Carta dei servizi

Versione OTTOBRE 2015

1

Premessa pag. 3 Mission pag. 4 Storia pag. 5 L’Organizzazione pag. 6 Le Radici pag. 8 Servizi per la disabilità in pag. 9 I servizi de L’Iride pag. 10 Centri Diurno pag. 11 Comunità alloggio pag. 17 Modalità di accesso pag. 21 Altri servizi pag. 23 La valutazione dei servizi pag. 25

2

Con la presente carta dei servizi la Società Cooperativa Sociale L’IRIDE dichia- ra quali sono le prestazioni erogate, rende esplicito l’impegno assunto con i clienti e promuove il dialogo e la partecipazione propositiva all’adeguamento e al miglioramento della qualità dei servizi:

 rispettare e valorizzare ogni fruitore come persona così come previsto dall’art. 3 della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità ratificata dall’Italia il 24 febbraio 2009;  offrire proposte socioassistenziali, educative e riabilitative personalizzate che tengano conto dei bisogni specifici e unici delle persone con disabilità anche complesse;  fornire informazioni chiare ed esaurienti alle persone accolte, ai loro familiari sui servizi offerti, sul personale addetto e sugli standard di attuazione;  garantire una formazione adeguata, conti- nua ed estesa a tutto il personale;  curare i rapporti con le famiglie, con gli enti e i servizi del territorio;

La Società Cooperativa Sociale “L’IRIDE” nello stilare la Carta dei Servizi riconosce i principi fon- damentali, fissati dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24.01.1994; Eguaglianza: i Servizi devono essere erogati secondo regole uguali per tutti, senza nessun tipo di preferenza o discriminazione, anche se I servizi devono essere progettati in modo personale tenendo conto delle esigenze, nei limiti delle competenze, e delle necessità di ogni singolo ospite; Imparzialità: il comportamento degli operatori nei confronti delle persone disabili deve essere di imparzialità, obiettività e di giustizia. A tutti deve essere assicurata la privacy al fine di rispettarne la personale dignità; Partecipazione: L’iride, nel gestire i propri servizi, si impegna a raccogliere suggerimenti, re- clami, perplessità, momenti di riflessione sul servizio erogato e sulla qualità dello stesso, ogni decisione, cercando di soddisfare sempre, e nel migliore dei modi, le richieste degli ospiti; Efficacia ed Efficienza: I servizi devono essere forniti utilizzando in modo armonico tutte le risorse di cui la cooperative dispone, secondo I criteri di efficacia ed efficienza.

3

L’Iride è un’impresa sociale di comunità1, in forma di cooperativa sociale2, che partecipa alla costruzione del bene comune3 del territorio attraverso la promozione dell’identità sociale4 della perso- na disabile e il supporto alla resilienza delle loro reti familiari5. L’Iride si “pre”occupa in particolar modo di trovare soluzioni qualifi- canti anche per persone con handicap grave6 o meglio con disabili- tà complesse7.

1 Le imprese sociali di comunità (ISC) sono organizzazioni che operano nei sistemi di protezione sociale producendo beni che incre- mentano la coesione sociale attraverso processi di inclusione e sviluppo locale. Sono contraddistinte da un approccio che riconosce il carat- tere multidimensionale ed evolutivo dei bisogni e quindi la necessità di rispondervi attraendo e combinando risorse di natura diversa, grazie anche al coinvolgimento e l’integrazione in rete di altri soggetti comunitari e istituzionali.

2 La Cooperativa Sociale [L381/91] ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all’inte- grazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi sociali orientati, in via prioritaria, anche se non esclusiva, alla risposta ai biso- gni di persone con disabilità. Una cooperativa sociale non eroga semplicemente servizi per fare gli interessi dei soci che la compongono (mutualità interna), ma perseguono l’interesse generale della comunità locale di riferimento (mutualità esterna) attraverso la creazione di un processo di cura tra un’organizzazione imprenditoriale ed una persona in stato di bisogno. Questo rappresenta l’essenza del servizio presta- to, di volta in volta assume caratteristiche specifiche, può essere di tipo educativo, riabilitativo, assistenziale, di inclusione sociale, perma- nente o temporaneo, ma in ogni caso trova il proprio elemento fondamentale nella relazione positiva che si sviluppa tra l’impresa sociale ed il destinatario dell’intervento 3 Il Bene Comune non consiste nella semplice somma dei beni particolari di ciascun soggetto del corpo sociale. Essendo di tutti e di ciascuno è e rimane comune, perché indivisibile e perché soltanto insieme è possibile raggiungerlo, accrescerlo e custodirlo, anche in vista del futuro. (dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa).

4 Identità sociale: "Entrare in società" e trovarvi il "proprio posto".

5 Resilienza reti familiari: la resilienza psicologica è la capacità di persistere nel tempo fronteggiando in maniera efficace le difficoltà e gli altri eventi negativi che si incontreranno sul cammino 6 Handicap grave. Il concetto di gravità è certamente un riferimento costruito, poiché è difficile dire quando e in rapporto a cosa la condizione di una persona possa considerarsi tale. La situazione del disabile grave è complicata ulteriormente dal fatto che questa valuta- zione dovrà essere al tempo stesso clinica, sociale ed esistenziale, essendo interessate tutte le dimensioni di vita di una persona (mentale, psichica, relazionale). Sospendendo tuttavia il giudizio critico si può ammettere che qualsiasi operatore, pensando alla gravità di un disabile fa riferimento ad una definizione che considera la mancanza di autonomia, una costante necessità di assistenza, una dipendenza presso- ché totale, l’impossibilità, in pratica, di accedere al mondo della vita attiva(M.Cannao – G.Moretti Il grave handicappato mentale). 6 Disabilità complessa definizione Zancan

4

Sorta agli inizi degli anni novanta, L’IRIDE è stata promossa da un progetto di uno dei pionieri della cooperazione sociale per dare risposta a quelle famiglie che avevano scelto di inserire il figlio disabile anche molto grave a scuola, ma terminata la quale non riuscivano ad essere inseriti nei centri diurni prettamente occupazionali gestiti già da numerose cooperative nel territorio. La disabilità grave e gravissima ha quindi originato ed orientato sempre la vita della cooperativa, disabilità grave che nel corso degli anni ha modificato le proprie caratteristiche, prima prettamente motorie, poi comportamentali, quindi diventando situazioni anamnestico-sociali sempre più complesse. Per affronta- re le diverse “gravità” la cooperativa si è dotata di differenti servizi, diurni e residen- ziali e di diverse metodologie educative che hanno nel corso degli anni arricchito il “bagaglio leggero” (Canevaro) in dotazione alle equipe dei servizi

1993 Si costiruisce su un progetto di G.Sanavio che prevede di realizzare in tre anni tre centri diurni da 15 persone nell’aulss 16 dedicato a disabili gravi, non inseribili nei servizi diurni esistenti. 1994 Apre il primo Centro Diurno denominato poi L’Iride Rosso sito presso un centro polifunzionale in via Padova, 63. 1995 Unica cooperativa sociale di tipo A assieme ad una decina di cooperative sociali costituisce il Consorzio Cooperative Sociali CCS. 1999 L’Iride Indaco per persone con disturbi pervasivi del comportamento (via Vivaldi 14/16, Selvazzano D. - PD), 2000 L’iride Giallo (primo piano di Via Vivaldi) comunità alloggio per 5 persone con disabilità 2001 cede il ramo aziendale relativo alla salute mentale in favore di Dina Muraro scs 2001 L’Iride Verde comunità per risponde-re ad altri bisogni espressi dalle famiglie in particolare offrendo anche la possibilità di inserimenti temporanei programmati (via Don Bosco 63, Selvazzano D. – PD). 2002 L’Iride Blu apre un nuovo centro diurno (via Euganea 27, Selvazzano D. - PD); 2005 L’Iride Azzurro apre la comunità alloggio con 12 posti letto grazie alla disponibilità dell’Ordine dei Frati Minori ed al contribu- to determinante dell’associazione Padre Daniele Hekic (via S.Francesco 4, - PD); 2006 E’ incaricata di riorganizzare la struttura sanitaria dell’Ordine progettando l’RSA per anziani Sacro Cuore di Saccolongo 2006 Trasferimento de L’Iride Rosso in via 7 Martiri 33, Padova lasciando la prima sede storica. 2009 in collaborazione con l’omonima associazione inizia la gestione del Centro Diurno IL FIENILE (Via Armistizio 285, Padova). 2009 Restituiamo alla gestione interna dell’Ordine la struttura riorganizzata della RSA SacroCuore. 2010 Socio fondatore del Consorzio Regionale Veneto in Salute. 2011 Attivazione della collaborazione con la prima aggregazione di medici di medicina generale. Studio medico IGEA di 2011 Socio fondatore di F3 Famiglia Fiducia Futuro. Fondazione di partecipazione. 2013 L’Iride Giallo dopo i lavori di ristrutturazione, riparte con 10 posti disponibili. 2013 Avvio della collaborazione con Pediatria di Abano Terme (PD).

5

L’Iride funziona come mezzo per arrivare allo scopo, che nel nostro caso è quello di fare welfare, attraver- so lo strumento dell’impresa sociale, occupandoci di persone con disabilità e delle loro famiglie. La struttu- ra organizzativa nel nostro modello organizzativo non è predefinita, ma è aperta e assolutamente dinami- ca. L’articolazione di responsabilità, autorità e relazioni tra le persone si organizzano per diventare il mez- zo per conseguire il mandato che l’impresa si è data e che riceve dai bisogni emersi dalla comunità locale. Crediamo che il livello istituzionale e quello operativo sono distinti hanno compiti differenti ma devono es- sere ovviamente collegati significativamente. Il livello istituzionale rappresenta la dimensione proprie- taria della cooperativa, il rapporto con la base sociale che viene gestito attraverso i sistemi di governan- ce e gli organi istituzionali previsti statutariamente. La nostra base sociale è rappresentativa di differenti interessi (soci lavoratori, i soci fruitori, volontari, sovventori). Dobbiamo tendere all’equilibrio di bilancio pagando adeguatamente il lavoro senza penalizzare la qualità del servizio e avremo tutta la proprietà che vigilerà su questo. C’è chi presta la loro attività gratuitamente, a loro interessano esternalità positive altri- menti non ci metterebbero la loro faccia gratis. Ci sono anche i soci sovventori, coloro che prestano risor- se economiche per permettere alla cooperativa di realizzare i propri progetti. Questa moltitudine di interes- si è rappresentata dal Consiglio di Amministrazione che si da una strutturazione del livello operativo per gestire tutte le attività economiche e sociali della cooperativa. Il modello organizzativo che ha percorso la nostra storia di cooperativa è un modello che ha saputo superare se stesso, trasformandosi più volte. Le persone cambiano, e con esse il loro bisogni e quindi anche le modalità delle relazione di cura. Per questo è necessario che le organizzazioni periodicamente esplicitino e rendano condivisibili oriz- zonti di senso, impostazioni culturali, idee guida, indirizzi operativi, progetti, programmi attraverso accordi di governance, nell’ambito del mandato pluriennale affidato agli organi istituzionali e gestionali. Il nostro sistema di gestione è anche certificato in base alla certificazione di qualità ISO 9001 e alla certificazione sulla sicurezza sul posto di lavoro OSHAS 18001

6

L’Iride Società Cooperativa Sociale Impresa Sociale Sede Legale: Via Vivaldi 14, 35030 PD

Codice fiscale e Partita IVA 00030670285

SEGRETERIA, DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE

Via Euganea, 27 35030 Selvazzano Dentro PD – tel. 8685881—[email protected]

CENTRI DIURNI

Via 7Martiri, 33 35100 Padova PD

L’IRIDE ROSSO tel. 049 8724330

e-mail: [email protected] Via Vivaldi, 14 35030 Selvazzano Dentro PD

L’IRIDE INDACO tel. 049 8056677

e-mail: [email protected] Via Euganea, 27 35030 Selvazzano Dentro PD

L’IRIDE BLU tel. 049 8056356

e-mail: [email protected] Via Armistizio, 27 35100 Pasova PD

L’IRIDE FIENILE tel. 049 715754 e-mail: [email protected]

COMUNITA ALLOGGIO

Via Vivaldi, 14 35030 Selvazzano Dentro PD

L’IRIDE GIALLO tel. 049 8056651

e-mail: [email protected] Via Don Bosco, 63 35030 Selvazzano Dentro PD tel. 049 8687202 L’IRIDE VERDE e-mail: [email protected]

Via San Francesco, 4 35030 Saccolongo PD

L’IRIDE AZZURRO tel. 049 8015509 e-mail: [email protected]

7

La scelta educativa In questo ambito gli obiettivi dei servizi sono quelli di offrire alla perso- na l’accompagnamento necessario perché si possano mettere in atto tutti i percorsi di crescita e di man- tenimento che sono utili al bene-essere della persona stessa; anche in situazioni fortemente compro- messe (sia che si tratti di situazioni di gravi deficit fisici o mentali, che di gravi disturbi del comportamen- to) riconosciamo l’educabilità - la possibilità del cambiamento educativo – come elemento costitutivo della persona. Le esperienze proposte (in forma di attività, percorsi, laboratori…) sono utilizzate affinché la persona possa, in più possibile, diventare capace di esprimere e di affermare le proprie potenzialità e risorse, sia nell’ambito delle relazioni che delle capacità-abilità utili al proprio percorso di vita

Il bisogno di competenza e la formazione continua Ci sta a cuore e Ci interessa imparare, coltivare, praticare e diffondere la cultura della assunzione di responsabilità nei confronti delle nostre comunità. Sappiamo che per farlo è necessario ascoltare, capire, conoscere la complessità e la specificità della disabilità, delle diverse forme di organizzazione dei servizi; non ci si improvvisa cooperatori né operatori ma è qualcosa che si matura continuando a crescere come persone consapevoli, come soci cooperatori motivati e motivanti, come lavoratori con una professionalità viva. Lavorare in una rete di relazioni Ci sta a cuore e Ci interessa costruire am- bienti, servizi, opportunità ed occasioni utili al percorso di vita della persona disabile non in solitudine, ma riconoscendoci protagonisti all’interno di una rete di soggetti. Nella consapevolezza di avere, come cooperativa sociale, un ruolo e una funzione originali da mettere in gioco con tutti gli altri “attori” sociali, economici, istituzionali, culturali, professionale La solidarietà Ci sta a cuore e Ci interessa occuparci del bene comune, del bene delle nostre comunità e dei nostri territori. Ed in particolare, all’interno di questi, di chi è in situazioni di mag- giore fragilità perché vive una disabilità. Sappiamo che una società che sa guardare e assumersi la re- sponsabilità nei confronti delle persone che vivono in condizione di fragilità e di svantaggio, è una socie- tà più giusta e più umana per tutti

8

Lo sviluppo attuale delle politiche regionali e la realizzazione della programmazione a li- vello locale (Piano di Zona e Piano Locale della Disabilità) sono sempre più orientate alla valorizzazione delle capacità e potenzialità della persona e della famiglia riconoscendo la responsabilità e le competenze nello sviluppo delle abilità e delle autonomie che diventa- no presupposto indispensabile per migliorare la qualità della vita e le possibilità di vita indipendente.

La rete dei Servizi Socio-Sanitari territoriali è un indicatore importante di civiltà e di esigi- bilità dei diritti garantiti dalla Costituzione, dalle Leggi nazionali (Legge n.104/92, Legge n.162/98, Legge n.284/97, Legge n.68/99, Legge n.328/00), dalle Leggi regionali (Legge Regionale n.16/01, Legge Regionale n.22/02, Legge Regionale n.16/07) e dalla copiosa normativa di attuazione, fermo restando che le persone con disabilità hanno pieno diritto ad usufruire dei servizi rivolti a tutti i cittadini.

Il presente documento è una rappresentazione del sistema integrato di interventi e servizi a favore delle persone con disabilità e costituisce una prima mappa orientativa delle op- portunità assicurate in tutto il territorio regionale ai cittadini con disabilità e alle loro fami- glie.

Il Piano Locale della Disabilità (DGR n.1859/2006)

Il Piano Locale della Disabilità, sviluppato secondo le linee di indirizzo della Delibera di Giunta Regionale n.1859/06, stabilisce gli orientamenti relativi al sistema della Domiciliarità e al sistema della residenzialità, in un’ottica unitaria di intervento. Le disposizioni riguardano la redazione da parte dei Comuni e delle Aziende ULSS del Veneto del “Piano Locale della Disabilità”, diretto prioritariamente a tradurre in ambito locale gli indirizzi di programmi regio- nali e a definire le modalità operative per l’accesso al sistema dei servizi per le persone con disabilità, con particolare riferimento ai servizi per l’età adulta. In particolare, la Rete dei Servizi per la Domiciliarità risulta costituita da servizi che assicu- rano interventi nelle seguenti aree: interventi di promozione dell’autonomia personale; Ser- vizi diurni; Interventi erogati a domicilio e di supporto alla famiglia; Interventi di sostegno economico; Interventi di sollievo. Il sistema dei servizi residenziali è invece articolato a livello regionale nelle seguenti unità di offerta come definite nei provvedimenti attuativi della Legge Regionale n.22/02: Residenze Sanitarie Assistite (RSA); Comunità Residenziali; Comunità Alloggio. Al fine di assicurare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini secondo principi di uniformità ed omogeneità su tutto il territorio regionale, il Piano Locale della Disabilità prevede l’utilizzo dello Sportello Integrato che svolge le sue funzioni con riferimento alle politiche e agli inter- venti del sistema della domiciliarità e della residenzialità per le persone con disabilità e, più in generale, per le persone non autosufficienti. Il distretto sociosanitario è l’ambito territoriale di riferimento per la programmazione locale e per l’organizzazione e la gestione dei servizi socio-sanitari; attraverso la realizzazione d’in- terventi integrati, il Distretto assicura risposte efficienti ed efficaci alle persone con disabilità e alle loro famiglie.

9

I Centri Diurni Interventi di Promozione dell’Autonomia Personale Attività di Inserimento Lavorativo

I Servizi Residenziali Interventi di Sollievo Interventi di Supporto alla Famiglia

Servizi di Trasporto Soggiorni Climatici Attività di Tempo Libero Mercatini Solidali e attività promozionali

10

Il Centro Diurno per persone con disabilità è un servizio territoriale che fornisce inter- venti a carattere educativo, riabilitativo ed assistenziale. La Regione, con Legge Re- gionale n.22/02 e Delibere di Giunta Regionale n.84/07 e DGR 740/2015, definisce gli standard dei servizi offerti dai Centri Diurni in termini di caratteristiche strutturali e di professionalità e modalità organizzative. I Centri Diurni sono efficacemente integrati nella rete dei servizi territoriali e l’acco- glienza diurna, voluta fortemente dalle famiglie, viene sostenuta e spesso rappresen- tata dalle stesse sia in qualità di soggetti fruitori che come soggetti gestori. I Centri Diurni possono ospitare fino ad un massimo di trenta ospiti con una organiz- zazione a piccoli gruppi ed il servizio che offrono è rivolto a persone con disabilità in età post-scolare alle quali si garantisce, mediante il progetto personalizzato, un per- corso che rispetti le caratteristiche di ogni persona utente, dei suoi bisogni e del suo contesto familiare e sociale. In tutte le fasi di erogazione del servizio, il Centro Diurno ha la funzione di promuove- re, con specifiche attività e programmi, l’integrazione sociale dell’utente attraverso l’utilizzo delle risorse del territorio quali centri sportivi, centri di aggregazione e le as- sociazioni di volontariato. Attualmente, la persona con disabilità riconosciuta ai sensi della Legge n.104/92 art.3, può accedere ad un Centro Diurno facendo richiesta allo Sportello Integrato dell’Azienda ULSS di residenza che autorizza l’accesso al servizio sulla base della valutazione della UVMD (Unità Valutativa Multidimensionale del Distretto socio- sanitario) e del progetto individuale. Con Delibera di Giunta Regionale n.331/07, e DGR 739/2015 la Regione Veneto ha approvato l’utilizzo della scheda SVaMDi (Scheda di Valutazione Multidimensionale Disabili), uno strumento impiegato nelle UVMD e specifico per la valutazione e la pre- disposizione dei progetti individuali per le persone con disabilità che utilizza parame- tri di classificazione approvati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

11

Gli interventi previsti riguardano l'area: della riabilitazione funzionale ed educativa e co- municativa, finalizzati all'acquisizione delle autonomie di base per la vita relazionale e alla valorizzazione delle potenzialità residue personali; dell'orientamento finalizzato ad evi- denziare interessi, capacità ed attitudini espressive attraverso la globalità dei linguaggi ed attività motorie con l'utilizzo della psicomotricità e di altre tecniche ritenute valide per ogni persona atte ad occuparle anche oltre l'orario del centro ed in famiglia. L'organizzazione del C. D. prevede la presenza di operatori professionali, Educatori- animatori e di Operatori Socio Sanitari in numero adeguato e definito dall’Unità di Valuta- zione Distrettuale in base alla non autosufficienza del disabile. Le attività che il Centro organizza non si realizzano tutte all’interno della struttura ma al- cune si proietteranno all’esterno per garantire la socializzazione primaria e secondaria con la comunità locale. Pertanto le attività di motorie si svolgono in ambienti pubblici, d’e- state si utilizzano parchi, favorendo incontri socializzanti per tutti. Inoltre è fondamentale la conoscenza dei servizi presenti nel territorio per consentire alle persone il loro accesso e fruibilità, per tale motivo settimanalmente saranno organizzate uscite dal laboratorio con scopi istruttivi e di socializzazione.

12

La sede del Centro è in un edificio completamente ristrutturato all’interno di un'area di pro- prietà e in prossimità dell’Istituto Luigi Confligliachi, in via Sette Martiri a Padova. Edificio interamente a disposizione della cooperativa si sviluppa in due piani, nel primo oltre alla reception, ci sono 4 ampi laboratori, una zona bagni e l’ascensore o le scale che portano al piano superiore, dove oltre all’ufficio, ad un magazzino e ad uno spazio dedica- to agli operatori, c’è un laboratorio ampio come quelli al piano terra, oltre alla mensa molto ampia e un laboratorio cucina, c’è un ampio salone dedicato all’accoglienza e ad attività ricreative di vario genere. Tutti i bagni sono attrezzati i bagni assistiti sono al piano supe- riore. Capacità ricettiva: 25 (Sono possibili progetti a frequenza parziale) Dal Lunedì al Venerdì aperto 7 ore al giorno per 228. Il Centro è stato il primo servizio avviato dalla cooperativa nel 1994 . Da questo nucleo nel corso degli anni si sono avviati altri centri con progetti differenziati spingendo anche que- sto centro a ritrovare sempre la sua specificità esplicitato nel Progetto Operativo del Servi- zio in dialogo con le famiglie dei destinatari. Può accogliere fino a 25 persone disabili organizzate in gruppi di attività. Il centro, che ha come destinatari persone in situazione di disabilità motoria oltre a persone con disturbi del comportamento e insufficienza mentale, propone attività a favore dello sviluppo dell’auto- nomia personale, attività di laboratorio occupazionale, animativo-espressive, motorie, di comunicazione e approfondimento culturale e di integrazione sociale. L’inserimento di persone con situazioni di compromissione fisica particolarmente grave, ha portato il gruppo di lavoro ad approfondire strumenti di integrazione e comunicazione inno- vativi; nel centro L’Iride Rosso l’inserimento di professionisti della professione sanitaria (infermieri, logopedisti, fisioterapisti,…), effettuata attraverso consulenze o collaborazioni, permette di dare le risposte più adeguate anche nei casi di gravi compromissioni fisiche, motorie e sensoriali.

13

Una villetta normale in un quartiere residenziale a ridosso del centro del paese di Selvazzano Dentro, immersa in un ampio giardino davanti e dietro di cui può di- sporre. Il Centro Diurno è formato da un piano unico suddivisi in laboratori, bagni e sala da pranzo, un lungo garage servito da un ascensore rende fruibile il piano in- terrato come magazzino. La struttura è autosufficiente nel consumo di energia elet- trica avendo nel tetto un impianto fotovoltaico.

Capacità ricettiva: 12 (Sono possibili progetti a frequenza parziale) Dal Lunedì al Venerdì aperto 7 ore al giorno per 228 giorni co

Il Centro è stato avviato nel 2000 per rispondere all’esigenza di organizzare in mo- do diverso più familiare la vita del centro. Si è tentato di costruire un contesto particolarmente favorevole per persone con esperienza di disabilità molto complessa e gravi compromissioni, senza pur tutta- via permettere l’esperienza del contatto con attività complesse e al limite del lavo- ro. L’affiancamento di persone con disabilità diversa, permette di fatto l’arricchi- mento esperienziale nelle diverse condizioni in cui la persona si trova, sia attraver- so vicinanze alle attività lavorative che attraverso l’esperienza id cura dell’altro. Il gruppo che si è costituito, mantenendo viva questa sua dualità, è molto spinto verso le esperienze esterne e il contatto con il territorio; chi ha maggiori abilità met- te a disposizione di chi invece ha maggiori difficoltà la propria capacità e abilità L’incontro con le persone inserite, ha portato inoltre il gruppo degli operatori a svi- luppare un’organizzazione che riesce, anche collaborando con i servizi sanitari del territorio, a rispondere a bisogni di accompagnamento e supporto condizioni fisico sanitarie particolarmente complesse.

14

La sede del Centro è in un nel quartiere San Domenico del Comune di Selvazzano Dentro, una parte da sulla strada di forte passaggio che collega i colli euganei a Padova, l’altra l’ingresso accessibile da in via San Pietro dove si percorre un’ampio spazio aperto per entrare nella struttura. Il centro è difronte al Centro Sportivo co- munale. L’edificio si sviluppa in due piani, suddivisi tra uffici e spazi più ampi, oltre alla men- sa e alla zona bagni sia al piano primo sia al piano terra. Capacità ricettiva: 18 (Sono possibili progetti a frequenza parziale) Dal Lunedì al Venerdì aperto 7 ore al giorno per 228.

Il Centro è stato il terzo avviato dalla cooperativa nel 2002 e nel tempo ha risposto all’esigenza di organizzare e proporre percorsi educativi e di accompagnamento e cura utilizzando ambienti strutturati e attività più adatte al lavoro con persone con disturbi del comportamento (disturbi generalizzati dello sviluppo, autismo). Dopo una fase di ridefinzione dei servizi, il Centro L’Iride Blu ha completamente modificato la propria spinta vocazionale, anche in seguito allo spostamento di alcu- ne persone precedentemente inserite; attualmente il progetto de L’Iride Blu è verso una tipo di disabilità medio lieve, con buone capacità motorie o intellettive, e si con- figura come una realtà molto spinta ed inserita nel territorio, molto legata a percorsi di autonomia anche lavorativa, e con una forte caratterizzazione verso la possibiltà di creare occasioni lavorative anche per persone con condizioni fisiche compro- messe, ma con buone capacità intellettive. Per questo il centro è dotato di strumenti tecnologici ed informatici e collabora forte- mente con una equipe di professionisti non necessariamente solo della cura, al fine di offrire ad ogni persona inserita una proposta adeguata. L’incontro con le persone inserite al Centro ha portato il gruppo degli operatori a specializzarsi nella gestione dei momenti di vuoto, di organizzazione del tempo li- bero e molto concentrata sul fare come proposta e risposta ai bisogni.

15

La sede del Centro è in un edificio in via Armistizio accanto alla parrocchia di . Sviluppa- to su due piani con ascensore diviso in locali in grado di favorire sia attività sociali e ri- creative sia momenti di maggiore concentrazione in piccoli gruppi. La sede è della storica associazione Il Fienile che da molti anni gestisce servizi per il tempo libero e occupazionale delle persone con disabilità. Dal 2009 l’associazione in ATI con L’Iride gestisce il Centro Diurno in convenzione con l’Azienda Aulss16 di Padova.

Capacità ricettiva: 14 (Sono possibili progetti a frequenza parziale) Dal Lunedì al Venerdì aperto 7 ore al giorno per 228 giorni.

La storia del servizio, il suo provenire da un’esperienza che originava da un originale storia di associazionismo volontario e l’essere fortemente insediata nel quartiere lo pone come uno dei possibili “ponti” per future progettazioni e sperimentazioni di nuovi modelli che possano affiancarsi alla presenza, comunque importante e richiesta da parte delle famiglie, del centro diurno classico. Dopo lo spostamento del gruppo di lavoro che frequentava L’Iride Blu, il centro si è forte- mente caratterizzato per rispondere all’esigenza di organizzare e proporre percorsi edu- cativi e di accompagnamento e cura utilizzando ambienti strutturati e attività più adatte al lavoro con persone con disturbi del comportamento (disturbi generalizzati dello svilup- po, autismo). L’incontro con le persone inserite al Centro ha portato il gruppo degli operatori a specia- lizzarsi nella gestione delle problematiche, sia sul versante del comportamento che in quello della comunicazione. La strutturazione-semplificazione degli ambienti e spazi di vita, i supporti materiali e visivi per distinguere i tempi della giornata si sono accompa- gnati ad una continua ricerca di strategie comunicative aumentative e alternative per mi- gliorare le capacità espressive e ricettive residue. Vengono svolte inoltre altre attività di tipo occupazionale, animative, motorie e di integrazione sociale.

16

È un servizio socio sanitario che accoglie persone adulte con disabilità prive di nucleo familiare o per le quali sia impossibilitata la permanenza nel nucleo familiare sia tempo- raneamente o permanentemente. La struttura è finalizzata all’accoglienza e gestione della vita quotidiana, orientata alla tutela della persona, allo sviluppo delle abilità sociali e alla riabilitazione, o anche alla realizzazione di esperienze di vita autonoma, di pronta accoglienza e/o di accoglienza programmata. Ha una capacità ricettiva di 10 posti e può essere organizzato in 2 nuclei, ciascuno con ricettività massima pari a 10 posti. Il sistema attuale della residenzialità per persone con disabilità comprende nella regione del Veneto n.129 strutture, di diversa tipologia, dimensioni e caratteristiche, ove sono accolte n. 2867 persone, di cui il 47% di sesso femminile e il 53% di sesso maschile. Il 73,3 % delle persone accolte si colloca nella fascia di età tra 35 e 64 anni, di questi il 24,5% è nella fascia di età tra 55 e 64 anni. Il 12,5% del totale delle persone accolte ha più di 64 anni. Il tempo di permanenza nei servizi residenziali è molto lungo: il 35.5% rimane in struttura per un periodo maggiore a 20 anni, il 19% delle persone accolte nei servizi residenziali frequenta anche il Centro Diurno. Nell'ultimo quinquennio le persone accolte nei servizi residenziali sono passate da 2509 del 2002 a 2867 del 2006, con un incremento del 12%. Rispetto alla tipologia delle strutture si evidenzia che quelle di pic- cole dimensioni(comunità alloggio) sono circa il 57% del totale, ma accolgono solo il 16% del totale delle persone accolte, mentre il 41% delle persone accolte è ancora con- centrato i 3 grandi strutture. Dai suddetti dati si evidenziano chiaramente le direttrici della programmazione regionale in tema di residenzialità ed in particolare: - rafforzare e consolidare la programmazione territoriale delle unità di offerta - sostenere il processo di implementazione dei servizi di piccola dimensione o a dimensione familiare - avviare il processo di trasformazione delle grande strutture. Il nuovo sistema della residenzialità si è potuto sviluppare anche a seguito della diffusio- ne tra le persone con disabilità, tra le associazioni dei famigliari, tra gli operatori socio- sanitari, dei nuovi approcci culturali alla disabilità derivanti dalla approvazione dell'ICF da parte dell'OMS e dalla grande risonanza internazionale che ha avuto nel 2003 l'anno europeo delle persone con disabilità. In particolare l'approccio culturale dell'ICF fondato sul modello bio-medico-sociale della disabilità ha evidenziato inoltre la necessità di raf- forzare e consolidare i processi di presa in carico in modo unitario e globale, privilegian- do la partecipazione delle persone disabili alla vita sociale e alla integrazione comunita- ria. In tale ottica i servizi residenziali territoriali compongono un sistema di offerta artico- lato che fornisce risposte appropriate ai bisogni delle persone, in contesti ed ambiti inte- grati della rete dei servizi socio-sanitari.

17

Ubicata nella frazione di Tencarola nel comune di Selvazzano Dentro, la struttura si sviluppa in tre livelli, il primo area living (cucina, mensa, lavanderia, laboratori, sog- giorno, bagni) il secondo area dedicata alle camere personali degli utenti, camera che possono personalizzare e fruire anche per coltivare i prorpi hobby, il terzo livello una zona mansardata dove c’è un’area relax e l’ufficio operatori. Capacità ricettiva: 10 posti letto di cui uno di accoglienza programmata (sono possibili progetti a frequenza parziale)

La Comunità Alloggio L’IRIDE VERDE è attiva dall’aprile del 2001 ed è uno degli esiti del percorso della cooperativa nei servizi rivolti ai disabili e ai loro nuclei famigliari. Ospita stabilmente 9 persone con diverse disabilità senza famiglia o con famiglie im- possibilitate ad occuparsi del proprio congiunto. Insieme alla potenzialità offerta dalla condivisone della vita quotidiana, la proposta di esperienze - attività, centri di interes- se, setting educativi, anche utilizzando spazi e collaborazioni dei centri diurni della cooperativa in orari compatibili - sono collocate in entrambi i momenti – mattina e po- meriggio - della giornata; dal 2013 per effetto della dimissione operata dalle nuovi indi- rizzi previsti dall’A.ULSS 16 non frequentano i centri diurni. Con la famiglia di origine si mantengono contatti e rapporti anche per verificare la pos- sibilità di un rientro (anche parziale o limitato). Il progetto della comunità comprende anche 1 posto per accoglienze programmate. In seguito all’avvio della comunità L’Iride Giallo, si è provveduto ad effettuare degli spostamneti al fine di migliorare la risposta alle persone inserite.

18

Edificio singolo con un ampio giardino attorno, pur essendo attaccato alla chiesa e al centro del paese di Saccolongo conserva una discreta riservatezza . Divisione su due piani, il primo area living con laboratori, spazi per attività individuali e di gruppo, mensa e ufficio, la seconda due moduli abitativi uno di 8 l’altro di 4 che conservano il potenziale dei posti progettati sin dall’origine . Capacità ricettiva: 12 posti letto (in due moduli 8+4) Tutti i giorni dell’anno con una pianificazione degli orari che oscillano in base alla programmazione annuale. In comunità sono operativi alcuni laboratori e collabora con i centri diurni della cooperativa per le attività diurne, così come previsto dalle convenzioni.

La Comunità L’IRIDE AZZURRO, avviata verso la fine del 2006, è il frutto dell’incon- tro e della collaborazione tra L’Iride, il Consorzio Cooperative Sociali, la Provincia Veneta del Frati Minori di sant’Antonio e l’associazione Padre Daniele Hekic. L’IRIDE AZZURRO conferma, integrandola, la vocazione a rispondere ai bisogni delle per- sone con gravi disturbi del comportamento, patrimonio importante per tutti i servizi della cooperativa.

Attualmente la comunità, che ha accolto situazioni di disabilità complessa, con parti- colari disturbi del comportamento, ha organizzato anche parte della vita diurna in due nuclei, pur mantenendo la fruizione id spazi comuni. Con le famiglie di origine si mantengono contatti e rapporti rivolti al recupero e al mantenimento di una genitorialità da condividere con il gruppo degli operatori.

19

Appartamento interamente ristrutturato, con tutte le moderne tecniche di risparmio energetico (riscaldamento a pavimento, solare termico, fotovoltaico) questa comuni- tà si sviluppa tutta su un piano la prima parte living soggiorno cucina e salottino, la seconda zona camere e bagni assistiti. Capacità ricettiva: 10 posti letto di cui uno di accoglienza programmata (sono possibili progetti a frequenza parziale)

La Comunità Alloggio L’IRIDE GIALLO di recente avviata lo scorso ottobre del 2013, è la “gemella diversa” de L’Iride Verde di cui rappresenta la naturale evoluzione an- che perché è stata l’occasione di aggregare in modo nuovo entrambi i gruppi di per- sone disabili di entrambe le comunità. Sempre più i progetti di vita di ciascuna per- sona acquistano significato insieme ai progetti dei gruppi a cui appartengono. La condivisione della vita comunitaria per un tempo medio lungo, l’evoluzione dei per- corsi personali, il tema della vita adulta che entra nella sua fase “matura” e di nuovi bisogni che emergono, con i suoi bisogni ora di continuità ora di cambiamenti, sono le questioni importanti che segnano i progetti intrecciati di queste due luogo di convi- venza e condivisione. Gruppi stabili che condividono un nuovo pezzo di vita con per- sone che accedono ad una nuova fase della loro vita provenendo dai loro contesti famigliari rappresentano una opportunità di mettere insieme esperienze esistenziali diverse facendo fruttare positivamente condizioni diverse ma riccamente e recipro- camente utili. Anche l’IRIDE GIALLO può ospitare stabilmente 9 persone con diverse disabilità senza famiglia o con famiglie impossibilitate ad occuparsi del proprio congiunto. La condivisone della vita quotidiana e le proposte ed esperienze educative - attività, centri di interesse, crescita – distribuite quotidianamente sia nella mattina che nel pomeriggio, avviene anche in questo caso utilizzando spazi e collaborazioni con i centri diurni: caratteristica particolare di questa comunità è di essere collegata fun- zionalmente (al piano superiore) ad un servizio diurno. Questa opportunità offrirà occasioni di progetti condivisi e di sperimentazione di modalità inedite di collabora- zione. Con la famiglia di origine si mantengono contatti e rapporti anche per verificare la possibilità di un rientro (anche parziale o limitato). Il progetto della comunità comprende anche 1 posto per accoglienze programmate

20

INSERIMENTI ORDINARI

L’inserimento delle persone con disabilità nei centri diurni e nelle comunità al- loggio avviene di concerto con la Direzione dei Servizi Sociali dell’Azienda ULSS16, su proposta dell’Unità Valutativa Multidisciplinare Disabili competente della stessa AULSS in relazione alla programmazione effettuata all’inizio di ogni anno. Può fare domanda la persona disabile o la famiglia della persona con disabilità grave, ovvero dal tutore/amministratore di sostegno. Può rivolgersi al Distretto Socio-Sanitario della A.ULSS di iscrizione sanitaria. Assieme alla domanda de- ve essere presentata la documentazione relativa all’ accertamento dello stato di handicap ai sensi dell’art. 3 della L. 104/92. L’accesso al servizio richiede una valutazione multidimensionale delle condizioni della persona, che viene effettuata da una equipe multiprofessionale, l’Unità di Valutazione Multidimen- sionale Distrettuale (U.V.M.D.) che a seconda dell’esito della valutazione emet- te un’impegnativa di residenzialità di 1°, 2° o 3° livello. L’impegnativa di resi- denzialità rappresenta il titolo che viene rilasciato al cittadino per l’accesso alle prestazioni rese nei servizi residenziali e semiresidenziali della Regione Vene- to, autorizzati all’esercizio ai sensi della LR 22/02. Le modalità di ingresso nel servizio infine vengono concordate dalla U.V.M.D., con la persona, la sua fami- glia e la comunità residenziale ospitante. Successivamente all'autorizzazione da parte della ULSS l'interessato e/o i suoi familiari contatteranno la Segreteria del CENTRO DIURNO PER DISABILI per concordare un incontro con il Coordinatore. I documenti necessari per l'accesso al CENTRO DIURNO PER DISABILI sono i seguenti: Fotocopia certificati Invalidità Fotocopia Tessera Sanitaria Fotocopia Codice Fiscale Documentazione medica con prescrizione eventuale terapia in atto Fotocopia di eventuali Relazioni Socio-Sanitarie di rilevante interes- se. L'ammissione dell'utente al Servizio non è a tempo indeterminato ma prevede che annualmente sia verificata l'adeguatezza della proposta rispetto ai bisogni del singolo.

21

ACCOGLIENZE TEMPORANEE Per le accoglienze programmate i beneficiari dei servizi dovranno presentare la ne- cessità di accedere al servizio all’Assistente Sociale distrettuale di riferimento che, approvato l’impegno di spesa, concorderà le modalità e i tempi dell’inserimento con il nostro servizio di comunità. Queste accoglienze hanno l’obiettivo di offrire alle famiglie da un lato periodi di sol- lievo, dall’altro offrire l’opportunità alla persona disabile e alla famiglia di “abilitarsi” ad un graduale distacco che permetta di far maturare già nel “durante noi” quel “dopo di noi”, la vita adulta della persona disabile.

Distretto 1 – Via Foscolo, 7 Padova Tel. 0498215411

Distretto 1 – Via Temanza, 1 Padova Tel 0498216106

Distretto 2 – P.zza De Claricini, 1 Selvazzano Tel 0498217341

Distretto 2 – Via Galvani, 1 Abano Terme Tel 0498216237

Distretto 3 – Via Piovese, 74 Padova Tel 0498217205

Distretto 3 – Via San Rocco, 8 Piove di sacco Tel 0499718530

22

TRASPORTO Il servizio di trasporto da casa al Centro è organizzato dalla cooperativa con mezzi propri attrezzati allo scopo. Normalmente è gaarantita la presenza di un operatore di accompagnamento oltre all’autista del mezzo, anche per mantenere un contatto personale quotidiano con le famiglie. SOGGIORNI La cooperativa promuove la realizzazione di soggiorni per persone con disabilità in collaborazione con l’associazione AGEI. SERVIZIO MENSA La cooperativa ha promosso la nascita di una cooperativa sociale di tipo b (che fa inserimento lavorativo di persone con disabilità) che si occupa della ristorazione, unendo qualità del cibo ed impegno sociale. ATTIVITÀ SUPPORTO ALLA FAMIGLIA La cooperativa supporta le famiglie anche attraverso interventi domiciliari o di ac- compagnamento alle visite specialistiche. Questi interventi (non previsti dalle con- vezioni) sono concordati, caso per caso, con il servizio frequentato dal proprio fa- miliare

23

La cooperativa L’Iride eroga i propri servizi in conformità alle Leggi Nazionali e Regionali Vigenti, per garantire ancor di più il proprio operato si presta ad au- dit di enti terzi certificati. Più specificatamente la cooperativa è certificata ISO9001:2008 per la Progettazione ed erogazione di servizi socio assistenzia- li ed educativi, semiresidenziali e residenziali rivolti a persone con disabilità. La cooperativa da sempre impegnata nel promuovere la sicurezza del lavoro ai propri impiegati, ha raggiunto la certificazione secondo lo standard BS OH- SAS 18001:2007.

24

25