­ • Gelmini Andrea, il capi­ la tromba e ha fatto parte­ • Bertasi Alessandra suona il saxofono tenore. tore del clarinetto basso in tano, suonava il flicorno. cipe della passione per la saxofono contralto. musica la figlia. si bemolle, divenne alfiere • Desenzani Elena suona il (continua) clarinetto soprano.

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12 Gennaio 2018

a cura di Alberto Rigoni

Giovanni Ruffoni Lampiù e la lüna Rigù Salumiere in Desenzano da oltre 50 anni, conduce con la moglie Domenica e con il figlio in una antica salumeria Desenzanità proprio nella principale piazza Malvezzi di Desenzano.

Dotato di una cultura ormai antica e oratoriana, ha svolto raggruppando bambini e ragazzi in una intensa atti­ vità sportiva e raccogliendo consensi e ricordi, proprio attorno all’Oratorio parrocchiale; i ragazzi allegramente riuniti in gare e campionati formarono Sura del nebiù ben dieci squadre di calcio giovanile gh’è ignit en sà la lüna, seguendo l’iniziativa avviata dal foto­ i lampiù del stradù grafo Rampani. par che i sérche de scaldà finamai l’aria. Fiorenzo Pienazza ‘N del tasèr sitìl de la sera la lüna la serca de aidà Educatore, insegnante nei licei di el nà ‘n de la nòt. latino e greco per 36 anni e ora pre­ side nelle scuole paritarie dei padri Sul du lampiù e la lüna Rogazionisti in Desenzano, che ha de sura, de sula; collaborato a portarle a livelli di eccel­ sula a tègner empis, lenza dalle medie al Liceo Sportivo e en del nebiù, Liceo delle Scienze Umane, ottenendo en lüsur lezèr riscontro positivo dagli studenti. La sua scundit sura dei cópp. indole altruistica lo porta ora a presie­ dere anche la locale Anffas (dove è Ma ‘n del fred s’è scaldat i öcc; ra il 6 dicembre 2008 quando la conclusione ricavata da quella let­ succeduto a Bertolotti), già avviata da i serca de vardà ‘n zó l’associazione “Noàlter de la ria tura che ha data e poi il richiamo a che anni. Insomma, come si dice in gergo chi che sègna, adess, Edel Lac” dava inizio a un ricono­ anche un paesaggio può divenire militarie: è in SPE, servizio permanente chei pass arènt al mür, scimento nei riguardi di persone che sentimento. effettivo. là ‘n del scür. nella loro città avevano un passato di L’è giù che ‘l sérca na casa: lavoro e di stima, ottenuta in aggiunta Quella tesi di laurea è ora un libro Gianluigi Zanusso la ‘n fond se ‘mpisa na löm, alla professionalità dimostrata nelle atti­ pubblicato proprio dall’associazione se sent na ciaf a girà vità professionali dalle più umili a quelle “Noàlter de la ria del Lac” con contributi Desenzanese e giramondo per la e na porta a scaìnà. elevate, “condite” da sentimenti umani di colleghi e di studenti. ricerca e divulgazione delle sue espe­ riconosciuti. rienze. Medico e ricercatore, professore La nòt, pò la turna a tasèr. Desenzanità non è solo il legame universitario ma anche persona di con­ Il vero sta appunto in quest’ultima fisico con la città, quindi senso apparte­ versazione allegra. Dalle sue ricerche distinzione che si può assimilare a una nenza, ma un sentimento vero e proprio nascono delle scoperte vitali nella dia­ da Alpino, durante il servizio di leva, prova di affetto, quindi a un sentimento. un vero affetto che le persone pre- gnostica di patologie quali Creutzfeldt per passare all’Accademia Militare miate hanno dimostrato. Questa pre­ – Jakob (mucca pazza), Parkinson e Aeronautica di Pozzuoli. La carriera mili­ La vera dimensione è quindi parti­ messa è lo spirito che ne conduce le ricer­ Alzheimer. tare lo ha portato gradualmente avanti, colare e la ricerca può diventare difficile. che dei meritevoli della premiazione. fino alla conclusione con il grado di Il suo essere giramondo è dovuto al Generale. Per servizio, nei diversi inca­ Un confortante richiamo però è La decima premiazione, avvenuta il risultato delle sue confermate ricerche e richi, è stato in Inghilterra, Germania, stato trovato e ora è facile dirlo, segno mese scorso a Desenzano, ha fatto una certamente sarà di altre da confermarsi Italia con comandi nei principali aero­ che la cultura si pone sottostante a scelta di quattro persone, ma a sor­ a livello internazionale. porti militari nonché nella Sede nazio­ tutto, e non si tratta di cultura fatta di presa ne è uscita anche una quinta, il nale dell’Arma a Roma. studi, greco e latino, Dante o Raffaello, tutto con vera gioia e tanta stima. Piacevole e doveroso qui ringra­ storia e storie, ma dell’espressione ziare Raffaella Visconti che sul suo gior­ Nel suo ammirevole servizio c’è di un sentimento verso luoghi o Gianfranco Bertolotti nale Dipende due anni fa ha pubbli­ anche una gemma: è stato addetto momenti. cato per la firma di Giuseppe Rocca un militare all’Ambasciata di Taskent in Professore di Matematica e Fisica importante articolo su di lui e sulle sue Uzbekistan. La prova provata è stata una nei licei. Già assessore scelto da ben tre scoperte dando quindi notizia di quel ricerca fatta dall’associazione desen­ sindaci (Cultura / Servizi Sociali) e quindi valore, legato alla nostra città. Ora è anche allegro distributore di zanese. Questa la sintesi: nella sua tesi in servizio per dodici anni. Ormai storico caldarroste e altro nelle raccolte fondi di laurea raggiunta con il massimo dei presidente della locale Anffas, condotta Flavio Spazzini de “I Gnari de Corlatera” e principale voti e la lode (precisiamo 110 e lode), con managerialità dal 1995 al 2016 collaboratore: L’alter ego de “Noàlter de ha ben esaminato scritti classici di accorpandone la sede nell’unità attuale (nomina fatta a sorpresa: il premiato la ria del Lac”. grandi e celebrati autori nel tempo; dalle sedi staccate nei pressi dell’ospe­ è un autorevole membro dell’Associa- scritti pensati e messi in odi poesie dale (le serre) e a San Martino. La sua zione premiante) L’argento delle belle medaglie libri sul lago di Garda. da una ragazza signora, Bruna Filippini, è altrettanto d’argento che rappresentano un a nome Franca Gandini poi divenuta attiva e benemerita nella assistenza Anche lui giramondo, riapprodato antico Porto Vecchio ora brillano in una nota e apprezzata insegnante nel sociale, con il Centro aiuto vita del Basso a Desenzano dopo una lunga car­ un posto d’onore nello case di questi Liceo Classico desenzanese. Chiara Garda. riera militare iniziata per pochi mesi “desenzanesi”.

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14 Gennaio 2018 Dalla Val Paghera alla Paghera nel mondo!

a una lunga storia nel mondo della paesaggi­ la riforestazione o la fitodepurazione delle acque. stica, che ha origine nel 1865, nascono pae­ Dsaggisti, architetti, protagonisti di complessi Il gruppo Paghera si è specializzato sempre più interventi di recupero e trasformazione territoriale, nella progettazione e realizzazione di ville presti- una realtà che si chiama Paghera. Una storia con più giose e grandi villaggi turistici, lavorando intensa­ di 150 anni che si sviluppa sempre a stretto contatto mente in Italia e all’estero. con la natura. Una storia impressa nel codice genetico: pagher, in antico dialetto bresciano significa abete e, I più importanti rappresentanti dell’Azerbaijan si per estensione, foresta. Cinque generazioni di vivai­ affidano a Paghera per la realizzazione di grandi ville sti che, l’una dopo l’altra, hanno studiato a fondo la e giardini, mentre il mercato si estende fino ad arri­ natura cogliendone ogni segreto facendo di Lonato vare in Cina. L’azienda è arrivata così a lavorare in 55 del Garda il punto nevralgico e focale di tutta la com­ differenti Paesi, comunicando il proprio pensiero in plessa realtà imprenditoriale. 32 lingue diverse. Progetti che si adattano a qualsiasi clima e qualsiasi temperatura, grazie alla grande cono­ Sin da bambino Gianfranco Paghera coltiva il scenza acquisita negli anni e alla capacità di creare sogno di creare giardini, scenari e paesaggi meravi­ veri e propri paradisi terrestri, con uno stile unico e gliosi traducendolo in minuziose miniature di fiori e inimitabile. sabbia. Sogno che inizia a diventare realtà quando, ancora giovanissimo, intraprende il percorso for­ Attualmente sono attivi progetti dalle Piramidi mativo che dalla scuola di Agraria di Minoprio lo di Giza ai giardini presidenziali di Astana, dalla Costa porta in California, dove frequenta i Master della Los Azzurra alla Turchia, dalla città di Teheran alle colline Angeles University, ottenendo il Bachelor of Arts in francesi; ogni pianta viene accuratamente selezio­ Landscape Architecture e il Master of Science General nata, dall’alto fusto esemplare di dieci o più metri, alle Engineering. Si trasferisce quindi in Brasile, per specia­ piante di sottobosco di pochi centimetri. lizzarsi al fianco del grande paesaggista e architetto brasiliano Bourle Marx. Infine a Losanna dove conse­ Ad oggi Paghera è una realtà complessa e sfac­ gue la laurea in architettura. cettata, i cui progetti non coinvolgono solo il mondo del verde (che resta comunque la punta di diamante Nel corso degli ultimi 40 anni prende corpo una dell’azienda), ma anche l’arredamento esterno, le delle maggiori imprese nazionali per la gestione piscine, l’interior design, l’impiantistica e la domotica. del verde, che estende progressivamente la propria Il cliente viene seguito fino alla realizzazione finale, per capacità di intervento a tutti i segmenti produttivi del un risultato “chiavi in mano”. settore. Il giardino è diventato punto di partenza per la rea­ Tradizione ed esperienza, sotto la spinta di un’evo- lizzazione di un paesaggio completo. luzione tecnologica di assoluta avanguardia, con­ sentono all’azienda di operare in tutto il mondo per Alcune cifre? Eccole: 575.000 clienti nel mondo, qualsiasi dimensione e tipologia di intervento: dalla centinaia di milioni di ettari di terreno piantati a verde, progettazione e realizzazione di terrazzi, giardini, 850.000 laghi e piscine oceaniche, 880.000 giardini parchi pubblici e privati fino ai grandi e complessi pubblici e privati aziendali e scenografie verdi per pro­ interventi di recupero e ripristino ambientale, come getti turistico residenziali e uno staff di circa 2200 persone.

Gennaio 2018 15 Personaggi sul Garda a cura di Giorgio Maria Cambié Il re degli incisori: Albrecht Dürer lla fine del Quattrocento il “Grand di cui non si hanno molte notizie. Ne Tour” - che diventerà un obbligo compì un altro nel 1495-1496. Già nel Asociale per i giovanotti bene d’ol­ primo viaggio aveva ricavato vari schizzi tralpe nei secoli successivi (con annesse di studi di cose che gli giungevano avventure sessuali) - non era ancora nuove, come gli abiti delle Veneziane, in auge. Però i pittori e gli scultori non un granchio, un’aragosta, copie di opere potevano considerare di aver comple­ di pittori coevi che egli aveva visto a tato la loro preparazione artistica senza Venezia. essere stati nel Belpaese e senza aver visitato almeno uno dei tre fari luminosi Nel suo secondo viaggio in Italia, dell’arte del tempo: Venezia, Firenze, tornando, passò nella regione del Garda Roma. e giunto ad Arco fu colpito dall’impo­ nente mole del castello abbarbicato Anche quello che diventerà il mas­ sullo spuntone di monte e si fermò a simo esponente dell’arte e della cultura dipingere un acquarello, in cui il grigio artistica del Rinascimento nel mondo bluastro degli ulivi che si inerpicavano germanico, Albrecht Dürer, pittore sulle pendici più basse della montagna tre Bellini: Jacopo, Gentile e Giovanni; soggetto religioso. e incisore sommo del suo tempo non rifletteva un’impressione italica in un’at­ Andrea Mantegna e Vittor Carpaccio. La poteva mancare a questo “pellegrinag­ mosfera ancora parzialmente teutonica, vista delle loro opere influì fortemente Dopo il 1508 l’artista si dedicò gio” artistico nelle nostre terre. Studi ma che rivelava un rapporto completa­ sulla pittura del Dürer, in particolare per quasi esclusivamente all’incisione attuali dicono che “grazie ai suoi studi mente nuovo dello spazio con il colore, quanto riguarda lo studio della figura realizzando capolavori di forte signi­ scientifici e ai suoi viaggi ha messo in dato dal contrasto cromatico degli ulivi umana che egli aveva iniziato in patria ficato allegorico come Il Cavaliere, la contatto il Nord e il Sud dell’Europa, con il grigio bruno delle rocce, con zone e che poté perfezionare con i molti morte e il diavolo; San Girolamo nello contribuendo a rendere moderna la verdi chiare ed i tetti rossi. Il tutto rive­ modelli disponibili a Venezia. studio; La malinconia. Sua tra l’altro cultura nordica”. lava un’eco dell’influenza che i pochi l’incisione del ritratto di Erasmo da mesi di permanenza veneziana avevano Nel 1505-1506 tornò a Venezia e Rotterdam. E gli fornì anche un apporto Nato nel 1471 a Norimberga, figlio avuto sulla tecnica del pittore. questa volta vi dipinse ritratti di mer­ allo studio scientifico incidendo due di un orefice, istruito dal padre nell’arte canti tedeschi e un capolavoro: la Festa carte celesti a stampa, le prime che orafa, avviato quindi allo studio della Dürer tu fortunato. A Venezia ope­ del Rosario per l’altare maggiore di avessero mai visto la luce. Si spense pittura, fece un primo viaggio in Italia, ravano o avevano appena operato i San Bartolomeo, oltre ad altre opere di nella sua Norimberga nel 1528. Fiera del Bianco

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16 Gennaio 2018 Araldica a cura di Giacomo Danesi Monsignor Egidio Vezzoli Vescovo della Diocesi di Fidenza: Lo Stemma Episcopale

17 marzo 2017 scorso Papa Francesco ha nominato Secondo la tradizione araldica ecclesiastica cat­ vescovo della Chiesa di Fidenza un sacerdote bre­ tolica, lo stemma di un vescovo è tradizionalmente lsciano, essendo nato ad in Franciacorta. composto da: Monsignor Ovidio Vezzoli, infatti, è nato ad 1. Uno scudo, dove saranno inseriti gli elementi con i Adro, in provincia di Brescia, il 2 gennaio 1956. Studia quali il neo eletto, con una particolare simbolismo, presso il Seminario di Brescia e frequenta la Facoltà di evidenzierà il suo nome o il suo ideale di pastore, Teologia dell’Italia settentrionale. ecc. Nel nostro caso lo scudo è di forma sannitico, noto anche come francese moderno. Lo scudo sarà Il 14 giugno 1980 è ordinato presbitero dal accollato in palo dietro lo scudo una croce astile vescovo Luigi Morstabilini per la Diocesi di Brescia. a un braccio traverso, in oro, doppia o semplice a Poi la lunga e normale trafila di incarichi e di studi secondo il grado di dignità episcopale. Nel nostro tenacemente portati avanti nella sua vita sacerdotale. caso essendo Vescovo la croce sarà semplice. Tra questi, segnaliamo dal 1985 al 1991 studente a Padova (Istituto di Liturgia Pastorale di S. Giustina (PD) 2. Un cappello prelatizio (galero), e nel nostro caso dove ha conseguito la laurea in Teologia con specializ­ essendo vescovo avrà cordoni a dodici fiocchi, zazione liturgica. pendenti, sei per ciascun lato (ordinati, dall’alto in basso, in 1.2.3.); il tutto di colore verde. Dal 1991 al 1999 è stato segreta­ rio del vescovo. Sempre a cominciare dal 3. Un cartiglio o divisa, sotto lo scudo con il motto 1991 è insegnante in Seminario di Liturgia. da lui scelto. Nel nostro caso il motto recita così: Per una decina d’anni è anche prefetto degli Studi e “Unum est necessarium” (Lc 10, 42). bibliotecario diocesano. Ecco la sua blasonatura dello stemma: “Partito Presta servizio in Curia come segretario del segre­ di rosso e d’argento; nel primo al cesto con cinque tariato per la Liturgia (1985-1993). pani d’oro sormontato da un calice dello stesso; nel secondo a due rami di palma di verde, uniti alla base Tra gli ultimi incarichi eccolo insegnante di Liturgia e sostenenti una croce patriarcale del primo; col capo presso l’Istituto superiore di Scienze religiose, promosso del terzo, al libro aperto al naturale caricato delle let­ dall’Università Cattolica di Milano, Sede di Brescia. tere A e W del primo”.

Naturalmente svolge nel contempo la sua missione di Il significato del suo stemma? Nel sito della sacerdote come vicario parrocchiale a Sant’Apollonio Diocesi di Fidenza è data questa interpretazione e la di (Dal 1980 al 1985). propongo di seguito, pari pari ai nostri lettori.

Lo troviamo, poi, a (dal 2004 al 2013), “I pani e il calice rappresentati nella prima parte dello dove per vari mesi ha praticamente guidato la parroc­ scudo costituiscono chiaro riferimento all’Eucaristia; essi chia a motivo di una seria e lunga malattia del parroco, poggiano su di uno sfondo rosso che è il colore simbolo poi a dal 2013 al 2016). Al momento della della carità, dell’amore e del sangue: l’amore infinito e sua nomina a vescovo era collaboratore festivo della assoluto del Padre che invia il Figlio a versare il proprio Parrocchia di Ome e Saiano (BS). sangue per la nostra redenzione.

Ha pubblicato un volume dal titolo “Domenica, Nella seconda parte troviamo una croce doppia giorno del Signore” edito da Queriniana, 1998 (patriarcale) che richiama le Sante Croci, insigne reliquia nonché l’estratto della tesi dottorale in Liturgia, e vari custodita nella Cattedrale di Brescia per ricordare la dio- articoli sulle riviste “Servizio della parola” e “Rivista di cesi di origine di Mons. Vezzoli mentre le due palme iden- Pastorale liturgica”. tificano i martiri patroni delle due diocesi: i santi Faustino e Giovita per Brescia e san Donnino per Fidenza. Il 17 marzo 2017 Papa Francesco lo ha nominato vescovo della Chiesa di Fidenza; è elevato alla dignità L’argento è il colore simbolo della trasparenza, quindi episcopale, nella Cattedrale di Brescia, il 2 luglio 2017 della Verità e della Giustizia, doti che devono quotidia- dal Vescovo di Brescia monsignor Luciano Monari. namente accompagnare lo zelo pastorale del Vescovo.

Appena appresa la nomina, ecco il rito dello Nel capo dello scudo vi è il libro della Parola che costi- stemma episcopale nel quale il neo vescovo eviden­ tuisce, con l’Eucaristia, il valore primario della vita del cri- zia la sua visione di “pastore di anime” di una diocesi stiano ed è testimone del progetto di salvezza del Padre con gli elementi che inserisce nello scudo e con il per i Suoi figli: lo sfondo è in oro, il primo fra i metalli motto. nobili, simbolo quindi della prima Virtù, la Fede; infatti, è solo attraverso la Fede che possiamo comprendere la I nostri lettori conoscono bene come è composto forza salvifica della Parola e dell’Eucaristia, la quale costi- uno stemma ecclesiastico. tuisce evento memoriale del sacrificio di N.S.G.C., inizio e fine di tutto, l’ A e l’ W”.

Gennaio 2018 17 Libreria del Garda Ancora un poco… entimenti, fantasie, sogni, amore per la vita e passioni, passioni sportive. come quella per la filatelia, la caccia e la pesca. Tutto Squesto è contenuto nelle poesie di Ercolano Gandini, È l’amore per la terra natìa, che produce in tutti sensibi­ assiduo ricercatore di storia locale, che racconta con delica­ lità che coinvolgono il tempo, le cose, le gioie vere, il lavoro tezza e concretezza la vita di tutti i giorni, attraverso il suo e le soddisfazioni della vita. Osserva le luci e le ombre o le occhio sensibile e la sua penna appassionata in “Ancora un paure del cuore, mentre s’apre festante alla vita. Cantilene poco…”. dolci, scritte con la purezza e l’inchiostro del cuore stesso. Sapienza antica che si manifesta oggi come ieri”. “Luciano è il soprannome di Ercolano Gandini, mon­ zambese di nascita (mantovano, dunque). È conosciuto Abbiamo voluto trarre queste righe dalla prefazione nel campo filatelico per la sua “passionaccia” per la storia del libro di Gandini, oggi residente a (dove ha postale, di cui è profondo conoscitore.Si presenta per la svolto per 20 anni l’attività di antiquario) e sposato con Maria prima volta alla ribalta della poesia con alcuni lavori che ci Teresa Belisai, padre di cinque figlie e nonno di sette nipoti. parlano dell’amore per la moglie Maria Teresa, per le figlie, Questo volume di “spumeggianti poesie” è stato pubblicato per i nipoti e per la terra natìa, dell’amicizia e delle sane nello scorso novembre dall’editoriale Sometti di Mantova. Un’Oasi da foto!

asi San Francesco” è un raffinato volume a cura L’Oasi ospita una sorprendente varietà ecosistemica: dell’Associazione Airone Rosso di Desenzano del una ricchezza di ambienti naturali che, unitamente al limitato “OGarda con fotografie di Bernadette Gerard e disturbo antropico, è all’origine della grande diversità delle Attilio Giorgio Mutti e l’introduzione della professoressa specie sia animali sia vegetali presenti nell’area. Costanza Lunardi. Racconta del “monumento naturale”, riconosciuto da Regione Lombardia, situato nella zona umida Il libro fotografico, promosso dall’associazione Airone del Garda bresciano, tra Desenzano e Sirmione. Prezioso docu­ Rosso, a cui è affidata dal Comune di Desenzano la gestione mento vivente capace di evocare l’immagine del paesaggio dell’Oasi, racconta questa bellezza attraverso le immagini di lacustre come doveva apparire nei secoli passati. Questa è due appassionati fotografi naturalisti, capaci di restituire il l’Area umida San Francesco, anche chiamata “Oasi”: com­ fascino dei paesaggi e le sorprese del micromondo che respira prendente circa 27mila metri quadrati di bosco e radure e tra gli alberi e i canneti, tra l’acqua e le rive del Benaco. Questo altri 20mila di canneto, il secondo per estensione dell’intero “piccolo paradiso” d’estate è aperto, nei fine settimana, ai visi­ bacino gardesano, a cui vanno ad aggiungersi oltre 50mila tatori ed è talvolta sede di concerti ed eventi musicali e poetici metri quadri di bacino lacustre protetto. che ne valorizzano le suggestioni naturalmente rilassanti. Il Centro Fiera del Garda in un libro n volume per raccontare la storia del Centro Fiera del quando la collocazione del “Nuovo Foro Boario” sulla diret­ Garda, una realtà di riferimento regionale e nazionale. trice che collega Montichiari a Brescia, ha gettato le basi per UNato da un'idea dell’assessore alla Cultura Basilio la crescita dei decenni successivi. I progetti di trasformazione Rodella "Centro Fiera del Garda. Nascita e sviluppo di un degli anni 2000 hanno dotato il quartiere fieristico di strutture polo fieristico per la Lombardia Orientale” è stato curato da moderne e flessibili, di un centro congressi di ultima genera­ Roberto Bonzi e Virgilio Tisi e ricostruisce la storia del quar­ zione e di servizi all’altezza delle nuove sfide di un mercato tiere lombardo e le strategie per il futuro. La pubblicazione complesso com’è oggi quello fieristico. E proprio delle sfide è arricchita di immagini e documenti inediti; ricostruisce il future tratta la seconda parte del volume, in cui trovano legame con l’antico mercato monteclarense, istituito ufficial­ spazio gli avvenimenti più recenti: la spinta all’internazionaliz­ mente nel 1647 dalla Repubblica di Venezia, che ha messo zazione, la sinergia con gli altri poli fieristici lombardi e la crea­ a frutto la posizione strategica di Montichiari, crocevia delle zione di una rete di collaborazioni che, nell’interesse generale, rotte commerciali che attraversavano la pianura padana e col­ si pone al servizio del territorio. Il volume offre, altresì, attra­ legavano l’Italia all’Europa. verso il suo polo, un excursus sulla storia economica bresciana e fornisce un’interessante chiave di lettura delle prospettive Il libro ricostruisce poi la fase di sviluppo degli anni ’80, del sistema fieristico della Lombardia Orientale. Quando Desenzano era “Sul Lago”

l tempo delle fotografie di Attilio Papa, tra il 1895 nella città gardesana, un tempo patria di commercianti e e il 1918, quella la “capitale” del Garda si chiamava pescatori. A“Desenzano sul Lago” (dal 1862 al 1926). Fedele all’antico nome della cittadina è il titolo del libro che lo sto­ Non a caso la prefazione è firmata dall’ex assessore rico locale, ragioniere e appassionato ricercatore, Giuseppe desenzanese all’Urbanistica e attuale rettore dell’Univer­ Tosi, ha da poco pubblicato con l’Associazione di Studi sità degli Studi di Brescia Maurizio Tira. Quale può essere storici “Carlo Brusa”. il valore di un simile libro, ai giorni nostri, a parte il piacere della scoperta, la soddisfazione dell’autore e l’orgoglio di Il volume fotografico “Desenzano sul Lago – La città mostrare l’opera di uno scomparso cittadino? È bello ritro­ attraverso l’obiettivo di Attilio Papa” racconta la storia di vare, sfogliandolo, un po’ delle proprie radici, ma “può ser- una raccolta di scatti originali – tra cui anche qualche car­ vire anche alle future generazioni accostare due scatti, tolina – scattati come detto fra il 1895 e il 1918. Immagini per lasciare che un domani se ne aggiunga un terzo, integrate da quelle più attuali di Giancarlo Ganzerla, che magari fra altri cent’anni – si legge nella prefazione – con ha affiancato le sue “diapositive” moderne, a colori, per un esito che non conosciamo, ma che siamo consapevoli di dare al lettore di oggi il senso visivo del cambiamento poter in parte determinare oggi”.

18 Gennaio 2018 Sorsi di poesia per unire il Garda

Létera per el Paradìso Chisà endóe Filastroca de Nadal un po’ original

L’è sa trèdese àni A Benedetta Bianchi Porro L’era ‘na sera che sfiochesaa, Che Dio el t’à ciamà Chisà endóe, Maria la pesciaa, E mi s’éra disperâ. catàcc föra da ‘n Signùr fat de scür Giuseppe el sercaa un posto en do nà, Tri puteléti te me petà nasóm col scür endòs perché el Messia el ghià de rià. E quél picenî el me fa ancóra dispérâr. per cascà come góse d’engiòster Ciocà de che, ciocà de là….. Dòpo en póch la m’è ànca pasâ, söl fòi bianch del mont. töte le porte che se dervia le ghe disia: Pénsa che stùpida so stâ, caro el me sior, che de post ghe ne’ mia. Me so ànca enamorâ. Góse negre che se sculta piöer Ormai l’era not Ma mi aspéto ancóra quél dì góse strase che lasa mace e quant i sia mia pö en do nà s …quànd sarà, mace scüre e Dio gha ulit, un om dal còr bù Catàrte su la pòrta, mace sö mace. el ghà dirvit el so purtù;…. E co n’ociâ fàme capîr Che ùlif forester ? Se te m’è perdonâ. El Signur fat de scür, l’è scür el me faghe en piaser, ma el g’ha i culùr la me fonna la gha de comprà , Grazia Gaburro el g’ha apó l’engiòster bianch e ogni tant ma tocc’ i ma parat via . el manda en sant. L’unic posto che go l’è la stala, se la ve a be, pudì doperala. La lùna de la Seréna Velise Bonfante I sé tra l’asen de Giuseppe, el bò del contadi, enciorciat so en de quater strasse Cóme tùte le matìne sò nâ a larâr ghe ignit al mont un bel pùtì. e me so embatùa en la lùna La Matàsa Cridim gent. che l’éradrê a tramontâr, L‘è na storia che l’è de pö de dumila agn’ la me paréva en bàlô che da ‘n putelét Varda, varda…sito, sito… che la sentom numinà …… el gh’è scapà de mâ che spetacol, che fiocada: ghera nasit l’om che gha salvat l’Umanità . e mi so sta lì a vardâr töt el ciel el se desfanta sura i Ronc. E a la Palada Olivo Ferrarini finché da la Séngia l’è tramontâ… el ghe posta sö le spale ‘na mantela de farfale. ma da drê da mi sénto na ôs, Siura nev…che gentilessa. l’éra la Seréna che la me dis: L'è de söcher töta Bressa. Càpol che liga “è gnancôr fìni de spasâr? Elena Alberti Nulli …vàghene ‘n cào, che déntre te gh’è ancóra tut da fàr! Me piàs mia speciàm al spècc Con tùti i pensiéri che te gh’è, m’è mai piazìt. stè ancóra li a sognâr?” Befana Me varde, ma l’è mia asé vardà: el véder come s’è, el va dal de là sa tânt éla no la capìsi gnênt La veciasina del véder. Perché, l’èser come s’è de ste ròbe bèle, la rià con tanti regài el va dal de là del bé o del mal la g’à en mênt sól che de ‘ncasâr per i pütì brài! o del pès o del mèi che sarà mai. …e no la sa mìga quânt fa bê sognâr! Franco Bonatti O forse nò, D’altrónde, sognàndo, el riflès de chèl che só no se ciàpa mìga da séna! el ria da àlter tèmp e sicc e dé. Vó véder che ànca sta òlta Fiurìt de lóns, ria fin ché la g’à resô la Seréna! Prim de l'an el bé de chèi che m’ha ulìt bé: nas del bubà, boca de la mama Grazia Gaburro Cominciò l'an nöf öcc de la nona e del nono risulì. speròm che'l siés mèi de che'l che ghè pasàt! Riflèt el spècc Camìze Stindìde el fil lonch del tèmp che va. Franco Bonatti L’è bèl, me piàs, a ulì ardà, èser riflès de capulì Söl fil de la bögàda, che liga ger e dumà. stindìde al sùl rosàre de camìze. Zenér l’è ‘n picinèlo Velise Bonfante

Ligade a le molète ‘Na roba che j sa töcc l’è che le stele le par farfale compagn de fomne le mèt l bigaröl La Matàsa che le sè dindòca le ‘mpasta per i angei le ciambèle 'n del ciel en po’ de spungadìne e quac chissöl. La ambia con de ‘n có e la garà ‘na fì. ensèma ai fiùr Zenér l’è ‘n picinèlo en gran balòs Se fa sö la matasa dei nòs dé. Giöna el na pensa…sènto el na cumbìna, de le saréze. el vèd passà dei nìgoi grancc e gròs La se ‘ngarbia se ensèma ai filitì che ghe porta a le stele la farina. ater fij se mes-cia e tira dré. El vènt 'l sparnega ne l'aria E…zac en spissigù…zac ‘n ombrelada udur de saù e de lissìa; quater balòcc de gias…e du sgagnù Ma quant tra mès a töt chel gris girà l'è 'n ura striada e zó...farina e söcher:’na fiocàda se cata sö ‘n fil rós, mai tiràl vià. gna ciàra coi nìgoi che sbrudùla en bóle de saù. Le case le par spuse embianchezade L’è ‘n filamènt speciàl, che pèrt culur gnamò scüra, i nìgoi, facc a sfranze, i ghe fa ‘l vél. che màcia, e a poch a poch el rós el làsa. quand 'l sul Le stele le sé smorsa ecapelade 'l pitüra 'l scialèt de la sera. L’è asé a sto mont en fil d’amur Zenér content el ciücia el lat del ciel. per tènzer de ròza ‘na matasa. Angela Chiarin Elena Alberti Nulli Velise Bonfante

Gennaio 2018 19 Nasce Alove Team ASD

stata presentata ufficialmente a un progetto e lo ha rinnovato anche Handbike, Fabio Anobile, atleta delle Omar Bianchi presidente, Roberto Lonato del Garda, nel corso di una quest’anno – ha spiegato Omar Fiamme Azzurre e Andrea Tarlao, Veronesi segretario e responsabile serata ufficiale la nuova squadra di Bianchi, patron di Com-ita srl, ideatrice che hanno conquistato un’importante tecnico, Franco Pia tesoriere, Marco HandbikeÈ “Verso Tokio 2020”. di questa iniziativa – attraverso eventi medaglia di bronzo alle olimpiadi di Velo selezionatore esterno, Francesco sportivi sul territorio bresciano adia­ Rio 2016 e nel 2017 si sono aggiudicati Chiappero preparatore atletico. Nove gli atleti impegnati nei pros­ cente al lago di Garda, dove l’azienda grandi successi”. Gli atleti: Andrea Tarlao capitano, simi anni in attività agonistiche in vista, ha sede, e anche su tutto il territorio Alberto Glisoni, Christian Giagnoni, e in preparazione, di Tokio 2020. nazionale. Con grande successo Alove Alove team è quindi così Davide Borgna, Grazia Colosio, Events, ha seguito nel 2017 atleti come composto: Mauro Scarpari, Mirko De Cortes e “Nel 2016 Alove Events ha avviato Romina Modena, campionessa di Romina Modena. Calendario principali eventi 2017 GIUGNO Venerdì 09: ore 20: Galletto ai ferri con patatine su prenotazione segue festa con ballo latino americano Domenica 11: PRESENTAZIONE PROGRAMMA EVENTI 2017 dalle Agrigelateriaore 17.30 alle 19: Party on the Road con Radio Studio Più Mercoledì 14: ore 20: FESTIVAL DELLA MOZZARELLA piatti tipici con mozzarella appena fatta Venerdì 16: sull'Aia ore 20: Galletto ai ferri con patatine su prenotazione Sabato 17: ore 21: FESTA DA BALLO LISCIO E NON... rimarrà con orchestra, musiche chiusa anni 60 - 70 - 80 Mercoledì 21: ore 20: SAGRA DELLA SALAMELLA con piatti tipici divertiti Sabatodall' 24: 8 gennaio ore 20: Spettacolo di musiche e danze e canti della tradizione con napoletana ed altro, in collaborazione con l’associazone Faro Tricolore Mercoledìal 28:2 febbraio ore 20: Serata giovani con Agripizza, bruschette e patatine

“gusto” ORARIORARIOO EINVSTIVO:OERNARARILO E:DA I NVDA GE OTTOBRRNAIUGNOLE: DAE A A OTTOBRM SAEGGITTEOEM A BRMAEGGIO LunedìLunedì chiu chiusoso - -Martedì LunedìDaMartedì/Mercoledì/Giovedìl Martedì - Venerdìchiuso dalle - Martedì/Mercoledì/Giovedì al15:00 Ven alle 20:00e rdìdalle dalle 15:30 alle 15 dalle19:30:00 alle15:30 23:3alle 19:300 SabatSabato odalle Venerdìe 15:00Dom alle dallee 23:00nica 15:30 (spaccioVenerdì dall alle apertoe dalle23:00 1 dalle1: 15:30 0 10:00)0 a allelle 23:00 23:3 0 Sabato e DomenicaSabato dalle e Domenica 11:00 alle dalle23:00 11:00 alle 23:00 ORARIO INVEDomenicaRNA dalleLE: 10:00 DA alle OTTOBR23:00 E A MAGGIO

Lunedì chiuso - Martedì/Mercoledì/GiovedìPER PRENOTPERARE PRENO: T dalleARE: 15:30 alle 19:30 prenotazioni@agriVenerdì pdallerenotazioni@agri 15:30gelat ealleria.co 23:00mgelat eria.com Sabato e Domenica dalle 11:00 alle 23:00 Desenzano del GardaDesenzano (Bs) - Loc. Fenila zd/Gzo - Te (BS)l. 030 9-1 Loc.10639 Fenilazzo N.- BTel.. Il programm 0309110639N.PERB. I alpotrebb p rogrammPRENO esub TapotrebbirAREe dell:e var esubiazirie o-delle variazio- www.cortefenilazzo.it - www.agrigelateria.com ni, pertanto n iverificare, pertanto sul verificare nostro sitosul internetnostro sito o internet o [email protected] - www.cortefenilazzo.itchiamare -p www.agrigelateria.comrenotazioni@agri al 030chiamare 91106 al3 0309 9110gelat639e ria.com

20 Gennaio 2018

Famosi sul Garda a cura di Michele Nocera Chiara Milini: Soprano raffinato

l nostro territorio lacustre sta, da rispondono bene anche sul versante debutta nel 2013 nel ruolo di Serpina del 2017 ha ricevuto l’ambito Premio alcuni anni, scoprendo veri feno­ drammaturgico. ne “La serva padrona” di G.B.Pergolesi, Speciale Maria Callas durante una Imeni vocali. Abbiamo già parlato di serata del Festival Internazio­nale dedi­ Marta Pluda, ma vi sono anche Alessio Nata in quel di Desenzano il 19 Negli anni a seguire ha interpretato cato alla Divina. A premiarla il vice­ Arduini ed Annalisa Stroppa dalla marzo 1988, si laurea a Padova a pieni svariati ruoli. Noi la ricordiamo bene sindaco di Sirmione Luisa Lavelli, l’as­ caratura ormai internazionale. Ebbene, voti in Storia e Tutela dei Beni Culturali. partecipare, nel 2010, al Palazzo dei sessore alla Cultura Mauro Carrozza questa splendida creatura che risponde Inoltre è ballerina di danza classica Congressi di Sirmione, alle danze­ del e, naturalmente, il neo­sindaco di al nome di Chiara Milini possiede una e moderna e studia can­to lirico col Trovatore. Avvenente, dotata di voce Desenzano Guido Malinverno. Alla gio­ voce da soprano lirico-leggero coniu­ soprano Paoletta Marrocu. Ha parte­ calda e suadente, usa una perfetta vane artista lirica un plauso e un augu­ gata a una avvenenza e postura che cipato a numerose Masterclass e ha tecnica vocale. Per questo a settembre rio di una carriera brillante!

22 Gennaio 2018 UNCI Brescia, cambio Nuovi angeli soccorritori di presidenza per Garda Emergenza

arda Emergenza conta 30 nuovi soccorritori, risultato più che Gpositivo dell’ultimo corso, tenuto quest’autunno e promosso dalla onlus presieduta da Luca Tassani nei locali dell’oratorio di Lonato del Garda, pro­ prio per alimentare il volontariato su cui si regge.

Garda Emergenza è nata nel 2005 con il nome di Lonato Emergenza grazie su due istruttori regionali e uno per all’idea, ma soprattutto alla buona l’insegnamento della rianimazione car­ volontà, di un gruppo di 16 persone diopolmonare e defibrillazione. Da sot­ che insieme decisero di fondare l’asso­ tolineare che grazie a un accordo con ciazione con una mission precisa: soc- l’amministrazione comunale, i malati correre volontariamente il cittadino con residenza a Lonato che necessi­ con professionalità. Parole chiare e tano di un trasporto verso strutture inequivocabili sullo spirito che li anima sanitarie della zona , ambulatori o per e li fa crescere. dimissioni ospedaliere o non pagano oppure godono di un particolare tratta­ La struttura opera in vario modo. mento economico. Per prendere accordi Con servizi di trasporto secondario sul servizio è sufficiente telefonare al per visite sanitarie programmate in numero 3341520867. ospedali, cliniche specializzate, Rsa ma ambio di presidenza alla direttivo, che entrerà in funzione da anche come assistenza a manifesta­ Per lo scorso Natale, come da tradi­ sezione Unci di Brescia. Dopo gennaio 2018, sono presenti 15 com­ zioni e gare sportive che si tengono zione, i volontari di Garda Emergenza Cdodici anni e tre mandati il ponenti oltre all’assistente spirituale sul territorio. Garda Emergenza opera vestiti da Babbo Natale hanno fatto gardesano ufficiale Bruno Croveglia mons. uff. Mario Piccinelli. inoltre con convenzione Areu H24 (per visita al reparto di pediatria dell’ospe­ lascia la presidenza della sezione le chiamate con intervento al 112) con dale Montecroce di Desenzano per di Brescia dell’Unione Nazionale All’unanimità l’assemblea e il una ambulanza dislocata a Moniga del consegnare doni ai piccoli degenti e Cavalieri d’Italia. Gli succede Guido nuovo direttivo hanno deciso di con­ Garda. La sede operativa è invece nella portare così un momento di gioia. La De Santis. E questo in base ai risul­ ferire a Croveglia il titolo di presidente frazione di Sedena, a Lonato. delegazione è stata accolta con grandi tati delle votazioni svoltesi nel corso onorario della sezione titolata ad un sorrisi. dell’assemblea dei soci. Nel nuovo altro gardesano Egidio Mafezzoni. In totale dispone di quattro ambulanze. L’associazione può contare Roberto Darra

Gennaio 2018 23 Consigli di chef

questa volta si presentò ben frollata e cotta al “cartoccio”. Il volatile dalla carne dorata, una volta tolta la carta gialla, fece una gran figura in mezzo La gallina faraona a peperoni verdi e rossi appena scot­ tati e tutti lo gustarono senza riserve. rano da poco sposati, quando lo portò in cucina. Lì era entrato nel fame dei giovani anni resero piacevole Massimo nutrì sempre un pensiero di Paola e Massimo Ferrari deci­ frattempo lo zio, che come lo vide col il piatto. Due giorni dopo fu la volta rispetto e riconoscenza per le galline Esero di trascorrere alcuni giorni gallo gli disse: “Proprio quello dovevi della seconda gallina faraona, che faraone. dagli zii in Maremma. Gli zii, originari prendere? Non sai che mi tromba di Oderzo, erano andati a suo tempo tutto il pollaio! Senza di lui come in Toscana, perché assegnatari di un faccio per la prossima covata? Lascialo podere nella Maremma, bonificata libero, che ora al pollo ci penso io”. per volontà del Governo Mussolini. Gli zii erano già avanti in età, ma ancora Prese in un canto un suo schioppo a forti e attivi. Non alti di statura, appa­ pallini e salì al piano superiore. Aprì rivano coriacei e svelti nei movimenti. una finestra e bum-bum, con due colpi Quando zio dava la mano all’ospite per verso il gigantesco noce fece cadere a salutare, a questi sembrava che gliela terra due galline faraone che lì stavano stringesse un grosso maglio. sui rami. Zia le spennò delle grigie piume in un battibaleno, le pulì delle Una mattina la zia chiese ai interiora, le passò sulle fiamme del nipoti: “Che volete oggi a pranzo?”. fuoco per bruciare gli spuntoni delle Paola rispose: “Non ti disturbare, zia. penne, le lavò e le mise in un gran Mangiamo quello che di solito prepa­ piatto. Preparò poi una prima massag­ rate per voi”. “Che disturbo e disturbo. giandola e ponendo nel suo ventre, Che ci vôle? Oggi mangiamo pollo legati strettamente tra loro, tanti arrosto. Massimo, va nel pollaio e sapori presi direttamente dall’orto prendi la gallina che vuoi e le tiriamo il come il rosmarino, la salvia, la maggio­ collo”. Massimo andò sull’aia e intanto rana, l’erba cipollina. Con gesti sicuri pensava: “Acchiapperò quella che per passò poi alle fasi della cottura. prima mi verrà incontro.” Gli venne invece incontro burbanzoso un gallo A pranzo Massimo e Paola man- alto mezzo metro, con una cresta e dei giarono con gli zii un arrosto bello barbigli superbi. Massimo, animato da alla vista, contornato da patate spirito ardimentoso, afferrò il gallo per tagliate a spicchi e rosolate in un sugo le ali, poi con presa decisa lo capovolse e dal gusto deciso, ma fresco. La carne tenendolo con una mano per le zampe era un po’ dura, ma il vino gagliardo, la

a cura di Bruno Garuffo, dottore in Ottica e Optometria

sarà più ampia consentendo maggiori opportunità in un ambiente rispettoso 2018 Anno Nuovo, Vita Nuova della riservatezza di ognuno. Avremo uno spazio dedicato ai bambini ed una zona dove rendere più confortevole l’e­ VisionOttica Garuffo si trasferisce ma ventuale attesa. prima vi riserva sconti fino al 70% Nel nuovo punto vendita avremo nuove linee di occhiali che rispecchie­ opo 22 anni di proficua attività in ranno le esigenze della nostra utenza, via Repubblica, il nostro centro sia per coloro che preferiscono un Dottico si accinge ad un cambia­ design classico che per coloro che sono mento epocale. Dall’inizio della pros­ più attenti alla moda o alla tecnologia. sima primavera infatti trasferiremo la In attesa che tutto questo avvenga nostra sede in Corso Garibaldi. potrete approfittare di una promo- zione particolarmente vantaggiosa Dal punto di vista logistico ci spo­ su tutti i modelli, sia da vista che da sole stiamo di pochi metri, ma dal punto di attualmente presenti nel negozio di Via vista dei servizi che andremo a fornire Repubblica con sconti per rinnovo locali alla nostra clientela il valore aggiunto che potranno arrivare anche a percen­ sarà notevole. La nuova sede sarà più tuali del 70%. facilmente raggiungibile e offrirà mag­ giori possibilità di parcheggio. Ci sarà Augurandovi un felice e sereno più spazio per fornire sempre mag­ anno nuovo vi aspettiamo nella vecchia giori servizi sia di carattere commer­ sede per approfittare delle promozioni. ciale che di carattere professionale. VisionOttica Garuffo è a Lonato del Avremo modo di fornire un ambiente Garda (BS) in Via Repubblica 9 e prossi­ moderno e accogliente, nel quale l’ac­ mamente in Corso Garibaldi 91. quisto del nuovo occhiale, sia esso cor­ rettivo o da sole, fornirà una esperienza emozionante. sia nella fase di determinazione che modo da fornire un servizio all’altezza Info: www.visionotticagaruffo.it nella fase di assistenza professionale della crescente richiesta di attenzione. 030 9913258 La gestione delle lenti a contatto, avrà un proprio spazio dedicato in La zona dedicata alla scelta dell’occhiale

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www.illeonedilonato.com Madonna di San Polo “La mia migliore amica è la preghiera” el ricordare che continua presso la “Fondazione cose che riferisco per sentito dire, ma sono fatti che io Maria Mediatrice e Dispensatrice di Grazie” ho sperimentato direttamente in prima persona sulla Ndi San Polo di Lonato, la raccolta di materiale mia pelle. Da diverso tempo ero tormentata da dubbi e alimentare e vestiario da inviare nel “villaggio mariano” incertezze inerenti gli argomenti di fede, quali la reale in Burkina Faso, ci piace proporre questa significativa esistenza di un vita dopo la morte, quindi del para­ testimonianza scritta a un alto prelato lonatese. diso, l’esistenza o meno di Dio, addirittura non riuscivo a capire il significato della venuta di Gesù sulla terra e “Sono, una giovane ragazza di 24 anni e mi per­ nemmeno a comprendere pienamente la sua natura metto di portarLa a conoscenza di alcuni fatti che divina. Ma tutte queste domande esigevano una rispo­ ritengo molto importanti. sta. Io avevo bisogno di sapere. E’ così che ho iniziato la mia personale ricerca della verità, inoltrandomi nei Con la presente io andrò ad esporLe la meravi­ misteri dell’occulto, dell’esoterismo e della magia. E gliosa esperienza spirituale che ho avuto modo di da qui comincia un calvario che sembra non aver più vivere grazie ad una persona straordinariamente umile fine. Tra riti magici, sortilegi, cartomanti, talismani, ero e altruista. entrata in un circuito che mi stava inghiottendo. Ma da cui, nonostante tutto, non volevo uscirne, perché Le sto parlando di Luigi Mangiarini, un uomo che quella era diventata la mia vita, rappresentava l’u­ e di una esistenza indipendente dall’anima rispetto al ha saputo rinunciare alle cose terrene, che ha saputo nico appiglio a cui aggrapparmi nei momenti difficili, corpo, in piano o sfere superiori. Non mi accorgevo che dire di no al mondo per dedicare interamente la sua rappresentava una possibilità in più rispetto agli altri così facendo stavo cadendo ancor più velocemente tra vita alla riconversione e alla salvezza delle anime. e in fondo era una forma di conoscenza e per di più le sue fauci. Quest’uomo non ha mai cercato né fama né gloria, mi affascinava. Purtroppo, quello che non riuscivo a non ha mai desiderato la notorietà né pubblici onori, capire era che non stavo lavorando per me e per il mio Nel mio incontro con Luigi è cominciato il mio ma ha sempre lavorato in silenzio e quasi nell’ombra, bene ma, sciaguratamente, stavo vedendo al potere nuovo cammino, la mia rinascita, una nuova esistenza avvalendosi unicamente della più grande arma che gli del male, che bramava solo la distruzione della mia con dei nuovi ideali. Ora, nei momenti di sconforto, è stata messa a disposizione: la preghiera. persona e della mia anima. Tutto questo ha iniziato la mia migliore amica è la preghiera e il mio pensiero ad essermi un po’ più chiaro solo nel momento in cui corre dolce verso la sacra statuetta sulla collina di Ed è questo l’invincibile strumento che permette ho cominciato a vivere terribili esperienze notturne, in Lonato. a Luigi di aiutare anche a distanza le persone in diffi­ cui ho avuto la netta sensazione che qualcuno o qual­ coltà, di sostenerle nella vita di ogni giorno, in casa, al cosa stesse cercando di strapparmi l’anima. Non sono Questa è la mia testimonianza e mi permetto di lavoro, di aiutare quelle donne e quegli uomini fragili a in grado di descrivere il terrore, lo spavento e le notti sperare che possa essere servita per rendere più chiari camminare rettamente sulla via tracciata da Gesù ma, insonni che per 4 anni circa hanno caratterizzato la mia ed evidenti quali siano i meriti dell’operato di Luigi. soprattutto, è con la potenza della preghiera che egli vita. La cosa singolare e più traumatizzante era data allontana da noi il male (o forse dovrei dire ‘il Maligno’), dal fatto che durante questi eventi che, come ripeto, Io profitto di questa occasione anche per ringra­ togliendo così ogni insidia e ogni pericolo. si verificavano di notte e prevalentemente nello stato ziarLa infinitamente per il sostegno e per l’appoggio di dormiveglia precedente il sonno, io ero impossibili­ che mi ha sempre fornito e che mi auguro non mi Queste non sono parole dette a caso, non sono tata a reagire. Tutti mi hanno parlato di viaggio astrale faccia mai mancare. Grazie, M.”.

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26 Gennaio 2018 E’ di Puegnago uno degli oli extravergine migliori del mondo

un passo dal podio e dalla perfezione. L’azienda agricola Comincioli di Puegnago, sulla riviera Abresciana del lago, è nella “top 20” dei produt­ tori mondiali di oli nella guida Flos Olei 2018, il meglio del panorama internazionale dell’extravergine di oliva. Con 99 punti su 100 gli oli dell’azienda Comincioli arri­ vano a sfiorare il primo posto tra quasi un migliaio di prodotti esaminati da tutto il mondo.

L’“oro verde del Garda”, quasi 60 euro al litro, segue d’un soffio l’azienda Castillo de Canena di Jaen, in Andalusia (Spagna). Il secondo posto, precisa il tito­ lare dell’azienda Gianfranco Comincioli, "è per tutti e tre i nostri oli, ed è legato alla costanza del livello qualitativo nel tempo, ovviamente con le intensità diverse date dall’annata e con i caratteri propri della tipologia di olio".

Tra i tanti oli esaminati, spiccano quelli di Italia e Spagna, e il nostro Paese fa la sua bella figura: oltre al secondo posto di Comincioli, si contano ben 12 premi effettivamente incassati, di cui due sul fronte biolo­ gico. Ancora sul Garda bresciano, si fa notare anche mix di Leccino, Casaliva e di cultivar minori). Sono oli (per gli attacchi della mosca olearia), in cui abbiamo l’azienda Manestrini di Soiano (con 86 punti su 100). fruttati dal carattere deciso, contrassegnati da note di dovuto selezionare molto e scartare circa il 13 per amaro e piccante dovute all’elevato contenuto in poli­ cento di olive. Il rischio di non essere all’altezza era Questo è quanto emerge dalla IX edizione della fenoli e vitamine. La selezione delle olive, come spiega davvero molto alto". guida internazionale Flos Olei, pubblicata in italiano Gianfranco Comincioli, "viene fatta a mano, per otte­ e inglese, che premia gli oli extravergine di oliva del nere un olio qualitativamente ineccepibile sotto il pro­ Per esaltare le peculiari caratteristiche e le mondo, valutati da un panel di esperti assaggiatori che filo organolettico. Successivamente all’eliminazione potenzialità di ciascuna varietà presente, le olive nei primi quattro mesi ha valutato gli oli dell’emisfero delle foglie, le olive vengono infatti sottoposte ad un nell’azienda Comincioli vengono raccolte e lavorate Nord e nei successivi quattro mesi le produzioni del processo di selezione qualitativa a mano, effettuato 24 separatamente, per varietà appunto, con l’ausilio di Sud, coordinati da Marco Oreggia, curatore del libro ore su 24 in modo attento e puntuale nel periodo di scuotitrici meccaniche per ridurre i tempi tra raccolta insieme alla giornalista Laura Marinelli. Nel volume lavorazione. Mai le olive malate, danneggiate o colpite e lavorazione al fine di proteggere le olive e l’olio da presentato nelle scorse settimane a Roma, si trovano dalla mosca olearia vengono lavorate". ossidazioni e fermentazioni. Le olive danneggiate un migliaio di campioni di olio prodotti da più di 500 o malate vengono quindi eliminate dal processo di aziende del pianeta, per un totale di 51 Paesi. La soddisfazione della guida Flos Olei è ancora produzione, per ottenere un olio sano e di elevata più grande, continua il produttore gardesano, "non qualità. Prima di essere imbottigliato, l’olio viene Il lago di Garda si distingue per le sue produ- solo perché 99 su cento è il punteggio più alto mai filtrato ben due volte per eliminare qualsiasi tipo zioni grazie all’azienda Comincioli, in località Castello dato nella storia (fino all’edizione 2017 si era arrivati di impurità e stivato in vasche di acciaio inox satu­ a Puegnago, sulle cui colline sorgono la casa padronale a 98/100) e, anche se abbiamo sempre collezionato i rate con azoto ai fini di evitare l’ossidazione. Questi i di famiglia, la cantina e il frantoio. I terreni aziendali massimi punteggi da almeno sette anni, questo nuovo segreti dell’olio extravergine Comincioli, tra i migliori sono per dieci ettari coperti da uliveti e undici coltivati risultato ci fa sentire vicini alla perfezione, pur con la al mondo. a vigneto. Tre le tipologie di olio prodotte dell’azienda: consapevolezza che si può sempre migliorare. La sod­ i monocultivar Leccino e Casaliva e il blend Terrae (un disfazione è enorme in annate non facili come il 2016 Francesca Gardenato

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Gennaio 2018 27 a cura di Pino Mongiello Il Messaggio di Isidoro Marchiori: il suo impegno nella cooperazione sociale

ggi, rispetto a qualche decennio pioniere che, da laico credente, aveva fa, abbiamo una diversa conce­ dedicato la sua intera vita alla forma­ Ozione della vecchiaia, proba­ zione dei giovani e a sostegno degli bilmente perché siamo diventati tutti ultimi, siamo riusciti a realizzare a Salò più longevi. È per questo motivo che un convegno che ne esaltasse la figura gli ottantun anni di Isidoro Marchiori, morale e lo proponesse in tutta la sua morto a Soprazzocco il 12 dicembre stringente attualità. Soprattutto, grazie scorso, non mi erano mai parsi quelli alla determinazione di Isidoro e alla sua di una persona che aveva ormai fatto tenacia, attorno a quell’evento si sono il suo tempo. Isidoro, longilineo e dallo riunite diverse realtà, dalla Parrocchia sguardo lucido, mostrava saggezza di S. Maria annunziata di Salò, che si e generosità, sapeva intuire l’impor­ fece capofila e promotrice, alla Scar di tanza di una proposta seria e sapeva Roé Volciano, alla Fondazione Sipec di pure sostenerla con impegno solidale, Brescia. In quell’occasione, sfidando sempre con l’entusiasmo di un fanciullo. il tempo e utilizzando in gran parte energie fornite dal volontariato, Isidoro Dal 2000 era presidente della Marchiori ha avviato il recupero di Cooperativa San Giuseppe, una coo­ parecchio materiale iconografico risa­ perativa storica, fondata nel 1963 dal lente agli anni Sessanta e Settanta, salodiano Giuseppe Filippini, nel cui facendolo riprodurre su più moderni ambito operano la SCAR di Tormini, supporti perché potesse essere letto la scuola primaria “S. Giuseppe” e la con le moderne tecnologie. scuola dell’infanzia “Paola di Rosa” (ex Ancelle della Carità), entrambe a Salò. La sua positività nell’affrontare i aperta anche alle esigenze sociali Ebbe solo la possibilità di dare un Il mio incontro con lui, mi riferisco a problemi era davvero contagiosa e del territorio. Al convegno di Salò del saluto all’assemblea perché la malat­ quegli incontri non occasionali ma che proverbiale era la sua dirittura morale. 30 settembre scorso era previsto in tia che aveva dentro di sé lo fiaccava. lasciano un segno, data da un anno sol­ Tra le ultime cose da lui realizzate a programma che fosse lui a conclu­ Fu quella l’ultima sua testimonianza tanto, o poco più, in particolare dalla completamento delle funzioni edu­ dere i lavori e, quindi, a testimoniare pubblica. Isidoro lascia un messag- morte di un comune amico e maestro, cative di pertinenza alla Scar c’è da l’importanza che Silveri ebbe per lui gio che esalta capacità di ascolto e l’ing. Luciano Silveri. Nel nome di quel ricordare la nuova palestra, struttura come per tutti gli ex allievi della Scar. concretezza.

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28 Gennaio 2018 Consorzio Garda Uno Approvato il budget triennale degli investimenti Approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci di Garda Uno il budget 2018-2020.

opo il via libera da parte dell’as­ fonti rinnovabili” e la “Gestione della semblea societaria al conferi- pubblica illuminazione” che possono Dmento del ramo idrico in Acque essere completate con ulteriori attività, Bresciane, la cui decorrenza presumi­ come i servizi cimiteriali, la gestione bile è fissata per questo mese di gen­ calore e attività manutentive in genere. naio, anche lo strumento previsionale di investimenti per il prossimo triennio Basti pensare, come ha ancora evi­ ha, dunque, registrato il pieno consenso denziato nel suo intervento Lazzarini, degli amministratori pubblici. “che ad oggi sono 49 gli impianti con una potenza complessiva di 1.050 kWp Il totale degli investimenti che ed ulteriori 235 impianti privati affidati il management presieduto da Mario a Garda Uno: tutto questo sta accre- Bocchio ha previsto è di poco meno scendo il valore di mercato del set- di 14 milioni di euro per il 2018, e di 9 tore energia (+ 12%)”. Inoltre, dal 2018 milioni e 800mila euro per ciascuno dei verranno condotti anche gli impianti successivi anni. Come ha puntualizzato dell’Ags Srl. di Provaglio d’Iseo: si tratta nel suo intervento il direttore ammini­ di 195 impianti oggetto di manuten­ strativo Pietro Lazzarini, relatore del zione e conduzione. piano, “la previsione economico-finan­ ziaria è stata elaborata tenendo conto Passo avanti anche nell’illumina- del programmato passaggio del ramo zione pubblica in cui Garda Uno pre­ veicoli, servizi di car e scooter sharing). Nel 2018 Garda Uno prevede, idrico in Acque Bresciane e, di conse­ vede l’installazione con tecnologia a anche grazie all’introduzione della guenza, le previsioni di ricavo afferenti Led del servizio luce per altri Comuni, Il piano di budget si chiude, infine, raccolta “porta a porta”, di superare il al citato servizio sono state quantifi­ quali Provaglio e Salò, con una presunta con l’Igiene Urbana, il cui fatturato per 70% di raccolta differenziata (valore cate in misura pari al gettito tariffario durata del servizio tra i nove e i 12 anni. il 2018 sarà ancora in aumento anche medio su tutto il territorio servito). che sarà conseguito nel 2018 da Acque Nel 2017 sono stati condotti impianti grazie all’ulteriore estensione del bacino Molta attenzione verrà posta anche Bresciane. Anche gli investimenti – ha e apparati luce nei Comuni di Leno, operativo (da gennaio verrà avviato al continuo rinnovamento della flotta aggiunto Lazzarini – sono stati indi­ Polpenazze, Salò, , Provaglio il servizio nel Comune di ). aziendale adibita alla specifica raccolta viduati in funzione della marginalità e Soiano per un totale di 11mila punti Complessivamente verranno trattate di rifiuti utilizzando automezzi in grado economica e del cash flow generato dai luce. Positivo il bilancio, inoltre, nella circa 90.000 tonnellate di rifiuti su di impattare il meno possibile sull’am­ ricavi”. gestione calore, il cui servizio com­ un bacino di circa 125mila abitanti biente circostante, nonché facilitare e prende gli impianti termici di numerosi residenti (250mila equivalenti) che, rendere meno gravose le operazioni di Nel dettaglio, gli investimenti pre­ edifici pubblici e complessi residenziali però, nella stagione turistica salgono a movimentazione rifiuti da parte degli visti per il ramo idrico ammontano il dei comuni soci: con l’inizio di questa 400mila presenze medie giornaliere. operatori. prossimo anno a 10 milioni e 500mila stagione invernale è stato avviato il ser­ euro e 7 milioni e 500mila sia nel 2019 vizio anche nel comune di Salò. che nel 2020; nel settore igiene urbana a 2 milioni e 70mila euro (1 mln e 100 Novità anche nel programma mila euro nel 2019 e 2020), e, infine, “Garda Uno - Smart city”, la piatta­ nelle attività produttive l’investimento forma destinata a migliorare, con pro­ Non ti lasciamo tocca un un milione e 185mila euro (un prie risorse interne, il livello di tutela milione e 105mila euro nei successivi e garanzia dei servizi condotti: tale mai solo. due anni). modello verrà installato il prossimo anno a Polpenazze, Leno e Provaglio Dal canto suo, il settore attività pro­ d’Iseo. E ancora, in crescita anche le Garda Uno offre un servizio gratuito duttive ha fatto registrare iniziative pro­ iniziative nella mobilità sostenibile di assistenza e informazioni su tutte le attività. positive quali il “Servizio Energia da (aggiunta di ricariche elettriche per Chiama il numero verde. Il ramo idrico passa numeri ad acque bresciane verdi ra è ufficiale: il ramo idrico di Rispetto a un valore contabile del Garda Uno Spa è stato conferito patrimonio conferito di oltre 7 milioni Oin Acque Bresciane, al termine e 830mila euro, il perito incaricato per dell’assemblea straordinaria dei soci, la stesura dell’atto di conferimento del Acqua Rifiuti del mese scorso. ramo idrico ha quantificato il patrimo­ nio citato in 19 milioni e 185mila euro, Emergenze Informazioni La votazione ha visto il voto con­ facendo emergere, quindi, una plusva­ trario dei comuni di Pozzolengo e lenza di oltre 11 milioni e 300mila euro. 800 299 722 800 033 955 Polpenazze e l’astensione di Provaglio d’Iseo. Dunque larga maggioranza Di qui si deduce con evidenza la Informazioni dell’assemblea che ha praticamente bontà della consistenza patrimoniale messo nero su bianco sul lungo pro­ dell’azienda. 800 601 328 cesso di passaggio del ciclo idrico Energia della multiutility gardesana. Nel corso dell’assemblea sono state rese note le informazioni sul Autolettura contatori informazioni Parole di soddisfazione, ovvia­ summit ministeriale tenutosi a Roma mente, da parte del presidente della che, com’è noto, ha sortito gli effetti 800 547 657 800 133 966 Provincia, Pier Luigi Mottinelli, e sperati, e cioè l’ufficialità sul contri­

del presidente di Garda Uno, Mario buto di cento milioni di euro per il Garda Uno S.p.A. Orari uffici amministrativi e tecnici: Via Italo Barbieri, 8 dalle ore 8,30 alle ore 12,30 dal Lunedì al Venerdì Bocchio. progetto di collettamento del lago 25080 di Garda. Tel. 030 9995401 Fax. 030 9995420 www.gardauno.it

Gennaio 2018 29 Amavo i ghepardi, oggi li salvo

mavo i ghepardi e oggi ho la fortuna di naturale degli animali assistiti. Gli animali vengono poterli salvare". Matilde Venturi da anni periodicamente controllati, sottoposti a esami e " vive a Padenghe sul Garda, ma per lei è cure, e monitorati prima di essere reinseriti in natura in ormaiA un’abitudine, trascorrere alcuni mesi dell’anno una zona “protetta” dotati di radio-collare per verificare in Africa, nella “terra dei ghepardi”, dove si trova il che sappiano cavarsela, predare e difendersi, prima di centro di recupero e ricerca aperto dalla zoologa essere liberati definitivamente. americana Laurie Marker nel 1990, a nord della capitale Windhoek. "La cosa più importante – precisa Matilde – è che questo è un centro di studio per la salvaguardia Il CCF (Cheetah Conservation Fund Italia) è il della specie, perché tra i felini sono gli animali più a centro più importante al mondo per il salvataggio rischio. Il ghepardo è un animale timido, corre veloce degli animali in via estinzione, in particolare per la ma si stanca presto, spesso viene fregato da altri tutela dei ghepardi selvatici e del loro ecosistema. "Se predatori più aggressivi come il leone e il leopardo. nessuno fa niente, tra dieci o vent’anni questi ghepardi E nei primi anni i cuccioli sono a rischio, perché la scompariranno dalla faccia della Terra – afferma mamma tende a lasciarli soli per andare in cerca di Matilde –È un lavoro capillare e faticoso quello che prede". stiamo facendo qui e che il CCF porta avanti un po’ in tutto il mondo". Presso il CCF oggi ci sono 52 animali assistiti. Sono abituati all’uomo, si fanno accarezzare e Da anni sensibile agli animali in via di estinzione fotografare ma, sottolinea la volontaria gardesana, e già impegnata su altri fronti, Matilde ha scelto di "non dobbiamo dimenticare che il ghepardo non dedicarsi ai ghepardi perché tra i felini sono i suoi è un animale domestico e bisogna prestare molta preferiti. Occhi grandi ed espressivi, solitari, in natura i attenzione". “più deboli” tra i grandi predatori. Così circa otto anni metri è stanco e deve stendersi a riposare. Questo è il fa, dopo aver lasciato Aleppo (Siria) dove lavorava I terreni in cui vivono gli animali “sotto controllo” suo punto debole, lo sa bene Matilde che, nonostante col marito nel settore tessile, Matilde ha deciso di sono grandi come mezza New York e gli addetti del l’esperienza a fianco di zoologi competenti, ha vissuto dedicarsi definitivamente agli animali. "Avevo già centro li girano a piedi con lo zaino per tenerli in ancora la paurosa sensazione di essere “predata”. lavorato in Africa in un centro per i leoni, ma ho scelto osservazione. "Qualora fossero a digiuno siamo noi a In casi di rischio, racconta, "due sono le cose che ci la Namibia perché amavo il ghepardo e ho sentito portare loro carne e acqua. Cercarli è un lavoro duro e insegnano a non fare: voltare le spalle e farsi prendere che era il momento di impegnarmi seriamente per la ogni loro progresso va registrato. dal panico e correre via, perché se il predatore ha fame loro salvaguardia. Quando torno in Italia partecipo a attacca subito". conferenze, incontri, eventi nei parchi, nei museo o "Quando infine sono pronti per essere liberati, nelle scuole per sensibilizzare e raccogliere fondi per vengono caricati in una cassa su un camion, per lasciarli Dopo tanti anni nella savana, conclude Matilde il CCF". nella zona di Erindi, una riserva privata che accoglie i Venturi, "tra immense distese di natura e grandi silenzi ghepardi del CCF nella savana: è un momento magico, ho capito che il concetto di spazio e tempo lì non esiste Quando è a Otjiwarongo Matilde volge i più molto emozionante". e che, uomini e animali, siamo tutti esseri viventi con il svariati lavori: dalle mansioni più umili di cura diritto di vivere la nostra vita". degli animali all’assistenza ai veterinari durante Su brevi distanze il ghepardo è più veloce di le operazioni, fino al reinserimento nell’habitat un qualsiasi cane, ma dopo quattro o cinquecento Francesca Gardenato

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30 Gennaio 2018 Gienne La Fiera di Lonato verso dalla redazione di Gardanotizie.it mensile del lago di Garda

Reg. Trib. Brescia n° 57 dell’11/12/2008 - le “nozze di diamante” R.O.C. n° 18101 anca ormai pochissimo al gong d’inizio della 60ª edi- Copia in distribuzione gratuita zione della Fiera regionale agricola, artigianale e Mcommerciale di Lonato, dal 19 al 21 gennaio 2018. Direttore editoriale: Luca Delpozzo Quest’anno anniversario di diamante, per la kermesse lona­ Direttore Responsabile: Luigi Del Pozzo tese che rappresenta ormai una tradizione non solo locale ma Redazione: Francesca Gardenato del calendario regionale, con il suo circuito espositivo per le vie del centro, tra piazze, scuole e palazzetti, e con un’ampia Collaboratori: Matteo Ballisti, Sergio offerta di appuntamenti, tra proposte culturali, artistiche e Bazerla, Velise Bonfante, Giorgio Maria sportive, gran galà, degustazioni, mostre di mezzi d’epoca, Cambié, Giacomo Danesi, Roberto incontri e convegni, a ingresso libero. Darra, Amalia Dusi, Domenico Fava, Giancarlo Ganzerla, Lino Lucchini, "Quest’anno tagliamo un traguardo storico per la Fiera Mariateresa Martini, Pino Mongiello, di Lonato del Garda – afferma il sindaco e presidente del Michele Nocera, Pinuccia Pienazza, comitato organizzativo Roberto Tardani –, nata nel secolo Alberto Rigoni, Marta Sartori, Silvio Stefanoni, Maurizio Toscano e scorso con una vocazione essenzialmente agricola, poi Massimo Zuccotti. cresciuta negli anni, grazie alla passione e all’impegno di tante persone che hanno sempre avuto a cuore la nostra comunità. I testi e le fotografie pervenute, in Tanto che oggi questo evento, il primo della nostra provincia redazione anche se non pubblicate, e inserito nel calendario regionale, è un’ampia vetrina non non verranno restituiti. più solo del comparto agricolo, ma anche per l’artigianato e Vietata qualsiasi riproduzione con il commercio". ogni mezzo, se non autorizzata dall’Editore Gli eventi inizieranno però prima del 19 gennaio: già Stampa: sabato 13 gennaio alle 21, al palazzetto dello sport, sarà presentata la fiera con il Gran Galà Show: ci saranno momenti Tipolitografia Pagani artistici e musicali, diretti da Alex Rusconi, con al centro Celofanatura editoriale della serata l’ospite Cristiano Militello, attore, cabarettista, conduttore radiofonico e già inviato di “Striscia la notizia”. Coop Service tel. 030 2594360 Esclusivista pubblicità: Il 17 invece, nella giornata di Sant’Antonio abate, tornerà l’appuntamento dedicato agli animali, con la loro benedizione "Mantenendo fede al programma tradizionale, la Fiera di LDP Videoproduzione & Editoria sul sagrato della chiesa di Sant’Antonio. Nata come sagra, Lonato è stata capace negli anni di rinnovarsi e guardare al futuro Tel. 030 9919013 la fiera è cresciuta tantissimo in questi sessant’anni ed ha – sottolinea il direttore del comitato organizzativo, avv. Davide abbracciato nuovi settori. Bollani –. Ciò grazie anche ai collaboratori e a chi ha saputo far Redazione ed abbonamenti: crescere l’evento dedicando tempo ed energie. L’edizione di Via Maguzzano, 15 Ancora una volta, il tipico piatto lonatese, “l’os de quest’anno sarà ricca di eventi per festeggiare il traguardo dei stomèc”, sarà preparato in versione “gigante”, da guinness, con sessant’anni. Il programma dettagliato sarà presentato come 25017 Lonato de/Garda - Bs l’intenzione di battere un nuovo primato. In gennaio tornerà sempre dopo Natale e poi consultabile sul sito del Comune di Tel. 030 9919013 anche la rassegna gastronomica che vede protagonista la Lonato e su Facebook alla pagina Fiera di Lonato". [email protected] carne di maiale, proposta nei menu dei ristoranti e agriturismi della zona, “A tutto porcello”. Sempre nel programma della 60ª edizione rientra anche Gienne, il mensile del lago di Garda, lo spettacolo organizzato dall’Assessorato alla Cultura, sabato lo trovi nelle principali edicole e nei La fiera oggi non è più solo agricola, pur non rinnegando 20 gennaio alle 21 al Teatro Italia, “Marzo 1943 – Tributo a le sue origini e il settore principale al quale rimane legata. Dalla e Battisti” con Bandafaber e la presenza straordinaria punti d’interesse pubblico del Garda Oltre 6500 mq di area espositiva si estendono nel centro del cantautore Marco Ferradini (autore di “Teorema”) con la e dell’Alto Mantovano: uffici turistici, lonatese, che nelle tre giornate accoglierà espositori del figlia Charlotte. La serata avrà finalità benefica a favore della municipi, Iper di Lonato d/G, La Grande comparto agricolo, artigianale e commerciale. Fondazione Madonna del Corlo (ingresso a pagamento: 10 Mela e Decathlon di . euro). www.gardanotizie.it primo ed unico videogiornale on line del lago di Garda

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ReteBrescia venerdì ore 20.05 Canale 72 e 213 DTT Sky canale 908 SRL

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