COPIA OMAGGIO OTTOBRE 2007 Anno V n° 2 PPIANETIANETAAZZURRZZURR Mensile di approfondimento sportivo regionale www.pianetazzurro.it il sito costantemente aggiornato sullo sport partenopeo Basket Pallanuoto Basket donne Calcio a 5 Mario Maione: Carlo Silipo: Alla Phard Ottobre nero per “Gli obiettivi “Il mio Posillipo la Supercoppa, il Leghe Leggere della Eldo non ha paura poi la caduta del presidente restano inalterati” di nessuno” a La Spezia Gentile Pagine 14 e 15 L’opinione Lavezzi e Hamsik, le stelle che stanno illuminando il cammino del Napoli Fuori l’autore Attenti a quei due ESCLUSIVA Stefano Tacconi promuove gli azzurri: “Il futuro è roseo” a pagina 8

di Peppe Iannicelli ESCLUSIVA Al cinema non si usa, ma dopo l’esibi- Canè: “Reja zione dell’Olimpico viene voglia di gridare: fuori l’autore. Con questa è stato bravissimo esclamazione perentoria il pubblico teatrale invoca l’apparizione sul palco- a plasmare la squadra” scenico dell'autore della rappresenta- a pagina 11 zione appena andata in scena. E’ la più grande soddisfazione per chi vive ed ama lo spettacolo questa chiamata alla I PROGRAMMI ribalta. E’ il premio di tanta fatica crea- tiva, progettuale, operativa. E’ il giusto De Laurentiis riconoscimento dei giusti meriti. Ed allora fuori l’autore al triplice fischio e Marino: “Fra tre finale: che Aurelio De Laurentis, Pierpaolo Marino ed Eddy Reja salgo- anni in Champions” no alla ribalta per raccogliere la corona a pagina 3 d'alloro. Nell’estate di tre anni orsono il Napoli non esisteva più. Nel ritiro di Paestum mancavano persino i palloni e IL NAZIONALE le pettorine di allenamento. Dopo 38 mesi quella società e quella Paolo Cannavaro: squadra che non c’erano ancora si pre- sentano all’Olimpico di Roma dimo- Lo slovacco ha dimostrato di essere un elemento indispensabile per il centrocam- “Il mio sogno è strando di poter reggere egregiamente po partenopeo, grazie alla sua personalità e alle qualità in fase di inserimento. la scena nel Parnaso della . ‘El Pocho’ ha messo in mostra uno scatto poderoso e un dribbling ubriacante. giocare con Fabio” Onore al merito, dunque, per chi ha Pagine all’interno a pagina 4 saputo scalare così rapidamente i verti- ci del calcio nazionale. Al cospetto della Roma, il Napoli ha fatto davvero un figurone eccellente ribattendo colpo affetteria su colpo a Totti e compagni. Sono pro- C E. ESPOSITO prio curioso adesso di verificare quan- Pasticceria Rosticceria Gelateria te squadre segneranno quattro reti con- tro i giallorossi all’Olimpico. Sono proprio curioso di sapere chi saprà affrontare la Roma nella sua tana a viso aperto e con un'ottima qualità di gioco. Bravo De Laurentis, Bravo Marino, Bravo Reja, Bravi tutti da Lavezzi a Calaiò !!! Peccato, peccato davvero che l’ultimo pasticcio dell’ingiustizia sportiva abbia negato la standing ova- tion finale ai protagonisti di una delle Il Mulino, by Esposito Caffetteria - Pasticceria - Gelateria gare più belle degli ultimi tempi. La Cremeria - Pasta Fresca Ernesto Esposito rinnoviamo noi questa ovazione, ma purtroppo non sarà mai la stessa cosa. Via Cilea, 293 - NAPOLI Via Cilea, 291 - 80127 NAPOLI Tel. 081.640282 Tel. 081.649617 Ottobre 2007 22 OObbiieettttiivvoo NNaappoollii PIANETAZZURR Solo un punto raccolto nei match contro Genoa, Inter e Roma, ma i segnali restano comunque incoraggianti per Reja Il progetto funziona, il futuro è azzurro indispensabile per il centrocampo partenopeo, gra- Eduardo Letizia zie alla sua personalità, alle sue qualità in fase di inserimento e per merito della sua indiscutibile Il bagaglio di punti nelle ultime tre partite del bravura in fase di rifinitura. Un altro giocatore che Napoli, contro Genova, Inter e Roma è stato esi- può dirsi indispensabile per questa squadra è senza guo: un solo pareggio e due sconfitte. Le modali- dubbio ‘El Pocho’ Lavezzi. Il suo scatto felino e il tà, però, in cui questi sono arrivati e le squadre suo dribbling ubriacante sono caratteristiche pre- contro cui si è giocato, suggeriscono riflessioni giate per l’attacco partenopeo. Dovrà però impara- che vanno al di là dei punti conquistati. re in futuro a gestirsi meglio nell’arco della parti- Il risultato peggiore è stato probabilmente quello ta, per non arrivare poi senza benzina al finale di contro il Genoa. Una sconfitta maturata contro una gara. Forse, come dice Reja, la perdita di due/tre formazione, sulla carta, di pari livello, che nell’ar- chili ancora, gli potrebbe essere utile in tal senso. co dei novanta minuti è riuscita a capitalizzare al Gli azzurri hanno poi dimostrato, è questa una ere- massimo le poche occasioni capitategli. Il Napoli dità del ‘vecchio’ Napoli, di possedere una forza da parte sua, in quella occasione, non è stato bravo mentale rara, che permette loro di combattere in a capitalizzare un gioco comunque superiore a ogni gara fino all’ultimo minuto, senza darsi mai quello degli avversari, pur penalizzato dall’assen- per spacciati. È forse per questo che la squadra za di pubblico sugli spalti. Edy Reja, 62 anni pare molte volte rinata tra primo e secondo tempo. La sconfitta contro l’Inter è stato un risultato lar- Al ritorno dagli spogliatoi infatti, dopo magari un gamente preventivabile, vista la enorme differenza hanno messo in mostra qualità tecniche e mentali primo tempo difficile, gli uomini di Reja sembra- di potenziale tra le due formazioni. La compagine al di sopra della norma. Riuscire a ribattere colpo no sempre possedere una carica in più che spesso interista era riuscita subito nel primo tempo a met- su colpo ad ogni rete della Roma non è cosa da permette loro di superare le difficoltà incontrate tere sotto gli azzurri, con due reti dell’argentino tutti, come non è usuale arrivare ad esprimere un nell’arco dei primi 45 minuti. Cruz, ma la squadra di Reja era in ogni modo gioco tanto fruttuoso e proficuo contro un avver- Alcune difficoltà, e questa è una novità, si sono riuscita, nel secondo tempo, a dare una nuova sario di tale livello. Sicuramente sono i giallorossi avute in fase difensiva. Gli otto gol subiti in tre impronta alla gara, avendo successo nel prendere a dover ringraziare il fato per quel pareggio, con- partite sono un campanello d’allarme che non può in mano il pallino del gioco ed andando anche in siderando le modalità in cui sono arrivati i loro gol rimanere inascoltato. Le prestazioni di alcuni sin- rete a dieci minuti dalla fine con il “Pampa” Sosa. e le occasioni sprecate dagli azzurri. goli, in particolare, come Cannavaro e Grava, Un Napoli che dunque, nonostante le incertezze, Da queste tre gare si possono trarre alcune indica- hanno lasciato molto a desiderare ed hanno creato soprattutto difensive, del primo tempo, era riusci- zioni, sia positive sia negative. molti problemi alla squadra. È questo un sintomo to nella ripresa a guadagnarsi “l’onore delle armi”. Di positivo, come si era evinto il mese scorso, c’è che probabilmente in sede di mercato estivo, Il vero capolavoro degli azzurri è stato quello rea- da sottolineare la ottima qualità di alcuni elementi soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei due lizzato a Roma al cospetto dei ‘lupi’di Spalletti. della squadra. Primo tra tutti il giovanissimo esterni, qualcosa in più si poteva e si doveva rea- Nel pirotecnico 4-4 dell’Olimpico i ragazzi di Reja Hamsik, che ha dimostrato di essere un elemento lizzare. Il pagellone del mese: Lavezzi e Hamsik, l’oro di Napoli Le pagelle si riferiscono alla media corre come un dannato recuperando voti assegnata dalla redazione del sito palloni e smistandoli per i compagni. www.PianetAzzurro.it ai calciatori Se riuscisse a dare maggiore precisio- Direttore editoriale azzurri negli incontri disputati dal ne ai suoi appoggi corti diventerebbe VINCENZO LETIZIA Napoli contro Genoa, Inter e Roma. un elemento di valore assoluto. Direttore responsabile GIANELLO 5.5: Non perfetto nella BOGLIACINO 5.7: Con i suoi cross LUIGI PETAGNA sua ultima partita (unica di quest’ulti- si è specializzato come rampa di lan- mo mese) contro il Genoa, quando ha cio per la testa di Sosa. Il suo difetto Vicedirettore probabilmente qualche responsabilità rimane sempre quello di prendersi MICHELE CAIAFA sulla seconda rete rossoblù. delle lunghe pause all’interno di una IEZZO 5: Se nella partita contro gara. Caporedattrice l’Inter non ha particolari colpe sulle HAMSIK 6.6: Probabilmente il ROSA CIANCIO reti nerazzurre, ed anzi realizza anche talento più puro del Napoli. E’ quello Editorialista qualche buon intervento, contro la che riesce a dare più brio al gioco PEPPE IANNICELLI Roma è disastroso. Sulla sua coscien- della squadra grazie al suo lavoro di za due delle quattro reti giallorosse. rifinitura e ai suoi letali inserimenti. Redattori CUPI 6: Continua il buon momento sono sempre molto altalenanti, carat- LAVEZZI 6.6: Ormai le sue qualità RENATA SCIELZO dell’ex empolese. Risulta sempre tra i terizzate da buone giocate e da disat- sono note a tutti. E’ diventato uno

EDUARDO LETIZIA più precisi e sicuri della retroguardia tenzioni colossali. foto di F. De Martino spauracchio per tutti i difensori che si GIUSEPPE PALMIERI azzurra. GRAVA 4: In queste ultime tre parti- trovano ad affrontare gli azzurri, che ENRICO DE POMPEIS CONTINI 6: Il suo contributo è te solo una presenza contro l’Inter. Il per frenarne l’impeto sono costretti Grafico spesso prezioso nei minuti finali, ma suo contributo è tutt’altro che positi- ad atterrarlo, peraltro, non sempre GIUSEPPE BIZZARRO anche quando viene schierato dall’i- vo e sulla destra si immola come vit- riuscendoci. Un difetto? Deve impa- nizio, come contro l’Inter, le sue tima sacrificale alle giocate dei neraz- rare a “gestirsi” meglio nell’arco dei Fotografie prove risultano sempre dignitose. zurri, tanto da costringere Reja a 90 minuti. FELICE DE MARTINO CANNAVARO 5.1: Ultimamente il sostituirlo. ZALAYETA 5.8: Sempre prezioso il suo rendimento non è affatto esaltan- SAVINI 5.6: Le sue prestazioni certo suo lavoro oscuro in avanti e contro la Stampa te, risulta anzi il peggiore della difesa non sono esaltanti ma, al pari della Roma è riuscito anche a ritrovare il Tipografia EFEGI Via Salute, 13 napoletana. Parecchi i suoi errori con- scorsa stagione, sta trovando una pro- gol. Portici (NA) tro Genoa, Inter e Roma, nemmeno la pria dimensione sulla fascia sinistra, SOSA 6: Il capocannoniere principe convocazione in nazionale (giunta nel che gli permette di svolgere il suo della serie A per i minuti giocati. Registrazione Trib. Napoli suo periodo peggiore) gli ha restituito compito in quella zona senza infamia Come da anni accade è l’asso nella n. 47 del 07/05/2003 un po’ di sicurezza. e senza lode. manica di Reja che, quando ogni spe- P. iva: 04655591214 DOMIZZI 6.3: A differenza di BLASI 6.5: La sua assenza si fa sen- ranza sembra perduta, lo getta nella Cannavaro le sue prestazioni riman- tire contro l’Inter. Il suo apporto di mischia e lui…segna! Questo giornale è andato gono sempre di buon livello. Nella motorino e spaccalegna a centrocam- CALAIÓ 5: Ancora un minutaggio in stampa il 24/10/2007. difesa azzurra è sempre il più preciso po è indispensabile per la squadra di estremamente ridotto per lui che tut- Arrivederci a novembre e concreto, utilissimo anche quando Reja. tora non riesce a mettere in mostra le con il prossimo numero si spinge in avanti. GARGANO 6.3: Preziosissimo al qualità che hanno deliziato la platea di PianetAzzurro GARICS 5.3: Le sue prestazioni centro del campo, dove pressa tutti e napoletana negli ultimi anni. Ottobre 2007 PIANETAZZURR II pprrooggrraammmmii 33 Aurelio De Laurentiis assicura che il suo è un progetto di crescita costante che culminerà con il raggiungimento della Champions League “Il mio Napoli fra tre anni giocherà in Europa” battagliero”. L’Aurelio, come spesso gli capita, è Michele Caiafa davvero un fiume in piena e continua ad esporre “E’ un progetto di crescita costante, che mai si il suo pensiero… “Il nostro obiettivo per questa fermerà. Step by step (passo dopo passo) il stagione è raggiungere il decimo o dodicesimo Napoli diventerà sempre più forte. Il nostro cam- posto, cercando di non esaltarci alle nostre gran- mino è cominciato quattro anni or sono dall’in- di prestazioni, così come non dobbiamo depri- ferno della serie C1, ed abbiamo attraversato il merci per qualche prova sottotono o qualche purgatorio della B, arrivando poi finalmente in sconfitta in più in qualche momento poco propi- serie A. Ma, come tutti voi ben sapete perché da zio del campionato. Bisogna lavorare sempre per me ribadito più volte, la massima serie del cam- il futuro, perché nel mio lavoro sono abituato a pionato di calcio italiano non mi interessa più di vincere ed essere costante nel tempo, non mi tanto. Nel senso che, mi fa piacere averla rag- piace fare la meteora vincente per una o due sta- giunta, ma i nostri obiettivi sono ben altri…”. gioni, come è successo in passato in questa città, Parole e musiche del presidente del Napoli, il e poi fare il passo del gambero. La filosofia di produttore cinematografico e proprietario della lavoro e di successo della FilmAuro, sarà la stes- FilmAuro, Aurelio De Laurentiis. Il patron ha sa di quella del Napoli. Diventeremo grandissimi appena lasciato in sospeso il suo discorso sulle nel tempo e ci faremo rispettare e vinceremo sui ambizioni del sodalizio partenopeo da qui agli campi internazionali”. anni a venire. Allora facciamo continuare il pre- Già, caro presidente, ma per far questo, cosa si sidentissimo e vediamo dove vuole arrivare a abbisogna la società azzurra… “Al momento parare con il suo discorso… “Vi dicevo quindi di abbiamo un bravo allenatore, competente e pro- un’importanza relativa del solo scopo del rag- fessionale, qual è Edy Reja da Lucinico, come io giungimento della A. Le ambizioni del club sono amo definirlo il Clint Eastwood nostrano, e poi, ben altre. Nell’arco di tre stagioni giocheremo in di un gruppo di giocatori estremamente valido, Europa. La dimensione del mio Napoli deve esse- Aurelio De Laurentiis, 58 anni come stanno dimostrando di esserlo i nostri cal- re internazionale, non solo italiana. Giocheremo ciatori”. Sembra mancare qualche cosa a que- la Champions League e poi ne saremo anche tra campi di calcio dei cinque continenti, istituendo st’ultimo discorso improntato dal patron, ma, in i protagonisti perché cresceremo ancora tanto – dei veri e propri tornei di calcio mondiale”. verità, don Aurelio aveva preservato la sua cilie- prosegue un esuberante De Laurentiis – tutto ciò Queste le idee di un patron che pensa al futuro del gina per la chiosa del suo intervento… “E poi però, spero che avvenga con la contemporanea calcio mondiale, ma il presidente, ora, ritorna a possiamo fregiarci di avere un vero fuoriclasse in giusta internazionalizzazione di questo sport. parlare dei fatti, presenti e futuri, di casa organico”. Chi può essere, Lavezzi, Hamsik…? Auspico di un campionato europeo per club: 80 Napoli… “Quest’anno penso di essere entrato in “Ma no, sto parlando del direttore generale del squadre, divise in quattro gironi da 20 compagi- possesso di quella creatura azzurra che ho sem- Napoli Pierpaolo Marino. Lui è molto bravo ad ni cadauno. Poi i play-off tra le migliori dei giro- pre sognato, dal momento in cui ho acquistato la ingaggiare i giocatori: oltre alle loro peculiarità ni per l’assegnazione del titolo europeo. Questo SSC Napoli dalle mani della curatela fallimenta- tecnico-tattiche, vede bene anche le qualit’ per quel che concerne l’Europa, ma il calcio fa re. La squadra dei miei sogni deve avere i umane e professionali del calciatore da acquista- parte del panorama mondiale ed, in questo seguenti attributi ed il Napoli li ha tutti: essere re. Lui per me ha carta bianca e con lui il nostro mondo globalizzato, è giusto che si calchino i orgoglioso, irresistibile, mai domo e soprattutto progetto di crescita continuerà ad andare avan- Pierpaolo Marino: “La squadra sarà sempre più competitiva” Perfetto l’assist finale del presi- ora un tuffo nel mare del presente all’entusiasmante vittoria di dente Aurelio De Laurentiis azzurro… “Ad agosto di quest’an- Udine per 5-0, un match pratica- (intervista disponibile sopra), per no, ricordo, ho subito molte criti- mente perfetto da parte nostra, dar libero sfogo alle dichiarazioni che, un po’ da tutte le parti, per le ma anche il pari per 4-4 di Roma, del deus ex machina partenopeo, scelte di calciomercato effettuate. sarà un risultato ed una prestazio- il direttore generale del Napoli Ho esperienza, vivo nel mondo del ne che forse non sarà mai dimen- Pierpaolo Marino, che analizza calcio da più di trent’anni, ed ho ticato”. Ciò significa… “Ciò vuol passato, presente ed il futuro della mantenuto la mia serenità. A dir dire che siamo già una compagine creatura azzurra da lui edificata la verità, non ho mai avuto dubbi in grado di fare bene e di dare del nelle ultime stagioni trascorse alle sulle peculiarità tecnico-tattiche filo da torcere a chiunque, com- ‘Falde del Vesuvio’… “Io ed dei giocatori da me scelti, perché prese le prime cinque squadre del Aurelio abbiamo intrapreso que- li conoscevo fin troppo bene, visto campionato, che hanno, al sto progetto cominciando in prati- che da tempo ero sulle loro tracce, momento, campioni di levatura ca dal nulla. Il Napoli era fallito, ma potevo avere qualche tensione superiore ai nostri”. e quando cominciammo ad opera- riguardante il caso che qualcuno Passato e presente passati in ras- re nel settembre del 2004, dovem- dei nuovi arrivi, soprattutto tra i segna dal diggì, ma ora Marino mo costituire in fretta e furia un più giovani, non avrebbe retto getta anche uno sguardo al futuro, organico e, quando la prima all’impatto psicologico con la dando una piccola indiscrezione squadra embrionale cominciò ad nostra città. Ricordate Ravanelli? di mercato… “Abbiamo una squa- allenarsi, oramai è risaputo, non Beh, io lo portai ad Avellino a 19 dra che è in crescita costante ed avevamo neanche i palloni da cal- anni e non seppe reggere alle ten- io lavorerò per farla crescere cio disponibili e le casacche di sioni della tifoseria irpina. sempre di più”. Ciò significa… allenamento”. Il passaggio dal Pierpaolo Marino, 53 anni Maturò e divenne poi grande, in “Ultimamente ho girato l’Europa passato al presente è presto fatto, campo e fuori, negli anni a venire, alla ricerca di giovani interessan- si fa per dire… “Adesso la tifose- aspettato di dover passare tra tan- ma ad Avellino fu un vero flop. ti che possano far lievitare la qua- ria sta gioendo per le belle soddi- tissime difficoltà per cominciare a Ecco, tornando al Napoli, questa lità tecnica del Napoli”. Nomi da sfazioni che già ci stiamo toglien- vedere la prima luce. In questo è stata l’ unica preoccupazione fare? “E’ presto per farne, ma do in questo primo scorcio di cammino impervio però, siamo del mio mercato, ma poi tutto è lavoriamo instancabilmente per campionato. Ma non scordiamoci sempre stati aiutati dal calore e filato liscio, anzi…”. un Napoli sempre più che appena quindici mesi fa, era- dall’abbraccio della gente di Prosegua pure, caro direttore… competitivo”. vamo ancora in serie C. Il percor- Napoli”. “Dicevo poi che tutto è andato per A buon intenditore, poche parole. so per la risalita è stato aspro e Questo il passato prossimo del il verso giusto e già siamo entrati tortuoso, e, nemmeno io mi sarei calcio a Napoli, ma il direttore fa nella storia del calcio grazie MC Ottobre 2007 44 LL’’iinntteerrvviissttaa PIANETAZZURR Paolo Cannavaro culla l’idea di comporre in azzurro una diga con il fratello campione del Mondo “Il mio sogno è quello di giocare con Fabio” un messaggero d’eccezione. A farmi sapere il tutto, ci Michele Caiafa pensò mio fratello Fabio. Facemmo festa in famiglia, perché il desiderio custodito intimamente era stato Aveva abbandonato la maglia della sua squadra del esaudito”. La gioia venne dimezzata poi dalle scelte cuore nel novembre del ’99, accordandosi con il del ct azzurro , che pensò bene di e raggiungendo così, a quei tempi, il suo fratel- non fare esordire Paolo nell’amichevole con il Sud lo più grande e famoso, accasatosi già con i ducali Africa. Il commissario tecnico mandò in campo, nel- quattro stagioni prima. E’ tornato a Napoli, città nativa l’arco del match, tutti i calciatori a sua disposizione, (è nato nel quartiere La Loggetta, sito vicino allo sta- ma Cannavaro rimase in panca a fare compagnia al dio San Paolo) poco più di un anno fa, precisamente secondo portiere Curci. “Sarà per la prossima volta” nel giugno 2006, quando il direttore generale parteno- dice risoluto Paolo. Allora caro Cannavaro, ci sarà una peo Pierpaolo Marino, seguendo la linea politica del prossima volta… “Sì, ci sarà, perché dentro di me ho patron De Laurentiis, ha restituito alla squadra parte- ora un pensiero fisso: Voglio continuare a fare bene e nopea uno dei figli della sua città. Stiamo parlando cominciare a mietere successi con la maglia azzurra ovviamente di colui che, in poco più di un anno, è della mia città. Lo merita la città, lo meritano anche la diventato uno dei baluardi difensivi della compagine società, il presidente De Laurentiis, il direttore Marino di Edy Reja. Per chi non lo avesse ancora capito, pen- e tutto lo staff tecnico partenopeo. Hanno creduto in siamo nessuno, il calciatore in questione è Paolo me, riposto fiducia nelle mie qualità, permettendomi Cannavaro. così di essere convocato in azzurro”. Una stagione a Napoli, quella scorsa, dopo aver abban- I progetti di Paolo Cannavaro si stanno quindi a poco donato la serie A. Ma la massima serie del campiona- a poco realizzando. Ma vediamo se il buon Paolo culla to italiano, il buon Paolo, l’ha riconquistata subito, un sogno, semmai anch’esso da condividere con i tifo- essendo stato uno dei protagonisti della cavalcata pro- si napoletani… “Certamente ne ho uno che farebbe mozione compiuta dagli azzurri lo scorso anno. Queste davvero felici tutti coloro che hanno i colori azzurri nel furono le prime parole di Cannavaro jr. quando ricon- cuore. Infatti il mio sogno, che cullo dalla passata sta- quistò la A: “E’il momento più bello della mia carrie- Paolo Cannavaro, 26 anni gione, è quello di fare coppia difensiva con mio fratel- ra calcistica. Torno a giocare nel massimo campiona- lo Fabio”. Ma, carissimo Paolo, stiamo parlando di to italiano, ma questa volta lo farò con la casacca arrivata la seconda gioia calcistica per Paolo: una coppia da Nazionale o di una diga difensiva per il della mia squadra del cuore. Spero solo che questa sia Convocato per la prima volta a vestire la maglia Napoli del futuro? “Sono sincero, comporla in la mia prima grande soddisfazione nell’ambiente cal- dell’Italia, cosa che il fratello Fabio ha già fatto per ben Nazionale sarebbe stupendo, ma con Fabio condivido cistico…”. Possiamo dire che queste furono le sue ulti- 111 volte, essendo dal 2002, dopo il ritiro di Paolo un desiderio ancora più grande. Vogliamo entrambi me parole famose, nel senso buono dell’espressione. Maldini, anche il capitano della Nazionale, Paolo essere i paladini della difesa partenopea, sarebbe per Difatti, a poco più di quattro mesi da quelle dichiara- ricorda: “Fu una sensazione splendida quando seppi me e per lui una gioia immensa”. Sogno da cullare e zioni, Cannavaro ha assaporato la sua seconda gioia. di essere stato convocato in Nazionale. A volte ci pensi semmai da realizzare nella prossima stagione. La palla Infatti, nel post-gara di Italia-Georgia, in previsione del all’Italia, ma poi quando per davvero arriva la chia- passa ora al diggì Marino. Metà dell’opera è stata rea- match amichevole degli azzurri contro il Sud Africa, è mata, la gioia è indescrivibile. Nel mio caso poi, ebbi lizzata, ora bisogna fare l’altra metà.

Via Stadera n° 142 Casoria (NA) tel. 081 5843747 UNICA SEDE Ottobre 2007 PIANETAZZURR IIll ppeerrssoonnaaggggiioo 55 Calaiò, uno degli artefici principali della scalata del Napoli al grande calcio, non sta trovando il giusto spazio per esprimere le proprie potenzialità Dov’è finito ‘Super Manu’? dra. Peculiarità queste, all’avviso di Reja, Eduardo Letizia tutte necessarie per il suo gioco. All’inizio si ‘Super Manu’ è stato nelle ultime stagioni pensava che i due potessero convivere, poi, l’indiscusso beniamino dei tifosi ed il giocato- con l’exploit di Lavezzi, è stato chiaro che re che ha trascinato il Napoli in massima nell’attacco azzurro ci sarebbe stato posto serie. Cos’è successo dunque ora? Cosa si è solo per uno dei due. Ancora nella prima gior- rotto nel rapporto tra Reja e l’attaccante nata di campionato a Zalayeta veniva preferi- palermitano? to Calaiò. I primi 45 minuti insoddisfacenti Che il rapporto tra Reja e Calaiò non sia mai della punta palermitana contro il stato idilliaco lo si era già capito nel corso inducevano Reja a preferirgli, già dall’inizio dell’avventura del numero 11 azzurro a della ripresa, il Panteron. Di lì a qualche gior- Napoli. Anche quando scalava le classifiche no, in un’intervista, Reja dichiarerà l’indi- dei capocannonieri, sono stati diversi i casi di spensabilità dell’uruguagio per il suo gioco e sostituzioni o accantonamenti in panchina del che, anche se al 70%, verrà sempre schierato buon Calaiò e anche le polemiche non sono per le sue qualità tecniche e tattiche essenzia- mai venute meno. Tutto sommato però, la li. Da quel punto in poi, per Calaiò, si spalan- maggior parte delle volte, l’attaccante era in cheranno le infauste porte della panchina. campo a fare il suo dovere, a mettere la palla Sporadiche le sue apparizioni e sempre limita- in rete, anche perché chi avrebbe potuto rubar- te a pochi minuti. Manu cerca di impegnarsi al gli il posto, ad esempio Bucchi lo scorso massimo nel tempo che gli viene concesso e anno, non forniva prove tali da poter insidiare talvolta riesce anche a produrre qualcosa di la sua leadership. buono, come contro la Roma, quando si gua- Questa estate pareva chiaro che, ancora una dagna la punizione da cui scaturirà il pareggio volta, l’attacco napoletano avrebbe avuto in definitivo, ma riuscire ad essere decisivo in Calaiò il suo bomber principe. “Vogliamo così pochi minuti non è affatto facile. In que- puntare su di lui” si sentiva ripetere dall’en- sto modo la coppia Zalayeta-Lavezzi vede tourage tecnico della società ed anche nelle sempre aumentare il proprio affiatamento e amichevoli precampionato l’ex punta di nella scala delle gerarchie Emanuele è sorpas- Torino e sembrava l’unico capace di sato anche da Sosa che segna gol a grappoli figurare con costanza nel tabellino dei marca- subentrando dalla panchina. La situazione per tori. A pochi giorni dalla chiusura del mercato Calaiò si fa dunque sempre più difficile ed il arriva la svolta. Le insistite richieste di Reja suo umore inizia a rabbuiarsi. Alcune indi- vengono esaudite con l’arrivo in maglia screzioni lo vedono già partente a gennaio, azzurra del “Panteron” Zalayeta. L’attaccante anche se la società punta forte su di lui. uruguayano presenta caratteristiche del tutto Ciononostante se, come pare, per lui non diverse da quelle di Manuele: fisico possente, dovessero aprirsi nuovi spiragli, sembra diffi- grande abilità di testa e innata bravura nel cile che a Super Manu possa star bene ancora tenere palla per favorire la salita della squa- a lungo il ruolo di quarta o quinta punta. Emanuele Calaiò, 25 anni

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CORSO EUROPA, 94 - 80016 MARANO (NA) Ottobre 2007 66 IIll ppeerrssoonnaaggggiioo PIANETAZZURR E’ stato subito amore vero quello tra Manuele Blasi e la città. Il mediano è diventato elemento indispensabile per Reja “Napoli mi infonde emozioni mai provate” Vincenzo Letizia

Nato a Civitavecchia, cresciuto nel vivaio della Roma ed esordito in serie A a vent’anni all’Olimpico contro il Piacenza, per poi prose- guire l’escalation della sua carriera a , uno a Parma, due alla Juventus, un altro alla Fiorentina, Manuele Blasi vanta anche qualche esperienza in Nazionale. Il mediano è calciato- re al quale Reja non rinuncerebbe mai. Corsa, muscoli, personalità e anche discreta qualità in mezzo al campo, Blasi è l’elemento che sa equi- librare il gioco della squadra. Quanto sia impor- tante l’ex juventino nell’economia del gioco del Napoli lo si è riscontrato a Milano con l’Inter e anche nell’altra partita in cui era stato tenuto a riposo da Reja: in casa con il Livorno. In entrambe le occasioni, gli azzurri hanno sof- ferto oltremisura a centrocampo, prestando il fianco agli avversari in fase di filtro, fondamen- tale per l’impenetrabilità della difesa. Blasi ha saltato finora due partite su sette. Ha sempre giocato perchè è l’unico in grado di contrastare in mezzo al campo, di tenere in piedi il reparto, di sfruttare l’esperienza che gli deriva da circa centosettanta presenze in serie A. Se al momento Lavezzi ed Hamsik risultano essere due giocatori assolutamente inso- stituibili, Blasi è addirittura indispensabile. La Manuele Blasi, nato a Civitavecchia il 17 agosto 1980 ‘tigre di Civitavecchia’ dovrà solo fare più allenatore e per una Società è tutto. Adesso che per noi che per loro”. attenzione ai cartellini gialli che gli arbitri spes- sto vivendo un’età più matura ho maggiore con- Tu che conosci l’ambiente: che Juve dovremo so gli sventolano sotto il naso a frenare la sua sapevolezza di certe attenzioni ed apprezzo di aspettarci? esuberanza. Ma Manuele è fatto così, queste più la stima degli altri”. “Beh io penso solo al Napoli e spero che riusci- sono le sue caratteristiche: quelle di un grintoso A Roma un’altra tua grande prestazione. Ci remo ad esprimerci come sappiamo. A Roma motorino che non si ferma mai, un mastino tenevi nella tua città? abbiamo dimostrato di avere carattere e perso- sguinzagliato da Reja a mordere le caviglie dei “Beh, se è per questo, ho un itinerario persona- nalità. Questa squadra può giocarsela a viso centrocampisti avversari. le tutto particolare. Prima Roma, poi la Juve e aperto anche con le big. Abbiamo i mezzi per Insomma, è sbocciato un amore vero tra Blasi e poi la Fiorentina. Ho giocato ovunque devo poter mettere in difficoltà la Juve, ma anche la città. Il calciatore, reduce da un paio di cam- dire. Ma non c’è alcun sentimento di rivalsa per loro hanno i mezzi per poterci creare problemi. pionati non proprio entusiasmanti, a Napoli nessuna mia ex squadra. Anzi c’è affetto. A Credo sarà una gara aperta e bella. Speriamo sembra essere tornato quello che a furor di Roma ci sono nato ed ho giocato giovanissimo, di continuare sulla strada che abbiamo intra- popolo conquistò la Nazionale. “Ringrazierò alla Juve sono cresciuto ed ho ancora tanti preso. Questo è un gruppo importante e giova- sempre questa città per la gioia che mi sta amici. Ed anche a Firenze ho vissuto una bella ne. Stiamo crescendo ed acquisendo certezze. facendo provare”. stagione. Non cerco affatto rivincite. I miei L’importante sarà rimanere umili e consapevo- Per Manuele Blasi, Napoli è l’amore maturo. ricordi li custodisco gelosamente. Sono sereno li sia dei nostri pregi che dei nostri difetti”. Quello delle certezze e dei sentimenti ben ripo- e darò tutto per il Napoli. Contro la Juve poi L’umiltà, appunto, dote, come il carattere, che sti. Senza doversi spiegare, senza dover dimo- c’è una grande attesa in città ed è giusto pre- non è mai venuta meno a questo calciatore e a strare, senza ma e senza se. Ma solo con un’im- pararsi al meglio. E’ una partita importante sia questo Napoli. mensa fiducia, reciproca e ben ripagata. Per tutti sei il nuovo guerriero che questa città aspettava. LA CARRIERA DI MANUELE BLASI “Sono felice. Comunque dovesse andare la mia COPPA ITALIA avventura a Napoli io sarò sempre riconoscen- STAGIONE SQUADRA NAZIONE SERIE PRESENZE RETI te a questa società, questa città e questa gente PRES. RETI per l’affetto che mi sta regalando. Napoli mi dà 1998/99 Lecce Italia B 12 0 6 0 gioia, una sensazione mai provata prima. Ho girato molte città, ero giovane, più spensierato, 1999/00 Roma Italia A 5 0 2 0 forse non ho mai capito appieno la fiducia che un ambiente ti può dare. Ora no. So benissimo 2000/01 Perugia Italia A 20 0 1 0 che le emozioni che sa sprigionare questa città sono uniche. E finché non le vivi non puoi mai 2001/02 Perugia Italia A 26 0 4 0 comprenderle a pieno. Per questa fiducia e que- sto affetto io sin da ora dico che Napoli avrà 2002/03 Perugia Italia A 30 0 5 0 sempre la mia gratitudine ed un posto dentro di 2003/04 Parma Italia A 12 0 0 0 me. E spero di rimanere con questa maglia a lungo. Adesso so veramente che questa è stata 2004/05 Juventus Italia A 27 0 1 0 la scelta più giusta che io potessi fare”. Fiducia e stima dell’ambiente ma anche del 2005/06 Juventus Italia A 13 0 3 0 tecnico... “E quella è fondamentale. A volte il rendimento 2006/07 Fiorentina Italia A 31 1 2 0 di un calciatore dipende esclusivamente dalla fiducia concessagli. Sentirsi importante per un 2007/08 Napoli Italia A 6 0 1 0 Ottobre 2007 PIANETAZZURR AAzzzzuurrrrii ppeerr sseemmpprree 77 Viaggio nella macchina del tempo, ricordiamo un grande bomber che con la maglia della Juventus diede un grande dispiacere al suo ex Napoli Josè Joao Altafini, ‘core ‘ngrat’ tinuato a non aver fortuna nella vita di tutti i gior- Rosa Ciancio ni, concludendola tragicamente in un gravissimo incidente stradale nel 1979 insieme all’amico e Ricordarlo solo per l’appellativo coniato da allora allenatore del Torino Gigi Radice. Romolo Acampora all’indomani di Juventus- Ai mondiali del Cile del '62 prima della gara con i Napoli 2-1 del 6 aprile 1975 (gol decisivo di José padroni di casa, Paolo Mazza, D.T. degli Azzurri, al minuto ottantotto) per evidenziare ‘o tradimen- gli comunica che non sarebbe partito titolare. E to’ di uno dei giocatori più amati in assoluto dalla José ‘cabarettisticamente’ cosa ti inventa? Si mette tifoseria azzurra sarebbe, comunque, profonda- a mimare colpi di testa, scatti, dribbling, afferman- mente ingiusto. Certo fu una grave ‘botta’ per tutti do: “Vedete come sono in forma?”. Quello che i napoletani che vedevano svanire il sogno di una doveva essere uno sketch fuori programma stra- vita a causa del brasiliano, Re (e non suddito) volge le intenzioni di Mazza e José entra regolar- insieme a Sivori nei favolosi anni ’60 azzurri. mente in campo dal primo minuto! Quella partita Josè Altafini, ‘core n’grat’, (nella foto in uno purtroppo venne però persa per 2-0 grazie alla scatto d’epoca), arrivò in Italia nel subito complicità dell’arbitro inglese Aston che favorì dopo i Mondiali vinti nel ’58 con la maglia del sfacciatamente i sudamericani. Rimane quella l’ul- Brasile (con il contributo di una sua rete) ed imme- tima prestazione di Altafini con la maglia diatamente vinse lo scudetto facendo poi il bis nel dell’Italia. ’62. L’anno dopo è il grande protagonista della 1ª vittoria di un club italiano in Coppa dei Campioni realizzando una doppietta (Milan-Benfica 2-1). ‘giocatore utilizzato all’Altafini’ che nasce dal suo José Altafini Qualcosa però comincia ad incrinarsi con il l’alle- innesto (sempre o quasi) nei secondi tempi. natore Gipo Viani (uomo tutto di un pezzo, all’an- Grazie ai suoi gol ‘in extremis’ si toglie lo sfizio di tica) che mal sopporta il carattere scanzonato di vincere altri 2 scudetti nel ’73 e nel (già purtroppo José. Gli propone un contratto a gettone, situazio- citato) ’75. ne così mortificante per un giocatore della sua Realizzò un gol decisivo anche in Roma-Juventus levatura, quindi non gli resta che preparare i baga- 1-2 del 20/05/1973, vittoria che clamorosamente gli e tornarsene in Brasile facendo il disoccupato consentì il sorpasso juventino sul Milan (la famo- Dati biografici di lusso. sa ‘fatal Verona dei rossoneri’). Nome José João Altafini A gennaio però viene richiamato a Milano; la Ha chiuso la carriera a 38 anni con gli svizzeri del Soprannomi Mazzola squadra vola, è in testa con 7 punti di vantaggio sui Chiasso. Anche dopo aver attaccato le scarpette al Nato 27 agosto 1938 cugini nerazzurri, ma inspiegabilmente proprio chiodo è rimasto popolarissimo. E’ da circa 20 Piracicaba dall’ingresso del “carioca” i rossoneri cominciaro- anni e passa che (grazie al suo colorito linguaggio) Nazionalità Brasile no a perdere colpi, tanto da dilapidare tutta la dote è un commentatore principe nella speciale catego- Altezza 176 cm consegnando lo scudetto ai cugini “bauscioni”. ria degli ex calciatori. Peso 77 kg Gioco forza, Altafini divenne il capro espiatorio e ‘ALTANEDDOTI’ - All’inizio della sua carriera Dati agonistici stavolta anche lui si rende conto di dover fare le in Brasile era conosciuto come ‘Mazzola’ (per un Disciplina Calcio valigie definitivamente ed approdare a Napoli in po’ lo chiamarono così anche in Italia) per una Ruolo Attaccante quella città per cui lui stesso dichiara “mi sembra- vaga rassomiglianza con il capitano leggendario Squadra Ritirato va di stare nella mia terra, ricca d’entusiasmi e di del ‘grande Torino’. Carriera sole”. E’ il 4º cannoniere di tutti i tempi in Serie A con Giovanili Con lui gli azzurri si classificarono secondi nel ’68 216 reti (dopo Piola, Meazza e Nordhal). 1950/54 San Paolo e terzi nel ’71, con 71 reti realizzate dall’“uomo di Ha disputato un mondiale anche con l’Italia nel Squadre professionistiche Piracicaba”; quando si dice che “le promesse sono 1962 conclusosi purtroppo infaustamente per i 1954/56 San Paolo 30 (2) state mantenute”. nostri colori (in totale 5 gol in 6 presenze). 1956/58 Palmeiras 36 (5) Al termine della stagione ‘71-’72 anche il Napoli E’ stato alla ribalta anche della cronaca rosa. 1958/65 Milan 205 (120) (come il Milan) commette l’errore di non avere più S’innamorò (lui già sposato) ricambiato della 1965/72 Napoli 180 (71) fiducia in José, e non trova di meglio che offrirgli moglie di Paolone Barison, suo compagno e gran- 1972/76 Juventus 74 (25) un contratto a prestazione. Altafini considerando de amico fin dai tempi del Milan (i maligni dicono 1976/79 Chiasso 33 (16) la sua età, stavolta ci fa il pensierino ad accettare, che grazie alle sue pressioni il Napoli l’acquistò 1979/80 FC Mendrisio Stabio 28 (11) non considerandosi forse più all’altezza della sua nel 1965). La vicenda naturalmente (considerando, Totale Serie 3° class. marc. 459 (216) fama. Così non la pensano Boniperti ed Allodi ma non tanto, i tempi) creò un enorme scalpore; A che lo vogliono insieme a con la maglia comunque non è stato assolutamente un capriccio Nazionale bianconera della Juventus. da parte di entrambi visto che ancora oggi il loro 1957/58 Brasile 8 (4) Con lui nasce un modo di dire ancora oggi in uso legame continua. Il povero Barison, invece ha con- 1961/62 Italia 6 (5)

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Sono convinto che il della porta bianconera dal 1983 al 1993, Stefano mister, lavorando come sa fare, potrà presto far rin- Tacconi. ‘Tarzan’, come venne soprannominato il verdire i fasti della bacheca bianconera”. buon Stefano dalla curva juventina per la sua grande Napoli-Juventus al San Paolo. Quanti e quali ricor- capacità di volare tra i pali ed abbrancare palloni diffi- di porta dentro di se Stefano Tacconi? cilissimi da parare, è stato anche il numero due della “Tanti, tantissimi ricordi di sfide eccitanti. E’ sempre Nazionale italiana allenata da e parteci- stato affascinante calcare il prato verde dello stadio pò ai Mondiali del ’90 in Italia. Non fu numero uno ita- San Paolo. Poi, dall’altra parte c’era un Napoli che liano a quei tempi, solo perché davanti a lui aveva un aveva anche lui fior di campioni, come Maradona, altro grande portiere, tale dell’Inter. Careca, Bagni, Giordano… Non sono tutti ricordi feli- Però Tacconi è stato il portiere titolare della Nazionale ci quelli che ho, anche a Torino quegli azzurri si impo- Olimpica e con essa andò a disputare anche le sero in un paio d’occasioni, ma devo dire che giocare Olimpiadi di Seul nel 1988. nello stadio di Fuorigrotta è stato per me sempre emo- Emblema bianconero di quegli anni dicevamo, zionante”. ‘Capitan Fracassa’, altro suo nomignolo, ha vinto pra- Hai ricordato il Napoli forte di allora, ma come lo ticamente tutto con la maglia della Juve. In Italia ha vedi tu, il Napoli di oggi? vinto due Scudetti, uno nel 1984 ed un altro nel 1986, Stefano Tacconi, ex portierone della Juve “Dopo anni tristi e bui, culminati con il fallimento del ai quali si aggiunge una Coppa Italia nel ’90. In Europa vecchio club, finalmente ora i tifosi partenopei posso- e nel mondo poi, ha fatto incetta di tutto quello che “Come ti dicevo, nei primi anni alla Juve, difendevo i no fregiarsi di avere una società seria e nuovamente c’era da prendere: Coppa delle Coppe e Supercoppa pali di una squadra davvero eccezionale. C’erano tanti ambiziosa. Bravo il presidente De Laurentiis, ma bra- Europea nel 1984, Coppa dei Campioni e Coppa campioni, e su tutti ovviamente primeggiava Michel vissimo soprattutto il direttore generale Pierpaolo Intercontinentale nel 1985 ed infine una Coppa Uefa Platinì, uno dei cinque o sei giocatori più grandi della Marino, capace di costruire anno dopo anno compagi- nel 1990. storia del calcio. Vincemmo tanto, soprattutto a livello ni che sono sempre riuscite a cogliere gli obiettivi Grazie a questa serie di successi inanellati, Stefano internazionale, e quei successi rimasero scolpiti nella dichiarati. Il direttore poi, è stato ancora più bravo Tacconi detiene alcuni record che qui in seguito ripor- storia del club. Ora devo dire che la Juve è sempre la quest’anno, ed ha fatto davvero un bel mercato. tiamo: In Europa è stato uno dei nove unici calciatori, Juve in quanto a blasone. Ovviamente penso che i Ricordo le critiche da parte di un po’ di tutti gli addet- tra cui altri sei ex juventini, ad aver vinto tutte e tre le bianconeri di oggi non sono ancora all’altezza dei suc- ti ai lavori per la campagna acquisti effettuata dal maggiori competizioni calcistiche europee per clubs. cessi del passato, ed oltre alla mia epoca ed a quelle diggì partenopeo. Invece devo dire che Marino è stato Nel mondo, è stato uno dei cinque unici calciatori, tra precedenti, mi riferisco anche ai tanti successi targati in gamba a prendere calciatori del calibro di Lavezzi, cui altri quattro ex juventini, ad aver vinto tutte le bianconero dell’era Lippi e di quella di Fabio Capello. Hamsik e Gargano. Ottimi prospetti già adesso, in coppe internazionali (Coppa Intercontinentale e Poi, la retrocessione in B della passata stagione per le futuro potranno diventare dei veri campioni”. Supercoppa Europea, come prima citato). Inoltre all’e- note vicende, ha fatto sì che gli juventini attuali siano La chiosa, caro Stefano, la facciamo su Gianluigi poca, fu definito da Giampiero Mughini, scrittore e ancora un po’ sprovveduti, e quando dico questo mi Buffon. Si dibatte molto sul fatto se sia lui il portie- periodista italiano oltre che grande tifoso della riferisco naturalmente all’esperienza. Per fortuna sono re più forte di tutti i tempi. Dacci tu, da grande ex Juventus, come “uno dei tre o quattro portieri più forti rimasti in organico grandi campioni del calibro di portiere quale sei stato, una tua opinione a tal pro- al mondo”. Buffon, Del Piero, Trezeguet, Nedved e Camoranesi”. posito… Dall’alto quindi di tutti i suoi successi e delle ottime E dietro di loro? “Attualmente Buffon è certamente il più grande di tutti, critiche da lui ricevute, sentiamo oggi cosa ci risponde “Dietro di loro c’è un calciatore che a me piace tanto: non ci sono dubbi in proposito. La storia del calcio ha il ‘Tacco’: “Effettivamente in carriera ho vinto tutto si tratta di Raffaele Palladino. E’ un giocatore che ha sfornato di tanto in tanto dei grandissimi numeri uno. quello che c’era da vincere, anche perché facevo parte fatto benissimo in e, ne sono certo, farà altret- Ricordiamo il ‘ragno nero’Yashin, Zamora, Dino Zoff. di una compagine fortissima, soprattutto nei miei primi tanto bene anche in serie A, appena avrà una maggio- Decretare un numero uno in assoluto non è semplice, e anni di permanenza a Torino, quale era la Juventus di re continuità di minutaggio in campo”. questo vale in qualsiasi sport, ma certamente Gianluigi allora”. La Juventus ha sempre potuto contare sull’espe- fa parte della ristretta cerchia dei portieri più forti di Ed allora, caro Stefano, facciamolo questo parago- rienza di grandissimi allenatori in panchina. Ultimi sempre”. ne tra la Juventus di allora e quella di oggi… da citare sono il cittì campione del Mondo Marcello Detto da un grande ex numero uno come Tacconi…

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Il gommista dei tifosi del Napoli Rivenditore pneumatici d’epoca Corso Garibaldi, 98/102 - 80028 Grumo Nevano (NA) tel/fax 081 8331437 Ottobre 2007 PIANETAZZURR IIll bboommbbeerr 99 Il centravanti del Napoli è il calciatore con il migliore rapporto minuti collezionati-reti realizzate ‘El Pampa’ Sosa, il re del gol Italia nella stagione 2005/06. Vincenzo Letizia Un cronometro nel cervello, un timer tra i capel- La lunga stagione dei numeri e delle statistiche è li, una clessidra dinnanzi agli occhi e una missio- appena iniziata e al di là dei volti nuovi e delle ne da compiere: stupire. Stupire a oltranza, affin- piacevoli sorprese, c’è chi, nonostante gli anni, ché nessuno possa nutrire dubbi sulla sua tenuta riesce sempre a confermare il proprio trend. Di atletica, definendolo ‘vecchio’ o menarla con la chi stiamo parlando? Facile, di Roberto Carlos storia dell’Altafini post-moderno. Sosa (nella foto). Era successo in C1, in B e il Ma ‘El Pampa’ non accampa pretese nonostante Pampa è riuscito a ripetersi anche in massima questi numeri: “Io so bene qual è il mio ruolo, serie. Entra e segna, una capacità di certo non non ho pretese: quando vogliono, sono qua”. comune a tutti. Al momento l’argentino scoperto Udine, Livorno, San Siro, tre volte in gol Sosa… da Pierpaolo Marino ai tempi dell’Udinese è “Le gerarchie le conoscete e non nascono così l’unico calciatore della rosa di Reja che è riusci- per caso. Zalayeta ha dato in avvio, ora potreb- to ad andare a segno in tutte e tre le categorie. be dare di più: ma capita ad un giocatore di Dal primo gol su rigore contro il Chieti a quello vivere un momento di appannamento, però dal messo a segno a San Siro contro l’Inter il passo punto di vista tattico lui da’ sempre tanto in sembra essere breve, ma non è così. Tanto lavo- campo”. ro, pazienza e sofferenza stanno dietro al grande Un avvio bruciante quello di Roberto Sosa, sette attaccamento alla maglia mostrato dal Pampa. E gare racchiuse praticamente in una partita con così il colosso venuto dal Sudamerica continua recupero: “Non mi pesa stare in panchina, so ad avere l’esclusiva proprietà anche di un altro quel che il Napoli s’aspetta da me”. primato. Come accaduto anche la scorsa stagio- L’uomo della provvidenza, trentadue anni e una ne, il centravanti azzurro è il calciatore con il valanga di reti sparse qua è là tra l’Europa e il miglior rapporto minuti collezionati-gol realiz- Sudamerica. Sosa che entra e segna, che zati. Il ruolino di marcia parla di 10 reti nella s’accontenta degli scampoli di partite per mo- prima stagione di C1, 6 nella seconda, ed altret- strare di che pasta è fatto, che fa da chioccia a tante nella scorsa annata. A queste sono da Lavezzi e tranquillizza Zalayeta, questo è ‘El aggiungere le due reti messe a segno in Coppa Pampa’. A gennaio due partenze: Dalla Bona e forse Calaiò Dalla Bona a gennaio andrà via. Il svariati club di serie A: Fiorentina, il sorriso al bomber: su tutti l’in- suo procuratore Andrea D’Amico Palermo e Genoa. ‘Manu’ aspetterà gaggio di Zalayeta, diventato pre- ha chiesto già da tempo a Marino sino a gennaio per decidere. Non ha sto titolare inamovibile della prima di trovare un’altra sistemazione al alcuna intenzione di lasciare il linea azzurra. Non si abbatte, suo assistito che non trova spazio in Napoli, ma se dovesse essere anco- Calaiò, potendo tra l’altro contare prima squadra. Sulle tracce del ra ignorato o quasi, si vedrebbe suo sull’appoggio di Federica, la biondo centrocampista ex Milan malgrado costretto a chiedere di moglie tifosissima del Napoli, e già da tempo si sono fiondate andare via. «Ho sposato il progetto sullo sguardo di Iacopo e Giulia. Livorno e Reggina. di De Laurentiis e di Marino quan- Non sorride, Emanuele, ma è tran- D’Amico cura anche gli interessi di do la squadra era in C1, figurarsi quillo, si allena con concentrazione Gatti. L’ex perugino resterà invece adesso che ho vinto la mia scom- e determinazione. Non ha fatto in azzurro sino alla scadenza del messa contribuendo a riportare il polemiche per le sue utilizzazioni suo contratto previsto a giugno Napoli in serie A», disse quando, a con il contagocce. C’è rimasto prossimo, nonostante l’aspro con- luglio scorso, era in ritiro con il male, come gli altri della squadra, fronto avuto con Reja al momento Napoli in Austria. Questo il pensie- solo quando ha letto le parole di delle convocazioni per la gara con ro di Calaiò durante i giorni in cui Reja dopo la gara a Udine: l’Inter. si parlava di lui come dell’attaccan- «Zalayeta andrà in campo anche se Entro gennaio potrebbe profilarsi te di riferimento della squadra. sarà al 70% della condizione». un altro distacco: quello da «Sarà lui la prima punta», diceva L’autogol verbale di Reja non gli ha Emanuele Calaiò (nella foto), Reja. Da quei giorni non è trascor- tolto però la voglia di far bene, poco impiegato da Reja. Il bomber so poi tanto tempo, ma si sono veri- aspetterà fino a gennaio, poi si siciliano suscita l’interesse di ficati alcuni episodi che hanno tolto vedrà…

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Addirittura per Capitale, a quelli del derby della Lanterna tra non incorrere in provvedimenti per il derby non si Samp e Genoa. Per non parlare dei tifosi della fanno andare i napoletani all’Olimpico. A questo Lazio, cui è stato applicato il Daspo, che sono punto i tifosi azzurri saranno privati anche del- stati trovati ad un autogrill ad aspettare il tifosi del l’accesso alle trasferte di Roma, sponda Lazio, di Napoli diretti ad Empoli con tanto di armamenta- Bergamo, di Cagliari, e quella genovese con la rio da pesante guerriglia. E il lancio di bottigliette Sampdoria. Perchè esiste un nugolo di teppisti, o di Reggio che ha costretto alla momentanea inter- di persone che usano il calcio come alibi per fare ruzione della partita. Fino alla bomba carta di violenza, una città intera, e una tifoseria fatta di 6 Cagliari che ha stordito D’Agostino, mentre lan- milioni di tifosi, deve essere sistematicamente, ciava la maglia agli stessi tifosi. E’ una guerra? preventivamente, privata di seguire la propria No, è solo uno sport. squadra del cuore. Ci aggiungo ingiustamente. Ma, ancora più avvilenti, sono, a volte le decisio- Allora Napoli non è un gradito ritorno per la serie ni del Giudice Sportivo e dell’Osservatorio del Uno storico tifoso azzurro A, è un problema. E questo fa male. Viminale per la sicurezza negli stadi. Il San Paolo Se questa è giustizia, viene esercitata solo a è stato squalificato per il lancio della bottiglietta genoani, che hanno visto una gara giocata nel Napoli e la società azzurra, che ha riportato in alto di yogurt che ha colpito un guardalinee durante silenzio del San Paolo. Giusto cosi? No, stavolta questa squadra, ora deve farsi sentire, per non Napoli-Livorno. Giusto, anzi sacrosanto se contro si è persa una buona occasione per dare un segna- permettere, ancora una volta, che questa città i fenomeni di teppismo fosse applicato il pugno di le agli idioti che non gliela si dà vinta, di fare un venga discriminata. Ora siamo in serie A, e da tali ferro. Ma non è cosi. O non lo è quando non si atto di buon senso, e di non far sentire la gente di vogliamo esser trattati. parla di Napoli. Negli episodi sopra elencati, la Napoli discriminata davanti alla giustizia. Che Napoli, dal silenzio della gara col Genoa, alle Disciplinare ha chiuso un occhio, punendo le Ma, ancora più gravi, sono state le decisioni esplosioni di gioia mancate dell’Olimpico, si società con delle multe. Al massimo ha chiuso la dell’Osservatorio che ha vietato la trasferta al comporti da modello di tifoseria per il resto curva dell’Inter per i vergognosi striscioni razzisti Meazza, contro l’Inter, e all’Olimpico, contro la d’Italia, in modo che la finiscano con gli stupidi esposti nella gara contro i partenopei (e qualcuno Roma, ai tifosi azzurri. Gare attese da anni, al di luoghi comuni che ci precedono ovunque, e che la si è anche lamentato). Intanto al calcio tutto è là del risultato, da una piazza che mancava dal giustizia sportiva si ricordi di trattare Napoli e il stato negato: lo spettacolo che offre da vent’anni, massimo palcoscenico da sei anni. Questa diventa Napoli alla stessa stregua di Roma, Milano e qual- il gemellaggio tra i tifosi partenopei e quelli discriminazione. Altro che prevenzione. Sono siasi altra squadra o città italiana. La Nazionale parla ‘napoletano’, sei partenopei in maglia azzurra In un periodo in cui nostro malgrado Una gioia in più per noi la storia di del genere, Pasquale Foggia, uno siamo lasciati fuori da ogni stadio di Paolo. Da Parma torna a Napoli in degli ultimi giunti a Coverciano. Il Italia e in cui sempre nostro malgra- B, pur di vestire la maglia della sua ragazzo si sta esprimendo ad altissi- do da qualcuno più civile di noi, cui città. Lotta su ogni pallone, fa della mi livelli nel Cagliari e ha gettato è ancora consentito recarsi sugli difesa del Napoli un muro invalica- più volte nella disperazione i tifosi spalti, veniamo classificati “Fogna bile, qualche volta la butta anche partenopei che continuano ancora a di Italia”, abbiamo non pochi motivi dentro. Morale della favola: il chiedersi perché Marino e De di cui andar fieri. Napoli risale in A grazie anche al Laurentiis non ci abbiano fatto un La nostra nazionale, quella italiana, suo contributo e quello stesso pensierino. Continuano a chiederse- di quell’Italia che va ancora per for- Napoli gli regala visibilità, quello lo da quando proprio Foggia ha tuna da Bolzano a Trapani, da Aosta stesso Napoli a cui tanto amore ha rovinato con un rigore battuto alla a Lecce, parla parecchio quell’idio- dato, gli restituisce applausi e lo perfezione il ritorno del Napoli in ma bello e musicale, quell’idioma conduce a Coverciano. Un sogno. serie A dopo l’inferno. Perché è vero dalla storia secolare, quell’idioma Due fratelli, due storie diverse eppu- che è passata qualche giornata, ma a reso celebre da Basile e da Di re eguali, che conducono tutte lì alla Napoli nessuno ha dimenticato: quel Giacomo e in tempi più recenti da nazionale, dove si sogna una coppia rigore tirato alla perfezione, ma Totò ed Eduardo de Filippo: il napo- di centrali con un solo nome: CAN- privo di esultanza, segno di grande letano. NAVARO. professionalità e di grande rispetto, Ci gonfia il petto e ci riempie di di Ma non sono meno belle, sebbene un rispetto che Napoli non ha gioia sapere che ben sei ragazzi Italia” siano i primi, o comunque non vestano la maglia azzurra, le dimenticato. E poi il giovane e pro- della nostra terra, sei talenti puri e siano tra i tanti, che si ritrovano a storie degli altri ragazzi. In tempi mettente Nocerino, in forza alla cristallini, esportano il calcio italia- dover tifare per sei ragazzi del sud, non sospetti ci prodigammo per Vecchia Signora, che troppe volte ci no e “napoletano” negli stadi di cresciuti tra mare, sabbia e pallo- sostenere sia Totò che Fabio ha strappato talenti. tutt’Europa. ne…altro che fogne. Sei ragazzi che Quagliarella, al quale quasi “predi- Dove arriveranno questi sei ragazzi Ci piace sentir loro cantare l’inno, ci hanno sudato per arrivare fin là, che cemmo” un sogno che si è fatto poi del sud? Fabio Cannavaro non deve piace sentirli parte di un paese di cui hanno meritato grazie al loro impe- realtà. Per noi, tifosi del Napoli, il dimostrare più nulla, gli altri stanno noi ci sentiamo parte integrante e da gno il successo ottenuto. massimo sarebbe vederli indossare dimostrando tutto il loro valore, cui spesso quattro imbecilli cercano E’ l’Italia tutta partenopea di Fabio anche la nostra maglia, ma quale che sapendo che il cammino è lungo, ma di farci sentire esclusi. E’ bello Cannavaro, campione del mondo e sia il loro destino, li portiamo lo che Napoli - e si spera l’Italia intera vederli rappresentare l’azzurro del pallone d’oro, di Paolo Cannavaro stesso nel cuore e ogni loro goal, che – è con loro. mare della loro regione e l’azzurro sempre più destinato a seguire le spesso è una perla di bravura da Perché è bello vedere il talento che della divisa istituzionale del loro orme del fratello maggiore, di incorniciare, è una gioia doppia, si sposa al cuore e fa urlare uno sti- paese: l’Italia. Ed è ancor più bello Antonio Nocerino e dei tre jolly purché non si trovino di fronte al vale intero. pensare che quegli stessi imbecilli d’attacco Totò di Natale, Fabio nostro Napoli. che ci hanno detto “Napoli, fogna Quagliarella e Pasquale Foggia. A pagare le spese di un’esperienza Renata Scielzo Ottobre 2007 PIANETAZZURR IIll ppuunnttoo ssuullllaa AA 1111 L’ex giocatore del Napoli analizza con noi l’interessante inizio di questo campionato Faustinho Canè: “Solo la Juve può fermare l’Inter” può arrivare? Una salvezza brillante per questo Giuseppe Palmieri primo anno, poi quello che verrà sarà tutto di Otto giornate per avere un’idea più chiara di que- guadagnato. Non bisogna fare proclami, bisogna sto avvincente campionato di serie A. Conferme, avere pazienza e fiducia in questi ragazzi”. Zona sorprese, in una stagione che si preannuncia calda in chiave retrocessione attualmente occu- entusiasmante. Per decodificare meglio questi pata da Livorno, Siena, Reggina e Parma, giochi primi otto turni di gare abbiamo chiesto lumi ad già fatti? “No, assolutamente. La parte bassa un grande ex calciatore, Faustinho Canè, che ha della classifica dipende da numerosi fattori. Il vestito tra gli anni ’60 e 70’ la maglia del Napoli mercato di gennaio, il rallentamento delle squa- per ben 10 stagioni. La classifica vede l’Inter in dre di centro classifica. Soprattutto il mercato fuga, e questa è una conferma del dominio neraz- invernale può capovolgere i valori, quindi biso- zurro dell’anno scorso, finora solo la Juve ha gna aspettare ancora un po’ di tempo prima di tenuto il passo, mentre le altre rivali accreditate capire se queste squadre sono condannate o hanno avuto qualche defaillance di troppo: saranno altre a lottare per non retrocedere. “L’Inter ha una rosa invidibiabile – esordisce L’unica condanna può essere la mentalità di una Canè - composta da tantissimi grandi calciatori, squadra in difficoltà, per queste squadre che si è dimostrata ancora una volta vincente, occupano i bassifondi della classifica. La stessa soprattutto nella mentalità. La Juventus sta mentalità, in questo caso vincente, che può ren- tenendo il passo e sta dimostrando, con grinta e dere imprendibile, in testa, la corazzata Inter di carattere, di poter dare fastidio ai nerazzurri, ma Mancini, unica squadra che può ammazzare il il campionato è ancora lungo. Il Milan è da campionato”. Analisi calzante di un campionato escludere nella lotta allo scudetto, si è dimostra- già sorprendente ed accattivante. Lo scontro to inadeguato per contrastare i cugini interisti diretto Juve-Inter del 4 novembre, può svelare le per tutto l’arco della stagione, e la sconfitta con Faustinho Jarbas Cané, 68 anni reali possibilità della squadra di Ranieri di lotta- l’Empoli ne è chiara testimonianza. La Roma, re per il tricolore. Altrimenti, vista questa Roma invece, è partita per giocarsi il titolo, forse senza siero sul sorprendente Napoli di inizio stagione: versione groviera in difesa, e il Milan disastroso averne le potenzialità. Hanno un ottimo allena- “Gli azzurri stanno facendo un ottimo campio- di questo inizio di stagione, l’Inter potrà ottenere tore, e uno spumeggiante gioco in attacco, ma la nato, nonostante gli acquisti di Marino fossero il terzo titolo consecutivo senza troppo faticare. difesa fa davvero acqua. E questo è un enorme stati un po’ criticati dal pubblico. Il dg del C’è la Fiorentina, attualmente terza forza del limite per una squadra di vertice, insomma dieci Napoli ha avuto pazienza, ha grande esperienza campionato, che ha dimostrato grandi doti, e non gol in tre partite casalinghe parlano da soli. A e lo ha dimostrato, ha aspettato e fatto cose è ancora chiaro dove possa arrivare. E questo mio modesto parere, la squadra di Spalletti, nei buone con il budget che aveva a disposizione. Napoli, dalle cadute stile Cagliari e Genoa, e meccanismi difensivi e nella testa, paga ancora Reja è stato bravissimo a plasmare la squadra e dalle imprese indimenticabili come Udine e la disfatta di Manchester della scorsa stagione”. a darle un’impronta vincente. Bisogna fare un Roma. Dove può arrivare? La sfera di cristallo Non potevamo tralasciare, avendo la fortuna di plauso a squadra e staff dirigenziale, io faccio il non ci illumina, ma ciò che è certo, è che può sentire una gloria del calcio partenopeo, un pen- tifo per questo Napoli giovane e nuovo. Dove farci ancora sognare. Top 11, c’è Hamsik nel dream team di ottobre, insieme a Kakà e Ibra Il mese di ottobre ha visto in serie MURO. il Sudafrica. Rosinaldo, come lo A, l’esplosione di Marco VAILATTI – Il Torino ha un’arma chiamano sotto la Mole, è una Borriello, la rinascita di segreta. Quando le partite si met- spina nel fianco di ogni difesa, Legrottaglie e conferme di grandi tono su binari sbagliati il giovane difficile da disinnescare. ESPLO- giocatori come Samuel, Kakà e centrocampista granata sa portare SIVO. Ibrahimovic. C’è anche un pezzo dinamismo e guizzi giusti che tol- BORRIELLO – Il bomber del di Napoli col gioiello Hamsyk, ma gono le castagne dal fuoco. Dopo rilancio del Genoa. Tre gol cominciamo col vedere chi c’è tra il gol all’esordio con la Lazio, si all’Udinese, uno e mezzo al i pali della nostra Top 11 schierata ripete a Bergamo. PROVVIDEN- Napoli, il mezzo è un assist al con un 3-4-1-2. ZIALE. bacio per Sculli, l’attaccante ex FREY – In un mese difficilissimo HAMSIK – Luci ed ombre? Milan è esploso facendo saltare il per gli estremi difensori d’Italia, il Giocatore discontinuo? Non banco delle squadre che lo hanno portiere francese della Fiorentina scherziamo, il giovane slovacco affrontato, eccezion fatta per la è una conferma eccezionale. I regala lampi abbaglianti e qualità Juve. Non erano in molti a scom- viola concedono poco agli avver- al centrocampo del Napoli. Il gol mettere sul suo apporto alla causa sari, e, quando lo fanno, sanno di dell’Olimpico contro la Roma è rossoblù. RIVELAZIONE. avere le spalle ben sicure. CER- una perla e la sua prestazione, IBRAHIMOVIC – L’Inter vola TEZZA. oltre alla grinta dimostrata, è da ed è lo svedese ad allargare le ali LEGROTTAGLIE – Il difensore standing ovation. E’ giovane ma alla banda Mancini. In campionato della Juve, uno di quelli che ad già un GIGANTE. come in Champions, Ibra è deva- inizio stagione sembravano desti- NOCERINO – Il giovane parte- stante, trova gol, assist, e giocate nati ad un anno di panchine, è nopeo della Juventus ricorderà a impressionanti. Attualmente è una ormai una roccia della difesa bian- Zlatan Ibrahimovic, 26 anni lungo l’esordio nella Nazionale di piaga per i difensori. Praticamente conera. E’ preciso e attento in Donadoni contro il Sudafrica. immarcabile. RULLO COM- difesa, padrone della palle alte rità nelle prestazioni. Tutte di Ormai è un titolare inamovibile PRESSORE. anche in fase offensiva. REDIVI- buon livello. REGOLARE. della Juve, sebbene fosse un’alter- KAKA’ – Pallone d’Oro? Molto VO. SAMUEL – L’Inter scappa in nativa ad inizio stagione a Tiago e probabilmente si. Meritatissimo STOVINI – Il momento positivo testa alla classifica e torna ad esse- Almiron. Fa della grinta la sua per altro. Il fantasista brasiliano del Catania, è dovuto soprattutto re la squadra ammazzacampionato arma in più. GLADIATORE. del Milan fa la differenza, sempre, alla straordinaria condizione del dello scorso anno. La difesa è un ROSINA – Funambolico, incanta con accelerazioni devastanti, gol, reparto difensivo, insieme a muro quasi insormontabile, e l’ex i tifosi del Torino e ora anche assist al bacio. Sa trascinare ed Terlizzi e Sardo, che si fregiano Roma e Real Madrid è tornato quelli della Nazionale italiana, essere decisivo. Quando non c’è, i anche di gol, Stovini è una sicu- quello dei tempi migliori. Come lo vista la prestazione stratosferica rossoneri cadono in casa contro rezza, dalla grandissima regola- chiamavano nella Capitale: UN offerta in azzurro nella gara contro l’Empoli. INDISPENSABILE. Ottobre 2007 1212 DDeettttii ee ccoonnttrraaddddeettttii PIANETAZZURR Due risate e qualche lacrima, tra una sortita extra calcistica e un gol del ‘Pocho’ Lavezzi Amenità delle ultime di campionato e dintorni conferma la Juve, inguardabile contro Spalletti che Galliani hanno già perso Renato Scielzo il Genoa, ma pur sempre vincente, si tutti i capelli e se Ancelotti dovesse Bentornati, cari lettori, all’appunta- tinge di viola con una Fiorentina che perdere qualche chilo di troppo per il mento mensile con il nostro detti e dimostra di essere un ottimo gruppo e dispiacere non sarebbe poi così male. contraddetti. Con la speranza di rega- rilancia perfino Bobo Vieri, già al E abbiamo volutamente glissato sul- larvi qualche sorriso, apriamo accom- secondo goal con la sua ennesima l’ex premier, perché tanto, vittoria o pagnati dal rombo dei motori, per una maglia. IL VIOLA MANCAVA sconfitta, non cadrà alcun capello…. dovuta sortita extracalcistica. Un ALLA COLLEZIONE DEL SUO E a proposito di Capelli..che dire di plauso va fatto alle rosse di casa MARCHIO D’ABBIGLIAMEN- Capello, Fabio Capello. Sempre più nostra. Nonostante i maldestri tentati- TO… cinico commentatore tv, Don Fabio vi che hanno caratterizzato la spy In frenata le ambizioni della Roma, starebbe davvero guastando i sogni di story di casa McLaren, la Ferrari ha che sarà messa a dura prova da un due ex milanisti come Ancelotti e fatto bottino pieno, aggiudicandosi il calendario che dice Milan fuori casa e Donadoni o è soltanto un fantasma mondiale piloti e quello costruttori. derby nel momento peggiore della sta- che aleggia senza far danni? Un grazie al finlandese Raikkonen e gione. Forse non tutti i mali vengono Preferibile in panchina dove almeno è a tutti coloro che hanno creduto nella per nuocere, ma incontrare il Milan vincente, in tv è fastidioso, sebbene scuderia del cavallino, fatta eccezione dopo la cocente sconfitta subita in dica spesso la verità. Talvolta troppo per la giustizia sportiva, troppo morbi- Ezequiel Lavezzi, 22 anni casa con l’Empoli e un punteggio che saccente, talvolta insopportabile, da con la rivale britannica. E QUAL- vede la regina d’Europa nella seconda sempre pronto a incensare il suo lavo- CUNO PROVA ANCORA A MET- giocare? Il dubbio sorge. Nelle disco- metà della classifica, sicuramente non ro e le sue presunte dritte e premoni- TERE IN BILICO IL TITOLO… teche di Rio non c’è traccia dell’impe- regala ai giallorossi il favore del pro- zioni. Capello in nazionale sortirebbe Il rombo dei motori accompagna ratore, sono Ronaldinho e Robinho a nostico. Eppure sarà una partita inte- un bel duplice risultato: Donadoni a anche la nostra seconda notazione. Da impazzare sui cubi con rigoroso con- ressante, il futuro pallone d’oro (è casa e Don Fabio zitto e lontano dagli una Ferrari ad un’altra. Giungiamo in torno di fanciulle, alcool e profilattici pressoché certo che sarà Kakà il gio- schermi. DUE PICCIONI CON UNA casa Napoli, dove il nostro ferrarino d’ordinanza. Pare che Robinho ne catore premiato) contro la scarpa FAVA. Lavezzi, ha decisamente fatto romba- abbia chiesti addirittura 40 alla secu- d’oro in carica, quel Totti troppo Per concludere un plauso a tutti colo- re un po’ troppo il motore della sua rity del Catwalk, il locale teatro della spesso evanescente nelle partite di ro che avevano da subito segnalato la auto. Ma tra una rissa e un tampona- notte brava. Tralasciando i numeri che cartello. Forse vincerà chi dei due lotta scudetto come una gara a due tra mento per fortuna non ha dimenticato sanno di ingordigia e la moglie di riuscirà a spuntarla e ad offrire alla Inter e Milan (meno che mai) o Inter e come si romba in campo e con una Robinho incinta al quinto mese di gra- propria squadra una prestazione ad alti Roma (già più plausibile, ma già in partenza sprint ha bruciato la Roma di vidanza, torniamo al nostro gossip livelli. In ogni caso per chi perderà crisi). CHE SIANO ANDATI A RIPE- Spalletti a due minuti dall’inizio del quotidiano e al nostro campionato. sarà avanzata la parola CRISI, ma TIZIONI DI BOMBE E PENDOLINI match con un goal da cineteca. Il campionato dice sempre più Inter, senza troppi isterismi, per fortuna sia DA MOSCA? VELOCISTA. Il suo sarebbe stato solo il primo dei 4 goal che avrebbero regalato al Napoli uno storico pareggio nell’Olimpico purtroppo aperto solo agli abbonati. E si apre un altro capitolo: tifosì si, tifosi no. Privati i tifosi del Napoli di una partita che si è rivelata un vero spettacolo, con 8 goal in 90 minuti, non è stato adottato lo stesso metro con quelli dell’Inter. Dopo aver espo- sto striscioni vergognosi ai nostri danni, è stata chiusa la curva. Basterà spostarsi da un settore ad un altro. MA COMINCIA A FAR FREDDO E IN TEMPI DI TRANSUMANZA QUE- STO ED ALTRO... Restando in tema, l’unico a ringrazia- re per le porte quasi chiuse dell’Olimpico, è – non ce ne voglia – il nostro portierone Gennaro Iezzo. Quello stesso Iezzo che dalla A è sceso in C per vestire la maglia del Napoli si scopriva tifoso gialloros- so…, guadagnando persino gli applausi e la ola della Sud. Ah Gennaro, Gennaro, l’hai combinata grossa…e meno male che di Gennaro ce n’è anche un altro, che ha supervi- sionato la partita del Napoli, con un pareggio un po’amaro (ci poteva stare la vittoria), ma che almeno sa di epico. Abbiamo già detto troppo sul big match, quando ce n’è già un altro die- tro l’angolo. Sabato ci aspetta la Primi piatti al sugo di cinghiale e funghi porcini Vecchia Signora, seconda a tre lun- ghezze da un Inter che, sembra avvia- Pappardelle Gnocchi re la sua fuga solitaria, dopo aver messo a segno tre punti da formichina, Scialatielli Trofie con una vittoria di misura al Granillo Foglie di ulivo Strozapreti e il ritorno al goal niente poco di meno che di sua maestà l’imperatore. Fosse Corteccia che Adriano ha deciso di rimettersi a Ottobre 2007 PIANETAZZURR LLaa NNaazziioonnaallee 1313 Grande attesa per la trasferta del 17 novembre che sarà decisiva per qualificarsi ad Euro 2008 Aspettando Scozia-Italia, il limbo di Donadoni “Donadoni sta facendo bene. Siamo partiti con Renata Scielzo difficoltà ma il commissario tecnico merita la massima fiducia e la federazione cerca di dare il C’è grande attesa intorno alla nazionale di massimo supporto ad un tecnico giovane che ha Donadoni, dopo le ultime uscite vincenti, ma non dovuto raccogliere un’eredità pesante”. convincenti. E’ tutto un grande trambusto di voci Sulla gara contro la Scozia infatti lo stesso Abete e di dicerie, che si placheranno, se mai si plache- esprime preoccupazione sulla scorta dei pronosti- ranno, solo dopo il raggiungimento del primo ci, ma non paura. “Preoccupazione sì, paura no. importante obiettivo: la qualificazione agli Bisogna dare il buon esempio a partire dai verti- Europei del 2008. ci. La preoccupazione è giustificata perché stori- Non tutti infatti hanno gradito e gradiscono il ct, camente a Glasgow non abbiamo mai vinto, ma le sue poche parole, il fatto che sia stato nomina- c’è anche tanta fiducia”. to da Guido Rossi, commissario straordinario Intanto il 17 novembre si avvicina e sul piano estraneo al mondo del pallone, il fatto che sia squisitamente tecnico, le ultime sperimentazioni, troppo giovane e che non vanti grosse esperienze in partite ufficiali e non, hanno fornito segnali di livello nazionale ed internazionale. importanti al ct. Tutti attendono al varco l’allenatore bergamasco, Ritrovato Totò Di Natale, sempre più uomo già oggetto di pesanti critiche mosse dagli esperti nazionale, un altro segnale forte dal reparto offen- del settore e dall’uomo della strada. sivo è giunto dall’esule Lucarelli, cecchino d’a- Sperimentalista ad oltranza, Roberto Donadoni, rea, autore di una doppietta nell’amichevole gio- ha già cambiato un’infinità di volte moduli e gio- cata dalla cosiddetta “Italia 2” contro il Sudafrica catori, ha convocato giovani e giovanissimi, e candidato a perfetto sostituto dell’inarrestabile richiamato veterani come Panucci, gestito male, . complice la federazione, i casi Totti e Nesta, che Il centrocampo vedrà a Glasgow lo schieramento forse più di ogni altra storia e gossip di corridoio, dei senatori campioni del mondo. Ritroveremo pesano come un macigno sulla gestione del dopo Pirlo in testa a imbastire il gioco, un De Rossi Lippi. sempre più maturo (di recente premiato con la L’allenatore è stato esposto più di chiunque altro fascia di capitano oltre che con il numero 10), la al fuoco incrociato delle critiche soprattutto nella garanzia Gattuso, le incursioni di Perrotta o la prima fase di qualificazione, in cui l’Italia non Una colorita tifosa dell’Italia “apparente” novità Ambrosini. solo non ha brillato, ma ha subito in quel di Parigi Il reparto difensivo, punto di forza nei mondiali una pesante e umiliante sconfitta dai vicecampio- Cominciamo con il primo passo, la qualificazio- vittoriosi, dopo l’addio di Nesta, l’infortunio ni del mondo: quei francesi che con Domenech in ne. Poi si vedrà”. occorso a Materazzi e la forma non ottimale del testa tanto hanno avuto da dire e da ridire sul Parole fin troppo chiare, che pendono a mo’ di capitano Fabio Cannavaro, sembra aver trovato nostro calcio. spada di Damocle sul capo dell’allenatore ex una relativa stabilità con gli inserimenti di La partita del 17 novembre di Glasgow, contro la Livorno. Il suo contratto è finalizzato alla qualifi- Barzagli e dell’ ‘anziano’ Panucci, autore di una squadra rivelazione del girone, squadra coriacea e cazione, qualora questa dovesse sfumare, stagione strepitosa alla Roma e pronto, nonostan- ostica, sarà quindi il banco di prova più importan- Donadoni tornerebbe “libero” per lasciare il posto te i suoi 34 anni e l’esclusione operata da Lippi te per il nuovo gruppo che va formandosi, ma a un commissario tecnico forse più esperto per il mondiale, a mettersi nuovamente in gioco. anche e soprattutto per Donadoni, sul quale aleg- (Lippi?) ma la cui scelta soprattutto verrebbe E poi la saracinesca di sempre, quel Buffon che giano fantasmi sinistri: quello di chi ci ha condot- dalla “nuova gestione”. tutti ci invidiano. to alla vittoria, quella con la V maiuscola, che Abete tuttavia getta acqua sul fuoco e chiarisce Pochi problemi per eventuali sostituzioni: le spe- sembrerebbe voler bissare l’esperienza in azzurro nell’immediato il significato delle dichiarazioni di rimentazioni degli ultimi tempi, infortuni permet- e quello di Fabio Capello, allenatore prestato alla Lippi, che a molti avevano lasciato intendere e tendo (si veda alla voce Aquilani) e la forma non tv, ma palesemente desideroso di riscaldare quan- presagire un suo possibile ritorno alla guida della ottimale di alcuni giocatori che hanno ormai fatto to prima una panchina importante. nazionale: “Ha così rispetto per Donadoni che il loro tempo (vedi Del Piero) dovrebbero fugare Ad aumentare anziché fugare i dubbi intorno al ct, non avrebbe mai detto una cosa del genere, la sua i dubbi del ct. ove mai ce ne fosse bisogno, ci si sono messe le era una frase estrapolata dal contesto, in cui lui In ogni caso con la sconfitta della Scozia da parte dichiarazioni del presidente federale Giancarlo parlava di disponibilità a 360 gradi. Insomma, lui della Georgia, sebbene la Francia di Domenech Abete, dichiarazioni che lasciano ben poco spa- pian piano sta manifestando l’intenzione di torna- abbia vinto con la Lituania, la nostra Italia con zio all’immaginazione, collocando Roberto re al calcio attivo, e di questo noi non possiamo una classifica che la vede posizionata a 23 punti Donadoni nel limbo di “color che son sospesi”. che essere contenti”. alle spalle della Francia a quota 25 e della Scozia “Donadoni ha un contratto per il biennio che Quello che si chiama misunderstanding quindi, a 24 avrà a disposizione ben due risultati utili da porta agli Europei 2008 e con significativi rico- nulla di più. Infatti Abete e la FIGC rinnovano spendere nella prossima gara: pareggio o vittoria. noscimenti in caso di risultati positivi. almeno a parole la fiducia a Donadoni: E che vittoria sia.

PPIIAANNEETTAAZZZZUURRRR Connettiti su www.pianetazzurro.it il sito costantemente aggiornato TICO MANIA sullo sport partenopeo Cornetti di notte BAR PASTICCERIA di GENNARO MAZZA Per promuovere la tua azienda su VIA GIULIO CESARE 100 questo giornale e/o sul sito scrivi a NAPOLI [email protected] o telefona al 3332840455 1414 Ottobre 2007 PPaallllaaccaanneessttrroo PIANETAZZURR Dopo una partenza choccante, la Eldo rivede la luce violando il Palamalaguti Con la testa fuori dal tunnel, Napoli c’è Enrico De Pompeis Esclusiva intervista rilasciataci dal presidente azzurro Mario Maione “Calendario da illecito sportivo” queste le parole del nuovo gm, Ario Costa, alla stesura del nuovo calendario. Nelle “I nostri obiettivi restano inalterati” prime sei giornate già quattro le big affrontate: Milano, Roma, Siena e Cinque partite, zero punti, un inizio di suoi ragazzi, ma conscio che bisogna Bologna, sponda Virtus, e, per mezzo, campionato da incubo, alla Eldo Napoli migliorare in diversi aspetti, anche due squadre non morbidissime Capo targata Bucchi-Costa, serviva una intervenendo sul mercato. Ma solo il d’Orlando e Teramo. Grandi premesse scossa. Quest’ultima è arrivata proprio patron azzurro può sapere se, dopo cin- per questa nuova Eldo ricca di talenti, paragonata anche alla Carpisa del buon in casa di una delle squadre più forti del que sconfitte in sei gare, gli obiettivi vecchio Lynn Greer, tante le parole… e campionato, La Fortezza Bologna. stagionali sono stati ridimensionati: i fatti? Napoli inizia con handicap il suo Sopresa per tutti il successo corsaro nel “Direi che gli obiettivi fissati restano campionato, avendo perso per le prime capoluogo emiliano. Anzi no, il presi- inalterati. E’ vero che abbiamo perso due giornate Chris Monroe a causa di dente Maione (nella foto) era fiducio- cinque partite ma è altrettanto vero che un infortunio, a Milano contro l’Armani so nonostante il momento no dei suoi le abbiamo perse con squadre di pri- Jeans. Al Forum la Eldo ci mette il cuore, ragazzi: “Sapevamo che i ragazzi missima fascia quali Siena, Roma e lottando fino all’ultima goccia di sudore, avrebbero avuto una reazione, lottando Milano, compagini che si affrontano ma deve lasciare i due punti a Milano. La e soprattutto convincendo. Bologna era consapevoli di poter lasciare sul campo squadra dimostra di esserci ed è pronta un campo difficile, ma siamo andati li i due punti . Prima o poi bisogna gio- per la prima al Pala Eldo, contro Capo d’Orlando, privata del suo grande acqui- per giocarci la partita e siamo stati pre- carci contro e credo sia stato un bene sto, Pozzecco. Anche la seconda giorna- miati”. Vince la Eldo, è vero, ma siamo averle affrontate subito, in modo da ta è una disfatta, la Eldo ancora non va lontani da una squadra capace di una avere maggiori possibilità di recupero anche se accusa le assenze di Monroe e stagione all’altezza degli obiettivi del nel finale di campionato”. La Virtus è Flamini e la non perfetta condizione di club, il mercato è la soluzione? un punto di partenza, il recupero di Thomas e Raicevic, Napoli è una squa- “Abbiamo visto che la squadra pur vin- Janis Blums, ancora ai box, può essere dra che non ha ancora un’identità, un cendo e lottando - chiarisce Maione - un puntello al playmaking della squa- cervello e un gioco organizzato. Terza ha delle carenze sotto le plance, nel- dra, con Rivera spesso altalenante, ma giornata Lottomatica–Eldo, un’altra l’andare a rimbalzo. Rocca è stato per spiccare il volo, allontanarsi dai sconfitta anche se non è la bruttissima autore di una grande prova, ma biso- bassifondi della classifica e raggiunge- Eldo vista contro la Pierrel. Napoli resta in partita quasi fino alla fine mostrando gna pur dargli un degno sostituto”. re ciò che si era prefissati durante l’e- buone cose nonostante il 0/12 dal campo Problema centrato in pieno, perché ieri state, la squadra ha bisogno di vincere e del tanto atteso Chris Monroe. “Ci man- la Eldo ha concesso ben quattordici ’aria di taglio pende sulla sua testa: “La di qualche rinforzo proveniente dal cano i venti punti di Monroe” dichiara- rimbalzi offensivi alla Virtus Bologna, sua situazione dipende in massima mercato. In caso di ulteriori opache pre- zione di coach Piero Bucchi, bene! che spesso e volentieri sono poi stati parte da quello che offre il mercato, stazioni, a cominciare dal taglio e dalla Chris Monroe nella quarta giornata, con- convertiti in due punti. Altro punto considerando anche la nostra situazio- sostituzione di Raicevic. Allo stato tro Teramo di punti ne fa 29, ma è l’uni- oscuro del inizio di stagione della fran- ne extracomunitari, non è stato all’al- attuale, le Final Eight sono un lontano co a trovare la via del canestro abbando- chigia azzurra è il contributo di tezza finora, deve riscattarsi altrimenti miraggio. nato da tutta la compagnia. Quattro scon- Miroslav Raicevic, lontano anni luce ci stiamo già guardando intorno”. E.D.P. fitte di fila, il presidente è furioso, è aria da quello che ci si attendeva da lui, l Maione soddisfatto della reazione dei di tagli. La prova del nove contro Siena. Il MontePaschi passeggia a Napoli dando ben 27 punti ai ragazzi di Piero Bucchi. Bisogna far qualcosa, così si rischia la retrocessione e il presidente minaccia di intervenire sul mercato e far La Phard si aggiudica la Supercoppa, poi cade con La Spezia saltare qualcuno, il primo indiziato è Raicevic. Ultima chance per la compa- Ripartite col piede giusto. Dopo lo di metà partita. Napoli sembra gnia è a Bologna, sponda Virtus. storico primo scudetto, è arrivata la capace di gestire senza troppo sof- Finalmente arriva il primo successo, in un campo difficile come quello della . Sono le ragaz- frire, ma le gambe si fanno pesanti nuova Fortezza Bologna. La Eldo non ze della Phard Napoli. A cadere negli ultimi minuti, e nella frazione dispiace affatto è in partita tutti e 40 ancora quella Germano Zama conclusiva La Spezia piazza un minuti, chiude il primo quarto sotto di 9 Faenza, già superata nella serie tri- break terribile e si riporta a -3 a 4’ ma i partenopei non vogliono mollare e colore dello scorso giugno. Il roster dalla fine. Le energie vengono rientrano in campo con gli ‘occhi della partenopeo, per affrontare meno, la lucidità al tiro si appanna tigre’ e riescono a sbancare il Pala l’Eurolega, è stato rinforzato in e le liguri ringraziano portandosi Malaguti. Finalmente una buona partita qualità con l’arrivo del pivot turco sul pari. La Phard si aggrappa ad da parte di tutti, fatta eccezione per Horasan, della fortissima statuni- una Holland Corn in grande serata, Raicevic che gioca poco, non tira e com- tense Adia Barnes e la più alta ma non basta. La Corradini mette mette quattro falli. Rivera, anche lui a pericolo taglio, gioca una buona partita della squadra, Lasma Jekabsone. il canestro della vittoria ad un segnando da tre e guidando la squadra A rinforzare un pacchetto di italiane secondo dalla fine e consegna due degnamente. Buonissima anche la parti- di grande livello e dei talenti straor- punti ad una Termocarispe davvero ta di Chris Monroe e di Jamel Thomas dinari coma Kedra Holland Corn squadra e del presidente Pasquale sorprendente. Una vittoria che vale che si riconfermano leader di questa e Astou Ndiaye. Nella sfida contro Panza, mostrano il volto di una un trofeo, e una sconfitta all’esor- squadra, non dispiacciono affatto anche i Faenza, le azzurre, ancora in diffi- Napoli vincente. Una Napoli scu- dio in campionato, tutto sommato due italiani Flamini e Malaventura che coltà a livello di amalgama, pagano dettata che si lancia, come protago- rimediabile. Ma sicuramente invita segnano e difendono, ma soprattutto è un inizio molto negativo, scendono nista, verso l’Europa. il coach Molino ad oliare meglio i tornato il ‘gladiatore’, il capitano a -10, ma si riscattano con un terzo A far tornare i piedi per terra alle meccanismi di questa squadra dalle Richard Mason Rocca, che realizza 15 quarto super, trascinato da Holland ragazze di coach Molino ci ha pen- grandi potenzialità, ma dalle gambe punti arricchendoli con tanta difesa! La speranza è che non sia stato un episodio Corn e Barnes. L’ultima frazione è sato, però, la prima di campionato. ancora non al top. occasionale. Bentornata Eldo Napoli. al cardiopalma, si va punto a punto, A Venezia, contro la Termocarispe La forma migliore non tarderà ad Ultim’ora, la Eldo acquista l’ala ameri- la Ndiaye mette il canestro decisivo La Spezia, le azzurre cedono di arrivare, e il talento non fa assoluta- cana Jumaine Jones. La stella USA a 42’’ dalla fine, con l’ultimo tiro misura dopo una partita tiratissima. mente difetto a questa Phard. (203 cm.) nata a Cocoa in Florida il della Germano Zama, della fuori- La Phard impone subito il suo Pronta a dire ancora la sua per 10.02.1979, prodotto della prestigiosa classe Iokic che si spegne sul ferro passo e vola 2-18 al 5’, domina in difendere il tricolore. E per volare università della Georgia, scelto al primo e consegna il primo trofeo della sta- lungo e in largo nei primi minuti e in Europa. “round” dagli Atlanta Hawks nel 1999, è gione alla Phard Napoli. La festa alla distanza consente alle liguri di reduce da ben otto stagioni disputate in dei tifosi azzurri, la gioia della rosicchiare terreno arrivando al -9 Giuseppe Palmieri NBA. PIANETAZZURR SSppoorrtt vvaarrii Ottobre 2007 1515 PALLANUOTO - Il Tufano Electronics ai nastri di partenza per una stagione da vivere da protagonisti Carlo Silipo: “Il mio Posillipo non ha paura di nessuno” Michele Caiafa CALCIO A 5 E’ partita la nuova stagione agonisti- ca della pallanuoto, sia l’Eurolega Ottobre nero che il massimo campionato italiano hanno datò il loro primo ‘là’. E insie- per i ragazzi me a loro, ovviamente, è partita anche la nuova avventura sportiva del di mister Deda Posillipo, quest’anno non più targato Atlantis, bensì gli uomini con la Relegato nei calottina rossoverde possono fregiarsi bassifondi del marchio della “Tufano tv, video, della classi- hi-fi electric” di Enzo Caffarelli, per fica di A, l’appunto nuovo sponsor ufficiale del giunto alla circolo di via Posillipo. sesta giorna- ta di campio- Il nuovo Tufano Hi-Fi Posillipo ha vero poca. Prevalgono sempre di più La parola passa poi al centroboa nato ancora iniziato la propria annata senza poter i soldi”. Boris Zlokovic, che anche lui ha a secco di più contare sull’apporto dell’univer- Ed in effetti così è stato, De mire molto ambiziose: “Sono da tre vittorie, il sale e fortissimo campione serbo Crescenzo ha lasciato, ed ora, a sede- anni qui, ho vinto una coppa dei Napoli cal- Vanja Udovicic, accasatosi, come re sulla panchina rossoverde, c’è l’ex Campioni e ciò non mi basta: ora cio a 5 sta troppo spesso sta accadendo negli supercampione di questo sport Carlo voglio lo scudetto. Mi manca tantissi- deludendo, e non poco, le attese dei ultimi anni, alla Pro Recco del presi- Silipo, per anni il capitano di questa mo”. propri tifosi. La compagine del pre- dente Gabriele Volpi, circolo con squadra, nonché, come si soleva spes- Dalle parole dei pallanuotisti posilli- sidente Gentile si è dimostrata fino- alle spalle un vera e propria potenza so dire, l’allenatore in vasca. E lascia- pini ai fatti del campo: in questo ini- ra incapace di gestire il risultato economica, che, approfittando del mo la parola proprio a Silipo, alla zio di stagione il Tufano Posillipo (ne anche contrapposto a squadre di suo enorme potere salariale, soprat- prima esperienza di allenatore, che ci faceva riferimento Postiglione nelle pari livello come poteva essere il tutto rispetto agli altri circoli italiani, divulga così gli obiettivi stagionali sue dichiarazioni) ha centrato l’acces- Perugia affrontato tra le mura ami- scippa, anno per anno, tutti i campio- del Posillipo, di cui adesso è fedele so agli ottavi di finale nella massima che sabato 20 ottobre. La gara si è ni che sono presenti nella altre com- nocchiero: “La mia squadra non teme competizione continentale per club, conclusa sul risultato di 3-3 non- pagini. E siccome il Posillipo di cam- proprio nessuno. Abbiamo in organi- ovvero l’Eurolega: i rossoverdi, nella ostante gli azzurri fossero stati in pioni ne può mettere in vetrina in co dei pallanuotisti straordinari e poi poule di qualificazione disputatasi vantaggio per lunghi tratti dell’in- ogni stagione, ecco lì che il presiden- tendo a rimarcare questa cosa: siamo nelle acque della piscina “Felice contro. A conferma del ‘braccino’ te recchino, insieme ai suoi più stretti il Posillipo e proprio per questo non Scandone”, sono riusciti a centrare la azzurro, c’è anche il clamoroso c’è da aver paura di niente. Siamo qualificazione, avendo la meglio su esito precedente all’epilogo contro collaboratori ed al direttore sportivo la squadra di Albani. Infatti al ligure Massimiliano Ferretti, fa belli e grossi e in acqua si andrà ad avversari davvero quotati dal punto di PalaCesaroni di Genzano, alla quin- offerte e proposte principesche ai affrontare le sfide sette contro sette. vista continentale. Difatti, se si esclu- ta giornata di campionato, i ragazzi campioni rossoverdi, che risultano Punteremo a vincere quindi qualcosa de la sconfitta contro lo Jadran di mister Deda (nella foto) in van- quindi difficili da non accettare. E ciò di importante”. Herceg Novi, il Posillipo ha avuto la taggio addirittura di 5 reti ad inizio è stato anche il motivo scatenante per Dal tecnico all’attuale capitano del meglio sugli ungheresi dell’Eger, del secondo tempo, si sono fatti rag- cui, al termine della passata stagione, Tufano, altro grande campione di sconfiggendoli per 10-7 e condannan- giungere dalla Roma per il definiti- il pluridecorato coach dei posillipini, questo sport, Francesco Postiglione: doli così ad uscire dalla competizione vo 6-6 finale. Peggio ancora è anda- Paolo De Crescenzo, ha ammainato “Quest’anno c’è la giusta atmosfera a proprie spese, essendo i rossoverdi ta ai partenopei alla quarta di cam- bandiera bianca: “Ho deciso di per fare bene. L’entusiasmo è a mille, piazzatisi al secondo posto nella clas- pionato sconfitti in casa per 3-2 dal lasciare la pallanuoto. Questo non è così come la voglia di far bene: siamo sifica della poule, proprio dinanzi agli non irresistibile Arzignano di più il mio sport, o meglio, è un mondo partiti benissimo, centrando la quali- ungheresi. Pagana. Insomma un inizio di cam- che non mi appartiene perché non mi ficazione agli ottavi di Eurolega e In campionato poi, il Tufano Hi-Fi è pionato disastroso per il Napoli riconosco più nei suoi valori etici e vincendo la prima di campionato partito anche lì con il piede giusto, Calcio a 5, che nel prossimo match sportivi. Per mezzo di qualcuno contro il Sori. Il merito di tutto questo sconfiggendo alla prima in casa il contro l’Augusta proverà a rendere (Volpi, ndr), la pallanuoto sta somi- è anche del nostro nuovo allenatore, Sori con l’eloquente punteggio di 13- meno amaro questo ottobre nero… gliando sempre di più al calcio. E nel mio caro amico personale, Carlo 4, a dimostrazione della propria calcio, di etica sportiva, ce n’è dav- Silipo”. supremazia tecnica. Vincenzo Letizia PALLAVOLO Torneo in chiaroscuro per Orion e Centro Ester Siamo alla seconda giornata di Manfredonia, speriamo che la campionato e il Centro Ester prima vittoria arrivi in fretta perché Napoli subisce il secondo stop con- è necessaria molta energia per poter secutivo. Nella prima giornata sfio- condurre un buon campionato. Nel ra la vittoria a Taranto mentre nella girone G oltre al Centro Ester ci gara contro la Sangritana Lanciano, sono altre quattro squadre campa- compagine fresca di retrocessione, ne, oltre alla Italsec. Panafarm porta a casa un solo set. Bisognerà Napoli di Luca Loparco, c’è il tirarsi su le maniche perché il Salerno, la Tekla Scafati e la Jambo calendario non è favorevole alle di Aversa. Sarà quindi un campio- esterine ma coach Vitale, non- nato che potrebbe regalare al movi- ostante quest’avvio poco incorag- mento campano qualche lieta sor- giante ammette “Sono fiducioso presa magari con una promozione. perché siamo comunque competiti- Inizio in salita invece per la squa- vi anche non giocando benissimo. te. Adesso dovremo già scontrarci Puo’ succedere di tutto, non dob- dra di Antonio Piscopo neopro- E’ importante soprattutto in vista con Trani la favorita di quest’anno biamo pensare in partenza di esse- mossa in serie B1 la Rota Volley di dei prossimi incontri visto che il per la promozione in B1. E’ una re già sconfitti”. Dopo Trani le Mercato San Severino che ha con- calendario non ci è amico e saremo formazione di spessore, che comun- esterine dovranno scendere in quistato 5 punti in 2 giornate. costretti subito ad affrontare tutte que proveremo ad affrontare al campo contro le cugine le squadre sulla carta più attrezza- meglio delle nostre possibilità. dell’Autoluna di Salerno, Potenza e Rosa Ciancio In agenzia è possibile seguire i risultati in tempo reale! Il posto ideale per fare fortuna!

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