SCHEDA GEOSITO

ID Geosito Denominazione Provincia A12 Il versante strutturale di Coste della Defenza e

Inquadramento cartografico (stralcio tavoletta IGM) Foto

Panoramica del versante strutturale di Coste della Defenza

Scala Numero Denominazione Longitudine Latitudine Est Nord

Coordinate Coordinate 1:5000 405154 Campochiaro 2°04'04'' E 41°26'14" N 2479866 4587305 geografiche Gauss-Boaga Quota topografica 1:25000 162 III NO Boiano 910 media (m s.l.m.) Settore d’interesse primario Settore d’interesse secondario Interesse contestuale primario Geomorfologia e geologia strutturale Stratigrafia Escursionistico e paesistico

Litologia Età delle formazioni rocciose Età del processo genetico Calcari micritici a rudiste e gasteropodi del Cretacico Inferiore, Calcari a rudiste del Cretacico superiore, Brecce di versante stratificate, spesso ben cementate, Per la porzione del versante in roccia: Cretacico; a clasti carbonatici eterometrici e spigolosi, a Pleistocene inferiore? per i depositi detritici: Quaternario assente o immersi in una matrice terrosa marrone (Brecce antiche), Brecce di versante poco cementate a clasti carbonatici eterometrici e spigolosi.

Descrizione Il versante strutturale di Coste della Defenza fa parte del versante bordiero settentrionale del rilievo carbonatico del , di raccordo tra il settore alto-montano ed il settore di piana della conca di Boiano. Si tratta di un versante di faglia ad elevata acclività, orientato circa E-O, situato tra gli abitati di Campochiaro e Guardiaregia. Il versante è modellato nei calcari di piattaforma del Cretacico e la sua genesi è legata alla tettonica estensionale che ha interessato l’area del Matese. Il versante strutturale sospende un antico paleo-paesaggio posto intorno a 1000 m s.l.m. La sospensione di questo antico paesaggio e del relativo paleo-drenaggio è ben evidenziata dalla presenza di una valle tronca (Valle Uma), visibile tra 1100 e 1000 m s.l.m. che interrompe il profilo del versante. La faglia diretta su cui è impostata il versante è denominata faglia di Campochiaro da diversi autori e i piani di faglia sono individuabili in diversi punti alla base del versante; in particolare, buoni affioramenti di questi piani sono visibili nei pressi dell’area archeologica del Santuario Italico di Ercole Quirino (Geosito “Il liscione di faglia de La Civitella”) e all’interno di una cava dismessa, situata più ad Est, nel territorio di Guardiaregia (Geosito “Il liscione di faglia della cava di Guardiaregia”). Antichi depositi di versante cementati (brecce di versante), che raggiungono spessori anche notevoli (20 m nei pressi dell’area archeologica del santuario di Ercole) sono visibili in più punti al piede del versante. Il segmento più occidentale della faglia di Campochiaro mette a contatto i calcari del Cretacico inferiore con il flysch miocenico ed è ricoperto da un’estesa falda detritica, mentre il segmento più orientale mette a contatto i Calcari a Rudiste del Cretacico superiore con il flysch miocenico, anche qui mascherato al di sotto di una coltre detritica Dislocazioni che testimoniano l’attività recente (tardo-olocenica) della faglia di Campochiaro sono riconoscibili in più punti lungo il versante ed interessano brecce recenti a basso grado di cementazione, costituite da clasti carbonatici eterometrici e spigolosi, immersi in una matrice terrosa grigio-marrone. Questa attività recente ha interessato anche delle brecce di versante stratificate e cementate, costituite da clasti carbonatici eterometrici e spigolosi, localizzate all’estremità orientale del versante strutturale e visibili lungo la strada che conduce all’abitato di Guardiaregia, in prossimità del ponte sul torrente Quirino. Queste brecce sono, infatti, caratterizzate da strati inclinati verso il versante e, dunque, chiaramente basculate. L’assetto attuale del versante di Coste della Defenza testimonia un’evoluzione a lungo termine tipica dei versanti di faglia in rocce carbonatiche in contesti di clima freddo e arido (propri delle fasi glaciali del Pleistocene). La sua evoluzione può, infatti, essere ricondotta al modello della “recessione rettilineo-parallela del versante” (slope replacement). A seguito di questa evoluzione, il versante si presenta oggi del tutto regolarizzato, con profilo rettilineo e pendenze tipicamente intorno ai 30°- 35°. Una buona vista panoramica del versante nel suo insieme si gode dalla strada che da Campochiaro va verso Guardiaregia, o anche dall’abitato di Campochiaro.

Interesse del geosito Stato di conservazione Vincoli Modalità di accesso Paesaggistico, Paesistico- Regionale Discreto ambientale (L.R. n°24 del 1/12/89) A piedi Area naturale protetta (Sic e Zps) Possibilità di degrado Opportunità di tutela Accessibilità Minima Già in atto Facile Contesto paesaggistico-territoriale Il geosito si colloca all’interno dell’area Matese-Conca di Boiano- e ricade nell’area protetta SIC-ZPS più grande della regione denominata “La Gallinola-M. Miletto- M.ti del Matese”. Esso ricade nell’Oasi WWF di Guardiaregia-Campochiaro istituita nel 1997, la seconda in Italia per estensione, in un comprensorio di elevato valore naturalistico con la presenza di numerose specie floristiche e faunistiche. Seguendo il sentiero 118 (Civita-S. Polo Matese-Campochiaro-Guardiaregia), che attraversa il versante di Coste della Defenza, è possibile arrivare ai geositi “Il liscione di faglia nella cava di Guardiaregia” e “Le brecce antiche di Coste della Defenza”. Inoltre, il sito è attraversato dal sentiero 124 -SG- (Campochiaro-Fonte Francone-Valle Uma-Sfonnatora-Sella del Perrone) denominato ” Sentiero delle grotte”. Tali sentieri sono segnalati nella “Carta Escursionistica dei Sentieri - Matese - Versante Settentrionale - Settore Orientale” edita dal CAI Molise. In prossimità dell’area è anche possibile visitare il geosito denominato “Il liscione di faglia de La Civitella” in località Civitella. Il geosito dista ca. 25 km da Campobasso, 38 km da e 91 km da ed è raggiungibile, venendo da Campobasso, percorrendo la SS 87 e poi la SS 67 in direzione Campochiaro o, venendo da Isernia, seguendo direttamente la SS 17 e, successivamente, la SS 67 in direzione Campochiaro.

Bibliografia essenziale Ferrarini F., 2009 - Assetto geologico-strutturale del Matese settentrionale ed analisi cinematica della deformazione Quaternaria lungo il sistema di faglie del Bacino di .” Tesi di Dottorato, Università degli Studi del Molise. Galli P. & Galadini F., 2003 -.Disruptive earthquakes revealed by faulted archaeological relics in (Molise, southern ). Geophysical Resarch letters, 30(5), 1266, 70-1 – 10-4. Russo F. & Terribile F., 1995 - Osservazioni geomorfologiche, stratigrafiche e pedologiche sul Quaternario del Bacino di Bojano (Campobasso). Il Quaternario, 8 (1), 239-254.