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Da marzo a dicembre IL MONDO il venerdì alle ore 20.30 DEI TRASPORTI Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XX - N. 193 - OTTOBRE 2010 € 5,00

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N° 193 / Ottobre 2010 3 Il Mondo dei Trasporti 20 anno EDITORIALE Vent’anni al servizio degli operatori dell’autotrasporto Paolo Altieri

esteggiare un compleanno è sempre motivo di soddi- no stri lettori una informazione sempre più ricca e com- Fsfazione per il festeggiato e per chi plaude a un pleta e se oggi possiamo celebrare il traguardo dei 20 evento così importante. Per noi di Vega Editrice che con anni, vuol dire che ne abbiamo conquistato la fiducia e questo fascicolo speciale di ottobre celebriamo il tra- l’apprezzamento. guardo dei 20 anni raggiunti da Il Mondo dei Trasporti, Sappiamo che abbiamo raggiunto solo una bella la soddisfazione è ancora maggiore perché abbiamo tappa. Dob biamo continuare ad impegnarci con la stes- fatto del nostro mensile, nel corso degli ultimi 20 anni, sa passione con l’identico entusiasmo e con uguale spi- una pubblicazione che gradualmente ha saputo farsi ap- rito di sacrificio per mantenere alta la bandiera de Il prezzare come uno strumento d’informazione sul setto- Mondo dei Trasporti per consentirgli di puntare a ulte- re dell’autotrasporto sempre più puntuale e ricco fino a riori ambiziosi traguardi. Vega Editrice è consapevole proporsi og gi come un insostituibile pun to di riferimen- delle difficoltà dei tempi che stiamo attraversando, ma to per tutti coloro che operano nel mondo dell’autotra- nello stesso tempo ha la convinzione che Il Mondo dei sporto su gomma, siano essi i produttori di veicoli indu- Trasporti ha le carte in regola per superare la tempesta striali e commerciali oltre che di autobus, siano essi gli infinita della crisi economica che negli ultimi due anni allestitori, le aziende che forniscono grande e piccola ha rallentato in maniera pesante gli investimenti pubbli- componentistica a questi settori, il mondo dei pneuma- citari da parte delle industrie del settore. tici, quello dei carburanti, naturalmente le aziende di È stata dura, abbiamo stretto i denti, ma anche in que- trasporto e della logistica, le associazioni di categoria. sti ultimi due anni pesantissimi abbiamo mantenuto con Non è stato e non è un lavoro facile occuparsi di un Il Mondo dei Trasporti il solito ricco livello d’informa- mondo co sì variegato, dalle molteplici pro blematiche, zione. Confermiamo il nostro impegno a tutto campo non è stato e non è facile approfondire ogni mese quan- per il futuro, trovandoci perfettamente d’accordo con to ruota intorno a un mondo che giustamente viene con- quanto Stefano Chmielewski, presidente di Renault siderato il motore dell’e co no mia dei Paesi avanzati ma Trucks, ama ricordare da tempo e cioè che la società nello stesso tempo il motore per lo sviluppo delle eco- non potrà mai fa re a meno del camion se la gen te vuole nomie dei Paesi che con fatica si affacciano al benesse- trovare ogni giorno nei negozi quanto serve per vivere. re. Il nostro impegno è stato fin dall’inizio quello di of- Ecco, Il Mondo dei Trasporti continuerà a raccontare il frire una visione di questo mondo non necessariamente cammino delle merci dai luoghi di produzione fino ai so lo sotto il profilo tecnico, ma ap profondendo le mille punti di vendita. Si tratta di una filiera dai mille prota- tematiche che si intrecciano attorno a un veicolo indu- gonisti, ognuno con una propria storia, che è quella che striale o commerciale, attorno a un autobus. continuerà a riempire ogni mese le nostre pagine. Mi piace ricordare che la nascita de Il Mondo dei È un lavoro che abbiamo imparato a fare bene in que- Trasporti avviene a seguito di un cordiale colloquio con sti vent’an ni. Lo faremo ancora meglio perché oggi il il compianto Gior gio Bertoldi, all’epoca Direttore della Mondo dei Trasporti conta su un team ben affiatato, Comunicazione Ive co. Ci conoscevamo in quan to in animato da uno spirito di corpo che è la vera forza che quei tempi, sul mensile Autorama che dirigevo, a bi- ci accompagna ogni giorno. Non mi resta che il ringra- tualmente dedicavo un paio di pagine al settore dei vei- ziamento più sincero per quanti hanno creduto e conti- coli industriali. Quel giorno mi disse quasi a bruciapelo: nuano a credere in noi. Continueremo a soddisfarli al “Paolo, ma non hai mai pensato di dar vita a un giornale meglio. dedicato ai trasporti? Per Vega Editrice, che regge la sua attività solo sul mensile Autorama, sarebbe il modo per allargare il campo di azione. Non solo, ma una nuova “voce” nel panorama editoriale del settore dei trasporti IL MONDO sarebbe salutata con estremo interesse dai costruttori di veicoli industriali e commerciali”. DEI TRASPORTI Inutile dire che la sfida mi stuz zicava. Non ci pensai Mensile di Politica, Economia, mol to. Mi misi immediatamente al lavoro e nemmeno Cultura e Tecnica del Trasporto due mesi dopo quel colloquio il primo numero de Il Mondo dei Trasporti era già una realtà. Avevo anche Direttore responsabile Paolo Altieri puntato su una linea innovativa per il settore. Che si sa- Direzione, redazione e amministrazione rebbe rivelata talmente vincente da indurre anche le Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza altre pubblicazioni del settore, fino ad allora concentra- tel. 039/493101 - 493103 - fax 039/493102 te soprattutto nel “raccontare” l’oggetto camion, a se- e-mail: [email protected] guirci in qualche modo. La li nea scelta da Il Mondo dei Sede Legale Trasporti era quella di dare voce agli operatori del setto- Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore re facendo loro raccontare i problemi con i quali si con- Vega Editrice Presidente frontavano tutti i giorni. In pratica abbiamo voluto fin Luisella Crobu Direttore editoriale dall’inizio far risaltare l’umanità di quanti, ognuno nel Cristina Altieri Condirettore editoriale proprio ruolo, davano il proprio contributo al successo Vincenzo Lasalvia Pubblicità delle varie aziende. Co.Prom: Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza Così abbiamo cominciato per primi a far conoscere tel. 039/493101-2 - fax 039/493102 nella vita pro fessionale e privata una lun ga serie di per- Promozione Piero sonaggi e manager, dagli amministratori delegati e di- Art Director Renato Montino rettori generali ai progettisti, dai titolari delle conces- Impaginazione e Fotocomposizione sionarie ma anche delle officine di riparazione e assi- Varano, Busto Garolfo (Milano) stenza ai titolari delle aziende di trasporti, senza trala- Stampa sciare ovviamente di spiegare l’evoluzione dei prodotti Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG) ma anche spiegando le iniziative commerciali e di mar- Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Mi- keting alla base dei lanci dei vari prodotti. Mese dopo lano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: I ta lia Euro 50,00, estero: Euro 100,00 - Versamento sul c/c po stale mese abbiamo profuso le migliori energie nostre e dei n. 40699209 intestato a Vega Editrice Srl, Milano - Po ste I- tanti collaboratori, che proprio ne Il Mondo dei Tra- taliane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 sporti si sono formati giornalisticamente prima di anda- (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano re ad affrontare nuove esperienze, per cercare di dare ai - Distribuzione MA-FA: Cologno M.se (MI). °

N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 4 anno I messaggi di auguri per i nostri 20 anni

Stefano Chmielewski Lorenzo Sistino Franco Miniero Presidente & Ceo Ceo PROFESSIONAL Senior Vice Presidente Sales & RENAULT TRUCKS Marketing IVECO Caro Paolo, poche parole 20 anni! Quasi maggio- per“ festeggiare un traguar- Vent’anni costituiscono renne,“ ma fin dalla nascita do così prestigioso per la “certamente un traguardo un giornale con le idee chia- Tua rivista. In questi anni importante per una rivista re: mettere in evidenza i abbiamo potuto apprezzare che ha saputo guadagnarsi problemi del trasporto, i la professionalità e la dedi- sul campo il merito di esse- suoi veicoli e la loro rete di zione con cui il Tuo mensile re diventata un punto di ri- distribuzione; qualità degli si dedica alle tematiche del ferimento nel panorama uomini, successi personali e trasporto e del business, editoriale dedicato ai tra- di gruppo... Ammettiamolo, fornendoci puntualmente sporti. Segno evidente della una grande idea riuscita anticipazioni, interviste e capacità di chi come Paolo proprio bene, bilanciando la articoli sempre molto inte- Altieri ha saputo gestire il presenza delle tre voci che ressanti e approfonditi. In cambiamento, adattando la contano, che sono la spina dorsale dell’economia del tra- questi venti anni anche i veicoli commerciali Fiat hanno rivista alle nuove situazioni, mettendo sempre in evidenza sporto, dando voce ai successi, alle aspirazioni, al desiderio fatto parecchia strada, ampliando e rinnovando continua- le persone nel raccontare i prodotti di ogni singola azienda di essere sempre un passo avanti di uomini e società che mente la gamma prodotto e la struttura organizzativa sem- costruttrice e del suo operato. Un traguardo che deve esse- siano esse di trasporto, concessionarie o di autotrasporto; pre al servizio del cliente, diventando un vero e proprio re anche uno stimolo ad accettare la sfida, che è poi la mettendo in luce pregi e difetti con assoluta imparzialità Brand stabilmente al 2° posto nel ranking Europeo dei LCV. sfida di tutti quanti noi, per uscire rafforzati da quella che professionale. Forse proprio per questo è sempre un piace- , anche grazie alla Tua rivista, ha potuto è sicuramente la peggiore crisi finanziaria di tutti i tempi. re accogliere Paolo Altieri per fare le “quattro” chiacchiere beneficiare di una vetrina prestigiosa e professionale e per annuali a Saint Priest in Renault Trucks, così facendo viag- questo Ti vogliamo ringraziare, consapevoli che il lavoro Giancarlo Codazzi giare le idee attraverso il mondo del camion, per guardare svolto sin qui, sia per noi che per Te, sarà da ulteriore sti- Direttore Generale avanti con fiducia e simpatia. Un giornale fatto per noi, uo- molo per le attività negli anni che verranno. MAN TRUCK & BUS ITALIA mini semplici e diretti, che desideriamo cose concrete. Cosa dire di più? Che resti così; genuino, professionale e simpati- Ottavio Gioglio Conosco il Mondo dei co perché ci accompagni lungo il nostro arduo cammino General Manager Trasporti“ fin dal primo nu- professionale. Grazie per tutto ciò. IVECO MERCATO ITALIA mero pubblicato nel lontano 1990 e mi piace ricordare Andreas Schmid Quando sembra che un che in quel periodo ero già Direttore Generale settore“ sia maturo, troppo da qualche anno nel settore Veicoli Industrali e Commerciali affollato e che ci sia troppa dei veicoli industriali. Con MERCEDES-BENZ ITALIA offerta e troppi concorrenti Paolo Altieri e la sua rivista ecco che si concretizza una è stato facile instaurare su- In questi venti anni il idea che cambia scenario e bito un rapporto sincero di mondo“ del trasporto, la di- regole del gioco obbligando collaborazione. La rivista stribuzione e la vita al vo- tutti a fare i conti con il dà voce e un volto ai prota- lante dei Veicoli Industriali nuovo. Dopo 20 anni di pre- gonisti del mondo dell’autotrasporto: un modo per far cono- è cambiata radicalmente. “Il senza sul mercato de Il scere oltre ai prodotti e servizi offerti, anche il lato umano Mondo dei Trasporti” ha sa- Mondo dei Trasporti va ri- delle persone e i loro pensieri. Mi sento di affermare che puto accompagnare questa conosciuto a Paolo Altieri il con il primo numero de Il Mondo dei Trasporti avevo di evoluzione rivestendo il merito di aver saputo inventare un nuovo modo di parlare fatto i “pantaloncini corti”. Oggi, 20 anni dopo, anche gra- ruolo di opinion leader in di “camion”. zie alle informazioni ricevute da Il Mondo dei Trasporti, ho un settore complesso come potuto cambiare abito e condividere la crescita della rivista quello del trasporto e rive- Christian Levin in vari momenti importanti. Auguro con tutto l’affetto e la landosi, nel corso degli anni, un valido mezzo d’informazio- SCANIA simpatia altri 20 anni di successi alla rivista, alla redazio- ne per tutti gli operatori del settore. Grazie alla mia prece- ne e al suo ideatore, Paolo Altieri. dente esperienza in Mercedes-Benz Italia, dal 1996 al Essendo arrivato in Ita- 2001, ho già potuto apprezzare la linea editoriale di “Il “lia solo verso la fine del Franco Fenoglio Mondo dei Trasporti”; uno strumento ideale per il “padron- 2006, non ho potuto segui- Vice Presidente e Direttore cino” così come per la grande impresa, una rivista che non re l’evoluzione della rivista PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI parla solo di prodotti, ma che affronta a 360° tutti i temi nel corso della sua lunga che ruotano intorno al trasporto su gomma: mezzi e tecni- storia e la mia esperienza è Caro Paolo, mi voglio con- ca, legislazione e sicurezza, economia e quotidianità. Un quindi limitata a questi gratulare“ con te per il gran- punto di riferimento per imprenditori e Case costruttrici, quattro anni di permanenza de successo ottenuto non sempre in linea con i temi d’attualità e con gli sviluppi fu- in Italia. Posso però affer- solo nel campo giornalistico, turi del mercato dei trasporti. Una rivista che apprezzo mare che Il Mondo dei Tra- ma soprattutto come uomo, molto e alla quale colgo l’occasione per fare i miei compli- sporti ha arricchito il pano- che ha saputo conquistare menti augurando un futuro di professionalità e successo. rama informativo italiano nel settore del trasporto un nel settore dei veicoli indu- ruolo di riferimento per tutti Marco Lazzoni striali, dando voce, con tempestività, alle novità tecniche e noi. La rivista “Il Mondo del Amministratore delegato alle politiche commerciali e di marketing delle Case costrut- Trasporto” ha la capacità di Sede Italiana trici presenti sul territorio italiano. dare spunti non solo tecnici VOLVO TRUCKS CORPORATION ma soprattutto umani e veri Roman Biondi di tutte le persone che vivono quotidianamente sulle strade. Da oltre 20 anni il Amministratore Delegato Credo di poter dire che dopo 20 anni nessuno ancora ha sa- Mondo“ dei Trasporti è sem- EVOBUS ITALIA puto interpretare il trasporto come hai saputo fare tu. Anco- pre stato presente nel no- ra complimenti e altri 100 di questi giorni. stro settore con professio- È sempre un piacere nalità e competenza dando “avere a che fare con una ri- Marco Civinini a tutti noi la possibilità di vista che sa parlare di ar- Director Business Operations conoscere e approfondire gomenti tecnici ma anche di Project Manager International fatti, prodotti, aneddoti e attualità con freschezza e ZF ITALIA curiosità. Volvo Trucks si competenza. Paolo Altieri congratula con Paolo Altieri con Il Mondo dei Trasporti Caro Paolo, ogni mese un e con tutto il suo staff per in particolare sa interpreta- “riferimento per tutti noi l’ottimo lavoro svolto e augura a tutti loro un futuro ricco re le istanze di un settore “camionari” e “autobussie- di soddisfazioni. Continuate così ragazzi.... Buon lavoro. in continua evoluzione come ri” e un appuntamento fisso quello degli autobus, sa rac- e ineludibile. Da 20 anni!! Enrico Vassallo contarci ma soprattutto ca- Le nostre congratulazioni a Direttore generale pirci, il che a volte non è facile. Per questo gli auguriamo, te e alla tua redazione. IVECO IRISBUS ITALIA ma anche ci auguriamo, che resti al nostro fianco almeno P.S.: per i prossimi 20 anni per altri vent’anni. solito appuntamento?... 20 anni di attività: davve- “ro un traguardo significativo per Il Mondo dei Trasporti, una rivista che è sempre stata un riferimento per gli operatori di questo settore, con un taglio giornalistico as- solutamente distintivo. Tanti Grazie! complimenti a Paolo Altieri e a tutta la sua squadra con l’augurio di continuare su questa strada ancora per moltissimi anni! L^\agheh`bZ8R>8¨ ngZ8l\^emZ8bgm^eeb`^gm^’ 9K8Lkhgb\8¸8AgmZk]^k’88 9nmhfZmb\Zf^gm^8^_y\b^gm^’

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 6 anno IVECO IERI E OGGI Oggi al tavolo dei potenti del trasporto Era il 1975. Nonostante l’Occidente fosse reduce da una grave crisi ener- getica, c’era chi guardava avanti, ver - so il mercato continentale che avreb be imposto concentrazioni produttive e marchi transnazionali. Nasce Iveco.

’anno del Nobel per la pace Bruno Beccaria, a Torino, sotto- A spingere Beccaria a creare Deutz in Germania saldandole che il nuovo marchio Iveco ac- pun gola i consumi, mentre in Lad Andrei Sacharov e per la scrive un altro documento, l’at- una potenza industriale nel set- su bito ai camion Fiat, OM e quista visibilità, si afferma ed è Ita lia la gelata supplementare letteratura a Eugenio Mon tale, to di nascita dell’In dustrial Ve- tore del trasporto merci su gom - Veicoli Speciali. pronto a muoversi sulle sue in dotta da Tangentopoli impone l’anno in cui Giovanni , hicle Corporation, Iveco, punto ma fu la convinzione che il fu- Per anni i mezzi escono dalle gam be, o meglio ruote. Insom- un’attesa lunga, fino al 1995, da presidente di Confindustria, di svolta già allora nella costru- turo del camion sarebbe stato fabbriche del Gruppo con il ma funziona, l’ipotesi di parten- pri ma di vedere la domanda firma con i sindacati l’accordo zione dei mez zi pesanti per europeo e per raggiungere l’o- dop pio brand, Fiat-Iveco ad za viene avvalorata e nel ’79 la rial zare la testa. sul punto unico di contingenza, l’Italia e oggi per il mondo inte- biet tivo cominciò con l’ac qui si - esempio oppure OM-Iveco e guida di Iveco passa a Jacques Nel 1995, a 20 anni dalla sua è lo stesso, il 1975, in cui ro. re Unic in Francia e Magirus co sì per gli altri marchi, fino a Vandamme che in un solo anno costituzione, Iveco si ritrova tra crea la struttura funzionale nei i 12 costruttori europei rimasti vari Paesi in cui il gruppo è pre- in vita dai 48 che erano nel ’75. L’evoluzione del prodotto Iveco all’insegna della costante innovazione sente. Nell’80 subentra Giorgio Ar chiviati i successi, grazie an - Manina che fino all’84 lavora al che alla prima legge Tremonti consolidamento del marchio e che “pompa” le vendite di quel- alla riorganizzazione della rete l’anno, restano non pochi pro- Lo Stralis segna la grande svolta commerciale, alla cui responsa- blemi. Nel ’97 Boschetti annun- bilità chiama Giancarlo Bo- cia a Il Mondo dei Trasporti TORINO - Sforzi tecnologici a non finire comunicati con operazio- frendo al tempo stesso consumi sempre più bassi per soddisfare i schetti. A Giorgio Garuzzo toc- prov vedimenti drastici sulla re - ni che hanno bucato gli schermi, come Overland, giunta quest’an- clienti contenendo i costi sempre più alti e riducendo le emissioni ca poi l’operazione di sviluppo te vendita: “Dobbiamo raziona- no alla 12ma edizione. E sotto il vestito, ben curato nelle linee nocive. In questo senso Iveco negli anni si è distinto lavorando e lancio del Turbostar, cui se - lizzare la nostra rete per garan- delle cabine e nei contorni complessivi dei veicoli, i motori della anche sulle riduzioni di tara e migliorando le prestazioni dei mo- gue la gamma Euro completata tire un presidio di territorio più gamma Cursor che, a partire dal ’98, hanno ridotto le cilindrate, tori. Sul primo versante va citato un camion come il Super light, dall’acquisizione di Ford mirato a livello internazionale prodotto potenze specifiche invidiabili e consumi sobri che hanno presentato nel 2009, un trattore Stralis dedicato al trasporto petro- Trucks in Europa. affidando a chi resta aree più giustamente premiato le vendite senza le quali ogni sforzo parreb- lifero alleggerito di tutto ciò che non è strettamente necessario e Nel ’90, l’anno dei Mondiali va ste per ridurre i costi distribu- be vano. Un insieme di fattori positivi che nei primi anni di questo la cui tara è scesa da 7,3 t a 6,1 rinunciando a spoiler, minigonne, di calcio in Italia, suona la cam- tivi del 25 per cento. Non dob- secolo si sono riflessi positivamente sui profitti, generando una cambio sincronizzato (sostituito da un automatizzato), volume del pana per lo stesso Boschetti; è biamo dimenticare che il tra- boccata d’ossigeno per tutto il gruppo Fiat che ha così potuto su- serbatoio carburante (da 600 litri a 200, e di plastica) e altro anco- lui l’amministratore delegato sporto e la logistica come siste- perare momenti di obiettiva difficoltà e arrivare al 2010 con nuovi ra. Quanto le prestazioni dei camion siano migliorate negli ultimi che diffonde Iveco nel mondo, ma sono in grave ritardo, il che progetti a brevissimo termine, a partire da quello che prevede la decenni lo testimonia il fatto che uno degli Stralis “più deboli” in lancia una serie di prodotti, ne provoca un gap di competitività costituzione di Fiat Industrial da quotare in borsa all’interno della listino, il 360 (da altrettanti cv) Cursor 8, sviluppa con 6 cilindri rinnova altri, allestisce una mo- con i migliori Paesi europei”. quale far confluire Iveco con Cnh e l’attività Powertrain dedicata per 7,8 litri più energia del 190.35 di fine anni ’70 che allora, con derna struttura di marketing e L’operazione sulla rete è oggi ai mezzi pesanti. un V8 da oltre 17 litri, era quanto di meglio il costruttore naziona- comunicazione e rileva compiuta, ma nonostante siano Iveco ha stupito gli scettici a livello planetario sfornando vei- le potesse offrire. in Spagna prima di passare a trascorsi 13 anni il ritardo ita- coli sempre più affidabili. Un salto nel tempo, agli anni in cui Il Ma in un periodo in cui il mercato si muove al rallentatore, con i Fiat Auto all’inizio degli anni liano per quanto riguarda il si- Mondo dei Trasporti iniziava le sue pubblicazioni, vent’anni fa, clienti preoccupati per la situazione e una cautela diffusa che ri- 2000, mancando per poco la stema trasporti del Paese è an- mostra il gruppo in preda a fortissimi cambiamenti. Capitalizzato manda il più possibile l’acquisto di un nuovo camion è importante sod disfazione di lanciare perso- cora notevole. il successo del Turbostar (nato nell’84), nel 1991 si lavora alacre- non deludere le attese: è anche questa sensibilità che ha portato nalmente lo Stralis. I suoi sono In Italia il gruppo controlla mente per farsi trovare pronti alla sfida europea, la libera circola- Iveco a rafforzare ed ottimizzare la struttura logistica a livello in- tuttavia anni durissimi, la crisi og gi un solo dealer, Officine zione delle merci che prenderà il via dal 1993. Per quella data ci ternazionale, una funzione trasversale che si interfaccia con la internazionale risparmia prati- Bren nero di Trento, nato nel vuole una gamma di pesanti affidabili, robusti, potenti, capaci di vendita e la produzione per raccordare le due aree e cogliere ogni camente solo la Germania favo- 1962 e filiale diretta dal 1988. attraversare in lungo e in largo il Continente con consumi conte- piccolo segnale emesso dal mercato da non sprecare. rita dalla riunificazione che Al l’estero invece, e in particola- nuti. Iveco investe e a raffica, a circa un anno di distanza uno dall’altro, dalle sue fabbriche escono Eurocargo (Truck of the year 1992), Eurotech (che riagguanta il titolo l’anno successivo) ed Eurostar. Nel 1997, nasce Eurotronic, il primo cambio automatizzato che Iveco crea in collaborazione con Zf e che esordisce su Eurotech ed Eurostar: oltre a garantire un maggiore comfort permette al- l’autista la piena concentrazione sulla guida e produce una sensi- bile riduzione dei costi d’esercizio. A seguire la nuova gamma Eurotech Performer lanciata insieme a una campagna per una maggior trasparenza dei listini che, con sconti esagerati praticati da tutti i costruttori, avevano creato disorientamento tra la cliente- la. I nuovi mezzi, ricchi di innovazione, lucidano il marchio ripe- tutamente, fino allo Stralis che porta a Iveco il terzo Truck of the year nel 2003 e che nella gamma full-range si posizionerà al top con la versione da 560 cv, fratello maggiore dei furgoni Daily ce- lebri in tutto il mondo. Nel 2006 il passaggio a Euro 4 e 5 avviene rialzando le poten- ze e le coppie del Cursor, mentre nel 2008 riaffiora un mito con il lancio della nuova Campagnola, il glorioso fuoristrada Fiat nato nel ’51 che con il Massif (anch’esso un off road ma ideato per im- pieghi professionali) ha in comune la catena cinematica ereditata dal Daily 4x4 e il telaio a longheroni. E si accelera con lo sviluppo di motori sempre più ecologici of- °

N° 193 / Ottobre 2010 7 Il Mondo dei Trasporti 20 anno

clays con l’intento di soddisfa- Accordi e alleanze internazionali re maggiormente e migliorare i servizi alla clientela vista la mo le del gruppo inglese e ai ver tici ci sono altri cambi: Ste- Cina e Brasile in primo piano fano Sterpone, responsabile del mercato Italia, va a guidare TORINO - Anni vissuti vorticosamente, quelli descritti, l’azienda tra le primissime imprese occidentali stipula ven dite e marketing a livello con l’impegno di uomini che non si sono risparmiati un accordo di licenza con il partner cinese NAC di mon diale, mentre Fenoglio pas - per farsi largo con impianti produttivi in Australia Nanchino per la produzione locale dei Daily. Nel sa a presiedere lo sviluppo in- come in Cina, Europa e Sudamerica, Russia e Africa. 1996 l’accordo con NAC è trasformato in una joint ternazionale e dopo una breve Tra gli accordi più importanti stipulati da Iveco quello venture al 50 per cento, la Naveco, mentre del 2006 è esperienza alla New Holland, del 1994 con la russa Uralaz per la produzione di la creazione di tre nuove joint venture: la prima con la scia definitivamente l’azien- mezzi artici, capaci di operare a –55°C. NAC dedicata alla produzione di veicoli commerciali da. Ma già nel 1992 in Australia s’è dato vita a una medi, la seconda e la terza con Saic - azienda leader Nel frattempo il timone di Società, che diventerà leader di mercato grazie ad ac- nel settore automotive in Cina - per la produzione di Iveco è passato a Paolo Monfe- cordi con International Harvester, poi divenuta Navi- mezzi pesanti e motori. Con l’acquisizione nel 2007 rino che lo tiene ancora oggi star e che più tardi prenderà il nome di Iveco Trucks di NAC da parte di Saic, quest’ultima è divenuta saldamente in mano. È Monfe- of Australia e oggi Iveco Australia. E ancora in Tur- l’unico partner di Iveco in Cina, ora presente nel rino che deve misurarsi con i chia joint venture con il gruppo Koc e in Ucraina con Paese in tutti i segmenti e gamme del mercato dei nuovi vincoli, sempre più strin- la Kraz, unico produttore locale di veicoli industriali. mezzi da lavoro: nel segmento leggeri e medi con il genti, sulle emissioni, e nel Nel 1998 si è consolidata l’immagine in Australia marchio Yuejin e con la gamma pesante con il mar- 2009 pure con la peggior crisi Sopra, uno dei prodotti di punta dell’attuale offerta Iveco: e Brasile con l’AusTech, un trattore a cabina arretrata chio Hongyan. Il brand Iveco, invece, contraddistin- dal Dopoguerra che come una l’Eurocargo. A sinistra, il Genlyon prodotto in Asia. su base EuroTech con diverse motorizzazioni: Cum- gue le gamme del segmento premium. scure cade sulle immatricola- mins o Detroit diesel per l’Australia e made in Iveco per il Sudamerica. Nello stesso anno con Renault nasce Irisbus, joint venture nel settore trasporto perso- ne della quale, quando i francesi si accorderanno con Volvo per i camion, Iveco prenderà il controllo totale. Oggi in Australia Iveco si pone fra i principali co- struttori con il Powerstar e altri veicoli adatti a quel Continente e in Brasile con nuovi veicoli di sicuro successo come il Vertis in un mercato fortemente pro- iettato alla crescita. Tra gli accordi più promettenti e destinati ad avere un grande peso nel futuro di Iveco vi sono tuttavia Giorgio Garuzzo Giancarlo Boschetti quelli raggiunti in Cina a partire dal 1985, quando re in Germania, i dealer di pro- mer cato che tutto sommato è Tuttavia a maggio l’attività zioni di camion, dimezzandole prietà sono numerosi anche se sopportabile: l’immatricolato mo tori viene integrata in Fiat in Italia e in Europa. Prima del- ci si appoggia spesso a rivendi- Italia scivolerà “solo” a 8.697 Po wertrain Technologies, socie- l’estate 2010, Paolo Monferino tori indipendenti di dimensioni pezzi tra i pesanti. La turbina a tà autonoma e trasversale al annuncia un ambizioso Piano ragguardevoli, capaci di stare geometria variabile debutta gruppo specializzata in propul- Quinquennale con il quale raf- sul mercato in maniera adegua- dapprima sull’EuroTech con il sori e cambi. Qualche anno do - forzare la leadership di Iveco ta. motore Cursor 8 e poi sull’Eu - po viene creata una joint-ventu- nel mondo, puntando soprattut- Nella primavera 2000 Fiat si ro Star con il motore Cursor 10, re con il gruppo bancario Bar- to sul Sud America e sulla Ci na. Josè Maria Alapont Paolo Monferino allea con General Motors e ci si mentre nel 2001 avviene il rin- aspetta qualche conseguenza novo di EuroCargo, con il nuo- sui mezzi pesanti, dei quali Ive- vo motore Tector , frutto di Una comunicazione intelligente e aggressiva co ne avrà venduti a fine anno un’im portante joint-venture con in Italia ben 9.490. Si mormora Cummins. Poi Boschetti va, di un possibile accordo con dun que, in Fiat Auto, dove lo Man, suggerito dalle parole del seguono diversi manager, tra i Da Overland agli All Blacks presidente Fiat dell’epoca, Pao - quali Enzo Gioachin, uomo di lo Fresco: “Quella dei veicoli lun ga appartenenza Fiat oltre TORINO - Frugando nel passato recente di Iveco è facile comprendere traversata del Canale di Corsica, da Bastia a Viareggio, effettuata da un industriali rimane un’area in cui che Iveco. Per lui comunque sa- come il brillante risultato sia stato ottenuto attraverso un sapiente dosag- Daily anfibio: 14 ore per circa 140 km (75 miglia nautiche) con l’ausilio un’acquisizione completerebbe rà per un breve periodo in quan- gio nella miscelazione tra ricerca, sviluppo e comunicazione con iniziative di un propulsore a idrogetto per la navigazione, serbatoi supplementari e il profilo strategico delle nostre to rientrerà presto in Iveco per che vanno dalla mitica Overland alle sponsorizzazioni sportive: si pensi al un rivestimento a “scafo” del veicolo speciale denominato Terramare. attività”. Ma mentre già sfuma diventare Vice president Custo- successo ottenuto tramite il sodalizio avviato nel 2007 con gli All Blacks, Che la spettacolarità degli eventi non sia disgiunta dall’attenzione per l’intesa con Renault che aveva mer Service. Tornando a quegli la nazionale di rugby neozelandese, o al richiamo esercitato nella scorsa la ricerca e per l’innovazione imposte dall’evolversi delle sensibilità e dato vita a Irisbus per la costru- anni, le agevolazioni fiscali primavera dall’applicazione del proprio marchio al campionato Moto GP delle tecnologie lo dimostrano soluzioni come l’ECODaily 3.0 con motore zione di veicoli per il trasporto della Tremonti e i crediti d’im- e Fiat Yamaha Team. Iveco fin dagli anni 80 ha legato di frequente la sua biturbo che ha ottenuto la certificazione EEV assegnata ai motori con passeggeri, marchio che alla se- posta nel 2002 anticipano gli immagine a quella dello sport condividendone spesso i valori: dal calcio, emissioni inquinanti inferiori ai parametri Euro 5 (esiste pure un ECODai- parazione rimarrà a Iveco, Bo- acquisti in Italia (le immatrico- all’atletica, all’off-shore e non ultimo alle Olimpiadi invernali di Torino ly EEV a metano/benzina). Senza contare che il nuovo veicolo commer- schetti, forse infastidito dalle lazioni risalgono a 9.046), tan to 2006. ciale leggero dispone di versioni a metano, elettrica e ibrida. A livello di resistenze dei tedeschi taglia la che il 2003 ne risentirà (giù a Alla fine degli anni 90, ad esempio, il testimonial di riferimento è stato immagine ECODaily viene abbinato al mitico Popeye, Braccio di Ferro, testa al toro: ”Non abbiamo bi- 8.313). il pluricampione dei rally Miki Biasion che con il suo Eurocargo ha vinto sinonimo di robustezza e affidabilità oltre che economia ed ecologia.. sogno di alleanze a ogni costo”. A Boschetti, nel 2002, suc- numerose edizioni del Campionato FIAT Tout terrain. Parlando di piloti In “rodaggio” a livello di innovazione c’è inoltre l’Eurocargo Hybrid E finisce lì. cede Michel de Lambert che nel 2009 la gloriosa vittoria del Trakker da 900 cv guidato da Jan De che sfrutta un motore elettrico alimentato a batterie che si ricaricano in di- Inesorabile, ecco il 2001. In proviene dalla Fraikin, azienda Rooy nella categoria camion, alla prima edizione dell’Africa Race, la scesa o frenata ausiliaria del tradizionale propulsore diesel. Con il prototi- au tunno Franco Fenoglio, vice di noleggio camion francese en- corsa off-road che ha preso il posto della Dakar dopo il trasferimento in po in circolazione Iveco intende arrivare a una riduzione dei consumi del presidente per le attività com- trata nell’orbita Iveco. De Lam- Sudamerica. Un modo per testare anche sul campo i propri mezzi in con- 20-25% grazie anche al fatto che in piena accelerazione i due motori lavo- merciali, è preoccupato per i bert sogna di diffondere il siste- dizioni molto difficili. Eccezionale e altrettanto avventurosa, nel 2008, la rano insieme, erogando una coppia di 950 Nm. mesi a venire. Prima dell’atten- ma del rent sopra le 6 t anche in tato alle Torri gemelle di New Italia, normativa permettendo. York prevedeva un calo per Nel 2004 al vertice subentra poi l’an no in arrivo del 10 per cen - lo spagnolo Josè Maria Alapont to, ma ora è più pessimista. che trova un mercato sì calante, Cer to, la frenata è anche da at- ma lo Stralis va così bene che le tribuire all’attesa per la Tre- vendite riprendono fiato e nel monti bis, associata al ritardo 2005 arriva pure la versione nel lancio dei nuovi motori con Executive Space per i padronci- turbina a geometria variabile, ni più esigenti: motori Cur sor tara ridotta, consumi inferiori e 13 da 480 e 540 cv turbo inter- cambio olio a 100mila km che cooler con iniettori pompa e ci- quando esordiranno sul mercato lindrata da 12,9 litri, ver nici faranno la differenza. Intanto metallizzate, sedili di pel le e però bisogna stringere i denti e tanti optional compresi nel contenere la contrazione del prezzo. E il mercato tiene. ACCADEVA NEL MONDO

lle origini del nostro men- ficazione della Germania, avve- l’operazione “Desert Storm”: 1991 - L’anno si apre con la Jugoslavia. Ad agosto nasce il Asile il mondo faceva i conti nuta nel corso dell’anno. In Ita- comincia la prima Guerra del Strage del Pilastro: tre Carabi- web. A Villa San Giovanni ucci- con l’evento che ha di fatto se- lia, il 10 marzo, finisce l’era del Golfo. A settembre il giudice nieri uccisi a Bologna dalla so il magistrato Antonino Sco- gnato uno spartiacque nella sto- Pci, ha inizio quella del Pds. E Rosario Livatino, 38 anni, è as- banda della Uno bianca. Nasce pelliti, a Palermo l’imprenditore ria contemporanea: la caduta il 1990 è l’anno degli accordi di sassinato in Sicilia. A ottobre si l’informazione Fininvest. A Libero Grassi. A novembre uc- del Mu ro di Berlino, avvenuta il Schengen, che gradualmente viene a conoscenza dell’esisten- febbraio viene fondata la Lega ciso dall’Aids Freddie Mercury, 16 novembre 1989. annulleranno le frontiere in Eu- za di Gladio, struttura parallela Nord. In Iraq vengono catturati voce dei Queen. Lo scudetto è ropa, almeno fino al 2001. Nel dei servizi segreti. In Inghilterra i due militari italiani Maurizio della Sampdoria. 1990 - La caduta del muro di mese di agosto l’Iraq invade il finisce l’era Thatcher. Lo scu- Cocciolone e Gianmarco Belli- Berlino apre la strada alla riuni- Kuwait e George Bush avvia detto lo vince il Napoli. ni. A giugno inizia la guerra in 1992 - È “annus horribilis” °

N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 8 anno MERCEDES-BENZ IERI E OGGI La Stella dei pesanti da sempre protagonista in Italia Nel 1995 Mercedes-Benz Italia diventa tutta tedesca. Già da tempo il marchio di Stoccarda “ha imposto nel settore dei mezzi pesanti una ventata rivoluzionaria, in particolare dal 1990 quando vince con la serie SK il “Truck of the Year”, ripetendosi in seguito con le tre generazioni dell’Actros nel 1997, 2004 e 2009 e con l’Atego che ha appena conquistato il titolo per il 2011.

uando nel 1995 “Forrest ziende tra le prime a cimentarsi ler, circondata dalla co rona d’al- Top della gamma truck Mercedes-Benz è l’Actros che nelle sue diverse generazioni ha sempre QGump”, con Tom Hanks, fa sul tema dei veicoli a motore, loro della Benz. Tra le prime sintetizzato con efficiente concretezza il know-how tecnologico in dotazione alla Casa tedesca. incetta di Oscar e Giorgia a con Benz che già nel 1885 rea- idee comuni c’è proprio una Sanremo sbaraglia gli avversari lizza un primo triciclo a motore. linea di autocarri (nei primi anni pesante L5 da 10 t, che riceve Seconda Guerra Mondiale, in ben rappresentata dal modello con “Come saprei”, Mercedes Nel campo dei trasporti pesanti di attività Benz ne ave va già un 8,1 litri da 70 cv, storico mo- cui l’azienda si dedica alla pro- L6600, l’ultima della vecchia Benz Italia diventa tutta tedesca. il primo prodotto Daimler arriva prodotti più di 20 mila, Benz tore prodotto dall’Italiana OM, duzione bellica, anche di auto- ge nerazione, e che comunque Ciò avviene perché il mitico a fine diciannovesimo secolo, circa 13.500), presentata nel il primo sei cilindri Diesel stu- carri, il modello di punta si rimarrà in produzione dal 1950 Piero Boccanelli, che già nel dieci anni prima delle autovettu- 1927 al Motor Show di Colonia. diato proprio per i camion. chia ma L311 che segnerà tutta al 1962. Nonostante la produ- ’73 aveva ceduto la maggioran- re, si tratta di un bizzarro carro Si tratta di un modello leggero Completano le produzioni due l’epoca successiva in cui verrà zione di modelli tradizionali za dell’Autostar con la quale per cavalli riadattato a motore, da 3,5 t, l’L1 con potenza di 45 autotelai di media portata deno- essenzialmente riproposto in continui fin quasi agli anni Ot- aveva iniziato a importare i vei- alimentato da un due cilindri da cv e capacità di trasportare minati N1 e N2. più versioni migliorate. La clas- tanta (basti considerare il muso- coli della Stella, vende pure la 4 cv, senza cabina, ca pace di 1.500 kg, a cui si affianca il più Dopo lo stop imposto dalla se pesante in quel periodo viene ne LS 1928, o l’L626 H), con quota che gli era rimasta. Nel trasportare 1.500 kg di merce; frattempo Mercedes Benz aveva non ottiene neppure un nome imposto nel settore dei mezzi soltanto il numero di serie del Daimler Truck con una leadership mondiale sempre più forte pesanti una ventata rivoluziona- progetto, il 42. Subito Daimler ria, in particolare a partire dal ne prepara evoluzioni con po- 1990, quando vinse con la serie tenza di 6, 8 e 10 cv. Benz dal SK lo scettro del “Truck of the canto suo si dedica invece a un Un gruppo con mille ramificazioni Year”, ripetendosi in seguito veicolo più leggero, quello che con le tre generazioni Actros, oggi potremmo considerare un Forte degli ambìti riconoscimenti ottenuti vincendo più volte il premio va dal 1981, l’attività camionistica di Ford (cambiandone il nome in Ster- an ch’es se trionfanti come ca- van. L’attenzione ai veicoli da “Truck of the Year”, l’ultima proprio in questo 2010, il primo costruttore ling) reagendo così alla mossa di Paccar che si era allargata in Europa rile- mion del l’anno rispettivamente lavoro resta anche quan do le mondiale ha fornito la sua migliore prestazione nel 2008 vendendo vando Daf. Resta da notare a questo proposito che se i positivi risultati nel ’97, 2004 e 2009. L’avven- due aziende nel 1924 siglano un 472mila mezzi leggeri, medi e pesanti. Tra le iniziative più recenti e pro- conseguiti nel mondo dal gruppo Daimler con i camion hanno permesso tura nel trasporto per il marchio primo accordo preliminare e mettenti quella di fine 2008 quando Daimler, cui fa capo Mercedes Benz, di meglio fronteggiare la crisi nel rapporto con la dalla quale si è del la Stella comincia prima an- formalizzano due anni dopo la ha rilevato il 10 per cento della Kamaz, il maggior produttore di truck allontanato da qualche anno, proprio Freightliner ha fatto vivere momenti cora che i due fondatori Gottlieb fusione che darà vita alla Daim- della Russia, il cui mercato nel 2007 ne ha assorbiti 154mila ed è conside- da brivido. È accaduto a fine 2001, per via della crisi che si abbatté sugli Daimler, titolare della Daimler ler Benz Ag, la cui linea di pro- rato ad alto tasso di crescita per i prossimi anni, sviluppi della crisi mon- Stati Uniti in seguito all’attentato alle Twin Towers: i conti presero davve- Motoren Gesellshaft e Carl dotti verrà raggruppata sotto il diale permettendo. Il costruttore di origine tedesca ha raggiunto la sua lea- ro una brutta piega perché il costruttore si era preso degli impegni di buy Benz della Benz & Cie decida- nome di Mercedes Benz e il fa- dership mondiale grazie a un’altra mossa ben azzeccata portata a termine back (di riacquisto) onerosissimi non immaginando minimamente che no di unire i propri destini. In moso marchio in cui si fon dono nel 1997 in Usa dove ha rilevato, attraverso Freightliner che già controlla- cosa bolliva in pentola. entrambi i casi si tratta di due a- la stella a tre punte del la Daim-

Franco Cadei Marco Lazzoni

Alexander Mueller Andreas Schmid °

N° 193 / Ottobre 2010 9 Il Mondo dei Trasporti 20 anno l’andar del tempo i camion del- listini”. E Marco Lazzoni, diret- nico”. partecipato al battesimo del- van no in mano ad Antonio Sa- marketing che ingolosiscono i la Stella perderanno il musone tore vendite, per conseguire gli Una determinazione che ver - l’Actros seconda serie nel 2002, cristán Millán fino al 2007 e a padroncini, come il 18.55 V8 a vanzato, finché a metà anni ambiziosi traguardi stabiliti dal- rà premiata. Lazzoni diventa di- riceve il cambio nel 2004 da Giancarlo Codazzi, ex ammini- Star Edition offerto all’inizio Sessanta la formula della cabi- l’azienda si dà da fare sul rap- rettore generale nel 2000, anno Alexander Mueller, ad interim stratore delegato di Italscania, del 2010: solo 50 pezzi per l’I- na avanzata adottata sulla serie porto col cliente: “Il ruolo del in cui vanno via come l’acqua i fino al 2005. È lui a lanciare i fino al 2009 (a gennaio 2008 talia con cabina nera Megaspa- LP non segnerà definitivamente concessionario è quello di un 60 Actros “Formula” in edizio- nuovi Atego e Axor, a proporre era toccato allo stesso Codazzi ce, propulsore V8 da 551 cv, la fine dei vecchi truck in Euro- vero e proprio punto di riferi- ne limitata proposti al mercato corsi di guida sicura per camio- presentare in Italia l’Actros di cambio automatizzato a 12 pa. Il design diventa così mo- mento dell’autotrasportatore, italiano nella fascia di potenza nisti all’autodromo di Vallelun- terza generazione). Segue An- mar ce e interni cabina da favo- derno e funzionale, già molto ma non solo per la vendita e 430-530 cv: verniciate di grigio ga e ad archiviare pure il suc- dreas Schmid, tuttora in carica: la. Ha tra l’altro sedili di pelle simile alle generazioni odierne. l’as sistenza. Deve diventarne e nero metallizzato con fregi in cesso del Truckstore dell’usato sua la responsabilità di tenere bicolore, navigatore touch-scre- Un ulteriore salto in avanti arri- amico, confidente, consulente, rosso fluo, le cabine replicava- a Piacenza che stimola la nasci- salda la seconda posizione nel en, monitor Lcd da 19”, lettore va nel 1973, con la New Gene- interpretandone i problemi ed no la livrea delle monoposto ta di altri centri analoghi prima mercato italiano alle spalle del Dvd e Blue ray e subwoofer ration, composta dai modelli escogitando le soluzioni miglio- guidate in pista da Hakkinen e a Bari e poi a Roma. Dopo di costruttore nazionale insidian- collegato alla radio con Blueto- NG 73, NG 80 ed NG 85, deno- ri, sul versante finanziario e tec- Coulthard. Lazzoni, dopo aver che le redini della divisione done il primato con azioni di oth. minati in base agli anni d’in- gresso sul mercato. Le cabine di ventano tre, a seconda dell’u - Dalla pietra miliare SK presentata nel 1988 al sofisticato Actros di oggi so, le potenze crescono fino a 435 cv. A questi dal 1984 si af- fianca una linea più leggera con i modelli LN 2 ed LK, che van- Impegno continuo per mantenere il primato no a sostituire la serie prece- dente, rimasta in produzione per ben 18 anni. Dotata di mo- Anni di innovazioni che hanno permesso alla Stella di conquistare una posizione di leadership. tori a 4 o sei cilindri a iniezione diretta varia, come M.T.T. dalle STOCCARDA - Oggi al top della gamma truck di Mer- terremoto commerciale. Pubblicizzato come forse nes- basta, si torna alle origini e i pesi sopra le 15 t sono 6,5 alle 11 t. Nel 1988 la New cedes Benz c’è l’Actros 1860 da 598 cv con una turbi- sun camion è stato mai, con lui è un’irruzione di tec- prerogativa dell’Axor, fratello minore dell’ammiraglia Generation viene a sua volta so- na ma doppia sovralimentazione, cambio Powershift nologia e di elettronica. L’accoglienza è ottima anche Actros. stituita da una serie rinnovata di di seconda generazione e pavimento tutto piano nella in Italia, nonostante qualche noia iniziale ai bilancieri Ricerca che stupisce è sia quella che porta nel 2005 camion pesanti, la già citata SK cabina Megaspace, anche se è vero che in passato un delle valvole del motore sistemati con rapidi richiami al concept truck Cruiser, costruito sulla base dell’Ac- che pure dei precedenti mantie- Actros seconda serie Black Edition spiccò il volo a da parte della Casa e qualche fastidio sulle sospensioni tros 1860 Bluetec con motore V8 da 600 cv Euro 5, sia ne molte caratteristiche come la quota 612 cv e che un V8 da 653 cv è disponibile per della cabina, pneumatiche a richiesta. L’Actros è af- quella che conduce alla presentazione nel 2006 del Sa- cabina, quasi inalterata rispetto trasporti eccezionali. All’apice odierno si è giunti sì fiancato nel ’98 dall’Atego destinato alla media di- fety Truck dotato di tutto ciò che la moderna tecnolo- al passato. progressivamente, ma attraverso momenti di rottura, stanza e distribuzione urbana, del quale è in corso di gia può offrire, come l’Active brake assist, un disposi- A gestire il passaggio dal- come venne per esempio percepita la vasta dotazione sperimentazione una versione ibrida per lunghe per- tivo che grazie a un radar impone la frenata d’emer- l’SK al primo Actros in Italia elettronica di bordo che stupì al debutto dell’Actros correnze. Nel 2000 si comincia a parlare di Fleetbo- genza anche all’autista più distratto. A fare la differen- co me direttore generale della prima serie nel 1996, nonostante presentasse qualche ard, il nuovo sistema informatico per la gestione delle za con i concorrenti sono infatti anche gli organi inter- di visione Truck di Mercedes problema poi risolto. Nel 2000, Dieter Zetsche, nume- flotte: collegato a Internet permetterà di monitorare su ni dei camion stellati, come il cambio Powershift auto- Benz (i camion non fanno capo ro uno dei veicoli commerciali e industriali Mercedes un computer il funzionamento di un veicolo in viag- matizzato, autoctono Mercedes Benz. Presentato nel a un’azienda autonoma ma a Benz, consapevole dei costi aggiuntivi che i nuovi si- gio. Il sistema verrà via via implementato fino ad or- 2006 e reso più performante nel 2008 per essere mon- una divisione che ha appunto stemi di controllo e sicurezza comportavano nell’ac- ganizzare, per diffonderne l’uso e la dimestichezza tato sugli Actros di terza generazione stradali, dopo per responsabile un direttore quisto dei camion, invitava a riflettere sul vantaggio anche tra gli autisti, gare di abilità in Europa con finali qualche tempo è stato reso disponibile pure su quelli generale) è Franco Cadei, che che le nuove dotazioni, che solo un costruttore come in Germania. L’attenzione di Mercedes Benz alle te- da cantiere. regge la carica dal ’90 al ’98. I quello della Stella (pur diventato numero due in Euro- matiche ambientali e alla necessità di ridurre i consu- La capacità di sbalordire il pubblico non si smenti- primi anni sono duri. Se infatti pa con la nascita di Volvo AB) poteva offrire: ”I siste- mi di carburante ha portato i ricercatori a ideare per gli sce nel 2009 quando fa il suo esordio lo Zetros 6x6, un in Germania il mercato tira, in mi di sicurezza contribuiscono a far accettare dall’opi- Atego il sistema Start&stop che ne spegne il motore in musone di derivazione militare destinato ai lavori Italia le cose non vanno bene nione pubblica il trasporto su gomma”, osservava sag- caso di fermata e ne permette la riaccensione con la molto pesanti e agli interventi d’emergenza. In forza per via di una crisi di sistema e- giamente. semplice pressione del pedale della frizione. Multiruo- alle squadre di protezione civile, che si vanno raffor- splosa con il fenomeno Tangen- Per quanto riguarda i punti critici iniziali dell’Ac- lo, tuttofare, compatto di Mercedes Benz è invece zando nei paesi più sensibili, ha un aspetto incomben- topoli. A dar man forte a Cadei tros di prima generazione anche i più critici ammetto- è, nel 1994, un’azione corag- no che i tecnici teutonici si misero subito al lavoro con giosa di Mercedes Benz che an- serietà, tanto da sorprendere con i passi avanti com- ticipa di due anni rispetto alla piuti con la seconda serie del 2002, aggiornata nel sca denza la disponibilità dei 2005 con i motori Bluetec Euro 4 e con il cambio au- motori Euro 2. Bingo, tanto che tomatizzato Powershift nel 2007. Un’innovazione die- nel ’96, senza ancora aver ven- tro l’altra che ha portato i motori degli Actros di terza duto gli Actros, le immatricola- generazione, presentati in Italia nei primi mesi del zioni in Italia balzano a 10.850 2008 e resi disponibili in autunno nella versione stra- contro le 7.951 del 1995, per un dale (per i mezzi da cantiere gli aficionados hanno do- bel +36,5 per cento, il che ge- vuto attendere la primavera del 2009), ad essere tra i nera una comprensibile euforia più silenziosi della categoria e a rispettare le norme se si considera che il mercato in Euro 5 con l’evoluzione del sistema Bluetec, la tecno- quel periodo continua a sin- logia diesel SCR di Mercedes Benz. ghiozzare. A Roma, dove ha se - Ma questa è cronaca recente. Volendo spolverare i de la filiale italiana della Stella, ricordi sulla realtà che Il Mondo dei Trasporti si trova- non ci si fa intimorire dalle cir- va a rispecchiare quando venne alla luce occorre tor- costanze difficili e si insiste nel nare all’SK, la serie presentata nell’88 e considerata 1997 lanciando il servizio Char- ancora oggi una pietra miliare per il settore per via terway per il noleggio dei vei- della modularità costruttiva e dell’ampia gamma di coli. L’iniziativa si scontra tut- configurazioni e motori con la quale puntava a soddi- tavia con la normativa italiana sfare uno spettro enorme di utilizzi. Essa aveva inoltre che lo vieta per i mezzi con Ptt dotazioni innovative per la sicurezza, come Abs, Asr su periore alle 6 t, ma Franco ed Eps. La fabbrica di Worth era stata attrezzata per Folgori, a capo della nuova so- produrne 50mila l’anno e il successo fu immediato a cietà, spera in un cambiamento causa di un’impennata della domanda innescata da un con il quale l’Italia possa alline- fenomeno che aveva a che fare con la storia e con la arsi agli altri paesi europei. In- politica, la riunificazione tedesca. Nel 1992 viene per tanto l’esordio dell’Actros agi- di più raggiunto un importante traguardo: i 530 cv di sce come un energy drink per le potenza erogati dal 1853 serie Sk. ven dite e Benito De Filippis, Nel ’94 il propulsore 400 anticipa la normativa L’elegante e avveniristico Actros Star Edition, ennesima declinazione del modello che succede a Cadei nel ’98, ne Euro 2. Lo distingue la riduzione sensibile delle emis- di punta dell’odierna offerta Mercedes-Benz nel competitivo mondo dei truck. spiega così la performance cre- sioni grazie all’ausilio dell’elettronica Bosch, la cui scente sul Mondo dei Trasporti pompa “con cursore di regolazione” produce un’inie- l’Axor che nasce nel 2001, come alternativa più eco- te, massiccio, tale da non temere ostacoli di sorta. di allora: “Ci aiuta il corretto zione sovralimentata fino a 1.200 bar, con una centra- nomica all’Actros, e disponibile con potenze fino ai Molti lo considerano già il fratello maggiore (di parec- mix di elementi, dal prodotto lina che la regola in base alla temperatura dell’aria in 430 cv. Il nuovo venuto induce altri cambiamenti a chio viste appunto le dimensioni) del compatto Uni- d’a vanguardia ai bassi costi di ingresso, del carburante, del liquido di raffreddamento fine 2004, quando l’Atego di seconda generazione si mog, il piccolino che non si ferma davanti a nulla e la esercizio, nel senso che ci osti- e altro in maniera tale da dosare l’afflusso del gasolio concentra nel segmento medio. Dopo l’esordio nella cui marca (sempre del gruppo Daimler) distingue vei- niamo a vendere non a un prez- nei cilindri con geometria a V. fascia da 6 a 15 t si era infatti arricchito di versioni che coli di taglia contenuta ma destinati a impieghi davve- zo ma a un costo per km, con Ma è l’esordio dell’Actros nel ’96 a scatenare un sconfinavano negli autotelai a tre assi da 26 t. Adesso ro speciali. una maggiore trasparenza dei ACCADEVA NEL MONDO per le vicende politiche, econo- Capaci ucciso il giudice Giovan- resto di Totò Riina e di Pietro nasce il Ppi. Attentato a Milano lia uccisa la giornalista del Tg3 miche e giudiziarie. A febbraio ni Falcone. A luglio l’omicidio Pacciani. A marzo avvisi di ga- in via Palestro. L’anno si chiude Ilaria Alpi. A maggio in Argenti- viene arrestato Mario Chiesa: è dell’altro giudice in prima linea ranzia a Giulio Andreotti, Paolo con l’incubo dei sassi dal caval- na scoperto Erich Priebke, ex l’inizio di Tangentopoli. A mar- contro la mafia: Paolo Borselli- Cirino Pomicino e Antonio cavia: lungo l’autostrada del nazista responsabile della strage zo ucciso il deputato Salvo Li- no. A settembre muore Ambro- Gava. Il 18 aprile referendum Brennero muore Monica Zanot- alle Fosse Ardeatine. Nasce il ma. Boutros-Ghali è segretario gio Fogar. A novembre Bill sul maggioritario: inizia la Se- ti. Scudetto ancora al . primo Governo Berlusconi, di- generale Onu al posto del peru- Clinton è il nuovo presidente conda Repubblica. A giugno missionario a dicembre. Andre- viano Pérez de Cuéllar. A mag- Usa. Scudetto al Mi lan. Milano ha un sindaco leghista: 1994 - Forte cambiamento otti rinviato a giudizio per asso- gio Oscar Luigi Scalfaro è eletto Marco Formentini. A luglio del la scena politica: nascono An ciazione mafiosa. A novembre presidente della Repubblica, a 1993 - Si comincia con l’ar- viene sciolta la Dc, al suo posto e Forza Italia. A marzo in Soma- sciolto il Psi. Scudetto al Milan °

N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 10 anno ZF IERI E OGGI La sfida riuscita della tecnologia

ditori, riparatori, dai principali costruttori - in primis il Gruppo Fiat, dalle auto ai veicoli indu- striali Iveco, agli autobus Iri- Dalla joint venture sbus e alle macchine movimen- “ to terra, e poi Bredamenarini- tra Saim e ZF bus, Evobus, Man - nonché da a ziende di trasporto pubblico. Friedrichshafen Il nome ZF è inequivocabil- mente legato alla meccanica AG nel 1990, che della trasmissione, con l’ap- prezzata gamma di cambi mec- decreta la nascita canici, automatici ed automatiz- zati in grado di soddisfare le e - di ZF Italia Srl, si genze di un ampio target di clien tela. Ma un’importante e - alla trasformazione vo luzione c’è stata dagli anni Novanta a oggi: se prima ZF si in filiale diretta considerava un produttore di componenti, oggi l’identità a- della Casa madre zien dale è sintetizzata dal con- cetto di “produttore di sistemi”. tedesca nel 2005 Oggi il cambio è un componen- te perfettamente integrato nella fino alla realtà complessa cinematica del vei- colo, che si tratti di un’automo- odierna di un bile, di un possente truck o di un confortevole autobus. Le pa- gruppo punto di role chiave sono: integrazione attraverso l ’elet tro nica. riferimento del ZF è interlocutore di rilievo per i costruttori di veicoli: i mondo industriale. Il cambio automatico a sei marce ZF EcoLife è in grado di trasmettere rispetto alle Powershift tradizionali una coppia superiore field engineer e gli specialisti di del 23 per cento e di durare molto di più. In alto, Edoardo Vantellini, attuale Amministratore delegato di ZF Italia, che ha sede ad Assago. prodotto dell’azienda, in diretta collaborazione con i tecnici del- F è perfetta testimonial del - striale (freni a isteresi, riduttori mente come fornitore di tra- te desca. Ne assume la guida o - og gi a contare 150 unità. Una le società clienti, sono costante- Zlo spirito imprenditoriale. epicicloidali e angolari) e setto- smissioni per macchine agricole perativa Edoardo Vantellini, in crescita che è andata di pari mente attivi nell’in ge gne riz za - In questi ultimi vent’anni, a li- re marino (invertitori, eliche a e dal 1953 come fornitore di precedenza Direttore generale, passo con l’au mento del fattu- zione di nuovi prodotti e delle vello internazionale e soprattut- passo variabile fino alle innova- primo equipaggiamento di im- che assume il ruolo di Ammini- rato, passato dai 10 miliardi di gam me, così come su accordi to in Italia, ha dimostrato nei tive eliche di superficie). ZF pianti sterzo per la mitica “Giu- stratore delegato. La maggior lire di vent’anni fa agli oltre 60 commerciali e la gestione della fat ti la sua capacità di crescere Ita lia opera anche nel settore lietta” dell’. Sono parte delle risorse umane che milioni di euro attuali. logistica di approvvigionamen- progressivamente e con conti- fer roviario e negli ultimi anni, gli anni Novanta a rappresenta- fin dalla fondazione di ZF Italia ZF Italia ha sede ad Assago to delle linee di produzione. nuità, accettando le sfide del nel segno di una vocazione al- re per ZF un momento di svolta avevano contribuito alla sua (in zona Milano sud) ed è re- Accanto al capitolo “original mercato e affrontandole di petto l’in novazione che fa parte del significativa nel nostro Paese. cre scita continuano a operare, sponsabile per la vendita e l’as- equipment”, ZF Italia investe ri- mettendo in campo nuove ener- Dna dell’azienda, investe e o pe - Nel 1990 viene creata la joint con sentendo all’azienda di ca- sistenza dei prodotti del Gruppo sorse per migliorare le sue atti- gie e sfruttando le esperienze ra anche nel campo delle ener- ven ture ZF Italia Srl, nata dal- pitalizzare e investire in un pa- ZF AG su tutto il territorio ita- vità aftermarket, uno dei settori via via acquisite negli anni. Og- gie rinnovabili. l’u nione tra ZF Friedrichshafen trimonio di conoscenze ed e - liano. A Padova è ubicata la se- chiave per la sua ulteriore cre- gi, ZF Italia, filiale diretta di ZF Tutto questo ha una storia al- AG e Saim, fino ad allora licen- spe rienze che, insieme alla de mondiale del Gruppo dedi- scita futura. Il post-vendita Friedrichshafen AG, è una real- le spalle. ZF Friedrichshafen ziataria del marchio per l’Italia. gam ma di elevata qualità tecno- cata al settore marino, anche chiede prestazioni eccellenti tà industriale di punta, impe- AG è una multinazionale tede- Presidente e Amministratore logica dei prodotti offerti sul per quanto riguarda l’attività non solo nell’assistenza tecnica gnata in tre aree principali di sca produttrice di sistemi di dri- delegato della joint venture è mer cato, ha fatto di ZF la realtà produttiva che conta pure sugli ma anche nella commercializ- bu siness: automotive (con pro- veline per l’industria automoti- Giorgio Ettore Donà, già pro- che è oggi. A questi “pilastri” impianti di Arco di Trento. A zazione e nella logistica delle dotti come cambi meccanici, ve. È stata fondata nel 1907 dal prietario della Saim. aziendali si sono affiancate nel Villar Perosa (To) è invece ope- parti di ricambio. La rete auto- automatici ed automatizzati, as- pioniere dell’aria Ferdinand Un’altra importante tappa corso degli anni Duemila nuove rativa un’unità per la produzio- rizzata ZF Italia è un concentra- sali, sistemi sterzanti, frizioni, von Zeppelin per supportare le nel l’evoluzione societaria di ZF persone e nuove competenze ne di ammortizzatori per moto- to di specializzazione ed è com- prese di forza per veicoli indu- proprie futuristiche idee nel Italia avviene nel 2005, quando professionali, ampliando il per- ciclette. posta attualmente da una quin- striali, autobus, macchine movi- campo dell’aviazione. Il mar- l’azienda, rilevate le quote ap- sonale dipendente che da meno Nel settore automotive, il dicina di officine e una decina mento terra, automobili e setto- chio ZF è presente sul mercato partenenti alla Saim, diventa fi- di cinquanta membri degli inizi mer cato servito da ZF Italia è di centri ricambi distribuiti su re agricolo), automazione indu- italiano fin dal 1951, inizial- liale diretta della Casa madre de gli anni Novanta è arrivato vastissimo e costituito da riven- tutto il territorio nazionale.

Un’ampia gamma di novità a bordo di autobus e truck Trasmettere efficienza ASSAGO - Sono tante le novità che ZF propone nuovo cambio automatizzato che si presenta in per autobus e truck. Per gli autobus urbani ma realtà come una piattaforma con cambi in grado anche per quelli interurbani turistici è stato in- di gestire coppie superiori ai 3mila Nm e di es- trodotto il cambio automatico a sei marce ZF sere utilizzati su camion con Mtt superiore alle EcoLife, in grado di trasmettere rispetto alle 60 tonnellate; un concreto contributo all’au- Powershift tradizionali una coppia superiore del mento della redditività dei singoli trasporti. Alla 23 per cento e di durare molto di più. È stata base ci sarà una piattaforma comune per le va- migliorata l’accelerazione dei bassi regimi, do- rianti a 12 o 16 marce, così come sarà comune tando il cambio di un convertitore di coppia di il software della centralina di comando elettro- nuova concezione che integra una frizione di nica. esclusione e un ammortizzatore torsionale. Ai Tra le innovazioni ZF di maggiore interesse cambi EcoLife può essere abbinato il software va annoverata la versione ibrida dell’E Tronic, TopoDyn Life grazie a cui il cambio adatta l’in- il cui motore elettrico è integrato nella catena nesto delle marce al profilo del percorso. cinematica. Una variante ibrida è stata prevista Per i clienti che preferiscono soluzioni più anche per il best seller ZF, l’AS Tronic, ribat- tradizionali è stato sviluppato un nuovo cambio tezzato HyTronic, che anche in questo caso può manuale a sei marce ZF EcoShift, una vera e essere integrato nella catena cinematica già esi- propria piattaforma per la nuova gamma basata stente. ZF ha anche sviluppato il cambio a sei sul vecchio modello EcoShift. In totale sono di- rapporti ZF PowerLine destinato ad autovetture sponibili sette varianti con diverse coppie d’en- e veicoli industriali leggeri. Il PowerLine è a - trata a seconda dell’utilizzo finale. dat tabile a motori diesel e benzina, pesa solo È destinato a diventare un punto di riferi- 138 kg e presenta sensori e centralina idraulica mento per il settore dei veicoli industriali il già integrati. Uno dei componenti più tecnologici dell’articolata gamma ZF: il ponte elettrico per autobus-sistema ibrido seriale. La Casa tedesca dimostra di essere ancora una volta all’avanguardia. Un marchio della Daimler AG

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 12 anno RENAULT TRUCKS IERI E OGGI

Italia giunge Bruno De Vivie e area tecnica per la pratica sui favorito dal lancio dell’AE-Ma- mezzi. gnum che spinge in alto le im- Chalumeau punta le sue car- matricolazioni. Nel 1997 ecco te con decisione sul servizio al- in vece subentrare Jean Michel- la clientela: “Il camion non è un Chalumeau, che a novembre bene di consumo come l’auto - con segna il Premium numero mo bile, ma un mezzo di lavoro 1.000 alla Martinelli di Trento. che deve produrre reddito e che Il ’97 è anche l’anno del Kerax, va seguito in ogni momento”. È che arriva in sostituzione del sempre lui al comando quando, Maxter. Il look, aggressivo, de- nella primavera del 2000, viene riva da quello del Premium, con annunciata la prossima nascita diverse configurazioni, da 4x2 a del secondo gruppo mondiale 8x4. In quello stesso anno arri- del settore: Volvo AB che rileva va ad Arluno (Mi), sede di RVI Renault VI e la controllata a me - Italia, il TRaCs, il primo simu- ricana Mack. Intanto, con le an- latore europeo concepito per la ticipazioni di stampa si comin- formazione di autisti di mezzi cia a conoscere quello che sarà pesanti. Realizzato da un con- il sostituto del Midliner, pron to sorzio di aziende capeggiate da per la pensione dopo un quarto Renault, utilizza tecnologie fino di secolo di onorato servizio. Si ad allora riservate all’aero nau ti - tratta del Midlum, un peso ca e al trasporto ferroviario. Lo medio nato dalla collaborazione strumento colpiva per l’elevato con Daf, altro costruttore che si grado di realismo della cineste- appresta ad aggiornare la pro- tica, cioè l’impressione e sensa- pria gamma media; la cabina ha zione di movimento che dava, molti elementi in comune con il È il 1978: nasce Renault Veicoli Indu- striali, la filiale del gruppo francese L’irresistibile ascesa che un anno prima, come Saviem Ita- lia, aveva rilevato la Savitalia di Luigi Lupo, imprenditore napoletano che della Losanga in Italia dal ’74 importava i veicoli d’oltralpe.

sia per la riproduzione dell’am- inisce Carosello, in Tv arri- Saviem era distribuita in Italia dall’accordo con PSA e dalla riosamente Renault resta il bien te visivo e sonoro. Insom- Fva il colore, Francesco da Alfa Romeo. con seguente entrata in listino di principale azionista (con il 20 ma era proprio come se si gui- Moser è campione mondiale di La nascita della divisione ca- alcuni prodotti . Nel per cento) di AB Volvo. dasse un camion su una strada Dal 2000 ciclismo su strada, al cinema mion di Renault risale al 1956 1987 la compagnia cresce con Tornando alla filiale italiana, vera. escono Guerre stellari e La feb- quando le prime produzioni di l’acquisto del 40 per cento delle dal ’77 diversi personaggi ne E si è a marzo del ’98 quan- in Volvo AB bre del sabato sera e nello stes- mezzi da lavoro del marchio azioni della statunitense Mack han no retto il timone tra gli alti do Chalumeau, nell’imminenza so anno, il 1977, nasce Saviem francese, insieme a quelle dei Trucks, che diventa al cento per e i bassi del mercato. Esaurito dell’arrivo dell’euro, annuncia Inserito nel tiere. Il 47 per Italia, antisegnana di Renault marchi Somua e Latil, vengono cento Renault V.I. nel 1990. Il 2 l’accordo con Lupo, Saviem e - un taglio dei listini che va dal 9 gruppo Volvo cento dei ricavi Vei coli Industriali, che ha rile- fatte convergere in Saviem. Nel gennaio del 2001 Renault deci- sordì con Jean Couronne, presi- al 25 per cento A fine anno AB, insieme a proviene dal vato la Savitalia di Luigi Lupo, 1975 si aggiungono i truck e de di vendere tutto il comparto dente e direttore generale, sotto cam biamenti radicali nella sede Volvo Trucks e mercato dome- un dinamico imprenditore na- bus dell’altro costruttore tran- camion e bus ad AB Volvo che la cui guida l’azienda cambierà di Arluno. Il magazzino ricambi a Mack Trucks, stico, il 33 per poletano che nel nostro Paese salpino Berliet. L’intero pac- diventa così una delle grandi appunto nome diventando RVI. viene trasferito nella sede di Renault Trucks cento dall’Eu- importava dal ’74 i veicoli chetto assume nel 1978 la deno- potenze mondiali del settore. In Del 1978 è invece la fe lice San Colombano al Lambro nel 2009 ha ropa e il 20 per d’Oltralpe. Ancora prima, dal minazione Renault V.I. e nello conseguenza nel 2002 il nome ideazione di uno slogan, “Il bi- (Mi) dove c’è già quella di Re- venduto cento dal resto ’67 al ’73, la gamma leggera stes so anno viene rinforzato cambia in Renault Trucks. Cu- sonte della strada”, che distin- nault Auto: l’obiettivo è di ri- 35.601 veicoli, del mondo. guerà la comunicazione dei ca- for nire la rete nell’area raggiun- 13.425 dei Buoni risultati mion francesi fino ad entrare gibile almeno due volte al gior- quali sopra le 6 nella seconda nel linguaggio comune per i - no, al mattino con ordine la sera t. Il 23 per parte dell’ulti- den tificare istintivamente i precedente ed entro le 16 con cento è compo- mo decennio mez zi pesanti. Nel 1983 si cam- ordine fino alle 10,30 del matti- sto dai pesanti anche dalla Di- bia e a Couronne succede Phi- no. Chiude intanto l’officina di linea, il 21 visione difesa lippe Florin. preparazione veicoli e parte del - per cento dai di Renault La guida passa nel 1987 a la palazzina uffici viene demo- medi da distri- Trucks: dal Jean Marie Walch che ristruttu- lita per far spazio alla Cat, a- buzione, il 37 2004 al 2009 il ra le rete di vendita per coprire zien da di distribuzione del per cento da fatturato è cre- meglio il territorio nazionale. grup po Renault. Apre anche leggeri e il 19 sciuto da 70 a Nel 1991, un anno dopo il pri - un’area detta Agorà, dedicata per cento da 500 milioni di mo tentativo di accordo tra Re- alla formazione tecnico-com- veicoli da can- euro. Bruno De Vivie Noël Reculet Gino Costa nault e Volvo, al vertice di RVI merciale con aule, sale riunioni

Nel settore cava-cantiere Renault Trucks dispone di un cavallo di battaglia d’eccezione, Ancora una volta protagonista del trasporto: il nuovo Master continua con successo sulla strada il Kerax, veicolo robusto e affidabile perfettamente a suo agio nelle situazioni più critiche. tracciata dalle precedenti generazioni di un modello all’avanguardia per tecnica ed efficienza. °

N° 193 / Ottobre 2010 13 Il Mondo dei Trasporti 20 anno

Una ricca storia alle spalle dell’azienda guidata da sette anni da Stefano Chmielewski L’era moderna nel segno del Magnum

LIONE - La storia del gruppo Renault nel settore dei veicoli indu- la gamma Premium, attualmente disponibile con potenze fino a 460 striali è distinta dall’unione di diversi marchi a partire dal 1955, cv erogati da un 6 cilindri da 11 litri, aveva esordito nel 1996 con, al quando vennero incorporate le francesi Latil e Somua in una nuova top, il modello 385 capace di sviluppare una potenza di 381 cv con impresa chiamata Saviem che sceglie come emblema la Losanga freni a disco anteriori su tutte le versioni; i dischi posteriori arrive- ancor oggi in uso. Il marchio si affermò sui mercati internazionali e ranno nel 2001, con il controllo elettronico Ebs e l’entrata a regime oltre vent’anni dopo ne assorbì un altro particolarmente famoso, dell’Euro 3. Importante anche l’innovazione tecnologica del 2000, Berliet, che a sua volta aveva inglobato diversi costruttori francesi. quando il propulsore del Premium viene dotato dall’iniezione com- Con questo futuro dietro le spalle nasceva nel ’78 Renault Vehicles mon rail: un primato per i camion di serie essendo questa stata uti- Industriels (Veicoli Industriali, in Italia) la cui autorevolezza veniva lizzata in precedenza solo da un Man da competizione. Fu in sottolineata dall’assegnazione del titolo di Truck of the Year nel quell’occasione che la potenza del Premium lievitò, con il motore 1983 al trattore G260, cui seguì il lancio della gamma media Midli- 420 Dci, a 412 cv. ner. Tutta questa tecnologia e sapiente cura del design finalizzato al Poi lo sviluppo si fa tumultuoso con la nascita dell’AE nel ’90, miglioramento delle prestazioni, come tra l’altro insegna l’ottimo poi Magnum, passando attraverso l’ingresso in Volvo AB, la hol- risultato ottenuto dal progetto Optifuel Lab varato nel 2007, deriva- ding che controlla pure Mack Trucks. Insomma, l’avventura indu- striale dei camion Renault ha vissuto episodi che hanno fatto storia, segnando in maniera indelebile il percorso dell’innovazione tecno- logica e del design, fusi in soluzioni che alimentano discussioni e spostano sempre più avanti il limite della ricerca e delle sue applica- zioni nel trasporto pesante. Il tutto per affrontare anche le fasi più difficili, come l’attuale caratterizzata da una forte turbolenza dei mercati. Attualmente al top della gamma c’è appunto il Magnum Dxi 520 a sei cilindri da quasi 13 litri e cambio automatizzato Optidriver di derivazione Volvo, marchio dal quale Renault ha ereditato l’insieme dei gruppi meccanici in uso anche se i camion svedesi si propongo- no sul mercato con modelli più esuberanti nelle potenze. Al Ma- gnum resta riconosciuto il primato dell’eleganza alla francese, rivi- sta, corretta e sottolineata con un bel lifting nel secondo semestre del 2008 grazie a un sapiente utilizzo del grigio e dell’acciaio, com- binati in maniera tale da conferire alla cabina, cresciuta in altezza di 20 cm, un aspetto aerospaziale. E questo pur avendo nella sostanza mantenuto i lineamenti squadrati e arditi dell’abitacolo, con la sca- letta d’accesso dietro il primo asse come elemento fortemente di- stintivo. All’AE (disegnato da Marcello Gandini, celebre come designer della Lamborghini Miura e della Lancia Stratos), poi appunto Ma- gnum, Renault arrivò con il Virages Ve 10 del 1985, trattore 6x4 con porta scorrevole sul lato destro; fu proprio il Virages a introdurre il concetto di cabina separata dal telaio e dagli organi meccanici. Nel ’94 apparve anche un Virages Ve 20, con motore a sogliola, e nel no dal desiderio di migliorare le prestazioni attingendo alle necessa- come i prototipi diesel-elettrici del Premium Hybrys tech a due assi ’99 fu presentato il Magnum Vhs, con un sistema di accesso all’alta rie risorse. Oltralpe sono stati tra l’altro investiti di recente 10 mi- allestiti per la distribuzione bevande in Belgio e come ribaltabile in cabina con gradini a scomparsa. Al suo esordio l’AE aveva tra l’al- lioni di euro per la realizzazione di un nuovo padiglione nell’im- Francia. In particolare a Lione è in servizio anche un Premium 6x2 tro superato una barriera tecnologica giungendo alla potenza di 503 pianto di Bour-en-Bresse destinato ad accogliere la nuova produzio- ibrido in versione compattatore di rifiuti. cv che a fine ’92 salgono a 530 e poi nel ’96 a 560, potenza eredita- ne di veicoli a trazione alternativa. L’avvio della fabbricazione dei L’estrema razionalità della ricerca finalizzata alla riduzione dei ta dal Magnum nascente. veicoli ora in fase sperimentale è programmata per la primavera del consumi e delle emissioni non cancella la necessità di emozionare e I Magnum di ultima generazione caracollano meno dei primi mo- 2011. I progettisti sono impegnati al massimo sul software che pre- sorprendere il pubblico con iniziative straordinarie che fanno au- delli originati dall’Advanceded Engineering (questo il significato senta una complessità notevole dovendo garantire la migliore ge- dience come la brillante operazione “Cape to cape” composta da dell’acronimo AE) per via del telaio un po’ più largo ereditato dai stione del motore ibrido obbligato a operare nei centri urbani con veicoli Kerax e Sherpa in un’autocolonna che ha attraversato Euro- Volvo, anche se la separazione tra questo e la cabina rimane ele- una serie interminabile di Stop&Go. pa e Africa (30mila km da Capo Nord a Cape Town nel 2009) rac- mento caratterizzante del pesante francese da lungo raggio. Che Renault non s’illude certo che la tecnologia ibrida possa trovare cogliendo sulle strade grande simpatia ed entusiasmo al suo passag- vanta pure un comodo pavimento della cabina tutto piano, possibili- impiego nei trasporti di linea, dove i vantaggi sui consumi e sulle gio. Un risultato eccellente che sta facendo ipotizzare una ripetizio- tà ancora oggi offerta per quanto riguarda la concorrenza solo emissioni sarebbero pressoché trascurabili, ma la distribuzione ur- ne dell’iniziativa su altri itinerari altrettanto avventurosi. Molto sug- dall’Actros Megaspace. bana è un fronte già aperto. Nel segmento dei veicoli da distribuzio- gestivo, infine, il nuovo Renault da racing che ha fatto il suo esordio Ma non si vive di solo Magnum. Multiruolo, tuttofare, compatta, ne Renault sta infatti lavorando su soluzioni ad energie alternative in Italia al raduno di Misano Adriatico.

Premium. zione e una zona officina in cui A novembre Chalumeau la- curare i mezzi in anteprima op- scia il comando della filiale a pure quelli dedicati ai test. Noël Reculet che riceve a sua In risposta alle esigenze di volta il cambio da Yves Garin maggiore attenzione ai costi nel 2004, anno sul finire del ecco apparire nel 2009 il cam- qua le viene presentato il proto- bio automatizzato Optidriver tipo Radiance, dall’aspetto fu- plus abbinato al pacchetto Op- turibile e ipertecnologico. Garin tifuel program, caratterizzato viene a sua volta sostituito a da un software che analizza i set tembre 2009 da Gino Costa, consumi di carburante, Info- scelto da Stefano Chmielewski, max. presidente, direttore generale di Per la filiale si apre un nuo vo Renault Trucks dal 2003 e ita- fronte di battaglia nella compe- liano a dispetto del cognome tizione con la concorrenza. I che porta. pre gi di Infomax vengono illu- A Costa dunque il compito strati ai responsabili delle flotte di capitalizzare nell’immediato da una squadra di formatori che futuro gli sforzi tecnologici che si recano presso le aziende di stanno distinguendo Renault autotrasporto clienti. I formato- Trucks Italia, la cui sede princi- ri viaggiano in cabina con gli pale si è nel frattempo spostata autisti dell’impresa in normali a Pero. Comprende infatti una giornate di lavoro, con i mezzi vasta area dedicata alla forma- abitualmente utilizzati. ACCADEVA NEL MONDO per la terza volta di seguito. ma operativo per il grande pub- pendenza della Padania. A no- leine Albright prima donna se- sto in un incidente a Parigi A maggio alluvione in Campa- blico. A novembre Priebke vembre Clinton è rieletto presi- gretario di Stato Usa. A maggio muore Lady Diana. L’anno si nia: 159 morti, 137 nella sola 1995 - In marzo in Giappone viene estradato in Italia. Scu- dente Usa. A dicembre il gha- entra in vigore la legge sulla chiude con l’inizio di un’epide- Sarno. Ad agosto avviso di ga- fanatici della setta “Sublime ve- detto alla Juventus. nese Kofi Annan è nuovo segre- privacy. A Roma, all’Università mia a Hong Kong: uccisi un mi- ranzia al cardinale di Napoli rità” liberano gas nervino in tario Onu. L’anno si chiude con La Sapienza, la studentessa liardo di polli. Scudetto alla Ju- Michele Giordano per associa- metropolitana: 8 morti, tremila 1996 - In gennaio il teatro La la “Strage di Natale”: a sud di Marta Russo è uccisa da un ventus. zione a delinquere. A ottobre intossicati. A luglio il massacro Fenice di Venezia è distrutto da Portopalo annegano 283 clan- colpo di pistola. A Venezia “i cade il governo Prodi, nasce il di Srebrenica: 7mila bosniaci un rogo. Ad aprile Prodi e il suo destini. Scudetto al Milan. Serenissimi” occupano il cam- 1998 - L’anno si apre con primo D’Alema. A Peschici trucidati dai serbi. Ad agosto ar- Ulivo vincono le elezioni. A panile di San Marco. A luglio l’accusa di molestie sessuali a vinti 63 miliardi di lire al Supe- riva Windows 95, primo siste- settembre Bossi dichiara l’indi- 1997 - Gennaio saluta Made- ucciso Gianni Versace. Ad ago- Clinton da parte di Paula Jones. renalotto. A novembre in Italia °

N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 14 anno LUCIANO PATRINI LA MEMORIA STORICA DI RENAULT TRUCKS

er capire quanto Luciano camion, soprattutto OM, mo- e stampa. Da allora ho vissuto forse ci siamo arrivati un po’ PPatrini, direttore della co- delli come il Leoncino, il Ti- praticamente tutta la storia di pri ma degli altri. Ad esempio, municazione in Renault Trucks, grotto o l’Ursus”. Renault V.I. che successivamen- quando in passato ci siamo tro- abbia influito su tutto il settore, Ma il giovane Luciano Patri- te, con l’ingresso del costruttore vati un problema su di una basta ricordare che fui lui a co- ni andò subito in un’altra dire- di Lione nel Gruppo Volvo AB, gam ma che faticava a vendere, niare il termine “bisonti della zione. “Eravamo in troppi - ri- diventerà Renault Trucks Italia. ho caricato due bisarche di vei- strada” che ancora oggi sui corda - per lavorare tutti in a - Ho visto nascere e crescere tutti coli e con tutti i concessionari, giornali spesso identifica i tir. zien da. Mi ero dedicato allo i nostri concessionari”. week end dopo week end, ci “Poche settimane dopo il mio studio e non l’ho più seguita, In pratica Patrini ha vissuto siamo lanciati in un vero giro arrivo, nel 1978, in Renault anche se ogni volta che manca- l’intera evoluzione del settore e d’I talia e in sette mesi siamo Trucks - ricorda - si doveva or- va qualche autista o durante le soprattutto del marketing e riusciti a tirare su il prodotto. ganizzare una manifestazione vacanze mi mettevo al volante. della comunicazione. “Fin Queste sono idee che o ti ven- itinerante in Sicilia, in una riu- Dopo aver preso il diploma da dall’inizio - prosegue - ho fatto gono spontaneamente o niente”. nione con l’allora responsabile geometra e frequentato qualche il mio lavoro guardando molto Nel corso della carriera Lu- del servizio, abbiamo deciso di corso di perfezionamento, visto all’estermo, verso il nostro tar- ciano Patrini ha avuto più occa- provare questo claim. Mi pare- che mi piaceva stare in giro per get, parlando con trasportatori e sioni di cambiare casacca, ma va una buona immagine, il bi- il mondo sono entrato alla Evio. dealer, adeguandomi il più pos- non ha mai voluto lasciare Re- sonte è un animale potente ma Era un’azienda, da tempo sibile alle loro esigenze. Ci so - nault Trucks. “Non le ho prese anche mansueto. Così è nato il scom parsa, che si occupava di no stati periodi in cui c’era un mai nemmeno in considerazio- Giro Bisonte, un mese di tour pubblicità fieristica e stradale so lo salone nazionale, quello di ne. Non sono mai stato alla ri- con tappe nelle sedi di sette per gran parte del Gruppo Fiat, Torino e tutto accadeva lì. Per cerca di gloria o di denaro, ma concessionari dell’isola, colle- aziende come OM, Autobian- non limitare in quel breve lasso solo di soddisfazioni. E in Re- gato al Cantasud organizzato da chi, Lancia, Magneti Marelli. di tempo le potenzialità di Re- nault Trucks le ho sempre avu - Daniele Piombi”. Ho così potuto sperimentare an- nault Trucks, abbiamo allora te. Ho sempre lavorato per esse- Cremasco di origine ma da che i lanci di autovetture come cominciato a organizzare fiere re soddisfatto di me stesso, ve- tempo trasferito a Lodi, sposa- l’A112 a Rimini e l’A111 sulla locali con i concessionari, a dendo gli altri che sono soddi- to, con due figlie, una impegna- pi sta dell’autodromo di Mon - crea re manifestazioni mirate”. sfatti di quello che faccio. In ta nella comunicazione con za”. Nella vita di Luciano Patrini più mi sono trovato in un’azien- un’agenzia milanese, l’altra da che mi è sempre piaciuta, manager di un’azienda logisti- che mi ha sempre dato la possi- ca, Luciano Patrini nasce nel bilità di organizzare il mio lavo- 1942 in una famiglia di traspor- ro con assoluta libertà. Gli otto tatori. “Cugini e parenti vari co- Una vita da comunicatore amministratori delegati con cui minciarono a percorrere la linea ho collaborato e l’attuale presi- Crema-Milano con carri e ca- dente Stefano Chmielevski mi valli. Poi, alla fine della guerra, Tra i tanti personaggi, uomini e donne, che ieri come oggi hanno fatto la hanno sempre appoggiato, dan- sono passati alla gomma, recu- domi la possibilità di esprimer- perando mezzi militari, tra cui storia della comunicazione e delle relazioni esterne delle Case costrut- mi liberamente”. ricordo un Dodge e un GMC Ma c’è un evento la cui orga- con l’argano, residuati bellici, trici di veicoli industriali, Luciano Patrini può essere considerato il cam- nizzazione ha soddisfatto Lu- con cui facevano consegne da ciano Patrini più di tutti gli al - Crema a Brescia e a Milano. pione assoluto per competenza, passione, dedizione, professionalità. tri? “Non sono mai del tutto Presto sono arrivati ad avere 12 sod disfatto perché cerco sempre

La svolta della carriera di Pa- ha lasciato il segno anche la il meglio. Ho una predisposi- trini arriva a un Salone di Tori- col laborazione con lo stuntman zione a essere critico nei miei no, all’epoca ospitato nel palaz- Oler Togni. “Portare per la pri- confronti ed esigente con i miei 20 anni di uomini e donne zo del Valentino. “Era l’edizio- ma volta un camion su due collaboratori. Se devo comun- ne del 1978 e nell’occasione ruote, come da anni Togni face- que ricordare un evento, è quel- curavo gli stand della Magneti va con le autovetture, secondo lo legato al lancio del Magnum, Marelli e dell’OM. Venni con- me poteva meritare l’attenzione che mi ha dato la possibilità di della comunicazione truck tattato dalla Saviem Italia, che dei trasportatori. E infatti in esprimermi al meglio. Eravamo era appena subentrata all’im- pieni anni Ottanta ci siamo tro- al Salone di Torino del 1991 e ono tanti i personaggi, uomini e donne, che dell’ufficio si sono succeduti nel tempo Giovanni portatore, e stava quindi cercan- vati a spopolare al Motor Show, quell’anno Renault conquistò Snegli ultimi 20 anni si sono succeduti negli uf- Buttita, Maria Cristina De Gaetano Polverosi, do di organizzarsi. Tre mesi do - con centinaia di persone che con la Clio il titolo di “Auto fici stampa e relazioni pubbliche delle Case di Mario Giagnoni. Oggi la comunicazione truck, po entravo in quella che poco avevano invaso la pista e Togni del l’anno”, Renault Trucks con veicoli industriali. Qualcuno purtroppo non ci come quella dell’auto, è affidata a Paolo Lanzoni. tempo dopo sarebbe diventata costretto a chiedere alla gente il Magnum AE quello di “Truck potrà leggere, ma in questa occasione ci piace Quanto a Renault non possiamo fare a meno di Renault Veicoli Industriali”. di arretrare o non avrebbe potu- of the Year” e Renault Bus con fare una carrellata partendo, naturalmente, da ricordare, oltre a Luciano Patrini, la preziosa Immaginiamo che all’epoca to fare il numero. Per un anno l’FR1 quello di “Coach of the Iveco dove già a partire dagli anni ’70 al timone opera di Elena Sala, mentre in Volvo Trucks al pe- l’organizzazione per la comuni- ab biamo sponsorizzato i suoi Year”: uno splendido tris”. dei rapporti con specializzata c’era Lu- riodo di Dante Gavioli è seguito quello attuale di cazione era tutta da creare… spettacoli, legando una carova- Per parecchio tempo Luciano ciano Friedman cui seguì Giorgio Bertoldi, che Cristina Gmeiner cui dà un valido supporto Dario “Di rei di no, perché c’era già na al suo tour”. Patrini ha lavorato a fianco dei contava su tre formidabili collaboratori quali De Rosa. un responsabile del settore, af- Ma oggi è più facile comuni- “cugini” di Renault, ma non è Anna Bettoni, Franco Viale e Peter Raahauger. Quanto a Scania, la comunicazione da sempre fiancato da uno staff piuttosto care rispetto a ieri? “È diverso, stato mai attratto dalla sirena Nei tempi più recenti i rapporti con la stampa spe- è affidata a Daniela Crescini con un periodo re- nutrito. Io mi occupavo di mar- se hai l’occhio allenato e sai dell’automobile. “Sono sempre cializzati sono stati affidati a Maurizio Pignata cente che ha visto in auge Cecilia Fagerdhal. keting operativo, con quattro sce gliere le occasioni giuste, stato bene nella mia azienda. mentre Silvia Becchelli è da tempo la “voce” del In Man, invece, è con Eleonora Megliorini che as sistenti dislocati nelle quattro hai più possibilità. Arrivano Anche perché non amo troppo Mercato Italia Iveco. si consolidano in maniera professionale i rapporti sedi del marchio, a Napoli, proposte da tutte le parti. Devi condividere le decisioni. Sono In Mercedes-Benz l’ufficio stampa vede al- con la stampa mentre in Daf la comunicazione ha Roma, Bologna e Arluno, men- soltanto saper scegliere. Però convinto che in aziende più l’origine come responsabile Marco Ruiz per lun- visto alternarsi Roberto Sterza, Mario Giagnoni e tre la direzione generale era a devi sempre andare verso il grandi ci sia una dispersione in ghi anni assistito da Laura Tagliaferri. Alla guida oggi Mauro Monfredini. Milano. In seguito sono rimasto cliente finale, che spesso non tal senso. In Renault Trucks pri - praticamente da solo a gestire cre de alle brochure e vuole pro- ma prendi le decisioni e poi ti marketing operativo, pubblicità vare il camion di persona. Noi confronti con gli altri”. EDUCAZIONE Impegno, franchezza, E APPRENDIMENTO prossimità al cliente

Tre valori essenziali che caratterizzano le azioni di Renault Trucks.

Renault Trucks, forte nella sua convinzione che non possa esistere un mondo senza camion e che la società non possa sopravvivere senza di essi, ne sostiene attivamente gli utilizzatori e si impegna per ridare fierezza al trasporto stradale, ai suoi operatori, ai loro autisti. www.renault-trucks.it

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 16 anno VOLVO TRUCKS IERI E OGGI Crescita continua all’insegna della stabilità

el ’73, quando gli Abba al lavoro nella cantieristica. Ma ma mia. lunghi itinerari europei alimen- Maggio, che subentra nell’82, comodi. Npubblicano il loro primo nel ’77, quando la filiale ag- A dirigere le operazioni di tati dalla turbolenta espansione avrà modo di attraversare tutti i Ed è mentre Maggio è in ca- album, Ring ring, in Italia sono giunge al suo catalogo i camion Vol vo BM Spa da Zingonia, in economica del Continente. A tumultuosi anni ’80 che vedono rica, precisamente nel 1985, pressoché sconosciuti e pure “made in Sweden”, le cose provincia di Bergamo, c’è fin succedergli nell’81 è Hans proliferare il fenomeno dei pa- che l’azienda cambia ragione l’a pertura della Volvo BM Spa cam biano eccome e gli Abba, dal l’inizio Hans R. Feser al Jeppson (il famoso calciatore droncini, coloro i quali dal red- sociale, diventando Volvo Vei- che avvia l’importazione di pa le or mai al culmine della loro car- qua le non sfugge la domanda che passò dall’Atalanta al Na- dito d’im pre sa, allora ben più coli Industriali. Carl Linde- meccaniche passa abbastanza riera, sono un fenomeno musi- po tenziale e crescente dei tra- poli per l’allora astronomica soddisfacente dell’attuale, trag- strom segna il periodo 1990-91, inosservata fatto salvo il poten- cale anche in Italia dove spopo- sportatori italiani per veicoli di cifra di 100 milioni), ma per un gono le risorse necessarie per ziale pubblico iper specializzato lano con Fernando, Sos e Mam- caratura internazionale, adatti ai solo anno, mentre Giorgio investire in mezzi performanti e segue a pagina 18

Qualità svedese, un punto di riferimento strutturale nell’industria dei veicoli industriali ieri come oggi FH il campione delle lunghe distanze

GÖTEBORG - Una felice combinazione ha fatto sì che l’abile ingegneria ziato a registrare con le sue pubblicazioni, che la competizione tra le case dei veicoli e ridurne i costi operativi. Col passare degli anni verrà aggior- svedese potesse disporre fin dalle origini di abbondante materia prima di si è esercitata sempre più sui temi ambientali, con la produzione di veicoli nato e ottimizzato. Tra il 2001 e il 2003 anche in Italia vengono distribuiti i qualità: l’acciaio ottenuto lavorando il ferro delle miniere del nord del più efficienti e con l’integrazione di soluzioni IT, come Volvo Dynafleet, musoni NH12. Arrivano dal Brasile. Li fabbricano a Curitiba utilizzando Paese dove gli stessi camion Volvo scendono attraverso le viscere della che fornisce gli strumenti necessari per incrementare i livelli di efficienza e componenti meccaniche europee. Il motore è il 6 cilindri da 420 cv terra per caricare il minerale che lo contiene. Intorno a Kiruna, oltre il cir- sicurezza dei trasporti. Alle difficoltà di mercato che colpirono l’Europa al- C12C420 e la catena cinematica è identica a quella montata sulla serie FH. colo polare artico, nelle profondità cavernose di una delle zone geologica- l’inizio di quel decennio, particolarmente pesanti in Italia, Volvo rispose Nel 2005 arriva un nuovo motore, il D13A, 12,8 litri, tutto muscoli e cer- mente più antiche del pianeta, i camion vanno e vengono lungo strade che con la nuova gamma F12/F16, una generazione rivoluzionaria che adottava vello. Va su FH ed FM, il multiruolo della Casa, con tarature da 400 a 520 paiono gallerie di trafficate statali tanto sono ampie e illuminate. Una vi- il motore D12, a norma Euro 2, il primo diesel europeo per veicoli pesanti cv in versione Euro 3, a sostituire il D12D che di lì a poco verrà trasforma- sione per certi aspetti onirica, che trasmette tuttavia una percezione di dotato di caratteristiche prima riscontrabili essenzialmente nelle auto spor- to in Euro 4 con Egr per potenze da 390 a 430 cv. obiettiva grandiosità, adatta alle dimensioni di un gruppo cresciuto fino a tive, come l’albero a camme. L’FH Globetrotter fu inoltre il primo camion Nel 2006 nascono i medi FL, sui quali nel 2008 Volvo proporrà i cambi diventare, in poco più di 80 anni, il secondo produttore mondiale di mezzi a montare un airbag. meccanici integrati da un sistema a controllo elettronico dell’inserimento pesanti insieme a Renault Trucks, Mack e UD, l’ex Nissan Diesel. Nel 2000 la filiale immatricola in Italia 2.842 pesanti e il XX secolo si delle marce che chiamerà I-sync per distinguerli dagli I-shift, gli automa- Nel 1928, al di là e al di qua dell’Atlantico, la maggior parte delle na- chiude con la proclamazione dell’FH12 seconda serie a Truck of the Year. tizzati il cui successo ha consolidato nel segmento pesanti (FH ed FM), zioni si trovava sull’orlo del precipizio che l’anno successivo avrebbe ingo- Quell’anno segna anche una pietra miliare per la storia dei mezzi pesanti soggetti a minori manovre rispetto ai camion da distribuzione. iato il capitalismo facendogli subire la sua crisi più grave. In Svezia, il cla- per via dell’unificazione tra Volvo e Renault Vehicules Industriels che già A primavera 2009 la serie FM è cresciuta di cilindrata a 11 litri, dai 9 more esercitato dal cataclisma arrivava attutito dalla distanza e dalla relati- controllava l’americana Mack, con il che nasce il secondo polo mondiale precedenti, mantenendo un propulsore a sei cilindri e accorciando le distan- va protezione che un’economia non globale ancora offriva, permettendo di del settore. L’anno dopo Volvo adotta il dispositivo Turbocompound per in- ze con il fratello maggiore FH. Un salto indietro nel tempo riporta al record lavorare con maggiore serenità applicando le prime importanti innovazioni. crementare la potenza dell’FH12 che, con l’installazione di una seconda dell’FH16 del novembre 2003 spinto da 611 cv che nel 2006 diventano 660 Mentre nel decennio precedente i camion uscivano dalle catene di montag- turbina a valle della principale, sfrutta l’energia residua dei gas di scarico e nel 2009 ben 700 con il trattore che monta un propulsore a sei cilindri con gio con alle ruote gomme piene e trasmissione a catena, nel ’28 il primo per trasmettere altra coppia all’albero a gomiti. La soluzione resta in vigo- catalizzatore Scr siglato D16G, in grado di generare una coppia di 3.100 autocarro Volvo Serie 1 già montava trasmissione ad albero e pneumatici, re fino al 2005, quando un nuovo propulsore da 13 litri decreterà l’abban- Nm. Lo schema costruttivo dei motori Volvo è tuttavia inalterato da lungo con il conducente alloggiato in una cabina completamente chiusa. La po- dono della doppia turbina. Dynafleet, sistema informatico di gestione flot- tempo, con i sei cilindri sempre uno in fila all’altro che si tratti dei D9, D11, tenza del motore? Certamente modesta se paragonata al giorno d’oggi, il te, viene presentato invece nel 2002 con l‘obiettivo di migliorare l’utilizzo D13 o D16, con albero a camme in testa e iniettori pompa. motore a benzina a quattro cilindri erogava solo 28 cv, una distanza sidera- le rispetto ai 700 cv del nuovo D16G con il quale Volvo ha stabilito un re- cord di potenza nel 2009 aggiungendo 40 cv al precedente propulsore da 660, lasciando tuttavia inalterato il livello dei consumi e delle emissioni in modo da rimanere entro i limiti stabiliti dalla normativa Euro 5. Tutto ciò quasi contemporaneamente al lancio di un social network per gli appassio- nati di camion, worldtrucker.com, con il quale il gruppo ha voluto rimarca- re la propria vicinanza a chi vive di mezzi pesanti ed è culturalmente evo- luto, tanto da aver dimestichezza con le nuove tecnologie. Particolare interesse suscitò, negli anni ’70, la gamma F10/F12, con ca- bina “Globetrotter” sulla quale si era data un gran daffare la speciale unità aziendale costituita allo scopo di aumentare la sicurezza e migliorare l’er- gonomia. A questo proposito non si toglie certamente alcun merito agli altri costruttori di camion se si riconosce a Volvo una particolare sensibilità dimostrata in questi campi e al rispetto dell’ambiente; senza distogliere l’attenzione dall’efficienza del trasporto merci e dal contenimento dei costi che continuano a rappresentare gli obiettivi principali dell’innovazione e della ricerca applicata. Negli F10/F12 la cabina, ad esempio, era montata sul telaio con sospensioni a spirale, il che produceva un ambiente più con- fortevole per l’autista facendo quasi sparire i dolori alla schiena che afflig- gevano in particolare chi lavorava su lunghe percorrenze, nei viaggi inter- nazionali verso nord attraverso le Alpi o verso sud, lungo le tortuose arterie appenniniche. Ulteriori vantaggi offrirono, a metà degli anni ’80, i pesanti FL7 e FL10. È con gli anni ’90, quelli che Il Mondo dei Trasporti ha ini- Noi lo chiamiamo Fattore X. È uno straordinario mix di forze capace di trasformare ogni impresa in un successo. È il nuovo e resistente Volvo FMX con le sue eccezionali caratteristiche. È la nostra capillare rete di assistenza attiva 24 ore su 24. È una gamma di soluzioni personalizzate sulle vostre esigenze. Ma soprattutto è il potere che vi renderà imbattibili.

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 18 anno

“È nel 1977 che appaiono sul nostro mercato i primi camion Volvo gestiti da Marco Lazzoni alla Landini, ma soltanto per un un’organizzazione paio d’anni. Nel 2004 s’insedia Marco Lazzoni, proveniente da insediata a Mercedes-Benz Veicoli Indu- striali, che tra l’altro, l’anno Zingonia, dove successivo, inaugura a Pianiga (Ve) il terzo Truck center Volvo ancora oggi si in Italia che segue quelli di Zin- gonia (Bg) e Trento. Nello stes- trova la sede di so anno la filiale importa il ca- mion numero 50.000, evento Volvo Trucks che festeggia proponendo cento FH16 “Anniversary” che vanno Italia. Tra i a ruba. È questo un periodo di scelte manager anche complicate per l’adeguamento Hans Jeppson ex ai nuovi standard antinquina- mento. Nel 2006 Lazzoni spie- centravanti di ga che la scelta strategica è l’Scr perché con l’Egr il motore Atalanta e Napoli. perde potenza: “Ma offrendo en trambe le soluzioni permet- tiamo al cliente di scegliere puntando molto sui contratti di segue da pagina 16 Dalla primavera del 2009 la serie FM è cresciuta di cilindrata a 11 litri dai 9 precedenti, mantenendo un propulsore a sei cilindri e servizio”. Un orientamento sot- accorciando le distanze con il fratello maggiore FH. Un salto tecnologico che testimonia la capacità innovativa del marchio svedese. tolineato dallo slogan che cam- poi tocca a Giovanni Longo i peggia sulle inserzioni pubblici- cui primi anni non sono certo abbia bisogno permettendo di un incendio per il quale muoio- vrapponibili, in contrasto con i sce a dimostrare la sua estranei - tarie rivolte al camionista italia- fe licissimi per via della crisi rispettare gli impegni presi con no 39 persone. Del polo scandi- principi del libero mercato. La tà alle cause scatenanti l’even- no, ma in inglese, l’esperanto che colpisce l’Europa ma parti- i committenti. Un passo impor- navo dei camion non se ne farà ricerca delle responsabilità sulla to. del terzo millennio, la lingua colarmente l’Italia che comin- tante in vista del ’99, quando nulla per l’opposizione della strage del Bianco, individuate A fine 2002 Giovanni Longo universale che tutti devono co- cia a uscirne a metà anni ’90. Longo si trova ad affrontare la Com missione europea che giu- dopo innumerevoli sedute pro- lascia l’incarico di amministra- noscere: “Don’t worry, be hap - Nel ’94 l’FH prima serie è cele- prima ondata di liberalizzazione dicherà l’operazione, che co- cessuali, portano invece alla tore delegato di Volvo Italia. A py”, non ti preoccupare, sii feli- brato Truck of the Year, ricono- del settore che prevede il rad- munque aveva sollevato dubbi a piena assoluzione di Volvo nel sostituirlo è Andrea Bedosti, ce, nel senso che i problemi te scimento che stimolerà le ven- doppio delle flotte con il varo causa delle linee di prodotto so- 2005, quando il costruttore rie- che ricopriva lo stesso incarico li risolve Volvo. dite pure nel nostro Paese e il della legge 454 che favorisce 1995 è infatti un’annata ottima l’esodo delle imprese di auto- per Volvo Italia dove Longo, trasporto meno competitive e dà per migliorare la preparazione una boccata d’ossigeno alle dei concessionari, organizza vendite di camion. corsi di formazione niente me - Il 1999 è un anno particolare no che all’Università Bocconi perché se a gennaio pare giun- di Milano affinché gli uomini di gere da lontano l’eco prove- punta facciano proprie le mo- niente dal Salone di Bruxelles, derne tecniche di vendita e di dove Volvo comunica di aver ge stione a ziendale. ac quisito il 13 per cento di Sca- A partire dal 1997 pure ai nia con l’obiettivo di costituire camionisti italiani viene data la un gruppo di dimensioni mon- possibilità di usufruire di Ac- diali, la filiale italiana è forte- tion service, il servizio di assi- mente scossa dalla sciagura che stenza 24 ore su 24 nato nel ’93 sul finire di marzo avviene al- e che, dal call center di Gand, l’in terno del Monte Bianco: da in Belgio, assiste chiunque ne un camion Volvo si è scatenato

Insieme a Renault Trucks e Mack Trucks Il Gruppo Volvo AB

GÖTEBORG - Volvo Trucks, insieme a Renault Trucks, Mack Trucks e UD, forma il Gruppo Volvo AB che nel 2009 ha realiz- zato un fatturato di 20,4 miliardi di euro, il 63 per cento dei quali con le quattro marche di camion e veicoli commerciali che controlla (Volvo, Renault, Mack e UD che insieme hanno com- mercializzato 127.681 pezzi). Nello stesso anno il gruppo si è ritagliato in Europa una quota del 20,5% sotto le 16 t e del 23,8% sopra, dove detiene la leadership. La rimanente quota di fatturato globale deriva dalle attività nel trasporto passeggeri, macchine movimento terra, motori marini, aeronautica e servizi finanziari. Volvo AB è presente in 180 Paesi, produce in 19 e impiega 90mila persone. Il suo mercato principale è l’Europa (45 per cento), seguono l’Asia (21 per cento), l’America del Nord (18 per cento), del Sud (8 per cento) e il resto del mondo (8 per cento). I medi FL nascono nel 2006. Su di loro Volvo proporrà due anni dopo i cambi meccanici integrati da un sistema a controllo elettronico degli inserimenti delle marce che chiamerà I-sync per distinguerli dagli I-shift, gli automatizzati di successo nel segmento pesanti. ACCADEVA NEL MONDO

Ocalan, ricercato dalla polizia entra nel tunnel del Monte con l’apertura della Porta contro di C1 Como-Modena pazza”: primo caso italiano nel stanti muore Carlo Giuliani. turca. L’anno si chiude con Bianco e prende fuoco: 39 Santa: Papa Giovanni Paolo II Massimiliano Ferrigno aggredi- bresciano, dal 1° aprile bandita L’11 settembre gli attentati a l’obbligo del prefisso telefonico morti. A maggio Carlo Azeglio dà avvio al Giubileo. Scudetto sce negli spogliatoi il centro- la fiorentina. A febbraio a Novi New York e Washington che anche per le chiamate urbane. Ciampi è eletto presidente della al Milan. campista Francesco Bertolotti, Ligure Erika De Nardo aiutata cambieranno la storia del Scudetto alla Juventus. Repubblica. A Roma le Brigate che subisce un arresto cardiaco. dal fidanzato Omar Favaro uc- mondo. Tempo tre giorni e Ge- Rosse uccidono Massimo 2000 - In settembre va in L’anno si chiude con la legge cide a coltellate la madre e il orge Bush, eletto il 1° gennaio, 1999 - Con il 1° gennaio D’Antona. A giugno Marco onda su Canale 5 la prima pun- 376 che punisce il doping. Scu- fratellino di 11 anni. Ad aprile si dichiara pronto all’uso della nasce l’Euro. A marzo hanno Pantani fermato al giro d’Italia tata de “Il Grande Fratello”: è detto alla Lazio. muore in un incidente Michele forza. A ottobre in un disastro inizio i bombardamenti Nato in per un livello troppo alto di l’inizio del boom dei reality Alboreto. A Genova vertice G- aereo a Linate muoiono 118 Jugoslavia. Un camion belga ematocrito. L’anno si chiude show. A novembre dopo l’in- 2001 - È l’anno della “mucca 8: negli incidenti tra i manife- persone. Scudetto alla Roma. #N6QRPGNNCTKFW\KQPGFGKEQPUWOK GFGNTKURGVVQFGNNnCODKGPVG

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 20 anno MAN NUTZFAHRZEUGE IERI E OGGI

sonda Voyager scoprì i satelliti anche se la Man nel complesso di Urano, nel 1986, e da allora aveva continuato ad andar bene sono state numerose le vicende grazie al mercato domestico. che hanno caratterizzato la sua Nell’89 il mercato germanico Alla costante ricerca at tività, sia per quanto riguarda contava infatti per il 20 per le persone, sia per quanto ri- cento del totale Europa, ma il guarda il prodotto. 39 per cento nel ’91 e il 42 per Naturalmente la stessa filiale cento nel ’92 grazie alla forte non è nata dal nulla. Già dal accelerazione della domanda 1977, infatti, era possibile ac- stimolata dalla riunificazione di ambiziosi traguardi quistare i camion Man tramite tedesca, mentre le vendite cade- l’importatore Euromacchine di vano quasi ovunque nel Conti- Mi lano che fece conoscere il nente, Italia compresa. pro dotto in maniera adeguata Nel 1996 i tedeschi pensano finché appunto a Monaco riten- però sia ora di affidare le sorti nero opportuno investire diretta- della Man in Italia a un italiano mente con la costituzione di una e individuano in Franco Cadei rete di vendita e assistenza che la persona giusta. E ci azzecca- avrebbe dovuto trarre profitto no. Il nuovo amministratore de- dalla domanda crescente di legato e direttore generale, che mezzi di qualità. Il traffico inter- già allora vantava una lunga e - nazionale stava progressivamen- spe rienza nel settore automoti- te crescendo. ve e in particolare nei veicoli Non a caso si decise di rea- industriali, spiega subito che il lizzare la filiale a Dossobuono suo obiettivo consiste nel rior- di Villafranca (Vr), strategica- ganizzare la presenza del mar- mente situata sulla direttrice del chio soprattutto nel Centro sud, Brennero. Nella sua fase inizia- dove occorreva aumentare in le il compito fu affidato a Peter ma niera significativa la quota di Dumpe che dovette impegnarsi mercato. nel sottolineare le doti di affida- Con la cura “Cadei” le im- bilità e robustezza dei nutzfa- matricolazioni sopra le 16 t pas- hrzeuge (veicoli industriali in sano dalle 831 del 1996 alle tedesco) “made in Baviera”. 2.463 del 2002 quando anche Dumpe resse le redini della lui deve arrendersi al ridimen- Man in Italia fino all’88, quan- sionamento generalizzato che do fu sostituito da Gerard Hei- colpisce il mercato dopo un bel denreich che poco dopo il suo periodo di vacche grasse. La insediamento dovette far fronte specificità del costruttore tede- a una situazione non più rosea sco emerge in quegli anni nel nostro Paese anche per la pre- parazione di veicoli ultra spe- ciali. Come il camion bifronte per interventi fulminei dentro il Monte Bianco, allestito da Bai La filiale italiana su meccanica Man dopo il rogo “ che costò la vita a 40 persone di Man nasce nel imponendo un deciso cambio di rotta sulla gestione delle emer- 1986 ma già nel genze. Di quei mezzi ne esisto- no tre esemplari dotati di ter- 1977 era possibile mocamera che permettono al vei colo di avanzare anche nel acquistare i fu mo più intenso come fosse do tato di radar. camion tedeschi Agli inizi del 2000 a Cadei succede prima Renate Koblba- tramite uer, che si dedicherà con profit- l’importatore to alla riorganizzazione dell’a - zienda e che successivamente Euromacchine di otterrà importanti risultati con i bus Man e Neoplan, e poi Aldo Milano. Oggi la Longana che insiste sulla risi- stemazione della rete, affron- sede in provincia tando al tempo stesso le conse- guenze della riforma Monti che di Verona è situata impone, o consente a seconda dei punti di vista, la nascita dei sulla strategica con cessionari multimarca ai qua li Man Italia ha deciso di af- direttrice del fidarsi parzialmente. Allo stato at tuale sono 19 i dealer che co- Brennero. prono il territorio nazionale ai quali si aggiungono le due filia- on ci sarà un vero e proprio li dirette di S. Agata Bolognese Nmatrimonio tra la Man Una tradizione centenaria alla base della realtà odierna e Anagni (Fr), più 99 officine Nutzfahrzeuge di Monaco e la autorizzate per truck e bus. Al- svedese Scania possedute en- l’a bilità di Longana è attribuito trambe, parzialmente, da Volks - pure l’inserimento dei camion wagen, come ha voluto pun tua- Verso una nuova e definitiva identità Man in alcune importanti flotte lizzare il mese scorso il numero di autotrasportatori di buone di- uno di Monaco, Georg Pachta- MONACO - Man Nutzfahrzeuge produce mezzi pesanti da 7,5 t a Håkan Samuelsson. mensioni. Nel 2005, anno al Reyhofen, che però ha ricordato 44 t di massa complessiva, veicoli antincendio, per cava e cantie- Assestamenti vi erano stati anche a cavallo tra il 2006 e il ter mine del quale saranno stati che tra le due aziende ci sarà re, per impieghi speciali, per il trasporto passeggeri (suo è il mar- 2007, quando l’alta dirigenza Man aveva tentato una scalata ostile im matricolati 2.500 pesanti, una collaborazione tecnica cer- chio Neoplan) e per traini eccezionali fino a 250 t di peso com- a Scania a proposito della quale Volkswagen non si era mostrata Longana lancia il programma tamente più intensiva a livello plessivo della combinazione. Il Gruppo dispone di diversi stabili- entusiasta, tanto da averla fatta fallire, secondo alcuni commenta- S20. Spiega cioè che la Casa di prodotto. Anche per far fron- menti di produzione: in Germania a Monaco e Salzgitter, in Au- tori, per arrivare a unire le forze in maniera non traumatica e capi- madre mira al 20 per cento di te ai sempre maggiori co sti stria a Vienna e Steyr, in Polonia a Cracovia, in Sudafrica a Oli- talizzare il ruolo di mediazione. Eppure il 2007 era cominciato quo ta di mercato trattori in Eu- della ricerca per il raggiungi- fantsfontein e Pinetown. Nel 2009 dalle sue linee sono usciti sotto i migliori auspici con la vittoria Man alla Dakar dopo 16 ropa, target che intende rag- mento dei severi standard Euro 40mila veicoli industriali e 6mila bus e telai per bus per un fattu- giorni di sole rovente, tempeste di sabbia e insidie di ogni genere. giungere anche in Italia con a- 6 operativi dal 2014 che finiran- rato complessivo di 6,4 miliardi di euro. Alla guida c’era Hans Stacey. Tuffandosi nel passato, altre pietre ge volazioni finanziarie all’ac - no per pesare parecchio sui bi- Conferma la turbolenza del rapporto triangolare con Volkswa- miliari nella storia della Man furono posizionate con l’acquisizio- quisto, rafforzate da contratti di lanci di tutti i costruttori. E gen e Scania il recente susseguirsi di dimissioni e rimpiazzi al ne dei costruttori austriaci Daf e Steyr, rispettivamente nel 1988 e manutenzione di forte appeal. dunque anche in Italia Man e vertice Man, la cui poltrona più alta è occupata da Georg Pachta- nel 1990. Curiosità: i motori Maxxforce 11 e 13 dell’americana La sua era si esaurisce poco Scania continueranno a viaggia- Reyhofen che a novembre 2009 ha sostituito Anton Weinmann, Navistar per i camion International sono derivati dai Man D20 e dopo la riorganizzazione inter- re per proprio conto. La filiale che a sua volta aveva preso il posto, per due sole settimane, di D26, frutto di un accordo. nazionale della Man, che nel italiana Man nasce quando la 2006 decide di accorpare i paesi °

N° 193 / Ottobre 2010 21 Il Mondo dei Trasporti 20 anno

A Monaco di Baviera ricerca e sviluppo, assi portanti della produzione di veicoli moderni La felice intuizione della Trucknology Generation

MONACO - Quando si è trattato di investire in in- migliorato il coefficiente di penetrazione. novazione per stabilire ambiziosi traguardi, Man Attualmente Volkswagen possiede sia il 30 per non si è tirata indietro pur di restare sulla cresta cento di Man, che a sua volta detiene il 18 per dell’onda. Si è distinta, ad esempio, nel mettere a cen to di Scania, sia direttamente il 70 per cento punto entrambe le tecnologie per la riduzione del costruttore scandinavo. Per quanto riguarda il delle emissioni (Scr ed Egr) ed è ancora fresco il rapporto di Man con Scania c’è da rammentare record di potenza stabilito dal veicolo al top della l’accordo del 2003 per la produzione congiunta di gamma, il TGX 680 che nel 2007 aveva stabilito assali e cambi in base al quale Man ha sviluppato un primato con i 680 cv erogati da un V8 da poco i primi e gli svedesi i secondi. più di 16 litri, Euro 5 con catalizzatore selettivo Altri tre trofei Truck of the Year Man li conqui- Scr e cambio Tipmatic. Sbalorditivi, poi, i risultati stò nel ’78 per il 19.280, nell’80 per il 19.321 e raggiunti nelle competizioni che hanno permesso nell’87 per l’F90. Di quest’ultimo modello la alla Casa di accumulare prestigio, tanto da aver Casa ha venduto circa 100mila esemplari nel creato una divisione che prepara e vende veicoli mondo, facendolo preferire anche per la cabina da corsa anche per i privati facoltosi che desidera- con tunnel motore ribassato che migliorava parec- no emozionarsi sfrecciando tra le sabbie dei de- chio, allora, gli spostamenti interni. Innovative serti nei raid più massacranti. per l’epoca erano pure le sospensioni pneumati- Il costruttore ha cadenzato i due decenni a ca- che a quattro punti e il tetto rialzato per i lunghi vallo tra il XX e il XXI secolo, durante i quali Il viaggi. Inoltre i motori erano in regola con gli Mondo dei Trasporti ha monitorato il settore con standard Euro 2 che sarebbero diventati obbliga- le sue pubblicazioni, facendosi notare in numero- tori dall’anno successivo per le nuove immatrico- se altre occasioni. Come quando, nel ’96, stabilì lazioni. un altro primato di potenza con un F2000, il Il 2000 segna il lancio della gamma TGA con 19.603 da “soli” 600 cv generati da un 10 cilindri Comfortshift, un cambio per inserire il quale non a V da 18 litri Euro 2. La gamma F2000 era tra è necessario premere il pedale della frizione ser- tivo di Man Nutzfahrzeuge, tira però il freno sulle del nuovo TGL (Trucknology Generation Light) l’altro reduce vittoriosa del premio Truck of the vendosi solo di un pulsante per innestare i rappor- vendite esasperate e suggerisce prudenza: “Non che sostituisce la linea L2000 per pesi totali tra Year dell’anno prima, riconoscimento attribuito a ti più alti. Rispetto alla serie F2000, il TGA com- rinunciare ai margini e puntare a vendite sane. Più 7,5 e 12 t. Con il cambio Tipmatic, denominazio- Man pure nel 2001 per la serie TGA, nel 2006 per pie un deciso salto in avanti soprattutto con la ca- cautela - insiste - anche con i medioleggeri, dove ne con cui la Casa personalizza gli As Tronic di la TGL e nel 2008 per la TGX/TGS, tanto per bina XXL e generosa risulta la dotazione elettro- la concorrenza è esasperata. E pure sui contratti ZF, va a competere soprattutto con l’EuroCargo. elencare i più recenti trionfi. Se i TGX (che nel nica che fa recuperare alla casa di Monaco il ritar- con patto di riacquisto ci vuole prudenza, non si Si tratta però di un veicolo da distribuzione Man 2007 hanno sostituito i TGA) rappresentano il do su alcuni concorrenti. Nell’autunno dello stes- può promettere troppo ai clienti”. 100 per cento, nel senso che la precedente serie vertice della produzione Man, multiruolo, tuttofa- so anno, al Salone di Francoforte, la Casa sbalor- Nel 2005 arriva anche in Italia Tele-Matics, il si- L2000 era frutto di collaborazione con altri co- re e compatti della casa del leone sono dunque di- disce i visitatori presentando un 10 cilindri da 700 stema informatico che, tramite Pc e collegamento struttori. ventati quelli della serie TGS (con tare più conte- cv riservato a specifiche applicazioni militari o internet, dà accesso alle informazioni relative ai Nel 2006 debutta il 6 cilindri che rimpiazza il nute per servizi che privilegiano la portata), di- eccezionali (uno stradale di pari potenza arriverà mezzi, crittografate secondo tecnologie d’avan- 12,8 litri d’allora. Si chiama D26 ed è il fratello sponibili con potenze fino ai 480 cv e dedicati dieci anni dopo, con Volvo). guardia per la massima sicurezza e trasmesse maggiore del D20. Ha cilindrata maggiorata da pure alla cantieristica. Entrambi hanno compiuto Il 2002 si chiude per Man con una quota in Eu- dalla centralina di bordo FMS (Fleet management 10,5 a 12,4 litri, 4 valvole per cilindro e il sistema un passo avanti rispetto alla serie TGA precedente ropa del 16 per cento nei segmenti in cui è pre- standard) che Man ha creato proponendo il tutto common rail. Come il suo predecessore ha basa- grazie anche alla migliorata aerodinamicità delle sente e un bel contributo viene dall’Italia dove le con quattro pacchetti differenziati per livello di mento in ghisa vermicolare e albero a camme in cabine, con una diversa profilatura dei montanti e agevolazioni fiscali concesse dalla Tremonti bis servizio, fornito ai clienti tramite un’interfaccia testa. Dovendo raggiungere i 520 cv e 2500 Nm dei retrovisori: l’intero frontale, in sostanza, ha hanno messo il turbo alle vendite di camion. intuitiva. viene adottata la doppia sovralimentazione, Euro assunto un aspetto a “V” più accattivante che ha Håkan Samuelsson, presidente del consiglio diret- Fine maggio 2005 ed ecco le prime consegne 5 con Egr.

in cui è presente in “regioni” af- fidando l’Italia alla vertrieb (re- gione appunto in tedesco) Sud i cui uffici si trovano a Vien na. È lì che risiede il responsabile Je- roen Lagarde al qua le riferisce il successore di Lon gana, Achim Ziemons, a Dossobuono dal 2007, all’alba di una nuova crisi del settore alla quale Man Italia sta rispondendo tra l’altro au- mentando l’offerta di servizi ai clienti per fidelizzarli ulterior- mente. Intanto con il primo set- tembre alla gui da di Man Truck & Bus Italia viene nominato, in sostituzione di Ziemons, Gian- carlo Co dazzi entrato in azienda Franco Cadei Achim Ziemons come direttore vendite alcuni me si prima. Nato nel 1962 a Fi- renze e laureato in Business Ad- ministration presso l’università Boc coni di Milano, Giancarlo Codazzi, ha maturato un’impor - tante esperienza nel settore dei vei coli industriali assumendo ne gli anni diverse responsabilità nell’ambito finanziario, nella vendita e nel marketing a livello nazionale ed internazionale, presso importanti aziende del settore come Italscania e Mer ce- des-Benz Veicoli Industriali che l’hanno avuto con l’incarico ri- spettivamente di presidente e di- A fine maggio 2005 Man avvia le consegne del nuovo TGL (Trucknology Generation Light) che rettore generale. sostituisce la linea L2000 per pesi totali tra 7,5 e 12 t. Il cambio Tipmatic è parte del pacchetto. Renate Koblbauer Giancarlo Codazzi ACCADEVA NEL MONDO

2002 - In gennaio a Cogne, nel bresciano, viene ritrovata gatista Desdemona Lioce, nella lo. A giugno nasce la patente a sein. Scudetto ancora alla Ju- in provincia di Aosta, viene uc- cadavere Desiree Piovanelli, 14 sparatoria muoiono un poliziot- punti. Ad agosto arriva l’indulto ventus. ciso il piccolo Samuele Loren- anni. A San Giuliano di Puglia to e un brigatista. Iniziano i per novemila detenuti. Fa discu- zi, di 3 anni. A marzo verrà ar- per un violento terremoto crolla bombardamenti in Iraq. Si regi- tere ad ottobre la rimozione del 2004 - È l’anno della nascita restata la madre Anna Maria una scuola: muoiono 27 scolari strano i primi casi della polmo- crocifisso in una scuola materna di Facebook, il social network Franzoni. A marzo a Bologna e un’insegnante. Lo scudetto va nite atipica Sars che ucciderà de L’Aquila. A novembre atten- destinato a rivoluzionare la co- assassinato Marco Biagi. Ad alla Juventus. 376 persone e ne contagerà tato suicida a Nassiriya: muoio- municazione. A febbraio ritro- aprile contro il grattacielo Pirel- oltre tremila. Ad aprile l’incubo no 12 carabinieri e quattro sol- vato morto Marco Pantani. A li di Milano si schianta un aereo 2003 - In marzo sul treno si chiama Unabomber: bambina dati italiani. L’anno si chiude marzo l’11-M: serie di attentati da turismo. A ottobre a Leno, Roma-Firenze catturata la bri- ferita all’occhio da un pennarel- con la cattura di Saddam Hus- ai treni di Madrid. Ad aprile in °

N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 22 anno DAF TRUCKS IERI E OGGI Buon decollo con la leva del marketing Nel 1991 Daf già si distingueva pun- tando sui veicoli medi per la distribu- zione, la nuova serie 45 che sostituiva la gamma 600, 800 e 1000 per la fa- scia da 6 a 10 t di Ptt. Grande solu- zione la cabina con pavimento piatto.

’Italia è in piena bufera zione controllata e c’è quindi il chio di Eindhoven, fondato nel commerciale. La strada è quella tre modelli: A30, A50 e A60. Daf testa an che il settore delle LTan gentopoli, nel 1993 pio- tem po di mettere a posto i conti 1928 dai fratelli Van Doome. giusta. Negli anni successivi Nel 1956 Daf decide di produr- autovetture, in cui sarà presente vono avvisi di garanzia ai poli- e tentare di uscire dal periodo L’inizio è dedicato alle ripara- l’azienda si chiamerà Van Doo- si in casa anche i motori, ini- fino al 1972. Poco dopo viene tici. In mezzo a tale baillame di difficoltà, innescato soprat- zioni navali e soltanto la prima me’s Aanhangwa gen Fabriek, zialmente dei British Leyland in trodotta una novità destinata a per la filiale italiana di Daf tutto dal crollo del mercato bri- grossa crisi che l’azienda si tro- abbreviato in Daf. Nel 1949, su licenza, capendo subito l’im- cambiare la concezione stessa Trucks arriva una buona notizia, tannico a cui il costruttore è va ad affrontare, in occasione approfittando della forte richie- portanza che avranno in futuro di trasporto di linea, il telaio di un consorzio di banche sosterrà molto legato. della grande depressione, spin- sta di veicoli da lavoro del do- le ver sioni diesel. una normale cabina viene allun- la società che è in amministra- È la crisi più forte per il mar- ge i due a dedicarsi al veicolo poguerra, è pronto il lancio di Tanta è la voglia di fare che gato per dotarla di un letto, il

I prodotti Daf Trucks costantemente all’avanguardia della tecnica L’ammiraglia XF105 ottimo biglietto da visita

EINDHOVEN - Per soddisfare le sue ambizioni Daf Italia non punterà con i quali il costruttore mira a passare in Italia dal 3 al 3,5 per cento Da rammentare, nel 1997, l’esordio del 95XF, il pesante con cabi- certo solo sul modello top di gamma, l’XF 105 da 510 cv, risparmio- di quota di mercato nel 2010 stringendo il rapporto con i trasportatori na rivisitata e motore a 6 cilindri di nuova concezione da 12,6 litri per so sotto diversi punti di vista nonostante la potenza e le dimensioni tramite iniziative particolari. Come i corsi EcoDriving istituiti l’anno tre fasce di potenza che prometteva minori consumi di carburante che lo distinguono e, per di più, lussuosamente allestito nella versione scorso per svelare i segreti che consentono di ridurre i consumi con senza ricorrere all’iniezione elettronica. E tra le diverse versioni l’or- proposta nel 2008 per celebrare i primi 80 anni di vita della Casa ad semplici accorgimenti ai quali tante volte non si pensa. A distinguere mai famosa cabina Super Space che dal pavimento al soffitto misura altrettanti camionisti italiani. La versione speciale Super Space Cab i medi Daf è la sigla LF che ha esordito nel 2001 con i modelli 45 e ben 225 cm. Uno sforzo premiato dall’assegnazione, per il 1998, del del trattore all’apice della gamma, l’XF 105 appunto, destinato al ri- 55 e che è attualmente dotata di motori a 4 cilindri da 4,5 litri Euro 5 titolo di Truck of the year, seguito in primavera dall’arrivo della serie stretto gruppo di gourmet del camion, monta, oltre al più recente pro- (per l’Italia le potenze coprono la fascia 160-210 cv) che raggiungono CF, i Daf da distribuzione pesante, multiruolo. pulsore Paccar Euro 5, un sistema frenante integrato dal dispositivo di serie le specifiche Eev con le quali ci si avvicina allo standard Euro Col nuovo Millennio Daf fa sognare gli appassionati presentando ZF Intarder con cambio manuale a 16 marce o As Tronic a 12. Ricco 6 grazie a una riduzione del 50 per cento del particolato emesso. Su un aerodinamico concept truck dalla cabina a cuneo, il cui profilo pe- di cromature, con piacevoli dettagli della carrozzeria, suggerisce al questi LF, che montano il motore Paccar entry level e il cui prezzo netrante riduce la resistenza all’avanzamento che può essere respon- primo sguardo una potenza esuberante e lascia sbalorditi anche salen- non è aumentato pur con la dotazione Eev, non c’è il filtro antiparti- sabile del 10-30 per cento del consumo di carburante. L’XFC (sta per do a bordo: la pulizia delle linee ben raccordate tra loro, la comodità colato perché il sistema di iniezione consente l’assorbimento di una Xtreme future concept) ha posto guida centrale, i gruppi ottici in po- delle poltrone e l’altezza della cabina con la sua luminosità suggeri- quantità di gasolio tale da non far superare al motore i limiti di inqui- sizione arretrata e gli specchi retrovisori sono sostituiti da telecamere. scono lunghi itinerari internazionali. nanti previsti per il ciclo Euro 5; obiettivo raggiunto con l’impiego di Nel 2002 anche Daf si converte ai freni a disco, che appaiono sul mo- Nel decennio alle porte con ogni probabilità la competizione con una camera di combustione appositamente concepita. Di recente Daf dello di punta XF95, e passa dal cambio manuale all’automatizzato gli altri costruttori si giocherà parecchio anche sull’offerta di servizi, ha consegnato in Italia anche dei pesanti XF105 a trasportatori che, ZF As Tronic. Cambiamenti anche nella catena cinematica col motore considerata da molti la carta vincente se giocata bene, e sul segmento viaggiando su itinerari internazionali, si avvantaggiano della defisca- a 6 cilindri da 12,6 litri con monoblocco, testata di ghisa speciale e medio. Sul primo versante i due decenni alle spalle sono serviti al co- lizzazione concessa a chi usa mezzi meno inquinanti e trova quindi rapporto di compressione maggiorato da 16,1 a 17,4:1. Con turbo- struttore per affinare proposte tecnologicamente molto avanzate e ben conveniente affrontare la maggiore spesa dell’Eev, optional da 5.700 compressore e sistema di gestione motore avanzati, Daf dichiara a rodate che potrebbero fare la differenza in diverse situazioni vista euro disponibile a richiesta pure sulla serie CF. quel punto consumi inferiori dell’1,5-2 per cento. l’apprensione con la quale numerosi autotrasportatori osservano i costi d’esercizio, per contenere i quali l’hi tech giunge in aiuto con i moderni sistemi di gestione flotte. In questo caso l’asso nella manica è il Dts, quel Daf telematics system (presentato alla IAA di Hannover nell’autunno del 2006) che consente di mettere in rete i veicoli, con- trollarli, scaricarne i dati e con estrema facilità chiedere aiuto quando, magari viaggiando in piena notte lontano dalla propria sede, si incon- trano difficoltà e si ritiene necessario un intervento di assistenza ur- gente. Allora, senza farsi prendere dal panico, è sufficiente premere il pulsante ed ecco che l’operatore del call center con il quale ci si mette all’istante in linea identifica chi chiama ricevendo simultaneamente l’esatta posizione che può trasferire in automatico al centro di assi- stenza più vicino al luogo in cui il veicolo è in panne. A questi livelli di servizio il costruttore è ovviamente arrivato dopo aver messo a segno negli anni numerosi successi che ne hanno decretato il posizio- namento di mercato per via del gradimento riscosso tra i trasportatori. E si tratta di un storia che viene da lontano. Prima di andare a ritroso nel tempo è opportuno fotografare il parco mezzi di una ipotetica concessionaria Daf ben fornita, dove si troveranno non solo gli XF con due famiglie di propulsori (i Pr da 9,2 litri e gli Mx da 12,9 per potenze da 350 a 510 cv), ma anche gli apprezzati multiruolo CF (con potenze fino ai 460 cv) e un ampio ventaglio d’offerte nel segmento medi citato sul quale Daf insiste con veicoli da distribuzione competi- tivi. Nell’intento di centrare l’ambizioso obiettivo di mercato si annun- cia aggressiva proprio la tattica di vendita dei Daf da distribuzione, °

N° 193 / Ottobre 2010 23 Il Mondo dei Trasporti 20 anno

con 100 miliardi di fatturato. Dal 1996 Daf Trucks fa parte del Gruppo Paccar insieme a Peterbilt e Kenworth Certo siamo lontani dai 2mila del ’92, ma non dimentichiamo che in mezzo c’è stata una pe- santissima crisi”. Filo diretto tra Eindhoven e Bellevue L’anno successivo è ancora segnato da una svolta importan- EINDHOVEN - Come appare lontano il 1928, l’anno in cui i fratelli tendo piede in territorio nordamericano con l’obiettivo di raffred- te, Daf è nuovamente in cattive Hub e Wim van Doorne dettero origine alla Daf aprendo un’offi- dare gli entusiasmi di Paccar e di frenarne altre iniziative. ac que, a salvarla arriva un co- cina e passando alla produzione di rimorchi quattro anni dopo. I L’autunno del ’99 segna l’arrivo alla Daf NV dagli Usa come los so americano: la Paccar, già due misero in strada il primo camion nel ’49 mantenendo alta col direttore generale di James Cardillo che prende il posto di Cor attiva in patria nel segmento del trascorrere del tempo l’attenzione verso la tecnologia e l’innova- Baan. A chi lo incontra Cardillo, che negli States è stato responsa- trasporto pesante con i marchi zione e nel ’59 l’azienda fu una delle prime ad applicare la turbo- bile della divisione Peterbilt, spiega che camion europei come i Kenworth e Peterbilt, che ac- compressione per i motori diesel. Poi, nel 1973 balzò in avanti ri- Daf sono considerati più maneggevoli e semplici da guidare e che quista l’intero pacchetto aziona- spetto alla concorrenza introducendo il sistema intercooler ai mo- questi pregi devono essere trasferiti oltreoceano. Peterbilt e Ken- rio e dà modo al costruttore di tori per autotrazione. worth, invece, sostiene Cardillo, sono più avanti nella tecnologia ri partire. Gli inizi degli anni ’90 risultano quanto mai problematici per di controllo dei motori e Daf potrebbe migliorare l’integrazione Il 2000 è un’annata record l’azienda olandese che vede profilarsi lo spettro del fallimento. dell’elettronica con gli altri componenti della catena cinematica. un po’ per tutti e Vieira, che ha Fortunatamente nel 1995, la Commissione europea aveva appro- Oggi, Daf Trucks, pienamente inserita in Paccar, insieme a Peter- conquistato i gradi di ammini- vato la partecipazione del governo olandese nella Daf Trucks NV, bilt e Kenworth, sfrutta al meglio le sinergie del gruppo soprattut- stratore delegato della filiale la casa madre, consentendo all’azienda di riprendersi dalla situa- to per quanto riguarda le nuove motorizzazioni. italiana, non nasconde le sue zione molto difficile di due anni prima, tanto da potersi riposizio- José P. Vieira ambizioni: “Raggiungere il 10 nare egregiamente sui mercati internazionali grazie pure alla dina- per cento del mercato sopra le 6 micità del suo chairman, Cor Baan, che aveva sovrainteso ai t entro il 2004, puntando oltre nuovi investimenti nella fabbrica di Eindhoven. Il governo olan- che sui pesanti stradali sui mez - dese ha dunque ristrutturato il debito dell’azienda fornendole la zi d’opera e sulla gamma media linfa necessaria per rimettersi sulla rampa di lancio nel momento in arrivo”. E conferma una stra- in cui il mercato rialza la schiena. Davanti a una ripresa di quel tegia: “No alla gestione diretta genere destò sorpresa la decisione della nuova compagine aziona- dell’usato come deciso da altri. ria di cedere nel ‘96 l’azienda all’americana Paccar per l’equiva- Meglio supportare i concessio- lente di 820 miliardi di lire dell’epoca. nari lasciando a loro le decisio- Il maggior costruttore di veicoli industriali degli Stati Uniti già ni finali. Non fosse stato così, controllava Peterbilt e Kenworth e aveva rilevato in Europa, nel con la forte domanda di camion 1980, la britannica Foden. In seguito Paccar rilevò pure Leyland nuovi di quest’anno, con le per- trucks, il cui marchio portò presto allo spegnimento costituendo mute probabilmente saremmo tuttavia in Europa un’importante testa di ponte, tanto da stimola- andati incontro a perdite”. Per re, secondo alcuni costringere, i costruttori europei a reagire met- aggredire meglio il mer cato di- Roberto Giorgi venta operativa nel 2001 Paccar Financial Italia, società del no me scelto per il modello è destra e da sinistra. no toccato un picco non indiffe- vede e sarebbe ora, visto che affascinati dalla cabina Super gruppo che si occupa di finan- Sleeper, e viene inizialmente Certo erano anni duri. All’o - rente nella seconda metà degli siamo al quinto anno difficile”. Spa ce progettata per i grandi ziamento e leasing per l’acqui- montata sul Daf 2600. Da quel riz zonte si profilava la deregu- anni ’80, quando in tutta Euro- Le cose presero effettivamente viaggi attraverso l’Europa. Un sto dei veicoli Daf tra i quali la momento Daf viene considerato lation dei trasporti internaziona- pa si era provveduto a rinnovare una piega positiva nel ’95 gra- Viei ra raggiante snocciolava co - nuova serie LF con la cabina uno specialista nel lungo rag- li, segmento determinante per il il parco veicoli. L’Italia stentò zie alla legge Tremonti sulla de- sì i dati al Mondo dei Trasporti: del Renault Midlum e il motore gio, in grado di produrre fino a costruttore che sui pesanti di li- più di altre nazioni dell’Unione tassazione degli utili reinvestiti. “Nel 95 vendite a +30 per cento Cummins creato in collabora- 50mila te lai all’anno. nea aveva costruito buona parte europea a riprendere fiato. Lo Il 1995 è anche l’anno in cui sul ’94 per 25.700 veicoli, dei zione con Iveco Nel 1973 è la volta del 2800, del suo successo. Tuttavia la testimonia, a fine ’94, una di- arriva in Daf Italia, come diret- quali 8.379 medi, segmento sul Dal 2003 i comandi di Daf dotato di un motore da 11,6 li- do manda era stagnante, pena- chiarazione di Indinimeo, rac- tore generale, José P. Vieira che quale puntiamo parecchie carte. Italia passano nelle mani di Ro- tri, turbocompresso con in più, lizzata dalla crisi economica colta da Il Mondo dei Trasporti: si presenta, alla consegna dei Quanto all’Italia l’annata è stata berto Giorgi presente in azienda per la prima volta, l’intercooler europea e da vendite che aveva- “Qualche segnale di ripresa si nuovi 95.430, ai concessionari, ottima: 773 i veicoli venduti fin quasi dagli inizi, che accen- cioè un sistema di raffredda- tua le iniziative di marketing, mento a liquido. Questo insie- coinvolgendo una delle conces- me alla cabina allungata di 30 sionarie più importanti, la Euro- cm e quindi equipaggiata con camion di Piacenza, nell’allesti- due lettini, ne fanno un best sel- mento con BP Castrol di un ler europeo. cen tro di diagnostica per i lubri- Alla fine del decennio risale ficanti e di controllo usura del anche lo sbarco in Italia, segna- motore. Con perseveranza e a- to profondamente dalla guida di bile utilizzo della leva del mar- Luigi Indinimeo, primo ammi- keting è lui che sfrutta appieno nistratore delegato e figura l’innovazione ingegneristica e chia ve per lo sviluppo del co- sti listica dell’XF105 che si fre- struttore nella Penisola. Che gia del titolo di Truck of the sarà fin dai primi anni Ottanta Year nel 2007 portando altro lu- molto rapido. A livello interna- stro alla Daf. zionale Daf stringe una forte Per migliorare com’è nelle col laborazione con la British sue intenzioni la già invidiabile Leyland, che viene acquistata posizione raggiunta a livello eu- nel 1987. Sembra una buona ropeo, dove Daf si trovava a fi ne idea perché i modelli pesanti 2009 al terzo posto dopo Merce- come il 3300 e il 3600 vendono des-Benz e Man, il costruttore molto bene e inoltre è prossimo olandese deve darsi da fare il debutto del 95, un trattore anche in Italia, a dispetto di una molto moderno che non a caso situazione probabilmente più conquista nel 1988 il Truck of difficile che altrove. Nel nostro the Year. Paese ha venduto nel 2009 oltre Nel 1991 Daf già si distin- 1.200 veicoli, il che equivale a gueva puntando sui veicoli me- una quota del 7,5 per cen to su di per la distribuzione, la nuova un mercato di 16.300 pezzi, che se rie 45 che sostituiva la gam - per volume si è riportato ai ma 600, 800 e 1000 per la fa- primi anni ’90. Si accettano scia da 6 a 10 t di M.T.T., con dunque scommesse per una motori aspirati, particolarmente Casa che punta per il 2010 a su- silenziosi, e la cabina con pavi- perare il 10 per cento di share in mento piatto che anticipava la Italia e che negli anni scorsi ha risposta dei costruttori a una consolidato la propria immagine domanda di maggior comodità sfornando modelli co me i Daf nei movimenti dell’autista, dan- 95, XF95, LF e XF105, rispetti- dogli la possibilità di salire e Per aggredire meglio il mercato diventa operativa nel 2001 Paccar Financial Italia, società che si occupa di finanziamento e leasing per vamente Truck of the Year del scendere indifferentemente da l’acquisto dei veicoli Daf, tra i quali la nuova serie LF (sopra). Oggi la gamma del costruttore olandese è tra le più ampie del mercato. 1988, 1998, 2002 e 2007. ACCADEVA NEL MONDO

Iraq rapiti quattro italiani, uno me. Scudetto al Milan. la statunitense da 15 anni in ventus. nostra nazionale ha vinto i cam- anni successivi fino all’anno in (Fabrizio Quattrocchi) verrà uc- stato vegetativo. Ad aprile pionati del mondo di calcio. A corso. ciso. Ad agosto ucciso il giorna- 2005 - Da gennaio vita dura muore Papa Giovanni Paolo II, 2006 - L’anno si apre con dicembre l’inquietante episodio lista Enzo Baldoni. A settembre per i fumatori: è vietato fumare gli succede Benedetto XVI. A l’incubo dell’aviaria: le prime di Erba: uccise a coltellate e 2007 - In gennaio cambio al rapite le volontarie Simona Pari nei pubblici esercizi. A marzo luglio attentati Al-Qaeda a due vittime in Turchia. A marzo sprangate dai vicini di casa vertice dell’Onu: nuovo segre- e Simona Torretta, ma verranno muore Alberto Castagna. A Ba- Sharm el Sheik. A ottobre ucci- vicino Parma rapito e ucciso quattro persone, tra cui un tario il sudcoreano Ban Ki- liberate. Secondo mandato per ghdad nell’operazione di salva- so dalla ’ndrangheta Francesco Tommaso Onofri, di 17 mesi. A bimbo di due anni. L’anno si Moon. A febbraio a Catania Bush negli Usa. Muore Arafat. taggio di Giuliana Sgrena ucci- Fortugno, vicepresidente del maggio eletto presidente della chiude con l’impiccagione di guerra tra tifoserie, muore L’anno si chiude con lo tsunami so Nicola Calipari. Desta scal- Consiglio regionale della Cala- Repubblica Giorgio Napolitano. Saddam Hussein. Scudetto al- l’ispettore Filippo Raciti, il Par- di Santo Stefano: 400mila vitti- pore la morte di Terry Schiavo, bria. Lo scudetto torna alla Ju- A luglio festa in tutt’Italia: la l’Inter, che lo vincerà tutti gli lamento vara il decreto antivio- °

N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 24 anno ITALSCANIA IERI E OGGI

ef fettivamente praticati. Non sia mo dei moralizzatori. Si trat- ta di tener conto della realtà del mercato fatta finora di marcata Tutto ha inizio aggressività, di aspetti psicolo- gici particolari del cliente e di prezzi eredità di un periodo di gran de inflazione, quando si era costretti a rivederli due o anche tre volte l’anno”. con la famiglia Rangoni Il ’98 è marcato da una cam- Armando Rangoni pagna pubblicitaria particolar- Nell’anno in cui finisce la guerra del Vietnam, ma esplode quella del Kip- mente creativa per l’epoca che formula anche una promessa pur che provocherà la prima grave crisi energetica, nell’anno in cui Martin impegnativa: “Corre da più di cen to anni e non si ferma mai Cooper fa la prima chiamata con un telefono cellulare e vengono inaugu- più di un giorno. Scania, meglio di un camion”. Il ’98 è tuttavia rate le Torri Gemelle di New York; nell’anno del 15° scudetto della Juven- pure l’anno in cui Italscandia pas sa sotto la gestione diretta di tus con gol di Altafini e Cuccureddu, Armando Rangoni fonda a Trento la Scania che la rileva modifican- done la ragione sociale in Ital- Italscandia cogliendo con anticipo la domanda da parte degli autotraspor- scania. Nel 2003 la filiale ottiene tatori italiani per veicoli adatti ai lunghi viaggi internazionali. Era il 1973. una particolare soddisfazione Ulf Grevesmühl per ché è proprio un italiano, Michele Sandri, a vincere la TRENTO - Nell’anno in cui fini- sviluppo dell’autotrasporto: quegli anni i fratelli Renzo e Un traguardo prestigioso per della clientela e l’impresa, at- pri ma edizione dello Young Eu- sce la guerra del Vietnam, ma e - maggiore potenza, minor con- poi Renato Rangoni entrano l’importatore, inserito in un tenta a cogliere ogni nuova in- ropean Truck Driver, la compe- splode quella del Kippur che sumo e maggiore sicurezza. nella struttura Italscandia i cui percorso di continuo migliora- dicazione da parte degli opera- tizione promossa da Scania con provocherà la prima grave crisi L’au mento del prezzo del car- addetti rafforzano le loro capa- mento che premia gli sforzi di tori, avvia una serie di iniziative il patrocinio della Commissione energetica, nell’anno in cui burante innescato dalla violenta cità di interloquire con la clien- tut to il personale dipendente. mirate all’ambito commerciale europea che premia il giovane Mar tin Cooper fa la prima chia- crisi energetica e il migliora- tela con impegnativi corsi di La certificazione riguarda l’in- e all’assistenza post-vendita. autista più abile e attento. San- mata con un telefono cellulare e mento della qualità dei servizi for mazione che prevedono tera struttura della filiale com- Un quadro in cui si inseriscono dri risulta il migliore tra 5.000 vengono inaugurate le Torri Ge- divennero i temi fondamentali niente meno che simulazioni prese le due officine, una re- l’estensione dell’orario di aper- concorrenti provenienti da tutta melle di New York; nell’an no cui dare risposte sostenibili. del le trattative riprese con tele- sponsabile dell’allestimento fi- tura dell’officina riparazioni Europa. del 15° scudetto della Juventus Nell’84 Italscandia già tocca camere per consentire coinvol- nale del veicolo destinato al alle 22, la possibilità di avere “Quello italiano è un merca- con gol di Altafini e Cuccured- il traguardo dei primi 10mila genti discussioni delle perfor- mer cato italiano e l’altra incari- un veicolo sostitutivo in caso to di forte sostituzione da parte du, Armando Rangoni fonda a veicoli venduti dalla struttura mance. Nel ’90 Italscandia ven - cata di effettuare le riparazioni d’in cidente e la riduzione dei li- delle grandi flotte che in un cli- Trento la Italscandia cogliendo po tenziata con un’officina in de il 20millesimo camion e nel anche ai veicoli stranieri di pas- stini del 28 per cento circa alli- ma di grande competitività sen- con anticipo la domanda da grado di ospitare 90 mezzi pe- ’96 arriva la certificazione di saggio. neandoli al reale prezzo di ven- tono l’esigenza di garantire ai parte degli autotrasportatori ita- santi contemporaneamente. In qualità Iso 9002. Intanto mutano le esigenze dita: “È una decisione che ci propri clienti un servizio di sentivamo di dover prendere - qualità fatto con veicoli moder- spiegava l’amministratore dele- ni e con caratteristiche tali da gato Renzo Rangoni nell’au tun - ga rantire a loro stessi una buo - no del 1997 - per aumentare la na redditività, in particolare sot- trasparenza tra l’azienda e il to l’aspetto delle prestazioni e mercato. In realtà i prezzi netti dei consumi - diceva nel 2005 non cambieranno perché si trat- Gian carlo Codazzi, amministra- ta di adeguare i listini ai prezzi tore delegato, convinto che i pa-

Il Gruppo Scania Con Volkswagen e Man per un trio di ferro

SODERTALJE - Scania è da tempo considerata in procinto di costitui- re un nuovo polo del settore con Man e Volkswagen che ne possie- dono quote importanti. Il beneficio del dubbio resta per via del tira e molla che va avanti da anni. In particolare dal 2006 quando l’allo- ra numero uno di Man, Hakan Samuelsson, in precedenza alto diri- gente della stessa Scania, lanciò un’offerta pubblica di acquisto poi naufragata anche se l’eco non s’è mai spenta in considerazione pro- prio del fatto che VW, che commercializza camion in Brasile (di re- liani per veicoli adatti ai lunghi cente ha passato la produzione a Man) e ha importanti quote di viaggi internazionali sulla spin- mercato in Sudamerica, possiede quote azionarie sia di Man che di ta esercitata dal Mercato comu- Scania. ne europeo uscito dalla fase di Scania che già nel 2000, peraltro, fu soggetta a un tentativo di rodaggio. Correva l’anno 1973 acquisto da parte di Volvo, bloccato dall’Unione europea che consi- e fino ad allora l’alternativa derò l’iniziativa potenzialmente rischiosa per gli effetti che avrebbe “ma de in Sweden” era ignota ai potuto avere sulla libera concorrenza. Ma se questi aspetti attendo- più. no ancora di essere chiariti, resta la certezza del poker messo a Nel ’75 gli LB 110 Super e segno nel 2010 da Scania con il quarto premio Truck of the Year per LB 140 Scania già stupiscono la serie R di seconda generazione. al Salone del veicolo industriale Dirompente anche il record di potenza stabilito da Scania con il di Torino con un testimonial nuovo trattore da 730 cv presentato in primavera, frutto di un impe- d’ec cezione, Carl XVI Gustav gno che risale a un secolo prima della nascita del Mondo dei Tra- Re di Svezia. Il successo di Ital- sporti. Il calendario segnava infatti l’anno 1891 quando sorgeva a scandia è tale da doversi trasfe- Sõdertälje, in Svezia, la Vabis, che nel 1911 si fonderà con Scania rire presto dalla sede di Rovere- che aveva iniziato a lavorare sui motori nel 1901 a Malmoe. L’indu- to a quella più ampia e attrezza- stria motoristica muoveva i primi passi e confrontare un propulsore ta di Spini di Gardolo, a nord di d’allora con il V8 Scania che ha compiuto 40 anni nel 2009 certo fa Trento, inaugurata nel ’77, riflettere sull’ingegnosità umana e sul progresso tecnologico. quan do il V8 Scania erogava Nel 2009 Scania ha fatturato 62 miliardi di corone svedesi (89 già 375 cv in risposta a uno dei miliardi nel 2008), equivalenti a 6,4 miliardi di euro. Opera in cento tre elementi principali che in L’obiettivo di una maggiore penetrazione tra le flotte è stato raggiunto: a fine 2009 il marchio Paesi con 32mila addetti. quel periodo caratterizzavano lo svedese Scania ha festeggiato il significativo traguardo dei 70mila veicoli venduti in Italia. °

N° 193 / Ottobre 2010 25 Il Mondo dei Trasporti 20 anno

L’evoluzione del prodotto Scania per rispondere sempre meglio alle esigenze dei trasportatori Le incredibili continue tappe del motore V8 E oggi sorprende tutti perché è il più potente con i suoi 730 cavalli.

SODERTALJE - Quando Scania rivelò nel 1969 il frut- to della sua ricerca sbalordì il pubblico con il V8 da 350 cv che per molti anni mantenne saldamente il re- cord di potenza per i propulsori diesel montati su veicoli pesanti. Tutto era iniziato sette anni prima, quando i motori Scania-Vabis da 8 e 11 litri che non superavano i 250 cv non erano ritenuti in grado, dagli ingegneri svedesi, di far fronte ai trasporti del futuro immediato, trascinati dalla produzione indu- striale che nel Continente cresceva a ritmi impressio- nanti. E per quei trasporti ci voleva pure un camion a cabina avanzata, il motore del quale non avrebbe do- vuto richiedere un ingombro superiore a quello dei suoi predecessori costruiti con i cilindri allineati. Da questi presupposti ecco dunque nascere un’unità più esuberante, ma anche molto più com- patta, con configurazione V8 a 90° e una cilindrata di 14,2 litri firmata da Bengt Gadefelt. Insieme al V8, Scania sviluppa una sua filosofia, quella della coppia alta anche a bassi giri del motore che consen- te dunque un consumo di gasolio contenuto e una notevole riserva di potenza per affrontare con ener- gia anche i percorsi più impervi. Nella seconda metà degli anni ’70 interpretava ottimamente questo co- pione un camion come l’LBS141, la cui potenza era già salita a 375 cv. L’innovazione continua portò Scania a conquistare il suo primo premio Truck of the Year nell’89 con la serie 3 che aveva messo il turbo alle vendite anche in Italia. Nel ’91, quando Il Mondo dei Trasporti inizia le con tratti aggressivi e allo stesso tempo funzionali. Il arriva la nuova gamma Euro 4 ed Euro 5, con poten- so di combustione e frazionando in più riprese, gra- pubblicazioni, esordisce un V8 da 500 cv con EDC vetro anteriore è molto verticale e arrotondato parec- ze che toccano i 620 cv con coppia massima i oltre zie all’elettronica, la polverizzazione del gasolio in- stabilendo un altro primato di potenza che si aggiun- chio sui lati, il che fa prendere alla cabina una forma 3.000 Nm. Nel 2006 ecco il motore XPI (Extra high trodotto. Per abbattere gli ossidi di azoto NOx i ge a un altro ancora: Scania è il primo costruttore a leggermente a cuneo, con la parte posteriore più pressure injection) con sistema di iniezione common nuovi propulsori adottano il parziale ricircolo del gas commercializzare motori Euro 1. Imperterrito il co- larga di 20 cm. Inoltre i raccordi degli spigoli, gli rail a pressione elevata, immissione frazionata del di scarico nella camera di combustione con un’archi- struttore non ha nessuna intenzione di abbandonare spoiler e i convogliatori sono studiati per ottenere gasolio nei cilindri e turbocompressore a geometria tettura costruttiva Egr che rallenta la formazione la configurazione di successo con quelle singole te- una omogenea ripartizione dei flussi d’aria con variabile Vgt a 5 o 6 cilindri in linea, oppure in con- degli inquinanti e che poi troverà seguito anche pres- state per cilindro che danno al propulsore un’im- l’obiettivo di ridurre la resistenza all’avanzamento e figurazione V8. La novità di rilievo consiste nell’es- so altri costruttori non richiedendo l’utilizzo di addi- pronta che esce dal coro dei più diffusi cilindri in il consumo di carburante. Qualità che nel ’96 porta- sere in grado di rispettare lo standard Euro 5 senza tivo AdBlue. Nel 2010 il V8 stupisce ancora quando linea. Il 1995 è l’anno in cui Scania si separa da no la serie 4 a sbaragliare la concorrenza il lizza per alcun dispositivo di trattamento dei gas di scarico permette a Scania di riprendere lo scettro del motore Saab diventando azienda autonoma pur continuando il premio di camion dell’anno. con catalizzatore selettivo Scr. più potente schizzando a 730 cv, eccellente nel ricer- a far capo al gruppo Investor, ma è pure l’anno in cui Col nuovo Millennio il leggendario V8 sale a 16 In collaborazione con Cummins, Scania ha infatti cato allestimento della cabina Topline Platinum e su- Leif Östling presenta la Serie 4 che di italiano ha la litri e a 580 cv a 1.900 giri/min e una coppia massi- sviluppato un sistema common-rail capace di rag- perlativo con la Diamond, soprattutto se si aggiungo- linea. Già, come la serie 3 aveva usufruito dell’ap- ma di 2.700 Nm, più del doppio rispetto a quella del giungere la pressione di 2.400 bar tenendo sotto con- no optional di sicurezza come Esp, Acc ed Ldw, il porto stilistico di Giugiaro, la 4 è firmata da Bertone ’69. Il 2004 vede il lancio della serie R e nel 2005 trollo la formazione del particolato durante il proces- dispositivo che controlla la corsia di marcia.

droncini fossero già convinti l’offerta di nuovi pacchetti di della scelta su Scania e che si manutenzione e riparazione sui dovesse in prospettiva consoli- ricambi, a beneficio dei clienti dare il rapporto con le aziende di più lunga data con camion più strutturate. La perseveranza d’età superiore ai cinque anni. nel tendere al raggiungimento L’obiettivo di una maggiore dell’obiettivo si sostanzierà nel- penetrazione tra le flotte si può l’in novazione continua degli dire raggiunto visto che a fine an ni a seguire. 2009 Scania festeggia il tra- Non ci si accontenta certo guardo dei 70mila veicoli ven- del terzo Truck of the Year asse- duti in Italia in corrispondenza gnato alla serie R proprio quel- con un’altra celebrazione, quel- l’anno e infatti alla fine del la per i 40 anni del V8 appunto, 2006 il nuovo timoniere di Ital- in onore del quale è stata offerta scania, Christian Levin, annun- agli Scanisti Doc la serie limita- cia l’arrivo imminente dei mo- ta Dark Diamond (13 per l’Ita- tori serie XPI. lia) firmata dal celebre trasfor- Pur avendo venduto nel 2008 matore svedese Svempa, autore ben 3.100 pesanti oltre le 16 t, anche di altri modelli per ca- per una quota di mercato del 13 mionisti Vip: il Blue Shark del per cento nel segmento, Italsca- 2008 (solo 40 esemplari per nia mostra consapevolezza cir ca l’Italia), il Top Class del 2002, le insolite difficoltà del mercato The King del 2003 e The Grif- reagendo in maniera propositi- fin del 2006. va. Per fare fronte alla cri si isti- E Christian Levin, in virtù tuisce “gruppi di miglioramen- dei meriti acquisiti, viene nomi- to” per dibattere, discutere, nato Head of Sales and Service puntualizzare e sviscerare ogni Management di Scania in Sve- problematica per arrivare a una zia a partire del 1° settembre condivisione delle scelte. E 2010. Nuovo timoniere del- un’azione di contrasto verso la l’Ital scania l’ingegnere Ulf cri si la svolge anche attraverso Grevesmühl. ACCADEVA NEL MONDO lenza. A luglio dopo mezzo se- vissimo incidente alla Thyssen- vati in fondo a un pozzo i corpi 2009 - In gennaio scomparsa sone. L’anno si chiude con le aereo muore lo stato maggiore colo rinasce la . Ad Krupp di Torino e l’assassinio dei fratellini Francesco e Salva- Eluana Englaro, alla quale veni- aggressioni al presidente del della Polonia. Prima dell’estate agosto a Garlasco viene uccisa di Benazir Bhutto in Pakistan. tore Pappalardi, scomparsi nel vano sospesi gli alimenti. Un Consiglio Berlusconi a Milano marea nera nel Golfo del Messi- la 26enne Chiara Poggi. In Ger- 2006 a Gravina di Puglia. A lu- anno, il 2009, funestato dal ter- e a Papa Benedetto nella basili- co per una lunga fuoriuscita di mania, a Duisburg, sei italiani 2008 - Con il clamoroso ar- glio viene lanciato l’I-Phone. A ribile terremoto in Abruzzo, ad ca di San Pietro. petrolio da una piattaforma BP. uccisi in un delitto di ’ndran- resto della moglie del ministro settembre inizia la crisi delle aprile: 308 morti, 1.500 feriti, In agosto a Mogadiscio assalto gheta. A settembre muoiono della Giustizia Clemente Ma- borse: un’ondata di ribassi in 65mila senza tetto. Nasce il 2010 - L’anno si apre con la terroristico in un hotel: 32 Gigi Sabani e Luciano Pavarot- stella, si apre una crisi politica seguito a fallimenti bancari reato di stalking. Ha inizio in notizia dell’ordigno esploso da- morti. È anche il mese, agosto, ti. Nasce sulle ceneri del Pds il che porterà allo scioglimento negli Usa. A novembre Barack Messico la pandemia influenza- vanti alla Procura di Reggio Ca- che segna la rottura tra Gian- Pd. L’anno si chiude con il gra- delle Camere. A febbraio ritro- Obama succede a Bush. le, che ucciderà migliaia di per- labria. In aprile in un incidente franco Fini e Berlusconi. °

N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 26 anno FIAT PROFESSIONAL IERI E OGGI Risposte intelligenti per chi lavora. Da sempre

el 1903, con Pio X che sale riva l’HP la Fiat, partita quasi A fine 2009 viene lanciato il Nuovo Doblò, ampliato nelle for me e raffinato nella tecnica. L’ha preceduto di un paio di an ni il successore Nal soglio pontificio e con in sordina in corso Dante, in un del Fiorino, che ne eredita il nome importante ma non l’impostazione; si tratta non di un furgone cubo ma di una piccola multispazio. l’Italia contadina del Sud in ri- impianto di 12mila mq e con 35 volta, la Società Anonima Fab- dipendenti, è già una real tà lan- camion, soprattutto i 18BL, con coli commerciali, di cui Fiat tanto di batterie sistemate sotto La Seconda Guerra Mondia- brica Italiana di Automobili To- ciata. Sempre nel 1903 viene 3,5 t di carico utile. Fino al propone vari modelli, dal 502F l’abitacolo. Lo segue, nel 1932, le e soprattutto i bombardamen- rino fondata nel 1899 da nove quotata in borsa e tre anni dopo 1921 ne verranno prodotti quasi al 509F, aprendo anche con la il modello 634N che viene do- ti degli alleati su Torino rallen- no bili imprenditori del capo- la fabbrica occupa già 50mila 20.000. 508 Balilla Van un settore, tato di un motore diesel da 8,3 teranno molto l’attività che ver- luogo piemontese, tra cui spic- mq e nel 1909 gli operai sono Al termine del conflitto, no- quel lo dei commerciali derivati litri e di un’innovazione che fa- rà concentrata sulla produzione ca da su bito la figura di Gio- 2.500. nostante le tensioni sociali che da autovetture di serie, che an- rà epoca: la cuccetta per il con- bellica. Attività che però ripren- vanni Agnel li, giovane ufficiale Dopo una serie di omnibus, percorrono l’Italia, Fiat, di cui cora oggi è tra i più proficui per ducente. L’anno successivo Fiat de frenetica dopo il 1945, anno di cavalleria, nominato ammini- nel 1910 arriva il nuovo model- è diventato il costruttore. assorbe la bresciana OM, spe- segnato dalla scomparsa del stratore delegato nel 1902, pro- lo di camion, il 12-15 HP, con presidente, diventa una grande Proprio lo sviluppo del setto- cializzata proprio nei veicoli da fondatore. Con il boom econo- duce il suo primo veicolo da la- cui si gettano le basi dei furgo- potenza industriale mondiale, il re dei veicoli commerciali spin- lavoro. Sono anche gli anni del - mico degli anni Cinquanta, Fiat voro. Por ta la sigla 24 Hp ed è ni del futuro. La prima carroz- cui simbolo più evidente è la ge Agnelli, alla fine degli anni la Balilla, vettura tra le più rap- ricomincia a correre, nel 1955 caratterizzato dal sedile del zeria, che ricorda in qualche fabbrica del Lingotto, che nel Venti, a dividere l’attività, co- presentative dell’epoca, anche la 600 e nel 1957 la 500 regala- conducente avanzato sull’avan- mo do i commerciali moderni, è 1923 raggiunge i 350mila mq, stituendo insieme ad altri due per la varietà di una gamma che no il sogno dell’automobile a treno per sfruttare una maggior però quella dell’1F, subito se- occupando due km del centro marchi, Spa e Ceirano, il con- comprende modelli sportivi e tutti gli italiani, e negli stessi possibilità di carico. La potenza guito dal 2F. Dal 1912 al 1914 torinese con la produzione di- sorzio Fiat Veicoli Industriali, u ti litarie, il cui successo è tra i an ni con il 1100 T fa la sua è appunto di 24 cv. Nel primo vengono prodotti 2.500 camion, stribuita su cinque piani e il tet - che esordisce con il primo mo- motivi per cui l’azienda cresce comparsa anche il primo furgo- test effettuato sulla direttrice da quel momento le energie to valorizzato dalla celebre pi- dello a tre assi, il 621, equipag- ancora, aprendo nel 1939 lo ne moderno a cabina avanzata, Torino-Genova e ritorno con un produttive sono però assorbite sta di prova su cui vengono te- giato con un motore a sei cilin- stabilimento di Mirafiori in cui che va ad affiancarsi al 615 del carico di 1,65 t è capace di una dal settore militare, l’Italia è stati anche i nuovi modelli di dri da 2,5 litri e con 2 tonnella- lavorano 22mila (su di un totale 1951, che nelle caratteristiche media di 10 km/h, per l’e po ca entrata in guerra e servono am- ca mion. È un periodo vivace te di carico utile, disponibile di 55.600) dipendenti su due principali riconduce all’attuale un ottimo risultato. Quando ar- bulanze, motori e camion, tanti so prattutto nel campo dei pic- anche in versione elettrica con turni. Daily di Iveco. Nel settore dei

Dopo trent’anni il grande furgone torinese sempre sulla cresta dell’onda “Come nel settore Un Ducato dai contenuti illimitati dell’auto, anche l primo nome è X2/12, X a indicare che è un progetto, 2 che si tratta di un veicolo presentata al pubblico la terza generazione la X2/50, ancora una volta completa- in quello dei Icommerciale, 12 è semplicemente il numero progressivo. In realtà tutti lo cono- mente rivista sia nella carrozzeria che nella meccanica. I motori sono adesso Multi- sceranno come Ducato, fin dal 1981, quando cioè sarà presentato, soltanto in foto- jet con al vertice un tre litri da 157 cv, i cambi sono a sei marce, arriva soprattutto veicoli grafia, al salone dell’Automobile di Torino. Si tratta di un furgone rivoluzionario, l’Esp a rendere l’insieme più sicuro e guidabile. Cresce anche il numero delle ver- pensato per riportare Fiat ai vertici dei mezzi da lavoro. Lo contraddistinguono una sioni, ottenute incrociando i quattro passi, le cinque lunghezze e le tre altezze per le commerciali il flessibilità rara d’utilizzo, soprattutto per l’epoca, un grande spazio posteriore, rica- versioni furgone, si arriva a circa duemila varianti. L’ultima novità del 2010 è il ri- vato con uno studio accurato degli spazi per la cabina. Lo affiancano due cugini, il torno di una versione da 2,8 t. marchio vanta J5 di e il C35 di Citroën, leggermente diversi però nel frontale. Due i passi e due le classi di peso (con mille e milletrecento kg di carico utile), M.T.T. tra 2,5 e una storia 2,8 t. Tante le configurazioni: furgone, cassonato, combi, bus, autotelaio, doppia ca- bina. L’interno è confortevole, con piccoli lussi come l’accendisigari o le luci di cor- centenaria. Negli tesia per il cassettino portaoggetti, ma soprattutto il vano posteriore è completamen- anni più recenti, te rivestito già di serie. Tre i motori, un 4 cilindri Diesel da 2,5 litri prodotto dalla Sofim (72 i cv) e due benzina, che all’epoca rappresentano ancora la maggioranza l’attività Fiat nel delle richieste, un 1,9 litri da 69 cv per le versioni più leggere, un 2 litri da 78 cv per quelle più pesanti, tutti e due forniti dal gruppo Psa. Il Furgone da 13 t dispone di settore dei veicoli un raro cambio a 5 marce, gli altri di un 4 marce. Nel 1986 arriva la versione Maxi, cioè con M.T.T. di 3,5 t, il che vuol dire 1,8 t di da lavoro è stata carico utile. La distinguono le ruote posteriori da 16 pollici, invece delle più comuni gemellate, sospensioni e freni a disco più potenti. Tra i motori c’è il primo turbodie- profondamente sel a iniezione diretta, con 92 cv e una coppia di 216 Nm. Dopo varie evoluzioni nel 1989 Fiat prova anche la strada del Talento, cioè di una versione a passo più corto, riorganizzata sia ma con altezza inalterata, studiata per affrontare i nuovi competitor giapponesi. Non avrà lo stesso successo dell’originale e la produzione si arresterà nel 1994. dal punto di vista Sempre nell’89 viene lanciata un’interessante versione a 4 ruote motrici. Ma è soltanto l’anno dopo che arriva il primo importante restyling, con l’aggiunta di un della rete di passo intermedio, di nuovi interni e in generale completamente rinnovato. Bisognerà aspettare ancora tre anni prima che prenda corpo l’X2/30, cioè la seconda vendita e di generazione del Ducato. Del design si occupano Giorgetto Giugiaro e il centro stile Fiat, aumenta la capacità di carico, il cambio si sposta sul cruscotto con un pratico assistenza, sia Joystick, i motori vengono potenziati e da quel momento in poi saranno soprattutto con l’offerta di Diesel. Ma è soprattutto l’ampiezza della gamma a stupire: tre passi, tre altezze, tre classi di peso e tante configurazioni (furgone, combi, minibus, pick up, pianale ca- una ricca gamma binato, doppia cabina, scudato) danno vita a ben 441 combinazioni. Revisioni ai motori nel 1998 e nel 2000 e al look nel 1999 bastano per arrivare al di modelli capace più deciso restyling del 2002, in cui si punta soprattutto a ringiovanirne la carrozze- ria. Adeguando inoltre le dotazioni alle moderne tecnologie, che comprendono di rispondere a anche un motore bipower, con alimentazione mista Diesel/CNG. ogni esigenza. Sono già passati 25 anni dal lancio del Ducato e per l’occasione, nel 2006, viene °

N° 193 / Ottobre 2010 27 Il Mondo dei Trasporti 20 anno camion pesanti invece nel 1952 tutti lo conoscono come Gian- è avviata la produzione del 682 ni) Agnelli porta la Fiat a diver- N che si rivelerà un grande suc- sificare, inglobando altri mar- cesso, soprattutto grazie al mo- chi (tra cui Alfa Romeo) e toc- tore: un 10,2 litri da 140 cv. cando tutti i settori dell’auto- Mentre il successo si espan- mo ti ve. Quando compie i 75 de in Europa e nel Mondo, con anni però le norme statutarie gli l’apertura di fabbriche in Ar- impongono di passare la mano gentina, Polonia, Spagna, Tur- a Cesare Romiti, già ammini- chia, Russia e le nuove auto si stratore delegato, che subentra susseguono, per un modello di nel 1996. Un anno prima viene furgone bisogna aspettare il lanciato lo Scudo, furgone leg- 1961, anno del 600 T derivato gero basato sulla scocca della dalla simpatica e popolare Mul- Fiat U lysse, la cui seconda tipla e proposto in numerose serie, datata 2007, verrà pre- varianti. Più generose invece le miata con il “Van of the Year”. dimensioni del 238, il nuovo Si tratta del secondo progetto in modello a cabina avanzata, che comune con Psa. Mentre resta- ha un vano posteriore da 6,5 no un’e sclu siva Fiat le numero- mc, porte posteriori a doppio se van, tra cui spicca quella de- bat tente, sospensioni a ruote in- rivata dalla Punto nel 1993, il dipendenti e motore da 51 cv. piccolo pick up Strada su base Contando anche la produzione della Palio (uscito nel 1996), OM da poco acquisita, la Fiat ma soprattutto la multispazio ne gli anni Sessanta sforna oltre Doblò che viene presentata nel 65mila camion tra 625 e 693 N, 2000 e ottiene subito un grosso 50mila trattori e 6mila macchi- successo, che premia anche il ne movimento terra. A guidarla restyling del 2005 con l’ag- dal 1966 è il nipote di Giovanni giunta delle versioni Maxi. Agnelli che porta gli stessi no - A fine 2009 viene lanciato il me e cognome, sostituendo Vit- Nuovo Doblò, ampliato nelle torio Valletta, manager a cui si forme e raffinato nella tecnica. deve gran parte dell’espansione Nel 1995 viene lanciato lo Scudo, la cui seconda serie, datata 2007, verrà premiata con il prestigioso “Van of the Year”. Si tratta del L’ha preceduto di un paio di dell’ultimo decennio. secondo progetto in comune con Psa Peugeot Citroën. Sotto, il nuovo Fiorino, moderna riedizione del mitico commerciale. anni il successore del Fiorino, Nei primi anni Settanta se che ne eredita il nome impor- autovetture come la Fiat 127 ranno i commerciali del futuro. 242 con il motore posizionato possibile acquisizione di Citro- to sulla Fiat 127, il piccolo fur- tante ma non l’impostazione, si inaugurano nuovi standard, fur- Ancora nel 1970 le attività le- in pratica sotto la cabina, forme ën, preceduta però da Peugeot. gone cubo sarà per dieci anni ai tratta infatti non di un furgone goni come l’850 T del 1970 gate ai mezzi più pesanti, come spigolose ma efficaci, freni a Anche da solo il costruttore vertici delle vendite italiane, cubo ma di una piccola multi- mantengono il motore e la tra- quelle dei marchi OM e Unic di sco, 9,3 mc di volume utile e torinese è comunque perfetta- dan do vita anche a una versione spazio, il terzo prodotto della zione posteriore. Il nome in vengono raggruppate in Fiat un pianale a soli 37 cm da terra, mente in grado di progettare pick up. Il brand dei commer- collaborazione con Psa, che quel caso si riferisce alla cilin- Veicoli Industriali, che cinque motori Fiat a benzina o Citroën veicoli commerciali di succes- ciali derivati da vetture di serie vince un meritato Van of the drata, come conferma poco do - anni dopo diventerà Iveco in- Diesel. Infatti lo stesso modello so, come dimostra nel 1978 il per Fiat diventerà sempre più Year. Nel frattempo il gruppo po il 900 T. Negli stessi anni globando altri marchi specializ- è venduto anche dal costruttore Fio rino (primo veicolo a riceve- importante e fonte di successi si destreggia tra crisi e lutti: entra nell’orbita del gruppo uno zati. francese, aprendo la strada a re invece di una sigla numerica duraturi, come la Panda van, nel gennaio del 2003 muore stabilimento importante, la So- Nel 1973, lasciati i camion una collaborazione che dura un nome ricavato da un’antica che inaugura nel migliore dei , nel maggio del fim di Foggia, specialista in al la nuova realtà, nei furgoni si tut tora. In realtà Fiat aveva an - mo neta, tradizione perpetrata modi gli anni Ottanta. Nel frat- 2004 il fratello Umberto arri- mo tori Diesel che equipagge- cambia registro, arriva infatti il che fatto un pensierino su una da allora ai giorni nostri). Basa- tempo, nel 1978 è stata fondata vato l’anno prima alla presi- la in collaborazione con denza, a cui fa seguito la nomi- il gruppo Psa (Peugeot più Ci- na di Luca Cordero di Monte- troën) per lo sviluppo di veicoli zemolo e poi dell’e rede desi- commerciali, e riorganizzata la gnato della famiglia Agnelli, Fiat Auto spa, che raccoglie i John Elkann. L’ammi ni stratore brand Fiat, e Lan- delegato attualmente è Sergio cia. Marchionne, sotto la cui guida Il primo prodotto della colla- Fiat acquisisce l’ameri cana borazione, nel 1981, è il Duca- Chrysler. Cambiano nel tempo to che arriva giusto in tempo, anche le dinamiche interne, quando cioè in Italia la concor- con Giancarlo Boschetti i fur- renza si fa forte e i furgoni del goni erano già diventati una passato non tengono il passo. Il business unit a sé stante, e nel prodotto è tanto innovativo da 2004 diventano una vera e pro- far risalire da subito le quota- pria divisione, affidata a Lo- zioni del gruppo (rinforzate an - renzo Sistino. Nel 2005 la divi- che dal successo parallelo del- sione motori viene raggruppata l’) e viene affianca- in Fiat Powertrain, mentre i to nell’89 da una versione a veicoli commerciali dal 2008 passo ridotto denominata Ta- fanno parte di Fiat Professio- lento. Nell’83 arriva anche la nal, interamente controllata da , auto di enorme suc- Fiat Automobiles di cui è am- cesso che può naturalmente ministratore delegato Lorenzo con tare su di una versione van. Sistino, uno che i commerciali La gestione di Giovanni (ma li conosce bene.

Una collaborazione vincente tra i Gruppi Fiat e Psa In Val di Sangro la fucina del Ducato La prima collaborazione effettiva tra Fiat e i costruttori francesi, ot J5. Se la proprietà è suddivisa al 50 per cento tra Fiat e gruppo Ulysse e Lancia Phedra) progettate in comune e i veicoli commer- quando ancora di società comune non si parla, dà vita nel 1968, Psa, la direzione operativa spetta al costruttore torinese, che deve ciali che da queste derivano (Scudo). quando si prospetta un’acquisizione di Citroën da parte dei torine- provvedere all’ottimizzazione dei 177mila mq coperti, a cui si ag- La cooperazione funziona e infatti nel 2002 Giancarlo Boschetti si, a un progetto in comune che, dal 1974, anno in cui entrerà in giungono 164mila mq di magazzini, grandi spazi verdi e aree ac- firma a nome del colosso torinese un rinnovo dell’accordo fino al produzione, per Fiat si chiama 242 per Citroën C35. Si tratta di un cessorie, per un totale di 1,28 milioni di mq. All’inaugurazione, 2017 e cioè alla nuova generazione del Ducato. Tre anni dopo furgone da 3,5 t con motore anteriore che resterà in produzione nell’autunno del 1981, sono presenti oltre a Giovanni Agnelli, pre- parte un nuovo progetto per una piccola multispazio, che per Fiat fino agli anni Ottanta. La fusione tra le due Case sfuma, ma la si- sidente Fiat, e a Jean-Paul Praye a capo di Psa, il presidente della si chiamerà Fiorino e raccoglierà degnamente una storia di succes- tuazione per entrambe resta difficile nel campo dei furgoni, la Repubblica Sandro Pertini e il ministro Remo Gaspari. Tra le in- so, la sede scelta per la produzione in questo caso è quella turca di gamma in commercio è piuttosto datata e i fondi richiesti per svi- novazioni della nuova fabbrica 18 robot utilizzati per l’assemblag- Tofas, già da tempo partner industriale di Fiat per cui produce il lupparne una nuova sono troppi visto che il mercato dei veicoli gio delle carrozzerie, con sempre un robot che si occupa di verni- Doblò. commerciali è limitato. Da lì parte il progetto Sevel (Società Euro- ciare l’interno della carrozzeria. pea Veicoli Leggeri), che nel 1978 dà vita a una nuova entità di cui Nel 1988 con l’arrivo sul mercato del Talento, la sede di Sevel fanno parte il Gruppo Fiat e il Gruppo Psa (nel frattempo Peugeot non basta più, sarebbe troppo difficile adeguare la linea per suddi- ha acquisito la maggioranza di Citroën), il patto iniziale è chiaro, viderla su due modelli e allora una parte della produzione viene sì alla produzione in comune ma per i primi dieci anni Fiat non spostata a Pomigliano d’Arco, che nel 1990 diventa Sevel Campa- andrà a vendere in Francia e lo stesso faranno Peugeot e Citroën in nia. È una crescita verticale, con continui ammodernamenti della Italia. Anche per i componenti la collaborazione è stretta, i motori linea produttiva e dell’occupazione, nonostante alcuni bruschi stop Diesel sono marchiati Sofim (consociata Fiat) quelli benzina Peu- a inizio anni Novanta e il 17 dicembre del 2005 esce dalle linee di geot, i cambi arrivano da Citroën. produzione il tremilionesimo mezzo. I lavori per lo stabilimento di Atessa, in Val di Sangro, zona po- Nel frattempo nel 1988 Vittorio Ghidella, amministratore dele- vera in cui l’occupazione principale è ancora la pastorizia, partono gato Fiat, ha firmato un nuovo accordo per la nascita di un secon- nel 1979. Due anni dopo dallo stabilimento marchiato Sevel esco- do stabilimento, questa volta in Francia, nei dintorni di Valencien- no i primi Ducato, così come i quasi gemelli Citroën C25 e Peuge- nes dove verranno prodotte le grandi monovolume (come Fiat °

N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 28 anno FORD V.C. IERI E OGGI Transit “Vero e proprio mattatore nel mondo dei un vero furgoni, Transit ha goduto in Italia, come tutti i ciclone modelli Ford,

el 1959 in piena epoca di della crescita Ndistensione, con il presi- fenomenale degli dente statunitense Eisenhower che incontra a Camp David il anni Ottanta, pre mier russo Khruscev, mentre in Italia cade il governo Fanfa- affiancato nel ni, sostituito da Antonio Segni, Ford inaugura la sede di viale 2002 con Pasteur a Roma, in pieno quar- tiere Eur, non troppo lontano altrettanto dal magazzino ricambi di Po- mezia. È l’inizio ufficiale del- successo dalla l’at tività del costruttore in Ita- lia, anche se i primi tentativi di versione Connect, sbarco nella Penisola in realtà la Casa fondata da Henry Ford competitiva nel li compie molto prima. Già nel 1923 viene infatti segmento delle fondata la prima filiale, a Trie- Un Ford Transit Connect con trazione elettrica. Anche il Connect, al pari del fratello maggiore Transit, è oggetto di continue attenzioni ste considerata piazza ideale da parte dei tecnici Ford che propongono sempre nuove ed efficienti soluzioni per migliorare l’affidabilità dei commerciali della marca. multispazio. per il suo sboc co sul mare Adriatico e da lì al Mediterra- bisogna aspettare i primi anni neo. Fino a quel momento si La splendida carriera del Transit in 45 anni di attività Cinquanta e la serie Thames parla ancora soltanto di autovet- 400, preceduta da alcuni inte- ture, con Ford che cerca anche ressanti derivati da autovetture: di acquistare l’I sot ta Fraschini, 300E/307E. e così è anche al mo mento di Cinque milioni di clienti soddisfatti Ma sarà l’ar rivo del Ford inaugurare una nuo va sede a Transit, un prodotto pensato per Bologna, nel 1931. I bombarda- ue volte Van of the Year (nel 2001 e nel 2007, con in più un 1984, anno in cui viene ancora una volta rivisto il frontale per l’Europa, prodotto in Europa e menti la distruggeranno nel Dterzo titolo andato nel 2003 al Transit Connect), più di sei adeguarlo ai desideri dei consumatori europei. venduto inizialmente soltanto in 1944 e bisognerà aspettare ben milioni di esemplari prodotti in cinquantasette anni di onoratissi- Quello che invece prende vita nel 1986 è un Transit completa- Europa a dare la svolta, otte- dopo la fine del conflitto per ma carriera. Il dominio del Ford Transit sul mondo del piccolo mente riprogettato, pur se mantiene gran parte dei motori usati in nendo un successo così clamo- avere una nuo va presenza in trasporto lo si misura bene anche solo dalle cifre di un successo precedenza. Dopo un nuovo restilyng parziale e l’adozione dei roso da annullare tutto il resto, Italia del marchio che intanto si che continua tutt’ora. Forse non se lo aspettavano neppure alla primi motori turbodiesel, avvenuti nel 1994, nel 2000 c’è una spingendo il costruttore a con- sta costruendo una sua storia Ford al momento di mettere in produzione il successore del Tha- svolta importante, non soltanto il furgone viene rivisto da proget- centrarsi soprattutto sulle evolu- europea. La sede prescelta mes 400E, un furgone decisamente sorpassato la cui carriera era tisti americani per adeguarlo agli altri prodotti del costruttore, ma zioni di que sto furgone tuttofare come già detto è a Roma, il pre- destinata a durare meno di dieci anni, dal ’57 al ’65 e poco meno viene rivoluzionata completamente la meccanica, strutturando la che tan to piace anche agli ita- sidente un ottimo uomo d’affari di duecento mila esemplari. gamma su due modelli: uno a trazione anteriore l’altro a trazione liani. dal nome particolare Filmer Pa- In realtà l’avventura del Transit comincia qualche anno prima, posteriore. Per farlo arrivare fino a oggi con un successo inaltera- Tra i prodotti europei a mar- radise che ottiene subito buoni nel 1953 viene messo in produzione nello stabilimento di Colonia to, che anche in Italia ha conosciuto pochi rallentamenti, bastano chio Ford c’è spazio anche per riscontri. Nel campo dei veicoli l’FK1000, che dal 1961 prende il nome di Ford Taunus Transit. A aggiustamenti come l’adozione dei primi Common Rail nel 2002 una serie di camion medi, la D, da lavoro perché si riesca a questo, che possiamo considerare poco più di un abbozzo, fa se- e il face lifting del 2006, abbinato a una ennesima evoluzione dei la cui produzione inizia nel scalfire il marcato italiano biso- guito la prima vera generazione del furgone più famoso al mondo, propulsori, da quel momento tutti Common Rail, con l’aggiunta 1965. Numeri molto ridotti in- gnerà però aspettare l’arrivo del prodotta dal 1965 nella fabbrica in Berkshire che durante la guer- nel 2009 di una versione a GPL. Nel frattempo, il 18 luglio del vece per il Transcontinental, ca- Transit. ra sfornava i caccia Hawker Hurricane. Studiato espressamente 2005, esce dalla fabbrica di Southampton (a cui nel tempo si sono mion prodotto in Olanda come Non che a Henry Ford, l’uo- per l’Europa, frutto di una stretta collaborazione tra le strutture aggiunte linee di produzione in Belgio, Olanda, Turchia e Cina) il trattore e motrice dal 1975 al mo che nel 1903 creò l’indu- Ford inglese e tedesca, il Transit poggia su di un’impostazione Transit numero 5 milioni. 1983. L’ultima esperienza in tal stria automobilistica, sfondare che resta profondamente americana, il che gli regala una maggior È tempo che il Transit approdi per la prima volta in patria e al- senso è il Cargo, un truck leg- nei commerciali non interessi, è capacità di carico con una gamma vastissima che va dai cabinati lora dal 2007 comincia a essere venduto anche in Messico, primo gero costruito dal 1981 la cui li - solo che all’inizio si concentra ai minibus, con passi e altezze già diversificati. La generazione passo di una conquista del continente nordamericano. A mietere nea, quando, nel 1986, Ford de- di più sul mercato di casa. Pri- successiva, frutto di un restyling ma soprattutto di un rinnovamen- nuovi successi si accinge anche la versione rinnovata che con cide di sganciarsi da quel mer- ma ha dovuto inventare anche to del parco motori, arriva nel 1978 e rimarrà invariata fino al ogni probabilità debutterà l’anno prossimo. cato, verrà venduta a Iveco. una nuova mentalità industriale, Tornando ai furgoni, al mat- basata su concetti inediti come tatore Transit, che ha goduto In quello della catena di montag- Italia, come tutti i modelli Ford gio o del nastro trasportatore. della crescita fenomenale degli Partendo da un vecchio stabile an ni Ottanta, determinata in di Detroit crea in pratica la ma- par te dalle doti manageriali del nifattura moderna. Alla Ford T francese Alain Delean, chiama- un successo da 15 milioni di to a guidare dal 1983 al 1989 la pez zi, si aggiungono già dal filiale italiana, è stata affiancata 1908 i primi autocarri. nel 2002 la versione Connect, In Europa invece bisognerà più contenuta nelle dimensioni, aspettare il 1917 e il TT Trucks, che va a confrontarsi con il seg- che come il nome suggerisce mento sempre più ricco delle deriva direttamente dall’auto- mul tispazio. vettura, pur presentando un Il resto della gamma è piut- ampio cassone posteriore. tosto ridotto. Si limita alla ver- Quando diventerà obsoleto lo sione van della popolare Fiesta sostituirà il modello AA, deri- e al pick up Ranger, che racco- vato a sua volta dal l’au to del glie l’eredità dei primi camion- momento, la tipo A appunto. cini del marchio americano che Un progetto piuttosto longevo, li pro duce fin dall’inizio del se- che verrà prodotto in Russia colo scorso. Il nome Ranger fino al 1940, a cui farà seguito viene usato per la prima volta un pick up piuttosto gradevole a sessant’anni fa, nel lontano vedersi, il Ford E83W, poi co- 1950, mentre la versione attual- niugato in numerose evoluzioni. mente in commercio risale al Per un furgone vero e proprio 2006. IL LAVORO GIUSTIFICA IL MEZZO.

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 30 anno PEUGEOT V.C. IERI E OGGI Il J7 apre l’epopea dei veicoli da lavoro Nei primi anni ’70 la gamma è già piuttosto completa e comprende soprattutto un furgone estremamente moderno per l’epoca, il J7, progettato dal carrozziere Chausson e prodotto dal 1965, con cabina avanzata e un ampio vano posteriore in cui possono essere stivati 1.400 chilogram- mi di carico utile. Sarà l’inizio di una grande escalation.

el luglio del 1969 l’uo mo stesso anno con la strage di commerciali francesi nella Pe- fabbrica in cui assemblare i mo- cui possono essere stivati 1.400 Se vel, società che nei due stabi- Ncompie un incredibile piazza Fontana e la lunga in- nisola è avvenuto molto prima. delli. La seconda guerra mon- kg di carico utile. Lo affiancano limenti, uno italiano in Val di balzo in avanti sulla strada della fruttuosa cac cia ai colpevoli. Così come la prima auto in as- diale e qualche problema tra i le varie versioni della 404, dal Sangro, l’altro posizionato in conoscenza e della conquista, Lo stesso anno Peugeot sbar- soluto venduta in Italia, nel soci stopperà tutto e bisognerà 1963 prodotta anche in configu- Fran cia a Valenciennes, produ- tutto grazie a un unico piccolo ca ufficialmente in Italia, a Mi- 1893 al vicentino Gaetano Ros- aspettare il 1947 perché si pos- razione da lavoro ed e qui - ce tutt’ora buona parte della passo dell’astronauta Neil Ar- lano, aprendo una sede in via si, proprietario della Lanerossi, sano di nuovo acquistare in Ita- paggiata con i primi diesel, ol- gam ma commerciale del grup- mstrong, il primo uomo a sbar- Metauro (con officina in viale porta il marchio Peugeot, anche lia vetture e veicoli commercia- tre alla 204 Break per il traspor- po. Il pri mo frutto dell’accordo care sulla luna. In Italia la mis- Faenza), sotto la guida dell’am- la prima pubblicità pubblicata li francesi. A im portarli all’epo- to leggero. Arrivati a metà del è il furgone J5, a trazione ante- sione spaziale emoziona, ma ministratore delegato Jacques da un giornale italiano riguardo ca la A. Pagani & Figli che decennio il range resta più o riore. Gli si affianca il J9, ulti- senza riuscire a far dimenticare Bouverot, questo in attesa di a un veicolo da lavoro, nello conta su sedi a To rino, Milano e me no quello, con l’aggiunta ma evoluzione della vecchia se- i problemi rappresentati princi- costruire una propria struttura, spe cifico un omnibus a 8 posti, Roma e che poco dopo cambie- del la 504 che spunta quasi in rie e numerosi derivati dalle palmente dalle bombe del 25 che è quella attuale in via Gal- ri guarda il costruttore transalpi- rà la propria ragione sociale in sor dina nel 1974 e successiva- vetture. aprile a Milano che danno il via larate e che verrà completata no. L’annuncio compare sulla Sidauto e da rà vita a una prima mente della piccola 204. L’altro salto di qualità arriva alla strategia della tensione che nel 1974. rivista l’Automobile nel 1899, rete organizzata di dealer. Una svolta importante arriva a metà anni Novanta, nel ’94 culminerà nel dicembre dello Naturalmente lo sbarco dei anno in cui la rappresentanza e- Tornando al 1969 e alla na- invece pochi anni più tardi, do - viene infatti presentata la prima sclusiva viene affidata alla Car- scita di Peugeot Italia, in campo po che nel 1976 Peugeot prende generazione del Boxer, subito lo Festa di Roma. commerciale nei primi anni il controllo dell’altro costruttore premiata con il Van of the Year, La grande invenzione del Ranch Il primo e diretto tentativo di Set tanta la gamma è già piutto- francese, Citroën, di cui già nel con una gamma completa, a cui sbarco della Casa del Leone av- sto completa e comprende un 1974 aveva acquisito il 38 per si affianca l’anno successivo il viene nel 1924. Nel settembre furgone estremamente moderno cento delle quote, dando vita al più leggero Expert che utilizza di quell’anno vie ne infatti costi- per l’epoca, il J7, progettato dal Gruppo PSA, che stringe un ac- il pianale della monovolume La doppia anima tuita a Milano la Società Anoni- carrozziere Chausson e prodot- cordo proprio sui commerciali 806. Si tratta in entrambi i casi ma Commerciale Peugeot Ita- to dal 1965, con cabina avanza- con un altro colosso europeo, di progetti in comune con il co- MILANO - Inventare qualcosa di nuovo, soprattutto in un mondo liana che apre subito anche una ta e un ampio vano posteriore in l’italiana Fiat, dando vita alla struttore italiano. Così non è come quello dei veicoli da lavoro, pare impresa impossibile, però per l’asso nella manica che tutto sembra essere già stato progettato, studiato, visto e prodot- Peugeot (e Citroën) cala nel to. Invece si può o almeno ci è riuscito il Gruppo PSA nell’or- 1996 con il Ranch, il primo mai lontano 1996, quando mettendo a listino il Ranch (come si multispazio, destinato a inven- chiama in Italia, per il resto del mondo è Partner) inventa addi- tare un nuovo segmento di mer- rittura un nuovo segmento destinato a un grande, grandissimo cato che oggi ha un’importanza successo. Si tratta infatti della prima multispazio, che unisce un fondamentale per il piccolo tra- frontale di derivazione automobilistica al retro di un furgone, sporto. La prima evoluzione, prendendo l’idea di base dalle prime monovolume e applican- nel 2002, riceverà il secondo dola al trasporto di cose oltre che di persone. Prima, in alternati- Van of the Year per il costrutto- va c’erano soltanto i furgoni cubo, una scelta più semplice, che re francese. Il re sto è storia di prevedeva la semplice aggiunta di un guscio metallico sul retro oggi, arrivano le nuove genera- di un’utilitaria di successo per trasformarla in un veicolo com- zioni del Boxer (2006), dell’Ex- merciale. pert (2008, con un terzo Van of Il Ranch e il suo gemello Berlingo fin da subito sono un’altra the Year) e del Ranch ribattez- cosa, denominata perfino ludospace nella versione autovettura, zato Partner (sempre nel 2008). ottima per il tempo libero oltre che un prezioso supporto in te- L’ultima proposta è il piccolo nuta da lavoro. In gran fretta gli altri costruttori sceglieranno la Bipper, sem pre un multispazio, stessa strada, tracciata però dalle forme tonde e lineari di questa che con quista un altro Van of antesignana tanto innovativa che fino al 2002 non richiede nes- the Year, sempre frutto della sun aggiustamento e che bastano pochi ritocchi a conquistare un riuscita joint venture, in questo meritato, perfino tardivo, titolo di Van of the Year. caso però prodotto dalla Tofas Che poi il format multispazio sia vincente lo conferma l’evo- in Tur chia. Insieme al Bipper luzione del modello, che nel 2008 vede nascere la seconda ge- arriva per Peugeot in Italia un nerazione, che anche in Italia comincia a chiamarsi Partner, successo senza precedenti, che dalle forme più ampie a insidiare addirittura le capacità di cari- Ampia e articolata la gamma dei veicoli commerciali Peugeot è oggi una delle più concorrenziali la ve de incrementare vendite e co dei furgoni più piccoli e con forme, soprattutto il frontale, del mercato. In alto, il grande Boxer; sopra, l’Expert; in basso da sinistra, il Partner e il piccolo quo te anche in anni, per i con- più vicine allo stile delle Peugeot del nuovo millennio. Bipper. L’offerta del Leone è in grado di intercettare e soddisfare le esigenze di tutti i professionisti. correnti, di crisi profonda.

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 32 anno CITROËN V.C. IERI E OGGI Dall’Acadiane alla ricca gamma di oggi Il Double Chevron ne ha fatta di stra da nel settore dei veicoli da lavo- ro da quando con il C15 a metà degli anni Ottanta ha cominciato a riserva- re una particolare attenzione al mer- cato dei commerciali mettendo in campo gradualmente tutta una serie di nuovi modelli con i quali og gi si muove da protagonista in Francia, in Il Citroën Berlingo è uno dei cavalli di battaglia del Double Chevron nell’agguerrito mercato dei veicoli commerciali che anche Europa e soprattutto in Italia. in Italia ha una clientela sempre più competente ed esigente nella scelta di un mezzo da lavoro da utilizzare giorno per giorno.

n un’Italia sconvolta dal delit- del primo direttore Alberto Pe- sua specialità ben rodata lungo 1934 la Citroën passa sotto il subentrato a Citroën. La base di passò praticamente inosservato, Ito Matteotti e dalle elezioni senti, la guerra pone fine all’e- le piste insidiose dell’Africa. controllo del maggiore credito- partenza è sempre la Traction anche se l’attività di importazio- che hanno visto primeggiare, spe rienza del resto focalizzata Il primo passo compiuto da re, la Michelin. Un anno dopo Avant, quindi con trazione ante- ne era ripresa con la fi ne del Se- tra i brogli e le violenze, il par- soprattutto sulle autovetture, as- Ci troën è recarsi negli Stati U - morirà il fondatore. Gli ultimi riore, un’altra novità per i com- condo Conflitto Mondiale. Andò tito fascista, quasi in sordina in semblate con l’aiuto della car- niti per carpire i segreti produt- progetti sui quali ha lavorato è merciali dell’epoca. Il vano di meglio da questa parte delle Alpi via Gattamelata a Milano apre rozzeria Boneschi. tivi di Henry Ford. Attivata una il camioncino T23 con portata carico era di 7 mc, ne vennero alla versione fur gonata di un Citroën Italia (che ancora oggi Si tratta comunque di uno propria catena di montaggio, il utile di 1.500 kg, il motore del- prodotti anche 100 esemplari a successo mondiale, la 2CV, che ha sede nello stesso stabile), dei primi insediamenti diretti di primo prodotto è la 10HP Tipo la Traction Avant e la cabina di- trazione elettrica. Nonostante la nel 1951 fu proposta con carroz- una vera e propria fabbrica in un costruttore europeo in Italia, A, declinata anche in versione segnata da Flaminio Bertoni. cura progettuale, il successo fu zeria da lavoro. I primi modelli cui assemblare i modelli france- a conferma della vocazione in- da lavoro. Nei primi anni l’at- Citroën non riuscirà invece a limitato mentre invece andò me- erano però dotati di un motore si bypassando così le restrittive novativa di André Citroën, che ten zione a camion e furgoni è vedere realizzati i primi furgoni glio per il Type H, prodotto dal inadeguato e allora nel 1954 fu- nor me doganali. Il terreno, a do po un’esperienza da direttore piut tosto ridotta, le produzioni del marchio, il Traction Utilitai- 1947, sempre sulla base del la rono sostituiti dal modello AZU, poca distanza dall’Alfa Romeo, di stabilimento della Mors deci- si limitano infatti al cassonato re Basse e il Traction Utilitaire Traction Avant, ma con carroz- con 6 cv in più, che resterà in li- viene acquistato direttamente se nel 1919 di fondare una pro- B15. Citroën è concentrato so- de Tipe C, lanciati nel 1939, i zeria in lamiera ondulata. Il vano stino fino al 1977. da André Citroën che con due pria linea di produzione di auto- prattutto sullo sviluppo di pri mi al mondo a poter contare di carico era più spazioso, tanto Nei primi anni Settanta no- soci italiani, Mario di Carrob- vetture, dopo avere nel primo un’au to molto innovativa, la su di un portellone laterale e un che ci si poteva stare pure in nostante le soluzioni innovative bio e Candido Mentasti, fonda con flitto mondiale fornito all’e - Trac tion Avant. Ma, intanto, piano di carico il più basso pos- piedi. In Francia venne venduto presentate a getto continuo, le la Società Anonima Automobili sercito francese numerosi esem- l’impegno finanziario richiesto sibile. L’idea di partenza è di fino al 1981, dotato anche di sorti di Citroën sono di nuovo Citroën. Nonostante gli sforzi plari di autocarro cingolato, una è troppo pesante e allora nel Pierre Jules Boulangere appena motore Diesel, mentre in Italia in bilico, colpa di azzardi pro- duttivi e di una crisi generale. Il tutto spinge Michelin nel 1975 Il segreto del successo anche nella collaborazione tra i Gruppi Psa e Fiat a vendere le proprie quote a Peugeot, che dà vita al gruppo PSA. Il che farà sì che la produ- zione dei veicoli commerciali Nemo, Jumpy e Jumper, tris d’assi segua da quel momento una li- nea comune. Intanto nel 1974 è PARIGI - Anche prima di vendere le sue quote al grup- leggero, il Jumpy, basato sulla scocca di una monovo- cessata la produzione di camion po PSA e di intraprendere con questo una solida colla- lume di grandi dimensioni, nel caso di Citroën la C8. che Citroën produceva tramite borazione con Fiat, sfociata nella società comune Si tratta sempre di un modello in comune tra i tre mar- la controllata Berliet, con l’ul ti - Sevel, pensata proprio per lo sviluppo dei veicoli com- chi, prodotto ancora una volta in Val di Sangro. Il rin- mo modello marchiato Citroën, merciali, Citroën per rinnovare il proprio listino ha novamento di questa gamma, formalizzato nel 2007, il Belphégor, che esce di produ- puntato su progetti comuni come il furgone C35, pro- che frutta un terzo titolo di Van of the Year, comprende zione già nel 1967. Berliet ver - gettato in collaborazione con la casa torinese che lo un face lifting piuttosto deciso che punta su di un rà in seguito venduta a Renault chiamò in Italia 242. Si trattava di un furgone medio aspetto che in qualche modo lo ricolleghi al Jumper. e confluirà in Renault V.I. pesante decisamente più competitivo del Type H a cui La collaborazione tra i tre costruttori nel campo dei Gli ultimi due modelli com- succede, che riscosse un certo successo, e venne pro- commerciali al momento è completata dalla piccola merciali originali sono l’Aca- dotto fino al 1991. multispazio Nemo, lanciata nel 2007, prodotta dal par- dia ne (1978-1987), una furgo- Il primo progetto in comune con Peugeot è invece il tner turco di Fiat Tofas. Il fatto che si tratti dell’ennesi- netta sulla base della Dyane, C25, più leggero, con M.T.T. inizialmente di 2,5 t, mo progetto riuscito è confermato da un nuovo Van of che ha sostituito la 2CV, e il monta il propulsore diesel della Citroën CX. Viene co- the Year conquistato nel 2008. fur gone cubo C15 (1984-2006) sviluppato sul telaio della utili- struito in Italia, nello stabilimento Sevel di Val di San- taria Visa, in Francia molto rim- gro, così come il Peugeot J5 di cui è in pratica il fratel- pianto ancora oggi. Bastano per lo gemello, e i e Talento. Disponibile confermare la vocazione com- anche come minibus o pianale cabinato viene prodotto merciale di Citroën che in pa- fino al 1994 in oltre un milione di esemplari. tria è da tempo ai vertici nel Da quel momento la collaborazione tra PSA e Fiat segmento del piccolo trasporto si fa più stretta e dà il via a un modello di furgone che e da qualche anno in crescita per Citroën prende il nome di Jumper. A caratterizzar- costante anche in Italia. Anche lo una gamma molto vasta, che comprende diversi grazie a intuizioni geniali come passi e versioni. Il successo è immediato e porta fino il Berlingo la prima multispazio ai quasi due milioni di esemplari sfornati fino a oggi. in assoluto a essere prodotta, Nel 2006 il Jumper viene profondamente migliorato, in sieme al gemello Peugeot tanto da conquistarsi il titolo di Van of the Year e a ri- Ranch, nel 1996 (l’anno dopo manere tra i più venduti. vincerà il Van of the Year) e ar- Nel 1995 ecco un nuovo modello di furgone più rivata nel 2008 alla seconda ge- nerazione.

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 34 anno PIAGGIO V.C. IERI E OGGI La grande svolta che rilancia Pontedera Tre anni fa, con la costituzione della Piaggio Veicoli Commerciali, vengono gettate le basi per il clamoroso rilancio sui mercati dei veicoli da lavoro prodotti a Pontedera. Infatti, il Porter si fa beffa della crisi.

entre in Italia a inizio flitto mondiale, soprattutto di Manno crolla il secondo go- ae rei. Soltanto nel dopoguerra, verno Prodi, uno dei più brevi con l’arrivo sul mercato della della storia repubblicana, af fos- Ve spa, best seller insuperabile, sato da un mancato voto di fi- gli sforzi si concentrano sui ducia al Senato e si profila il ri- motocicli e dal 1948 sull’Ape, torno di Silvio Berlusconi, che il veicolo da trasporto leggero in effetti alle elezioni di aprile per eccellenza. È uno sviluppo supera nettamente Walter Vel- ver ticale, che la porta negli anni troni, gli Stati Uniti si prepara- Settanta, quando la guida della no al primo presidente di colo- società dopo la morte di Enrico re, con Barack Obama che entra Piaggio è passata alla famiglia trionfalmente alla Casa Bianca. Agnelli e dopo che la parte ae- Nel frattempo Pechino mostra il ronautica è diventata autonoma, suo volto migliore al Mondo o- ad avere fino a dodicimila di- spi tando le Olimpiadi, l’Inter pendenti nello stabilimento di pro segue nel proprio dominio e Pontedera. vince il campionato italiano di Il decennio successivo è in- calcio per la 16° volta, una son- vece da incubo e solo l’ar rivo da Nasa sbarca su Marte e l’Ita- alla direzione di Giovanni lia si divide sul destino di Elua- Agnelli nel 1993 sembra porta- na Englaro. Per i camionisti il re un segnale di speranza. Una fu turo comincia a tingersi di ne - malattia si porta però via l’ere- ro, con l’avanzare della crisi de di Casa Fiat e per i restanti che scuoterà le finanze mondia- membri della dinastia Piag gio li. l’unica soluzione pare vendere, Il 2008 è però un anno im- nel 1999, alla banca d’investi- portante anche per la Piaggio: mento Morgan Grenfell. Servirà all’interno dell’azienda infatti il l’arrivo di Colaninno per resti-

L’Ape è un autentico mito dei mezzi da lavoro made in Piaggio. Un progetto fortemente voluto nel 1948 da Enrico Piaggio e Corradino D’Ascanio. A sinistra, il Quargo, altro veicolo di Pontedera.

ag giunto anche il Porter, un fur- prezzo di acquisto e di manu- la TM del 1982 completamente gone leggero a quattro ruote u- tenzione, facile alla guida, ma- rivista, con linea e interni dise- nico e di successo. Ma nel cam- novrabile nel più intenso traffi- gnati da Giorgetto Giugiaro e po dei mezzi da lavoro il must co cittadino, e soprattutto adatto ispirati a quelli delle automobi- resta l’Ape, progetto fortemente e sollecito e pronto al trasporto li. Nel 1984 arriva il primo mo- voluto nel 1948 da Enrico Piag- a domicilio della merce acqui- tore a gasolio e nel 1994 una gio e Corradino D’Ascanio, stata nei negozi”. ver sione Cross dedicata al pub- cioè la coppia che pochi anni Il successo è enorme e prose- blico più giovane. pri ma aveva dato vita alla Ve - gue tutt’ora, frutto anche dei In sintesi fino a oggi ne sono spa, da cui deriva direttamente continui miglioramenti, tra cui state vendute più di due milio- la prima versione del leggenda- va perlomeno ricordato l’in- ni, un risultato che ha pochi ter- rio tre ruote, con l’intento, per- gres so sul mercato della versio- mini di paragone, soprattutto se fettamente riuscito, di rivolu- ne D nel 1961, dotata di cabina si considera che oggi tra le ver- zionare il trasporto in Italia. completa di portiere. Seguono sioni in commercio c’è n’è “Si trattava - dichiarerà il ge- nel 1966 la MP, più confortevo- anche una Classic dallo stile niale ingegnere aeronautico le, e nel ’68 la MPV con volan- retrò, oltre a quella Calessino, D’Ascanio - di colmare una la- te in opzione al posto del con- una serie limitata che rievoca il cuna nei mezzi di locomozione sueto manubrio. Così come va design anni Sessanta delle ver- utilitaria del dopoguerra, por- ricordato l’Alpino del ’69 il pri - sioni eleganti che furoreggiava- tando sul mercato un motofur- mo nodello con cilindrata di 50 no nelle più esclusive zone di gone di piccola cilindrata, di li- cc, l’Ape Car del 1971 che di- vacanza dell’e po ca, da Capri mitato consumo e di modesto venta un veicolo commerciale e alla Costa Azzurra.

1° gennaio viene costituita la tuire entusiasmo. Nel frattempo Di visione Veicoli Commerciali. il marchio ha acquisito nomi Un veicolo sempre di grande attualità per gli operatori del trasporto A guidarla un volto ben noto, importanti del l’in du stria moto- quello di Franco Fenoglio, alle ciclistica: Gilera (fin dal 1969), spalle una lunga e fortunata car- Derbi, Aprilia, Guzzi, Laverda, riera in Iveco, oltre al fresco ha aperto stabilimenti in Euro- Il Porter la risposta per l’ultimo miglio ruolo di presidente della New pa, Cina e India (tra cui uno, a Hol land. Nei mesi successivi lo Baramati, dedicato proprio ai PONTEDERA - Dopo un primo tentativo di affiancare all’Ape un dal 2004 il Quargo, progetto originale di quadriciclo guidabile seguiranno molti altri elementi veicoli da lavoro, che sforna mezzo a quattro ruote, che diede vita nel 1961 alla Pentarò, deri- con patente A, ma con dimensioni e confort da vettura oltre che di spicco del management Ive- ogni anno 14mila Ape). vata dall’Ape, con una portata incredibile di 700 kg, a cui ha fatto con portata fino a 750 kg, bisogna aspettare fino al 1992 per vede- co, tanto da creare a Pontedera Nel 1992 alla famiglia si è seguito nel 1993 l’Ape Poker, versione a quattro ruote della TM e re un veicolo del tutto nuovo, un commerciale non di derivazione quasi una sussidiaria del colos- motociclistica, sviluppato in collaborazione con gli specialisti so torinese. Che l’affidargli la della Daihatsu. neonata divisione sia stata una Si tratta del Porter, che come il “collega” a tre ruote diventerà scelta azzeccata lo confermano presto fondamentale nel settore del piccolo trasporto, una vera i risultati delle vendite, che cre- manna per commercianti e artigiani. Fin dall’inizio alla versione scono costantemente, in contro- furgone si affiancano quella vetrata per il trasporto persone e tendenza rispetto alla crisi che quella Pick Up. Il successo è immediato, e di tale portata da spin- negli ultimi ventiquattro mesi gere la Casa di Pontedera a provvedere soltanto un paio d’anni ha attanagliato l’intero settore. dopo l’uscita a una prima importante rivoluzione tecnica, adottan- Al momento della svolta do un motore Diesel in alternativa al tradizionale benzina. Piag gio è di proprietà della E l’attenzione per la gamma dei propulsori e in particolare per Immsi Spa di Roberto Colanin- la riduzione dei consumi e delle emissioni rimane nel DNA di no. Nelle cui mani è arrivata Piaggio, il cui reparto tecnico aggiunge al Porter le versioni GPL do po non poche traversie. Fon- ed elettrica, oltre a quella MAXXi, introdotta nel 2008, con cui data nel 1884 da Rinaldo Piag- vengono migliorate di molto le portate, mentre fin da metà anni gio, per i primi sessant’anni si Novanta è disponibile la trazione integrale che ne fa in assoluto il oc cupa nell’ordine di arreda- veicolo commerciale più acquistato nelle tante zone montane mento navale, di ferrovie e, con d’Italia. l’avvicinarsi del secondo con-

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 36 anno RENAULT V.C. IERI E OGGI

La fine degli anni Novanta è un perio- Carta vincente con do profilico per i veicoli commerciali leggeri Renault, che dal 1980 ha lan- ciato il Master, primo furgone moder- i piccoli della Losanga no della sua storia, e il più piccolo Tra fic mentre nel 1998 si aggiunge il Kangoo, una furgonetta (o multispazio che dir si voglia) dal design particolar- mente riuscito, destinata a una solida leadership europea nel segmento.

ell’Italia scossa da una del - il 1968 perché Renault sbarchi 17 decisamente avanzato per gione sociale Renault Vehicules L’ultima generazione del Renault Kangoo, presentato per la prima Nle consuete crisi politiche, ufficialmente in Italia, con la l’epoca. Industriels prima e Renault volta dodici anni fa e da allora protagonista dell’offensiva che vedrà la fine a metà del guida di Jean Wirz e una prima Una storia di successo che ha Trucks poi con uno sviluppo a della Losanga sul mercato dei commerciali. A sinistra, il Trafic. 1954 con l’affermazione della sede a Milano, che dal 1971 fine con la sconfitta della Fran- sé stante. Per i piccoli commer- De mocrazia Cristiana, si discute verrà trasferita a Ro ma. cia nella Seconda Guerra Mon- ciali invece gioca una carta vin- dagli 800 ai 1.000 kg. Peugeot e anche l’omi ci dio del molto della Legge Merlin che Un percorso tortuoso che ca- diale. Nonostante Louis Re- cente con la versione furgonetta Nel campo dei furgoni prima suo presidente George Besse, abolisce le case chiuse. In ambi- ratterizza l’intera vita dell’a - nault si rifiuti di produrre carri della Renault 4, lanciata nel dell’avvento del Master, l’unica l’uomo a cui era stato affidato il to finanziario invece si guarda zien da, fondata nel 1898 dai tre armati per i tedeschi, alla fine 1962, un anno dopo la vettura; altra alternativa è, dal 1979, la rilancio, avvenuto il 17 novem- con stupore all’accordo tra Alfa fra telli Renault. Tra questi il più del conflitto viene accusato di in Italia la diffusione sarà limi- Serie 50, che va dalle 3,5 alle bre 1986, per mano dei terrori- Romeo e la francese Renault attivo è Louis, che prende le re- essere un collaborazionista, ar- tata ma per parecchio tempo re- 7,5 t. Si tratta in realtà di una sti di Action Directe, arrivando per l’assemblaggio e la distribu- dini della Casa che porta il suo restato e destinato a una morte sterà il modello di van derivato riedizione del Dodge 50 che così pronta alla privatizzazione zione nella Penisola della Dau- cognome e vi riversa la sua filo- sospetta in carcere. Con decreto da autovettura di maggior suc- non potrà mai contare su di un del 1996. phine, utilitaria che ha il dif fici- sofia: costruire automobili pra- del generale De Gaulle la Re- cesso in Europa e resterà in grande successo. Che è invece La fine degli anni Novanta è le compito di sostituire la 4CV, tiche, che costino poco, accessi- nault viene quindi nazionalizza- pro duzione fino al 1933. Ancor quello che aspetta la Renault 5, un periodo incredibilmente pro- uno dei più grandi successi del bili a tutti. Così era la pri ma a ta e affidata all’ex partigiano meno impatto avrà sul mercato sia nella sua versione autovettu- lifico per la produzione di veico- costruttore francese. Si tratta di essere presentata, la 1CV, così Pierre Lefaucheux, che sarà uno italiano l’Estafette, la cui prima ra, dal 1972, sia in quella da li commerciali del costruttore un primo passo per la creazione saranno i maggiori successi del dei grandi sostenitori del pro- versione risale al 1959; si tratta trasporto, denominata Express, transalpino, che intanto dal 1980 di una joint venture più ambi- marchio. Che ha una rapida cre- getto 4CV, uno dei maggiori di un furgone a cabina avanzata un classico furgone cubo che ha lanciato il Master, primo fur- ziosa, la Sviluppo Automobili- scita, mettendo in produzione suc cessi del costruttore. che usa lo stesso motore raf- re sta in produzione fino al gone moderno della sua storia, e stico Meridionale, che dovrà oc- automobili, autobus, veicoli Ai tempi dello sbarco in Ita- freddato ad acqua della Renault 1997, attraversando quello che il più piccolo Trafic. Nel 1998 cuparsi di più modelli transalpi- commerciali leggeri e perfino, lia Renault ha già avviato una 4. La prima versione ha una ca- diventa uno dei periodi più dif- viene presentato il Kangoo, una ni. In realtà la società vie ne co- allo scoppio del primo conflitto sua divisione veicoli industriali, pacità di carico di 600 kg, la ficili per la Renault che comun- furgonetta (o multispazio che dir stituita nel 1962 ma non se ne fa mondiale, aerei da com batti- dopo la fusione dei marchi Sa- terza e ultima che verrà venduta que supera sia la crisi energeti- si voglia) dal design particolar- nulla e allora bisogna aspettare menti e un carro armato, l’FT viem e Berliet nella nuova ra- dal 1968 alla metà del 1980 ca, sia la concorrenza interna di mente riuscito, destinata a una solida leadership europea nel segmento, la cui seconda gene- Sul mercato da trent’anni, oggi in una nuova vincente edizione razione arriverà nel 2008, quan- do prende il via anche l’alleanza con proprio per lo sviluppo di una nuova serie di veicoli Il Master dalle mille risorse commerciali leggeri. Il primo prodotto dell’accordo è il nuovo ell’aspra battaglia in cui si confrontano i costruttori di veicoli commerciali, Re- Master, a cui farà seguito nel Nnault da ormai trent’anni punta molto sul Master nel segmento dei furgoni 2001 un Trafic che non ha nien- medio leggeri, il più diffuso ed economicamente appetibile. Al momento della pre- te a che ve dere, tranne il nome, sentazione, nel 1980 si tratta di un furgone piuttosto tradizionale, che nella versione con il modello precedente, anzi chiusa ha un volume di 9,5 mc, ma è anche disponibile come pianale cabinato o mi- si caratterizza per una linea par- nibus, la lunghezza è di 5 m, il peso nella versione da 3,5 t di 1.670 kg. I motori ticolarmente originale, frutto sono o benzina, il 2 litri preso di peso dalla Renault 20, o un 2,5 litri prodotto dalla degli sforzi del celebrato ufficio Sofim (all’epoca sussidiaria di Renault e Alfa Romeo oltre che di Fiat), a questi design Renault. Entrambi i mo- sono abbinati cambi a 4 o 5 marce. Il salto di qualità il Master lo fa con la seconda delli, oltre che il Kangoo per un generazione, la prima prodotta in comune con Opel. Nuovi i motori, in posizione certo periodo, sono venduti trasversale, nuova la linea, nuova la gamma che diventa davvero completa. Sono anche con il marchio Nissan, tutte caratteristiche sufficienti per farne il furgone più venduto in Francia e garantire dopo che nel 1999 i due colossi un buon successo anche in Italia dove viene venduto anche da Nissan e Renault han no stretto un accordo che Trucks. prevede una partecipazione Ancora più radicale il cambiamento avvenuto quest’anno con la terza generazio- azionaria incrociata, con Re- ne. Avendo deciso di non produrre più il furgone pesante Mascott, marchiato Re- nault che acquisisce il 44,4 per nault Trucks e caratterizzato dal telaio a longheroni, il nuovo Master è disponibile cento di Nis san e questa il 15 sia con la trazione anteriore sia con la trazione posteriore (con ruote singole o ge- per cento dell’azionariato del- mellate sul retrotreno), destinata a coprire gli incarichi più impegnativi e in grado di l’azienda francese. Poco dopo arrivare fino alle 4,5 t di M.T.T.. Rivoluzionata la linea, resa più moderna, e ancora Renault ac quisisce la maggio- più ricca la gamma, con alla base un unico propulsore, un 2,3 litri declinato in tre ranza della rumena Dacia e nel diverse classi di potenza, fino a 150 cv. Un’arma formidabile per affrontare il pros- 2007 lancia le versioni van e simo decennio. pick up della vettura low cost Logan.

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 38 anno VOLKSWAGEN V.C. IERI E OGGI La grande intuizione del diplomatico Gumpert

delle liberalizzazione delle im- stabilmente domiciliata a Vero- portazioni che nel 1962 lancia na, cresca. L’anno dopo viene definitivamente i prodotti Vol- lan ciato l’LT, il furgone di mag- kswagen nella Penisola. E così giori dimensioni, che resterà in appena due anni più tardi i con- produzione fino al 1996. cessionari sono già 141 e le of- Nel 1985 è l’ora di un altro ficine autorizzate 561, tutte ca- passo epocale, la società passa All’inizio dell’attività dell’allora Autogerma i mezzi in vendita in Italia sono ratterizzate da una estrema spe- al 100 per cento sotto il control- cializzazione che coinvolge tut ti lo di Volkswagen AG che nomi- soltanto due: il Maggiolino e il veicolo commerciale Typ 2 nelle versioni i dipendenti, dai meccanici agli na Bent Axel Schlesinger come addetti al ricevimento. amministratore delegato. Po chi furgone, Samba bus e camioncino. Oggi il settore è ben presidiato dall’eterno All’inizio dell’attività del- anni prima anche il Transporter l’Au to germa i mezzi in vendita ha compiuto una sua rivoluzio- Transporter affiancato nel 2006 dal furgone Crafter e dal multispazio Caddy. sono soltanto due: il Maggioli- ne, adottando il primo motore no e il veicolo commerciale Typ Diesel, mentre dal 1985 sarà di- on l’annuncio di Fulvia Co- pic colo stabile di via Piave a i rastrellamenti degli ebrei nella già 48 e i primi meccanici pren- 2 nelle versioni furgone, Samba sponibile anche in versione Clombo, la Rai (allora Radio Bologna. Il protagonista di que- Capitale e a riavviare l’invio di dono la via di Wolfsburg per bus e camioncino. Ma è soltan- Syncro a trazione integrale, Audizioni Italiane, solo in apri- sta storia è nato nel 1910 in Tu- pacchi ai reclusi italiani nei la - imparare i segreti di vetture e to l’inizio, presto si aggiungono mentre nel 1982 debutta il Cad - le diventerà Radiotelevisione ringia e fa di mestiere il diplo- ger in Germania. Finita la guer- com merciali tedeschi. Da lì è soprattutto vetture, che diventa- dy Pick Up derivato della Golf. Italiana) inaugura nel gennaio matico. Dopo aver molto girato ra la sua logica decisione è di una strada tutta in ascesa, che no di moda, così co me di moda Nel 1986 Autogerma è nomina- del 1954 le proprie trasmissioni l’Europa nel 1940 approda in restare. vede nel 1956 l’apertura del è il Transporter. Nel 1966 arri- ta importatore dell’anno e con- per i primi 170 mila fortunati Italia come segretario di lega- Il primo impegno di Gum- pri mo grande magazzino ricam- vano anche le pri me Audi, mar- tinua la sua ascesa. Un lutto possessori di un televisore (un zione dell’ambasciata tedesca pert riguarda la rete dei conces- bi in via Marzabotto: 6mila mq chio acquistato due anni prima segna il 1987, anno in cui apparecchio costa all’epoca di Roma. Lì sboccia il suo amo - sionari e dell’assistenza, un suo serviti direttamente dalla ferro- da Volkswagen, e sempre a scompare il fondatore. 250mila lire, sei volte lo stipen- re per l’Italia, che lo spinge a punto fermo, convinto com’è via, a cui si aggiungono un’am- metà degli anni Sessanta viene Nel 1994 è pronta la nuova dio di un operaio). Poco dopo rimanere, unico diplomatico te- che conti più il dopo della ven- pia esposizione e le prime aule prodotto anche un veicolo da sede nel Quadrante Europa, la Au togerma apre i battenti come desco, anche dopo l’8 settembre dita. Nello stesso anno della e officine necessarie per i corsi lavoro molto particolare, il Typ zona logistica di Verona, e si primo distributore ufficiale in 1943, a impegnarsi per bloccare fondazione i punti vendita sono di formazione. Tutto in attesa 181, aperto e spar tano, ribattez- aggiungono due nuovi marchi: Italia di Volkswagen, le cui vet- ture dal 1951 erano affidate alla Società Mordacci di Padova. La sua storia ha inizio nel lontano 1949 Il costruttore tedesco era in- vece nato nel 1937 per volere di Adolf Hitler, con l’impegno di creare un’automobile economi- La leggenda del Transporter ca che fosse accessibile per tutti i tedeschi. L’incarico di curarne WOLFBURG - La leggenda del Transporter, il verranno prodotti un milione e 800 mila esem- progettazione e produzione Bulli come lo chiamano milioni di clienti affe- plari che diventeranno uno dei simboli di un de- venne affidato a Ferdinand Por- zionati, inizia nel 1949, con la messa in pratica cennio irripetibile. sche, titolare di un piccolo ma di un’idea dell’importatore olandese della Vol- Quell’anno viene presentato il modello T2, già noto studio di progettazio- kswagen Ben Pon, che sulla base del Maggioli- più squadrato ma anche più stabile e dotato di ne. L’esordio del Maggiolino no, unica vettura prodotta dal costruttore tede- freni a disco. Inizialmente i cv sono 54 ma arri- ven ne però rimandato a causa sco, ipotizza la nascita di un veicolo commer- vano a essere 69 nel 1975. Un primo restyling della guerra, quando Ivan Hirst ciale, il Typ 2, cioè il Transporter T1. La produ- avviene nel 1972, quando inizia anche una for- e il figlio di Porsche, Ferdinand zione inizia l’anno successivo, si tratta di un tunata esportazione negli Stati Uniti. La produ- Anton, presero le redini della furgone con trazione e motore posteriori, dotato zione in Europa cessa nel 1979, con l’arrivo del fabbrica e lanciarono la popola- inizialmente di un 4 cilindri raffreddato ad aria T3, mentre prosegue fino al nuovo millennio in re vettura. da 25 cv. Il successo è enorme, soprattutto Messico e Brasile. Anche il T3 ottiene un buon A fondare Autogerma è Ge r- quando nel decennio successivo arrivano le ver- successo, in particolare grazie a robustezza e af- hard Richard Gumpert, che ne sioni Samba Bus per il trasporto persone e We- fidabilità, oltre che per l’arrivo nel 1981 del po siziona la prima sede in un stfalia camperizzata. In totale, fino al 1967 ne primo motore diesel, che diventa turbo nel In alto a sinistra, il Crafter, nuovo modello della gamma 1983. Alle versioni già note si aggiungono quel- commerciali Volkswagen arrivato sul mercato nel 2006 le Caravelle e Multivan, e sono proprio queste in sostituzione del modello storico LT. Sopra, il Caddy. le prime, insieme a quelle autocarro, a ricevere nel 1985 la trazione integrale Syncro. In totale zato in Italia Pescaccia. Skoda e Seat, le cui filiali italia- le unità prodotte sono state poco meno di 1,3 Nel 1974 finisce la lunga e ne da quel momento fanno capo milioni. fortunata carriera del Maggioli- ad Autogerma. Il fatturato de- La rivoluzione maggiore arriva con la gene- no e inizia quella altrettanto colla e nel 1999 raggiunge gli razione T4, che abbandona il motore posteriore vincente della Golf, dal tutto 8.090 miliardi di lire. Il resto è e diventa una tutta avanti dato che anche la tra- dietro al tutto avanti, una rivo- storia di oggi con il settore dei zione passa all’anteriore, il che consente di au- luzione riuscita. Un anno prima veicoli commerciali ben presi- mentare il numero dei passi disponibili. Un solo Autogerma,nonostante le diffi- diato dall’eterno Transporter, restyling, nel 1996, basta a mantenerla in pro- coltà dovute all’entrata in vigo- giunto alla generazione T5, af- duzione fino al 2003, quando viene presentata re dell’IVA sulle auto, diventa fiancato nel 2006 dal furgone la generazione attuale, il T5, che nel 2009 viene una Spa e si trasferisce a Vero- Crafter, che sostituisce l’ormai aggiornata con l’adozione di propulsori Com- na, in cui già dal 1965 aveva sorpassato LT prendendo molto mon Rail e un cambio automatico a doppia fri- sede il magazzino generale. Le dal Mercedes Sprinter, e dal zione già usato sulle vetture, così come la tra- concessionarie sono diventate multispazio Caddy lanciato nel zione integrale 4 Motion. Nel 1992 il T4 è stato 185 e i modelli Volkswagen in 2004 (che riprende il nome dal il primo veicolo commerciale a ricevere il pre- Italia sono un successo consoli- furgone cubo del 1980, prima mio “Van of the Year”, bissato nel 2004 dal T5. dato. E allora è normale che an- su base Golf, poi Polo e Skoda che la sede Autogerma, ormai Felicia) e di recente rinnovato.

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 40 anno NISSAN V.C. IERI E OGGI La parola d’ordine è espansione A metà del 1988 sbarca in Italia Nis- san, costruttore prima rappresentato dall’importatore Ebro Italia, di cui Nis- san Italia rileva l’intero pacchetto di azioni. Ad affiancare l’Amministratore delegato Noritake Arai, la Casa madre ha la felice intuizione di chiamare uno che il mercato italiano lo cono- sce bene: Giuliano Musumeci Gre co. La gamma commerciali di Nissan si è progressivamente arricchita nel corso degli anni e oggi è formata da modelli moderni ed efficienti. Sopra, l’NV200, ultima novità del marchio giapponese, disponibile in versione furgone e combi trasporto persone. Sotto, il Primastar.

n Italia salta un Governo (è diventano rapidamente una spe- teresse al mercato degli Stati l’esportazione. In parallelo negli Stati Uniti e da quel mo- di tre versioni e di due passi, in Istavolta le dimissioni toccano cialità dell’azienda. Il primo Uniti e stringe un accordo con viene lanciata una linea econo- mento tutti i modelli di pick up più in Giappone ne viene rica- al democristiano Goria) ma non modello, il 13T Pick Up, risale la britannica Austin per miglio- mica che riprende particolari risentiranno dell’influenza dei vato anche una sorta di furgone, è una novità, Pininfarina diven- al primo anno di attività; si trat- rare la propria tecnologia, so- della serie 120. diretti concorrenti su quel mer- il motore arriva prima a 100 cv ta presidente di Confindustria e ta semplicemente di una versio- prattutto in campo motoristico. Nel 1961 è la volta della sere cato. Il progetto viene ulterior- (nel 1974) e poi a 110, i freni questo 1988 si chiude con ne cassonata della prima auto Il nuovo pick up si chiama 120 320, che vede il debutto di un mente migliorato con i modelli anteriori dal 1978 sono a disco, l’ascesa alla presidenza degli prodotta in serie da Nissan, e monta un motore Nissan da modello van che però, sullo 520 e 521, che verranno prodot- l’iniezione diventa elettronica, Stati Uniti di George Bush Se- esperimento che verrà ripetuto 860 cc, abbinato a un cambio a stile americano, ha ben poco ti fino al 1968. Dotati di motori insomma si aprono le porte alla nior. A metà dell’annata il con ogni modello fino al 17T quattro marce. In diverse confi- del commerciale se non il cas- più potenti, sempre con versioni generazione più moderna di mondo dell’automobile è invece Pick Up che verrà costruito fino gurazioni, di cui una, interes- sone. Comunque la meccanica è van o doppia cabina, raggiun- cassonati, che arriva nel 1980 scosso dalla sbarco in Italia di al 1944. sante, furgonata, verrà prodotto diventata più sofisticata e com- gono un buon successo, che con il 720, disponibile sia a 2 Nissan, costruttore comunque A conflitto terminato biso- fino al 1957. Anno in cui lo so- prende barre di torsione sull’an- contribuisce a rendere Nissan che a 4 ruote motrici. Il passo già ben rappresentato dall’im- gnerà aspettare fino al 1955 per stituirà la serie 220, decisamen- teriore, le prime balestre a fo- uno dei maggiori costruttori di successivo si chiama Navara, portatore Ebro Italia, di cui Nis- vedere un nuovo modello di te più moderna, con in listino glie sovrapposte che migliorano automobili al mondo. arriva nel 1997, quando già san Italia rileva l’intero pac- commerciale, giusto in tempo anche una versione a doppia ca- la capacità di carico e il motore In campo lavorativo il mo- Nissan collabora attivamente chetto di azioni, che fino a quel per i primi tentativi di espansio- bina e un propulsore, più poten- E 1 da 60 cv. Due anni prima dello successivo, il 620, rappre- con Ford, senza però toccare il momento si è tolto qualche sod- ne di Nissan, che guarda con in- te, pensato soprattutto per Nissan è sbarcata ufficialmente senta qualcosa in più, dispone segmento dei commerciali, e disfazione grazie soprattutto ai continua a essere oggi il model- fuoristrada del marchio. lo di punta, disponibile sia nella Ad affiancare l’Amministra- versione del 2001, con il nome tore delegato Noritake Arai la di NP300, più adatta al lavoro, Casa madre ha la felice intui- sia in quella presentata nel zione di chiamare uno che il 2005. mercato italiano lo conosce In parallelo, fin dall’inizio bene: Giuliano Musumeci sotto il marchio Nissan, era Greco, prelevato da Ford Italia. proseguita una produzione di Se lo sbarco nella Penisola veri e propri camion, sia pure del costruttore giapponese può più leggeri dei corrispettivi eu- essere considerato un po’ tardi- ropei, iniziata nel 1930 con il vo è perché rispetto ai grandi modello 80 seguito nel 1941 dal nomi europei l’attività di Nis- 180. La linea dedicata ai ca- san comincia piuttosto avanti, e mion riprende l’attività nel puntando prima su di un altro 1952 e attraversa con un poker marchio, quello di Datsun (deri- di modelli i due decenni succes- vato dai cognomi dei principali . Si tratta comunque di pro- azionisti). La società infatti duzioni dedicate principalmente nasce dopo un vorticoso giro di al mercato di casa. fusioni e acquisizioni, nel 1934, Il primo modello di vero e la prima automobile viene commerciale da esportazione messa in produzione soltanto marchiato Nissan è il Vanette, l’anno successivo. Se la guerra un piccolo furgone a listino dal nel 1941 stoppa la nascente ca- 1981, che attraverso quattro ge- tena di montaggio dà comunque nerazioni verrà prodotto fino al anche un input positivo al futu- 2008 con un buon successo. In ro di Nissan. Alla ripresa, nel Nel 1999 lo storico accordo con la francese Renault Europa, lo sostituiranno una 1947, i progettisti cercheranno serie di veicoli presi dal catalo- infatti di mettere a frutto le go Renault con cui Nissan ha esperienze maturate lavorando stretto un accordo. E nel 2008 su veicoli militari. Esperienze Un successo anche con i veicoli da lavoro l’NV200 un’originale furgonet- che nel 1951 sfoceranno con la ta prodotta nello stabilimento presentazione del Patrol, uno el 1999, sconvolgendo il mercato no commercializzati in rapida successione l’offerta Nissan, se si eccettuano gli auto- spagnolo del marchio. Nel set- dei fuoristrada più di successo, Nmondiale dell’automotive, Nissan e la Primastar, Interstar e Kubistar, che altro telai Cabstar e Atleon, e così sarà anche tore dei camion, in Europa ven- anche in Italia, dove ha potuto francese Renault stringono un accordo in- non sono che le versioni Nissan di Trafic, per le nuove versioni, come quella del Ma- gono proposti il Cabstar, che contare su numerose versioni consueto, che viene formalizzato tramite Master e Kangoo presenti nel catalogo Re- ster, che il prossimo anno sostituirà l’at- deriva da un progetto del 1981, autocarro, con due posti e un uno scambio azionario: Renault ottiene il nault. tuale Interstar. L’unica eccezione è il Ku- un autotelaio che parte dalle 3,5 ampio bagagliaio posteriore. 44,3 per cento delle azioni Nissan e ne Nel caso del Master l’accordo prevede bistar, uscito dal listino nel 2009, sostitui- t, ideale per allestimenti come Le prime esperienze nei vei- cede il 15 per cento delle proprie. Nel anche che una buona parte della produzio- to dall’NV200 che è il vero successore del le piattaforme mobili e il poco coli da lavoro, se si eccettuano i campo dei veicoli commerciali questo si- ne venga assemblata proprio negli stabili- Vanette, una via di mezzo tra furgonetta e più pesante Atleon, che arriva camion prodotti durante il con- gnifica una vera rivoluzione per il costrut- menti spagnoli del costruttore. Tutt’oggi piccolo furgone, disponibile anche come fino alle 12 t ed è stato presen- flitto mondiale, sono però so- tore nipponico. A partire dal 2001 vengo- questi modelli rappresentano la base del- combi per il trasporto di persone. tato nel 2000. Entrambi i mo- prattutto dedicate ai pick up che delli sono assemblati in Spagna.

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 42 anno MERCEDES-BENZ VANS IERI E OGGI Sprinter e Vito da sempre all’avanguardia L’ingresso vero e proprio di Mercedes Benz nel campo dei veicoli commer- ciali avviene piuttosto tardi rispetto ai truck, soltanto nel 1955 infatti viene lanciato l’L319, dopo che il manage- ment del costruttore, visti i successi di altre Case tedesche, ha deciso che non si può restare fuori da un mercato ricco come quello dei furgoni. Oggi la Stella brilla di luce vivissima anche nel mondo dei veicoli commerciali con Sprinter debutta a metà degli anni Novanta. Si tratta di un furgone decisamente moderno, la cui scocca deriva da una joint venture Vito e Sprinter in veste di grandi attori. tra Mercedes-Benz e Volkswagen che continua tutt’ora e che probabilmente verrà confermata per il prossimo modello.

entre Gottlieb Daimler leggera, la U1/2, dispone di ve- vetture di serie. Quest’ultimo Nel settembre di quell’anno, sente ancora molto di un de- subito il T1 può contare su una Mcon centrava le sue ener- ri pneumatici, di un carico uti - modello un paio d’anni più tar- al Salone di Francoforte, viene sign sorpassato, il che verrà gam ma diversificata, che com- gie su autovetture e camion il le da 500 a 750 kg e di un mo- di riceverà una nuova denomi- quindi presentato questo furgo- corretto dal restyling avvenuto prende 4 modelli (207 D, 208, primo a interessarsi di furgoni tore a 4 cilindri, mentre i cari- nazione, L100, e una carriera ne dal la meccanica piuttosto nel 1981, subito riconoscibile 307 D e 308), e altrettante tra i futuri soci della Merce- chi per la U1T, naturalmente decorosa con poco più di 2.300 semplice. La M.T.T. è di 3,6 t, per l’ampia griglia del radiato- classi di peso. I motori scelti des-Benz fu Carl Benz, che già dotata di motori più potenti, unità prodotte fino al 1936. In- il peso trasportabile varia dai re in plastica nera. Soltanto nel sono un 4 cilindri diesel da 2.4 nel 1896 produsse quello che vanno dai 1.250 ai 1.500 kg. tanto nel 1932 era già spuntata 1.600 ai 1.800 kg, a seconda 1986 verrà introdotta una se- litri da 65 cv e un 4 cilindri a può essere considerato uno dei La produzione va a van ti fino al la serie L300 su cui si baseran- delle versioni, che comprendo- conda generazione, per cui già benzina da 2,3 litri e 85 cv, primi furgoni, con cambio a tre 1919, in cui debutta un nuovo no i van Mercedes Benz dei no anche minibus e cassonati. si prefigura l’utilizzo ideale anche se fin da subito a essere marce e tre motori disponibili, U1 e un ancora più per forman- tren t’anni successivi. La vita dell’L319 si rivelerà come base per l’allestimento di preferita è la prima soluzione. derivato dalla vettura Velo. Il te U2T che sopravviverà fino L’ingresso vero e proprio di piuttosto lunga, anche grazie al minibus. Più o meno lo stesso Quattro le classi di peso, 2,5, primo e sem plare venne vendu- al 1921. Mercedes-Benz nel campo dei restyling cui è sottoposto nel compito richiesto ancora oggi 2,8, 3,2 e 3,5 t, a cui nel 1981 to in Fran cia, montava un mo- Nel periodo antecedente alla veicoli commerciali avviene 1963, dopo il quale le versioni al Vario che, prodotto dal 1996 verranno aggiunte la 4,6 t con i tore da 1,8 kW ed era in grado fusione entrambi i costruttori piuttosto tardi rispetto ai truck, diesel verranno rinominate rappresenta la terza generazio- modelli 407 D e 409 D, di arrivare a una velocità mas- tor nano a preferire i camion, e soltanto nel 1955 infatti viene L405, quelle a benzina L407. ne del T2. quest’ultimo motorizzato da un sima di 30 km orari. Una co sì è anche subito dopo l’ac- lan ciato l’L319, dopo che il Per avere un vero e proprio Più versatile si rivela un potente 3 litri Diesel da 88 cv. prima produzione doveva esse- cordo: gli unici van, come l’L1 management del costruttore, successore bisognerò aspettare altro fur gone lanciato da Mer- La gamma si ampia ancora ma re avviata in Gran Bretagna ma del 1926 e L45 del 1948, sono vi sti i successi di altre Case te- il 1967 in cui debutta il T2. Si cedes Benz nel 1977, il TN, il tempo del TN è finito e nel fu stoppata dal la morte del più che altro camioncini alleg- desche, ha deciso che non si tratta del precursore del Vario, con cui il marchio si propone 1989 viene sostituito dal nuovo socio inglese. geriti, oppure come nel caso può restare fuori da un mercato il furgone pesante ancora in li- di andare a pescare clienti in T1, il predecessore dello Fino alla fine del secolo del l’L3/4 del 1927, derivati da ricco come quello dei furgoni. stino. La prima generazione ri- fasce di peso più basse. Fin da Sprinter. Di quelle serie ver- Benz continuò comunque a ranno prodotti oltre 970mila perfezionare il suo veicolo ar- esemplari ma l’impatto con il rivando nel 1898 a una versio- mercato italiano resta piuttosto ne con portata di 400 kg. Nei ridotto. primi del Novecento la produ- Diversa sorte invece è tocca- zione però cessò perché Benz ta allo Sprinter, che debutta nel preferì concentrarsi sulle auto- 1995. Si tratta di un furgone vetture. decisamente moderno, la cui Nel frattempo quelli che lui scocca deriva da una joint ven- chiamava Business Van attira- ture tra Mercedes-Benz e Vol- rono l’attenzione anche di kswagen (equipaggerà infatti Daimler, che nel 1897 disegnò anche sia LT che Crafter) che una prima versione, con moto- continua tutt’ora e che proba- re, disponibili un 2 o un 4 ci- bilmente verrà confermata per lindri, posizionato davanti al- il prossimo modello. l’asse anteriore. Nel 1904 una Dal 1996 lo affianca un fur- nuova serie, equipaggiata gone di minori dimensioni, il esclusivamente con un motore Vito, di cui è disponibile anche a due cilindri, raggiunse un ca- una versione autovettura, deno- rico utile di 1.000 kg. L’intero minata Viano. Inizialmente a progetto venne però messo da trazione anteriore, con la se- parte l’anno successivo. conda generazione del 2003 si È nel 1907 che Benz ripren- allinea al resto delle produzio- de a interessarsi di veicoli ni e passa alla trazione poste- commerciali, anche in virtù di riore. un ac cordo con SAG. Diverse Il prossimo passo riguarderà varianti vengono testate fino al un modello ancora più conte- 1911 in cui debuttano i modelli nuto, dopo l’insuccesso del D11 e KL11, rispettivamente Vaneo, multispazio interessan- con 500 e 1.500 kg di carico u- te ma troppo costoso per un ti le. Un anno dopo anche uso lavorativo. Lo produrrà Daimler rinnova la propria una joint venture con Renault, gamma di piccoli camion, de- specialista in piccoli commer- nominati U in omaggio al sito Dal 1996 è sul mercato il Mercedes-Benz Vito, di cui è disponibile anche una versione autovettura, denominata Viano. Inizialmente a ciali, i cui frutti si vedranno di produzione; la versione più trazione anteriore, con la seconda generazione presentata nel 2003 si allinea al resto delle produzioni e passa alla trazione posteriore. nel 2012. °

N° 193 / Ottobre 2010 43 Il Mondo dei Trasporti 20 anno OPEL V.C. IERI E OGGI Il blitz sempre al passo con i tempi

È soprattutto dalla fine degli anni Ottanta che l’offerta di veicoli commerciali che portano il classico marchio del blitz si fa molto ricca, anche per quanto riguarda i van derivati da vetture, il che consente a Opel di diventare protagonista anche sul mercato dei veicoli da lavoro.

ualche mese prima che l’I - il preciso compito di produrre Opel è a quel tempo il più im- dotti oltre 70mila esemplari diesel che il mercato comincia a 1986 il primo Combo, progetta- Qtalia venga sconvolta dalla grandi quantitativi di autovettu- portante costruttore europeo e del la sola versione standard, e richiedere con insistenza. E che to sulla base dell’Opel Kadett. tragedia del Vajont del 9 ottobre re per l’Europa, il Sudamerica e allora a forza di equilibrismi quando le richieste aumentano arriveranno con la nuova serie, Si tratta di un furgone cubo dal- 1963, con l’ondata provocata l’Australia. dialettici i vertici americani rie- l’assemblaggio viene affidato presentata nel 1965 e dotata, le forme allungate e il vano di dalla caduta di una frana nel ba- A fondare l’azienda era stato scono a tenere in piedi il rap- an che a Mercedes Benz. ma soltanto a partire dal 1968, carico capiente, che ottiene un cino artificiale, che provoca ol - nel 1862 Adam Opel, deciso a porto, che pe rò l’entrata in Una seconda generazione del del motore Peugeot da 2.1 litri. buon successo. Nel 1994 viene tre duemila vittime distruggen- costruire macchine da cucire e guer ra degli Stati U niti a fianco Blitz arriva nel 1951, si tratta di La produzione cessa nel sostituito dal Combo B, di di- do il paesino di Longarone, e più tardi biciclette innovative, degli Alleati interrompe. un modello sempre d’im po sta- 1975, General Motors ha deciso mensioni più contenute con il che il mondo intero ammutoli- capaci di conquistare record e Le capacità della fabbrica di zio ne camionistica, ma di di- di suddividere gli incarichi tra vano posteriore inglobato nella sca il 22 novembre di fronte ai attenzione internazionale. Sol- Rüsselsheim vengono a quel mensioni più contenute, con un le proprie controllate e alla struttura di una Opel Corsa B. colpi d’arma da fuoco che ucci- tanto in un secondo tempo, do - punto messe a disposizione del- carico utile di 1,75 t. Lo distin- Opel è stata assegnata la produ- La terza generazione del Com - dono a Dallas il presidente de- po la sua scomparsa nel 1898, l’industria bellica. Tra i prodotti guono le forme arrotondate e zione di autovetture mentre i bo, che entra in produzione nel gli Stati Uniti John Fitzgerald gli eredi si rivolsero al mercato più richiesti ci sono natural- gradevoli. La concorrenza, an - fur goni sono assegnati alla bri- 2001, è la più interessante, si Ken nedy, Opel, una delle con- automobilistico. Dopo un primo mente i camion, che Opel rac- che in casa, è però piuttosto ag- tannica Bedford. In effetti, fin tratta infatti di una multispazio, trollate dal colosso statunitense tentativo premiato da uno scar- coglie sotto il nome di Blitz. guerrita e allora nel 1960 arriva dal 1969 nei listini Opel è pre- pur se sempre basata sulla piat- General Motors, apre ufficial- so successo di produrre in pa- Scelto con un concorso pubbli- la terza generazione che si pre- sente anche un Bedford Blitz taforma della Corsa nella ver- mente in Italia, in via Tommaso tria, stringono un accordo, nel co, si rivelerà particolarmente senta più simile a un modello mol to somigliante ai primi Ford sione C, con un buon carico u ti - Grossi a Milano, dove rimarrà 1901, con il francese Alexandre azzeccato dato che da fine anni furgone, il muso è infatti meno Transit, che rappresenterà fino le e un vano posteriore partico- fi no al 1968 e al trasloco defini- Darracq, noto costruttore del- Cinquanta una saetta diverrà pronunciato. Si tratta di un’u- al 1987 la spina dorsale dell’of - larmente ampio. tivo in piazzale dell’Industria, l’e poca, da una sua filiale nac- addirittura il marchio della Ca - scita sfortunata, soprattutto per- fer ta del marchio tedesco. Poca storia ha avuto invece nel quartiere Eur di Roma. que l’Alfa Romeo. Il piano ri- sa. ché non sono previste versioni A questo si aggiunge nel in Europa il pick up Campo, Fino a quel momento la ven- guardava una serie di vetture Fino a metà anni Trenta si venduto dal 1992 al 2001, deri- dita delle vetture e dei veicoli che innestino meccanica tede- tratta di una produzione piutto- vato da un modello Isuzu e do- commerciali del costruttore te- sca su telai francesi. sto sporadica, dal 1937 invece il tato di trazione integrale disin- desco era gestita dalla filiale Da quel momento il successo camion Blitz diventa uno dei seribile,meglio è andata per il GM della vicina Svizzera. In arriva velocemente, tanto che punti di forza del costruttore, Frontera, sempre preso dal cata- questo modo General Motors nel 1914 Opel è già il più gran- fin dagli inizi il motore, un sei logo Isuzu e venduto fino al rientra in Italia dopo un primo de costruttore di veicoli a moto- cilindri a benzina capace di svi- 2004. Sulla produzione di fur- tentativo effettuato nel 1928, re della Germania, risultato ot- luppare 75 cv, è di progettazio- goni Opel ha iniziato dal 1997 sempre a Milano, e stoppato a tenuto soprattutto organizzando ne Buick, riprodotto su licenza. una proficua collaborazione con causa dell’ini zio del secondo splendidamente la produzione. La versione da 3 t ad assali il marchio Renault, mentre in conflitto mondiale. Un anno Saranno proprio i metodi di rigidi con balestre, dotata per la proprio continua a sfornare de- dopo la Casa automobilistica moderna gestione delle fabbri- prima volta di ruote gemellate rivati da vetture di serie premia- acquista le prime quote di Opel, che ad attrarre General Motors. posteriori rappresenterà la spina ti da un buon successo. Uno di di cui in seguito assumerà il Il cui rap porto con la consociata dorsale dei trasporti dell’e ser ci - questi, l’Astra versione Van, ha controllo completo, trasforman- tedesca si fa però difficile dopo to tedesco durante tutto il con- perfino conquistato, nel 1999, dola in una sua sussidiaria con l’a sce sa di Hitler al potere. flitto. In totale ne vengono pro- un titolo di “Van of the Year”.

Nel segno della collaborazione di Opel con Renault Movano affronta nuove sfide er recuperare il proprio gap nel segmento dello 2010, totalmente nuovo, anche nella con- Pdei veicoli da lavoro Opel firma nel 1997 un cezione: si tratta infatti non più soltanto di un accordo di collaborazione con Renault. Il primo furgone “tutto avanti”, ma che dispone anche di prodotto a essere commercializzato con entram- versioni a trazione posteriore, con ruote sia sin- bi i marchi è la versione già esistente del Trafic, gole che gemellate. Molto curato è l’aspetto ribattezzata Arena e che viene venduta fino al esteriore, con un frontale che nella versione 2000. Un anno prima intanto ha debuttato il Opel rimanda alle autovetture di successo del Movano, versione del Master di Renault con cui marchio. A questo nel 2001 si è aggiunto il Vi- Opel, a 24 anni dall’uscita di scena del Blitz, ri- varo, un furgone leggero dalle forme innovative, trova un posto di primo piano nel campo dei premiate nel 2002 con il “Van of the Year”, che veicoli commerciali, anche in Italia, dove la rete è stato progettato da Renault ma viene prodotto viene ristrutturata puntando su di una serie di nello stabilimento Vauxhall (un altro dei marchi Business Center dedicati proprio al cliente pro- che fanno parte della galassia General Motors) fessionale. di Luton, in Gran Bretagna. Un restyling, in at- Il Movano è oggetto di un restyling nel 2003, tesa della nuova serie, è stato effettuato nel Dall’alto in basso, Movano, Combo e Vivaro: la proposta Opel nel settore dei veicoli commerciali si è che permette di arrivare con tranquillità al mo- 2006. arricchita nel tempo arrivando oggi a qualificarsi come una delle più avanzate del mercato. Un marchio Daimler. Mercedes-Benz Sprinter con pacchetto BlueEFFICIENCY. Eleva ai massimi livelli l’efficienza della tua azienda.

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 46 anno IRIZAR IERI E OGGI Dalla Spagna in viaggio per il mondo Fondata nell’ottobre 1993 da Corrado Benedettini, tutto- ra al timone dell’azienda, Irizar è passata da uno a venti dipendenti e oggi si propone come importante competi- tor a livello nazionale. Al solo Century si sono aggiun- ti il PB e l’InterCentury oggi sostituito dall’i4. E al Sa- lone di Rimini la novità del 2010: il nuovo turistico i6.

ent’anni non sono pochis- do giun to lo specifico prodotto che tradursi in un risultato: una di gamma dal design assoluta- carna il nuovo concetto d’inter - con una fabbrica completamen- Vsimi, vanno al di là della solo nel 1997 i primi risultati redditività record del nostro mente innovativo, che tra gli al - urbano di livello superiore e di te rinnovata, e ampliata, nel vita della Irizar Italia, azienda de gni di nota si sono visti solo prodotto, a totale beneficio tri ha ricevuto nel 2004 il pre- turistico per il medio-corto rag- 1998. Inoltre dal 1993 Irizar ha fondata nell’ottobre del 1993. nei primissimi anni 2000, per delle aziende clienti”. mio “Autobus dell’anno” e che gio e che sta riscuotendo sul iniziato un processo d’interna- Agli inizi degli anni Novanta il raggiungere negli ultimi anni Ai primordi Irizar Italia di- si colloca nel segmento alto del mercato un ottimo consenso. ziona lizzazione, aprendo stabi- marchio spagnolo nel nostro risultati apprezzabilissimi gra- sponeva di un solo modello, mercato. Disegnato da un’equi - In terurbano rivoluzionario, pri - limenti in Marocco, in Cina, in Paese era assolutamente scono- zie a ga re vinte con l’Atap di sep pure in varie versioni: il pe di designer per soddisfare mo per sicurezza e redditività, Brasile, in Messico, in India e sciuto. Ma nel corso del decen- Biella, la Sita e l’Arst di Ca- Century. Rivisitato un paio di tan to il gusto estetico quanto la l’i4 unisce la più moderna tec- in Sudafrica. “Irizar, con l’a - nio le evoluzioni del manage- gliari. Con quest’ultima Irizar volte, seguendo i gusti stilistici funzionalità, ha stabilito nuovi nologia a un design avveniristi- per tu ra di queste unità produtti- ment riminese sono tutte indi- si è aggiudicata una commessa del momento, grazie alle sue parametri di riferimento per gli co. ve, non intende delocalizzare - rizzate allo scopo di far cresce- di 252 uni tà. “Oggi le nostre peculiarità progettuali continua autobus di lusso a livello mon- Nei primi anni Novanta Iri- ha precisato il Presidente Bene- re l’azienda, dotarla di una pro- posizioni - ha puntualizzato a essere il cavallo di battaglia diale. Segue il prodotto dedica- zar produceva circa 300 auto- dettini - ma lo scopo è servire i pria dimensione e struttura e, Corrado Benedettini - si sono del l’azienda riminese. Nel 2002 to alla linea: l’InterCentury, so- bus l’anno: negli ultimi anni si vari mercati continentali. La soprattutto, di promuovere la consolidate, garantendoci una si è affiancato l’Irizar PB, top stituito nel 2007 dall’i4, che in- so no superate le 1.600 unità, nostra clientela è molto varie- conoscenza e la diffusione del certa regolarità nell’immatrico- prodotto Irizar. Operazioni, lato, che si attesta, escludendo queste ultime, particolarmente eventi particolari, sulle 150 difficili, vuoi per la diffidenza unità l’anno”. degli operatori ver so la mecca- In pochissimo tempo Irizar è nica Scania, praticamente sco- divenuto uno dei principali nosciuta nel mon do degli auto- competitor a livello nazionale. bus, vuoi per la dif fidenza Un successo di questo tipo non verso un prodotto spa gnolo: Iri- avviene per caso. “Qualità del zar Italia è stata la prima a pro- prodotto, prezzo accessibile, porre in maniera coordinata un gran de affidabilità, consumi autobus spagnolo al mercato bassi e manutenzione economi- italiano e a quei tempi svariati ca - ha proseguito il numero erano ancora i carrozzieri italia- uno dell’azienda - rappresenta- ni operanti sul mercato. no da sempre i nostri punti di Il management è comunque forza. Perché un autobus deve rimasto fondamentalmente essere bello, comodo ma so- quel lo: Corrado Benedettini, il prattutto economico nella ge- fondatore, continua a essere il stione complessiva. Non da ul- Pre sidente del Consiglio d’am- timo l’assistenza che si è dimo- ministrazione e a delineare le strata efficiente, rapida e con strategie aziendali. Si è però grande sensibilità verso le pro- passati da un solo dipendente blematiche del cliente. Senza agli attuali venti, divisi tra am- di menticare i costi di manuten- ministrativi, commerciali, ma- zione e dei prezzi di ricambio gazzino ricambi (al quale, sin ai minimi del mercato e l’ecce - dal l’i nizio, è stata attribuita zionale tenuta del valore del grande importanza con ottimi nostro usato. Tutto ciò non può risultati in termini di soddisfa- zione clienti sul servizio), offi- gata: va dal padroncino alla cina e post-vendita, oltre a sette grande azienda privata al- agenti operanti sul territorio. l’azienda pubblica. La nostra Anche la struttura di vendita è organizzazione è strutturata per rimasta invariata. “Sin da subi- garantire a ogni realtà un’ade- to - ci ha raccontato Benedetti- guata assistenza. Disponiamo ni - ci siamo adoperati alla ri- di una rete di oltre 60 centri cerca di venditori che operasse- d’assistenza sparsi sul territorio ro sul territorio, coordinati nazionale”. dalla direzione. Abbiamo una Nel futuro? “La nostra pro- buona fidelizzazione degli spettiva - ci ha risposto il fon- agenti: con svariati abbiamo fe- datore di Irizar Italia - è di con- steggiato i dieci anni di colla- tinuare a operare con la corret- borazione. La nostra forza ven- tezza e l’attenzione al cliente dita è il fiore all’oc chiello che hanno contraddistinto que- dell’azienda. Un team di pro- sti 17 anni di attività, cercando fessionisti, preparato e determi- di seguire e di interpretare le e - nato, copre in modo capillare si genze del mercato, in conti- tutto il territorio nazionale, rac- nua evoluzione. Saremo presen- cogliendo con il proprio lavoro ti al “Bus & Turismo” che si il consenso della clientela”. terrà a Rimini Fiera il 22, 23 e Così come per l’organiz za - 24 ottobre e lì presenteremo in zione, anche per la penetrazio- an teprima il nuovo autobus tu- ne del mercato si è ovviamente ristico i6, titolato a divenire il partiti da zero, raggiungendo nuo vo prodotto di punta, essen- attorno al 2000 nel settore turi- do particolarmente adatto, e stico una quota del 15/18 per progettato, tanto per il turismo cento. Diverso il discorso del- “La nostra forza vendita - dice Corrado Benedettini, Presidente del Cda di Irizar Italia - è il fiore al l’oc chiello dell’azienda. Un team quanto per il servizio di linee a l’im matricolato di linea, essen- di professionisti che copre in modo capillare tutto il territorio nazionale, raccogliendo con il pro prio lavoro il consenso della clientela”. lunga percorrenza”. Irizar PB Century

Il futuro è adesso

Nasce una nuova tipologia di autobus.

Irizar i4 è il rivoluzionario interurbano che completa la gamma Irizar, ed è il primo sul mercato a rispettare la normativa per la sicurezza R.66/01.

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 48 anno IRISBUS IERI E OGGI Il volo del Delfino Vent’anni fa il costruttore nazionale dei bus era una Business Unit interna al colosso italiano dei veicoli indu- striali. Il nome con cui oggi s’identi- fica l’attività bus in Iveco nasce nel 1999 quando si fondono in join ven- ture le attività bus di Iveco e Re- nault. Dal 2003 Irisbus diventa tutta Iveco. Oggi vanta una gamma di vei- coli per ogni segmento di mercato.

arlare di bus in Italia vuol Nel giugno 2001 viene pre- Daily, Renault Mascott e sui Nel maggio 2002 la se de le- mo che annuncia la chiusura e del Middle East. Pdi re naturalmente parlare di sentato il CityClass alimentato a prodotti Heuliez). Dal punto di gale operativa di Irisbus si tra- dello stabilimento Ikarusbus di Inoltre, nel 2007 vengono Irisbus, costruttore nazionale pile a combustibile: è destinato vista tecnico vengono unificate sferisce a Saint-Priest, nella Re- Székesfehérvar: la produzione presentati altri due nuovi auto- ma, anche, azienda nota a livel- a essere testato a Torino. Al Bu- le motorizzazioni sulla ba se dei gione Rhone Alpes. L’anno in Irisbus in Ungheria viene con- bus, il Crossway Low Entry e il lo mondiale. Il destino del set- sworld di Courtrai, Irisbus di- propulsori Sofim, Iveco Tector e cui ha inizio l’av ventura tutta centrata nello Special Coach di Magelys HD. L’anno successi- to re bus Iveco si in crocia con venta un marchio a tutti gli ef- Cursor e Renault dCi 11. Que- italiana del Delfino, il 2003, si Budapest, che però verrà an- vo, al Salone europeo della mo- Re nault nel 1999 quando, il 1° fetti: sulle calandre troviamo il sto in vista dell’u ni fi ca zio ne che caratterizza con un cambiamen- ch’esso chiuso nel 2007. Al Bu- bilità di Parigi, viene esposto il gennaio, le due aziende fondo- Delfino, sulle facce posteriori il avverrà di lì a un anno, ma to nel management. Al posto di sworld Courtrai vengono lan- concept-bus Hynovis, un altro no le loro attività autobus. La ciati due mezzi: Evadys HD e al Salone Autotec di Brno, dove nuova entità, detenuta in misura Midys. hanno fatto la loro apparizione i del 50 per cento da ciascuno dei Nel settembre 2004 signifi- nuovi Proxys e Proway. Nel due partner, s’impone quale nu- cativo cambio della guardia in febbraio 2009 un altro impor- mero due del mercato europeo, Irisbus Italia. Vincenzo Lasalvia tante appuntamento: il Campio- con una produzione annuale lascia, dopo quasi tre lustri al ti- nato del mondo di sci alpino, prossima ai 7.500 veicoli. La mone del settore bus, l’incarico che si è tenuto in Val d’Isère. In società, di diritto spagnolo, pre- di Amministratore delegato. Al quell’occasione Irisbus ha for- sieduta da Elios Pascual (anche suo posto arriva Giuseppe Ama- nito autobus ecologici. direttore generale) e con sede turo. Anche il management di La coscienza ecologica per- legale a Barcellona, assume il Irisbus viene inoltre rafforzato mea in modo decisamente rile- nome di Irisbus. con la creazione di una nuova vante il costruttore nazionale, Nel successivo mese di lu- figura dirigenziale: nasce a sup- tant’è che lo scorso anno una glio Irisbus e Ikarus in Unghe- porto del presidente il Direttore “mini flotta” di tre minibus ria concludono un accordo di Sales & Marketing di Iveco Iri- Daily ibridi sono stati conse- strategica importanza nel setto- sbus, ruolo chiave cui viene gnati alla rete milanese ATM. re degli autobus. L’accor do sfo- chiamato Franco Miniero. Trattasi della prima tranche di cia, nel dicembre 1999, nella Il 2005 è un anno ricco di una consegna che verrà poi svi- formazione di Ikarusbus, della novità. Nel mese di aprile viene luppata nell’arco del 2009. Nel quale Irisbus detiene il 75 per presentato il Citelis, in ottobre mese di maggio la svolta nel cento e grazie al quale si ottiene l’Arway, in novembre Proxys e management: Jean Plénat rasse- l’integrazione di un’im por tante Proway. Ma non è finita. C’è gna le dimissioni. La direzione fabbrica: lo stabilimento unghe- Irisbus rap presenta oggi un protagonista di spicco nel settore del trasporto ancora tempo, prima di chiude- business degli autobus viene as- rese di Székesfehérvar. collettivo su scala europea, con una quota di mercato del 22,4 per cento nell’U nio ne europea re l’anno, per far debuttare al sunta da Paolo Monferino, Am- Nel set tembre 2000 inizia la (27 Stati membri) e del 26,9 per cento nei cinque mercati principali. Salone di Verona New Domino ministratore delegato Iveco. A seconda fase della rivoluzione e CityClass Open Top. ottobre da Balocco la notizia nei bus. La Commissione Euro- Anche il 2006 è un anno ric- del lancio internazionale del pea autorizza l’accordo Re- co di novità. La ventesima edi- Magelys HDH 3 assi. nault-Volvo per la costruzione zione dei Giochi olimpici inver- L’anno in corso si caratteriz- di truck, previa “scissione entro nali di Torino regala una corni- za per il decimo anniversario di un termine di due anni della so- ce internazionale che vede il fondazione, che Irisbus celebra cietà Irisbus, detenuta congiun- Del fino in prima li nea, con una con un dvd riepilogativo, ma tamente da Renault e Iveco”. flotta di 1.200 autobus interur- soprattutto con un rilancio alla Tale decisione del l’Au torità bani che garantiscono il traspor- grande. Dal Salone europeo della concorrenza si tradurrà in to di atleti e spettatori. L’anno del la mobilità di Parigi arriva la un accordo tra Iveco e Renault, vede anche il lancio del nuovo descrizione di tre veicoli rap- ai sensi del quale la prima riac- Recreo e di Evadys H. presentativi dell’ampia gam ma quisirà la partecipazione della Il 2007 inizia con una mini del costruttore italiano: Citelis seconda in Irisbus in due fasi: il rivoluzione nel management. ibrido con motore diesel-elettri- 15 per cento entro il 17 ottobre Franco Miniero viene chiamato co di serie, Crealis Neo e Cros- 2001 e il 35 per cento entro il alla guida del settore Veicoli sway Low Entry. Ma è anche 31 dicembre 2002, in modo che Commerciali e al suo posto ar- l’occasione per ribadire, ancora dall’inizio del 2003 Irisbus sa- riva, al fianco di Jean Plénat, una volta, come Irisbus rappre- rebbe appartenuta al cento per Danilo Martelli, uomo che ha senti oggi un protagonista di cento al gruppo Iveco. maturato una grandissima espe- spicco nel settore del trasporto Il 13 dicembre 2000 viene rienza in Iveco prima in Europa collettivo su scala europea, con presentato, a Lione, il primo e poi per lunghi anni in Sud una quota di mercato pari al Cristalis. La nuova generazione America. Lo stesso Martelli 22,4 per cento nell’Unio ne eu- di filobus è inoltre disponibile dopo i primi sei mesi dell’an no ropea (27 Stati membri) e al nella versione Civis, dotata di assume anche l’incarico, al po - 26,9 per cento nei cinque mer- un sistema di guida ottica svi- sto di Giuseppe Amaturo, di cati principali. luppato in collaborazione con Dall’alto in basso: Magelys, Domino e Citelis, un tris di autobus particolarmente Amministratore delegato di Iri- Nonostante i con trasti nelle Siemens. Dieci anni più tardi, apprezzato non solo sul mercato italiano ma anche nei vari Paesi europei. sbus Italia, mentre in qualità di dinamiche di evo luzione del ol tre duecento tra Cristalis e direttore generale arriva Enrico mercato, il Delfino accresce la Civis vengono consegnati alle marchio di fabbrica Irisbus, sep- anche per una necessità: arrivare Pascual, dal 2 aprile, alla presi- Vassallo, che ha lasciato la cari- sua presenza in Francia, dove reti francese, italiana, nordame- pure associato ai marchi origi- a motori che, unitariamente, denza e direzione generale arri- ca di responsabile vendite e con Heuliez Bus detiene una ricana e spagnola. nari (salvo sui minibus Iveco soddisfino le norme Eu ro 3. va Jean Plénat. Ed è quest’ulti- marketing nei Paesi dell’Africa quota pari al 66,5 per cento.

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 50 anno EVOBUS ITALIA IERI E OGGI Le strade d’Italia nel segno “Nei primi anni Novanta i bus Setra erano di Mercedes-Benz e Setra commercializzati in Italia dalla tedesca Kässbohrer, mentre la Stella aveva una sua Divisione bus. Nel 1996 la svolta con l’acquisizione di Setra da parte di Daimler-Benz. Da quel momento, una crescita inarrestabile.

voBus Italia con sede a Sor- una realtà importante in Europa gamma distinta in tre linee: 404 e O 350 con diverse lun- numero di febbraio del Mondo tutto ruota attorno all’autobus: Ebara di Bomporto, in pro- e la stessa azienda che li com- TopClass, i turistici per eccel- ghezze e i minibus su telai Mer- dei Trasporti viene dipinto il meccanici, tecnici e personale vincia di Modena, è stata fon- mercializzava, la tedesca Käs- lenza (turistico premium); cedes-Benz. Nel 1998 l’arrivo profilo della nuova azienda, di assistenza lo riportano in data il 1° gennaio 1996. Nel- sbohrer, di fatto dealer del mar- ComfortClass, interurbano alto del Travego, preceduto appunto nata dall’acquisizione di Setra ogni momento sulla strada, ra- l’ambito del Gruppo Daimler la chio Setra in Italia, sul nostro di gamma turistico business ); nel ’96 dal O 350, realizzato in da parte del gruppo Daimler- pidamente ed affidabilmente. EvoBus Italia è responsabile mercato era ben inserita. Il MultiClass, interurbano. Turchia e divenuto nel 2006 poi Benz, sotto il cui ombrello av- Qualche mese dopo il 1° per il mercato italiano degli au- Mondo dei Trasporti si occupa- Parallelamente esistevano i il Tourismo in diverse lunghez- viene la fusione tra la Divisione gennaio 1996 Il Mondo dei Tra- tobus Mercedes-Benz e Setra, va già di quell’impianto di di- bus con la Stella, la cui gestione ze. Negli interurbani dall’O408 bus di Mercedes-Benz e la stes- sporti dedica un’intervista al- due dei marchi più forti nel set- stribuzione a Sorbara, che era la sul mercato era affidata a Mer- si è passati all’Integro. Nel seg- sa Setra. I due marchi continua- l’Amministratore Delegato Ric- tore del trasporto passeggeri. sede della futura EvoBus, non- cedes-Benz Italia e alla sua mento dei bus di linea il O 405 no ad esistere in modo autono- cardo Monaco, che già lo era in Oggi possiede quattro Service ché delle filiali di Monteroton- rete, a partire dalla sede di è stato sostituito dal glorioso mo, ciascuno contribuendo al precedenza di Kässbohrer Center, oltre a quello di Sorbara do e Bressanone. In un nostro Roma. Al suo interno, Merce- Citaro, oggi sinonimo di bus di successo di EvoBus, che diven- Setra. Al suo fianco arrivano a Bressanone in provincia di articolo viene eseguito un des-Benz aveva una sua Divi- linea nel mondo. Versatile al ta l’azienda europea che li com- due direttori commerciali: Chri- Bolzano, a Besnate in provincia ampio reportage dal quale si sione bus e una sua rete com- punto che con le diverse lun- mercializza entrambi. . Fiore al- stine Handel per Setra e Gian- di Varese e a Monterotondo evince che ai tempi il brand merciale. Fino agli anni ’90 i ghezze copre l’intero arco del l’occhiello della Casa il terzo carlo Colli per Mercedes-Benz Scalo in provincia di Roma. Setra era sinonimo di autobus veicoli di punta erano il O303 fabbisogno, il suo successo è brand commercializzato: Omni- e all’After Sales c’è Roberto Nel segmento turistico da sem- top di gamma, azienda che (1975 – 1990) e il O302 (1960- tale che ne sono state vendute Plus, il marchio dell’assistenza Agradi. Due anni dopo la mas- pre è leader di mercato, con una aveva la sua autonomia, Casa 1975), ma soprattutto la forza qualcosa come 30mila unità. e dei servizi finanziari, tutti ov- sima carica viene assunta dal quota che dalla sua nascita ad forte nel segmento del turismo della Stella in Italia era la lavo- Sinonimo di marchio più viamente relativi all’autobus. È tedesco Oliver Möckesch, cui oggi è sempre stata tra il 35 e il ma anche in quello dei bus di razione dei telai, grazie all’esi- prestigioso e più specializzato, nato anch’esso nel 1996 ed è segue nel 2001 lo spagnolo An- 38 per cent. linea interurbani, caratterizzati stenza di numerosi carrozzieri Mercedes-Benz ha cominciato ormai radicato nel territorio. tonio Sacristán Millán e, dal 1° Negli anni anche nel seg- da alto livello di comfort. Setra di diverse dimensioni. Uno negli anni Novanta a partecipa- Oggi Evo Bus conta 260 dipen- gennaio 2006, il greco Narkis- mento urbano EvoBus è stata sta per Selbst (Auto)-Tragend degli esempi, che troviamo de- re a qualche gara pubblica, al- denti, 4 ServiceCenter e oltre sos Georgiadis, sostituito nel un riferimento, arrivando a sfio- (Portante), per indicare che trat- scritto nel Mondo dei Trasporti l’inizio relativamente a poche 40 Service Partner, una capilla- luglio 2007 dalla guida attuale, rare il 28 per cento di quota di tasi di mezzi autoportanti. Fino dell’aprile 1994, è l’O405, car- unità, che sono aumentate gra- re rete di assistenza sull’intero il tedesco Roman Biondi. Oggi mercato. Oggi, con la crisi e le agli anni Novanta i bus si chia- rozzato come bus di linea dalla dualmente e, con la nascita di territorio che si occupa esclusi- la carica di Direttore Commer- gare che oscillano paurosamen- mano Serie 100 (1960-1975), Macchi, e in un box riferivamo EvoBus, nel giro di qualche vamente di autobus. In un Ser- ciale Setra è ricoperta da Mi- te nei tempi, difficile eseguire cui è seguita la 200 (1975- dell’Integro, come leader degli anno l’approccio con il princi- vice Partner EvoBus l’autobus chele Maldini e per Mercedes- un confronto. 1991), poi la 300 (1991-2000) e interurbani. Negli anni Novanta pale competitor, Irisbus, avvie- non è secondo a nessuno, è lui Benz oggi abbiamo Telmo Ro- Agli albori della nostra rivi- oggi siamo a 400. Numeri che, i turistici con la Stella si chia- ne praticamente alla pari. La il protagonista assoluto, lui e il balino; alla direzione AfterSales sta, gli autobus Setra erano già ieri come oggi, indicano una mano dunque O303, O 340 e O svolta dicevamo nel 1996. Sul cliente che col veicolo lavora, ora c’è Riccardo Cornetto.

Il TopClass 400 è il turistico di riferimento del marchio Setra. La gamma del marchio tedesco Il Mercedes-Benz Travego arriva sul mercato nel 1998 contribuendo negli anni seguenti al successo commercializzato da Evobus è composta anche dai modelli ComfortClass e MultiClass. della gamma autobus della Stella. In alto, il tecnologicamente avanzato Citaro ibrido. La tua carta vincente

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N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 52 anno BREDAMENARINIBUS IERI E OGGI Dal monocar al Vivacity All’alba del nostro mensile prodotti di punta del- l’azienda bolognese erano veicoli semi low-floor come l’M220. Nel 1994 arriva l’M230, il primo ultra- ribassato d’Italia di taglia medio-corta. Nel 2000 gli Exobus a metano e l’elettrico Zeus, nel 2003 l’Avan- city e nel 2005 il Vivacity. Nel 2007 il rilancio con Lander e nel 2009 il ritorno nel segmento dei filobus.

econdo costruttore di auto- l’ha fatta crescere nel tempo consente all’azienda di disporre stituiscono il passaggio a una a trazione elettrica con batterie ma Avancity. Sbus operante sul territorio passando da piccola carrozzeria delle risorse necessarie per svi- generazione di veicoli caratte- al piombo-acido (Zeus) e auto- Il 2007 è l’anno del grande nazionale, l’attività di Breda- di riparazione di autoveicoli a luppare e innovare la gamma di rizzata da un elevato contenuto bus ibridi da 10,8 e 12 m rilancio di BredaMenarinibus. Menarinibus è iniziata nel 1919 prestigiosa azienda produttrice prodotti con rapidità ed effica- tecnico (motori, telai, elettroni- (M240 Altereco). L’M231 CNG Al salone Bus & Bus di Verona e da allora ha scandito l’e vo - di autobus. Quell’anno la Car- cia, superando le pesanti crisi di ca, ecc.) e da soluzioni proget- è stato, ed è tuttora, l’uni co au- viene presentata l’intera nuova luzione tecnologica dell’auto - rozzeria Menarini viene acqui- mercato dovute al taglio dei fi- tuali volte al raggiungimento di tobus di taglia corta alimentato gamma di veicoli, incluso il bus italiano nel corso dei de- stata dalla Breda Costruzioni nanziamenti statali per l’ac qui - elevata affidabilità e ridotti co - a metano disponibile sul merca- nuo vo interurbano Lander che cenni fino ai nostri giorni. In Ferroviarie anticipando quei sto di autobus. sti di gestione. to europeo. Zeus (Ze ro Emis- segna il rientro dell’azienda nel qua si 90 anni di attività, di cui processi di aggregazione indu- Nella prima metà degli anni Anticipando gli orientamenti sion Urban System) è un mini- settore interurbano e quindi il 50 vissuti nell’attuale stabili- striale che avrebbero caratteriz- No vanta (’92-’94), a livello eu- della domanda verso veicoli bus elettrico a batterie di soli 6 completamento dell’offerta ver - mento di via San Donato a Bo- zato anche il comparto degli au- ropeo e successivamente a livel- con emissioni allo scarico sem- metri di lunghezza. L’M240 EI so tutto il comparto dei “finan- logna, sono stati prodotti oltre tobus come già quello dei vei- lo italiano, diventa impellente pre più ridotte, nel 2000 vengo- Altereco, autobus a trazione ziabili”. Vengono quindi pre- 35mila autobus che, circolando coli industriali. Nasce il mar- la richiesta di eliminare le bar- no lanciate le versioni a metano elettrico-ibrida, è stato realizza- sentati i restyling di Avancity e in tutte le città italiane, hanno chio commerciale BredaMena- riere architettoniche dei mez zi (M240 Exobus, 10,8 e 12 m; to con l’obiettivo di pro porre Vivacity che prenderanno la de- trasportato milioni di passegge- rinibus e il cavallino rosso ca- per garantirne la fruibilità an- M231 Exobus 8 m), un minibus una reale alternativa all’impie- nominazione “+” Plus, tutti do- ri e contribuito alla storia del ratterizzerà tutti gli autobus che ai disabili in carrozzina. Per trasporto pubblico italiano. Il prodotti dall’azienda bolognese. far fronte a questa esigenza complesso ospita la sede sia I prodotti di punta di questo ven ne studiata e quindi realiz- pro duttiva sia amministrativa e periodo di passaggio di conse- zata un’ampia gamma di veicoli occupa una superficie di 155mi - gne perfezionatosi all’inizio de- di diverse lunghezze da 8 a 18 la mq di cui 46mila coperti. gli anni ’90 erano veicoli semi m sia urbani che suburbani. Si All’interno dello stabilimento low-floor ovvero a pianale per- avvicendano quindi modelli di vengono svolte attività produtti- fettamente piano con 2 gradini successo soprattutto nel seg- ve e di assemblaggio, inoltre di accesso anziché 3. Modello mento urbano come la gamma ogni autobus, prima della con- principale il monocar M220 di- dei primi ribassati M221, M321 segna, viene collaudato su una sponibile nelle lunghezze 10,8 e M230. Quest’ultimo modello, speciale pista di prova che si m e 12 m, sia nella versione ur- lanciato nel 1994, rappresenta il sviluppa per circa 2 km al l’in- bana che suburbana. primo ultraribassato in Italia di terno dell’area. Il passaggio al gruppo Breda taglia medio-corta. La svolta nella storia dell’a - Costruzioni Ferroviarie, e suc- Nel 1996 viene consegnato il zienda bolognese avviene quasi cessivamente nel 2001 sotto il primo autobus a metano a pia- contestualmente alla nascita del diretto controllo di Finmeccani- nale ribassato con motorizza- Mondo dei Trasporti. Fino al ca (principale holding manifat- zione Man, l’M221 CNG, con 1989 si chiamava Carrozzeria turiera italiana, che fuse Breda bombole del metano in acciaio Menarini ed era gestita dall’o - Co struzioni Ferroviarie con il posizionate sul tetto. Il 1997 mo nima famiglia che, dopo ramo d’azienda Veicoli di An- vede la nascita di un’intera nuo- averla fatta nascere al termine saldo Trasporti dando così i na- va gamma di ultraribassati: del primo conflitto mondiale, tali all’odierna Ansaldo Breda), M231, M240 e M340, che co-

go dei tradizionali autobus die- tati di motorizzazioni conformi sel, mantenendo pressoché inal- allo step Euro 5/EEV (motori terate prestazioni, portata pas- Deutz nelle versioni diesel e seggeri e autonomia, riducendo Mer cedes nelle versioni a meta- nel contempo in misura signifi- no Exobus). Zeus subisce alcu- cativa le emissioni allo scarico ni aggiornamenti. Un nuovo e e i consumi di gasolio. Il princi- più potente motore elettrico in pio seguito è quello del cosid- corrente alternata e un inverter detto “ibrido parallelo”: l’ener- di trazione Ansaldo Elctric Dri- gia che sviluppa il moto del ves, oltre a nuove batterie al li- vei colo viene for nita da un pac - tio, rendono questo minibus più co batterie e in parallelo da un leggero in termini di peso e più motogeneratore diesel di media performante in termini di pre- potenza funzionante a regime stazioni. Nel 2009 nasce il filo- variabile. bus Avancity Plus HTB 18 m: Nel 2003 nasce la gamma A- BredaMenarinibus si riaffaccia van city che andrà a sostituire in questo modo su un settore, definitivamente nel 2005 la quello del filobus, in cui già a- gam ma M240 da cui prenderà veva operato in passato, negli tutte le caratteristiche ma con an ni ’80, come Carrozzeria Me- un’e stetica affinata e ulteriori narini fornendo svariati mezzi miglioramenti che consentiran- ad Ancona, Chieti, Parma e Im- no la semplificazione degli in- peria, successivamente negli terventi manutentivi. anni ’90 come BredaMenarini- Nel 2005 dalla gamma M231 bus fornendo a Bologna e in nasce la versione Vivacity. Di- col laborazione con Ansaldo- sponibile nelle taglie 8 m (sia Breda a Napoli. BredaMenari- die sel che metano) e 9 m (solo nibus si è assestata nel tempo, Nel 2007 il grande rilancio di BredaMenarinibus. Al Salone Bus & Bus di Verona viene presentata la nuova intera gamma di veicoli, diesel), riprende e migliora l’e- nel settore urbano, su una quota oggi articolata e comprendente autobus dalla forte valenza ecologica. Nel settore urbano l’azienda ha una quota di circa il 25 per cento. ste tica già adottata per la gam - di circa il 25 per cento. Towards a better world.

IL FUTURO DELLA MOBILITÀ INIZIA DAL R ISPETTO DELL’AMBIENTE. Da 90 anni BredaMenarinibus progetta mezzi concepiti per migliorare la qualità della vita in città attraverso una mobilità efÀciente e sostenibile cKe rispetta l·ambiente urbano fruibile da passeggeri di tutte le fasce di età. La tecnologia italiana guarda al futuro.

www.bredamenarinibus.it °

N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 54 anno MAN BUS IERI E OGGI

an è sinonimo di camion plan, marchio esistente sul ricoprirà il ruolo di Am mini- precedente gamma prodotta a Mrobusti e dalla portata de- mercato dal 1953, e della fon- stratore delegato di Neo man partire dal 1988. Successiva- cisamente importante, ma lo è dazione in Germania della Italia. Dopo la fusione con Man mente è stato introdotto l’au to- an che di autobus Gran Turismo, Neoman Bus, che oltretutto Veicoli Industriali, dal 2008 la bus urbano Lion’s City. Anche interurbani e urbani, in Italia porta al la formazione di un’or- guida viene affidata ad Achim Nel 2001 l’acquisizione di co me nel resto d’Europa. Basta ganizzazione commerciale eu- Ziemons per gli autobus privati Neoplan rafforza il settore dei guardare i dati relativi alla posi- ropea. La sede è a Modena. Se- e direttamente alla Regione Sud clienti privati con gli autobus zione sul mercato bus della Ca- guono al tri cambiamenti repen- per le vendite agli En ti pubbli- turistici. Oggi la Divisione bus sa di Monaco. In Europa, Man tini: nel 2004 il trasferimento a ci. Dal settembre 2010, Man (e Neoman Italia) è organizzata mantiene una quota totale del Sant’Aga ta Bolognese, nel Truck & Bus Italia è sotto la per il settore pubblico e privato il Diavolo 17,7 per cen to (17,8 nel seg- 2006 la notizia del cambiamen- guida di Giancarlo Codazzi, Di- con venditori sul territorio na- mento urbano, 10,6 nell’interur- to decisivo, ovvero la fusione rettore Generale. zionale. bano e 13,5 nel turistico), che è tra Man Veicoli Industriali e Dal punto di vista dei pro- Oggi Man, quale fornitore di cresciuta rispetto al 2000, quan- Neoman Italia. dotti è il Lion’s Star a rappre- veicoli industriali e soluzioni di do era pari al 14,1 per cento L’a zienda ha ora una nuova sentare uno spartiacque nel set- trasporto, ritiene di avere i pro- (16,3 urbano, 10,5 interurbano, denominazione: Man Nutzfahr- tore bus per Man. Arriva sul dotti e servizi ideali per le esi- sceglie 15 turistico). zeu ge Vertrieb Süd Truck & mercato nel 1992, quale veicolo genze dei clienti e delle aziende Più difficile il posiziona- Bus Italia. La Divisione bus è di lusso nel segmento turistico. anche del settore bus: alla mento sul nostro mercato. Nel de nominata Unità Operativa Nel 1999 e nel 2003 è stato in- gamma Lion’s (City, Regio e 2000, considerando i bus al di Autobus con sede a Sant’Agata signito del prestigioso ricono- Coach) si affiancano i veicoli a sopra delle 8 t, Man aveva l’8,2 Bolognese. Lo scorso agosto, scimento “Coach of the Year”. marchio Neoplan (Cityliner, per cento (7,4 urbano, 8,9 inte- infine, l’unità operativa è stata Intanto la gamma si arricchisce, Tourliner, Starliner e Skyliner), rurbano, 8,7 turistico), mentre trasferita presso la sede princi- nel 1994, del primo autobus ur- in grado di accontentare la Lion’s oggi è scesa al 4,4 per cento pale di Dossobuono e quella di bano a pianale ribassato, su te- clientela più esigente e di sod- (praticamente sparita nell’urba- Sant’Agata ha cessato di essere laio NL 286, in collaborazione disfare le più svariate esigenze Negli Anni Novanta esisteva no, ha ancora il 5,5 per cento operativa. con Autodromo, del Man Lion’s professionali del trasporto pas- nell’interurbano e l’8,1 nel turi- I cambiamenti nelle denomi- Coach, che nel 2000 ha vinto il seggeri. stico). nazioni e nella struttura azien- titolo “Coach of the Year”, e del Al salone di Rimini “Bus & una Divisione, nel 2002 Quando nasce Il Mondo dei dale sono stati affiancati da al- Man Lion’s Comfort combi- Turismo” di fine mese esporrà Trasporti la Casa tedesca ha trettanti cambiamenti nel mana- bus. le soluzioni più interessanti per l’acquisizione di Neoplan e la una sua Divisione autobus, mo- gement. All’inizio degli anni Il 1996 è un anno decisa- il settore turistico (Cityliner, tori e componenti all’interno Novanta, la Divisione bus & mente di svolta: avviene il lan- Lion’s Coach). All’imminente formazione di Neoman. Nel 2006 del la più grande Casa Man Vei- componenti è sotto la gui da di cio del Neoplan Starliner, la cui Mobilitytech di Milano pro- coli Industriali, la cui sede si Peter Neuhold. Successivamen- seconda generazione è arrivata muoverà le tecnologie alternati- la fusione e la nascita di un’Unità trova a Dossobuono, in provin- te, dal 2000, la Divisione bus è nel 2004 (nel 2003 per il seg- ve per i veicoli del trasporto ur- cia di Verona. Nel 2002 si ha sotto la responsabilità di Ric- mento medio arriva il Tourli- bano e in particolare il modello notizia della costituzione di cardo Monaco, già operativo a ner). Del 1998 l’avvio della Lion’s City Hybrid. A livello operativa. Cavallo di battaglia Neoman Italia, società che Modena e autentica voce Man pro duzione in serie della nuova internazionale, Man sarà pre- nasce in seguito all’acquisizio- del settore fino al 2003, quan do generazione di autobus a piana- sente come da tradizione al Bus la gamma Lion’s. ne da parte di Man della Neo- Renate Koblbauer, fino al 2007, le ribassato, che sostituisce la World di Kortrijk nel 2011.

mul tinazionale tedesca: un rete di vendita facendo riferi- tura produttiva, fino al 2003 LAZZERINI IERI E OGGI grup po di manager cura local- mento anche al le sussidiarie Laz zerini ha potuto contare su mente la gestione del business pre senti nelle va rie nazioni. tre siti localizzati nell’area in- seguendo le direttive della casa Oggi, la struttura vendita è di- dustriale di Monsano, dopodi- madre usandone, ove possibile, rettamente gestita dalla direzio- ché si è concentrato e raziona- le sinergie. Nel 2007, grazie a ne commerciale ma s’inizia a lizzato tutto in un unico sito un progetto di Mbo (Manage- fare riferimento ad a genti per scelto tra i tre disponibili in cui ment by out), cinque per sone mercato e settori specifici. Gra- si sono allestiti i reparti produt- hanno rilevato la società, lo sta- dualmente si è andata mo difi- tivi seguendo i dettami della bilimento riacquista la propria cando anche la strategia orien- moderna organizzazione del la- Maestri autonomia e il proprio nome, tata all’estero: se negli an ni No- voro. con la precisa idea che alla ca- vanta il 70 per cento delle ven- Oggi l’azienda anconetana è pacità di seguire i gran di gruppi dite si registravano sul mercato determinata a detenere la mag- internazionali si dovevano ag- domestico, tale quota è sce sa al gioranza e accrescere ancor più giungere le apprezzabili doti di 40 per cento negli anni 2000 e le quote sul mercato inglese, flessibilità e prontezza necessa- oggi si è ridotta al 30, a favore an che grazie allo sviluppo dei di comfort rie in un mercato in continua del mercato estero. prodotti esistenti che sono di- evoluzione alla ricerca di sem- Quanto ai prodotti, negli an- ventati un riferimento in termini pre più ambiziose performance. ni Novanta la gamma compren- di peso, durata e performance. Recuperando e rin novando il deva il City, lo scuolabus, l’On- L’obiettivo è ovviamente ri- marchio storico, la Lazzerini da, la Flexa. Con questi prodotti prendere la maggioranza del conferma la sua i den tità di a - si coprivano i settori di traspor- mer cato italiano, sulla base di e sicurezza zienda strategicamente orientata to interurbano e turismo. Negli un semplice principio: se un’a- all’innovazione e alla cura del anni 2000 si è aggiunto il Prati- zien da è ritenuta leader nel cliente, andando all’attacco del co per trasporto urbano/interur- mercato inglese, dove insistono settore turistico, con la convin- bano. La gam ma è ora total- le specifiche più restrittive, al- zione che un viaggio diventa mente rinnovata e comprende il lora è in grado di proporre al un’e sperienza piacevole se a Compact, lo scuolabus, il Prati- mercato nazionale le evoluzioni nei viaggi bordo ci sono sedili comodi ed co, il Transito e il Gran Turi- di prestazioni che sono indi- ergonomici. smo. Con questi sedili si copro- spensabili per attirare sempre Nella prima parte del venten- no tutte le esigenze del traspor- più utenti verso il trasporto nio non si sono avuti cambia- to pubblico dall’urbano al turi- pub blico. menti sostanziali in termini di smo di lusso. In aggiunta ai Appena avviato con successo Nel 1990 la proprietà controllava direttamente for za lavoro impiegata che è ri- prodotti in listino vi sono proto- il nuovo scuolabus rispondente masta pressoché stabile, intorno tipi e campioni pronti a essere ai requisiti della nuova legge, l’azienda anconetana. Dopo la parentesi del Gruppo a circa 140 addetti. Negli ultimi sviluppati per progetti specifici nel futuro l’idea progettuale è anni le sfide nate della concor- tipo tram, metrò, ecc.. un sedile urbano moderno e in- Grammer, dal 2007 stabilimento e società riacquistano renza nazionale e dei Paesi del- Cavallo di battaglia per la novativo che completi la gam ma “ l’Est hanno imposto la necessi- molteplicità di applicazioni cui esistente, formata da prodotti in nome e autonomia e rinnovano lo storico marchio. tà di un adeguamento struttura- è stato chiamato ad assolvere è grado di soddisfare le più impe- le portando i numeri di addetti a la piattaforma del Gran Turi- gnative esigenze. Comodità e 70. Va evidenziato che questa smo. È stato usato per le linee design devono caratterizzare og - uando nasce il no stro men- bus, Orlandi, Caetano, Caccia- Nel 1996 Lazzerini entra a tendenza si sta invertendo tant’è speciali Londra centro-aeropor- gi i sedili degli autobus di linea: Qsile la Lazzerini, a zienda mali, De Si mon, Dallavia, Iveco far parte del gruppo tedesco che negli ultimi mesi, con orgo- ti internazionali per i manager praticità e linearità di forme per produttrice di sedili passeggeri Irisbus, Vest, Bredamenarinibus, Grammer, leader nell’inno va - glio, il management ha potuto della city, per i minibus di tragitti brevi e confortevoli. per mezzi di trasporto pub blico, Lear e Aricar. Nel 1990 la pro- zione per sedili conducenti, che attuare qualche incremento. lusso, per navi e altro ancora. Al Salone di Birmingham ha già alle spalle una storia ul- prietà controllava direttamente acquisisce la proprietà e il con- Dal punto di vista della strut- Viag giare su un sedile Lazzeri- sarà presentato uno studio di ri- traventennale. Ubicata a Monsa- l’azienda operando nella gestio- trollo dell’azienda e le affida tura organizzativa negli anni ni oggi significa insomma go- cerca per un nuovo bus doppio no, in provincia di Ancona, Laz- ne del day-by-day. Un gruppo di l’in tera gestione del mercato No vanta c’era un importante u - dersi qualsiasi tragitto, lungo o piano per Londra che vede coin- zerini nasce nel 1967 e in pochi collaboratori, alle dirette dipen- dei sedili per autobus. Nei dieci ti lizzo di una fitta rete d’agenti bre ve, su ruote o per mare: ogni volta Lazzerini per la parte svi- anni i suoi prodotti diventano un denze del titolare, si adoperava an ni successivi l’ex Lazzerini specialmente sul mercato este- sedile esprime le proprie carat- luppo sedili. L’a zien da sarà punto di riferimento nel mercato per assicurare la cura e la soddi- perfeziona la propria capacità ro, dove la società iniziava a teristiche al meglio rispetto al inoltre presente alla conferenza nazionale ed europeo, con clien- sfazione del cliente in termini di progettuale e produttiva conso- pro durre risultati interessanti. mezzo di trasporto sul quale si CPT in Scozia, dove si parla del ti di prestigio del settore bus progettazione, sviluppo e com- lidando la sua posizione di lea- Con il gruppo Grammer si è trova. futuro dei trasporti urbani, non- quali Alexander Dennis, Wright mercializzazione prodotto. der del settore all’interno della passati al controllo diretto della Per quanto riguarda la strut- ché al Salone di Stoc colma. Brio capolinea .it tutti a scuola + sicuri e + contenti

SICURO SNELLO COMODO ORIGINALE

Il nuovo sedile Brio, provvisto di cinture di sicurezza a 2 punti, è concepito per essere utilizzato da scolari delle scuole elementari e studenti delle scuole medie. È stato progettato per garantire comfort e praticità, la forma ergonomica e lo spessore ridotto, infatti, sono stati studiati per permettere di installare il massimo numero di posti compatibilmente con la normativa in vigore. La seduta, lo schienale e la struttura esterna possono essere scelti fra vari colori con diversi abbinamenti per dare un aspetto vivace all’ambiente, inoltre i pannelli della seduta e dello schienale, possono essere realizzati in vari materiali come ABS, legno, alluminio e sono chiusi da una cornice di poliuretano integrale. l’ideale compagno di viaggio La solida esperienza e la grande capacità progettuale Lazzerini si concretizzano nella produzione di sedili per autobus, navi, treni, automobili e scuolabus. www.lazzerini.it °

N° 193 / Ottobre 2010 20 Il Mondo dei Trasporti 56 anno SCANIA BUS ITALY IERI E OGGI

notizia della consegna numero mille e numero 500 rispettiva- mente di un bus e di un telaio La sfida è Scania. Sul numero di luglio-agosto 2002 diamo notizia del poten- ziamento della gamma Omnici- ty col DC9 03 Euro 3 da 300 cv. Nel 2003 Scania lancia la stata vinta sua sfida puntando sui veicoli lunghi fino a 15 m. Nel 1° gen- naio 2005 Jonsson lascia l’in- Nel 1999 l’apertura di un ufficio di- ca ri co di Ad, gli succede Bengt Rasmusen. Ha inizio l’impegno staccato di Scania Buses & Coaches a della Casa svedese nei combu- stibili alternativi anche nel set- Trento per entrare nel segmento urba- tore bus: per il trasporto urbano Scania punta sul bioetanolo. no e tentare l’assalto alle gare di Tpl. Nel 2008 consegna i primi cinque Omnicity a etanolo ad Atinom, grazie a infrastrutture uando Scania Buses & Occorre attendere quasi un de- Italia nel segmento degli urba- De Simon e Irizar che, com- Ma genta: primo lotto di una specifiche operative da ottobre QCoaches decide di aprire cennio perché i manager Scania ni, ma sulla base di buoni risul- plessivamente, detengono una for nitura di 13 suburbani (11 2007. Il 2008 è anche l’anno un proprio ufficio in Italia, pre- decidano concretamente di ten- tati raggiunti in quello degli in- quota del 10 per cento. Omnicity 11 m e due autoarti- dello sbarco in Sardegna (Sca- cisamente a Trento, in località tare d’intensificare i rapporti terurbani e turistici, il cui parco Nel 1999 arriva dunque sul colati). Entro la fine di quel- nia e Irizar si aggiudicano una Spini di Gardolo, già sede di coi carrozzieri italiani di inte- circolante si attestava attorno mercato italiano la linea Omni- l’an no seguono consegne di al- gara per 210 interurbani al- Ital scania, Il Mondo dei Tra- rurbani e turistici e di porre le alle 600 unità. E sulla base di city in versione urbana e subur- tri 15 urbani e suburbani ad al- l’ARST di Cagliari) e degli ol - sporti è già una rivista radicata, basi per la commercializzazio- una presenza in Europa Occi- bana, lunga 12 m con motore 9 trettante municipalizzate e ha tre 40 bus al Consorzio Maxi- diffusa tra operatori, costrutto- ne di urbani. dentale che la vedeva detenere litri Euro 3 da 230 cv e un arti- inizio la collaborazione con mo di Roma, anch’essa fornitu- ri, management aziendali. La nostra rivista ne dà noti- una quota dell’8,3 per cento nel colato da 18 m. L’assistenza Ma sterbus. ra a due con Irizar. L’inizio della commercializza- zia con un’ampia e articolata 1999 (2.000 autobus e 1.840 viene garantita dalla rete di of- Nel 2000 vengono fatturate L’anno scorso il lancio del zione in Italia di autobus col in tervista, sul numero di no- telai ven duti), in crescita rispet- ficine autorizzate, che quindi si 231 unità (autobus e telai). Sul nuovo granturismo Scania Tou- marchio della Casa di Sodertal- vembre, a Henry Jonsson, Di- to al 2008 quand’era del 7,6 occupano di manutenzione e ri- numero di maggio 2001 la noti- ring, assemblato in Cina e pro- je risale alla fine degli anni Ot- rettore di Scania Buses & Coa- per cento. In Italia l’obiettivo parazione anche dei bus. Sul zia della nascita di Scania Bus dotto sulla base di un concetto tanta, in sordina, con una ches in Italia, che spiega il mo- di vendere nel primo anno 30 nostro mensile di luglio-agosto Italy, con sede a Tren to, ammi- globale: un granturismo co- media di circa 30 o 40 unità tivo di tale scelta e i programmi unità tra urbani e suburbani da la notizia della consegna del nistratore unico Jonsson, e di struito da un solo produttore, l’anno e grazie al la collabora- Scania in Italia per gli anni a 12 e 18 m viene raggiunto e su- pri mo di sette Omnicity all’a - altri tre contratti nel Tpl: il con un referente unico per l’as- zione con diversi partner, tra ve nire nel settore bus. Quel- perato. Quanto agli interurbani zien da di trasporto di Bergamo. mercato italiano è il quinto fra i sistenza e la manutenzione del cui dal 1989 con De Simon e, l’an no il costruttore svedese e turistici si conferma la colla- A ottobre la consegna dei primi maggiori mercati mon diali Sca- telaio, dell’allestimento e di alcuni anni dopo, con Irizar. entrava direttamente anche in borazione rispettivamente con otto Omnicity all’Atinom di nia. A ottobre di quell’anno la tutti gli al tri componenti.

L’azienda italo-svizzera, ubicata a Lu- design del cruscotto. Il 2005 è TEQ IERI E OGGI l’anno pure del la centralina gano-Barbengo, rappresenta un mon - d’interfaccia per motori Euro 4. La nuova generazione di motori do a sé nel panorama dell’accessori- Euro 4, per garantire il limite di emissioni di gas nocivi, necessi- stica per truck e bus. Negli anni No- ta sempre più dell’ausilio dell’e - lettronica. Tutta la gestione del vanta ha fatto la storia dei limitatori motore avviene tramite “bus” e nessun segnale tradizionale è Le tante invenzioni di velocità e dei cruscotti a norma ma più disponibile. La centralina sviluppata da TEQ controlla il che salvavano lo stile. Nel decennio motore, il pedale dell’accele ra - tore e tutte le informazioni per il alle spalle la svolta tecnologica con conducente. Vengono realizzate due varianti: una con display nascoste ma utili la diagnostica di bordo e a distanza. LCD, da installarsi nel cruscot- to, e una, più semplice, che pi- lota gli strumenti tradizionali. el settore dell’ac ces so ri sti - trova nuovi settori di applicazio- bus adot tano l’Adicom, l’unico Sistema di Gestione Flotte cessità di chi deve organizzare e Deutz, fabbrica leader nella co- Nca per veicoli industriali ne, tra cui autogru e sollevatori sistema che offre la diagnostica TEQMonitoring, uno straordi- gestire il trasporto di passegge- struzione di motori, sarà il TEQ rappresenta un po’ un di container con sistema antiri- a bor do e l’intercambiabilità nario strumento per la localizza- ri. Questo sistema SAE permet- primo costruttore ad adottare mon do a sé. Azienda ita lo- baltamento integrato e semo- delle schede. Queste caratteristi- zione, il monitoraggio, la logi- te di pianificare e gestire l’in te- questa centralina di serie su tut- svizzera, ubicata a Barbengo, venti per la movimentazione di che sono il fiore all’occhiello stica e la diagnostica a distanza: ro servizio. L’informa zio ne al- ti i motori destinati alla trazio- nei pressi di Lugano, TEQ è navi all’interno dei cantieri e del sistema TEQ e verranno co- un computer di bordo poco più l’u tenza, la gestione delle co- ne. leader nei sistemi multiplex per battipista. Nel 1994 Il Mondo piate dalla concorrenza. grande di un pacchetto di siga- municazioni e l’integrazione dei Nel 2006 TEQ sviluppa un veicoli basati su protocollo dei Trasporti dedica un servizio Gli anni 2000 iniziano col rette installabile su qualsiasi sottosistemi di bordo (biglietta- sensore che misura la concen- CAN e fornisce l’elettroni ca di al limitatore di velocità TEQ- cru scotto a norme VDV, che se - veicolo e un software di centra- zione, videosorveglianza, conta trazione di gas combustibili nel- primo impianto per i maggiori Drive. Le direttive comunitarie gue la direttiva VDV 234, na ta le semplice e intuitivo completo passeggeri), sommate alle fun- l’aria e calcola la percentuale di costruttori di autobus in Europa. impongono che tutti i veicoli da uno studio realizzato dalla di cartografia europea. Il com- zionalità di archiviazione e sta- concentrazione rispetto alla Nel 1990, all’alba de Il Mon- pesanti in circolazione sul terri- Verband Deutscher Verkehrsun- puter di bordo racchiude un lo- tistica fanno sì che Bus Sapiens LEL, cioè il limite minimo di do dei Trasporti, già da quattro torio europeo siano dotati di un ternehmen per gli autobus urba- calizzatore satellitare GPS, un sia uno dei migliori sistemi pre- esplosione. Più sensori, collega- anni è iniziata l’attività dei tec- dispositivo che ne limiti la velo- ni a pianale ribassato, che pre- modem GSM/GPRS, una radio senti sul mercato. ti a una centralina elettronica di nici TEQ nel settore dell’elet - cità massima. L’azienda svizze- vede che la disposizione dei co- a corto raggio, 256 MB di me- Nel 2003 la nostra rivista tor- gestione delle bombole, forma- tro nica. Le prime applicazioni ra produce il TEQ-Drive, un li- mandi del posto guida di un au- moria per l’archiviazione dei na a occuparsi di TEQ per dare no il GPD: un sistema completo furono orientate ai grandi im- mitatore di velocità molto com- tobus urbano sia uguale su tut ti i da ti, interfacce CAN, RS232, la notizia che più del 33 per per la gestione e il monitoraggio pianti di automazione di “parchi patto, di facile montaggio e do- veicoli. Il cruscotto realizzato RS485, ingressi e uscite. cento degli autobus urbani pro- dei circuiti di alimentazione dei rottame” delle acciaierie. L’an- tato di una serie di funzioni ac- da TEQ si evidenzia per il de- Per soddisfare le esigenze dotti in Italia adotta il sistema veicoli a metano. Il sistema no prima che nascesse la no stra cessorie quali l’antifurto, il re- sign che riesce a sposare le rigi- del le aziende di TPL, nel 2002 Adicom. L’affidabilità dei pro- viene adottato da Evobus, Neo- rivista, nel 1989, in collabora- golatore di velocità costante e il de direttive della normativa e le TEQ sviluppa Bus Sapiens, un dotti TEQ e la costante ricerca man, Scania, BredaMenarini e zione con la ditta Mauri di regolatore di giri motore. Su richieste stilistiche dei costrut- sistema di ausilio all’esercizio della perfezione premia. Il siste- Cacciamali-Irisbus. Nel 2008 Desio, in provincia di Monza e una serie di test effettuati, il tori. L’anno dopo è la volta del completo, che copre tutte le ne- ma multiplex equipaggia più di arriva TEQParking: sistema di Brianza, viene sviluppato il TEQ-Drive risulta essere il mi- un terzo degli autobus urbani fi- infomobilità per la guida dina- primo autobus urbano dotato di glior prodotto quanto a perfor- nanziabili prodotti in Italia. Nel mica ai parcheggi disponibili un sistema multiplex basato su mance: il veicolo non accusa 2005 la notizia che, gra zie al- del le aree urbane. Risolve uno CAN. Sarà il primo autobus do- nessuna perdita di potenza, la l’abbinamento tra l’A di com e il dei problemi che oggi accomu- tato di multiplex ad essere im- velocità massima viene limitata sistema di gestione flotte Teq- na tutte le città: il traffico e il matricolato e commercializzato. in modo molto regolare e i con- Monitoring, il conducente degli conseguente inquinamento da Il nostro mensile dedica un ser- sumi di carburante diminuisco- autobus urbani accede a tutte le esso generato. La città di Lucer- vizio a tale originalità e l’anno no. Il TEQ-Drive sarà adottato informazioni relative all’eserci- na affida a TEQ il compito di successivo, nel 1991, quando le dall’esercito svizzero. Altro arti- zio direttamente sul display del studiare un nuovo sistema di applicazioni con il CAN sono colo nel 1997, per indicare TEQ cruscotto di bordo. La soluzione guida per indirizzare i condu- una realtà, il sistema multiplex, quale leader nel settore dell’ac- integrata evita l’aggiunta di di- centi verso i parcheggi con posti denominato Adicom (Automoti- cessoristica per autobus. I mag- spositivi esterni quali display e liberi tramite pannelli a messag- ve Digital Control Modules), giori costruttori italiani di auto- tastiere, lasciando inalterato il gio variabile. Da marzo a dicembre ISPECIALEL MONDO il venerdì alle ore 20.30 DEI TRASPORTI SALONEMensile DI HANNOVER di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

IVECO / IL SALONE DI HANNOVER HA CONFERMATO LE AMBIZIONI DI TORINO HANNOVER Il Camion rincorre l’auto e viceversa Monferino: “Siamo pronti

amion e auto è un conti- Cnuo rincorrersi non solo sul le strade ma anche nel chiu- so dei laboratori di ricerca e sviluppo. Gli obiettivi che i per le sfide del futuro” due mondi inseguono sono praticamente gli stes si: comfort di guida, sicurezza attiva e pas- In linea con il Piano Quinquennale già annunciato, la rassegna tedesca ha offerto il destro siva, riduzione dei consumi, contenimento delle emissioni. all’Amministratore delegato per confermare che l’azione dell’Iveco procede puntualmente Sui vari fronti c’è chi arriva pri ma, chi arriva dopo, ma le sia sulla strada dell’innovazione del prodotto in linea con le moderne esigenze della clientela, con quiste conseguite dai due mondi alla fine trovano concre- sia su quella del rafforzamento della presenza sui grandi mercati come la Cina ta applicazione sia sulle auto sia sui camion. Così, mol te e il Sud America. Intanto dalla fine dell’anno operativa la nuova società Fiat Industrial. delle soluzioni, che da tempo hanno trasformato le automo- Paolo Altieri ca, si può notare la concentra- ne per l’intero periodo”. dall’1,5 per cento di ritorno ciato in America Latina e in bili in altrettanti confortevoli zione in un numero minore di Paolo Monferino, nel suo in- sulle vendite nel 2009 a un 3- Africa e Medio O riente e un salotti dove oggi la qualità aziende di grandi dimensioni a tervento ha fatto poi riferimento 3,4 per cento nel 2010, in un veicolo del tutto nuo vo, specifi- della vita di conducente e pas- HANNOVER - Sarà anche vero, scapito di piccole società. Con alla crisi finanziaria globale che contesto ancora difficile, fino ad camente disegnato per il merca- seggeri non se la potevano ma non c’è alcuna conferma, l’aumento del potere d’acqui- ha avuto un impatto drammatico arrivare all’obiet tivo del 10 per to europeo su piattaforma cine- nemmeno sognare i nostri che Paolo Monferino dovrebbe sto, queste società richiedono sul settore dell’autotrasporto a cento nel 2014”. se, sarà introdotto nel 2013. nonni e bisnonni, le abbiamo cedere il comando di Iveco a un una sempre maggiore integra- partire dalla seconda metà del In America Latina, che sta viste trasferite nelle cabine dei nuovo timoniere, almeno così si zione di prodotto e servizi e noi 2008. “Con pochissime eccezio- I VANTAGGI DI UN diventando rapidamente uno dei truck, dove l’autista vive le ore inseguono le voci da qualche produttori ci stiamo lentamente ni, i nostri mercati - ha detto - “GLOBAL PLAYER” mercati più importanti per della giornata e spesso del la tem po, ma intanto lo stesso Iveco, verrà infine introdotto il notte nella condizione di un Monferino è pienamente con- Il punto fondamentale, ha os- nuovo “Vertis”, basato su una piccolo principe che può con- centrato a portare avanti il suo servato, è che i mercati europei, delle piattaforme cinesi. “Tutta- tare non solo su uno spazio ab- programma che è quello di con- ormai maturi, sono ancora in via - ha puntualizzato Monferi- bondante ma anche e soprattut- segnare al suo successore un’a - re lativo letargo se confrontati no - è sulla gamma pesante che to su tutta una serie di dotazio- zienda forte, protagonista in con le importanti performance realizzeremo i cambiamenti più ni finalizzate al comfort, alla Europa come nei cosiddetti del le attività Iveco in America radicali, con l’in troduzione di si curezza, all’ottimale gestione mercati emergenti, Cina e Sud Latina e in Cina. “Questo dimo- una gamma prodotto completa- della guida e anche all’intratte- America in particolare, con una stra il vantaggio di essere un mente nuova nel 2014. I molte- nimento nei momenti della so - gamma di prodotti che possono “global player” in cui le perfor- plici miglioramenti in termini sta. Sul fronte della sicurezza, sfidare la concorrenza sotto mance di singoli mercati hanno di qualità, affidabilità e presta- se pure è vero che i progettisti ogni punto di vista, qualità, pre- sempre meno impatto sui risul- zioni, che abbiamo realizzato di auto fin dagli anni ’70 ne stazioni, affidabilità, consumi tati totali dell’azienda. È indub- con l’introduzione dello Stralis, fanno una priorità assoluta, c’è contenuti, emissioni ridotte. bio che il mercato cinese sarà sono stati riconosciuti dai nostri an che da dire che specifici di- Che poi è quanto lui stesso ha sempre più importante nel futu- clienti. Partiremo da questa spositivi per rendere la guida annunciato alcuni mesi fa quan- ro. Il nostro obiettivo è quello base per realizzare un nuovo molto sicura sono stati intro- do ha lanciato l’ambizioso di avere la corretta gamma di prodotto modulare e altamente dotti per pri ma sui camion, uno Piano Quinquennale. Il recente prodotto per questo mercato ed competitivo, basato su una piat- per tutti è il sistema lanciato da Salone di Hannover ha puntual- è proprio questo il ruolo che taforma globale, un vero e pro- Mercedes-Benz che in pratica mente confermato come Iveco svolgono le nostre joint venture prio World Truck. Nei mercati consente di frenare del tutto sia convintamente già sulla stra- in Cina. Stiamo inoltre valutan- europei, l’unico mo do per com- prima che il camion finisca da che la porterà a questi tra- “La massima espressione dell’offerta integrata di prodotti e servizi, do l’opportunità di esportare i petere è quello di sviluppare contro il veicolo che precede guardi. Significativo esempio capace di soddisfare i clienti Iveco di oggi e del futuro”: così Paolo nostri prodotti provenienti dalla nuove idee: non possiamo pro- nel caso l’autista per una qua- della vitalità Iveco è la novità Monferino ha presentato l’importante novità Iveco EcoStralis. JV cinesi, non soltanto per i durre tutto qui. La Ci na, già lunque ragione non avesse presentata alla rassegna tede- mercati meno sofisticati, ma an- ora, l’India a breve, saranno do- provveduto. Anche in fatto di sca, quell’Eco Stralis che Paolo trasformando da costruttori di hanno registrato una contrazio- che, in futuro, sul nostro merca- minanti e, di conseguenza, noi consumi, si sono fatti pas si da Monferino ha definito “la mas- veicoli a fornitori di servizi in- ne senza precedenti, che ci ha to domestico”. sfrutteremo i considerevoli in- gigante in avanti così come per sima espressione dell’offerta in- tegrati con il veicolo”. costretto a utilizzare tutte le Il piano prodotto annunciato vestimenti fatti presso le joint quanto riguarda il contenimen- tegrata di prodotti e servizi, al- “Naturalmente, un servizio possibili leve di flessibilità, al di da Monferino a Hannover copre venture cinesi”. to delle emissioni. Su questi l’inse gna delle migliori tecnolo- essenziale - ha aggiunto Monfe- là delle nostre aspettative inizia- l’Europa, l’America Latina, L’Amministratore delegato due terreni, per ovvie ragioni, gie in novative, capace di soddi- rino - è quello fornito dalla no- li, semplicemente per sopravvi- l’Africa e il Medio Oriente. A di Iveco ha infine fatto riferi- l’auto è più avanti, ma il ca- sfare i clienti Iveco di oggi e stra rete di assistenza. Nell’a - vere. In ogni caso, nel 2009 non par te le azioni chiave previste mento all’importanza che mion non sta a guardare. Il Sa- del prossimo futuro”. prile del 2010 abbiamo lanciato siamo stati i soli nel nostro set- dal la normativa in merito a li ght hanno le altre attività Iveco le- lone di Hannover lo ha dimo- Truck Service Station, una rete tore a non aver raggiunto i risul- duty Euro 5 e heavy duty Euro gate ai bus, minibus e bus gran- strato con la presentazione di ECOLOGIA di officine specializzate sui tati attesi. Fra i nostri concor- 6, verranno introdotti nuo vi turismo con il marchio Iveco nuo ve motorizzazioni con con- ED ECONOMIA truck, strategicamente situate renti europei abbiamo registrato prodotti o restyling della gam- Irisbus, ai veicoli speciali per la sumi ed emissioni ancora più sulle maggiori rotte internazio- una delle migliori prestazioni e ma attuale ogni anno. Per quan- difesa, antincendio e per le co- contenute ma anche con il de- Già l’EcoDaily, presentato lo nali, in grado di fornire assi- sono stati gli analisti internazio- to riguarda la gamma leggera, il struzioni, che già oggi rappre- butto di modelli, spesso proto- scorso anno, rifletteva perfetta- stenza sia al veicolo sia al ri- nali a dire che ciò ha dimostrato Daily verrà rinnovato con l’in- sentano il 30 per cento del fat- tipi, che anticipano la strada mente i piani futuri Ive co, ispi- morchio nel minor tempo possi- che siamo “strutturalmente” so- troduzione del Model Year nel turato del Gruppo e che è desti- dell’ibrido quando non addirit- rati ai concetti di ecologia ed bile. Questo dimostra che l’in- lidi. Va tenuto con to che l’indu- 2011 e con un modello comple- nato a essere ulteriormente in- tura dell’elettrico. Alimenta- economia, che avrebbero ri- no vazione non deve essere futu- stria europea dei veicoli com- tamente nuovo nel 2013. Il crementato. zioni alternative, queste, indi- guardato tutte le linee di pro- ristica: in questo caso il tem po merciali e industriali, a oggi, Power Daily, prodotto in Cina, L’ultimo accenno di Monfe- cate soprattutto per l’attività di dotto. “L’EcoStralis - ha spiega- della realizzazione è adesso. Il non si è ancora completamente sarà introdotto in America Lati- rino è stato per la nuova società distribuzione nei centri urbani to Monferino - rappresenta un nostro messaggio fondamentale ripresa. Le vendite nel nostro na e in alcuni Paesi dell’A fri ca Fiat Industrial, operativa già e suburbani. Va da sé che altro passo in avanti. Nel senso è che il futuro comincia oggi. mercato domestico stanno cre- e Medio Oriente. dalla fine dell’anno e che, com- siamo ancora agli albori di che la sua associazione di pro- Parlando del futuro, nell’a pri le scendo molto len tamente, nono- Un nuo vo Model Year per pletamente autonoma da Fiat quella che sarà la realtà “Zero dotto e servizi è fortemente in- di quest’anno, durante un mee- stante vi siano altre aree del EuroCargo e per la gamma pe- Automobiles, includerà tutte le Emissioni”. Ci vorrà ancora novativa e diventerà la norma ting dedicato agli investitori, mondo in cui vi sono significati- sante è previsto nel 2012, men- attività di Ive co, Case New molto tempo prima che nei nelle transazioni Business to abbiamo presentato il nostro vi segni di ripresa. Riteniamo in tre in America Latina il nuovo Holland e della parte Industrial centri urbani vedremo circolare Business. Nel caso di EcoStra- piano per gli anni 2010-2014. ogni caso, per ciò che attiene il veicolo di gam ma media Cursor & Marine di Fiat Powertrain la maggior par te di veicoli in- lis, infatti, il prodotto e il servi- Iveco dà la massima importan- conto economico, di raggiunge- sostituirà già quest’anno l’at- Technologies. “Tutto ciò com- dustriali e commerciali in asso- zio diventano inseparabili e ne za al raggiungimento degli o - re una redditività a doppia cifra tuale Cavallino. Non è finita, porterà dei vantaggi in termini luto silenzio e con allo scarico caratterizzano l’offerta. In effet- biet tivi di piano e, in generale, nel 2014, con un fatturato totale perché nel segmento dei medi, di pianificazioni strategiche e nessun gas inquinante. ti, analizzando come sta evol - lavoriamo sodo per fare in mo - di circa 12 miliardi di euro. Le un Cab-Over derivato dalla finanziarie, rendendo più indi- p.a. vendo il mondo del trasporto, in do che si mantenga la massima condizioni di mercato dovrebbe- piattaforma cinese e dotato di pendente ed efficace lo svilup- particolare quello della logisti- attenzione alla loro realizzazio- ro per metterci di passare motorizzazioni FPT, sarà lan- po di tutte le attività”. N° 193 / Ottobre 2010 ATTUALITÀ Il Mondo dei Trasporti 58

Paolo Altieri A COLLOQUIO CON FRANCO MINIERO Franco Miniero - rappresenta la nostra proposta più avanzata VICE PRESIDENTE IVECO SALES & MARKETING per le aziende che operano sulle HANNOVER - Sulle pareti dello lunghe distanze, integrando in stand Iveco al Salone di Hanno- modo innovativo aspetti di pro- ver erano raffigurate alcune del - dotto e di servizio. Dal punto di le macchine che Leonardo vista del prodotto, le più rile- aveva concepito e realizzato in vanti novità comprendono una forma sperimentale, come la bi- specifica taratura delle centrali- cicletta e il deltaplano. La sinte- “Il cliente sempre di più ne ottimizzate per la riduzione si del lavoro di Leonardo è stata dei consumi, il costante monito- infatti quella di riuscire a unire raggio della pressione dei pneu- lo slancio creativo alla possibi- matici e la particolare attenzio- lità di trasformare in realtà con- ne all’aero di na mi ca dell’intero crete e disponibili le proprie in- veicolo; tra i ser vizi, si distin- venzioni ed è proprio in que- al centro delle nostre attenzioni” guono il download remoto dei st’ot tica si inscriveva l’idea che dati del tachigrafo digitale, ha ispirato sia la forma sia i La centralità dell’uomo è la un’interfaccia dotata di touch- con tenuti dello stand di Iveco screen che permette la comuni- alla rassegna tedesca: “Driving metafora che descrive cazione tra l’au tista e il back- Innovation to Reality”. office e il “ring fencing”, un si- “L’area espositiva - ha sottoli- compiutamente il parallelismo con stema di rilevazione dell’allon- neato Franco Miniero, Vice pre- tanamento del veicolo dal per- sidente Iveco con la responsabi- la strategia Iveco, che da sempre corso prestabilito, con avviso lità delle vendite e del marke- sul sistema di back-office”. ting - era occupata da alcuni dei pone l’uomo, ovvero il cliente, al Il veicolo, inoltre, è allestito veicoli più rappresentativi delle con specifici pneumatici, in diverse gamme di prodotto con centro di tutta la propria attività: gra do di ridurre al minimo l’at- tre sezioni che interpretavano le trito da rotolamento, e presenta principali missioni dei nostri dalla progettazione del prodotto ottime caratteristiche aerodina- clienti: urbana, media-lunga di- miche. A questi elementi di stanza e off-road”. E infatti nel- alla commercializzazione, contenuto di prodotto sono stati la prima sezione si trovavano i dall’assistenza alla definizione di aggiunti importanti servizi de- veicoli destinati all’utilizzo nel - dicati ai clienti, quali uno speci- le aree urbane, sia per il tra- specifici servizi finanziari. fico corso di guida economica, sporto delle persone che delle il sistema Blue&Me Fleet, un merci. In primo piano quattro contratto di manutenzione e ri- Daily in diverse versioni, tra le maggiore comfort di utilizzo e stanza. In primo piano, da una trasporto merci su lunga distan- Stralis, il cui suffisso Eco signi- parazione dedicato e un leasing quali un furgone elettrico a zero un’accurata capacità di pianifi- par te, l’EuroCargo ibrido, con za. La terza sezione, infine, era fica allo stesso tempo Economi- studiato su misura. “L’Eco Stra - emissioni, in grado di circolare cazione del percorso. Comple- propulsione ibrida parallela die- dedicata al trasporto off-road, co ed E co logico: è il più effi- lis, dunque, riunisce i punti di liberamente nei centri storici. tava la sezione un Citelis ibrido, sel-elettrica, che rappresenta il rappresentato dal Trakker, da ciente ed ambientalmente soste- forza della gamma Stralis e ne Novità assoluta su tutti gli Eco- autobus di 12 metri che utilizza miglior punto di equilibrio tra le sempre indiscusso protagonista nibile del la sua categoria. Il esalta due aspetti fondamentali: Daily con motore diesel il siste- un sistema di trazione ibrido in esigenze di trasporto (capacità del lavoro in cave e cantieri di grande lavoro dei tecnici Iveco efficienza e integrazione dei ma integrato Blue&Me e Tom serie diesel-elettrico in grado di di carico e manovrabilità) da un tutto il mondo, e dal Li ght Mul- è stato quello di ottimizzare le ser vizi. L’obiettivo di questo Tom, nato dalla collaborazione abbattere le emissioni fino al 30 lato e il rispetto dell’ambien te tirole Vehicle (LMV), destinato prestazioni del veicolo per ri- nuo vo concetto di veicolo è tra la piattaforma Microsoft- per cento. dall’altro; dall’altra, lo Stra lis, a missioni speciali: il veicolo durne i consumi e le relative quello di mettere insieme un ca- Fiat Group d’infotainment e il Nella seconda sezione erano l’ammiraglia Iveco, in moltepli- esposto è infatti utilizzato per le emissioni di CO2 al minimo mion eccellente e un’intera più famoso sistema di naviga- esposti i prodotti per il trasporto ci configurazioni, che rappre- attività della Protezione Civile della propria gam ma. “In prati- squa dra al servizio del cliente: zione satellitare, che offre un stradale su media e lunga di- senta la risposta dell’azienda al italiana. Ma torniamo all’Eco- ca, EcoStralis - ha spiegato l’azienda Iveco”.

Trasformate in realtà le innovazioni tecnologiche avanzate Glider, il laboratorio per il camion del futuro

HANNOVER - Ricerca e innovazione per costruire la realtà del futuro dell’au- (quali il climatizzatore elettrico con controllo del microclima energy sa- totrasporto hanno oggi un nome in casa Iveco. Si chiama Glider il concept ving), un sistema termico di nuova generazione, l’illumi na zio ne full-Led sia sul te ma della produttività del cliente, che Iveco ha presentato in prima mon- per gli interni che per gli esterni. Infine, la riduzione delle resistenze al moto diale al Salone di Han nover. Glider è il frutto di un percorso creativo ispirato è affidata a nuovo sistema di gestione dell’energia termica di bordo (Smart dal la natura e sviluppato in collaborazione con il Centro Ricerche Fiat. Si Cooling) e all’a dozione di scambiatori di calore planari che permettono di tratta del risultato di una ideale metamorfosi di un’aquila che in fase di pla- gestire il cooling drag in modo attivo (Active Shutters) riducendo al minimo nata si trasforma in aliante e infine, nel momento in cui tocca terra, in Iveco il Cx. Inoltre, una ralla innovativa consente non solo l’aggancio automatico Glider: una nuova idea di veicolo a elevata produttività e minimo impatto del semirimorchio, ma soprattutto di variare con il veicolo in movimento il ambientale. Infatti, l’aquila, l’aliante e Iveco Glider hanno molto in comune. gap tra il trattore e il semirimorchio in modo da ridurre le turbolenze e la re- L’aquila è una delle creature dell’aria più perfette in natura, che esprime la sistenza aerodinamica. Infine, lo stile del veicolo è stato concepito interpre- migliore combinazione tra alte prestazioni ed efficienza energetica. Il volo tando al meglio l’aero dinamica esterna. L’efficacia delle forme è integrata planato dell’aquila è la forma più pura di volo e ha ispi rato l’uomo che ha dagli stessi scambiatori planari con funzione di carenature aerodinamiche progettato l’aliante, una macchina in grado di volare senza motori o fonti di sui fianchi. E un importante contributo lo danno anche i pneumatici a bassa energia, ma sfruttando le correnti ascensionali e la sua incredibile efficienza resistenza al rotolamento, gestiti mediante un sistema di gonfiaggio automa- aerodinamica. Infine, Iveco Glider rappresenta il risultato della ricerca da tico (Automatic Tyre Inflation System). parte di Iveco della massima produttività del pesante stradale nella missione E veniamo alla vivibilità (liveability). Iveco Glider interpreta il concetto della lunga percorrenza stradale. di liveability, sviluppando gli interni del veicolo attorno a chi li occupa. Ciò contribuisce, in ultima istanza, alla produttività del trasporto. Così, gli inter- EFFICIENZA ENERGETICA E VIVIBILITÀ ni di Glider si riconfigurano per interpretare al meglio le tre funzioni di uso della cabina nella missione del trasporto merci a lunga distanza: Drive, la zione touch screen e, infine, nella fun zione Home è posizionato nel la parete Il concept interpreta il tema della produttività per il cliente focalizzandosi guida, dove l’er go no mia è sinonimo di sicurezza; Office, l’ufficio, dove le posteriore a definire un evoluto quadro comandi di domotica. su due filoni principali, l’efficienza energetica e la vivibilità (liveability). La tecnologie abilitano la massima produttività; Home, la casa, dove comfort e La funzione Office prevede una moderna e confortevole postazione di la- massima efficienza energetica è stata conseguita in quattro passi: generazio- benessere sono imprescindibili. voro sul lato pas seggero, dove la Smart Control Unit in configurazione com- ne a bordo di ener gia rinnovabile, recupero ener getico, architettura ad altis- puter multi-funzione viene contestualizzata in un mobile scrivania con piano sima efficienza energetica, riduzione delle resistenze al moto. Per la genera- PLANCIA E POSTO GUIDA SU MISURA d’appoggio, cassettiera e porgi bevande. Que sta ricca postazione di lavoro zione a bordo di energia rinnovabile, Iveco Glider utilizza pannelli fotovol- consente di svolgere tutte quelle attività tipiche degli uffici più evoluti, che taici ad alta efficienza e ad alta formabilità per generare a bordo energia rin- Nella funzione Drive, il quadro di bordo presenta due aspetti di forte at- entrano sempre più a far parte del lavoro quotidiano del driver. Un altro novabile. I pannelli occupano una superficie di circa 2 mq sul tetto della ca- tenzione al clien te: è ancorato al volante e si sposta coerentemente alla rego- aspetto importante per il benessere a bordo è il microclima. Infatti, Glider bina, soggetta al continuo lavaggio da parte dei flussi aerodinamici, che ga- lazione del volante, permettendo, in ogni posizione di uso del volante stesso, include anche una soluzione di plancia e parete posteriore traspirante, svi- rantisce la massima efficienza e la produzione di e ner gia fino a 2 kWh. di essere perfettamente visibile da ogni conducente; è totalmente riconfigu- luppata in collaborazione con Rieter Automotive. Quanto al recupero energetico, i ricercatori hanno messo a punto dei si- rabile e basato su un’in ter fac cia naturale e intuitiva per of frire più informa- stemi che consentono di recuperare e utilizzare l’energia cinetica che verreb- zioni con un minor carico cognitivo. Inoltre, consente la personalizzazione LA VITA A BORDO ALL’INSEGNA DEL BENESSERE be dissipata sot to forma di calore durante le frenate, nonché l’energia termi- dell’interfaccia per cliente e per missione di guida. Il volante a mozzo fisso ca del motore che altrimenti si disperderebbe nei gas di scarico e attraverso i mantiene il cover centrale nella stessa posizione anche quando si gira il vo- Infine, nella funzione Home, Glider risponde ai bisogni del tempo libero radiatori. Il primo sistema, chiamato Kinetic Energy Recovery System lante, permettendo di localizzare sullo stesso un numero maggiore di funzio- e della cura del la persona. Il box multifunzione Hotpoint-Ariston “I vo ry”, (KERS), permette di recuperare energia a sufficienza per alimentare gran nalità (tasto hazard, indicatori di direzione, tasto di scelta rapida riconfigura- realizzato in collaborazione con Indesit Company., con centra e organizza, in parte dei sistemi ausiliari (climatizzatore, compressore, pompe) che sono di- bile) senza incremento del carico cognitivo e senza mai dover togliere le ma - ingombri minimi, tutte le funzionalità di una vera cucina. Tutto ciò è realiz- ventati elettrici. Questo sistema di recupero dell’energia cinetica permette di ni dal volante durante le manovre, a tutto vantaggio di sicurezza e produtti- zato grazie all’impiego di soluzioni innovative quali l’a spi ra zione ad alta ef- ridurre del 5 per cento il consumo di combustibile. Inoltre, con Glider il ca- vità. Anche la plancia è riconfigurabile. Piatta durante la sosta per rendere ficienza degli odori e la tecnologia a ultrasuoni. La zona Sleeping è caratte- lore dei gas di scarico è trasformato in energia elettrica grazie a un sistema più fruibile lo spazio interno alla ca bina, ma orientabile durante la guida per rizzata da un letto riconfigurabile grazie a una soluzione a scor rimento verti- termodinamico basato su un ci clo Rankine, una sorta di macchina a vapore garantire la miglior ergonomia della consolle centrale in termini di raggiun- cale, che consente di non occupare spazio quan do non viene utilizzato per compatta ed efficiente. Il sistema di recupero del calore consente di ridurre gibilità e visibilità. L’elemento iconico dell’interfaccia intuitiva uo mo- essere, invece, posizionato al l’al tezza desiderata quando si in tende dormire. fi no al 10 per cento il fabbisogno di combustibile del veicolo in missione au- macchina è rappresentato dalla “Smart Control Unit” (SCU), un display Grazie alla ricerca del Total Space Management, lo spazio nella zona poste- tostradale. multi-touch da 15”, riconfigurabile e rimovibile, che nella funzione Drive è riore può essere gestito per il relax, il fitness, la visione di un film o la lettu- Per quel che riguarda l’archi tet tura ad altissima efficienza energetica, su posizionato in centro plancia e può essere orientato verso il driver, nella fun- ra, a seconda di quello che l’utente considera più importante per il proprio Glider sono stati adottati ausiliari elettrici a elevata efficienza energetica zione Office è disposto sul lato passeggero e funge da computer multifun- be nessere. Anche i sedili rappresentano un concept nel concept. DIETRO UNA GRANDE SQUADRA C’È SEMPRE UNA GRANDE ENERGIA.

IVECO. SPONSOR UFFICIALE DEL FIAT YAMAHA TEAM E DELLA MOTOGP.

Dietro ogni successo, c’è sempre il lavoro di una grande squadra. Di persone sulle quali puoi contare e che ti offrono solo le migliori soluzioni. Uomini e mezzi in grado di portare al massimo le tue performance. È questo il compito che ci siamo dati: stare accanto al Fiat Yamaha Team con tutta la nostra energia. E con tutto il trasporto di cui sono capaci i 6 STRALIS e l’ECODAILY che accompagneranno il Team in tutto il mondo e per l’intero MotoGP 2010.

www.iveco.com N° 193 / Ottobre 2010 ATTUALITÀ Il Mondo dei Trasporti 60 MERCEDES-BENZ / I GIURATI PREMIANO LE SUE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Atego è “Truck of the Year 2011”

OM 924 LA, 4.8 litri di cilin- drata, eroga ben 160 kW/218 cv di potenza a 2.200 giri/min rag- giungendo la coppia massima Il campione della di 810 Nm a 1.200-1.600 “ giri/min. Mentre il motore elet- distribuzione con trico trifase a magnete perma- nente raffreddato ad acqua il marchio della vanta un rendimento massimo di 44 kW e una coppia massima Stella presenta di 420 Nm. Il motore elettrico è posizionato tra la frizione e il caratteristiche cambio automatico a sei rappor- ti Mercedes-Benz G 85-6 con vincenti nel sistema Telligent. Le batterie che azionano il trasporto su motore elettrico sono agli ioni di litio con elevata capacità di strada per accumulo. Le batterie sono ali- mentate dall’energia recuperata consumi, in fase di frenata. Se il condu- cente frena l’autocarro, il moto- emissioni, re elettrico funge da alternatore, trasformando l’energia frenante sicurezza e in corrente che viene immagaz- zinata nella batteria fino alla comfort di guida. sua massima capacità. Altrettanto avviene in fase di Prestigioso rilascio, quando l’Atego è in movimento “senza gas” con riconoscimento marcia inserita. Un variatore di frequenza trasforma la corrente internazionale trifase della batteria in corrente alternata del motore elettrico. anche per la START/STOP rivoluzionaria IN AZIONE Premiazione del “Truck of the Year 2011” durante l’IAA di Hannover 2010. Da sinistra, Georg Weiberg, Responsabile di Truck Product tecnologia ibrida. Engineering, Hubertus Troska, Responsabile di Mercedes-Benz Trucks, Andreas Renschler, Membro del Board of Management, Utilizzando l’impianto start/ Responsabile di Daimler Trucks e Daimler Buses e Gianenrico Griffini, Presidente della Giuria dell'“International Truck of the Year”. stop del motore, a veicolo fer- mo e motore acceso non si ge- cente dispone di un allestimen- sforzi relativi a due aspetti es- prezzata affidabilità del model- sente l’avviamento elettrico, il nera né consumo di carburante Fabio Basilico to, fino a poco tempo fa riserva- senziali: in primo luogo, abbia- lo Atego anche nella variante recupero di energia, il boost né rumorosità. Il sistema prov- to ai professionisti del trasporto mo dedicato notevole attenzio- Hybrid. Aspetti importanti della mediante il motore elettrico e vede allo spegnimento automa- HANNOVER - Il campione della pesante a lungo raggio. Inoltre, ne alle esigenze specifiche dei produzione in serie sono anche l’ottimizzazione della curva ca- tico del motore diesel. distribuzione di Mercedes-Benz il sistema ibrido parallelo con- veicoli impiegati nel servizio di l’omologazione europea, la di- ratteristica del propulsore die- Dal punto di vista estetico, conquista la vetta più alta. La tribuisce in modo decisivo alla distribuzione; inoltre, abbiamo sponibilità di varianti di passo, sel, rivelandosi così la soluzio- tratto distintivo del nuovo giuria internazionale composta riduzione delle emissioni di scelto, nonostante la congiuntu- di modelli con guida a destra e ne migliore. Rispetto a un mo- Atego è il design moderno che da giornalisti specializzati di 23 CO2 per i veicoli industriali ra economica generale sfavore- a sinistra oltre alla presenza sui tore convenzionale, sono pre- caratterizza l’attuale famiglia Paesi ha assegnato all’Atego da all’interno dell’Unione Euro- vole, di continuare a investire diversi mercati di un Service senti componenti aggiuntivi dei truck di Stoccarda. Il fronta- 12 tonnellate il “Truck of the pea”. nello sviluppo di tecnologie Mercedes-Benz professionale come la batteria per l’aziona- le di nuova concezione con una Year 2011”. ‘pulite’ come la trazione ibrida; anche nell’assistenza tecnica re- mento del motore elettrico, il griglia del radiatore dalle linee Gli esperti giornalisti hanno UN CONCORRENTE i risultati adesso si vedono”. lativa alle nuove tecnologie. variatore di frequenza o il tra- scolpite ne sottolinea inequivo- premiato le innovazioni tecno- IMBATTIBILE Nel servizio di distribuzione, sformatore, la centralina Hybrid cabilmente l’appartenenza alla logiche che caratterizzano il l’Atego BlueTec Hybrid offre L’IBRIDO È e il raffreddamento. rinnovata gamma di veicoli pe- nuovo Atego: il veicolo vanta Secondo le regole della giu- una potenziale riduzione di PARALLELO Su Atego BlueTec Hybrid santi Mercedes-Benz. caratteristiche che lo rendono ria, il titolo di “Truck of the consumi ed emissioni di anidri- viene montato il moderno quat- Il costruttore tedesco ha di- ideale per le attività della distri- Year” viene assegnato ogni de carbonica dal 10 al 15 per Su Atego BlueTec Hybrid, tro cilindri Euro 5 EEV. La mostrato più volte la qualità buzione. Un riconoscimento anno all’autocarro più innovati- cento rispetto ai veicoli pesanti Mercedes-Benz Trucks adotta piattaforma dell’autocarro a tra- della sua produzione, vincendo particolare è stato accordato vo nel trasporto su strada in re- con motorizzazione tradiziona- una configurazione con motore zione ibrida destinato al servi- più volte il “Truck of the Year”. alla rivoluzionaria tecnologia lazione a riduzione dei consu- le. Dopo il successo ottenuto ibrido parallelo, in grado di zio di distribuzione costituisce Con l’affermazione dell’Atego, ibrida dell’Atego 1222 L EEV mi, emissioni, sicurezza e com- presso i clienti con i primi pro- adattarsi al meglio alle caratte- la base per l’Atego 1222 L Mercedes-Benz è arrivata a to- BlueTec Hybrid, ritenuto al- fort di guida. Con 127 punti to- totipi del modello Atego Hy- ristiche tecniche della catena ci- EEV. Già il veicolo base è con- talizzare ben sette titoli. Per l’avanguardia nel segmento per tali, Atego ha avuto ragione brid, già alla fine dello scorso nematica dei veicoli pesanti. forme allo standard EEV e rien- l’Atego, tra l’altro, non si tratta quanto riguarda i sistemi di tra- della concorrenza, lasciandosi anno sono stati consegnati a tra- Nell’ibrido parallelo il motore tra, con il suo peso massimo neanche della prima volta, es- zione alternativi. “Con la nuova alle spalle il secondo classifica- sportatori tedeschi i primi 50 elettrico è posizionato dietro a ammesso di 11,99 t in una cate- sendo già salito sul gradino più famiglia Atego - si legge nella to con 82 punti e il terzo con veicoli di seconda generazione. quello a combustione e alla fri- goria di autocarri particolar- alto del podio nel 1999. motivazione del “Truck of the 45. L’obiettivo connesso a que- zione nonché davanti al cam- mente amata dalle società di di- Gli altri successi della Stella Year 2011” - Mercedes-Benz ha “Siamo onorati - ha dichiara- sta flotta è la dimostrazione del- bio. Con questa configurazione stribuzione in Europa e che sono nell’ordine: anno 1985 creato un autocarro di classe to Hubertus Troska, Responsa- l’idoneità all’uso quotidiano in entrambi i motori possono esse- viaggia sulle strade tedeshe con l’LN2, 1990 con l’SK, media con “due anime” adatto a bile di Mercedes-Benz Trucks - condizioni reali degli autocarri re utilizzati sia singolarmente senza pagare pedaggi. 1997 con l’Actros, l’ammira- molteplici applicazioni. Nel ser- che la giuria del “Truck of the a propulsione ibrida e la confer- che in combinazione. Il suo compatto e leggero glia che si è imposta ancora nel vizio di distribuzione, il condu- Year” abbia apprezzato i nostri ma della ormai conosciuta e ap- Una disposizione che con- motore diesel quattro cilindri 2004 e nel 2009. Albo d’oro 1977 Seddon Atkinson 200 1995 Man F2000 1978 Man 19.280 1996 Scania Serie 4 1979 Volvo F7 1997 Mercedes-Benz Actros 1980 Man 19.321 1998 Daf XF95 1981 Leyland T45 1999 Mercedes-Benz Atego 1982 Ford Cargo 2000 Volvo FH II serie 1983 Renault G260/290 2001 Man TGA 1984 Volvo F10 2002 Daf LF 1985 Mercedes-Benz LN2 2003 Iveco Stralis 1986 Volvo FL 2004 Mercedes-Benz Actros II 1987 Man F90 2005 Scania Serie R 1988 Daf 95 2006 Man TGL 1989 Scania Serie 3 2007 Daf XF105 1990 Mercedes-Benz SK 2008 Man TGX/TGS 1991 Renault Magnum AE 2009 Mercedes-Benz Actros III 1992 Iveco Eurocargo 2010 Scania Nuova Serie R 1993 Iveco Eurotech 2011 Mercedes-Benz Atego e Atego Hybrid 1994 Volvo FH I serie N° 193 / Ottobre 2010 61 Il Mondo dei Trasporti ATTUALITÀ DAIMLER TRUCK / INNOVAZIONI A TUTTO CAMPO SU MERCEDES-BENZ, FUSO CANTER E SETRA Nuovi primati firmati Stoccarda

tito di ridurre i consumi fino al Paolo Altieri 15 per cento. Per ottenere risul- tati migliori è inoltre adesso HANNOVER - Sbarco in grande pos sibile applicare la cura stile per Daimler all’IAA 2010, BlueEFFICIENCY, prima riser- che ha visto per la prima volta vata allo Sprinter, anche a que- tutti i marchi che fanno parte sto modello. del la galassia che fa capo al co- struttore tedesco, e cioè Merce- VERSIONE LGT des-Benz, Fuso Canter e Setra, PER SPRINTER riuniti in un solo spazio, natu- ralmente di grandi dimensioni. Per lo Sprinter la novità Una scelta che ha portato fortu- maggiore è rappresentata dalla na, dato il risultato dell’Atego versione LGT, cioè alimentata a nel Truck of the Year, ma che gas liquido, che va a completare soprattutto ha permesso ai molti un ventaglio di offerte che al clienti affezionati su cui Daim- momento non ha paragoni nei ler può contare di ammirare una veicoli commerciali. Il serbato- concentrazione di novità forse io, della capacità di 76 litri, è uni ca per il salone di Hannover al loggiato in questo caso nella di quest’anno. parte posteriore del veicolo, sot to il vano di carico. L’auto- SEMPRE PIÙ nomia è di circa 500 km a cui SICUREZZA vanno aggiunti quelli che è pos- sibile percorrere con i 100 litri Nei truck ad esempio, la pro- del serbatoio a benzina. posta più interessante (se si ec- Anche in questa occasione cettua il già citato Atego, di cui infatti Mercedes-Benz ha volu- parliamo comunque diffusa- to puntare su di un’alimentazio- mente nella pagina precedente) ne bivalente. Come per lo era rappresentata dalla seconda Su tutte le linee dei prodotti Mercedes-Benz, Fuso Canter e Setra, Sprinter a metano, il motore generazione dell’Active Brake della versione LGT ha una po- As sist, destinato a rivelarsi l’en- il colosso di Stoccarda ha presentato in occasione del Salone tenza di 156 cv e una coppia nesima rivoluzione positiva nel massima di 240 Nm. Lo Sprin- settore della sicurezza, mai ab- di Hannover tutta una serie di innovazioni per lo più finalizzate, ter LGT sarà disponibile on Ita- bastanza praticato. Se infatti la “ lia nei primi me si del 2011, in precedente versione era in gra do diverse configurazioni: furgone, di regolare la velocità del l’Ac- oltre alla riduzione di consumi ed emissioni, anche alla sicurezza combi, autotelaio a cabina sin- tros su quella del veicolo che lo gola e doppia, con passi di precedeva, la versione 2010 ri- e al piacere di guida, dunque alla migliore redditività. 3.665 e 4.325 mm. solve quello che è sempre stato il gap più importante del siste- ratterizzate da colorazioni bian- come il volante multifunzione ma, che non era in grado di ri- co diamante e nero ossidiana, in pelle. Ancora più significati- La gamma per la mobilità urbana con la Stella conoscere ostacoli fissi. Co sì oltre che da abbondanza di cro- va l’adozione di serie, sia sui non è per l’Active Brake Assist mature e particolari ben ricono- trattori che sulle motrici, del 2 che quindi si attiva anche in scibili, come le luci di posizione cambio automatizzato Power- occasione, ad esempio, di una a led. Spettacolari gli interni, shift (in abbinamento con i mo- Dallo Sprinter al Travego coda improvvisa e di una mo- con tanta pelle e legno pregiato tori di potenza compresa tra i mentanea distrazione da par te nero opaco, oltre che con instal- 360 e i 420 cv) a dodici rappor- dell’autista. La tecnologia radar late molte delle comodità che il ti. HANNOVER - Con lo Sprinter City 77, presen- sueto 4 cilindri dello Sprinter nella versione da che sta alla base del sistema catalogo Mercedes-Benz offre Anche nel settore dei veicoli tato in anteprima all’IAA, Mercedes-Benz 136 cv, abbinato a un cambio automatico a fun ziona indipendentemente in opzione. commerciali Mercedes-Benz ha competa verso l’alto la propria gamma di mi- cinque rapporti. dalle condizioni di visibilità ed giocato qualche asso, come il nibus urbani. Se fino al montante centrale que- Nel trasporto passeggeri spesso la differen- entra in azione a partire dagli 8 FACE LIFTING nuo vo Vito, per cui i tecnici te- sto bus a pianale ribassato da 40 posti resta za la fanno particolari, come i sedili. Un km/h fino agli 88 su cui è tarato AXOR deschi non si sono limitati a la- identico a un normale Sprinter, il resto della campo in cui la Stella da sempre eccelle. Lo il limitatore dell’Actros. Come vorare sulla linea, resa comun- carrozzeria, montata su una base di tre assi, conferma la nuova generazione di sedili pre- precisano sempre correttamente Sempre per i truck da notare que più grintosa ed elegante, con una lunghezza di 8,7 m e un passo di sentata in anteprima a Hannover su di un Tra- i tecnici Mercedes-Benz, l’Acti- anche il face lifting di cui è sta- ma hanno rivoluzionato l’intero 4.100 + 990 mm, lo porta a posizionarsi giusto vego M. Si tratta di un modello che non ha ve Brake Assist 2 non sempre è to oggetto l’Axor, veicolo mol - telaio, in modo da poter aumen- sotto il Citaro, con una p.t.t. da 6,8 t che per- nulla a che vedere con i suoi predecessori a in grado di evitare un incidente, to apprezzato in questi tempi tare la capacità di carico. E pro- mette un’ottima capacità di trasporto. partire dal design, per arrivare ai materiali, ma di sicuro permette una so- difficili per le doti di versatilità fondamente rinnovati sono an - Le due porte a doppio battente, con mecca- come l’alluminio utilizzato per le pannellature stanziale riduzione della veloci- unite a un prezzo d’attacco più che i propulsori, a partire dal nismo innovativo di funzionamento e kneeling, laterali (grazie anche all’intelaiatura sempre in tà, che in caso di collisione fa la contenuto. Come già per l’Ate- turbodiesel a 4 cilindri da 2,15 assicurano un veloce flusso dei passeggeri, alluminio il peso complessivo è ridotto di 70 differenza. go, la linea della cabina è stata litri che nelle varie potenze e - reso più comodo dal pianale ribassato. Nono- kg), gli ampi braccioli e il sistema di ribalta- Sempre per gratificare i tanti modificata, rendendola più si- qui paggia gran parte dei model- stante la capacità, le dimensioni esterne resta- mento dello schienale (brevettato da Merce- appassionati del trattore pesante mile a quella dell’Actros. An- li. Un’attenta equilibratura, il no piuttosto contenute (la larghezza è di appe- des-Benz). Il sistema rivisto di impunture e co- della Stella, sono state presenta- che negli interni, diventati più pas saggio all’Euro 5 e l’abbina- na 1,90 m) rendendolo particolarmente adatto lorazioni consente inoltre di disporre di un’am- te due nuove serie speciali: con fortevoli, con una serie di mento al cambio manuale a sei ai centri urbani in cui le carreggiate sono spes- pia gamma di possibili combinazioni di colori, Black Liner e White Liner, ca- ag giunte ai normali standard marce Eco Gear hanno consen- so ridotte. La motorizzazione scelta è il con- forme e materiali. Dopo il Canter Eco Hybrid, ecco il Canter Elettrico Un solo obiettivo. Zero emissioni

HANNOVER - Anteprima mondiale all’IAA per la ver- Passando al marchio della Stella, sullo stand era sione elettrica del Canter. Si tratta naturalmente di un disponibile un esemplare del Vito E Cell, il primo prototipo, che al momento dispone di un’autonomia veicolo elettrico a batteria allestito direttamente in di 120 km, sufficiente per operare con successo in fabbrica, di cui quest’anno verrà pro dotta una prima centri urbani oppure in zone in cui è vietato il transito serie di 100 veicoli, a cui se ne aggiungeranno altri di veicoli con motore a scoppio. L’architettura di base 2.000 l’anno prossimo. Con un’autonomia di 130 km, è la stessa della versione 3S13, quindi con Ptt di 3,5 t, una velocità di punta di 80 km/h e una portata di 900 ma con naturalmente l’eliminazione del propulsore kg, il Vito E Cell resta un commerciale a tutti gli ef- originale, sostituito dal corrispettivo elettrico e dal fetti, in grado di soddisfare tutte le esigenze di una pacco di batterie abbinato. clientela certo di nicchia ma costantemente in cresci- Questa versione va ad aggiungersi al Canter Eco ta. A muoverlo è un motore elettrico in grado di svi- Hybrid, di cui stanno proseguendo i test in Gran Bre- luppare una potenza continuativa di 60 kw, con punte tagna per quel che riguarda la versione destinata al fino a 70 kW e una coppia massima di 260 Nm. Ad Vecchio Continente, mentre in Giappone, Australia e accumulare l’energia necessaria è un pacchetto di bat- a Hong Kong stanno già circolando oltre mille veicoli terie agli ioni di litio con una potenza di 36 kW. A se- da 2 tonnellate, il cui sistema misto diesel/elettrico conda del tipo di accumulatore la ricarica, da una rete garantisce un risparmio sui consumi che oscilla tra il di 380/400 volt, può durare un massimo di sei ore. 10 e il 15 per cento. N° 193 / Ottobre 2010 ATTUALITÀ Il Mondo dei Trasporti 62 MAN / ANCHE IL COSTRUTTORE DI MONACO PUNTA SULLA RIDUZIONE DEI CONSUMI La quadratura del cerchio Senza aggiungere quasi nulla alle normali dotazioni di un trattore di linea, il Man TGX, ma soltanto lavorando sull’ottimizzazione di ogni componente, si è riusciti a ridurre i consumi di 3 litri ogni 100 km, il che vuol dire per un mezzo di linea che percorra 150mila km annui per un periodo di quattro anni, un risparmio di circa 20mila euro e un abbattimento delle emissioni di 12 tonnellate di CO2.

Mauro Zola

HANNOVER - A volte le più gran di innovazioni si presenta- no sotto un aspetto incredibil- mente normale. Così è per il Man TGX che fa parte della Ef- ficient Line del costruttore tede- sco, che pur senza aggiungere quasi nulla alle normali dota- zioni di un trattore di linea, sol- tanto lavorando sull’ottimiz za - zio ne di ogni componente, è riuscito a ridurre i consumi di 3 litri ogni 100 km, il che vuol di - re per un mezzo di linea che percorra ogni anno 150mila km per 4 anni, un risparmio di circa 20mila euro e un abbattimento La Efficient Line del TGX (a sinistra) verrà lanciata nei prossimi delle emissioni di 12 tonnellate mesi su tutti i mercati europei. Ci vorrà ancora tempo invece per di CO2. la produzione in serie del TGL 12.220 in versione ibrida (sopra). Per raggiungere questo risul- tato, che fa impallidire anche le imparare a usate al meglio que- sioni zero quando il motore die- più brillanti novità viste al- sto concentrato di concretezza sel è spento. In fase di frenata l’IAA, si è semplicemente usato sono disponibili i corsi di for- poi il motore elettrico imma- il buon senso, stando attenti a mazione Profi Drive. gazzina l’energia prodotta in ogni particolare. Ad esempio e- L’attenzione a soluzioni im- una batteria agli ioni di litio liminando dalla linea di una ca- mediatamente disponibili non piuttosto compatta. Il risparmio bina XLX l’aletta parasole e vuol dire che Man tralasci le in- di carburante previsto è di circa l’av visatore acustico pneumati- co si risparmiamo 0,3 litri di pacchetto del cambio automa- l’ultima marcia. Un nuovo In- Celebrati a Hannover i 75 anni della Neoplan gasolio (sempre ogni 100 km), tizzato TipMatic Fleet garanti- tarder, più pronto alla risposta, impostando elettronicamente la sce un risparmio medio del 4,5 e anche meno rumoroso, toglie velocità in pianura a 85 km/h (il per cento, con in più il 2 per ulteriori 0,15 litri, un nuovo al- che vuol dire rispetto ai normali cento derivante dall’a dozione ternatore con rendimento eleva- 89 km/h su un tragitto di 300 sui motori che equipaggiano la to del 4 per cento, l’Air Pressu- km appena 9 minuti di viaggio Efficient Line (e che hanno po- re Management che riduce il Sulla torta il futuro Skyliner in più) si possono risparmiare tenze di 400, 440 o 480 cv) funzionamento del compressore da 0,6 a 2,2 litri. L’aggiunta al della trasmissione diretta per del 90 per cento (un altro HANNOVER - I 75 anni della Neoplan sono stati de- zio per i bagagli dei passeggeri, portato, a seconda gnamente ricordati all’IAA con l’anteprima del nuovo delle versioni, dai nove agli undici metri cubi. Skyliner, disponibile dal 2012. Per la nuova versione Di livello il propulsore, un Man D26 da 505 cv, in Con il Concept S si punta a far discutere sulle attuali regolamentazioni del famoso due piani i progettisti hanno lavorato sulla regola con la normativa EEV, abbinato a un cambio base precedente, già di per se ottima, però reinterpre- automatizzato TipMatic Coach, con modalità di ma- tandone in chiave moderna tutti gli elementi caratteri- novra e dispositivo Easy Start di agevolazione in par- stici, come i montanti delle finestre inclinati in avanti tenza. E naturalmente non è stato tralasciato il settore La soluzione aerodinamica e il parabrezza suddiviso in due sezioni, aggiungendo sicurezza, quella passiva rappresentata da robusti roll particolari esclusivi come i fari di generose dimensio- bar, integrati sia sull’anteriore che sul posteriore, a ni, realizzati in vetro trasparente, o l’effetto mirino cui si aggiunge la capacità di assorbimento urti già HANNOVER - L’obiettivo dichiara- dell’anteriore. sviluppata sulle carrozzerie di Cityliner e Starliner. to di Man nel presentare il suo Grande attenzione è stata riservata anche all’abita- Quella attiva comprende invece ABS, servofreno, prototipo Concept S è quello di colo, in cui trovano posto 83 passeggeri (più due ope- EBS, Maximus Speed Control, tempomat con con- far discutere, di far pensare come ratori), e che in molti casi riprende la soluzione Sky- trollo della distanza di sicurezza e sistema di rileva- le attuali leggi che regolano il tra- light già adottata sui bus Starliner, con i finestrini la- zione del cambio di corsia con avvisatore acustico. sporto debbano essere in parte ri- terali che salgono verso il tetto, incrementando lo viste, modificate, per poter con- spazio a disposizione e permettendo a tutti i passeg- sentire lo sviluppo di una nuova geri di alzarsi comodamente in piedi (l’altezza interna generazione di veicoli in grado, al piano superiore è di 1.668 mm, in quello inferiore grazie alla sola progettazione di di ben 1.810). L’ampio finestrone anteriore, con su- risparmi consistenti sui consumi perficie di 0,5 mq, permette inoltre di trasformare la e di conseguenza con una ridu- prima fila di sedili in una eccellente terrazza panora- zione sostanziosa delle emissioni. mica. Il Concept S è in questo senso Per un viaggio davvero in top class è stato rivisto un ottimo esempio. Per realizzar- l’impianto di climatizzazione, che adesso prevede re- lo il centro ricerca e sviluppo del golazioni differenziate sui due piani, il tutto con una costruttore tedesco ha lavorato in- potenza di raffreddamento che arriva a 56 kW, il 40 nanzitutto sull’aerodinamica, ar- per cento in più che in precedenza. Eliminando inol- rotondando le forme della cabina tre i canali d’aria al piano inferiore e contando su un e strutturando di conseguenza più ampio sbalzo posteriore è stato aumentato lo spa- anche il semirimorchio. Il coeffi- ciente di resistenza aerodinamica si è ridotto a 0,3, sui valori quindi di una normale ber- è infatti il risultato raggiunto, pur mantenendo inalte- mezzo litro di gasolio) e pneu- novazioni tecnologiche. Lo il 15 per cento, inferiore per lina. rato sia l’allestimento della cabina che il carico utile, matici a bassa resistenza al ro- confermano il prototipo Con- motivi tecnici a quello dell’au- Il progetto nasce come diretta conseguenza del portando la combinazione a 40 t complessive. Per rag- tolamento, con abbinato il siste- cept S e la versione ibrida dal tobus Lion City Hybrid con tra- concept Delphin presentato in occasione della scorsa giungerlo, oltre allo studio nella galleria del vento, ma di controllo della pressione TGL, altro punto d’interesse zione seriale, nonostante la tara edizione dell’IAA; se però in quel caso in termini di sono state utilizzate tecnologie già ben testate come le dei pneumatici (TPM) fan no il nello stand del costruttore. Si del modello sia comprensibil- altezza si usciva di 20 cm da quanto permesso dalle due telecamere che sostituiscono gli specchietti retro- resto. Anche la tara nel traspor- tratta di un modello 12.220 Hy- mente maggiore di circa 100 leggi vigenti, rendendo più difficile la circolazione visori o lo spoiler superiore regolabile elettronica- to di linea ha la sua importanza, brid, e qui paggiato con un 4 ci- kg. L’anno prossimo, ai prototi- sulla normale rete viaria, in questa occasione invece mente. po ter trasportare di più vuol lindri Com mon Rail in versione pi si aggiungerà una prima se rie gran parte dei parametri sono stati rispettati: l’altezza Evoluzioni come il Concept S saranno presto ne- dire fa re meno viaggi e quindi EEV, che trasferisce la propria di modelli che potranno es sere è stata infatti portata a 4 m e si è sforato soltanto sulla cessarie, dato che il modello di autocarro con cabina risparmiare, per questo il TGX potenza a un cambio ibrido; a testati direttamente nella distri- lunghezza massima, del resto già in discussione con il avanzata ha ormai raggiunto un coefficiente aerodina- Efficient Line ha una nuova so- questo si aggiunge un motore buzione urbana, anche se non è progetto 18 metri che molti Paesi europei, Italia com- mico di 0,5, che difficilmente potrà essere migliorato, spensione su tutti gli assi che elettrico di avviamento, che previsto una produzione effetti- presa, stanno testando. se non ricorrendo a una forma più allungata e arroton- pe sa circa 80 kg in meno di funge anche da alternatore, da va a breve termine, questo so- Un’eventuale deroga in tal senso permetterebbe da data, che nel caso di Man ha preso spunto dalla linea quella standard e nel pacchetto 60 kW. Un giunto elastico sepa- prattutto per i limiti che oggi subito un risparmio del 25 per cento sui consumi, tale filante di un delfino. sono compresi i cerchi in lega ra i due com ponenti, permetten- presentano la tecnologia delle di alluminio Dura Bright. Per do al TGL di funzionare a emis- batterie e delle centraline.

N° 193 / Ottobre 2010 ATTUALITÀ Il Mondo dei Trasporti 64 VOLVO TRUCKS / Soluzioni ambientali e più attenzione al settore cantieristico “Volvo Trucks è il primo costruttore Guerra all’anidride carbonica di mezzi pesanti a stand naturalmente forte la pre- gasolio. Nelle ultime sperimen- è il primo costruttore di mezzi utilizzare il BIO senza dell’FMX, il pezzo forte tazioni realizzate quest’anno la pesanti a utilizzare il BIO Un nuovo primato Volvo Trucks del costruttore nel settore del- mistura di metano è arrivata a DME. Si tratta di un biocarbu- DME. Si tratta di l’e dilizia, versione rivista e ria- comporre il 70 per cento del to- rante di seconda generazione, un biocarburante dattata proprio con questo sco- tale, con il resto composto da che in confronto al normale die- po dell’FM che comunque era BioDiesel. Inoltre questo siste- sel riduce del 95 per cento le È l’ora dell’ibrido già ben presente nel settore. Per ma permette al camion di fun- emissioni di anidride carbonica, di seconda l’occasione il modello è stato zionare anche soltanto a gaso- oltre ad assicurare percentuali HANNOVER - Anche il costruttore svedese ha presentato una sua esposto anche in abbinamento lio, risolvendo il problema di ridotte di particolato e ossidi di versione ibrida. Per avviare la sperimentazione si è scelto il mo- generazione, che con una pala gommata Volvo una momentanea mancanza di azoto. Si tratta di un gas che si dello FE, rendendo Volvo Trucks l’unico marchio ad applicare in confronto al L180F equipaggiata con la tec- distributori di gas naturale. trasforma in liquido alla pres- la tecnologia ibrida su di un veicolo con M.T.T. di 26 t. Il siste- nologia Optishift di Volvo Con- Sempre in ottica di compati- sione di 5 bar. Secondo l’U nio- ma operativo del Volvo FE Ibrido è piuttosto tradizionale: si normale diesel struction Equipment che riduce bilità ambientale, Volvo Trucks ne Europea, in linea teorica, il tratta di un ibrido parallelo che comprende oltre al motore die- i consumi del 15 per cento ri- sel il magnete permanente I SAM (acronimo di Integrated Star- riduce del 95 per spetto alle soluzioni precedenti. ted Alternator Motor), che funziona anche da generatore. La se- E sempre su di un FM è stata zione elettrica del dispositivo comprende inoltre un convertitore cento le emissioni presentata una motorizzazione e un pacco batterie. Il cuore del sistema è però rappresentato particolarmente innovativa, che dalla Powertrain Management Unit, a cui spetta il compito di di anidride combinava un motore diesel da integrare le diverse funzioni, a combustione ed elettrica, del 13 litri a un’alimentazione a gas propulsore. carbonica, oltre naturale. Si tratta del primo e- Oltre all’architettura di base anche il funzionamento rispec- spe rimento del genere effettua- chia quello dei numerosi ibridi da tempo in circolazione, con la ad assicurare to su di un camion, con risultati partenza assicurata dal motore elettrico, che resta in funzione inoltre particolarmente brillanti, fino alla velocità di 20 km/h, l’energia sviluppata in occasione percentuali dato che rispetto a precedenti e - delle frenate va a ricaricare le batterie. sperienze del genere la resa del Il motore scelto per la trasformazione è il 7 litri che equipag- ridotte di propulsore è stata migliorata gia normalmente l’FE, alle cui doti di brillantezza e velocità di particolato e del 30/40 per cento. La soluzio- crociera elevata, si uniscono quelle del motore elettrico alle ne tecnologica adottata da Vol - basse velocità. Il risparmio di carburante può variare dal 15 al ossidi di azoto. vo Trucks è piuttosto semplice, 30 per cento a seconda del tipo di utilizzo. gli iniettori utilizzano comun- que una piccola parte di gaso- lio, che funziona da candela li- BIO DME potrebbe sostituire Trucks par tecipa direttamente, Massimiliano Campanella quida e serve ad avviare la entro il 2030 il 50 per cento con una serie di FH forniti a combustione dei gas, prima di degli attuali carburanti fossili clienti selezionati operanti in HANNOVER - Soluzioni ambien- introdurre in circolo la mistura usati per i trasporti commerciali varie regioni della Svezia. Du- tali e più attenzione al settore di gas e aria. Con questo meto- pesanti su strada. rante l’autunno verranno aperti cantieristico. Sono questi i due do non si perde nulla della bril- Una prima stazione di rifor- al tri tre impianti di distribuzio- te mi attorno a cui è stata co- lantezza dei motori diesel, che nimento è stata di recente inau- ne e verrà incrementata la pro- struita la presenza di Volvo funzionano esattamente come le Volvo Trucks è il primo costruttore di camion al mondo a gurata a Stoccolma, nell’ambito duzione di BIO DME nell’im- Trucks all’IAA 2010. Sullo versioni alimentate soltanto a presentare un modello con alimentazione mista diesel/gas naturale. di un progetto a cui Volvo pianto di Chem rec. RENAULT TRUCKS / Come si risponde al meglio alle maggiori preoccupazioni degli autotrasportatori Minori consumi maggiore redditività

HANNOVER - Concretezza, è poter ridurre i consumi senza ri- ot tenuti riguardo ai consumi so - questa la parola chiave che de- nunciare alle prestazioni. Parte no la caratteristica più eviden- scrive meglio l’esposizione di integrante dell’offerta è infatti il ziata nel nuovo Master, il furgo- Renault Trucks al Salone di corso che gli esperti del costrut- ne che ha sostituito nel catalogo Hannover, in cui il costruttore tore francese impartiscono ai Renault Trucks sia la preceden- Al centro francese ha voluto innanzitutto responsabili del parco mezzi te ge nerazione del Master che il “ puntare l’attenzione sulle sue delle aziende clienti, oppure Mascott. Rispetto agli stessi della scena pro poste atte a ridurre i consu- agli autisti più rappresentativi. modelli del passato il nuovo mi, che sono oggi come ieri, In questo vengono impartite le veicolo commerciale assicura di Hannover con la crisi o senza la crisi, una nozioni della guida razionale, una riduzione del 7 per cento. delle maggiori preoccupazioni semplici, intuitive, che pure Non sono invece certo stu- il Premium dei trasportatori. Non a caso al per mettono risultati eccellenti. diati per risparmiare gasolio i centro della scena è stato posto Si arriva secondo il costruttore Premium che partecipano all’e- Optifuel, che è il Premium Optifuel, che è più a un eccellente 15 per cento di dizione 2010 del campionato di un veicolo ottimizzato per riduzione, che in effetti se mol- europeo Truck Race, un impe- più di un veicolo tiplicato per un’intera flotta da ottimizzato per A grandi passi lo sviluppo tecnologico un risultato di cui tenere conto. Fa parte del pacchetto anche il poter ridurre i sistema di gestione Infomax, che si collega all’elettronica del consumi senza Piccolo elettrico veicolo, permettendo di con- trollare con precisione se ven- rinunciare alle HANNOVER - È già parecchio avanti la sperimentazione che Re- gono effettivamente seguiti nault Trucks sta portando avanti con il Premium Ibrido, che dagli autisti i criteri della guida prestazioni. dopo l’esperienza con la municipalizzata di Lione è stato affida- razionale. to anche alla filiale belga della Coca Cola Enterprise, per essere Nella serie Optifuel del Pre- Parte integrante inserito nel circuito di distribuzione, e alla compagnia edile mium si concentra dunque il Colas. massimo delle tecnologie oggi dell’offerta è Rispetto alla prima versione i tecnici francesi hanno dovuto disponibili per consumare meno operare per adattare lo chassis del Premium Ibrido alle necessità e che comprendono il propulso- Per l’uso in ambito urbano del Maxity (in alto) Renault Trucks ha infatti il corso dei due clienti, inoltre è stato ridotto il livello di rumorosità, con re, DCi 11 o DCi 13, a seconda previsto una soluzione elettrica. Sguardi ammirati per il Premium attualmente i sistemi ausiliari del veicolo che, quando questo delle esigenze, nella sua versio- (sopra) che sta dominando il campionato europeo Truck Race. riservato ai funziona con trazione elettrica, sono molto più silenziosi. ne Euro 5, con il sistema di ri- Sempre in tema di emissioni, da notare la riproposizione del duzione degli inquinanti SCR e Track, che in pratica trasforma gno che Renault Trucks affronta responsabili del Maxity Elettrico, studiato evidentemente per un utilizzo preva- tutte le parti in movimento otti- un normale Premium Lander direttamente per la prima vol ta lentemente urbano, con quindi un chilometraggio ridotto. Svi- mizzate. A questo è abbinato il 4x2 in un camion a trazione in- e che ha preso evidentemente parco mezzi delle luppato in collaborazione con PVU ed EDF, è arrivato alla se- cambio automatizzato Optitro- tegrale. Le quattro ruote motrici molto sul serio, dato che la conda fase di sperimentazione ed è stato appena dotato di un nic. Completano il pacchetto entrano però in funzione soltan- squadra del marchio francese aziende clienti, nuovo cambio. A equipaggiare il Maxity Elettrico è un motore una serie di accessori per mi- to quando ce n’è effettivamente sta guidando ora la classifica e asincrono, dotato di batterie agli ioni di litio di nuova genera- gliorare l’aerodinamica. bisogno. Con appena 490 kg di punta decisa a vincere il cam- oppure agli zione, che gli consentono un autonomia di 100 km e una veloci- Per chi invece deve lavorare pe so in più si possono così rea- pionato. Logico dunque che un tà massima di 90 km/h. Un primo esemplare è già stato affidato perlopiù in cantiere, Renault lizzare risparmi di carburante Premium in versione Truck Ra- autisti più per il test su strada a un’azienda parigina. Trucks ha presentato in antepri- nell’ordine del 10 per cento. ce attirasse sguardi ammirati al rappresentativi. ma a Hannover il sistema Opti- E sempre gli ottimi risultati centro dello stand. N° 193 / Ottobre 2010 65 Il Mondo dei Trasporti ATTUALITÀ DAF TRUCKS / Non solo lungo raggio per il costruttore che punta anche sulle motrici a più assi Più attenzione alle nicchie scere in altri settori chiave, in par- sporto di bevande, oppure un In esposizione tutta una serie di mezzi caratterizzarla numerosi optional, Lino Sinari ticolare in quello degli autotelai a CF75 sempre a tre assi per la rac- come cerchi in alluminio, carena- più assi per impieghi specifici. colta dei rifiuti. La più utilizzata in allestiti, oltre a qualche nuova ture, volante in pelle, frigorifero, HANNOVER - Non paga di aver Con questo intento sono stati tal senso è naturalmente proprio la Skylight. Il motore è invece il conquistato la leadership europea esposti all’IAA tutta una serie di gamma CF, come hanno dimostra- versione di XF e CF pensata per classico 12,9 litri, con una poten- nel segmento dei trattori stra dali veicoli allestiti, come un LF55 a to un CF65 a due assi per il tra- za di 460 cv, abbinato al cambio pesanti, Daf punta adesso a cre- tre assi con allestimento per il tra- sporto refrigerato oppure un CF85 montare betoniere o scarrabili. automatizzato a 12 marce As Tro- nic. A bordo anche il sistema di La versione ecologica entrerà in produzione quest’anno specializzato nei container, non Forse per celebrare ulterior- gestione Daf Telematics, dotato po teva mancare una soluzione per mente il suo successo nel campo, per l’occasione di nuove funzioni, il cantiere, in questa occasione un Daf ha messo in mostra una come il geofencing, che invia in CF85 a quattro assi dotato di ribal- nuova serie speciale “Blu” del- automatico un report al cliente tabile Meiller. Sempre in quest’ot- l’XF105, per ora riservata al mer- quando il camion si tro va a una tica sono state proposte alcune no- cato tedesco, ma che in futuro po- distanza prefissata dal punto di L’LF ibrido è già una realtà vità di prodotto, piccole ma inte- trebbe essere facilmente proposta consegna, in modo che questo sia ressanti per le rispettive nicchie, a anche nel resto del Continente. A pronto a scaricare. HANNOVER - Anche il costruttore olandese ha presen- re la potenza necessaria a muovere il camion debba partire da un XF105 in configura- tato una sua versione di ibrido, basata sul leggero LF, essere il motore elettrico oppure quello a gasolio. zione FAR 6x2, che partendo dalla annunciando anche che la produzione in serie di tale I primi LF Hybrid standard verranno distribuiti, sospensione pneumatica ECAS, è modello inizierà prima della fine di quest’anno. Del sempre entro la fine dell’anno, in Gran Bretagna, O - stato ottimizzato per ospitare uno resto sono già due anni che Daf testa alcuni prototipi lan da, Francia, Germania e Belgio. Sulla base delle scarrabile; la particolare regolazio- di questo 12 tonnellate, equipaggiato con un impianto vendite in queste nazioni, considerate le più ricettive ne delle sospensioni consente di ibrido parallelo. I primi veicoli sono stati affidati a alle soluzioni innovative e in particolare agli ibridi, far funzionare il sistema più velo- clienti sia in Gran Bretagna che in Olanda, con risul- verrà deciso se inserirlo a listino anche nelle altre na- cemente e di uscire da possibili tati soddisfacenti, come la riduzione dei consumi e di zioni europee tra cui l’Italia. impicci an che in occasione di so- conseguenza della produzione di CO2 in percentuali vraccarichi. Per migliorarne la che vanno dal 10 al 20 per cento, a seconda dell’effet- manovrabilità è stata inoltre modi- tivo utilizzo. ficata la scatola dello sterzo. Men- La soluzione scelta da Daf è un ibrido parallelo, tre per l’uso in abbinamento con che combina un propulsore Paccar FR da 4.5 litri e betoniere è stato presentato sul CF 160 cv, uno di quelli che equipaggia normalmente gli un assale a tandem 1132 più leg- LF, a cui è stato abbinato un motore elettrico, posizio- gero, con riduzione singola. Gra- nato tra la frizione e il cambio automatico a sei marce zie a ciò e al telaio adattato sui Eaton, che ha sia il compito di fornire trazione che di FAST CF75 6x4 da 26 t e sui FAD funzionare da generatore, recuperando l’energia otte- CF85 8x4 da 32 t, si è abbassata la nuta in frenata. tara di circa 800 kg. Il DAF 65 Il funzionamento è piuttosto semplice, a seconda nella versione da 19 tonnellate può dello stato di carica delle batterie, naturalmente agli invece ora essere equipaggiato con ioni di litio, un elaboratore centrale decide se a forni- un assale posteriore da 13 t, ridu- cendo i rischi di sovraccarico con Per festeggiare la leadership nel segmento dei trattori carichi parziali. Daf ha presentato una nuova edizione limitata dell’XF105. SCANIA / Aperta la strada al motore a gas per truck e bus Benefici tangibili per consumi ed emissioni Si tratta di un progetto sviluppato sulla piattaforma da 9,3 litri a 5 cilindri, che già comprende propulsori in regola sia con la normativa Euro 5 che con quella EEV. Le potenze disponibili sono al momento due: 270 e 305 cv, e possono essere abbinate ai camion della serie P con cabina corta, il cui utilizzo è in ambito prettamente urbano.

HANNOVER - Oltre a proporre i sono l’OmniCity a pianale ri- su versioni da 18 m. Uso del biodiesel sui propulsori a gasolio Scania motori già noti, ormai tutti in bassato e l’OmniLink a ingres- Per consentire l’alimentazio- versione EEV, compreso l’8 ci- so ribassato, per il momento in ne a gas i progettisti Scania lindri a V da 730 cv che tanto fa configurazione 4x2 e con una han no modificato le teste dei ci- sognare gli autotrasportatori, in lunghezza di 12 m, ma presto lindri, per poter inserire central- particolare quelli italiani, Sca- sarà possibile adottarle anche mente le candele e fare posto a nia non si sottrae a quello che Vera alternativa ecologica attuale sembra diventato compito pri- mario per gran parte dei co- HANNOVER - È davvero ampia la possibilità di scelta ca alternativa “ecologica” effettivamente praticabile struttori, cioè trovare soluzioni accordata ai clienti Scania, che possono utilizzare sui sul lungo raggio. Per chi invece deve lavorare in am- innovative per ridurre l’inciden- camion del marchio una gran varietà di carburanti. biti più ristretti ci sono i nuovi motori a gas e biogas, za dei consumi e delle emissio- Tutti i motori diesel Scania possono infatti usare oltre che riducono il CO2 del 70 per cento. L’ultima opzio- ni, anche soltanto in specifici al normale gasolio il biodiesel, con l’unica condizio- ne praticabile è l’etanolo, per cui Scania ha sviluppa- set tori. In particolare, il costrut- ne di provvedere a specifiche manutenzioni del pro- to un apposito motore, un cinque cilindri da 270 cv, tore svedese ha portato a Han- pulsore. Pur avendo una redditività leggermente mi- che funziona esattamente come un motore diesel; pur nover un motore a gas naturale nore rispetto al gasolio, il biodiesel riduce del 35 per se il consumo di carburante è maggiore, compensa che può essere montato sia sui cento le emissioni di CO2 e dimezza il particolato, a con una riduzione del CO2 del 70 per cento. Espe- ca mion che sugli autobus del fronte di un lieve incremento dell’NOx; secondo i rienze in questo senso sono già da tempo operative marchio. progettisti della Casa svedese rappresenta oggi l’uni- sugli autobus Scania in attività a Stoccolma. Si tratta di un progetto svi- luppato sulla piattaforma da 9,3 litri a 5 cilindri, che già com- un sistema di iniezione del gas rale o una miscela dei due). Per del telaio; sono costruite in ma- prende propulsori in regola sia nel collettore d’ingresso; com- questo viene controllata da una teriale composito, che regala con la normativa Euro 5 che pleta il quadro un albero a sonda lambda accompagnata da una durata di 20 anni e pesano con quella EEV. Le potenze di- camme opportunamente modifi- un debimetro. 400 kg in meno rispetto alle sponibili sono al momento due: cato. Sono stati sostituiti anche Le prestazioni offerte dai due stesse versioni in acciaio. 270 e 305 cv, e possono essere i pistoni, con modelli funzio- motori si avvicinano molto a Sugli autobus invece i serba- abbinate ai camion della serie P nanti a bassa compressione, quelle dei corrispettivi diesel, toi sono quattro, da 320 litri con cabina corta, il cui utilizzo men tre il turbocompressore sia per quanto riguarda la poten- ciascuno, per un’autonomia di è in ambito prettamente urbano; scel to è a geometria fissa, con za che la coppia (di 1.100 Nm 500 km, montati sul tetto in le configurazioni di telaio pos- pressione di alimentazione di nel caso del 270 cv, di 1.250 corrispondenza della linea cen- sibili sono 4x2 e 6x2, con asse 2,5 bar, abbinato a una valvola Nm per il 305 cv). Per quel che trale dell’asse anteriore, per ot- po steriore sterzante e sospen- wastegate. riguarda i serbatoi, nel caso dei timizzare la distribuzione del sioni pneumatiche integrali, ol - La combustione risulta sem- camion si tratta di otto bombole peso. In tutti i casi un sensore G tre che con il cambio automati- pre molto magra ma può co- da 80 litri ciascuna, che garanti- provvede a chiudere in automa- co Allison a 6 marce di serie. Scania non si sottrae a quello che sembra diventato compito munque subire variazioni anche scono un’autonomia di circa tico tutti i serbatoi, interrom- Gli autobus su cui è invece pos- primario per gran parte dei costruttori, cioè trovare soluzioni sensibili in base alla qualità del 200 km, montate in due gruppi, pendo l’erogazione del gas, in sibile adottare i motori a gas innovative per ridurre l’incidenza dei consumi e delle emissioni. gas utilizzato (biogas, gas natu- ognuno da quattro u ni tà, a lato caso d’incidente. N° 193 / Ottobre 2010 ATTUALITÀ Il Mondo dei Trasporti 66

Steam Expander, un innovativo sistema che aumenta la potenza del motore utilizzando il calore dello scarico Una vera rivoluzione nel riciclo dei gas esausti HANNOVER - Una produzione in serie è ancora piuttosto lontana 30 per cento va persa nel gas di scarico. Lo Steam Expander ne due cilindri che questo comprende e che lavorano come un com- ma è certo che quando sarà disponibile rappresenterà una vera e approfitta agendo in pratica come un pistone aggiuntivo e riciclan- pressore, spingendo i pistoni, l’energia prodotta in questo modo propria rivoluzione. Sempre per migliorare la resa dei veicoli indu- do questa parte di energia. muove il collegamento meccanico, questo sì decisamente comples- striali, questa volta in particolare della catena cinematica, è stato Lo si può vedere come un motore a vapore aggiuntivo, che so, che la riporta all’interno del motore principale. In abbinamento presentato lo Steam Expander. Si tratta di un sistema che ricicla sfrutta il calore prodotto dal propulsore principale, appoggiandosi con un motore di potenza compresa tra i 270 e i 540 cv, lo Steam l’energia rimasta nei gas esausti che fuoriescono ad alta tempera- sul tubo di scarico o dopo il catalizzatore. Anche se la meccanica Expander è in grado di aggiungere altri cv, da 16 a 38, riducendo tura per ridirigerla nuovamente verso la trasmissione. Bisogna in- del dispositivo è piuttosto complessa il funzionamento è relativa- inoltre le emissioni di CO2 del 5 per cento. Il modello usato nei fatti considerare che soltanto il 40 per cento dell’energia prodotta mente semplice: tutto si basa sul vapore, a 200 gradi l’etanolo eva- test è a due cilindri e misura circa 750 cmc, più o meno quanto il da un propulsore viene utilizzata effettivamente dalle ruote, circa il pora, in questa forma entra dentro lo Steam Expander e spinge i motore di una motocicletta. VOITH TURBO / DEBUTTO DEL MAGNETARDER SULL’IVECO EUROCARGO Le pastiglie dei freni ringraziano Voith è riuscita a contenere il peso di questo Retarder in soli 39 kg, rendendolo l’ideale complemento per camion con M.T.T. compresa tra le 7,5 e le 16 tonnellate. Garantisce prima di tutto un comfort più elevato per il conducente, che può ridurre il numero dei cambi marcia, e poi il risparmio dell’impianto originario, oltre a una maggiore sicurezza, senza di- menticare la componente ecologica, in quanto riduce al minimo la polverizzazione delle pastiglie dei freni.

d’esercizio, dato che questo si- dere in meglio l’intera installa- naturalmente al peso ridotto, quelli già noti per i rallentatori anche possibile ottenere una Mauro Zola stema secondario entra in azio- zione del componente, che può come ad esempio la facilità di nuova generazione, come la versione che combini le due so- ne nel 90 per cento delle azioni essere adattato facilmente a d’installazione, il fatto che non capacità di intervenire in tempi luzioni. HANNOVER - Tra le novità pre- frenanti, garantendo prima di qual siasi tipo di veicolo. Un richieda energie ausiliarie per il brevi, accorciando ulteriormen- Il funzionamento del sistema sentate a Hannover da Voith il tut to un comfort più elevato per primo test sul campo è stato ef- suo funzionamento, così come te i tempi di arresto o la possi- magnetico, che caratterizza il Magnetarder è certo quella che il conducente, che può ridurre il fettuato percorrendo circa non è necessario un impegno bilità di conservare intatta per i nuo vo Retarder Voith, è piutto- più attira l’attenzione, in virtù numero dei cambi marcia, e poi 10mi la km sulle ripide strade nel la manutenzione perché i casi d’emergenza l’efficienza sto semplice: tutto parte dal ma- delle sue stesse caratteristiche il risparmio dell’impianto origi- che costeggiano le Alpi svizze- magneti sono in pratica eterni, del sistema frenante primario. gnete permanente centrale, di base oltre che per l’abbina- nario, oltre a una buona aggiun- re. Protagonista un Atego, vei- tutte caratteristiche che permet- Il Magnetarder può essere atti- montato in modo che i due poli mento già visibile nell’esposi- ta di sicurezza. Nè va dimenti- colo su cui il Magnetarder è tono di ammortizzare in brevis- vato tramite la consueta pratica opposti siano posizionati uno di zione con l’Iveco Eurocargo. A- cata la componente ecologica: montato direttamente dalla fab- simo tempo l’investimento ri- leva posizionata in prossimità fronte all’altro; quando il Retar- dot tando il magnete permanente l’uso del Magnetarder riduce al brica in una posizione particola- chiesto. del volante, oppure di rettamen- der viene attivato, con lo spo- più potente tra quelli oggi di- minimo la polverizzazione delle re: attaccato al cambio. Il mo- I vantaggi operativi sono poi te con il pedale del freno; è stamento dello statore per crea- te il campo viene inviata una linea magnetica verso il rotore, generando una potente energia che viene incanalata nella dire- zione di funzionamento, il cam- po magnetico passa quindi dal rotore e lo frena. Il Magnetarder come già det - to è oggi disponibile per l’Iveco Eurocargo, come conferma uno studio approvato dal costruttore per l’integrazione nel telaio. È già ordinabile e viene montato dagli specialisti Voith. Il kit è unico e viene fornito completo di bulloneria e staf fe, semplifi- cando anche l’installazione, che infatti viene effettuata in gior- nata. A garantirne le qualità sono proprio i clienti che lo stanno già testando sull’Eurocargo 18 t, e hanno potuto verificare co - me la durata delle pastiglie dei freni sia di 2,3 volte superiore a quella di un analogo modello senza il Magnetarder. sponibili, Voith è riuscita a con- pastiglie dei freni. dello del test, di proprietà della Sesta generazione per il cambio DIWA tenere il peso di questo Retar- Il risultato è stato ottenuto da filiale svizzera della Nestlè, ha der in soli 39 kg, rendendolo Voith in appena due anni di permesso di rilevare come il l’i deale complemento per ca- spe rimentazione. Cruciale si è Magnetarder riduca del 66 per mion, e in futuro autobus, con ri velata l’adozione di un ma- cento l’utilizzo dell’impianto M.T.T. compresa tra le 7,5 e le gne te più potente, per cui basta frenante di serie, il che vuol 16 t. Nonostante le dimensioni un elemento pesante 10 kg per dire una riduzione del 60 per Automatico intelligente ridotte, la potenza frenante del garantire l’ottima capacità fre- cento dei costi di manutenzione Magnetarder è molto efficace, nante del Magnetarder. Peso ri- dell’intero impianto. HANNOVER - Con il cambio DIWA 6, Voith fa anche utilizzata una centralina intelligente per raggiungendo i 650 Nm, e a dotto e dimensioni contenute Molti i vantaggi offerti dalla un altro passo avanti nello sviluppo delle tra- determinare la fase in cui la trasmissione auto- questa si aggiunge la praticità han no inoltre permesso di rive- soluzione Magnetarder, oltre smissioni automatiche. Le modifiche rispetto matica gestisce in maniera ottimale le cambiate, alla versione DIWA 5 riguardano per la mag- grazie all’utilizzo di un software evoluto che gior parte la gestione elettronica, con l’attuale serve a capire meglio le richieste del veicolo e che è già pronta per integrarsi con le motorizza- valutare le condizioni del percorso e per otti- zioni Euro 6, quando queste saranno disponibili mizzare il punto della cambiata,. Al tutto è inte- sugli autobus urbani. grato un sensore di pendenza, che in caso di sa- L’evoluzione in questo caso è stata davvero lite adegua il modo di cambiare rispetto, ad ardita: a contraddistingue questa trasmissione esempio, alla discesa. sono innanzitutto una gestione ottimizzata di Completa il quadro l’ANS, che si inserisce tutti i componenti ausiliari e poi una centralina alle fermate o quando si attende al semaforo, intelligente che si occupa dell’entrata in funzio- scollegando il convertitore dalla trazione che in ne del cambio in fase di partenza, due compo- questo modo non spinge più sul freno, in caso nenti che sono in grado di assicurare una ridu- contrario il convertitore continua a lavorare zione del consumi del 5 per cento. anche quando non serve. Questo avviene senza In pratica, in condizioni operative ogni sin- neppure bisogno che l’autista metta in folle il golo componente, come ad esempio la pompa cambio, un funzionamento che rappresenta dell’olio, riceve energia soltanto quando ce n’è l’applicazione sul cambio automatico del già Il Magnetarder installato sul telaio di un Iveco Eurocargo (sopra e in alto a sinistra) è stata forse la effettivamente bisogno. Per la prima volta viene conosciuto Start&Stop. maggiore novità tra quelle presentate da Voith in uno stand ricco comunque di innovazioni.

LIGHT COMMERCIAL VEHICLES

Mauro Zola fatti, nel prototipo esposto al Salone è stato montato un cas- sone lungo 2,3 m e largo 1,86, HANNOVER - Al centro della con quindi 4 mq di superficie di scena c’è lui, il Nuovo Doblò, carico utile. A colpire è però so- nella sua più recente configura- prattutto la portata, grazie alle zione, quella che lo vede tra- sospensioni bi link, una delle sformato in un piccolo e inedito grandi innovazioni che hanno autocarro, con tanto di cassone segnato questa generazione del posteriore. Lo stand di Fiat Pro- Doblò, che garantiscono un ca- fessional al Salone tedesco ruo- rico massimo sul posteriore di ta attorno alla versione cargo 1.450 kg. Il Doblò cassonato della multispazio torinese, una può caricare fino a mille kg di scelta che ha portato bene, dato merce. La versione definitiva che per la seconda volta nella sarà disponibile nei concessio- sua tutto sommato breve storia nari Fiat Professional a partire il Doblò si è portato a casa il ti- dalla metà del 2011. tolo di “Van of the Year”. Meno innovativa ma di sicu- Comprensibilmente soddi- ro molto utile un’altra possibile sfatto l’Amministratore delega- configurazione è stata presenta- to di Fiat Professional Lorenzo ta per la prima volta: si tratta di Sistino. “Il Nuovo Doblò - ha un pianale con cella frigorifera, dichiarato - è stato un veicolo che va a completare una gamma innovativo fin dall’impostazio- che al momento non ha parago- ne del progetto. Con Doblò of- ni nel segmento delle furgonet- friamo ai nostri clienti la scelta te. più ampia, le minori emissioni Ed è infatti proprio la varietà e la più avanzata tecnologia nel - di soluzioni operative disponi- la sua categoria. Il premio asse- bili uno dei motivi che ha con- gnatogli è la testimonianza del vinto la giuria presieduta da livello d’innovazione dei nostri Pieter Wieman ad assegnare il prodotti. La sua vittoria è la “Van of the Year” al Nuovo con ferma della capacità di rin- Doblò. “Il progetto del veicolo novarsi per rispondere alle nuo- vincitore - ha spiegato Wieman FIAT PROFESSIONAL / IL “VAN OF THE YEAR 2011” PER LA SECONDA VOLTA AL PICCOLO TORINESE Doblò Cargo sul gradino più alto Il piccolo furgone di casa Fiat bissa il successo ottenuto nel 2006 quando debuttò nella prima generazione. Così oggi tutta la gamma proposta da Fiat Professional è titolata, avendo conquistato il prestigioso trofeo il Ducato nel 1994, lo Scudo nel 2008 e il Fiorino nel 2009. ve esigenze dei clienti”. porta oltre a vantaggi economi- - ha convinto per diversi fattori A convincere la giuria molto ci una riduzione delle emissio- e soprattutto per come Fiat sia hanno contribuito le novità pre- ni; rispetto a un propulsore die- riuscita a offrire una varietà di sentate a Hannover, oltre alla sel infatti quello a metano non pianali e di scocche superiore versione cassonata è infatti stata emette particolato e riduce gli rispetto a ogni altro veicolo di proposta la motorizzazione a ossidi di azoto del 90 per cento, questa categoria. La gamma metano per la prima volta di- rispetto invece a un motore a Doblò include non solo una sponibile a listino sul modello benzina è garantita una riduzio- versione passo lungo con tetto odierno. Si tratta di un propul- ne degli ossidi di azoto di circa alto, ma anche cabinati con pia- sore evoluto rispetto a quello il 50 per cento, degli idrocarbu- nale e una versione OEM di au- montato sulla precedente ver- ri incombusti di quasi il 75 per tocarro”. sione del Doblò, un 1.4 T Jet cento e della CO2 del 23 per “La giuria - ha proseguito Natural Power, in grado di svi- cento. poi il Presidente del “Van of the luppare, grazie alla sovralimen- Metano a parte, a Hannover Year” - è rimasta particolar- tazione con intercooler e valvo- a rubare la scena è stato il de- mente colpita dall’ampia gam - la Wastegate, una potenza mas- butto della versione cassonata, ma di motorizzazioni che inclu- sima di 120 cv sia a benzina al momento l’unica esistente di de anche un motore CNG tur- che a metano, con una coppia di bocompresso e una versione serie, cioè fornita direttamente Pieter Wie man (in alto) 206 Nm a 3.000 g/min. elettrica. Inoltre ha apprezzato dal costruttore, in questa classe consegna all’Ad di Fiat Professional Si tratta dell’unico motore particolarmente le caratteristi- di vetture, unendo quindi alla Lorenzo Sistino il “Van of the Year”. bi-fuel sovralimentato, che a che di guida e l’elevato livello maneggevolezza e alle presta- Tra le novità presentate a Hannover eccellenti doti di versatilità e di confort offerto dalle varie zionidi una multispazio la capa- spicca la versione cassonata del Doblò. brillantezza, unisce consumi cità di carico di un pick up. In- versioni del Doblò Cargo”. decisamente ridotti. Il consumo di metano è infatti di 4,9 kg ogni 100 km, quello di benzina Luca Marengo: “Così, come spetta ai leader, apriamo un nuovo segmento di mercato” di 7,4 litri sempre per 100 km, il che da un’autonomia com- plessiva che arriva fino a 750 km (450 dei quali a metano). La furgonetta diventa pick up Risultati ottenuti mantenendo comunque una portata utile che, a seconda delle versioni, HANNOVER - Come mai avete scelto di proporre anche un inquinano molto, mentre noi abbiamo varianti più parche ma ci serve come attacco può variare da 910 fino a 980 allestimento cassonato, un po’ particolare per una multi- con prestazioni simili, perché il peso totale a terra è molto infe- alla nostra gamma di kg. spazio? riore rispetto ai grandi pick up. Con però doti di portata che autocarri più grandi Il Nuovo Doblò a metano va “È l’unico veicolo del segmento 1B che potrà vantare que- sono simili”. come il Ducato”. a completare la ricca gamma di sto tipo di allestimento - spiega Luca Marengo, product mana- Chi metterà a disposizione il cassone? Invece il Doblò a alimentazioni bi-fuel del catalo- ger della gamma Doblò Cargo. Si tratta poi di un veicolo che “Per ora non l’abbiamo stabilito, sarà comunque un fornito- metano va a sostituire go Fiat Professional, ben rap- esce dalla fabbrica già con il cassone fisso in alluminio fissato re esterno, ma uscirà come prodotto completamente Fiat Pro- il precedente modello. presentata sullo stand di Han- sul pianale. Siamo gli unici che possiamo avere in questo seg- fessional quindi con tutti i controlli sulla qualità e la garanzia “Con però caratteristiche totalmente diverse. È un veicolo nover, che comprende in totale mento una tonnellata di portata. Questa è una parte del mercato di fabbrica”. che mantiene naturalmente inalterata la capacità di carico, fino cinque modelli, la Panda Van che nessuno ha ancora esplorato, perché a parte allestitori indi- Cosa vi aspettate da un prodotto del genere in termini di a 4,6 metri cubi, ma soprattutto si assesta su valori di portata 1.2, la Punto Van con lo stesso pendenti al segmento degli autocarri mancava un’offerta inter- vendite? che sono i migliori della categoria anche in relazione ai com- propulsore, la Grande Punto media, questo modello va a prendere tutti quei clienti che non “Sicuramente è una nicchia di mercato, che però crediamo petitor con motorizzazione diesel. Il motore ha consumi molto Van 1.4 che condivide il propul- trovano oggi un veicolo strutturato secondo le loro esigenze”. valga la pena di aprire e presidiare. Siamo leader nel mercato contenuti, un altro record per la categoria. Ma soprattutto il sore con il Fiorino e il Ducato Andate a pescare in un mercato fino a oggi esclusiva dei dei commerciali B1 ed è quindi giusto che siamo coraggiosi e Nuovo Doblò a metano è un vero veicolo commerciale, non è che monta invece un 3 litri. pick up. proponiamo novità. Avendo poi alla base un veicolo che con- un mezzo a metano da scegliere per ragioni ecologiche ma tra- L’utilizzo, secondo gli studi ef- “Anche quando si tratta di 4x2, quindi a trazione posteriore, sente facilmente di posizionare allestimenti come cassoni, celle sporta poca merce. Con la nostra soluzione puoi avere real- fettuati dal centro ricerche mo- sono modelli che hanno dei motori che consumano molto, che frigo perché non farlo noi direttamente? In più questa versione mente gli stessi parametri di un veicolo diesel”. tori del costruttore torinese, N° 193 / Ottobre 2010 69 Il Mondo dei Trasporti

VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI / SOTTO I RIFLETTORI CADDY E AMAROCK “Per confermare il proprio impegno Agguerrita coppia d’attacco nel campo dei

Mauro Zola vei coli commerciali, la HANNOVER - Volkswagen fa sul serio. E per confermare il pro- Casa tedesca ha prio impegno nel campo dei vei- coli commerciali ha scelto la scelto la strada strada migliore, presentando due accattivanti anteprime e diven- migliore, tando in questo modo tra le asso- lute protagoniste dell’edizione presentando due 2010 dell’IAA. Le due novità so no la rinnovata generazione accattivanti del Caddy, la furgonetta che rap- presenta oggi il maggior succes- anteprime e so del marchio, e la versione a cabina singola del pick up Ama- diventando in rok. Considerando la recente uscita della quinta generazione questo modo tra del classico Transporter, il co- struttore tedesco si tro va oggi le assolute con una delle gamme più moder- ne ed efficienti a disposizione. protagoniste

CADDY dell’edizione PRIMO ATTORE 2010 del Salone Scendendo nel dettaglio dei Sopra e in centro, la nuova generazione del Caddy, la furgonetta che rappresenta oggi il maggior successo di Volkswagen sui singoli modelli, al centro del- mercati internazionali. In basso, il pick up Amarock a cabina singola, che sarà disponibile in Italia nei primi mesi del prossimo anno. di Hannover. l’attenzione va naturalmente messo prima di tutto il Caddy, andata a sostituire il precedente lestimento la più interessante è Blue Motion nel prossimo futu- a cabina singola del pick up A- rendendolo in grado di ospitare che sempre più si sta rivelando sistema pompa iniettore. Tutti l’adozione del sistema ESP di ro verrà inoltre integrato con il ma rok, che sarà disponibile in fino a due euro pallet, il che ne un’arma vincente per Volkswa- hanno il filtro antiparticolato di serie su tutti i modelli. Nuova cambio DSg rendendolo ancora Italia nei primi mesi del prossi- va lorizza le capacità lavorative. gen. La furgonetta è infatti tra serie e possono essere abbinati anche la riorganizzazione della più economico. mo anno. Rispetto al modello Anche se in Italia è difficile le preferite in Europa, dove sta- al cambio DSG o alla trazione gam ma che ora prevede tre li- L’altra anteprima dell’IAA doppia cabina questo dispone di pensare a un uso esclusivamen- ziona stabilmente tra le tre più integrale 4Motion (di serie sul velli di allestimenti: Startline, era rappresentata dalla versione un cassone più lungo di 65 cm, te lavorativo per un mezzo co- me l’Amarok, sia per il livello delle finiture sia per il prezzo Schreiber: “Puntiamo al 10 per cento del mercato mondiale” d’acquisto. Il pick up verrà co- munque venduto esclusivamen- te dai dealer Volkswagen che hanno il mandato per i veicoli Commerciali alle grandi manovre commerciali. L’unica motorizzazione di- sponibile è il classico 2 litri TDI HANNOVER - L’obiettivo è più dini. Inoltre a luglio è stata nelle sue versioni da 163 oppure che ambizioso: conquistare il conquistata la leadership in 122 cv. Le sospensioni partico- 10 per cento del mercato Germania, con un 35 per larmente robuste consentono al- mondiale dei veicoli commer- cento del totale. Scendendo l’Amarock di raggiungere un Ptt ciali. L’ha spiegato chiara- nel dettaglio dei singoli mo- di 1,26 t, la trazione integrale è mente Wolfgang Schreiber delli, le consegne della quin- disinseribile, le dotazioni com- del board di Volkswagen ta generazione del Transpor- prendono l’Esp di serie, per Commercial Vehicles. “Vo- ter sono state 91.300, il 20,5 quello che sta diventando uno gliamo passare nel mercato per cento in più del 2009, dei piacevoli tratti distintivi dei mondiale dal 3 per cento che mentre il Caddy, in attesa commerciali tedeschi. deteniamo attualmente al 10 della nuova serie, ha comun- per cento - ha spiegato al- que raggiunto gli 83.300 ordi- l’IAA - un risultato che rite- ni, piazzandosi tra i primi tre niamo possibile tenendo in Europa nel proprio seg- conto dell’enorme mercato Wolfgang Schreiber mento di mercato. Buone potenziale rappresentato dalla anche le prestazioni del Craf- Cina”. Ci vorranno anni per pensare a un simile ter, che ha realizzato 22.420 vendite, con un più risultato, quindi per ora Volkswagen si gode le 9,2 per cento ed eccellente il debutto dell’Ama- cifre di questo 2010, che la vedono largamente rok, subito venduto in 8mila esemplari e con in ripresa. “Possiamo dire che la crisi nel settore 40mila ordini ancora da smaltire. dei commerciali è superata” ha affermato Il Brasile, nuova terra promessa del trasporto Schreiber, snocciolando cifre incoraggianti. Il commerciale, si rivela proficuo anche per Vol- colosso tedesco a fine agosto ha venduto kswagen, che pur avendo ceduto le produzioni 269.800 furgoni, con un più 18 per cento rispet- di veicoli pesanti a Man, ha continuato a vende- to allo stesso periodo dell’anno scorso e senza re nei primi otto mesi dell’anno 46.100 Saveiro, contare sugli incentivi per la rottamazione che pick up sulla base della Gol, e 18.200 esemplari la scorsa stagione avevano invece alzato gli or- del Transporter T2. vendute, e ancora di più cresce- 110 cv). I due motori con po- Trendline e Comfortline, che ri- Studiato per operare sui terreni più difficili rà il suo successo con la messa tenza di 75 e 102 cv possono prendono le stesse denomina- in listino della nuova gamma in essere richiesti anche in versio- zioni usate per le autovetture. cui è stata rivista innanzitutto ne Blue Motion Technology, l’e stetica, utile per un mezzo cioè con start&stop e recupero PARSIMONIOSO che si propone con ambizioni dell’energia in frenata; in que- TRANSPORTER anche in versione autovettura; il sto caso si raggiungono risultati La forza del Rockton nuovo Caddy riporta chiara- davvero eclatanti, come i 4,9 li - Il trattamento Blue Moton men te tutti i geni del design tri per 100 km in ciclo combi- Technology di cui ha usufruito HANNOVER - Volkswagen ha voluto celebrare i pro- L’utilizzo di un veicolo di questo tipo, anche se si Volkswagen, rifacendosi sia alle nato fatti registrare dal TDI da il Caddy può ora essere applica- pri 25 anni di competenza in fatto di veicoli com- tratta di un trasporto persone, è prettamente lavorati- autovetture sia soprattutto al 102 cv, che sono il 21 per cento to anche al Transporter, che vie- merciali a quattro ruote motrici, presentando al- vo. Può infatti consentire a una squadra di lavoratori Transporter. Ma è in generale in meno rispetto alla precedente ne equipaggiato con un allesti- l’IAA il nuovo Transporter Rockton, studiato e svi- di muoversi facilmente in qualsiasi tipo di cantiere e l’intera struttura del multispazio versione. mento simile a quella della fur- luppato per operare sui terreni più difficili. Il Rock- con qualsiasi condizione metereologica. a essere stata riprogrammata, a Nella gamma sono pre senti gonetta, in modo da ridurne i ton infatti si basa sulla struttura di base del Tran- Sempre in quest’ottica il Rockton sarà disponibi- partire dalle motorizzazioni: i anche due motorizzazioni a consumi, che possono arrivare a sporter Kombi, a cui però è stata aggiunta la trazio- le con una sola motorizzazione, la versione più po- quattro motori diesel, con ri- benzina, con potenza rispettiva- 6,8 litri ogni 100 km e che ab- ne 4Motion giunta alla quarta generazione, con in tente del 2 litri TDI, in grado di sviluppare ben 180 spettivamente 75, 102, 110 e mente di 86 e 105 cv, ol tre al binati a emissioni di appena più un blocco del differenziale di serie sul posterio- cv, in regola con la normativa Euro 5 sulle emissioni 140 cv, sono completamente già utilizzato motore 2.0 Eco- 179 g di CO2 per km rendono il re, un’altezza aumentata di 300 mm e sospensioni e per l’occasione abbinata a un cambio manuale a nuovi e poggiano su un’iniezio- Fuel a metano, con potenza di T5 il furgone più pulito della rinforzate, in grado di assorbire ogni asperità. sei marce. ne diretta Common rail che è 109 cv. Tra le altre novità di al- sua categoria. Tutto il pacchetto N° 193 / Ottobre 2010 LCV Il Mondo dei Trasporti 70

NISSAN / TRE NUOVI LCV ALL’ANNO FINO AL 2013 A Hannover Nissan ha pre- ciali in tutte le città del mondo. sentato la nuova versione pas- Grazie alla totale assenza di seggeri dell’NV200, recente ac- emissioni allo scarico, infatti, il quisto della famiglia LCV: veicolo consentirà ai professio- NV200 Evalia è una monovolu- nisti del settore di accedere ad me superequipaggiata in grado aree generalmente vietate ai fur- di trasportare fino a sette pas- goni convenzionali. Nissan ha seggeri con relativi bagagli e presentato la tecnologia di pro- Un futuro ambizioso rappresenta il giusto completa- pulsione dell’LCV elettrico pro- mento della serie NV200, che prio a Han nover. include ora un van, una versio- Fra le altre novità del Salone ne combi e una family car. le avanzate tecnologie intelli- Il mondo NV200 è in gran genti già installate su alcuni fermento: Nissan ha program- vei coli Nissan e appositamente Gran movimento mato l’introduzione di un moto- progettate per semplificare la “ re diesel ancora più potente, in vita e ottimizzare la sicurezza nel comparto grado di sviluppare fino a 110 di conducenti e passeggeri a cavalli, e due nuove conversio- bor do degli LCV. A partire dal- dei veicoli ni, il van con cella frigorifera e l’apprezzato monitor panorami- la versione passeggeri per il tra- co “Around View” (AVM) commerciali sporto di disabili su sedia a ro- montato sui modelli NV200. Il leggeri del telle. sistema si serve di un gruppo di telecamere esterne per monito- costruttore ALTERNATIVA rare l’area intorno al veicolo, ELETTRICA consentendo al conducente di giapponese. A effettuare parcheggi e manovre Altro capitolo importante: sicure anche negli spazi più an- partire dal 2011 Nissan ha illustrato in Germa- gusti. La tecnologia AVM sarà nia la tecnologia a emissioni ze - impiegata anche sugli LCV del e per due anni, ro su cui si basano le batterie prossimo futuro. Ci sono anche Nissan introdurrà dei suoi futuri veicoli elettrici. due applicazioni uni che nel L’al ternativa elettrica sta pro- loro genere destinate ai sempre sul mercato nove gressivamente diventando cen- più popolari iPhone. La prima trale nelle strategie di molti co- condensa l’intero manuale veicoli che struttori per una mobilità del fu- utente in un formato pratico e turo non condizionata dalla za- intuitivo, completo di vi deo di- andranno ad vorra dei consumi e delle emis- mostrativi su come effettuare le arricchire la sioni di CO2. Nissan non vuole operazioni descritte; la seconda essere da meno e agisce di con- si presenta come un pro memo- gamma LCV. sione concorrenziale globale e mercato degli LCV e uno dei del decennio. Entro la fine del seguenza. ria ideale per ricordare ai con- una gamma ampia e articolata. massimi produttori del settore. 2012, invece, prevediamo di pe- A conferma del proprio im- ducenti dove hanno par cheggia- Ora, in un prospettiva di medio Lo conferma Gilles Nor- netrare oltre il 90 per cento dei pegno nel campo dei trasporti a to il loro van. Paolo Altieri termine, Nissan progetta di lan- mand, Corporate Vice President mercati mondiali con i nostri emissioni zero, Nissan ha recen- Intanto, Cabstar adotterà ciare tre nuovi modelli all’anno di Nissan Motor: “Nissan è de- veicoli commerciali”. temente annunciato che il suo l’ef ficiente e conveniente Con- dal 2011 al 2013. Ma non solo. cisa a diventare uno dei princi- Nel corso dei prossimi tre secondo veicolo 100 per cento nect IT, il sistema di navigazio- CAPENA - È un futuro impegna- Il Salone di Hannover ha offer- pali attori nel panorama dei vei- anni, la crescita sarà alimentata elettrico sarà un van leggero. ne firmato Nissan disponibile in tivo quello che attende il settore to l’occasione giusta alla Casa coli commerciali. Nonostante la dal lancio di ben nove modelli Attingendo alle tecnologie svi- nove lingue e completo di inter- LCV (Light Commercial Vehi- nipponica per dare il “la” alla congiuntura economica sfavore- inediti - inclusi i primi risultati luppate per l’innovativa autovet- faccia touchscreen da 5”, con- cles) di Nissan. Da alcuni anni sua nuova campagna di lancio vole, abbiamo già venduto più di una fruttuosa joint venture tura Leaf, il veicolo com mercia- nettività Bluetooth integrata per a questa parte il costruttore aggressiva di tutte le novità in di 500mila unità in tutto il con il produttore indiano Ashok le leggero a batteria vuole esse- telefoni cellulari e un’ampia giapponese ha investito molto programma. mondo, e il nostro obiettivo è Leyland - e dall’imminente de- re, negli obiettivi di Nis san, un scelta di ingressi audio per chi nei suoi veicoli commerciali Nissan punta chiaramente a ar rivare a produrne più di un butto della nuova serie di van mezzo rivoluzionario per quanto non si accontenta della radio o leggeri, dando loro una dimen- diventare un leader globale nel milione all’anno entro la metà NV sul mercato nordamericano. riguarda le operazioni commer- del lettore CD tradizionali. INTERVISTE HIDETO MURAKAMI / Vice presidente SERGIO ALCARAZ / Vice presidente Corporate Nissan Global LCV Business Unit Business Vehiculos Commerciales Nissan “Zero emissioni “Non ci sarà un Master Nissan” HANNOVER - L’abbiamo incon- L’obiettivo soddisfatta con tutta una serie di trato in occasione del Salone di nuovi modelli. “In pratica, se si anche con Hannover e con Sergio Alcaraz, è raggiungere il esclude il nuovissimo NV200, Vice presidente della Business la gamma dei nostri veicoli Unit Vehiculos Commerciales milione di veicoli commerciali - ha af fermato Ser- Nissan abbiamo fatto il punto gio Alcaraz - ver rà completa- i furgoni” sul l’andamento dei veicoli da commerciali mente rinnovata nei prossimi tre lavoro della Casa nipponica e anni. Naturalmente saranno vei- sulle prospettive a medio termi- alla fine coli che avranno la precisa iden- HANNOVER - Come per le au- ne. “Un obbiettivo rimane fer- tità Nissan, anche nel caso di tovetture anche per i veicoli mo - ha esordito - ed è quello dell’anno fiscale qualche modello concepito su commerciali il futuro Nissan è an nunciato due anni fa e che piattaforma comune con Re- all’insegna di “Zero emissio- Nissan vuole assolutamente rag- 2013. Nove nault nel quadro dell’Al leanza ni”. È il tema che affrontiamo, veicoli inquinanti diventerà, giungere entro la fine dei prossi- che punta soprattutto a sfruttare in una breve chiacchierata, come è prevedibile, sempre mi tre anni, ovvero raggiungere nuovi modelli le sinergie per abbassare i costi con Hideto Murakami, Vice più severa”. il traguardo di un milione di di sviluppo. Non ci sarà in ogni presidente Nissan Corporate “Lo sviluppo dei veicoli veicoli commerciali prodotti e sul mercato caso una versione del Master con la responsabilità della Bu- commerciali elettrici - ha pro- venduti. Già alla fine del pre- targata Nissan, in quanto le sue siness Unit Global LCV. “È seguito - avverrà nell’ambito sente anno fiscale toccheremo il nei prossimi caratteristiche sono ben diverse del tutto evidente - dice - che i del programma “Zero emissio- mezzo milione di veicoli. Nei da quelle che si attendono i tra- veicoli commerciali trovano la ni” che l’Alleanza Renault- prossimi tre anni raddoppiere- tre anni. dizionali clienti Nissan”. loro utilizzazione soprattutto Nissan sta portando avanti e mo questo numero e ciò grazie Ma se i nuovi prodotti saran- nei centri urbani laddove an- che prevede l’utilizzazione anche al lancio di nuovi prodot- nella fabbrica di Canton nel oggi è sceso a 1,4 milioni di im- no al centro dell’offensiva Nis- cora di più c’è l’esigenza di delle migliori risorse in questo ti, ben tre all’anno. Indubbia- Mississipi assieme alle auto è in matricolazioni, ma che pen sia- san, non meno importante è il difendere l’ambiente dall’in- campo dei due partner. A noi mente, teniamo ben presente le programma anche la produzione mo possa salire, anche se gra- ruolo che deve svolgere la rete quinamento dovuto sia alle di Nissan, per esempio, tocca difficoltà del mercato soprattut- di veicoli commerciali”. dualmente, almeno a 1,8 milioni di vendita e assistenza. “Sotto emissioni nocive che a quello il compito di seguire l’evolu- to in Europa, ma stiamo lavo- Quanto all’Europa Occiden- all’inizio del 2014. Attualmente questo profilo - ha osservato il sonoro. E dunque con un ritar- zione delle batterie, settore rando non solo per rispondere tale, Sergio Alcaraz ha voluto per rispondere alle esigenze del Vice presidente Nissan - il no- do di soli due anni sul debutto questo che ci vede in prima meglio da una parte alla doman- fare un piccolo approfondimen- mercato europeo operiamo at- stro impegno è e sarà altrettanto della Nissan Leaf, vedremo il fila grazie ad accordi che ab- da di alcuni Paesi europei dove to. “Si tratta certamente del traverso gli impianti spagnoli di rigoroso. Puntiamo a una rete di lancio del primo veicolo com- biamo fatto con aziende spe- la nostra presenza è ancora un mer cato più difficile, dove al Barcellona, dove si producono vendita e assistenza fatta sem- merciale Nissan elettrico. Cui cializzate. Quanto sia impor- po’ debole, dall’altra per raffor- momento non siamo grandi pro- l’NV200, il Primastar e il Nava- pre di più di professionisti al nel tempo ne seguiranno altri tante il discorso sulle batterie zare la nostra attività nei nuovi tagonisti, se si esclude la Spa- ra 4x4, e di Avila dove nascono servizio dei professionisti del per poter rispondere al meglio è dato dal fatto che solo ab- mercati come soprattutto Cina e gna e l’Italia, ma vogliamo che il Cabstar e l’Atleon. Tutti e due tra sporto leggero. E dunque a una domanda che riteniamo bassando i costi di produzione India senza trascurare le oppor- Nissan diventi nei prossimi tre gli impianti sono in grado di au- grande attenzione alla forma- si farà sempre più sostenuta oltre che aumentarne l’autono- tunità che derivano da al tre zone anni il primo costruttore nippo- mentare la produzione per far zione degli uomini ma anche al- soprattutto in Europa e spe- mia si potrà rendere più eco- strategiche come Russia, gli ex nico, portando l’attuale nostra fronte a una domanda più soste- l’of ferta di servizi che rappre- cialmente se nei centri urbani nomica l’offerta di vetture e Paesi dell’Europa del l’Est, quota del 2 per cento almeno al nuta come noi prevediamo”. sentino un valido supporto per la limitazione del traffico ai veicoli elettrici”. l’Africa, gli Stati Uni ti, dove 5 per cento in un mercato che Questa nuova domanda verrà i nostri clienti”. N° 193 / Ottobre 2010 71 Il Mondo dei Trasporti ATTUALITÀ

ESTRAN CON TOMTOM PER IL BUSINESS

acquisendo e integrando nel stallare facilmente sul veicolo, professionale con la mappa per 2005 Datafactory, azienda tede- un navigatore della serie profes- i veicoli pesanti gli ingombri e i sca già leader nella generazione sionale di TomTom, un applica- pesi del veicolo per lo specifico Una storia recente di dati su viaggi/percorsi e nel- tivo gestionale semplice, intuiti- viaggio. Può essere un camion, l’applicativo via internet per la vo ma completo, via internet: un pullman, un veicolo con mi- loro gestione e monitoraggio. Si questo rende possibile gestire al sure insolite. TomTom propone crea una divisione TomTom- meglio le attività fuori sede. e guida su percorsi che evitano WORK focalizzata su soluzioni “Miglior soluzione” può si- situazioni problematiche o peri- per le flotte di veicoli. gnificare moltissime cose a se- colose, scartando strade o pas- che cambierà “Abbiano individuato e cre- conda delle esigenze dell’azien- saggi difficoltosi o impraticabi- duto nella soluzione quando an- da: sistema semplice, intuitivo, li. E con questo si tocca anche cora era una realtà tedesca, Da- specifico, affidabile, con buon un altro elemento a cui Tom- tafactory. Ma la scelta tecnolo- rapporto qualità/prezzo, con Tom per il Business presta mol- gica allora era ancora non otti- alle spalle una società che fa in- ta attenzione: la sicurezza. Sono male - spiega l’ingegner Filippo vestimenti costanti per continui importanti i percorsi e certa- il modo di viaggiare Krachler, Managing Director di miglioramenti ai dispositivi e mente l’automezzo, ma è im- Estran, importatore e rivendito- all’applicativo software. portante anche come lo si guida re delle soluzioni TomTom per “L’elemento di forza di Tom- e lo si utilizza. il Business - Con l’acquisizione Tom sono i suoi costanti inve- Proprio per la sicurezza, il da parte di TomTom e quindi stimenti per migliorare i pro- gestionale e i dispositivi di l’integrazione nativa con il lea- dotti e il servizio offerto - sotto- TomTom permettono un moni- der nel mondo dei navigatori linea Filippo Krachler - Dopo toraggio costante di ciò che av- e di lavorare per veicoli, la soluzione diven- aver rivoluzionato il mondo dei viene durante i viaggi e forni- tava veramente la migliore sul navigatori, TomTom porta al scono utilissime segnalazioni di Dopo aver rivoluzionato il mondo dei navigatori satellita- mercato”. mondo dei trasporti strumenti e pericoli e di eventi anomali. Estran ha quindi collaborato soluzioni che generano concreti Estran è stata fondata con ri, TomTom porta al mondo dei trasporti strumenti e solu- con TomTom per l’ingresso sul vantaggi alle aziende e alle per- l’obiettivo di individuare solu- mercato francese e svizzero su sone. Il più recente è la naviga- zioni che migliorino la gestione zioni che generano concreti vantaggi alle aziende e alle cui erano già state avviate alcu- zione per veicoli pesanti”. e l’efficienza delle flotte di vei- ne iniziative e a fare i primi TomTom ha lanciato la coli, l’organizzazione e lo svol- persone. Il più recente è la navigazione per veicoli pesanti. passi sul mercato italiano. La Truck Navigation già nel 2008 gimento del lavoro che le utiliz- soluzione Connected Naviga- in Germania allo IAA di Han- za. TomTom è il partner che n questi ultimi 20 anni, molte mente quella legata al navigato- voro per pochi, ma si apre al tion si è poi diffusa in tutti i nover, ma lo ha fatto volendo presenta già oggi le migliori so- Iaziende hanno contribuito a re satellitare. I primi esempi di mon do dei consumer. TomTom principali Paesi europei. mantenere la qualità che la con- luzioni e che continua a investi- in novare e migliorare gli auto- navigatori satellitari appaiono diventa sinonimo di “navigato- “I clienti sono imprenditori traddistingue e quindi estenden- re costantemente per raggiunge- mezzi, i motori, la componenti- intorno al 1996, dispositivi re”. che hanno compreso i grandi dola man mano ai diversi Paesi. re obiettivi sempre più innovati- stica, i pneumatici, i carburanti. gros si e costosi, utilizzati in set- E TomTom mantiene una benefici che questa soluzione È quindi arrivata alla terza edi- vi. La sua divisione TomTom- E anche la strumentazione di tori particolari del mondo dei grande attenzione al mondo porta all’azienda - continua zione di mappatura e ora è di- WORK ha registrato una cresci- bordo si è ampliata enorme- trasporti. Poi l’idea rivoluziona- delle aziende e avvia la seconda l’ingegner Krachler - Si parla di sponibile con Estran quella con ta impressionante in questi tre mente. Ci sono poi storie recen- ria di TomTom che ha veramen- rivoluzione, quella di rendere il flotte da 50-100 veicoli e ol tre, la mappa dell’Italia oltre agli anni e i veicoli che utilizzano ti che hanno rivoluzionato il te cambiato il modo di viaggia- navigatore anche uno strumento ma an che di piccole realtà da 3- altri Paesi europei in cui è già ormai la sua soluzione sono modo di lavorare, muoversi e re. Il navigatore diventa picco- di lavoro e di comunicazione. 5 vei coli. I vantaggi sono per attiva. oltre 120mila in tutta Europa. comunicare. lo, facile, a prezzi accessibili. TomTom porta alle aziende la tutti e per qualsiasi settore”. Prima di iniziare un viaggio, Estran crede che solo questo sia Una di queste è stata certa- Non è più uno strumento di la- Connected Navigation. Lo fa Un piccolo dispositivo da in- si inseriscono sul navigatore già una garanzia.

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Navigazione per veicoli pesanti La Connected Navigation, il sistema di gestione flotte TomTom, si completa ora anche in Italia con mappe e navigatori per camion, pullman e altri veicoli.

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