SEGNIgiornale di attualitàdei sociale, culturaleTEMPI e religiosa n. 12 - dicembre 2016 | anno XXI | Registrazione del Tribunale di Napoli n° 5185 del 26 gennaio 2001 www.diocesipozzuoli.org | www.segnideitempi.it A chiusura del Giubileo della Misericordia Papa Francesco affida la Chiesa a Cristo e chiede l’impegno di tutti per il futuro UNA STORIA DA COSTRUIRE L’evento della diocesi di celebrato dal vescovo Pascarella alla Sacra Famiglia di Pianura i conclude il Giubileo della Misericordia, Sche è stato aperto l’8 dicembre 2015, nel giorno della solennità dell’Immacolata Con- cezione e nel quale ricorreva il cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. Come sottolineato da Papa Francesco nella bolla d’indizione dell’anno giubilare (Misericordiae Vultus), per la Chiesa iniziava un nuovo percorso; i Padri conciliari sentivano che i cristiani dovevano testimoniare con più entusiasmo e convinzio- ne la loro fede. Bergoglio ha fissato per il 20 novembre la conclusione di questo anno di grazia, nella solennità liturgica di Gesù Cri- sto Signore dell’universo: «La misericordia non può essere una parentesi nella vita della Chiesa – ha scritto il pontefice nella Lettera Apostolica Misericordia et misera (approfon- dimenti su sdt on line) – ma costituisce la sua stessa esistenza, che rende manifesta e tangibile la verità profonda del Vangelo». La conclusione dell’anno straordinario è stata effettuata il 13 novembre nelle Chiese locali. Anche nella diocesi di Pozzuoli, il vescovo, monsignor Gennaro Pascarella, ha celebrato la chiusura del Giubileo nella parrocchia Sa- cra Famiglia a Pianura, invitando a “vivere la tenerezza di Dio”. (articolo e foto a pag. 2) Carlo Lettieri

L’attesa del domani: speranza e curiosità contro la rassegnazione. E Dio può sorprenderci È Natale là dove c’è la vera umanità Ci attendiamo qualcosa di nuovo dal futu- E questo mi incuriosisce: quante cose cam- ro? O guardiamo al tempo che ci sta dinanzi bieranno in questo frattempo? Ad esempio: senza attenderci alcunché, nemmeno una chi sarà il prossimo Presidente degli USA? piccola sorpresa? È incredibile come non ce La Clinton o Trump? Io non lo so ancora ne accorgiamo, ma siamo ormai talmente (bastava aspettare un sol giorno), voi che Il “simbolo delle cose” I residenti di via Napoli immersi nella frenesia del nostro “oggi” che leggete sì. E quando leggerete, vi saranno sta- e l’eredità di Olivetti comunità in cerca di spazi abbiamo perso la capacità di meravigliar- te altre scosse di terremoto in Centro Italia Al Liceo Virgilio di Pozzuoli Il lungomare di Pozzuoli ha ci, e anche di attendere qualcosa di diver- (speriamo di no)? E così via. Se ci ponessimo un documentario fa riflettere cambiato identità: i parroci vecchie e nuove generazioni raccontano i cambiamenti so dal nostro “domani”. E se guardiamo ad in questo stato di attesa del futuro, forse lo sul lavoro tra passato e futuro e lanciano alcune proposte esso, in genere il nostro sguardo è pessimista, attenderemmo con maggiore curiosità e spe- Pag. 9 Pag.15 rassegnato, senza speranza e senza curiosità. ranza: fammi vedere un po’ come va a finire,

Sembra una riflessione lontana dalla nostra sarebbe il nostro atteggiamento. vita di tutti i giorni, e invece non lo è. L’ho E forse, alla fine potremmo anche contribu- compreso questa sera. Chi legge deve sapere ire a costruire il “domani”, a orientarlo, a Buon Natale & che scrivere un fondo, come il mio, su un farlo essere generatore di novità e di una rin- Felice anno nuovo! mensile come Segni dei tempi obbliga a novata fiducia. Non è un cattivo esercizio: porsi nel futuro: voi state leggendo queste ri- provatelo. ghe nel numero di dicembre, ma per me che (continua a pag. 3) scrivo è solo il giorno 8 novembre. Pino Natale dicembre 2016 2

Pagina a cura di Ciro Biondi SEGNI DEI TEMPI PRIMO PIANO Fate che la porta della Misericordia sia sempre aperta Il vescovo Pascarella ha concluso l’Anno Straordinario on la fine di novembre si è chiu- l’amore rimane. Quello che rimane Cso l’Anno Straordinario della davanti a Dio è l’amore». Monsignor Misericordia. Come in tutte le Chiese Pascarella ha ricordato che è necessa- locali, anche nella diocesi di Pozzuo- rio che ogni cristiano continui a met- li la celebrazione si è svolta domeni- tere in pratica le opere di Misericordia ca 13 (foto della celebrazione su sdt spirituali e corporali ed ha affidato alla on line). «La porta della Misericordia Madre Celeste la comunità. Il vesco- di Dio - ha detto il vescovo nella sua vo ha invitato i presenti a ringrazia- omelia, durante la Messa nella par- re il Signore per i benefici spirituali rocchia Sacra Famiglia a Pianura - è dell’Anno Giubilare. Presenti alla ce- sempre aperta. È la Porta di Eccellen- lebrazione tantissimi fedeli provenien- za. La Porta della Misericordia di Dio ti da tutte le parrocchie della forania, è Gesù Cristo. È Lui anche il Volto molte rappresentanti delle religiose, i della Misericordia di Dio. Ai piedi del rappresentanti delle associazioni e dei Crocifisso che possiamo comprendere movimenti cattolici. Ripercorriamo le cos’è l’Amore e cos’è la Misericordia». tappe dell’Anno. La Porta Santa nella Il presule si è soffermato a lungo sul Basilica Cattedrale di San Procolo al significato delle parole che hanno Rione Terra è stata aperta il 13 dicem- accompagnato l’esperienza giubilare. bre del 2015. Successivamente mon- «La parola Misericordia nella Sacra delle parole “compassione”, “perdo- noi riceviamo la dobbiamo riversare signor Pascarella – così come propo- Scrittura ha come radice un amore no” e poi del significato cristiano del concretamente sui nostri fratelli e sul- sto da Papa Francesco nella Bolla di materno poiché Dio ci ama insie- vocabolo “tenerezza”: «Una parola le nostre sorelle. In particolare quelli Indizione - ha aperto le Porte Sante me come padre e madre - ha spiega- che è stata un po’ sdoganata da Papa che ne hanno bisogno. Perché in loro nei due istituti di pena che si trova- to monsignor Pascarella - Può una Francesco. È Gesù che ci manifesta la c’è la presenza di Cristo come ci dice no sul territorio diocesano: il giorno donna dimenticare un figlio che ha tenerezza di Dio. Un prete, un vesco- il Vangelo». E proprio l’amore verso di Natale nella chiesa di san Marco portato nel suo grembo? Ma se an- vo, un cristiano non può che essere l’altro è stato l’ultimo tema toccato all’interno della Casa Circondariale che ci fosse una donna che dimentica compassionevole e vivere la tenerezza, nell’omelia: «Cosa rimane alla fine Femminile di Pozzuoli e il 4 marzo suo figlio, dice il Signore, io non mi essere espressione di Dio». Infine la della vita? - si è interrogato il vesco- nella cappella dell’Istituto Penitenzia- dimenticherò di te». È stata la volta “concretezza”: «La Misericordia che vo che ha poi citato san Paolo -. Solo rio Minorile di Nisida.

SEGNI DEI TEMPI anno XXI - n. 12 - dicembre 2016 Scuole in rete con “La Bellezza della Vita” Direttore Responsabile: Salvatore Manna Direttore Editoriale: Carlo Lettieri È stato firmato il Protocollo di Rete tra Redazione: Paolo Auricchio, Pino Natale, Luigi Longobardo, Ciro Biondi la diocesi di Pozzuoli, trenta istituti Collaborano: Maddalena Annigliato, Salvatore Cardito, Simona D'Orso, Raffaele Esposito, Assunta Lubra- scolastici di ogni ordine e grado e al- no Lavadera, Riccardo Lettieri, Maria Rosaria Merone, Giovanni Moio, Silvia Moio, Federica Nerini, Dino cune realtà associative del territorio. Patierno, Raffaella Pingi, Elisa Pisano, Angelo Volpe “La bellezza della vita” è il nome del Grafica e impaginazione: Luca Scognamiglio | Ilaria Farina (ZendoADV.it) Progetto promosso dall’Ufficio scola- Foto: Redazione SdT - Raffaele Esposito pag. 2, Simona D’Orso pag. 16 Stampa delle 2.000 copie: A.C.M. SpA stico diocesano, diretto da don Vitale Pubblicità e amministrazione: coop. Ifocs Luongo. Scopo dell’iniziativa è mette- re in rete le scuole per condividere at- Mensile della Diocesi di Pozzuoli realizzato grazie alle collaborazioni gratuite ed all’utilizzo dei con- tività ed esperienze. Obiettivi specifici: tributi giunti da: “otto per mille” e privati. Per contributi: Diocesi di Pozzuoli c/c postale 22293807 riconoscere la preziosità e l’inviolabilità della vita in ogni sua forma Per la pubblicità: [email protected]

e manifestazione, la famiglia come nucleo fondante della società, la Registrazione del Tribunale di Napoli n° 5185 del 26 gennaio 2001 legalità quale principio delle relazioni sociali, l’altro come ricchezza, e poi insegnare il rispetto dell’ambiente, guidare la capacità di au- toanalisi delle persona, identificare la collaborazione tra famiglia e Associato alla Fisc Associato all’USPI agenzie educative, favorire lo sviluppo delle conoscenze e competenze dei linguaggi verbali e non verbali come strumenti privilegiati di co- municazione interpersonale, conoscere il valore della salute, ripensa - re il lavoro nell’attuale contesto di precarietà, educare alle emozioni, Federazione Italiana Settimanali Cattolici Unione Stampa Periodica Italiana ai sentimenti e ad una matura affettività, accogliere la nuova socie- tà multiculturale, lotta alle nuove forme di dipendenze, contrasto al Redazione: Diocesi di Pozzuoli – Via Campi Flegrei, 12 - 80078 Pozzuoli (NA) cyber bullismo. Destinatari sono gli alunni e le loro famiglie. Primo fir- Impaginazione e distribuzione: Centro Arcobaleno – Via Cumana, 48 – Napoli matario è stato monsignor Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli. A telefax 081.19185304 – 349.1255840 – 393.5861941 - [email protected] seguire i dirigenti scolastici presenti. www.segnideitempi.it - www.segniflegrei.it 3 dicembre 2016

PRIMO PIANO SEGNI DEI TEMPI Tanti cambiamenti nella fruizione dei film, dai vecchi locali al “consumo di socialità”: l’esperienza dell’Acec Il nuovo cinema nella sala di comunità Presentata la Licenza Ombrello, visione gratuita e uno strumento utile per le attività pastorali rappresentanti degli uffici dioce- film e altri prodotti video effettuati a Isani per la cultura e le comuni- titolo gratuito e in modo sussidiario cazioni sociali si sono incontrati a quale arricchimento culturale della Pompei, nella sede della Conferenza pastorale ordinaria. Nel periodo di episcopale campana, su un tema che validità di questa licenza (12 mesi, fonde passato e futuro: “La Sala della rinnovabili alla scadenza), il numero Comunità nella vita della Diocesi”. di proiezioni non ha limitazioni nel- Scenario della discussione, infatti, la frequenza e sono programmabili una nuova utilizzazione degli spa- tutti i film inseriti nel listino predi- zi dove si proiettano film. A fornire sposto dalla Mplc (Motion Picture spunti di riflessione è stato il segreta- vuole essere strutturata come uno turazioni. Queste considerazioni Licensing Company). La tariffa della rio generale dell’Acec (Associazione spazio nel quale “consumare socia- sono state condivise da tutte le dio- Licenza Ombrello garantisce l’assol- cattolica esercenti cinema), France- lità”. Girardo ha sottolineato anche cesi presenti all’incontro, che è stato vimento dei diritti dovuti ai produt- sco Girardo, che ha illustrato alcune la necessità di curare con maggiore presieduto dal delegato regionale del tori cinematografici affiliati, mentre esperienze innovative realizzate in va- attenzione l’aspetto della diffusione e Settore per la cultura e le comunica- per i diritti sulle colonne sonore rie diocesi d’Italia, dal Nord al Sud, conoscenza delle realtà attive nei ter- zioni sociali, monsignor Ciro Minie- (spettanti alla Siae) sono state con- dimostrando in particolare quanto ritori, per riuscire a creare un mecca- ro (vescovo di Vallo della Lucania) e cordate particolari condizioni (per sia importante riuscire a superare la nismo di sostegno da parte di tutte moderato da don Valeriano Pomari, info: www.saledellacomunita.it op- logica strettamente commerciale che le parrocchie e diocesi limitrofe, por- incaricato regionale del settore. Ha pure www.mplc.it). Girardo ha pre- caratterizza oggi le sale cinematogra- tando l’esempio positivo del Cinema partecipato anche una rappresen- cisato che le proiezioni devono essere fiche: biglietterie poste all’esterno, Fatima a Salerno (in via Madonna di tanza della diocesi di Pozzuoli. Par- gratuite (non è possibile richiedere il ampio spazio interno dedicato alla Fatima, 3), che cura una buona pro- ticolare attenzione è stata rivolta alla pagamento di un corrispettivo spe- vendita di prodotti e zona ristoro, grammazione cinematografica (nelle presentazione della “Licenza Om- cificamente inteso per la proiezione) per poi accedere in sale completa- foto: l’ingresso del cinema e la sala di brello”, uno strumento offerto a tut- e non si possono promuovere i titoli mente buie, nelle quali si può solo Guidizzolo). Un’occasione per rilan- te le parrocchie e agli organismi che dei film sui media (sito web, face- proiettare film e che difficilmente si ciare e soprattutto avviare le sale di operano al suo interno (oratori, asso- book, radio, tv, comunicati stampa, prestano per ospitare convegni o in- comunità può venire dal nuovo de- ciazioni...), utile per legalizzare le vi- giornali, volantini). contri. La sala di comunità, invece, creto legge che finanzierà le ristrut- sioni pubbliche non commerciali di Carlo Lettieri

Il miracolo del Natale vivo nelle periferie del mondo

(segue dalla prima pagina) E già, può anche accadere che uno non si aspetti niente dal domani, e invece ti arriva la più incredibile delle sorprese. Può accadere persino che l’impossibile avvenga. Come ad esempio che un Dio - infinito, eterno, onnipotente, onnisciente… e chi più ne ha, più ne metta - si faccia uomo, e accetti di diventare finito, mortale, impotente! E chi se l’aspettava, potrebbe dire qualcuno. Appunto. Ed è talmente inaspettato che ci si rifiuta di crederci. Impossibile, dicono in tanti. Un mito, una fantasia, una proiezione della mente umana. Verrebbe da chiedersi: e perché mai? Direbbe il filosofo francese Pascal: se Dio è onnipotente, perché non potrebbe aver scelto di diventare uomo? E perché non anche un pezzo di pane? Appunto: perché no? Il fatto è che non aspettandoci nulla di buono dal futuro, ci sembra impossibile che questo possa essere accaduto, accade e accadrà sempre. Perché è vero anche questo: mica il Natale, l’incarnazione della parola di Dio, è qualcosa di confinato ai tiempe belle ‘e ‘na vota! No, accade ancora, e accadrà sempre. Mi spiego meglio. Un giovane della mia parrocchia entra nel mio ufficio, e a bruciapelo mi chiede: «Ma Dio vive?». Lo guardo, e rispondo con lo stesso tono semiserio: «Alcuni, così dicono…». E lui, di rimando: «E come faccio a dirlo?”». Bella domanda. Ci rifletto un attimo, e poi rispondo che quando una persona supera il proprio egoismo, e riesce ad amare a fondo perduto, Dio è lì, vivo. E, aggiungo, si incarna di nuovo in un uomo, nella sua storia concreta, insomma è ancora una vol- ta Natale. E così è vivo nelle “periferie del mondo”, dove un esercito di medici volontari, missionari, suore, giovani, portano una parola di speranza e di consolazione, di richiamo alla dignità umana e di amore per la giustizia. Anche lì Dio vive, ancora una volta, nella storia di uomini concreti, ed è ancora una volta Natale. Fu Natale anche quando Massimiliano Maria Kolbe ad Auschwitz prese il posto di un condannato a morte. È Natale tutte le volte che un uomo trova ospitalità e accoglienza. È Natale dove insomma c’è la vera umanità, perché il Gesù che vediamo in fasce è pur sempre colui che «proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l'uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione» (GS 22). Insomma: che questo Natale segni per tutti noi la riscoperta della nostra più autentica umanità. Buon Natale! Pino Natale

dicembre 2016 4

SEGNI DEI TEMPI

Diocesi di Pozzuoli

In caconmmi il no RISORTO 2014 “Ritorniamo 2017 a far visita Visita ai fratelli(ATTI” 15,36) Pastorale di Prossime date a Fuorigrotta: Sua Eccellenza Monsignor

Parrocchia S. Vitale martire dal 10 al 18 dicembre Gennaro Pascarella Vescovo di Pozzuoli 5 dicembre 2016

DENTRO LA DIOCESI SEGNI DEI TEMPI Veglia diocesana nella chiesa Sacro Cuore di Gesù ai Gerolomini in occasione della novantesima Giornata mondiale La vita in missione lascia il segno Ripreso il tema dell’Anno giubilare: invito ad agire per gli ultimi nel nome della misericordia stato molto bello vedere piena per ricordare, riflettere, raccogliere veglia di preghiera, insieme a canti Èla chiesa del Sacro Cuore di fondi per le missioni e i missionari, e momenti di riflessione su brani Geù ai Gerolomini la sera di dome- attraverso momenti di preghiera e dell’Evangelii Gaudium, sono state nica 23 ottobre, in occasione della solidarietà di diverso tenore, lascia- ascoltate le intense testimonianze di veglia missionaria diocesana. Pro- ti alla creatività e alla sensibilità di padre Antonio Guarino e di padre venienti da Pozzuoli a , pas- ogni territorio locale. Inserendosi Sergio Agustoni, sulla loro lunga sando per Cappella, da Fuorigrotta pienamente nel contesto dell'anno esperienza in missione (rispettiva- a Monterusciello, da Quarto a Pia- giubilare della misericordia indet- mente in Uganda/Malawi e in Mes- nura, si sono ritrovati gli operatori to da Papa Francesco, il tema di sico/Perú), ma anche di un giovane impegnati a favore delle missioni, quest'anno è stato “Nel nome della dell’Uganda, James Owino, in Italia organizzando tutto l’anno adora- misericordia”. Nel manifesto è stato per completare gli studi teologici. zioni, veglie, cene, eventi di bene- riportato il grande e significativo La loro missione continua oggi a ficenza e coordinando l’adozione a sorriso di Madre Teresa di Calcut- Castel Volturno, a servizio di una sentirebbe Gesù». Ecco la riscoperta distanza. Come sottolineato da Papa ta, ormai santa, che lascia trasparire comunità di extra-comunitari, pre- della missione, che non rappresenta Francesco, «il bene tende sempre a tutta la ricchezza di una vita davvero valentemente nigeriani. Hanno rac- più solo un racconto di luoghi di- comunicarsi. Ogni esperienza au- missionaria, spesa per gli ultimi tra contato numerosi aneddoti di vita stanti e culture diverse dalla nostra, tentica di verità e di bellezza cerca gli ultimi, i malati e moribondi dei missionaria, che in un attimo hanno ma un incontro che ci parla auten- per se stessa la sua espansione, e ogni “fuori casta”. Questo il titolo che ha trasportato tutta l’assemblea in luo- ticamente di Cristo, di come seguir- persona che viva una profonda libe- fatto da sfondo anche all’appunta- ghi lontani da scoprire e culture da lo, di come vederlo nell’altro, nel razione acquisisce maggiore sensibi- mento consueto e sempre arricchen- cui apprendere, insieme ad alcuni povero, nel sofferente, lasciando un lità davanti alle necessità degli altri» te della veglia missionaria vissuta motti d’effetto, come quello lan- segno nella nostra vita. Un richiamo (Evangelii Gaudium, n. 9). La Gior- nella nostra diocesi, organizzata dal ciato da padre Antonio: «Dovrem- formulato anche dal nostro vescovo, nata missionaria mondiale, istituita Centro missionario diocesano, co- mo fare tutti un trapianto di cuore, che ha espresso ringraziamenti verso nel 1926 da Papa Pio XI, è già ar- ordinato da don Pasquale Mancuso, così da averne uno non più freddo e i missionari, di fatto all’origine della rivata alla novantesima edizione. In con la presenza del vescovo, monsi- indifferente, ma in grado di amare sua chiamata vocazionale. tutte le diocesi i fedeli si riuniscono gnor Gennaro Pascarella. Durante la l’altro, per sentirlo vicino come lo sr. Lorenza Radini

A Monterusciello Festa della Luce e Palio dei Santi

Portare la Luce, ricordare i Santi. La comunità della parrocchia Sant’Artema di Monterusciello ha dedicato il primo novembre alla Festa della Luce e al Palio dei Santi (giunto alla terza edizione). Un modo per mettere in risalto la luce dell’essere cristiani e l’esempio di chi - donne e uomini - con la propria vita è stato un modello da conoscere e, magari, imitare. Sul sagrato della chiesa si sono radunate le quattro contrade: Diaz, Annecchino, De Chirico e Coste di Cuma-Monte Sant’Angelo. Squadre riconoscibili da colori diversi, a cui sono stati dati i nomi delle zone in cui è articolato il territorio parroc- chiale, che sono entrate in chiesa portando le immagini dei santi in processione. Dopo la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal vice parroco, don Roberto Iodice, le squadre si sono cimentate nello spingere delle barche di legno su dei pali di legno, facendo a gare per portare più pesci alla meta-porto. Un modo per collegare il quartiere della seconda ricostruzione post bradisismica alle origini, alla civiltà mare. «La Festa di Ognissanti - dice il parrocco, don Elio Santaniello - ci ricorda che con il battesimo, tutti noi, se vogliamo, possiamo diventare santi. Ognuno ha portato un’immagine del santo con cui è stato fatto l’ingresso in chiesa. I giovani dell’Azione Cattolica hanno allestito una mostra sul beato Pier Giorgio Frassati». Curiosità: sono stati preparati i “Dolci dei Santi”, dal rotolo di San Carlo ai taralli di San Biagio, dalla torta di San Procolo alla ciambella di Santa Teresa (foto della giornata e articolo completo su sdt on line). c.b. dicembre 2016 6

Pagine 6 e 7 a cura di Ciro Biondi SEGNI DEI TEMPI DENTRODENTRO LA LA DIOCESI DIOCESI Dalle Caritas parrocchiali il “Magazzino della Carità” Confronto sui giovani, la scuola e la formazione all’Apertura della Porta Santa a DBangui nella Repubblica Cen- trafricana al viaggio a Lesbo. Sono state le immagini dei gesti di Miseri- cordia di Papa Francesco ad aprire il 5° Convegno delle Caritas parrocchiali della diocesi di Pozzuoli dal titolo “La comunicazione linguaggio della Mise- ricordia”. Fabio Zavattaro, giornalista e vaticanista della Rai, ha voluto così introdurre la sua relazione. Ha chie- provenienti da tutte le foranie della tutta la nostra comunità - ha dichia- un'applicazione per la gestione dei dati sto ai tecnici della Rai di montare un Diocesi, si sono divisi in dieci labora- rato don Giuseppe Cipolletta - Abbia- messa a disposizione gratuitamente da brevissimo filmato con le immagini tori animati dagli operatori del Centro mo discusso insieme sul cammino che Caritas Italiana. Il lavoro viene fatto del Papa, ricordando parole, pensieri di ascolto diocesano ed hanno provato la Caritas Diocesana deve prendere esclusivamente online. L’obiettivo è e riflessioni di Paolo VI, Giovanni Pa- ad interrogarsi sul cammino della Ca- nei prossimi mesi. Ci apprestiamo a migliorare il coordinamento delle Ca- olo II e Benedetto XVI, ripercorren- ritas. Dal confronto è emersa - tra le celebrare i dieci anni del Sinodo Dio- ritas parrocchiali. Durante il Conve- do “il cammino degli ultimi decenni altre cose - la necessità di potenziare cesano e quindi anche noi come Cari- gno sono stati presentati il nuovo sito della Chiesa Universale che tende la gli strumenti di comunicazione, pen- tas ci siamo interrogati sul percorso di con il particolare servizio “Magazzino mano ai poveri”. Il primo giorno del sare al coinvolgimento dei giovani e questo decennio e, anche alla luce di della Carità” e la “Guida ai servizi del- Convegno - venerdì 11 novembre nel delle scuole, organizzare momenti di quanto emerso in questo Convegno, la Caritas Diocesana e i contatti delle teatro della parrocchia sant’Artema a formazione. La seconda giornata si proporremo alla Chiesa di Pozzuoli il Caritas parrocchiali”. Quest’ultimo Monterusciello - è stato aperto dalla è svolta nella cattedrale San Procolo nostro cammino futuro. I dati emersi documento si può scaricare in for- lectio del vice parroco don Roberto martire, nella quale - dopo la proces- dalla prima parte di indagine sui dati mato pdf direttamente dal sito e sarà Iodice. Dopo i saluti di don Giuseppe sione partita dal Cippo che ricorda OspoWeb ci danno delle indicazioni aggiornato periodicamente. L’intero Cipolletta, direttore della Caritas dio- l’approdo di Paolo a Pozzuoli - Zavat- importanti per quanto riguarda la po- convegno e la celebrazione eucaristi- cesana di Pozzuoli e di don Fernando taro ha risposto alla domande del pub- vertà nell’area flegrea. Sono risultati ca presieduta dal vescovo, monsignor Carannante, vicario episcopale per la blico e il vescovo, monsignor Gennaro da non sottovalutare sia per la comu- Gennaro Pascarella, è disponibile carità, si è tenuta la relazione di Za- Pascarella, ha celebrato la Santa Mes- nità cristiana che per gli operatori so- online sul sito della Caritas diocesana vattaro. Poi i circa 300 partecipanti, sa. «Sono stati due giorni intensi per ciali laici». La piattaforma OsPoWeb è e sul canale YouTube dedicato.

SOS povertà: i numeri dei centri ascolto Ufficio per le Nel corso dell’Anno Pastorale 2015 – 2016 sono state 899 le perso- Celebrazioni liturgiche del Vescovo ne ascoltate nei tredici centri di ascolto parrocchiale della diocesi di Pozzuoli. Un dato che deve essere moltiplicato visto che, quasi sempre, si chiede aiuto per tutto il nucleo familiare. Per cui si può Sabato 24 dicembre pensare che siano stati aiutati, direttamente o indirettamente, circa Santa Messa della notte tremila persone. Dati importanti per iniziare a trarre delle conside- Basilica Cattedrale San Procolo martire razioni sulla questione povertà e sul lavoro delle Caritas parroc- Rione Terra – Pozzuoli, ore 23 chiali nella Diocesi di Pozzuoli. A chiedere aiuto sono soprattutto donne (oltre il 60%) e italiani (oltre il 93%); quest’ultimo è un dato Domenica 25 dicembre particolarmente significativo che smentisce l’idea diffusa di aiuto Santa Messa di Natale ai soli immigrati. Solo il 2,3% dei casi riguarda i senza fissa dimora Casa Circondariale femminile - Pozzuoli, ore 10.30 anche se nei dati locali non sono compresi coloro che si recano alle mense del territorio, i quali raccolgono invece molte più persone Sabato 31 dicembre senzatetto. Chi si reca in una parrocchia richiede sempre un soste- Santa Messa in ringraziamento dell’anno trascorso gno economico (47,8%) ed ha problemi lavorativi (27,5%), abita- tivi (8,4%) - i dati si riferiscono soprattutto a coloro che vivono in Basilica Cattedrale San Procolo martire abitazioni precarie o sono sotto sfratto -, problemi di salute (7,0%) Rione Terra – Pozzuoli, ore 17.30 poiché la cura è sempre più spesso un lusso per troppe persone, problemi familiari (6,1%) che riguardano soprattutto le separazioni di coppie ed il conseguente disagio, anche economico, che ne de- riva. Gli interventi in risposta ai bisogni sono nel complesso 3.661, con una media di 4 a persona, a dimostrazione di un aiuto che qua- Uffici di Curia si mai è sporadico, ma tende a ripetersi nel tempo. L’intervento più Per le festività natalizie gli uffici della Curia diocesana diffuso riguardo la distribuzione di beni e servizi materiali (74,5%). resteranno chiusi dal 23 dicembre al 6 gennaio 7 dicembre 2016

DENTRO LA DIOCESI SEGNI DEI TEMPI Le riflessioni di Fabio Zavattaro, vaticanista esperto di tematiche internazionali che ha seguito i viaggi di tre pontefici «Senza dialogo non c’è comunicazione» Il rischio dei social: il messaggio ha bisogno di presenza, incontro, sguardo, stretta di mano… più facile raccontare una E quindi bisogna scegliere di stare comunicazione sono importantissi- ginabili. Poter conversare con chi «È guerra che raccontare l’aiuto accanto e raccontare a chi vuol ascol- mi. Ma possono essere anche peri- vive dall’altro capo del mondo ci a una persona». Con queste parole tare, andando oltre le parole. Per rac- colosi. La pericolosità viene dal fatto consente in qualche modo di essere Fabio Zavattaro, giornalista della Rai contare bisogna essere una persona che non sappiamo chi ha originato il presente in quella realtà. Però postare che nel corso della sua carriera ha che sceglie di guardare l’altro; l’altro messaggio. Non sappiamo se è vero un tweet si rischia la semplificazione. seguito i viaggi degli ultimi tre pon- è colui che a me è prossimo. Questo o tende a modificare un concetto, C’è quindi sempre bisogno di un tefici, spiega le difficoltà del mondo è il senso della parola, l’altro è il mio un’opinione, un fatto. Il secondo altro passo. Bisogna andare oltre un della comunicazione e, in particolare compagno di viaggio di questo pelle- rischio è che li usiamo grazie ad un video, oltre uno smartphone: c’è bi- della corretta informazione. La se- grinaggio limitato nel tempo. L’uni- schermo; li usiamo insieme ad altri sogno di incontrare queste persone». conda giornata del 5° convegno delle ca strada è quindi continuare a dire e ma non è la stessa cosa di un dialogo. Come evitare la spettacolarizzazio- Caritas parrocchiali della diocesi di far vedere quello che vediamo». E non ci può essere autentico dialogo ne della sofferenza? Pozzuoli è stata dedicata al confronto I social network: quali difficoltà e nemmeno con le videochiamate… «Purtroppo in questo tempo la spet- con il giornalista esperto di temati- vantaggi? Il messaggio ha bisogno di presenza, tacolarizzazione è l’elemento che di- che internazionali che, spesso anche «Papa Benedetto diceva che in un incontro, sguardo, stretta di mano». venta essenziale. grazie ai suoi libri, ha avuto modo di tweet si può riassumere una pagina Eppure ci sono tante opportuni- Anche noi che facciamo servizi te- riflettere sulle difficoltà dei mezzi di del Vangelo. In effetti con poche tà… levisivi andiamo a cercare queste comunicazione tradizionali e nuovi. parole si possono dire molte cose. «Infatti, attraverso questi messaggi storie. Quando si parla dei mi- Come riuscire a comunicare i temi Anche per questo i nuovi mezzi di riusciamo a scoprire realtà inimma- granti si parla di sofferenza: abbia- sociali? mo fatto vedere volti di persone in «Se non fosse stato per Papa Fran- difficoltà che hanno attraversato cesco che è stato a Lampedusa per il mare ma non abbiamo mai rac- il suo primo viaggio del pontifica- contato della signora che lascia le to probabilmente alcune cose non porte aperte agli immigrati quan- sarebbero state ricordate, anzi sa- do escono dai centri di accoglienza. rebbero state dimenticate per sem- A Lampedusa c’è una famiglia che pre. Spesso è difficile comunicare aiuta i profughi che hanno bisogno alcune tematiche. Con questo suo di mangiare, lavarsi, avere un abito modo di fare il Papa ha testimoniato. pulito».

Migrantes diocesana, un incontro per conoscersi e camminare insieme

Al Centro San Marco di Pozzuoli si è svolto l’appuntamento semestrale per le famiglie organizzato dalla Migrantes. Presenti etnie della Nigeria, Burkina Faso, Ucraina, Etiopia, Eritrea, Romania e Ghana. Il tema è stato “Immigrazione e la cura della vita spirituale”. L’incontro è stato tenuto da don Paul John Opara, direttore della Migrantes diocesana e da suor Gianpaola dell’Istituto Missionarie dell’Immacolata, missionaria in Ca- merun. «Il fenomeno migratorio negli anni è cambiato molto - spiega don Paul - i nuovi immigrati non si legano molto al territorio in cui vivono: questo vale sia per quelli che cercano un lavoro che non hanno in patria e sia per quelli che sono costretti a fuggire a causa delle guerre. Sanno che da oggi a domani possono andare a vivere altrove, in un altro paese dell’Unione Europea o in Nord America. Non costruiscono legami e la stabilità in Italia poiché devono “ri-emigrare”. Le mete più ambite restano il Regno Unito e la Germania. In questi paesi c’è più attenzione per la famiglia. Anche l’immigrato riceve sussidi e assistenza. Molti si sentono abbandonati. L’altro problema sono i figli. Non possono essere lasciati soli». Per iniziare ad affrontare questi problemi la Migrantes diocesana ha messo in campo una serie di progetti. Tra questi il sostegno a coloro i quali desiderano studiare all’università ma non ne hanno la possibilità, corsi gratuiti per giovani dai 18 ai 30 anni finalizzati a formare pizzaioli, cuochi, web designer, programmatori, tecnici del computer e lavori socio-assistenziali. «Il nostro obiettivo è l’equilibro sociale - spiega don Paul - a noi comunità cattolica interessa la persona nella sua interezza e per il suo bene». La Migrantes ha organizzato anche un corso di italiano. Due le fasi di insegnamento: da ottobre a dicembre, da febbraio a giugno. L’obiettivo è di aiutare il migrante che intende vivere in Italia ad apprendere la lingua, per conoscere i costumi del paese che lo ospita e potervi affrontare qualsiasi ambito dell’interazione umana, per inserirsi nel contesto lavorativo, per comprendere la politica migratoria e per il disbrigo delle pratiche burocratiche.

Info: Centro di ascolto Migrantes lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19,30 Telefono: 081.19242407 e 327.1563147 Email: [email protected] dicembre 2016 8

SEGNI FLEGREI CULTURA Alla scoperta dei Campi Flegrei tra scienza e natura Gli itinerari dell’Ireda per le visite didattiche Campi Flegrei offrono una stra- Città della Scienza (nella foto). Ma nidium caldarium Tilden presente Iordinaria varietà di escursioni il tema è stato affrontato anche nelle anche nel parco americano di Yel- culturali di grande interesse storico numerose pubblicazioni dell’Istitu- lowstone. Oppure, sempre nella e paesaggistico. «E poi c’è la visita to di ricerca e didattica ambientale, Solfatara (alla quale l’Ireda ha dedi- naturalistica che offre sorprese a come “Un itinerario naturalistico cato un ponderoso volume), alcuni non finire, intrecciando l’archeolo- nei Campi Flegrei – Dalla Crypta batteri che vivono a temperature gia e l’ambiente. Qualche esempio? Neapolitana agli Scavi di Cuma”, superiori ai 70°: i ricercatori del Il fasciame delle navi romane con curato nel 2016 da Abatino insieme Cnr ne studiano le sostanze con- il legno degli alberi della selva che con Maria Teresa Lipartiti. «Si parte servanti. Insomma, quando si parla sovrastava il lago d’Averno. Oppure da Piedigrotta – spiega il professore di visite didattiche nei Campi Fle- le numerose terme collegate a una – per scoprire l’antica grotta scavata grei non si possono ipotizzare come delle due specificità del vulcanesi- nell’onnipresente tufo per collegare guide soltanto gli esperti di archeo- mo flegreo: l’idraulica. L’altra sono Neapolis a Puteoli e il Parco Vergi- logia o di beni culturali: «Sono vi- le fumarole». A parlare è il professo- liano dove su due lapidi di marmo site complesse – spiega il direttore re Elio Abatino, un lungo passato di in epoca vicereale fu inciso l’elenco dell’Ireda – nelle quali si parla di ricercatore e docente, che ha impo- delle 40 fonti termali, famose sin vulcani, di geologia, di zoologia, di stato l’ultimo corso - inaugurato a dall’antichità per le proprietà cu- botanica, di erbario, persino di ma- novembre nell’ambito delle attività rative. Poi ci fu l’eruzione di Mon- lacologia, cioè di conchiglie. E di della Fondazione Humaniter - pro- te Nuovo, il più giovane vulcano chimica: basti pensare all’azione dei prio sulla conoscenza dei Campi d’Europa, che nel 1538 seppellì nu- litodomi nelle colonne del cosid- Flegrei. Su possibili visite didatti- merosi bagni». L’itinerario prosegue detto Tempio di Serapide». Affasci- la, ai Camaldoli. E poi c’è il mare, che nell’area, sempre privilegiando per Agnano, Pisciarelli, Astroni, nante il racconto sull’Archiflegreo con altre mille curiosità del Golfo la divulgazione scientifica, Abatino, Solfatara, Serapeo, Monte Nuovo, che - nell’eruzione di 39mila anni di Napoli. Il 5 dicembre se ne par- fondatore e direttore dell’Ireda (che Averno, Lucrino, Punta Epitaffio, fa - plasmò la morfologia di una va- lerà in un convegno internazionale associa insegnanti di scienze dalle Cento Camerelle, Piscina Mira- sta area, dalle colline di Napoli alla nella sede di via Partenope della Fe- scuole elementari all’università), bilis, Capo , Acquamorta, costa di Sorrento: resti di esso, cioè derico II: la relazione sull’itinerario ha tenuto una relazione insieme al Fusaro, Cuma. Per ogni tappa tante parti terminali del grande anfitea- con il battello (“La Baia di Napoli”) vulcanologo Giuseppe Luongo nel- curiosità scientifiche. Per esempio, tro dei vulcani flegrei, sono ravvi- è di Abatino e Lipartiti.. la recente convention della scuola a nella Solfatara l’alga termofila Cya- sabili a Monte di Procida, a Lico- Elisa Pisano

Addio a Giannina, la “Caronte” della Piscina Mirabilis

Giannina se n'è andata. In una strana giornata di fine ottobre l'«assuntrice di custodia» della Piscina Mirabilis di Bacoli ha smesso di raccontare storie e di allietare con le sue narrazioni pittoresche turisti provenienti da tutto il mondo, come già faceva a suo tempo la madre Filumena, anche lei assuntrice di custodia da generazioni di uno dei beni archeologici più belli dei Campi Flegrei. Alcuni mesi fa, viste le precarie condizioni fisiche, aveva già lasciato il suo "posto" alla giovane nipote Imma, tuttavia la sua assenza improvvi- sa lascia tutti un po’ orfani di umanità, Giannina. Orfani di curiosità narrate con ineffabile colore, di gentilezza tutta mediterranea, di aneddoti strani, di odori di ragù partenopei percepiti sul suo uscio di casa quando di domenica mattina si programmava la visita alla Piscina Mirabilis. Era così caratteristico il suono delle sue lingue straniere improvvisate con la sorpresa di riuscire sempre a comunicare a dispetto degli idiomi più complicati. Perché chi l'ha conosciuta sa che lei non si fermava dinnanzi a nulla. Col suo fare spensierato ha sempre onorato il suo lavoro e la bellezza del bene archeologico bacolese a lei assegnato. Per pochi euro all’anno Giannina – al secolo Giovanna Scotto di Vetta – come un Caronte in chiave moderna, ha sempre “traghettato” i turisti, anime piacevolmente sorprese, all'interno della più grande cisterna romana d’acqua potabile mai rinvenuta, costruita per rifornire di acqua proveniente dalla sorgenti del la flotta dell’Impero Romano nel porto di Miseno e l’intera comunità dei Campi Flegrei. Scavata nel tufo (con 12.000 metri cubi d’acqua ed una profondità di 15 metri), la cisterna, delimitata da una volta a botte sorretta da 48 pilastri a sezione cru- ciforme, offre da sempre al visitatore uno spettacolo di straordinaria bellezza. Uno spettacolo che non sarà più lo stesso d’ora in poi. E lascia triste un'intera comunità che l'ha amata e stimata, Giovanna: quella stessa comunità bacolese che ora si aspetta dalle autorità un riconoscimento ufficiale alla sua memoria.

(Per informazioni e visite alla Piscina Mirabilis: tel. 081.5233199 - cell 333.6853278) Simona D'Orso 9 dicembre 2016

CULTURA SEGNI FLEGREI Con la Fondazione Adriano Olivetti i giovani alla scoperta dell’imprenditore visionario: il documentario “Il Simbolo delle cose” Quel ponte tra il passato e il futuro Memoria e bellezza al liceo Virgilio, la curatrice del Progetto: «Un’eredità irrinunciabile» l cinema Sophia di Pozzuoli è Astato proiettato il documen- tario “Il Simbolo delle cose”. La pellicola nasce dalla collabora- zione tra il Comune di Pozzuoli e la Fondazione Adriano Olivetti, nell’ambito del programma deli- neato dal Protocollo d’Intesa fir- mato nel marzo scorso. La conven- zione mira ad informare e rendere fruibile alle generazioni future le conoscenze nate dall’esperienza olivettiana, essenziali per la for- mazione aziendale delle imprese italiane. Il film è una produzione come realtà salvatrice e il senso di dio di ricordi. Ogni pellicola, la vita di un operaio olivettiano corale e ha come fulcro la sinergia appartenenza verso la loro Itaca. infatti è come una pila che si dall’alba fino alla sera. Si voleva di sedici ragazzi, tutti studenti del Curatrice del documentario “Il carica di presenze, volti amati e creare un confronto tra la Pozzuo- liceo Virgilio di Pozzuoli. La regia Simbolo delle cose” è stata Maria oggetti ammirati. I ricordi sono li degli anni Cinquanta ed oggi. è di Emiliano Mancuso, sebbene Teresa Moccia Di Fraia, direttrice importanti? Com’è cambiata la città rispetto al siano i giovani stessi a diventare del Polo culturale Palazzo Toledo. «Il documentario spinge sulla passato?». dei simpatici film-makers, essen- Come nasce la sua collaborazio- spontaneità, sincerità e ingenuità Cosa rappresenta la figura di do dei mediatori tecnici di ripre- ne con la Fondazione Olivetti? del gruppo di lavoro. Ma biso- Adriano Olivetti nel panorama se, ma anche dei narratori circa «Adriano Olivetti ha dato molto gna soprattutto tener conto del- imprenditoriale? la memoria storica. Il passato e al territorio di Pozzuoli; infatti, le considerazioni dei giovani sul «Adriano Olivetti ha rappresenta- i ricordi sono il flusso continuo oltre ad essere stato un impren- futuro e come malinconicamen- to una parentesi sconcertante nel del divenire errante di ogni foto- ditore, è stato un grande uomo te sia vissuta l’eredità olivettiana. mondo imprenditoriale italiano. gramma della trama filmica, per di cultura. Ho conosciuto Laura Le testimonianze hanno smosso È nato in un ambiente di intel- gli anziani operai della fabbrica è Olivetti, l’ho accompagnata a di- la curiosità, mentre la nostalgia lettuali, il che oggi è una rarità. un costante “richiamare al cuore” stanza di tantissimi anni nel recu- delle condizioni di lavoro ha fatto Mi piace soprattutto l’imposta- frammenti di vita vissuta, impos- pero dei suoi ricordi di Pozzuoli. sì che si creasse maggiore interes- zione che sindacalmente ha at- sibili da rivivere. La nostalgia di Lei aveva partecipato all’inaugu- se, soprattutto se si considera la tuato sulle condizioni lavorati- un tempo si unisce alla spensiera- razione della fabbrica da bambina precarietà dell’oggi. L’eredità di ve, in particolare nei confronti tezza del mondo giovanile, che è e, ritornando, ha avuto un vero Olivetti, quindi, travalica lo stile delle donne: potevano iscrivere attento a decifrare – tramite inter- e proprio bagno emotivo. Dopo contemporaneo». i figli al nido della fabbrica, la vista – il mistero della complessità aver visitato il Rione Terra, ha Com’è stato ideato il soggetto maternità durava un anno inte- di Adriano Olivetti. provato quello che il padre ave- del film? ro e portavano i figli in vacanza. Perché è così importante un pro- va scoperto anni prima. Laura, «Il soggetto, le strategie, la par- Pensare al servizio scuola per gli getto cinematografico unificatore, attraverso la cultura, poteva così tenza dipendono dalla Fon- operai insieme alla biblioteca, è fissando l’inizio della costruzione recuperare un pezzo della propria dazione Adriano Olivetti. una rivoluzione culturale mai at- di un ponte generazionale tra vec- identità. Da qui nasce il desiderio L’intesa era di sperimentare attra- tuata prima. Organizzare degli chio e nuovo? È evidente ricono- di riportare l’eredità olivettiana verso le scuole un’idea laborato- eventi con i maggiori intellettuali scere che l’essenza vera del cinema sul tappeto della società flegrea, riale creando un prodotto trami- del tempo, ed esportare il desi- viene creata dal movimento gene- che ha dimenticato la coesistenza, te tecnologie semplici. Il regista gner Made in Italy nel mondo, ratore di presenza. Essa raffigura il la Comunità vera». Mancuso è partito dal documen- sono azioni visionarie senza pari». “simbolo delle cose”, ed è impre- Il documentario è un tripu- tario di Nelo Risi, il quale filmò Federica Nerini scindibile per la costruzione della storia, delineando le nostre radici. Benché la memoria sia uno dei soggetti cardine del documenta- rio, anche la bellezza è un elemen- siti web to determinante. Le immagini del grafica pubblicitaria Comprensorio dell’ex Olivetti – attraverso il montaggio – sono stampa tipografica accostate al mare del golfo di Poz- www.zendoadv.it zuoli. I liceali puteolani hanno capito l’importanza della bellezza dicembre 2016 10

SEGNI DEI TEMPI PER UNA COMUNITÀ VIVA, ATTIVA, SOLIDALE SOSTIENI I SACERDOTI CON LA TUA OFFERTA Mettiamoci per un istante nei loro panni: a chi ap- credibile agli occhi della gente; egli cammina con il partiene un uomo che si fa prete? Come dovrà vi- cuore e il passo dei poveri; è reso ricco dalla loro fre- vere se risponde alla vocazione sacerdotale? Cosa quentazione. Anche un presbitero, però, mangia, si dovrà fare nella sua vita per essere credibile? Come veste, legge, viaggia, telefona. Il suo stile deve essere si sosterrà? sobrio, ma deve poter avere il “tanto-quanto” gli serve A rispondere ci aiuta Papa Francesco quando per vivere. A quel “tanto-quanto” ci devono pensare afferma che Dio “marchia a fuoco” l’esistenza di ogni gli stessi fedeli, in comunione con il proprio parroco. sacerdote, “la conquista e la conforma a quella di Strumenti a disposizione? Uno molto importante, Gesù Cristo, verità definitiva della sua vita”. Perciò che raggiunge tutti i 35mila sacerdoti (compresi ogni prete, attraverso il proprio ministero sacerdotale, quelli anziani e malati), è la donazione destinata deve annunciare, ascoltare, e fare “comunione”, all’Istituto Centrale Sostentamento Clero. ovvero saper costruire comunità intorno a Gesù. Il 20 novembre si è chiuso il Giubileo straordi- No a narcisismi ed egoismi. I sacerdoti non sono nario della Misericordia. Ma se è vero, come è per se stessi, ma parte del popolo, da servire con vero, che la comunione è uno dei nomi della mise- fede e carità. A questo punto ecco trovata la rispo- ricordia, facciamo la nostra sta alla domanda: al prete chi ci pensa? Né lo Stato parte: anche sostenere i né il Vaticano, ma la sua gente. sacerdoti è un’opera di Non sono concessi lussi di nessun genere. Insiste misericordia. E come ogni Papa Francesco, quando parla del prete, che nel altra opera di misericordia, ministero per sé non chiede nulla che vada oltre il non finisce con il Giubileo. reale bisogno; il suo stile di vita deve essere sempli- ce ed essenziale, sempre disponibile, per presentarsi Maria Grazia Bambino

Don Giacomo Panizza biato e nemmeno la sua fiducia nell’uomo è sta- Nella Chiesa Madre di Augusta padre Palmiro Pri- con alcuni volontari, ha ta scalfita da tanti anni di confronto con il dolore. sutto celebra il 28 di ogni mese, la Messa per ricor- fondato nel 1976 a La- dare tutti i morti di cancro, ignorati da molti, chia- mezia Terme la comu- Don Alfredo Levis è parroco di Sospirolo e Gron nel mandoli nome per nome: bambini, adulti, anziani... nità Progetto Sud, che si bellunese, due paesi ormai lasciati dai giovani e abi- Perché quello di Augusta è un eccidio che non oppone al trasferimento tati solo da anziani. I parrocchiani di don Alfredo si risparmia nessuno. Qui si sono installate le più pe- in istituti del nord di per- sentono abbandonati, emarginati, soli e il parroco ha ricolose industrie chimiche che liberano nell’aria e sone portatrici di handicap. L’entusiasmo e l’empatia deciso di cambiare la loro condizione: soprattutto d’in- nel mare le loro sostanze tossiche. E quella di don di don Giacomo, ha fatto sì che la comunità lavorasse verno, quando le strade diventano ghiacciate, va a dire Palmiro è una Messa in difesa della vita, del diritto per rendere indipendenti i suoi assistiti, insegnare loro Messa nelle case. E così, la tavola della cucina diventa a diventare adulti e invecchiare nella propria casa. un lavoro, far seguire terapie di riabilitazione, utilizzan- altare e il parroco legge la Parola di Dio. “Essere pre- do anche beni confiscati alla criminalità, che più volte te – dice lui – significa vivere con lo spirito di Gesù e Padre Gaetano Greco, a ha minacciato don Giacomo. trovarmi in mezzo alla mia gente come ha fatto lui”. Roma, è il fondatore di Borgo Amigò, una casa Scopri le storie dei sacerdoti anche su accoglienza alternativa al carcere. Qui, chi ha facebook.com/insiemeaisacerdoti subito traumi o disagi Don Antonio Vitiello nel 1981 ha fondato l’asso- Don Tonino Palmese della diocesi di Napoli, è a fian- sociali può cercare di ciazione La Tenda nel Rione Sanità di Napoli. Nata co delle famiglie vittime della criminalità organizzata, superarli grazie all’aiuto di psicologi, psichiatri, o assi- per occuparsi del recupero dei tossicodipendenti, uccise per sbaglio da un killer o in uno scontro tra stenti sociali. Può continuare gli studi interrotti e intra- si è poi dedicata anche all’accoglienza di perso- bande. Si occupa inoltre dei giovani del carcere di prendere corsi di formazione, fino ad arrivare a un in- ne senza fissa dimora e ha aperto un ambulatorio Nisida per sensibilizzarli contro la violenza. Aiutato serimento lavorativo graduale. La missione della casa medico. Dopo tante battaglie, don Antonio non è in questo, anche dagli stessi familiari delle vittime di è quella di “luogo transito” dove riprendere il cammino più un giovane sacerdote, ma il suo sorriso pronto camorra che, accanto ai ragazzi di Nisida, capiscono per continuare a costruire. E padre Gaetano divide con ad accogliere chiunque abbia bisogno, non è cam- di avere una possibilità per superare la disperazione. i suoi ragazzi pasti, studio e tempo libero.

l Con un contributo diretto all’Istituto sostentamento nella partecipazione: comportano un piccolo esborso PER SAPERNE DI PIÙ clero della tua diocesi. La lista degli IDSC è su in più ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora www.insiemeaisacerdoti.it l’Offerta copre circa il 2% del fabbisogno, e dunque CHI PUÒ FARE L’OFFERTA PER I SACERDOTI? l Con carta di credito CartaSì, chiamando per remunerare i nostri sacerdoti bisogna ancora far Ognuno di noi. Per se stesso, per una famiglia o un riferimento all’8xmille. Ma vale la pena far conoscere le gruppo parrocchiale. Importante è che il nome del il numero verde CartaSì 800 825 000 o donando on line Offerte perché questo dono indica una scelta consape- donatore corrisponda ad una persona fisica. su www.insiemeaisacerdoti.it vole di vita ecclesiale. E raggiunge anche i sacerdoti di parrocchie piccole e lontane. COME POSSO DONARE? PERCHÉ DONARE L’OFFERTA l Con conto corrente postale n. 57803009 intestato a SE C’È GIÀ L’8XMILLE? PERCHÉ SI CHIAMANO ANCHE “Istituto centrale sostentamento clero - Erogazioni Offerte e 8xmille sono nati insieme. Nel 1984, con “OFFERTE DEDUCIBILI”? liberali, via Aurelia 796 00165 Roma” l’applicazione degli accordi di revisione del Concordato. Perché si possono dedurre dal reddito imponibile nella l Con uno dei conti correnti bancari dedicati alle L’8xmille oggi è uno strumento ben noto che non costa dichiarazione dei redditi fino a un massimo di 1.032,91 Offerte, indicati sul sito www.insiemeaisacerdoti.it nulla ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore euro l’anno. 11 dicembre 2016

NATALE SEGNI FLEGREI Appuntamenti e manifestazioni a Napoli e nei Campi Flegrei: presepi viventi, mercatini, bancarelle e giochi di luce È Natale, in piazza è festa per tutti Un ufficio postale per le letterine dei bimbi, il ritorno di Edenlandia e la Street food di Bacoli l Natale è alle porte con i suoi landia Village. La riapertura del- offrono al visitatore i tradiziona- Icolori di festa, le tradizioni culi- lo storico parco (nato 50 anni fa) li piatti della cucina partenopea. narie, i mercatini allestiti per l’oc- è slittata più volte nel corso del Il fulcro della manifestazione è casione, i presepi viventi, le strade tempo – l’inaugurazione già pre- ogni anno il Presepe Vivente in illuminate da giochi di luci spetta- vista per il 2015 forse avverrà solo stile Settecento napoletano, or- colari e le piazze vestite a festa. Ma nel 2017 - ma il Villaggio di Bab- ganizzato con la partecipazione il periodo natalizio è, come da tra- bo Natale trova spazio in un’area straordinaria di alunni e docen- dizione, anche quello che offre un già accessibile. Si può visitare (10 ti dell’Istituto i quali – oltre tre- ricco calendario di appuntamenti euro) il venerdì dalle 16 alle 23; cento figuranti - danno vita a e manifestazioni da non perde- sabato, domenica e festivi dalle quadretti di vita quotidiana, di re, per la gioia di tutti, grandi e 10 alle 23, il 25 dicembre dalle 17 mestieri, di musicanti e non solo, piccini. Iniziando dal Comune fino alle 24 e il 26 dicembre dalle nella calda luce di fiaccole e bra- di Napoli, il programma sfodera- 10 alle 24. Proseguendo nel cuore cieri. In calendario i giorni 8, 9, to per l’anno in corso è di tutto dei Campi Flegrei, in particolare 10 ed 11 dicembre 2016, in via rispetto: partito il 12 novembre a Pozzuoli, mercatini e luminarie Domiziana 150 (di fronte al Vil- con l’apertura delle famose ban- to negli ampi spazi - soprattutto sono presenti in diverse zone sia laggio Ideal Camping), orari di carelle a San Biagio dei Librai e coperti - della Mostra d’Oltrema- del centro storico che della peri- apertura: dalle 10 alle 15 e dal- a San Gregorio Armeno, a par- re. Una mostra del giocattolo, un feria, ma merita segnalazione ad le 17 alle 21, ingresso gratuito. te l’installazione (N’Albero) sul bosco magico, elfi, fatine e Mup- hoc la VII Edizione del Mercato Nella lista delle manifestazioni lungomare, degna di nota è anche pet Show(10 euro ad ingresso con di Natale e Presepe Vivente che natalizie, infine, dal 25 novem- la prima volta del Napoli Chri- possibilità di sconti familiari), il si tiene già da qualche anno pres- bre 2016 al 6 gennaio 2017 da stmas Village, allestito per l’oc- venerdì dalle 15 alle 22; sabato, so l’area agraria dell’Istituto Fal- menzionare i mercatini di Na- casione nella centralissima piazza domenica e festivi dalle 10 alle 22 cone, a Licola (nella foto). In una tale di Bacoli, dove le strade del Municipio, con ben 25 casette di e l’8 dicembre dalle ore 8 alle 22. storica cornice naturale gli ospiti centro storico si colorano a festa legno addobbate in stile Nord Eu- Per coloro che preferiscono le at- hanno la possibilità di visitare l'i- con decine di stand pieni di pro- ropa e un ufficio postale di Babbo mosfere all’aperto, invece, sfidan- stituto con la sua azienda agraria, dotti natalizi artigianali, deco- Natale, per ricevere le letterine dei do anche le eventuali intemperie, acquistando all’occorrenza miele, razioni per la casa e per l’albero, bambini. Il villaggio resterà ope- basterà fare pochi metri e spostar- olio, marmellate, composte, mo- candele, saponi, presepi, pastori e rativo fino all’11 dicembre, con si un po’ più avanti: Edenlandia, starde, rosoli e prodotti vari con- l’immancabile Street food, il tut- ingresso gratuito. Entro la stessa infatti, con grande sorpresa, ha fezionati all’interno della scuola. to grazie all’ormai consolidata or- data sarà possibile visitare anche aperto le porte a un’edizione stra- Nel percorso anche stand di arti- ganizzazione dell’associazione dei il Santa Claus Village, dal Pineta ordinaria di un villaggio natalizio gianato locale, addobbi natalizi e commercianti bacolesi. Varca d’Oro di Varcaturo trasferi- denominato Santa Claus Eden- persino cibo da strada e osterie che Simona D’Orso

Una magia che non è solo consumo: è anche incontro

Il mercatino di Natale è una festa per tutti i sensi: ascoltare, ammirare, respirare, toccare con mano la tradizione, vivere il clima di festa che avvolge e riscalda. Nelle piazze e sulle strade si respira un'atmosfera di sincero calore. Avvento, però, significa attesa, un periodo di grande magia e suggestio- ne che pervade tutti i cuori dei cristiani e non solo le nostre piazze. Appare piacevole, certo, agli occhi ed al cuore far riflettere questo amore anche nelle nostre piazze e nel centro storico di ogni città; i profumi, le luci e i colori escono dalle abitazioni e dalle famiglie per invadere la strada e creare un percorso unico e inconfondibile. La musica che avvolge nel piacevole passeggio fra uno stand e l'altro, i profumi di spezie, sono solo alcuni degli ingredienti che creano questa magica atmosfera. Un incanto fatto di tradizione che si rivolge ai visitatori più curiosi che vogliono varcare la soglia delle usanze locali per vivere un momento magico che a Napoli si caratterizza con le fiere di San Gregorio Armeno e San Biagio dei Librai. La visita al mercatino nel centro storico di Bacoli, sta diventando anch’essa sempre più una piacevole tradizione, un appuntamento imperdibile per le famiglie. L'amore per il Natale non è però solo vivere l’idea del mercatino come motivo per acquistare qualcosa di futile, piuttosto dovrebbe essere vissuto come un impulso per rinnovarsi, per dedicare un po’ del nostro tempo a parlare di più fra di noi, donandoci un sorriso con un augurio sincero. Ecco, allora il messaggio di Papa Francesco: «Il Natale di solito è una festa rumorosa: ci farebbe bene un po’ di silenzio per ascoltare la voce dell’Amore. Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima. L’albero di Natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita. Gli addobbi di Natale sei tu quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita. La campana di Natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire». Assunta Lubrano Lavadera dicembre 2016 12

SEGNI DEI TEMPI SPORT L’ASD Canoa Club Napoli dal lago di Miseno all’Europa La bella storia di una società che punta sui giovani a vinto trofei a ripetizione e merito con le maggiori espressio- tra le squadre di eccellenza a livello 21, poi il titolo assoluto vinto pro- Hcalcato le scene del massimo ni nazionali sia sul campo di casa, nazionale. Accanto alla promozione prio dall’Under 21 a metà ottobre, campionato divenendo una realtà il lago Miseno, meglio noto come nella massima serie, c’è la conquista per la quarta volta. Si è avuta così la interessante e di primo piano dei il Maremorto, sia in trasferta. Il lo scorso agosto della Coppa Italia conferma che la struttura societaria Campi Flegrei. Ė la ASD Canoa quarto posto finale l’ha proiettata nelle categorie Under 18 ed Under si muove in armonia e cura il setto- Club Napoli e non ci si faccia in- re giovanile con grande attenzione, gannare dalla denominazione: è una Per conoscere meglio lo sport della Canoa polo in particolare grazie alle capacità dei realtà tutta di Bacoli, di stanza a tecnici Carannante, Lepre e Sorte. Miseno. La società. varata nel 1975. Il gioco della canoa polo, non molto noto ai più, è riconosciuto dalla Ulteriore conferma sulla bontà del ha raggiunto le vette in campo ago- FICK, Federazione Italiana Canoa e Kayak, e dal CONI; è organizzato lavoro che quotidianamente si svol- nistico negli ultimi anni. Ricco il con regolari campionati, come le discipline di maggior rilievo e peso sul ge nella sede del club a Miseno, è palmares con successi riscossi sia territorio nazionale. Si gioca in acqua, chiaramente in spazi delimitati, la presenza pressocchè stabile di con la prima squadra che con le con squadre formate al massimo da otto atleti (cinque in campo e tre tre atleti del Canoa Club Napoli giovanili, mostrando un interessan- di riserva, che possono subentrare in ogni momento della partita). Co- nella nazionale Under 21, allenata stituisce una disciplina acquatica, per certi versi paragonabile alla pal- te radicamento sul territorio e un da Pierpaolo Arganese. Costaglio- lanuoto, ma con atleti che per il movimento utilizzano canoa e pagaia. forte coinvolgimento di giovani e la, Lucci e Massa sono stati tra i giovanissimi. protagonisti della partecipazione Nel presentare la ASD Canoa Club ai campionati europei di Essen in Napoli, non è facile soffermarsi solo Germania, portacolori di un’Italia su qualche aspetto, perché l’orga- che sa fare bene anche senza mega nizzazione ha riscosso tanti risultati, impianti, basandosi sugli elementi tutti di particolare valenza. Di certo essenziali della disciplina. Proprio l'approdo e l'esordio nel massimo come capita a Bacoli, dove - con campionato di serie A di canoa polo l’impegno, la volontà ed il coraggio è stato il momento culmine vissuto di un manipolo di ragazzi ed il so- dalla società flegrea. Un successo stegno di pochi appassionati - si co- maturato nella passata stagione e mincia a pensare in grande e perché che quest’anno ha visto la squadra no a puntare allo scudetto. di Bacoli lottare con puntiglio e Silvia Moio 13 dicembre 2016

TERRITORIO SEGNI FLEGREI Il Progetto PerificArt di “DiversaMenteGiovani” coinvolge writers e abitanti per dare vita ai palazzoni monocromatici Monterusciello, un quartiere a colori Quando i graffiti valorizzano le periferie, obiettivo: una zona franca dell’arte nella Pozzuoli2 i scrive “Street art” e si legge peri- Sferie a colori. Nati come artisti di Pagina a cura strada, quelli che una volta venivano di Simona D’Orso additati a pubblico ludibrio come im- brattatori di muri si sono via via con- foto di Aurora quistati fama di livello internazionale Scotto di Minico grazie alla loro arte alternativa: stiamo parlando di artisti del calibro di Ba- squiat, Keith Haring o Bansky, per intenderci. E’ grazie a loro e al forte impatto comunicativo della loro arte sui muri che, col tempo, si è verificato anche un altro interessante fenome- no: la street art ha iniziato ad essere introdotta all’interno di programmi di recupero urbano favorendo la ri- qualificazione delle periferie attra- verso l’utilizzo del colore, quasi come l’inizio di un nuovo corso, che ha vi- sto nella rivitalizzazione artistica dello spazio pubblico anche una possibilità di lancio per giovani artisti di quartie- ri difficili. In quest'ottica si inserisce il progetto PerifericArt …coloriamo la periferia! ideato dall'associazione flegrea DiversaMenteGiovani, inte- maggior parte degli edifici delle pe- nuova concezione delle periferie. Arte, Ad ogni artista è stato dato il compi- ramente sponsorizzato da E-Distri- riferie napoletane - sorto in seguito cultura e partecipazione: la rinascita to di dipingere un’opera collegata al buzione (società del Gruppo Enel) e al bradisismo degli anni 80. «La street di Monterusciello vogliamo che parta nome del personaggio a cui è intito- nato con l’idea di puntare sulla valo- art è espressione di una nuova forma proprio da qui, non a caso l’abbiamo lata la strada. Il progetto PerifericArt rizzazione di Monterusciello attraver- d’arte - afferma Raffaele Postiglione, fatto un bando aperto a tutti. Sappia- ha rappresentato, dunque, la possi- so l'utilizzo della street art e dei colori presidente dell’associazione Diversa- mo che non risolverà di certo i proble- bilità di porre maggiore attenzione vivaci, in un quartiere tanto difficile MenteGiovani - e vogliamo che rap- mi del quartiere, ma Perifericart può alle questioni delicate partendo però quanto monocromatico - come la presenti un primo passo verso una rappresentare il primo passo verso un da un'ottica diversa: cultura e colore progetto più grande: fare di Monte- per dare alla realtà di Monterusciello, rusciello una zona franca dell’arte». finalmente, una chiave di un'interpre- «Ci auguriamo – aggiunge Postiglio- tazione differente. ne - che sia il primo di una lunga se- rie che mirando alla riqualificazione Questi i progetti vincitori: dello spazio pubblico del quartiere • cabina Enel in Via Antonio de porti a una nuova concezione dello Curtis ad opera di Daniele Robin & spazio periferico stesso, soprattutto Marco D'Auria; per le persone che lo vivono. Infatti partecipazione è stata anche quella • cabina Enel in Via Pier Paolo grande dei cittadini che si sono sen- Pasolini ad opera di Fabio titi coinvolti nella fase di realizzazione Abbreccia & Mr.Pencil; di ognuna di queste opere di street art”. Un apposito bando ha portato • cabina Enel in Via Libero Bovio all’attenzione della giuria - formata da con progetto di UNS CREW; rappresentanti di Enel, Comune di Pozzuoli ed esperti di street art, archi- • cabina Enel in Via Severini ad tettura, urbanistica ed arredo urbano opera di Beta 36 Crew; - una serie di progetti grafici, alcu- ni dei quali sono stati poi realizzati • cabina Enel in Via Gabriele modificando l'aspetto esterno di 5 D'Annunzio con progetto di Anna cabine Enel, in quello che è il quar- Rimoli & Maddalena Polistina. tiere più esteso della città di Pozzuoli. dicembre 2016 14

SEGNI FLEGREI TERRITORIO Comunicazione e tecnologie per valorizzare il territorio Gli architetti, ingegneri e tecnici flegrei a convegno a ricchezza storica dei Campi che il pubblico manifesta rispet- LFlegrei è nota ovunque e chi to alle conoscenze necessarie per ci vive sa che basta girare un an- arrivare ad una comprensione del golo o spostarsi di cento metri per bene stesso. E’ come se le opere imbattersi in un sito archeologico. non riuscissero più a comunicare La vastità è tale che spesso diventa il significato di cui sono portatrici difficile la comprensione e, tanto verso i loro destinatari». Si capi- per i residenti quanto per i visi- sce che affrontare questo nodo è tatori, sembra necessario costruire fondamentale, perché se il passato una comunicazione efficace che all’inizio del 2016 con la riforma e culturale migliorando l’offerta e perde la sua forza comunicativa permetta di godere pienamente di promossa dal Ministero per i Beni la fruizione del patrimonio cultu- si potranno giustificare le caren- tutte le suggestioni che vengono Culturali: «Finalmente tanti siti rale». Il Ministero ha individuato ze nella tutela e nella protezione. offerte da questo paradiso in terra. come le terme di Baia, il museo due azioni di intervento. La prima Qualcuno potrebbe dire che tutte L’associazione Capp-80078 - Ar- archeologico del Castello di Baia, azione a sostegno degli interven- le cose che sembravano impor- chitetti, ingegneri e tecnici fle- l'area archeologica di Pozzuoli e il ti per la tutela, la valorizzazione tanti sono scomparse nel nulla. grei - ha deciso di interrogarsi parco archeologico di Cuma, solo e la messa in rete del patrimonio Ecco spiegato l’interesse verso le sulle possibilità che la tecnologia per dirne alcuni, rientrano sotto culturale; la seconda rivolta alla nuove tecnologie come ponte di offre rispetto al miglioramento un’unica direzione», ricorda Raf- diffusione della conoscenza e alla comprensione gettato tra i beni della fruizione dei beni archeo- faele Di Vaio. E questa è la prima fruizione creando servizi e sistemi archeologici e le nuove genera- logici e per questo a gennaio si buona notizia. La seconda è che innovativi e utilizzando tecnolo- zioni: «L’utilizzo del multimediale terrà un convegno per confron- l’attenzione verso i beni culturali gie avanzate. Il convegno cercherà interattivo, dei percorsi iperte- tarsi sulle possibilità ancora non dell’Italia meridionale si sta tra- di riflettere sull’importanza cultu- stuali, della virtualità,della realtà pienamente sfruttate. Raffaele Di ducendo anche in una migliore rale di tutto quello che ci è stato aumentata,delle reti e delle altre Vaio è l’architetto curatore del destinazione dei fondi europei: «Il tramandato dal passato, come applicazioni multimediali è ormai convegno che si terrà nella Sala principale asse strategico del POR spiega il coordinatore della ker- una componente imprescindibi- Consiliare di Palazzo Migliaresi “Cultura e Sviluppo 2014-2020” messe: «E’ idea comune di svaria- le di ogni progetto museografico al Rione Terra di Pozzuoli. Du- - continua Di Vaio - ha infatti ti studiosi che uno dei problemi contemporaneo, ma occorre stu- rante i lavori si metterà sotto la l’obiettivo di conservare e pro- centrali della fruizione dei beni diare come utilizzarle nelle realtà lente di studio il Parco Archeo- teggere, ma anche promuovere e culturali risiede nel gap, via via specifiche». logico dei Campi Flegrei istituito sviluppare il patrimonio naturale crescente col passare del tempo, Dino Patierno

Monte di Procida ricorda i caduti della Grande Guerra Giubileo dei carcerati: il caso Pozzuoli

Anche a Monte di Procida la cerimonia pubblica per la tradizionale festa Hanno battuto ritmicamente po- della vittoria italiana nella Prima guerra mondiale ha seguito il program- sate e scodelle contro le cancellate ma ormai consolidato negli anni: dapprima la celebrazione della Santa delle finestre in un fine settimana. Messa nella parrocchia dell'Assunta in piazza 27 Gennaio, quindi il corteo al monumento ai caduti, antistante le scuole elementari del plesso Dante Così le ospiti della casa circonda- Alighieri. Il sindaco Giuseppe Pugliese, viste le condizioni metereologi- riale di via Pergolesi a Pozzuoli che, ha pronunciato in chiesa il suo discorso seguito poi dall'intervento hanno manifestato la propria par- di Viola Scotto di Santolo, sul “Padre nostro dei soldati”. Dopo la cerimo- tecipazione al “Giubileo dei carce- nia religiosa, il corteo, accompagnato dalla locale banda musicale; poi la rati” che si è celebrato la mattina del 6 novembre a Roma ed espresso deposizione della corona di fiori, il silenzio militare, la lettura da parte del il sostegno alla quarta marcia per l’amnistia organizzata nella capita- sindaco dell'elenco dei numerosi concittadini morti durante i due conflit- ti mondiali e infine il ricordo di un montese giustiziato dai Borbone nel le dal partito radicale, con partenza da Regina Coeli e arrivo in piazza 1799, impiccato a quello che beffardamente venne denominato "l'albero San Pietro. Sulle prime sembrava che le detenute, come in altre occa- della libertà". Bisogna riconoscere che ogni anno questa cerimonia emo- sioni, avessero attuato una protesta, ma a svelare il motivo di questa ziona profondamente, perché il tributo di sangue pagato dalla comuni- azione è stata la stessa direttrice del carcere femminile, Stella Scialpi: tà montese nei due conflitti del '900 è stato davvero elevato; la lettura «Mi hanno comunicato l’iniziativa con un documento in cui chiedeva- dell'elenco di tante giovani vite strappate via dalla furia della guerra do- no l’autorizzazione. Un fatto insolito e che non potevo certo autoriz- vrebbe essere monito per le giovani generazioni e per coloro che hanno zare. Una procedura seguita, probabilmente, per farmi sapere il vero responsabilità di governo. Sarebbe molto bello se a questa cerimonia partecipassero infatti più giovani, perché il sacrificio di quei ragazzi e di motivo e cioè che non si trattava di una protesta». La manifestazione quelli che oggi indossano qualsiasi divisa, non solo non venga dimenti- nella casa circondariale flegrea, tra le più affollate d’Italia, è stata -at cato ma riceva anche il plauso della comunità.casa per dare una mano». tuata nella mattinata e nel pomeriggio di sabato 5 e poi ripetuta nella Insomma, il progetto è pronto e la voglia di realizzarlo non manca. mattinata della domenica successiva. Salvatore Cardito (s.m.) 15 dicembre 2016

TERRITORIO SEGNI FLEGREI Pagina a cura di Dino Patierno L’evoluzione di via Napoli: i parroci raccontano come dopo il bradisismo si è arrivati alla nuova vita del Lungomare puteolano Dai palazzi fantasma alla passeggiata La lenta costruzione di una comunità e le emergenze: il traffico e lo scheletro di Vicienz’ mmarea l Lungomare di Pozzuoli è sugge- centro è stato spostato a San Marco. Istivo e a misura d’uomo. Ci puoi Oggi quello spazio è vuoto, dopo aver andare quando c’è il sole e rimane- ospitato per un periodo una casa per il re accecato dalla luce; a fare sport: Clero e si resta in attesa di una nuova la corsa tanto di moda, il basket nei destinazione, mentre chi parla di un campetti liberi e così rari dalle nostre possibile bed&breakfast forse dimen- parti; puoi avere settant’anni e fare tica le tante parole spese sull’argomen- un giro con la bicicletta o tre anni e to da Papa Francesco. La parrocchia fare l’amicizia più misteriosa della tua è in prima linea sul fronte missiona- vita: quella con un pallone. Insomma, rio, con il Progetto “Vincenzo pro solo per dire che è un bel posto. fat- lo ben definito nella storia di questo ne, residenti e commercianti per cer- India”, con la finalità di contribuire to è che per arrivare a questo punto posto. Entrambi i parroci sono nelle care di superare le difficoltà con il dia- alla realizzazione di un orfanotrofio. è stato necessario costruire quasi da loro comunità da diversi anni e ricor- logo, mentre le persone scendevano in «Cerchiamo di non stare mai fermi», zero una nuova comunità sociale, tra dano bene tutti gli snodi narrativi. piazza a fare le barricate». Dall’altro conclude don Tommaso chiedendo di vecchi abitanti rimasti dopo il bradi- Don Mario Russo alla Sacro Cuore lato del Lungomare la parrocchia del ricordare a tutti che quest’anno ci sarà sismo e nuovi arrivati dopo la ristrut- ricorda gli inizi: «Venticinque anni SS. Rosario e San Vincenzo Ferreri la diciottesima edizione della mostra turazione degli edifici. Nello stesso fa sembrava di essere a Beirut, con ha contribuito alla risistemazione di del presepe. Tanti i buoni propositi tempo il Lungomare si è riempito di fantasmi di palazzi e strade dissestate. “dietro ai blocchi”: «In quello spazio per il nuovo anno. Anche capire che ristoranti e luoghi di incontro e ri- Le giovani coppie che cominciavano noi organizzavamo già da anni la fe- fine deve fare lo scheletro di Vicienz’a uscire a far convivere le esigenze del a vivere qui non si sentivano parte di sta patronale, sfruttandolo meglio che mmare, quella struttura in cemen- commercio con quelle dei residenti, una comunità, tant’è che i battesimi potevamo, per ovviare alla cronica to armato che sostituì l’ospizio e poi affrontare le problematiche legate a li andavano a fare nelle parrocchie di mancanza di luoghi di aggregazione, ristorante più famoso di Pozzuoli: viabilità e smaltimento dei rifiuti, origine, a Napoli. Poi, piano piano, poi il Comune ha messo le panchine ora invece dà tanta malinconia allo continuano a essere temi di verifica abbiamo potuto costruire tutto da e fatto una piccola arena». Dietro alla sguardo rivolto verso il mare. Don concreta di cosa voglia dire sfruttare zero. Un momento difficile l’abbiamo parrocchia ci sono ancora gli ambienti Tommaso si chiede se tra le tante idee, la vocazione turistica di un luogo. Alle avuto quando ci fu la pedonalizzazio- che venivano usati dal Centro Cari- abbatterlo o farne parcheggi, ci sia due estremità del Lungomare ci sono ne della strada. In parrocchia abbiamo tas Ero forestiero, con gli ambulato- qualcuno che abbia pensato di farne due parrocchie che hanno un ruo- organizzato tanti incontri tra Comu- ri che aiutavano gli immigrati. Poi il un centro sociale per la comunità.

Qui non ci sono spazi… ma tanta buona musica: la storia degli After the Rain

Sono cresciuti tutti e quattro ai Gerolomini e magari un giorno sarà una nuova Ab- bey Road, chissà. Nel frattempo i due Mauro, Stefano e Crescenzo, dai 24 ai 32 anni, provano a vivere l’amore comune per la musica superando le difficoltà legate agli spazi per la musica dal vivo. «Due di noi sono proprio cresciuti nella parrocchia del Sacro Cuore – chiarisce Mauro Daniele, il portavoce del gruppo – e la voglia di suonare si è alimentata così. Ci conosciamo da anni e condividevamo gli stessi gu- sti musicali. Potevamo iniziare a suonare insieme già anni fa, ma forse era troppo presto. Proviamo a crescere con umiltà e autoironia. Il nostro nome, per esempio, After the Rain, nasce da una coincidenza: ogni volta che dovevamo suonare, veni- va a piovere. il nostro è un gioco, ma non per questo poco serio». Viene in mente che in inglese play sta per suonare come per giocare, si capisce meglio che l’impegno c’è tutto. «Suoniamo britpop e folk. Per adesso cover, soprattutto di Oasis, Blur, Dire Straits, David Bowie; ma stiamo provando anche a comporre pezzi nostri, anche se poi, inevitabilmente, po- trebbe essere più difficile riuscire a trovare un pubblico - e lo dice sorridendo - per fortuna». Una difficoltà fra le tante è legata alla mancanza di spazi per provare e per “farsi le ossa”, come si dice: «Per adesso, in questi due anni insieme abbiamo suonato in locali della zona come Uè Capp e Il baretto, ma sarebbe bello se esistessero degli spazi all’aperto, magari feste e serate per giovani, organizzate per far suonare tutti i giovani gruppi». Anche perché la band non si limita a riprodurre i brani famosi, ma li riarrangia in chiave unplugged e Stefano D’Oriano suona un particolare tipo di percussioni il cajon che dà un suono particolare ai pezzi pop e rock. Insomma, i ragazzi ci provano e Mauro an- ticipa che uno dei prossimi pezzi che suoneranno insieme sarà Who’ll Stop the Rain dei Creedence Clearwater Revival, così magari continuerà la passione, ma si troverà il modo di far smettere di piovere. dicembre 2016 16

Pagina a cura di Simona D’Orso SEGNI DEI TEMPI TAM TAM «I bambini? Hanno bisogno di crescere all’aria aperta» E a Bagnoli nasce il parco didattico nell’ex area Nato ncora novità nell'ex area Nato te per la fascia d'età di riferimento. Adi Bagnoli: dopo la Cittadella L’obiettivo perseguito sarà quello di del Rugby nascerà un parco didattico educare i bambini allo sport, alla sana dell'infanzia destinato a tutti i bam- alimentazione e alla cura dell’ambien- bini di Napoli e provincia. Infatti, la te che li circonda. L’area giochi avrà Giunta regionale della , su un'estensione di circa 2.200 mq, sor- proposta dell'assessore regionale all'I- gerà nella zona dell'ex eliporto e per struzione e Politiche sociali, Lucia renderla fruibile saranno necessari al- Fortini, ha approvato un progetto che cuni interventi di risistemazione ester- prevede l'istituzione di un parco spe- na nonché la ristrutturazione di due rimentale denominato “Primo Sport piccoli edifici che saranno destinati 0246”. Nato dall'idea dell'associazio- ad un punto ristoro per i bambini ed ne di promozione sociale “Laboratorio ai servizi. Una volta a regime, il Par- 0246”, presieduta dalla campionessa co coinvolgerà un bacino di utenza olimpionica di scherma Valentina Vez- molto ampio, circa 3.000 bambini zali (associazione che lavora col Grup- provenienti dall’intera area metropo- po Benetton), il progetto parte dal litana della città di Napoli: bimbi na- presupposto che, normalmente, la fa- poletani – primi fra tutti quelli della scia d’età compresa tra 0 e 6 anni passa popolosa X Municipalità - e da tutta la maggior parte proprio del tempo in la provincia circostante, in particola- strutture che difficilmente dispongo- luppare le capacità motorie di base dei 0246». Il modello del progetto, stu- re quella flegrea. Il progetto costitu- no di spazi all’aperto. Nidi, ludoteche, bambini: «L’importanza della crescita diato dall’Università di Verona, è stato isce la seconda tappa per la rinascita scuole, palestre, case, l’attività all’aria del bambino fin dai primi passi, il suo applicato per la prima volta a Treviso dell'area dismessa della ex Nato di Ba- aperta diventa quasi un miraggio, so- sviluppo senso–motorio abbinato a nel 2010 e successivamente a Roma e gnoli che – nell’attesa dell’evoluzione prattutto per la scarsa disponibilità di una corretta alimentazione, la creazio- a Bologna. Gli spazi verdi si articole- dell’affaire Universiadi (si ricorda che spazi verdi nelle grandi aree urbane. Il ne delle condizioni ideali per favorire ranno in quattro aree specifiche: ma- l’area NATO è stata scelta come sede parco che nascerà nell’ex area Nato di l’aggregazione, queste - affermano gli nualità, mobilità, equilibrio e gioco per lo svolgimento delle Universiadi Bagnoli, invece, non sarà un sempli- esperti dell’associazione - sono le basi simbolico. I giochi installati saranno nel 2019) - porterà sempre di più alla ce parco giochi, ma un’area apposita- della nuova frontiera della responsa- giochi classici, ma presenteranno delle fruizione completa dell’area “Ciano” a mente attrezzata con lo scopo di svi- bilità sociale tracciata da Laboratorio funzionalità studiate appositamen- vantaggio della collettività.

A Cappella c'è l'emporio della solidarietà

Inaugurato il primo Emporio della Solidarietà in Campania. Nato dalla collaborazione fra l’associazione La Casetta Onlus e la Fondazione Progetto Arca con lo scopo di offrire sostegno alle famiglie indigenti del territorio flegreo, l’emporio ha aperto i battenti in via Cappella 31, a Monte di Procida, a pochi metri dalla sede della stessa associazione che, invece, ha sede nel Comune di Bacoli. In un locale ristrutturato e ben attrezzato con scaffalature e frigoriferi il progetto, in cambio di ore di volontaria- to, permette di offrire prodotti essenziali quali pasta, riso, olio, latte, «ma l’obiettivo - spiega Mirco Maestrini, responsabile della comunicazione de La Casetta Onlus - è di ampliare progressivamente l’offerta, creando una rete solidale con i commercianti del territorio e diversificando l’offerta dei prodotti». Non è un social market vero e proprio e non è semplicemente un progetto con cui si danno servizi alle famiglie disagiate, si va ben oltre: si tratta piuttosto di coinvolgerle nel volontariato, soprat- tutto per farle uscire da quello stato di isolamento e di torpore sociale che, come famiglie indigenti, vivono. «I nuclei familiari individuati - afferma Maestrini - verranno invitati a fare del volontariato in cambio, seguendo dei percorsi specifici di formazione con la presidentessa della nostra associazione, Anna Gallo, e verranno formati con cura, affinché possano capire e comprendere il valore reale dell’aiuto reciproco». A partecipare al progetto sono 40 famiglie, 20 di Bacoli e 20 di Monte di Procida, individuate direttamente dai Servizi Sociali delle amministrazioni locali coinvolte, con le quali è stato sottoscritto un apposito protocollo di intesa. Non si tratta, dun- que, di una semplice distribuzione di beni, ma di una vera e propria spesa e la differenza sta solo nel metodo di pagamento poiché i “clienti” riceveranno un tessera a punti con la quale salderanno il dovuto, grazie all’attività di volontariato. Insomma, un modo diverso ed innovativo di sostenere le famiglie in difficoltà, che va ben oltre la classica logica dell’assistenzialismo.

Junior Tim Cup e Torneo di Natale

Aperte le adesioni per la “Junior Tim Cup 2016” di calcio a sette (rivolto a ragazzi nati tra il 2003 e 2006, promossa insieme alla Lega Nazionale Cal- cio Serie A) e per il “Torneo di Natale” di calcio a cinque – riservato alle categorie Under 8 (2009/2010), Under 10 (2007/2008), Under 12 (2005/2006) e Under 14 anni (2003/2004). Per partecipare: contattare il Centro Zona flegreo del Centro Sportivo Italiano (via Luciano, 3 presso Villaggio del Fanciullo - [email protected] – 0815263862) e inviare una mail con il nome del referente della parrocchia/oratorio o associazione, insieme alla lista dei partecipanti. Altre notizie su Sdt on line. (s.m.)