UNIONE COLLINARE: VERSA ASTIGIANO

Comune di

Le prime notizie sul paese risalgono al 1186, quando l’Imperatore Federico I, confermando ai Radicati il possesso del Contado di , vi comprese Robella. Per la sua posizione geografica, difesa naturalmente dai boschi e della colline che la circondano, Robella possedeva una funzione strategica e militare di primo piano su tutto il territorio circostante. Il borgo castellano sorse a controllo del valico che conduce dalla Valle Versa alla Val Cerrina . Tra i personaggi storici, si ricorda il Marchese del Monferrato Guglielmo VII di Robella, caduto prigioniero nel 1291 nella battaglia di . Il toponimo potrebbe derivare da robur , rovere, da cui Rovorbella , bella rovere, ad indicare il tipo di vegetazione che caratterizzava il paesaggio. Robella è uno degli esempi di paese diffuso : il , infatti, comprende la frazione di e le località di Cavallo Bianco e di Cavallo Grigio. Il nucleo originario si svolge lineare ai piedi della lieve altura del Castello e della Parrocchiale.

Elementi urbani Andamento a semicerchio Il paese presenta un andamento a semicerchio con del paese uno sviluppo che si può seguire sul fianco della collina a partire dalla chiesa di San Francesco, a ovest, fino alla fine della dorsale verso est. Insieme costituito dal Il nucleo originario è immediatamente percepibile Castello, dalla Parrocchiale, grazie all’articolato sistema di spazi formato dal dal sagrato e dall’accesso sagrato della Parrocchiale e dall’accesso al parco del Castello, che creano una suggestiva porta di ingresso al paese. La strada paese, nel tratto a sud del Municipio, con lo slargo di piazza Martini, ospita attività commerciali e di ristorazione.

Frazioni Cortiglione Il paese può essere considerato come un insediamento diffuso formato da una frazione, da diversi nuclei abitati e da numerose case sparse. Il capoluogo e la frazione di Cortiglione sono situate in altura, mentre la località di Cavallo Bianco e Cavallo Grigio, di sviluppo recente e sede di attività commerciali e artigianali, si trovano sul fondo della Val Cerrina . Dalla valle si può risalire la collina tramite tre percorsi: la ripida strada delle cascine, la suggestiva strada provinciale e la panoramica strada della rocca . Di origini antichissime, Cortiglione pare sia stato fondato dai Romani nel 148 a.C. Denominata Curtis lionum , fu più legata alle vicende storiche dei territori confinanti di e di che a quelle di Robella, con la quale fu spesso in dissidio. Il borgo fu più volte distrutto, così come la sua Chiesa. Solo nel 1585 avvenne l’annessione definitiva di Cortiglione alla dinastia Sabauda e, conseguentemente, al territorio di Robella, con continue, ma inutili rimostranze da parte dei cortiglionesi. Le mappe del XVIII secolo rappresentano la borgata compatta intorno alla Chiesa Parrocchiale di Sant’Eusebio. La Parrocchiale di Sant’Eusebio, intitolata al primo vescovo della Diocesi di Vercelli, fu costruita sulla sommità della collina di Cortiglione tra il XVI e il XVII secolo. Delle pitture originarie eseguite dopo il XVII secolo sono rimasti i quattro medaglioni angolari che

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rappresentano gli Evangelisti . Inoltre, delle due tele conservate nella chiesa, una è attribuita alla scuola del . E’ in programma un importante intervento di restauro. La Chiesa rurale di San Marcelliano, sita nella frazione di Cortiglione, fu costruita nel 1376 sul luogo dove la tradizione vuole che siano state sepolte le salme dei caduti della cruenta battaglia che nel 1370 aveva contrapposto i Savoia al Marchese del Monferrato. Dopo essere stata adibita a lazzaretto, al principio del XVIII secolo venne in parte rimaneggiata, con la sistemazione dell’attuale facciata. Fruibilità: la Parrocchiale durate le funzioni religiose; San Marcelliano durante la festa patronale

Elementi singoli Castello Il Castello sorge sulla collina del capoluogo e domina la strada paese che gli si stende ai piedi, sulla dorsale a sud e ad est della rocca. Di probabile origine trecentesca, il maniero, edificato per scopi militari, fu incendiato dalle truppe francesi nel XVI secolo e quindi rimaneggiato in forma di residenza signorile. L’aspetto attuale dell’edificio, costituito da un corpo compatto di forma ovoidale con una corte al centro, risale alla seconda metà del XVIII secolo. Al progetto dell’ingegner Carlo Bernardo Mosca , nei primi anni dell’Ottocento, risale invece la sistemazione della facciata, con lo scenografico scalone a due rampe. Lo stesso Mosca costruì nel 1823 la torre in muratura e ferro, detta la specola , che ancora oggi è un elemento caratteristico del castello. Municipio L’edifico si presenta come una imponente e compatta costruzione rimaneggiata nel corso dell’Ottocento. Il Municipio si affaccia su un racchiuso piazzale, recentemente rifunzionalizzato. Parrocchiale di San La Parrocchiale di San Giacomo Apostolo, edificata Giacomo e Beata Vergine nel nel XVI secolo, presenta oggi una facciata Assunta ottocentesca a due ordini e un campanile in mattoni a vista. All’ingresso principale si accede attraverso una gradinata in pietra. La Chiesa, che svolge oggi le funzioni di parrocchiale, in passato era la cappella privata del Castello. All’interno della Parrocchiale sono conservate le reliquie di San Feliciano. Fruibilità: durante le funzioni religiose Chiesa di San Francesco All’interno dell’area cimiteriale si trova la Chiesa barocca della Congregazione di San Francesco, al cui ampio sagrato si accede attraverso un suggestivo portale ad arco in mattoni, il cui timpano curvilineo richiama quello della Chiesa. L’edificio fu eretto dalla Confraternita delle Stimmate di San Francesco , nel 1684, nel luogo ove sorgeva un precedente oratorio. I due affreschi presenti nelle nicchie della facciata raffigurano l’uno San Francesco d’Assisi e l’altro San Pietro. All’interno la pala d’altare, una tela barocca di grandi dimensioni, raffigura

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L’incoronazione della Vergine e i Santi Antonio Abate, Antonio da Padova e Francesco . La costruzione del campanile risale al 1764. Fruibilità: negli orari di apertura del Cimitero Percorso devozionale tra Le cappelle votive, le edicole e le chiese che si chiesette, cappelle e piloni trovano, numerose, sul territorio di Robella creano votivi, in particolare Chiesa un percorso devozionale che attesta la profonda del Bric Maccagnone, partecipazione religiosa della comunità locale. Chiesetta di Sant’Anna e In zona panoramica sorge la Chiesa del Bric Chiesa di San Zenone Maccagnone . Il piccolo edificio campestre sorge in un punto privilegiato del territorio immerso tra le distese boschive che nascondono alla vista il centro abitato di Robella. La Chiesetta di Sant’Anna secondo alcune fonti sorge dove venne eretta la prima chiesa cristiana nel territorio robellese nel V secolo d.C. La cappella originaria fu incendiata e saccheggiata più volte sino alla distruzione nel 1580. La successiva ricostruzione è databile al primo Seicento. La Chiesa di San Zenone è stata recentemente oggetto di un intervento che ne ha migliorato l’accesso e l’illuminazione. Fu edificata a seguito della vittoria di una battaglia che Robella vinse con Montiglio e . I tre comuni edificarono a memoria dell'evento tre piccole Cappelle gemelle, una per ognuno dei vincitori. Fruibilità: tutte durante le feste patronali

Elementi particolari Strade panoramiche Per la sua posizione e per la sua struttura lineare tutta la strada paese, che attraversa il concentrico di Robella, offre scorci panoramici e paesaggistici sulle sottostanti Val Cerrina e Valle Versa . Altre strade di grande valore ambientale sono la via di accesso ovest al paese; la strada che unisce Robella a Cortiglione e la strada delle cascine , percorso ripido e diretto per raggiungere da valle il capoluogo. Territorio robellese Robella sorge nella zona che connette il Monferrato Astigiano con la Val Cerrina , delineando il confine con il Monferrato Casalese . Il paese è compreso nell’area di fruizione turistica denominata Le Colline del Po e della Val Cerrina e per la sua posizione particolarmente panoramica è una delle tappe di alto valore ambientale con percorsi che si snodano tra valli e crinali ricchi di storia e cultura materiale. La zona, coperta di estese aree boschive, è contrassegnata da cascine, sparse sui versanti e ai piedi delle colline, ben inserite nel paesaggio rurale, che costituiscono un’ulteriore peculiarità del territorio. Linea ferroviaria Asti- La Stazione ferroviaria di Sant’Anna di Robella è Chivasso una delle fermate della linea ferroviaria lungo la direttrice Asti-Chivasso. La linea, progettata dall’ingegnere svizzero Jaques Setter , lunga 52 chilometri, venne inaugurata il 20 ottobre 1912. Ancora oggi Robella è servita dalla stessa linea ferroviaria.

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Avvenimenti Festa di San Marcelliano, giugno Festa Patronale di Sant’Eusebio in fraz. Cortiglione, 1 a domenica di agosto Festa Patronale dell’Assunta , 15 agosto Ferragosto Robellese , metà agosto

Siti internet http://www.lacabalesta.it/testi/comuni/robella.html http://www.provincia.asti.it/turismo/comuni/robella.htm http://www.ilmonferrato.info/bs/robell/robell1.htm http://www.storia900bivc.it/pagine/itinerari/monferrato7a.html

Bibliografia L. CAFFA, N. SICILIANO, Il Comune di Robella d’Asti. Ambiente, colline e paesi nei Comuni del Consorzio Forestale Terra dei Sanri e Colline del Po , s.l., s.d. E. CALVO, S. MASSAGLIA, Un percorso a Robella tra natura e cultura , Robella 2005 G. GASCA QUEIRAZZA, C. MARCATO, G. B. PELLEGRINI, G. PETRACCO SICARDI, A. ROSSEBASTIANO, Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani , Torino 1997, p.543 Il Piemonte paese per paese, vol. VI, Firenze 1995, p.202 Robella in Castelli e ville forti nella Provincia di Asti a nord della valle del Tanaro , vol. II, scheda n. 18, Asti 1989

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