PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO LOCALE MONTAGNA

VALLI DEL VERBANO

Legge Regionale del 3 agosto 2011 n.11 PREMESSA – INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO E NORMATIVO

La Regione Lombardia destina le risorse del fondo regionale per la montagna alle Comunità Montane identificate dalle zone omogenee di cui all'articolo 2 della legge regionale 27 giugno 2008, n. 19 (Riordino delle comunità montane della Lombardia, disciplina delle unioni di comuni lombarde e sostegno all'esercizio associato di funzioni e servizi comunali).

Al fine del loro utilizzo la Legge Regionale del 3 agosto 2011 n.11 ha stabilito – modificando l’art 5 della lr 25/2007 - che per l’anno 2011 le Comunità Montane possono presentare entro 30 novembre un programma integrato di sviluppo locale di durata triennale individuando nelle Comunità Montana stessa il soggetto responsabile del “PISL MONTAGNA”.

Il PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO così come indicato dall’art 4 della Legge Regionale 2/2003 “Programmazione negoziata regionale” si fonda sull’individuazione di un percorso di sviluppo dell’economica locale che valorizzi le risorse umane, ambientali, culturali, produttive e infrastrutturali presenti sul territorio in coerenza con le strategie di sviluppo a livello sovraordinato. Il Piano deve riflettere i fabbisogni emersi dal confronto con le principali forze istituzionali economiche e sociali che sono state chiamate ad esprimersi in tale contesto e concentra le risorse e gli interventi su obiettivi di sviluppo locale concordati e condivisi.

I progetti compresi nella presente proposta di PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO sono stati individuati sulla base del processo di partenariato locale indicato dalla normativa (Regolamento Regionale n. 18/2003 in attuativo della LR 2/2003) in coerenza con la programmazione della comunità montana e presentano una carattere di miglioramento dell’attrattività del territorio, della qualità della vita, favorendo l’accessibilità e lo sviluppo economico e sociale in armonia con la finalità della lr 25/2007.

Il PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO è stato redatto ai sensi delle linee guida approvate dalla regione con dgr 4 agosto 2011 n. IX/2096. Le proposte progettuali presentate:  Sono conformi alle finalità indicate dalla l.r. n. 25/2007  Hanno un costo minimo di 50.000,00 euro  sono almeno a livello di Studio di Fattibilità se opere pubbliche, sono accompagnate dal certificato di conformità urbanistica ovvero sono indicate le procedure per assicurare la coerenza urbanistica. SOGGETTO PROMOTORE E RESPONSABILE

La Comunità Montana Valli del Verbano è stata individuata quale soggetto promotore unico e soggetto istituzionale responsabile del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO ai sensi dell’art 18 del Regolamento Regionale n. 18/2003.

In qualità di soggetto promotore e responsabile del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO la Comunità Montana ha il compito di coordinare il processo di programmazione e la realizzazione del Piano e degli interventi di cui è soggetto attuatore, ponendo in essere tutte le azioni necessarie per garantire la completa attuazione del programma.

2 Le “linee guida per l’avvio e l’accompagnamento del PISL MONTAGNA in conformità a quanto stabilito nella lr 11/2011 hanno previsto - per l’anno 2011 - alcune semplificazioni e adeguamenti procedurali alla stesura del Piano rispetto a quanto disposto dallo stesso rr 18/2003, tra cui la proposta di interventi dei soli soggetti pubblici del territorio montano allargata ad un eventuale cofinanziamento dei soggetti privati, l’ammissibilità di proposte progettuali a livello di studi di fattibilità, ecc..

Il soggetto responsabile del procedimento nominato dalla Comunità Montana Valli del Verbano è il Responsabile del Settore Tecnico, Geom Danilo Bevilacqua.

SOGGETTO ATTUATORE

La Comunità Montana Valli del Verbano è il soggetto attuatore che ha proposto alla Giunta con esito favorevole (Deliberazione di Giunta Esecutiva n. 116 07/11/2011) la bozza di Programma e la realizzazione degli interventi compresi nel PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO. Alla Comunità Montana in qualità di soggetto attuatore, compete la completa realizzazione degli interventi nel rispetto della previsione dei tempi, delle modalità e delle risorse finanziarie fissate dal PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO, nonché il monitoraggio e la rendicontazione degli interventi.

SOGGETTI SOSTENITORI I soggetti sostenitori degli interventi PISL sono pubblici.

PROCEDURA DI NEGOZIAZIONE DEL PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO

All’avvio della processo la Comunità Montana ha coordinato l’attività di partenariato pubblico- privato mediante il coinvolgimento delle rappresentanze istituzionali, economiche e sociali per la definizione della proposta di PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO.

Al fine di garantire la condivisione del processo la Comunità Montana ha approvato con Deliberazione Assembleare nr. 41 del 26 settembre 2011 un atto di indirizzo della strategia complessiva del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO, coerente con il documento programmatico, con i piani di sviluppo socio-economico ereditati dalle CCMM Valli del Luinese e Valcuvia e con la programmazione provinciale e regionale.

L’indirizzo assunto dalla Comunità Montana e le priorità di intervento definite sono state successivamente trasmesse ai Comuni facenti capo alla Comunità Montana, pubblicate sui relativi siti web istituzionali, nonché presentate in occasione di un incontro ristretto con il partenariato costituito dalle amministrazioni locali il giorno 10 ottobre 2011.

3 Infine il partenariato costituito dalle parti istituzionali, economiche e sociali è stato invitato al Tavolo di confronto in data 15 ottobre 2011 anche mediante avviso pubblicato sul sito istituzionale della Comunità montana www.vallidelverbano.va.it, all’Albo Pretorio dei Comuni e sui principali settimanali locali per esaminare la strategia complessiva e le linee di indirizzo del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO, così come previsto dalla legge regionale nr. 11/2011.

Agli incontri sono stati invitati, oltre che la Regione Lombardia, tutti i soggetti pubblici e privati interessati allo sviluppo dell’economia locale, alla valorizzazione delle risorse umane, ambientali e culturali produttive e infrastrutturali presenti sul territorio e di seguito indicati: PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO MONTAGNA VALLI DEL VERBANO ATTIVITA’ DI NEGOZIAZIONE Cassano V. Cassano V. Agra, , Brenta, , , Brissago Valtravaglia, , , ., , 10 ottobre 2011 15 ottobre 2011 , Cocquio Trevisago, , , , , Duno, , , , , Laveno TAVOLO DI TAVOLO Mombello, , , , , Montegrino NEGOZIAZIONE ISTITUZIONALE Valtravaglia, Orino, Pino L.M., , , Tronzano L.M., . Regione Lombardia -Presidenza e Direzione Centrale Programmazione Integrata Regione Lombardia - Sede Territoriale di

Provincia di Varese

Camera di Commercio, Industria, Artigianato Agricoltura 15 ottobre 2011 TAVOLO ISTITUZIONALE Parco Campo dei Fiori

Consorzio Comuni BIM del Ticino

Società GAL Valli del Luinese

Società GAL dei Laghi e della Montagna

Confapi Varese

Confcommercio ASCOM

Associazione Artigiani della Provincia di Varese

Confederazione Nazionale Artigianato e PMI

Coldiretti Varese

4 Confederazione Italiana Agricoltori

Confagricoltura Varese

A seguito di approvazione della proposta di PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO da parte della Comunità Montana è stato organizzato un incontro – come indicato al p.to 6.5.6 delle linee guida approvate con DGR 4 agosto 2011 n. IX/2096 - tenutosi presso la Sede Territoriale della Regione per un confronto e un coordinamento delle proposte definite dalle Comunità Montane Valli del Verbano e del Piambello al fine di armonizzare l’efficacia delle politiche per la montagna a livello provinciale.

PROPOSTA PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO MONTAGNA VALLI DEL VERBANO Approvato con Delibera GE n. 116 del 07/11/2011 Regione Lombardia - Sede Territoriale di Varese VARESE Viale Belforte Comunità Montana Valli del Verbano Comunità Montana del Piambello 11 novembre 2011-11-04 TAVOLO PISL

QUADRO PROGRAMMATICO

AMBITO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO

L’area PISL è rappresentata dal territorio della Comunità Montana Valli del Verbano che si colloca in un ambito territoriale di indubbio valore ed elevata sensibilità paesaggistico-ambientale. Si estende nella parte nord della Provincia di Varese in una zona compresa tra il Lago Maggiore a ovest e il confine svizzero a nord-est e la Comunità montana del Piambello. I Comuni interessati dalla Comunità montana sono ben 34 per una superficie totale di oltre 30 mila ettari, della quale quasi due terzi è interessata da superficie forestale: Azzio, Agra, Brenta, Brezzo di Bedero, Brissago Valtravaglia, Brinzio, Casalzuigno, Cassano Val- cuvia, Castello Cabiaglio, Castelveccana, Cittiglio, Cocquio Trevisago, Curiglia con Monteviasco, Cuveglio, Cuvio, Dumenza, Duno, , Gavirate, Germignaga, Gemonio, Grantola, Luino, Laveno, Maccagno, Masciago Primo, Mesenzana, Montegnino Valtravaglia, Rancio Valcu- via, Orino, Pino sulla sponda del lago Maggiore, Porto Valtravaglia, e Veddasca.

5 Inquadramento territoriale dei Comuni facenti parte della Comunità montana Valli del Verbano

Il territorio della Comunità Montana Valli del Verbano si inserisce nel complesso delle Pre-Alpi Lepontine. Le principali cime presenti sono: il Monte Lema, il Monte Mezzana, il Monte Paglione, il Monte Cadrigna, il Monte Pian della Nave, il Monte della Colonna, il Monte Nudo, il Monte della Colonna, il Monte della Teggia e il Sasso del Ferro.

L’assetto territoriale è caratterizzato da alcune valli con andamento circa est-ovest confluenti nel bacino del Lago Maggiore, delle quali le principali sono: Valle Veddasca, Val Travaglia, la Valle del Fiume Tresa e la Valcuvia. Lo sviluppo plano-altimetrico è compreso tra le quote di circa 200 m s.l.m. rappresentato dalla quota media del Lago Maggiore e le altitudini massime dei rilievi del Monte Lema (1.621 m.s.l.m.) posto sul confine italo-svizzero; segue il Monte Paglione (1.594 m s.l.m.); poco oltre il confine di stato si trovano le cime Gradiccioli (1.936 m s.l.m.) e Tamaro (1.967 m s.l.m.). Le cime più rilevanti si concentrano a sud dove spiccano il M.te San Martino (1.087 m s.l.m.), il M.te Colonna (1.023 m s.l.m.) ed il Monte Nudo (1.235 m s.l.m.). L’area presenta caratteristiche tipiche della morfologia delle valli dell’arco alpino occidentale, in particolare nella parte Nord dell’area, con acclività ed accidentalità abbastanza elevate rappresentate da cime aspre pareti sub-verticali, ed una idrografia superficiale rappresentata da numerosi affluenti sempre marcatamente incisi che scorrono con sviluppo planimetrico limitato, con forti pendenze e regime torrentizio. Due sono le porzioni territoriali con morfologie meno scoscese: la porzione centrale della Comunità montana, a sud di Luino, detta delle Pre-Alpi Lombarde, dove l’acclività risulta media mentre l’accidentalità è a tratti ancora elevata a causa del substrato litologico calcareo

6 sub-affiorante, l’idrografia superficiale rimane caratterizzata da un reticolo idrografico semplice, poco gerarchizzato, a spiccato regime torrentizio, e la parte meridionale dove, da Laveno, seguendo il percorso della strada statale del verbano orientale (SS 394) ci si addentra all’interno della Valcuvia. L’idrografia superficiale principale è rappresentata, procedendo da Nord verso Sud, dal Torrente , dal Fiume Tresa, dal Fiume , dal Torrente Froda, dal Torrente Boesio, dal Torrente Rancina e, sul limite meridionale della Comunità montana, dal Fiume . L’andamento degli spartiacque idrografici non corrisponde con continuità al confine amministrativo della Comunità Montana Valli del Luinese in quanto il confine Svizzero non coincide con l’andamento morfologico del territorio e la Valle del Fiume Tresa non è compresa interamente nell’area, causa di sbilanci tra apporti e deflussi complessivi dell’area.

7 Siti Rete Natura 2000

All’interno del territorio della Comunità Montana sono localizzati alcuni ambiti Sic o Zps presenti in prossimità e contenuti nella Comunità montana Valli del Verbano Si evidenzia come i siti Natura 2000 siano stati propriamente istituiti e strutturati per costituire una rete, quindi con l’esigenza di tutelare tutte le connessioni territoriali che questa organizzazione comporta e che garantiscono la vitalità degli habitat più frammentati e delle specie meno dotate di capacità di spostamento.

Sito Natura 2000 Ente gestore Comuni interessati

IT2010002 SIC Monte Consorzio di gestione del Parco Brinzio Legnone e Chiusarella regionale Campo dei Fiori

IT2010003 SIC Consorzio di gestione del Parco Brinzio, Castello Cabiaglio, Cuvio, Versante Nord del regionale Campo dei Fiori Orino Campo dei Fiori

IT201004 SIC Grotte Consorzio di gestione del Parco Orino del Campo dei Fiori regionale Campo dei Fiori

IT2010005 SIC Monte Consorzio di gestione del Parco Brinzio, Rancio Valcuvia Martica regionale Campo dei Fiori

IT20100016 SIC Provincia di Varese Agra, Curiglia con Monteviasco, Valveddasca Dumenza, Maccagno, Pino sulla sponda del Lago Maggiore, Tronzano Lago Maggiore, Veddasca

IT2010018 SIC Monte Comunità Montana Valli del Verbano , Cittiglio, Laveno Mombello, Sangiano

IT2010019 SIC Monti Comunità Montana Valli del Verbano Casalzuigno, Cassano Valcuvia, della Valcuvia Cuveglio, Cittiglio, Laveno Mombello, Rancio Valcuvia

IT2010401 ZPS Parco Consorzio di gestione del Parco Brinzio, Castello Cabiaglio, Cuvio, Campo dei Fiori regionale Campo dei Fiori Orino

8 9 Nelle tabelle seguenti sono sintetizzate le caratteristiche geografiche salienti del siti il cui ente gestore è la Comunità Montana Valli del Verbano

SIC IT 2010018 “Monte Sangiano”

SIC Monte Sangiano CTR A4b3 SUPERFICIE SIC (ha) 195.12 QUOTA MINIMA (m) 260.00 QUOTA MASSIMA (m) 530.80 COMUNI INTERESSATI Caravate, Cittiglio, Laveno Mombello, Sangiano N e O: isoipsa dei 300 m; S: base delle pareti rocciose, appena a CONFINI monte dell’abitato di Caravate; E: limiti dell’area interessata dall’attività estrattiva del cementificio

Complessivamente sono stati rilevati gli habitat di seguito elencati: • Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco Brometalia). % del sito coperta: 12% • Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica . % del sito coperta: 12% Sorgenti pietrificanti con formazione di travertino (Cratoneurion) .% del sito coperta: 1% • Grotte non ancora sfruttate a livello turistico % del sito coperta: 1%

Nella Figura che segue vengono individuati gli Habitat di interesse comunitario ripresi dal documento realizzato da Idrogea (2005) per la proposta di istituzione di SIC nel territorio della ex Comunità Montana Valcuvia.

Sopra: confine e habitat di interesse comunitario del SIC Monte Sangiano (Comuni di Caravate, Sangiano, Cittiglio, Laveno Mombello); a sinistra: legenda.

10 Tra le specie di fauna di cui all’allegato II della Direttiva 92/43/CEE e dell’allegato I della Direttiva 79/409/CEE vengono segnalate in forma stanziale o nidificante all’interno del territorio del SIC Monte Sangiano quelle di seguito elencate: • Cervo volante Lucanus cervus Insetto Coleottero diffuso in tutto il territorio. • Cerambice della quercia Cerambix cerdo Insetto Coleottero alquanto raro nell’area, ove è stato osservato solo sporadicamente. • Pecchiaiolo Pernis apivorus Il territorio del SIC sembra impiegato da questa specie durante la migrazione e come area trofica durante la dispersione post-riproduttiva. • Nibbio bruno Milvus migrans Rapace segnalato soprattutto durante la migrazione. • Falco pellegrino Falco peregrinus L’area risulta frequentata con assiduità dalla specie ma mancano evidenze di nidificazione. • Averla piccola Lanius collurio Le segnalazioni, sempre più rarefatte, interessano gran parte del territorio.

SIC IT 2010019 “Monti della Valcuvia” SIC Monti della Valcuvia CTR A4b2, A4b3, A4c2, A4c3 SUPERFICIE SIC (ha) 1607.66 QUOTA MINIMA (m) 200.00 QUOTA MASSIMA (m) 1235.00 Cittiglio, Laveno Mombello, Casalzuigno, Cuveglio, Rancio Valcuvia, COMUNI INTERESSATI Cassano Valcuvia AREA 1: O: Lago Maggiore, impluvio che sale verso Brenna, sentiero che passa per Ca Bruciata; S: base delle pareti rocciose fino nei pressi di cascina Orcel, poi all’incirca coincidente con isoipsa di quota 350 m; E: confine comunale di Cittiglio; N: confine comunale di Cittiglio, a S degli CONFINI abitati di Vararo e Casere, confine comunale di Laveno Mombello AREA 2: O, N e E: confine comunale di Casalzuigno, escluso l’abitato di Arcumeggia; S: all’incirca isoipsa 450 m AREA 3: O e N: confini comunali di Cuveglio e Cassano Valcuvia; S e E: all’incirca isoipsa di quota 330 m

Complessivamente sono stati rilevati gli habitat di seguito elencati: • Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco Brometalia). % del sito coperta: 3% • Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica. % del sito coperta: 2% • Torbiere basse alcaline . % del sito coperta: 1% • Grotte non ancora sfruttate a livello turistico. % del sito coperta: 7% • Faggeti dell’Asperulo Fagetum . % del sito coperta: 15% • Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion. % del sito coperta: 3% • Boschi pannonici di Quercus pubescens.% del sito coperta: 3%

11 Tra le specie di piante inferiori di cui all’allegato II della Direttiva 92/43/CEE viene segnalata la presenza (potenziale) di: • Dicranum viride Muschio rilevato su vecchi castagni coltivati nei comuni di Castello Cabiaglio e Brinzio. La sua distribuzione potenziale potrebbe interessare le selve castanili abbandonate presenti in quest’area, soprattutto nelle zone più prossime agli abitati.

Nelle Figure che seguono vengono riportate le tre diverse aree in cui è suddiviso il SIC con l’individuazione dei relativi Habitat di interesse comunitario ripresi dal documento realizzato da Idrogea (2005) per la proposta di isitituzione di SIC nel territorio della ex Comunità Montana Valcuvia.

Sopra: Confine e habitat di interesse comunitario della porzione occidentale del SIC Monti della Valcuvia (Comuni di Laveno Mombello e Cittiglio). A sinistra legenda

12 Confine e habitat di interesse comunitario della porzione centrale del SIC Monti della Valcuvia ( di Casalzuigno)

13 COERENZA DEL PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO CON LA PROGRAMMAZIONE LOCALE E SOVRAORDINATA

Gli interventi del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO rappresentano iniziative finalizzate alla valorizzazione dell'assetto paesaggistico-ambientale e culturale, al consolidamento intercomunale, alla riduzione della vulnerabilità sociale e alla massima valorizzazione del capitale umano. In linea generale il PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO MONTAGNA VALLI DEL VERBANO comprende interventi coerenti con gli strumenti di programmazione locale e sovraordinata esistente.

PIANO DI SVILUPPO REGIONALE Il Programma Regionale di Sviluppo della IX legislatura è stato approvato con D.c.r. 28 settembre 2010 - n. IX/56. Il programma regionale di sviluppo (PRS) definisce gli obiettivi strategici e le politiche da realizzare nella legislatura, indicando i fabbisogni di massima necessari; si articola in programmi e progetti di intervento. È predisposto dalla Giunta regionale e approvato dal Consiglio all’inizio della legislatura. Il PRS è aggiornato annualmente dal documento strategico annuale che contiene le linee programmatiche dell’azione di governo regionale, prevedendo in particolare gli indirizzi delle leggi collegate e della programmazione negoziata, nonché quelli alle aziende, agli enti dipendenti e per lo sviluppo del territorio montano. Per la Provincia di Varese le priorità del PSR sono state riservate ai grandi progetti infrastrutturali anche con attenzioni specifiche alla mobilità sostenibile o “dolce”, avviando azioni di connessione tra piste ciclabili, a partire da quelle esistenti o lungo il tracciato tra il Parco Campo dei Fiori e Parco del Ticino, il tutto nella prospettiva di uno scenario condiviso e di un coordinamento delle molteplici azioni intraprese dagli enti locali, per massimizzarne la valenza territoriale (azioni 1.1 e 1.2 PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO MONTAGNA). In tema di sicurezza il PRS prevede azioni coordinate per la sicurezza idraulica e la riqualificazione ambientale di alcuni bacini valorizzando lo strumento dei Contratti di Fiume e azioni integrate per la sicurezza del Lago Maggiore. Alcune azioni del PISL afferenti alla Linea d’intervento 2: Migliorare la difesa e la valorizzazione dell’ambiente e del territorio montano (azioni 2.1 e 2.2 PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO) sono coerenti alla programmazione regionale. Infine il PRS prevede l’attivazione in raccordo con gli enti locali, attenzioni specifiche alle problematiche connesse ai territori montani, con particolare riferimento all’adeguatezza ed accessibilità della rete di servizi ed alle prospettive delle gestioni associate, che in questi territori presentano problematiche peculiari (azione 3.1 PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO).

PIANO TERRITORIALE PAESISTICO REGIONALE Approvato con D.c.r. del 6 marzo 2001. Il Piano Territoriale Regionale (PTR), in applicazione dell’art. 19 della l.r. 12/2005, ha natura ed effetti di piano territoriale paesaggistico ai sensi della legislazione nazionale (Dlgs.n.42/2004) . Il PTR in tal senso recepisce consolida e aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) vigente in Lombardia dal 2001, integrandone e adeguandone contenuti descrittivi e normativi e confermandone impianto generale e finalità di tutela

14 Il Piano prende atto dei piani comunali, provinciali, dei parchi, di sistema: comprende appositi approfondimenti di dettaglio per il paesaggio dei laghi lombardi, dei fiumi, dei canali e la normativa per la tutela dell’integrità del paesaggio e della naturalità. Il vincolo paesistico D.lgs 42/2004 oltre che sui boschi insiste entro i 150 m dalle sponde degli argini dei fiumi e torrenti, a 300 mt dalla battigia. Rientrano in tale vincolo anche ville e giardini. Tale vincolistica è subdelegata ai comuni e alla Comunità Montana e rientra nella pianificazione urbanistica (LR 12/05) e forestale. Nell’attuazione del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO in particolare per gli interventi relativi alle opere pubbliche, è necessaria la coerenza in ordine alla conformità urbanistica dell’opera e con i vincoli ambientali esistenti.

ACCORDI QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI VARESE L’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale della provincia di Varese, ai sensi della Legge Regionale 14 marzo 2003, n°2 prevede la realizzazione di un programma di attività ed interventi finalizzato all'attuazione delle politiche regionali, implementate localmente, concernente l'ambito territoriale della provincia di Varese. L'accordo è stato sottoscritto in data 1 luglio 2009 tra Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comune di Varese, CCIAA di Varese, Università dell’Insubria di Varese e Università Carlo Cattaneo – LIUC di (VA).

Il PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO è coerente con gli assi e obiettivi del AQST provinciale di Varese in particolare l’Accordo Quadro individua assi e relativi obiettivi strategici che trovano riscontro nelle azioni del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO; in particolare nei seguenti assi del AQST: - Asse 1 - Potenziare le relazioni di area vasta in particolare per l’obiettivo strategico di realizzare e completare opere infrastrutturali necessarie per uno sviluppo competitivo e sostenibile e per l’ottimizzazione del sistema infrastrutturale (azion1 1.1 e 1.2 PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO) e per la gestione congiunta dei rischi ambientali (azione 2.1 PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO) - Asse 2 - Rafforzare la coesione territoriale e sociale in particolare per l’obiettivo strategico di potenziare le infrastrutture e servizi nelle aree svantaggiate assicurando servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale sostenendo la società dell’informazione in aree Digital Divide (azione 3.1 PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO) - Asse 4 – Valorizzare le potenzialità per promuovere le eccellenze del territorio in particolare per l’obiettivo strategico di tutelare e qualificare il patrimonio rurale (azione 2.2 PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO)

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è stato approvato con Delibera P.V. n. 27 in data 11.04.2007. L'avviso di definitiva approvazione del piano è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - serie inserzioni e concorsi n. 18 del 02.05.2007: ai sensi dell'art. 17, comma 10, L.R. 12/2005 Il PTCP, quale atto di orientamento e indirizzo ai sensi dell’art 15 della LR 12/05, definisce gli obiettivi generali relativi all’assetto e alla tutela del territorio provinciale o sovracomunale o costituenti la pianificazione regionale, organizza gli elementi conoscitivi del territorio utili ai Piani di Governo del Territorio attraverso cui gli obiettivi e le scelte strategiche del PTCP sono rese operative. Il PTCP della Provincia di Varese articola i propri contenuti in obiettivi generali

15 1. promuovere le sinergie tar formazione, ricerca e imprese 2. valorizzare il ruolo dell'agricoltura varesina 3. sviluppare il turismo e il marketing territoriale 4. promuovere la qualità urbana e del sistema territoriale La normativa del piano disciplina gli interventi secondo due diversi livelli di regolamentazione: Prescrizioni (immediatamente vincolanti e cogenti in particolare sugli strumenti urbanistici comunali) e Indirizzi (linee guida)

Le valutazioni di compatibilità degli interventi inseriti nel PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO concernono l'accertamento dell'idoneità degli atti ad assicurare il conseguimento degli obiettivi fissati nel piano e il rispetto delle prescrizioni in esso contenute (a titolo esemplificativo hanno efficacia prevalente sui PGT la localizzazione delle infrastrutture relative alla mobilità, solo se il PTCP attribuisce a detta localizzazione efficacia prescrittiva).

PIANO DI SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO Con DPGR n. 6479 del 26/6/2009, pubblicato sul BURL 3° suppl. straord. in data 1/7/2009, in attuazione di quanto previsto dalla l.r. n.19/2008, è stata formalmente costituita la Comunità montana Valli del Verbano, nuovo ente risultante dalla fusione delle preesistenti Comunità montane Valli del Luinese e Valcuvia. La neo-costituita Comunità montana Valli del Verbano non ha ancora approvato il proprio nuovo Piano di Sviluppo Socio – Economico. Le preesistenti Comunità montane Valli del Luinese e Valcuvia hanno adottato i Piani di Sviluppo Socio Economici per i territori di rispettiva competenza; gli obiettivi strategici individuati dai suddetti strumenti di pianificazione presentano caratteristiche di omogeneità e coerenza con il Documento programmatico approvato dall’Assemblea della Comunità Montana con deliberazione n. 2 del 28.09.2009. L’Assemblea della Comunità Montana Valli del Verbano, in attesa della predisposizione del nuovo strumento di programmazione, ha valutato l’opportunità di confermare la vigenza dei PSSE approvati dalle preesistenti Comunità montane Valli del Luinese e Valcuvia, ritenendo che i paradigmi di riferimento ed gli obiettivi strategici costituiscano ancora un utile punto di riferimento programmatico per la realtà locale della nuova Comunità montana Valli del Verbano. Il PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO è stato redatto in coerenza con i Piani Socio economici vigenti.

PIANI DI GESTIONE DEI SIC “MONTE SANGIANO” E “MONTI DELLA VALCUVIA L’area del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO comprende i seguenti Siti Natura 2000, la cui conservazione e tutela è dettata dalla Direttiva Habitat e recepita dai rispettivi piani di gestione:

Sito Natura 2000 Ente gestore Comuni interessati

IT2010002 SIC Monte Consorzio di gestione del Parco Brinzio Legnone e Chiusarella regionale Campo dei Fiori

IT2010003 SIC Consorzio di gestione del Parco Brinzio, Castello Cabiaglio, Cuvio, Versante Nord del regionale Campo dei Fiori Orino Campo dei Fiori

16 IT201004 SIC Grotte Consorzio di gestione del Parco Orino del Campo dei Fiori regionale Campo dei Fiori

IT2010005 SIC Monte Consorzio di gestione del Parco Brinzio, Rancio Valcuvia Martica regionale Campo dei Fiori

IT20100016 SIC Provincia di Varese Agra, Curiglia con Monteviasco, Valveddasca Dumenza, Maccagno, Pino sulla sponda del Lago Maggiore, Tronzano Lago Maggiore, Veddasca

IT2010018 SIC Monte Comunità Montana Valli del Verbano Caravate, Cittiglio, Laveno Mombello, Sangiano Sangiano

IT2010019 SIC Monti Comunità Montana Valli del Verbano Casalzuigno, Cassano Valcuvia, della Valcuvia Cuveglio, Cittiglio, Laveno Mombello, Rancio Valcuvia

IT2010401 ZPS Parco Consorzio di gestione del Parco Brinzio, Castello Cabiaglio, Cuvio, Campo dei Fiori regionale Campo dei Fiori Orino

La Comunità Montana Valli del Verbano è l’Ente gestore dei Siti di Importanza Comunitaria “Monti della Valcuvia” e “Monte Sangiano” (delibera di Giunta Regionale 13.12.2006 n. 8/3798) ed ha approvato in data 28.01.2011 i Piani di gestione rispettivamente con proprie delibere di Assemblea n. 5 e 6. Con l’approvazione dei due Piani di gestione si è dato inizio a una politica di pianificazione territoriale di definizione e conservazione dei principali corridoi ecologici e dei varchi che interessano il fondovalle antistante i Siti stessi. Tra i siti Natura 2000 sopra elencati due hanno i Piani in fase di redazione: 1. SIC Val Veddasca 2. ZPS Lago di Varese (comune di Gavirate) – adottato con Deliberazione Consiglio Provinciale n. 62 del 12/12/07

Le valutazioni di compatibilità degli interventi inseriti nel PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO devono risultare coerenti con le indicazioni dei Piano di gestione vigenti In ambito SIC ogni intervento sarà sottoposto in fase esecutiva a Valutazione d’incidenza (VIC) avente il compito di tutelare la Rete Natura 2000 dal degrado e necessaria per valu- tare i possibili impatti che l’opera sia in fase di cantiere sia di esercizio ha sulle specie e sugli habitat per cui quel sito è stato designato in particolare deve essere composto.

PIANO DI SVILUPPO LOCALE GAL VALLI DEL LUINESE E PIANO DI SVILUPPO LOCALE GAL DEI LAGHI E DELLA MONTAGNA La Regione Lombardia – Direzione Generale Agricoltura con decreto n. 7257 del 14/07/2009 ha approvato la graduatoria dei Piani di Sviluppo Locale e il finanziamento dei relativi Gruppi di Azione Locale. Secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1698/2005 la finalità è quella di sostenere l’attuazione delle strategie di sviluppo elaborate dai Gruppi di Azione Locale (GAL) nell’ambito dell’approccio LEADER. I Piani di Sviluppo Locale prevedono una strategia pilota di sviluppo integrata e sostenibile, imperniata su un tema centrale caratteristico dell’identità del territorio. Il Gruppi d’Azione Locale sono costituiti da un insieme di partner pubblici e privati rappresentativi di tutte le diverse realtà socioeconomiche dell’area, coerentemente con la strategia individuata dal Piano. Il tema centrale dei due piani è rispettivamente:

17 PSL del GAL Valli del Luinese: sviluppo dell’economia del turismo legata alla valorizzazione integrata delle risorse (agro- forestali, produzioni alimentari tipiche, ambientali e del patrimonio rurale) del territorio montano. PSL del GAL dei Laghi e della Montagna: Agricoltura fattore di sviluppo delle comunità locali Dall’analisi degli orientamenti e delle strategie di sviluppo locale dei due piani emerge per alcuni aspetti un’omogeneità di fondo anche alla luce di un contesto geo-morfologico e socio-economico affine. Gli obiettivi del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO approvati sono allineati con le linee strategiche dei due PSL sopra descritti.

PISL SISTEMA LOCALE DEL LAVORO NR 73 – LUINO Il Programma Integrato di Sviluppo Locale (approvato con Decreto RL DG Industria PMI e Cooperazione 5370 del 23/05/2007) coordina gli interventi tra i 19 comuni della Comunità Montana Valli del Verbano di cui 16 della ex- Comunità Montana Valli del Luinese, Cassano Valcuvia e Rancio Valcuvia della Comunità Montana della Valcuvia, e Ferrera di Varese (ex Comunità Montana della e Valmarchirolo). Gli altri soggetti pubblici costituenti il partenariato sono: Provincia di Varese e Agenzia Formativa della Provincia di Varese, Comunità Montana Valli del Luinese, Consorzio Turistico Varese e Provincia. Il partenariato del PISL Sistema Locae del Lavoro n° 73-Luino di uci la Comunità Montana è capofila è costituto anche da 16 soggetti privati. Dopo l’accorpamento delle Comunità Montane Valli del Luinese e Valcuvia l’attività di implementazione PISL e negoziazione è stata sospesa. Il Programma Integrato di Sviluppo Locale SLL n. 73 – Luino ha fondato le strategie di sviluppo socio economico sull’idea forza “dal lago ai monti” per evidenziare l’auspicato indirizzo di uno sviluppo turistico che, a partire dalla valorizzazione delle sponde lacuali maggiormente frequentate, si estenda all’entroterra montano grazie al recupero del patrimonio storico e architettonico locale e alla realizzazione di una rete di collegamenti ciclo-pedonali e ippovie tra lago e villaggi interni. Il Programma Integrato di Sviluppo Locale SLL n. 73 – Luino si pone come obiettivi generali: - Riqualificazione ambientale: risanamento di alcune situazioni di degrado paesaggistico e ambientale; - Valorizzazione del patrimonio e potenziamento delle infrastrutture a sostegno dello sviluppo del turismo: riqualificazione del patrimonio architettonico dei centri storici, strutture portuali e ricettive e percorsi ciclo-pedonali ed ippovie; - Infrastrutture per la valorizzazione e lo sviluppo competitivo del territorio e per lo sviluppo della società dell’informazione: infrastrutture viarie ed aree produttive, banda larga e sistemi informativi territoriali; - Sviluppo dell’economia di montagna, con particolare riferimento alle produzioni agro alimentari e agro-silvo-pastorali.

Il PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO è stato redatto in coerenza con gli obiettivi strategici del Programma Integrato di Sviluppo Locale SLL n. 73 – Luino sopra elencati; in particolare per la realizzazione delle azioni inserite alla voce 1.1 potenziamento del sistema della mobilità sostenibile e delle infrastrutture del sistema rurale (Linee di intervento 1), il miglioramento della difesa e la valorizzazione dell’ambiente montano (Linee di intervento 2) e l’implementazione della rete e del Centro Servizi Territoriale e il superamento del digital divide (azione 3.1 PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO)

18 IL PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE Il Piano di Indirizzo Forestale della Comunità Montana Valli del Verbano, in fase di revisione è stato sviluppato secondo i criteri definiti dalla Regione Lombardia, ovvero ai sensi della DGR 7728 del 24 luglio 2008 e nonché della DGR n. 9/761 del 10 novembre 2010 “Determinazione della procedura di Valutazione ambientale di piani e programmi – VAS (art 4, l.r. n. 12/2005; d.c.r. n. 351/2007).” Il PIF si pone come strumento sovraordinato al PGT, ha validità di 10 anni e interessa 32 su 34 Comuni appartenenti alla Comunità Montana, include tre Siti di Importanza Comunitaria, di cui due gestiti dalla Comunità Montana (SIC Monti Sangiano, SiC Monti della Valcuvia) e dalla Provincia di Varese (SIC Val Veddasca, SIC Alnete del Lago di Varese e ZPS Lago di Varese). Con Delibera G. E. nr 37 del 14/04/2011 ha approvato gli indirizzi del piano che sarà redatto in coordinamento con la Provincia di Varese, in particolare il piano intende: - delimitare le aree in cui la trasformazione del bosco può essere autorizzata a scopo urbanistico e a scopo agricolo in relazione alle attitudini dei boschi ed ai vincoli ambientali esistenti tenendo conto anche degli indirizzi provinciali e delle indicazioni per il sistema ambientale del P.T.C.P., della salvaguardia delle aree naturali sovraordinate e dei Piani di Gestione dei SIC ; - definire modalità e limiti, anche quantitativi, per le autorizzazioni alla trasformazione del bosco, introducendo ove possibile un sistema di semplificazione dell’istruttoria; - stabilire tipologie, caratteristiche qualitative e quantitative e localizzazione dei relativi interventi di natura compensativa definendo i criteri quali-quantitativi delle migliorie. In relazione ad alcuni interventi saranno previsti casi con obblighi di compensazione di minima entità o di esenzione completa (p.es. trasformazione per uso agricolo per creare superfici foraggere, interventi a favore della biodiversità all’interno dei SIC ecc.); - regolamentare il pascolo, definendo aree e modalità per l’utilizzo di mandrie e greggi per la ripulitura di boschi e di terreni incolti a scopo di prevenzione degli incendi boschivi e di conservazione del paesaggio rurale, secondo le modalità e nel rispetto dei limiti stabiliti nelle Norme Forestali Regionali, r.r. 5/2007 e s.m.i.; - favorire l’integrazione fra politiche paesistiche, ambientali, di sviluppo agricolo e utilizzo del bosco - definire un piano di viabilità agro-silvo-pastorale, da redigere allo scopo di razionalizzare le nuove infrastrutture e di valorizzare la interconnessione della viabilità esistente - definire gli scenari e strategie per rilanciare il settore forestale del territorio e la pianificazione degli interventi selvicolturali. In relazione all’iter di revisione del Piano V.A.S.P (incluso nel PIF) ed ai sensi della DGR 7/14016/2003, con delibera assembleare n. 15/2011 del 18.04.2011 la Comunità Montana ha adottato il Piano della rete della viabilità esistente (strade censite, regolamentate con individuazione ente gestore) trasmettendolo alla regione per la successiva validazione av- venuta con nota 21635 del 21/10/2011.

Gli interventi previsti dal PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO, in particolare l’azione 2.2 Realizzazione e manutenzione straordinaria della rete di viabilità agro-silvo-pastorale, sono coerenti con il PIF.

OBIETTIVI GENERALI

19 Alla luce della programmazione strategica dell’ente definita e attuata attraverso gli strumenti vigenti, gli obiettivi generali che il PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO sono: 1) Valorizzazione dell’assetto paesaggistico-ambientale e culturale:  preservazione delle risorse paesaggistiche-ambientali e culturali  promozione e valorizzazione del territorio e dei suoi assetti paesaggistico- ambientali e culturali, al fine di attirare nuovi investitori, visitatori, residenze  innovazione nell’ottimizzazione della fruibilità delle risorse

2) Coesione e coordinamento intercomunale:  riconoscimento del valore dell’ICT (tecnologia dell’informazione e della comunicazione) quale strumento di riequilibrio del sistema socio-economico del territorio  miglioramento delle infrastrutture di rete e di connettività per agevolare la diminuizione del dislivello sociale ed economico dei centri minori

3) Riduzione della vulnerabilità:  individuazione dei servizi essenziali alla persona ed alla comunità, con attenzione alle fasce deboli e ottimizzazione nell’erogazione dei servizi  individuazione delle criticità territoriali ed infrastrutturali fonte di vulnerabilità e individuazione di piani operativi per consentire il loro superamento

4) Massima valorizzazione del capitale umano locale:  informazione: divulgazione civica all’interno e marketing del territorio all’esterno riqualificazione, rinnovamento e consolidamento delle risorse umane già operanti e reinserimento di quelle ridondanti.

LE LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO

La strategia del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO è indirizzata ad avvantaggiare il riequilibrio del sistema socio-economico del territorio fondato sulla sostenibilità ambientale e sulla diminuzione del dislivello sociale ed economico tra centri principali e centri minori favorendo la costruzione di un sistema della rete istituzionale dei diversi livelli di governo locale basato sullo sviluppo dell’innovazione tecnologica.

In coerenza con il Documento programmatico approvato dall’Assemblea della Comunità Montana con deliberazione n. 2 del 28.09.2009 ed in relazione agli obiettivi strategici del triennio 2011/2013 inseriti nella Relazione Previsionale e Programmatica; verificati gli obiettivi programmatici dei Piani di Sviluppo Socio-economici delle soppresse Comunità Montane (Valcuvia e Valli del Luinese), sono state individuate le seguenti linee di intervento articolate nelle relative azioni sulle base delle quali dovranno essere presentate le proposte progettuali da parte dei soggetti attuatori e dei soggetti sostenitori del PISL montagna.

LINEE DI INTERVENTO AZIONI

20 1 – Migliorare la competitività del sistema 1.1 Potenziamento del sistema della mobilità territoriale locale sostenibile. 1.2.Potenziamento strutturale ed infrastrutturale del sistema rurale. 2. Migliorare la difesa e la valorizzazione 2.1 Realizzazione interventi di prevenzione del dell’ambiente e del territorio montano dissesto idrogeologico e di sistemazione idraulico-forestale dei corsi d’acqua. 2.2.Realizzazione e manutenzione straordinaria della rete di viabilità agro-silvo-pastorale. 3. Garantire un più elevato livello di efficienza 3.1 Implementazione della rete e del Centro ed efficacia amministrativa. Servizi Territoriale e superamento del digital divide.

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEGLI INTERVENTI

Il PISL tiene in considerazione gli aspetti legati alla salvaguardia dell’ambiente montano e, soprattutto, delle aree protette. Le linee d’intervento prevedono infatti azioni mirate allo svi- luppo locale in un’ottica di massima tutela e valorizzazione ambientale e di risoluzione di criticità presenti. Nello specifico le azioni sono tese alla valorizzazione ambientale ed economica delle territorio (piste ciclabili azione 1.1), alla tutela preventiva dell’ambiente rurale (ripristino e miglioramento soprassuoli a rischio dissesto idrogeologico, sistemazioni idrauliche forestali azione 2.1) e alla realizzazione delle infrastrutture di accesso ai lotti boschivi e al territorio (manutenzione straordinaria VASP azione 2.2).

Altre azioni, proprio per la natura immateriale dell’intervento stesso hanno impatto pressoché nullo sull’ambiente: l’azione 3.1 riguarda essenzialmente servizi in campo della digitalizzazione cartografica e della relativa applicazione, e del superamento dei limiti territoriali per la connettività alle reti dei sistemi di comunicazione. In considerazione della loro specificità, non essendo rilevanti dal punto di vista ambientale, i loro effetti per le finalità previste dal PISL, non saranno valutati nei successivi paragrafi.

Al fine di identificare le misure idonee ad assicurare la sostenibilità ambientale si è proceduto definendo il quadro della normativa ambientale, analizzando successivamente l’impatto sulle componenti ambientali degli interventi inseriti NEL PISL MONTAGNA, ad esclusione di quelli di natura immateriale (azione 3.1).

I vincoli ambientali e la normativa di riferimento Le misure idonee ad assicurare la sostenibilità ambientale degli interventi inseriti nel PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO sono prioritariamente funzionali a garantire il rispetto dei vincoli ambientali, la coerenza con la normativa vigente in ambito urbanistico, nonché con le prescrizioni previste dai rispettivi Piani territoriali.

I vincoli:

21 - Vincolo Idrogeologico1. La vulnerabilità del territorio della Comunità Montana è dimostrata dall’alto numero di zone sottoposte a vincolo idrogeologico, caratteristica tipica delle fascia prealpina e comune a molte aree della Lombardia. Il vincolo Idrogeologico (R.D.L. n° 3267 del 30.12.1923), a difesa dei suoli montani, vista l’ubicazione e la morfologia del territorio risulta essere il esteso, con punte altissime di percentuale di territorio vincolato a livello comunale come a Veddasca con il 94,59 % ed a Curiglia con il 98,50 %. - D.lgs. 42/04 e s.m.i., In attuazione di quanto previsto dal T.U. approvato con la Regione Lombardia ha provveduto ad individuare le aree del territorio regionale aventi caratteristiche di particolare interesse ambientale. In particolare, tutta la fascia rivierasca per un’ampiezza di 300 m dalla battigia del lago è assoggettata al vincolo di cui all’art.146 del citato D.lgs., al pari delle superfici di rispetto dalle acque pubbliche, anche se accatastate al reticolo minore, per una profondità di m 150 dalla base della sponda. - LR 31/08. Nei terreni soggetti a vincolo idrogeologico o boscati qualsiasi attività che comporti un mutamento di destinazione ovvero trasformazione nell’uso dei boschi è soggetta ad autorizzazione ai sensi della L.R. 31/08. Le autorizzazioni e i dinieghi sono rilasciate dalla Comunità Montana. I Piani territoriali: - Piano Regionale di Sviluppo. - Piano Territoriale Paesistico Regionale. - Il Programma Regionale di Tutela e Uso delle Acque, definitivamente approvato con Deliberazione n. 2244 del 29 marzo 2006, con particolare riferimento alle prescrizioni vincolanti le Pubbliche Amministrazioni di cui all’articolo 51. - Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico: obiettivo prioritario del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico è la riduzione del rischio idrogeologico entro valori compatibili con gli usi del suolo in atto, in modo tale da salvaguardare l’incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni ai beni esposti. - Piano di Emergenza Intercomunale. In caso di calamità naturali il Comune può richiedere i fondi necessari per opere di pronto intervento se dotato di Piano di Emergenza Intercomunale redatto ai sensi della DGR IX/924 del 1 dicembre 2010. - Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. - Piano Faunistico Provinciale CP n 18 del 14/05/03. - Piani di gestione dei Siti Natura 2000 in attuazione della Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 (Direttiva Habitat) e successive modificazioni. Essi prevedono in caso di interventi significativi l’effettuazioni di valutazione di incidenza delle opere all’interno dell’area tutelata. - Piano di Indirizzo Forestale e Piano di Assestamento Forestale - 34 PRG/PGT comunali dei Comuni del partenariato del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO; - Reticolo Idrico Minore. Su delega dei Comuni la Comunità Montana gestisce le funzioni di polizia idraulica, di programmazione, manutenzione e gestione delle acque ai sensi della DGR 7/7868 del 25 gennaio 2002 e s.m.i..

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1 Sono sottoposti a vincolo idrogeologico i terreni di qualsiasi natura e destinazione che, a causa di un utilizzo errato, possono creare danno pubblico, perdere di stabilità, subire denudazioni o turbare il regime delle acque. 22 L’impatto degli interventi sulle componenti ambientali Al fine di determinare i possibili effetti sull’ambiente degli interventi del PISl sono state pre- se in considerazioni le seguenti componenti ambientali: - Acqua: consumi e scarichi idrici in fase di esercizio (eventuale inquinamento), utilizzo di tecnologie per risparmio - Aria: emissioni di polveri e gas in fase di esercizio - Suolo: consumo o asportazione di suolo, impermeabilizzazione del suolo, sbancamenti e escavazioni, rischi smottamenti, dissesto idrogeologico (rischi naturali o antropogenetici), tutela del suolo, stabilizzazione dei versanti - Energia: consumi energetici in fase di esercizio, produzione eng da fonti rinnovabili, risparmio e miglioramento efficienza energetica edifici - Rifiuti: aumento e abbandono dei rifiuti, aumento percentuale raccolta differenziata - Rumore: emissioni acustiche prodotte dal transito dei mezzi, dal cantiere in esercizio in fase di realizzazione dell’intervento - Biodiversità: disturbo animali sensibili, danneggiamento unità ecosistemiche funzionali, tutela habitat - Paesaggio: modifiche della morfologia dei luoghi, valorizzazione del paesaggio dovuto all’intervento di salvaguardia architettura rurale, pulizia e manutenzione boschi; - Popolazione: aumento presenze umane indotte, aumento servizi per la popolazione rurale, miglioramento condizioni di vita, educazione ambientale

In riferimento alle informazioni contenute nel PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO, i potenziali effetti negativi degli interventi e il contributo positivo alla risoluzione delle criticità ambientali, sono stati specificati in relazione agli elementi di vulnerabilità ambientale dell’a- rea interessata.

L’effetto ambientale è stato anche valutato in relazione all’investimento economico previsto, al numero e alla localizzazione in cui potrebbe ricadere l’opera (in questa fase non è possibile definire puntualmente la localizzazione geografica del singolo intervento, pertanto si è ritenuto valutare tutte le possibili probabilità territoriali in cui potrebbe essere realizzato il lavoro). Infine i singoli interventi del PISL sono differenti per tipologia e per alcuni vi è solo un’idea progetto o studio di fattibilità.

La valutazione dei potenziali effetti ambientali ha tenuto conto di: - probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti; - carattere cumulativo ed eventuale natura transfrontaliera degli effetti; - entità e estensione degli effetti (ad es. scala locale e area vasta); - eventuali rischi per la salute umana e per l’ambiente.

Una sintesi delle valutazioni è espressa nella tabella , evidenziando con il colore rosso un’elevata probabilità di effetti ambientali considerati negativi per il medio lungo termine per la tipologia esaminata (in genere nuove opere) e per i quali sono stati proposti, nei successivi paragrafi, le indicazioni per limitare i rischi ad essi legati.

23 Con la sfumatura rosso chiaro sono indicati gli interventi che causano Rosso con una media probabilità un impatto circoscritto - reversibile - al periodo Rosso chiaro di esercizio del cantiere o fase di esecuzione dell’opera (in genere i Verde interventi di adeguamento strutturale/infrastrutturale) Verde chiaro In verde gli interventi che prevedono con elevata probabilità impatti di natura positiva a medio-lungo termine (valorizzazione ambientale e per migliori condizioni di vita per la popolazione e servizi per i turisti). Con la sfumatura verde chiaro sono indicati gli interventi che causano con una media probabilità un impatto positivo. Laddove si è ritenuto non dovessero essere sufficientemente rilevanti le pressioni ambientali indotte dalle opere non è stata data alcuna informazione

24 flora, fauna e energia EFFETTO CUMULATO COSTO acqua aria suolo (consumo rifiuti biodiversità paesaggio Opere finanziabili (consumi e/o rumuore (emissioni) popolazione (consumi) (emissioni) e/o ripristino) (produzione) (interferenza, (interferenze/tutela) produzione) tutela)

I POSSIBILI IMPATTI NEGATIVI SONO MEDI E CIRCOSCRITTI ALL’ATTIVITA’ DI Possibile impatto CANTIERE, QUINDI per consumo di Manutenzione REVERSIBILI O suolo territorio e FUNZIONALI ALLA paesaggio TIPOLOGIA DI Euro INTERVENTO. LE 1.680.000,00 Migliori condizioni OPERE HANNO ANCHE Possibile POTENZIAMENTO DEL Possibile impatto di vita per EFFETTO POSITIVO disturbo in SISTEMA DELLA in fase esecuzione popolazione (VEDI PRESCRIZIONI 0 0 0 fase MOBILITA’ opere residente DELLA MISURA); esecuzione SOSTENIBILE PRIVILEGIANO opere Servizi al turista ADOZIONE DI TECNOLOGIE PER RIDURRE PRESSIONI AMBIENTALI. valorizzazione Possibili Interventi L’EFFETTO CUMULATO paesaggistica dei di difesa spondale DEGLI IMPATTI NON E’ luoghi SIGNIFICATIVO SE RAPPORTATO AL NUMERO DI INTERVENTI E AGLI INVESTIMENTI

I POSSIBILI IMPATTI Aumento di Possibile impatto valorizzazione NEGATIVI SONO produzione in dovuto nuove paesaggistica dei REVERSIBILE E fase di costruzioni luoghi CIRCOSCRITTI POTENZIAMENTO Possibile esercizio, ALL’ATTIVITA’ DI STRUTTURALE ED aumento di Aumento di Servizi alla CANTIERE O IN CORSO Euro 500.000,00 INFRASTRUTTURALE consumo in produzione in 0 0 popolazione DI ESERCIZIO. EFFETTI DEL SISTEMA fase di fase di esercizio, POSITIVI PER CONSUMI RURALE esercizio Valorizzazione Possibile impatto ENG, PER MIGLIORI risparmio uso suolo per le durante cantiere per CONDIZIONI DI VITA energetico ristrutturazioni disturbo fauna POPOLAZIONE E PER VAL. ARCHITETTURA RURALE. REALIZZAZIONE DI 0 0 Miglioramento 0 0 Possibile impatto in Possibile 0 benefici indiretti per INTERVENTI DI soprassuolo fase esecuzione impatto sulle tutela territorio PREVENZIONE DI Miglioramento opere specie e I POSSIBILI IMPATTI DISSESTO assetto disturbo in fase Sicurezza per la NEGATIVI SONO MEDI, IDROGEOLOGICO E idrogeologico e di cantiere popolazione REVERSIBILI E SISTEMAZIONE stabilità versanti CIRCOSCRITTI Euro 610.000,00 IDRAULICO ALL’ATTIVITA’ DI FORESTALE DEI CANTIERE, I RISCHI CORSI D’ACQUA PER LA COMPONENTE SUOLO SONO LIMITATI

25 potenziale impatto su assetto REALIZZAZIONE E idrogeologico e Euro Possibile MANUTENZIONE stabilità versanti 1.3150.000,00 impatto sulle Infrastrutture per il STRAORDINARIA Possibile impatto in Possibile utilizzo specie e valorizzazione DELLA RETE DI 0 0 0 0 fase esecuzione come strade disturbo in fase habitat forestali e VIABILITA’ AGRO- Miglioramento opere tagliafuoco in caso DALLA MODALITA’ DI di cantiere paesaggio, tecniche SILVO-PASTORALE accessibilità ai di incendi GESTIONE lotti boschivi, ing nat DELL’INTERVENTO E opere con FUNZIONALI ALLE tecniche ing nat PRESCRIZIONI PSL, PIF,PAF. PERTANTO GLI

Pertanto la sostenibilità ambientale dovrà essere garantita nella fase di progettazione esecutiva nell’acquisizione degli atti, certificati di conformità, autorizzazioni che garantiscano la verifica del rispetto dei vincoli ambientali esistenti, a seguito di opportune valutazioni espresse. A titolo esemplificativo nelle ristrutturazioni (azione 1.2) si dovrà privilegiare l'adozione di tecnologie per ridurre impatto ambientale e consumo risorse, contenimento produzioni di rifiuti introduzione di fonti eng rinnovabili, valorizzazione architettura rurale dei luoghi Nel complesso in relazione agli investimenti previsti, alle risorse finanziare stanziate e al numero delle opere in relazione alla loro localizzazione si ritiene che il PISL non determinerà una significativa variazione dell’uso delle risorse (es. acqua, suolo, energia) nell’area considerata, né rischi per la salute umana.

La strategia del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO non prevede interventi rientranti nell’ambito di applicazione della V.I.A. o della Verifica di assoggettabilità alla V.I.A, né per quanto riguarda l’attuale fase preliminare, né per la stesura del Piano definitivo. Il Piano non finanzierà progetti afferenti alle tipologie di intervento elencate negli allegati III e IV del D. Lgs. 4/2008; nessuno degli inter - venti previsti e attuabili rientra infatti nelle tipologie indicate nel suddetto elenco.

26 Si può asserire che tra tutti gli interventi previsti dal PISL MONTAGNA l’azione 1.2 preve- de un intervento in area SIC (Loc Lago D’elio) consistente nel completamento area ricetti- va già realizzata dalla Comunità Montana per la fruizione turistica dei luoghi. L’opera consistente in ristrutturazione del vecchio caseificio e la realizzazione di un siste- ma di strutture di piccola ricettività turistica a servizio e per la migliore gestione turistica dell’area. L’intervento sarà realizzato nel rispetto del contesto architettonico e ambientale, sarà di modesta portata, sottoponendo comunque il progetto a Valutazione d’incidenza.

GLI INTERVENTI

In relazione alle linee di intervento approvate, le azioni del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO sono:

LINEE DI INTERVENTO AZIONI COSTO

1 – Migliorare la competitività 1.1 Potenziamento del sistema 1.870.000,00 del sistema territoriale locale della mobilità sostenibile. 1.2.Potenziamento strutturale ed infrastrutturale del sistema rurale. 2. Migliorare la difesa e la 2.1 Realizzazione interventi di 1.548.500,00 valorizzazione dell’ambiente e prevenzione del dissesto del territorio montano idrogeologico e di sistemazione idraulico-forestale dei corsi d’acqua. 2.2.Realizzazione e manutenzione straordinaria della rete di viabilità agro-silvo-pastorale. 3. Garantire un più elevato 3.1 Implementazione della rete e 450.000,00 livello di efficienza ed del Centro Servizi Territoriale e efficacia amministrativa. superamento del digital divide.

Di seguito sono descritti sinteticamente i contenuti che sono presentati in forma più compiuta nella seconda parte del PISL MONTAGNA nella sezione PROGRAMMA OPERATIVO – schede di progetto.

27 1.1 POTENZIAMENTO DEL SISTEMA DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE.

La linea di intervento n. 1 prevede la realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali a raccor- do ed integrazione degli esistenti. Il primo intervento sarà realizzato nei comuni di Rancio Valcuvia e Cuveglio e si sviluppe- rà per una lunghezza di ml. 1.700,00. Il percorso previsto è pressoché pianeggiante ed avrà una larghezza costante non inferiore a mt. 2,50 e la pavimentazione è prevista in conglomerato bituminoso semi-chiuso, opportunamente cilindrato. L’intervento progettuale sarà rispettoso di quanto previsto al D.M. 557/99 Regolamento recante norme per la defi- nizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili. Manuale per la realizzazione della rete ciclabile regionale della Regione Lombardia Il secondo intervento si snoderà per una lunghezza di circa 3.500,00 ml. percorrendo i co- muni di Gavirate e Cocquio Trevisago, di cui circa ml.1.600,00 nel comune di Gavirate e ml.1.900,00 nel comune di Cocquio collegandosi con la pista ciclopedonale esistente di Gavirate. La terza pista ciclopedonale si svilupperà per una lunghezza di ml. 2.300,00, percorrendo gran parte del comune di Cuveglio per poi finire il suo tracciato nel comune di Cuvio, per un tratto di circa 100,00 ml. La rete ciclopedonale e le relative descrizioni puntuali sono elencate nelle schede sinteti- che nr 01, 02, 03.

28 1.2 POTENZIAMENTO STRUTTURALE ED INFRASTRUTTURALE DEL SISTEMA RURALE.

L’intervento prevede la realizzazione di numero 3 infrastrutture turistico ricettive montane, completamente in legno, in prossimità dell’ex caseificio lago Delio. La proposta progettuale prevede anche il cambio di destinazione d’uso del fabbricato ex caseificio Lago Delio con interventi di ristrutturazione ed ampliamento per la finalità di struttura ricettiva, a sostegno della valorizzazione del turismo agricolo e della montagna. L’ambito territoriale in progetto è inserito nel contesto della rete sentieristica percorribile a piedi (trekking), a cavallo e in mountain bike → denominata “I strà di Caver”, per la quale, nel corso degli ultimi anni, la Comunità Montana, attraverso finanziamenti europei (Obiet- tivo 2 Lombardia 2000/2006 – regolamento CE 1260/99 Misura 2.2) ha eseguito interventi di potenziamento e sistemazione dell’infrastruttura. Le nuove strutture sopra citate saranno a supporto della rete sentieristica I strà di Caver, come meglio descritto nella scheda sintetica n. 04.

29 2.1REALIZZAZIONE INTERVENTI DI PREVENZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO E DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALE DEI CORSI D’ACQUA.

Opere di difesa del suolo nel territorio della Comunità Montana Valli del Verbano La linea d’intervento 2.1 prevede la realizzazione di opere di sicurezza per il territorio (sistemazio- ne idraulica forestale, ponti carrai al fine di migliorare la portata idraulica del corso d’acqua, opere di presa e raccolta acque superficiali provenienti da impluvi, realizzazione di manufatti di adduzio- ne delle stesse nel reticolo idrico superficiale, adeguamento sezione alla portata idraulica e inter- venti di dragaggio per riduzione velocità di deflusso opere di difesa spondale) e la popolazione e di stabilizzazione di versanti ad elevata pendenza al fine di limitare i fenomeni erosivi in atto anche mediante l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica. Le opere di prevenzione del dissesto idrogeologico e di sistemazione idraulico-forestale sono elen- cate agli interventi relativi alle schede nr 05, 06, 07.

30 2.2 REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA RETE DI VIABILITÀ AGRO-SILVO-PASTORALE.

La linea d’intervento 2.2 riguarda opere di manutezione straordinaria della rete VASP. La Regione Lombardia ha validato in data 04.11.2011 con prot. n. 22357 il Piano VASP della Comunità Monta- na Valli del Verbano. La maggioranza degli interventi previsti ricadono nell’elenco delle 217 strade riconosciute. Le restanti non ancora incluse fanno parte dell’elenco di strade che saranno inserite nel Piano VASP in corso di revisione e che si presume sia approvato nel 2012. Le opere si rendono necessarie a seguito di segnalazione da parte del Corpo Forestale dello Stato e a seguito di verifiche dirette svolte da questi uffici: alcune infrastrutture risultano particolarmente danneggiate a causa dello scorrimento delle acque superficiali ed in corrispondenza dei numerosi impluvi che le attraversano. Gli interventi prevedono la realizzazione di deviatori trasversali per l’allontanamento dalla sede via- bile delle acque di scorrimento che verranno realizzati in parte mediante cunettoni in pietrame an- negato su sottofondo in calcestruzzo ed in parte con paleria di castagno scortecciato fissato su sottofondo in cls.; livellamenti dei fondi stradali naturale e riparazione o parziale ricostruzione di brevi tratti di muri di sostegno in pietra, in alcuni casi stabilizzazione dei fondi stradali e delle scar- pate di monte e di valle anche in ragione del materiale particolarmente friabile che caratterizza i versanti, posa di geostuoie e successivo inerbimento, posa di gabbionate e palificate semplici e doppie.

Le opere di sistemazione straordinaria VASP sono elencate agli interventi relativi alle schede nr 08, 09, 10.

31 3.1 IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE E DEL CENTRO SERVIZI TERRITORIALE E SUPERAMENTO DEL DIGITAL DIVIDE.

SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE I sistemi informativi e informatici rivestono un ruolo prioritario e trasversale per l’intero pro- cesso di programmazione e controllo. Se è vero che essi rappresentano i contenitori vuoti che andranno riempiti di informazioni, è altrettanto vero che solo attraverso una veloce estrazione e incrocio dei dati è possibile dare un senso concreto alle attività di controllo e monitoraggio dei risultati oltre che di “ordinaria” gestione del territorio . Sotto la spinta dei continui cambiamenti economici, sociali, ambientali e politici, le ammini- strazioni locali sono tese a rispondere con sempre maggiore velocità alle nuove esigenze che vedono coinvolti i cittadini e le imprese sul territorio. E’ quindi sempre più necessario che adeguati sistemi informativi garantiscano quella flessibilità operativa necessaria per la competitività economica delle imprese e una semplificazione delle procedure amministrati- ve. I Sistemi Informativi Territoriali sono ormai entrati nella comune prassi di utilizzo dei Comuni di grande e piccola dimensione, nelle Province, Comunità Montane e Regioni. Nella sua concezione organizzativa, il Servizio SIT, ha il compito fondamentale di gestire il “database geografico” della Comunità Montana Valli Del Verbano dove risiedono in ma- niera organizzata sia le informazioni cartografiche di base che quelle tematiche provenienti dai diversi Settori della Comunità Montana. A partire da questo database centrale, le informazioni geografiche vengono distribuite sia all’interno dei Settori della Comunità Montana, attraverso specifiche modalità di accesso in funzione della tipologia di utenza, sia verso il mondo esterno con predefiniti servizi indirizzati ai professionisti, alle imprese e ai cittadini. Per quanto sopra premesso, i sistemi informativi territoriali (SIT) e la cartografia costitui- scono uno strumento fondamentale per l'organizzazione e la gestione delle informazioni geografiche nell'ambito dei processi gestionali e decisionali della Comunità Montana e de- gli enti locali. Un ufficio SIT risulta, infatti, particolarmente utile a supporto delle numerose attività legate al territorio, come ad esempio: - la gestione del Piano Di Indirizzo Forestale; - la gestione del Reticolo Idrico minore; - il collegamento alle informazioni catastali e l'inserimento degli aggiornamenti; (Pregeo) nella relativa banca dati; - la mappatura e la gestione delle reti tecnologiche; - la gestione dell'uso del suolo; - l’urbanistica, gestione del Piano di Governo del Territorio; - la comunicazione ai cittadini, finalizzata a dare un servizio ed al turismo/tempo libero; - la protezione civile Con questa nuova azione integrata alla quella descritta al successivo paragrafo, si intende dotare la Comunità Montana di un Centro di Servizi Territoriale in grado di implementare e valorizzare l’offerta di un servizio all’avanguardia, garantire assistenza alle amministrazioni del territorio con l’opportunità di accedere a dati cartografici continuamente aggiornati nonché offrire l’accesso dei privati di informazioni territoriali utili a sviluppare le loro attività.

32 CENTRO SERVIZI TERRITORIALE e DIGITAL DIVIDE

Il nucleo centrale del costituendo centro servizi territoriale è rappresentato dalle strutture informatiche presso la Comunità Montana, implementate attraverso la fornitura di server, licenze e l’affidamento di servizi di assistenza sistemistica relativi alla strutturazione della rete informatica, assicurando il trasferimento delle attuali postazioni e la loro re installazio- ne nei nuovi locali e l’acquisizione del nuovo centralino telefonico . Il progetto di adeguamento da un lato assicura un adeguato centro sistema per ospitare gli uffici e le postazioni della Comunità Montana, dall’altro garantisce il passaggio ad un’ infrastruttura centralizzata in grado di erogare un’ampia gamma di servizi e funzioni verso i Comuni.

Le attività di gestione ordinaria consistono principalmente nell’assicurare lo standard di efficienza delle strutture: il sistema di server, le postazioni di lavoro, reti, posta elettronica, stampanti e fotocopiatori, collaborazione con i serviti tecnici per la realizzazione del Sistema Informativo Territoriale. L’assistenza sistemistica sulla struttura è assicurata attraverso un servizio 24h.

Tra le attività strategiche hanno assunto particolare rilievo il progetto G.I.T finanziato dalla Regione Lombardia e dal Dipartimento degli Affari Regionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. il progetto GIT si inserisce in percorsi di evoluzione della p.a. tesi a sviluppare, attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici e la definizione di condizioni organizzative, la cooperazione tra amministrazioni per l’erogazione di servizi integrati ai cittadini, imprese e professionisti; attraverso la messa a punto di una piattaforma di condivisione dell’informazione il progetto vuole supportare il governo delle politiche di sviluppo e di equità fiscale. Cuore della condivisione è il motore di correlazione che associa i contenuti dei vari archivi in base (anagrafe, tecnico, tributi, archivi dell’Agenzia del Territorio e dell’Agenzia delle Entrate) a determinati attributi dinamici e che, attraverso algoritmi specificamente progettati di ricerca consecutiva e di similitudine sintattica, creano strutture di interrelazione tra dati di fonti eterogenee

Comunità Montana supporta e coordina le diverse attività di progetto. La fase iniziale prevede il reperimento da ogni Comune, dei dati di scarico dalle Agenzie delle Entrate e del Territorio. I dati raccolti sono poi trasmessi in FTP al Centro Sistema presso la soc. HiWeb. Particolare attenzione è prestata per il reperimento delle banche dati Comunali dai software gestionali presenti. Comunità ha assunto direttamente gli oneri per la transcodifica e l’esportazione dei dati dai gestionali utilizzati dai Comuni ( Anagrafe Demografica, Tributi ICI e Tarsu, Concessioni edilizie, Licenze commerciali) . Sono stati anche organizzati incontri con i Comuni al fine di divulgare l’utilizzo dello strumento la sua consultazione e l’applicazione dei servizi a disposizione, nonchè di formazione tecnica per i dipendenti interessati ecc.

Altro progetto strategico a valenza territoriale è la realizzazione della cartografia digitale, cofinanziato dalla Regione Lombardia ai sensi della l.r.12/2005, per il quale questa Comu- nità Montana è capofila dell’aggregazione di Comuni Comunità Montane Alto Varesotto per 55 Comuni ( 20 appartenenti alla ex Comunità Montana della Valcuvia, 11 alla ex Co - munità Montana della Valceresio, 10 alla ex Comunità Montana della Valganna Valmarchi- rolo e 14 alla ex Comunità Montana delle Valli del Luinese).

33 Collaudati i prodotti del Databasetopografico, si apre lo scenario della naturale evoluzione del progetto in linea con le indicazioni del documento: “Quadro di riferimento per l’aggior- namento del Database topografico e l’ interscambio con le banche dati catastali”, approva- to con d.g.r. n. IX/338 del 28/07/2010 e pubblicato nel sito www.cartografia.regione.lom- bardia.it. L’obiettivo finale è dotare il territorio di un databasetopografico aggiornato e revisionato per permettere una più stretta integrazione con la banca dati catastale. La gestione del da- tabase topografico è stato oggetto di uno specifico progetto nell’ambito del finanziamento regionale per sviluppare e mantenere il sistema informativo territoriale che sul DBT è fon- dato. I principali vantaggi della soluzione si esplicitano nella diffusione a tutti i comuni, dei professioni e dei cittadini, un portale pubblico per accedere al WebGis di Comunità Monta- na e rendere possibile, sin da subito la consultazione del DBT, e successivamente le pro- cedure di interazione per l’aggiornamento dei dati cartografici.

La diffusione dei servizi avverrà mediante un portale web. Ogni utente (es. tecnico comu- nale, utente, professionista) si autentica, in base alle proprie abilitazioni. Il sistema realiz- zerà l’integrazione con la CRS della Regione Lombardia facilitando le procedure di regi- strazione e autenticazione del cittadino e semplificando i processi autorizzativi. Tra i principali obiettivi di progetto rimane quello di rispondere e soddisfare ai requisiti indi- cati dal Codice dell’Amministrazione Digitale. In particolare l’attenzione è stata rivolta a ri- spondere ai seguenti punti:

. diritto all'uso delle tecnologie (art. 3) . diritto all’accesso e all’invio di documenti digitali (art. 4) . diritto ad effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale( art. 5) . diritto a ricevere qualsiasi comunicazione pubblica per eMail (art. 6) . diritto alla qualità del servizio e alla misura della soddisfazione (art. 7) . diritto alla partecipazione (art. 8) . diritto a trovare on-line moduli e formulari validi e aggiornati

Attraverso questo strumento si intendono infatti veicolare, come priorità, i servizi del Suap, quale sportello telematico che può proporsi quale modello preordinato alle attività che la regione vuole in capo al Gestore SUED (sportello unico Edilizia) , inteso come ge- store dello sportello telematico per l’aggiornamento delle banche dati territoriali digitali del- le Amministrazioni comunali.

Dall’1.01.2011 la Comunità Montana assicura i servizi di erogazione di un pubblico servi- zio di connettività ad Internet attraverso una società specializzata del settore. Gli elementi contrattualizzati sono rappresentati : - dal piano operativo per garantire il servizio di accesso ad Internet, in tutta l’area di copertura della rete wireless di Comunità Montana e l’estensione della connettività per il superamento digitaldivide; - dalle procedure per l’attivazione delle utenze e per la continuità dei servizi ai clienti contrattualizzati dal precedente concessionario; - dal piano attività per la promozione del servizio di connettività; - dal piano per la realizzazione e manutenzione di una rete VLAN tra le Amministrazioni.

34 Attualmente il territorio è coperto da diversi ripetitori radio che diffondono il segnale, garan- tendo il servizio di connettività non solo agli utenti della rete della ex Comunità Montana Valli del Luinese ma espandendo la rete alle zone in grave digitaldivide non ancora rag- giunge dal segnale. Il servizio è stato esteso per la frazione Mulini di Piero in Comune di Curiglia con Monteviasco, in località Forcora nel Comune di Tronzano Lago Maggiore ed è in fase di verifica l’estensione del segnale in località Palone nel Comune di Dumenza. Sa- ranno verificate presso ciascuna amministrazione comunale le possibilità di e le modalità di realizzazione della rete VPN (intranet).

Attraverso il progetto Implementazione della rete e del Centro Servizi Territoriale e su- peramento del digital divide la Comunità Montana si è posta l’obiettivo di garantire il massimo sviluppo possibile per ridurre il digital divide e consolidare su tutto il territorio le opportunità offerte dall'uso delle tecnologie wireless, in piena sintonia con le strategie na- zionali e comunitarie in materia di Società dell'Informazione. Il progetto vuole sviluppare un sistema di servizi necessari all'interoperabilità per le pubbliche amministrazioni.

La strutturazione dei servizi, oltre alla dotazione tecnologica deve preordinare, per il raggiungimento di tali obiettivi, un modello organizzativo federato delle procedure, dei sistemi di comunicazione e condivisione delle conoscenze e delle competenze.

35 Interventi previsti e contributo di ciascun intervento al raggiungimento dell’obiettivo

Interventi del PISL MONTAGNA VALLI DEL Fattori esterni al Valore VERBANO PISL che Indicatori Linee di Azione indicatore possono Target (unità di intervento 2 Novembre Interventi da realizzare influenzare il misura) Interventi realizzati 2011 entro la fine del 2013 raggiungimento dell’obiettivo POTENZIAMENTO Entro la fine del 2013: Pista ciclabile Comunità Pista ciclabile Comunità Apertura del bando del DEL SISTEMA DELLA MOBILITA’ Montana che interessa i Montana che interessa i PSL Gal dei laghi e SOSTENIBILE creare piste comuni di comuni di della Montagna e del ciclopedonali di Percorsi (km) 17 - Luino - Grantola Gal Valli del Luinese lunghezza - Germignaga - Ferrera di Varese complessiva circa 6,1 - Brissago vt - Cuveglio Km - Montegrino vt - Cassano V - Grantola - Rancio Valcuvia - Mesenzana - Gavirate 1. MIGLIORARE LA - Cassano V - Casalzuigno COMPETITIVITÀ DEL - Rancio Valcuvia - Brenta SISTEMA - Cittiglio TERRITORIALE LOCALE - Laveno M

POTENZIAMENTO Entro la fine del 2013: Superficie di - Caseificio Lago d’elio Ristrutturazione edificio Apertura del bando del STRUTTURALE ED INFRASTRUTTURALE intervento comune di Maccagno esistente PSL del GAL Valli del DEL SISTEMA riqualificare/creazione (mq) 150 - Struttura ricettiva per Creazione bungalows Luinese RURALE strutture per una somministrazione e superficie di intervento commericializzazione di: alimenti, punto sosta e ristoro 500 mq

REALIZZAZIONE DI Entro la fine del 2013: Superficie di Interventi di SIF e difesa del ... Comuni interessati INTERVENTI DI PREVENZIONE DI intervento 0 suolo diffusi sul territorio DISSESTO 2,00 ha opere di difesa (ha) IDROGEOLOGICO E idrogeologica e 2. MIGLIORARE LA SISTEMAZIONE forestale Lunghezza DIFESA E LA IDRAULICO VALORIZZAZIONE FORESTALE DEI 4,5 km SIF Sistemazioni DELL’AMBIENTE E CORSI D’ACQUA (Km) DEL TERRITORIO REALIZZAZIONE E Entro la fine del 2013: Manutenzioni ordinarie e ... Apertura del bando del MONTANO MANUTENZIONE STRAORDINARIA Lunghezza straordinaria su VASP PSL Gal dei llaghi e DELLA RETE DI 35.5 km di viabilità percorsi (km) 0 della Montagna e del VIABILITA’ AGRO- agro silvo pastorale Gal Valli del Luinese SILVO-PASTORALE riqualificata Entro la fine del 2013: Enti coinvolti 34 SIT Produzione di Data Base SIT Implementazione e Sostenitori ?? 3. GARANTIRE UN IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE E DEL (numero) topografico e aggiornamento DB e PIÙ ELEVATO LIVELLO CENTRO SERVIZI Popolazione georeferenziazione condivisione e accesso del DI EFFICIENZA ED TERRITORIALE E destinataria Popolazione informazioni territoriali dato territoriale a scala vasta EFFICACIA SUPERAMENTO DEL dell’azione: 79.000 destinataria 79.000 AMMINISTRATIVA. DIGITAL DIVIDE dell’azione Realizzazione centro servizi (numero) Realizzazione Stazione di con rete intranet tra Cm e connettività WiFi presso sede Comuni per la gestione (GIT) Comunità Montana Valli del intersettoriale del territorio Verbano (DB anagrafe, tributi, territorio)

2

36 PROGRAMMA OPERATIVO

Gli interventi proposti per il PISL, gli adempimenti di rispettiva competenza necessari per l’attuazione, il cronoprogramma delle attività e il piano finanziario sono stati declinati in ciascuna scheda di progetto di seguito allegata.

37 Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese Scheda progetto sintetica per tavolo PISL Montagna

PISL Comunità Montana Valli del Verbano

NUMERO DEL PROGETTO 01/11

TITOLO DEL PROGETTO: Rete ciclopedonale dei laghi del Varesotto- Tratto di fondovalle da Rancio Valcuvia al Mulino Galli in Cuveglio

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Il percorso ciclopedonale si svilupperà per una lunghezza di ml. 1.700,00 fra i comuni di Rancio Valcuvia e Cuveglio, partendo dalla località Cantevria in Rancio, dove vi è già la pista ciclopedonale in corso di ultimazione. Il nuovo tracciato, in prossimità dell’ex torcitura di Rancio, prevede un tratto sopraelevato per by passare la S.S. 394, per poi percorrerla parallelamente per un tratto di circa 800 ml. e successivamente staccarsi e completare il suo percorso fino all’arrivo in località Mulino Galli in Cuveglio. Il percorso previsto nel presente studio di fattibilità è pressoché pianeggiante ed avrà una larghezza costante non inferiore a mt. 2,50 e la pavimentazione è prevista in conglomerato bituminoso semi-chiuso, opportunamente cilindrato. La pista nella parte superiore verrà verniciata in colore verde, come le piste ciclabili già realizzate dalla Comunità Montana Valli del Verbano, nel corso degli ultimi anni. L’intervento progettuale sarà rispettoso di quanto previsto al D.M. 557/99 Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili. Manuale per la realizzazione della rete ciclabile regionale della Regione Lombardia

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Rancio Valcuvia e Cuveglio

SOGGETTO ATTUATORE: Comunità Montana Valli del Verbano

SOGGETTI COINVOLTI: Comuni di Rancio Valcuvia e Cuveglio

LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

DATA DI INIZIO LAVORI 01/02/2012 DATA DI FINE LAVORI 01/08/2013 PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo totale di progetto, Quota PISL richiesta IVA esclusa se IVA inclusa Cofinanziamento L.R. 25/07 recuperabile se non recuperabile € 490.000,00 € 180.000,00 € 310.000,00

38 COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato GAL dei Laghi e della Montagna

In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale - Piano di Sviluppo Regionale - PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRONOPROGRAMMA ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Approvazione prog. Preliminare Appr. prog. Definitivo/Esecutivo Iter autorizzativo Procedura di appalto Consegna lavori Esecuzione lavori Fine lavori Collaudo lavori

39 Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese Scheda progetto sintetica per tavolo PISL Montagna

PISL Comunità Montana Valli del Verbano

NUMERO DEL PROGETTO 02/11

TITOLO DEL PROGETTO: Rete ciclopedonale dei laghi del Varesotto- Tratto da Gavirate a Cocquio Trevisago (asse Gavirate - Cittiglio)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Il percorso ciclopedonale si svilupperà per una lunghezza di circa 3.500,00 ml. percorrendo i comuni di Gavirate e Cocquio Trevisago, di cui circa ml.1.600,00 nel comune di Gavirate e ml.1.900,00 nel comune di Cocquio. Il percorso si diparte dalla pista ciclopedonale esistente, che funge da anello lungo il lago di Varese, percorrendo per la gran parte del suo percorso la sponda SX del torrente Acqua Negra, per poi finire la sua corsa, staccandosi dall’argine del torrente per collegarsi alla Via Gorini / Via Dante nel comune di Cocquio. Il percorso previsto nel presente studio di fattibilità è pressoché pianeggiante ed avrà una larghezza costante non inferiore a mt. 2,50 e la pavimentazione è prevista in conglomerato bituminoso semi-chiuso, opportunamente cilindrato. La pista nella parte superiore verrà verniciata in colore verde, come le piste ciclabili già realizzate dalla Comunità Montana Valli del Verbano, nel corso degli ultimi anni. L’intervento progettuale sarà rispettoso di quanto previsto al D.M. 557/99 Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili. Manuale per la realizzazione della rete ciclabile regionale della Regione Lombardia

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Gavirate e Cocquio Trevisago

SOGGETTO ATTUATORE: Comunità Montana Valli del Verbano

SOGGETTI COINVOLTI: Comuni di Gavirate e Cocquio Trevisago LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

DATA DI INIZIO LAVORI 01/02/2012 DATA DI FINE LAVORI 01/10/2013 PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo totale di progetto, Quota PISL richiesta IVA esclusa se IVA inclusa Cofinanziamento L.R. 25/07 recuperabile se non recuperabile € 580.000,00 € 500.000,00 € 80.000,00

40 COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato Provincia di Varese

In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale - Piano di Sviluppo Regionale - PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRONOPROGRAMMA ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Approvazione prog. Preliminare Appr. prog. Definitivo/Esecutivo Iter autorizzativo Procedura di appalto Consegna lavori Esecuzione lavori Fine lavori Collaudo lavori

41 Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese Scheda progetto sintetica per tavolo PISL Montagna

PISL Comunità Montana Valli del Verbano

NUMERO DEL PROGETTO 03/11

TITOLO DEL PROGETTO: Rete ciclopedonale dei laghi del Varesotto- Tratto da Mulino Galli in Cuveglio a località Boffalora in Cuvio

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: La pista ciclopedonale si svilupperà per una lunghezza di ml. 2.300,00, percorrendo gran parte del comune di Cuveglio per poi finire il suo tracciato nel comune di Cuvio, per un tratto di circa 100,00 ml. Il tracciato percorre per circa 1.100,00 ml. una strada sterrata dove la Comunità Valli del Verbano, nel corso degli ultimi anni, ha realizzato un tratto di collettore di rete fognaria, che oggi risulta idoneo per la realizzazione di un percorso ciclopedonale. Terminato il tratto sterrato, il resto del tracciato verrà realizzato, in parte, all’interno di aree coltivate a foraggio ed in parte lungo il centro abitato di Cuveglio, per poi terminare al centro commerciale la Bofalora nel comune di Cuvio. Il percorso previsto nel presente studio di fattibilità è pressoché pianeggiante ed avrà una larghezza costante non inferiore a mt. 2,50 e la pavimentazione è prevista in conglomerato bituminoso semi-chiuso, opportunamente cilindrato. La pista nella parte superiore verrà verniciata in colore verde, come le piste ciclabili già realizzate dalla Comunità Montana Valli del Verbano, nel corso degli ultimi anni. L’intervento progettuale sarà rispettoso di quanto previsto al D.M. 557/99 Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili. Manuale per la realizzazione della rete ciclabile regionale della Regione Lombardia

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Cuveglio e Cuvio

SOGGETTO ATTUATORE: Comunità Montana Valli del Verbano

SOGGETTI COINVOLTI: Comuni di Cuveglio e Cuvio LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

DATA DI INIZIO LAVORI 01/04/2012 DATA DI FINE LAVORI 01/08/2013 PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo totale di progetto, Quota PISL richiesta IVA esclusa se IVA inclusa Cofinanziamento L.R. 25/07 recuperabile se non recuperabile € 300.000,00 € 300.000,00

42 COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato

In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale - Piano di Sviluppo Regionale - PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRONOPROGRAMMA ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Approvazione prog. Preliminare Appr. prog. Definitivo/Esecutivo Iter autorizzativo Procedura di appalto Consegna lavori Esecuzione lavori Fine lavori Collaudo lavori

43 Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese Scheda progetto sintetica per tavolo PISL Montagna

PISL Comunità Montana Valli del Verbano

NUMERO DEL PROGETTO 04/11

TITOLO DEL PROGETTO: Potenziamento strutturale ed infrastrutturale del sistema rurale: Potenziamento strutture di piccola ricettività turistica in località Lago d’Elio

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: L’intervento prevede la realizzazione di numero 3 infrastrutture turistico ricettive montane, completamente in legno, in prossimità dell’ex caseificio lago Delio. Per quest’ultima struttura, invece, si prevede sia il cambio di destinazione d’uso del fabbricato sia la valorizzazione dello stesso, con interventi di ristrutturazione ed ampliamento per la finalità di struttura ricettiva, a sostegno della valorizzazione del turismo agricolo e della montagna. Si precisa che tale località, sulla quale si andranno a realizzare le nuove strutture e a valorizzare quella esistente, è inserita in una sentieristica percorribile a piedi (trekking), a cavallo e in mountain bike → denominata “I strà di Caver”, per la quale, nel corso degli ultimi anni, la Comunità Montana, attraverso finanziamenti europei (Obiettivo 2 Lombardia 2000/2006 – regolamento CE 1260/99 Misura 2.2) ha eseguito interventi di potenziamento e sistemazione di detto sentiero, al servizio di infrastrutture turistico ricettive localizzate in diversi comuni della Comunità Montana. Le nuove strutture sopra citate saranno realizzate completamente in legno, dove all’interno troveranno spazio un angolo cottura con annesso spazio per la consumazione dei pasti, un locale servizio igienico e all’esterno, con la realizzazione di un portico, troverà spazio il ricovero per i cavalli. Al piano soppalco, accessibile attraverso una scaletta interna in legno, verrà ricavato uno spazio per il pernottamento. Nella struttura già esistente, denominata ex Caseificio, è previsto un intervento di ristrutturazione ed ampliamento, dove verranno ricavati dei locali per il pernottamento (ostello montano) con annessi servizi igienici; al piano terra troverà spazio un locale per l’accoglienza e la prima colazione.

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Maccagno

SOGGETTO ATTUATORE: Comunità Montana Valli del Verbano

SOGGETTI COINVOLTI: Comune di Maccagno LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

DATA DI INIZIO LAVORI 01/11/2011 DATA DI FINE LAVORI 01/08/2013 PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo totale di progetto, Quota PISL richiesta IVA esclusa se IVA inclusa Cofinanziamento L.R. 25/07 recuperabile se non recuperabile € 500.000,00 € 360.000,00 € 140.000,00

44 COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato GAL delle Valli del Luinese

In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale - Piano di Sviluppo Regionale - PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRONOPROGRAMMA ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Approvazione prog. Preliminare Appr. prog. Definitivo/Esecutivo Iter autorizzativo Procedura di appalto Consegna lavori Esecuzione lavori Fine lavori Collaudo lavori

45 Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese Scheda progetto sintetica per tavolo PISL Montagna

PISL Comunità Montana Valli del Verbano

NUMERO DEL PROGETTO 05/11

TITOLO DEL PROGETTO: Opere di difesa del suolo nel territorio della Comunità Montana Valli del Verbano

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Duno: le opere da realizzarsi consistono nella stabilizzazione del versante contiguo al Cimitero comunale mediante l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica; Cittiglio: i lavori consistono nella sistemazione e messa in sicurezza del versante ad elevata pendenza e del percorso pedonale esistente posto in località Cascate di Cittiglio; Castello Cabiaglio: l’intervento consiste nella realizzazione di opere di difesa del suolo del versante in dissesto posto in sponda orografica destra di un affluente del T. Rancina in prossimità del depuratore comunale mediante rimodellazione ed interventi di ingegneria naturalistica;

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Duno, Cittiglio, Castello Cabiaglio

SOGGETTO ATTUATORE: Comunità Montana Valli del Verbano

SOGGETTI COINVOLTI: Comuni di Duno, Cittiglio, Castello Cabiaglio

LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

DATA DI INIZIO LAVORI 01/11/2012 DATA DI FINE LAVORI 31/05/2013 PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo totale di progetto, Quota PISL richiesta IVA esclusa se IVA inclusa Cofinanziamento L.R. 25/07 recuperabile se non recuperabile €.126.850,00 €.21.850,00 €.105.000,00

COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato Comuni interessati dagli interventi

46 In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale - Piano di Sviluppo Regionale - PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRONOPROGRAMMA

ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Approvazione prog. Preliminare Appr. prog. Definitivo/Esecutivo Iter autorizzativo Procedura di appalto Consegna lavori Esecuzione lavori Fine lavori Collaudo lavori

47 Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese Scheda progetto sintetica per tavolo PISL Montagna

PISL Comunità Montana Valli del Verbano

NUMERO DEL PROGETTO 06/11

TITOLO DEL PROGETTO: Opere di sistemazione idraulica nel territorio della Comunità Montana Valli del Verbano

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: : l’intervento riguarda il miglioramento della funzionalità di un’opera di presa delle acque superficiali provenienti da un impluvio posto a Monte della Frazione di Castendallo ed il potenziamento della esistente tubazione in attraversamento della stessa Frazione; Rancio Valcuvia: i lavori previsti consistono della realizzazione di adeguate opere di raccolta delle acque superficiali in località Brogitt, posta a monte dell’abitato, che attualmente defluiscono disordinatamente nel centro urbano, e nella realizzazione di manufatti di adduzione delle stesse nel reticolo idrico superficiale; Cassano Valcuvia: le opere previste consistono nella realizzazione di idonei interventi di sistemazione idraulica forestale lungo il corso d’acqua appartenente al reticolo minore posto a monte dell’abitato, affluente del Rio Fregett, al fine di adeguare la sezione alla portata idraulica e ridurre la velocità di deflusso, causa di diffusi fenomeni erosivi, attraverso la realizzazione di manufatti trasversali di regimazione; Brezzo di Bedero: l’intervento previsto comprende la realizzazione di opere di difesa spondale lungo i Torrenti Varsella e Valle delle Campagne necessari alla riduzione dei fenomeni erosivi e del conseguente trasporto solido in atto; Gavirate: i lavori previsti consistono nella realizzazione di interventi diffusi di sistemazione idraulica del Torrente Rio di Mezzo nella frazione di Voltorre al fine di aumentare la sezione utile di deflusso e ridurre il trasporto solido in alveo. Sull’asta si procederà al disalveo del materiale di deposito, alla eliminazione del materiale vegetale presente ed alla realizzazione di difese di sponda. Germignaga: l’intervento riguarda corsi d’acqua appartenenti al reticolo idrico minore affluenti del Torrente San Giovanni e del Fiume Tresa che necessitano sostanzialmente di interventi di dragaggio necessari a ripristinare il regolare deflusso delle acque con modesti interventi di difesa spondale e regimazione idraulica;

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Montegrino Valtravaglia, Rancio Valcuvia, Cassano Valcuvia, Brezzo di Bedero, Gavirate, Germignaga.

SOGGETTO ATTUATORE: Comunità Montana Valli del Verbano

SOGGETTI COINVOLTI: Comuni di Montegrino Valtravaglia, Rancio Valcuvia, Cassano Valcuvia, Brezzo di Bedero, Gavirate, Germignaga.

48 LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

DATA DI INIZIO LAVORI 01/11/2011 DATA DI FINE LAVORI 31/05/2013 PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo totale di progetto, Quota PISL richiesta IVA esclusa se IVA inclusa Cofinanziamento L.R. 25/07 recuperabile se non recuperabile €.362.500,00 €.62.500,00 €.300.000,00

COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato Comuni interessati dagli interventi

In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale - Piano di Sviluppo Regionale - PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRONOPROGRAMMA

ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Approvazione prog. Preliminare Appr. prog. Definitivo/Esecutivo Iter autorizzativo Procedura di appalto Consegna lavori Esecuzione lavori Fine lavori Collaudo lavori

49 Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese Scheda progetto sintetica per tavolo PISL Montagna

PISL Comunità Montana Valli del Verbano

NUMERO DEL PROGETTO 07/11

TITOLO DEL PROGETTO: Opere di sistemazione idraulica nel territorio della Comunità Montana Valli del Verbano

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Azzio: il progetto prevede la messa in sicurezza di un tratto del T. Bulgherone e del ponte carraio in località Roggetta al fine di migliorare la portata idraulica del corso d’acqua e dare adeguata sistemazione ai fenomeni erosivi in atto; Gemonio: l’intervento previsto consiste nella realizzazione di opportune difese spondali lungo il corso del Torrente Viganella nei pressi della Via Isonzo ove risultano evidenti fenomeni di erosione delle sponde con conseguente trasporto di materiale solido in alveo;

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Azzio e Gemonio

SOGGETTO ATTUATORE: Comunità Montana Valli del Verbano

SOGGETTI COINVOLTI: Comuni di Azzio e Gemonio

LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

DATA DI INIZIO LAVORI 01/01/2012 DATA DI FINE LAVORI 01/04/2013 PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo totale di progetto, Quota PISL richiesta IVA esclusa se IVA inclusa Cofinanziamento L.R. 25/07 recuperabile se non recuperabile €.90.650,00 €.15.650,00 €.75.000,00

COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato Comuni interessati dagli interventi

50 In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale - Piano di Sviluppo Regionale - PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRON0PROGRAMMA ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Approvazione prog. Preliminare Appr. prog. Definitivo/Esecutivo Iter autorizzativo Procedura di appalto Consegna lavori Esecuzione lavori Fine lavori Collaudo lavori

51 Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese Scheda progetto sintetica per tavolo PISL Montagna

PISL Comunità Montana Valli del Verbano

NUMERO DEL PROGETTO 08/11

TITOLO DEL PROGETTO: Opere di manutenzione straordinaria della viabilità agro silvo pastorale (territorio GAL Valli del Luinese)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Strada Forestale Val Alta – San Michele in Comune di Porto Valtravaglia: il fondo stradale di tale infrastruttura risulta particolarmente danneggiato a causa dello scorrimento delle acque superficiali ed in corrispondenza dei numerosi impluvi che lo attraversano. L’intervento prevede quindi la realizzazione di deviatori trasversali per l’allontanamento dalla sede viabile delle acque di scorrimento che verranno realizzati in parte mediante cunettoni in pietrame annegato su sottofondo in calcestruzzo ed in parte con paleria di castagno scortecciato fissato su sottofondo in cls. Si prevede altresì il completo livellamento del fondo stradale naturale e la riparazione o parziale ricostruzione di brevi tratti di muri di sostegno in pietra. Strada Forestale Alpone – Alpe Bovis in Comune di Dumenza: anche in questo caso si prevede la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria della massicciata stradale attraverso il livellamento della stessa e la realizzazione di idonei manufatti per la raccolta e l’allontanamento delle acque superficiali di scorrimento, causa dei numerosi fenomeni di erosione e dissesto del fondo carrabile. Si prevede anche la manutenzione dei manufatti in pietra presenti lungo il tracciato o il loro parziale rifacimento. Strada forestale Piero – Lozzo in Comune di Veddasca (lotto 1): la porzione inferiore della strada forestale, immediatamente a monte dell’attraversamento del Torrente Giona, è costituita da un tracciolino a suo tempo realizzato. Per garantire la transitabilità in sicurezza dell’infrastruttura risulta necessario dotarla dei necessari manufatti atti a stabilizzare il fondo stradale e le scarpate di monte e di valle anche in ragione del materiale particolarmente friabile che caratterizza il versante. Sia per le scarpate di valle che di monte si prevedono interventi di stabilizzazione e consolidamento che andranno dalla semplice posa di geostuoie e successivo inerbimento mediante idrosemina alla realizzazione di palificate semplici e doppie ed alla realizzazione, in particolari e limitati casi, di micropali atti a sostenere la massicciata stradale. Lungo tutto il tracciato andranno posizionati idonei manufatti per la raccolta e lo smaltimento delle acque superficiali al fine di preservare il fondo stradale dai fenomeni erosivi provocati dallo scorrimento incontrollato delle acque.

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Porto Valtravaglia, Dumenza e Veddasca

SOGGETTO ATTUATORE: Comunità Montana Valli del Verbano

SOGGETTI COINVOLTI: Comuni di Porto Valtravaglia, Dumenza e Veddasca LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

52 DATA DI INIZIO LAVORI 01/01/2012 DATA DI FINE LAVORI 01/05/2013 PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo totale di progetto, Quota PISL richiesta IVA esclusa se IVA inclusa Cofinanziamento L.R. 25/07 recuperabile se non recuperabile €.378.125,00 €.250.000,00 €.128.125,00

COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato GAL Valli del Luinese

In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale - Piano di Sviluppo Regionale - PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRONOPROGRAMMA

ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Approvazione prog. Preliminare Appr. prog. Definitivo/Esecutivo Iter autorizzativo Procedura di appalto Consegna lavori Esecuzione lavori Fine lavori Collaudo lavori

53 Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese Scheda progetto sintetica per tavolo PISL Montagna

PISL Comunità Montana Valli del Verbano

NUMERO DEL PROGETTO 09/11

TITOLO DEL PROGETTO: Opere di manutenzione straordinaria della viabilità agro silvo pastorale (territorio GAL valli del Luinese)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Strada Forestale Via Europa – zona ripetitore – serbatoio acquedotto Comunale in Comune di Brezzo di Bedero: l’infrastruttura sale dalla Via Europa a monte dell’abitato di Brezzo di Bedero e attraversando ampie aree boscate, caratterizzate dalla presenza dei manufatti della linea Cadorna, raggiunge la zona dei bacini dell’acquedotto comunale. L’intervento prevede la completa risistemazione del fondo stradale costituito da materiale naturale mediate il livellamento della massicciata e la realizzazione di deviatori trasversali in parte costituiti da cunettoni in pietra su sottofondo in calcestruzzo ed in parte mediante la posa di pali in castagno scortecciato fissati su sottofondo in calcestruzzo al fine di eliminare i fenomeni di ruscellamento delle acque superficiali. Si prevede altresì la manutenzione e parziale ricostruzione delle murature di sostegno esistenti in pietra. Strada Forestale Roggiano – Germignaga nei Comuni di Brissago Valtravaglia e Germignaga: il tracciato si sviluppa dall’Educandato di Brissago Valtravaglia in direzione nord-ovest verso il Comune di Germignaga, località Fioroli. L’intervento consiste nella livellazione del fondo, nella realizzazione di cunettoni in pietra (guadi) posati su sottofondo in calcestruzzo in corrispondenza dei numerosi impluvi che attraversano il tracciato stradale. E’ anche prevista la realizzazione di manufatti di sostegno dalla massicciata stradale, costituiti da palificate semplici o doppie e la manutenzione straordinaria dei manufatti esistenti. Strada forestale Forcora – Monte Recchio in Comune di Veddasca: anche in questo caso si prevede la sistemazione del fondo stradale, particolarmente ammalorato dai diffusi fenomeni di ruscellamento superficiale, la demolizione dei tratti più compromessi della pavimentazione in cemento esistente e la sua sostituzione con pavimentazione in pietra locale posata su sottofondo in calcestruzzo. Verranno inoltre realizzati idonei manufatti per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche. Strada forestale Piero – Lozzo in Comune di Veddasca (lotto 2): la porzione inferiore della strada forestale, immediatamente a monte dell’attraversamento del Torrente Giona, è costituita da un tracciolino a suo tempo realizzato. Per garantire la transitabilità in sicurezza dell’infrastruttura risulta necessario dotarla dei necessari manufatti atti a stabilizzare il fondo stradale e le scarpate di monte e di valle anche in ragione del materiale particolarmente friabile che caratterizza il versante. Sia per le scarpate di valle che di monte si prevedono interventi di stabilizzazione e consolidamento che andranno dalla semplice posa di geostuoie e successivo inerbimento mediante idrosemina alla realizzazione di palificate semplici e doppie ed alla realizzazione, in particolari e limitati casi, di micropali atti a sostenere la massicciata stradale. Lungo tutto il tracciato andranno posizionati idonei manufatti per la raccolta e lo smaltimento delle acque superficiali al fine di preservare il fondo stradale dei fenomeni erosivi provocati dallo scorrimento incontrollato delle acque.

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Brezzo di Bedero, Brissago Valtravaglia, Germignaga, Veddasca

SOGGETTO ATTUATORE: Comunità Montana Valli del Verbano

54 SOGGETTI COINVOLTI: Comuni di Brezzo di Bedero, Brissago Valtravaglia, Germignaga, Veddasca LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

DATA DI INIZIO LAVORI 01/01/2012 DATA DI FINE LAVORI 01/06/2013 PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo totale di progetto, Quota PISL richiesta IVA esclusa se IVA inclusa Cofinanziamento L.R. 25/07 recuperabile se non recuperabile €.378.375,00 €.250.000,00 €.128.375,00

COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato GAL Valli del Luinese

In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale - Piano di Sviluppo Regionale - PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRONOPROGRAMMA

ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Approvazione prog. Preliminare Appr. prog. Definitivo/Esecutivo Iter autorizzativo Procedura di appalto Consegna lavori Esecuzione lavori Fine lavori Collaudo lavori

55 Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese Scheda progetto sintetica per tavolo PISL Montagna

PISL Comunità Montana Valli del Verbano

NUMERO DEL PROGETTO 10/11

TITOLO DEL PROGETTO: Opere di manutenzione straordinaria della viabilità agro silvo pastorale (territorio GAL dei Laghi e della Montagna)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Strada Forestale Sasso del Ferro nei Comuni di Cittiglio e Laveno Mombello: l’intervento riguarda la manutenzione straordinaria della strada di servizio forestale (di ampie proprietà forestali pubbliche assestate), con caratteristiche anche di viabilità antincendio boschivo, che dalla località Ghetto in Comune di Cittiglio raggiunge la frazione di Casere del Comune di Laveno Mombello attraversando il versante sud del Monte Sasso del Ferro. In ragione della elevata pendenza del versante attraversato dalla strada la stessa necessità di interventi di consolidamento delle scarpate di monte e di valle che verranno realizzati mediante la posa in opera di gab - bionate e palificate semplici e doppie. In alcuni tratti le stesse scarpate verranno stabilizzate o mediante reti paramassi o mediante la posa di geostuoie e successiva idrosemina. Strada Forestale del Monte Nudo nei Comuni di Brenta e Casalzuigno: anche in questo caso l’infrastruttura ha caratteristiche di viabilità forestale, a servizio di estese proprietà forestali pubbliche assestate, e di strada di servizio antincendio boschivo. La strada si snoda dai pressi del Passo Cuvignone fino alla località Pozzo Piano. La strada, per lunghi tratti scavata nella roccia viva, necessita di interventi di allargamento mediante scavo in roccia al fine di renderla idonea ai mezzi di servizio forestale. Si prevede altresì il consolidamento delle scarpate di valle, mediante posa di gabbionate e la realizzazione di opportuni manufatti deviatori delle acque di scorrimento superficiale necessari per limitare i fenomeni erosivi del fondo stradale. Strada Forestale Laveno – Casere: l’infrastruttura viabilistica congiunge le località Monteggia e Casere del Comune di Laveno Mombello. La strada, in considerazione dell’elevata pendenza longitudinale, risulta quasi completamente pavimentata in pietra che necessita di interventi manutentivi e di parziale rifacimento. Sono previsti interventi di manutenzione straordinaria e parziale rifacimento delle murature in pietra di sostegno della sede carrabile ed è altresì previsto il potenziamento dei manufatti di raccolta e smaltimento delle acque superficiali, necessari a prevenire il dissesto della pavimentazione. Strada di servizio forestale Bignès in Comune di Cuveglio: la strada parte dalla strada provinciale Cuveglio – Duno per snodarsi lungo il versante sud del monte San Martino per raggiungere la località Bignes e procedere in direzione nord-est. L’intervento prevede la ricostruzione parziale delle murature in pietra di sostegno della infrastruttura e della scarpata posta a monte della stessa. Si prevede altresì il ripristino di tratti di pavimentazione in pietra, il livellamento del sedime stradale non pavimentato e la formazione di cunettoni in corrispondenza degli impluvi.

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Cittiglio, Laveno Mombello, Brenta, Casalzuingo, Cuveglio.

SOGGETTO ATTUATORE: Comunità Montana Valli del Verbano

SOGGETTI COINVOLTI: Comuni di Cittiglio, Laveno Mombello, Brenta, Casalzuingo, Cuveglio.

56 LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

DATA DI INIZIO LAVORI 01/03/2012 DATA DI FINE LAVORI 01/09/2013 PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto Costo totale di progetto, Quota PISL richiesta IVA esclusa se IVA inclusa Cofinanziamento L.R. 25/07 recuperabile se non recuperabile €.212.000,00 €.140.000,00 €.72.000,00

COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato GAL dei Laghi e della Montagna

In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale - Piano di Sviluppo Regionale - PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRONOPROGRAMMA ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Approvazione prog. Preliminare Appr. prog. Definitivo/Esecutivo Iter autorizzativo Procedura di appalto Consegna lavori Esecuzione lavori Fine lavori Collaudo lavori

57

Scheda progetto sintetica

PISL MONTAGNA Comunità Montana Valli del Luinese

NUMERO DEL PROGETTO 11/11

TITOLO DEL PROGETTO Implementazione della rete e del Centro Servizi Territoriale e superamento del digital divide.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Comunità Montana si è posta l’obiettivo di garantire il massimo sviluppo possibile per ridurre il digital divide e consolidare su tutto il territorio le opportunità offerte dall'uso delle tecnologie wireless, in piena sintonia con le strategie nazionali e comunitarie in materia di Società dell'Informazione. Il progetto vuole sviluppare un sistema di servizi necessari all'interoperabilità per le pubbliche amministrazioni. Nodo fondamentale è l’implementazione del Centro servizi Territoriale (CST) che permetterà di dare organicità agli innovativi strumenti tecnologici messi a disposizione da Comunità Montana (Sistema Informativo Territoriale, Web-gis, piattaforma GIT, SUAP) e consentire la più efficace condivisione di informazioni attraverso il canale wireless. Il Centro di Servizi Territoriale vuole infatti dare una concreta soluzione al fenomeno relativo all’esclusione dei piccoli comuni, laddove la conformazione geografica incide pesantemente sul divario digitale, dall’attivazione dell’e-Government e, nel contempo vuole offrire un un modello di cooperazione sovracomunale per la gestione in forma associata dei servizi, non solo di tipo meramente strumentale (basata sulla condivisione di strumenti) ma finalizzata a gestire un portafoglio di servizi, alla ricerca delle risorse disponibili: economiche, esperienze, competenze. IL CST potrà così assorbire quelle competenze che Regione Lombardia inquadra quale “Gestore del Data Base Topografico Locale. Il progetto prevede il raggiungimento di un’ampia condivisione e fruizione a tutte le Amministrazioni coinvolte dei progetti strategici di Comunità Montana e la costruzione di un modello di gestione associata per i seguenti servizi : - Sistema Informativo Territoriale: ha il compito fondamentale di gestire il “database geografico” della Comunità Montana Valli Del Verbano dove risiedono in maniera organizzata sia le informazioni cartografiche di base che quelle tematiche provenienti dai diversi Settori della Comunità Montana. Tali banche dati costituiscono uno strumento fondamentale per l'organizzazione e la gestione delle informazioni geografiche nell'ambito dei processi gestionali e decisionali della Comunità Montana e degli enti locali. - Web-gis: consente l'aggiornamento del DBTL sulla base del materiale ricevuto e secondo il modello costruito da Comunità Montana - Piattaforma GIT: costituisce la piattaforma informatica per la condivisione delle banche dati comunali e rappresenta uno strumento di valenza trasversale, sia per le attività di ogni singolo comune che per la progettazione di servizi associati. - SUAP ASSOCIATO : benché rappresenti un modello di gestione associata per le specifiche attività che la normativa associa alle attività produttive, è di fatto, uno sportello telematico e può proporsi, se condiviso, quale modello preordinato alle attività che la regione vuole in capo al Gestore SUED (sportello unico Edilizia) , inteso come gestore dello sportello telematico, per l’aggiornamento delle banche dati territoriali digitali delle Amministrazioni comunali. - Porta informatica: lo strumento di informazione, comunicazione, collaborazione ed accesso ai servizi per amministrazioni, professionisti, cittadini, utenti.

LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO Comunità Montana e tutti i Comuni dell’azzonamento

SOGGETTO ATTUATORE Comunità Montana Valli del Verbano

SOGGETTI COINVOLTI Comuni di Agra, Azzio, Brenta, Brezzo di Bedero, Brinzio, Brissago Valtravaglia, Casalzuigno, Cassano Valcuvia, Castello, Cabiaglio, Castelveccana, Cittiglio, Cocquio Trevisago, Curiglia con Monteviasco, Cuveglio, Cuvio, Dumenza, Duno, Ferrera di Varese, Gavirate, Gemonio, Germignaga, Grantola, Laveno Mombello, Luino, Maccagno, Masciago Primo, Mesenzana, Montegrino Valtravaglia, Orino,

58 Pino Sulla Sponda Del Lago Maggiore, Porto Valtravaglia, Rancio Valcuvia, Tronzano Lago Maggiore, Veddasca

LIVELLO PROGETTUALE FATTIBILITA’ PRELIMINARE DEFINITIVA ESECUTIVA

DATA DI INIZIO LAVORI 01/12/2011 DATA DI FINE LAVORI 31/12/2013

PIANO FINANZIARIO

Costo totale di progetto, Costo totale di progetto Quota PISL richiesta IVA inclusa Cofinanziamento IVA esclusa se recuperabile L.R. 25/07 se non recuperabile € 450.000,00 € 150.000,00 € 300.000,00

COFINANZIAMENTO

Cofinanziamento (specificare) Soggetto Pubblico Privato € 150.000,00

In caso di cofinanziamento pubblico sono ammesse esclusivamente fonti che non prevedano il divieto di cumulabilità

COERENZA CON PROGRAMMAZIONE LOCALE E REGIONALE AQST ex L.R. 2/2003APQ Piano Socio Economico della CM Piano triennale delle opere pubbliche della CM Altri strumenti di programmazione regionale Piano di Sviluppo Regionale PISL Sistema Locale del Lavoro nr 73 Luino

CRONOPROGRAMMA ATTIVITA' TECNICO/AMM.VA 2011 2012 2013 nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic avvio rete vlan implementazione servizi ced avvio servizi git avvio servizi webgis avvio e implementazione servizi porta informatica avvio servizi convenzionati

59 b) Quadro finanziario del programma

Piano finanziario suddiviso per fonte di finanziamento STRATEGIE RISORSE Costo totale RISORSE PISL RISORSE CM DI SVILUPPO LOCALE SOSTENITORI 1 – Migliorare la competitività del 830.000,00 540.000,00 500.000,00 1.870.000,00 sistema territoriale locale 2. Migliorare la difesa e la 808.500,00 640.000,00 100.000,00 1.548.500,00 valorizzazione dell’ambiente e del territorio montano 3. Garantire un più elevato livello 300.000,00 150.000,00 450.000,00 di efficienza ed efficacia amministrativa. TOTALE PISL € 1.938.500,00 € 1.330.000,00 € 600.000,00 € 3.868.500,00

Ventilazione per anno Costo totale Anno RISORSE PISL RISORSE CM RISORSE SOSTENITORI

2011 € 955.000,00 € 590.000,00 € 84.350,00 € 1.629.350,00 2012 € 455.125,00 € 440.000,00 € 515.650,00 € 1.410.775,00 2013 € 528.375,00 € 300.000,00 € 0,00 € 828.375,00 TOTALE PISL € 1.938.500,00 € 1.330.000,00 € 600.000,00 € 3.868.500,00

Ventilazione per anno per linea di intervento LINEA DI INTERVENTO 1 Potenziamento strutturale ed infrastrutturale del sistema rurale. RISORSE Costo totale Anno RISORSE PISL RISORSE CM SOSTENITORI 2011 € 450.000,00 € 540.000,00 € 0,00 € 990.000,00 2012 € 80.000,00 € 0,00 € 500.000,00 € 580.000,00 2013 € 300.000,00 € 0,00 € 0,00 € 300.000,00 TOTALE PSL € 830.000,00 € 540.000,00 € 500.000,00 € 1.870.000,00

LINEA DI INTERVENTO 2 Realizzazione e manutenzione straordinaria della rete di viabilità agro-silvo-pastorale Costo totale Anno RISORSE PISL RISORSE CM RISORSE SOSTENITORI

2011 € 405.000,00 € 0,00 € 84.350,00 € 489.350,00 2012 € 275.125,00 € 390.000,00 € 15.650,00 € 680.775,00 2013 € 128.375,00 € 250.000,00 € 0,00 € 378.375,00 TOTALE PSL € 808.500,00 € 640.000,00 € 100.000,00 € 1.548.500,00

60 LINEA DI INTERVENTO 3

Costo totale Anno RISORSE PISL RISORSE CM RISORSE SOSTENITORI

€ 2011 € 100.000,00 50.000,00 € 150.000,00 € 2012 € 100.000,00 50.000,00 € 150.000,00 € 2013 € 100.000,00 50.000,00 € 150.000,00 TOTALE € PSL € 300.000,00 150.000,00 € 450.000,00

61 Piano finanziario suddiviso per azione STRATEGIE RISORSE Costo totale RISORSE PISL RISORSE CM DI SVILUPPO LOCALE SOSTENITORI 1.1 Potenziamento del sistema 690.000,00 180.000,00 500.000,00 1.370.000,00 della mobilità sostenibile.

1.2.Potenziamento strutturale ed 140.000,00 360.000,00 500.000,00 infrastrutturale del sistema rurale.

TOTALE AZIONI 1 €830.000,00 € 540.000,00 € 500.000,00 € 1.870.000,00

2.1 Realizzazione interventi di 480.000,00 100.000,00 580.000,00 prevenzione del dissesto idrogeologico e di sistemazione idraulico-forestale dei corsi d’acqua 2.2.Realizzazione e 328.500,00 640.000,00 968.500,00 manutenzione straordinaria della rete di viabilità agro-silvo- pastorale.

TOTALE AZIONI 2 € 808.500,00 € 640.000,00 € 100.000,00 € 1.548.500,00

3.1 Implementazione della rete e 300.000,00 150.000,00 450.000,00 del Centro Servizi Territoriale e superamento del digital divide.

TOTALE AZIONI 3 € 300.000,00 € 150.000,00 € 0.00 € 450.000,00

€ 1.938.500,00 € 1.330.000,00 € 600.000,00 € 3.868.500,00

62 SOGGETTO PUBBLICO RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE E GESTIONE DEL PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO

Il soggetto pubblico responsabile dell’attuazione e gestione del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO è la Comunità Montana Valli del Verbano COMUNITA’ MONTANA VALLI DEL VERBANO Via Provinciale 1140 21030 Cassano Valcuvia tel 0332-991001 fax 0332-624209 e-mail: [email protected] d) soggetti attuatori degli interventi COMUNITA’ MONTANA VALLI DEL VERBANO Via Provinciale 1140 21030 Cassano Valcuvia tel 0332-991001 fax 0332-624209 e-mail: [email protected]

MODALITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO, E SORVEGLIANZA

In coerenza con gli artt 18-19-21-22 del Regiolamento Reginale 18/2003 e come indicato in premessa la Comunità Montana ha curato la stesura del documento e ha garantito l’accesso alle informazioni e la partecipazione della collettività al partenariato che si è costituito dando ampia visibilità all’evento. In fase di attuazione degli interventi del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO la Comunità Montana dovrà garantire il contatto continuo con la DG regionale competente segnalando eventuali ritardi e/o ostacoli amministrativi che possono impedire la realizzazione del programma. Il monitoraggio dovrà essere esteso alla verifica: - del rispetto degli impegni assunti dalla Comunità Montana ed alla verifica degli obiettivi raggiunti del PISL MONTAGNA VALLI DEL VERBANO, - dell’intera fase realizzativa di ciascun intervento incluso nel programma, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione nei tempi previsti assicurando un adeguato supporto informativo alla Comunità Montana; - avanzamento finanziario e procedurale e fisico degli interventi predisponendo la rendicontazione da inviare alla DG regionale competente

63 EVENTUALI ATTI DA ADOTTARE AL FINE DI ACCELERARE E SEMPLIFICARE I PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Al fine di accelerare e semplificare i procedimenti amministrativi sarà possibile utilizzare gli strumenti previsti dalla normativa al fine del rilascio delle autorizzazioni tra cui l’istituto della conferenza dei servizi ai sensi della L 240/91.

DICHIARAZIONI IN ORDINE ALLA CONFORMITÀ URBANISTICA OVVERO LE PROCEDURE PER ASSICURARE LA COERENZA URBANISTICA AGLI INTERVENTI PREVISTI DAL PROGRAMMA

Le schede progettuali sono riferite a studi di fattibilità. In fase esecutiva ciascun progetto sarà dotato dalle prescritte autorizzazioni necessarie alla cantierabilità dell’opera.

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