Provincia di Latina

prot. N. 2004 /?;C 110 . fz~~~ ORIGINALE Fasc. N. Alleg. N. A.T.O. 4 - MERIDIONALE - LATINA CONFERENZA DEI SINDACI E DEI PRESIDENTI ATTO N. 11

OGGETTO: Regolamento per l'esercizio delle competenze in materia di scarichi di acque reflue urbane, industriali e domestiche in pubblica fognatura nelllATO n. 4.

L'anno duemilacinque addì 5 del mese di Ottobre nella sala delle riunioni del Consiglio Provinciale di Latina alle ore 12,OO convocata nelle forme di legge a seguito di invito diramato dal Presidente della Provincia, si e riunita in sessione ordinaria ed in prima convocazione - seduta pubblica. LA CONFERENZA DEI SINDACI E DEI PRESIDENTI - A.T.O. N. 4 LAZIO MERIDIONALE - LATINA

Nelle persone dei Signori, presenti all'appello iniziale: COMUNI-PROVINCE / SINDACOIPRESIDENTE DELEGATO I PRESENZE 1 l CUSANI Armando

PROVINCIA DI FROSINONE SCALIA Francesco AMASENO BONI Giannantonio GIULIANO DI ROMA ANTONETTI Aldo

VILLA S. STEFANO IORIO Enrica

I APRILIA SANTANGELO Calogero AVVISATI Vincenzo PRESENTE lCASTELFORTE FORTE Giampiero CARTURAN Mauro Vice Sindaco Gildo Di Candilo CORI BIANCHI Tommaso ASSENTE PARISELLA Luigi BARTOLOMEO Sandro MAGI-IOZZI Massimo Assessore Felice D'Argenzio PRESENTE AGRESTI Giovanni Assessore Claudio Cardogna PRESENTE LATINA ZACCHEO Vincenzo Assessore Stefano Galetto PRESENTE LENOLA DE FILIPPIS Giovanbattista ASSENTE MASTRACCI Francesco PRESENTE SARDELLI Giuseppe PRESENTE MONTE S. BIAGIO MIRABELLA Gesualdo PRESENTE NORMA DE ANGELIS Fabrizio ASSENTE KP0;ilA MOCHI Giuseppe ASSENTE PORZIO Pompeo Assessore Carlo Marcone MACCI Umberto Assessore Vivenzio Di Legge ; GRECO Franco BEVILACQUA Loreto ROCCAMASSIMA I Commissario Prefettizio ASSENTE SCHINTU Salvatore ASSENTE I S. FELICE CIRCEO SCHIBONI Giuseppe Vice Sindaco Nicola Ceccato PRESENTE GIOVANNOLI Giuseppina ASSENTE ZARRA Lidano Vice Sindaco Vincenzo Ricci PRESENTE GASBARRONE Gino Cesare Assessore Luciano Rufo PRESENTE CUSANI Armando Assessore Gerardo De Vito PRESENTE SALTARELLI Antonio ASSENTE SS. COSMA E DAMIANO TADDEO Franco ASSENTE I NARDI Stefano Assessore Giovanni Masci PRESENTE ASSENZO Giuseppe Assessore Antonio Impagliauo PRESENTE ANZI0 1 DE ANGELIS Candido Assessore Luigi D'Arpino PRESENTE NETTUNO MARZOLI Vittorio PRESENTE

Assiste alla seduta la Dott.ssa Maria Franca Mantovani, Segretario Generale della Provincia. Il Presidente, Armando Cusani, constatata la legalità dell'adunanza in quanto presenti 21 Comuni sui 38 per una rappresentanza di no 451.81 1 abitanti, pari al 73,8 % del totale dell'A.T.0. N. 4 - Latina, dichiara aperta la seduta. Al momento della trattazione dell'argomento sono presenti n. 21 Comuni. Assenti n. 17 Comuni: Amaseno, Giuliano di Roma, Villa S. Stefano, , Cori, Fondi, Formia, Lenola, Norma, Pontinia, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, Sermoneta, Sezze, Spigno Saturnia, SS. Cosma e Damiano.

Entra il rappresentante del di Roccasecca dei Volsci, Commissario Prefettizio Buzzanca. Presenti n. 22 Comuni.

E' presente il Dirigente responsabile della S.T.O. dell'A.T.0. N. 4 Ing. Sergio Giovannetti.

Il Presidente Cusani, illustra l'argomento n. 2 del1'o.d.g.:

Regolamento per l'esercizio delle competenze in materia di scarichi di acque reflue urbane, industriali e domestiche in pubblica fognatura nell'ATO n. 4.

Si allontanano dall'aula i rappresentanti dei Comuni di Roccasecca dei Volsci e Terracina. Presenti n. 20 Comuni.

Il Presidente Cusani, dice che l'atto in discussione è una proposta di regolamento per le autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura, che ad oggi, risultano essere obbligatorie per le attività produttive, ma da definirsi assieme agli scarichi per gli usi domestici, che non sono soggetti, per legge, ad autorizzazione. Precisa che nell'ufficio di Presidenza si è prefissati l'obbiettivo di costituire un gruppo di lavoro per mettere a punto la bozza di regolamento, con le diverse terminologie, gli obblighi e le procedure di rilascio delle autorizzazioni. Dice che gli Uffici della Provincia, hanno approfondito la materia in questione, sulla base del Decreto Legislativo, intravedendo la possibilità, anche per le attività commerciali, attualmente assimilabili alle attività industriali e quindi soggette alle autorizzazioni provinciali, di farle rientrare nella categoria della acque reflue assimilabili alle domestiche. In termini procedurali, i titolari di queste attività dovranno presentare domanda al gestore che rilascerà un riulla osta tecnico che gli consentirà di ottenere I'autorizzazione, con una procedura semplificativa. Aggiunge che, gli scarichi industriali seguiranno le procedure previste per legge. Per quanto riguarda le Province, invece, non c'è più il silenzio- rifiuto, ma l'obbligo a rilasciare I'autorizzazione entro e non oltre sei mesi dalla data della scadenza. Il Presidente Cusani, dice che si è lavorato sulla tempistica, che prevede il nulla osta tecnico del gestore e l'invio alla Provincia, del relativo parere tecnico, entro 30 giorni dalla data di ricezione della documentazione. Il Regolamento dovrà essere approvato anche in Consiglio Provinciale e sarà inviato ai Comuni per far capire loro, che per quanto riguarda l'autorizzazione allo scarico dei reflui domestici, gli stessi sono esonerati da ogni tipo di incombenza. Dice che ci sono stati dei piccoli aggiustamenti per quanto riguarda gli allegati tecnici, per cui si pone a votazione il testo opportunamente emendato. Il Presidente Cusani, rispondendo alla domanda del rappresentante del Comune di Sonnino, precisa che il regolamento sarà reso operativo, per i Comuni dell'A.T.0. appartenenti alla Provincia di Latina, dopo I'approvazione del Consiglio provinciale e diverrà operativo per tutto I'A.T.0. dopo I'approvazione della Provincia di Frosinone e dei Comuni di Anzio e Nettuno che hanno la delega dalla Provincia di Roma.

Il Presidente Cusani, esauriti gli interventi, pone a votazione palese, per alzata di mano, la proposta di deliberazione all'ordine del giorno, con il seguente risultato: alla votazione sono presenti n. 20 rappresentanti dei Comuni dell'A.T.0. N. 4 - Latina, per un totale di 396.992 abitanti pari al 64,8%, del totale degli abitanti dell'A.T.0. N. 4. Assenti n. 18 Comuni: Amaseno, Giuliano di Roma, Villa S. Stefano, Castelforte, Cori, Fondi, Formia, Lenola, Norma, Pontinia, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, Sermoneta, Sezze, Spigno Saturnia, SS. Cosma e Damiano e Terracina. la votazione è valida, con n. 20 comuni presenti, che rappresentano una popolazione di 396.992 abitanti, per il 64,8% del totale dell'AT0 4. Presenti n. 20 Assenti n. 18 (Amaseno, Giuliano di Roma, Villa S. Stefano, Castelforte, Cori, Fondi, Formia, Lenola, Norma, Pontinia, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, Sermoneta, Sezze, Spigno Saturnia, SS. Cosma e Damiano e Terracina)

Voti favorevoli n. 19 Voti contrari n. l (Bassiano)

Astenuti . nessuno DELIBERA

1. di approvare, per quanto di competenza, l'allegato "Regolamento per I'esercizio delle competenze in materia di scarichi di acque reflue urbane, industriali e domestiche in pubblica fognatura nell'A.T.0. N. 4";

2. di proporre l'approvazione del testo del Regolamento per I'esercizio delle competenze in materia di scarichi di acque reflue urbane, industriali e domestiche in pubblica fognatura nell'AT0 n. 4, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto, alla Provincia di Latina, alla Provincia di Frosinone, al Comune di Anzio e al Comune di Nettuno.

3. di trasmettere il Regolamento di cui al punto 1, a cura della STO, alle Province di Latina e Frosinone, nonché ai comuni di Anzio e Nettuno, in quanto delegati dalla Provincia di Roma al rilascio delle autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura delle acque reflue industriali, e per opportuna conoscenza alla Provincia di Roma.

A cura della Segreteria Tecnico Operativa dell'A.T.0. N. 4, la presente deliberazione sarà inviata agli Enti Locali dell'Ambito. REGOLAMENTO

PER L'ESERCIZIO DELLE COMPETENZE IN MATERIA DI SCARICHI DI ACQUE REFLUE URBANE, INDUSTRIALI E DOMESTICHE IN PUBBLICA FOGNATURA NELL'ATO N. 4

(D.LGS 15q999 E LEGGE REG. N.14/1999) Indice

Titolo I Norme generali e Definizioni ...... 3 Art . 1 Ambito ed efficacia del Regolamento ...... 3 Art . 2 Oggetto del Regolamento ...... 3

Art . 3 Finalità del regolamento ...... 3 Art . 4 Definizioni ...... 4 Titolo I1 Ammissibilità. controllo e monitoraggio degli scarichi ...... 6 Capo I Criteri di ammissibilità degli scarichi ...... 6

Art . 5 Criteri di ammissibilità delle acque reflue urbane ed industriali in pubblica fognatura ...... 6 Art . 6 Scarichi di sostanze pericolose ...... 6 Art . 7 Acque reflue industriali assimilate alle acque reflue domestiche ...... 7 Art . 8 Scarichi di acque di dilavamento superfici esterne ...... 7 Capo I1 Controllo degli scarichi ...... 7 Art . 9 Programmi di controllo ...... 7

Art . 10 Criteri generali per l'effettuazione del controllo ...... 8 .4rt . 11 Controllo degli scarichi di sostanze pericolose ...... 8

Art . 12 Misura delle portate prelevate e di quelle scaricate ...... 8 Titolo I11 I1 regime delle Autorizzazioni e Nulla Osta del Gestore ...... 8

Art . 13 Aspetti generali ...... 8 Capo I Autorizzazione scarichi industriali ...... 9

Art . 14 Competenze della Provincia ...... 9 Art . 15 Tipologia e modalità di richiesta di Autorizzazione ...... 9 Art . 16 Procedura per l'istruttoria ed il rilascio delle Autorizzazioni ...... l1 Art . 17 Contenuti obbligatori del parere tecnico del Gestore ...... 12 Art . 18 Oneri di Autorizzazione ...... 12 Capo I1 Nulla Osta scarichi domestici ...... l3 Art . 19 Competenze del Gestore ...... 13 Art . 20 Tipologia e modalità di richiesta di Nulla Osta ...... 13

Art. 21 Procedura per l'istruttoria ed il rilascio del Nulla Osta ...... 14 \ l Art. 22 Procedura per il rilascio del Nulla Osta in caso di reflui assimilabili ai domestici ...... 15

Art . 23 Oneri di rilascio Nulla Osta ...... 16 Titolo IV Regime sanzionatorio ...... l6 Capo I Riferimenti normativi e tipologie di illecito ...... 16 Art . 24 Aspetti generali e norme di riferimento ...... 17 Art. 25 Illeciti amministrativi ...... 17 Art . 26 Illeciti penali . Rinvio ...... 17 Art . 27 Inosservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione allo scarico ...... 17 Titolo VDisposizioni finali e transitorie ...... 18

Art . 28 Disposizioni finali e transitorie ...... 18 Titolo VI Allegati ...... 19 Titolo I Norme Generali e Definizioni

Art. 1 Ambito ed efficacia del Regolamento 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di esercizio delle competenze in materia di scarichi di acque reflue urbane, industriali e domestiche in pubblica fognatura nel territorio dell1ATO n. 4. 2. I1 presente Regolamento viene emanato in osservanza del D.Lgs. 152/1999, della L.R. Lazio 14/1999 e loro modificazioni. 3. I1 presente Regolamento deve essere coordinato ed integrato con i Regolamenti Provinciali, nonché con il Regolamento del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.). 4. In considerazione della delega rilasciata, con nota del 16.03.2004 prot. n. 30730, dalla Provincia di Roma ai Comuni di Anzio e Nettuno, la collaborazione tra questi Enti ed il Gestore in materia di scarichi in pubblica fognatura sarà ulteriormente specificata, laddove necessario, tramite apposito Accordo.

Art. 2 Oggetto del Regolamento 1. In osservanza di quanto previsto dal D.Lgs. 152/1999 e s.m., il presente Regolamento ha per oggetto: a. L'individuazione delle principali norme di riferimento vigenti in materia; b. La disciplina per il controllo e monitoraggio degli scarichi;

C. La disciplina generale dell'accettabilità degli scarichi di acque reflue urbane, industriali e domestiche in pubblica fognatura; d. La disciplina delle procedure per il rilascio dei pareri tecnici e delle Autorizzazioni allo scarico di acque reflue urbane ed industriali in pubblica fognatura;

e. La disciplina delle procedure per il rilascio dei Nulla Osta allo scarico di acque 2 1 reflue domestiche in pubblica fognatura; f. Il regime sanzionatorio. 2. Per quanto non espressamente disciplinato, si rinvia alle disposizioni di legge in materia di igiene e sanità pubblica e di tutela della qualità delle acque.

Art. 3 Finalità del Regolamento 1. Le presenti norme sono finalizzate ad uniformare la disciplina degli scarichi in pubblica fognatura delle acque reflue urbane, industriali e domestiche nell'ambito dell1ATOn. 4, al fine di: a. Promuovere l'adeguamento dei sistemi pubblici di fognatura, di collettamento e di depurazione in funzione del rispetto degli obiettivi di qualità dei corpi recettori per la realizzazione del S.I.I. e per il controllo e la tutela delle acque dall'inquinamento; b. Tutelare la funzionalità delle infrastrutture della pubblica fognatura e degli impianti pubblici di depurazione; C. Promuovere un corretto e razionale uso delle acque, favorendo i processi di risparmio delle risorse idriche e di riutilizzo e riciclo dei reflui ai fini generali di salvaguardia della risorsa acqua destinata primariamente all'uso umano.

Art. 4 Definizioni 2. Agli effetti del presente Regolamento s'intende per: a. abitante equivalente: il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni pari a 60 grammi di ossigeno al giorno; ai fini della determinazione degli abitanti equivalenti industriali si considera una richiesta chimica di ossigeno (COD) di 130 gr al giorno per abitante o un volume di 200 litri per abitante al giorno e si fa riferimento al valore più alto fra i due; b. acque di scarico: tutte le acque reflue provenienti da uno scarico;

C. acque reflue domestiche: acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche; si distinguono in acque nere, provenienti dai vasi WC e da tutti gli altri apparecchi sanitari con analoga funzione, e acque saponose, provenienti da cucine, lavabi, elettrodomestici e, in genere, da tutti quegli apparecchi la cui utilizzazione comporta l'impiego di saponi, detersivi, tensioattivi, olii, residui alimentari o sostanze similari nell'ambito domestico; d. acque reflue iizdustriali assimilate alle acque reflue domestiche: acque reflue industriali provenienti dalle attività di cui all'articolo 28, coma7, del D.Lgs. 152/99; e. acque nzefeoriche di dilavanzento delle superfici esterne: reflui di acque piovane che siano cadute su superfici esterne di impianti che svolgano attività produttive senza subire contaminazioni che ne modifichino la natura; f. acque reflue industriali: acque reflue scaricate da edifici o installazioni in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento, come definite dalla lettera e); g. acque reflue urbane: acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerati; \ h. rzgglonzerato: area in cui la popolazione ovvero le attività economiche sono sufficientemente concentrate così da rendere possibile, e cioè tecnicamente ed economicamente realizzabile anche in rapporto ai benefici ambientali conseguibili, la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento di acque reflue urbane o verso un punto di scarico finale; i. Autorità di Anzbito : Ente istituito dalla L.R. Lazio 6/1996, nella fattispecie l'Autorità di Ambito n. 4 "Lazio Meridionale - Latina"; ,6 D.Lgs: Decreto Legislativo 11 Maggio 1999, n. 152 (Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole) come modificato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 258; fognatura nzista: la rete fognaria destinata a canalizzare il miscuglio di acque reflue domestiche e/o acque reflue industriali e/o acque meteoriche (comprese le acque di prima pioggia); fognatura separata: la rete fognaria costituita da due condotte: una, la fognatura bianca, è destinata a canalizzare le sole acque meteoriche di dilavamento e può essere dotata di dispositivi per la raccolta e la separazione delle acque di prima pioggia, l'altra, la fognatura nera, è destinata a canalizzare le acque reflue domestiche, le acque reflue industriali o il miscuglio di esse; Gestore: è il gestore del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) convenzionato con l'Autorità di Ambito n. 4 "Lazio Meridionale - Latina" (ACQUALATINA S.p.A.) giusta Convenzione di Gestione del 02.08.2002; impianto di pretrattamento: impianti funzionanti mediante processi fisici, chimici, chimico-fisici e/o biologici dove le acque reflue vengono trattate prima della loro immissione in pubblica fognatura; Legge: Legge 5 Gennaio 1994 n. 36, recante disposizioni in materia di risorse idriche (Legge Galli); L.R.: Legge Regionale Lazio del 06.08.1999 n. 14 (Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo) come modificata dalla L.R. Lazio 10.05.2001 n. 10; rete fognaria: il sistema di condotte per la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane; scarichi esistenti: scarichi di acque reflue urbane che, alla data di entrata in vigore del presente Regolamento, sono in esercizio e conformi al regime autorizzatorio previgente, ovvero di impianti di trattamento di acque reflue urbane per i quali, alla stessa data, siano già state completate tutte le procedure relative alle gare di appalto e l'assegnazione dei lavori; gli scarichi di acque reflue domestiche che, alla data di entrata in vigore del presente Regolamento, siano già in esercizio e conformi al regime autorizzatorio previgente; gli scarichi di acque reflue industriali che alla data di entrata in vigore del presente Regolamento, siano in esercizio e già autorizzati; scarico: qualsiasi immissione diretta tramite condotta di acque reflue liquide, semiliquide e comunque convogliabili nelle acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a trattamenti preventivi di depurazione, con esclusione di quanto previsto dalla normativa vigente in merito alla disciplina di restituzione delle acque utilizzate per scopi irrigui, per la produzione di acqua potabile e per la produzione idroelettrica; stabilinzento industriale (o semplicenzente stabilimento): qualsiasi stabilimento nel quale si svolgono attività commerciali o di produzione di beni che comportano la produzione, la trasformazione ovvero l'utilizzazione delle sostanze di cui alla tabella 3 dell'allegato 5 del D.Lgs., o qualsiasi altro processo produttivo che comporti la presenza di tali sostanze nello scarico; u. z~alori limite di emissione: limite di accettabilità di una sostanza inquinante contenuta in uno scarico, misurata in concentrazione, ovvero in peso per unità di prodotto o di materia prima lavorata, o in peso per unità di tempo.

Titolo I1 Ammissibilita, controllo e monitoraggio degli scarichi.

Capo I Criteri di an-tmissibilità degli scarichi

Art. 5 Criteri di ammissibilità delle acque reflue urbane ed industriali in pubblica fognatura 1. Gli scarichi di acque reflue domestiche che recapitano in reti fognarie sono sempre ammessi purché osservino i regolamenti emanati dal gestore del servizio idrico integrato. 3. Ai sensi dell'articolo 33, coma 1, del D.Lgs., gli scarichi di acque reflue industriali che recapitano in reti fognarie sono sottoposti alle norme tecniche, alle prescrizioni regolamentari e ai valori-limite fissati dal Gestore e approvati dalla Provincia, in base alle caratteristiche degli impianti di trattamento e in modo che sia assicurato il rispetto della disciplina degli scarichi di acque reflue urbane definita ai sensi dell'articolo 28, commi 1 e 2 del suddetto D. Lgs.. 4. 11 Gestore può fissare valori limite diversi da quelli dell'allegato 5 al D.Lgs., ferma restando l'inderogabilità dei valori limite di emissione di cui alla tabella 3/A e - limitatamente ai parametri di cui alla nota (2) della tabella 5 dell'allegato 5 - alla tabella 3. I1 gestore dell'impianto finale di trattamento che stabilisca limiti diversi deve impegnarsi a verificare, con mezzi idonei, l'effettivo rispetto dei medesimi limiti. 5. In assenza di diverse determinazioni emanate dalla Regione e/o adottate dal Gestore, valgono i limiti indicati nella tabella 3 dell'allegato 5 al D.Lgs. per lo scarico in rete fognaria e, nel caso di stabilimenti nei quali si svolgono attività che comportano la produzione, la trasformazione o l'utilizzazione di sostanze pericolose, i limiti di cui '1, alla tabella 3/A dell'allegato 5.

Art. 6 Scarichi di sostanze pericolose 1. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano agli stabilimenti nei quali si svolgono attività che comportano la produzione, la trasformazione o l'utilizzazione delle sostanze di cui alle tabelle 3/A e 5 dell'allegato 5 e nei cui scarichi sia accertata la presenza di tali sostanze in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento in essere. 2. Per le sostanze di cui alla tabella 3/A dell'allegato 5 al D.Lgs., le autorizzazioni stabiliscono la quantità massima della sostanza in unità di peso per unità di elemento caratteristico dell'attività inquinante in conformità a quanto indicato nella stessa tabella. / 3. Per le acque reflue industriali contenenti le sostanze pericolose di cui alla tabella 5 dell'allegato 5 al D.Lgs., il punto di misurazione dello scarico si intende fissato subito dopo l'uscita dallo stabilimento o dall'impianto di trattamento a piè di fabbrica. La Provincia può richiedere, sentito il Gestore del servizio di fognatura e depurazione, che gli scarichi parziali contenenti tali sostanze siano tenuti separati dallo scarico generale e disciplinati come rifiuti.

Art. 7 Acque reflue industriali assimilate alle acque reflue domestiche. b) Sono assimilate alle acque reflue domestiche le acque reflue così come definite ai sensi dellfarticolo 28, comma 7, del D.Lgs.; le stesse, pertanto, non necessitano di Autorizzazione e sono ammesse in pubblica fognatura, nel rispetto dei limiti di accettabilità del Gestore. 1. Gli utenti i cui scarichi in pubblica fognatura risultino assimilabili ad acque reflue domestiche sono comunque soggetti a verifica tecnica preliminare al rilascio del necessario Nulla Osta da parte del Gestore. 2. Sono da intendersi assimilabili ai reflui domestici, oltre a quelli di cui al precedente coma1, gli scarichi prodotti nell'ambito delle attività di cui all'Allegato n. 4. 3. Gli scarichi di cui al presente articolo dovranno comunque essere conformi alle prescrizioni della Tabella 3 del D.Lgs. previste per gli scarichi in pubblica fognatura.

Art. 8 Scarichi di acque di dilavamento superfici esterne 1. Sono da intendersi in tal modo definiti gli scarichi di acque utilizzate per il lavaggio di superfici esterne, oppure le acque meteoriche cadute sulle superfici esterne di impianti che svolgano attività produttive, come descritte dall'art. 4, lett. f) del presente Regolamento. 2. Tali scarichi sono assimilati a quelli di acque reflue industriali e pertanto necessitano di apposita Autorizzazione della Provincia.

Capo I1 Controllo degli scarichi

Art. 9 Programmi di controllo 1. I1 Gestore, in attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 49 comma 2 del D.Lgs., ai sensi dell'art. 26 della Legge e dell'art. 51 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato, organizza un adeguato servizio di controllo. 2. I1 Gestore può effettuare ispezioni, controlli e prelievi necessari all'accertamento del rispetto dei valori limite di emissione, delle prescrizioni contenute nei provvedimenti autorizzatori o regolamentari e delle condizioni che danno luogo alla formazione degli scarichi. I1 titolare dello scarico è tenuto a fornire le informazioni richieste e a consentire l'accesso ai luoghi dai quali si origina lo scarico. 3. Fermo restando quanto disposto dagli articoli 49 e 50 del D.Lgs., durante la fase dei controlli il Gestore potrà procedere all'esecuzione di prelievi di campioni dello scarico significativi ai fini tariffari, dandone comunicazione all'utente e alla Provincia. La .,+ .,+ Provincia si riserva di svolgere un ruolo di coordinamento tra ARPA e Gestore nello svolgimento dei programmi di controllo, anche tramite la definizione di apposite linee di indirizzo. 4. In caso di accertamento del superamento dei valori limite di cui al D.Lgs., il Gestore provvederà a darne immediata comunicazione all'ARPA.

Art. 10 Criteri generali per l'effettuazione del controllo 1. Ai sensi dell'articolo 28, coma 3, del D.Lgs., gli scarichi devono essere resi accessibili per il campionamento da parte degli organi tecnici preposti al controllo nel punto assunto per la misurazione (pozzetto di ispezione). La misurazione degli scarichi, si intende effettuata subito a monte del punto di immissione in pubblica fognatura. 2. In caso di scarichi di acque reflue industriali, il pozzetto d'ispezione dovrà essere posizionato in corrispondenza dell'uscita del refluo dall'impianto di pretrattamento.

Art. 11 Controllo degli scarichi di sostanze pericolose. Per gli scarichi contenenti le sostanze di cui alla tabella 5 dell'allegato 5 al D.Lgs., l'autorizzazione può prescrivere, ai sensi dell'articolo 52 del D.Lgs., l'installazione di strumenti di controllo in automatico a carico del titolare, nonché le modalità di gestione degli stessi e di conservazione dei relativi risultati, che devono rimanere a disposizione del Gestore, per un periodo non inferiore a tre anni dalla data di effettuazione dei singoli controlli.

Art. 12 Misura delle portate prelevate e di quelle scaricate Per gli scarichi industriali in pubblica fognatura i quantitativi di scarico autorizzati saranno desunti dai valori dichiarati nel modulo di richiesta di autorizzazione allo scarico e potranno essere confrontati con le letture degli apparecchi di misurazione degli scarichi, che dovranno essere installati ai sensi e con le modalità di cui all'art. 29 del Regolamento del SII.

Titolo I11 Il regime delle Autorizzazioni e Nulla Osta del Gestore ', '.

Art. 13 Aspetti generali 1. Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati. L'autorizzazione agli scarichi industriali in pubblica fognatura è rilasciata dalla Provincia, previo parere tecnico vincolante del Gestore, al titolare dell'attività da cui origina lo scarico ai sensi dell'art. 45 del D.Lgs.. 2. In deroga al precedente coma e ai sensi dell'art. 45 comma 4 del D. Lgs., gli scarichi di acque reflue domestiche in reti fognarie sono sempre ammessi nell'osservanza del Regolamento del SII e quindi non necessitano di autorizzazione. E' tuttavia necessario che il titolare dello scarico ottenga il Nulla Osta dal Gestore che attesti la conformità dello scarico stesso alle prescrizioni contenute nel Regolamento del SII. / 3. Le autorizzazioni agli scarichi industriali e i relativi pareri tecnici vincolanti sono validi per 4 anni dal momento del rilascio. Un anno prima della scadenza ne deve essere richiesto il rinnovo. Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione, nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione di un nuovo provvedimento, se la domanda di rinnovo è stata tempestivamente presentata. Per gli scarichi contenenti sostanze pericolose di cui all'art. 34 del citato D.Lgs., il rinnovo deve essere concesso in modo espresso entro e non oltre 6 mesi dalla data della scadenza; trascorso tale termine, lo scarico dovrà cessare immediatamente.

Capo I Autorizzazione scarichi industriali

Art. 14 Competenze della Provincia 1. Ai sensi della L.R., il rilascio delle autorizzazioni allo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura è di competenza della Provincia. 2. La Provincia esercita tale competenza in base alle norme previste dalla L.R., dal D.Lgs., dalla normativa statale afferente alla generale disciplina delle autorizzazioni e della semplificazione amministrativa e dal presente Regolamento. 3. Tale competenza è esercitata dalla Provincia attraverso forme di collaborazione tecnica ed amministrativa con 1'A.R.P.A. Lazio e il Gestore e secondo la disciplina degli articoli seguenti. 4. La Provincia, nell'esercizio delle funzioni attribuite, partecipa e collabora con i vari enti competenti in materia al fine di: a) predisporre gli elenchi delle autorizzazioni allo scarico utilizzando appositi supporti informatici; b) utilizzare i servizi telematici che saranno approntati per la registrazione dei dati relativi alle autorizzazioni; C) applicare le procedure informatizzate unificate che saranno previste al livello ? gestionale ed archivistico, compatibili con le prescrizioni definite dalla Regione h nell'ambito del progetto SIRA del Lazio (Servizio Informatizzato Regionale sulllAmbiente). 5. Ai sensi dell'art. 45 coma 6 D.Lgs. la Provincia provvede entro novanta giorni dalla ricezione della domanda ad emettere l'atto autorizzativo.

Art. 15 Tipologia e modalità di richiesta di Autorizzazione 1. Tutte le richieste devono essere presentate ricorrendo agli appositi moduli predisposti dalla Provincia in collaborazione con il Gestore, completi di tutta la documentazione tecnica e illustrativa necessaria per tipologia di richiesta. E' soppresso l'ultimo capoverso: Tali moduli sono riportati all'Allegato n. 1. del presente Regolamento (Modulistica per: Domanda di Autorizzazione, Rinnovo dell'autorizzazione, Variazioni 1 dell'autorizzazione e documentazione tecnica e illustrativa a corredo delle pratiche). 1 ,-- 2. Le tipologie di richiesta da parte dell'utente possono essere distinte in: a) nuove Autorizzazioni; b) Autorizzazioni in rinnovo;

C) variazioni dell'atto autorizzativo in corso. 3. Si definiscono nuove Autorizzazioni quelle relative a: a) Nuovi insediamenti/ attività produttive (prime autorizzazioni); b) Insediamenti, edifici o installazioni la cui attività sia trasferita in altro luogo ovvero quelli soggetti a diversa destinazione, ad ampliamento o a ristrutturazione o comunque a significative modifiche del ciclo produttivo, da cui derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente (art. 45, comma 11 del D.Lgs.); C) Quelle relative ad incremento della quantità di acqua scaricata e/o al peggioramento della qualità di tale scarico (ad esempio riferibili ad incrementi del livello produttivo o a sostanziali modifiche del ciclo produttivo). 4. Sono autorizzazioni in rinnovo quelle richieste un anno prima della scadenza di un'autorizzazione precedentemente rilasciata (ossia decorsi 3 dei 4 anni autorizzati) per le quali non siano intervenute variazioni di alcun genere; 5. Sono variazioni dell'autorizzazione precedentemente rilasciata: a) Quelle prodotte da sole modificazioni nella titolarità dello scarico già autorizzato od altre analoghe modificazioni che attengono alla natura della persona giuridica autorizzata o all'identificazione del responsabile dello scarico (volturazione dell' Autorizzazione); b) Quelle relative a insediamenti, edifici o installazioni la cui attività sia trasferita in altro luogo ovvero relative a quelli soggetti a diversa destinazione, ad ampliamento o a ristrutturazione da cui derivi uno scarico non avente caratteristiche qualitativamente o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente;

C) Quelle relative a riduzioni quantitative significative dello scarico e/o ad un miglioramento della qualità dello scarico (ad esempio riferibili a decrementi del livello produttivo). 6. Le nuove Autorizzazioni necessitano del parere tecnico vincolante di accettabilità del Gestore, nonché di tutta la documentazione tecnica così come previsto nell'Allegato n. 1. I1 parere dovrà essere redatto nel rispetto delle eventuali prescrizioni o condizioni previste dal Regolamento del SII e delle prescrizioni tecniche diffuse dal Gestore 7. Le Autorizzazioni in rinnovo necessitano del parere vincolante di accettabilità del Gestore, espresso mediante apposito parere tecnico. Nel caso di atti rilasciati da Provincia diversa rispetto a quella a cui è inoltrata la richiesta di rinnovo, è richiesto il deposito degli originali o di copia di tutta la documentazione tecnica d'archivio giacente (comprensiva del precedente atto), o di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 445/2000. I1 parere dovrà essere redatto nel rispetto delle eventuali prescrizioni o condizioni previste dal Regolamento del SII.

,.r 8. Le variazioni dell~Autorizzazione relative ad atti rilasciati dalla stessa Provincia devono essere corredate dalla seguente documentazione: - per le variazioni di cui al coma5.a. (volturazione dell~Autorizzazione)deve essere data comunicazione della variazione sopravvenuta attraverso il modello riportato in Allegato 1; - nel caso di cui al coma 5.b e 5.c. deve essere inoltrata la comunicazione di variazione qualitativa/quantitativa dello scarico attraverso il modello riportato in Allegato 1. Le richieste di variazioni di atti autorizzativi rilasciati da soggetti diversi dalla Provincia a cui è inoltrata la richiesta di variazione necessitano, oltre a quanto sopra indicato, di copia di tutti i documenti presenti nell'atto autorizzatorio vigente, o di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 445/2000. Su esplicita richiesta della Provincia, la predetta documentazione dovrà essere integrata della documentazione tecnica necessaria alla valutazione qualitativa/quantitativa dello scarico. Le variazioni non danno luogo al rilascio di alcuna nuova Autorizzazione, bensì ad un aggiornamento della documentazione in archivio, salvo i casi in cui la Provincia, ai sensi del D.Lgs., art. 45 coma 11, ritenga necessario adottare specifici provvedimenti. Rimane pertanto efficace l'Autorizzazione vigente con particolare riferimento ai termini di scadenza. Le variazioni possono altresì dare luogo, dietro esplicita richiesta degli interessati, al rilascio di un documento di Presa d'Atto. 9. Nel caso in cui il Regolamento del SII preveda idonee e specifiche categorie di scarico rappresentanti i cicli produttivi per tipologia di attività, le variazioni in aumento dello scarico (si veda il comma 3.c del presente articolo) che non vanno a modificare l'appartenenza a tale categoria, danno luogo a nuova Autorizzazione.

Art. 16 Procedura per l'istruttoria ed il rilascio delle Autorizzazioni 1. Le domande di Autorizzazione allo scarico (domanda di nuova Autorizzazione, rinnovo o variazione dell'Autorizzazione) sono presentate alla Provincia mediante modulistica appositamente predisposta. E' soppresso: ("Allegato n. l")/ 2. Nei Comuni delllAmbito, per l'espletamento della procedura istruttoria, la Provincia si avvale del Gestore per le verifiche tecniche, mentre la parte amministrativa rimane a totale carico della stessa. 3. La procedura, pertanto, viene svolta secondo il seguente iter: a. L'ufficio provinciale preposto, ricevuta la richiesta di autorizzazione in triplice copia provvede ad istruire la pratica in relazione agli adempimenti ad esso competenti, provvedendo altresì alla verifica della completezza della documentazione; b. Entro il termine di 45 gg. dalla ricezione della richiesta, la Provincia trasmette al Gestore copia della richiesta stessa, corredata dalla documentazione occorrente e dalle prescrizioni tecniche necessarie; C. I1 Gestore procede alle verifiche solo sulla qualità dello scarico, non splla funzionalità dell'impianto di pretrattamento / d. Entro 30 giorni dalla ricezione della documentazione, il Gestore invia alla Provincia il proprio Parere Tecnico; f. Entro il 90" giorno dalla ricezione della domanda, salvo interruzioni del procedimento, la Provincia, effettuato l'esame finale della documentazione inviata, rilascia l'autorizzazione, trasmettendone copia al richiedente; g. Qualora la Provincia o il Gestore riscontri la necessità di acquisire documentazione integrativa ne fa richiesta all'utente. In tal caso si intende interrotto il procedimento di autorizzazione allo scarico. Una volta ricevute le integrazioni, si provvede a riavviare il procedimento. 4. Copia degli atti autorizzativi rilasciati viene contestualmente inviata al Gestore. 5. In fase di domanda di autorizzazione, il richiedente ha facoltà di documentare mediante ricorso all'autodichiarazione, il verificarsi di tutte le seguenti situazioni: a. il permanere delle caratteristiche quali - quantitative dello scarico di cui alla precedente autorizzazione; b. il rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente Autorizzazione; C. il rispetto delle particolari prescrizioni derivanti dal Regolamento del SII adottato dal Gestore; d. il possesso della certificazione ISO 14001 o della registrazione EMAS di cui ai Regolamenti CE 1836/93 e/o CE 761/2001 e successive modificazioni.

Art. 17 Contenuti obbligatori del parere tecnico del Gestore 4. I1 parere tecnico di accettabilità dello scarico del Gestore dovrà obbligatoriamente contenere almeno le seguenti informazioni: b. Metri cubi annui accettati;

C. Limiti di accettabilità degli scarichi; d. Indicazione univoca della rete fognaria nella quale recapitano gli scarichi; e. Indicazione univoca dell'impianto di depurazione terminale di tale rete (ove presente) o dell'assenza di depuratore; f. Tempi e modalità previste per l'adempimento ad eventuali prescrizioni tecniche. 2. Nel parere sarà inserita la raccomandazione di provvedere ad uno scarico costante nella giornata, non superiore a X mc/ora.

Art. 18 Oneri di Autorizzazione 1. Al momento della presentazione in Provincia della domanda di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali, dovranno essere versate le somme sotto riportate, a titolo di oneri di sopralluogo e istruzione della pratica: Provincia di LATINA: f 129,ll per gli insediamenti produttivi fino a n. 10 addetti, oppure f 238,23 per gli insediamenti produttivi con più di n. 10 addetti; ,./ Provincia di FROSINONE: Provincia di ROMA/Comuni di Anzio e Nettuno: 2. Dovrà inoltre essere versata a favore del Gestore la somma di € 170,43. In caso di contestuale richiesta di allaccio, la somma da versare al Gestore sarà compresa nelle spese per l'allaccio stesso. 3. Detti importi potranno essere oggetto di revisione da parte dellfEnte provinciale e del Gestore e verranno, comunque, aggiornati automaticamente ogni tre anni sulla base dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo. 4. 11 pagamento sia degli oneri di competenza del Gestore sia di quelli della Provincia dovrà avvenire tramite bollettini postali, le cui ricevute dovranno essere prodotte al momento della presentazione della domanda, a pena di improcedibilità della stessa. Ulteriori somme previste per la copertura delle spese occorrenti per l'effettuazione di rilievi, accertamenti, controlli e sopralluoghi necessari al rilascio delle Autorizzazioni saranno stabilite dal soggetto tecnico che le dispone in relazione alla particolare natura delle acque reflue, al tipo di recettore e al sistema di raccolta e allontanamento utilizzato. I1 rilascio del parere tecnico vincolante e della conseguente Autorizzazione allo scarico è subordinato al pagamento di quanto dovuto ai sensi del presente Regolamento. Il Gestore e la Provincia provvedono a verificare l'effettuazione dei pagamenti prima del rilascio dei pareri tecnici e delle Autorizzazioni. 6. La rinuncia all~Autorizzazioneprima della conclusione del procedimento istruttorio finalizzato al rilascio non dà diritto al rimborso delle somme versate ai sensi dei commi precedenti e alle altre somme dovute per eventuali ulteriori accertamenti tecnici compiuti. I costi complessivi sostenuti per l'istruttoria delle domande sono comunque dovuti anche in caso di mancato rilascio dell'Autorizzazione o rinuncia da parte del richiedente.

Capo I1 Nulla Osta scarichi domestici

Art. 19 Competenze del Gestore 5. Ai sensi dell'art. 45 comma 4 del D.Lgs., il rilascio dei Nulla Osta allo scarico di acque reflue domestiche o assimilabili alle domestiche in pubblica fognatura è di competenza del Gestore. 6. I1 Gestore esercita tale competenza in base alle norme previste dal D.Lgs., dalla normativa statale afferente alla generale disciplina delle autorizzazioni e della semplificazione amministrativa e dal presente Regolamento. 7. Ai sensi dell'art. 45 coma 6 D.Lgs. il Gestore provvede entro novanta giorni dalla ricezione della domanda ad emettere i Nulla Osta.

Art. 20 Tipologia e modalità di richiesta di Nulla Osta 8. Tutte le richieste devono essere presentate ricorrendo agli appositi moduli predisposti dal Gestore, completi di tutta la documentazione tecnica e illustrativa necessaria, per tipologia di richiesta. Tali moduli sono riportati allfAllegato n. 2. del presente Regolamento (Modulistica per: Domanda di Nulla Osta, Rinnovo del Nulla Osta,

Variazioni del Nulla Osta, documentazione tecnica e illustrativa a corredo delle ,, pratiche, documentazione tecnica necessaria ai fini dell'assimilazione ad acque reflue domestiche di scarichi idrici in pubblica fognatura). 9. Le tipologie di richiesta da parte dell'utente possono essere distinte in: a) Nuovo Nulla Osta; b) Rinnovo del Nulla Osta; E' soppresso l'ultimo capoverso: Variazioni del Nulla Osta in corsol. 10. Si definiscono nuovi Nulla Osta quelli relativi a: a) Nuovi insediamenti (primi rilasci), b) Insediamenti, edifici o installazioni la cui attività sia trasferita in altro luogo ovvero quelli soggetti a diversa destinazione 11. Si considera rinnovo del Nulla Osta quello richiesto a seguito della variazione delle caratteristiche quantitative o qualitative dello scarico, ai sensi dell'art. 45, cornma 11, D.Lgs.; 12. Sono variazioni del Nulla Osta precedentemente rilasciato quelle prodotte da sole modificazioni nella titolarità dello scarico già verificato o altre analoghe modificazioni che attengono alla natura della persona giuridica titolare dello scarico o all'identificazione del responsabile dello scarico (volturazione del Nulla Osta); 13. I nuovi Nulla Osta necessitano di tutta la documentazione tecnica così come previsto nellrAllegato n. 2. I1 Nulla Osta dovrà essere redatto nel rispetto delle eventuali prescrizioni o condizioni previste dal Regolamento del SII. 14. In caso di rinnovo del Nulla Osta, qualora l'atto precedente non fosse stato rilasciato dal Gestore, è richiesto il deposito degli originali o di copia di tutta la documentazione tecnica d'archivio giacente (comprensiva del precedente atto), o di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 445/2000. I1 Nulla Osta dovrà essere redatto nel rispetto delle eventuali prescrizioni o condizioni previste dal Regolamento del SII. 15. In caso di variazioni di cui all' art. 20 coma 5 del presente Regolamento deve essere data comunicazione della variazione sopravvenuta. Le richieste di variazioni di Nulla Osta rilasciati da soggetti diversi dal Gestore necessitano, oltre a quanto sopra indicato, di copia di tutti i documenti presenti nell'atto vigente o di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 445/2000. Su esplicita richiesta del Gestore, la predetta documentazione dovrà essere integrata della documentazione tecnica necessaria alla valutazione qualitativa/quantitativa dello scarico. Le variazioni non danno luogo al rilascio di alcun nuovo Nulla Osta, bensì ad un aggiornamento della documentazione in archivio; rimane pertanto efficace il Nulla Osta vigente. Le variazioni possono altresì dare luogo, dietro esplicita richiesta degli interessati, al rilascio di un documento di Presa d'Atto.

'l Art. 21 Procedura per l'istruttoria ed il rilascio del Nulla Osta 1. Le domande di concessione di Nulla Osta (domanda di nuovo Nulla Osta, rinnovo o variazione del Nulla Osta) sono presentate presso gli sportelli di Acqualatina competenti per Comune, utilizzando la modulistica appositamente predisposta. / E' soppresso: (~lle~aton. 2)l 2. I1 Gestore provvede all'istruzione della pratica sia dal punto di vista tecnico che da quello amministrativo. 3. La procedura, pertanto, viene svolta secondo il seguente iter: a. I1 Gestore istruisce la pratica, provvedendo alla verifica della completezza della documentazione prodotta; b. Qualora il Gestore riscontri la necessità di acquisire documentazione integrativa, ne fa richiesta all'utente. In tal caso si intende interrotto il procedimento di concessione del Nulla Osta allo scarico. Una volta ricevute le integrazioni, il procedimento viene riavviato;

C. I1 Gestore, dopo avere eseguito le verifiche tecniche previste dal Regolamento del SII mediante apposito sopralluogo, redige il proprio parere tecnico; d. Entro 90 giorni dalla ricezione della domanda, il Gestore rilascia il proprio Nulla Osta al richiedente; 4. I1 sopralluogo è eseguito dal tecnico, alla presenza del cliente o del suo rappresentante, e permette di valutare: a. Le caratteristiche dell'allaccio da realizzare (quota di fornitura del servizio, lunghezza, diametro e ubicazione delle tubazioni,. . .); b. I mezzi da mettere in opera (rifacimento, ripristini, riempimenti, interruzione del traffico,. . .). 5. In fase di domanda di concessione del Nulla Osta, il richiedente ha facoltà di documentare mediante ricorso all~autocertificazione,il verificarsi di tutte le seguenti situazioni: a. il permanere delle caratteristiche quali - quantitative dello scarico di cui alla precedente autorizzazione; il rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente Autorizzazione; b. il rispetto delle particolari prescrizioni derivanti dal Regolamento del SII adottato dal Gestore;

C. il possesso della certificazione ISO 14001 o della registrazione EMAS di cui ai Regolamenti CE 1836/93 e/o CE 761/2001 e successive modificazioni.

Art. 22 Procedura per il rilascio del Nulla Osta in caso di reflui assimilabili ai domestici.

1. Le domande di concessione di Nulla Osta nel caso di reflui assimilabili ai domestici sono presentate presso gli sportelli di Acqualatina utilizzando la modulistica appositamente predisposta. E' 2. I1 Gestore procede alla verifica circa la qualità del refluo mediante analisi della documentazione prodotta e tramite sopralluogo, seguendo lo stesso iter previsto per la concessione di Nuovo Nulla Osta. 3. Nel caso in cui dalle verifiche eseguite lo scarico risulti non assimilabile al domestico, il Gestore provvederà ad inoltrare la richiesta del cliente alla Provincia, competente

,./ per il rilascio dell'Autorizzazione allo scarico per i reflui industriali, allegando la documentazione e il proprio parere tecnico vincolante. 4. Le spese che il cliente dovrà sostenere saranno le stesse previste in caso di rilascio di Nulla Osta e saranno dovute anche nel caso in cui lo scarico risulti non assimilabile al domestico. 5. Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente articolo, si rinvia alla procedura prescritta per il rilascio di Nulla Osta.

Art. 23 Oneri di rilascio Nulla Osta 1. La somma dovuta al momento della presentazione della domanda di rilascio del Nulla Osta allo scarico di acque reflue domestiche in pubblica fognatura risulta pari a € 170,43, per le nuove autorizzazioni e per i rinnovi. Le variazioni di Nulla Osta vengono eseguite gratuitamente. 2. In caso di contestuale richiesta di allaccio, la somma da versare al Gestore sarà compresa nelle spese per l'allaccio stesso. 3. Detti importi potranno essere oggetto di revisione da parte dell'ATO n. 4 e verranno, comunque, aggiornati ogni tre anni sulla base dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo. 4. I1 pagamento degli oneri di competenza del Gestore dovrà avvenire tramite bollettino postale, la cui ricevute dovrà essere prodotta al momento della presentazione della domanda a pena di improcedibilità della domanda. Le spese impreviste, che dovessero rendersi necessarie per l'effettuazione di ulteriori rilievi, accertamenti, controlli e sopralluoghi saranno stabilite dal soggetto tecnico che le dispone in relazione alla particolare natura delle acque reflue, al tipo di recettore e al sistema di raccolta e allontanamento utilizzato, sulla base di quanto disposto dal Regolamento del SII e dal prezzario regionale. I1 rilascio del Nulla Osta è subordinato al pagamento di quanto dovuto ai sensi del presente Regolamento. I1 Gestore prowede a verificare l'effettuazione dei pagamenti prima del rilascio dei Nulla Osta e delle autorizzazioni. 6. La rinuncia al rilascio del Nulla Osta prima della conclusione del procedimento istruttorio finalizzato al rilascio non dà diritto al rimborso delle somme versate ai sensi dei commi precedenti e alle altre somme dovute per eventuali ulteriori accertamenti tecnici compiuti. I costi complessivi sostenuti per l'istruttoria delle domande sono comunque dovuti anche in caso di mancato rilascio del Nulla Osta o rinuncia da parte del richiedente. Ci? \I

Titolo IV Regime sanzionatorio

Capo I Riferimenti normativi e tipologie di illecito

,,'- ,,'- Art. 24 Aspetti generali e norme di riferimento i.( i.( 1. La disciplina relativa alle sanzioni amministrative e penali previste in materia di scarichi di acque reflue industriali in pubblica fognatura è contenuta negli artt. 54 e seguenti del D.Lgs. e s.m.. 2. Ai sensi dell'art. 182 L.R., per gli scarichi di acque reflue industriali in pubblica fognatura di cui al presente Regolamento, qualora ricorrano le fattispecie di illecito amministrativo contemplate all'art. 54 del D.Lgs. e s.m., l'applicazione delle sanzioni amministrative è di competenza della Provincia.

Art. 25 Illeciti amministrativi 1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 54 del D.Lgs., gli illeciti amministrativi in materia di scarichi di acque reflue industriali in pubblica fognatura, sono riconducibili a due tipi: a. Violazioni tabellari b. Violazioni relative al regime autorizzatorio. 2. Nella categoria di illeciti amministrativi di cui alla lettera a) del primo coma del presente articolo, rientra la fattispecie dell'art. 54, coma 1 del D.Lgs., con cui viene punita, salvo che il fatto costituisca reato, l'effettuazione di uno scarico superante i valori limite di emissione richiamati all'art. 5 del presente Regolamento. Nella categoria di illeciti amministrativi di cui alla lettera b) del primo comrna del presente articolo, rientrano le fattispecie di cui all'art. 54 commi 3-4 del D.Lgs., ossia l'effettuazione e il mantenimento, salvo che il fatto costituisca reato e al di fuori dell'ipotesi riportata al coma precedente, di uno scarico senza che siano osservate le prescrizioni indicate nel provvedimento di autorizzazione e l'effettuazione, salvo che il fatto costituisca reato, di uno scarico di acque reflue esistenti al momento dell'entrata in vigore del D.Lgs. e s.m. senza che siano osservate le disposizioni di cui all'articolo 62 cornrna 12 del D.Lgs. (art. 54 coma4). 4. Nel caso in cui vengano eseguiti allacci alla pubblica fognatura abusivamente e dunque in assenza del Nulla Osta del Gestore, saranno applicate le sanzioni previste dal Regolamento sugli Usi Impropri della risorsa idrica, così come modificato in data 15 Dicembre 2004 dall1Autorità d'Ambito, che stabilisce, in caso di autodenuncia, l'applicazione della sola penale di f 250,00, mentre in caso di regolarizzazione a seguito di verbale, il pagamento aggiuntivo delle spese di rintraccio, ammontanti ad f 500,00, oltre ad eventuali costi di sopralluogo e verifica (artt. 5.2.1. e 5.2.2.).

Art. 26 Illeciti penali. Rinvio La disciplina degli illeciti penali in materia di scarichi di acque reflue industriali in pubblica fognatura è contenuta all'art. 59 del D.Lgs. e s.m..

Art. 27 Inosservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione allo scarico b Ferma restando l'applicazione delle norme sanzionatorie di cui al presente Titolo, in caso di inosservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione allo scarico, la Provincia, su segnalazione dei soggetti preposti al controllo procede, ai sensi dell'art. 51 del D.Lgs. secondo la gravità dell'infrazione: 4/. a. alla diffida, stabilendo un termine entro il quale devono essere eliminate le irregolarità; b. alla diffida e contestuale sospensione dell'autorizzazione per un tempo determinato, ove si manifestino situazioni di pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente; C. alla revoca dell'autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che determinino situazioni di pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente.

Titolo V Disposizioni finali e transitorie

Art. 28 Disposizioni finali e transitorie. 1. I1 presente Regolamento, approvato dallfAutorità d'Ambito n. 4, sarà pubblicato unitamente alla delibera di approvazione ed entrerà in vigore il giorno successivo al termine di legge previsto per la pubblicazione degli atti degli Enti Locali. 2. Ulteriori ed eventuali modifiche al presente Regolamento o a singoli allegati al medesimo saranno approvate ed entreranno in vigore nei modi e nei tempi di cui al precedente comma. 3. Con l'approvazione del presente Regolamento da parte dellfAutorità di Ambito, ovvero nei casi di approvazione di modifiche al medesimo, il Gestore ha l'obbligo, entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore del presente Regolamento, di verificare la conformità ed eventualmente recepire le disposizioni di cui al presente Regolamento in ordine alle prescrizioni e ai livelli di accettabilità degli scarichi ad esso. La Provincia, per gli scarichi industriali, può prevedere particolari prescrizioni o condizioni per la fornitura del servizio e, quindi, per l'autorizzazione allo scarico, già previste nei vigenti regolamenti comunali ovvero derivanti da specifici rapporti con i soggetti proprietari o concedenti l'impianto di depurazione. L'adozione di tali atti regolamentari è subordinata all'approvazione dei medesimi da parte dellfAutorità di Ambito. L'intero "Titolo VI Allegati", è soppresso Titolo VI Allegati

a Allegato n. 1: Modulistica per: Richiesta di Nuova Autorizzazione, Rinnovo dell'Autorizzazione, Variazioni dell'Autorizzazione e documentazione tecnica a corredo delle pratiche a Allegato n. 2: Modulistica per: Domanda di Nulla Osta, Rinnovo del Nulla Osta, Variazioni del Nulla Osta, documentazione tecnica e illustrativa a corredo delle pratiche, documentazione dimostrativa della qualità del refluo assimilabile al domestico.

8 Allegato n. 3: Parere tecnico vincolante del Gestore.

8 Allegato n. 4: Documentazione tecnica necessaria ai fini dell'assimilazione ad acque reflue domestiche di scarichi idrici in pubblica fognatura ed Elenco delle attività i cui reflui possono essere assimilati ai domestici. I risultati della votazione sono: favorevoli no 19 Comuni, che rappresentano 395.395 abitanti, pari al 99,6% degli abitanti dei Comuni presenti; contrari no 1 Comune (Bassiano), che rappresenta 1.597 abitanti, pari al 0,4% degli abitanti dei Comuni presenti; astenuti nessuno

La proposta è approvata.

Per quanto sopra non riportato si rinvia al resoconto stenografico della seduta agli atti

Pertanto

LA CONFERENZA DEI SINDACI E DEI PRESIDENTI - A.T.O. N. 4 LAZIO NIERIDIONALE - LA'I-INA

PREMESSO:

- che ai sensi dell'art. 45 del D.Lgs. 152199 tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati, previo parere tecnico vincolante del Gestore, ad eccezione di quelli domestici in pubblica fognatura, per i quali è richiesta unicamente attestazione del gestore circa la conformità dello scarico alle prescrizioni contenute nel Regolamento del SII; - che la legge regionale 14/99 delega la Provincia a rilasciare le autorizzazioni di cui sopra; RILEVATO che attualmente non esiste una disciplina unitaria della materia degli scarichi, situazione che genera confusione negli utenti, in particolare per quanto attiene la divisione delle competenze tra gli Enti e il Gestore;

CONSIDERATO che l'attività posta in essere in sinergia con la Provincia di Latina ha permesso l'elaborazione di un Regolamento degli scarichi, che chiarisce le spettanze e inquadra la procedura necessaria al rilascio dell'Autorizzazione da parte della Provincia, nel caso di scarichi industriali, oppure del Nulla Osta del Gestore, nel caso di scarichi domestici;

RITENUTA opportuna la definizione di un criterio unitario da adottare nell'AT0 n. 4 - Lazio Meridionale - Latina, con la predisposizione di una modulistica unica per la Provincia (Roma, Latina e Frosinone) e per il Gestore, con l'indicazione specifica dei costi da sostenere, in modo da garantire efficacia ed efficienza nel disbrigo delle pratiche;

Tanto premesso, per raggiungere le finalità sopra descritte è necessaria l'approvazione da parte di questa Autorità d'Ambito del testo del Regolamento per l'esercizio delle competenze in materia di scarichi di acque reflue urbane, industriali e domestiche in pubblica fognatura nell'AT0 n. 4, comprensivo della modulistica allegata, in modo che possa essere uniformemente applicato su tutto il territorio di riferimento.

Udita la relazione del Presidente; Udito il dibattito della seduta riportato nel presente verbale; Visto l'esito della votazione: