Valorizzazione E Gestione Del Paesaggio Rurale E Dell'architettura Di Bonifica Nell'area Bassa Padovana
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Corso di Laurea magistrale (ordinamento ex D.M. 270/2004) in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali Tesi di Laurea Valorizzazione e gestione del paesaggio rurale e dell'architettura di bonifica nell'area Bassa Padovana Progetti di riqualificazione sostenibile Relatore Ch. Prof. Francesco Vallerani Correlatrice Ch. Prof.ssa Stefania Funari Laureanda Giulia Nucibella Matricola 838968 Anno Accademico 2012 / 2013 “Dacchè il destino dell’uomo fu quello di vivere con il sudore della fronte, ogni regione si distingue dalle selvagge in questo, ch’ella è un immenso deposito di fatiche. La fatica costrusse le case, gli argini, i canali, le vie […]. Quella terra adunque per nove decimi non è opera della natura; è opera delle nostre mani, è una patria artificiale.” C. Cattaneo, Discorso alla Società d’incoraggiamento di Arti e Mestieri, in C. Cattaneo, Scritti economici, a cura di A. Bertolino, Le Monnier, 1845. “Mentre guardano la campagna di oggi, gli uomini della valle vedono la palude di ieri. Ma si confondono. […] La memoria fatica a rimanere attiva sul paesaggio della palude, i punti di riferimento per ricordare la palude mancano o si fanno sempre più labili. La gente che ha vissuto nelle e delle paludi prima della bonifica conserva una memoria paleogeografica: ricorda alvei scomparsi, li vede e li riconosce come un paleografo riconosce dai segni del terreno i paleoalvei esistiti secoli addietro.” N. Breda, I respiri della palude, CISU, Roma, 2000. Ai miei nonni, con immenso affetto Indice Introduzione ................................................................................................................................. 7 1. Ruralità postmoderna: verso un nuovo immaginario ........................................................ 11 1.1 La fine delle campagne ......................................................................................... 11 1.2 Le innovazioni agronomiche ................................................................................ 13 1.3 Ruralizzazione delle città e urbanizzazione delle campagne................................ 15 1.4 Campagna e trasfigurazioni neoarcadiche ............................................................ 18 1.5 La nuova frontiera: agricoltura in movimento e potenzialità agrituristiche ......... 20 1.6 Bassa Padovana: terra che vive di bonifica .......................................................... 21 2. Boaria Prese Fortuna a Bagnoli di Sopra (Pd): progetto di fattoria polifunzionale ....... 23 2.1 Cenni storici .......................................................................................................... 23 2.2 L’azienda agricola polifunzionale ....................................................................... 29 2.3 Ambiti di attività ................................................................................................... 30 2.3.1 Turistico: ristorazione, alloggio, agricampeggio ........................................... 30 2.3.2 Sportivo: escursionismo, cicloturismo, ippoturismo ..................................... 32 2.3.3Didattico: visite in fattoria .............................................................................. 35 2.3.3.1 Analisi dei servizi offerti dalle fattorie didattiche venete....................... 39 2.3.3.2 Indagine sulle Fattorie Didattiche della Regione svolta da Veneto Agricoltura .......................................................................................................... 44 2.4 Proposta di gestione operativa dell’azienda presa in esame ................................. 49 3. Le idrovore Ca’ Giovannelli e Pascoletti: opere di bonifica e sostenibilità ambientale .. 51 3.1 Cenni storici e geografici ...................................................................................... 51 3.2 Idrovora Ca’ Giovannelli ...................................................................................... 59 3.3 Impianto idrovoro Pascoletti ................................................................................ 65 4. Bassa Padovana: due itinerari cicloturistici e paesaggio rurale in terra di bonifica ...... 71 4.1 Itinerario sulla bonifica benedettina: la Corte Benedettina di Correzzola, le Fattorie e le “corti scomparse” ................................................................................... 71 4.1.1 La Corte Benedettina ..................................................................................... 72 4.1.2 La Grande Vanezza ....................................................................................... 76 4.1.3 La Fattoria San Luca...................................................................................... 77 4.1.4 Altre Fattorie benedettine .............................................................................. 79 4.1.5 Tappe del primo itinerario ............................................................................. 84 4.2 Itinerario tra le bonifiche della Bassa Padovana: da Anguillara a Stanghella lungo il fiume Gorzone ......................................................................................................... 85 4.2.1 Veneranda Arca del Santo ad Anguillara Veneta .......................................... 87 4.2.2 Villa Valcorba Duse Masin a Stroppare di Pozzonovo ................................. 91 4.2.3 Villa Ca’ Polcastro-Centanini a Pozzonovo .................................................. 93 4.2.4 Parco e Villa Centanini a Stanghella ............................................................. 95 4.2.5 Museo Civico Etnografico di Stanghella ..................................................... 100 4.2.6 Tappe del secondo itinerario ....................................................................... 100 5. Testimonianze e frammenti di memoria bassopadovani ................................................. 103 Preludio in figura di verso – Roberto Valandro ....................................................... 104 La vita in corte d’un tempo, la mietitura e dintorni.. – Roberto Soliman................. 105 Cultura e sensibilità ambientale – Colloquio con Pietro Centanini .......................... 110 Conclusioni............................................................................................................................... 113 Bibliografia .............................................................................................................................. 115 Sitografia .................................................................................................................................. 121 Introduzione Il patrimonio rurale nella sua eterogeneità e complessità, rappresenta uno dei capisaldi del programma di sviluppo della Comunità Europea. Da un’ipotesi preliminare di conservazione e tutela del patrimonio storico-artistico e paesaggistico si sta attualmente dando maggior peso alla valorizzazione dello spazio rurale con conseguente sviluppo sostenibile. Il territorio infatti deve essere visto come un insieme da organizzare attraverso varie componenti: comunicazione e promozione, soggetti pubblici e privati, risorse economiche e umane, con l’obiettivo di una valorizzazione turistica del territorio stesso grazie a un’interazione forte tra questi aspetti. Ogni singolo territorio è caratterizzato da particolarità, più o meno evidenti, che lo contraddistinguono e lo rendono unico. L’unicità è propria di qualsiasi luogo, sia esso ricco di risorse, di beni culturali e artistici dotati di una certa visibilità, sia esso carente in tale prospettiva. Ad esempio, un paesino ubicato tra le colline venete, o disperso nella campagna di pianura, apparentemente potrebbe sembrare un luogo privo di valore, quando invece da uno sguardo più approfondito si può constatare che esso racchiude in sé caratteristiche e connotazioni uniche e autentiche. Esse sono testimoniate dallo stretto rapporto tra l’ambiente e gli uomini che lo hanno vissuto, lasciando nel corso del tempo le tracce della loro presenza e del loro operato. Un territorio va quindi salvaguardato e tutelato poiché, analizzandolo nella sua complessità, esso è considerato portatore di storia e cultura. A questo proposito, è opportuno ricordare che un’importante elemento da associare a un luogo è l’identità , che viene scarsamente percepita da coloro che non vivono il proprio territorio. Gli individui, in particolar modo al giorno d’oggi, in cui si presentano quotidianamente circostanze che costringono ad allontanarsi dal proprio paese, con fatica riescono a creare uno stretto legame con il territorio in cui dimorano, dando lieve importanza alla propria identità locale. C’è inoltre da prendere in considerazione la problematica legata all’opposizione tra città e campagna, anche se in realtà oggi assistiamo ad un riavvicinamento alla campagna, nota non del tutto positiva, considerando che il territorio rurale è stato troppo spesso, negli ultimi anni, antropizzato e urbanizzato, rendendolo quasi indistinguibile dalle città. Aree rurali, che fino a ieri erano dedite esclusivamente all’agricoltura, sono oggi diventate “aree industrial-artigianal-commerciali”, violentate da un’oppressiva 7 cementificazione, in cui vie e strade sono incessantemente trafficate, cancellando l’essenza e il valore della rete rurale. Analizzando il tema dell’antropizzazione e della scarsa sensibilità nei confronti del territorio, è possibile inoltre citare numerosi casi in cui “ricchi turisti stranieri” vengono a trascorrere le loro vacanze in Italia e, affascinati dalle bellezze del nostro paese, l’anno successivo vi tornano per acquistare