PIANO COMUNALE DI RELAZIONE GENERALE PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI

COMUNE DI TRIBOGNA

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

RELAZIONE GENERALE VERSIONE 1.1

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COMUNE DI TRIBOGNA

CONTENUTO 1 SCOPO ...... 4 2 RUOLO DEL COMUNE IN BASE ALLA NORMATIVA ...... 4 3 DISTRIBUZIONE ...... 7 4 CARTOGRAFIA E DATI GENERALI ...... 8 4.1 DESCRIZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE ...... 8 4.2 CARTOGRAFIA ...... 8 4.3 DATI SOCIALI E TERRITORIALI ...... 8 5 ANALISI DELLE INFRASTRUTTURE E DEI SITI STRATEGICI ...... 9 6 I RISCHI ...... 10 6.1 IL RISCHIO ...... 10 6.1.1 Formulazione e definizione ...... 10 6.2 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO ...... 11 6.2.1 Rischi prioritari ...... 11 6.2.2 Documentazione e Misure e programmi di previsione e prevenzione ...... 12 6.2.3 Rischio Idrogeologico ...... 12 6.2.4 Rischio Idraulico ...... 13 6.2.5 Rischio Incendi boschivi ...... 13 6.2.6 Rischio Sismico ...... 13 6.2.7 Rischio Nivologico ...... 14 6.3 IL MONITORAGGIO ...... 15 6.4 SITI E INFRASTRUTTURE A RISCHIO PRESENTI SUL TERRITORIO ...... 15 7 RISORSE ...... 17 7.1 DEFINIZIONE ...... 17

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7.2 ORGANIZZAZIONE INTERNA...... 18 7.3 ARCHIVIAZIONE DELLE RISORSE ...... 19 7.4 COM ...... 22 8 PROCEDURE DI EMERGENZA ...... 23 8.1 SCOPO ...... 23 8.2 SCHEMA DELLE FUNZIONI ...... 24 8.3 MANSIONARIO DEL SINDACO ...... 25 8.4 MANSIONARIO DEL REFERENTE DELLE COMUNICAZIONI ...... 27 8.5 MANSIONARIO DEL REFERENTE OPERATIVO CENTRALE ...... 31 8.6 MANSIONARIO DEL REFERENTO OPERATIVO LOCALE ...... 37 8.7 GESTIONE DELLO STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE ...... 42

ALLEGATI

TAV.1 - Carta delle Risorse e della Viabilità (scala 1:10000) TAV.2 - Carta dei Rischi e delle Criticità (scala 1:10000) Carte dei Rischi e delle Criticità (Zona Capoluogo) Carte dei Rischi e delle Criticità (Zona Cassanesi) Carte dei Rischi e delle Criticità (Zona Pian Dei Preti) Carte dei Rischi e delle Criticità (Zona Bassi) Manuale del Sindaco Manuale del Referente Delle Comunicazioni Manuale del Referente Operativo Centrale Manuale del Referente Operativo Locale Scheda Tipo Segnalazione Evento

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1 SCOPO Scopo del presente Piano e' quello di attuare i due principali elementi individuabili come obbligo delle Amministrazioni Pubbliche, secondo le leggi nazionali vigenti: - i Programmi di Previsione e Prevenzione, - i Piani di Emergenza . Il Piano Di Protezione Civile e' il documento che, nel suo complesso, affronta l'intera tematica della Protezione Civile, costituendo il testo base della materia, comprendendo gli aspetti conoscitivi, organizzativi, programmatori, procedurali, operativi.

2 RUOLO DEL COMUNE IN BASE ALLA NORMATIVA Una corretta individuazione del ruolo dei Comuni, nell'ambito della Protezione Civile, e' possibile mediante una lettura congiunta delle varie normative in materia:

° del Decreto Legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, sull'ordinamento delle autonomie locali (Testo unico ex L. n. 142/1990); ° della Legge nazionale n. 265 del 1999, sulle disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali; ° della Legge nazionale n. 225 del 1992, sul Servizio Nazionale di Protezione Civile; ° del Decreto legislativo n. 112 del 1998, sul conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle Regioni e agli Enti Locali; ° della Legge nazionale n.401 , del 9 novembre 2001.

Per quanto concerne la normativa regionale, occorre rammentare, la Legge regionale n. 45 del 1996 (Disciplina delle attivita' di protezione civile in ambito regionale), ha costituito un primo quadro di riferimento in materia di Protezione Civile; essa e' stata abrogata, in seguito all'avvenuto trasferimento delle risorse finanziarie per far fronte ai nuovi compiti assegnati alla Regione dall'articolo 108 del D.Lgs. 112/1998 e dalla conseguente organizzazione delle nuove strutture e procedure operative, dalla piu' recente ° Legge regionale n. 9 del 2000 (Adeguamento della disciplina e attribuzione agli enti locali delle funzioni amministrative in materia di protezione civile ed antincendio). Essa stabilisce (art. 6 - Competenze dei Comuni) che: "I Comuni concorrono alla organizzazione delle attività di protezione civile nel rispetto della disciplina stabilita dall’articolo 15 della l. 225/1992 e dall’articolo 108 del d.lgs. 112/1998 e ad essi spetta la competenza di: (...) ° c) predisporre o aggiornare i piani comunali di emergenza di cui tengono conto gli strumenti urbanistici comunali;

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° d) fornire adeguata informazione alla cittadinanza sul grado di esposizione al rischio desunto dalle mappe dei piani di emergenza con i mezzi ritenuti più idonei nonché attivare opportuni sistemi di allerta; ° e) provvedere alla vigilanza sull’insorgere di situazioni di rischio idrologico o di altro rischio, specie in presenza di ufficiali comunicazioni di allerta, adottando le necessarie azioni di tutela e salvaguardia della privata e pubblica incolumità; (...) Il Sindaco è autorità comunale di protezione civile ed allo stesso sono attribuite le funzioni e le responsabilità di referente comunale di Protezione Civile. In caso di emergenza sul territorio comunale dispone, fino a che non si renda possibile il coordinamento dei Centri Operativi Provinciali di Emergenza, circa l’impiego delle Strutture operative comunali e del Volontariato per il superamento dell’emergenza.".

Meritano attenzione anche le piu' specifiche: ° Legge Regionale n. 9 del 1993 (Organizzazione regionale della difesa del suolo in applicazione della Legge 18 maggio 1989 n. 183); ° Legge Regionale n.1 del 1994 (Interventi regionali per far fronte agli eventi alluvionali dei giorni 23 24 e 25 settembre 1993); ° Legge Regionale n. 45 del 1994 (Norme in materia di sicurezza urbana da rischi idrogeologici); ° Legge Regionale n. 46 del 1996 (Norme finanziarie in materia di difesa del suolo ed ulteriori modifiche alla Legge regionale 28 gennaio 1993 n. 9. Modifiche alla Legge regionale 16 aprile 1984 n. 22); ° Legge Regionale n.4 del 1999 (Norme in materia di foreste e di assetto idrogeologico); ° Legge Regionale n. 18 del 1999 (Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia) e le modifiche apportate dalla successiva ° Legge Regionale n. 2 del 2002 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 21 giugno 1999 n. 18). Si sottolinea: ° D.Lgs. 18/08/00 267 - Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali ART. 50 - Competenze del sindaco e del presidente della provincia: 5. In particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunita' locale. Negli altri casi l'adozione dei provvedimenti d'urgenza ivi compresa la costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza, spetta allo Stato o alle regioni in ragione

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della dimensione dell'emergenza e dell'eventuale interessamento di piu' ambiti territoriali regionali. 6. In caso di emergenza che interessi il territorio di piu' comuni, ogni sindaco adotta le misure necessarie fino a quando non intervengano i soggetti competenti ai sensi del precedente comma. ART. 54 - Attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale: 2. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini; per l'esecuzione dei relativi ordini puo' richiedere al prefetto, ove occorra, l'assistenza della forza pubblica. • in base alla L.N.265/99 - Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali, art. 12 (Trasferimento di competenze dal prefetto al sindaco) ° sono trasferite al Sindaco le competenze del Prefetto in materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per calamita' naturali, di cui all'articolo 36 del D.P.R. 6 febbraio 1981, n.66.regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n.996; (si noti che l'art. 12 e' uno dei pochi articoli della l. 265/99 non abrogato dal D.Lgs. n 267/2000). • in base alla L.N.225/92 - Istituzione del Servizio nazionale della Protezione Civile, art. 15 (Competenze del comune ed attribuzioni del sindaco): ° … ogni comune puo’ dotarsi di una struttura di protezione civile. ° … Il Sindaco e’ autorita’ comunale di protezione civile. Al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale, il sindaco assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza. • in base al D.Lgs 31/03/98 n. 112 Conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed agli enti locali, sono attribuite ai comuni le funzioni relative: 1) all'attuazione delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi, stabilite dai programmi e piani regionali; 2) all'adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli relativi alla preparazione all'emergenza, necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito comunale; 3) alla predisposizione dei piani comunali e/o intercomunali di emergenza, anche nelle forme associative e di cooperazione previste dalla legge 8 giugno 1990, n. 142, e, in ambito montano, tramite le comunità montane, e alla cura della loro attuazione, sulla base degli indirizzi regionali; 4) all'attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari a fronteggiare l'emergenza; 5) alla vigilanza sull'attuazione, da parte delle strutture locali di protezione civile, dei servizi urgenti;

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6) all'utilizzo del volontariato di protezione civile a livello comunale e/o intercomunale, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali.

Nella redazione del presente documento è stata inoltre presa in debita considerazione anche le recenti D.G.R. 498 del 27/03/2015 e D.G.R. 1057 del 05/10/2015 in cui sono rivisti alcuni aspetti operativi di allertamento e gestione dell'emergenza e in cui sono indicate le linee guida per la redazione dei Piani di Emergenza a livello comunale adeguandole alle nuove direttive regionali.

3 DISTRIBUZIONE Il Piano verra' distribuito alle forze e alle componenti coinvolte nelle attivita', come riportato nella tabella seguente.

DESTINARI N. Copie NOTE SINDACO 1 GIUNTA 2 CONSIGLIO 2 SERVIZIO DI POLIZIA MUNICIPALE 1 Servizio associato PREFETTURA 1 CITTA' METROPOLITANA 1 REGIONE - PC 1 ASL 2 VIGILI DEL FUOCO 2 ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO 1 SEDE C.O.M. 1 Moconesi CARABINIERI 1

Il presente Piano e le informazioni in esso contenute rivestono carattere di assoluta riservatezza. L'uso e' limitato alle situazioni strettamente connesse alle situazioni di emergenza. Il Piano e le sue parti non possono essere comunicate a chi non e' compreso nell'elenco di distribuzione, senza il consenso degli Uffici che ne sono responsabili.

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4 CARTOGRAFIA E DATI GENERALI

4.1 DESCRIZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE Il comune di Tribogna si trova nell'alta val Fontanabuona sul versante destro del Torrente , nella parte centro-orientale del territorio della Città Metropolitana di Genova. Gran parte del territorio del comune è situata in posizione elevata rispetto al fondovalle, con un dislivello compreso tra i 101 e i 732 m di altitudine, sul versante destro della alta val Fontanabuona. Il suo territorio comunale comprende le frazioni di Aveno di Tribogna, Bassi, Cassanesi, Garbarini di Tribogna (sede comunale) e Piandeipreti per un totale di 7,14 km 2. Confina a nord con i comuni di e Moconesi, a sud con , ad sud-ovest con Uscio e Avegno e ad est con . Dal punto di vista morfologico il territorio comunale si sviluppa su terrazzi fluviali sub- pianeggianti del fondovalle, caratterizzati da estensioni contenute entro pochi ettari, posti a quote variabili tra 100 e 150 m.s.l.m. e sui versanti ubicati in orografica destra del Torrente Lavagna: questi raggiungono le cime più elevate con quote di 679 m.s.l.m. (M.te Tuggio) e 732 m.s.l.m. (M.te Borgo) in corrispondenza del crinale spartiacque tra il bacino del Lavagna e i bacini rivolti verso la linea di costa. Dal punto di vista della categoria idrologica i comuni della Regione sono divisi in base all’ampiezza dei bacini idrografici presenti sul territorio: il Comune di Tribogna presenta all’interno del suo territorio bacini medi con area compresa tra 15 Km 2 e 150 Km 2. Dal punto di vista della zona di allertamento il territorio di Tribogna appartiene alla Zona C.

4.2 CARTOGRAFIA Si allegano alcune cartografie utili per l'immediata comprensione delle caratteristiche del territorio di Tribogna.

• Carta delle Risorse e della Viabilità • Carta del Rischio e delle Criticità

4.3 DATI SOCIALI E TERRITORIALI La popolazione residente ammonta a circa 626 abitanti ed è equamente distribuita, con poche unità di differenza, tra maschi e femmine. L’età media dei residenti è di 48 anni, in linea con quella dei residenti della Città Metropolitana (48 anni), mentre l’indice di vecchiaia è leggermente superiore: 247 contro il 240 della Città Metropolitana.

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5 ANALISI DELLE INFRASTRUTTURE E DEI SITI STRATEGICI

Relativamente al territorio comunale di Tribogna sono state rilevate le seguenti informazioni inerenti le infrastrutture e i siti strategici:

° Viabilità principale

- SP333 che collega con il comune di Moconesi e con il comune di Uscio in direzione - SP22 che collega con il Comune di Moconesi (collega la SP 225 alla SP 333);

° Viabilità secondaria

- SCC n. 40 di Pian dei Preti; - SC Pian dei Preti - Discarica Rio Marsiglia - SP225; - SC Garbarini – Gai – Cortino; - SC Ponte di Gattorna (SP 225) – Bassi (strada senza sbocco veicolare); - SC Cassanesi - via Reisci (denominata "del Cantiere") – (collega la SP 22 alla SP 333); - SC della Spinarola che collega con il comune di Uscio; - SC delle Prele (strada senza sbocco veicolare); - SC della Crocetta (strada senza sbocco veicolare); - SC di Campeli (strada senza sbocco veicolare); - SC di Ciacà – Sartori (strada senza sbocco veicolare); - SC della Fontana (strada senza sbocco veicolare); - SC dei Geppotti (strada senza sbocco veicolare); - SC di Fondovilla (strada senza sbocco veicolare); - SC Via Loià – Aveno (strada senza sbocco); - Pista ciclabile della Fontanabuona;

° Edifici Vulnerabili o Strategici (Carta delle Risorse)

- Sede Comunale loc. Garbarini (SEDE C.O.C.) – salone polifunzionale posto al piano seminterrato; - Ufficio Postale loc. Garbarini – Palazzo Comunale (piano terreno); - Chiesa loc. Tribogna – Parrocchia di San Martino; - Chiesa loc. Cassanesi – Parrocchia di Cristo Re; - Chiesa loc. Piandeipreti – Parrocchia di San Francesco;

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- Cappellina in località Bassi; - Cimitero Comunale di Tribogna e relativa via di accesso; - Cimitero Comunale di Piandeipreti e relativa via di accesso; - Impianto polifunzionale (Palestra/Sala da ballo) comunale loc. Cassanesi e relativa via di accesso; - Magazzino materiali e mezzi c/o impianto polifunzionale di Cassanesi; - Impianto sportivo loc. Bassi; - Casa di Riposo per Anziani loc. Aveno;

° Manufatti

- Ponte carrabile sul Torrente Lavagna – SP 333 (Gattorna – Uscio) – SP 225; - Ponte carrabile sul Torrente Lavagna – SP 22 (Ferrada) – SP 225; - Ponte pedonale (in ferro) sul Torrente Lavagna in frazione Bassi; - Passerella pedonale sul Torrente Lavagna in località Migliarina; - Passerella pedonale sul Torrente Lavagna sotto l'abitato di Pian dei Preti località Bergamin; ; - Ponte pedonale sul Rio Acqua Fredda; - Ponte carrabile sul Torrente Lavagna in frazione Terrarossa (ponte romano in pietra);

° Aree di ricovero (Vedi Carta delle Risorse)

- Campo sportivo loc. Bassi di Tribogna; - Campo sportivo loc. Cassanesi; - Palestra/Sala da ballo comunale loc. Cassanesi; - Magazzino materiali e mezzi c/o impianto polifunzionale di Cassanesi; - Salone polifunzionale posto al piano seminterrato del Palazzo Comunale (sede C.O.C.);

6 I RISCHI

6.1 IL RISCHIO

6.1.1 Formulazione e definizione

La valutazione dello scenario di rischio costituisce l'individuazione degli scenari incidentali ai quali e' sottoposto il territorio comunale.

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Occorre definire una scala di valutazione del valore P (pericolo, probabilita' di accadimento) - 1 = basso, raro - 2 = occasionale - 3 = frequente - 4 = frequentissimo e definire una scala di valutazione del valore W (fragilità, esposizione del sistema ad essere danneggiato) - 1 = bassa, con danno atteso modesto - 2 = media, con danno atteso sensibile - 3 = alta, con danno atteso elevato - 4 = altissima, con danno atteso catastrofico Cio' consente di effettuare una valutazione numerica e di creare una scala di priorità:

6.2 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO

6.2.1 Rischi prioritari Sulla base di una prima valutazione, basata sulle ricorrenze degli eventi e sui loro effetti, nell'ambito del territorio comunale sono stati ritenuti prioritari seguenti rischi.

• Rischio idrogeologico;

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• Rischio idraulico; • Rischio incendi; • Rischio sismico; • Altri rischi (neve, ghiaccio, smarrimento persone, danni alle reti tecnologiche, ai servizi ed alle infrastrutture).

Si è inoltre distinto tra le tipologie di rischio sulla base del concetto di prevedibilità e imprevedibilità degli eventi tenendo in considerazione entrambe le possibilità e cercando di valutare le possibili azioni in termini di prevenzione, di gestione dell'emergenza e delle fasi post evento. Le aree già individuate come zone a rischio sono state considerate negli scenari di rischio come soggette a rischi di tipo prevedibile e quindi sono state oggetto di considerazioni di tipo deterministico; al contrario le situazioni di tipo imprevedibile proprio per la loro natura sono state trattate nelle diverse fasi di gestione dell'evento con un approccio di tipo probabilistico non potendo a priori determinare l'entità e la localizzazione degli eventi in gioco.

6.2.2 Documentazione e Misure e programmi di previsione e prevenzione

Nella redazione del presente capitolo e in generale del presente Piano sono state utilizzate le seguenti fonti documentali. - Programma Provinciale della Provincia di Genova di Previsione e Prevenzione dei Rischi. - Regione Liguria - Carta del rischio ad uso di protezione civile (aggiornata al 2007). - Città Metropolitana di Genova: Piano di Bacino del T. Lavagna. - PdF/PUC di Tribogna - Regolamento Edilizio. - PTC Provinciale

Obiettivo esplicito della valutazione dei rischi e' quello di perseguire: • un programma di prevenzione , nelle attivita' di pianificazione del territorio, • l'attuazione di misure organizzative e di procedure operative che consentano di affrontare gli eventi

6.2.3 Rischio Idrogeologico

Il territorio di Tribogna in termini di pericolosità idrogeologica di base e di rischio ad essa correlato appare fortemente controllato dalle dinamiche gravitative di versante che interessano sia puntualmente che a scala estesa il territorio nelle sue porzioni collinari. Infatti il territorio risulta lungo i versanti e nelle zone di raccordo tra versante e fondovalle interessato dalla presenza di frane con differenti stato di attività e tipologia. Spesso si tratta di movimenti franosi attivi o quiescenti ubicati in corrispondenza dei

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tagli stradali o di modifiche antropiche della naturale configurazione del versante mentre in alcuni casi si tratta di situazioni indotte da fenomeni naturali legati alla circolazione di acqua lungo il reticolo idrografico secondario. Nella Carta del Rischio e delle Criticità allegata al presente documento sono individuate le principali zone del territorio comunale soggette a criticità di questo tipo: in tali aree gli scenari possibili prevedono attivazione o riattivazione di movimenti franosi sia in caso di Allerta Arancione (associata a forti temporali) che per Allerta Rossa. Con riferimento alla definizione sopra riportata si definisce per tale rischio un coefficiente di rischio R maggiore uguale a 9 e pertanto si individua una alta priorità con azioni correttive inderogabili

6.2.4 Rischio Idraulico Sebbene siano molte le aste fluviali presenti nel territorio comunale di Tribogna si può affermare che il rischio idraulico ad esse associato è mediamente medio- basso con un unica criticità significativa in corrispondenza della frazione Bassi di Tribogna dove sono individuate alcune zone in prossimità dell'edificato interessate da fasce di esondabilità. Tali indicazioni hanno un riferimento nelle ricerche storiche effettuate sia nelle Carte del Rischio Idraulico di recente realizzazione nell'ambito del Piano di Bacino del Torrente Lavagna. Con riferimento alla definizione sopra riportata si definisce per tale rischio un coefficiente di rischio R compreso tra 2 a 3 e pertanto si individua una priorità con azioni correttive necessarie da programmare nel breve

6.2.5 Rischio Incendi boschivi Le aree storicamente colpite da incendi hanno interessato le zone boschive a monte delle frazioni abitate del comune, in alcuni casi lambendo alcune piccole località. Non si sono nei tempi recenti verificati incendi che abbiano direttamente gli insediamenti abitativi e pertanto con riferimento alla definizione sopra riportata si definisce per tale rischio un coefficiente di rischio R di 1 associato ad una priorità bassa con azioni correttive necessarie da valutare in fase di programmazione.

6.2.6 Rischio Sismico

Il territorio del Comune di Tribogna è collocato in una zona a bassa sismicità come evidenziato sia da cataloghi sismici storici che dai valori riportati nelle mappe di pericolosità sismica probabilistiche realizzate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che costituiscono il riferimento a scala nazionale nel campo della valutazione del rischio sismico. Infatti dalla consultazione delle Mappe di Pericolosità si evince che l'accelerazione di riferimento per il sito su cui è ubicato la Sede Comunale scelta per il C.O.C. considerando un periodo di ritorno di 475 anni ovvero una probabilità di superamento del 5% in 50 anni è pari a 0.09 g. L'evento sismico che

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maggiormente contribuisce alla definizione della pericolosità sismica del Comune, secondo quanto si ottiene consultando il grafico di Disaggregazione della Pericolosità Sismica (consultabile così come le mappe sul sito www.ingv.mi.it) è rappresentato da un terremoto di magnitudo ML pari 4.8 ubicato a 14 km dalla sede del C.O.C.. Considerando tale dati e tenuto in considerazione che le sorgenti sismogenetiche attive più vicine al territorio di Moconesi sono quelle dell'Appennino Emiliano (zona Bedonia- Val Trebbia) e quelle della Lunigiana-Garfagnana, ubicate a distanze maggiori mediamente di 20km e 40-50km rispettivamente, si definisce per tale rischio un coefficiente di rischio R di 1 associato ad una priorità bassa con azioni correttive necessarie da valutare in fase di programmazione. Lo Scenario che ne consegue può portare allo svilupparsi di fenomeni di danneggiamenti parziali di edifici di recente costruzione ovvero crolli parziali di edifici vetusti in pessime condizioni di conservazione. Va tenuta anche in considerazione la possibilità di fenomeni franoso sismoindotti specialmente in corrispondenza di tagli stradali con fronti in roccia in condizioni di precaria stabilità che potrebbero generare crolli di blocchi di roccia di dimensioni variabili con potenziale pericolo per l'incolumità dei passanti

6.2.7 Rischio Nivologico Il Rischio Nivologico è associato a nevicate che per le loro caratteristiche e localizzazione possono generare diversi scenari di rischio al suolo e la conseguente emanazione di livelli di vigilanza/allerta che, dal più grave al meno grave, sono: ALLERTA ROSSA, ALLERTA ARANCIONE e ALLERTA GIALLA. Ogni livello di vigilanza/allerta è associato a quantitativi di neve differenziati in ragione della località interessata (comuni della costa/interno, tratti autostradali), a causa della diversa capacità di risposta del territorio e della popolazione al fenomeno nevoso. Il territorio di Tribogna appartiene ai comuni interni mentre non ha tratti autostradali al suo interno. In tabella si riassume sinteticamente i rischi associati a ciascun tipo di previsione-allerta emanata dalla PC Regione Liguria

Caratteristiche del Comuni dell'Interno territorio Quote collinari MESSAGGI Allerta Gialla Allerta Arancione Allerta Rossa ALLERTA NEVE Nevicate Moderate Forti Abbondanti

Rischio Gelate Si Elevato Elevato diffuse

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In funzione delle caratteristiche del territorio si definisce per tale rischio un coefficiente di rischio R compreso tra 4 e 8 e pertanto si individua una priorità con azioni correttive necessarie da programmare con urgenza.

6.3 IL MONITORAGGIO Il Comune di Tribogna non è attualmente dotato di sistemi propri automatizzati di monitoraggio dei parametri di interesse relativamente agli eventi pluviometrici intensi (pluviometri, aste idrometriche, ecc.) mentre per quanto concerne le situazioni di instabilità di versante e lesioni su fabbricati (inclinometri si corpi franosi, fessurimetri su strade o muri lesionati, ecc.) va segnalata la presenza di un monitoraggio di tipo strutturale su un fabbricato ubicato in Via Geppotti in corrispondenza una zona a monte del ciglio della frana che si è mobilizzata a seguito degli eventi alluvionali dell'anno 2000 (movimento franoso posto in sicurezza attraverso opere di consolidamento). Il fabbricato è oggetto di monitoraggio mediante fessurimetri posti in corrispondenza di alcune lesioni, mentre il gruppo di case ad esso collegato (in pratica si tratta di un vero e proprio aggregato strutturale) è monitorato mediante controlli qualitativi periodici da parte dell'amministrazione comunale e da parte dei tecnici incaricati dalla proprietà degli immobili. Pertanto le attività di monitoraggio che il personale coinvolto nelle fasi di Allerta potrà concentrarsi sia sul fabbricato oggetto di monitoraggio che sui dati messi a disposizione in tempo reale via web dalle organizzazioni preposte in particolare la Protezione Civile Regionale e Arpal mediante la consultazione dei dati forniti su www.arpal.gov.it e www.allertaliguria.gov.it .

6.4 SITI E INFRASTRUTTURE A RISCHIO PRESENTI SUL TERRITORIO Di seguito si riportano i siti su cui sono ubicate strutture strategiche, aree di ricovero, vie di comunicazione e zone residenziali soggette a rischio esondazione (Rischio Idraulico) ovvero a rischio frana (Rischio Idrogeologico). L'individuazione di tali aree (riportate nella cartografia allegata al presente Piano) comporta il monitoraggio delle stesse durante le fasi di allerta ovvero di emergenza, per conoscere l'evoluzione dei fenomeni e determinare eventuali azioni da intraprendere da parte dell'amminstrazione comunale.

Viabilità

- SP333 che collega con il comune di Moconesi e con il comune di Uscio in direzione Recco (Rischio Idrogeologico/Frana); - SP22 che collega con il Comune di Moconesi (collega la SP 225 alla SP 333) (Rischio Idrogeologico/Frana); - SCC n. 40 di Pian dei Preti (Rischio Idrogeologico/Frana);

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- SC Pian dei Preti - Discarica Rio Marsiglia - SP225(Rischio Idrogeologico/Frana) ; - SC Garbarini – Gai – Cortino (Rischio Idrogeologico/Frana); - SC Cassanesi - via Reisci (denominata del cantiere) – (collega la SP 22 alla SP 333) (Rischio Idrogeologico/Frana); - SC della Spinarola che collega con il comune di Uscio (Rischio Idrogeologico/Frana); - SC di Ciacà – Sartori (strada senza sbocco veicolare) (Rischio Idrogeologico/Frana); - SC dei Geppotti (strada senza sbocco veicolare) (Rischio Idrogeologico/Frana); - SC Via Loià – Aveno (strada senza sbocco) (Rischio Idrogeologico/Frana); - Pista ciclabile della Fontanabuona (Rischio Idrogeologico/Frana- Rischio Idraulico); - Ponte pedonale (in ferro) sul Torrente Lavagna in frazione Bassi (Rischio Idraulico); - Passerella pedonale sul Torrente Lavagna in località Migliarina (Rischio Idraulico); - Passerella pedonale sul Torrente Lavagna che collega con l'abitato di Gattorna sotto l'abitato di Pian dei Preti località Bergamin (Rischio Idraulico);

° Edifici Vulnerabili o Strategici (Carta delle Risorse)

- Chiesa di Tribogna – Parrocchia di San Martino (Rischio Idrogeologico/Frana); - Cimitero Comunale Tribogna (Rischio Idrogeologico/Frana); - Casa di Riposo per Anziani loc. Aveno (Rischio Idrogeologico/Frana); - Cimitero Comunale di Piandeipreti - Chiesa loc. Piandeipreti – Parrocchia di San Francesco; - Chiesa loc. Cassanesi – Parrocchia di Cristo Re;

Zone Residenziali/Produttive

- Loc. Garbarini (Rischio Idrogeologico/Frana) - Loc. Aveno (Rischio Idrogeologico/Frana) - Loc. Bassi di Tribogna (Rischio Idraulico) - Loc. Lamaneigra - Loc. Piandeipreti (Rischio Idrogeologico/Frana)

Aree di Ricovero

- Campo sportivo loc. Bassi di Tribogna - Impianto polifunzionale (Palestra/Sala da ballo) comunale loc. Cassanesi

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7 RISORSE

7.1 DEFINIZIONE

Sulla base delle analisi delle funzioni assegnate dalla normativa vigente e' essenziale delineare il modello e lo schema organizzativo della struttura di Protezione Civile del Comune, nonché dei rapporti strutturali che essa deve mantenere con altri organi, enti ed associazioni operanti nel settore.

Le strutture e le risorse che riguardano la protezione civile, a livello comunale, possono essere così schematizzate:

• RISORSE INTERNE al Comune, a loro volta distinguibili in:

- uffici e strutture organizzate dal Comune, - aree, superfici, edifici di pertinenza, risorse umane e materiali specialistiche, atte ad essere utilizzati in funzione dell'emergenza; - atti dell'Amministrazione; - fonti documentali;

• RISORSE ESTERNE , esterne all'Amministrazione Comunale, ma classificabili Organi o Enti coinvolti istituzionalmente nella logica dell'Emergenza;

- Enti e Aziende (anche private) ai quali e' possibile far ricorso, come detentori di mezzi e risorse utili in emergenza.

E' importante rilevare il fatto che, sia in sede preventiva che in sede operativa, il Sindaco, responsabile delle funzioni di Protezione Civile deve contare , per l'adempimento delle norme vigenti, sul concorso dell'intera Amministrazione Comunale.

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7.2 ORGANIZZAZIONE INTERNA Lo schema di seguito indica come l'Amministrazione si intende organizzare nell'affrontare la tematica della protezione civile a livello comunale

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Di seguito si riporta la tabella riassuntiva relative alle differenti figure riportate nello schema nella quale sono indicate le generalità, le funzioni e i recapiti di tutti i soggetti coinvolti nel Piano di Protezione Civile Comunale del Comune di Tribogna.

Funzione nel CARICA GENERALITA' TELEFONO Piano COMITATOCOMUNALE SINDACO Garbarino Marina 3292222267 RE.C./R.O.C. PROTEZIONE DI CIVILE VICE SINDACO Spinetta Marco 3384179517 RE.C./R.O.C. ASSESSORE Novelli Stefano 3312317773 R.O.L.

RESPONSABILE U.T.C. De Vincenzi Alberto 3473672610 RE.C.

POLIZIA MUNICIPALE Giuffra Giuseppe 3397715002 R.O.L. OPERAI COMUNALI Giuffra Guido 3493759105 R.O.L. UFFICI COMUNALI 0185 935017 Funzione RADIO CLUB LEVANTE Ferrini Marco 3388945557 Augustus FUNZIONEVOLONTARIATO VOLONTARI PROTEZIONE Funzione Moretti Claudio 3282834250 CIVILE USCIO AVEGNO Augustus VOLONTARIO COMUNALE Gardella Ivo 3397999353 Funzione AVENO Garbarino Cristina 3381851189 Augustus Novelli Stefano 3312317773 VOLONTARIO COMUNALE Funzione Matteucci Angelo 3482626249 CASSANESI Augustus Desole Daniele 3404882541 VOLONTARIO COMUNALE Funzione Gardella Davide 3475043576 PIAN DEI PRETI Augustus VOLONTARIO COMUNALE Funzione Picasso Mirko 3402594659 GARBARINI Augustus VOLONTARIO COMUNALE De Barbieri Pasqu. 3496919288 Funzione BASSI Castagnino Luca 3480032392 Augustus

7.3 ARCHIVIAZIONE DELLE RISORSE Tutti i dati importanti ai fini della Protezione Civile vengono inseriti nell'archivio realizzato dalla Prefettura di Genova, fornito ai Comuni per la schedatura di risorse ed altre entita', attivabili utilizzabili o comunque di interesse (anche come vulnerabilita'), in caso di emergenza. Nella predisposizione delle informazioni relative a tale sistema, l'archivio e' stato strutturato nelle categorie elencate di seguito mentre le strutture/aree di seguito riportate sono identificabili nella Carta delle Risorse allegata al Piano.

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STRUTTURE ED AREE DI AMMASSAMENTO - Campo sportivo loc. Bassi di Tribogna Indirizzo : Piazza Sandro Pertini Area scoperta : 300 mq Area coperta : 900 mq Dotato di spogliatoi in muratura (superficie complessiva 100 mq) e servizi igienici

- Campo sportivo/Palestra loc. Cassanesi – Impianto polifunzionale Indirizzo: Strada del Cantiere - Cassanesi Area scoperta: 1200 mq Area coperta : 400 mq Dotato di cucine in muratura (superficie complessiva 150 mq) e servizi igienici

- Magazzini materiali e mezzi c/o Impianto polifunzionale di Cassanesi Indirizzo: Strada del Cantiere - Cassanesi Area coperta : 100 mq

- Salone polivalente c/o Palazzo Comunale (sede C.O.C.) Indirizzo: Piazza Nando Soracco, civ. 61 Area coperta: 100 mq Dotato di cucine e servizi igienici

AREE DI POSSIBILE ATTERRAGGIO ELICOTTERI

- Campo sportivo/Palestra loc. Cassanesi – Impianto polifunzionale Indirizzo: Strada del Cantiere - Cassanesi Area scoperta: 1800 mq

STRUTTURE DI SOCCORSO

Croce Rossa Italiana - Sottocomitato di Gattorna Croce Rossa Italiana - Sottocomitato di Cicagna Croce Rossa Italiana - Sottocomitato di Uscio Gruppo Volontari Protezione Civile Uscio-Avegno (N° 4 persone) Gruppo Volontari "Radio Club Levante" (N° 4 persone) Nella applicazione dell’esercizio delle funzioni associate il Comune di Tribogna con deliberazione di Consiglio Comunale n. 22 del 19 dicembre 2012 ha approvato una convenzione per svolgere, appunto, in forma associata con i Comuni di Moconesi, Uscio,

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Avegno, , e Neirone la gestione della funzione contraddistinta dalla lett. e) del D.L. n. 95 del 06 luglio 2012, convertito in Legge n. 135 del 07 agosto 2012 “Attività in ambito comunale, di pianificazione di Protezione Civile e di coordinamento primi soccorsi”. In merito a quanto il Comune di Moconesi in qualità di comune capofila della funzione associata ha sottoscritto, in data 02 aprile 2013, una convenzione per lo svolgimento di attività di protezione civile, spegnimento incendi boschivi e tutela del territorio con le seguenti associazioni di volontariato: - Associazione Radio Club Levante con sede in Lavagna – Piazza Cordeviola 18; - Associazione Volontari Protezione Civile Uscio e Avegno con sede in Uscio – Salita Camponi, 7; ditalchè la struttura comunale di Protezione Civile si potrà avvalere della collaborazione delle associazioni di volontari di cui sopra mediante attività concordate con i competenti uffici del Comune, tra cui in particolare:

• attività di informazione alla popolazione; • monitoraggio del territorio; • soccorso alla popolazione in caso di calamità; • partecipazione ad attività di prevenzione; • partecipazione ad attività dimostrative ed esercitazioni; • tutte le altre attività previste nella convenzione sottoscritta in data 02 aprile 2013;

AZIENDE DA CONTATTARE PER SUPPORTO MEZZI EMERGENZE

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Nominativo Tipologia lavoro Tel. Cellulare Tel. Cellulare

Fontanabuona Rimozione terra e sgombero frane su viabilità 347-2465263 Ambiente Coop comunale Rimozione terra e sgombero frane su viabilità Basso Fiorenzo 3408476426 comunale Geom. Delucchi – Rimozione terra e sgombero frane su viabilità Città Metropolitana 335-7475704 di Genova provinciale Interventi su fabbricati/ strutture comunali

RC Energia Impianti elettrici / pubblica illuminazione 348-3655814 348-7005800

IREN Impianti fognari 335-5695145 IREN – Genova Impianti distribuzione metano 335-5691382 Reti Gas ENEL Impianti distribuzione energia elettrica 329-6519596 Distribuzione TELECOM Impianti telefonici

IREN Impianti acquedotto 335-8245325

STRUTTURE RICETTIVE

Nominativo Località Posti letto indicativi Telefono e-mail Via Geppotti - Bed and breakfast 6/8 3382681531 Garbarini

7.4 COM

Il C.O.M. di riferimento per il Comune di Tribogna è quello che la Prefettura di Genova istituisce nella stessa sede del Comune di Moconesi.

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8 PROCEDURE DI EMERGENZA

8.1 SCOPO La presente procedura intende fornire uno strumento concreto e schematico per l'attivazione delle operazioni di emergenza.

Le sezioni che seguono la presente Premessa sono concepite come manuali operativi dei tre operatori posti a cardine dell'intera Procedura. In allegato si trovano le schede relative alla configurazione prevista per la gestione e l'attivazione delle diverse funzioni di supporto alle tre operatori principali.

Ciò detto si precisa che il Sindaco (e/o il suo vice) in qualità di Responsabile Comunale di Protezione Civile deve svolgere in caso di assenza di alcune figure di seguito citate le varie funzioni/attività ad esse associate.

I tre operatori principali coinvolti nelle fasi prima durante e dopo le emergenze a scala comunale sono:

Referente delle Comunicazioni , il cui compito, in emergenza, e’ di assicurare le comunicazioni e la trasmissione di atti formali (contingibili, urgenti e altri); e' il primo reperibile ; per il Comune di Tribogna l'addetto preposto è il responsabile dell'Ufficio Tecnico Geom. Alberto De Vincenzi

Referente Operativo Centrale , di fatto coordinatore tecnico generale; per il Comune di Tribogna l'addetto preposto è il Sindaco Garbarino Marina

Referente Operativo Locale , rappresentante del Comune sul luogo dell’evento, per la verifica e il controllo della situazione e dell'evoluzione degli scenari di riferimento. Per il Comune di Tribogna l'addetto preposto è il Sindaco Garbarino Marina che tuttavia si avvarrà, per i controlli locali sui punti critici individuati nelle Carta del Rischio Idraulico ed Idrogeologico redatte nell'ambito del presente Piano di Protezione Civile Comunale, dell'ausilio di personale volontario costituito sia da associazioni che singoli cittadini dislocati sul territorio le cui generalità sono indicate nella sezione relativa alle funzioni di supporto del Metodo Augustus.

Il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) che viene convocato dal Sindaco in funzione degli eventi e delle emergenze, sia nel caso di previsioni che di osservazioni sul territorio, sarà costituito oltre che dalle tre figure sopra indicate e dal Sindaco anche dai componenti della Giunta Comunale e dai consiglieri comunali.

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I nominativi e i contatti sono riportati nei mansionari degli Operatori allegati alla presente relazione.

8.2 SCHEMA DELLE FUNZIONI Negli eventi di emergenza (e in casi di pre-allerta meteo ovvero segnalazioni di Avviso da parte della Protezione Civile Regionale) il sistema comunale e' tenuto ad applicare una logica che puo’ essere cosi’ schematizzata

Di fatto lo schema sopra riportato rappresenta le funzioni (minime o massime in funzione del colore dell'allerta come meglio specificato nei paragrafi successivi) che si attivano a livello comunale a partire da messaggi di Allerta GIALLA, ARANCIONE O ROSSA provenienti dal Centro di Protezione Civile della Regione Liguria.

In particolare in caso di allerta GIALLA, ARANCIONE o ROSSA per bacini di dimensione medi nella Zona di allertamento C (Bacini (Marittimi di Levante) il Sindaco e la struttura di PC Comunale avvisa la popolazione mediante

• chiamata telefonica utilizzando il sistema automatico denominato Alert System disponibile per la popolazione dal 1° Dicembre 2014 • l'utilizzo di social network quali Facebook e Twitter

Lo schema logico di delle procedure di seguito riportato illustra i rapporti tra i tre operatori unitamente al tipo di documenti che essi debbono gestire durante la fase di emergenza.

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Le procedure dei singoli componenti della struttura ( che come detto possono anche essere applicate dal Sindaco nel caso in cui non siano reperibili gli addetti alle tre singole funzioni principali) prevedono una sequenzialità che è riassunta nei singoli mansionari/manuali che sono parte integrante della presente relazione generale.

8.3 MANSIONARIO DEL SINDACO Il Sindaco è il titolare della Gestione delle emergenze a cui il territorio comunale è soggetto. di seguito si riporta sinteticamente lo schema delle attività che deve svolgere in funzione del tipo

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di emergenza (o presunta tale) sul territorio di propria competenza di cui viene a conoscenza tramite canali ufficiali (Centro di Protezione Civile Regionale) o informali (comunicazioni della cittadinanza, ecc.).

IL SINDACO ( O SUO VICE) DISPONE LE SEGUENTI FUNZIONI

REFERENTE DELLE COMUNICAZIONI RE.C. Tale funzione è finalizzata a assicurare • Reperibilità h24 della struttura comunale di PC • Possibilità di ricevere fax/email h24 • La funzionalità del sistema di comunicazioni • Il mantenimento di collegamenti con altri Enti ed Organi (DPC Regione Liguria, C.O.M., ecc.) • La redazione di atti relativi all'emergenza e di ordinanze contingibili ed urgenti come da modelli • L'inoltro di comunicazioni ed atti ai destinatari • L'inoltro di informazioni alla popolazione mediante i sistemi sopra citati • La ricezione e la trasmissione di comunicazioni da parte dei Volontari delle diverse frazioni comunali per il monitoraggio degli eventi e dei loro effetti sul territorio REFERENTE OPERATIVO CENTRALE R.O.C. Tale funzione è finalizzata a assicurare

• La corretta esecuzione delle procedure previste • L’accesso ai sistemi informativi territoriali • La disponibilita’ dell’archivio informativo della Protezione Civile • Le decisioni strategiche • L’eventuale attivazione delle Funzioni di Supporto previste nel Metodo AUGUSTUS • L’assunzione delle iniziative in funzione dell’emergenza e degli eventi conseguenti • Il reperimento di materiali, risorse e mezzi • La direzione generale delle attivita’ REFERENTE OPERATIVO LOCALE R.O.L. Tale funzione è finalizzata a assicurare

• La verifica diretta degli eventi e delle loro conseguenze • La direzione delle forze in campo, in assenza di livelli superiori di comando • La richiesta di azioni, personale e risorse in funzione degli eventi • L’assunzione in campo delle decisioni localmente indilazionabili

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Il Sindaco inoltre si assicura la piena funzionalità del C.O.C.

8.4 MANSIONARIO DEL REFERENTE DELLE COMUNICAZIONI RE.C.

In caso di ATTENZIONE DA ALLERTA GIALLA il RE.C. CRITICITA' Assicura propria reperibilità IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER PIOGGE DIFFUSE E/O TEMPORALI Informa il R.O.C./R.O.L. mediante Si possono verificare effetti al suolo localizzati telefono/cercapersone di: - erosione, frane superficiali e colate rapide di Comunica in tempo utile alla popolazione detriti o di fango in bacini di dimensioni tramite le strutture comunali a disposizione limitate; (Alert System, ecc.) la necessità di METTERE - ruscellamenti superficiali con possibili IN ATTO MISURE DI AUTOPROTEZIONE fenomeni di trasporto di materiale; - innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, ecc.); - scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane Procede ad eventuale invio di richiesta di con tracimazione e coinvolgimento delle reperibilità a Gruppi di Volontari per il aree urbane depresse. monitoraggio zone critiche: Caduta massi. • se richiesto dal R.O.C / Sindaco; Anche in assenza di precipitazioni, si possono • se non riesce a reperire i responsabili. verificare occasionali fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche Comunica alla PC-RL (SOR Genova) particolarmente fragili, per effetto della l'eventuale avvenuta attivazione e il termine di saturazione dei suoli. impiego delle strutture di PC convenzionate Si possono verificare fenomeni localizzati di: (Radio Club Levante - Volontari PC Uscio - incremento dei livelli dei bacini Grandi, Avegno) con le modalità previste generalmente contenuti all’interno dell’alveo. In caso di PRE-ALLARME DA ALLERTA ARANCIONE il RE.C.

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CRITICITA' Informa il R.O.C. mediante IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER telefono/cercapersone PIOGGE DIFFUSE Si possono verificare effetti al suolo localizzati di: - erosione, frane superficiali e colate rapide di Compila la scheda di Segnalazione Evento detriti o di fango in bacini di dimensioni limitate; Comunica in tempo utile alla popolazione - ruscellamenti superficiali con possibili tramite le strutture comunali a disposizione fenomeni di trasporto di materiale; (Alert System, ecc.) la necessità di METTERE - innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi IN ATTO MISURE DI AUTOPROTEZIONE d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, Informa il R.O.L. mediante restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, telefono/cercapersone ecc.); - scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane Procede ad eventuale invio di richiesta di con tracimazione e coinvolgimento delle reperibilità a Gruppi di Volontari per il aree urbane depresse. monitoraggio zone critiche: Caduta massi. • se richiesto dal R.O.C / Sindaco; Anche in assenza di precipitazioni, si possono • se non riesce a reperire i responsabili verificare occasionali fenomeni franosi anche R.O.L. rapidi legati a condizioni idrogeologiche Si assicura che tutti gli abitanti degli stabili siti particolarmente fragili, per effetto della in aree a rischio frana/inondazione siano al saturazione dei suoli. corrente della situazione Si possono verificare fenomeni localizzati di: - incremento dei livelli dei bacini Grandi, generalmente contenuti all’interno

dell’alveo. CRITICITA' Informa il R.O.C. mediante IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER telefono/cercapersone TEMPORALI Lo scenario è caratterizzato da elevata Compila la scheda di Segnalazione Evento

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incertezza previsionale. Comunica in tempo utile alla popolazione Si può verificare quanto previsto per lo tramite le strutture comunali a disposizione scenario idrogeologico, ma con fenomeni (Alert System,ecc.) la necessità di METTERE caratterizzati da una maggiore intensità IN ATTO MISURE DI AUTOPROTEZIONE puntuale e rapidità di evoluzione, con possibili piene improvvise di bacini Piccoli, in conseguenza di temporali forti, diffusi e Si assicura che tutti gli abitanti degli stabili siti persistenti . Sono possibili effetti dovuti a in aree a rischio frana/inondazione siano al possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche corrente della situazione di vento. Informa il R.O.L. mediante telefono/cercapersone e si assicura di avere i contatti attivi e la reperibilità del il personale coinvolto nella Funzione del R.O.L. e dei Volontari (monitoraggi e controllo sulle zone critiche) Procede ad eventuale attivazione Enti Esterni coinvolti come funzioni di supporto del Metodo Augustus, quali, Vigili del Fuoco, Prefettura, Pubblica Sicurezza, Ospedali, C.R.I., Volontari: • se richiesto dal R.O.C.; • se non riesce a reperire i responsabili.

In caso di PRE-ALLARME DA ALLERTA ROSSA il RE.C. CRITICITA' IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER Informa il R.O.C. mediante PIOGGE DIFFUSE telefono/cercapersone

Si possono verificare fenomeni numerosi e/o estesi (tipicamente su un’intera Zona di Informa il R.O.L. mediante Allertamento) di: telefono/cercapersone - instabilità di versante, anche profonda, anche di grandi dimensioni; - frane superficiali e colate rapide di detriti o Comunica in tempo utile alla popolazione di fango; tramite le strutture comunali a disposizione - ingenti ruscellamenti superficiali con diffusi (Alert System,ecc.) la necessità di METTERE fenomeni di trasporto di materiale, possibili IN ATTO MISURE DI AUTOPROTEZIONE voragini per fenomeni di erosione;

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- rilevanti innalzamenti dei livelli idrometrici Si assicura che tutti gli abitanti degli stabili siti dei corsi d’acqua drenanti bacini Piccoli e in aree a rischio di inondazione siano al Medi, con estesi fenomeni di inondazione; corrente della situazione - occlusioni parziali o totali delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori. Caduta massi in più punti del territorio. Procede ad eventuale attivazione Enti Esterni, Si possono verificare fenomeni numerosi e/o quali, Vigili del Fuoco, Prefettura, Pubblica estesi (tipicamente su un’intera Zona di Sicurezza, Ospedali, come richiesto dal Allertamento), quali : R.O.C.. - piene fluviali dei corsi d’acqua drenanti Si assicura che tutti gli abitanti degli stabili siti bacini Grandi con estesi fenomeni di in aree a rischio frana siano al corrente della inondazione anche di aree distanti dal fiume, situazione diffusi fenomeni di erosione delle sponde, trasporto solido e divagazione dell’alveo; Compila la scheda di Segnalazione Evento - fenomeni di tracimazione, sifonamento o rottura degli argini, sormonto dei ponti e altre opere di attraversamento, nonché salti di meandro; Informa il R.O.L. mediante - occlusioni, parziali o totali, delle luci dei telefono/cercapersone e si assicura di avere i ponti dei corsi d’acqua maggiori. contatti attivi e la reperibilità del il personale Anche in assenza di precipitazioni, il transito coinvolto nella Funzione del R.O.L. e dei dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può Volontari (monitoraggi e controllo sulle zone determinare criticità. critiche)

In caso di ALLARME / EMERGENZA / EVENTO IN CORSO il RE.C.

SCENARIO Informa il R.O.C., i componenti delle Funzioni RISCHIO IDRAULICO del Metodo Augustus, e tutti i detentori di L’evento meteorologico ha determinato uno scenario telefono coinvolti nel piano idrologico che determina ALLAGAMENTI LOCALIZZATI nelle zone di alto rischio esondabilità definite nelle carte allegate al piano; configura un Mantiene i contatti con gli organi sovraordinati e innalzamento dei livelli negli alvei dei torrenti secondari con altri Enti, Aziende, Associazioni di provocando inondazioni locali nelle fasce prossime agli Volontariato e se necessario richiede la loro alvei e alle zone di confluenza con il Torrente Lavagna. presenza nel C.O.C.

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SCENARIO Ricevuta la comunicazione di attivare Enti RISCHIO IDROGEOLOGICO Esterni informa: L’evento meteorologico previsto ha determinato una situazione caratterizzata da FRANE E INTERRUZIONI Carabinieri 112 DI STRADE sia principali che secondarie; si configura Polizia Di Stato 113 la necessità di avere a disposizione mezzi per Vigili Del Fuoco 115 l'apertura di vie di passaggio alternative e risorse per il Emergenza Sanitaria 118

soccorso a seguito di l'isolamento di frazioni comunali e persone sul territorio in corrispondenza delle zone a maggiore rischio individuate nella carta allegata In contatto costante con l'operatore locale,

informa e viene informato sull'evoluzione della SCENARIO situazione e sul flusso delle persone RISCHIO SISMICO eventualmente evacuate. L'evento di riferimento prevede danni modesti alle abitazioni con necessità di soccorso a persone evacuate per sicurezza fino ad avvenuti sopralluoghi tecnici Fornisce informazioni immediate circa l’instaurarsi di condizioni di rischio, ovvero delle azioni di protezione civile intraprese, al Settore Regionale di Protezione Civile ed Emergenze ed alle Prefetture

Si assicura della propria sostituzione, conservando il posto fino a che questa sia avvenuta

Fornisce informazioni immediate circa l’instaurarsi di condizioni di rischio, ovvero delle azioni di protezione civile intraprese, al Settore Regionale di Protezione Civile ed Emergenze ed alle Prefetture

8.5 MANSIONARIO DEL REFERENTE OPERATIVO CENTRALE R.O.C.

In caso di ATTENZIONE DA ALLERTA GIALLA il R.O.C.

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CRITICITA' Assicura la propria reperibilita ’ e la IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER funzionalita ’ del sistema comunale di PIOGGE DIFFUSE E/OTEMPORALI Protezione Civile. Si possono verificare effetti al suolo localizzati di: Allerta i componenti del Comitato di - erosione, frane superficiali e colate rapide di Protezione Civile Comunale definito detriti o di fango in bacini di dimensioni precedentemente limitate; - ruscellamenti superficiali con possibili Se necessario attiva il Volontariato di fenomeni di trasporto di materiale; Protezione - innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi Civile proprio o convenzionato d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per Valuta la necessità di attivare la sorveglianza effetto di criticità locali (tombature, del territorio attraverso il presidio territoriale restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, delle zone a elevata predisposizione al ecc.); dissesto idrogeologico o ad alta pericolosità - scorrimento superficiale delle acque nelle idraulica riportate nella pianificazione strade e possibili fenomeni di rigurgito dei comunale di emergenza. sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse. Caduta massi. Valuta la necessità di disporre l’interruzione Anche in assenza di precipitazioni, si possono delle attività in alveo e la messa in sicurezza verificare occasionali fenomeni franosi anche di mezzi e macchinari rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli. Si possono verificare fenomeni localizzati di: - incremento dei livelli dei bacini Grandi, generalmente contenuti all’interno

dell’alveo. In caso di PRE-ALLARME DA ALLERTA ARANCIONE il R.O.C. CRITICITA' Attiva il Centro Operativo Comunale IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER (strutturato funzionalmente sulla base dello PIOGGE DIFFUSE scenario atteso) e predispone le azioni di Si possono verificare effetti al suolo localizzati Protezione Civile di: Allerta i R.O.L. individuati nel Piano per - erosione, frane superficiali e colate rapide di monitoraggi e controllo sulle zone critiche detriti o di fango in bacini di dimensioni

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limitate; Instaura una preliminare forma di monitoraggio - ruscellamenti superficiali con possibili su alcuni punti ad alto rischio fenomeni di trasporto di materiale; esondazione/frana (vedi Carta dei Rischi - innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi allegata) tramite i tramite i R.O.L. individuati d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con nel Piano e/o le Funzione di Supporto del inondazioni delle aree limitrofe, anche per Volontariato effetto di criticità locali (tombature, Controlla gli aggiornamenti periodici sulla restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, situazione emanati dalla PC Regione Liguria ecc.); Predispone l'eventuale avviso alla popolazione - scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse. Predispone l'avviso alla popolazione e valuta Caduta massi. circa la necessità di chiusura di strade e Anche in assenza di precipitazioni, si possono l'interruzione/sospensione di manifestazioni verificare occasionali fenomeni franosi anche pubbliche previste in funzione dell'evoluzione rapidi legati a condizioni idrogeologiche della situazione particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli. Dispone l’interruzione di tutte le attivita’ in Si possono verificare fenomeni localizzati di: alveo e la messa in sicurezza di mezzi e - incremento dei livelli dei bacini Grandi, macchinari contestualmente alla interruzione generalmente contenuti all’interno di qualsivoglia attività.

dell’alveo.

CRITICITA' Procede ad eventuale attivazione Enti Esterni IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER coinvolti come funzioni di supporto del Metodo TEMPORALI Augustus, quali, Vigili del Fuoco, Prefettura, Pubblica Sicurezza, Ospedali, C.R.I., Volontari. Lo scenario è caratterizzato da elevata Predispone la chiusura mediante appositi incertezza previsionale. cancelli/transenne della strada comunale Pian Si può verificare quanto previsto per lo dei Preti - Rio Marsiglia scenario idrogeologico, ma con fenomeni caratterizzati da una maggiore intensità Predispone la chiusura mediante appositi puntuale e rapidità di evoluzione, con possibili cancelli/transenne della strada comunale della piene improvvise di bacini Piccoli, in Spinarola per la parte di territorio di conseguenza di temporali forti, diffusi e competenza del Comune di Tribogna

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persistenti . Sono possibili effetti dovuti a Provvede alla vigilanza sull’insorgere di possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche situazioni di rischio idrologico adottando le di vento. necessarie azioni di tutela e salvaguardia della privata e pubblica incolumità ivi compresi gli sgomberi precauzionali: predispone allo sgombero dell'abitazione in via Geppotti oggetto di monitoraggio e alla chiusura del passaggio pedonale in località Geppotti

Predispone la chiusura mediante appositi cancelli/transenne della Pista Ciclabile sul Torrente Lavagna per la parte di territorio di competenza del Comune di Tribogna

In caso di PRE-ALLARME DA ALLERTA ROSSA il R.O.C. CRITICITA' IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER Attiva il Centro Operativo Comunale PIOGGE DIFFUSE (strutturato funzionalmente sulla base dello scenario atteso) e predispone le azioni di Si possono verificare fenomeni numerosi e/o Protezione Civile estesi (tipicamente su un’intera Zona di Allertamento) di: - instabilità di versante, anche profonda, anche di grandi dimensioni; - frane superficiali e colate rapide di detriti o Predispone l'avviso alla popolazione circa la di fango; necessità di interruzione/sospensione di - ingenti ruscellamenti superficiali con diffusi manifestazioni pubbliche previste fenomeni di trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione; - rilevanti innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con estesi fenomeni di inondazione; Instaura il monitoraggio su alcuni punti ad alto - occlusioni parziali o totali delle luci dei ponti rischio esndazione/frana (vedi Carta dei Rischi dei corsi d’acqua minori. allegata) tramite i R.O.L. individuati nel Piano Caduta massi in più punti del territorio. e/o le Funzione di Supporto del Volontariato Si possono verificare fenomeni numerosi e/o

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estesi (tipicamente su un’intera Zona di Allertamento), quali : - piene fluviali dei corsi d’acqua drenanti bacini Grandi con estesi fenomeni di Procede ad eventuale attivazione Enti Esterni inondazione anche di aree distanti dal fiume, coinvolti come funzioni di supporto del Metodo diffusi fenomeni di erosione delle sponde, Augustus, quali, Vigili del Fuoco, Prefettura, trasporto solido e divagazione dell’alveo; Pubblica Sicurezza, Ospedali, C.R.I., Volo ntari. - fenomeni di tracimazione, sifonamento o rottura degli argini, sormonto dei ponti e altre opere di attraversamento, nonché salti di meandro; - occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua maggiori. Predispone la chiusura mediante appositi Anche in assenza di precipitazioni, il transito cancelli/transenne della strada comunale Pian dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può dei Preti - Rio Marsiglia determinare criticità.

Predispone la chiusura mediante appositi cancelli/transenne della strada comunale della Spinarola per la parte di territorio di competenza del Comune di Tribogna Invia comunicazione e predispone chiusura mediante appositi cancelli/transenne dell'accesso sul lato Bassi di Tribogna alla passerella sul Torrente Lavagna

Provvede alla vigilanza sull’insorgere di situazioni di rischio idrologico adottando le necessarie azioni di tutela e salvaguardia della privata e pubblica incolumità ivi compresi gli sgomberi precauzionali: predispone allo sgombero dell'abitazione in via Geppotti oggetto di monitoraggio e alla chiusura del passaggio pedonale in località Geppotti

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Predispone la chiusura mediante appositi cancelli/transenne della Pista Ciclabile sul Torrente Lavagna per la parte di territorio di competenza del Comune di Tribogna

In caso di ALLARME / EMERGENZA / EVENTO IN CORSO il R.O.C.

Si reca nel Centro Operativo e prende visione dello stato di fatto tramite tutti i canali disponibili dislocati sul territorio comunale SCENARIO RISCHIO IDRAULICO Mantiene i contatti con gli organi sovraordinati L’evento meteorologico ha determinato uno (C.O.M.) e con altri Enti, Aziende, Associazioni di scenario idrologico che determina Volontariato e richiede la presenza di questi ultimi nel ALLAGAMENTI LOCALIZZATI nelle zone di alto C.O.C. rischio esondabilità definite nelle carte allegate

al piano; configura un innalzamento dei livelli negli alvei dei torrenti secondari provocando Attiva le Funzioni del Metodo Augustus e coordina le inondazioni locali nelle fasce prossime agli alvei attività dei Volontari e dei Mezzi di Soccorso in e alle zone di confluenza con il Torrente collaborazione con il C.O.M. Lavagna.

SCENARIO RISCHIO IDROGEOLOGICO Valuta e dispone sulla base delle informazioni L’evento meteorologico previsto ha determinato disponibili: una situazione caratterizzata da FRANE E • interventi di emergenza facenti capo alla INTERRUZIONI DI STRADE sia principali che Civica Amministrazione; • provvedimenti relativi alla tutela della secondarie; si configura la necessità di avere a pubblica incolumità; disposizione mezzi per l'apertura di vie di • provvedimenti relativi alla viabilità; passaggio alternative e risorse per il soccorso a • richiesta di rinforzo alla Prefettura ed alla seguito di l'isolamento di frazioni comunali e Regione Liguria in caso di evento la cui dimensione ed entità richieda l’intervento di persone sul territorio in corrispondenza delle organi superiori zone a maggiore rischio individuate nella carta allegata Si assicura della propria sostituzione, conservando il posto fino a che questa sia avvenuta.

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8.6 MANSIONARIO DEL REFERENTO OPERATIVO LOCALE

In caso di ATTENZIONE DA ALLERTA GIALLA il R.O.L.

CRITICITA' Assicura propria reperibilità IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER PIOGGE DIFFUSE E/OTEMPORALI

Si possono verificare effetti al suolo localizzati di: - erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di dimensioni limitate; - ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; - innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, ecc.); - scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane Si rende disponibile se richiesto dal R.O.C. / con tracimazione e coinvolgimento delle Sindaco ad attivare il presidio territoriale delle aree urbane depresse. zone a elevata predisposizione al dissesto Caduta massi. idrogeologico o ad alta pericolosità idraulica Anche in assenza di precipitazioni, si possono riportate nella pianificazione comunale di verificare occasionali fenomeni franosi anche emergenza. rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli. Si possono verificare fenomeni localizzati di: - incremento dei livelli dei bacini Grandi, generalmente contenuti all’interno

dell’alveo.

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In caso di PRE-ALLARME DA ALLERTA ARANCIONE il R.O.L. CRITICITA' Assicura propria reperibilità IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER PIOGGE DIFFUSE Si possono verificare effetti al suolo localizzati di: - erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di dimensioni Si reca sul posto su richiesta del R.O.C. e limitate; conferma il livello dell’evento, o lo modifica - ruscellamenti superficiali con possibili avvisando il COC nella persona del RE.C. al n. fenomeni di trasporto di materiale; tel. 3473672610 ovvero al numero 0185 - innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi 935017 d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, Completa la SCHEDA EVENTO per quanto di restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, pertinenza e la invia al Centro Operativo; ecc.); - scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei

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sistemi di smaltimento delle acque piovane Controlla che l'evento sia concluso. con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse. Caduta massi. Anche in assenza di precipitazioni, si possono verificare occasionali fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli. Si possono verificare fenomeni localizzati di: - incremento dei livelli dei bacini Grandi, generalmente contenuti all’interno

dell’alveo. CRITICITA' Si reca in corrispondenza delle zone ad alta IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER criticità su richiesta del R.O.C. e attiva il TEMPORALI monitoraggio a vista della situazione Lo scenario è caratterizzato da elevata avvisando il C.O.C. nella persona del RE.C. al incertezza previsionale. n. tel. 3473672610 ovvero al numero 0185 Si può verificare quanto previsto per lo 935017 scenario idrogeologico, ma con fenomeni Si attiva per porre apposita segnaletica caratterizzati da una maggiore intensità stradale per la chiusura delle strade comunali puntuale e rapidità di evoluzione, con possibili oggetto di chiusura fornendo eventualmente piene improvvise di bacini Piccoli, in indicazioni su eventuali strade alternative conseguenza di temporali forti, diffusi e praticabili alla popolazione residente persistenti . Sono possibili effetti dovuti a possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche di vento.

In caso di PRE-ALLARME DA ALLERTA ROSSA il R.O.L.

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CRITICITA' IDROGEOLOGICA-IDRAULICA PER PIOGGE DIFFUSE Si reca sul posto su richiesta del R.O.C. e

Si possono verificare fenomeni numerosi e/o conferma il livello dell’evento, o lo modifica estesi (tipicamente su un’intera Zona di avvisando il COC nella persona del RE.C. al n. Allertamento) di: tel. ( 3384179517 ovvero al numero - instabilità di versante, anche profonda, 0185939021 Comune di Moconesi ) anche di grandi dimensioni; tel. 347 3672610 ovvero al comune di - frane superficiali e colate rapide di detriti o Tribogna al n. 0185 - 935017 di fango; - ingenti ruscellamenti superficiali con diffusi fenomeni di trasporto di materiale, possibili Completa la SCHEDA EVENTO per quanto di voragini per fenomeni di erosione; pertinenza e ne invia i contenuti al Centro - rilevanti innalzamenti dei livelli idrometrici Operativo; dei corsi d’acqua drenanti bacini Piccoli e Medi, con estesi fenomeni di inondazione; - occlusioni parziali o totali delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori. Caduta massi in più punti del territorio. Si possono verificare fenomeni numerosi e/o estesi (tipicamente su un’intera Zona di Controlla che l'evento sia concluso. Allertamento), quali: - piene fluviali dei corsi d’acqua drenanti bacini Grandi con estesi fenomeni di inondazione anche di aree distanti dal fiume, diffusi fenomeni di erosione delle sponde, trasporto solido e divagazione dell’alveo; Si reca sul posto e conferma il livello - fenomeni di tracimazione, sifonamento o dell’evento, o lo modifica avvisando il COC rottura degli argini, sormonto dei ponti e nella persona del RE.C. al n. tel. 3473672610 ovvero al numero 0185 935017

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altre opere di attraversamento, nonché salti di meandro; - occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua maggiori. Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può Completa la SCHEDA EVENTO per quanto di

determinare criticità. pertinenza e ne invia i contenuti al Centro Operativo

Si attiva per porre apposita segnaletica stradale per la chiusura delle strade comunali oggetto di chiusura fornendo eventualmente indicazioni su eventuali strade alternative praticabili alla popolazione residente

In caso di evento in corso / Emergenza il R.O.L.

SCENARIO Si reca sul posto e conferma il livello dell’evento, o RISCHIO IDRAULICO lo modifica avvisando il C.O.C. nella persona del L’evento meteorologico ha determinato uno RE.C. al n. tel. 3384179517 ovvero del Sindaco al scenario idrologico che determina numero 0185 935017 - 347 3672610 ALLAGAMENTI LOCALIZZATI nelle zone di alto rischio esondabilità definite nelle carte allegate Completa la SCHEDA EVENTO per quanto di al piano; configura un innalzamento dei livelli pertinenza e la ne invia i contenuti tramite internet negli alvei dei torrenti secondari provocando ovvero telefonia mobile al Centro Operativo inondazioni locali nelle fasce prossime agli alvei e alle zone di confluenza con il Torrente Si pone in contatto costante con il centralino, lo Lavagna. informa sull'evolversi della situazione e viene SCENARIO informato sui soccorsi in arrivo. RISCHIO IDROGEOLOGICO L’evento meteorologico previsto ha determinato Prepara l’eventuale evacuazione, sulla base di una situazione caratterizzata da FRANE E trasportabilita’ e gravita’ delle persone presenti e

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INTERRUZIONI DI STRADE sia principali che inizia, ove disposto, l’evacuazione dei trasferibili secondarie; si configura la necessità di avere a disposizione mezzi per l'apertura di vie di passaggio alternative e risorse per il soccorso a Si raccorda con gli Enti coinvolti nelle Funzioni del seguito di l'isolamento di frazioni comunali e Metodo Augustus per i soccorsi persone sul territorio in corrispondenza delle zone a maggiore rischio individuate nella carta Si attiva per porre apposita segnaletica stradale nel allegata caso di chiusura di vie di comunicazione fornendo indicazioni su eventuali strade alternative praticabili alla popolazione residente ovvero fornendo supporto logistico con mezzi comunali e quelli delle associazioni di volontariato e delle ditte private indicate nelle Funzioni Mezzi del Metodo Augustus

8.7 GESTIONE DELLO STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE Una volta realizzato nella prima stesura e adottato il Piano di Protezione Civile Comunale rappresenta uno strumento per la gestione delle differente situazione critiche da parte dell'organo tecnico e dell'organo politico del Comune di Tribogna. L'utilizzo e l'applicazione di quanto contenuto nel Piano dovrà comunque essere oggetto di valutazioni finalizzate al controllo dell'applicabilità e della funzionalità stessa del Piano che dovrà essere necessariamente aggiornato e migliorato di anno in anno come indicato nello schema di seguito riportato.

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1a Versione aggiornata a Ottobre 2015

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