2.4.2 ATTIVITÀ SVOLTA PRESSO I COMUNI DI , , E

Tutors: Arch. Roberto Reale – esperto GNDT Geol. Paolo Paccara esperto GNDT

Premessa

La presente relazione contiene la descrizione delle attività di lavoro svolte nell’ambito del Progetto EME.RICO. parte A dai Lavoratori Socialmente Utili (LSU) appartenenti alle Squadre n°13, 14, 16 e 24, negli anni 1998 e 1999. Queste squadre, composte da “Tecnici” (Architetti e Geometri) e da Geologi, sono state coordinate e seguite nelle loro attività dei rispettivi Tutors Arch. Roberto Reale e Geol. Paolo Paccara.

La tabella che segue mostra i nomi dei lavoratori, la squadra di appartenenza, le diverse sedi di lavoro assegnate ed il periodo di permanenza in esse:

Tecnici Squadra n° Geologi Squadra n° Sede di lavoro Periodo

Emanuela TODI Luglio – Ottobre 1998 Geom. Coletti MONTEFALCO Novembre 1998 13 Dott. Geol. 16 Norman Natali FOLIGNO Dicembre 1998–Maggio

Simone Geom. 1999 Verducc

Tecnici Squadra n° Geologi Squadra n° Sede di lavoro Periodo

Federico ARRONE Luglio – Ottobre 1998 Geom. Massani Riccardo VALLO DI NERA Novembre - Dicembre 1998 Geom. 14 Dott. Geol. 24 Laudi Marco Grifoni Lucia Geom. SPOLETO Dicembre 1998-Maggio1999 Selvaggio

Charles Arch. Ajaereh

Le squadre hanno espletato il lavoro in due distinte fasi temporali (com’è anche osservabile nella tabella precedente), la prima compresa tra Luglio 1998 e Novembre 1998, la seconda tra Dicembre 1998 e Giugno 1999; questi due periodi corrispondono ad altrettanti differenti obiettivi di lavoro del Progetto EME.RICO Parte A. Oltre a queste variazioni sui temi di lavoro si sono aggiunti dei trasferimenti delle sedi in vari comuni o Enti territoriali.

Descrizione delle attività di campo delle squadre 13, 14, 16 e 24

Nei mesi di Luglio - Novembre 1998, su richiesta della Regione , il lavoro ha avuto come obbiettivo l’approfondimento delle schede di rilievo del danno relativo al Sisma del 26/9/97 e seguenti. Il lavoro dei tecnici ha riguardato l’individuazione dei fogli catastali, dei numeri di particelle riferiti ai nominativi elencati sulle schede, oltre ad indicare i dati metrici delle singole particelle. Le squadre di Geologi hanno contemporaneamente operato su schede di rilievo speditivo approntate in collaborazione tra i geologi della Regione Umbria e i Tutors geologi del Progetto EME.RICO; la scheda geologica ha consentito di descrivere sinteticamente le caratteristiche geologiche e geomorfologiche nell’intorno significativo di ogni immobile, censito dai Tecnici nelle schede di danno fornite dalla Regione Umbria. Nei mesi di Luglio-Ottobre, le Squadre n° 13 e 16 hanno operato dapprima nel comune di Todi per motivi logistici legati alla residenza di alcuni Lavoratori in aree lontane della Regione. Le attività di lavoro si sono concentrate nella ricerca di cartografia catastale e successivamente nel rilievo e nel controllo diretto dei dati catastali. L’aspetto geologico, sebbene con difficoltà legate alla scala di dettaglio intrinseche ad una semplice schedatura, ha consentito di individuare le caratteristiche generali dei terreni su cui insistevano le particelle e le abitazioni censite dai Tecnici. Si sottolinea le difficoltà logistiche vissute dai lavoratori LSU per la vastità territoriale del Comune di Todi e per il fatto di dover operare con mezzi propri e limitati rimborsi spese per il carburante. Inoltre a ciò si è sommata la difficoltà di instaurare un rapporto di collaborazione con i tecnici del Comune di Todi sia da parte dei singoli Lavoratori sia da parte dei Tutors; i Lavoratori hanno lamentato difficoltà nel reperire materiale cartografico, relazioni e studi geologici commissionati dall’Amministrazione, l’accesso all’uso dei telefoni e alle fotocopiatrici. Non è mai stato messo a loro disposizione un computer. Il numero di schede rilevate per il Comune di Todi è di 120 su un totale di 300; il numero di schede geologiche è pari a 130. Dal mese di Novembre le Squadre n° 13 e 16 sono state trasferite in un Comune inserito nella “Fascia A” del Terremoto: Montefalco, dove i lavoratori sono rimasti in attività solo per il mese di novembre 1998. La scelta è stata motivata soprattutto tenendo conto dei luoghi di residenza dei Lavoratori, ubicati nell’Orvietano e nella zona di . L’amministrazione Comunale di Montefalco ha risposto con sollecitudine alle richieste pervenute dai Tutors e dai Lavoratori fin dal primo incontro di presentazione. Anche in questa nuova realtà

81 comunale il lavoro si è concentrato sul rilievo in campagna dei dati catastali metrici e sulla schedatura geologica, alternando momenti di revisione critica dei dati raccolti a tavolino. Per Montefalco le schede di rilievo e verifica dei dati metrici e catastali sono state pari a 90 su un totale di circa 1000; le schede geologiche redatte sono state 85. Le attività di Tutoraggio si sono espletate soprattutto in incontri collegiali tra Tutors e Membri direttivi del Progetto EME.RICO., per organizzare al meglio l’avvio delle attività di lavoro; più volte si sono modificati gli indirizzi iniziali, rallentando quindi l’avvio delle attività dei Lavoratori stessi. Contemporaneamente i Tutors hanno avviato i contatti con le Amministrazioni Comunali alle quali sarebbero poi stati assegnati i Lavoratori, presentando presso gli Uffici Tecnici comunali le finalità e gli obbiettivi del Progetto; in questi momenti si è anche richiesta la collaborazione del Comune interessato e la messa a disposizione del materiale necessario al lavoro. I Tutors hanno periodicamente incontrato i lavoratori per riportare loro le novità emerse nelle riunioni che frequentemente modificavano le direttive iniziali, rendendo necessarie molte correzioni negli indirizzi di lavoro. Frequenti sono stati i contatti e i colloqui con il Geom. Burzigotti della Regione Umbria, al quale sono stati riferiti i problemi logistici e di lavoro delle varie squadre. Si è sempre consigliato ai Lavoratori di recarsi insieme sui luoghi di rilievo; questo avrebbe permesso di far crescere uno spirito di collaborazione e una capacità di osservazione critica tra le diverse professionalità presenti. Nel medesimo periodo di tempo (Luglio - Ottobre 1998) le squadre Tecnici n°14 e la Squadra Geologi n°24 hanno operato nel Comune di Arrone, con sede di Lavoro presso gli Uffici della Provincia di Terni. La scelta di operare nel comune di Arrone è stata anche in questo caso motivata dalla lontananza del luogo di residenza dei Lavoratori LSU, alcuni dei quali provenienti da e altri da Amelia e Narni; il luogo scelto risulta essere a distanza equivalente tra Amelia e Cascia. Le attività di rilievo nel Comune di Arrone sono state realizzate in uno spirito di fattiva collaborazione con gli uffici tecnici del Comune stesso. I Lavoratori hanno reperito facilmente la cartografia catastale e sono riusciti ad effettuare un cospicuo numero di schede, pari a 350 su un totale di 485; le schede di rilievo geologico sono state pari a 120. Nel mese di Novembre e per parte di Dicembre 1998 le Squadre 14 e 24 sono state dislocate presso il Comune di Vallo di Nera, inserito nella “Fascia A”. In questa nuova sede di lavoro si sono avute delle difficoltà di reperimento di materiale cartografico e difficoltà di collegarsi con l’Amministrazione. Durante questo periodo di lavoro la Regione Umbria ha comunicato il divieto di rilievo delle schede all’interno del perimetro dei PIR (Programmi di Recupero), limitando perciò fortemente il lavoro degli LSU. Nonostante la breve permanenza nel comune di Vallo di Nera e le disposizioni sopra ricordate, sono state rilevate tutte le schede di Danno messe a disposizione dalla Regione (circa 150). L’attività di Tutors anche in questo periodo si è svolta tra direttive di natura tecnica e organizzativa verso i Lavoratori, oltre agli incontri periodici e collegiali con gli altri Tutors e con la Regione Umbria.

82 Attività di lavoro svolte a partire dal mese di Dicembre 1998 fino a Giugno 1999

Con il mese di Dicembre 1998 il Progetto EME.RICO e le relative attività di lavoro sono state modificate radicalmente. L’attività di controllo catastale sulle schede di danno da parte dei Tecnici e di rilievo speditivo da parte dei Geologi è stata sospesa, e si è modificato il lavoro procedendo alla valutazione della vulnerabilità degli edifici mediante censimento speditivo degli aggregati edilizi dei centri storici di Foligno e di Spoleto. La sede di lavoro delle Squadre 13 e 16 è stata spostata a Foligno (Ex COR), mentre per le squadre 14 e 24 sono state collocate presso il Comune di Spoleto (Ufficio Tecnico, Piazza della Genga). Questa nuova direzione di lavoro ha comportato un iniziale disorientamento dei Lavoratori; le riunioni tra Tutors e responsabili del Progetto hanno consentito un approfondimento del nuovo indirizzo di lavoro; successivamente tali nuove disposizioni sono state riportate ai Tecnici e Geologi LSU, ma le attività di lavoro sono tornate ad essere operative solo dopo un mese. Il nuovo lavoro è consistito nell’individuazione degli aggregati strutturali degli edifici su cartografia catastale, con successiva distinzione degli edifici componenti i vari aggregati. Quest’ultimo lavoro è stato effettuato utilizzando le schede fornite dal GNDT - CNR per il censimento speditivo della vulnerabilità degli edifici ordinari in muratura e in cemento armato. La schedatura è avvenuta per livelli di approfondimento successivi, partendo dagli aggregati e scendendo poi a livello di edifici. Di questi si sono studiate le caratteristiche principali dal punto di vista strutturale, dei materiali e delle tipologia costruttiva; inoltre si è data una valutazione del livello del danno subito dai singoli edifici a seguito del terremoto del 26/9/97. A conclusione dell’analisi degli aggregati è stata fatta una scheda di riepilogo per riunire gli edifici in classi con caratteristiche simili. Dal punto di vista geologico si è deciso quindi di calibrare l’attività di studio e raccolta dati al fine di fornire uno strumento utile ai Tecnici; è stata intrapresa perciò la valutazione delle caratteristiche geologiche, geomorfologiche e di suscettibilità sismica dei terreni sottostanti gli aggregati, con la redazione di apposite cartografie geotematiche, utilizzando il modello della Microzonazione Sismica Speditiva realizzata dalla Regione Umbria nel corso del 1998 e 1999.

Attività sul Campo delle Squadre 13 e 16 (Foligno)

Il centro storico di Foligno è coperto dai seguenti fogli catastali: 155, 156, 157 e 158. La squadra n° 13 ha subito una diminuzione del numero dei componenti, e quindi è diminuito il livello di produttività proprio nella fase finale di lavoro (marzo-giugno 1999); la defezione dalla squadra è da imputare alla richiesta della Regione Umbria di fornirsi di tecnici prelevati dal Progetto EME.RICO. per un lavoro di censimento nei campi conteiners. Ciò nonostante la squadra n°13 ha concentrato il lavoro sul foglio 155, individuando n° 30 aggregati su 34 totali.

83 Per quanto riguarda il lavoro svolto dalla squadra n° 16, composta dal geologo Natali, è stata completata la raccolta di dati di sondaggio reperiti presso l’Amministrazione Comunale di Foligno; si sottolinea il permanere della difficoltà di reperimento di sondaggi nel centro storico, sia perché in alcune zone non sono mai stati realizzati e, dove presenti, essi sono distribuiti in modo non omogeneo. Il quadro dei dati a disposizione ha permesso a volte delle correlazioni, mentre in altri casi non si hanno dati sufficienti per dettagliare il sottosuolo. Si sottolinea anche la difficoltà di reinterpretare le descrizioni litologiche fatte da altri geologi. Il reperimento e la reinterpretazione dei dati di sondaggio ha permesso di realizzare alcune sezioni di correlazione stratigrafica in corrispondenza di sondaggi significativi, oltre ad una zonazione del centro storico a prevalente presenza di sedimenti alluvionali fini (limi ed argille sabbiose) e sedimenti ghiaiosi. Inoltre sono stati segnalati elementi geomorfologici significativi. E’ stata realizzata una carta con gli spessori dei riporti nel centro città, sebbene siano essenzialmente spot con una limitata area significativa nell’intorno del sondaggio. Infine è stata prodotta una carta di suscettibilità di amplificazione sismica. Tutte le carte sono state realizzate su base alla scala 1/5.000. Questi dati sono riassunti in una relazione esplicativa del lavoro svolto dalla squadra 16.

Problemi in corso di Attività di Censimento (Foligno)

Le Squadre con sede a Foligno (n° 13 e 16) hanno avuto una serie di difficoltà iniziali nel reperire la cartografia tecnica catastale alla scala 1/2.000 e 1/500 per il centro Storico, in quanto le loro richieste di copie cartografiche erano soggette alle difficoltà organizzative del Comune per la mole di lavoro relativa alla fase di approvazione dei PIR. Lo stesso discorso vale anche per la Squadra 16, che ha avuto difficoltà nel reperire dati sulle stratigrafie di sondaggi nel centro storico di Foligno. In questo caso, l’assenza di evidenze geomorfologiche nel centro di Foligno ha creato una maggiore difficoltà nel tentativo di zonazione del sottosuolo, in quanto i dati reperiti sono risultati essere di tipo puntuale (sondaggi geognostici), in numero non elevato e insufficienti talora a consentire una descrizione geologica di dettaglio. La scala di riferimento per gli elaborati geologici del Centro Storico di Foligno si è limitata quindi alla scala 1/5.000. Le attività di lavoro per la squadra n° 13 ha subito un leggero ritardo a causa di difficoltà logistiche iniziali (mancanza di una stanza di lavoro e di cartografia di riferimento) e anche per malattie susseguitesi tra i Tecnici. Inoltre i lavoratori hanno segnalato alcuni casi di scarsa collaborazione dei residenti a lasciare libero accesso all’interno dei cortili privati durante le verifiche in sito. I Tutors, d’accordo con i Tecnici ed i Geologi, hanno deciso di lavorare congiuntamente nelle stesse aree del centro storico di Foligno, con il fine di ottenere una sovrapposizione tra il dato geologico di suscettibilità sismica (dove i dati lo consentivano) e di vulnerabilità di aggregati tipo. Questo obbiettivo di lavoro integrato non si è concretizzato a causa di ulteriori e diverse disposizioni in merito alla compilazione della Scheda di Vulnerabilità degli edifici; infatti, in occasione della riunione del 19/5/1999 tra Tutors e Responsabili del Progetto, è stato comunicato che l’uso della “Scheda di 1° livello per il rilevamento delle esposizioni e della vulnerabilità degli edifici” doveva essere sospeso.

84 Si sottolinea ancora la difficoltà nel lavoro dei tecnici nell’individuare gli edifici che compongono gli aggregati del centro storico di Foligno, in quanto gli aggregati si caratterizzano per essere composti da un numero elevato di edifici, con una forte complessità tipologica e talora con difficoltà di accesso.

Attività sul Campo delle Squadre 14 e 24 (Spoleto)

L’attività di lavoro dei tecnici dalla squadra Tecnici n°14 si è avvalsa di una cartografia di base catastale in scala 1/2.000; il centro storico di Spoleto è interamente compreso in due fogli catastali, il n° 164 ed il n° 305. Anche in questa squadra la Regione ha prelevato un componente (Geom. Lucia Selvaggio) per un censimento presso i campi conteiners; inoltre si è avuto il ritiro di un componente nel marzo 1999, che ha fatto crescere le difficoltà insite nel rilievo degli aggregati e degli edifici. La squadra comunque ha proceduto al completo rilievo del Foglio catastale 305, composto da 52 aggregati, mentre nel Foglio 164 sono stati rilevati 33 aggregati su 98 totali.

Per quanto riguarda l’aspetto geologico, la squadra 24 ha reperito una cartografia tecnica a curve di livello in scala 1/5.000, sulla quale ha iniziato lo studio e la redazione della geologia della zona del centro; la difficoltà maggiore si è rilevata essere l’impossibilità osservare direttamente la natura del substrato geologico sul quale insiste la città, a causa della copertura dell’edificato. Inoltre non sono stati realizzati interventi edilizi recenti suportati da indagini geognostiche nel centro di Spoleto. Al data di fine attività del Progetto EME.RICO. (parte A) non erano ancora disponibili nemmeno i dati di Microzonazione Sismica Speditiva del Centro di Spoleto e quindi lo studio di suscettibilità sismica condotto dal Dott. Grifoni risulta essere il primo in assoluto. Nonostante la limitazione nel reperimento di dati geologici esistenti, alcune osservazioni morfologiche in sito e alcuni dati da ortofotocarta e da cartografie geologiche ufficiali, hanno consentito di realizzare una relazione di studio e di Microzonazione Sismica con cartografie in scala 1/5.000.

Problemi in corso di Attività di Censimento (Spoleto)

Le squadre 14 e 24 hanno lavorato nel centro storico di Spoleto. Il particolare tessuto edilizio di Spoleto ha consentito di individuare aggregati con caratteristiche peculiari. E’ il caso di alcuni edifici di testata appartenenti ad aggregati differenti, collegati tra loro da archi, sui quali insistono altre abitazioni. Entrambe le squadre hanno registrato una moderata accoglienza da parte dell’Amministrazione Comunale di Spoleto, che comunque ha fornito un locale con l’uso di un telefono ma privo di computer; le cartografie sono state reperite con difficoltà. Anche a Spoleto i lavoratori LSU hanno segnalato alcuni casi di scarsa collaborazione dei residenti a lasciare libero accesso all’interno dei cortili privati durante le verifiche in sito.

Giudizio sull’attività svolta e capacità delle Squadre in relazione al compito eseguito

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I tecnici ed i geologi hanno evidenziato una scarsa gratificazione (e quindi un moderato impegno) per il lavoro svolto, sopratutto nei primi mesi del Progetto; le attività di schedatura non hanno corrisposto alle attese create dal corso svolto nel Centro di Protezione Civile di Castelnuovo di Porto. I tutors hanno dovuto più volte stimolare i Lavoratori LSU in questa prima fase del Progetto. Si rammenta che proprio durante tale periodo iniziale le difficoltà logistiche per l'accoglimento presso i Comuni hanno costituito il maggiore ostacolo. Raramente le amministrazioni comunali si sono dimostrate interessate nel fornire il materiale minimo di lavoro. Solo gli ultimi tre mesi sono stati più stimolanti e gratificanti: i tecnici hanno trovato interessante il riscontro incrociato tra l’analisi cartografica e quella diretta sul campo per l’individuazione degli aggregati edilizi. Per i geologi la seconda fase è stata solo poco più stimolante a causa della povertà e della scarsità di dati geologici recenti. I geologi LSU hanno comunque lamentato l’impossibilità di approfondire le tematiche geologiche perché impegnati all’interno di centri storici, dove mancano punti di osservazione naturali e dove i sondaggi geognostici risultano l’unica fonte di indagine.

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