COMUNE DI BOISSANO PROVINCIA DI

PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO INERENTE LA REALIZZAZIONE DI UN FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE IN LOCALITA’ RIVE IN VARIANTE AL P.U.C. AI SENSI DELL’ART. 44 L.R. 36/97

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ ALLA PROCEDURA DI V.A.S. Rapporto preliminare (ai sensi dell’art. 13 c.1 D.lgs. 152/2006 e della L.R. 32/2012)

Proponenti:

CAIVANO CAMELE Maria Saveria codice fiscale CVNMSV61P63E326V ;

COLASANTO Veronica codice fiscale CLSVNC80P66F205H ;

COLASANTO Erika codice fiscale CLSRKE82C63A145D ;

COLASANTO Marika codice fiscale CLSMRK88M62D600D ;

VALLERGA Pietro codice fiscale VLLPRL55B03G605O .

Autorità procedente: Comune di Boissano - Servizio Urbanistica Autorità competente: Regione – Dipartimento Ambiente Tecnico: Arch. Mauro Bertaia e Geom. Longo Fulvio Data: 31 Ottobre 2017

0. PREMESSA

In virtù di quanto previsto dalla L.R. 32/2012 e s.m. in materia di valutazione ambientale di piani e programmi, nonché dai suoi criteri applicativi pubblicati con la D.G.R. 331/2013, il progetto in questione deve essere sottoposto a verifica di assoggettabilità a V.A.S. in quanto l’intervento proposto in variante al P.U.C. vigente ha per oggetto un piano per l'uso di piccole aree a livello locale ai sensi dell’. 13, nei in quanto ricadente nei casi indicati nell’allegato A all’art. 3 ed aventi potenziali effetti sull’ambiente in quanto: - secondo la cartografia del Piano di bacino del Torrente Nimbalto l’area oggetto d’interventi risulta essere ubicata in zona a suscettività al dissesto media a confine con area a suscettività molto alta ( comma 1 all. A ). - saranno realizzati edifici a scopo residenziale e/o acusticamente sensibili all’interno della fascia di pertinenza acustica A (100 m) per le infrastrutture autostradali, il fabbricato in progetto risulta essere a circa tra 70 ed 80 dal bordo della carreggiata .

1. CARATTERISTICHE DEL PIANO 1.1 Schema di piano, obiettivi e processo partecipativo

I richiedenti della variante al P.U.C. hanno presentato al Comune di Boissano (SV) una richiesta di permesso di costruire convenzionato inerente la realizzazione di un fabbricato di civile abitazione in localita’ Rive in variante al p.u.c. ai sensi dell’art. 44 l.r. 36/97, che prevede la realizzazione di: - n° 1 edificio residenziale costituito da 8 unità immobiliari su due piani - un’autorimessa pertinenziale alle residenze di nuova costruzione suddivisa in 9 posti auto in due compartimenti con accessi separati - giardini privati.

L'area in oggetto è situata a monte del tracciato autostradale che corre parallelamente al sito d’intervento a circa 60 m di distanza (fabbricato a 70/80m). La stessa si sviluppa su due fasce degradanti da nord ovest a sud est ai piedi della collina denominata Terra Rossa in Località Fornaci. Ad est del sito a distanza inferiore a m 150 scorre il torrente denominato Rio Casazza oggetto di tutela ai sensi del D.Lgs. 42/04 e ss.mm.ii. , lo stesso risulta profondamente infossato rispetto all’area in oggetto e costituisce confine con il Comune di . La viabilità principale è costituita dalla Strada Provinciale n. 25, percorso di mezzacosta che unisce Boissano a e Loano, sulla stessa si innesta Via Rive, che parallelamente all’autostrada collega direttamente il sito d’intervento.

L’area risulta già dotata di urbanizzazioni a rete , acqua potabile, luce e gas in quanto serve il sottostante fabbricato di proprietà di uno dei richiedenti.

La Variante in oggetto al Piano Urbanistico Comunale di Boissano, approvato con Delibera di C.C. n. 17 del 15-3-2007 e succ. Del. Di C.C. n. 50 del 12-09-2007, in vigore dal 14-11-2007, propone che i volumi realizzabili con Permesso di Costruire Convenzionato, compresi nella Zona Edificata Satura di Via dei Pini, vengano trasferiti in Via Rive località Fornaci.

Le aree individuate ad accogliere il volume trasferito attualmente appartengono alle Aree di Ambito Agricolo in aderenza alla Zona Insediabile di Presidio Ambientale e poste a circa ml. 80,00 dalla Zona B13 Completamento – Trasformazione - Residenziale.

Il volume previsto nella zona B24 in variante, comporterà un unico intervento e la sua attuazione avverrà attraverso Permesso di Costruire Convenzionato.

L' area di Via dei Pini, svuotata del volume e della capacità edificatoria, rimarrà zona di verde attrezzato F31 a servizio della Zona Edificata Satura sottostando alla normativa delle zone F di PUC e secondo quanto stabilito dalla Convenzione Urbanistica.

La variante al piano si rende necessaria per il trasferimento del volume di un fabbricato da demolire in zona edificata satura dell’ambito di riqualificazione in località RIVE

L'organismo edilizio allo stato attuale presenta numerose fessurazioni sia a livello strutturale che nelle murature esterne ed interne, il tutto è in continua evoluzione a causa dei movimenti del terreno circostante provocati da una frana attiva nell’ambito della zona denominata Liggie, in corrispondenza di Via dei Pini. Il fenomeno di “scivolamento” che , come già citato esercita un’azione costante, determina anche delle fenditure nel terreno con spaccature dei muretti esterni ed espulsioni di parti murarie.

Negli ultimi anni l’area, inserita in Zona PG.4, è stata sottoposta a monitoraggio ed ad interventi di consolidamento ma la situazione che non può essere risolta continua ad essere un pericolo per la pubblica incolumità tanto che in occasione di forti precipitazioni, la famiglia ivi residente viene sempre allertata dagli organi di vigilanza al fine di organizzare lo sgombero.

Unica possibilità a fronte di tali gravi fenomeni ed ottenere una condizione risolutiva, era quella di trasferire la volumetria in altra zona che, pur prevedendo una variante, fosse comunque compatibile con la normativa di PTCP.

Si è perciò concretizzata la soluzione di delocalizzare i volumi in parte del terreno individuato al foglio 8 particella 246, completamente incolto, ai margini di aree già urbanizzate, in ambito IS-MA del PTCP.

Non vi sono interazioni con progetti approvati o in corso di approvazione, né risulta, nelle immediate vicinanze dell’area in oggetto, la presenza di progetti o piani che sono stati assoggettati a VIA/SCREENING/VAS/IPPC.

Al fine di garantire un’ampia partecipazione al livello decisionale saranno promosse specifiche modalità di consultazione e partecipazione per le diverse fasi del processo di valutazione, in accordo con l’Autorità procedente e l’Autorità concedente. La verifica di coerenza esterna tra gli obbiettivi generali del piano e quelli di sostenibilità e di protezione e miglioramento ambientale individuati a livello comunitario, nazionale, regionale e locale è particolarmente semplice, anche a causa delle dimensioni e della tipologia del progetto.

In particolare, in relazione agli obiettivi del Piano va citato l’obiettivo n. 4 – conservazione del paesaggio che prevede di mantenere le componenti naturali e culturali del paesaggio, promuovendo il presidio ambientale in maniera estensiva a tutte le parti del territorio dove l’agricoltura ha perso le capacità produttive. Si precisa infatti che l’area d’intervento è attualmente coperta da strutture serricole dismesse e l’area è attualmente improduttiva ed inutilizzata a fini agricoli. Per quanto attiene invece il P.T.C.P. nell’assetto insediativo , la zona risulta essere in area IS-MA che all’art. 49 comma 3 delle norme di attuazione recita: “Sono pertanto consentiti quegli interventi di nuova edificazione e sugli edifici esistenti, nonché di adeguamento della dotazione di infrastrutture, attrezzature e impianti che il territorio consente nel rispetto delle forme insediative attuali e sempre che non implichino né richiedano la realizzazione di una rete infrastrutturale e tecnologica omogeneamente diffusa. Si ribadisce infatti che l’area risulta già urbanizzata. L’area di accesso al piano interrato verrà pavimentata con griglie salvaprato al fine di limitare il più possibile l’impermeabilizzazione dei suoli.

Si può quindi sostenere che gli obiettivi di Piano in Variante sono coerenti con quelli del P.U.C. e che lo stesso non è siano in contrasto con a quelli di sostenibilità e di protezione e miglioramento ambientale individuati a livelli superiori.

1.2 Scenario socio-economico di riferimento, descrizione sintetica della struttura e della Normativa del Piano

Il terreno oggetto di intervento, individuato al Catasto Terreni del Comune di Boissano al Foglio 8, mappale 246 ( parte ) è attualmente incolto e lasciata al parziale degrado.

Ad ovest dello stesso sono presenti impianti serricoli al momento non in attività sul lato est dello stesso risulta invece la presenza di orti coltivati. L’area è delimitata a Sud da Via da terreni privati di proprietà di uno dei richiedenti a margine di Via Rive e parallela al tracciato autostradale. A circa 80 metri dall’intervento sul lato occidentale e meridionale e sotto il tracciato autostradale si sviluppa l’ambito denominato Rive: il quartiere più grande dopo il centro, collocato ai confini con Loano, quartiere ad alta densità con prevalenza di condomini a tre e quattro piani ed attraversato da un sottopasso autostradale che gli conferisce un aspetto dequalificato di quartiere periferico.

Risulta la presenza di un solo esercizio commerciale quindi con carenza di servizi

2. CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI 2.1 Aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente, definizione di obiettivi specifici e dei relativi target quali-quantitativi, individuazione dei possibili effetti significativi sull’ambiente 2.1.1 Aria e fattori climatici, mobilità Il Comune di Boissano risulta ricompreso ai sensi dell’art. 9 del d.Lgs 351/99 in Zona 7 – Area di mantenimento -

La consultazione degli elaborati del Piano regionale di risanamento della qualità dell’aria hamesso in evidenza che: - per l’area in esame le rilevazioni storiche non hanno riscontrato valori superiori al limite per SO2, CO, benzene, PM10, e l’NO2 per le aree in zona di mantenimento 7.

- per quanto concerne la zonizzazione per l’ozono ex D.lgs. 183/2004 il Comune di Boissano è inserito in zona B, ossia si stima che i livelli di ozono siano inferiori ai valori bersaglio per la protezione della salute e della vegetazione, sebbene superiori agli obiettivi a lungo termine; - nell’area in esame, e in particolare nel Boissano, non vi sono stazioni di misurazione della qualità dell’aria.

Fig. 1: Piano Regionale di risanamento della qualità dell’aria – Carta degli inquinanti DM 60/02

Fig. 2: Piano Regionale di risanamento della qualità dell’aria – Zonizzazione per l’ozono

Fig. 3: Piano Regionale di risanamento della qualità dell’aria – Classificazione dei comuni per inquinanti

2.1.2 Acque superficiali, sotterranee e ciclo idrico integrato La cartografia regionale mostra che non vi sono nella zona grandi o piccole derivazioni idriche; dalla carta dei Vincoli Ambientali del Comune di Boissano ad est del sito a distanza inferiore a m 150 scorre il torrente denominato Rio Casazza oggetto di tutela ai sensi del D.Lgs. 42/04 e ss.mm.ii. , lo stesso risulta profondamente infossato rispetto all’area in oggetto e costituisce confine con il Comune di Loano.

Fig. 4: Piano Regionale di Tutela delle Acque – Acquiferi significativi

L’approvvigionamento idrico avverrà attraverso l’acquedotto pubblico di Boissano, mentre le acque reflue saranno scaricate nella pubblica fognatura , tutte e due le reti sono collocate su via Rive. Non vi sono invece scarichi di acque reflue industriali in corpo idrico né di acque reflue urbane in acque interne.

2.1.3 Suolo e sottosuolo L’attuazione dell’intervento è correlata alla cessione di una superficie pari a circa 470 mq nell’area soggetta a demolizione del fabbricato preesistente in via dei Pini, con destinazione da stabilire da parte dell’amministrazione comunale , il terreno dovrà essere però essere lasciato in condizioni permeabilità . Nell’area d’intervento le zone non edificate saranno mantenute a verde privato e le percorrenze di accesso ai locali interrati verranno pavimentate in elementi prefabbricati tipo griglia salvaprato al fine di garantire la permeabilità dei suoli. Nella carta della suscettività al dissesto del piano di bacino del Torrente Nimbalto l’ area nella quale risulta ubicato il fabbricato da demolire è inserita in zona Pg4 (suscettività molto alta) mentre il nuovo intervento in variante al P.U.C risulta essere in zona Pg2 (suscettivita media). L’area oggetto di intervento non è all’interno di fasce di rispetto o di inedificabilità, né interferisce in alcun modo con la zonizzazione di piano. Più in generale richiamando la relazione geologica allegata agli elaborati di progetto si può senz’altro asserire che l’intervento progettato è compatibile con la normativa di Piano di Bacino vigente.

Fig. 5: Piano di Bacino Torrente Nimbalto – Carta suscettività al dissesto dei versanti

L’intervento non riguarda aree carsiche. Non vi sono evidenze desumibili dalla consultazione delle banche dati regionali (ReMoVer, interferometria satellitare, catasto grotte, geositi, ecc.).

2.1.4 Biodiversità e aree protette Nell’area oggetto del progetto e nelle immediate vicinanze non si trovano: - SIC, ZPS e relative zone rilevanti per la salvaguardia di cui alla D.G.R. 1687/2009 - SIC Alpini per cui valgono le misure di conservazione di cui alla D.G.R. 1145/2012 o ZPS per cui vige il Regolamento n° 5/08 - elementi di rete ecologica o percorsi sentieristici di interesse - habitat di interesse comunitario in SIC ed in particolare prioritari o habitat puntiformi.

2.1.5 Paesaggio e patrimonio culturale, architettonico e archeologico Nell’area oggetto del progetto e nelle immediate vicinanze non si trovano: - immobili e aree tutelate dalla parte II e III del Codice dei Beni Culturali - grandi immobili di proprietà pubblica suscettibili di tutela ai sensi del Codice dei Beni Culturali e non ancora sottoposti a verifica ai sensi dell’art. 12 - aree archeologiche (lettera m) ai sensi dell’art. 142 del Codice - aree per le quali è in itinere la dichiarazione di notevole interesse pubblico - manufatti emergenti individuati nel PTCP - centri storici, strade e percorsi storici, manufatti rurali tradizionali, sistemi insediativi storicizzati, terrazzamenti, di pregio, manufatti di archeologia industriale. L’area risulta interna alla fascia di m 150 dal torrente denominato Rio Casazza oggetto di tutela ai sensi del D.Lgs. 42/04 e ss.mm.ii.

Nell’intorno dell’area sono presenti zone agricole, a monte dell’intervento è presente una zona a bosco ceduo semplice misto.

Per quanto riguarda il rapporto con i regimi del PTCP, l’area è così classificata: - Assetto Geomorfologico: zona MO-B - Assetto Vegetazionale: zona COL-ISS-MA - Assetto Insediativo: zona IS-MA

2.1.6 Inquinamento acustico L’intervento in oggetto è soggetto a valutazione di clima acustico, ovvero deve essere stimata l’idoneità acustica della zona per l’intervento in questione. Questa procedura verrà effettuata attraverso rilievi fonometrici in situ. La normativa prevede inoltre che all’interno nel documento riassuntivo delle indagini svolte e dei risultati ottenuti siano indicati gli interventi di isolamento acustico (requisiti acustici passivi) necessari ad ottemperare alla normativa vigente. Per il caso specifico la presenza dell’Autostrada comporta, oltre ai punti di cui sopra, rilievi fonometrici, che dovrà essere effettuato da Tecnico iscritto nell’elenco regionale dei Tecnici Competenti in Acustica Ambientale.

A fronte dell’analisi dei dati, da effettuare dovranno essere rispettati il limite diurno di 70 dB(A) e notturno di 60 dB(A). In caso di superamento di tali limiti le norme vigenti prevedono quindi, a carico del proponente, interventi per il rispetto dei limiti di cui al D.P.R. 459/98: tali interventi possono consistere in opere atte a raggiungere livelli di emissione sonora conformi alla fascia A oppure, nel caso di difficoltà tecniche od ambientali, in azioni dirette sui ricettori. Nel caso in esame, il posizionamento di barriere molto alte sul livello dell’autostrada avrebbero un pesante impatto visivo, nel caso si rivelasse necessario , si propende perciò l’utilizzo di materiali fonoassorbenti nell’involucro edilizio, in conformità alla normativa inerente il rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici.

2.1.7 Inquinamento elettromagnetico Nelle immediate vicinanze dell’area di intervento non passano reti o conduttori di alta o media tensione.

2.1.8 Energia Il progetto prevede l’installazione, su ciascuna delle coperture degli edifici da realizzare, di pannelli fotovoltaici integrati nelle falde o tegole fotovoltaiche per il riscaldamento mediante pompe di calore. In tale modo si riuscirà a ridurre drasticamente l’utilizzo di energia prodotta da fonti non rinnovabili.

2.1.9 Rifiuti Per quanto riguarda i rifiuti, l’attuazione del progetto non prevede un impatto rilevante sulla situazione attuale: - in fase di cantiere vi sarà la necessità di procedere a scavi, e buona parte del materiale escavato non sarà riutilizzato in loco, pertanto dovrà essere smaltito in discarica autorizzata o riutilizzato seguendo quanto disposto dal D.M. 161/2012 e dalla D.G.R. 89/2013; - una volta realizzata l’opera, vi sarà la produzione di rifiuti urbani dovuta agli 8 appartamenti previsti, si precisa nell’ambito del Comune di Boissano esiste già il servizio di recupero a domicilio con il sistema porta a porta .

2.1.10 Salute e qualità della vita Per quanto riguarda l’accessibilità ai servizi (aree verdi, scuole, servizi socio- sanitari), gli Indicatori Comuni Europei forniscono come indicatore principale la percentuale di cittadini che vivono entro 300 metri da un’area verde pubblica di dimensioni maggiori di 5.000 m2; tuttavia nel raggio di 300 metri dall’area in cui sarà realizzato il progetto non vi sono aree verdi pubbliche di tali dimensioni . Nella zona non vi sono né sono in previsione impianti a rischio di incidente rilevante.

3. VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI Per quanto riguarda gli effetti complessivi previsti dal piano, vale quanto segue: - L’aumento di carico insediativo dovuto alla realizzazione dell’edificio case (massima utenza 19 abitanti insediabili) sarà assorbito dal potenziamento dell’attuale rete di smaltimento delle acque reflue esistenti su Via Rive già collegata alla pubblica rete comunale principale presente sulla strada provinciale. - La presenza di edifici a scopo residenziale all’interno della fascia di pertinenza acustica A (100 m) per le infrastrutture autostradali non desta alcuna preoccupazione, il rispetto dei limiti di esposizione giornaliero e notturno verranno garantiti mediante l’installazione di opportuni pannelli termo-fono isolanti sulle nell’involucro dell’edificio; - L’impermeabilizzazione del suolo sarà estremamente limitata , accompagnata da una adeguata regimazione delle acque meteoriche che verranno raccolte in una vasca per il recupero delle acque piovane ed il riutilizzo a fini irrigui, alla realizzazione di aree verdi private ed alla piantumazione di alberi a medio fusto ; - Non vi saranno altri impatti che espongano a sofferenze di alcun tipo l’ambiente della zona e del suo intorno, né le persone residenti attualmente e dopo la realizzazione del progetto.

4. CARTOGRAFIA SINTETICA DEI RISCHI/OPPORTUNITA’ DA SOVRAPPORRE AL P/P – COERENZA LOCALIZZATIVA Nella pagina seguente è riportata la carta tematica realizzata sovrapponendo l’area di intervento ad alcune carte riportanti gli elementi ambientali/territoriali più significativi del contesto di riferimento.