2 oggi lunedì 27 gennaio 2003

Colui che ha rappresentato l'Italia nel mondo ed la ai funerali, ma anche 700 quaderni pieni di firme di Shimon Peres: voleva è riuscito a combinare in modo straordinario il In ventiquattro ore al Lingotto gente comune. Li hanno riempiti in ventiquattro ore successo negli affari con il saper vivere e la 'dolce sulla pista del Lingotto, vicino all' uscita della Pinacote- portare la a Gaza vità». Il quotidiano Màariv lo definisce »il re dell'Ita- settecento quaderni di firme ca. Chi voleva poteva lasciare un ricordo, una firma, un lia«. Un re con un esercito di 300.000 operai, che pensiero e in decine di migliaia lo hanno fatto. Ci sono ora lo piangono assieme a tutti gli italiani. Lo stile, il disegnini, firme, frasi che finiranno nell' archivio della TORINO «L'Italia si separa da »l'ultimo imperatore«. comportamento «italianissimo eppure internaziona- TORINO I tre giorni che hanno visto la morte e il funera- Fiat a fianco dei documenti più importanti. Dopo ore e Così titola il maggiore quotidiano israeliano Ye- le». le solenne dell' Avvocato sono anche ore di coda al freddo, l’altra sera e ieri notte, la gente si dioth Aharonoth le pagine dedicate all'uscita di sce- È stato Shimon Peres a rivelare il desiderio di una storia fatta di numeri. Numeri sorprendenti che rimetteva in coda per firmare. Più in là un tavolo più na di Giovanni Agnelli. »L'uomo più ammirato di Agnelli di aprire una filiale Fiat nella striscia di Gaza parlano di una città intera coinvolta e vicina alla fami- piccolo con un libro più grande per la raccolta delle tutto lo Stivale«, scrive da Roma il corrispondente «per dimostrare che l'economia può aiutare la pace glia in un lutto che è sembrato «di casa». Oltre centomi- firme dei vip, dei dirigenti, delle cariche istituzionali e Yossi Bar. « e non solo gli affari privati» la l’altro ieri a fare la coda alla camera ardente, diecimi- politiche: anche qui hanno firmato in centinaia.

Susanna e Umberto Agnelli L’abbraccio di Ciampi a Marella Agnelli La figlia Margherita in preghiera durante il rito funebre La giornata nera di Arriva con l’Audi. Fischi dalla folla, in Duomo gli gridano: «Vattene!» Solo il Tg3 dà la notizia

DALL’INVIATA Susanna Ripamonti Ma i fischi sono solo l’entrèe della lunga serie di bocconi indige- sti che Berlusconi ha dovuto in- TORINO Che giornataccia ieri per Sil- ghiottire ieri. La cerimonia funebre vio Berlusconi, accolto con gelida è appena iniziata, il cardinale Severi- freddezza da una Torino aristocrati- no Poletto rivolge un saluto ai fami- ca e sabauda, che saluta con parteci- liari e alle autorità, a cominciare dal pata emozione un vero monarca Presidente della Repubblica, Carlo dell’imprenditoria che se ne va, ma L’interno del Azeglio Ciampi e la consorte, la si- riserva fischi che coprono i pochi Duomo durante gnora Franca, ai presidenti del Sena- timidi applausi a un regnante im- la cerimonia to Marcello Pera e della Camera provvisato e senza retroterra. Non è funebre, a lato Pierferdinando Casini. Saluta l’ex una piazza di comunisti e di perico- Berlusconi presidente Oscar Luigi Scalfaro e losi sovversivi quella che gli urla: accolto dai fischi tutte le autorità dello Stato presenti, «vattene a casa» e non sono giroton- ma si dimentica di Silvio Berlusco- dini o no-global che hanno diserta- ni, lo salta di netto, lo ignora, mal- to Porto Alegre questi che si infila- grado fosse seduto lì in prima fila, no due dita in bocca e con modera- tra Scalfaro e Pera. Una gaffe di cui zione, quasi con garbo, emettono si scuserà pubblicamente al termine sibili prolungati che accompagna- della cerimonia, con un rattoppo no l’ingresso e l’uscita dal Duomo che come dicono i veneti, è peggio torinese del presidente del Consi- del buco: «Devo rimediare ad una glio. svista perchè non avevo citato nien- Sono signore in pelliccia e ope- successioni temeno che il nostro presidente del rai, impiegati e professionisti, dipen- Consiglio Silvio Berlusconi che rin- denti ed ex dipendenti Fiat. È la grazio per la sua presenza». E di cui stessa gente comune che il giorno farina, Carlo Puri Negri, Umberto Quadrino, il ban- già si era scusato personalmente al prima, fino alle 5 del mattino, si era chiere d’affari Mario D’Urso e Salvatore Ligresti. momento dello scambio del segno messa in fila lungo le rampe del Quei potenti Se si aggiungono i ministri economici Tremonti di pace, prima della comunione. Lingotto per rendere omaggio a e Marzano e il commissione europeo Mario Monti, Sceso nella navata centrale a stringe- , a un padrone di un funerale che poteva sembrare una riunione econo- re la mano ai parenti dell'Avvocato un’altro stampo rispetto a Berlusco- senza un leader mica con una posta in gioco: una sorta di ideale e alle autorità presenti nella prima ni, ma pur sempre un padrone. Un successione all’Avvocato, nella ricerca di una leader- fila, il cardinale si era finalmente padrone che nella mitologia nazio- ship nazionale e di una effettiva rappresentanza in accorto della presenza del premier: nale, passerà alla storia come «l’uo- TORINO Il Duomo di Torino, rigorosamente vietato campo internazionale. Ma la scena dava anche il sen- una lunga e calorosa stretta di ma- mo che ha sfamato l’Italia» e non alla gente “comune”, si presentava ieri come irripeti- so di una distanza incolmabile tra l’imprenditore no, qualche parola bisbigliata al- per la protervia di intricati conflitti bile rassegna dei “poteri forti” dell’economia e della Giovanni Agnelli, figlio di una tradizione familiare l’orecchio e il movimento delle lab- di interessi. finanza, dal vecchio e nuovo o relativamente nuovo unica (e unica a resistere sinora in Italia) e una cultu- bra di Berlusconi dal quale si coglie È la stessa gente che ha riservato management Fiat ai rappresentanti delle banche cre- ra industriale capace di competere in campo interna- chiaramente un ripetuto «non si un lunghissimo applauso al presi- ditrici, ai più diversi imprenditori e finanzieri. Così zionale (almeno fino agli ultimi rovesci). Così che il preoccupi, non si preoccupi». dente Carlo Azeglio Ciampi e che come ieri lo era stata la camera ardente allestita nello suo posto, alla testa simbolica dell’industria italiana, È un Berlusconi a disagio, senza non è lì per manifestare dissensi. Scrigno in cima al Lingotto. Cominciamo dalla Fiat sembra destinato a rimanere vuoto. Altro discorso sorrisi a 32 denti e senza calorose Più che una contestazione è il con il presidente Paolo Fresco, il vicepresidente Fran- ovviamente per quanto riguarda le “imprese” di strette di mano quello che si muove rigetto di un corpo estraneo quello zo Grande Stevens e l’amministratore delegato Barbe- Agnelli, la più ambita delle quali sembra essere oggi quasi impacciato in mezzo alla ric- che si avverte, dentro e fuori dalla ris, con l’ex amministratore delegato Paolo Cantarel- rappresentata da quella editoriale. Su questa, per un ca borghesia ereditaria, che non fa chiesa. Una reazione che Berlusco- la e con Gabriele Galateri di Genola, tornato all’Ifi, interesse economico che si intreccia con quello politi- misteri delle origini delle sue ric- ni percepisce, che gli si stampa in con Luca Cordero di Montezemolo, presidente della co evidente, si addensano ancora le nuvole più cupe. chezze. E per fortuna c’è Salvatore faccia, che si legge dietro all’espres- Ferrari. Con loro il socio americano di Giovanni Se un “impero”, complice la crisi dell’auto, corre il Ligresti a farlo sentire meno solo. sione cupa e incazzata con cui varca Agnelli, John Smith, presidente di General Motors. rischio di smembrarsi (malgrado la scelta di Umber- Le telecamere non inquadreranno la porta del Duomo, col passo deci- Tra gli ex Cesare Romiti e Carlo De Benedetti. Quin- to Agnelli alla presidenza del gruppo sembra confer- neppure un abbraccio, neppure un so, la mascella protratta in avanti, il di il vertice di Confindustria con il presidente D’Ama- mare il ruolo centrale della famiglia), ben altro discor- gesto di sincera partecipazione al viso scuro che il cerone non riesce a to, accompagnato da Guidalberto Guidi e Giancarlo so vale per la successione a quello che la stampa di lutto della famiglia Agnelli, confer- illuminare, i capelli tinti, troppo Cerutti. Molti i banchieri, alcuni dei quali impegnati tutto il mondo ha definito un “re”. È evidente che mando quella distanza che ha sem- marroncini per i suoi 64 anni. Per- nel risanamento dell’azienda torinese: Rainer Masera un’ambizione di questo genere sembrerebbe frustra- pre caratterizzato i rapporti tra l’Av- chè non copia dagli Agnelli, che (San Paolo Imi), Giovanni Bazoli (Intesa), Luigi Abe- ta. Anche per Berlusconi, che ha scelto altre strade e vocato e il Cavaliere. Pera e Casini ostentano con serenità la corona ar- te (Bnl), Carlo Salvatori e Alessandro Profumo (Uni- che per giunta non ha alle spalle l’industria che ha escono dalla chiesa accompagnan- gentea dei loro capelli bianchi? Ec- credit), Lucio Rondelli, Davide Croff, Luigi Maranza- fatto l’Italia di un secolo, ma solo un impero dalle do Margherita e Susanna Agnelli, centrica e incongrua anche quella na. E ancora: Marco Tronchetti Provera, Sergio Pinin- incerte origini. . Scalfaro e Ciampi stringono mani e buffa redingote grigia, col colletto dicono parole di conforto. Lui, con di velluto nero, che indossa come un passo affrettato raggiunge il sa- un travestimento da piccolo lord, Il cardinale Poletto e avevano ottimi motivi per temere voluto sottolineare, anche con que- A proposito della palpabile fred- Il premier appare grato del Duomo accompagnato so- in mezzo a tanti cachemire blu, ele- ‘‘ per la propria incolumità. sto gesto, la sua candidatura al pre- dezza di ieri, c’è un precedente che ‘‘ lo dalla scorta. Sceglie un’uscita late- ganti e anonimi come una divisa. saluta tutti tranne Alla consueta collezione di gaf- mierato? Quasi altrettanto grave forse vale la pena di ricordare: a disagio, trova rale, si infila rapidamente a bordo Passa nella navata centrale della il presidente del fe, più o meno volontarie, il «Cava- (tanto più che è recidivo) uno sgar- un’accoglienza del genere, la Tori- conforto solo della sua Audi senza esternazioni e chiesa, attorniato da un drappello liere azzurro» ieri ne ha aggiunte bo quasi intollerabile in Fiat: alla no operaia e antifascista, la riservò a senza commenti. Ma fa in tempo a di uomini della scorta, anche quello Consiglio, alla fine altre due. Il protocollo prevede di cerimonia è arrivato con un’Audi e , fatalità dei corsi e vicino all’amico pigliarsi un altra raffica di fischi, sovradimensionato nel momento si accorge e corre norma, che il presidente della Re- non con un’ammiraglia della casa ricorsi, sempre in casa Fiat, quando Salvatore questa volta più debole ma sempre in cui va a rendere omaggio a Gian- pubblica sia l’ultimo degli ospiti ad torinese, che in tempo di crisi avreb- inaugurò il Lingotto. E il duce, per ad alto contenuto simbolico. I tele- ni Agnelli, che non si circondò di ai ripari entrare in chiesa, prima del defun- be forse apprezzato un testimonial nulla soddisfatto del fallimento del- Ligresti giornali della sera (tranne il Tg3) guardie del corpo neppure negli an- to. Ma Berlusconi ha voluto modifi- così prestigioso. Non si può esclude- l’adunata oceanica che avrebbe do- hanno naturalmente censurato il ni di piombo, quando i dirigenti care il cerimoniale, chiudendo lui la re che una parte dei fischi se li sia vuto accoglierlo osannante, com- fiasco del premier. Che sia arrivata della Fiat erano nel mirino delle Br passerella delle autorità. Che abbia presi anche per questo. mentò acido: «Che città schifosa». una telefonata?