1. I RIFERIMENTI NORMATIVI ...... 2 2. LE COMPONENTI AMBIENTALI E PAESAGGISTICHE ...... 4 Inquadramento geologico ...... 5 L’ambiente idrico ...... 7 La morfologia ...... 11 La vegetazione ...... 11 Il paesaggio ...... 12 Carta di uso del suolo ...... 15 La fauna ...... 16

3. IL PROGETTO ...... 16 4. ANALISI DEI POSSIBILI IMPATTI ...... 24 Il suolo ed il sottosuolo ...... 24 L’ambiente idrico ...... 25 La vegetazione ...... 25 Il paesaggio ...... 26 La fauna ...... 28 L’aria ed il rumore ...... 29 Le aree di cantiere ...... 29

5. GLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE ...... 31 L’ambiente idrico ...... 31 La vegetazione ...... 32 Il paesaggio ...... 32 La fauna ...... 36

1. I RIFERIMENTI NORMATIVI

L’intervento progettuale qui descritto, da realizzarsi su una infrastruttura esistente con un aumento di volumi e superfici al di sotto del 30%, non ricade all’interno di quanto prescritto dall’art. 4, lett. d. e quindi degli Allegati A e B, per cui non necessita di Valutazione.

L’area oggetto dell’intervento progettuale è situata all’interno del Comune di di . Ricade prevalentemente in Zona E “Area Agricola” del suo vigente P.R.G. e, per una piccola porzione, nell’area P.I.P. Il territorio in analisi ricade all’interno del Piano d’Ambito del Fiume Sele che, però, per lo specifico non pone vincoli. Il Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico costituisce il quadro di riferimento a cui devono adeguarsi e riferirsi tutti i provvedimenti autorizzativi e concessori.

Area d’intervento

Figura 1 - Stralcio della Carta dei Vincoli del R.U. di Satriano di Lucania (in adozione)

L’area è posta appena al di fuori dei limiti del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano “Val d'Agri – Lagonegrese” e quindi non è soggetta al suo Piano.

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Figura 2 – Stralcio della Carta dei limiti del Parco della Val d’Agri (in verde) e l’area d’intervento

Per l’espianto degli alberi di ulivo, secondo la normativa vigente L.R. n° 28 del 7 agosto 2002 emanata dalla Regione , dovrà essere richiesto nulla-osta al Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale, Economia Montana - Ufficio Produzioni Vegetali. Per il taglio e l’espianto degli altri tipi di alberatura dovrà essere in ogni caso inoltrata richiesta al Corpo Forestale dello Stato. Il progetto della viabilità è stato redatto tenendo conto delle Norme Tecniche Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 19.04.2006 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni” pubblicato il 24.07.2006 e del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 05.11.2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” pubblicato il 04.01.2002.

Di seguito si riportano le specifiche norme di riferimento:

Ambiente e Paesaggio

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. • D.lgs 3 aprile 2006 n. 152; • D.P.R. 12 aprile 1996, Allegato “D”; • D.P.R. 2 settembre 1999, n. 348; • D.P.C.M. 3 settembre 1999; • Dir. 79/409/CEE – 2 aprile 1979 “Uccelli” Protezione degli uccelli selvatici e regolamentazione dello sfruttamento; • Dir. 92/43/CEE – 21 maggio 1992 “Habitat” Conservazione habitats naturali e seminaturali, flora e fauna selvatica; • L. n. 183 del 18 maggio 1989, recante "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo; • DPR del 8 settembre 1997, n. 357, recante il regolamento di attuazione della direttiva 92/43/CEE; • Legge Regionale n. 47 del 14 dicembre 1998; • Legge Regionale n. 28 del 7 agosto 2002 “Disciplina concernente l'abbattimento di alberi di olivo" • Regolamento Regionale n. 6 giugno 2006 • Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137";

Distanza impianti vegetali ai bordi autostradali e stradali • D.P.R. 495/1992 Titolo II Costruzione e tutela delle strade;

Visuale libera stradale • DECRETO 5 novembre 2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”; • DECRETO 19 aprile 2006 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali”.

2. LE COMPONENTI AMBIENTALI E PAESAGGISTICHE

Dal punto di vista metodologico l’area di progetto è stata studiata per definire l’ambito di influenza delle opere ed individuare gli impatti più significativi. Definiti i caratteri dominanti, si è provveduto ad analizzare e valutare le caratteristiche degli

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. ecosistemi locali. La descrizione dell’ambiente attraversato dal tracciato stradale ha lo scopo di definirne le caratteristiche e i livelli di qualità preesistenti all’intervento e di valutare l’entità delle eventuali modificazioni al fine di minimizzare le eventuali interferenze negative sull’ecosistema. I dati necessari per lo studio sono stati acquisiti mediante rilievi in campo, analisi delle foto aeree, bibliografia esistente. La base cartografica utilizzata è la seguente:  I.G.M. sc. 1:25.000  Carta Geologica d’Italia, Fg.199 sc.1:50.000  Aerofoto (volo 2010)

Inquadramento geologico Il territorio comunale di Satriano di Lucania è ubicato nel Foglio n. 199 - “” della Carta Geologica d’Italia in scala 1:100.000 ed è caratterizzato dalla presenza in affioramento di sedimenti di differente età e significato paleo–geografico. Nel dettaglio le aree poste al margine dell’ area comunale presentano in affioramento termini litologici facenti parte dell’unità fisiografica nota come Bacino di , mentre le zone ricadenti nel centro urbano sono caratterizzate dalla presenza di depositi continentali pleistocenici formatisi in parte in ambiente fluviale e fluvio-lacustre ed in parte come accumulo di materiali detritico-colluviali in depressioni morfologiche o al piede dei versanti. La Carta PAI, allegata al Piano Stralcio dell’ Autorità di Bacino, non individua rischi idrogeologici nell’area interessata all’intervento. La zona di intervento é stabile e non presenta segni di dissesto in atto o in preparazione. Le formazioni geologiche interessate non sono di pregio stratigrafico né geositi.

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Figura 3 – Carta Geolitologica – scala 1:50.000

LEGENDA

Detrito di falda sciolto (Olocene)

Conglomerati con matrice sabbiosa (Pleistocene) Formazione di Monte Serio (Miocene) Unità di Toppo Camposanto (Eocene – Cretacico superiore) Flysh Galestrino (Cretacico inferiore - Giurassico superiore) Scisti Silicei (Giurassico superiore - Triassico superiore) Calcari con liste e noduli di selce (Trias))

Formazione di Monte Facito (Trias)

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. L’ambiente idrico Gli aspetti idrologici, idraulici e pluviometrici sono stati studiati e valutati data l’elevata sensibilità della zona in tale senso.

L’area in esame ricade nel bacino idrografico del fiume Sele, tributario del Mar Tirreno, e appartiene all’Autorita di Bacino Interregionale del fiume Sele. Il bacino del fiume Sele interessa la parte montuosa centro-occidentale della regione per circa 833 kmq riguardanti i subaffluenti Marmo-Platano e Melandro, tributari del Tanagro, affluente di sinistra del Sele. La portata media annua del Sele a 10 km dalla foce e di oltre 69 mc/s, di cui quasi 11 provengono dal Tanagro. Il torrente Platano scorre nell'estremo settore nord-occidentale della Basilicata, nella provincia di Potenza, compiendo però l'ultima parte del suo percorso in territorio campano prima di confluire nel fiume Tanagro; il suo bacino confina a nord con quello dell'Ofanto, ad est con quelli dei fiumi Basento ed Agri. Il Melandro ed il Marmo sono i due torrenti che raccolgono le acque di gran parte della zona occidentale della Basilicata. Affluenti di questi due torrenti sono le molte fiumare che, scendendo precipitose dai valloni circostanti, sono responsabili dell’articolata orografia del territorio. Le zone di quest’area, prevalentemente montuose vedono l’aternarsi di altopiani e conche interne. La montagna, che costituisce una delle propaggini dell’Appennino Meridonale, offre paesaggi forestali e brulli scenari di dorsali rocciose battute da venti e prive di vegetazione arborea. Gli altopiani e le conche interne (Piana di Tito e di ), che un tempo erano fulcro delle attivita agricole del comprensorio, attualmente sono divenute aree di insediamenti industriali.

Il quadro idrogeologico del territorio comunale di Satriano di Lucania è, come naturale, controllato dalle caratteristiche litologiche, di permeabilità e strutturali dei terreni affioranti responsabili della distribuzione, dell'accumulo e della circolazione delle acque di falda. In relazione a tali caratteristiche, i terreni affioranti sono stati raggruppati nelle seguenti tre categorie: • Terreni ad elevata permeabilità; • Terreni a media permeabilità; • Terreni impermeabili.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. Sono individuati come terreni ad elevata permeabilità il complesso calcareo, quello dei calcari con selce e degli scisti silicei. Si tratta di rocce dotate di elevata permeabilità secondaria per carsismo e/o fratturazione; nel loro insieme tali formazioni costituiscono l’ossatura dei rilievi montuosi del territorio di Satriano. Da elevata permeabilità, primaria per porosità, sono invece caratterizzate le rocce clastiche (conglomerati) e quelle incoerenti (detriti di falda), affioranti in prevalenza nei quadranti sud occidentali del territorio. Nel gruppo dei terreni a media permeabilità sono comprese le formazioni fliscioidi in cui risulta rilevante la componente lapidea rispetto a quella pelitica e i depositi colluviali a prevalente componente limoso - sabbiosa. Al terzo gruppo, appartengono i terreni riferiti alla litofacies argilloso – marnosa, nella quale risulta prevalente la componente argillosa. Questi terreni, per posizione stratigrafica e geometrica rappresentano l'impermeabile relativo rispetto alle altre componenti descritte. Gli acquiferi di maggiore rilevanza, così come testimoniato dalle scaturigini che ne caratterizzano i margini, coincidono, nell’area nord, con gli affioramenti della litofacies silicifera, mentre, nella zona meridionale, con quelli della litofacies calcareo – silicifera. In queste aree, i versanti presentano un reticolo idrografico rado e per niente gerarchizzato. Il complesso sabbioso conglomeratico, i detriti di falda e, localmente, anche i materiali fliscioidi a componente lapidea predominante, per quanto presentino a più altezze stratigrafiche livelli e lenti argillose, nel loro insieme rappresentano un acquifero di potenzialità a volte anche rilevante attraverso il quale l’acqua filtra, alimentando sorgenti e pozzi (in gran parte cartografati) ampiamente diffusi in queste litofacies in tutto il territorio comunale di Satriano. Nell'ambito dei depositi fliscioidi a componente argillosa predominante, praticamente impermeabili, il reticolo idrografico superficiale risulta abbastanza sviluppato e caratterizzato dalla presenza di numerose incisioni, non sempre adeguatamente regimate, che drenano le acque di provenienza meteorica lungo versanti regolarizzati ed allungati in senso Nord-est Sud- ovest. La circolazione idrica sotterranea in questi terreni risulta per niente sviluppata anche se i terreni più superficiali e alterati presentano un elevato grado di saturazione. Pozzi e scaturigini sorgive interessano solo la coltre più superficiale dei materiali descritti e sono essenzialmente a carattere stagionale.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. Per quanto concerne i dati pluviometrici, con riferimento ai dati misurati ed elaborati dall'ARPAB (Figg. 3,4,5) la zona è caratterizzata da precipitazioni meteorologiche medie annue dell’ordine dei 748,08 mm, con riferimento alla rilevazione di Potenza. Il tempo di ritorno degli eventi idraulici più gravosi è assunto di Tr=100 anni. La circolazione idrica superficiale è regolata dalla presenza di incisioni, compluvi e fossi, espressione di un reticolo idrografico riconducibile al tipo dendritico, che solitamente presenta un’attività idraulica alquanto rilevante solo in concomitanza di eventi idrometeorici pronunciati e prolungati.

Figura 4 – Dati pluviometrici: 1921 - 2000

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Figura 5 – Dati pluviometrici: 1991 – 2000

Figura 6 – Rapporto fra le precipitazioni medie: (Per. 1991 – 2000 / Per.1991 – 2000)

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. La morfologia La porzione di territorio oggetto dell’intervento presenta una pendenza naturale che va da un minimo del 0% ad un massimo del 15%. L’area è quindi caratterizzata da una media acclività che, dalle cime dei rilevi, giunge quasi senza soluzione di continuità fino al sottostante abitato di Satriano di Lucania. Le molte fiumare che scendono dai valloni circostanti sono responsabili dell’articolata orografia del territorio, prevalentemente montuoso, che vede l’aternarsi di altopiani e conche interne.

La vegetazione Secondo la classificazione fitoclimatica di Mayer-Pavari il territorio ricade nella zona del Castanetum. L’area oggetto d’intervento si colloca nella zona dell’orizzonte submediterraneo a boschi misti di latifoglie caratterizzati da querceti mesofili e mesotermofili. Le formazioni vegetali sono distribuite per fasce piuttosto regolari. A partire dalla porzione apicale, le vette montuose sono interessate da praterie cacuminali non omogenee e spesso degradate da pascolo. Le quercete presenti che occupano le fasce più alte, costituite in prevalenza da cerro, roverella e farnetto, rappresentano la caratteristica principale dal punto di vista botanico, con un sottobosco ricco e variegato costituito principalmente da Carpinus orientalis, Carpinus betulus, Pirus malus, Acer campestre e Acer opalus. Secondo la classificazione biocenotica dello Schmidt la vegetazione della zona è da ascrivere al cingolo Q.T.A. (Quercus-Tilia-Acer) dominato dal Cerro (Quercus cerris) e dalla Roverella (Quercus pubescens) e dal cingolo F.A. (Fagus-Abies) dominato dal Faggio. Secondo la Carta della Vegetazione Potenziale del Tomaselli (1970) si tratta della formazione dell'Orizzonte Submediterraneo del Piano Basale, con prevalenza di querce mesofite; pertanto, le biocenosi forestali presenti sono caratterizzate prevalentemente da Cerro (Quercus cerris), con presenza di Roverella (Quercus pubescens). Lungo i fossi che solcano l’area sono presenti accenni di formazioni arboree riparie, costituite da specie strettamente legate all’umidità del sito.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. Nelle depressioni interessate dal periodico ristagno d’acqua su substrati debolmente permeabili, si insediano tipici popolamenti di Juncus articulatus e Juncus inflexus. L’aspetto vegetazionale non è dei più ricchi con popolamenti costituiti principalmente da cespugli di diverse dimensioni con arbusti di (Spartium junceum L.) e pero selvatico (Pyrus peraster). Sulle pendici a sinistra della infrastruttura (in direzione sud) si eleva il paesaggio forestale, tipico dell’Appennino Meridionale, ed in particolar modo con il Bosco Ralle che ospita formazioni boscate a prevalenza di querce termo-mesofile, come cerro (Quercus cerris L.) e Roverella (Quercus pubescens Wild.), governate a ceduo. Nelle aree ecotonali più disturbate dal pascolo, si osserva la presenza di specie arbustive termofile quali Cytisus villosus L., Crategus monogyna Jacq., Rosa canina L. Interessante è la flora erbacea fra cui si osservano numerose orchidee come la Serapias linqua L. Inoltre, in corrispondenza dei valloni, si osserva una marcata dominanza dell’ontano napoletano dove compare anche il nocciolo (Corylus avellana L.). Attualmente buona parte del territorio interessato dall’intervento è adibita ad agricoltura estensiva, subordinata all’economia forestale a scapito delle praterie. L’incremento di aree forestali avviene a spese delle aree agricole. La qualità colturale di queste ultime si contraddistingue di seminativi (foraggere e cereali) e pascoli magri, con la presenza di colture arboree quali vite e olivo, varietà Leccino e Frantoio, coltivate per autoconsumo con sesti d’impianto irrazionali e casuali.

Il paesaggio L’area interessata dall’intervento è localizzata a monte dell’abitato di Satriano di Lucania, a circa 725 m s.l.m. L’area dal punto di vista morfologico è caratterizzata da una media acclività che, dalle cime dei rilevi, giunge senza soluzione di continuità fino al sottostante abitato di Satriano di Lucania. Il paesaggio in cui si inserisce l’infrastruttura, ed in cui si collocherà il progetto, è antropizzato con bassa densità, con manufatti diffusi sul territorio. Soltanto nella zona P.I.P., nei pressi dell’attuale svincolo, si ha una maggiore densità derivante dalla presenza di capannoni artigianali. Il paesaggio naturale è connotato dalla copertura vegetazionale che si articola in successione di masse boschive e praterie nella parte più alta, per diventare poi paesaggio agrario

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. coltivato ad ulivo ed orti arborati nella parte inferiore. Ai coltivi tipici della fascia altitudinale (seminativi, oliveti e orti familiari) si alternano vegetazione arbustiva di ginestre e roveti che fanno da fascia di transizione tra la parte naturale e quella antropizzata. Nell’intorno dell’area interessata in questi ultimi anni varie aree, a cominciare dalle praterie nelle parti più alte, cominciano ad essere diffusamente ricoperte di campi di pannelli fotovoltaici e varie pale eoliche che contribuiscono a dare nuove connotazioni al paesaggio naturale ed agrario.

Foto 1 - Area dell’attuale svincolo

Il segno antropico predominante nel paesaggio è il viadotto Melandro che si sviluppa su alte pile per una lunghezza di 1.210 ml e a cui, in direzione Potenza, fa da terminale il complesso dei consistenti volumi edlizi dell’area P.I.P. (Foto 2)

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Foto 2 - Viadotto Melandro – (Fonte ANAS)

A questo sistema di segni fa da contrappunto e sfondo la Torre di Satriano che edificata a mt. 950 s.l.m. in posizione strategica per controllare il valico di e l'antica via Herculea, fa da focus visivo e gerarchico al territorio sui vari versanti, oltre che da riferimento topografico, per cui riveste in termini percettivi-paesaggistici una forte rilevanza. La percezione paesaggistica della Torre è oggi, purtroppo, relativamente compromessa dall’innalzamento di varie pale eoliche che interferiscono nel suo bacino visivo come detrattori. In definitiva non è presente una forte pressione antropica con elevata infrastrutturazione e consumo di suolo che implichi lo stravolgimento dell’ambiente naturale o del paesaggio agricolo antropizzato fino a determinare la compromissione del naturale svolgersi dei processi naturali. Gli assi percettivi privilegiati, in rapporto alla nuova realizzazione, sono quello derivanti dalla percorrenza dell’infrastruttura in direzione Potenza e Brienza, dall’area della Torre in alto, sebbene ad una certa distanza, e dal percorso della vecchia S.S. 95.

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Foto 3 - S.S. 95: Area della Rotatoria Grande

Carta di uso del suolo La fascia di studio considerata per individuare l’uso del suolo intorno all’area di progetto è di circa 50 ml per ogni lato della strada. La carta di Uso del suolo (Corine Land Cover IV livello) è stata realizzata mediante individuazione e perimetrazione, tramite fotointerpretazione, delle aree interessate alle diverse categorie di utilizzo del suolo su un’area di circa 20 ha. Le classi interpretative della copertura del suolo sono state ricavate dal Corine Land Cover, modificate in funzione sia dei caratteri territoriali analizzati sia per le finalità del lavoro. Di seguito si descrivono le tipologie d’uso individuate.

Insediamenti commerciali-artigianali: Rientrano in questa categoria gli spazi strutturati dagli edifici e dalla viabilità. Fabbricati rurali: Superfici occupate da costruzioni residenziali isolate che formano zone insediative disperse negli spazi seminaturali o agricoli. Seminativi semplici: Si tratta di seminativi coltivati prevalentemente a grano duro.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. Seminativi arborati ad olivo: Sono superfici a seminativo inframezzate da piante sparse di olivo, e lungo i bordi da roverelle che rappresentano i limiti catastali. Coltivazioni permanenti: Coltivazioni arboree rappresentate da oliveti, e subordinatamente da piante di fruttiferi vari; inoltre, sono presenti piccoli appezzamenti destinati alla coltivazione della vite. Orti arborati e vitati: Si tratta di piccoli appezzamenti coltivati a colture miste: fruttiferi e ortaggi per il consumo familiare. Incolto produttivo ad uso pertinenziale: Si tratta di ex coltivi, oggi abbandonati oppure destinati ad un uso complementare delle aree residenziali. Incolto produttivo: Si tratta di ex coltivi oggi abbandonati; Aree a vegetazione arborea ed arbustiva in evoluzione: Sono compresi all'interno di questa tipologia aree occupate prevalentemente da vegetazione arbustiva ed arborea. Tali formazioni si presentano con una composizione floristica ed una copertura vegetale variabile in funzione dei processi di ricolonizzazione conseguenti al periodo di abbandono.

La fauna Le vocazioni faunistiche dell’area in esame sono già decisamente semplificate dai numerosi disturbi antropici. La fauna è caratterizzata dalle seguenti specie:  tra i mammiferi sono presenti volpi, donnola, faina, cinghiale, lepre, riccio, talpa, topo selvatico, ghiro e gatto selvatico;  tra i rettili sono presenti: rospo, rana, vipera ecc.;  tra gli uccelli sono presenti: Ghiandaia, cuculo, merlo, fringuello, passero, cardellino, verdone, capinera, civetta, gufo comune, barbagianni, cinciallegra ecc.

3. IL PROGETTO

L’intervento progettuale qui illustato deriva dall’esigenza di eliminare l’attuale svincolo, ora gestito mediante semaforo, e collegare organicamente da una parte il traffico proveniente dall’abitato del Comune di Satriano e quello proveniente dalla zona industriale di Sant’Angelo Le Fratte e dall’altra la Sa-Rc con la S.S. 95 Var.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. La strada su cui verrà realizzato l’intervento viene classificata, secondo il D.M. 5 novembre 2001 – “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” – nella Categoria F1: “Locali Ambito Extraurbano”. Il presente Progetto Definitivo, in riferimento ad ipotesi progettuali alternative, scaturisce da una precedente verifica preliminare rispetto a soluzioni che prevedevano la realizzazione di viadotti a scavalco dell’attuale viabilità, con più pesanti impatti, data l’orografia del terreno caratterizzata da un rapido susseguirsi di monti e valli con acclività del terreno molto accentuate. Di conseguenza non si è avuta la possibilità di inserire uno svincolo a livelli sfalsati del tipo standard come ad esempio della tipologia a quadrifoglio, ma si è dovuti addivenire ad un compromesso tecnico che potesse al meglio ubicarsi nel territorio. Peraltro uno svincolo a quadrifoglio avrebbe avuto la necessità di realizzare almeno due rampe di svincolo quasi totalmente in galleria con notevoli ripercussioni sul territorio sia dal punto di vista ambientale che economico. La scelta progettuale qui illustrata invece minimizza il suo impatto sul territorio, riducendo l’uso di suolo insieme al consumo di materie prime e quindi il costo complessivo, anche in termini ambientali, attraverso l’uso di parti di viabilità esistente e del sottopasso al viadotto della S.S.95 Var. In questo approccio progettuale il posizionamento a mezza costa dell’opera principale, cioè la galleria, è divenuto necessario, con le dovute accortezze progettuali e realizzative, per mitigarne l’impatto. Lo studio della possibile soluzione tecnica per la concezione di un nuovo svincolo a livelli sfalsati è scaturito dal connubio rinveniente dalle particolare orografia del territorio con le conseguenti problematiche geologico/geotecniche ad esso connesse e l’esigenze trasportistiche di un’arteria esistente. Infatti il nuovo svincolo di Satriano di Lucania si inserisce in un tratto stradale della S.S.95 Var confinato tra la galleria posizionata subito a monte dello svincolo esistente e l’imponente viadotto a pile alte che è posizionato nell’immediate vicinanze in direzione Brienza Nel progettare lo svincolo in questione si è sfruttato un’opera d’arte di sottoattraversamento della S.S.95 Var già esistente cui si connettono due nuove rotatorie lungo la S.S. 95 e uno svincolo a livelli sfalsati collegante la nuova sistemazione dell’area interessata con la S.S. 95 Var.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. L’area su cui ricade il progetto coinvolge circa 27 ha, mentre le piattaforme stradali in progetto sviluppano complessivamente una superficie pavimentata di circa 21.000 mq per una lunghezza misurata in asse di circa 2.300 ml.

Figura 7 - Sovrapposizione del progetto su aerofoto

Il nuovo impianto di svincolo della S.S. n°95 “Tito – Brienza” posto tra il Km 9+700 e il Km 10+000, si configura come schema funzionale completo per cui il traffico proveniente da Brienza e diretto verso Tito si immette in una rampa di uscita che presenta un primo tratto, lungo circa 95 m, in galleria per l’attraversamento di una zona collinare. Dalla galleria, attraverso un sottopasso esistente, si giunge, percorrendo un tratto su un viadotto nano lungo 60 m, alla rotatoria che consente l’accesso e il collegamento con le altre direzioni. All’opposto i veicoli che provengono da Tito si immettono attraverso una corsia di decelerazione diretta alla zona P.I.P. di Satriano che precede la rotatoria piccola.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. La scelta progettuale definisce una infrastruttura non massiva che, riconfigurando parte della viabilità esistente ed alcune opere d’arte già realizzate, integrandole con pochi nuovi interventi, interagisce in maniera sensibile e sostenibile con il sistema ambientale. Infatti la porzione di territorio interessata dall’opera non subisce sostanziali modifiche e l’opera si cala sul territorio interagendo con l’ambiente, in modo che le componenti con cui interferisce risultino in numero contenuto. Piuttosto che articolare un sistema di rampe su opere d’arte, con manufatti quindi di forte evidenza percettiva, ottimizza i tracciati viari ed il tombino di sottopasso esistenti (foto 10), realizzando, eccetto la galleria, opere di sbancamento contenute ed il riutilizzo, per quanto possibile, dei materiali di scavo.

Foto 4 - Sottopasso esistente da adeguare (verso la Rotatoria Grande)

Il corpo stradale è costituito per la maggior parte da rilevato, con superiore massicciata di misto stabilizzato, con scarpa 2/3 per ottenere un adeguato ammorsamento. E’ previsto uno splateamento generale con scavo, carico e trasporto a rifiuto del terreno vegetale per un’altezza minima di cm. 50. Il cassonetto così

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. formato, riempito con lo stesso materiale dei rilevati, contribuisce a garantire la tenuta del corpo stradale. La scelta progettuale di realizzare una galleria, quasi del tutto coperta dal terreno e dalla vegetazione, deriva dall’esigenza tecnica di risolvere progettualmente situazioni orografiche articolate unitamente alla volontà di ridurne l’impatto. Per la realizzazione della galleria, al fine di ridurre la zona di occupazione derivante dalle notevoli altezze di scavo, si è scelto di realizzare una galleria artificiale eseguita mediante scavo a foro cieco previa realizzazione di paratie di pali e getto di due solettoni superiore ed inferiore. La galleria artificiale, ubicata nella parte terminale dell’Asse Galleria, è lunga all’incirca 95 m. La struttura in c.a. progettata prevede la realizzazione di paratie con pali di diametro pari a 1000 mm e lunghezza di circa 19 m, poi chiusa con due solettoni gettati in opera di spessore pari a s=140 cm per poter contenere sia la spinta derivante dal terreno sovrastante che dal peso del terreno di ritombamento. Le fasi di realizzazione e di scavo della galleria artificiale risultano essere cinque e qui di seguito riportate:

- Fase 0: in questa fase vengono effettuale le opere propedeutiche alla realizzazione della galleria stessa che si possono riassumere nelle seguenti lavorazioni: - Opere di protezione dello scavo di sicurezza per la realizzazione della paratia di pali costituenti le pareti della galleria artificiale costituita da una paratia di micropali sormontati da un cordolo in c.a. realizzati a monte della zona di scavo onde consentire la stabilità del versante; - Realizzazione di un fosso di guardia a monte della paratia di micropali per l’intercettazione delle acque provenienti da monte;

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. - Fase I: avviene su di un area di 4000 mq costituita in parte da terreno boschivo; verrà effettuata la profilatura del terreno fino alla quota pali che è a 750 s.l.m.

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- Fase II: una volta completata la gettata della paratia di pali, utilizzata come struttura portante laterale, sarà realizzata la soletta superiore;

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. - Fase III: sarà realizzato lo scavo a foro cieco mediante macchine per movimento terra;

- Fase IV: dopo aver concluso lo scavo verrà effettuata la realizzazione della soletta inferiore e successivamente la realizzazione della sovrastruttura stradale;

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. - Fase V: come ultima fase di realizzazione sarà effettuato il ritombamento dell’opera d’arte riponendo utilizzando materiale arido idoneo proveniente da cava di prestito e successivamente verranno ripiantati gli alberi estirpati. L’altezza massima di ritombamento in asse della galleria sarà all’incirca di 8 metri;

Tra la galleria e la Rotatoria Grande sarà realizzato un viadotto cosiddetto “nano”. Infatti le differenze di quota tra progetto e terreno sono esigue per poter ospitare un viadotto in senso stretto. La lunghezza complessiva di detta opera d’arte è di 60 m. Il viadotto è composto da due impalcati realizzati con travi in c.a. prefabbricate e soletta collaborante (Vedi Tav. 09) Oltre alla galleria ed al viadotto è prevista la realizzazione di alcune opere d’arte minori ovvero da tombini scatolari oltre a muri di sostegno di controripa e di sotto scarpa per il contenimento del rilevato stradale in corrispondenza delle interferenze idrauliche. In alcuni punti del tracciato in scavo sono previsti muri di controripa e paratie di pali. I muri di controripa con altezze che vanno da 3 a 6 metri utilizzati agli imbocchi della galleria artificiale sono stati realizzati, per ragioni puramente strutturali e di sicurezza, con l’ausilio di paratie di diametro pari 800 mm rifinite con pannelli prefabbricati rivestiti in pietra. I muri di sostegno progettati sono tutti in c.a. per limitare lo spessore e le altezze. Sono stati utilizzati altezze di muri che vanno da 1 a 2 metri.

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Per la realizzazione del complesso dei lavori si prevede una durata di 424 giorni.

4. ANALISI DEI POSSIBILI IMPATTI

Con la fase di analisi dell’ambiente attraversato dal percorso oggetto dell’intervento, sono state definite le caratteristiche e le sensibilità ecologico- ambientali degli ecosistemi e dei paesaggi. La presente parte di analisi ha lo scopo di valutare l’entità e tipo delle modificazioni per minimizzare le eventuali interferenze negative dell’intervento sull’ecosistema. In riferimento alle componenti e fattori ambientali interessati dal progetto, e precedentemente descritti, sono stati valutati i fattori di seguito analiticamente indagati. Non ci si trova, in ogni caso, nella situazione di trasformazione di rapporti antropico-ambientali che determinano un nuovo assetto di significativo mutamento percettivo dello spazio o perturbazione dell’ambiente storico/sociale. Le trasformazioni della struttura del paesaggio naturale indotte dalle integrazioni all’esistente tracciato stradale non alterano il mosaico biotico ed il suo funzionamento, non solo rispetto al problema puntuale dell’area critica individuata, ma anche rispetto al funzionamento dell’intero ecomosaico territoriale.

Il suolo ed il sottosuolo Le azioni sul suolo e sottosuolo esercitate dalla realizzazione del progetto, a parte la galleria, sono essenzialmente legate ai movimenti terra per scavi e sbancamenti e risultano relativamente contenute Per la realizzazione della galleria si prevede uno scavo di circa 52.500 mc da realizzarsi a mezza costa. Di questi, circa 13.500 mc saranno riposizionati sopra la galleria o per altre opere all’interno del cantiere. La parte eccedente sarà conferita a discarica. A parte la galleria, il sistema dello svincolo previsto nel nuovo progetto complessivamente prevede un ridotto impegno di suolo.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. L’ambiente idrico Dallo studio idraulico, condotto a servizio della progettazione stradale con l’obiettivo principale di garantire l’efficienza e la sicurezza della nuova viabilità in progetto, dai modelli elaborati deriva che, in concomitanza di eventi di particolare importanza, ci si possa ritenere “largamente a favore di sicurezza”. I terreni ricadenti nell'area di progetto, almeno per i primi 5-6 m sono di natura detritica quindi caratterizzati da un discreto grado di permeabilità che, unitamente allla media delle precipitazioni annue tipiche della zona e alle opere di progetto da realizzare per il deflusso delle acque, dovrebbero assicurare una buona capacità di drenaggio e, soprattutto, un veloce deflusso delle medesime, anche in situazioni di forti precipitazioni. Nelle opere di scavo dell’area di sedime della galleria e delle porzioni di terreno necessarie alla sua realizzazione non vi sono interferenze con il reticolo idrografico superficiale dato che la galleria risulta posta all'esterno dello stesso reticolo. Per la realizzazione della galleria è stato considerato il deflusso delle acque meteoriche che saranno opportunamente convogliate. L’impermeabilizzazione di porzioni di terreno relativo alle rampe di completamento e raccordo dello svincolo non comporterà variazioni sensibili di ricarica delle falde alimentate in prevalenza dalle acque sotterrane e da monte.

La vegetazione La caratterizzazione della flora e della vegetazione insistente sull’area in esame ha evidenziato una situazione ecologicamente molto semplificata in cui il rilievo della flora non evidenzia emergenze floristiche protette dalla normativa in materia. In dettaglio per la realizzazione delle opere in progetto si prevedono i seguenti espianti: - n° 56 sulla rotatoria grande (di cui 15 ulivi); - n° 195 su asse galleria (di cui 25 ulivi); - n° 95 su rampa dir. Brienza, - n°111 su rampa dir. Potenza. Eventuali situazioni di impatto non previste, seppure circoscritte, potrebbero derivare dall’azione dei mezzi meccanici impiegati nel cantiere.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. Il paesaggio Per quanto concerne gli aspetti legati alla percezione visiva nel paesaggio la strada non pone problemi di compromissione significativi o la realizzazione di detrattori visivi. Gli ambiti percettivi di principale riferimento sono ovviamente la strada nei due sensi di marcia –ed in particolar modo il Ponte Melandro per l’ampia prospettiva che offre in direzione Potenza – e lo spazio della nuova rotatoria, sul tracciato della vecchia S.S. 95. E’ invece del tutto trascurabile la percezione che si potrà avere dell’intervento dal bacino visivo della Torre di Satriano ed in rapporto a questa, dato il modesto sviluppo, peraltro senza opere d’arte significative, rispetto alla consistenza dell’infrastruttura esistente e dell’Area P.I.P. La principale alterazione di carattere morfologico e paesaggistico sarà la realizzazione del collegamento tra la rotatoria grande e la galleria. Tale percorso verrà realizzato prevalentemente su un viadotto nano che interromperà il naturale andamento del terreno a partire dall’area dell’attuale svincolo. Questa soluzione progettuale si è resa necessaria per il raccordo tra le quote della nuova rotatoria, che occupa prevalentemente l’area di sedime già della S.S. 95. Tale soluzione, tuttavia, rispetto all’esistente contesto antropizzato, già connotato dall’edificato della zona P.I.P. e dalla consistenza dell’infrastruttura esistente, determinerà un contributo d’impatto visivo contenuto. (Vedi Tav. 09)

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Foto 5 – Asse Galleria ( tra Rotatoria Grande e Galleria)

Figura 8 – Asse Galleria ( tra Rotatoria Grande e Galleria)

Per l’altro importante intervento da realizzarsi, la galleria, sebbene la sua realizzazione imporrà un notevole volume di scavo, una volta ricoperta con parte del terreno scavato e ricoperta con vegetazione autoctona, sarà quasi del tutto non percepibile se non per i muri di imbocco. Inoltre, data la collocazione a mezza costa, buona parte delle opere d’arte qui realizzate saranno parzialmente filtrate dalla vegetazione del versante nella percezione che si varà del sito percorrendo la S.S. 95

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. Variante. Solo in parte più evidente sarà invece la percezione degli imbocchi che si avrà dalla nuova rotatoria grande posta di fronte. (Vedi Tav. 10)

Foto 6 - L’area della Galleria dalla Rotatoria Grande

In merito alla realizzazione della rotatoria piccola non si evidenziano questioni di rilievo, data la tipologia di intervento che prevede sostanzialmente una ridefinizione a raso della viabilità tra più assi viari.

La fauna Nel caso in esame, trattandosi di un adeguamento di un tracciato esistente, considerata l’attuale frammentazione e invasività dell’habitat antropizzato con insediamenti ed infrastrutture, per la fauna, l’impatto sarà limitato al solo disturbo causato dall’allestimento del cantiere per la fauna residua e/o abituata alla presenza antropica. Inoltre, l’asse stradale si inserisce in parte in un ambito già urbanizzato in cui i disturbi per la fauna non sono attualmente mitigati e, quindi, ne impediscono il popolamento.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. Il passaggio della fauna da un versante all’altro dei percorsi stradali strada è ampiamente consentito dal corridoio dei tombini per il defusso delle acque di generose dimensioni.

L’aria ed il rumore Nel presente studio, e nella fase successiva alla realizzazione dell’opera. non si ritiene necessaria una valutazione, mediante rilevazioni, dell’inquinamento dell’aria, poiché la realizzazione del progetto non determinerà un significativo mutamento delle caratteristiche del sistema infrastrutturale nel sito. E’ ipotizzabile, al contrario, considerando in ogni caso le ottimali condizioni di ventilazione e rimescolamento dell’area, un miglioramento dell’inquinamento atmosferico poiché non sarà più necessario arrestarsi al semaforo e quindi ripartire, determinando un maggiore rilascio di gas combusti rispetto ad una marcia a regime di rotazione costante del motore. Questo aspetto tuttavia riveste un aspetto piuttosto relativo poiché non ci sono nei pressi strutture residenziali e, in ogni caso, si è alquanto distanti dal sottostante abitato di Satriano per valutare quindi conseguenze apprezzabili rispetto ad insediamenti sensibili di residenze, scuole o strutture sanitarie. In fase di esercizio le polluzioni del traffico veicolare si concentreranno in corrispondenza degli imbocchi della galleria, costituendo sorgenti puntuali di inquinamento atmosferico, ma per l’assenza di ricettori sensibili le emissioni verranno disperse in maniera naturale senza effetti negativi. In ogni caso le concentrazioni degli inquinanti stimabili nel periodo in cui la strada sarà in esercizio si prevedono entro i limiti di legge, anche nelle condizioni metereologiche peggiori per la diffusione degli inquinanti atmosferici. Anche per l’inquinamento acustico non si ritiene necessario il monitoraggio sull’intervento data la pressoché nulla variazione rispetto alle condizioni attuali. E’ piuttosto da ritenere che la continuità di regime di rotazione dei motori, evitando l’arresto al semaforo e la successiva ripartenza, ridurrà il rumore. Il traffico veicolare produrrà vibrazioni che saranno disperse in modo naturale sul terreno.

Le aree di cantiere Per quanto riguarda l’impatto del cantiere sulle aree limitofe all’area di sedime delle opere si prevede l’uso delle piste esistenti e di quelle relative agli espropri. A

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. fine lavori il cantiere sarà smantellato e sarà effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, provvedendo poi a ripristinare l’originario assetto vegetazionale e la funzionalità pedoagronomica delle aree interessate da lavori, da piste temporanee e da aree di stoccaggio materiali. Sul territorio del Comune di Satriano, risultano localizzate cave autorizzate, dalla Regione Basilicata, all’estrazione ed alla discarica dei materiali necessari per l’esecuzione dei lavori previsti in progetto. Vista la natura delle opere previste nel progetto si escludono rischi di incidenti causati da eventuali esplosioni, incendi o rotture che comportino rilasci nell’ambiente di sostanze tossiche, sversamenti accidentali o sostanze pericolose. Le opere previste in questo progetto non richiedono un cantiere di betonaggio, visto che è possibile la fornitura del calcestruzzo cementizio da impianti vicini al cantiere, pertanto tutte le opere in cemento armato saranno realizzate con calcestruzzo prodotto in stabilimento, che sarà approvvigionato e gettato in opera mediante autobetoniera e con l’ausilio di pompe.

Figura 9 – Area di cantiere

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. 5. GLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE

Il progetto prevede una serie di interventi atti a mitigare gli effetti negativi dovuti alla sua realizzazione e migliorare la sua disposizione, integrazione ed interazione con l’ambiente circostante.

L’ambiente idrico Il progetto con le relative opere di mitigazione mira a mantenere un corretto sistema di deflusso delle acque meteoriche e superficiali. I tombini scatolari, come tutte le opere idrauliche, sono progettate per dare continuità idraulica dei corsi d’acqua minori ovvero dei canali di deflusso delle acque piovane. Gli interventi di sistemazione idraulica finalizzati alla regimentazione (raccolta, allontanamento e smaltimento) delle acque meteoriche superficiali relative ai lavori di adeguamento dello svincolo di Satriano" della SS n.95 var sono: - cunette di drenaggio; - fossi di guardia ai lati dei rilevati; - canali di gronda; - materassi Reno. Le interferenze idrauliche fra rilevato stradale e fossi o canali esistenti sono state risolte utilizzando le seguenti tipologie di attraversamento: ­ tombinatura o cavalcafosso circolare Ф 800 mm; ­ tombinatura scatolare di: 350 cm x 220 cm, 430 cm x 330 cm a doppia canna e 600 cm x 510 cm. Per una visione d’insieme del sistema delle opere idrauliche si rimanda alla Tavola n. 06 “Planimetria Opere Idrauliche di Progetto”. Per migliorare il bilancio idrologico del progetto, dall’area dello svincolo esistente ormai da dismettere sarà rimosso l’asfalto in modo da ripristinare il naturale flusso delle acque verso gli strati inferiori del sottosuolo, bilanciando così parzialmemente la realizzazione delle nuove superfici asfaltate. Complessivamente il bilancio delle nuove superfici da asfaltare –7.221 mq.- e di quelle esistenti che si andranno a rimuovere – 3.446 mq – comportano un bilancio, data l’ampia l’articolazione del sistema dello svincolo da realizzare, di appena 3.776 mq. di impronta delle nuove pavimentazioni che andranno ad insistere sul terreno (Vedi Tav. 11).

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. La vegetazione In linea generale per tutti gli interventi di ripristino e di rinaturalizzazione dovranno essere utilizzate specie autoctone appartenenti alle serie di vegetazione del sito mediante l’impianto di materiale vegetale di propagazione proveniente da ecotipi locali. Per ricreare lo strato superficiale delle scarpate ai fini dell'inerbimento, sarà riutilizzato il terreno di scotico e di scavo superficiale per uno spessore di 25-30 cm. Le scarpate verranno inerbite e piantumate con essenze arbustive e alberi di piccola grandezza di tipo indigeno., prevalentemente ginestra (Spartium junceum L.) e pero selvatico (Pyrus peraster), in ogni caso ad una distanza minima di 3 ml dal ciglio stradale affinchè l’accresimento nel tempo non comporti problemi di sicurezza legati alla visuale e gestione della manutenzione nel tempo. Tutte le alberature di medio o alto fusto saranno poste in opera ad una distanza non inferiore a 6 ml dal ciglio stradale, in accordo comunque con le fasce di esproprio.

Il paesaggio Il criterio generale che informa gli interventi di mitigazione del progetto dell’infrastruttura è l’interazione con il paesaggio agrario da una parte e con quello naturale dall’altra, attraverso la rinaturalizzazione e la messa in evidenza dei caratteri vegetazionali tipici e la ridefinizione degli aspetti percettivi, soprattutto come filtro visivo. La messa a dimora delle piante dovrà avvenire evitando di realizzare un impianto a file regolari, cercando di rendere per quanto possibile mimetico il nuovo intervento di piantumazione. Eccezione sarà fatta in prossimità degli ingressi alle rampe dove le siepi (prevalentemente di ginestra), attraverso una maggiore definizione geometrica, contribuiranno a suggerire l’incanalamento del flusso viario e sulla rotatoria grande. Per l’integrazione paesaggistica e gli interventi di mitigazione sono stati individuati quattro ambiti specifici:

A) La rotatoria grande B) L’asse galleria - Viadotto C) La galleria D) L’area di svincolo esistente.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. Non si è fatto riferimento alla “rotatoria piccola” poiché questa costituisce poco di più che la semplice risagomatura dell’attuale sede viaria dell’incrocio esistente in direzione Isca Pantanelle.

A) La rotatoria grande La nuova rotatoria grande insiste per gran parte sul vecchio tracciato della S.S. 95 e si sovrappone a terreni coltivati ad ulivo e incolti, con prevalenza di cespugli di ginestra e pero selvatico. Da questa premessa deriva la strategia di collegare paesaggisticamente la nuova rotatoria al paesaggio agrario ed a quello spontaneo disponendo le essenze prevalenti dell’ ulivo e della ginestra. La commistione tra paesaggio naturale ed agrario sarà sottolineata dalla disposizione geometrica dell’impianto vegetazionale all’interno della rotatoria. La rotatoria, con diametro esterno di 48,00 ml sarà bordata da una fascia di pavimentazione sormontabile in massello di cls. L’area centrale sarà sistemata prevalentemente a prato e sarà caratterizzata dalla posa in opera di 8 ulivi di nuovo impianto con un diametro della chioma, da vivaio, non inferiore a ml. 1,50. L’impianto avrà una maglia di 7x7 ml, ruotata di 19° rispetto l’asse Nord-Sud, in relazione con l’Asse Galleria. Due semi-anelli concentici, a partire da 3, 00 ml e 4,00 ml dal ciglio della rotatoria, rispettivamente di bosso e fotinia, arricchiranno la geometria del sistema ed il suo cromatismo. La fascia esterna del rilevato verrà piantumata con una fitta bordatura di ginestre. Per gli interventi di mitigazione da realizzare con la vegetazione si è valutata anche la ridotta necessità di manutenzione per la quale si prevede un solo intervento annuale.

B) L’asse galleria - viadotto La mitigazione dell’inserimento del viadotto tra “galleria” e “rotatoria grande”, e quindi una sua migliore integrazione paesaggistica, sarà realizzata prevalentemente con alberature di alto fusto che, piantate al piede del rilevato, serviranno a filtrare il manufatto. In coerenza con gli ecotipi autoctoni non è stato possibile scegliere delle alberature sempreverdi che potessero svolgere la funzione di filtro in tutte le stagioni. Tuttavia fra le varie essenze disponibili sarà privilegiata la roverella (Quercus pubescens) poiché, pur seccando in autunno, le sue foglie restano in ogni caso

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. attaccate alla pianta. Accanto alla roverella saranno piantati alcuni esemplari di cerro (Quercus Cerris), oltreché arbusti di Pero Selvatico (Pyrus Peraster), Cytiso (Cytisus vilosus) e Carpino (Carpinus betulus).

C) La galleria Per ridurre quanto più possibile l’impatto della realizzazione della galleria sulla vegetazione circostante, sarà redatto un apposito lay-out di cantiere in cui si definiranno i percorsi ottimali per tutti i mezzi da impiegare, privilegiando le eventuali piste esistenti, e la individuazione degli spazi in cui operare e per la logistica, al fine di ridurre le interferenze e gli impatti con le alberature. La galleria, una volta ricoperta con parte del volume di terreno scavato per la sua costruzione e con materiale di cava, a ricostituire il precedente andamento morfologico, sarà poco percepibile se non agli imbocchi. Per quanto possibile, tuttavia, si dovrà cercare di ricomporre le condizioni vegetazionali antecedenti le opere di scavo per la gallleria, conferendo così anche buona stabilità al pendio. La parte superiore del terreno riposizionato dovrà essere ricoperto dallo strato di scotico precedentemente rimosso ed opportunamente accantonato, per circa 25-30 cm, al fine di favorire l’attecchimento dell’idrosemina. Sulle porzioni di terreno aventi una profondità minima di 2,00 m saranno piantati nuove alberi di Carpinus orientalis e Carpinus betulus e per spessori superiori a 3 m piante di cerro, roverella e farnetto. Sulle sezioni più ridotte si inseriranno arbusti di Rosa Canina e Crategus Monogyna.

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Figura 10– Sezioni sulla Galleria

I muri di contenimento per l’imbocco della galleria saranno rivestiti in pannelli di pietra calcarea nei toni bianco-grigio-beige (in assonanza con le caratteristiche petrografiche autoctone) o eventualmente di pietra proveniente dalle cave di Gorgoglione, con la faccia a vista a spacco. Saranno assolutamente da evitare quarziti o quarzo-areniti nei toni del verde o rosa o che in ogni caso non presentano affinità paesaggistiche con il contesto ambientale.

D) L’area di svincolo esistente Per la parte dello svincolo a raso da abbandonare, a parziale compensazione dell’intervento complessivo, si è decisa la rinaturalizzazione dell’attuale superficie ora asfaltata attraverso il collocamento in situ di circa 7.000 mc derivanti dallo scavo della galleria. Questo specifico intervento non ha considerato la modellazione del terreno soltanto come elemento fondamentale per la ricomposizione delle morfologia interferita dall’infrastruttura, ma anche come filtro visivo, rispetto alla percezione dell’area P.I.P. che si ha provenendo da Brienza, nel rapporto tra i volumi edilizi privi di qualità formali e la retrostante Torre di Satriano che fa da riferimento al paesaggio dell’area.

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LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLO SVINCOLO DI SATRIANO DI LUCANIA - S.S. N.95 VAR. Il riuso del terreno di scavo su quest’area contribuirà ad aumentaree la sostenibilità del progetto poiché si ridurrà la quantità di CO2 che altrimenti si sarebbe liberata nell’aria attraverso i viaggi dei mezzi diretti al conferimento in discarica. Inoltre la rimozione dell’asfalto esistente aumenterà la permeabilità del suolo aumentando quindi la sostenibilità del progetto. Il rilievo ha come riferimenti altimetrici la quota della nuova rampa di uscita della provenienza da Potenza ed il rilevato esistente sulla destra dell’attuale svincolo, sulla rampa di accellerazione in direzione Brienza. Su questa porzione di terreno, su cui sarà posto adeguato terreno di coltivo per uno spessore di almeno 25 cm per favorire il necessario inerbimento con idrosemina, saranno piantumati alcuni esemplari di cerro (Quercus Cerris) e di farnetto (Quercus frainetto) oltreché arbusti di rosa canina (Rosa Canina L.), biancospino (Crategus monogyna Jacq.) e ginestra (Spartium junceum).

La fauna Per l’attraversamento della piccola fauna, in modo da consentire la permeabilità ecologica dei percorsi di progetto, si ritiene che i tombini sottopasso si configurino in modo adeguato come corridoi trasversali adatti alla comunicazione degli opposti versanti. Sarà in ogni caso predisposta una sistemazione a verde dei margini, con funzione di corridoio ecologico, per migliorare la funzione ecologica della vegetazione, incrementando il numero di habitat disponibili per la fauna.

Arch. Prospero S. Di Nubila

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