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8 oggi martedì 9 aprile 2002

Si è spento nella sua L’amarezza per una lunga

abitazione e controversa vicenda Politico vivace, polemizzò giudiziaria da cui esce Pasquale Cascella ‘‘ ‘‘ Calabria, e quel tracciato che il tem- aspramente con Craxi a testa alta po ha reso accidentato è ancora oggi il filo di congiunzione tra il ricco l bastone era già diventato il suo Sul proscenio con un verdetto Nord e il profondo Sud. Poi sono più fedele compagno. Era una cal- arrivate anche le fabbriche e i porti. I da giornata primaverile del 1998, fino alla fine di assoluzione Compresa l’acciaieria rimasta fanta- quando Giacomo Mancini apparve sma e il porto recuperato in extremis in una sala del centro congressi Ca- a Gioia Tauro. Sempre in nome di un vour, nei pressi intervento straor- della stazione Ter- dinario che, con i mini a Roma, do- suoi sprechi e i ve si era dato ap- suoi scandali (e, puntamento un per Mancino, le gruppo di sociali- prime traversie sti per discutere giudiziarie), non se e come parteci- è riuscito mai a pare alla cosiddet- Se ne va il patriarca del socialismo meridionale diventare inter- ta «Cosa due». vento strutturale, Era una delle po- politica meridio- che vecchie perso- È morto ad 86 anni Giacomo Mancini. Grande antifascista, segretario Psi, più volte ministro nale unitaria con nalità del Psi pre- la politica econo- senti e, per quan- mica egemonizza- to controversa e discussa fosse sem- ta dagli interessi per il Nord. Ma guai pre stata, la sua parola avrebbe avuto a chiedere a Mancini se si fosse penti- certamente un peso nella disputa. Se to di aver combattuto i «boia chi mol- ne restò, invece, seduto in un angolo. la» della rivolta nera di Reggio Cala- Ascoltava e taceva. Per ore. Con bria, con quell’idea dello sviluppo del chiunque. Andai anch’io a chiedergli Sud: «Io sono disposto anche a chiu- se sarebbe stato della partita. Per tut- dermi in un convento per espiare, ta risposta guardò l’orologio, s’ag- solo che prima ne voglio cento, di grappò al braccio e si fece accompa- convinti, pieni di tutti quelli che han- gnare all’uscita. Qui, all’aria aperta, si no sbagliato più di me». abbandonò a una di quelle espressio- I guai di quella vocazione di governo, ni con cui ha cercato di mitigare il però, Mancini li ha subiti tutti. Dal più grande tormento della sua vita: ministero aveva dato la scalata al Psi. «Che faccio io? Il capo nascosto della Prima, nel 1969, vice segretario. Dal Cosa due calabrese...». 1970 segretario, per meno di due an- Ironia amara. Era appena uscito, il ni, quando suonò la campana dello vecchio Giacomo, dall’ennesima que- scandalo Anas. «Spesso la lotta politi- relle giudiziaria, la più dura, la più ca si fa attraverso le Procure», disse sofferta. Per sette anni ha percorso una volta. tutti i gironi dell’infernale indagine Tant’è: da autonomista era passato a per concorso esterno in associazione sostenere gli «equilibri più avanzati» mafiosa, accusato dai «più infidi pen- con una posizione più di sinistra ri- titi reclutati nelle carceri». Primo ac- spetto a . Salvo cusato per questo reato «infamante». ritornare sui propri passi al Midas. Lì, nella sua Cosenza, da cui aveva Fu proprio Mancini, con i voti deter- ripreso l’antica battaglia meridionali- minanti dei suoi, a consegnare lo scet- sta dopo l’eclisse che aveva colpito un tro a , e poi a pentirsene ruolo politico sempre di primo piano amaramente. Continuava ad avverti- nelle file del Psi. A 79 anni aveva subi- re il nuovo segretario che «la forza to l’umiliazione della sospensione. del Psi da sola non è sufficiente a Poi l’incubo della condanna a tre an- reggere l’urto col sistema di potere Mancini con De Martino, a sinistra con Nenni e a destra con Craxi ni e sei mesi, fino a quella giornata della Dc». Inascoltato. Anche perché, del giugno ‘97 quando la sentenza fu intanto, sui suoi messaggi politici era annullata. Forse è stata la conquista caduto l’ennesimo scandalo, questa più grande, quel riprendersi la fascia uno specifico «fronte del Mezzogior- mismo, con cui cercava rio» su cui, con l’avvento del primo poco gli costerà sul piano politico e zioni con le prime pietre: «Si fanno volta per sospetti legami, e non solo tricolore. Se l’è tenuta ben stretta nel- no». Ma fu proprio l’ansia di riscatto di aprire ai socialisti varchi verso il centro sinistra, fu fondato il nuovo personale. Nel 1963, da ministro del- ad opere concluse». Chilometri di durante la drammatica vicenda del l’ulteriore trafila giudiziaria (solo nel dalle ingiustizie patite dalla sua terra, governo, senza però mai sposare le meridionalismo. Non a caso è tra i la Sanità, impone a una burocrazia asfalto, gallerie, ponti e viadotti per sequestro di da parte del- novembre ‘99 ha ottenuto l’assoluzio- prima ancora della frustrazione per oscillazioni anticomuniste. primi socialisti a entrare nella fatidica refrattaria la vaccinazione antipolio. andare oltre il punto del disincanto, le Brigate rosse, con personaggi del- ne piena) e nella nuova battaglia con- l’involuzione staliniana del modello Mancini, più che il teorico, è stato «stanza dei bottoni», con una frene- L’anno dopo è già ministro dei Lavo- là dove Cristo si era fermato. Da Ebo- l’estremismo di sinistra come i Piper- tro una malattia non meno insidiosa, sovietico, a spingerlo verso l’autono- l’artefice dell’«intervento straordina- sia di premerli che, nel tempo, non ri pubblici e dice basta alle inaugura- li una autostrada arrivava a Reggio no e i Pace. È in questo periodo che tanto da ridurlo su una sedia a rotel- Mancini torna a indossare la toga da le, fino a ieri quando ha chiuso i con- avvocato per difendere un suo gene- ti anche con il destino. ro sospettato di collusione con i terro- Un destino segnato sin dalla nascita, le reazioni risti. Ma è se stesso e la sua concezio- nel 1916, a Cosenza. Il padre Pietro ne laicista della politica che rispetta era stato tra i fondatori del Psi e ave- anche l’autonomo e lo distingue dal va consegnato i libri di Marx, Vico e condo il quale «il suo grande impegno politico, da parlamen- prima metà degli anni ‘90, sottolinea che «è stato uomo terrorismo che difende con le unghie Labriola al figliolo che il fascismo, tare e da uomo di governo, ha contribuito alla ricostruzione ammirevole anche nei giorni più bui, per la fermezza e la e con i denti. Come ha poi fatto an- relegandolo al confine, aveva costret- Il cordoglio del mondo politico ed allo sviluppo del nostro Paese, al consolidamento della dignità con cui ha risposto ad accuse gravissime e ingiuste». che con gesti dissacratori, come quel- to ad abbandonare. Giacomo ne ha nostra democrazia e dei valori repubblicani». «Ci mancherà il suo spirito libero, mai conformista, il suo lo - una volta eletto sindaco di Cosen- seguito le orme e ne ha tramandato Profondo cordoglio è stato espresso da diversi esponenti contributo al centrosinistra, il suo amore per la terra calabre- za - di chiamare proprio il capo di l’esempio al figlio Pietro e poi al nipo- Fassino: una vita per la democrazia diessini. Piero Fassino riconosce in Mancini «un uomo che ha se», dice Francesco Rutelli, mentre il presidente del Pdci Potere operaio, Piperno, a fare l’asses- te. E la sua soddisfazione più grande segnato la storia del socialismo italiano e che ha dato un Armando Cossutta ricorda di lui «il continuo, fortissimo, sore alla cultura. è stata nel vedere eletto un altro Gia- contributo di pensiero e di azione al rinnovamento culturale impegno antifascista e socialista». Il presidente dei Verdi Al- Ha combattuto con passione, il vec- como Mancini alle ultime politiche. ROMA «Giacomo Mancini, una delle personalità più importan- e politico della sinistra». In un messaggio inviato al figlio fonso Pecoraro Scanio sottolinea «il suo impegno straordina- chio leone. Ed è arrivato alla fine del- In piena campagna elettorale, con chi ti della sinistra del dopoguerra, lascia un’eredità profonda di dell’ex segretario del Psi, il segretario della Quercia sottolinea rio per i diritti civili, a cominciare dalla storica battaglia per il la sua vita con l’orgoglio del socialista lo definiva «padre del socialismo», impegno sincero in politica e in numerosi incarichi di gover- «il suo impegno meridionalista e la tenacia con cui si è battu- divorzio, e quelli dei lavoratori», mentre per il presidente che le ha provate tutte. Persino la sottilizzava: «Semmai, patriarca». no». Così Marcello Pera, in un messaggio di cordoglio inviato to come uomo politico, come ministro, come sindaco di dello Sdi Enrico Boselli la scomparsa di Mancini «lascia un diaspora del proprio partito. Aveva Lui, Giacomo senior, era entrato nel- alla famiglia, ricorda l’ex leader socialista scomparso ieri a Cosenza, per la rinascita del mezzogiorno», e fa sapere che i vuoto incolmabile nel movimento socialista». voluto tornare in campo, da sindaco, la Camera che aveva già visto il padre Cosenza. Il presidente del Senato sottolinea anche la passione Ds «inchinano le loro bandiere in onore di un uomo che ha Messaggi di cordoglio sono giunti anche da parte di diver- anche per dimostrare ai suoi compa- tra i costituenti, nel 1948 con il Fron- con cui Mancini si è impegnato nell’«attività clandestina col speso la propria vita per la democrazia e per la sinistra». Il si sindaci. Per Walter Veltroni «il paese perde un uomo politi- gni socialisti che una «sintesi nuova» te popolare, per restarci ben dieci legi- Partito d’Azione», «nella vita del Psi, fino a divenirne, nel deputato diessino sottolinea in particolare l’azio- co autenticamente animato da profonda coerenza», mentre nel rapporto a sinistra era e resta pos- slature. Ci credeva, allora, all’unione 1970, segretario nazionale», e anche nel lavoro svolto a Cosen- ne di riforma e rottura dei vecchi equilibri conservatori che per Rosa Russo Iervolino «sparisce una delle figure più insigni sibile: «Per non diventare quello che con i comunisti, partecipava ai comi- za, la «sua città, che lascia essendone sindaco amato e rispetta- Mancini seppe rappresentare nel sud d’Italia e che gli valse i del socialismo italiano che ha sempre cercato di coniugare, non abbiamo mai voluto essere: su- zi con il fazzoletto rosso al collo, crea- to». «Profondamente colpito» dalla notizia della scomparsa durissimi attacchi della destra, mentre Gavino Angius, richia- durante la lunga ed appassionata carriera, l’impegno politico balterni». Nell’eredità del patriarca va con Mario Alicata e Fausto Gullo anche il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini se- mando la vicenda giudiziaria da cui Mancini fu investito nella nazionale con le ragioni della sua terra e della sua gente». c’è anche questo monito.

«Ho chiesto il sostegno di tutte le forze dell’opposizione di sinistra. Il programma sul campo» Angelo Guglielmi Guglielmi alla sfida per Pomezia ex direttore Raitre Candidato a sindaco: «Sarò il migliore»

Luana Benini sulle mie capacità di affrontare una «Non solo del centro sinistra. La to che di fronte a sospetti di malversa- smissione. Occorre fare un program- campagna elettorale con i comizi e condizione che ho posto è la compat- zione i Ds si ritirarono dalla maggio- ma per correggerne la prospettiva di tutto il resto. Quest’ultima è la parte tezza dell’intero fronte dell’opposi- ranza e il sindaco del Ppi fece il ribal- sviluppo. Ci sarà tempo e modo di ROMA «Se verrò eletto sarò un bravo che mi è totalmente oscura. So che zione: l’Ulivo, ma anche Rifondazio- tone...Il ribaltone poi non servì per- riflettere non solo con i partiti ma sindaco, ne sono certo». Angelo Gu- dovrò imparare molte cose. Spero di ne comunista e Di Pietro. Ho detto ché lo scandalo divenne pubblico e anche con i cittadini. Vorrei costrui- glielmi ex direttore di Rai3, critico poter disporre di uno staff che sia in che avrei accettato solo se sul mio buona parte della Giunta fu inquisi- re il mio programma sul campo, pro- letterario, direttore dell’Istituto Luce grado di sostenermi e aiutarmi a col- nome si fosse verificata una generale ta. La vicenda era legata ad alcuni prio sulla base degli incontri con la durante il governo dell’Ulivo, confer- mare le eventuali deficienze». condivisione di impegno». appalti per la raccolta dei rifiuti e per cittadinanza». ma di avere accettato la candidatura quello che mi sembrava più interes- Dunque, quella sera a cena... Lei ha detto che si è candidato Sa già chi sarà il suo avversa- la riscossione dei tributi. Tra poco ci Per lei è una avventura inedi- a sindaco di Pomezia che gli ha offer- sante, contrariamente alle generali «Sì. Fui contattato dal segretario a sindaco perché non ama i gi- rio? sarà il processo». ta. to il centrosinistra. Manca solo la preferenze, era quello di sindaco, per- regionale dei Ds del Lazio, Michele rotondi, anzi se ne vergogna. «No. Per quanto ne so, non l’han- Sarà difficile immergersi in «Sì. Io finora ho fatto tutt’altro. presentazione ufficiale. Pomezia è ché il sindaco ha la possibilità di in- Meta, che mi chiese un incontro. Ho Cosa significa? no ancora scelto. Il Polo ne sta discu- una realtà che lei ha dichiara- Ma affronto questa nuova esperienza un Comune industriale dell’Agro tervenire direttamente, di determina- esitato a lungo. All’inizio ero molto «Non ho affatto detto questo. tendo. Potrebbe essere qualcuno di to di conoscere poco. con entusiasmo nonostante le preoc- Pontino a 30 chilometri a sud di Ro- re la qualità della vita di una comuni- sconcertato dall’offerta. Poi, rifletten- Ho detto che i girotondi mi vergo- An o di ». «Certo, non posso dire di cono- cupazioni. Confido nelle mie capaci- ma, e conta 47mila abitanti. Una re- tà. Basta vedere come ha lavorato do sul fatto che l’incarico di sindaco gno di farli, ma li apprezzo moltissi- Pomezia è una realtà molto scere bene Pomezia. Ci lavora mia tà manageriali e organizzative che mi altà complessa. Bassolino a Napoli lasciandoci una non mi avrebbe impedito di svolgere mo. Anzi, sono contento che molti complicata. Adesso il Comune nuora, in una società di elettronica. sono state spesso riconosciute. Non Com’è nata questa candidatu- città ben diversa da quello che era in anche altre attività, ho accettato». altri riescano a farli. Io divento rosso è in mano a un commissario. Io ci passo spesso andando a Sabau- ho dubbi: se verrò eletto sarò il mi- ra? passato...». Adesso dovrà calarsi nel nuo- a prendere la mano di qualcuno... C’è stata una storia di tangen- dia dove ho una casa. Ma ho già fatto gliore sindaco possibile. Quello che «Da una cena in casa di amici. Ma Pomezia non è Napoli... vo ruolo. Qualche preoccupa- Questa cosa mi trova spiazzato, mi ti. alcune riunioni con i partiti locali mi preoccupa è il percorso per arri- Era presente anche Vincenzo Vita. Si «Certo. Ma io sto parlando del zione? mette psicologicamente a disagio». «Quasi l’intero consiglio è finito che dovranno sostenermi. Sto comin- varci. Sento tutti i miei limiti sul pia- parlava del più e del meno. Mi capitò ruolo del sindaco, della sua attività «Mentre sono sicuro di saper fa- Ha già fatto riunioni con i vari in galera. Compresi due consiglieri ciando a informarmi sui problemi. no della comunicazione politica. Ma di osservare che tra i ruoli politici, specifica e molto concreta...». re il sindaco. Non lo sono altrettanto partner del centro sinistra? Ds, uno del Prc. Mi è stato racconta- Pomezia è un polo industriale in di- sono disposto a provarci».