cpadver-effigi.com – [email protected] del • PITIGLIANO • SORANOTufo 1,50 Basta un euro Un’estate di Mario Papalini

e basta uno solo per co- minciare… Quando le Nistituzioni in generale tra- ballano e quando, come oggi, le stesse di rinascita istituzioni non sono in grado di produrre certezze, allora, si deve muovere la so- cietà civile ed il buon senso, le parti si devono mettere in contatto, comunicare ed esprimere azioni, anche piccole e apparentemente poco signifi cative dal “punto di vista economico”. L’accordo tra il di Pitiglia- no e la Piccola Gerusalemme si direbbe gi.com proprio una modesta cosa: l’aumento di un euro del biglietto d’ingresso del mu- seo più visitato in aiuto degli altri. In questo sforzo minuto si raccoglie invece il senso dello spirito di soprav- vivenza delle comunità, il senso alto di solidarietà che non ha bisogno di eclatanti dichiarazioni, ma di piccoli

passi verso una direzione comune. (Non del Tufo Il nuovo corriere cpadver-effi trascurabile la considerazione della presenza degli ebrei a Pitigliano, come strumento di fi liazioni internazionali, di integrazione diluita nel corpo sociale). I Eh si! Che i musei sono oggetti stra- ordinari del territorio, forse più apprez- zati dai turisti che dai locali, purtroppo, pur sempre un patrimonio che il mondo ci invidia e che abbiamo a disposizione quotidianamente, una vera fortuna. Sono un motore che ci guida verso il futuro, insieme all’aumento della pro- Pitigliano, Festa delle cantine, agosto. Foto di Andrea Mearelli fessionalità nel campo dell’ospitalità e delle produzioni tipiche, dell’anima inti- ma della nostra patria insomma, che è Manciano, Cartoon Village, luglio. Foto Associazione no-profi t il plus valore che possiamo aggiungere sul piatto, che ci distingue e contribui- sce all’identità. Proprio sull’identità bisognerebbe investire, segnale capace di metterci in relazione con il mondo e di attivare insospettabili opportunità. In altre aree a noi prossime, esisto- no progetti di reti museali fi nanziati e avviati, con le solite problematiche di molte strutture espositive. Ma da noi, davvero, i musei sono scaturiti e so- pravvissuti sulla consapevolezza dei fondatori, sullo sforzo di singoli che hanno creduto profondamente nel va- lore di quanto andavano promuovendo. Contro l’inesperienza istituzionale nel settore, contro il pregiudizio sulla cultu- ra, come se cultura non fosse anche la storia della nostra tradizione, la linfa e in fondo il senso profondo, l’anima. Un euro, un soldino soltanto per ricominciare a costruire prospettive, a partire proprio dai tesori più importanti che la nostra terra custodisce.

E-MAIL Sorano, Mostramercato, agosto. Foto di Marianna Febbi della REDAZIONE [email protected] [email protected] [email protected] Un’estate pitiglianese che lascia il segno più

di Alessandro Zecchini ma anche agli anni precedenti, quando lo spettro della crisi non aleggiava sulle nostre ascia il sorriso sulle labbra e una zone. Questa escalation di visitatori, in un scia di ottimismo l’estate 2013 di certo senso, è dovuta anche alla crisi stessa, LPitigliano e di tutto il territorio. molti vacanzieri hanno rinunciato a trascor- Nonostante la crisi e le difficoltà generali, rere le ferie nei classici luoghi del turismo, il settore turistico legato alle presenze fa preferendo la più economica vacanza in Pitigliano, Emilio Celata, sorridere gli operatori e le istituzioni della paese dove magari si possiede una casetta Spettacolo ‘Diversi e d’accordo’. zona del tufo. Come ipotizzato a primave- ereditata da nonni o genitori. Ai pitigliane- Foto di Andrea Mearelli ra, l’estate pitiglianese ha fatto registrare si questo poco importa, l’importante è aver un aumento di presenze rispetto, sì al 2012, visto il paese pieno di gente con numeri che poco hanno a che invidiare alla costa e che tura con musica classica e concerti vari. in alcuni frangenti sono stati addirittura su- “Per tutti gli eventi dell’estate dobbiamo periori (vedi mese di Agosto quando alcune ringraziare in primis la Pro loco e tutte attività hanno visto il proprio fatturato rad- le associazioni del territorio – continua il doppiato rispetto a un anno fa). Soddisfa- vice sindaco Renaioli – ogni sera abbiamo zione emerge si dai commercianti ma anche assistito a qualcosa d’interessante e non dalle istituzioni della città del tufo: “A ini- mi riferisco solo agli eventi guida classici zio anno c’era molta preoccupazione, l’al- dell’estate ma anche a tutti i piccoli spetta- larmismo generale dovuto alla crisi portava coli realizzati”. Un turismo meno “mordi e con sé un’onda di sconforto – ci spiega il fuggi” rispetto agli anni passati che ha vi- vicesindaco e assessore al turismo Melania sto anche una grossa affluenza di visitatori Renaioli – ora, invece, è bello riscontrare stranieri soprattutto in Luglio e Settembre soddisfazione da parte degli operatori turi- con centro degli eventi sempre l’enoga- stici e degli abitanti di Pitigliano”. L’esta- stronomia locale. Con la convinzione sul- te degli eventi è iniziata dopo la metà di le proprie forze e con la consapevolezza Luglio, con le notti dell’archeologia e i che non bisogna mai cullarsi sugli allori e concerti di “a occhi chiusi” per poi passare continuare a creare, Pitigliano si tuffa ver- al mese di Agosto dedicato principalmen- so un nuovo inverno che cercherà di non NOTIZIE DEL TERRITORIO te agli eventi più popolari, alcuni dei quali deludere le aspettative. Già a Novembre, criticati, con alcune “chicche” come “Ca- festa del vino novello e olio nuovo in Piaz- lici di Stelle” e la “Festa della Contea” pi- za della Repubblica, per poi continuare con tiglianese. A Settembre chiusura col botto gli eventi natalizi e di fine anno. Tanto è con il “Settembre di vino”, per poi tornare stato fatto ma tanto ancora c’è da fare per Pitigliano, CarnevApe. agli eventi legati principalmente alla cul- far crescere il paese. Foto di Andrea Mearelli II Riapre la strada provinciale SP4 I cittadini chiedono trasparenza sui lavori svolti

di Nicola Ciuffoletti raggiungere Sorano. Ma adesso a strada ria- verificavano movimenti franosi in più tratti perta, in anticipo rispetto ai tempi che la Pro- di strada. La Provincia, preso atto dei proget- a Strada Provinciale 4 “Santa Fiora vincia aveva dettato, i cittadini continuano a ti esecutivi, nonché del finanziamento della - Pitigliano” chiusa al transito veico- chiedersi il perché questo genere di ripristino Regione Toscana ha potuto rendere pubbli- llare dal novembre scorso, tra il km abbia richiesto quasi un anno di lavori. Il di- che le gare per l’appalto dei lavori. 9 e il km 12 è stata riaperta al traffico il 21 battito, come siamo soliti verificare oltre che Intanto il tempo scandiva i giorni, i mesi settembre. Un argomento caldo, questo della nelle piazze si è spostato sui canali social, vi- e anche un crescente malcontento dei cittadi- chiusura temporanea che negli undici mesi di ralizzando il malcontento anche tra gl utenti ni. Due ditte vincitrici per due progetti: uno mente chiesto un’accelerazione dei lavori, impedimenti e di lavori ha sollecitato molti Facebook. In effetti, forse una maggiore tra- di intervento di messa in sicurezza del corpo scontrandosi in più occasioni con Pianigiani cittadini, non solo soranesi a esplicitare la- sparenza da parte delle amministrazioni pub- stradale dal km 10 al km 12, l’altro sempre Assessore provinciale alle infrastrutture, e mentele, rivolte sia all’amministrazione co- bliche sui lavori che sono stati svolti e sulle per interventi di messa in sicurezza del corpo forse a qualcosa è servito. munale che provinciale. varie procedure di routine che caratterizzano stradale e sistemazione dissesti a monte e a Circa un milione di euro di spesa per il ri- Un maggiore chilometraggio, tempi di questo genere di interventi avrebbe sciolto valle dal km 9 al km 10 e così i lavori, che pristino di una strada che è stata messa a nuo- percorrenza più dilatati e un aumento dei qualche dubbio in più. La chiusura tempora- hanno riguardato specificatamente la puli- vo, che ha visto concludere i lavori prima dei costi, sono questi i tre binari sui quali si nea delle strada è avvenuta il 15 novembre zia delle scarpate stradali con l’eliminazione tempi prestabiliti e che ad oggi necessita solo muovevano le insoddisfazioni dei cittadini scorso, solo in seguito ad un’ordinanza pro- della vegetazione, il taglio di alberi che pre- di qualche piccola rifinitura. È questa l’altra costretti a percorrere strade alternative per vinciale, in merito a costatazioni tecniche che sentavano rischio di caduta, un rinforzo di faccia della medaglia di una contesa durata tratti delle scarpate con posa in opera di reti fin troppo tra cittadini e amministratori. apposite, realizzazione di gabbionate e mol- to altro ancora, sono partire a fine marzo, esattamente il 27. Da questa data d’inizio Supplemento a: dobbiamo contare 180 giorni ossia il perio- Il nuovo corriere dell’Amiata do previsto per il riassetto del tratto stradale. Anno I, numero 9, Ottobre 2013 Da marzo a settembre anche il sindaco Mensile dell’Associazione culturale omonima di Sorano Pierandrea Vanni, ha ripetuta- senza fini di lucro Associato al CRIC Produzione: C&P Adver > Mario Papalini Edizioni: effigi 0564 967139 =LUKLZPHWWHY[HTLU[VH7P[PNSPHUVZP[\H[V Iscrizione al Tribunale Questo periodico è associato PU*LU[YV:[VYPJVÁ[YH[[HIPSPrif 219 di n. 9 all’Unione Stampa Periodica Italiana

Tufo depositata il 26.11.2001 di Anna Maria Liberati Iscrizione al ROC n° 12763 e Direttore responsabile: Fiora Bonelli, del Dr.ssa Maria Elena Formiconi Via del Gallaccino, 58033 Castel del Piano, Tel. 0564 955044 - e-mail: [email protected] Segreteria di redazione: 58017 Pitigliano (GR) Nicola Ciuffoletti 392 2894828 Piazza Petruccioli 58 email [email protected] TEL/FAX 0564614464 Redazione: Nicola Ciuffoletti, Lucia Antista, www.ursineaimmobiliare.it Alessandro Zecchini, Andrea Teti, Mario Papalini, email: [email protected] =LUKLZP[LYYLUVL[YLJHZHSPPUWPL[YHHRTKHSSL Elisa Conti, Luca Federici, Tommaso Baroncelli, cell. 3337603660 rif 207 Valentino Fraticelli e Margherita Marretti Pillole di storia di Franco Dominici cronaca Un “corpo estraneo” locale

Manciano - Pitigliano - Sorano nel Consiglio comunale di Sorano dal 20 Agosto al 20 Settembre ei decenni post – unitari il po- probabilmente un ricco armatore e da Ma- fronti della quale il primo cittadino si mo- tere politico ed economico nel ria Malerba e sembra avesse abbandonato strò particolarmente sensibile. Tutta questa Pitigliano: le cantine aperte a Pitigliano, quat- Ncomune di Sorano apparteneva a presto gli studi classici e i genitori anche a attività non sfuggì all’attenzione del prefetto tro giorni di successi e prelibatezze enogastro- poche famiglie di proprietari terrieri e della causa delle proprie idee politiche. Qualcu- di Grosseto che ebbe a congratularsi con il nomiche. borghesia locale: i Busatti, i Masini, i Celli, no, ma quasi certamente erano maldicenze, Villavecchia, dichiarando che finalmente il i Selvi, i Palloni, i Ferrini, gli Ilari e i Bolo- sosteneva fosse anarchico e che avesse addi- comune di Sorano aveva ripreso a vivere. Pitigliano: Scivola nella via cava, i vigili del gna appartenevano all’area politica modera- rittura meditato un attentato alla persona del Ma l’opposizione non diede tregua al fuoco soccorrono il turista. Una caduta senza ta e a quella liberal-democratica. Alcuni si sovrano nella tenuta di San Rossore. Giunto genovese, che fu costretto alle dimissioni il conseguenze per il turista settantenne. erano distinti nell’opera di modernizzazione in quel di Sorano (forse in seguito alla co- 10 Giugno 1911. Fin qui nulla di anormale Manciano: un’auto sbanda allo Sgrillozzo due del territorio, in particolare Pietro Busatti, noscenza di un certo Adolfo Menicanti) il poiché nel primo decennio del Novecento feriti lievi. Un incidente stradale, per fortuna primo sindaco dopo l’unità d’Italia. Fu il Villavecchia, dotato di una consistente di- il comune di Sorano aveva visto alternarsi senza conseguenze drammatiche. Un fi ne ago- Busatti a promuovere la costruzione dell’ac- sponibilità di denaro, acquistò i diritti di alla guida del municipio vari sindaci e di- sto da cardiopalma. quedotto Vitozza-Sorano, della piazza della sottosuolo nei pressi di , nel- versi commissari nominati dal prefetto con : furti notturni sgominata la banda del- fonte e del nuovo cimitero del capoluogo, le zone di Faggeta e Montagna, una casa in l’obiettivo di ristabilire ordine e governabi- le cascatelle. I carabinieri prendono il complice della sistemazione della viabilità generale, questa frazione e una in Sorano capoluogo. lità. Però l’amministrazione Villavecchia si del’uomo arrestato a metà agosto. In un oliveto coronata con l’apertura dell’importantissi- Il suo ingresso in Consiglio comunale coin- differenziò dalle altre per un insolito e triste affi ora il tesoro rubato: zaini, borse e occhiali. ma via Sorano-S.Quirico-La Rotta. Queste cise con l’avvio delle lotte politiche contro epilogo: il 19 giugno il sindaco dimissiona- famiglie, anche se spesso in contrasto fra gli avversari locali rappresentati dal sindaco rio venne aggredito, atterrato e brutalmente Sorano: è tutto oro quel che luccica. I maestri loro, si alternarono alla guida del municipio Alberto Ricci – Busatti. Villavecchia riuscì malmenato in fondo alle scale del palazzo orafi aretini in mostra a . Nel palazzo dal 1861 all’età giolittiana, senza che nessu- nell’intento di far cadere l’avversario e so- comunale, guarda caso senza che ci fossero Pretorio una mostra eccezionale di gran suc- no potesse metterne in discussione l’ autori- prattutto in quello di essere eletto ai vertici testimoni. L’autore del “bel gesto” fu un cesso. tà e i privilegi. del municipio nel marzo del 1910. Così il pregiudicato ventitreenne, Ghiri Finiguer- Sovana: giorni importanti nel segno delle cre- Tuttavia, fra Otto e Novecento, anche comune, per la prima volta, era nelle mani ra, esecutore della volontà di ben noti man- azioni artigianali a Sovana, dove il mercatino in questo “sperduto” angolo della Toscana della sinistra, poiché con Villavecchia go- danti: per dirla con Villavecchia “di coloro dell’artigianato e dell’hobbystica è giunta alla meridionale si erano diffuse le idee sociali- vernarono vari consiglieri socialisti, fra cui i che disgraziatamente possono imporsi ad sua quinta edizione. ste e le classi meno abbienti avevano potuto sanquirichesi Crispino e Giuseppe Lombar- altri colleghi da essi dipendenti ed a loro eleggere i loro rappresentanti in consiglio di. L’amministrazione del genovese si carat- economicamente soggetti o da altra servitù Saturnia: “Porta un amico sul campo” è l’inizia- comunale, uomini in grado di contrastare gli terizzò per un notevole dinamismo: ripresa vincolati, trascinandoli ai loro voleri e ai tiva promozionale che il “Terme di Saturnia golf interessi dei potentati locali. Ma l’elezione e incentivazione del servizio postale, un loro non confessabili fini”. Questa barbara club” lancia per la stagione 2013/2014. di un sindaco di “sinistra” e per di più “ stra- considerevole miglioramento della viabilità, aggressione anticipò di un decennio la bru- Sorano: nella frazione di Montebuono tre giorni niero” era davvero troppo! Stiamo parlando la liquidazione della spesa per la pubblica talità delle squadre fasciste locali e fore- di festa per la Madonna del Cerro. Nel suggesti- di un eccentrico personaggio apparso sulla fontana di San Quirico dedicata a Giordano stiere che, dopo la “Grande Guerra”, sbara- vo borgo di Montebuono tre giorni di cene, degu- scena politica soranese nel 1907, in quanto Bruno, piena disponibilità dei medici con- gliarono gli avversari e le amministrazioni stazioni di prodotti tipici e tanta musia. eletto consigliere comunale per le frazioni dotti di fronte all’acuirsi dei problemi sani- socialiste in tutta la provincia di Grosseto Pitigliano: l’associazione “Oro di Maremma”, di Montevitozzo e San Valentino: Oreste tari (pertosse e rosalia) in ossequio al nuovo con il pieno sostegno economico e politico realtà consolidata sull’intero territorio del Villavecchia. Era nato a Genova nell’aprile sindaco ed infine consistenti investimenti dei proprietari terrieri. “Tufo” ha organizzato un importante evento di del 1873 dal Cavalier Ufficiale Giuseppe, in favore dell’istruzione pubblica, nei con- musica classica, dal titolo “Note di Maremma”. Sorano: Pierandrea Vanni, sindaco di Sorano e Finestre di Valentino Fraticelli Coordinatore dei piccoli comuni Anci afferma che è irresponsabile penalizzare i piccoli ospe- dali. Pitigliano: Settembre diVino, festa col botto, il Alfi o Cavoli. Un lustro per ricordare tradizionale appuntamento ha visto migliaia di III visitatori. e un museo da dedicare Sorano: la Sagra di Fine estate a San Giovanni delle Contee un boom di successo anche se pio- l 30 settembre 2008 Al- nei suoi scritti e nella sua ope- vono controlli su controlli. fio Cavoli si spegneva, ra di amministratore pubblico, Pitigliano: “Road Art Festival” per gran parte di Ilontano dal suo Man- soprattutto nei 15 anni di As- settembre ha investito le emozioni dei visitatori ciano, in un letto del Policli- sessore alla Cultura del Comu- che hanno potuto contemplare la mostra. Da Pi- nico “Umberto I” di Roma. È ne di Manciano, sempre eletto tigliano la strada dell’Arte porta a Nord, tutta la trascorso un lustro, parola de- nelle liste di sinistra come indi- forza della natura in un unico festival. sueta, ma che gli sarebbe tanto pendente. E non poteva essere Pitigliano: cade un solaio, palazzo sgomberato piaciuta. Cinque anni nei quali altrimenti, diceva di se stesso e strada chiusa. Lo schianto è stato sentito da il ricordo di Alfio si è un po’ : “Io non sono uno da esssere chi abita nel raggio di diverse decine di metri. affievolito, “diventa fioco” per guidato” e “Io posso dirle certe Per fortuna nessuno è rimasto ferito nel crollo. Il dirla con Francesco Guccini. È cose, posso dirle a voce alta”, traffi co davanti alla strada è stato deviato. un mondo il nostro che, ormai, frasi ripetute spesso e con gran- brucia tutto con una voracità de fierezza. Da qui anche la ne- Saturnia: spacciava l’hashish comprato in temporale impressionante; è tri- cessità di sentirsi indipendente Campania. Tra hashish e marijuana un totale di ste però che questo avvenga an- anche nel lavoro politico; anni quattro etti. Fioccano condanne. che nella sua terra, da lui tanto di grandi e importanti batta- Pitigliano: è un pitiglianese il nuovo coman- amata e alla quale ha dedicato mento del “Grifone d’oro 1992” a Grosseto, glie: alcune vinte, altre perse, dante del Gruppo carabinieri di Frascati, da cui un’intera vita per fermare e tramandare fat- si diceva sempre “più convinto che quello spesso in grande solitudine per cercare di dipendono le compagnie di Anzio, Castel Gan- ti, storie, memorie, tradizioni, impressioni, della divulgazione è uno dei modi possibili valorizzare Manciano e i territori vicini. La dolfo, Colleferro, Fraacati, Palestina, Pomezia, grandezze e miserie, anzi miseria, della per essere utili alla propria terra.” sua caparbietà e anche la sua capicità di forti Subiaco e Velletri. Maremma. Maremma amara e Quando l’inferno collaborazioni istituzionali ci hanno lasciato Ci ha lasciato una cinquantina di pubbli- era in Maremma, a mio avviso tra i miglio- un piccolo gioello anche dal punto di vista Manciano: Marras a Saturnia incontra il pastore cazioni e quasi sessanta anni di giornalismo ri lavori di Alfio, reggono bene il confron- dell’innovazione espositiva: il “Museo di che chiede decisioni. (corrispondenze locali prima e articoli di to con le pagine di scrittori noti e celebrati, Preistoria e Protostoria della valle del fiume Pitigliano: Doppio live jazz e la città di Pitiglia- terza pagina dopo, quella tradizionalmente anche se oggi un po’ dimenticati ma sono Fiora”. no incanta con note virtuose. dedicata alla cultura) su “Il Telegrafo” poi trascorsi decenni, quali Guelfo Civinini e Mi ha fatto molto piacere vedere che il Manciano: il teatro a veglia racconta storie di divenuto “Il Tirreno”, “Paese Sera”, “To- Delfino Cinelli, pur nelle differenze dei re- 24 agosto scorso il Comune di Roccalbegna alluvioni. La settima edizione con libro “Festi- scana qui”, “Stazione di posta”, “Confron- gistri narrativi. ha dedicato una giornata al suo ricordo. val a veglia. A teatro col baratto” l’evento si è ti”, … Alfio sapeva scrivere, sapeva soprat- Ho avuto la fortuna di conoscere e ap- Ma …il suo paese, dove, a parte l’Asso- sviluppato tra Manciano, Marsigliana e Poderi tutto raccontare con passione, ma anche con prezzare Alfio Cavoli per tanti lustri e, cer- ciazione culturale a lui dedicata creata dalla di . una grande capacità di sintesi come deve tamente, l’amore e la passione comune per figlia Daniela, non ci sono altre tracce, non Tufo essere per un bravo giornalista. la nostra terra ha ricevuto dai suoi lavori deve proprio niente ad Alfio Cavoli? Mi Montemerano: negozianti in vetrina con le foto- È stato un divulgatore straordinario, ha (ho e ho letto tutte le sue opere) molti più sento ancora molto legato a Manciano anche grafi e di Matacotta Cordella. fatto conoscere la nostra terra come nessun stimoli di quanto possa apparire anche nel- se vivo a Firenze ormai da molti decenni e Pitigliano: un importante convegno dalla prei- del maremmano prima; forse solo Paride Pa- la parte del mio lavoro di storico dedicata brevi sono i periodi che vi trascorro durante storia agli etruschi. Gli esperti raccontano Pi- scucci e Adolfo Lorenzo Denci, in altre for- all’Amiata e alla Maremma e al banditismo- l’anno e, proprio per questo, rivolgo al Sin- tigliano. me espressive, hanno fatto altrettanto. Non brigantaggio nel medioevo e nell’età moder- daco e al Consiglio Comunale una proposta: è un caso che al grande pittore mancianese na. Del resto, ho sempre riconosciuto il mio perché non intitolare ad Alfio Cavoli il Mu- Manciano: il teatro a Manciano si paga col ba- e allo straordinario fotografo di Pitiglia- debito sia con lui personalmente che pubbli- seo da lui così fortemente voluto? Sarebbe ratto. no avesse dedicato attenzioni e lavori. Del camente. un modo concreto per ricordarlo e di ricor- Manciano: acquedotto del Fiora crea disagi resto lui stesso, nel discorso pronunciato il Credo che si debba essere molto grati dare, soprattutto, quanto Alfio ha fatto per nell’area di Saturnia. 10 agosto del 1993 in occasione del conferi- ad Alfio per tutto quello che ci ha lasciato Manciano. CITTÀ INVISIBILI Di Eremi e di Eremiti

di Luca Federici singolari esempi di insediamento monasti- patrono dell’ordine templare, mostra cro- co al mondo. La sua forma attuale, ricavata ci stilizzate, simboli sacri e una notevole i sono città che appartengono da un sito di culto più antico e la meravi- complessità architettonica, che conferma agli uomini, dove si curano af- glia degli elementi che lo circondano, in- l’importanza del sito, di cui purtroppo non IV Cfari terreni, e città di Dio (o di fondono in chiunque lo visiti un profondo si conserva cronaca alcuna. Molti altri ere- Dei), invisibili agli occhi, dove gente dalla senso di pace. Si tratta di una chiesetta ru- mi sorgevano nei dintorni, uno in partico- forte tempra spirituale ha dedicato l’intera pestre di rara bellezza, incastonata su una lare, nei pressi del fosso Paternale e della sua vita. Durante il Medioevo gran parte del parete tufacea che domina un anfiteatro grande grotta di Sette Cannelle conta nu- centro Italia, dai Monti della Sibilla fino in naturale, dove il fosso Ermini forma una merosi ambienti rupestri dislocati. Sabina, passando per Umbria e Toscana si cascata che si infrange su un grande masso Di alcuni romitori si ha solo qualche riveste di un profondo misticismo. Molti piramidale. Davanti a un simile spettacolo cenno, come quello di San Sebastiano a uomini abbandonano una vita sociale fatta è facile comprendere la scelta dei mona- Sovana o di Fratenuti a Pitigliano, mentre di beni materiali, rifugiando nell’ascetismo ci di vivere in così dignitosa solitudine, di altri non sapremo mai nulla. Storici reli- e nella rinuncia di se stessi. Nei cosiddetti fatta di preghiera e lavoro. L’interno della giosi ed eruditi parlano con facilità di me- “secoli oscuri” vi è l’usanza, da parte di sa- chiesa è scolpito con grande maestria e af- dievali secoli bui. Ciò deriva da una forte pienti, asceti e monaci cavalieri di stanziar- frescato con motivi geometrici e floreali, ed ostinata volontà, da parte del cristiane- si in luoghi dalla forte carica energetica, ri- inusuali nei canoni gotico cistercensi, men- simo temporale, di cancellare le tracce di adattando spesso sepolcri e templi etruschi tre gli affreschi dei dodici apostoli vennero una lunga epoca di profonda spiritualità, (o a essi precedenti) per riscoprire i ritmi trafugati. Solo sei sono stati ritrovati e di- che conservava inscindibili legami con il della natura e ricongiungersi con la divini- morano nel museo Archeologico di Ischia “mondo antico”. Tutto questo ha gettato tà. Luoghi ammantati di un forte animismo di Castro. Non lontano da Poggio Conte, un alone di falsità sul cammino dell’uomo, che sposa un cristianesimo arcaico, telluri- dove il fiume Olpeta si riversa nel Fiora, e se non si conosce la propria storia, non si co, “pagano”. La media valle del Fiora ha sorge il romitorio di Ripatonna Cicognina, può andare avanti. custodito per secoli le anime degli eremiti, insediamento arroccato su una parete di Come Arrivare: Da Pitigliano, dire- rifugiati in edifici rupestri scavati nel tufo, tufo a venti metri di altezza. È composto zione Farnese, svoltare per Manciano, intorno a Pitigliano, Sorano e Ischia di Ca- da molteplici ambienti adibiti al culto e al fino al Ponte San Pietro, girare a sinistra stro. Nel territorio di quest’ultimo sorge soggiorno dei monaci, alloggi servizi, di- seguendo le indicazioni per l’Eremo di l’eremo di Poggio Conte, forse uno dei più spense. Forse dedicato a San Colombano, San Giorgio.

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9LD1&LDFFL3LWLJOLDQR *5  7HOH)D[ otizie dal territorio N Alla ricerca dell’Oro di Maremma Oro di Maremma Rubrica, storie e strutture Le aziende dell’associazione “Oro di Maremma” raccontate dallo storiaio

di A.Z. due si amarono reciprocamente da subito… Il cane decise che, solo attraverso Luciano i sono alzato con la voglia avrebbe potuto riportare a giustizia la vita di raccontare una storia della sorgente termale di Sorano. Un gior- “Memozionante. Tempo fa no i due uscirono insieme alla ricerca di avevo un amico speciale: Diesel un cane da tartufi. Camminando arrivarono alla pieve tartufi. Speciale perché? Lo sai che l’olfat- della Madonna dell’Aquila. Diesel sapeva to è il senso più antico che abbiamo? Ecco, che il suo padrone l’avrebbe seguito ovun- l’olfatto di Diesel era antichissimo, dentro que anche a costo di strisciare per terra sot- rere sotto il palmo delle mani. Diesel aveva gante e placida nella piscina termale a ca- c’erano scritte migliaia di storie. Bastava to un tunnel formato da vegetazione se lo vinto! Pochissimo dopo, Luciano acquistò scata, continua ancora dopo 4000 anni, la che il suo nasone fiutasse un odore e nella era: trovare un tartufo. Quando Luciano, il terreno e restaurò la chiesa fatiscente. sua opera di cura. La frivolezza che si con- memoria del cane tornava vivo e perfetto dopo aver preso il bel tartufo nero, con la Immediatamente l’acqua termale, senten- cede è quella di sedurre giocando al gioco il ricordo della storia, proprio quella dove vanghetta iniziò a muovere la terra, avvertì dosi cercata e desiderata, tornò a sgorgare dell’attesa: ama sparire a settembre per poi l’odore era stato presente e annusato. Diesel d’improvviso un fiotto d’acqua calda scor- come prima… Oggi la vedi scorrere ele- riapparire a primavera.” ed io ci incontravamo a Filetta, località sulla strada che da Pitigliano va a Sorano. Pro- prio lì, alla Pieve di Santa Maria dell’Aquila dove ora vedi il “Residence Terme di So- La quercia di Villa Corano rano”. “Il canone mi raccontava come, ancora V prima della costruzione della chiesa quel luogo, dove l’acqua calda scaturiva dalla profondità della terra, fosse stato un luogo di culto. Qui – amava raccontare Diesel – per se- coli ho visto sgorgare acqua calda, un’ac- qua ricca di proprietà curative per gli uomini e per gli animali. I miei ricordi si so- vrappongono, mi affollano la mente quando annuso l’odore dell’acqua. Vedo immagini di riti pagani legati alla fecondità, alla vita stessa. Come se ruotassi un caleidoscopio – continuava Diesel – vedo immagini di guer- re, visi di soldati e degli Orsini, ricordo uo- mini che vivevano solo per curare l’anima di altri, le vesti dei monaci agostiniani, le gesta degli eremiti, ricordo eventi, rivedo i miracoli religiosi che sono accaduti proprio qui nella Pieve di Santa Maria dell’Aquila, ggi voglio farvi conoscere ettari di terra alla palude e alla malaria. surri… Ecco “Villa Corano”. L’eti- dove c’è la sorgente. la storia di una “Signora Quegli anni furono anche il periodo del mio mologia del nome? Parole latine “Cor Andavamo spesso insieme alla Fangaia, “Odella Maremma”. la mia maggiore sviluppo vegetativo, la tipologia Unum” cioè “Un Cuore solo”. nel bosco delle Terme di Sorano. Lì ben otto amica “Quercia”. Lei è una pianta antica, del terreno prevalentemente vulcanico mi L’Azienda oggi è un punto di riferimen- sorgenti d’acqua calda sgorgano e fluiscono divinatoria e magica. Sono uno dei po- permise di diventare ben presto la pianta to dell’ eno viticoltura locale. Vedo sem- nel terriccio, mescolandosi alle foglie. In- chi Storiai che ha la fortuna di poterla “Per Eccellenza “ della zona. Le avversità pre tanto lavorio intorno a me: L’azienda contravamo nella fangaia altri Storiai come ascoltare. L’azienda VitiVinicola “ Villa atmosferiche hanno infierito su me lascian- produce vini legati alla tradizione come me, e molti animali selvaggi, ci rotolavamo Corano” è a soli a 3 km da Pitigliano. Ec- domi segni evidenti, ma io sono viva, eretta il Bianco di Pitigliano d.o.c. e il Sova- tutti insieme nel fango per poi schizzarcelo coci qui, lei è la Quercia”. al cielo, radicata nella mia terra natia. Sono na Rosso d.o.c. Anche altri come Char- addosso... era una meraviglia! La Fangaia “Nacqui in maniera del tutto casuale, pronta a proteggere raccolti e uomini come donnay, Sauvignon, Alicante, una riserva è curativa per le malattie della pelle e del forse fui trasportata dal vento o da uccelli Stefano, conosciuto nel gennaio 1969, che denominata “Archeo” ed infine due ven- pelo e se non hai nulla da curare operi co- di passaggio. Era la metà del 1700 e ac- subito intuì il segreto delle mie doti divina- demmie tardive di Aleatico e Moscato La munque un’azione preventiva. Un giorno cadde in una località denominata “Cora- torie ( le manifesto solo a persone speciali mattina all’alba, la sera al tramonto .. io uomini che prendevano il travertino fecero no”, proprietà di S.A.R. Piero Leopoldo con “parole” semplici che sussurro all’alba parlo e ricordo di mantenere la cultura scoppiare mine vicino alla sorgente. Noi uo- Lorena, nella Contea di Pitigliano nella o la sera quando il sole tramonta) . Ed è in della mia terra, di narrare le sue origini, mini volutamente ignoriamo che la natura Maremma Toscana. Le mie nobili origini uno di questi tramonti “surreali “ che Ste- di svelarne l’anima, chiedo di continuare non è sempre remissiva. Quella sorgente di rimasero tali fino al 1784, quando il Podere fano Formiconi, pioniere della viticoltura a lavorare sempre con lo stesso amore di acqua buona, ricca di magnesio, acqua che venne affrancato da Giuseppe Gherardi- maremmana, mi comunicò la sua decisione: oggi. Ogni anno vengo ammirata dai mil- aveva curato le nostre artrosi, le malattie ni, un agricoltore del luogo, la sua fami- realizzare un’Azienda Viticola che tenesse le visitatori che arrivano a Villa Corano. della pelle, tanti danni al sistema circola- glia mi tenne in possesso sino ai primi del conto della spiccata vocazione territoriale. Alcuni provengono da paesi lontani e par- torio, si risentì per questo. Offesa, decise 1900. Ricordo bene quegli anni che videro Furono selezionati impianti e vitigni au- lano lingue che non so. Vedo le persone di non farsi più vedere dagli uomini irri- nascere il “ Risorgimento Maremmano”. toctoni coadiuvati da altri internazionali, affascinate dal luogo, dal vino, ma an- conoscenti ed andò a nascondersi nel buio Fu il tempo della bonifica integrale della fu creata la base per la futura “ Villa Co- che da me e dalla mia bellezza longeva. del sottosuolo. L’acqua è il principio della Maremma che vide in Leopoldo II Lore- rano”, che prese corpo definitivamente nel Vengo adulata, fotografata, purtroppo nes- vita, è un elemento femminile e alle volte è na, sostenuto dal Ministro Vittorio Fos- 2001 con la costruzione della Cantina un suno di loro riesce ad intuire il mio segreto

sensibile e permalosa. In una delle sue tan- sombroni l’ artefice di una colossale ope- gioello di tecnologia a sapiente tradizione. ed il mio linguaggio ancora viene confuso otizie dal territorio te vite Diesel incontrò Luciano Calvani. I ra idraulica che sottrasse oltre 20.000 Stefano aveva ben inteso i miei sus- con il brusio del vento”. N BBC Informa

La Locanda della Picciolana di Stefania Denci BCC Informa

Località Poderetto 58010, Montebuono di Sorano GR Tel. 0564 635349 - Cell. 328 4425020 VI

ARTE ETRUSCA 0%&36%836-336%*3(-73:%2%

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PERSONE E TERRITORIO LA NOSTRA FORZA otizie dal territorio N Ricette in tufo Nido di fettuccine ai porcini con scaloppa di fegato grasso

ettembre... quando l’uva è (fra gli 80 e i 100 gr. l’una) pasta aiutandoci con un mattarello o la mac- matura e il fico pende”... così - Burro chiarificato una noce chinetta sfogliatrice, una volta raggiunto “Srecita un antico detto locale, - Olio evo q.b. lo spessore desiderato, facciamo asciugare ma settembre è anche il mese dei funghi. - Aglio 4 spicchi un po’ la sfoglia e quando è pronta, la ta- Sono numerosissime le ricette che fanno - Sale, pepe, mentuccia q.b. gliamo in fettuccine della larghezza che più quando hanno preso colore e hanno forma- onore al re dei prodotti del sottobosco, io Prepariamo la pasta nel modo tradizio- ci piace. In una padella facciamo scaldare to una leggera crosticina, le condiamo con l’ho elaborata una per valorizzare ulterior- nale, lavoriamo l’impasto fino a che non è l’olio evo con l’aglio pulito e schiacciato, poco sale e le teniamo in caldo. Buttiamo la mente il nobile Porcino. liscio e omogeneo, facciamo una palla che appena prende colore lo togliamo. Mettiamo pasta in acqua bollente salata, nella padella Ingredienti per 4 persone: poi avvolgeremo nella pellicola alimentare in padella i funghi tagliati, prima i gambi, dove abbiamo cotto il fegato grasso rimet- Per la pasta: e lasceremo riposare in frigo per almeno 1/2 che hanno bisogno di una cottura un po’ più tiamo i funghi a scaldare, quando la pasta è - Farina 00 gr. 400 ora. lunga, poi le parti del cappello, facciamo ro- cotta la saltiamo con i funghi , il tempo ne- - Uova fresche di gallina 4 Intanto puliamo i funghi, togliamo tutta solare bene il tutto e insaporiamo con sale cessario a fargli prendere sapore, se occorre, - Olio evo 1/2 cucchiaio la terra dal gambo e se c’è bisogno, anche pepe e mentuccia. aggiungiamo un po’ d’acqua di cottura. - Sale fino un pizzico dal cappello, aiutandoci con un coltellino e Teniamo in caldo i funghi, in una padel- In ogni piatto mettiamo un anello cop- Per i condimento della pasta: un pennello asciutto. Poi passiamo i porci- la antiaderente mettiamo una noce di burro pa pasta, ci sistemiamo dentro le fettuccine, - Funghi Porcini freschi 400gr. ni con un panno appena umido, tagliamo i chiarificato e, quando è caldo, mettiamo le sopra appoggiamo le scaloppe di fegato, to- - Scaloppe di fegato grasso fresco d’oca, gambi a cubetti e i cappelli a piccoli spicchi. scaloppe di fegato grasso. Le facciamo cuo- gliamo gli anelli e andiamo in tavola. ma va benissimo anche quello d’anatra 4 Mettiamo da parte i funghi e stendiamo la cere su entrambi i lati a fuoco molto dolce, Buon appetito! Calice in Tufo

l’aggiunta di lieviti e dura, compresa Rubrica la macerazione, tra i 25 e i 30 giorni. I vini maturano per 12 mesi parte in barriques parte in acciaio. enologica Successivamente assemblato ed imbottigliato, il vino è posto in Sovana commercio dopo un minimo di Sovana rosso superiore D.O.C: 12 mesi di affinamento in bot- Uvaggio: Sangiovese 50%, ciliegio- tiglia. lo 20%, merlot 30% Color rubino, molto consi- stente. Al naso è ampio: confet- ai nostri vigneti di So- tura di piccoli frutti rossi, legno vana e di Pitigliano; in di cedro e pepe nero concorrono Dparte vecchi (35 anni) in a formarne il bouquet. In boc- parte nuovi; allevati, i vecchi a gu- ca è molto caldo e concentra- yot doppio con sesto di 2500 / 3500 to, morbido, con tannini dolci piante ettaro, i nuovi a cordone spe- e rotondi; molto lungo, ma non VII ronato con 6000 piante per ettaro. pesante. La fermentazione avviene senza

Stagioni in Tufo Le confetture di frutti antichi dell’Aia del Tufo e è vero che la frutta è più buona mangiata sulla pianta, di sicuro il Smiglior modo di mangiarla fuori stagione è sotto forma di squisite confetture. La lavorazione parte a giugno con le fragole, poi subito dopo le ciliegie, a luglio maturano le prugne e le “purnelle”, piccole susine loca- li autoctone. A fine agosto si fanno le more selvatiche e a inizio autunno raccogliamo le peschette sanguinelle, che aromatizzate alla lavanda acquistano un aroma speciale. Inol- tre i fichi che ben si abbinano con le noci si raccolgono tra settembre e ottobre. Tra i frutti antichi quello della mela cotogna è uno degli ultimi a giungere a maturazione. Qui all’Aia del Tufo abbiniamo questo frutto con l’ uva fragola, raccolta nella vite che da quasi cento anni abbraccia una quercia secolare. La con- fettura di cotogne assolute, dal colore aran- cione acceso la potete gustare presso il nostro ristorante nella crostata di “mele cotogne e cannella”. Tutte le confetture sono preparate con zucchero di canna biologico e contengo- no l’ottanta per cento di frutta. Oltre all’ac- quisto presso il punto vendita in agriturismo, dove confezioniamo anche cesti regalo e bomboniere, a breve sarà possibile acquistarli on-line sul sito www.aiadeltufo.com Agriturismo Biologico Aia del Tufo Pod. Poggio la Mezzadria San Valentino SORANO (GR) Tel./Fax 0564 634039 - Cell. 329 0805559 [email protected] otizie dal territorio

Agriturismo Aia del Tufo su facebook N Settembre diVino per Pitigliano

di Alessandro Zecchini Pitigliano, Festa delle cantine. è chi va dicendo che l’edi- Foto di Andrea Mearelli zione 2013 del “Settembre C’di vino” sia stata la migliore di sempre, alla faccia della crisi e del calo turisti che Pitigliano non ha sentito durante tutta l’estate (è bene ricordarlo). Non pos- siamo certamente confermare o smentire questa affermazione ma ciò che è emerso dai quattro giorni del Settembre diVino 2013 è sicuramente un qualcosa di enor- memente posotivo. L’edizione di quest’an- no, svoltasi a cavallo tra agosto e settem- bre ha visto la città del tufo letteralmente invasa di turisti. Un’esplosione di musica, balli, sapori e divertimento con sottofondo quel fantastico scenario che è Pitigliano. Massima importanza, come sempre, per i prodotti del territorio e per la parte storico- clturale legata alla Pitigliano sotteranea ma anche tanti spettacoli e tanto divertimento. L’edizione 2013 ha visto la vittoria della cantina “La Sbornia”, una delle più longe- ve della festa, che si è aggiudicata la coppa realizzata dall’artigiano Guido Masè. La Sbornia, situata nel cuore della “Capisot- tù” pitiglianese è stata votata dal pubblico del Settembre diVino come cantina miglio- re grazie anche ai suoi rinnovati addobbi composti quest’anno da giganti bottiglie, riproduzioni fedeli dei vini del territorio oltre che dalla “manona” gigante. Il diver- timento è stato assicurato da tutte e dieci le cantine (dieci perché negli ultimi giorni lie festa-paese che rappresenta garanzia cusati magari da quel bicchiere di troppo. altro appuntamento da non perdere per chi prima della festa è stata riaperta anche la di successo. Il Settembre diVino è ormai Un plauso da questo punto di vista va fat- ama Pitigliano e la sua gente. Dopo l’edi- storica cantina “Inferù”) ognuna con le sue uno spot unico per Pitigliano, una forza to a tutti gli organizzatori, dal presidente zione sperimentale dell’anno scorso, che particolarità, con la propria musica e con un a livello pubblicitario ma anche economi- dell’associazione Alessio Celata, fino ad ha fatto registrare un grande successo, si gruppo di amici pronti a far divertire tutti co che fortunatamente solo i cittadini più arrivare all’ultimo membro dell’ultima cercherà di trasformare la festa in un altro i visitatori. Ma al termine di questa edizio- “disattenti” non hanno compreso. Inoltre cantina. Adesso l’associazione riparte con appuntamento fisso per il visitatore, sem- ne si può tranquillamente afferrare che il l’edizione 2013 è stata priva di qualsia- vecchie certezze e nuove idee, la festa di pre sfruttando al massimo quello che già è vero vincitore è stato “Pitigliano”, in tutte si tipo di disagio o lamentela, né si sono Novembre legata al vino novello e all’olio presente a Pitigliano: vino, prodotti tipici le sue sfumature. Un binomio inscindibi- registrati episodi di disordine pubblico nuovo, i “Santi Vinai”, è alle porte. Un e tanto divertimento. VIII L’associazione Sovana Aperta una fertile realtà di N.C. professor Biondi dal titolo “I Tesori del- la Maremma” edito da Effigi ha preceduto Sovana un curioso evento ha la proiezione di due importanti documenti caratterizzato l’ultimo weekend video. Un documentario sulla leggenda del A ricco di storie e leggende. tesoro della Bell’Antiglia e l’altro, un corto- Giochi di una volta, presentazioni edito- metraggio “alla ricerca della Bell’Antiglia”. riali e degustazioni enogastronomiche, tutto Le due produzioni video promosse dalla per esorcizzare tecnologia e dinamiche so- ProLoco di , il Comune di ciali che alienano l’uomo. Manciano e il Comune di Sorano sono una I ragazzi dell’Associazione nata da poco testimonianza diretta di quanto un popolo si sono impegnati a far rivivere il centro so- viva di cultura orale e attraverso un percor- vanese, riportando in piazza attività ludiche so di apprendimento antropologico riesce a per bambini e cultura del luogo. fare propri gli insegnamenti che le leggende La presentazione del libro a cura del tramandano. L’associazione culturale “Sovana Aper- nata di ieri, sta dando prova di importanti ta”, organizzatrice di questo evento e di altri azioni per il territorio. appuntamenti che si sono svolti nella gior- otizie dal territorio N a nastri e nappe svolazzanti, sostenuto dallo scudo bipartito con emblemi araldici della rosa a cinque petali sovrapposta alle bande Una targa ritrovata uniti al leone rampante degli Aldobrende- schi – Montfort, rendono sempre più eviden- te l’appartenenza a NICCOLÒ III. L’elmo cinto dal “collare armato per mastini”, sim- di Niccolò Orsini III bolo araldico che accompagna di frequente l’arme del conte Orsini, rievoca fedeltà del di Riccardo Pivirotto vute all’incuria del tempo e manomissioni zio; ai lati abbreviò il nome del committente ramo cadetto alla casa principale di Nola. In posteriori. Lo scalpellino che si occupò del “NIC~o” da una parte, e la dinastia “VRS~” conclusione potremmo dire che l’originale ella cittadina di Pitigliano, come bassorilievo, nell’esiguo spazio della targa, dall’altra, lasciando intuire la committenza data “MCCCCLXXXXIIII” è sicuramente del resto in altri caratteristici si limitò a incidere il numero “III” all’inter- al Conte NICCOLO ORSINI, III nel nome. riferita alla riappropriazione della contea di Nborghi della provincia di Gros- no del compasso, appena sotto il nastro on- Oggi ritroviamo scolpite quattro astine Nola, da parte del conte NICCOLÒ III, tolta seto, troviamo integrate nelle mura castel- deggiante occupandone interamente lo spa- “IIII”, le quali sono inserite forzatamente ingiustamente dal Re Ferdinando di Napoli. lane emblemi e cartelle dei protagonisti che nel rigonfiamento inferiore del compas- Solo in seguito, Alfonso figlio del Re, per diedero lustro alla comunità. Nell’austera so, apposte posteriormente e intervengono un patto stabilito con il padre, sottoscrisse torre, a lato dell’ampia terrazza del palazzo solo a cancellare la vecchia commissione, il trattato di concessione, che ebbe effetto comitale in Pitigliano, spiccano le insegne identificando un altro personaggio della nella cittadina di Fiano (RM) il giorno 5 araldiche di Bertoldo II Orsini, nella quale casa Orsini: NICCOLO IIII. Il ricordo di un Giugno dell’anno 1494, sigillando defini- si leggono incisi “Principis insigni tribus evento storico, lasciato ai posteri attraverso tivamente l’atto, non solo trascritto nella ursine decoris – Bertoldi comitis sunt hic le date, spesso avviene riportando l’anno pergamena ma anche scolpito sulla targa, cimere secundi” e l’altra in travertino, di- commemorativo. Osservando attentamente forse posta all’entrata del Palazzo Comitale sposta più in alto, di Niccolò III Orsini reca possiamo facilmente notare come nella pri- di Pitigliano. L’orgoglio di aver riconqui- inciso: “Nicolae Vrsinis Svane Cometis ma riga sia evidente l’alterazione della data stato quella contea, che apparteneva forse Armorum MCCCCLXXXII”. Inserito nella originaria “MCCCCL”, in seguito mutata in da molto tempo agli Orsini, doveva essere struttura del castello, il “rivellino” dal cor- “MCCCCC” sovrapponendo l’ultima “C” ricordata con onore e rispetto, ma altrettan- po ottagonale è posto a guardia del portale sopra la “L”. Continuando nello spazio in- to riguardo non gli fu concesso, dieci lustri ornato di bugne, sotto la sesta mensola è feriore, riferito agli anni “XX -- XXV”, a dopo, per una rivolta popolare fu profana- affissa una targa commemorativa in traver- un primo sguardo tutto appare normale ma, to il suo nome, dettando nuove lettere allo tino a cornice rilevata, nella quale è scolpito osservando attentamente scorgiamo sostan- scalpellino. La data così scolpita, come la un bassorilievo con sesta araldica a nastro ziali differenze nel disegno incisorio. La let- vediamo oggi, fu una reale manomissione svolazzante e motto dell’impresa “Tempus, tera “V” presenta un tratto incisivo ed è dis- voluta da NICCOLÒ IIII Orsini, posta come Ordo, Numerus et Mensura”. La rappre- simile dagli altri per grandezza, lasciando monito nei riguardi di una popolazione che, sentazione del compasso semi aperto, con interpretare l’originale data in: “XX XX”. nel gennaio 1549 desiderosa di vendetta per punte rivolte in alto, manifesta “giustizia e Le doppie astine “II” al lato del cimiero le numerose angherie subite, pagò un gros- senno” e il motto riprende un concetto filo- sono inequivocabilmente diverse nello sti- so tributo con la cattura di tutti gli uomini sofico degli architetti rinascimentali i quali le e nella forma a quelle contrapposte, e ri- rivoltosi. Nell’opportuna considerazione af- nel sistema modulare di Vitruvio conside- sentono della corrosione dovuta agli agenti fidiamo il giusto riconoscimento al grande ravano il principio come guida dell’ordine atmosferici e forse dall’innaturale posizione personaggio che diede lustro alla discenden- e della proporzione numerica nella misura, compromissoria, mentre le altre, poste a de- za della nobile famiglia Orsini di Pitigliano: che rivela l’armonia fra le parti e il tutto. Il stra, sono ben tracciate e motivano la loro NICCOLO III. disegno spiccatamente araldico lascia intra- Targa commemorativa dell’investitura originalità. L’identificazione espressiva vedere espressive alterazioni strutturali do- della Contea di Nola a Niccolò III nella forma del cimiero, con lambrecchini

IX

A Pitigliano, da ottobre, parte il nuovo corso per tamburini. Info: 348 7111387

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da Roberto e Mariella N Padri separati al tempo della crisi una piaga economica e sociale di Andrea Teti ricominciare da zero, a ricostruirsi una vita gli aziendali, mi sono trovato prima in cas- parte di alcune spese che la mia ex moglie ma che, nonostante tutto, oggi aspetta la sa integrazione, poi disoccupato. Una se- ha sostenuto per portare i nostri figli dal apà costretti dai tribunali a rico- chiamata dall’autorità giudiziaria che pro- parazione alle spalle, un assegno familiare dentista. Per questo motivo nei prossimi minciare da zero, in pochi rie- babilmente presto verrà a sequestrargli il da versare, il mutuo da pagare per la mia giorni c’è il rischio che mi siano seque- Pscono a resistere, gli altri scivo- mobilio, appena acquistato per la sua nuo- nuova casa, perché quella che ho acquista- strati i mobili di casa. Di questo sono stato lano nel baratro della povertà. È questo il va casa. A. A sospira e inizia a raccontare: to insieme alla mia ex moglie ho dovuto avvisato dall’autorità giudiziaria per posta. dramma sociale vissuto da circa 4.000.000 “Ho lavorato dall’età di 16 anni investendo lasciarla a lei. Mi sono ritrovato “povero” Adesso mi sono rivolto a un avvocato per di padri separati che non arrivano alla fine tutti i miei guadagni nella costruzione del- nel giro di qualche mese. Adesso che sto cercare di tutelarmi. So che quello che sta del mese. Vivono giorno per giorno, co- la mia famiglia. Dopo la separazione, sono attraversando questo periodo economico capitando a me, in questo momento sta ca- stretti a rinunciare a tutto, ridotti sul lastri- ripartito da zero lavorando, con contratto difficile, cerco di arrangiarmi lavorando pitando a moltissimi altri papà. Spero che co, tirano a campare. Ecco il nuovo eser- a tempo indeterminato, per una ditta edile un po’ qua e un po’ la, ma non riesco ad lo Stato e le autorità competenti prendano cito di poveri. Anche se la legge 54/2006 locale. Grazie a quest’ultima occupazione adempiere gli obblighi economici che mi atto del problema, questo è un dramma so- obbliga entrambi i genitori a provvedere lavorativa sono riuscito a ricostruirmi una sono stati imposti dal giudice nei confron- ciale che sta partorendo una marea di nuo- al sostentamento economico dei figli nati vita autonoma e indipendente dopo la fine ti della mia ex moglie, al termine dell’iter vi poveri, un problema urgente da risolvere da un’unione, nella maggior parte dei casi, del matrimonio. Poi è arrivata la crisi, i ta- della separazione. Non posso pagare una prima che sia troppo tardi”. tocca agli uomini fare i conti con il porta- foglio e reinventarsi una nuova vita preca- ria dopo un matrimonio andato in frantumi. Sono loro, uomini appiccati all’assegno di mantenimento da versare ai figli, costretti ad accollarsi una parte degli impegni eco- nomici presi in precedenza, come pagare la metà del mutuo per una casa acquistata insieme alla propria ex moglie. Un casa in cui il papà non vivrà più. L’80% dei pa- dri separati non riesce a vivere con ciò che resta del suo stipendio. Nel 2012 secondo la Caritas, il 25% degli ospiti delle men- se dei poveri, sarebbe costituito proprio da persone separate o divorziate. L’80% dei padri separati non riesce a vivere con ciò che resta del loro stipendio. Una vera e propria piaga sociale, acuita a dismisu- ra dall’attuale crisi economica, che sembra per il momento passare quasi inosservata. Aggiungiamo ai suddetti ingredienti, an- che un pizzico di delusione, di dolore o di rabbia per la fine di una storia d’amo- re in cui si è creduto e investito per anni e la miscela si fa esplosiva: depressioni, atti violenti estremi verso gli altri o verso se stessi, abuso di alcol e di altre sostanze stupefacenti o psicofarmaci. E tutto ciò, a che se ne dica, accade anche da noi. Oggi X vi raccontiamo, infatti, la storia di A. A, quarantenne mancianese, che è riuscito a Saturnia solidale arrivano aiuti al Burkina Faso di A.T. sei classi per il corso completo dell’edu- che partecipano ad un torneo del territo- nuovo edificio di culto. Grazie a tanti to- cazione primaria, le abitazioni per gli in- rio. Uno sbarramento sul fiume Nakambè scani dal volto bianco ed il cuore nero si a Saturnia al Burkina Faso: segnanti statali, il refettorio. È stato co- ha permesso canalizzazione e l’irrigazio- sta edificando una nuova scuola elemen- questa la “seconda casa” del struito un centro sociale polivalente con ne con motopompa di quattro ettari di tare alla quale sono già iscritti 185 bam- Dmaestro in pensione Vittorio la sede della Cooperativa, la scuola per terreno dove si coltivano soprattutto con bini. Stiamo construendo la seconda In un Piccini. Era il 1998 quando Piccini, in- gli adulti, l’ambulatorio, il mulino gestito cipolle perché si possono conservare me- Paese come quello del Burkina in cui le segnante elementare di Saturnia, giunse dalle donne del villaggio, l’orto scolasti- glio. Un giovane del villaggio, che non donne hanno soltanto doveri e non dirit- per la prima volta in Burkina Faso. “Dopo co, il campo da calcio per gli alunni della sa niente di arte, ha affrescato la vecchia ti, abbiamo cercato di rivalutare la figura i primi viaggi e le prime esperienze – scuola dove si tiene il torneo scolastico tra chiesa cattolica restaurata con un campa- femminile con appositi corsi di formazio- racconta Piccini – nella valle del Volta i sei villaggi limitrofi ed inoltre i “Giochi nile e una campana portata dall’Italia. Ma ne per la produzione del sapone e della Bianco, con i suoi undici villaggi, tut- di Pikieko”. Si è fatto un secondo campo a proposito di chiese voglio ringraziare un crema di karité. La lista delle opere da re- ti luoghi senza strada, né acqua né luce, di calcio per i giovani della cooperativa amico carissimo che c’ha fatto dono di un alizzare nei prossimi anni è ancora lunga abbiamo preso visione diretta di quello ma sono certo che grazie alla solidarietà di Pikiéko (comune di Koubri – prov. Ka- di molti potremo portarle tutte a termi- diogo – 65 Km a sud della capitale)”. Da ne. A Pikieko – conclude Piccini- vivia- allora ad oggi, Vittorio si è recato in mo una democrazia diretta e partecipata, Africa con continuità, portando avanti tant’è che per la prima volta la gente del un’incessante attività umanitaria in qua- villaggio ha eletto un suo rappresentante lità di presidente dell’associazione Onlus al comune di Koubri; anche tra le religioni Desert-Vert-Soong Taaba, da lui fondata presenti più rappresentative, islam, animi- nel 2005 insieme ad alcuni amici. “A Pi- smo e cristianesimo, c’è armonia e si vive kiéko – dice Piccini - abbiamo costituito in pacifica convivenza.” Siamo a cono- un “Groupment Villageois” che sta per scienza che il governo locale e nazionale, cooperativa, con il nome di “Desert Vert preso atto dell’attività e dei risultati con- – Soong Taaba” riconosciuta dallo stato seguiti dalla Onlus, sta portando “Desert Burkinabè nel febbraio 2005 che conta Vert” come esempio per aver adottato più di 50 soci. Qualche anno fa – conti- un intero villaggio nella Savana arida ed nua Piccini- Pikiéko era un villaggio a dir assolata provvedendo a tutte le strutture poco surreale, senza strada, luce ed acqua, e infrastrutture in modo da assicurare la un luogo dove prima di noi nessun bianco permanenza del villaggio e non l’affola- aveva messo piede. Con la Onlus abbiamo mento delle periferie della grandi città o cercato adesioni e finanziamenti, grazie l’emigrazione. La Onlus non ha spese di ai quali abbiamo realizzato molte opere gestione perché tutto è affidato al volon-

otizie dal territorio strategiche. Sono stati realizzati 5 pozzi tariato dei soci. per l’acqua, l’edificio scolastico con le N Pitigliano, a ottobre l’apertura dell’asilo nido comunale siamo battuti con vigore-spiega il sindaco prevista per fine mese l’apertura di Pitigliano Pierluigi Camilli. Nella società del primo asilo nido comunale di contemporanea esso svolge anche un ruolo È Pitgliano. Dopo mesi di attesa, i di supporto per la famiglia in modo da con- lavori sono stati completati e la struttura è ciliare i bisogni professionali e quelli fami- finalmente pronta per accogliere i bambini gliari”. L’asilo che aprirà le porte ai bambini del territorio. Un servizio importante forte- alla fine di questo mese, offrirà un servizio mente voluto dall’attuale amministrazione di primissima qualità dalle ore 7 e 45 del comunale che ha già ricevuto oltre ven- mattino, fino alle 15 e 30 con due pasti com- ti pre-iscrizioni e che prevede un servizio presi. Nei prossimi giorni sarà previsto un di supporto economico per le classi meno nuovo incontro con i genitori interessati per abbienti. “Il nido è un servizio educativo chiarire gli ultimi particolari su questo nuo- e sociale d’interesse pubblico sul quale ci vo servizio comunale. Il portone del cinema deve riaprire di A.Z. cuore a molti in paese e che da troppo tem- cinema, luogo d’intrat- po è in fase di stallo: il cinema di Piazza tenimento e di emozio- a molto di moda ultimamente della Repubblica. Luogo di divertimento, ni è uno di quei posti parlare di cultura a Pitigliano, di aggregazione e perché no, luogo cultu- unici che innalzano Vsbandierarla ai quattro venti rale. Da anni ormai vediamo quel grande il livello di un paese. quando non ci si accontenta di quello che portone marrone chiuso e le flebili speran- In realtà come le no- offre il paese, quando si criticano decisio- ze di una nuova apertura legate all’inverno stre, dove gli intratte- ni, o quando si vorrebbero spettacoli ed scorso, si sono dissolte in poche settimane nimenti scarseggiano eventi diversi da quelli che si vedono du- (giorni) di attività. Un peccato, un vero e per forza di cose, una rante le manifestazioni. Alcuni dicono che proprio peccato. La benedizione del sin- struttura come questa il “popolo” si accontenta di poco, magari daco Camilli, con tanto d’inaugurazione diventa fondamenta- un panino (meglio se gratis) e siamo tut- a gennaio, non ha avuto seguito da parte le… il paese ne ha bi- ti contenti; altri ribattono che viene fatta della proprietà che si giustifica parlando sogno su questo siamo cultura in paese ma che quando si fa, gli di alcuni lavori da svolgere all’interno tutti d’accordo. Molti eventi sono deserti, o frequentati dai soliti dello stabile e alcuni problemi personali hanno manifestato uno noti. Senza addentrarci in discussioni di che rendevano impossibile un’apertura. stato di disagio essen- poco conto sulla qualità degli eventi piti- Sembra che la programmazione possa es- do magari appassionati crisi cinematografica anche a grandi livel- glianesi e tralasciando il fatto che a molti sere ripresa a breve ma un nuovo inverno o semplicemente in cerca di divertimento li, può essere un buon motivo per tenere andrebbe spiegata la differenza tra “cultu- sta iniziando e vedere una struttura del ge- nel dover fare numerosi chilometri per ve- aperta la struttura. Aspettiamo fiduciosi ra” e “coltura”, parliamo questo mese di nere con la porta sbarrata per l’ennesimo dere un film. Anche la programmazione sperando che sia l’inverno giusto per ve- quello che già c’è, un argomento che sta a anno, lascia un po’ di amaro in bocca. Il per i più piccoli, che non ha risentito della dere di nuovo il cinema aperto XI

Lo sport in tufo 1 Roselle 2012 9 di A.Z. polemiche) in casa con in Castell’Azzara protagonista di un sorprendente avvio di stagione. Bene invece l’ultimo 2 Castell’azzara vvio di stagione tutto sommato impegno con la battuta 2 a 0 con reti di Pepa- 9 positivo per l’Aurora Pitigliano rello e Amadou, sempre al “Vignagrande” e bene anche Anel campionato di seconda cate- l’avvio di stagione in Coppa Toscana dove l’Aurora ha 3 Montalcino 7 goria, girone G. I ragazzi di mister Santi hanno iniziato superato il turno. Squadra dall’ottimo potenziale ancora la stagione con lo spettacolare pareggio in rimonta a casa in parte inespresso e forse un po’ troppo nervosa. Uomo del con la prima rete in campionato della del mese Amadu, il possente difensore centrale autore an- 4 S.Andrea 6 stella Silvestri. Peccato per la cocente sconfitta (tra le che di un goal che sembra essere un lusso per la categoria.

AURORA PITIGLIANO PITIGLIANO-CASTELL’AZZARA 0-1 5 Saurorispescia 6 1 GIORNATA 15/09/13 3 GIORNATA 29/09/13 MONTORGIALI-PITIGLIANO 2-2 PITIGLIANO-MARSILIANA 2-0 2 GIORNATA 22/09/13 6 Neania Castel del Piano 6

1 S.Quirico 7 1 Gambassi 7 7 Amiata 5 2 Sorano 7 2 BB Gracciano 7 3 Castiglionese 6 3 Armando Picchi 7 8 Aurora Pitigliano 4 4 Ponte D’Arbia 6 4 Manciano 6 9 4 5 6 5 Atletico Piombino 6 6 Badesse Calcio 5 6 Alabastri Volterra 5 10 Marsiliana 3 7 5 7 Cuoiopelli 4 11 8 Pievescola 4 8 Quercegrossa 4 3 9 4 9 Castelbadie 4 12 Montorgiali 2 10 Pienza 3 10 Santa Maria Montecalvoli 3 11 Valdarbia Calcio 2 11 Pecciolese Alta Valdera 3 13 Intercomunale S.Fiora 2 12 2 12 Certaldo 3 14 Nuova Radicofani 1 13 Maglianese 2 13 San Donato 2 14 Virtus Chianciano 2 14 Asta 2 15 Casotto Pescatori Marina 0 15 1 15 Staggia 1 otizie dal territorio 16 Argentario 1 16 Cascina Valdera 0 16 Montemerano 0 N Appuntamenti - Ottobre 2013

Pitigliano Sorano

Domenica 6 Ottobre, ore 16.00 11 agosto - 6 ottobre “Le Comunità ebraiche di Siena (10.00 - 13.00 - 15.00 - 19.00 e Pitigliano” chiuso il giovedi eccetto festivi e agosto) nel censimento del 1841 ed il loro rapporto Palazzo pretorio di Sovana con quella fiorentina Il tesoro degli etruschi Da una ricerca paziente, capillare, la storia e le genealogie familiari delle Fino al 31 ottobre antiche Comunità della nostra Toscana. mostra “Tessoforme’’ sala “Augusto Brozzi”, vicolo Marghera, dell’artista Giuseppe Guanci, presso la Pitigliano Fortezza Orsini di Sorano Presenta il prof. Giuseppe Celata con la Sig.ra Elena Servi. NON CI ACCONTENTIAMO DI UNO QUALUNQUE. Interverrà l’autrice. Manciano Seguirà piccolo buffet Montemerano 14 settembre - 6 ottobre VOGLIAMO TE. Inaugurazione sabato 14 settembre Dal 29 settembre al 10 gennaio 2014 ore 18.00 Mostra In Bottega - Negozianti del Comune “Quando il sole ferma la Guerra” di Manciano - Accademia del Libro Schinasi (fondatore del Neofuturismo) Montemerano fotografi e di ALFREDO Orari 10.00- 12.00 - 15.17 MATACOTTA CORDELLA Chiuso il SABATO 31 Ottobre - 3 Novembre Top Secret Maremma

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7IMHSXEXSHMFYSREGETEGMXkVIPE^MSREPIIGSRYREWTMGGEXEWIRWMFMPMXkGSQQIVGMEPI ZYSMPEZSVEVIMRYREKVERHI%^MIRHEMRKVEHSHMSJJVMVIYRTSVXEJSKPMSGPMIRXMMPGSWXERXI WYTTSVXSHMTVSJIWWMSRMWXMIPEGSRGVIXETSWWMFMPMXkHMHMZIRXEVIHMTIRHIRXI# 7ILEMUYIWXIGEVEXXIVMWXMGLIIGIVGLMPEZSVSSLEMHIGMWSHMMQTIKREVIERGLIWSPS TEVXIHIPXYSXIQTSMRYR´EXXMZMXkVIHHMXM^ME MRZMEMPXYSGYVVMGYPYQEKVSWWIXSNSF$EPPIER^EMXSEPJE\

%+)2>-%+)2)6%0)(-+6377)83 'SVWSGEVHYGGM+VSWWIXS 8IP XII L’Internazionale in musica Tre Pazzi Avanti di Luca Federici Parto d’amore e di fantasia, insieme di note e parole già note, se avessimo mani grandi abbastanza era una volta un cantautoRè, musica e fa propria quella degli altri. Non fa TrePazziAvanti è disponibile per con- cantava scriveva suonava. scaletta prima del concerto, ma segue l’onda certi, cerimonie, consulenze. C’Giunto da Roma in collina in- e suona a oltranza, cercando di farsi ascolta- Cercateli, ascoltateli, aiutateli, se potete. contra altri due pazzi, con cui danno vita a re, in un momento storico dove la musica è un progetto. poco più che intrattenimento, “comunicare, T(Corrado Rè. Canto piano chitarra. Tre Pazzi Avanti è folk rock pop rap tri- non sarebbe un’utopia”. P/ Luca Federì. Batteria cori energia. kke e trakke; nasce d’inverno e fiorisce in Tre Pazzi Avanti (inteso come “metter- A)Riccardo Nucciarè. Basso cori presenza. estate. E dopo una intensa quanto inattesa ci la faccia”) è folk ecologico, musica sen- tournè sta preparando un disco. Corrado za guanti, coerenza e lucida follia. È “sogno Contatti: scrive e i Pazzi arrangiano, Luca ritma e i proibito di fare canzoni che possano muovere [email protected] Pazzi seguono, Riccardo incalza e i Pazzi alle rivoluzioni, sradicare dalla mente della Cell. 3282638831 spaccano. 3PA è alchimia, suona la propria gente le catodiche radici delle televisioni”. facebook.com/TrePazziAvanti otizie dal territorio N